SQLite format 3@ ^%^- }zN~~Q}}zi%!indexverses_indexversesCREATE UNIQUE INDEX verses_index on "verses" (book_number, chapter, verse)j'indexstories_indexstoriesCREATE UNIQUE INDEX stories_index on stories(book_number, chapter, verse)wItableversesversesCREATE TABLE "verses" ("book_number" NUMERIC, "chapter" NUMERIC, "verse" NUMERIC, "text" TEXT)atablebooksbooksCREATE TABLE "books" ("book_color" NUMERIC, "book_number" NUMERIC, "short_name" NUMERIC, "long_name" TEXT)q9tablestoriesstoriesCREATE TABLE stories (book_number NUMERIC, chapter NUMERIC, verse NUMERIC, title TEXT)=_tableinfoinfoCREATE TABLE info (name TEXT, value TEXT) 9kT9/chapter_string_psSalmo'right_to_leftfalse)strong_numbersfalse/russian_numberingtrue1language_iso639-2bita languageit)chapter_stringCapitolo#+descriptionBibbia CEI 1974 IxjN:~~~~~~r~Z~@~)~ }}}}}}o}V}@}&}||||||||e|J|/|{{{{{{{h{P{7{zzzzzzozSz#00ff001G1Giovanni=#00ff002P2Pietro<#00ff001P1Pietro;#00ff00GiacGiacomo:#ffff00EbEbrei9#ffff00FileFilemone8#ffff00vTitTito7#ffff00l2Ti2Timoteo6#ffff00b1Ti1Timoteo5)#ffff00X2Te2Tessalonicesi4)#ffff00N1Te1Tessalonicesi3#ffff00DColColossesi2#ffff00:FiliFilippesi1#ffff000EfEfesini0#ffff00&GaGalati/#ffff002Co2Corinzi.#ffff001Co1Corinzi-#ffff00RoRomani,#00ffffAtAtti+#ff6600GiovGiovanni*#ff6600LuLuca)#ff6600MarMarco(#ff6600MatMatteo'#ffff99MalMalachia&#ffff99ZacZaccaria%#ffff99AgAggeo$#ffff99SoSofonia##ffff99AbacAbacuc"#ffff99NaNaum!#ffff99MiMichea #ffff99GionGiona#ffff99|AbdAbdia#ffff99rAmosAmos#ffff99hGioeGioele#ffff99^OsOsea#ff9fb4TDaDaniele#ff9fb4JEzEzechiele%#ff9fb46LamLamentazioni#ff9fb4,GerGeremia#ff9fb4"IsIsaia#66ff99CanCantico#66ff99QoeQoelet#66ff99ProvProverbi#66ff99PsSalmi#66ff99GiobGiobbe#ffcc99EstEster#ffcc99NeNeemia#ffcc99EsdEsdra#ffcc992Cr2Cronache #ffcc991Cr1Cronache #ffcc99x2Re2Re #ffcc99n1Re1Re #ffcc99d2Sam2Samuele #ffcc99Z1Sam1Samuele#ffcc99PRuRut#ffcc99FGiudicGiudici#ffcc99|7|0|)|"|;u#@Uy#>FSk'@Pjn\N-#)4~{z3~`}|1{MzwyCxjw)vbut@ssr$q,pUon`m%ldk'j^ihYg f5ead c b a~`b_6^,]@\G[QZYDXtWV1UcTSGRQFPnON?McL)KtJ&IHH^GpF@EFD C{BQA@+?f>=W<;K: 987l6{5/4n3&2W107/\.-Q,+>*s)+(p')&m%$N#x"!U 4jBBW5U|&Te#Iu  = O k y &ueUF7& 0P  zZ   q'  Q6 J*d~ , [N R  H  ? 0 x' Z 2 # 8V$~~y~}}7||V{zzyyyxx`x0wvvUv%utssrqq8ppsoofnn)mm9lkkkjj]iiihhgfUeeNdd8ccbbaaM`c__#^^l]]w\\[lZYY|XXX2WPVV@UUXUTT!SS RtQQQPPEONNtMMoMLLIKJJIIzI HH7GGGUFFFsF EEEDDD"CCC)BBBAAA8@@n@(??>>w>==<5;;;::L999X88'772655Y433u3&211l000(=8 Si dissero l'un l'altro: "Venite, facciamoci mattoni e cuociamoli al fuoco". Il mattone servì loro da pietra e il bitume da cemento. o Y Emigrando dall'oriente gli uomini capitarono in una pianura nel paese di Sennaar e vi si stabilirono. @   Tutta la terra aveva una sola lingua e le stesse parole. $ C Queste furono le famiglie dei figli di Noè secondo le loro generazioni, nei loro popoli. Da costoro si dispersero le nazioni sulla terra dopo il diluvio. s a Questi furono i figli di Sem secondo le loro famiglie e le loro lingue, territori, secondo i loro popoli. V ' la loro sede era sulle montagne dell'oriente, da Mesa in direzione di Sefar. D Ofir, Avila e Ibab. Tutti questi furono i figli di Joktan; 7 Obal, Abimael, Saba, 9 Adòcam, Uzal, Dikla, ;s Joktan generò Almodad, Selef, Ascarmavet, Jerach,  A Eber nacquero due figli: uno si chiamò Peleg, perché ai suoi tempi fu divisa la terra, e il fratello si chiamò Joktan. 7k Arpacsad generò Selach e Selach generò Eber. 0] I figli di Aram: Uz, Cul, Gheter e Mas. ;s I figli di Sem: Elam, Assur, Arpacsad, Lud e Aram. jO Anche a Sem, padre di tutti i figli di Eber, fratello maggiore di Jafet, nacque una discendenza. wi Questi furono i figli di Cam secondo le loro famiglie e le loro lingue, nei loro territori e nei loro popoli. ~' Il confine dei Cananei andava da Sidone in direzione di Gerar fino a Gaza, poi in direzione di Sòdoma, Gomorra, Adma e Zeboim, fino a Lesa. `}; l'Arvadita, il Semarita e l'Amatita. In seguito si dispersero le famiglie dei Cananei. &|I l'Eveo, l'Archita e il Sineo, .{Y e il Gebuseo, l'Amorreo, il Gergeseo, 7zk Canaan generò Sidone, suo primogenito, e Chet ?y{ Patros, Casluch e Caftor, da dove uscirono i Filistei. ;xs Egitto generò quelli di Lud, Anam, Laab, Naftuch, Aw e Resen tra Ninive e Calach; quella è la grande città. Sv! Da quella terra si portò ad Assur e costruì Ninive, Recobot-Ir e Calach Wu) L'inizio del suo regno fu Babele, Uruch, Accad e Calne, nel paese di Sennaar. t Egli era valente nella caccia davanti al Signore, perciò si dice: "Come Nimrod, valente cacciatore davanti al Signore". Ps Etiopia generò Nimrod: costui cominciò a essere potente sulla terra. crA I figli di Etiopia: Seba, Avila, Sabta, Raama e Sàbteca. I figli di Raama: Saba e Dedan. 7qk I figli di Cam: Etiopia, Egitto, Put e Canaan. 'pI Da costoro derivarono le nazioni disperse per le isole nei loro territori, ciascuno secondo la propria lingua e secondo le loro famiglie, nelle loro nazioni. Lo I figli di Iavan: Elisa, Tarsis, quelli di Cipro e quelli di Rodi. 4ne I figli di Gomer: Askenaz, Rifat e Togarma. Nm I figli di Iafet: Gomer, Magog, Madai, Iavan, Tubal, Mesech e Tiras. ol [ Questa è la discendenza dei figli di Noè: Sem, Cam e Iafet, ai quali nacquero figli dopo il diluvio. Ik L'intera vita di Noè fu di novecentocinquanta anni, poi morì. =jw Noè visse, dopo il diluvio, trecentocinquanta anni. Xi+ Dio dilati Iafet e questi dimori nelle tende di Sem, Canaan sia suo schiavo!". Ph E aggiunse: "Benedetto il Signore, Dio di Sem, Canaan sia suo schiavo! ag= allora disse: "Sia maledetto Canaan! Schiavo degli schiavi sarà per i suoi fratelli!". efE Quando Noè si fu risvegliato dall'ebbrezza, seppe quanto gli aveva fatto il figlio minore; Ne Allora Sem e Iafet presero il mantello, se lo misero tutti e due sulle spalle e, camminando a ritroso, coprirono il padre scoperto; avendo rivolto la faccia indietro, non videro il padre scoperto. mdU Cam, padre di Canaan, vide il padre scoperto e raccontò la cosa ai due fratelli che stavano fuori. \c3 Avendo bevuto il vino, si ubriacò e giacque scoperto all'interno della sua tenda. Lb Ora Noè, coltivatore della terra, cominciò a piantare una vigna. Qa Questi tre sono i figli di Noè e da questi fu popolata tutta la terra. d`C I figli di Noè che uscirono dall'arca furono Sem, Cam e Iafet; Cam è il padre di Canaan. z_o Disse Dio a Noè: "Questo è il segno dell'alleanza che io ho stabilito tra me e ogni carne che è sulla terra". ^% L'arco sarà sulle nubi e io lo guarderò per ricordare l'alleanza eterna tra Dio e ogni essere che vive in ogni carne che è sulla terra". ,]S ricorderò la mia alleanza che è tra me e voi e tra ogni essere che vive in ogni carne e non ci saranno più le acque per il diluvio, per distruggere ogni carne. M\ Quando radunerò le nubi sulla terra e apparirà l'arco sulle nubi, ^[7 Il mio arco pongo sulle nubi ed esso sarà il segno dell'alleanza tra me e la terra. Z% Dio disse: "Questo è il segno dell'alleanza, che io pongo tra me e voi e tra ogni essere vivente che è con voi per le generazioni eterne. Y1 Io stabilisco la mia alleanza con voi: non sarà più distrutto nessun vivente dalle acque del diluvio, né più il diluvio devasterà la terra". X con ogni essere vivente che è con voi, uccelli, bestiame e bestie selvatiche, con tutti gli animali che sono usciti dall'arca. `W; "Quanto a me, ecco io stabilisco la mia alleanza con i vostri discendenti dopo di voi; 2Va Dio disse a Noè e ai suoi figli con lui: ZU/ E voi, siate fecondi e moltiplicatevi, siate numerosi sulla terra e dominatela". Ty Chi sparge il sangue dell'uomo dall'uomo il suo sangue sarà sparso, perché ad immagine di Dio Egli ha fatto l'uomo. FS Del sangue vostro anzi, ossia della vostra vita, io domanderò conto; ne domanderò conto ad ogni essere vivente e domanderò conto della vita dell'uomo all'uomo, a ognuno di suo fratello. OR Soltanto non mangerete la carne con la sua vita, cioè il suo sangue. eQE Quanto si muove e ha vita vi servirà di cibo: vi do tutto questo, come già le verdi erbe. RP Il timore e il terrore di voi sia in tutte le bestie selvatiche e in tutto il bestiame e in tutti gli uccelli del cielo. Quanto striscia sul suolo e tutti i pesci del mare sono messi in vostro potere. mO W Dio benedisse Noè e i suoi figli e disse loro: "Siate fecondi e moltiplicatevi e riempite la terra. sNa Finché durerà la terra, seme e messe, freddo e caldo, estate e inverno, giorno e notte non cesseranno". sMa Il Signore ne odorò la soave fragranza e disse tra sé: "Non maledirò più il suolo a causa dell'uomo, perché l'istinto del cuore umano è incline al male fin dalla adolescenza; né colpirò più ogni essere vivente come ho fatto. L Allora Noè edificò un altare al Signore; prese ogni sorta di animali mondi e di uccelli mondi e offrì olocausti sull'altare. K1 Tutti i viventi e tutto il bestiame e tutti gli uccelli e tutti i rettili che strisciano sulla terra, secondo la loro specie, uscirono dall'arca. @J} Noè uscì con i figli, la moglie e le mogli dei figli. eIE Tutti gli animali d'ogni specie che hai con te, uccelli, bestiame e tutti i rettili che strisciano sulla terra, falli uscire con te, perché possano diffondersi sulla terra, siano fecondi e si moltiplichino su di essa". YH- "Esci dall'arca tu e tua moglie, i tuoi figli e le mogli dei tuoi figli con te. G5 Dio ordinò a Noè: OF Nel secondo mese, il ventisette del mese, tutta la terra fu asciutta. TE#  L'anno seicentouno della vita di Noè, il primo mese, il primo giorno del mese, le acque si erano prosciugate sulla terra; Noè tolse la copertura dell'arca ed ecco la superficie del suolo era asciutta. bD?  Aspettò altri sette giorni, poi lasciò andare la colomba; essa non tornò più da lui. $CC  e la colomba tornò a lui sul far della sera; ecco, essa aveva nel becco un ramoscello di ulivo. Noè comprese che le acque si erano ritirate dalla terra. OB  Attese altri sette giorni e di nuovo fece uscire la colomba dall'arca XA+  ma la colomba, non trovando dove posare la pianta del piede, tornò a lui nell'arca, perché c'era ancora l'acqua su tutta la terra. Egli stese la mano, la prese e la fece rientrare presso di sé nell'arca. a@= Noè poi fece uscire una colomba, per vedere se le acque si fossero ritirate dal suolo; V?' Esso uscì andando e tornando finché si prosciugarono le acque sulla terra. >+ Trascorsi quaranta giorni, Noè aprì la finestra che aveva fatta nell'arca e fece uscire un corvo per vedere se le acque si fossero ritirate. = Le acque andarono via via diminuendo fino al decimo mese. Nel decimo mese, il primo giorno del mese, apparvero le cime dei monti. [<1 Nel settimo mese, il diciassette del mese, l'arca si posò sui monti dell'Ararat. b;? le acque andarono via via ritirandosi dalla terra e calarono dopo centocinquanta giorni. k:Q Le fonti dell'abisso e le cateratte del cielo furono chiuse e fu trattenuta la pioggia dal cielo; 29 a Dio si ricordò di Noè, di tutte le fiere e di tutti gli animali domestici che erano con lui nell'arca. Dio fece passare un vento sulla terra e le acque si abbassarono. G8 Le acque restarono alte sopra la terra centocinquanta giorni. \73 Così fu sterminato ogni essere che era sulla terra: dagli uomini, agli animali domestici, i rettili e gli uccelli del cielo; essi furono sterminati dalla terra e rimase solo Noè e chi stava con lui nell'arca. h6K Ogni essere che ha un alito di vita nelle narici, cioè quanto era sulla terra asciutta morì. 5+ Perì ogni essere vivente che si muove sulla terra, uccelli, bestiame e fiere e tutti gli esseri che brulicano sulla terra e tutti gli uomini. Z4/ Le acque superarono in altezza di quindici cubiti i monti che avevano ricoperto. 3y Le acque si innalzarono sempre più sopra la terra e coprirono tutti i monti più alti che sono sotto tutto il cielo. g2I Le acque divennero poderose e crebbero molto sopra la terra e l'arca galleggiava sulle acque. {1q Il diluvio durò sulla terra quaranta giorni: le acque crebbero e sollevarono l'arca che si innalzò sulla terra. 0 Quelli che venivano, maschio e femmina d'ogni carne, entrarono come gli aveva comandato Dio: il Signore chiuse la porta dietro di lui. b/? Vennero dunque a Noè nell'arca, a due a due, di ogni carne in cui è il soffio di vita. z.o essi e tutti i viventi secondo la loro specie e tutto il bestiame secondo la sua specie e tutti i rettili che strisciano sulla terra secondo la loro specie, tutti i volatili secondo la loro specie, tutti gli uccelli, tutti gli esseri alati. -  In quello stesso giorno entrò nell'arca Noè con i figli Sem, Cam e Iafet, la moglie di Noè, le tre mogli dei suoi tre figli: L,  Cadde la pioggia sulla terra per quaranta giorni e quaranta notti. S+!  nell'anno seicentesimo della vita di Noè, nel secondo mese, il diciassette del mese, proprio in quello stesso giorno, eruppero tutte le sorgenti del grande abisso e le cateratte del cielo si aprirono. H*  Dopo sette giorni, le acque del diluvio furono sopra la terra; g)I  entrarono a due a due con Noè nell'arca, maschio e femmina, come Dio aveva comandato a Noè. o(Y Degli animali mondi e di quelli immondi, degli uccelli e di tutti gli esseri che strisciano sul suolo ' Noè entrò nell'arca e con lui i suoi figli, sua moglie e le mogli dei suoi figli, per sottrarsi alle acque del diluvio. X&+ Noè aveva seicento anni, quando venne il diluvio, cioè le acque sulla terra. 9%o Noè fece quanto il Signore gli aveva comandato. $% Perché tra sette giorni farò piovere sulla terra per quaranta giorni e quaranta notti; sterminerò dalla terra ogni essere che ho fatto". #} Anche degli uccelli mondi del cielo, sette paia, maschio e femmina, per conservarne in vita la razza su tutta la terra. "7 D'ogni animale mondo prendine con te sette paia, il maschio e la sua femmina; degli animali che non sono mondi un paio, il maschio e la sua femmina. !  Il Signore disse a Noè: "Entra nell'arca tu con tutta la tua famiglia, perché ti ho visto giusto dinanzi a me in questa generazione. L  Noè eseguì tutto; come Dio gli aveva comandato, così egli fece. } Quanto a te, prenditi ogni sorta di cibo da mangiare e raccoglilo presso di te: sarà di nutrimento per te e per loro". L Degli uccelli secondo la loro specie, del bestiame secondo la propria specie e di tutti i rettili della terra secondo la loro specie, due d'ognuna verranno con te, per essere conservati in vita.  Di quanto vive, di ogni carne, introdurrai nell'arca due di ogni specie, per conservarli in vita con te: siano maschio e femmina.  Ma con te io stabilisco la mia alleanza. Entrerai nell'arca tu e con te i tuoi figli, tua moglie e le mogli dei tuoi figli. &G Ecco io manderò il diluvio, cioè le acque, sulla terra, per distruggere sotto il cielo ogni carne, in cui è alito di vita; quanto è sulla terra perirà. "? Farai nell'arca un tetto e a un cubito più sopra la terminerai; da un lato metterai la porta dell'arca. La farai a piani: inferiore, medio e superiore. vg Ecco come devi farla: l'arca avrà trecento cubiti di lunghezza, cinquanta di larghezza e trenta di altezza. ym Fatti un'arca di legno di cipresso; dividerai l'arca in scompartimenti e la spalmerai di bitume dentro e fuori. 1]  Allora Dio disse a Noè: "È venuta per me la fine di ogni uomo, perché la terra, per causa loro, è piena di violenza; ecco, io li distruggerò insieme con la terra. ym  Dio guardò la terra ed ecco essa era corrotta, perché ogni uomo aveva pervertito la sua condotta sulla terra. E  Ma la terra era corrotta davanti a Dio e piena di violenza. 3c  Noè generò tre figli: Sem, Cam, e Iafet. sa  Questa è la storia di Noè. Noè era uomo giusto e integro tra i suoi contemporanei e camminava con Dio. 6i Ma Noè trovò grazia agli occhi del Signore. 2_ Il Signore disse: "Sterminerò dalla terra l'uomo che ho creato: con l'uomo anche il bestiame e i rettili e gli uccelli del cielo, perché sono pentito d'averli fatti". `; E il Signore si pentì di aver fatto l'uomo sulla terra e se ne addolorò in cuor suo. ! Il Signore vide che la malvagità degli uomini era grande sulla terra e che ogni disegno concepito dal loro cuore non era altro che male. Y- C'erano sulla terra i giganti a quei tempi - e anche dopo - quando i figli di Dio si univano alle figlie degli uomini e queste partorivano loro dei figli: sono questi gli eroi dell'antichità, uomini famosi.   Allora il Signore disse: "Il mio spirito non resterà sempre nell'uomo, perché egli è carne e la sua vita sarà di centoventi anni". p [ i figli di Dio videro che le figlie degli uomini erano belle e ne presero per mogli quante ne vollero. [  3 Quando gli uomini cominciarono a moltiplicarsi sulla terra e nacquero loro figlie, F   Noè aveva cinquecento anni quando generò Sem, Cam e Iafet. P  L'intera vita di Lamech fu di settecentosettantasette anni; poi morì. oY Lamech, dopo aver generato Noè, visse ancora cinquecentonovantacinque anni e generò figli e figlie. 9 e lo chiamò Noè, dicendo: "Costui ci consolerà del nostro lavoro e della fatica delle nostre mani, a causa del suolo che il Signore ha maledetto". C Lamech aveva centottantadue anni quando generò un figlio S! L'intera vita di Matusalemme fu di novecentosessantanove anni; poi morì. q] Matusalemme, dopo aver generato Lamech, visse ancora settecentottantadue anni e generò figli e figlie. H Matusalemme aveva centottantasette anni quando generò Lamech; M Poi Enoch camminò con Dio e non fu più perché Dio l'aveva preso. A L'intera vita di Enoch fu di trecentosessantacique anni. zo Enoch camminò con Dio; dopo aver generato Matusalemme, visse ancora per trecento anni e generò figli e figlie. E Enoch aveva sessantacinque anni quando generò Matusalemme. L~ L'intera vita di Iared fu di novecentosessantadue anni; poi morì. `}; Iared, dopo aver generato Enoch, visse ancora ottocento anni e generò figli e figlie. @|} Iared aveva centosessantadue anni quando generò Enoch; S{! L'intera vita di Maalaleèl fu di ottocentonovantacinque anni; poi morì. gzI Maalaleel dopo aver generato Iared, visse ancora ottocentrenta anni e generò figli e figlie. Cy Maalaleel aveva sessantacinque anni quando generò Iared; Fx L'intera vita di Kenan fu di novecentodieci anni; poi morì. jwO  Kenan dopo aver generato Maalaleel visse ancora ottocentoquaranta anni e generò figli e figlie. I Allora la donna vide che l'albero era buono da mangiare, gradito agli occhi e desiderabile per acquistare saggezza; prese del suo frutto e ne mangiò, poi ne diede anche al marito, che era con lei, e anch'egli ne mangiò. = Anzi, Dio sa che quando voi ne mangiaste, si aprirebbero i vostri occhi e diventereste come Dio, conoscendo il bene e il male". @<} Ma il serpente disse alla donna: "Non morirete affatto! ;# ma del frutto dell'albero che sta in mezzo al giardino Dio ha detto: Non ne dovete mangiare e non lo dovete toccare, altrimenti morirete". d:C Rispose la donna al serpente: "Dei frutti degli alberi del giardino noi possiamo mangiare, C9  Il serpente era la più astuta di tutte le bestie selvatiche fatte dal Signore Dio. Egli disse alla donna: "È vero che Dio ha detto: Non dovete mangiare di nessun albero del giardino?". X8+ Ora tutti e due erano nudi, l'uomo e sua moglie, ma non ne provavano vergogna. w7i Per questo l'uomo abbandonerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due saranno una sola carne. 6/ Allora l'uomo disse: "Questa volta essa è carne dalla mia carne e osso dalle mie ossa. La si chiamerà donna perché dall'uomo è stata tolta". l5S Il Signore Dio plasmò con la costola, che aveva tolta all'uomo, una donna e la condusse all'uomo. 4' Allora il Signore Dio fece scendere un torpore sull'uomo, che si addormentò; gli tolse una delle costole e rinchiuse la carne al suo posto. )3M Così l'uomo impose nomi a tutto il bestiame, a tutti gli uccelli del cielo e a tutte le bestie selvatiche, ma l'uomo non trovò un aiuto che gli fosse simile. 2# Allora il Signore Dio plasmò dal suolo ogni sorta di bestie selvatiche e tutti gli uccelli del cielo e li condusse all'uomo, per vedere come li avrebbe chiamati: in qualunque modo l'uomo avesse chiamato ognuno degli esseri viventi, quello doveva essere il suo nome. q1] E il Signore Dio disse: "Non è bene che l'uomo sia solo: gli voglio fare un aiuto che gli sia simile". 0 ma dell'albero della conoscenza del bene e del male non devi mangiare, perché, quando tu ne mangiassi, certamente moriresti". m/U Il Signore Dio diede questo comando all'uomo: "Tu potrai mangiare di tutti gli alberi del giardino, l.S Il Signore Dio prese l'uomo e lo pose nel giardino di Eden, perché lo coltivasse e lo custodisse. h-K Il terzo fiume si chiama Tigri: esso scorre ad oriente di Assur. Il quarto fiume è l'Eufrate. \,3  Il secondo fiume si chiama Ghicon: esso scorre intorno a tutto il paese d'Etiopia. a+=  e l'oro di quella terra è fine; qui c'è anche la resina odorosa e la pietra d'ònice. h*K  Il primo fiume si chiama Pison: esso scorre intorno a tutto il paese di Avila, dove c'è l'oro k)Q  Un fiume usciva da Eden per irrigare il giardino, poi di lì si divideva e formava quattro corsi. R(  Il Signore Dio fece germogliare dal suolo ogni sorta di alberi graditi alla vista e buoni da mangiare, tra cui l'albero della vita in mezzo al giardino e l'albero della conoscenza del bene e del male. m'U Poi il Signore Dio piantò un giardino in Eden, a oriente, e vi collocò l'uomo che aveva plasmato. &# allora il Signore Dio plasmò l'uomo con polvere del suolo e soffiò nelle sue narici un alito di vita e l'uomo divenne un essere vivente. W%) e faceva salire dalla terra l'acqua dei canali per irrigare tutto il suolo -; 2$_ nessun cespuglio campestre era sulla terra, nessuna erba campestre era spuntata - perché il Signore Dio non aveva fatto piovere sulla terra e nessuno lavorava il suolo # 4a Queste le origini del cielo e della terra, quando vennero creati.
4b Quando il Signore Dio fece la terra e il cielo, " Dio benedisse il settimo giorno e lo consacrò, perché in esso aveva cessato da ogni lavoro che egli creando aveva fatto. ! Allora Dio, nel settimo giorno portò a termine il lavoro che aveva fatto e cessò nel settimo giorno da ogni suo lavoro. W  + Così furono portati a compimento il cielo e la terra e tutte le loro schiere. j Q Dio vide quanto aveva fatto, ed ecco, era cosa molto buona. E fu sera e fu mattina: sesto giorno. C  A tutte le bestie selvatiche, a tutti gli uccelli del cielo e a tutti gli esseri che strisciano sulla terra e nei quali è alito di vita, io do in cibo ogni erba verde". E così avvenne. ( M E Dio disse: "Ecco, io vi do ogni erba che produce seme e che è su tutta la terra e ogni albero in cui è il frutto, che produce seme: saranno il vostro cibo. U ' Dio li benedisse e disse loro: "Siate fecondi e moltiplicatevi, riempite la terra; soggiogatela e dominate sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo e su ogni essere vivente, che striscia sulla terra". a ? Dio creò l'uomo a sua immagine; a immagine di Dio lo creò; maschio e femmina li creò. d E E Dio disse: "Facciamo l'uomo a nostra immagine, a nostra somiglianza, e domini sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutte le bestie selvatiche e su tutti i rettili che strisciano sulla terra". 8 m Dio fece le bestie selvatiche secondo la loro specie e il bestiame secondo la propria specie e tutti i rettili del suolo secondo la loro specie. E Dio vide che era cosa buona.  5 Dio disse: "La terra produca esseri viventi secondo la loro specie: bestiame, rettili e bestie selvatiche secondo la loro specie". E così avvenne: . [ E fu sera e fu mattina: quinto giorno.   Dio li benedisse: "Siate fecondi e moltiplicatevi e riempite le acque dei mari; gli uccelli si moltiplichino sulla terra". S # Dio creò i grandi mostri marini e tutti gli esseri viventi che guizzano e brulicano nelle acque, secondo la loro specie, e tutti gli uccelli alati secondo la loro specie. E Dio vide che era cosa buona. } w Dio disse: "Le acque brulichino di esseri viventi e uccelli volino sopra la terra, davanti al firmamento del cielo". . [ E fu sera e fu mattina: quarto giorno. k S e per regolare giorno e notte e per separare la luce dalle tenebre. E Dio vide che era cosa buona. E  Dio le pose nel firmamento del cielo per illuminare la terra   Dio fece le due luci grandi, la luce maggiore per regolare il giorno e la luce minore per regolare la notte, e le stelle. ^ 9 e servano da luci nel firmamento del cielo per illuminare la terra". E così avvenne: ! ? Dio disse: "Ci siano luci nel firmamento del cielo, per distinguere il giorno dalla notte; servano da segni per le stagioni, per i giorni e per gli anni -  Y E fu sera e fu mattina: terzo giorno. H   la terra produsse germogli, erbe che producono seme, ciascuna secondo la propria specie e alberi che fanno ciascuno frutto con il seme, secondo la propria specie. Dio vide che era cosa buona. <  u E Dio disse: "La terra produca germogli, erbe che producono seme e alberi da frutto, che facciano sulla terra frutto con il seme, ciascuno secondo la sua specie". E così avvenne: a  ? Dio chiamò l'asciutto terra e la massa delle acque mare. E Dio vide che era cosa buona. |  u Dio disse: "Le acque che sono sotto il cielo, si raccolgano in un solo luogo e appaia l'asciutto". E così avvenne. Q  Dio chiamò il firmamento cielo. E fu sera e fu mattina: secondo giorno.   Dio fece il firmamento e separò le acque, che sono sotto il firmamento, dalle acque, che son sopra il firmamento. E così avvenne. ^ 9 Dio disse: "Sia il firmamento in mezzo alle acque per separare le acque dalle acque". [ 3 e chiamò la luce giorno e le tenebre notte. E fu sera e fu mattina: primo giorno. L  Dio vide che la luce era cosa buona e separò la luce dalle tenebre 0 _ Dio disse: "Sia la luce!". E la luce fu. t e La terra era informe e deserta e le tenebre ricoprivano l'abisso e lo spirito di Dio aleggiava sulle acque. 2 e In principio Dio creò il cielo e la terra. ^~~6}}[||J{{{A{ zzgzyypy6xxxExww[vvuuttUssQrr*q1poo5nn|mmulllk{kjiikihh)ggxffgeeBdDcc;bb aa``)__ ^^E]];\[[9Z|ZYXXWmWVLUUoTTTSRR)QQ>7==11/0}0/..:-,,++[**Y))`((('&&%%N$##S""5!! e?m!3T%FHU Y c 66~iyM  Poi Abimelech chiamò Abramo e gli disse: "Che ci hai fatto? E che colpa ho commesso contro di te, perché tu abbia esposto me e il mio regno ad un peccato tanto grande? Tu hai fatto a mio riguardo azioni che non si fanno". x5 Allora Abimelech si alzò di mattina presto e chiamò tutti i suoi servi, ai quali riferì tutte queste cose, e quegli uomini si impaurirono molto. 4wc Ora restituisci la donna di quest'uomo: egli è un profeta: preghi egli per te e tu vivrai. Ma se tu non la restituisci, sappi che sarai degno di morte con tutti i tuoi". 5ve Gli rispose Dio nel sogno: "Anch'io so che con retta coscienza hai fatto questo e ti ho anche impedito di peccare contro di me: perciò non ho permesso che tu la toccassi. u Non mi ha forse detto: È mia sorella? E anche lei ha detto: È mio fratello. Con retta coscienza e mani innocenti ho fatto questo". zto Abimelech, che non si era ancora accostato a lei, disse: "Mio Signore, vuoi far morire anche la gente innocente? s9 Ma Dio venne da Abimelech di notte, in sogno, e gli disse: "Ecco stai per morire a causa della donna che tu hai presa; essa appartiene a suo marito". yrm Siccome Abramo aveva detto della moglie Sara: "È mia sorella", Abimelech, re di Gerar, mandò a prendere Sara. }q w Abramo levò le tende, dirigendosi nel Negheb, e si stabilì tra Kades e Sur; poi soggiornò come straniero a Gerar. p% &Anche la più piccola partorì un figlio e lo chiamò "Figlio del mio popolo". Costui è il padre degli Ammoniti che esistono fino ad oggi. uoe %La maggiore partorì un figlio e lo chiamò Moab. Costui è il padre dei Moabiti che esistono fino ad oggi. ?n{ $Così le due figlie di Lot concepirono dal loro padre. =mu #Anche quella notte fecero bere del vino al loro padre e la più piccola andò a coricarsi con lui; ma egli non se ne accorse, né quando essa si coricò, né quando essa si alzò. rl_ "All'indomani la maggiore disse alla più piccola: "Ecco, ieri io mi sono coricata con nostro padre: facciamogli bere del vino anche questa notte e va' tu a coricarti con lui; così faremo sussistere una discendenza da nostro padre". 8kk !Quella notte fecero bere del vino al loro padre e la maggiore andò a coricarsi con il padre; ma egli non se ne accorse, né quando essa si coricò, né quando essa si alzò. j  Vieni, facciamo bere del vino a nostro padre e poi corichiamoci con lui, così faremo sussistere una discendenza da nostro padre". )iM Ora la maggiore disse alla più piccola: "Il nostro padre è vecchio e non c'è nessuno in questo territorio per unirsi a noi, secondo l'uso di tutta la terra. 5he Poi Lot partì da Zoar e andò ad abitare sulla montagna, insieme con le due figlie, perché temeva di restare in Zoar, e si stabilì in una caverna con le sue due figlie. 7gi Così Dio, quando distrusse le città della valle, Dio si ricordò di Abramo e fece sfuggire Lot alla catastrofe, mentre distruggeva le città nelle quali Lot aveva abitato. f! contemplò dall'alto Sòdoma e Gomorra e tutta la distesa della valle e vide che un fumo saliva dalla terra, come il fumo di una fornace. We) Abramo andò di buon mattino al luogo dove si era fermato davanti al Signore; Md Ora la moglie di Lot guardò indietro e divenne una statua di sale. rc_ Distrusse queste città e tutta la valle con tutti gli abitanti delle città e la vegetazione del suolo. {bq quand'ecco il Signore fece piovere dal cielo sopra Sòdoma e sopra Gomorra zolfo e fuoco proveniente dal Signore. @a} Il sole spuntava sulla terra e Lot era arrivato a Zoar, ` Presto, fuggi là perché io non posso far nulla, finché tu non vi sia arrivato". Perciò quella città si chiamò Zoar. n_W Gli rispose: "Ecco, ti ho favorito anche in questo, di non distruggere la città di cui hai parlato. ?^y Vedi questa città: è abbastanza vicina perché mi possa rifugiare là ed è piccola cosa! Lascia che io fugga lassù - non è una piccola cosa? - e così la mia vita sarà salva". []1 Vedi, il tuo servo ha trovato grazia ai tuoi occhi e tu hai usato una grande misericordia verso di me salvandomi la vita, ma io non riuscirò a fuggire sul monte, senza che la sciagura mi raggiunga e io muoia. ,\U Ma Lot gli disse: "No, mio Signore! 8[k Dopo averli condotti fuori, uno di loro disse: "Fuggi, per la tua vita. Non guardare indietro e non fermarti dentro la valle: fuggi sulle montagne, per non essere travolto!". QZ Lot indugiava, ma quegli uomini presero per mano lui, sua moglie e le sue due figlie, per un grande atto di misericordia del Signore verso di lui; lo fecero uscire e lo condussero fuori della città. 8Yk Quando apparve l'alba, gli angeli fecero premura a Lot, dicendo: "Su, prendi tua moglie e le tue figlie che hai qui ed esci per non essere travolto nel castigo della città". eXE Lot uscì a parlare ai suoi generi, che dovevano sposare le sue figlie, e disse: "Alzatevi, uscite da questo luogo, perché il Signore sta per distruggere la città!". Ma parve ai suoi generi che egli volesse scherzare. %WE  Perché noi stiamo per distruggere questo luogo: il grido innalzato contro di loro davanti al Signore è grande e il Signore ci ha mandati a distruggerli". V9  Quegli uomini dissero allora a Lot: "Chi hai ancora qui? Il genero, i tuoi figli, le tue figlie e quanti hai in città, falli uscire da questo luogo. 7Ui  quanto agli uomini che erano alla porta della casa, essi li colpirono con un abbaglio accecante dal più piccolo al più grande, così che non riuscirono a trovare la porta. mTU  Allora dall'interno quegli uomini sporsero le mani, si trassero in casa Lot e chiusero il battente; }Su  Ma quelli risposero: "Tirati via! Quest'individuo è venuto qui come straniero e vuol fare il giudice! Ora faremo a te peggio che a loro!". E spingendosi violentemente contro quell'uomo, cioè contro Lot, si avvicinarono per sfondare la porta. bR? Sentite, io ho due figlie che non hanno ancora conosciuto uomo; lasciate che ve le porti fuori e fate loro quel che vi piace, purché non facciate nulla a questi uomini, perché sono entrati all'ombra del mio tetto". 6Qi disse: "No, fratelli miei, non fate del male! \P3 Lot uscì verso di loro sulla porta e, dopo aver chiuso il battente dietro di sé, O) Chiamarono Lot e gli dissero: "Dove sono quegli uomini che sono entrati da te questa notte? Falli uscire da noi, perché possiamo abusarne!". ;Nq Non si erano ancora coricati, quand'ecco gli uomini della città, cioè gli abitanti di Sòdoma, si affollarono intorno alla casa, giovani e vecchi, tutto il popolo al completo. #MA Ma egli insistette tanto che vennero da lui ed entrarono nella sua casa. Egli preparò per loro un banchetto, fece cuocere gli azzimi e così mangiarono. hLK E disse: "Miei signori, venite in casa del vostro servo: vi passerete la notte, vi laverete i piedi e poi, domattina, per tempo, ve ne andrete per la vostra strada". Quelli risposero: "No, passeremo la notte sulla piazza". NK  I due angeli arrivarono a Sòdoma sul far della sera, mentre Lot stava seduto alla porta di Sòdoma. Non appena li ebbe visti, Lot si alzò, andò loro incontro e si prostrò con la faccia a terra. rJ_ !E il Signore, come ebbe finito di parlare con Abramo, se ne andò e Abramo ritornò alla sua abitazione. -IU  Riprese: "Non si adiri il mio Signore, se parlo ancora una volta sola; forse là se ne troveranno dieci". Rispose: "Non la distruggerò per riguardo a quei dieci". H/ Riprese: "Vedi come ardisco parlare al mio Signore! Forse là se ne troveranno venti". Rispose: "Non la distruggerò per riguardo a quei venti". G+ Riprese: "Non si adiri il mio Signore, se parlo ancora: forse là se ne troveranno trenta". Rispose: "Non lo farò, se ve ne troverò trenta". F Abramo riprese ancora a parlargli e disse: "Forse là se ne troveranno quaranta". Rispose: "Non lo farò, per riguardo a quei quaranta". +EQ Forse ai cinquanta giusti ne mancheranno cinque; per questi cinque distruggerai tutta la città?". Rispose: "Non la distruggerò, se ve ne trovo quarantacinque". lDS Abramo riprese e disse: "Vedi come ardisco parlare al mio Signore, io che sono polvere e cenere... C Rispose il Signore: "Se a Sòdoma troverò cinquanta giusti nell'ambito della città, per riguardo a loro perdonerò a tutta la città". 9Bm Lungi da te il far morire il giusto con l'empio, così che il giusto sia trattato come l'empio; lungi da te! Forse il giudice di tutta la terra non praticherà la giustizia?". $AC Forse vi sono cinquanta giusti nella città: davvero li vuoi sopprimere? E non perdonerai a quel luogo per riguardo ai cinquanta giusti che vi si trovano? Z@/ Abramo gli si avvicinò e gli disse: "Davvero sterminerai il giusto con l'empio? j?O Quegli uomini partirono e andarono verso Sòdoma, mentre Abramo stava ancora davanti al Signore. >{ Voglio scendere a vedere se proprio hanno fatto tutto il male di cui è giunto il grido fino a me; lo voglio sapere!". x=k Disse allora il Signore: "Il grido contro Sòdoma e Gomorra è troppo grande e il loro peccato è molto grave. f<G Infatti io l'ho scelto, perché egli obblighi i suoi figli e la sua famiglia dopo di lui ad osservare la via del Signore e ad agire con giustizia e diritto, perché il Signore realizzi per Abramo quanto gli ha promesso". ;} mentre Abramo dovrà diventare una nazione grande e potente e in lui si diranno benedette tutte le nazioni della terra? W:) Il Signore diceva: "Devo io tener nascosto ad Abramo quello che sto per fare, }9u Quegli uomini si alzarono e andarono a contemplare Sòdoma dall'alto, mentre Abramo li accompagnava per congedarli. k8Q Allora Sara negò: "Non ho riso!", perché aveva paura; ma quegli disse: "Sì, hai proprio riso". 7 C'è forse qualche cosa impossibile per il Signore? Al tempo fissato tornerò da te alla stessa data e Sara avrà un figlio". v6g  Ma il Signore disse ad Abramo: "Perché Sara ha riso dicendo: Potrò davvero partorire, mentre sono vecchia? 5  Allora Sara rise dentro di sé e disse: "Avvizzita come sono dovrei provare il piacere, mentre il mio signore è vecchio!". u4e  Abramo e Sara erano vecchi, avanti negli anni; era cessato a Sara ciò che avviene regolarmente alle donne. C3  Il Signore riprese: "Tornerò da te fra un anno a questa data e allora Sara, tua moglie, avrà un figlio". Intanto Sara stava ad ascoltare all'ingresso della tenda ed era dietro di lui. U2%  Poi gli dissero: "Dov'è Sara, tua moglie?". Rispose: "È là nella tenda". =1u Prese latte acido e latte fresco insieme con il vitello, che aveva preparato, e li porse a loro. Così, mentr'egli stava in piedi presso di loro sotto l'albero, quelli mangiarono. 0 All'armento corse lui stesso, Abramo, prese un vitello tenero e buono e lo diede al servo, che si affrettò a prepararlo. / Allora Abramo andò in fretta nella tenda, da Sara, e disse: "Presto, tre staia di fior di farina, impastala e fanne focacce". ].5 Permettete che vada a prendere un boccone di pane e rinfrancatevi il cuore; dopo, potrete proseguire, perché è ben per questo che voi siete passati dal vostro servo". Quelli dissero: "Fa' pure come hai detto". ]-5 Si vada a prendere un po' di acqua, lavatevi i piedi e accomodatevi sotto l'albero. s,a dicendo: "Mio signore, se ho trovato grazia ai tuoi occhi, non passar oltre senza fermarti dal tuo servo. .+W Egli alzò gli occhi e vide che tre uomini stavano in piedi presso di lui. Appena li vide, corse loro incontro dall'ingresso della tenda e si prostrò fino a terra, * Poi il Signore apparve a lui alle Querce di Mamre, mentre egli sedeva all'ingresso della tenda nell'ora più calda del giorno. ){ E tutti gli uomini della sua casa, i nati in casa e i comperati con denaro dagli stranieri, furono circoncisi con lui. P( In quello stesso giorno furono circoncisi Abramo e Ismaele suo figlio. ]'5 Ismaele suo figlio aveva tredici anni quando gli fu circoncisa la carne del membro. ]&5 Ora Abramo aveva novantanove anni, quando si fece circoncidere la carne del membro. % Allora Abramo prese Ismaele suo figlio e tutti i nati nella sua casa e tutti quelli comperati con il suo denaro, tutti i maschi appartenenti al personale della casa di Abramo, e circoncise la carne del loro membro in quello stesso giorno, come Dio gli aveva detto. S$! Dio terminò così di parlare con lui e, salendo in alto, lasciò Abramo. i#M Ma stabilirò la mia alleanza con Isacco, che Sara ti partorirà a questa data l'anno venturo". ;"q Anche riguardo a Ismaele io ti ho esaudito: ecco, io lo benedico e lo renderò fecondo e molto, molto numeroso: dodici principi egli genererà e di lui farò una grande nazione. T!# E Dio disse: "No, Sara, tua moglie, ti partorirà un figlio e lo chiamerai Isacco. Io stabilirò la mia alleanza con lui come alleanza perenne, per essere il Dio suo e della sua discendenza dopo di lui. O  Abramo disse a Dio: "Se almeno Ismaele potesse vivere davanti a te!". ,S Allora Abramo si prostrò con la faccia a terra e rise e pensò: "Ad uno di cento anni può nascere un figlio? E Sara all'età di novanta anni potrà partorire?". } Io la benedirò e anche da lei ti darò un figlio; la benedirò e diventerà nazioni e re di popoli nasceranno da lei". cA Dio aggiunse ad Abramo: "Quanto a Sarai tua moglie, non la chiamerai più Sarai, ma Sara. 3 Il maschio non circonciso, di cui cioè non sarà stata circoncisa la carne del membro, sia eliminato dal suo popolo: ha violato la mia alleanza". "?  Deve essere circonciso chi è nato in casa e chi viene comperato con denaro; così la mia alleanza sussisterà nella vostra carne come alleanza perenne. [1  Quando avrà otto giorni, sarà circonciso tra di voi ogni maschio di generazione in generazione, tanto quello nato in casa come quello comperato con denaro da qualunque straniero che non sia della tua stirpe. p[  Vi lascerete circoncidere la carne del vostro membro e ciò sarà il segno dell'alleanza tra me e voi. +  Questa è la mia alleanza che dovete osservare, alleanza tra me e voi e la tua discendenza dopo di te: sia circonciso tra di voi ogni maschio.   Disse Dio ad Abramo: "Da parte tua devi osservare la mia alleanza, tu e la tua discendenza dopo di te di generazione in generazione. ) Darò a te e alla tua discendenza dopo di te il paese dove sei straniero, tutto il paese di Canaan in possesso perenne; sarò il vostro Dio". ?y Stabilirò la mia alleanza con te e con la tua discendenza dopo di te di generazione in generazione, come alleanza perenne, per essere il Dio tuo e della tua discendenza dopo di te. cA E ti renderò molto, molto fecondo; ti farò diventare nazioni e da te nasceranno dei re. tc Non ti chiamerai più Abram ma ti chiamerai Abramo perché padre di una moltitudine di popoli ti renderò. X+ "Eccomi: la mia alleanza è con te e sarai padre di una moltitudine di popoli. L Subito Abram si prostrò con il viso a terra e Dio parlò con lui: R Porrò la mia alleanza tra me e te e ti renderò numeroso molto, molto".   Quando Abram ebbe novantanove anni, il Signore gli apparve e gli disse: "Io sono Dio onnipotente: cammina davanti a me e sii integro. G Abram aveva ottantasei anni quando Agar gli partorì Ismaele. j O Agar partorì ad Abram un figlio e Abram chiamò Ismaele il figlio che Agar gli aveva partorito. n W Per questo il pozzo si chiamò Pozzo di Lacai-Roi; è appunto quello che si trova tra Kades e Bered. ) M  Agar chiamò il Signore, che le aveva parlato: "Tu sei il Dio della visione", perché diceva: "Qui dunque sono riuscita ancora a vedere, dopo la mia visione?".  #  Egli sarà come un ònagro; la sua mano sarà contro tutti e la mano di tutti contro di lui e abiterà di fronte a tutti i suoi fratelli". ! =  Soggiunse poi l'angelo del Signore: "Ecco, sei incinta: partorirai un figlio e lo chiamerai Ismaele, perché il Signore ha ascoltato la tua afflizione.   Le disse ancora l'angelo del Signore: "Moltiplicherò la tua discendenza e non si potrà contarla per la sua moltitudine". Z/  Le disse l'angelo del Signore: "Ritorna dalla tua padrona e restale sottomessa". {q e le disse: "Agar, schiava di Sarai, da dove vieni e dove vai?". Rispose: "Vado lontano dalla mia padrona Sarai". r_ La trovò l'angelo del Signore presso una sorgente d'acqua nel deserto, la sorgente sulla strada di Sur, / Abram disse a Sarai: "Ecco, la tua schiava è in tuo potere: falle ciò che ti pare". Sarai allora la maltrattò tanto che quella si allontanò. jO Allora Sarai disse ad Abram: "L'offesa a me fatta ricada su di te! Io ti ho dato in braccio la mia schiava, ma da quando si è accorta d'essere incinta, io non conto più niente per lei. Il Signore sia giudice tra me e te!".  Egli si unì ad Agar, che restò incinta. Ma, quando essa si accorse di essere incinta, la sua padrona non contò più nulla per lei. <s Così, al termine di dieci anni da quando Abram abitava nel paese di Canaan, Sarai, moglie di Abram, prese Agar l'egiziana, sua schiava e la diede in moglie ad Abram, suo marito. -U Sarai disse ad Abram: "Ecco, il Signore mi ha impedito di aver prole; unisciti alla mia schiava: forse da lei potrò avere figli". Abram ascoltò la voce di Sarai. k S Sarai, moglie di Abram, non gli aveva dato figli. Avendo però una schiava egiziana chiamata Agar, D~ gli Amorrei, i Cananei, i Gergesei, gli Evei e i Gebusei". ,}U gli Hittiti, i Perizziti, i Refaim, C| il paese dove abitano i Keniti, i Kenizziti, i Kadmoniti, &{G In quel giorno il Signore concluse questa alleanza con Abram: "Alla tua discendenza io do questo paese dal fiume d'Egitto al grande fiume, il fiume Eufrate; z! Quando, tramontato il sole, si era fatto buio fitto, ecco un forno fumante e una fiaccola ardente passarono in mezzo agli animali divisi. vyg Alla quarta generazione torneranno qui, perché l'iniquità degli Amorrei non ha ancora raggiunto il colmo". cxA Quanto a te, andrai in pace presso i tuoi padri; sarai sepolto dopo una vecchiaia felice. owY Ma la nazione che essi avranno servito, la giudicherò io: dopo, essi usciranno con grandi ricchezze. 2v_  Allora il Signore disse ad Abram: "Sappi che i tuoi discendenti saranno forestieri in un paese non loro; saranno fatti schiavi e saranno oppressi per quattrocento anni. ouY  Mentre il sole stava per tramontare, un torpore cadde su Abram, ed ecco un oscuro terrore lo assalì. Nt  Gli uccelli rapaci calavano su quei cadaveri, ma Abram li scacciava. s  Andò a prendere tutti questi animali, li divise in due e collocò ogni metà di fronte all'altra; non divise però gli uccelli. r  Gli disse: "Prendimi una giovenca di tre anni, una capra di tre anni, un ariete di tre anni, una tortora e un piccione". Sq! Rispose: "Signore mio Dio, come potrò sapere che ne avrò il possesso?". wpi E gli disse: "Io sono il Signore che ti ho fatto uscire da Ur dei Caldei per darti in possesso questo paese". Io Egli credette al Signore, che glielo accreditò come giustizia. n# Poi lo condusse fuori e gli disse: "Guarda in cielo e conta le stelle, se riesci a contarle" e soggiunse: "Tale sarà la tua discendenza". m Ed ecco gli fu rivolta questa parola dal Signore: "Non costui sarà il tuo erede, ma uno nato da te sarà il tuo erede". clA Soggiunse Abram: "Ecco a me non hai dato discendenza e un mio domestico sarà mio erede". k Rispose Abram: "Mio Signore Dio, che mi darai? Io me ne vado senza figli e l'erede della mia casa è Eliezer di Damasco". $j E Dopo tali fatti, fu rivolta ad Abram in visione questa parola del Signore: "Non temere, Abram. Io sono il tuo scudo; la tua ricompensa sarà molto grande".  Perché hai detto: È mia sorella, così che io me la sono presa in moglie? E ora eccoti tua moglie: prendila e vàttene!". |=s Allora il faraone convocò Abram e gli disse: "Che mi hai fatto? Perché non mi hai dichiarato che era tua moglie? u<e Ma il Signore colpì il faraone e la sua casa con grandi calamità, per il fatto di Sarai, moglie di Abram. ; Per riguardo a lei, egli trattò bene Abram, che ricevette greggi e armenti e asini, schiavi e schiave, asine e cammelli. : La osservarono gli ufficiali del faraone e ne fecero le lodi al faraone; così la donna fu presa e condotta nella casa del faraone. g9I Appunto quando Abram arrivò in Egitto, gli Egiziani videro che la donna era molto avvenente. u8e Di' dunque che tu sei mia sorella, perché io sia trattato bene per causa tua e io viva per riguardo a te". |7s Quando gli Egiziani ti vedranno, penseranno: Costei è sua moglie, e mi uccideranno, mentre lasceranno te in vita. 6 Ma, quando fu sul punto di entrare in Egitto, disse alla moglie Sarai: "Vedi, io so che tu sei donna di aspetto avvenente. w5i Venne una carestia nel paese e Abram scese in Egitto per soggiornarvi, perché la carestia gravava sul paese. <4u Poi Abram levò la tenda per accamparsi nel Negheb. 93m Di là passò sulle montagne a oriente di Betel e piantò la tenda, avendo Betel ad occidente e Ai ad oriente. Lì costruì un altare al Signore e invocò il nome del Signore. .2W Il Signore apparve ad Abram e gli disse: "Alla tua discendenza io darò questo paese". Allora Abram costruì in quel posto un altare al Signore che gli era apparso. 1 e Abram attraversò il paese fino alla località di Sichem, presso la Quercia di More. Nel paese si trovavano allora i Cananei. u0e Abram dunque prese la moglie Sarai, e Lot, figlio di suo fratello, e tutti i beni che avevano acquistati in Carran e tutte le persone che lì si erano procurate e si incamminarono verso il paese di Canaan. Arrivarono al paese di Canaan / Allora Abram partì, come gli aveva ordinato il Signore, e con lui partì Lot. Abram aveva settantacinque anni quando lasciò Carran. . Benedirò coloro che ti benediranno e coloro che ti malediranno maledirò e in te si diranno benedette tutte le famiglie della terra". p-[ Farò di te un grande popolo e ti benedirò, renderò grande il tuo nome e diventerai una benedizione. ,  Il Signore disse ad Abram: "Vàttene dal tuo paese, dalla tua patria e dalla casa di tuo padre, verso il paese che io ti indicherò. X++ L'età della vita di Terach fu di duecentocinque anni; Terach morì in Carran. *{ Poi Terach prese Abram, suo figlio, e Lot, figlio di Aran, figlio cioè del suo figlio, e Sarai sua nuora, moglie di Abram suo figlio, e uscì con loro da Ur dei Caldei per andare nel paese di Canaan. Arrivarono fino a Carran e vi si stabilirono. -)W Sarai era sterile e non aveva figli. '(I Abram e Nacor si presero delle mogli; la moglie di Abram si chiamava Sarai e la moglie di Nacor Milca, ch'era figlia di Aran, padre di Milca e padre di Isca. d'C Aran poi morì alla presenza di suo padre Terach nella sua terra natale, in Ur dei Caldei. b&? Questa è la posterità di Terach: Terach generò Abram, Nacor e Aran: Aran generò Lot. G% Terach aveva settant'anni quando generò Abram, Nacor e Aran. `$; Nacor, dopo aver generato Terach, visse centodiciannove anni e generò figli e figlie. :#q Nacor aveva ventinove anni quando generò Terach; X"+ Serug, dopo aver generato Nacor, visse duecento anni e generò figli e figlie. 5!g Serug aveva trent'anni quando generò Nacor; [ 1 Reu, dopo aver generato Serug, visse duecentosette anni e generò figli e figlie. 7k Reu aveva trentadue anni quando generò Serug; Z/ Peleg, dopo aver generato Reu, visse duecentonove anni e generò figli e figlie. 3c Peleg aveva trent'anni quando generò Reu; a= Eber, dopo aver generato Peleg, visse quattrocentotrenta anni e generò figli e figlie. <u Eber aveva trentaquattro anni quando generò Peleg; `; Selach, dopo aver generato Eber, visse quattrocentotré anni e generò figli e figlie. 5g Selach aveva trent'anni quando generò Eber; dC Arpacsad, dopo aver generato Selach, visse quattrocentotré anni e generò figli e figlie. @} Arpacsad aveva trentacinque anni quando generò Selach; \3 Sem, dopo aver generato Arpacsad, visse cinquecento anni e generò figli e figlie. r_ Questa è la discendenza di Sem: Sem aveva cento anni quando generò Arpacsad, due anni dopo il diluvio; + Per questo la si chiamò Babele, perché là il Signore confuse la lingua di tutta la terra e di là il Signore li disperse su tutta la terra. cA Il Signore li disperse di là su tutta la terra ed essi cessarono di costruire la città. r_ Scendiamo dunque e confondiamo la loro lingua, perché non comprendano più l'uno la lingua dell'altro". C Il Signore disse: "Ecco, essi sono un solo popolo e hanno tutti una lingua sola; questo è l'inizio della loro opera e ora quanto avranno in progetto di fare non sarà loro impossibile. ^7 Ma il Signore scese a vedere la città e la torre che gli uomini stavano costruendo. 7 Poi dissero: "Venite, costruiamoci una città e una torre, la cui cima tocchi il cielo e facciamoci un nome, per non disperderci su tutta la terra". d)~}}r}|Q{{[{zz;yyyxx wvvuugttsPrr,qqLppuoosnnqmmmBllNkkIkjii'hh>m>)=<<<;c::#9877I66d65`44.33E22f11?00c0/\/.i.(--w- ,+++<**+))5((s(F''=&&;%%$##f# "p!!Z Y OS)2:AlqH6l Y S ~  d_>d5ke Giacobbe rispose al padre: "Io sono Esaù, il tuo primogento. Ho fatto come tu mi hai ordinato. Alzati dunque, siediti e mangia la mia selvaggina, perché tu mi benedica". fjG Così egli venne dal padre e disse: "Padre mio". Rispose: "Eccomi; chi sei tu, figlio mio?". Zi/ Poi mise in mano al suo figlio Giacobbe il piatto e il pane che aveva preparato. Xh+ con le pelli dei capretti rivestì le sue braccia e la parte liscia del collo. g1 Rebecca prese i vestiti migliori del suo figlio maggiore, Esaù, che erano in casa presso di lei, e li fece indossare al figlio minore, Giacobbe; fy Allora egli andò a prenderli e li portò alla madre, così la madre ne fece un piatto secondo il gusto di suo padre. e  Ma sua madre gli disse: "Ricada su di me la tua maledizione, figlio mio! Tu obbedisci soltanto e vammi a prendere i capretti". d#  Forse mio padre mi palperà e si accorgerà che mi prendo gioco di lui e attirerò sopra di me una maledizione invece di una benedizione". tcc  Rispose Giacobbe a Rebecca sua madre: "Sai che mio fratello Esaù è peloso, mentre io ho la pelle liscia. gbI  Così tu lo porterai a tuo padre che ne mangerà, perché ti benedica prima della sua morte". }au  Va' subito al gregge e prendimi di là due bei capretti; io ne farò un piatto per tuo padre, secondo il suo gusto. 2`a Ora, figlio mio, obbedisci al mio ordine: ~_w Portami la selvaggina e preparami un piatto, così mangerò e poi ti benedirò davanti al Signore prima della morte. b^? Rebecca disse al figlio Giacobbe: "Ecco, ho sentito tuo padre dire a tuo fratello Esaù: ] Ora Rebecca ascoltava, mentre Isacco parlava al figlio Esaù. Andò dunque Esaù in campagna a caccia di selvaggina da portare a casa. n\W Poi preparami un piatto di mio gusto e portami da mangiare, perché io ti benedica prima di morire". w[i Ebbene, prendi le tue armi, la tua farètra e il tuo arco, esci in campagna e prendi per me della selvaggina. MZ Riprese: "Vedi, io sono vecchio e ignoro il giorno della mia morte. 2Y a Isacco era vecchio e gli occhi gli si erano così indeboliti che non ci vedeva più. Chiamò il figlio maggiore, Esaù, e gli disse: "Figlio mio". Gli rispose: "Eccomi". GX #Esse furono causa d'intima amarezza per Isacco e per Rebecca. W} "Quando Esaù ebbe quarant'anni, prese in moglie Giudit, figlia di Beeri l'Hittita, e Basemat, figlia di Elon l'Hittita. ]V5 !Allora egli lo chiamò Sibea: per questo la città si chiama Bersabea fino ad oggi. "U?  Proprio in quel giorno arrivarono i servi di Isacco e lo informarono a proposito del pozzo che avevano scavato e gli dissero: "Abbiamo trovato l'acqua". }Tu Alzatisi di buon mattino, si prestarono giuramento l'un l'altro, poi Isacco li congedò e partirono da lui in pace. @S} Allora imbandì loro un convito e mangiarono e bevvero.   Abimèlech chiamò Isacco e disse: "Sicuramente essa è tua moglie. E perché tu hai detto: È mia sorella?". Gli rispose Isacco: "Perché mi son detto: io non muoia per causa di lei!". =' Era là da molto tempo, quando Abimelech, re dei Filistei, si affacciò alla finestra e vide Isacco scherzare con la propria moglie Rebecca. s<a Gli uomini del luogo lo interrogarono intorno alla moglie ed egli disse: "È mia sorella"; infatti aveva timore di dire: "È mia moglie", pensando che gli uomini del luogo lo uccidessero per causa di Rebecca, che era di bell'aspetto. ';K Così Isacco dimorò in Gerar. %:E per il fatto che Abramo ha obbedito alla mia voce e ha osservato ciò che io gli avevo prescritto: i miei comandamenti, le mie istituzioni e le mie leggi". H9 Renderò la tua discendenza numerosa come le stelle del cielo e concederò alla tua discendenza tutti questi territori: tutte le nazioni della terra saranno benedette per la tua discendenza; H8 Rimani in questo paese e io sarò con te e ti benedirò, perché a te e alla tua discendenza io concederò tutti questi territori, e manterrò il giuramento che ho fatto ad Abramo tuo padre. l7S Gli apparve il Signore e gli disse: "Non scendere in Egitto, abita nel paese che io ti indicherò. 6 % Venne una carestia nel paese oltre la prima che era avvenuta ai tempi di Abramo, e Isacco andò a Gerar presso Abimèlech, re dei Filistei. 05[ "Giacobbe diede ad Esaù il pane e la minestra di lenticchie; questi mangiò e bevve, poi si alzò e se ne andò. A tal punto Esaù aveva disprezzato la primogenitura. m4U !Giacobbe allora disse: "Giuramelo subito". Quegli lo giurò e vendette la primogenitura a Giacobbe. U3%  Rispose Esaù: "Ecco sto morendo: a che mi serve allora la primogenitura?". ?2{ Giacobbe disse: "Vendimi subito la tua primogenitura". 1 Disse a Giacobbe: "Lasciami mangiare un po' di questa minestra rossa, perché io sono sfinito" - Per questo fu chiamato Edom -. q0] Una volta Giacobbe aveva cotto una minestra di lenticchie; Esaù arrivò dalla campagna ed era sfinito. q/] Isacco prediligeva Esaù, perché la cacciagione era di suo gusto, mentre Rebecca prediligeva Giacobbe. .7 I fanciulli crebbero ed Esaù divenne abile nella caccia, un uomo della steppa, mentre Giacobbe era un uomo tranquillo, che dimorava sotto le tende. -% Subito dopo, uscì il fratello e teneva in mano il calcagno di Esaù; fu chiamato Giacobbe. Isacco aveva sessant'anni quando essi nacquero. Z,/ Uscì il primo, rossiccio e tutto come un mantello di pelo, e fu chiamato Esaù. d+C Quando poi si compì per lei il tempo di partorire, ecco due gemelli erano nel suo grembo. <*s Il Signore le rispose: "Due nazioni sono nel tuo seno e due popoli dal tuo grembo si disperderanno; un popolo sarà più forte dell'altro e il maggiore servirà il più piccolo". )y Ora i figli si urtavano nel suo seno ed essa esclamò: "Se è così, perché questo?". Andò a consultare il Signore. (% Isacco supplicò il Signore per sua moglie, perché essa era sterile e il Signore lo esaudì, così che sua moglie Rebecca divenne incinta. ' Isacco aveva quarant'anni quando si prese in moglie Rebecca, figlia di Betuel l'Arameo, da Paddan-Aram, e sorella di Labano l'Arameo. ]&5 Questa è la discendenza di Isacco, figlio di Abramo. Abramo aveva generato Isacco. %7 Egli abitò da Avila fino a Sur, che è lungo il confine dell'Egitto in direzione di Assur; egli si era stabilito di fronte a tutti i suoi fratelli. n$W La durata della vita di Ismaele fu di centotrentasette anni; poi morì e si riunì ai suoi antenati. ## Questi sono gli Ismaeliti e questi sono i loro nomi secondo i loro recinti e accampamenti. Sono i dodici principi delle rispettive tribù. *"Q Adad, Tema, Ietur, Nafis e Kedma. !5 Misma, Duma, Massa,  9  Questi sono i nomi dei figli d'Ismaele, con il loro elenco in ordine di generazione: il primogenito di Ismaele è Nebaiot, poi Kedar, Adbeel, Mibsam, zo  Questa è la discendenza di Ismaele, figlio di Abramo, che gli aveva partorito Agar l'Egiziana, schiava di Sara. vg  Dopo la morte di Abramo, Dio benedisse il figlio di lui Isacco e Isacco abitò presso il pozzo di Lacai-Roi. tc  È appunto il campo che Abramo aveva comperato dagli Hittiti: ivi furono sepolti Abramo e sua moglie Sara. '  Lo seppellirono i suoi figli, Isacco e Ismaele, nella caverna di Macpela, nel campo di Efron, figlio di Zocar, l'Hittita, di fronte a Mamre. oY Poi Abramo spirò e morì in felice canizie, vecchio e sazio di giorni, e si riunì ai suoi antenati. H La durata della vita di Abramo fu di centosettantacinque anni. Y- Quanto invece ai figli delle concubine, che Abramo aveva avute, diede loro doni e, mentre era ancora in vita, li licenziò, mandandoli lontano da Isacco suo figlio, verso il levante, nella regione orientale. 1_ Abramo diede tutti i suoi beni a Isacco. jO I figli di Madian furono Efa, Efer, Enoch, Abida ed Eldaa. Tutti questi sono i figli di Chetura. b? Ioksan generò Saba e Dedan e i figli di Dedan furono gli Asurim, i Letusim e i Leummim. I Essa gli partorì Zimran, Ioksan, Medan, Madian, Isbak e Suach. > { Abramo prese un'altra moglie: essa aveva nome Chetura. 'I CIsacco introdusse Rebecca nella tenda che era stata di sua madre Sara; si prese in moglie Rebecca e l'amò. Isacco trovò conforto dopo la morte della madre. E BIl servo raccontò ad Isacco tutte le cose che aveva fatte. /Y AE disse al servo: "Chi è quell'uomo che viene attraverso la campagna incontro a noi?". Il servo rispose: "È il mio padrone". Allora essa prese il velo e si coprì. Q @Alzò gli occhi anche Rebecca, vide Isacco e scese subito dal cammello. q] ?Isacco uscì sul fare della sera per svagarsi in campagna e, alzando gli occhi, vide venire i cammelli. eE >Intanto Isacco rientrava dal pozzo di Lacai-Roi; abitava infatti nel territorio del Negheb.  =Così Rebecca e le sue ancelle si alzarono, montarono sui cammelli e seguirono quell'uomo. Il servo prese con sé Rebecca e partì.   w Sara morì a Kiriat-Arba, cioè Ebron, nel paese di Canaan, e Abramo venne a fare il lamento per Sara e a piangerla. g= K Gli anni della vita di Sara furono centoventisette: questi furono gli anni della vita di Sara. _<9 Anche la sua concubina, chiamata Reuma, partorì figli: Tebach, Gacam, Tacas e Maaca. _;9 Betuel generò Rebecca: questi otto figli partorì Milca a Nacor, fratello di Abramo. /:[ e Chesed, Azo, Pildas, Idlaf e Betuel; J9 Uz, il primogenito, e suo fratello Buz e Kamuel il padre di Aram v8g Dopo queste cose, ad Abramo fu portata questa notizia: "Ecco Milca ha partorito figli a Nacor tuo fratello": o7Y Abramo tornò dai suoi servi; insieme si misero in cammino verso Bersabea e Abramo abitò a Bersabea. x6k Saranno benedette per la tua discendenza tutte le nazioni della terra, perché tu hai obbedito alla mia voce". \53 io ti benedirò con ogni benedizione e renderò molto numerosa la tua discendenza, come le stelle del cielo e come la sabbia che è sul lido del mare; la tua discendenza si impadronirà delle città dei nemici. 4 e disse: "Giuro per me stesso, oracolo del Signore: perché tu hai fatto questo e non mi hai rifiutato tuo figlio, il tuo unico figlio, L3 L'angelo del Signore chiamò dal cielo Abramo per la seconda volta r2_ Abramo chiamò quel luogo: "Il Signore provvede", perciò oggi si dice: "Sul monte il Signore provvede". .1W  Allora Abramo alzò gli occhi e vide un ariete impigliato con le corna in un cespuglio. Abramo andò a prendere l'ariete e lo offrì in olocausto invece del figlio. *0O  L'angelo disse: "Non stendere la mano contro il ragazzo e non fargli alcun male! Ora so che tu temi Dio e non mi hai rifiutato tuo figlio, il tuo unico figlio". j/O  Ma l'angelo del Signore lo chiamò dal cielo e gli disse: "Abramo, Abramo!". Rispose: "Eccomi!". O.  Poi Abramo stese la mano e prese il coltello per immolare suo figlio. 0-[  così arrivarono al luogo che Dio gli aveva indicato; qui Abramo costruì l'altare, collocò la legna, legò il figlio Isacco e lo depose sull'altare, sopra la legna. {,q Abramo rispose: "Dio stesso provvederà l'agnello per l'olocausto, figlio mio!". Proseguirono tutt'e due insieme; 0+[ Isacco si rivolse al padre Abramo e disse: "Padre mio!". Rispose: "Eccomi, figlio mio". Riprese: "Ecco qui il fuoco e la legna, ma dov'è l'agnello per l'olocausto?". *- Abramo prese la legna dell'olocausto e la caricò sul figlio Isacco, prese in mano il fuoco e il coltello, poi proseguirono tutt'e due insieme. )' Allora Abramo disse ai suoi servi: "Fermatevi qui con l'asino; io e il ragazzo andremo fin lassù, ci prostreremo e poi ritorneremo da voi". N( Il terzo giorno Abramo alzò gli occhi e da lontano vide quel luogo. G' Abramo si alzò di buon mattino, sellò l'asino, prese con sé due servi e il figlio Isacco, spaccò la legna per l'olocausto e si mise in viaggio verso il luogo che Dio gli aveva indicato. $&C Riprese: "Prendi tuo figlio, il tuo unico figlio che ami, Isacco, va' nel territorio di Moria e offrilo in olocausto su di un monte che io ti indicherò". i% O Dopo queste cose, Dio mise alla prova Abramo e gli disse: "Abramo, Abramo!". Rispose: "Eccomi!". @$} "E fu forestiero nel paese dei Filistei per molto tempo. h#K !Abramo piantò un tamerice in Bersabea, e lì invocò il nome del Signore, Dio dell'eternità. "'  E dopo che ebbero concluso l'alleanza a Bersabea, Abimelech si alzò con Picol, capo del suo esercito, e ritornarono nel paese dei Filistei. _!9 Per questo quel luogo si chiamò Bersabea, perché là fecero giuramento tutti e due.   Rispose: "Tu accetterai queste sette agnelle dalla mia mano, perché ciò mi valga di testimonianza che io ho scavato questo pozzo". gI Abimelech disse ad Abramo: "Che significano quelle sette agnelle che hai messe in disparte?". >y Poi Abramo mise in disparte sette agnelle del gregge. { Allora Abramo prese alcuni capi del gregge e dell'armento, li diede ad Abimelech: tra loro due conclusero un'alleanza.  Abimelech disse: "Io non so chi abbia fatto questa cosa: né tu me ne hai informato, né io ne ho sentito parlare se non oggi". r_ Ma Abramo rimproverò Abimèlech a causa di un pozzo d'acqua, che i servi di Abimelech avevano usurpato. 'K Rispose Abramo: "Io lo giuro". T# Ebbene, giurami qui per Dio che tu non ingannerai né me né i miei figli né i miei discendenti: come io ho agito amichevolmente con te, così tu agirai con me e con il paese nel quale sei forestiero". r_ In quel tempo Abimelech con Picol, capo del suo esercito, disse ad Abramo: "Dio è con te in quanto fai. _9 Egli abitò nel deserto di Paran e sua madre gli prese una moglie del paese d'Egitto. b? E Dio fu con il fanciullo, che crebbe e abitò nel deserto e divenne un tiratore d'arco. xk Dio le aprì gli occhi ed essa vide un pozzo d'acqua. Allora andò a riempire l'otre e fece bere il fanciullo. b? Alzati, prendi il fanciullo e tienilo per mano, perché io ne farò una grande nazione". ;q Ma Dio udì la voce del fanciullo e un angelo di Dio chiamò Agar dal cielo e le disse: "Che hai, Agar? Non temere, perché Dio ha udito la voce del fanciullo là dove si trova. @{ e andò a sedersi di fronte, alla distanza di un tiro d'arco, perché diceva: "Non voglio veder morire il fanciullo!". Quando gli si fu seduta di fronte, egli alzò la voce e pianse. jO Tutta l'acqua dell'otre era venuta a mancare. Allora essa depose il fanciullo sotto un cespuglio b? Abramo si alzò di buon mattino, prese il pane e un otre di acqua e li diede ad Agar, caricandoli sulle sue spalle; le consegnò il fanciullo e la mandò via. Essa se ne andò e si smarrì per il deserto di Bersabea. hK  Ma io farò diventare una grande nazione anche il figlio della schiava, perché è tua prole". \3  Ma Dio disse ad Abramo: "Non ti dispiaccia questo, per il fanciullo e la tua schiava: ascolta la parola di Sara in quanto ti dice, ascolta la sua voce, perché attraverso Isacco da te prenderà nome una stirpe. G   La cosa dispiacque molto ad Abramo per riguardo a suo figlio.  -  Disse allora ad Abramo: "Scaccia questa schiava e suo figlio, perché il figlio di questa schiava non deve essere erede con mio figlio Isacco".    Ma Sara vide che il figlio di Agar l'Egiziana, quello che essa aveva partorito ad Abramo, scherzava con il figlio Isacco. f G Il bambino crebbe e fu svezzato e Abramo fece un grande banchetto quando Isacco fu svezzato.  Poi disse: "Chi avrebbe mai detto ad Abramo: Sara deve allattare figli! Eppure gli ho partorito un figlio nella sua vecchiaia!". iM Allora Sara disse: "Motivo di lieto riso mi ha dato Dio: chiunque lo saprà sorriderà di me!". F Abramo aveva cento anni, quando gli nacque il figlio Isacco. lS Abramo circoncise suo figlio Isacco, quando questi ebbe otto giorni, come Dio gli aveva comandato. Y- Abramo chiamò Isacco il figlio che gli era nato, che Sara gli aveva partorito. hK Sara concepì e partorì ad Abramo un figlio nella vecchiaia, nel tempo che Dio aveva fissato. V ) Il Signore visitò Sara, come aveva detto, e fece a Sara come aveva promesso. y Perché il Signore aveva reso sterili tutte le donne della casa di Abimelech, per il fatto di Sara, moglie di Abramo. q] Abramo pregò Dio e Dio guarì Abimelech, sua moglie e le sue serve, sì che poterono ancora partorire. 2_ A Sara disse: "Ecco, ho dato mille pezzi d'argento a tuo fratello: sarà per te come un risarcimento di fronte a quanti sono con te. Così tu sei in tutto riabilitata". hK Inoltre Abimelech disse: "Ecco davanti a te il mio territorio: va' ad abitare dove ti piace!". x~k Allora Abimelech prese greggi e armenti, schiavi e schiave, li diede ad Abramo e gli restituì la moglie Sara. 9}m  Quando Dio mi ha fatto errare lungi dalla casa di mio padre, io le dissi: Questo è il favore che tu mi farai: in ogni luogo dove noi arriveremo dirai di me: è mio fratello". ||s  Inoltre essa è veramente mia sorella, figlia di mio padre, ma non figlia di mia madre, ed è divenuta mia moglie. {  Rispose Abramo: "Io mi sono detto: certo non vi sarà timor di Dio in questo luogo e mi uccideranno a causa di mia moglie. Lz  Poi Abimelech disse ad Abramo: "A che miravi agendo in tal modo?". >t~~M}}l||p{{Wz|yy/xwwLvvu'tsslrqq|q p;onnnImm+lkkFjjSjikhhg%fleepddvccxbbaa-``s` _^^c][]\[[LZZIYYqYXX$WWmW VhUU^TTTSSR{QQ:PP OeONNAMMiLLLmL KKJ IHH9GGQGFFlFEEDtD5CC B]A@@t??>w==)<;~::r99G88{7776#5544033 22 1000.//\..O-- ,g++Q**T)d(''&u%%5$$-#"!! S p*H[J1 Anc $ b W  + 0B.D>RO !Il mio signore passi prima del suo servo, mentre io mi sposterò a tutto mio agio, al passo di questo bestiame che mi precede e al passo dei fanciulli, finché arriverò presso il mio signore a Seir". EN ! Gli rispose: "Il mio signore sa che i fanciulli sono delicati e che ho a mio carico i greggi e gli armenti che allattano: se si affaticano anche un giorno solo, tutte le bestie moriranno. dMC ! Esaù disse: "Leviamo l'accampamento e mettiamoci in viaggio: io camminerò davanti a te". #LA ! Accetta il mio dono augurale che ti è stato presentato, perché Dio mi ha favorito e sono provvisto di tutto!". Così egli insistette e quegli accettò. _K9 ! Ma Giacobbe disse: "No, se ho trovato grazia ai tuoi occhi, accetta dalla mia mano il mio dono, perché appunto per questo io sono venuto alla tua presenza, come si viene alla presenza di Dio, e tu mi hai gradito. ]J5 ! Esaù disse: "Ne ho abbastanza del mio, fratello, resti per te quello che è tuo!". I !Domandò ancora: "Che è tutta questa carovana che ho incontrata?". Rispose: "È per trovar grazia agli occhi del mio signore". H !Si fecero avanti anche Lia e i suoi figli e si prostrarono e infine si fecero avanti Rachele e Giuseppe e si prostrarono. OG !Allora si fecero avanti le schiave con i loro figli e si prostrarono. F+ !Alzati gli occhi, vide le donne e i fanciulli e disse: "Chi sono questi con te?". Rispose: "Sono i figli di cui Dio ha favorito il tuo servo". cEA !Ma Esaù gli corse incontro, lo abbracciò, gli si gettò al collo, lo baciò e piansero. uDe !Egli passò davanti a loro e si prostrò sette volte fino a terra, mentre andava avvicinandosi al fratello. {Cq !mise in testa le schiave con i loro figli, più indietro Lia con i suoi figli e più indietro Rachele e Giuseppe. B 3 !Giacobbe alzò gli occhi e vide arrivare Esaù che aveva con sé quattrocento uomini. Allora distribuì i figli tra Lia, Rachele e le due schiave; VA' !Per questo gli Israeliti, fino ad oggi, non mangiano il nervo sciatico, che è sopra l'articolazione del femore, perché quell'uomo aveva colpito l'articolazione del femore di Giacobbe nel nervo sciatico. O@ Spuntava il sole, quando Giacobbe passò Penuel e zoppicava all'anca. ? Allora Giacobbe chiamò quel luogo Penuel, "Perché - disse - ho visto Dio faccia a faccia, eppure la mia vita è rimasta salva". y>m Giacobbe allora gli chiese: "Dimmi il tuo nome". Gli rispose: "Perché mi chiedi il nome?". E qui lo benedisse. ~=w Riprese: "Non ti chiamerai più Giacobbe, ma Israele, perché hai combattuto con Dio e con gli uomini e hai vinto!". ><y Gli domandò: "Come ti chiami?". Rispose: "Giacobbe". ; Quegli disse: "Lasciami andare, perché è spuntata l'aurora". Giacobbe rispose: "Non ti lascerò, se non mi avrai benedetto!". .:W Vedendo che non riusciva a vincerlo, lo colpì all'articolazione del femore e l'articolazione del femore di Giacobbe si slogò, mentre continuava a lottare con lui. W9) Giacobbe rimase solo e un uomo lottò con lui fino allo spuntare dell'aurora. Z8/ Li prese, fece loro passare il torrente e fece passare anche tutti i suoi averi. 7 Durante quella notte egli si alzò, prese le due mogli, le due schiave, i suoi undici figli e passò il guado dello Iabbok. a6= Così il dono passò prima di lui, mentr'egli trascorse quella notte nell'accampamento. @5{ gli direte: Anche il tuo servo Giacobbe ci segue". Pensava infatti: "Lo placherò con il dono che mi precede e in seguito mi presenterò a lui; forse mi accoglierà con benevolenza". 49 Lo stesso ordine diede anche al secondo e anche al terzo e a quanti seguivano i branchi: "Queste parole voi rivolgerete ad Esaù quando lo troverete; x3k tu risponderai: Di tuo fratello Giacobbe: è un dono inviato al mio signore Esaù; ecco egli stesso ci segue". 32a Diede questo ordine al primo: "Quando ti incontrerà Esaù, mio fratello, e ti domanderà: Di chi sei tu? Dove vai? Di chi sono questi animali che ti camminano davanti?, 15 Egli affidò ai suoi servi i singoli branchi separatamente e disse loro: "Passate davanti a me e lasciate un certo spazio tra un branco e l'altro". z0o trenta cammelle allattanti con i loro piccoli, quaranta giovenche e dieci torelli, venti asine e dieci asinelli. H/ duecento capre e venti capri, duecento pecore e venti montoni, . Giacobbe rimase in quel luogo a passare la notte. Poi prese, di ciò che gli capitava tra mano, di che fare un dono al fratello Esaù: - Eppure tu hai detto: Ti farò del bene e renderò la tua discendenza come la sabbia del mare, tanto numerosa che non si può contare". , Salvami dalla mano del mio fratello Esaù, perché io ho paura di lui: egli non arrivi e colpisca me e tutti, madre e bambini! Z+/ io sono indegno di tutta la benevolenza e di tutta la fedeltà che hai usato verso il tuo servo. Con il mio bastone soltanto avevo passato questo Giordano e ora sono divenuto tale da formare due accampamenti. +*Q E Giacobbe disse: "Dio del mio padre Abramo e Dio del mio padre Isacco, Signore, che mi hai detto: Ritorna al tuo paese, nella tua patria e io ti farò del bene, l)S Pensò infatti: "Se Esaù raggiunge un accampamento e lo batte, l'altro accampamento si salverà". (7 Giacobbe si spaventò molto e si sentì angosciato; allora divise in due accampamenti la gente che era con lui, il gregge, gli armenti e i cammelli. $'C I messaggeri tornarono da Giacobbe, dicendo: "Siamo stati da tuo fratello Esaù; ora egli stesso sta venendoti incontro e ha con sé quattrocento uomini". &3 Sono venuto in possesso di buoi, asini e greggi, di schiavi e schiave. Ho mandato ad informarne il mio signore, per trovare grazia ai suoi occhi". !%= Diede loro questo comando: "Direte al mio signore Esaù: Dice il tuo servo Giacobbe: Sono stato forestiero presso Labano e vi sono restato fino ad ora. w$i Poi Giacobbe mandò avanti a sé alcuni messaggeri al fratello Esaù, nel paese di Seir, la campagna di Edom. e#E Giacobbe al vederli disse: "Questo è l'accampamento di Dio" e chiamò quel luogo Macanaim. Z"/ Mentre Giacobbe continuava il viaggio, gli si fecero incontro gli angeli di Dio. y! o Alla mattina per tempo Labano si alzò, baciò i figli e le figlie e li benedisse. Poi partì e ritornò a casa.   6Poi offrì un sacrificio sulle montagne e invitò i suoi parenti a prender cibo. Essi mangiarono e passarono la notte sulle montagne. {q 5Il Dio di Abramo e il Dio di Nacor siano giudici tra di noi". Giacobbe giurò per il Terrore di suo padre Isacco. fG 4Questo mucchio è testimonio e questa stele è testimonio che io giuro di non oltrepassare questo mucchio dalla tua parte e che tu giuri di non oltrepassare questo mucchio e questa stele dalla mia parte per fare il male. oY 3Soggiunse Labano a Giacobbe: "Ecco questo mucchio ed ecco questa stele, che io ho eretta tra me e te. != 2Se tu maltratterai le mie figlie e se prenderai altre mogli oltre le mie figlie, non un uomo sarà con noi, ma bada, Dio sarà testimonio tra me e te". y 1e anche Mizpa, perché disse: "Il Signore starà di vedetta tra me e te, quando noi non ci vedremo più l'un l'altro. iM 0Labano disse: "Questo mucchio sia oggi un testimonio tra me e te"; per questo lo chiamò Gal-Ed M /Labano lo chiamò Iegar-Saaduta, mentre Giacobbe lo chiamò Gal-Ed.  .Poi disse ai suoi parenti: "Raccogliete pietre", e quelli presero pietre e ne fecero un mucchio; e su quel mucchio mangiarono. >y -Giacobbe prese una pietra e la eresse come una stele. ]5 ,Ebbene, vieni, concludiamo un'alleanza io e te e ci sia un testimonio tra me e te".  +Labano allora rispose e disse a Giacobbe: "Queste figlie sono mie figlie e questi figli sono miei figli; questo bestiame è il mio bestiame e quanto tu vedi è mio. E che potrei fare oggi a queste mie figlie o ai figli che esse hanno messi al mondo? vg *Se non fosse stato con me il Dio di mio padre, il Dio di Abramo e il Terrore di Isacco, tu ora mi avresti licenziato a mani vuote; ma Dio ha visto la mia afflizione e la fatica delle mie mani e la scorsa notte egli ha fatto da arbitro". (K )Vent'anni sono stato in casa tua: ho servito quattordici anni per le tue due figlie e sei anni per il tuo gregge e tu hai cambiato il mio salario dieci volte. ^7 (Di giorno mi divorava il caldo e di notte il gelo e il sonno fuggiva dai miei occhi. #A 'Nessuna bestia sbranata ti ho portato: io ne compensavo il danno e tu reclamavi da me ciò che veniva rubato di giorno e ciò che veniva rubato di notte.  &Vent'anni ho passato con te: le tue pecore e le tue capre non hanno abortito e i montoni del tuo gregge non ho mai mangiato. 2_ %Ora che hai frugato tra tutti i miei oggetti, che hai trovato di tutte le robe di casa tua? Mettilo qui davanti ai miei e tuoi parenti e siano essi giudici tra noi due. 3 $Giacobbe allora si adirò e apostrofò Labano, al quale disse: "Qual è il mio delitto, qual è il mio peccato, perché ti sia messo a inseguirmi? X + #Essa parlò al padre: "Non si offenda il mio signore se io non posso alzarmi davanti a te, perché ho quello che avviene di regola alle donne". Labano cercò dunque il tutta la tenda e non trovò gli idoli. ' I "Rachele aveva preso gli idoli e li aveva messi nella sella del cammello, poi vi si era seduta sopra, così Labano frugò in tutta la tenda, ma non li trovò. D  !Allora Labano entrò nella tenda di Giacobbe e poi nella tenda di Lia e nella tenda delle due schiave, ma non trovò nulla. Poi uscì dalla tenda di Lia ed entrò nella tenda di Rachele. l S  Ma quanto a colui presso il quale tu troverai i tuoi dei, non resterà in vita! Alla presenza dei nostri parenti riscontra quanto vi può essere di tuo presso di me e prendilo". Giacobbe non sapeva che li aveva rubati Rachele. | s Giacobbe rispose a Labano e disse: "Perché avevo paura e pensavo che mi avresti tolto con la forza le tue figlie. {q Certo, sei partito perché soffrivi di nostalgia per la casa di tuo padre; ma perché mi hai rubato i miei dei?". $C Sarebbe in mio potere di farti del male, ma il Dio di tuo padre mi ha parlato la notte scorsa: Bada di non dir niente a Giacobbe, né in bene né in male! kQ E non mi hai permesso di baciare i miei figli e le mie figlie! Certo hai agito in modo insensato. 7 Perché sei fuggito di nascosto, mi hai ingannato e non mi hai avvertito? Io ti avrei congedato con festa e con canti, a suon di timpani e di cetre!  Disse allora Labano a Giacobbe: "Che hai fatto? Hai eluso la mia attenzione e hai condotto via le mie figlie come prigioniere di guerra! ,S Labano andò dunque a raggiungere Giacobbe; ora Giacobbe aveva piantato la tenda sulle montagne e Labano si era accampato con i parenti sulle montagne di Gàlaad. { Ma Dio venne da Labano l'Arameo in un sogno notturno e gli disse: "Bada di non dir niente a Giacobbe, proprio nulla!".  Allora egli prese con sé i suoi parenti, lo inseguì per sette giorni di cammino e lo raggiunse sulle montagne di Gàlaad. H Al terzo giorno fu riferito a Labano che Giacobbe era fuggito.  così potè andarsene con tutti i suoi averi. Si alzò dunque, passò il fiume e si diresse verso le montagne di Gàlaad. a~= Giacobbe eluse l'attenzione di Labano l'Arameo, non avvertendolo che stava per fuggire; d}C Labano era andato a tosare il gregge e Rachele rubò gli idoli che appartenevano al padre. >|w e condusse via tutto il bestiame e tutti gli averi che si era acquistati, il bestiame che si era acquistato in Paddan-Aram, per ritornare da Isacco, suo padre, nel paese di Canaan. K{ Allora Giacobbe si alzò, caricò i figli e le mogli sui cammelli z Tutta la ricchezza che Dio ha sottratto a nostro padre è nostra e dei nostri figli. Ora fa' pure quanto Dio ti ha detto". y Non siamo forse tenute in conto di straniere da parte sua, dal momento che ci ha vendute e si è anche mangiato il nostro danaro? qx] Rachele e Lia gli risposero: "Abbiamo forse ancora una parte o una eredità nella casa di nostro padre? w+  Io sono il Dio di Betel, dove tu hai unto una stele e dove mi hai fatto un voto. Ora alzati, parti da questo paese e torna nella tua patria!". v3  Riprese: Alza gli occhi e guarda: tutti i capri che montano le bestie sono striati, punteggiati e chiazzati, perché ho visto quanto Labano ti fa. Gu  L'angelo di Dio mi disse in sogno: Giacobbe! Risposi: Eccomi. 5te  Una volta, quando il piccolo bestiame va in calore, io in sogno alzai gli occhi e vidi che i capri in procinto di montare le bestie erano striati, punteggiati e chiazzati. Ms  Così Dio ha sottratto il bestiame a vostro padre e l'ha dato a me. Yr- Se egli diceva: Le bestie punteggiate saranno il tuo salario, tutto il gregge figliava bestie punteggiate; se diceva: Le bestie striate saranno il tuo salario, allora tutto il gregge figliava bestie striate. q mentre vostro padre si è beffato di me e ha cambiato dieci volte il mio salario; ma Dio non gli ha permesso di farmi del male. Np Voi stesse sapete che io ho servito vostro padre con tutte le forze, o- e disse loro: "Io mi accorgo dal volto di vostro padre che egli verso di me non è più come prima; eppure il Dio di mio padre è stato con me. [n1 Allora Giacobbe mandò a chiamare Rachele e Lia, in campagna presso il suo gregge kmQ Il Signore disse a Giacobbe: "Torna al paese dei tuoi padri, nella tua patria e io sarò con te". llS Giacobbe osservò anche la faccia di Labano e si accorse che non era più verso di lui come prima. 8k m Ma Giacobbe venne a sapere che i figli di Labano dicevano: "Giacobbe si è preso quanto era di nostro padre e con quanto era di nostro padre si è fatta tutta questa fortuna". vjg +Egli si arricchì oltre misura e possedette greggi in grande quantità, schiave e schiavi, cammelli e asini. i *Quando invece le bestie erano deboli, non li metteva. Così i capi di bestiame deboli erano per Labano e quelli robusti per Giacobbe. h- )Ogni qualvolta si accoppiavano bestie robuste, Giacobbe metteva i rami nei truogoli in vista delle bestie, per farle concepire davanti ai rami. g (Quanto alle pecore, Giacobbe le separò e fece sì che le bestie avessero davanti a sé gli animali striati e tutti quelli di colore scuro del gregge di Labano. E i branchi che si era così costituiti per conto suo, non li mise insieme al gregge di Labano. |fs 'Così le bestie si accoppiarono di fronte ai rami e le capre figliarono capretti striati, punteggiati e chiazzati. Ke &Poi egli mise i rami così scortecciati nei truogoli agli abbeveratoi dell'acqua, dove veniva a bere il bestiame, proprio in vista delle bestie, le quali si accoppiavano quando venivano a bere. d7 %Ma Giacobbe prese rami freschi di pioppo, di mandorlo e di platano, ne intagliò la corteccia a strisce bianche, mettendo a nudo il bianco dei rami. c $e stabilì una distanza di tre giorni di cammino tra sé e Giacobbe, mentre Giacobbe pascolava l'altro bestiame di Labano. Ob #In quel giorno mise da parte i capri striati e chiazzati e tutte le capre punteggiate e chiazzate, ogni capo che aveva del bianco e ogni capo di colore scuro tra le pecore. Li affidò ai suoi figli 6ai "Labano disse: "Bene, sia come tu hai detto!". w`i !In futuro la mia stessa onestà risponderà per me; quando verrai a verificare il mio salario, ogni capo che non sarà punteggiato o chiazzato tra le capre e di colore scuro tra le pecore, se si troverà presso di me, sarà come rubato". 1_]  Oggi passerò fra tutto il tuo bestiame; metti da parte ogni capo di colore scuro tra le pecore e ogni capo chiazzato e punteggiato tra le capre: sarà il mio salario. ,^S Riprese Labano: "Che ti devo dare?". Giacobbe rispose: "Non mi devi nulla; se tu farai per me quanto ti dico, ritornerò a pascolare il tuo gregge e a custodirlo. 5]e Perché il poco che avevi prima della mia venuta è cresciuto oltre misura e il Signore ti ha benedetto sui miei passi. Ma ora, quando lavorerò anch'io per la mia casa?". l\S Gli rispose: "Tu stesso sai come ti ho servito e quanti sono diventati i tuoi averi per opera mia. <[u E aggiunse: "Fissami il tuo salario e te lo darò". Z Gli disse Labano: "Se ho trovato grazia ai tuoi occhi... Per divinazione ho saputo che il Signore mi ha benedetto per causa tua". Y Dammi le mogli, per le quali ti ho servito, e i miei bambini perché possa partire: tu conosci il servizio che ti ho prestato". X Dopo che Rachele ebbe partorito Giuseppe, Giacobbe disse a Labano: "Lasciami andare e tornare a casa mia, nel mio paese. SW! E lo chiamò Giuseppe dicendo: "Il Signore mi aggiunga un altro figlio!". UV% Essa concepì e partorì un figlio e disse: "Dio ha tolto il mio disonore". MU Dio si ricordò anche di Rachele; Dio la esaudì e la rese feconda. :Tq In seguito partorì una figlia e la chiamò Dina. S5 Lia disse: "Dio mi ha fatto un bel regalo: questa volta mio marito mi preferirà, perché gli ho partorito sei figli". Perciò lo chiamò Zàbulon. DR Lia concepì e partorì ancora un sesto figlio a Giacobbe. Q{ Lia disse: "Dio mi ha dato il mio salario, per avere io dato la mia schiava a mio marito". Perciò lo chiamò Issacar. [P1 Il Signore esaudì Lia, la quale concepì e partorì a Giacobbe un quinto figlio. lOS Alla sera, quando Giacobbe arrivò dalla campagna, Lia gli uscì incontro e gli disse: "Da me devi venire, perché io ho pagato il diritto di averti con le mandragore di mio figlio". Così egli si coricò con lei quella notte. wNi Ma Lia rispose: "È forse poco che tu mi abbia portato via il marito perché voglia portar via anche le mandragore di mio figlio?". Riprese Rachele: "Ebbene, si corichi pure con te questa notte, in cambio delle mandragore di tuo figlio". -MU Al tempo della mietitura del grano, Ruben uscì e trovò mandragore, che portò alla madre Lia. Rachele disse a Lia: "Dammi un po' delle mandragore di tuo figlio". fLG  Lia disse: "Per mia felicità! Perché le donne mi diranno felice". Perciò lo chiamò Aser. JK  Zilpa, la schiava di Lia, partorì un secondo figlio a Giacobbe. 4Je  Lia disse: "Per fortuna!" e lo chiamò Gad. AI  Zilpa, la schiava di Lia, partorì a Giacobbe un figlio. ~Hw  Allora Lia, vedendo che aveva cessato di aver figli, prese la propria schiava Zilpa e la diede in moglie e Giacobbe. sGa Rachele disse: "Ho sostenuto contro mia sorella lotte difficili e ho vinto!". Perciò lo chiamò Neftali. _F9 Bila, la schiava di Rachele, concepì ancora e partorì a Giacobbe un secondo figlio. E Rachele disse: "Dio mi ha fatto giustizia e ha anche ascoltato la mia voce, dandomi un figlio". Per questo essa lo chiamò Dan. 7Dk Bila concepì e partorì a Giacobbe un figlio. ZC/ Così essa gli diede in moglie la propria schiava Bila e Giacobbe si unì a lei. !B= Allora essa rispose: "Ecco la mia serva Bila: unisciti a lei, così che partorisca sulle mie ginocchia e abbia anch'io una mia prole per mezzo di lei". A Giacobbe s'irritò contro Rachele e disse: "Tengo forse io il posto di Dio, il quale ti ha negato il frutto del grembo?". %@ G Rachele, vedendo che non le era concesso di procreare figli a Giacobbe, divenne gelosa della sorella e disse a Giacobbe: "Dammi dei figli, se no io muoio!". ? #Concepì ancora e partorì un figlio e disse: "Questa volta loderò il Signore". Per questo lo chiamò Giuda. E cessò di avere figli. )>M "Poi concepì ancora e partorì un figlio e disse: "Questa volta mio marito mi si affezionerà, perché gli ho partorito tre figli". Per questo lo chiamò Levi. = !Concepì ancora un figlio e disse: "Il Signore ha udito che io ero trascurata e mi ha dato anche questo". E lo chiamò Simeone. <9  Così Lia concepì e partorì un figlio e lo chiamò Ruben, perché disse: "Il Signore ha visto la mia umiliazione; certo, ora mio marito mi amerà". n;W Ora il Signore, vedendo che Lia veniva trascurata, la rese feconda, mentre Rachele rimaneva sterile. u:e Egli si unì anche a Rachele e amò Rachele più di Lia. Fu ancora al servizio di lui per altri sette anni. Q9 Labano diede alla figlia Rachele la propria schiava Bila, come schiava. s8a Giacobbe fece così: terminò la settimana nuziale e allora Labano gli diede in moglie la figlia Rachele. 7 Finisci questa settimana nuziale, poi ti darò anche quest'altra per il servizio che tu presterai presso di me per altri sette anni". t6c Rispose Labano: "Non si usa far così nel nostro paese, dare, cioè, la più piccola prima della maggiore. 45c Quando fu mattina... ecco era Lia! Allora Giacobbe disse a Labano: "Che mi hai fatto? Non è forse per Rachele che sono stato al tuo servizio? Perché mi hai ingannato?". J4 Labano diede la propria schiava Zilpa alla figLia, come schiava. a3= Ma quando fu sera, egli prese la figlia Lia e la condusse da lui ed egli si unì a lei. P2 Allora Labano radunò tutti gli uomini del luogo e diede un banchetto. t1c Poi Giacobbe disse a Labano: "Dammi la mia sposa, perché il mio tempo è compiuto e voglio unirmi a lei". s0a Così Giacobbe servì sette anni per Rachele: gli sembrarono pochi giorni tanto era il suo amore per lei. ]/5 Rispose Labano: "Preferisco darla a te piuttosto che a un estraneo. Rimani con me". s.a perciò Giacobbe amava Rachele. Disse dunque: "Io ti servirò sette anni per Rachele, tua figlia minore". _-9 Lia aveva gli occhi smorti, mentre Rachele era bella di forme e avvenente di aspetto, i,M Ora Labano aveva due figlie; la maggiore si chiamava Lia e la più piccola si chiamava Rachele. +! Poi Labano disse a Giacobbe: "Poiché sei mio parente, mi dovrai forse servire gratuitamente? Indicami quale deve essere il tuo salario". s*a Allora Labano gli disse: "Davvero tu sei mio osso e mia carne!". Così dimorò presso di lui per un mese. E)  Quando Labano seppe che era Giacobbe, il figlio di sua sorella, gli corse incontro, lo abbracciò, lo baciò e lo condusse nella sua casa. Ed egli raccontò a Labano tutte le sue vicende. (  Giacobbe rivelò a Rachele che egli era parente del padre di lei, perché figlio di Rebecca. Allora essa corse a riferirlo al padre. ;'s  Poi Giacobbe baciò Rachele e pianse ad alta voce. &  Quando Giacobbe vide Rachele, figlia di Labano, fratello di sua madre, insieme con il bestiame di Labano, fratello di sua madre, Giacobbe, fattosi avanti, rotolò la pietra dalla bocca del pozzo e fece bere le pecore di Labano, fratello di sua madre. |%s  Egli stava ancora parlando con loro, quando arrivò Rachele con il bestiame del padre, perché era una pastorella. $- Risposero: "Non possiamo, finché non siano radunati tutti i greggi e si rotoli la pietra dalla bocca del pozzo; allora faremo bere il gregge". # Riprese: "Eccoci ancora in pieno giorno: non è tempo di radunare il bestiame. Date da bere al bestiame e andate a pascolare!". d"C Disse loro: "Sta bene?". Risposero: "Sì; ecco la figlia Rachele che viene con il gregge". W!) Disse loro: "Conoscete Labano, figlio di Nacor?". Risposero: "Lo conosciamo". ] 5 Giacobbe disse loro: "Fratelli miei, di dove siete?". Risposero: "Siamo di Carran". A} Quando tutti i greggi si erano radunati là, i pastori rotolavano la pietra dalla bocca del pozzo e abbeveravano il bestiame; poi rimettevano la pietra al posto sulla bocca del pozzo. ;q Vide nella campagna un pozzo e tre greggi di piccolo bestiame, accovacciati vicino, perché a quel pozzo si abbeveravano i greggi, ma la pietra sulla bocca del pozzo era grande. G Giacobbe si mise in cammino e andò nel paese degli orientali. zo Questa pietra, che io ho eretta come stele, sarà una casa di Dio; di quanto mi darai io ti offrirò la decima". Y- se ritornerò sano e salvo alla casa di mio padre, il Signore sarà il mio Dio. 7 Giacobbe fece questo voto: "Se Dio sarà con me e mi proteggerà in questo viaggio che sto facendo e mi darà pane da mangiare e vesti per coprirmi, W) E chiamò quel luogo Betel, mentre prima di allora la città si chiamava Luz. 3 Alla mattina presto Giacobbe si alzò, prese la pietra che si era posta come guanciale, la eresse come una stele e versò olio sulla sua sommità.  Ebbe timore e disse: "Quanto è terribile questo luogo! Questa è proprio la casa di Dio, questa è la porta del cielo". sa Allora Giacobbe si svegliò dal sonno e disse: "Certo, il Signore è in questo luogo e io non lo sapevo". 5e Ecco io sono con te e ti proteggerò dovunque tu andrai; poi ti farò ritornare in questo paese, perché non ti abbandonerò senza aver fatto tutto quello che t'ho detto". Z/ La tua discendenza sarà come la polvere della terra e ti estenderai a occidente e ad oriente, a settentrione e a mezzogiorno. E saranno benedette per te e per la tua discendenza tutte le nazioni della terra. C  Ecco il Signore gli stava davanti e disse: "Io sono il Signore, il Dio di Abramo tuo padre e il Dio di Isacco. La terra sulla quale tu sei coricato la darò a te e alla tua discendenza. 5  Fece un sogno: una scala poggiava sulla terra, mentre la sua cima raggiungeva il cielo; ed ecco gli angeli di Dio salivano e scendevano su di essa. "?  Capitò così in un luogo, dove passò la notte, perché il sole era tramontato; prese una pietra, se la pose come guanciale e si coricò in quel luogo. ?{  Giacobbe partì da Bersabea e si diresse verso Carran. '  Allora si recò da Ismaele e, oltre le mogli che aveva, si prese in moglie Macalat, figlia di Ismaele, figlio di Abramo, sorella di Nebaiot. V' Esaù comprese che le figlie di Canaan non erano gradite a suo padre Isacco. W ) Giacobbe aveva obbedito al padre e alla madre ed era partito per Paddan-Aram. _ 9 Esaù vide che Isacco aveva benedetto Giacobbe e l'aveva mandato in Paddan-Aram per prendersi una moglie di là e che, mentre lo benediceva, gli aveva dato questo comando: "Non devi prender moglie tra le Cananee". $ C Così Isacco fece partire Giacobbe, che andò in Paddan-Aram presso Labano, figlio di Betuel, l'Arameo, fratello di Rebecca, madre di Giacobbe e di Esaù. " ? Conceda la benedizione di Abramo a te e alla tua discendenza con te, perché tu possieda il paese dove sei stato forestiero, che Dio ha dato ad Abramo". u e Ti benedica Dio onnipotente, ti renda fecondo e ti moltiplichi, sì che tu divenga una assemblea di popoli. ) Su, va' in Paddan-Aram, nella casa di Betuel, padre di tua madre, e prenditi di là la moglie tra le figlie di Labano, fratello di tua madre.  Allora Isacco chiamò Giacobbe, lo benedisse e gli diede questo comando: "Tu non devi prender moglie tra le figlie di Canaan. I .E Rebecca disse a Isacco: "Ho disgusto della mia vita a causa di queste donne hittite: se Giacobbe prende moglie tra le hittite come queste, tra le figlie del paese, a che mi giova la vita?". a= -finché si sarà palcata contro di te la collera di tuo fratello e si sarà dimenticato di quello che gli hai fatto. Allora io manderò a prenderti di là. Perché dovrei venir privata di voi due in un sol giorno?". Y- ,Rimarrai con lui qualche tempo, finché l'ira di tuo fratello si sarà placata; a= +Ebbene, figlio mio, obbedisci alla mia voce: su, fuggi a Carran da mio fratello Labano. G *Ma furono riferite a Rebecca le parole di Esaù, suo figlio maggiore, ed essa mandò a chiamare il figlio minore Giacobbe e gli disse: "Esaù tuo fratello vuol vendicarsi di te uccidendoti. =u )Esaù perseguitò Giacobbe per la benedizione che suo padre gli aveva dato. Pensò Esaù: "Si avvicinano i giorni del lutto per mio padre; allora ucciderò mio fratello Giacobbe". y (Vivrai della tua spada e servirai tuo fratello; ma poi, quando ti riscuoterai, spezzerai il suo giogo dal tuo collo". 1 'Allora suo padre Isacco prese la parola e gli disse: "Ecco, lungi dalle terre grasse sarà la tua sede e lungi dalla rugiada del cielo dall'alto. ~' &Esaù disse al padre: "Hai una sola benedizione padre mio? Benedici anche me, padre mio!". Ma Isacco taceva ed Esaù alzò la voce e pianse. V}' %Isacco rispose e disse a Esaù: "Ecco, io l'ho costituito tuo signore e gli ho dato come servi tutti i suoi fratelli; l'ho provveduto di frumento e di mosto; per te che cosa mai potrò fare, figlio mio?". l|S $Riprese: "Forse perché si chiama Giacobbe mi ha soppiantato già due volte? Già ha carpito la mia primogenitura ed ecco ora ha carpito la mia benedizione!". E soggiunse: "Non hai forse riservato qualche benedizione per me?". X{+ #Rispose: "È venuto tuo fratello con inganno e ha carpito la tua benedizione". z "Quando Esaù sentì le parole di suo padre, scoppiò in alte, amarissime grida. Egli disse a suo padre: "Benedici anche me, padre mio!". ^y7 !Allora Isacco fu colto da un fortissimo tremito e disse: "Chi era dunque colui che ha preso la selvaggina e me l'ha portata? Io ho mangiato di tutto prima che tu venissi, poi l'ho benedetto e benedetto resterà". hxK  Gli disse suo padre Isacco: "Chi sei tu?". Rispose: "Io sono il tuo figlio primogenito Esaù". ,wS Anch'egli aveva preparato un piatto, lo aveva portato al padre e gli aveva detto: "Si alzi mio padre e mangi la selvaggina di suo figlio, perché tu mi benedica". v- Isacco aveva appena finito di benedire Giacobbe e Giacobbe si era allontanato dal padre Isacco, quando arrivò dalla caccia Esaù suo fratello. Wu) Ti servano i popoli e si prostrino davanti a te le genti. Sii il signore dei tuoi fratelli e si prostrino davanti a te i figli di tua madre. Chi ti maledice sia maledetto e chi ti benedice sia benedetto!". ^t7 Dio ti conceda rugiada del cielo e terre grasse e abbondanza di frumento e di mosto. 4sc Gli si avvicinò e lo baciò. Isacco aspirò l'odore degli abiti di lui e lo benedisse: "Ecco l'odore del mio figlio come l'odore di un campo che il Signore ha benedetto. Nr Poi suo padre Isacco gli disse: "Avvicinati e baciami, figlio mio!". 'qI Allora disse: "Porgimi da mangiare della selvaggina del mio figlio, perché io ti benedica". Gliene servì ed egli mangiò, gli portò il vino ed egli bevve. Vp' Gli disse ancora: "Tu sei proprio il mio figlio Esaù?". Rispose: "Lo sono". o Così non lo riconobbe, perché le sue braccia erano pelose come le braccia di suo fratello Esaù, e perciò lo benedisse. n/ Giacobbe si avvicinò ad Isacco suo padre, il quale lo tastò e disse: "La voce è la voce di Giacobbe, ma le braccia sono le braccia di Esaù". m Ma Isacco gli disse: "Avvicinati e lascia che ti palpi, figlio mio, per sapere se tu sei proprio il mio figlio Esaù o no". l Isacco disse al figlio: "Come hai fatto presto a trovarla, figlio mio!". Rispose: "Il Signore me l'ha fatta capitare davanti". :I~~^}}-||| {{NzzGyTxxwwwWvv$utt}tssrqppNonn7mm:lkkGjjiKhhggfhfetdd_dccIbb:aa_``___L_ ^^]]>]\r\7[[ZYYsYXXJWW=VVUTSSS;RRRBQQlQ-PPPVOO`ONNeMMMOML]KKuK3JJHH]GGhG$FmEE D)CCtBB'AAh@@L@ ?p?>?==Diw & Ma Onan sapeva che la prole non sarebbe stata considerata come sua; ogni volta che si univa alla moglie del fratello, disperdeva per terra, per non dare una posterità al fratello. "h? &Allora Giuda disse a Onan: "Unisciti alla moglie del fratello, compi verso di lei il dovere di cognato e assicura così una posterità per il fratello". ]g5 &Ma Er, primogenito di Giuda, si rese odioso al Signore e il Signore lo fece morire. Wf) &Giuda prese una moglie per il suo primogenito Er, la quale si chiamava Tamar. tec &Ancora un'altra volta partorì un figlio e lo chiamò Sela. Essa si trovava in Chezib, quando lo partorì. Gd &Concepì ancora e partorì un altro figlio e lo chiamò Onan. 5 %Questa è la storia della discendenza di Giacobbe. Giuseppe all'età di diciassette anni pascolava il gregge con i fratelli. Egli era giovane e stava con i figli di Bila e i figli di Zilpa, mogli di suo padre. Ora Giuseppe riferì al loro padre i pettegolezzi sul loro conto. a= ? %Giacobbe si stabilì nel paese dove suo padre era stato forestiero, nel paese di Canaan. 0<[ $+il capo di Magdiel, il capo di Iram. Questi sono i capi di Edom secondo le loro sedi nel territorio di loro proprietà. È appunto questo Esaù il padre degli Idumei. ?;{ $*il capo di Kenan, il capo di Teman, il capo di Mibsar, ?:{ $)il capo di Oolibama, il capo di Ela, il capo di Pinon, "9? $(Questi sono i nomi dei capi di Esaù, secondo le loro famiglie, le loro località, con i loro nomi: il capo di Timna, il capo di Alva, il capo di Ietet, $8C $'Baal-Canan, figlio di Acbor, morì e regnò al suo posto Adar: la sua città si chiama Pau e la moglie si chiamava Meetabel, figlia di Matred, da Me-Zaab. G7 $&Saul morì e regnò al suo posto Baal-Canan, figlio di Acbor. @6} $%Samla morì e regnò al suo posto Saul da Recobot-Naar. ;5s $$Adad morì e regnò al suo posto Samla da Masreka. 4 $#Usam morì e regnò al suo posto Adad, figlio di Bedad, colui che vinse i Madianiti nelle steppe di Moab; la sua città si chiama Avit. N3 $"Iobab morì e regnò al suo posto Usam, del territorio dei Temaniti. M2 $!Bela morì e regnò al suo posto Iobab, figlio di Zerach, da Bosra. W1) $ Regnò dunque in Edom Bela, figlio di Beor, e la sua città si chiama Dinaba. e0E $Questi sono i re che regnarono nel paese di Edom, prima che regnasse un re degli Israeliti. / $il capo di Dison, il capo di Eser, il capo di Disan. Questi sono i capi degli Hurriti, secondo le loro tribù nel paese di Seir. r._ $Questi sono i capi degli Hurriti: il capo di Lotan, il capo di Sobal, il capo di Zibeon, il capo di Ana, )-O $I figli di Disan sono Uz e Aran. 3,c $I figli di Eser sono Bilan, Zaavan e Akan. <+u $I figli di Dison sono Emdam, Esban, Itran e Cheran. =*w $I figli di Ana sono Dison e Oolibama, figlia di Ana. ) $I figli di Zibeon sono Aia e Ana; questo è l'Ana che trovò le sorgenti calde nel deserto, mentre pascolava gli asini del padre Zibeon. A( $I figli di Sobal sono Alvan, Manacat, Ebal, Sefo e Onam. M' $I figli di Lotan furono Ori e Emam e la sorella di Lotan era Timna. b&? $Dison, Eser e Disan. Questi sono i capi degli Hurriti, figli di Seir, nel paese di Edom. a%= $Questi sono i figli di Seir l'Hurrita, che abitano il paese: Lotan, Sobal, Zibeon, Ana, J$ $Questi sono i figli di Esaù e questi i loro capi. Egli è Edom. 0#[ $Questi sono i figli di Oolibama, moglie di Esaù: il capo di Ieus, il capo di Iaalam, il capo di Core. Questi sono i capi di Oolibama, figlia di Ana, moglie di Esaù. ["1 $Questi i figli di Reuel, figlio di Esaù: il capo di Naat, il capo di Zerach, il capo di Samma, il capo di Mizza. Questi sono i capi di Reuel nel paese di Edom; questi sono i figli di Basemat, moglie di Esaù. ! $il capo di Core, il capo di Gatam, il capo di Amalek. Questi sono i capi di Elifaz nel paese di Edom: questi sono i figli di Ada.  7 $Questi sono i capi dei figli di Esaù: i figli di Elifaz primogenito di Esaù: il capo di Teman, il capo di Omar, il capo di Zefo, il capo di Kenaz,  $Questi furono i figli di Oolibama, moglie di Esaù, figlia di Ana, figlio di Zibeon; essa partorì a Esaù Ieus, Iaalam e Core. xk $ Questi sono i figli di Reuel: Naat e Zerach, Samma e Mizza. Questi furono i figli di Basemat, moglie di Esaù.  $ Elifaz, figlio di Esaù, aveva per concubina Timna, la quale ad Elifaz partorì Amalek. Questi sono i figli di Ada, moglie di Esaù. D $ I figli di Elifaz furono: Teman, Omar, Zefo, Gatam, Kenaz.  $ Questi sono i nomi dei figli di Esaù: Elifaz, figlio di Ada, moglie di Esaù; Reuel, figlio di Basemat, moglie di Esaù. X+ $ Questa è la discendenza di Esaù, padre degli Idumei, nelle montagne di Seir. L $Così Esaù si stabilì sulle montagne di Seir. Ora Esaù è Edom. =u $Infatti i loro possedimenti erano troppo grandi perché essi potessero abitare insieme e il territorio, dove essi soggiornavano, non poteva sostenerli per causa del loro bestiame. xk $Poi Esaù prese le mogli e i figli e le figlie e tutte le persone della sua casa, il suo gregge e tutto il suo bestiame e tutti i suoi beni che aveva acquistati nel paese di Canaan e andò nel paese di Seir, lontano dal fratello Giacobbe. tc $Oolibama partorì Ieus, Iaalam e Core. Questi sono i figli di Esaù, che gli nacquero nel paese di Canaan. >y $Ada partorì ad Esaù Elifaz, Basemat partorì Reuel, 8m $Basemat, figlia di Ismaele, sorella di Nebaiot.  $Esaù prese le mogli tra le figlie dei Cananei: Ada, figlia di Elon, l'Hittita; Oolibama, figlia di Ana, figlio di Zibeon, l'Hurrita; 6 k $Questa è la discendenza di Esaù, cioè Edom.  #Poi Isacco spirò, morì e si riunì al suo parentado, vecchio e sazio di giorni. Lo seppellirono i suoi figli Esaù e Giacobbe. 4e #Isacco raggiunse l'età di centottant'anni.  #Giacobbe venne da suo padre Isacco a Mamre, a Kiriat-Arba, cioè Ebron, dove Abramo e Isacco avevano soggiornato come forestieri. xk #I figli di Zilpa, schiava di Lia: Gad e Aser. Questi sono i figli di Giacobbe che gli nacquero in Paddan-Aram. < u #I figli di Bila, schiava di Rachele: Dan e Neftali. 2 a #I figli di Rachele: Giuseppe e Beniamino. j O #I figli di Lia: il primogenito di Giacobbe, Ruben, poi Simeone, Levi, Giuda, Issacar e Zàbulon. # A #Mentre Israele abitava in quel paese, Ruben andò a unirsi con Bila, concubina del padre, e Israele lo venne a sapere. I figli di Giacobbe furono dodici. W ) #Poi Israele levò l'accampamento e piantò la tenda al di là di Migdal-Eder. mU #Giacobbe eresse sulla sua tomba una stele. Questa stele della tomba di Rachele esiste fino ad oggi. X+ #Così Rachele morì e fu sepolta lungo la strada verso Efrata, cioè Betlemme. }u #Mentre esalava l'ultimo respiro, perché stava morendo, essa lo chiamò Ben-Oni, ma suo padre lo chiamò Beniamino. eE #Mentre penava a partorire, la levatrice le disse: "Non temere: anche questo è un figlio!". #A #Quindi levarono l'accampamento da Betel. Mancava ancora un tratto di cammino per arrivare ad Èfrata, quando Rachele partorì ed ebbe un parto difficile. E #Giacobbe chiamò Betel il luogo dove Dio gli aveva parlato.  #Allora Giacobbe eresse una stele, dove gli aveva parlato, una stele di pietra, e su di essa fece una libazione e versò olio. @} # Dio scomparve da lui, nel luogo dove gli aveva parlato. p[ # Il paese che ho concesso ad Abramo e a Isacco darò a te e alla tua stirpe dopo di te darò il paese". 7 # Dio gli disse: "Io sono Dio onnipotente. Sii fecondo e diventa numeroso, popolo e assemblea di popoli verranno da te, re usciranno dai tuoi fianchi. ~ # Dio gli disse: "Il tuo nome è Giacobbe. Non ti chiamerai più Giacobbe, ma Israele sarà il tuo nome". Così lo si chiamò Israele. _}9 # Dio apparve un'altra volta a Giacobbe, quando tornava da Paddan-Aram, e lo benedisse. |1 #Allora morì Dèbora, la nutrice di Rebecca, e fu sepolta al disotto di Betel, ai piedi della quercia, che perciò si chiamò Quercia del Pianto. { #Qui egli costruì un altare e chiamò quel luogo "El-Betel", perché là Dio gli si era rivelato, quando sfuggiva al fratello. mzU #Giacobbe e tutta la gente ch'era con lui arrivarono a Luz, cioè Betel, che è nel paese di Canaan. y% #Poi levarono l'accampamento e un grande terrore assalì i popoli che stavano attorno a loro, così che non inseguirono i figli di Giacobbe. +xQ #Essi consegnarono a Giacobbe tutti gli dei stranieri che possedevano e i pendenti che avevano agli orecchi; Giacobbe li sotterrò sotto la quercia presso Sichem. 1w] #Poi alziamoci e andiamo a Betel, dove io costruirò un altare al Dio che mi ha esaudito al tempo della mia angoscia e che è stato con me nel cammino che ho percorso". v7 #Allora Giacobbe disse alla sua famiglia e a quanti erano con lui: "Eliminate gli dei stranieri che avete con voi, purificatevi e cambiate gli abiti. !u ? #Dio disse a Giacobbe: "Alzati, va' a Betel e abita là; costruisci in quel luogo un altare al Dio che ti è apparso quando fuggivi Esaù, tuo fratello". Nt "Risposero: "Si tratta forse la nostra sorella come una prostituta?". s "Allora Giacobbe disse a Simeone e a Levi: "Voi mi avete messo in difficoltà, rendendomi odioso agli abitanti del paese, ai Cananei e ai Perizziti, mentre io ho pochi uomini; essi si raduneranno contro di me, mi vinceranno e io sarò annientato con la mia casa". r "Portarono via come bottino tutte le loro ricchezze, tutti i loro bambini e le loro donne e saccheggiarono quanto era nelle case. pq[ "Presero così i loro greggi e i loro armenti, i loro asini e quanto era nella città e nella campagna. p "I figli di Giacobbe si buttarono sui cadaveri e saccheggiarono la città, perché quelli avevano disonorato la loro sorella. oy "Passarono così a fil di spada Camor e suo figlio Sichem, portarono via Dina dalla casa di Sichem e si allontanarono. Sn! "Ma il terzo giorno, quand'essi erano sofferenti, i due figli di Giacobbe, Simeone e Levi, i fratelli di Dina, presero ciascuno una spada, entrarono nella città con sicurezza e uccisero tutti i maschi. :mo "Quanti avevano accesso alla porta della sua città ascoltarono Camor e il figlio Sichem: tutti i maschi, quanti avevano accesso alla porta della città, si fecero circoncidere. l "I loro armenti, la loro ricchezza e tutto il loro bestiame non saranno forse nostri? Accontentiamoli dunque e possano abitare con noi!". Ak} "Ma solo ad una condizione questi uomini acconsentiranno ad abitare con noi, a diventare un sol popolo: se cioè noi circoncidiamo ogni nostro maschio come loro stessi sono circoncisi. pj[ ""Questi uomini sono gente pacifica: abitino pure con noi nel paese e lo percorrano in lungo e in largo; esso è molto ampio per loro in ogni direzione. Noi potremo prendere per mogli le loro figlie e potremo dare a loro le nostre. tic "Vennero dunque Camor e il figlio Sichem alla porta della loro città e parlarono agli uomini della città: h7 "Il giovane non indugiò ad eseguire la cosa, perché amava la figlia di Giacobbe; d'altra parte era il più onorato di tutto il casato di suo padre. Gg "Le loro parole piacquero a Camor e a Sichem, figlio di Camor. zfo "Ma se voi non ci ascoltate a proposito della nostra circoncisione, prenderemo la nostra figlia e ce ne andremo". zeo "Allora noi vi daremo le nostre figlie e ci prenderemo le vostre, abiteremo con voi e diventeremo un solo popolo. d "Solo a questa condizione acconsentiremo alla vostra richiesta, se cioè voi diventerete come noi, circoncidendo ogni vostro maschio. c# "Dissero loro: "Non possiamo fare questo, dare cioè la nostra sorella ad un uomo non circonciso, perché ciò sarebbe un disonore per noi. b/ " Allora i figli di Giacobbe risposero a Sichem e a suo padre Camor e parlarono con inganno, perché quegli aveva disonorato la loro sorella Dina. a " Alzate pure molto a mio carico il prezzo nuziale e il valore del dono; vi darò quanto mi chiederete, ma datemi la giovane in moglie!". ` " Sichem disse ancora al padre e ai fratelli di lei: "Possa io trovare grazia agli occhi vostri; vi darò quel che mi direte. _! " Abiterete con noi e il paese sarà a vostra disposizione; risiedetevi, percorretelo in lungo e in largo e acquistate proprietà in esso". n^W " Anzi, alleatevi con noi: voi darete a noi le vostre figlie e vi prenderete per voi le nostre figlie. i]M "Camor disse loro: "Sichem, mio figlio, è innamorato della vostra figlia; dategliela in moglie! o\Y "Quando i figli di Giacobbe tornarono dalla campagna, sentito l'accaduto, ne furono addolorati e s'indignarono molto, perché quelli aveva commesso un'infamia in Israele, unendosi alla figlia di Giacobbe: così non si doveva fare! O[ "Venne dunque Camor, padre di Sichem, da Giacobbe per parlare con lui. 1Z] "Intanto Giacobbe aveva saputo che quegli aveva disonorato Dina, sua figlia, ma i suoi figli erano in campagna con il suo bestiame. Giacobbe tacque fino al loro arrivo. KY "Poi disse a Camor suo padre: "Prendimi in moglie questa ragazza". kXQ "Egli rimase legato a Dina, figlia di Giacobbe; amò la fanciulla e le rivolse parole di conforto. zWo "Ma la vide Sichem, figlio di Camor l'Eveo, principe di quel paese, e la rapì, si unì a lei e le fece violenza. aV ? "Dina, la figlia che Lia aveva partorita a Giacobbe, uscì a vedere le ragazze del paese. ?U{ !Qui eresse un altare e lo chiamò "El, Dio d'Israele". T !Acquistò dai figli di Camor, padre di Sichem, per cento pezzi d'argento, quella porzione di campagna dove aveva piantato la tenda. S3 !Giacobbe arrivò sano e salvo alla città di Sichem, che è nel paese di Canaan, quando tornò da Paddan-Aram e si accampò di fronte alla città. R# !Giacobbe invece si trasportò a Succot, dove costruì una casa per sé e fece capanne per il gregge. Per questo chiamò quel luogo Succot. PQ !Così in quel giorno stesso Esaù ritornò sul suo cammino verso Seir. 3Pa !Disse allora Esaù: "Almeno possa lasciare con te una parte della gente che ho con me!". Rispose: "Ma perché? Possa io solo trovare grazia agli occhi del mio signore!". ~~~}}F||;{{zz:yyxwx wevuuuNtt0ss0rrq\ppoonncmm[mlkjjliiIhhUgff*ee/ddndcRbb[apa?``=_^^]]\N\ [lZZ!YY^XWW0VqUU'T&SSMRREQQPOlNNeMyLLKKJDIHHXGGFEE+DDCCB3AA+@l?? >C==7<[;;;:T99@88~87763544L3s32111.0G//{..S--,i++*))-(('&&%~$$b##h""N!! eg;i 74d`oy/Mm+i  $  L E>7 vF /Giuseppe raccolse tutto il denaro che si trovava nel paese d'Egitto e nel paese di Canaan in cambio del grano che essi acquistavano; Giuseppe consegnò questo denaro alla casa del faraone. ) / Ora non c'era pane in tutto il paese, perché la carestia era molto grave: il paese d'Egitto e il paese di Canaan languivano per la carestia.  / Giuseppe diede il sostentamento al padre, ai fratelli e a tutta la famiglia di suo padre, fornendo pane secondo il numero dei bambini. H / Giuseppe fece risiedere suo padre e i suoi fratelli e diede loro una proprietà nel paese d'Egitto, nella parte migliore del paese, nel territorio di Ramses, come aveva comandato il faraone. F / E Giacobbe benedisse il faraone e si allontanò dal faraone. U% / Giacobbe rispose al faraone: "Centotrenta di vita errabonda, pochi e tristi sono stati gli anni della mia vita e non hanno raggiunto il numero degli anni dei miei padri, al tempo della loro vita nomade". <u /Il faraone domandò a Giacobbe: "Quanti anni hai?". tc /Quindi Giuseppe introdusse Giacobbe, suo padre, e lo presentò al faraone e Giacobbe benedisse il faraone. %E /Ebbene, il paese d'Egitto è a tua disposizione: fa' risiedere tuo padre e i tuoi fratelli nella parte migliore del paese. Risiedano pure nel paese di Gosen. Se tu sai che vi sono tra di loro uomini capaci, costituiscili sopra i miei averi in qualità di sovrintendenti al bestiame". dC /Allora il faraone disse a Giuseppe: "Tuo padre e i tuoi fratelli sono dunque venuti da te.  /E dissero al faraone: "Siamo venuti per soggiornare come forestieri nel paese perché non c'è più pascolo per il gregge dei tuoi servi; infatti è grave la carestia nel paese di Canaan. E ora lascia che i tuoi servi risiedano nel paese di Gosen!". #A /Il faraone disse ai suoi fratelli: "Qual è il vostro mestiere?". Essi risposero al faraone: "Pastori di greggi sono i tuoi servi, noi e i nostri padri". ]5 /Intanto prese cinque uomini dal gruppo dei suoi fratelli e li presentò al faraone. J  /Giuseppe andò ad informare il faraone dicendogli: "Mio padre e i miei fratelli con i loro greggi e armenti e con tutti i loro averi sono venuti dal paese di Canaan; eccoli nel paese di Gosen".   ."voi risponderete: Gente dedita al bestiame sono stati i tuoi servi, dalla nostra fanciullezza fino ad ora, noi e i nostri padri. Questo perché possiate risiedere nel paese di Gosen". Perché tutti i pastori di greggi sono un abominio per gli Egiziani. ] 5 .!Quando dunque il faraone vi chiamerà e vi domanderà: Qual è il vostro mestiere?,  . Questi uomini sono pastori di greggi, si occupano di bestiame, e hanno condotto i loro greggi, i loro armenti e tutti i loro averi. N  .Allora Giuseppe disse ai fratelli e alla famiglia del padre: "Vado ad informare il faraone e a dirgli: I miei fratelli e la famiglia di mio padre, che erano nel paese di Canaan, sono venuti da me.  y .Israele disse a Giuseppe: "Posso anche morire, questa volta, dopo aver visto la tua faccia, perché sei ancora vivo". >w .Allora Giuseppe fece attaccare il suo carro e salì in Gosen incontro a Israele, suo padre. Appena se lo vide davanti, gli si gettò al collo e pianse a lungo stretto al suo collo. ; .Egli aveva mandato Giuda avanti a sé da Giuseppe, perché questi desse istruzioni in Gosen prima del suo arrivo. Arrivarono quindi al paese di Gosen. / .I figli che nacquero a Giuseppe in Egitto sono due persone. Tutte le persone della famiglia di Giacobbe, che entrarono in Egitto, sono settanta.  .Tutte le persone che entrarono con Giacobbe in Egitto, uscite dai suoi fianchi, senza le mogli dei figli di Giacobbe, sono sessantasei.  .Questi sono i figli di Bila, che Labano diede alla figlia Rachele, ed essa li partorì a Giacobbe; in tutto sette persone. ;s .I figli di Neftali: Iacseel, Guni, Ieser e Sillem. 9 .I figli di Dan: Usim. a= .Questi sono i figli che Rachele partorì a Giacobbe; in tutto sono quattordici persone. eE .I figli di Beniamino: Bela, Becher e Asbel, Ghera, Naaman, Echi, Ros, Muppim, Uppim e Arde. wi .A Giuseppe nacquero in Egitto Efraim e Manasse, che gli partorì Asenat, figlia di Potifera, sacerdote di On. G~ .I figli di Rachele, moglie di Giacobbe: Giuseppe e Beniamino. }{ .Questi sono i figli di Zilpa, che Labano aveva dato alla figlia Lia; essa li partorì a Giacobbe: sono sedici persone. o|Y .I figli di Aser: Imma, Isva, Isvi, Beria e la loro sorella Serach. I figli di Beria: Eber e Malchiel. I{ .I figli di Gad: Zifion, Agghi, Suni, Esbon, Eri, Arodi e Areli. !z= .Questi sono i figli che Lia partorì a Giacobbe in Paddan-Aram insieme con la figlia Dina; tutti i suoi figli e le sue figlie erano trentatré persone. 4ye .I figli di Zàbulon: Sered, Elon e Iacleel. 9xo . I figli di Issacar: Tola, Puva, Giobbe e Simron. w . I figli di Giuda: Er, Onan, Sela, Perez e Zerach; ma Er e Onan morirono nel paese di Canaan. Furono figli di Perez: Chezron e Amul. 1v_ . I figli di Levi: Gherson, Keat e Merari. ]u5 . I figli di Simeone: Iemuel, Iamin, Oad, Iachin, Socar e Saul, figlio della Cananea. 9to . I figli di Ruben: Enoch, Pallu, Chezron e Carmi. s .Questi sono i nomi dei figli d'Israele che entrarono in Egitto: Giacobbe e i suoi figli, il primogenito di Giacobbe, Ruben. wri .i suoi figli e i nipoti, le sue figlie e le nipoti, tutti i suoi discendenti egli condusse con sé in Egitto. )qM .Essi presero il loro bestiame e tutti i beni che avevano acquistati nel paese di Canaan e vennero in Egitto; Giacobbe cioè e con lui tutti i suoi discendenti; :po .Giacobbe si alzò da Bersabea e i figli di Israele fecero salire il loro padre Giacobbe, i loro bambini e le loro donne sui carri che il faraone aveva mandati per trasportarlo. foG .Io scenderò con te in Egitto e io certo ti farò tornare. Giuseppe ti chiuderà gli occhi". n .Riprese: "Io sono Dio, il Dio di tuo padre. Non temere di scendere in Egitto, perché laggiù io farò di te un grande popolo. am= .Dio disse a Israele in una visione notturna: "Giacobbe, Giacobbe!". Rispose: "Eccomi!". l  .Israele dunque levò le tende con quanto possedeva e arrivò a Bersabea, dove offrì sacrifici al Dio di suo padre Isacco. ckA -Israele disse: "Basta! Giuseppe, mio figlio, è vivo. Andrò a vederlo prima di morire!". Uj% -Quando però essi gli riferirono tutte le parole che Giuseppe aveva detto loro ed egli vide i carri che Giuseppe gli aveva mandati per trasportarlo, allora lo spirito del loro padre Giacobbe si rianimò. $iC -e subito gli riferirono: "Giuseppe è ancora vivo, anzi governa tutto il paese d'Egitto!". Ma il suo cuore rimase freddo, perché non poteva credere loro. fhG -Così essi ritornarono dall'Egitto e arrivarono nel paese di Canaan, dal loro padre Giacobbe fgG -Poi congedò i fratelli e, mentre partivano, disse loro: "Non litigate durante il viaggio!". (fK -Allo stesso modo mandò al padre dieci asini carichi dei migliori prodotti dell'Egitto e dieci asine cariche di grano, pane e viveri per il viaggio del padre. }eu -Diede a tutti una muta di abiti per ciascuno, ma a Beniamino diede trecento sicli d'argento e cinque mute di abiti. d -Così fecero i figli di Israele. Giuseppe diede loro carri secondo l'ordine del faraone e diede loro una provvista per il viaggio. kcQ -Non abbiate rincrescimento per la vostra roba, perché il meglio di tutto il paese sarà vostro". .bW -Quanto a te, dà loro questo comando: Fate questo: prendete con voi dal paese d'Egitto carri per i vostri bambini e le vostre donne, prendete vostro padre e venite. a9 -Poi prendete vostro padre e le vostre famiglie e venite da me e io vi darò il meglio del paese d'Egitto e mangerete i migliori prodotti della terra. ` -Allora il faraone disse a Giuseppe: "Di' ai tuoi fratelli: Fate questo: caricate le cavalcature, partite e andate nel paese di Canaan. _1 -Intanto nella casa del faraone si era diffusa la voce: "Sono venuti i fratelli di Giuseppe!" e questo fece piacere al faraone e ai suoi ministri. x^k -Poi baciò tutti i fratelli e pianse stringendoli a sé. Dopo, i suoi fratelli si misero a conversare con lui. n]W -Allora egli si gettò al collo di Beniamino e pianse. Anche Beniamino piangeva stretto al suo collo. \ - Riferite a mio padre tutta la gloria che io ho in Egitto e quanto avete visto; affrettatevi a condurre quaggiù mio padre". z[o - Ed ecco, i vostri occhi lo vedono e lo vedono gli occhi di mio fratello Beniamino: è la mia bocca che vi parla! Z1 - Là io ti darò sostentamento, poiché la carestia durerà ancora cinque anni, e non cadrai nell'indigenza tu, la tua famiglia e quanto possiedi. Y/ - Abiterai nel paese di Gosen e starai vicino a me tu, i tuoi figli e i figli dei tuoi figli, i tuoi greggi e i tuoi armenti e tutti i tuoi averi. .XW - Affrettatevi a salire da mio padre e ditegli: Dice il tuo figlio Giuseppe: Dio mi ha stabilito signore di tutto l'Egitto. Vieni quaggiù presso di me e non tardare. 0W[ -Dunque non siete stati voi a mandarmi qui, ma Dio ed Egli mi ha stabilito padre per il faraone, signore su tutta la sua casa e governatore di tutto il paese d'Egitto. V -Dio mi ha mandato qui prima di voi, per assicurare a voi la sopravvivenza nel paese e per salvare in voi la vita di molta gente. Uy -Perché già da due anni vi è la carestia nel paese e ancora per cinque anni non vi sarà né aratura né mietitura. T) -Ma ora non vi rattristate e non vi crucciate per avermi venduto quaggiù, perché Dio mi ha mandato qui prima di voi per conservarvi in vita. +SQ -Allora Giuseppe disse ai fratelli: "Avvicinatevi a me!". Si avvicinarono e disse loro: "Io sono Giuseppe, il vostro fratello, che voi avete venduto per l'Egitto. %RE -Giuseppe disse ai fratelli: "Io sono Giuseppe! Vive ancora mio padre?". Ma i suoi fratelli non potevano rispondergli, perché atterriti dalla sua presenza. xQk -Ma diede in un grido di pianto e tutti gli Egiziani lo sentirono e la cosa fu risaputa nella casa del faraone. ZP 1 -Allora Giuseppe non potè più contenersi dinanzi ai circostanti e gridò: "Fate uscire tutti dalla mia presenza!". Così non restò nessuno presso di lui, mentre Giuseppe si faceva conoscere ai suoi fratelli. O ,"Perché, come potrei tornare da mio padre senz'avere con me il giovinetto? Ch'io non veda il male che colpirebbe mio padre!". N! ,!Ora, lascia che il tuo servo rimanga invece del giovinetto come schiavo del mio signore e il giovinetto torni lassù con i suoi fratelli! M/ , Ma il tuo servo si è reso garante del giovinetto presso mio padre: Se non te lo ricondurrò, sarò colpevole verso mio padre per tutta la vita. 1L] ,appena egli avrà visto che il giovinetto non è con noi, morirà e i tuoi servi avranno fatto scendere con dolore negli inferi la canizie del tuo servo, nostro padre. K) ,Ora, quando io arriverò dal tuo servo, mio padre, e il giovinetto non sarà con noi, mentre la vita dell'uno è legata alla vita dell'altro, J ,Se ora mi porterete via anche questo e gli capitasse una disgrazia, voi fareste scendere con dolore la mia canizie nella tomba. [I1 ,Uno partì da me e dissi: certo è stato sbranato! Da allora non l'ho più visto. kHQ ,Allora il tuo servo, mio padre, ci disse: Voi sapete che due figli mi aveva procreato mia moglie. cGA ,E noi rispondemmo: Non possiamo ritornare laggiù: se c'è con noi il nostro fratello minore, andremo; altrimenti, non possiamo essere ammessi alla presenza di quell'uomo senza avere con noi il nostro fratello minore. OF ,E nostro padre disse: Tornate ad acquistare per noi un po' di viveri. lES ,Quando dunque eravamo ritornati dal tuo servo, mio padre, gli riferimmo le parole del mio signore. D ,Ma tu avevi soggiunto ai tuoi servi: Se il vostro fratello minore non verrà qui con voi, non potrete più venire alla mia presenza. C ,Noi avevamo risposto al mio signore: Il giovinetto non può abbandonare suo padre: se lascerà suo padre, questi morirà. hBK ,Tu avevi detto ai tuoi servi: Conducetelo qui da me, perché lo possa vedere con i miei occhi. UA% ,E noi avevamo risposto al mio signore: Abbiamo un padre vecchio e un figlio ancor giovane natogli in vecchiaia, suo fratello è morto ed egli è rimasto il solo dei figli di sua madre e suo padre lo ama. V@' ,Il mio signore aveva interrogato i suoi servi: Avete un padre o un fratello? a?= ,Allora Giuda gli si fece innanzi e disse: "Mio signore, sia permesso al tuo servo di far sentire una parola agli orecchi del mio signore; non si accenda la tua ira contro il tuo servo, perché il faraone è come te! %>E ,Ma egli rispose: "Lungi da me il far questo! L'uomo trovato in possesso della coppa, lui sarà mio schiavo: quanto a voi, tornate in pace da vostro padre". Z=/ ,Giuda disse: "Che diremo al mio signore? Come parlare? Come giustificarci? Dio ha scoperto la colpa dei tuoi servi... Eccoci schiavi del mio signore, noi e colui che è stato trovato in possesso della coppa". t<c ,Giuseppe disse loro: "Che azione avete commessa? Non sapete che un uomo come me è capace di indovinare?". ; ,Giuda e i suoi fratelli vennero nella casa di Giuseppe, che si trovava ancora là, e si gettarono a terra davanti a lui. m:U , Allora essi si stracciarono le vesti, ricaricarono ciascuno il proprio asino e tornarono in città. p9[ , Quegli li frugò da quello del maggiore al più piccolo, e la coppa fu trovata nel sacco di Beniamino. L8 , Ciascuno si affrettò a scaricare a terra il suo sacco e lo aprì. 7 , Rispose: "Ebbene, come avete detto, così sarà: colui, presso il quale si troverà, sarà mio schiavo e voi sarete innocenti". 6 , Quello dei tuoi servi, presso il quale si troverà, sarà messo a morte e anche noi diventeremo schiavi del mio signore". 85k ,Ecco, il denaro che abbiamo trovato alla bocca dei nostri sacchi te lo abbiamo riportato dal paese di Canaan e come potremmo rubare argento od oro dalla casa del tuo padrone? s4a ,Quelli gli dissero: "Perché il mio signore dice queste cose? Lungi dai tuoi servi il fare una tale cosa! 83m ,Egli li raggiunse e ripetè loro queste parole. 2' ,Non è forse questa la coppa in cui beve il mio signore e per mezzo della quale egli suole trarre i presagi? Avete fatto male a fare così". X1+ ,Erano appena usciti dalla città e ancora non si erano allontanati, quando Giuseppe disse al maggiordomo della sua casa: "Su, insegui quegli uomini, raggiungili e di' loro: Perché avete reso male per bene? Z0/ ,Al mattino, fattosi chiaro, quegli uomini furono fatti partire con i loro asini. +/Q ,Insieme metterai la mia coppa, la coppa d'argento, alla bocca del sacco del più giovane, con il denaro del suo grano". Quegli fece secondo l'ordine di Giuseppe. E.  ,Diede poi questo ordine al maggiordomo della sua casa: "Riempi i sacchi di quegli uomini di tanti viveri quanti ne possono contenere e metti il denaro di ciascuno alla bocca del suo sacco. D- +"Egli fece portare loro porzioni prese dalla propria mensa, ma la porzione di Beniamino era cinque volte più abbondante di quella di tutti gli altri. E con lui bevvero fino all'allegria. ,# +!Presero posto davanti a lui dal primogenito al più giovane, ciascuno in ordine di età ed essi si guardavano con meraviglia l'un l'altro. ;+q + Fu servito per lui a parte, per loro a parte e per i commensali egiziani a parte, perché gli Egiziani non possono prender cibo con gli Ebrei: ciò sarebbe per loro un abominio. X*+ +Poi si lavò la faccia, uscì e, facendosi forza, ordinò: "Servite il pasto". ))M +Giuseppe uscì in fretta, perché si era commosso nell'intimo alla presenza di suo fratello e sentiva il bisogno di piangere; entrò nella sua camera e pianse. Z(/ +Egli alzò gli occhi e guardò Beniamino, suo fratello, il figlio di sua madre, e disse: "È questo il vostro fratello più giovane, di cui mi avete parlato?" e aggiunse: "Dio ti conceda grazia, figlio mio!". n'W +Risposero: "Il tuo servo, nostro padre, sta bene, è ancora vivo" e si inginocchiarono prostrandosi. }&u +Egli domandò loro come stavano e disse: "Sta bene il vostro vecchio padre, di cui mi avete parlato? Vive ancora?". % +Quando Giuseppe arrivò a casa, gli presentarono il dono, che avevano con sé, e si prostrarono davanti a lui con la faccia a terra. $! +Essi prepararono il dono nell'attesa che Giuseppe arrivasse a mezzogiorno, perché avevano saputo che avrebbero preso cibo in quel luogo. #' +Quell'uomo fece entrare gli uomini nella casa di Giuseppe, diede loro acqua, perché si lavassero i piedi e diede il foraggio ai loro asini. <"s +Ma quegli disse: "State in pace, non temete! Il vostro Dio e il Dio dei padri vostri vi ha messo un tesoro nei sacchi; il vostro denaro è pervenuto a me". E portò loro Simeone. ! +e, per acquistare i viveri, abbiamo portato con noi altro denaro. Non sappiamo chi abbia messo nei sacchi il nostro denaro!". f G +Quando fummo arrivati ad un luogo per passarvi la notte, aprimmo i sacchi ed ecco il denaro di ciascuno si trovava alla bocca del suo sacco: proprio il nostro denaro con il suo peso esatto. Noi l'abbiamo portato indietro [1 +dissero: "Mio signore, noi siamo venuti già un'altra volta per comperare viveri. sa +Allora si avvicinarono al maggiordomo della casa di Giuseppe e parlarono con lui all'ingresso della casa;  +Ma essi si spaventarono, perché venivano condotti in casa di Giuseppe, e dissero: "A causa del denaro, rimesso nei nostri sacchi l'altra volta, ci si vuol condurre là: per assalirci, piombarci addosso e prenderci come schiavi con i nostri asini". mU +Il maggiordomo fece come Giuseppe aveva ordinato e introdusse quegli uomini nella casa di Giuseppe. P +Quando Giuseppe ebbe visto Beniamino con loro, disse al suo maggiordomo: "Conduci questi uomini in casa, macella quello che occorre e prepara, perché questi uomini mangeranno con me a mezzogiorno". - +Presero dunque i nostri uomini questo dono e il doppio del denaro e anche Beniamino, partirono, scesero in Egitto e si presentarono a Giuseppe. N +Dio onnipotente vi faccia trovare misericordia presso quell'uomo, così che vi rilasci l'altro fratello e Beniamino. Quanto a me, una volta che non avrò più i miei figli, non li avrò più...!". J + Prendete anche vostro fratello, partite e tornate da quell'uomo. != + Prendete con voi doppio denaro, il denaro cioè che è stato rimesso nella bocca dei vostri sacchi lo porterete indietro: forse si tratta di un errore. hK + Israele loro padre rispose: "Se è così, fate pure: mettete nei vostri bagagli i prodotti più scelti del paese e portateli in dono a quell'uomo: un po' di balsamo, un po' di miele, resina e laudano, pistacchi e mandorle. W) + Se non avessimo indugiato, ora saremmo già di ritorno per la seconda volta". )M + Io mi rendo garante di lui: dalle mie mani lo reclamerai. Se non te lo ricondurrò, se non te lo riporterò, io sarò colpevole contro di te per tutta la vita.  +Giuda disse a Israele suo padre: "Lascia venire il giovane con me; partiremo subito per vivere e non morire, noi, tu e i nostri bambini. # +Risposero: "Quell'uomo ci ha interrogati con insistenza intorno a noi e alla nostra parentela: È ancora vivo vostro padre? Avete qualche fratello? e noi abbiamo risposto secondo queste domande. Potevamo sapere ch'egli avrebbe detto: Conducete qui vostro fratello?". }u +Israele disse: "Perché mi avete fatto questo male, cioè far sapere a quell'uomo che avevate ancora un fratello?". 'I +Ma se tu non lo lasci partire, noi non ci andremo, perché quell'uomo ci ha detto: Non verrete alla mia presenza, se non avrete con voi il vostro fratello!". q] +Se tu sei disposto a lasciar partire con noi nostro fratello, andremo laggiù e ti compreremo il grano.  +Ma Giuda gli disse: "Quell'uomo ci ha dichiarato severamente: Non verrete alla mia presenza, se non avrete con voi il vostro fratello!  9 +Quando ebbero finito di consumare il grano che avevano portato dall'Egitto, il padre disse loro: "Tornate là e acquistate per noi un po' di viveri". 3  e +La carestia continuava a gravare sul paese. } u *&Ma egli rispose: "Il mio figlio non verrà laggiù con voi, perché suo fratello è morto ed egli è rimasto solo. Se gli capitasse una disgrazia durante il viaggio che volete fare, voi fareste scendere con dolore la mia canizie negli inferi".   *%Allora Ruben disse al padre: "Farai morire i miei due figli, se non te lo ricondurrò. Affidalo a me e io te lo restituirò". ; q *$E il padre loro Giacobbe disse: "Voi mi avete privato dei figli! Giuseppe non c'è più, Simeone non c'è più e Beniamino me lo volete prendere. Su di me tutto questo ricade!". ;q *#Mentre vuotavano i sacchi, ciascuno si accorse di avere la sua borsa di denaro nel proprio sacco. Quando essi e il loro padre videro le borse di denaro, furono presi dal timore. H *"Poi conducetemi il vostro fratello più giovane; così saprò che non siete spie, ma che siete sinceri; io vi renderò vostro fratello e voi potrete percorrere il paese in lungo e in largo". K *!Ma l'uomo, signore del paese, ci ha risposto: In questo modo io saprò se voi siete sinceri: lasciate qui con me uno dei vostri fratelli, prendete il grano necessario alle vostre case e andate.  * Noi siamo dodici fratelli, figli di nostro padre: uno non c'è più e il più giovane è ora presso nostro padre nel paese di Canaan. F *Allora gli abbiamo detto: Noi siamo sinceri; non siamo spie! wi *"Quell'uomo che è il signore del paese ci ha parlato duramente e ci ha messi in carcere come spie del paese. ue *Arrivati da Giacobbe loro padre, nel paese di Canaan, gli riferirono tutte le cose che erano loro capitate: O *Disse ai fratelli: "Mi è stato restituito il denaro: eccolo qui nel mio sacco!". Allora si sentirono mancare il cuore e tremarono, dicendosi l'un l'altro: "Che è mai questo che Dio ci ha fatto?". / *Ora in un luogo dove passavano la notte uno di essi aprì il sacco per dare il foraggio all'asino e vide il proprio denaro alla bocca del sacco. A *Essi caricarono il grano sugli asini e partirono di là. J~ *Quindi Giuseppe diede ordine che si riempissero di grano i loro sacchi e si rimettesse il denaro di ciascuno nel suo sacco e si dessero loro provviste per il viaggio. E così venne loro fatto. }) *Allora egli si allontanò da loro e pianse. Poi tornò e parlò con essi. Scelse tra di loro Simeone e lo fece incatenare sotto i loro occhi. Z|/ *Non sapevano che Giuseppe li capiva, perché tra lui e loro vi era l'interprete. ${C *Ruben prese a dir loro: "Non vi avevo detto io: Non peccate contro il ragazzo? Ma non mi avete dato ascolto. Ecco ora ci si domanda conto del suo sangue". kzQ *Si dissero allora l'un l'altro: "Certo su di noi grava la colpa nei riguardi di nostro fratello, perché abbiamo visto la sua angoscia quando ci supplicava e non lo abbiamo ascoltato. Per questo ci ha colpito quest'angoscia". y *Poi mi condurrete qui il vostro fratello più giovane. Così le vostre parole si dimostreranno vere e non morirete". Essi annuirono. x1 *Se voi siete sinceri, uno dei vostri fratelli resti prigioniero nel vostro carcere e voi andate a portare il grano per la fame delle vostre case. `w; *Al terzo giorno Giuseppe disse loro: "Fate questo e avrete salva la vita; io temo Dio! .vY *E li tenne in carcere per tre giorni. guI *Mandate uno di voi a prendere il vostro fratello; voi rimarrete prigionieri. Siano così messe alla prova le vostre parole, per sapere se la verità è dalla vostra parte. Se no, per la vita del faraone, voi siete spie!". t; *In questo modo sarete messi alla prova: per la vita del faraone, non uscirete di qui se non quando vi avrà raggiunto il vostro fratello più giovane. Ps *Giuseppe disse loro: "Le cose stanno come vi ho detto: voi siete spie. ;rq * Allora essi dissero: "Dodici sono i tuoi servi, siamo fratelli, figli di un solo uomo, nel paese di Canaan; ecco il più giovane è ora presso nostro padre e uno non c'è più". Zq/ * Ma egli disse loro: "No, voi siete venuti a vedere i punti scoperti del paese!". ap= * Noi siamo tutti figli di un solo uomo. Noi siamo sinceri. I tuoi servi non sono spie!". Zo/ * Gli risposero: "No, signore mio; i tuoi servi sono venuti per acquistare viveri. %nE * Si ricordò allora Giuseppe dei sogni che aveva avuti a loro riguardo e disse loro: "Voi siete spie! Voi siete venuti a vedere i punti scoperti del paese". Om *Giuseppe riconobbe dunque i fratelli, mentre essi non lo riconobbero. Cl *Giuseppe vide i suoi fratelli e li riconobbe, ma fece l'estraneo verso di loro, parlò duramente e disse: "Di dove siete venuti?". Risposero: "Dal paese di Canaan per comperare viveri". >kw *Giuseppe aveva autorità sul paese e vendeva il grano a tutto il popolo del paese. Perciò i fratelli di Giuseppe vennero da lui e gli si prostrarono davanti con la faccia a terra. j7 *Arrivarono dunque i figli d'Israele per acquistare il grano, in mezzo ad altri che pure erano venuti, perché nel paese di Canaan c'era la carestia. i *Ma quanto a Beniamino, fratello di Giuseppe, Giacobbe non lo mandò con i fratelli perché diceva: "Non gli succeda qualche disgrazia!". [h1 *Allora i dieci fratelli di Giuseppe scesero per acquistare il frumento in Egitto. $gC *E continuò: "Ecco, ho sentito dire che vi è il grano in Egitto. Andate laggiù e compratene per noi, perché possiamo conservarci in vita e non morire". xf m *Giacobbe seppe che in Egitto c'era il grano; perciò disse ai figli: "Perché state a guardarvi l'un l'altro?". e )9E da tutti i paesi venivano in Egitto per acquistare grano da Giuseppe, perché la carestia infieriva su tutta la terra. :do )8La carestia dominava su tutta la terra. Allora Giuseppe aprì tutti i depositi in cui vi era grano e vendette il grano agli Egiziani, mentre la carestia si aggravava in Egitto. Oc )7Poi anche tutto il paese d'Egitto cominciò a sentire la fame e il popolo gridò al faraone per avere il pane. Il faraone disse a tutti gli Egiziani: "Andate da Giuseppe; fate quello che vi dirà". b )6e cominciarono i sette anni di carestia, come aveva detto Giuseppe. Ci fu carestia in tutti i paesi, ma in tutto l'Egitto c'era il pane. ?a{ )5Finirono i sette anni di abbondanza nel paese d'Egitto t`c )4E il secondo lo chiamò Efraim, "perché - disse - Dio mi ha reso fecondo nel paese della mia afflizione". _ )3Giuseppe chiamò il primogenito Manasse, "perché - disse - Dio mi ha fatto dimenticare ogni affanno e tutta la casa di mio padre". ^' )2Intanto nacquero a Giuseppe due figli, prima che venisse l'anno della carestia; glieli partorì Asenat, figlia di Potifera, sacerdote di On. ]3 )1Giuseppe ammassò il grano come la sabbia del mare, in grandissima quantità, così che non se ne fece più il computo, perché era incalcolabile. N\ )0Egli raccolse tutti i viveri dei sette anni, nei quali c'era stata l'abbondanza nel paese d'Egitto, e ripose i viveri nelle città, cioè in ogni città ripose i viveri della campagna circostante. L[ )/Durante i sette anni di abbondanza la terra produsse a profusione. Z/ ).Giuseppe aveva trent'anni quando si presentò al faraone re d'Egitto. Poi Giuseppe si allontanò dal faraone e percorse tutto il paese d'Egitto. %YE )-E il faraone chiamò Giuseppe Zafnat-Paneach e gli diede in moglie Asenat, figlia di Potifera, sacerdote di On. Giuseppe uscì per tutto il paese d'Egitto. X1 ),Poi il faraone disse a Giuseppe: "Sono il faraone, ma senza il tuo permesso nessuno potrà alzare la mano o il piede in tutto il paese d'Egitto". W )+Lo fece montare sul suo secondo carro e davanti a lui si gridava: "Abrech". E così lo si stabilì su tutto il paese d'Egitto. V3 )*Il faraone si tolse di mano l'anello e lo pose sulla mano di Giuseppe; lo rivestì di abiti di lino finissimo e gli pose al collo un monile d'oro. ]U5 ))Il faraone disse a Giuseppe: "Ecco, io ti metto a capo di tutto il paese d'Egitto". T )(Tu stesso sarai il mio maggiordomo e ai tuoi ordini si schiererà tutto il mio popolo: solo per il trono io sarò più grande di te". S )'E il faraone disse a Giuseppe: "Dal momento che Dio ti ha manifestato tutto questo, nessuno è intelligente e saggio come te. mRU )&Il faraone disse ai ministri: "Potremo trovare un uomo come questo, in cui sia lo spirito di Dio?". >Qy )%La cosa piacque al faraone e a tutti i suoi ministri. (PK )$Questi viveri serviranno al paese di riserva per i sette anni di carestia che verranno nel paese d'Egitto; così il paese non sarà distrutto dalla carestia". 6Og )#Essi raccoglieranno tutti i viveri di queste annate buone che stanno per venire, ammasseranno il grano sotto l'autorità del faraone e lo terranno in deposito nelle città. #NA )"Il faraone inoltre proceda ad istituire funzionari sul paese, per prelevare un quinto sui prodotti del paese d'Egitto durante i sette anni di abbondanza. hMK )!Il faraone pensi a trovare un uomo intelligente e saggio e lo metta a capo del paese d'Egitto. L) ) Quanto al fatto che il sogno del faraone si è ripetuto due volte, significa che la cosa è decisa da Dio e che Dio si affretta ad eseguirla. K )Si dimenticherà che vi era stata l'abbondanza nel paese a causa della carestia venuta in seguito, perché sarà molto dura. J/ )Poi a questi succederanno sette anni di carestia; si dimenticherà tutta quella abbondanza nel paese d'Egitto e la carestia consumerà il paese. gII )Ecco stanno per venire sette anni, in cui sarà grande abbondanza in tutto il paese d'Egitto. hHK )È appunto ciò che ho detto al faraone: quanto Dio sta per fare, l'ha manifestato al faraone. ;Gq )E le sette vacche magre e brutte, che salgono dopo quelle, sono sette anni e le sette spighe vuote, arse dal vento d'oriente, sono sette anni: vi saranno sette anni di carestia. jFO )Le sette vacche belle sono sette anni e le sette spighe belle sono sette anni: è un solo sogno. E )Allora Giuseppe disse al faraone: "Il sogno del faraone è uno solo: quello che Dio sta per fare, lo ha indicato al faraone. ~Dw )Le spighe vuote inghiottirono le sette spighe belle. Io l'ho detto agli indovini, ma nessuno mi dà la spiegazione". `C; )Ma ecco sette spighe secche, vuote e arse dal vento d'oriente, spuntavano dopo quelle. YB- )Poi vidi nel sogno che sette spighe spuntavano da un solo stelo, piene e belle. A )Queste entrarono nel loro corpo, ma non si capiva che vi fossero entrate, perché il loro aspetto era brutto come prima. E mi svegliai. S@! )Le vacche magre e brutte divorarono le prime sette vacche, quelle grasse. ?) )Ed ecco sette altre vacche salirono dopo quelle, deboli, brutte di forma e magre: non ne vidi mai di così brutte in tutto il paese d'Egitto. r>_ )Quand'ecco salirono dal Nilo sette vacche grasse e belle di forma e si misero a pascolare tra i giunchi. !~}|{yzz$y1xww$vQuu?tUssQrr(qqpTonnn mnll~kk jYihhQgdff+eedd)cc:baa[`__d_^^W]]o\\\j\$[[a[ ZiYXX]WWVIUUnTTTSRRQQ P_OOX==^<Essi ascolteranno la tua voce e tu e gli anziani d'Israele andrete dal re di Egitto e gli riferirete: Il Signore, Dio degli Ebrei, si è presentato a noi. Ci sia permesso di andare nel deserto a tre giorni di cammino, per fare un sacrificio al Signore, nostro Dio. M=E ho detto: Vi farò uscire dalla umiliazione dell'Egitto verso il paese del Cananeo, dell'Hittita, dell'Amorreo, del Perizzita, dell'Eveo e del Gebuseo, verso un paese dove scorre latte e miele. ]<5Va'! Riunisci gli anziani d'Israele e di' loro: Il Signore, Dio dei vostri padri, mi è apparso, il Dio di Abramo, di Isacco, di Giacobbe, dicendo: Sono venuto a vedere voi e ciò che vien fatto a voi in Egitto. ;#Dio aggiunse a Mosè: "Dirai agli Israeliti: Il Signore, il Dio dei vostri padri, il Dio di Abramo, il Dio di Isacco, il Dio di Giacobbe mi ha mandato a voi. Questo è il mio nome per sempre; questo è il titolo con cui sarò ricordato di generazione in generazione. x:kDio disse a Mosè: "Io sono colui che sono!". Poi disse: "Dirai agli Israeliti: Io- Sono mi ha mandato a voi". 79i Mosè disse a Dio: "Ecco io arrivo dagli Israeliti e dico loro: Il Dio dei vostri padri mi ha mandato a voi. Ma mi diranno: Come si chiama? E io che cosa risponderò loro?". 87 Rispose: "Io sarò con te. Eccoti il segno che io ti ho mandato: quando tu avrai fatto uscire il popolo dall'Egitto, servirete Dio su questo monte". n7W Mosè disse a Dio: "Chi sono io per andare dal faraone e per far uscire dall'Egitto gli Israeliti?". b6? Ora va'! Io ti mando dal faraone. Fa' uscire dall'Egitto il mio popolo, gli Israeliti!". 5 Ora dunque il grido degli Israeliti è arrivato fino a me e io stesso ho visto l'oppressione con cui gli Egiziani li tormentano. 4Sono sceso per liberarlo dalla mano dell'Egitto e per farlo uscire da questo paese verso un paese bello e spazioso, verso un paese dove scorre latte e miele, verso il luogo dove si trovano il Cananeo, l'Hittita, l'Amorreo, il Perizzita, l'Eveo, il Gebuseo. '3IIl Signore disse: "Ho osservato la miseria del mio popolo in Egitto e ho udito il suo grido a causa dei suoi sorveglianti; conosco infatti le sue sofferenze. 32aE disse: "Io sono il Dio di tuo padre, il Dio di Abramo, il Dio di Isacco, il Dio di Giacobbe". Mosè allora si velò il viso, perché aveva paura di guardare verso Dio. z1oRiprese: "Non avvicinarti! Togliti i sandali dai piedi, perché il luogo sul quale tu stai è una terra santa!". 0Il Signore vide che si era avvicinato per vedere e Dio lo chiamò dal roveto e disse: "Mosè, Mosè!". Rispose: "Eccomi!". n/WMosè pensò: "Voglio avvicinarmi a vedere questo grande spettacolo: perché il roveto non brucia?". *.OL'angelo del Signore gli apparve in una fiamma di fuoco in mezzo a un roveto. Egli guardò ed ecco: il roveto ardeva nel fuoco, ma quel roveto non si consumava. $- EOra Mosè stava pascolando il gregge di Ietro, suo suocero, sacerdote di Madian, e condusse il bestiame oltre il deserto e arrivò al monte di Dio, l'Oreb. K,Dio guardò la condizione degli Israeliti e se ne prese pensiero. d+CAllora Dio ascoltò il loro lamento, si ricordò della sua alleanza con Abramo e Giacobbe. 7*iNel lungo corso di quegli anni, il re d'Egitto morì. Gli Israeliti gemettero per la loro schiavitù, alzarono grida di lamento e il loro grido dalla schiavitù salì a Dio. y)mElla gli partorì un figlio ed egli lo chiamò Gherson, perché diceva: "Sono un emigrato in terra straniera!". l(SCosì Mosè accettò di abitare con quell'uomo, che gli diede in moglie la propria figlia Zippora. {'qQuegli disse alle figlie: "Dov'è? Perché avete lasciato là quell'uomo? Chiamatelo a mangiare il nostro cibo!". &Risposero: "Un Egiziano ci ha liberate dalle mani dei pastori; è stato lui che ha attinto per noi e ha dato da bere al gregge". o%YTornate dal loro padre Reuel, questi disse loro: "Perché oggi avete fatto ritorno così in fretta?". y$mMa arrivarono alcuni pastori e le scacciarono. Allora Mosè si levò a difenderle e fece bere il loro bestiame. #%Ora il sacerdote di Madian aveva sette figlie. Esse vennero ad attingere acqua per riempire gli abbeveratoi e far bere il gregge del padre. >"wPoi il faraone sentì parlare di questo fatto e cercò di mettere a morte Mosè. Allora Mosè si allontanò dal faraone e si stabilì nel paese di Madian e sedette presso un pozzo. H! Quegli rispose: "Chi ti ha costituito capo e giudice su di noi? Pensi forse di uccidermi, come hai ucciso l'Egiziano?". Allora Mosè ebbe paura e pensò: "Certamente la cosa si è risaputa".  + Il giorno dopo, uscì di nuovo e, vedendo due Ebrei che stavano rissando, disse a quello che aveva torto: "Perché percuoti il tuo fratello?". q] Voltatosi attorno e visto che non c'era nessuno, colpì a morte l'Egiziano e lo seppellì nella sabbia. <s In quei giorni, Mosè, cresciuto in età, si recò dai suoi fratelli e notò i lavori pesanti da cui erano oppressi. Vide un Egiziano che colpiva un Ebreo, uno dei suoi fratelli. 0[ Quando il bambino fu cresciuto, lo condusse alla figlia del faraone. Egli divenne un figlio per lei ed ella lo chiamò Mosè, dicendo: "Io l'ho salvato dalle acque!". 3 La figlia del faraone le disse: "Porta con te questo bambino e allattalo per me; io ti darò un salario". La donna prese il bambino e lo allattò. dC"Va'", le disse la figlia del faraone. La fanciulla andò a chiamare la madre del bambino. $CLa sorella del bambino disse allora alla figlia del faraone: "Devo andarti a chiamare una nutrice tra le donne ebree, perché allatti per te il bambino?". L'aprì e vide il bambino: ecco, era un fanciullino che piangeva. Ne ebbe compassione e disse: "È un bambino degli Ebrei". KOra la figlia del faraone scese al Nilo per fare il bagno, mentre le sue ancelle passeggiavano lungo la sponda del Nilo. Essa vide il cestello fra i giunchi e mandò la sua schiava a prenderlo. _9La sorella del bambino si pose ad osservare da lontano che cosa gli sarebbe accaduto. ;qMa non potendo tenerlo nascosto più oltre, prese un cestello di papiro, lo spalmò di bitume e di pece, vi mise dentro il bambino e lo depose fra i giunchi sulla riva del Nilo. fGLa donna concepì e partorì un figlio; vide che era bello e lo tenne nascosto per tre mesi. V )Un uomo della famiglia di Levi andò a prendere in moglie una figlia di Levi. + SAllora il faraone diede quest'ordine a tutto il suo popolo: "Ogni figlio maschio che nascerà agli Ebrei, lo getterete nel Nilo, ma lascerete vivere ogni figlia". Z 1E poiché le levatrici avevano temuto Dio, egli diede loro una numerosa famiglia. N Dio beneficò le levatrici. Il popolo aumentò e divenne molto forte. 5 gLe levatrici risposero al faraone: "Le donne ebree non sono come le egiziane: sono piene di vitalità: prima che arrivi presso di loro la levatrice, hanno già partorito!". { sIl re d'Egitto chiamò le levatrici e disse loro: "Perché avete fatto questo e avete lasciato vivere i bambini?". y oMa le levatrici temettero Dio: non fecero come aveva loro ordinato il re d'Egitto e lasciarono vivere i bambini. N  "Quando assistete al parto delle donne ebree, osservate quando il neonato è ancora tra le due sponde del sedile per il parto: se è un maschio, lo farete morire; se è una femmina, potrà vivere". n  YPoi il re d'Egitto disse alle levatrici degli Ebrei, delle quali una si chiamava Sifra e l'altra Pua: +  SResero loro amara la vita costringendoli a fabbricare mattoni di argilla e con ogni sorta di lavoro nei campi: e a tutti questi lavori li obbligarono con durezza. Y  / Per questo gli Egiziani fecero lavorare i figli d'Israele trattandoli duramente. )  O Ma quanto più opprimevano il popolo, tanto più si moltiplicava e cresceva oltre misura; si cominciò a sentire come un incubo la presenza dei figli d'Israele. 9 o Allora vennero imposti loro dei sovrintendenti ai lavori forzati per opprimerli con i loro gravami, e così costruirono per il faraone le città-deposito, cioè Pitom e Ramses. ? { Prendiamo provvedimenti nei suoi riguardi per impedire che aumenti, altrimenti, in caso di guerra, si unirà ai nostri avversari, combatterà contro di noi e poi partirà dal paese". m W E disse al suo popolo: "Ecco che il popolo dei figli d'Israele è più numeroso e più forte di noi. Q Allora sorse sull'Egitto un nuovo re, che non aveva conosciuto Giuseppe. q _I figli d'Israele prolificarono e crebbero, divennero numerosi e molto potenti e il paese ne fu ripieno. U 'Giuseppe poi morì e così tutti i suoi fratelli e tutta quella generazione. ^ 9Tutte le persone nate da Giacobbe erano settanta, Giuseppe si trovava già in Egitto. " CDan e Neftali, Gad e Aser. & KIssacar, Zàbulon e Beniamino, % IRuben, Simeone, Levi e Giuda, t~ gQuesti sono i nomi dei figli d'Israele entrati in Egitto con Giacobbe e arrivati ognuno con la sua famiglia: l}S 2Giuseppe morì all'età di centodieci anni; lo imbalsamarono e fu posto in un sarcofago in Egitto. | 2Giuseppe fece giurare ai figli di Israele così: "Dio verrà certo a visitarvi e allora voi porterete via di qui le mie ossa". T{# 2Poi Giuseppe disse ai fratelli: "Io sto per morire, ma Dio verrà certo a visitarvi e vi farà uscire da questo paese verso il paese ch'egli ha promesso con giuramento ad Abramo, a Isacco e a Giacobbe". z9 2Così Giuseppe vide i figli di Efraim fino alla terza generazione e anche i figli di Machir, figlio di Manasse, nacquero sulle ginocchia di Giuseppe. ]y5 2Giuseppe con la famiglia di suo padre abitò in Egitto; egli visse centodieci anni. x 2Dunque non temete, io provvederò al sostentamento per voi e per i vostri bambini". Così li consolò e fece loro coraggio. )wM 2Se voi avevate pensato del male contro di me, Dio ha pensato di farlo servire a un bene, per compiere quello che oggi si avvera: far vivere un popolo numeroso. Mv 2Ma Giuseppe disse loro: "Non temete. Sono io forse al posto di Dio? luS 2E i suoi fratelli andarono e si gettarono a terra davanti a lui e dissero: "Eccoci tuoi schiavi!". ]t5 2Direte a Giuseppe: Perdona il delitto dei tuoi fratelli e il loro peccato, perché ti hanno fatto del male! Perdona dunque il delitto dei servi del Dio di tuo padre!". Giuseppe pianse quando gli si parlò così. ^s7 2Allora mandarono a dire a Giuseppe: "Tuo padre prima di morire ha dato quest'ordine: Yr- 2Ma i fratelli di Giuseppe cominciarono ad aver paura, dato che il loro padre era morto, e dissero: "Chissà se Giuseppe non ci tratterà da nemici e non ci renderà tutto il male che noi gli abbiamo fatto?". q' 2Dopo aver sepolto suo padre, Giuseppe tornò in Egitto insieme con i suoi fratelli e con quanti erano andati con lui a seppellire suo padre. gpI 2 I suoi figli lo portarono nel paese di Canaan e lo seppellirono nella caverna del campo di Macpela, quel campo che Abramo aveva acquistato, come proprietà sepolcrale, da Efron l'Hittita, e che si trova di fronte a Mamre. Fo 2 I suoi figli fecero per lui così come aveva loro comandato. On 2 I Cananei che abitavano il paese videro il lutto alla Aia di Atad e dissero: "È un lutto grave questo per gli Egiziani". Per questo la si chiamò Abel-Mizraim, che si trova al di là del Giordano. 0m[ 2 Quando arrivarono all'Aia di Atad, che è al di là del Giordano, fecero un lamento molto grande e solenne e Giuseppe celebrò per suo padre un lutto di sette giorni. llS 2 Andarono con lui anche i carri da guerra e la cavalleria, così da formare una carovana imponente. *kO 2tutta la casa di Giuseppe e i suoi fratelli e la casa di suo padre. Soltanto i loro bambini e i loro greggi e i loro armenti essi lasciarono nel paese di Gosen. )jM 2Giuseppe andò dunque a seppellire suo padre e con lui andarono tutti i ministri del faraone, gli anziani della sua casa, tutti gli anziani del paese d'Egitto, Yi- 2Il faraone rispose: "Va' e seppellisci tuo padre com'egli ti ha fatto giurare". Ch 2Mio padre mi ha fatto giurare: Ecco, io sto per morire: tu devi seppellirmi nel sepolcro che mi sono scavato nel paese di Canaan. Ora, possa io andare a seppellire mio padre e tornare". -gU 2Passati i giorni del lutto, Giuseppe parlò alla casa del faraone: "Se ho trovato grazia ai vostri occhi, vogliate riferire agli orecchi del faraone queste parole: f 2e vi impiegarono quaranta giorni, perché tanti ne occorrono per l'imbalsamazione. Gli Egiziani lo piansero settanta giorni. ieM 2Quindi Giuseppe ordinò ai suoi medici di imbalsamare suo padre. I medici imbalsamarono Israele [d 3 2Allora Giuseppe si gettò sulla faccia di suo padre, pianse su di lui e lo baciò. c 1!Quando Giacobbe ebbe finito di dare questo ordine ai figli, ritrasse i piedi nel letto e spirò e fu riunito ai suoi antenati. _b9 1 La proprietà del campo e della caverna che si trova in esso proveniva dagli Hittiti. vag 1Là seppellirono Abramo e Sara sua moglie, là seppellirono Isacco e Rebecca sua moglie e là seppellii Lia. 9`m 1nella caverna che si trova nel campo di Macpela di fronte a Mamre, nel paese di Canaan, quella che Abramo acquistò con il campo di Efron l'Hittita come proprietà sepolcrale. '_I 1Poi diede loro quest'ordine: "Io sto per essere riunito ai miei antenati: seppellitemi presso i miei padri nella caverna che è nel campo di Efron l'Hittita, (^K 1Tutti questi formano le dodici tribù d'Israele, questo è ciò che disse loro il padre, benedicendoli; egli benedisse ognuno con una benedizione particolare. g]I 1Beniamino è un lupo che sbrana: al mattino divora la preda e alla sera spartisce il bottino. G\ 1Le benedizioni di tuo padre sono superiori alle benedizioni dei monti antichi, alle attrattive dei colli eterni. Vengano sul capo di Giuseppe e sulla testa del principe tra i suoi fratelli! S[! 1Per il Dio di tuo padre - egli ti aiuti! e per il Dio onnipotente - egli ti benedica! Con benedizioni del cielo dall'alto, benedizioni dell'abisso nel profondo, benedizioni delle mammelle e del grembo. Z5 1Ma è rimasto intatto il suo arco e le sue braccia si muovon veloci per le mani del Potente di Giacobbe, per il nome del Pastore, Pietra d'Israele. TY# 1Lo hanno esasperato e colpito, lo hanno perseguitato i tiratori di frecce. Xy 1Germoglio di ceppo fecondo è Giuseppe; germoglio di ceppo fecondo presso una fonte, i cui rami si stendono sul muro. >Wy 1Neftali è una cerva slanciata che dà bei cerbiatti. CV 1Aser, il suo pane è pingue: egli fornisce delizie da re. >Uy 1Gad, assalito da un'orda, ne attacca la retroguardia. .TY 1Io spero nella tua salvezza, Signore! S 1Sia Dan un serpente sulla strada, una vipera cornuta sul sentiero, che morde i garretti del cavallo e il cavaliere cade all'indietro. IR 1Dan giudicherà il suo popolo come ogni altra tribù d'Israele. Q+ 1Ha visto che il luogo di riposo era bello, che il paese era ameno, ha piegato il dorso a portar la soma ed è stato ridotto ai lavori forzati. JP 1Issacar è un asino robusto, accovacciato tra un doppio recinto. qO] 1 Zàbulon abiterà lungo il lido del mare e sarà l'approdo delle navi, con il fianco rivolto a Sidòne. IN 1 lucidi ha gli occhi per il vino e bianchi i denti per il latte. M 1 Egli lega alla vite il suo asinello e a scelta vite il figlio della sua asina, lava nel vino la veste e nel sangue dell'uva il manto; 3La 1 Non sarà tolto lo scettro da Giuda né il bastone del comando tra i suoi piedi, finché verrà colui al quale esso appartiene e a cui è dovuta l'obbedienza dei popoli. )KM 1 Un giovane leone è Giuda: dalla preda, figlio mio, sei tornato; si è sdraiato, si è accovacciato come un leone e come una leonessa; chi oserà farlo alzare? J 1Giuda, te loderanno i tuoi fratelli; la tua mano sarà sulla cervice dei tuoi nemici; davanti a te si prostreranno i figli di tuo padre. I 1Maledetta la loro ira, perché violenta, e la loro collera, perché crudele! Io li dividerò in Giacobbe e li disperderò in Israele. 2H_ 1Nel loro conciliabolo non entri l'anima mia, al loro convegno non si unisca il mio cuore. Perché con ira hanno ucciso gli uomini e con passione hanno storpiato i tori. SG! 1Simeone e Levi sono fratelli, strumenti di violenza sono i loro coltelli. F% 1Bollente come l'acqua, tu non avrai preminenza, perché hai invaso il talamo di tuo padre e hai violato il mio giaciglio su cui eri salito. E 1Ruben, tu sei il mio primogenito, il mio vigore e la primizia della mia virilità, esuberante in fierezza ed esuberante in forza! UD% 1Radunatevi e ascoltate, figli di Giacobbe, ascoltate Israele, vostro padre! }C w 1Quindi Giacobbe chiamò i figli e disse: "Radunatevi, perché io vi annunzi quello che vi accadrà nei tempi futuri. B) 0Quanto a me, io do a te, più che ai tuoi fratelli, un dorso di monte, che io ho conquistato dalle mani degli Amorrei con la spada e l'arco". A 0Quindi Israele disse a Giuseppe: "Ecco, io sto per morire, ma Dio sarà con voi e vi farà tornare al paese dei vostri padri. *@O 0E li benedisse in quel giorno: "Di voi si servirà Israele per benedire, dicendo: Dio ti renda come Efraim e come Manasse!". Così pose Efraim prima di Manasse. i?M 0Ma il padre ricusò e disse: "Lo so, figlio mio, lo so: anch'egli diventerà un popolo, anch'egli sarà grande, ma il suo fratello minore sarà più grande di lui e la sua discendenza diventerà una moltitudine di nazioni". i>M 0Disse al padre: "Non così, padre mio: è questo il primogenito, posa la destra sul suo capo!". A=} 0Giuseppe notò che il padre aveva posato la destra sul capo di Efraim e ciò gli spiacque. Prese dunque la mano del padre per toglierla dal capo di Efraim e porla sul capo di Manasse. S<! 0l'angelo che mi ha liberato da ogni male, benedica questi giovinetti! Sia ricordato in essi il mio nome e il nome dei miei padri Abramo e Isacco e si moltiplichino in gran numero in mezzo alla terra!". /;Y 0E così benedisse Giuseppe: "Il Dio, davanti al quale hanno camminato i miei padri Abramo e Isacco, il Dio che è stato il mio pastore da quando esisto fino ad oggi, J: 0Ma Israele stese la mano destra e la pose sul capo di Efraim, che pure era il più giovane, e la sua sinistra sul capo di Manasse, incrociando le braccia, benché Manasse fosse il primogenito. 9; 0 Li prese tutti e due, Efraim con la sua destra, alla sinistra di Israele, e Manasse con la sua sinistra, alla destra di Israele, e li avvicinò a lui. ]85 0 Allora Giuseppe li ritirò dalle sue ginocchia e si prostrò con la faccia a terra. 7 0 Israele disse a Giuseppe: "Io non pensavo più di vedere la tua faccia ed ecco, Dio mi ha concesso di vedere anche la tua prole!". 6+ 0 Gli occhi di Israele erano offuscati dalla vecchiaia: non poteva più distinguere. Giuseppe li avvicinò a lui, che li baciò e li abbracciò. w5i 0 Giuseppe disse al padre: "Sono i figli che Dio mi ha dati qui". Riprese: "Portameli perché io li benedica!". G4 0Israele vide i figli di Giuseppe e disse: "Chi sono questi?". p3[ 0Quanto a me, mentre giungevo da Paddan, Rachele, tua madre, mi morì nel paese di Canaan durante il viaggio, quando mancava un tratto di cammino per arrivare a Efrata, e l'ho sepolta là lungo la strada di Efrata, cioè Betlemme". 2 0Invece i figli che tu avrai generati dopo di essi, saranno tuoi: saranno chiamati con il nome dei loro fratelli nella loro eredità. )1M 0Ora i due figli che ti sono nati nel paese d'Egitto prima del mio arrivo presso di te in Egitto, sono miei: Efraim e Manasse saranno miei come Ruben e Simeone. 50e 0dicendomi: Ecco, io ti rendo fecondo: ti moltiplicherò e ti farò diventare un insieme di popoli e darò questo paese alla tua discendenza dopo di te in possesso perenne. k/Q 0Giacobbe disse a Giuseppe: "Dio onnipotente mi apparve a Luz, nel paese di Canaan, e mi benedisse .% 0Fu riferita la cosa a Giacobbe: "Ecco, tuo figlio Giuseppe è venuto da te". Allora Israele raccolse le forze e si mise a sedere sul letto. -  0Dopo queste cose, fu riferito a Giuseppe: "Ecco, tuo padre è malato!". Allora egli condusse con sé i due figli Manasse ed Efraim. e,E /Riprese: "Giuramelo!". E glielo giurò; allora Israele si prostrò sul capezzale del letto. ++ /Quando io mi sarò coricato con i miei padri, portami via dall'Egitto e seppelliscimi nel loro sepolcro". Rispose: "Io agirò come hai detto". f*G /Quando fu vicino il tempo della sua morte, Israele chiamò il figlio Giuseppe e gli disse: "Se ho trovato grazia ai tuoi occhi, metti la mano sotto la mia coscia e usa con me bontà e fedeltà: non seppellirmi in Egitto! q)] /Giacobbe visse nel paese d'Egitto diciassette anni e gli anni della sua vita furono centoquarantasette. (/ /Gli Israeliti intanto si stabilirono nel paese d'Egitto, nel territorio di Gosen, ebbero proprietà e furono fecondi e divennero molto numerosi. O' /Così Giuseppe fece di questo una legge che vige fino ad oggi sui terreni d'Egitto, per la quale si deve dare la quinta parte al faraone. Soltanto i terreni dei sacerdoti non divennero del faraone. & /Gli risposero: "Ci hai salvato la vita! Ci sia solo concesso di trovar grazia agli occhi del mio signore e saremo servi del faraone!". b%? /Ma quando vi sarà il raccolto, voi ne darete un quinto al faraone e quattro parti saranno vostre, per la semina dei campi, per il nutrimento vostro e di quelli di casa vostra e per il nutrimento dei vostri bambini". $ /Giuseppe disse al popolo: "Vedete, io ho acquistato oggi per il faraone voi e il vostro terreno. Eccovi il seme: seminate il terreno. o#Y /Soltanto il terreno dei sacerdoti egli non acquistò, perché i sacerdoti avevano un'assegnazione fissa da parte del faraone e si nutrivano dell'assegnazione che il faraone passava loro; per questo non vendettero il loro terreno. l"S /Quanto al popolo, egli lo fece passare nelle città da un capo all'altro della frontiera egiziana. b!? /Allora Giuseppe acquistò per il faraone tutto il terreno dell'Egitto, perché gli Egiziani vendettero ciascuno il proprio campo, tanto infieriva su di loro la carestia. Così la terra divenne proprietà del faraone.  3 /Perché dovremmo perire sotto i tuoi occhi, noi e la nostra terra? Acquista noi e la nostra terra in cambio di pane e diventeremo servi del faraone noi con la nostra terra; ma dacci di che seminare, così che possiamo vivere e non morire e il suolo non diventi un deserto!". / /Passato quell'anno, vennero a lui l'anno dopo e gli dissero: "Non nascondiamo al mio signore che si è esaurito il denaro e anche il possesso del bestiame è passato al mio signore, non rimane più a disposizione del mio signore se non il nostro corpo e il nostro terreno. ^7 /Condussero dunque a Giuseppe il loro bestiame e Giuseppe diede loro il pane in cambio dei cavalli e delle pecore, dei buoi e degli asini; così in quell'anno li nutrì di pane in cambio di tutto il loro bestiame.  /Rispose Giuseppe: "Cedetemi il vostro bestiame e io vi darò pane in cambio del vostro bestiame, se non c'è più denaro". [1 /Quando fu esaurito il denaro del paese di Egitto e del paese di Canaan, tutti gli Egiziani vennero da Giuseppe a dire: "Dacci il pane! Perché dovremmo morire sotto i tuoi occhi? Infatti non c'è più denaro". 3~~}V}|{{vzz yjxxxIwvvQuu0ttyts{sKsrr,qtpphpoo-nnmll8kkvkEjii6hh?ggf]ee cbb:aa``5__A^h^]p]\[ZZZYYIXXXWQVrUU.TaS{RRUQQP ONMMMLLKKJcIIWHHGdFF-EDD%CCBB/A7@@V?>>+=`= %Gli Israeliti partirono da Ramses alla volta di Succot, in numero di seicentomila uomini capaci di camminare, senza contare i bambini. "=? $Il Signore fece sì che il popolo trovasse favore agli occhi degli Egiziani, i quali annuirono alle loro richieste. Così essi spogliarono gli Egiziani. w<i #Gli Israeliti eseguirono l'ordine di Mosè e si fecero dare dagli Egiziani oggetti d'argento e d'oro e vesti. z;o "Il popolo portò con sé la pasta prima che fosse lievitata, recando sulle spalle le madie avvolte nei mantelli. :  !Gli Egiziani fecero pressione sul popolo, affrettandosi a mandarli via dal paese, perché dicevano: "Stiamo per morire tutti!". q9] Prendete anche il vostro bestiame e le vostre greggi, come avete detto, e partite! Benedite anche me!". +8Q Il faraone convocò Mosè e Aronne nella notte e disse: "Alzatevi e abbandonate il mio popolo, voi e gli Israeliti! Andate a servire il Signore come avete detto. 07[ Si alzò il faraone nella notte e con lui i suoi ministri e tutti gli Egiziani; un grande grido scoppiò in Egitto, perché non c'era casa dove non ci fosse un morto! `6; A mezzanotte il Signore percosse ogni primogenito nel paese d'Egitto, dal primogenito del faraone che siede sul trono fino al primogenito del prigioniero nel carcere sotterraneo, e tutti i primogeniti del bestiame. 5  Poi gli Israeliti se ne andarono ed eseguirono ciò che il Signore aveva ordinato a Mosè e ad Aronne; in tal modo essi fecero. _49 Voi direte loro: È il sacrificio della pasqua per il Signore, il quale è passato oltre le case degli Israeliti in Egitto, quando colpì l'Egitto e salvò le nostre case". Il popolo si inginocchiò e si prostrò. S3! Allora i vostri figli vi chiederanno: Che significa questo atto di culto? q2] Quando poi sarete entrati nel paese che il Signore vi darà, come ha promesso, osserverete questo rito. c1A Voi osserverete questo comando come un rito fissato per te e per i tuoi figli per sempre. ]05 Il Signore passerà per colpire l'Egitto, vedrà il sangue sull'architrave e sugli stipiti: allora il Signore passerà oltre la porta e non permetterà allo sterminatore di entrare nella vostra casa per colpire. _/9 Prenderete un fascio di issòpo, lo intingerete nel sangue che sarà nel catino e spruzzerete l'architrave e gli stipiti con il sangue del catino. Nessuno di voi uscirà dalla porta della sua casa fino al mattino. !.= Mosè convocò tutti gli anziani d'Israele e disse loro: "Andate a procurarvi un capo di bestiame minuto per ogni vostra famiglia e immolate la pasqua. X-+ Non mangerete nulla di lievitato; in tutte le vostre dimore mangerete azzimi". 7,i Per sette giorni non si troverà lievito nelle vostre case, perché chiunque mangerà del lievito, sarà eliminato dalla comunità di Israele, forestiero o nativo del paese. ~+w Nel primo mese, il giorno quattordici del mese, alla sera, voi mangerete azzimi fino al ventuno del mese, alla sera. C* Osservate gli azzimi, perché in questo stesso giorno io ho fatto uscire le vostre schiere dal paese d'Egitto; osserverete questo giorno di generazione in generazione come rito perenne. `); Nel primo giorno avrete una convocazione sacra; nel settimo giorno una convocazione sacra: durante questi giorni non si farà alcun lavoro; potrà esser preparato solo ciò che deve essere mangiato da ogni persona. j(O Per sette giorni voi mangerete azzimi. Già dal primo giorno farete sparire il lievito dalle vostre case, perché chiunque mangerà del lievitato dal giorno primo al giorno settimo, quella persona sarà eliminata da Israele. '7 Questo giorno sarà per voi un memoriale; lo celebrerete come festa del Signore: di generazione in generazione, lo celebrerete come un rito perenne. B& Il sangue sulle vostre case sarà il segno che voi siete dentro: io vedrò il sangue e passerò oltre, non vi sarà per voi flagello di sterminio, quando io colpirò il paese d'Egitto. B% In quella notte io passerò per il paese d'Egitto e colpirò ogni primogenito nel paese d'Egitto, uomo o bestia; così farò giustizia di tutti gli dei dell'Egitto. Io sono il Signore! $+ Ecco in qual modo lo mangerete: con i fianchi cinti, i sandali ai piedi, il bastone in mano; lo mangerete in fretta. È la pasqua del Signore! r#_ Non ne dovete far avanzare fino al mattino: quello che al mattino sarà avanzato lo brucerete nel fuoco. y"m Non lo mangerete crudo, né bollito nell'acqua, ma solo arrostito al fuoco con la testa, le gambe e le viscere. o!Y In quella notte ne mangeranno la carne arrostita al fuoco; la mangeranno con azzimi e con erbe amare. } u Preso un po' del suo sangue, lo porranno sui due stipiti e sull'architrave delle case, in cui lo dovranno mangiare.   e lo serberete fino al quattordici di questo mese: allora tutta l'assemblea della comunità d'Israele lo immolerà al tramonto. wi Il vostro agnello sia senza difetto, maschio, nato nell'anno; potrete sceglierlo tra le pecore o tra le capre sa Se la famiglia fosse troppo piccola per consumare un agnello, si assocerà al suo vicino, al più prossimo della casa, secondo il numero delle persone; calcolerete come dovrà essere l'agnello, secondo quanto ciascuno può mangiarne. ! Parlate a tutta la comunità di Israele e dite: Il dieci di questo mese ciascuno si procuri un agnello per famiglia, un agnello per casa. ^7 "Questo mese sarà per voi l'inizio dei mesi, sarà per voi il primo mese dell'anno. @  Il Signore disse a Mosè e ad Aronne nel paese d'Egitto: A} Mosè e Aronne avevano fatto tutti questi prodigi davanti al faraone; ma il Signore aveva reso ostinato il cuore del faraone, il quale non lasciò partire gli Israeliti dal suo paese.  Il Signore aveva appunto detto a Mosè: "Il faraone non vi ascolterà, perché si moltiplichino i miei prodigi nel paese d'Egitto". K Tutti questi tuoi servi scenderanno a me e si prostreranno davanti a me, dicendo: Esci tu e tutto il popolo che ti segue! Dopo, io uscirò!". Mosè acceso di collera, si allontanò dal faraone. 8k Ma contro tutti gli Israeliti neppure un cane punterà la lingua, né contro uomini, né contro bestie, perché sappiate che il Signore fa distinzione tra l'Egitto e Israele. xk Un grande grido si alzerà in tutto il paese di Egitto, quale non vi fu mai e quale non si ripeterà mai più. B morirà ogni primogenito nel paese di Egitto, dal primogenito del faraone che siede sul trono fino al primogenito della schiava che sta dietro la mola, e ogni primogenito del bestiame. eE Mosè riferì: "Dice il Signore: Verso la metà della notte io uscirò attraverso l'Egitto: L Ora il Signore fece sì che il popolo trovasse favore agli occhi degli Egiziani. Inoltre Mosè era un uomo assai considerato nel paese d'Egitto, agli occhi dei ministri del faraone e del popolo.  Di' dunque al popolo, che ciascuno dal suo vicino e ciascuna dalla sua vicina si facciano dare oggetti d'argento e oggetti d'oro". F  Il Signore disse a Mosè: "Ancora una piaga manderò contro il faraone e l'Egitto; dopo, egli vi lascerà partire di qui. Vi lascerà partire senza restrizione, anzi vi caccerà via di qui. J Mosè disse: "Hai parlato bene: non vedrò più la tua faccia!".  Gli rispose dunque il faraone: "Vattene da me! Guardati dal ricomparire davanti a me, perché quando tu rivedrai la mia faccia morirai". a = Ma il Signore rese ostinato il cuore del faraone, il quale non volle lasciarli partire.   Anche il nostro bestiame partirà con noi: neppure un'unghia ne resterà qui. Perché da esso noi dobbiamo prelevare le vittime per servire il Signore, nostro Dio, e noi non sapremo come servire il Signore finché non saremo arrivati in quel luogo".  } Rispose Mosè: "Anche tu metterai a nostra disposizione sacrifici e olocausti e noi li offriremo al Signore nostro Dio. 4 c Allora il faraone convocò Mosè e disse: "Partite, servite il Signore! Solo rimanga il vostro bestiame minuto e grosso! Anche i vostri bambini potranno partire con voi".  9 Non si vedevano più l'un l'altro e per tre giorni nessuno si potè muovere dal suo posto. Ma per tutti gli Israeliti vi era luce là dove abitavano. oY Mosè stese la mano verso il cielo: vennero dense tenebre su tutto il paese d'Egitto, per tre giorni.  Poi il Signore disse a Mosè: "Stendi la mano verso il cielo: verranno tenebre sul paese di Egitto, tali che si potranno palpare!". gI Ma il Signore rese ostinato il cuore del faraone, il quale non lasciò partire gli Israeliti. ]5 Il Signore cambiò la direzione del vento e lo fece soffiare dal mare con grande forza: esso portò via le cavallette e le abbatté nel Mare Rosso; neppure una cavalletta rimase in tutto il territorio di Egitto. <u Egli si allontanò dal faraone e pregò il Signore.  Ma ora perdonate il mio peccato anche questa volta e pregate il Signore vostro Dio perché almeno allontani da me questa morte!".  Il faraone allora convocò in fretta Mosè e Aronne e disse: "Ho peccato contro il Signore, vostro Dio, e contro di voi. }u Esse coprirono tutto il paese, così che il paese ne fu oscurato; divorarono ogni erba della terra e ogni frutto d'albero che la grandine aveva risparmiato: nulla di verde rimase sugli alberi e delle erbe dei campi in tutto il paese di Egitto. H  Le cavallette assalirono tutto il paese d'Egitto e vennero a posarsi in tutto il territorio d'Egitto. Fu una cosa molto grave: tante non ve n'erano mai state prima, né vi furono in seguito. R Mosè stese il bastone sul paese di Egitto e il Signore diresse sul paese un vento d'oriente per tutto quel giorno e tutta la notte. Quando fu mattina, il vento di oriente aveva portato le cavallette. @~{ Allora il Signore disse a Mosè: "Stendi la mano sul paese d'Egitto per mandare le cavallette: assalgano il paese d'Egitto e mangino ogni erba di quanto la grandine ha risparmiato!". }y Così non va! Partite voi uomini e servite il Signore, se davvero voi cercate questo!". Li allontanarono dal faraone. |- Rispose: "Il Signore sia con voi, come io intendo lasciar partire voi e i vostri bambini! Ma badate che voi avete di mira un progetto malvagio. 5{e Mosè disse: "Andremo con i nostri giovani e i nostri vecchi, con i figli e le figlie, con il nostro bestiame e le nostre greggi perché per noi è una festa del Signore". z9 Mosè e Aronne furono richiamati presso il faraone, che disse loro: "Andate, servite il Signore, vostro Dio! Ma chi sono quelli che devono partire?". Qy I ministri del faraone gli dissero: "Fino a quando costui resterà tra noi come una trappola? Lascia partire questa gente perché serva il Signore suo Dio! Non sai ancora che l'Egitto va in rovina?". x Riempiranno le tue case, le case di tutti i tuoi ministri e le case di tutti gli Egiziani, cosa che non videro i tuoi padri, né i padri dei tuoi padri, da quando furono su questo suolo fino ad oggi!". Poi voltarono le spalle e uscirono dalla presenza del faraone. Ww) Esse copriranno il paese, così da non potersi più vedere il suolo: divoreranno ciò che è rimasto, che vi è stato lasciato dalla grandine, e divoreranno ogni albero che germoglia nella vostra campagna. vvg Se tu rifiuti di lasciar partire il mio popolo, ecco io manderò da domani le cavallette sul tuo territorio. Nu Mosè e Aronne entrarono dal faraone e gli dissero: "Dice il Signore, il Dio degli Ebrei: Fino a quando rifiuterai di piegarti davanti a me? Lascia partire il mio popolo, perché mi possa servire. Rt e perché tu possa raccontare e fissare nella memoria di tuo figlio e di tuo nipote come io ho trattato gli Egiziani e i segni che ho compiuti in mezzo a loro e così saprete che io sono il Signore!". 6s i Allora il Signore disse a Mosè: "Va' dal faraone, perché io ho reso irremovibile il suo cuore e il cuore dei suoi ministri, per operare questi miei prodigi in mezzo a loro r  #Il cuore del faraone si ostinò ed egli non lasciò partire gli Israeliti, come aveva predetto il Signore per mezzo di Mosè. q9 "Il faraone vide che la pioggia era cessata, come anche la grandine e i tuoni, e allora continuò a peccare e si ostinò, insieme con i suoi ministri. 0p[ !Mosè si allontanò dal faraone e dalla città; stese allora le mani verso il Signore: i tuoni e la grandine cessarono e la pioggia non si rovesciò più sulla terra. Ko ma il grano e la spelta non erano stati colpiti, perché tardivi. cnA Ora il lino e l'orzo erano stati colpiti, perché l'orzo era in spiga e il lino in fiore; [m1 Ma quanto a te e ai tuoi ministri, io so che ancora non temerete il Signore Dio". Cl Mosè gli rispose: "Quando sarò uscito dalla città, stenderò le mani verso il Signore: i tuoni cesseranno e non vi sarà più grandine, perché tu sappia che la terra è del Signore. ska Pregate il Signore: basta con i tuoni e la grandine! Vi lascerò partire e non resterete qui più oltre". j9 Allora il faraone mandò a chiamare Mosè e Aronne e disse loro: "Questa volta ho peccato: il Signore ha ragione; io e il mio popolo siamo colpevoli. Vi' Soltanto nel paese di Gosen, dove stavano gli Israeliti, non vi fu grandine. Gh  La grandine colpì, in tutto il paese d'Egitto, quanto era nella campagna: uomini e bestie; la grandine colpì anche tutta l'erba della campagna e schiantò tutti gli alberi della campagna. 1g] Ci furono grandine e folgori in mezzo alla grandine: grandinata così violenta non vi era mai stata in tutto il paese d'Egitto, dal tempo in cui era diventato nazione! /fY Mosè stese il bastone verso il cielo e il Signore mandò tuoni e grandine; un fuoco guizzò sul paese e il Signore fece piovere grandine su tutto il paese d'Egitto. ?ey Il Signore disse a Mosè: "Stendi la mano verso il cielo: vi sia grandine in tutto il paese di Egitto, sugli uomini, sulle bestie e su tutte le erbe dei campi nel paese di Egitto!". ddC chi invece non diede retta alla parola del Signore lasciò schiavi e bestiame in campagna. wci Chi tra i ministri del faraone temeva il Signore fece ricoverare nella casa i suoi schiavi e il suo bestiame; tbc Manda dunque fin d'ora a mettere al riparo il tuo bestiame e quanto hai in campagna. Su tutti gli uomini e su tutti gli animali che si trovano in campagna e che non saranno ricondotti in casa, scenderà la grandine ed essi moriranno". 'aI Ecco, io faccio cadere domani a questa stessa ora una grandine violentissima come non c'era mai stata in Egitto dal giorno della sua fondazione fino ad oggi. ?`{ Ancora ti opponi al mio popolo e non lo lasci partire! w_i invece ti ho lasciato vivere, per dimostrarti la mia potenza e per manifestare il mio nome in tutta la terra. ^ Se fin da principio io avessi steso la mano per colpire te e il tuo popolo con la peste, tu saresti ormai cancellato dalla terra; 6]g Perché questa volta io mando tutti i miei flagelli contro di te, contro i tuoi ministri e contro il tuo popolo, perché tu sappia che nessuno è come me su tutta la terra. B\ Poi il Signore disse a Mosè: "Alzati di buon mattino, presentati al faraone e annunziagli: Dice il Signore, il Dio degli Ebrei: Lascia partire il mio popolo, perché mi possa servire! [ Ma il Signore rese ostinato il cuore del faraone, il quale non diede loro ascolto, come il Signore aveva predetto a Mosè. Z{ I maghi non poterono stare alla presenza di Mosè a causa delle ulcere che li avevano colpiti come tutti gli Egiziani. /YY Presero dunque fuliggine di fornace, si posero alla presenza del faraone, Mosè la gettò in aria ed essa produsse ulcere pustolose, con eruzioni su uomini e bestie. (XK Essa diventerà un pulviscolo diffuso su tutto il paese d'Egitto e produrrà, sugli uomini e sulle bestie, un'ulcera con pustole, in tutto il paese d'Egitto". W- Il Signore disse a Mosè e ad Aronne: "Procuratevi una manciata di fuliggine di fornace: Mosè la getterà in aria sotto gli occhi del faraone. &VG Il faraone mandò a vedere ed ecco neppur un capo era morto del bestiame d'Israele. Ma il cuore del faraone rimase ostinato e non lasciò partire il popolo. #UA Appunto il giorno dopo, il Signore compì questa cosa: morì tutto il bestiame degli Egiziani, ma del bestiame degli Israeliti non morì neppure un capo. bT? Il Signore fissò la data, dicendo: "Domani il Signore compirà questa cosa nel paese!". S/ Ma il Signore farà distinzione tra il bestiame di Israele e quello degli Egiziani, così che niente muoia di quanto appartiene agli Israeliti". 7Ri ecco la mano del Signore viene sopra il tuo bestiame che è nella campagna, sopra i cavalli, gli asini, i cammelli, sopra gli armenti e le greggi, con una peste assai grave! CQ Se tu rifiuti di lasciarlo partire e lo trattieni ancora, 'P K Allora il Signore si rivolse a Mosè: "Va' a riferire al faraone: Dice il Signore, il Dio degli Ebrei: Lascia partire il mio popolo, perché mi possa servire! VO'Ma il faraone si ostinò anche questa volta e non lasciò partire il popolo. N)Il Signore agì secondo la parola di Mosè e allontanò i mosconi dal faraone, dai suoi ministri e dal suo popolo: non ne restò neppure uno. =MwMosè si allontanò dal faraone e pregò il Signore. L)Rispose Mosè: "Ecco, uscirò dalla tua presenza e pregherò il Signore; domani i mosconi si ritireranno dal faraone, dai suoi ministri e dal suo popolo. Però il faraone cessi di burlarsi di noi, non lasciando partire il popolo, perché possa sacrificare al Signore!". K+Allora il faraone replicò: "Vi lascerò partire e potrete sacrificare al Signore nel deserto. Ma non andate troppo lontano e pregate per me". JAndremo nel deserto, a tre giorni di cammino, e sacrificheremo al Signore, nostro Dio, secondo quanto egli ci ordinerà!". xIkMa rispose Mosè: "Non è opportuno far così perché quello che noi sacrifichiamo al Signore, nostro Dio, è abominio per gli Egiziani. Se noi facciamo un sacrificio abominevole agli Egiziani sotto i loro occhi, forse non ci lapideranno? kHQIl faraone fece chiamare Mosè e Aronne e disse: "Andate a sacrificare al vostro Dio nel paese!". GG Così fece il Signore: una massa imponente di mosconi entrò nella casa del faraone, nella casa dei suoi ministri e in tutto il paese d'Egitto; la regione era devastata a causa dei mosconi. cFACosì farò distinzione tra il mio popolo e il tuo popolo. Domani avverrà questo segno".  Ma il faraone vide ch'era intervenuto il sollievo, si ostinò e non diede loro ascolto, secondo quanto aveva predetto il Signore. C= Le raccolsero in tanti mucchi e il paese ne fu ammorbato. n<W Il Signore operò secondo la parola di Mosè e le rane morirono nelle case, nei cortili e nei campi. ;Mosè e Aronne si allontanarono dal faraone e Mosè supplicò il Signore riguardo alle rane, che aveva mandate contro il faraone. :yle rane si ritireranno da te e dalle tue case, dai tuoi servitori e dal tuo popolo: ne rimarranno soltanto nel Nilo". 9 Rispose: "Per domani". Riprese: "Secondo la tua parola! Perché tu sappia che non esiste nessuno pari al Signore, nostro Dio, d8CMosè disse al faraone: "Fammi l'onore di comandarmi per quando io devo pregare in favore tuo e dei tuoi ministri e del tuo popolo, per liberare dalle rane te e le tue case, in modo che ne rimangano soltanto nel Nilo". G7 Il faraone fece chiamare Mosè e Aronne e disse: "Pregate il Signore, perché allontani le rane da me e dal mio popolo; io lascerò andare il popolo, perché possa sacrificare al Signore!". m6UMa i maghi, con le loro magie, operarono la stessa cosa e fecero uscire le rane sul paese d'Egitto. e5EAronne stese la mano sulle acque d'Egitto e le rane uscirono e coprirono il paese d'Egitto. (4 MIl Signore disse a Mosè: "Comanda ad Aronne: Stendi la mano con il tuo bastone sui fiumi, sui canali e sugli stagni e fa' uscire le rane sul paese d'Egitto!". I3 Contro di te e contro tutti i tuoi ministri usciranno le rane". U2%il Nilo comincerà a pullulare di rane; esse usciranno, ti entreranno in casa, nella camera dove dormi e sul tuo letto, nella casa dei tuoi ministri e tra il tuo popolo, nei tuoi forni e nelle tue madie. c1ASe tu rifiuti di lasciarlo andare, ecco, io colpirò tutto il tuo territorio con le rane: 0Poi il Signore disse a Mosè: "Va' a riferire al faraone: Dice il Signore: Lascia andare il mio popolo perché mi possa servire! M/Sette giorni trascorsero dopo che il Signore aveva colpito il Nilo. .Tutti gli Egiziani scavarono allora nei dintorni del Nilo per attingervi acqua da bere, perché non potevano bere le acque del Nilo. j-OIl faraone voltò le spalle e rientrò nella sua casa e non tenne conto neppure di questo fatto. 2,_Ma i maghi dell'Egitto, con le loro magie, operarono la stessa cosa. Il cuore del faraone si ostinò e non diede loro ascolto, secondo quanto aveva predetto il Signore. ,+SI pesci che erano nel Nilo morirono e il Nilo ne divenne fetido, così che gli Egiziani non poterono più berne le acque. Vi fu sangue in tutto il paese d'Egitto. k*QMosè e Aronne eseguirono quanto aveva ordinato il Signore: Aronne alzò il bastone e percosse le acque che erano nel Nilo sotto gli occhi del faraone e dei suoi servi. Tutte le acque che erano nel Nilo si mutarono in sangue. -)UIl Signore disse a Mosè: "Comanda ad Aronne: Prendi il tuo bastone e stendi la mano sulle acque degli Egiziani, sui loro fiumi, canali, stagni, e su tutte le loro raccolte di acqua; diventino sangue, e ci sia sangue in tutto il paese d'Egitto, perfino nei recipienti di legno e di pietra!". (I pesci che sono nel Nilo moriranno e il Nilo ne diventerà fetido, così che gli Egiziani non potranno più bere le acque del Nilo!". ;'qDice il Signore: Da questo fatto saprai che io sono il Signore; ecco, con il bastone che ho in mano io batto un colpo sulle acque che sono nel Nilo: esse si muteranno in sangue. 0&[Gli riferirai: Il Signore, il Dio degli Ebrei, mi ha inviato a dirti: Lascia partire il mio popolo, perché possa servirmi nel deserto; ma tu finora non hai obbedito. +%QVa' dal faraone al mattino quando uscirà verso le acque. Tu starai davanti a lui sulla riva del Nilo, tenendo in mano il bastone che si è cambiato in serpente. |$sPoi il Signore disse a Mosè: "Il cuore del faraone è irremovibile: si è rifiutato di lasciar partire il popolo. s#a Però il cuore del faraone si ostinò e non diede loro ascolto, secondo quanto aveva predetto il Signore. ~"w Gettarono ciascuno il suo bastone e i bastoni divennero serpenti. Ma il bastone di Aronne inghiottì i loro bastoni. ! Allora il faraone convocò i sapienti e gli incantatori, e anche i maghi dell'Egitto, con le loro magie, operarono la stessa cosa. J  Mosè e Aronne vennero dunque dal faraone ed eseguirono quanto il Signore aveva loro comandato: Aronne gettò il bastone davanti al faraone e davanti ai suoi servi ed esso divenne un serpente. -U "Quando il faraone vi chiederà: Fate un prodigio a vostro sostegno! tu dirai ad Aronne: Prendi il bastone e gettalo davanti al faraone e diventerà un serpente!". .YIl Signore disse a Mosè e ad Aronne: T#Mosè aveva ottant'anni e Aronne ottantatré, quando parlarono al faraone. hKMosè e Aronne eseguirono quanto il Signore aveva loro comandato; operarono esattamente così. )Allora gli Egiziani sapranno che io sono il Signore, quando stenderò la mano contro l'Egitto e farò uscire di mezzo a loro gli Israeliti!". FIl faraone non vi ascolterà e io porrò la mano contro l'Egitto e farò così uscire dal paese d'Egitto le mie schiere, il mio popolo degli Israeliti, con l'intervento di grandi castighi. q]Ma io indurirò il cuore del faraone e moltiplicherò i miei segni e i miei prodigi nel paese d'Egitto. Tu gli dirai quanto io ti ordinerò: Aronne, tuo fratello, parlerà al faraone perché lasci partire gli Israeliti dal suo paese.  Il Signore disse a Mosè: "Vedi, io ti ho posto a far le veci di Dio per il faraone: Aronne, tuo fratello, sarà il tuo profeta. ueMosè disse alla presenza del Signore: "Ecco ho la parola impacciata e come il faraone vorrà ascoltarmi?". oYil Signore disse a Mosè: "Io sono il Signore! Riferisci al faraone, re d'Egitto, quanto io ti dico". NQuesto avvenne quando il Signore parlò a Mosè nel paese di Egitto: q]Questi dissero al faraone re d'Egitto di lasciar uscire dall'Egitto gli Israeliti: Sono Mosè e Aronne. #Sono questi quell'Aronne e quel Mosè ai quali il Signore disse: "Fate uscire dal paese d'Egitto gli Israeliti, secondo le loro schiere!". 4cEleazaro, figlio di Aronne, prese in moglie una figlia di Putiel, la quale gli partorì Finees. Questi sono i capi delle casate dei leviti, ordinati con le loro famiglie. V'Figli di Core: Assir, Elkana e Abiasaf; queste sono le famiglie dei Coreiti. Aronne prese in moglie Elisabetta, figlia di Amminadab, sorella di Nacason, dalla quale ebbe i figli Nadab, Abiu, Eleazaro e Itamar. 1_Figli di Uzziel: Misael, Elsafan, Sitri. - WFigli di Isear: Core, Nefeg e Zicri.  Amram prese in moglie Iochebed, sua zia, la quale gli partorì Aronne e Mosè. Ora gli anni della vita di Amram furono centotrentasette. e EFigli di Merari: Macli e Musi; queste sono le famiglie di Levi secondo le loro generazioni. n WFigli di Keat: Amram, Isear, Ebron e Uzziel. Ora gli anni della vita di Keat furono centotrentatré. C Figli di Gherson: Libni e Simei secondo le loro famiglie. 1Questi sono i nomi dei figli di Levi secondo le loro generazioni: Gherson, Keat, Merari. Ora gli anni della vita di Levi furono centotrentasette. yFigli di Simeone: Iemuel, Iamin, Oad, Iachin, Socar e Saul, figlio della Cananea; queste sono le famiglie di Simeone. -Questi sono i capi delle loro famiglie. Figli di Ruben, primogenito d'Israele: Enoch, Pallu, Chezron e Carmi; queste sono le famiglie di Ruben. /Y Il Signore parlò a Mosè e ad Aronne e diede loro un incarico presso gli Israeliti e presso il faraone re d'Egitto, per far uscire gli Israeliti dal paese d'Egitto. $C Mosè disse alla presenza del Signore: "Ecco gli Israeliti non mi hanno ascoltato: come vorrà ascoltarmi il faraone, mentre io ho la parola impacciata?". cA "Va' e parla al faraone re d'Egitto, perché lasci partire dal suo paese gli Israeliti!". #C Il Signore parlò a Mosè:  Mosè parlò così agli Israeliti, ma essi non ascoltarono Mosè, perché erano all'estremo della sopportazione per la dura schiavitù. 3Vi farò entrare nel paese che ho giurato a mano alzata di dare ad Abramo, a Isacco e a Giacobbe, e ve lo darò in possesso: io sono il Signore!". %EIo vi prenderò come mio popolo e diventerò il vostro Dio. Voi saprete che io sono il Signore, il vostro Dio, che vi sottrarrà ai gravami degli Egiziani. ?~yPer questo di' agli Israeliti: Io sono il Signore! Vi sottrarrò ai gravami degli Egiziani, vi libererò dalla loro schiavitù e vi libererò con braccio teso e con grandi castighi. }}Sono ancora io che ho udito il lamento degli Israeliti asserviti dagli Egiziani e mi sono ricordato della mia alleanza. |Ho anche stabilito la mia alleanza con loro, per dar loro il paese di Canaan, quel paese dov'essi soggiornarono come forestieri. { Sono apparso ad Abramo, a Isacco, a Giacobbe come Dio onnipotente, ma con il mio nome di Signore non mi son manifestato a loro. =zwDio parlò a Mosè e gli disse: "Io sono il Signore! *y QIl Signore disse a Mosè: "Ora vedrai quello che sto per fare al faraone con mano potente, li lascerà andare, anzi con mano potente li caccerà dal suo paese!". x7Da quando sono venuto dal faraone per parlargli in tuo nome, egli ha fatto del male a questo popolo e tu non hai per nulla liberato il tuo popolo!". w Allora Mosè si rivolse al Signore e disse: "Mio Signore, perché hai maltrattato questo popolo? Perché dunque mi hai inviato? Iv dissero loro: "Il Signore proceda contro di voi e giudichi; perché ci avete resi odiosi agli occhi del faraone e agli occhi dei suoi ministri, mettendo loro in mano la spada per ucciderci!". ~~z}} |{{~zzPyyNxx"wcvultss;r{r*qKppoonmmqmljkjjihhhgff=edccsbbJaz``_n^^P]\\N\[[NZZwYYFXXXX WWPVUUJUT(SRRHQQPOwNN)MLKK"JIHGGUG0FxEEPDCCzBB`AA6@??>>F==r<k"Secondo quanto il Signore aveva ordinato a Mosè, Aronne la depose per conservarla davanti alla Testimonianza. =;!Mosè disse quindi ad Aronne: "Prendi un'urna e mettici un omer completo di manna; deponila davanti al Signore e conservala per i vostri discendenti". `<; Mosè disse: "Questo ha ordinato il Signore: Riempitene un omer e conservatelo per i vostri discendenti, perché vedano il pane che vi ho dato da mangiare nel deserto, quando vi ho fatti uscire dal paese d'Egitto". ;La casa d'Israele la chiamò manna. Era simile al seme del coriandolo e bianca; aveva il sapore di una focaccia con miele. 5:gIl popolo dunque riposò nel settimo giorno. Q9Vedete che il Signore vi ha dato il sabato! Per questo egli vi dà al sesto giorno il pane per due giorni. Restate ciascuno al proprio posto! Nel settimo giorno nessuno esca dal luogo dove si trova". p8[Disse allora il Signore a Mosè: "Fino a quando rifiuterete di osservare i miei ordini e le mie leggi? ^77Nel settimo giorno alcuni del popolo uscirono per raccoglierne, ma non ne trovarono. X6+Sei giorni lo raccoglierete, ma il settimo giorno è sabato: non ve ne sarà". v5gDisse Mosè: "Mangiatelo oggi, perché è sabato in onore del Signore: oggi non lo troverete nella campagna. z4oEssi lo misero in serbo fino al mattino, come aveva ordinato Mosè, e non imputridì, né vi si trovarono vermi. 3yE disse loro: "È appunto ciò che ha detto il Signore: Domani è sabato, riposo assoluto consacrato al Signore. Ciò che avete da cuocere, cuocetelo; ciò che avete da bollire, bollitelo; quanto avanza, tenetelo in serbo fino a domani mattina". 2+Nel sesto giorno essi raccolsero il doppio di quel pane, due omer a testa. Allora tutti i principi della comunità vennero ad informare Mosè. 1Essi dunque ne raccoglievano ogni mattina secondo quanto ciascuno mangiava; quando il sole cominciava a scaldare, si scioglieva. 0+Essi non obbedirono a Mosè e alcuni ne conservarono fino al mattino; ma vi si generarono vermi e imputridì. Mosè si irritò contro di loro. M/Poi Mosè disse loro: "Nessuno ne faccia avanzare fino al mattino". F.Si misurò con l'omer: colui che ne aveva preso di più, non ne aveva di troppo, colui che ne aveva preso di meno non ne mancava: avevano raccolto secondo quanto ciascuno poteva mangiarne. G- Così fecero gli Israeliti. Ne raccolsero chi molto chi poco. K,Ecco che cosa comanda il Signore: Raccoglietene quanto ciascuno può mangiarne, un omer a testa, secondo il numero delle persone con voi. Ne prenderete ciascuno per quelli della propria tenda". 9+mGli Israeliti la videro e si dissero l'un l'altro: "Man hu: che cos'è?", perché non sapevano che cosa fosse. Mosè disse loro: "È il pane che il Signore vi ha dato in cibo. *)Poi lo strato di rugiada svanì ed ecco sulla superficie del deserto vi era una cosa minuta e granulosa, minuta come è la brina sulla terra. )  Ora alla sera le quaglie salirono e coprirono l'accampamento; al mattino vi era uno strato di rugiada intorno all'accampamento. 4(c "Ho inteso la mormorazione degli Israeliti. Parla loro così: Al tramonto mangerete carne e alla mattina vi sazierete di pane; saprete che io sono il Signore vostro Dio". "'A Il Signore disse a Mosè: &9 Ora mentre Aronne parlava a tutta la comunità degli Israeliti, essi si voltarono verso il deserto: ed ecco la Gloria del Signore apparve nella nube. 3%a Mosè disse ad Aronne: "Da' questo comando a tutta la comunità degli Israeliti: Avvicinatevi alla presenza del Signore, perché egli ha inteso le vostre mormorazioni!". 1$]Mosè disse: "Quando il Signore vi darà alla sera la carne da mangiare e alla mattina il pane a sazietà, sarà perché il Signore ha inteso le mormorazioni, con le quali mormorate contro di lui. Noi infatti che cosa siamo? Non contro di noi vanno le vostre mormorazioni, ma contro il Signore". 4#cdomani mattina vedrete la Gloria del Signore; poiché egli ha inteso le vostre mormorazioni contro di lui. Noi infatti che cosa siamo, perché mormoriate contro di noi?". "Mosè e Aronne dissero a tutti gli Israeliti: "Questa sera saprete che il Signore vi ha fatti uscire dal paese d'Egitto; !#Ma il sesto giorno, quando prepareranno quello che dovranno portare a casa, sarà il doppio di ciò che raccoglieranno ogni altro giorno". w iAllora il Signore disse a Mosè: "Ecco, io sto per far piovere pane dal cielo per voi: il popolo uscirà a raccoglierne ogni giorno la razione di un giorno, perché io lo metta alla prova, per vedere se cammina secondo la mia legge o no. Gli Israeliti dissero loro: "Fossimo morti per mano del Signore nel paese d'Egitto, quando eravamo seduti presso la pentola della carne, mangiando pane a sazietà! Invece ci avete fatti uscire in questo deserto per far morire di fame tutta questa moltitudine". _9Nel deserto tutta la comunità degli Israeliti mormorò contro Mosè e contro Aronne. O Levarono l'accampamento da Elim e tutta la comunità degli Israeliti arrivò al deserto di Sin, che si trova tra Elim e il Sinai, il quindici del secondo mese dopo la loro uscita dal paese d'Egitto. xkPoi arrivarono a Elim, dove sono dodici sorgenti di acqua e settanta palme. Qui si accamparono presso l'acqua. 2_Disse: "Se tu ascolterai la voce del Signore tuo Dio e farai ciò che è retto ai suoi occhi, se tu presterai orecchio ai suoi ordini e osserverai tutte le sue leggi, io non t'infliggerò nessuna delle infermità che ho inflitte agli Egiziani, perché io sono il Signore, colui che ti guarisce!". S!Egli invocò il Signore, il quale gli indicò un legno. Lo gettò nell'acqua e l'acqua divenne dolce. In quel luogo il Signore impose al popolo una legge e un diritto; in quel luogo lo mise alla prova. @}Allora il popolo mormorò contro Mosè: "Che berremo?". ~wArrivarono a Mara, ma non potevano bere le acque di Mara, perché erano amare. Per questo erano state chiamate Mara. *OMosè fece levare l'accampamento di Israele dal Mare Rosso ed essi avanzarono verso il deserto di Sur. Camminarono tre giorni nel deserto e non trovarono acqua. Maria fece loro cantare il ritornello: "Cantate al Signore perché ha mirabilmente trionfato: ha gettato in mare cavallo e cavaliere!". -Allora Maria, la profetessa, sorella di Aronne, prese in mano un timpano: dietro a lei uscirono le donne con i timpani, formando cori di danze. hKQuando infatti i cavalli del faraone, i suoi carri e i suoi cavalieri furono entrati nel mare, il Signore fece tornare sopra di essi le acque del mare, mentre gli Israeliti avevano camminato sull'asciutto in mezzo al mare. 3cIl Signore regna in eterno e per sempre!". %ELo fai entrare e lo pianti sul monte della tua eredità, luogo che per tua sede, Signore, hai preparato, santuario che le tue mani, Signore, hanno fondato. ]5Piombano sopra di loro la paura e il terrore; per la potenza del tuo braccio restano immobili come pietra, finché sia passato il tuo popolo, Signore, finché sia passato questo tuo popolo che ti sei acquistato. ymGià si spaventano i capi di Edom, i potenti di Moab li prende il timore; tremano tutti gli abitanti di Canaan. U%Hanno udito i popoli e tremano; dolore incolse gli abitanti della Filistea. ue Guidasti con il tuo favore questo popolo che hai riscattato, lo conducesti con forza alla tua santa dimora. 5 g Stendesti la destra: la terra li inghiottì.   Chi è come te fra gli dei, Signore? Chi è come te, maestoso in santità, tremendo nelle imprese, operatore di prodigi? e E Soffiasti con il tuo alito: il mare li coprì, sprofondarono come piombo in acque profonde.  9 Il nemico aveva detto: Inseguirò, raggiungerò, spartirò il bottino, se ne sazierà la mia brama; sfodererò la spada, li conquisterà la mia mano! Al soffio della tua ira si accumularono le acque, si alzarono le onde come un argine, si rappresero gli abissi in fondo al mare. jOcon sublime grandezza abbatti i tuoi avversari, scateni il tuo furore che li divora come paglia. gILa tua destra, Signore, terribile per la potenza, la tua destra, Signore, annienta il nemico; >yGli abissi li ricoprirono, sprofondarono come pietra. yI carri del faraone e il suo esercito ha gettato nel mare e i suoi combattenti scelti furono sommersi nel Mare Rosso. :qIl Signore è prode in guerra, si chiama Signore. Mia forza e mio canto è il Signore, egli mi ha salvato. È il mio Dio e lo voglio lodare, è il Dio di mio padre e lo voglio esaltare! C Allora Mosè e gli Israeliti cantarono questo canto al Signore e dissero: "Voglio cantare in onore del Signore: perché ha mirabilmente trionfato, ha gettato in mare cavallo e cavaliere. "?Israele vide la mano potente con la quale il Signore aveva agito contro l'Egitto e il popolo temette il Signore e credette in lui e nel suo servo Mosè. In quel giorno il Signore salvò Israele dalla mano degli Egiziani e Israele vide gli Egiziani morti sulla riva del mare; !Invece gli Israeliti avevano camminato sull'asciutto in mezzo al mare, mentre le acque erano per loro una muraglia a destra e a sinistra. +~QLe acque ritornarono e sommersero i carri e i cavalieri di tutto l'esercito del faraone, che erano entrati nel mare dietro a Israele: non ne scampò neppure uno. N}Mosè stese la mano sul mare e il mare, sul far del mattino, tornò al suo livello consueto, mentre gli Egiziani, fuggendo, gli si dirigevano contro. Il Signore li travolse così in mezzo al mare. | Il Signore disse a Mosè: "Stendi la mano sul mare: le acque si riversino sugli Egiziani, sui loro carri e i loro cavalieri". L{Frenò le ruote dei loro carri, così che a stento riuscivano a spingerle. Allora gli Egiziani dissero: "Fuggiamo di fronte a Israele, perché il Signore combatte per loro contro gli Egiziani!". zMa alla veglia del mattino il Signore dalla colonna di fuoco e di nube gettò uno sguardo sul campo degli Egiziani e lo mise in rotta. yGli Egiziani li inseguirono con tutti i cavalli del faraone, i suoi carri e i suoi cavalieri, entrando dietro di loro in mezzo al mare. wxiGli Israeliti entrarono nel mare asciutto, mentre le acque erano per loro una muraglia a destra e a sinistra. /wYAllora Mosè stese la mano sul mare. E il Signore durante tutta la notte, risospinse il mare con un forte vento d'oriente, rendendolo asciutto; le acque si divisero. qv]Venne così a trovarsi tra l'accampamento degli Egiziani e quello d'Israele. Ora la nube era tenebrosa per gli uni, mentre per gli altri illuminava la notte; così gli uni non poterono avvicinarsi agli altri durante tutta la notte. $uCL'angelo di Dio, che precedeva l'accampamento d'Israele, cambiò posto e passò indietro. Anche la colonna di nube si mosse e dal davanti passò indietro. tGli Egiziani sapranno che io sono il Signore, quando dimostrerò la mia gloria contro il faraone, i suoi carri e i suoi cavalieri". @s{Ecco io rendo ostinato il cuore degli Egiziani, così che entrino dietro di loro e io dimostri la mia gloria sul faraone e tutto il suo esercito, sui suoi carri e sui suoi cavalieri. ~rwTu intanto alza il bastone, stendi la mano sul mare e dividilo, perché gli Israeliti entrino nel mare all'asciutto. oqYIl Signore disse a Mosè: "Perché gridi verso di me? Ordina agli Israeliti di riprendere il cammino. DpIl Signore combatterà per voi, e voi starete tranquilli". 6og Mosè rispose: "Non abbiate paura! Siate forti e vedrete la salvezza che il Signore oggi opera per voi; perché gli Egiziani che voi oggi vedete, non li rivedrete mai più! n Non ti dicevamo in Egitto: Lasciaci stare e serviremo gli Egiziani, perché è meglio per noi servire l'Egitto che morire nel deserto?". m7 Poi dissero a Mosè: "Forse perché non c'erano sepolcri in Egitto ci hai portati a morire nel deserto? Che hai fatto, portandoci fuori dall'Egitto? ?ly Quando il faraone fu vicino, gli Israeliti alzarono gli occhi: ecco, gli Egiziani muovevano il campo dietro di loro! Allora gli Israeliti ebbero grande paura e gridarono al Signore. ekE Gli Egiziani li inseguirono e li raggiunsero, mentre essi stavano accampati presso il mare: tutti i cavalli e i carri del faraone, i suoi cavalieri e il suo esercito si trovarono presso Pi-Achirot, davanti a Baal-Zefon. j!Il Signore rese ostinato il cuore del faraone, re di Egitto, il quale inseguì gli Israeliti mentre gli Israeliti uscivano a mano alzata. miUPrese poi seicento carri scelti e tutti i carri di Egitto con i combattenti sopra ciascuno di essi. DhAttaccò allora il cocchio e prese con sé i suoi soldati. cgAQuando fu riferito al re d'Egitto che il popolo era fuggito, il cuore del faraone e dei suoi ministri si rivolse contro il popolo. Dissero: "Che abbiamo fatto, lasciando partire Israele, così che più non ci serva!". af=Io renderò ostinato il cuore del faraone ed egli li inseguirà; io dimostrerò la mia gloria contro il faraone e tutto il suo esercito, così gli Egiziani sapranno che io sono il Signore!". Essi fecero in tal modo. eeEIl faraone penserà degli Israeliti: Vanno errando per il paese; il deserto li ha bloccati! 8dk"Comanda agli Israeliti che tornino indietro e si accampino davanti a Pi-Achirot, tra Migdol e il mare, davanti a Baal-Zefon; di fronte ad esso vi accamperete presso il mare. !c AIl Signore disse a Mosè: |bs Di giorno la colonna di nube non si ritirava mai dalla vista del popolo, né la colonna di fuoco durante la notte. [a1 Il Signore marciava alla loro testa di giorno con una colonna di nube, per guidarli sulla via da percorrere, e di notte con una colonna di fuoco per far loro luce, così che potessero viaggiare giorno e notte. N` Partirono da Succot e si accamparono a Etam, sul limite del deserto. <_s Mosè prese con sé le ossa di Giuseppe, perché questi aveva fatto giurare solennemente gli Israeliti: "Dio, certo, verrà a visitarvi; voi allora vi porterete via le mie ossa". ^ Dio guidò il popolo per la strada del deserto verso il Mare Rosso. Gli Israeliti, ben armati uscivano dal paese d'Egitto. {]q Quando il faraone lasciò partire il popolo, Dio non lo condusse per la strada del paese dei Filistei, benché fosse più corta, perché Dio pensava: "Altrimenti il popolo, vedendo imminente la guerra, potrebbe pentirsi e tornare in Egitto". &\G Questo sarà un segno sulla tua mano, sarà un ornamento fra i tuoi occhi, per ricordare che con braccio potente il Signore ci ha fatti uscire dall'Egitto". =[u Poiché il faraone si ostinava a non lasciarci partire, il Signore ha ucciso ogni primogenito nel paese d'Egitto, i primogeniti degli uomini e i primogeniti del bestiame. Per questo io sacrifico al Signore ogni primo frutto del seno materno, se di sesso maschile, e riscatto ogni primogenito dei miei figli. 2Z_ Quando tuo figlio domani ti chiederà: Che significa ciò?, tu gli risponderai: Con braccio potente il Signore ci ha fatti uscire dall'Egitto, dalla condizione servile. ;Yq Riscatterai ogni primo parto dell'asino mediante un capo di bestiame minuto; se non lo riscatti, gli spaccherai la nuca. Riscatterai ogni primogenito dell'uomo tra i tuoi figli. X% tu riserverai per il Signore ogni primogenito del seno materno; ogni primo parto del bestiame, se di sesso maschile, appartiene al Signore. W Quando il Signore ti avrà fatto entrare nel paese del Cananeo, come ha giurato a te e ai tuoi padri, e te lo avrà dato in possesso, >Vy Osserverai questo rito alla sua ricorrenza ogni anno. =Uu Sarà per te segno sulla tua mano e ricordo fra i tuoi occhi, perché la legge del Signore sia sulla tua bocca. Con mano potente infatti il Signore ti ha fatto uscire dall'Egitto. T In quel giorno tu istruirai tuo figlio: È a causa di quanto ha fatto il Signore per me, quando sono uscito dall'Egitto. $SC Nei sette giorni si mangeranno azzimi e non ci sarà presso di te ciò che è lievitato; non ci sarà presso di te il lievito, entro tutti i tuoi confini. `R; Per sette giorni mangerai azzimi. Nel settimo vi sarà una festa in onore del Signore. yQm Quando il Signore ti avrà fatto entrare nel paese del Cananeo, dell'Hittita, dell'Amorreo, dell'Eveo e del Gebuseo, che ha giurato ai tuoi padri di dare a te, terra dove scorre latte e miele, allora tu compirai questo rito in questo mese. *PQ Oggi voi uscite nel mese di Abib. ^O7 Mosè disse al popolo: "Ricordati di questo giorno, nel quale siete usciti dall'Egitto, dalla condizione servile, perché con mano potente il Signore vi ha fatti uscire di là: non si mangi ciò che è lievitato. N  "Consacrami ogni primogenito, il primo parto di ogni madre tra gli Israeliti - di uomini o di animali -: esso appartiene a me". !M A Il Signore disse a Mosè: {Lq 3Proprio in quel giorno il Signore fece uscire gli Israeliti dal paese d'Egitto, ordinati secondo le loro schiere. vKg 2Tutti gli Israeliti fecero così; come il Signore aveva ordinato a Mosè e ad Aronne, in tal modo operarono. hJK 1Vi sarà una sola legge per il nativo e per il forestiero, che è domiciliato in mezzo a voi". :~~ }}||F{{#zzmz#yxxfww vvtv'uu%tfsnrrlqqMpooHnnm4lkjjFihgffLee d{ccfc*bb~b aa|``U__!^^7]]/\\&[[ZZZYYXWWVVeU}TTMSSRQQkPPOO NbMMRLL!KK4JJ"I_HHGGF\FEvEDOCCDCBbAAmAI@@w@??{?+>>_==\<<<&;;;:993877Y766C55]4433N2L100e///U..Q--b,,%++***)q((H'k&&&@%%_$$e###M"|!!! C$;+G+\) N 4 f : n OCY *Farai due anelli d'oro e li metterai sulle due estremità del pettorale sul suo bordo che è dalla parte dell'efod, verso l'interno. 1Quanto alle due altre estremità delle catene, le fisserai sui due castoni e le farai passare sulle due spalline dell'efod nella parte anteriore. T#Metterai le due catene d'oro sui due anelli alle estremità del pettorale. e EFarai sul pettorale due anelli d'oro e metterai i due anelli alle estremità del pettorale. \ 3Poi farai sul pettorale catene in forma di cordoni, lavoro d'intreccio d'oro puro. 8 kLe pietre corrisponderanno ai nomi degli Israeliti: dodici, secondo i loro nomi, e saranno incise come sigilli, ciascuna con il nome corrispondente, secondo le dodici tribù. s aLa quarta fila: un crisòlito, un ònice e un diaspro. Saranno inserite nell'oro mediante i loro castoni. = wLa terza fila: un giacinto, un'àgata e un'ametista. ALa seconda fila: un turchese, uno zaffìro e un berillo. "?Lo coprirai con una incastonatura di pietre preziose, disposte in quattro file. Una fila: una cornalina, un topazio e uno smeraldo: così la prima fila. Z/Sarà quadrato, doppio; avrà una spanna di lunghezza e una spanna di larghezza. +QFarai il pettorale del giudizio, artisticamente lavorato, di fattura uguale a quella dell'efod: con oro, porpora viola, porpora rossa, scarlatto e bisso ritorto. |se due catene d'oro in forma di cordoni, con un lavoro d'intreccio; poi fisserai le catene a intreccio sui castoni. $E Farai anche i castoni d'oro J Fisserai le due pietre sulle spalline dell'efod, come pietre che ricordino presso di me gli Israeliti; così Aronne porterà i loro nomi sulle sue spalle davanti al Signore, come un memoriale. 'I Inciderai le due pietre con i nomi degli Israeliti, seguendo l'arte dell'intagliatore di pietre per l'incisione di un sigillo; le inserirai in castoni d'oro. oY sei dei loro nomi sulla prima pietra e gli altri sei nomi sulla seconda pietra, in ordine di nascita. W) Prenderai due pietre di ònice e inciderai su di esse i nomi degli Israeliti: @~{La cintura per fissarlo e che sta sopra di esso sarà della stessa fattura e sarà d'un sol pezzo: sarà intessuta d'oro, di porpora viola e porpora rossa, scarlatto e bisso ritorto. e}EAvrà due spalline attaccate alle due estremità e in tal modo formerà un pezzo ben unito. t|cFaranno l'efod con oro, porpora viola e porpora rossa, scarlatto e bisso ritorto, artisticamente lavorati. T{#Essi dovranno usare oro, porpora viola e porpora rossa, scarlatto e bisso. gzIEd ecco gli abiti che faranno: il pettorale e l'efod, il manto, la tunica damascata, il turbante e la cintura. Faranno vesti sacre per Aronne tuo fratello e per i suoi figli, perché esercitino il sacerdozio in mio onore. RyTu parlerai a tutti gli artigiani più esperti, ai quali io ho dato uno spirito di saggezza, ed essi faranno gli abiti di Aronne per la sua consacrazione e per l'esercizio del sacerdozio in mio onore. Vx'Farai per Aronne, tuo fratello, abiti sacri, che esprimano gloria e maestà. 5w gTu fa' avvicinare a te tra gli Israeliti, Aronne tuo fratello e i suoi figli con lui, perché siano miei sacerdoti; Aronne e Nadab, Abiu, Eleazaro, Itamar, figli di Aronne. v}Nella tenda del convegno, al di fuori del velo che sta davanti alla Testimonianza, Aronne e i suoi figli la prepareranno, perché dalla sera alla mattina essa sia davanti al Signore: rito perenne presso gli Israeliti di generazione in generazione. uTu ordinerai agli Israeliti che ti procurino olio puro di olive schiacciate per il candelabro, per tener sempre accesa una lampada. t Tutti gli arredi della Dimora per tutti i suoi servizi e tutti i picchetti come anche i picchetti del recinto saranno di rame. s)La lunghezza del recinto sarà di cento cubiti, la larghezza di cinquanta, l'altezza di cinque cubiti; di bisso ritorto, con le basi di rame. r#Tutte le colonne intorno al recinto saranno fornite di aste trasversali d'argento: i loro uncini saranno d'argento e le loro basi di rame. KqAlla porta del recinto vi sarà una cortina di venti cubiti, lavoro di ricamatore, di porpora viola, porpora rossa, scarlatto e bisso ritorto, con le relative quattro colonne e le quattro basi. Vp'all'altra ala quindici cubiti di tendaggi, con le tre colonne e le tre basi. _o9quindici cubiti di tendaggi con le relative tre colonne e le tre basi alla prima ala; ^n7 La larghezza del recinto sul lato orientale verso levante sarà di cinquanta cubiti: m La larghezza del recinto verso occidente avrà cinquanta cubiti di tendaggi, con le relative dieci colonne e le dieci basi. Rl Allo stesso modo sul lato rivolto a settentrione: tendaggi per cento cubiti di lunghezza, le relative venti colonne con le venti basi di rame, gli uncini delle colonne e le aste trasversali d'argento. k} Vi saranno venti colonne con venti basi di rame. Gli uncini delle colonne e le loro aste trasversali saranno d'argento. -jU Farai poi il recinto della Dimora. Sul lato meridionale, verso sud, il recinto avrà tendaggi di bisso ritorto, per la lunghezza di cento cubiti sullo stesso lato. \i3Lo farai di tavole, vuoto nell'interno: lo si farà come ti fu mostrato sul monte. |hsSi introdurranno queste stanghe negli anelli e le stanghe saranno sui due lati dell'altare quando lo si trasporta. ggIFarai anche stanghe per l'altare: saranno stanghe di legno di acacia e le rivestirai di rame. ofYLa porrai sotto la cornice dell'altare, in basso: la rete arriverà a metà dell'altezza dell'altare. KeFarai per esso una graticola di rame alle sue quattro estremità. 2d_Farai i suoi recipienti per raccogliere le ceneri, le sue pale, i suoi vasi per la aspersione, le sue forchette e i suoi bracieri. Farai di rame tutti questi accessori. hcKFarai ai suoi quattro angoli quattro corni e saranno tutti di un pezzo. Lo rivestirai di rame. #b CFarai l'altare di legno di acacia: avrà cinque cubiti di lunghezza e cinque cubiti di larghezza. L'altare sarà quadrato e avrà l'altezza di tre cubiti. a!%Farai per la cortina cinque colonne di acacia e le rivestirai d'oro. I loro uncini saranno d'oro e fonderai per esse cinque basi di rame. `%$Poi farai una cortina all'ingresso della tenda, di porpora viola e di porpora rossa, di scarlatto e di bisso ritorto, lavoro di ricamatore. &_G#Collocherai la tavola fuori del velo e il candelabro di fronte alla tavola sul lato meridionale della Dimora; collocherai la tavola sul lato settentrionale. P^"Porrai il coperchio sull'arca della Testimonianza nel Santo dei santi. @]{!Collocherai il velo sotto le fibbie e là, nell'interno oltre il velo, introdurrai l'arca della Testimonianza. Il velo sarà per voi la separazione tra il Santo e il Santo dei santi. |\s Lo appenderai a quattro colonne di acacia, rivestite d'oro, con uncini d'oro e poggiate su quattro basi d'argento. [+Farai il velo di porpora viola, di porpora rossa, di scarlatto e di bisso ritorto. Lo si farà con figure di cherubini, lavoro di disegnatore. KZCostruirai la Dimora nel modo che ti è stato mostrato sul monte. YRivestirai d'oro le assi, farai in oro i loro anelli, che serviranno per inserire le traverse, e rivestirai d'oro anche le traverse. hXKLa traversa mediana, a mezza altezza delle assi, le attraverserà da una estremità all'altra. We cinque traverse per le assi dell'altro lato della Dimora e cinque traverse per le assi della parte posteriore, verso occidente. _V9Farai inoltre traverse di legno di acacia: cinque per le assi di un lato della Dimora UVi saranno dunque otto assi con le loro basi d'argento: sedici basi, due basi sotto un'asse e due basi sotto l'altra asse. MTEsse saranno formate ciascuna da due pezzi uguali abbinati e perfettamente congiunti dal basso fino alla cima, all'altezza del primo anello. Così sarà per ambedue: esse formeranno i due angoli. TS#Farai inoltre due assi per gli angoli della Dimora sulla parte posteriore. PRPer la parte posteriore della Dimora, verso occidente, farai sei assi. kQQcome anche le loro quaranta basi d'argento, due basi sotto un'asse e due basi sotto l'altra asse. NPPer il secondo lato della Dimora, verso il settentrione, venti assi, %OEFarai anche quaranta basi d'argento sotto le venti assi, due basi sotto un'asse, per i suoi due sostegni e due basi sotto l'altra asse per i suoi sostegni. ^N7Farai dunque le assi per la Dimora: venti assi sul lato verso il mezzogiorno, a sud. }MuOgni asse avrà due sostegni, congiunti l'uno all'altro da un rinforzo. Così farai per tutte le assi della Dimora. PLDieci cubiti la lunghezza di un'asse e un cubito e mezzo la larghezza. QKPoi farai per la Dimora le assi di legno di acacia, da porsi verticali. J{Farai poi per la tenda una copertura di pelli di montone tinte di rosso e al di sopra una copertura di pelli di tasso. YI- Il cubito in eccedenza da una parte, come il cubito in eccedenza dall'altra parte, nel senso della lunghezza dei teli della tenda, ricadranno sui due lati della Dimora per coprirla da una parte e dall'altra. H) La parte che pende in eccedenza nei teli della tenda, la metà cioè di un telo che sopravanza, penderà sulla parte posteriore della Dimora. G Farai cinquanta fibbie di rame, introdurrai le fibbie nei cordoni e unirai insieme la tenda; così essa formerà un tutto unico. F3 Farai cinquanta cordoni sull'orlo del primo telo, che è all'estremità della sutura, e cinquanta cordoni sull'orlo del telo della seconda sutura. E! Unirai insieme cinque teli a parte e sei teli a parte. Piegherai indietro il sesto telo raddoppiandolo sulla parte anteriore della tenda. DyLunghezza di un telo: trenta cubiti; larghezza: quattro cubiti per un telo. La stessa dimensione per gli undici teli. qC]Farai poi teli di pelo di capra per costituire la tenda al di sopra della Dimora. Ne farai undici teli. BFarai cinquanta fibbie d'oro e unirai i teli l'uno all'altro mediante le fibbie, così il tutto formerà una sola Dimora. A/Farai cinquanta cordoni al primo telo e farai cinquanta cordoni all'estremità della seconda sutura: i cordoni corrisponderanno l'uno all'altro. @1Farai cordoni di porpora viola sull'orlo del primo telo all'estremità della sutura; così farai sull'orlo del telo estremo nella seconda sutura. k?QCinque teli saranno uniti l'uno all'altro e anche gli altri cinque saranno uniti l'uno all'altro. ~>wLunghezza di un telo: ventotto cubiti; larghezza: quattro cubiti per un telo; la stessa dimensione per tutti i teli. )= OQuanto alla Dimora, la farai con dieci teli di bisso ritorto, di porpora viola, di porpora rossa e di scarlatto. Vi farai figure di cherubini, lavoro d'artista. T<#(Guarda ed eseguisci secondo il modello che ti è stato mostrato sul monte. R;'Lo si farà con un talento di oro puro, esso con tutti i suoi accessori. E:&I suoi smoccolatoi e i suoi portacenere saranno d'oro puro. p9[%Farai le sue sette lampade: vi si collocheranno sopra in modo da illuminare lo spazio davanti ad esso. 8 $I bulbi e i relativi bracci saranno tutti di un pezzo: il tutto sarà formato da una sola massa d'oro puro lavorata a martello. Z7/#un bulbo sotto i due bracci che si dipartano da esso e un bulbo sotto gli altri due bracci e un bulbo sotto i due altri bracci che si dipartano da esso; così per tutti i sei bracci che escono dal candelabro. y6m"Il fusto del candelabro avrà quattro calici in forma di fiore di mandorlo, con i loro bulbi e le loro corolle: ~5w!Vi saranno su di un braccio tre calici in forma di fiore di mandorlo, con bulbo e corolla e così anche sull'altro braccio tre calici in forma di fiore di mandorlo, con bulbo e corolla. Così sarà per i sei bracci che usciranno dal candelabro. 4y Sei bracci usciranno dai suoi lati: tre bracci del candelabro da un lato e tre bracci del candelabro dall'altro lato. >3wFarai anche un candelabro d'oro puro. Il candelabro sarà lavorato a martello, il suo fusto e i suoi bracci; i suoi calici, i suoi bulbi e le sue corolle saranno tutti di un pezzo. Y2-Sulla tavola collocherai i pani dell'offerta: saranno sempre alla mia presenza. l1SFarai anche i suoi accessori, piatti, coppe, anfore e tazze per le libazioni: li farai d'oro puro. h0KFarai le stanghe di legno di acacia e le rivestirai d'oro; con esse si trasporterà la tavola. x/kGli anelli saranno contigui alla cornice e serviranno a inserire le stanghe destinate a trasportare la tavola. o.YLe farai quattro anelli d'oro e li fisserai ai quattro angoli che costituiranno i suoi quattro piedi. Y--Le farai attorno una cornice di un palmo e farai un bordo d'oro per la cornice. E,La rivestirai d'oro puro e le farai intorno un bordo d'oro. +Farai una tavola di legno di acacia: avrà due cubiti di lunghezza, un cubito di larghezza, un cubito e mezzo di altezza. U*%Io ti darò convegno appunto in quel luogo: parlerò con te da sopra il propiziatorio, in mezzo ai due cherubini che saranno sull'arca della Testimonianza, ti darò i miei ordini riguardo agli Israeliti. w)iPorrai il coperchio sulla parte superiore dell'arca e collocherai nell'arca la Testimonianza che io ti darò. >(wI cherubini avranno le due ali stese di sopra, proteggendo con le ali il coperchio; saranno rivolti l'uno verso l'altro e le facce dei cherubini saranno rivolte verso il coperchio. ';Fa' un cherubino ad una estremità e un cherubino all'altra estremità. Farete i cherubini tutti di un pezzo con il coperchio alle sue due estremità. e&EFarai due cherubini d'oro: li farai lavorati a martello sulle due estremità del coperchio. %Farai il coperchio, o propiziatorio, d'oro puro; avrà due cubiti e mezzo di lunghezza e un cubito e mezzo di larghezza. @$}Nell'arca collocherai la Testimonianza che io ti darò. Y#-Le stanghe dovranno rimanere negli anelli dell'arca: non verranno tolte di lì. e"EIntrodurrai le stanghe negli anelli sui due lati dell'arca per trasportare l'arca con esse. @!} Farai stanghe di legno di acacia e le rivestirai d'oro.    Fonderai per essa quattro anelli d'oro e li fisserai ai suoi quattro piedi: due anelli su di un lato e due anelli sull'altro. cA La rivestirai d'oro puro: dentro e fuori la rivestirai e le farai intorno un bordo d'oro. - Faranno dunque un'arca di legno di acacia: avrà due cubiti e mezzo di lunghezza, un cubito e mezzo di larghezza, un cubito e mezzo di altezza. { Eseguirete ogni cosa secondo quanto ti mostrerò, secondo il modello della Dimora e il modello di tutti i suoi arredi. EEssi mi faranno un santuario e io abiterò in mezzo a loro. Mpietre di ònice e pietre da incastonare nell'efod e nel pettorale. Qolio per il candelabro, balsami per unguenti e per l'incenso aromatico, Lpelle di montone tinta di rosso, pelle di tasso e legno di acacia, V'tessuti di porpora viola e rossa, di scarlatto, di bisso e di pelo di capra, V'Ed ecco che cosa raccoglierete da loro come contributo: oro, argento e rame, vg"Ordina agli Israeliti che raccolgano per me un'offerta. La raccoglierete da chiunque sia generoso di cuore. ! AIl Signore disse a Mosè: |sMosè entrò dunque in mezzo alla nube e salì sul monte. Mosè rimase sul monte quaranta giorni e quaranta notti. saLa Gloria del Signore appariva agli occhi degli Israeliti come fuoco divorante sulla cima della montagna. 1La Gloria del Signore venne a dimorare sul monte Sinai e la nube lo coprì per sei giorni. Al settimo giorno il Signore chiamò Mosè dalla nube. @}Mosè salì dunque sul monte e la nube coprì il monte. 1]Agli anziani aveva detto: "Restate qui ad aspettarci, fin quando torneremo da voi; ecco avete con voi Aronne e Cur: chiunque avrà una questione si rivolgerà a loro". S! Mosè si alzò con Giosuè, suo aiutante, e Mosè salì sul monte di Dio. -U Il Signore disse a Mosè: "Sali verso di me sul monte e rimani lassù: io ti darò le tavole di pietra, la legge e i comandamenti che io ho scritto per istruirli". s a Contro i privilegiati degli Israeliti non stese la mano: essi videro Dio e tuttavia mangiarono e bevvero.  Essi videro il Dio d'Israele: sotto i suoi piedi vi era come un pavimento in lastre di zaffìro, simile in purezza al cielo stesso. R  Poi Mosè salì con Aronne, Nadab, Abiu e i settanta anziani di Israele. . WAllora Mosè prese il sangue e ne asperse il popolo, dicendo: "Ecco il sangue dell'alleanza, che il Signore ha concluso con voi sulla base di tutte queste parole!".  3Quindi prese il libro dell'alleanza e lo lesse alla presenza del popolo. Dissero: "Quanto il Signore ha ordinato, noi lo faremo e lo eseguiremo!". jOMosè prese la metà del sangue e la mise in tanti catini e ne versò l'altra metà sull'altare. Incaricò alcuni giovani tra gli Israeliti di offrire olocausti e di sacrificare giovenchi come sacrifici di comunione, per il Signore. +QMosè scrisse tutte le parole del Signore, poi si alzò di buon mattino e costruì un altare ai piedi del monte, con dodici stele per le dodici tribù d'Israele. ?yMosè andò a riferire al popolo tutte le parole del Signore e tutte le norme. Tutto il popolo rispose insieme e disse: "Tutti i comandi che ha dati il Signore, noi li eseguiremo!". xkpoi Mosè avanzerà solo verso il Signore, ma gli altri non si avvicineranno e il popolo non salirà con lui".  #Aveva detto a Mosè: "Sali verso il Signore tu e Aronne, Nadab e Abiu e insieme settanta anziani d'Israele; voi vi prostrerete da lontano, *O!essi non abiteranno più nel tuo paese, altrimenti ti farebbero peccare contro di me, perché tu serviresti i loro dei e ciò diventerebbe una trappola per te". <u Ma tu non farai alleanza con loro e con i loro dei; BStabilirò il tuo confine dal Mare Rosso fino al mare dei Filistei e dal deserto fino al fiume, perché ti consegnerò in mano gli abitanti del paese e li scaccerò dalla tua presenza. hKA poco a poco li scaccerò dalla tua presenza, finché avrai tanti figli da occupare il paese. ~)Non li scaccerò dalla tua presenza in un solo anno, perché il paese non resti deserto e le bestie selvatiche si moltiplichino contro di te. r}_Manderò i calabroni davanti a te ed essi scacceranno dalla tua presenza l'Eveo, il Cananeo e l'Hittita. %|EManderò il mio terrore davanti a te e metterò in rotta ogni popolo in mezzo al quale entrerai; farò voltar le spalle a tutti i tuoi nemici davanti a te. {}Non vi sarà nel tuo paese donna che abortisca o che sia sterile. Ti farò giungere al numero completo dei tuoi giorni. |zsVoi servirete al Signore, vostro Dio. Egli benedirà il tuo pane e la tua acqua. Terrò lontana da te la malattia. (yKtu non ti prostrerai davanti ai loro dei e non li servirai; tu non ti comporterai secondo le loro opere, ma dovrai demolire e dovrai frantumare le loro stele. ,xSQuando il mio angelo camminerà alla tua testa e ti farà entrare presso l'Amorreo, l'Hittita, il Perizzita, il Cananeo, l'Eveo e il Gebuseo e io li distruggerò, w{Se tu ascolti la sua voce e fai quanto ti dirò, io sarò il nemico dei tuoi nemici e l'avversario dei tuoi avversari. -vUAbbi rispetto della sua presenza, ascolta la sua voce e non ribellarti a lui; egli infatti non perdonerebbe la vostra trasgressione, perché il mio nome è in lui. zuoEcco, io mando un angelo davanti a te per custodirti sul cammino e per farti entrare nel luogo che ho preparato. tIl meglio delle primizie del tuo suolo lo porterai alla casa del Signore, tuo Dio. Non farai cuocere un capretto nel latte di sua madre. s'Non offrirai con pane lievitato il sangue del sacrificio in mio onore e il grasso della vittima per la mia festa non starà fino al mattino. Wr)Tre volte all'anno ogni tuo maschio comparirà alla presenza del Signore Dio. RqOsserverai la festa della mietitura, delle primizie dei tuoi lavori, di ciò che semini nel campo; la festa del raccolto, al termine dell'anno, quando raccoglierai il frutto dei tuoi lavori nei campi. dpCOsserverai la festa degli azzimi: mangerai azzimi durante sette giorni, come ti ho ordinato, nella ricorrenza del mese di Abib, perché in esso sei uscito dall'Egitto. Non si dovrà comparire davanti a me a mani vuote. 5ogTre volte all'anno farai festa in mio onore: une Farete attenzione a quanto vi ho detto: non pronunciate il nome di altri dei; non si senta sulla tua bocca! Gm  Per sei giorni farai i tuoi lavori, ma nel settimo giorno farai riposo, perché possano goder quiete il tuo bue e il tuo asino e possano respirare i figli della tua schiava e il forestiero. flG ma nel settimo anno non la sfrutterai e la lascerai incolta: ne mangeranno gli indigenti del tuo popolo e ciò che lasceranno sarà divorato dalle bestie della campagna. Così farai per la tua vigna e per il tuo oliveto. Lk Per sei anni seminerai la tua terra e ne raccoglierai il prodotto, j Non opprimerai il forestiero: anche voi conoscete la vita del forestiero, perché siete stati forestieri nel paese d'Egitto. ticNon accetterai doni, perché il dono acceca chi ha gli occhi aperti e perverte anche le parole dei giusti. ~hwTi terrai lontano da parola menzognera. Non far morire l'innocente e il giusto, perché io non assolvo il colpevole. Yg-Non farai deviare il giudizio del povero, che si rivolge a te nel suo processo. fQuando vedrai l'asino del tuo nemico accasciarsi sotto il carico, non abbandonarlo a se stesso: mettiti con lui ad aiutarlo. eeEQuando incontrerai il bue del tuo nemico o il suo asino dispersi, glieli dovrai ricondurre. :dqNon favorirai nemmeno il debole nel suo processo. cNon seguirai la maggioranza per agire male e non deporrai in processo per deviare verso la maggioranza, per falsare la giustizia. wb kNon spargerai false dicerie; non presterai mano al colpevole per essere testimone in favore di un'ingiustizia. }auVoi sarete per me uomini santi: non mangerete la carne di una bestia sbranata nella campagna, la getterete ai cani. `Così farai per il tuo bue e per il tuo bestiame minuto: sette giorni resterà con sua madre, l'ottavo giorno me lo darai. _-Non ritarderai l'offerta di ciò che riempie il tuo granaio e di ciò che stilla dal tuo frantoio. Il primogenito dei tuoi figli lo darai a me. J^Non bestemmierai Dio e non maledirai il principe del tuo popolo. M]perché è la sua sola coperta, è il mantello per la sua pelle; come potrebbe coprirsi dormendo? Altrimenti, quando invocherà da me l'aiuto, io ascolterò il suo grido, perché io sono pietoso. `\;Se prendi in pegno il mantello del tuo prossimo, glielo renderai al tramonto del sole, &[GSe tu presti denaro a qualcuno del mio popolo, all'indigente che sta con te, non ti comporterai con lui da usuraio: voi non dovete imporgli alcun interesse. zZola mia collera si accenderà e vi farò morire di spada: le vostre mogli saranno vedove e i vostri figli orfani. ZY/Se tu lo maltratti, quando invocherà da me l'aiuto, io ascolterò il suo grido, /X[Non maltratterai la vedova o l'orfano. pW[Non molesterai il forestiero né lo opprimerai, perché voi siete stati forestieri nel paese d'Egitto. eVEColui che offre un sacrificio agli dei, oltre al solo Signore, sarà votato allo sterminio. AUChiunque si abbrutisce con una bestia sia messo a morte. 9ToNon lascerai vivere colei che pratica la magìa. SSe il padre di lei si rifiuta di dargliela, egli dovrà versare una somma di denaro pari alla dote nuziale delle vergini. RQuando un uomo seduce una vergine non ancora fidanzata e pecca con lei, ne pagherà la dote nuziale ed essa diverrà sua moglie. !Q=Ma se il padrone si trova presente, non deve restituire; se si tratta di una bestia presa a nolo, la sua perdita è compensata dal prezzo del noleggio. +PQ Quando un uomo prende in prestito dal suo prossimo una bestia e questa si è prodotta una frattura o è morta in assenza del padrone, dovrà pagare l'indennizzo. zOo Se invece è stata sbranata, la porterà in testimonianza e non dovrà dare l'indennizzo per la bestia sbranata. tNc Ma se la bestia è stata rubata quando si trovava presso di lui, pagherà l'indennizzo al padrone di essa. fMG tra le due parti interverrà un giuramento per il Signore, per dichiarare che il depositario non ha allungato la mano sulla proprietà del suo prossimo. Il padrone della bestia accetterà e l'altro non dovrà restituire. RL Quando un uomo dà in custodia al suo prossimo un asino o un bue o un capo di bestiame minuto o qualsiasi bestia, se la bestia è morta o si è prodotta una frattura o è stata rapita senza testimone, "K?Qualunque sia l'oggetto di una frode, si tratti di un bue, di un asino, di un montone, di una veste, di qualunque oggetto perduto, di cui uno dice: "È questo!", la causa delle due parti andrà fino a Dio: colui che Dio dichiarerà colpevole restituirà il doppio al suo prossimo. J-Se il ladro non si trova, il padrone della casa si accosterà a Dio per giurare che non ha allungato la mano sulla proprietà del suo prossimo. 1I]Quando un uomo dà in custodia al suo prossimo argento od oggetti e poi nella casa di questo uomo viene commesso un furto, se si trova il ladro, restituirà il doppio. KHQuando un fuoco si propaga e si attacca ai cespugli spinosi, se viene bruciato un mucchio di covoni o il grano in spiga o il grano in erba, colui che ha provocato l'incendio darà l'indennizzo. RGQuando un uomo usa come pascolo un campo o una vigna e lascia che il suo bestiame vada a pascolare nel campo altrui, deve dare l'indennizzo con il meglio del suo campo e con il meglio della sua vigna. FSe si trova ancora in vita e in suo possesso ciò che è stato rubato, si tratti di bue, di asino o di montone, restituirà il doppio. LEMa se il sole si era già alzato su di lui, a suo riguardo vi è vendetta di sangue. Il ladro dovrà dare l'indennizzo: se non avrà di che pagare, sarà venduto in compenso dell'oggetto rubato. D Se un ladro viene sorpreso mentre sta facendo una breccia in un muro e viene colpito e muore, non vi è vendetta di sangue. 8Ck%Quando un uomo ruba un bue o un montone e poi lo scanna o lo vende, darà come indennizzo cinque capi di grosso bestiame per il bue e quattro capi di bestiame per il montone. .BW$Ma se è notorio che il bue cozzava già prima e il suo padrone non lo ha custodito, egli dovrà dare come indennizzo bue per bue e la bestia morta gli apparterrà. =Au#Quando il bue di un uomo cozza contro il bue del suo prossimo e ne causa la morte, essi venderanno il bue vivo e se ne divideranno il prezzo; si divideranno anche la bestia morta. @"il proprietario della cisterna deve dare l'indennizzo: verserà il denaro al padrone della bestia e l'animale morto gli apparterrà. ?!Quando un uomo lascia una cisterna aperta oppure quando un uomo scava una cisterna e non la copre, se vi cade un bue o un asino, > Se il bue colpisce con le corna uno schiavo o una schiava, si pagheranno al padrone trenta sicli d'argento e il bue sarà lapidato. r=_Se cozza con le corna contro un figlio o se cozza contro una figlia, si procederà nella stessa maniera. < Se invece gli viene imposta una compensazione, egli pagherà il riscatto della propria vita, secondo quanto gli verrà imposto. t;cMa se il bue era solito cozzare con le corna già prima e il padrone era stato avvisato e non lo aveva custodito, se ha causato la morte di un uomo o di una donna, il bue sarà lapidato e anche il suo padrone dev'essere messo a morte. ;:qQuando un bue cozza con le corna contro un uomo o una donna e ne segue la morte, il bue sarà lapidato e non se ne mangerà la carne. Però il proprietario del bue è innocente. q9]Se fa cadere il dente del suo schiavo o della sua schiava, gli darà la libertà in compenso del dente. 8Quando un uomo colpisce l'occhio del suo schiavo o della sua schiava e lo acceca, gli darà la libertà in compenso dell'occhio. J7bruciatura per bruciatura, ferita per ferita, livido per livido. M6occhio per occhio, dente per dente, mano per mano, piede per piede, C5Ma se segue una disgrazia, allora pagherai vita per vita: q4]Quando alcuni uomini rissano e urtano una donna incinta, così da farla abortire, se non vi è altra disgrazia, si esigerà un'ammenda, secondo quanto imporrà il marito della donna, e il colpevole pagherà attraverso un arbitrato. d3CMa se sopravvive un giorno o due, non sarà vendicato, perché è acquisto del suo denaro. 2Quando un uomo colpisce con il bastone il suo schiavo o la sua schiava e gli muore sotto le sue mani, si deve fare vendetta. 1'se poi si alza ed esce con il bastone, chi lo ha colpito sarà ritenuto innocente, ma dovrà pagare il riposo forzato e procurargli le cure. 0%Quando alcuni uomini rissano e uno colpisce il suo prossimo con una pietra o con il pugno e questi non è morto, ma debba mettersi a letto, G/ Colui che maledice suo padre o sua madre sarà messo a morte. i.MColui che rapisce un uomo e lo vende, se lo si trova ancora in mano a lui, sarà messo a morte. G- Colui che percuote suo padre o sua madre sarà messo a morte. ,%Ma, quando un uomo attenta al suo prossimo per ucciderlo con inganno, allora lo strapperai anche dal mio altare, perché sia messo a morte. + Però per colui che non ha teso insidia, ma che Dio gli ha fatto incontrare, io ti fisserò un luogo dove potrà rifugiarsi. N* Colui che colpisce un uomo causandone la morte, sarà messo a morte. u)e Se egli non fornisce a lei queste cose, essa potrà andarsene, senza che sia pagato il prezzo del riscatto. u(e Se egli ne prende un'altra per sé, non diminuirà alla prima il nutrimento, il vestiario, la coabitazione. ' Se egli la vuol dare come concubina al proprio figlio, si comporterà nei suoi riguardi secondo il diritto delle figlie. 9&mSe essa non piace al padrone, che così non se la prende come concubina, la farà riscattare. Comunque egli non può venderla a gente straniera, agendo con frode verso di lei. m%UQuando un uomo venderà la figlia come schiava, essa non se ne andrà come se ne vanno gli schiavi. B$allora il suo padrone lo condurrà davanti a Dio, lo farà accostare al battente o allo stipite della porta e gli forerà l'orecchio con la lesina; quegli sarà suo schiavo per sempre. bA~i}||{{@zzyyXxOww~vvDu$tt*ssDrrQqqppuponnDmmml^kjiihggfWedxcc6bbPa``q_^^^A]\\1[[K[ ZnZYtYXQX WcVV`UTTSS RQQPP?ONN[N5MwMLL?KKwKJJ==L<;;;M:v99=877654332221k0//o..D--,++ *J)))((U''R&j%%3$##"j!! cqYx"> e=^~G>e ) A !9CNpbe #Mosè radunò tutta la comunità degli Israeliti e disse loro: "Queste sono le cose che il Signore ha comandato di fare: Bd"#Gli Israeliti, guardando in faccia Mosè, vedevano che la pelle del suo viso era raggiante. Poi egli si rimetteva il velo sul viso, fin quando fosse di nuovo entrato a parlare con lui. ?cy""Quando entrava davanti al Signore per parlare con lui, Mosè si toglieva il velo, fin quando fosse uscito. Una volta uscito, riferiva agli Israeliti ciò che gli era stato ordinato. Ob"!Quando Mosè ebbe finito di parlare a loro, si pose un velo sul viso. a " Si avvicinarono dopo di loro tutti gli Israeliti ed egli ingiunse loro ciò che il Signore gli aveva ordinato sul monte Sinai. p`["Mosè allora li chiamò e Aronne, con tutti i capi della comunità, andò da lui. Mosè parlò a loro. _y"Ma Aronne e tutti gli Israeliti, vedendo che la pelle del suo viso era raggiante, ebbero timore di avvicinarsi a lui. r^_"Quando Mosè scese dal monte Sinai - le due tavole della Testimonianza si trovavano nelle mani di Mosè mentre egli scendeva dal monte - non sapeva che la pelle del suo viso era diventata raggiante, poiché aveva conversato con lui. 7]i"Mosè rimase con il Signore quaranta giorni e quaranta notti senza mangiar pane e senza bere acqua. Il Signore scrisse sulle tavole le parole dell'alleanza, le dieci parole. \"Il Signore disse a Mosè: "Scrivi queste parole, perché sulla base di queste parole io ho stabilito un'alleanza con te e con Israele". [#"Porterai alla casa del Signore, tuo Dio, la primizia dei primi prodotti della tua terra. Non cuocerai un capretto nel latte di sua madre". +ZQ"Non sacrificherai con pane lievitato il sangue della mia vittima sacrificale; la vittima sacrificale della festa di pasqua non dovrà rimanere fino alla mattina. fYG"Perché io scaccerò le nazioni davanti a te e allargherò i tuoi confini; così quando tu, tre volte all'anno, salirai per comparire alla presenza del Signore tuo Dio, nessuno potrà desiderare di invadere il tuo paese. cXA"Tre volte all'anno ogni tuo maschio compaia alla presenza del Signore Dio, Dio d'Israele. W5"Celebrerai anche la festa della settimana, la festa cioè delle primizie della mietitura del frumento e la festa del raccolto al volgere dell'anno. }Vu"Per sei giorni lavorerai, ma nel settimo riposerai; dovrai riposare anche nel tempo dell'aratura e della mietitura. dUC"Il primogenito dell'asino riscatterai con un altro capo di bestiame e, se non lo vorrai riscattare, gli spaccherai la nuca. Ogni primogenito dei tuoi figli lo dovrai riscattare. Nessuno venga davanti a me a mani vuote. T"Ogni essere che nasce per primo dal seno materno è mio: ogni tuo capo di bestiame maschio, primogenito del bestiame grosso e minuto. ?Sy"Osserverai la festa degli azzimi. Per sette giorni mangerai pane azzimo, come ti ho comandato, nel tempo stabilito del mese di Abib; perché nel mese di Abib sei uscito dall'Egitto. -RW"Non ti farai un dio di metallo fuso. 2Q_"Non prendere per mogli dei tuoi figli le loro figlie, altrimenti, quando esse si prostituiranno ai loro dei, indurrebbero anche i tuoi figli a prostituirsi ai loro dei. UP%"Non fare alleanza con gli abitanti di quel paese, altrimenti, quando si prostituiranno ai loro dei e faranno sacrifici ai loro dei, inviteranno anche te: tu allora mangeresti le loro vittime sacrificali. jOO"Tu non devi prostrarti ad altro Dio, perché il Signore si chiama Geloso: egli è un Dio geloso. dNC" Anzi distruggerete i loro altari, spezzerete le loro stele e taglierete i loro pali sacri. M#" Guardati bene dal far alleanza con gli abitanti del paese nel quale stai per entrare, perché ciò non diventi una trappola in mezzo a te. L-" Osserva dunque ciò che io oggi ti comando. Ecco io scaccerò davanti a te l'Amorreo, il Cananeo, l'Hittita, il Perizzita, l'Eveo e il Gebuseo. 3Ka" Il Signore disse: "Ecco io stabilisco un'alleanza: in presenza di tutto il tuo popolo io farò meraviglie, quali non furono mai compiute in nessun paese e in nessuna nazione: tutto il popolo in mezzo al quale ti trovi vedrà l'opera del Signore, perché terribile è quanto io sto per fare con te. \J3" Disse: "Se ho trovato grazia ai tuoi occhi, mio Signore, che il Signore cammini in mezzo a noi. Sì, è un popolo di dura cervice, ma tu perdona la nostra colpa e il nostro peccato: fa' di noi la tua eredità". >Iy"Mosè si curvò in fretta fino a terra e si prostrò. zHo"che conserva il suo favore per mille generazioni, che perdona la colpa, la trasgressione e il peccato, ma non lascia senza punizione, che castiga la colpa dei padri nei figli e nei figli dei figli fino alla terza e alla quarta generazione". G3"Il Signore passò davanti a lui proclamando: "Il Signore, il Signore, Dio misericordioso e pietoso, lento all'ira e ricco di grazia e di fedeltà, jFO"Allora il Signore scese nella nube, si fermò là presso di lui e proclamò il nome del Signore. 7Ei"Mosè tagliò due tavole di pietra come le prime; si alzò di buon mattino e salì sul monte Sinai, come il Signore gli aveva comandato, con le due tavole di pietra in mano. #DA"Nessuno salga con te, nessuno si trovi sulla cima del monte e lungo tutto il monte; neppure armenti o greggi vengano a pascolare davanti a questo monte". ~Cw"Tieniti pronto per domani mattina: domani mattina salirai sul monte Sinai e rimarrai lassù per me in cima al monte. -B W"Poi il Signore disse a Mosè: "Taglia due tavole di pietra come le prime. Io scriverò su queste tavole le parole che erano sulle tavole di prima, che hai spezzate. _A9!Poi toglierò la mano e vedrai le mie spalle, ma il mio volto non lo si può vedere". @y!quando passerà la mia Gloria, io ti porrò nella cavità della rupe e ti coprirò con la mano finché sarò passato. S?!!Aggiunse il Signore: "Ecco un luogo vicino a me. Tu starai sopra la rupe: m>U!Soggiunse: "Ma tu non potrai vedere il mio volto, perché nessun uomo può vedermi e restare vivo". S=!!Rispose: "Farò passare davanti a te tutto il mio splendore e proclamerò il mio nome: Signore, davanti a te. Farò grazia a chi vorrò far grazia e avrò misericordia di chi vorrò aver misericordia". .<Y!Gli disse: "Mostrami la tua Gloria!". ;!Disse il Signore a Mosè: "Anche quanto hai detto io farò, perché hai trovato grazia ai miei occhi e ti ho conosciuto per nome". U:%!Come si saprà dunque che ho trovato grazia ai tuoi occhi, io e il tuo popolo, se non nel fatto che tu cammini con noi? Così saremo distinti, io e il tuo popolo, da tutti i popoli che sono sulla terra". J9!Riprese: "Se tu non camminerai con noi, non farci salire di qui. <8u!Rispose: "Io camminerò con voi e ti darò riposo". 47c! Ora, se davvero ho trovato grazia ai tuoi occhi, indicami la tua via, così che io ti conosca, e trovi grazia ai tuoi occhi; considera che questa gente è il tuo popolo". P6! Mosè disse al Signore: "Vedi, tu mi ordini: Fa' salire questo popolo, ma non mi hai indicato chi manderai con me; eppure hai detto: Ti ho conosciuto per nome, anzi hai trovato grazia ai miei occhi. n5W! Così il Signore parlava con Mosè faccia a faccia, come un uomo parla con un altro. Poi questi tornava nell'accampamento, mentre il suo inserviente, il giovane Giosuè figlio di Nun, non si allontanava dall'interno della tenda. '4I! Tutto il popolo vedeva la colonna di nube, che stava all'ingresso della tenda e tutti si alzavano e si prostravano ciascuno all'ingresso della propria tenda. 3! Quando Mosè entrava nella tenda, scendeva la colonna di nube e restava all'ingresso della tenda. Allora il Signore parlava con Mosè. D2!Quando Mosè usciva per recarsi alla tenda, tutto il popolo si alzava in piedi, stando ciascuno all'ingresso della sua tenda: guardavano passare Mosè, finché fosse entrato nella tenda. 11!Mosè a ogni tappa prendeva la tenda e la piantava fuori dell'accampamento, ad una certa distanza dall'accampamento, e l'aveva chiamata tenda del convegno; appunto a questa tenda del convegno, posta fuori dell'accampamento, si recava chiunque volesse consultare il Signore. P0!Gli Israeliti si spogliarono dei loro ornamenti dal monte Oreb in poi. d/C!Il Signore disse a Mosè: "Riferisci agli Israeliti: Voi siete un popolo di dura cervice; se per un momento io venissi in mezzo a te, io ti sterminerei. Ora togliti i tuoi ornamenti e poi saprò che cosa dovrò farti". l.S!Il popolo udì questa triste notizia e tutti fecero lutto: nessuno più indossò i suoi ornamenti. 6-g!Va' pure verso la terra dove scorre latte e miele... Ma io non verrò in mezzo a te, per non doverti sterminare lungo il cammino, perché tu sei un popolo di dura cervice". z,o!Manderò davanti a te un angelo e scaccerò il Cananeo, l'Amorreo, l'Hittita, il Perizzita, l'Eveo e il Gebuseo. d+ E!Il Signore parlò a Mosè: "Su, esci di qui tu e il popolo che hai fatto uscire dal paese d'Egitto, verso la terra che ho promesso con giuramento ad Abramo, a Isacco e a Giacobbe, dicendo: Alla tua discendenza la darò. ]*5 #Il Signore percosse il popolo, perché aveva fatto il vitello fabbricato da Aronne. )9 "Ora va', conduci il popolo là dove io ti ho detto. Ecco il mio angelo ti precederà; ma nel giorno della mia visita li punirò per il loro peccato". d(C !Il Signore disse a Mosè: "Io cancellerò dal mio libro colui che ha peccato contro di me. j'O Ma ora, se tu perdonassi il loro peccato... E se no, cancellami dal tuo libro che hai scritto!". w&i Mosè ritornò dal Signore e disse: "Questo popolo ha commesso un grande peccato: si sono fatti un dio d'oro. #%A Il giorno dopo Mosè disse al popolo: "Voi avete commesso un grande peccato; ora salirò verso il Signore: forse otterrò il perdono della vostra colpa". ;$q Allora Mosè disse: "Ricevete oggi l'investitura dal Signore; ciascuno di voi è stato contro suo figlio e contro suo fratello, perché oggi Egli vi accordasse una benedizione". x#k I figli di Levi agirono secondo il comando di Mosè e in quel giorno perirono circa tremila uomini del popolo. z"o Gridò loro: "Dice il Signore, il Dio d'Israele: Ciascuno di voi tenga la spada al fianco. Passate e ripassate nell'accampamento da una porta all'altra: uccida ognuno il proprio fratello, ognuno il proprio amico, ognuno il proprio parente". !' Mosè si pose alla porta dell'accampamento e disse: "Chi sta con il Signore, venga da me!". Gli si raccolsero intorno tutti i figli di Levi.   Mosè vide che il popolo non aveva più freno, perché Aronne gli aveva tolto ogni freno, così da farne il ludibrio dei loro avversari.  Allora io dissi: Chi ha dell'oro? Essi se lo sono tolto, me lo hanno dato; io l'ho gettato nel fuoco e ne è uscito questo vitello". .W Mi dissero: Facci un dio, che cammini alla nostra testa, perché a quel Mosè, l'uomo che ci ha fatti uscire dal paese d'Egitto, non sappiamo che cosa sia capitato. vg Aronne rispose: "Non si accenda l'ira del mio signore; tu stesso sai che questo popolo è inclinato al male. ym Mosè disse ad Aronne: "Che ti ha fatto questo popolo, perché tu l'abbia gravato di un peccato così grande?". ?y Poi afferrò il vitello che quelli avevano fatto, lo bruciò nel fuoco, lo frantumò fino a ridurlo in polvere, ne sparse la polvere nell'acqua e la fece trangugiare agli Israeliti. 9m Quando si fu avvicinato all'accampamento, vide il vitello e le danze. Allora si accese l'ira di Mosè: egli scagliò dalle mani le tavole e le spezzò ai piedi della montagna. + Ma rispose Mosè: "Non è il grido di chi canta: Vittoria! Non è il grido di chi canta: Disfatta! Il grido di chi canta a due cori io sento". wi Giosuè sentì il rumore del popolo che urlava e disse a Mosè: "C'è rumore di battaglia nell'accampamento". a= Le tavole erano opera di Dio, la scrittura era scrittura di Dio, scolpita sulle tavole. ' Mosè ritornò e scese dalla montagna con in mano le due tavole della Testimonianza, tavole scritte sui due lati, da una parte e dall'altra. F Il Signore abbandonò il proposito di nuocere al suo popolo. / Ricòrdati di Abramo, di Isacco, di Israele, tuoi servi, ai quali hai giurato per te stesso e hai detto: Renderò la vostra posterità numerosa come le stelle del cielo e tutto questo paese, di cui ho parlato, lo darò ai tuoi discendenti, che lo possederanno per sempre". fG Perché dovranno dire gli Egiziani: Con malizia li ha fatti uscire, per farli perire tra le montagne e farli sparire dalla terra? Desisti dall'ardore della tua ira e abbandona il proposito di fare del male al tuo popolo. M Mosè allora supplicò il Signore, suo Dio, e disse: "Perché, Signore, divamperà la tua ira contro il tuo popolo, che tu hai fatto uscire dal paese d'Egitto con grande forza e con mano potente? ue Ora lascia che la mia ira si accenda contro di loro e li distrugga. Di te invece farò una grande nazione". wi Il Signore disse inoltre a Mosè: "Ho osservato questo popolo e ho visto che è un popolo dalla dura cervice. % Non hanno tardato ad allontanarsi dalla via che io avevo loro indicata! Si son fatti un vitello di metallo fuso, poi gli si sono prostrati dinanzi, gli hanno offerto sacrifici e hanno detto: Ecco il tuo Dio, Israele; colui che ti ha fatto uscire dal paese di Egitto".  Allora il Signore disse a Mosè: "Va', scendi, perché il tuo popolo, che tu hai fatto uscire dal paese d'Egitto, si è pervertito. 6 g Il giorno dopo si alzarono presto, offrirono olocausti e presentarono sacrifici di comunione. Il popolo sedette per mangiare e bere, poi si alzò per darsi al divertimento. | s Ciò vedendo, Aronne costruì un altare davanti al vitello e proclamò: "Domani sarà festa in onore del Signore". S ! Egli li ricevette dalle loro mani e li fece fondere in una forma e ne ottenne un vitello di metallo fuso. Allora dissero: "Ecco il tuo Dio, o Israele, colui che ti ha fatto uscire dal paese d'Egitto!". a = Tutto il popolo tolse i pendenti che ciascuno aveva agli orecchi e li portò ad Aronne.   Aronne rispose loro: "Togliete i pendenti d'oro che hanno agli orecchi le vostre mogli e le vostre figlie e portateli a me".   Il popolo, vedendo che Mosè tardava a scendere dalla montagna, si affollò intorno ad Aronne e gli disse: "Facci un dio che cammini alla nostra testa, perché a quel Mosè, l'uomo che ci ha fatti uscire dal paese d'Egitto, non sappiamo che cosa sia accaduto". %EQuando il Signore ebbe finito di parlare con Mosè sul monte Sinai, gli diede le due tavole della Testimonianza, tavole di pietra, scritte dal dito di Dio. &GEsso è un segno perenne fra me e gli Israeliti, perché il Signore in sei giorni ha fatto il cielo e la terra, ma nel settimo ha cessato e si è riposato". wiGli Israeliti osserveranno il sabato, festeggiando il sabato nelle loro generazioni come un'alleanza perenne. ;Durante sei giorni si lavori, ma il settimo giorno vi sarà riposo assoluto, sacro al Signore. Chiunque farà un lavoro di sabato sarà messo a morte. >wOsserverete dunque il sabato, perché lo dovete ritenere santo. Chi lo profanerà sarà messo a morte; chiunque in quel giorno farà qualche lavoro, sarà eliminato dal suo popolo. jO "Quanto a te, parla agli Israeliti e riferisci loro: In tutto dovrete osservare i miei sabati, perché il sabato è un segno tra me e voi, per le vostre generazioni, perché si sappia che io sono il Signore che vi santifica. "A Il Signore disse a Mosè:  l'olio dell'unzione e il profumo degli aromi per il santuario. Essi eseguiranno ogni cosa secondo quanto ti ho ordinato". {q le vesti ornamentali, le vesti sacre del sacerdote Aronne e le vesti dei suoi figli per esercitare il sacerdozio; a~= e l'altare degli olocausti con tutti i suoi accessori, la conca con il suo piedestallo, g}Ila tavola con i suoi accessori, il candelabro puro con i suoi accessori, l'altare dei profumi z|ola tenda del convegno, l'arca della Testimonianza, il coperchio sopra di essa e tutti gli accessori della tenda; D{Ed ecco gli ho dato per compagno Ooliab, figlio di Achisamach, della tribù di Dan. Inoltre nel cuore di ogni artista ho infuso saggezza, perché possano eseguire quanto ti ho comandato: izMper intagliare le pietre da incastonare, per scolpire il legno e compiere ogni sorta di lavoro. Fyper concepire progetti e realizzarli in oro, argento e rame, vxgL'ho riempito dello spirito di Dio, perché abbia saggezza, intelligenza e scienza in ogni genere di lavoro, dwC"Vedi, ho chiamato per nome Bezaleel, figlio di Uri, figlio di Cur, della tribù di Giuda. .v [Il Signore parlò a Mosè e gli disse: Yu-&Chi ne farà di simile per sentirne il profumo sarà eliminato dal suo popolo". t%Non farete per vostro uso alcun profumo di composizione simile a quello che devi fare: lo riterrai una cosa santa in onore del Signore. As}$Ne pesterai un poco riducendola in polvere minuta e ne metterai davanti alla Testimonianza, nella tenda del convegno, dove io ti darò convegno. Cosa santissima sarà da voi ritenuta. r{#Farai con essi un profumo da bruciare, una composizione aromatica secondo l'arte del profumiere, salata, pura e santa. q "Il Signore disse a Mosè: "Procùrati balsami: storàce, ònice, galbano come balsami e incenso puro: il tutto in parti uguali. mpU!Chi ne farà di simile a questo o ne porrà sopra un uomo estraneo sarà eliminato dal suo popolo". o Non si dovrà versare sul corpo di nessun uomo e di simile a questo non ne dovrete fare: è una cosa santa e santa la dovrete ritenere. inMAgli Israeliti dirai: Questo sarà per voi l'olio dell'unzione sacra per le vostre generazioni. dmCUngerai anche Aronne e i suoi figli e li consacrerai perché esercitino il mio sacerdozio. elEConsacrerai queste cose, le quali diventeranno santissime: quanto le toccherà sarà santo. [k1l'altare degli olocausti e tutti i suoi accessori; la conca e il suo piedestallo. gjIla tavola e tutti i suoi accessori, il candelabro con i suoi accessori, l'altare del profumo, MiCon esso ungerai la tenda del convegno, l'arca della Testimonianza, hNe farai l'olio per l'unzione sacra, un unguento composto secondo l'arte del profumiere: sarà l'olio per l'unzione sacra. ]g5cassia, cinquecento sicli, secondo il siclo del santuario, e un hin d'olio d'oliva. :fo"Procùrati balsami pregiati: mirra vergine per il peso di cinquecento sicli, cinnamòmo odorifero, la metà, cioè duecentocinquanta sicli, canna odorifera, duecentocinquanta, #eCIl Signore parlò a Mosè: d7si laveranno le mani e i piedi e non moriranno. È una prescrizione rituale perenne per lui e per i suoi discendenti, in tutte le loro generazioni". mcUQuando entreranno nella tenda del convegno, faranno una abluzione con l'acqua, perché non muoiano; così quando si avvicineranno all'altare per officiare, per bruciare un'offerta da consumare con il fuoco in onore del Signore, NbAronne e i suoi figli vi attingeranno per lavarsi le mani e i piedi. a-"Farai una conca di rame con il piedestallo di rame, per le abluzioni; la collocherai tra la tenda del convegno e l'altare e vi metterai acqua. #`CIl Signore parlò a Mosè: j_OPrenderai il denaro di questo riscatto ricevuto dagli Israeliti e lo impiegherai per il servizio della tenda del convegno. Esso sarà per gli Israeliti come un memoriale davanti al Signore per il riscatto delle vostre vite". %^EIl ricco non darà di più e il povero non darà di meno di mezzo siclo, per soddisfare all'offerta prelevata per il Signore, a riscatto delle vostre vite. p][Ogni persona sottoposta al censimento, dai venti anni in su, paghi l'offerta prelevata per il Signore. S\! Chiunque verrà sottoposto al censimento, pagherà un mezzo siclo, computato secondo il siclo del santuario, il siclo di venti ghera. Questo mezzo siclo sarà un'offerta prelevata in onore del Signore. e[E "Quando per il censimento farai la rassegna degli Israeliti, ciascuno di essi pagherà al Signore il riscatto della sua vita all'atto del censimento, perché non li colpisca un flagello in occasione del loro censimento. /Z[ Il Signore parlò a Mosè e gli disse: oYY Una volta all'anno Aronne farà il rito espiatorio sui corni di esso: con il sangue del sacrificio per il peccato vi farà sopra una volta all'anno il rito espiatorio per le vostre generazioni. È cosa santissima per il Signore". lXS Non vi offrirete sopra incenso estraneo, né olocausto, né oblazione; né vi verserete libazione. We lo brucerà anche al tramonto, quando Aronne riempirà le lampade: incenso perenne davanti al Signore per le vostre generazioni. pV[Aronne brucerà su di esso l'incenso aromatico: lo brucerà ogni mattina quando riordinerà le lampade #UAPorrai l'altare davanti al velo che nasconde l'arca della Testimonianza, di fronte al coperchio che è sopra la Testimonianza, dove io ti darò convegno. DTFarai le stanghe di legno di acacia e le rivestirai d'oro. 1S]Farai anche due anelli d'oro al di sotto del bordo, sui due fianchi, ponendoli cioè sui due lati opposti: serviranno per inserire le stanghe destinate a trasportarlo. kRQRivestirai d'oro puro il suo piano, i suoi lati, i suoi corni e gli farai intorno un bordo d'oro. Q3Avrà un cubito di lunghezza e un cubito di larghezza, sarà cioè quadrato; avrà due cubiti di altezza e i suoi corni saranno tutti di un pezzo. WP +Farai poi un altare sul quale bruciare l'incenso: lo farai di legno di acacia. O+.Sapranno che io sono il Signore, il loro Dio, che li ho fatti uscire dal paese d'Egitto, per abitare in mezzo a loro, io il Signore, loro Dio. >Ny-Abiterò in mezzo agli Israeliti e sarò il loro Dio. ~Mw,Consacrerò la tenda del convegno e l'altare. Consacrerò anche Aronne e i suoi figli, perché siano miei sacerdoti. bL?+Io darò convegno agli Israeliti in questo luogo, che sarà consacrato dalla mia Gloria. 2K_*Questo è l'olocausto perenne per le vostre generazioni, all'ingresso della tenda del convegno, alla presenza del Signore, dove io vi darò convegno per parlare con te. ,JS)Offrirai il secondo agnello al tramonto con un'oblazione e una libazione come quelle del mattino: profumo soave, offerta consumata dal fuoco in onore del Signore. &IG(Con il primo agnello offrirai un decimo di efa di fior di farina impastata con un quarto di hin di olio vergine e una libazione di un quarto di hin di vino. LH'Offrirai uno di questi agnelli al mattino, il secondo al tramonto. `G;&Ecco ciò che tu offrirai sull'altare: due agnelli di un anno ogni giorno, per sempre. %FE%Per sette giorni farai il sacrificio espiatorio per l'altare e lo consacrerai. Diverrà allora una cosa santissima e quanto toccherà l'altare sarà santo. QE$In ciascun giorno offrirai un giovenco in sacrificio per il peccato, in espiazione; toglierai il peccato dall'altare facendo per esso il sacrificio espiatorio e in seguito lo ungerai per consacrarlo. yDm#Farai dunque ad Aronne e ai suoi figli secondo quanto ti ho comandato. Per sette giorni ne farai l'investitura. %CE"Nel caso che al mattino ancora restasse carne del sacrificio d'investitura e del pane, brucerai questo avanzo nel fuoco. Non lo si mangerà: è cosa santa. 6Bg!Mangeranno così ciò che sarà servito per fare la espiazione, nel corso della loro investitura e consacrazione. Nessun estraneo ne deve mangiare, perché sono cose sante. A  Aronne e i suoi figli mangeranno la carne dell'ariete e il pane contenuto nel canestro all'ingresso della tenda del convegno. X@+Poi prenderai l'ariete dell'investitura e ne cuocerai le carni in luogo santo. 1?]Quello dei figli di Aronne, che gli succederà nel sacerdozio ed entrerà nella tenda del convegno per officiare nel santuario, porterà queste vesti per sette giorni. > Le vesti sacre di Aronne passeranno, dopo di lui, ai suoi figli, che se ne rivestiranno per ricevere l'unzione e l'investitura. =7Dovranno appartenere ad Aronne e ai suoi figli come porzione loro riservata dagli Israeliti in forza di legge perenne. Perché è un contributo, un prelevamento cioè che gli Israeliti dovranno operare in tutti i loro sacrifici di comunione, un prelevamento dovuto al Signore. 9<mConsacrerai il petto, presentato con il gesto dell'offerta, e la coscia del contributo, prelevati dall'ariete dell'investitura: queste cose saranno di Aronne e dei suoi figli. ,;SPrenderai il petto dell'ariete dell'investitura di Aronne e compirai il gesto di presentazione dell'offerta, agitandola davanti al Signore: sarà la tua porzione. Q:Poi riprenderai ogni cosa dalle loro mani e la brucerai in odore soave sull'altare, sopra l'olocausto, come profumo gradito davanti al Signore: è un'offerta consumata dal fuoco in onore del Signore. *9OMetterai il tutto sulle palme di Aronne e sulle palme dei suoi figli e farai compiere il gesto di presentazione proprio dell'offerta agitata davanti al Signore. 8Prenderai anche un pane rotondo, una focaccia all'olio e una schiacciata dal canestro di azzimi deposto davanti al Signore. O7Poi prenderai il grasso dell'ariete: la coda, il grasso che copre le viscere, il lobo del fegato, i due reni con il grasso che vi è sopra, e la coscia destra, perché è l'ariete dell'investitura. }6uPrenderai di questo sangue dall'altare e insieme un po' d'olio dell'unzione e ne spruzzerai Aronne e le sue vesti, i figli di Aronne e le loro vesti: così sarà consacrato lui con le sue vesti e insieme con lui i suoi figli con le loro vesti. 5Lo immolerai, prenderai parte del suo sangue e ne porrai sul lobo dell'orecchio destro di Aronne, sul lobo dell'orecchio destro dei suoi figli, sul pollice della loro mano destra e sull'alluce del loro piede destro; poi spargerai il sangue intorno all'altare. c4APoi prenderai il secondo ariete; Aronne e i suoi figli poseranno le mani sulla sua testa. .3WAllora brucerai in soave odore sull'altare tutto l'ariete. È un olocausto in onore del Signore, un profumo gradito, una offerta consumata dal fuoco per il Signore. o2YPoi farai a pezzi l'ariete, ne laverai le viscere e le zampe e le disporrai sui quarti e sulla testa. Z1/Immolerai l'ariete, ne raccoglierai il sangue e lo spargerai intorno all'altare. b0?Prenderai poi uno degli arieti; Aronne e i suoi figli poseranno le mani sulla sua testa. /%Ma la carne del giovenco, la sua pelle e i suoi escrementi, li brucerai fuori del campo, perché si tratta di un sacrificio per il peccato. ".? Prenderai tutto il grasso che avvolge le viscere, il lobo del fegato, i reni con il grasso che vi è sopra, e li farai ardere in sacrificio sull'altare. - Prenderai parte del suo sangue e con il dito lo spalmerai sui corni dell'altare. Il resto del sangue lo verserai alla base dell'altare. Z,/ Immolerai il giovenco davanti al Signore, all'ingresso della tenda del convegno. + Farai poi avvicinare il giovenco davanti alla tenda del convegno. Aronne e i suoi figli poseranno le mani sulla sua testa. )*M li cingerai con la cintura e legherai loro i berretti. Il sacerdozio apparterrà loro per decreto perenne. Così darai l'investitura ad Aronne e ai suoi figli. N)Quanto ai suoi figli, li farai avvicinare, li rivestirai di tuniche; S(!Poi prenderai l'olio dell'unzione, lo verserai sul suo capo e lo ungerai. X'+gli porrai sul capo il turbante e fisserai il diadema sacro sopra il turbante. &#Prenderai le vesti e rivestirai Aronne della tunica, del manto dell'efod, dell'efod e del pettorale; lo cingerai con la cintura dell'efod; s%aFarai avvicinare Aronne e i suoi figli all'ingresso della tenda del convegno e li farai lavare con acqua. m$ULe disporrai in un solo canestro e le offrirai nel canestro insieme con il giovenco e i due arieti. #poi pani azzimi, focacce azzime impastate con olio e schiacciate azzime cosparse di olio: di fior di farina di frumento. q" _Osserverai questo rito per consacrarli al mio sacerdozio. Prendi un giovenco e due arieti senza difetto; !3+Aronne e i suoi figli li indosseranno quando entreranno nella tenda del convegno o quando si avvicineranno all'altare per officiare nel santuario, perché non incorrano in una colpa che li farebbe morire. È una prescrizione rituale perenne per lui e per i suoi discendenti. y m*Farai loro inoltre calzoni di lino, per coprire la loro nudità; dovranno arrivare dai fianchi fino alle cosce. :o)Farai indossare queste vesti ad Aronne, tuo fratello, e ai suoi figli. Poi li ungerai, darai loro l'investitura e li consacrerai, perché esercitino il sacerdozio in mio onore. iM(Per i figli di Aronne farai tuniche e cinture. Per essi farai anche berretti a gloria e decoro. b?'Tesserai la tunica di bisso. Farai un turbante di bisso e una cintura, lavoro di ricamo. &Starà sulla fronte di Aronne; Aronne porterà il carico delle colpe che potranno commettere gli Israeliti, in occasione delle offerte sacre da loro presentate. Aronne la porterà sempre sulla sua fronte, per attirare su di essi il favore del Signore. [1%L'attaccherai con un cordone di porpora viola al turbante, sulla parte anteriore. `;$Farai una lamina d'oro puro e vi inciderai, come su di un sigillo: "Sacro al Signore". 6g#Esso rivestirà Aronne nelle funzioni sacerdotali e se ne sentirà il suono quando egli entrerà nel Santo alla presenza del Signore e quando ne uscirà; così non morirà. jO"un sonaglio d'oro e una melagrana, un sonaglio d'oro e una melagrana intorno all'orlo del manto. !Farai sul suo lembo melagrane di porpora viola, di porpora rossa e di scarlatto, intorno al suo lembo, e in mezzo porrai sonagli d'oro: 'I con in mezzo una scollatura per la testa; il bordo attorno alla scollatura sarà un lavoro di tessitore come la scollatura di una corazza, che non si lacera. 9oFarai il manto dell'efod, tutto di porpora viola vgUnirai al pettorale del giudizio gli urim e i tummim. Saranno così sopra il cuore di Aronne quando entrerà alla presenza del Signore: Aronne porterà il giudizio degli Israeliti sopra il suo cuore alla presenza del Signore per sempre. /YCosì Aronne porterà i nomi degli Israeliti sul pettorale del giudizio, sopra il suo cuore, quando entrerà nel Santo, come memoriale davanti al Signore per sempre. T#Si legherà il pettorale con i suoi anelli agli anelli dell'efod mediante un cordone di porpora viola, perché stia al di sopra della cintura dell'efod e perché il pettorale non si distacchi dall'efod. ;qFarai due altri anelli d'oro e li metterai sulle due spalline dell'efod in basso, sul suo lato anteriore, in vicinanza del punto di attacco, al di sopra della cintura dell'efod. 7~~}}}t}%|||{{GzzyylyxxwvvuBtqss}s rqq!pp[ooXnPmYlkkejj*ihh=gffBeeEddd9ccOcbb6aa+``r` _^^n^ ]] \[[WZZ&YY8XXsXWW=VUU[UTTNSSSRmQPPONNNOM{MLqL.KKJII%HHdGGFwEEDDCCbCB+A@n@?F>> =Y<;;<::C99$8`87P655E44533222%1j100D//.P-K,,p++**u* )n((_'' &&I&%O$$P#""z!!!m! gg4B<)uG/ I:u j  q Q 3#/lT' Il sacerdote preleverà dall'oblazione il memoriale e lo brucerà sull'altare: sacrificio consumato dal fuoco, profumo soave per il Signore. uSeporterai al Signore l'oblazione così preparata e la presenterai al sacerdote, che la offrirà sull'altare. nRWSe la tua offerta sarà una oblazione cotta nella pentola, sarà fatta con fior di farina nell'olio: EQla farai a pezzi e sopra vi verserai olio: è un'oblazione. xPkSe la tua offerta sarà un'oblazione cotta sulla teglia, sarà di fior di farina, azzima e impastata con olio; 0O[Quando offrirai una oblazione cotta nel forno, essa consisterà in focacce azzime di fior di farina impastata con olio e anche di schiacciate azzime spalmate di olio. &NGIl resto dell'offerta di oblazione sarà per Aronne e per i suoi figli, cosa santissima, proveniente dai sacrifici consumati dal fuoco in onore del Signore. M}La porterà ai figli di Aronne, i sacerdoti; il sacerdote prenderà da essa una manciata di fior di farina e d'olio, con tutto l'incenso, e lo brucerà sull'altare come memoriale: è un sacrificio consumato dal fuoco, profumo soave per il Signore. L Se qualcuno presenterà al Signore un'oblazione, la sua offerta sarà di fior di farina, sulla quale verserà olio e porrà incenso. iK ODividerà l'uccello in due metà prendendolo per le ali, ma senza separarlo, e il sacerdote lo brucerà sull'altare, sulla legna che è sul fuoco, come olocausto, sacrificio consumato dal fuoco, profumo soave per il Signore. J }Poi toglierà il gozzo con le sue immondezze e lo getterà al lato orientale dell'altare, dov'è il luogo delle ceneri. I 3Il sacerdote li offrirà all'altare, ne staccherà la testa, che farà bruciare sull'altare, e il sangue sarà spruzzato sulla parete dell'altare. ]H 7Se la sua offerta al Signore è un olocausto di uccelli, offrirà tortore o colombi. :G q Laverà con acqua le interiora e le zampe; poi il sacerdote offrirà il tutto e lo brucerà sull'altare: olocausto, sacrificio consumato dal fuoco, profumo soave per il Signore. F  Lo taglierà a pezzi, con la testa e il grasso, e il sacerdote li disporrà sulla legna, collocata sul fuoco dell'altare. E ) Lo immolerà dal lato settentrionale dell'altare davanti al Signore e i sacerdoti, figli di Aronne, spargeranno il sangue attorno all'altare. vD i Se la sua offerta è un olocausto di bestiame minuto, pecora o capra, egli offrirà un maschio senza difetto. 0C ] Laverà con acqua le interiora e le zampe; poi il sacerdote brucerà il tutto sull'altare come olocausto, sacrificio consumato dal fuoco, profumo soave per il Signore. bB Apoi sulla legna e sul fuoco che è sull'altare disporranno i pezzi, la testa e il grasso. dA EI figli del sacerdote Aronne porranno il fuoco sull'altare e metteranno la legna sul fuoco, 7@ mScorticherà la vittima e la taglierà a pezzi. M? Poi immolerà il capo di grosso bestiame davanti al Signore, e i sacerdoti, figli di Aronne, offriranno il sangue e lo spargeranno intorno all'altare, che è all'ingresso della tenda del convegno. z> qPoserà la mano sulla testa della vittima, che sarà accettata in suo favore per fare il rito espiatorio per lui. 7= kSe l'offerta è un olocausto di grosso bestiame, egli offrirà un maschio senza difetto; l'offrirà all'ingresso della tenda del convegno, per ottenere il favore del Signore. < "Parla agli Israeliti e riferisci loro: Quando uno di voi vorrà fare un'offerta al Signore, offrirete bestiame grosso o minuto. F; Il Signore chiamò Mosè e dalla tenda del convegno gli disse: B:(&Perché la nube del Signore durante il giorno rimaneva sulla Dimora e durante la notte vi era in essa un fuoco, visibile a tutta la casa d'Israele, per tutto il tempo del loro viaggio. Z9/(%Se la nube non si innalzava, essi non partivano, finché non si fosse innalzata. p8[($Ad ogni tappa, quando la nube s'innalzava e lasciava la Dimora, gli Israeliti levavano l'accampamento. 7(#Mosè non potè entrare nella tenda del convegno, perché la nube dimorava su di essa e la Gloria del Signore riempiva la Dimora. `6;("Allora la nube coprì la tenda del convegno e la Gloria del Signore riempì la Dimora. 5(!Infine eresse il recinto intorno alla Dimora e all'altare e mise la cortina alla porta del recinto. Così Mosè terminò l'opera. 4( quando entravano nella tenda del convegno e quando si accostavano all'altare, essi si lavavano, come il Signore aveva ordinato a Mosè. N3(Mosè, Aronne e i suoi figli si lavavano con essa le mani e i piedi: k2Q(Collocò la conca fra la tenda del convegno e l'altare e vi mise dentro l'acqua per le abluzioni. 91m(Poi collocò l'altare degli olocausti all'ingresso della Dimora, della tenda del convegno, e offrì su di esso l'olocausto e l'offerta, come il Signore aveva ordinato a Mosè. :0q(Mise infine la cortina all'ingresso della Dimora. \/3(e bruciò su di esso il profumo aromatico, come il Signore aveva ordinato a Mosè. P.(Collocò poi l'altare d'oro nella tenda del convegno, davanti al velo, d-C(e vi preparò sopra le lampade davanti al Signore, come il Signore aveva ordinato a Mosè. {,q(Collocò inoltre il candelabro nella tenda del convegno, di fronte alla tavola sul lato meridionale della Dimora, ~+w(Dispose su di essa il pane in focacce sovrapposte alla presenza del Signore, come il Signore aveva ordinato a Mosè. r*_(Nella tenda del convegno collocò la tavola, sul lato settentrionale della Dimora, al di fuori del velo. 0)[(poi introdusse l'arca nella Dimora, collocò il velo che doveva far da cortina e lo tese davanti all'arca della Testimonianza, come il Signore aveva ordinato a Mosè. p([(Prese la Testimonianza, la pose dentro l'arca; mise le stanghe all'arca e pose il coperchio sull'arca; ~'w(poi stese la tenda sopra la Dimora e sopra ancora mise la copertura della tenda, come il Signore gli aveva ordinato. o&Y(Mosè eresse la Dimora: pose le sue basi, dispose le assi, vi fissò le traverse e rizzò le colonne; P%(nel secondo anno, nel primo giorno del primo mese fu eretta la Dimora. W$)(Mosè fece in tutto secondo quanto il Signore gli aveva ordinato. Così fece: /#Y(Li ungerai, come il loro padre, e così eserciteranno il mio sacerdozio; in tal modo la loro unzione conferirà loro un sacerdozio perenne, per le loro generazioni". P"(Farai avvicinare anche i suoi figli e farai loro indossare le tuniche. z!o( Farai indossare ad Aronne le vesti sacre, lo ungerai, lo consacrerai e così egli eserciterà il mio sacerdozio. r _( Poi farai avvicinare Aronne e i suoi figli all'ingresso della tenda del convegno e li laverai con acqua. I ( Ungerai anche la conca con il suo piedestallo e la consacrerai. ( Ungerai anche l'altare degli olocausti e tutti i suoi arredi; consacrerai l'altare e l'altare diventerà cosa santissima. (K( Poi prenderai l'olio dell'unzione e ungerai con esso la Dimora e quanto vi sarà dentro e la consacrerai con tutti i suoi arredi; così diventerà cosa santa. Y-(Disporrai il recinto tutt'attorno e metterai la cortina alla porta del recinto. U%(Metterai la conca fra la tenda del convegno e l'altare e vi porrai l'acqua. nW(Poi metterai l'altare degli olocausti di fronte all'ingresso della Dimora, della tenda del convegno. (Metterai l'altare d'oro per i profumi davanti all'arca della Testimonianza e metterai infine la cortina all'ingresso della tenda. !=(Vi introdurrai la tavola e disporrai su di essa ciò che vi deve essere disposto; introdurrai anche il candelabro e vi preparerai sopra le sue lampade. ^7(Dentro vi collocherai l'arca della Testimonianza, davanti all'arca tenderai il velo. T#("Il primo giorno del primo mese erigerai la Dimora, la tenda del convegno. . [(Il Signore parlò a Mosè e gli disse: }'+Mosè vide tutta l'opera e riscontrò che l'avevano eseguita come il Signore aveva ordinato. Allora Mosè li benedisse. gI'*Secondo quanto il Signore aveva ordinato a Mosè, gli Israeliti avevano eseguito ogni lavoro. +')le vesti liturgiche per officiare nel santuario, le vesti sacre del sacerdote Aronne e le vesti dei suoi figli per l'esercizio del sacerdozio. L'(i tendaggi del recinto, le sue colonne, le sue basi e la cortina per la porta del recinto, le sue corde, i suoi picchetti e tutti gli arredi del servizio della Dimora, per la tenda del convegno, {''L'altare di rame con la sua graticola di rame, le sue stanghe e tutti i suoi accessori, la conca e il suo piedestallo, xk'&l'altare d'oro, l'olio dell'unzione, il profumo aromatico da bruciare e la cortina per l'ingresso della tenda. .W'%il candelabro d'oro puro con le sue lampade, le lampade cioè che dovevano essere collocate sopra di esso, con tutti i suoi accessori, e l'olio per l'illuminazione, E '$la tavola con tutti i suoi accessori e i pani dell'offerta, G  '#l'arca della Testimonianza con le sue stanghe e il coperchio, w i'"la copertura di pelli di montone tinte di rosso, la copertura di pelli di tasso e il velo per far da cortina,  1'!Portarono dunque a Mosè la Dimora, la tenda e tutti i suoi accessori: le sue fibbie, le sue assi, le sue traverse, le sue colonne e le sue basi, / Y' Così fu finito tutto il lavoro della Dimora, della tenda del convegno. Gli Israeliti eseguirono ogni cosa come il Signore aveva ordinato a Mosè: così essi fecero. 'Vi fissarono un cordone di porpora viola per porre il diadema sopra il turbante, come il Signore aveva ordinato a Mosè. 'Fecero la lamina, il diadema sacro d'oro puro, e vi scrissero sopra a caratteri incisi come un sigillo: "Sacro al Signore". )'la cintura di bisso ritorto, di porpora viola, di porpora rossa e di scarlatto, lavoro di ricamatore, come il Signore aveva ordinato a Mosè. iM'il turbante di bisso, gli ornamenti dei berretti di bisso e i calzoni di lino di bisso ritorto; Y-'Fecero le tuniche di bisso, lavoro di tessitore, per Aronne e per i suoi figli; 2_'un sonaglio e una melagrana, un sonaglio e una melagrana lungo tutto il giro del lembo del manto, per l'esercizio del ministero, come il Signore aveva ordinato a Mosè. p['Fecero sonagli d'oro puro e collocarono i sonagli in mezzo alle melagrane, intorno all'orlo del manto: sa'Fecero sul lembo del manto melagrane di porpora viola, di porpora rossa, di scarlatto e di bisso ritorto. 'la scollatura del manto, in mezzo, era come la scollatura di una corazza: intorno aveva un bordo, perché non si lacerasse. O'Fece il manto dell'efod, lavoro di tessitore, tutto di porpora viola; ~}'Poi legarono il pettorale con i suoi anelli agli anelli dell'efod mediante un cordone di porpora viola, perché stesse al di sopra della cintura dell'efod e perché il pettorale non si distaccasse dall'efod, come il Signore aveva ordinato a Mosè. :}o'Fecero due altri anelli d'oro e li posero sulle due spalline dell'efod in basso, sul suo lato anteriore, in vicinanza del punto di attacco, al di sopra della cintura dell'efod. |#'Fecero due altri anelli d'oro e li collocarono alle due estremità del pettorale sull'orlo che era dalla parte dell'efod, verso l'interno. {/'Quanto alle due altre estremità delle catene, le fissarono sui due castoni e le fecero passare sulle spalline dell'efod, nella parte anteriore. Vz''Misero le due catene d'oro sui due anelli alle due estremità del pettorale. nyW'Fecero due castoni d'oro e due anelli d'oro e misero i due anelli alle due estremità del pettorale. Yx-'Fecero sul pettorale catene in forma di cordoni, lavoro d'intreccio d'oro puro. 7wi'Le pietre corrispondevano ai nomi degli Israeliti: dodici, secondo i loro nomi ed erano incise come i sigilli, ciascuna con il nome corrispondente, secondo le dodici tribù. qv]' La quarta fila: un crisòlito, un ònice e un diaspro. Erano inserite nell'oro mediante i loro castoni. >uy' La terza fila: un giacinto, un'àgata e una ametista. At' La seconda fila: un turchese, uno zaffìro e un berillo. -sU' Lo coprirono con una incastonatura di pietre preziose, disposte in quattro file di pietre. Una fila: una cornalina, un topazio e uno smeraldo, così la prima fila. crA' Era quadrato e lo fecero doppio; aveva una spanna di lunghezza e una spanna di larghezza. qy'Fecero il pettorale, lavoro d'artista, come l'efod: con oro, porpora viola, porpora rossa, scarlatto e bisso ritorto. p'Fissarono le due pietre sulle spalline dell'efod, come pietre a ricordo degli Israeliti, come il Signore aveva ordinato a Mosè. o'Lavorarono le pietre di ònice, inserite in castoni d'oro, incise con i nomi degli Israeliti, secondo l'arte d'incidere i sigilli. vng'La cintura, che lo teneva legato e che stava sopra di esso, era della stessa fattura ed era di un sol pezzo: era intessuta d'oro, di porpora viola e porpora rossa, di scarlatto e di bisso ritorto, come il Signore aveva ordinato a Mosè. ~mw'Fecero all'efod due spalline, che vennero attaccate alle sue due estremità; così ne risultò un pezzo tutto unito. /lY'Fecero placche d'oro battuto e le tagliarono in striscie sottili, per intrecciarle con la porpora viola, la porpora rossa, lo scarlatto e il bisso, lavoro d'artista. Zk/'Fecero l'efod con oro, porpora viola e porpora rossa, scarlatto e bisso ritorto. @j }'Con porpora viola e porpora rossa, con scarlatto e bisso fece le vesti liturgiche per officiare nel santuario. Fecero le vesti sacre di Aronne, come il Signore aveva ordinato a Mosè. iy&le basi del recinto, le basi della porta del recinto, tutti i picchetti della Dimora e tutti i picchetti del recinto. h-&Con esso fece le basi per l'ingresso della tenda del convegno, l'altare di rame con la sua graticola di rame e tutti gli accessori dell'altare, ag=&Il rame presentato in offerta assommava a settanta talenti e duemilaquattrocento sicli. f&Con i millesettecentosettantacinque sicli fece gli uncini delle colonne, rivestì i loro capitelli e le riunì con le aste trasversali. e7&Cento talenti di argento servirono a fondere le basi del santuario e le basi del velo: cento basi per cento talenti, cioè un talento per ogni base. Ud%&cioè un beka a testa, vale a dire mezzo siclo, secondo il siclo del santuario, per ciascuno di coloro che furono sottoposti al censimento, dai vent'anni in su. Erano seicentotremilacinquecentocinquanta. c7&L'argento raccolto, in occasione del censimento della comunità, pesava cento talenti e millesettecentosettantacinque sicli, in sicli del santuario, Cb&Totale dell'oro impiegato per il lavoro, cioè per tutto il lavoro del santuario - era l'oro presentato in offerta -: ventinove talenti e settecentotrenta sicli, in sicli del santuario. %aE&insieme con lui Ooliab, figlio di Achisamach della tribù di Dan, intagliatore, decoratore e ricamatore di porpora viola, porpora rossa, scarlatto e bisso. z`o&Bezaleel, figlio di Uri, figlio di Cur, della tribù di Giuda, eseguì quanto il Signore aveva ordinato a Mosè; P_&Questo è il computo dei metalli impiegati per la Dimora, la Dimora della Testimonianza, redatto per ordine di Mosè e per opera dei leviti, sotto la direzione d'Itamar, figlio del sacerdote Aronne. Q^&Tutti i picchetti della Dimora e del recinto circostante erano di rame. +]Q&Le colonne relative erano quattro, con le quattro basi di rame, i loro uncini d'argento, il rivestimento dei loro capitelli e le loro aste trasversali d'argento. \&Alla porta del recinto vi era una cortina, lavoro di ricamatore, di porpora viola, porpora rossa, scarlatto e bisso ritorto: la sua lunghezza era di venti cubiti, la sua altezza, nel senso della larghezza, era di cinque cubiti, come i tendaggi del recinto. b[?&Le basi delle colonne erano di rame, gli uncini delle colonne e le aste trasversali erano d'argento; il rivestimento dei loro capitelli era d'argento e tutte le colonne del recinto avevano aste trasversali d'argento. NZ&Tutti i tendaggi che delimitavano il recinto erano di bisso ritorto. VY'&all'altra ala quindici cubiti di tendaggi, con le tre colonne e le tre basi. `X;&quindici cubiti di tendaggi, con le relative tre colonne e le tre basi alla prima ala; |Ws& i capitelli delle colonne e i loro uncini d'argento. Sul lato orientale, verso levante, vi erano cinquanta cubiti: xVk& Sul lato verso occidente vi erano cinquanta cubiti di tendaggi, con le relative dieci colonne e le dieci basi, OU& Anche sul lato rivolto a settentrione vi erano tendaggi per cento cubiti di lunghezza, le relative venti colonne con le venti basi di rame, gli uncini delle colonne e le aste trasversali d'argento. T & Vi erano le loro venti colonne con le venti basi di rame. Gli uncini delle colonne e le loro aste trasversali erano d'argento. S1& Fece il recinto: sul lato meridionale, verso sud, il recinto aveva tendaggi di bisso ritorto, per la lunghezza di cento cubiti sullo stesso lato. >Rw&Fece la conca di rame e il suo piedestallo di rame, impiegandovi gli specchi delle donne, che nei tempi stabiliti venivano a prestar servizio all'ingresso della tenda del convegno. Q &Introdusse le stanghe negli anelli sui lati dell'altare: servivano a trasportarlo. Fece l'altare di tavole, vuoto all'interno. IP &Fece anche le stanghe di legno di acacia e le rivestì di rame. rO_&Fuse quattro anelli e li pose alle quattro estremità della graticola di rame, per inserirvi le stanghe. ,NS&Fece per l'altare una graticola, lavorata a forma di rete, di rame, e la pose sotto la cornice dell'altare in basso: la rete arrivava a metà altezza dell'altare. JM&Fece anche tutti gli accessori dell'altare: i recipienti per raccogliere le ceneri, le sue pale, i suoi vasi per aspersione, le sue forchette e i bracieri: fece di rame tutti i suoi accessori. nLW&Fece i suoi corni ai suoi quattro angoli: i suoi corni erano tutti di un pezzo; lo rivestì di rame. K 9&Fece l'altare di legno di acacia: aveva cinque cubiti di lunghezza e cinque cubiti di larghezza, era cioè quadrato, e aveva l'altezza di tre cubiti. uJe%Preparò l'olio dell'unzione sacra e il profumo aromatico da bruciare, puro, secondo l'arte del profumiere. @I}%Fece le stanghe di legno di acacia e le rivestì d'oro. H3%Fece anche due anelli d'oro sotto l'orlo, sui due fianchi, cioè sui due lati opposti; servivano per inserire le stanghe destinate a trasportarlo. gGI%Rivestì d'oro puro il suo piano, i suoi lati, i suoi corni e gli fece intorno un orlo d'oro. PF%Fece l'altare per bruciare l'incenso, di legno di acacia; aveva un cubito di lunghezza e un cubito di larghezza, era cioè quadrato; aveva due cubiti di altezza e i suoi corni erano di un sol pezzo. OE%Impiegò un talento d'oro puro per esso e per tutti i suoi accessori. XD+%Fece le sue sette lampade, i suoi smoccolatoi e i suoi portacenere d'oro puro. C%I bulbi e i relativi bracci facevano corpo con esso: il tutto era formato da una sola massa d'oro puro lavorata a martello. yBm%un bulbo sotto due bracci che si dipartivano da esso, e un bulbo sotto i due altri bracci che si dipartivano da esso, e un bulbo sotto i due altri bracci che si dipartivano da esso; così per tutti i sei bracci che uscivano dal candelabro. yAm%Il fusto del candelabro aveva quattro calici in forma di fiore di mandorlo, con i loro bulbi e le loro corolle: o@Y%Vi erano su un braccio tre calici in forma di fiore di mandorlo, con bulbo e corolla; anche sull'altro braccio tre calici in forma di fiore di mandorlo, con bulbo e corolla. Così era per i sei bracci che uscivano dal candelabro. y?m%Sei bracci uscivano dai suoi lati: tre bracci del candelabro da un lato e tre bracci del candelabro dall'altro. )>M%Fece il candelabro d'oro puro; lo fece lavorato a martello, il suo fusto e i suoi bracci; i suoi calici, i suoi bulbi e le sue corolle facevano corpo con esso. u=e%Fece anche gli accessori della tavola: piatti, coppe, anfore e tazze per le libazioni; li fece di oro puro. @<}%Fece le stanghe di legno di acacia e le rivestì d'oro. v;g%Gli anelli erano fissati alla cornice e servivano per inserire le stanghe destinate a trasportare la tavola. q:]% Fuse per essa quattro anelli d'oro e li fissò ai quattro angoli che costituivano i suoi quattro piedi. R9% Le fece attorno una cornice di un palmo e un bordo d'oro per la cornice. A8% La rivestì d'oro puro e le fece intorno un bordo d'oro. 7}% Fece la tavola di legno di acacia: aveva due cubiti di lunghezza, un cubito di larghezza, un cubito e mezzo di altezza. :6o% I cherubini avevano le due ali stese di sopra, proteggendo con le ali il coperchio; erano rivolti l'uno verso l'altro e le facce dei cherubini erano rivolte verso il coperchio. 51%un cherubino ad una estremità e un cherubino all'altra estremità. Fece i cherubini tutti di un pezzo con il coperchio, alle sue due estremità. c4A%Fece due cherubini d'oro: li fece lavorati a martello sulle due estremità del coperchio: o3Y%Fece il coperchio d'oro puro: aveva due cubiti e mezzo di lunghezza e un cubito e mezzo di larghezza. [21%Introdusse le stanghe negli anelli sui due lati dell'arca per trasportare l'arca. =1w%Fece stanghe di legno di acacia e le rivestì d'oro. 0}%Fuse per essa quattro anelli d'oro e li fissò ai suoi quattro piedi: due anelli su di un lato e due anelli sull'altro. Q/%La rivestì d'oro puro, dentro e fuori. Le fece intorno un bordo d'oro. . )%Bezaleel fece l'arca di legno di acacia: aveva due cubiti e mezzo di lunghezza, un cubito e mezzo di larghezza, un cubito e mezzo di altezza. -$&le sue cinque colonne con i loro uncini. Rivestì d'oro i loro capitelli e le loro aste trasversali e fece le loro cinque basi di rame. ,+$%Fecero poi una cortina per l'ingresso della tenda, di porpora viola e di porpora rossa, di scarlatto e di bisso ritorto, lavoro di ricamatore; +$$Fece per esso quattro colonne di acacia, le rivestì d'oro; anche i loro uncini erano d'oro e fuse per esse quattro basi d'argento. *#$#Fece il velo di porpora viola e di porpora rossa, di scarlatto e di bisso ritorto. Lo fece con figure di cherubini, lavoro di disegnatore. ) $"Rivestì d'oro le assi, fece in oro i loro anelli, che servivano per inserire le traverse, e rivestì d'oro anche le traverse. p([$!Fece la traversa mediana che, a mezza altezza delle assi, le attraversava da una estremità all'altra. ' $ cinque traverse per le assi dell'altro lato della Dimora e cinque traverse per le assi della parte posteriore, verso occidente. _&9$Fece inoltre traverse di legno di acacia: cinque per le assi di un lato della Dimora, %$Vi erano dunque otto assi con le loro basi d'argento: sedici basi, due basi sotto un'asse e due basi sotto l'altra asse. R$$Esse erano formate ciascuna da due pezzi uguali, abbinati e perfettamente congiunti dal basso fino alla cima, all'altezza del primo anello. Così fece per ambedue: esse vennero a formare i due angoli. S#!$Fece inoltre due assi per gli angoli della Dimora nella parte posteriore. O"$Per la parte posteriore della Dimora, verso occidente, fece sei assi. e!E$come le loro quaranta basi d'argento, due basi sotto un'asse e due basi sotto l'altra asse. N $Per il secondo lato della Dimora, verso il settentrione, venti assi, 'I$Fece anche quaranta basi d'argento sotto le venti assi, due basi sotto un'asse per i suoi due sostegni e due basi sotto l'altra asse per i suoi due sostegni. ]5$Fece dunque le assi per la Dimora: venti assi sul lato verso il mezzogiorno, a sud. |s$Ogni asse aveva due sostegni, congiunti l'uno all'altro da un rinforzo. Così fece per tutte le assi della Dimora. P$Dieci cubiti la lunghezza di un asse e un cubito e mezzo la larghezza. D$Poi fece per la Dimora assi di legno di acacia, verticali. y$Fece poi per la tenda una copertura di pelli di montone tinte di rosso e al di sopra una copertura di pelli di tasso. eE$Fece cinquanta fibbie di rame, per unire insieme la tenda, così da formare un tutto unico. I $Fece cinquanta cordoni sull'orlo del telo della seconda sutura. =w$Unì insieme cinque teli a parte e sei teli a parte. }u$Lunghezza di un telo trenta cubiti; larghezza quattro cubiti per un telo; la stessa dimensione per gli undici teli. oY$Fece poi teli di peli di capra per costituire la tenda al di sopra della Dimora. Ne fece undici teli.  $ Fece cinquanta fibbie d'oro e unì i teli l'uno all'altro mediante le fibbie; così il tutto venne a formare una sola Dimora. &G$ Fece cinquanta cordoni al primo telo e fece anche cinquanta cordoni all'estremità del telo della seconda sutura: i cordoni corrispondevano l'uno all'altro. nW$ Fece cordoni di porpora viola sull'orlo del primo telo all'estremità della sutura e fece la stessa cosa sull'orlo del primo telo all'estremità della sutura e fece la stessa cosa sull'orlo del telo estremo nella seconda sutura. \3$ Unì cinque teli l'uno all'altro e anche i cinque altri teli unì l'uno all'altro. $ Lunghezza di ciascun telo ventotto cubiti; larghezza quattro cubiti per ciascun telo; la stessa dimensione per tutti i teli. ]5$Tutti gli artisti addetti ai lavori fecero la Dimora. Bezaleel la fece con dieci teli di bisso ritorto, di porpora viola, di porpora rossa e di scarlatto. La fece con figure di cherubini artisticamente lavorati. y$perché quanto il popolo aveva già offerto era sufficiente, anzi sovrabbondante, per l'esecuzione di tutti i lavori. 8 k$Mosè allora fece proclamare nel campo: "Nessuno, uomo o donna, offra più alcuna cosa come contributo per il santuario". Così si impedì al popolo di portare altre offerte; | s$e vennero a dire a Mosè: "Il popolo porta più di quanto è necessario per il lavoro che il Signore ha ordinato". v g$Allora tutti gli artisti, che eseguivano i lavori per il santuario, lasciarono il lavoro che stavano facendo C $Essi ricevettero da Mosè ogni contributo portato dagli Israeliti per il lavoro della costruzione del santuario. Ma gli Israeliti continuavano a portare ogni mattina offerte volontarie. 0 [$Mosè chiamò Bezaleel, Ooliab e tutti gli artisti, nel cuore dei quali il Signore aveva messo saggezza, quanti erano portati a prestarsi per l'esecuzione dei lavori. s c$Bezaleel, Ooliab e tutti gli artisti che il Signore aveva dotati di saggezza e d'intelligenza, perché fossero in grado di eseguire i lavori della costruzione del santuario, fecero ogni cosa secondo ciò che il Signore aveva ordinato. ##Li ha riempiti di saggezza per compiere ogni genere di lavoro d'intagliatore, di disegnatore, di ricamatore in porpora viola, in porpora rossa, in scarlatto e in bisso, e di tessitore: capaci di realizzare ogni sorta di lavoro e ideatori di progetti.  #"Gli ha anche messo nel cuore il dono di insegnare e così anche ha fatto con Ooliab, figlio di Achisamach, della tribù di Dan. sa#!per intagliare le pietre da incastonare, per scolpire il legno e compiere ogni sorta di lavoro ingegnoso. E# per concepire progetti e realizzarli in oro, argento, rame, {q#L'ha riempito dello spirito di Dio, perché egli abbia saggezza, intelligenza e scienza in ogni genere di lavoro, #Mosè disse agli Israeliti: "Vedete, il Signore ha chiamato per nome Bezaleel, figlio di Uri, figlio di Cur, della tribù di Giuda. tc#Così tutti, uomini e donne, che erano di cuore generoso a portare qualche cosa per la costruzione che il Signore per mezzo di Mosè aveva comandato di fare, la portarono: gli Israeliti portarono la loro offerta volontaria al Signore. `;#balsami e olio per l'illuminazione, per l'olio dell'unzione e per l'incenso aromatico. mU#I capi portarono le pietre di ònice e le pietre preziose da incastonare nell'efod e nel pettorale, j~O#Tutte le donne che erano di cuore generoso, secondo la loro abilità, filarono il pelo di capra. }#Inoltre tutte le donne esperte filarono con le mani e portarono filati di porpora viola e rossa, di scarlatto e di bisso. M|#Quanti potevano offrire un'offerta in argento o rame ne offrirono per il Signore. Così anche quanti si trovavano in possesso di legno di acacia per qualche opera della costruzione, ne portarono. ={u#Quanti si trovavano in possesso di tessuti di porpora viola e rossa, di scarlatto, di bisso, di pelo di capra, di pelli di montone tinte di rosso e di pelli di tasso ne portarono. Vz'#Vennero uomini e donne, quanti erano di cuore generoso, e portarono fermagli, pendenti, anelli, collane, ogni sorta di gioielli d'oro: quanti volevano presentare un'offerta di oro al Signore la portarono. ^y7#Poi quanti erano di cuore generoso ed erano mossi dal loro spirito, vennero a portare l'offerta per il Signore, per la costruzione della tenda del convegno, per tutti i suoi oggetti di culto e per le vesti sacre. Wx)#Allora tutta la comunità degli Israeliti si ritirò dalla presenza di Mosè. w/#le vesti liturgiche per officiare nel santuario, le vesti sacre per il sacerdote Aronne e le vesti dei suoi figli per esercitare il sacerdozio". Lv#i picchetti della Dimora, i picchetti del recinto e le loro corde, cuA#i tendaggi del recinto, le sue colonne e le sue basi e la cortina alla porta del recinto, t}#l'altare degli olocausti con la sua graticola, le sue sbarre e tutti i suoi accessori, la conca con il suo piedestallo, s#l'altare dei profumi con le sue stanghe, l'olio dell'unzione e il profumo aromatico, la cortina d'ingresso alla porta della Dimora, irM#il candelabro per illuminare con i suoi accessori, le sue lampade e l'olio per l'illuminazione, Vq'# la tavola con le sue stanghe e tutti i suoi accessori e i pani dell'offerta, Jp# l'arca e le sue stanghe, il coperchio e il velo che lo nasconde, oy# la Dimora, la sua tenda, la sua copertura, le sue fibbie, le sue assi, le sue traverse, le sue colonne e le sue basi, fnG# Tutti gli artisti che sono tra di voi vengano ed eseguiscano quanto il Signore ha comandato: Mm# pietre di ònice e pietre da incastonare nell'efod e nel pettorale. Sl!#olio per l'illuminazione, balsami per unguenti e per l'incenso aromatico, Lk#pelli di montone tinte di rosso, pelli di tasso e legno di acacia, Vj'#tessuti di porpora viola e rossa, di scarlatto, di bisso e di pelo di capra, ,iS#Prelevate su quanto possedete un contributo per il Signore. Quanti hanno cuore generoso, portino questo contributo volontario per il Signore: oro, argento e rame, \h3#Mosè disse a tutta la comunità degli Israeliti: "Questo il Signore ha comandato: Xg+#Non accenderete il fuoco in giorno di sabato, in nessuna delle vostre dimore". Ef#Per sei giorni si lavorerà, ma il settimo sarà per voi un giorno santo, un giorno di riposo assoluto, sacro al Signore. Chiunque in quel giorno farà qualche lavoro sarà messo a morte. g~~3}||{{{zayy*xuwwvuuvutt)ss rqqq1pWoo%nmm0ll1kkjKi{ihhgFff9ee)dd'c_bbaa`b_k_ ^]\[[ZPYjXXW1VUU,T#SPRRhQXP|ONNNjMMLSK|JJ=JI1HlGG,FFbEDDJCbC:BdAA@@??">o==g<<\;;|::`99:88777r6551433p22 140?0/..I---_,++|+*)h(( &&&%%B$$###""! RtOBg8[^T4?J ^ . m  C1+Z7w&i Essi si avvicinarono e li portarono via con le loro tuniche, fuori dell'accampamento, come Mosè aveva detto. 3%a Mosè chiamò Misael ed Elsafan, figli di Uziel, zio di Aronne, e disse loro: "Avvicinatevi, portate via questi vostri congiunti dal santuario, fuori dell'accampamento". >$w Allora Mosè disse ad Aronne: "Di questo il Signore ha parlato quando ha detto: A chi si avvicina a me mi mostrerò santo e davanti a tutto il popolo sarò onorato". Aronne tacque. ^#7 Ma un fuoco si staccò dal Signore e li divorò e morirono così davanti al Signore. M"  Ora Nadab e Abiu, figli di Aronne, presero ciascuno un braciere, vi misero dentro il fuoco e il profumo e offrirono davanti al Signore un fuoco illegittimo, che il Signore non aveva loro ordinato. 6!g Un fuoco uscì dalla presenza del Signore e consumò sull'altare l'olocausto e i grassi; tutto il popolo vide, mandò grida d'esultanza e si prostrò con la faccia a terra.  / Mosè e Aronne entrarono nella tenda del convegno; poi uscirono e benedissero il popolo e la gloria del Signore si manifestò a tutto il popolo. *O Poi Aronne, alzate le mani verso il popolo, lo benedisse e, dopo aver fatto il sacrificio espiatorio, l'olocausto e i sacrifici di comunione, scese dall'altare. ' I petti e la coscia destra, Aronne li agitava davanti al Signore come offerta da agitare secondo il rito, nel modo che Mosè aveva ordinato. G  mettevano i grassi sui petti ed egli li bruciava sull'altare.  Gli porgevano le parti grasse del toro e dell'ariete, la coda, il grasso aderente alle viscere, i reni e il lobo del fegato: ; Immolò il toro e l'ariete in sacrificio di comunione per il popolo. I figli di Aronne gli porgevano il sangue ed egli lo spargeva attorno all'altare. ~w Presentò quindi l'oblazione, ne prese una manciata piena e la bruciò sull'altare, oltre l'olocausto della mattina. 0] Poi offrì l'olocausto secondo il rito. 1] Poi presentò l'offerta del popolo. Prese il capro destinato al sacrificio espiatorio per il popolo, lo immolò e ne fece un sacrificio espiatorio, come il precedente. S! Lavò le interiora e le gambe e le bruciò sull'olocausto sopra l'altare. hK Gli porsero anche la vittima dell'olocausto fatta a pezzi e la testa e li bruciò sull'altare. p[ Poi immolò l'olocausto; i figli di Aronne gli porsero il sangue ed egli lo sparse attorno all'altare. K La carne e la pelle le bruciò nel fuoco fuori dell'accampamento.  ma il grasso, i reni e il lobo del fegato della vittima espiatoria li bruciò sopra l'altare come il Signore aveva ordinato a Mosè. / I suoi figli gli porsero il sangue ed egli vi intinse il dito, ne bagnò i corni dell'altare e sparse il resto del sangue alla base dell'altare; p[ Aronne dunque si avvicinò all'altare e immolò il vitello del sacrificio espiatorio, che era per sé.  Mosè disse ad Aronne: "Avvicinati all'altare: offri il tuo sacrificio espiatorio e il tuo olocausto e compi il rito espiatorio per te e per il tuo casato; presenta anche l'offerta del popolo e fa' l'espiazione per esso, come il Signore ha ordinato". nW Mosè disse: "Ecco ciò che il Signore vi ha ordinato; fatelo e la gloria del Signore vi apparirà". / Essi dunque condussero davanti alla tenda del convegno quanto Mosè aveva ordinato; tutta la comunità si avvicinò e stette davanti al Signore. / Y un toro e un ariete per il sacrificio di comunione, per immolarli davanti al Signore, un'oblazione intrisa nell'olio, perché oggi il Signore si manifesterà a voi". ; Agli Israeliti dirai: Prendete un capro per il sacrificio espiatorio, un vitello e un agnello, tutti e due di un anno, senza difetto, per l'olocausto,  / e disse ad Aronne: "Prendi un vitello per il sacrificio espiatorio e un ariete per l'olocausto, tutti e due senza difetto, e offrili al Signore. T  % L'ottavo giorno, Mosè chiamò Aronne, i suoi figli e gli anziani d'Israele ` ;$Aronne e i suoi figli fecero quanto era stato ordinato dal Signore per mezzo di Mosè. 9m#Rimarrete sette giorni all'ingresso della tenda del convegno, giorno e notte, osservando il comandamento del Signore, perché non moriate, poiché così mi è stato ordinato". ue"Come si è fatto oggi così il Signore ha ordinato che si faccia per compiere il rito espiatorio su di voi. G !Per sette giorni non uscirete dall'ingresso della tenda del convegno, finché cioè non siano compiuti i giorni della vostra investitura, perché la vostra investitura durerà sette giorni. G  Quel che avanza della carne e del pane, bruciatelo nel fuoco. tcPoi Mosè disse ad Aronne e ai suoi figli: "Fate cuocere la carne all'ingresso della tenda del convegno e là mangiatela con il pane che è nel canestro dell'investitura, come mi è stato ordinato. La mangeranno Aronne e i suoi figli. gIMosè prese quindi l'olio dell'unzione e il sangue che era sopra l'altare; ne asperse Aronne e le sue vesti, i figli di lui e le loro vesti; così consacrò Aronne e le sue vesti e similmente i suoi figli e le loro vesti. W)Poi Mosè prese il petto dell'ariete e lo agitò come offerta da agitare ritualmente davanti al Signore; questa fu la parte dell'ariete dell'investitura toccata a Mosè, come il Signore gli aveva ordinato. ;qMosè quindi le prese dalle loro mani e le bruciò sull'altare sopra l'olocausto: sacrificio di investitura, di soave odore, sacrificio consumato dal fuoco in onore del Signore. Poi mise tutte queste cose sulle mani di Aronne e sulle mani dei suoi figli e le agitò con l'agitazione rituale davanti al Signore. S!dal canestro dei pani azzimi, che era davanti al Signore, prese una focaccia senza lievito, una focaccia di pasta intrisa nell'olio e una schiacciata e le pose sulle parti grasse e sulla coscia destra. ~Poi prese il grasso, la coda, tutto il grasso aderente alle viscere, il lobo del fegato, i reni con il loro grasso e la coscia destra; Y}-Poi Mosè fece avvicinare i figli di Aronne e bagnò con quel sangue il lobo del loro orecchio destro, il pollice della mano destra e l'alluce del piede destro; sparse il resto del sangue attorno all'altare. |1Mosè lo immolò, ne prese del sangue e bagnò il lobo dell'orecchio destro di Aronne e il pollice della mano destra e l'alluce del piede destro. {Poi fece accostare il secondo ariete, l'ariete della investitura, e Aronne e i suoi figli stesero le mani sulla testa dell'ariete. Wz)Dopo averne lavato le viscere e le zampe con acqua, bruciò tutto l'ariete sull'altare: olocausto di soave odore, un sacrificio consumato dal fuoco in onore del Signore, come il Signore gli aveva ordinato. Gy Poi fece a pezzi l'ariete e ne bruciò testa, pezzi e grasso. DxMosè lo immolò e ne sparse il sangue attorno all'altare. ywmFece quindi avvicinare l'ariete dell'olocausto e Aronne e i suoi figli stesero le mani sulla testa dell'ariete. vMa il giovenco, la sua pelle, la sua carne e le feci, bruciò nel fuoco fuori dell'accampamento, come il Signore gli aveva ordinato. uPoi prese tutto il grasso aderente alle viscere, il lobo del fegato, i due reni con il loro grasso e Mosè bruciò tutto sull'altare. Zt/Mosè lo immolò, ne prese del sangue, bagnò con il dito i corni attorno all'altare e purificò l'altare; poi sparse il resto del sangue alla base dell'altare e lo consacrò per fare su di esso l'espiazione. !s=Fece quindi accostare il giovenco del sacrificio espiatorio e Aronne e i suoi figli stesero le mani sulla testa del giovenco del sacrificio espiatorio. -rU Poi Mosè fece avvicinare i figli d'Aronne, li vestì di tuniche, li cinse con le cinture e legò sul loro capo i turbanti, come il Signore aveva ordinato a Mosè. Wq) Versò l'olio della unzione sul capo d'Aronne e unse Aronne, per consacrarlo. p  Fece sette volte l'aspersione sull'altare, unse l'altare con tutti i suoi accessori, la conca e la sua base, per consacrarli. woi Poi Mosè prese l'olio dell'unzione, unse la Dimora e tutte le cose che vi si trovavano e così le consacrò. n% Poi gli mise in capo il turbante e sul davanti del turbante pose la lamina d'oro, il sacro diadema, come il Signore aveva ordinato a Mosè. PmGli mise anche il pettorale, e nel pettorale pose gli Urim e i Tummin. -lUPoi rivestì Aronne della tunica, lo cinse della cintura, gli pose addosso il manto, gli mise l'efod e lo cinse con la cintura dell'efod, nel quale avvolse l'efod. JkMosè fece accostare Aronne e i suoi figli e li lavò con acqua. NjMosè disse alla comunità: "Questo il Signore ha ordinato di fare". zioMosè fece come il Signore gli aveva ordinato e la comunità fu convocata all'ingresso della tenda del convegno. Lhconvoca tutta la comunità all'ingresso della tenda del convegno". g7"Prendi Aronne insieme ai suoi figli, le vesti, l'olio dell'unzione, il giovenco del sacrificio espiatorio, i due arieti e il cesto dei pani azzimi; (f OIl Signore disse ancora a Mosè: .eW%Questa è la legge per l'olocausto, l'oblazione, il sacrificio espiatorio, il sacrificio di riparazione, l'investitura e il sacrificio di comunione: legge che il Signore ha dato a Mosè sul monte Sinai, quando ordinò agli Israeliti di presentare le offerte al Signore nel deserto del Sinai". -dU$Agli Israeliti il Signore ha ordinato di dar loro questo, dal giorno della loro unzione. È una parte che è loro dovuta per sempre, di generazione in generazione. &cG#Questa è la parte dovuta ad Aronne e ai suoi figli, dei sacrifici bruciati in onore del Signore, dal giorno in cui eserciteranno il sacerdozio del Signore. &bG"Poiché, dai sacrifici di comunione offerti dagli Israeliti, io mi riservo il petto della vittima offerta con l'agitazione di rito e la coscia della vittima offerta con l'elevazione di rito e li do al sacerdote Aronne e ai suoi figli per legge perenne, che gli Israeliti osserveranno. a}!Essa spetterà, come sua parte, al figlio di Aronne che avrà offerto il sangue e il grasso dei sacrifici di comunione. b`? Darete anche in tributo al sacerdote la coscia destra dei vostri sacrifici di comunione. d_CIl sacerdote brucerà il grasso sopra l'altare; il petto sarà di Aronne e dei suoi figli. K^Porterà con le proprie mani ciò che deve essere offerto al Signore con il fuoco: porterà il grasso insieme con il petto, il petto per presentarlo con il rito d'agitazione davanti al Signore. )]M"Parla agli Israeliti e di' loro: Chi offrirà al Signore il sacrificio di comunione porterà una offerta al Signore, prelevandola dal sacrificio di comunione. %\GIl Signore aggiunse a Mosè: W[)Chiunque mangerà sangue di qualunque specie sarà eliminato dal suo popolo". eZEE non mangerete affatto sangue, né di uccelli né di animali domestici, dovunque abitiate. 'YIperché chiunque mangerà il grasso di animali che si possono offrire in sacrificio consumato dal fuoco in onore del Signore, sarà eliminato dal suo popolo. "X?Il grasso di una bestia che è morta naturalmente o il grasso d'una bestia sbranata potrà servire per qualunque altro uso; ma non ne mangerete affatto; vWg"Parla agli Israeliti e riferisci loro: Non mangerete alcun grasso, né di bue, né di pecora, né di capra. )VOIl Signore disse ancora a Mosè: qU]Se uno toccherà qualsiasi cosa immonda: un'immondezza umana, un animale immondo o qualsiasi cosa abominevole, immonda, e mangerà la carne d'un sacrificio di comunione offerto al Signore, quel tale sarà eliminato dal suo popolo". QTChiunque sarà mondo potrà mangiare la carne del sacrificio di comunione; ma la persona che, immonda, mangerà la carne del sacrificio di comunione offerto al Signore sarà eliminata dal suo popolo. }SuLa carne che sarà stata in contatto con qualche cosa di immondo, non si potrà mangiare; sarà bruciata nel fuoco. cRASe uno mangia la carne del sacrificio di comunione il terzo giorno, l'offerente non sarà gradito; dell'offerta non gli sarà tenuto conto; sarà un abominio; chi ne avrà mangiato subirà la pena della sua iniquità. pQ[ma quel che sarà rimasto della carne del sacrificio fino al terzo giorno, dovrà bruciarsi nel fuoco. *POMa se il sacrificio che uno offre è votivo o volontario, la vittima si mangerà il giorno in cui verrà offerta, il resto dovrà esser mangiato il giorno dopo; O3La carne del sacrificio di ringraziamento dovrà mangiarsi il giorno stesso in cui esso viene offerto; non se ne lascerà nulla fino alla mattina. IN Di ognuna di queste offerte una parte si presenterà come oblazione prelevata in onore del Signore; essa sarà del sacerdote che ha sparso il sangue della vittima del sacrificio di comunione. M  Presenterà anche, come offerta, oltre le dette focacce, focacce di pan lievitato, insieme con il sacrificio di ringraziamento. cLA Se uno l'offre in ringraziamento, offrirà, con il sacrificio di comunione, focacce senza lievito intrise con olio, schiacciate senza lievito unte con olio e fior di farina cotta, in forma di focacce intrise con olio. UK% Questa è la legge del sacrificio di comunione, che si offrirà al Signore. jJO Ogni oblazione impastata con olio o asciutta sarà per tutti i figli di Aronne in misura uguale. I Così anche ogni oblazione, cotta nel forno o preparata nella pentola o nella teglia, sarà del sacerdote che l'ha offerta. wHiIl sacerdote, che avrà fatto l'olocausto per qualcuno, avrà per sé la pelle dell'olocausto da lui offerto. *GOIl sacrificio di riparazione è come il sacrificio espiatorio; la stessa legge vale per ambedue; la vittima sarà del sacerdote che avrà compiuta l'espiazione. uFeOgni maschio di famiglia sacerdotale ne potrà mangiare; lo si mangerà in luogo santo; è cosa santissima. E/Il sacerdote brucerà tutto questo sull'altare come sacrificio consumato dal fuoco in onore del Signore. Questo è un sacrificio di riparazione. {Dqi due reni con il loro grasso e il grasso attorno ai lombi e al lobo del fegato che si distaccherà sopra i reni. TC#e se ne offrirà tutto il grasso: la coda, il grasso che copre le viscere, BNel luogo, dove si immola l'olocausto, si immolerà la vittima di riparazione; se ne spargerà il sangue attorno all'altare NA Questa è la legge del sacrificio di riparazione; è cosa santissima. 6@gMa non si potrà mangiare alcuna vittima espiatoria, il cui sangue va portato nella tenda del convegno, per il rito espiatorio nel santuario. Essa sarà bruciata nel fuoco. V?'Ogni maschio di famiglia sacerdotale ne potrà mangiare; è cosa santissima. +>QMa il vaso di terra, che sarà servito a cuocerla, sarà spezzato; che se è stata cotta in un vaso di rame, questo sarà strofinato bene e sciacquato con acqua. /=YQualunque cosa ne toccherà le carni sarà sacra; se parte del suo sangue schizza sopra una veste, il posto dove sarà schizzato il sangue lo laverai in luogo santo. < La mangerà il sacerdote che l'offrirà per il peccato; dovrà mangiarla in luogo santo, nel recinto della tenda del convegno. Z;/"Parla ad Aronne e ai suoi figli e di' loro: Questa è la legge del sacrificio espiatorio. Nel luogo dove si immola l'olocausto sarà immolata davanti al Signore la vittima per il peccato. È cosa santissima. ):OIl Signore disse ancora a Mosè: X9+Ogni oblazione del sacerdote sarà bruciata tutta; non se ne potrà mangiare". 28_Anche il sacerdote che, tra i figli di Aronne, sarà unto per succedergli, farà questa offerta; è una prescrizione perenne: sarà bruciata tutta in onore del Signore. 7)Essa sarà preparata con olio, nella teglia: la presenterai in una misura stemperata; l'offrirai in pezzi, come profumo soave per il Signore. R6 "L'offerta che Aronne e i suoi figli faranno al Signore il giorno in cui riceveranno l'unzione è questa: un decimo di efa di fior di farina, come oblazione perpetua, metà la mattina e metà la sera. %5G Il Signore aggiunse a Mosè: d4C Ogni maschio tra i figli di Aronne potrà mangiarne. È un diritto perenne delle vostre generazioni sui sacrifici consumati dal fuoco in onore del Signore. Tutto ciò che verrà a contatto con queste cose sarà sacro". $3C Non si cuocerà con lievito; è la parte che ho loro assegnata delle offerte a me bruciate con il fuoco. È cosa santissima come il sacrificio espiatorio. 2; Aronne e i suoi figli mangeranno quel che rimarrà dell'oblazione; lo si mangerà senza lievito, in luogo santo, nel recinto della tenda del convegno. H1 Il sacerdote preleverà una manciata di fior di farina con il suo olio e con tutto l'incenso che è sopra l'offerta e brucerà ogni cosa sull'altare con soave profumo in ricordo del Signore. l0SQuesta è la legge dell'oblazione. I figli di Aronne la offriranno al Signore, dinanzi all'altare. X/+Il fuoco dev'esser sempre tenuto acceso sull'altare, senza lasciarlo spegnere. G. Il fuoco sarà tenuto acceso sull'altare e non si lascerà spegnere; il sacerdote vi brucerà legna ogni mattina, vi disporrà sopra l'olocausto e vi brucerà sopra il grasso dei sacrifici. r-_Poi, spogliatosi delle vesti e indossatene altre, porterà la cenere fuori del campo, in un luogo mondo. A,}Il sacerdote, indossata la tunica di lino e vestiti i calzoni di lino, toglierà la cenere, in cui il fuoco avrà ridotto l'olocausto sull'altare, e la deporrà al fianco dell'altare. ]+5"Da' quest'ordine ad Aronne e ai suoi figli: Questa è la legge per l'olocausto. L'olocausto rimarrà acceso sul braciere sopra l'altare tutta la notte, fino al mattino; il fuoco dell'altare sarà tenuto acceso. (* OIl Signore disse ancora a Mosè: )-Il sacerdote farà il rito espiatorio per lui davanti al Signore e gli sarà perdonato, qualunque sia la mancanza di cui si è reso colpevole". (7Porterà al sacerdote, come sacrificio di riparazione in onore del Signore, un ariete senza difetto, preso dal bestiame minuto secondo la tua stima. S'!o qualunque cosa per cui abbia giurato il falso. Farà la restituzione per intero, aggiungendovi un quinto e renderà ciò al proprietario il giorno stesso in cui offrirà il sacrificio di riparazione. :&ose avrà così peccato e si sarà reso colpevole, restituirà la cosa rubata o estorta con frode o il deposito che gli era stato affidato o l'oggetto smarrito che aveva trovato %o troverà una cosa smarrita, mentendo a questo proposito e giurando il falso circa qualcuna delle cose per cui un uomo può peccare, B$"Quando uno peccherà e commetterà una mancanza verso il Signore, rifiutando al suo prossimo un deposito da lui ricevuto o un pegno consegnatogli o una cosa rubata o estorta con frode "#AIl Signore disse a Mosè: i"MÈ un sacrificio di riparazione; quell'individuo si era certo reso colpevole verso il Signore". v!gPresenterà al sacerdote, come sacrificio di riparazione, un ariete senza difetto, preso dal bestiame minuto, secondo la tua stima; il sacerdote farà per lui il rito espiatorio per l'errore commesso per ignoranza e gli sarà perdonato.  Quando uno peccherà facendo, senza saperlo, una cosa vietata dal Signore, sarà colpevole e dovrà scontare la mancanza. X+risarcirà il danno fatto al santuario, aggiungendovi un quinto, e lo darà al sacerdote, il quale farà per lui il rito espiatorio con l'ariete offerto come sacrificio di riparazione e gli sarà perdonato. "Se qualcuno commetterà una mancanza e peccherà per errore riguardo a cose consacrate al Signore, porterà al Signore, in sacrificio di riparazione, un ariete senza difetto, preso dal gregge, che valuterai in sicli d'argento in base al siclo del santuario; %GIl Signore aggiunse a Mosè: <s Così il sacerdote farà per lui il rito espiatorio per il peccato commesso in uno dei casi suddetti e gli sarà perdonato. Il resto sarà per il sacerdote, come nell'oblazione". O Porterà la farina al sacerdote, che ne prenderà una manciata come memoriale, facendola bruciare sull'altare sopra le vittime consumate dal fuoco in onore del Signore. È un sacrificio espiatorio.  Ma se non ha mezzi per procurarsi due tortore o due colombi, porterà, come offerta per il peccato commesso, un decimo di efa di fior di farina, come sacrificio espiatorio; non vi metterà né olio né incenso, perché è un sacrificio per il peccato. 9m Dell'altro uccello offrirà un olocausto, secondo le norme stabilite. Così il sacerdote farà per lui il rito espiatorio per il peccato che ha commesso e gli sarà perdonato. .W poi spargerà il sangue del sacrificio per il peccato sopra la parete dell'altare e ne spremerà il resto alla base dell'altare. Questo è un sacrificio espiatorio. Li porterà al sacerdote, il quale offrirà prima quello per l'espiazione: gli spaccherà la testa vicino alla nuca, ma senza staccarla; ]5Se non ha mezzi per procurarsi una pecora o una capra, porterà al Signore, come riparazione della sua colpa per il suo peccato, due tortore o due colombi: uno come sacrificio espiatorio, l'altro come olocausto. gIporterà al Signore, come riparazione della sua colpa per il peccato commesso, una femmina del bestiame minuto, pecora o capra, come sacrificio espiatorio; il sacerdote farà per lui il rito espiatorio per il suo peccato. jOQuando uno dunque si sarà reso colpevole d'una di queste cose, confesserà il peccato commesso; b?Oppure quando uno, senza badarvi, parlando con leggerezza, avrà giurato, con uno di quei giuramenti che gli uomini proferiscono alla leggera, di fare qualche cosa di male o di bene, se lo saprà, ne sarà colpevole. 1]Oppure quando, senza avvedersene, tocca una immondezza umana - una qualunque delle cose per le quali l'uomo diviene immondo - quando verrà a saperlo, sarà colpevole. POppure quando qualcuno, senza avvedersene, tocca una cosa immonda, come il cadavere d'una bestia o il cadavere d'un animale domestico o quello d'un rettile, rimarrà egli stesso immondo e colpevole. 1 _Se una persona pecca perché nulla dichiara, benché abbia udito la formula di scongiuro e sia essa stessa testimone o abbia visto o sappia, sconterà la sua iniquità. -U#Preleverà tutte le parti grasse, come si preleva il grasso della pecora del sacrificio di comunione e il sacerdote le brucerà sull'altare sopra le vittime consumate dal fuoco in onore del Signore. Il sacerdote farà per lui il rito espiatorio per il peccato commesso e gli sarà perdonato. >w"Il sacerdote prenderà con il dito un po' di sangue della vittima espiatoria e bagnerà i corni dell'altare degli olocausti; poi verserà il resto del sangue alla base dell'altare.  !Poserà la mano sulla testa della vittima espiatoria e la immolerà in espiazione nel luogo dove si immolano gli olocausti. ^ 7 Se porta una pecora come offerta per il peccato, porterà una femmina senza difetto. s aPreleverà tutte le parti grasse, come si preleva il grasso del sacrificio di comunione, e il sacerdote le brucerà sull'altare, profumo soave in onore del Signore. Il sacerdote farà per lui il rito espiatorio e gli sarà perdonato. - UIl sacerdote prenderà con il dito un po' di sangue di essa e bagnerà i corni dell'altare degli olocausti; poi verserà il resto del sangue alla base dell'altare. z oPoserà la mano sulla testa della vittima di espiazione e la immolerà nel luogo dove si immolano gli olocausti. }quando conosca il peccato commesso, porti come offerta una capra femmina, senza difetto, in espiazione del suo peccato.  Se chi ha peccato è stato qualcuno del popolo, violando per inavvertenza un divieto del Signore, e così si è reso colpevole, 9mPoi brucerà sull'altare ogni parte grassa, come il grasso del sacrificio di comunione. Il sacerdote farà per lui il rito espiatorio per il suo peccato e gli sarà perdonato. DIl sacerdote prenderà con il dito il sangue del sacrificio espiatorio e bagnerà i corni dell'altare degli olocausti; verserà il resto del sangue alla base dell'altare degli olocausti. +Poserà la mano sulla testa del capro e lo immolerà nel luogo dove si immolano gli olocausti davanti al Signore: è un sacrificio espiatorio. cAquando conosca il peccato commesso, porterà come offerta un capro maschio senza difetto. ~wSe è un capo chi ha peccato, violando per inavvertenza un divieto del Signore suo Dio e così si è reso colpevole, Poi porterà il giovenco fuori del campo e lo brucerà come ha bruciato il primo: è il sacrificio di espiazione per l'assemblea. 5eFarà di questo giovenco come di quello offerto in sacrificio di espiazione: tutto allo stesso modo. Il sacerdote farà per loro il rito espiatorio e sarà loro perdonato. QToglierà al giovenco tutte le parti grasse, per bruciarle sull'altare. T~#Bagnerà con il sangue i corni dell'altare che è davanti al Signore nella tenda del convegno e verserà il resto del sangue alla base dell'altare degli olocausti, all'ingresso della tenda del convegno. g}Iintingerà il dito nel sangue, e farà sette aspersioni davanti al Signore di fronte al velo. w|iIl sacerdote che ha ricevuto l'unzione porterà il sangue del giovenco nell'interno della tenda del convegno; v{gGli anziani della comunità poseranno le mani sulla testa del giovenco e lo si immolerà davanti al Signore. Lzquando il peccato commesso sarà conosciuto, l'assemblea offrirà come sacrificio espiatorio un giovenco, un capo di grosso bestiame senza difetto e lo condurrà davanti alla tenda del convegno. 9ym Se tutta la comunità d'Israele ha commesso una inavvertenza, senza che tutta l'assemblea la conosca, violando così un divieto della legge del Signore e rendendosi colpevole, Ax} cioè tutto il giovenco, egli lo porterà fuori dell'accampamento in luogo puro, dove si gettano le ceneri, e lo brucerà sulla legna: dovrà essere bruciato sul mucchio delle ceneri. aw= Ma la pelle del giovenco, la carne con la testa, le viscere, le zampe e gli escrementi, wvi Farà come si fa per il giovenco del sacrificio di comunione e brucerà il tutto sull'altare degli olocausti. u} i due reni con il loro grasso e il grasso attorno ai lombi e al lobo del fegato, che distaccherà al di sopra dei reni. tPoi dal giovenco del sacrificio toglierà tutto il grasso: il grasso che avvolge le viscere, tutto quello che vi è sopra, rs_Bagnerà con il sangue i corni dell'altare dei profumi che bruciano davanti al Signore nella tenda del convegno; verserà il resto del sangue alla base dell'altare degli olocausti, che si trova all'ingresso della tenda del convegno. trcintingerà il dito nel sangue e farà sette aspersioni davanti al Signore di fronte al velo del santuario. qIl sacerdote che ha ricevuto l'unzione prenderà il sangue del giovenco e lo porterà nell'interno della tenda del convegno; $pCCondurrà il giovenco davanti al Signore all'ingresso della tenda del convegno; poserà la mano sulla testa del giovenco e l'immolerà davanti al Signore. Vo'se chi ha peccato è il sacerdote che ha ricevuto l'unzione e così ha reso colpevole il popolo, offrirà al Signore per il peccato da lui commesso un giovenco senza difetto come sacrificio di espiazione. nyQuando un uomo inavvertitamente trasgredisce un qualsiasi divieto della legge del Signore, facendo una cosa proibita: QQPgOOONN4MMVL{KKBJJI!HYGFFzEDCC{BB>AA@@??j>>==<<;;; :988>7655;433322100D/i.--S,+***)(c''A&-%% $g#y#%"!! A Z5@KD0jfW)l[ m$ Z _  y+4V|'Quando essa sia guarita dal flusso, conterà sette giorni e poi sarà monda. {Chiunque toccherà quelle cose sarà immondo; dovrà lavarsi le vesti, bagnarsi nell'acqua e sarà immondo fino alla sera. nzWOgni giaciglio sul quale si coricherà durante tutto il tempo del flusso sarà per lei come il giaciglio sul quale si corica quando ha le regole; ogni mobile sul quale siederà sarà immondo, come lo è quando essa ha le regole. Vy'La donna che ha un flusso di sangue per molti giorni, fuori del tempo delle regole, o che lo abbia più del normale sarà immonda per tutto il tempo del flusso, secondo le norme dell'immondezza mestruale. /xYSe un uomo ha rapporto intimo con essa, l'immondezza di lei lo contamina: egli sarà immondo per sette giorni e ogni giaciglio sul quale si coricherà sarà immondo. }wuSe l'uomo si trova sul giaciglio o sul mobile mentre essa vi siede, per tale contatto sarà immondo fino alla sera. v%Chi toccherà qualunque mobile sul quale essa si sarà seduta, dovrà lavarsi le vesti, bagnarsi nell'acqua e sarà immondo fino alla sera. {uqChiunque toccherà il suo giaciglio, dovrà lavarsi le vesti, bagnarsi nell'acqua e sarà immondo fino alla sera. t-Ogni giaciglio sul quale si sarà messa a dormire durante la sua immondezza sarà immondo; ogni mobile sul quale si sarà seduta sarà immondo. -sUQuando una donna abbia flusso di sangue, cioè il flusso nel suo corpo, la sua immondezza durerà sette giorni; chiunque la toccherà sarà immondo fino alla sera. rLa donna e l'uomo che abbiano avuto un rapporto con emissione seminale si laveranno nell'acqua e saranno immondi fino alla sera. qOgni veste o pelle, su cui vi sarà un'emissione seminale, dovrà essere lavata nell'acqua e sarà immonda fino alla sera. |psL'uomo che avrà avuto un'emissione seminale, si laverà tutto il corpo nell'acqua e sarà immondo fino alla sera. /oYil quale ne offrirà uno come sacrificio espiatorio, l'altro come olocausto; il sacerdote compirà per lui il rito espiatorio davanti al Signore per la sua gonorrea. n/L'ottavo giorno, prenderà due tortore o due colombi, verrà davanti al Signore, all'ingresso della tenda del convegno, e li darà al sacerdote, =mu Quando chi è affetto da gonorrea sarà guarito dal male, conterà sette giorni dalla sua guarigione; poi si laverà le vesti, bagnerà il suo corpo nell'acqua viva e sarà mondo. l Il vaso di terracotta toccato da colui che soffre di gonorrea sarà spezzato; ogni vaso di legno sarà lavato nell'acqua. /kY Chiunque sarà toccato da colui che ha la gonorrea, se questi non si era lavato le mani, dovrà lavarsi le vesti, bagnarsi nell'acqua e sarà immondo fino alla sera. Fj Chiunque toccherà cosa, che sia stata sotto quel tale, sarà immondo fino alla sera. Chi porterà tali oggetti dovrà lavarsi le vesti, bagnarsi nell'acqua e sarà immondo fino alla sera. Fi Ogni sella su cui monterà chi ha la gonorrea sarà immonda. h/Se colui che ha la gonorrea sputerà sopra uno che è mondo, questi dovrà lavarsi le vesti, bagnarsi nell'acqua e sarà immondo fino alla sera. gChi toccherà il corpo di colui che è affetto da gonorrea si laverà le vesti, si bagnerà nell'acqua e sarà immondo fino alla sera. 8fkChi si siederà sopra un oggetto qualunque, sul quale si sia seduto colui che soffre di gonorrea, dovrà lavarsi le vesti, bagnarsi nell'acqua e sarà immondo fino alla sera. }euChi toccherà il giaciglio di costui, dovrà lavarsi le vesti e bagnarsi nell'acqua e sarà immondo fino alla sera. dOgni giaciglio sul quale si coricherà chi è affetto da gonorrea, sarà immondo; ogni oggetto sul quale si siederà sarà immondo. c)Questa è la condizione d'immondezza per la gonorrea: sia che la carne lasci uscire il liquido, sia che lo trattenga, si tratta d'immondezza. }bu"Parlate agli Israeliti e riferite loro: Se un uomo soffre di gonorrea nella sua carne, la sua gonorrea è immonda. 4a gIl Signore disse ancora a Mosè e ad Aronne: h`K9per insegnare quando una cosa è immonda e quando è monda. Questa è la legge per la lebbra". +_S8i tumori, le pustole e le macchie, ,^U7la lebbra delle vesti e della casa, N]6Questa è la legge per ogni sorta di infezione di lebbra o di tigna, \5lascerà andare libero l'uccello vivo, fuori città, per i campi; così farà il rito espiatorio per la casa ed essa sarà monda. [)4Purificata la casa con il sangue dell'uccello, con l'acqua viva, con l'uccello vivo, con il legno di cedro, con l'issòpo e con lo scarlatto, =Zu3Prenderà il legno di cedro, l'issòpo, il panno scarlatto e l'uccello vivo e li immergerà nel sangue dell'uccello immolato e nell'acqua viva e ne aspergerà sette volte la casa. PY2immolerà uno degli uccelli in un vaso di terra con dentro acqua viva. hXK1Poi, per purificare la casa, prenderà due uccelli, legno di cedro, panno scarlatto e issòpo; fWG0Se invece il sacerdote che è entrato nella casa e l'ha esaminata, riscontra che la macchia non si è allargata nella casa, dopo che la casa è stata intonacata, dichiarerà la casa monda, perché la macchia è risanata. XV+/Chi avrà dormito in quella casa o chi vi avrà mangiato, si laverà le vesti. hUK.Inoltre chiunque sarà entrato in quella casa mentre era chiusa, sarà immondo fino alla sera. xTk-Perciò si demolirà la casa; pietre, legname e calcinacci si porteranno fuori della città, in luogo immondo. S%,il sacerdote entrerà ad esaminare la casa; trovato che la macchia vi si è allargata, nella casa vi è lebbra maligna; la casa è immonda. R +Se l'infezione spunta di nuovo nella casa dopo che le pietre ne sono state rimosse e la casa è stata raschiata e intonacata, yQm*Poi si prenderanno altre pietre e si metteranno al posto delle prime e si intonacherà la casa con altra calce. zPo)Farà raschiare tutto l'interno della casa e butteranno i calcinacci raschiati fuor di città, in luogo immondo. uOe(il sacerdote ordinerà che si rimuovano le pietre intaccate e si gettino in luogo immondo, fuori di città. N'Il settimo giorno il sacerdote vi tornerà e se, esaminandola, riscontrerà che la macchia si è allargata sulle pareti della casa, aM=&il sacerdote uscirà dalla casa, alla porta, e farà chiudere la casa per sette giorni. :Lo%Esaminerà dunque la macchia; se vedrà che l'infezione sui muri della casa consiste in cavità verdastre o rossastre, che appaiono più profonde della superficie della parete, cKA$Allora il sacerdote ordinerà di sgomberare la casa prima che egli vi entri per esaminare la macchia sospetta perché quanto è nella casa non diventi immondo. Dopo questo, il sacerdote entrerà per esaminare la casa. }Ju#il padrone della casa andrà a dichiararlo al sacerdote, dicendo: Mi pare che in casa mia ci sia come della lebbra. +IQ""Quando sarete entrati nel paese di Canaan, che io sto per darvi in possesso, qualora io mandi un'infezione di lebbra in una casa del paese di vostra proprietà, 5Hg!Il Signore disse ancora a Mosè e ad Aronne: G7 Questa è la legge relativa a colui che è affetto da piaga di lebbra e non ha mezzi per procurarsi ciò che è richiesto per la sua purificazione". FFdelle vittime che ha in mano, una l'offrirà come sacrificio espiatorio e l'altra come olocausto, insieme con l'oblazione; il sacerdote farà il rito espiatorio davanti al Signore per lui. ^E7Poi sacrificherà una delle tortore o uno dei due colombi, che ha potuto procurarsi; 'DIIl resto dell'olio che ha nella palma della mano, il sacerdote lo verserà sul capo di colui che si purifica, per fare espiazione per lui davanti al Signore. jCOPoi bagnerà con l'olio che tiene nella palma, il lobo dell'orecchio destro di colui che si purifica, il pollice della mano destra e l'alluce del piede destro, sul luogo dove ha messo il sangue del sacrificio di riparazione. {BqCon il dito della sua destra spruzzerà sette volte quell'olio che tiene nella palma sinistra davanti al Signore. QAIl sacerdote si verserà di quell'olio sulla palma della mano sinistra. j@OPoi immolerà l'agnello del sacrificio di riparazione, prenderà sangue della vittima di riparazione e bagnerà il lobo dell'orecchio destro di colui che si purifica, il pollice della mano destra e l'alluce del piede destro. ?7Il sacerdote prenderà l'agnello del sacrificio di riparazione e il log d'olio e li agiterà come offerta da agitare ritualmente davanti al Signore. >L'ottavo giorno porterà per la sua purificazione queste cose al sacerdote, all'ingresso della tenda del convegno, davanti al Signore. =Prenderà anche due tortore o due colombi, secondo i suoi mezzi; uno sarà per il sacrificio espiatorio e l'altro per l'olocausto. <Se quel tale è povero e non ha mezzi sufficienti, prenderà un agnello come sacrificio di riparazione da offrire con il rito dell'agitazione e compiere l'espiazione per lui e un decimo di efa di fior di farina intrisa con olio, come oblazione, e un log di olio. y;mOfferto l'olocausto e l'oblazione sull'altare, il sacerdote eseguirà per lui il rito espiatorio e sarà mondo. ":?Poi il sacerdote offrirà il sacrificio espiatorio e compirà l'espiazione per colui che si purifica della sua immondezza; quindi immolerà l'olocausto. '9IIl resto dell'olio che ha nella palma, il sacerdote lo verserà sul capo di colui che si purifica; così farà per lui il rito espiatorio davanti al Signore. q8]E del rimanente olio che tiene nella palma della mano, il sacerdote bagnerà il lobo dell'orecchio destro di colui che si purifica, il pollice della destra e l'alluce del piede destro, sopra il sangue del sacrificio di riparazione. 7intingerà il dito della destra nell'olio che ha nella sinistra; con il dito spruzzerà sette volte quell'olio davanti al Signore. U6%Poi, preso l'olio dal log, lo verserà sulla palma della sua mano sinistra; A5}Il sacerdote prenderà sangue del sacrificio di riparazione e bagnerà il lobo dell'orecchio destro di colui che si purifica, il pollice della mano destra e l'alluce del piede destro. _49 Poi immolerà l'agnello nel luogo dove si immolano le vittime espiatorie e gli olocausti, cioè nel luogo sacro poiché il sacrificio di riparazione è per il sacerdote, come quello espiatorio: è cosa sacrosanta. <3s Il sacerdote prenderà uno degli agnelli e l'offrirà come sacrificio di riparazione, con il log d'olio, e li agiterà come offerta da agitare secondo il rito davanti al Signore. 2; il sacerdote che fa la purificazione, presenterà l'uomo che si purifica e le cose suddette davanti al Signore, all'ingresso della tenda del convegno. =1u L'ottavo giorno prenderà due agnelli senza difetto, un'agnella di un anno senza difetto, tre decimi di efa di fior di farina, intrisa nell'olio, come oblazione, e un log di olio; -0U Il settimo giorno si raderà tutti i peli, il capo, la barba, le ciglia, insomma tutti i peli; si laverà le vesti e si bagnerà il corpo nell'acqua e sarà mondo. W/)Colui che è purificato, si laverà le vesti, si raderà tutti i peli, si laverà nell'acqua e sarà mondo. Dopo questo potrà entrare nell'accampamento, ma resterà per sette giorni fuori della sua tenda. .3Ne aspergerà sette volte colui che deve essere purificato dalla lebbra; lo dichiarerà mondo e lascerà andare libero per i campi l'uccello vivo. 3-aPoi prenderà l'uccello vivo, il legno di cedro, il panno scarlatto e l'issòpo e li immergerà, con l'uccello vivo, nel sangue dell'uccello sgozzato sopra l'acqua viva. g,IIl sacerdote ordinerà di immolare uno degli uccelli in un vaso di terracotta con acqua viva. +ordinerà che si prendano, per la persona da purificare, due uccelli vivi, mondi, legno di cedro, panno scarlatto e issòpo. *Il sacerdote uscirà dall'accampamento e lo esaminerà; se riscontrerà che la piaga della lebbra è guarita nel lebbroso, )"Questa è la legge da applicare per il lebbroso per il giorno della sua purificazione. Egli sarà condotto al sacerdote. $( GIl Signore aggiunse a Mosè: >'w ;Questa è la legge relativa alla macchia di lebbra sopra una veste di lana o di lino, sul tessuto o sul manufatto o su qualunque oggetto di pelle, per dichiararli mondi o immondi". 0&[ :La veste o il tessuto o il manufatto o qualunque oggetto di cuoio che avrai lavato e dal quale la macchia sarà scomparsa, si laverà una seconda volta e sarà mondo. )%M 9Se appare ancora sulla veste o sul tessuto o sul manufatto o sull'oggetto di cuoio, è una eruzione in atto; brucerai nel fuoco l'oggetto su cui è la macchia. 4$c 8Se il sacerdote, esaminandola, vede che la macchia, dopo essere stata lavata, è diventata pallida, la strapperà dalla veste o dalla pelle o dal tessuto o dal manufatto. "#? 7Il sacerdote esaminerà la macchia, dopo che sarà stata lavata; se vedrà che la macchia non ha mutato colore, benché non si sia allargata, è un oggetto immondo; lo brucerai nel fuoco; vi è corrosione, sia che la parte corrosa si trovi sul diritto o sul rovescio dell'oggetto. u"e 6il sacerdote ordinerà che si lavi l'oggetto su cui è la macchia e lo rinchiuderà per altri sette giorni. !; 5Ma se il sacerdote, esaminandola, vedrà che la macchia non si è allargata sulle vesti o sul tessuto o sul manufatto o su qualunque oggetto di cuoio, F  4Egli brucerà quella veste o il tessuto o il manufatto di lana o di lino o qualunque oggetto fatto di pelle, sul quale è la macchia; perché è lebbra maligna, saranno bruciati nel fuoco. mU 3Al settimo giorno esaminerà la macchia; se la macchia si sarà allargata sulla veste o sul tessuto o sul manufatto o sulla pelliccia o sull'oggetto di cuoio per qualunque uso, è una macchia di lebbra maligna, è cosa immonda. iM 2Il sacerdote esaminerà la macchia e rinchiuderà per sette giorni l'oggetto che ha la macchia. A} 1se la macchia sarà verdastra o rossastra, sulla veste o sulla pelliccia, sul tessuto o sul manufatto o su qualunque cosa di cuoio, è macchia di lebbra e sarà mostrata al sacerdote. jO 0nel tessuto o nel manufatto di lino o di lana, su una pelliccia o qualunque altra cosa di cuoio, Q /Quando apparirà una macchia di lebbra su una veste, di lana o di lino, p[ .Sarà immondo finché avrà la piaga; è immondo, se ne starà solo, abiterà fuori dell'accampamento.  -Il lebbroso colpito dalla lebbra porterà vesti strappate e il capo scoperto, si coprirà la barba e andrà gridando: Immondo! Immondo! hK ,quel tale è un lebbroso; è immondo e lo dovrà dichiarare immondo; la piaga è sul suo capo. ?y +il sacerdote lo esaminerà: se riscontra che il tumore della piaga nella parte calva del cranio o della fronte è bianco tendente al rosso, simile alla lebbra della pelle del corpo, != *Ma se sulla calvizie del cranio o della fronte appare una piaga bianca tendente al rosso, è lebbra scoppiata sulla calvizie del cranio o della fronte; \3 )Se i capelli gli sono caduti dal lato della fronte, è calvo davanti, ma è mondo. <u (Chi perde i capelli del capo è calvo, ma è mondo. ; 'il sacerdote le esaminerà; se vedrà che le macchie sulla pelle del loro corpo sono di un bianco pallido, è un'eruzione cutanea; quel tale è mondo. V' &Quando un uomo o una donna ha sulla pelle del corpo macchie lucide, bianche, 7 %Ma se vedrà che la tigna si è fermata e vi è cresciuto il pelo scuro, la tigna è guarita; quel tale è mondo e il sacerdote lo dichiarerà tale. ! $il sacerdote l'esaminerà; se nota che la tigna si è allargata sulla pelle, non cercherà se vi è il pelo giallo; quel tale è immondo. H  #Ma se, dichiarato mondo, la tigna si è allargata sulla pelle, nW "Al settimo giorno, il sacerdote esaminerà la tigna; se riscontra che la tigna non si è allargata sulla pelle e non appare depressa rispetto alla pelle, il sacerdote lo dichiarerà mondo; egli si laverà le vesti e sarà mondo. { !quel tale si raderà, ma non raderà il luogo dove è la tigna; il sacerdote lo terrà isolato per altri sette giorni. @ { Se il sacerdote, esaminando al settimo giorno la piaga, vedrà che la tigna non si è allargata e che non v'è pelo gialliccio e che la tigna non appare depressa rispetto alla pelle, V ' Ma se il sacerdote, esaminando la piaga della tigna, riscontra che non è depressa rispetto alla pelle e che non vi è pelo scuro, il sacerdote isolerà per sette giorni colui che ha la piaga della tigna. Y - il sacerdote esaminerà la piaga; se riscontra che essa è depressa rispetto alla pelle e che v'è del pelo gialliccio e sottile, il sacerdote lo dichiarerà immondo: è tigna, lebbra del capo o della barba. I   Quando un uomo o una donna ha una piaga sul capo o nella barba, mU Ma se la macchia è rimasta ferma nella stessa zona e non si è diffusa sulla pelle, ma si è attenuata, è un tumore di bruciatura; il sacerdote dichiarerà quel tale mondo, perché si tratta di una cicatrice della bruciatura. 7 Al settimo giorno il sacerdote lo esaminerà e se la macchia si è diffusa sulla pelle, il sacerdote lo dichiarerà immondo: è una piaga di lebbra. D Ma se il sacerdote, esaminandola, vede che non c'è pelo bianco nella macchia e che essa non è depressa rispetto alla pelle e si è attenuata, il sacerdote lo isolerà per sette giorni. q] il sacerdote l'esaminerà; se vedrà che il pelo della macchia è diventato bianco e la macchia appare depressa rispetto alla pelle, è lebbra scoppiata nella scottatura. Il sacerdote lo dichiarerà immondo: è una piaga di lebbra. / Quando uno ha sulla pelle del corpo una scottatura prodotta da fuoco e su questa appaia una macchia lucida, bianca, rossastra o soltanto bianca,  Ma se la macchia è rimasta allo stesso punto, senza allargarsi, è una cicatrice di ulcera e il sacerdote lo dichiarerà mondo. lS Se la macchia si allarga sulla pelle, il sacerdote lo dichiarerà immondo: è una piaga di lebbra. F Ma se il sacerdote, esaminandola, vede che nella macchia non ci sono peli bianchi, che non è depressa rispetto alla pelle e che si è attenuata, il sacerdote lo isolerà per sette giorni. W) il quale l'esaminerà e se vedrà che la macchia è depressa rispetto alla pelle e che il pelo è diventato bianco, il sacerdote lo dichiarerà immondo; è una piaga di lebbra che è scoppiata nell'ulcera.   e poi, sul luogo dell'ulcera, appaia un tumore bianco o una macchia bianca, rosseggiante, quel tale si mostrerà al sacerdote, O~ Quando uno ha avuto sulla pelle della carne un'ulcera che sia guarita w}i se vedrà che la piaga è ridiventata bianca, il sacerdote dichiarerà mondo colui che ha la piaga: è mondo. e|E Ma se la carne viva ridiventa bianca, egli vada dal sacerdote e il sacerdote lo esaminerà; i{M Il sacerdote, vista la carne viva, lo dichiarerà immondo; la carne viva è immonda: è lebbra. Hz  Ma quando apparirà in lui carne viva, sarà chiamato immondo. y' questi lo esaminerà; se vedrà che la lebbra copre tutto il corpo, dichiarerà mondo colui che ha la piaga: essendo tutto bianco, è mondo. x/ Se la lebbra si propaga sulla pelle in modo da coprire tutta la pelle di colui che ha la piaga, dal capo ai piedi, dovunque il sacerdote guardi, w è lebbra inveterata nella pelle del corpo e il sacerdote lo dichiarerà immondo; non lo terrà isolato, perché certo è immondo. %vE ed egli lo esaminerà; se vedrà che sulla pelle c'è un tumore bianco, che questo tumore ha fatto imbiancare il pelo e che nel tumore si trova carne viva, Tu# Quando uno avrà addosso una piaga di lebbra, sarà condotto al sacerdote, t il sacerdote l'esaminerà e se vedrà che la pustola si è allargata sulla pelle, il sacerdote lo dichiarerà immondo: è lebbra. )sM Ma se la pustola si è allargata sulla pelle, dopo che egli si è mostrato al sacerdote per essere dichiarato mondo, si farà esaminare di nuovo dal sacerdote; grI Il sacerdote, il settimo giorno, lo esaminerà di nuovo; se vedrà che la piaga non è più bianca e non si è allargata sulla pelle, dichiarerà quell'uomo mondo: è una pustola. Quegli si laverà le vesti e sarà mondo. 6qg Al settimo giorno il sacerdote l'esaminerà ancora; se gli parrà che la piaga si sia fermata senza allargarsi sulla pelle, il sacerdote lo isolerà per altri sette giorni. Ip  Ma se la macchia sulla pelle del corpo è bianca e non appare depressa rispetto alla pelle e il suo pelo non è diventato bianco, il sacerdote isolerà per sette giorni colui che ha la piaga. oy Il sacerdote esaminerà la piaga sulla pelle del corpo; se il pelo della piaga è diventato bianco e la piaga appare depressa rispetto alla pelle del corpo, è piaga di lebbra; il sacerdote, dopo averlo esaminato, dichiarerà quell'uomo immondo. Yn- "Quando uno ha sulla pelle del corpo un tumore o una pustola o macchia bianca che faccia sospettare una piaga di lebbra, quel tale sarà condotto dal sacerdote Aronne o da qualcuno dei sacerdoti, suoi figli. 0m _ Il Signore aggiunse a Mosè e ad Aronne: Ul% Se non ha mezzi da offrire un agnello, prenderà due tortore o due colombi: uno per l'olocausto e l'altro per il sacrificio espiatorio. Il sacerdote farà il rito espiatorio per lei ed essa sarà monda". [k1 Il sacerdote li offrirà davanti al Signore e farà il rito espiatorio per lei; essa sarà purificata dal flusso del suo sangue. Questa è la legge relativa alla donna, che partorisce un maschio o una femmina. {jq Quando i giorni della sua purificazione per un figlio o per una figlia saranno compiuti, porterà al sacerdote all'ingresso della tenda del convegno un agnello di un anno come olocausto e un colombo o una tortora in sacrificio di espiazione. i5 Ma, se partorisce una femmina sarà immonda due settimane come al tempo delle sue regole; resterà sessantasei giorni a purificarsi del suo sangue. Mh Poi essa resterà ancora trentatré giorni a purificarsi dal suo sangue; non toccherà alcuna cosa santa e non entrerà nel santuario, finché non siano compiuti i giorni della sua purificazione. 5gg L'ottavo giorno si circonciderà il bambino. f5 Quando una donna sarà rimasta incinta e darà alla luce un maschio, sarà immonda per sette giorni; sarà immonda come nel tempo delle sue regole. ?e } Il Signore aggiunse a Mosè: "Riferisci agli Israeliti: d# /perché sappiate distinguere ciò che è immondo da ciò che è mondo, l'animale che si può mangiare da quello che non si deve mangiare". c) .Questa è la legge che riguarda i quadrupedi, gli uccelli, ogni essere vivente che si muove nelle acque e ogni essere che striscia per terra, b% -Poiché io sono il Signore, che vi ho fatti uscire dal paese d'Egitto, per essere il vostro Dio; siate dunque santi, perché io sono santo. Ha  ,Poiché io sono il Signore, il Dio vostro. Santificatevi dunque e siate santi, perché io sono santo; non contaminate le vostre persone con alcuno di questi animali che strisciano per terra. -`U +Non rendete le vostre persone abominevoli con alcuno di questi animali che strisciano; non vi rendete immondi per causa loro, in modo da rimaner così contaminati. 1_] *Di tutti gli animali che strisciano sulla terra non ne mangerete alcuno che cammini sul ventre o cammini con quattro piedi o con molti piedi, poiché sono un abominio. R^ )Ogni essere che striscia sulla terra è un abominio; non se ne mangerà. @]{ (Colui che mangerà di quel cadavere si laverà le vesti e sarà immondo fino alla sera; anche colui che trasporterà quel cadavere si laverà le vesti e sarà immondo fino alla sera. x\k 'Se muore un animale, di cui vi potete cibare, colui che ne toccherà il cadavere sarà immondo fino alla sera. n[W &ma se è stata versata acqua sul seme e vi cade qualche cosa dei loro cadaveri, lo riterrai immondo. jZO %Se qualcosa dei loro cadaveri cade su qualche seme che deve essere seminato, questo sarà mondo; Y $Però, una fonte o una cisterna, cioè una raccolta di acqua, sarà monda; ma chi toccherà i loro cadaveri sarà immondo. &XG #Ogni oggetto sul quale cadrà qualche parte del loro cadavere, sarà immondo; il forno o il fornello sarà spezzato: sono immondi e li dovete ritenere tali. ,WS "Ogni cibo che serve di nutrimento, sul quale cada quell'acqua, sarà immondo; ogni bevanda di cui si fa uso, qualunque sia il vaso che la contiene, sarà immonda. sVa !Se ne cade qualcuno in un vaso di terra, quanto vi si troverà dentro sarà immondo e spezzerete il vaso. U Ogni oggetto sul quale cadrà morto qualcuno di essi, sarà immondo: si tratti di utensili di legno o di veste o pelle o sacco o qualunque altro oggetto di cui si faccia uso; si immergerà nell'acqua e sarà immondo fino alla sera; poi sarà mondo. T Questi animali, fra quanti strisciano, saranno immondi per voi; chiunque li toccherà morti, sarà immondo fino alla sera. IS  il toporagno, la lucertola, il geco, il ramarro, il camaleonte. oRY Fra gli animali che strisciano per terra riterrete immondi: la talpa, il topo e ogni specie di sauri, Q E chiunque trasporterà i loro cadaveri si dovrà lavare le vesti e sarà immondo fino alla sera. Tali animali riterrete immondi. P+ Considererete immondi tutti i quadrupedi che camminano sulla pianta dei piedi; chiunque ne toccherà il cadavere sarà immondo fino alla sera. O Riterrete immondo ogni animale che ha l'unghia, ma non divisa da fessura, e non rumina: chiunque li toccherà sarà immondo. kNQ e chiunque trasporterà i loro cadaveri si dovrà lavare le vesti e sarà immondo fino alla sera. vMg Per i seguenti animali diventerete immondi: chiunque toccherà il loro cadavere sarà immondo fino alla sera OL Ogni altro insetto alato che ha quattro piedi lo terrete in abominio! K Perciò potrete mangiare i seguenti: ogni specie di cavalletta, ogni specie di locusta, ogni specie di acrìdi e ogni specie di grillo. J9 Però fra tutti gli insetti alati che camminano su quattro piedi, potrete mangiare quelli che hanno due zampe sopra i piedi, per saltare sulla terra. [I1 Sarà per voi in abominio anche ogni insetto alato, che cammina su quattro piedi. GH  la cicogna, ogni specie di airone, l'ùpupa e il pipistrello. ,GU il cigno, il pellicano, la fòlaga, $FE il gufo, l'alcione, l'ibis, IE  lo struzzo, la civetta, il gabbiano e ogni specie di sparviere, D9 ogni specie di corvo, *CQ il nibbio e ogni specie di falco, B Fra i volatili terrete in abominio questi, che non dovrete mangiare, perché ripugnanti: l'aquila, l'ossìfraga e l'aquila di mare, [A1 Tutto ciò che non ha né pinne né squame nelle acque sarà per voi in abominio. n@W Essi saranno per voi in abominio; non mangerete la loro carne e terrete in abominio i loro cadaveri. ?3 Ma di tutti gli animali, che si muovono o vivono nelle acque, nei mari e nei fiumi, quanti non hanno né pinne né squame, li terrete in abominio. >5 Questi sono gli animali che potrete mangiare fra tutti quelli acquatici. Potrete mangiare quanti hanno pinne e squame, sia nei mari, sia nei fiumi. a== Non mangerete la loro carne e non toccherete i loro cadaveri; li considererete immondi. j<O il porco, perché ha l'unghia bipartita da una fessura, ma non rumina, lo considererete immondo. X;+ la lepre, perché rumina, ma non ha l'unghia divisa, la considererete immonda; X:+ l'ìrace, perché rumina, ma non ha l'unghia divisa, lo considererete immondo; 19] Ma fra i ruminanti e gli animali che hanno l'unghia divisa, non mangerete i seguenti: il cammello, perché rumina, ma non ha l'unghia divisa, lo considererete immondo; l8S Potrete mangiare d'ogni quadrupede che ha l'unghia bipartita, divisa da una fessura, e che rumina. z7o "Riferite agli Israeliti: Questi sono gli animali che potrete mangiare fra tutte le bestie che sono sulla terra. -6 Y Il Signore disse a Mosè e ad Aronne: 65i Quando Mosè udì questo, rimase soddisfatto. 4 Aronne allora disse a Mosè: "Ecco, oggi essi hanno offerto il loro sacrificio espiatorio e l'olocausto davanti al Signore; dopo le cose che mi sono capitate, se oggi avessi mangiato la vittima del sacrificio espiatorio, sarebbe piaciuto al Signore?". 3' Ecco, il sangue della vittima non è stato portato dentro il santuario; voi avreste dovuto mangiarla nel santuario, come io avevo ordinato". m2U "Perché non avete mangiato la vittima espiatrice nel luogo santo, trattandosi di cosa sacrosanta? Il Signore ve l'ha data, perché porti l'iniquità della comunità, perché su di essa compiate l'espiazione davanti al Signore. N1 Mosè poi si informò accuratamente circa il capro del sacrificio espiatorio e seppe che era stato bruciato; allora si sdegnò contro Eleazaro e contro Itamar, figli superstiti di Aronne, dicendo: +0Q Essi presenteranno, insieme con le parti grasse da bruciare, la coscia della vittima da elevare secondo il rito e il petto da agitare secondo il rito, perché siano agitati davanti al Signore; questo spetterà a te e ai tuoi figli con te, per diritto perenne, come il Signore ha ordinato". // Il petto della vittima offerta da agitare secondo il rito e la coscia da elevare secondo il rito, li mangerete tu, i tuoi figli e le tue figlie con te in luogo mondo; perché vi sono stati dati come parte tua e dei tuoi figli, tra i sacrifici di comunione degli Israeliti. 5.e Dovete mangiarlo in luogo santo, perché è la parte che spetta a te e ai tuoi figli, tra i sacrifici consumati dal fuoco in onore del Signore: così mi è stato ordinato. - Poi Mosè disse ad Aronne, a Eleazaro e a Itamar, figli superstiti di Aronne: "Prendete quel che è avanzato dell'oblazione dei sacrifici consumati dal fuoco in onore del Signore e mangiatelo senza lievito, presso l'altare; perché è cosa sacrosanta. m,U e possiate insegnare agli Israeliti tutte le leggi che il Signore ha date loro per mezzo di Mosè". +} questo perché possiate distinguere ciò che è santo da ciò che è profano e ciò che è immondo da ciò che è mondo E* "Non bevete vino o bevanda inebriante né tu né i tuoi figli, quando dovete entrare nella tenda del convegno, perché non moriate; sarà una legge perenne, di generazione in generazione; %)G Il Signore parlò ad Aronne: 6(g Non vi allontanate dall'ingresso della tenda del convegno, così che non moriate; perché l'olio dell'unzione del Signore è su di voi". Essi fecero come Mosè aveva detto. I'  Ad Aronne, a Eleazaro e a Itamar, suoi figli, Mosè disse: "Non vi scarmigliate i capelli del capo e non vi stracciate le vesti, perché non moriate e il Signore non si adiri contro tutta la comunità; ma i vostri fratelli, tutta la casa d'Israele, facciano pure lutto a causa della morte fulminea inflitta dal Signore. ~~~}||V{TzyyQxxexwvv u\ttsr!qpNoo$nmllkk%j*ihhgffWeerddcbbaW``J_x^^5]h\`[[+[ZZYXXXWWBVVRUUU%TTdSSRRjQQQPnOO+NN&MLLL6KK[JJNII2HGGGF`EE0DDC|BAA@???>>8==B<%Se uno offre al Signore, in sacrificio di comunione, un bovino o un ovino, sia per sciogliere un voto, sia come offerta volontaria, la vittima, perché sia gradita, dovrà essere perfetta: senza difetti. O=Non offrirete nulla con qualche difetto, perché non sarebbe gradito. f<Gper essere gradito, dovrà offrire un maschio, senza difetto, di buoi, di pecore o di capre. e;E"Parla ad Aronne, ai suoi figli, a tutti gli Israeliti e ordina loro: Chiunque della casa d'Israele o dei forestieri dimoranti in Israele presenta in olocausto al Signore un'offerta per qualsiasi voto o dono volontario, ":AIl Signore disse a Mosè: &9Ge non faranno portare loro la pena del peccato di cui si renderebbero colpevoli, mangiando le loro cose sante; poiché io sono il Signore che le santifico". 8I sacerdoti non profaneranno dunque le cose sante degli Israeliti, che essi offrono al Signore con la rituale elevazione, z7oSe uno mangia per errore una cosa santa, darà al sacerdote il valore della cosa santa, aggiungendovi un quinto. s6a Se invece la figlia del sacerdote è rimasta vedova o è stata ripudiata e non ha figli, se torna a stare da suo padre come quando era giovane, potrà mangiare il pane del padre; mentre nessun estraneo al sacerdozio potrà mangiarne. 5  La figlia di un sacerdote, sposata con un estraneo, non potrà mangiare le cose sante offerte mediante il rito dell'elevazione. 04[ Ma una persona, che il sacerdote avrà comprata con il denaro, ne potrà mangiare: così anche quelli che gli sono nati in casa: questi potranno mangiare il suo pane. |3s Nessun estraneo mangerà le cose sante: né l'ospite di un sacerdote o il salariato potrà mangiare le cose sante. 62g Osserveranno dunque ciò che ho comandato, altrimenti porteranno la pena del loro peccato e moriranno per aver profanato le cose sante. Io sono il Signore che li santifico. 1{Il sacerdote non mangerà carne di bestia morta naturalmente o sbranata, per non rendersi immondo. Io sono il Signore. w0idopo il tramonto del sole sarà monda e allora potrà mangiare le cose sante, perché esse sono il suo vitto. /-La persona che abbia avuto tali contatti sarà immonda fino alla sera e non mangerà le cose sante prima di essersi lavato il corpo nell'acqua; .9o di chi abbia toccato qualsiasi rettile da cui abbia contratto immondezza oppure un uomo che gli abbia comunicato un'immondezza di qualunque specie. -}Nessun uomo della stirpe di Aronne, affetto da lebbra o da gonorrea, potrà mangiare le cose sante, finché non sia mondo. Così sarà di chi abbia toccato qualunque persona immonda per contatto con un cadavere o abbia avuto una emissione seminale j,OOrdina loro: Qualunque uomo della vostra discendenza che nelle generazioni future si accosterà, in stato d'immondezza, alle cose sante consacrate dagli Israeliti al Signore, sarà eliminato davanti a me. Io sono il Signore. $+C"Ordina ad Aronne e ai suoi figli che si astengano dalle cose sante a me consacrate dagli Israeliti e non profanino il mio santo nome. Io sono il Signore. (* OIl Signore disse ancora a Mosè: H) Così parlò ad Aronne, ai suoi figli e a tutti gli Israeliti. :(oma non potrà avvicinarsi al velo, né accostarsi all'altare, perché ha una deformità. Non dovrà profanare i miei luoghi santi, perché io sono il Signore che li santifico". R'Potrà mangiare il pane del suo Dio, le cose sacrosante e le cose sante; e&ENessun uomo della stirpe del sacerdote Aronne, con qualche deformità, si accosterà ad offrire i sacrifici consumati dal fuoco in onore del Signore. Ha un difetto: non si accosti quindi per offrire il pane del suo Dio. x%kné un gobbo, né un nano, né chi abbia una macchia nell'occhio o la scabbia o piaghe purulente o sia eunuco. 9$oné chi abbia una frattura al piede o alla mano, "#?perché nessun uomo che abbia qualche deformità potrà accostarsi: né il cieco, né lo zoppo, né chi abbia il viso deforme per difetto o per eccesso, *"O"Parla ad Aronne e digli: Nelle generazioni future nessun uomo della tua stirpe, che abbia qualche deformità, potrà accostarsi ad offrire il pane del suo Dio; )!OIl Signore disse ancora a Mosè: x kCosì non disonorerà la sua discendenza in mezzo al suo popolo; poiché io sono il Signore che lo santifico". 3Non potrà sposare né una vedova, né una divorziata, né una disonorata, né una prostituta; ma prenderà in moglie una vergine della sua gente. 9 Sposerà una vergine. 2_ Non uscirà dal santuario e non profanerà il santuario del suo Dio, perché la consacrazione è su di lui mediante l'olio dell'unzione del suo Dio. Io sono il Signore. nW Non si avvicinerà ad alcun cadavere; non si renderà immondo neppure per suo padre e per sua madre. oY Il sacerdote, quello che è il sommo tra i suoi fratelli, sul capo del quale è stato sparso l'olio dell'unzione e ha ricevuto l'investitura, indossando le vesti sacre, non dovrà scarmigliarsi i capelli né stracciarsi le vesti. oY Se la figlia di un sacerdote si disonora prostituendosi, disonora suo padre; sarà arsa con il fuoco. +QTu considererai dunque il sacerdote come santo, perché egli offre il pane del tuo Dio: sarà per te santo, perché io, il Signore, che vi santifico, sono santo. Non prenderanno in moglie una prostituta o già disonorata; né una donna ripudiata dal marito, perché sono santi per il loro Dio. 4cSaranno santi per il loro Dio e non profaneranno il nome del loro Dio, perché offrono al Signore sacrifici consumati dal fuoco, pane del loro Dio; perciò saranno santi. ~wI sacerdoti non si faranno tonsure sul capo, né si raderanno ai lati la barba né si faranno incisioni nella carne. V'Signore tra i suoi parenti, non si dovrà contaminare, profanando se stesso. |se sua sorella ancora vergine, che viva con lui e non sia ancora maritata; per questa può esporsi alla immondezza. q]se non per un suo parente stretto, cioè per sua madre, suo padre, suo figlio, sua figlia, suo fratello 5 gIl Signore disse a Mosè: "Parla ai sacerdoti, figli di Aronne, e riferisci loro: Un sacerdote non dovrà rendersi immondo per il contatto con un morto della sua parentela, 0[Se uomo o donna, in mezzo a voi, eserciteranno la negromanzia o la divinazione, dovranno essere messi a morte; saranno lapidati e il loro sangue ricadrà su di essi". zoSarete santi per me, poiché io, il Signore, sono santo e vi ho separati dagli altri popoli, perché siate miei. jOFarete dunque distinzione tra animali mondi e immondi, fra uccelli immondi e mondi e non vi renderete abominevoli, mangiando animali, uccelli o esseri che strisciano sulla terra e che io vi ho fatto distinguere come immondi. <se vi ho detto: Voi possiederete il loro paese; ve lo darò in proprietà; è un paese dove scorre il latte e il miele. Io il Signore vostro Dio vi ho separati dagli altri popoli.  %Non seguirete le usanze delle nazioni che io sto per scacciare dinanzi a voi; esse hanno fatto tutte quelle cose, perciò le ho in abominio % EOsserverete dunque tutte le mie leggi e tutte le mie prescrizioni e le metterete in pratica, perché il paese dove io vi conduco ad abitare non vi rigetti. ~ wSe uno prende la moglie del fratello, è una impurità, egli ha scoperto la nudità del fratello; non avranno figli. " ?Se uno ha rapporti con la moglie di suo zio, scopre la nudità di suo zio; tutti e due porteranno la pena del loro peccato; dovranno morire senza figli. 6 gNon scoprirai la nudità della sorella di tua madre o della sorella di tuo padre; chi lo fa scopre la sua stessa carne; tutti e due porteranno la pena della loro iniquità. oYSe uno ha un rapporto con una donna durante le sue regole e ne scopre la nudità, quel tale ha scoperto la sorgente di lei ed essa ha scoperto la sorgente del proprio sangue; perciò tutti e due saranno eliminati dal loro popolo. I Se uno prende la propria sorella, figlia di suo padre o figlia di sua madre, e vede la nudità di lei ed essa vede la nudità di lui, è un'infamia; tutti e due saranno eliminati alla presenza dei figli del loro popolo; quel tale ha scoperto la nudità della propria sorella; dovrà portare la pena della sua iniquità. 4cSe una donna si accosta a una bestia per lordarsi con essa, ucciderai la donna e la bestia; tutte e due dovranno essere messe a morte; il loro sangue ricadrà su di loro. p[L'uomo che si abbrutisce con una bestia dovrà essere messo a morte; dovrete uccidere anche la bestia. /Se uno prende in moglie la figlia e la madre, è un delitto; si bruceranno con il fuoco lui ed esse, perché non ci sia fra di voi tale delitto. 'I Se uno ha rapporti con un uomo come con una donna, tutti e due hanno commesso un abominio; dovranno essere messi a morte; il loro sangue ricadrà su di loro. % Se uno ha rapporti con la nuora, tutti e due dovranno essere messi a morte; hanno commesso un abominio; il loro sangue ricadrà su di essi. 7 Se uno ha rapporti con la matrigna, egli scopre la nudità del padre; tutti e due dovranno essere messi a morte; il loro sangue ricadrà su di essi. zo Se uno commette adulterio con la moglie del suo prossimo, l'adultero e l'adùltera dovranno esser messi a morte. ) Chiunque maltratta suo padre o sua madre dovrà essere messo a morte; ha maltrattato suo padre o sua madre: il suo sangue ricadrà su di lui. d~COsservate le mie leggi e mettetele in pratica. Io sono il Signore che vi vuole fare santi. U}%Santificatevi dunque e siate santi, perché io sono il Signore, vostro Dio. 5|eSe un uomo si rivolge ai negromanti e agli indovini per darsi alle superstizioni dietro a loro, io volgerò la faccia contro quella persona e la eliminerò dal suo popolo. 7{iio volgerò la faccia contro quell'uomo e contro la sua famiglia ed eliminerò dal suo popolo lui con quanti si danno all'idolatria come lui, abbassandosi a venerare Moloch. z{Se il popolo del paese chiude gli occhi quando quell'uomo dà qualcuno dei suoi figli a Moloch e non lo mette a morte, Wy)Anch'io volgerò la faccia contro quell'uomo e lo eliminerò dal suo popolo, perché ha dato qualcuno dei suoi figli a Moloch con l'intenzione di contaminare il mio santuario e profanare il mio santo nome. Px"Dirai agli Israeliti: Chiunque tra gli Israeliti o tra i forestieri che soggiornano in Israele darà qualcuno dei suoi figli a Moloch, dovrà essere messo a morte; il popolo del paese lo lapiderà. (w OIl Signore disse ancora a Mosè: {vq%Osserverete dunque tutte le mie leggi e tutte le mie prescrizioni e le metterete in pratica. Io sono il Signore". u$Avrete bilance giuste, pesi giusti, efa giusto, hin giusto. Io sono il Signore, vostro Dio, che vi ho fatti uscire dal paese d'Egitto. ttc#Non commetterete ingiustizie nei giudizi, nelle misure di lunghezza, nei pesi o nelle misure di capacità. Us%"Il forestiero dimorante fra di voi lo tratterete come colui che è nato fra di voi; tu l'amerai come tu stesso perché anche voi siete stati forestieri nel paese d'Egitto. Io sono il Signore, vostro Dio. ^r7!Quando un forestiero dimorerà presso di voi nel vostro paese, non gli farete torto. xqk Alzati davanti a chi ha i capelli bianchi, onora la persona del vecchio e temi il tuo Dio. Io sono il Signore. pNon vi rivolgete ai negromanti né agli indovini; non li consultate per non contaminarvi per mezzo loro. Io sono il Signore, vostro Dio. ^o7Osserverete i miei sabati e porterete rispetto al mio santuario. Io sono il Signore. nyNon profanare tua figlia, prostituendola, perché il paese non si dia alla prostituzione e non si riempia di infamie. qm]Non vi farete incisioni sul corpo per un defunto, né vi farete segni di tatuaggio. Io sono il Signore. elENon vi taglierete in tondo i capelli ai lati del capo, né deturperai ai lati la tua barba. ekENon mangerete carne con il sangue. Non praticherete alcuna sorta di divinazione o di magia. jNel quinto anno mangerete il frutto di quegli alberi; così essi continueranno a fruttare per voi. Io sono il Signore, vostro Dio. bi?Ma nel quarto anno tutti i loro frutti saranno consacrati al Signore, come dono festivo. Yh-Quando sarete entrati nel paese e vi avrete piantato ogni sorta d'alberi da frutto, ne considererete i frutti come non circoncisi; per tre anni saranno per voi come non circoncisi; non se ne dovrà mangiare. %gEcon questo ariete il sacerdote farà per lui il rito espiatorio davanti al Signore per il peccato da lui commesso; il peccato commesso gli sarà perdonato. vfgL'uomo condurrà al Signore, all'ingresso della tenda del convegno, in sacrificio di riparazione, un ariete; CeSe un uomo ha rapporti con donna che sia una schiava sposata ad altro uomo, ma non riscattata o affrancata, saranno tutti e due puniti; ma non messi a morte, perché essa non è libera. 5deOsserverete le mie leggi. Non accoppierai bestie di specie differenti; non seminerai il tuo campo con due sorta di seme, né porterai veste tessuta di due diverse materie. cNon ti vendicherai e non serberai rancore contro i figli del tuo popolo, ma amerai il tuo prossimo come te stesso. Io sono il Signore. b'Non coverai nel tuo cuore odio contro il tuo fratello; rimprovera apertamente il tuo prossimo, così non ti caricherai d'un peccato per lui. aNon andrai in giro a spargere calunnie fra il tuo popolo né coopererai alla morte del tuo prossimo. Io sono il Signore. 2`_Non commetterete ingiustizia in giudizio; non tratterai con parzialità il povero, né userai preferenze verso il potente; ma giudicherai il tuo prossimo con giustizia. w_iNon disprezzerai il sordo, né metterai inciampo davanti al cieco, ma temerai il tuo Dio. Io sono il Signore. /^Y Non opprimerai il tuo prossimo, né lo spoglierai di ciò che è suo; il salario del bracciante al tuo servizio non resti la notte presso di te fino al mattino dopo. w]i Non giurerete il falso servendovi del mio nome; perché profaneresti il nome del tuo Dio. Io sono il Signore. R\ Non ruberete né userete inganno o menzogna gli uni a danno degli altri. -[U quanto alla tua vigna, non coglierai i racimoli e non raccoglierai gli acini caduti; li lascerai per il povero e per il forestiero. Io sono il Signore, vostro Dio. Z1 Quando mieterete la messe della vostra terra, non mieterete fino ai margini del campo, né raccoglierete ciò che resta da spigolare della messe; 'YIChiunque ne mangiasse, porterebbe la pena della sua iniquità, perché profanerebbe ciò che è sacro al Signore; quel tale sarebbe eliminato dal suo popolo. nXWSe invece si mangiasse il terzo giorno, sarebbe cosa abominevole; il sacrificio non sarebbe gradito. WLa si mangerà il giorno stesso che l'avrete immolata o il giorno dopo; ciò che avanzerà fino al terzo giorno, lo brucerete nel fuoco. tVcQuando offrirete al Signore una vittima in sacrificio di comunione, offritela in modo da essergli graditi. mUUNon rivolgetevi agli idoli, e non fatevi divinità di metallo fuso. Io sono il Signore, vostro Dio. hTKOgnuno rispetti sua madre e suo padre e osservi i miei sabati. Io sono il Signore, vostro Dio. S}"Parla a tutta la comunità degli Israeliti e ordina loro: Siate santi, perché io, il Signore, Dio vostro, sono santo. (R OIl Signore disse ancora a Mosè: HQ Osserverete dunque i miei ordini e non imiterete nessuno di quei costumi abominevoli che sono stati praticati prima di voi, né vi contaminerete con essi. Io sono il Signore, il Dio vostro". qP]Perché quanti commetteranno qualcuna di queste pratiche abominevoli saranno eliminati dal loro popolo. {OqBadate che, contaminandolo, il paese non vomiti anche voi, come ha vomitato la gente che vi abitava prima di voi. NPoiché tutte queste cose abominevoli le ha commesse la gente che vi era prima di voi e il paese ne è stato contaminato. CMVoi dunque osserverete le mie leggi e le mie prescrizioni e non commetterete nessuna di queste pratiche abominevoli: né colui che è nativo del paese, né il forestiero in mezzo a voi. yLmIl paese ne è stato contaminato; per questo ho punito la sua iniquità e il paese ha vomitato i suoi abitanti. !K=Non vi contaminate con nessuna di tali nefandezze; poiché con tutte queste cose si sono contaminate le nazioni che io sto per scacciare davanti a voi. J Non ti abbrutirai con alcuna bestia per contaminarti con essa; la donna non si abbrutirà con una bestia; è una perversione. OINon avrai con maschio relazioni come si hanno con donna: è abominio. wHiNon lascerai passare alcuno dei tuoi figli a Moloch e non profanerai il nome del tuo Dio. Io sono il Signore. PGNon peccherai con la moglie del tuo prossimo per contaminarti con lei. _F9Non ti accosterai a donna per scoprire la sua nudità durante l'immondezza mestruale. |EsE quanto alla moglie, non prenderai inoltre la sorella di lei, per farne una rivale, mentre tua moglie è in vita. BDNon scoprirai la nudità di una donna e di sua figlia; né prenderai la figlia di suo figlio, né la figlia di sua figlia per scoprirne la nudità: sono parenti carnali: è un'infamia. QCNon scoprirai la nudità di tua cognata: è la nudità di tuo fratello. jBONon scoprirai la nudità di tua nuora: è la moglie di tuo figlio; non scoprirai la sua nudità. rA_Non scoprirai la nudità del fratello di tuo padre, cioè non ti accosterai alla sua moglie: è tua zia. ]@5 Non scoprirai la nudità della sorella di tua madre, perché è carne di tua madre. U?% Non scoprirai la nudità della sorella di tuo padre; è carne di tuo padre. l>S Non scoprirai la nudità della figlia della tua matrigna, generata nella tua casa: è tua sorella. ~=w Non scoprirai la nudità della figlia di tuo figlio o della figlia di tua figlia, perché è la tua propria nudità. w<i Non scoprirai la nudità di tua sorella, figlia di tuo padre o figlia di tua madre, sia nata in casa o fuori. R;Non scoprirai la nudità della tua matrigna; è la nudità di tuo padre. w:iNon recherai oltraggio a tuo padre avendo rapporti con tua madre: è tua madre; non scoprirai la sua nudità. g9INessuno si accosterà a una sua consanguinea, per avere rapporti con lei. Io sono il Signore. 8Osserverete dunque le mie leggi e le mie prescrizioni, mediante le quali, chiunque le metterà in pratica, vivrà. Io sono il Signore. z7oMetterete in pratica le mie prescrizioni e osserverete le mie leggi, seguendole. Io sono il Signore, vostro Dio. "6?Non farete come si fa nel paese d'Egitto dove avete abitato, né farete come si fa nel paese di Canaan dove io vi conduco, né imiterete i loro costumi. Q5"Parla agli Israeliti e riferisci loro. Io sono il Signore, vostro Dio. (4 OIl Signore disse ancora a Mosè: W3)Ma se non si lava le vesti e il corpo, porterà la pena della sua iniquità". W2)Qualunque persona, nativa del paese o straniera, che mangerà carne di bestia morta naturalmente o sbranata, dovrà lavarsi le vesti, bagnarsi nell'acqua e sarà immonda fino alla sera; allora sarà monda. 1perché la vita di ogni essere vivente è il suo sangue, in quanto sua vita; perciò ho ordinato agli Israeliti: Non mangerete sangue di alcuna specie di essere vivente, perché il sangue è la vita d'ogni carne; chiunque ne mangerà sarà eliminato. I0  Se uno qualunque degli Israeliti o degli stranieri che soggiornano fra di loro prende alla caccia un animale o un uccello che si può mangiare, ne deve spargere il sangue e coprirlo di terra; / Perciò ho detto agli Israeliti: Nessuno tra voi mangerà il sangue, neppure lo straniero che soggiorna fra voi mangerà sangue. 1.] Poiché la vita della carne è nel sangue. Perciò vi ho concesso di porlo sull'altare in espiazione per le vostre vite; perché il sangue espia, in quanto è la vita. N- Ogni uomo, Israelita o straniero dimorante in mezzo a loro, che mangi di qualsiasi specie di sangue, contro di lui, che ha mangiato il sangue, io volgerò la faccia e lo eliminerò dal suo popolo. , senza portarlo all'ingresso della tenda del convegno per immolarlo al Signore, quest'uomo sarà eliminato dal suo popolo. +Dirai loro ancora: Ogni uomo, Israelita o straniero dimorante in mezzo a loro che offrirà un olocausto o un sacrificio, &*GEssi non offriranno più i loro sacrifici ai satiri, ai quali sogliono prostituirsi. Questa sarà per loro una legge perenne, di generazione in generazione. #)AIl sacerdote ne spanderà il sangue sull'altare del Signore, all'ingresso della tenda del convegno, e brucerà il grasso in profumo soave per il Signore. h(KPerciò gli Israeliti, invece d'immolare, come fanno, le loro vittime nei campi, li portino al Signore, presentandoli al sacerdote all'ingresso della tenda del convegno, e li offrano al Signore come sacrifici di comunione. }'ue non lo conduce all'ingresso della tenda del convegno per presentarlo come offerta al Signore davanti alla Dimora del Signore, sarà considerato colpevole di delitto di sangue: ha sparso il sangue e questo uomo sarà eliminato dal suo popolo. e&EQualunque Israelita scanna un bue o un agnello o una capra entro il campo o fuori del campo r%_"Parla ad Aronne, ai suoi figli e a tutti gli Israeliti e riferisci loro: Questo il Signore ha ordinato: ($ OIl Signore disse ancora a Mosè: 6#g"Questa sarà per voi legge perenne: una volta all'anno, per gli Israeliti, si farà l'espiazione di tutti i loro peccati". E si fece come il Signore aveva ordinato a Mosè. ""?!Farà l'espiazione per il santuario, per la tenda del convegno e per l'altare; farà l'espiazione per i sacerdoti e per tutto il popolo della comunità. 7!i Il sacerdote che ha ricevuto l'unzione ed è rivestito del sacerdozio al posto di suo padre, compirà il rito espiatorio; si vestirà delle vesti di lino, delle vesti sacre. _ 9Sarà per voi un sabato di riposo assoluto e voi vi umilierete; è una legge perenne. %EPoiché in quel giorno si compirà il rito espiatorio per voi, al fine di purificarvi; voi sarete purificati da tutti i vostri peccati, davanti al Signore. cAQuesta sarà per voi una legge perenne: nel settimo mese, nel decimo giorno del mese, vi umilierete, vi asterrete da qualsiasi lavoro, sia colui che è nativo del paese, sia il forestiero che soggiorna in mezzo a voi. }uPoi colui che li avrà bruciati dovrà lavarsi le vesti e bagnarsi il corpo nell'acqua; dopo, rientrerà nel campo. wiSi porterà fuori del campo il giovenco del sacrificio espiatorio e il capro del sacrificio, il cui sangue è stato introdotto nel santuario per compiere il rito espiatorio, se ne bruceranno nel fuoco la pelle, la carne e gli escrementi. +Colui che avrà lasciato andare il capro destinato ad Azazel si laverà le vesti, laverà il suo corpo nell'acqua; dopo, rientrerà nel campo. OE farà ardere sull'altare le parti grasse del sacrificio espiatorio. KLaverà la sua persona nell'acqua in luogo santo, indosserà le sue vesti e uscirà ad offrire il suo olocausto e l'olocausto del popolo e a compiere il rito espiatorio per sé e per il popolo. ;Poi Aronne entrerà nella tenda del convegno, si toglierà le vesti di lino che aveva indossate per entrare nel santuario e le deporrà in quel luogo. }uQuel capro, portandosi addosso tutte le loro iniquità in una regione solitaria, sarà lasciato andare nel deserto. /Aronne poserà le mani sul capo del capro vivo, confesserà sopra di esso tutte le iniquità degli Israeliti, tutte le loro trasgressioni, tutti i loro peccati e li riverserà sulla testa del capro; poi, per mano di un uomo incaricato di ciò, lo manderà via nel deserto. Quando avrà finito l'aspersione per il santuario, per la tenda del convegno e per l'altare, farà accostare il capro vivo. 5Farà per sette volte l'aspersione del sangue con il dito sopra l'altare; così lo purificherà e lo santificherà dalle impurità degli Israeliti. I Uscito dunque verso l'altare, che è davanti al Signore, compirà il rito espiatorio per esso, prendendo il sangue del giovenco e il sangue del capro e bagnandone intorno i corni dell'altare. Nella tenda del convegno non dovrà esserci alcuno, da quando egli entrerà nel santuario per farvi il rito espiatorio, finché egli non sia uscito e non abbia compiuto il rito espiatorio per sé, per la sua casa e per tutta la comunità d'Israele. iMCosì farà l'espiazione sul santuario per l'impurità degli Israeliti, per le loro trasgressioni e per tutti i loro peccati. Lo stesso farà per la tenda del convegno che si trova fra di loro, in mezzo alle loro impurità. tcPoi immolerà il capro del sacrificio espiatorio, quello per il popolo, e ne porterà il sangue oltre il velo; farà con questo sangue quello che ha fatto con il sangue del giovenco: lo aspergerà sul coperchio e davanti al coperchio. @{Poi prenderà un po' di sangue del giovenco e ne aspergerà con il dito il coperchio dal lato d'oriente e farà sette volte l'aspersione del sangue con il dito, davanti al coperchio.  Metterà l'incenso sul fuoco davanti al Signore, perché la nube dell'incenso copra il coperchio che è sull'arca e così non muoia. * O Poi prenderà l'incensiere pieno di brace tolta dall'altare davanti al Signore e due manciate di incenso odoroso polverizzato; porterà ogni cosa oltre il velo. ? y Aronne offrirà dunque il proprio giovenco in sacrificio espiatorio per sé e, fatta l'espiazione per sé e per la sua casa, immolerà il giovenco del sacrificio espiatorio per sé. 8 k invece il capro che è toccato in sorte ad Azazel sarà posto vivo davanti al Signore, perché si compia il rito espiatorio su di lui e sia mandato poi ad Azazel nel deserto. t c Farà quindi avvicinare il capro che è toccato in sorte al Signore e l'offrirà in sacrificio espiatorio; b ?e getterà le sorti per vedere quale dei due debba essere del Signore e quale di Azazel. mUPoi prenderà i due capri e li farà stare davanti al Signore all'ingresso della tenda del convegno ymAronne offrirà il proprio giovenco in sacrificio espiatorio e compirà l'espiazione per sé e per la sua casa. xkDalla comunità degli Israeliti prenderà due capri per un sacrificio espiatorio e un ariete per un olocausto. ymSi metterà la tunica sacra di lino, indosserà sul corpo i calzoni di lino, si cingerà della cintura di lino e si metterà in capo il turbante di lino. Sono queste le vesti sacre che indosserà dopo essersi lavato la persona con l'acqua.  Aronne entrerà nel santuario in questo modo: prenderà un giovenco per il sacrificio espiatorio e un ariete per l'olocausto. ~wIl Signore disse a Mosè: "Parla ad Aronne, tuo fratello, e digli di non entrare in qualunque tempo nel santuario, oltre il velo, davanti al coperchio che è sull'arca; altrimenti potrebbe morire, quando io apparirò nella nuvola sul coperchio.  }Il Signore parlò a Mosè dopo che i due figli di Aronne erano morti mentre presentavano un'offerta davanti al Signore. G !e la legge per colei che è indisposta a causa delle regole, cioè per l'uomo o per la donna che abbia il flusso e per l'uomo che abbia rapporti intimi con una donna in stato d'immondezza". fG Questa è la legge per colui che ha la gonorrea o un'emissione seminale che lo rende immondo 0[Avvertite gli Israeliti di ciò che potrebbe renderli immondi, perché non muoiano per la loro immondezza, quando contaminassero la mia Dimora che è in mezzo a loro. 8~kIl sacerdote ne offrirà uno come sacrificio espiatorio e l'altro come olocausto e farà per lei il rito espiatorio, davanti al Signore, per il flusso che la rendeva immonda. }yL'ottavo giorno prenderà due tortore o due colombi e li porterà al sacerdote all'ingresso della tenda del convegno. Gz~}}|{zz=yZxwwhvv=vuHttWsstrrr qpoo:nimmlkkkUjii{ihh gffe>dddcbbbJaaca`{__w^^{]\\E[[4ZYXXX>WVVFUUUTTTSRRwQQ,P|ONMM!LKKCJJ)IIEHHdGGKG FYEDCCcBAA4@??}>>==Y<<7;;'::"99S88f8 7s655f44d33.22e1000,//..-{,,=+9**U))(B'&%%$$X##;""|!!u & `$qCv waga/ \ ( n ` s E0oGQ5 (!i registrati della tribù di Efraim risultarono quarantamilacinquecento. P4 ( Figli di Giuseppe: figli di Efraim, loro discendenti secondo le loro famiglie, secondo i loro casati paterni, contando i nomi di quelli dall'età di vent'anni in su, quanti potevano andare in guerra: Z3 1(i registrati della tribù di Zàbulon risultarono cinquantasettemilaquattrocento. ?2 {(Figli di Zàbulon, loro discendenti secondo le loro famiglie, secondo i loro casati paterni, contando i nomi di quelli dall'età di vent'anni in su, quanti potevano andare in guerra: h1 M(i registrati della Il censimentotribù di Issacar risultarono cinquantaquattromilaquattrocento. >0 y(Figli di Issacar, loro discendenti secondo le loro famiglie, secondo i loro casati paterni, contando i nomi di quelli dall'età di vent'anni in su, quanti potevano andare in guerra: T/ %(i registrati della tribù di Giuda risultarono settantaquattromilaseicento. <. u(Figli di Giuda, loro discendenti secondo le loro famiglie, secondo i loro casati paterni, contando i nomi di quelli dall'età di vent'anni in su, quanti potevano andare in guerra: Z- 1(i registrati della tribù di Gad risultarono quarantacinquemilaseicentocinquanta. :, q(Figli di Gad, loro discendenti secondo le loro famiglie, secondo i loro casati paterni, contando i nomi di quelli dall'età di vent'anni in su, quanti potevano andare in guerra: T+ %(i registrati della tribù di Simeone risultarono cinquantanovemilatrecento. T* %(Figli di Simeone, loro discendenti secondo le loro famiglie, secondo i loro casati paterni, contando i nomi di tutti i maschi, uno per uno, dall'età di vent'anni in su, quanti potevano andare in guerra: S) #(i registrati della tribù di Ruben risultarono quarantaseimilacinquecento. i( O(Figli di Ruben, primogenito d'Israele, loro discendenti secondo le loro famiglie, secondo i loro casati paterni, contando i nomi di tutti i maschi, uno per uno, dall'età di vent'anni in su, quanti potevano andare in guerra: _' ;(Come il Signore gli aveva ordinato, Mosè ne fece il censimento nel deserto del Sinai. V& )(e convocarono tutta la comunità, il primo giorno del secondo mese; furono registrati secondo le famiglie, secondo i loro casati paterni, contando il numero delle persone dai venti anni in su, uno per uno. P% (Mosè e Aronne presero questi uomini che erano stati designati per nome |$ u(Questi furono i prescelti della comunità, erano i capi delle loro tribù paterne, i capi delle migliaia d'Israele. ,# W(di Neftali: Achira, figlio di Enan". )" Q(di Gad: Eliasaf, figlio di Deuel; *! S( di Aser: Paghiel, figlio di Ocran; /  ]( di Dan: Achiezer, figlio di Ammisaddai; 1 a( di Beniamino: Abidan, figlio di Ghideoni; o [( dei figli di Giuseppe, per Efraim: Elisama, figlio di Ammiud; per Manasse: Gamliel, figlio di Pedasur; - Y( di Zàbulon: Eliab, figlio di Chelon; . [(di Issacar: Netanaeel, figlio di Suar; / ](di Giuda: Nacason, figlio di Amminadab; 3 e(di Simeone: Selumiel, figlio di Surisaddai; a ?(Questi sono i nomi degli uomini che vi assisteranno. Di Ruben: Elisur, figlio di Sedeur; i O(A voi si associerà un uomo per ciascuna tribù, un uomo che sia capo del casato dei suoi padri.  (dall'età di venti anni in su, quanti in Israele possono andare in guerra; tu e Aronne ne farete il censimento, schiera per schiera. 3 c("Fate il censimento di tutta la comunità degli Israeliti, secondo le loro famiglie, secondo il casato dei loro padri, contando i nomi di tutti i maschi, testa per testa, . [(Il Signore parlò a Mosè, nel deserto del Sinai, nella tenda del convegno, il primo giorno del secondo mese, il secondo anno dell'uscita dal paese d'Egitto, e disse: `;"Questi sono i comandi che il Signore diede a Mosè per gli Israeliti, sul monte Sinai. >w!Non si farà cernita fra animale buono e cattivo, né si faranno sostituzioni; né si sostituisce un animale all'altro, tutti e due saranno cosa sacra; non si potranno riscattare". ! Ogni decima del bestiame grosso o minuto, e cioè il decimo capo di quanto passa sotto la verga del pastore, sarà consacrata al Signore. W)Se uno vuole riscattare una parte della sua decima, vi aggiungerà il quinto. Ogni decima della terra, cioè delle granaglie del suolo, dei frutti degli alberi, appartiene al Signore; è cosa consacrata al Signore. fGNessuna persona votata allo sterminio potrà essere riscattata; dovrà essere messa a morte. !=Nondimeno quanto uno avrà consacrato al Signore con voto di sterminio, fra le cose che gli appartengono: persona, animale o pezzo di terra del suo patrimonio, non potrà essere né venduto né riscattato; ogni cosa votata allo sterminio è cosa santissima, riservata al Signore. $ CSe si tratta di un animale immondo, lo si riscatterà al prezzo di stima, aggiungendovi un quinto; se non è riscattato, sarà venduto al prezzo di stima. L Tuttavia nessuno potrà consacrare i primogeniti del bestiame, i quali appartengono già al Signore, perché primogeniti: sia esso di grosso bestiame o di bestiame minuto, appartiene al Signore. [ 1Tutte le tue stime si faranno in sicli del santuario; il siclo è di venti ghera. p [Nell'anno del giubileo la terra tornerà a colui da cui fu comprata e del cui patrimonio faceva parte. ) Mil sacerdote valuterà la misura del prezzo fino all'anno del giubileo; quel tale pagherà il giorno stesso il prezzo fissato, come cosa consacrata al Signore. r_Se uno consacra al Signore un pezzo di terra comprato, che non fa parte della sua proprietà ereditaria, 2_ma quel pezzo di terra, quando al giubileo il compratore ne uscirà, sarà sacro al Signore, come un campo votato allo sterminio, e diventerà proprietà del sacerdote. eESe non riscatta il pezzo di terra e lo vende ad un altro, non lo si potrà più riscattare;  Se colui che ha consacrato il pezzo di terra lo vuole riscattare, aggiungerà un quinto al prezzo della stima e resterà suo. -Uma se la consacra dopo il giubileo, il sacerdote ne valuterà il prezzo in ragione degli anni che rimangono fino al giubileo e si farà una detrazione dalla stima. fGSe consacra la sua terra dall'anno del giubileo, il prezzo resterà intero secondo la stima; 7iSe uno consacra al Signore un pezzo di terra di sua proprietà ereditaria, ne farai la stima in ragione della semente: cinquanta sicli d'argento per un homer di seme d'orzo. }uSe colui che ha consacrato la sua casa la vuole riscattare, aggiungerà un quinto al pezzo della stima e sarà sua. 6gSe uno consacra la sua casa come cosa sacra al Signore, il sacerdote ne farà la stima secondo che essa sarà buona o cattiva; si starà alla stima stabilita dal sacerdote. J Ma se uno lo vuole riscattare, aggiungerà un quinto alla stima. }~u egli ne farà la stima, secondo che l'animale sarà buono o cattivo e si starà alla stima stabilita dal sacerdote. }) Se invece si tratta di qualunque animale immondo di cui non si può fare offerta al Signore, l'animale sarà presentato davanti al sacerdote; M| Non lo si potrà commutare; né si potrà sostituire uno buono con uno cattivo né uno cattivo con uno buono; se anche uno vuole sostituire un animale all'altro, i due animali saranno cosa sacra. {  Se si tratta di animali che possono essere presentati in offerta al Signore, ogni animale ceduto al Signore sarà cosa santa. ozYSe colui che ha fatto il voto è troppo povero per pagare la somma fissata da te, sarà presentato al sacerdote e il sacerdote ne farà la stima. Il sacerdote farà la stima in proporzione dei mezzi di colui che ha fatto il voto. wyiDai sessant'anni in su, la tua stima sarà di quindici sicli per un maschio e di dieci sicli per una femmina. x Da un mese a cinque anni, la tua stima sarà di cinque sicli d'argento per un maschio e di tre sicli d'argento per una femmina. vwgDai cinque ai venti anni, la tua stima sarà di venti sicli per un maschio e di dieci sicli per una femmina. Cvinvece per una donna, la tua stima sarà di trenta sicli. ula tua stima sarà: per un maschio dai venti ai sessant'anni, cinquanta sicli d'argento, secondo il siclo del santuario; t!"Parla agli Israeliti e riferisci loro: Quando uno deve soddisfare un voto, per la stima che dovrai fare delle persone votate al Signore, (s OIl Signore disse ancora a Mosè: r!.Questi sono gli statuti, le prescrizioni e le leggi che il Signore stabilì fra sé e gli Israeliti, sul monte Sinai, per mezzo di Mosè. 6qg-ma per loro amore mi ricorderò dell'alleanza con i loro antenati, che ho fatto uscire dal paese d'Egitto davanti alle nazioni, per essere il loro Dio. Io sono il Signore". opY,Nonostante tutto questo, quando saranno nel paese dei loro nemici, io non li rigetterò e non mi stancherò di essi fino al punto d'annientarli del tutto e di rompere la mia alleanza con loro; poiché io sono il Signore loro Dio; ioM+Quando dunque il paese sarà abbandonato da loro e godrà i suoi sabati, mentre rimarrà deserto, senza di loro, essi sconteranno la loro colpa, per avere disprezzato le mie prescrizioni ed essersi stancati delle mie leggi. n*Io mi ricorderò della mia alleanza con Giacobbe, dell'alleanza con Isacco e dell'alleanza con Abramo e mi ricorderò del paese. ?my)peccati per i quali anche io mi sono opposto a loro e li ho deportati nel paese dei loro nemici. Allora il loro cuore non circonciso si umilierà e allora sconteranno la loro colpa. l(Dovranno confessare la loro iniquità e l'iniquità dei loro padri: per essere stati infedeli nei miei riguardi ed essersi opposti a me; 6kg'Quelli che tra di voi saranno superstiti nei paesi dei loro nemici, si consumeranno a causa delle proprie iniquità; anche a causa delle iniquità dei loro padri periranno. Kj&Perirete fra le nazioni: il paese dei vostri nemici vi divorerà. i%Precipiteranno uno sopra l'altro come di fronte alla spada, senza che alcuno li insegua. Non potrete resistere dinanzi ai vostri nemici. h{$A quelli che fra di voi saranno superstiti infonderò nel cuore costernazione, nel paese dei loro nemici: il fruscìo di una foglia agitata li metterà in fuga; fuggiranno come si fugge di fronte alla spada e cadranno senza che alcuno li insegua. tgc#Finché rimarrà desolata, avrà il riposo che non le fu concesso da voi con i sabati, quando l'abitavate. Cf"Allora la terra godrà i suoi sabati per tutto il tempo in cui rimarrà desolata e voi sarete nel paese dei vostri nemici; allora la terra si riposerà e si compenserà dei suoi sabati. e;!Quanto a voi, vi disperderò fra le nazioni e vi inseguirò con la spada sguainata; il vostro paese sarà desolato e le vostre città saranno deserte. sda Devasterò io stesso il vostro paese e i vostri nemici, che vi prenderanno dimora, ne saranno stupefatti. cyRidurrò le vostre città a deserti, devasterò i vostri santuari e non aspirerò più il profumo dei vostri incensi. /bYDevasterò le vostre alture di culto, distruggerò i vostri altari per l'incenso, butterò i vostri cadaveri sui cadaveri dei vostri idoli e io vi avrò in abominio. _a9Mangerete perfino la carne dei vostri figli e mangerete la carne delle vostre figlie. i`Manch'io mi opporrò a voi con furore e vi castigherò sette volte di più per i vostri peccati. W_)Se, nonostante tutto questo, non vorrete darmi ascolto, ma vi opporrete a me, 3^aQuando io avrò spezzato le riserve del pane, dieci donne faranno cuocere il vostro pane in uno stesso forno, ve lo riporteranno a peso e mangerete, ma non vi sazierete. 8]kManderò contro di voi la spada, vindice della mia alleanza; voi vi raccoglierete nelle vostre città, ma io manderò in mezzo a voi la peste e sarete dati in mano al nemico. @\}e vi colpirò sette volte di più per i vostri peccati. [Se nonostante questi castighi, non vorrete correggervi per tornare a me, ma vi opporrete a me, anch'io mi opporrò a voi =ZuManderò contro di voi le bestie selvatiche, che vi rapiranno i figli, stermineranno il vostro bestiame, vi ridurranno a un piccolo numero e le vostre strade diventeranno deserte. rY_Se vi opporrete a me e non mi ascolterete, io vi colpirò sette volte di più, secondo i vostri peccati. XLe vostre energie si consumeranno invano, poiché la vostra terra non darà prodotti e gli alberi della campagna non daranno frutti. mWUSpezzerò la vostra forza superba, renderò il vostro cielo come ferro e la vostra terra come rame. lVSSe nemmeno dopo questo mi ascolterete, io vi castigherò sette volte di più per i vostri peccati. &UGVolgerò la faccia contro di voi e voi sarete sconfitti dai nemici; quelli che vi odiano vi opprimeranno e vi darete alla fuga, senza che alcuno vi insegua. pT[ecco che cosa farò a voi a mia volta: manderò contro di voi il terrore, la consunzione e la febbre, che vi faranno languire gli occhi e vi consumeranno la vita. Seminerete invano il vostro seme: se lo mangeranno i vostri nemici. S'se disprezzerete le mie leggi e rigetterete le mie prescrizioni, non mettendo in pratica tutti i miei comandi e infrangendo la mia alleanza, VR'Ma se non mi ascolterete e se non metterete in pratica tutti questi comandi, Q% Io sono il Signore vostro Dio, che vi ho fatto uscire dal paese d'Egitto; ho spezzato il vostro giogo e vi ho fatto camminare a testa alta. QP Camminerò in mezzo a voi, sarò vostro Dio e voi sarete il mio popolo. JO Stabilirò la mia dimora in mezzo a voi e io non vi respingerò. Ny Voi mangerete del vecchio raccolto, serbato a lungo, e dovrete metter via il raccolto vecchio per far posto al nuovo. nMW Io mi volgerò a voi, vi renderò fecondi e vi moltiplicherò e confermerò la mia alleanza con voi. LCinque di voi ne inseguiranno cento, cento di voi ne inseguiranno diecimila e i vostri nemici cadranno dinanzi a voi colpiti di spada. ZK/Voi inseguirete i vostri nemici ed essi cadranno dinanzi a voi colpiti di spada. /JYIo stabilirò la pace nel paese; nessuno vi incuterà terrore; vi coricherete e farò sparire dal paese le bestie nocive e la spada non passerà per il vostro paese. $ICLa trebbiatura durerà per voi fino alla vendemmia e la vendemmia durerà fino alla semina; avrete cibo a sazietà e abiterete tranquilli il vostro paese. wHiio vi darò le piogge alla loro stagione, la terra darà prodotti e gli alberi della campagna daranno frutti. ]G5Se seguirete le mie leggi, se osserverete i miei comandi e li metterete in pratica, ^F7Osserverete i miei sabati e porterete rispetto al mio santuario. Io sono il Signore. WE +"Non vi farete idoli, né vi erigerete immagini scolpite o stele, né permetterete che nel vostro paese vi sia pietra ornata di figure, per prostrarvi davanti ad essa; poiché io sono il Signore vostro Dio. D7Poiché gli Israeliti sono miei servi; miei servi, che ho fatto uscire dal paese d'Egitto. Io sono il Signore vostro Dio". uCe6Se non è riscattato in alcuno di quei modi, se ne andrà libero l'anno del giubileo: lui con i suoi figli. B#5Resterà presso di lui come un bracciante preso a servizio anno per anno; il padrone non dovrà trattarlo con asprezza sotto i suoi occhi. #AA4se rimangono pochi anni per arrivare al giubileo, farà il calcolo con il suo compratore e pagherà il prezzo del suo riscatto in ragione di quegli anni. %@E3Se vi sono ancora molti anni per arrivare al giubileo, pagherà il riscatto in ragione di questi anni e in proporzione del prezzo per il quale fu comprato; `?;2Farà il calcolo con il suo compratore, dall'anno che gli si è venduto all'anno del giubileo; il prezzo da pagare sarà in proporzione del numero degli anni, valutando le sue giornate come quelle di un bracciante. >71o suo zio o il figlio di suo zio; lo potrà riscattare uno dei parenti dello stesso suo sangue o, se ha i mezzi di farlo, potrà riscattarsi da sé. g=I0dopo che si è venduto, ha il diritto di riscatto; lo potrà riscattare uno dei suoi fratelli =<u/Se un forestiero stabilito presso di te diventa ricco e il tuo fratello si grava di debiti con lui e si vende al forestiero stabilito presso di te o a qualcuno della sua famiglia, {;q.Li potrete lasciare in eredità ai vostri figli dopo di voi, come loro proprietà; vi potrete servire sempre di loro come di schiavi; ma quanto ai vostri fratelli, gli Israeliti, ognuno nei riguardi dell'altro, non lo tratterai con asprezza. H: -Potrete anche comprarne tra i figli degli stranieri, stabiliti presso di voi e tra le loro famiglie che sono presso di voi, tra i loro figli nati nel vostro paese; saranno vostra proprietà. -9U,Quanto allo schiavo e alla schiava, che avrai in proprietà, potrete prenderli dalle nazioni che vi circondano; da queste potrete comprare lo schiavo e la schiava. >8y+Non lo tratterai con asprezza, ma temerai il tuo Dio. 7*Poiché essi sono miei servi, che io ho fatto uscire dal paese d'Egitto; non debbono essere venduti come si vendono gli schiavi. 6 )allora se ne andrà da te insieme con i suoi figli, tornerà nella sua famiglia e rientrerà nella proprietà dei suoi padri. i5M(sia presso di te come un bracciante, come un inquilino. Ti servirà fino all'anno del giubileo; r4_'Se il tuo fratello che è presso di te cade in miseria e si vende a te, non farlo lavorare come schiavo; 3&Io sono il Signore vostro Dio, che vi ho fatto uscire dal paese d'Egitto, per darvi il paese di Canaan, per essere il vostro Dio. R2%Non gli presterai il denaro a interesse, né gli darai il vitto a usura. q1]$Non prendere da lui interessi, né utili; ma temi il tuo Dio e fa' vivere il tuo fratello presso di te. "0?#Se il tuo fratello che è presso di te cade in miseria ed è privo di mezzi, aiutalo, come un forestiero e inquilino, perché possa vivere presso di te. ~/w"Neppure campi situati nei dintorni delle città levitiche si potranno vendere, perché sono loro proprietà perenne. X.+!Se chi riscatta è un levita, in occasione del giubileo il compratore uscirà dalla casa comprata nella città levitica, perché le case delle città levitiche sono loro proprietà, in mezzo agli Israeliti. ~-w Quanto alle città dei leviti e alle case che essi vi possederanno, i leviti avranno il diritto perenne di riscatto. 3,aPerò le case dei villaggi non attorniati da mura vanno considerate come parte dei fondi campestri; potranno essere riscattate e al giubileo il compratore dovrà uscire. q+]Ma se quella casa, posta in una città recinta di mura, non è riscattata prima dello scadere di un intero anno, rimarrà sempre proprietà del compratore e dei suoi discendenti; il compratore non sarà tenuto a uscire al giubileo. =*uSe uno vende una casa abitabile in una città recinta di mura, ha diritto al riscatto fino allo scadere dell'anno dalla vendita; il suo diritto di riscatto durerà un anno intero. j)OMa se non trova da sé la somma sufficiente a rimborsarlo, ciò che ha venduto rimarrà in mano al compratore fino all'anno del giubileo; al giubileo il compratore uscirà e l'altro rientrerà in possesso del suo patrimonio. ,(Sconterà le annate passate dopo la vendita, restituirà al compratore il valore degli anni che ancora rimangono e rientrerà così in possesso del suo patrimonio. r'_Se uno non ha chi possa fare il riscatto, ma giunge a procurarsi da sé la somma necessaria al riscatto, R&Se il tuo fratello, divenuto povero, vende una parte della sua proprietà, colui che ha il diritto di riscatto, cioè il suo parente più stretto, verrà e riscatterà ciò che il fratello ha venduto. }%uPerciò, in tutto il paese che avrete in possesso, concederete il diritto di riscatto per quanto riguarda il suolo. $Le terre non si potranno vendere per sempre, perché la terra è mia e voi siete presso di me come forestieri e inquilini. #L'ottavo anno seminerete e consumerete il vecchio raccolto fino al nono anno; mangerete il raccolto vecchio finché venga il nuovo. v"gio disporrò in vostro favore un raccolto abbondante per il sesto anno ed esso vi darà frutti per tre anni. k!QSe dite: Che mangeremo il settimo anno, se non semineremo e non raccoglieremo i nostri prodotti?, [ 1La terra produrrà frutti, voi ne mangerete a sazietà e vi abiterete tranquilli. }uMetterete in pratica le mie leggi e osserverete le mie prescrizioni, le adempirete e abiterete il paese tranquilli. nWNessuno di voi danneggi il fratello, ma temete il vostro Dio, poiché io sono il Signore vostro Dio. 3aQuanti più anni resteranno, tanto più aumenterai il prezzo; quanto minore sarà il tempo, tanto più ribasserai il prezzo; perché egli ti vende la somma dei raccolti. )MRegolerai l'acquisto che farai dal tuo prossimo in base al numero degli anni trascorsi dopo l'ultimo giubileo: egli venderà a te in base agli anni di rendita. Quando vendete qualche cosa al vostro prossimo o quando acquistate qualche cosa dal vostro prossimo, nessuno faccia torto al fratello. L In quest'anno del giubileo, ciascuno tornerà in possesso del suo. nW Poiché è il giubileo; esso vi sarà sacro; potrete però mangiare il prodotto che daranno i campi. 5e Il cinquantesimo anno sarà per voi un giubileo; non farete né semina, né mietitura di quanto i campi produrranno da sé, né farete la vendemmia delle vigne non potate. R Dichiarerete santo il cinquantesimo anno e proclamerete la liberazione nel paese per tutti i suoi abitanti. Sarà per voi un giubileo; ognuno di voi tornerà nella sua proprietà e nella sua famiglia. #A Al decimo giorno del settimo mese, farai squillare la tromba dell'acclamazione; nel giorno dell'espiazione farete squillare la tromba per tutto il paese. )Conterai anche sette settimane di anni, cioè sette volte sette anni; queste sette settimane di anni faranno un periodo di quarantanove anni. saanche al tuo bestiame e agli animali che sono nel tuo paese servirà di nutrimento quanto essa produrrà. 1]Ciò che la terra produrrà durante il suo riposo servirà di nutrimento a te, al tuo schiavo, alla tua schiava, al tuo bracciante e al forestiero che è presso di te; RNon mieterai quello che nascerà spontaneamente dal seme caduto nella tua mietitura precedente e non vendemmierai l'uva della vigna che non avrai potata; sarà un anno di completo riposo per la terra. 'Ima il settimo anno sarà come sabato, un riposo assoluto per la terra, un sabato in onore del Signore; non seminerai il tuo campo e non poterai la tua vigna. `;Per sei anni seminerai il tuo campo e poterai la tua vigna e ne raccoglierai i frutti; %"Parla agli Israeliti e riferisci loro: Quando entrerete nel paese che io vi do, la terra dovrà avere il suo sabato consacrato al Signore. 8 oIl Signore disse ancora a Mosè sul monte Sinai: E Mosè ne riferì agli Israeliti ed essi condussero quel bestemmiatore fuori dell'accampamento e lo lapidarono. Così gli Israeliti eseguirono quello che il Signore aveva ordinato a Mosè.  }Ci sarà per voi una sola legge per il forestiero e per il cittadino del paese; poiché io sono il Signore vostro Dio". ` ;Chi uccide un capo di bestiame lo pagherà; ma chi uccide un uomo sarà messo a morte. {frattura per frattura, occhio per occhio, dente per dente; gli si farà la stessa lesione che egli ha fatta all'altro. ` ;Se uno farà una lesione al suo prossimo, si farà a lui come egli ha fatto all'altro: NChi percuote a morte un capo di bestiame lo pagherà: vita per vita. CChi percuote a morte un uomo dovrà essere messo a morte. I Chi bestemmia il nome del Signore dovrà essere messo a morte: tutta la comunità lo dovrà lapidare. Straniero o nativo del paese, se ha bestemmiato il nome del Signore, sarà messo a morte. kQParla agli Israeliti e di' loro: Chiunque maledirà il suo Dio, porterà la pena del suo peccato. !"Conduci quel bestemmiatore fuori dell'accampamento; quanti lo hanno udito posino le mani sul suo capo e tutta la comunità lo lapiderà. #C Il Signore parlò a Mosè: b? Lo misero sotto sorveglianza, finché fosse deciso che cosa fare per ordine del Signore. ?y Il figlio della Israelita bestemmiò il nome del Signore, imprecando; perciò fu condotto da Mosè. La madre di quel tale si chiamava Selòmit, figlia di Dibri, della tribù di Dan. <s Ora il figlio di una donna israelita e di un egiziano uscì in mezzo agli Israeliti; nell'accampamento, fra questo figlio della donna israelita e un israelita, scoppiò una lite. F I pani saranno riservati ad Aronne e ai suoi figli: essi li mangeranno in luogo santo; perché saranno per loro cosa santissima tra i sacrifici in onore del Signore. È una legge perenne". ~~wOgni giorno di sabato si disporranno i pani davanti al Signore sempre; saranno forniti dagli Israeliti; è alleanza. }!Porrai incenso puro sopra ogni pila e sarà sul pane come memoriale, come sacrificio espiatorio consumato dal fuoco in onore del Signore. ]|5Le disporrai su due pile, sei per pila, sulla tavola d'oro puro davanti al Signore. u{ePrenderai anche fior di farina e ne farai cuocere dodici focacce; ogni focaccia sarà di due decimi di efa. `z;Egli le disporrà sul candelabro d'oro puro, perché ardano sempre davanti al Signore. iyMAronne lo preparerà nella tenda del convegno, fuori del velo che sta davanti alla testimonianza, perché le lampade ardano sempre, da sera a mattina, davanti al Signore. È una legge perenne, di generazione in generazione. x"Ordina agli Israeliti che ti portino olio puro di olive schiacciate per il candelabro, per tenere le lampade sempre accese. (w OIl Signore disse ancora a Mosè: `v;,E Mosè diede così agli Israeliti le istruzioni relative alle solennità del Signore. 2u_+perché i vostri discendenti sappiano che io ho fatto dimorare in capanne gli Israeliti, quando li ho condotti fuori dal paese d'Egitto. Io sono il Signore vostro Dio". etE*Dimorerete in capanne per sette giorni; tutti i cittadini d'Israele dimoreranno in capanne, )sM)Celebrerete questa festa in onore del Signore, per sette giorni, ogni anno. È una legge perenne di generazione in generazione. La celebrerete il settimo mese. 7ri(Il primo giorno prenderete frutti degli alberi migliori: rami di palma, rami con dense foglie e salici di torrente e gioirete davanti al Signore vostro Dio per sette giorni. Mq'Ora il quindici del settimo mese, quando avrete raccolto i frutti della terra, celebrerete una festa al Signore per sette giorni; il primo giorno sarà di assoluto riposo e così l'ottavo giorno. spa&oltre i vostri doni, oltre tutti i vostri voti e tutte le offerte volontarie che presenterete al Signore. o}%Queste sono le solennità del Signore nelle quali proclamerete sante convocazioni, perché si offrano al Signore sacrifici consumati dal fuoco, olocausti e oblazioni, vittime e libazioni, ogni cosa nel giorno stabilito, oltre i sabati del Signore, une$Per sette giorni offrirete vittime consumate dal fuoco in onore del Signore. L'ottavo giorno terrete la santa convocazione e offrirete al Signore sacrifici consumati con il fuoco. È giorno di riunione; non farete alcun lavoro servile. [m1#Il primo giorno vi sarà una santa convocazione; non farete alcun lavoro servile. l-""Parla agli Israeliti e riferisci loro: Il quindici di questo settimo mese sarà la festa delle capanne per sette giorni, in onore del Signore. %kG!Il Signore aggiunse a Mosè: j9 Sarà per voi un sabato di assoluto riposo e dovrete mortificarvi: il nono giorno del mese, dalla sera alla sera dopo, celebrerete il vostro sabato". xikNon farete alcun lavoro. È una legge perenne di generazione in generazione, in tutti i luoghi dove abiterete. ehEOgni persona che farà in quel giorno un qualunque lavoro, io la eliminerò dal suo popolo. _g9Ogni persona che non si mortificherà in quel giorno, sarà eliminata dal suo popolo. fIn quel giorno non farete alcun lavoro; poiché è il giorno dell'espiazione, per espiare per voi davanti al Signore, vostro Dio. Ee"Il decimo giorno di questo settimo mese sarà il giorno dell'espiazione; terrete una santa convocazione, vi mortificherete e offrirete sacrifici consumati dal fuoco in onore del Signore. )dOIl Signore disse ancora a Mosè: jcONon farete alcun lavoro servile e offrirete sacrifici consumati dal fuoco in onore del Signore". :bo"Parla agli Israeliti e ordina loro: Nel settimo mese, il primo giorno del mese sarà per voi riposo assoluto, una proclamazione fatta a suon di tromba, una santa convocazione. "aAIl Signore disse a Mosè: s`aQuando mieterete la messe della vostra terra, non mieterete fino al margine del campo e non raccoglierai ciò che resta da spigolare del tuo raccolto; lo lascerai per il povero e per il forestiero. Io sono il Signore, il vostro Dio". R_In quel medesimo giorno dovrete indire una festa e avrete la santa convocazione. Non farete alcun lavoro servile. È una legge perenne, di generazione in generazione, in tutti i luoghi dove abiterete. _^9Il sacerdote agiterà ritualmente gli agnelli insieme con il pane delle primizie come offerta da agitare davanti al Signore; tanto i pani, quanto i due agnelli consacrati al Signore saranno riservati al sacerdote. m]UOffrirete un capro come sacrificio espiatorio e due agnelli dell'anno come sacrificio di comunione. \Oltre quei pani offrirete sette agnelli dell'anno, senza difetto, un torello e due arieti: saranno un olocausto per il Signore insieme con la loro oblazione e le loro libazioni; sarà un sacrificio di soave profumo, consumato dal fuoco in onore del Signore. W[)Porterete dai luoghi dove abiterete due pani per offerta con rito di agitazione, i quali saranno di due decimi di efa di fior di farina e li farete cuocere lievitati; sono le primizie in onore del Signore. uZeConterete cinquanta giorni fino all'indomani del settimo sabato e offrirete al Signore una nuova oblazione. Y3Dal giorno dopo il sabato, cioè dal giorno che avrete portato il covone da offrire con il rito di agitazione, conterete sette settimane complete. dXCNon mangerete pane, né grano abbrustolito, né spighe fresche, prima di quel giorno, prima di aver portato l'offerta al vostro Dio. È una legge perenne di generazione in generazione, in tutti i luoghi dove abiterete. _W9 L'oblazione che l'accompagna sarà di due decimi di efa di fior di farina intrisa nell'olio, come sacrificio consumato dal fuoco, profumo soave in onore del Signore; la libazione sarà di un quarto di hin di vino. V Quando farete il rito di agitazione del covone, offrirete un agnello di un anno, senza difetto, in olocausto al Signore. >~~'}} |{{zzyy;xxvxRwvvuttht1ssrrqqgqptooonnzn$mvllkkPkjjSii*hhlh!ggrfeeadvd ccb4baa `v`_q_L^]]\\x\#[[vZZpYYYJXWW6VVZVU=TT#SSRPQPP)ONNGMMLLkKKKJIII9HHGzFFEDD1CBB\AU@? >>}==E= <<;:988C77(6_5s44#332#110//"..$-\,,+***)a((('E&]%%{%S$#"!! P[W0VYsN}#mz ` ? r TD{+IU<fG( I capi presentarono l'offerta per la dedicazione dell'altare, il giorno in cui esso fu unto; }u( ma ai figli di Keat non ne diede, perché avevano il servizio degli oggetti sacri e dovevano portarli sulle spalle. %(diede quattro carri e otto buoi ai figli di Merari, secondo il loro servizio, sotto la sorveglianza di Itamar, figlio del sacerdote Aronne; W)(Diede due carri e quattro buoi ai figli di Gherson, secondo il loro servizio; C(Mosè prese dunque i carri e i buoi e li diede ai leviti. ("Prendili da loro per impiegarli al servizio della tenda del convegno e assegnali ai leviti; a ciascuno secondo il suo servizio". "A(Il Signore disse a Mosè:  3(e la portarono davanti al Signore: sei carri e dodici buoi, cioè un carro per due capi e un bue per ogni capo e li offrirono davanti alla Dimora. (i capi di Israele, capi dei loro casati paterni, che erano capitribù e avevano presieduto al censimento, presentarono una offerta ;  s(Quando Mosè ebbe finito di erigere la Dimora e l'ebbe unta e consacrata con tutti i suoi arredi, quando ebbe eretto l'altare con tutti i suoi arredi e li ebbe unti e consacrati, H  (Così porranno il mio nome sugli Israeliti e io li benedirò". E (Il Signore rivolga su di te il suo volto e ti conceda pace. M(Il Signore faccia brillare il suo volto su di te e ti sia propizio. .Y(Ti benedica il Signore e ti protegga. mU("Parla ad Aronne e ai suoi figli e riferisci loro: Voi benedirete così gli Israeliti; direte loro: %G(Il Signore aggiunse a Mosè: (Questa è la legge per chi ha fatto voto di nazireato, tale è la sua offerta al Signore per il suo nazireato, oltre quello che i suoi mezzi gli permetteranno di fare. Egli si comporterà secondo il voto che avrà fatto in base alla legge del suo nazireato". -U(Il sacerdote le agiterà, come offerta da farsi secondo il rito dell'agitazione, davanti al Signore; è cosa santa che appartiene al sacerdote, insieme con il petto dell'offerta da agitare ritualmente e con la spalla dell'offerta da elevare ritualmente. Dopo, il nazireo potrà bere il vino. iM(Il sacerdote prenderà la spalla dell'ariete, quando sarà cotta, una focaccia non lievitata dal canestro e una schiacciata senza lievito e le porrà nelle mani del nazireo, dopo che questi si sarà raso il capo consacrato. I (Il nazireo raderà, all'ingresso della tenda del convegno, il suo capo consacrato; prenderà i capelli del suo capo consacrato e li metterà sul fuoco che è sotto il sacrificio di comunione. 5(offrirà l'ariete come sacrificio di comunione al Signore, con il canestro dei pani azzimi; il sacerdote offrirà anche l'oblazione e la libazione. }u(Il sacerdote presenterà quelle cose davanti al Signore e offrirà il suo sacrificio espiatorio e il suo olocausto; 5~e(un canestro di pani azzimi fatti con fior di farina, di focacce intrise in olio, di schiacciate senza lievito unte d'olio, insieme con l'oblazione e le libazioni relative. `};(egli presenterà l'offerta al Signore: un agnello dell'anno, senza difetto, per l'olocausto; una pecora dell'anno, senza difetto, per il sacrificio espiatorio, un ariete senza difetto, come sacrificio di comunione; |-( Questa è la legge del nazireato; quando i giorni del suo nazireato saranno compiuti, lo si farà venire all'ingresso della tenda del convegno; \{3( Consacrerà di nuovo al Signore i giorni del suo nazireato e offrirà un agnello dell'anno come sacrificio di riparazione; i giorni precedenti non saranno contati, perché il suo nazireato è stato contaminato. ozY( Il sacerdote ne offrirà uno in sacrificio espiatorio e l'altro in olocausto e farà per lui il rito espiatorio del peccato in cui è incorso a causa di quel morto; in quel giorno stesso, il nazireo consacrerà così il suo capo. qy]( l'ottavo giorno porterà due tortore o due colombi al sacerdote, all'ingresso della tenda del convegno. =xu( Se uno gli muore accanto improvvisamente e il suo capo consacrato rimane così contaminato, si raderà il capo nel giorno della sua purificazione; se lo raderà il settimo giorno; Mw(Per tutto il tempo del suo nazireato egli è consacrato al Signore. Gv (si trattasse anche di suo padre, di sua madre, di suo fratello e di sua sorella, non si contaminerà per loro alla loro morte, perché porta sul capo il segno della sua consacrazione a Dio. cuA(Per tutto il tempo in cui rimane consacrato al Signore, non si avvicinerà a un cadavere; [t1(Per tutto il tempo del suo voto di nazireato il rasoio non passerà sul suo capo; finché non siano compiuti i giorni per i quali si è consacrato al Signore, sarà santo; si lascerà crescere la capigliatura. xsk(Per tutto il tempo del suo nazireato non mangerà alcun prodotto della vigna, dai chicchi acerbi alle vinacce. Mr(si asterrà dal vino e dalle bevande inebrianti; non berrà aceto fatto di vino né aceto fatto di bevanda inebriante; non berrà liquori tratti dall'uva e non mangerà uva, né fresca né secca. q'("Parla agli Israeliti e riferisci loro: Quando un uomo o una donna farà un voto speciale, il voto di nazireato, per consacrarsi al Signore, (p O(Il Signore disse ancora a Mosè: ]o5(Il marito sarà immune da colpa, ma la donna porterà la pena della sua iniquità". bn?(e per il caso in cui lo spirito di gelosia si impadronisca del marito e questi diventi geloso della moglie; egli farà comparire sua moglie davanti al Signore e il sacerdote le applicherà questa legge integralmente. m(Questa è la legge della gelosia, nel caso in cui la moglie di uno si sia traviata ricevendo un altro invece del marito e si contamini flG(Ma se la donna non si è contaminata ed è pura, sarà riconosciuta innocente e avrà figli. >kw(Quando le avrà fatto bere l'acqua, se essa si è contaminata e ha commesso un'infedeltà contro il marito, l'acqua che porta maledizione entrerà in lei per produrre amarezza; il ventre le si gonfierà e i suoi fianchi avvizziranno e quella donna diventerà un oggetto di maledizione in mezzo al suo popolo. j#(il sacerdote prenderà una manciata di quell'oblazione come memoriale di lei e la brucerà sull'altare; poi farà bere l'acqua alla donna. i(il sacerdote prenderà dalle mani della donna l'oblazione di gelosia, agiterà l'oblazione davanti al Signore e l'offrirà sull'altare; h(Farà bere alla donna quell'acqua amara che porta maledizione e l'acqua che porta maledizione entrerà in lei per produrle amarezza; igM(Poi il sacerdote scriverà queste imprecazioni su un rotolo e le cancellerà con l'acqua amara. f#(quest'acqua che porta maledizione ti entri nelle viscere per farti gonfiare il ventre e avvizzire i fianchi! E la donna dirà: Amen, Amen! qe](Allora il sacerdote farà giurare alla donna con un'imprecazione; poi dirà alla donna: Il Signore faccia di te un oggetto di maledizione e di imprecazione in mezzo al tuo popolo, facendoti avvizzire i fianchi e gonfiare il ventre; "d?(Ma se ti sei traviata ricevendo un altro invece di tuo marito e ti sei contaminata e un uomo che non è tuo marito ha avuto rapporti disonesti con te... c}(Il sacerdote farà giurare quella donna e le dirà: Se nessun uomo ha avuto rapporti disonesti con te e se non ti sei traviata per contaminarti ricevendo un altro invece di tuo marito, quest'acqua amara, che porta maledizione, non ti faccia danno! wbi(Il sacerdote farà quindi stare la donna davanti al Signore, le scoprirà il capo e porrà nelle mani di lei l'oblazione commemorativa, che è l'oblazione di gelosia, mentre il sacerdote avrà in mano l'acqua amara che porta maledizione. a-(Poi il sacerdote prenderà acqua santa in un vaso di terra; prenderà anche polvere che è sul pavimento della Dimora e la metterà nell'acqua. U`%(Il sacerdote farà avvicinare la donna e la farà stare davanti al Signore. _(quell'uomo condurrà la moglie al sacerdote e porterà una offerta per lei: un decimo di efa di farina d'orzo; non vi spanderà sopra olio, né vi metterà sopra incenso, perché è un'oblazione di gelosia, un'offerta commemorativa per ricordare una iniquità. q^](qualora lo spirito di gelosia si impadronisca del marito e questi diventi geloso della moglie che si è contaminata oppure lo spirito di gelosia si impadronisca di lui e questi diventi geloso della moglie che non si è contaminata, Y]-( e un uomo avrà avuto rapporti con lei, ma la cosa è rimasta nascosta agli occhi del marito; se essa si è contaminata in segreto e non vi siano testimoni contro di lei perché non è stata colta sul fatto, \{( "Parla agli Israeliti e riferisci loro: Se una donna si sarà traviata e avrà commesso una infedeltà verso il marito %[G( Il Signore aggiunse a Mosè: gZI( le cose che uno consacrerà saranno sue e ciò che uno darà al sacerdote apparterrà a lui". uYe( Ogni tributo su tutte le cose consacrate che gli Israeliti offriranno, è del sacerdote, apparterrà a lui; dXC(Ma se costui non ha stretto parente a cui si possa rifondere il danno commesso, questo spetterà al Signore, cioè al sacerdote, oltre l'ariete dell'espiazione, mediante il quale si farà l'espiazione per il colpevole. 9Wm(Dovrà confessare il peccato commesso e restituirà: il reo rifonderà per intero il danno commesso, aggiungendovi un quinto e lo darà a colui verso il quale è responsabile. !V=("Ordina agli Israeliti: Quando un uomo o una donna avrà fatto un torto a qualcuno, peccando contro il Signore, questa persona si sarà resa colpevole. %UG(Il Signore aggiunse a Mosè: T(Gli Israeliti fecero così e li allontanarono dall'accampamento. Come il Signore aveva ordinato a Mosè, così fecero gli Israeliti. !S=(Allontanerete sia i maschi sia le femmine; li allontanerete dall'accampamento perché non contaminino il loro accampamento in mezzo al quale io abito". R/("Ordina agli Israeliti che allontanino dall'accampamento ogni lebbroso, chiunque soffre di gonorrea o è impuro per il contatto con un cadavere. !Q A(Il Signore disse a Mosè: wPi(1Ne fu fatto il censimento secondo l'ordine che il Signore aveva dato per mezzo di Mosè, assegnando a ciascuno il servizio che doveva fare e ciò che doveva portare. Così ne fu fatto il censimento come il Signore aveva ordinato a Mosè. VO'(0tutti quelli di cui si fece il censimento, furono ottomilacinquecentottanta. &NG(/dall'età di trent'anni fino all'età di cinquant'anni, quanti potevano far parte di una schiera e prestar servizio e portare pesi nella tenda del convegno, M(.Tutti i leviti dei quali Mosè, Aronne e i capi d'Israele fecero il censimento secondo le loro famiglie e secondo i loro casati paterni, DL(-Questi appartengono alle famiglie dei figli di Merari, di cui si fece il censimento; Mosè e Aronne ne fecero il censimento secondo l'ordine che il Signore aveva dato per mezzo di Mosè. `K;(,quelli di cui si fece il censimento, secondo le loro famiglie, furono tremiladuecento. J)(+dall'età di trent'anni fino all'età di cinquant'anni, quanti potevano far parte di una schiera e prestar servizio nella tenda del convegno, I(*Quelli delle famiglie dei figli di Merari dei quali si fece il censimento secondo le loro famiglie e i loro casati paterni, YH-()Questi appartengono alle famiglie dei figli di Gherson, di cui si fece il censimento: quanti prestavano servizio nella tenda del convegno; Mosè e Aronne ne fecero il censimento secondo l'ordine del Signore. G((quelli di cui si fece il censimento secondo le loro famiglie e secondo i loro casati paterni, furono duemilaseicentotrenta. F)('dall'età di trent'anni fino all'età di cinquant'anni, quanti potevano far parte di una schiera e prestar servizio nella tenda del convegno, tEc(&I figli di Gherson, di cui si fece il censimento secondo le loro famiglie e secondo i loro casati paterni, sDa(%Questi appartengono alle famiglie dei Keatiti dei quali si fece il censimento: quanti prestavano servizio nella tenda del convegno; Mosè e Aronne ne fecero il censimento secondo l'ordine che il Signore aveva dato per mezzo di Mosè. iCM($Quelli di cui si fece il censimento secondo le loro famiglie furono duemilasettecentocinquanta. B-(#di quanti dall'età di trent'anni fino all'età di cinquant'anni potevano far parte di una schiera e prestar servizio nella tenda del convegno. A3("Mosè, Aronne e i capi della comunità fecero dunque il censimento dei figli dei Keatiti secondo le loro famiglie e secondo i loro casati paterni, ,@S(!Tale è il servizio delle famiglie dei figli di Merari, tutto il loro servizio nella tenda del convegno, sotto gli ordini di Itamar, figlio del sacerdote Aronne". h?K( le colonne che sono intorno al recinto, le loro basi, i loro picchetti, le loro corde, tutti i loro arredi e tutto il loro impianto. Elencherete per nome gli oggetti affidati alla loro custodia e che essi dovranno portare. E>(Ciò è quanto è affidato alla loro custodia e quello che dovranno portare come loro servizio nella tenda del convegno: le assi della Dimora, le sue stanghe, le sue colonne, le sue basi, )=M(farai il censimento, dall'età di trent'anni fino all'età di cinquant'anni, di quanti fanno parte di una schiera e prestano servizio nella tenda del convegno. k<Q(Farai il censimento dei figli di Merari secondo le loro famiglie e secondo i loro casati paterni; *;O(Tale è il servizio delle famiglie dei figli dei Ghersoniti nella tenda del convegno; la loro sorveglianza sarà affidata a Itamar, figlio del sacerdote Aronne. Y:-(Tutto il servizio dei figli dei Ghersoniti sarà sotto gli ordini di Aronne e dei suoi figli per quanto dovranno portare e per quanto dovranno fare; voi affiderete alla loro custodia quanto dovranno portare. x9k(i tendaggi del recinto con la cortina all'ingresso del recinto, i tendaggi che stanno intorno alla Dimora e all'altare; le loro corde e tutti gli arredi necessari al loro impianto; faranno tutto il servizio che si riferisce a queste cose. ;8q(Essi porteranno i teli della Dimora e la tenda del convegno, la sua copertura, la copertura di pelli di tasso che vi è sopra e la cortina all'ingresso della tenda del convegno; t7c(Questo è il servizio delle famiglie dei Ghersoniti, quel che dovranno fare e quello che dovranno portare. '6I(Farai il censimento dall'età di trent'anni fino all'età di cinquant'anni di quanti fanno parte di una schiera e prestano servizio nella tenda del convegno. r5_("Fa' il censimento anche dei figli di Gherson, secondo i loro casati paterni e secondo le loro famiglie. "4A(Il Signore disse a Mosè: a3=(Non entrino essi a guardare neanche per un istante le cose sante, perché morirebbero". P2(ma fate questo per loro, perché vivano e non muoiano quando si accostano al luogo santissimo: Aronne e i suoi figli vengano e assegnino a ciascuno di essi il proprio servizio e il proprio incarico. Z1/("Badate che la tribù delle famiglie dei Keatiti non venga eliminata dai leviti; /0[(Il Signore parlò a Mosè e ad Aronne: /(Eleazaro, figlio del sacerdote Aronne, avrà la sorveglianza dell'olio per il candelabro, del profumo aromatico dell'offerta perenne e dell'olio dell'unzione e la sorveglianza di tutta la Dimora e di quanto contiene, del santuario e dei suoi arredi". =.u(Quando Aronne e i suoi figli avranno finito di coprire il santuario e tutti gli arredi del santuario, al momento di muovere il campo, i figli di Keat verranno per trasportare quelle cose; ma non toccheranno le cose sante, perché non muoiano. Questo è l'incarico dei figli di Keat nella tenda del convegno. -(vi metteranno sopra tutti gli arredi che si usano nel suo servizio, i bracieri, le forchette, le pale, i vasi per l'aspersione, tutti gli accessori dell'altare e vi stenderanno sopra una coperta di pelli di tasso, poi porranno le stanghe all'altare. ^,7( Poi toglieranno le ceneri dall'altare e stenderanno sull'altare un drappo scarlatto; U+%( Prenderanno tutti gli arredi che si usano per il servizio nel santuario, li metteranno in un drappo di porpora viola, li avvolgeranno in una coperta di pelli di tasso e li metteranno sopra la portantina. *)( Poi stenderanno sull'altare d'oro un drappo di porpora viola e sopra questo una coperta di pelli di tasso e metteranno le stanghe all'altare. )( metteranno il candelabro con tutti i suoi accessori in una coperta di pelli di tasso e lo metteranno sopra la portantina. N(( Poi prenderanno un drappo di porpora viola, con cui copriranno il candelabro della luce, le sue lampade, i suoi smoccolatoi, i suoi portacenere e tutti i vasi per l'olio destinati al suo servizio; '(su queste cose stenderanno un drappo scarlatto e sopra questo una coperta di pelli di tasso e metteranno le stanghe alla tavola. D&(Poi stenderanno un drappo di porpora viola sulla tavola dell'offerta e vi metteranno sopra i piatti, le coppe, le anfore, le tazze per le libazioni; vi sarà sopra anche il pane perenne; %'(poi porranno sull'arca una coperta di pelli di tasso, vi stenderanno sopra un drappo tutto di porpora viola e metteranno a posto le stanghe. $7(Quando il campo si dovrà muovere, Aronne e i suoi figli verranno a smontare il velo della cortina e copriranno con esso l'arca della testimonianza; }#u(Questo è il servizio che i figli di Keat dovranno fare nella tenda del convegno e che riguarda le cose santissime. "-(dall'età di trent'anni fino all'età di cinquant'anni, di quanti fanno parte di una schiera e prestano la loro opera nella tenda del convegno. !y("Fate il censimento dei figli di Keat, tra i figli di Levi, secondo le loro famiglie e secondo i loro casati paterni, 4  g(Il Signore disse ancora a Mosè e ad Aronne: (3Mosè diede il denaro del riscatto ad Aronne e ai suoi figli, secondo l'ordine del Signore, come il Signore aveva ordinato a Mosè. }u(2prese il denaro dai primogeniti degli Israeliti: milletrecentosessantacinque sicli, secondo il siclo del santuario. }u(1Mosè prese il denaro per il riscatto di quelli che oltrepassavano il numero dei primogeniti riscattati dai leviti; ue(0Darai il denaro ad Aronne e ai suoi figli per il riscatto di quelli che oltrepassano il numero dei leviti". mU(/prenderai cinque sicli a testa; li prenderai secondo il siclo del santuario, che è di venti ghera. ue(.Per il riscatto dei duecentosettantatré primogeniti degli Israeliti che oltrepassano il numero dei leviti, &G(-"Prendi i leviti invece di tutti i primogeniti degli Israeliti e il bestiame dei leviti invece del loro bestiame; i leviti saranno miei. Io sono il Signore. #C(,Il Signore parlò a Mosè: (+Tutti i primogeniti maschi che furono registrati, contando i nomi dall'età di un mese in su, furono ventiduemiladuecentosettantatré. |s(*Mosè fece il censimento di tutti i primogeniti tra gli Israeliti, secondo l'ordine che il Signore gli aveva dato. 7i()Prenderai i leviti per me - Io sono il Signore - invece di tutti i primogeniti degli Israeliti e il bestiame dei leviti invece dei primi parti del bestiame degli Israeliti". $C((Il Signore disse a Mosè: "Fa' il censimento di tutti i primogeniti maschi tra gli Israeliti dall'età di un mese in su e fa' il censimento dei loro nomi. 3a('Tutti i leviti di cui Mosè e Aronne fecero il censimento secondo le loro famiglie per ordine del Signore, tutti i maschi dall'età di un mese in su, erano ventiduemila. (&Sul davanti della Dimora a oriente, di fronte alla tenda del convegno, verso levante, avevano il campo Mosè, Aronne e i suoi figli; essi avevano la custodia del santuario invece degli Israeliti; l'estraneo che vi si avvicinava sarebbe stato messo a morte. _9(%le colonne del recinto tutto intorno, le loro basi, i loro picchetti e le loro corde. =u($Alla custodia dei figli di Merari furono affidati le tavole della Dimora, le sue stanghe, le sue colonne e le loro basi, tutti i suoi arredi e quanto si riferisce al suo impianto, -(#Il capo del casato paterno per le famiglie di Merari era Suriel, figlio di Abicail. Essi avevano il campo dal lato settentrionale della Dimora. r_("Coloro che furono registrati, contando tutti i maschi dall'età di un mese in su, erano seimiladuecento. r _(!Da Merari discendono la famiglia dei Macliti e la famiglia dei Musiti che formano le famiglie di Merari. ! =( Il capo supremo dei leviti era Eleazaro, figlio del sacerdote Aronne; egli aveva la sorveglianza di quelli che attendevano alla custodia del santuario. D (Alla loro custodia erano affidati l'arca, la tavola, il candelabro, gli altari e gli arredi del santuario con cui si esercita il ministero, il velo e quanto si riferisce al suo impianto. R (Il capo del casato paterno per i Keatiti era Elisafan, figlio di Uzziel. Z /(Le famiglie dei figli di Keat avevano il campo al lato meridionale della Dimora. |s(Contando tutti i maschi dall'età di un mese in su, erano ottomilaseicento, che avevano la custodia del santuario. 3a(Da Keat discendono la famiglia degli Amramiti, la famiglia degli Iseariti, la famiglia degli Ebroniti e la famiglia degli Uzzieliti, che formano le famiglie dei Keatiti. !(dei tendaggi del recinto e della cortina alla porta del recinto intorno alla Dimora e all'altare e delle corde per tutto il suo impianto. B(Per quello che riguarda la tenda del convegno i figli di Gherson avevano la custodia della Dimora e della tenda, della sua coperta, della cortina all'ingresso della tenda del convegno, R(Il capo del casato paterno per i Ghersoniti era Eliasaf, figlio di Lael. T#(Le famiglie dei Ghersoniti avevano il campo dietro la Dimora, a occidente. wi(Coloro che furono registrati, contando tutti i maschi dall'età di un mese in su, erano settemilacinquecento. zo(Da Gherson discendono la famiglia dei Libniti e la famiglia dei Simeiti, che formano le famiglie dei Ghersoniti. (I figli di Merari secondo le loro famiglie: Macli e Musi. Queste sono le famiglie dei leviti secondo i loro casati paterni. Q(I figli di Keat secondo le loro famiglie: Amram, Isear, Ebron e Uzziel. V~'(Questi i nomi dei figli di Gherson, secondo le loro famiglie: Libni e Simei. R}(Questi sono i figli di Levi secondo i loro nomi: Gherson, Keat e Merari. i|M(Mosè ne fece il censimento secondo l'ordine del Signore, come gli era stato comandato di fare. &{G("Fa' il censimento dei figli di Levi, secondo i casati dei loro padri e le loro famiglie; farai il censimento di tutti i maschi dall'età di un mese in su". 8zm(Il Signore disse a Mosè nel deserto del Sinai: Wy)( perché ogni primogenito è mio. Quando io colpii tutti i primogeniti nel paese d'Egitto, io mi riservai in Israele tutti i primogeniti degli uomini e degli animali; essi saranno miei. Io sono il Signore". $xC( "Ecco, io ho scelto i leviti tra gli Israeliti al posto di ogni primogenito che nasce per primo dal seno materno tra gli Israeliti; i leviti saranno miei, "wA( Il Signore disse a Mosè: v/( Tu stabilirai Aronne e i suoi figli, perché custodiscano le funzioni del loro sacerdozio; l'estraneo che vi si accosterà sarà messo a morte". duC( Assegnerai i leviti ad Aronne e ai suoi figli; essi gli sono dati tutti tra gli Israeliti. t(Avranno in custodia tutti gli arredi della tenda del convegno e di quanto è affidato agli Israeliti e presteranno servizio alla Dimora. s(Essi custodiranno quanto è affidato a lui e a tutta la comunità davanti alla tenda del convegno e presteranno servizio alla Dimora. mrU("Fa' avvicinare la tribù dei leviti e presentala al sacerdote Aronne, perché sia al suo servizio. "qA(Il Signore disse a Mosè: gpI(Nadab e Abiu morirono davanti al Signore, quando offrirono fuoco profano davanti al Signore, nel deserto del Sinai. Essi non avevano figli ed Eleazaro e Itamar esercitarono il sacerdozio in presenza di Aronne, loro padre. o(Tali i nomi dei figli di Aronne che ricevettero l'unzione come sacerdoti e furono consacrati per esercitare il sacerdozio. `n;(Questi sono i nomi dei figli di Aronne: Nadab il primogenito, Abiu, Eleazaro e Itamar. im O(Questi sono i discendenti di Aronne e di Mosè quando il Signore parlò a Mosè sul monte Sinai. glI("Gli Israeliti agirono secondo gli ordini che il Signore aveva dato a Mosè; così si accampavano secondo le loro insegne e così si mettevano in marcia, ciascuno secondo la sua famiglia e secondo il casato dei suoi padri. k(!Ma i leviti, secondo l'ordine che il Signore aveva dato a Mosè, non furono registrati nel censimento, insieme con gli Israeliti. ^j7( Questi sono gli Israeliti registrati secondo i loro casati paterni. Tutti gli uomini dei quali si fece il censimento e che formarono i campi secondo le loro formazioni, furono seicentotremilacinquecentocinquanta. i3(Il totale dei registrati del campo di Dan è dunque centocinquantasettemilaseicento. Si metteranno in marcia per ultimi, secondo le loro insegne". Lh(e la sua formazione è di cinquantatremilaquattrocento registrati. ]g5(Poi la tribù di Nèftali; il capo dei figli di Nèftali è Achira, figlio di Enan, Hf (e la sua formazione è di quarantunmilacinquecento registrati. oeY(Accanto a lui si accamperà la tribù di Aser; il capo dei figli di Aser è Paghiel, figlio di Ocran, Id (e la sua formazione è di sessantaduemilasettecento registrati. c(A settentrione starà l'insegna del campo di Dan con le sue schiere; il capo dei figli di Dan è Achiezer, figlio di Ammisaddai, b)(Il totale dei registrati del campo di Efraim è di centottomilacento uomini, secondo le loro schiere. Si metteranno in marcia in terza linea. La(e la sua formazione è di trentacinquemilaquattrocento registrati. c`A(Poi la tribù di Beniamino; il capo dei figli di Beniamino è Abidan, figlio di Ghideoni, E_(e la sua formazione è di trentaduemiladuecento registrati. w^i(Accanto a lui si accamperà la tribù di Manasse; il capo dei figli di Manasse è Gamliel, figlio di Pedasur, E](la sua formazione è di quarantamilacinquecento registrati. \ (Ad occidente starà l'insegna del campo di Efraim con le sue schiere; il capo dei figli di Efraim è Elisama, figlio di Ammiud, S[!(Poi si metterà in marcia la tenda del convegno con il campo dei leviti in mezzo agli altri campi. Seguiranno nella marcia l'ordine nel quale erano accampati, ciascuno al suo posto, con la sua insegna. *ZO(Il totale del campo di Ruben è di centocinquantamilaquattrocentocinquanta uomini, registrati secondo le loro schiere. Si metteranno in marcia in seconda linea. SY!(e la sua formazione è di quarantacinquemilaseicentocinquanta registrati. UX%(Poi la tribù di Gad: il capo dei figli di Gad è Eliasaf, figlio di Deuel, IW ( e la sua formazione è di cinquantanovemilatrecento registrati. {Vq( Accanto a lui si accamperà la tribù di Simeone; il capo dei figli di Simeone è Selumiel, figlio di Surisaddai, JU( e la sua formazione è di quarantaseimilacinquecento registrati. T ( A mezzogiorno starà l'insegna del campo di Ruben con le sue schiere; il capo dei figli di Ruben è Elisur, figlio di Sedeur, S7( Il totale dei registrati del campo di Giuda è di centottantaseimilaquattrocento uomini, secondo le loro schiere. Si metteranno in marcia per primi. NR(e la sua formazione è di cinquantasettemilaquattrocento registrati. ^Q7(Poi la tribù di Zàbulon; il capo dei figli di Zàbulon è Eliab, figlio di Chelon, PP(e la sua formazione è di cinquantaquattromilaquattrocento registrati. uOe(Accanto a lui si accamperà la tribù di Issacar; il capo dei figli di Issacar è Netaneel, figlio di Suar, N (il capo dei figli di Giuda è Nacason, figlio di Amminadab, e la sua formazione è di sessantaquattromilaseicento registrati. ^M7(A est, verso oriente, si accamperà l'insegna del campo di Giuda con le sue schiere; .LW("Gli Israeliti si accamperanno ciascuno vicino alla sua insegna con i simboli dei casati paterni; si accamperanno di fronte a tutti intorno alla tenda del convegno. 4K g(Il Signore disse ancora a Mosè e ad Aronne: mJ W(6Gli Israeliti si conformarono in tutto agli ordini che il Signore aveva dato a Mosè e così fecero. BI (5Ma i leviti pianteranno le tende attorno alla Dimora della testimonianza; così la mia ira non si accenderà contro la comunità degli Israeliti. I leviti avranno la cura della Dimora". zH q(4Gli Israeliti pianteranno le tende ognuno nel suo campo, ognuno vicino alla sua insegna, secondo le loro schiere. EG (3Quando la Dimora dovrà partire, i leviti la smonteranno; quando la Dimora dovrà accamparsi in qualche luogo, i leviti la erigeranno; ogni estraneo che si avvicinerà sarà messo a morte. F (2ma incarica tu stesso i leviti del servizio della Dimora della testimonianza, di tutti i suoi accessori e di quanto le appartiene. Essi porteranno la Dimora e tutti i suoi accessori, vi presteranno servizio e staranno accampati attorno alla Dimora. fE I(1"Della tribù di Levi non farai il censimento e non unirai la somma a quella degli Israeliti; !D A(0Il Signore disse a Mosè: mC W(/Ma quanti erano leviti, secondo la loro tribù paterna, non furono registrati insieme con gli altri. RB !(.quanti furono registrati risultarono seicentotremilacinquecentocinquanta. ;A s(-Tutti gli Israeliti dei quali fu fatto il censimento secondo i loro casati paterni, dall'età di vent'anni in su, cioè tutti gli uomini che in Israele potevano andare in guerra, @ (,Di quelli Mosè e Aronne fecero il censimento, con i dodici uomini capi d'Israele: ce n'era uno per ciascuno dei loro casati paterni. W? +(+i registrati della tribù di Neftali risultarono cinquantatremilaquattrocento. >> y(*Figli di Neftali, loro discendenti secondo le loro famiglie, secondo i loro casati paterni, contando i nomi di quelli dall'età di vent'anni in su, quanti potevano andare in guerra: P= ()i registrati della tribù di Aser risultarono quarantunmilacinquecento. ;< s((Figli di Aser, loro discendenti secondo le loro famiglie, secondo i loro casati paterni, contando i nomi di quelli dall'età di vent'anni in su, quanti potevano andare in guerra: P; ('i registrati della tribù di Dan risultarono sessantaduemilasettecento. :: q(&Figli di Dan, loro discendenti secondo le loro famiglie, secondo i loro casati paterni, contando i nomi di quelli dall'età di vent'anni in su, quanti potevano andare in guerra: Y9 /(%i registrati della tribù di Beniamino risultarono trentacinquemilaquattrocento. @8 }($Figli di Beniamino, loro discendenti secondo le loro famiglie, secondo i loro casati paterni, contando i nomi di quelli dall'età di vent'anni in su, quanti potevano andare in guerra: P7 (#della tribù di Manasse i registrati risultarono trentaduemiladuecento. >6 y("Figli di Manasse, loro discendenti secondo le loro famiglie, secondo i loro casati paterni, contando i nomi di quelli dall'età di vent'anni in su, quanti potevano andare in guerra: D4~T~}}||{{{A{zrzy>yxxwwvv{v1vubut'sssprr|qq`qppGoonnnQmm\l}lAkkk&jiiiii8hhAgag%fffedddKdc|c!bAbaa``+_n^^]%\F\ZYYYX^WWVVRUU^TTSw>==))=(( ''&@%T$$b#""2!@ ?NgqwB;inntq:  F u V  } A  t vS2dD( Ma il popolo che abita il paese è potente, le città sono fortificate e immense e vi abbiamo anche visto i figli di Anak. #( Raccontarono: "Noi siamo arrivati nel paese dove tu ci avevi mandato ed è davvero un paese dove scorre latte e miele; ecco i suoi frutti. J( e andarono a trovare Mosè e Aronne e tutta la comunità degli Israeliti nel deserto di Paran, a Kades; riferirono ogni cosa a loro e a tutta la comunità e mostrarono loro i frutti del paese. L( Alla fine di quaranta giorni tornarono dall'esplorazione del paese kQ( Quel luogo fu chiamato valle di Escol a causa del grappolo d'uva che gli Israeliti vi tagliarono. &G( Giunsero fino alla valle di Escol, dove tagliarono un tralcio con un grappolo d'uva, che portarono in due con una stanga, e presero anche melagrane e fichi. 6g( Salirono attraverso il Negheb e andarono fino a Ebron, dove erano Achiman, Sesai e Talmai, figli di Anak. Ora Ebron era stata edificata sette anni prima di Tanis in Egitto. p[( Quelli dunque salirono ed esplorarono il paese dal deserto di Sin, fino a Recob, in direzione di Amat. ,S( come sia il terreno, se fertile o sterile, se vi siano alberi o no. Siate coraggiosi e portate frutti del paese". Era il tempo in cui cominciava a maturare l'uva. ~( come sia la regione che esso abita, se buona o cattiva, e come siano le città dove abita, se siano accampamenti o luoghi fortificati; g}I( e osserverete che paese sia, che popolo l'abiti, se forte o debole, se poco o molto numeroso; |( Mosè dunque li mandò a esplorare il paese di Canaan e disse loro: "Salite attraverso il Negheb; poi salirete alla regione montana { ( Questi sono i nomi degli uomini che Mosè mandò a esplorare il paese. Mosè diede ad Osea, figlio di Nun, il nome di Giosuè. 6zi( per la tribù di Gad, Gheuel figlio di Machi. 9yo( per la tribù di Neftali, Nacbi figlio di Vofsi; 8xm( per la tribù di Aser, Setur figlio di Michele; 9wo( per la tribù di Dan, Ammiel figlio di Ghemalli; [v1( per la tribù di Giuseppe, cioè per la tribù di Manàsse, Gaddi figlio di Susi; ;us( per la tribù di Zàbulon, Gaddiel figlio di Sodi; :tq( per la tribù di Beniamino, Palti figlio di Rafu; s5( Osea figlio di Nun; Wr)( per la tribù di Issacar, Igheal figlio di Giuseppe; per la tribù di Efraim, 9qo( per la tribù di Giuda, Caleb figlio di Iefunne; 8pm( per la tribù di Simeone, Safat figlio di Cori; To#( Questi erano i loro nomi: per la tribù di Ruben, Sammua figlio di Zaccur; ny( Mosè li mandò dal deserto di Paran, secondo il comando del Signore; quegli uomini erano tutti capi degli Israeliti. #mA( "Manda uomini a esplorare il paese di Canaan che sto per dare agli Israeliti. Mandate un uomo per ogni tribù dei loro padri; siano tutti dei loro capi". !l A( Il Signore disse a Mosè: Mk( Poi il popolo partì da Caserot e si accampò nel deserto di Paran. j;( Maria dunque rimase isolata, fuori dell'accampamento sette giorni; il popolo non riprese il cammino, finché Maria non fu riammessa nell'accampamento. Zi/( Il Signore rispose a Mosè: "Se suo padre le avesse sputato in viso, non ne porterebbe essa vergogna per sette giorni? Stia dunque isolata fuori dell'accampamento sette giorni; poi vi sarà di nuovo ammessa". 5hg( Mosè gridò al Signore: "Guariscila, Dio!". zgo( essa non sia come il bambino nato morto, la cui carne è già mezzo consumata quando esce dal seno della madre". qf]( Aronne disse a Mosè: "Signor mio, non addossarci la pena del peccato che abbiamo stoltamente commesso, e( la nuvola si ritirò di sopra alla tenda ed ecco Maria era lebbrosa, bianca come neve; Aronne guardò Maria ed ecco era lebbrosa. Id ( L'ira del Signore si accese contro di loro ed Egli se ne andò; *cO( Bocca a bocca parlo con lui, in visione e non con enigmi ed egli guarda l'immagine del Signore. Perché non avete temuto di parlare contro il mio servo Mosè?". [b1( Non così per il mio servo Mosè: egli è l'uomo di fiducia in tutta la mia casa. a7( Il Signore disse: "Ascoltate le mie parole! Se ci sarà un vostro profeta, io, il Signore, in visione a lui mi rivelerò, in sogno parlerò con lui. `( Il Signore allora scese in una colonna di nube, si fermò all'ingresso della tenda e chiamò Aronne e Maria. I due si fecero avanti. _( Il Signore disse subito a Mosè, ad Aronne e a Maria: "Uscite tutti e tre e andate alla tenda del convegno". Uscirono tutti e tre. L^( Ora Mosè era molto più mansueto di ogni uomo che è sulla terra. ]( Dissero: "Il Signore ha forse parlato soltanto per mezzo di Mosè? Non ha parlato anche per mezzo nostro?". Il Signore udì. ~\ y( Maria e Aronne parlarono contro Mosè a causa della donna etiope che aveva sposata; infatti aveva sposato una Etiope. N[( #Da Kibrot-Taava il popolo partì per Caserot e a Caserot fece sosta. }Zu( "Quel luogo fu chiamato Kibrot-Taava, perché qui fu sepolta la gente che si era lasciata dominare dalla ingordigia. AY}( !Avevano ancora la carne fra i denti e non l'avevano ancora masticata, quando lo sdegno del Signore si accese contro il popolo e il Signore percosse il popolo con una gravissima piaga. >Xw( Il popolo si alzò e tutto quel giorno e tutta la notte e tutto il giorno dopo raccolse le quaglie. Chi ne raccolse meno ne ebbe dieci homer; le distesero intorno all'accampamento. FW( Intanto si era alzato un vento, per ordine del Signore, e portò quaglie dalla parte del mare e le fece cadere presso l'accampamento sulla distesa di circa una giornata di cammino da un lato e una giornata di cammino dall'altro, intorno all'accampamento e a un'altezza di circa due cubiti sulla superficie del suolo. PV( Mosè si ritirò nell'accampamento, insieme con gli anziani d'Israele. U#( Ma Mosè gli rispose: "Sei tu geloso per me? Fossero tutti profeti nel popolo del Signore e volesse il Signore dare loro il suo spirito!". T( Allora Giosuè, figlio di Nun, che dalla sua giovinezza era al servizio di Mosè, disse: "Mosè, signor mio, impediscili!". nSW( Un giovane corse a riferire la cosa a Mosè e disse: "Eldad e Medad profetizzano nell'accampamento". rR_( Intanto, due uomini, uno chiamato Eldad e l'altro Medad, erano rimasti nell'accampamento e lo spirito si posò su di essi; erano fra gli iscritti ma non erano usciti per andare alla tenda; si misero a profetizzare nell'accampamento. cQA( Allora il Signore scese nella nube e gli parlò: prese lo spirito che era su di lui e lo infuse sui settanta anziani: quando lo spirito si fu posato su di essi, quelli profetizzarono, ma non lo fecero più in seguito. %PE( Mosè dunque uscì e riferì al popolo le parole del Signore; radunò settanta uomini tra gli anziani del popolo e li pose intorno alla tenda del convegno. O( Il Signore rispose a Mosè: "Il braccio del Signore è forse raccorciato? Ora vedrai se la parola che ti ho detta si realizzerà o no". /NY( Si possono uccidere per loro greggi e armenti in modo che ne abbiano abbastanza? O si radunerà per loro tutto il pesce del mare in modo che ne abbiano abbastanza?". "M?( Mosè disse: "Questo popolo, in mezzo al quale mi trovo, conta seicentomila adulti e tu dici: Io darò loro la carne e ne mangeranno per un mese intero! SL!( ma per un mese intero, finché vi esca dalle narici e vi venga a noia, perché avete respinto il Signore che è in mezzo a voi e avete pianto davanti a lui, dicendo: Perché siamo usciti dall'Egitto?". K{( Ne mangerete non per un giorno, non per due giorni, non per cinque giorni, non per dieci giorni, non per venti giorni, nJW( Dirai al popolo: Santificatevi per domani e mangerete carne, perché avete pianto agli orecchi del Signore, dicendo: Chi ci farà mangiare carne? Stavamo così bene in Egitto! Ebbene il Signore vi darà carne e voi ne mangerete. AI}( Io scenderò e parlerò in quel luogo con te; prenderò lo spirito che è su di te per metterlo su di loro, perché portino con te il carico del popolo e tu non lo porti più da solo. QH( Il Signore disse a Mosè: "Radunami settanta uomini tra gli anziani d'Israele, conosciuti da te come anziani del popolo e come loro scribi; conducili alla tenda del convegno; vi si presentino con te. G( Se mi devi trattare così, fammi morire piuttosto, fammi morire, se ho trovato grazia ai tuoi occhi; io non veda più la mia sventura!". fFG( Io non posso da solo portare il peso di tutto questo popolo; è un peso troppo grave per me. E( Da dove prenderei la carne da dare a tutto questo popolo? Perché si lamenta dietro a me, dicendo: Dacci da mangiare carne! hDK( L'ho forse concepito io tutto questo popolo? O l'ho forse messo al mondo io perché tu mi dica: Pòrtatelo in grembo, come la balia porta il bambino lattante, fino al paese che tu hai promesso con giuramento ai suoi padri? AC}( Mosè disse al Signore: "Perché hai trattato così male il tuo servo? Perché non ho trovato grazia ai tuoi occhi, tanto che tu mi hai messo addosso il carico di tutto questo popolo? 1B]( Mosè udì il popolo che si lamentava in tutte le famiglie, ognuno all'ingresso della propria tenda; lo sdegno del Signore divampò e la cosa dispiacque anche a Mosè. MA( Quando di notte cadeva la rugiada sul campo, cadeva anche la manna. L@( Il popolo andava attorno a raccoglierla; poi la riduceva in farina con la macina o la pestava nel mortaio, la faceva cuocere nelle pentole o ne faceva focacce; aveva il sapore di pasta all'olio. `?;( Ora la manna era simile al seme del coriandolo e aveva l'aspetto della resina odorosa. p>[( Ora la nostra vita inaridisce; non c'è più nulla, i nostri occhi non vedono altro che questa manna". =( Ci ricordiamo dei pesci che mangiavamo in Egitto gratuitamente, dei cocomeri, dei meloni, dei porri, delle cipolle e dell'aglio. +<Q( La gente raccogliticcia, che era tra il popolo, fu presa da bramosia; anche gli Israeliti ripresero a lamentarsi e a dire: "Chi ci potrà dare carne da mangiare? d;C( Quel luogo fu chiamato Tabera, perché il fuoco del Signore era divampato in mezzo a loro. Q:( Il popolo gridò a Mosè; Mosè pregò il Signore e il fuoco si spense. X9 -( Ora il popolo cominciò a lamentarsi malamente agli orecchi del Signore. Li udì il Signore e il suo sdegno si accese e il fuoco del Signore divampò in mezzo a loro e divorò l'estremità dell'accampamento. Z8/( $Quando si posava, diceva: "Torna, Signore, alle miriadi di migliaia di Israele". 7( #Quando l'arca partiva, Mosè diceva: "Sorgi, Signore, e siano dispersi i tuoi nemici e fuggano da te coloro che ti odiano". Z6/( "La nube del Signore era sopra di loro durante il giorno da quando erano partiti. G5 ( !Così partirono dal monte del Signore e fecero tre giornate di cammino; l'arca dell'alleanza del Signore li precedeva durante le tre giornate di cammino, per cercare loro un luogo di sosta. W4)( Se vieni con noi, qualunque bene il Signore farà a noi, noi lo faremo a te". v3g( "Non ci lasciare poiché tu conosci i luoghi dove ci accamperemo nel deserto e sarai per noi come gli occhi. `2;( Gli rispose: "Io non verrò ma tornerò al mio paese e dai miei parenti". Mosè disse: 1( Mosè disse a Obab, figlio di Reuel, Madianita, suocero di Mosè: "Noi stiamo per partire, verso il luogo del quale il Signore ha detto: Io ve lo darò in possesso. Vieni con noi e ti faremo del bene, perché il Signore ha promesso di fare il bene a Israele". 0}( Questo era l'ordine con cui gli Israeliti si misero in cammino, secondo le loro schiere. Così levarono l'accampamento. [/1( e Achira, figlio di Enan, comandava la schiera della tribù dei figli di Neftali. X.+( Paghiel, figlio di Ocran, comandava la schiera della tribù dei figli di Aser, T-#( Poi si mosse l'insegna dell'accampamento dei figli di Dan, diviso secondo le sue schiere, formando la retroguardia di tutti gli accampamenti. Achiezer, figlio di Ammisaddai, comandava la schiera di Dan. _,9( Abidau, figlio di Ghideoni, comandava la schiera della tribù dei figli di Beniamino. ^+7( Gamliel, figlio di Pedasur, comandava la schiera della tribù dei figli di Manàsse. !*=( Poi si mosse l'insegna dell'accampamento dei figli di Efraim, diviso secondo le sue schiere. Elisama, figlio di Ammiud, comandava la schiera di Efraim. )( Poi si mossero i Keatiti, portando gli oggetti sacri; gli altri dovevano erigere la Dimora, prima che questi arrivassero. W()( Eliasaf, figlio di Deuel, comandava la schiera della tribù dei figli di Gad. a'=( Selumiel, figlio di Surisaddai, comandava la schiera della tribù dei figli di Simeone. &#( Poi si mosse l'insegna dell'accampamento di Ruben, diviso secondo le sue schiere. Elisur, figlio di Sedeur, comandava la schiera di Ruben. q%]( La Dimora fu smontata e i figli di Gherson e i figli di Merari si misero in cammino portando la Dimora. [$1( Eliab, figlio di Chelon, comandava la schiera della tribù dei figli di Zàbulon. [#1( Netaneel, figlio di Suar, comandava la schiera della tribù dei figli di Issacar; )"M( Per prima si mosse l'insegna dell'accampamento dei figli di Giuda, diviso secondo le loro schiere. Nacason, figlio di Amminadab, comandava la schiera di Giuda. k!Q( Così si misero in cammino la prima volta, secondo l'ordine del Signore, dato per mezzo di Mosè.  }( Gli Israeliti partirono dal deserto del Sinai secondo il loro ordine di marcia; la nube si fermò nel deserto di Paran. tc( Il secondo anno, il secondo mese, il venti del mese, la nube si alzò sopra la Dimora della testimonianza. ~w( Così anche nei vostri giorni di gioia, nelle vostre solennità e al principio dei vostri mesi, suonerete le trombe quando offrirete olocausti e sacrifici di comunione; esse vi ricorderanno davanti al vostro Dio. Io sono il Signore vostro Dio". ^7( Quando nel vostro paese andrete in guerra contro il nemico che vi attaccherà, suonerete le trombe con squilli di acclamazione e sarete ricordati davanti al Signore vostro Dio e sarete liberati dai vostri nemici. wi( I sacerdoti figli di Aronne suoneranno le trombe; sarà una legge perenne per voi e per i vostri discendenti. cA( Quando deve essere convocata la comunità, suonerete, ma non uno squillo di acclamazione. [1( Quando suonerete una seconda volta lo squillo di acclamazione, gli accampamenti che si trovano a mezzogiorno si metteranno in cammino; si suoneranno squilli di acclamazione quando dovranno mettersi in cammino. ue( Quando suonerete uno squillo di acclamazione, gli accampamenti che sono a levante si metteranno in cammino. mU( Al suono di una tromba sola, i principi, i capi delle migliaia d'Israele, converranno presso di te. nW( Al suono di esse tutta la comunità si radunerà presso di te all'ingresso della tenda del convegno. ( "Fatti due trombe d'argento; le farai lavorate a martello e ti serviranno per convocare la comunità e per levare l'accampamento. ( O( Il Signore disse ancora a Mosè: :o( Per ordine del Signore si accampavano e per ordine del Signore levavano il campo; osservavano le prescrizioni del Signore, secondo l'ordine dato dal Signore per mezzo di Mosè. ,S( Se la nube rimaneva ferma sulla Dimora due giorni o un mese o un anno, gli Israeliti rimanevano accampati e non partivano: ma quando si alzava, levavano il campo. B( Se la nube si fermava dalla sera alla mattina e si alzava la mattina, subito riprendevano il cammino; o se dopo un giorno e una notte la nube si alzava, allora riprendevano il cammino. ( Se la nube rimaneva pochi giorni sulla Dimora, per ordine del Signore rimanevano accampati e per ordine del Signore levavano il campo.  ( Quando la nube rimaneva per molti giorni sulla Dimora, gli Israeliti osservavano la prescrizione del Signore e non partivano. *O( Gli Israeliti si mettevano in cammino per ordine del Signore e per ordine del Signore si accampavano; rimanevano accampati finché la nube restava sulla Dimora. ,S( Tutte le volte che la nube si alzava sopra la tenda, gli Israeliti si mettevano in cammino; dove la nuvola si fermava, in quel luogo gli Israeliti si accampavano. ` ;( Così avveniva sempre: la nube copriva la Dimora e di notte aveva l'aspetto del fuoco. D ( Nel giorno in cui la Dimora fu eretta, la nube coprì la Dimora, ossia la tenda della testimonianza; alla sera essa aveva sulla Dimora l'aspetto di un fuoco che durava fino alla mattina. U %( Se uno straniero che soggiorna in mezzo a voi celebra la pasqua del Signore, si conformerà alle leggi e alle prescrizioni della pasqua. Avrete un'unica legge per lo straniero e per il nativo del paese". f G( Ma chi è mondo e non è in viaggio, se si astiene dal celebrare la pasqua, sarà eliminato dal suo popolo; perché non ha presentato l'offerta al Signore nel tempo stabilito, quell'uomo porterà la pena del suo peccato. ( non ne serberanno alcun resto fino al mattino e non ne spezzeranno alcun osso. La celebreranno secondo tutte le leggi della pasqua.  ( La celebreranno il quattordici del secondo mese al tramonto; mangeranno la vittima pasquale con pane azzimo e con erbe amare; [1( "Parla agli Israeliti e ordina loro: Se uno di voi o dei vostri discendenti sarà immondo per il contatto con un cadavere o sarà lontano in viaggio, potrà ugualmente celebrare la pasqua in onore del Signore. "A( Il Signore disse a Mosè: gI( Mosè rispose loro: "Aspettate e sentirò quello che il Signore ordinerà a vostro riguardo". M( quegli uomini dissero a Mosè: "Noi siamo immondi per aver toccato un cadavere; perché dovremo essere impediti di presentare l'offerta del Signore, al tempo stabilito, in mezzo agli Israeliti?". Q( Ora vi erano alcuni uomini che essendo immondi per aver toccato un morto, non potevano celebrare la pasqua in quel giorno. Si presentarono in quello stesso giorno davanti a Mosè e davanti ad Aronne; 2_( Essi celebrarono la pasqua il quattordici del mese al tramonto, nel deserto del Sinai; gli Israeliti agirono secondo tutti gli ordini che il Signore aveva dato a Mosè. E( Mosè parlò agli Israeliti perché celebrassero la pasqua. 0[( La celebrerete nel tempo stabilito, il quattordici di questo mese tra le due sere; la celebrerete secondo tutte le leggi e secondo tutte le prescrizioni e le usanze". D( "Gli Israeliti celebreranno la pasqua nel tempo stabilito. ~ ( Il Signore parlò ancora a Mosè nel deserto del Sinai, il primo mese del secondo anno, da quando uscirono dal paese d'Egitto, dicendo: M}(Aiuterà i suoi fratelli nella tenda del convegno sorvegliando ciò che è affidato alla loro custodia; ma non farà più servizio. Così farai per i leviti, per quel che riguarda i loro uffici". a|=(Dall'età di cinquant'anni si ritirerà dalla squadra del servizio e non servirà più. {("Questo riguarda i leviti: da venticinque anni in su il levita entrerà a formare la squadra per il servizio nella tenda del convegno. #zC(Il Signore parlò a Mosè: Cy(Dopo, i leviti vennero a fare il servizio nella tenda del convegno alla presenza di Aronne e dei suoi figli. Come il Signore aveva ordinato a Mosè per i leviti, così si fece per loro. =xu(I leviti si purificarono e lavarono le loro vesti; Aronne li presentò come un'offerta da agitare secondo il rito davanti al Signore e fece l'espiazione per essi, per purificarli. 3wa(Così fecero Mosè, Aronne e tutta la comunità degli Israeliti per i leviti; gli Israeliti fecero per i leviti quanto il Signore aveva ordinato a Mosè a loro riguardo. 0v[(Ho dato in dono ad Aronne e ai suoi figli i leviti tra gli Israeliti, perché facciano il servizio degli Israeliti nella tenda del convegno e perché compiano il rito espiatorio per gli Israeliti, perché nessun flagello colpisca gli Israeliti, qualora gli Israeliti si accostino al santuario". Ju(Ho preso i leviti invece di tutti i primogeniti degli Israeliti. Dt(Poiché tutti i primogeniti degli Israeliti, tanto degli uomini quanto del bestiame, sono miei; io me li sono consacrati il giorno in cui percossi tutti i primogeniti nel paese d'Egitto. /sY(poiché mi sono tutti dediti tra gli Israeliti, io li ho presi con me, invece di quanti nascono per primi dalla madre, invece dei primogeniti di tutti gli Israeliti. #rA(Dopo, i leviti verranno a fare il servizio nella tenda del convegno; tu li purificherai e li presenterai come un'offerta fatta con la rituale agitazione; Kq(Così separerai i leviti dagli Israeliti e i leviti saranno miei. "p?( Farai stare i leviti davanti ad Aronne e davanti ai suoi figli e li presenterai come un'offerta da farsi con il rito di agitazione in onore del Signore. }ou( Poi i leviti porranno le mani sulla testa dei giovenchi e tu ne offrirai uno in sacrificio espiatorio per i leviti. *nO( Aronne presenterà i leviti come offerta da farsi con il rito di agitazione davanti al Signore da parte degli Israeliti ed essi faranno il servizio del Signore. cmA( Farai avvicinare i leviti davanti al Signore e gli Israeliti porranno le mani sui leviti; ule( Farai avvicinare i leviti dinanzi alla tenda del convegno e convocherai tutta la comunità degli Israeliti. k9(Poi prenderanno un giovenco con l'oblazione consueta di fior di farina intrisa in olio e tu prenderai un altro giovenco per il sacrificio espiatorio. 0j[(Per purificarli farai così: li aspergerai con l'acqua dell'espiazione; faranno passare il rasoio su tutto il loro corpo, laveranno le loro vesti e si purificheranno. 9io("Prendi i leviti tra gli Israeliti e purificali. #hC(Il Signore parlò a Mosè: cgA(Ora il candelabro aveva questa fattura: era d'oro lavorato a martello, dal suo fusto alle sue corolle era un solo lavoro a martello. Mosè aveva fatto il candelabro secondo la figura che il Signore gli aveva mostrato. f(Aronne fece così: collocò le lampade in modo che facessero luce davanti al candelabro, come il Signore aveva ordinato a Mosè. e("Parla ad Aronne e riferisci: Quando collocherai le lampade, le sette lampade dovranno proiettare la luce davanti al candelabro". (d O(Il Signore disse ancora a Mosè: [c1(YQuando Mosè entrava nella tenda del convegno per parlare con il Signore, udiva la voce che gli parlava dall'alto del coperchio che è sull'arca della testimonianza fra i due cherubini; il Signore gli parlava. ^b7(XTotale del bestiame per il sacrificio di comunione: ventiquattro giovenchi, sessanta arieti, sessanta capri, sessanta agnelli dell'anno. Questi furono i doni per la dedicazione dell'altare, dopo che esso fu unto. 1a](WTotale del bestiame per l'olocausto: dodici giovenchi, dodici arieti, dodici agnelli dell'anno, con le oblazioni consuete, e dodici capri per il sacrificio espiatorio. .`W(Vdodici coppe d'oro piene di profumo, le quali, a dieci sicli per coppa, secondo il siclo del santuario, diedero per l'oro delle coppe un totale di centoventi sicli. 9_m(Uogni piatto d'argento pesava centotrenta sicli e ogni vassoio d'argento settanta; il totale dell'argento dei vasi fu duemilaquattrocento sicli, secondo il siclo del santuario; ?^y(TQuesti furono i doni per la dedicazione dell'altare da parte dei capi d'Israele, il giorno in cui esso fu unto: dodici piatti d'argento, dodici vassoi d'argento, dodici coppe d'oro; ]+(Se per il sacrificio di comunione due buoi, cinque arieti, cinque capri, cinque agnelli dell'anno. Tale fu l'offerta di Achira, figlio di Enan. .\Y(Run capro per il sacrificio espiatorio G[ (Qun giovenco, un ariete, un agnello dell'anno per l'olocausto, 9Zo(Puna coppa d'oro di dieci sicli piena di profumo, \Y3(OLa sua offerta fu un piatto d'argento del peso di centotrenta sicli, un vassoio d'argento di settanta sicli, secondo il siclo del santuario, tutti e due pieni di fior di farina intrisa in olio, per l'oblazione, XX+(NIl decimosecondo giorno fu Achira, figlio di Enan, capo dei figli di Nèftali. W/(Me per il sacrificio di comunione due buoi, cinque arieti, cinque capri, cinque agnelli dell'anno. Tale fu l'offerta di Paghiel, figlio di Ocran. .VY(Lun capro per il sacrificio espiatorio GU (Kun giovenco, un ariete, un agnello dell'anno per l'olocausto, 9To(Juna coppa d'oro di dieci sicli piena di profumo, \S3(ILa sua offerta fu un piatto d'argento del peso di centotrenta sicli, un vassoio d'argento di settanta sicli, secondo il siclo del santuario, tutti e due pieni di fior di farina intrisa in olio, per l'oblazione, RR(HL'undicesimo giorno fu Paghiel, figlio di Ocran, capo dei figli di Aser. Q;(Ge per il sacrificio di comunione due buoi, cinque arieti, cinque capri, cinque agnelli dell'anno. Tale fu l'offerta di Achiezer, figlio di Ammisaddai. .PY(Fun capro per il sacrificio espiatorio GO (Eun giovenco, un ariete, un agnello dell'anno per l'olocausto, 9No(Duna coppa d'oro di dieci sicli piena di profumo, \M3(CLa sua offerta fu un piatto d'argento del peso di centotrenta sicli, un vassoio d'argento di settanta sicli, secondo il siclo del santuario, tutti e due pieni di fior di farina intrisa in olio, per l'oblazione, TL#(BIl decimo giorno fu Achiezer, figlio di Ammisaddai, capo dei figli di Dan. K3(Ae per il sacrificio di comunione due buoi, cinque arieti, cinque capri, cinque agnelli dell'anno. Tale fu l'offerta di Abidan, figlio di Ghideoni. .JY(@un capro per il sacrificio espiatorio GI (?un giovenco, un ariete, un agnello dell'anno per l'olocausto, 9Ho(>una coppa d'oro di dieci sicli piena di profumo, \G3(=La sua offerta fu un piatto d'argento del peso di centotrenta sicli, un vassoio d'argento di settanta sicli, secondo il siclo del santuario, tutti e due pieni di fior di farina intrisa in olio, per l'oblazione, TF#(Y(4un capro per il sacrificio espiatorio G= (3un giovenco, un ariete, un agnello dell'anno per l'olocausto, 9<o(2una coppa d'oro di dieci sicli piena di profumo, e;E(1La sua offerta fu un piatto d'argento del peso di centotrenta sicli, un vassoio d'argento del peso di settanta sicli, secondo il siclo del santuario, tutti e due pieni di fior di farina intrisa in olio, per l'oblazione, S:!(0Il settimo giorno fu Elesama, figlio di Ammiud, capo dei figli di Efraim. 9/(/e per il sacrificio di comunione due buoi, cinque arieti, cinque capri, cinque agnelli dell'anno. Tale fu l'offerta di Eliasaf, figlio di Deuel. .8Y(.un capro per il sacrificio espiatorio G7 (-un giovenco, un ariete, un agnello dell'anno per l'olocausto, 96o(,una coppa d'oro di dieci sicli piena di profumo, \53(+La sua offerta fu un piatto d'argento del peso di centotrenta sicli, un vassoio d'argento di settanta sicli, secondo il siclo del santuario, tutti e due pieni di fior di farina intrisa in olio, per l'oblazione, M4(*Il sesto giorno fu Eliasaf, figlio di Deuel, capo dei figli di Gad. 3;()e per il sacrificio di comunione due buoi, cinque arieti, cinque capri, cinque agnelli dell'anno. Tale fu l'offerta di Selumiel, figlio di Surisaddai. .2Y((un capro per il sacrificio espiatorio G1 ('un giovenco, un ariete, un agnello dell'anno per l'olocausto, 90o(&una coppa d'oro di dieci sicli piena di profumo, \/3(%La sua offerta fu un piatto d'argento del peso di centotrenta sicli, un vassoio d'argento di settanta sicli, secondo il siclo del santuario, tutti e due pieni di fior di farina intrisa in olio, per l'oblazione, X.+($Il quinto giorno fu Selumiel, figlio di Surisaddai, capo dei figli di Simeone. -/(#e per il sacrificio di comunione due buoi, cinque arieti, cinque capri, cinque agnelli dell'anno. Tale fu l'offerta di Elisur, figlio di Sedeur. .,Y("un capro per il sacrificio espiatorio G+ (!un giovenco, un ariete, un agnello dell'anno per l'olocausto, 9*o( una coppa d'oro di dieci sicli piena di profumo, \)3(La sua offerta fu un piatto d'argento del peso di centotrenta sicli, un vassoio d'argento di settanta sicli, secondo il siclo del santuario, tutti e due pieni di fior di farina intrisa in olio, per l'oblazione, P((Il quarto giorno fu Elisur, figlio di Sedeur, capo dei figli di Ruben. '-(e per il sacrificio di comunione due buoi, cinque arieti, cinque capri, cinque agnelli dell'anno. Tale fu l'offerta di Eliab, figlio di Chelon. .&Y(un capro per il sacrificio espiatorio G% (un giovenco, un ariete, un agnello dell'anno per l'olocausto, 9$o(una coppa d'oro di dieci sicli piena di profumo, \#3(La sua offerta fu un piatto d'argento del peso di centotrenta sicli, un vassoio d'argento di settanta sicli, secondo il siclo del santuario, tutti e due pieni di fior di farina intrisa in olio, per l'oblazione, Q"(Il terzo giorno fu Eliab, figlio di Chelon, capo dei figli di Zàbulon. !/(e per il sacrificio di comunione due buoi, cinque arieti, cinque capri, cinque agnelli dell'anno. Tale fu l'offerta di Netaneel, figlio di Suar. . Y(un capro per il sacrificio espiatorio G (un giovenco, un ariete, un agnello dell'anno per l'olocausto, 9o(una coppa d'oro di dieci sicli piena di profumo, Q(Offrì un piatto d'argento del peso di centotrenta sicli, un vassoio d'argento di settanta sicli, secondo il siclo del santuario, tutti e due pieni di fior di farina intrisa in olio, per l'oblazione, \3(Il secondo giorno, Netaneel, figlio di Suar, capo di Issacar, presentò l'offerta. 7(e per il sacrificio di comunione due buoi, cinque arieti, cinque capri, cinque agnelli dell'anno. Tale fu l'offerta di Nacason, figlio di Amminadab. .Y(un capro per il sacrificio espiatorio G (un giovenco, un ariete, un agnello dell'anno per l'olocausto, 9o(una coppa d'oro di dieci sicli piena di profumo, \3( la sua offerta fu un piatto d'argento del peso di centotrenta sicli, un vassoio d'argento di settanta sicli, secondo il siclo del santuario, tutti e due pieni di fior di farina intrisa in olio, per l'oblazione, oY( Colui che presentò l'offerta il primo giorno fu Nacason, figlio di Amminadab, della tribù di Giuda; W)( i capi presentarono l'offerta uno per giorno, per la dedicazione dell'altare. ,T~~*}9|| {lzzmyyrxxcwwv`uujtBss;rrqqCpponnJnm|mlekk*jj=imhh ggfeee%dccwcSbaaE``a__t^^{^$]]3\y[[ZZZ&YVXXNWVnUTjSS!RtQQBPPZOOcNNMLLKKnJIIHHGGFFEsEDOCBBaA@@*??>>>U==?<;;[:y: 9v88s77706-54m3322221)0M0/~/..-- ,b++B*n)(((R''&,%p$$K#"! V9wiBPm* D d < QQ9Z,kWQ(Quanto l'immondo avrà toccato sarà immondo; chi lo avrà toccato sarà immondo fino alla sera". ](Da tutte le cose che vi saranno concesse preleverete tutte le offerte per il Signore; di tutto ciò che vi sarà di meglio preleverete quel tanto che è da consacrare. ==u(Così anche voi preleverete un'offerta per il Signore da tutte le decime che riceverete dagli Israeliti e darete al sacerdote Aronne l'offerta che avrete prelevato per il Signore. <(l'offerta che avrete prelevata vi sarà calcolata come il grano che viene dall'aia e come il mosto che esce dal torchio. t;c("Parlerai inoltre ai leviti e dirai loro: Quando riceverete dagli Israeliti le decime che io vi do per conto loro in vostro possesso, ne preleverete un'offerta secondo la rituale elevazione da fare al Signore: una decima della decima; ":A(Il Signore disse a Mosè: U9%(poiché io do in possesso ai leviti le decime che gli Israeliti presenteranno al Signore come offerta fatta con il rito di elevazione; per questo dico di loro: Non possiederanno nulla tra gli Israeliti". f8G(Ma il servizio nella tenda del convegno lo faranno soltanto i leviti; essi porteranno il peso della loro responsabilità; sarà una legge perenne, di generazione in generazione; non possiederanno nulla tra gli Israeliti; 7y(Gli Israeliti non si accosteranno più alla tenda del convegno per non caricarsi di un peccato che li farebbe morire. 6 (Ai figli di Levi io do in possesso tutte le decime in Israele per il servizio che fanno, il servizio della tenda del convegno. >5w(Il Signore disse ad Aronne: "Tu non avrai alcun possesso nel loro paese e non ci sarà parte per te in mezzo a loro; io sono la tua parte e il tuo possesso in mezzo agli Israeliti. 4-(Io do a te, ai tuoi figli e alle tue figlie con te, per legge perenne, tutte le offerte di cose sante che gli Israeliti presenteranno al Signore con il rito dell'elevazione. È un'alleanza inviolabile, perenne, davanti al Signore, per te e per la tua discendenza con te". 3(La loro carne sarà tua; sarà tua come il petto dell'offerta che si fa con la agitazione rituale e come la coscia destra. 2!(Ma non farai riscattare il primo nato della vacca, né il primo nato della pecora, né il primo nato della capra; sono cosa sacra; verserai il loro sangue sull'altare e brucerai le loro parti grasse come sacrificio consumato dal fuoco, soave profumo per il Signore. *1O(Quanto al riscatto, li farai riscattare dall'età di un mese, secondo la stima di cinque sicli d'argento, in base al siclo del santuario, che è di venti ghera. u0e(Ogni essere che nasce per primo da ogni essere vivente, offerto al Signore, così degli uomini come degli animali, sarà tuo; però farai riscattare il primogenito dell'uomo e farai anche riscattare il primo nato di un animale immondo. M/(Quanto sarà consacrato per voto di sterminio in Israele sarà tuo. .1( Le primizie di quanto produrrà la loro terra che essi presenteranno al Signore saranno tue. Chiunque sarà mondo in casa tua ne potrà mangiare. x-k( Ti do anche tutte le primizie che al Signore offriranno: il meglio dell'olio, il meglio del mosto e del grano. ,'( Questo ancora ti apparterrà: i doni che gli Israeliti presenteranno con l'elevazione e tutte le loro offerte fatte con il rito di agitazione; io le do a te, ai tuoi figli e alle tue figlie con te per legge perenne. Chiunque sarà mondo in casa tua ne potrà mangiare. b+?( Le mangerai in luogo santissimo; ne mangerà ogni maschio; le tratterai come cose sante. *( Questo ti apparterrà fra le cose santissime, fra le loro offerte consumate dal fuoco: ogni oblazione, ogni sacrificio espiatorio e ogni sacrificio di riparazione che mi presenteranno; sono tutte cose santissime che apparterranno a te e ai tuoi figli. x)k(Il Signore disse ancora ad Aronne: "Ecco, io ti do il diritto a tutte le cose consacrate dagli Israeliti, cioè a quelle che mi sono offerte per elevazione: io le do a te e ai tuoi figli, come diritto della tua unzione, per legge perenne. ({(Tu e i tuoi figli con te eserciterete il vostro sacerdozio per quanto riguarda l'altare ciò che è oltre il velo; compirete il vostro ministero. Io vi do l'esercizio del sacerdozio come un dono; l'estraneo che si accosterà sarà messo a morte". 9'm(Quanto a me, ecco, io ho preso i vostri fratelli, i leviti, tra gli Israeliti; dati al Signore, essi sono rimessi in dono a voi per prestare servizio nella tenda del convegno. y&m(Voi sarete addetti alla custodia del santuario e dell'altare, perché non vi sia più ira contro gli Israeliti. %%E(Essi saranno accanto a te e saranno addetti alla custodia della tenda del convegno per tutto il servizio della tenda e nessun estraneo si accosterà a voi. 8$k(Essi staranno al tuo servizio e al servizio di tutta la tenda; soltanto non si accosteranno agli arredi del santuario né all'altare, perché non moriate gli uni e gli altri. V#'(Anche i tuoi fratelli, la tribù di Levi, la tribù di tuo padre, farai accostare a te, perché ti siano accanto e ti servano quando tu e i tuoi figli con te sarete davanti alla tenda della testimonianza. q" _(Il Signore disse ad Aronne: "Tu, i tuoi figli e la casa di tuo padre con te porterete il peso delle iniquità commesse nel santuario; tu e i tuoi figli porterete il peso delle iniquità commesse nell'esercizio del vostro sacerdozio. T!#(Chiunque si accosta alla Dimora del Signore muore; dovremo morire tutti?". \ 3(Gli Israeliti dissero a Mosè: "Ecco, moriamo, siamo perduti, siamo tutti perduti! 8m(Mosè fece come il Signore gli aveva comandato. ^7(Il Signore disse a Mosè: "Riporta il bastone di Aronne davanti alla Testimonianza, perché sia conservato come un monito per i ribelli e si ponga fine alle loro mormorazioni contro di me ed essi non ne muoiano". 3(Allora Mosè tolse tutti i bastoni dalla presenza del Signore e li portò a tutti gli Israeliti; essi li videro e presero ciascuno il suo bastone. P(Il giorno dopo, Mosè entrò nella tenda della testimonianza ed ecco il bastone di Aronne per il casato di Levi era fiorito: aveva prodotto germogli, aveva fatto sbocciare fiori e maturato mandorle. W)(Mosè ripose quei bastoni davanti al Signore nella tenda della testimonianza. B(Mosè parlò agli Israeliti e tutti i loro capi gli diedero un bastone ciascuno, secondo i loro casati paterni, cioè dodici bastoni; il bastone di Aronne era in mezzo ai loro bastoni. $C(L'uomo che io avrò scelto sarà quello il cui bastone fiorirà e così farò cessare davanti a me le mormorazioni che gli Israeliti fanno contro di voi". ym(Riporrai quei bastoni nella tenda del convegno, davanti alla testimonianza, dove io sono solito darvi convegno. }u(scriverai il nome di Aronne sul bastone di Levi, poiché ci sarà un bastone per ogni capo dei loro casati paterni. b?("Parla agli Israeliti e fatti dare da loro dei bastoni, uno per ogni loro casato paterno: cioè dodici bastoni da parte di tutti i loro capi secondo i loro casati paterni; scriverai il nome di ognuno sul suo bastone, &I(Poi il Signore disse a Mosè: fG(Aronne tornò da Mosè all'ingresso della tenda del convegno: il flagello era stato fermato. (Ora quelli che morirono di quel flagello furono quattordicimilasettecento, oltre quelli che morirono per il fatto di Core. D( Si fermò tra i morti e i vivi e il flagello fu arrestato. X+( Aronne prese l'incensiere, come Mosè aveva detto, corse in mezzo all'assemblea; ecco il flagello era già cominciato in mezzo al popolo; mise l'incenso nel braciere e fece il rito espiatorio per il popolo. ( Mosè disse ad Aronne: "Prendi l'incensiere, mettici il fuoco preso dall'altare, ponici sopra l'incenso; portalo presto in mezzo alla comunità e fa' il rito espiatorio per essi; poiché l'ira del Signore è divampata, il flagello è già cominciato". }u( "Allontanatevi da questa comunità e io li consumerò in un istante". Ma essi si prostrarono con la faccia a terra. "A( Il Signore disse a Mosè: @ }(Mosè e Aronne vennero davanti alla tenda del convegno. 8 k(Come la comunità si radunava contro Mosè e contro Aronne, gli Israeliti si volsero verso la tenda del convegno; ed ecco la nube la ricoprì e apparve la gloria del Signore.  !(Il giorno dopo tutta la comunità degli Israeliti mormorò contro Mosè e Aronne dicendo: "Voi avete fatto morire il popolo del Signore".  3(perché servano da memoriale agli Israeliti: nessun estraneo che non sia della discendenza di Aronne si accosti a bruciare incenso davanti al Signore e abbia la sorte di Core e di quelli che erano con lui. Eleazaro fece come il Signore gli aveva ordinato per mezzo di Mosè.  3(Il sacerdote Eleazaro prese gli incensieri di rame presentati dagli uomini che erano stati arsi; furono ridotti in lamine per rivestirne l'altare, y(degli incensieri di quegli uomini, che hanno peccato al prezzo della loro vita, si facciano tante lamine battute per rivestirne l'altare, poiché sono stati presentati davanti al Signore e quindi sono sacri; saranno un monito per gli Israeliti". "?("Di' a Eleazaro, figlio del sacerdote Aronne, di tirar fuori gli incensieri dall'incendio e di disperdere qua e là il fuoco, perché quelli sono sacri; % I(Poi il Signore disse a Mosè: r_(#Un fuoco uscì dalla presenza del Signore e divorò i duecentocinquanta uomini, che offrivano l'incenso. }("Tutto Israele che era attorno ad essi fuggì alle loro grida; perché dicevano: "La terra non inghiottisca anche noi!". {q(!Scesero vivi agli inferi essi e quanto loro apparteneva; la terra li ricoprì ed essi scomparvero dall'assemblea. ( la terra spalancò la bocca e li inghiottì: essi e le loro famiglie, con tutta la gente che apparteneva a Core e tutta la loro roba. mU(Come egli ebbe finito di pronunciare tutte queste parole, il suolo si profondò sotto i loro piedi, ^7(ma se il Signore fa una cosa meravigliosa, se la terra spalanca la bocca e li ingoia con quanto appartiene loro e se essi scendono vivi agli inferi, allora saprete che questi uomini hanno disprezzato il Signore". #(Se questa gente muore come muoiono tutti gli uomini, se la loro sorte è la sorte comune a tutti gli uomini, il Signore non mi ha mandato; ~(Mosè disse: "Da questo saprete che il Signore mi ha mandato per fare tutte queste opere e che io non ho agito di mia iniziativa. 9}m(Così quelli si ritirarono dal luogo dove stavano Core, Datan e Abiram. Datan e Abiram uscirono e si fermarono all'ingresso delle loro tende con le mogli, i figli e i bambini. 4|c(Egli disse alla comunità: "Allontanatevi dalle tende di questi uomini empi e non toccate nulla di ciò che è loro, perché non periate a causa di tutti i loro peccati". [{1(Mosè si alzò e andò da Datan e da Abiram; gli anziani di Israele lo seguirono. mzU("Parla alla comunità e ordinale: Ritiratevi dalle vicinanze della dimora di Core, Datan e Abiram". "yA(Il Signore disse a Mosè: 9xm(Ma essi, prostratisi con la faccia a terra, dissero: "Dio, Dio degli spiriti di ogni essere vivente! Un uomo solo ha peccato e ti vorresti adirare contro tutta la comunità?". Ow("Allontanatevi da questa comunità e io li consumerò in un istante". .vY(Il Signore disse a Mosè e ad Aronne: u1(Core convocò tutta la comunità presso Mosè e Aronne all'ingresso della tenda del convegno; la gloria del Signore apparve a tutta la comunità. O(Farai una libazione di un quarto di hin di vino oltre l'olocausto o sacrificio per ogni agnello. =!(colui che presenterà l'offerta al Signore, offrirà in oblazione un decimo di efa di fior di farina intrisa in un quarto di hin di olio. {<q(e offrirete al Signore un sacrificio consumato dal fuoco, olocausto o sacrificio per soddisfare un voto, o per un'offerta volontaria, o nelle vostre solennità, per fare un profumo soave per il Signore con il vostro bestiame grosso o minuto, u;e("Parla agli Israeliti e riferisci loro: Quando sarete entrati nel paese che dovrete abitare e che io vi dò !: A(Il Signore disse a Mosè: }9u(-Allora gli Amaleciti e i Cananei che abitavano su quel monte scesero, li batterono e ne fecero strage fino a Corma. 8 (,Si ostinarono a salire verso la cima del monte, ma l'arca dell'alleanza del Signore e Mosè non si mossero dall'accampamento. 79(+Perché di fronte a voi stanno gli Amaleciti e i Cananei e voi cadrete di spada; perché avete abbandonato il Signore, il Signore non sarà con voi". m6U(*Poiché il Signore non è in mezzo a voi, non salite perché non siate sconfitti dai vostri nemici! ^57()Ma Mosè disse: "Perché trasgredite l'ordine del Signore? La cosa non vi riuscirà. /4Y((La mattina si alzarono presto per salire verso la cima del monte, dicendo: "Eccoci qua; noi saliremo al luogo del quale il Signore ha detto che noi abbiamo peccato". [31('Mosè riferì quelle parole a tutti gli Israeliti; il popolo ne fu molto turbato. ~2w(&Ma di quelli che erano andati a esplorare il paese rimasero vivi Giosuè, figlio di Nun, e Caleb, figlio di Iefunne. ~1w(%quegli uomini che avevano propagato cattive voci su quel paese, morirono colpiti da un flagello, davanti al Signore. /0Y($Gli uomini che Mosè aveva mandati a esplorare il paese e che, tornati, avevano fatto mormorare tutta la comunità contro di lui diffondendo il discredito sul paese, -/U(#Io, il Signore, ho parlato. Così agirò con tutta questa comunità malvagia che si è riunita contro di me: in questo deserto saranno annientati e qui moriranno". L.("Secondo il numero dei giorni che avete impiegato per esplorare il paese, quaranta giorni, sconterete le vostre iniquità per quarant'anni, un anno per ogni giorno e conoscerete la mia ostilità. --U(!I vostri figli saranno nòmadi nel deserto per quarant'anni e porteranno il peso delle vostre infedeltà, finché i vostri cadaveri siano tutti quanti nel deserto. 9,o( Ma i vostri cadaveri cadranno in questo deserto. 0+[(I vostri bambini, dei quali avete detto che sarebbero diventati una preda di guerra, quelli ve li farò entrare; essi conosceranno il paese che voi avete disprezzato. *(potrà entrare nel paese nel quale ho giurato di farvi abitare, se non Caleb, figlio di Iefunne, e Giosuè figlio di Nun. &)G(I vostri cadaveri cadranno in questo deserto. Nessuno di voi, di quanti siete stati registrati dall'età di venti anni in su e avete mormorato contro di me, j(O(Riferisci loro: Per la mia vita, dice il Signore, io vi farò quello che ho sentito dire da voi. '("Fino a quando sopporterò io questa comunità malvagia che mormora contro di me? Io ho udito le lamentele degli Israeliti contro di me. 5&g(Il Signore disse ancora a Mosè e ad Aronne: %(Gli Amaleciti e i Cananei abitano nella valle; domani tornate indietro, incamminatevi verso il deserto, per la via del Mare Rosso". -$U(ma il mio servo Caleb che è stato animato da un altro spirito e mi ha seguito fedelmente io lo introdurrò nel paese dove è andato; la sua stirpe lo possiederà. #}(certo non vedranno il paese che ho giurato di dare ai loro padri. Nessuno di quelli che mi hanno disprezzato lo vedrà; H" (tutti quegli uomini che hanno visto la mia gloria e i prodigi compiuti da me in Egitto e nel deserto e tuttavia mi hanno messo alla prova già dieci volte e non hanno obbedito alla mia voce, c!A(ma, per la mia vita, com'è vero che tutta la terra sarà piena della gloria del Signore, ; s(Il Signore disse: "Io perdono come tu hai chiesto; %(Perdona l'iniquità di questo popolo, secondo la grandezza della tua bontà, così come hai perdonato a questo popolo dall'Egitto fin qui". J(Il Signore è lento all'ira e grande in bontà, perdona la colpa e la ribellione, ma non lascia senza punizione; castiga la colpa dei padri nei figli fino alla terza e alla quarta generazione. P(Ora si mostri grande la potenza del mio Signore, perché tu hai detto: !(Siccome il Signore non è stato in grado di far entrare questo popolo nel paese che aveva giurato di dargli, li ha ammazzati nel deserto. mU(Ora se fai perire questo popolo come un solo uomo, le nazioni che hanno udito la tua fama, diranno: $C(e lo hanno detto agli abitanti di questo paese. Essi hanno udito che tu, Signore, sei in mezzo a questo popolo, e ti mostri loro faccia a faccia, che la tua nube si ferma sopra di loro e che cammini davanti a loro di giorno in una colonna di nube e di notte in una colonna di fuoco. xk( Mosè disse al Signore: "Ma gli Egiziani hanno saputo che tu hai fatto uscire questo popolo con la tua potenza xk( Io lo colpirò con la peste e lo distruggerò, ma farò di te una nazione più grande e più potente di esso". -U( Il Signore disse a Mosè: "Fino a quando mi disprezzerà questo popolo? E fino a quando non avranno fede in me, dopo tutti i miracoli che ho fatti in mezzo a loro?  ( Allora tutta la comunità parlò di lapidarli; ma la Gloria del Signore apparve sulla tenda del convegno a tutti gli Israeliti. A}( Soltanto, non vi ribellate al Signore e non abbiate paura del popolo del paese; è pane per noi e la loro difesa li ha abbandonati mentre il Signore è con noi; non ne abbiate paura". |s(Se il Signore ci è favorevole, ci introdurrà in quel paese e ce lo darà: è un paese dove scorre latte e miele. (e parlarono così a tutta la comunità degli Israeliti: "Il paese che abbiamo attraversato per esplorarlo è un paese molto buono.  (Giosuè figlio di Nun e Caleb figlio di Iefunne, che erano fra coloro che avevano esplorato il paese, si stracciarono le vesti lS(Allora Mosè e Aronne si prostrarono a terra dinanzi a tutta la comunità riunita degli Israeliti. J(Si dissero l'un l'altro: "Diamoci un capo e torniamo in Egitto". .W(E perché il Signore ci conduce in quel paese per cadere di spada? Le nostre mogli e i nostri bambini saranno preda. Non sarebbe meglio per noi tornare in Egitto?". 0[(Tutti gli Israeliti mormoravano contro Mosè e contro Aronne e tutta la comunità disse loro: "Oh! fossimo morti nel paese d'Egitto o fossimo morti in questo deserto! l  U(Allora tutta la comunità alzò la voce e diede in alte grida; il popolo pianse tutta quella notte. & G( !vi abbiamo visto i giganti, figli di Anak, della razza dei giganti, di fronte ai quali ci sembrava di essere come locuste e così dovevamo sembrare a loro". m U( Screditarono presso gli Israeliti il paese che avevano esplorato, dicendo: "Il paese che abbiamo attraversato per esplorarlo è un paese che divora i suoi abitanti; tutta la gente che vi abbiamo notata è gente di alta statura;  ( Ma gli uomini che vi erano andati con lui dissero: "Noi non saremo capaci di andare contro questo popolo, perché è più forte di noi".  ( Caleb calmò il popolo che mormorava contro Mosè e disse: "Andiamo presto e conquistiamo il paese, perché certo possiamo riuscirvi". (K( Gli Amaleciti abitano la regione del Negheb; gli Hittiti, i Gebusei e gli Amorrei le montagne; i Cananei abitano presso il mare e lungo la riva del Giordano". h~~ }8|v|Q{Pzz=yxx?wwvjuyutPssysrqqqpoovnn-mllk~jjifi&hhigg7ffFeeWe!ddWcbbap``T__0^^p]]1\d[[MZZwYXWW,VV4UU>=<U(5"Il paese sarà diviso tra di essi, per essere la loro proprietà, secondo il numero delle persone. "=A(4Il Signore disse a Mosè: Z</(3Questi sono gli Israeliti che furono registrati: seicentounmilasettecentotrenta. ;}(2Tali sono le famiglie di Neftali secondo le loro famiglie. Gli uomini registrati furono quarantacinquemilaquattrocento. S:!(1da Ieser la famiglia degli Ieseriti; da Sillem la famiglia dei Sillemiti. 9(0Figli di Neftali secondo le loro famiglie: da Iacseel discende la famiglia degli Iacseeliti; da Guni la famiglia dei Guniti; e8E(/Tali sono le famiglie dei figli di Aser. Ne furono registrati cinquantatremilaquattrocento. ,7U(.La figlia di Aser si chiamava Sera. t6c(-Dai figli di Beria discendono: da Eber la famiglia degli Eberiti; da Malchiel la famiglia dei Malchieliti. 5;(,Figli di Aser secondo le loro famiglie: da Imna discende la famiglia degli Imniti; da Isvi la famiglia degli Isviti; da Beria la famiglia dei Beriiti. c4A(+Totale per le famiglie dei Suamiti: ne furono registrati sessantaquattromilaquattrocento. !3=(*Questi sono i figli di Dan secondo le loro famiglie: da Suam discende la famiglia dei Suamiti. Sono queste le famiglie di Dan secondo le loro famiglie. {2q()Tali sono i figli di Beniamino secondo le loro famiglie. Gli uomini registrati furono quarantacinquemilaseicento. '1I((da Ufam la famiglia degli Ufamiti. I figli di Bela furono Ard e Naaman; da Ard discende la famiglia degli Arditi; da Naaman discende la famiglia dei Naamiti. -0W('da Sufam la famiglia degli Sufamiti; */O(&Figli di Beniamino secondo le loro famiglie: da Bela discende la famiglia dei Belaiti; da Asbel la famiglia degli Asbeliti; da Airam la famiglia degli Airamiti; .5(%Tali sono le famiglie dei figli di Efraim. Ne furono registrati trentaduemilacinquecento. Questi sono i figli di Giuseppe secondo le loro famiglie. Y--($Questi sono i figli di Sutelach: da Erano è discesa la famiglia degli Eraniti. 9,m(#Questi sono i figli di Efraim secondo le loro famiglie: da Sutelach discende la famiglia dei Sutelachiti; da Beker la famiglia dei Bekeriti; da Tacan la famiglia dei Tacaniti. e+E("Tali sono le famiglie di Manàsse: gli uomini registrati furono cinquantaduemilasettecento. *(!Ora Zelofcad, figlio di Efer, non ebbe maschi ma soltanto figlie e le figlie di Zelofcad si chiamarono Macla, Noa, Ogla, Milca e Tirza. j)O( Semida da cui discende la famiglia dei Semiditi; Efer da cui discende la famiglia degli Eferiti. o(Y(Asriel da cui discende la famiglia degli Asrieliti; Sichem da cui discende la famiglia dei Sichemiti; '(Questi sono i figli di Gàlaad: Iezer da cui discende la famiglia degli Iezeriti; Elek da cui discende la famiglia degli Eleciti; &(Figli di Manàsse: da Machir discende la famiglia dei Machiriti. Machir generò Gàlaad. Da Gàlaad discende la famiglia dei Galaaditi. I% (Figli di Giuseppe secondo le loro famiglie: Manàsse ed Efraim. _$9(Tali sono le famiglie degli Zabuloniti. Ne furono registrati sessantamilacinquecento. -#U(Figli di Zàbulon secondo le loro famiglie: da Sered discende la famiglia dei Serediti; da Elon la famiglia degli Eloniti; da Iacleel la famiglia degli Iacleeliti. ]"5(Tali sono le famiglie di Issacar. Ne furono registrati sessantaquattromilatrecento. S!!(da Iasub la famiglia degli Iasubiti; da Simron la famiglia dei Simroniti. ~ w(Figli di Issacar secondo le loro famiglie: da Tola discende la famiglia dei Tolaiti; da Puva la famiglia dei Puviti; Z/(Tali sono le famiglie di Giuda. Ne furono registrati settantaseimilacinquecento. (I figli di Perez furono: Chezron da cui discende la famiglia dei Chezroniti; Amul da cui discende la famiglia degli Amuliti. 0[(Ecco i figli di Giuda secondo le loro famiglie: da Sela discende la famiglia degli Selaniti; da Perez la famiglia dei Pereziti; da Zerach la famiglia degli Zerachiti. O(Figli di Giuda: Er e Onan; ma Er e Onan morirono nel paese di Canaan. _9(Tali sono le famiglie dei figli di Gad. Ne furono registrati quarantamilacinquecento. P(da Arod la famiglia degli Aroditi; da Areli la famiglia degli Areliti. K(da Ozni la famiglia degli Ozniti; da Eri la famiglia degli Eriti; ;(Figli di Gad secondo le loro famiglie. Da Sefon discende la famiglia dei Sefoniti; da Agghi la famiglia degli Agghiti; da Suni la famiglia dei Suniti; Y-(Tali sono le famiglie dei Simeoniti. Ne furono registrati ventiduemiladuecento. )O( da Saul la famiglia dei Sauliti. Q( Figli di Simeone secondo le loro famiglie. Da Nemuel discende la famiglia dei Nemueliti; da Iamin la famiglia degli Iaminiti; da Iachin la famiglia degli Iachiniti; da Zocar la famiglia dei Zocariti; )O( Ma i figli di Core non perirono. 'I( la terra spalancò la bocca e li inghiottì insieme con Core, quando quella gente perì e il fuoco divorò duecentocinquanta uomini, che servirono d'esempio. fG( Figli di Eliab: Nemuel, Datan e Abiram. Questi sono quel Datan e quell'Abiram, membri del consiglio, che si ribellarono contro Mosè e contro Aronne con la gente di Core, quando questa si era ribellata contro il Signore; ;(Figli di Pallu: Eliab. q](Tali sono le famiglie dei Rubeniti: quelli che furono registrati erano quarantatremilasettecentotrenta. p[(Chezron, da cui discende la famiglia degli Chezroniti; Carmi, da cui discende la famiglia dei Carmiti. /(Ruben primogenito d'Israele. Figli di Ruben: Enoch, da cui discende la famiglia degli Enochiti; Pallu, da cui discende la famiglia dei Palluiti;  7("Si faccia il censimento dall'età di vent'anni in su, come il Signore aveva ordinato a Mosè e agli Israeliti, quando uscirono dal paese d'Egitto". p [(Mosè e il sacerdote Eleazaro dissero loro nelle steppe di Moab presso il Giordano di fronte a Gerico: 1 ]("Fate il censimento di tutta la comunità degli Israeliti, dall'età di vent'anni in su, secondo i loro casati paterni, di quanti in Israele possono andare in guerra". M  (Il Signore disse a Mosè e ad Eleazaro, figlio del sacerdote Aronne:  (poiché essi vi hanno trattati da nemici con le astuzie mediante le quali vi hanno sedotti nella faccenda di Peor e nella faccenda di Cozbi, figlia di un principe di Madian, loro sorella, che è stata uccisa il giorno del flagello causato per la faccenda di Peor". 6i("Trattate i Madianiti da nemici e uccideteli, &I(Poi il Signore disse a Mosè: {(La donna che è stata uccisa, la Madianita, si chiamava Cozbi, figlia di Zur, capo della gente di un casato in Madian. )(Ora l'uomo d'Israele, che è stato ucciso con la donna madianita, si chiamava Zimri, figlio di Salu, capo di un casato paterno dei Simeoniti. =u( che sarà per lui e per la sua stirpe dopo di lui un'alleanza di un sacerdozio perenne, perché egli ha avuto zelo per il suo Dio e ha fatto il rito espiatorio per gli Israeliti". F( Perciò digli che io stabilisco con lui un'alleanza di pace, ^7( "Finees, figlio di Eleazaro, figlio del sacerdote Aronne, ha allontanato la mia ira dagli Israeliti, perché egli è stato animato dal mio zelo fra di loro, e io nella mia gelosia non ho sterminato gli Israeliti. "A( Il Signore disse a Mosè: <u( Di quel flagello morirono ventiquattromila persone. %E(seguì quell'uomo di Israele nella tenda e li trafisse tutti e due, l'uomo di Israele e la donna, nel basso ventre. E il flagello cessò tra gli Israeliti. ~(Vedendo ciò, Finees figlio di Eleazaro, figlio del sacerdote Aronne, si alzò in mezzo alla comunità, prese in mano una lancia, c}A(Ed ecco uno degli Israeliti venne e condusse ai suoi fratelli una donna madianita, sotto gli occhi di Mosè e di tutta la comunità degli Israeliti, mentre essi stavano piangendo all'ingresso della tenda del convegno. |(Mosè disse ai giudici d'Israele: "Ognuno di voi uccida dei suoi uomini coloro che hanno aderito al culto di Baal-Peor". A{}(Il Signore disse a Mosè: "Prendi tutti i capi del popolo e fa' appendere al palo i colpevoli, davanti al Signore, al sole, perché l'ira ardente del Signore si allontani da Israele". \z3(Israele aderì al culto di Baal-Peor e l'ira del Signore si accese contro Israele. zyo(Esse invitarono il popolo ai sacrifici offerti ai loro dei; il popolo mangiò e si prostrò davanti ai loro dei. ]x 7(Israele si stabilì a Sittim e il popolo cominciò a trescare con le figlie di Moab. `w;(Poi Balaam si alzò e tornò al suo paese, mentre Balak se ne andò per la sua strada. zvo(Verranno navi dalla parte di Cipro e opprimeranno Assur e opprimeranno Eber, ma anch'egli andrà in perdizione". u{(Pronunziò ancora il suo poema e disse: "Ahimè! chi potrà sopravvivere, dopo che il Signore avrà compiuto tal cosa? Xt+(Eppure sarà dato alla distruzione, finché Assur ti deporterà in prigionia". s (Poi vide i Keniti, pronunziò il suo poema e disse: "Sicura è la tua dimora, o Caino, e il tuo nido è aggrappato alla roccia. r (Poi vide Amalek, pronunziò il suo poema e disse: "Amalek è la prima delle nazioni, ma il suo avvenire sarà eterna rovina". Uq%(Uno di Giacobbe dominerà i suoi nemici e farà perire gli scampati da Ar". rp_(Edom diverrà sua conquista e diverrà sua conquista Seir, suo nemico, mentre Israele compirà prodezze. 9om(Io lo vedo, ma non ora, io lo contemplo, ma non da vicino: Una stella spunta da Giacobbe e uno scettro sorge da Israele, spezza le tempie di Moab e il cranio dei figli di Set, &nG(oracolo di chi ode le parole di Dio e conosce la scienza dell'Altissimo, di chi vede la visione dell'Onnipotente, e cade ed è tolto il velo dai suoi occhi. }mu(Egli pronunciò il suo poema e disse: "Oracolo di Balaam, figlio di Beor, oracolo dell'uomo dall'occhio penetrante, l (Ora sto per tornare al mio popolo; ebbene vieni: ti predirò ciò che questo popolo farà al tuo popolo negli ultimi giorni". Yk-( Quando anche Balak mi desse la sua casa piena d'argento e d'oro, non potrei trasgredire l'ordine del Signore per fare cosa buona o cattiva di mia iniziativa: ciò che il Signore dirà, quello soltanto dirò? Zj/( Balaam disse a Balak: "Non avevo forse detto ai messaggeri che mi avevi mandato: }iu( Ora vattene al tuo paese! Avevo detto che ti avrei colmato di onori, ma ecco, il Signore ti ha impedito di averli". 6hg( Allora l'ira di Balak si accese contro Balaam; Balak battè le mani e disse a Balaam: "Ti ho chiamato per maledire i miei nemici e tu invece per tre volte li hai benedetti! .gW( Si è rannicchiato, si è accovacciato come un leone e come una leonessa, chi oserà farlo alzare? Chi ti benedisce sia benedetto e chi ti maledice sia maledetto!". @f{(Dio, che lo ha fatto uscire dall'Egitto, è per lui come le corna del bùfalo. Egli divora le genti che lo avversano, addenta le loro ossa e spezza le saette scagliate contro di lui. e(Fluirà l'acqua dalle sue secchie e il suo seme come acqua copiosa. Il suo re sarà più grande di Agag e il suo regno sarà celebrato. d(Sono come torrenti che si diramano, come giardini lungo un fiume, come àloe, che il Signore ha piantati, come cedri lungo le acque. Ic (Come sono belle le tue tende, Giacobbe, le tue dimore, Israele! &bG(oracolo di chi ode le parole di Dio e conosce la scienza dell'Altissimo, di chi vede la visione dell'Onnipotente, e cade ed è tolto il velo dai suoi occhi. ay(Egli pronunziò il suo poema e disse: "Oracolo di Balaam, figlio di Beor, e oracolo dell'uomo dall'occhio penetrante; w`i(Balaam alzò gli occhi e vide Israele accampato, tribù per tribù. Allora lo spirito di Dio fu sopra di lui. _ 7(Balaam vide che al Signore piaceva di benedire Israele e non volle rivolgersi come le altre volte alla magìa, ma voltò la faccia verso il deserto. ]^5(Balak fece come Balaam aveva detto e offrì un giovenco e un ariete su ogni altare. k]Q(Balaam disse a Balak: "Costruiscimi qui sette altari e preparami sette giovenchi e sette arieti". S\!(Così Balak condusse Balaam in cima al Peor, che è di fronte al deserto. x[k(Balak disse a Balaam: "Vieni, ti condurrò in altro luogo: forse piacerà a Dio che tu me li maledica di là". sZa(Rispose Balaam e disse a Balak: "Non ti ho già detto, che quanto il Signore dirà io dovrò eseguirlo?". [Y1(Allora Balak disse a Balaam: "Se proprio non lo maledici, almeno non benedirlo!". $XC(Ecco un popolo che si leva come leonessa e si erge come un leone; non si accovaccia, finché non abbia divorato la preda e bevuto il sangue degli uccisi". W1(Perché non vi è sortilegio contro Giacobbe e non vi è magìa contro Israele: a suo tempo vien detto a Giacobbe e a Israele che cosa opera Dio. WV)(Dio, che lo ha fatto uscire dall'Egitto, è per lui come le corna del bufalo. U)(Non si scorge iniquità in Giacobbe, non si vede affanno in Israele. Il Signore suo Dio è con lui e in lui risuona l'acclamazione per il re. [T1(Ecco, di benedire ho ricevuto il comando e la benedizione io non potrò revocare. %SE(Dio non è un uomo da potersi smentire, non è un figlio dell'uomo da potersi pentire. Forse Egli dice e poi non fa? Promette una cosa che poi non adempie? vRg(Allora Balaam pronunziò il suo poema e disse: "Sorgi, Balak, e ascolta; porgimi orecchio, figlio di Zippor! Q(Balaam tornò da Balak che stava presso il suo olocausto insieme con i capi di Moab. Balak gli disse: "Che cosa ha detto il Signore?". yPm(Il Signore andò incontro a Balaam, gli mise le parole sulla bocca e gli disse: "Torna da Balak e parla così". iOM(Allora Balaam disse a Balak: "Fermati presso il tuo olocausto e io andrò incontro al Signore". N(Lo condusse al campo di Zofim, sulla cima del Pisga; costruì sette altari e offrì un giovenco e un ariete su ogni altare. (MK( Balak gli disse: "Vieni con me in altro luogo da dove tu possa vederlo: qui ne vedi solo un'estremità, non lo vedi tutto intero; di là me lo devi maledire". gLI( Rispose: "Non devo forse aver cura di dire solo quello che il Signore mi mette sulla bocca?". K ( Allora Balak disse a Balaam: "Che mi hai fatto? Io t'ho fatto venire per maledire i miei nemici e tu invece li hai benedetti". &JG( Chi può contare la polvere di Giacobbe? Chi può numerare l'accampamento d'Israele? Possa io morire della morte dei giusti e sia la mia fine come la loro". I( Anzi, dalla cima delle rupi io lo vedo e dalle alture lo contemplo: ecco un popolo che dimora solo e tra le nazioni non si annovera. ZH/(Come imprecherò, se Dio non impreca? Come inveirò, se il Signore non inveisce? GG (Allora Balaam pronunziò il suo poema e disse: "Dall'Aram mi ha fatto venire Balak, il re di Moab dalle montagne di oriente: Vieni, maledici per me Giacobbe; vieni, inveisci contro Israele! `F;(Balaam tornò da Balak che stava presso il suo olocausto: egli e tutti i capi di Moab. iEM(Allora il Signore mise le parole in bocca a Balaam e gli disse: "Torna da Balak e parla così". D(Dio andò incontro a Balaam e Balaam gli disse: "Ho preparato i sette altari e ho offerto un giovenco e un ariete su ciascun altare". q('Balaam andò con Balak e giunsero a Kiriat-Cusot. =/(&Balaam rispose a Balak: "Ecco, sono venuto da te; ma ora posso forse dire qualsiasi cosa? La parola che Dio mi metterà in bocca, quella dirò". <7(%Balak disse a Balaam: "Non ti avevo forse mandato a chiamare con insistenza? Perché non sei venuto da me? Non sono forse in grado di farti onore?". ; ($Quando Balak udì che Balaam arrivava, gli andò incontro a Ir-Moab che è sul confine dell'Arnon, all'estremità del confine. :+(#L'angelo del Signore disse a Balaam: "Va' pure con quegli uomini; ma dirai soltanto quello che io ti dirò". Balaam andò con i capi di Balak. :9o("Allora Balaam disse all'angelo del Signore: "Io ho peccato, perché non sapevo che tu ti fossi posto contro di me sul cammino; ora se questo ti dispiace, io tornerò indietro". /8Y(!Tre volte l'asina mi ha visto ed è uscita di strada davanti a me; se non fosse uscita di strada davanti a me, certo io avrei già ucciso te e lasciato in vita lei". <7s( L'angelo del Signore gli disse: "Perché hai percosso la tua asina già tre volte? Ecco io sono uscito a ostacolarti il cammino, perché il cammino davanti a me va in precipizio. B6(Allora il Signore aprì gli occhi a Balaam ed egli vide l'angelo del Signore, che stava sulla strada con la spada sguainata. Balaam si inginocchiò e si prostrò con la faccia a terra. '5I(L'asina disse a Balaam: "Non sono io la tua asina sulla quale hai sempre cavalcato fino ad oggi? Sono forse abituata ad agire così?". Ed egli rispose: "No". v4g(Balaam rispose all'asina: "Perché ti sei beffata di me! Se avessi una spada in mano, ti ammazzerei subito". 3(Allora il Signore aprì la bocca all'asina ed essa disse a Balaam: "Che ti ho fatto perché tu mi percuota già per la terza volta?". 2(L'asina vide l'angelo del Signore e si accovacciò sotto Balaam; l'ira di Balaam si accese ed egli percosse l'asina con il bastone. (1K(L'angelo del Signore passò di nuovo più avanti e si fermò in un luogo stretto, tanto stretto che non vi era modo di ritirarsi né a destra, né a sinistra. 0 (L'asina vide l'angelo del Signore, si serrò al muro e strinse il piede di Balaam contro il muro e Balaam la percosse di nuovo. /}(Allora l'angelo del Signore si fermò in un sentiero infossato tra le vigne, che aveva un muro di qua e un muro di là. R.(L'asina, vedendo l'angelo del Signore che stava sulla strada con la spada sguainata in mano, deviò dalla strada e cominciò ad andare per i campi. Balaam percosse l'asina per rimetterla sulla strada. --U(Ma l'ira di Dio si accese perché egli era andato; l'angelo del Signore si pose sulla strada per ostacolarlo. Egli cavalcava l'asina e aveva con sé due servitori. ],5(Balaam quindi si alzò la mattina, sellò l'asina e se ne andò con i capi di Moab. +#(Dio venne la notte a Balaam e gli disse: "Se quegli uomini sono venuti a chiamarti, alzati e va' con loro; ma farai ciò che io ti dirò". q*](Nondimeno, trattenetevi qui anche voi stanotte, perché io sappia ciò che il Signore mi dirà ancora". N)(Ma Balaam rispose e disse ai ministri di Balak: "Quand'anche Balak mi desse la sua casa piena d'argento e oro, non potrei trasgredire l'ordine del Signore, mio Dio, per fare cosa piccola o grande. l(S(perché io ti colmerò di onori e farò quanto mi dirai; vieni dunque e maledicimi questo popolo". t'c(Vennero da Balaam e gli dissero: "Così dice Balak, figlio di Zippor: Nulla ti trattenga dal venire da me; e&E(Allora Balak mandò di nuovo i capi, in maggior numero e più influenti di quelli di prima. o%Y(I capi di Moab si alzarono, tornarono da Balak e dissero: "Balaam si è rifiutato di venire con noi". $3( Balaam si alzò la mattina e disse ai capi di Balak: "Andatevene al vostro paese, perché il Signore si è rifiutato di lasciarmi venire con voi". m#U( Dio disse a Balaam: "Tu non andrai con loro, non maledirai quel popolo, perché esso è benedetto". "'( Ecco, il popolo che è uscito dall'Egitto, ricopre la terra; ora vieni a maledirmelo; forse riuscirò così a batterlo e potrò scacciarlo". [!1( Balaam rispose a Dio: "Balak, figlio di Zippor, re di Moab, mi ha mandato a dire: Y -( Ora Dio venne a Balaam e gli disse: "Chi sono questi uomini che stanno da te?". +(Balaam disse loro: "Alloggiate qui stanotte e vi darò la risposta secondo quanto mi dirà il Signore". I capi di Moab si fermarono da Balaam. !=(Gli anziani di Moab e gli anziani di Madian partirono portando in mano il salario dell'indovino; arrivati da Balaam, gli riferirono le parole di Balak. kQ(ora dunque, vieni e maledicimi questo popolo; poiché è troppo potente per me; forse così riusciremo a sconfiggerlo e potrò scacciarlo dal paese; so infatti che chi tu benedici è benedetto e chi tu maledici è maledetto". dC(Egli mandò messaggeri a Balaam, figlio di Beor, a Petor che sta sul fiume, nel paese dei figli di Amau, per chiamarlo e dirgli: "Ecco un popolo è uscito dall'Egitto; ricopre la terra e si è stabilito di fronte a me; K(Quindi Moab disse agli anziani di Madian: "Ora questa moltitudine divorerà quanto è intorno a noi, come il bue divora l'erba dei campi". Balak, figlio di Zippor, era in quel tempo re di Moab. {(e Moab ebbe grande paura di questo popolo, che era così numeroso; Moab fu preso da spavento di fronte agli Israeliti. O(Balak, figlio di Zippor, vide quanto Israele aveva fatto agli Amorrei k S(Poi gli Israeliti partirono e si accamparono nelle steppe di Moab, oltre il Giordano verso Gerico. %E(#Gli Israeliti batterono lui, con i suoi figli e con tutto il suo popolo, così che non gli rimase più superstite alcuno, e si impadronirono del suo paese. I ("Ma il Signore disse a Mosè: "Non lo temere, perché io te lo do in potere, lui, tutta la sua gente e il suo paese; trattalo come hai trattato Sicon, re degli Amorrei, che abitava a Chesbon". %E(!Poi mutarono direzione e salirono lungo la strada verso Basan. Og, re di Basan, uscì contro di loro con tutta la sua gente per dar loro battaglia a Edrei. ( Poi Mosè mandò a esplorare Iazer e gli Israeliti presero le città del suo territorio e ne cacciarono gli Amorrei che vi si trovavano. <u(Israele si stabilì dunque nel paese degli Amorrei. ~w(Ma noi li abbiamo trafitti! È rovinata Chesbon fino a Dibon. Abbiamo devastato fino a Nofach che è presso Madaba". 7(Guai a te, Moab, sei perduto, popolo di Camos! Egli ha reso fuggiaschi i suoi figli e le sue figlie ha dato in schiavitù al re degli Amorrei Sicon. y(Perché un fuoco uscì da Chesbon, una fiamma dalla città di Sicon divorò Ar-Moab, inghiottì le alture dell'Arnon. hK(Per questo dicono i poeti: "Entrate in Chesbon! Ben costruita e fondata è la città di Sicon! -U(Chesbon infatti era la città di Sicon, re degli Amorrei, il quale aveva mosso guerra al precedente re di Moab e gli aveva tolto tutto il suo paese fino all'Arnon.  (Israele prese tutte quelle città e abitò in tutte le città degli Amorrei, cioè in Chesbon e in tutte le città del suo territorio; O (Israele lo sconfisse, passandolo a fil di spada, e conquistò il suo paese dall'Arnon fino allo Iabbok, estendendosi fino alla regione degli Ammoniti, perché la frontiera degli Ammoniti era forte. 6 g(Ma Sicon non permise a Israele di passare per i suoi confini; anzi radunò tutta la sua gente e uscì contro Israele nel deserto; giunse a Iaas e diede battaglia a Israele. B ("Lasciami passare per il tuo paese; noi non devieremo per i campi, né per le vigne, non berremo l'acqua dei pozzi; seguiremo la via Regia finché abbiamo oltrepassato i tuoi confini". L (Israele mandò ambasciatori a Sicon, re degli Amorrei, per dirgli: xk(e da Bamot alla valle che si trova nelle steppe di Moab presso la cima del Pisga, che è di fronte al deserto. 3c(da Mattana a Nacaliel, da Nacaliel a Bamot 7(Pozzo che i principi hanno scavato, che i nobili del popolo hanno perforato con lo scettro, con i loro bastoni". Poi dal deserto andarono a Mattana, J(Allora Israele cantò questo canto: "Sgorga, o pozzo: cantatelo! {(Di là andarono a Beer. Questo è il pozzo di cui il Signore disse a Mosè: "Raduna il popolo e io gli darò l'acqua". jO(e il pendio dei torrenti, che declina verso la sede di Ar e si appoggia alla frontiera di Moab". dC(Per questo si dice nel libro delle Guerre del Signore: "Vaeb in Sufa e i torrenti, l'Arnon G ( Poi di lì si mossero e si accamparono sull'altra riva dell'Arnon, che scorre nel deserto e proviene dai confini degli Amorrei; l'Arnon infatti è il confine di Moab fra Moab e gli Amorrei. @}( Di là partirono e si accamparono nella valle di Zered. wi( partiti da Obot si accamparono a Iie-Abarim nel deserto che sta di fronte a Moab dal lato dove sorge il sole. =~w( Poi gli Israeliti partirono e si accamparono a Obot; )}M( Mosè allora fece un serpente di rame e lo mise sopra l'asta; quando un serpente aveva morso qualcuno, se questi guardava il serpente di rame, restava in vita. |(Il Signore disse a Mosè: "Fatti un serpente e mettilo sopra un'asta; chiunque, dopo essere stato morso, lo guarderà resterà in vita". Q{(Allora il popolo venne a Mosè e disse: "Abbiamo peccato, perché abbiamo parlato contro il Signore e contro di te; prega il Signore che allontani da noi questi serpenti". Mosè pregò per il popolo. z}(Allora il Signore mandò fra il popolo serpenti velenosi i quali mordevano la gente e un gran numero d'Israeliti morì. [y1(Il popolo disse contro Dio e contro Mosè: "Perché ci avete fatti uscire dall'Egitto per farci morire in questo deserto? Perché qui non c'è né pane né acqua e siamo nauseati di questo cibo così leggero". x/(Poi gli Israeliti partirono dal monte Cor, dirigendosi verso il Mare Rosso per aggirare il paese di Edom. Ma il popolo non sopportò il viaggio. )wM(Il Signore ascoltò la voce di Israele e gli mise nelle mani i Cananei; Israele votò allo sterminio i Cananei e le loro città e quel luogo fu chiamato Corma. v+(Allora Israele fece un voto al Signore e disse: "Se tu mi metti nelle mani questo popolo, le loro città saranno da me votate allo sterminio". )u O(Il re cananeo di Arad, che abitava il Negheb, appena seppe che Israele veniva per la via di Atarim, attaccò battaglia contro Israele e fece alcuni prigionieri. sta(Quando tutta la comunità vide che Aronne era morto, tutta la casa d'Israele lo pianse per trenta giorni. 4sc(Mosè spogliò Aronne delle sue vesti e le fece indossare a Eleazaro suo figlio; Aronne morì in quel luogo sulla cima del monte. Poi Mosè ed Eleazaro scesero dal monte. sra(Mosè fece come il Signore aveva ordinato ed essi salirono sul monte Cor, in vista di tutta la comunità. q(Spoglia Aronne delle sue vesti e falle indossare a suo figlio Eleazaro; in quel luogo Aronne sarà riunito ai suoi antenati e morirà". Kp(Prendi Aronne e suo figlio Eleazaro e falli salire sul monte Cor. 5oe("Aronne sta per essere riunito ai suoi antenati e non entrerà nel paese che ho dato agli Israeliti, perché siete stati ribelli al mio comandamento alle acque di Mèriba. [n1(Il Signore disse a Mosè e ad Aronne al monte Cor, sui confini del paese di Edom: bm?(Tutta la comunità degli Israeliti levò l'accampamento da Kades e arrivò al monte Cor. flG(Così Edom rifiutò a Israele il transito per i suoi confini e Israele si allontanò da lui. kkQ(Ma quegli rispose: "Non passerai!". Edom mosse contro Israele con molta gente e con mano potente. 0j[(Gli Israeliti gli dissero: "Passeremo per la strada maestra; se noi e il nostro bestiame berremo la tua acqua, te la pagheremo; lasciaci soltanto transitare a piedi". ri_(Ma Edom gli rispose: "Tu non passerai sul mio territorio; altrimenti uscirò contro di te con la spada". mhU(Permettici di passare per il tuo paese; non passeremo né per campi, né per vigne e non berremo l'acqua dei pozzi; seguiremo la via Regia, senza deviare né a destra né a sinistra, finché avremo oltrepassati i tuoi confini". *gO(Noi gridammo al Signore ed egli udì la nostra voce e mandò un angelo e ci fece uscire dall'Egitto; eccoci ora in Kades, che è città ai tuoi estremi confini. f(come i nostri padri scesero in Egitto e noi in Egitto dimorammo per lungo tempo e gli Egiziani maltrattarono noi e i nostri padri. e!(Mosè mandò da Kades messaggeri al re di Edom per dirgli: "Dice Israele tuo fratello: Tu sai tutte le tribolazioni che ci sono avvenute: d( Queste sono le acque di Mèriba, dove gli Israeliti contesero con il Signore e dove Egli si dimostrò santo in mezzo a loro. Uc%( Ma il Signore disse a Mosè e ad Aronne: "Poiché non avete avuto fiducia in me per dar gloria al mio santo nome agli occhi degli Israeliti, voi non introdurrete questa comunità nel paese che io le do". b)( Mosè alzò la mano, percosse la roccia con il bastone due volte e ne uscì acqua in abbondanza; ne bevvero la comunità e tutto il bestiame. %aE( Mosè e Aronne convocarono la comunità davanti alla roccia e Mosè disse loro: "Ascoltate, o ribelli: vi faremo noi forse uscire acqua da questa roccia?". g`I( Mosè dunque prese il bastone che era davanti al Signore, come il Signore gli aveva ordinato. }_u("Prendi il bastone e tu e tuo fratello Aronne convocate la comunità e alla loro presenza parlate a quella roccia, ed essa farà uscire l'acqua; tu farai sgorgare per loro l'acqua dalla roccia e darai da bere alla comunità e al suo bestiame". "^A(Il Signore disse a Mosè: >]w(Allora Mosè e Aronne si allontanarono dalla comunità per recarsi all'ingresso della tenda del convegno; si prostrarono con la faccia a terra e la gloria del Signore apparve loro. M\(E perché ci avete fatti uscire dall'Egitto per condurci in questo luogo inospitale? Non è un luogo dove si possa seminare, non ci sono fichi, non vigne, non melograni e non c'è acqua da bere". t[c(Perché avete condotto la comunità del Signore in questo deserto per far morire noi e il nostro bestiame? Z}(Il popolo ebbe una lite con Mosè, dicendo: "Magari fossimo morti quando morirono i nostri fratelli davanti al Signore! `Y;(Mancava l'acqua per la comunità: ci fu un assembramento contro Mosè e contro Aronne. X %(Ora tutta la comunità degli Israeliti arrivò al deserto di Sin il primo mese e il popolo si fermò a Kades. Qui morì e fu sepolta Maria. @~~c~ }9|{{Mz~yxx6www.vv@uutts"rrqqvpponnwnSmlllkjjAii6hggIffee[edsccc^bb3aa``8`__$^x]]]Y]\-[[1ZZYY5XWWW>VVTUUqTTTSSRR,QQKPPYOOfNNMMrMLKKTJIIH%GGF/EEHDCCB A@@@W??h>>!== (!&Il sacerdote Aronne salì sul monte Or per ordine del Signore e in quel luogo morì il quarantesimo anno dopo l'uscita degli Israeliti dal paese d'Egitto, il quinto mese, il primo giorno del mese. _=9(!%Poi partirono da Kades e si accamparono al monte Or all'estremità del paese di Edom. W<)(!$Partirono da Ezion-Gheber e si accamparono nel deserto di Sin, cioè a Kades. =;w(!#Partirono da Abrona e si accamparono a Ezion-Gheber. 9:o(!"Partirono da Iotbata e si accamparono ad Abrona. <9u(!!Partirono da Or-Ghidgad e si accamparono a Iotbata. @8}(! Partirono da Bene-Iaakan e si accamparono a Or-Ghidgad. =7w(!Partirono da Moserot e si accamparono a Bene-Iaakan. 86m(!Partirono da Asmona e si accamparono a Moserot. 75k(!Partirono da Mitka e si accamparono ad Asmona. 64i(!Partirono da Terach e si accamparono a Mitka. 63i(!Partirono da Tacat e si accamparono a Terach. 72k(!Partirono da Makelot e si accamparono a Tacat. 71k(!Partirono da Arada e si accamparono a Makelot. =0w(!Partirono dal monte Sefer e si accamparono ad Arada. >/y(!Partirono da Keelata e si accamparono al monte Sefer. 7.k(!Partirono da Rissa e si accamparono a Keelata. 5-g(!Partirono da Libna e si accamparono a Rissa. <,u(!Partirono da Rimmon-Perez e si accamparono a Libna. <+u(!Partirono da Ritma e si accamparono a Rimmon-Perez. 7*k(!Partirono da Cazerot e si accamparono a Ritma. >)y(!Partirono da Kibrot-Taava e si accamparono a Cazerot. J((!Partirono dal deserto del Sinai e si accamparono a Kibrot-Taava. F'(!Partirono da Refidim e si accamparono nel deserto del Sinai. b&?(!Partirono da Alus e si accamparono a Refidim dove non c'era acqua da bere per il popolo. 5%g(! Partirono da Dofka e si accamparono ad Alus. ?${(! Partirono dal deserto di Sin e si accamparono a Dofka. G# (! Partirono dal Mare Rosso e si accamparono nel deserto di Sin. A"(! Partirono da Elim e si accamparono presso il Mare Rosso. ~!w(! Partirono da Mara e giunsero ad Elim; ad Elim c'erano dodici sorgenti di acqua e settanta palme; qui si accamparono.  7(!Partirono da Pi-Achirot, attraversarono il mare in direzione del deserto, fecero tre giornate di marcia nel deserto di Etam e si accamparono a Mara. {q(!Partirono da Etam e piegarono verso Pi-Achirot, che è di fronte a Baal-Zefon, e si accamparono davanti a Migdol. Y-(!Partirono da Succot e si accamparono a Etam che è sull'estremità del deserto. M(!Gli Israeliti partirono dunque da Ramses e si accamparono a Succot. 2_(!mentre gli Egiziani seppellivano quelli che il Signore aveva colpiti fra di loro, cioè tutti i primogeniti, quando il Signore aveva fatto giustizia anche dei loro dei. *O(!Partirono da Ramses il primo mese, il quindici del primo mese. Il giorno dopo la pasqua, gli Israeliti uscirono a mano alzata, alla vista di tutti gli Egiziani, 3(!Mosè scrisse i loro punti di partenza, tappa per tappa, per ordine del Signore; queste sono le loro tappe nell'ordine dei loro punti di partenza.  '(!Queste sono le tappe degli Israeliti che uscirono dal paese d'Egitto, ordinati secondo le loro schiere, sotto la guida di Mosè e di Aronne. K( *Nobach andò e prese Kenat con le dipendenze e la chiamò Nobach. fG( )Anche Iair, figlio di Manàsse, andò e prese i loro villaggi e li chiamò villaggi di Iair. V'( (Mosè allora diede Gàlaad a Machir, figlio di Manàsse, che vi si stabilì.  ( 'I figli di Machir, figlio di Manàsse, andarono nel paese di Gàlaad, lo presero e ne cacciarono gli Amorrei che vi abitavano. q]( &Nebo e Baal-Meon, i cui nomi furono mutati, e Sibma e diedero nomi alle città che avevano ricostruite. D( %I figli di Ruben ricostruirono Chesbon, Eleale, Kiriataim, F( $Bet-Nimra e Bet-Aran, fortezze, e fecero ovili per i greggi. %G( #Aterot-Sofan, Iazer, Iogbea, ;s( "I figli di Gad ricostruirono Dibon, Atarot, Aroer, 7( !Mosè dunque diede ai figli di Gad e ai figli di Ruben e a metà della tribù di Manàsse, figlio di Giuseppe, il regno di Sicon, re degli Amorrei, e il regno di Og, re di Basan: il paese con le sue città comprese entro i confini, le città del paese che si stendeva intorno. ( Passeremo in armi davanti al Signore nel paese di Canaan, ma il possesso della nostra eredità resti per noi di qua dal Giordano". i M( I figli di Gad e i figli di Ruben risposero: "Faremo come il Signore ha ordinato ai tuoi servi. k Q( Ma se non passano armati con voi, avranno la loro proprietà in mezzo a voi nel paese di Canaan". l S( Mosè disse loro: "Se i figli di Gad e i figli di Ruben passeranno con voi il Giordano tutti armati per combattere davanti al Signore e se il paese sarà sottomesso davanti a voi, darete loro in proprietà il paese di Gàlaad. ( Allora Mosè diede per loro ordini al sacerdote Eleazaro, a Giosuè figlio di Nun e ai capifamiglia delle tribù degli Israeliti. { q( ma i tuoi servi, tutti armati per la guerra, andranno a combattere davanti al Signore, come dice il mio signore". }( I nostri fanciulli, le nostre mogli, i nostri greggi e tutto il nostro bestiame rimarranno qui nelle città di Gàlaad; ue( I figli di Gad e i figli di Ruben dissero a Mosè: "I tuoi servi faranno quello che il mio signore comanda. ( Costruitevi pure città per i vostri fanciulli e ovili per i vostri greggi, ma fate quello che la vostra bocca ha promesso". r_( Ma, se non fate così, voi peccherete contro il Signore; sappiate che il vostro peccato vi raggiungerà. X+( se non tornerete fin quando il paese vi sarà sottomesso davanti al Signore, voi sarete innocenti di fronte al Signore e di fronte a Israele e questo paese sarà vostra proprietà alla presenza del Signore. /( se tutti quelli di voi che si armeranno passeranno il Giordano davanti al Signore finché egli abbia scacciato i suoi nemici dalla sua presenza, lS( Allora Mosè disse loro: "Se fate questo, se vi armate per andare a combattere davanti al Signore, !=( non possiederemo nulla con loro al di là del Giordano e più oltre, perché la nostra eredità ci è toccata da questa parte del Giordano, a oriente". lS( Non torneremo alle nostre case finché ogni Israelita non abbia preso possesso della sua eredità; kQ( ma, quanto a noi, ci terremo pronti in armi, per marciare davanti agli Israeliti, finché li avremo condotti al luogo destinato loro; intanto, i nostri fanciulli dimoreranno nelle fortezze per timore degli abitanti del paese. ~ ( Ma quelli si avvicinarono a lui e gli dissero: "Costruiremo qui ovili per il nostro bestiame e città per i nostri fanciulli; }( Perché se voi non volete più seguirlo, il Signore continuerà a lasciarlo nel deserto e voi farete perire tutto questo popolo". |( Ed ecco voi sorgerete al posto dei vostri padri, razza di uomini peccatori, per aumentare ancora l'ira del Signore contro Israele. @{{( L'ira del Signore si accese dunque contro Israele; lo fece errare nel deserto per quarant'anni, finché fosse finita tutta la generazione che aveva agito male agli occhi del Signore. zzo( se non Caleb, figlio di Iefunne, il Kenizzita, e Giosuè figlio di Nun, che hanno seguito il Signore fedelmente. Sy!( Gli uomini che sono usciti dall'Egitto, dall'età di vent'anni in su, non vedranno mai il paese che ho promesso con giuramento ad Abramo, a Isacco e a Giacobbe, perché non mi hanno seguito fedelmente, Jx( Così l'ira del Signore si accese in quel giorno ed egli giurò: w9( Salirono fino alla valle di Escol e, dopo aver esplorato il paese, scoraggiarono gli Israeliti dall'entrare nel paese che il Signore aveva loro dato. _v9( Così fecero i vostri padri, quando li mandai da Kades-Barnea per esplorare il paese. euE( Perché volete scoraggiare gli Israeliti dal passare nel paese che il Signore ha dato loro? t ( Ma Mosè rispose ai figli di Gad e ai figli di Ruben: "Andrebbero dunque i vostri fratelli in guerra e voi ve ne stareste qui? s+( Aggiunsero: "Se abbiamo trovato grazia ai tuoi occhi, sia concesso ai tuoi servi il possesso di questo paese: non ci far passare il Giordano". r'( terre che il Signore ha sconfitte alla presenza della comunità d'Israele, sono terre da bestiame e i tuoi servi hanno appunto il bestiame". Lq( "Atarot, Dibon, Iazer, Nimra, Chesbon, Eleale, Sebam, Nebo e Beon, p( i figli di Gad e i figli di Ruben vennero a parlare a Mosè, al sacerdote Eleazaro e ai principi della comunità e dissero: 'o K( I figli di Ruben e i figli di Gad avevano bestiame in numero molto grande; quando videro che il paese di Iazer e il paese di Gàlaad erano luoghi da bestiame, 6ng(6Mosè e il sacerdote Eleazaro presero l'oro dei capi di migliaia e di centinaia e lo portarono nella tenda del convegno come memoriale per gli Israeliti davanti al Signore. ^m7(5Gli uomini dell'esercito si tennero il bottino che ognuno aveva fatto per conto suo. Dl(4Tutto l'oro dell'offerta, che essi consacrarono al Signore con il rito dell'elevazione, da parte dei capi di migliaia e dei capi di centinaia, pesava sedicimilasettecentocinquanta sicli. fkG(3Mosè e il sacerdote Eleazaro presero dalle loro mani quell'oro, tutti gli oggetti lavorati. Zj/(2Per questo portiamo, in offerta al Signore, ognuno quello che ha trovato di oggetti d'oro: bracciali, braccialetti, anelli, pendenti, collane, per il rito espiatorio per le nostre persone davanti al Signore". vig(1"I tuoi servi hanno fatto il computo dei soldati che erano sotto i nostri ordini e non ne manca neppure uno. h}(0I comandanti delle migliaia dell'esercito, capi di migliaia e capi di centinaia, si avvicinarono a Mosè e gli dissero: `g;(/Da questa metà che spettava agli Israeliti, Mosè prese l'uno per cinquanta degli uomini e degli animali e li diede ai leviti che hanno la custodia della Dimora del Signore, come il Signore aveva ordinato a Mosè. f9(.e sedicimila persone. $eE(-trentamilacinquecento asini /d[(,trentaseimila capi di grosso bestiame, mcU(+la metà spettante alla comunità fu di trecentotrentasettemilacinquecento capi di bestiame minuto, ybm(*La metà che spettava agli Israeliti, dopo che Mosè ebbe fatto la spartizione con gli uomini andati in guerra, a()Mosè diede al sacerdote Eleazaro il contributo dell'offerta prelevata per il Signore, come il Signore gli aveva ordinato. O`((e sedicimila persone, delle quali trentadue per l'offerta al Signore. U_%('trentamilacinquecento asini, dei quali sessantuno per l'offerta al Signore, `^;(&trentaseimila capi di grosso bestiame, dei quali settantadue per l'offerta al Signore; E](%dei quali seicentosettantacinque per il tributo al Signore; \($La metà, cioè la parte di quelli che erano andati in guerra, fu di trecentotrentasettemilacinquecento capi di bestiame minuto, Q[(#e trentaduemila persone, ossia donne che non si erano unite con uomini. Z5("sessantunmila asini 1Y_(!settantaduemila capi di grosso bestiame, 0X[( Ora il bottino, cioè tutto ciò che rimaneva della preda fatta da coloro che erano stati in guerra, consisteva in seicentosettantacinquemila capi di bestiame minuto, VW'(Mosè e il sacerdote Eleazaro fecero come il Signore aveva ordinato a Mosè. XV+(Della metà che spetta agli Israeliti prenderai l'uno per cinquanta delle persone del grosso bestiame, degli asini e del bestiame minuto; lo darai ai leviti, che hanno la custodia della Dimora del Signore". U1(Lo prenderete sulla metà di loro spettanza e lo darai al sacerdote Eleazaro come offerta da fare con il rito di elevazione in onore del Signore. QT(Dalla parte spettante ai soldati che sono andati in guerra preleverai un contributo per il Signore: cioè l'uno per cinquecento delle persone e del grosso bestiame, degli asini e del bestiame minuto. [S1(dividi la preda fra i combattenti che sono andati in guerra e tutta la comunità. %RE("Tu, con il sacerdote Eleazaro e con i capi dei casati della comunità, fa' il censimento di tutta la preda che è stata fatta: della gente e del bestiame; "QA(Il Signore disse a Mosè: gPI(Vi laverete le vesti il settimo giorno e sarete puri; poi potrete entrare nell'accampamento". [O1(quanto può sopportare il fuoco, lo farete passare per il fuoco e sarà reso puro; ma sarà purificato anche con l'acqua della purificazione; quanto non può sopportare il fuoco, lo farete passare per l'acqua. EN(L'oro, l'argento, il rame, il ferro, lo stagno e il piombo, M(Il sacerdote Eleazaro disse ai soldati che erano andati in guerra: "Questo è l'ordine della legge che il Signore ha prescritto a Mosè: wLi(Purificherete anche ogni veste, ogni oggetto di pelle, ogni lavoro di pelo di capra e ogni oggetto di legno". SK!(Voi poi accampatevi per sette giorni fuori del campo; chiunque ha ucciso qualcuno e chiunque ha toccato un cadavere si purifichi il terzo e il settimo giorno; questo per voi e per i vostri prigionieri. _J9(ma tutte le fanciulle che non si sono unite con uomini, conservatele in vita per voi. fIG(Ora uccidete ogni maschio tra i fanciulli e uccidete ogni donna che si è unita con un uomo; @H{(Proprio loro, per suggerimento di Balaam, hanno insegnato agli Israeliti l'infedeltà verso il Signore, nella faccenda di Peor, per cui venne il flagello nella comunità del Signore. EG(Mosè disse loro: "Avete lasciato in vita tutte le femmine? F(Mosè si adirò contro i comandanti dell'esercito, capi di migliaia e capi di centinaia, che tornavano da quella spedizione di guerra. yEm( Mosè, il sacerdote Eleazaro e tutti i principi della comunità uscirono loro incontro fuori dell'accampamento. ED( Poi condussero i prigionieri, la preda e il bottino a Mosè, al sacerdote Eleazaro e alla comunità degli Israeliti, accampati nelle steppe di Moab, presso il Giordano di fronte a Gerico. HC ( e presero tutto il bottino e tutta la preda, gente e bestiame. cBA( appiccarono il fuoco a tutte le città che quelli abitavano e a tutti i loro attendamenti A3( Gli Israeliti fecero prigioniere le donne di Madian e i loro fanciulli e depredarono tutto il loro bestiame, tutti i loro greggi e ogni loro bene; "@?(Uccisero anche, oltre i loro caduti, i re di Madian Evi, Rekem, Sur, Ur e Reba cioè cinque re di Madian; uccisero anche di spada Balaam figlio di Beor. l?S(Marciarono dunque contro Madian come il Signore aveva ordinato a Mosè, e uccisero tutti i maschi. ?>y(Mosè mandò in guerra quei mille uomini per tribù e con loro Finees, figlio del sacerdote Eleazaro, il quale portava gli oggetti sacri e aveva in mano le trombe dell'acclamazione. ={(Così furono forniti, dalle migliaia d'Israele, mille uomini per tribù, cioè dodicimila uomini armati per la guerra. T<#(Manderete in guerra mille uomini per tribù di tutte le tribù d'Israele". ;#(Mosè disse al popolo: "Mobilitate fra di voi uomini per la guerra e marcino contro Madian per eseguire la vendetta del Signore su Madian. e:E("Compi la vendetta degli Israeliti contro i Madianiti, poi sarai riunito ai tuoi antenati". !9 A(Il Signore disse a Mosè: 08[(Queste sono le leggi che il Signore prescrisse a Mosè riguardo al marito e alla moglie, al padre e alla figlia, quando questa è ancora fanciulla, in casa del padre. r7_(Ma se li annulla qualche tempo dopo averne avuto conoscenza, porterà il peso della colpa della moglie". 6(Ma se il marito, da un giorno all'altro, non dice nulla in proposito, egli ratifica così tutti i voti di lei e tutti gli obblighi di astensione da lei assunti; li ratifica perché non ha detto nulla a questo proposito quando ne ha avuto conoscenza. 5%(Il marito può ratificare e il marito può annullare qualunque voto e qualunque giuramento, per il quale essa sia obbligata a mortificarsi. P4( Ma se il marito, quando ne viene a conoscenza, li annulla, quanto le sarà uscito dalle labbra, voti od obblighi di astensione, non sarà valido; il marito lo ha annullato; il Signore la perdonerà. D3( e il marito ne avrà conoscenza, se il marito non dice nulla e non le fa opposizione, tutti i voti di lei saranno validi e saranno validi tutti gli obblighi di astensione da lei assunti. i2M( Se una donna nella casa del marito farà voti o si obbligherà con giuramento ad una astensione x1k( Ma il voto di una vedova o di una donna ripudiata, qualunque sia l'obbligo che si è assunto, rimarrà valido. N0( Ma se il marito, quando ne viene a conoscenza, le fa opposizione, egli annullerà il voto che essa ha fatto e l'obbligo di astensione che essa si è assunta alla leggera; il Signore la perdonerà. ,/S(se il marito ne ha conoscenza e quando viene a conoscenza non dice nulla, i voti di lei saranno validi e saranno validi gli obblighi di astensione da lei assunti. q.](Se si marita quando è legata da voti o da un obbligo di astensione assunto alla leggera con le labbra, k-Q(Ma se il padre, quando ne viene a conoscenza, le fa opposizione, tutti i voti di lei e tutte le astensioni alle quali si sarà obbligata, non saranno validi; il Signore la perdonerà, perché il padre le ha fatto opposizione. \,3(se il padre, avuta conoscenza del voto di lei e dell'astensione alla quale si è obbligata, non dice nulla, tutti i voti di lei saranno validi e saranno valide tutte le astensioni alle quali si sarà obbligata. +;(Quando una donna avrà fatto un voto al Signore e si sarà obbligata ad una astensione, mentre è ancora in casa del padre, durante la sua giovinezza, 8*k(Quando uno avrà fatto un voto al Signore o si sarà obbligato con giuramento ad una astensione, non violi la sua parola, ma dia esecuzione a quanto ha promesso con la bocca. [)1(Mosè disse ai capi delle tribù degli Israeliti: "Questo il Signore ha ordinato: K( (Mosè riferì agli Israeliti quanto il Signore gli aveva ordinato. ~'w('Questi sono i sacrifici che offrirete al Signore nelle vostre solennità, oltre i vostri voti e le vostre offerte volontarie, si tratti dei vostri olocausti o delle vostre oblazioni o delle vostre libazioni o dei vostri sacrifici di comunione". m&U(&e un capro in sacrificio espiatorio oltre l'olocausto perenne, la sua oblazione e la sua libazione. }%u(%con le loro oblazioni e le loro libazioni, per il giovenco, l'ariete e gli agnelli secondo il loro numero e il rito #$A($offrirete in olocausto, come sacrificio consumato dal fuoco, soave profumo per il Signore, un giovenco, un ariete, sette agnelli dell'anno senza difetti, X#+(#L'ottavo giorno terrete una solenne adunanza; non farete alcun lavoro servile; o"Y("e un capro, in sacrificio espiatorio, oltre l'olocausto perenne, la sua oblazione e la sua libazione. ~!w(!con le loro oblazioni e le loro libazioni per i giovenchi, gli arieti e gli agnelli secondo il loro numero e il rito o Y( Il settimo giorno offrirete sette giovenchi, due arieti, quattordici agnelli dell'anno senza difetti, nW(e un capro in sacrificio espiatorio, oltre l'olocausto perenne, la sua oblazione e la sua libazione. ~w(con le loro oblazioni e le loro libazioni per i giovenchi, gli arieti e gli agnelli secondo il loro numero e il rito lS(Il sesto giorno offrirete otto giovenchi, due arieti, quattordici agnelli dell'anno senza difetti, oY(e un capro, in sacrificio espiatorio, oltre l'olocausto perenne, la sua oblazione e la sua libazione. y(con le loro oblazioni e le loro libazioni per i giovenchi, gli arieti, e gli agnelli secondo il loro numero e il rito mU(Il quinto giorno offrirete nove giovenchi, due arieti, quattordici agnelli dell'anno senza difetti, nW(e un capro in sacrificio espiatorio, oltre l'olocausto perenne, la sua oblazione e la sua libazione. |s(con le loro offerte e le loro libazioni per i giovenchi, gli arieti e gli agnelli secondo il loro numero e il rito nW(Il quarto giorno offrirete dieci giovenchi, due arieti, quattordici agnelli dell'anno senza difetti, nW(e un capro in sacrificio espiatorio, oltre l'olocausto perenne, la sua oblazione e la sua libazione. ~w(con le loro oblazioni e le loro libazioni per i giovenchi, gli arieti e gli agnelli secondo il loro numero e il rito nW(Il terzo giorno offrirete undici giovenchi, due arieti, quattordici agnelli dell'anno senza difetti, oY(e un capro in sacrificio espiatorio, oltre l'olocausto perenne, la sua oblazione e le loro libazioni. tc(con le loro oblazioni e le libazioni per i giovenchi, gli arieti e gli agnelli secondo il numero e il rito p[(Il secondo giorno offrirete dodici giovenchi, due arieti, quattordici agnelli dell'anno senza difetti, r_(e un capro in sacrificio espiatorio, oltre l'olocausto perenne, con la sua oblazione e la sua libazione. 7k(un decimo per ciascuno dei quattordici agnelli (come oblazione, fior di farina intrisa in olio: tre decimi per ciascuno dei tredici giovenchi, due decimi per ciascuno dei due arieti, 0 [( Offrirete in olocausto, come sacrificio consumato dal fuoco, soave profumo per il Signore, tredici giovenchi, due arieti, quattordici agnelli dell'anno senza difetti;  1( Il quindici del settimo mese terrete una sacra adunanza; non farete alcun lavoro servile e celebrerete una festa per il Signore per sette giorni. 4 c( e un capro in sacrificio espiatorio, oltre il sacrificio espiatorio proprio del rito dell'espiazione e oltre l'olocausto perenne con la sua oblazione e le loro libazioni. 1 _( un decimo per ciascuno dei sette agnelli n W( come oblazione, fior di farina intrisa in olio: tre decimi per il giovenco, due decimi per l'ariete, }u(e offrirete in olocausto di soave profumo al Signore un giovenco, un ariete, sette agnelli dell'anno senza difetti; ym(Il decimo giorno di questo settimo mese terrete una sacra adunanza e vi mortificherete; non farete alcun lavoro V'(oltre l'olocausto del mese con la sua oblazione e l'olocausto perenne con la sua oblazione e le loro libazioni, secondo il loro rito. Sarà un sacrificio consumato dal fuoco, soave profumo per il Signore. O(e un capro, in sacrificio espiatorio, per il rito espiatorio per voi; 1_(un decimo per ciascuno dei sette agnelli lS(in oblazione, fior di farina intrisa in olio: tre decimi per il giovenco, due decimi per l'ariete, ym(Offrirete in olocausto di soave odore al Signore un giovenco, un ariete, sette agnelli dell'anno senza difetti; ( M(Il settimo mese, il primo giorno del mese terrete una sacra adunanza; non farete alcun lavoro servile; sarà per voi il giorno dell'acclamazione con le trombe. 1(Offrirete questi sacrifici, oltre l'olocausto perpetuo e la sua oblazione. Sceglierete animali senza difetti e vi aggiungerete le loro libazioni. ;s(offrirete un capro per il rito espiatorio per voi. 4~e(e un decimo per ciascuno dei sette agnelli; m}U(in oblazione, fior di farina intrisa in olio: tre decimi per ogni giovenco, due decimi per l'ariete r|_(Offrirete, in olocausto di soave profumo al Signore, due giovenchi, un ariete e sette agnelli dell'anno; 7{i(Il giorno delle primizie, quando presenterete al Signore una oblazione nuova, alla vostra festa delle settimane, terrete una sacra adunanza; non farete alcun lavoro servile. Xz+(Il settimo giorno terrete una sacra adunanza; non farete alcun lavoro servile. By(Li offrirete ogni giorno, per sette giorni; è un alimento sacrificale consumato dal fuoco, soave profumo per il Signore. Lo si offrirà oltre l'olocausto perenne con la sua libazione. bx?(Offrirete questi sacrifici oltre l'olocausto della mattina, che è un olocausto perenne. ]w5(e offrirai un capro come sacrificio espiatorio per fare il rito espiatorio per voi. =vw(ne offrirai un decimo per ciascuno dei sette agnelli ru_(come oblazione, fior di farina intrisa in olio; ne offrirete tre decimi per giovenco e due per l'ariete; t (offrirete in sacrificio con il fuoco un olocausto al Signore: due giovenchi, un ariete e sette agnelli dell'anno senza difetti; Xs+(Il primo giorno si terrà una sacra adunanza; non farete alcun lavoro servile; crA(Il quindici di quel mese sarà giorno di festa. Per sette giorni si mangerà pane azzimo. Mq(Il primo mese, il quattordici del mese sarà la pasqua del Signore. pp[(Si offrirà al Signore un capro in sacrificio espiatorio oltre l'olocausto perenne e la sua libazione. Ao}(Le libazioni saranno di un mezzo hin di vino per giovenco, di un terzo di hin per l'ariete e di un quarto di hin per agnello. Tale è l'olocausto del mese, per tutti i mesi dell'anno. -nU( e un decimo di fior di farina intrisa in olio, come oblazione per ogni agnello. È un olocausto di soave profumo, un sacrificio consumato dal fuoco per il Signore. )mM( e tre decimi di fior di farina intrisa in olio, come oblazione per ciascun giovenco; due decimi di fior di farina intrisa in olio, come oblazione per l'ariete, l( Al principio dei vostri mesi offrirete come olocausto al Signore due giovenchi, un ariete, sette agnelli dell'anno, senza difetti ckA( È l'olocausto del sabato, per ogni sabato, oltre l'olocausto perenne e la sua libazione. !j=( Nel giorno di sabato offrirete due agnelli dell'anno, senza difetti; come oblazione due decimi di fior di farina intrisa in olio, con la sua libazione. 5ie(L'altro agnello l'offrirai al tramonto, con una oblazione e una libazione simili a quelle della mattina: è un sacrificio fatto con il fuoco, soave profumo per il Signore. h(La libazione sarà di un quarto di hin per il primo agnello; farai nel santuario la libazione, bevanda inebriante per il Signore. g(Tale è l'olocausto perenne, offerto presso il monte Sinai: sacrificio consumato dal fuoco, soave profumo per il Signore. vfg(come oblazione un decimo di efa di fior di farina, intrisa in un quarto di hin di olio di olive schiacciate. ]e5(Uno degli agnelli lo offrirai la mattina e l'altro agnello lo offrirai al tramonto; $dC(Dirai loro: Questo è il sacrificio consumato dal fuoco che offrirete al Signore; agnelli dell'anno, senza difetti, due al giorno, come olocausto perenne. >cw("Da' quest'ordine agli Israeliti e di' loro: Avrete cura di presentarmi al tempo stabilito l'offerta, l'alimento dei miei sacrifici da consumare con il fuoco, soave profumo per me. !b A(Il Signore disse a Mosè: naW(pose su di lui le mani e gli diede i suoi ordini come il Signore aveva comandato per mezzo di Mosè. `+(Mosè fece come il Signore gli aveva ordinato; prese Giosuè e lo fece comparire davanti al sacerdote Eleazaro e davanti a tutta la comunità; w_i(Egli si presenterà davanti al sacerdote Eleazaro, che consulterà per lui il giudizio degli Urim davanti al Signore; egli e tutti gli Israeliti con lui e tutta la comunità usciranno all'ordine di Eleazaro ed entreranno all'ordine suo". m^U(e lo farai partecipe della tua autorità, perché tutta la comunità degli Israeliti gli obbedisca. ](lo farai comparire davanti al sacerdote Eleazaro e davanti a tutta la comunità, gli darai i tuoi ordini in loro presenza z\o(Il Signore disse a Mosè: "Prenditi Giosuè, figlio di Nun, uomo in cui è lo spirito; porrai la mano su di lui, [3(che li preceda nell'uscire e nel tornare, li faccia uscire e li faccia tornare, perché la comunità del Signore non sia un gregge senza pastore". iZM("Il Signore, il Dio della vita in ogni essere vivente, metta a capo di questa comunità un uomo Y=(Mosè disse al Signore: yXm(perché trasgrediste l'ordine che vi avevo dato nel deserto di Sin, quando la comunità si ribellò e voi non dimostraste la mia santità agli occhi loro, a proposito di quelle acque". Sono le acque di Mèriba di Kades, nel deserto di Sin. mWU( Quando l'avrai visto, anche tu sarai riunito ai tuoi antenati, come fu riunito Aronne tuo fratello, uVe( Il Signore disse a Mosè: "Sali su questo monte degli Abarim e contempla il paese che io do agli Israeliti. gUI( Se non ci sono fratelli del padre, darete la sua eredità al parente più stretto nella sua famiglia e quegli la possiederà. Questa sarà per i figli di Israele una norma di diritto, come il Signore ha ordinato a Mosè". KT( Se non ha fratelli, darete la sua eredità ai fratelli del padre. PS( Se non ha neppure una figlia, darete la sua eredità ai suoi fratelli. R)(Parlerai inoltre agli Israeliti e dirai: Quando uno sarà morto senza lasciare un figlio maschio, farete passare la sua eredità alla figlia. %QE("Le figlie di Zelofcad dicono bene. Darai loro in eredità un possedimento tra i fratelli del loro padre e farai passare ad esse l'eredità del loro padre. "PA(Il Signore disse a Mosè: 7Ok(Mosè portò la loro causa davanti al Signore. ;Nq(Perché dovrebbe il nome del padre nostro scomparire dalla sua famiglia, per il fatto che non ha avuto figli maschi? Dacci un possedimento in mezzo ai fratelli di nostro padre". NM("Nostro padre è morto nel deserto. Egli non era nella compagnia di coloro che si adunarono contro il Signore, non era della gente di Core, ma è morto a causa del suo peccato, senza figli maschi. 3La(si accostarono e si presentarono davanti a Mosè, davanti al sacerdote Eleazaro, davanti ai capi e a tutta la comunità all'ingresso della tenda del convegno, e dissero: KK (Le figlie di Zelofcad, figlio di Efer, figlio di Gàlaad, figlio di Machir, figlio di Manàsse, delle famiglie di Manàsse, figlio di Giuseppe, che si chiamavano Macla, Noa, Ogla, Milca e Tirza, (JK(Aperché il Signore aveva detto di loro: "Dovranno morire nel deserto!". E non ne rimase neppure uno, eccetto Caleb figlio di Iefunne, e Giosuè figlio di Nun. I!(@Fra questi non vi era alcuno di quegli Israeliti dei quali Mosè e il sacerdote Aronne avevano fatto il censimento nel deserto del Sinai, %HE(?Questi sono i registrati da Mosè e dal sacerdote Eleazaro, i quali fecero il censimento degli Israeliti nelle steppe di Moab presso il Giordano di Gerico. OG(>Gli uomini registrati furono ventitremila: tutti maschi, dall'età di un mese in su. Non furono compresi nel censimento degli Israeliti perché non fu data loro alcuna proprietà tra gli Israeliti. TF#(=Ora Nadab e Abiu morirono quando presentarono al Signore un fuoco profano. O>=x< y2"Il Signore udì le vostre parole, si adirò e giurò: ,= U2!che andava innanzi a voi nel cammino per cercarvi un luogo dove porre l'accampamento: di notte nel fuoco, per mostrarvi la via dove andare, e di giorno nella nube. E< 2 Nonostante questo, non aveste fiducia nel Signore vostro Dio C; 2e come ha fatto nel deserto, dove hai visto come il Signore tuo Dio ti ha portato, come un uomo porta il proprio figlio, per tutto il cammino che avete fatto, finché siete arrivati qui. :  2Il Signore stesso vostro Dio, che vi precede, combatterà per voi, come ha fatto tante volte sotto gli occhi vostri in Egitto J9 2Allora dissi a voi: Non spaventatevi e non abbiate paura di loro. h8 M2Dove possiamo andare noi? I nostri fratelli ci hanno scoraggiati dicendo: Quella gente è più grande e più alta di noi; le città sono grandi e fortificate fino al cielo; abbiamo visto là perfino dei figli degli Anakiti. )7 O2mormoraste nelle vostre tende e diceste: Il Signore ci odia, per questo ci ha fatti uscire dal paese d'Egitto per darci in mano agli Amorrei e per distruggerci. W6 +2Ma voi non voleste entrarvi e vi ribellaste all'ordine del Signore vostro Dio; 5 /2Presero con le mani i frutti del paese, ce li portarono e ci fecero questa relazione: È buono il paese che il Signore nostro Dio sta per darci. o4 [2Quelli si incamminarono, salirono verso i monti, giunsero alla valle di Escol ed esplorarono il paese. R3 !2La proposta mi piacque e scelsi dodici uomini tra di voi, uno per tribù. O2 2Voi vi accostaste a me tutti e diceste: Mandiamo uomini innanzi a noi, che esplorino il paese e ci riferiscano sul cammino per il quale noi dovremo salire e sulle città nelle quali dovremo entrare. )1 O2Ecco il Signore tuo Dio ti ha posto il paese dinanzi; entra, prendine possesso, come il Signore Dio dei tuoi padri ti ha detto; non temere e non ti scoraggiare! s0 c2Allora vi dissi: Siete arrivati presso la montagna degli Amorrei, che il Signore nostro Dio sta per darci. b/ A2Partimmo dall'Oreb e attraversammo tutto quel deserto grande e spaventoso che avete visto, dirigendoci verso le montagne degli Amorrei, come il Signore nostro Dio ci aveva ordinato di fare, e giungemmo a Kades-Barnea. E. 2In quel tempo io vi ordinai tutte le cose che dovevate fare. n- Y2Nei vostri giudizi non avrete riguardi personali, darete ascolto al piccolo come al grande; non temerete alcun uomo, poiché il giudizio appartiene a Dio; le cause troppo difficili per voi le presenterete a me e io le ascolterò. W, +2In quel tempo diedi quest'ordine ai vostri giudici: Ascoltate le cause dei vostri fratelli e giudicate con giustizia le questioni che uno può avere con il fratello o con lo straniero che sta presso di lui. V+ )2Allora presi i capi delle vostre tribù, uomini saggi e stimati, e li stabilii sopra di voi come capi di migliaia, capi di centinaia, capi di cinquantine, capi di decine, e come scribi nelle vostre tribù. =* y2Voi mi rispondeste: Va bene ciò che proponi di fare. o) [2 Sceglietevi nelle vostre tribù uomini saggi, intelligenti e stimati, e io li costituirò vostri capi. \( 52 Ma come posso io da solo portare il vostro peso, il vostro carico e le vostre liti? z' q2 Il Signore, Dio dei vostri padri, vi aumenti anche mille volte di più e vi benedica come vi ha promesso di fare. g& K2 Il Signore vostro Dio vi ha moltiplicati ed ecco oggi siete numerosi come le stelle del cielo. o% [2 In quel tempo io vi ho parlato e vi ho detto: Io non posso da solo sostenere il peso di questo popolo. E$ 2Ecco, io vi ho posto il paese dinanzi; entrate, prendete in possesso il paese che il Signore ha giurato di dare ai vostri padri, Abramo, Isacco e Giacobbe, e alla loro stirpe dopo di essi. #  2voltatevi, levate l'accampamento e andate verso le montagne degli Amorrei e in tutte le regioni vicine: la valle dell'Araba, le montagne, la Sefela, il Negheb, la costa del mare, nel paese dei Cananei e nel Libano, fino al grande fiume, il fiume Eufrate. t" e2"Il Signore nostro Dio ci ha parlato sull'Oreb e ci ha detto: Avete dimorato abbastanza su questa montagna; W! +2oltre il Giordano, nel paese di Moab, Mosè cominciò a spiegare questa legge:   2Dopo aver sconfitto Sicon, re degli Amorrei, che abitava in Chesbon, e Og, re di Basan, che abitava in Astarot e in Edrei, # C2Nel quarantesimo anno, l'undicesimo mese, il primo giorno del mese, Mosè parlò agli Israeliti, secondo quanto il Signore gli aveva ordinato di dir loro. [ 32Vi sono undici giornate dall'Oreb, per la via del monte Seir, fino a Kades-Barnea. 4 g2Queste sono le parole che Mosè rivolse a tutto Israele oltre il Giordano, nel deserto, nella valle dell'Araba, di fronte a Suf, tra Paran, Tofel, Laban, Cazerot e Di-Zaab. '($ Questi sono i comandi e le leggi che il Signore diede agli Israeliti per mezzo di Mosè, nelle steppe di Moab, presso il Giordano di Gerico. )($ si maritarono nelle famiglie dei figli di Manàsse, figlio di Giuseppe, e la loro eredità rimase nella tribù della famiglia del padre loro. iM($ Macla, Tirza, Ogla, Milca e Noa, le figlie di Zelofcad, sposarono i figli dei loro zii paterni; Z/($ Le figlie di Zelofcad fecero secondo l'ordine che il Signore aveva dato a Mosè. ($ e nessuna eredità passi da una tribù all'altra; ognuna delle tribù degli Israeliti si terrà vincolata alla propria eredità". p[($Ogni fanciulla che possiede una eredità in una tribù degli Israeliti, si mariterà ad uno che appartenga ad una famiglia della tribù di suo padre, perché ognuno degli Israeliti rimanga nel possesso dell'eredità dei suoi padri .W($Nessuna eredità tra gli Israeliti potrà passare da una tribù all'altra, ma ciascuno degli Israeliti si terrà vincolato all'eredità della tribù dei suoi padri. )M($Questo il Signore ha ordinato riguardo alle figlie di Zelofcad: si mariteranno a chi vorranno, purché si maritino in una famiglia della tribù dei loro padri. ~w($Allora Mosè comunicò agli Israeliti quest'ordine ricevuto dal Signore: "La tribù dei figli di Giuseppe dice bene. X+($Quando verrà il giubileo per gli Israeliti, la loro eredità sarà aggiunta a quella della tribù nella quale saranno entrate e l'eredità loro sarà detratta dalla eredità della tribù dei nostri padri". /($Se queste si maritano a qualche figlio delle altre tribù degli Israeliti, la loro eredità sarà detratta dalla eredità dei nostri padri e aggiunta all'eredità della tribù nella quale esse saranno entrate; così sarà detratta dall'eredità che ci è toccata in sorte. q]($e dissero: "Il Signore ha ordinato al mio signore di dare il paese in eredità agli Israeliti in base alla sorte; il mio signore ha anche ricevuto l'ordine da Dio di dare l'eredità di Zelofcad, nostro fratello, alle figlie di lui. V )($I capifamiglia dei figli di Gàlaad, figlio di Machir, figlio di Manàsse, tra le famiglie dei figli di Giuseppe, si fecero avanti a parlare in presenza di Mosè e dei principi capifamiglia degli Israeliti #A(#"Non contaminerete dunque il paese che andate ad abitare e in mezzo al quale io dimorerò; perché io sono il Signore che dimoro in mezzo agli Israeliti". `;(#!Non contaminerete il paese dove sarete, perché il sangue contamina il paese; non si potrà fare per il paese alcuna espiazione del sangue che vi sarà stato sparso, se non mediante il sangue di chi l'avrà sparso. 1 ](# Non accetterete prezzo di riscatto che permetta all'omicida di fuggire dalla sua città di rifugio e di tornare ad abitare nel suo paese fino alla morte del sacerdote. z o(#Non accetterete prezzo di riscatto per la vita di un omicida, reo di morte, perché dovrà essere messo a morte. - U(#Se uno uccide un altro, l'omicida sarà messo a morte in seguito a deposizione di testimoni, ma un unico testimone non basterà per condannare a morte una persona. s a(#Queste vi servano come norme di diritto, di generazione in generazione, in tutti i luoghi dove abiterete. @ {(#Perché l'omicida deve stare nella sua città di asilo fino alla morte del sommo sacerdote; dopo la morte del sommo sacerdote, l'omicida potrà tornare nella terra di sua proprietà. ,S(#e se il vendicatore del sangue trova l'omicida fuori dei confini della sua città di asilo e l'uccide, il vendicatore del sangue non sarà reo del sangue versato. V'(#Ma se l'omicida esce dai confini della città di asilo dove si era rifugiato _9(#La comunità libererà l'omicida dalle mani del vendicatore del sangue e lo farà tornare alla città di asilo dove era fuggito. Lì dovrà abitare fino alla morte del sommo sacerdote che fu unto con l'olio santo. y(#allora ecco le regole secondo le quali la comunità giudicherà fra colui che ha colpito e il vendicatore del sangue. -U(#o se, senza volerlo, gli fa cadere addosso una pietra che possa causare la morte e quegli ne muore, senza che l'altro che fosse nemico o gli volesse fare del male, q](#Ma se gli dà una spinta per caso e non per inimicizia o gli getta contro qualcosa senza premeditazione I (#o lo colpisce per inimicizia con la mano, e quegli muore, chi ha colpito dovrà essere messo a morte; egli è un omicida e il vendicatore del sangue ucciderà l'omicida quando lo incontrerà. sa(#Se uno dà a un altro una spinta per odio o gli getta contro qualcosa con premeditazione, e quegli muore, ue(#Sarà il vendicatore del sangue quegli che metterà a morte l'omicida; quando lo incontrerà, lo ucciderà. 5e(#O se lo colpisce con uno strumento di legno che aveva in mano, atto a causare la morte, e il colpito muore, quel tale è un omicida; l'omicida dovrà essere messo a morte. '~I(#Se lo colpisce con una pietra che aveva in mano, atta a causare la morte, e il colpito muore, quel tale è un omicida; l'omicida dovrà essere messo a morte. }(#Ma se uno colpisce un altro con uno strumento di ferro e quegli muore, quel tale è omicida; l'omicida dovrà essere messo a morte. D|(#Queste sei città serviranno di rifugio agli Israeliti, al forestiero e all'ospite che soggiornerà in mezzo a voi, perché vi si rifugi chiunque abbia ucciso qualcuno involontariamente. y{m(#Darete tre città di qua dal Giordano e darete tre altre città nel paese di Canaan; saranno città di rifugio. Nz(# Delle città che darete, sei saranno dunque per voi città di asilo. /yY(# Queste città vi serviranno di asilo contro il vendicatore del sangue, perché l'omicida non sia messo a morte prima di comparire in giudizio dinanzi alla comunità. x(# designerete città che siano per voi città di asilo, dove possa rifugiarsi l'omicida che avrà ucciso qualcuno involontariamente. ywm(# "Parla agli Israeliti e riferisci loro: Quando avrete passato il Giordano e sarete entrati nel paese di Canaan, "vA(# Il Signore disse a Mosè: u1(#Di queste città che darete ai leviti, prendendole dalla proprietà degli Israeliti, ne prenderete di più da quelli che ne hanno di più e di meno da quelli che ne hanno di meno; ognuno ai leviti darà delle sue città in proporzione della eredità che gli sarà toccata". bt?(#Tutte le città che darete ai leviti saranno dunque quarantotto con il relativo contado. .sW(#Fra le città che darete ai leviti, sei saranno città di asilo, che voi designerete perché vi si rifugi l'omicida: a queste aggiungerete altre quarantadue città. r%(#Misurerete dunque, fuori della città, duemila cubiti dal lato orientale, duemila cubiti dal lato meridionale, duemila cubiti dal lato occidentale e duemila cubiti dal lato settentrionale; la città sarà in mezzo. Tale sarà il contado di ciascuna delle loro città. q(#Il contado delle città che darete ai leviti si estenderà per lo spazio di mille cubiti fuori dalle mura della città tutt'intorno. p(#Essi avranno le città per abitarvi e il contado servirà per il loro bestiame, per i loro beni e per tutti i loro animali. )oM(#"Ordina agli Israeliti che dell'eredità che possiederanno riservino ai leviti città da abitare; darete anche ai leviti il contado che è intorno alla città. [n 3(#Il Signore disse ancora a Mosè nelle steppe di Moab presso il Giordano di Gerico: wmi("Questi sono coloro ai quali il Signore ordinò di spartire il possesso del paese di Canaan tra gli Israeliti. Ol("Per la tribù dei figli di Neftali, il capo Pedael figlio di Ammiud". Lk("Per la tribù dei figli di Aser, il capo Achiud, figlio di Selomi. Nj("Per la tribù dei figli di Issacar, il capo Paltiel figlio di Azzan. Ri("Per la tribù dei figli di Zàbulon, il capo Elisafan figlio di Parnach. Mh("per la tribù dei figli di Efraim, il capo Kemuel figlio di Siptan. fgG("Per i figli di Giuseppe, per la tribù dei figli di Manàsse, il capo Anniel figlio di Efod; Hf ("Per la tribù dei figli di Dan, il capo Bukki figlio di Iogli. >ey("Per la tribù di Beniamino, Elidad figlio di Chislon. Gd ("Per la tribù dei figli di Simeone, Samuele figlio di Ammiud. Xc+("Ecco i nomi di questi uomini. Per la tribù di Giuda, Caleb figlio di Iefunne. Tb#("Prenderete anche un capo di ogni tribù per fare la spartizione del paese. ay(""Questi sono i nomi degli uomini che spartiranno il paese fra di voi: il sacerdote Eleazaro e Giosuè, figlio di Nun. "`A("Il Signore disse a Mosè: u_e("Queste due tribù e mezza hanno ricevuto la loro porzione oltre il Giordano di Gerico, dal lato orientale". M^("poiché la tribù dei figli di Ruben, secondo i loro casati paterni, e la tribù dei figli di Gad, secondo i loro casati paterni, e metà della tribù di Manàsse hanno ricevuto la loro porzione. 0][(" Mosè comunicò quest'ordine agli Israeliti e disse loro: "Questo è il paese che vi distribuirete a sorte e che il Signore ha ordinato di dare a nove tribù e mezza; \(" poi la frontiera scenderà lungo il Giordano e finirà al Mar Morto. Questo sarà il vostro paese con le sue frontiere tutt'intorno". [1(" la frontiera scenderà da Sefam verso Ribla, a oriente di Ain; poi la frontiera scenderà e si estenderà lungo il mare di Genèsaret, a oriente; IZ (" Traccerete la vostra frontiera orientale da Cazar-Enan a Sefam; yYm(" la frontiera continuerà fino a Zifron e finirà a Cazar-Enan: questa sarà la vostra frontiera settentrionale. hXK("dal monte Or, la traccerete in direzione di Amat e l'estremità della frontiera sarà a Zedad; W{("Questa sarà la vostra frontiera settentrionale: partendo dal Mar Mediterraneo, traccerete una linea fino al monte Or; rV_("La vostra frontiera a occidente sarà il Mar Mediterraneo: quella sarà la vostra frontiera occidentale. TU#("Da Asmon la frontiera girerà fino al torrente d'Egitto e finirà al mare. Lw(!4caccerete dinanzi a voi tutti gli abitanti del paese, distruggerete tutte le loro immagini, distruggerete tutte le loro statue di metallo fuso e distruggerete tutte le loro alture. yKm(!3"Parla agli Israeliti e riferisci loro: Quando avrete passato il Giordano e sarete entrati nel paese di Canaan, UJ%(!2Il Signore disse a Mosè nelle steppe di Moab presso il Giordano di Gerico: eIE(!1Si accamparono presso il Giordano, da Bet-Iesimot fino ad Abel-Sittim nelle steppe di Moab. iHM(!0Partirono dai monti Abarim e si accamparono nelle steppe di Moab, presso il Giordano di Gerico. YG-(!/Partirono da Almon-Diblataim e si accamparono ai monti Abarim di fronte a Nebo. EF(!.Partirono da Dibon-Gad e si accamparono ad Almon-Diblataim. >Ey(!-Partirono da Iie-Abarim e si accamparono a Dibon-Gad. ND(!,Partirono da Obot e si accamparono a Iie-Abarim sui confini di Moab. 4Ce(!+Partirono da Punon e si accamparono a Obot. ~k}||l{{Izdywxxmww_vuu\t^ss5rqqippLonnn5mmllpkkIjjj8iihhBg_ff`eedncbbbbbLa^`x__^c]]C\\[[ZYYX,W]W VV^UUdUT?S{SRRbQQoPPJOOBNN"MLLgKOJJ#IkHHGeFjEDDCBB;A@@k??>a==3<<&;<:9877=66o55J44<33?221D00(n'' &?%$$^##L""'! fiygMf,JBG= g  h  &`;j+2 Porrete dunque nel cuore e nell'anima queste mie parole; ve le legherete alla mano come un segno e le terrete come un pendaglio tra gli occhi; {iq2 Allora si accenderebbe contro di voi l'ira del Signore ed egli chiuderebbe i cieli e non vi sarebbe più pioggia e la terra non darebbe più i prodotti e voi perireste ben presto, scomparendo dalla fertile terra che il Signore sta per darvi. h#2 State in guardia perché il vostro cuore non si lasci sedurre e voi vi allontaniate, servendo dei stranieri o prostrandovi davanti a loro. jgO2 farò anche crescere nella tua campagna l'erba per il tuo bestiame; tu mangerai e sarai saziato. 4fc2 io darò al vostro paese la pioggia al suo tempo: la pioggia d'autunno e la pioggia di primavera, perché tu possa raccogliere il tuo frumento, il tuo vino e il tuo olio; e!2 Se obbedirete diligentemente ai comandi che oggi vi do, amando il Signore vostro Dio e servendolo con tutto il cuore e con tutta l'anima, d)2 paese del quale il Signore tuo Dio ha cura e sul quale si posano sempre gli occhi del Signore tuo Dio dal principio dell'anno sino alla fine. c 2 ma il paese che andate a prendere in possesso è un paese di monti e di valli, beve l'acqua della pioggia che viene dal cielo: Mb2 Perché il paese di cui stai per entrare in possesso non è come il paese d'Egitto dal quale siete usciti e dove gettavi il tuo seme e poi lo irrigavi con il piede, come fosse un orto di erbaggi; a/2 e perché restiate a lungo sul suolo che il Signore ha giurato di dare ai vostri padri e alla loro discendenza: terra dove scorre latte e miele. `%2 Osserverete dunque tutti i comandi che oggi vi do, perché siate forti e possiate conquistare il paese di cui state per entrare in possesso V_'2 Perché i vostri occhi hanno visto le grandi cose che il Signore ha operate. e^E2 ciò che ha fatto a Datan e ad Abiram, figli di Eliab, figlio di Ruben; come la terra ha spalancato la bocca e li ha inghiottiti con le loro famiglie, le loro tende e quanto a loro apparteneva, in mezzo a tutto Israele. W])2 ciò che ha fatto per voi nel deserto, fino al vostro arrivo in questo luogo; N\2 e ciò che ha fatto all'esercito d'Egitto, ai suoi cavalli e ai suoi carri, come ha fatto rifluire su di loro le acque del Mare Rosso, quando essi vi inseguivano e come li ha distrutti per sempre; |[s2 i suoi portenti, le opere che ha fatte in mezzo all'Egitto, contro il faraone, re d'Egitto, e contro il suo paese; [Z12 Voi riconoscete oggi - poiché non parlo ai vostri figli che non hanno conosciuto né hanno visto le lezioni del Signore vostro Dio - voi riconoscete la sua grandezza, la sua mano potente, il suo braccio teso, rY a2 Ama dunque il Signore tuo Dio e osserva le sue prescrizioni: le sue leggi, le sue norme e i suoi comandi. X2 I tuoi padri scesero in Egitto in numero di settanta persone; ora il Signore tuo Dio ti ha reso numeroso come le stelle dei cieli. W2 Egli è l'oggetto della tua lode, Egli è il tuo Dio; ha fatto per te quelle cose grandi e tremende che i tuoi occhi hanno visto. UV%2 Temi il Signore tuo Dio, a lui servi, restagli fedele e giura nel suo nome: \U32 Amate dunque il forestiero, poiché anche voi foste forestieri nel paese d'Egitto. _T92 rende giustizia all'orfano e alla vedova, ama il forestiero e gli dà pane e vestito. $SC2 perché il Signore vostro Dio è il Dio degli dei, il Signore dei signori, il Dio grande, forte e terribile, che non usa parzialità e non accetta regali, ]R52 Circoncidete dunque il vostro cuore ostinato e non indurite più la vostra cervice; Q)2 Ma il Signore predilesse soltanto i tuoi padri, li amò e, dopo loro, ha scelto fra tutti i popoli la loro discendenza, cioè voi, come oggi. lPS2 Ecco, al Signore tuo Dio appartengono i cieli, i cieli dei cieli, la terra e quanto essa contiene. ^O72 che tu osservi i comandi del Signore e le sue leggi, che oggi ti do per il tuo bene? ZN/2 Ora, Israele, che cosa ti chiede il Signore tuo Dio, se non che tu tema il Signore tuo Dio, che tu cammini per tutte le sue vie, che tu l'ami e serva il Signore tuo Dio con tutto il cuore e con tutta l'anima, 'MI2 Poi il Signore mi disse: Alzati, mettiti in cammino alla testa del tuo popolo: entrino nel paese che giurai ai loro padri di dar loro e ne prendano possesso. +LQ2 Io ero rimasto sul monte, come la prima volta, quaranta giorni e quaranta notti; il Signore mi esaudì anche questa volta: il Signore non ha voluto distruggerti. K2 Perciò Levi non ha parte né eredità con i suoi fratelli: il Signore è la sua eredità, come il Signore tuo Dio gli aveva detto. UJ%2 In quel tempo il Signore prescelse la tribù di Levi per portare l'arca dell'alleanza del Signore, per stare davanti al Signore al suo servizio e per benedire nel nome di lui, come ha fatto fino ad oggi. uIe2 Di là partirono alla volta di Gudgoda e da Gudgoda alla volta di Iotbata, paese ricco di torrenti d'acqua. %HE2 Poi gli Israeliti partirono dai pozzi dei figli Iaakan per Mosera. Là morì Aronne e vi fu sepolto; Eleazaro suo figlio divenne sacerdote al posto di lui. G2 Allora mi volsi e scesi dal monte; collocai le tavole nell'arca che avevo fatta e là restarono, come il Signore mi aveva ordinato. cFA2 Il Signore scrisse su quelle tavole la stessa iscrizione di prima, cioè i dieci comandamenti che il Signore aveva promulgati per voi sul monte, in mezzo al fuoco, il giorno dell'assemblea. Il Signore me li consegnò. E#2 Io feci dunque un'arca di legno d'acacia e tagliai due tavole di pietra simili alle prime; poi salii sul monte, con le due tavole in mano. Dy2 io scriverò su quelle tavole le parole che erano scritte sulle prime che tu hai spezzato e tu le metterai nell'arca. C -2 In quel tempo il Signore mi disse: Tàgliati due tavole di pietra simili alle prime e sali da me sul monte e costruisci anche un'arca di legno; B2 Al contrario essi sono il tuo popolo, la tua eredità, che tu hai fatto uscire dall'Egitto con grande potenza e con braccio teso. cAA2 perché il paese da dove ci hai fatti uscire non dica: Poiché il Signore non era in grado di introdurli nella terra che aveva loro promessa e poiché li odiava, li ha fatti uscire di qui per farli morire nel deserto. @#2 Ricordati dei tuoi servi Abramo, Isacco e Giacobbe; non guardare alla caparbietà di questo popolo e alla sua malvagità e al suo peccato, #2 Io stetti prostrato davanti al Signore, quei quaranta giorni e quelle quaranta notti, perché il Signore aveva minacciato di distruggervi. D=2 Siete stati ribelli al Signore da quando vi ho conosciuto. f<G2 Quando il Signore volle farvi partire da Kades-Barnea dicendo: Entrate e prendete in possesso il paese che vi do, voi vi ribellaste all'ordine del Signore vostro Dio, non aveste fede in lui e non obbediste alla sua voce. N;2 Anche a Tabera, a Massa e a Kibrot-Taava, voi provocaste il Signore. a:=2 Poi presi l'oggetto del vostro peccato, il vitello che avevate fatto, lo bruciai nel fuoco, lo feci a pezzi, frantumandolo finché fosse ridotto in polvere, e buttai quella polvere nel torrente che scende dal monte. 92 Anche contro Aronne il Signore si era fortemente adirato, al punto di volerlo far perire; io pregai in quell'occasione anche per Aronne. 08[2 Io avevo paura di fronte all'ira e al furore di cui il Signore era acceso contro di voi, al punto di volervi distruggere. Ma il Signore mi esaudì anche quella volta. 7 2 Poi mi prostrai davanti al Signore, come avevo fatto la prima volta, per quaranta giorni e per quaranta notti; non mangiai pane né bevvi acqua, a causa del gran peccato che avevate commesso, facendo ciò che è male agli occhi del Signore per provocarlo. e6E2 Allora afferrai le due tavole, le gettai con le mie mani e le spezzai sotto i vostri occhi. 95m2 Guardai ed ecco, avevate peccato contro il Signore vostro Dio; vi eravate fatto un vitello di metallo fuso; avevate ben presto lasciato la via che il Signore vi aveva imposta. y4m2 Così io mi volsi e scesi dal monte, dal monte tutto in fiamme, tenendo nelle mani le due tavole dell'alleanza. 32 lasciami fare; io li distruggerò e cancellerò il loro nome sotto i cieli e farò di te una nazione più potente e più grande di loro. `2;2 Il Signore mi aggiunse: Io ho visto questo popolo; ecco, è un popolo di dura cervice; q1]2 Poi il Signore mi disse: Scendi in fretta di qui, perché il tuo popolo, che hai fatto uscire dall'Egitto, si è traviato; ben presto si sono allontanati dalla via che io avevo loro indicata: si sono fatti un idolo di metallo fuso. 02 Alla fine dei quaranta giorni e delle quaranta notti, il Signore mi diede le due tavole di pietra, le tavole dell'alleanza. I/ 2 il Signore mi diede le due tavole di pietra, scritte dal dito di Dio, sulle quali stavano tutte le parole che il Signore vi aveva dette sul monte, in mezzo al fuoco, il giorno dell'assemblea. Z./2 Quando io salii sul monte a prendere le tavole di pietra, le tavole dell'alleanza che il Signore aveva stabilita con voi, rimasi sul monte quaranta giorni e quaranta notti, senza mangiare pane né bere acqua; -{2 Anche sull'Oreb provocaste all'ira il Signore; il Signore si adirò contro di voi fino a volere la vostra distruzione. L,2 Ricordati, non dimenticare, come hai provocato all'ira il Signore tuo Dio nel deserto. Da quando usciste dal paese d'Egitto fino al vostro arrivo in questo luogo, siete stati ribelli al Signore. +;2 Sappi dunque che non a causa della tua giustizia il Signore tuo Dio ti dà il possesso di questo fertile paese; anzi tu sei un popolo di dura cervice. 5*e2 No, tu non entri in possesso del loro paese a causa della tua giustizia, né a causa della rettitudine del tuo cuore; ma il Signore tuo Dio scaccia quelle nazioni dinanzi a te per la loro malvagità e per mantenere la parola che il Signore ha giurato ai tuoi padri, ad Abramo, a Isacco e a Giacobbe. y)m2 Quando il Signore tuo Dio li avrà scacciati dinanzi a te, non pensare: A causa della mia giustizia, il Signore mi ha fatto entrare in possesso di questo paese; mentre per la malvagità di queste nazioni il Signore le scaccia dinanzi a te. W()2 Sappi dunque oggi che il Signore tuo Dio passerà davanti a te come fuoco divoratore, li distruggerà e li abbatterà davanti a te; tu li scaccerai e li farai perire in fretta, come il Signore ti ha detto. '72 di un popolo grande e alto di statura, dei figli degli Anakiti che tu conosci e dei quali hai sentito dire: Chi mai può resistere ai figli di Anak? 1& _2 Ascolta, Israele! Oggi tu attraverserai il Giordano per andare a impadronirti di nazioni più grandi e più potenti di te, di città grandi e fortificate fino al cielo, %2Perirete come le nazioni che il Signore fa perire davanti a voi, perché non avrete dato ascolto alla voce del Signore vostro Dio. ($K2Ma se tu dimenticherai il Signore tuo Dio e seguirai altri dei e li servirai e ti prostrerai davanti a loro, io attesto oggi contro di voi che certo perirete! 2#_2Ricordati invece del Signore tuo Dio perché Egli ti dà la forza per acquistare ricchezze, al fine di mantenere, come fa oggi, l'alleanza che ha giurata ai tuoi padri. u"e2Guardati dunque dal pensare: La mia forza e la potenza della mia mano mi hanno acquistato queste ricchezze. !2che nel deserto ti ha nutrito di manna sconosciuta ai tuoi padri, per umiliarti e per provarti, per farti felice nel tuo avvenire. H  2che ti ha condotto per questo deserto grande e spaventoso, luogo di serpenti velenosi e di scorpioni, terra assetata, senz'acqua; che ha fatto sgorgare per te l'acqua dalla roccia durissima; -2il tuo cuore non si inorgoglisca in modo da dimenticare il Signore tuo Dio che ti ha fatto uscire dal paese d'Egitto, dalla condizione servile; 2 quando avrai visto il tuo bestiame grosso e minuto moltiplicarsi, accrescersi il tuo argento e il tuo oro e abbondare ogni tua cosa, iM2 Quando avrai mangiato e ti sarai saziato, quando avrai costruito belle case e vi avrai abitato, 2 Guardati bene dal dimenticare il Signore tuo Dio così da non osservare i suoi comandi, le sue norme e le sue leggi che oggi ti do. p[2 Mangerai dunque a sazietà e benedirai il Signore Dio tuo a causa del paese fertile che ti avrà dato. )2 paese dove non mangerai con scarsità il pane, dove non ti mancherà nulla; paese dove le pietre sono ferro e dai cui monti scaverai il rame. kQ2paese di frumento, di orzo, di viti, di fichi e di melograni; paese di ulivi, di olio e di miele; 3a2perché il Signore tuo Dio sta per farti entrare in un paese fertile: paese di torrenti, di fonti e di acque sotterranee che scaturiscono nella pianura e sulla montagna; V'2Osserva i comandi del Signore tuo Dio, camminando nelle sue vie e temendolo; r_2Riconosci dunque in cuor tuo che, come un uomo corregge il figlio, così il Signore tuo Dio corregge te. ue2Il tuo vestito non ti si è logorato addosso e il tuo piede non si è gonfiato durante questi quarant'anni. +2Egli dunque ti ha umiliato, ti ha fatto provare la fame, poi ti ha nutrito di manna, che tu non conoscevi e che neppure i tuoi padri avevano mai conosciuto, per farti capire che l'uomo non vive soltanto di pane, ma che l'uomo vive di quanto esce dalla bocca del Signore. sa2Ricordati di tutto il cammino che il Signore tuo Dio ti ha fatto percorrere in questi quarant'anni nel deserto, per umiliarti e metterti alla prova, per sapere quello che avevi nel cuore e se tu avresti osservato o no i suoi comandi. @ }2Baderete di mettere in pratica tutti i comandi che oggi vi do, perché viviate, diveniate numerosi ed entriate in possesso del paese che il Signore ha giurato di dare ai vostri padri. ,S2non introdurrai quest'abominio in casa tua, perché sarai come esso votato allo sterminio; lo detesterai e lo avrai in abominio, perché è votato allo sterminio. fG2Darai alle fiamme le sculture dei loro dei; non bramerai e non prenderai per te il loro argento e oro che è su di quelle, altrimenti ne resteresti come preso in trappola, perché sono un abominio per il Signore tuo Dio; 2Ti metterà nelle mani i loro re e tu farai perire i loro nomi sotto il cielo; nessuno potrà resisterti, finché tu le abbia distrutte. tc2ma il Signore tuo Dio le metterà in tuo potere e le getterà in grande spavento, finché siano distrutte. < s2Il Signore tuo Dio scaccerà a poco a poco queste nazioni dinanzi a te; tu non le potrai distruggere in fretta, altrimenti le bestie selvatiche si moltiplicherebbero a tuo danno; k Q2Non tremare davanti ad essi, perché il Signore tuo Dio è in mezzo a te, Dio grande e terribile.  72Anche i calabroni manderà contro di loro il Signore tuo Dio finché non siano periti quelli che saranno rimasti illesi o nascosti al tuo passaggio. x k2ricordati delle grandi prove che hai viste con gli occhi, dei segni, dei prodigi, della mano potente e del braccio teso, con cui il Signore tuo Dio ti ha fatto uscire; così farà il Signore tuo Dio a tutti i popoli, dei quali hai timore. i M2Non temerle! Ricordati di quello che il Signore tuo Dio fece al faraone e a tutti gli Egiziani; Z/2Forse penserai: Queste nazioni sono più numerose di me; come potrò scacciarle? 8k2Sterminerai dunque tutti i popoli che il Signore Dio tuo sta per consegnare a te; il tuo occhio non li compianga; non servire i loro dei, perché ciò è una trappola per te. 3a2Il Signore allontanerà da te ogni infermità e non manderà su di te alcuna di quelle funeste malattie d'Egitto, che bene conoscesti, ma le manderà a quanti ti odiano. 2Tu sarai benedetto più di tutti i popoli e non ci sarà in mezzo a te né maschio né femmina sterile e neppure fra il tuo bestiame. 2 Egli ti amerà, ti benedirà, ti moltiplicherà; benedirà il frutto del tuo seno e il frutto del tuo suolo: il tuo frumento, il tuo mosto e il tuo olio, i parti delle tue vacche e i nati del tuo gregge, nel paese che ha giurato ai tuoi padri di darti. =u2 Per aver voi dato ascolto a queste norme e per averle osservate e messe in pratica, il Signore tuo Dio conserverà per te l'alleanza e la benevolenza che ha giurato ai tuoi padri. a=2 Osserverai dunque i comandi, le leggi e le norme che oggi ti do, mettendole in pratica. 72 ma ripaga nella loro persona coloro che lo odiano, facendoli perire; non concede una dilazione a chi lo odia, ma nella sua stessa persona lo ripaga. G 2 Riconoscete dunque che il Signore vostro Dio è Dio, il Dio fedele, che mantiene la sua alleanza e benevolenza per mille generazioni, con coloro che l'amano e osservano i suoi comandamenti; wi2ma perché il Signore vi ama e perché ha voluto mantenere il giuramento fatto ai vostri padri, il Signore vi ha fatti uscire con mano potente e vi ha riscattati liberandovi dalla condizione servile, dalla mano del faraone, re di Egitto. &~G2Il Signore si è legato a voi e vi ha scelti, non perché siete più numerosi di tutti gli altri popoli - siete infatti il più piccolo di tutti i popoli -, 0}[2Tu infatti sei un popolo consacrato al Signore tuo Dio; il Signore tuo Dio ti ha scelto per essere il suo popolo privilegiato fra tutti i popoli che sono sulla terra. $|C2Ma voi vi comporterete con loro così: demolirete i loro altari, spezzerete le loro stele, taglierete i loro pali sacri, brucerete nel fuoco i loro idoli. 4{c2perché allontanerebbero i tuoi figli dal seguire me, per farli servire a dei stranieri, e l'ira del Signore si accenderebbe contro di voi e ben presto vi distruggerebbe. ~zw2Non ti imparenterai con loro, non darai le tue figlie ai loro figli e non prenderai le loro figlie per i tuoi figli, 'yI2quando il Signore tuo Dio le avrà messe in tuo potere e tu le avrai sconfitte, le voterai allo sterminio; non farai con esse alleanza né farai loro grazia. x %2Quando il Signore tuo Dio ti avrà introdotto nel paese che vai a prendere in possesso e ne avrà scacciate davanti a te molte nazioni: gli Hittiti, i Gergesei, gli Amorrei, i Perizziti, gli Evei, i Cananei e i Gebusei, sette nazioni più grandi e più potenti di te, w2La giustizia consisterà per noi nel mettere in pratica tutti questi comandi, davanti al Signore Dio nostro, come ci ha ordinato. Cv2Allora il Signore ci ordinò di mettere in pratica tutte queste leggi, temendo il Signore nostro Dio così da essere sempre felici ed essere conservati in vita, come appunto siamo oggi. bu?2Ci fece uscire di là per condurci nel paese che aveva giurato ai nostri padri di darci. t2Il Signore operò sotto i nostri occhi segni e prodigi grandi e terribili contro l'Egitto, contro il faraone e contro tutta la sua casa. s2tu risponderai a tuo figlio: Eravamo schiavi del faraone in Egitto e il Signore ci fece uscire dall'Egitto con mano potente. r12Quando in avvenire tuo figlio ti domanderà: Che significano queste istruzioni, queste leggi e queste norme che il Signore nostro Dio vi ha date? fqG2dopo che egli avrà scacciati tutti i tuoi nemici davanti a te, come il Signore ha promesso. /pY2Farai ciò che è giusto e buono agli occhi del Signore, perché tu sia felice ed entri in possesso della fertile terra che il Signore giurò ai tuoi padri di darti, ooY2Osserverete diligentemente i comandi del Signore vostro Dio, le istruzioni e le leggi che vi ha date. Gn 2Non tenterete il Signore vostro Dio come lo tentaste a Massa. %mE2perché il Signore tuo Dio che sta in mezzo a te, è un Dio geloso; l'ira del Signore tuo Dio si accenderebbe contro di te e ti distruggerebbe dalla terra. Pl2Non seguirete altri dei, divinità dei popoli che vi staranno attorno, Mk2 Temerai il Signore Dio tuo, lo servirai e giurerai per il suo nome. sja2 guardati dal dimenticare il Signore, che ti ha fatto uscire dal paese d'Egitto, dalla condizione servile. @i{2 alle case piene di ogni bene che tu non hai riempite, alle cisterne scavate ma non da te, alle vigne e agli oliveti che tu non hai piantati, quando avrai mangiato e ti sarai saziato, Vh'2 Quando il Signore tuo Dio ti avrà fatto entrare nel paese che ai tuoi padri Abramo, Isacco e Giacobbe aveva giurato di darti; quando ti avrà condotto alle città grandi e belle che tu non hai edificate, Hg 2 e li scriverai sugli stipiti della tua casa e sulle tue porte. \f32Te li legherai alla mano come un segno, ti saranno come un pendaglio tra gli occhi e)2li ripeterai ai tuoi figli, ne parlerai quando sarai seduto in casa tua, quando camminerai per via, quando ti coricherai e quando ti alzerai. Dd2Questi precetti che oggi ti do, ti stiano fissi nel cuore; bc?2Tu amerai il Signore tuo Dio con tutto il cuore, con tutta l'anima e con tutte le forze. Pb2Ascolta, Israele: il Signore è il nostro Dio, il Signore è uno solo. Ka2Ascolta, o Israele, e bada di metterli in pratica; perché tu sia felice e cresciate molto di numero nel paese dove scorre il latte e il miele, come il Signore, Dio dei tuoi padri, ti ha detto. ^`72perché tu tema il Signore tuo Dio osservando per tutti i giorni della tua vita, tu, il tuo figlio e il figlio del tuo figlio, tutte le sue leggi e tutti i suoi comandi che io ti do e così sia lunga la tua vita. B_ 2Questi sono i comandi, le leggi e le norme che il Signore vostro Dio ha ordinato di insegnarvi, perché li mettiate in pratica nel paese in cui state per entrare per prenderne possesso; 7^i2!camminate in tutto e per tutto per la via che il Signore vostro Dio vi ha prescritta, perché viviate e siate felici e rimaniate a lungo nel paese di cui avrete il possesso. }]u2 Badate dunque di fare come il Signore vostro Dio vi ha comandato; non ve ne discostate né a destra né a sinistra; .\W2e io ti detterò tutti i comandi, tutte le leggi e le norme che dovrai insegnare loro, perché le mettano in pratica nel paese che io sto per dare in loro possesso. K[2Va' e di' loro: Tornate alle vostre tende; ma tu resta qui con me Z2Oh, se avessero sempre un tal cuore, da temermi e da osservare tutti i miei comandi, per essere felici loro e i loro figli per sempre! Y32Il Signore udì le vostre parole, mentre mi parlavate, e mi disse: Ho udito le parole che questo popolo ti ha rivolte; quanto hanno detto va bene. X;2Avvicinati tu e ascolta quanto il Signore nostro Dio dirà; ci riferirai quanto il Signore nostro Dio ti avrà detto e noi lo ascolteremo e lo faremo. yWm2Poiché chi tra tutti i mortali ha udito come noi la voce del Dio vivente parlare dal fuoco ed è rimasto vivo? V32Ma ora, perché dovremmo morire? Questo grande fuoco infatti ci consumerà; se continuiamo a udire ancora la voce del Signore nostro Dio moriremo. TU#2e dissero: Ecco il Signore nostro Dio ci ha mostrato la sua gloria e la sua grandezza e noi abbiamo udito la sua voce dal fuoco; oggi abbiamo visto che Dio può parlare con l'uomo e l'uomo restare vivo. T-2All'udire la voce in mezzo alle tenebre, mentre il monte era tutto in fiamme, i vostri capitribù e i vostri anziani si avvicinarono tutti a me bS?2Queste parole pronunciò il Signore, parlando a tutta la vostra assemblea, sul monte, dal fuoco, dalla nube e dall'oscurità, con voce poderosa, e non aggiunse altro. Le scrisse su due tavole di pietra e me le diede. jRO2Non desiderare la moglie del tuo prossimo. Non desiderare la casa del tuo prossimo, né il suo campo, né il suo schiavo, né la sua schiava, né il suo bue, né il suo asino, né alcuna delle cose che sono del tuo prossimo. EQ2Non pronunciare falsa testimonianza contro il tuo prossimo. P%2Non rubare. "OA2Non commettere adulterio. N)2Non uccidere. &MG2Onora tuo padre e tua madre, come il Signore Dio tuo ti ha comandato, perché la tua vita sia lunga e tu sii felice nel paese che il Signore tuo Dio ti dà. WL)2Ricordati che sei stato schiavo nel paese d'Egitto e che il Signore tuo Dio ti ha fatto uscire di là con mano potente e braccio teso; perciò il Signore tuo Dio ti ordina di osservare il giorno di sabato. UK%2ma il settimo giorno è il sabato per il Signore tuo Dio: non fare lavoro alcuno né tu, né tuo figlio, né tua figlia, né il tuo schiavo, né la tua schiava, né il tuo bue, né il tuo asino, né alcuna delle tue bestie, né il forestiero, che sta entro le tue porte, perché il tuo schiavo e la tua schiava si riposino come te. 3Jc2 Sei giorni faticherai e farai ogni lavoro, `I;2 Osserva il giorno di sabato per santificarlo, come il Signore Dio tuo ti ha comandato. H 2 Non pronunciare invano il nome del Signore tuo Dio perché il Signore non ritiene innocente chi pronuncia il suo nome invano. qG]2 ma usa misericordia fino a mille generazioni verso coloro che mi amano e osservano i miei comandamenti. _F92 Non ti prostrerai davanti a quelle cose e non le servirai. Perché io il Signore tuo Dio sono un Dio geloso, che punisce la colpa dei padri nei figli fino alla terza e alla quarta generazione per quanti mi odiano, (EK2Non ti farai idolo né immagine alcuna di ciò che è lassù in cielo, né di ciò che è quaggiù sulla terra, né di ciò che è nelle acque sotto la terra. ,DU2Non avere altri dei di fronte a me. lCS2Io sono il Signore, tuo Dio, che ti ho fatto uscire dal paese di Egitto, dalla condizione servile. (BK2mentre io stavo tra il Signore e voi, per riferirvi la parola del Signore, perché voi avevate paura di quel fuoco e non eravate saliti sul monte. Egli disse: GA 2Il Signore vi ha parlato faccia a faccia sul monte dal fuoco, v@g2Il Signore non ha stabilito questa alleanza con i nostri padri, ma con noi che siamo qui oggi tutti in vita. K?2Il Signore nostro Dio ha stabilito con noi un'alleanza sull'Oreb. /> [2Mosè convocò tutto Israele e disse loro: "Ascolta, Israele, le leggi e le norme che oggi io proclamo dinanzi a voi: imparatele e custoditele e mettetele in pratica. q=]21con tutta l'Araba oltre il Giordano, verso oriente, fino al mare dell'Araba sotto le pendici del Pisga. a<=20da Aroer, che è sull'orlo della valle dell'Arnon, fino al monte Sirion, cioè l'Ermon, ;%2/Essi avevano preso possesso del paese di lui e del paese di Og re di Basan - due re Amorrei che stavano oltre il Giordano, verso oriente -, D:2.oltre il Giordano, nella valle di fronte a Bet-Peor, nel paese di Sicon re degli Amorrei che abitava in Chesbon, e che Mosè e gli Israeliti sconfissero quando furono usciti dall'Egitto. y9m2-Queste sono le istruzioni, le leggi e le norme che Mosè diede agli Israeliti quando furono usciti dall'Egitto, <8u2,Questa è la legge che Mosè espose agli Israeliti. 72+Esse furono Beser, nel deserto, sull'altipiano, per i Rubeniti; Ramot, in Gàlaad, per i Gaditi, e Golan, in Basan, per i Manassiti. F62*perché servissero di asilo all'omicida che avesse ucciso il suo prossimo involontariamente, senza averlo odiato prima, perché potesse aver salva la vita fuggendo in una di quelle città. P52)In quel tempo Mosè scelse tre città oltre il Giordano verso oriente, F42(Osserva dunque le sue leggi e i suoi comandi che oggi ti do, perché sia felice tu e i tuoi figli dopo di te e perché tu resti a lungo nel paese che il Signore tuo Dio ti dà per sempre". 32'Sappi dunque oggi e conserva bene nel tuo cuore che il Signore è Dio lassù nei cieli e quaggiù sulla terra; e non ve n'è altro. 232&per scacciare dinanzi a te nazioni più grandi e più potenti di te, per farti entrare nel loro paese e dartene il possesso, come appunto è oggi. 1)2%Perché ha amato i tuoi padri, ha scelto la loro posterità e ti ha fatto uscire dall'Egitto con la sua stessa presenza e con grande potenza, 072$Dal cielo ti ha fatto udire la sua voce per educarti; sulla terra ti ha mostrato il suo grande fuoco e tu hai udito le sue parole di mezzo al fuoco. /2#Tu sei diventato spettatore di queste cose, perché tu sappia che il Signore è Dio e che non ve n'è altri fuori di lui. z.o2"O ha mai tentato un dio di andare a scegliersi una nazione in mezzo a un'altra con prove, segni, prodigi e battaglie, con mano potente e braccio teso e grandi terrori, come fece per voi il Signore vostro Dio in Egitto, sotto i vostri occhi? v-g2!Che cioè un popolo abbia udito la voce di Dio parlare dal fuoco, come l'hai udita tu, e che rimanesse vivo? ^,72 Interroga pure i tempi antichi, che furono prima di te: dal giorno in cui Dio creò l'uomo sulla terra e da un'estremità dei cieli all'altra, vi fu mai cosa grande come questa e si udì mai cosa simile a questa? $+C2poiché il Signore Dio tuo è un Dio misericordioso; non ti abbandonerà e non ti distruggerà, non dimenticherà l'alleanza che ha giurata ai tuoi padri. *2Con angoscia, quando tutte queste cose ti saranno avvenute, negli ultimi giorni, tornerai al Signore tuo Dio e ascolterai la sua voce, w)i2Ma di là cercherai il Signore tuo Dio e lo troverai, se lo cercherai con tutto il cuore e con tutta l'anima. |(s2Là servirete a dei fatti da mano d'uomo, dei di legno e di pietra, i quali non vedono, non mangiano, non odorano. ' 2Il Signore vi disperderà fra i popoli e non resterete più di un piccolo numero fra le nazioni dove il Signore vi condurrà. i&M2io chiamo oggi in testimonio contro di voi il cielo e la terra: voi certo perirete, scomparendo dal paese di cui state per prendere possesso oltre il Giordano. Voi non vi rimarrete lunghi giorni, ma sarete tutti sterminati. a%=2Quando avrete generato figli e nipoti e sarete invecchiati nel paese, se vi corromperete, se vi farete immagini scolpite di qualunque cosa, se farete ciò che è male agli occhi del Signore vostro Dio per irritarlo, H$ 2Poiché il Signore tuo Dio è fuoco divoratore, un Dio geloso. T##2Guardatevi dal dimenticare l'alleanza che il Signore vostro Dio ha stabilita con voi e dal farvi alcuna immagine scolpita di qualunque cosa, riguardo alla quale il Signore tuo Dio ti ha dato un comando. "2Perché io devo morire in questo paese, senza passare il Giordano; ma voi lo dovete passare e possiederete quella fertile terra. =!u2Il Signore si adirò contro di me per causa vostra e giurò che io non avrei passato il Giordano e non sarei entrato nella fertile terra che il Signore Dio tuo ti dà in eredità. , S2Voi invece, il Signore vi ha presi, vi ha fatti uscire dal crogiuolo di ferro, dall'Egitto, perché foste un popolo che gli appartenesse, come oggi difatti siete. /2perché, alzando gli occhi al cielo e vedendo il sole, la luna, le stelle, tutto l'esercito del cielo, tu non sia trascinato a prostrarti davanti a quelle cose e a servirle; cose che il Signore tuo Dio ha abbandonato in sorte a tutti i popoli che sono sotto tutti i cieli. tc2la figura di una bestia che striscia sul suolo, la figura di un pesce che vive nelle acque sotto la terra; a~]}}|`{{f{ zNyxxEww vtuutss7rriqpioo%nmm3ljjihhWgggfnedd:cVb\aau``_k^\\j[[oZZTYY?X|WVV UgTT6TSSMRQQNPPPJPOOOTO.NNNhN8MLKJJ8IaHH`GxG.EEDDNCBBDA,@f??'>>J==B<;;:: 9o9 8m766544033*2n1`00t/.--],, +**%)P(''D&%$$q##"R!! ?c8x^rR"gQh7?% z b t 8 K"/-)__492Quando sarete vicini alla battaglia, il sacerdote si farà avanti, parlerà al popolo F3 2Quando andrai in guerra contro i tuoi nemici e vedrai cavalli e carri e forze superiori a te, non li temere, perché è con te il Signore tuo Dio, che ti ha fatto uscire dal paese d'Egitto. 2}2Il tuo occhio non avrà compassione: vita per vita, occhio per occhio, dente per dente, mano per mano, piede per piede. |1s2Gli altri lo verranno a sapere e ne avranno paura e non commetteranno più in mezzo a te una tale azione malvagia. u0e2farete a lui quello che egli aveva pensato di fare al suo fratello. Così estirperai il male di mezzo a te. /2I giudici indagheranno con diligenza e, se quel testimonio risulta falso perché ha deposto il falso contro il suo fratello, .2i due uomini fra i quali ha luogo la causa compariranno davanti al Signore, davanti ai sacerdoti e ai giudici in carica in quei giorni. [-12Qualora un testimonio iniquo si alzi contro qualcuno per accusarlo di ribellione, [,12Un solo testimonio non avrà valore contro alcuno, per qualsiasi colpa e per qualsiasi peccato; qualunque peccato questi abbia commesso, il fatto dovrà essere stabilito sulla parola di due o di tre testimoni. "+?2Non sposterai i confini del tuo vicino, posti dai tuoi antenati, nell'eredità che ti sarà toccata nel paese che il Signore tuo Dio ti dà in possesso. g*I2 L'occhio tuo non lo compianga; toglierai da Israele il sangue innocente e così sarai felice. )/2 gli anziani della sua città lo manderanno a prendere di là e lo consegneranno nelle mani del vendicatore del sangue perché sia messo a morte. (+2 Ma se un uomo odia il suo prossimo, gli tende insidie, l'assale, lo percuote in modo da farlo morire e poi si rifugia in una di quelle città, '#2 perché non si sparga sangue innocente nel paese che il Signore tuo Dio ti dà in eredità e tu non ti renda colpevole del sangue versato. 2&_2 se osserverai tutti questi comandi che oggi ti do, amando il Signore tuo Dio e camminando sempre secondo le sue vie, allora aggiungerai tre altre città alle prime tre, %12Se il Signore tuo Dio allargherà i tuoi confini, come ha giurato ai tuoi padri, e ti darà tutto il paese che ha promesso di dare ai tuoi padri, 9$o2Ti do dunque questo ordine: Scegliti tre città. j#O2altrimenti il vendicatore del sangue, mentre l'ira gli arde in cuore, potrebbe inseguire l'omicida e, se il cammino fosse lungo, raggiungerlo e colpirlo a morte, benché non lo meritasse, non avendo prima odiato il compagno. "#2come quando uno va al bosco con il suo compagno a tagliare la legna e, mentre la mano afferra la scure per abbattere l'albero, il ferro gli sfugge dal manico e colpisce il compagno così che ne muoia, colui si rifugerà in una di queste città e avrà salva la vita; '!I2Ecco in qual caso l'omicida che vi si rifugerà avrà salva la vita: chiunque avrà ucciso il suo prossimo involontariamente, senza che l'abbia odiato prima, 1 ]2Preparerai strade e dividerai in tre parti il territorio del paese che il Signore tuo Dio ti dà in eredità, perché ogni omicida si possa rifugiare in quella città. b?2ti sceglierai tre città, nella terra della quale il Signore tuo Dio ti dà il possesso. + S2Quando il Signore tuo Dio avrà distrutto le nazioni delle quali egli ti dà il paese e tu prenderai il loro posto e abiterai nelle loro città e nelle loro case, Q2Quando il profeta parlerà in nome del Signore e la cosa non accadrà e non si realizzerà, quella parola non l'ha detta il Signore; l'ha detta il profeta per presunzione; di lui non devi aver paura. P2Se tu pensi: Come riconosceremo la parola che il Signore non ha detta? 3a2Ma il profeta che avrà la presunzione di dire in mio nome una cosa che io non gli ho comandato di dire, o che parlerà in nome di altri dei, quel profeta dovrà morire. gI2Se qualcuno non ascolterà le parole, che egli dirà in mio nome, io gliene domanderò conto. 2io susciterò loro un profeta in mezzo ai loro fratelli e gli porrò in bocca le mie parole ed egli dirà loro quanto io gli comanderò. @}2Il Signore mi rispose: Quello che hanno detto, va bene; R2Avrai così quanto hai chiesto al Signore tuo Dio, sull'Oreb, il giorno dell'assemblea, dicendo: Che io non oda più la voce del Signore mio Dio e non veda più questo grande fuoco, perché non muoia. y2Il Signore tuo Dio susciterà per te, in mezzo a te, fra i tuoi fratelli, un profeta pari a me; a lui darete ascolto. (K2perché le nazioni, di cui tu vai ad occupare il paese, ascoltano gli indovini e gli incantatori, ma quanto a te, non così ti ha permesso il Signore tuo Dio. :q2 Tu sarai irreprensibile verso il Signore tuo Dio, !=2 perché chiunque fa queste cose è in abominio al Signore; a causa di questi abomini, il Signore tuo Dio sta per scacciare quelle nazioni davanti a te. nW2 né chi faccia incantesimi, né chi consulti gli spiriti o gli indovini, né chi interroghi i morti, 7i2 Non si trovi in mezzo a te chi immola, facendoli passare per il fuoco, il suo figlio o la sua figlia, né chi esercita la divinazione o il sortilegio o l'augurio o la magia; !2 Quando sarai entrato nel paese che il Signore tuo Dio sta per darti, non imparerai a commettere gli abomini delle nazioni che vi abitano. %2egli riceverà per il suo mantenimento una parte uguale a quella degli altri, senza contare il ricavo dalla vendita della sua casa paterna. {2e farà il servizio nel nome del Signore tuo Dio, come tutti i suoi fratelli leviti che stanno là davanti al Signore,  +2Se un levita, abbandonando qualunque città dove soggiorna in Israele, verrà, seguendo il suo desiderio, al luogo che il Signore avrà scelto  +2perché il Signore tuo Dio l'ha scelto fra tutte le tue tribù, affinché attenda al servizio del nome del Signore, lui e i suoi figli sempre. } u2Gli darai le primizie del tuo frumento, del tuo mosto e del tuo olio e le primizie della tosatura delle tue pecore; L 2Questo sarà il diritto dei sacerdoti sul popolo, su quelli che offriranno come sacrificio un capo di bestiame grosso o minuto: essi daranno al sacerdote la spalla, le due mascelle e lo stomaco. q ]2Non avranno alcuna eredità tra i loro fratelli; il Signore è la loro eredità, come ha loro promesso. : q2I sacerdoti leviti, tutta la tribù di Levi, non avranno parte né eredità insieme con Israele; vivranno dei sacrifici consumati dal fuoco per il Signore, e della sua eredità. dC2perché il suo cuore non si insuperbisca verso i suoi fratelli ed egli non si allontani da questi comandi, né a destra, né a sinistra, e prolunghi così i giorni del suo regno, lui e i suoi figli, in mezzo a Israele. <s2La terrà presso di sé e la leggerà tutti i giorni della sua vita, per imparare a temere il Signore suo Dio, a osservare tutte le parole di questa legge e tutti questi statuti, '2Quando si insedierà sul trono regale, scriverà per suo uso in un libro una copia di questa legge secondo l'esemplare dei sacerdoti leviti. 2Non dovrà avere un gran numero di mogli, perché il suo cuore non si smarrisca; neppure abbia grande quantità di argento e d'oro. X+2Ma egli non dovrà procurarsi un gran numero di cavalli né far tornare il popolo in Egitto per procurarsi gran numero di cavalli, perché il Signore vi ha detto: Non tornerete più indietro per quella via! X+2dovrai costituire sopra di te come re colui che il Signore tuo Dio avrà scelto. Costituirai sopra di te come re uno dei tuoi fratelli; non potrai costituire su di te uno straniero che non sia tuo fratello. P2Quando sarai entrato nel paese che il Signore tuo Dio sta per darti e ne avrai preso possesso e l'abiterai, se dirai: Voglio costituire sopra di me un re come tutte le nazioni che mi stanno intorno, `;2 tutto il popolo lo verrà a sapere, ne avrà timore e non agirà più con presunzione. G 2 L'uomo che si comporterà con presunzione e non obbedirà al sacerdote che sta là per servire il Signore tuo Dio o al giudice, quell'uomo dovrà morire; così toglierai il male da Israele; 7~i2 Agirai in base alla legge che essi ti avranno insegnato e alla sentenza che ti avranno indicato; non devierai da quello che ti avranno esposto, né a destra, né a sinistra. }%2 tu agirai in base a quello che essi ti indicheranno nel luogo che il Signore avrà scelto e avrai cura di fare quanto ti avranno insegnato. | 2 andrai dai sacerdoti e dal giudice in carica a quel tempo; li consulterai ed essi ti indicheranno la sentenza da pronunciare; {{q2Quando in una causa ti sarà troppo difficile decidere tra assassinio e assassinio, tra diritto e diritto, tra percossa e percossa, in cose su cui si litiga nelle tue città, ti alzerai e salirai al luogo che il Signore tuo Dio avrà scelto; z'2La mano dei testimoni sarà la prima contro di lui per farlo morire; poi la mano di tutto il popolo; così estirperai il male in mezzo a te. +yQ2Colui che dovrà morire sarà messo a morte sulla deposizione di due o di tre testimoni; non potrà essere messo a morte sulla deposizione di un solo testimonio. .xW2farai condurre alle porte della tua città quell'uomo o quella donna che avrà commesso quell'azione cattiva e lapiderai quell'uomo o quella donna, così che muoia. W2Potrete mangiare ogni uccello mondo. I= 2Considererete come immondo ogni insetto alato; non ne mangiate. G< 2la cicogna, ogni specie di airone, l'ùpupa e il pipistrello. -;W2il pellicano, la fòlaga, l'alcione, #:C2il gufo, l'ibis, il cigno, I9 2lo struzzo, la civetta, il gabbiano e ogni specie di sparviero, 892ogni specie di corvo, V7'2 l'aquila, l'ossìfraga e l'aquila di mare, il nibbio e ogni specie di falco, -6W2 ecco quelli che non dovete mangiare: 25a2 Potrete mangiare qualunque uccello mondo; a4=2 ma non mangerete nessuno di quelli che non hanno pinne e squame; considerateli immondi. h3K2 Fra tutti gli animali che vivono nelle acque potrete mangiare quelli che hanno pinne e squame; 2/2anche il porco, che ha l'unghia bipartita ma non rumina, lo considererete immondo. Non mangerete la loro carne e non toccherete i loro cadaveri. f1G2Ma non mangerete quelli che rùminano soltanto o che hanno soltanto l'unghia bipartita, divisa da una fessura e cioè il cammello, la lepre, l'ìrace, che rùminano ma non hanno l'unghia bipartita; considerateli immondi; t0c2Potrete mangiare di ogni quadrupede che ha l'unghia bipartita, divisa in due da una fessura, e che rumina. ]/52il cervo, la gazzella, il daino, lo stambecco, l'antilope, il bufalo e il camoscio. U.%2Questi sono gli animali che potrete mangiare: il bue, la pecora e la capra; .-Y2Non mangerai alcuna cosa abominevole. 1,]2Tu sei infatti un popolo consacrato al Signore tuo Dio e il Signore ti ha scelto, perché tu fossi il suo popolo privilegiato, fra tutti i popoli che sono sulla terra. y+ o2Voi siete figli per il Signore Dio vostro; non vi farete incisioni e non vi raderete tra gli occhi per un morto. *92 se tu ascolti la voce del Signore tuo Dio, osservando tutti i suoi comandi che oggi ti do e facendo ciò che è retto agli occhi del Signore tuo Dio. c)A2 Nulla di ciò che sarà votato allo sterminio si attaccherà alle tue mani, perché il Signore desista dalla sua ira ardente, ti conceda misericordia, abbia pietà di te e ti moltiplichi come ha giurato ai tuoi padri, V('2 Poi radunerai tutto il bottino in mezzo alla piazza e brucerai nel fuoco la città e l'intero suo bottino, sacrificio per il Signore tuo Dio; diventerà una rovina per sempre e non sarà più ricostruita. -'U2 allora dovrai passare a fil di spada gli abitanti di quella città, la voterai allo sterminio, con quanto contiene e passerai a fil di spada anche il suo bestiame. ?&y2 tu farai le indagini, investigherai, interrogherai con cura; se troverai che la cosa è vera, che il fatto sussiste e che un tale abominio è stato realmente commesso in mezzo a te, ,%S2 che uomini iniqui sono usciti in mezzo a te e hanno sedotto gli abitanti della loro città dicendo: Andiamo, serviamo altri dei, che voi non avete mai conosciuti, b$?2 Qualora tu senta dire di una delle tue città che il Signore tuo Dio ti dà per abitare, u#e2 Tutto Israele lo verrà a sapere, ne avrà timore e non commetterà in mezzo a te una tale azione malvagia. "92 lapidalo e muoia, perché ha cercato di trascinarti lontano dal Signore tuo Dio che ti ha fatto uscire dal paese di Egitto, dalla condizione servile. {!q2 Anzi devi ucciderlo: la tua mano sia la prima contro di lui per metterlo a morte; poi la mano di tutto il popolo; z o2 tu non dargli retta, non ascoltarlo; il tuo occhio non lo compianga; non risparmiarlo, non coprire la sua colpa. vg2 divinità dei popoli che vi circondano, vicini a te o da te lontani da una estremità all'altra della terra, -2 Qualora il tuo fratello, figlio di tuo padre o figlio di tua madre, o il figlio o la figlia o la moglie che riposa sul tuo petto o l'amico che è come te stesso, t'istighi in segreto, dicendo: Andiamo, serviamo altri dei, dei che né tu né i tuoi padri avete conosciuti, gI2 Quanto a quel profeta o a quel sognatore, egli dovrà essere messo a morte, perché ha proposto l'apostasia dal Signore, dal vostro Dio, che vi ha fatti uscire dal paese di Egitto e vi ha riscattati dalla condizione servile, per trascinarti fuori della via per la quale il Signore tuo Dio ti ha ordinato di camminare. Così estirperai il male da te. !2 Seguirete il Signore vostro Dio, temerete lui, osserverete i suoi comandi, obbedirete alla sua voce, lo servirete e gli resterete fedeli. T#2 tu non dovrai ascoltare le parole di quel profeta o di quel sognatore; perché il Signore vostro Dio vi mette alla prova per sapere se amate il Signore vostro Dio con tutto il cuore e con tutta l'anima. )2 e il segno e il prodigio annunciato succeda ed egli ti dica: Seguiamo dei stranieri, che tu non hai mai conosciuti, e rendiamo loro un culto, hK2 Qualora si alzi in mezzo a te un profeta o un sognatore che ti proponga un segno o un prodigio y o2 Vi preoccuperete di mettere in pratica tutto ciò che vi comando; non vi aggiungerai nulla e nulla ne toglierai. vg2 Non ti comporterai in tal modo riguardo al Signore tuo Dio; perché esse facevano per i loro dei quanto è abominevole per il Signore e che Egli detesta; bruciavano nel fuoco perfino i loro figli e le loro figlie, in onore dei loro dei. `;2 guardati bene dal lasciarti ingannare seguendo il loro esempio, dopo che saranno state distrutte davanti a te, e dal cercare i loro dei, dicendo: Queste nazioni come servivano i loro dei? Voglio fare così anch'io. 2_2 Quando il Signore tuo Dio avrà distrutto davanti a te le nazioni che tu stai per prendere in possesso, quando le avrai conquistate e ti sarai stanziato nel loro paese, D2 Osserva e ascolta tutte queste cose che ti comando, perché tu sia sempre felice tu e i tuoi figli dopo di te, quando avrai fatto ciò che è bene e retto agli occhi del Signore tuo Dio. 2_2 la carne e il sangue, sull'altare del Signore tuo Dio; il sangue delle altre tue vittime dovrà essere sparso sull'altare del Signore tuo Dio e tu ne mangerai la carne. 72 Ma quanto alle cose che avrai consacrate o promesse in voto, le prenderai e andrai al luogo che il Signore avrà scelto e offrirai i tuoi olocausti, |s2 Non lo mangerai perché sia felice tu e i tuoi figli dopo di te: facendo ciò che è retto agli occhi del Signore. <u2 Non lo mangerai, lo spargerai per terra come acqua. 2 tuttavia astieniti dal mangiare il sangue, perché il sangue è la vita; tu non devi mangiare la vita insieme con la carne.  2 Soltanto ne mangerete come si mangia la carne di gazzella e di cervo; ne potrà mangiare chi sarà immondo e chi sarà mondo; w i2 Se il luogo che il Signore tuo Dio avrà scelto come sede del suo nome sarà lontano da te, potrai ammazzare bestiame grosso e minuto che il Signore ti avrà dato, come ti ho prescritto; potrai mangiare entro le tue città a tuo piacere. H  2 Quando il Signore, tuo Dio, avrà allargato i tuoi confini, come ti ha promesso, e tu, desiderando di mangiare la carne, dirai: Vorrei mangiare la carne, potrai mangiare carne a tuo piacere. R 2 Guardati bene, finché vivrai nel tuo paese, dall'abbandonare il levita.  /2 tali cose mangerai davanti al Signore tuo Dio nel luogo che il Signore tuo Dio avrà scelto: tu, il tuo figlio, la tua figlia, il tuo schiavo, la tua schiava e il levita che sarà entro le tue città; gioirai davanti al Signore tuo Dio di ogni cosa a cui avrai messo mano.  !2 Non potrai mangiare entro le tue città le decime del tuo frumento, del tuo mosto, del tuo olio, né i primogeniti del tuo bestiame grosso e minuto, né ciò che avrai consacrato per voto, né le tue offerte volontarie, né quello che le tue mani avranno prelevato: K2 ma non ne mangerete il sangue; lo spargerai per terra come acqua. /2 Ma, ogni volta che ne sentirai desiderio, potrai uccidere animali e mangiarne la carne in tutte le tue città, secondo la benedizione che il Signore ti avrà elargito; chi sarà immondo e chi sarà mondo ne potranno mangiare, come si fa della carne di gazzella e di cervo; 2 ma offrirai i tuoi olocausti nel luogo che il Signore avrà scelto in una delle tue tribù; là farai quanto ti comando. `;2 Allora ti guarderai bene dall'offrire i tuoi olocausti in qualunque luogo avrai visto; ]52 Gioirete davanti al Signore vostro Dio voi, i vostri figli, le vostre figlie, i vostri schiavi, le vostre schiave e il levita che abiterà le vostre città, perché non ha né parte, né eredità in mezzo a voi. #A2 allora, presenterete al luogo che il Signore vostro Dio avrà scelto per fissarvi la sede del suo nome, quanto vi comando: i vostri olocausti e i vostri sacrifici, le vostre decime, quello che le vostre mani avranno prelevato e tutte le offerte scelte che avrete votate al Signore. U%2 Ma quando avrete passato il Giordano e abiterete nel paese che il Signore vostro Dio vi dà in eredità ed egli vi avrà messo al sicuro da tutti i vostri nemici che vi circondano e abiterete tranquilli, ue2 perché ancora non siete giunti al luogo del riposo e nel possesso che il Signore vostro Dio sta per darvi. S!2 Non farete come facciamo oggi qui, dove ognuno fa quanto gli sembra bene, .W2 mangerete davanti al Signore vostro Dio e gioirete voi e le vostre famiglie di tutto ciò a cui avrete posto mano e in cui il Signore vostro Dio vi avrà benedetti. o~Y2 Là presenterete i vostri olocausti e i vostri sacrifici, le vostre decime, quello che le vostre mani avranno prelevato, le vostre offerte votive e le vostre offerte volontarie e i primogeniti del vostro bestiame grosso e minuto; "}?2 ma lo cercherete nella sua dimora, nel luogo che il Signore vostro Dio avrà scelto fra tutte le vostre tribù, per stabilirvi il suo nome; là andrete. 9|o2 Non così farete rispetto al Signore vostro Dio, 2{_2 Demolirete i loro altari, spezzerete le loro stele, taglierete i loro pali sacri, brucerete nel fuoco le statue dei loro dei e cancellerete il loro nome da quei luoghi. (zK2 Distruggerete completamente tutti i luoghi, dove le nazioni che state per scacciare servono i loro dei: sugli alti monti, sui colli e sotto ogni albero verde. 8y m2 Queste sono le leggi e le norme, che avrete cura di mettere in pratica nel paese che il Signore, Dio dei tuoi padri, ti dà perché tu lo possegga finché vivrete sulla terra. fxG2 Avrete cura di mettere in pratica tutte le leggi e le norme che oggi io pongo dinanzi a voi. w32 Voi infatti state per passare il Giordano per prendere in possesso il paese, che il Signore vostro Dio vi dà; voi lo possiederete e lo abiterete. 4vc2 Questi monti si trovano appunto oltre il Giordano, dietro la via verso occidente, nel paese dei Cananei che abitano l'Araba di fronte a Gàlgala presso le Querce di More. -uU2 Quando il Signore tuo Dio ti avrà introdotto nel paese che vai a prendere in possesso, tu porrai la benedizione sul monte Garizim e la maledizione sul monte Ebal. 9tm2 la maledizione, se non obbedite ai comandi del Signore vostro Dio e se vi allontanate dalla via che oggi vi prescrivo, per seguire dei stranieri, che voi non avete conosciuti. Xs+2 la benedizione, se obbedite ai comandi del Signore vostro Dio, che oggi vi do; Pr2 Vedete, io pongo oggi davanti a voi una benedizione e una maledizione: #qA2 Nessuno potrà resistere a voi; il Signore vostro Dio, come vi ha detto, diffonderà la paura e il terrore di voi su tutta la terra che voi calpesterete. 5pe2 Ogni luogo che la pianta del vostro piede calcherà sarà vostro; i vostri confini si estenderanno dal deserto al Libano, dal fiume, il fiume Eufrate, al Mar Mediterraneo. o2 il Signore scaccerà dinanzi a voi tutte quelle nazioni e voi v'impadronirete di nazioni più grandi e più potenti di voi. 7ni2 Se osserverete diligentemente tutti questi comandi che vi do e li metterete in pratica, amando il Signore vostro Dio, camminando in tutte le sue vie e tenendovi uniti a lui, 7mi2 perché i vostri giorni e i giorni dei vostri figli, nel paese che il Signore ha giurato ai vostri padri di dare loro, siano numerosi come i giorni dei cieli sopra la terra. Fl2 le scriverai sugli stipiti della tua casa e sulle tue porte, k12 le insegnerete ai vostri figli, parlandone quando sarai seduto in casa tua e quando camminerai per via, quando ti coricherai e quando ti alzerai; %:~}}N|{{j{zz?yyxxwdvuttDss>5==<<;M::&9887v7 6f5443221}003/c/..x--g-,Q+S*)),(''&&Q%%=$#"!! ^;&3+NXhG?@dKl(EL  ~YQh,bl%D2Il Signore ti colpirà di delirio, di cecità e di pazzia, ue2Il Signore ti colpirà con le ulcere d'Egitto, con bubboni, scabbia e prurigine, da cui non potrai guarire. {q2Il tuo cadavere diventerà pasto di tutti gli uccelli del cielo e delle bestie selvatiche e nessuno li scaccerà. F2Il Signore ti farà sconfiggere dai tuoi nemici: per una sola via andrai contro di loro e per sette vie fuggirai davanti a loro; diventerai oggetto di orrore per tutti i regni della terra. 2Il Signore darà come pioggia al tuo paese sabbia e polvere, che scenderanno dal cielo su di te finché tu sia distrutto. Y-2Il cielo sarà di rame sopra il tuo capo e la terra sotto di te sarà di ferro. E2Il Signore ti colpirà con la consunzione, con la febbre, con l'infiammazione, con l'arsura, con la siccità, il carbonchio e la ruggine, che ti perseguiteranno finché tu non sia perito. 2Il Signore ti farà attaccare la peste, finché essa non ti abbia eliminato dal paese, di cui stai per entrare a prender possesso. e~E2Il Signore lancerà contro di te la maledizione, la costernazione e la minaccia in ogni lavoro a cui metterai mano, finché tu sia distrutto e perisca rapidamente a causa delle tue azioni malvage per avermi abbandonato. >}y2Maledetto sarai quando entri e maledetto quando esci. | 2Maledetto sarà il frutto del tuo seno e il frutto del tuo suolo; maledetti i parti delle tue vacche e i nati delle tue pecore. 7{k2Maledette saranno la tua cesta e la tua madia. Az2sarai maledetto nella città e maledetto nella campagna. ]y52Ma se non obbedirai alla voce del Signore tuo Dio, se non cercherai di eseguire tutti i suoi comandi e tutte le sue leggi che oggi io ti prescrivo, verranno su di te e ti raggiungeranno tutte queste maledizioni: x2e se non devierai né a destra né a sinistra da alcuna delle cose che oggi vi comando, per seguire altri dei e servirli. Rw2 Il Signore ti metterà in testa e non in coda e sarai sempre in alto e mai in basso, se obbedirai ai comandi del Signore tuo Dio, che oggi io ti prescrivo, perché tu li osservi e li metta in pratica, gvI2 Il Signore aprirà per te il suo benefico tesoro, il cielo, per dare alla tua terra la pioggia a suo tempo e per benedire tutto il lavoro delle tue mani; così presterai a molte nazioni, mentre tu non domanderai prestiti. Qu2 Il Signore tuo Dio ti concederà abbondanza di beni, quanto al frutto del tuo grembo, al frutto del tuo bestiame e al frutto del tuo suolo, nel paese che il Signore ha giurato ai tuoi padri di darti. [t12 tutti i popoli della terra vedranno che porti il nome del Signore e ti temeranno. s-2 Il Signore ti renderà popolo a lui consacrato, come ti ha giurato, se osserverai i comandi del Signore tuo Dio e se camminerai per le sue vie; 2r_2Il Signore ordinerà alla benedizione di essere con te nei tuoi granai e in tutto ciò a cui metterai mano; ti benedirà nel paese che il Signore tuo Dio sta per darti. 4qc2Il Signore lascerà sconfiggere davanti a te i tuoi nemici, che insorgeranno contro di te: per una sola via verranno contro di te e per sette vie fuggiranno davanti a te. >py2Sarai benedetto quando entri e benedetto quando esci. 7ok2Benedette saranno la tua cesta e la tua madia. %nE2Benedetto sarà il frutto del tuo seno, il frutto del tuo suolo e il frutto del tuo bestiame; benedetti i parti delle tue vacche e i nati delle tue pecore. Am2Sarai benedetto nella città e benedetto nella campagna. l}2perché tu avrai ascoltato la voce del Signore tuo Dio, verranno su di te e ti raggiungeranno tutte queste benedizioni: Tk %2Se tu obbedirai fedelmente alla voce del Signore tuo Dio, preoccupandoti di mettere in pratica tutti i suoi comandi che io ti prescrivo, il Signore tuo Dio ti metterà sopra tutte le nazioni della terra; jy2Maledetto chi non mantiene in vigore le parole di questa legge, per metterla in pratica! Tutto il popolo dirà: Amen. kiQ2Maledetto chi accetta un regalo per condannare a morte un innocente! Tutto il popolo dirà: Amen. Wh)2Maledetto chi uccide il suo prossimo in segreto! Tutto il popolo dirà: Amen. Ng2Maledetto chi si unisce con la suocera! Tutto il popolo dirà: Amen. f}2Maledetto chi si unisce con la propria sorella, figlia di suo padre o figlia di sua madre! Tutto il popolo dirà: Amen. Te#2Maledetto chi si unisce con qualsiasi bestia! Tutto il popolo dirà: Amen. d 2Maledetto chi si unisce con la moglie del padre, perché solleva il lembo del mantello del padre! Tutto il popolo dirà: Amen. pc[2Maledetto chi lede il diritto del forestiero, dell'orfano e della vedova! Tutto il popolo dirà: Amen. Ub%2Maledetto chi fa smarrire il cammino al cieco! Tutto il popolo dirà: Amen. Wa)2Maledetto chi sposta i confini del suo prossimo! Tutto il popolo dirà: Amen. S`!2Maledetto chi maltratta il padre e la madre! Tutto il popolo dirà: Amen. D_2Maledetto l'uomo che fa un'immagine scolpita o di metallo fuso, abominio per il Signore, lavoro di mano d'artefice, e la pone in luogo occulto! Tutto il popolo risponderà e dirà: Amen. V^'2I leviti prenderanno la parola e diranno ad alta voce a tutti gli Israeliti: }]u2 ecco quelli che staranno sul monte Ebal, per pronunciare la maledizione: Ruben, Gad, Aser, Zàbulon, Dan e Neftali. $\C2 "Quando avrete passato il Giordano, ecco quelli che staranno sul mont Garizim per benedire il popolo: Simeone, Levi, Giuda, Issacar, Giuseppe e Beniamino; E[2 In quello stesso giorno Mosè diede quest'ordine al popolo: }Zu2 Obbedirai quindi alla voce del Signore tuo Dio e metterai in pratica i suoi comandi e le sue leggi che oggi ti do". Y2 Mosè e i sacerdoti leviti dissero a tutto Israele: "Fa' silenzio e ascolta, Israele! Oggi sei divenuto il popolo del Signore tuo Dio. _X92Scriverai su quelle pietre tutte le parole di questa legge con scrittura ben chiara". aW=2offrirai sacrifici di comunione e là mangerai e ti gioirai davanti al Signore tuo Dio. vVg2Costruirai l'altare del Signore tuo Dio con pietre intatte e sopra vi offrirai olocausti al Signore tuo Dio, sUa2Là costruirai anche un altare al Signore tuo Dio, un altare di pietre non toccate da strumento di ferro. T2Quando dunque avrete passato il Giordano, erigerete sul monte Ebal queste pietre, come oggi vi comando, e le intonacherete di calce. oSY2Scriverai su di esse tutte le parole di questa legge, quando avrai passato il Giordano per entrare nel paese che il Signore tuo Dio sta per darti, paese dove scorre latte e miele, come il Signore, Dio dei tuoi padri, ti ha detto. R52Quando avrete passato il Giordano per entrare nel paese che il Signore vostro Dio sta per darvi, erigerai grandi pietre e le intonacherai di calce. qQ _2Mosè e gli anziani d'Israele diedero quest'ordine al popolo: "Osservate tutti i comandi che oggi vi do. /PY2Egli, quanto a gloria, rinomanza e splendore, ti porrà sopra tutte le nazioni che ha fatte e tu sarai un popolo consacrato al Signore tuo Dio com'egli ha promesso". O92Il Signore ti ha fatto oggi dichiarare che tu sarai per lui un popolo particolare, come egli ti ha detto, ma solo se osserverai tutti i suoi comandi; IN 2Tu hai sentito oggi il Signore dichiarare che Egli sarà il tuo Dio, ma solo se tu camminerai per le sue vie e osserverai le sue leggi, i suoi comandi, le sue norme e obbedirai alla sua voce. ,MS2Oggi il Signore tuo Dio ti comanda di mettere in pratica queste leggi e queste norme; osservale dunque, mettile in pratica, con tutto il cuore, con tutta l'anima. JL2Volgi lo sguardo dalla dimora della tua santità, dal cielo, e benedici il tuo popolo d'Israele e il suolo che ci hai dato come hai giurato ai nostri padri, il paese dove scorre latte e miele! WK)2Non ne ho mangiato durante il mio lutto; non ne ho tolto nulla quando ero immondo e non ne ho dato nulla per un cadavere; ho obbedito alla voce del Signore mio Dio; ho agito secondo quanto mi hai ordinato. wJi2 dirai dinanzi al Signore tuo Dio: Ho tolto dalla mia casa ciò che era consacrato e l'ho dato al levita, al forestiero, all'orfano e alla vedova secondo quanto mi hai ordinato; non ho trasgredito, né dimenticato alcuno dei tuoi comandi. iIM2 Quando avrai finito di prelevare tutte le decime delle tue entrate, il terzo anno, l'anno delle decime, e le avrai date al levita, al forestiero, all'orfano e alla vedova perché ne mangino nelle tue città e ne siano sazi, H/2 gioirai, con il levita e con il forestiero che sarà in mezzo a te, di tutto il bene che il Signore tuo Dio avrà dato a te e alla tua famiglia. 2G_2 Ora, ecco, io presento le primizie dei frutti del suolo che tu, Signore, mi hai dato. Le deporrai davanti al Signore tuo Dio e ti prostrerai davanti al Signore tuo Dio; [F12 e ci condusse in questo luogo e ci diede questo paese, dove scorre latte e miele. E2il Signore ci fece uscire dall'Egitto con mano potente e con braccio teso, spargendo terrore e operando segni e prodigi, +DQ2Allora gridammo al Signore, al Dio dei nostri padri, e il Signore ascoltò la nostra voce, vide la nostra umiliazione, la nostra miseria e la nostra oppressione; YC-2Gli Egiziani ci maltrattarono, ci umiliarono e ci imposero una dura schiavitù. VB'2e tu pronuncerai queste parole davanti al Signore tuo Dio: Mio padre era un Arameo errante; scese in Egitto, vi stette come un forestiero con poca gente e vi diventò una nazione grande, forte e numerosa. mAU2Il sacerdote prenderà la cesta dalle tue mani e la deporrà davanti all'altare del Signore tuo Dio >@w2Ti presenterai al sacerdote in carica in quei giorni e gli dirai: Io dichiaro oggi al Signore tuo Dio che sono entrato nel paese che il Signore ha giurato ai nostri padri di darci. `?;2prenderai le primizie di tutti i frutti del suolo da te raccolti nel paese che il Signore tuo Dio ti darà, le metterai in una cesta e andrai al luogo che il Signore tuo Dio avrà scelto per stabilirvi il suo nome. ~> y2Quando sarai entrato nel paese che il Signore tuo Dio ti darà in eredità e lo possiederai e là ti sarai stabilito, z=o2Quando dunque il Signore tuo Dio ti avrà assicurato tranquillità, liberandoti da tutti i tuoi nemici all'intorno nel paese che il Signore tuo Dio sta per darti in eredità, cancellerai la memoria di Amalek sotto al cielo: non dimenticare! /<Y2come ti assalì lungo il cammino e aggredì nella tua carovana tutti i più deboli della retroguardia, mentre tu eri stanco e sfinito, e non ebbe alcun timor di Dio. `;;2Ricordati di ciò che ti ha fatto Amalek lungo il cammino quando uscivate dall'Egitto: m:U2Poiché chiunque compie tali cose, chiunque commette ingiustizia è in abominio al Signore tuo Dio. 952Terrai un peso completo e giusto, terrai un'efa completa e giusta, perché tu possa aver lunga vita nel paese che il Signore tuo Dio sta per darti. F82Non avrai in casa due tipi di efa, una grande e una piccola. M72 Non avrai nel tuo sacco due pesi diversi, uno grande e uno piccolo. O62 tu le taglierai la mano e l'occhio tuo non dovrà averne compassione. L52 Se alcuni verranno a contesa fra di loro e la moglie dell'uno si avvicinerà per liberare il marito dalle mani di chi lo percuote e stenderà la mano per afferrare costui nelle parti vergognose, R42 La famiglia di lui sarà chiamata in Israele la famiglia dello scalzato. q3]2 allora sua cognata gli si avvicinerà in presenza degli anziani, gli toglierà il sandalo dal piede, gli sputerà in faccia e prendendo la parola dirà: Così sarà fatto all'uomo che non vuole ricostruire la famiglia del fratello. 22Allora gli anziani della sua città lo chiameranno e gli parleranno; se egli persiste e dice: Non ho piacere di prenderla, p1[2Ma se quell'uomo non ha piacere di prendere la cognata, essa salirà alla porta degli anziani e dirà: Mio cognato rifiuta di assicurare in Israele il nome del fratello; non acconsente a compiere verso di me il dovere del cognato. 02il primogenito che essa metterà al mondo, andrà sotto il nome del fratello morto perché il nome di questo non si estingua in Israele. / 2Quando i fratelli abiteranno insieme e uno di loro morirà senza lasciare figli, la moglie del defunto non si mariterà fuori, con un forestiero; il suo cognato verrà da lei e se la prenderà in moglie, compiendo così verso di lei il dovere del cognato; A.2Non metterai la museruola al bue, mentre sta trebbiando. 9-m2Gli farà dare non più di quaranta colpi, perché, aggiungendo altre battiture a queste, la punizione non risulti troppo grave e il tuo fratello resti infamato ai tuoi occhi. E,2Se il colpevole avrà meritato di essere fustigato, il giudice lo farà stendere per terra e fustigare in sua presenza, con un numero di colpi proporzionati alla gravità della sua colpa. + =2Quando sorgerà una lite fra alcuni uomini e verranno in giudizio, i giudici che sentenzieranno, assolveranno l'innocente e condanneranno il colpevole. i*M2Ti ricorderai che sei stato schiavo nel paese d'Egitto; perciò ti comando di fare questa cosa. )2Quando vendemmierai la tua vigna, non tornerai indietro a racimolare: sarà per il forestiero, per l'orfano e per la vedova. (2Quando bacchierai i tuoi ulivi, non tornerai indietro a ripassare i rami: saranno per il forestiero, per l'orfano e per la vedova. |'s2Quando, facendo la mietitura nel tuo campo, vi avrai dimenticato qualche mannello, non tornerai indietro a prenderlo; sarà per il forestiero, per l'orfano e per la vedova, perché il Signore tuo Dio ti benedica in ogni lavoro delle tue mani. &2ma ti ricorderai che sei stato schiavo in Egitto e che di là ti ha liberato il Signore tuo Dio; perciò ti comando di fare questa cosa. n%W2Non lederai il diritto dello straniero e dell'orfano e non prenderai in pegno la veste della vedova, 2$_2Non si metteranno a morte i padri per una colpa dei figli, né si metteranno a morte i figli per una colpa dei padri; ognuno sarà messo a morte per il proprio peccato. A#}2gli darai il suo salario il giorno stesso, prima che tramonti il sole, perché egli è povero e lo desidera; così egli non griderà contro di te al Signore e tu non sarai in peccato. "/2Non defrauderai il salariato povero e bisognoso, sia egli uno dei tuoi fratelli o uno dei forestieri che stanno nel tuo paese, nelle tue città; S!!2 Dovrai assolutamente restituirgli il pegno al tramonto del sole, perché egli possa dormire con il suo mantello e benedirti; questo ti sarà contato come una cosa giusta agli occhi del Signore tuo Dio. I  2 Se quell'uomo è povero, non andrai a dormire con il suo pegno. _92 te ne starai fuori e l'uomo a cui avrai fatto il prestito ti porterà fuori il pegno. nW2 Quando presterai qualsiasi cosa al tuo prossimo, non entrerai in casa sua per prendere il suo pegno; sa2 Ricòrdati di quello che il Signore tuo Dio fece a Maria durante il viaggio, quando uscivate dall'Egitto. !=2In caso di lebbra bada bene di osservare diligentemente e fare quanto i sacerdoti leviti vi insegneranno; avrete cura di fare come io ho loro ordinato. U%2Quando si troverà un uomo che abbia rapito qualcuno dei suoi fratelli tra gli Israeliti, l'abbia sfruttato come schiavo o l'abbia venduto, quel ladro sarà messo a morte; così estirperai il male da te. #A2Nessuno prenderà in pegno né le due pietre della macina domestica né la pietra superiore della macina, perché sarebbe come prendere in pegno la vita. H 2Quando un uomo si sarà sposato da poco, non andrà in guerra e non gli sarà imposto alcun incarico; sarà libero per un anno di badare alla sua casa e farà lieta la moglie che ha sposata.  2il primo marito, che l'aveva rinviata, non potrà riprenderla per moglie, dopo che essa è stata contaminata, perché sarebbe abominio agli occhi del Signore; tu non renderai colpevole di peccato il paese che il Signore tuo Dio sta per darti in eredità. ;q2e questi la prende in odio, scrive per lei un libello di ripudio, glielo consegna in mano e la manda via dalla casa o se quest'altro marito, che l'aveva presa per moglie, muore, S!2Se essa, uscita dalla casa di lui, va e diventa moglie di un altro marito  +2Quando un uomo ha preso una donna e ha vissuto con lei da marito, se poi avviene che essa non trovi grazia ai suoi occhi, perché egli ha trovato in lei qualche cosa di vergognoso, scriva per lei un libello di ripudio e glielo consegni in mano e la mandi via dalla casa. 2Se passi tra la messe del tuo prossimo, potrai coglierne spighe con la mano, ma non mettere la falce nella messe del tuo prossimo. /2Se entri nella vigna del tuo prossimo, potrai mangiare uva, secondo il tuo appetito, a sazietà, ma non potrai metterne in alcun tuo recipiente. $C2Manterrai la parola uscita dalle tue labbra ed eseguirai il voto che avrai fatto volontariamente al Signore tuo Dio, ciò che la tua bocca avrà promesso. C2Ma se ti astieni dal far voti non vi sarà in te peccato. -U2Quando avrai fatto un voto al Signore tuo Dio, non tarderai a soddisfarlo, perché il Signore tuo Dio te ne domanderebbe certo conto e in te vi sarebbe un peccato. L2Allo straniero potrai prestare a interesse, ma non al tuo fratello, perché il Signore tuo Dio ti benedica in tutto ciò a cui metterai mano, nel paese di cui stai per andare a prender possesso.  2Non farai al tuo fratello prestiti a interesse, né di denaro, né di viveri, né di qualunque cosa che si presta a interesse. C 2Non porterai nella casa del Signore tuo Dio il dono di una prostituta né il salario di un cane, qualunque voto tu abbia fatto, poiché tutti e due sono abominio per il Signore tuo Dio. + Q2Non vi sarà alcuna donna dedita alla prostituzione sacra tra le figlie d'Israele, né vi sarà alcun uomo dedito alla prostituzione sacra tra i figli d'Israele. ~ w2Rimarrà da te nel tuo paese, nel luogo che avrà scelto, in quella città che gli parrà meglio; non lo molesterai. q ]2Non consegnerai al suo padrone uno schiavo che, dopo essergli fuggito, si sarà rifugiato presso di te. i M2Perché il Signore tuo Dio passa in mezzo al tuo accampamento per salvarti e per mettere i nemici in tuo potere; l'accampamento deve essere dunque santo, perché Egli non veda in mezzo a te qualche indecenza e ti abbandoni. 2Nel tuo equipaggiamento avrai un piuolo, con il quale, nel ritirarti fuori, scaverai una buca e poi ricoprirai i tuoi escrementi. W)2 Avrai anche un posto fuori dell'accampamento e là andrai per i tuoi bisogni. iM2 verso sera si laverà con acqua e dopo il tramonto del sole potrà rientrare nell'accampamento. 2 Se si trova qualcuno in mezzo a te che sia immondo a causa d'un accidente notturno, uscirà dall'accampamento e non vi entrerà; ]52 Quando uscirai e ti accamperai contro i tuoi nemici, guardati da ogni cosa cattiva. mU2 i figli che nasceranno da loro alla terza generazione potranno entrare nella comunità del Signore. 2Non avrai in abominio l'Idumeo, perché è tuo fratello; non avrai in abominio l'Egiziano, perché sei stato forestiero nel suo paese; X+2Non cercherai né la loro pace, né la loro prosperità, finché tu viva, mai. 72Ma il Signore tuo Dio non volle ascoltare Balaam e il Signore tuo Dio mutò per te la maledizione in benedizione, perché il Signore tuo Dio ti ama. 2non vi entreranno mai perché non vi vennero incontro con il pane e con l'acqua nel vostro cammino quando uscivate dall'Egitto e perché hanno prezzolato contro di te Balaam, figlio di Beor, da Petor nel paese dei due fiumi, perché ti maledicesse. 2~_2L'Ammonita e il Moabita non entreranno nella comunità del Signore; nessuno dei loro discendenti, neppure alla decima generazione, entrerà nella comunità del Signore; }+2Il bastardo non entrerà nella comunità del Signore; nessuno dei suoi, neppure alla decima generazione, entrerà nella comunità del Signore. W|)2Non entrerà nella comunità del Signore chi ha il membro contuso o mutilato. ]{ 72Nessuno sposerà una moglie del padre, né solleverà il lembo del mantello paterno. Zz/2l'uomo che ha peccato con lei darà al padre della fanciulla cinquanta sicli d'argento; essa sarà sua moglie, per il fatto che egli l'ha disonorata, e non potrà ripudiarla per tutto il tempo della sua vita. |ys2Se un uomo trova una fanciulla vergine che non sia fidanzata, l'afferra e pecca con lei e sono colti in flagrante, x 2perché egli l'ha incontrata per i campi: la fanciulla fidanzata ha potuto gridare, ma non c'era nessuno per venirle in aiuto. +wQ2ma non farai nulla alla fanciulla. Nella fanciulla non c'è colpa degna di morte: come quando un uomo assale il suo prossimo e l'uccide, così è in questo caso, v;2Ma se l'uomo trova per i campi la fanciulla fidanzata e facendole violenza pecca con lei, allora dovrà morire soltanto l'uomo che ha peccato con lei; pu[2condurrete tutti e due alla porta di quella città e li lapiderete così che muoiano: la fanciulla, perché essendo in città non ha gridato, e l'uomo perché ha disonorato la donna del suo prossimo. Così toglierai il male da te. ctA2Quando una fanciulla vergine è fidanzata e un uomo, trovandola in città, pecca con lei, )sM2Quando un uomo verrà colto in fallo con una donna maritata, tutti e due dovranno morire: l'uomo che ha peccato e la donna. Così toglierai il male da Israele. rr_2allora la faranno uscire all'ingresso della casa del padre e la gente della sua città la lapiderà, così che muoia, perché ha commesso un'infamia in Israele, disonorandosi in casa del padre. Così toglierai il male di mezzo a te. [q12Ma se la cosa è vera, se la giovane non è stata trovata in stato di verginità, p 2e gli imporranno un'ammenda di cento sicli d'argento, che daranno al padre della giovane, per il fatto che ha diffuso una cattiva fama contro una vergine d'Israele. Ella rimarrà sua moglie ed egli non potrà ripudiarla per tutto il tempo della sua vita. Vo'2Allora gli anziani di quella città prenderanno il marito e lo castigheranno enE2ed ecco le attribuisce azioni scandalose, dicendo: Non ho trovato tua figlia in stato di verginità; ebbene, questi sono i segni della verginità di mia figlia, e spiegheranno il panno davanti agli anziani della città. wmi2Il padre della giovane dirà agli anziani: Ho dato mia figlia in moglie a quest'uomo; egli l'ha presa in odio l+2il padre e la madre della giovane prenderanno i segni della verginità della giovane e li presenteranno agli anziani della città, alla porta. @k{2le attribuisce azioni scandalose e diffonde sul suo conto una fama cattiva, dicendo: Ho preso questa donna, ma quando mi sono accostato a lei non l'ho trovata in stato di verginità, Wj)2 Se un uomo sposa una donna e, dopo aver coabitato con lei, la prende in odio, Qi2 Metterai fiocchi alle quattro estremità del mantello con cui ti copri. Ph2 Non ti vestirai con un tessuto misto, fatto di lana e di lino insieme. @g}2 Non devi arare con un bue e un asino aggiogati assieme. 8fk2 Non seminerai nella tua vigna semi di due specie diverse, perché altrimenti tutto il prodotto di ciò che avrai seminato e la rendita della vigna diventerà cosa consacrata. *eO2Quando costruirai una casa nuova, farai un parapetto intorno alla tua terrazza, per non attirare sulla tua casa la vendetta del sangue, qualora uno cada di là. rd_2ma scacciandola, lascia andar la madre e prendi per te i figli, perché tu sia felice e goda lunga vita. Fc2Quando, cammin facendo, troverai sopra un albero o per terra un nido d'uccelli con uccellini o uova e la madre che sta per covare gli uccellini o le uova, non prenderai la madre sui figli; "b?2La donna non si metterà un indumento da uomo né l'uomo indosserà una veste da donna; perché chiunque fa tali cose è in abominio al Signore tuo Dio. a+2Se vedi l'asino del tuo fratello o il suo bue caduto nella strada, tu non fingerai di non averli scorti, ma insieme con lui li farai rialzare. ,`S2Lo stesso farai del suo asino, della sua veste, di qualunque altro oggetto che il tuo fratello abbia perduto e che tu trovi; tu non fingerai di non averli scorti. >_w2Se un tuo fratello non abita vicino a te e non lo conosci, accoglierai l'animale in casa tua: rimarrà da te finché il tuo fratello non ne faccia ricerca e allora glielo renderai. ^ 2Se vedi smarriti un bue o una pecora di un tuo fratello, tu non devi fingere di non averli scorti, ma avrai cura di ricondurli a lui. b]?2il suo cadavere non dovrà rimanere tutta la notte sull'albero, ma lo seppellirai lo stesso giorno, perché l'appeso è una maledizione di Dio e tu non contaminerai il paese che il Signore tuo Dio ti dà in eredità. n\W2Se un uomo avrà commesso un delitto degno di morte e tu l'avrai messo a morte e appeso a un albero, [12Allora tutti gli uomini della sua città lo lapideranno ed egli morirà; così estirperai da te il male e tutto Israele lo saprà e avrà timore. Z72e diranno agli anziani della città: Questo nostro figlio è testardo e ribelle; non vuole obbedire alla nostra voce, è uno sfrenato e un bevitore. |Ys2suo padre e sua madre lo prenderanno e lo condurranno dagli anziani della città, alla porta del luogo dove abita, )XM2Se un uomo avrà un figlio testardo e ribelle che non obbedisce alla voce né di suo padre né di sua madre e, benché l'abbiano castigato, non dà loro retta, GW 2ma riconoscerà come primogenito il figlio dell'odiosa, dandogli il doppio di quello che possiede; poiché egli è la primizia del suo vigore e a lui appartiene il diritto di primogenitura. ;Vq2quando dividerà tra i suoi figli i beni che possiede, non potrà dare il diritto di primogenito al figlio dell'amata, preferendolo al figlio dell'odiosa, che è il primogenito; ,US2Se un uomo avrà due mogli, l'una amata e l'altra odiosa, e tanto l'amata quanto l'odiosa gli avranno procreato figli, se il primogenito è il figlio dell'odiosa, OT2Se in seguito non ti sentissi più di amarla, la lascerai andare a suo piacere, ma non potrai assolutamente venderla per denaro né trattarla come una schiava, per il fatto che tu l'hai disonorata. ]S52 si leverà la veste che portava quando fu presa, dimorerà in casa tua e piangerà suo padre e sua madre per un mese intero; dopo, potrai accostarti a lei e comportarti da marito verso di lei e sarà tua moglie. 9Ro2 Essa si raderà il capo, si taglierà le unghie, Q)2 se vedrai tra i prigionieri una donna bella d'aspetto e ti sentirai legato a lei tanto da volerla prendere in moglie, te la condurrai a casa. P2 Se andrai in guerra contro i tuoi nemici e il Signore tuo Dio te li avrà messi nelle mani e tu avrai fatto prigionieri, uOe2 Così tu toglierai da te il sangue innocente, perché avrai fatto ciò che è retto agli occhi del Signore. @N{2Signore, perdona al tuo popolo Israele, che tu hai redento, e non permettere che sangue innocente sia versato in mezzo al tuo popolo Israele, ma che quel sangue sia per essi espiato. M}2prendendo la parola diranno: Le nostre mani non hanno sparso questo sangue e i nostri occhi non l'hanno visto spargere. *LO2Allora tutti gli anziani di quella città che sono più vicini al cadavere, si laveranno le mani sulla giovenca a cui sarà stata spezzata la nuca nel torrente; iKM2Si avvicineranno poi i sacerdoti, figli di Levi, poiché il Signore tuo Dio li ha scelti per servirlo e per dare la benedizione nel nome del Signore e la loro parola dovrà decidere ogni controversia e ogni caso di lesione. ;Jq2gli anziani di quella città faranno scendere la giovenca presso un corso di acqua corrente, in luogo dove non si lavora e non si semina e là spezzeranno la nuca alla giovenca. I2Allora gli anziani della città più vicina all'ucciso prenderanno una giovenca che non abbia ancora lavorato né portato il giogo; tHc2i tuoi anziani e i tuoi giudici usciranno e misureranno la distanza fra l'ucciso e le città dei dintorni. &G I2Se nel paese di cui il Signore tuo Dio sta per darti il possesso, si troverà un uomo ucciso, disteso nella campagna, senza che si sappia chi l'abbia ucciso, CF2Soltanto potrai distruggere e recidere gli alberi che saprai non essere alberi da frutto, per costruire opere d'assedio contro la città che è in guerra con te, finché non sia caduta. E)2Quando cingerai d'assedio una città per lungo tempo, per espugnarla e conquistarla, non ne distruggerai gli alberi colpendoli con la scure; ne mangerai il frutto, ma non li taglierai, perché l'albero della campagna è forse un uomo, per essere coinvolto nell'assedio? D2perché essi non v'insegnino a commettere tutti gli abomini che fanno per i loro dei e voi non pecchiate contro il Signore vostro Dio. &CG2ma li voterai allo sterminio: cioè gli Hittiti, gli Amorrei, i Cananei, i Perizziti, gli Evei e i Gebusei, come il Signore tuo Dio ti ha comandato di fare, B2Soltanto nelle città di questi popoli che il Signore tuo Dio ti dà in eredità, non lascerai in vita alcun essere che respiri; fAG2Così farai per tutte le città molto lontane da te e che non sono città di queste nazioni. H@ 2ma le donne, i bambini, il bestiame e quanto sarà nella città, tutto il suo bottino, li prenderai come tua preda; mangerai il bottino dei tuoi nemici, che il Signore tuo Dio ti avrà dato. k?Q2 Quando il Signore tuo Dio l'avrà data nelle tue mani, ne colpirai a fil di spada tutti i maschi; Q>2 Ma se non vuol far pace con te e vorrà la guerra, allora l'assedierai. z=o2 Se accetta la pace e ti apre le sue porte, tutto il popolo che vi si troverà ti sarà tributario e ti servirà. W<)2 Quando ti avvicinerai a una città per attaccarla, le offrirai prima la pace. |;s2 Quando i capi avranno finito di parlare al popolo, costituiranno i comandanti delle schiere alla testa del popolo. @:{2I capi aggiungeranno al popolo: C'è qualcuno che abbia paura e cui venga meno il coraggio? Vada, torni a casa, perché il coraggio dei suoi fratelli non venga a mancare come il suo. 952C'è qualcuno che si sia fidanzato con una donna e non l'abbia ancora sposata? Vada, torni a casa, perché non muoia in battaglia e altri la sposi. *8O2C'è qualcuno che abbia piantato una vigna e non ne abbia ancora goduto il frutto? Vada, torni a casa, perché non muoia in battaglia e altri ne goda il frutto. B72I capi diranno al popolo: C'è qualcuno che abbia costruito una casa nuova e non l'abbia ancora inaugurata? Vada, torni a casa, perché non muoia in battaglia e altri inauguri la casa. u6e2perché il Signore vostro Dio cammina con voi per combattere per voi contro i vostri nemici e per salvarvi. B52e gli dirà: Ascolta, Israele! Voi oggi siete prossimi a dar battaglia ai vostri nemici; il vostro cuore non venga meno; non temete, non vi smarrite e non vi spaventate dinanzi a loro, F~}||l|${qzz4yybxxx-wwTvjvuttsrqpp&o@ncmllDkk*jihh,ggfeadd?ccbaau``^__K^^M]]T\[[YYOXpWwVV(UTTcSRRQYPPOqNNuMfLLKJJJ/IHGG&F,EEODCC}BAA[@@7?>=<2! Per Giuseppe disse: "Benedetta dal Signore la sua terra! Dalla rugiada abbia il meglio dei cieli, e dall'abisso disteso al di sotto; =+2! Per Beniamino disse: "Prediletto del Signore, Beniamino, abita tranquillo presso di Lui; Egli lo protegge sempre e tra le sue braccia dimora". <12! Benedici, Signore, il suo valore e gradisci il lavoro delle sue mani; colpisci al fianco i suoi aggressori e i suoi nemici più non si rialzino". ;2! insegnano i tuoi decreti a Giacobbe e la tua legge a Israele; pongono l'incenso sotto le tue narici e un sacrificio sul tuo altare. =:u2! a lui che dice del padre e della madre: Io non li ho visti; che non riconosce i suoi fratelli e ignora i suoi figli. Essi osservarono la tua parola e custodiscono la tua alleanza; )9M2!Per Levi disse: "Da' a Levi i tuoi Tummim e i tuoi Urim all'uomo a te fedele, che hai messo alla prova a Massa, per cui hai litigato presso le acque di Meriba; 98m2!Questo disse per Giuda: "Ascolta, Signore, la voce di Giuda e riconducilo verso il suo popolo; la sua mano difenderà la sua causa e tu sarai l'aiuto contro i suoi avversari". E72!Viva Ruben e non muoia, benché siano pochi i suoi uomini". l6S2!Vi fu un re in Iesurun, quando si radunarono i capi del popolo, tutte insieme le tribù d'Israele. Q52!Una legge ci ha ordinato Mosè; un'eredità è l'assemblea di Giacobbe. 4 2!Certo egli ama i popoli; tutti i suoi santi sono nelle tue mani, mentre essi, accampati ai tuoi piedi, ricevono le tue parole. 53e2!Egli disse: "Il Signore è venuto dal Sinai, è spuntato per loro dal Seir; è apparso dal monte Paran, è arrivato a Meriba di Kades, dal suo meridione fino alle pendici. i2 O2!Ed ecco la benedizione con la quale Mosè, uomo di Dio, benedisse gli Israeliti prima di morire. s1a2 4Tu vedrai il paese davanti a te, ma là, nel paese che io sto per dare agli Israeliti, tu non entrerai!". +0Q2 3perché siete stati infedeli verso di me in mezzo agli Israeliti alle acque di Meriba di Kades nel deserto di Zin, perché non avete manifestato la mia santità. //Y2 2Tu morirai sul monte sul quale stai per salire e sarai riunito ai tuoi antenati, come Aronne tuo fratello è morto sul monte Or ed è stato riunito ai suoi antenati, ,.S2 1"Sali su questo monte degli Abarim, sul monte Nebo, che è nel paese di Moab, di fronte a Gerico, e mira il paese di Canaan, che io do in possesso agli Israeliti. :-q2 0In quello stesso giorno il Signore disse a Mosè: G, 2 /Essa infatti non è una parola senza valore per voi; anzi è la vostra vita; per questa parola passerete lunghi giorni sulla terra di cui state per prendere possesso, passando il Giordano". F+2 ."Ponete nella vostra mente tutte le parole che io oggi uso come testimonianza contro di voi. Le prescriverete ai vostri figli, perché cerchino di eseguire tutte le parole di questa legge. j*O2 -Quando Mosè ebbe finito di pronunziare tutte queste parole davanti a tutto Israele, disse loro: w)i2 ,Mosè venne con Giosuè, figlio di Nun, e pronunziò agli orecchi del popolo tutte le parole di questo canto. ?(y2 +Esultate, o nazioni, per il suo popolo, perché Egli vendicherà il sangue dei suoi servi; volgerà la vendetta contro i suoi avversari e purificherà la sua terra e il suo popolo". '92 *Inebrierò di sangue le mie frecce, si pascerà di carne la mia spada, del sangue dei cadaveri e dei prigionieri, delle teste dei condottieri nemici! &32 )quando avrò affilato la folgore della mia spada e la mia mano inizierà il giudizio, farò vendetta dei miei avversari, ripagherò i miei nemici. J%2 (Alzo la mano verso il cielo e dico: Per la mia vita, per sempre: 6$g2 'Ora vedete che io, io lo sono e nessun altro è dio accanto a me. Sono io che do la morte e faccio vivere; io percuoto e io guarisco e nessuno può liberare dalla mia mano. #72 &quelli che mangiavano il grasso dei loro sacrifici, che bevevano il vino delle loro libazioni? Sorgano ora e vi soccorrano, siano il riparo per voi! Q"2 %Allora dirà: Dove sono i loro dei, la roccia in cui cercavano rifugio; 0![2 $Perché il Signore farà giustizia al suo popolo e dei suoi servi avrà compassione; quando vedrà che ogni forza è svanita e non è rimasto né schiavo, né libero. ! =2 #Mia sarà la vendetta e il castigo, quando vacillerà il loro piede! Sì, vicino è il giorno della loro rovina e il loro destino si affretta a venire. K2 "Non è questo nascosto presso di me, sigillato nei miei forzieri? J2 !Tossico di serpenti è il loro vino, micidiale veleno di vipere. ym2 La loro vite è dal ceppo di Sòdoma, dalle piantagioni di Gomorra. La loro uva è velenosa, ha grappoli amari. [12 Perché la loro roccia non è come la nostra e i nostri nemici ne sono testimoni. (K2 Come può un uomo solo inseguirne mille o due soli metterne in fuga diecimila? Non è forse perché la loro Roccia li ha venduti, il Signore li ha consegnati? I 2 se fossero saggi, capirebbero, rifletterebbero sulla loro fine: C2 Sono un popolo insensato e in essi non c'è intelligenza: #A2 se non temessi l'arroganza del nemico, l'abbaglio dei loro avversari; non dicano: La nostra mano ha vinto, non è il Signore che ha operato tutto questo! S!2 Io ho detto: Li voglio disperdere, cancellarne tra gli uomini il ricordo! #A2 Di fuori la spada li priverà dei figli, dentro le case li ucciderà lo spavento. Periranno insieme il giovane e la vergine, il lattante e l'uomo canuto. 8k2 Saranno estenuati dalla fame, divorati dalla febbre e da peste dolorosa. Il dente delle belve manderò contro di essi, con il veleno dei rettili che strisciano nella polvere. V'2 Accumulerò sopra di loro i malanni; le mie frecce esaurirò contro di loro. (K2 Un fuoco si è acceso nella mia collera e brucerà fino nella profondità degl'inferi; divorerà la terra e il suo prodotto e incendierà le radici dei monti. .W2 Mi resero geloso con ciò che non è Dio, mi irritarono con i loro idoli vani; io li renderò gelosi con uno che non è popolo, li irriterò con una nazione stolta.  2 Ha detto: Io nasconderò loro il mio volto: vedrò quale sarà la loro fine. Sono una generazione perfida, sono figli infedeli. V'2 Ma il Signore ha visto e ha disdegnato con ira i suoi figli e le sue figlie. gI2 La Roccia, che ti ha generato, tu hai trascurato; hai dimenticato il Dio che ti ha procreato! )2 Hanno sacrificato a demoni che non sono Dio, a divinità che non conoscevano, novità, venute da poco, che i vostri padri non avevano temuto. V '2 Lo hanno fatto ingelosire con dei stranieri e provocato con abomini all'ira. 3 a2 Giacobbe ha mangiato e si è saziato, - sì, ti sei ingrassato, impinguato, rimpinzato - e ha respinto il Dio che lo aveva fatto, ha disprezzato la Roccia, sua salvezza. ' I2 crema di mucca e latte di pecora insieme con grasso di agnelli, arieti di Basan e capri, fior di farina di frumento e sangue di uva, che bevevi spumeggiante. # A2 Lo fece montare sulle alture della terra e lo nutrì con i prodotti della campagna; gli fece succhiare miele dalla rupe e olio dai ciottoli della roccia; N 2 Il Signore lo guidò da solo, non c'era con lui alcun dio straniero. 2 Come un'aquila che veglia la sua nidiata, che vola sopra i suoi nati, egli spiegò le ali e lo prese, lo sollevò sulle sue ali, /2 Egli lo trovò in terra deserta, in una landa di ululati solitari. Lo educò, ne ebbe cura, lo allevò, lo custodì come pupilla del suo occhio. J2 Porzione del Signore è il suo popolo, sua eredità è Giacobbe. 12 Quando l'Altissimo divideva i popoli, quando disperdeva i figli dell'uomo, egli stabilì i confini delle genti secondo il numero degli Israeliti. 2 Ricorda i giorni del tempo antico, medita gli anni lontani. Interroga tuo padre e te lo farà sapere, i tuoi vecchi e te lo diranno. 2 Così ripaghi il Signore, o popolo stolto e insipiente? Non è lui il padre che ti ha creato, che ti ha fatto e ti ha costituito? T#2 Peccarono contro di lui i figli degeneri, generazione tortuosa e perversa. 2 Egli è la Roccia; perfetta è l'opera sua; tutte le sue vie sono giustizia; è un Dio verace e senza malizia; Egli è giusto e retto. K2 Voglio proclamare il nome del Signore: date gloria al nostro Dio! %2 Stilli come pioggia la mia dottrina, scenda come rugiada il mio dire; come scroscio sull'erba del prato, come spruzzo sugli steli di grano. X~ -2 "Ascoltate, o cieli: io voglio parlare: oda la terra le parole della mia bocca! q}]2Mosè pronunziò innanzi a tutta l'assemblea d'Israele le parole di questo canto, fino al loro termine. |;2So infatti che, dopo la mia morte, voi certo vi corromperete e vi allontanerete dalla via che vi ho detto di seguire; la sventura vi colpirà negli ultimi giorni, perché avrete fatto ciò che è male agli occhi del Signore, provocandolo a sdegno con l'opera delle vostre mani". 6{g2Radunate presso di me tutti gli anziani delle vostre tribù e i vostri scribi; io farò udire loro queste parole e prenderò a testimoni contro di loro il cielo e la terra. Rz2perché io conosco la tua ribellione e la durezza della tua cervice. Se fino ad oggi, mentre vivo ancora in mezzo a voi, siete stati ribelli contro il Signore, quanto più lo sarete dopo la mia morte! y/2"Prendete questo libro della legge e mettetelo a fianco dell'arca dell'alleanza del Signore vostro Dio; vi rimanga come testimonio contro di te; Kx2ordinò ai leviti che portavano l'arca dell'alleanza del Signore: [w12Quando Mosè ebbe finito di scrivere su un libro tutte le parole di questa legge, Qv2Poi il Signore comunicò i suoi ordini a Giosuè, figlio di Nun, e gli disse: "Sii forte e fatti animo, poiché tu introdurrai gli Israeliti nel paese, che ho giurato di dar loro, e io sarò con te". Nu2Mosè scrisse quel giorno questo canto e lo insegnò agli Israeliti. 5te2e quando lo avranno colpito malanni numerosi e angosciosi, allora questo canto sarà testimonio davanti a lui; poiché non sarà dimenticato dalla sua discendenza. Sì, conosco i pensieri da lui concepiti già oggi, prima ancora che io lo abbia introdotto nel paese, che ho promesso con giuramento". s52Quando lo avrò introdotto nel paese che ho promesso ai suoi padri con giuramento, paese dove scorre latte e miele, ed egli avrà mangiato, si sarà saziato e ingrassato e poi si sarà rivolto ad altri dei per servirli e mi avrà disprezzato e avrà spezzato la mia alleanza, )rM2Ora scrivete per voi questo cantico e insegnatelo agli Israeliti; mettetelo sulla loro bocca, perché questo cantico mi sia di testimonio contro gli Israeliti. xqk2Io, in quel giorno, nasconderò il volto a causa di tutto il male che avranno fatto rivolgendosi ad altri dei. %pE2In quel giorno, la mia ira si accenderà contro di lui; io li abbandonerò, nasconderò loro il volto e saranno divorati. Lo colpiranno malanni numerosi e angosciosi e in quel giorno dirà: Questi mali non mi hanno forse colpito per il fatto che il mio Dio non è più in mezzo a me? oy2Il Signore disse a Mosè: "Ecco, tu stai per addormentarti con i tuoi padri; questo popolo si alzerà e si prostituirà con gli dei stranieri del paese nel quale sta per entrare; mi abbandonerà e romperà l'alleanza che io ho stabilita con lui. une2Il Signore apparve nella tenda in una colonna di nube e la colonna di nube stette all'ingresso della tenda. qm]2Il Signore disse a Mosè: "Ecco, il giorno della tua morte è vicino; chiama Giosuè e presentatevi nella tenda del convegno, perché io gli comunichi i miei ordini". Mosè e Giosuè andarono a presentarsi nella tenda del convegno. Dl2 I loro figli, che ancora non la conoscono, la udranno e impareranno a temere il Signore vostro Dio, finché vivrete nel paese di cui voi andate a prendere possesso passando il Giordano". dkC2 Radunerai il popolo, uomini, donne, bambini e il forestiero che sarà nelle tue città, perché ascoltino, imparino a temere il Signore vostro Dio e si preoccupino di mettere in pratica tutte le parole di questa legge. 1j]2 quando tutto Israele verrà a presentarsi davanti al Signore tuo Dio, nel luogo che avrà scelto, leggerai questa legge davanti a tutto Israele, agli orecchi di tutti. i}2 Mosè diede loro quest'ordine: "Alla fine di ogni sette anni, al tempo dell'anno del condono, alla festa delle capanne, h12 Mosè scrisse questa legge e la diede ai sacerdoti figli di Levi, che portavano l'arca dell'alleanza del Signore e a tutti gli anziani d'Israele. g2Il Signore stesso cammina davanti a te; egli sarà con te, non ti lascerà e non ti abbandonerà; non temere e non ti perdere d'animo!". efE2Poi Mosè chiamò Giosuè e gli disse alla presenza di tutto Israele: "Sii forte e fatti animo, perché tu entrerai con questo popolo nel paese, che il Signore ai loro padri giurò di darvi: tu gliene darai il possesso. e92Siate forti, fatevi animo, non temete e non vi spaventate di loro, perché il Signore tuo Dio cammina con te; non ti lascerà e non ti abbandonerà". ndW2Il Signore le metterà in vostro potere e voi le tratterete secondo tutti gli ordini che vi ho dati. c%2Il Signore tratterà quelle nazioni come ha trattato Sicon e Og, re degli Amorrei, e come ha trattato il loro paese, che egli ha distrutto. Db2Il Signore tuo Dio passerà davanti a te, distruggerà davanti a te quelle nazioni e tu prenderai il loro posto; quanto a Giosuè, egli passerà alla tua testa, come il Signore ha detto. a2"Io oggi ho centovent'anni; non posso più andare e venire; inoltre il Signore mi ha detto: Tu non passerai questo Giordano. P` 2Mosè andò e rivolse ancora queste parole a tutto Israele. Disse loro: v_g2amando il Signore tuo Dio, obbedendo alla sua voce e tenendoti unito a lui, poiché è lui la tua vita e la tua longevità, per poter così abitare sulla terra che il Signore ha giurato di dare ai tuoi padri, Abramo, Isacco e Giacobbe". M^2Prendo oggi a testimoni contro di voi il cielo e la terra: io ti ho posto davanti la vita e la morte, la benedizione e la maledizione; scegli dunque la vita, perché viva tu e la tua discendenza, ]2io vi dichiaro oggi che certo perirete, che non avrete vita lunga nel paese di cui state per entrare in possesso passando il Giordano. \ 2Ma se il tuo cuore si volge indietro e se tu non ascolti e ti lasci trascinare a prostrarti davanti ad altri dei e a servirli, [#2poiché io oggi ti comando di amare il Signore tuo Dio, di camminare per le sue vie, di osservare i suoi comandi, le sue leggi e le sue norme, perché tu viva e ti moltiplichi e il Signore tuo Dio ti benedica nel paese che tu stai per entrare a prendere in possesso. QZ2Vedi, io pongo oggi davanti a te la vita e il bene, la morte e il male; wYi2Anzi, questa parola è molto vicina a te, è nella tua bocca e nel tuo cuore, perché tu la metta in pratica. X2 Non è di là dal mare, perché tu dica: Chi attraverserà per noi il mare per prendercelo e farcelo udire sì che lo possiamo eseguire? W 2 Non è nel cielo, perché tu dica: Chi salirà per noi in cielo, per prendercelo e farcelo udire sì che lo possiamo eseguire? `V;2 Questo comando che oggi ti ordino non è troppo alto per te, né troppo lontano da te. `U;2 quando obbedirai alla voce del Signore tuo Dio, osservando i suoi comandi e i suoi decreti, scritti in questo libro della legge; quando ti sarai convertito al Signore tuo Dio con tutto il cuore e con tutta l'anima. T2 Il Signore tuo Dio ti farà sovrabbondare di beni in ogni lavoro delle tue mani, nel frutto delle tue viscere, nel frutto del tuo bestiame e nel frutto del tuo suolo; perché il Signore gioirà di nuovo per te facendoti felice, come gioiva per i tuoi padri, wSi2Tu ti convertirai, obbedirai alla voce del Signore e metterai in pratica tutti questi comandi che oggi ti do. Ry2Il Signore tuo Dio farà cadere tutte queste imprecazioni sui tuoi nemici e su quanti ti odieranno e perseguiteranno. *QO2Il Signore tuo Dio circonciderà il tuo cuore e il cuore della tua discendenza, perché tu ami il Signore tuo Dio con tutto il cuore e con tutta l'anima e viva. +PQ2Il Signore tuo Dio ti ricondurrà nel paese che i tuoi padri avevano posseduto e tu lo possiederai; Egli ti farà felice e ti moltiplicherà più dei tuoi padri. O 2Quand'anche i tuoi esuli fossero all'estremità dei cieli, di là il Signore tuo Dio ti raccoglierà e di là ti riprenderà.  2Poiché voi sapete come abbiamo abitato nel paese d'Egitto e come siamo passati in mezzo alle nazioni, che avete attraversate; j=O2ma con chi oggi sta qui con noi davanti al Signore nostro Dio e con chi non è oggi qui con noi. [<12 Non soltanto con voi io sancisco questa alleanza e pronunzio questa imprecazione, ;32 per costituirti oggi suo popolo e per essere Egli il tuo Dio, come ti ha detto e come ha giurato ai tuoi padri, ad Abramo, ad Isacco e a Giacobbe. x:k2 per entrare nell'alleanza del Signore tuo Dio e nell'imprecazione che il Signore tuo Dio sancisce oggi con te, 9#2 i vostri bambini, le vostre mogli, il forestiero che sta in mezzo al tuo accampamento, da chi ti spacca la legna a chi ti attinge l'acqua, 8'2 Oggi voi state tutti davanti al Signore vostro Dio, i vostri capi, le vostre tribù, i vostri anziani, i vostri scribi, tutti gli Israeliti, z7o2Osservate dunque le parole di questa alleanza e mettetela in pratica, perché abbiate successo in quanto farete. }6u2abbiamo preso il loro paese e l'abbiamo dato in possesso ai Rubeniti, ai Gaditi e a metà della tribù di Manàsse. 5)2Quando foste arrivati in questo luogo e Sicon re di Chesbon e Og re di Basan uscirono contro di noi per combattere, noi li abbiamo sconfitti, 42Non avete mangiato pane, non avete bevuto vino, né bevanda inebriante, perché sapevate che io sono il Signore vostro Dio. $3C2Io vi ho condotti per quarant'anni nel deserto; i vostri mantelli non vi si sono logorati addosso e i vostri sandali non si sono logorati ai vostri piedi. {2q2Ma fino ad oggi il Signore non vi ha dato una mente per comprendere, né occhi per vedere, né orecchi per udire. V1'2le prove grandiose che i tuoi occhi hanno visto, i segni e i grandi prodigi. E0 2Mosè convocò tutto Israele e disse loro: "Voi avete visto quanto il Signore ha fatto sotto i vostri occhi, nel paese d'Egitto, al faraone, a tutti i suoi ministri e a tutto il suo paese; 7/i2EQueste sono le parole dell'alleanza che il Signore ordinò a Mosè di stabilire con gli Israeliti nel paese di Moab, oltre l'alleanza che aveva stabilito con loro sull'Oreb. g.I2DIl Signore ti farà tornare in Egitto, per mezzo di navi, per una via della quale ti ho detto: Non dovrete più rivederla! e là vi metterete in vendita ai vostri nemici come schiavi e schiave, ma nessuno vi acquisterà". &-G2CAlla mattina dirai: Se fosse sera! e alla sera dirai: Se fosse mattina!, a causa del timore che ti agiterà il cuore e delle cose che i tuoi occhi vedranno. x,k2BLa tua vita ti sarà dinanzi come sospesa a un filo; temerai notte e giorno e non sarai sicuro della tua vita. C+2AFra quelle nazioni non troverai sollievo e non vi sarà luogo di riposo per la pianta dei tuoi piedi; là il Signore ti darà un cuore trepidante, languore di occhi e angoscia di anima. 9*m2@Il Signore ti disperderà fra tutti i popoli, da un'estremità fino all'altra; là servirai altri dei, che né tu, né i tuoi padri avete conosciuti, dei di legno e di pietra. [)12?Come il Signore gioiva a vostro riguardo nel beneficarvi e moltiplicarvi, così il Signore gioirà a vostro riguardo nel farvi perire e distruggervi; sarete strappati dal suolo, che vai a prendere in possesso. ()2>Voi rimarrete in pochi uomini, dopo essere stati numerosi come le stelle del cielo, perché non avrai obbedito alla voce del Signore tuo Dio. #'A2=Anche ogni altra malattia e ogni flagello, che non sta scritto nel libro di questa legge, il Signore manderà contro di te, finché tu non sia distrutto. p&[2 w2 I tuoi figli e le tue figlie saranno consegnati a un popolo straniero, mentre i tuoi occhi vedranno e languiranno di pianto per loro ogni giorno, ma niente potrà fare la tua mano. X +2Il tuo bue sarà ammazzato sotto i tuoi occhi e tu non ne mangerai; il tuo asino ti sarà portato via in tua presenza e non tornerà più a te; il tuo gregge sarà dato ai tuoi nemici e nessuno ti aiuterà. %E2Ti fidanzerai con una donna, un altro la praticherà; costruirai una casa, ma non vi abiterai; pianterai una vigna e non ne potrai cogliere i primi frutti. 6g2così che andrai brancolando in pieno giorno come il cieco brancola nel buio. Non riuscirai nelle tue imprese, sarai ogni giorno oppresso e spogliato e nessuno ti aiuterà. o~~-}}} ||{zz?yxwwMwv,uuDtYs(rr;qpp(ornn1mm#lkjj?iih7gffPe[dgccZbaaG``N_^^H]\\Q[[ZZRYIXWVUU6TT SRRLQAPOZNCMMLKKKaK III HH9G`FEEDCCFAA+@@??>G=Z<;;;:988 766$5]44c3w22"1o0/.--,g+*)) ('&&1%$$9#h#"V!!6 WJ)q>frymfyHxE   H ghOjpacA<In quell'occasione Giosuè costruì un altare al Signore, Dio di Israele, sul monte Ebal, <Fece appendere il re di Ai ad un albero fino alla sera. Al calar del sole Giosuè comandò che il suo cadavere fosse calato dall'albero; lo gettarono all'ingresso della porta della città e vi eressero sopra un gran mucchio di pietre, che dura fino ad oggi. a =<Poi Giosuè incendiò Ai e ne fece una rovina per sempre, una desolazione fino ad oggi.  <Gli Israeliti, secondo l'ordine che il Signore aveva dato a Giosuè, trattennero per sé soltanto il bestiame e il bottino della città.  <Giosuè non ritirò la mano, che brandiva il giavellotto, finché non ebbero votato allo sterminio tutti gli abitanti di Ai. X +<Tutti i caduti in quel giorno, uomini e donne, furono dodicimila, tutti di Ai.  %<Quando Israele ebbe finito di uccidere tutti i combattenti di Ai nella campagna, nel deserto, dove quelli li avevano inseguiti, e tutti fino all'ultimo furono caduti sotto i colpi della spada, gli Israeliti si riversarono in massa in Ai e la colpirono a fil di spada. @}<Il re di Ai lo presero vivo e lo condussero da Giosuè. dC<Anche gli altri uscirono dalla città contro di loro, e così i combattenti di Ai si trovarono in mezzo agli Israeliti, avendoli da una parte e dall'altra. Li colpirono finché non rimase nessun superstite e fuggiasco. P<Infatti Giosuè e tutto Israele s'erano accorti che il gruppo in agguato aveva occupata la città e che il fumo della città si era levato; si voltarono dunque indietro e colpirono gli uomini di Ai. 1<Gli uomini di Ai si voltarono indietro ed ecco videro che il fumo della città si alzava verso il cielo. Allora non ci fu più possibilità per loro di fuggire in alcuna direzione, mentre il popolo che fuggiva verso il deserto si rivolgeva contro quelli che lo inseguivano. >w<Come ebbe stesa la mano, quelli che erano in agguato balzarono subito dal loro nascondiglio, entrarono di corsa nella città, la occuparono e s'affrettarono ad appiccarvi il fuoco. K<Disse allora il Signore a Giosuè: "Tendi verso la città il giavellotto che tieni in mano, perché io te la metto nelle mani". Giosuè tese il giavellotto, che teneva in mano, verso la città. {q<Non ci rimase in Ai nessuno che non inseguisse Israele e così lasciarono aperta la città per inseguire Israele. <Tutta la gente che era dentro la città corse ad inseguirli; inseguirono Giosuè e furono attirati lontano dalla città. iM<Giosuè e tutto Israele si diedero per vinti dinanzi a loro e fuggirono per la via del deserto. "?<Non appena il re di Ai si accorse di ciò, gli uomini della città si alzarono in fretta e uscirono per il combattimento incontro ad Israele, il re con tutto il popolo, verso il pendio di fronte all'Araba. Egli non s'accorse che era teso un agguato contro di lui dietro la città. ~#< Il popolo pose l'accampamento a nord di Ai mentre l'agguato era ad occidente della città; Giosuè andò quella notte in mezzo alla valle. g}I< Prese circa cinquemila uomini e li pose in agguato tra Betel e Ai, ad occidente della città. E|< Tutti quelli del popolo atti alla guerra, che erano con lui, salendo avanzarono e arrivarono di fronte alla città e si accamparono a nord di Ai. Tra Giosuè e Ai c'era di mezzo la valle. {< Si alzò di buon mattino, passò in rassegna il popolo e andò con gli anziani di Israele alla testa del popolo verso Ai. )zM< Giosuè allora li inviò ed essi andarono al luogo dell'agguato e si posero fra Betel e Ai, ad occidente di Ai; Giosuè passò quella notte in mezzo al popolo. y+<Come l'avrete in potere, appiccherete il fuoco alla città: farete secondo il comando del Signore. Fate attenzione! Questo è il mio comando". qx]<voi balzerete dall'agguato e occuperete la città e il Signore vostro Dio la metterà in vostro potere. 9wm<Essi usciranno ad inseguirci finché noi li avremo tirati lontani dalla città, perché diranno: Fuggono davanti a noi come l'altra volta! Mentre noi fuggiremo davanti a loro, v+<Io, con tutta la gente, mi avvicinerò alla città. Ora, quando essi usciranno contro di noi come l'altra volta, noi fuggiremo davanti a loro. !u=<e comandò loro: "State attenti: voi tenderete un agguato contro la città, dietro ad essa. Non allontanatevi troppo dalla città e state tutti pronti. (tK<Giosuè dunque e tutti quelli del popolo atti alla guerra si accinsero ad assalire Ai; Giosuè scelse trentamila uomini, guerrieri valenti, li inviò di notte 1s]<Farai ad Ai e al suo re come hai fatto a Gerico e al suo re; tuttavia prenderete per voi il suo bottino e il suo bestiame. Tendi un agguato contro Ai, dietro ad essa". Or <Il Signore disse a Giosuè: "Non temere e non abbatterti. Prendi con te tutti i guerrieri. Su, va' contro Ai. Vedi, io ti metto in mano il re di Ai, il suo popolo, la sua città e il suo territorio. Fq<Eressero poi sul posto un gran mucchio di pietre, che esiste fino ad oggi. Il Signore allora desistette dal suo tremendo sdegno. Per questo quel luogo si chiama fino ad oggi Valle di Acor. 1p]<Giosuè disse: "Come tu hai portato sventura a noi, così il Signore oggi la porti a te!". Tutto Israele lo lapidò, li bruciarono tutti e li uccisero tutti a sassate. o <Giosuè allora prese Acan di Zerach e l'argento, il mantello, il lingotto d'oro, i suoi figli, le sue figlie, il suo bue, il suo asino, le sue pecore, la sua tenda e quanto gli apparteneva. Tutto Israele lo seguiva ed egli li condusse alla valle di Acor. rn_<Li presero dalla tenda, li portarono a Giosuè e a tutti gli Israeliti e li deposero davanti al Signore. m{<Giosuè mandò allora messaggeri che corsero alla tenda, ed ecco tutto era nascosto nella tenda e l'argento era sotto. pl[<Avevo visto nel bottino un bel mantello di Sennaar, duecento sicli d'argento e un lingotto d'oro del peso di cinquanta sicli; ne sentii bramosia e li presi ed eccoli nascosti in terra in mezzo alla mia tenda e l'argento è sotto". k <Rispose Acan a Giosuè: "In verità, proprio io ho peccato contro il Signore, Dio di Israele, e ho fatto questo e quest'altro. &jG<Disse allora Giosuè ad Acan: "Figlio mio, da' gloria al Signore, Dio di Israele, e rendigli omaggio e raccontami ciò che hai fatto, non me lo nascondere". i7<fece accostare la sua casa per individui e fu designato dalla sorte Acan, figlio di Carmi, figlio di Zabdi, figlio di Zerach, della tribù di Giuda. #hA<Fece accostare le famiglie di Giuda e fu designata la famiglia degli Zerachiti; fece accostare la famiglia degli Zerachiti per case e fu designato Zabdi; g <Giosuè si alzò di buon mattino e fece accostare Israele secondo le sue tribù e fu designata dalla sorte la tribù di Giuda. 4fc<colui che risulterà votato allo sterminio sarà bruciato dal fuoco con quanto è suo, perché ha trasgredito l'alleanza del Signore e ha commesso un'infamia in Israele". e5<Vi accosterete dunque domattina secondo le vostre tribù; la tribù che il Signore avrà designato con la sorte si accosterà per famiglie e la famiglia che il Signore avrà designata si accosterà per case; la casa che il Signore avrà designata si accosterà per individui; d < Orsù, santifica il popolo. Dirai: Santificatevi per domani, perché dice il Signore, Dio di Israele: Uno votato allo sterminio è in mezzo a te, Israele; tu non potrai resistere ai tuoi nemici, finché non eliminerete da voi chi è votato allo sterminio. [c1< Gli Israeliti non potranno resistere ai loro nemici, volteranno le spalle ai loro nemici, perché sono incorsi nello sterminio. Non sarò più con voi, se non eliminerete da voi chi è incorso nello sterminio. Db< Israele ha peccato. Essi hanno trasgredito l'alleanza che avevo loro prescritto e hanno preso ciò che era votato allo sterminio: hanno rubato, hanno dissimulato e messo nei loro sacchi! Ua%< Rispose il Signore a Giosuè: "Alzati, perché stai prostrato sulla faccia? (`K< Lo sapranno i Cananei e tutti gli abitanti della regione, ci accerchieranno e cancelleranno il nostro nome dal paese. E che farai tu per il tuo grande nome?". c_A<Perdonami, Signore: che posso dire, dopo che Israele ha voltato le spalle ai suoi nemici? M^<Giosuè esclamò: "Signore Dio, perché hai fatto passare il Giordano a questo popolo, per metterci poi nelle mani dell'Amorreo e distruggerci? Se avessimo deciso di stabilirci oltre il Giordano! 9]m<Giosuè si stracciò le vesti, si prostrò con la faccia a terra davanti all'arca del Signore fino alla sera e con lui gli anziani di Israele e sparsero polvere sul loro capo. D\<Gli uomini di Ai ne uccisero circa trentasei, li inseguirono davanti alla porta fino a Sebarim e li colpirono nella discesa. Allora al popolo venne meno il cuore e si sciolse come acqua. p[[<Vi andarono allora del popolo circa tremila uomini, ma si diedero alla fuga dinanzi agli uomini di Ai. >Zw<Poi ritornarono da Giosuè e gli dissero: "Non vada tutto il popolo; vadano all'assalto due o tremila uomini per espugnare Ai; non impegnateci tutto il popolo, perché sono pochi". .YW<Giosuè inviò uomini di Gerico ad Ai, che è presso Bet-Aven, ad oriente di Betel. Disse loro: "Andate a esplorare la regione". Gli uomini andarono a esplorare Ai. X !<Gli Israeliti si resero colpevoli di violazione quanto allo sterminio: Acan, figlio di Carmi, figlio di Zabdi, figlio di Zerach, della tribù di Giuda, si impadronì di quanto era votato allo sterminio e allora la collera del Signore si accese contro gli Israeliti. MW<Il Signore fu con Giosuè, la cui fama si sparse in tutto il paese. kVQ<In quella circostanza Giosuè fece giurare: "Maledetto davanti al Signore l'uomo che si alzerà e ricostruirà questa città di Gerico! Sul suo primogenito ne getterà le fondamenta e sul figlio minore ne erigerà le porte!". eUE<Giosuè però lasciò in vita Raab, la prostituta, la casa di suo padre e quanto le apparteneva, ed essa abita in mezzo ad Israele fino ad oggi, perché aveva nascosto gli esploratori che Giosuè aveva inviato a Gerico. T3<Incendiarono poi la città e quanto vi era, soltanto l'argento, l'oro e gli oggetti di rame e di ferro deposero nel tesoro della casa del Signore. `S;<Entrarono i giovani esploratori e condussero fuori Raab, suo padre, sua madre, i suoi fratelli e tutto quanto le apparteneva; fecero uscire tutta la sua famiglia e li stabilirono fuori dell'accampamento di Israele. 0R[<Ai due uomini che avevano esplorato il paese, Giosuè disse: "Entrate nella casa della prostituta, conducete fuori lei e quanto le appartiene, come le avete giurato". 5Qe<Votarono poi allo sterminio, passando a fil di spada, ogni essere che era nella città, dall'uomo alla donna, dal giovane al vecchio, e perfino il bue, l'ariete e l'asino. &PG<Allora il popolo lanciò il grido di guerra e si suonarono le trombe. Come il popolo udì il suono della tromba ed ebbe lanciato un grande grido di guerra, le mura della città crollarono; il popolo allora salì verso la città, ciascuno diritto davanti a sé, e occuparono la città. O <Tutto l'argento, l'oro e gli oggetti di rame e di ferro sono cosa sacra per il Signore, devono entrare nel tesoro del Signore". N<Solo guardatevi da ciò che è votato allo sterminio, perché, mentre eseguite la distruzione, non prendiate qualche cosa di ciò che è votato allo sterminio e rendiate così votato allo sterminio l'accampamento di Israele e gli portiate disgrazia. YM-<La città con quanto vi è in essa sarà votata allo sterminio per il Signore; soltanto Raab, la prostituta, vivrà e chiunque è con lei nella casa, perché ha nascosto i messaggeri che noi avevamo inviati. /LY<Alla settima volta i sacerdoti diedero fiato alle trombe e Giosuè disse al popolo: "Lanciate il grido di guerra perché il Signore mette in vostro potere la città. JK<Al settimo giorno essi si alzarono al sorgere dell'aurora e girarono intorno alla città in questo modo per sette volte; soltanto in quel giorno fecero sette volte il giro intorno alla città. J<Girarono intorno alla città, il secondo giorno, una volta e tornarono poi all'accampamento. Così fecero per sei giorni. hIK< i sette sacerdoti, che portavano le sette trombe di ariete davanti all'arca del Signore, avanzavano suonando le trombe; l'avanguardia li precedeva e la retroguardia seguiva l'arca del Signore; si marciava a suon di tromba. VH'< Di buon mattino Giosuè si alzò e i sacerdoti portarono l'arca del Signore; G5< L'arca del Signore girò intorno alla città facendo il circuito una volta, poi tornarono nell'accampamento e passarono la notte nell'accampamento. CF< Al popolo Giosuè aveva ordinato: "Non urlate, non fate neppur sentire la voce e non una parola esca dalla vostra bocca finché vi dirò: Lanciate il grido di guerra, allora griderete". E< l'avanguardia precedeva i sacerdoti che suonavano le trombe e la retroguardia seguiva l'arca; si procedeva a suon di tromba. RD<Come Giosuè ebbe parlato al popolo, i sette sacerdoti, che portavano le sette trombe d'ariete davanti al Signore, si mossero e suonarono le trombe, mentre l'arca dell'alleanza del Signore li seguiva; C<Disse al popolo: "Mettetevi in marcia e girate intorno alla città e il gruppo armato passi davanti all'arca del Signore". 9Bm<Giosuè, figlio di Nun, convocò i sacerdoti e disse loro: "Portate l'arca dell'alleanza; sette sacerdoti portino sette trombe di corno d'ariete davanti all'arca del Signore". wAi<Quando si suonerà il corno dell'ariete, appena voi sentirete il suono della tromba, tutto il popolo proromperà in un grande grido di guerra, allora le mura della città crolleranno e il popolo entrerà, ciascuno diritto davanti a sé". <@s<Sette sacerdoti porteranno sette trombe di corno d'ariete davanti all'arca; il settimo giorno poi girerete intorno alla città per sette volte e i sacerdoti suoneranno le trombe. ? <tutti atti alla guerra, girerete intorno alla città, facendo il circuito della città una volta. Così farete per sei giorni. o>Y<Disse il Signore a Giosuè: "Vedi, io ti metto in mano Gerico e il suo re. Voi tutti prodi guerrieri, e= G<Ora Gerico era saldamente sbarrata dinanzi agli Israeliti; nessuno usciva e nessuno entrava. #<A<Rispose il capo dell'esercito del Signore a Giosuè: "Togliti i sandali dai tuoi piedi, perché il luogo sul quale tu stai è santo". Giosuè così fece. E;<Rispose: "No, io sono il capo dell'esercito del Signore. Giungo proprio ora". Allora Giosuè cadde con la faccia a terra, si prostrò e gli disse: "Che dice il mio signore al suo servo?". i:M< Mentre Giosuè era presso Gerico, alzò gli occhi ed ecco, vide un uomo in piedi davanti a sé che aveva in mano una spada sguainata. Giosuè si diresse verso di lui e gli chiese: "Tu sei per noi o per i nostri avversari?". =9u< La manna cessò il giorno dopo, come essi ebbero mangiato i prodotti della terra e non ci fu più manna per gli Israeliti; in quell'anno mangiarono i frutti della terra di Canaan. 8y< Il giorno dopo la pasqua mangiarono i prodotti della regione, azzimi e frumento abbrustolito in quello stesso giorno. 7< Si accamparono dunque in Gàlgala gli Israeliti e celebrarono la pasqua al quattordici del mese, alla sera, nella steppa di Gerico. 6< Allora il Signore disse a Giosuè: "Oggi ho allontanato da voi l'infamia d'Egitto". Quel luogo si chiamò Gàlgala fino ad oggi. 5y<Quando si terminò di circoncidere tutta la nazione, rimasero al loro posto nell'accampamento finché furono guariti. /4Y<ma al loro posto fece sorgere i loro figli e questi circoncise Giosuè; non erano infatti circoncisi perché non era stata fatta la circoncisione durante il viaggio. d3C<Quarant'anni infatti camminarono gli Israeliti nel deserto, finché fu estinta tutta la nazione, cioè gli uomini atti alla guerra usciti dall'Egitto, i quali non avevano ascoltato la voce del Signore e ai quali il Signore aveva giurato di non mostrare loro quella terra, dove scorre latte e miele, che il Signore aveva giurato ai padri di darci, 2%<mentre tutto quel popolo che ne era uscito era circonciso, tutto il popolo nato nel deserto, dopo l'uscita dall'Egitto, non era circonciso. U1%<La ragione per cui Giosuè fece praticare la circoncisione è la seguente: tutto il popolo uscito dall'Egitto, i maschi, tutti gli uomini atti alla guerra, morirono nel deserto dopo l'uscita dall'Egitto; [01<Giosuè si fece coltelli di selce e circoncise gli Israeliti alla collina Aralot. r/_<In quel tempo il Signore disse a Giosuè: "Fatti coltelli di selce e circoncidi di nuovo gli Israeliti". F. <Quando tutti i re degli Amorrei, che sono oltre il Giordano ad occidente, e tutti i re dei Cananei, che erano presso il mare, seppero che il Signore aveva prosciugato le acque del Giordano davanti agli Israeliti, finché furono passati, si sentirono venir meno il cuore e non ebbero più fiato davanti agli Israeliti. - <perché tutti i popoli della terra sappiano quanto è forte la mano del Signore e temiate il Signore Dio vostro, per sempre". U,%<poiché il Signore Dio vostro prosciugò le acque del Giordano dinanzi a voi, finché foste passati, come fece il Signore Dio vostro al Mare Rosso, che prosciugò davanti a noi finché non fummo passati; ^+7<farete sapere ai vostri figli: All'asciutto Israele ha attraversato questo Giordano, *<Si rivolse poi agli Israeliti: "Quando domani i vostri figli interrogheranno i loro padri: Che cosa sono queste pietre?, _)9<Quelle dodici pietre che avevano portate dal Giordano, Giosuè le eresse in Gàlgala. z(o<Il popolo salì dal Giordano il dieci del primo mese e si accampò in Gàlgala, dalla parte orientale di Gerico. '5<Non appena i sacerdoti, che portavano l'arca dell'alleanza del Signore, furono saliti dal Giordano, mentre le piante dei piedi dei sacerdoti raggiungevano l'asciutto, le acque del Giordano tornarono al loro posto e rifluirono come prima su tutta l'ampiezza delle loro sponde. >&y<Giosuè comandò ai sacerdoti: "Salite dal Giordano". a%=<"Comanda ai sacerdoti che portano l'arca della testimonianza che salgano dal Giordano". +$S<Disse allora il Signore a Giosuè: #7<In quel giorno il Signore glorificò Giosuè agli occhi di tutto Israele e lo temettero, come avevano temuto Mosè in tutti i giorni della sua vita. "{< circa quarantamila, armati per la guerra, passarono davanti al Signore per il combattimento verso le steppe di Gerico. %!E< Passarono i figli di Ruben, i figli di Gad e metà della tribù di Manàsse, ben armati, davanti agli Israeliti, secondo quanto aveva comandato loro Mosè; ~ w< Quando poi tutto il popolo ebbe terminato la traversata, passò l'arca del Signore e i sacerdoti, dinanzi al popolo. !< I sacerdoti che portavano l'arca si erano fermati in mezzo al Giordano, finché fosse eseguito ogni ordine che il Signore aveva comandato a Giosuè di comunicare al popolo, e secondo tutte le prescrizioni di Mosè a Giosuè. Il popolo dunque si affrettò a passare. @{< Giosuè fece collocare altre dodici pietre in mezzo al Giordano, nel luogo dove poggiavano i piedi dei sacerdoti che portavano l'arca dell'alleanza: esse si trovano là fino ad oggi. 9<Fecero dunque gli Israeliti come aveva comandato Giosuè, presero dodici pietre in mezzo al Giordano, secondo quanto aveva comandato il Signore a Giosuè, in base al numero delle tribù degli Israeliti, le trasportarono con sé verso l'accampamento e le deposero in quel luogo.  <risponderete loro: Perché si divisero le acque del Giordano dinanzi all'arca dell'alleanza del Signore; mentre essa attraversava il Giordano, le acque del Giordano si divisero e queste pietre dovranno essere un memoriale per gli Israeliti, per sempre".  <perché diventino un segno in mezzo a voi. Quando domani i vostri figli vi chiederanno: Che significano per voi queste pietre? <s<e disse loro: "Passate davanti all'arca del Signore vostro Dio in mezzo al Giordano e caricatevi sulle spalle ciascuno una pietra, secondo il numero delle tribù degli Israeliti, r_<Allora Giosuè convocò i dodici uomini, che aveva designati tra gli Israeliti, un uomo per ogni tribù, Y-<e comandate loro: Prendetevi dodici pietre da qui, in mezzo al Giordano, dal luogo dove stanno immobili i piedi dei sacerdoti; trasportatele con voi e deponetele nel luogo, dove vi accamperete questa notte". I <"Sceglietevi dal popolo dodici uomini, un uomo per ogni tribù, c C<Quando tutta la gente ebbe finito di attraversare il Giordano, il Signore disse a Giosuè: lS<I sacerdoti che portavano l'arca dell'alleanza del Signore si fermarono immobili all'asciutto in mezzo al Giordano, mentre tutto Israele passava all'asciutto, finché tutta la gente non ebbe finito di attraversare il Giordano. 5<si fermarono le acque che fluivano dall'alto e stettero come un solo argine a grande distanza, in Adama, la città che è presso Zartan, mentre quelle che scorrevano verso il mare dell'Araba, il Mar Morto, se ne staccarono completamente e il popolo passò di fronte a Gerico. ue<Appena i portatori dell'arca furono arrivati al Giordano e i piedi dei sacerdoti che portavano l'arca si immersero al limite delle acque - il Giordano infatti durante tutti i giorni della mietitura è gonfio fin sopra tutte le sponde - 9<Quando il popolo si mosse dalle sue tende per attraversare il Giordano, i sacerdoti che portavano l'arca dell'alleanza camminavano davanti al popolo. < Quando le piante dei piedi dei sacerdoti che portano l'arca di Dio, Signore di tutta la terra, si poseranno sulle acque del Giordano, le acque del Giordano si divideranno; le acque che scendono dalla parte superiore si fermeranno come un solo argine". Y-< Ora sceglietevi dodici uomini dalle tribù di Israele, un uomo per ogni tribù. cA< Ecco l'arca dell'alleanza del Signore di tutta la terra passa dinanzi a voi nel Giordano. J< Continuò Giosuè: "Da ciò saprete che il Dio vivente è in mezzo a voi e che, certo, scaccerà dinanzi a voi il Cananeo, l'Hittita, l'Eveo, il Perizzita, il Gergeseo, l'Amorreo e il Gebuseo. l S< Disse allora Giosuè agli Israeliti: "Avvicinatevi e ascoltate gli ordini del Signore Dio vostro".  <Tu ordinerai ai sacerdoti che portano l'arca dell'alleanza: Quando sarete giunti alla riva delle acque del Giordano, voi vi fermerete". 4 c<Disse allora il Signore a Giosuè: "Oggi stesso comincerò a glorificarti agli occhi di tutto Israele, perché sappiano che come sono stato con Mosè, così sarò con te. & G<Giosuè disse ai sacerdoti: "Portate l'arca dell'alleanza e passate davanti al popolo". Essi portarono l'arca dell'alleanza e camminarono davanti al popolo. u e<Poi Giosuè disse al popolo: "Santificatevi, poiché domani il Signore compirà meraviglie in mezzo a voi". G <ma tra voi ed essa vi sarà la distanza di circa duemila cùbiti: non avvicinatevi. Così potrete conoscere la strada dove andare, perché prima d'oggi non siete passati per questa strada". ?y<e diedero al popolo questo ordine: "Quando vedrete l'arca dell'alleanza del Signore Dio vostro e i sacerdoti leviti che la portano, voi vi muoverete dal vostro posto e la seguirete; N<Trascorsi tre giorni, gli scribi passarono in mezzo all'accampamento $ E<Giosuè si mise all'opera di buon mattino; partirono da Sittim e giunsero al Giordano, lui e tutti gli Israeliti. Lì si accamparono prima di attraversare. <Dissero a Giosuè: "Dio ha messo nelle nostre mani tutto il paese e tutti gli abitanti del paese sono già disfatti dinanzi a noi". 7i<I due uomini allora tornarono sui loro passi, scesero dalla montagna, passarono il Giordano e vennero da Giosuè, figlio di Nun, e gli raccontarono quanto era loro accaduto. C<Se ne andarono dunque e giunsero alla montagna dove rimasero tre giorni, finché non furono tornati gli inseguitori. Gli inseguitori li avevano cercati in ogni direzione senza trovarli. 9<Essa allora rispose: "Sia così secondo le vostre parole". Poi li congedò e quelli se ne andarono. Essa legò la cordicella scarlatta alla finestra. gI<Ma se tu rivelerai questo nostro affare, noi saremo liberi da ciò che ci hai fatto giurare". p[<Chiunque allora uscirà dalla porta di casa tua, il suo sangue ricadrà sulla sua testa e noi non ne avremo colpa; chiunque invece sarà con te in casa, il suo sangue ricada sulla nostra testa, se gli si metterà addosso una mano. q~]<quando noi entreremo nel paese, legherai questa cordicella di filo scarlatto alla finestra, per la quale ci hai fatto scendere e radunerai presso di te in casa tuo padre, tua madre, i tuoi fratelli e tutta la famiglia di tuo padre. {}q<Le risposero allora gli uomini: "Saremo sciolti da questo giuramento, che ci hai fatto fare, a queste condizioni: B|<Disse loro: "Andate verso la montagna, perché non si imbattano in voi i vostri inseguitori e là rimarrete nascosti tre giorni fino al loro ritorno; poi andrete per la vostra strada". {9<Allora essa li fece scendere con una corda dalla finestra, perché la sua casa era addossata al muro di cinta; infatti sulle mura aveva l'abitazione. Hz <Gli uomini le dissero: "A morte le nostre vite al posto vostro, purché non riveliate questo nostro affare; quando poi il Signore ci darà il paese, ti tratteremo con benevolenza e lealtà". y+< che lascerete vivi mio padre, mia madre, i miei fratelli, le mie sorelle e quanto loro appartiene e risparmierete le nostre vite dalla morte". x3< Ora giuratemi per il Signore che, come io ho usato benevolenza, anche voi userete benevolenza alla casa di mio padre; datemi dunque un segno certo 3wa< Lo si è saputo e il nostro cuore è venuto meno e nessuno ardisce di fiatare dinanzi a voi, perché il Signore vostro Dio è Dio lassù in cielo e quaggiù sulla terra. vvg< perché abbiamo sentito come il Signore ha prosciugato le acque del Mare Rosso davanti a voi, alla vostra uscita dall'Egitto e come avete trattato i due re Amorrei, che erano oltre il Giordano, Sicon ed Og, da voi votati allo sterminio. Ru< e disse loro: "So che il Signore vi ha assegnato il paese, che il terrore da voi gettato si è abbattuto su di noi e che tutti gli abitanti della regione sono sopraffatti dallo spavento davanti a voi, Zt/<Quelli non si erano ancora coricati quando la donna salì da loro sulla terrazza s <Gli uomini li inseguirono sulla strada del Giordano verso i guadi e si chiuse la porta, dopo che furono usciti gli inseguitori. ~rw<Essa invece li aveva fatti salire sulla terrazza e li aveva nascosti fra gli steli di lino che vi aveva accatastato. %qE<Ma quando stava per chiudersi la porta della città al cader della notte, essi uscirono e non so dove siano andati. Inseguiteli subito e li raggiungerete". p#<Allora la donna prese i due uomini e, dopo averli nascosti, rispose: "Sì, sono venuti da me quegli uomini, ma non sapevo di dove fossero. 2o_<Allora il re di Gerico mandò a dire a Raab: "Fa' uscire gli uomini che sono venuti da te e sono entrati in casa tua, perché sono venuti per esplorare tutto il paese". |ns<Ma fu riferito al re di Gerico: "Ecco alcuni degli Israeliti sono venuti qui questa notte per esplorare il paese". sm c<In seguito Giosuè, figlio di Nun, di nascosto inviò da Sittim due spie, ingiungendo: "Andate, osservate il territorio e Gerico". Essi andarono ed entrarono in casa di una donna, una prostituta chiamata Raab, dove passarono la notte. l /<Chiunque disprezzerà i tuoi ordini e non obbedirà alle tue parole in quanto ci comanderai, sarà messo a morte. Solo, sii forte e coraggioso". k <Come abbiamo obbedito in tutto a Mosè, così obbediremo a te; ma il Signore tuo Dio sia con te come è stato con Mosè. ej G<Essi risposero a Giosuè: "Faremo quanto ci hai ordinato e noi andremo dovunque ci manderai. -i W<finché il Signore conceda riposo ai vostri fratelli, come a voi, e anch'essi siano entrati in possesso del paese che il Signore Dio vostro assegna loro. Allora ritornerete e possederete la terra della vostra eredità, che Mosè, servo del Signore, diede a voi oltre il Giordano, ad oriente". gh K<le vostre mogli, i vostri bambini e il vostro bestiame rimarranno nella terra che vi ha assegnata Mosè oltre il Giordano; voi tutti invece, prodi guerrieri, passerete ben armati davanti ai vostri fratelli, e li aiuterete, g < "Ricordatevi di ciò che vi ha ordinato Mosè, servo del Signore: Il Signore Dio vostro vi concede riposo e vi dà questo paese; Xf -< Poi Giosuè disse ai Rubeniti, ai Gaditi e alla metà della tribù di Manàsse: ce C< "Passate in mezzo all'accampamento e comandate al popolo: Fatevi provviste di viveri, poiché fra tre giorni voi passerete questo Giordano, per andare ad occupare il paese che il Signore vostro Dio vi dà in possesso". 7d m< Allora Giosuè comandò agli scribi del popolo: c )< Non ti ho io comandato: Sii forte e coraggioso? Non temere dunque e non spaventarti, perché è con te il Signore tuo Dio, dovunque tu vada". ab ?<Non si allontani dalla tua bocca il libro di questa legge, ma mèditalo giorno e notte, perché tu cerchi di agire secondo quanto vi è scritto; poiché allora tu porterai a buon fine le tue imprese e avrai successo. `a =<Solo sii forte e molto coraggioso, cercando di agire secondo tutta la legge che ti ha prescritta Mosè, mio servo. Non deviare da essa né a destra né a sinistra, perché tu abbia successo in qualunque tua impresa. ` <Sii coraggioso e forte, poiché tu dovrai mettere questo popolo in possesso della terra che ho giurato ai loro padri di dare loro. _ 7<Nessuno potrà resistere a te per tutti i giorni della tua vita; come sono stato con Mosè, così sarò con te; non ti lascerò né ti abbandonerò. 7^ k<Dal deserto e dal Libano fino al fiume grande, il fiume Eufrate, tutto il paese degli Hittiti, fino al Mar Mediterraneo, dove tramonta il sole: tali saranno i vostri confini. j] Q<Ogni luogo che calcherà la pianta dei vostri piedi, ve l'ho assegnato, come ho promesso a Mosè. \ <"Mosè mio servo è morto; orsù, attraversa questo Giordano tu e tutto questo popolo, verso il paese che io do loro, agli Israeliti. m[ YEDD!CC>BA@@v?>=<<;;99S9 888b8,7777S7666s60554433&211d0//..W-,,+++w+&*))l((E''H&w& %$$*##-"[!!! Lh.VU< ](k){@0 q  f G ( t W 4 [ 2 l Hv4aC>U}Cx <La parte toccata in sorte ai figli di Giuseppe si estendeva dal Giordano presso Gerico verso le acque di Gerico a oriente, seguendo il deserto che per la montagna sale da Gerico a Betel. 8wk<?Quanto ai Gebusei che abitavano in Gerusalemme, i figli di Giuda non riuscirono a scacciarli; così i Gebusei abitano a Gerusalemme insieme con i figli di Giuda fino ad oggi. Mv<>Nibsan, la città del sale e Engaddi: sei città e i loro villaggi. 0u]<=Nel deserto: Bet-Araba, Middin, Secaca, Rt<qy<9Kain, Ghibea e Timna: dieci città e i loro villaggi. "pA<8Izreel, Iokdeam, Zanoach, #oC<7Maon, Carmelo, Zif, Iutta, On<6Umta, Kiriat-Arba, cioè Ebron e Sior: nove città e i loro villaggi. $mE<5Ianum, Bet-Tappuach, Afeka, l3<4Arab, Duma, Esean, >ky<3Gosen, Olon e Ghilo: undici città e i loro villaggi. j7<2Anab, Estemoa, Anim, *iQ<1Danna, Kiriat-Sanna, cioè Debir, -hW<0Sulle montagne: Samir, Iattir, Soco, dy<,Keila, Aczib e Maresa: nove città e i loro villaggi; c7<+Iftach, Asna, Nesib, b3<*Libna, Eter, Asan, Pa<)Ghederot, Bet-Dagon, Naama e Makkeda: sedici città e i loro villaggi; !`?<(Cabbon, Lacmas, Chitlis, _;<'Lachis, Boskat, Eglon, ^=<&Dilean, Mizpe, Iokteel, #]C<%Senan, Cadasa, Migdal-Gad, X\+<$Saaraim, Aditaim, Ghedera e Ghederotaim: quattordici città e i loro villaggi; &[I<#Iarmut, Adullam, Soco, Azeka, ,ZU<"Zanoach, En-Gannim, Tappuach, Enam, +YS<!Nella Sefela: Estaol, Sorea, Asna, RX< Lebaot, Silchim, En-Rimmon: in tutto ventinove città e i loro villaggi. $WE<Ziklag, Madmanna, Sansanna, V=<Eltolad, Chesil, Corma, U1<Baala, Iim, Ezem, 2Ta<Cazar-Sual, Bersabea e le sue dipendenze, 'SK<Cazar-Gadda, Esmon, Bet-Pelet, R5<Amam, Sema, Molada, 3Qc<Caroz-Adatta, Keriot-Chezron, cioè Cazor, P5<Zif, Telem, Bealot, O5<Kedes, Cazor-Itnan, N7<Kina, Dimona, Arara, M<Le città poste all'estremità della tribù dei figli di Giuda, verso il confine di Edom, nel Negheb, erano Kabseel, Eder, Iagur, YL-<Questa fu l'eredità della tribù dei figli di Giuda, secondo le loro famiglie. ;Kq<Gli disse: "Concedimi un favore. Poiché tu mi hai dato il paese del Negheb, dammi anche alcune sorgenti d'acqua". Le diede allora la sorgente superiore e la sorgente inferiore. J3<Quand'essa arrivò presso il marito, questi la persuase a chiedere un campo al padre. Allora essa smontò dall'asino e Caleb le disse: "Che fai?". mIU<Se ne impadronì Otniel, figlio di Kenaz, fratello di Caleb; a lui diede in moglie sua figlia Acsa. vHg<Disse allora Caleb: "A chi colpirà Kiriat-Sefer e se ne impadronirà, io darò in moglie Acsa, mia figlia". ZG/<Di là passò ad assalire gli abitanti di Debir. Si chiamava Debir Kiriat-Sefer. bF?<Caleb scacciò di là i tre figli di Anak, Sesai, Achiman e Talmai, discendenti di Anak. *EO< A Caleb figlio di Iefunne fu data una parte in mezzo ai figli di Giuda, secondo l'ordine del Signore a Giosuè: fu data Kiriat-Arba, padre di Anak, cioè Ebron. D< La frontiera occidentale era il Mar Mediterraneo. Questo era da tutti i lati il confine dei figli di Giuda, secondo le loro famiglie. +CQ< Poi il confine raggiungeva il pendio settentrionale di Ekron, quindi piegava verso Siccaron, passava per il monte Baala, raggiungeva Iabneel e terminava al mare. 9Bm< Indi il confine girava da Baala, ad occidente, verso il monte Seir, passava sul pendio settentrionale del monte Iearim, cioè Chesalon, scendeva a Bet-Semes e passava a Timna. *AO< Poi il confine piegava dalla vetta della montagna verso la fonte delle Acque di Neftoach e usciva al monte Efron; piegava poi verso Baala, che è Kiriat-Iearim. n@W<Saliva poi la valle di Ben-Innom a sud del fianco dei Gebusei, cioè di Gerusalemme; poi il confine saliva sulla vetta della montagna che domina la valle di Innom ad ovest ed è alla estremità della pianura dei Refaim, al nord. d?C<Poi il confine saliva a Debir, per la valle di Acor e, a nord, girava verso le curve, che sono di fronte alla salita di Adummin, a mezzogiorno del torrente; passava poi alle acque di En-Semes e faceva capo a En-Roghel. i>M<saliva a Bet-Ogla e passava a nord di Bet-Araba e saliva alla Pietra di Bocan, figlio di Ruben. 5=e<A oriente il confine era costituito dal Mar Morto fino alla foce del Giordano. Dal lato settentrionale il confine partiva dalla lingua di mare presso la foce del Giordano, <<passava poi da Azmon e raggiungeva il torrente d'Egitto e faceva capo al mare. Questo sarà il vostro confine meridionale. (;K<poi procedeva a sud della salita di Akrabbim, passava per Sin e risaliva a sud di Kades-Barnea; passava poi da Chezron, saliva ad Addar e girava verso Karkaa; x:k<Il loro confine a mezzogiorno cominciava alla parte estrema del Mar Morto, dalla punta rivolta verso mezzodì, 49 e<La porzione che toccò in sorte alla tribù dei figli di Giuda, secondo le loro famiglie, si trova ai confini di Edom, dal deserto di Sin verso il Negheb, all'estremo sud. 8%<Per questo Caleb, figlio di Iefunne, il Kenizzita, ebbe in eredità Ebron fino ad oggi, perché pienamente fedele al Signore, Dio di Israele. Ebron si chiamava prima Kiriat-Arba: Arba era stato l'uomo più grande tra gli Anakiti. Poi il paese non ebbe più la guerra. T7#< Giosuè lo benedisse e diede Ebron in eredità a Caleb, figlio di Iefunne. 6}< ora concedimi questi monti, di cui il Signore ha parlato in quel giorno, poiché tu hai allora saputo che vi sono gli Anakiti e città grandi e fortificate; spero che il Signore sia con me e io le conquisterò secondo quanto ha detto il Signore!". !5=< io sono ancora oggi come quando Mosè mi inviò: come il mio vigore allora, così il mio vigore ora, sia per la battaglia, sia per ogni altro servizio; T4#< Ora, ecco il Signore mi ha fatto vivere, come aveva detto, sono cioè quarantacinque anni da quando disse questa parola a Mosè, mentre Israele camminava nel deserto, e oggi, ecco ho ottantacinque anni; ?3y< Mosè in quel giorno giurò: Certo la terra, che ha calcato il tuo piede, sarà in eredità a te e ai tuoi figli, per sempre, perché sei stato pienamente fedele al Signore Dio mio. t2c<I compagni che vennero con me scoraggiarono il popolo, io invece fui pienamente fedele al Signore Dio mio. 1<Avevo quarant'anni quando Mosè, servo del Signore, mi inviò da Kades-Barnea a esplorare il paese e io gliene riferii come pensavo. f0G<Si presentarono allora i figli di Giuda da Giosuè a Gàlgala e Caleb, figlio di Iefunne, il Kenizzita gli disse: "Tu conosci la parola che ha detto il Signore a Mosè, l'uomo di Dio, riguardo a me e a te a Kades-Barnea. e/E<Come aveva comandato il Signore a Mosè, così fecero gli Israeliti e si divisero il paese. Q.<però i figli di Giuseppe formano due tribù, Manàsse ed Efraim, mentre non si diede parte alcuna ai leviti del paese, tranne le città dove abitare e i loro contadi per i loro greggi e gli armenti. "-?<infatti Mosè aveva assegnato l'eredità di due tribù e della mezza tribù oltre il Giordano; ai leviti non aveva dato alcuna eredità in mezzo a loro; ,<La loro eredità fu stabilita per sorte, come aveva comandato il Signore per mezzo di Mosè, per le nove tribù e per la mezza tribù; N+ <Questo invece ebbero in eredità gli Israeliti nel paese di Canaan: lo assegnarono loro in eredità il sacerdote Eleazaro e Giosuè, figlio di Nun, e i capi dei casati delle tribù degli Israeliti. *'< !Alla tribù di Levi però Mosè non aveva assegnato alcuna eredità: il Signore, Dio di Israele, è la loro eredità, come aveva loro detto. `);< Questo distribuì Mosè nelle steppe di Moab, oltre il Giordano di Gerico, ad oriente. B(< La metà di Gàlaad, Astarot e Edrei, città del regno di Og in Basan furono dati ai figli di Machir, figlio di Manàsse, anzi alla metà dei figli di Machir, secondo le loro famiglie. ,'S< ed essi ebbero il territorio da Macanaim, tutto il Basan, tutto il regno di Og, re di Basan, e tutti gli attendamenti di Iair, che sono in Basan: sessanta città. i&M< Mosè aveva dato una parte a metà della tribù dei figli di Manàsse, secondo le loro famiglie h%K< Questa è l'eredità dei figli di Gad secondo le loro famiglie: le città con i loro villaggi. M$< nella valle: Bet-Aram e Bet-Nimra, Succot e Zafon, il resto del regno di Sicon, re di Chesbon. Il Giordano era il confine sino all'estremità del mare di Genèsaret oltre il Giordano, ad oriente. `#;< e da Chesbon fino a Ramat-Mizpe e Betonim e da Macanaim fino al territorio di Lodebar; "'< ed essi ebbero il territorio di Iazer e tutte le città di Gàlaad e metà del paese degli Ammoniti fino ad Aroer, che è di fronte a Rabba, e!E< Mosè poi aveva dato una parte alla tribù di Gad, ai figli di Gad secondo le loro famiglie ; q< Il confine per i figli di Ruben fu dunque il Giordano e il territorio limitrofo. Questa fu l'eredità dei figli di Ruben secondo le loro famiglie: le città con i loro villaggi. {< Quanto a Balaam, figlio di Beor, l'indovino, gli Israeliti lo uccisero di spada insieme a quelli che avevano trafitto. {q< tutte le città della pianura, tutto il regno di Sicon, re degli Amorrei, che aveva regnato in Chesbon e che Mosè aveva sconfitto insieme con i capi dei Madianiti, Evi, Rekem, Zur, Cur e Reba, vassalli di Sicon, che abitavano nella regione. 4e< Bet-Peor, i declivi del Pisga, Bet-Iesimot, N< Kiriataim, Sibma e Zeret-Sacar sulle montagne che dominano la valle; ;< Iaaz, Kedemot, Mefaat, b?< Chesbon e tutte le sue città che sono nella pianura, Dibon, Bamot-Baal, Bet-Baal- Meon, 3< ed essi ebbero il territorio da Aroer, che è sulla riva del fiume Arnon, e la città che è a metà della valle e tutta la pianura presso Madaba; \3< Mosè aveva dato alla tribù dei figli di Ruben una parte secondo le loro famiglie E< Soltanto alla tribù di Levi non aveva assegnato eredità: i sacrifici consumati dal fuoco per il Signore, Dio di Israele, sono la sua eredità, secondo quanto gli aveva detto il Signore. < Però gli Israeliti non avevano scacciato i Ghesuriti e i Maacatiti; così Ghesur e Maaca abitano in mezzo ad Israele fino ad oggi. $C< tutto il regno di Og, in Basan, il quale aveva regnato in Astarot e in Edrei ed era l'ultimo superstite dei Refaim, Mosè li aveva debellati e spodestati. {< Inoltre Gàlaad, il territorio dei Ghesuriti e dei Maacatiti, tutte le montagne dell'Ermon e tutto Basan fino a Salca; mU< tutte le città di Sicon, re degli Amorrei, che regnava in Chesbon, sino al confine degli Ammoniti. < Da Aroer, che è sulla riva del fiume Arnon, e dalla città, che è in mezzo alla valle, tutta la pianura di Madaba fino a Dibon; ^7< Insieme con l'altra metà di Manàsse, i Rubeniti e i Gaditi avevano ricevuto la loro parte di eredità, che Mosè aveva data loro oltre il Giordano, ad oriente, come aveva concesso loro Mosè, servo del Signore. _9< Ora dividi questo paese a sorte alle nove tribù e a metà della tribù di Manàsse". X+< Tutti gli abitanti delle montagne dal Libano a Misrefot-Maim, tutti quelli di Sidòne, io li scaccerò davanti agli Israeliti. Però tu assegna questo paese in possesso agli Israeliti, come ti ho comandato. {< il paese di quelli di Biblos e tutto il Libano ad oriente, da Baal-Gad sotto il monte Ermon fino all'ingresso di Amat.  < al mezzogiorno; tutto il paese dei Cananei, da Ara che è di quelli di Sidòne, fino ad Afek, sino al confine degli Amorrei; ] 5< dal Sicor, che è sulla frontiera dell'Egitto, fino al territorio di Ekron, al nord, che è ritenuto cananeo, i cinque principati dei Filistei: quello di Gaza, di Asdod, di Ascalon, di Gat e di Ekron; gli Avviti i M< Questo è il paese rimasto: tutti i distretti dei Filistei e tutto il territorio dei Ghesuriti, !  ?< Quando Giosuè fu vecchio e avanti negli anni, il Signore gli disse: "Tu sei diventato vecchio, avanti negli anni e rimane molto territorio da occupare. 2 a< il re di Tirza, uno. In tutto trentun re. V'< il re di Dor, sulla collina di Dor, uno; il re delle genti di Gàlgala, uno; @}< il re di Kades, uno; il re di Iokneam del Carmelo, uno; 7k< il re di Taanach, uno; il re di Meghiddo, uno; :q< il re di Simron-Meroon, uno; il re di Acsaf, uno; 2a< il re di Madon, uno; il re di Cazor, uno; 1_< il re di Afek, uno; il re di Sarom, uno; 4e< il re di Tappuach, uno; il re di Efer, uno; 4e< il re di Makkeda, uno; il re di Betel, uno; 4e< il re di Libna, uno; il re di Adullam, uno; 1_< il re di Corma, uno; il re di Arad, uno; 3~c< il re di Debir, uno; il re di Gheder, uno; 3}c< il re di Eglon, uno; il re di Ghezer, uno; 4|e< il re di Iarmut, uno; il re di Lachis, uno; 8{m< il re di Gerusalemme, uno; il re di Ebron, uno; Fz< il re di Gerico, uno; il re di Ai, che è presso Betel, uno; &yG< sulle montagne, nel bassopiano, nell'Araba, sulle pendici, nel deserto e nel Negheb: gli Hittiti, gli Amorrei, i Cananei, i Perizziti, gli Evei e i Gebusei: x#< Questi sono i re del paese che Giosuè e gli Israeliti sconfissero, al di qua del Giordano ad occidente, da Baal-Gad nella valle del Libano fino al monte Calak, che sale verso Seir, e di cui Giosuè diede il possesso alle tribù di Israele secondo le loro divisioni, 4wc< Mosè, servo del Signore, e gli Israeliti li avevano sconfitti e Mosè, servo del Signore, ne diede il possesso ai Rubeniti, ai Gaditi e a metà della tribù di Manàsse. /vY< dominava le montagne dell'Ermon e Salca e tutto Basan sino al confine dei Ghesuriti e dei Maacatiti, inoltre metà di Gàlaad sino al confine di Sicon re di Chesbon. juO< Inoltre Og, re di Basan, proveniente da un residuo di Refaim, che abitava in Astarot e in Edrei, Mt< e inoltre l'Araba fino alla riva orientale del mare di Kinarot e fino alla riva orientale dell'Araba, cioè il Mar Morto, in direzione di Bet-Iesimot e più a sud, fin sotto le pendici del Pisga. s< Sicon, re degli Amorrei che abitavano in Chesbon; il suo dominio cominciava da Aroer, situata sul margine della valle del torrente Arnon, incluso il centro del torrente, e comprendeva la metà di Gàlaad fino al torrente Iabbok, lungo il confine dei figli di Ammon Jr < Questi sono i re del paese, che gli Israeliti sconfissero e del cui territorio entrarono in possesso, oltre il Giordano, ad oriente, dal fiume Arnon al monte Ermon, con tutta l'Araba orientale. Pq< Giosuè si impadronì di tutta la regione, come aveva detto il Signore a Mosè, e Giosuè la diede in possesso ad Israele, secondo le loro divisioni per tribù. Poi il paese non ebbe più la guerra. epE< Non rimase un Anakita nel paese degli Israeliti; solo ne rimasero a Gaza, a Gat e ad Asdod. doC< In quel tempo Giosuè si mosse per eliminare gli Anakiti dalle montagne, da Ebron, da Debir, da Anab, da tutte le montagne di Giuda e da tutte le montagne di Israele. Giosuè li votò allo sterminio con le loro città. ^n7< Infatti era per disegno del Signore che il loro cuore si ostinasse nella guerra contro Israele, per votarli allo sterminio, senza che trovassero grazia, e per annientarli, come aveva comandato il Signore a Mosè. m< Non ci fu città che avesse fatto pace con gli Israeliti, eccetto gli Evei che abitavano Gàbaon: si impadronirono di tutti con le armi. Al< Per molti giorni Giosuè mosse guerra a tutti questi re. k1< Dal monte Calak, che sale verso Seir, a Baal-Gad nella valle del Libano sotto il monte Ermon, prese tutti i loro re, li colpì e li mise a morte. 5je< Giosuè si impadronì di tutto questo paese: le montagne, tutto il Negheb, tutto il paese di Gosen, il bassopiano, l'Araba e le montagne di Israele con il loro bassopiano. ,iS< Come aveva comandato il Signore a Mosè suo servo, Mosè ordinò a Giosuè e Giosuè così fece: non trascurò nulla di quanto aveva comandato il Signore a Mosè. 0h[< Gli Israeliti presero tutto il bottino di queste città e il bestiame; solo passarono a fil di spada tutti gli uomini fino a sterminarli; non lasciarono nessuno vivo. g < Tuttavia Israele non incendiò nessuna delle città erette sui colli, fatta eccezione per la sola Cazor, che Giosuè incendiò. f-< Giosuè prese tutti quei re e le oro città, passandoli a fil di spada; li votò allo sterminio, come aveva comandato Mosè, servo del Signore. e#< Passò a fil di spada ogni essere vivente che era in essa, votandolo allo sterminio; non lasciò nessuno vivo e appiccò il fuoco a Cazor. d+< In quel tempo Giosuè ritornò e prese Cazor e passò a fil di spada il suo re, perché prima Cazor era stata la capitale di tutti quei regni. c< Giosuè fece loro come gli aveva detto il Signore: tagliò i garretti ai loro cavalli e appiccò il fuoco ai loro carri. _b9< Il Signore li mise in potere di Israele, che li battè e li inseguì fino a Sidone la Grande, fino a Misrefot-Maim e fino alla valle di Mizpa ad oriente. Li batterono fino a non lasciar loro neppure un superstite. uae< Giosuè con tutti i suoi guerrieri li raggiunse presso le acque di Merom d'improvviso e piombò su di loro. T`#< Allora il Signore disse a Giosuè: "Non temerli, perché domani a quest'ora io li mostrerò tutti trafitti davanti ad Israele. Taglierai i garretti ai loro cavalli e appiccherai il fuoco ai loro carri". }_u< Si unirono tutti questi re e vennero ad accamparsi insieme presso le acque di Merom, per combattere contro Israele. ^+< Allora essi uscirono con tutti i loro eserciti: un popolo numeroso, come la sabbia sulla riva del mare, con cavalli e carri in gran quantità. 4]c< I Cananei erano a oriente e a occidente, gli Amorrei, gli Hittiti, i Perizziti, i Gebusei erano sulle montagne e gli Evei erano al di sotto dell'Ermon nel paese di Mizpa. \< e i re che erano al nord, sulle montagne, nell'Araba a sud di Chinarot, nel bassopiano e sulle colline di Dor dalla parte del mare. y[ o< Quando Iabin, re di Cazor, seppe queste cose, ne informò Iobab, il re di Madon, il re di Simron, il re di Acsaf LZ< +Poi Giosuè con tutto Israele tornò all'accampamento di Gàlgala. Y< *Giosuè prese tutti questi re e il loro paese in una sola volta, perché il Signore, Dio di Israele, combatteva per Israele. aX=< )Giosuè li colpì da Kades-Barnea fino a Gaza e tutto il paese di Gosen fino a Gàbaon. qW]< (Così Giosuè battè tutto il paese: le montagne, il Negheb, il bassopiano, le pendici e tutti i loro re. Non lasciò alcun superstite e votò allo sterminio ogni essere che respira, come aveva comandato il Signore, Dio di Israele. V< 'La prese con il suo re e tutti i suoi villaggi; li passarono a fil di spada e votarono allo sterminio ogni essere vivente che era in essa; non lasciò alcun superstite. Trattò Debir e il suo re come aveva trattato Ebron e come aveva trattato Libna e il suo re. UU%< &Poi Giosuè, e con lui tutto Israele, si rivolse a Debir e le mosse guerra. xTk< %La presero e la passarono a fil di spada con il suo re, tutti i suoi villaggi e ogni essere vivente che era in essa; non lasciò alcun superstite; come aveva fatto ad Eglon, la votò allo sterminio con ogni essere vivente che era in essa. \S3< $Giosuè poi, e con lui tutto Israele, salì da Eglon ad Ebron e le mossero guerra. ,RS< #In quel giorno la presero e la passarono a fil di spada e votarono allo sterminio, in quel giorno, ogni essere vivente che era in essa, come aveva fatto a Lachis. }Qu< "Poi Giosuè, e con lui tutto Israele, passò da Lachis ad Eglon, si accamparono contro di essa e le mossero guerra. P3< !Allora, per venire in aiuto a Lachis, era partito Oam, re di Ghezer, e Giosuè battè lui e il suo popolo, fino a non lasciargli alcun superstite. 3Oa< Il Signore mise Lachis in potere di Israele, che la prese il secondo giorno e la passò a fil di spada con ogni essere vivente che era in essa, come aveva fatto a Libna. xNk< Poi Giosuè, e con lui tutto Israele, passò da Libna a Lachis e si accampò contro di essa e le mosse guerra. dMC< Il Signore mise anch'essa e il suo re in potere di Israele, che la passò a fil di spada con ogni essere vivente che era in essa; non vi lasciò alcun superstite e trattò il suo re come aveva trattato il re di Gerico. `L;< Giosuè poi, e con lui Israele, passò da Makkeda a Libna e mosse guerra contro Libna. }Ku< Giosuè in quel giorno si impadronì di Makkeda, la passò a fil di spada con il suo re, votò allo sterminio loro e ogni essere vivente che era in essa, non lasciò un superstite e trattò il re di Makkeda come aveva trattato il re di Gerico. IJ < All'ora del tramonto, per ordine di Giosuè, li calarono dagli alberi, li gettarono nella grotta dove si erano nascosti e posero grosse pietre all'ingresso della grotta: vi sono fino ad oggi. I< Dopo di ciò, Giosuè li colpì e li uccise e li fece impiccare a cinque alberi, ai quali rimasero appesi fino alla sera. (HK< Disse loro Giosuè: "Non temete e non spaventatevi! Siate forti e coraggiosi, perché così farà il Signore a tutti i nemici, contro cui dovrete combattere". G-< Quando quei cinque re furono fatti uscire dinanzi a Giosuè, egli convocò tutti gli Israeliti e disse ai capi dei guerrieri che avevano marciato con lui: "Accostatevi e ponete i vostri piedi sul collo di questi re!". Quelli s'accostarono e posero i piedi sul loro collo. %FE< Così fecero e condussero a lui fuori dalla grotta quei cinque re, il re di Gerusalemme, il re di Ebron, il re di Iarmut, il re di Lachis e il re di Eglon. mEU< Disse allora Giosuè: "Aprite l'ingresso della grotta e fatemi uscire dalla grotta quei cinque re". D< ritornò tutto il popolo all'accampamento presso Giosuè, in Makkeda, in pace. Nessuno mosse più la lingua contro gli Israeliti. /CY< Quando Giosuè e gli Israeliti ebbero terminato di infliggere loro una strage enorme così da finirli, e i superstiti furono loro sfuggiti ed entrati nelle fortezze, KB< Voi però non fermatevi, inseguite i vostri nemici, attaccateli nella retroguardia e non permettete loro di entrare nelle loro città, perché il Signore Dio vostro li mette nelle vostre mani". A< Disse loro Giosuè: "Rotolate grosse pietre contro l'entrata della grotta e fate restare presso di essa uomini per sorvegliarli. n@W< Fu portata a Giosuè la notizia: "Sono stati trovati i cinque re, nascosti nella grotta in Makkeda". S?!< Quei cinque re erano fuggiti e si erano nascosti nella grotta in Makkeda. N>< Poi Giosuè con tutto Israele ritornò all'accampamento di Gàlgala. =5< Non ci fu giorno come quello, né prima né dopo, perché aveva ascoltato il Signore la voce d'un uomo, perché il Signore combatteva per Israele"? j<O< Si fermò il sole e la luna rimase immobile finché il popolo non si vendicò dei nemici. Non è forse scritto nel libro del Giusto: "Stette fermo il sole in mezzo al cielo e non si affrettò a calare quasi un giorno intero. C;< Allora, quando il Signore mise gli Amorrei nelle mani degli Israeliti, Giosuè disse al Signore sotto gli occhi di Israele: "Sole, fermati in Gàbaon e tu, luna, sulla valle di Aialon". #:A< Mentre essi fuggivano dinanzi ad Israele ed erano alla discesa di Bet-Coron, il Signore lanciò dal cielo su di essi come grosse pietre fino ad Azeka e molti morirono. Coloro che morirono per le pietre della grandine furono più di quanti ne uccidessero gli Israeliti con la spada. R9< Il Signore mise lo scompiglio in mezzo a loro dinanzi ad Israele, che inflisse loro in Gàbaon una grande disfatta, li inseguì verso la salita di Bet-Coron e li battè fino ad Azeka e fino a Makkeda. g8I< Giosuè piombò su di loro d'improvviso: tutta la notte aveva marciato, partendo da Gàlgala. 7< Allora il Signore disse a Giosuè: "Non aver paura di loro, perché li metto in tuo potere; nessuno di loro resisterà davanti a te". \63< Giosuè partì da Gàlgala con tutta la gente di guerra e tutti i prodi guerrieri. 5< Allora gli uomini di Gàbaon mandarono a dire a Giosuè, all'accampamento di Gàlgala: "Non privare del tuo aiuto i tuoi servi. Vieni presto da noi; salvaci e aiutaci, perché si sono alleati contro di noi tutti i re degli Amorrei, che abitano sulle montagne". d4C< Quelli si unirono e i cinque re amorrei, il re di Gerusalemme, il re di Ebron, il re di Iarmut, il re di Lachis ed il re di Eglon, vennero con tutte le loro truppe, si accamparono contro Gàbaon e le diedero battaglia. p3[< "Venite da me, aiutatemi e assaltiamo Gàbaon, perché ha fatto pace con Giosuè e con gli Israeliti". 2+< Allora Adoni-Zedek, re di Gerusalemme, mandò a dire a Oam, re di Ebron, a Piream, re di Iarmut, a Iafia, re di Lachis e a Debir, re di Eglon: 1< ebbe grande paura, perché Gàbaon, una delle città regali, era più grande di Ai e tutti i suoi uomini erano valorosi. /0 [< Quando Adoni-Zedek, re di Gerusalemme, venne a sapere che Giosuè aveva preso Ai e l'aveva votata allo sterminio, e che, come aveva fatto a Gerico e al suo re, aveva fatto ad Ai e al suo re e che gli abitanti di Gàbaon avevano fatto pace con gli Israeliti e si trovavano ormai in mezzo a loro, 7/i< e in quel giorno, Giosuè li costituì tagliatori di legna e portatori di acqua per la comunità e per l'altare del Signore, nel luogo che Egli avrebbe scelto, fino ad oggi. f.G< Li trattò allora in questo modo: li salvò dalla mano degli Israeliti, che non li uccisero; c-A< Ora eccoci nelle tue mani, trattaci pure secondo quanto è buono e giusto ai tuoi occhi". E,< Risposero a Giosuè e dissero: "Era stato riferito ai tuoi servi quanto il Signore Dio tuo aveva ordinato a Mosè suo servo, di dare cioè a voi tutto il paese e di sterminare dinanzi a voi tutti gli abitanti del paese; allora abbiamo avuto molto timore per le nostre vite a causa vostra e perciò facemmo tal cosa. +< Orbene voi siete maledetti e nessuno di voi cesserà di essere schiavo e di tagliar legna e di portare acqua per la casa del mio Dio". *1< Giosuè chiamò i Gabaoniti e disse loro: "Perché ci avete ingannati, dicendo: Noi abitiamo molto lontano da voi, mentre abitate in mezzo a noi? )1< Ma aggiunsero i capi: "Vivano pure, siano però tagliatori di legna e portatori d'acqua per tutta la comunità". Come i capi ebbero loro parlato, (< Faremo loro questo: li lasceremo vivere e così non ci sarà su di noi lo sdegno, a causa del giuramento che abbiamo loro prestato". '!< Dissero allora tutti i capi dell'intera comunità: "Noi abbiamo loro giurato per il Signore, Dio di Israele, e ora non possiamo colpirli. *&O< Ma gli Israeliti non li uccisero, perché i capi della comunità avevano loro giurato per il Signore, Dio di Israele, e tutta la comunità si lamentò dei capi. %%< Allora gli Israeliti partirono e il terzo giorno entrarono nelle loro città: le loro città erano Gàbaon, Chefira, Beerot e Kiriat-Iarim. $%< Tre giorni dopo avere stipulato con essi il patto, gli Israeliti vennero a sapere che quelli erano loro vicini e abitavano in mezzo a loro. #< Giosuè fece pace con loro e stipulò l'alleanza di lasciarli vivere; i capi della comunità s'impegnarono verso di loro con giuramento. Y"-< La gente allora prese le loro provviste senza consultare l'oracolo del Signore. !/< questi otri di vino, che noi riempimmo nuovi, eccoli rotti e questi nostri vestiti e i nostri sandali sono consunti per il cammino molto lungo". & G< Questo è il nostro pane: caldo noi lo prendemmo come provvista nelle nostre case quando uscimmo per venire da voi e ora eccolo secco e ridotto in briciole; Z/< Ci dissero allora i nostri vecchi e tutti gli abitanti del nostro paese: Rifornitevi di provviste per la strada, andate loro incontro e dite loro: Noi siamo servi vostri, stringete dunque un'alleanza con noi. #< di quanto ha fatto ai due re degli Amorrei, che erano oltre il Giordano, a Sicon, re di Chesbon, e ad Og, re di Basan, che era ad Astarot. 3a< Gli risposero: "I tuoi servi vengono da un paese molto lontano, a causa del nome del Signore Dio tuo, poiché abbiamo udito della sua fama, di quanto ha fatto in Egitto, lS< Risposero a Giosuè: "Noi siamo tuoi servi!" e Giosuè chiese loro: "Chi siete e da dove venite?". wi< La gente di Israele rispose loro: "Forse abitate in mezzo a noi e come possiamo stringere alleanza con voi?". 7< Andarono poi da Giosuè all'accampamento di Gàlgala e dissero a lui e agli Israeliti: "Veniamo da un paese lontano; stringete con noi un'alleanza". < si misero ai piedi sandali strappati e ricuciti, addosso vestiti logori. Tutto il pane della loro provvigione era secco e sbriciolato. ,S< ricorsero da parte loro ad un'astuzia: andarono a rifornirsi di vettovaglie, presero sacchi sdrusciti per i loro asini, otri di vino consunti, rotti e rappezzati, nW< Invece gli abitanti di Gàbaon, quando ebbero sentito ciò che Giosuè aveva fatto a Gerico e ad Ai, Q< si allearono per far guerra di comune accordo contro Giosuè e Israele.  !< Non appena ebbero udito questi fatti, tutti i re che si trovavano oltre il Giordano, nella zona montuosa, nel bassopiano collinoso e lungo tutto il litorale del Mar Mediterraneo verso il Libano, gli Hittiti, gli Amorrei, i Cananei, i Perizziti, gli Evei, i Gebusei, N<#Non ci fu parola, di quante Mosè aveva comandate, che Giosuè non leggesse davanti a tutta l'assemblea di Israele, comprese le donne, i fanciulli e i forestieri che soggiornavano in mezzo a loro. <"Giosuè lesse tutte le parole della legge, la benedizione e la maledizione, secondo quanto è scritto nel libro della legge.  <!Tutto Israele, i suoi anziani, i suoi scribi, tutti i suoi giudici, forestieri e cittadini stavano in piedi da una parte e dall'altra dell'arca, di fronte ai sacerdoti leviti, che portavano l'arca dell'alleanza del Signore, una metà verso il monte Garizim e l'altra metà verso il monte Ebal, come aveva prima prescritto Mosè, servo del Signore, per benedire il popolo di Israele. xk< In quel luogo scrisse sulle pietre una copia della legge di Mosè, che questi aveva scritto per gli Israeliti. {<secondo quanto aveva ordinato Mosè, servo del Signore, agli Israeliti, come è scritto nel libro della legge di Mosè, un altare di pietre intatte, non toccate dal ferro; vi si sacrificarono sopra olocausti e si offrirono sacrifici di comunione. ~~}c||?{{z#xx2wvvuotss^rqqpIoqnmmll'kjj$ihkgnff$ehdcbbea``__^^f^H]]]]\\0[[[[[;ZZ;YQXX/WWVV=UU`UTTTT$SSKSRQQQPPVOOgNNHN)NMM&LLpLLL-LKKJJIzHGGG!FwE[DCBB@@X??>7=<<4;;*::!99*888=777866.555344Y3r322w2+1x1 0i0//U..x--l- ,l++**)('~'(&6%J$#."E!!- 8~@6IjBn"t3 b  J z  sqPN<Ad Isacco diedi Giacobbe ed Esaù e assegnai ad Esaù il possesso delle montagne di Seir; Giacobbe e i suoi figli scesero in Egitto. M7<Io presi il padre vostro Abramo da oltre il fiume e gli feci percorrere tutto il paese di Canaan; moltiplicai la sua discendenza e gli diedi Isacco. KL<Giosuè disse a tutto il popolo: "Dice il Signore, Dio d'Israele: I vostri padri, come Terach padre di Abramo e padre di Nacor, abitarono dai tempi antichi oltre il fiume e servirono altri dei. ,K U<Giosuè radunò tutte le tribù d'Israele in Sichem e convocò gli anziani d'Israele, i capi, i giudici e gli scribi del popolo, che si presentarono davanti a Dio. ~Jw<Se trasgredite l'alleanza che il Signore vostro Dio vi ha imposta, e andate a servire altri dei e vi prostrate davanti a loro, l'ira del Signore si accenderà contro di voi e voi perirete presto, scomparendo dal buon paese che egli vi ha dato". I-<Ma, come ogni buona parola che il Signore vostro Dio vi aveva detta è giunta a compimento per voi, così il Signore farà giungere a vostro danno tutte le sue parole di minaccia, finché vi abbia sterminati da questo buon paese che il vostro Dio, il Signore, vi ha dato. 1H]<Ecco io oggi me ne vado per la via di ogni abitante della terra; riconoscete con tutto il cuore e con tutta l'anima che neppur una di tutte le buone promesse, che il Signore vostro Dio aveva fatto per voi, è caduta a vuoto; tutte sono giunte a compimento per voi: neppure una è andata a vuoto. ;Gq< allora sappiate che il Signore vostro Dio non scaccerà più queste genti dinanzi a voi, ma esse diventeranno per voi una rete, una trappola, un flagello ai vostri fianchi; diventeranno spine nei vostri occhi, finché non siate periti e scomparsi da questo buon paese che il Signore vostro Dio vi ha dato. )FM< Perché, se fate apostasia e vi unite al resto di queste nazioni che sono rimaste fra di voi e vi imparentate con loro e vi mescolate con esse ed esse con voi, PE< Abbiate gran cura, per la vostra vita, di amare il Signore vostro Dio. sDa< Uno solo di voi ne inseguiva mille, perché il Signore vostro Dio combatteva per voi come aveva promesso. yCm< Il Signore ha scacciato dinanzi a voi nazioni grandi e potenti; nessuno ha potuto resistere a voi fino ad oggi. QB<ma restate fedeli al Signore vostro Dio, come avete fatto fino ad oggi. GA <senza mischiarvi con queste nazioni che rimangono fra di voi; non pronunciate neppure il nome dei loro dei, non ne fate uso nei giuramenti; non li servite e non vi prostrate davanti a loro: @<Siate forti nell'osservare ed eseguire quanto è scritto nel libro della legge di Mosè, senza deviare né a destra, né a sinistra, 7?i<Il Signore vostro Dio le disperderà egli stesso dinanzi a voi e le scaccerà dinanzi a voi e voi prenderete possesso del loro paese, come il Signore vostro Dio vi ha detto. M><Ecco io ho diviso tra voi a sorte, come possesso per le vostre tribù, il paese delle nazioni che restano e di tutte quelle che ho sterminate, dal Giordano fino al Mar Mediterraneo, ad occidente. (=K<Voi avete visto quanto il Signore vostro Dio ha fatto a tutte queste nazioni, scacciandole dinanzi a voi; poiché il Signore vostro Dio ha combattuto per voi. <<convocò tutto Israele, gli anziani, i capi, i giudici e gli scribi del popolo e disse loro: "Io sono vecchio, molto avanti negli anni. *; Q<Molto tempo dopo che il Signore aveva dato riposo a Israele, liberandolo da tutti i nemici che lo circondavano, Giosuè, ormai vecchio e molto avanti negli anni, :'<"I figli di Ruben e i figli di Gad chiamarono quell'altare Testimonio perché dissero: "Esso è testimonio fra di noi che il Signore è Dio". .9W<!La cosa piacque agli Israeliti, i quali benedissero Dio e non parlarono più di muover guerra ai figli di Ruben e di Gad, per devastare il paese che essi abitavano. P8< Finees, figlio del sacerdote Eleazaro, e i capi lasciarono i figli di Ruben e i figli di Gad e tornarono dal paese di Gàlaad al paese di Canaan presso gli Israeliti, ai quali riferirono l'accaduto. $7C<Finees, figlio del sacerdote Eleazaro, disse ai figli di Ruben, ai figli di Gad e ai figli di Manàsse: "Oggi riconosciamo che il Signore è in mezzo a noi, poiché non avete commesso questa infedeltà verso il Signore; così avete preservato gli Israeliti dal castigo del Signore". [61<Quando Finees e i capi della comunità, i capi dei gruppi di migliaia d'Israele che erano con lui, udirono le parole dette dai figli di Ruben, dai figli di Gad e dai figli di Manàsse, ne rimasero soddisfatti. i5M<Lungi da noi l'idea di ribellarci al Signore e di desistere dal seguire il Signore, costruendo un altare per olocausti, per oblazioni o per sacrifici, oltre l'altare del Signore nostro Dio, che è davanti alla sua Dimora!". 4<Abbiamo detto: Se in avvenire essi diranno questo a noi o ai nostri discendenti, noi risponderemo: Guardate la forma dell'altare del Signore, che i nostri padri fecero, non per olocausti, né per sacrifici, ma perché fosse di testimonio fra noi e voi. V3'<ma perché sia testimonio fra noi e voi e fra i nostri discendenti dopo di noi, dimostrando che vogliamo servire al Signore dinanzi a lui, con i nostri olocausti, con le nostre vittime e con i nostri sacrifici di comunione. Così i vostri figli non potranno un giorno dire ai nostri figli: Voi non avete parte alcuna con il Signore. \23<Perciò abbiamo detto: Costruiamo un altare, non per olocausti, né per sacrifici, ^17<Il Signore ha posto il Giordano come confine tra noi e voi, figli di Ruben e figli di Gad; voi non avete parte alcuna con il Signore! Così i vostri figli farebbero desistere i nostri figli dal temere il Signore. ?0y<In verità l'abbiamo fatto preoccupati di questo: pensando cioè che in avvenire i vostri figli potessero dire ai nostri figli: Che avete in comune voi con il Signore Dio d'Israele? \/3<Se abbiamo costruito un altare per desistere dal seguire il Signore; se è stato per offrire su di esso olocausti od oblazioni e per fare su di esso sacrifici di comunione, il Signore stesso ce ne chieda conto! 6.g<"Dio, Dio, Signore! Dio, Dio, Signore! Lui lo sa, ma anche Israele lo sappia. Se abbiamo agito per ribellione o per infedeltà verso il Signore, che Egli non ci salvi oggi! -<Allora i figli di Ruben, i figli di Gad e metà della tribù di Manàsse risposero e dissero ai capi dei gruppi di migliaia d'Israele: d,C<Quando Acan figlio di Zerach commise un'infedeltà riguardo allo sterminio, non venne forse l'ira del Signore su tutta la comunità d'Israele sebbene fosse un individuo solo? Non dovette egli morire per la sua colpa?". .+W<Se ritenete immondo il paese che possedete, ebbene, passate nel paese che è possesso del Signore, dove è stabilita la Dimora del Signore, e stabilitevi in mezzo a noi; ma non ribellatevi al Signore e non fate di noi dei ribelli, costruendovi un altare oltre l'altare del Signore nostro Dio. *5<Voi oggi desistete dal seguire il Signore! Poiché oggi vi siete ribellati al Signore, domani egli si adirerà contro tutta la comunità d'Israele. )#<Non ci basta l'iniquità di Peor, della quale non ci siamo ancora purificati oggi e che attirò quel flagello sulla comunità del Signore? T(#<"Dice tutta la comunità del Signore: Che è questa infedeltà, che avete commessa contro il Dio d'Israele, desistendo oggi dal seguire il Signore, costruendovi un altare per ribellarvi oggi al Signore? O'<tutti erano capi di un casato paterno fra i gruppi di migliaia d'Israele; essi andarono dai figli di Ruben, dai figli di Gad e da metà della tribù di Manàsse nel paese di Gàlaad e dissero loro: `&;<e con lui dieci capi, un capo per ciascun casato paterno di tutte le tribù d'Israele: "%?< Gli Israeliti mandarono ai figli di Ruben, ai figli di Gad e metà della tribù di Manàsse nel paese di Gàlaad, Finees, figlio del sacerdote Eleazaro, o$Y< Quando gli Israeliti seppero questo, tutta la loro comunità si riunì a Silo per muover loro guerra. e#E< Gli Israeliti udirono che si diceva: "Ecco i figli di Ruben, i figli di Gad e metà della tribù di Manàsse hanno costruito un altare di fronte al paese di Canaan, alle Curve del Giordano, dalla parte degli Israeliti". c"A< Quando furono giunti alle Curve del Giordano, che sono nel paese di Canaan, i figli di Ruben, i figli di Gad e metà della tribù di Manàsse vi costruirono un altare, presso il Giordano: un altare di forma grandiosa. 1!]< I figli di Ruben, i figli di Gad e metà della tribù di Manàsse dunque tornarono, dopo aver lasciato gli Israeliti a Silo, nel paese di Canaan, per andare nel paese di Gàlaad, il paese di loro proprietà, che avevano ricevuto in possesso, in forza del comando del Signore, per mezzo di Mosè. h K<aggiunse: "Voi tornate alle vostre tende con grandi ricchezze, con bestiame molto numeroso, con argento, oro, rame, ferro e con grande quantità di vesti; dividete con i vostri fratelli il bottino, tolto ai vostri nemici". nW<Mosè aveva dato a metà della tribù di Manàsse un possesso in Basan e Giosuè diede all'altra metà un possesso tra i loro fratelli, di qua del Giordano, a occidente. Quando Giosuè li rimandò alle loro tende e li benedisse, S!<Poi Giosuè li benedisse e li congedò ed essi tornarono alle loro tende. #<Soltanto abbiate gran cura di eseguire i comandi e la legge che Mosè, servo del Signore, vi ha dato, amando il Signore vostro Dio, camminando in tutte le sue vie, osservando i suoi comandi, restando fedeli a lui e servendolo con tutto il cuore e con tutta l'anima". oY<Ora che il Signore vostro Dio ha dato tranquillità ai vostri fratelli, come aveva loro promesso, tornate e andate alle vostre tende, nel paese che vi appartiene, e che Mosè, servo del Signore, vi ha assegnato oltre il Giordano. <Non avete abbandonato i vostri fratelli durante questo lungo tempo fino ad oggi e avete osservato il comando del Signore vostro Dio. 'I<e disse loro: "Voi avete osservato quanto Mosè, servo del Signore, vi aveva ordinato e avete obbedito alla mia voce, in tutto quello che io vi ho comandato. V )<Allora Giosuè convocò i Rubeniti, i Gaditi e metà della tribù di Manàsse <-Di tutte le belle promesse che il Signore aveva fatte alla casa d'Israele, non una andò a vuoto: tutto giunse a compimento. ?y<,Il Signore diede loro tranquillità intorno, come aveva giurato ai loro padri; nessuno di tutti i loro nemici potè resistere loro; il Signore mise in loro potere tutti quei nemici. /<+Il Signore diede dunque a Israele tutto il paese che aveva giurato ai padri di dar loro e gli Israeliti ne presero possesso e vi si stabilirono. _9<*Ciascuna di queste città aveva intorno il pascolo; così era di tutte queste città. sa<)Totale delle città dei leviti in mezzo ai possessi degli Israeliti: quarantotto città e i loro pascoli. <(Totale delle città date in sorte ai figli di Merari, secondo le loro famiglie, cioè il resto delle famiglie dei leviti: dodici città. T#<'Chesbon e i suoi pascoli, Iazer e i suoi pascoli: in tutto quattro città. <&della tribù di Gad, come città di rifugio per l'omicida, Ramot in Gàlaad e i suoi pascoli, Macanaim e i suoi pascoli, L<%Kedemot e i suoi pascoli, Mefaat e i suoi pascoli: quattro città; ue<$della tribù di Ruben, come città di rifugio per l'omicida, Bezer e i suoi pascoli, Iaas e i suoi pascoli, J<#Dimna e i suoi pascoli, Naalal e i suoi pascoli: quattro città; ;<"Alle famiglie dei figli di Merari, cioè al resto dei leviti, furono date: della tribù di Zàbulon, Iokneam e i suoi pascoli, Karta e i suoi pascoli, h K<!Totale delle città dei Ghersoniti, secondo le loro famiglie: tredici città e i loro pascoli. / Y< della tribù di Nèftali, come città di rifugio per l'omicida, Kades in Galilea e i suoi pascoli, Ammot-Dor e i suoi pascoli, Kartan con i suoi pascoli: tre città. I  <Elkat e i suoi pascoli, Recob e i suoi pascoli: quattro città; P <della tribù di Aser, Miseal e i suoi pascoli, Abdon e i suoi pascoli; N<Iarmut e i suoi pascoli, En-Gannim e i suoi pascoli: quattro città; T#<della tribù d'Issacar, Kision e i suoi pascoli, Daberat e i suoi pascoli, cA<Ai figli di Gherson, che erano tra le famiglie dei leviti, furono date: di metà della tribù di Manàsse, come città di rifugio per l'omicida, Golan in Basan e i suoi pascoli, Astarot con i suoi pascoli: due città; iM<Totale: dieci città con i loro pascoli, che toccarono alle famiglie degli altri figli di Keat. kQ<Di metà della tribù di Manàsse: Taanach e i suoi pascoli, Ibleam e i suoi pascoli: due città. O<Aialon e i suoi pascoli, Gat-Rimmon e i suoi pascoli: quattro città. S!<Della tribù di Dan: Elteke e i suoi pascoli, Ghibbeton e i suoi pascoli, P<Chibsaim e i suoi pascoli, Bet-Coron e i suoi pascoli: quattro città. <Fu loro data, come città di rifugio per l'omicida, Sichem e i suoi pascoli sulle montagne di Efraim; poi Ghezer e i suoi pascoli, wi<Alle famiglie dei Keatiti, cioè al resto dei leviti, figli di Keat, toccarono città della tribù di Efraim. \~3<Totale delle città dei sacerdoti figli d'Aronne: tredici città e i loro pascoli. J}<Anatot e i suoi pascoli, Almon e i suoi pascoli: quattro città. V|'<Della tribù di Beniamino, Gàbaon e i suoi pascoli, Ghega e i suoi pascoli, q{]<Ain e i suoi pascoli, Iutta e i suoi pascoli, Bet-Semes e i suoi pascoli: nove città di queste tribù. 8zm<Debir e i suoi pascoli, Colon e i suoi pascoli, ;ys<Iattir e i suoi pascoli, Estemoa e i suoi pascoli, x < Diedero ai figli del sacerdote Aronne Ebron, città di rifugio per l'omicida, con i suoi pascoli; poi Libna e i suoi pascoli, iwM< ma diedero i campi di questa città e i suoi villaggi come possesso a Caleb, figlio di Iefunne. v< Furono dunque date loro Kiriat-Arba, padre di Anak, cioè Ebron, sulle montagne di Giuda, con i suoi pascoli tutt'intorno; ~uw< Esse toccarono ai figli d'Aronne tra le famiglie dei Keatiti, figli di Levi, perché il primo sorteggio fu per loro. ute< Diedero, cioè, della tribù dei figli di Giuda e della tribù dei figli di Simeone le città qui nominate. s<Gli Israeliti diedero dunque a sorte queste città con i loro pascoli ai leviti, come il Signore aveva comandato per mezzo di Mosè. r'<Ai figli di Merari, secondo le loro famiglie, toccarono dodici città della tribù di Ruben, della tribù di Gad e della tribù di Zàbulon. Cq<Ai figli di Gherson toccarono in sorte tredici città delle famiglie della tribù d'Issacar, della tribù di Aser, della tribù di Nèftali e di metà della tribù di Manàsse in Basan. p7<Al resto dei Keatiti toccarono in sorte dieci città delle famiglie della tribù di Efraim, della tribù di Dan e di metà della tribù di Manàsse. Mo<Si tirò a sorte per le famiglie dei Keatiti; fra i leviti, i figli del sacerdote Aronne ebbero in sorte tredici città della tribù di Giuda, della tribù di Simeone e della tribù di Beniamino. n!<Gli Israeliti diedero ai leviti, sorteggiandole dal loro possesso, le seguenti città con i loro pascoli, secondo il comando del Signore. 5me<e dissero loro a Silo, nel paese di Canaan: "Il Signore ha comandato, per mezzo di Mosè, che ci fossero date città da abitare con i loro pascoli per il nostro bestiame". l <I capifamiglia dei leviti si presentarono al sacerdote Eleazaro, a Giosuè figlio di Nun e ai capifamiglia delle tribù degli Israeliti "k?< Queste furono le città stabilite per tutti gli Israeliti e per lo straniero che abita in mezzo a loro, perché chiunque avesse ucciso qualcuno per inavvertenza, potesse rifugiarvisi e non morisse per mano del vendicatore del sangue, prima d'essere comparso davanti all'assemblea. Hj <Oltre il Giordano, a oriente di Gerico, stabilirono Bezer della tribù di Ruben, nel deserto, sull'altipiano; Ramot in Gàlaad nella tribù di Gad e Golan in Basan, nella tribù di Manàsse. i7<Consacrarono dunque Kades in Galilea sulle montagne di Nèftali, Sichem sulle montagne di Efraim e Kiriat-Arba, cioè Ebron sulle montagne di Giuda. h9<L'omicida rimarrà in quella città finché, alla morte del sommo sacerdote, che sarà in funzione in quei giorni, comparirà in giudizio davanti all'assemblea. Allora l'omicida potrà tornarsene e rientrare nella sua città e nella sua casa, nella città da dove era fuggito". 4gc<Se il vendicatore del sangue lo inseguirà, essi non gli daranno nelle mani l'omicida, perché ha ucciso il prossimo senza averne l'intenzione, senza averlo prima odiato. f+<L'omicida fuggirà in una di quelle città e, fermatosi all'ingresso della porta della città, esporrà il suo caso agli anziani di quella città; questi lo accoglieranno presso di loro dentro la città, gli assegneranno una dimora ed egli si stabilirà in mezzo a loro. &eG<perché l'omicida che avrà ucciso qualcuno per errore o per inavvertenza, vi si possa rifugiare; vi serviranno di rifugio contro il vendicatore del sangue. {dq<"Parla agli Israeliti e di' loro: Stabilitevi le città di rifugio, delle quali vi ho parlato per mezzo di Mosè, 'c M<Poi il Signore disse a Giosuè: b}<3Tali sono le eredità che il sacerdote Eleazaro, Giosuè, figlio di Nun, e i capifamiglia delle tribù degli Israeliti distribuirono a sorte in Silo, davanti al Signore all'ingresso della tenda del convegno. Così compirono la divisione del paese. (aK<2Secondo l'ordine del Signore, gli diedero la città che egli chiese: Timnat-Serach, sulle montagne di Efraim. Egli costruì la città e vi stabilì la dimora. `3<1Quando gli Israeliti ebbero finito di ripartire il paese secondo i suoi confini, diedero a Giosuè, figlio di Nun, una proprietà in mezzo a loro. y_m<0Questo fu il possesso della tribù dei figli di Dan, secondo le loro famiglie: queste città e i loro villaggi. ^{</Ma il territorio dei figli di Dan si estese più lontano, perché i figli di Dan andarono a combattere contro Lesem; la presero e la passarono a fil di spada; ne presero possesso, vi si stabilirono e la chiamarono Dan, dal nome di Dan loro padre. A]<.Me-Iarkon e Rakkon con il territorio di fronte a Giaffa. &\I<-Ieud, Bene-Berak, Gat-Rimmon, #[C<,Elteke, Ghibbeton, Baalat, Z5<+Elon, Timna, Ekron, !Y?<*Saalabbin, Aialon, Itla, KX<)Il confine del loro possesso comprendeva Sorea, Estaol, Ir-Semes, eWE<(La settima parte sorteggiata toccò alla tribù dei figli di Dan, secondo le loro famiglie. ~Vw<'Questo fu il possesso della tribù dei figli di Nèftali, secondo le loro famiglie: queste città e i loro villaggi. \U3<&Ireon, Migdal-El, Orem, Bet-Anat e Bet-Semes: diciannove città e i loro villaggi. T=<%Kedes, Edrei, En-Cazor, S5<$Adama, Rama, Cazor, CR<#Le fortezze erano Siddim, Ser, Ammat, Rakkat, Genèsaret, UQ%<"poi il confine piegava a occidente verso Aznot-Tabor e di là continuava verso Ukkok; giungeva a Zàbulon dal lato di mezzogiorno, ad Aser dal lato d'occidente e a Giuda del Giordano dal lato di levante. P<!Il loro confine si estendeva da Elef e dalla quercia di Besaannim ad Adami-Nekeb e Iabneel fino a Lakkum e faceva capo al Giordano, [O1< La sesta parte sorteggiata toccò ai figli di Nèftali, secondo le loro famiglie. wNi<Questo il possesso della tribù dei figli di Aser, secondo le loro famiglie: queste città e i loro villaggi. ?M{<Acco, Afek e Recob: ventidue città e i loro villaggi. L<Poi il confine piegava verso Rama fino alla fortezza di Tiro, girava verso Osa e faceva capo al mare; incluse Macleb, Aczib, FK<e verso Ebron, Recob, Ammon e Cana fino a Sidòne la Grande. -JU<Poi piegava dal lato dove sorge il sole verso Bet-Dagon, toccava Zàbulon e la valle di Iftach-El al nord, Bet-Emek e Neiel, e si prolungava verso Cabul a sinistra lIS<Alammelech, Amead, Miseal. Il loro confine giungeva, verso occidente, al Carmelo e a Sicor-Libnat. CH<Il loro territorio comprendeva: Elkat, Ali, Beten, Acsaf, WG)<La quinta parte sorteggiata toccò ai figli di Aser secondo le loro famiglie. |Fs<Questo fu il possesso della tribù dei figli d'Issacar, secondo le loro famiglie: queste città e i loro villaggi. yEm<Poi il confine giungeva a Tabor, Sacasim, Bet-Semes e faceva capo al Giordano: sedici città e i loro villaggi. 2Da<Remet, En-Gannim, En-Chadda e Bet-Passes. C9<Rabbit, Kision, Abes, !B?<Afaraim, Sion, Anacarat, CA<Il loro territorio comprendeva: Izreel, Chesullot, Sunem, f@G<La quarta parte sorteggiata toccò a Issacar, ai figli di Issacar, secondo le loro famiglie. q?]<Questo fu il possesso dei figli di Zàbulon, secondo le loro famiglie: queste città e i loro villaggi. m>U<Esso includeva inoltre: Kattat, Naalal, Simron, Ideala e Betlemme: dodici città e i loro villaggi. m=U<Poi il confine piegava dal lato di settentrione verso Annaton e faceva capo alla valle d'Iftach-El. <{< Di là passava verso oriente, dove sorge il sole, per Gat-Efer, per Et-Kazin, usciva verso Rimmon, girando fino a Nea. ;< Da Sarid girava ad oriente, dove sorge il sole, sino al confine di Chislot-Tabor; poi continuava verso Daberat e saliva a Iafia. :< Questo confine saliva a occidente verso Mareala e giungeva a Dabbeset e poi toccava il torrente che è di fronte a Iokneam. 9%< La terza parte sorteggiata toccò ai figli di Zàbulon, secondo le loro famiglie. Il confine del loro territorio si estendeva fino a Sarid. f8G< Il possesso dei figli di Simeone fu preso dalla parte dei figli di Giuda, perché la parte dei figli di Giuda era troppo grande per loro; perciò i figli di Simeone ebbero il loro possesso in mezzo al possesso di quelli. 57e<tutti i villaggi che stavano intorno a queste città, fino a Baalat-Beer, Ramat- Negheb. Questo fu il possesso della tribù dei figli di Simeone, secondo le loro famiglie. D6<En, Rimmon, Eter e Asan: quattro città e i loro villaggi; A5<Bet-Lebaot e Saruchen: tredici città e i loro villaggi; *4Q<Ziklag, Bet-Marcabot, Cazar-Susa, 3;<Eltolad, Betul, Corma, 2=<Cazar-Susa, Bala, Asem, <1u<Ebbero nel loro territorio: Bersabea, Seba, Molada, -0 W<La seconda parte sorteggiata toccò a Simeone, alla tribù dei figli di Simeone secondo le loro famiglie. Il loro possesso era in mezzo a quello dei figli di Giuda. 2/_<Sela-Elef, Iebus, cioè Gerusalemme, Gabaa, Kiriat-Iearim: quattordici città e i loro villaggi. Questo fu il possesso dei figli di Beniamino, secondo le loro famiglie. .=<Rekem, Irpeel, Tareala, -9<Mizpe, Chefira, Mosa, ,;<Gàbaon, Rama, Beerot, H+ <Chefar-Ammonai, Ofni e Gheba; dodici città e i loro villaggi; *3<Avvim, Para, Ofra, $)E<Bet-Araba, Semaraim, Betel, v(g<Le città della tribù dei figli di Beniamino, secondo le loro famiglie erano: Gerico, Bet-Ogla, Emek-Kesis, )'M<Il Giordano serviva di confine dal lato orientale. Questo il possedimento dei figli di Beniamino, secondo le loro famiglie, con i suoi confini da tutti i lati. H& <Il confine passava quindi per il pendio settentrionale di Bet-Ogla e faceva capo al golfo settentrionale del Mar Morto, alla foce meridionale del Giordano. Questo era il confine meridionale. \%3<poi passava per il pendio settentrionale di fronte all'Araba e scendeva all'Araba. 4$c<Si estendeva quindi verso il nord e giungeva a En-Semes; di là si dirigeva verso le Curve di fronte alla salita di Adummim e scendeva al sasso di Bocan, figlio di Ruben; K#<poi scendeva all'estremità del monte di fronte alla valle di Ben-Innom, nella valle dei Refaim, al nord, e scendeva per la valle di Innom, sul pendio meridionale dei Gebusei, fino a En-Roghel. "%<Il lato meridionale cominciava all'estremità di Kiriat-Iearim. Il confine piegava verso occidente fino alla fonte delle acque di Neftoach; s!a<Poi il confine si piegava e, al lato occidentale, girava a mezzogiorno dal monte posto di fronte a Bet-Coron, a mezzogiorno, e faceva capo a Kiriat-Baal, cioè Kiriat-Iearim, città dei figli di Giuda. Questo era il lato occidentale. * O< Di là passava per Luza, sul versante meridionale di Luza, cioè Betel, e scendeva ad Atarot-Addar, presso il monte che è a mezzogiorno di Bet-Coron inferiore. A}< Dal lato di settentrione, il loro confine partiva dal Giordano, saliva il pendio settentrionale di Gerico, saliva per la montagna verso occidente e faceva capo al deserto di Bet-Aven. 8k< Fu tirata a sorte la parte della tribù dei figli di Beniamino, secondo le loro famiglie; la parte che toccò loro aveva i confini tra i figli di Giuda e i figli di Giuseppe. 1< Allora Giosuè gettò per loro la sorte in Silo, dinanzi al Signore, e lì Giosuè spartì il paese tra gli Israeliti, secondo le loro divisioni. 'I< Gli uomini andarono, passarono per la regione, la descrissero secondo le città in sette parti su di un libro e vennero da Giosuè all'accampamento, in Silo. ym<Si alzarono dunque gli uomini e si misero in cammino; Giosuè a coloro che andavano a descrivere il paese ordinò: "Andate, girate nella regione, descrivetela e tornate da me e qui io getterò per voi la sorte davanti al Signore, in Silo". +<Infatti non vi è parte per i leviti in mezzo a voi, perché il sacerdozio del Signore è la loro eredità, e Gad, Ruben e metà della tribù di Manàsse hanno già ricevuta la loro eredità oltre il Giordano, ad oriente, come ha concesso loro Mosè, servo del Signore". -<Voi poi farete una descrizione del paese in sette parti e me la porterete qui e io getterò per voi la sorte qui dinanzi al Signore Dio nostro. 0[<Essi se la divideranno in sette parti: Giuda rimarrà sul suo territorio nel meridione e quelli della casa di Giuseppe rimarranno sul loro territorio al settentrione. 'I<Sceglietevi tre uomini per tribù e io li invierò. Essi si alzeranno, gireranno nella regione, la descriveranno secondo la loro eredità e torneranno da me. ;<Disse allora Giosuè ai figli di Israele: "Fino a quando trascurerete di andare ad occupare il paese, che vi ha dato il Signore, Dio dei padri vostri? X+<Rimanevano tra gli Israeliti sette tribù che non avevano avuto la loro parte.  <Allora tutta la comunità degli Israeliti si radunò in Silo, e qui eresse la tenda del convegno. Il paese era stato sottomesso a loro. @{<perché le montagne saranno tue. È una foresta, ma tu la disboscherai e sarà tua da un estremo all'altro; spodesterai infatti il Cananeo, benché abbia carri di ferro e sia forte". ,S<Allora Giosuè disse alla casa di Giuseppe, a Efraim e a Manàsse: "Tu sei un popolo numeroso e possiedi una grande forza; la tua non sarà una porzione soltanto, cA<Dissero allora i figli di Giuseppe: "Le montagne non ci bastano; inoltre tutti i Cananei che abitano nel paese della valle hanno carri di ferro, tanto in Beisan e nelle sue dipendenze, quanto nella pianura di Izreel". T#<Rispose loro Giosuè: "Se sei un popolo numeroso, sali alla foresta e disbosca a tuo piacere lassù nel territorio dei Perizziti e dei Refaim, dato che le montagne di Efraim sono troppo anguste per te". D<I figli di Giuseppe dissero a Giosuè: "Perché mi hai dato in possesso una sola parte, una sola porzione misurata, mentre io sono un popolo numeroso, tanto mi ha benedetto il Signore?". {< Poi, quando gli Israeliti divennero forti, costrinsero il Cananeo ai lavori forzati, ma non lo spodestarono del tutto.  < Non poterono però i figli di Manàsse impadronirsi di queste città e il Cananeo continuò ad abitare in questa regione. > w< Inoltre in Issacar e in Aser appartenevano a Manàsse: Beisan e i suoi villaggi, Ibleam e i suoi villaggi, gli abitanti di Dor e i suoi villaggi, gli abitanti di En-Dor e i suoi villaggi, gli abitanti di Taanach e i suoi villaggi, gli abitanti di Meghiddo e i suoi villaggi, un terzo della regione collinosa.  !< Il territorio a sud era di Efraim, a nord era di Manàsse e suo confine era il mare. Con Aser erano contigui a nord e con Issacar ad est. v g< Quindi la frontiera scendeva al torrente Kana. A sud del torrente vi erano le città di Efraim, oltre quelle che Efraim possedeva in mezzo alle città di Manàsse. Il territorio di Manàsse era a nord del torrente e faceva capo al mare. } u<A Manàsse apparteneva il territorio di Tappuach, mentre Tappuach, al confine di Manàsse, era dei figli di Efraim. 9<Il confine di Manàsse era dal lato di Aser, Micmetat, situata di fronte a Sichem, poi il confine girava a destra verso Iasib alla fonte di Tappuach. <poiché le figlie di Manàsse ebbero un'eredità in mezzo ai figli di lui. Il paese di Gàlaad fu per gli altri figli di Manàsse. p[<Toccarono così dieci parti a Manàsse, oltre il paese di Gàlaad e di Basan che è oltre il Giordano, -<Queste si presentarono al sacerdote Eleazaro, a Giosuè figlio di Nun e ai capi dicendo: "Il Signore ha comandato a Mosè di darci una eredità in mezzo ai nostri fratelli". Giosuè diede loro un'eredità in mezzo ai fratelli del padre loro, secondo l'ordine del Signore. @{<Ma Zelofcad, figlio di Efer, figlio di Gàlaad, figlio di Machir, figlio di Manàsse, non ebbe figli maschi; ma ebbe figlie, delle quali ecco i nomi: Macla, Noa, Ogla, Milca e Tirza. )M<Fu dunque assegnata una parte agli altri figli di Manàsse secondo le loro famiglie: ai figli di Abiezer, ai figli di Elek, ai figli d'Asriel, ai figli di Sichem, ai figli di Efer, ai figli di Semida. Questi erano i figli maschi di Manàsse, figlio di Giuseppe, secondo le loro famiglie. g K<Questa era la parte toccata in sorte alla tribù di Manàsse, perché egli era il primogenito di Giuseppe. Quanto a Machir, primogenito di Manàsse e padre di Gàlaad, poiché era guerriero, aveva ottenuto Gàlaad e Basan. 7< Essi non scacciarono i Cananei che abitavano a Ghezer; i Cananei hanno abitato in mezzo ad Efraim fino ad oggi, ma sono costretti ai lavori forzati. < incluse le città, tutte le città con i loro villaggi, riservate ai figli di Efraim in mezzo all'eredità dei figli di Manàsse. <s<Da Tappuach il confine andava verso occidente fino al torrente di Kana e le sue foci erano al mare. Tale era l'eredità della tribù dei figli d'Efraim, secondo le loro famiglie; a~=<Poi da Ianoach scendeva ad Atarot e a Naara, toccava Gerico, e faceva capo al Giordano. }9<continuava fino al mare, dal lato di occidente, verso Micmetat al nord, girava a oriente verso Taanat-Silo e le passava davanti a oriente di Ianoach. '|I<Questi furono i confini dei figli di Efraim, secondo le loro famiglie. Il confine della loro eredità era a oriente Atarot-Addar, fino a Bet-Coron superiore; S{!<I figli di Giuseppe, Manàsse ed Efraim ebbero ciascuno la loro eredità. z<scendeva a occidente verso il confine degli Iafletiti fino al confine di Bet-Coron inferiore e fino a Ghezer e faceva capo al mare. eyE<il confine continuava poi da Betel-Luza e passava per la frontiera degli Architi ad Atarot; ~}}|}|{9zyyxwvuutot(srrrqjpkp!oo0nfmKllkjj[iihh&gg3ffieeddccCbb(aa``l__7^]] \[[cZZYXXWVVgUUUTNSStRR^QQCPpOONNRMOLxKKMJJHIHH>GG FF EHDCCzBBA@@@6??>J==3<;;;::"9.88977M66 55)4=3382p11I00U/g..;-,,M+*)))((9''&&%$$$ #R""N! T7BpWWVZl2n7! ! D > W}Ei/{qF"Ma lo spirito del Signore investì Gedeone; egli suonò la tromba e gli Abiezeriti furono convocati per seguirlo. F!Ora tutti i Madianiti, Amalek e i figli dell'oriente si radunarono, passarono il Giordano e si accamparono nella pianura di Izreel. %EF Perciò in quel giorno Gedeone fu chiamato Ierub-Baal, perché si disse: "Baal difenda la sua causa contro di lui, perché egli ha demolito il suo altare". +FIoas rispose a quanti insorgevano contro di lui: "Volete difendere voi la causa di Baal e venirgli in aiuto? Chi vorrà difendere la sua causa sarà messo a morte prima di domattina; se è Dio, difenda da sé la sua causa, per il fatto che hanno demolito il suo altare". <sFAllora la gente della città disse a Ioas: "Conduci fuori tuo figlio e sia messo a morte, perché ha demolito l'altare di Baal e ha tagliato il palo sacro che gli stava accanto". FSi dissero l'un altro: "Chi ha fatto questo?". Investigarono, si informarono e dissero: "Gedeone, figlio di Ioas, ha fatto questo". saFQuando il mattino dopo la gente della città si alzò, vide che l'altare di Baal era stato demolito, che il palo sacro accanto era stato tagliato e che il secondo giovenco era offerto in olocausto sull'altare che era stato costruito. S!FAllora Gedeone prese dieci uomini fra i suoi servitori e fece come il Signore gli aveva ordinato; ma temendo di farlo di giorno, per paura dei suoi parenti e della gente della città, lo fece di notte. U%FCostruisci un altare al Signore tuo Dio sulla cima di questa roccia, disponendo ogni cosa con ordine; poi prendi il secondo giovenco e offrilo in olocausto sulla legna del palo sacro che avrai tagliato". V'FIn quella stessa notte il Signore gli disse: "Prendi il giovenco di tuo padre e un secondo giovenco di sette anni, demolisci l'altare di Baal fatto da tuo padre e taglia il palo sacro che gli sta accanto. FAllora Gedeone costruì in quel luogo un altare al Signore e lo chiamò Signore-Pace. Esso esiste fino ad oggi a Ofra degli Abiezeriti. OFIl Signore gli disse: "La pace sia con te, non temere, non morirai!". ~wFGedeone vide che era l'angelo del Signore e disse: "Signore, ho dunque visto l'angelo del Signore faccia a faccia!". tcFAllora l'angelo del Signore stese l'estremità del bastone che aveva in mano e toccò la carne e le focacce azzime; salì dalla roccia un fuoco che consumò la carne e le focacce azzime e l'angelo del Signore scomparve dai suoi occhi.  FL'angelo di Dio gli disse: "Prendi la carne e le focacce azzime, mettile su questa pietra e versavi il brodo". Egli fece così. Y-FAllora Gedeone entrò in casa, preparò un capretto e con un'efa di farina preparò focacce azzime; mise la carne in un canestro, il brodo in una pentola, gli portò tutto sotto il terebinto e glielo offrì. FIntanto, non te ne andare di qui prima che io torni da te e porti la mia offerta da presentarti". Rispose: "Resterò finché tu torni". h KFGli disse allora: "Se ho trovato grazia ai tuoi occhi, dammi un segno che proprio tu mi parli. m UFIl Signore gli disse: "Io sarò con te e tu sconfiggerai i Madianiti come se fossero un uomo solo". " ?FGli rispose: "Signor mio, come salverò Israele? Ecco, la mia famiglia è la più povera di Manàsse e io sono il più piccolo nella casa di mio padre".  FAllora il Signore si volse a lui e gli disse: "Va' con questa tua forza e salva Israele dalla mano di Madian; non ti mando forse io?". 5 eF Gedeone gli rispose: "Signor mio, se il Signore è con noi, perché ci è capitato tutto questo? Dove sono tutti i suoi prodigi che i nostri padri ci hanno narrato, dicendo: Il Signore non ci ha fatto forse uscire dall'Egitto? Ma ora il Signore ci ha abbandonati e ci ha messi nelle mani di Madian". gIF L'angelo del Signore gli apparve e gli disse: "Il Signore è con te, uomo forte e valoroso!". @{F Ora l'angelo del Signore venne a sedere sotto il terebinto di Ofra, che apparteneva a Ioas, Abiezerita; Gedeone, figlio di Ioas, batteva il grano nel tino per sottrarlo ai Madianiti. !=F e vi ho detto: Io sono il Signore vostro Dio; non venerate gli dei degli Amorrei, nel paese dei quali abitate. Ma voi non avete ascoltato la mia voce". F vi ho liberati dalla mano degli Egiziani e dalla mano di quanti vi opprimevano; li ho scacciati davanti a voi, vi ho dato il loro paese (KFil Signore mandò loro un profeta che disse: "Dice il Signore, Dio d'Israele: Io vi ho fatti uscire dall'Egitto e vi ho fatti uscire dalla condizione servile; ?{FQuando gli Israeliti ebbero gridato a causa di Madian, fGFIsraele fu ridotto in grande miseria a causa di Madian e gli Israeliti gridarono al Signore. =uFPoiché venivano con i loro armenti e con le loro tende e arrivavano numerosi come le cavallette - essi e i loro cammelli erano senza numero - e venivano nel paese per devastarlo. NFsi accampavano sul territorio degli Israeliti, distruggevano tutti i prodotti del paese fino all'ingresso di Gaza e non lasciavano in Israele mezzi di sussistenza: né pecore, né buoi, né asini. ymFQuando Israele aveva seminato, i Madianiti con i figli di Amalek e i figli dell'oriente venivano contro di lui, +~QFLa mano di Madian si fece pesante contro Israele; per la paura dei Madianiti gli Israeliti adattarono per sé gli antri dei monti, le caverne e le cime scoscese. } {FGli Israeliti fecero ciò che è male agli occhi del Signore e il Signore li mise nelle mani di Madian per sette anni. 1|]FCosì periscano tutti i tuoi nemici, Signore! Ma coloro che ti amano siano come il sole, quando sorge con tutto lo splendore". Poi il paese ebbe pace per quarant'anni. {yFCerto han trovato bottino, stan facendo le parti: una fanciulla, due fanciulle per ogni uomo; un bottino di vesti variopinte per Sisara, un bottino di vesti variopinte a ricamo; una veste variopinta a due ricami è il bottino per il mio collo... Xz+FLe più sagge sue principesse rispondono e anche lei torna a dire a se stessa: 5yeFDietro la finestra si affaccia e si lamenta la madre di Sisara, dietro la persiana: Perché il suo carro tarda ad arrivare? Perché così a rilento procedono i suoi carri? xFAi piedi di lei si contorse, ricadde, giacque; ai piedi di lei si contorse, ricadde, dove si contorse, là ricadde finito. w7FUna mano essa stese al picchetto e la destra a un martello da fabbri, e colpì Sisara, lo percosse alla testa, ne fracassò, ne trapassò la tempia. [v1FAcqua egli chiese, latte essa diede, in una coppa da principi offrì latte acido. muUFSia benedetta fra le donne Giaele, la moglie di Eber il Kenita, benedetta fra le donne della tenda! %tEFMaledite Meroz - dice l'angelo del Signore - maledite, maledite i suoi abitanti, perché non vennero in aiuto al Signore, in aiuto al Signore tra gli eroi. Zs/FAllora martellarono gli zoccoli dei cavalli al galoppo, al galoppo dei corsieri. rr_FIl torrente Kison li travolse; torrente impetuoso fu il torrente Kison... Anima mia, calpesta con forza! ^q7FDal cielo le stelle diedero battaglia, dalle loro orbite combatterono contro Sisara. pFVennero i re, diedero battaglia, combatterono i re di Canaan, a Taanach sulle acque di Meghiddo, ma non riportarono bottino d'argento. moUFZàbulon invece è un popolo che si è esposto alla morte, come Nèftali, sui poggi della campagna! )nMFGàlaad dimora oltre il Giordano e Dan perché vive straniero sulle navi? Aser si è stabilito lungo la riva del grande mare e presso le sue insenature dimora. m!FPerché sei rimasto seduto tra gli ovili, ad ascoltare le zampogne dei pastori? Presso i ruscelli di Ruben erano ben grandi le dispute... l-FI principi di Issacar mossero con Debora; Barak si lanciò sui suoi passi nella pianura. Presso i ruscelli di Ruben grandi erano le esitazioni. BkFQuelli della stirpe di Efraim scesero nella pianura, ti seguì Beniamino fra le tue genti. Dalla stirpe di Machir scesero i comandanti e da Zàbulon chi impugna lo scettro del comando. tjcF Allora scesero i fuggiaschi per unirsi ai principi; il popolo del Signore scese a sua difesa tra gli eroi. i F destati, destati, o Debora, destati, destati, intona un canto! Sorgi, Barak, e cattura i tuoi prigionieri, o figlio di Abinoam! JhF unitevi al grido degli uomini schierati fra gli abbeveratoi: là essi proclamano le vittorie del Signore, le vittorie del suo governo in Israele, quando scese alle porte il popolo del Signore. jgOF Voi, che cavalcate asine bianche, seduti su gualdrappe, voi che procedete sulla via, raccontate; ifMF Il mio cuore si volge ai comandanti d'Israele, ai volontari tra il popolo; benedite il Signore! eFSi preferivano divinità straniere e allora la guerra fu alle porte, ma scudo non si vedeva né lancia né quarantamila in Israele. dFEra cessata ogni autorità di governo, era cessata in Israele, fin quando sorsi io, Debora, fin quando sorsi come madre in Israele. c FAi giorni di Samgar, figlio di Anat, ai giorni di Giaele, erano deserte le strade e i viandanti deviavano su sentieri tortuosi. kbQFSi stemperarono i monti davanti al Signore, Signore del Sinai, davanti al Signore, Dio d'Israele. a%FSignore, quando uscivi dal Seir, quando avanzavi dalla steppa di Edom, la terra tremò, i cieli si scossero, le nubi si sciolsero in acqua. `FAscoltate, o re, porgete gli orecchi, o principi; io voglio cantare al Signore, voglio inneggiare al Signore, Dio d'Israele! _yF"Ci furono capi in Israele per assumere il comando; ci furono volontari per arruolarsi in massa: Benedite il Signore! V^ )FIn quel giorno Debora, con Barak, figlio di Abinoam, pronunciò questo canto: ]FLa mano degli Israeliti si fece sempre più pesante su Iabin, re di Canaan, finché ebbero sterminato Iabin re di Canaan. T\#FCosì Dio umiliò quel giorno Iabin, re di Canaan, davanti agli Israeliti. K[FEd ecco Barak inseguiva Sisara; Giaele gli uscì incontro e gli disse: "Vieni e ti mostrerò l'uomo che cerchi". Egli entrò da lei ed ecco Sisara era steso morto con il picchetto nella tempia. ~ZwFMa Giaele, moglie di Eber, prese un picchetto della tenda, prese in mano il martello, venne pian piano a lui e gli conficcò il picchetto nella tempia, fino a farlo penetrare in terra. Egli era profondamente addormentato e sfinito; così morì. YFEgli le disse: "Sta' all'ingresso della tenda; se viene qualcuno a interrogarti dicendo: C'è qui un uomo?, dirai: Nessuno". XFEgli le disse: "Dammi un po' d'acqua da bere perché ho sete". Essa aprì l'otre del latte, gli diede da bere e poi lo ricoprì. /WYFGiaele uscì incontro a Sisara e gli disse: "Fermati, mio signore, fermati da me: non temere". Egli entrò da lei nella sua tenda ed essa lo nascose con una coperta. )VMFIntanto Sisara era fuggito a piedi verso la tenda di Giaele, moglie di Eber il Kenita, perché vi era pace fra Iabin, re di Cazor, e la casa di Eber il Kenita. UFBarak inseguì i carri e l'esercito fino ad Aroset-Goim; tutto l'esercito di Sisara cadde a fil di spada e non ne scampò neppure uno. T#FIl Signore sconfisse, davanti a Barak, Sisara con tutti i suoi carri e con tutto il suo esercito; Sisara scese dal carro e fuggì a piedi. jSOFDebora disse a Barak: "Alzati, perché questo è il giorno in cui il Signore ha messo Sisara nelle tue mani. Il Signore non esce forse in campo davanti a te?". Allora Barak scese dal monte Tabor, seguito da diecimila uomini. R%F Allora Sisara radunò tutti i suoi carri, novecento carri di ferro, e tutta la gente che era con lui da Aroset-Goim fino al torrente Kison. XQ+F Fu riferito a Sisara che Barak, figlio di Abinoam, era salito sul monte Tabor. )PMF Ora Eber, il Kenita, si era separato dai Keniti, discendenti di Obab, suocero di Mosè, e aveva piantato le tende alla Quercia di Saannaim che è presso Kades. wOiF Barak convocò Zàbulon e Nèftali a Kades; diecimila uomini si misero al suo seguito e Debora andò con lui. DNF Rispose: "Bene, verrò con te; però non sarà tua la gloria sulla via per cui cammini; ma il Signore metterà Sisara nelle mani di una donna". Debora si alzò e andò con Barak a Kades. \M3FBarak le rispose: "Se vieni anche tu con me, andrò; ma se non vieni, non andrò". "L?FIo attirerò verso di te al torrente Kison Sisara, capo dell'esercito di Iabin, con i suoi carri e la sua numerosa gente, e lo metterò nelle tue mani". hKKFEssa mandò a chiamare Barak, figlio di Abinoam, da Kades di Neftali, e gli disse: "Il Signore, Dio d'Israele, ti dà quest'ordine: Va', marcia sul monte Tabor e prendi con te diecimila figli di Neftali e figli di Zabulon. J)FEssa sedeva sotto la palma di Debora, tra Rama e Betel, sulle montagne di Efraim, e gli Israeliti venivano a lei per le vertenze giudiziarie. YI-FIn quel tempo era giudice d'Israele una profetessa, Debora, moglie di Lappidot. HFGli Israeliti gridarono al Signore, perché Iabin aveva novecento carri di ferro e già da venti anni opprimeva duramente gli Israeliti. G!FIl Signore li mise nelle mani di Iabin re di Canaan, che regnava in Cazor. Il capo del suo esercito era Sisara che abitava a Aroset-Goim. `F =FEud era morto e gli Israeliti tornarono a fare ciò che è male agli occhi del Signore. EFDopo di lui ci fu Samgar figlio di Anat. Egli sconfisse seicento Filistei con un pungolo da buoi; anch'egli salvò Israele. uDeFCosì in quel giorno Moab fu umiliato sotto la mano d'Israele e il paese rimase tranquillo per ottant'anni. zCoFIn quella circostanza sconfissero circa diecimila Moabiti, tutti robusti e valorosi; non ne scampò neppure uno. pB[FDisse loro: "Seguitemi, perché il Signore vi ha messo nelle mani i Moabiti, vostri nemici". Quelli scesero dopo di lui, si impadronirono dei guadi del Giordano, per impedirne il passo ai Moabiti, e non lasciarono passare nessuno. A+FAppena arrivato là, suonò la tromba sulle montagne di Efraim e gli Israeliti scesero con lui dalle montagne ed egli si mise alla loro testa. z@oFMentre essi indugiavano, Eud era fuggito e, dopo aver oltrepassato gli Idoli, si era messo in salvo nella Seira. 9?mFAspettarono fino ad essere inquieti, ma quegli non apriva i battenti del piano di sopra. Allora presero la chiave, aprirono ed ecco il loro signore era steso per terra, morto. F>FQuando fu uscito, vennero i servi, i quali guardarono e videro che i battenti del piano di sopra erano sprangati; dissero: "Certo attende ai suoi bisogni nel camerino della stanza fresca". n=WFEud uscì nel portico, dopo aver chiuso i battenti del piano di sopra e aver tirato il chiavistello. #<AFAnche l'elsa entrò con la lama; il grasso si rinchiuse intorno alla lama, perciò egli uscì subito dalla finestra, senza estrargli la spada dal ventre. m;UFAllora Eud, allungata la mano sinistra, trasse la spada dal suo fianco e gliela piantò nel ventre. I: FAllora Eud si accostò al re che stava seduto nel piano di sopra, riservato a lui solo, per la frescura, e gli disse: "Ho una parola da dirti da parte di Dio". Quegli si alzò dal suo seggio. ?9yFMa egli, dal luogo detto Idoli, che è presso Gàlgala, tornò indietro e disse: "O re, ho una cosa da dirti in segreto". Il re disse: "Silenzio!" e quanti stavano con lui uscirono. Y8-FFinita la presentazione del tributo, ripartì con la gente che l'aveva portato. R7FPoi presentò il tributo a Eglon, re di Moab, che era uomo molto grasso. l6SFEud si fece una spada a due tagli, lunga un gomed, e se la cinse sotto la veste, al fianco destro. C5FPoi gridarono al Signore ed egli suscitò loro un liberatore, Eud, figlio di Ghera, Beniaminita, che era mancino. Gli Israeliti mandarono per mezzo di lui un tributo a Eglon re di Moab. O4FGli Israeliti furono schiavi di Eglon, re di Moab, per diciotto anni. 31F Eglon radunò intorno a sé gli Ammoniti e gli Amaleciti, fece una spedizione contro Israele, lo battè e si impadronì della città delle Palme. D2F Gli Israeliti ripresero a fare ciò che è male agli occhi del Signore; il Signore rese forte Eglon, re di Moab, contro Israele, perché facevano ciò che è male agli occhi del Signore. W1)F Il paese rimase in pace per quarant'anni, poi Otniel, figlio di Kenaz, morì. J0F Lo spirito del Signore fu su di lui ed egli fu giudice d'Israele; uscì a combattere e il Signore gli diede nelle mani Cusan-Risataim, re di Aram; la sua mano fu potente contro Cusan-Risataim. "/?F Poi gli Israeliti gridarono al Signore, e il Signore suscitò loro un liberatore, Otniel, figlio di Kenaz, fratello minore di Caleb, ed egli li liberò. =.uFPerciò l'ira del Signore si accese contro Israele e li mise nelle mani di Cusan- Risataim, re del Paese dei due fiumi; gli Israeliti furono servi di Cusan-Risataim per otto anni. - FGli Israeliti fecero ciò che è male agli occhi del Signore; dimenticarono il Signore loro Dio e servirono i Baal e le Asere. s,aFpresero in mogli le figlie di essi, maritarono le proprie figlie con i loro figli e servirono i loro dei. ~+wFCosì gli Israeliti abitarono in mezzo ai Cananei, agli Hittiti, agli Amorrei, ai Perizziti, agli Evei e ai Gebusei; .*WFQueste nazioni servirono a mettere Israele alla prova per vedere se Israele avrebbe obbedito ai comandi, che il Signore aveva dati ai loro padri per mezzo di Mosè. ()KFi cinque capi dei Filistei, tutti i Cananei, quei di Sidòne e gli Evei, che abitavano le montagne del Libano, dal monte Baal-Ermon fino all'ingresso di Amat. 0([FCiò avvenne soltanto per l'istruzione delle nuove generazioni degli Israeliti, perché imparassero la guerra, quelli, per lo meno, che prima non l'avevano mai vista: &' IFQueste sono le nazioni che il Signore risparmiò allo scopo di mettere alla prova Israele per mezzo loro, cioè quanti non avevano visto le guerre di Canaan. o&YFIl Signore lasciò quelle nazioni senza affrettarsi a scacciarle e non le mise nelle mani di Giosuè. %FCosì, per mezzo loro, metterò alla prova Israele, per vedere se cammineranno o no sulla via del Signore, come fecero i loro padri". h$KFnemmeno io scaccerò più dinanzi a loro nessuno dei popoli, che Giosuè lasciò quando morì. <#sFPerciò l'ira del Signore si accese contro Israele e disse: "Poiché questa nazione ha violato l'alleanza che avevo stabilita con i loro padri e non hanno obbedito alla mia voce, S"!FMa quando il giudice moriva, tornavano a corrompersi più dei loro padri, seguendo altri dei per servirli e prostrarsi davanti a loro, non desistendo dalle loro pratiche e dalla loro condotta ostinata. !yFQuando il Signore suscitava loro dei giudici, il Signore era con il giudice e li liberava dalla mano dei loro nemici durante tutta la vita del giudice; perché il Signore si lasciava commuovere dai loro gemiti sotto il giogo dei loro oppressori. x kFMa neppure ai loro giudici davano ascolto, anzi si prostituivano ad altri dei e si prostravano davanti a loro. Abbandonarono ben presto la via battuta dai loro padri, i quali avevano obbedito ai comandi del Signore: essi non fecero così. q]FAllora il Signore fece sorgere dei giudici, che li liberassero dalle mani di quelli che li depredavano. *OFDovunque uscivano in campo, la mano del Signore era contro di loro, come il Signore aveva detto, come il Signore aveva loro giurato: furono ridotti all'estremo. OFAllora si accese l'ira del Signore contro Israele e li mise in mano a razziatori, che li depredarono; li vendette ai nemici che stavano loro intorno ed essi non potevano più tener testa ai nemici. =wF abbandonarono il Signore e servirono Baal e Astarte. W)F abbandonarono il Signore, Dio dei loro padri, che li aveva fatti uscire dal paese d'Egitto, e seguirono altri dei di quei popoli che avevano intorno: si prostrarono davanti a loro e provocarono il Signore, Z/F Gli Israeliti fecero ciò che è male agli occhi del Signore e servirono i Baal; 5eF Anche tutta quella generazione fu riunita ai suoi padri; dopo di essa ne sorse un'altra, che non conosceva il Signore, né le opere che aveva compiute in favore d'Israele. F e fu sepolto nel territorio, che gli era toccato a Timnat-Cheres sulle montagne di Efraim, a settentrione del monte Gaas. PFPoi Giosuè, figlio di Nun, servo del Signore, morì a centodieci anni @{FIl popolo servì il Signore durante tutta la vita degli anziani che sopravvissero a Giosuè e che avevano visto tutte le grandi opere, che il Signore aveva fatte in favore d'Israele. FQuando Giosuè ebbe congedato il popolo, gli Israeliti se ne andarono, ciascuno nel suo territorio, a prendere in possesso il paese. KFChiamarono quel luogo Bochim e vi offrirono sacrifici al Signore. r_FAppena l'angelo del Signore disse queste parole a tutti gli Israeliti, il popolo alzò la voce e pianse.  FPerciò anch'io dico: non li scaccerò dinanzi a voi; ma essi vi staranno ai fianchi e i loro dei saranno per voi un inciampo". %EFvoi non farete alleanza con gli abitanti di questo paese; distruggerete i loro altari. Ma voi non avete obbedito alla mia voce. Perché avete fatto questo? m WFOra l'angelo del Signore salì da Gàlgala a Bochim e disse: "Io vi ho fatti uscire dall'Egitto e vi ho condotti nel paese, che avevo giurato ai vostri padri di darvi. Avevo anche detto: Non romperò mai la mia alleanza con voi; W +F$Il confine degli Amorrei si estendeva dalla salita di Akrabbim, da Sela in su. ( MF#Gli Amorrei continuarono ad abitare Ar-Cheres, Aialon e Saalbim; ma la mano della casa di Giuseppe si aggravò su di loro e furono costretti ai lavori forzati. i  OF"Gli Amorrei respinsero i figli di Dan sulle montagne e non li lasciarono scendere nella pianura. g  KF!Nèftali non scacciò gli abitanti di Bet-Semes, né gli abitanti di Bet-Anat e si stabilì in mezzo ai Cananei che abitavano il paese; ma gli abitanti di Bet-Semes e di Bet-Anat furono da loro costretti ai lavori forzati. u  gF i figli di Aser si stabilirono in mezzo ai Cananei che abitavano il paese, perché non li avevano scacciati.    FAser non scacciò gli abitanti di Acco, né gli abitanti di Sidòne, né quelli di Aclab, di Aczib, di Elba, di Afik, di Recob;   1FZàbulon non scacciò gli abitanti di Kitron, né gli abitanti di Naalol; i Cananei abitarono in mezzo a Zàbulon e furono ridotti in schiavitù. } wFNemmeno Efraim scacciò i Cananei, che abitavano a Ghezer, perciò i Cananei abitarono in Ghezer in mezzo ad Efraim. p ]FQuando Israele divenne più forte, costrinse ai lavori forzati i Cananei, ma non li scacciò del tutto. 1 _FManàsse non scacciò gli abitanti di Beisan e delle sue dipendenze, né quelli di Taanach e delle sue dipendenze, né quelli di Dor e delle sue dipendenze, né quelli d'Ibleam e delle sue dipendenze, né quelli di Meghiddo e delle sue dipendenze; i Cananei continuarono ad abitare in quel paese.  {FQuell'uomo andò nel paese degli Hittiti e vi edificò una città che chiamò Luz: questo è il suo nome fino ad oggi.  5FEgli insegnò loro la via di accesso alla città ed essi passarono la città a fil di spada, ma risparmiarono quell'uomo con tutta la sua famiglia.  FGli esploratori videro un uomo che usciva dalla città e gli dissero: "Insegnaci una via di accesso alla città e noi ti faremo grazia". X -FLa casa di Giuseppe mandò a esplorare Betel, città che prima si chiamava Luz. Q FAnche la casa di Giuseppe marciò contro Betel e il Signore fu con loro. " AFI figli di Beniamino non scacciarono i Gebusei che abitavano Gerusalemme, perciò i Gebusei abitano con i figli di Beniamino in Gerusalemme fino ad oggi. d EFCome Mosè aveva ordinato, Ebron fu data a Caleb, che da essa scacciò i tre figli di Anak. ~ =FIl Signore fu con Giuda, che scacciò gli abitanti delle montagne, ma non potè espellere gli abitanti della pianura, perché muniti di carri di ferro. t} eFGiuda prese anche Gaza con il suo territorio, Ascalon con il suo territorio ed Ekron con il suo territorio. | 5FPoi Giuda marciò con Simeone suo fratello: sconfissero i Cananei che abitavano in Sefat, votarono allo sterminio la città, che fu chiamata Corma. J{ FI figli del suocero di Mosè, il Kenita, salirono dalla città delle Palme con i figli di Giuda nel deserto di Giuda, a mezzogiorno di Arad; andarono dunque e si stabilirono in mezzo al popolo. /z [FEssa rispose: "Fammi un dono; poiché tu mi hai dato una terra arida, dammi anche qualche fonte d'acqua". Egli le donò la sorgente superiore e la sorgente inferiore. y FOra, mentre andava dal marito, egli la indusse a chiedere un campo a suo padre. Essa scese dall'asino e Caleb le disse: "Che hai?". rx aF La prese Otniel, figlio di Kenaz, fratello minore di Caleb, e questi gli diede in moglie sua figlia Acsa. mw WF Allora Caleb disse: "A chi batterà Kiriat-Sefer e la prenderà io darò in moglie Acsa mia figlia". Wv +F Di là andò contro gli abitanti di Debir, che prima si chiamava Kiriat-Sefer. u  F Giuda marciò contro i Cananei che abitavano a Ebron, che prima si chiamava Kiriat- Arba, e sconfisse Sesai, Achiman e Talmai. et GF Poi andarono a combattere contro i Cananei che abitavano le montagne, il Negheb e la Sefela. zs qFI figli di Giuda attaccarono Gerusalemme e la presero; la passarono a fil di spada e l'abbandonarono alle fiamme. [r 3FAdoni-Bezek disse: "Settanta re con i pollici delle mani e dei piedi amputati, raccattavano gli avanzi sotto la mia tavola. Quello che ho fatto io, Dio me lo ripaga". Lo condussero poi a Gerusalemme dove morì. vq iFAdoni-Bezek fuggì, ma essi lo inseguirono, lo catturarono e gli amputarono i pollici delle mani e dei piedi. ]p 7FIncontrato Adoni-Bezek a Bezek, l'attaccarono e sconfissero i Cananei e i Perizziti. o {FGiuda dunque si mosse e il Signore mise nelle loro mani i Cananei e i Perizziti; sconfissero a Bezek diecimila uomini. `n =FAllora Giuda disse a Simeone suo fratello: "Vieni con me nel paese, che mi è toccato in sorte, e combattiamo contro i Cananei; poi anch'io verrò con te in quello che ti è toccato in sorte". Simeone andò con lui. Tm %FIl Signore rispose: "Andrà Giuda: ecco, ho messo il paese nelle sue mani". l FDopo la morte di Giosuè, gli Israeliti consultarono il Signore dicendo: "Chi di noi andrà per primo a combattere contro i Cananei?". k5<!Poi morì anche Eleazaro, figlio di Aronne, e lo seppellirono a Gàbaa di Finees, che era stata data a suo figlio Finees, sulle montagne di Efraim. j)< Le ossa di Giuseppe, che gli Israeliti avevano portate dall'Egitto, le seppellirono a Sichem, nella parte della montagna che Giacobbe aveva acquistata dai figli di Camor, padre di Sichem, per cento pezzi d'argento e che i figli di Giuseppe avevano ricevuta in eredità. Fi<Israele servì il Signore per tutta la vita di Giosuè e tutta la vita degli anziani che sopravvissero a Giosuè e che conoscevano tutte le opere che il Signore aveva compiute per Israele. h<e lo seppellirono nel territorio di sua proprietà a Timnat-Serach, che è sulle montagne di Efraim, a settentrione del monte Gaas. ]g5<Dopo queste cose, Giosuè figlio di Nun, servo del Signore, morì a centodieci anni Gf <Poi Giosuè rimandò il popolo, ognuno al proprio territorio. {eq<Giosuè disse a tutto il popolo: "Ecco questa pietra sarà una testimonianza per noi; perché essa ha udito tutte le parole che il Signore ci ha dette; essa servirà quindi da testimonio contro di voi, perché non rinneghiate il vostro Dio". &dG<Poi Giosuè scrisse queste cose nel libro della legge di Dio; prese una grande pietra e la rizzò là, sotto il terebinto, che è nel santuario del Signore. qc]<Giosuè in quel giorno concluse un'alleanza con il popolo e gli diede uno statuto e una legge a Sichem. ibM<Il popolo rispose a Giosuè: "Noi serviremo il Signore nostro Dio e obbediremo alla sua voce!". a<Giosuè disse: "Eliminate gli dei dello straniero, che sono in mezzo a voi, e rivolgete il cuore verso il Signore, Dio d'Israele!". `9<Allora Giosuè disse al popolo: "Voi siete testimoni contro voi stessi, che vi siete scelto il Signore per servirlo!". Risposero: "Siamo testimoni!". D_<Il popolo disse a Giosuè: "No! Noi serviremo il Signore". ^;<Se abbandonerete il Signore e servirete dei stranieri, Egli vi si volterà contro e, dopo avervi fatto tanto bene, vi farà del male e vi consumerà". 2]_<Giosuè disse al popolo: "Voi non potrete servire il Signore, perché è un Dio santo, è un Dio geloso; Egli non perdonerà le vostre trasgressioni e i vostri peccati. 8\k<Il Signore ha scacciato dinanzi a noi tutti questi popoli e gli Amorrei che abitavano il paese. Perciò anche noi vogliamo servire il Signore, perché Egli è il nostro Dio". $[C<Poiché il Signore nostro Dio ha fatto uscire noi e i padri nostri dal paese d'Egitto, dalla condizione servile, ha compiuto quei grandi miracoli dinanzi agli occhi nostri e ci ha protetti per tutto il viaggio che abbiamo fatto e in mezzo a tutti i popoli fra i quali siamo passati. iZM<Allora il popolo rispose e disse: "Lungi da noi l'abbandonare il Signore per servire altri dei! Yy<Se vi dispiace di servire il Signore, scegliete oggi chi volete servire: se gli dei che i vostri padri servirono oltre il fiume oppure gli dei degli Amorrei, nel paese dei quali abitate. Quanto a me e alla mia casa, vogliamo servire il Signore". )XM<Temete dunque il Signore e servitelo con integrità e fedeltà; eliminate gli dei che i vostri padri servirono oltre il fiume e in Egitto e servite il Signore. 6Wg< Vi diedi una terra, che voi non avevate lavorata, e abitate in città, che voi non avete costruite, e mangiate i frutti delle vigne e degli oliveti, che non avete piantati. 2V_< Mandai avanti a voi i calabroni, che li scacciarono dinanzi a voi, com'era avvenuto dei due re amorrei: ma ciò non avvenne per la vostra spada, né per il vostro arco. YU-< Passaste il Giordano e arrivaste a Gerico. Gli abitanti di Gerico, gli Amorrei, i Perizziti, i Cananei, gli Hittiti, i Gergesei, gli Evei e i Gebusei combatterono contro di voi e io li misi in vostro potere. dTC< ma io non volli ascoltare Balaam; egli dovette benedirvi e vi liberai dalle mani di Balak. S)< Poi sorse Balak, figlio di Zippor, re di Moab, per muover guerra a Israele; mandò a chiamare Balaam, figlio di Beor, perché vi maledicesse; \R3<Io vi condussi poi nel paese degli Amorrei, che abitavano oltre il Giordano; essi combatterono contro di voi e io li misi in vostro potere; voi prendeste possesso del loro paese e io li distrussi dinanzi a voi. hQK<Quelli gridarono al Signore ed egli pose fitte tenebre fra voi e gli Egiziani; poi spinsi sopra loro il mare, che li sommerse; i vostri occhi videro ciò che io avevo fatto agli Egiziani. Dimoraste lungo tempo nel deserto. "P?<Feci dunque uscire dall'Egitto i vostri padri e voi arrivaste al mare. Gli Egiziani inseguirono i vostri padri con carri e cavalieri fino al Mare Rosso. sOa<Poi mandai Mosè e Aronne e colpii l'Egitto con i prodigi che feci in mezzo ad esso; dopo vi feci uscire. 2~~}||0{ZzyxwwvFuctttsWrHqpp@ooEnPmllkjii hgg^ff!e}ddcc+bb>d==m= K+difF [il 5 \ ( g  g BQ}m-F Manoach si alzò, seguì la moglie e giunto a quell'uomo gli disse: "Sei tu l'uomo che hai parlato a questa donna?". Quegli rispose: "Sono io". l F La donna corse in fretta ad informare il marito e gli disse: "Ecco, mi è apparso quell'uomo che venne da me l'altro giorno". k/F Dio ascoltò la preghiera di Manoach e l'angelo di Dio tornò ancora dalla donna, mentre stava nel campo; ma Manoach suo marito non era con lei. 'jIF Allora Manoach pregò il Signore e disse: "Signore, l'uomo di Dio mandato da te venga di nuovo da noi e c'insegni quello che dobbiamo fare per il nascituro". miUF ma mi ha detto: "Ecco tu concepirai e partorirai un figlio; ora non bere vino né bevanda inebriante e non mangiare nulla d'immondo, perché il fanciullo sarà un nazireo di Dio dal seno materno fino al giorno della sua morte". Uh%F La donna andò a dire al marito: "Un uomo di Dio è venuto da me; aveva l'aspetto di un angelo di Dio, un aspetto terribile. Io non gli ho domandato da dove veniva ed egli non mi ha rivelato il suo nome, lgSF Poiché ecco, tu concepirai e partorirai un figlio, sulla cui testa non passerà rasoio, perché il fanciullo sarà un nazireo consacrato a Dio fin dal seno materno; egli comincerà a liberare Israele dalle mani dei Filistei". Yf-F Ora guardati dal bere vino o bevanda inebriante e dal mangiare nulla d'immondo. e#F L'angelo del Signore apparve a questa donna e le disse: "Ecco, tu sei sterile e non hai avuto figli, ma concepirai e partorirai un figlio. d F C'era allora un uomo di Zorea di una famiglia dei Daniti, chiamato Manoach; sua moglie era sterile e non aveva mai partorito. c F Gli Israeliti tornarono a fare quello che è male agli occhi del Signore e il Signore li mise nelle mani dei Filistei per quarant'anni. ybmF Poi Abdon, figlio di Illel, il Piratonita, morì e fu sepolto a Piraton, nel paese di Efraim, sul monte Amalek. yamF Ebbe quaranta figli e trenta nipoti, i quali cavalcavano settanta asinelli. Fu giudice d'Israele per otto anni. N`F Dopo di lui fu giudice d'Israele Abdon, figlio di Illel, di Piraton. W_)F Poi Elon, lo Zabulonita, morì e fu sepolto ad Aialon, nel paese di Zàbulon. d^CF Dopo di lui fu giudice d'Israele Elon, lo Zabulonita; fu giudice d'Israele per dieci anni. 1]_F Poi Ibsan morì e fu sepolto a Betlemme. \'F Egli ebbe trenta figli, maritò trenta figlie e fece venire da fuori trenta fanciulle per i suoi figli. Fu giudice d'Israele per sette anni. <[uF Dopo di lui fu giudice d'Israele Ibsan di Betlemme. {ZqF Iefte fu giudice d'Israele per sei anni. Poi Iefte, il Galaadita, morì e fu sepolto nella sua città in Gàlaad. vYgF i Galaaditi gli dicevano: "Ebbene, di' Scibbolet", e quegli diceva Sibbolet, non sapendo pronunciare bene. Allora lo afferravano e lo uccidevano presso i guadi del Giordano. In quella occasione perirono quarantaduemila uomini di Efraim. bX?F I Galaaditi intercettarono agli Efraimiti i guadi del Giordano; quando uno dei fuggiaschi di Efraim diceva: "Lasciatemi passare", gli uomini di Gàlaad gli chiedevano: "Sei un Efraimita?". Se quegli rispondeva: "No", rW_F Iefte, radunati tutti gli uomini di Gàlaad, diede battaglia ad Efraim; gli uomini di Gàlaad sconfissero gli Efraimiti, perché questi dicevano: "Voi siete fuggiaschi di Efraim; Gàlaad sta in mezzo a Efraim e in mezzo a Manàsse". _V9F Vedendo che voi non venivate in mio aiuto, ho esposto al pericolo la vita, ho marciato contro gli Ammoniti e il Signore me li ha messi nelle mani. Perché dunque siete venuti oggi contro di me a muovermi guerra?". ,USF Iefte rispose loro: "Io e il mio popolo abbiamo avuto grandi lotte con gli Ammoniti; quando vi ho chiamati in aiuto, non siete venuti a liberarmi dalle loro mani. VT )F Ora gli uomini di Efraim si radunarono, passarono il fiume verso Zafon e dissero a Iefte: "Perché sei andato a combattere contro gli Ammoniti e non ci hai chiamati con te? Noi bruceremo te e la tua casa". pS[F (ogni anno le fanciulle d'Israele vanno a piangere la figlia di Iefte il Galaadita, per quattro giorni. 0R[F 'Alla fine dei due mesi tornò dal padre ed egli fece di lei quello che aveva promesso con voto. Essa non aveva conosciuto uomo; di qui venne in Israele questa usanza: QF &Egli le rispose: "Va'!", e la lasciò andare per due mesi. Essa se ne andò con le compagne e pianse sui monti la sua verginità. +PQF %Poi disse al padre: "Mi sia concesso questo: lasciami libera per due mesi, perché io vada errando per i monti a piangere la mia verginità con le mie compagne". AO}F $Essa gli disse: "Padre mio, se hai dato parola al Signore, fa' di me secondo quanto è uscito dalla tua bocca, perché il Signore ti ha concesso vendetta sugli Ammoniti, tuoi nemici". IN F #Appena la vide, si stracciò le vesti e disse: "Figlia mia, tu mi hai rovinato! Anche tu sei con quelli che mi hanno reso infelice! Io ho dato la mia parola al Signore e non posso ritirarmi". *MOF "Poi Iefte tornò a Mizpa, verso casa sua; ed ecco uscirgli incontro la figlia, con timpani e danze. Era l'unica figlia: non aveva altri figli, né altre figlie. 'LIF !Egli li sconfisse da Aroer fin verso Minnit, prendendo loro venti città, e fino ad Abel-Cheramin. Così gli Ammoniti furono umiliati davanti agli Israeliti. bK?F Quindi Iefte raggiunse gli Ammoniti per combatterli e il Signore glieli mise nelle mani. 7JiF la persona che uscirà per prima dalle porte di casa mia per venirmi incontro, quando tornerò vittorioso dagli Ammoniti, sarà per il Signore e io l'offrirò in olocausto". VI'F Iefte fece voto al Signore e disse: "Se tu mi metti nelle mani gli Ammoniti, &HGF Allora lo spirito del Signore venne su Iefte ed egli attraversò Gàlaad e Manàsse, passò a Mizpa di Gàlaad e da Mizpa di Gàlaad raggiunse gli Ammoniti. \G3F Ma il re degli Ammoniti non ascoltò le parole che Iefte gli aveva mandato a dire. F+F Io non ti ho fatto torto e tu agisci male verso di me, muovendomi guerra; il Signore giudice giudichi oggi tra gli Israeliti e gli Ammoniti!". CEF Da trecento anni Israele abita a Chesbon e nelle sue dipendenze, ad Aroer e nelle sue dipendenze e in tutte le città lungo l'Arnon; perché non gliele avete tolte durante questo tempo? uDeF Sei tu forse più di Balak, figlio di Zippor, re di Moab? Mosse forse querela ad Israele o gli fece guerra? $CCF Non possiedi tu quello che Camos tuo dio ti ha fatto possedere? Così anche noi possiederemo il paese di quelli che il Signore ha scacciati davanti a noi. BF Ora il Signore, Dio d'Israele, ha scacciato gli Amorrei davanti a Israele suo popolo e tu vorresti possedere il loro paese? gAIF conquistò tutti i territori degli Amorrei, dall'Arnon allo Iabbok e dal deserto al Giordano. @@{F Il Signore, Dio d'Israele, mise Sicon e tutta la sua gente nelle mani d'Israele, che li sconfisse; così Israele conquistò tutto il paese degli Amorrei che abitavano quel territoro; ?+F Ma Sicon non si fidò che Israele passasse per i suoi confini; anzi radunò tutta la sua gente, si accampò a Iaaz e combattè contro Israele. >-F Allora Israele mandò messaggeri a Sicon, re degli Amorrei, re di Chesbon, e gli disse: Lasciaci passare dal tuo paese, per arrivare al nostro. h=KF Poi camminò per il deserto, fece il giro del paese di Edom e del paese di Moab, giunse a oriente del paese di Moab e si accampò oltre l'Arnon senza entrare nei territori di Moab; perché l'Arnon segna il confine di Moab. B<F mandò messaggeri al re di Edom per dirgli: Lasciami passare per il tuo paese, ma il re di Edom non acconsentì. Mandò anche al re di Moab, nemmeno lui volle e Israele rimase a Kades. l;SF ma, quando Israele uscì dall'Egitto e attraversò il deserto fino al Mare Rosso e giunse a Kades, a:=F "Dice Iefte: Israele non si impadronì del paese di Moab, né del paese degli Ammoniti; K9F Iefte inviò di nuovo messaggeri al re degli Ammoniti per dirgli: V8'F Il re degli Ammoniti rispose ai messaggeri di Iefte: "Perché, quando Israele uscì dall'Egitto, si impadronì del mio territorio, dall'Arnon fino allo Iabbok e al Giordano; restituiscilo spontaneamente". 71F Poi Iefte inviò messaggeri al re degli Ammoniti per dirgli: "Che c'è tra me e te, perché tu venga contro di me a muover guerra al mio paese?". !6=F Iefte dunque andò con gli anziani di Gàlaad; il popolo lo costituì suo capo e condottiero e Iefte ripeté le sue parole davanti al Signore in Mizpa. v5gF Gli anziani di Gàlaad dissero a Iefte: "Il Signore sia testimone tra di noi, se non faremo come hai detto". "4?F Iefte rispose agli anziani di Gàlaad: "Se mi riconducete per combattere contro gli Ammoniti e il Signore li mette in mio potere, io sarò vostro capo". @3{F Gli anziani di Gàlaad dissero a Iefte: "Proprio per questo ora ci rivolgiamo a te: verrai con noi, combatterai contro gli Ammoniti e sarai il capo di noi tutti abitanti di Gàlaad". =2uF Ma Iefte rispose agli anziani di Gàlaad: "Non siete forse voi quelli che mi avete odiato e scacciato dalla casa di mio padre? Perché venite da me ora che siete in difficoltà?". ^17F Dissero a Iefte: "Vieni, sii nostro condottiero e combatteremo contro gli Ammoniti". 0F Quando gli Ammoniti iniziarono la guerra contro Israele, gli anziani di Gàlaad andarono a prendere Iefte nel paese di Tob. C/F Qualche tempo dopo gli Ammoniti mossero guerra a Israele. .9F Iefte fuggì lontano dai suoi fratelli e si stabilì nel paese di Tob. Attorno a Iefte si raccolsero alcuni sfaccendati e facevano scorrerie con lui. ]-5F Poi la moglie di Gàlaad gli partorì figli e, quando i figli della moglie furono adulti, cacciarono Iefte e gli dissero: "Tu non avrai eredità nella casa di nostro padre, perché sei figlio di un'altra donna". q, _F Ora Iefte, il Galaadita, era uomo forte e valoroso, figlio di una prostituta; lo aveva generato Gàlaad. =+uF Il popolo, i principi di Gàlaad, si dissero l'un l'altro: "Chi sarà l'uomo che comincerà a combattere contro gli Ammoniti? Egli sarà il capo di tutti gli abitanti di Gàlaad". }*uF Gli Ammoniti si radunarono e si accamparono in Gàlaad e anche gli Israeliti si adunarono e si accamparono a Mizpa. ~)wF Eliminarono gli dei stranieri e servirono il Signore, il quale non tollerò più a lungo la tribolazione di Israele. (}F Gli Israeliti dissero al Signore: "Abbiamo peccato; fa' di noi ciò che ti piace; soltanto, liberaci in questo giorno". h'KF Andate a gridare agli dei che avete scelto; vi salvino essi nel tempo della vostra angoscia!". b&?F Eppure, mi avete abbandonato e avete servito altri dei; perciò io non vi salverò più. %F Quando quelli di Sidòne, gli Amaleciti e i Madianiti vi opprimevano e voi gridavate a me, non vi ho forse liberati dalle loro mani? $yF Il Signore disse agli Israeliti: "Non vi ho io liberati dagli Egiziani, dagli Amorrei, dagli Ammoniti e dai Filistei? #+F Allora gli Israeliti gridarono al Signore: "Abbiamo peccato contro di te, perché abbiamo abbandonato il nostro Dio e abbiamo servito i Baal". "9F Poi gli Ammoniti passarono il Giordano per combattere anche contro Giuda, contro Beniamino e contro la casa d'Efraim e Israele fu in grande angoscia. "!?F Questi afflissero e oppressero per diciotto anni gli Israeliti, tutti i figli d'Israele che erano oltre il Giordano, nel paese degli Amorrei in Gàlaad. s aF L'ira del Signore si accese contro Israele e li mise nelle mani dei Filistei e nelle mani degli Ammoniti. F Gli Israeliti continuarono a fare ciò che è male agli occhi del Signore e servirono i Baal, le Astarti, gli dei di Aram, gli dei di Sidòne, gli dei di Moab, gli dei degli Ammoniti e gli dei dei Filistei; abbandonarono il Signore e non lo servirono più. -WF Poi Iair morì e fu sepolto a Kamon. 9F ebbe trenta figli che cavalcavano trenta asinelli e avevano trenta città, che si chiamano anche oggi i Villaggi di Iair e sono nel paese di Gàlaad. [1F Dopo di lui sorse Iair, il Galaadita, che fu giudice d'Israele per ventidue anni; RF fu giudice d'Israele per ventitré anni, poi morì e fu sepolto a Samir.  F Dopo Abimelech, sorse a salvare Israele Tola, figlio di Pua, figlio di Dodo, uomo di Issacar. Dimorava a Samir sulle montagne di Efraim; /YF 9Dio fece anche ricadere sul capo della gente di Sichem tutto il male che essa aveva fatto; così si avverò su di loro la maledizione di Iotam, figlio di Ierub-Baal. F 8Così Dio fece ricadere sopra Abimelech il male che egli aveva fatto contro suo padre, uccidendo settanta suoi fratelli. b?F 7Quando gli Israeliti videro che Abimelech era morto, se ne andarono ciascuno a casa sua. KF 6Egli chiamò in fretta il giovane che gli portava le armi e gli disse: "Tira fuori la spada e uccidimi, perché non si dica di me: L'ha ucciso una donna!". Il giovane lo trafisse ed egli morì. ueF 5Ma una donna gettò giù il pezzo superiore di una macina sulla testa di Abimelech e gli spaccò il cranio. p[F 4Abimelech, giunto alla torre, l'attaccò e si accostò alla porta della torre per appiccarvi il fuoco. ;qF 3In mezzo alla città c'era una torre fortificata, dove si rifugiarono tutti i signori della città, uomini e donne; vi si rinchiusero dentro e salirono sul terrazzo della torre. EF 2Poi Abimelech andò a Tebes, la cinse d'assedio e la prese. F 1Tutti tagliarono ciascuno un ramo e seguirono Abimelech; posero i rami contro il sotterraneo e bruciarono tra le fiamme la sala con quelli che vi erano dentro. Così perì tutta la gente della torre di Sichem, circa mille persone, fra uomini e donne. F 0Allora Abimelech salì sul monte Zalmon con tutta la gente che aveva con sé; prese in mano la scure, tagliò un ramo d'albero, lo sollevò e se lo mise in spalla; poi disse alla sua gente: "Quello che mi avete visto fare, fatelo presto anche voi!". ^7F /Fu riferito ad Abimelech che tutti i signori della torre di Sichem si erano adunati. saF .Tutti i signori della torre di Sichem, all'udir questo, entrarono nel sotterraneo del tempio di El-Berit.  9F -Abimelech combattè contro la città tutto quel giorno, la prese e uccise il popolo che vi si trovava; poi distrusse la città e la cosparse di sale. E F ,Abimelech e la sua gente fecero irruzione e si fermarono all'ingresso della porta della città, mentre le altre due schiere si gettarono su quelli che erano nella campagna e li colpirono. 1 ]F +Egli prese la sua gente, la divise in tre schiere e tese un agguato nella campagna: quando vide che il popolo usciva dalla città, si mosse contro di essi e li battè. ] 5F *Il giorno dopo il popolo di Sichem uscì alla campagna e Abimelech ne fu informato. v gF )Abimelech ritornò ad Aruma e Zebul cacciò Gaal e i suoi fratelli, che non poterono più rimanere a Sichem. {qF (Ma Abimelech lo inseguì ed egli fuggì dinanzi a lui e molti uomini caddero morti fino all'ingresso della porta. \3F 'Allora Gaal uscì alla testa dei signori di Sichem e diede battaglia ad Abimelech. RF &Allora Zebul gli disse: "Dov'è ora la spavalderia di quando dicevi: Chi è Abimelech, perché dobbiamo servirlo? Non è questo il popolo che disprezzavi? Ora esci in campo e combatti contro di lui!". +F %Gaal riprese a parlare e disse: "Ecco gente che scende dall'Ombelico della terra e una schiera che giunge per la via della Quercia dei Maghi". 'IF $Gaal, vista quella gente, disse a Zebul: "Ecco gente che scende dalle cime dei monti". Zebul gli rispose: "Tu vedi l'ombra dei monti e la prendi per uomini". #F #Gaal, figlio di Ebed, uscì e si fermò all'ingresso della porta della città; allora Abimelech uscì dall'agguato con la gente che aveva.  F "Abimelech e tutta la gente che era con lui si alzarono di notte e tesero un agguato contro Sichem, divisi in quattro schiere. 0[F !Domattina, non appena spunterà il sole, ti alzerai e piomberai sulla città mentre lui con la sua gente ti uscirà contro: tu gli farai quel che troverai opportuno". _9F Alzati dunque di notte con la gente che hai con te e tendi un agguato nella campagna. &GF e mandò messaggeri ad Abimelech in Aruma per dirgli: "Ecco Gaal, figlio di Ebed, e i suoi fratelli sono venuti a Sichem e sollevano la città contro di te. g~IF Ora Zebul, governatore della città, udite le parole di Gaal, figlio di Ebed, si accese d'ira {}qF Se avessi in mano questo popolo, io scaccerei Abimelech e direi: Accresci pure il tuo esercito ed esci in campo". |F Gaal, figlio di Ebed, disse: "Chi è Abimelech e che è Sichem, perché dobbiamo servirlo? Non dovrebbero piuttosto il figlio di Ierub-Baal e Zebul, suo luogotenente, servire gli uomini di Camor, capostipite di Sichem? Perché dovremmo servirlo noi? 1{]F Usciti nella campagna, vendemmiarono le loro vigne, pigiarono l'uva e fecero festa. Poi entrarono nella casa del loro Dio, mangiarono, bevvero e maledissero Abimelech. z F Poi Gaal, figlio di Ebed, e i suoi fratelli vennero e si stabilirono a Sichem e i signori di Sichem riposero la fiducia in lui. #yAF I signori di Sichem posero agguati contro di lui sulla cima dei monti, rapinando chiunque passasse vicino alla strada. Abimelech fu informato della cosa. xF Questo avvenne perché la violenza fatta ai settanta figli di Ierub-Baal ricevesse il castigo e il loro sangue ricadesse su Abimelech loro fratello, che li aveva uccisi, e sui signori di Sichem, che gli avevano dato mano per uccidere i suoi fratelli. wF Poi Dio mandò un cattivo spirito fra Abimelech e i signori di Sichem e i signori di Sichem si ribellarono ad Abimelech. /v[F Abimelech dominò su Israele tre anni. kuQF Iotam corse via, si mise in salvo e andò a stabilirsi a Beer, lontano da Abimelech suo fratello. 0t[F Ma se non è così, esca da Abimelech un fuoco che divori i signori di Sichem e Bet- Millo; esca dai signori di Sichem e da Bet-Millo un fuoco che divori Abimelech!". sF Se dunque avete operato oggi con sincerità e con integrità verso Ierub-Baal e la sua casa, godetevi Abimelech ed egli si goda voi! ureF Voi invece oggi siete insorti contro la casa di mio padre, avete ucciso i suoi figli, settanta uomini, sopra una stessa pietra e avete proclamato re dei signori di Sichem Abimelech, figlio della sua schiava, perché è vostro fratello. xqkF Perché mio padre ha combattuto per voi, ha esposto al pericolo la vita e vi ha liberati dalle mani di Madian. DpF Ora voi non avete agito con lealtà e onestà proclamando re Abimelech, non avete operato bene verso Ierub-Baal e la sua casa, non lo avete trattato secondo il merito delle sue azioni... +oQF Rispose il rovo agli alberi: Se in verità ungete me re su di voi, venite, rifugiatevi alla mia ombra; se no, esca un fuoco dal rovo e divori i cedri del Libano. FnF Dissero tutti gli alberi al rovo: Vieni tu, regna su di noi. tmcF Rispose loro la vite: Rinuncerò al mio mosto che allieta dei e uomini, e andrò ad agitarmi sugli alberi? AlF Dissero gli alberi alla vite: Vieni tu, regna su di noi. ykmF Rispose loro il fico: Rinuncerò alla mia dolcezza e al mio frutto squisito, e andrò ad agitarmi sugli alberi? ?j{F Dissero gli alberi al fico: Vieni tu, regna su di noi. iF Rispose loro l'ulivo: Rinuncerò al mio olio, grazie al quale si onorano dei e uomini, e andrò ad agitarmi sugli alberi? jhOF Si misero in cammino gli alberi per ungere un re su di essi. Dissero all'ulivo: Regna su di noi. +gQF Ma Iotam, informato della cosa, andò a porsi sulla sommità del monte Garizim e, alzando la voce, gridò: "Ascoltatemi, signori di Sichem, e Dio ascolterà voi! f5F Tutti i signori di Sichem e tutta Bet-Millo si radunarono e andarono a proclamare re Abimelech presso la Quercia della Stele che si trova a Sichem. QeF Venne alla casa di suo padre, a Ofra, e uccise sopra una stessa pietra i suoi fratelli, figli di Ierub-Baal, settanta uomini. Ma Iotam, figlio minore di Ierub- Baal, scampò, perché si era nascosto. d7F Gli diedero settanta sicli d'argento che tolsero dal tempio di Baal-Berit; con essi Abimelech assoldò uomini sfaccendati e audaci che lo seguirono. ?cyF I fratelli di sua madre parlarono di lui, ripetendo a tutti i signori di Sichem quelle parole e il cuor loro si piegò a favore di Abimelech, perché dicevano: "È nostro fratello". Vb'F "Dite agli orecchi di tutti i signori di Sichem: È meglio per voi che vi governino settanta uomini, tutti i figli di Ierub-Baal, o che vi governi un solo uomo? Ricordatevi che io sono del vostro sangue". a F Ora Abimelech, figlio di Ierub-Baal, andò a Sichem dai fratelli di sua madre e disse loro e a tutta la parentela di sua madre: `F#e non dimostrarono gratitudine alla casa di Ierub-Baal, cioÈ di Gedeone, per tutto il bene che egli aveva fatto a Israele. _F"Gli Israeliti non si ricordarono del Signore loro Dio che li aveva liberati dalle mani di tutti i loro nemici all'intorno t^cF!Dopo la morte di Gedeone gli Israeliti tornarono a prostituirsi a Baal e presero Baal-Berit come loro dio. ]F Poi Gedeone, figlio di Ioas, morì in buona vecchiaia e fu sepolto nella tomba di Ioas suo padre a Ofra degli Abiezeriti. b\?FAnche la sua concubina che stava a Sichem gli partorì un figlio, che chiamò Abimelech. K[FGedeone ebbe settanta figli che gli erano nati dalle molte mogli. CZFIerub-Baal, figlio di Ioas, tornò a dimorare a casa sua. Y-FCosì Madian fu umiliato davanti agli Israeliti e non alzò più il capo; il paese rimase in pace per quarant'anni, durante la vita di Gedeone. 3XaFGedeone ne fece un efod che pose in Ofra sua città; tutto Israele vi si prostrò davanti in quel luogo e ciò divenne una causa di rovina per Gedeone e per la sua casa. sWaFIl peso dei pendenti d'oro, che egli aveva chiesti, fu di millesettecento sicli d'oro, oltre le lunette, le catenelle e le vesti di porpora, che i re di Madian avevano addosso, e oltre le collane che i loro cammelli avevano al collo. {VqFRisposero: "Li daremo volentieri". Egli stese allora il mantello e ognuno vi gettò un pendente del suo bottino". *UOFPoi Gedeone disse loro: "Una cosa voglio chiedervi: ognuno di voi mi dia un pendente del suo bottino". I nemici avevano pendenti d'oro, perché erano Ismaeliti. vTgFMa Gedeone rispose loro: "Io non regnerò su di voi né mio figlio regnerà; il Signore regnerà su di voi". SFAllora gli Israeliti dissero a Gedeone: "Regna su di noi tu e i tuoi discendenti, poiché ci hai liberati dalla mano di Madian". WR)FZebach e Zalmunna dissero: "Suvvia, colpisci tu stesso, poiché qual è l'uomo, tale è la sua forza". Gedeone si alzò e uccise Zebach e Zalmunna e prese le lunette che i loro cammelli portavano al collo. Q#FPoi disse a Ieter, suo primogenito: "Su, uccidili!". Ma il giovane non estrasse la spada, perché aveva paura, poiché era ancora giovane. P%FEgli riprese: "Erano miei fratelli, figli di mia madre; per la vita del Signore, se aveste risparmiato loro la vita, io non vi ucciderei!". 4OcFPoi disse a Zebach e a Zalmunna: "Come erano gli uomini che avete uccisi al Tabor?". Quelli risposero: "Erano come te; ognuno di loro aveva l'aspetto di un figlio di re". FNFDemolì la torre di Penuel e uccise gli uomini della città. pM[FPrese gli anziani della città e con le spine del deserto e con i cardi castigò gli uomini di Succot. mLUFPoi venne alla gente di Succot e disse: "Ecco Zebach e Zalmunna, a proposito dei quali mi avete insultato dicendo: Hai tu forse già nelle mani i polsi di Zebach e Zalmunna perché dobbiamo dare il pane alla tua gente stanca?". "K?FCatturò un giovane della gente di Succot e lo interrogò; quegli gli mise per iscritto i nomi dei capi e degli anziani di Succot: settantasette uomini. VJ'F Poi Gedeone, figlio di Ioas, tornò dalla battaglia per la salita di Cheres. IF Zebach e Zalmunna si diedero alla fuga, ma egli li inseguì, prese i due re di Madian, Zebach e Zalmunna, e sbaragliò tutto l'esercito. HyF Gedeone salì per la via dei nomadi a oriente di Nobach e di Iogbea e mise in rotta l'esercito che si credeva sicuro. WG)F Zebach e Zalmunna erano a Karkor con il loro accampamento di circa quindicimila uomini, quanti erano rimasti dell'intero esercito dei figli dell'oriente; centoventimila uomini armati di spada erano caduti. eFEF Egli disse anche agli uomini di Penuel: "Quando tornerò in pace, abbatterò questa torre". E FDi là salì a Penuel e parlò agli uomini di Penuel nello stesso modo; essi gli risposero come avevano fatto quelli di Succot. D;FGedeone disse: "Ebbene, quando il Signore mi avrà messo nelle mani Zebach e Zalmunna, vi strazierò le carni con le spine del deserto e con i cardi". C1FMa i capi di Succot risposero: "Tieni forse già nelle tue mani i polsi di Zebach e di Zalmunna, perché dobbiamo dare il pane al tuo esercito?". B/FDisse a quelli di Succot: "Date focacce di pane alla gente che mi segue, perché è stanca e io sto inseguendo Zebach e Zalmunna, re di Madian". rA_FGedeone arrivò al Giordano e lo attraversò. Ma egli e i suoi trecento uomini erano stanchi e affamati. *@OFDio vi ha messo nelle mani i capi di Madian, Oreb e Zeeb; che dunque ho potuto fare io in confronto a voi?". A tali parole, la loro ira contro di lui si calmò. ?FEgli rispose loro: "Che ho fatto io in confronto a voi? La racimolatura di Efraim non vale più della vendemmia di Abiezer? )> OFMa gli uomini di Efraim gli dissero: "Che azione ci hai fatto, non chiamandoci quando sei andato a combattere contro Madian?". Litigarono con lui violentemente. L=FPresero due capi di Madian, Oreb e Zeeb; uccisero Oreb alla roccia di Oreb e Zeeb al Torchio di Zeeb. Inseguirono i Madianiti e portarono le teste di Oreb e di Zeeb a Gedeone, oltre il Giordano. <+FIntanto Gedeone aveva mandato messaggeri per tutte le montagne di Efraim a dire: "Scendete contro i Madianiti e tagliate loro i guadi sul Giordano fino a Bet-Bara". Così tutti gli uomini di Efraim si radunarono e si impadronirono dei guadi sul Giordano fino a Bet-Bara. i;MFGli Israeliti di Nèftali, di Aser e di tutto Manàsse si radunarono e inseguirono i Madianiti. j:OFMentre quelli suonavano le trecento trombe, il Signore fece volgere la spada di ciascuno contro il compagno, per tutto l'accampamento. L'esercito fuggì fino a Bet- Sitta a Zerera fino alla riva di Abel-Mecola, sopra Tabbat. 9yFOgnuno di essi rimase al suo posto, intorno all'accampamento; tutto il campo si mise a correre, a gridare, a fuggire. M8FAllora le tre schiere suonarono le trombe e spezzarono le brocche, tenendo le fiaccole con la sinistra e con la destra le trombe per suonare e gridarono: "La spada per il Signore e per Gedeone!". q7]FGedeone e i cento uomini che erano con lui giunsero all'estremità dell'accampamento, all'inizio della veglia di mezzanotte, quando appena avevano cambiato le sentinelle. Egli suonò la tromba spezzando la brocca che aveva in mano. *6OFQuando io, con quanti sono con me, suonerò la tromba, anche voi suonerete le trombe intorno a tutto l'accampamento e griderete: Per il Signore e per Gedeone!". J5Fdisse loro: "Guardate me e fate come farò io, così farete voi. p4[FDivise i trecento uomini in tre schiere, consegnò a tutti trombe e brocche vuote con dentro fiaccole; \33FQuando Gedeone ebbe udito il racconto del sogno e la sua interpretazione, si prostrò; poi tornò al campo di Israele e disse: "Alzatevi, perché il Signore ha messo nelle vostre mani l'accampamento di Madian". 12]FIl suo compagno gli rispose: "Questo non è altro che la spada di Gedeone, figlio di Ioas, uomo di Israele; Dio ha messo nelle sue mani Madian e tutto l'accampamento". 1F Quando Gedeone vi giunse, ecco un uomo raccontava un sogno al suo compagno e gli diceva: "Ho fatto un sogno. Mi pareva di vedere una pagnotta di orzo rotolare nell'accampamento di Madian: giunse alla tenda, la urtò e la rovesciò e la tenda cadde a terra". *0OF I Madianiti, gli Amaleciti e tutti i figli dell'oriente erano sparsi nella pianura e i loro cammelli erano senza numero come la sabbia che è sul lido del mare. /-F e udrai quello che dicono; dopo, prenderai vigore per piombare sul campo". Egli scese con Pura suo servo fino agli avamposti dell'accampamento. >.yF Ma se hai paura di farlo, scendivi con Pura tuo servo }-uF In quella stessa notte il Signore disse a Gedeone: "Alzati e piomba sul campo, perché io te l'ho messo nelle mani. _,9FEgli prese dalle mani del popolo le brocche e le trombe; rimandò tutti gli altri Israeliti ciascuno alla sua tenda e tenne con sé i trecento uomini. L'accampamento di Madian gli stava al di sotto, nella pianura. T+#FAllora il Signore disse a Gedeone: "Con questi trecento uomini che hanno lambito l'acqua, io vi salverò e metterò i Madianiti nelle tue mani. Tutto il resto della gente se ne vada, ognuno a casa sua". 1*]FIl numero di quelli che lambirono l'acqua portandosela alla bocca con la mano, fu di trecento uomini; tutto il resto della gente si mise in ginocchio per bere l'acqua. o)YFGedeone fece dunque scendere la gente all'acqua e il Signore gli disse: "Quanti lambiranno l'acqua con la lingua, come la lambisce il cane, li porrai da una parte; porrai da un'altra quanti, per bere, si metteranno in ginocchio". {(qFIl Signore disse a Gedeone: "La gente è ancora troppo numerosa; falli scendere all'acqua e te li metterò alla prova. Quegli del quale ti dirò: Questi venga con te, verrà; e quegli del quale ti dirò: Questi non venga con te, non verrà". J'FOra annunzia davanti a tutto il popolo: Chiunque ha paura e trema, torni indietro". Gedeone li mise così alla prova. Tornarono indietro ventiduemila uomini del popolo e ne rimasero diecimila. C&FIl Signore disse a Gedeone: "La gente che è con te è troppo numerosa, perché io metta Madian nelle sue mani; Israele potrebbe vantarsi dinanzi a me e dire: La mia mano mi ha salvato. R% !FIerub-Baal dunque, cioè Gedeone, con tutta la gente che era con lui, alzatosi di buon mattino, si accampò alla fonte di Carod. Il campo di Madian era al nord, verso la collina di More, nella pianura. m$UF(Dio fece così quella notte: il vello soltanto restò asciutto e ci fu rugiada su tutto il terreno. _#9F'Gedeone disse a Dio: "Non adirarti contro di me; io parlerò ancora una volta. Lasciami fare la prova con il vello, solo ancora una volta: resti asciutto soltanto il vello e ci sia la rugiada su tutto il terreno". "F&Così avvenne. La mattina dopo, Gedeone si alzò per tempo, strizzò il vello e ne spremette la rugiada: una coppa piena d'acqua. =!uF%ecco, io metterò un vello di lana sull'aia: se c'è rugiada soltanto sul vello e tutto il terreno resta asciutto, io saprò che tu salverai Israele per mia mano, come hai detto". \ 3F$Gedeone disse a Dio: "Se tu stai per salvare Israele per mia mano, come hai detto, JF#Egli mandò anche messaggeri in tutto Manàsse, che fu pure chiamato a seguirlo; mandò anche messaggeri nelle tribù di Aser, di Zàbulon e di Nèftali, le quali vennero ad unirsi agli altri. h~s~}.||<{zzByxxxww2v'u{tt)ss@rUqqpp_o{nmlkjjqihhaggf'ee0ddc/ba``n__w^]]]?\B[DZYY`XXFWQVVAUtTHSGRRQOO>N_MMaLKJJHI}HHGF@EDCCBB%A@@G??C>>[= FOra la casa era piena di uomini e di donne; vi erano tutti i capi dei Filistei e sul terrazzo circa tremila persone fra uomini e donne, che stavano a guardare, mentre Sansone faceva giochi. -=UFSansone disse al fanciullo che lo teneva per la mano: "Lasciami pure; fammi solo toccare le colonne sulle quali posa la casa, così che possa appoggiarmi ad esse". _<9FNella gioia del loro cuore dissero: "Chiamate Sansone perché ci faccia divertire!". Fecero quindi uscire Sansone dalla prigione ed egli si mise a far giochi alla loro presenza. Poi lo fecero stare fra le colonne. E;FQuando il popolo lo vide, cominciò a lodare il suo dio e a dire: "Il nostro dio ci ha messo nelle mani Sansone nostro nemico, che ci devastava il paese e che ha ucciso tanti dei nostri". 8:kFOra i capi dei Filistei si radunarono per offrire un gran sacrificio a Dagon loro dio e per far festa. Dicevano: "Il nostro dio ci ha messo nelle mani Sansone nostro nemico". T9#FIntanto la capigliatura che gli avevano rasata, cominciava a ricrescergli. #8AFI Filistei lo presero e gli cavarono gli occhi; lo fecero scendere a Gaza e lo legarono con catene di rame. Egli dovette girare la macina nella prigione. [71FAllora essa gli gridò: "Sansone, i Filistei ti sono addosso!". Egli, svegliatosi dal sonno, pensò: "Io ne uscirò come ogni altra volta e mi svincolerò". Ma non sapeva che il Signore si era ritirato da lui. 56eFEssa lo addormentò sulle sue ginocchia, chiamò un uomo adatto e gli fece radere le sette trecce del capo. Egli cominciò a infiacchirsi e la sua forza si ritirò da lui. 5 FAllora Dalila vide che egli le aveva aperto tutto il cuore, mandò a chiamare i capi dei Filistei e fece dir loro: "Venite su questa volta, perché egli mi ha aperto tutto il cuore". Allora i capi dei Filistei vennero da lei e portarono con sé il denaro. x4kFe le aprì tutto il cuore e le disse: "Non è mai passato rasoio sulla mia testa, perché sono un nazireo di Dio dal seno di mia madre; se fossi rasato, la mia forza si ritirerebbe da me, diventerei debole e sarei come un uomo qualunque". |3sFOra poiché essa lo importunava ogni giorno con le sue parole e lo tormentava, egli ne fu annoiato fino alla morte D2FAllora essa gli disse: "Come puoi dirmi: Ti amo, mentre il tuo cuore non è con me? Già tre volte ti sei burlato di me e non mi hai spiegato da dove proviene la tua forza così grande". }1uFEssa dunque lo fece addormentare, tessè le sette trecce della sua testa nell'ordito e le fissò con il pettine, poi gli gridò: "Sansone, i Filistei ti sono addosso!". Ma egli si svegliò dal sonno e strappò il pettine del telaio e l'ordito. (0KF Poi Dalila disse a Sansone: "Ancora ti sei burlato di me e mi hai detto menzogne; spiegami come ti si potrebbe legare". Le rispose: "Se tu tessessi le sette trecce della mia testa nell'ordito e le fissassi con il pettine del telaio, io diventerei debole e sarei come un uomo qualunque". I/ F Dalila prese dunque funi nuove, lo legò e gli gridò: "Sansone, i Filistei ti sono addosso!". L'agguato era teso nella camera interna. Egli ruppe come un filo le funi che aveva alle braccia. .F Le rispose: "Se mi si legasse con funi nuove non ancora adoperate, io diventerei debole e sarei come un uomo qualunque". -F Poi Dalila disse a Sansone: "Ecco tu ti sei burlato di me e mi hai detto menzogne; ora spiegami come ti si potrebbe legare". q,]F L'agguato era teso in una camera interna. Essa gli gridò: "Sansone, i Filistei ti sono addosso!". Ma egli spezzò le corde come si spezza un fil di stoppa, quando sente il fuoco. Così il segreto della sua forza non fu conosciuto. {+qFAllora i capi dei Filistei le portarono sette corde d'arco fresche, non ancora secche, ed essa lo legò con esse. *+FSansone le rispose: "Se mi si legasse con sette corde d'arco fresche, non ancora secche, io diventerei debole e sarei come un uomo qualunque". )FDalila dunque disse a Sansone: "Spiegami: da dove proviene la tua forza così grande e in che modo ti si potrebbe legare per domarti?". l(SFAllora i capi dei Filistei andarono da lei e le dissero: "Seducilo e vedi da dove proviene la sua forza così grande e come potremmo prevalere su di lui per legarlo e domarlo; ti daremo ciascuno mille e cento sicli d'argento". \'3FIn seguito si innamorò di una donna della valle di Sorek, che si chiamava Dalila. z&oFSansone riposò fino a mezzanotte; a mezzanotte si alzò, afferrò i battenti della porta della città e i due stipiti, li divelse insieme con la sbarra, se li mise sulle spalle e li portò in cima al monte che guarda in direzione di Ebron. y%mFFu detto a quelli di Gaza: "È venuto Sansone". Essi lo circondarono, stettero in agguato tutta la notte presso la porta della città e tutta quella notte rimasero quieti, dicendo: "Attendiamo lo spuntar del giorno e allora lo uccideremo". B$ FSansone andò a Gaza, vide una prostituta e andò da lei. N#FSansone fu giudice d'Israele, al tempo dei Filistei, per venti anni. _"9FAllora Dio spaccò la roccia concava che è a Lechi e ne scaturì acqua. Sansone bevve, il suo spirito si rianimò ed egli riprese vita. Perciò quella fonte fu chiamata En-Korè: essa esiste a Lechi fino ad oggi. ;!qFPoi ebbe gran sete e invocò il Signore dicendo: "Tu hai concesso questa grande vittoria mediante il tuo servo; ora dovrò morir di sete e cader nelle mani dei non circoncisi?". o YFQuand'ebbe finito di parlare, gettò via la mascella; per questo, quel luogo fu chiamato Ramat-Lechi. }FSansone disse: "Con la mascella dell'asino, li ho ben macellati! Con la mascella dell'asino, ho colpito mille uomini!". ueFTrovò allora una mascella d'asino ancora fresca, stese la mano, l'afferrò e uccise con essa mille uomini. {qFMentre giungeva a Lechi e i Filistei gli venivano incontro con grida di gioia, lo spirito del Signore lo investì; le funi che aveva alle braccia divennero come fili di lino bruciacchiati dal fuoco e i legami gli caddero disfatti dalle mani. 1]F Quelli risposero: "No, ti legheremo soltanto e ti metteremo nelle loro mani; ma certo non ti uccideremo". Lo legarono con due funi nuove e lo fecero salire dalla rupe. F Gli dissero: "Siamo scesi per legarti e metterti nelle mani dei Filistei". Sansone replicò loro: "Giuratemi che voi non mi colpirete". dCF Tremila uomini di Giuda scesero alla caverna della rupe di Etam e dissero a Sansone: "Non sai che i Filistei ci dominano? Che cosa ci hai fatto?". Egli rispose loro: "Quello che hanno fatto a me, io l'ho fatto a loro". 1]F Gli uomini di Giuda dissero loro: "Perché siete venuti contro di noi?". Quelli risposero: "Siamo venuti per legare Sansone; per fare a lui quello che ha fatto a noi". a=F Allora i Filistei vennero, si accamparono in Giuda e fecero una scorreria fino a Lechi. {qFLi battè l'uno sull'altro, facendone una grande strage. Poi scese e si ritirò nella caverna della rupe di Etam. vgFSansone disse loro: "Poiché agite in questo modo, io non la smetterò finché non mi sia vendicato di voi". tcFI Filistei chiesero: "Chi ha fatto questo?". Fu risposto: "Sansone, il genero dell'uomo di Timna, perché costui gli ha ripreso la moglie e l'ha data al compagno di lui". I Filistei salirono e bruciarono tra le fiamme lei e suo padre. 5eFPoi accese le fiaccole, lasciò andare le volpi per i campi di grano dei Filistei e bruciò i covoni ammassati, il grano tuttora in piedi e perfino le vigne e gli oliveti. FSansone se ne andò e catturò trecento volpi; prese delle fiaccole, legò coda e coda e mise una fiaccola fra le due code. oYFMa Sansone rispose loro: "Questa volta non sarò colpevole verso i Filistei, se farò loro del male". 5eFe gli disse: "Credevo proprio che tu l'avessi ripudiata e perciò l'ho data al tuo compagno; la sua sorella minore non è più bella di lei? Prendila dunque al suo posto". a ?FDopo qualche tempo, nei giorni della mietitura del grano, Sansone andò a visitare sua moglie, le portò un capretto e disse: "Voglio entrare da mia moglie nella camera". Ma il padre di lei non gli permise di entrare [1Fe la moglie di Sansone fu data al compagno che gli aveva fatto da amico di nozze. p[FAllora lo spirito del Signore lo investì ed egli scese ad Ascalon; vi uccise trenta uomini, prese le loro spoglie e diede le mute di vesti a quelli che avevano spiegato l'indovinello. Poi acceso d'ira, risalì a casa di suo padre  FGli uomini della città, il settimo giorno, prima che tramontasse il sole, dissero a Sansone: "Che c'è di più dolce del miele? Che c'è di più forte del leone?". Rispose loro: "Se non aveste arato con la mia giovenca, non avreste sciolto il mio indovinello". @ {FEssa gli pianse attorno, durante i sette giorni del banchetto; il settimo giorno Sansone glielo spiegò, perché lo tormentava, ed essa spiegò l'indovinello ai figli del suo popolo.  )FLa moglie di Sansone si mise a piangergli attorno e a dirgli: "Tu hai per me solo odio e non mi ami; hai proposto un indovinello ai figli del mio popolo e non me l'hai spiegato!". Le disse: "Ecco, non l'ho spiegato a mio padre né a mia madre e dovrei spiegarlo a te?". B FAl quarto giorno dissero alla moglie di Sansone: "Induci tuo marito a spiegarti l'indovinello; se no daremo fuoco a te e alla casa di tuo padre. Ci avete invitati qui per spogliarci?". ` ;FQuelli gli risposero: "Proponi l'indovinello e noi lo ascolteremo". Egli disse loro: "Dal divoratore è uscito il cibo e dal forte è uscito il dolce". Per tre giorni quelli non riuscirono a spiegare l'indovinello. eEF ma se non sarete capaci di spiegarmelo, darete trenta tuniche e trenta mute di vesti a me". :oF Sansone disse loro: "Voglio proporvi un indovinello; se voi me lo spiegate entro i sette giorni del banchetto e se l'indovinate, vi darò trenta tuniche e trenta mute di vesti; S!F Quando lo ebbero visto, presero trenta compagni perché stessero con lui. wiF Suo padre scese dunque da quella donna e Sansone fece ivi un banchetto, perché così usavano fare i giovani. gIF Egli prese di quel miele nel cavo delle mani e si mise a mangiarlo camminando; quand'ebbe raggiunto il padre e la madre, ne diede loro ed essi ne mangiarono; ma non disse loro che aveva preso il miele dal corpo del leone. $CFDopo qualche tempo tornò per prenderla e uscì dalla strada per vedere la carcassa del leone: ecco nel corpo del leone c'era uno sciame d'api e il miele. >yFScese dunque, parlò alla donna e questa gli piacque. :oFLo spirito del Signore lo investì e, senza niente in mano, squarciò il leone come si squarcia un capretto. Ma di ciò che aveva fatto non disse nulla al padre né alla madre. FSansone scese con il padre e con la madre a Timna; quando furono giunti alle vigne di Timna, ecco un leone venirgli incontro ruggendo. (KFSuo padre e sua madre non sapevano che questo veniva dal Signore, il quale cercava pretesto di lite dai Filistei. In quel tempo i Filistei dominavano Israele. ~ FSuo padre e sua madre gli dissero: "Non c'è una donna tra le figlie dei tuoi fratelli e in tutto il nostro popolo, perché tu vada a prenderti una moglie tra i Filistei non circoncisi?". Ma Sansone rispose al padre: "Prendimi quella, perché mi piace". } FTornato a casa, disse al padre e alla madre: "Ho visto a Timna una donna, una figlia dei Filistei; ora prendetemela in moglie". W| +FSansone scese poi a Timna e a Timna vide una donna tra le figlie dei Filistei. e{EF Lo spirito del Signore cominciò a investirlo quando era a Macane-Dan, fra Zorea ed Estaol. kzQF Poi la donna partorì un figlio che chiamò Sansone. Il bambino crebbe e il Signore lo benedisse. ry_F Ma sua moglie gli disse: "Se il Signore avesse voluto farci morire, non avrebbe accettato dalle nostre mani l'olocausto e l'offerta; non ci avrebbe mostrato tutte queste cose né ci avrebbe fatto udire proprio ora cose come queste". Zx/F Manoach disse alla moglie: "Noi moriremo certamente, perché abbiamo visto Dio". wF e l'angelo del Signore non apparve più né a Manoach né alla moglie. Allora Manoach comprese che quello era l'angelo del Signore. CvF mentre la fiamma saliva dall'altare al cielo, l'angelo del Signore salì con la fiamma dell'altare. Manoach e la moglie, che stavano guardando, si gettarono allora con la faccia a terra u7F Manoach prese il capretto e l'offerta e li bruciò sulla pietra al Signore, che opera cose misteriose. Mentre Manoach e la moglie stavano guardando, \t3F L'angelo del Signore gli rispose: "Perché mi chiedi il nome? Esso è misterioso". sF Poi Manoach disse all'angelo del Signore: "Come ti chiami, perché quando si saranno avverate le tue parole, noi ti rendiamo onore?". Ur%F L'angelo del Signore rispose a Manoach: "Anche se tu mi trattenessi, non mangerei il tuo cibo; ma se vuoi fare un olocausto, offrilo al Signore". Manoach non sapeva che quello fosse l'angelo del Signore. iqMF Manoach disse all'angelo del Signore: "Permettici di trattenerti e di prepararti un capretto!". pF Non mangi nessun prodotto della vigna, né beva vino o bevanda inebriante e non mangi nulla d'immondo; osservi quanto le ho comandato". ]o5F L'angelo del Signore rispose a Manoach: "Si astenga la donna da quanto le ho detto. n#F Manoach gli disse: "Quando la tua parola si sarà avverata, quale sarà la norma da seguire per il bambino e che si dovrà fare per lui?". $r~F}||{Yzzywxqww v]uuttsgrr$qqponnYmmlVkkjhiihhgoffbedcc&bba\a `` _a^^@]]v\\%[RZZLYaXXzWW_VV UTT&SS-RQQ:PgONN2McLdKKFJJ IH%GG FtEE}DD$CCBBjAA @@&?b>==N<<;:98\765554{3u2X1160///..._.,--G,,+x+*n))(\(&&i%%$$I##C"" ! 8_[BRY:$BTt 'Gp\$KpZMa il Signore chiamò di nuovo: "Samuele!" e Samuele, alzatosi, corse da Eli dicendo: "Mi hai chiamato, eccomi!". Ma quegli rispose di nuovo: "Non ti ho chiamato, figlio mio, torna a dormire!". o%Zpoi corse da Eli e gli disse: "Mi hai chiamato, eccomi!". Egli rispose: "Non ti ho chiamato, torna a dormire!". Tornò e si mise a dormire. KnZAllora il Signore chiamò: "Samuele!" e quegli rispose: "Eccomi", myZLa lampada di Dio non era ancora spenta e Samuele era coricato nel tempio del Signore, dove si trovava l'arca di Dio. lZIn quel tempo Eli stava riposando in casa, perché i suoi occhi cominciavano a indebolirsi e non riusciva più a vedere. !k ?ZIl giovane Samuele continuava a servire il Signore sotto la guida di Eli. La parola del Signore era rara in quei giorni, le visioni non erano frequenti. ejEZ$Chiunque sarà superstite nella tua casa, andrà a prostrarsi davanti a lui per una monetina d'argento e per un pezzo di pane e dirà: Ammettimi a qualunque ufficio sacerdotale, perché possa mangiare un tozzo di pane". Si!Z#Dopo, farò sorgere al mio servizio un sacerdote fedele che agirà secondo il mio cuore e il mio desiderio. Io gli darò una casa stabile e camminerà alla mia presenza, come mio consacrato per sempre. hZ"Sarà per te un segno quello che avverrà ai tuoi due figli, a Ofni e Finees: nello stesso giorno moriranno tutti e due. OgZ!Qualcuno dei tuoi tuttavia non lo strapperò dal mio altare, perché ti si consumino gli occhi e si strazi il tuo animo: ma chiunque sarà nato dalla tua famiglia morirà per la spada degli uomini. fZ Guarderai sempre angustiato tutto il bene che farò a Israele, mentre non si troverà mai più un anziano nella tua casa. e7ZEcco verranno giorni in cui io taglierò via il tuo braccio e il braccio della casa di tuo padre, sì che non vi sia più un anziano nella tua casa. +dQZEcco dunque l'oracolo del Signore, Dio d'Israele: Avevo promesso alla tua casa e alla casa di tuo padre che avrebbero sempre camminato alla mia presenza. Ma ora - oracolo del Signore - non sia mai! Perché chi mi onorerà anch'io l'onorerò, chi mi disprezzerà sarà oggetto di disprezzo. wciZPerché dunque avete calpestato i miei sacrifici e le mie offerte che io ho ordinato per sempre e tu hai avuto maggior riguardo ai tuoi figli che a me e vi siete pasciuti in tal modo con le primizie di ogni offerta di Israele mio popolo? ybmZNon l'ho scelto da tutte le tribù d'Israele come mio sacerdote, perché salga l'altare, bruci l'incenso e porti l'efod davanti a me? Alla casa di tuo padre ho anche assegnato tutti i sacrifici consumati dal fuoco, offerti dagli Israeliti. 4acZUn giorno venne un uomo di Dio da Eli e gli disse: "Così dice il Signore: Non mi sono forse rivelato alla casa di tuo padre, mentre erano in Egitto, in casa del faraone? m`UZInvece il giovane Samuele andava crescendo in statura e in bontà davanti al Signore e agli uomini. u_eZSe un uomo pecca contro un altro uomo, Dio potrà intervenire in suo favore, ma se l'uomo pecca contro il Signore, chi potrà intercedere per lui?". Ma non ascoltarono la voce del padre, perché il Signore aveva deciso di farli morire. `^;ZNo, figli, non è bene ciò che io odo di voi, che cioè sviate il popolo del Signore. ]ZPerciò disse loro: "Perché dunque fate tali cose? Io sento infatti da parte di tutto il popolo le vostre azioni empie! G\ ZEli era molto vecchio e gli veniva all'orecchio quanto i suoi figli facevano a tutto Israele e come essi si univano alle donne che prestavano servizio all'ingresso della tenda del convegno. [Ze il Signore visitò Anna, che partorì ancora tre figli e due figlie. Frattanto il fanciullo Samuele cresceva presso il Signore. 9ZmZEli allora benediceva Elkana e sua moglie ed esclamava: "Ti conceda il Signore altra prole da questa donna per il prestito che essa ha fatto al Signore". Essi tornarono a casa YZSua madre gli preparava una piccola veste e gliela portava ogni anno, quando andava con il marito a offrire il sacrificio annuale. xXkZSamuele prestava servizio davanti al Signore per quanto lo poteva un fanciullo e andava cinto di efod di lino. zWoZCosì il peccato di quei giovani era molto grande davanti al Signore perché disonoravano l'offerta del Signore. %VEZSe quegli rispondeva: "Si bruci prima il grasso, poi prenderai quanto vorrai!", replicava: "No, me la devi dare ora, altrimenti la prenderò con la forza". ^U7ZInoltre prima che fosse bruciato il grasso, veniva il servo del sacerdote e diceva a chi offriva il sacrificio: "Dammi la carne da arrostire per il sacerdote, perché non vuole avere da te carne cotta, ma cruda". `T;Ze lo introduceva nella pentola o nella marmitta o nel tegame o nella caldaia e tutto ciò che il forchettone tirava su il sacerdote lo teneva per sé. Così facevano con tutti gli Israeliti che venivano là a Silo. OSZ né la retta condotta dei sacerdoti verso il popolo. Quando uno si presentava a offrire il sacrificio, veniva il servo del sacerdote mentre la carne cuoceva, con in mano un forchettone a tre denti, \R3Z Ora i figli di Eli erano uomini depravati; non tenevano in alcun conto il Signore, {QqZ Poi Elkana tornò a Rama, a casa sua, e il fanciullo rimase a servire il Signore alla presenza del sacerdote Eli. QPZ Il Signore... saranno abbattuti i suoi avversari! L'Altissimo tuonerà dal cielo. Il Signore giudicherà gli estremi confini della terra; darà forza al suo re ed eleverà la potenza del suo Messia". OZ Sui passi dei giusti Egli veglia, ma gli empi svaniscono nelle tenebre. Certo non prevarrà l'uomo malgrado la sua forza. {NqZSolleva dalla polvere il misero, innalza il povero dalle immondizie, per farli sedere insieme con i capi del popolo e assegnar loro un seggio di gloria. Perché al Signore appartengono i cardini della terra e su di essi fa poggiare il mondo. CMZIl Signore rende povero e arricchisce, abbassa ed esalta. LLZIl Signore fa morire e fa vivere, scendere agli inferi e risalire. &KGZI sazi sono andati a giornata per un pane, mentre gli affamati han cessato di faticare. La sterile ha partorito sette volte e la ricca di figli è sfiorita. OJZL'arco dei forti s'è spezzato, ma i deboli sono rivestiti di vigore. I/ZNon moltiplicate i discorsi superbi, dalla vostra bocca non esca arroganza; perché il Signore è il Dio che sa tutto e le sue opere sono rette. LHZNon c'è santo come il Signore, non c'è rocca come il nostro Dio. FG ZAllora Anna pregò: Il mio cuore esulta nel Signore, la mia fronte s'innalza grazie al mio Dio. Si apre la mia bocca contro i miei nemici, perché io godo del beneficio che mi hai concesso. F 3ZPerciò anch'io lo do in cambio al Signore: per tutti i giorni della sua vita egli è ceduto al Signore". E si prostrarono là davanti al Signore. bE AZPer questo fanciullo ho pregato e il Signore mi ha concesso la grazia che gli ho chiesto. D 'Ze Anna disse: "Ti prego, mio signore. Per la tua vita, signor mio, io sono quella donna che era stata qui presso di te a pregare il Signore. =C yZImmolato il giovenco, presentarono il fanciullo a Eli 5B gZDopo averlo divezzato, andò con lui, portando un giovenco di tre anni, un'efa di farina e un otre di vino e venne alla casa del Signore a Silo e il fanciullo era con loro. ZA 1ZLe rispose Elkana suo marito: "Fa' pure quanto ti sembra meglio; rimani finché tu l'abbia divezzato; soltanto adempia il Signore la tua parola". La donna rimase e allattò il figlio, finché l'ebbe divezzato. 5@ gZAnna non andò, perché diceva al marito: "Non verrò, finché il bambino non sia divezzato e io possa condurlo a vedere il volto del Signore; poi resterà là per sempre". ~? yZQuando poi Elkana andò con tutta la famiglia a offrire il sacrificio di ogni anno al Signore e a soddisfare il voto, > ZCosì al finir dell'anno Anna concepì e partorì un figlio e lo chiamò Samuele. "Perché - diceva - dal Signore l'ho impetrato". '= KZIl mattino dopo si alzarono e dopo essersi prostrati davanti al Signore tornarono a casa in Rama. Elkana si unì a sua moglie e il Signore si ricordò di lei. < /ZEssa replicò: "Possa la tua serva trovare grazia ai tuoi occhi". Poi la donna se ne andò per la sua via e il suo volto non fu più come prima. f; IZAllora Eli le rispose: "Va' in pace e il Dio d'Israele ascolti la domanda che gli hai fatto". : ZNon considerare la tua serva una donna iniqua, poiché finora mi ha fatto parlare l'eccesso del mio dolore e della mia amarezza". 09 ]ZAnna rispose: "No, mio signore, io sono una donna affranta e non ho bevuto né vino né altra bevanda inebriante, ma sto solo sfogando il mio cuore davanti al Signore. [8 3ZLe disse Eli: "Fino a quando rimarrai ubriaca? Smaltisci il vino che hai bevuto!". }7 wZ Anna pregava in cuor suo e si muovevano soltanto le labbra, ma la voce non si udiva; perciò Eli la ritenne ubriaca. c6 CZ Mentre essa prolungava la preghiera davanti al Signore, Eli stava osservando la sua bocca. 25 aZ Poi fece questo voto: "Signore degli eserciti, se vorrai considerare la miseria della tua schiava e ricordarti di me, se non dimenticherai la tua schiava e darai alla tua schiava un figlio maschio, io lo offrirò al Signore per tutti i giorni della sua vita e il rasoio non passerà sul suo capo". T4 %Z Essa era afflitta e innalzò la preghiera al Signore, piangendo amaramente. >3 yZ Anna, dopo aver mangiato e bevuto in Silo, si alzò e andò a presentarsi al Signore. In quel momento il sacerdote Eli stava sul sedile davanti a uno stipite del tempio del Signore. 2 =ZElkana suo marito le disse: "Anna, perché piangi? Perché non mangi? Perché è triste il tuo cuore? Non sono forse io per te meglio di dieci figli?". (1 MZCosì succedeva ogni anno: tutte le volte che salivano alla casa del Signore, quella la mortificava. Anna dunque si mise a piangere e non voleva prendere cibo. 0 ZLa sua rivale per giunta l'affliggeva con durezza a causa della sua umiliazione, perché il Signore aveva reso sterile il suo grembo. u/ gZAd Anna invece dava una parte sola; ma egli amava Anna, sebbene il Signore ne avesse reso sterile il grembo. . 1ZUn giorno Elkana offrì il sacrificio. Ora egli aveva l'abitudine di dare alla moglie Peninna e a tutti i figli e le figlie di lei le loro parti. =- wZQuest'uomo andava ogni anno dalla sua città per adorare e per sacrificare al Signore degli eserciti in Silo, dove stavano i due figli di Eli, Ofni e Finees, sacerdoti del Signore. m, WZAveva due mogli, l'una chiamata Anna, l'altra Peninna. Peninna aveva figli mentre Anna non ne aveva. ++ UZC'era un uomo di Ramataim, uno Zufita delle montagne di Efraim, chiamato Elkana, figlio di Ierocàm, figlio di Eliàu, figlio di Tòcu, figlio di Zuf, l'Efraimita. 3*cPObed generò Iesse e Iesse generò Davide. 0)]PSalmon generò Booz; Booz generò Obed; 9(oPAmminadab generò Nacson; Nacson generò Salmon; ';PRam generò Amminadab; X&+PQuesta è la discendenza di Perez: Perez generò Chezron; Chezron generò Ram; ~%wPE le vicine dissero: "È nato un figlio a Noemi!". Essa lo chiamò Obed: egli fu il padre di Iesse, padre di Davide. I$ PNoemi prese il bambino e se lo pose in grembo e gli fu nutrice. #9PEgli sarà il tuo consolatore e il sostegno della tua vecchiaia; perché lo ha partorito tua nuora che ti ama e che vale per te più di sette figli". *"OPE le donne dicevano a Noemi: "Benedetto il Signore, il quale oggi non ti ha fatto mancare un riscattatore perché il nome del defunto si perpetuasse in Israele! !P Così Booz prese Rut, che divenne sua moglie. Egli si unì a lei e il Signore le accordò di concepire: essa partorì un figlio.  P La tua casa sia come la casa di Perez, che Tamar partorì a Giuda, grazie alla posterità che il Signore ti darà da questa giovane!". -P Tutto il popolo che si trovava alla porta rispose: "Ne siamo testimoni". Gli anziani aggiunsero: "Il Signore renda la donna, che entra in casa tua, come Rachele e Lia, le due donne che fondarono la casa d'Israele. Procurati ricchezze in Efrata, fatti un nome in Betlemme! P e che ho anche preso in moglie Rut, la Moabita, già moglie di Maclon, per assicurare il nome del defunto sulla sua eredità e perché il nome del defunto non scompaia tra i suoi fratelli e alla porta della sua città. Voi ne siete oggi testimoni". 6gP Allora Booz disse agli anziani e a tutto il popolo: "Voi siete oggi testimoni che io ho acquistato dalle mani di Noemi quanto apparteneva a Elimelech, a Chilion e a Maclon, PCosì chi aveva il diritto di riscatto disse a Booz: "Acquista tu il mio diritto di riscatto"; si tolse il sandalo e glielo diede. ^7PUna volta in Israele esisteva questa usanza relativa al diritto del riscatto o della permuta, per convalidare ogni atto: uno si toglieva il sandalo e lo dava all'altro; era questo il modo di attestare in Israele. \3PColui che aveva il diritto di riscatto rispose: "Io non posso acquistare con il diritto di riscatto, altrimenti danneggerei la mia propria eredità; subentra tu nel mio diritto, perché io non posso valermene". QPAllora Booz disse: "Quando acquisterai il campo dalla mano di Noemi, nell'atto stesso tu acquisterai anche Rut, la Moabita, moglie del defunto, per assicurare il nome del defunto sulla sua eredità". PHo pensato bene di informartene e dirti: Fanne acquisto alla presenza delle persone qui sedute e alla presenza degli anziani del mio popolo. Se vuoi acquistarlo con il diritto di riscatto, acquistalo, ma se non vuoi acquistarlo, dichiaramelo, che io lo sappia; perché nessuno fuori di te ha il diritto di riscatto e dopo di te vengo io". Quegli rispose: "Io intendo acquistarlo". ?yPAllora Booz disse a colui che aveva il diritto di riscatto: "Il campo che apparteneva al nostro fratello Elimelech, lo mette in vendita Noemi, che è tornata dalla campagna di Moab. q]PPoi Booz scelse dieci uomini fra gli anziani della città e disse loro: "Sedete qui". Quelli sedettero. n YPIntanto Booz venne alla porta della città e vi sedette. Ed ecco passare colui che aveva il diritto di riscatto e del quale Booz aveva parlato. Booz gli disse: "Tu, quel tale, vieni e siediti qui!". Quello si avvicinò e sedette. ;qPNoemi disse: "Sta' quieta, figlia mia, finché tu sappia come la cosa si concluderà; certo quest'uomo non si darà pace finché non abbia concluso oggi stesso questa faccenda". }uPAggiunse: "Mi ha anche dato sei misure di orzo; perché mi ha detto: Non devi tornare da tua suocera a mani vuote". Pe venne dalla suocera, che le disse: "Come è andata, figlia mia?". Essa le raccontò quanto quell'uomo aveva fatto per lei. A}PPoi aggiunse: "Apri il mantello che hai addosso e tienilo con le due mani". Essa lo tenne ed egli vi versò dentro sei misure d'orzo e glielo pose sulle spalle. Rut rientrò in città A}PRimase coricata ai suoi piedi fino alla mattina. Poi Booz si alzò prima che un uomo possa distinguere un altro, perché diceva: "Nessuno sappia che questa donna è venuta sull'aia!". @{P Passa qui la notte e domani mattina se quegli vorrà sposarti, va bene, ti prenda; ma se non gli piacerà, ti prenderò io, per la vita del Signore! Sta' tranquilla fino al mattino". Y-P Ora io sono tuo parente, ma ce n'è un altro che è parente più stretto di me.  P Ora non temere, figlia mia; io farò per te quanto dici, perché tutti i miei concittadini sanno che sei una donna virtuosa. > wP Le disse: "Sii benedetta dal Signore, figlia mia! Questo tuo secondo atto di bontà è migliore anche del primo, perché non sei andata in cerca di uomini giovani, poveri o ricchi.  +P Le disse: "Chi sei?". Rispose: "Sono Rut, tua serva; stendi il lembo del tuo mantello sulla tua serva, perché tu hai il diritto di riscatto". } uPVerso mezzanotte quell'uomo si svegliò, con un brivido, si guardò attorno ed ecco una donna gli giaceva ai piedi. @ {PBooz mangiò, bevve e aprì il cuore alla gioia; poi andò a dormire accanto al mucchio d'orzo. Allora essa venne pian piano, gli alzò la coperta dalla parte dei piedi e si coricò. CPScese all'aia e fece quanto la suocera le aveva ordinato. -WPRut le rispose: "Farò quanto dici". 3aPQuando andrà a dormire, osserva il luogo dove egli dorme; poi va', alzagli la coperta dalla parte dei piedi e mettiti lì a giacere; ti dirà lui ciò che dovrai fare". 7PSu dunque, profumati, avvolgiti nel tuo manto e scendi all'aia; ma non ti far riconoscere da lui, prima che egli abbia finito di mangiare e di bere. ~wPOra, Booz, con le cui giovani tu sei stata, non è nostro parente? Ecco, questa sera deve ventilare l'orzo sull'aia. s cPNoemi, sua suocera, le disse: "Figlia mia, non devo io cercarti una sistemazione, così che tu sia felice? %PEssa rimase dunque con le schiave di Booz, a spigolare, sino alla fine della mietitura dell'orzo e del frumento. Poi abitò con la suocera. PNoemi disse a Rut, sua nuora: "È bene, figlia mia, che tu vada con le sue schiave e non ti esponga a sgarberie in un altro campo". PRut, la Moabita, disse: "Mi ha anche detto: Rimani insieme ai miei servi, finché abbiano finito tutta la mia mietitura". oYPNoemi disse alla nuora: "Sia benedetto dal Signore, che non ha rinunciato alla sua bontà verso i vivi e verso i morti!". Aggiunse: "Questo uomo è nostro parente stretto; è di quelli che hanno su di noi il diritto di riscatto". q~]PLa suocera le chiese: "Dove hai spigolato oggi? Dove hai lavorato? Benedetto colui che si è interessato di te!". Rut riferì alla suocera presso chi aveva lavorato e disse: "L'uomo presso il quale ho lavorato oggi si chiama Booz". '}IPSe lo caricò addosso, entrò in città e sua suocera vide ciò che essa aveva spigolato. Poi Rut tirò fuori quello che era rimasto del cibo e glielo diede. |PCosì essa spigolò nel campo fino alla sera; battè quello che aveva raccolto e ne venne circa una quarantina di chili di orzo. {yPanzi lasciate cadere apposta per lei spighe dai mannelli; abbandonatele, perché essa le raccolga, e non sgridatela". z+PPoi si alzò per tornare a spigolare e Booz diede quest'ordine ai suoi servi: "Lasciatela spigolare anche fra i covoni e non le fate affronto; {yqPPoi, al momento del pasto, Booz le disse: "Vieni, mangia il pane e intingi il boccone nell'aceto". Essa si pose a sedere accanto ai mietitori. Booz le pose davanti grano abbrustolito; essa ne mangiò a sazietà e ne mise da parte gli avanzi. KxP Essa gli disse: "Possa io trovar grazia ai tuoi occhi, o mio signore! Poiché tu mi hai consolata e hai parlato al cuore della tua serva, benché io non sia neppure come una delle tue schiave". w1P Il Signore ti ripaghi quanto hai fatto e il tuo salario sia pieno da parte del Signore, Dio d'Israele, sotto le cui ali sei venuta a rifugiarti". _v9P Booz le rispose: "Mi è stato riferito quanto hai fatto per tua suocera dopo la morte di tuo marito e come hai abbandonato tuo padre, tua madre e la tua patria per venire presso un popolo, che prima non conoscevi. /uYP Allora Rut si prostrò con la faccia a terra e gli disse: "Per qual motivo ho trovato grazia ai tuoi occhi, così che tu ti interessi di me che sono una straniera?". OtP tieni d'occhio il campo dove si miete e cammina dietro a loro. Non ho forse ordinato ai miei giovani di non molestarti? Quando avrai sete, va' a bere dagli orci ciò che i giovani avranno attinto". s-PAllora Booz disse a Rut: "Ascolta, figlia mia, non andare a spigolare in un altro campo; non allontanarti di qui, ma rimani con le mie giovani; [FIl popolo venne a Betel, dove rimase fino alla sera davanti a Dio, alzò la voce prorompendo in pianto l= UFGli Israeliti avevano giurato a Mizpa: "Nessuno di noi darà in moglie la figlia a un Beniaminita". P<F0Intanto gli Israeliti tornarono contro i figli di Beniamino, passarono a fil di spada nella città uomini e bestiame e quanto trovarono, e diedero alle fiamme anche tutte le città che incontrarono. );MF/Seicento uomini, che avevano voltato le spalle ed erano fuggiti verso il deserto, raggiunsero la roccia di Rimmon, rimasero alla roccia di Rimmon quattro mesi. :#F.Così il numero totale dei Beniaminiti, che caddero quel giorno, fu di venticinquemila, atti a maneggiare la spada, tutta gente di valore. c9AF-I superstiti voltarono le spalle e fuggirono verso il deserto, in direzione della roccia di Rimmon e gli Israeliti ne rastrellarono per le strade cinquemila, li incalzarono fino a Ghideom e ne colpirono altri duemila. F8F,Caddero dei Beniaminiti diciottomila uomini, tutti valorosi. ~7wF+Circondarono i Beniaminiti, li inseguirono senza tregua, li incalzarono fino di fronte a Gàbaa dal lato di oriente. ?6yF*Voltarono le spalle davanti agli Israeliti e presero la via del deserto; ma i combattenti li incalzavano e quelli che venivano dalla città piombavano in mezzo a loro massacrandoli. 5F)Allora gli Israeliti tornarono indietro e gli uomini di Beniamino furono presi dal terrore, vedendo il disastro piombare loro addosso. 94mF(Ma quando il segnale, la colonna di fumo, cominciò ad alzarsi dalla città, quelli di Beniamino si voltarono indietro ed ecco tutta la città saliva in fiamme verso il cielo. 3F'Gli Israeliti avevano dunque voltato le spalle nel combattimento e gli uomini di Beniamino avevano cominciato a colpire e uccidere circa trenta uomini d'Israele. Essi dicevano: "Ormai essi sono sconfitti davanti a noi, come nella prima battaglia!". 2F&C'era un segnale convenuto fra gli Israeliti e quelli dell'imboscata: questi dovevano fare salire dalla città una colonna di fumo. 1)F%Quelli che stavano in agguato infatti si gettarono d'improvviso contro Gàbaa e, fattavi irruzione, passarono a fil di spada l'intera città. 20_F$I figli di Beniamino si accorsero d'essere sconfitti. Gli Israeliti avevano ceduto terreno a Beniamino, perché confidavano nell'agguato che avevano teso presso Gàbaa. 1/]F#Il Signore sconfisse Beniamino davanti ad Israele; gli Israeliti uccisero in quel giorno venticinquemila e cento uomini di Beniamino, tutti atti a maneggiare la spada. '.IF"Diecimila uomini scelti in tutto Israele giunsero davanti a Gàbaa. Il combattimento fu aspro: quelli non si accorgevano del disastro che stava per colpirli. R-F!Tutti gli Israeliti abbandonarono la loro posizione e si disposero a battaglia a Baal-Tamar, mentre quelli di Israele che erano in agguato sbucavano dal luogo dove si trovavano, a occidente di Gàbaa. 3,aF Già i figli di Beniamino pensavano: "Eccoli sconfitti davanti a noi come la prima volta". Ma gli Israeliti dissero: "Fuggiamo e attiriamoli dalla città sulle strade!". (+KFI figli di Beniamino fecero una sortita contro il popolo, si lasciarono attirare lontano dalla città e cominciarono a colpire e ad uccidere, come le altre volte, alcuni del popolo d'Israele, lungo le strade che portano a Betel e a Gàbaon, in aperta campagna: ne uccisero circa trenta. *FGli Israeliti andarono il terzo giorno contro i figli di Beniamino e si disposero a battaglia presso Gàbaa come le altre volte. s~}}2||2{zzjzybxxYww+vuQt:ssr!qtpp'oaon}mllkkjBidhhggVffHe[dd>y==W<yZ Quando ebbe terminato di profetare andò sull'altura. Z Uno del luogo disse: "E chi è il loro padre?". Per questo passò in proverbio l'espressione: "È dunque anche Saul tra i profeti?". X+Z Allora quanti lo avevano conosciuto prima, vedendolo d'un tratto fare il profeta con i profeti, si dissero l'un l'altro fra la gente: "Che è accaduto al figlio di Kis? È dunque anche Saul tra i profeti?". 4cZ I due arrivarono là a Gàbaa ed ecco, mentre una schiera di profeti avanzava di fronte a loro, lo spirito di Dio lo investì e si mise a fare il profeta in mezzo a loro. 1Z Ed ecco, quando quegli ebbe voltato le spalle per partire da Samuele, Dio gli mutò il cuore e tutti quei segni si verificarono il giorno stesso. jOZ Tu poi scenderai a Gàlgala precedendomi. Io scenderò in seguito presso di te per offrire olocausti e immolare sacrifici di comunione. Sette giorni aspetterai, finché io verrò a te e ti indicherò quello che dovrai fare". p[Z Quando questi segni che ti riguardano saranno accaduti, farai quanto vorrai, perché Dio sarà con te. ~Z Lo spirito del Signore investirà anche te e ti metterai a fare il profeta insieme con loro e sarai trasformato in un altro uomo. o}YZ Giungerai poi a Gàbaa di Dio, dove c'è una guarnigione di Filistei e mentre entrerai in città, incontrerai un gruppo di profeti che scenderanno dall'altura preceduti da arpe, timpani, flauti e cetre, in atto di fare i profeti. _|9Z Ti domanderanno se stai bene e ti daranno due pani, che tu prenderai dalle loro mani. z{oZ Passerai in fretta di là e andrai oltre; quando arriverai alla quercia del Tabor, vi troverai tre uomini in viaggio per salire a Dio in Betel: uno porterà tre capretti, l'altro porterà tre pani rotondi, il terzo porterà un otre di vino. Iz Z oggi, quando sarai partito da me, troverai due uomini presso il sepolcro di Rachele sul confine con Beniamino in Zelzach. Essi ti diranno: Sono state ritrovate le asine che sei andato a cercare. Ecco tuo padre non bada più alla faccenda delle asine, ma è preoccupato di voi e va dicendo: Che devo fare per mio figlio? \y 5Z Samuele prese allora l'ampolla dell'olio e gliela versò sulla testa, poi lo baciò dicendo: "Ecco: il Signore ti ha unto capo sopra Israele suo popolo. Tu avrai potere sul popolo del Signore e tu lo libererai dalle mani dei nemici che gli stanno intorno. Questo sarà per te il segno che proprio il Signore ti ha unto capo sulla sua casa: exEZ Quando furono scesi alla periferia della città, Samuele disse a Saul: "Ordina al servo che ci oltrepassi e vada avanti" e il servo passò oltre. "Tu fermati un momento, perché io ti faccia intendere la parola di Dio". FwZ ed egli vi si coricò. Al sorgere dell'aurora Samuele chiamò Saul che era sulla terrazza, dicendo: "Alzati, perché devo congedarti". Saul si alzò e i due, cioè lui e Samuele, uscirono. ^v7Z Scesero poi dall'altura in città; fu allestito un giaciglio per Saul sulla terrazza uZ Il cuoco portò la coscia e la coda e le pose davanti a Saul, mentre Saul diceva: "Ecco, ciò che è avanzato ti è posto davanti, mangia, perché proprio per te è stato serbato, perché lo mangiassi con gli invitati". Così quel giorno Saul mangiò con Samuele. ttcZ Quindi Samuele disse al cuoco: "Portami la porzione che ti avevo dato dicendoti: Conservala presso di te". sZ Ma Samuele prese Saul e il suo servo e li fece entrare nella sala e assegnò loro il posto a capo degli invitati che erano una trentina. krQZ Rispose Saul: "Non sono io forse un Beniaminita, della più piccola tribù d'Israele? E la mia famiglia non è forse la più piccola fra tutte le famiglie della tribù di Beniamino? Perché hai voluto farmi questo discorso?". PqZ riguardo poi alle tue asine smarrite tre giorni fa, non stare in pensiero, perché sono state ritrovate. A chi del resto appartiene il meglio d'Israele, se non a te e a tutta la casa di tuo padre?". ,pSZ Samuele rispose a Saul: "Sono io il veggente. Precedimi su all'altura. Oggi voi due mangerete con me. Ti congederò domani mattina e ti manifesterò quanto pensi; noWZ Saul si accostò a Samuele in mezzo alla porta e gli chiese: "Vuoi indicarmi la casa del veggente?". nZ Quando Samuele vide Saul, il Signore gli rivelò: "Ecco l'uomo di cui ti ho parlato; costui avrà potere sul mio popolo". m{Z "Domani a quest'ora ti manderò un uomo della terra di Beniamino e tu lo ungerai come capo del mio popolo Israele. Egli libererà il mio popolo dalle mani dei Filistei, perché io ho guardato il mio popolo, essendo giunto fino a me il suo grido". ]l5Z Il Signore aveva detto all'orecchio di Samuele, un giorno prima che giungesse Saul: k!Z Salirono dunque alla città. Mentre essi giungevano in mezzo alla porta, ecco, Samuele usciva in direzione opposta per salire all'altura. j#Z Entrando in città lo troverete subito, prima che salga all'altura per il banchetto, perché il popolo non si mette a mangiare, finché egli non sia arrivato; egli infatti deve benedire la vittima, e dopo gli invitati mangiano. Presto, salite e lo troverete subito". 1i]Z Quelle risposero dicendo: "Sì, c'è; ecco, vi ha preceduto di poco: ora, proprio ora è rientrato in città, perché oggi il popolo celebra un sacrificio sull'altura. hZ Mentre essi salivano il pendio della città, trovarono ragazze che uscivano ad attingere acqua e chiesero loro: "È qui il veggente?". vggZ Disse dunque Saul al servo: "Hai detto bene; su, andiamo" e si diressero alla città dove era l'uomo di Dio. +fQZ In passato in Israele, quando uno andava a consultare Dio, diceva: "Su, andiamo dal veggente", perché quello che oggi si dice profeta allora si diceva veggente. 'eIZ Ma il servo rispondendo a Saul soggiunse: "Guarda: mi son trovato in mano un quarto di siclo d'argento. Dallo all'uomo di Dio e ci indicherà la nostra via". 4dcZ Rispose Saul: "Sì, andiamo! Ma che daremo a quell'uomo? Il pane nelle nostre sporte è finito e non abbiamo alcun dono da portare all'uomo di Dio; infatti che abbiamo?". McZ Gli rispose: "Ecco in questa città c'è un uomo di Dio, tenuto in molta considerazione: quanto egli dice, di certo si avvera. Ebbene, andiamoci! Forse ci indicherà la via che dobbiamo battere". Sb!Z Quando arrivarono nel paese di Zuf, Saul disse al compagno che era con lui: "Su, torniamo indietro, perché non vorrei che mio padre avesse smesso di pensare alle asine e ora fosse preoccupato di noi". haKZ I due attraversarono le montagne di Efraim, passarono al paese di Salisa, ma non le trovarono. Si recarono allora nel paese di Saalim, ma non c'erano; poi percorsero il territorio di Beniamino e anche qui non le trovarono. `7Z Ora le asine di Kis, padre di Saul, si smarrirono e Kis disse al figlio Saul: "Su, prendi con te uno dei servi e parti subito in cerca delle asine". +_QZ Costui aveva un figlio chiamato Saul, alto e bello: non c'era nessuno più bello di lui tra gli Israeliti; superava dalla spalla in su chiunque altro del popolo. .^ YZ C'era un uomo della tribù di Beniamino, chiamato Kis - figlio di Abiel, figlio di Zeror, figlio di Becoràt, figlio di Afiach, figlio di un Beniaminita -, un prode. ]ZRispose il Signore a Samuele: "Ascoltali; regni pure un re su di loro". Samuele disse agli Israeliti: "Ciascuno torni alla sua città!". ]\5ZSamuele ascoltò tutti i discorsi del popolo e li riferì all'orecchio del Signore. [ZSaremo anche noi come tutti i popoli; il nostro re ci farà da giudice, uscirà alla nostra testa e combatterà le nostre battaglie". zZoZIl popolo non diede retta a Samuele e rifiutò di ascoltare la sua voce, ma gridò: "No, ci sia un re su di noi. gYIZAllora griderete a causa del re che avrete voluto eleggere, ma il Signore non vi ascolterà". UX%ZMetterà la decima sui vostri greggi e voi stessi diventerete suoi schiavi. WyZVi sequestrerà gli schiavi e le schiave, i vostri armenti migliori e i vostri asini e li adopererà nei suoi lavori. zVoZSulle vostre sementi e sulle vostre vigne prenderà le decime e le darà ai suoi consiglieri e ai suoi ministri. U{ZSi farà pure consegnare i vostri campi, le vostre vigne, i vostri oliveti più belli e li regalerà ai suoi ministri. WT)Z Prenderà anche le vostre figlie per farle sue profumiere e cuoche e fornaie. DSZ li farà capi di migliaia e capi di cinquantine; li costringerà ad arare i suoi campi, a mietere le sue messi, ad apprestargli armi per le sue battaglie e attrezzature per i suoi carri. AR}Z Disse loro: "Queste saranno le pretese del re che regnerà su di voi: prenderà i vostri figli per destinarli ai suoi carri e ai suoi cavalli, li farà correre davanti al suo cocchio, \Q3Z Samuele riferì tutte le parole del Signore al popolo che gli aveva chiesto un re. uPeZ Ascolta pure la loro richiesta, però annunzia loro chiaramente le pretese del re che regnerà su di loro". "O?ZCome si sono comportati dal giorno in cui li ho fatti uscire dall'Egitto fino ad oggi, abbandonando me per seguire altri dei, così intendono fare a te. @N{ZIl Signore rispose a Samuele: "Ascolta la voce del popolo per quanto ti ha detto, perché costoro non hanno rigettato te, ma hanno rigettato me, perché io non regni più su di essi. MZAgli occhi di Samuele la proposta era cattiva perché avevano detto: "Dacci un re che ci governi". Perciò Samuele pregò il Signore. (LKZGli dissero: "Tu ormai sei vecchio e i tuoi figli non ricalcano le tue orme. Stabilisci quindi per noi un re che ci governi, come avviene per tutti i popoli". XK+ZSi radunarono allora tutti gli anziani d'Israele e andarono da Samuele a Rama. JZI figli di lui però non camminavano sulle sue orme, perché deviavano dietro il lucro, accettavano regali e sovvertivano il giudizio. qI]ZIl primogenito si chiamava Ioèl, il secondogenito Abià; esercitavano l'ufficio di giudici a Bersabea. MH ZQuando Samuele fu vecchio, stabilì giudici di Israele i suoi figli. GZPoi ritornava a Rama, perché là era la sua casa e anche là giudicava Israele. In quel luogo costruì anche un altare al Signore. FZOgni anno egli compiva il giro di Betel, Gàlgala e Mizpa, esercitando l'ufficio di giudice d'Israele in tutte queste località. IE ZSamuele fu giudice d'Israele per tutto il tempo della sua vita. cDAZTornarono anche in possesso d'Israele le città che i Filistei avevano sottratto agli Israeliti, da Accaron a Gat: Israele liberò il loro territorio dal dominio dei Filistei. Ci fu anche pace tra Israele e l'Amorreo. !C=Z Così i Filistei furono umiliati e non invasero più il territorio d'Israele: la mano del Signore fu contro i Filistei per tutto il periodo di Samuele. BZ Samuele prese allora una pietra e la pose tra Mizpa e Iesana e la chiamò Eben-Ezer, dicendo: "Fin qui ci ha soccorso il Signore". dACZ Gli Israeliti uscirono da Mizpa per inseguire i Filistei e li batterono fin sotto Bet-Car. i@MZ Mentre Samuele offriva l'olocausto, i Filistei si accostarono in ordine di battaglia a Israele; ma in quel giorno il Signore tuonò con voce potente contro i Filistei, li disperse ed essi furono sconfitti davanti a Israele. +?QZ Samuele prese un agnello da latte e lo offrì tutto intero in olocausto al Signore; lo stesso Samuele alzò grida al Signore per Israele e il Signore lo esaudì. >%ZDissero allora gli Israeliti a Samuele: "Non cessar di supplicare per noi il Signore Dio nostro perché ci liberi dalle mani dei Filistei". 4=cZUdirono anche i Filistei che gli Israeliti si erano radunati a Mizpa e i capi filistei mossero contro Israele. Quando gli Israeliti lo seppero, ebbero paura dei Filistei. S<!ZSi radunarono pertanto in Mizpa, attinsero acqua, la sparsero davanti al Signore e digiunarono in quel giorno, dicendo: "Abbiamo peccato contro il Signore!". A Mizpa Samuele fu giudice degli Israeliti. i;MZDisse poi Samuele: "Radunate tutto Israele a Mizpa, perché voglio pregare il Signore per voi". [:1ZSubito gli Israeliti eliminarono i Baal e le Astarti e servirono solo il Signore. ;9qZAllora Samuele si rivolse a tutta la casa d'Israele dicendo: "Se è proprio di tutto cuore che voi tornate al Signore, eliminate da voi tutti gli dei stranieri e le Astarti; fate in modo che il vostro cuore sia indirizzato al Signore e servite lui, lui solo, ed egli vi libererà dalla mano dei Filistei". >8wZErano trascorsi molti giorni da quando era stata collocata l'arca a Kiriat-Iearim, erano passati venti anni, quando tutta la casa d'Israele alzò grida di lamento verso il Signore. N7 ZGli abitanti di Kiriat-Iearìm scesero a prendere l'arca del Signore e la introdussero nella casa di Abinadab, sulla collina; consacrarono suo figlio Eleazaro perché custodisse l'arca del Signore. 36aZPerciò inviarono messaggeri agli abitanti di Kiriat-Iearìm con questa ambasciata: "I Filistei hanno ricondotto l'arca del Signore. Scendete e portatela presso di voi". $5CZGli uomini di Bet-Semes allora esclamarono: "Chi mai potrà stare alla presenza del Signore, questo Dio così santo? La manderemo via da noi; ma da chi?". z4oZMa il Signore percosse gli uomini di Bet-Semes, perché avevano guardato l'arca del Signore; colpì nel popolo settanta persone su cinquantamila e il popolo fu in lutto perché il Signore aveva inflitto alla loro gente questo grave castigo. 39ZInvece i topi d'oro erano pari al numero delle città filistee appartenenti ai cinque capi, dalle fortezze sino ai villaggi di campagna. A testimonianza di tutto ciò rimane oggi nel campo di Giosuè a Bet-Semes la grossa pietra, sulla quale avevano deposto l'arca del Signore. 2;ZSono questi i bubboni d'oro che i Filistei pagarono in ammenda al Signore: uno per Asdod, uno per Gaza, uno per Ascalon, uno per Gat, uno per Accaron. f1GZI cinque capi dei Filistei stettero ad osservare, poi tornarono il giorno stesso ad Accaron. {0qZI leviti avevano tolto l'arca del Signore e la cesta che vi era appesa, nella quale stavano gli oggetti d'oro, e l'avevano posta sulla grossa pietra. In quel giorno gli uomini di Bet-Semes offrirono olocausti e immolarono vittime al Signore. =/uZIl carro giunse al campo di Giosuè di Bet-Semes e si fermò là dove era una grossa pietra. Allora fecero a pezzi i legni del carro e offrirono le vacche in olocausto al Signore. ./Z Gli abitanti di Bet-Semes stavano facendo la mietitura del grano nella pianura. Alzando gli occhi, scorsero l'arca ed esultarono a quella vista. f-GZ Le vacche andarono diritte per la strada di Bet-Semes percorrendo sicure una sola via e muggendo continuamente, ma non piegando né a destra né a sinistra. I capi dei Filistei le seguirono sino al confine con Bet-Semes. p,[Z Quindi collocarono l'arca del Signore sul carro con la cesta e i topi d'oro e le immagini dei bubboni. +Z Quegli uomini fecero in tal modo. Presero due vacche allattanti, le attaccarono al carro e chiusero nella stalla i loro vitelli. s*aZ E state a vedere: se salirà a Bet-Semes per la via che porta al suo territorio, essa ci ha provocato tutti questi mali così grandi; se no, sapremo che non ci ha colpiti la sua mano, ma per puro caso abbiamo avuto questo incidente". M)ZQuindi prendete l'arca del Signore, collocatela sul carro e ponete gli oggetti d'oro che dovete pagarle in riparazione in una cesta appesa di fianco. Poi fatela partire e lasciate che se ne vada. P(ZDunque fate un carro nuovo, poi prendete due vacche allattanti sulle quali non sia mai stato posto il giogo e attaccate queste vacche al carro, togliendo loro i vitelli e riconducendoli alla stalla. .'WZPerché ostinarvi come si sono ostinati gli Egiziani e il faraone? Dopo essere stati colpiti dai flagelli, non li lasciarono forse andare, cosicché essi partirono? b&?ZFate dunque immagini dei vostri bubboni e immagini dei vostri topi che infestano la terra e datele in omaggio al Dio d'Israele, sperando che sia tolto il peso della sua mano da voi, dal vostro dio e dal vostro paese. e%EZchiesero: "Quale riparazione dobbiamo pagarle?". Risposero: "Secondo il numero dei capi dei Filistei, cinque bubboni d'oro e cinque topi d'oro, perché unico è stato il flagello per tutto il popolo e per i vostri capi. b$?ZRisposero: "Se intendete rimandare l'arca del Dio d'Israele, non rimandatela vuota, ma pagate un tributo in ammenda della vostra colpa. Allora guarirete e vi sarà noto perché non si è ritirata da voi la sua mano". %#EZPoi i Filistei convocarono i sacerdoti e gli indovini e dissero: "Che dobbiamo fare dell'arca del Signore? Indicateci il modo di rimandarla alla sua sede". J" ZRimase l'arca del Signore nel territorio dei Filistei sette mesi. f!GZ Quelli che non morivano erano colpiti da bubboni e i lamenti della città salivano al cielo. U %Z Fatti perciò radunare tutti i capi dei Filistei, dissero: "Mandate via l'arca del Dio d'Israele!". Infatti si era diffuso un terrore mortale in tutta la città, perché la mano di Dio era molto pesante. NZ Allora mandarono l'arca di Dio ad Accaron; ma all'arrivo dell'arca di Dio ad Accaron, i cittadini protestarono: "Mi hanno portato qui l'arca del Dio d'Israele, per far morire me e il mio popolo!". Z/Z Ma ecco, dopo che l'ebbero trasportata, la mano del Signore si fece sentire sulla città con terrore molto grande, colpendo gli abitanti della città dal più piccolo al più grande e provocando loro bubboni. mUZAllora, fatti radunare presso di loro tutti i principi dei Filistei, dissero: "Che cosa si deve fare dell'arca del Dio d'Israele?". Dissero: "Si porti a Gat l'arca del Dio d'Israele". E portarono a Gat l'arca del Dio d'Israele. FZI cittadini di Asdod, vedendo che le cose si mettevano in tal modo, dissero: "Non rimanga con noi l'arca del Dio d'Israele, perché la sua mano è troppo pesante contro Dagon nostro dio!". ZAllora incominciò a pesare la mano del Signore sugli abitanti di Asdod, li devastò e li colpì con bubboni, Asdod e il suo territorio. ZA ricordo di ciò i sacerdoti di Dagon e quanti entrano nel tempio di Dagon in Asdod non calpestano la soglia fino ad oggi. iMZSi alzarono il giorno dopo di buon mattino ed ecco Dagon con la faccia a terra davanti all'arca del Signore, mentre il capo di Dagon e le palme delle mani giacevano staccate sulla soglia; solo il tronco era rimasto a Dagon. 2_ZIl giorno dopo i cittadini di Asdod si alzarono ed ecco Dagon giaceva con la faccia a terra davanti all'arca del Signore; essi presero Dagon e lo rimisero al suo posto. U%ZI Filistei poi presero l'arca di Dio e la introdussero nel tempio di Dagon. Q ZI Filistei, catturata l'arca di Dio, la portarono da Eben-Ezer ad Asdod. mUZLa donna disse: "Se n'è andata lungi da Israele la gloria", perché era stata presa l'arca di Dio. 9ZMa chiamò il bambino Icabod, cioè: "Se n'è andata lungi da Israele la gloria!" riferendosi alla cattura dell'arca di Dio e al suocero e al marito. #AZMentre era sul punto di morire, le dicevano quelle che le stavano attorno: "Non temere, hai partorito un figlio". Ma essa non rispose e non ne fece caso. Z/ZLa nuora di lui, moglie di Finees, incinta e prossima al parto, quando sentì la notizia che era stata presa l'arca di Dio e che erano morti il suocero e il marito, s'accosciò e partorì, colta dalle doglie. NZAppena ebbe accennato all'arca di Dio, Eli cadde all'indietro dal sedile sul lato della porta, battè la nuca e morì, perché era vecchio e pesante. Egli aveva giudicato Israele per quarant'anni. CZRispose il messaggero: "Israele è fuggito davanti ai Filistei e nel popolo v'è stata grande strage; inoltre i tuoi due figli Ofni e Finees sono morti e l'arca di Dio è stata presa!". 'IZDisse dunque quell'uomo a Eli: "Sono giunto dal campo. Sono fuggito oggi dalle schiere dei combattenti". Eli domandò: "Che è dunque accaduto, figlio mio?". b?ZEli era vecchio di novantotto anni, aveva gli occhi irrigiditi e non poteva più vedere. " ?ZEli, sentendo il rumore delle grida, si chiese: "Che sarà questo grido di tumulto?". Intanto l'uomo si avanzò in gran fretta e narrò a Eli ogni cosa. h KZ Mentre giungeva, ecco Eli stava sul sedile presso la porta e scrutava la strada di Mizpa, perché aveva il cuore in ansia per l'arca di Dio. Venne dunque l'uomo e diede l'annuncio in città e tutta la città alzò lamenti.  Z Uno della tribù di Beniamino fuggì dalle file e venne a Silo il giorno stesso, con le vesti stracciate e polvere sul capo. W )Z In più l'arca di Dio fu presa e i due figli di Eli, Ofni e Finees, morirono. B Z Quindi i Filistei attaccarono battaglia, Israele fu sconfitto e ciascuno fu costretto a fuggire nella sua tenda. La strage fu molto grande: dalla parte d'Israele caddero tremila fanti. -UZ Risvegliate il coraggio e siate uomini, o Filistei, altrimenti sarete schiavi degli Ebrei, come essi sono stati vostri schiavi. Siate uomini dunque e combattete!". +ZGuai a noi! Chi ci libererà dalle mani di queste divinità così potenti? Queste divinità hanno colpito con ogni piaga l'Egitto nel deserto. )MZI Filistei ne ebbero timore e si dicevano: "È venuto il loro Dio nel loro campo!", ed esclamavano: "Guai a noi, perché non è stato così né ieri né prima. a=ZAnche i Filistei udirono l'eco di quell'urlo e dissero: "Che significa il risuonare di quest'urlo così forte nell'accampamento degli Ebrei?". Poi vennero a sapere che era arrivata nel loro campo l'arca del Signore. ZNon appena l'arca del Signore giunse all'accampamento, gli Israeliti elevarono un urlo così forte che ne tremò la terra. (KZIl popolo mandò subito a Silo a prelevare l'arca del Dio degli eserciti che siede sui cherubini: c'erano con l'arca di Dio i due figli di Eli, Ofni e Finees. !ZQuando il popolo fu rientrato nell'accampamento, gli anziani d'Israele si chiesero: "Perché ci ha percossi oggi il Signore di fronte ai Filistei? Andiamo a prenderci l'arca del Signore a Silo, perché venga in mezzo a noi e ci liberi dalle mani dei nostri nemici". EZI Filistei si schierarono per attaccare Israele e la battaglia divampò, ma Israele ebbe la peggio di fronte ai Filistei e caddero sul campo, delle loro schiere, circa quattromila uomini.  ZLa parola di Samuele giunse a tutto Israele.
In quei giorni i Filistei si radunarono per combattere contro Israele. Allora Israele scese in campo a dar battaglia ai Filistei. Essi si accamparono presso Eben-Ezer mentre i Filistei s'erano accampati in Afèk.3aZIn seguito il Signore si mostrò altre volte a Samuele, dopo che si era rivelato a Samuele in Silo, e la parola di Samuele giunse a tutto Israele come parola del Signore.t~cZPerciò tutto Israele, da Dan fino a Bersabea, seppe che Samuele era stato costituito profeta del Signore. {}qZSamuele acquistò autorità poiché il Signore era con lui, né lasciò andare a vuoto una sola delle sue parole. | ZAllora Samuele gli svelò tutto e non tenne nascosto nulla. Eli disse: "Egli è il Signore! Faccia ciò che a lui pare bene". -{UZProseguì: "Che discorso ti ha fatto? Non tenermi nascosto nulla. Così Dio agisca con te e anche peggio, se mi nasconderai una sola parola di quanto ti ha detto". Tz#ZEli chiamò Samuele e gli disse: "Samuele, figlio mio". Rispose: "Eccomi". yZSamuele si coricò fino al mattino, poi aprì i battenti della casa del Signore. Samuele però non osava manifestare la visione a Eli. xZPer questo io giuro contro la casa di Eli: non sarà mai espiata l'iniquità della casa di Eli né con i sacrifici né con le offerte!". w/Z Gli ho annunziato che io avrei fatto vendetta della casa di lui per sempre, perché sapeva che i suoi figli disonoravano Dio e non li ha puniti. kvQZ In quel giorno attuerò contro Eli quanto ho pronunziato riguardo alla sua casa, da cima a fondo. uZ Allora il Signore disse a Samuele: "Ecco io sto per fare in Israele una cosa tale che chiunque udirà ne avrà storditi gli orecchi. 9tmZ Venne il Signore, stette di nuovo accanto a lui e lo chiamò ancora come le altre volte: "Samuele, Samuele!". Samuele rispose subito: "Parla, perché il tuo servo ti ascolta". 0s[Z Eli disse a Samuele: "Vattene a dormire e, se ti si chiamerà ancora, dirai: Parla, Signore, perché il tuo servo ti ascolta". Samuele andò a coricarsi al suo posto. LrZIl Signore tornò a chiamare: "Samuele!" per la terza volta; questi si alzò ancora e corse da Eli dicendo: "Mi hai chiamato, eccomi!". Allora Eli comprese che il Signore chiamava il giovinetto. q ZIn realtà Samuele fino allora non aveva ancora conosciuto il Signore, né gli era stata ancora rivelata la parola del Signore. <~}}W|{{~zyxx=ww$vuuuBtbsrqqpxoocnnmklkjj2ihhigg`ffFeedKcebbaa5``9_^]]l\\$[v[Z\YXX(WVV~UTT(SRRRQQPONNMLL5KKDJJ!HHGGcFFFEEVDD,CVBBAA3@??>>==<';::G988Q7z66544432221O00F/B.--4,^++*{*)(''3&&S%m%$6##2""@! ZnBQ1<"/.F]/ ; ] y/ZjMsZ3Davide fece un salto e fu sopra il Filisteo, prese la sua spada, la sguainò e lo uccise, poi con quella gli tagliò la testa. I Filistei videro che il loro eroe era morto e si diedero alla fuga. rZ2Così Davide ebbe il sopravvento sul Filisteo con la fionda e con la pietra e lo colpì e uccise, benché Davide non avesse spada. Hq Z1Davide cacciò la mano nella bisaccia, ne trasse una pietra, la lanciò con la fionda e colpì il Filisteo in fronte. La pietra s'infisse nella fronte di lui che cadde con la faccia a terra. pZ0Appena il Filisteo si mosse avvicinandosi incontro a Davide, questi corse prontamente al luogo del combattimento incontro al Filisteo. :ooZ/Tutta questa moltitudine saprà che il Signore non salva per mezzo della spada o della lancia, perché il Signore è arbitro della lotta e vi metterà certo nelle nostre mani". n!Z.In questo stesso giorno, il Signore ti farà cadere nelle mie mani. Io ti abbatterò e staccherò la testa dal tuo corpo e getterò i cadaveri dell'esercito filisteo agli uccelli del cielo e alle bestie selvatiche; tutta la terra saprà che vi è un Dio in Israele. DmZ-Davide rispose al Filisteo: "Tu vieni a me con la spada, con la lancia e con l'asta. Io vengo a te nel nome del Signore degli eserciti, Dio delle schiere d'Israele, che tu hai insultato. lyZ,Poi il Filisteo gridò a Davide: "Fatti avanti e darò le tue carni agli uccelli del cielo e alle bestie selvatiche". !k=Z+Il Filisteo gridò verso Davide: "Sono io forse un cane, perché tu venga a me con un bastone?". E quel Filisteo maledisse Davide in nome dei suoi dei. jZ*Il Filisteo scrutava Davide e, quando lo vide bene, ne ebbe disprezzo, perché era un ragazzo, fulvo di capelli e di bell'aspetto. hiKZ)Il Filisteo avanzava passo passo, avvicinandosi a Davide, mentre il suo scudiero lo precedeva. RhZ(Poi prese in mano il suo bastone, si scelse cinque ciottoli lisci dal torrente e li pose nel suo sacco da pastore che gli serviva da bisaccia; prese ancora in mano la fionda e mosse verso il Filisteo. qg]Z'Poi Davide cinse la spada di lui sopra l'armatura, ma cercò invano di camminare, perché non aveva mai provato. Allora Davide disse a Saul: "Non posso camminare con tutto questo, perché non sono abituato". E Davide se ne liberò. vfgZ&Saul rivestì Davide della sua armatura, gli mise in capo un elmo di bronzo e gli fece indossare la corazza. Ze/Z%Davide aggiunse: "Il Signore che mi ha liberato dalle unghie del leone e dalle unghie dell'orso, mi libererà anche dalle mani di questo Filisteo". Saul rispose a Davide: "Ebbene va' e il Signore sia con te". (dKZ$Il tuo servo ha abbattuto il leone e l'orso. Codesto Filisteo non circonciso farà la stessa fine di quelli, perché ha insultato le schiere del Dio vivente". 'cIZ#Allora lo inseguivo, lo abbattevo e strappavo la preda dalla sua bocca. Se si rivoltava contro di me, l'afferravo per le mascelle, l'abbattevo e lo uccidevo. b-Z"Ma Davide disse a Saul: "Il tuo servo custodiva il gregge di suo padre e veniva talvolta un leone o un orso a portar via una pecora dal gregge. $aCZ!Saul rispose a Davide: "Tu non puoi andare contro questo Filisteo a batterti con lui: tu sei un ragazzo e costui è uomo d'armi fin dalla sua giovinezza". `Z Davide disse a Saul: "Nessuno si perda d'animo a causa di costui. Il tuo servo andrà a combattere con questo Filisteo". m_UZSentendo le domande che faceva Davide, pensarono di riferirle a Saul e questi lo fece venire a sé. v^gZSi allontanò da lui, si rivolse a un altro e fece la stessa domanda e tutti gli diedero la stessa risposta. O]ZDavide rispose: "Che ho dunque fatto? Non si può fare una domanda?". *\OZLo sentì Eliab, suo fratello maggiore, mentre parlava con gli uomini, ed Eliab si irritò con Davide e gli disse: "Ma perché sei venuto giù e a chi hai lasciato quelle poche pecore nel deserto? Io conosco la tua boria e la malizia del tuo cuore: tu sei venuto per vedere la battaglia". e[EZTutti gli rispondevano la stessa cosa: "Così e così si farà all'uomo che lo eliminerà". }ZuZDavide domandava agli uomini che stavano attorno a lui: "Che faranno dunque all'uomo che eliminerà questo Filisteo e farà cessare la vergogna da Israele? E chi è mai questo Filisteo non circonciso per insultare le schiere del Dio vivente?". oYYZOra un Israelita disse: "Vedete quest'uomo che avanza? Viene a sfidare Israele. Chiunque lo abbatterà, il re lo colmerà di ricchezze, gli darà in moglie sua figlia ed esenterà la casa di suo padre da ogni gravame in Israele". `X;ZTutti gli Israeliti, quando lo videro, fuggirono davanti a lui ed ebbero grande paura. 3WaZMentre egli parlava con loro, ecco il campione, chiamato Golia, il Filisteo di Gat, uscì dalle schiere filistee e tornò a dire le sue solite parole e Davide le intese. VZDavide si tolse il fardello e l'affidò al custode dei bagagli, poi corse tra le file e domandò ai suoi fratelli se stavano bene. NUZSi disposero in ordine Israele e i Filistei: schiera contro schiera. pT[ZDavide si alzò di buon mattino: lasciò il gregge alla cura di un guardiano, prese la roba e partì come gli aveva ordinato Iesse. Arrivò all'accampamento quando le truppe uscivano per schierarsi e lanciavano il grido di guerra. uSeZSaul con essi e tutto l'esercito di Israele sono nella valle del Terebinto a combattere contro i Filistei". RZAl capo di migliaia porterai invece queste dieci forme di cacio. Informati della salute dei tuoi fratelli e prendi la loro paga. 8QkZOra Iesse disse a Davide suo figlio: "Prendi su per i tuoi fratelli questa misura di grano tostato e questi dieci pani e portali in fretta ai tuoi fratelli nell'accampamento. [P1ZIl Filisteo avanzava mattina e sera; continuò per quaranta giorni a presentarsi. _O9ZEgli andava e veniva dal seguito di Saul e badava al gregge di suo padre in Betlemme. SN!ZDavide era ancor giovane quando i tre maggiori erano partiti dietro Saul. =MuZ I tre figli maggiori di Iesse erano andati con Saul in guerra. Di questi tre figli, che erano andati in guerra, il maggiore si chiamava Eliab, il secondo Abinadab, il terzo Samma. #LAZ Davide era figlio di un Efratita da Betlemme di Giuda chiamato Iesse, che aveva otto figli. Al tempo di Saul, quest'uomo era anziano e avanti negli anni. jKOZ Saul e tutto Israele udirono le parole del Filisteo; ne rimasero colpiti ed ebbero grande paura. J{Z Il Filisteo aggiungeva: "Io ho lanciato oggi una sfida alle schiere d'Israele. Datemi un uomo e combatteremo insieme". @I{Z Se sarà capace di combattere con me e mi abbatterà, noi saremo vostri schiavi. Se invece prevarrò io su di lui e lo abbatterò, sarete voi nostri schiavi e sarete soggetti a noi". ^H7ZEgli si fermò davanti alle schiere d'Israele e gridò loro: "Perché siete usciti e vi siete schierati a battaglia? Non sono io Filisteo e voi servi di Saul? Scegliete un uomo tra di voi che scenda contro di me. G5ZL'asta della sua lancia era come un subbio di tessitori e la lama dell'asta pesava seicento sicli di ferro; davanti a lui avanzava il suo scudiero. ZF/ZPortava alle gambe schinieri di bronzo e un giavellotto di bronzo tra le spalle. EZAveva in testa un elmo di bronzo ed era rivestito di una corazza a piastre, il cui peso era di cinquemila sicli di bronzo. sDaZDall'accampamento dei Filistei uscì un campione, chiamato Golia, di Gat; era alto sei cubiti e un palmo. sCaZI Filistei stavano sul monte da una parte e Israele sul monte dall'altra parte e in mezzo c'era la valle. BZAnche Saul e gli Israeliti si radunarono e si accamparono nella valle del Terebinto e si schierarono a battaglia di fronte ai Filistei. A %ZI Filistei radunarono di nuovo l'esercito per la guerra e si ammassarono a Soco di Giuda e si accamparono tra Soco e Azeka, a Efes-Dammìm. 5@eZQuando dunque lo spirito sovrumano investiva Saul, Davide prendeva in mano la cetra e suonava: Saul si calmava e si sentiva meglio e lo spirito cattivo si ritirava da lui. i?MZE Saul mandò a dire a Iesse: "Rimanga Davide con me, perché ha trovato grazia ai miei occhi". >ZDavide giunse da Saul e cominciò a stare alla sua presenza. Saul gli si affezionò molto e Davide divenne suo scudiero. = ZIesse preparò un asino e provvide pane e un otre di vino e un capretto, affidò tutto a Davide suo figlio e lo inviò a Saul. u<eZSaul mandò messaggeri a Iesse con quest'invito: "Mandami Davide tuo figlio, quello che sta con il gregge". L;ZRispose uno dei giovani: "Ecco, ho visto il figlio di Iesse il Betlemmita: egli sa suonare ed è forte e coraggioso, abile nelle armi, saggio di parole, di bell'aspetto e il Signore è con lui". d:CZSaul rispose ai ministri: "Ebbene cercatemi un uomo che suoni bene e fatelo venire da me". b9?ZComandi il signor nostro ai ministri che gli stanno intorno e noi cercheremo un uomo abile a suonare la cetra. Quando il sovrumano spirito cattivo ti investirà, quegli metterà mano alla cetra e ti sentirai meglio". [81ZAllora i servi di Saul gli dissero: "Vedi, un cattivo spirito sovrumano ti turba. 7yZLo spirito del Signore si era ritirato da Saul ed egli veniva atterrito da uno spirito cattivo, da parte del Signore. G6 Z Samuele prese il corno dell'olio e lo consacrò con l'unzione in mezzo ai suoi fratelli, e lo spirito del Signore si posò su Davide da quel giorno in poi. Samuele si alzò e tornò a Rama. 5Z Lo mandò a chiamare e lo fece venire. Era fulvo, con begli occhi e gentile di aspetto. Disse il Signore: "Alzati e ungilo: è lui!". 4yZ Samuele chiese a Iesse: "Sono qui tutti i giovani?". Rispose Iesse: "Rimane ancora il più piccolo che ora sta a pascolare il gregge". Samuele ordinò a Iesse: "Manda a prenderlo, perché non ci metteremo a tavola prima che egli sia venuto qui". 3yZ Iesse presentò a Samuele i suoi sette figli e Samuele ripetè a Iesse: "Il Signore non ha scelto nessuno di questi". b2?Z Iesse fece passare Samma e quegli disse: "Nemmeno su costui cade la scelta del Signore". 1 ZIesse fece allora venire Abìnadab e lo presentò a Samuele, ma questi disse: "Nemmeno su costui cade la scelta del Signore". a0=ZIl Signore rispose a Samuele: "Non guardare al suo aspetto né all'imponenza della sua statura. Io l'ho scartato, perché io non guardo ciò che guarda l'uomo. L'uomo guarda l'apparenza, il Signore guarda il cuore". p/[ZQuando furono entrati, egli osservò Eliab e chiese: "È forse davanti al Signore il suo consacrato?". R.ZRispose: "È di buon augurio. Sono venuto per sacrificare al Signore. Provvedete a purificarvi, poi venite con me al sacrificio". Fece purificare anche Iesse e i suoi figli e li invitò al sacrificio. B-ZSamuele fece quello che il Signore gli aveva comandato e venne a Betlemme; gli anziani della città gli vennero incontro trepidanti e gli chiesero: "È di buon augurio la tua venuta?". ,ZInviterai quindi Iesse al sacrificio. Allora io ti indicherò quello che dovrai fare e tu ungerai colui che io ti dirò". =+uZSamuele rispose: "Come posso andare? Saul lo verrà a sapere e mi ucciderà". Il Signore soggiunse: "Prenderai con te una giovenca e dirai: Sono venuto per sacrificare al Signore. * }ZE il Signore disse a Samuele: "Fino a quando piangerai su Saul, mentre io l'ho ripudiato perché non regni su Israele? Riempi di olio il tuo corno e parti. Ti ordino di andare da Iesse il Betlemmita, perché tra i suoi figli mi sono scelto un re". 3)aZ#né Samuele tornò a rivedere Saul fino al giorno della sua morte, ma Samuele piangeva per Saul, perché il Signore si era pentito di aver fatto regnare Saul su Israele. O(Z"Samuele andò quindi a Rama e Saul salì a casa sua a Gàbaa di Saul. >'wZ!Samuele l'apostrofò: "Come la tua spada ha privato di figli le donne, così tra le donne sarà privata di figli tua madre". E Samuele trafisse Agag davanti al Signore in Gàlgala. &5Z Poi Samuele disse: "Conducetemi Agag, re di Amalek". Agag avanzò verso di lui tutto tremante, dicendo: "Certo è passata l'amarezza della morte!". D%ZSamuele ritornò con Saul e questi si prostrò al Signore. !$=ZSaul disse: "Ho peccato sì, ma onorami davanti agli anziani del mio popolo e davanti a Israele; ritorna con me perché mi prostri al Signore tuo Dio". x#kZD'altra parte la Gloria di Israele non mentisce né può ricredersi, perché Egli non è uomo per ricredersi". v"gZSamuele gli disse: "Il Signore ha strappato da te il regno d'Israele e l'ha dato ad un altro migliore di te. f!GZSamuele si voltò per andarsene ma Saul gli afferrò un lembo del mantello, che si strappò. ? yZMa Samuele rispose a Saul: "Non posso ritornare con te, perché tu stesso hai rigettato la parola del Signore e il Signore ti ha rigettato perché tu non sia più re sopra Israele". Z/ZMa ora, perdona il mio peccato e ritorna con me, perché mi prostri al Signore". 'IZSaul disse allora a Samuele: "Ho peccato per avere trasgredito il comando del Signore e i tuoi ordini, mentre ho temuto il popolo e ho ascoltato la sua voce. 0[Zpoiché peccato di divinazione è la ribellione, e iniquità e terafim l'insubordinazione. Perché hai rigettato la parola del Signore, Egli ti ha rigettato come re". S!ZSamuele esclamò: "Il Signore forse gradisce gli olocausti e i sacrifici come obbedire alla voce del Signore? Ecco, l'obbedire è meglio del sacrificio, l'essere docili è più del grasso degli arieti. 5ZIl popolo poi ha preso dal bottino pecore e armenti, primizie di ciò che è votato allo sterminio per sacrificare al Signore tuo Dio in Gàlgala". CZSaul insistè con Samuele: "Ma io ho obbedito alla parola del Signore, ho fatto la spedizione che il Signore mi ha ordinato, ho condotto Agag re di Amalek e ho sterminato gli Amaleciti. ZPerché dunque non hai ascoltato la voce del Signore e ti sei attaccato al bottino e hai fatto il male agli occhi del Signore?". (KZIl Signore ti aveva mandato per una spedizione e aveva detto: Va', vota allo sterminio quei peccatori di Amaleciti, combattili finché non li avrai distrutti. 9ZSamuele cominciò: "Non sei tu capo delle tribù d'Israele, benché piccolo ai tuoi stessi occhi? Non ti ha forse il Signore consacrato re d'Israele? ZRispose Samuele a Saul: "Basta! Lascia che ti annunzi ciò che il Signore mi ha rivelato questa notte". E Saul gli disse: "Parla!". X+ZDisse Saul: "Li hanno condotti qui dagli Amaleciti, come il meglio del bestiame grosso e minuto, che il popolo ha risparmiato per sacrificarli al Signore, tuo Dio. Il resto l'abbiamo votato allo sterminio". yZRispose Samuele: "Ma che è questo belar di pecore, che mi giunge all'orecchio, e questi muggiti d'armento che odo?". ymZ Samuele raggiunse Saul e Saul gli disse: "Benedetto tu davanti al Signore; ho eseguito gli ordini del Signore". `;Z Al mattino presto Samuele si alzò per andare incontro a Saul, ma fu annunziato a Samuele: "Saul è andato a Carmel, ed ecco si è fatto costruire un trofeo, poi è tornato passando altrove ed è sceso a Gàlgala". 9mZ "Mi pento di aver costituito Saul re, perché si è allontanato da me e non ha messo in pratica la mia parola". Samuele rimase turbato e alzò grida al Signore tutta la notte. ?{Z Allora fu rivolta a Samuele questa parola del Signore: r_Z Ma Saul e il popolo risparmiarono Agag e il meglio del bestiame minuto e grosso, gli animali grassi e gli agnelli, cioè tutto il meglio, e non vollero sterminarli; invece votarono allo sterminio tutto il bestiame scadente e patito. V'ZEgli prese vivo Agag, re di Amalek, e passò a fil di spada tutto il popolo. X +ZSaul colpì Amalek da Avila procedendo verso Sur, che è di fronte all'Egitto. p [ZDisse inoltre Saul ai Keniti: "Andate via, ritiratevi dagli Amaleciti prima che vi travolga insieme con loro, poiché avete usato benevolenza con tutti gli Israeliti, quando uscivano dall'Egitto". I Keniti si ritirarono da Amalek. K ZSaul venne alla città di Amalek e tese un'imboscata nella valle.  ZSaul convocò il popolo e passò in rassegna le truppe in Telaìm: erano duecentomila fanti e diecimila uomini di Giuda. R ZVa' dunque e colpisci Amalek e vota allo sterminio quanto gli appartiene, non lasciarti prendere da compassione per lui, ma uccidi uomini e donne, bambini e lattanti, buoi e pecore, cammelli e asini". 3ZCosì dice il Signore degli eserciti: Ho considerato ciò che ha fatto Amalek a Israele, ciò che gli ha fatto per via, quando usciva dall'Egitto.  ZSamuele disse a Saul: "Il Signore ha inviato me per consacrarti re sopra Israele suo popolo. Ora ascolta la voce del Signore. "?Z4Durante tutto il tempo di Saul vi fu guerra aperta con i Filistei; se Saul scorgeva un uomo valente o un giovane coraggioso, lo prendeva al suo seguito. G Z3Kis padre di Saul e Ner padre di Abner erano figli di Abièl. Z2La moglie di Saul si chiamava Achinòam, figlia di Achimaaz. Il capo delle sue milizie si chiamava Abner figlio di Ner, zio di Saul.  Z1Figli di Saul furono Giònata, Isbaal e Malkisùa; le sue due figlie si chiamavano Merab la maggiore e Mikal la più piccola. gIZ0Compì imprese brillanti, battè gli Amaleciti e liberò Israele dalle mani degli oppressori. DZ/Saul si assicurò il regno su Israele e mosse contro tutti i nemici all'intorno: contro Moab e gli Ammoniti, contro Edom e i re di Zoba e i Filistei e dovunque si volgeva aveva successo. S!Z.Saul cessò dall'inseguire i Filistei e questi raggiunsero il loro paese. 2_Z-Ma il popolo disse a Saul: "Dovrà forse morire Giònata che ha ottenuto questa grande vittoria in Israele? Non sia mai! Per la vita del Signore, non cadrà a terra un capello del suo capo, perché in questo giorno egli ha agito con Dio". Così il popolo salvò Giònata che non fu messo a morte. c~AZ,Saul disse: "Faccia Dio a me questo e anche di peggio, se non andrai a morte, Giònata!". 9}mZ+Saul disse a Giònata: "Narrami quello che hai fatto". Giònata raccontò: "Realmente ho assaggiato un po' di miele con la punta del bastone che avevo in mano. Ecco, morirò". a|=Z*Saul soggiunse: "Tirate a sorte tra me e mio figlio Giònata". Fu sorteggiato Giònata. { Z)Saul parlò al Signore: "Dio d'Israele, fa' conoscere l'innocente". Furono designati Giònata e Saul e il popolo restò libero. &zGZ(Perciò disse a tutto Israele: "Voi state da una parte: io e mio figlio Giònata staremo dall'altra". Il popolo rispose a Saul: "Fa' quanto ti sembra bene". 'yIZ'perché per la vita del Signore salvatore d'Israele certamente costui morirà, anche se si tratta di Giònata mio figlio". Ma nessuno del popolo gli rispose. x Z&Allora Saul disse: "Accostatevi qui voi tutti capi del popolo. Cercate ed esaminate da chi sia stato commesso oggi il peccato, wZ%Saul dunque interrogò Dio: "Devo scendere dietro i Filistei? Li consegnerai in mano di Israele?". Ma quel giorno non gli rispose. tvcZ$Quindi Saul disse: "Scendiamo dietro i Filistei questa notte stessa e deprediamoli fino al mattino e non lasciamo scampare uno solo di loro". Gli risposero: "Fa' quanto ti sembra bene". Ma il sacerdote disse: "Accostiamoci qui a Dio". euEZ#Saul innalzò un altare al Signore. Fu questo il primo altare che egli edificò al Signore. Gt Z"Allora Saul soggiunse: "Passate tra il popolo e dite a tutti: Ognuno conduca qua il suo bue e il suo montone e li macelli su questa pietra, poi mangiatene; così non peccherete contro il Signore, mangiando le carni con il sangue". In quella notte ogni uomo del popolo condusse a mano ciò che aveva e là lo macellò. /sYZ!La cosa fu annunziata a Saul: "Ecco il popolo pecca contro il Signore, mangiando con il sangue". Rispose: "Avete prevaricato! Rotolate subito qui una grande pietra". rZ Quelli del popolo si gettarono sulla preda e presero pecore, buoi e vitelli e li macellarono e li mangiarono con il sangue. `q;ZIn quel giorno percossero i Filistei da Micmas fino ad Aialon e il popolo era sfinito. p'ZDunque se il popolo avesse mangiato oggi qualche cosa dei viveri presi ai nemici, quanto maggiore sarebbe stata ora la rotta dei Filistei!". o/ZRispose Giònata: "Mio padre vuol rovinare il paese! Guardate come si sono rischiarati i miei occhi, perché ho gustato un poco di questo miele. ;nqZUno del gruppo s'affrettò a dire: "Tuo padre ha fatto fare questo solenne giuramento al popolo: Maledetto chiunque toccherà cibo quest'oggi!, sebbene il popolo fosse sfinito". lmSZMa Giònata non aveva saputo che suo padre aveva fatto giurare il popolo, quindi allungò la punta del bastone che teneva in mano e la intinse nel favo di miele, poi riportò la mano alla bocca e i suoi occhi si rischiararono. #lAZIl popolo passò per la selva ed ecco si vedeva colare il miele, ma nessuno stese la mano e la portò alla bocca, perché il popolo temeva il giuramento. Sk!ZTutta la gente passò per una selva dove c'erano favi di miele sul suolo. jjOZGli Israeliti erano sfiniti in quel giorno e Saul impose questo giuramento a tutto il popolo: "Maledetto chiunque gusterà cibo prima di sera, prima che io mi sia vendicato dei miei nemici". E nessuno del popolo gustò cibo. ciAZCosì il Signore in quel giorno salvò Israele e la battaglia si estese fino a Bet- Aven. ,hSZInoltre anche tutti gli Israeliti che si erano nascosti sulle montagne di Efraim, quando seppero che i Filistei erano in fuga, si unirono a inseguirli e batterli. {Z Allora Giònata sconfisse la guarnigione dei Filistei che era in Gàbaa e i Filistei lo seppero subito. Ma Saul suonò la tromba in tutta la regione gridando: "Ascoltino gli Ebrei!". \=3Z Egli si scelse tremila uomini da Israele: duemila stavano con Saul in Micmas e sul monte di Betel e mille stavano con Giònata a Gàbaa di Beniamino; rimandò invece il resto del popolo ciascuno alla sua tenda. Z< 1Z Saul aveva trent'anni quando cominciò a regnare e regnò vent'anni su Israele... R;Z Se invece vorrete fare il male, voi e il vostro re sarete spazzati via". :5Z Vogliate soltanto temere il Signore e servirlo fedelmente con tutto il cuore, perché dovete ben riconoscere le grandi cose che ha operato con voi. 9Z Quanto a me, non sia mai che io pecchi contro il Signore, tralasciando di supplicare per voi e di indicarvi la via buona e retta. 8;Z Certo il Signore non abbandonerà il suo popolo, per riguardo al suo nome che è grande, perché il Signore ha cominciato a fare di voi il suo popolo. r7_Z Non allontanatevi per seguire vanità che non possono giovare né salvare, perché appunto sono vanità. :6oZ Samuele rispose al popolo: "Non temete: voi avete fatto tutto questo male, ma almeno in seguito non allontanatevi dal Signore, anzi servite lui, il Signore, con tutto il cuore. U5%Z Tutto il popolo perciò disse a Samuele: "Prega il Signore tuo Dio per noi tuoi servi che non abbiamo a morire, poiché abbiamo aggiunto a tutti i nostri errori il peccato di aver chiesto per noi un re". *4OZ Samuele allora invocò il Signore e il Signore mandò subito tuoni e pioggia in quel giorno. Tutto il popolo fu preso da grande timore del Signore e di Samuele. x3kZ Non è forse questo il tempo della mietitura del grano? Ma io griderò al Signore ed Egli manderà tuoni e pioggia. Così vi persuaderete e constaterete che grande è il peccato che avete fatto davanti al Signore chiedendo un re per voi". n2WZ Ora, state attenti e osservate questa grande cosa che il Signore vuole operare sotto i vostri occhi. 15Z Se invece non ascolterete la voce del Signore e sarete ribelli alla sua parola, la mano del Signore peserà su di voi, come pesò sui vostri padri. C0Z Dunque se temerete il Signore, se lo servirete e ascolterete la sua voce e non sarete ribelli alla parola del Signore, voi e il re che regna su di voi vivrete con il Signore vostro Dio. z/oZ Ora eccovi il re che avete scelto e che avevate chiesto. Vedete che il Signore ha costituito un re sopra di voi. <.sZ Eppure quando avete visto che Nacas re degli Ammoniti muoveva contro di voi, mi avete detto: No, vogliamo che un re regni sopra di noi, mentre il Signore vostro Dio è vostro re. $-CZ Allora il Signore vi mandò Ierub-Baal e Barak e Iefte e Samuele e vi liberò dalle mani dei nemici che vi circondavano e siete tornati a vita tranquilla. @,{Z Essi gridarono al Signore: Abbiamo peccato, perché abbiamo abbandonato il Signore e abbiamo servito i Baal e le Astarti! Ma ora liberaci dalle mani dei nostri nemici e serviremo te. ~~~ }9||O{{:zzyy>xQww/vv#uu)tt_tsrrqq!p^onnmml3kkejj i^hgffeeYddc>bbFaad``_Z_ ^]Y\[[ZJYXXOWVVFUsTTpT SRQQ/PPMOO$NMM9LLYKK$JIIHGG;FFNEEDuCC:BBwA@@?>>==<-;:99[88R7665O44>32100B//.--9,A+*))G((y''%&&%w$$)#""w!!K 2%z!HPV Qf*XG k ( } tt#2/\>yZ Devo prendere il pane, l'acqua e la carne che ho preparato per i tosatori e darli a gente che non so da dove venga?". =Z Ma Nabal rispose ai servi di Davide: "Chi è Davide e chi è il figlio di Iesse? Oggi sono troppi i servi che scappano dai loro padroni. i<MZ Gli uomini di Davide andarono e fecero a Nabal tutto quel discorso a nome di Davide e attesero. Q;ZInterroga i tuoi uomini e ti informeranno. Questi giovani trovino grazia ai tuoi occhi, perché siamo giunti in un giorno lieto. Da', ti prego, quanto puoi dare ai tuoi servi e al tuo figlio Davide". O:ZHo sentito appunto che stanno tosando le tue pecore. Ebbene, quando i tuoi pastori sono stati con noi, non li abbiamo molestati e niente delle loro cose ha subito danno finché sono stati a Carmel. h9KZVoi direte così a mio fratello: Pace a te e pace alla tua casa e pace a quanto ti appartiene! 8#ZAllora Davide inviò dieci giovani; Davide disse a questi giovani: "Salite a Carmel, andate da Nabal e chiedetegli a mio nome se sta bene. K7ZDavide nel deserto sentì che Nabal era alla tosatura del gregge. 69ZQuest'uomo si chiamava Nabal e sua moglie Abigail. La donna era di buon senso e di bell'aspetto, ma il marito era brutale e cattivo; era un Calebita. 15]ZVi era in Maon un uomo che possedeva beni a Carmel; costui era molto ricco, aveva un gregge di tremila pecore e mille capre e si trovava a Carmel per tosare il gregge. 4 -ZSamuele morì, e tutto Israele si radunò e lo pianse. Lo seppellirono presso la sua casa in Rama. Davide si alzò e scese al deserto di Paran. e3EZDavide giurò a Saul. Saul tornò a casa, mentre Davide con i suoi uomini salì al rifugio. 2#ZMa tu giurami ora per il Signore che non sopprimerai dopo di me la mia discendenza e non cancellerai il mio nome dalla casa di mio padre". j1OZOra ecco sono persuaso che, certo, regnerai e che sarà saldo nelle tue mani il regno d'Israele. 0+ZQuando mai uno trova il suo nemico e lo lascia andare per la sua strada in pace? Il Signore ti renda felicità per quanto hai fatto a me oggi. }/uZOggi mi hai dimostrato che agisci bene con me, che il Signore mi aveva messo nelle tue mani e tu non mi hai ucciso. .}ZPoi continuò verso Davide: "Tu sei stato più giusto di me, perché mi hai reso il bene, mentre io ti ho reso il male. "-?ZQuando Davide ebbe finito di pronunziare verso Saul queste parole, Saul disse: "È questa la tua voce, Davide figlio mio?". Saul alzò la voce e pianse. {,qZIl Signore sia arbitro e giudice tra me e te, veda e giudichi la mia causa e mi faccia giustizia di fronte a te". V+'ZContro chi è uscito il re d'Israele? Chi insegui? Un cane morto, una pulce. i*MZCome dice il proverbio antico: Dagli empi esce l'empietà e la mia mano non sarà contro di te. )Z Sia giudice il Signore tra me e te e mi faccia giustizia il Signore nei tuoi confronti, poiché la mia mano non si stenderà su di te. D(Z Guarda, padre mio, il lembo del tuo mantello nella mia mano: quando ho staccato questo lembo dal tuo mantello nella caverna, vedi che non ti ho ucciso. Riconosci dunque e vedi che non c'è in me alcun disegno iniquo né ribellione, né ho peccato contro di te; invece tu vai insidiando la mia vita per sopprimerla. 'Z Ecco, in questo giorno i tuoi occhi hanno visto che il Signore ti aveva messo oggi nelle mie mani nella caverna. Mi fu suggerito di ucciderti, ma io ho avuto pietà di te e ho detto: Non stenderò la mano sul mio signore, perché egli è il consacrato di Dio. v&gZ Davide continuò rivolgendosi a Saul: "Perché ascolti la voce di chi dice: Ecco Davide cerca la tua rovina? <%sZ Dopo questo fatto, Davide si alzò, uscì dalla grotta e gridò a Saul: "O re, mio signore"; Saul si voltò indietro e Davide si inginocchiò con la faccia a terra e si prostrò. $%ZDavide dissuase con parole severe i suoi uomini e non permise che si avventassero contro Saul. Saul uscì dalla caverna e tornò sulla via. 8#kZPoi disse ai suoi uomini: "Mi guardi il Signore dal fare simile cosa al mio re, al consacrato di Dio, dallo stendere la mano su di lui, perché è il consacrato del Signore". }"uZMa ecco, dopo aver fatto questo, Davide si sentì battere il cuore per aver tagliato un lembo del mantello di Saul. g!IZGli uomini di Davide gli dissero: "Ecco il giorno in cui il Signore ti dice: Vedi, metto nelle tue mani il tuo nemico, trattalo come vuoi". Davide si alzò e tagliò un lembo del mantello di Saul, senza farsene accorgere. : oZArrivò ai recinti dei greggi lungo la strada, ove c'era una caverna. Saul vi entrò per un bisogno naturale, mentre Davide e i suoi uomini se ne stavano in fondo alla caverna. {ZSaul scelse tremila uomini valenti in tutto Israele e partì alla ricerca di Davide di fronte alle Rocce dei caprioli. vgZQuando Saul tornò dall'azione contro i Filistei, gli riferirono: "Ecco, Davide è nel deserto di Engàddi". G ZDavide da quel luogo salì ad abitare nel deserto di Engàddi. ZAllora Saul cessò di inseguire Davide e andò contro i Filistei. Per questo chiamarono quel luogo: Rupe della separazione. nWZMa arrivò un messaggero a dire a Saul: "Vieni in fretta, perché i Filistei hanno invaso il paese". tcZSaul procedeva sul fianco del monte da una parte e Davide e i suoi uomini sul fianco del monte dall'altra parte. Davide cercava in ogni modo di sfuggire a Saul e Saul e i suoi uomini accerchiavano Davide e i suoi uomini per prenderli. U%ZSaul andò con i suoi uomini per ricercarlo. Ma la cosa fu riferita a Davide, il quale scese presso la rupe, rimanendo nel deserto di Maon. Lo seppe Saul e seguì le tracce di Davide nel deserto di Maon. ZSi alzarono e tornarono a Zif precedendo Saul. Davide e i suoi uomini erano nel deserto di Maon, nell'Araba a meridione della steppa. BZCercate di conoscere tutti i nascondigli nei quali si rifugia e tornate a me con la conferma. Allora verrò con voi e, se sarà nel paese, lo ricercherò in tutti i villaggi di Giuda". 'IZAndate dunque, informatevi ancora, accertatevi bene del luogo dove muove i suoi passi e chi lo ha visto là, perché mi hanno detto che egli è molto astuto. iMZRispose Saul: "Benedetti voi nel nome del Signore, perché vi siete presi a cuore la mia causa. gIZOra, atteso il tuo desiderio di scendere, o re, scendi e sapremo metterlo nelle mani del re". ZMa alcuni uomini di Zif vennero a Gàbaa da Saul per dirgli: "Non sai che Davide è nascosto presso di noi fra i dirupi? dCZEssi strinsero un patto davanti al Signore. Davide rimase a Corsa e Gionata tornò a casa. 0[ZPoi gli disse: "Non temere: la mano di Saul mio padre non potrà raggiungerti e tu regnerai su Israele mentre io sarò a te secondo. Anche Saul mio padre lo sa bene". oYZAllora Giònata figlio di Saul si alzò e andò da Davide a Corsa e ne rinvigorì il coraggio in Dio. tcZDavide sapeva che Saul era uscito a cercare la sua vita. Intanto Davide stava nel deserto di Zif, a Corsa. )MZDavide andò a dimorare nel deserto in luoghi impervii, in zona montuosa, nel deserto di Zif e Saul lo ricercava sempre; ma Dio non lo mise mai nelle sue mani. > wZ Davide si alzò e uscì da Keila con la truppa, circa seicento uomini, e andò vagando senza mèta. Fu riferito a Saul che Davide era fuggito da Keila ed egli rinunziò all'azione.  Z Davide aggiunse: "I cittadini di Keila mi consegneranno nelle mani di Saul con i miei uomini?". Il Signore rispose: "Ti consegneranno". > wZ Mi metteranno nelle sue mani i cittadini di Keila? Scenderà Saul, come ha saputo il tuo servo? Signore, Dio d'Israele, fallo sapere al tuo servo". Il Signore rispose: "Scenderà".  5Z Davide disse: "Signore, Dio d'Israele, il tuo servo ha sentito dire che Saul cerca di venire contro Keila e di distruggere la città per causa mia.   Z Quando Davide seppe che Saul veniva contro di lui macchinando disegni iniqui, disse al sacerdote Ebiatar: "Porta qui l'efod". iMZSaul chiamò tutto il popolo alle armi per scendere a Keila e assediare Davide e i suoi uomini. 7iZFu riferito a Saul che Davide era giunto a Keila e Saul disse: "Dio l'ha messo nelle mie mani, perché si è messo in una trappola venendo in una città con porte e sbarre".  ZQuando Ebiatar figlio di Achimelech si era rifugiato presso Davide, l'efod era nelle sue mani e con quello era sceso a Keila. 3aZDavide con i suoi uomini scese a Keila, assalì i Filistei, portò via il loro bestiame e inflisse loro una grande sconfitta. Così Davide liberò gli abitanti di Keila. !ZDavide consultò di nuovo il Signore e il Signore gli rispose: "Muoviti e scendi a Keila, perché io metterò i Filistei nelle tue mani". 1ZMa gli uomini di Davide gli dissero: "Ecco, noi abbiamo già da temere qui in Giuda, tanto più se andremo a Keila contro le forze dei Filistei". 2_ZDavide consultò il Signore chiedendo: "Devo andare? Riuscirò a battere questi Filistei?". Rispose il Signore: "Va' perché sconfiggerai i Filistei e libererai Keila". V )ZRiferirono a Davide: "Ecco i Filistei assediano Keila e saccheggiano le aie". ZRimani con me e non temere: chiunque vorrà la tua vita, vorrà la mia, perché tu starai presso di me come un deposito da custodire". <sZDavide rispose ad Ebiatar: "Quel giorno sapevo, data la presenza di Doeg l'Idumeo, che avrebbe riferito tutto a Saul. Io devo rispondere di tutte le vite della casa di tuo padre. S~!ZEbiatar narrò a Davide che Saul aveva trucidato i sacerdoti del Signore. u}eZScampò un figlio di Achimelech, figlio di Achitub, che si chiamava Ebiatar, il quale fuggì presso Davide. |/ZSaul passò a fil di spada Nob, la città dei sacerdoti: uomini e donne, fanciulli e lattanti; anche buoi, asini e pecore passò a fil di spada. T{#ZAllora il re disse a Doeg: "Accostati tu e colpisci i sacerdoti". Doeg l'Idumeo si fece avanti e colpì di sua mano i sacerdoti e uccise in quel giorno ottantacinque uomini che portavano l'efod di lino. (zKZIl re disse ai corrieri che stavano attorno a lui: "Accostatevi e mettete a morte i sacerdoti del Signore, perché hanno prestato mano a Davide e non mi hanno avvertito pur sapendo che egli fuggiva". Ma i ministri del re non vollero stendere le mani per colpire i sacerdoti del Signore. Uy%ZMa il re disse: "Devi morire, Achimelech, tu e tutta la casa di tuo padre". txcZÈ forse oggi la prima volta che consulto Dio per lui? Lungi da me! Non getti il re questa colpa sul suo servo né su tutta la casa di mio padre, poiché il tuo servo non sapeva di questa faccenda cosa alcuna, né piccola né grande". !w=ZAchimelech rispose al re: "E chi è come Davide tra tutti i ministri del re? È fedele, è genero del re, capo della tua guardia e onorato in casa tua. _v9Z Saul gli disse: "Perché vi siete accordati contro di me, tu e il figlio di Iesse, dal momento che gli hai fornito pane e spada e hai consultato l'oracolo di Dio per lui, allo scopo di sollevarmi oggi un nemico?". RuZ Disse Saul: "Ascolta, figlio di Achitub". Rispose: "Eccomi, signor mio". $tCZ Il re subito convocò il sacerdote Achimelech figlio di Achitub e tutti i sacerdoti della casa di suo padre che erano in Nob ed essi vennero tutti dal re. s{Z e costui ha consultato il Signore per lui, gli ha dato da mangiare e gli ha consegnato la spada di Golia il Filisteo". rZ Rispose Doeg l'Idumeo, che stava con i ministri di Saul: "Ho visto il figlio di Iesse quando venne a Nob da Achimelech figlio di Achitub q%Zperché voi tutti siate d'accordo contro di me? Nessuno mi avverte dell'alleanza di mio figlio con il figlio di Iesse, nessuno di voi si interessa di me e nessuno mi confida che mio figlio ha sollevato il mio servo contro di me per ordire insidie, come avviene oggi". _p9ZSaul disse allora ai ministri che gli stavano intorno: "Ascoltate, voi Beniaminiti, voi tutti che siete qui. Forse il figlio di Iesse darà a tutti voi campi e vigne, vi farà capi di migliaia e capi di centinaia, EoZSaul venne a sapere che era stato avvistato Davide con gli uomini che erano con lui. Saul era seduto in Gàbaa, sotto il tamarisco sull'altura, con la lancia in mano e i ministri intorno. n5ZIl profeta Gad disse a Davide: "Non restare più in questo rifugio. Parti e va' nel paese di Giuda". Davide partì e andò nella foresta di Cheret. Zm/ZLi presentò al re di Moab e rimasero con lui finché Davide rimase nel rifugio. 0l[ZDavide partì di là e andò a Mizpa di Moab e disse al re di Moab: "Permetti che restino con voi mio padre e mia madre, finché sappia che cosa Dio vuol fare di me". Ak}ZSi radunarono allora con lui quanti erano in strettezze, quelli che avevano debiti e tutti gli scontenti, ed egli diventò loro capo. Stettero così con lui circa quattrocento uomini. j ZDavide partì di là e si rifugiò nella grotta di Adullàm. Lo seppero i suoi fratelli e tutta la casa di suo padre e scesero là. yimZAchis disse ai ministri: "Ecco, vedete anche voi che è un pazzo. Perché lo avete condotto da me? Non ho abbastanza pazzi io perché mi conduciate anche costui per fare il folle davanti a me? Dovrebbe entrare in casa mia un uomo simile?". -hUZAllora cominciò a fare il pazzo ai loro occhi, a fare il folle tra le loro mani; tracciava segni sui battenti delle porte e lasciava colare la saliva sulla barba. PgZ Davide si preoccupò di queste parole e temette molto Achis re di Gat. 2f_Z I ministri di Achis gli dissero: "Non è costui Davide, il re del paese? Non cantavano in coro in onore di lui: Ha ucciso Saul i suoi mille e Davide i suoi diecimila?". [e1Z Quel giorno Davide si alzò e si allontanò da Saul e giunse da Achis, re di Gat. 'dIZ Il sacerdote rispose: "Guarda, c'è la spada di Golia, il Filisteo che tu hai ucciso nella valle del Terebinto; è là dietro l'efod, avvolta in un manto. Se vuoi, portala via, prendila, perché qui non c'è altra spada che questa". Rispose Davide: "Non ce n'è una migliore; dammela". 6cgZ Davide disse ad Achimelech: "Non hai per caso sottomano una lancia o una spada? Io non ho preso con me né la lancia né altra arma, perché l'incarico del re era urgente". bZMa era là in quel giorno uno dei ministri di Saul, trattenuto presso il Signore, di nome Doeg, Idumeo, capo dei pastori di Saul. QaZIl sacerdote gli diede il pane sacro, perché non c'era là altro pane che quello dell'offerta, ritirato dalla presenza del Signore, per essere sostituito con pane fresco nel giorno in cui si toglie. f`GZRispose Davide al sacerdote: "Ma certo! Dalle donne ci siamo astenuti da tre giorni. Come sempre quando mi metto in viaggio, i giovani sono mondi, sebbene si tratti d'un viaggio profano; tanto più oggi essi sono mondi". %_EZIl sacerdote rispose a Davide: "Non ho sottomano pani comuni, ho solo pani sacri: se i tuoi giovani si sono almeno astenuti dalle donne, potete mangiarne". c^AZOra però se hai a disposizione cinque pani, dammeli, o altra cosa che si possa trovare". a]=ZRispose Davide al sacerdote Achimelech: "Il re mi ha ordinato e mi ha detto: Nessuno sappia niente di questa cosa per la quale ti mando e di cui ti ho dato incarico. Ai miei uomini ho dato appuntamento al tal posto. "\?ZDavide si recò a Nob dal sacerdote Achimelech. Achimelech, turbato, andò incontro a Davide e gli disse: "Perché sei solo e non c'è nessuno con te?". =[ yZDavide si alzò e partì e Giònata tornò in città. JZZ*Allora Giònata disse a Davide: "Va' in pace, ora che noi due abbiamo giurato nel nome del Signore: il Signore sia con me e con te, con la mia discendenza e con la tua discendenza per sempre". _Y9Z)Partito il ragazzo, Davide si mosse da dietro la collinetta, cadde con la faccia a terra e si prostrò tre volte, poi si baciarono l'un l'altro e piansero l'uno insieme all'altro, finché per Davide si fece tardi. cXAZ(Allora diede le armi al ragazzo che era con lui e gli disse: "Va' e riportale in città". ZW/Z'Il ragazzo non aveva capito niente; soltanto Giònata e Davide sapevano la cosa. VZ&Giònata gridò ancora al ragazzo: "Corri svelto e non fermarti!". Il ragazzo di Giònata raccolse le frecce e le portò al suo padrone. !U=Z%Il ragazzo corse fino al luogo dov'era la freccia che Giònata aveva tirata e Giònata gridò al ragazzo: "La freccia non è forse più avanti di te?". TZ$Egli disse al ragazzo: "Corri a cercare le frecce che io tirerò". Il ragazzo corse ed egli tirò la freccia più avanti di lui. ~SwZ#Il mattino dopo Giònata uscì in campagna, per dare le indicazioni a Davide. Era con lui un ragazzo ancora piccolo. FRZ"Giònata si alzò dalla tavola acceso d'ira e non volle prendere cibo in quel secondo giorno della luna nuova. Era rattristato per riguardo a Davide perché suo padre ne violava i diritti. Q#Z!Saul afferrò la lancia contro di lui per colpirlo e Giònata capì che l'uccisione di Davide era cosa ormai decisa da parte di suo padre. RPZ Rispose Giònata a Saul suo padre: "Perché deve morire? Che ha fatto?". 9OmZPerché fino a quando vivrà il figlio di Iesse sulla terra, non avrai sicurezza né tu né il tuo regno. Manda dunque a prenderlo e conducilo qui da me, perché deve morire". JNZSaul si adirò molto con Giònata e gli gridò: "Figlio d'una donna perduta, non so io forse che tu prendi le parti del figlio di Iesse, a tua vergogna e a vergogna della nudità di tua madre? M%ZMi ha detto: Lasciami andare, perché abbiamo in città il sacrificio di famiglia e mio fratello me ne ha fatto un obbligo. Se dunque ho trovato grazia ai tuoi occhi, lasciami libero, perché possa vedere i miei fratelli. Per questo non è venuto alla tavola del re". gLIZGiònata rispose a Saul: "Davide mi ha chiesto con insistenza di lasciarlo andare a Betlemme. WK)ZEd ecco l'indomani, il secondo giorno della luna nuova, il posto di Davide era ancora vuoto. Saul disse allora a Giònata suo figlio: "Perché il figlio di Iesse non è venuto a tavola né ieri né oggi?". JZMa Saul non disse nulla quel giorno, perché pensava: "Gli sarà successo un inconveniente: non sarà mondo. Certo, non è mondo". !I=ZIl re sedette come al solito sul sedile contro il muro; Giònata stette di fronte, Abner si sedette al fianco del re e il posto di Davide rimase vuoto. jHOZDavide dunque si nascose nel campo. Arrivò la luna nuova e il re sedette a tavola per mangiare. pG[ZRiguardo alle parole che abbiamo detto io e tu, ecco è testimonio il Signore tra me e te per sempre". F ZSe invece dirò al giovane: Guarda, le frecce sono più avanti di dove ti trovi!, allora va' perché il Signore ti fa partire. |EsZPoi manderò il ragazzo gridando: Va' a cercare le frecce! Se dirò al ragazzo: Guarda, le frecce sono più in qua da dove ti trovi, prendile!, allora vieni, perché tutto va bene per te; per la vita del Signore, non ci sarà niente di grave. \D3ZIo tirerò tre frecce da quella parte, come se tirassi al bersaglio per mio conto. &CGZAspetterai il terzo giorno, poi scenderai in fretta e ti recherai al luogo dove ti sei nascosto il giorno di quel fatto e resterai presso quella collinetta. |BsZGiònata disse a Davide: "Domani è la luna nuova e la tua assenza sarà notata perché si guarderà al tuo posto. cAAZGiònata volle ancor giurare a Davide, perché gli voleva bene e lo amava come se stesso. y@mZnon sia eliminato il nome di Giònata dalla casa di Davide: il Signore ne chiederà conto ai nemici di Davide". ? Znon ritirare mai la tua benevolenza dalla mia casa; quando il Signore avrà sterminato dalla terra ogni uomo nemico di Davide, _>9ZFin quando sarò in vita, usa verso di me la benevolenza del Signore. Se sarò morto, |=sZ tanto faccia il Signore a Giònata e ancora di peggio. Se invece sembrerà bene a mio padre decidere il peggio a tuo riguardo, io te lo confiderò e ti farò partire. Tu andrai tranquillo e il Signore sarà con te come è stato con mio padre. j<OZ Allora Giònata disse a Davide: "Per il Signore, Dio d'Israele, domani o il terzo giorno a quest'ora indagherò le intenzioni di mio padre. Se saranno favorevoli a Davide e io non manderò subito a riferirlo al tuo orecchio, b;?Z Giònata rispose a Davide: "Vieni, andiamo in campagna". Uscirono tutti e due nei campi. [:1Z Davide disse a Giònata: "Chi mi avvertirà se tuo padre ti risponde duramente?". !9=Z Giònata rispose: "Lungi da te! Se certo io sapessi che da parte di mio padre è stata decisa una cattiva sorte per te, non te lo farei forse sapere?". O8ZMostra la tua bontà verso il tuo servo, perché hai voluto legare a te il tuo servo con un patto del Signore: se ho qualche colpa, uccidimi tu; ma per qual motivo dovresti condurmi da tuo padre?". 7)ZSe dirà: Va bene, allora il tuo servo può stare in pace. Se invece andrà in collera, sii certo che è stato deciso il peggio da parte sua. 76iZSe tuo padre mi cercherà, dirai: Davide mi ha chiesto di lasciarlo andare in fretta a Betlemme sua città perché vi si celebra il sacrificio annuale per tutta la famiglia. /5YZRispose Davide: "Domani è la luna nuova e io dovrei sedere a tavola con il re. Ma tu mi lascerai partire e io resterò nascosto nella campagna fino alla terza sera. D4ZGiònata disse: "Che cosa desideri che io faccia per te?". z3oZMa Davide giurò ancora: "Tuo padre sa benissimo che ho trovato grazia ai tuoi occhi e dice: Giònata non deve sapere questa cosa perché si angustierebbe. Ma, per la vita del Signore e per la tua vita, c'è un sol passo tra me e la morte". 22_ZRispose: "Non sia mai. Non morirai. Vedi, mio padre non fa nulla di grande o di piccolo senza confidarmelo. Perché mi avrebbe nascosto questa cosa? Non è possibile!". Q1 ZDavide lasciò di nascosto Naiot di Rama, si recò da Giònata e gli disse: "Che ho fatto, che delitto ho commesso, che colpa ho avuto nei riguardi di tuo padre, perché attenti così alla mia vita?". P0ZAnch'egli si tolse gli abiti e continuò a fare il profeta davanti a Samuele; poi crollò e restò nudo tutto quel giorno e tutta la notte. Da qui è venuto il detto: "Anche Saul è tra i profeti?". /9ZEgli si incamminò verso Naiot di Rama, ma cadde anche su di lui lo spirito di Dio e andava avanti facendo il profeta finché giunse a Naiot di Rama. ?.yZAllora venne egli stesso a Rama e si portò alla grande cisterna che si trova a Secu e domandò: "C'è qui forse Samuele con Davide?". Gli risposero: "Eccoli: sono a Naiot di Rama". <-sZAnnunziarono a Saul questa cosa ed egli spedì altri messaggeri, ma anch'essi fecero i profeti. Saul mandò di nuovo messaggeri per la terza volta, ma anch'essi fecero i profeti. m,UZAllora Saul spedì messaggeri a catturare Davide, ma quando videro profetare la comunità dei profeti, mentre Samuele stava in piedi alla loro testa, lo spirito di Dio investì i messaggeri di Saul e anch'essi fecero i profeti. M+ZLa cosa fu riferita a Saul: "Ecco, Davide sta a Naiot presso Rama". '*IZDavide dunque fuggì e si mise in salvo. Andò da Samuele in Rama e gli narrò quanto gli aveva fatto Saul; poi Davide e Samuele andarono ad abitare a Naiot. Z)/ZSaul disse a Mikal: "Perché mi hai ingannato a questo modo e hai fatto fuggire il mio nemico, perché si mettesse in salvo?". Rispose Mikal a Saul: "Egli mi ha detto: Lasciami fuggire, altrimenti ti uccido". ~(wZTornarono i messaggeri ed ecco presso il letto c'erano i terafim e il tessuto di pelo di capra dalla parte del capo. 'ZSaul rimandò i messaggeri a vedere Davide con questo ordine: "Portatelo qui da me nel suo letto, perché lo faccia morire". U&%ZSaul mandò dunque messaggeri a prendere Davide ma essa disse: "È malato". %-Z Mikal prese allora i terafim e li pose presso il letto. Mise dalla parte del capo un tessuto di pelo di capra e coprì il letto con una coltre. X$+Z Mikal calò Davide dalla finestra e quegli partì di corsa e si mise in salvo. V#'Z Saul mandò messaggeri alla casa di Davide per sorvegliarlo e ucciderlo il mattino dopo. Mikal moglie di Davide lo avvertì dicendo: "Se non metti al sicuro la tua vita questa notte, domani sarai ucciso". *"OZ Saul tentò di colpire Davide con la lancia contro il muro. Ma Davide si scansò da Saul, che infisse la lancia nel muro. Davide fuggì e quella notte fu salvo. !Z Ma un sovrumano spirito cattivo si impadronì di Saul. Egli stava in casa e teneva in mano la lancia, mentre Davide suonava la cetra.  +ZLa guerra si riaccese e Davide uscì a combattere i Filistei e inflisse loro una grande sconfitta, sicché si dettero alla fuga davanti a lui. !ZGiònata chiamò Davide e gli riferì questo colloquio. Poi Giònata introdusse presso Saul Davide, che rimase al suo seguito come prima. ^7ZSaul ascoltò la voce di Giònata e giurò: "Per la vita del Signore, non morirà!". cAZEgli ha esposto la vita, quando sconfisse il Filisteo, e il Signore ha concesso una grande vittoria a tutto Israele. Hai visto e hai gioito. Dunque, perché pecchi contro un innocente, uccidendo Davide senza motivo?". \3ZGiònata parlò difatti a Saul suo padre in favore di Davide e gli disse: "Non si renda colpevole il re contro il suo servo Davide, che non ha peccato contro di te, che anzi ti ha reso un servizio molto grande. &GZIo uscirò e starò al fianco di mio padre nella campagna dove sarai tu e parlerò in tuo favore a mio padre. Vedrò ciò che succede e te lo farò sapere". 'IZGiònata informò Davide dicendo: "Saul mio padre cerca di ucciderti. Sta' in guardia da domani all'alba, sta' fermo in un luogo nascosto e non farti vedere. ! ?ZSaul comunicò a Giònata suo figlio e ai suoi ministri di aver deciso di uccidere Davide. Ma Giònata figlio di Saul nutriva grande affetto per Davide. 3aZI capi dei Filistei facevano sortite, ma Davide, ogni volta che uscivano, riportava successi maggiori di tutti i ministri di Saul e in tal modo si acquistò grande fama. nWZSaul ebbe ancor più paura nei riguardi di Davide; Saul fu nemico di Davide per tutti i suoi giorni. Z/ZSaul si accorse che il Signore era con Davide e che Mikal, sua figlia, lo amava. cAZquando Davide si alzò, partì con i suoi uomini e uccise tra i Filistei duecento uomini. Davide riportò i loro prepuzi e li contò davanti al re per diventare genero del re. Saul gli diede in moglie la figlia Mikal. (KZI ministri di lui riferirono a Davide queste parole e piacque a Davide tale condizione per diventare genero del re. Non erano ancora passati i giorni fissati, _9ZAllora Saul disse: "Riferite a Davide: Il re non pretende il prezzo nuziale, ma solo cento prepuzi di Filistei, perché sia fatta vendetta dei nemici del re". Saul pensava di far cadere Davide in mano ai Filistei. QZI ministri di Saul gli riferirono: "Davide ha risposto in questo modo". 9mZI ministri di Saul sussurrarono all'orecchio di Davide queste parole e Davide rispose: "Vi pare piccola cosa divenir genero del re? Io sono povero e uomo di bassa condizione". ;ZQuindi Saul ordinò ai suoi ministri: "Dite di nascosto a Davide: Ecco, tu piaci al re e i suoi ministri ti amano. Su, dunque, diventa genero del re". ?yZSaul diceva: "Gliela darò, ma sarà per lui una trappola e la mano dei Filistei cadrà su di lui". E Saul disse a Davide: "Oggi hai una seconda occasione per diventare mio genero". r_ZIntanto Mikal, l'altra figlia di Saul, s'invaghì di Davide; ne riferirono a Saul e la cosa gli piacque.  yZMa ecco, quando venne il tempo di dare Merab, figlia di Saul, a Davide, fu data invece in moglie ad Adriel di Mecola.  ZDavide rispose a Saul: "Chi sono io e che importanza ha la famiglia di mio padre in Israele, perché io possa diventare genero del re?".  ZOra Saul disse a Davide: "Ecco Merab, mia figlia maggiore. La do in moglie a te. Tu dovrai essere il mio guerriero e combatterai le battaglie del Signore". Saul pensava: "Non sia contro di lui la mia mano, ma contro di lui sia la mano dei Filistei". [ 1ZMa tutto Israele e Giuda amavano Davide, perché egli si muoveva alla loro testa. I  ZSaul, vedendo che riusciva proprio sempre, aveva timore di lui. RZDavide riusciva in tutte le sue imprese, poiché il Signore era con lui. r_Z Saul lo allontanò da sé e lo fece capo di migliaia e Davide andava e veniva alla testa del suo gruppo. |sZ Saul cominciò a sentir timore di fronte a Davide, perché il Signore era con lui, mentre si era ritirato da Saul. xkZ Saul impugnò la lancia, pensando: "Inchioderò Davide al muro!". Ma Davide gli sfuggì davanti per due volte. DZ Il giorno dopo, un cattivo spirito sovrumano s'impossessò di Saul, il quale si mise a delirare in casa. Davide suonava la cetra come i giorni precedenti e Saul teneva in mano la lancia. AZ Così da quel giorno in poi Saul si ingelosì di Davide. -UZSaul ne fu molto irritato e gli parvero cattive quelle parole. Diceva: "Hanno dato a Davide diecimila, a me ne hanno dato mille. Non gli manca altro che il regno". nWZLe donne danzavano e cantavano alternandosi: "Saul ha ucciso i suoi mille, Davide i suoi diecimila". iMZAl loro rientrare, mentre Davide tornava dall'uccisione del Filisteo, uscirono le donne da tutte le città d'Israele a cantare e a danzare incontro al re Saul, accompagnandosi con i timpani, con grida di gioia e con sistri. 5eZDavide riusciva in tutti gli incarichi che Saul gli affidava, così che Saul lo pose al comando dei guerrieri ed era gradito a tutto il popolo e anche ai ministri di Saul. ~ZGiònata si tolse il mantello che indossava e lo diede a Davide e vi aggiunse i suoi abiti, la sua spada, il suo arco e la cintura. P}ZGiònata strinse con Davide un patto, perché lo amava come se stesso. \|3ZSaul in quel giorno lo prese con sé e non lo lasciò tornare a casa di suo padre. { =ZQuando Davide ebbe finito di parlare con Saul, l'anima di Giònata s'era già talmente legata all'anima di Davide, che Giònata lo amò come se stesso. nzWZ:Saul gli chiese: "Di chi sei figlio, giovane?". Rispose Davide: "Di Iesse il Betlemmita, tuo servo". y/Z9Quando Davide tornò dall'uccisione del Filisteo, Abner lo prese e lo condusse davanti a Saul mentre aveva ancora in mano la testa del Filisteo. Ix Z8Il re soggiunse: "Chiedi tu di chi sia figlio quel giovinetto". LwZ7Saul, mentre guardava Davide uscire incontro al Filisteo, aveva chiesto ad Abner capo delle milizie: "Abner, di chi è figlio questo giovane?". Rispose Abner: "Per la tua vita, o re, non lo so". vvgZ6Davide prese la testa del Filisteo e la portò a Gerusalemme. Le armi di lui invece le pose nella sua tenda. nuWZ5Quando gli Israeliti furono di ritorno dall'inseguimento dei Filistei, saccheggiarono il loro campo. t Z4Si levarono allora gli uomini d'Israele e di Giuda alzando il grido di guerra e inseguirono i Filistei fin presso Gat e fino alle porte di Accaron. I Filistei caddero e lasciarono i loro cadaveri lungo la via fino a Saaràim, fino a Gat e fino ad Accaron. ~}}3|{{zyy7xx#wpvuuts!rqq4poo;n^mmrl2kkjkjiihqggdfteddcbba `__0^:]]2[[ZAYYXjWVVDUU5TRSSpRQQ(PCONN[MM"LL1KrJIII=HH0G_F EDD;CjBAA0@??{>>X==<;:v:90877V655D44p332g11/0// .-,,;++*x)t(z'' &%%%L$$$0##"!!% =m2<H{aH\DG * < <  7sg1AM#dAbner tornò a dirgli: "Smetti di inseguirmi. Perché vuoi che ti stenda a terra? Come potrò alzare lo sguardo verso Ioab tuo fratello?". 5dAbner aggiunse: "Volgiti a destra o a sinistra, afferra qualcuno dei giovani e porta via le sue spoglie". Ma Asael non volle cessare di inseguirlo. PdAbner si volse indietro e gli gridò: "Tu sei Asael?". Rispose: "Sì". oYdAsael si era messo ad inseguire Abner e non deviava né a destra né a sinistra nell'inseguire Abner. {qdVi erano là tre figli di Zeruia, Ioab, Abisai e Asael. Asael era veloce nella corsa come una gazzella selvatica. xkdLa battaglia divenne in quel giorno molto dura e furono sconfitti Abner e gli Israeliti dai seguaci di Davide. 7idCiascuno afferrò la testa dell'avversario e gli cacciò la spada nel fianco: così caddero tutti insieme e quel luogo fu chiamato Campo dei Fianchi, che si trova in Gabaon. ~dSi alzarono e sfilarono in rassegna: dodici dalla parte di Beniamino e di Is-Baal figlio di Saul e dodici tra i seguaci di Davide. y}mdAbner gridò a Ioab: "Potrebbero alzarsi i giovani e scontrarsi davanti a noi". Ioab rispose: "Si alzino pure". @|{d Anche Ioab, figlio di Zeruia, e i seguaci di Davide si mossero e li incontrarono presso la piscina di Gabaon. Questi stavano presso la piscina da una parte e quelli dall'altra parte. k{Qd Abner figlio di Ner e i ministri di Is-Baal, figlio di Saul, si mossero da Macanaim verso Gabaon. az=d Il periodo di tempo durante il quale Davide fu re di Ebron fu di sette anni e sei mesi. yd Is-Baal, figlio di Saul, aveva quarant'anni quando fu fatto re di Israele e regnò due anni. Solo la casa di Giuda seguiva Davide. uxed Poi lo costituì re su Gàlaad, sugli Asuriti, su Izreel, su Efraim e su Beniamino, cioè su tutto Israele. zwodIntanto Abner figlio di Ner, capo dell'esercito di Saul, prese Is-Baal, figlio di Saul e lo condusse a Macanaim. *vOdOra riprendano coraggio le vostre mani e siate uomini forti. È morto Saul vostro signore, ma quelli della tribù di Giuda hanno unto me come re sopra di loro". ~uwdVi renda dunque il Signore misericordia e fedeltà. Anch'io farò a voi del bene perché avete compiuto quest'opera. PtdDavide inviò messaggeri agli uomini di Iabes di Gàlaad per dir loro: "Benedetti voi dal Signore, perché avete fatto quest'opera di misericordia a Saul, vostro signore, e gli avete dato sepoltura. 'sIdVennero allora gli uomini di Giuda e qui unsero Davide re sulla casa di Giuda. Come fu noto a Davide che gli uomini di Iabes di Gàlaad avevano sepolto Saul, sradDavide portò con sé anche i suoi uomini, ognuno con la sua famiglia, e abitarono nella città di Ebron. uqedDavide dunque andò là con le sue due mogli, Achinoam di Izreel e Abigail, già moglie di Nabal da Carmel. Lp dDopo questi fatti, Davide consultò il Signore dicendo: "Devo andare in qualcuna delle città di Giuda?". Il Signore gli rispose: "Va'!". Chiese ancora Davide: "Dove andrò?". Rispose: "A Ebron". Jo dPerché son caduti gli eroi, son periti quei fulmini di guerra?". n dl'angoscia mi stringe per te, fratello mio Giònata! Tu mi eri molto caro; la tua amicizia era per me preziosa più che amore di donna. fm IdPerché son caduti gli eroi in mezzo alla battaglia? Giònata, per la tua morte sento dolore, l  dFiglie d'Israele, piangete su Saul, che vi rivestiva di porpora e di delizie, che appendeva gioielli d'oro sulle vostre vesti. k dSaul e Giònata, amabili e gentili, né in vita né in morte furon divisi; erano più veloci delle aquile, più forti dei leoni. j dma col sangue dei trafitti, col grasso degli eroi. L'arco di Giònata non tornò mai indietro, la spada di Saul non tornava mai a vuoto. *i QdO monti di Gelboe, non più rugiada né pioggia su di voi né campi di primizie, perché qui fu avvilito lo scudo degli eroi, lo scudo di Saul, unto non di olio, %h GdNon fatelo sapere in Gat, non l'annunziate per le vie di Ascalon, non ne faccian festa le figlie dei Filistei, non ne esultino le figlie dei non circoncisi! _g ;d"Il tuo vanto, Israele, sulle tue alture giace trafitto! Perché sono caduti gli eroi? ff Ide ordinò che fosse insegnato ai figli di Giuda. Ecco, si trova scritto nel Libro del Giusto: Ke dAllora Davide intonò questo lamento su Saul e suo figlio Giònata d 3dDavide gridò a lui: "Il tuo sangue ricada sul tuo capo. Attesta contro di te la tua bocca che ha detto: Io ho ucciso il consacrato del Signore!". xc mdDavide chiamò uno dei suoi giovani e gli disse: "Accostati e ammazzalo". Egli lo colpì subito e quegli morì. b {dDavide gli disse allora: "Come non hai provato timore nello stendere la mano per uccidere il consacrato del Signore?". a d Davide chiese poi al giovane che aveva portato la notizia: "Di dove sei tu?". Rispose: "Sono figlio di un forestiero amalecita". :` qd Essi alzarono gemiti e pianti e digiunarono fino a sera per Saul e Giònata suo figlio, per il popolo del Signore e per la casa d'Israele, perché erano caduti colpiti di spada. f_ Id Davide afferrò le sue vesti e le stracciò; così fecero tutti gli uomini che erano con lui. W^ +d Io gli fui sopra e lo uccisi, perché capivo che non sarebbe sopravvissuto alla sua caduta. Poi presi il diadema che era sul suo capo e la catenella che aveva al braccio e li ho portati qui al mio signore". l] Ud Mi disse: Gettati contro di me e uccidimi: io sento le vertigini, ma la vita è ancora tutta in me. >\ {dMi chiese: Chi sei tu? Gli risposi: Sono un Amalecita. L[ dEgli si volse indietro, mi vide e mi chiamò vicino. Dissi: Eccomi! #Z CdIl giovane che recava la notizia rispose: "Ero capitato per caso sul monte Gelboe ed ecco vidi Saul appoggiato alla lancia, serrato tra carri e cavalieri. {Y sdDavide chiese ancora al giovane che gli portava le notizie: "Come sai che sono morti Saul e suo figlio Giònata?". mX WdDavide gli domandò: "Come sono andate le cose? Su, raccontami!". Rispose: "È successo che il popolo è fuggito nel corso della battaglia, molti del popolo sono caduti e sono morti; anche Saul e suo figlio Giònata sono morti". ZW 1dDavide gli chiese: "Da dove vieni?". Rispose: "Sono fuggito dal campo d'Israele". 2V adAl terzo giorno ecco arrivare un uomo dal campo di Saul con la veste stracciata e col capo cosparso di polvere. Appena giunto presso Davide, cadde a terra e si prostrò. hU OdDopo la morte di Saul, Davide tornò dalla strage degli Amaleciti e rimase in Ziklag due giorni. yTmZ Poi presero le loro ossa, le seppellirono sotto il tamarisco che è in Iabes e fecero digiuno per sette giorni. NSZ Allora tutti gli uomini valorosi si mossero: partirono nel pieno della notte e sottrassero il corpo di Saul e i corpi dei suoi figli dalle mura di Beisan, li portarono a Iabes e qui li bruciarono. fRGZ I cittadini di Iabes di Gàlaad vennero a sapere quello che i Filistei avevano fatto a Saul. dQCZ Posero poi le sue armi nel tempio di Astàrte e appesero il suo corpo alle mura di Beisan. RPZ Essi tagliarono la testa di lui, lo spogliarono dell'armatura e inviarono queste cose nel paese dei Filistei, girando dovunque per dare il felice annunzio ai templi dei loro idoli e a tutto il popolo. O ZIl giorno dopo, quando i Filistei vennero per depredare i cadaveri, trovarono Saul e i suoi tre figli caduti sul monte Gelboe. NZQuando gli Israeliti che erano dall'altra parte della valle e quelli che erano oltre il Giordano, videro che l'esercito d'Israele era in fuga ed erano morti Saul e i suoi figli, abbandonarono le loro città e fuggirono. I Filistei vennero e vi si stabilirono. rM_ZCosì morirono insieme in quel giorno Saul e i suoi tre figli, lo scudiero e ancora tutti i suoi uomini. jLOZQuando lo scudiero vide che Saul era morto, si gettò anche lui sulla sua spada e morì con lui. {KqZAllora Saul disse al suo scudiero: "Sfodera la spada e trafiggimi, prima che vengano quei non circoncisi a trafiggermi e a schernirmi". Ma lo scudiero non volle, perché era troppo spaventato. Allora Saul prese la spada e vi si gettò sopra. JZLa lotta si aggravò contro Saul: gli arcieri lo presero di mira con gli archi ed egli fu ferito gravemente dagli arcieri. IZI Filistei si strinsero attorno a Saul e ai suoi figli e colpirono a morte Giònata, Abinadàb e Malkisuà, figli di Saul. H ZI Filistei vennero a battaglia con Israele, ma gli Israeliti fuggirono davanti ai Filistei e ne caddero trafitti sul monte Gelboe. fGGZa quelli di Ebron e a quelli di tutti i luoghi per cui era passato Davide con i suoi uomini. EFZa quelli di Corma, a quelli di Bor-Asan, a quelli di Atach, hEKZa quelli di Racal, a quelli delle città degli Ieracmeeliti, a quelli delle città dei Keniti, FDZa quelli di Aroer, a quelli di Sifmot, a quelli di Estemoà, NCZa quelli di Betel e a quelli di Rama nel Negheb, a quelli di Iattir, >BwZQuando fu di ritorno a Ziklag, Davide mandò parte del bottino agli anziani di Giuda suoi amici, con queste parole: "Eccovi un dono proveniente dal bottino dei nemici del Signore": ^A7ZDa quel giorno in poi stabilì questo come regola e statuto in Israele fino ad oggi. 1@]ZChi vorrà seguire questo vostro parere? Perché quale la parte di chi scende a battaglia, tale è la parte di chi fa la guardia ai bagagli: insieme faranno le parti". 8?kZDavide rispose: "Non fate così, fratelli miei, con quello che il Signore ci ha dato, salvandoci tutti e mettendo nelle nostre mani quella torma che era venuta contro di noi. v>gZMa tutti i cattivi e gli iniqui tra gli uomini che erano andati con Davide si misero a dire: "poiché non sono venuti con noi, non si dia loro niente della preda, eccetto le mogli e i figli di ciascuno; li conducano via e se ne vadano". ={ZDavide poi giunse ai duecento uomini che erano troppo sfiniti per seguirlo e aveva fatto rimanere al torrente di Besor. Essi andarono incontro a Davide e a tutta la sua gente: Davide con la truppa si accostò e domandò loro come stavano le cose. <)ZDavide prese tutto il bestiame minuto e grosso: spingevano davanti a lui tutto questo bestiame e gridavano: "Questo è il bottino di Davide". *;OZNon mancò nessuno tra di essi, né piccolo né grande, né figli né figlie, né la preda né ogni altra cosa che era stata presa loro: Davide ricuperò tutto. w:iZDavide liberò tutti coloro che gli Amaleciti avevano preso e in particolare Davide liberò le sue due mogli. 79iZDavide li battè dalle prime luci dell'alba fino alla sera del giorno dopo e non sfuggì alcuno di essi, se non quattrocento giovani, che montarono sui cammelli e fuggirono. P8ZCosì fece da guida ed ecco, erano sparsi sulla distesa di quella regione a mangiare e a bere e a far festa con tutto l'ingente bottino che avevano preso dal paese dei Filistei e dal paese di Giuda. 97mZDavide gli disse: "Vuoi tu guidarmi verso quella banda?". Rispose: "Giurami per Dio che non mi ucciderai e non mi riconsegnerai al mio padrone e ti condurrò da quella banda". 6ZNoi abbiamo depredato il Negheb dei Cretei, quello di Giuda e il Negheb di Caleb e abbiamo appiccato il fuoco a Ziklag". J5Z Davide gli domandò: "A chi appartieni tu e di dove sei?". Rispose: "Sono un giovane egiziano, schiavo di un Amalecita. Il mio padrone mi ha abbandonato perché tre giorni fa mi sono ammalato. K4Z Gli diedero anche una schiacciata di fichi secchi e due grappoli di uva passa. Mangiò e si sentì rianimato, perché non aveva preso cibo e non aveva bevuto acqua da tre giorni e da tre notti. 3}Z Trovarono nella campagna un Egiziano e lo portarono a Davide. Gli diedero da mangiare pane e gli diedero da bere acqua. $2CZ Davide continuò l'inseguimento con quattrocento uomini: si fermarono invece duecento uomini che erano troppo affaticati per passare il torrente di Besor. 1Z Davide e i seicento uomini che erano con lui partirono e giunsero al torrente di Besor, dove quelli rimasti indietro si fermarono. %0EZDavide consultò il Signore e chiese: "Devo inseguire questa banda? La raggiungerò?". Gli rispose: "Inseguila, la raggiungerai e libererai i prigionieri". |/sZAllora Davide disse al sacerdote Ebiatar figlio di Achimelech: "Portami l'efod". Ebiatar accostò l'efod a Davide. ].5ZDavide fu in grande angoscia perché tutta quella gente parlava di lapidarlo. Tutti avevano l'animo esasperato, ciascuno per i suoi figli e le sue figlie. Ma Davide ritrovò forza e coraggio nel Signore suo Dio. z-oZLe due mogli di Davide, Achinoàm di Izreel e Abigail, già moglie di Nabal da Carmel, erano state condotte via. T,#ZDavide e la sua gente alzarono la voce e piansero finché ne ebbero forza. 0+[ZTornò dunque Davide e gli uomini che erano con lui ed ecco la città era in preda alle fiamme; le loro donne, i loro figli e le loro figlie erano stati condotti via. *5ZAvevano condotto via le donne e quanti vi erano, piccoli e grandi; non avevano ucciso nessuno, ma li avevano fatti prigionieri e se n'erano andati. 9) oZQuando Davide e i suoi uomini arrivarono a Ziklag il terzo giorno, gli Amaleciti avevano fatto una razzia nel Negheb e a Ziklag. Avevano distrutto Ziklag appiccandole il fuoco. ()Z Il mattino dopo Davide e i suoi uomini si alzarono presto per partire e tornarono nel territorio dei Filistei. I Filistei salirono ad Izreel. 'Z Alzatevi dunque domani mattina tu e i servi del tuo signore che sono venuti con te. Alzatevi presto e allo spuntar del giorno partite". &&GZ Rispose Achis a Davide: "So bene che tu mi sei prezioso come un inviato di Dio; ma i capi dei Filistei mi hanno detto: Non deve venire con noi a combattere. `%;ZRispose Davide ad Achis: "Che cosa ho fatto e che cosa hai trovato nel tuo servo, da quando sono venuto alla tua presenza fino ad oggi, perché io non possa venire a combattere contro i nemici del re mio signore?". _$9ZQuindi torna indietro, per non passare come nemico agli occhi dei capi dei Filistei". # ZAchis chiamò Davide e gli disse: "Per la vita del Signore, tu sei leale e io vedo con piacere che tu vada e venga con me in guerra, perché non ho trovato in te alcuna malizia, da quando sei arrivato fino ad oggi. Ma non sei gradito agli occhi dei capi. {"qZNon è costui quel Davide a cui cantavano tra le danze: "Saul ha ucciso i suoi mille e Davide i suoi diecimila?". 9!mZI capi dei Filistei furono tutti contro di lui e gli intimarono: "Rimanda quest'uomo: torni al luogo che gli hai assegnato. Non venga con noi in guerra, perché non diventi nostro nemico durante il combattimento. Come riacquisterà costui il favore del suo signore, se non con la testa di questi uomini?  )ZI capi dei Filistei domandarono: "Che cosa fanno questi Ebrei?". Achis rispose ai capi dei Filistei: "Non è forse costui Davide servo di Saul re d'Israele? È stato con me un anno o due e non ho trovato in lui nulla da ridire dal giorno della sua venuta fino ad oggi". ZI capi dei Filistei marciavano con le loro centinaia e le migliaia. Davide e i suoi uomini marciavano alla retroguardia con Achis.  ZI Filistei avevano concentrato tutte le forze in Afek, mentre gli Israeliti erano accampati presso la sorgente che si trova in Izreel. vgZMise tutto davanti a Saul e ai suoi servi. Essi mangiarono, poi si alzarono e partirono quella stessa notte. !ZLa donna aveva in casa un vitello da ingrasso; si affrettò a ucciderlo, poi prese la farina, la impastò e gli fece cuocere pani azzimi. !=ZEgli rifiutava e diceva: "Non mangio". Ma i suoi servi insieme alla donna lo costrinsero e accettò di mangiare. Si alzò da terra e sedette sul letto. ;ZMa ora ascolta anche tu la voce della tua serva. Ti ho preparato un pezzo di pane: mangia e riprenderai le forze, perché devi rimetterti in viaggio". OZAllora la donna si accostò a Saul e vedendolo tutto spaventato, gli disse: "Ecco, la tua serva ha ascoltato i tuoi ordini. Ho esposto al pericolo la vita per obbedire alla parola che mi hai detto. ?yZAll'istante Saul cadde a terra lungo disteso, pieno di terrore per le parole di Samuele; inoltre era già senza forze perché non aveva mangiato niente tutto quel giorno e la notte. MZIl Signore abbandonerà inoltre Israele insieme con te nelle mani dei Filistei. Domani tu e i tuoi figli sarete con me; il Signore consegnerà anche l'accampamento d'Israele in mano ai Filistei". 'IZpoiché non hai ascoltato il comando del Signore e non hai dato effetto alla sua ira contro Amalek, per questo il Signore ti ha trattato oggi in questo modo. ;ZIl Signore ha fatto nei tuoi riguardi quello che ha detto per mia bocca. Il Signore ha strappato da te il regno e l'ha dato al tuo prossimo, a Davide. |sZSamuele rispose: "Perché mi vuoi consultare, quando il Signore si è allontanato da te ed è divenuto tuo nemico? RZAllora Samuele disse a Saul: "Perché mi hai disturbato e costretto a salire?". Saul rispose: "Sono in grande difficoltà. I Filistei mi muovono guerra e Dio si è allontanato da me; non mi ha più risposto né per mezzo dei profeti, né per mezzo dei sogni; perciò ti ho evocato, perché tu mi manifesti quello che devo fare". MZLe domandò: "Che aspetto ha?". Rispose: "È un uomo anziano che sale ed è avvolto in un mantello". Saul comprese che era veramente Samuele e si inginocchiò con la faccia a terra e si prostrò. Z Le rispose il re: "Non aver paura, che cosa vedi?". La donna disse a Saul: "Vedo un essere divino che sale dalla terra". Z La donna vide Samuele e proruppe in un forte grido e disse quella donna a Saul: "Perché mi hai ingannata? Tu sei Saul!". G Z Essa disse: "Chi devo evocarti?". Rispose: "Evocami Samuele". oYZ Saul le giurò per il Signore: "Per la vita del Signore, non avrai alcuna colpa per questa faccenda". 7 iZ La donna gli rispose: "Tu sai bene quello che ha fatto Saul: ha eliminato dal paese i negromanti e gli indovini e tu perché tendi un tranello alla mia vita per uccidermi?". : oZSaul si camuffò, si travestì e partì con due uomini. Arrivò da quella donna di notte. Disse: "Pratica la divinazione per me con uno spirito. Evocami colui che io ti dirò". ; qZAllora Saul disse ai suoi ministri: "Cercatemi una negromante, perché voglio andare a consultarla". I suoi ministri gli risposero: "Vi è una negromante nella città di Endor".   ZSaul consultò il Signore e il Signore non gli rispose né attraverso sogni, né mediante gli Urim, né per mezzo dei profeti. b ?ZQuando Saul vide il campo dei Filistei, rimase atterrito e il suo cuore tremò di paura. yZI Filistei si radunarono, si mossero e posero il campo in Sunam. Saul radunò tutto Israele e si accampò sul Gelboe. 3aZSamuele era morto e tutto Israele aveva fatto il lamento su di lui; poi l'avevano seppellito in Rama sua città. Saul aveva bandito dal paese i negromanti e gl'indovini. ZDavide rispose ad Achis: "Tu sai già quello che farà il tuo servo". Achis disse: "Bene! Ti faccio per sempre mia guardia del corpo". > yZIn quei giorni i Filistei radunarono l'esercito per combattere contro Israele e Achis disse a Davide: "Tieni bene a mente che devi uscire in campo con me insieme con i tuoi uomini". Z Achis faceva conto su Davide, pensando: "Certo si è attirato l'odio del suo popolo, di Israele e così sarà per sempre mio servo". a=Z Davide non lasciava sopravvivere né uomo né donna da portare a Gat, pensando: "Non vorrei che riferissero contro di noi: Così ha fatto Davide". Tale fu la sua condotta finché dimorò nel territorio dei Filistei. 6gZ Quando Achis chiedeva: "Dove avete fatto scorrerie oggi?", Davide rispondeva: "Contro il Negheb di Giuda, contro il Negheb degli Ierahmeeliti, contro il Negheb dei Keniti". 0[Z Davide batteva quel territorio e non lasciava in vita né uomo né donna; prendeva greggi e armenti, asini e cammelli e vesti, poi tornava indietro e veniva da Achis. V'ZDavide e i suoi uomini partivano a fare razzie contro i Ghesuriti, i Ghirziti e gli Amaleciti: questi appunto sono gli abitanti di quel territorio che si estende da Telam verso Sur fino al paese d'Egitto. eEZLa durata del soggiorno di Davide nel territorio dei Filistei fu di un anno e quattro mesi. w~iZE Achis quello stesso giorno gli diede Ziklag; per questo Ziklag è rimasta in possesso di Giuda fino a oggi. _}9ZDavide disse ad Achis: "Se ho trovato grazia ai tuoi occhi, mi sia concesso un luogo in una città del tuo territorio dove io possa abitare. Perché dovrà stare il tuo servo presso di te nella tua città reale?". U|%ZFu riferito a Saul che Davide si era rifugiato in Gat e non lo cercò più. 3{aZDavide rimase presso Achis in Gat, lui e i suoi uomini, ciascuno con la famiglia; Davide con le due mogli, Achinoàm di Izreel e Abigail, già moglie di Nabal da Carmel. zyZCosì Davide si mosse e si portò, con i seicento uomini che aveva con sé, presso Achis, figlio di Moach, re di Gat. oy [ZDavide pensò: "Certo un giorno o l'altro perirò per mano di Saul. Non ho miglior via d'uscita che cercare scampo nel paese dei Filistei; Saul rinunzierà a ricercarmi in tutto il territorio d'Israele e sfuggirò dalle sue mani". -xUZSaul rispose a Davide: "Benedetto tu sia, Davide figlio mio. Certo saprai fare e riuscirai in tutto". Davide andò per la sua strada e Saul tornò alla sua dimora. $wCZEd ecco, come è stata preziosa oggi la tua vita ai miei occhi, così sia preziosa la mia vita agli occhi del Signore ed egli mi liberi da ogni angoscia". OvZIl Signore renderà a ciascuno secondo la sua giustizia e la sua fedeltà, dal momento che oggi il Signore ti aveva messo nelle mie mani e non ho voluto stendere la mano sul consacrato del Signore. Yu-ZRispose Davide: "Ecco la lancia del re, passi qui uno degli uomini e la prenda! Tt#ZIl re rispose: "Ho peccato, ritorna, Davide figlio mio. Non ti farò più del male, perché la mia vita oggi è stata tanto preziosa ai tuoi occhi. Ho agito da sciocco e mi sono molto, molto ingannato". ;sqZAlmeno non sia versato sulla terra il mio sangue lontano dal Signore, ora che il re d'Israele è uscito in campo per ricercare una pulce, come si insegue una pernice sui monti". Vr'ZAscolti dunque il re mio signore la parola del suo servo: se il Signore ti eccita contro di me, voglia accettare il profumo di un'offerta. Ma se sono gli uomini, siano maledetti davanti al Signore, perché oggi mi scacciano lontano, impedendomi di partecipare all'eredità del Signore. È come se dicessero: Va' a servire altri dei. kqQZAggiunse: "Perché il mio signore perseguita il suo servo? Che ho fatto? Che male si trova in me? p'ZSaul riconobbe la voce di Davide e gridò: "È questa la tua voce, Davide, figlio mio?". Rispose Davide: "È la mia voce, o re mio signore". ro_ZNon hai fatto certo una bella cosa. Per la vita del Signore, siete degni di morte voi che non avete fatto guardia al vostro signore, all'unto del Signore. E ora guarda dov'è la lancia del re e la brocca che era presso il suo capo". Hn ZDavide rispose ad Abner: "Non sei un uomo tu? E chi è come te in Israele? E perché non hai fatto guardia al re tuo signore? È venuto infatti uno del popolo per uccidere il re tuo signore. m#ZAllora Davide gridò alla truppa e ad Abner, figlio di Ner: "Non risponderai, Abner?". Abner rispose: "Chi sei tu che gridi verso il re?". slaZ Davide passò dall'altro lato e si fermò lontano sulla cima del monte; vi era grande spazio tra di loro. kZ Così Davide portò via la lancia e la brocca dell'acqua che era dalla parte del capo di Saul e tutti e due se ne andarono; nessuno vide, nessuno se ne accorse, nessuno si svegliò: tutti dormivano, perché era venuto su di loro un torpore mandato dal Signore. .jWZ Il Signore mi guardi dallo stendere la mano sul consacrato del Signore! Ora prendi la lancia che sta a capo del suo giaciglio e la brocca dell'acqua e andiamocene". 8ikZ Davide soggiunse: "Per la vita del Signore, solo il Signore lo toglierà di mezzo o perché arriverà il suo giorno e morirà o perché scenderà in battaglia e sarà ucciso. hZ Ma Davide disse ad Abisai: "Non ucciderlo! Chi mai ha messo la mano sul consacrato del Signore ed è rimasto impunito?". 5geZAbisai disse a Davide: "Oggi Dio ti ha messo nelle mani il tuo nemico. Lascia dunque che io l'inchiodi a terra con la lancia in un sol colpo e non aggiungerò il secondo". Wf)ZDavide e Abisai scesero tra quella gente di notte ed ecco Saul giaceva nel sonno tra i carriaggi e la sua lancia era infissa a terra a capo del suo giaciglio mentre Abner con la truppa dormiva all'intorno. LeZDavide si rivolse ad Achimelech, l'Hittita e ad Abisai, figlio di Zeruia, fratello di Ioab, dicendo: "Chi vuol scendere con me da Saul nell'accampamento?". Rispose Abisai: "Scenderò io con te". ldSZAllora Davide si alzò e venne al luogo dove era giunto Saul; là Davide notò il posto dove dormivano Saul e Abner figlio di Ner, capo dell'esercito di lui. Saul riposava tra i carriaggi e la truppa era accampata all'intorno. Sc!ZDavide mandò alcune spie ed ebbe conferma che Saul era arrivato davvero. 3baZSaul si accampò sull'altura di Cachilà di fronte al deserto presso la strada mentre Davide si trovava nel deserto. Quando si accorse che Saul lo inseguiva nel deserto, aZSaul si mosse e scese al deserto di Zif conducendo con sé tremila uomini scelti di Israele, per ricercare Davide nel deserto di Zif. ` +ZGli abitanti di Zif si recarono da Saul in Gàbaa e gli dissero: "Non è forse Davide nascosto sull'altura di Cachila, di fronte al deserto?". q_]Z,Saul aveva dato Mikal sua figlia, già moglie di Davide, a Palti figlio di Lais, che abitava in Gallim. U^%Z+Davide aveva preso anche Achinoam da Izreel e furono tutte e due sue mogli. %]EZ*Abigail si preparò in fretta poi salì su un asino e, seguita dalle sue cinque giovani ancelle, tenne dietro ai messaggeri di Davide e divenne sua moglie. \7Z)Essa si alzò, si prostrò con la faccia a terra e disse: "Ecco, la tua schiava sarà come una schiava per lavare i piedi ai servi del mio signore". y[mZ(I servi di Davide andarono a Carmel e le dissero: "Davide ci ha mandati a prenderti perché tu sia sua moglie". =<<<.;;R;:988?7~665d44f33t3 2f11O004/ ..-O,r,+0*))E((('o'&&=%@$$#""f"!!, Ll6AZ\Qz h 2 I n @.#b1{f Q;d Gli uomini della città fecero una sortita e attaccarono Ioab; caddero parecchi della truppa e degli ufficiali di Davide e perì anche Uria l'Hittita. tPcd Allora Ioab, che assediava la città, pose Uria nel luogo dove sapeva che il nemico aveva uomini valorosi. O/d Nella lettera aveva scritto così: "Ponete Uria in prima fila, dove più ferve la mischia; poi ritiratevi da lui perché resti colpito e muoia". ^N7d La mattina dopo, Davide scrisse una lettera a Ioab e gliela mandò per mano di Uria. =Mud Davide lo invitò a mangiare e a bere con sé e lo fece ubriacare; la sera Uria uscì per andarsene a dormire sul suo giaciglio con i servi del suo signore e non scese a casa sua. Ld Davide disse ad Uria: "Rimani qui anche oggi e domani ti lascerò partire". Così Uria rimase a Gerusalemme quel giorno e il seguente. -KUd Uria rispose a Davide: "L'arca, Israele e Giuda abitano sotto le tende, Ioab mio signore e la sua gente sono accampati in aperta campagna e io dovrei entrare in casa mia per mangiare e bere e per dormire con mia moglie? Per la tua vita e per la vita della tua anima, io non farò tal cosa!". =Jud La cosa fu riferita a Davide e gli fu detto: "Uria non è sceso a casa sua". Allora Davide disse a Uria: "Non vieni forse da un viaggio? Perché dunque non sei sceso a casa tua?". jIOd Ma Uria dormì alla porta della reggia con tutti i servi del suo signore e non scese a casa sua. H/d Poi Davide disse a Uria: "Scendi a casa tua e làvati i piedi". Uria uscì dalla reggia e gli fu mandata dietro una portata della tavola del re. cGAd Arrivato Uria, Davide gli chiese come stessero Ioab e la truppa e come andasse la guerra. cFAd Allora Davide mandò a dire a Ioab: "Mandami Uria l'Hittita". Ioab mandò Uria da Davide. CEd La donna concepì e fece sapere a Davide: "Sono incinta". (DKd Allora Davide mandò messaggeri a prenderla. Essa andò da lui ed egli giacque con lei, che si era appena purificata dalla immondezza. Poi essa tornò a casa. Cyd Davide mandò a informarsi chi fosse la donna. Gli fu detto: "È Betsabea figlia di Eliam, moglie di Uria l'Hittita". WB)d Un tardo pomeriggio Davide, alzatosi dal letto, si mise a passeggiare sulla terrazza della reggia. Dall'alto di quella terrazza egli vide una donna che faceva il bagno: la donna era molto bella di aspetto. eA Gd L'anno dopo, al tempo in cui i re sogliono andare in guerra, Davide mandò Ioab con i suoi servitori e con tutto Israele a devastare il paese degli Ammoniti; posero l'assedio a Rabba mentre Davide rimaneva a Gerusalemme. @@{d Quando tutti i re vassalli di Adad-Ezer si videro sconfitti da Israele, fecero pace con Israele e gli rimasero sottoposti. Gli Aramei non osarono più venire in aiuto degli Ammoniti. K?d Ma gli Aramei fuggirono davanti a Israele: Davide uccise agli Aramei settecento pariglie di cavalli e quarantamila cavalieri; battè anche Sobak capo del loro esercito, che morì in quel luogo. >9d La cosa fu riferita a Davide, che radunò tutto Israele, passò il Giordano e giunse a Chelàm. Gli Aramei si schierarono in battaglia contro Davide. 4=cd Adad-Ezer mandò messaggeri e schierò in campo gli Aramei che abitavano oltre il fiume e quelli giunsero a Chelam con alla testa Sobak, capo dell'esercito di Adad- Ezer. W<)d Gli Aramei, vedendo che erano stati battuti da Israele, si riunirono insieme. S;!d Quando gli Ammoniti videro che gli Aramei erano fuggiti, fuggirono anch'essi davanti ad Abisai e rientrarono nella città. Allora Ioab tornò dalla spedizione contro gli Ammoniti e venne a Gerusalemme. t:cd Poi Ioab con la gente che aveva con sé avanzò per attaccare gli Aramei, i quali fuggirono davanti a lui. 9d Abbi coraggio e dimostriamoci forti per il nostro popolo e per le città del nostro Dio. Il Signore faccia quello che a lui piacerà". 85d Disse ad Abisai: "Se gli Aramei sono più forti di me, tu mi verrai in aiuto; se invece gli Ammoniti sono più forti di te, verrò io in tuo aiuto. Z7/d e affidò il resto del popolo al fratello Abisai, per tener testa agli Ammoniti. 86kd Ioab vide che quelli erano pronti ad attaccarlo di fronte e alle spalle. Scelse allora un corpo tra i migliori Israeliti, lo schierò in ordine di battaglia contro gli Aramei C5d Gli Ammoniti uscirono e si schierarono in battaglia all'ingresso della porta della città, mentre gli Aramei di Zoba e di Recob e la gente di Tob e di Maaca stavano soli nella campagna. a4=d Quando Davide sentì questo, inviò contro di loro Ioab con tutto l'esercito dei prodi. q3]d Gli Ammoniti, vedendo che si erano attirati l'odio di Davide, mandarono a prendere al loro soldo ventimila fanti degli Aramei di Bet-Recob e degli Aramei di Zoba, mille uomini del re di Maaca e dodicimila uomini della gente di Tob. b2?d Quando fu informato della cosa, Davide mandò alcuni incontro a loro, perché quegli uomini erano pieni di vergogna. Il re fece dire loro: "Restate a Gerico finché vi sia cresciuta di nuovo la barba, poi tornerete". 17d Allora Canun prese i ministri di Davide, fece loro radere la metà della barba e tagliare le vesti a metà fino alle natiche, poi li lasciò andare. m0Ud i capi degli Ammoniti dissero a Canun, loro signore: "Credi tu che Davide ti abbia mandato consolatori per onorare tuo padre? Non ha piuttosto mandato da te i suoi ministri per esplorare la città, per spiarla e distruggerla?". |/sd Davide disse: "Io voglio usare a Canun figlio di Nacàs la benevolenza che suo padre usò a me". Davide mandò alcuni suoi ministri a fargli le condoglianze per suo padre. Ma quando i ministri di Davide furono giunti nel paese degli Ammoniti, P. d Dopo il re degli Ammoniti morì e Canun suo figlio regnò al suo posto. z-od Ma Merib-Baal abitava in Gerusalemme perché mangiava sempre alla tavola del re. Era storpio di ambedue i piedi. ,d Merib-Baal aveva un figlioletto chiamato Mica; tutti quelli che stavano in casa di Ziba erano al servizio di Merib-Baal. *+Od Ziba disse al re: "Il tuo servo farà quanto il re mio signore ordina al suo servo". Merib-Baal dunque mangiava alla tavola di Davide come uno dei figli del re. *5d Tu dunque con i figli e gli schiavi lavorerai per lui la terra e ne raccoglierai i prodotti, perché abbia pane e nutrimento la casa del tuo signore; quanto a Merib- Baal figlio del tuo signore, mangerà sempre alla mia tavola". Ora Ziba aveva quindici figli e venti schiavi. )#d Allora il re chiamò Ziba servo di Saul e gli disse: "Quanto apparteneva a Saul e a tutta la sua casa, io lo do al figlio del tuo Signore. (d Merib-Baal si prostrò e disse: "Che cos'è il tuo servo, perché tu prenda in considerazione un cane morto come sono io?". X'+d "Ecco il tuo servo!". Davide gli disse: "Non temere, perché voglio trattarti con bontà per amore di Giònata tuo padre e ti restituisco tutti i campi di Saul tuo avo e tu mangerai sempre alla mia tavola". ,&Sd Merib-Baal figlio di Giònata, figlio di Saul, venne da Davide, si gettò con la faccia a terra e si prostrò davanti a lui. Davide disse: "Merib-Baal!". Rispose: Y%-d Allora il re lo mandò a prendere in casa di Machir figlio di Ammiel a Lodebar. l$Sd Il re gli disse: "Dov'è?". Ziba rispose al re: "È in casa di Machir figlio di Ammiel a Lodebar". @#{d Il re gli disse: "Non c'è più nessuno della casa di Saul, a cui io possa usare la misericordia di Dio?". Ziba rispose al re: "Vi è ancora un figlio di Giònata storpio dei piedi". "3d Ora vi era un servo della casa di Saul, chiamato Ziba, che fu fatto venire presso Davide. Il re gli chiese: "Sei tu Ziba?". Quegli rispose: "Sì". y! od Davide disse: "È forse rimasto qualcuno della casa di Saul, a cui io possa fare del bene a causa di Giònata?". i MdBenaia, figlio di Ioiada, era capo dei Cretei e dei Peletei e i figli di Davide erano ministri. hKdZadok figlio di Achitub e Achimelech figlio di Ebiatar erano sacerdoti; Seraia era segretario, `;dIoab figlio di Zeruia comandava l'esercito; Giosafat figlio di Achilud era archivista; hKdDavide regnò su tutto Israele e pronunziava giudizi e faceva giustizia a tutto il suo popolo. /YdStabilì guarnigioni in Idumea; ne mise per tutta l'Idumea e tutti gli Idumei divennero sudditi di Davide; il Signore rendeva vittorioso Davide dovunque egli andava. d Al ritorno dalla sua vittoria sugli Aramei, Davide acquistò ancora fama, sconfiggendo nella Valle del Sale diciottomila Idumei. )d agli Aramei, ai Moabiti, agli Ammoniti, ai Filistei, agli Amaleciti, e come aveva fatto del bottino di Adad-Ezer figlio di Recob, re di Zoba. d Il re Davide consacrò anche quelli al Signore, come già aveva consacrato l'argento e l'oro tolto alle nazioni che aveva soggiogate, ymd mandò al re Davide suo figlio Adduram per salutarlo e per benedirlo perché aveva mosso guerra a Adad-Ezer e l'aveva sconfitto; infatti Adad-Ezer era sempre in guerra con Toù. Adduram gli portò vasi d'argento, vasi d'oro e vasi di rame. cAd Quando Toù, re di Amat, seppe che Davide aveva sconfitto tutto l'esercito di Adad- Ezer, hKdIl re Davide prese anche grande quantità di rame a Bètach e a Berotài, città di Adad-Ezer. ^7dDavide tolse ai servitori di Adad-Ezer i loro scudi d'oro e li portò a Gerusalemme. 5edPoi Davide stabilì guarnigioni nell'Aram di Damasco e gli Aramei divennero sudditi di Davide e a lui tributari. Il Signore rendeva vittorioso Davide dovunque egli andava. sadQuando gli Aramei di Damasco vennero per soccorrere Adad-Ezer, re di Zoba, Davide ne uccise ventiduemila. #AdDavide gli prese millesettecento combattenti sui carri e ventimila fanti: tagliò i garretti a tutte le pariglie di cavalli, riservandone soltanto cento. dDavide sconfisse anche Adad-Ezer, figlio di Recob, re di Zoba, mentre egli andava ad estendere il dominio sul fiume Eufrate. lSdSconfisse anche i Moabiti e, fattili coricare per terra, li misurò con la corda; ne misurò due corde per farli mettere a morte e una corda intera per lasciarli in vita. I Moabiti divennero sudditi di Davide, a lui tributari. n YdDopo, Davide sconfisse i Filistei e li sottomise e tolse di mano ai Filistei Gat e le sue dipendenze. T#dDègnati dunque di benedire ora la casa del tuo servo, perché sussista sempre dinanzi a te! Poiché tu, Signore, hai parlato e per la tua benedizione la casa del tuo servo sarà benedetta per sempre!". g IdOra, Signore, tu sei Dio, le tue parole sono verità e hai promesso questo bene al tuo servo. Y -dPoiché tu, Signore degli eserciti, Dio d'Israele, hai fatto una rivelazione al tuo servo e gli hai detto: Io ti edificherò una casa! perciò il tuo servo ha trovato l'ardire di rivolgerti questa preghiera. - UdAllora il tuo nome sarà magnificato per sempre così: Il Signore degli eserciti è il Dio d'Israele! La casa del tuo servo Davide sia dunque stabile davanti a te!   dOra, Signore, la parola che hai pronunciata riguardo al tuo servo e alla sua casa, confermala per sempre e fa' come hai detto. { qdTu hai stabilito il tuo popolo Israele perché fosse tuo popolo per sempre; tu, Signore, sei divenuto il suo Dio. &GdE chi è come il tuo popolo, come Israele, unica nazione sulla terra che Dio è venuto a riscattare come popolo per sé e a dargli un nome? In suo favore hai operato cose grandi e tremende, per il tuo paese, per il tuo popolo che ti sei riscattato dall'Egitto, dai popoli e dagli dei. !dTu sei davvero grande Signore Dio! Nessuno è come te e non vi è altro Dio fuori di te, proprio come abbiamo udito con i nostri orecchi. {dPer amore della tua parola e secondo il tuo cuore, hai compiuto tutte queste grandi cose, manifestandole al tuo servo. RdChe potrebbe dirti di più Davide? Tu conosci il tuo servo, Signore Dio! >wdE questo è parso ancora poca cosa ai tuoi occhi, mio Signore: tu hai parlato anche della casa del tuo servo per un lontano avvenire: e questa è una legge per l'uomo, Signore Dio! 6gdAllora il re Davide andò a presentarsi al Signore e disse: "Chi sono io, Signore Dio, e che cos'è mai la mia casa, perché tu mi abbia fatto arrivare fino a questo punto? QdNatan parlò a Davide con tutte queste parole e secondo questa visione. ymdLa tua casa e il tuo regno saranno saldi per sempre davanti a me e il tuo trono sarà reso stabile per sempre". sadma non ritirerò da lui il mio favore, come l'ho ritirato da Saul, che ho rimosso dal trono dinanzi a te. dIo gli sarò padre ed egli mi sarà figlio. Se farà il male, lo castigherò con verga d'uomo e con i colpi che danno i figli d'uomo, h~Kd Egli edificherà una casa al mio nome e io renderò stabile per sempre il trono del suo regno. 3}ad Quando i tuoi giorni saranno compiuti e tu giacerai con i tuoi padri, io assicurerò dopo di te la discendenza uscita dalle tue viscere, e renderò stabile il suo regno. 9|md al tempo in cui avevo stabilito i Giudici sul mio popolo Israele, e gli darò riposo liberandolo da tutti i suoi nemici. Il Signore ti farà grande, poiché ti farà una casa. "{?d Fisserò un luogo a Israele mio popolo e ve lo pianterò perché abiti in casa sua e non sia più turbato e gli iniqui non lo opprimano come in passato, =zud sono stato con te dovunque sei andato; anche per il futuro distruggerò davanti a te tutti i tuoi nemici e renderò il tuo nome grande come quello dei grandi che sono sulla terra. ;yqdOra dunque riferirai al mio servo Davide: Così dice il Signore degli eserciti: Io ti presi dai pascoli, mentre seguivi il gregge, perché tu fossi il capo d'Israele mio popolo; _x9dFinché ho camminato, ora qua, ora là, in mezzo a tutti gli Israeliti, ho forse mai detto ad alcuno dei Giudici, a cui avevo comandato di pascere il mio popolo Israele: Perché non mi edificate una casa di cedro? #wAdMa io non ho abitato in una casa da quando ho fatto uscire gli Israeliti dall'Egitto fino ad oggi; sono andato vagando sotto una tenda, in un padiglione. vvgd"Va' e riferisci al mio servo Davide: Dice il Signore: Forse tu mi costruirai una casa, perché io vi abiti? NudMa quella stessa notte fu rivolta a Natan questa parola del Signore: dtCdNatan rispose al re: "Va', fa' quanto hai in mente di fare, perché il Signore è con te". rs_ddisse al profeta Natan: "Vedi, io abito in una casa di cedro, mentre l'arca di Dio sta sotto una tenda". |r udIl re, quando si fu stabilito nella sua casa, e il Signore gli ebbe dato tregua da tutti i suoi nemici all'intorno, OqdMikal, figlia di Saul, non ebbe figli fino al giorno della sua morte. &pGdAnzi mi abbasserò anche più di così e mi renderò vile ai tuoi occhi, ma presso quelle serve di cui tu parli, proprio presso di loro, io sarò onorato!". Xo+dDavide rispose a Mikal: "L'ho fatto dinanzi al Signore, che mi ha scelto invece di tuo padre e di tutta la sua casa per stabilirmi capo sul popolo del Signore, su Israele; ho fatto festa davanti al Signore. ndMa incontro a Davide che tornava per benedire la sua famiglia, uscì Mikal figlia di Saul e gli disse: "Bell'onore si è fatto oggi il re di Israele a mostrarsi scoperto davanti agli occhi delle serve dei suoi servi, come si scoprirebbe un uomo da nulla!". hmKde distribuì a tutto il popolo, a tutta la moltitudine d'Israele, uomini e donne, una focaccia di pane per ognuno, una porzione di carne e una schiacciata di uva passa. Poi tutto il popolo se ne andò, ciascuno a casa sua. ldQuando ebbe finito di offrire gli olocausti e i sacrifici di comunione, Davide benedisse il popolo nel nome del Signore degli eserciti LkdIntrodussero dunque l'arca del Signore e la collocarono al suo posto, in mezzo alla tenda che Davide aveva piantata per essa; Davide offrì olocausti e sacrifici di comunione davanti al Signore. KjdMentre l'arca del Signore entrava nella città di David, Mikal, figlia di Saul, guardò dalla finestra; vedendo il re Davide che saltava e danzava dinanzi al Signore, lo disprezzò in cuor suo. qi]dCosì Davide e tutta la casa d'Israele trasportavano l'arca del Signore con tripudi e a suon di tromba. dhCdDavide danzava con tutte le forze davanti al Signore. Davide era cinto di un efod di lino. xgkd Quando quelli che portavano l'arca del Signore ebbero fatto sei passi, egli immolò un bue e un ariete grasso. sfad Ma poi fu detto al re Davide: "Il Signore ha benedetto la casa di Obed-Edom e quanto gli appartiene, a causa dell'arca di Dio". Allora Davide andò e trasportò l'arca di Dio dalla casa di Obed-Edom nella città di Davide, con gioia. ~ewd L'arca del Signore rimase tre mesi in casa di Obed-Edom di Gat e il Signore benedisse Obed-Edom e tutta la sua casa. dd Davide non volle trasferire l'arca del Signore presso di sé nella città di Davide, ma la fece portare in casa di Obed-Edom di Gat. ocYd Davide in quel giorno ebbe paura del Signore e disse: "Come potrà venire da me l'arca del Signore?". b!dDavide si rattristò per il fatto che il Signore si era scagliato con impeto contro Uzza; quel luogo fu chiamato Perez-Uzza fino ad oggi. adL'ira del Signore si accese contro Uzza; Dio lo percosse per la sua colpa ed egli morì sul posto, presso l'arca di Dio. `dMa quando furono giunti all'aia di Nacon, Uzza stese la mano verso l'arca di Dio e vi si appoggiò perché i buoi la facevano piegare. _+dDavide e tutta la casa d'Israele facevano festa davanti al Signore con tutte le forze, con canti e con cetre, arpe, timpani, sistri e cembali. C^dUzza stava presso l'arca di Dio e Achio precedeva l'arca. ']IdPosero l'arca di Dio sopra un carro nuovo e la tolsero dalla casa di Abinadab che era sul colle; Uzza e Achio, figli di Abinadab, conducevano il carro nuovo: U\%dPoi si alzò e partì con tutta la sua gente da Baala di Giuda, per trasportare di là l'arca di Dio, che è designato con il nome, il nome del Signore degli eserciti, che siede su di essa sui cherubini. ^[ 9dDavide radunò di nuovo tutti gli uomini migliori d'Israele, in numero di trentamila. vZgdDavide fece come il Signore gli aveva ordinato e sconfisse i Filistei da Gàbaa fino all'ingresso di Ghezer. 7YidQuando udrai un rumore di passi sulle cime dei Balsami, lanciati subito all'attacco, perché allora il Signore uscirà davanti a te per sconfiggere l'esercito dei Filistei". XdDavide consultò il Signore, il quale gli disse: "Non andare; gira alle loro spalle e piomba su di loro dalla parte dei Balsami. PWdI Filistei salirono poi di nuovo e si sparsero nella valle di Rèfaim. [V1dI Filistei abbandonarono là i loro dei e Davide e la sua gente li portarono via. ^U7dDavide si recò a Baal-Perazim e là Davide li sconfisse ed esclamò: "Il Signore ha aperto una breccia tra i nemici davanti a me, come una breccia aperta dalle acque". Per questo chiamò quel luogo Baal-Perazim. LTdDavide consultò il Signore chiedendo: "Devo andare contro i Filistei? Li metterai nelle mie mani?". Il Signore rispose a Davide: "Va' pure, perché certo consegnerò i Filistei nelle tue mani". ASdVennero i Filistei e si sparsero nella valle di Rèfaim. 6RgdQuando i Filistei vennero a sapere che avevano consacrato Davide re d'Israele, salirono tutti per dargli la caccia, ma appena Davide ne fu informato, discese alla fortezza. %QGdElisama, Eliada ed Elifelet. %PGdIbcar, Elisua, Nefeg, Iafia; ^O7dI figli che gli nacquero in Gerusalemme si chiamano Sammua, Sobab, Natan e Salomone; Nd Davide prese ancora concubine e mogli di Gerusalemme, dopo il suo arrivo da Ebron: queste generarono a Davide altri figli e figlie. Md Davide seppe allora che il Signore lo confermava re di Israele e innalzava il suo regno per amore di Israele suo popolo. L d Chiram re di Tiro inviò a Davide messaggeri con legno di cedro, carpentieri e muratori, i quali costruirono una casa a Davide. `K;d Davide andava sempre crescendo in potenza e il Signore Dio degli eserciti era con lui. Jyd Davide abitò nella rocca e la chiamò Città di Davide. Egli vi fece intorno costruzioni, dal Millo verso l'interno. lISdDavide proclamò in quel giorno: "Chiunque colpirà i Gebusei e li raggiungerà attraverso il canale... Quanto ai ciechi e agli zoppi, sono in odio a Davide". Per questo dicono: "Il cieco e lo zoppo non entreranno nella casa". FHdMa Davide prese la rocca di Sion, cioè la città di Davide. oGYdIl re e i suoi uomini mossero verso Gerusalemme contro i Gebusei che abitavano in quel paese. Costoro dissero a Davide: "Non entrerai qui: basteranno i ciechi e gli zoppi a respingerti", per dire: "Davide non potrà entrare qui". }FudRegnò in Ebron su Giuda sette anni e sei mesi e in Gerusalemme regnò trentatré anni su tutto Israele e su Giuda. KEdDavide aveva trent'anni quando fu fatto re e regnò quarant'anni. .DWdVennero dunque tutti gli anziani d'Israele dal re in Ebron e il re Davide fece alleanza con loro in Ebron davanti al Signore ed essi unsero Davide re sopra Israele. +CQdGià prima, quando regnava Saul su di noi, tu conducevi e riconducevi Israele. Il Signore ti ha detto: Tu pascerai Israele mio popolo, tu sarai capo in Israele". B dVennero allora tutte le tribù d'Israele da Davide in Ebron e gli dissero: "Ecco noi ci consideriamo come tue ossa e tua carne. _A9d Davide diede ordine ai suoi giovani; questi li uccisero, tagliarono loro le mani e i piedi e li appesero presso la piscina di Ebron. Presero poi il capo di Is-Baal e lo seppellirono nel sepolcro di Abner in Ebron. 7@id ora che uomini iniqui hanno ucciso un giusto in casa mentre dormiva, non dovrò a maggior ragione chiedere conto del suo sangue alle vostre mani ed eliminarvi dalla terra?". ?7d se ho preso e ucciso in Ziklag colui che mi annunziava: Ecco è morto Saul, credendo di portarmi una lieta notizia, per cui gli dovessi un compenso, >+d Ma Davide rispose a Recab e a Baanà suo fratello, figli di Rimmon il Beerotita: "Per la vita del Signore che mi ha liberato da ogni angoscia: v=gdPortarono la testa di Is-Baal a Davide in Ebron e dissero al re: "Ecco la testa di Is-Baal figlio di Saul, tuo nemico, che cercava la tua vita. Oggi il Signore ha concesso al re mio signore la vendetta contro Saul e la sua discendenza". ^<7dEntrarono dunque in casa, mentre egli giaceva sul suo letto e riposava; lo colpirono, l'uccisero e gli tagliarono la testa; poi, portando via la testa di lui, presero la via dell'Araba, camminando tutta la notte. %;EdOr ecco, la portinaia della casa, mentre mondava il grano, si era assopita e dormiva: perciò Recab e Baanà suo fratello, poterono introdursi inosservati. .:WdSi mossero dunque i figli di Rimmon il Beerotita, Recab e Baanà, e vennero nell'ora più calda del giorno alla casa di Is-Baal mentre egli stava facendo la siesta. 69gdGiònata, figlio di Saul, aveva un figlio storpio di ambedue i piedi. Egli aveva cinque anni, quando giunsero da Izreel le notizie circa i fatti di Saul e di Giònata. La nutrice l'aveva preso ed era fuggita, ma nella fretta della fuga il bambino era caduto e rimasto storpio. Si chiamava Merib-Baal. c8AdI Beerotiti si erano rifugiati a Ghittaim e vi sono rimasti come forestieri fino ad oggi. ]75dIl figlio di Saul aveva due uomini, capi di bande, chiamati l'uno Baanà e il secondo Recab, figli di Rimmon da Beeròt, della tribù di Beniamino, perché anche Beeròt era computata fra le città di Beniamino. 6 dQuando il figlio di Saul seppe della morte di Abner in Ebron, gli cascarono le braccia e tutto Israele si sentì scoraggiato. ;5qd&Disse ancora il re ai suoi ministri: "Sappiate che oggi è caduto un capo, un grande in Israele. Io, oggi, mi sono comportato dolcemente, sebbene già consacrato re, mentre questi uomini, i figli di Zeruia, sono stati più duri di me. Provveda il Signore a trattare il malvagio secondo la sua malvagità". 4d%Tutto il popolo, cioè tutto Israele, fu convinto in quel giorno che la morte di Abner figlio di Ner non era stata provocata dal re. t3cd$Tutto il popolo notò la cosa e la trovò giusta; quanto fece il re ebbe l'approvazione del popolo intero. f2Gd#Tutto il popolo venne a invitare Davide perché prendesse cibo, mentre era ancora giorno; ma Davide giurò: "Tanto mi faccia Dio e anche di peggio, se io gusterò pane o qualsiasi altra cosa prima del tramonto del sole". <1sd"Le tue mani non erano state legate, i tuoi piedi non erano stati stretti in catene! Sei caduto come si cade davanti ai malfattori!". Tutto il popolo riprese a piangere su di lui. r0_d!Il re intonò un lamento funebre su Abner e disse: "Come muore un insensato, doveva dunque Abner morire? ~/wd Seppellirono Abner in Ebron e il re levò la sua voce e pianse davanti al sepolcro di Abner; pianse tutto il popolo. 0.[dDavide disse a Ioab e a tutta la gente che era con lui: "Stracciatevi le vesti, vestitevi di sacco e fate lutto davanti ad Abner". Anche il re Davide seguiva la bara. }-udIoab e suo fratello Abisai avevano trucidato Abner, perché aveva ucciso Asael loro fratello a Gabaon in battaglia. O,dRicada sulla testa di Ioab e su tutta la casa di suo padre. Nella casa di Ioab non manchi mai chi soffra gonorrea o sia colpito da lebbra o maneggi il fuso, chi cada di spada o chi sia senza pane". +-dDavide seppe più tardi la cosa e protestò: "Sono innocente io e il mio regno per sempre davanti al Signore del sangue di Abner figlio di Ner. J*dAbner tornò a Ebron e Ioab lo prese in disparte in mezzo alla porta, come per parlargli in privato, e qui lo colpì al basso ventre e lo uccise, per vendicare il sangue di Asael suo fratello. ))dIoab si allontanò da Davide e mandò messaggeri dietro Abner e lo fece tornare indietro dalla cisterna di Sira, senza che Davide lo sapesse. }(udNon sai chi è Abner figlio di Ner? È venuto per ingannarti, per conoscere le tue mosse, per sapere ciò che fai". 'dIoab si presentò al re e gli disse: "Che hai fatto? Ecco, è venuto Abner da te; perché l'hai congedato ed egli se n'è andato? &5dQuando arrivarono Ioab e la sua truppa, fu riferito a Ioab: "È venuto dal re Abner figlio di Ner ed egli l'ha congedato e se n'è andato in pace". U%%dEd ecco, gli uomini di Davide e Ioab tornavano da una scorreria e portavano con sé grande bottino. Abner non era più con Davide in Ebron, perché questi lo aveva congedato, ed egli era partito in pace. Y$-dAbner disse poi a Davide: "Sono pronto! Vado a radunare tutto Israele intorno al re mio signore. Essi faranno alleanza con te e regnerai su quanto tu desideri". Davide congedò poi Abner, che partì in pace. }#udAbner venne dunque a Davide in Ebron con venti uomini e Davide fece servire un banchetto ad Abner e ai suoi uomini. ="udAbner ebbe colloqui anche con gli uomini di Beniamino. Poi Abner tornò solo da Davide in Ebron a riferirgli quanto era stato approvato da Israele e da tutta la casa di Beniamino. N!dOra mettetevi al lavoro, perché il Signore ha detto e confermato a Davide: Per mezzo di Davide mio servo libererò Israele mio popolo dalle mani dei Filistei e dalle mani di tutti i suoi nemici". v gdIntanto Abner rivolse questo discorso agli anziani d'Israele: "Da tempo voi ricercate Davide come vostro re. dSuo marito la seguì, camminando e piangendo dietro di lei fino a Bacurim. Poi Abner gli disse: "Torna indietro!" e quegli tornò. V'dIs-Baal mandò incaricati a toglierla al suo marito, Paltiel figlio di Lais. %EdDavide spedì messaggeri a Is-Baal, figlio di Saul, intimandogli: "Restituisci mia moglie Mikal, che feci mia sposa al prezzo di cento membri di Filistei". \3d Rispose: "Bene! Io farò alleanza con te. Però ho una cosa da chiederti ed è questa: non verrai alla mia presenza, se prima non mi condurrai davanti Mikal figlia di Saul, quando verrai a vedere il mio volto". ;qd Abner inviò subito messaggeri a Davide per dirgli: "A chi il paese?". Intendeva dire: "Fa' alleanza con me ed ecco, la mia mano sarà con te per ricondurre a te tutto Israele". ]5d Quegli non fu capace di rispondere una parola ad Abner, perché aveva paura di lui. d trasferire cioè il regno dalla casa di Saul e stabilire il trono di Davide su Israele e su Giuda, da Dan fino a Bersabea". r_d Tanto faccia Dio ad Abner e anche peggio, se io non farò per Davide ciò che il Signore gli ha giurato: *OdAbner si adirò molto per le parole di Is-Baal e disse: "Sono io la testa di un cane di Giuda? Fino ad oggi ho usato benevolenza alla casa di Saul tuo padre, favorendo i suoi fratelli e i suoi amici, e non ti ho fatto cadere nelle mani di Davide; oggi tu mi rimproveri una colpa di donna. +dSaul aveva avuto una concubina chiamata Rizpa, figlia di Aia. Ora Is-Baal disse ad Abner: "Perché ti sei unito alla concubina di mio padre?". xkdMentre durava la lotta tra la casa di Saul e quella di Davide, Abner era diventato potente nella casa di Saul. \3dil sesto Itream, nato da Egla moglie di Davide. Questi nacquero a Davide in Ebron. Odil quarto Adonia nato da Agghit; il quinto Sefatia, figlio di Abital;  dil secondo Kileab, da Abigail già moglie di Nabal da Carmel; il terzo Assalonne, nato da Maaca, figlia di Talmai re di Ghesur; gIdIn Ebron nacquero a Davide dei figli e furono: il maggiore Amnon, nato da Achinoam di Izreel; 0 ]dLa guerra tra la casa di Saul e la casa di Davide si protrasse a lungo. Davide con l'andar del tempo si faceva più forte, mentre la casa di Saul andava indebolendosi. 8kd Essi presero Asael e lo seppellirono nel sepolcro di suo padre, che è in Betlemme. Ioab e i suoi uomini marciarono tutta la notte; spuntava il giorno quando furono in Ebron. vgdMa i servi di Davide avevano colpito e ucciso trecentosessanta uomini tra i Beniaminiti e la gente di Abner.   dIoab, tornato dall'inseguimento di Abner, radunò tutta la truppa. Degli uomini di Davide ne mancavano diciannove oltre Asael.  -dAbner e i suoi uomini marciarono per l'Araba tutta quella notte; passarono il Giordano, camminarono tutta la mattinata e arrivarono a Macanaim. z odAllora Ioab fece suonare la tromba e tutta la truppa si fermò e non inseguì più Israele e non combattè più. $ CdRispose Ioab: "Per la vita di Dio, se tu non avessi parlato così, nessuno della truppa avrebbe cessato fino al mattino di inseguire il proprio fratello". \ 3dAllora Abner gridò a Ioab: "Dovrà continuare per sempre la spada a divorare? Non sai che alla fine sarà una sventura? Quando finalmente darai ordine alla truppa di cessare l'inseguimento dei loro fratelli?". uedI Beniaminiti si radunarono dietro Abner formando un gruppo compatto e si fermarono in cima ad una collina. (KdMa Ioab e Abisai inseguirono Abner, finché, al tramonto del sole, essi giunsero alla collina di Amma, di fronte a Ghiach, sulla strada del deserto di Gabaon. {dMa siccome quegli non voleva saperne di ritirarsi, lo colpì con la punta della lancia al basso ventre, così che la lancia gli uscì di dietro ed egli cadde sul posto. Allora quanti arrivarono al luogo dove Asael era caduto e morto si fermarono. ~a}P{Vzyy xww,vutt2ssrKqipoovnn1mm8lkYjiiAhhggff:eeXdcrbb$a`_^^]]] \G[[VZZQYYXWWV?UUTSS.RQPPSOONMLQKK;JJDIIgHH7GG[FEjED{DCBA@@?>>#<<.;::r99(8_777 6F54432[11G00///.. -,,**a))(('7&y%%$7##"" !! dbTCFK3a~!C ? z){<\-dMa un giovane li vide e informò Assalonne. I due partirono di corsa e giunsero a Bacurim a casa di un uomo che aveva nel cortile una cisterna. \3dOra Giònata e Achimaaz stavano presso En-Roghel, in attesa che una schiava andasse a portare le notizie che essi dovevano andare a riferire al re Davide; perché non potevano farsi vedere ad entrare in città. ]5dOra dunque mandate in fretta ad informare Davide e ditegli: Non passare la notte presso i guadi del deserto, ma passa subito dall'altra parte, perché non venga lo sterminio sul re e sulla gente che è con lui". + QdAllora Cusai disse ai sacerdoti Zadok ed Ebiatar: "Achitofel ha consigliato Assalonne e gli anziani d'Israele così e così, ma io ho consigliato in questo modo. p [dAssalonne e tutti gli Israeliti dissero: "Il consiglio di Cusai l'Archita è migliore di quello di Achitofel". Il Signore aveva stabilito di mandare a vuoto il saggio consiglio di Achitofel per far cadere la sciagura su Assalonne. 7 id Se invece si ritira in qualche città, tutto Israele porterà corde a quella città e noi la trascineremo nella valle, così che non se ne trovi più nemmeno una pietruzza". * Od Così lo raggiungeremo in qualunque luogo si troverà e gli piomberemo addosso come la rugiada cade sul suolo; di tutti i suoi uomini non ne scamperà uno solo. > wd Perciò io consiglio che tutto Israele, da Dan fino a Bersabea, si raduni presso di te, numeroso come la sabbia che è sulla riva del mare, e che tu vada in persona alla battaglia. )Md Allora il più valoroso, anche se avesse un cuore di leone, si avvilirà, perché tutto Israele sa che tuo padre è un prode e che i suoi uomini sono valorosi. ^7d A quest'ora egli è nascosto in qualche buca o in qualche altro luogo; se fin da principio cadranno alcuni dei tuoi, qualcuno lo verrà a sapere e si dirà: C'è stata una strage tra la gente che segue Assalonne. dCusai continuò: "Tu conosci tuo padre e i suoi uomini: sai che sono uomini valorosi e che hanno l'animo esasperato come un'orsa nella campagna quando le sono stati rapiti i figli; poi tuo padre è un guerriero e non passerà la notte con il popolo. a=dCusai rispose ad Assalonne: "Questa volta il consiglio dato da Achitofel non è buono". -dQuando Cusai fu giunto da Assalonne, questi gli disse: "Achitofel ha parlato così e così; dobbiamo fare come ha detto lui? Se no, parla tu!". iMdMa Assalonne disse: "Chiamate anche Cusai l'Archita e sentiamo ciò che ha in bocca anche lui". NdQuesto parlare piacque ad Assalonne e a tutti gli anziani d'Israele. )de ricondurrò a te tutto il popolo, come ritorna la sposa al marito. La vita di un solo uomo tu cerchi; la gente di lui rimarrà tranquilla". (Kdgli piomberò addosso mentre egli è stanco e ha le braccia fiacche; lo spaventerò e tutta la gente che è con lui si darà alla fuga; io colpirò solo il re s cdAchitofel disse ad Assalonne: "Sceglierò dodicimila uomini: mi metterò ad inseguire Davide questa notte; 1~]dIn quei giorni un consiglio dato da Achitofel era come una parola data da Dio a chi lo consulta. Così era di tutti i consigli di Achitofel per Davide e per Assalonne. }dFu dunque piantata una tenda sulla terrazza per Assalonne e Assalonne entrò dalle concubine del padre, alla vista di tutto Israele. Z|/dAchitofel rispose ad Assalonne: "Entra dalle concubine che tuo padre ha lasciate a custodia della casa; tutto Israele saprà che ti sei reso odioso a tuo padre e sarà rafforzato il coraggio di tutti i tuoi". Z{/dAllora Assalonne disse ad Achitofel: "Consultatevi su quello che dobbiamo fare". vzgdE poi di chi sarò schiavo? Non lo sarò forse di suo figlio? Come ho servito tuo padre, così servirò te". y!dCusai rispose ad Assalonne: "No, io sarò per colui che il Signore e questo popolo e tutti gli Israeliti hanno scelto e con lui rimarrò. ~xwdAssalonne disse a Cusai: "Questa è la fedeltà che hai per il tuo amico? Perché non sei andato con il tuo amico?". uwedQuando Cusai l'Archita, l'amico di Davide, fu giunto presso Assalonne gli disse: "Viva il re! Viva il re!". gvIdIntanto Assalonne con tutti gli Israeliti era entrato in Gerusalemme e Achitofel era con lui. muUdIl re e tutta la gente che era con lui arrivarono stanchi presso il Giordano e là ripresero fiato. Ntd Davide e la sua gente continuarono il cammino e Simeì camminava sul fianco del monte, parallelamente a Davide, e, cammin facendo, imprecava contro di lui, gli tirava sassi e gli lanciava polvere. rs_d Forse il Signore guarderà la mia afflizione e mi renderà il bene in cambio della maledizione di oggi". grId Poi Davide disse ad Abisai e a tutti i suoi ministri: "Ecco, il figlio uscito dalle mie viscere cerca di togliermi la vita: Quanto più ora questo Beniaminita! Lasciate che maledica, poiché glielo ha ordinato il Signore. 4qcd Ma il re rispose: "Che ho io in comune con voi, figli di Zeruia? Se maledice, è perché il Signore gli ha detto: Maledici Davide! E chi potrà dire: Perché fai così?". p7d Allora Abisai figlio di Zeruia disse al re: "Perché questo cane morto dovrà maledire il re mio signore? Lascia che io vada e gli tagli la testa!". yomdIl Signore ha fatto ricadere sul tuo capo tutto il sangue della casa di Saul, al posto del quale regni; il Signore ha messo il regno nelle mani di Assalonne tuo figlio ed eccoti nella sventura che hai meritato, perché sei un sanguinario". Yn-dSimeì, maledicendo Davide, diceva: "Vattene, vattene, sanguinario, scellerato! #mAde gettava sassi contro Davide e contro tutti i ministri del re Davide, mentre tutto il popolo e tutti i prodi stavano alla destra e alla sinistra del re. 5ledQuando poi il re Davide fu giunto a Bacurìm, ecco uscire di là un uomo della stessa famiglia della casa di Saul, chiamato Simeì, figlio di Ghera. Egli usciva imprecando k-dIl re disse a Ziba: "Quanto appartiene a Merib-Baal è tuo". Ziba rispose: "Mi prostro! Possa io trovar grazia ai tuoi occhi, re mio signore!". =judIl re disse: "Dov'è il figlio del tuo signore?". Ziba rispose al re: "Ecco, è rimasto a Gerusalemme perché ha detto: Oggi la casa di Israele mi renderà il regno di mio padre". ticdIl re disse a Ziba: "Che vuoi fare di queste cose?". Ziba rispose: "Gli asini serviranno di cavalcatura alla reggia, i pani e i frutti d'estate sono per sfamare i giovani, il vino per dissetare quelli che saranno stanchi nel deserto". uh gdDavide aveva di poco superato la cima del monte, quando ecco Ziba, servo di Merib- Baal, gli si fece incontro con un paio di asini sellati e carichi di duecento pani, cento grappoli di uva secca, cento frutti d'estate e un otre di vino. \g3d%Cusai, amico di Davide, arrivò in città quando Assalonne entrava in Gerusalemme. %fEd$Ecco, essi hanno con loro i due figli, Achimaaz, figlio di Zadok e Giònata, figlio di Ebiatàr; per mezzo di loro mi farete sapere quanto avrete sentito". e%d#E non avrai forse là con te i sacerdoti Zadok ed Ebiatàr? Quanto sentirai dire della reggia, lo riferirai ai sacerdoti Zadok ed Ebiatàr. Hd d"ma se torni in città e dici ad Assalonne: Io sarò tuo servo, o re; come sono stato servo di tuo padre prima, così sarò ora tuo servo, tu dissiperai in mio favore i consigli di Achitofel. Dcd!Davide gli disse: "Se tu procedi con me, mi sarai di peso; 7bid Quando Davide fu giunto in vetta al monte, al luogo dove ci si prostra a Dio, ecco farglisi incontro Cusai, l'Archita, con la tunica stracciata e il capo coperto di polvere. a7dFu intanto portata a Davide la notizia: "Achitofel è con Assalonne tra i congiurati". Davide disse: "Rendi vani i consigli di Achitofel, Signore!". 9`mdDavide saliva l'erta degli Ulivi; saliva piangendo e camminava con il capo coperto e a piedi scalzi; tutta la gente che era con lui aveva il capo coperto e, salendo, piangeva. Z_/dCosì Zadok ed Ebiatar riportarono a Gerusalemme l'arca di Dio e là dimorarono. t^cdBadate: io aspetterò presso i guadi del deserto, finché mi sia portata qualche notizia da parte vostra". ]}dIl re aggiunse al sacerdote Zadok: "Vedi? Torna in pace in città con tuo figlio Achimaaz e Giònata figlio di Ebiatar. a\=dMa se dice: Non ti gradisco, eccomi: faccia di me quello che sarà bene davanti a lui". 3[adIl re disse a Zadok: "Riporta in città l'arca di Dio! Se io trovo grazia agli occhi del Signore, egli mi farà tornare e me la farà rivedere insieme con la sua Dimora. JZdEcco venire anche Zadok con tutti i leviti, i quali portavano l'arca dell'alleanza di Dio. Essi deposero l'arca di Dio presso Ebiatar, finché tutto il popolo non finì di uscire dalla città. MYdTutti quelli del paese piangevano con alte grida, mentre tutto il popolo passava. Il re stava in piedi nella valle del Cedron e tutto il popolo passava davanti a lui prendendo la via del deserto. X9dAllora Davide disse a Ittai: "Va', prosegui pure!". Ittai, di Gat, proseguì con tutti gli uomini e con tutte le donne e i bambini che erano con lui. :WodMa Ittai rispose al re: "Per la vita del Signore e la tua, o re mio signore, in qualunque luogo sarà il re mio signore, per morire o per vivere, là sarà anche il tuo servo". XV+dAppena ieri sei arrivato e oggi ti farei errare con noi, mentre io stesso vado dove capiterà di andare? Torna indietro e riconduci con te i tuoi fratelli; siano con te la grazia e la fedeltà al Signore!". 8UkdAllora il re disse a Ittai di Gat: "Perché vuoi venire anche tu con noi? Torna indietro e resta con il re, perché sei un forestiero e per di più un esule dalla tua patria. FTdTutti i ministri del re camminavano al suo fianco e tutti i Cretei e tutti i Peletei e Ittai con tutti quelli di Gat, seicento uomini venuti da Gat al suo seguito, sfilavano davanti al re. XS+dIl re uscì dunque a piedi con tutto il popolo e si fermarono all'ultima casa. jROdIl re dunque uscì a piedi con tutta la famiglia; lasciò dieci concubine a custodire la reggia. Q{dI ministri del re gli dissero: "Tutto secondo ciò che preferirà il re mio signore; ecco, noi siamo i tuoi ministri". 1P]dAllora Davide disse a tutti i suoi ministri che erano con lui a Gerusalemme: "Alzatevi, fuggiamo; altrimenti nessuno di noi scamperà dalle mani di Assalonne. Partite in fretta perché non si affretti lui a raggiungerci e faccia cadere su di noi la sventura e colpisca la città a fil di spada". kOQd Arrivò un informatore da Davide e disse: "Il cuore degli Israeliti si è volto verso Assalonne". wNid Assalonne convocò Achitofel il Ghilonita, consigliere di Davide, perché venisse dalla sua città di Ghilo ad assistere mentre offriva i sacrifici. La congiura divenne potente e il popolo andava crescendo di numero intorno ad Assalonne. Md Con Assalonne erano partiti da Gerusalemme duecento uomini, i quali, invitati, partirono con semplicità, senza saper nulla. +LQd Allora Assalonne mandò emissari per tutte le tribù d'Israele a dire: "Quando sentirete il suono della tromba, allora direte: Assalonne è divenuto re a Ebron". IK d Il re gli disse: "Va' in pace!". Egli si alzò e andò a Ebron. !J=dPerché durante la sua dimora a Ghesur, in Aram, il tuo servo ha fatto questo voto: Se il Signore mi riconduce a Gerusalemme, io servirò il Signore!". IydOra, dopo quattro anni, Assalonne disse al re: "Lasciami andare a Ebron a sciogliere un voto che ho fatto al Signore. H5dAssalonne faceva così con tutti gli Israeliti che venivano dal re per il giudizio; in questo modo Assalonne si cattivò l'affetto degli Israeliti. tGcdQuando uno gli si accostava per prostrarsi davanti a lui, gli porgeva la mano, l'abbracciava e lo baciava. F#dAssalonne aggiungeva: "Se facessero me giudice del paese! Chiunque avesse una lite o un giudizio verrebbe da me e io gli farei giustizia". yEmdAllora Assalonne gli diceva: "Vedi, le tue ragioni sono buone e giuste, ma nessuno ti ascolta da parte del re". #dPoi Assalonne convocò Ioab per mandarlo dal re; ma egli non volle andare da lui; lo convocò una seconda volta, ma Ioab non volle andare. R=dAssalonne abitò in Gerusalemme due anni, senza vedere la faccia del re. e<EdAd Assalonne nacquero tre figli e una figlia chiamata Tamar, che era donna di bell'aspetto. E;dQuando si faceva tagliare i capelli, e se li faceva tagliare ogni anno perché la capigliatura gli pesava troppo, egli pesava i suoi capelli e il peso era di duecento sicli a peso del re. ;:qdOra in tutto Israele non vi era uomo che fosse tanto lodato per la sua bellezza quanto Assalonne; dalle piante dei piedi alla cima del capo, non vi era in lui un difetto alcuno. 9 dMa il re disse: "Si ritiri in casa e non veda la mia faccia". Così Assalonne si ritirò in casa e non vide la faccia del re. R8dIoab dunque si alzò, andò a Ghesur e condusse Assalonne a Gerusalemme. a7=dIoab si gettò con la faccia a terra, si prostrò, benedisse il re e disse: "Oggi il tuo servo sa di aver trovato grazia ai tuoi occhi, re mio signore, poiché il re ha fatto quello che il suo servo gli ha chiesto". 6ydAllora il re disse a Ioab: "Ecco, voglio fare quello che hai chiesto; va' dunque e fa' tornare il giovane Assalonne". '5IdPer dare alla cosa un'altro aspetto, il tuo servo Ioab ha agito così; ma il mio signore ha la saggezza di un angelo di Dio e sa quanto avviene sulla terra". F4dDisse il re: "La mano di Ioab non è forse con te in tutto questo?". La donna rispose: "Per la tua vita, o re mio signore, non si può andare né a destra né a sinistra di quanto ha detto il re mio signore! Proprio il tuo servo Ioab mi ha dato questi ordini e ha messo tutte queste parole in bocca alla tua schiava. 3+dIl re rispose e disse alla donna: "Non tenermi nascosto nulla di quello che io ti domanderò". La donna disse: "Parli pure il re mio signore". C2dLa donna concluse: "La parola del re mio signore conceda la calma. Perché il re mio signore è come un angelo di Dio per distinguere il bene e il male. Il Signore tuo Dio sia con te!". 1dil re ascolterà la sua schiava e la libererà dalle mani di quelli che cercano di sopprimere me e mio figlio dalla eredità di Dio". M0dOra, se io sono venuta a parlare così al re mio signore, è perché la gente mi ha fatto paura e la tua schiava ha detto: Voglio parlare al re; forse il re farà quanto gli dirà la sua schiava; Y/-dNoi dobbiamo morire e siamo come acqua versata in terra, che non si può più raccogliere, e Dio non ridà la vita. Il re pensi qualche piano perché chi è stato bandito non sia più bandito lontano da lui. [.1d Riprese la donna: "Allora perché pensi così contro il popolo di Dio? Intanto il re, pronunziando questa sentenza si è come dichiarato colpevole, per il fatto che il re non fa ritornare colui che ha bandito. r-_d Allora la donna disse: "La tua schiava possa dire una parola al re mio signore!". Egli rispose: "Parla". p,[d Riprese: "Il re pronunzi il nome del Signore suo Dio perché il vendicatore del sangue non aumenti la disgrazia e non mi sopprimano il figlio". Egli rispose: "Per la vita del Signore, non cadrà a terra un capello di tuo figlio!". i+Md E il re: "Se qualcuno parla contro di te, conducilo da me e vedrai che non ti molesterà più". *#d La donna di Tekoa disse al re: "Re mio signore, la colpa cada su di me e sulla casa di mio padre, ma il re e il suo trono sono innocenti". T)#dIl re disse alla donna: "Va' pure a casa: io darò ordini a tuo riguardo". Q(dEd ecco tutta la famiglia è insorta contro la tua schiava dicendo: Consegnaci l'uccisore del fratello, perché lo facciamo morire per vendicare il fratello che egli ha ucciso. Elimineranno così anche l'erede e spegneranno l'ultima bracia che mi è rimasta e non lasceranno a mio marito né nome, né discendenza sulla terra". '+dLa tua schiava aveva due figli, ma i due vennero tra di loro a contesa in campagna e nessuno li separava; così uno colpì l'altro e l'uccise. `&;dIl re le disse: "Che hai?". Rispose: "Ahimè! Io sono una vedova; mio marito è morto. v%gdLa donna di Tekoa andò dunque dal re, si gettò con la faccia a terra, si prostrò e disse: "Aiuto, o re!". d$Cdpoi entra presso il re e parlagli così e così". Ioab le mise in bocca le parole da dire. E#dAllora mandò a Tekoa una donna saggia e le disse: "Fingi di essere in lutto: mettiti una veste da lutto, non ti ungere con olio e compòrtati da donna che pianga da molto tempo un morto; S" #dIoab figlio di Zeruia si accorse che il cuore del re era contro Assalonne. !d 'Poi lo spirito del re Davide cessò di sfogarsi contro Assalonne, perché si era placato il dolore per la morte di Amnon. V 'd &Assalonne rimase tre anni a Ghesur, dove era andato dopo aver preso la fuga. /d %Quanto ad Assalonne, era fuggito ed era andato da Talmai, figlio di Ammiud, re di Ghesur. Il re fece il lutto per il suo figlio per lungo tempo. "?d $Come ebbe finito di parlare, ecco giungere i figli del re, i quali alzarono grida e piansero; anche il re e tutti i suoi ministri fecero un gran pianto. mUd #Allora Ionadab disse al re: "Ecco i figli del re arrivano; la cosa sta come il tuo servo ha detto". ;qd "e Assalonne è fuggito". Il giovane che stava di sentinella alzò gli occhi, guardò ed ecco una gran turba di gente veniva per la strada di Bacurim, dal lato del monte, sulla discesa. La sentinella venne ad avvertire il re e disse: "Ho visto uomini scendere per la strada di Bacurim, dal lato del monte". d !Ora non si metta in cuore il mio signore una tal cosa, come se tutti i figli del re fossero morti; il solo Amnon è morto d Ma Ionadàb figlio di Simea, fratello di Davide, disse: "Non dica il mio signore che tutti i giovani, figli del re, sono stati uccisi; il solo Amnon è morto; per Assalonne era cosa decisa fin da quando Amnon aveva fatto violenza a sua sorella Tamar. +d Allora il re si alzò, si stracciò le vesti e si gettò per terra; tutti i suoi ministri che gli stavano intorno, stracciarono le loro vesti. #d Mentre essi erano ancora per strada, giunse a Davide questa notizia: "Assalonne ha ucciso tutti i figli del re e neppure uno è scampato". $Cd I servi di Assalonne fecero ad Amnon come Assalonne aveva comandato. Allora tutti i figli del re si alzarono, montarono ciascuno sul suo mulo e fuggirono. jOd diede quest'ordine ai servi: "Badate, quando Amnon avrà il cuore riscaldato dal vino e io vi dirò: Colpite Amnon!, voi allora uccidetelo e non abbiate paura. Non ve lo comando io? Fatevi coraggio e comportatevi da forti!". 1d Ma Assalonne tanto insistè che Davide lasciò andare con lui Amnon e tutti i figli del re. Assalonne fece un banchetto come un banchetto da re e "?d Allora Assalonne disse: "Se non vuoi venire tu, permetti ad Amnon mio fratello di venire con noi". Il re gli rispose: "Perché dovrebbe venire con te?". ;qd Ma il re disse ad Assalonne: "No, figlio mio, non si venga noi tutti, perché non ti siamo di peso". Sebbene insistesse, il re non volle andare; ma gli diede la sua benedizione. %Ed Andò dunque Assalonne dal re e disse: "Ecco il tuo servo ha i tosatori presso di sé. Venga dunque anche il re con i suoi ministri a casa del tuo servo!". nWd Due anni dopo Assalonne, avendo i tosatori a Baal-Azor, presso Efraim, invitò tutti i figli del re. {d Assalonne non disse una parola ad Amnon né in bene né in male; odiava Amnon perché aveva violato Tamar sua sorella. 0[d Il re Davide seppe tutte queste cose e ne fu molto irritato, ma non volle urtare il figlio Amnon, perché aveva per lui molto affetto; era infatti il suo primogenito. \3d Assalonne suo fratello le disse: "Forse Amnon tuo fratello è stato con te? Per ora taci, sorella mia; è tuo fratello; non disperarti per questa cosa". Tamar desolata rimase in casa di Assalonne, suo fratello. . Wd Tamar si sparse polvere sulla testa, si stracciò la tunica dalle lunghe maniche che aveva indosso, si mise le mani sulla testa e se ne andò camminando e gridando. F d Essa indossava una tunica con le maniche, perché così vestivano, da molto tempo, le figlie del re ancora vergini. Il servo di Amnon dunque la mise fuori e le sprangò il battente dietro. v gd Anzi, chiamato il giovane che lo serviva, gli disse: "Cacciami fuori costei e sprangale dietro il battente". " ?d "Alzati, vattene!". Gli rispose: "O no! Questo torto che mi fai cacciandomi è peggiore dell'altro che mi hai già fatto". Ma egli non volle ascoltarla.  !d Poi Amnon concepì verso di lei un odio grandissimo: l'odio verso di lei fu più grande dell'amore con cui l'aveva prima amata. Le disse: [1d Ma egli non volle ascoltarla: fu più forte di lei e la violentò unendosi a lei. #Ad Io dove andrei a portare il mio disonore? Quanto a te, tu diverresti come un malfamato in Israele. Parlane piuttosto al re, egli non mi rifiuterà a te". ~wd Essa gli rispose: "No, fratello mio, non farmi violenza; questo non si fa in Israele; non commettere questa infamia! mUd Ma mentre gliele dava da mangiare, egli l'afferrò e le disse: "Vieni, unisciti a me, sorella mia". >wd Allora Amnon disse a Tamar: "Portami la vivanda in camera e prenderò il cibo dalle tue mani". Tamar prese le frittelle che aveva fatte e le portò in camera ad Amnon suo fratello. !=d Poi prese la padella e versò le frittelle davanti a lui; ma egli rifiutò di mangiare e disse: "Allontanate tutti dalla mia presenza". Tutti uscirono. +Qd Tamar andò a casa di Amnon suo fratello, che giaceva a letto. Essa prese farina stemperata, la impastò, ne fece frittelle sotto i suoi occhi e le fece cuocere. ymd Allora Davide mandò a dire a Tamar, in casa: "Va' a casa di Amnon tuo fratello e prepara una vivanda per lui". fGd Amnon si mise a letto e si finse malato; quando il re lo venne a vedere, Amnon gli disse: "Permetti che mia sorella Tamar venga e faccia un paio di frittelle sotto i miei occhi e allora prenderò il cibo dalle sue mani". d Ionadab gli disse: "Mettiti a letto e fingiti malato; quando tuo padre verrà a vederti, gli dirai: Permetti che mia sorella Tamar venga a darmi da mangiare e a preparare la vivanda sotto i miei occhi, così che io veda; allora prenderò il cibo dalle sue mani". I~ d Egli disse: "Perché, figlio del re, tu diventi sempre più magro di giorno in giorno? Non me lo vuoi dire?". Amnon gli rispose: "Sono innamorato di Tamar, sorella di mio fratello Assalonne". }}ud Ora Amnon aveva un amico, chiamato Ionadab figlio di Simea, fratello di Davide e Ionadàb era un uomo molto astuto. '|Id Amnon ne ebbe una tal passione, da cadere malato a causa di Tamar sua sorella; poiché essa era vergine pareva impossibile ad Amnon di poterle fare qualcosa. { ;d Dopo queste cose, accadde che, avendo Assalonne figlio di Davide, una sorella molto bella, chiamata Tamar, Amnon figlio di Davide si innamorò di lei. z5d Fece uscire gli abitanti che erano nella città e li impiegò nei lavori delle seghe, dei picconi di ferro e delle scuri di ferro e li fece lavorare alle fornaci da mattoni; così fece a tutte le città degli Ammoniti. Poi Davide tornò a Gerusalemme con tutta la sua truppa. Ay}d Tolse dalla testa di Milcom la corona, che pesava un talento d'oro e conteneva una pietra preziosa; essa fu posta sulla testa di Davide. Asportò dalla città un bottino molto grande. Ux%d Davide radunò tutto il popolo, si mosse verso Rabba, l'assalì e la prese. wd Ora raduna il resto del popolo, accàmpati contro la città e prendila, altrimenti se la prendo io, porterebbe il mio nome". zvod e inviò messaggeri a Davide per dirgli: "Ho assalito Rabba e mi sono già impadronito della città delle acque. [u1d Intanto Ioab assalì Rabba degli Ammoniti, si impadronì della città delle acque ltSd Il Signore amò Salomone e mandò il profeta Natan, che lo chiamò Iedidia per ordine del Signore. s d Poi Davide consolò Betsabea sua moglie, andando da lei e unendosi a lei: essa partorì un figlio, che egli chiamò Salomone. r}d Ma ora che egli è morto, perché digiunare? Posso io farlo ritornare? Io andrò da lui, ma lui non ritornerà da me!". )qMd Egli rispose: "Quando il bambino era ancora vivo, digiunavo e piangevo, perché dicevo: Chi sa? Il Signore avrà forse pietà di me e il bambino resterà vivo. pd I suoi ministri gli dissero: "Che fai? Per il bambino ancora vivo hai digiunato e pianto e, ora che è morto, ti alzi e mangi!". Cod Allora Davide si alzò da terra, si lavò, si unse e cambiò le vesti; poi andò nella casa del Signore e vi si prostrò. Rientrato in casa, chiese che gli portassero il cibo e mangiò. ?nyd Ma Davide si accorse che i suoi ministri bisbigliavano fra di loro, comprese che il bambino era morto e disse ai suoi ministri: "È morto il bambino?". Quelli risposero: "È morto". Dmd Ora, il settimo giorno il bambino morì e i ministri di Davide temevano di fargli sapere che il bambino era morto, perché dicevano: "Ecco, quando il bambino era ancora vivo, noi gli abbiamo parlato e non ha ascoltato le nostre parole; come faremo ora a dirgli che il bambino è morto? Farà qualche atto insano!". l!d Gli anziani della sua casa insistevano presso di lui perché si alzasse da terra; ma egli non volle e rifiutò di prendere cibo con loro. xkkd Davide allora fece suppliche a Dio per il bambino e digiunò e rientrando passava la notte coricato per terra. {jqd Il Signore dunque colpì il bambino che la moglie di Uria aveva partorito a Davide ed esso si ammalò gravemente. %iEd Tuttavia, poiché in questa cosa tu hai insultato il Signore (l'insulto sia sui nemici suoi), il figlio che ti è nato dovrà morire". Natan tornò a casa. h+d Allora Davide disse a Natan: "Ho peccato contro il Signore!". Natan rispose a Davide: "Il Signore ha perdonato il tuo peccato; tu non morirai. ngWd poiché tu l'hai fatto in segreto, ma io farò questo davanti a tutto Israele e alla luce del sole". gfId Così dice il Signore: Ecco io sto per suscitare contro di te la sventura dalla tua stessa casa; prenderò le tue mogli sotto i tuoi occhi per darle a un tuo parente stretto, che si unirà a loro alla luce di questo sole; e!d Ebbene, la spada non si allontanerà mai dalla tua casa, poiché tu mi hai disprezzato e hai preso in moglie la moglie di Uria l'Hittita. ^d7d Perché dunque hai disprezzato la parola del Signore, facendo ciò che è male ai suoi occhi? Tu hai colpito di spada Uria l'Hittita, hai preso in moglie la moglie sua e lo hai ucciso con la spada degli Ammoniti. Ncd ti ho dato la casa del tuo padrone e ho messo nelle tue braccia le donne del tuo padrone, ti ho dato la casa di Israele e di Giuda e, se questo fosse troppo poco, io vi avrei aggiunto anche altro. b;d Allora Natan disse a Davide: "Tu sei quell'uomo! Così dice il Signore, Dio d'Israele: Io ti ho unto re d'Israele e ti ho liberato dalle mani di Saul, naWd Pagherà quattro volte il valore della pecora, per aver fatto una tal cosa e non aver avuto pietà". ` d L'ira di Davide si scatenò contro quell'uomo e disse a Natan: "Per la vita del Signore, chi ha fatto questo merita la morte. _9d Un ospite di passaggio arrivò dall'uomo ricco e questi, risparmiando di prendere dal suo bestiame minuto e grosso, per preparare una vivanda al viaggiatore che era capitato da lui portò via la pecora di quell'uomo povero e ne preparò una vivanda per l'ospite venuto da lui". ^d ma il povero non aveva nulla, se non una sola pecorella piccina che egli aveva comprata e allevata; essa gli era cresciuta in casa insieme con i figli, mangiando il suo pane, bevendo alla sua coppa e dormendo sul suo seno; era per lui come una figlia. @]}d Il ricco aveva bestiame minuto e grosso in gran numero; \ 5d Il Signore mandò il profeta Natan a Davide e Natan andò da lui e gli disse: "Vi erano due uomini nella stessa città, uno ricco e l'altro povero. P[d Passati i giorni del lutto, Davide la mandò a prendere e l'accolse nella sua casa. Essa diventò sua moglie e gli partorì un figlio. Ma ciò che Davide aveva fatto era male agli occhi del Signore. fZGd La moglie di Uria, saputo che Uria suo marito era morto, fece il lamento per il suo signore. SY!d Allora Davide disse al messaggero: "Riferirai a Ioab: Non ti affligga questa cosa, perché la spada divora or qua or là; rinforza l'attacco contro la città e distruggila. E tu stesso fagli coraggio". X9d allora gli arcieri tirarono sulla tua gente dall'alto delle mura e parecchi della gente del re perirono. Anche il tuo servo Uria l'Hittita è morto". OWd Il messaggero rispose a Davide: "Perché i nemici avevano avuto vantaggio su di noi e avevano fatto una sortita contro di noi nella campagna; ma noi fummo loro addosso fino alla porta della città; vVgd Il messaggero dunque partì e, quando fu arrivato, riferì a Davide quanto Ioab lo aveva incaricato di dire. Davide andò in collera contro Ioab e disse al messaggero: "Perché vi siete avvicinati così alla città per dare battaglia? Non sapevate che avrebbero tirato dall'alto delle mura? Chi ha ucciso Abimelech, figlio di Ierub- Baal? Non fu forse una donna che gli gettò addosso un pezzo di macina dalle mura, così che egli morì a Tebez? Perché vi siete avvicinati così alle mura?". Ud Chi ha ucciso Abimelech figlio di Ierub-Baal? Non fu forse una donna che gli gettò addosso un pezzo di macina dalle mura, così che egli morì a Tebez? Perché vi siete avvicinati così alle mura? tu digli allora: Anche il tuo servo Uria l'Hittita è morto". ,TSd se il re andasse in collera e ti dicesse: Perché vi siete avvicinati così alla città per dar battaglia? Non sapevate che avrebbero tirato dall'alto delle mura? zSod e diede al messaggero quest'ordine: "Quando avrai finito di raccontare al re quanto è successo nella battaglia, oRYd Ioab inviò un messaggero a Davide per fargli sapere tutte le cose che erano avvenute nella battaglia )P~P}m|{{mzzPyyxTwvuutQss[rqq:pno[nnmm:lykrjj*ihhgmff,eudccubaa``__^\[[Z0YXX9WuVV.UTTSARRQFPPONN,M6LL?KKJJHHcGkFFEEDCBA@??>>>=m5d(Mi cingi di forza per la battaglia; hai fatto piegare sotto di me i miei avversari. O=d'Li colpisco ed essi non possono resistere; cadono sotto i miei piedi. U<%d&Inseguo e raggiungo i miei nemici, non desisto finché non siano distrutti. F;d%Fai largo davanti ai miei passi; le mie gambe non vacillano. W:)d$Mi hai dato lo scudo della tua salvezza, la tua sollecitudine mi fa crescere. ^97d#Ha addestrato la mia mano alla guerra; ha posto un arco di bronzo nelle mie braccia. [81d"Ha reso simili i miei piedi a quelli delle cerve; mi ha fatto stare sulle alture. 87md!Dio mi cinge di forza, rende sicura la mia via. K6d C'è forse un dio come il Signore; una rupe fuori del nostro Dio? t5cdLa via di Dio è perfetta; la parola del Signore è integra; egli è scudo per quanti si rifugiano in lui. b4?dSì, con te io posso affrontare una schiera, con il mio Dio posso slanciarmi sulle mura. R3dSì, tu sei la mia lucerna, Signore; il Signore illumina la mia tenebra. H2 dTu salvi la gente umile, mentre abbassi gli occhi dei superbi. G1 dcon il puro ti mostri puro, con il tortuoso ti mostri astuto. C0dCon il pio ti mostri pio, con il prode ti mostri integro; n/WdIl Signore mi trattò secondo la mia giustizia, secondo la purità delle mie mani alla sua presenza. W.)dSono stato irreprensibile nei suoi riguardi; mi sono guardato dall'iniquità. _-9dperché tutti i suoi decreti mi sono dinanzi e non ho allontanato da me le sue leggi. e,EdPerché mi sono mantenuto nelle vie del Signore, non sono stato empio, lontano dal mio Dio, k+QdIl Signore mi ricompensò secondo la mia giustizia, mi trattò secondo la purità delle mie mani. U*%dEgli mi trasse al largo; mi liberò, perché oggetto della sua benevolenza. X)+dMi affrontarono nel giorno della mia rovina, ma il Signore fu il mio sostegno. R(dMi liberò dai miei robusti avversari, dai miei nemici più forti di me. P'dDall'alto stese la mano e mi prese; mi fece uscire dalle grandi acque. &+dApparvero le profondità marine; si scoprirono le basi del mondo, come effetto della tua minaccia, Signore, del soffio violento della tua ira. J%dScagliò frecce e li disperse; vibrò folgori e li mise in fuga. E$dIl Signore tuonò nei cieli, l'Altissimo emise la sua voce. E#d Per lo splendore che lo precedeva arsero carboni infuocati. ["1d Si avvolse di tenebra tutto intorno; acque scure e dense nubi erano la sua tenda. G! d Cavalcò un cherubino e volò; si librò sulle ali del vento. P d Egli piegò i cieli e discese; una nube oscura era sotto i suoi piedi. r_d Fumo salì dalle sue narici; dalla sua bocca uscì un fuoco divoratore; carboni accesi partirono da lui. widSi scosse la terra e sobbalzò; tremarono le fondamenta del cielo; si scossero, perché egli si era irritato. 3dNell'angoscia ho invocato il Signore, ho gridato al mio Dio, egli ha ascoltato dal suo tempio la mia voce; il mio grido è giunto ai suoi orecchi. X+dMi avviluppavano le funi degli inferi; mi stavano davanti i lacci della morte. QdMi circondavano i flutti della morte, mi atterrivano torrenti esiziali. Qdinvoco il Signore, degno di ogni lode, e sono liberato dai miei nemici. "?dil mio Dio, la mia rupe in cui mi rifugio, il mio scudo, la mia salvezza, il mio riparo! Sei la mia roccaforte che mi salva: tu mi salvi dalla violenza. NdEgli disse: "Il Signore è mia roccia, mia fortezza, mio liberatore,  9dDavide rivolse al Signore le parole di questo canto, quando il Signore lo liberò dalla mano di tutti i suoi nemici, specialmente dalla mano di Saul. r_dQuesti quattro erano nati a Rafa, in Gat. Essi perirono per mano di Davide e per mano dei suoi ministri. ^7dCostui insultò Israele, ma lo uccise Giònata, figlio di Simea, fratello di Davide. 3adCi fu un'altra battaglia a Gat, dove si trovò un uomo di grande statura, che aveva sei dita per mano e per piede, in tutto ventiquattro dita: anch'egli era nato a Rafa. =udCi fu un'altra battaglia contro i Filistei a Gob; Elcanan, figlio di Iair di Betlemme, uccise il fratello di Golia di Gat: l'asta della sua lancia era come un subbio di tessitori. }dDopo, ci fu un'altra battaglia contro i Filistei, a Gob; allora Sibbecai il Cusatita uccise Saf, uno dei figli di Rafa. X+dma Abisai, figlio di Zeruia, venne in aiuto al re, colpì il Filisteo e lo uccise. Allora i ministri di Davide gli giurarono: "Tu non uscirai più con noi a combattere e non spegnerai la lampada d'Israele". 4cde Isbi-Benòb, uno dei figli di Rafa, che aveva una lancia del peso di trecento sicli di rame ed era cinto di una spada nuova, manifestò il proposito di uccidere Davide; dI Filistei mossero di nuovo guerra ad Israele e Davide scese con i suoi sudditi a combattere contro i Filistei. Davide era stanco {qdLe ossa di Saul e di Giònata suo figlio, come anche le ossa degli impiccati furono sepolte nel paese di Beniamino a Zela, nel sepolcro di Kis, padre di Saul; fu fatto quanto il re aveva ordinato. Dopo, Dio si mostrò placato verso il paese. d Egli riportò le ossa di Saul e quelle di Giònata suo figlio; poi si raccolsero anche le ossa di quelli che erano stati impiccati.   d Davide andò a prendere le ossa di Saul e quelle di Giònata suo figlio presso i cittadini di Iabès di Galaad, i quali le avevano portate via dalla piazza di Bet- Sean, dove i Filistei avevano appeso i cadaveri quando avevano sconfitto Saul sul Gelboe. _ 9d Fu riferito a Davide quello che Rizpa, figlia di Aia, concubina di Saul, aveva fatto. E d Allora Rizpa, figlia di Aia, prese il mantello di sacco e lo tese, fissandolo alla roccia, e stette là dal principio della mietitura dell'orzo finché dal cielo non cadde su di loro la pioggia. Essa non permise agli uccelli del cielo di posarsi su di essi di giorno e alle bestie selvatiche di accostarsi di notte. T #d Li consegnò ai Gabaoniti, che li impiccarono sul monte, davanti al Signore. Tutti e sette perirono insieme. Furono messi a morte nei primi giorni della mietitura, quando si cominciava a mietere l'orzo. Pdma il re prese i due figli che Rizpa figlia di Aia aveva partoriti a Saul, Armonì e Merib-Baal e i cinque figli che Merab figlia di Saul aveva partoriti ad Adriel il Mecolatita figlio di Barzillai. %EdIl re risparmiò Merib-Baal figlio di Giònata, figlio di Saul, per il giuramento che Davide e Giònata, figlio di Saul, si erano fatto davanti al Signore; )Mdci siano consegnati sette uomini tra i suoi figli e noi li impiccheremo davanti al Signore in Gabaon, sul monte del Signore". Il re disse: "Ve li consegnerò". (KdQuelli risposero al re: "Di quell'uomo che ci ha distrutti e aveva fatto il piano di sterminarci, perché più non sopravvivessimo in nessuna parte d'Israele, QdI Gabaoniti gli risposero: "Fra noi e Saul e la sua casa non è questione d'argento o d'oro, né ci riguarda l'uccidere qualcuno in Israele". Il re disse: "Quello che voi direte io lo farò per voi". dDavide disse ai Gabaoniti: "Che devo fare per voi? In che modo espierò, perché voi benediciate l'eredità del Signore?". dAllora il re chiamò i Gabaoniti e parlò loro. I Gabaoniti non erano del numero degli Israeliti, ma un resto degli Amorrei, e gli Israeliti avevano giurato loro; Saul però, nel suo zelo per gli Israeliti e per quelli di Giuda, aveva cercato di sterminarli. U 'dAl tempo di Davide ci fu una carestia per tre anni; Davide cercò il volto del Signore e il Signore gli disse: "Su Saul e sulla sua casa pesa un fatto di sangue, perché egli ha fatto morire i Gabaoniti". nWdSeraià era scriba; Zadok ed Ebiatàr erano sacerdoti e anche Ira lo Iairita era ministro di Davide. `;dAdoràm sovrintendeva ai lavori forzati; Giosafat, figlio di Achilùd, era archivista; w~idIoab era a capo di tutto l'esercito d'Israele; Benaià, figlio di Ioiadà, era capo dei Cretei e dei Peletei; ;}qdAllora la donna rientrò in città e parlò a tutto il popolo con saggezza; così quelli tagliarono la testa a Seba, figlio di Bicri, e la gettarono a Ioab. Egli fece suonare la tromba; tutti si dispersero lontano dalla città e ognuno andò alla propria tenda. Poi Ioab tornò a Gerusalemme presso il re. |+dLa questione è diversa: un uomo delle montagne di Efraim, chiamato Seba, figlio di Bicri, ha alzato la mano contro il re Davide. Consegnatemi lui solo e io mi allontanerò dalla città". La donna disse a Ioab: "Ecco, la sua testa ti sarà gettata dall'alto delle mura". P{dIoab rispose: "Lungi, lungi da me l'idea di distruggere e di rovinare. z3dstabilite dai fedeli d'Israele. Tu cerchi di far perire una città che è una madre in Israele. Perché vuoi distruggere l'eredità del Signore?". }yudRiprese: "Una volta si soleva dire: Si interroghi bene ad Abel e a Dan per sapere se sono venute meno le costumanze 8xkdQuando egli si fu avvicinato, la donna gli chiese: "Sei tu Ioab?". Egli rispose: "Sì". Allora essa gli disse: "Ascolta la parola della tua schiava". Egli rispose: "Ascolto". wydAllora una donna saggia gridò dalla città: "Ascoltate, ascoltate! Dite a Ioab di avvicinarsi, gli voglio parlare!". )vMdVennero dunque, assediarono Seba in Abel-Bet-Maaca e innalzarono contro la città un terrapieno; tutto il popolo che era con Ioab scavava per demolire le mura. @u{dAttraversarono il territorio di tutte le tribù d'Israele fino ad Abel-Bet-Maaca, dove tutti quelli della famiglia di Bicri erano stati convocati ed erano entrati al seguito di Seba. {tqd Quando esso fu tolto dalla strada, tutti passarono al seguito di Ioab per dare la caccia a Seba, figlio di Bicri. sd Intanto Amasa si rotolava nel sangue in mezzo alla strada e quell'uomo si accorse che tutto il popolo si fermava. Allora trascinò Amasa fuori della strada in un campo e gli buttò addosso una veste, perché quanti gli arrivavano vicino lo vedevano e si fermavano. trcd Uno dei giovani di Ioab era rimasto presso Amasa e diceva: "Chi ama Ioab e chi è per Davide segua Ioab!". q d Amasa non fece attenzione alla spada che Ioab aveva nell'altra mano; Ioab lo colpì al basso ventre e ne sparse le viscere a terra; non lo colpì una seconda volta perché era già morto. Poi Ioab e Abisai suo fratello inseguirono Seba, figlio di Bicri. pp[d Ioab disse ad Amasa: "Stai bene, fratello mio?" e con la destra prese Amasa per la barba per baciarlo. ro_dSi trovavano presso la grande pietra che è in Gabaon, quando Amasa venne loro incontro. Ioab indossava la veste militare, sopra la quale portava la cintura con la spada pendente dai fianchi nel fodero; egli la fece uscire e cadere. .nWdAbisai uscì per la spedizione, seguito dalla gente di Ioab, dai Cretei, dai Peletei e da tutti i prodi; uscirono da Gerusalemme per inseguire Seba figlio di Bicri. 8mkdAllora Davide disse ad Abisai: "Seba figlio di Bicri ci farà ora più male di Assalonne; prendi i servi del tuo signore e inseguilo, perché non trovi fortezze e ci sfugga". `l;dAmasa dunque partì per adunare gli uomini di Giuda; ma tardò più del tempo fissato. ikMdQuindi il re disse ad Amasa: "Radunami tutti gli uomini di Giuda in tre giorni; poi vieni qui". ;jqdDavide entrò nella reggia a Gerusalemme. Il re prese le dieci concubine che aveva lasciate a custodia della reggia e le mise in un domicilio sorvegliato; egli somministrava loro gli alimenti, ma non si accostava loro; rimasero così recluse fino al giorno della loro morte, in stato di vedovanza perenne. Ai}dTutti gli Israeliti si allontanarono da Davide per seguire Seba, figlio di Bicri; ma gli uomini di Giuda rimasero uniti al loro re e lo accompagnarono dal Giordano fino a Gerusalemme. zh qdOra si trovava là un uomo iniquo chiamato Seba, figlio di Bicri, un Beniaminita, il quale suonò la tromba e disse: "Non abbiamo alcuna parte con Davide e non abbiamo un'eredità con il figlio di Iesse. Ognuno alle proprie tende, Israele!". 0g[d,Gli Israeliti replicarono agli uomini di Giuda: "Dieci parti mi spettano sul re; inoltre sono io il primogenito e non tu; perché mi hai disprezzato? Non sono forse stato il primo a proporre di far tornare il re?". Ma il parlare degli uomini di Giuda fu più violento di quello degli Israeliti. Kfd+Tutti gli uomini di Giuda risposero agli Israeliti: "Il re è un nostro parente stretto; perché vi adirate per questo? Abbiamo forse mangiato a spese del re o ci fu portata qualche porzione?". oeYd*Allora tutti gli Israeliti vennero dal re e gli dissero: "Perché i nostri fratelli, gli uomini di Giuda, ti hanno portato via di nascosto e hanno fatto passare il Giordano al re, alla sua famiglia e a tutta la gente di Davide?". d9d)Così il re passò verso Gàlgala e Chimam era venuto con lui. Tutta la gente di Giuda e anche metà della gente d'Israele aveva fatto passare il re. cd(Poi tutto il popolo passò il Giordano; il re l'aveva già passato. Allora il re baciò Barzillai e lo benedisse; quegli tornò a casa. bd'Il re rispose: "Venga dunque con me Chimam e io farò per lui quello che a te piacerà; farò per te quello che desidererai da me". tacd&Lascia che il tuo servo torni indietro e che io possa morire nella mia città presso la tomba di mio padre e di mia madre. Ecco qui mio figlio, il tuo servo Chimam; venga lui con il re mio signore; fa' per lui quello che ti piacerà". `{d%Solo per poco tempo il tuo servo verrà con il re oltre il Giordano; perché il re dovrebbe darmi una tale ricompensa? -_Ud$Io ho ora ottant'anni; posso forse ancora distinguere ciò che è buono da ciò che è cattivo? Può il tuo servo gustare ancora ciò che mangia e ciò che beve? Posso udire ancora la voce dei cantori e delle cantanti? E perché allora il tuo servo dovrebbe essere di peso al re mio signore? ^yd#Ma Barzillai rispose al re: "Quanti sono gli anni che mi restano da vivere, perché io salga con il re a Gerusalemme? s]ad"Il re disse a Barzillai: "Vieni con me; io provvederò al tuo sostentamento presso di me, a Gerusalemme". \;d!Barzillai era molto vecchio: aveva ottant'anni. Aveva fornito i viveri al re mentre questi si trovava a Macanaim, perché era un uomo molto facoltoso. [ d Barzillai il Galaadita era sceso da Roghelim e aveva passato il Giordano con il re, per congedarsi da lui presso il Giordano. ZydMerib-Baal rispose al re: "Se li prenda pure tutti lui, dato che ormai il re mio signore è tornato in pace a casa!". rY_dIl re gli disse: "Non occorre che tu aggiunga altre parole. Ho deciso: tu e Ziba vi dividerete i campi". rX_dPerché tutti quelli della casa di mio padre non avevano meritato dal re mio signore altro che la morte; ma tu avevi posto il tuo servo fra quelli che mangiano alla tua tavola. E che diritto avrei ancora di implorare presso il re?". *WOdMa egli ha calunniato il tuo servo presso il re mio signore. Però il re mio signore è come un angelo di Dio; fa' dunque ciò che sembrerà bene ai tuoi occhi. :VodEgli rispose: "Re, mio signore, il mio servo mi ha ingannato! Il tuo servo aveva detto: Io mi farò sellare l'asino, monterò e andrò con il re, perché il tuo servo è zoppo. uUedQuando giunse da Gerusalemme incontro al re, il re gli disse: "Perché non sei venuto con me, Merib-Baal?". fTGdAnche Merib-Baal nipote di Saul scese incontro al re. Non si era curato i piedi e le mani, né la barba intorno alle labbra e non aveva lavato le vesti dal giorno in cui il re era partito a quello in cui tornava in pace. IS dIl re disse a Simeì: "Tu non morirai!". E il re glielo giurò. PRdDavide disse: "Che ho io in comune con voi, o figli di Zeruia, che vi mostriate oggi miei avversari? Si può mettere a morte oggi qualcuno in Israele? Non so dunque che oggi divento re di Israele?". QdMa Abisai figlio di Zeruia, disse: "Non dovrà forse essere messo a morte Simeì perché ha maledetto il consacrato del Signore?". P!dPerché il tuo servo riconosce di aver peccato ed ecco, oggi, primo di tutta la casa di Giuseppe, sono sceso incontro al re mio signore". UO%de disse al re: "Il mio signore non tenga conto della mia colpa! Non ricordarti di quanto il tuo servo ha commesso quando il re mio signore è uscito da Gerusalemme; il re non lo conservi nella sua mente! IN de avevano servito per far passare la famiglia del re e per fare quanto a lui sarebbe piaciuto. Intanto Simei, figlio di Ghera, si gettò ai piedi del re nel momento in cui passava il Giordano 6MgdAveva con sé mille uomini di Beniamino. Ziba, il servo della casa di Saul, i suoi quindici figli con lui e i suoi venti servi si erano precipitati al Giordano prima del re L dSimei, figlio di Ghera, Beniaminita, che era di Bacurim, si affrettò a scendere con gli uomini di Giuda incontro al re Davide. KdIl re dunque tornò e giunse al Giordano; quelli di Giuda vennero a Gàlgala per andare incontro al re e per fargli passare il Giordano. -JUdCosì piegò il cuore di tutti gli uomini di Giuda, come se fosse stato il cuore di un sol uomo; essi mandarono a dire al re: "Ritorna tu e tutti i tuoi ministri". @I{dDite ad Amasa: Non sei forse mio osso e mia carne? Dio mi faccia questo e mi aggiunga quest'altro, se tu non diventerai davanti a me capo dell'esercito per sempre al posto di Ioab!". aH=d Voi siete mio osso e mia carne e perché dunque sareste gli ultimi a far tornare il re? lGSd Ciò che si diceva in tutto Israele era giunto a conoscenza del re. Il re Davide mandò a dire ai sacerdoti Zadok ed Ebiatar: "Riferite agli anziani di Giuda: Perché volete essere gli ultimi a far tornare il re alla sua casa? F9d Ma quanto ad Assalonne, che noi avevamo consacrato perché regnasse su di noi, è morto in battaglia. Ora perché non cercate di far tornare il re?". cEAd In tutte le tribù d'Israele tutto il popolo stava discutendo e diceva: "Il re ci ha liberati dalle mani dei nostri nemici e ci ha salvati dalle mani dei Filistei; ora è dovuto fuggire dal paese a causa di Assalonne. 5Ded Allora il re si alzò e si sedette sulla porta; fu dato quest'annunzio a tutto il popolo: "Ecco il re sta seduto alla porta". E tutto il popolo venne alla presenza del re. C5dOra dunque alzati, esci e parla al cuore della tua gente; perché io giuro per il Signore che, se non esci, neppure un uomo resterà con te questa notte; questa sarebbe per te la peggiore sventura di tutte quelle che ti sono cadute addosso dalla tua giovinezza fino ad oggi". *BOdperché mostri di amare quelli che ti odiano e di odiare quelli che ti amano. Infatti oggi tu mostri chiaramente che capi e ministri per te non contano nulla; ora io ho capito che, se Assalonne fosse vivo e noi fossimo quest'oggi tutti morti, allora sarebbe una cosa giusta ai tuoi occhi. bA?dAllora Ioab entrò in casa del re e disse: "Tu copri oggi di rossore il volto di tutta la tua gente, che in questo giorno ha salvato la vita a te, ai tuoi figli e alle tue figlie, alle tue mogli e alle tue concubine, z@odIl re si era coperta la faccia e gridava a gran voce: "Figlio mio Assalonne, Assalonne figlio mio, figlio mio!". ? dIl popolo in quel giorno rientrò in città furtivamente, come avrebbe fatto gente vergognosa per essere fuggita in battaglia. #>AdLa vittoria in quel giorno si cambiò in lutto per tutto il popolo, perché il popolo sentì dire in quel giorno: "Il re è desolato a causa del figlio". L=dFu riferito a Ioab: "Ecco, il re piange e fa lutto per Assalonne". j< QdAllora il re fu scosso da un tremito, salì al piano di sopra della porta e pianse; diceva in lacrime: "Figlio mio! Assalonne figlio mio, figlio mio Assalonne! Fossi morto io invece di te, Assalonne, figlio mio, figlio mio!". C;d Il re disse all'Etiope: "Il giovane Assalonne sta bene?". L'Etiope rispose: "Diventino come quel giovane i nemici del re mio signore e quanti insorgono contro di te per farti il male!". 8:kdEd ecco arrivare l'Etiope che disse: "Buone notizie per il re mio signore! Il Signore ti ha reso oggi giustizia, liberandoti dalle mani di quanti erano insorti contro di te". W9)dIl re gli disse: "Mettiti là, da parte". Quegli si mise da parte e aspettò. >8wdIl re disse: "Il giovane Assalonne sta bene?". Achimaàz rispose: "Quando Ioab mandava il servo del re e me tuo servo, io vidi un gran tumulto, ma non so di che cosa si trattasse". `7;dAchimaaz gridò al re: "Pace!". Prostratosi dinanzi al re con la faccia a terra, disse: "Benedetto sia il Signore tuo Dio che ha messo in tuo potere gli uomini che avevano alzato le mani contro il re mio signore!". 36adLa sentinella disse: "Il modo di correre del primo mi pare quello di Achimaaz, figlio di Zadok". E il re disse: "È un uomo dabbene: viene certo per una lieta notizia!". ,5SdPoi la sentinella vide un altro uomo che correva e gridò al guardiano: "Ecco un altro uomo correre tutto solo!". E il re: "Anche questo porta una buona notizia". 4dLa sentinella gridò e avvertì il re. Il re disse: "Se è solo, porta una buona notizia". Quegli andava avvicinandosi sempre più. .3WdDavide stava seduto fra le due porte; la sentinella salì sul tetto della porta dal lato del muro; alzò gli occhi, guardò ed ecco vide un uomo correre tutto solo. )2MdE l'altro: "Qualunque cosa avvenga, voglio correre". Ioab gli disse: "Corri!". Allora Achimaaz prese la corsa per la strada della valle e oltrepassò l'Etiope. \13dAchimaaz, figlio di Zadok, disse di nuovo a Ioab: "Qualunque cosa avvenga, lasciami correre dietro all'Etiope". Ioab gli disse: "Ma perché correre, figlio mio? La buona notizia non ti porterà nulla di buono". {0qdPoi Ioab disse all'Etiope: "Va' e riferisci al re quello che hai visto". L'Etiope si prostrò a Ioab e corse via. ./WdIoab gli rispose: "Oggi tu non sarai l'uomo della buona notizia, la porterai un altro giorno; non porterai oggi la bella notizia perché il figlio del re è morto". .dAchimaaz figlio di Zadok disse a Ioab: "Correrò a portare al re la notizia che il Signore gli ha fatto giustizia contro i suoi nemici". -dOra Assalonne mentre era in vita, si era eretta la stele che è nella Valle del re; perché diceva: "Io non ho un figlio che conservi il ricordo del mio nome"; chiamò quella stele con il suo nome e la si chiamò monumento di Assalonne fino ad oggi. =,udQuindi presero Assalonne, lo gettarono in una grande fossa nella foresta ed elevarono sopra di lui un enorme mucchio di pietre. Tutto Israele era fuggito ciascuno nella sua tenda. x+kdAllora Ioab suonò la tromba e il popolo cessò di inseguire Israele, perché Ioab aveva trattenuto il popolo. `*;dPoi dieci giovani scudieri di Ioab circondarono Assalonne, lo colpirono e lo finirono. 5)edAllora Ioab disse: "Io non voglio perdere così il tempo con te". Prese in mano tre dardi e li immerse nel cuore di Assalonne, che era ancora vivo nel folto del terebinto. (d Se io avessi commesso di mia testa una perfidia, poiché nulla rimane nascosto al re, tu stesso saresti sorto contro di me". 'd Ma quell'uomo disse a Ioab: "Quand'anche mi fossero messi in mano mille sicli d'argento, io non stenderei la mano sul figlio del re; perché con i nostri orecchi abbiamo udito l'ordine che il re ha dato a te, ad Abisai e a Ittai: Salvatemi il giovane Assalonne! H& d Ioab rispose all'uomo che gli portava la notizia: "Dunque, l'hai visto? E perché non l'hai tu, sul posto, steso al suolo? Io non avrei mancato di darti dieci sicli d'argento e una cintura". `%;d Un uomo lo vide e venne a riferire a Ioab: "Ho visto Assalonne appeso a un terebinto". !$=d Ora Assalonne s'imbattè nei servi di Davide. Assalonne cavalcava il mulo; il mulo entrò sotto i rami di un grande terebinto e la testa di Assalonne rimase impigliata nel terebinto e così egli restò sospeso fra cielo e terra; mentre il mulo che era sotto di lui passava oltre. #%dLa battaglia si estese su tutta la contrada e la foresta divorò in quel giorno molta più gente di quanta non ne avesse divorato la spada. "dLa gente d'Israele fu in quel luogo sconfitta dai servi di Davide; la strage fu grande: in quel giorno caddero ventimila uomini. e!EdL'esercito uscì in campo contro Israele e la battaglia ebbe luogo nella foresta di Efraim. < sdIl re ordinò a Ioab, ad Abisai e ad Ittai: "Trattatemi con riguardo il giovane Assalonne!". E tutto il popolo udì quanto il re ordinò a tutti i capi nei riguardi di Assalonne. ,SdIl re rispose loro: "Farò quello che vi sembra bene". Il re si fermò al fianco della porta, mentre tutto l'esercito usciva a schiere di cento e di mille uomini. 3dMa il popolo rispose: "Tu non devi uscire, perché se noi fossimo messi in fuga, non si farebbe alcun caso di noi; quand'anche perisse la metà di noi, non se ne farebbe alcun caso, ma tu conti per diecimila di noi; è meglio che ti tenga pronto a darci aiuto dalla città". |sdDivise la gente in tre corpi: un terzo sotto il comando di Ioab, un terzo sotto il comando di Abisai figlio di Zeruia, fratello di Ioab, e un terzo sotto il comando di Ittai di Gat. Poi il re disse al popolo: "Voglio uscire anch'io con voi!". p ]dDavide passò in rassegna la sua gente e costituì capi di migliaia e capi di centinaia per comandarla. @{dmiele, latte acido e formaggi di pecora e di vacca, per Davide e per la sua gente perché mangiassero; infatti dicevano: "Questa gente ha patito fame, stanchezza e sete nel deserto". xkdportarono letti e tappeti, coppe e vasi di terracotta, grano, orzo, farina, grano arrostito, fave, lenticchie, 9mdQuando Davide fu giunto a Macanaim, Sobi, figlio di Nacàs che era da Rabba, città degli Ammoniti, Machir, figlio di Ammiel da Lodebar, e Barzillai, il Galaadita di Roghelim, @}dIsraele e Assalonne si accamparono nel paese di Galaad. V'dAssalonne aveva posto a capo dell'esercito Amasa invece di Ioab. Amasa era figlio di un uomo chiamato Itrà l'Ismaelita, il quale si era unito a Abigal, figlia di Iesse e sorella di Zeruia, madre di Ioab. dCdDavide era giunto a Macanaim, quando Assalonne passò il Giordano con tutti gli Israeliti. oYdAchitofel, vedendo che il suo consiglio non era stato seguito, sellò l'asino e partì per andare a casa sua nella sua città. Mise in ordine gli affari della casa e s'impiccò. Così morì e fu sepolto nel sepolcro di suo padre. "?dAllora Davide si mosse con tutta la sua gente e passò il Giordano. All'apparire del giorno, neppure uno era rimasto che non avesse passato il Giordano. _9dQuando costoro se ne furono partiti, i due uscirono dalla cisterna e andarono ad informare il re Davide. Gli dissero: "Muovetevi e passate in fretta l'acqua, perché così ha consigliato Achitofel a vostro danno". |sdI servi di Assalonne vennero in casa della donna e chiesero: "Dove sono Achimaaz e Giònata?". La donna rispose loro: "Hanno passato il serbatoio dell'acqua". Quelli si misero a cercarli, ma, non riuscendo a trovarli, tornarono a Gerusalemme. ,SdQuelli vi si calarono e la donna di casa prese una coperta, la distese sulla bocca della cisterna e vi sparse grano pesto, così che non ci si accorgeva di nulla. 8~C}}x}|||||L{{{{[{ zzzHyyyxx'wTvv+uu/tt$s*rr4q"pionmmqmlkkjihhygg{>"=2<;;^:O988$7]65n44322`11(00*/..-- ,+**R)(''t&&Q%r$$t#"""!! `-R`.8yeU3c1[, cZ ^ Y F  Q ! 1ki M8w7in(13) Il re Salomone reclutò il lavoro forzato da tutto Israele e il lavoro forzato era di trentamila uomini. 6)n(12) Il Signore concesse a Salomone la saggezza come gli aveva promesso. Fra Chiram e Salomone regnò la pace e i due conclusero un'alleanza. 85kn(11) Salomone diede a Chiram ventimila kor di grano, per il mantenimento della sua famiglia, e venti kor di olio d'olive schiacciate; questo dava Salomone a Chiram ogni anno. ]45n(10) Chiram fornì a Salomone legname di cedro e legname di abete, quanto ne volle. ~3wn(9) I miei servi lo caleranno dal Libano al mare; io lo metterò in mare su zattere fino al punto che mi indicherai. Là lo scaricherò e tu lo prenderai. Quanto a provvedere al mantenimento della mia famiglia, tu soddisferai il mio desiderio". 2+n(8) Chiram mandò a dire a Salomone: "Ho ascoltato il tuo messaggio; farò quanto desideri riguardo al legname di cedro e al legname di abete. 61gn(7) Quando Chiram udì le parole di Salomone, gioì molto e disse: "Sia benedetto, oggi, il Signore che ha dato a Davide un figlio saggio per governare questo gran popolo". 0+n(6) Ordina, dunque, che si taglino per me cedri del Libano; i miei servi saranno con i tuoi servi; io ti darò come salario per i tuoi servi quanto fisserai. Tu sai bene, infatti, che fra di noi nessuno è capace di tagliare il legname come sanno fare quelli di Sidone". W/)n(5) Ecco, ho deciso di edificare un tempio al nome del Signore mio Dio, come ha detto il Signore a Davide mio padre: Tuo figlio, che io porrò al tuo posto sul tuo trono, edificherà un tempio al mio nome. v.gn(4) Ora il Signore mio Dio mi ha dato pace da ogni parte e non ho né avversari né particolari difficoltà. l-Sn(3) "Tu sai che Davide mio padre non ha potuto edificare un tempio al nome del Signore suo Dio a causa delle guerre che i nemici gli mossero da tutte le parti, finché il Signore non li prostrò sotto la pianta dei suoi piedi. -,Wn(2) Salomone mandò a dire a Chiram: =+un(5,1) Chiram, re di Tiro, mandò i suoi ministri da Salomone, perché aveva sentito che era stato consacrato re al posto di suo padre; ora Chiram era sempre stato amico di Davide. *7n(34) Da tutte le nazioni venivano per ascoltare la saggezza di Salomone; venivano anche i re dei paesi ove si era sparsa la fama della sua saggezza. )n (33) Parlò di piante, dal cedro del Libano all'issòpo che sbuca dal muro; parlò di quadrupedi, di uccelli, di rettili e di pesci. V('n (32) Salomone pronunziò tremila proverbi; le sue poesie furono millecinque. 6'gn (31) Egli fu veramente più saggio di tutti, più di Etan l'Ezrachita, di Eman, di Calcol e di Darda, figli di Macol; il suo nome divenne noto fra tutti i popoli limitrofi. r&_n (30) La saggezza di Salomone superò la saggezza di tutti gli orientali e tutta la saggezza dell'Egitto. %n (29) Dio concesse a Salomone saggezza e intelligenza molto grandi e una mente vasta come la sabbia che è sulla spiaggia del mare. $ n(28) Portavano l'orzo e la paglia per i cavalli da tiro e da sella nel luogo ove si trovava ognuno secondo la propria mansione. *#On(27) Quei prefetti, ognuno per il suo mese, provvedevano quanto serviva al re Salomone e a quelli che erano ammessi alla sua tavola; non facevano mancare nulla. q"]n(26) Salomone possedeva quattromila greppie per i cavalli dei suoi carri e dodicimila cavalli da sella. $!Cn(25) Giuda e Israele erano al sicuro; ognuno stava sotto la propria vite e sotto il proprio fico - da Dan fino a Bersabea - per tutta la vita di Salomone. ! =n(24) Egli, infatti, dominava su tutto l'Oltrefiume, da Tifsach a Gaza su tutti i re dell'Oltrefiume, ed era in pace con tutti i confinanti all'intorno. n(23) dieci buoi grassi, venti buoi da pascolo e cento pecore, senza contare i cervi, le gazzelle, le antilopi e i volatili da stia. uen(22) I viveri di Salomone per un giorno erano trenta kor di fior di farina e sessanta kor di farina comune, 9 on(4,21) Salomone esercitava l'egemonia su tutti i regni, dal fiume alla regione dei Filistei e al confine con l'Egitto. Gli portavano tributi e servirono Salomone finché visse. fGnGiuda e Israele erano numerosi come la sabbia del mare e mangiavano e bevevano allegramente. 9nGheber, figlio di Uri, nel paese di Gad, già terra di Sicon re degli Amorrei e di Og re di Basan. Inoltre c'era un prefetto nel territorio di Giuda. ,UnSimei, figlio di Ela, in Beniamino; 2anGiòsafat, figlio di Paruach, in Issacar; 7knBaana, figlio di Cusai, in Aser e in Zàbulon; dCnAchimaaz in Neftali - anche costui aveva preso in moglie una figlia di Salomone, Bosmat -; /[nAchinadab, figlio di Iddo, a Macanaim; Ln il figlio di Gheber, in Ramot di Galaad; a lui appartenevano i villaggi di Iair figlio di Manasse in Galaad, il distretto di Argob in Basan, sessanta grandi città con mura e spranghe di bronzo; 3an Baana, figlio di Achilùd, aveva Taanach, Meghiddo, sino al di là di Iokmeam, e tutto Bet-Sean che è sotto Izreel, da Bet-Sean fino ad Abel-Mecola che è verso Zartan; hKn il figlio di Abinadab, aveva tutta la costa di Dor (sua moglie era Tafat, figlia di Salomone); _9n il figlio di Chesed, in Arubbot; a lui appartenevano Soco e tutto il paese di Chefer; Z/n il figlio di Deker, a Makaz, a Saalbim, a Bet-Semes, ad Aialon fino a Bet-Canan; NnQuesti sono i loro nomi: il figlio di Cur, sulle montagne di Efraim; 3anSalomone aveva dodici prefetti su tutto Israele; costoro provvedevano al re e alla sua famiglia; ognuno aveva l'incarico di procurare il necessario per un mese all'anno. Z/nAchisar maggiordomo. Adoniram, figlio di Abda, sovrintendente ai lavori forzati. f GnAzaria, figlio di Natan, capo dei prefetti. Zabud, figlio di Natan, sacerdote, amico del re. S !nBenaia, figlio di Ioiada, capo dell'esercito. Zadok e Ebiatar, sacerdoti. ] 5nElicoref e Achia, figli di Sisa, scribi. Giòsafat, figlio di Achilùd, archivista. N nQuesti furono i suoi dignitari: Azaria figlio di Zadok fu sacerdote. B  nIl re Salomone estendeva il suo dominio su tutto Israele. <snTutti gli Israeliti seppero della sentenza pronunziata dal re e concepirono rispetto per il re, perché avevano constatato che la saggezza di Dio era in lui per render giustizia. oYnPresa la parola, il re disse: "Date alla prima il bambino vivo; non uccidetelo. Quella è sua madre". nWnLa madre del bimbo vivo si rivolse al re, poiché le sue viscere si erano commosse per il suo figlio, e disse: "Signore, date a lei il bambino vivo; non uccidetelo!". L'altra disse: "Non sia né mio né tuo; dividetelo in due!". sanQuindi il re aggiunse: "Tagliate in due il figlio vivo e datene una metà all'una e una metà all'altra". b?nAllora il re ordinò: "Prendetemi una spada!". Portarono una spada alla presenza del re. &GnEgli disse: "Costei dice: Mio figlio è quello vivo, il tuo è quello morto e quella dice: Non è vero! Tuo figlio è quello morto e il mio è quello vivo". jOnL'altra donna disse: "Non è vero! Mio figlio è quello vivo, il tuo è quello morto". E quella, al contrario, diceva: "Non è vero! Quello morto è tuo figlio, il mio è quello vivo". Discutevano così alla presenza del re. )nAl mattino mi sono alzata per allattare mio figlio, ma ecco, era morto. L'ho osservato bene; ecco, non era il figlio che avevo partorito io". 5enEssa si è alzata nel cuore della notte, ha preso il mio figlio dal mio fianco - la tua schiava dormiva - e se lo è messo in seno e sul mio seno ha messo il figlio morto. fGnIl figlio di questa donna è morto durante la notte, perché essa gli si era coricata sopra. ~nTre giorni dopo il mio parto, anche questa donna ha partorito; noi stiamo insieme e non c'è nessun estraneo in casa fuori di noi due. }nUna delle due disse: "Ascoltami, signore! Io e questa donna abitiamo nella stessa casa; io ho partorito mentre essa sola era in casa. S|!nUn giorno andarono dal re due prostitute e si presentarono innanzi a lui. W{)nSalomone si svegliò; ecco, era stato un sogno. Andò in Gerusalemme; davanti all'arca dell'alleanza del Signore offrì olocausti, compì sacrifici di comunione e diede un banchetto per tutti i suoi servi. z'nSe poi camminerai nelle mie vie osservando i miei decreti e i miei comandi, come ha fatto Davide tuo padre, prolungherò anche la tua vita". fyGn Ti concedo anche quanto non hai domandato, cioè ricchezza e gloria come nessun re ebbe mai. xn ecco faccio come tu hai detto. Ti concedo un cuore saggio e intelligente: come te non ci fu alcuno prima di te né sorgerà dopo di te. [w1n Dio gli disse: "Perché hai domandato questa cosa e non hai domandato per te né una lunga vita, né la ricchezza, né la morte dei tuoi nemici, ma hai domandato per te il discernimento nel giudicare le cause, Uv%n Al Signore piacque che Salomone avesse domandato la saggezza nel governare. Gu n Concedi al tuo servo un cuore docile perché sappia rendere giustizia al tuo popolo e sappia distinguere il bene dal male, perché chi potrebbe governare questo tuo popolo così numeroso?". t{nIl tuo servo è in mezzo al tuo popolo che ti sei scelto, popolo così numeroso che non si può calcolare né contare. snOra, Signore mio Dio, tu hai fatto regnare il tuo servo al posto di Davide mio padre. Ebbene io sono un ragazzo; non so come regolarmi.  1n5Il re Salomone ordinò che lo facessero scendere dall'altare; quegli andò a prostrarsi davanti al re Salomone, che gli disse: "Vattene a casa!". = n4Salomone disse: "Se si comporterà da uomo leale, neppure un suo capello cadrà a terra; ma se cadrà in qualche fallo, morirà". I< n3Fu riferito a Salomone: "Sappi che Adonia, avendo paura del re Salomone, ha afferrato i corni dell'altare dicendo: Mi giuri oggi il re Salomone che non farà morire di spada il suo servitore". Y; /n2Adonia, che temeva Salomone, alzatosi andò ad aggrapparsi ai corni dell'altare. n: Yn1Tutti gli invitati di Adonia allora spaventati si alzarono e se ne andarono ognuno per la sua strada. 9 'n0poi ha detto: Sia benedetto il Signore, Dio di Israele, perché oggi ha concesso che uno sedesse sul mio trono e i miei occhi lo vedessero". X8 -n/e i ministri del re sono andati a felicitarsi con il re Davide dicendo: Il tuo Dio renda il nome di Salomone più celebre del tuo e renda il suo trono più splendido del tuo! Il re si è prostrato sul letto, ;7 un.Anzi Salomone si è già seduto sul trono del regno <6 un-Il sacerdote Zadok e il profeta Natan l'hanno unto re in Ghicon; quindi sono risaliti esultanti, mentre la città echeggiava di grida. Questo il motivo del frastuono da voi udito. /5 [n,e ha mandato con lui il sacerdote Zadok, il profeta Natan e Benaia figlio di Ioiada, insieme con i Cretei e con i Peletei che l'hanno fatto montare sulla mula del re. _4 ;n+"No - rispose Giònata ad Adonia - il re Davide nostro signore ha nominato re Salomone 3 7n*Mentre parlava ecco giungere Giònata figlio del sacerdote Ebiatar, al quale Adonia disse: "Vieni! Tu sei un valoroso e rechi certo buone notizie!". 92 on)Li sentirono Adonia e i suoi invitati, che avevano appena finito di mangiare. Ioab, udito il suono della tromba, chiese: "Che cos'è questo frastuono nella città in tumulto?". 1 n(Risalirono tutti dietro a lui, suonando i flauti e mostrando una grandissima gioia e i luoghi rimbombavano delle loro acclamazioni. 0 3n'Il sacerdote Zadok prese il corno dell'olio dalla tenda e unse Salomone al suono della tromba. Tutti i presenti gridarono: "Viva il re Salomone!". A/ n&Scesero il sacerdote Zadok, il profeta Natan e Benaia figlio di Ioiada, insieme con i Cretei e con i Peletei; fecero montare Salomone sulla mula del re Davide e lo condussero a Ghicon. . /n%Come il Signore ha assistito il re mio signore, così assista Salomone e renda il suo trono più splendido di quello del re Davide mio signore". ~- yn$Benaia figlio di Ioiada rispose al re: "Così sia! Anche il Signore, Dio del re mio signore, decida allo stesso modo! &, In#Quindi risalirete dietro a lui, che verrà a sedere sul mio trono e regnerà al mio posto. Poiché io ho designato lui a divenire capo d'Israele e di Giuda". + n"Ivi il sacerdote Zadok e il profeta Natan lo ungano re d'Israele. Voi suonerete la tromba e griderete: Viva il re Salomone! * n!che disse loro: "Prendete con voi la guardia del vostro signore: fate montare Salomone sulla mia mula e fatelo scendere a Ghicon. ) n Il re Davide fece chiamare il sacerdote Zadok, il profeta Natan e Benaia figlio di Ioiada. Costoro si presentarono al re, ( nBetsabea si inginocchiò con la faccia a terra, si prostrò davanti al re dicendo: "Viva il mio signore, il re Davide, per sempre!". &' InCome ti ho giurato per il Signore, Dio di Israele, che Salomone tuo figlio avrebbe regnato dopo di me, sedendo sul mio trono al mio posto, così farò oggi". T& %nil re giurò: "Per la vita del Signore che mi ha liberato da ogni angoscia! % nIl re Davide, presa la parola, disse: "Chiamatemi Betsabea!". Costei si presentò al re e, restando essa alla sua presenza, $ nProprio il re mio signore ha ordinato ciò? Perché non hai indicato ai tuoi ministri chi siederà sul trono del re mio signore?". ~# ynMa non ha invitato me tuo servitore, né il sacerdote Zadok, né Benaia figlio di Ioiada, né Salomone tuo servitore. e" GnDifatti oggi egli è andato ad immolare molti buoi, vitelli grassi e pecore e ha invitato tutti i figli del re, i capi dell'esercito e il sacerdote Ebiatar. Costoro mangiano e bevono con lui e gridano: Viva il re Adonia! s! cnNatan disse: "Re mio signore, tu forse hai decretato: Adonia regnerà dopo di me e siederà sul mio trono?  nFu annunziato al re: "Ecco c'è il profeta Natan". Questi si presentò al re, davanti al quale si prostrò con la faccia a terra. L nMentre Betsabea ancora parlava con il re, arrivò il profeta Natan.  nQuando il re mio signore si sarà addormentato con i suoi padri, io e mio figlio Salomone saremo trattati da colpevoli".  nRe mio signore, gli occhi di tutto Israele sono su di te, perché annunzi loro chi siederà sul trono del re mio signore dopo di lui. 6 inHa immolato molti buoi, vitelli grassi e pecore, ha invitato tutti i figli del re, il sacerdote Ebiatar e Ioab capo dell'esercito, ma non ha invitato Salomone tuo servitore. S #nOra invece Adonia è divenuto re e tu, re mio signore, non lo sai neppure. & InEssa gli rispose: "Signore, tu hai giurato alla tua schiava per il Signore tuo Dio che Salomone tuo figlio avrebbe regnato dopo di te, sedendo sul tuo trono. [ 3nBetsabea si inginocchiò e si prostrò davanti al re, che le domandò: "Che hai?". l UnBetsabea si presentò nella camera del re, che era molto vecchio, e Abisag la Sunammita lo serviva. h MnEcco, mentre tu starai ancora lì a parlare al re, io ti seguirò e confermerò le tue parole". O n Va', presentati al re Davide e digli: Re mio signore, non hai forse giurato alla tua schiava che Salomone tuo figlio avrebbe regnato dopo di te, sedendo sul tuo trono? Perché si è fatto re Adonia? c Cn Ebbene, ti do un consiglio, perché tu salvi la tua vita e quella del tuo figlio Salomone. # Cn Allora Natan disse a Betsabea, madre di Salomone: "Non hai sentito che Adonia, figlio di Agghit, si è fatto re e Davide nostro signore non lo sa neppure? r an Ma non invitò il profeta Natan, né Benaia, né i più valorosi soldati e neppure Salomone suo fratello. X -n Adonia un giorno immolò pecore e buoi e vitelli grassi sulla pietra Zochelet, che è vicina alla fonte di Roghel. Invitò tutti i suoi fratelli, figli del re, e tutti gli uomini di Giuda al servizio del re.  3nInvece il sacerdote Zadok, Benaia figlio di Ioiada, il profeta Natan, Simei, Rei e il nerbo delle milizie di Davide non si schierarono con Adonia. i OnSi accordò con Ioab, figlio di Zeruia, e con il sacerdote Ebiatar, che stavano dalla sua parte.  /nIl re suo padre, per non affliggerlo, non gli disse mai: "Perché ti comporti in questo modo?". Adonia era molto bello; era nato dopo Assalonne.  %nIntanto Adonia, figlio di Agghit, insuperbito, diceva: "Sarò io il re". Si procurò carri, cavalli e cinquanta uomini che lo precedessero. `  =nLa giovane era molto bella; essa curava il re e lo serviva, ma il re non si unì a lei. x  mnSi cercò in tutto il territorio d'Israele una giovane bella e si trovò Abisag da Sunem e la condussero al re. >  ynI suoi ministri gli suggerirono: "Si cerchi per il re nostro signore una vergine giovinetta, che assista il re e lo curi e dorma con lui; così il re nostro signore si riscalderà". l  WnIl re Davide era vecchio e avanzato negli anni e, sebbene lo coprissero, non riusciva a riscaldarsi. : odedificò in quel luogo un altare al Signore e offrì olocausti e sacrifici di comunione. Il Signore si mostrò placato verso il paese e il flagello cessò di colpire il popolo. dCdMa il re rispose ad Arauna: "No, io acquisterò da te queste cose per il loro prezzo e non offrirò al Signore mio Dio olocausti che non mi costino nulla". Davide acquistò l'aia e i buoi per cinquanta sicli d'argento; uedTutte queste cose, re, Arauna te le regala". Poi Arauna disse al re: "Il Signore tuo Dio ti sia propizio!". *OdArauna disse a Davide: "Il re mio signore prenda e offra quanto gli piacerà! Ecco i buoi per l'olocausto; le trebbie e gli arnesi dei buoi serviranno da legna. QdPoi Arauna disse: "Perché il re mio signore viene dal suo servo?". Davide rispose: "Per acquistare da te quest'aia e innalzarvi un altare al Signore, perché il flagello cessi di colpire il popolo". dArauna guardò e vide il re e i suoi ministri dirigersi verso di lui. Arauna uscì e si prostrò davanti al re con la faccia a terra. RdDavide salì, secondo la parola di Gad, come il Signore aveva comandato. zodQuel giorno Gad venne da Davide e gli disse: "Sali, innalza un altare al Signore sull'aia di Arauna il Gebuseo". T#dDavide, vedendo l'angelo che colpiva il popolo, disse al Signore: "Io ho peccato; io ho agito da iniquo; ma queste pecore che hanno fatto? La tua mano venga contro di me e contro la casa di mio padre!". {dE quando l'angelo ebbe stesa la mano su Gerusalemme per distruggerla, il Signore si pentì di quel male e disse all'angelo che distruggeva il popolo: "Basta; ritira ora la mano!". L'angelo del Signore si trovava presso l'aia di Arauna il Gebuseo. 1dCosì il Signore mandò la peste in Israele, da quella mattina fino al tempo fissato; da Dan a Bersabea morirono settantamila persone del popolo. 5~edDavide rispose a Gad: "Sono in grande angoscia! Ebbene cadiamo nelle mani del Signore, perché la sua misericordia è grande, ma che io non cada nelle mani degli uomini!". }d Gad venne dunque a Davide, gli riferì questo e disse: "Vuoi tre anni di carestia nel tuo paese o tre mesi di fuga davanti al nemico che ti insegua oppure tre giorni di peste nel tuo paese? Ora rifletti e vedi che cosa io debba rispondere a chi mi ha mandato". n|Wd "Va' a riferire a Davide: Dice il Signore: Io ti propongo tre cose: scegline una e quella ti farò". {}d Quando Davide si fu alzato il mattino dopo, questa parola del Signore fu rivolta al profeta Gad, il veggente di Davide: vzgd Ma dopo che Davide ebbe fatto il censimento del popolo, provò rimorso in cuore e disse al Signore: "Ho peccato molto per quanto ho fatto; ma ora, Signore, perdona l'iniquità del tuo servo, poiché io ho commesso una grande stoltezza". "y?d Ioab consegnò al re la cifra del censimento del popolo: c'erano in Israele ottocentomila guerrieri che maneggiavano la spada; in Giuda cinquecentomila. bx?dPercorsero così tutto il paese e dopo nove mesi e venti giorni tornarono a Gerusalemme. w}dandarono alla fortezza di Tiro e in tutte le città degli Evei e dei Cananei e finirono nel Negheb di Giuda a Bersabea. tvcdPoi andarono in Gàlaad e nel paese degli Hittiti a Kades; andarono a Dan. Poi girarono intorno a Sidòne; yumdPassarono il Giordano e cominciarono da Aroer e dalla città che è in mezzo al torrente di Gad e presso Iazer. )tMdMa l'ordine del re prevalse su Ioab e sui capi dell'esercito e Ioab e i capi dell'esercito si allontanarono dal re per fare il censimento del popolo d'Israele. OsdIoab rispose al re: "Il Signore tuo Dio moltiplichi il popolo cento volte più di quello che è, e gli occhi del re mio signore possano vederlo! Ma perché il re mio signore desidera questa cosa?". Ir dIl re disse a Ioab e ai suoi capi dell'esercito: "Percorri tutte le tribù d'Israele, da Dan fino a Bersabea, e fate il censimento del popolo, perché io conosca il numero della popolazione". !q ?dLa collera del Signore si accese di nuovo contro Israele e incitò Davide contro il popolo in questo modo: "Su, fa' il censimento d'Israele e di Giuda". .pYd'Uria l'Hittita. In tutto trentasette. 'oKd&Irà di Ieter; Gareb di Ieter; Qnd%Zelek l'Ammonita; Nacrai da Beerot, scudiero di Ioab, figlio di Zeruia; 5mgd$Igal figlio di Natàn, da Zoba; Bani di Gad; -lWd#Chesrai del Carmelo; Paarai di Arab; Xk+d"Elifelet figlio di Acasbai, il Maacatita; Eliam figlio di Achitofel, di Ghilo; Mjd!Giònata figlio di Samma, di Arar; Achiam figlio di Sarar, di Afar; *iQd Eliacba di Saalbon; Iasen di Gun; 0h]dAbi-Albon di Arbat; Azmavet di Bacurim; g9dIddai di Nahale-Gaas; mfUdCheleb figlio di Baana, di Netofa; Ittai figlio di Ribai, di Gabaa di Beniamino; Benaia di Piraton; -eWdZalmon di Acoach; Maharai di Netofa; -dWdAbiezer di Anatot; Mebunnai di Cusa; 7ckdCeles di Pelet; Ira figlio di Ikkes, di Tekoa; (bMdSamma di Carod; Elika di Carod; daCdPoi vi erano Asael fratello di Ioab, uno dei Trenta; Elcanàn figlio di Dodo, di Betlemme. n`WdFu il più illustre dei Trenta, ma non giunse alla pari dei Tre. Davide lo ammise nel suo consiglio. W_)dQuesto fece Benaià figlio di Ioiada, e si acquistò fama tra i trenta prodi. I^ dUccise anche un Egiziano, uomo d'alta statura, che teneva una lancia in mano; Benaia gli scese contro con un bastone, strappò di mano all'Egiziano la lancia e lo uccise con la lancia di lui. l]SdPoi veniva Benaià, figlio di Ioiadà, uomo valoroso, celebre per le sue prodezze, oriundo da Kabzeel. Egli uccise i due figli di Ariel, di Moab. Scese anche in mezzo a una cisterna, dove uccise un leone, in un giorno di neve. ^~~7}}|{{zzeyxx%ww1vuuuitssirrrqqGpp~oodo n mmRmlkkDjjVii|hhngg+ffMeed%cTbbaa``\__?^^f]]\\8[ZZ(YYWXWVV!UUTqTSSR~QQKPPPwOOsNNjMML0K=JJLIIIHH4GFF[EEzE$DDBBqAAk@u??A>b=<< ;::9k877)65443^22(11//.--++**?)(($'&&%$$##"! |YC|c=KbM4}N  > @ 5&* ?yn Tutti i vasi per le bevande del re Salomone erano d'oro; tutti gli arredi del palazzo della Foresta del Libano erano d'oro fino; al tempo di Salomone l'argento non si stimava nulla. q]n Dodici leoni si ergevano di qua e di là, sui sei gradini; non ne esistevano di simili in nessun regno. /n Il trono aveva sei gradini; sullo schienale c'erano teste di vitello; il sedile aveva due bracci laterali, ai cui fianchi si ergevano due leoni. On Inoltre, il re fece un grande trono d'avorio che rivestì d'oro puro. 1n e trecento scudi piccoli d'oro battuto, per ciascuno dei quali adoperò tre mine d'oro, e il re li collocò nel palazzo della Foresta del Libano. xkn Il re Salomone fece duecento scudi grandi d'oro battuto, per ciascuno dei quali adoperò seicento sicli d'oro, n senza contare quanto ne proveniva dai trafficanti e dai commercianti, da tutti i re dell'Arabia e dai governatori del paese. oYn La quantità d'oro che affluiva nelle casse di Salomone ogni anno era di seicentosessantasei talenti, ;qn Il re Salomone diede alla regina di Saba quanto essa desiderava e aveva domandato, oltre quanto le aveva dato con mano regale. Quindi essa tornò nel suo paese con i suoi servi. @{n Con il legname di sandalo il re fece ringhiere per il tempio e per la reggia, cetre e arpe per i cantori. Mai più arrivò, né mai più si vide fino ad oggi, tanto legno di sandalo. ~ n Inoltre, la flotta di Chiram, che caricava oro in Ofir, portò da Ofir legname di sandalo in gran quantità e pietre preziose. -}Un Essa diede al re centoventi talenti d'oro, aromi in gran quantità e pietre preziose. Non arrivarono mai tanti aromi quanti ne portò la regina di Saba a Salomone. ^|7n Sia benedetto il Signore tuo Dio, che si è compiaciuto di te sì da collocarti sul trono di Israele. Nel suo amore eterno per Israele il Signore ti ha stabilito re perché tu eserciti il diritto e la giustizia". u{en Beati i tuoi uomini, beati questi tuoi ministri che stanno sempre davanti a te e ascoltano la tua saggezza! zzon Io non avevo voluto credere a quanto si diceva, finché non sono giunta qui e i miei occhi non hanno visto; ebbene non me n'era stata riferita neppure una metà! Quanto alla saggezza e alla prosperità, tu superi la fama che io ne ho udita. wyin Allora disse al re: "Era vero, dunque, quanto avevo sentito nel mio paese sul tuo conto e sulla tua saggezza! Nxn i cibi della sua tavola, gli alloggi dei suoi dignitari, l'attività dei suoi ministri, le loro divise, i suoi coppieri e gli olocausti che egli offriva nel tempio del Signore, rimase senza fiato. uwen La regina di Saba, quando ebbe ammirato tutta la saggezza di Salomone, il palazzo che egli aveva costruito, vn Salomone rispose a tutte le sue domande, nessuna ve ne fu che non avesse risposta o che restasse insolubile per Salomone. Au}n Venne in Gerusalemme con ricchezze molto grandi, con cammelli carichi di aromi, grande quantità di oro e di pietre preziose. Si presentò a Salomone e gli disse quanto aveva pensato. bt An La regina di Saba, sentita la fama di Salomone, venne per metterlo alla prova con enigmi. gsIn Andarono in Ofir, ove presero quattrocentoventi talenti di oro e li portarono al re Salomone. rr_n Chiram inviò sulle navi i suoi servi, marinai che conoscevano il mare, insieme con i servi di Salomone. }qun Salomone costruì anche una flotta in Ezion-Gheber, cioè in Elat, sulla riva del Mare Rosso nella regione di Edom. Rpn Tre volte all'anno Salomone offriva olocausti e sacrifici di comunione sull'altare che aveva costruito per il Signore e bruciava incenso su quello che era davanti al Signore. Così terminò il tempio. on Dopo che la figlia del faraone si trasferì dalla città di Davide alla casa che Salomone le aveva costruita, questi costruì il Millo. n'n I capi dei prefetti, che dirigevano i lavori per Salomone, erano cinquecentocinquanta; essi sovrintendevano alla massa impiegata nei lavori. Bmn Ma degli Israeliti, Salomone non assoggettò nessuno alla schiavitù: essi erano suoi guerrieri, suoi ministri, suoi ufficiali, suoi scudieri, capi dei suoi carri e dei suoi cavalieri. Gl n e cioè i discendenti rimasti dopo di loro nel paese, coloro che gli Israeliti non erano riusciti a sterminare, Salomone li costrinse ai lavori forzati, e tale è ancora la loro condizione. k n Quanti rimanevano degli Amorrei, degli Hittiti, dei Perizziti, degli Evei e dei Gebusei, che non appartenevano agli Israeliti, fjGn e tutte le città di rifornimento che gli appartenevano, le città per i suoi carri, quelle per i suoi cavalli e quanto Salomone aveva voluto costruire in Gerusalemme, nel Libano e in tutto il territorio del suo dominio. ,iUn Baalat, Tamar nel deserto del paese 8hmn Salomone riedificò Ghezer, Bet-Oron inferiore, Vg'n Il faraone, re d'Egitto, con una spedizione aveva preso Ghezer, l'aveva data alle fiamme, aveva ucciso i Cananei che abitavano nella città e poi l'aveva assegnata in dote alla figlia, moglie di Salomone. ,fSn Questa fu l'occasione del lavoro forzato che reclutò il re Salomone per costruire il tempio, la reggia, il Millo, le mura di Gerusalemme, Azor, Meghiddo, Ghezer. 6ein Chiram mandò al re centoventi talenti d'oro. dn Perciò disse: "Sono questi i villaggi che tu mi hai dati, fratello mio?". Li chiamò paese di Kabul, nome ancora in uso. hcKn Chiram partì da Tiro per vedere i villaggi che Salomone gli aveva dati, ma non gli piacquero. 7bin poiché Chiram, re di Tiro, aveva fornito a Salomone legname di cedro e legname di abete e oro a piacere, Salomone diede a Chiram venti villaggi nella regione della Galilea. haKn Venti anni dopo che Salomone aveva costruito i due edifici, il tempio del Signore e la reggia, `%n Si risponderà: Perché hanno abbandonato il Signore loro Dio che aveva fatto uscire i loro padri dal paese d'Egitto, si sono legati a dei stranieri, prostrandosi davanti ad essi e servendoli; per questo il Signore ha fatto piombare su di loro tutta questa sciagura". C_n Riguardo a questo tempio, già così eccelso, chiunque vi passerà vicino si stupirà e fischierà, domandandosi: Perché il Signore ha agito così con questo paese e con questo tempio? 0^[n eliminerò Israele dal paese che ho dato loro, rigetterò da me il tempio che ho consacrato al mio nome; Israele diventerà la favola e lo zimbello di tutti i popoli. 7]in Ma se voi e i vostri figli vi allontanerete da me, se non osserverete i comandi e i decreti che io vi ho dati, se andrete a servire altri dei e a prostrarvi davanti ad essi, #\An io stabilirò il trono del tuo regno su Israele per sempre, come ho promesso a Davide tuo padre: Non ti mancherà mai uno che segga sul trono di Israele. ;[qn Se tu camminerai davanti a me, come camminò tuo padre, con cuore integro e con rettitudine, se adempirai quanto ti ho comandato e se osserverai i miei statuti e i miei decreti, Zyn Il Signore gli disse: "Ho ascoltato la preghiera e la supplica che mi hai rivolto; ho santificato questa casa, che tu hai costruita perché io vi ponga il mio nome per sempre; i miei occhi e il mio cuore saranno rivolti verso di essa per sempre. ^Y7n il Signore apparve per la seconda volta a Salomone, come gli era apparso in Gàbaon. tX en Quando Salomone ebbe terminato di costruire il tempio del Signore, la reggia e quanto aveva voluto attuare, ZW/nBNel giorno ottavo congedò il popolo. I convenuti, salutato il re, tornarono alle loro case, contenti e con la gioia nel cuore per tutto il bene concesso dal Signore a Davide suo servo e a Israele suo popolo. KVnAIn quell'occasione Salomone celebrò la festa davanti al Signore nostro Dio per sette giorni: tutto Israele, dall'ingresso di Camat al torrente d'Egitto, un'assemblea molto grande, era con lui. MUn@In quel giorno il re consacrò il centro del cortile di fronte al tempio del Signore; infatti ivi offrì l'olocausto, l'oblazione e il grasso dei sacrifici di comunione, perché l'altare di bronzo, che era davanti al Signore, era troppo piccolo per contenere l'olocausto, l'oblazione e il grasso dei sacrifici di comunione. 0T[n?Salomone immolò al Signore, in sacrificio di comunione, ventiduemila buoi e centoventimila pecore; così il re e tutti gli Israeliti dedicarono il tempio al Signore. KSn>Il re e tutto Israele offrirono un sacrificio davanti al Signore. R+n=Il vostro cuore sarà tutto dedito al Signore nostro Dio, perché cammini secondo i suoi decreti e osservi i suoi comandi, come avviene oggi". cQAnkn)Anche lo straniero, che non appartiene a Israele tuo popolo, se viene da un paese lontano a causa del tuo nome j=On(perché ti temano durante tutti i giorni della loro vita nel paese che hai dato ai nostri padri. E<n'tu ascoltalo dal cielo, luogo della tua dimora, perdona, intervieni e rendi a ognuno secondo la sua condotta, tu che conosci il suo cuore - tu solo infatti conosci il cuore di ogni uomo - ;7n&se uno qualunque oppure tutto Israele tuo popolo, dopo avere provato il rimorso nel cuore, ti prega o supplica con le mani tese verso questo tempio, p:[n%Quando nella regione ci sarà carestia o peste, carbonchio o ruggine, invasione di locuste o di bruchi; quando il nemico assedierà il tuo popolo in qualcuna delle sue porte o quando scoppierà un'epidemia o un flagello qualsiasi; Y9-n$tu ascolta dal cielo e perdona il peccato dei tuoi servi e di Israele tuo popolo, ai quali indicherai la strada buona su cui camminare, e concedi la pioggia alla terra che hai dato in eredità al tuo popolo. S8!n#Quando si chiuderà il cielo e non ci sarà pioggia perché hanno peccato contro di te, se ti pregano in questo luogo, se lodano il tuo nome e si convertono dal loro peccato perché tu li hai umiliati, ~7wn"tu ascolta dal cielo, perdona il peccato di Israele tuo popolo e fallo tornare nel paese che hai dato ai suoi padri. @6{n!Quando il tuo popolo Israele sarà sconfitto di fronte al nemico perché ha peccato contro di te, se si rivolge a te, se loda il tuo nome, se ti prega e ti supplica in questo tempio, X5+n tu ascoltalo dal cielo, intervieni e fa' giustizia con i tuoi servi; condanna l'empio, facendogli ricadere sul capo la sua condotta, e dichiara giusto l'innocente rendendogli quanto merita la sua innocenza. 47nSe uno pecca contro il suo fratello e, perché gli è imposto un giuramento di imprecazione, viene a giurare davanti al tuo altare in questo tempio, ,3SnAscolta la supplica del tuo servo e di Israele tuo popolo, quando pregheranno in questo luogo. Ascoltali dal luogo della tua dimora, dal cielo; ascolta e perdona. <2snSiano aperti i tuoi occhi notte e giorno verso questa casa, verso il luogo di cui hai detto: Lì sarà il mio nome! Ascolta la preghiera che il tuo servo innalza in questo luogo. 1;nVolgiti alla preghiera del tuo servo e alla sua supplica, Signore mio Dio; ascolta il grido e la preghiera che il tuo servo oggi innalza davanti a te! 05nMa è proprio vero che Dio abita sulla terra? Ecco, i cieli e i cieli dei cieli non possono contenerti, tanto meno questa casa che io ho costruita! b/?nOra, Signore Dio di Israele, si adempia la parola che tu hai rivolta a Davide mio padre. %.EnOra, Signore Dio di Israele, mantieni al tuo servo Davide mio padre quanto gli hai promesso dicendo: Non ti mancherà un discendente che stia davanti a me e sieda sul trono di Israele, purché i tuoi figli veglino sulla loro condotta camminando davanti a me come vi hai camminato tu. 0-[nTu hai mantenuto nei riguardi del tuo servo Davide mio padre quanto gli avevi promesso; quanto avevi detto con la bocca l'hai adempiuto con potenza, come appare oggi. [,1ndisse: "Signore, Dio di Israele, non c'è un Dio come te, né lassù nei cieli né quaggiù sulla terra! Tu mantieni l'alleanza e la misericordia con i tuoi servi che camminano davanti a te con tutto il cuore. + nPoi Salomone si pose davanti all'altare del Signore, di fronte a tutta l'assemblea di Israele, e, stese le mani verso il cielo, #*AnIn esso ho fissato un posto per l'arca, dove c'è l'alleanza che il Signore aveva conclusa con i nostri padri quando li fece uscire dal paese di Egitto". r)_nIl Signore ha attuato la parola che aveva pronunziata; io ho preso il posto di Davide mio padre, mi sono seduto sul trono di Israele, come aveva preannunziato il Signore, e ho costruito il tempio al nome del Signore, Dio di Israele. ({nTuttavia non costruirai tu il tempio, ma il figlio che uscirà dai tuoi fianchi, lui costruirà un tempio al mio nome. 'ynma il Signore gli disse: Tu hai pensato di edificare un tempio al mio nome; hai fatto bene a formulare tale progetto. c&AnDavide mio padre aveva deciso di costruire un tempio al nome del Signore, Dio di Israele, =%unDa quando ho fatto uscire Israele mio popolo dall'Egitto, io non mi sono scelto una città fra tutte le tribù di Israele perché mi si costruisse una casa, ove abitasse il mio nome; ora mi sono scelto Gerusalemme perché vi dimori il mio nome e mi sono scelto Davide perché sia capo del popolo di Israele. $+nSalomone disse: "Benedetto il Signore, Dio di Israele, che ha adempiuto con potenza quanto aveva promesso con la sua bocca a Davide mio padre: m#UnIl re si voltò e benedisse tutta l'assemblea di Israele, mentre tutti i presenti stavano in piedi. S"!n Io ti ho costruito una casa potente, un luogo per la tua dimora perenne". M!n Allora Salomone disse: "Il Signore ha deciso di abitare sulla nube. n e i sacerdoti non poterono rimanervi per compiere il servizio a causa della nube, perché la gloria del Signore riempiva il tempio. S!n Appena i sacerdoti furono usciti dal santuario, la nube riempì il tempio Rn Nell'arca non c'era nulla se non le due tavole di pietra, che vi aveva deposte Mosè sull'Oreb, cioè le tavole dell'alleanza conclusa dal Signore con gli Israeliti quando uscirono dal paese d'Egitto. )MnLe stanghe erano più lunghe, per questo le loro punte si vedevano dal Santo di fronte alla cella, ma non si vedevano di fuori; tali cose ci sono fino ad oggi. oYnDifatti i cherubini stendevano le ali sopra l'arca; essi coprivano l'arca e le sue stanghe dall'alto. 9nI sacerdoti introdussero l'arca dell'alleanza del Signore al suo posto nella cella del tempio, cioè nel Santo dei santi, sotto le ali dei cherubini. %EnIl re Salomone e tutta la comunità di Israele, convenuta presso di lui, immolavano davanti all'arca pecore e buoi che non si contavano né si calcolavano. W)ncon la tenda del convegno e con tutti gli arredi sacri che erano nella tenda. zonPresenti tutti gli anziani di Israele, l'arca del Signore fu sollevata e i sacerdoti e i leviti la trasportarono q]nTutto Israele si radunò presso il re Salomone per la festa, nel mese di Etanim, cioè il settimo mese. o [nA questo punto Salomone convocò in assemblea a Gerusalemme gli anziani di Israele, tutti i capitribù, i principi dei casati degli Israeliti, per trasportare l'arca dell'alleanza del Signore dalla città di Davide, cioè da Sion. `;n3Fu così terminato tutto il lavoro che il re Salomone aveva fatto per il tempio. Salomone presentò le offerte fatte da Davide suo padre, cioè l'argento, l'oro e i vari oggetti; le depositò nei tesori del tempio. @{n2le coppe, i coltelli, gli aspersori, i mortai e i bracieri d'oro purissimo, i cardini per le porte del tempio interno, cioè per il Santo dei santi, e i battenti d'oro per la navata. n1i cinque candelabri a destra e i cinque a sinistra di fronte alla cella d'oro purissimo, i fiori, le lampade, gli smoccolatoi d'oro, n0Salomone fece anche tutti gli arredi del tempio del Signore, l'altare d'oro, le tavole d'oro su cui si ponevano i pani dell'offerta, tcn/Salomone installò tutti gli arredi in quantità molto grande: non si poteva calcolare il peso del bronzo. b?n.Il re li fece fondere nella valle del Giordano, in suolo argilloso, fra Succot e Zartan. 1n-le caldaie, le palette, i vassoi e tutti quei vasi che Chiram aveva fatti al re Salomone per il tempio del Signore; tutto era di bronzo rifinito. 3cn,il bacino e i dodici buoi sotto il bacino, 3 cn+le dieci basi e i dieci bacini sulle basi, e En*le quattrocento melagrane sui due reticolati, due file di melagrane per ciascun reticolato, $ Cn)cioè le due colonne, i globi dei capitelli che erano sopra le colonne, i due reticolati per coprire i due globi dei capitelli che erano sopra le colonne,   n(Chiram preparò inoltre caldaie, palette e vassoi. E terminò tutte le commissioni del re Salomone per il tempio del Signore, n'Pose cinque delle basi sul lato destro del tempio e cinque su quello sinistro. Pose la vasca sul lato destro del tempio, a sud-est. #n&Fuse poi anche dieci bacini di bronzo; ognuno conteneva quaranta bat ed era di quattro cubiti; un bacino per ogni base, per le dieci basi. Y-n%Fuse le dieci basi in un medesimo stampo, identiche nella misura e nella forma. kQn$Sulle sue pareti scolpì cherubini, leoni e palme, secondo gli spazi liberi, e ghirlande intorno. ;n#Alla cima della base c'era un sostegno rotondo, alto mezzo cubito; alla cima della base c'erano i manici; le traverse e la base erano di un sol pezzo. tcn"Quattro sporgenze erano sui quattro angoli di ciascuna base; la sporgenza e la base erano di un sol pezzo. n!Le ruote erano lavorate come le ruote di un carro; i loro assi, i loro quarti, i loro raggi e i loro mozzi erano tutti di metallo fuso. !n Le quattro ruote erano sotto le traverse; gli assi delle ruote erano fissati alla base; l'altezza di ogni ruota era di un cubito e mezzo.  nL'estremità della base, dalla parte della sporgenza e sopra, era di un cubito; tale estremità era rotonda, fatta in forma di sostegno, alta un cubito e mezzo; anche su tale estremità c'erano sculture. Le traverse erano di forma quadrata, non rotonda. PnCiascuna base aveva quattro ruote di bronzo con gli assi di bronzo; i suoi quattro piedi avevano sporgenze, sotto il bacino; le sporgenze erano di metallo fuso e situate al di là di ogni ghirlanda. <snSulle doghe che erano fra le traverse c'erano leoni, buoi e cherubini; le stesse figure erano sulle traverse. Sopra e sotto i leoni e i buoi c'erano ghirlande a forma di festoni. g~InEcco come erano fatte le basi: si componevano di doghe e di traverse incrociate con le doghe. d}CnFece dieci basi di bronzo, ciascuna lunga quattro cubiti, larga quattro e alta tre cubiti. |nIl suo spessore era di un palmo; il suo orlo fatto come l'orlo di un calice era a forma di giglio. Conteneva duemila bat. b{?nQuesto poggiava su dodici buoi; tre guardavano verso settentrione, tre verso occidente, tre verso meridione e tre verso oriente. Il bacino poggiava su di essi e le loro parti posteriori erano rivolte verso l'interno. z9nIntorno, sotto l'orlo, c'erano cucurbite, dieci per ogni cubito; le cucurbite erano disposte in due file ed erano state colate insieme con il bacino. $yCnFece un bacino di metallo fuso di dieci cubiti da un orlo all'altro, rotondo; la sua altezza era di cinque cubiti e la sua circonferenza di trenta cubiti. 4xenCosì fu terminato il lavoro delle colonne. w-nEresse le colonne nel vestibolo del tempio. Eresse la colonna di destra, che chiamò Iachin ed eresse la colonna di sinistra, che chiamò Boaz. .vWnC'erano capitelli sopra le colonne, applicati alla sporgenza che era al di là del reticolato; essi contenevano duecento melagrane in fila intorno a ogni capitello. >uynI capitelli sopra le colonne erano a forma di giglio. t#nFece melagrane su due file intorno al reticolato per coprire i capitelli sopra le colonne; allo stesso modo fece per il secondo capitello. s)nFece due reticolati per coprire i capitelli che erano sopra le colonne, un reticolato per un capitello e un reticolato per l'altro capitello. rynFece due capitelli, fusi in bronzo, da collocarsi sulla cima delle colonne; l'uno e l'altro erano alti cinque cubiti. \q3nFuse due colonne di bronzo, ognuna alta diciotto cubiti e dodici di circonferenza. p nfiglio di una vedova della tribù di Neftali; suo padre era di Tiro e lavorava il bronzo. Era dotato di grande capacità tecnica, di intelligenza e di talento, esperto in ogni genere di lavoro in bronzo. Egli si recò dal re ed eseguì le sue commissioni. -oWn Salomone fece venire da Tiro Chiram, ,nSn Il cortile maggiore comprendeva tre ordini di pietre squadrate e un ordine di tavole di cedro; era simile al cortile interno del tempio e al vestibolo del tempio. Rmn Al di sopra erano pietre pregiate, squadrate a misura, e legno di cedro. Tl#n Le fondamenta erano di pietre pregiate, pietre grandi dieci o otto cubiti. Mkn Tutte queste costruzioni erano di pietre pregiate, squadrate secondo misura, segate con la sega sul lato interno ed esterno, dalle fondamenta ai cornicioni e al di fuori fino al cortile maggiore. kjQnLa reggia, dove abitava, fu costruita con il medesimo disegno, in un secondo cortile, all'interno rispetto al vestibolo; nello stile di tale vestibolo fece anche una casa per la figlia del faraone, che Salomone aveva sposata. inFece anche il vestibolo del trono, ove rendeva giustizia, cioè il vestibolo della giustizia; era di cedro dal pavimento alle travi. #hAnCostruì il vestibolo delle colonne, lungo cinquanta cubiti e largo trenta. Sul davanti c'era un vestibolo e altre colonne e davanti ad esse una tettoia. }gunLe porte e i loro stipiti erano a forma quadrangolare; le finestre erano le une di fronte alle altre per tre volte. [f1nVi erano tre serie di finestre, che si corrispondevano faccia a faccia tre volte. e nUn soffitto di cedro si stendeva sopra le stanze che poggiavano sulle colonne; queste erano quarantacinque, quindici per fila. 3danCostruì il palazzo detto Foresta del Libano, lungo cento cubiti, largo cinquanta e alto trenta su tre ordini di colonne di cedro e con capitelli di cedro sulle colonne. Xc -nSalomone costruì anche la sua reggia e la portò a compimento in tredici anni. /bYn&Nell'anno undecimo, nel mese di Bul, che è l'ottavo mese, fu terminato il tempio in tutte le sue parti e con tutto l'occorrente. Salomone lo edificò in sette anni. _a9n%Nell'anno quarto, nel mese di Ziv, si gettarono le fondamenta del tempio del Signore. u`en$Costruì il muro del cortile interno con tre ordini di pietre squadrate e con un ordine di tavole di cedro. l_Sn#Vi scolpì cherubini, palme e boccioli di fiori, che ricoprì d'oro lungo le linee dell'incisione. |^sn"I due battenti erano di legno di abete; un battente era costituito da due pezzi girevoli e così l'altro battente. ~]wn!Lo stesso procedimento adottò per la porta della navata, che aveva stipiti di legno di ulivo a forma quadrangolare. 8\kn I due battenti erano di legno di ulivo. Su di essi fece scolpire cherubini, palme e boccioli di fiori, che ricoprì d'oro, stendendo lamine d'oro sui cherubini e sulle palme. [ynFece costruire la porta della cella con battenti di legno di ulivo; il frontale e gli stipiti formavano un pentagono. LZnRicoprì d'oro il pavimento del tempio, all'interno e all'esterno. YnRicoprì le pareti del tempio con sculture e incisioni di cherubini, di palme e di boccioli di fiori, all'interno e all'esterno. )XOnErano anch'essi rivestiti d'oro. zWonPose i cherubini nella parte più riposta del tempio, nel santuario. I cherubini avevano le ali spiegate; l'ala di uno toccava la parete e l'ala dell'altro toccava l'altra parete; le loro ali si toccavano in mezzo al tempio, ala contro ala. WV)nL'altezza di un cherubino era di dieci cubiti, così anche quella dell'altro. kUQnDi dieci cubiti era l'altro cherubino; i due cherubini erano identici nella misura e nella forma. (TKnL'ala di un cherubino era di cinque cubiti e di cinque cubiti era anche l'altra ala del cherubino; c'erano dieci cubiti da una estremità all'altra delle ali. NSnNella cella fece due cherubini di legno di ulivo, alti dieci cubiti. uRenE d'oro fu rivestito tutto l'interno del tempio, e rivestì d'oro anche tutto l'altare che era nella cella. )QMnSalomone rivestì l'interno del tempio con oro purissimo e fece passare, davanti alla cella, un velo che scorreva mediante catenelle d'oro e lo ricoprì d'oro. {PqnLa cella interna era lunga venti cubiti e alta venti. La rivestì d'oro purissimo e vi eresse un altare di cedro. kOQnPer l'arca dell'alleanza del Signore fu apprestata una cella nella parte più segreta del tempio. NnIl cedro all'interno del tempio era scolpito a rosoni e a boccioli di fiori; tutto era di cedro e non si vedeva una pietra. _nIl tempio costruito dal re Salomone per il Signore, era lungo sessanta cubiti, largo venti, alto trenta. d= EnAlla costruzione del tempio del Signore fu dato inizio l'anno quattrocentottanta dopo l'uscita degli Israeliti dal paese d'Egitto, l'anno quarto del regno di Salomone su Israele, nel mese di Ziv, cioè nel secondo mese. $<Cn (18) Gli operai di Salomone, gli operai di Chiram e di Biblos li sgrossavano; furono anche preparati il legname e le pietre per la costruzione del tempio. ;n(17) Il re diede ordine di estrarre grandi massi, tra i migliori, perché venissero squadrati per le fondamenta del tempio. :%n(16) senza contare gli incaricati dei prefetti, che erano tremilatrecento, preposti da Salomone al comando delle persone addette ai lavori. 9n(15) Salomone aveva settantamila operai addetti al trasporto del materiale e ottantamila scalpellini a tagliar pietre sui monti, 87n(14) Ne mandò a turno nel Libano diecimila al mese: passavano un mese nel Libano e due mesi nelle loro case. Adoniram sovrintendeva al loro lavoro. >~~W}}>||2{|{z1yy xx$wqvvfuutsszrrqr q6pp oFnRmmll$kjj9ii,hgUff(eneccbbnbaua`y` _`_^>]\\U[VZZYXXVVUUTSSS RQQ)PAOOINNFM&LKJJ7I9HGGpFFFEEDiCCbCBBAVA@?? >== ;;::`99K877655v443M2110/].--,c++[**D)(''&&&%%$$d###"c! o @e;kTnu>[|+UP a  i 4iBhA7WinPoi acquistò il monte Someron da Semer per due talenti d'argento. Costruì sul monte e chiamò la città che ivi edificò Samaria dal nome di Semer, proprietario del monte. yVmnNell'anno trentunesimo di Asa re di Giuda, divenne re di Israele Omri. Regnò dodici anni, di cui sei in Tirza. iUMnIl partito di Omri prevalse su quello di Tibni figlio di Ghinat. Tibni morì e Omri divenne re. 8TknAllora il popolo di Israele si divise in due parti. Una metà parteggiava per Tibni, figlio di Ghinat, con il proposito di proclamarlo re; l'altra metà parteggiava per Omri. }SunLe altre gesta di Zimri e la congiura da lui organizzata sono descritte nel libro delle Cronache dei re di Israele. IR nCiò avvenne a causa del peccato che egli aveva commesso compiendo ciò che è male agli occhi del Signore, imitando la condotta di Geroboamo e il peccato con cui aveva fatto peccare Israele. QnQuando vide che era stata presa la città, Zimri entrò nella fortezza della reggia, incendiò il palazzo e così morì bruciato. HP nOmri e tutto Israele, abbandonata Ghibbeton, andarono a Tirza. VO'nQuando il popolo accampato colà venne a sapere che Zimri si era ribellato e aveva ucciso il re, tutto Israele in quello stesso giorno, nell'accampamento, proclamò re di Israele Omri, capo dell'esercito. 0N[nNell'anno ventisettesimo di Asa re di Giuda, Zimri divenne re per sette giorni in Tirza, mentre il popolo era accampato contro Ghibbeton, che apparteneva ai Filistei. pM[nLe altre gesta di Ela e tutte le sue azioni sono descritte nel libro delle Cronache dei re di Israele. GL n a causa di tutti i peccati di Baasa e dei peccati di Ela suo figlio, di quelli commessi da loro e di quelli fatti commettere a Israele, irritando con i loro idoli il Signore Dio di Israele. Kn Zimri distrusse tutta la famiglia di Baasa secondo la parola che il Signore aveva rivolta contro Baasa per mezzo del profeta Ieu, "J?n Quando divenne re, appena seduto sul suo trono, distrusse tutta la famiglia di Baasa; non lasciò sopravvivere alcun maschio fra i suoi parenti e amici. tIcn arrivò Zimri, lo sconfisse, l'uccise nell'anno ventisettesimo di Asa, re di Giuda, e regnò al suo posto. 0H[n Contro di lui congiurò un suo ufficiale, Zimri, capo di una metà dei carri. Mentre quegli, in Tirza, beveva e si ubriacava nella casa di Arza, maggiordomo in Tirza, zGonNell'anno ventiseiesimo di Asa re di Giuda, su Israele in Tirza divenne re Ela figlio di Baasa; regnò due anni. LFnAttraverso il profeta Ieu figlio di Canani la parola del Signore fu rivolta a Baasa e alla sua casa. Dio condannò Baasa per tutto il male che aveva commesso agli occhi del Signore, irritandolo con le sue opere, tanto che la sua casa era diventata come quella di Geroboamo, e perché egli aveva sterminato quella famiglia. kEQnBaasa si addormentò con i suoi padri e fu sepolto in Tirza e al suo posto regnò suo figlio Ela. ~DwnLe altre gesta di Baasa, le sue azioni e le sue prodezze, sono descritte nel libro delle Cronache dei re di Israele. CnI cani divoreranno quanti della casa di Baasa moriranno in città; quelli morti in campagna li divoreranno gli uccelli dell'aria". rB_nEcco, io spazzerò Baasa e la sua casa e renderò la tua casa come la casa di Geroboamo figlio di Nebat. RAn"Io ti ho innalzato dalla polvere e ti ho costituito capo del popolo di Israele, ma tu hai imitato la condotta di Geroboamo e hai fatto peccare Israele mio popolo fino a provocarmi con i loro peccati. N@ nLa parola del Signore fu rivolta a Ieu figlio di Canani contro Baasa: ?!n"Fece ciò che è male agli occhi del Signore, imitando la condotta di Geroboamo e il peccato che questi aveva fatto commettere a Israele. >yn!Nell'anno terzo di Asa, re di Giuda, Baasa, figlio di Achia, divenne re d'Israele in Tirza. Regnò ventiquattro anni. N=n Ci fu guerra fra Asa e Baasa, re di Israele, per tutta la loro vita. r<_nLe altre gesta di Nadab e tutte le sue azioni sono descritte nel libro delle Cronache dei re di Israele. !;=na causa dei peccati di Geroboamo, commessi da lui e fatti commettere a Israele, e a causa dello sdegno a cui aveva provocato il Signore Dio di Israele. _:9nAppena divenuto re, egli distrusse tutta la famiglia di Geroboamo: non lasciò vivo nessuno di quella stirpe, ma la distrusse tutta, secondo la parola del Signore pronunziata per mezzo del suo servo Achia di Silo, X9+nBaasa lo uccise nell'anno terzo di Asa re di Giuda, e divenne re al suo posto. =8unContro di lui congiurò Baasa figlio di Achia, della casa di Issacar, e lo assassinò in Ghibbeton che apparteneva ai Filistei, mentre Nadab e tutto Israele assediavano Ghibbeton. 7+nEgli fece ciò che è male agli occhi del Signore, imitando la condotta di suo padre e il peccato che questi aveva fatto commettere a Israele. 6ynNadab, figlio di Geroboamo, divenne re d'Israele nell'anno secondo di Asa, re di Giuda, e regnò su Israele tre anni. 5nAsa si addormentò con i suoi padri; fu sepolto nella città di Davide suo antenato e al suo posto divenne re suo figlio Giòsafat. N4nLe altre gesta di Asa, tutte le sue prodezze e tutte le sue azioni, le città che egli edificò, sono descritte nel libro delle Cronache dei re di Giuda. Egli nella sua vecchiaia ebbe la podàgra. q3]nAllora il re Asa convocò tutti quelli di Giuda, senza esclusione alcuna; costoro presero da Rama le pietre e il legname che Baasa aveva usato per le costruzioni. Con tale materiale il re Asa fortificò Gheba di Beniamino e Mizpà. M2nQuando lo seppe, Baasa smise di fortificare Rama e tornò in Tirza. U1%nBen-Adad ascoltò il re Asa; mandò contro le città di Israele i capi delle sue forze armate, occupò Iion, Dan, Abel-Bet-Maaca e l'intera regione di Genèsaret, compreso tutto il territorio di Neftali. L0n"Ci sia un'alleanza fra me e te, come ci fu fra mio padre e tuo padre. Ecco ti mando un dono d'argento e d'oro. Su, rompi la tua alleanza con Baasa, re di Israele, sì che egli si ritiri da me". /+nAsa prese tutto l'argento e l'oro depositato nei tesori del tempio e nei tesori della reggia, li consegnò ai suoi ministri, che li portarono per ordine del re Asa a Ben-Adad, figlio di Tab-Rimmon, figlio di Chezion, re d'Aram, che risiedeva in Damasco, con la proposta: v.gnBaasa, re di Israele, assalì Giuda; egli fortificò Rama per impedire le comunicazioni con Asa re di Giuda. N-nCi fu guerra fra Asa e Baasa, re di Israele, per tutta la loro vita. ,nFece portare nel tempio le offerte consacrate da suo padre e quelle consacrate da lui stesso, consistenti in argento, oro e vasi. +nMa non scomparvero le alture, anche se il cuore di Asa si mantenne integro nei riguardi del Signore per tutta la sua vita. L*n Anche sua madre Maaca egli privò della dignità di regina madre, perché essa aveva eretto un obbrobrio in onore di Asera; Asa abbatté l'obbrobrio e lo bruciò nella valle del torrente Cedron. a)=n Eliminò i prostituti sacri dal paese e allontanò tutti gli idoli eretti da suo padre. X(+n Asa, come Davide suo antenato, fece ciò che è giusto agli occhi del Signore. h'Kn Costui regnò quarantun anni in Gerusalemme. Sua madre si chiamava Maaca, figlia di Assalonne. S&!n Nell'anno ventesimo di Geroboamo, re di Israele, divenne re su Giuda Asa. %}nAbiam si addormentò con i suoi padri; lo seppellirono nella città di Davide e al suo posto divenne re suo figlio Asa. ,$UnCi fu guerra fra Abiam e Geroboamo. p#[nLe altre gesta di Abiam, tutte le sue azioni, sono descritte nel libro delle Cronache dei re di Giuda. X"+nperché Davide aveva fatto ciò che è giusto agli occhi del Signore e non aveva traviato dai comandi che il Signore gli aveva impartiti, durante tutta la sua vita, se si eccettua il caso di Uria l'Hittita. !!=nMa, per amore di Davide, il Signore suo Dio gli concesse una lampada in Gerusalemme, innalzandone il figlio dopo di lui e rendendo stabile Gerusalemme, 6 gnEgli imitò tutti i peccati che suo padre aveva commessi prima di lui; il suo cuore non fu sottomesso al Signore suo Dio, come lo era stato il cuore di Davide suo antenato. `;nEgli regnò tre anni in Gerusalemme. Sua madre si chiamava Maaca, figlia di Assalonne. ] 7nNell'anno diciottesimo del re Geroboamo, figlio di Nebat, divenne re su Giuda Abiam. {nRoboamo si addormentò con i suoi padri e fu sepolto nella città di Davide. Al suo posto divenne re suo figlio Abiam. 7knCi fu guerra continua fra Roboamo e Geroboamo. r_nLe altre gesta di Roboamo, tutte le sue azioni, sono descritte nel libro delle Cronache dei re di Giuda. xknOgni volta che il re andava nel tempio, le guardie li prendevano, poi li riportavano nella sala delle guardie. }unRoboamo li sostituì con scudi di bronzo, che affidò agli ufficiali delle guardie addette alle porte della reggia. ymnDepredò i tesori del tempio e vuotò la reggia dei suoi tesori. Prese anche gli scudi d'oro fatti da Salomone. X+nNell'anno quinto del re Roboamo, il re di Egitto, Sisach, assalì Gerusalemme. 5nInoltre nel paese c'erano prostituti sacri, i quali rinnovarono tutti gli abomini dei popoli che il Signore aveva scacciati davanti agli Israeliti. kQnAnch'essi si costruirono alture, stele e pali sacri su ogni alto colle e sotto ogni albero verde. /YnGiuda fece ciò che è male agli occhi del Signore; essi provocarono il Signore a gelosia più di quanto non l'avessero fatto tutti i loro padri, con i loro peccati. nRoboamo, figlio di Salomone, regnò in Giuda. Aveva quarantun anni quando divenne re; regnò diciassette anni in Gerusalemme, città scelta dal Signore fra tutte le tribù di Israele per collocarvi il suo nome. Sua madre, ammonita, si chiamava Naama. nLa durata del regno di Geroboamo fu di ventidue anni; egli si addormentò con i suoi padri e gli succedette nel regno Nadab suo figlio. ynLe altre gesta di Geroboamo, le sue guerre e il suo regno, sono descritte nel libro delle Cronache dei re di Israele. nLo seppellirono e tutto Israele ne fece il lamento, secondo la parola del Signore comunicata per mezzo del suo servo, il profeta Achia.  nLa moglie di Geroboamo si alzò e se ne andò a Tirza. Proprio mentre essa entrava nella soglia di casa, il giovinetto morì. zonIl Signore abbandonerà Israele a causa dei peccati di Geroboamo, commessi da lui e fatti commettere a Israele".  9nInoltre il Signore percuoterà Israele, il cui agitarsi sarà simile all'agitarsi di una canna sull'acqua. Eliminerà Israele da questo ottimo paese da lui dato ai loro padri e li disperderà oltre il Fiume perché si sono eretti i loro pali sacri, provocando così il Signore. ` ;nIl Signore stabilirà su Israele un suo re, che distruggerà la famiglia di Geroboamo.  n Ne faranno il lamento tutti gli Israeliti e lo seppelliranno, perché soltanto lui della famiglia di Geroboamo entrerà in un sepolcro, perché in lui solo si è trovato qualcosa di buono da parte del Signore Dio di Israele nella famiglia di Geroboamo. g In Ma tu alzati, torna a casa; quando i tuoi piedi raggiungeranno la città, il bambino morirà. . Wn I cani divoreranno quanti della casa di Geroboamo moriranno in città; quelli morti in campagna li divoreranno gli uccelli dell'aria, perché il Signore ha parlato. san Per questo, ecco, manderò la sventura sulla casa di Geroboamo, distruggerò nella casa di Geroboamo ogni maschio, schiavo o libero in Israele, e spazzerò la casa di Geroboamo come si spazza lo sterco fino alla sua totale scomparsa. /Yn anzi hai agito peggio di tutti i tuoi predecessori e sei andato a fabbricarti altri dei e immagini fuse per provocarmi, mentre hai gettato me dietro alle tue spalle. sanho strappato il regno dalla casa di Davide e l'ho consegnato a te. Ma tu non ti sei comportato come il mio servo Davide, che osservò i miei comandi e mi seguì con tutto il cuore, facendo solo quanto è giusto davanti ai miei occhi, -nSu, riferisci a Geroboamo: Dice il Signore, Dio di Israele: Io ti ho innalzato dalla turba del popolo costituendoti capo del popolo di Israele, 4cnAppena Achia sentì il rumore dei piedi di lei che arrivava alla porta, disse: "Entra, moglie di Geroboamo. Perché ti sei travestita così? Io ho per te cattive notizie. 3anIl Signore aveva detto ad Achia: "Ecco, la moglie di Geroboamo viene per chiederti un oracolo sul figlio, che è malato; tu le dirai questo e questo. Arriva travestita". 6gnLa moglie di Geroboamo fece così. Si alzò, andò in Silo ed entrò nella casa di Achia, il quale non poteva vedere, perché i suoi occhi erano offuscati per la vecchiaia. }unPrendi con te dieci pani, focacce e un vaso di miele; va' da lui. Egli ti rivelerà che cosa avverrà del ragazzo". V'nGeroboamo disse alla moglie: "Alzati, cambia vestito perché non si sappia che tu sei la moglie di Geroboamo e va' a Silo. Là c'è il profeta Achia, colui che mi disse che avrei regnato su questo popolo. ; unIn quel tempo si ammalò Abia, figlio di Geroboamo. ~n "Tale condotta costituì, per la casa di Geroboamo, il peccato che ne provocò la distruzione e lo sterminio dalla terra. u}en !Dopo questo fatto, Geroboamo non si convertì dalla sua condotta perversa. Egli continuò a prendere qua e là dal popolo i sacerdoti delle alture e a chiunque lo desiderasse dava l'investitura e quegli diveniva sacerdote delle alture. :|on poiché certo si avvererà la parola che egli gridò, per ordine del Signore, contro l'altare di Betel e contro tutti i santuari delle alture che sono nelle città di Samaria". '{In Dopo averlo sepolto, disse ai figli: "Alla mia morte mi seppellirete nel sepolcro in cui è stato sepolto l'uomo di Dio; porrete le mie ossa vicino alle sue, gzIn Depose il cadavere nel proprio sepolcro e fece il lamento su di lui: "Ohimè, fratello mio!". y'n Il profeta prese il cadavere dell'uomo di Dio, lo sistemò sull'asino e se lo portò nella città dove abitava, per piangerlo e seppellirlo. !x=n egli andò e trovò il cadavere di lui steso sulla strada con l'asino e il leone accanto. Il leone non aveva mangiato il cadavere né sbranato l'asino. Qwn Egli aggiunse ai figli: "Sellatemi l'asino". Quando l'asino fu sellato, v'n Avendolo saputo, il profeta che l'aveva fatto ritornare dalla strada disse: "Quello è un uomo di Dio, che si è ribellato all'ordine del Signore; per questo il Signore l'ha consegnato al leone, che l'ha abbattuto e ucciso secondo la parola comunicatagli dal Signore". Eun Ora alcuni passanti videro il cadavere steso sulla strada e il leone che se ne stava vicino al cadavere. Essi andarono e divulgarono il fatto nella città ove dimorava il vecchio profeta. @t{n e quegli partì. Un leone lo trovò per strada e l'uccise; il suo cadavere rimase steso sulla strada, mentre l'asino se ne stava là vicino e anche il leone stava vicino al cadavere. lsSn Dopo che ebbero mangiato e bevuto, l'altro sellò l'asino per il profeta che aveva fatto ritornare Crn sei tornato indietro, hai mangiato e bevuto in questo luogo, sebbene ti fosse stato prescritto di non mangiarvi o bervi nulla, il tuo cadavere non entrerà nel sepolcro dei tuoi padri". Jqn ed egli gridò all'uomo di Dio che era venuto da Giuda: "Così dice il Signore: Poiché ti sei ribellato all'ordine del Signore, non hai ascoltato il comando che ti ha dato il Signore tuo Dio, tpcn Mentre essi stavano seduti a tavola, il Signore parlò al profeta che aveva fatto tornare indietro l'altro >oyn che ritornò con lui, mangiò e bevve nella sua casa. ?nyn Quegli disse: "Anch'io sono profeta come te; ora un angelo mi ha detto per ordine di Dio: Fallo tornare con te nella tua casa, perché mangi e beva qualcosa". Egli mentiva a costui, m1n perché ho ricevuto questo comando per ordine del Signore: Non mangiare e non bere là nulla e non ritornare per la strada percorsa nell'andata". [l1n Egli rispose: "Non posso venire con te né mangiare o bere nulla in questo luogo, Ik n L'altro gli disse: "Vieni a casa con me per mangiare qualcosa". j'n per inseguire l'uomo di Dio che trovò seduto sotto una quercia. Gli domandò: "Sei tu l'uomo di Dio, venuto da Giuda?". Rispose: "Sono io". jiOn Ed egli disse ai suoi figli: "Sellatemi l'asino!". Gli sellarono l'asino ed egli vi montò sopra h'n Il vecchio profeta domandò loro: "Quale via ha preso?". I suoi figli gli indicarono la via presa dall'uomo di Dio, che era venuto da Giuda. Wg)n Ora viveva a Betel un vecchio profeta, al quale i figli andarono a riferire quanto aveva fatto quel giorno l'uomo di Dio a Betel; essi riferirono al loro padre anche le parole che quegli aveva dette al re. efEn Se ne andò per un'altra strada e non tornò per quella che aveva percorsa venendo a Betel. en perché mi è stato ordinato per comando del Signore: Non mangiare e non bere nulla e non tornare per la strada percorsa nell'andata". dn L'uomo di Dio rispose al re: "Anche se mi dessi metà della tua casa, non verrei con te e non mangerei né berrei nulla in questo luogo, bc?n All'uomo di Dio il re disse: "Vieni a casa con me per rinfrancarti; ti darò un regalo". ^b7n Presa la parola, il re disse all'uomo di Dio: "Placa il volto del Signore tuo Dio e prega per me perché mi sia resa la mia mano". L'uomo di Dio placò il volto del Signore e la mano del re tornò come era prima. ayn L'altare si spaccò e si sparse la cenere dell'altare secondo il segno dato dall'uomo di Dio per comando del Signore. z`on Appena sentì il messaggio che l'uomo di Dio aveva proferito contro l'altare di Betel, il re Geroboamo tese la mano dall'altare dicendo: "Afferratelo!". Ma la sua mano, tesa contro di quello, gli si paralizzò e non la potè ritirare a sé. _-n E ne diede una prova, dicendo: "Questa è la prova che il Signore parla: ecco l'altare si spaccherà e si spanderà la cenere che vi è sopra". !^=n Per comando del Signore, quegli gridò verso l'altare: "Altare, altare, così dice il Signore: Ecco nascerà un figlio nella casa di Davide, chiamato Giosia, il quale immolerà su di te i sacerdoti delle alture che hanno offerto incenso su di te, e brucerà su di te ossa umane". ] n Un uomo di Dio, per comando del Signore, si portò da Giuda a Betel, mentre Geroboamo stava sull'altare per offrire incenso. \;n !Il quindici dell'ottavo mese salì sull'altare che aveva eretto a Betel; istituì una festa per gli Israeliti e salì sull'altare per offrire incenso. [3n Geroboamo istituì una festa nell'ottavo mese, il quindici del mese, simile alla festa che si celebrava in Giuda. Egli stesso salì sull'altare; così fece a Betel per sacrificare ai vitelli che aveva eretti; a Betel stabilì sacerdoti dei templi da lui eretti sulle alture. Zn Egli edificò templi sulle alture e costituì sacerdoti, presi qua e là dal popolo, i quali non erano discendenti di Levi. wYin Questo fatto portò al peccato; il popolo, infatti, andava sino a Dan per prostrarsi davanti a uno di quelli. :Xqn Ne collocò uno a Betel e l'altro lo pose in Dan. 7Win Consigliatosi, il re preparò due vitelli d'oro e disse al popolo: "Siete andati troppo a Gerusalemme! Ecco, Israele, il tuo dio, che ti ha fatto uscire dal paese d'Egitto". dVCn Se questo popolo verrà a Gerusalemme per compiervi sacrifici nel tempio, il cuore di questo popolo si rivolgerà verso il suo signore, verso Roboamo re di Giuda; mi uccideranno e ritorneranno da Roboamo, re di Giuda". `U;n Geroboamo pensò: "In questa situazione il regno potrebbe tornare alla casa di Davide. xTkn Geroboamo fortificò Sichem sulle montagne di Efraim e vi pose la residenza. Uscito di lì, fortificò Penuel. Syn Dice il Signore: Non marciate per combattere contro i vostri fratelli israeliti; ognuno ritorni a casa, perché questa situazione è stata voluta da me". Ascoltarono la parola del Signore e tornarono indietro come aveva ordinato loro il Signore. ~Rwn "Riferisci a Roboamo figlio di Salomone, re di Giuda, a tutta la casa di Giuda e di Beniamino e al resto del popolo: 3Qcn Ma il Signore disse a Semeia, uomo di Dio: \P3n Roboamo, giunto in Gerusalemme, convocò tutta la casa di Giuda e la tribù di Beniamino, centottantamila guerrieri scelti, per combattere contro Israele e per restituire il regno a Roboamo, figlio di Salomone. jOOn Quando tutto Israele aveva saputo che era tornato Geroboamo, lo avevano mandato a chiamare perché partecipasse all'assemblea; lo proclamarono re di tutto Israele. Nessuno seguì la casa di Davide, se non la tribù di Giuda. >Nyn Israele si ribellò alla casa di Davide fino ad oggi. QMn Il re Roboamo mandò Adoniram, che era sovrintendente ai lavori forzati, ma tutti gli Israeliti lo lapidarono ed egli morì. Allora il re Roboamo salì in fretta sul carro per fuggire in Gerusalemme. MLn Sugli Israeliti che abitavano nelle città di Giuda regnò Roboamo. K n Quando compresero che il re non dava loro ascolto, tutti gli Israeliti risposero al re: "Che parte abbiamo con Davide? Non abbiamo eredità con il figlio di Iesse! Alle tue tende, Israele! Ora pensa alla tua casa, Davide!". Israele andò alle sue tende. GJ n Il re non ascoltò il popolo; ciò accadde per disposizione del Signore, perché si attuasse la parola che il Signore aveva rivolta a Geroboamo, figlio di Nebat, per mezzo di Achia di Silo. \I3n egli disse loro secondo il consiglio dei giovani: "Mio padre vi ha imposto un giogo pesante; io renderò ancora più grave il vostro giogo. Mio padre vi ha castigati con fruste, io vi castigherò con flagelli". SH!n il re rispose duramente al popolo respingendo il consiglio degli anziani; G;n Quando Geroboamo e tutto il popolo si presentarono a Roboamo il terzo giorno, come il re aveva ordinato affermando: "Ritornate da me il terzo giorno", -FUn Ora, se mio padre vi caricò di un giogo pesante, io renderò ancora più grave il vostro giogo; mio padre vi castigò con fruste, io vi castigherò con flagelli". {Eqn I giovani che erano cresciuti con lui gli dissero: "Così risponderai a questo popolo, che ti ha chiesto: Tuo padre ha reso pesante il nostro giogo, tu alleggeriscilo! così dirai loro: Il mio mignolo è più grosso dei fianchi di mio padre. D'n Domandò loro: "Che cosa mi consigliate di rispondere a questo popolo che mi ha chiesto di alleggerire il giogo imposto loro da mio padre?". C/n Ma egli trascurò il consiglio che gli anziani gli avevano dato e si consultò con giovani che erano cresciuti con lui ed erano al suo servizio. -BUn Gli dissero: "Se oggi ti mostrerai arrendevole verso questo popolo, se darai loro soddisfazione, se dirai loro parole gentili, essi saranno tuoi servi per sempre". CAn Il re Roboamo si consigliò con gli anziani, che erano stati al servizio di Salomone suo padre durante la sua vita, domandando: "Che cosa mi consigliate di rispondere a questo popolo?". X@+n Rispose loro: "Andate e dopo tre giorni tornate da me". Il popolo se ne andò. )?Mn "Tuo padre ci ha imposto un pesante giogo; ora tu alleggerisci la dura schiavitù di tuo padre e il giogo pesante che quegli ci ha imposto e noi ti serviremo". i>Mn Lo mandarono a chiamare e Geroboamo venne con tutta l'assemblea di Israele e dissero a Roboamo: =n Quando lo seppe, Geroboamo figlio di Nebat, che era ancora in Egitto ove si era rifugiato per paura del re Salomone, tornò dall'Egitto. c< Cn Roboamo andò in Sichem, perché tutto Israele era convenuto in Sichem per proclamarlo re. ;n +Salomone si addormentò con i suoi padri e fu sepolto nella città di Davide suo padre; gli succedette nel regno il figlio Roboamo. e:En *Il tempo in cui Salomone aveva regnato in Gerusalemme su tutto Israele fu di quaranta anni. x9kn )Le altre gesta di Salomone, le sue azioni e la sua sapienza, sono descritte nel libro della gesta di Salomone. 58en (Salomone cercò di uccidere Geroboamo, il quale però trovò rifugio in Egitto presso Sisach, re di quella regione. Geroboamo rimase in Egitto fino alla morte di Salomone. S7!n 'umilierò la discendenza di Davide per questo motivo, ma non per sempre". !6=n &Se ascolterai quanto ti comanderò, se seguirai le mie vie e farai quanto è giusto ai miei occhi osservando i miei decreti e i miei comandi, come ha fatto Davide mio servo, io sarò con te e ti edificherò una casa stabile come l'ho edificata per Davide. Ti consegnerò Israele; N5n %Io prenderò te e tu regnerai su quanto vorrai; sarai re di Israele. 64gn $A suo figlio lascerò una tribù perché a causa di Davide mio servo ci sia sempre una lampada dinanzi a me in Gerusalemme, città che mi sono scelta per porvi il mio nome. Y3-n #Toglierò il regno dalla mano di suo figlio e ne consegnerò a te dieci tribù. M2n "Non gli toglierò il regno di mano, perché l'ho stabilito capo per tutti i giorni della sua vita a causa di Davide, mio servo da me scelto, il quale ha osservato i miei comandi e i miei decreti. B1n !Ciò avverrà perché egli mi ha abbandonato, si è prostrato davanti ad Astarte dea di quelli di Sidòne, a Camos dio dei Moabiti, e a Milcom dio degli Ammoniti, e non ha seguito le mie vie compiendo ciò che è retto ai miei occhi, osservando i miei comandi e i miei decreti, come aveva fatto Davide suo padre. 0n A lui rimarrà una tribù a causa di Davide mio servo e a causa di Gerusalemme, città da me scelta fra tutte le tribù di Israele. 0/[n Quindi disse a Geroboamo: "Prendine dieci pezzi, poiché dice il Signore, Dio di Israele: Ecco lacererò il regno dalla mano di Salomone e ne darò a te dieci tribù. V.'n Achia afferrò il mantello nuovo che indossava e lo lacerò in dodici pezzi. +-Qn In quel tempo Geroboamo, uscito da Gerusalemme, incontrò per strada il profeta Achia di Silo, che indossava un mantello nuovo; erano loro due soli, in campagna. ,/n Geroboamo era un uomo di riguardo; Salomone, visto come il giovane lavorava, lo nominò sorvegliante di tutti gli operai della casa di Giuseppe. +/n La causa della sua ribellione al re fu la seguente: Salomone costruiva il Millo e chiudeva la breccia apertasi nella città di Davide suo padre; )*Mn Anche Geroboamo, figlio dell'efraimita Nebat, di Zereda - sua madre, una vedova, si chiamava Zerua -, mentre era al servizio di Salomone, insorse contro il re. @)}n Fu avversario di Israele per tutta la vita di Salomone. ,(Sn Egli adunò gente contro di lui e divenne capo di una banda, quando Davide aveva massacrato gli Aramei. Quindi egli prese Damasco, vi si stabilì e ne divenne re. 'n Dio suscitò contro Salomone un altro avversario, Razon figlio di Eliada, che era fuggito da Hadad-Ezer re di Zoba, suo signore. p&[n Il faraone gli rispose: "Ti manca forse qualcosa nella mia casa perché tu cerchi di andare nel tuo paese?". Quegli soggiunse: "No! ma, ti prego, lasciami andare". Ecco il male fatto da Adad: fu nemico di Israele e regnò su Edom. A%}n Quando Adad seppe in Egitto che Davide si era addormentato con i suoi padri e che era morto Ioab capo dell'esercito, disse al faraone: "Lasciami partire; voglio andare nel mio paese". ($Kn La sorella di Tafni gli partorì il figlio Ghenubat, che Tafni allevò nel palazzo del faraone. Ghenubat visse nella casa del faraone tra i figli del faraone. |#sn Adad trovò grazia agli occhi del faraone, che gli diede in moglie una sua cognata, la sorella della regina Tafni. Q"n Essi partirono da Madian e andarono in Paran; presero con sé uomini di Paran e andarono in Egitto dal faraone, che ospitò Adad, gli assicurò il mantenimento, parlò con lui e gli assegnò terreni. c!An Adad con alcuni Idumei a servizio del padre fuggì in Egitto. Allora Adad era giovinetto. c An Ioab e tutto Israele vi si erano fermati sei mesi per sterminare tutti i maschi di Edom - 9n Dopo la disfatta inflitta da Davide a Edom, quando Ioab capo dell'esercito era andato a seppellire i cadaveri e aveva ucciso tutti i maschi di Edom - oYn Il Signore suscitò contro Salomone un avversario, l'idumeo Adad che era della stirpe regale di Edom. ;n Ma non gli strapperò tutto il regno; una tribù la darò a tuo figlio per amore di Davide mio servo e per amore di Gerusalemme, città da me eletta". |sn Tuttavia non farò ciò durante la tua vita per amore di Davide tuo padre; lo strapperò dalla mano di tuo figlio. V'n Allora il Signore disse a Salomone: "Poiché ti sei comportato così e non hai osservato la mia alleanza né i decreti che ti avevo impartiti, ti strapperò via il regno e lo consegnerò a un tuo suddito. zon e gli aveva comandato di non seguire altri dèi: egli non aveva osservato quanto gli aveva comandato il Signore. #n Il Signore, perciò, si sdegnò con Salomone, perché aveva distolto il suo cuore dal Signore Dio d'Israele, che gli era apparso due volte p[n Allo stesso modo fece per tutte le sue donne straniere, che offrivano incenso e sacrifici ai loro dei. /Yn Salomone costruì un'altura in onore di Camos, obbrobrio dei Moabiti, sul monte che è di fronte a Gerusalemme, e anche in onore di Milcom, obbrobrio degli Ammoniti. yn Salomone commise quanto è male agli occhi del Signore e non fu fedele al Signore come lo era stato Davide suo padre. a=n Salomone seguì Astàrte, dea di quelli di Sidòne, e Milcom, obbrobrio degli Ammoniti. 2_n Quando Salomone fu vecchio, le sue donne l'attirarono verso dei stranieri e il suo cuore non restò più tutto con il Signore suo Dio come il cuore di Davide suo padre. nWn Aveva settecento principesse per mogli e trecento concubine; le sue donne gli pervertirono il cuore. cAn appartenenti a popoli, di cui aveva detto il Signore agli Israeliti: "Non andate da loro ed essi non vengano da voi: perché certo faranno deviare i vostri cuori dietro i loro dei". Salomone si legò a loro per amore. a ?n Ma il re Salomone amò donne straniere, moabite, ammonite, idumee, di Sidòne e hittite, 2_n Un carro, importato da Muzri, costava seicento sicli d'argento, un cavallo centocinquanta. In tal modo tutti i re degli Hittiti e i re di Aram vendevano i loro cavalli. fGn I cavalli di Salomone provenivano da Muzri e da Kue; i mercanti del re li compravano in Kue. 9n Fece sì che in Gerusalemme l'argento abbondasse come le pietre e rese il legname di cedro tanto comune quanto i sicomòri che crescono nella Sefela. # An Salomone radunò carri e cavalli; aveva millequattrocento carri e dodicimila cavalli, distribuiti nelle città per i carri e presso il re in Gerusalemme. o Yn Ognuno gli portava, ogni anno, offerte d'argento e oggetti d'oro, vesti, armi, aromi, cavalli e muli.  n In ogni parte della terra si desiderava di avvicinare Salomone per ascoltare la saggezza che Dio aveva messo nel suo cuore. [ 1n Il re Salomone superò, dunque, per ricchezza e saggezza, tutti i re della terra. > wn Difatti il re aveva in mare la flotta di Tarsis, oltre la flotta di Chiram; ogni tre anni la flotta di Tarsis portava carichi d'oro e d'argento, d'avorio, di scimmie e di babbuini. ~~S}}=|{{zz y)xxxxwwKvvvLuu*t!sxrrZqq;pp oznnnmmllmkjjiii/hNhg,fIeeoeddcFbb"a``_S^L]Y\[[dZZGYYXWWRR;QQ'POORNN6MM+L'JJoIHH.GGFEDCC^==D<;;:^99R88J776e55?4X33<2%1q0/.-,,d++B*))(''y&&#%$$G#""9!!( ] *xBFq= 4yS%} t A c EitmC&n"Ma un uomo tese a caso l'arco e colpì il re di Israele fra le maglie dell'armatura e la corazza. Il re disse al suo cocchiere: "Gira, portami fuori della mischia, perché sono ferito". m%Un!e allora i capi dei carri si accorsero che egli non era il re di Israele e si allontanarono da lui. %$En Appena videro Giòsafat, i capi dei carri dissero: "Certo, questi è il re di Israele". Si volsero contro di lui per investirlo. Giòsafat lanciò un grido %#EnIl re di Aram aveva ordinato ai capi dei suoi carri - erano trentadue -: "Non combattete contro nessuno, piccolo o grande, se non contro il re di Israele". ""?nIl re di Israele disse a Giòsafat: "Io per combattere mi travestirò: tu resta con i tuoi abiti". Il re di Israele si travestì ed entrò in battaglia. ^!7nIl re di Israele marciò, insieme con Giòsafat re di Giuda, contro Ramot di Galaad. W )nMichea disse: "Se tornerai in pace, il Signore non ha parlato per mio mezzo". )nDirai loro: Il re ordina: Mettetelo in prigione e mantenetelo con il minimo indispensabile di pane e di acqua finché tornerò sano e salvo". vgnIl re di Israele disse: "Prendi Michea e conducilo da Amon governatore della città e da Ioas figlio del re. `;nMichea rispose: "Ecco, lo vedrai quando passerai di stanza in stanza per nasconderti". @{nAllora Sedecìa, figlio di Chenaana, si avvicinò e percosse Michea sulla guancia dicendo: "Per quale via lo spirito del Signore è passato quando è uscito da me per parlare a te?". %EnEcco, dunque, il Signore ha messo uno spirito di menzogna sulla bocca di tutti questi tuoi profeti; ma il Signore a tuo riguardo preannunzia una sciagura". -UnHa risposto: Andrò e diventerò spirito di menzogna sulla bocca di tutti i suoi profeti. Quegli ha detto: Lo ingannerai senz'altro; ci riuscirai; va' e fa' così. nSi è fatto avanti uno spirito che - postosi davanti al Signore - ha detto: Lo ingannerò io. Il Signore gli ha domandato: Come? )nIl Signore ha domandato: Chi ingannerà Acab perché muova contro Ramot di Galaad e vi perisca? Chi ha risposto in un modo e chi in un altro. 1]nMichea disse: "Per questo, ascolta la parola del Signore. Io ho visto il Signore seduto sul trono; tutto l'esercito del cielo gli stava intorno, a destra e a sinistra. nIl re di Israele disse a Giòsafat: "Non te l'avevo forse detto che non mi avrebbe profetizzato nulla di buono, ma solo il male?". 9nQuegli disse: "Vedo tutti gli Israeliti vagare sui monti come pecore senza pastore. Il Signore dice: Non hanno padroni; ognuno torni a casa in pace". sanIl re gli disse: "Quante volte ti devo scongiurare di non dirmi se non la verità nel nome del Signore?". MnSi presentò al re che gli domandò: "Michea, dobbiamo muovere contro Ramot di Galaad oppure dobbiamo rinunziarvi?". Gli rispose: "Attaccala, riuscirai; il Signore la metterà nelle mani del re". ]5nMichea rispose: "Per la vita del Signore, comunicherò quanto il Signore mi dirà". T#n Il messaggero, che era andato a chiamare Michea, gli disse: "Ecco, le parole dei profeti sono concordi nel predire il successo del re; ora la tua parola sia identica alla loro; preannunzia il successo". n Tutti i profeti predicevano allo stesso modo: "Assali Ramot di Galaad, riuscirai. Il Signore la metterà nelle mani del re". $Cn Sedecìa, figlio di Chenaana, che si era fatte corna di ferro, affermava: "Dice il Signore: Con queste cozzerai contro gli Aramei fino al loro sterminio". Bn Il re di Israele e Giòsafat re di Giuda sedevano ognuno sul suo trono, vestiti dei loro mantelli, nell'aia di fronte alla porta di Samaria; tutti i profeti predicevano davanti a loro. e En Il re di Israele, chiamato un eunuco, gli ordinò: "Convoca subito Michea, figlio di Imla". " ?nIl re di Israele rispose a Giòsafat: "Ci sarebbe ancora un uomo, attraverso il quale si potrebbe consultare il Signore, ma io lo detesto perché non mi predice altro che male, mai qualcosa di buono. Si tratta di Michea, figlio di Imla". Giòsafat disse: "Il re non parli così!". [ 1nGiòsafat disse: "Non c'è più nessun altro profeta del Signore da consultare?". a =nIl re di Israele radunò i profeti, in numero di circa quattrocento, e domandò loro: "Devo muovere contro Ramot di Galaad oppure devo rinunziarvi?". Risposero: "Attaccala; il Signore la metterà nelle mani del re". Y -nGiòsafat disse al re di Israele: "Consulta oggi stesso la parola del Signore". V'nDisse a Giòsafat: "Verresti con me a combattere per Ramot di Galaad?". Giòsafat rispose al re di Israele: "Conta su di me come su te stesso, sul mio popolo come sul tuo, sui miei cavalli come sui tuoi". /YnOra il re di Israele aveva detto ai suoi ufficiali: "Non sapete che Ramot di Galaad è nostra? Eppure noi ce ne stiamo inerti, senza riprenderla dalle mani di Aram". LnNel terzo anno Giòsafat re di Giuda fece visita al re di Israele. = ynTrascorsero tre anni senza guerra fra Aram e Israele. U%n"Hai visto come Acab si è umiliato davanti a me? Poiché si è umiliato davanti a me, non farò piombare la sciagura sulla sua casa durante la sua vita, ma la farò scendere durante la vita del figlio". -WnIl Signore disse a Elia, il Tisbita: 5nQuando sentì tali parole, Acab si strappò le vesti, indossò un sacco sulla carne e digiunò; si coricava con il sacco e camminava a testa bassa. nCommise molti abomini, seguendo gli idoli, come avevano fatto gli Amorrei, che il Signore aveva distrutto davanti ai figli d'Israele.  nIn realtà nessuno si è mai venduto per fare il male agli occhi del Signore come Acab, istigato dalla propria moglie Gezabele. 'nQuanti della famiglia di Acab moriranno in città li divoreranno i cani; quanti moriranno in campagna li divoreranno gli uccelli dell'aria". c~AnRiguardo poi a Gezabele il Signore dice: I cani divoreranno Gezabele nel campo di Izreel. ,}SnRenderò la tua casa come la casa di Geroboamo, figlio di Nebat, e come la casa di Baasa, figlio di Achia, perché tu mi hai irritato e hai fatto peccare Israele. |#nEcco ti farò piombare addosso una sciagura; ti spazzerò via. Sterminerò, nella casa di Acab, ogni maschio, schiavo o libero in Israele. ,{SnAcab disse a Elia: "Mi hai dunque colto in fallo, o mio nemico!". Quegli soggiunse: "Sì, perché ti sei venduto per fare ciò che è male agli occhi del Signore. =zunGli riferirai: Così dice il Signore: Hai assassinato e ora usurpi! Per questo dice il Signore: Nel punto ove lambirono il sangue di Nabot, i cani lambiranno anche il tuo sangue". y n"Su, recati da Acab, re di Israele, che abita in Samaria; ecco è nella vigna di Nabot, ove è sceso a prenderla in possesso. 3xcnAllora il Signore disse a Elia il Tisbita: wynQuando sentì che Nabot era morto, Acab si mosse per scendere nella vigna di Nabot di Izreel a prenderla in possesso. Uv%nAppena sentì che Nabot era stato lapidato e che era morto, disse ad Acab: "Su, impadronisciti della vigna di Nabot di Izreel, il quale ha rifiutato di vendertela, perché Nabot non vive più, è morto". Tu#nQuindi mandarono a dire a Gezabele: "Nabot è stato lapidato ed è morto". [t1n Vennero due uomini iniqui, che si sedettero di fronte a lui. Costoro accusarono Nabot davanti al popolo affermando: "Nabot ha maledetto Dio e il re". Lo condussero fuori della città e lo uccisero lapidandolo. Qsn Bandirono il digiuno e fecero sedere Nabot in prima fila tra il popolo. Gr n Gli uomini della città di Nabot, gli anziani e i capi che abitavano nella sua città, fecero come aveva ordinato loro Gezabele, ossia come era scritto nelle lettere che aveva loro spedite. %qEn Di fronte a lui fate sedere due uomini iniqui, i quali l'accusino dicendo: Hai maledetto Dio e il re! Quindi conducetelo fuori e lapidatelo ed egli muoia". epEn Nelle lettere scrisse: "Bandite un digiuno e fate sedere Nabot in prima fila tra il popolo. !o=nEssa scrisse lettere con il nome di Acab, le sigillò con il suo sigillo, quindi le spedì agli anziani e ai capi, che abitavano nella città di Nabot. *nOnAllora sua moglie Gezabele gli disse: "Tu ora eserciti il regno su Israele? Alzati, mangia e il tuo cuore gioisca. Te la darò io la vigna di Nabot di Izreel!". 7minLe rispose: "Perché ho detto a Nabot di Izreel: Cedimi la tua vigna per denaro o, se preferisci, ti darò un'altra vigna ed egli mi ha risposto: Non cederò la mia vigna!". lnEntrò da lui la moglie Gezabele e gli domandò: "Perché mai il tuo spirito è tanto amareggiato e perché non vuoi mangiare?". ikMnAcab se ne andò a casa amareggiato e sdegnato per le parole dettegli da Nabot di Izreel, che aveva affermato: "Non ti cederò l'eredità dei miei padri". Si coricò sul letto, si girò verso la parete e non volle mangiare. ^j7nNabot rispose ad Acab: "Mi guardi il Signore dal cederti l'eredità dei miei padri". QinAcab disse a Nabot: "Cedimi la tua vigna; siccome è vicina alla mia casa, ne farei un orto. In cambio ti darò una vigna migliore oppure, se preferisci, te la pagherò in denaro al prezzo che vale". ~h ynIn seguito avvenne il seguente episodio. Nabot di Izreel possedeva una vigna vicino al palazzo di Acab re di Samaria. Zg/n+Il re di Israele se ne andò a casa amareggiato e irritato ed entrò in Samaria. Af}n*Costui gli disse: "Così dice il Signore: Perché hai lasciato andare libero quell'uomo da me votato allo sterminio, la tua vita pagherà per la sua, il tuo popolo per il suo popolo". vegn)Ma quegli immediatamente si tolse la benda dagli occhi e il re di Israele riconobbe che era uno dei profeti. d9n(Mentre il tuo servo era occupato qua e là, quegli scomparve". Il re di Israele disse a lui: "La tua condanna è giusta; l'hai proferita tu stesso!". cn'Quando passò il re, gli gridò: "Il tuo servo era nel cuore della battaglia, quando un uomo si staccò e mi portò un individuo dicendomi: Fa' la guardia a quest'uomo! Se ti scappa, la tua vita pagherà per la sua oppure dovrai sborsare un talento d'argento. wbin&Il profeta andò ad attendere il re sulla strada, dopo essersi reso irriconoscibile con una benda agli occhi. caAn%Quegli, incontrato un altro uomo, gli disse: "Picchiami!". E quegli lo percosse a sangue. 8`kn$Quegli disse: "Poiché non hai obbedito alla voce del Signore, appena ti sarai separato da me, un leone ti ucciderà". Mentre si allontanava, incontrò un leone che l'uccise. _n#Allora uno dei figli dei profeti disse al compagno per ordine del Signore: "Picchiami!". L'uomo si rifiutò di picchiarlo. ^n"Ben-Adad gli disse: "Restituirò le città che mio padre ha prese a tuo padre; tu potrai disporre di mercati in Damasco come mio padre ne aveva in Samaria". Ed egli: "Io a questo patto ti lascerò andare". E concluse con lui l'alleanza e lo lasciò andare. h]Kn!Gli uomini vi scorsero un buon auspicio, si affrettarono a cercarne una conferma da lui. Dissero: "Ben-Adad è tuo fratello!". Quegli soggiunse: "Andate a prenderlo". Ben-Adad si recò da lui, che lo fece salire sul carro. ^\7n Si legarono sacchi ai fianchi e corde sulla testa, quindi si presentarono al re di Israele e dissero: "Il tuo servo Ben-Adad dice: Su, lasciami in vita!". Quegli domandò: "È ancora vivo? Egli è mio fratello!". `[;nI suoi ministri gli dissero: "Ecco, abbiamo sentito che i re di Israele sono re clementi. Indossiamo sacchi ai fianchi e mettiamoci corde sulla testa e usciamo incontro al re di Israele. Forse ti lascerà in vita". AZ}nI superstiti fuggirono in Afek, nella città, le cui mura caddero sui ventisettemila superstiti. Ben-Adad fuggì; entrato in una casa, per nascondersi passava da una stanza all'altra. 0Y[nPer sette giorni stettero accampati gli uni di fronte agli altri. Al settimo giorno si attaccò battaglia. Gli Israeliti in un giorno uccisero centomila fanti aramei. X!nUn uomo di Dio si avvicinò al re d'Israele e gli disse: "Così dice il Signore: Poiché gli Aramei hanno affermato: Il Signore è Dio dei monti e non Dio delle valli, io metterò in tuo potere tutta questa moltitudine immensa; così saprai che io sono il Signore". -WUnGli Israeliti, organizzati e approvvigionati, mossero loro incontro, accampandosi di fronte; sembravano due greggi di capre, mentre gli Aramei inondavano il paese. hVKnL'anno dopo, Ben-Adad ispezionò gli Aramei, quindi andò ad Afek per attaccare gli Israeliti. cUAnTu prepara un esercito come quello che hai perduto: cavalli come quei cavalli e carri come quei carri; quindi li attaccheremo in pianura e senza dubbio li batteremo". Egli ascoltò la loro proposta e agì in tal modo. hTKnEseguisci questo progetto: ritira i re, ognuno dal suo luogo, e sostituiscili con governatori. 7SinMa i servi del re di Aram dissero a lui: "Il loro Dio è un Dio dei monti; per questo ci sono stati superiori; forse se li attaccassimo in pianura, saremmo superiori a loro. 5RenAllora il profeta si avvicinò al re di Israele e gli disse: "Su, sii forte; sappi e vedi quanto dovrai fare, perché l'anno prossimo il re di Aram muoverà contro di te". {QqnUscì quindi il re di Israele, che si impadronì dei cavalli e dei carri e inflisse ad Aram una grande sconfitta. *POnognuno di loro uccise chi gli si fece davanti. Gli Aramei fuggirono, inseguiti da Israele. Ben-Adad, re di Aram, scampò a cavallo insieme con alcuni cavalieri. qO]nUsciti dunque quelli dalla città, cioè i giovani dei capi delle province e l'esercito che li seguiva, NnQuegli disse: "Se sono usciti con intenzioni pacifiche, catturateli vivi; se sono usciti per combattere, catturateli ugualmente vivi". MnPer primi uscirono i giovani dei capi delle province. Fu mandato ad avvertire Ben- Adad: "Alcuni uomini sono usciti da Samaria!". zLonA mezzogiorno fecero una sortita. Ben-Adad stava bevendo sotto le tende insieme con i trentadue re suoi alleati. $KCnAcab ispezionò i giovani dei capi delle province; erano duecentotrentadue. Dopo di loro ispezionò tutto il popolo, tutti gli Israeliti: erano settemila. =JunAcab disse: "Per mezzo di chi?". Quegli rispose: "Così dice il Signore: Per mezzo dei giovani dei capi delle province". Domandò: "Chi attaccherà la battaglia?". Rispose: "Tu!". PIn Ed ecco un profeta si avvicinò ad Acab, re di Israele, per dirgli: "Così dice il Signore: Vedi tutta questa moltitudine immensa? Ebbene oggi la metto in tuo potere; saprai che io sono il Signore". %HEn Nell'udire questa risposta - egli stava insieme con i re a bere sotto le tende - disse ai suoi ufficiali: "Circondate la città!". Ed essi la circondarono. eGEn Il re di Israele rispose: "Riferitegli: Chi cinge le armi non si vanti come chi le depone". .FWn Ben-Adad allora gli mandò a dire: "Gli dei mi facciano questo e anche di peggio, se la polvere di Samaria basterà per riempire il pugno di coloro che mi seguono". WE)n Egli disse ai messaggeri di Ben-Adad: "Dite al re vostro signore: Quanto hai imposto prima al tuo servo lo farò, ma la nuova richiesta non posso soddisfarla". I messaggeri andarono a riferire la risposta. ZD/nTutti gli anziani e tutto il popolo dissero: "Non ascoltarlo e non consentire!". CnIl re di Israele convocò tutti gli anziani della regione, ai quali disse: "Sappiate e vedete come costui ci voglia far del male. Difatti mi ha mandato a chiedere anche le mie donne e i miei figli, dopo che io non gli avevo rifiutato il mio argento e il mio oro". :BonDomani, dunque, a quest'ora, manderò i miei servi che perquisiranno la tua casa e le case dei tuoi servi; essi prenderanno e asporteranno quanto sarà prezioso ai loro occhi". 'AInMa i messaggeri tornarono di nuovo e dissero: "Dice Ben-Adad, il quale ci manda a te: Mi consegnerai il tuo argento, il tuo oro, le tue donne e i tuoi figli. ^@7nIl re di Israele rispose: "Sia come dici tu, signore re; io e quanto ho siamo tuoi". ?nper dirgli: "Dice Ben-Adad: Il tuo argento e il tuo oro appartiene a me e le tue donne e i tuoi figli minori sono per me". <>unInviò messaggeri in città ad Acab, re di Israele, 1= _nBen-Adad, re di Aram, radunò tutto il suo esercito; con lui c'erano trentadue re con cavalli e carri. Egli marciò contro Samaria per cingerla d'assedio ed espugnarla. c<AnAllontanatosi da lui, Eliseo prese un paio di buoi e li uccise; con gli attrezzi per arare ne fece cuocere la carne e la diede alla gente, perché la mangiasse. Quindi si alzò e seguì Elia, entrando al suo servizio. B;nQuegli lasciò i buoi e corse dietro a Elia, dicendogli: "Andrò a baciare mio padre e mia madre, poi ti seguirò". Elia disse: "Va' e torna, perché sai bene che cosa ho fatto di te". _:9nPartito di lì, Elia incontrò Eliseo figlio di Safat. Costui arava con dodici paia di buoi davanti a sé, mentre egli stesso guidava il decimosecondo. Elia, passandogli vicino, gli gettò addosso il suo mantello. 9/nIo poi mi sono risparmiato in Israele settemila persone, quanti non hanno piegato le ginocchia a Baal e quanti non l'hanno baciato con la bocca. }8unSe uno scamperà dalla spada di Cazael, lo ucciderà Ieu; se uno scamperà dalla spada di Ieu, lo ucciderà Eliseo. 7nPoi ungerai Ieu, figlio di Nimsi, come re di Israele e ungerai Eliseo figlio di Safat, di Abel-Mecola, come profeta al tuo posto. 6nIl Signore gli disse: "Su, ritorna sui tuoi passi verso il deserto di Damasco; giunto là, ungerai Cazael come re di Aram. 5nEgli rispose: "Sono pieno di zelo per il Signore, Dio degli eserciti, poiché gli Israeliti hanno abbandonato la tua alleanza, hanno demolito i tuoi altari, hanno ucciso di spada i tuoi profeti. Sono rimasto solo ed essi tentano di togliermi la vita". ,4Sn Come l'udì, Elia si coprì il volto con il mantello, uscì e si fermò all'ingresso della caverna. Ed ecco, sentì una voce che gli diceva: "Che fai qui, Elia?". 3}n Dopo il terremoto ci fu un fuoco, ma il Signore non era nel fuoco. Dopo il fuoco ci fu il mormorio di un vento leggero. /2Yn Gli fu detto: "Esci e fermati sul monte alla presenza del Signore". Ecco, il Signore passò. Ci fu un vento impetuoso e gagliardo da spaccare i monti e spezzare le rocce davanti al Signore, ma il Signore non era nel vento. Dopo il vento ci fu un terremoto, ma il Signore non era nel terremoto. 1{n Egli rispose: "Sono pieno di zelo per il Signore degli eserciti, poiché gli Israeliti hanno abbandonato la tua alleanza, hanno demolito i tuoi altari, hanno ucciso di spada i tuoi profeti. Sono rimasto solo ed essi tentano di togliermi la vita". q0]n Là entrò in una caverna per passarvi la notte, quand'ecco il Signore gli disse: "Che fai qui, Elia?". /!nSi alzò, mangiò e bevve. Con la forza datagli da quel cibo, camminò per quaranta giorni e quaranta notti fino al monte di Dio, l'Oreb. }.unVenne di nuovo l'angelo del Signore, lo toccò e gli disse: "Su mangia, perché è troppo lungo per te il cammino". -+nEgli guardò e vide vicino alla sua testa una focaccia cotta su pietre roventi e un orcio d'acqua. Mangiò e bevve, quindi tornò a coricarsi. y,mnSi coricò e si addormentò sotto il ginepro. Allora, ecco un angelo lo toccò e gli disse: "Alzati e mangia!". V+'nEgli si inoltrò nel deserto una giornata di cammino e andò a sedersi sotto un ginepro. Desideroso di morire, disse: "Ora basta, Signore! Prendi la mia vita, perché io non sono migliore dei miei padri". |*snElia, impaurito, si alzò e se ne andò per salvarsi. Giunse a Bersabea di Giuda. Là fece sostare il suo ragazzo. &)GnGezabele inviò un messaggero a Elia per dirgli: "Gli dei mi facciano questo e anche di peggio, se domani a quest'ora non avrò reso te come uno di quelli". g( KnAcab riferì a Gezabele ciò che Elia aveva fatto e che aveva ucciso di spada tutti i profeti. r'_n.La mano del Signore fu sopra Elia che, cintosi i fianchi, corse davanti ad Acab finché giunse a Izreel. &n-Subito il cielo si oscurò per le nubi e per il vento; la pioggia cadde a dirotto. Acab montò sul carro e se ne andò a Izreel. O%n,La settima volta riferì: "Ecco, una nuvoletta, come una mano d'uomo, sale dal mare". Elia gli disse: "Va' a dire ad Acab: Attacca i cavalli al carro e scendi perché non ti sorprenda la pioggia!". )$Mn+Quindi disse al suo ragazzo: "Vieni qui, guarda verso il mare". Quegli andò, guardò e disse. "Non c'è nulla!". Elia disse: "Tornaci ancora per sette volte". #n*Acab andò a mangiare e a bere. Elia si recò alla cima del Carmelo; gettatosi a terra, pose la sua faccia tra le ginocchia. b"?n)Elia disse ad Acab: "Su, mangia e bevi, perché sento un rumore di pioggia torrenziale". !)n(Elia disse loro: "Afferrate i profeti di Baal; non ne scappi uno!". Li afferrarono. Elia li fece scendere nel torrente Kison, ove li scannò. l Sn'A tal vista, tutti si prostrarono a terra ed esclamarono: "Il Signore è Dio! Il Signore è Dio!". }n&Cadde il fuoco del Signore e consumò l'olocausto, la legna, le pietre e la cenere, prosciugando l'acqua del canaletto. zon%Rispondimi, Signore, rispondimi e questo popolo sappia che tu sei il Signore Dio e che converti il loro cuore!". lSn$Al momento dell'offerta si avvicinò il profeta Elia e disse: "Signore, Dio di Abramo, di Isacco e di Giacobbe, oggi si sappia che tu sei Dio in Israele e che io sono tuo servo e che ho fatto tutte queste cose per tuo comando. U%n#L'acqua scorreva intorno all'altare; anche il canaletto si riempì d'acqua. xkn"Quindi disse: "Riempite quattro brocche d'acqua e versatele sull'olocausto e sulla legna!". Ed essi lo fecero. Egli disse: "Fatelo di nuovo!". Ed essi ripeterono il gesto. Disse ancora: "Per la terza volta!". Lo fecero per la terza volta. G n!Dispose la legna, squartò il giovenco e lo pose sulla legna. ymn Con le pietre eresse un altare al Signore; scavò intorno un canaletto, capace di contenere due misure di seme. 5nElia prese dodici pietre, secondo il numero delle tribù dei discendenti di Giacobbe, al quale il Signore aveva detto: "Israele sarà il tuo nome". nElia disse a tutto il popolo: "Avvicinatevi!". Tutti si avvicinarono. Si sistemò di nuovo l'altare del Signore che era stato demolito. OnPassato il mezzogiorno, quelli ancora agivano da invasati ed era venuto il momento in cui si sogliono offrire i sacrifici, ma non si sentiva alcuna voce né una risposta né un segno di attenzione.  nGridarono a voce più forte e si fecero incisioni, secondo il loro costume, con spade e lance, fino a bagnarsi tutti di sangue. oYnEssendo già mezzogiorno, Elia cominciò a beffarsi di loro dicendo: "Gridate con voce più alta, perché certo egli è un dio! Forse è soprappensiero oppure indaffarato o in viaggio; caso mai fosse addormentato, si sveglierà". nQuelli presero il giovenco, lo prepararono e invocarono il nome di Baal dal mattino fino a mezzogiorno, gridando: "Baal, rispondici!". Ma non si sentiva un alito, né una risposta. Quelli continuavano a saltare intorno all'altare che avevano eretto. .WnElia disse ai profeti di Baal: "Sceglietevi il giovenco e cominciate voi perché siete più numerosi. Invocate il nome del vostro Dio, ma senza appiccare il fuoco". A}nVoi invocherete il nome del vostro dio e io invocherò quello del Signore. La divinità che risponderà concedendo il fuoco è Dio!". Tutto il popolo rispose: "La proposta è buona!". KnDateci due giovenchi; essi se ne scelgano uno, lo squartino e lo pongano sulla legna senza appiccarvi il fuoco. Io preparerò l'altro giovenco e lo porrò sulla legna senza appiccarvi il fuoco. nElia aggiunse al popolo: "Sono rimasto solo, come profeta del Signore, mentre i profeti di Baal sono quattrocentocinquanta. KnElia si accostò a tutto il popolo e disse: "Fino a quando zoppicherete da entrambi piedi? Se il Signore è Dio, seguitelo! Se invece lo è Baal, seguite lui!". Il popolo non gli rispose nulla. R nAcab convocò tutti gli Israeliti e radunò i profeti sul monte Carmelo. Q nSu, con un ordine raduna tutto Israele presso di me sul monte Carmelo insieme con i quattrocentocinquanta profeti di Baal e con i quattrocento profeti di Asera, che mangiano alla tavola di Gezabele". % EnQuegli rispose: "Io non rovino Israele, ma piuttosto tu insieme con la tua famiglia, perché avete abbandonato i comandi del Signore e tu hai seguito Baal. L nAppena lo vide, Acab disse a Elia: "Sei tu la rovina di Israele!". Y -nAbdia andò incontro ad Acab e gli riferì la cosa. Acab si diresse verso Elia. ~wnElia rispose: "Per la vita del Signore degli eserciti, alla cui presenza io sto, oggi stesso io mi mostrerò a lui". V'nE ora tu comandi: Su, di' al tuo signore: C'è qui Elia? Egli mi ucciderà". _9n Non ti hanno forse riferito, mio signore, ciò che ho fatto quando Gezabele sterminava tutti i profeti del Signore, come io nascosi cento profeti, cinquanta alla volta, in una caverna e procurai loro pane e acqua? _9n Appena sarò partito da te, lo spirito del Signore ti porterà in un luogo a me ignoto. Se io vado a riferirlo ad Acab egli, non trovandoti, mi ucciderà; ora il tuo servo teme il Signore fin dalla sua giovinezza. <un Ora tu dici: Su, di' al tuo signore: C'è qui Elia! ]5n Per la vita del Signore tuo Dio, non esiste un popolo o un regno in cui il mio padrone non abbia mandato a cercarti. Se gli rispondevano: Non c'è! egli faceva giurare il popolo o il regno di non averti trovato. kQn Quegli disse: "Che male ho fatto perché tu consegni il tuo servo ad Acab perché egli mi uccida? H nGli rispose: "Lo sono; su, di' al tuo padrone: C'è qui Elia". 'InMentre Abdia era in cammino, ecco farglisi incontro Elia. Quegli lo riconobbe e si prostrò con la faccia a terra dicendo: "Non sei tu il mio signore Elia?". _9nSi divisero la regione da percorrere; Acab andò per una strada e Abdia per un'altra. N~nAcab disse ad Abdia: "Va' nel paese verso tutte le sorgenti e tutti i torrenti della regione; forse troveremo erba per tenere in vita cavalli e muli e non dovremo uccidere una parte del bestiame". "}?nquando Gezabele uccideva i profeti del Signore, Abdia prese cento profeti e ne nascose cinquanta alla volta in una caverna e procurò loro pane e acqua. A|nAcab convocò Abdia maggiordomo. Abdia temeva molto Dio; R{nElia andò a farsi vedere da Acab. In Samaria c'era una grande carestia. z nDopo molto tempo, il Signore disse a Elia, nell'anno terzo: "Su, mostrati ad Acab; io concederò la pioggia alla terra". uyenLa donna disse a Elia: "Ora so che tu sei uomo di Dio e che la vera parola del Signore è sulla tua bocca". }xunElia prese il bambino, lo portò al piano terreno e lo consegnò alla madre. Elia disse: "Guarda! Tuo figlio vive". swanIl Signore ascoltò il grido di Elia; l'anima del bambino tornò nel suo corpo e quegli riprese a vivere. ~vwnSi distese tre volte sul bambino e invocò il Signore: "Signore Dio mio, l'anima del fanciullo torni nel suo corpo". unQuindi invocò il Signore: "Signore mio Dio, forse farai del male a questa vedova che mi ospita, tanto da farle morire il figlio?". tnElia le disse: "Dammi tuo figlio". Glielo prese dal seno, lo portò al piano di sopra, dove abitava, e lo stese sul letto. $sCnEssa allora disse a Elia: "Che c'è fra me e te, o uomo di Dio? Sei venuto da me per rinnovare il ricordo della mia iniquità e per uccidermi il figlio?". r}nIn seguito il figlio della padrona di casa si ammalò. La sua malattia era molto grave, tanto che rimase senza respiro. q'nLa farina della giara non venne meno e l'orcio dell'olio non diminuì, secondo la parola che il Signore aveva pronunziata per mezzo di Elia. vpgnQuella andò e fece come aveva detto Elia. Mangiarono Elia, la vedova e il figlio di lei per diversi giorni. !o=npoiché dice il Signore: La farina della giara non si esaurirà e l'orcio dell'olio non si svuoterà finché il Signore non farà piovere sulla terra". %nEn Elia le disse: "Non temere; su, fa' come hai detto, ma prepara prima una piccola focaccia per me e portamela; quindi ne preparerai per te e per tuo figlio, mn Quella rispose: "Per la vita del Signore tuo Dio, non ho nulla di cotto, ma solo un pugno di farina nella giara e un po' di olio nell'orcio; ora raccolgo due pezzi di legna, dopo andrò a cuocerla per me e per mio figlio: la mangeremo e poi moriremo". Yl-n Mentre quella andava a prenderla, le gridò: "Prendimi anche un pezzo di pane". Bkn Egli si alzò e andò a Zarepta. Entrato nella porta della città, ecco una vedova raccoglieva legna. La chiamò e le disse: "Prendimi un po' d'acqua in un vaso perché io possa bere". wjin "Alzati, va' a stabilirti in Zarepta di Sidòne. Ecco io ho dato ordine a una vedova di là per il tuo cibo". )iOnIl Signore parlò a lui e disse: Vh'nDopo alcuni giorni il torrente si seccò, perché non pioveva sulla regione. [g1nI corvi gli portavano pane al mattino e carne alla sera; egli beveva al torrente. sfanEgli eseguì l'ordine del Signore; andò a stabilirsi sul torrente Cherit, che è a oriente del Giordano. Ve'nIvi berrai al torrente e i corvi per mio comando ti porteranno il tuo cibo". wdin"Vattene di qui, dirigiti verso oriente; nasconditi presso il torrente Cherit, che è a oriente del Giordano. 4cenA lui fu rivolta questa parola del Signore: \b 5nElia, il Tisbita, uno degli abitanti di Galaad, disse ad Acab: "Per la vita del Signore, Dio di Israele, alla cui presenza io sto, in questi anni non ci sarà né rugiada né pioggia, se non quando lo dirò io". qa]n"Nei suoi giorni Chiel di Betel ricostruì Gerico; gettò le fondamenta sopra Abiram suo primogenito e ne innalzò le porte sopra Segub suo ultimogenito, secondo la parola pronunziata dal Signore per mezzo di Giosuè, figlio di Nun. `/n!Acab eresse anche un palo sacro e compì ancora altre cose irritando il Signore Dio di Israele, più di tutti i re di Israele suoi predecessori. Z_/n Eresse un altare a Baal nel tempio di Baal, che egli aveva costruito in Samaria. M^nNon gli bastò imitare il peccato di Geroboamo figlio di Nebat; ma prese anche in moglie Gezabele figlia di Et-Baal, re di quelli di Sidone, e si mise a servire Baal e a prostrarsi davanti a lui. p][nAcab figlio di Omri fece ciò che è male agli occhi del Signore, peggio di tutti i suoi predecessori. \9nAcab figlio di Omri divenne re su Israele nell'anno trentottesimo di Asa re di Giuda. Acab figlio di Omri regnò su Israele in Samaria ventidue anni. p[[nOmri si addormentò con i suoi padri e fu sepolto in Samaria. Al suo posto divenne re suo figlio Acab. ZnLe altre gesta di Omri, tutte le sue azioni e le sue prodezze, sono descritte nel libro delle Cronache dei re di Israele. >YwnImitò in tutto la condotta di Geroboamo, figlio di Nebat, e i peccati che quegli aveva fatto commettere a Israele, provocando con i loro idoli a sdegno il Signore, Dio di Israele. aX=nOmri fece ciò che è male agli occhi del Signore, peggio di tutti i suoi predecessori. C~~}}*||o{{Wzzz+yypxx6wwvLuutssSrqq\ppoOnmmljkjj ii4hogffeQdd@cbb+axa`_X^a]]U\\6[m[ZXYYkXXSWWIWVUU#TkSS RQPPFOO6NN MLL^KK JILHiGFFvEE{DDECCBhBA@@??>>Y==d= <<;::c9]88 766_65F443211(0{/..--,,+]*)((p'' &M%$$#k"w!N ct nrSi|mv\7/Y ' _ d * ~d|n)xIl Signore aveva fatto udire nell'accampamento degli Aramei rumore di carri, scalpitio di cavalli e chiasso di un grande esercito. Essi si erano detti l'un l'altro: "Ecco, il re di Israele ha assoldato contro di noi i re degli Hittiti e i re dell'Egitto per assalirci". m%xSi alzarono al crepuscolo per andare all'accampamento degli Aramei e giunsero fino al limite del loro campo. Ebbene, là non c'era nessuno. glIxSe risolviamo di andare in città, in città c'è la fame e vi moriremo. Se stiamo qui, moriremo ugualmente. Ora, su, andiamo all'accampamento degli Aramei; se ci lasceranno in vita, vivremo; se ci uccideranno, moriremo". k xOra c'erano quattro lebbrosi davanti alla porta. Essi dicevano fra di loro: "Perché stiamo seduti qui ad attendere la morte? ijMxMa lo scudiero, al cui braccio il re si appoggiava, rispose all'uomo di Dio: "Già, il Signore apre le finestre in cielo! Avverrà mai una cosa simile?". Quegli disse: "Ecco, tu lo vedrai con gli occhi, ma non ne mangerai". Gi xMa Eliseo disse: "Ascolta la parola del Signore: Dice il Signore: A quest'ora, domani, alla porta di Samaria una sea di farina costerà un siclo e anche due sea di orzo costeranno un siclo". !h=x!Stava ancora parlando con loro, quando il re scese da lui e gli disse: "Tu vedi quanto male ci viene dal Signore; che aspetterò più io dal Signore?". gx Eliseo stava seduto in casa; con lui sedevano gli anziani. Il re si fece precedere da un uomo. Prima che arrivasse il messaggero, quegli disse agli anziani: "Avete visto? Quel figlio di assassino ordina che mi si tolga la vita. Fate attenzione! Quando arriva il messaggero, chiudete la porta; tenetelo fermo sulla porta. Forse dietro non si sente il rumore dei piedi del suo padrone?". f xEgli disse: "Dio mi faccia questo e anche di peggio, se oggi la testa di Eliseo, figlio di Safat, resterà sulle sue spalle". (eKxQuando udì le parole della donna, il re si stracciò le vesti. Mentre egli passava sulle mura, lo vide il popolo; ecco, aveva un sacco di sotto, sulla carne. d/xAbbiamo cotto mio figlio e ce lo siamo mangiato. Il giorno dopo io le ho detto: Dammi tuo figlio; mangiamocelo, ma essa ha nascosto suo figlio". c+xIl re aggiunse: "Che hai?". Quella rispose: "Questa donna mi ha detto: Dammi tuo figlio; mangiamocelo oggi. Mio figlio ce lo mangeremo domani. b xRispose: "Non ti aiuta neppure il Signore! Come potrei aiutarti io? Forse con il prodotto dell'aia o con quello del torchio?". laSxMentre il re di Israele passava sulle mura, una donna gli gridò contro: "Aiuto, mio signore re!". D`xCi fu una carestia eccezionale in Samaria, mentre l'assedio si faceva più duro, tanto che una testa d'asino si vendeva ottanta sicli d'argento e un quarto di qab di tuberi cinque sicli. j_OxDopo tali cose Ben-Adad, re di Aram, radunò tutto il suo esercito e venne ad assediare Samaria. A^}xFu imbandito loro un gran banchetto. Dopo che ebbero mangiato e bevuto, li congedò ed essi se ne andarono dal loro padrone. Le bande aramee non penetrarono più nel paese di Israele. R]xQuegli rispose: "Non ucciderli. Forse uccidi uno che hai fatto prigioniero con la spada e con l'arco? Piuttosto metti davanti a loro pane e acqua; mangino e bevano, poi se ne vadano dal loro padrone". Z\/xIl re di Israele quando li vide, disse a Eliseo: "Li devo uccidere, padre mio?". '[IxQuando giunsero in Samaria, Eliseo disse: "Signore, apri i loro occhi; essi vedano!". Il Signore aprì i loro occhi ed essi videro. Erano in mezzo a Samaria! !Z=xDisse loro Eliseo: "Non è questa la strada e non è questa la città. Seguitemi e io vi condurrò dall'uomo che cercate". Egli li condusse in Samaria. 7YixPoiché gli Aramei scendevano verso di lui, Eliseo pregò il Signore: "Oh, colpisci questa gente di cecità!". E il Signore li colpì di cecità secondo la parola di Eliseo. AX}xEliseo pregò così: "Signore, apri i suoi occhi; egli veda". Il Signore aprì gli occhi del servo, che vide. Ecco, il monte era pieno di cavalli e di carri di fuoco intorno a Eliseo. UW%xQuegli rispose: "Non temere, perché i nostri sono più numerosi dei loro". >VwxIl giorno dopo, l'uomo di Dio, alzatosi di buon mattino, uscì. Ecco, un esercito circondava la città con cavalli e carri. Il suo servo disse: "Ohimè, mio signore, come faremo?". sUaxEgli mandò là cavalli, carri e un bel numero di soldati; vi giunsero di notte e circondarono la città. ~Twx Quegli disse: "Andate, informatevi dove sia costui; io manderò a prenderlo". Gli fu riferito: "Ecco, sta in Dotan". #SAx Uno degli ufficiali rispose: "No, re mio signore, perché Eliseo profeta di Israele riferisce al re di Israele quanto tu dici nella tua camera da letto". /RYx Molto turbato in cuor suo per questo fatto, il re di Aram convocò i suoi ufficiali e disse loro: "Non mi potreste indicare chi dei nostri è per il re di Israele?". 1Q]x Il re di Israele mandò a esplorare il punto indicatogli dall'uomo di Dio. Questi l'avvertiva e il re si metteva in guardia; ciò accadde non una volta o due soltanto. P x L'uomo di Dio mandò a dire al re di Israele: "Guardati dal passare per quel punto, perché là stanno scendendo gli Aramei". O)xMentre il re di Aram era in guerra contro Israele, in un consiglio con i suoi ufficiali disse: "In quel tal posto sarà il mio accampamento". =NwxDisse: "Prendilo!". Quegli stese la mano e lo prese. M9xL'uomo di Dio domandò: "Dove è caduto?". Gli mostrò il posto. Eliseo, allora, tagliò un legno e lo gettò in quel punto e il ferro venne a galla. L#xOra, mentre uno abbatteva un tronco, il ferro dell'ascia gli cadde in acqua. Egli gridò: "Oh, mio signore! Era stato preso in prestito!". IK xE andò con loro. Giunti al Giordano, tagliarono alcuni alberi. ^J7xUno disse: "Degnati di venire anche tu con i tuoi servi". Egli rispose: "Ci verrò". IxAndiamo fino al Giordano; là prenderemo una trave per ciascuno e ci costruiremo una residenza". Quegli rispose: "Andate!". H {xI figli dei profeti dissero a Eliseo: "Ecco, il luogo in cui ci raduniamo alla tua presenza è troppo stretto per noi. G-xMa la lebbra di Naaman si attaccherà a te e alla tua discendenza per sempre". Egli si allontanò da Eliseo, bianco come la neve per la lebbra. xFkxQuegli disse: "Non era forse presente il mio spirito quando quell'uomo si voltò dal suo carro per venirti incontro? Era forse il tempo di accettare denaro e di accettare abiti, oliveti, vigne, bestiame minuto e grosso, schiavi e schiave? E1xPoi egli andò a presentarsi al suo padrone. Eliseo gli domandò: "Giezi, da dove vieni?". Rispose: "Il tuo servo non è andato in nessun luogo". DxGiunto all'Ofel, questi prese dalle loro mani il tutto e lo depose in casa, quindi rimandò gli uomini, che se ne andarono. ZC/xNaaman disse: "È meglio che tu prenda due talenti" e insistette con lui. Legò due talenti d'argento in due sacchi insieme con due vestiti e li diede a due dei suoi giovani, che li portarono davanti a Giezi. kBQxQuegli rispose: "Tutto bene. Il mio signore mi ha mandato a dirti: Ecco, proprio ora, sono giunti da me due giovani dalle montagne di Efraim, da parte dei figli dei profeti. Dammi per essi un talento d'argento e due vestiti". AxGiezi inseguì Naaman. Questi, vedendolo correre verso di sé, scese dal carro per andargli incontro e gli domandò: "Tutto bene?". @yxGiezi, servo dell'uomo di Dio Eliseo, disse fra sé: "Ecco, il mio signore è stato tanto generoso con questo Naaman arameo da non prendere quanto egli aveva portato; per la vita del Signore, gli correrò dietro e prenderò qualche cosa da lui". T?#xQuegli disse: "Va' in pace". Partì da lui e fece un bel tratto di strada. %>ExTuttavia il Signore perdoni il tuo servo se, quando il mio signore entra nel tempio di Rimmon per prostrarsi, si appoggia al mio braccio e se anche io mi prostro nel tempio di Rimmon, durante la sua adorazione nel tempio di Rimmon; il Signore perdoni il tuo servo per questa azione". p=[xAllora Naaman disse: "Se è no, almeno sia permesso al tuo servo di caricare qui tanta terra quanta ne portano due muli, perché il tuo servo non intende compiere più un olocausto o un sacrificio ad altri dei, ma solo al Signore. <%xQuegli disse: "Per la vita del Signore, alla cui presenza io sto, non lo prenderò". Naaman insisteva perché accettasse, ma egli rifiutò. G; xTornò con tutto il seguito dall'uomo di Dio; entrò e si presentò a lui dicendo: "Ebbene, ora so che non c'è Dio su tutta la terra se non in Israele". Ora accetta un dono dal tuo servo". 1:]xEgli, allora, scese e si lavò nel Giordano sette volte, secondo la parola dell'uomo di Dio, e la sua carne ridivenne come la carne di un giovinetto; egli era guarito. E9x Gli si avvicinarono i suoi servi e gli dissero: "Se il profeta ti avesse ingiunto una cosa gravosa, non l'avresti forse eseguita? Tanto più ora che ti ha detto: bagnati e sarai guarito". <8sx Forse l'Abana e il Parpar, fiumi di Damasco, non sono migliori di tutte le acque di Israele? Non potrei bagnarmi in quelli per essere guarito?". Si voltò e se ne partì adirato. N7x Naaman si sdegnò e se ne andò protestando: "Ecco, io pensavo: Certo, verrà fuori, si fermerà, invocherà il nome del Signore suo Dio, toccando con la mano la parte malata e sparirà la lebbra. 6x Eliseo gli mandò un messaggero per dirgli: "Va', bagnati sette volte nel Giordano: la tua carne tornerà sana e tu sarai guarito". k5Qx Naaman arrivò con i suoi cavalli e con il suo carro e si fermò alla porta della casa di Eliseo. L4xQuando Eliseo, uomo di Dio, seppe che il re si era stracciate le vesti, mandò a dire al re: "Perché ti sei stracciate le vesti? Quell'uomo venga da me e saprà che c'è un profeta in Israele". v3gxLetta la lettera, il re di Israele si stracciò le vesti dicendo: "Sono forse Dio per dare la morte o la vita, perché costui mi mandi un lebbroso da guarire? Sì, ora potete constatare chiaramente che egli cerca pretesti contro di me". 12]xPortò la lettera al re di Israele, nella quale si diceva: "Ebbene, insieme con questa lettera ho mandato da te Naaman, mio ministro, perché tu lo curi dalla lebbra". 41cxIl re di Aram gli disse: "Vacci! Io invierò una lettera al re di Israele". Partì dunque, prendendo con sé dieci talenti d'argento, seimila sicli d'oro e dieci vestiti. x0kxNaaman andò a riferire al suo signore: "La giovane che proviene dal paese di Israele ha detto così e così". /xEssa disse alla padrona: "Se il mio signore si rivolgesse al profeta che è in Samaria, certo lo libererebbe dalla lebbra". .xOra bande aramee in una razzia avevano rapito dal paese di Israele una giovinetta, che era finita al servizio della moglie di Naaman. ^- 9xNaaman, capo dell'esercito del re di Aram, era un personaggio autorevole presso il suo signore e stimato, perché per suo mezzo il Signore aveva concesso la vittoria agli Aramei. Ma questo uomo prode era lebbroso. `,;x,Lo pose davanti a quelli, che mangiarono, e ne avanzò, secondo la parola del Signore. O+x+Ma colui che serviva disse: "Come posso mettere questo davanti a cento persone?". Quegli replicò: "Dallo da mangiare alla gente. Poiché così dice il Signore: Ne mangeranno e ne avanzerà anche". 3*ax*Da Baal-Salisa venne un individuo, che offrì primizie all'uomo di Dio, venti pani d'orzo e farro che aveva nella bisaccia. Eliseo disse: "Dallo da mangiare alla gente". ))Mx)Allora Eliseo ordinò: "Portatemi della farina". Versatala nella pentola, disse: "Danne da mangiare alla gente". Non c'era più nulla di cattivo nella pentola. (;x(Si versò da mangiare agli uomini, che appena assaggiata la minestra gridarono: "Nella pentola c'è la morte, uomo di Dio!". Non ne potevano mangiare. '{x'Uno di essi andò in campagna per cogliere erbe selvatiche e trovò una specie di vite selvatica: da essa colse zucche agresti e se ne riempì il mantello. Ritornò e gettò i frutti a pezzi nella pentola della minestra, non sapendo cosa fossero. f&Gx&Eliseo tornò in Gàlgala. Nella regione imperversava la carestia. Mentre i figli dei profeti stavano seduti davanti a lui, egli disse al suo servo: "Metti la pentola grande e cuoci una minestra per i figli dei profeti". a%=x%Quella entrò, cadde ai piedi di lui, gli si prostrò davanti, prese il figlio e uscì. $#x$Eliseo chiamò Giezi e gli disse: "Chiama questa Sunammita!". La chiamò e, quando essa gli giunse vicino, le disse: "Prendi tuo figlio!". #x#Quindi si alzò e girò qua e là per la casa; tornò a curvarsi su di lui; il ragazzo starnutì sette volte, poi aprì gli occhi. E"x"Quindi salì, si distese sul ragazzo; pose la bocca sulla bocca di lui, gli occhi sugli occhi di lui, le mani nelle mani di lui e si curvò su di lui. Il corpo del bambino riprese calore. M!x!Egli entrò, chiuse la porta dietro a loro due e pregò il Signore. G  x Eliseo entrò in casa. Il ragazzo era morto, steso sul letto. T#xGiezi li aveva preceduti; aveva posto il bastone sulla faccia del ragazzo, ma non c'era stato un gemito né altro segno di vita. Egli tornò verso Eliseo e gli riferì: "Il ragazzo non si è svegliato".  xLa madre del ragazzo disse: "Per la vita del Signore e per la tua vita, non ti lascerò". Allora quegli si alzò e la seguì. Y-xEliseo disse a Giezi: "Cingi i tuoi fianchi, prendi il mio bastone e parti. Se incontrerai qualcuno, non salutarlo; se qualcuno ti saluta, non rispondergli. Metterai il mio bastone sulla faccia del ragazzo". q]xEssa disse: "Avevo forse domandato io un figlio al mio signore? Non ti dissi forse: Non mi ingannare?". xGiunta presso l'uomo di Dio sul monte, gli afferrò le ginocchia. Giezi si avvicinò per tirarla indietro, ma l'uomo di Dio disse: "Lasciala stare, perché la sua anima è amareggiata e il Signore me ne ha nascosto il motivo; non me l'ha rivelato". }uxSu, corrile incontro e domandale: Stai bene? Tuo marito sta bene? E tuo figlio sta bene?". Quella rispose: "Bene!". -xSi incamminò; giunse dall'uomo di Dio sul monte Carmelo. Quando l'uomo di Dio la vide da lontano, disse a Giezi suo servo: "Ecco la Sunammita! xFece sellare l'asina e disse al proprio servo: "Conducimi, cammina, non fermarmi durante il tragitto, a meno che non te l'ordini io". p[xQuegli domandò: "Perché vuoi andare oggi? Non è il novilunio né sabato". Ma essa rispose: "Addio". xChiamò il marito e gli disse: "Su, mandami uno dei servi e un'asina; voglio correre dall'uomo di Dio; tornerò subito". U%xEssa salì a stenderlo sul letto dell'uomo di Dio; chiuse la porta e uscì. ~wxQuesti lo prese e lo portò da sua madre. Il bambino stette sulle ginocchia di costei fino a mezzogiorno, poi morì. q]xEgli disse al padre: "La mia testa, la mia testa!". Il padre ordinò a un servo: "Portalo dalla mamma". S!xIl bambino crebbe e un giorno uscì per andare dal padre fra i mietitori. a=xOra la donna rimase incinta e partorì un figlio, proprio alla data indicata da Eliseo. 1]xAllora disse: "L'anno prossimo, in questa stessa stagione, tu terrai in braccio un figlio". Essa rispose: "No, mio signore, uomo di Dio, non mentire con la tua serva". LxEliseo disse: "Chiamala!". La chiamò; essa si fermò sulla porta. {xEliseo replicò: "Che cosa si può fare per lei?". Giezi disse: "Purtroppo essa non ha figli e suo marito è vecchio".  x Eliseo disse al suo servo: "Dille tu: Ecco hai avuto per noi tutta questa premura; che cosa possiamo fare per te? C'è forse bisogno di intervenire in tuo favore presso il re oppure presso il capo dell'esercito?". Essa rispose: "Io sto in mezzo al mio popolo". i Mx Egli disse a Giezi suo servo: "Chiama questa Sunammita". La chiamò ed essa si presentò a lui. L x Recatosi egli un giorno là, si ritirò nella camera e si coricò. 3 ax Prepariamogli una piccola camera al piano di sopra, in muratura, mettiamoci un letto, un tavolo, una sedia e una lampada, sì che, venendo da noi, vi si possa ritirare". f Gx Essa disse al marito: "Io so che è un uomo di Dio, un santo, colui che passa sempre da noi. 9mxUn giorno Eliseo passava per Sunem, ove c'era una donna facoltosa, che l'invitò con insistenza a tavola. In seguito, tutte le volte che passava, si fermava a mangiare da lei. *OxEssa andò a riferire la cosa all'uomo di Dio, che le disse: "Va', vendi l'olio e accontenta i tuoi creditori; tu e i tuoi figli vivete con quanto ne resterà". xQuando i vasi furono pieni, disse a un figlio: "Porgimi ancora un vaso". Le rispose: "Non ce ne sono più". L'olio cessò. p[xSi allontanò da lui e chiuse la porta dietro a sé e ai suoi figli; questi porgevano ed essa versava. xPoi entra in casa e chiudi la porta dietro a te e ai tuoi figli; versa olio in tutti quei vasi; i pieni mettili da parte". saxLe disse: "Su, chiedi in prestito vasi da tutti i tuoi vicini, il maggior numero possibile di vasi vuoti. 3xEliseo le disse: "Che posso fare io per te? Dimmi che cosa hai in casa". Quella rispose: "In casa la tua serva non ha altro che un orcio di olio". Y /xUna donna, moglie di uno dei profeti, gridò a Eliseo: "Mio marito, tuo servo, è morto; tu sai che il tuo servo temeva il Signore. Ora è venuto il suo creditore per prendersi come schiavi i due miei figli". _9xAllora prese il figlio primogenito, che doveva regnare al suo posto, e l'offrì in olocausto sulle mura. Si scatenò una grande ira contro gli Israeliti, che si allontanarono da lui e tornarono nella loro regione. BxIl re di Moab, visto che la guerra era insostenibile per lui, prese con sé settecento uomini che maneggiavano la spada per aprirsi un passaggio verso il re di Edom, ma non ci riuscì. w~ixNe demolirono le città; su tutti i campi fertili ognuno gettò una pietra e li riempirono; otturarono tutte le sorgenti d'acqua e tagliarono tutti gli alberi utili. Rimase soltanto Kir Careset; i frombolieri l'aggirarono e l'assalirono. S}!xAndarono dunque nell'accampamento di Israele. Ma gli Israeliti si alzarono e sconfissero i Moabiti, che fuggirono davanti a loro. I vincitori si inoltrarono nel paese, incalzando e uccidendo i Moabiti. w|ixEsclamarono: "Questo è sangue! I re si sono azzuffati e l'uno ha ucciso l'altro. Ebbene, Moab, alla preda!". {xAlzatisi presto al mattino, quando il sole splendeva sulle acque, i Moabiti videro da lontano le acque rosse come sangue. *zOxTutti i Moabiti, saputo che erano venuti i re per fare loro guerra, arruolarono tutti gli uomini in età di maneggiare le armi e si schierarono sulla frontiera. syaxAl mattino, nell'ora dell'offerta, ecco scorrere l'acqua dalla direzione di Edom; la zona ne fu inondata. Gx xVoi distruggerete tutte le fortezze e tutte le città più importanti; abbatterete ogni albero e ostruirete tutte le sorgenti d'acqua; rovinerete ogni campo fertile riempiendolo di pietre". _w9xCiò è poca cosa agli occhi del Signore; egli metterà anche Moab nelle vostre mani. 9vmxperché dice il Signore: Voi non sentirete il vento né vedrete la pioggia, eppure questa valle si riempirà d'acqua; berrete voi, la vostra truppa e le vostre bestie da soma. PuxEgli annunziò: "Dice il Signore: Scavate molte fosse in questa valle, ~twxOra cercatemi un suonatore di cetra". Mentre il suonatore arpeggiava, cantando, la mano del Signore fu sopra Eliseo. Ts#xEliseo disse: "Per la vita del Signore degli eserciti, alla cui presenza io sto, se non fosse per il rispetto che provo verso Giòsafat re di Giuda, a te non avrei neppure badato, né ti avrei guardato. grIx Eliseo disse al re di Israele: "Che c'è fra me e te? Va' dai profeti di tuo padre e dai profeti di tua madre!". Il re di Israele gli disse: "No, perché il Signore ha chiamato noi tre re per metterci nelle mani di Moab". |qsx Giòsafat disse: "La parola del Signore è in lui". Scesero da costui il re di Israele, Giòsafat e il re di Edom. npWx Giòsafat disse: "Non c'è qui un profeta del Signore, per mezzo del quale possiamo consultare il Signore?". Rispose uno dei ministri del re di Israele: "C'è qui Eliseo, figlio di Safat, che versava l'acqua sulle mani di Elia". moUx Il re di Israele disse: "Ah, il Signore ha chiamato questi tre re per metterli nelle mani di Moab". 4ncx Allora si misero in marcia il re di Israele, il re di Giuda e il re di Edom. Girarono per sette giorni. Non c'era acqua per l'esercito né per le bestie che lo seguivano. rm_x"Per quale strada muoveremo?", domandò Giòsafat. L'altro rispose: "Per la strada del deserto di Edom". l!xSi mosse e mandò a dire a Giòsafat re di Giuda: "Il re di Moab si è ribellato contro di me; vuoi partecipare con me alla guerra contro Moab?". Quegli rispose: "Ci verrò; conta su di me come su di te, sul mio popolo come sul tuo, sui miei cavalli come sui tuoi". QkxAllora il re Ioram uscì da Samaria e passò in rassegna tutto Israele. CjxMa alla morte di Acab, Mesa si ribellò al re di Israele. ixMesa re di Moab era un allevatore di pecore. Egli inviava al re di Israele centomila agnelli e la lana di centomila arieti. ~hwxMa restò legato, senza allontanarsene, al peccato che Geroboamo, figlio di Nebat, aveva fatto commettere a Israele. gxFece ciò che è male agli occhi del Signore, ma non come suo padre e sua madre. Egli allontanò la stele di Baal, eretta dal padre. f xIoram figlio di Acab divenne re d'Israele in Samaria l'anno diciotto di Giòsafat, re di Giuda. Ioram regnò dodici anni. Ge xDi là egli andò al monte Carmelo e quindi tornò a Samaria. d9xEgli si voltò, li guardò e li maledisse nel nome del Signore. Allora uscirono dalla foresta due orse, che sbranarono quarantadue di quei fanciulli. 7cixDi lì Eliseo andò a Betel. Mentre egli camminava per strada, uscirono dalla città alcuni ragazzetti che si burlarono di lui dicendo: "Vieni su, pelato; vieni su, calvo!". Wb)xLe acque rimasero sane fino ad oggi, secondo la parola pronunziata da Eliseo. EaxEliseo si recò alla sorgente dell'acqua e vi versò il sale, pronunziando queste parole: "Dice il Signore: Rendo sane queste acque; da esse non si diffonderanno più morte e sterilità". _`9xEd egli disse: "Prendetemi una pentola nuova e mettetevi del sale". Gliela portarono. 9_mxGli abitanti della città dissero a Eliseo: "Ecco è bello soggiornare in questa città, come tu stesso puoi constatare, signore, ma l'acqua è cattiva e la terra è sterile". m^UxTornarono da Eliseo, che stava in Gerico. Egli disse loro: "Non vi avevo forse detto: Non andate?". ]+xMa essi insistettero tanto che egli confuso disse: "Mandateli!". Mandarono cinquanta uomini che cercarono per tre giorni, ma non lo trovarono. s\axGli dissero: "Ecco, fra i tuoi servi ci sono cinquanta uomini di valore; vadano a cercare il tuo padrone nel caso che lo spirito del Signore l'avesse preso e gettato su qualche monte o in qualche valle". Egli disse: "Non mandateli!". :[oxVistolo da una certa distanza, i figli dei profeti di Gerico dissero: "Lo spirito di Elia si è posato su Eliseo". Gli andarono incontro e si prostrarono a terra davanti a lui. gZIxPrese il mantello, che era caduto a Elia, e colpì con esso le acque, dicendo: "Dove è il Signore, Dio di Elia?". Quando ebbe percosso le acque, queste si separarono di qua e di là; così Eliseo passò dall'altra parte. tYcx Quindi raccolse il mantello, che era caduto a Elia, e tornò indietro, fermandosi sulla riva del Giordano. /XYx Eliseo guardava e gridava: "Padre mio, padre mio, cocchio d'Israele e suo cocchiere". E non lo vide più. Allora afferrò le proprie vesti e le lacerò in due pezzi. W)x Mentre camminavano conversando, ecco un carro di fuoco e cavalli di fuoco si interposero fra loro due. Elia salì nel turbine verso il cielo. :Vox Quegli soggiunse: "Sei stato esigente nel domandare. Tuttavia, se mi vedrai quando sarò rapito lontano da te, ciò ti sarà concesso; in caso contrario non ti sarà concesso". 8Ukx Mentre passavano, Elia disse a Eliseo: "Domanda che cosa io debba fare per te prima che sia rapito lontano da te". Eliseo rispose: "Due terzi del tuo spirito diventino miei". T xElia prese il mantello, l'avvolse e percosse con esso le acque, che si divisero di qua e di là; i due passarono sull'asciutto. S{xCinquanta uomini, tra i figli dei profeti, li seguirono e si fermarono a distanza; loro due si fermarono sul Giordano. ERxElia gli disse: "Rimani qui, perché il Signore mi manda al Giordano". Quegli rispose: "Per la vita del Signore e per la tua stessa vita, non ti lascerò". E tutti e due si incamminarono. BQxI figli dei profeti che erano in Gerico si avvicinarono a Eliseo e gli dissero: "Non sai tu che oggi il Signore ti toglierà il tuo padrone?". Rispose: "Lo so anch'io, ma non lo dite". =PuxElia gli disse: "Eliseo, rimani qui, perché il Signore mi manda a Gerico". Quegli rispose: "Per la vita del Signore e per la tua stessa vita, non ti lascerò". Andarono a Gerico. JOxI figli dei profeti che erano a Betel andarono incontro a Eliseo e gli dissero: "Non sai tu che oggi il Signore ti toglierà il tuo padrone?". Ed egli rispose: "Lo so anch'io, ma non lo dite". AN}xElia disse a Eliseo: "Rimani qui, perché il Signore mi manda fino a Betel". Eliseo rispose: "Per la vita del Signore e per la tua stessa vita, non ti lascerò". Scesero fino a Betel. cM CxPoi, volendo Dio rapire in cielo in un turbine Elia, questi partì da Gàlgala con Eliseo. lL UxLe altre gesta di Acazia, le sue azioni, sono descritte nel libro delle Cronache dei re di Israele. ZK 1xDifatti morì, secondo la predizione fatta dal Signore per mezzo di Elia e al suo posto divenne re suo fratello Ioram, nell'anno secondo di Ioram figlio di Giòsafat, re di Giuda, perché egli non aveva figli. J  xe gli disse: "Così dice il Signore: Poiché hai mandato messaggeri a consultare Baal-Zebub, dio di Accaron, come se in Israele ci fosse, fuori di me, un Dio da interrogare, per questo, dal letto, su cui sei salito, non scenderai, ma certamente morirai". uI gxL'angelo del Signore disse a Elia: "Scendi con lui e non aver paura di lui". Si alzò e scese con lui dal re H -xEcco è sceso il fuoco dal cielo e ha divorato i due altri capi con i loro cinquanta uomini. Ora la mia vita valga qualche cosa ai tuoi occhi". tG ex Il re mandò ancora un terzo capo con i suoi cinquanta uomini. Questo terzo capo andò, si inginocchiò davanti ad Elia e supplicò: "Uomo di Dio, valgano qualche cosa ai tuoi occhi la mia vita e la vita di questi tuoi cinquanta servi. 'F Kx Elia rispose: "Se sono uomo di Dio, scenda un fuoco dal cielo e divori te e i tuoi cinquanta". Scese un fuoco dal cielo e divorò quello con i suoi cinquanta. "E Ax Il re mandò da lui ancora un altro capo con i suoi cinquanta uomini. Questi andò da lui e gli disse: "Uomo di Dio, il re ti ordina di scendere subito". JD x Elia rispose al comandante dei cinquanta uomini: "Se sono uomo di Dio, scenda il fuoco dal cielo e divori te e i tuoi cinquanta". Scese un fuoco dal cielo e divorò quello con i suoi cinquanta. 9C ox Allora gli mandò un comandante con i suoi cinquanta uomini. Questi andò da lui, che era seduto sulla cima del monte, e gli disse: "Uomo di Dio, il re ti ordina di scendere!". B {xRisposero: "Era un uomo peloso; una cintura di cuoio gli cingeva i fianchi". Egli disse: "Quello è Elia il Tisbita!". `A =xDomandò loro: "Com'era l'uomo che vi è venuto incontro e vi ha detto simili parole?". 7@ kxGli dissero: "Ci è venuto incontro un uomo, che ci ha detto: Su, tornate dal re che vi ha inviati e ditegli: Così dice il Signore: Non c'è forse un Dio in Israele, perché tu mandi a interrogare Baal-Zebub, dio di Accaron? Pertanto, dal letto, in cui sei salito, non scenderai, ma di certo morirai". V? )xI messaggeri ritornarono dal re, che domandò loro: "Perché siete tornati?". > xPertanto così dice il Signore: Dal letto, in cui sei salito, non scenderai, ma certamente morirai". Ed Elia se ne andò. R= !xMa l'angelo del Signore disse a Elia il Tisbita: "Su, va' incontro ai messaggeri del re di Samaria. Di' loro: Non c'è forse un Dio in Israele, perché andiate a interrogare Baal-Zebub, dio di Accaron? _< ;xAcazia cadde dalla finestra del piano superiore in Samaria e rimase ferito. Allora inviò messaggeri con quest'ordine: "Andate e interrogate Baal-Zebub, dio di Accaron, per sapere se guarirò da questa infermità". 8; qxDopo la morte di Acab Moab si ribellò a Israele. |:sn6Venerò Baal e si prostrò davanti a lui irritando il Signore, Dio di Israele, proprio come aveva fatto suo padre. 59en5Fece ciò che è male agli occhi del Signore; imitò la condotta di suo padre, quella di sua madre e quella di Geroboamo, figlio di Nebat, che aveva fatto peccare Israele. 8n4Acazia, figlio di Acab, divenne re d'Israele in Samaria nell'anno diciassette di Giòsafat, re di Giuda; regnò due anni su Israele. 71n3Giòsafat si addormentò con i suoi padri, con i quali fu sepolto nella città di Davide suo antenato e al suo posto divenne re suo figlio Ioram. "6?n2Allora Acazia, figlio di Acab, disse a Giòsafat: "I miei servi si uniscano ai tuoi per costituire gli equipaggi delle navi". Ma Giòsafat non accettò. 5n1Giòsafat costruì navi di Tarsis per andare a cercare l'oro in Ofir; ma non ci andò, perché le navi si sfasciarono in Ezion-Gheber. D4n0Allora non c'era re in Edom; lo sostituiva un governatore. q3]n/Egli spazzò via dalla regione il resto dei prostituti sacri, che esistevano al tempo di suo padre Asa. 2n.Le altre gesta di Giòsafat, le prodezze compiute da lui e le sue guerre sono descritte nel libro delle Cronache dei re di Giuda. 31cn-Giòsafat fu in pace con il re di Israele. d0Cn,Ma non scomparvero le alture; il popolo ancora sacrificava e offriva incenso sulle alture. |/sn+Imitò in tutto la condotta di Asa suo padre, senza deviazioni, facendo ciò che è giusto agli occhi del Signore. .%n*Quando divenne re, Giòsafat aveva trentacinque anni; regnò venticinque anni in Gerusalemme. Sua madre si chiamava Azuba figlia di Silchi. [-1n)Giòsafat figlio di Asa divenne re su Giuda l'anno quarto di Acab, re di Israele. Z,/n(Acab si addormentò con i suoi padri. Al suo posto divenne re suo figlio Acazia. 2+_n'Le altre gesta di Acab, tutte le sue azioni, la costruzione della casa d'avorio e delle città da lui erette, sono descritte nel libro delle Cronache dei re di Israele. !*=n&Il carro fu lavato nella piscina di Samaria dove si lavavano le prostitute e i cani leccarono il suo sangue, secondo la parola pronunziata dal Signore. J)n%Il re è morto!". Lo portarono in Samaria e là lo seppellirono. n(Wn$Al tramonto un grido si diffuse per l'accampamento: "Ognuno alla sua città e ognuno alla sua tenda! 9'mn#La battaglia infuriò per tutto quel giorno; il re se ne stava sul suo carro di fronte agli Aramei. Alla sera morì; il sangue della sua ferita era colato sul fondo del carro. T~P}J|m|zz=yxx/wIvuudtbss=rqppAonnmmlkkNjj>ii7hh,gYffpeefddcbaa?``c_^^J]]V\[[cZZ)Y4XWVV9UTSSS RQ+PAOOQNNOMMJLLZK}KJQIIHGFEE.DtCCBAAK@?? >==1<[;;:9(88P8 7r6t5514x33y3%211M0m//@../-[,,.+y+ *)7((''&8%%%$$#5""$!/ `m?~  zW.8S) % k + J zce~ex %E il cadavere di Gezabele nella campagna sarà come letame, perché non si possa dire: Questa è Gezabele". Y=-x $Tornati, riferirono il fatto a Ieu, che disse: "Si è avverata così la parola che il Signore aveva detta per mezzo del suo servo Elia il Tisbita: Nel campo di Izreel i cani divoreranno la carne di Gezabele. c<Ax #Andati per seppellirla, non trovarono altro che il cranio, i piedi e le palme delle mani. ;x "poi entrò, mangiò e bevve; alla fine ordinò: "Andate a vedere quella maledetta e seppellitela, perché era figlia di re". :x !Egli disse: "Gettatela giù". La gettarono giù. Il suo sangue schizzò sul muro e sui cavalli. Ieu passò sul suo corpo, {9qx Ieu alzò lo sguardo alla finestra e disse: "Chi è con me? Chi?". Due o tre eunuchi si affacciarono a guardarlo. j8Ox Mentre Ieu entrava per la porta, gli domando: "Tutto bene, o Zimri, assassino del suo padrone?". 7x Ieu arrivò in Izreel. Appena lo seppe, Gezabele si truccò gli occhi con stibio, si acconciò la capigliatura e si mise alla finestra. V6'x Acazia era divenuto re di Giuda nell'anno undecimo di Ioram, figlio di Acab. 5!x I suoi ufficiali lo portarono a Gerusalemme su un carro e lo seppellirono nel suo sepolcro, vicino ai suoi padri, nella città di Davide. f4Gx Visto ciò, Acazia re di Giuda fuggì per la strada di Bet-Gan; Ieu l'inseguì e ordinò: "Colpite anche costui". Lo colpirono sul carro nella salita di Gur, nelle vicinanze di Ibleam. Egli fuggì a Meghìddo, ove morì. _39x Non ho forse visto ieri il sangue di Nabòt e il sangue dei suoi figli? Oracolo del Signore. Ti ripagherò in questo stesso campo. Oracolo del Signore. Sollevalo e gettalo nel campo secondo la parola del Signore". {2qx Ieu disse a Bidkar suo scudiero: "Sollevalo, gettalo nel campo che appartenne a Nabòt di Izreel; mi ricordo che una volta, mentre io e te eravamo sullo stesso carro al seguito di suo padre Acab, il Signore proferì su di lui questo oracolo: 1 x Ieu, impugnato l'arco, colpì Ioram nel mezzo delle spalle. La freccia gli attraversò il cuore ed egli si accasciò sul carro. _09x Allora Ioram si volse indietro e fuggì, dicendo ad Acazia: "Siamo traditi, Acazia!". -/Ux Quando Ioram vide Ieu, gli domandò: "Tutto bene, Ieu?". Rispose: "Sì, tutto bene, finché durano le prostituzioni di Gezabele tua madre e le sue numerose magie". b.?x Ioram disse: "Attacca i cavalli". Appena fu pronto il suo carro, Ioram re di Israele, e Acazia re di Giuda, partirono, ognuno sul proprio carro. Andarono incontro a Ieu, che raggiunsero nel campo di Nabòt di Izreel. "-?x La sentinella riferì: "È arrivato da quelli, ma non torna indietro. Il modo di guidare è quello di Ieu figlio di Nimsi; difatti guida all'impazzata". .,Wx Il re mandò un altro cavaliere che, giunto da quelli, disse: "Il re domanda: Tutto bene?". Ma Ieu disse: "Che importa a te come vada? Passa dietro a me e seguimi". m+Ux Uno a cavallo andò loro incontro e disse: "Il re domanda: Tutto bene?". Ieu disse: "Che importa a te come vada? Passa dietro a me e seguimi". La sentinella riferì: "Il messaggero è arrivato da quelli, ma non torna indietro". M*x La sentinella che stava sulla torre di Izreel vide la truppa di Ieu che avanzava e disse: "Vedo una truppa". Ioram disse: "Prendi un cavaliere e mandalo loro incontro per domandare: Tutto bene?". )x Ieu salì su un carro e partì per Izreel, perché là giaceva malato Ioram e Acazia re di Giuda era sceso per visitarlo. q(]x poi Ioram era tornato a curarsi in Izreel le ferite ricevute dagli Aramei nella guerra contro Cazael, re di Aram). Ieu disse: "Se tale è il vostro sentimento, nessuno esca o fugga dalla città per andare ad annunziarlo in Izreel". "'?x Ieu figlio di Giòsafat, figlio di Nimsi, congiurò contro Ioram. (Ioram aveva difeso con tutto Israele Ramot di Gàlaad di fronte a Cazael, re di Aram, &x Tutti presero in fretta i propri vestiti e li stesero sotto di lui sugli stessi gradini, suonarono la tromba e gridarono: "Ieu è re". %x Gli dissero: "Baie! Su, raccontacelo!". Egli disse: "Mi ha parlato così e così, affermando: Dice il Signore: Ti ungo re su Israele". P$x Quando Ieu si presentò agli ufficiali del suo padrone, costoro gli domandarono: "Va tutto bene? Perché questo pazzo è venuto da te?". Egli disse loro: "Voi conoscete l'uomo e le sue chiacchiere". # x La stessa Gezabele sarà divorata dai cani nella campagna di Izreel; nessuno la seppellirà". Quindi aprì la porta e fuggì. v"gx Renderò la casa di Acab come la casa di Geroboamo figlio di Nebat, e come la casa di Baasa figlio di Achia. x!kx Tutta la casa di Acab perirà; io eliminerò nella famiglia di Acab ogni maschio, schiavo o libero in Israele. " ?x Tu demolirai la casa di Acab tuo signore; io vendicherò il sangue dei miei servi i profeti e il sangue di tutti i servi del Signore sparso da Gezabele. 1]x Ieu si alzò ed entrò in una camera; quegli gli versò l'olio sulla testa dicendogli: "Dice il Signore, Dio di Israele: Ti ungo re sul popolo del Signore, su Israele. :ox Appena giunto, trovò i capi dell'esercito seduti insieme. Egli disse: "Ho un messaggio per te, o capo". Ieu disse: "Per chi fra tutti noi?". Ed egli rispose: "Per te, o capo". -Wx Il giovane andò a Ramot di Gàlaad. (Kx Prenderai il vasetto dell'olio e lo verserai sulla sua testa, dicendo: Dice il Signore: Ti ungo re su Israele. Poi aprirai la porta e fuggirai senza indugio". ,Sx Appena giunto, cerca Ieu figlio di Giòsafat, figlio di Nimsi. Entrato in casa, lo farai alzare dal gruppo dei suoi compagni e lo condurrai in una camera interna.  7x Il profeta Eliseo chiamò uno dei figli dei profeti e gli disse: "Cingiti i fianchi, prendi in mano questo vasetto d'olio e va' in Ramot di Gàlaad. xAllora il re Ioram andò a curarsi in Izrèel per le ferite ricevute dagli Aramei in Ramot, mentre combatteva contro Cazael re di Aram. Acazia figlio di Ioram, re di Giuda, scese a visitare Ioram figlio di Acab in Izreel, perché costui era malato. xEgli con Ioram figlio di Acab andò in guerra contro Cazael re di Aram, in Ramot di Gàlaad; ma gli Aramei ferirono Ioram. -UxImitò la condotta della casa di Acab; fece ciò che è male agli occhi del Signore, come aveva fatto la casa di Acab, perché era imparentato con la casa di Acab. !xQuando divenne re, Acazia aveva ventidue anni; regnò un anno in Gerusalemme. Sua madre si chiamava Atalia, figlia di Omri re di Israele. ymxNell'anno decimosecondo di Ioram figlio di Acab, re di Israele, divenne re Acazia figlio di Ioram, re di Giuda. xIoram si addormentò con i suoi padri e fu sepolto con essi nella città di Davide, e al suo posto divenne re suo figlio Acazia. p[xLe altre gesta di Ioram, tutte le sue azioni, sono descritte nel libro delle Cronache dei re di Giuda. saxEdom, ribellatosi al potere di Giuda, ancora oggi è indipendente. In quel tempo anche Libna si ribellò. OxAllora Ioram passò a Zeira con tutti i suoi carri. Egli si mosse di notte e sconfisse gli Idumei che l'avevano accerchiato, insieme con gli ufficiali dei carri; così il popolo fuggì nelle tende. U%xDurante il suo regno Edom si ribellò al potere di Giuda e si elesse un re. /YxIl Signore, però, non volle distruggere Giuda a causa di Davide suo servo, secondo la promessa fattagli di lasciargli sempre una lampada per lui e per i suoi figli. .WxCamminò per la strada dei re di Israele, come aveva fatto la famiglia di Acab, perché sua moglie era figlia di Acab. Fece ciò che è male agli occhi del Signore. R xQuando divenne re aveva trentadue anni; regnò otto anni in Gerusalemme. t cxNell'anno quinto di Ioram figlio di Acab, re di Israele, divenne re Ioram figlio di Giòsafat re di Giuda.  %xIl giorno dopo costui prese una coperta, l'immerse nell'acqua e poi la stese sulla faccia del re che morì. Al suo posto divenne re Cazael.  'xQuegli si separò da Eliseo e ritornò dal suo padrone, che gli domandò: "Che ti ha detto Eliseo?". Rispose: "Mi ha detto: Certo guarirai". 1 ]x Cazael disse: "Ma che sono io tuo servo? Un cane potrebbe attuare questa grande predizione?". Eliseo rispose: "Il Signore mi ha mostrato che tu diventerai re di Aram". r_x Cazael disse: "Signor mio, perché piangi?". Quegli rispose: "Perché so quanto male farai agli Israeliti: brucerai le loro fortezze, ucciderai di spada i loro giovani, sfracellerai i loro bambini, sventrerai le loro donne incinte". cAx Poi, con sguardo fisso, si irrigidì a lungo; alla fine l'uomo di Dio si mise a piangere. r_x Eliseo gli disse: "Va' a dirgli: Tu guarirai; ma il Signore mi ha mostrato che egli certamente morirà". &Gx Cazael gli andò incontro prendendo con sé, in regalo, tutte le cose più squisite di Damasco, con cui caricò quaranta cammelli. Arrivato, si fermò davanti a lui e gli disse: "Tuo figlio, Ben-Adad, re di Aram, mi ha mandato da te con la domanda: Guarirò o no da questa malattia?". %ExIl re disse a Cazael: "Prendi un dono e va' incontro all'uomo di Dio e per suo mezzo interroga il Signore, per sapere se guarirò o no da questa malattia". {qxEliseo andò a Damasco. A Ben-Adad, re di Aram, che era ammalato, fu riferito: "L'uomo di Dio è venuto fin qui". _9xIl re interrogò la donna, che gli narrò il fatto. Il re l'affidò a un funzionario dicendo: "Restituiscile quanto le appartiene e la rendita intera del campo, dal giorno del suo abbandono del paese fino ad ora". )xCostui stava narrando al re come aveva risuscitato il morto, quand'ecco si presenta al re la donna a cui aveva risuscitato il figlio, per riavere la sua casa e il suo campo. Giezi disse: "Re, mio signore, questa è la donna e questo è il figlio risuscitato da Eliseo". }uxIl re stava parlando con Giezi, servo dell'uomo di Dio, e diceva: "Narrami tutte le meraviglie compiute da Eliseo". xAl termine dei sette anni, la donna tornò dal paese dei Filistei e andò dal re a reclamare la sua casa e il suo campo. ~1xLa donna si era alzata e aveva fatto come aveva detto l'uomo di Dio. Se ne era andata con la sua famiglia nel paese dei Filistei, per sette anni. ~} yxEliseo aveva detto alla donna a cui aveva risuscitato il figlio: "Alzati e vattene con la tua famiglia; dimora fuori del tuo paese, dovunque troverai da star bene, perché il Signore ha chiamato la carestia, che verrà sul paese per sette anni". W|)xA lui capitò proprio questo: lo calpestò la folla alla porta ed egli morì. I{ xlo scudiero aveva risposto all'uomo di Dio: "Già, Dio apre le finestre in cielo! Avverrà mai una cosa simile?". E quegli aveva detto: "Ecco, tu lo vedrai con gli occhi, ma non ne mangerai". :zoxDifatti, dopo che l'uomo di Dio aveva detto al re: "A quest'ora, domani, alla porta di Samaria due sea di orzo costeranno un siclo e anche una sea di farina costerà un siclo", by?xIl re aveva messo a guardia della porta lo scudiero, al cui braccio egli si appoggiava. Calpestato dalla folla presso la porta, quegli morì come aveva predetto l'uomo di Dio quando parlò al re che era sceso da lui. Ix xAllora uscirono tutti e saccheggiarono il campo degli Aramei. Una sea di farina si vendette per un siclo, così pure due sea di orzo si vendettero per un siclo, secondo la parola del Signore. 9wmxLi seguirono fino al Giordano; ecco tutta la strada era piena di abiti e di oggetti che gli Aramei avevano gettato via nella fretta. I messaggeri tornarono e riferirono al re. v{xPresero allora due carri con i cavalli; il re li mandò a seguire l'esercito degli Aramei, dicendo: "Andate e vedete". :uox Uno dei suoi ufficiali rispose: "Si prendano i cinque cavalli che sono rimasti in questa città, caso mai capiterà loro come alla moltitudine di Israele, e mandiamo a vedere". t3x Il re si alzò di notte e disse ai suoi ufficiali: "Vi dirò quello che hanno fatto con noi gli Aramei. Sapendo che siamo affamati, hanno abbandonato il campo per nascondersi in campagna, dicendo: Appena usciranno dalla città, li prenderemo vivi e poi entreremo in città". Osx Le guardie allora gridarono e la notizia fu portata dentro la reggia. Yr-x Vi andarono; chiamarono le guardie della città e riferirono loro: "Siamo andati nel campo degli Aramei; ecco, non c'era nessuno né si sentiva voce umana. C'erano cavalli e asini legati e le tende intatte". qx Si dissero: "Non è giusto quello che facciamo; oggi è giorno di buone notizie, mentre noi ce ne stiamo zitti. Se attendiamo fino all'alba di domani, potrebbe sopraggiungerci un castigo. Andiamo ora, entriamo in città e annunziamolo alla reggia". p{xQuei lebbrosi, giunti al limite del campo, entrarono in una tenda e, dopo aver mangiato e bevuto, portarono via argento, oro e vesti, che andarono a nascondere. Ritornati, entrarono in un'altra tenda; portarono via tutto e andarono a nasconderlo. (oKxAlzatisi all'imbrunire, erano fuggiti, lasciando le loro tende, i loro cavalli e i loro asini e il campo come si trovava; erano fuggiti per mettersi in salvo. "T~~ }p||:{{`zzyyyxxHwbvv=unttqsssrTqq^ppoo>n~n mwllkjjSinhhhgif~eezdccAbbMaaX``V__L^^7]{]\x[ZZgYYXiXWVUNU TNSS@RR6QQTPOOO*NQMMLLKJ_IHGGFuEEHD{DC@BRA@@?>>S==<;::E99:88r77g66j544z3322]100y//#.o-V,,/+*))](('0&%%D$#""9! PC&io.+,k.zFv )  ; k  As"x(GV"{9x In quel tempo Merodak-Baladan figlio di Baladan, re di Babilonia, mandò lettere e doni a Ezechia, perché aveva saputo che Ezechia era stato malato. zx Il profeta Isaia invocò il Signore e l'ombra tornò indietro per i dieci gradi che essa aveva già scorsi sulla meridiana di Acaz. yymx Ezechia disse: "È facile che l'ombra si allunghi di dieci gradi, non però che torni indietro di dieci gradi". Gx x Isaia rispose: "Da parte del Signore questo ti sia come segno che il Signore manterrà la promessa, fatta a te: Vuoi che l'ombra avanzi di dieci gradi oppure che retroceda di dieci gradi?". zwoxEzechia disse a Isaia: "Qual è il segno che il Signore mi guarirà e che, il terzo giorno, salirò al tempio?". kvQxIsaia disse: "Prendete un impiastro di fichi". Lo presero e lo posero sull'ulcera e il re guarì. ;uqxAggiungerò alla durata della tua vita quindici anni. Libererò te e questa città dalla mano del re d'Assiria; proteggerò questa città per amore di me e di Davide mio servo". ]t5x"Torna indietro e riferisci a Ezechia, principe del mio popolo: Dice il Signore, Dio di Davide tuo padre: Ho udito la tua preghiera e visto le tue lacrime; ecco io ti guarirò; il terzo giorno salirai al tempio. MsxPrima che Isaia uscisse dal cortile centrale, il Signore gli disse: &rGx"Signore, ricordati che ho camminato davanti a te con fedeltà e con cuore integro e ho compiuto ciò che a te sembra bene". Ed Ezechia fece un gran pianto. NqxEzechia allora voltò la faccia verso la parete e pregò il Signore: Jp xIn quei giorni Ezechia si ammalò mortalmente. Il profeta Isaia figlio di Amoz si recò da lui e gli parlò: "Dice il Signore: Da' disposizioni per la tua casa, perché morirai e non guarirai". Pox%Mentre pregava nel tempio di Nisroch suo dio, Adram-Melech e Sarezer suoi figli l'uccisero di spada, mettendosi quindi al sicuro nel paese di Ararat. Al suo posto divenne re suo figlio Assarhàddon. Sn!x$Sennàcherib re d'Assiria levò le tende, fece ritorno e rimase a Ninive. Lmx#Ora in quella notte l'angelo del Signore scese e percosse nell'accampamento degli Assiri centottantacinquemila uomini. Quando i superstiti si alzarono al mattino, ecco, quelli erano tutti morti. Yl-x"Proteggerò questa città per salvarla, per amore di me e di Davide mio servo". ikMx!Ritornerà per la strada per cui è venuto; non entrerà in questa città. Oracolo del Signore. 2j_x Perciò dice il Signore contro il re d'Assiria: Non entrerà in questa città e non vi lancerà una freccia, non l'affronterà con scudi e non vi costruirà terrapieno. miUxPoiché da Gerusalemme uscirà il resto, dal monte Sion il residuo. Lo zelo del Signore farà ciò. rh_xIl resto della casa di Giuda che scamperà continuerà a mettere radici di sotto e a dar frutto in alto. Tg#xQuesto ti serva come segno: si mangi quest'anno il frutto dei semi caduti, nell'anno prossimo ciò che nasce da sé, nel terzo anno semineranno e mieteranno, pianteranno vigne e ne mangeranno il frutto. LfxSiccome infuri contro di me e la tua arroganza è salita ai miei orecchi, ti porrò il mio anello alle narici e il mio morso alle labbra; ti farò tornare per la strada, per la quale sei venuto. 1e_xTi sieda, esca o rientri, io ti conosco. 0d[xi loro abitanti impotenti erano spaventati e confusi, erano come l'erba dei campi, come una giovane pianta verde, come l'erba dei tetti, bruciata dal vento d'oriente. :coxNon hai forse udito? Da tempo ho preparato questo; da giorni remoti io l'ho progettato; ora lo eseguisco. Era deciso che tu riducessi un cumulo di rovine le città fortificate; |bsxIo ho scavato e bevuto acque straniere; ho fatto inaridire con la pianta dei miei piedi tutti i torrenti d'Egitto. 1a]xPer mezzo dei tuoi messaggeri hai insultato il Signore e hai detto: Con i miei carri numerosi sono salito in cima ai monti, sugli estremi gioghi del Libano: ne ho tagliato i cedri più alti, i suoi cipressi più belli; sono penetrato nel suo angolo più remoto, nella sua foresta lussureggiante. ` xChi hai insultato e schernito? Contro chi hai alzato la voce e hai elevato, superbo, i tuoi occhi? Contro il Santo di Israele! 2__xQuesta è la parola che il Signore ha pronunziato contro di lui: Ti disprezza, ti deride la vergine figlia di Sion. Dietro a te scuote il capo la figlia di Gerusalemme. 6^gxAllora Isaia figlio di Amoz mandò a dire a Ezechia: "Dice il Signore, Dio di Israele: Ho udito quanto hai chiesto nella tua preghiera riguardo a Sennàcherib re d'Assiria. ]xOra, Signore nostro Dio, liberaci dalla sua mano, perché sappiano tutti i regni della terra che tu sei il Signore, il solo Dio". \)xhanno gettato i loro dei nel fuoco; quelli però, non erano dei, ma solo opera delle mani d'uomo, legno e pietra; perciò li hanno distrutti. e[ExÈ vero, o Signore, che i re d'Assiria hanno devastato tutte le nazioni e i loro territori; %ZExPorgi, Signore, l'orecchio e ascolta; apri, Signore, gli occhi e vedi; ascolta tutte le parole che Sennàcherib ha fatto dire per insultare il Dio vivente. Y#xpregò: "Signore Dio di Israele, che siedi sui cherubini, tu solo sei Dio per tutti i regni della terra; tu hai fatto il cielo e la terra. X xEzechia prese la lettera dalle mani dei messaggeri e la lesse, poi salì al tempio e, svolgendo lo scritto davanti al Signore, kWQx Dove sono il re di Camat e il re di Arpad e il re della città di Sefarvàim, di Ena e di Ivva?". V%x Gli dei delle nazioni che i miei padri distrussero hanno forse salvato quelli di Gozan, di Carran, di Rezef e le genti di Eden in Telassar? Ux Ecco, tu sai ciò che hanno fatto i re di Assiria in tutti i paesi che votarono allo sterminio. Soltanto tu ti salveresti? T+x "Direte a Ezechia, re di Giuda: Non ti inganni il Dio in cui confidi, dicendoti: Gerusalemme non sarà consegnata nelle mani del re d'Assiria. Sx Appena Sennàcherib seppe che Tiraca re di Etiopia era uscito per muovergli guerra, inviò di nuovo messaggeri a Ezechia per dirgli: R xIl gran coppiere ritornò e trovò il re d'Assiria che assaliva Libna, poiché aveva saputo che si era allontanato da Lachis. #QAxEcco io manderò in lui uno spirito tale che egli, appena avrà udito una notizia, ritornerà nel suo paese e nel suo paese io lo farò perire di spada". +PQxDisse loro Isaia: "Riferite al vostro padrone: Dice il Signore: Non temere le cose che hai udite e con le quali i servitori del re d'Assiria mi hanno ingiuriato. ;OsxCosì i ministri del re Ezechia andarono da Isaia. NxForse il Signore tuo Dio ha udito le parole del gran coppiere, che il re d'Assiria suo padrone ha inviato a insultare il Dio vivente e lo castigherà per le parole che il Signore tuo Dio ha udito. Innalza ora una preghiera per quelli che ancora sopravvivono". QMxperché gli dicessero: "Dice Ezechia: Giorno di angoscia, di castigo e di vergogna è questo, poiché i bambini giungono al punto di venire alla luce, ma manca alla partoriente la forza di partorire. LxQuindi mandò Eliakim, il maggiordomo, Sebna lo scriba e gli anziani dei sacerdoti coperti di sacco dal profeta Isaia figlio di Amoz, _K ;xQuando udì, il re Ezechia si lacerò le vesti, si coprì di sacco e andò nel tempio. JJx%Eliakim figlio di Chelkia, il maggiordomo, Sebna lo scriba e Ioach figlio di Asaf, l'archivista, si presentarono a Ezechia con le vesti stracciate e gli riferirono le parole del gran coppiere. uIex$Quelli tacquero e non gli risposero neppure una parola, perché l'ordine del re era: "Non rispondete loro". %HEx#Quali mai, fra tutti gli dei di quelle nazioni, hanno liberato il loro paese dalla mia mano? Potrà forse il Signore liberare Gerusalemme dalla mia mano?". G#x"Dove sono gli dei di Camat e di Arpad? Dove sono gli dei di Sefarvaim, di Ena e di Ivva? Hanno essi forse liberato Samaria dalla mia mano? iFMx!Forse gli dei delle nazioni hanno liberato ognuno il proprio paese dalla mano del re d'Assiria? E7x finché io non venga per condurvi in un paese come il vostro, in un paese che produce frumento e mosto, in un paese ricco di pane e di vigne, in un paese di ulivi e di miele; voi vivrete e non morirete. Non ascoltate Ezechia che vi inganna, dicendovi: Il Signore ci libererà! YD-xNon ascoltate Ezechia, poiché dice il re d'Assiria: Fate la pace con me e arrendetevi; allora ognuno potrà mangiare i frutti della sua vigna e dei suoi fichi, ognuno potrà bere l'acqua della sua cisterna, C3xEzechia non vi induca a confidare nel Signore, dicendo: Certo, il Signore ci libererà, questa città non sarà messa nelle mani del re d'Assiria. ZB/xDice il re: Non vi inganni Ezechia, poiché non potrà liberarvi dalla mia mano. {AqxIl gran coppiere allora si alzò e gridò a gran voce in ebraico: "Udite la parola del gran re, del re d'Assiria: @xIl gran coppiere replicò: "Forse io sono stato inviato al tuo signore e a te dal mio signore per pronunziare tali parole e non piuttosto agli uomini che stanno sulle mura, i quali saranno ridotti a mangiare i loro escrementi e a bere la loro urina con voi?". ]?5xEliakim figlio di Chelkia, Sebna e Ioach risposero al gran coppiere: "Parla, ti prego, ai tuoi servi in aramaico, perché noi lo comprendiamo; non parlare in ebraico, mentre il popolo che è sulle mura ascolta". 2>_xOra, non è forse secondo il volere del Signore che io sono venuto contro questo paese per distruggerlo? Il Signore mi ha detto: Va' contro questo paese e distruggilo". =xCome potresti fare retrocedere uno solo dei più piccoli servi del mio signore? Eppure tu confidi nell'Egitto per i carri e i cavalieri. w<ixOra vieni al mio signore, re d'Assiria; io ti darò duemila cavalli, se potrai procurarti cavalieri per essi. {;qxSe mi dite: Noi confidiamo nel Signore nostro Dio, non è forse quello stesso del quale Ezechia distrusse le alture e gli altari, ordinando alla gente di Giuda e di Gerusalemme: Vi prostrerete soltanto davanti a questo altare in Gerusalemme? G: xEcco, tu confidi su questo sostegno di canna spezzata, che è l'Egitto, che penetra nella mano, forandola, a chi vi si appoggia; tale è il faraone re di Egitto per chiunque confida in lui. 9xPensi forse che la semplice parola possa sostituire il consiglio e la forza nella guerra? Ora, in chi confidi ribellandoti a me? 8xIl gran coppiere disse loro: "Riferite a Ezechia: Dice il gran re, il re d'Assiria: Che fiducia è quella su cui ti appoggi? 7-xEssi chiesero del re e incontro a loro vennero Eliakim figlio di Chelkia, il maggiordomo, Sebna lo scriba e Ioach figlio di Asaf, l'archivista. 6%xIl re d'Assiria mandò il tartan, il capo delle guardie e il gran coppiere da Lachis a Gerusalemme, al re Ezechia, con un grande esercito. Costoro salirono e giunsero a Gerusalemme; si fermarono al canale della piscina superiore, sulla strada del campo del lavandaio. 05[xIn quel tempo Ezechia staccò dalle porte del tempio del Signore e dagli stipiti l'oro, di cui egli stesso re di Giuda li aveva rivestiti, e lo diede al re d'Assiria. `4;xEzechia consegnò tutto il denaro che si trovava nel tempio e nei tesori della reggia. o3YxEzechia, re di Giuda, mandò a dire al re d'Assiria in Lachis: "Ho peccato; allontànati da me e io sopporterò quanto mi imporrai". Il re di Assiria impose a Ezechia re di Giuda trecento talenti d'argento e trenta talenti d'oro. v2gx Nell'anno quattordici del re Ezechia, Sennàcherib re di Assiria assalì e prese tutte le fortezze di Giuda. Z1/x Ciò accadde perché quelli non avevano ascoltato la voce del Signore loro Dio e ne avevano trasgredito l'alleanza e non avevano ascoltato né messo in pratica quanto aveva loro comandato Mosè, servo di Dio. 0 x Il re d'Assiria deportò gli Israeliti in Assiria, destinandoli a Calach, al Cabor, fiume del Gozan, e alle città della Media. x/kx Dopo tre anni la prese; nell'anno sesto di Ezechia, cioè l'anno nono di Osea re di Israele, Samaria fu presa. %.Ex Nell'anno quarto del re Ezechia, cioè l'anno settimo di Osea figlio di Ela, re di Israele, Salmanassar re di Assiria marciò contro Samaria e la assediò. l-SxSconfisse i Filistei fino a Gaza e ai suoi confini, dal più piccolo villaggio fino alle fortezze. ,xIl Signore fu con Ezechia e questi riuscì in tutte le iniziative. Egli si ribellò al re d'Assiria e non gli fu sottomesso. k+QxAttaccato al Signore, non se ne allontanò; osservò i decreti che il Signore aveva dati a Mosè. *3xEgli confidò nel Signore, Dio di Israele. Fra tutti i re di Giuda nessuno fu simile a lui, né fra i suoi successori né fra i suoi predecessori. ^)7xEgli eliminò le alture e frantumò le stele, abbatté il palo sacro e fece a pezzi il serpente di bronzo, eretto da Mosè; difatti fino a quel tempo gli Israeliti gli bruciavano incenso e lo chiamavano Necustan. h(KxFece ciò che è retto agli occhi del Signore, secondo quanto aveva fatto Davide suo antenato. 'xQuando egli divenne re, aveva venticinque anni; regnò ventinove anni in Gerusalemme. Sua madre si chiamava Abi, figlia di Zaccaria. n& YxNell'anno terzo di Osea figlio di Ela, re di Israele, divenne re Ezechia figlio di Acaz, re di Giuda. %'x)Così quelle genti temevano il Signore e servivano i loro idoli; i loro figli e nipoti continuano a fare oggi come hanno fatto i loro padri. T$#x(Essi però non ascoltarono: agirono sempre secondo i loro antichi costumi. n#Wx'ma venererete soltanto il Signore vostro Dio, che vi libererà dal potere di tutti i vostri nemici". d"Cx&Non vi dimenticherete dell'alleanza conclusa con voi e non venererete divinità straniere, !;x%Osserverete gli statuti, i decreti, la legge e il comando che egli vi ha prescritti, mettendoli in pratica sempre; non venererete divinità straniere. * Ox$ma temete il Signore, che vi ha fatti uscire dal paese d'Egitto con grande potenza e con braccio teso: davanti a lui solo prostratevi e a lui offrite sacrifici. 0[x#Il Signore aveva concluso con loro un'alleanza e aveva loro ordinato: "Non venerate altri dei, non prostratevi davanti a loro, non serviteli e non sacrificate a loro, jOx"Fino ad oggi essi seguono questi usi antichi: non venerano il Signore e non agiscono secondo i suoi statuti e i suoi decreti né secondo la legge e il comando che il Signore ha dato ai figli di Giacobbe, che chiamò Israele. |sx!Temevano il Signore e servivano i loro dei secondo gli usi delle popolazioni, dalle quali provenivano i deportati.  x Venerarono anche il Signore; si scelsero i sacerdoti delle alture, presi qua e là, e li collocavano nei templi delle alture. 0[xQuelli di Avva si fabbricarono Nibcaz e Tartach; quelli di Sefarvaim bruciavano nel fuoco i propri figli in onore di Adram-Melech e di Anam-Melech, dei di Sefarvàim. %xGli uomini di Babilonia si fabbricarono Succot-Benot; gli uomini di Cuta si fabbricarono Nergal; gli uomini di Camat si fabbricarono Asima. -xTuttavia ciascuna nazione si fabbricò i suoi dei e li mise nei templi delle alture costruite dai Samaritani, ognuna nella città ove dimorava. vgxVenne uno dei sacerdoti deportati da Samaria che si stabilì a Betel e insegnò loro come temere il Signore. "?xIl re d'Assiria ordinò: "Mandatevi qualcuno dei sacerdoti che avete deportati di lì: vada, vi si stabilisca e insegni la religione del Dio del paese". !=xAllora dissero al re d'Assiria: "Le genti che tu hai trasferite e insediate nelle città della Samaria non conoscono la religione del Dio del paese ed Egli ha mandato contro di loro dei leoni, i quali ne fanno strage, perché quelle non conoscono la religione del Dio del paese". }xAll'inizio del loro insediamento non temevano il Signore ed Egli inviò contro di loro dei leoni, che ne fecero strage. jOxIl re d'Assiria mandò gente da Babilonia, da Cuta, da Avva, da Camat e da Sefarvaim e la sistemò nelle città della Samaria invece degli Israeliti. E quelli presero possesso della Samaria e si stabilirono nelle sue città. Oxfinché il Signore allontanò Israele dalla sua presenza, come aveva preannunziato per mezzo di tutti i suoi servi, i profeti; fece deportare Israele dal suo paese in Assiria, dove è fino ad oggi. eExGli Israeliti imitarono in tutto il peccato commesso da Geroboamo; non se ne allontanarono, I xDifatti, quando Israele fu strappato dalla casa di Davide, e proclamò re Geroboamo, figlio di Nebat, questi allontanò Israele dal seguire il Signore e gli fece commettere un grande peccato. ;xIl Signore, perciò, rigettò tutta la discendenza di Israele; li umiliò e li mise in balìa di briganti, finché non li scacciò dalla sua presenza. xMa neppure quelli di Giuda osservarono i comandi del Signore loro Dio, ma piuttosto seguirono le usanze fissate da Israele. xPer questo il Signore si adirò molto contro Israele e lo allontanò dalla sua presenza e non rimase se non la sola tribù di Giuda. M xFecero passare i loro figli e le loro figlie per il fuoco; praticarono la divinazione e gli incantesimi; si vendettero per compiere ciò che è male agli occhi del Signore, provocandolo a sdegno. K xAbbandonarono tutti i comandi del Signore loro Dio; si eressero i due vitelli in metallo fuso, si prepararono un palo sacro, si prostrarono davanti a tutta la milizia celeste e venerarono Baal.  )xRigettarono i suoi decreti e le alleanze che aveva concluse con i loro padri, e le testimonianze che aveva loro date; seguirono le vanità e diventarono anch'essi fatui, a imitazione dei popoli loro vicini, dei quali il Signore aveva comandato di non imitare i costumi.  -xMa essi non ascoltarono, anzi indurirono la cervice rendendola simile a quella dei loro padri, i quali non avevano creduto al Signore loro Dio. ; qx Eppure il Signore, per mezzo di tutti i suoi profeti e dei veggenti, aveva ordinato a Israele e a Giuda: "Convertitevi dalle vostre vie malvage e osservate i miei comandi e i miei decreti secondo ogni legge, che io ho imposta ai vostri padri e che ho fatto dire a voi per mezzo dei miei servi, i profeti". eEx Avevano servito gli idoli, dei quali il Signore aveva detto: "Non farete una cosa simile!". "?x Ivi avevano bruciato incenso, come le popolazioni che il Signore aveva disperso alla loro venuta; avevano compiuto azioni cattive, irritando il Signore. Y-x Avevano eretto stele e pali sacri su ogni alto colle e sotto ogni albero verde. 2_x Gli Israeliti avevano proferito contro il Signore loro Dio cose non giuste e si erano costruiti alture in tutte le loro città, dai più piccoli villaggi alle fortezze. xAvevano seguito le pratiche delle popolazioni distrutte dal Signore all'arrivo degli Israeliti e quelle introdotte dai re di Israele. U%xCiò avvenne perché gli Israeliti avevano peccato contro il Signore loro Dio, che li aveva fatti uscire dal paese d'Egitto, liberandoli dal potere del faraone re d'Egitto; essi avevano temuto altri dei. BxNell'anno nono di Osea il re d'Assiria occupò Samaria, deportò gli Israeliti in Assiria, destinandoli a Calach, alla zona intorno a Cabor, fiume del Gozan, e alle città della Media. \3xIl re d'Assiria invase tutto il paese, andò in Samaria e l'assediò per tre anni. }xPoi però il re d'Assiria scoprì una congiura di Osea, che aveva inviato messaggeri a So re d'Egitto e non spediva più il tributo al re d'Assiria, come faceva prima, ogni anno. Perciò il re d'Assiria lo fece imprigionare e lo chiuse in carcere. kQxContro di lui marciò Salmanassar re d'Assiria; Osea divenne suo vassallo e gli pagò un tributo. q~]xFece ciò che è male agli occhi del Signore, ma non come i re di Israele che erano stati prima di lui. } xNell'anno decimosecondo di Acaz re di Giuda divenne re in Samaria su Israele Osea figlio di Ela, il quale regnò nove anni. |yxAcaz si addormentò con i suoi padri; fu sepolto nella città di Davide e al suo posto divenne re suo figlio Ezechia. o{YxLe altre gesta di Acaz, le sue azioni, ecco, sono descritte nel libro delle Cronache dei re di Giuda. z+xIn considerazione del re d'Assiria egli eliminò anche il portico del sabato, che era stato costruito nel tempio, e l'ingresso esterno del re. ;yqxIl re Acaz smontò le basi, da cui rimosse le doghe e tolse i bacini. Fece scendere il grande bacino dai buoi di bronzo che lo sostenevano e lo collocò sul pavimento di pietre. >xyxIl sacerdote Uria eseguì a puntino l'ordine di Acaz. twcxIl re Acaz ordinò al sacerdote Uria: "Sull'altare grande brucerai l'olocausto del mattino, l'offerta della sera, l'olocausto del re e la sua offerta, l'olocausto di tutto il popolo del paese, la sua offerta e le sue libazioni, vi verserai sopra tutto il sangue dell'olocausto e tutto il sangue dei sacrifici di comunione; circa l'altare di bronzo io deciderò". ?vyxSeparò l'altare di bronzo, che era di fronte al Signore, dalla fronte del tempio, ossia dal punto fra l'altare e il tempio, e lo pose al fianco del nuovo altare verso settentrione. ux vi bruciò l'olocausto e l'offerta, vi versò la libazione e vi sparse il sangue dei sacrifici di comunione collocati sull'altare. Mtx Tornato da Damasco, il re vide l'altare, vi si avvicinò, vi salì, )sMx Il sacerdote Uria costruì l'altare, prima che il re Acaz tornasse da Damasco, facendolo proprio identico a quello che il re Acaz gli aveva mandato da Damasco. Wr)x Il re Acaz andò incontro a Tiglat-Pilezer re di Assiria in Damasco e, visto l'altare che si trovava in Damasco, il re Acaz mandò al sacerdote Uria il disegno dell'altare e il suo piano secondo il lavoro. sqax Il re di Assur lo ascoltò e assalì Damasco e la prese, ne deportò la popolazione a Kir e uccise Rezin. p{xAcaz, preso l'argento e l'oro che si trovava nel tempio e nei tesori della reggia, lo mandò in dono al re di Assiria. Wo)xAcaz mandò messaggeri a Tiglat-Pilezer re di Assiria, per dirgli: "Io sono tuo servo e tuo figlio; vieni, liberami dalla mano del re di Aram e dalla mano del re di Israele, che sono insorti contro di me". .nWxMa il re di Edom approfittò di quella occasione per riconquistare Elat e unirla al suo regno; ne scacciò i Giudei e tornarono ad abitarvi gli Idumei fino ad oggi. !m=xIn quel tempo marciarono contro Gerusalemme Rezin re di Aram, e Pekach figlio di Romelia, re di Israele; l'assediarono, ma non riuscirono a espugnarla. [l1xSacrificava e bruciava incenso sulle alture, sui colli e sotto ogni albero verde. 8kkxCamminò sulla strada dei re di Israele; fece perfino passare per il fuoco suo figlio, secondo gli abomini dei popoli che il Signore aveva scacciati di fronte agli Israeliti. %jExQuando divenne re, aveva vent'anni; regnò sedici anni in Gerusalemme. Non fece ciò che è retto agli occhi del Signore suo Dio, come Davide suo antenato. ii OxNell'anno diciassette di Pekach figlio di Romelia, divenne re Acaz figlio di Iotam, re di Giuda. h!x&Iotam si addormentò con i suoi padri, fu sepolto con essi nella città di Davide suo antenato e al suo posto divenne re suo figlio Acaz. pg[x%In quel tempo il Signore cominciò a mandare contro Giuda Rezin re di Aram e Pekach figlio di Romelia. jfOx$Le altre gesta di Iotam, le sue azioni, sono descritte nel libro delle Cronache dei re di Giuda. ex#Ma non scomparvero le alture; il popolo ancora sacrificava e offriva incenso sulle alture. Egli costruì la porta superiore del tempio. idMx"Fece ciò che è retto agli occhi del Signore, imitando in tutto la condotta di Ozia suo padre. cx!Quando divenne re, aveva venticinque anni; regnò sedici anni in Gerusalemme. Sua madre si chiamava Ierusa figlia di Zadok. ubex Nell'anno secondo di Pekach figlio di Romelia, re di Israele, divenne re Iotam figlio di Ozia, re di Giuda. yamxLe altre gesta di Pekach e tutte le sue azioni, ecco sono descritte nel libro delle Cronache dei re di Israele. 0`[xContro Pekach figlio di Romelia ordì una congiura Osea figlio di Ela, che lo assalì e lo uccise, divenendo re al suo posto, nell'anno venti di Iotam figlio di Ozia. h_KxAl tempo di Pekach re di Israele, venne Tiglat-Pilezer re di Assiria, che occupò Ijjon, Abel-Bet-Maaca, Ianoach, Kedes, Cazor, Gàlaad e la Galilea e tutto il territorio di Neftali, deportandone la popolazione in Assiria. ^%xFece ciò che è male agli occhi del Signore; non si allontanò dai peccati che Geroboamo figlio di Nebat aveva fatto commettere a Israele. ]}xNell'anno cinquanta di Azaria re di Giuda, divenne re Pekach figlio di Romelia su Israele in Samaria; regnò vent'anni. |\sxLe altre gesta di Pekachia e tutte le sue azioni, ecco, sono descritte nel libro delle Cronache dei re di Israele. g[IxContro di lui congiurò Pekach figlio di Romelia, suo scudiero. L'uccise in Samaria nella torre della reggia insieme ad Argob e ad Arie e aveva con sé cinquanta uomini di Gàlaad; l'uccise e si proclamò re al suo posto. Z)xFece ciò che è male agli occhi del Signore; non si allontanò dai peccati che Geroboamo, figlio di Nebat, aveva fatto commettere a Israele. YxNell'anno cinquanta di Azaria re di Giuda, divenne re Pekachia figlio di Menachem su Israele in Samaria; regnò due anni. aX=xMenachem si addormentò con i suoi padri e al suo posto divenne re suo figlio Pekachia. |WsxLe altre gesta di Menachem e tutte le sue azioni, ecco, sono descritte nel libro delle Cronache dei re di Israele. aV=xMenachem impose una tassa, per quel denaro, su Israele, sulle persone facoltose, sì da poterlo dare al re d'Assiria; da ognuno richiese cinquanta sicli. Così il re d'Assiria se ne andò e non rimase là nel paese. U xPul re d'Assiria invase il paese. Menachem diede a Pul mille talenti d'argento perché l'aiutasse a consolidare la regalità. *TOxFece ciò che è male agli occhi del Signore; non si allontanò dai peccati che Geroboamo figlio di Nebat aveva fatto commettere a Israele. Durante il suo regno SxNell'anno trentanove di Azaria re di Giuda, Menachem figlio di Gadi divenne re d'Israele e regnò dieci anni in Samaria. WR)xIn quel tempo Menachem, venendo da Tirza, espugnò Tifsach, uccise tutti i suoi abitanti e devastò tutto il suo territorio, perché non gli avevano aperto le porte e fece sventrare tutte le donne incinte. QxLe altre gesta di Sallùm e la congiura da lui organizzata, ecco, sono descritte nel libro delle Cronache dei re di Israele. PxDa Tirza avanzò Menachem figlio di Gadi, entrò in Samaria e sconfisse Sallùm, figlio di Iabes, l'uccise e divenne re al suo posto. qO]x Sallùm figlio di Iabes divenne re nell'anno trentanove di Ozia re di Giuda; regnò un mese in Samaria. ?xEgli ristabilì i confini di Israele dall'ingresso di Camat fino al mare dell'Araba secondo la parola del Signore Dio di Israele, pronunziata per mezzo del suo servo il profeta Giona figlio di Amittai, di Gat-Chefer, %=ExEgli fece ciò che è male agli occhi del Signore; non si allontanò da nessuno dei peccati che Geroboamo figlio di Nebat aveva fatto commettere a Israele. <'xNell'anno quindici di Amazia figlio di Ioas, re di Giuda, in Samaria divenne re Geroboamo figlio di Ioas, re di Israele, per quarantun anni. q;]xEgli fortificò Elat, da lui riconquistata a Giuda dopo che il re si era addormentato con i suoi padri. w:ixTutto il popolo di Giuda prese Azaria, che aveva sedici anni, e lo proclamò re al posto di suo padre Amazia. Y9-xTrasportato su dei cavalli, fu sepolto con i suoi padri nella città di Davide. 8 xContro di lui si ordì una congiura in Gerusalemme. Egli fuggì a Lachis; lo fecero inseguire fino a Lachis e là l'uccisero. [71xLe altre gesta di Amazia sono descritte nel libro delle Cronache dei re di Giuda. y6mxAmazia figlio di Ioas, re di Giuda, dopo la morte di Ioas figlio di Ioacaz, re di Israele, visse quindici anni. 5xIoas si addormentò con i suoi padri; fu sepolto in Samaria vicino ai re di Israele. Al suo posto divenne re suo figlio Geroboamo. "4?xLe altre gesta di Ioas, le sue azioni, le sue prodezze e le sue guerre con Amazia re di Giuda sono descritte nel libro delle Cronache dei re di Israele. 3)xPrese tutto l'oro e l'argento e tutti gli oggetti trovati nel tempio e nei tesori della reggia, insieme con gli ostaggi, e tornò in Samaria. m2Ux Ioas re di Israele in Bet-Sèmes fece prigioniero Amazia re di Giuda figlio di Ioas, figlio di Acazia. Quindi, andato in Gerusalemme, ne demolì le mura dalla porta di Efraim fino alla porta dell'Angolo per quattrocento cubiti. U1%x Giuda fu sconfitto di fronte a Israele e ognuno fuggì nella propria tenda. (0Kx Amazia non lo ascoltò. Allora Ioas re di Israele si mise in marcia; si guardarono in faccia, lui e Amazia re di Giuda, in Bet-Sèmes, che appartiene a Giuda. ~~}K}|;{{z9yyRxwwpwv@u8tJsstrrqcpp8oSnn/mm9llJkkXjj}iiJhh2ggfee4ddicbpaa`c_^]\\y[IZXWW4VUTT1SlRQQ"P NMMLHKK.J{JHHG}FF$EZD{CCBB@@P??f>==;<1200=/..n--A,,++*a)](''L&&&$$$#["!!8 ; `)=W3j(x[:wIo0bat;L _$h  T  d : u b f_f1Ey+hw)Sallùm generò Iekamià; Iekamià generò Elisamà. ;gq(Eleasà generò Sismài; Sismài generò Sallùm; 8fk'Azaria generò Chelez; Chelez generò Eleasà; /eY&Obed generò Ieu; Ieu generò Azaria; 2d_%Zabad generò Eflal; Eflal generò Obed; 6cg$Attài generò Natàn; Natàn generò Zabad; Yb+#Sesan diede in moglie allo schiavo Iarcà una figlia, che gli partorì Attài. aa;"Sesan non ebbe figli, ma solo figlie; egli aveva uno schiavo egiziano chiamato Iarcà. T`!!Figli di Giònata: Pelet e Zaza. Questi furono i discendenti di Ieracmel. Y_+ Figli di Iada, fratello di Sammài: Ieter e Giònata. Ieter morì senza figli. Q^Figli di Efraim: Isèi; figli di Isèi: Sesan; figli di Sesan: Aclài. K]Figli di Nadàb furono Seled ed Efraim. Seled morì senza figli. S\La moglie di Abisùr si chiamava Abiàil e gli partorì Acbàn e Molìd. U[#I figli di Onam furono Sammài e Iada. Figli di Sammài: Nadàb e Abisùr. OZI figli di Ram, primogenita di Ieracmel, furono Maas, Iamin ed Eker. UY#Ieracmel ebbe una seconda moglie che si chiamava Atara e fu madre di Onam. fXEI figli di Ieracmel, primogenito di Chezròn, furono Ram il primogenito, Buna, Oren, Achia. W Dopo la morte di Chezròn, Caleb si unì a Efrata, moglie di suo padre Chezròn, la quale gli partorì Ascùr, padre di Tekòa. V/Ghesur e Aram presero loro i villaggi di Iair con Kenat e le dipendenze: sessanta città. Tutti questi furono figli di Machir, padre di Gàlaad. [U/Segùb generò Iair, cui appartennero ventitré città nella regione di Gàlaad. TDopo Chezròn si unì alla figlia di Machir, padre di Gàlaad; egli la sposò a sessant'anni ed essa gli partorì Segùb. 0S[Cur generò Uri; Uri generò Bezaleel. KRMorta Azubà, Caleb prese in moglie Efrat, che gli partorì Cur. zQmCaleb, figlio di Chezròn, dalla moglie Azubà ebbe Ieriòt. Questi sono i figli di lei: Ieser, Sobàb e Ardon. GPAbigàil partorì Amasà, il cui padre fu Ieter l'Ismaelita. gOGLoro sorelle furono: Zeruià e Abigàil. Figli di Zeruià furono Abisài, Ioab e Asael: tre. 'NIOzem, sesto, Davide, settimo. ,MSNetaneel, quarto, Raddài, quinto, RL Iesse generò Eliàb il primogenito, Abinadàb, secondo, Simèa, terzo, 0K[ Booz generò Obed; Obed generò Iesse. 6Jg Nacsòn generò Salmà; Salmà generò Booz. WI' Ram generò Amminadàb; Amminadàb generò Nacsòn, capo dei figli di Giuda. DH Figli che nacquero a Chezròn: Ieracmel, Ram e Chelubài. G;Figli di Etan: Azaria. mFSFigli di Carmì: Acar, che provocò una disgrazia in Israele con la trasgressione dello sterminio. PEFigli di Zerach: Zimri, Etan, Eman, Calcol e Darda; in tutto: cinque. ,DSFigli di Perez: Chezròn e Camùl. [C/Tamàr sua nuora gli partorì Perez e Zerach. Totale dei figli di Giuda: cinque. 8BiFigli di Giuda: Er, Onan, Sela; i tre gli nacquero dalla figlia di Sua la Cananea. Er, primogenito di Giuda, era malvagio agli occhi del Signore, che perciò lo fece morire. 8AkDan, Giuseppe, Beniamino, Neftali, Gad e Aser. Y@ -Questi sono i figli di Israele: Ruben, Simeone, Levi, Giuda, Issacar, Zàbulon, L? 6il capo di Magdiel, il capo di Iram. Questi furono i capi di Edom. ?> {5il capo di Kenaz, il capo di Teman, il capo di Mibzar, @= }4il capo di Oolibamà, il capo di Ela, il capo di Pinon, d< C3Morto Hadàd, in Edom ci furono capi: il capo di Timna, il capo di Alva, il capo di Ietet, #; A2Morto Baal-Canàn, divenne re al suo posto Hadàd; la sua città si chiamava Pai; sua moglie si chiamava Mechetabel, figlia di Matred, figlia di Mezaàb. L: 1Morto Saul, divenne re al suo posto Baal-Canàn, figlio di Acbòr. L9 0Morto Samlà, divenne re al suo posto Saul di Recobòt, sul fiume. C8 /Morto Hadàd, divenne re al suo posto Samlà di Masrekà. 7 /.Morto Cusàm, divenne re al suo posto Hadàd figlio di Bedàd, il quale sconfisse i Madianiti nei campi di Moab; la sua città si chiamava Avit. R6 -Morto Iobàb, divenne re al suo posto Cusàm della regione dei Temaniti. P5 ,Morto Bela, divenne re al suo posto Iobàb, figlio di Zerach di Bozra. 4 '+Ecco i re che regnarono nel paese di Edom, prima che gli Israeliti avessero un re: Bela, figlio di Beòr; la sua città si chiamava Dinàba. M3 *Figli di Eser: Bilàn, Zaavàn, Iaakàn. Figli di Dison: Uz e Aran. P2 )Figli di Ana: Dison. Figli di Dison: Camràn, Esban, Itràn e Cheràn. [1 1(Figli di Sobàl: Alvan, Manàcat, Ebal, Sefi e Onam. Figli di Zibeòn: Aia e Ana. C0 'Figli di Lotàn: Corì e Omàm. Sorella di Lotàn: Timna. K/ &Figli di Seir: Lotàn, Sobàl, Zibeòn, Ana, Dison, Eser e Disan. 7. k%Figli di Reuel: Nacat, Zerach, Sammà e Mizza. L- $Figli di Elifàz: Teman, Omar, Zefi, Gatam, Kenaz, Timna e Amalek. <, u#Figli di Esaù: Elifàz, Reuel, Ieus, Ialam e Core. A+ "Abramo generò Isacco. Figli di Isacco: Esaù e Israele. j* O!Figli di Madian: Efa, Efer, Enoch, Abibà ed Eldaà; tutti questi furono discendenti di Keturà. )  Figli di Keturà, concubina di Abramo: essa partorì Zimràn, Ioksàn, Medan, Madian, Isbak e Suach. Figli di Ioksàn: Saba e Dedan. E( Ietur, Nafis e Kedma; questi furono discendenti di Ismaele. +' SMismà, Duma, Massa, Cadàd, Tema, r& _Ecco la loro discendenza: Primogenito di Ismaele fu Nebaiòt; altri suoi figli: Kedàr, Adbeel, Mibsàm, +% SFigli di Abramo: Isacco e Ismaele. $ 7Abram, cioè Abramo. # 9Serug, Nacor, Terach, " 1Eber, Peleg, Reu, !! ?Sem, Arpacsàd, Selàch, E  Ofir, Avila e Iobàb; tutti costoro erano figli di Ioktàn.  9Ebàl, Abimael, Saba,  =Adoràm, Uzàl, Diklà, ? {Ioktàn generò Almodàd, Salef, Cazarmàvet, Ièrach,   A Eber nacquero due figli, uno si chiamava Peleg, perché ai suoi tempi si divise la terra, e suo fratello si chiamava Ioktàn. 9 oArpacsàd generò Selàch; Selàch generò Eber. d CFigli di Sem: Elam, Assur, Arpacsàd, Lud e Aram. Figli di Aram: Uz, Cul, Gheter e Mesech. * Ql'Arvadeo, lo Zemareo e l'Amateo. % Gl'Eveo, l'Archita, il Sineo, , Uil Gebuseo, l'Amorreo, il Gergeseo, 6 i Canaan generò Sidòne suo primogenito, Chet, S ! i Patrositi, i Casluchiti e i Caftoriti, dai quali derivarono i Filistei. F  Egitto generò i Ludi, gli Anamiti, i Leabiti, i Naftuchiti, D  Etiopia generò Nimròd, che fu il primo eroe sulla terra. a = Figli di Etiopia: Seba, Avila, Sabta, Raemà e Sabtecà. Figli di Raemà: Saba e Dedan. 5 gFigli di Cam: Etiopia, Egitto, Put e Canaan. M Figli di Grecia: Elisà, Tarsìs, quelli di Cipro e quelli di Rodi. 4 eFigli di Gomer: Ascanàz, Rifat e Togarmà. N Figli di Iafet: Gomer, Magòg, Media, Grecia, Tubal, Mesech e Tiras.  =Noè, Sem, Cam e Iafet. $  EEnoch, Matusalemme, Lamech, !  ?Kenan, Maalaleel, Iared,   1Adamo, Set, Enos, ^ 7xIl suo vitto quotidiano gli fu assicurato sempre dal re di Babilonia, finché visse. +xe gli fece cambiare le vesti che aveva portato nella prigione. Ioiachìn mangiò sempre dalla tavola del re per tutto il resto della sua vita. |sxGli parlò con benevolenza, gli assegnò un seggio superiore ai seggi dei re che si trovavano con lui in Babilonia xOra nell'anno trentasette della deportazione di Ioiachìn, re di Giuda, nel decimosecondo mese, il ventisette del mese, Evil-Merodach re di Babilonia, nell'anno in cui divenne re, fece grazia a Ioiachìn re di Giuda e lo fece uscire dalla prigione. /xTutti, dal più piccolo al più grande, e tutti i capi delle bande armate si mossero per andare in Egitto, perché temevano da parte dei Caldei. ExNel settimo mese venne Ismaele figlio di Netania, figlio di Elisama, di stirpe regale, con dieci uomini; costoro colpirono a morte Godolia, i Giudei e i Caldei che erano con lui in Mizpa. 0[xGodolia giurò a loro e ai loro uomini: "Non temete da parte degli ufficiali dei Caldei; rimanete nel paese e servite il re di Babilonia; sarà per il vostro meglio". JxQuando tutti i capi delle bande armate e i loro uomini seppero che il re di Babilonia aveva fatto governatore Godolia, si presentarono a costui in Mizpa. Essi erano: Ismaele figlio di Netania, Giovanni figlio di Kareach, Seraia figlio di Tancumet, il Netofatita e Iaazania figlio del Maacateo, insieme con i loro uomini. -UxQuanto al popolo che restava nel paese di Giuda, lasciatovi da Nabucodònosor re di Babilonia, gli fu posto a loro capo Godolia figlio di Achikam, figlio di Safan. r_xIl re di Babilonia li fece uccidere a Ribla, nel paese di Camat. Così fu deportato Giuda dal suo paese. [1xNabuzardan capo delle guardie li prese e li condusse al re di Babilonia, a Ribla. ~9xDalla città egli prese un funzionario, che era a capo dei guerrieri, cinque uomini fra gli intimi del re, che furono trovati in città, il segretario del capo dell'esercito, che arruolava il popolo del paese, e sessanta uomini del popolo del paese, che si trovavano in città. }xIl capo delle guardie prese Seraia, sacerdote capo, e Zofonia, sacerdote del secondo ordine, insieme con tre custodi della soglia. |{xDelle colonne, poi, ciascuna era alta diciotto cubiti ed era sormontata da un capitello di bronzo, la cui altezza era di cinque cubiti; tutto intorno al capitello c'erano un reticolato e melagrane, tutto di bronzo; così pure era l'altra colonna. 7{ixQuanto alle due colonne, al grande bacino e alle basi, tutto opera di Salomone per il tempio, non si poteva calcolare il peso del loro bronzo, cioè di tutti questi oggetti. uzexIl capo delle guardie prese anche i bracieri e i bacini, quanto era d'oro puro e quanto era d'argento puro. yxEssi presero anche le caldaie, le palette, i coltelli, le coppe e tutte le suppellettili di bronzo che servivano al culto. 2x_x I Caldei fecero a pezzi le colonne di bronzo che erano nel tempio, le basi e il bacino grande di bronzo, che erano ivi, e asportarono tutto il loro bronzo in Babilonia. lwSx Il capo delle guardie lasciò alcuni fra i più poveri del paese come vignaioli e come campagnoli. 6vgx Nabuzardan capo delle guardie deportò il resto del popolo che era stato lasciato in città, quanti erano passati disertori al re di Babilonia e il resto della moltitudine. pu[x Tutto l'esercito dei Caldei, che era con il capo delle guardie, demolì il muro intorno a Gerusalemme. pt[x bruciò il tempio, la reggia e tutte le case di Gerusalemme, dando alle fiamme tutte le case di lusso. As}xIl settimo giorno del quinto mese - era l'anno decimonono del re Nabucodònosor re di Babilonia - Nabuzardan, capo delle guardie, ufficiale del re di Babilonia, entrò in Gerusalemme, r!xFurono uccisi alla presenza di Sedecìa i suoi figli e a lui Nabucodònosor fece cavare gli occhi, l'incatenò e lo condusse a Babilonia. mqUxIl re fu preso e condotto dal re di Babilonia a Ribla ove fu pronunziata contro di lui la sentenza. p}xI soldati dei Caldei inseguirono il re nelle steppe di Gerico, mentre tutto il suo esercito si disperse abbandonandolo. o xfu aperta una breccia nelle mura della città. Allora tutti i soldati fuggirono, uscendo dalla città di notte per la via della porta fra le due mura, presso il giardino del re e, mentre i Caldei erano tutt'intorno alla città, presero la via dell'Araba. unexAl nono giorno del quarto mese, quando la fame dominava la città e non c'era più pane per la popolazione, LmxLa città rimase assediata fino all'undecimo anno del re Sedecìa. bl AxNell'anno nono del suo regno, nel decimo mese, il dieci del mese, Nabucodònosor re di Babilonia, con tutto l'esercito, marciò contro Gerusalemme, la circondò da tutte le parti e le costruì intorno opere d'assedio. "k?xCiò accadde in Gerusalemme e in Giuda a causa dell'ira del Signore, tanto che infine li allontanò da sé. Sedecìa poi si ribellò al re di Babilonia. QjxFece ciò che è male agli occhi del Signore, come aveva fatto Ioiakim. i-xQuando divenne re, Sedecìa aveva ventun anni; regnò undici anni in Gerusalemme. Sua madre, di Libna, si chiamava Camutàl, figlia di Geremia. shaxIl re di Babilonia nominò re, al posto di Ioiachìn, Mattania suo zio, cambiandogli il nome in Sedecìa. CgxTutti gli uomini di valore, in numero di settemila, i falegnami e i fabbri, in numero di mille, e tutti i guerrieri più prodi furono condotti in esilio a Babilonia dal re di Babilonia. %fExDeportò in Babilonia Ioiachìn, la madre del re, le mogli del re, i suoi eunuchi e le guide del paese, conducendoli in esilio da Gerusalemme in Babilonia. %eExDeportò tutta Gerusalemme, cioè tutti i capi, tutti i prodi, in numero di diecimila, tutti i falegnami e i fabbri; rimase solo la gente povera del paese. bd?x Il re di Babilonia portò via di là tutti i tesori del tempio e i tesori della reggia; fece a pezzi tutti gli oggetti d'oro, che Salomone re di Israele aveva posti nel tempio. Così si adempì la parola del Signore. ;cqx Ioiachìn re di Giuda si presentò con sua madre, i suoi ministri, i suoi capi e i suoi eunuchi, al re di Babilonia; questi, nell'anno ottavo del suo regno, lo fece prigioniero. hbKx Nabucodònosor re di Babilonia giunse presso la città, mentre i suoi ufficiali l'assediavano. a}x In quel tempo gli ufficiali di Nabucodònosor re di Babilonia marciarono contro Gerusalemme; la città subì l'assedio. S`!x Fece ciò che è male agli occhi del Signore, come aveva fatto suo padre. _9xIoiachìn aveva diciotto anni, quando divenne re; regnò tre mesi in Gerusalemme. Sua madre, di Gerusalemme, si chiamava Necusta, figlia di Elnatàn. ?^yxIl re d'Egitto non uscì più dal suo paese, perché il re di Babilonia, dal torrente di Egitto sino al fiume Eufrate, aveva conquistato quanto una volta apparteneva al re d'Egitto. a]=xIoiakim si addormentò con i suoi padri e al suo posto divenne re suo figlio Ioiachìn. r\_xLe altre gesta di Ioiakim e tutte le sue azioni sono descritte nel libro delle Cronache dei re di Giuda. [)xe anche a causa del sangue innocente versato quando aveva riempito di sangue innocente Gerusalemme; per questo il Signore non volle placarsi. &ZGxCiò avvenne in Giuda solo per volere del Signore, che volle allontanarlo dalla sua presenza a causa del peccato di Manasse, per tutto ciò che aveva fatto, bY?xIl Signore mandò contro di lui bande armate di Caldei, di Aramei, di Moabiti e di Ammoniti; le mandò in Giuda per annientarlo, secondo la parola che il Signore aveva pronunziata per mezzo dei suoi servi, i profeti. X xDurante il suo regno, Nabucodonosor re di Babilonia gli mosse guerra; Ioiakim gli fu sottomesso per tre anni, poi gli si ribellò. XW+x%Fece ciò che è male agli occhi del Signore, come avevano fatto i suoi padri. V-x$Quando divenne re, Ioiakim aveva venticinque anni; regnò undici anni in Gerusalemme. Sua madre, di Ruma, si chiamava Zebida, figlia di Pedaia. U#x#Ioiakim consegnò l'argento e l'oro al faraone, avendo tassato il paese per pagare il denaro secondo la disposizione del faraone. Con una tassa individuale, proporzionata ai beni, egli riscosse l'argento e l'oro dal popolo del paese per consegnarlo al faraone Necao. 6Tgx"Il faraone Necao nominò re Eliakim figlio di Giosia, al posto di Giosia suo padre, cambiandogli il nome in Ioiakim. Quindi prese Ioacaz e lo deportò in Egitto, ove morì. =Sux!Il faraone Necao l'imprigionò a Ribla, nel paese di Camat, per non farlo regnare in Gerusalemme; al paese egli impose un gravame di cento talenti d'argento e di un talento d'oro. ]R5x Egli fece ciò che è male agli occhi del Signore, come avevano fatto i suoi padri. Q)xQuando divenne re, Ioacaz aveva ventitré anni; regnò tre mesi in Gerusalemme. Sua madre, di Libna, si chiamava Camutàl, figlia di Geremia. [P1xI suoi ufficiali portarono su un carro il morto da Meghiddo a Gerusalemme e lo seppellirono nel suo sepolcro. Il popolo del paese prese Ioacaz figlio di Giosia, lo unse e lo proclamò re al posto di suo padre. FOxDurante il suo regno, il faraone Necao re di Egitto si mosse per soccorrere il re d'Assiria sul fiume Eufrate. Il re Giosia gli andò incontro, ma Necao l'uccise in Meghiddo al primo urto. qN]xLe altre gesta di Giosia e tutte le sue azioni sono descritte nel libro delle Cronache dei re di Giuda. aM=xPerciò il Signore disse: "Anche Giuda allontanerò dalla mia presenza, come ho allontanato Israele; respingerò questa città, Gerusalemme, che mi ero scelta, e il tempio di cui avevo detto: Ivi sarà il mio nome". L%xTuttavia il Signore non attenuò l'ardore della sua grande ira, che era divampata contro Giuda a causa di tutte le provocazioni di Manasse. aK=xPrima di lui non era esistito un re che come lui si fosse convertito al Signore con tutto il cuore e con tutta l'anima e con tutta la forza, secondo tutta la legge di Mosè; dopo di lui non ne sorse un altro simile. J xGiosia fece poi scomparire anche i negromanti, gli indovini, i terafim, gli idoli e tutti gli abomini, che erano nel paese di Giuda e in Gerusalemme, per mettere in pratica le parole della legge scritte nel libro trovato dal sacerdote Chelkia nel tempio. qI]xIn realtà, tale Pasqua fu celebrata per il Signore, in Gerusalemme, solo nell'anno diciotto di Giosia. /HYxDifatti una Pasqua simile non era mai stata celebrata dal tempo dei Giudici, che governarono Israele, ossia per tutto il periodo dei re di Israele e dei re di Giuda. GxIl re ordinò a tutto il popolo: "Celebrate la Pasqua per il Signore vostro Dio, con il rito descritto nel libro di questa alleanza". FxImmolò sugli altari tutti i sacerdoti delle alture locali e vi bruciò sopra ossa umane. Quindi ritornò in Gerusalemme. BExGiosia eliminò anche tutti i templi delle alture, costruiti dai re di Israele nelle città della Samaria per provocare a sdegno il Signore. In essi ripetè quanto aveva fatto a Betel. *DOxEgli disse: "Lasciatelo in pace; nessuno rimuova le sue ossa". Le ossa di lui in tal modo furono risparmiate, insieme con le ossa del profeta venuto da Samaria. YC-xGiosia domandò: "Che è quel monumento che io vedo?". Gli uomini della città gli dissero: "È il sepolcro dell'uomo di Dio che, partito da Giuda, preannunziò quanto tu hai fatto contro l'altare di Betel". BxVolgendo Giosia lo sguardo intorno vide i sepolcri che erano sul monte; egli mandò a prendere le ossa dai sepolcri e le bruciò sull'altare profanandolo secondo le parole del Signore pronunziate dall'uomo di Dio quando Geroboamo durante la festa stava presso l'altare. Quindi si voltò; alzato lo sguardo verso il sepolcro dell'uomo di Dio che aveva preannunziato queste cose, ~AwxDemolì anche l'altare di Betel e l'altura eretta da Geroboamo figlio di Nebat, che aveva fatto commettere peccati a Israele; demolì quest'altare e l'altura; di quest'ultima frantumò le pietre, rendendole polvere; bruciò anche il palo sacro. ]@5xFece a pezzi le stele e tagliò i pali sacri, riempiendone il posto con ossa umane. ?x Il re dichiarò immonde le alture che erano di fronte a Gerusalemme, a sud del monte della perdizione, erette da Salomone, re di Israele, in onore di Astàrte, obbrobrio di quelli di Sidone, di Camos, obbrobrio dei Moabiti, e di Milcom, abominio degli Ammoniti. S>!x Demolì gli altari sulla terrazza del piano di sopra di Acaz, eretti dai re di Giuda, e gli altari eretti da Manasse nei due cortili del tempio, li frantumò e ne gettò la polvere nel torrente Cedron. A=}x Rimosse i cavalli che i re di Giuda avevano consacrati al sole all'ingresso del tempio, nel locale dell'eunuco Netan-Melech, che era nei cortili, e diede alle fiamme i carri del sole. F<x Giosia dichiarò immondo il Tofet, che si trovava nella valle di Ben-Innom, perché nessuno vi facesse passare ancora il proprio figlio o la propria figlia per il fuoco in onore di Moloch. ;3x Però i sacerdoti delle alture non salirono più all'altare del Signore in Gerusalemme, anche se mangiavano pane azzimo in mezzo ai loro fratelli. :1xFece venire tutti i sacerdoti dalle città di Giuda, profanò le alture, dove i sacerdoti offrivano incenso, da Gheba a Bersabea; demolì l'altura dei satiri, che era davanti alla porta di Giosuè governatore della città, a sinistra di chi entra per la porta della città. w9ixDemolì le case dei prostituti sacri, che erano nel tempio, e nelle quali le donne tessevano tende per Asera. )8MxFece portare il palo sacro dal tempio fuori di Gerusalemme, nel torrente Cedron, e là lo bruciò e ne fece gettar la cenere nel sepolcro dei figli del popolo. q7]xDestituì i sacerdoti, creati dai re di Giuda per offrire incenso sulle alture delle città di Giuda e dei dintorni di Gerusalemme, e quanti offrivano incenso a Baal, al sole e alla luna, alle stelle e a tutta la milizia del cielo. 56exIl re comandò al sommo sacerdote Chelkia, ai sacerdoti del secondo ordine e ai custodi della soglia di condurre fuori del tempio tutti gli oggetti fatti in onore di Baal, di Asera e di tutta la milizia del cielo; li bruciò fuori di Gerusalemme, nei campi del Cedron, e ne portò la cenere a Betel. 65gxIl re, in piedi presso la colonna, concluse un'alleanza davanti al Signore, impegnandosi a seguire il Signore e a osservarne i comandi, le leggi e i decreti con tutto il cuore e con tutta l'anima, mettendo in pratica le parole dell'alleanza scritte in quel libro. Tutto il popolo aderì all'alleanza. ,4SxIl re salì al tempio del Signore insieme con tutti gli uomini di Giuda e con tutti gli abitanti di Gerusalemme, con i sacerdoti, con i profeti e con tutto il popolo, dal più piccolo al più grande. Ivi fece leggere alla loro presenza le parole del libro dell'alleanza, trovato nel tempio. _3 ;xPer suo ordine si radunarono presso il re tutti gli anziani di Giuda e di Gerusalemme. \23xPer questo, ecco, io ti riunirò ai tuoi padri; sarai composto nel tuo sepolcro in pace; i tuoi occhi non vedranno tutta la sciagura che io farò piombare su questo luogo". Quelli riferirono il messaggio al re. 21_xpoiché il tuo cuore si è intenerito e ti sei umiliato davanti al Signore, udendo le mie parole contro questo luogo e contro i suoi abitanti, che cioè diverranno una desolazione e una maledizione, ti sei lacerate le vesti e hai pianto davanti a me, anch'io ti ho ascoltato. Oracolo del Signore. 0;xAl re di Giuda, che vi ha inviati a consultare il Signore, riferirete: Queste cose dice il Signore Dio d'Israele: Quanto alle parole che hai udito,... J/xperché hanno abbandonato me e hanno bruciato incenso ad altri dei per provocarmi a sdegno con tutte le opere delle loro mani; la mia collera divamperà contro questo luogo e non si spegnerà! (.KxCosì parla il Signore: Eccomi, io faccio piombare una sciagura su questo luogo e sui suoi abitanti, attuando tutte le parole del libro lette dal re di Giuda, {-qxL'interrogarono ed essa rispose loro: "Dice il Signore Dio di Israele: Riferite all'uomo che vi ha inviati da me: _,9xIl sacerdote Chelkia insieme con Achikam, Acbor, Safan e Asaia andarono dalla profetessa Culda moglie di Sallum, figlio di Tikva, figlio di Carcas, guardarobiere; essa abitava in Gerusalemme nel secondo quartiere. _+9x "Andate, consultate il Signore per me, per il popolo e per tutto Giuda, intorno alle parole di questo libro ora trovato; difatti la collera del Signore, che si è accesa contro di noi, è grande, perché i nostri padri non hanno ascoltato le parole di questo libro e nelle loro azioni non si sono ispirati a quanto è stato scritto per noi". *x Egli comandò al sacerdote Chelkia, ad Achikam figlio di Safan, ad Acbor figlio di Michea, allo scriba Safan e ad Asaia ministro del re: K)x Udite le parole del libro della legge, il re si lacerò le vesti. z(ox Inoltre lo scriba Safan riferì al re: "Il sacerdote Chelkia mi ha dato un libro". Safan lo lesse davanti al re. ='ux Lo scriba Safan quindi andò dal re e gli riferì: "I tuoi servitori hanno versato il denaro trovato nel tempio e l'hanno consegnato agli esecutori dei lavori, addetti al tempio". &-xIl sommo sacerdote Chelkia disse allo scriba Safan: "Ho trovato nel tempio il libro della legge". Chelkia diede il libro a Safan, che lo lesse. %yxNon c'è bisogno di controllare il denaro consegnato nelle mani di costoro, perché la loro condotta ispira fiducia". $%xossia ai falegnami, ai costruttori e ai muratori e l'usino per acquistare legname e pietre da taglio occorrenti per il restauro del tempio. #}xLo consegni agli esecutori dei lavori, addetti al tempio; costoro lo diano a quanti compiono le riparazioni del tempio, "x"Va' da Chelkia sommo sacerdote; egli raccolga il denaro portato nel tempio, che i custodi della soglia hanno raccolto dal popolo. !xNell'anno diciotto del suo regno, Giosia mandò Safan figlio di Asalia, figlio di Mesullam, scriba, nel tempio dicendogli:  /xFece ciò che è retto agli occhi del Signore, imitando in tutto la condotta di Davide, suo antenato, senza deviare né a destra né a sinistra.  xQuando divenne re, Giosia aveva otto anni; regnò trentun anni in Gerusalemme. Sua madre, di Boscat, si chiamava Iedida figlia di Adaia. lSxLo seppellirono nel suo sepolcro, nel giardino di Uzza. Al suo posto divenne re suo figlio Giosia. iMxLe altre gesta di Amon, le sue azioni, sono descritte nel libro delle Cronache dei re di Giuda. !xMa il popolo del paese uccise quanti avevano congiurato contro il re Amon. Il medesimo popolo proclamò re al suo posto il figlio Giosia. X+xContro Amon congiurarono i suoi ufficiali, che uccisero il re nel suo palazzo. U%xAbbandonò il Signore, Dio dei suoi padri, e non seguì la via del Signore. !xCamminò su tutte le strade su cui aveva camminato il padre e servì gli idoli che suo padre aveva servito e si prostrò davanti ad essi. \3xFece ciò che è male agli occhi del Signore, come l'aveva fatto il padre Manasse. !xQuando divenne re, Amon aveva ventidue anni; regnò due anni in Gerusalemme. Sua madre, di Iotba, si chiamava Mesullemet figlia di Caruz. 'xManasse si addormentò con i suoi padri; fu sepolto nel giardino di casa sua, nel giardino di Uzza. Al suo posto divenne re suo figlio Amon. xLe altre gesta di Manasse, tutte le sue azioni e le colpe commesse, sono descritte nel libro delle Cronache dei re di Giuda. a=xManasse versò anche sangue innocente in grande quantità fino a riempirne Gerusalemme da un'estremità all'altra, oltre i peccati che aveva fatto commettere a Giuda, facendo ciò che è male agli occhi del Signore. %xperché hanno fatto ciò che è male ai miei occhi e mi hanno provocato a sdegno da quando i loro padri uscirono dall'Egitto fino ad oggi". xRigetterò il resto della mia eredità; li metterò nelle mani dei loro nemici; diventeranno preda e bottino di tutti i loro nemici, .Wx Stenderò su Gerusalemme la cordicella di Samaria e il piombino della casa di Acab; asciugherò Gerusalemme come si asciuga un piatto, che si asciuga e si rovescia. 3x per questo dice il Signore Dio di Israele: Eccomi, mando su Gerusalemme e su Giuda una tale sventura da far rintronare gli orecchi di chi l'udrà. ;qx "Poiché Manasse re di Giuda ha compiuto tali abomini, peggiori di tutti quelli commessi dagli Amorrei prima di lui, e ha indotto a peccare anche Giuda per mezzo dei suoi idoli, Ex Allora il Signore disse per mezzo dei suoi servi i profeti: x Ma essi non ascoltarono. Manasse li spinse ad agire peggio delle popolazioni sterminate dal Signore alla venuta degli Israeliti. j OxNon sopporterò più che il piede degli Israeliti vada errando lontano dal paese che io ho dato ai loro padri, purché procurino di eseguire quanto ho comandato loro e tutta la legge, che ha imposto loro il mio servo Mosè".  xCollocò l'immagine di Asera, da lui fatta fare, nel tempio, riguardo al quale il Signore aveva detto a Davide e al figlio Salomone: "In questo tempio e in Gerusalemme, che mi sono scelta fra tutte le tribù di Israele, porrò il mio nome per sempre. W )xFece passare suo figlio per il fuoco, praticò la divinazione e la magìa, istituì i negromanti e gli indovini. Compì in tante maniere ciò che è male agli occhi del Signore, da provocare il suo sdegno. R xCostruì altari a tutta la milizia del cielo nei due cortili del tempio. saxCostruì altari nel tempio riguardo al quale il Signore aveva detto: "In Gerusalemme porrò il mio nome". NxRicostruì le alture demolite dal padre Ezechia, eresse altari a Baal, innalzò un palo sacro, come l'aveva fatto Acab, re di Israele. Si prostrò davanti a tutta la milizia del cielo e la servì. 'xFece ciò che è male agli occhi del Signore, imitando gli abomini delle popolazioni sterminate già dal Signore all'arrivo degli Israeliti.  xQuando divenne re, Manasse aveva dodici anni; regnò cinquantacinque anni in Gerusalemme; sua madre si chiamava Chefziba. ^7xEzechia si addormentò con i suoi padri. Al suo posto divenne re suo figlio Manasse. DxLe altre gesta di Ezechia, tutte le sue prodezze, la costruzione della piscina e del canale, con cui portò l'acqua nella città, sono descritte nel libro delle Cronache dei re di Giuda. +QxEzechia disse a Isaia: "Buona è la parola del Signore, che mi hai riferita". Egli pensava: "Perché no? Almeno vi saranno pace e sicurezza durante la mia vita".  xDei figli, che da te saranno nati e che tu avrai generato, alcuni saranno presi e saranno eunuchi nella reggia di Babilonia". BxEcco giorni verranno in cui quanto si trova nella tua reggia e quanto hanno accumulato i tuoi antenati fino ad oggi verrà portato in Babilonia; non vi resterà nulla, dice il Signore. G xAllora Isaia disse a Ezechia: "Ascolta la parola del Signore! F~xQuegli soggiunse: "Che cosa han visto nella tua reggia?". Ezechia rispose: "Hanno visto quanto si trova nella mia reggia; non c'è nulla nei miei magazzini che io non abbia mostrato loro". N}xAllora il profeta Isaia si presentò al re Ezechia e gli domandò: "Che hanno detto quegli uomini e da dove sono venuti a te?". Ezechia rispose: "Sono venuti da una regione lontana, da Babilonia". |%x Ezechia gioì al loro arrivo. Egli mostrò agli inviati tutta la camera del suo tesoro, l'argento e l'oro, gli aromi e l'olio fino, il suo arsenale e quanto si trovava nei suoi magazzini; non ci fu nulla che Ezechia non mostrasse nella reggia e in tutto il suo regno. 1]~~1}}} |{{Rzzz yyyIy)xxuxwwWvvv\vuuu"ttsss rrgqqjq&ppp.onnunmm>lll@knjjj iihh}h&g~gx>*==5<<<;W:99y88Q777K6555Z544O335222W21R00;//w..N--J,,S,+**])))f(('''-&&Q%%$$5###d# """I"!! e + ^i`&`= C|i1d4H6AEKI k X U nmFB/Y )Figli di Mica: Piton, Melek e Tacrea. E (Figlio di Giònata: Merib-Bàal; Merib-Bàal generò Mica. gG 'Ner generò Kis; Kis generò Saul; Saul generò Giònata, Malchisùa, Abinadàb e Is- Bàal. hI &Miklòt generò Simeàm. Anch'essi abitavano in Gerusalemme con i fratelli, di fronte a loro. ,S %Ghedor, Achio, Zaccaria e Miklòt. P $Suo figlio primogenito era Abdon, quindi Zur, Kis, Baal, Ner, Nadàb, \1 #In Gàbaon abitavano il padre di Gàbaon, Ieiel, la cui moglie si chiamava Maaca. r] "Questi erano i capi delle famiglie levitiche secondo le loro genealogie; essi abitavano in Gerusalemme. "= !Questi erano i cantori, capi di casati levitici; liberi da altri compiti, abitavano nelle stanze del tempio, perché giorno e notte erano in attività. oW Tra i figli dei Keatiti, alcuni loro fratelli badavano ai pani dell'offerta da disporre ogni sabato.  Il levita Mattatia, primogenito di Sallùm il Korachita, per la sua fedeltà era incaricato di ciò che si preparava nei tegami. W' Alcuni figli dei sacerdoti preparavano le sostanze aromatiche per i profumi.  Alcuni erano incaricati degli arredi, di tutti gli oggetti del santuario, della farina, del vino, dell'olio e degli aromi.  Di essi alcuni controllavano gli arredi liturgici, che contavano quando li portavano dentro e quando li riportavano fuori. s_ Alloggiavano intorno al tempio, perché a loro incombeva la sua custodia e la sua apertura ogni mattina.  Poiché erano sempre in funzione, quei quattro capiportieri - essi erano leviti - controllavano le stanze e i tesori del tempio. p Y I loro fratelli, che abitavano nei loro villaggi, talvolta dovevano andare con loro per sette giorni. Z - C'erano portieri ai quattro lati: oriente, occidente, settentrione e meridione. o W Essi e i loro figli avevano la responsabilità delle porte nel tempio, cioè nella casa della tenda. Y + Tutti costoro, scelti come custodi della soglia, erano duecentododici; erano iscritti nelle genealogie nei loro villaggi. Li avevano stabiliti nell'ufficio per la loro fedeltà Davide e il veggente Samuele. V % Zaccaria, figlio di Meselemia, custodiva la porta della tenda del convegno. X) Finees, figlio di Eleàzaro, prima era loro capo - il Signore sia con lui! -.  Sallùm figlio di Kore, figlio di Ebiasàf, figlio di Korach, e i suoi fratelli, i Korachiti, della casa di suo padre, attendevano al servizio liturgico; erano custodi della soglia della tenda; i loro padri custodivano l'ingresso nell'accampamento del Signore. yk e sta fino ad oggi alla porta del re a oriente. Costoro erano i portieri degli accampamenti dei figli di Levi: _7 Dei portieri: Sallùm, Akkub, Talmon, Achiman e i loro fratelli. Sallùm era il capo 1 Abdia, figlio di Semaia, figlio di Galal, figlio di Idutun, e Berechia, figlio di Asa, figlio di Elkana, che abitava nei villaggi dei Netofatiti. _7 Bakbakar, Cheresh, Galal, Mattania, figlio di Mica, figlio di Zikri, figlio di Asaf, kO Dei Leviti: Semaia, figlio di Cassub, figlio di Azrikam, figlio di Casabià dei figli di Merari,  I loro fratelli, capi dei loro casati, erano millesettecentosessanta, uomini abili in ogni lavoro per il servizio del tempio. 5c Adaia, figlio di Ierocam, figlio di Pascur, figlio di Malchia, e Maasai, figlio di Adiel, figlio di Iaczèra, figlio di Mesullàm, figlio di Mesillemìt, figlio di Immer.  e Azaria, figlio di Chelkia, figlio di Mesullàm, figlio di Zadòk, figlio di Meraiòt, figlio di Achitùb, capo del tempio, /~Y Dei sacerdoti: Iedaia, Ioarib, Iachin }} I loro fratelli, secondo le loro genealogie, erano novecentocinquantasei; tutti costoro erano capi delle loro famiglie. | Ibnia, figlio di Ierocam, Ela, figlio di Uzzi, figlio di Micri, e Mesullàm, figlio di Sefatia, figlio di Reuel, figlio di Ibnia. b{= Dei figli di Beniamino: Sallu figlio di Mesullàm, figlio di Odavia, figlio di Assenua, Fz Dei figli di Zerach: Ieuel e seicentonovanta suoi fratelli. CwFigli di Beria: Cheber e Malchiel, padre di Birzait. HB Figli di Aser: Imna, Isva, Isvi, Beria e Serach loro sorella. BA}Appartenevano ai figli di Manàsse: Beisan con le dipendenze, Tàanach con le dipendenze e Dor con le dipendenze. In queste località abitavano i figli di Giuseppe, figlio di Israele. <@qLoro proprietà e loro domicilio furono Betel con le dipendenze, a oriente Naaran, a occidente Ghezer con le dipendenze, Sichem con le dipendenze fino ad Aiia con le dipendenze. 9?mdi cui fu figlio Nun, di cui fu figlio Giosuè. W>'di cui fu figlio Laadan, di cui fu figlio Amiùd, di cui fu figlio Elisamà, o=WSuo figlio fu anche Refach, di cui fu figlio Resef, di cui fu figlio Telach, di cui fu figlio Tacan, g<GFiglia di Efraim fu Seera, la quale edificò Bet-Coròn inferiore e superiore e Uzen- Seera. ;Quindi si unì alla moglie che rimase incinta e partorì un figlio che il padre chiamò Beria, perché nato con la sventura in casa. d:AIl loro padre Efraim li pianse per molti giorni e i suoi fratelli vennero per consolarlo. 09Ydi cui fu figlio Zabad, di cui furono figli Sutelach, Ezer ed Elead, uccisi dagli uomini di Gat, indigeni della regione, perché erano scesi a razziarne il bestiame. 8Figli di Efraim: Sutelach, di cui fu figlio Bered, di cui fu figlio Tacat, di cui fu figlio Eleadà, di cui fu figlio Tacat, @7{Figli di Semidà furono Achian, Seken, Likchi e Aniam. F6La sua sorella Ammolèket partorì Iseod, Abièzer e Macla. h5IFigli di Ulam: Bedan. Questi furono i figli di Gàlaad, figlio di Machir, figlio di Manàsse. 4Maaca, moglie di Machir, partorì un figlio che chiamò Peres, mentre suo fratello si chiamava Seres; suoi figli erano Ulam e Rekem. 3'Machir prese una moglie per Cuppim e Suppim; sua sorella si chiamava Maaca. Il secondo figlio si chiamava Zelofcàd; Zelofcàd aveva figlie. v2eFigli di Manàsse: Asriel..., quelli che gli aveva partoriti la concubina aramea: Machir, padre di Gàlaad. L1 Figli di Neftali: Iacaziel, Guni, Iezer e Sallùm, figli di Bila. ?0y Suppim e Cuppim, figli di Ir; Cusim, figlio di Acher. 1/[ Tutti questi erano figli di Iedaiel, capi dei loro casati, uomini valorosi, in numero di diciassettemiladuecento, pronti per una spedizione militare e per combattere. o.W Figli di Iedaiel: Bilan. Figli di Bilan: Ieus, Beniamino, Eud, Kenaana, Zetan, Tarsìs e Achisàcar. - Il loro censimento, eseguito secondo le loro genealogie in base ai capi dei loro casati, indicò ventimiladuecento uomini valorosi. , Figli di Beker: Zemira, Ioas, Eliezer, Elioenài, Omri, Ieremòt, Abia, Anatòt e Alèmet; tutti costoro erano figli di Beker. +)Figli di Bela: Ezbon, Uzzi, Uzziel, Ierimòt, Iri, cinque capi dei loro casati, uomini valorosi; ne furono censiti ventiduemilatrentaquattro. 9*mFigli di Beniamino: Bela, Beker e Iedaiel; tre. )I loro fratelli, appartenenti a tutti i clan di Issacar, uomini valorosi, nel censimento erano ottantasettemila in tutto. %(CSecondo il censimento, eseguito per casati, avevano trentaseimila uomini nelle loro schiere armate per la guerra, poiché abbondavano di mogli e di figli. k'OFigli di Uzzi: Izrachia. Figli di Izrachia: Michele, Abdia, Gioele... Issia: cinque, tutti capi. A&{Figli di Tola: Uzzi, Refaià, Ieriel. Iacmài, Ibsam, Samuele, capi dei casati di Tola, uomini valorosi. Nel censimento al tempo di Davide il loro numero era di ventiduemilaseicento. =% wFigli di Issacar: Tola, Pua, Iasub, Simron: quattro. ;$qB(81) Chesbon con i pascoli e Iazer con i pascoli. ]#3A(80) della tribù di Gad: Ramot di Gàlaad con i pascoli, Macanàim con i pascoli, ="u@(79) Kedemòt con i pascoli, Mefaàt con i pascoli; !?(78) oltre il Giordano di Gerico, a oriente del Giordano, dalla tribù di Ruben: Bezer nel deserto con i pascoli, Iaza con i pascoli,  }>(77) Agli altri figli di Merari della tribù di Zàbulon furono assegnate: Rimmòn con i pascoli e Tabor con i pascoli; zm=(76) dalla tribù di Neftali: Kedes di Galilea con i pascoli, Cammòn con i pascoli e Kiriatàim con i pascoli. 9m<(75) Cukok con i pascoli e Recob con i pascoli; O;(74) dalla tribù di Aser: Masal con i pascoli, Abdon con i pascoli, 9m:(73) Iarmut con i pascoli e Anem con i pascoli; T!9(72) dalla tribù di Issacar: Kedes con i pascoli, Daberat con i pascoli, /W8(71) Ai figli di Gherson, secondo le loro famiglie assegnarono in sorte dalla metà della tribù di Manàsse: Golan in Basàn con i pascoli e Asaròt con i pascoli; 'G7(70) e, da metà della tribù di Manàsse, Taanach con i pascoli, Ibleàm con i pascoli. Le suddette città erano per la famiglia degli altri figli di Keat. ?y6(69) Aialòn con i pascoli, Gat-Rimmòn con i pascoli @{5(68) Iokmeàm con i pascoli, Bet-Coròn con i pascoli, ~u4(67) Assegnarono loro Sichem città di rifugio, con i suoi pascoli, sulle montagne di Efraim, Ghezer con i pascoli, ta3(66) Alle famiglie dei Figli di Keat furono assegnate in sorte città appartenenti alla tribù di Efraim. -S2(65) Le suddette città prese dalle tribù dei figli di Giuda, dei figli di Simeone e dei figli di Beniamino, le assegnarono in sorte dando loro il relativo nome. P1(64) gli Israeliti assegnarono ai leviti queste città con i pascoli. 2]0(63) Ai figli di Merari, secondo le loro famiglie, furono assegnate in sorte dodici città prese dalla tribù di Ruben, dalla tribù di Gad e dalla tribù di Zàbulon. Q/(62) Ai figli di Gherson, secondo le loro famiglie, furono assegnate tredici città prese dalla tribù di Issacar, dalla tribù di Aser, dalla tribù di Neftali e dalla tribù di Manàsse in Basàn. A{.(61) Agli altri figli di Keat, secondo le loro famiglie, furono assegnate in sorte dieci città prese dalla tribù di Efraim, dalla tribù di Dan e da metà della tribù di Manàsse. /-(60) e, nella tribù di Beniamino, Gheba con i pascoli, Alèmet con i pascoli, Anatòt con i pascoli. Totale: tredici città con i loro pascoli. ;q,(59) Asan con i pascoli, Bet-Sèmes con i pascoli 9 m+(58) Chilez con i pascoli, Debir con i pascoli,  }*(57) Ai figli di Aronne furono assegnate Ebron, città di rifugio, Libna con i pascoli, Iattir, Estemoà con i pascoli, l Q)(56) ma il territorio della città e i suoi villaggi furono assegnati a Caleb, figlio di Iefunne. K ((55) fu assegnata Ebron nel paese di Giuda con i pascoli vicini, 2 ]'(54) Queste sono le loro residenze, secondo le loro circoscrizioni nei loro territori. Ai figli di Aronne della famiglia dei Keatiti, che furono sorteggiati per primi, D&(53) di cui fu figlio Zadòk, di cui fu figlio Achimàaz. ^5%(52) di cui fu figlio Meraiòt, di cui fu figlio Amaria, di cui fu figlio Achitòb, Y+$(51) di cui fu figlio Bukki, di cui fu figlio Uzzi, di cui fu figlio Zerachia, lQ#(50) Questi sono i figli di Aronne: Eleàzaro, di cui fu figlio Finees, di cui fu figlio Abisuà,  "(49) Aronne e i suoi figli presentavano le offerte sull'altare dell'olocausto e sull'altare dell'incenso, curavano tutto il servizio nel Santo dei santi e compivano il sacrificio espiatorio per Israele secondo quanto aveva comandato Mosè, servo di Dio. ^5!(48) I loro colleghi leviti, erano addetti a ogni servizio della Dimora nel tempio. R (47) figlio di Macli, figlio di Musi, figlio di Merari, figlio di Levi. ?y(46) figlio di Amsi, figlio di Bani, figlio di Semer, H (45) figlio di Casabià, figlio di Amasia, figlio di Chilkia, (44) I figli di Merari, loro colleghi, che stavano alla sinistra, erano Etan, figlio di Kisi, figlio di Abdi, figlio di Malluch, B~(43) figlio di Iacat, figlio di Gherson, figlio di Levi. @}{(42) figlio di Etan, figlio di Zimma, figlio di Simei, B|(41) figlio di Etni, figlio di Zerach, figlio di Adaià, G{(40) figlio di Michele, figlio di Baasea, figlio di Malchia, lzQ(39) Suo collega era Asaf, che stava alla sua destra: Asaf, figlio di Berechia, figlio di Simeà, Sy(38) figlio di Izear, figlio di Keat, figlio di Levi, figlio di Israele. Tx!(37) figlio di Tacat, figlio di Assir, figlio di Abiasaf, figlio di Core, Xw)(36) figlio di Elkana, figlio di Gioele, figlio di Azaria, figlio di Sofonia, Tv!(35) figlio di Zuf, figlio di Elkana, figlio di Macat, figlio di Amasài, Wu'(34) figlio di Elkana, figlio di Ierocàm, figlio di Eliel, figlio di Toach, t(33) Questi furono gli incaricati e questi i loro figli. Dei Keatiti: Eman il cantore, figlio di Gioele, figlio di Samuele, Ts!(32) Essi esercitarono l'ufficio di cantori davanti alla Dimora della tenda del convegno finché Salomone non costruì il tempio in Gerusalemme. Nel servizio si attenevano alla regola fissata per loro. r(31) Ecco coloro ai quali Davide affidò la direzione del canto nel tempio dopo che l'arca aveva trovato una sistemazione. [q/(30) di cui fu figlio Simeà, di cui fu figlio Agghìa, di cui fu figlio Asaià. npU(29) Figli di Merari: Macli, di cui fu figlio Libni, di cui fu figlio Simei, di cui fu figlio Uzza, Do (28) Figli di Samuele: Gioele primogenito e Abia secondo. \n1 (27) di cui fu figlio Eliàb, di cui fu figlio Ierocàm, di cui fu figlio Elkana. Xm) (26) di cui fu figlio Elkana, di cui fu figlio Sufai, di cui fu figlio Nacat, 2l_ (25) Figli di Elkana: Amasai e Achimòt, mkS (24) di cui fu figlio Tacat, di cui fu figlio Uriel, di cui fu figlio Ozia, di cui fu figlio Saul. Zj-(23) di cui fu figlio Elkana, di cui fu figlio Abiasaf, di cui fu figlio Assir, Yi+(22) Figli di Keat: Amminadàb, di cui fu figlio Core, di cui fu figlio Assir, qh[(21) di cui fu figlio Ioach, di cui fu figlio Iddo, di cui fu figlio Zerach, di cui fu figlio Ieotrai. _g7(20) Gherson ebbe per figlio Libni, di cui fu figlio Iacàt, di cui fu figlio Zimma, efC(19) Figli di Merari: Macli e Musi; queste sono le famiglie di Levi secondo i loro casati. ;eq(18) Figli di Keat: Amram, Izear, Ebron e Uzziel. Gd(17) Questi sono i nomi dei Figli di Gherson: Libni e Simei. 4c e(16) Figli di Levi: Gherson, Keat e Merari. sb_)(15) Iozadàk partì quando il Signore, per mezzo di Nabucodònosor, fece deportare Giuda e Gerusalemme. @a{((14) Azaria generò Seraià; Seraià generò Iozadàk. ?`y'(13) Sallùm generò Chelkia; Chelkia generò Azaria; ?_y&(12) Achitòb generò Zadòk; Zadòk generò Sallùm; >^w%(11) Azaria generò Amaria; Amaria generò Achitòb; j]M$(10) Giovanni generò Azaria, che fu sacerdote nel tempio costruito da Salomone in Gerusalemme. @\{#(9) Achimàaz generò Azaria; Azaria generò Giovanni; @[{"(8) Achitòb generò Zadòk; Zadòk generò Achimàaz; ?Zy!(7) Meraiòt generò Amaria; Amaria generò Achitòb; ?Yy (6) Uzzi generò Zerachia; Zerachia generò Meraiòt; 8Xk(5) Abisuà generò Bukki; Bukki generò Uzzi; ?Wy(4) Eleàzaro generò Finees; Finees generò Abisuà; iVK(3) Figli di Amram: Aronne, Mosè e Maria. Figli di Aronne: Nadàb, Abìu, Eleàzaro e Itamar. :Uo(2) Figli di Keat: Amram, Isear, Ebron e Uzziel. 6Tg(6,1) Figli di Levi: Gherson, Keat e Merari. S Il Dio di Israele eccitò lo spirito di Pul re d'Assiria, cioè lo spirito di Tiglat- Pilezer re d'Assiria, che deportò i Rubeniti, i Gaditi e metà della tribù di Manàsse; li condusse in Calàch, presso Cabòr, fiume del Gozan, ove rimangono ancora. RMa furono infedeli al Dio dei loro padri, prostituendosi agli dei delle popolazioni indigene, che Dio aveva distrutte davanti a essi. Q#Questi sono i capi dei loro casati: Efer, Isei, Eliel, Azriel, Geremia, Odavìa e Iacdiel, uomini valorosi e famosi, capi dei loro casati. P!I figli di metà della tribù di Manàsse abitavano dalla regione di Basàn a Baal- Ermon, a Senir e al monte Ermon; essi erano numerosi. %OCpoiché numerosi furono i feriti a morte, dato che la guerra era voluta da Dio. I vincitori si stabilirono nei territori dei vinti fino alla deportazione. NEssi razziarono il bestiame degli Agareni: cinquantamila cammelli, duecentocinquantamila pecore, duemila asini e centomila persone, WM'Essi furono aiutati contro costoro, perché durante l'assalto si erano rivolti a Dio, che li aiutò per la loro fiducia in lui e così gli Agareni e tutti i loro alleati furono consegnati nelle loro mani. =LuEssi attaccarono gli Agareni, Ietur, Nafis e Nodab. `K9I figli di Ruben, i Gaditi e metà della tribù di Manàsse, gente valorosa, armata di scudo e di spada, tiratori di arco ed esperti della guerra, potevano uscire in campo in quarantaquattromilasettecentosessanta. J{Tutti costoro furono registrati negli elenchi genealogici di Iotam re di Giuda e al tempo di Geroboamo, re di Israele. IyDimoravano in Gàlaad e in Basàn e nelle loro dipendenze e in tutti i pascoli di Saron fino ai loro estremi confini. PHAchì, figlio di Abdiel, figlio di Guni, era il capo del loro casato. *GMCostoro erano figli di Abicàil, figlio di Curì, figlio di Iaròach, figlio di Gàlaad, figlio di Michele, figlio di Iesisài, figlio di Iacdo, figlio di Buz. vFe Loro fratelli, secondo i loro casati, furono Michele, Mesullàm, Seba, Iorài, Iaacàn, Zia ed Eber: sette. NE Gioele, il capo, Safàm, secondo, quindi Iaanài e Safat in Basàn. TD! I figli di Gad dimoravano di fronte nella regione di Basàn fino a Salca. $CA Al tempo di Saul mossero guerra agli Agareni; caduti questi nelle loro mani, essi si stabilirono nelle loro tende su tutta la parte orientale di Gàlaad. B) A oriente si estendevano fra l'inizio del deserto che va dal fiume Eufrate in qua, perché i loro greggi erano numerosi nel paese di Gàlaad. xAie Bela figlio di Azaz, figlio di Sema, figlio di Gioele, che dimorava in Aroer e fino al Nebo e a Baal-Meòn. }@sSuoi fratelli, secondo le loro famiglie, come sono iscritti nelle genealogie, furono: primo Ieiel, quindi Zaccaria ?di cui fu figlio Beera, che fu deportato nella deportazione di Tiglat-Pilezer, re d'Assiria; egli era il capo dei Rubeniti. P>di cui fu figlio Mica, di cui fu figlio Reaia, di cui fu figlio Baal, R=Figli di Gioele: Semaià, di cui fu figlio Gog, di cui fu figlio Simei, R<Figli di Ruben, primogenito di Israele: Enoch, Pallu, Chezròn e Carmi. ;perché Giuda ebbe il sopravvento sui fratelli, essendo il capo un suo discendente; tuttavia la primogenitura appartiene a Giuseppe. : yFigli di Ruben, primogenito di Israele. Egli era il primogenito, ma, poiché aveva profanato il letto del padre, la primogenitura fu assegnata ai figli di Giuseppe, figlio d'Israele. Ma nella registrazione non si tenne conto della primogenitura, V9%+Eliminarono i superstiti degli Amaleciti e si stabilirono là fino ad oggi. +8O*Alcuni di loro, fra i discendenti di Simeone, andarono sulle montagne di Seir: cinquecento uomini, guidati da Pelatià, Nearia, Refaia e Uzziel, figli di Iseì. '7G)Ma gli uomini di cui sono stati elencati i nomi, al tempo di Ezechia, re di Giuda, assalirono e sbaragliarono le tende di Cam e i Meuniti, che si trovavano là; li votarono allo sterminio, che è durato fino ad oggi, e ne occuparono il posto poiché era ricco di pascoli per i greggi. 6{(Trovarono pascoli pingui e buoni; la regione era estesa, tranquilla e quieta. Prima vi abitavano i discendenti di Cam. k5O'Andarono verso l'ingresso di Ghedor fino a oriente della valle in cerca di pascoli per i greggi. f4E&Questi, elencati per nome, erano capi nelle loro famiglie; i loro casati si estesero molto. i3K%Ziza figlio di Sifei, figlio di Allon, figlio di Iedaià, figlio di Simrì, figlio di Semaià. K2$Elioenài, Iaakòba, Iesocàia, Asaia, Adiel, Iesimiel, Benaià, N1#Gioele, Ieu figlio di Iosibià, figlio di Seraià, figlio di Asiel, 30a"Mesobàb, Iamlech, Iosa figlio di Amasia, /!e tutti i villaggi dei loro dintorni fino a Baal. Questa era la loro sede e questi i loro nomi nei registri genealogici. O. Loro villaggi erano Etam, Ain, Rimmòn, Tochen e Asan: cinque città -yin Bet-Marcabòt, in Cazar-Susìm, in Bet-Bireì e in Saaràim. Queste furono le loro città fino al regno di Davide. *,Oin Betuel, in Corma, in Ziklàg, %+Ein Bila, in Ezem, in Tolad, ?*ySi stabilirono in Bersabea, in Molada, in Cazar-Sual, $)ASimei ebbe sedici figli e sei figlie, ma i suoi fratelli ebbero pochi figli; le loro famiglie non si moltiplicarono come quelle dei discendenti di Giuda. T(!Figli di Misma: Cammuel, di cui fu figlio Zaccur, di cui fu figlio Simei. V'%di cui fu figlio Sallùm, di cui fu figlio Mibsàm, di cui fu figlio Misma. ?&yFigli di Simeone: Nemuel, Iamin, Iarib, Zerach, Saul, d%AErano vasai e abitavano a Netàim e a Ghederà; abitavano là con il re, al suo servizio. $Iokim e la gente di Cozeba, Ioas e Saraf, che dominarono in Moab e poi tornarono in Betlemme. Ma si tratta di fatti antichi. #Figli di Sela, figlio di Giuda: Er padre di Leca, Laadà padre di Maresà, e le famiglie dei lavoratori del bisso in Bet-Asbèa, c"?Figli di Simone: Ammòn, Rinna, Ben-Canan e Tilon. Figli di Iseì: Zochet e Ben- Zochet. l!QFigli della moglie Odaia, sorella di Nacam, padre di Keilà il Garmita e di Estemoà il Maacateo. N Sua moglie, la Giudea, partorì Ieter padre di Ghedor, Cheber padre di Soco e Iekutiel padre di Zanòach. Questi invece sono i figli di Bitia, figlia del faraone, che Mered aveva presa in moglie. kOFigli di Ezra: Ieter, Mered, Efer e Ialon. Partorì Miriam, Sammài e Isbach, padre di Estemoà. 8kFigli di Ieallelel: Zif, Zifa, Tiria e Asarel. RFigli di Caleb, figlio di Iefunne: Ir, Ela e Naam. Figli di Ela: Kenaz. taMeonotài generò Ofra; Seraià generò Ioab, padre della valle degli artigiani, poiché erano artigiani. P Figli di Kenaz: Otniel e Seraià; figli di Otniel: Catat e Meonotài. jM Eston generò Bet-Rafa, Paseach e Techinna, padre di Ir-Nacàs. Questi sono gli uomini di Reca. L Chelub, fratello di Sucà, generò Mechir, che fu padre di Eston. ^5 Iabez invocò il Dio di Israele dicendo: "Se tu mi benedicessi e allargassi i miei confini e la tua mano fosse con me e mi tenessi lontano dal male sì che io non soffra!". Dio gli concesse quanto aveva chiesto.  Iabez fu più onorato dei suoi fratelli; sua madre l'aveva chiamato Iabez poiché diceva: "Io l'ho partorito con dolore". QKoz generò Anub, Azzobebà e le famiglie di Acarchè, figlio di Arum. 5eFigli di Chelea: Zeret, Zocar, Etnan e Koz. iKNaara gli partorì Acuzzàm, Chefer, il Temanita e l'Acastarita; questi furono figli di Naara. A}Ascùr padre di Tekòa aveva due mogli, Chelea e Naara. Penuel fu padre di Ghedor; Ezer fu padre di Cusa. Questi furono i figli di Cur il primogenito di Efrata padre di Betlemme. q[Questi furono i figli del padre di Etam: Izreel, Isma e Ibdas; la loro sorella si chiamava Azlelpòni. ucReaia figlio di Sobal generò Iacat; Iacat generò Acumài e Laad. Queste sono le famiglie degli Zoreatei. > yFigli di Giuda: Perez, Chezròn, Carmì, Cur e Sobal. b=Figli di Elioenài: Odavià, Eliasìb, Pelaià, Akub, Giovanni, Delaià e Anani: sette. > wFigli di Naaria: Elioenài, Ezechia e Azrikàm: tre. V %Figli di Secania: Semaià, Cattùs, Igheal, Barìach, Naaria e Safàt: sei. 9Figli di Anania: Pelatia, di cui fu figlio Isaia, di cui fu figlio Refaià, di cui fu figlio Arnan, di cui fu figlio Abdia, di cui fu figlio Secania. \ 1Figli di Mesullàm: Casubà, Oel, Berechia, Casadia, Iusab-Chèsed: cinque figli. r ]Figli di Pedaià: Zorobabele e Simei. Figli di Zorobabele: Mesullàm e Anania e Selomìt, loro sorella. H Malchiràm, Pedaià, Seneazzàr, Iekamià, Hosamà e Nedabia. 5eFigli di Ieconia, il prigioniero: Sealtiel, ?yFigli di Ioakìm: Ieconia, di cui fu figlio Sedecìa. b=Figli di Giosia: Giovanni primogenito, Ioakìm secondo, Sedecìa terzo, Sallùm quarto. :odi cui fu figlio Amòn, di cui fu figlio Giosia. V% di cui fu figlio Acaz, di cui fu figlio Ezechia, di cui fu figlio Manàsse, T! di cui fu figlio Amazia, di cui fu figlio Azaria, di cui fu figlio Iotam, R di cui fu figlio Ioram, di cui fu figlio Acazia, di cui fu figlio Ioas, oW Figli di Salomone: Roboamo, di cui fu figlio Abia, di cui fu figlio Asa, di cui fu figlio Giòsafat, ta Tutti costoro furono figli di Davide, senza contare i figli delle sue concubine. Tamàr era loro sorella. :~oElisamà, Eliadà ed Elifelet, ossia nove figli. }5Noga, Nefeg, Iafia, -|Uinoltre Ibcàr, Elisàma, Elifelet, {I seguenti gli nacquero in Gerusalemme: Simèa, Sobàb, Natàn e Salomone, ossia quattro figli natigli da Betsabea, figlia di Ammiel; zzmSei gli nacquero in Ebron, ove egli regnò sette anni e sei mesi, mentre regnò trentatré anni in Gerusalemme. Ty!Sefatìa quinto, nato da Abitàl; Itràm sesto, figlio della moglie Egla. nxUAssalonne terzo, figlio di Maaca figlia di Talmài, re di Ghesur; Adonia quarto, figlio di Agghìt; w ;Questi sono i figli che nacquero a Davide in Ebron: il primogenito Amnòn, nato da Achinoàm di Izreel; Daniele secondo, nato da Abigàil del Carmelo; #v?7Le famiglie degli scribi che abitavano in Iabèz: i Tireatei, Simeatei e i Sucatei. Questi erano Keniti, discendenti da Cammat della famiglia di Recàb. iuK6Figli di Salma: Betlemme, i Netofatiti, Atarot-Bet-Ioab e metà dei Manactei e degli Zoreatei. t5Le famiglie di Kiriat-Iearìm sono quelle di Ieter, di Put, di Suma e di Masra. Da costoro derivarono quelli di Zorea e di Estaòl. Rs4Sobal, padre di Kiriat-Iearìm, ebbe come figli Reaia, Cazi e Manacàt. >rw3Salma, padre di Betlemme, Haref, padre di Bet-Gader. jqM2Questi furono i figli di Caleb. Ben-Cur, primogenito di Efrata, Sobal, padre di Kiriat-Iearìm, zpm1partorì anche Saàf, padre di Madmannà, e Seva, padre di Macbenà e padre di Gàbaa. Figlia di Caleb fu Acsa. ?oy0Maaca, concubina di Caleb, partorì Seber e Tircanà; Fn/Figli di Iadài: Reghem, Iotam, Ghesan, Pelet, Efa e Saàf. Wm'.Efa, concubina di Caleb, partorì Caràn, Moza e Gazez; Caran generò Gazez. 6~~/}}A|G{{zz>yy0xwwHvvIuwtysslrrnqqppoonmmmlDkKjjSihh0ggNgfffpfeeepe+dddd4d cc}cEcbblbAa```;___y_A^Q^]]]}]H\\[ZwYXWWMVV)UUUOTTTSS@RQQQGQPlOO+N'MLL>w==Q=<<<3;;;N::9{98z776K55{544{3321180z//h..J-}-,,;+++;***.)))8(((9'''0&&y&%%\$$s$##F""O!!+ E|PF"v,` &j6G X A ! @_ }Canun allora prese i ministri di Davide, li fece radere, tagliò a metà le loro vesti fino alle natiche e li rimandò. lQMa i capi degli Ammoniti dissero a Canun: "Forse Davide intende onorare tuo padre ai tuoi occhi mandandoti consolatori? Questi suoi ministri non sono venuti forse da te per spiare, per informarsi e per esplorare la regione?". Davide disse: "Userò benevolenza con Canun figlio di Nacas, perché anche suo padre è stato benevolo con me". Davide mandò messaggeri per consolarlo della morte di suo padre. I ministri di Davide andarono nella regione degli Ammoniti da Canun per consolarlo. R Dopo, morì Nacas re degli Ammoniti; al suo posto divenne re suo figlio. ucBenaià figli di Ioiadà comandava i Cretei e i Peletei; i figli di Davide erano i primi al fianco del re. fEZadòk figlio di Achitùb e Abimelech figlio di Ebiatàr erano sacerdoti; Savsa era scriba. c?Ioab figlio di Zeruià comandava l'esercito; Giòsafat figlio di Achilud era archivista. _7Davide regnò su tutto Israele e rese giustizia con retti giudizi a tutto il popolo.  Pose guarnigioni in Edom; tutti gli Idumei divennero sudditi di Davide. Il Signore rendeva vittorioso Davide in ogni sua impresa. W' Abisai figlio di Zeruià sconfisse nella Valle del sale diciottomila Idumei. S Anche tali oggetti il re Davide li consacrò al Signore insieme con l'argento e l'oro che aveva preso da tutti gli altri popoli, ossia da Edom, da Moab, dagli Ammoniti, dai Filistei e dagli Amaleciti. jM mandò Adoram suo figlio per salutare il re Davide e per felicitarsi con lui d'avere assalito e vinto Hadad-Ezer, poiché Tou era sempre in guerra con Hadad-Ezer; Adoram portava con sé oggetti d'oro, d'argento e di bronzo. gG Tou re di Amat, saputo che Davide aveva sconfitto tutto l'esercito di Hadad-Ezer re di Zoba, 9kDa Tibcat e da Cun, città di Hadad-Ezer, Davide asportò una grande quantità di bronzo, con cui Salomone costruì il bacino di bronzo, le colonne e i vari arredi di bronzo. `9Davide prese gli scudi d'oro agli ufficiali di Hadad-Ezer e li portò in Gerusalemme. !;Davide mise guarnigioni in Aram di Damasco; gli Aramei divennero sudditi e tributari di Davide. Il Signore rese vittorioso Davide in ogni sua impresa. o WGli Aramei di Damasco andarono in aiuto di Hadad-Ezer, re di Zoba, ma Davide ne uccise ventiduemila. # ?Davide gli prese mille carri, settemila cavalieri e ventimila fanti. Davide poi fece tagliare i garretti a tutti i cavalli, risparmiandone un centinaio. Davide sconfisse anche Hadad-Ezer, re di Zoba, verso Amat, nella sua marcia verso il fiume Eufrate per stabilirvi il suo dominio. S Quindi sconfisse i Moabiti, che divennero sudditi e tributari di Davide. _  9In seguito Davide sconfisse i Filistei, li piegò e tolse loro Gat con le dipendenze. /Pertanto ti piaccia di benedire la casa del tuo servo perché sussista per sempre davanti a te, poiché quanto tu benedici è sempre benedetto". MOra tu, Signore, sei Dio; tu hai promesso al tuo servo tanto bene. !;Tu, Dio mio, hai rivelato al tuo servo l'intenzione di costruirgli una casa, per questo il tuo servo ha trovato l'ardire di pregare alla tua presenza. /WSia saldo e sia sempre magnificato il tuo nome! Si possa dire: Il Signore degli eserciti è Dio per Israele! La casa di Davide tuo servo sarà stabile davanti a te. }Ora, Signore, la parola che hai pronunciata sul tuo servo e sulla sua famiglia resti sempre verace; fa' come hai detto. nUHai deciso che il tuo popolo Israele sia tuo popolo per sempre. Tu, Signore, sei stato il loro Dio. E chi è come il tuo popolo, Israele, l'unico popolo sulla terra che Dio sia andato a riscattare per farne un suo popolo e per procurarsi un nome grande e stabile? Tu hai scacciato le nazioni davanti al tuo popolo, che tu hai riscattato dall'Egitto. ucSignore, non esiste uno simile a te e non c'è Dio fuori di te, come abbiamo sentito con i nostri orecchi. Signore, per amore del tuo servo e secondo il tuo cuore hai compiuto quest'opera straordinaria per manifestare tutte le tue meraviglie. gGCome può pretendere Davide di aggiungere qualcosa alla tua gloria? Tu conosci il tuo servo. E~E, quasi fosse poco ciò per i tuoi occhi, o Dio, ora parli della casa del tuo servo nel lontano avvenire; mi hai fatto contemplare come una successione di uomini in ascesa, Signore Dio! })Allora il re Davide, presentatosi al Signore disse: "Chi sono io, Signore Dio, e che cos'è la mia casa perché tu mi abbia condotto fin qui? R|Natan riferì a Davide tutte queste parole e tutta la presente visione. d{AIo lo farò star saldo nella mia casa, nel mio regno; il suo trono sarà sempre stabile". z Io sarò per lui un padre e lui sarà per me un figlio; non ritirerò da lui il mio favore come l'ho ritirato dal tuo predecessore. Ry Costui mi costruirà una casa e io gli assicurerò il trono per sempre. (xI Quando i tuoi giorni saranno finiti e te ne andrai con i tuoi padri, susciterò un discendente dopo di te, uno dei tuoi figli, e gli renderò saldo il regno. #w? come quando misi i Giudici a capo di Israele. Umilierò tutti i tuoi nemici, mentre ingrandirò te. Il Signore ha intenzione di costruire a te una casa. Hv  Destinerò un posto per il mio popolo Israele; ivi lo pianterò perché vi si stabilisca e non debba vivere ancora nell'instabilità e i malvagi non continuino ad angariarlo come una volta, -uSSono stato con te in tutte le tue imprese; ho distrutto tutti i tuoi nemici davanti a te; renderò il tuo nome come quello dei più grandi personaggi sulla terra. 5tcOra, riferirai al mio servo Davide: Dice il Signore degli eserciti: Io ti ho preso dal pascolo, mentre seguivi il gregge, per costituirti principe sul mio popolo Israele. \s1Durante tutto il tempo in cui ho camminato insieme con tutto Israele non ho mai detto a qualcuno dei Giudici, ai quali avevo ordinato di pascere il mio popolo: Perché non mi avete costruito una casa di cedro? (rIDifatti io non ho mai abitato in una casa da quando feci uscire Israele dall'Egitto fino ad oggi. Io passai da una tenda all'altra e da una dimora all'altra. oqW"Va' a riferire a Davide mio servo: Dice il Signore: Tu non mi costruirai la casa per la mia dimora. PpOra in quella medesima notte questa parola di Dio fu rivolta a Natan: \o1Natan rispose a Davide: "Fa' quanto desideri in cuor tuo, perché Dio è con te". 'n IUna volta stabilitosi in casa, Davide disse al profeta Natan: "Ecco, io abito una casa di cedro mentre l'arca dell'alleanza del Signore sta sotto una tenda". \m1+Infine tutto il popolo andò a casa e Davide tornò per salutare la sua famiglia. l*Con loro avevano trombe e cembali per suonare e altri strumenti per il canto divino. I figli di Idutun erano incaricati della porta. k#)Con loro erano Eman, Idutun e tutti gli altri scelti e designati per nome perché lodassero il Signore, perché la sua grazia dura sempre. Ej(perché offrissero olocausti al Signore sull'altare degli olocausti per sempre, al mattino e alla sera, e compissero quanto è scritto nella legge che il Signore aveva imposta a Israele. xii'Egli incaricò della Dimora del Signore che era sull'altura di Gàbaon il sacerdote Zadòk e i suoi fratelli, hhI&lasciò Obed-Edom figlio di Idutun, e Cosà, insieme con sessantotto fratelli, come portieri. (gI%Quindi Davide lasciò Asaf e i suoi fratelli davanti all'arca dell'alleanza del Signore, perché officiassero davanti all'arca secondo il rituale quotidiano; ufc$Sia benedetto il Signore, Dio di Israele, di secolo in secolo". E tutto il popolo disse: "Amen, alleluia". e5#Dite: "Salvaci, Dio della nostra salvezza; raccoglici, liberaci dalle genti sì che possiamo celebrare il tuo santo nome, gloriarci della tua lode. Rd"Lodate il Signore, perché è buono, perché la sua grazia dura sempre. rc]!Gridino di giubilo gli alberi della foresta di fronte al Signore, perché viene per giudicare la terra. Xb) Frema il mare con quanto contiene; tripudi la campagna con quanto è in essa. Za-Gioiscano i cieli ed esulti la terra; si dica fra i popoli: "Il Signore regna". f`ETremate davanti a lui, abitanti di tutta la terra; egli fissò il mondo sì che non crolli. }_sDate per il Signore gloria al suo nome; a lui con offerte presentatevi. Prostratevi al Signore in sacri ornamenti. V^%Date per il Signore, stirpi dei popoli, date per il Signore gloria e onore. Z]-Splendore e maestà stanno davanti a lui; potenza e bellezza nel suo santuario. d\ATutti gli dei venerati dai popoli sono un nulla; il Signore, invece, ha formato il cielo. [[/Difatti grande è il Signore, degnissimo di lode e tremendo sopra tutti gli dei. VZ%Proclamate fra i popoli la sua gloria, fra tutte le nazioni i suoi prodigi. bY=Cantate al Signore, abitanti di tutta la terra; annunziate ogni giorno la sua salvezza. KX"Non toccate i miei consacrati, non maltrattate i miei profeti". SWEgli non tollerò che alcuno li opprimesse; per essi egli castigò i re: OVPassarono dall'una all'altra nazione, da un regno a un altro popolo. `U9Eppure costituivano un piccolo numero; erano pochi e per di più stranieri nel paese. GT"A te darò il paese di Canaan, come tua parte di eredità". OSconfermato a Giacobbe come statuto, a Israele come alleanza perenne: LRdell'alleanza conclusa con Abramo, del giuramento fatto a Isacco, RQSi ricorda sempre dell'alleanza, della parola data a mille generazioni, \P1egli, il Signore, è il nostro Dio; in tutta la terra fanno legge i suoi giudizi. GO Stirpe di Israele suo servo, figli di Giacobbe, suoi eletti, aN; Ricordate i prodigi che egli ha compiuti, i suoi miracoli e i giudizi della sua bocca. LM Cercate il Signore e la sua forza, ricercate sempre il suo volto. ZL- Gloriatevi sul suo santo nome; gioisca il cuore di quanti ricercano il Signore. QK Cantate in suo onore, inneggiate a lui, ripetete tutti i suoi prodigi. XJ)Lodate il Signore, acclamate il suo nome; manifestate ai popoli le sue gesta. vIeProprio in quel giorno Davide per la prima volta affidò ad Asaf e ai suoi fratelli questa lode al Signore: kHOI sacerdoti Benaià e Iacaziel con le trombe erano sempre davanti all'arca dell'alleanza di Dio. IG Erano Asaf il capo, Zaccaria il suo secondo, Uzziel, Semiramot, Iechiel, Mattatia, Eliàb, Benaià, Obed-Edom e Ieiel, che suonavano strumenti musicali, arpe e cetre; Asaf suonava i cembali. F5Egli stabilì che alcuni leviti stessero davanti all'arca del Signore come ministri per celebrare, ringraziare e lodare il Signore, Dio di Israele. yEkDistribuì a tutti gli Israeliti, uomini e donne, una pagnotta, una porzione di carne e una schiacciata d'uva. nDUTerminati gli olocausti e i sacrifici di comunione, Davide benedisse il popolo in nome del Signore. C 5Così introdussero e collocarono l'arca di Dio al centro della tenda eretta per essa da Davide; offrirono olocausti e sacrifici di comunione a Dio. :BmQuando l'arca dell'alleanza del Signore giunse alla città di Davide, Mical, figlia di Saul, guardando dalla finestra, vide il re danzare e saltare; lo disprezzò in cuor suo. A%Tutto Israele accompagnava l'arca dell'alleanza del Signore con grida, con suoni di corno, con trombe e con cembali, suonando arpe e cetre. 3@_Davide indossava un manto di bisso, come pure tutti i leviti che portavano l'arca, i cantori e Chenania che dirigeva l'esecuzione. Davide aveva inoltre un efod di lino. ? Poiché Dio assisteva i leviti che portavano l'arca dell'alleanza del Signore, si sacrificarono sette giovenchi e sette arieti. >7Davide, gli anziani di Israele e i capi di migliaia procedettero con gioia al trasporto dell'arca dell'alleanza del Signore dalla casa di Obed-Edom. ==sI sacerdoti Sebania, Giòsafat, Netaneel, Amasài, Zaccaria, Benaià, Eliezer suonavano le trombe davanti all'arca di Dio; Obed-Edom e Iechiel facevano da portieri presso l'arca. @<{Berechia ed Elkana facevano da portieri presso l'arca. Q;Chenania, capo dei leviti, dirigeva l'esecuzione, perché era esperto. f:EMattatia, Elifel, Micneia, Obed-Edom, Ieiel, Azaria suonavano sull'ottava per dare il tono. k9OZaccaria, Uzziel, Semiramot, Iechiel, Unni, Eliàb, Maaseia e Benaià suonavano arpe in sordina. _87I cantori Eman, Asaf ed Etan usavano cembali di bronzo per il loro suono squillante. 97kCon loro c'erano i loro fratelli di secondo grado: Zaccaria, Uzziel, Semiramot, Iechiel, Unni, Eliel, Benaià, Maaseia, Mattatia, Elifel, Micneia, Obed-Edom e Ieiel portieri. &6EI leviti destinarono Eman figlio di Gioele, Asaf uno dei suoi fratelli, figlio di Berechia, e, fra i figli di Merari, loro fratelli, Etan figlio di Kusaia. D5Davide disse ai capi dei leviti di mandare i loro fratelli, i cantori con gli strumenti musicali, arpe, cetre e cembali, perché, levando la loro voce, facessero udire i suoni di gioia. 4#I figli dei leviti sollevarono l'arca di Dio sulle loro spalle per mezzo di stanghe, come aveva prescritto Mosè sulla parola del Signore. e3CI sacerdoti e i leviti si santificarono per trasportare l'arca del Signore Dio di Israele. 2! Poiché la prima volta voi non c'eravate, il Signore nostro Dio si irritò con noi; non c'eravamo infatti rivolti a voi, come conveniva". @1y e disse loro: "Voi siete i capi dei casati levitici. Santificatevi, voi e i vostri fratelli. Quindi trasportate l'arca del Signore, Dio di Israele, nel posto che io le ho preparato. t0a Davide chiamò i sacerdoti Zadòk ed Ebiatàr e i leviti Uriel, Asaia, Gioele, Semaia, Eliel e Amminadàb M/ dei figli di Uzziel: Amminadàb il capo con i centodieci fratelli. F. dei figli di Ebron: Eliel il capo con gli ottanta fratelli; I- dei figli di Elisafan: Semaia il capo con i duecento fratelli; K,dei figli di Gherson: Gioele il capo con i centotrenta fratelli; K+dei figli di Merari: Asaia il capo con i duecentoventi fratelli; F*Dei figli di Keat: Uriel il capo con i centoventi fratelli; 6)gDavide radunò i figli di Aronne e i leviti. |(qDavide convocò tutto Israele in Gerusalemme per trasportare l'arca del Signore nel posto che le aveva preparato. #'?Allora Davide disse: "Nessuno, se non i leviti, porti l'arca di Dio, perché Dio li ha scelti come portatori dell'arca e come suoi ministri per sempre". |& sEgli si costruì edifici nella città di Davide, preparò il posto per l'arca di Dio ed eresse per essa una tenda. t%aLa fama di Davide si diffuse in tutti i paesi, mentre il Signore lo rendeva terribile fra tutte le genti. q$[Davide fece come Dio gli aveva comandato. Sbaragliò l'esercito dei Filistei da Gàbaon fino a Ghezer. %#CQuando sentirai rumore di passi fra le cime degli alberi, allora uscirai a combattere, perché Dio ti precederà per colpire l'accampamento dei Filistei". u"cDavide consultò ancora Dio, che gli rispose: "Non seguirli; aggirali e raggiungili dalla parte di Becoim. gw Ezer era il capo, Abdia il secondo, Eliàb il terzo, lfQ Dei Gaditi alcuni uomini passarono a Davide nella fortezza del deserto; erano uomini valorosi, guerrieri pronti a combattere, abili nell'uso dello scudo e della lancia; sembravano leoni ed erano agili come gazzelle sui monti: 5ee Oela e Zebadia figli di Ierocam, di Ghedor. >dw Elkana, Issia, Azarel, Ioezer, Iosgibeam, Korachiti; ?cy Eleuzai, Ierimòt, Bealia, Semaria, Sefatia di Carif; Lw Macrai di Netofa, Cheled figlio di Baana, di Netofa, *KO Sibbekai di Cusa, Ilai di Acoch, =Ju Ira figlio di Ikkes di Tekòa, Abièzer di Anatòt, -IU Sammòt di Charod, Chelez di Pelet, ^H5 Ecco i prodi valorosi: Asael fratello di Ioab, Elcanan figlio di Dodo, di Betlemme, ~Gu Fra i Trenta fu molto stimato, ma non giunse a eguagliare i Tre. Davide lo mise a capo della sua guardia del corpo. `F9 Tale gesta compì Benaià, figlio di Ioiadà; egli divenne famoso fra i trenta prodi. lEQ Egli uccise anche un Egiziano alto cinque cubiti, il quale aveva in mano una lancia come un subbio di tessitore; gli andò incontro con un bastone, strappò la lancia dalla mano dell'Egiziano e lo uccise con la stessa lancia. LD Benaià, da Kabzeel, era figlio di Ioiadà, uomo valoroso e pieno di prodezze. Egli uccise i due figli di Ariel di Moab; inoltre, sceso in una cisterna in un giorno di neve, vi uccise un leone. eCC Fu stimato doppiamente fra i Trenta; divenne loro capo, ma non giunse ad eguagliare i Tre. B Abisài fratello di Ioab era capo dei Trenta. Egli brandì la lancia contro trecento vittime e così divenne famoso fra i Trenta. uAc Egli disse: "Mi guardi il mio Dio dal compiere una cosa simile. Dovrei bere il sangue di quegli uomini insieme con la loro vita? Difatti l'hanno portata a rischio della propria vita". Non volle berla. Tali gesta compirono i tre prodi. K@ I tre attraversarono il campo dei Filistei, attinsero l'acqua dalla cisterna che era alla porta di Betlemme e la portarono a Davide, ma egli non volle berla; la versò in libazione al Signore. ?{ Davide ebbe un desiderio che espresse a parole: "Potessi bere l'acqua della cisterna che sta alla porta di Betlemme!". U># Davide era nella fortezza, mentre un presidio di Filistei era in Betlemme. =+ Scesero tre dei trenta capi sulla roccia presso Davide, nella fortezza di Adullàm; il campo dei Filistei si estendeva nella valle di Rèfaim. < Egli allora si appostò in mezzo al campo, lo difese e sconfisse i Filistei; così il Signore operò una grande vittoria. !;; Egli fu con Davide in Pas-Dammim. I Filistei vi si erano riuniti per combattere; c'era un campo pieno di orzo. La truppa fuggì di fronte ai Filistei. Y:+ Dopo di lui c'era Eleàzaro figlio di Dodo, l'Acochita; era uno dei tre prodi. 9- Ecco l'elenco dei prodi di Davide: Iasobeam figlio di un Cacmonita, capo dei Tre; egli brandì la lancia su trecento vittime in una sola volta. X8) Questi sono i capi dei prodi di Davide, che si erano affermati con il valore nel suo regno e che, insieme con tutto Israele, lo avevano costituito re, secondo la parola del Signore nei riguardi di Israele. Z7- Davide cresceva sempre più in potenza e il Signore degli eserciti era con lui. ~6u Egli fortificò la città tutt'intorno, dal Millo per tutto il suo perimetro; Ioab restaurò il resto della città. Y5+ Davide si stabilì nella cittadella, che perciò fu chiamata città di Davide. 45 Davide aveva detto: "Chi colpirà per primo i Gebusei diventerà capo e principe". Salì per primo Ioab, figlio di Zeruià, che divenne così capo. 3 Ma gli abitanti di Gebus dissero a Davide: "Tu qui non entrerai". Ma Davide prese la cittadella di Sion, che è la città di Davide. w2g Davide con tutto Israele marciò contro Gerusalemme, cioè Gebus, ove c'erano i Gebusei, abitanti del paese. z1m Tutti gli anziani di Israele si presentarono al re in Ebron. Davide concluse con loro un'alleanza in Ebron davanti al Signore. Con l'unzione consacrarono Davide re su Israele, secondo la parola pronunziata dal Signore per mezzo di Samuele. N0 Anche prima, quando regnava Saul, tu guidavi nei movimenti le truppe di Israele. Inoltre il Signore tuo Dio ti ha detto: Tu pascerai il mio popolo, Israele; tu sarai capo del mio popolo Israele". z/ o Tutti gli Israeliti si raccolsero intorno a Davide in Ebron e gli dissero: "Ecco noi siamo tue ossa e tua carne. .w Non aveva consultato il Signore; per questo il Signore lo fece morire e trasferì il regno a Davide figlio di Iesse. "-= Così Saul morì a causa della sua infedeltà al Signore, perché non ne aveva ascoltato la parola e perché aveva evocato uno spirito per consultarlo. Y,+ tutti i loro guerrieri andarono a prelevare il cadavere di Saul e i cadaveri dei suoi figli e li portarono in Iabes; seppellirono le loro ossa sotto la quercia in Iabes, quindi digiunarono per sette giorni. b+= Quando gli abitanti di Iabes vennero a sapere ciò che i Filistei avevano fatto a Saul, k*O Depositarono le sue armi nel tempio del loro dio; il teschio l'inchiodarono nel tempio di Dagon. )1 Lo spogliarono asportandogli il capo e le armi; quindi inviarono per tutto il paese filisteo ad annunziare la vittoria ai loro idoli e al popolo. ( Il giorno dopo i Filistei andarono a spogliare i cadaveri e trovarono Saul e i suoi figli che giacevano sul monte Gelboe. P' Quando tutti gli Israeliti della valle constatarono che i loro erano fuggiti e che erano morti Saul e i suoi figli, abbandonarono le loro città e fuggirono. Vennero i Filistei e vi si insediarono. Q& Così finì Saul con i tre figli; tutta la sua famiglia perì insieme. V%% Anche lo scudiero, visto che Saul era morto, si gettò sulla spada e morì. v$e Allora Saul disse al suo scudiero: "Prendi la spada e trafiggimi; altrimenti verranno quei non circoncisi e infieriranno contro di me". Ma lo scudiero, in preda a forte paura, non volle. Saul allora, presa la spada, vi si gettò sopra. f#E La battaglia si riversò tutta su Saul; sorpreso dagli arcieri, fu ferito da tali tiratori. "{ I Filistei inseguirono molto da vicino Saul e i suoi figli e uccisero Giònata, Abinadàb e Malchisùa, figli di Saul. !  I Filistei attaccarono Israele; gli Israeliti fuggirono davanti ai Filistei e caddero, colpiti a morte, sul monte Gelboe. } s ,Azel ebbe sei figli, che si chiamavano Azrikam, Bocru, Ismaele, Searia, Abdia e Canan; questi erano figli di Azel. gG +Moza generò Binea, di cui fu figlio Refaia, di cui fu figlio Eleasa, di cui fu figlio Azel. ]3 *Acaz generò Iaara; Iaara generò Alèmet, Azmàvet e Zimrì; Zimrì generò Moza. ~<}Z}|{{{vzzSyy3xuwvv.ut7sUrqqSppp4onnm9llikkkjighhLgf2edd3ccbLav``c__G^^:]]<\[[kZ)YYDXeWsVVLUU TSSRQPP@OOONNUN*MMM)LLRKpKJJJ,IIIaIHHnGFFFEODD)CfBBLAA7@I?>>G>===y=@<<la diciannovesima a Malloti, con i figli e fratelli: dodici; D=la diciottesima ad Anani, con i figli e fratelli: dodici; J< la diciassettesima a Iosbecasa, con i figli e fratelli: dodici; B;la sedicesima ad Anania, con i figli e fratelli: dodici; F:la quindicesima a Ieremòt, con i figli e fratelli: dodici; I9 la quattordicesima a Mattatia, con i figli e fratelli: dodici; B8la tredicesima a Subael, con i figli e fratelli: dodici; D7la dodicesima a Casabià, con i figli e fratelli: dodici; ?6yl'undecima ad Azarel, con i figli e fratelli: dodici; <5sla decima a Simei, con i figli e fratelli: dodici; =4ula nona a Mattania, con i figli e fratelli: dodici; ;3ql'ottava a Isaia, con i figli e fratelli: dodici; A2}la settima a Iesareela, con i figli e fratelli: dodici; <1s la sesta a Bukkia, con i figli e fratelli: dodici; >0w la quinta a Natania, con i figli e fratelli: dodici; ;/q la quarta a Isri, con i figli e fratelli: dodici; <.s la terza a Zaccur, con i figli e fratelli: dodici; - La prima sorte toccò a Giuseppe, con i fratelli e figli: dodici; la seconda a Ghedalia, con i fratelli e figli: dodici; o,WPer i loro turni di servizio furono sorteggiati i piccoli come i grandi, i maestri come i discepoli. +Il numero di costoro, insieme con i fratelli, esperti nel canto del Signore, cioè tutti veramente capaci, era di duecentottantotto. ;*oTutti costoro, sotto la direzione del padre, cioè di Asaf, di Idutun e di Eman, cantavano nel tempio con cembali, arpe e cetre, per il servizio del tempio, agli ordini del re. *)MTutti costoro erano figli di Eman, veggente del re riguardo alle parole di Dio; per esaltare la sua potenza Dio concesse a Eman quattordici figli e tre figlie. %(CPer Eman i figli di Eman: Bukkia, Mattania, Uzziel, Sebuel, Ierimòt, Anania, Anani, Eliata, Ghiddalti, Romamti-Ezer, Iosbekasa, Malloti, Cotir, Macaziot. A'{Per Idutun i figli di Idutun: Ghedalia, Seri, Isaia, Casabià, Simei, Mattatia: sei sotto la direzione del loro padre Idutun, che cantava con cetre per celebrare e lodare il Signore. +&OPer i figli di Asaf: Zaccur, Giuseppe, Natania, Asareela; i figli di Asaf erano sotto la direzione di Asaf, che eseguiva la musica secondo le istruzioni del re. n% WQuindi Davide, insieme con i capi dell'esercito, separò per il servizio i figli di Asaf, di Eman e di Idutun, che eseguivano la musica sacra con cetre, arpe e cembali. Il numero di questi uomini incaricati di tale attività fu: d$AAnch'essi, come i loro fratelli, figli di Aronne, furono sorteggiati alla presenza del re Davide, di Zadòk, di Achimelech, dei casati sacerdotali e levitici, il casato del primogenito come quello del fratello minore. g#GFigli di Musi: Macli, Eder e Ierimòt. Questi sono i figli dei leviti secondo i loro casati. +"QPer Kis i figli di Kis: Ieracmel. 3!aPer Macli: Eleàzaro, che non ebbe figli. Q Figli di Merari nella linea di Iaazia suo figlio: Soam, Zaccur e Ibri. KFigli di Merari: Macli e Musi; per i figli di Iaazia suo figlio. Ffratello di Mica era Issia; per i figli di Issia, Zaccaria. <sFigli di Uzziel: Mica; per i figli di Mica, Samir; [/Figli di Ebron: Ieria il primo, Amaria secondo, Iacaziel terzo, Iekameam quarto. FPer gli Iseariti, Selomòt; per i figli di Selomòt, Iacat. DQuanto a Recabia, il capo dei figli di Recabia era Issia. lQQuanto agli altri figli di Levi, per i figli di Amram c'era Subael, per i figli di Subael Iecdia. =sQuesti furono i turni per il loro servizio; a turno entravano nel tempio secondo la regola stabilita dal loro antenato Aronne, come gli aveva ordinato il Signore, Dio di Israele. Bla ventitreesima a Delaia, la ventiquattresima a Maazia. ;qla ventunesima a Iachin, la ventiduesima a Gamul, A}la diciannovesima a Petachia, la ventesima a Ezechiele, Ela diciassettesima a Chezir, la diciottesima a Happizzès, 9mla quindicesima a Bilga, la sedicesima a Immer, @{ la tredicesima a Cuppa, la quattordicesima a Is-Bàal, 6g l'undecima a Eliasib, la dodicesima a Iakim, 1] la nona a Giosuè, la decima a Secania, 1] la settimana a Akkoz, l'ottava ad Abia, 1] la quinta a Malchia, la sesta a Miamin, / Yla terza a Carim, la quarta a Seorim, > wLa prima sorte toccò a Ioarib, la seconda a Iedaia,  #Lo scriba Semaia figlio di Netaneel, dei figli di Levi, ne fece il catalogo alla presenza del re, dei capi, del sacerdote Zadòk, di Achimelech figlio di Ebiàtar, dei capi dei casati sacerdotali e levitici; si registravano due casati per Eleàzaro e uno per Itamar. $ ALi divisero a sorte, questi come quelli, perché c'erano principi del santuario e principi di Dio sia tra i figli di Eleàzaro che tra i figli di Itamar. j MPoiché risultò che i figli di Eleàzaro, relativamente alla somma dei maschi, erano più numerosi dei figli di Itamar, furono così classificati: sedici capi di casati per i figli di Eleàzaro, otto per i figli di Itamar. Davide, insieme con Zadòk dei figli di Eleàzaro e con Achimelech dei figli di Itamar, li divise in classi secondo il loro servizio. ~uNadàb e Abiu morirono prima del padre e non lasciarono discendenti. Esercitarono il sacerdozio Eleàzaro e Itamar. b ?Classi dei figli di Aronne. Figli di Aronne: Nadàb, Abiu, Ebiatàr, Eleàzaro e Itamar. 1[ Pensavano anche al servizio della tenda del convegno e al servizio del santuario e stavano agli ordini dei figli di Aronne, loro fratelli, per il servizio del tempio. ?wPresiedevano a tutti gli olocausti da offrire al Signore nei sabati, nei noviluni, nelle feste fisse, secondo un numero preciso e secondo le loro regole, sempre davanti al Signore. eCDovevano presentarsi ogni mattina per celebrare e lodare il Signore, così pure alla sera. :mal pane dell'offerta, alla farina, all'offerta, alle focacce non lievitate, alle cose da cuocere sulle graticole e da friggere e a tutte le misure di capacità e di lunghezza. >uDipendevano dai figli di Aronne per il servizio del tempio; presiedevano ai cortili, alle stanze, alla purificazione di ogni cosa sacra e all'attività per il servizio del tempio, r]Secondo le ultime disposizioni di Davide, il censimento dei figli di Levi si fece dai venti anni in su. pYanche i leviti non avranno più da trasportare la Dimora e tutti i suoi oggetti per il suo servizio". ~7Poiché Davide aveva detto: "Il Signore, Dio di Israele, ha concesso la tranquillità al suo popolo; egli si è stabilito in Gerusalemme per sempre, N}Questi sono i figli di Levi secondo i loro casati, i capifamiglia secondo il censimento, contati nominalmente, uno per uno, incaricati dei lavori per il servizio del tempio, dai venti anni in su. 5|eFigli di Musi: Macli, Eder e Ieremòt; tre. k{OEleàzaro morì senza figli, avendo soltanto figlie; le sposarono i figli di Kis, loro fratelli. Jz Figli di Merari: Macli e Musi. Figli di Macli: Eleàzaro e Kis. 9ymFigli di Uzziel: Mica il primo, Icasia secondo. \x1Figli di Ebron: Ieria il primo, Amaria secondo, Iacaziel terzo, Iekameàm quarto. -wUFigli di Isear: Selomìt, il primo. v}I figli di Eliezer furono Recabia, il primo. Eliezer non ebbe altri figli, mentre i figli di Recabia furono moltissimi. -uUFigli di Gherson: Sebuel, il primo. -tUFigli di Mosè: Gherson ed Eliezer. [s/Riguardo a Mosè, uomo di Dio, i suoi figli furono contati nella tribù di Levi. ^r5 Figli di Amram: Aronne e Mosè. Aronne fu scelto per consacrare le cose sacrosante, egli e i suoi figli, per sempre, perché offrisse incenso davanti al Signore, lo servisse e benedicesse in suo nome per sempre. ?qy Figli di Keat: Amram, Isear, Ebron e Uzziel; quattro. p Iacat era il capo e Ziza il secondo. Ieus e Beria non ebbero molti figli; riguardo al censimento furono considerati come unico casato. Zo- Figli di Simei: Iacat, Ziza, Ieus, Beria; questi sono i quattro figli di Simei. `n9 Figli di Simei: Selomìt, Caziel, Aran; tre. Costoro sono i capi dei casati di Ladan. >mwFigli di Ladan: Iechiel, primo, Zetan e Gioele; tre. (lKDei Ghersoniti: Ladan e Simei. KkDavide divise in classi i figli di Levi: Gherson, Keat e Merari. ujcquattromila portieri e quattromila lodino il Signore con tutti gli strumenti inventati da me per lodarlo". liQ"Di costoro ventiquattromila dirigano l'attività del tempio, seimila siano magistrati e giudici, hhISi contarono i leviti, dai trent'anni in su; censiti, uno per uno, risultarono trentottomila. Hg Egli radunò tutti i capi di Israele, i sacerdoti e i leviti. ]f 5Davide, ormai vecchio e sazio di giorni, nominò re su Israele suo figlio Salomone. !e;Ora perciò dedicatevi con tutto il cuore e con tutta l'anima alla ricerca del Signore vostro Dio. Su, costruite il santuario del Signore vostro Dio, per introdurre l'arca dell'alleanza del Signore e gli oggetti consacrati a Dio nel tempio che sarà eretto al nome del Signore". udcDisse: "Il Signore vostro Dio non è forse con voi e non vi ha concesso tranquillità all'intorno? Difatti ha già messo nelle mie mani gli abitanti della regione; il paese si è assoggetato davanti al Signore e davanti al suo popolo. Tc!Davide comandò a tutti i capi di Israele di aiutare Salomone suo figlio. sb_L'oro, l'argento, il bronzo e il ferro non si calcolano; su, mettiti al lavoro e il Signore ti assista". a Ti assisteranno molti operai, scalpellini e lavoratori della pietra e del legno e tecnici di ogni sorta per qualsiasi lavoro. q`[Ecco, anche in mezzo alle angosce, ho preparato per il tempio centomila talenti d'oro, un milione di talenti d'argento, bronzo e ferro in quantità incalcolabile. Inoltre ho preparato legname e pietre; tu ve ne aggiungerai ancora. 1_[ Certo riuscirai, se cercherai di praticare gli statuti e i decreti che il Signore ha prescritti a Mosè per Israele. Sii forte, coraggio; non temere e non abbatterti. ^ Ebbene, il Signore ti conceda senno e intelligenza, ti costituisca re di Israele per osservare la legge del Signore tuo Dio. ]} Ora, figlio mio, il Signore sia con te perché tu riesca a costruire un tempio al Signore tuo Dio, come ti ha promesso. \3 Egli costruirà un tempio al mio nome; egli sarà figlio per me e io sarò padre per lui. Stabilirò il trono del suo regno su Israele per sempre. n[U Ecco ti nascerà un figlio, che sarà uomo di pace; io gli concederò la tranquillità da parte di tutti i suoi nemici che lo circondano. Egli si chiamerà Salomone. Nei suoi giorni io concederò pace e tranquillità a Israele. [Z/Ma mi fu rivolta questa parola del Signore: Tu hai versato troppo sangue e hai fatto grandi guerre; per questo non costruirai il tempio al mio nome, perché hai versato troppo sangue sulla terra davanti a me. tYaDavide disse a Salomone: "Figlio mio, io avevo deciso di costruire un tempio al nome del Signore mio Dio. kXOPoi chiamò Salomone suo figlio e gli comandò di costruire un tempio al Signore Dio di Israele. >WuDavide pensava: "Mio figlio Salomone è ancora giovane e inesperto, mentre la costruzione da erigersi per il Signore deve essere straordinariamente grande, tale da suscitare fama e ammirazione in tutti i paesi; per questo ne farò i preparativi io". Davide, prima di morire, effettuò preparativi imponenti. VwIl legno di cedro non si contava, poiché quelli di Sidòne e di Tiro avevano portato a Davide molto legno di cedro. UDavide preparò ferro per i chiodi dei battenti delle porte e per le spranghe di ferro e anche molto bronzo in quantità incalcolabile. 5TcDavide ordinò di radunare gli stranieri che erano nel paese di Israele. Quindi diede incarico agli scalpellini perché squadrassero pietre per la costruzione del tempio. nS WDavide disse: "Questa è la casa del Signore Dio e questo è l'altare per gli olocausti di Israele". R ma Davide non osava recarsi là a consultare Dio perché si era molto spaventato di fronte alla spada dell'angelo del Signore. QLa Dimora del Signore, eretta da Mosè nel deserto, e l'altare dell'olocausto in quel tempo stavano sull'altura che era in Gàbaon; xPiAllora, visto che il Signore l'aveva ascoltato sull'aia di Ornan il Gebuseo, Davide offrì là un sacrificio. MOIl Signore ordinò all'angelo e questi ripose la spada nel fodero. HN Quindi Davide vi eresse un altare per il Signore e vi offrì olocausti e sacrifici di comunione. Invocò il Signore, che gli rispose con il fuoco sceso dal cielo sull'altare dell'olocausto. LME così Davide diede a Ornan seicento sicli d'oro per il terreno. @LyMa il re Davide disse a Ornan: "No! Lo voglio acquistare per tutto il suo valore; non presenterò al Signore una cosa che appartiene a te offrendo così un olocausto gratuitamente". RKOrnan rispose a Davide: "Prenditelo; il re mio signore ne faccia quello che vuole. Vedi, io ti do anche i buoi per gli olocausti, le trebbie per la legna e il grano per l'offerta; tutto io ti offro". DJDavide disse a Ornan: "Cedimi il terreno dell'aia, perché io vi costruisca un altare al Signore; cedimelo per tutto il suo valore, così che il flagello cessi di infierire sul popolo". I#quando gli si avvicinò Davide. Ornan guardò e, riconosciuto Davide, uscì dall'aia, prostrandosi con la faccia a terra davanti a Davide. H}Ornan si volse e vide l'angelo; i suoi quattro figli, che erano con lui, si nascosero. Ornan stava trebbiando il grano, UG#Davide vi andò secondo l'ordine di Gad, comunicatogli a nome del Signore. FL'angelo del Signore ordinò a Gad di riferire a Davide che salisse ad erigere un altare al Signore nell'aia di Ornan il Gebuseo. EDavide disse a Dio: "Non sono forse stato io a ordinare il censimento del popolo? Io ho peccato e ho commesso il male; costoro, il gregge, che cosa hanno fatto? Signore Dio mio, sì, la tua mano infierisca su di me e sul mio casato, ma non colpisca il tuo popolo". gDGDavide, alzati gli occhi, vide l'angelo del Signore che stava fra terra e cielo con la spada sguainata in mano, tesa verso Gerusalemme. Allora Davide e gli anziani, coperti di sacco, si prostrarono con la faccia a terra. +CODio mandò un angelo in Gerusalemme per distruggerla. Ma, come questi stava distruggendola, il Signore volse lo sguardo e si astenne dal male minacciato. Egli disse all'angelo sterminatore: "Ora basta! Ritira la mano". L'angelo del Signore stava in piedi presso l'aia di Ornan il Gebuseo. XB)Così il Signore mandò la peste in Israele; morirono settantamila Israeliti. c "Va', riferisci a Davide: Dice il Signore: Ti pongo davanti tre cose, scegline una e io te la concederò". 5=e Il Signore disse a Gad, veggente di Davide: #<?Davide disse a Dio: "Facendo una cosa simile, ho peccato gravemente. Perdona, ti prego, l'iniquità del tuo servo, perché ho commesso una vera follia". M;Il fatto dispiacque agli occhi di Dio, che perciò colpì Israele. }:sFra costoro Ioab non censì i leviti né la tribù di Beniamino, perché l'ordine del re gli appariva un abominio. W9'Ioab consegnò a Davide il numero del censimento del popolo. In tutto Israele risultarono un milione e centomila uomini atti alle armi; in Giuda risultarono quattrocentosettantamila uomini atti alle armi. m8SMa l'opinione del re si impose a Ioab. Questi percorse tutto Israele, quindi tornò a Gerusalemme. 7}Ioab disse a Davide: "Il Signore aumenti il suo popolo sì da renderlo cento volte tanto! Ma, mio signore, essi non sono tutti sudditi del mio signore? Perché il mio signore vuole questa inchiesta? Perché dovrebbe cadere tale colpa su Israele?". &6EDavide disse a Ioab e ai capi del popolo: "Andate, contate gli Israeliti da Bersabea a Dan; quindi portatemene il conto sì che io conosca il loro numero". T5 #Satana insorse contro Israele. Egli spinse Davide a censire gli Israeliti. l4QQuesti uomini erano discendenti di Rafa in Gat; essi caddero colpiti da Davide e dai suoi uomini. V3%ingiuriò Israele; Giònata figlio di Simeà, fratello di Davide, l'uccise. &2ECi fu un'altra guerra in Gat, durante la quale un uomo molto alto, con le dita a sei a sei, - in totale ventiquattro - anch'egli era della stirpe di Rafa - 41aCi fu un'altra guerra con i Filistei, nella quale Elcanan figlio di Iair uccise Lacmi, fratello di Golia di Gat, l'asta della cui lancia era come un subbio di tessitore. 01Dopo, ci fu una guerra in Ghezer con i Filistei. Allora Sibbekài di Cusa uccise Sippai dei discendenti dei Refaim. I Filistei furono soggiogati. ^/5Ne fece uscire anche gli abitanti, che destinò ai lavori con seghe, picconi di ferro e asce. Allo stesso modo Davide trattò tutte le città degli Ammoniti. Quindi Davide con tutti i suoi tornò in Gerusalemme. c.?Davide prese dalla testa di Milcom il diadema; trovò che pesava un talento d'oro; in esso era incastonata una pietra preziosa. Il diadema fu posto sulla testa di Davide. Egli asportò dalla città un grande bottino. - All'inizio dell'anno successivo, quando i re sono soliti andare in guerra, Ioab, alla testa di un forte esercito, devastò la regione degli Ammoniti, quindi andò ad assediare Rabbà, mentre Davide se ne stava in Gerusalemme. Ioab occupò e distrusse Rabbà. =,sGli uomini di Hadad-Ezer, visto che erano stati battuti dagli Israeliti, fecero la pace con Davide e si sottomisero a lui. Gli Aramei non vollero più recare aiuto agli Ammoniti. (+IGli Aramei fuggirono di fronte agli Israeliti. Davide uccise, degli Aramei, settemila cavalieri e quarantamila fanti; uccise anche Sofach capo dell'esercito. V*%Quando ciò fu riferito a Davide, egli radunò tutto Israele e attraversò il Giordano. Li raggiunse e si schierò davanti a loro; Davide si dispose per la battaglia contro gli Aramei, che l'attaccarono. :)mGli Aramei, visto che erano stati battuti dagli Israeliti, mandarono messaggeri e fecero venire gli Aramei d'Oltrefiume; li comandava Sofach, capo dell'esercito di Hadad-Ezer. 6(eAnche gli Ammoniti, visto che gli Aramei si erano dati alla fuga, fuggirono di fronte ad Abisài fratello di Ioab, rientrando in città. Ioab allora tornò in Gerusalemme. c'?Ioab con i suoi mosse verso gli Aramei per combatterli, ma essi fuggirono davanti a lui. & Coraggio, dimostriamoci forti per il nostro popolo e per le città del nostro Dio; il Signore faccia ciò che gli piacerà". %! E gli disse: "Se gli Aramei prevarranno su di me, mi verrai in aiuto; se invece gli Ammoniti prevarranno su di te, io ti verrò in aiuto. f$E Affidò il resto dell'esercito ad Abisài suo fratello che lo schierò contro gli Ammoniti. #) Ioab si accorse che la battaglia gli si profilava di fronte e alle spalle. Egli scelse i migliori di Israele e li schierò contro gli Aramei. "} Gli Ammoniti uscirono per disporsi a battaglia davanti alla città mentre i re alleati stavano da parte nella campagna. V!%Quando Davide lo venne a sapere, mandò Ioab con tutto il gruppo dei prodi. ^ 5Assoldarono trentaduemila carri e il re di Maaca con le sue truppe. Questi vennero e si accamparono di fronte a Màdaba; frattanto gli Ammoniti si erano radunati dalle loro città e si erano mossi per la guerra. B}Gli Ammoniti, accortisi di essersi inimicati Davide, mandarono, essi e Canun, mille talenti d'argento per assoldare carri e cavalieri nel paese dei due fiumi, in Aram Maaca e in Zoba. zmAlcuni vennero a riferire a Davide la sorte di quegli uomini. Poiché costoro si vergognavano moltissimo, il re mandò ad incontrarli con questo messaggio: "Rimanete in Gerico finché non sia cresciuta la vostra barba; allora ritornerete". ~}}E|{{Dzyygxx%wWvutt rr9qq proo/nmm1llMkjjbihggfJe\ddgccbbaa,``_d^]]y] \[[_Z6YXXMWWIVvVUTS}SRPP:ONN?M?LKrKJjIHHGGFNEE{EDDCCtBBAA @@?u?>t=<66k55}5+4d322?11M0//..$-,+M**`))y(''V&&`%%$$2##"X! `I+`]` 4 " / W  t M3KSe tu camminerai davanti a me come ha camminato Davide tuo padre, facendo quanto ti ho comandato, e osserverai i miei statuti e decreti, J-Ora io mi sono scelto e ho santificato questo tempio perché la mia presenza vi resti sempre; e lì saranno sempre i miei occhi e il mio cuore. fIEOra i miei occhi sono aperti e i miei orecchi attenti alla preghiera fatta in questo luogo. -HSse il mio popolo, sul quale è stato invocato il mio nome, si umilierà, pregherà e ricercherà il mio volto, perdonerò il suo peccato e risanerò il suo paese. "G= Se chiuderò il cielo e non ci sarà più pioggia, se comanderò alle cavallette di divorare la campagna e se invierò la peste in mezzo al mio popolo, F Il Signore apparve di notte a Salomone e gli disse: "Ho ascoltato la tua preghiera; mi sono scelto questo luogo come casa di sacrificio. ~Eu Salomone terminò il tempio e la reggia; attuò quanto aveva deciso di fare nella casa del Signore e nella propria. SD Il ventitré del settimo mese Salomone congedò il popolo perché tornasse alle sue case contento e con la gioia nel cuore per il bene concesso dal Signore a Davide, a Salomone e a Israele suo popolo. C Nel giorno ottavo ci fu una riunione solenne, essendo durata la dedicazione dell'altare sette giorni e sette giorni anche la festa. (BIIn quel tempo Salomone celebrò la festa per sette giorni; tutto Israele, dall'ingresso di Amat al torrente di Egitto, un'assemblea grandissima, era con lui. |AqSalomone consacrò il centro del cortile di fronte al tempio; infatti ivi offrì gli olocausti e il grasso dei sacrifici di comunione, poiché l'altare di bronzo, eretto da Salomone, non poteva contenere gli olocausti, le offerte e i grassi. 3@_I sacerdoti attendevano al servizio; i leviti con tutti gli strumenti musicali, fatti dal re Davide, celebravano il Signore, perché la sua grazia dura sempre, eseguendo le laudi composte da Davide. I sacerdoti suonavano le trombe di fronte ai leviti, mentre tutti gli Israeliti stavano in piedi. ?Il re Salomone offrì in sacrificio ventiduemila buoi e centoventimila pecore; così il re e tutto il popolo dedicarono il tempio. D>Il re e tutto il popolo sacrificarono vittime al Signore. o=WTutti gli Israeliti, quando videro scendere il fuoco e la gloria del Signore sul tempio, si prostrarono con la faccia a terra sul pavimento, adorarono e celebrarono il Signore perché è buono, perché la sua grazia dura sempre. b<=I sacerdoti non potevano entrare nel tempio, perché la gloria del Signore lo riempiva. ); MAppena Salomone ebbe finito di pregare, cadde dal cielo il fuoco, che consumò l'olocausto e le altre vittime, mentre la gloria del Signore riempiva il tempio. f:E*Signore Dio, non rigettare il tuo consacrato; ricordati i favori fatti a Davide tuo servo". ?9w)Ora, alzati, Signore Dio, vieni al luogo del tuo riposo, tu e l'arca tua potente. Siano i tuoi sacerdoti, Signore Dio, rivestiti di salvezza e i tuoi fedeli esultino nel benessere. v8e(Ora, mio Dio, i tuoi occhi siano aperti e le tue orecchie attente alla preghiera innalzata in questo luogo. (7I'tu ascolta dal cielo, luogo della tua dimora, la loro preghiera e la loro supplica e rendi loro giustizia. Perdona al tuo popolo che ha peccato contro di te. %6C&se faranno ritorno a te con tutto il cuore e con tutta l'anima, nel paese della loro prigionia ove li avranno deportati e ti supplicheranno rivolti verso il paese che tu hai concesso ai loro padri, verso la città che ti sei scelta e verso il tempio che io ho costruito al tuo nome, R5%se, nel paese in cui saranno stati deportati, rientrando in se stessi, si convertiranno a te supplicandoti nel paese della loro prigionia dicendo: Abbiamo peccato, abbiamo agito da malvagi e da empi, U4#$Quando peccheranno contro di te - non c'è, infatti, nessuno senza peccato - e tu, adirato contro di loro, li consegnerai a un nemico e i loro conquistatori li deporteranno in un paese lontano o vicino, Y3+#ascolta dal cielo la loro preghiera e la loro supplica e rendi loro giustizia. j2M"Quando il tuo popolo uscirà in guerra contro i suoi nemici, seguendo la via per la quale l'avrai indirizzato, se ti pregheranno rivolti verso questa città che ti sei scelta, e verso il tempio che ho costruito al tuo nome, 1!tu ascolta dal cielo, luogo della tua dimora, e soddisfa tutte le richieste dello straniero e tutti i popoli della terra conoscano il tuo nome, ti temano come il tuo popolo Israele e sappiano che il tuo nome è stato invocato su questo tempio, che io ho costruito. M0 Anche lo straniero, che non appartiene al tuo popolo Israele, se viene da un paese lontano a causa del tuo grande nome, della tua mano potente e del tuo braccio teso, a pregare in questo tempio, /Fa' sì che ti temano e camminino nelle tue vie per tutti i giorni della loro vita nel paese che hai dato ai nostri padri. J. tu ascoltala dal cielo, luogo della tua dimora e perdona, rendendo a ciascuno secondo la sua condotta, tu che conosci il cuore di ognuno, poiché solo tu conosci il cuore dei figli dell'uomo. 7-gogni preghiera e ogni supplica fatta da un individuo o da tutto il tuo popolo Israele, in seguito alla prova del castigo e del dolore, con le mani tese verso questo tempio, z,mQuando nella regione ci sarà carestia o peste, carbonchio o ruggine, invasione di cavallette o di bruchi, quando il nemico assedierà il tuo popolo nella sua terra o nelle sue città, quando scoppierà un'epidemia o un flagello qualsiasi, \+1tu ascolta dal cielo e perdona il peccato dei tuoi servi e del tuo popolo Israele, ai quali indicherai la strada buona su cui camminare, e concedi la pioggia alla terra, che hai dato in eredità al tuo popolo. ]*3Quando si chiuderà il cielo e non ci sarà pioggia perché hanno peccato contro di te, se ti pregheranno in questo luogo, loderanno il tuo nome e si convertiranno dal loro peccato perché tu li avrai umiliati, )tu ascolta dal cielo, perdona il peccato del tuo popolo Israele e fallo tornare nel paese che hai concesso loro e ai loro padri. E(Quando il tuo popolo Israele sarà sconfitto dal nemico perché ha peccato contro di te, se si convertirà e loderà il tuo nome, pregherà e supplicherà davanti a te, in questo tempio, Z'-tu ascoltalo dal cielo, intervieni e fa' giustizia fra i tuoi servi; condanna l'empio, facendogli ricadere sul capo la sua condotta, e dichiara giusto l'innocente, rendendogli quanto merita la sua innocenza. &Se uno pecca contro il suo prossimo e, perché gli è imposta una maledizione, viene a giurare davanti al tuo altare in questo tempio, 2%]Ascolta le suppliche del tuo servo e del tuo popolo Israele, quando pregheranno in questo luogo. Tu ascoltali dai cieli, dal luogo della tua dimora; ascolta e perdona! C$Siano i tuoi occhi aperti verso questa casa, giorno e notte, verso il luogo dove hai promesso di porre il tuo nome, per ascoltare la preghiera che il tuo servo innalza in questo luogo. #3Tuttavia volgiti alla preghiera del tuo servo e alla sua supplica, Signore mio Dio; ascolta il grido e la preghiera che il tuo servo innalza a te. ,"QMa è proprio vero che Dio abita con gli uomini sulla terra? Ecco i cieli e i cieli dei cieli non possono contenerti, tanto meno questa casa che ti ho costruita! d!AOra, Signore Dio di Israele, si adempia la parola che tu hai rivolta al tuo servo Davide! 7 gOra, Signore Dio di Israele, mantieni, nei riguardi del tuo servo Davide mio padre quanto gli hai promesso: Non ti mancherà mai un discendente, il quale stia davanti a me e sieda sul trono di Israele, purché i tuoi figli vigilino sulla loro condotta, secondo la mia legge, come hai fatto tu con me. 9kTu hai mantenuto, nei riguardi del tuo servo Davide mio padre, quanto gli avevi promesso; quanto avevi pronunziato con la bocca l'hai adempiuto con potenza, come appare oggi. Gdisse: "Signore, Dio di Israele, non c'è Dio simile a te in cielo e sulla terra. Tu mantieni l'alleanza e la misericordia verso i tuoi servi che camminano davanti a te con tutto il cuore.  Salomone, infatti, aveva eretto una tribuna di bronzo e l'aveva collocata in mezzo al grande cortile; era lunga cinque cubiti, larga cinque e alta tre. Egli vi salì e si inginocchiò di fronte a tutta l'assemblea di Israele. Stese le mani verso il cielo e ve Egli si pose poi davanti all'altare del Signore, di fronte a tutta l'assemblea di Israele, e stese le mani. a; Vi ho collocato l'arca dell'alleanza che il Signore aveva conclusa con gli Israeliti". Y+ Il Signore ha attuato la sua parola; sono succeduto infatti a Davide mio padre e siedo sul trono di Israele, come aveva preannunziato il Signore e ho costruito il tempio al nome del Signore, Dio di Israele. q[ solo che tu non costruirai il tempio, ma tuo figlio, generato da te, costruirà un tempio al mio nome. ma il Signore disse a Davide mio padre: Hai deciso di costruire un tempio al mio nome; hai fatto bene a formulare tale progetto; dADavide mio padre aveva deciso di costruire un tempio al nome del Signore, Dio di Israele, ora mi sono scelto Gerusalemme perché vi dimori il mio nome e mi sono scelto Davide perché governi il mio popolo Israele. Da quando feci uscire il mio popolo dal paese d'Egitto non mi sono scelto una città fra tutte le tribù di Israele perché mi si costruisse un tempio ove abitasse il mio nome e non mi sono scelto nessuno perché fosse guida del mio popolo Israele; e disse: "Benedetto il Signore Dio di Israele, che ha adempiuto con potenza quanto aveva predetto di sua bocca a Davide, mio padre: {oIl re poi si voltò e benedisse tutta l'assemblea di Israele, mentre tutta l'assemblea di Israele stava in piedi fEOra io ti ho costruito una casa sublime, un luogo ove tu possa porre per sempre la dimora". M Allora Salomone disse: "Il Signore ha deciso di abitare nella nube. +I sacerdoti non riuscivano a rimanervi per il loro servizio a causa della nube, perché la gloria del Signore aveva riempito il tempio di Dio. S avvenne che, quando i suonatori e i cantori fecero udire all'unisono la voce per lodare e celebrare il Signore e il suono delle trombe, dei cembali e degli altri strumenti si levò per lodare il Signore perché è buono, perché la sua grazia dura sempre, allora il tempio si riempì di una nube, cioè della gloria del Signore. kO mentre tutti i leviti cantori, cioè Asaf, Eman, Idutun e i loro figli e fratelli, vestiti di bisso, con cembali, arpe e cetre stavano in piedi a oriente dell'altare e mentre presso di loro 120 sacerdoti suonavano le trombe,  Ora avvenne che, usciti i sacerdoti dal Santo - tutti i sacerdoti presenti infatti si erano santificati senza badare alle classi - 3 _ Nell'arca non c'era nulla se non le due tavole, che Mosè vi pose sull'Oreb, le tavole dell'alleanza conclusa dal Signore con gli Israeliti quando uscirono dall'Egitto. " = Le stanghe erano più lunghe, per questo le loro punte si prolungavano oltre l'arca verso la cella, ma non si vedevano di fuori; così è fino ad oggi. p YDifatti i cherubini stendevano le ali sopra l'arca; essi coprivano l'arca e le sue stanghe dall'alto.  -I sacerdoti introdussero l'arca dell'alleanza del Signore al suo posto nella cella del tempio, nel Santo dei santi, sotto le ali dei cherubini. 7gIl re Salomone e tutta la comunità di Israele, convenuta presso di lui, immolavano davanti all'arca pecore e buoi, da non potersi contare né calcolare per il gran numero. Trasportarono l'arca e la tenda del convegno e tutti gli oggetti sacri che erano nella tenda; li trasportarono i sacerdoti e i leviti. Z-Quando furono giunti tutti gli anziani di Israele, i leviti sollevarono l'arca. c?Si radunarono presso il re tutti gli Israeliti per la festa che cadeva nel settimo mese. dASalomone allora convocò in assemblea a Gerusalemme gli anziani di Israele e tutti i capitribù, i principi dei casati israeliti, per trasportare l'arca dell'alleanza del Signore dalla città di Davide, cioè da Sion. S !Fu ultimato così quanto Salomone aveva disposto per il tempio. Allora Salomone fece portare gli oggetti consacrati da Davide suo padre e depositò l'argento, l'oro e ogni arredo nel tesoro del tempio. Ci coltelli, gli aspersori, le coppe e i bracieri d'oro fino. Quanto alle porte del tempio, i battenti interni verso il Santo dei santi e i battenti della navata del tempio erano d'oro. Oi fiori, le lampade e gli spegnitoi d'oro, di quello più raffinato, dAi candelabri e le lampade d'oro da accendersi, come era prescritto, di fronte alla cella, Salomone fece tutti gli oggetti destinati al tempio: l'altare d'oro e le tavole, su cui si ponevano i pani dell'offerta, n~USalomone fece tutti questi oggetti in grande quantità da non potersi calcolare il peso del bronzo. _}7Il re li fece fondere nella valle del Giordano, nella fonderia, fra Succot e Zereda. |le caldaie, le palette, i forchettoni e tutti gli accessori che Curam-Abi fece di bronzo splendido per il re Salomone per il tempio. 6{gl'unica vasca e i dodici buoi sotto di essa, 8zkle dieci basi e i dieci recipienti sulle basi, y1 le quattrocento melagrane per i due reticolati, due file di melagrane per ogni reticolato per coprire i due globi dei capitelli sopra le colonne, x le due colonne, i due globi dei capitelli sopra le colonne, i due reticolati per coprire i globi dei capitelli sopra le colonne, w Curam fece le caldaie, le palette e gli aspersori. Egli portò a termine il lavoro, eseguito nel tempio per il re Salomone: 7vi Collocò la vasca dal lato destro, a sud-est. nuU Fece il cortile dei sacerdoti, il gran cortile e le porte di detto cortile, che rivestì di bronzo. ]t3Fece dieci tavoli e li collocò nella navata, cinque a destra e cinque a sinistra. s{Fece dieci candelabri d'oro, secondo la forma prescritta, e li pose nella navata: cinque a destra e cinque a sinistra. PrFece anche dieci recipienti per la purificazione ponendone cinque a destra e cinque a sinistra; in essi si lavava quanto si adoperava per l'olocausto. La vasca serviva alle abluzioni dei sacerdoti. ~quIl suo spessore era di un palmo; il suo orlo era come l'orlo di un calice a forma di giglio. Conteneva tremila bat. `p9Questa poggiava su dodici buoi: tre guardavano verso settentrione, tre verso occidente, tre verso meridione e tre verso oriente. La vasca vi poggiava sopra e le loro parti posteriori erano rivolte verso l'interno. )oKSotto l'orlo, per l'intera circonferenza, la circondavano animali dalle sembianze di buoi, dieci per cubito, disposti in due file e fusi insieme con la vasca. n%Fece la vasca di metallo fuso del diametro di dieci cubiti, rotonda, alta cinque cubiti; ci voleva una corda di trenta cubiti per cingerla. dm CSalomone fece l'altare di bronzo lungo venticinque cubiti, largo venticinque e alto dieci. lEresse le colonne di fronte alla navata, una a destra e una a sinistra; quella a destra la chiamò Iachin e quella a sinistra Boaz. xkiFece ghirlande e le pose sulla cima delle colonne. Fece anche cento melagrane e le collocò fra le ghirlande. jDi fronte al tempio eresse due colonne, alte trentacinque cubiti; il capitello sulla cima di ciascuna era di cinque cubiti. iwSalomone fece la cortina di stoffa di violetto, di porpora, di cremisi e di bisso; sopra vi fece ricamare cherubini. whg Queste ali dei cherubini, spiegate, misuravano venti cubiti; essi stavano in piedi, voltati verso l'interno. g' Un'ala del secondo cherubino, di cinque cubiti, toccava la parete della cella; l'altra, di cinque cubiti, toccava l'ala del primo cherubino. Mf Le ali dei cherubini erano lunghe venti cubiti. Un'ala del primo cherubino, lunga cinque cubiti, toccava la parete della cella; l'altra, lunga cinque cubiti, toccava l'ala del secondo cherubino. heI Nella cella del Santo dei santi eresse due cherubini, lavoro di scultura e li rivestì d'oro. bd= Il peso dei chiodi era di cinquanta sicli d'oro; anche i piani di sopra rivestì d'oro. ;coCostruì la cella del Santo dei santi, lunga, nel senso della larghezza della navata, venti cubiti e larga venti cubiti. La rivestì di oro fino, impiegandone seicento talenti. ubcRivestì d'oro la navata, cioè le travi, le soglie, le pareti e le porte; sulle pareti scolpì cherubini. Xa)Rivestì l'aula con pietre preziose per ornamento. L'oro era oro di Parvàim. u`cRicoprì con legno di abete il vano maggiore e lo rivestì d'oro fino; sopra vi scolpì palme e catenelle. B_}Il vestibolo, che era di fronte al tempio nel senso della larghezza del tempio, era di venti cubiti; la sua altezza era di centoventi cubiti. Egli ricoprì l'interno di oro purissimo. .^UQueste sono le misure delle fondamenta poste da Salomone per edificare il tempio: lunghezza, in cubiti dell'antica misura, sessanta cubiti; larghezza venti cubiti. S]Incominciò a costruire nel secondo mese dell'anno quarto del suo regno. I\ Salomone cominciò a costruire il tempio del Signore in Gerusalemme sul monte Moria dove il Signore era apparso a Davide suo padre, nel luogo preparato da Davide sull'aia di Ornan il Gebuseo. =[sNe prese settantamila come portatori, ottantamila come scalpellini perché lavorassero sulle montagne e tremilaseicento come sorveglianti perché facessero lavorare quella gente.  sSalomone salì all'altare di bronzo davanti al Signore nella tenda del convegno e vi offrì sopra mille olocausti. 5= eL'altare di bronzo, opera di Bezalèel figlio di Uri, figlio di Cur, era là davanti alla Dimora del Signore. Salomone e l'assemblea vi andarono per consultare il Signore. /< YMa l'arca di Dio Davide l'aveva trasportata da Kiriat-Iearìm nel luogo che aveva preparato per essa, perché egli aveva innalzato per essa una tenda in Gerusalemme. 2; _Poi Salomone e tutto Israele con lui si recarono all'altura di Gàbaon, perché là si trovava la tenda del convegno di Dio, eretta da Mosè, servo di Dio, nel deserto. : 1Salomone mandò ordini a tutto Israele, ai capi di migliaia e di centinaia, ai magistrati, a tutti i principi di tutto Israele e ai capifamiglia. p9 ]Salomone figlio di Davide si affermò nel regno. Il Signore suo Dio era con lui e lo rese molto grande. '8Gcon tutta la storia del suo regno, della sua potenza e di quanto avvenne in quei tempi durante la sua vita, in Israele e in tutti i regni degli altri paesi. )7KLe gesta del re Davide, le prime come le ultime, ecco sono descritte nei libri del veggente Samuele, nel libro del profeta Natan e nel libro del veggente Gad, t6aMorì molto vecchio, sazio di anni, di ricchezza e di gloria. Al suo posto divenne re il figlio Salomone. 5La durata del suo regno su Israele era stata di quarant'anni; in Ebron aveva regnato sette anni e in Gerusalemme trentatré. B4Davide, figlio di Iesse, aveva regnato su tutto Israele. 3)Il Signore rese grande Salomone di fronte a tutto Israele e gli diede uno splendore di regno, che nessun predecessore in Israele aveva avuto. j2MTutti gli ufficiali, i prodi e anche tutti i figli del re Davide si sottomisero al re Salomone. 1Salomone sedette sul trono del Signore come re al posto di Davide suo padre; prosperò e tutto Israele gli fu sottomesso. j0MMangiarono e bevvero alla presenza del Signore in quel giorno con manifestazioni di grande gioia. Di nuovo proclamarono re Salomone, figlio di Davide, lo unsero, consacrando lui al Signore come capo e Zadòk come sacerdote. H/ Offrirono sacrifici al Signore e gli bruciarono olocausti il giorno dopo: mille giovenchi, mille arieti, mille agnelli con le relative libazioni, oltre numerosi sacrifici per tutto Israele. O.Davide disse a tutta l'assemblea: "Su, benedite il Signore vostro Dio!". Tutta l'assemblea benedisse il Signore, Dio dei suoi padri; si inginocchiarono e si prostrarono davanti al Signore e al re. d-AA Salomone mio figlio concedi un cuore sincero perché custodisca i tuoi comandi, le tue disposizioni e i tuoi decreti, perché eseguisca tutto ciò e costruisca l'edificio, per il quale io ho eseguito i preparativi". 7,gSignore, Dio di Abramo, di Isacco e di Israele, nostri padri, custodisci questo sentimento per sempre nell'intimo del cuore del tuo popolo. Dirigi i loro cuori verso di te. R+So, mio Dio, che tu provi i cuori e ti compiaci della rettitudine. Io, con cuore retto, ho offerto spontaneamente tutte queste cose. Ora io vedo il tuo popolo qui presente portarti offerte con gioia. *}Signore nostro Dio, quanto noi abbiamo preparato per costruire una casa al tuo santo nome proviene da te, è tutto tuo. )'Noi siamo stranieri davanti a te e pellegrini come tutti i nostri padri. Come un'ombra sono i nostri giorni sulla terra e non c'è speranza. F(E chi sono io e chi è il mio popolo, per essere in grado di offrirti tutto questo spontaneamente? Ora tutto proviene da te; noi, dopo averlo ricevuto dalla tua mano, te l'abbiamo ridato. J'  Ora, nostro Dio, ti ringraziamo e lodiamo il tuo nome glorioso. & Da te provengono la ricchezza e la gloria; tu domini tutto; nella tua mano c'è forza e potenza; dalla tua mano ogni grandezza e potere. I%  Tua, Signore, è la grandezza, la potenza, la gloria, lo splendore e la maestà, perché tutto, nei cieli e sulla terra, è tuo. Signore, tuo è il regno; tu ti innalzi sovrano su ogni cosa. $# Davide benedisse il Signore davanti a tutta l'assemblea. Davide disse: "Sii benedetto, Signore Dio di Israele, nostro padre, ora e sempre. #! Il popolo gioì per la loro generosità, perché le offerte erano fatte al Signore con cuore sincero; anche il re Davide gioì vivamente. "Quanti si ritrovarono pietre preziose le diedero a Iechiel il Ghersonita, perché fossero depositate nel tesoro del tempio. 5!cEssi diedero per l'opera del tempio cinquemila talenti d'oro, diecimila darìci, diecimila talenti d'argento, diciottomila talenti di bronzo e centomila talenti di ferro.  !Si dimostrarono volenterosi i capifamiglia, i capitribù di Israele, i capi di migliaia e di centinaia e i dirigenti degli affari del re. /Wl'oro per gli oggetti in oro, l'argento per quelli in argento e per tutti i lavori da eseguirsi dagli artisti. Ora, chi vuole essere generoso oggi per il Signore?". yktremila talenti d'oro, d'oro di Ofir, e settemila talenti d'argento raffinato per rivestire le pareti interne, +OInoltre, per il mio amore per la casa del mio Dio, quanto possiedo in oro e in argento do per il tempio del mio Dio, oltre quanto ho preparato per il santuario: !;Secondo tutta la mia possibilità ho fatto preparativi per il tempio del mio Dio; ho preparato oro su oro, argento su argento, bronzo su bronzo, ferro su ferro, legname su legname, ònici, brillanti, topàzi, pietre di vario valore e pietre preziose e marmo bianco in quantità. ] 5Il re Davide disse a tutta l'assemblea: "Salomone mio figlio, il solo che Dio ha scelto, è ancora giovane e debole, mentre l'impresa è grandiosa, perché la Dimora non è destinata a un uomo ma al Signore Dio. Y+Ecco le classi dei sacerdoti e dei leviti per ogni servizio nel tempio. Presso di te, per ogni lavoro, ci sono esperti in qualsiasi attività e ci sono capi e tutto il popolo, pronti a tutti i tuoi ordini". Davide disse a Salomone suo figlio: "Sii forte, coraggio; mettiti al lavoro, non temere e non abbatterti, perché il Signore Dio, mio Dio, è con te. Non ti lascerà e non ti abbandonerà finché tu non abbia terminato tutto il lavoro per il tempio. y"Tutto ciò - disse - era in uno scritto da parte del Signore per farmi comprendere tutti i particolari del modello". J Gli diede l'oro puro per l'altare dei profumi, indicandone il peso. Gli consegnò il modello del carro d'oro dei cherubini, che stendevano le ali e coprivano l'arca dell'alleanza del Signore. 6edell'oro puro per i ganci, i vassoi e le brocche. Gli indicò il quantitativo dell'oro per le coppe, per ogni coppa d'oro, e quello dell'argento, per ogni coppa d'argento. Gli indicò il quantitativo dell'oro per le tavole dell'offerta, per ogni tavola, e dell'argento per le tavole d'argento, Gli consegnò anche l'oro destinato ai candelabri e alle loro lampade, indicando il peso dei singoli candelabri e delle loro lampade, e l'argento destinato ai candelabri, indicando il peso dei candelabri e delle loro lampade, secondo l'uso di ogni candelabro. GRelativamente a tutti gli oggetti d'oro, gli consegnò l'oro, indicando il peso dell'oro di ciascun oggetto destinato al culto e il peso dell'argento di ciascun oggetto destinato al culto.   alle classi dei sacerdoti e dei leviti e a tutta l'attività per il servizio del tempio e a tutti gli arredi usati nel tempio. .U inoltre la descrizione di quanto aveva in animo riguardo ai cortili del tempio, a tutte le stanze laterali, ai tesori del tempio e ai tesori delle cose consacrate, >u Davide diede a Salomone suo figlio il modello del vestibolo e degli edifici, delle stanze per i tesori, dei piani di sopra e delle camere interne e del luogo per il propiziatorio, w Vedi: ora il Signore ti ha scelto perché tu gli costruisca una casa come santuario; sii forte e mettiti al lavoro". + Tu, Salomone figlio mio, riconosci il Dio di tuo padre, servilo con cuore perfetto e con animo volenteroso, perché il Signore scruta i cuori e penetra ogni intimo pensiero; se lo ricercherai, ti si farà trovare; se invece l'abbandonerai, egli ti rigetterà per sempre.  )Ora, davanti a tutto Israele, assemblea del Signore, e davanti al nostro Dio che ascolta, vi scongiuro: osservate e praticate tutti i decreti del Signore vostro Dio, perché possediate questo buon paese e lo passiate in eredità ai vostri figli dopo di voi, per sempre. e~~}]|N{{{^zzytxx=w~wuuctsGrr"qpoo$nmmZl\kjj ihhgffxeeddvcbbb'a``}__^^^]]\[[ZZYXXWGVVGUxTSSjRRDQxQ:POOxOIO%ONNNMMLgKK/JIIISHHGiFFLEEgDhDC(BAAt@@T?@>>==J<< ;::`98765443u22r11M00K//h..\---,f+1*p))}(@'&&/%%Y$_##o""j! fd[u)sO| b$B=   G T f JU,'K Il re di Israele e Giòsafat re di Giuda, seduti ognuno sul suo trono, vestiti dei loro mantelli sedevano nell'aia di fronte alla porta di Samaria e tutti i profeti predicevano davanti a loro. kOIl re di Israele, chiamato un consigliere, gli ordinò: "Convoca subito Michea figlio di Imla!". {Il re di Israele rispose a Giòsafat: "Ci sarebbe un uomo con cui consultare il Signore, ma io lo detesto perché non mi predice il bene ma sempre il male. Si tratta di Michea figlio di Imla". Giòsafat disse: "Il re mio signore non parli così". U#Giòsafat disse: "Non c'è qui nessun profeta del Signore da consultare?". MIl re di Israele radunò i profeti, quattrocento circa, e domandò loro: "Devo marciare contro Ramot di Gàlaad o devo rinunziarvi?". Gli risposero: "Attacca; Dio la metterà nelle mani del re". a;Allora Giòsafat disse al re di Israele: "Consulta oggi stesso l'oracolo del Signore". PAcab re di Israele disse a Giòsafat re di Giuda: "Vuoi venire con me contro Ramot di Gàlaad?". Gli rispose: "Conta su di me come su di te, sul mio popolo come sul tuo; sarò con te in battaglia". 9kDopo alcuni anni scese da Acab in Samaria e Acab uccise per lui e per la gente del suo seguito pecore e buoi in quantità e lo persuase ad attaccare con lui Ramot di Gàlaad. X +Giòsafat, che aveva ricchezza e gloria in abbondanza, si imparentò con Acab. xiTutti costoro erano al servizio del re, oltre quelli che il re aveva stabiliti nelle fortezze in tutto Giuda. c?Alle sue dipendenze c'era Iozabad e con lui centottantamila uomini in assetto di guerra. b=per Beniamino, Eliada, uomo valoroso, e con lui duecentomila armati di arco e di scudo. xiAlle sue dipendenze c'era Amasia figlio di Zicrì, votato al Signore, e con lui duecentomila uomini valorosi; `9Alle sue dipendenze c'era il comandante Giovanni e con lui duecentottantamila uomini. Ecco il loro censimento secondo i casati: per Giuda, capi di migliaia: Adna il capo, e con lui trecentomila uomini valorosi. }s Disponeva di molta manodopera nelle città di Giuda. In Gerusalemme risiedevano i suoi guerrieri, uomini valorosi. p Y Giòsafat cresceva sempre in potenza. Egli costruì in Giuda castelli e città di approvvigionamento. ; o Da parte dei Filistei si portavano a Giòsafat tributi e argento in dono; anche gli Arabi gli portavano bestiame minuto: settemilasettecento arieti e settemilasettecento capri.  { Il terrore del Signore si diffuse per tutti i regni che circondavano Giuda e così essi non fecero guerra a Giòsafat.  Insegnarono in Giuda; avevano con sé il libro della legge del Signore e percorsero tutte le città di Giuda, istruendo il popolo.  Con essi c'erano i leviti Semaia, Natania, Zebadia, Asael, Semiraimot, Giònata, Adonia e Tobia e i sacerdoti Elisama e Ioram. Nell'anno terzo del suo regno mandò i suoi ufficiali Ben-Cail, Abdia, Zaccaria, Netaneel e Michea a insegnare nelle città di Giuda. oWIl suo cuore divenne forte nel seguire il Signore; eliminò anche le alture e i pali sacri da Giuda. Il Signore consolidò il regno nelle mani di Giòsafat e tutto Giuda gli portava offerte. Egli ebbe ricchezze e gloria in quantità. b=ma piuttosto ricercò il Dio di suo padre e ne seguì i comandi, senza imitare Israele. ucIl Signore fu con Giòsafat, perché egli seguì la primitiva condotta di suo padre e non ricercò i Baal, %CEgli mise guarnigioni militari in tutte le fortezze di Giuda; nominò governatori per le città di Giuda e per le città di Efraim occupate dal padre Asa. Y -Al suo posto divenne re suo figlio Giòsafat, che si fortificò contro Israele. Z-Lo seppellirono nel sepolcro che egli si era scavato nella città di Davide. Lo stesero su un letto pieno di aromi e profumi lavorati da un esperto di profumeria; ne bruciarono per lui una quantità immensa. ]3 Asa si addormentò con i suoi padri; morì nell'anno quarantunesimo del suo regno. #? Nell'anno trentanovesimo del suo regno, Asa si ammalò gravemente ai piedi. Neppure nell'infermità egli ricercò il Signore, ricorrendo solo ai medici. p~Y Ecco le gesta di Asa, le prime come le ultime, sono descritte nel libro dei re di Giuda e di Israele. }7 Asa si sdegnò contro il veggente e lo mise in prigione, essendo adirato con lui per tali parole. In quel tempo Asa oppresse anche parte del popolo. [|/ Difatti il Signore con gli occhi scruta tutta la terra per mostrare la sua potenza a favore di chi si comporta con lui con cuore sincero. Tu in ciò hai agito da stolto; per questo d'ora in poi avrai guerre". 4{aEtiopi e Libi non costituivano forse un grande esercito, con numerosissimi carri e cavalli? Poiché ti appoggiasti al Signore, egli non li consegnò forse in tuo potere? QzIn quel tempo il veggente Canàni si presentò ad Asa re di Giuda e gli disse: "Poiché ti sei appoggiato al re di Aram e non al Signore tuo Dio, l'esercito del re di Aram è sfuggito al tuo potere. @yyIl re Asa convocò tutti quelli di Giuda, che andarono a prendere le pietre e il legname con cui Baasa stava fortificando Rama e con questo materiale egli fortificò Gheba e Mizpà. [x/Quando lo seppe, Baasa cessò di fortificare Rama, desistette dalla sua impresa. Bw}Ben-Adad ascoltò il re Asa; mandò contro le città di Israele i suoi capi delle forze armate, che occuparono Iion, Dan, Abel-Maim e tutte le città di approvvigionamento di Neftali. 2v]"Ci sia alleanza fra me e te, come c'era fra mio padre e tuo padre. Ecco ti mando argento e oro. Su, rompi l'alleanza con Baasa re di Israele ed egli si ritiri da me". u1Asa tirò fuori dai tesori del tempio e della reggia argento e oro e li mandò a Ben- Adad, re di Aram residente in Damasco, con questa proposta: (t KNell'anno trentaseiesimo del regno di Asa il re di Israele Baasa marciò contro Giuda. Egli fortificò Rama per impedire le comunicazioni con Asa re di Giuda. LsNon ci fu guerra fino all'anno trentacinquesimo del regno di Asa. rEgli fece portare nel tempio le cose consacrate da suo padre e quelle consacrate da lui stesso, consistenti in argento, oro e vasellame. sq_Ma non scomparvero le alture da Israele, anche se il cuore di Asa si mantenne integro per tutta la vita. OpIl re destituì dalla sua dignità di regina Maaca, madre di Asa, perché aveva eretto un abominio in onore di Asera. Asa demolì questo abominio, lo fece a pezzi e lo bruciò nel torrente Cedron. ^o5Tutto Giuda gioì per il giuramento, perché avevano giurato con tutto il cuore e avevano ricercato il Signore con tutto l'ardore e questi si era lasciato trovare da loro e aveva concesso la pace alle frontiere. _n7Giurarono al Signore a voce alta e con acclamazioni, fra suoni di trombe e di corni. ymk Per chiunque, grande o piccolo, uomo o donna, non avesse ricercato il Signore, Dio di Israele, c'era la morte. }ls Si obbligarono con un'alleanza a ricercare il Signore, Dio dei loro padri, con tutto il cuore e con tutta l'anima. kw In quel giorno sacrificarono al Signore parte della preda che avevano riportata: settecento buoi e settemila pecore. _j7 Si radunarono in Gerusalemme nel terzo mese dell'anno quindicesimo del regno di Asa. i  Radunò tutti gli abitanti di Giuda e di Beniamino e quanti, provenienti da Efraim, da Manàsse e da Simeone, abitavano in mezzo a loro come stranieri; difatti da Israele erano venuti da lui in grande numero, avendo constatato che il Signore era con lui. h7Quando Asa ebbe udito queste parole e la profezia, riprese animo. Eliminò gli idoli da tutto il paese di Giuda e di Beniamino e dalle città che egli aveva conquistate sulle montagne di Efraim; rinnovò l'altare del Signore, che si trovava di fronte al vestibolo del Signore. ogWMa voi siate forti e le vostre mani non crollino, perché ci sarà un salario per il vostro lavoro". fUna nazione cozzava contro l'altra, una città contro l'altra, perché Dio li affliggeva con tribolazioni di ogni genere. zemIn quei tempi non c'era pace per nessuno, perché grandi perturbazioni c'erano fra gli abitanti dei vari paesi. ~duMa, nella miseria, egli fece ritorno al Signore, Dio di Israele; lo ricercarono ed Egli si lasciò trovare da loro. lcQPer lungo tempo in Israele non c'era il vero Dio, né un sacerdote che insegnasse, né una legge. vbeCostui, uscito incontro ad Asa, gli disse: "Asa e voi tutti di Giuda e di Beniamino, ascoltatemi! Il Signore sarà con voi, se voi sarete con lui; se lo ricercherete, si lascerà trovare da voi, ma se lo abbandonerete, vi abbandonerà. ;a sLo spirito di Dio investì Azaria, figlio di Obed. `!Si abbatterono anche sulle tende dei pastori, facendo razzie di pecore e di cammelli in grande quantità, quindi tornarono a Gerusalemme. :_m Conquistarono anche tutte le città intorno a Gherar, poiché lo spavento del Signore si era diffuso in esse; saccheggiarono tutte le città, nelle quali c'era grande bottino. [^/ Asa e quanti erano con lui li inseguirono fino a Gherar. Degli Etiopi ne caddero tanti da non restarne uno vivo, perché fatti a pezzi di fronte al Signore e al suo esercito. Quelli riportarono molto bottino. q][ Il Signore sconfisse gli Etiopi di fronte ad Asa e di fronte a Giuda. Gli Etiopi si diedero alla fuga. 9\k Asa domandò al Signore, suo Dio: "Signore, fuori di te, nessuno può soccorrere nella lotta fra il potente e chi è senza forza; soccorrici, Signore nostro Dio, perché noi confidiamo in te e nel tuo nome marciamo contro questa moltitudine; Signore, tu sei nostro Dio; un uomo non prevalga su di te!". b[= Asa gli andò incontro; si schierarono a battaglia nella valle di Sefata presso Maresa. Z Contro di loro marciò Zerach l'Etiope con un esercito di un milione di uomini e con trecento carri; egli giunse fino a Maresa. =YsAsa aveva un esercito di trecentomila uomini di Giuda con grandi scudi e lance e di duecentottantamila Beniaminiti con piccoli scudi e archi. Tutti costoro erano uomini valorosi. 1X[Egli disse a Giuda: "Ricostruiamo quelle città circondandole di mura e di torri con porte e sbarre, mentre il paese è ancora in nostro potere perché abbiamo ricercato il Signore nostro Dio; noi l'abbiamo ricercato ed egli ci ha concesso la pace alle frontiere". Ricostruirono e prosperarono. W-Ricostruì le fortezze in Giuda, poiché il paese era tranquillo e in quegli anni non si trovava in guerra; il Signore gli aveva concesso pace. |VqDa tutte le città di Giuda allontanò le alture e gli altari per l'incenso. Il regno fu tranquillo sotto di lui. qU[Egli ordinò a Giuda di ricercare il Signore, Dio dei loro padri, e di eseguirne la legge e i comandi. bT=Allontanò gli altari stranieri e le alture; spezzò le stele ed eliminò i pali sacri. LS Asa fece ciò che è bene e giusto agli occhi del Signore suo Dio. 9Rk Abia si addormentò con i suoi padri; lo seppellirono nella città di Davide. Al suo posto divenne re suo figlio Asa. Ai suoi tempi il paese restò tranquillo per dieci anni. pQY Le altre gesta di Abia, le sue azioni e le sue parole, sono descritte nella memoria del profeta Iddo. mPS Abia, invece, si rafforzò; egli prese quattordici mogli e generò ventidue figli e sedici figlie. lOQ Durante la vita di Abia Geroboamo non ebbe più forza alcuna; il Signore lo colpì ed egli morì. N Abia inseguì Geroboamo; gli prese le seguenti città: Betel con le dipendenze, Iesana con le dipendenze ed Efron con le dipendenze. M- In quel tempo furono umiliati gli Israeliti, mentre si rafforzarono quelli di Giuda, perché avevano confidato nel Signore, Dio dei loro padri. L Abia e la sua truppa inflissero loro una grave sconfitta; fra gli Israeliti caddero morti cinquecentomila uomini scelti. ^K5 Gli Israeliti fuggirono di fronte a Giuda; Dio li aveva messi in potere di costoro. J5 Tutti quelli di Giuda alzarono grida. Mentre quelli di Giuda emettevano grida, Dio sconfisse Geroboamo e tutto Israele di fronte ad Abia e a Giuda. I Quelli di Giuda si volsero. Avendo da combattere di fronte e alle spalle, gridarono al Signore e i sacerdoti suonarono le trombe. +HO Geroboamo li aggirò con un agguato per assalirli alle spalle. Le truppe stavano di fronte a Giuda, mentre coloro che erano in agguato si trovavano alle spalle. qG[ Ecco noi abbiamo, alla nostra testa, Dio con noi; i suoi sacerdoti e le trombe squillanti stanno per suonare la carica contro di voi. Israeliti, non combattete contro il Signore, Dio dei vostri padri, perché non avrete successo". %FC Essi offrono al Signore olocausti ogni mattina e ogni sera, il profumo fragrante, i pani dell'offerta su una tavola monda, dispongono i candelabri d'oro con le lampade da accendersi ogni sera, perché noi osserviamo i comandi del Signore nostro Dio, mentre voi lo avete abbandonato. :Em Quanto a noi, il Signore è nostro Dio; non l'abbiamo abbandonato. I sacerdoti, che prestano servizio al Signore, sono figli di Aronne e leviti sono gli addetti alle funzioni. &DE Non avete forse voi scacciato i sacerdoti del Signore, figli di Aronne, e i leviti e non vi siete costituiti sacerdoti come i popoli degli altri paesi? Chiunque si è presentato con un giovenco di armento e con sette arieti a farsi consacrare è divenuto sacerdote di chi non è Dio. LC Ora voi pensate di imporvi sul regno del Signore, che è nelle mani dei figli di Davide, perché siete una grande moltitudine e con voi sono i vitelli d'oro, che Geroboamo vi ha fatti come dei. RB Presso di lui si sono radunati uomini sfaccendati e iniqui; essi si fecero forti contro Roboamo figlio di Salomone. Roboamo era giovane, timido di carattere; non fu abbastanza forte di fronte a loro. Aw Geroboamo figlio di Nebàt, ministro di Salomone figlio di Davide, è sorto e si è ribellato contro il suo padrone. #@? Non sapete forse che il Signore, Dio di Israele, ha concesso il regno a Davide su Israele per sempre, a lui e ai suoi figli con un'alleanza inviolabile? ~?u Abia si pose sul monte Semaraim, che è sulle montagne di Efraim e gridò: "Ascoltatemi, Geroboamo e tutto Israele! 1>[ Abia attaccò battaglia con un esercito di valorosi, quattrocentomila uomini scelti. Geroboamo si schierò in battaglia contro di lui con ottocentomila uomini scelti. = Regnò tre anni in Gerusalemme; sua madre, di Gàbaa, si chiamava Maaca, figlia di Uriel. Ci fu guerra fra Abia e Geroboamo. K<  Nell'anno diciottesimo del re Geroboamo divenne re di Giuda Abia. ;y Roboamo si addormentò con i suoi padri e fu sepolto nella città di Davide. Al suo posto divenne re suo figlio Abia. A:{ Le gesta di Roboamo, le prime e le ultime, sono descritte negli atti del profeta Semaia e del veggente Iddo, secondo le genealogie. Ci furono guerre continue fra Roboamo e Geroboamo. \91 Egli fece il male, perché non aveva applicato il cuore alla ricerca del Signore. 8 Il re Roboamo si consolidò in Gerusalemme e regnò. Quando divenne re, Roboamo aveva quarantun anni; regnò diciassette anni in Gerusalemme, città scelta dal Signore fra tutte le tribù di Israele per porvi il suo nome. Sua madre, ammonita, si chiamava Naama. 73 Perché Roboamo si era umiliato, lo sdegno del Signore si ritirò da lui e non lo distrusse del tutto. Anzi in Giuda ci furono avvenimenti felici. |6q Ogni volta che il re andava nel tempio, le guardie li prendevano, quindi li riportavano nella sala delle guardie. x5i Il re Roboamo li sostituì con scudi di bronzo, che affidò agli ufficiali delle guardie addette alla reggia. "4= Sisach, re d'Egitto, venne a Gerusalemme e prese i tesori del tempio e i tesori della reggia, li vuotò. Prese anche gli scudi d'oro fatti da Salomone. 3 Tuttavia essi saranno a lui sottomessi; così conosceranno la differenza fra la sottomissione a me e quella ai regni delle nazioni". \21 Poiché si erano umiliati, il Signore parlò a Semaia: "Si sono umiliati e io non li distruggerò. Anzi concederò loro la liberazione fra poco; la mia ira non si rovescerà su Gerusalemme per mezzo di Sisach. ]13 Allora i capi di Israele e il re si umiliarono e dissero: "Giusto è il Signore!". {0o Il profeta Semaia si presentò a Roboamo e agli ufficiali di Giuda, che si erano raccolti in Gerusalemme per paura di Sisach, e disse loro: "Dice il Signore: Voi mi avete abbandonato, perciò anch'io vi ho abbandonati nelle mani di Sisach". G/ Egli prese le fortezze di Giuda e giunse fino a Gerusalemme. .' Egli aveva milleduecento carri, sessantamila cavalli. Coloro che erano venuti con lui dall'Egitto non si contavano: Libi, Succhei ed Etiopi. - Nell'anno quinto del re Roboamo, Sisach re d'Egitto marciò contro Gerusalemme, perché i suoi abitanti si erano ribellati al Signore. ,  Quando il regno fu consolidato ed egli si sentì forte, Roboamo abbandonò la legge del Signore e tutto Israele lo seguì. 1+[ Con astuzia egli sparse in tutte le contrade di Giuda e di Beniamino, in tutte le fortezze, alcuni suoi figli. Diede loro viveri in abbondanza e li provvide di mogli. x*i Roboamo costituì Abia figlio di Maaca capo, ossia principe tra i suoi fratelli, perché pensava di farlo re. 6)e Roboamo amò Maaca figlia di Assalonne più di tutte le altre mogli e concubine; egli prese diciotto mogli e sessanta concubine e generò ventotto figli e sessanta figlie. g(G Dopo di lei prese Maaca figlia di Assalonne, che gli partorì Abia, Attài, Ziza e Selomìt. 9'm Essa gli partorì i figli Ieus, Semaria e Zaam. &} Roboamo si prese in moglie Macalat figlia di Ierimot, figlio di Davide, e di Abiàil figlia di Eliàb, figlio di Iesse. ,%Q Così rafforzarono il regno di Giuda e sostennero Roboamo figlio di Salomone, per tre anni, perché per tre anni egli imitò la condotta di Davide e di Salomone. @$y Dopo, da tutto Israele quanti avevano determinato in cuor loro di rimanere fedeli al Signore, Dio di Israele, andarono in Gerusalemme per sacrificare al Signore, Dio dei loro padri. q#[ Geroboamo aveva stabilito suoi sacerdoti per le alture, per i demoni e per i vitelli che aveva eretti. 2"] Sì, i leviti lasciarono i pascoli, le proprietà e andarono in Giuda e in Gerusalemme, perché Geroboamo e i suoi figli li avevano esclusi dal sacerdozio del Signore. ! I sacerdoti e i leviti, che erano in tutto Israele, si radunarono da tutto il loro territorio per passare dalla sua parte. l Q In ogni città depositò scudi e lance, rendendole fortissime. Rimasero fedeli Giuda e Beniamino. ve Egli rafforzò queste fortezze, vi prepose comandanti e vi stabilì depositi di cibarie, di olio e di vino. Q Zorea, Aialon ed Ebron; queste fortezze erano in Giuda e in Beniamino. "? Adoràim, Lachis, Azeka, 1 Gat, Maresa, Zif, != Bet-Zur, Soco, Adullam, ,S Ricostruì Betlemme, Etam, Tekòa, ]3 Roboamo abitò in Gerusalemme. Egli trasformò in fortezze alcune città di Giuda. b= Dice il Signore: Non andate a combattere contro i vostri fratelli. Ognuno torni a casa, perché questa situazione è stata voluta da me". Ascoltarono le parole del Signore e rinunziarono a marciare contro Geroboamo. yk "Annunzia a Roboamo figlio di Salomone, re di Giuda, e a tutti gli Israeliti che sono in Giuda e in Beniamino: ;q Ma questa parola del Signore fu rivolta a Semaia: H Roboamo, giunto in Gerusalemme, vi convocò le tribù di Giuda e di Beniamino, centottantamila guerrieri scelti, per combattere contro Israele allo scopo di riconquistare il regno a Roboamo. \1 Così Israele si ribellò alla casa di Davide; tale situazione dura fino ad oggi. C Il re Roboamo mandò Adoram, sovrintendente ai lavori forzati, ma gli Israeliti lo lapidarono ed egli morì. Il re Roboamo allora salì in fretta sul suo carro e fuggì in Gerusalemme. N Sugli Israeliti che abitavano nelle città di Giuda regnò Roboamo. ~u Tutto Israele, visto che il re non li ascoltava, rispose al re: "Che c'è fra noi e Davide? Nulla in comune con il figlio di Iesse! Ognuno alle proprie tende, Israele! Ora pensa alla tua casa, Davide". Tutto Israele se ne andò alle sue tende. 7g Il re non ascoltò il popolo, poiché era disposizione divina che il Signore attuasse la parola che aveva rivolta a Geroboamo, figlio di Nebàt, per mezzo di Achia di Silo. K disse loro secondo il consiglio dei giovani: "Mio padre vi ha imposto un giogo pesante, io lo renderò ancora più grave. Mio padre vi ha castigati con fruste, io vi castigherò con flagelli". \1 Il re rispose loro duramente. Il re Roboamo, respinto il consiglio degli anziani,  3 Geroboamo e tutto il popolo si presentarono a Roboamo il terzo giorno, come aveva ordinato il re quando affermò: "Tornate da me il terzo giorno". 6 e Ora, se mio padre vi ha caricati di un giogo pesante, io renderò ancora più grave il vostro giogo. Mio padre vi ha castigati con fruste, io vi castigherò con flagelli". m S I giovani, che erano cresciuti con lui, gli dissero: "Al popolo che si è rivolto a te dicendo: Tuo padre ha reso pesante il nostro giogo, tu alleggeriscilo! annunzierai: Il mio mignolo è più grosso dei fianchi di mio padre.   Domandò loro: "Che mi consigliate di rispondere a questo popolo che mi ha chiesto: Alleggerisci il giogo impostoci da tuo padre?".  # Ma quegli trascurò il consiglio datogli dagli anziani e si consultò con i giovani, che erano cresciuti con lui ed erano al suo servizio. ,Q Gli dissero: "Se oggi ti mostrerai benevolo verso questo popolo, se l'accontenterai e se dirai loro parole gentili, essi saranno tuoi docili sudditi per sempre". >u Il re Roboamo si consigliò con gli anziani, che erano stati al servizio di Salomone suo padre durante la sua vita e domandò: "Che mi consigliate di rispondere a questo popolo?". O Rispose loro: "Tornate da me fra tre giorni". Il popolo se ne andò. -S "Tuo padre ha reso pesante il nostro giogo, ora tu alleggerisci la dura schiavitù di tuo padre e il giogo gravoso, che quegli ci ha imposto, e noi ti serviremo". pY Lo avevano mandato a chiamare e perciò Geroboamo si presentò con tutto Israele e dissero a Roboamo:  Quando lo seppe, Geroboamo figlio di Nebàt, che era in Egitto dove era fuggito per paura del re Salomone, tornò dall'Egitto. k Q Roboamo andò a Sichem, perché tutti gli Israeliti erano convenuti in Sichem per proclamarlo re.  Salomone si addormentò con i suoi padri; lo seppellirono nella città di Davide. Al suo posto divenne re suo figlio Roboamo. A} Salomone regnò in Gerusalemme su Israele quarant'anni. V% Le altre gesta di Salomone, dalle prime alle ultime, sono descritte negli atti del profeta Natan, nella profezia di Achia di Silo e nelle visioni del veggente Iedò riguardo a Geroboamo figlio di Nebàt. K~ Da Muzri e da tutti i paesi si importavano cavalli per Salomone. }{ Il re fece sì che in Gerusalemme l'argento fosse comune come i sassi, i cedri numerosi come i sicomòri nella Sefela. o|W Egli dominava su tutti i re, dal fiume fino alla regione dei Filistei e fino al confine dell'Egitto. &{E Salomone aveva quattromila stalle per i suoi cavalli e i suoi carri e dodicimila cavalli, distribuiti nelle città dei carri e presso il re in Gerusalemme. z Ognuno di essi gli portava ogni anno il proprio tributo, oggetti d'oro e oggetti d'argento, vesti, armi, aromi, cavalli e muli. vye Tutti i re della terra desideravano avvicinare Salomone per ascoltare la sapienza che Dio gli aveva infusa. Tx! Il re Salomone superò, per ricchezza e sapienza, tutti i re della terra. =ws Difatti le navi del re andavano a Tarsìs, guidate dai marinai di Curam; ogni tre anni tornavano le navi di Tarsìs cariche d'oro, d'argento, di avorio, di scimmie e di babbuini. :vm Tutto il vasellame per bere del re Salomone era d'oro; tutti gli arredi del palazzo della foresta del Libano erano d'oro fino; al tempo di Salomone l'argento non valeva nulla. su_ Dodici leoni si ergevano, di qua e di là, sui sei gradini; non ne esistevano di simili in nessun regno. t7 Il trono aveva sei gradini e uno sgabello d'oro connessi fra loro. Ai due lati del sedile c'erano due bracci, vicino ai quali si ergevano due leoni. Hs Il re fece un grande trono d'avorio, che rivestì d'oro puro. r- e trecento scudi piccoli d'oro battuto, per ognuno dei quali adoperò trecento sicli d'oro. Il re li pose nel palazzo della foresta del Libano. wqg Il re Salomone fece duecento scudi grandi d'oro battuto, per ognuno dei quali adoperò seicento sicli d'oro, %pC senza contare quanto ne proveniva dai trafficanti e dai commercianti; tutti i re dell'Arabia e i governatori del paese portavano a Salomone oro e argento. toa Il peso dell'oro che affluiva nelle casse di Salomone ogni anno era di seicentosessantasei talenti d'oro, Cn Il re Salomone diede alla regina di Saba quanto ella aveva mostrato di gradire, oltre l'equivalente di quanto ella aveva portato al re. Ella poi tornò nel suo paese con i suoi uomini. ,mQ Con il legno di sandalo il re fece le scale del tempio e della reggia, cetre e arpe per i cantori; strumenti simili non erano mai stati visti nel paese di Giuda. ~lu Gli uomini di Curam e quelli di Salomone, che caricavano oro da Ofir, portarono legno di sandalo e pietre preziose. 6ke Essa diede al re centoventi talenti d'oro, aromi in gran quantità e pietre preziose. Non ci furono mai tanti aromi come quelli che la regina di Saba diede al re Salomone. j! Sia benedetto il Signore tuo Dio, che si è compiaciuto di te e ti ha costituito, sul suo trono, re per il Signore Dio tuo. Poiché il tuo Dio ama Israele e intende renderlo stabile per sempre, ti ha costituito suo re perché tu eserciti il diritto e la giustizia". }is Beati i tuoi uomini e beati questi tuoi ministri, che stanno sempre alla tua presenza e ascoltano la tua sapienza! zhm Io non avevo voluto credere a quanto si diceva finché non sono giunta qui e i miei occhi non hanno visto; ebbene non mi era stata riferita neppure una metà della grandezza della tua sapienza; tu superi la fama che avevo sentito su di te. }gs Quindi disse al re: "Era vero, dunque, quanto avevo sentito dire nel mio paese sul tuo conto e sulla tua sapienza. Tf! i cibi della sua tavola, gli alloggi dei suoi servitori, l'attività dei suoi ministri e le loro divise, i suoi coppieri e le loro vesti, gli olocausti che egli offriva nel tempio, ne rimase incantata. oeW La regina di Saba, quando ebbe ammirato la sapienza di Salomone, la reggia che egli aveva costruito, zdm Salomone rispose a tutte le sue domande; nessuna risultò occulta per Salomone tanto da non poterle rispondere. 'c I La regina di Saba, sentita la fama di Salomone, venne a Gerusalemme per metterlo alla prova mediante enigmi. Arrivò con un corteo molto numeroso e con cammelli carichi di aromi, d'oro in grande quantità e di pietre preziose. Si presentò a Salomone e gli disse quanto aveva in mente. hbICuram gli mandò alcune navi con propri equipaggi e uomini esperti del mare. Costoro, insieme con i marinai di Salomone, andarono in Ofir e di là presero quattrocentocinquanta talenti d'oro e li portarono al re Salomone. gaGAllora Salomone andò ad Ezion-Ghèber e ad Elat sulla riva del mare, nella regione di Edom. `Così fu realizzata tutta l'opera di Salomone da quando si gettarono le fondamenta del tempio fino al suo compimento definitivo. _Non si allontanarono in nulla dalle disposizioni del re Davide riguardo ai sacerdoti e ai leviti; lo stesso avvenne riguardo ai tesori. @^ySecondo le disposizioni di Davide suo padre, stabilì le classi dei sacerdoti per il loro servizio; anche per i leviti dispose che nel loro ufficio lodassero Dio e assistessero i sacerdoti ogni giorno; ai portieri nelle loro classi assegnò le singole porte, perché così aveva comandato Davide, uomo di Dio. T]! Ogni giorno offriva olocausti secondo il comando di Mosè, nei sabati, nei noviluni e nelle tre feste dell'anno, cioè nella festa degli azzimi, nella festa delle settimane e nella festa delle capanne. \} In quel tempo Salomone offrì olocausti al Signore sull'altare del Signore, che aveva costruito di fronte al vestibolo. [# Salomone trasferì la figlia del faraone dalla città di Davide alla casa che aveva costruita per lei, perché aveva stabilito: "Una donna non deve abitare per me nella casa di Davide, re di Israele, perché è sacro ogni luogo in cui ha sostato l'arca del Signore". yZk Questi capi di prefetti, eletti dal re Salomone, erano duecentocinquanta e avevano la sorveglianza sul popolo. ;Yo Ma degli Israeliti Salomone non impiegò nessuno come schiavo per i suoi lavori, perché essi erano guerrieri, capi dei suoi scudieri, capi dei suoi carri e dei suoi cavalieri. 4Xacioè i loro discendenti, sopravvissuti dopo di loro nel paese, quanti non erano stati sterminati dagli Israeliti, Salomone li rese tributari, come lo sono fino ad oggi. |WqQuanti rimanevano degli Hittiti, degli Amorrei, dei Perizziti, degli Evei e dei Gebusei, che non erano Israeliti, VLo stesso fece con Baalat, con tutte le città di rifornimento di sua proprietà e con tutte le città dei carri e dei cavalli; insomma eseguì tutto ciò che gli piacque di costruire in Gerusalemme, nel Libano e in tutto il territorio del suo dominio. kUORicostruì Bet-Coròn superiore e Bet-Coròn inferiore, fortezze con mura, battenti e catenacci. nTUEgli ricostruì Palmira nel deserto e tutte le città di rifornimento, che aveva costruito in Amat. 5SeSalomone andò ad Amat di Zoba e l'occupò. ^R5Salomone ricostruì le città che Curam gli aveva dato e vi stabilì gli Israeliti. TQ #Passati i vent'anni durante i quali aveva edificato il tempio e la reggia, PSi risponderà: Perché hanno abbandonato il Signore Dio dei loro padri, che li aveva fatti uscire dal paese d'Egitto, e si sono legati a dei stranieri, prostrandosi davanti a loro e servendoli. Per questo egli ha mandato su di loro tutte queste sciagure". .OURiguardo a questo tempio, già così eccelso, chiunque vi passerà vicino stupirà e dirà: Perché il Signore ha agito così con questo paese e con questo tempio? 2N]vi sterminerò dal paese che vi ho concesso, e ripudierò questo tempio, che ho consacrato al mio nome, lo renderò la favola e l'oggetto di scherno di tutti i popoli. M1Ma se voi devierete e abbandonerete i decreti e i comandi, che io ho posto innanzi a voi e andrete a servire dei stranieri e a prostrarvi a loro, L'consoliderò il trono del tuo regno come ho promesso a Davide tuo padre dicendogli: Non mancherà per te un successore che regni in Israele. U~}}||({zzz8yyxmwwvv/uuFtt=srrgqqpoo7nn"mhllkj%hhggrff`eddncnbxb a`_^^9]>\\[Z)Y_XrWVUU TTSSRR QiPPOONlMMLKK+JJIZHGFFtEEpDDHCPBA|@@z?? >=9<;;998766154463!2|110/j.--,++\*p))r)(('&{%%}$$c#"!_ =TmY~!0FgVz @ Y *%lqP[gW)Egli ricercò Dio finché visse Zaccaria, che l'aveva istruito nel timore di Dio, e finché egli ricercò il Signore, Dio lo fece prosperare. `V9Egli fece ciò che è retto agli occhi del Signore come aveva fatto Amazia suo padre. UOzia aveva sedici anni quando divenne re; regnò cinquantadue anni in Gerusalemme. Sua madre, di Gerusalemme, si chiamava Iecolia. TwEgli ricostruì Elat e la ricondusse sotto il dominio di Giuda, dopo che il re si era addormentato con i suoi padri. pS [Tutto il popolo di Giuda prese Ozia che aveva sedici anni e lo proclamò re al posto del padre Amazia. ^R5Lo caricarono su cavalli e lo seppellirono con i suoi padri nella città di Davide. mMa se tu vuoi marciare con loro, fa' pure. Raffòrzati pure per la battaglia; Dio ti farà stramazzare davanti al nemico, poiché Dio ha la forza per aiutare e per abbattere". 5=cGli si presentò un uomo di Dio che gli disse: "O re, non si unisca a te l'esercito di Israele, perché il Signore non è con Israele, né con alcuno dei figli di Efraim. Z<-Egli assoldò da Israele centomila uomini valorosi per cento talenti d'argento. /;WAmazia riunì quelli di Giuda e li distribuì, secondo i casati, sotto capi di migliaia e sotto capi di centinaia, per tutto Giuda e Beniamino. Fece un censimento di tutti gli abitanti dai vent'anni in su e trovò che c'erano trecentomila uomini atti alla guerra, armati di lancia e di scudo. U:#Ma non uccise i loro figli, perché sta scritto nel libro della legge di Mosè il comando del Signore: "I padri non moriranno per i figli, né i figli per i padri, ma ognuno morirà per il suo peccato". ~9uQuando il regno si fu rafforzato nelle sue mani, egli uccise gli ufficiali che avevano assassinato il re suo padre. Y8+Egli fece ciò che è retto agli occhi del Signore, ma non con cuore perfetto. 7 Quando divenne re, Amazia aveva venticinque anni; regnò ventinove anni in Gerusalemme. Sua madre, di Gerusalemme, si chiamava Ioaddan. Z6-Quanto riguarda i suoi figli, la quantità dei tributi da lui riscossi, il restauro del tempio di Dio, ecco tali cose sono descritte nella memoria del libro dei re. Al suo posto divenne re suo figlio Amazia. 5}Questi furono i congiurati contro di lui: Zabàd figlio di Simeat, l'Ammonita, e Iozabàd figlio di Simrit, il Moabita. 4%Quando furono partiti, lasciandolo gravemente malato, i suoi ministri ordirono una congiura contro di lui per vendicare il figlio del sacerdote Ioiadà e lo uccisero nel suo letto. Così egli morì e lo seppellirono nella città di Davide, ma non nei sepolcri dei re. [3/L'esercito degli Aramei era venuto con pochi uomini, ma il Signore mise nelle loro mani un grande esercito, perché essi avevano abbandonato il Signore Dio dei loro padri. Gli Aramei fecero giustizia di Ioas. W2'All'inizio dell'anno successivo, marciò contro Ioas l'esercito degli Aramei. Essi vennero in Giuda e in Gerusalemme, sterminarono fra il popolo tutti i capi e inviarono l'intero bottino al re di Damasco. +1OIl re Ioas non si ricordò del favore fattogli da Ioiadà padre di Zaccaria, ma ne uccise il figlio, che morendo disse: "Il Signore lo veda e ne chieda conto!". b0=Ma congiurarono contro di lui e per ordine del re lo lapidarono nel cortile del tempio. /Allora lo spirito di Dio investì Zaccaria, figlio del sacerdote Ioiadà, che si alzò in mezzo al popolo e disse: "Dice Dio: perché trasgredite i comandi del Signore? Per questo non avete successo; poiché avete abbandonato il Signore, anch'egli vi abbandona". .#Il Signore mandò loro profeti perché li facessero ritornare a lui. Essi comunicarono loro il proprio messaggio, ma non furono ascoltati. :-mCostoro trascurarono il tempio del Signore Dio dei loro padri, per venerare i pali sacri e gli idoli. Per questa loro colpa si scatenò l'ira di Dio su Giuda e su Gerusalemme. x,iDopo la morte di Ioiadà, i capi di Giuda andarono a prostrarsi davanti al re, che allora diede loro ascolto. +Lo seppellirono nella città di Davide con i re, perché aveva agito bene in Israele per il servizio del Signore e per il suo tempio. R*Ma Ioiadà, divenuto vecchio e sazio di anni, morì a centotrenta anni. )5Quando ebbero finito, portarono davanti al re e a Ioiadà il resto del denaro e con esso fecero arredi per il tempio: vasi per il servizio liturgico e per gli olocausti, coppe e altri oggetti d'oro e d'argento. Finché visse Ioiadà, si offrirono sempre olocausti nel tempio. :(m I dirigenti dei lavori si mostrarono molto attivi; per la loro opera le riparazioni progredirono; essi riportarono il tempio di Dio allo stato di una volta e lo consolidarono. n'U Il re e Ioiadà lo diedero ai dirigenti dei lavori addetti al tempio ed essi impegnarono scalpellini e falegnami per le riparazioni del tempio; anche lavoratori del ferro e del bronzo si misero al lavoro per riparare il tempio. P& Quando la cassa veniva portata per l'ispezione reale affidata ai leviti ed essi vedevano che c'era molto denaro, allora veniva lo scriba del re e l'ispettore nominato dal sommo sacerdote, vuotavano la cassa, quindi la prendevano e la ricollocavano al suo posto. Facevano così ogni giorno e così misero insieme molto denaro. x%i Tutti i capi e tutto il popolo si rallegrarono e portarono il denaro che misero nella cassa fino a riempirla. $/ Quindi fecero un proclama in Giuda e in Gerusalemme perché si portasse al Signore la tassa imposta da Mosè servo di Dio a Israele nel deserto. X#)Per ordine del re fecero una cassa, che posero davanti alla porta del tempio. "7L'empia Atalia, infatti, e i suoi adepti hanno dilapidato il tempio di Dio; perfino tutte le cose consacrate del tempio hanno adoperato per i Baal". !Allora il re convocò Ioiadà loro capo e gli disse: "Perché non hai richiesto dai leviti che portassero da Giuda e da Gerusalemme la tassa prescritta da Mosè servo del Signore e fissata dall'assemblea di Israele per la tenda della testimonianza?  }Radunò i sacerdoti e i leviti e disse loro: "Andate nelle città di Giuda e raccogliete ogni anno da tutti gli Israeliti denaro per restaurare il tempio del vostro Dio. Cercate di sollecitare il lavoro". Ma i leviti non mostrarono nessuna fretta. :oIn seguito, Ioas decise di restaurare il tempio. FIoiadà gli diede due mogli ed egli generò figli e figlie. a;Ioas fece ciò che è retto agli occhi del Signore finché visse il sacerdote Ioiadà.  }Quando Ioas divenne re aveva sette anni; regnò quarant'anni in Gerusalemme. Sua madre, di Bersabea, si chiamava Sibia. veTutto il popolo fu in festa e la città restò tranquilla benché Atalia fosse stata uccisa a fil di spada. hIPrese i capi di centinaia, i notabili e quanti avevano autorità in mezzo al popolo del paese e fece scendere il re dal tempio. Attraverso la porta Superiore lo condussero nella reggia e lo fecero sedere sul trono regale. mSStabilì i portieri alle porte del tempio perché non vi entrasse alcun immondo per nessun motivo. Ioiadà affidò la sorveglianza del tempio ai sacerdoti e ai leviti, che Davide aveva divisi in classi per il tempio, perché offrissero olocausti al Signore, come sta scritto nella legge di Mosè, fra gioia e canti, secondo le disposizioni di Davide. %CTutti andarono nel tempio di Baal e lo demolirono; fecero a pezzi i suoi altari e le sue statue e uccisero Mattan, sacerdote di Baal, davanti agli altari. zmIoiadà concluse un'alleanza tra sé, il popolo tutto e il re, che il popolo fosse cioè il popolo del Signore. Le aprirono un passaggio con le mani; essa raggiunse la reggia per l'ingresso della porta dei Cavalli e là essi l'uccisero. _7Il sacerdote Ioiadà ordinò ai capi delle centurie, che comandavano la truppa: "Fatela uscire attraverso le file! Chi la segue sia ucciso di spada". Infatti il sacerdote aveva detto: "Non uccidetela nel tempio". .U Guardò ed ecco, il re stava sul suo seggio all'ingresso; gli ufficiali e i trombettieri circondavano il re; tutto il popolo del paese gioiva a suon di trombe; i cantori, con gli strumenti musicali, intonavano i canti di lode. Atalia si strappò le vesti e gridò: "Tradimento, tradimento!". zm Quando sentì le grida del popolo che acclamando correva verso il re, Atalia si presentò al popolo nel tempio. *M Si fece uscire il figlio del re e gli si impose il diadema con le insegne. Lo si proclamò re; Ioiadà e i suoi figli lo unsero e poi gridarono: "Viva il re!". 1[ Mise tutto il popolo, ognuno con l'arma in pugno, nel lato meridionale e nel lato settentrionale del tempio, lungo l'altare e l'edificio, in modo da circondare il re. !; Il sacerdote Ioiadà diede ai capi delle centurie lance, scudi grandi e piccoli, già appartenenti al re Davide e allora depositati nel tempio di Dio. I leviti e tutti quelli di Giuda fecero quanto aveva comandato il sacerdote Ioiadà. Ognuno prese i suoi uomini, quelli che entravano in servizio di sabato come quelli che smontavano di sabato, perché il sacerdote Ioiadà non aveva licenziato le classi uscenti. 6 eI leviti circonderanno il re, ognuno con l'arma in pugno; chiunque tenti di entrare nel tempio sia messo a morte. Essi staranno vicino al re seguendolo in ogni movimento". 6 eNessuno entri nel tempio, se non i sacerdoti e i leviti di servizio; costoro vi entreranno, perché essi sono santificati; tutto il popolo osserverà l'ordine del Signore.  un altro terzo starà nella reggia e un terzo alla porta di Iesod, mentre tutto il popolo starà nei cortili del tempio.  /Questo è ciò che dovrete fare: un terzo fra quelli di voi che prendono servizio il sabato, sacerdoti e leviti, monterà la guardia alle porte; 7 gTutta l'assemblea concluse un'alleanza con il re nel tempio di Dio. Ioiadà disse loro: "Ecco il figlio del re. Deve regnare come ha promesso il Signore ai figli di Davide.  Percorsero Giuda e radunarono i leviti da tutte le città di Giuda e i capi dei casati di Israele; essi vennero in Gerusalemme. ~ wNell'anno settimo Ioiadà, sentendosi sicuro, prese i capi di centurie, cioè Azaria, figlio di Ierocam, Ismaele figlio di Giovanni, Azaria figlio di Obed, Maaseia figlio di Adaia, ed Elisafàt figlio di Zicrì, e concluse un'alleanza con loro. oW Egli rimase nascosto presso di lei nel tempio di Dio per sei anni; intanto Atalia regnava sul paese. oW Ma Iosabeat figlia del re, prese Ioas figlio di Acazia, e lo nascose, togliendolo dal gruppo dei figli del re destinati alla morte. Essa lo introdusse insieme con la nutrice in una camera da letto e così Iosabeat, figlia del re Ioram e moglie del sacerdote Ioiadà - era anche sorella di Acazia - sottrasse Ioas ad Atalia, che perciò non lo mise a morte.  Atalia, madre di Acazia, visto che era morto il figlio, si propose di sterminare tutta la discendenza regale della casa di Giuda. !; Egli fece ricercare Acazia e lo catturarono mentre era nascosto in Samaria; lo condussero da Ieu, che lo uccise. Ma lo seppellirono, perché dicevano: "È figlio di Giòsafat, che ha ricercato il Signore con tutto il cuore". Nella casa di Acazia nessuno era in grado di regnare. yMentre faceva giustizia della casa di Acab, Ieu trovò i capi di Giuda e i nipoti di Acazia, suoi servi, e li uccise. Y+Fu volontà di Dio che Acazia, per sua rovina, andasse da Ioram. Difatti, quando giunse, uscì con Ioram incontro a Ieu figlio di Nimsi, che il Signore aveva consacrato perché distruggesse la casa di Acab. pYche tornò a curarsi in Izreel per le ferite ricevute in Ramot di Gàlaad mentre combatteva con Cazael re di Aram. Acazia figlio di Ioram, re di Giuda, scese per visitare Ioram figlio di Acab, in Izreel perché costui era malato. -SSu consiglio di costoro entrò anche in guerra con Ioram figlio di Acab, re di Israele e contro Cazael re di Aram, in Ramot di Gàlaad. Gli Aramei ferirono Ioram, ;~oFece ciò che è male agli occhi del Signore, come facevano quelli della famiglia di Acab, perché dopo la morte di suo padre costoro, per sua rovina, erano i suoi consiglieri. o}WAnch'egli imitò la condotta della casa di Acab, perché sua madre lo consigliava ad agire da empio. |Quando divenne re, Acazia aveva ventidue anni; regnò un anno in Gerusalemme. Sua madre si chiamava Atalia ed era figlia di Omri. { Gli abitanti di Gerusalemme proclamarono re al suo posto Acazia, il minore dei figli, perché tutti quelli più anziani erano stati uccisi dalla banda che era penetrata con gli Arabi nell'accampamento. Così divenne re Acazia figlio di Ioram, re di Giuda. CzQuando divenne re, egli aveva trentadue anni; regnò otto anni in Gerusalemme. Se ne andò senza lasciare rimpianti; lo seppellirono nella città di Davide, ma non nei sepolcri dei re. tyaAndò avanti per più di un anno; verso la fine del secondo anno, gli uscirono le viscere per la gravità della malattia e così morì fra dolori atroci. E per lui il popolo non bruciò aromi, come si erano bruciati per i suoi padri. \x1Dopo tutto questo, il Signore lo colpì con una malattia intestinale inguaribile. EwCostoro attaccarono Giuda, vi penetrarono e razziarono tutti i beni della reggia, asportando anche i figli e le mogli del re. Non gli rimase nessun figlio, se non Ioacaz il più piccolo. xviIl Signore risvegliò contro Ioram l'ostilità dei Filistei e degli Arabi che abitano al fianco degli Etiopi. uTu soffrirai gravi malattie, una malattia intestinale tale che per essa le tue viscere ti usciranno nel giro di due anni". t}ecco, il Signore farà cadere un grave disastro sul tuo popolo, sui tuoi figli, sulle tue mogli e su tutti i tuoi beni. }ss ma hai seguito piuttosto la condotta dei re di Israele, hai spinto alla idolatria Giuda e gli abitanti di Gerusalemme, come ha fatto la casa di Acab, e inoltre hai ucciso i tuoi fratelli, cioè la famiglia di tuo padre, uomini migliori di te, Rr Gli giunse da parte del profeta Elia uno scritto che diceva: "Dice il Signore, Dio di Davide tuo padre: Perché non hai seguito la condotta di Giòsafat tuo padre, né la condotta di Asa re di Giuda, q Egli inoltre eresse alture nelle città di Giuda, spinse alla idolatria gli abitanti di Gerusalemme e fece traviare Giuda. ;po Ma Edom, ribellatosi a Giuda, ancora oggi è indipendente. In quel tempo anche Libna si ribellò al suo dominio, perché Ioram aveva abbandonato il Signore, Dio dei suoi padri. @oy Ioram con i suoi ufficiali e con tutti i carri passò la frontiera e, assalendoli di notte, sconfisse gli Idumei che l'avevano accerchiato, insieme con gli ufficiali dei suoi carri. KnDurante il suo regno Edom si ribellò a Giuda e si elesse un re. Lmma il Signore non volle distruggere la casa di Davide a causa dell'alleanza che aveva conclusa con Davide e della promessa fattagli di lasciargli sempre una lampada, per lui e per i suoi figli. *lMSeguì la strada dei re di Israele, come aveva fatto la casa di Acab, perché sua moglie era figlia di Acab. Egli fece ciò che è male agli occhi del Signore, Zk-Quando divenne re, Ioram aveva trentadue anni; regnò in Gerusalemme otto anni. )jKIoram prese in possesso il regno di suo padre e quando si fu rafforzato, uccise di spada tutti i suoi fratelli e, con loro, anche alcuni ufficiali di Israele. 5icIl padre aveva dato loro ricchi doni: argento, oro e oggetti preziosi insieme con fortezze in Giuda; il regno però l'aveva assegnato a Ioram, perché era il primogenito. "h=I suoi fratelli, figli di Giòsafat, erano Azaria, Iechiel, Zaccaria, Azariau, Michele e Sefatia; tutti costoro erano figli di Giòsafat re di Israele. g Giòsafat si addormentò con i suoi padri e fu sepolto con loro nella città di Davide. Al suo posto divenne re suo figlio Ioram. ^f5%Ma Eliezer figlio di Dodava, di Maresa, predisse contro Giòsafat: "Perché ti sei alleato con Acazia, il Signore ha aperto una breccia nei tuoi lavori". Le navi si sfasciarono e non poterono salpare per Tarsis. xei$Egli si associò a lui per costruire navi capaci di raggiungere Tarsis. Allestirono le navi in Ezion-Ghèber. hdI#In seguito Giòsafat, re di Giuda, si alleò con Acazia re di Israele che agiva con empietà. c9"Le altre gesta di Giòsafat, le prime come le ultime, ecco sono descritte negli atti di Ieu, figlio di Canàni, inseriti nel libro dei re di Israele. }bs!Ma non scomparvero le alture; il popolo non aveva ancora rafforzato il cuore nella ricerca del Dio dei suoi padri. paY Seguì la strada di suo padre, senza allontanarsi, per fare ciò che è retto agli occhi del Signore. &`EGiòsafat regnò su Giuda. Aveva trentacinque anni quando divenne re; regnò venticinque anni in Gerusalemme. Sua madre si chiamava Azuba figlia di Silchi. e_CIl regno di Giòsafat fu tranquillo; Dio gli aveva concesso la pace su tutte le frontiere. ^!Quando si seppe che il Signore aveva combattuto contro i nemici di Israele, il terrore di Dio si diffuse su tutti i regni dei vari paesi. _]7Entrarono in Gerusalemme diretti al tempio, fra suoni di arpe, di cetre e di trombe. T\!Quindi tutto Giuda e tutti quelli di Gerusalemme, con Giòsafat alla testa, partirono per tornare in Gerusalemme, pieni di gioia perché il Signore li aveva riempiti di letizia a spese dei loro nemici. ([IIl quarto giorno si radunarono nella valle di Beracà; poiché là benedissero il Signore, chiamarono quel luogo valle della Benedizione, nome ancora in uso. Z#Giòsafat e la sua gente andarono a raccogliere la loro preda. Vi trovarono in abbondanza bestiame, ricchezze, vesti e oggetti preziosi. Ne presero più di quanto ne potessero portare. Passarono tre giorni a raccogliere il bottino, perché esso era molto abbondante. EYQuando quelli di Giuda raggiunsero la collina da dove si vedeva il deserto, si voltarono verso la moltitudine, ed ecco non c'erano che cadaveri gettati per terra, senza alcun superstite. iXKGli Ammoniti e i Moabiti insorsero contro gli abitanti delle montagne di Seir per votarli allo sterminio e distruggerli. Quando ebbero finito con gli abitanti delle montagne di Seir, contribuirono a distruggersi a vicenda. FWAppena cominciarono i loro canti di esultanza e di lode, il Signore tese un agguato contro gli Ammoniti, i Moabiti e quelli delle montagne di Seir, venuti contro Giuda e furono sconfitti. aV;Quindi, consigliatosi con il popolo, mise i cantori del Signore, vestiti con paramenti sacri, davanti agli uomini in armi, perché lodassero il Signore dicendo: Lodate il Signore, perché la sua grazia dura sempre. ULa mattina dopo si alzarono presto e partirono per il deserto di Tekòa. Mentre si muovevano, Giòsafat si fermò e disse: "Ascoltatemi, Giuda e abitanti di Gerusalemme! Credete nel Signore vostro Dio e sarete saldi; credete nei suoi profeti e riuscirete". TI leviti, dei figli dei Keatiti e dei figli dei Korachiti, si alzarono a lodare il Signore, Dio di Israele, a piena voce. S#Giòsafat si inginocchiò con la faccia a terra; tutto Giuda e gli abitanti di Gerusalemme si prostrarono davanti al Signore per adorarlo. wRgNon toccherà a voi combattere in tale momento; fermatevi bene ordinati e vedrete la salvezza che il Signore opererà per voi, o Giuda e Gerusalemme. Non temete e non abbattetevi. Domani, uscite loro incontro; il Signore sarà con voi". Q3Domani, scendete contro di loro; ecco, saliranno per la salita di Ziz. Voi li sorprenderete al termine della valle di fronte al deserto di Ieruel. P{Egli disse: "Porgete l'orecchio, voi tutti di Giuda, abitanti di Gerusalemme e tu, re Giòsafat. Vi dice il Signore: Non temete e non spaventatevi davanti a questa moltitudine immensa perché la guerra non è diretta contro di voi, ma contro Dio. 7OgAllora lo spirito del Signore, in mezzo all'assemblea, fu su Iacaziel, figlio di Zaccaria, figlio di Benaià, figlio di Ieiel, figlio di Mattania, levita dei figli di Asaf. }Ns Tutti gli abitanti di Giuda stavano in piedi davanti al Signore, con i loro bambini, le loro mogli e i loro figli. oMW Dio nostro, non ci vorrai rendere giustizia nei loro riguardi, poiché noi non abbiamo la forza di opporci a una moltitudine così grande piombataci addosso? Non sappiamo che cosa fare; perciò i nostri occhi sono rivolti a te". hLI ecco, ora ci ricompensano venendoci a scacciare dalla eredità che tu hai acquistata per noi. rK] Ora, ecco gli Ammoniti, i Moabiti e quelli delle montagne di Seir, nelle cui terre non hai permesso agli Israeliti di entrare, quando venivano dal paese d'Egitto, e perciò si sono tenuti lontani da quelli e non li hanno distrutti, |Jq Se ci piomberà addosso una sciagura, una spada punitrice, una peste o una carestia, noi ci presenteremo a te in questo tempio, poiché il tuo nome è in questo tempio, e grideremo a te dalla nostra sciagura e tu ci ascolterai e ci aiuterai. `I9Gli Israeliti lo hanno abitato e vi hanno costruito un santuario al tuo nome dicendo: ;HoNon hai scacciato tu, nostro Dio, gli abitanti di questa regione di fronte al tuo popolo Israele e non hai consegnato il paese per sempre alla discendenza del tuo amico Abramo? LGEgli disse: "Signore, Dio dei nostri padri, non sei forse tu il Dio che è in cielo? Tu domini su tutti i regni dei popoli. Nelle tue mani sono la forza e la potenza; nessuno può opporsi a te. }FsGiòsafat stette in piedi in mezzo all'assemblea di Giuda e di Gerusalemme nel tempio, di fronte al nuovo cortile. EQuelli di Giuda si radunarono per implorare aiuto dal Signore; vennero da tutte le città di Giuda per implorare aiuto dal Signore. fDENella paura Giòsafat si rivolse al Signore; per questo indisse un digiuno per tutto Giuda. )CKAndarono ad annunziare a Giòsafat: "Una grande moltitudine è venuta contro di te da oltre il mare, da Edom. Ecco sono in Cazezon-Tamàr, cioè in Engàddi". _B 9In seguito i Moabiti e gli Ammoniti, aiutati dai Meuniti, mossero guerra a Giòsafat. 7Ag Ecco Amaria sommo sacerdote vi guiderà in ogni questione religiosa, mentre Zebadia figlio di Ismaele, capo della casa di Giuda, vi guiderà in ogni questione che riguarda il re; in qualità di scribi sono a vostra disposizioni i leviti. Coraggio, mettetevi al lavoro. Il Signore sarà con il buono". @{ Su ogni causa che vi verrà presentata da parte dei vostri fratelli che abitano nelle loro città - si tratti di omicidio o di una questione che riguarda la legge o un comando, gli statuti o i decreti - istruiteli in modo che non si rendano colpevoli davanti al Signore e il suo sdegno non si riversi su di voi e sui vostri fratelli. Agite così e non diventerete colpevoli. e?C Egli comandò loro: "Voi agirete nel timore del Signore, con fedeltà e con cuore integro. >9Anche in Gerusalemme Giòsafat costituì alcuni leviti, sacerdoti e capifamiglia di Israele, per dirimere le questioni degli abitanti di Gerusalemme. .=UOra il timore del Signore sia con voi; nell'agire badate che nel Signore nostro Dio non c'è nessuna iniquità; egli non ha preferenze personali né accetta doni". 6<eAi giudici egli raccomandò: "Guardate a quello che fate, perché non giudicate per gli uomini, ma per il Signore, il quale sarà con voi quando pronunzierete la sentenza. a;;Egli stabilì giudici nella regione, in tutte le fortezze di Giuda, città per città. -:SGiòsafat, dopo un soggiorno in Gerusalemme, si recò di nuovo fra il suo popolo da Bersabea alle montagne di Efraim, riportandolo al Signore, Dio dei loro padri. 9%Tuttavia in te si sono trovate cose buone, perché hai bruciato i pali sacri nella regione e hai rivolto il tuo cuore alla ricerca di Dio". d8AIl veggente Ieu, figlio di Canàni, gli andò incontro e disse a Giòsafat: "Si doveva forse recare aiuto a un empio? Potevi dunque amare coloro che odiano il Signore? Per questo lo sdegno del Signore è contro di te. G7 Giòsafat, re di Giuda, tornò in pace a casa in Gerusalemme. 61"La battaglia infuriò per tutto quel giorno; il re di Israele stette sul carro di fronte agli Aramei sino alla sera e morì al tramonto del sole. @5y!Ma uno, teso a caso l'arco, colpì il re di Israele fra le maglie dell'armatura e la corazza. Il re disse al suo cocchiere: "Gira, portami fuori dalla mischia, perché sono ferito". f4E Quando si accorsero che non era il re di Israele, i capi dei carri si allontanarono da lui. K3Quando i capi dei carri videro Giòsafat dissero: "È il re di Israele!". Lo circondarono per assalirlo; Giòsafat gridò e il Signore gli venne in aiuto e Dio li allontanò dalla sua persona. 2-Il re di Aram aveva ordinato ai suoi capi dei carri: "Non combattete contro nessuno, piccolo o grande, ma unicamente contro il re di Israele!". /1WIl re di Israele disse a Giòsafat: "Io mi travestirò per andare in battaglia. Tu resta con i tuoi abiti". Il re di Israele si travestì ed entrarono in battaglia. S0Il re di Israele e Giòsafat re di Giuda marciarono su Ramot di Gàlaad. [//Michea disse: "Se tu tornerai in pace, il Signore non ha parlato per mezzo mio". .Riferite loro: Il re ordina: Mettetelo in prigione e mantenetelo con il minimo di pane e di acqua finché tornerò in pace". s-_Il re di Israele disse: "Prendete Michea e conducetelo ad Amon capo della città e a Ioas figlio del re. `,9Michea rispose: "Ecco lo vedrai quando passerai di stanza in stanza per nasconderti". 7+gAllora Sedecia figlio di Chenaana si avvicinò e percosse Michea sulla guancia dicendo: "Per quale via lo spirito del Signore è passato da me per venire a parlare in te?". &*EEcco, dunque, il Signore ha messo uno spirito di menzogna nella bocca di tutti questi tuoi profeti, ma il Signore a tuo riguardo preannunzia una sciagura". #)?Rispose: Andrò e diventerò uno spirito di menzogna sulla bocca di tutti i suoi profeti. Quegli disse: Lo ingannerai; certo riuscirai; va' e fa' così. }(sSi fece avanti uno spirito che - presentatosi al Signore - disse: Io lo ingannerò. Il Signore gli domandò: Come? '9Il Signore domandò: Chi ingannerà Acab re di Israele, perché marci contro Ramot di Gàlaad e vi perisca? Chi rispose in un modo e chi in un altro. 1&[Michea disse: "Pertanto, ascoltate la parola del Signore. Io ho visto il Signore seduto sul trono; tutto l'esercito celeste stava alla sua destra e alla sua sinistra. % Il re di Israele disse a Giòsafat: "Non te l'avevo forse detto che non mi avrebbe predetto nulla di buono, ma solo il male?". *$MAllora egli disse: "Ho visto tutti gli Israeliti vagare sui monti come pecore senza pastore. Il Signore dice: Non hanno padroni; ognuno torni a casa in pace!". v#eIl re gli disse: "Quante volte ti devo scongiurare di non dirmi altro che la verità in nome del Signore?". c"?Si presentò al re, che gli domandò: "Michea, dobbiamo marciare contro Ramot di Gàlaad oppure dobbiamo rinunziarvi?". Quegli rispose: "Attaccatela, avrete successo; i suoi abitanti saranno messi nelle vostre mani". e!C Michea rispose: "Per la vita del Signore, io annunzierò solo quanto mi dirà il mio Dio". P  Il messaggero, che era andato a chiamare Michea, gli disse: "Ecco le parole dei profeti sono concordi nel predire il successo del re; ora la tua parola sia identica alle loro; predici il successo".  Tutti i profeti predicevano allo stesso modo: "Assali Ramot di Gàlaad, avrai successo; il Signore la metterà nelle mani del re". 'G Sedecia, figlio di Chenaana, che si era fatto corna di ferro, affermava: "Così dice il Signore: Con queste cozzerai contro gli Aramei sino ad annientarli". U~~\}||{{1zyyxwhvuttTss rpr qppSoonnnBmm,lkkjihgg;ffeSdcccbaa"``3_^^2]] \I[[YZZYY XqWWVUTTT=SRQQPkP ONMLKKCJeIIqHGFFEDDVCC BIB A$??>>`=0<<0;w::C988 76c6$5/4?322-1~0/.V-,++**Q*(('&&"%]$$#^"Q!!3  Np=m^1?R Kx A H @..765zy! Ridotto in tale miseria, egli placò il volto del Signore suo Dio e si umiliò molto di fronte al Dio dei suoi padri. 7 g! Allora il Signore mandò contro di loro i capi dell'esercito del re assiro; essi presero Manàsse con uncini, lo legarono con catene di bronzo e lo condussero in Babilonia. M ! Il Signore parlò a Manàsse e al suo popolo, ma non gli badarono. - S! Manàsse fece traviare Giuda e gli abitanti di Gerusalemme spingendoli ad agire peggio delle popolazioni che il Signore aveva sterminate di fronte agli Israeliti. } s!Non lascerò più che il piede degli Israeliti si allontani dal paese che io ho concesso ai loro padri, purché procurino di eseguire quanto ho comandato loro nell'intera legge, ossia negli statuti e nei decreti dati loro per mezzo di Mosè". s _!E collocò la statua dell'idolo che aveva fatto, nel tempio, di cui Dio aveva detto a Davide e al figlio Salomone: "In questo tempio e in Gerusalemme, che mi sono scelta fra tutte le tribù di Israele, porrò il mio nome per sempre. |q!Fece passare i suoi figli per il fuoco nella Valle di Ben-Hinnòn. Praticò la magia, gli incantesimi e la stregoneria; istituì negromanti e indovini. Compì in molte maniere ciò che è male agli occhi del Signore provocando il suo sdegno. Q!Eresse altari a tutta la milizia del cielo nei due cortili del tempio. wg!Costruì altari nel tempio, del quale il Signore aveva detto: "In Gerusalemme sarà il mio nome per sempre". 'G!Ricostruì le alture demolite da suo padre Ezechia, eresse altari ai Baal, piantò pali sacri, si prostrò davanti a tutta la milizia del cielo e la servì. #!Egli fece ciò che è male agli occhi del Signore, secondo gli abomini dei popoli che il Signore aveva scacciato di fronte agli Israeliti. d C!Quando Manàsse divenne re, aveva dodici anni; regnò cinquantacinque anni in Gerusalemme. mS !Ezechia si addormentò con i suoi padri e lo seppellirono nella salita dei sepolcri dei figli di Davide. Alla sua morte gli resero omaggio tutto Giuda e gli abitanti di Gerusalemme. Al suo posto divenne re suo figlio Manàsse. ,Q Le altre gesta di Ezechia e le sue opere di pietà ecco sono descritte nella visione del profeta Isaia, figlio di Amoz, e nel libro dei re di Giuda e di Israele. ?w Ma quando i capi di Babilonia gli inviarono messaggeri per informarsi sul prodigio avvenuto nel paese, Dio l'abbandonò per metterlo alla prova e conoscerne completamente il cuore. :m Ezechia chiuse l'apertura superiore delle acque del Ghicon, convogliandole in basso attraverso il lato occidentale nella città di Davide. Ezechia riuscì in ogni sua impresa. u~c Si edificò città; ebbe molto bestiame minuto e grosso, perché Dio gli aveva concesso beni molto grandi. ~}u magazzini per i prodotti del grano, del mosto e dell'olio, stalle per ogni genere di bestiame, ovili per le pecore. 2|] Ezechia ebbe ricchezze e gloria in abbondanza. Egli si costruì depositi per l'argento, l'oro, le pietre preziose, gli aromi, gli scudi e per qualsiasi cosa pregevole, O{ Tuttavia Ezechia si umiliò della superbia del suo cuore e a lui si associarono gli abitanti di Gerusalemme; per questo l'ira del Signore non si abbatté su di essi finché Ezechia restò in vita. >zu Ma la riconoscenza di Ezechia non fu proporzionata al beneficio, perché il suo cuore si era insuperbito; per questo su di lui, su Giuda e su Gerusalemme si riversò l'ira divina. y In quei giorni Ezechia si ammalò di malattia mortale. Egli pregò il Signore, che l'esaudì e operò un prodigio per lui. 8xi Allora molti portarono offerte al Signore in Gerusalemme e oggetti preziosi a Ezechia re di Giuda, che, dopo simili cose, aumentò in prestigio agli occhi di tutti i popoli. 9wk Così il Signore liberò Ezechia e gli abitanti di Gerusalemme dalla mano di Sennàcherib re d'Assiria e dalla mano di tutti gli altri e concesse loro la pace alle frontiere. ,vQ Il Signore mandò un angelo, che sterminò tutti i guerrieri valorosi, ogni capo e ogni ufficiale, nel campo del re d'Assiria. Questi se ne tornò, con la vergogna sul volto, nel suo paese. Entrò nel tempio del suo dio, dove alcuni suoi figli, nati dalle sue viscere, l'uccisero di spada. puY Allora il re Ezechia e il profeta Isaia figlio di Amoz, pregarono a questo fine e gridarono al Cielo. |tq Essi parlarono del Dio di Gerusalemme come di uno degli dei degli altri popoli della terra, opera di mani d'uomo. #s? Gli inviati gridarono a gran voce in ebraico al popolo di Gerusalemme che stava sulle mura, per spaventarlo e atterrirlo al fine di occuparne la città. "r= Sennàcherib aveva scritto anche lettere insultando il Signore Dio di Israele e sparlando di lui in questi termini: "Come gli dei dei popoli di quei paesi non hanno potuto liberare i loro popoli dalla mia mano, così il Dio di Ezechia non libererà dalla mia mano il suo popolo". ]q3 Parlarono ancora i suoi ministri contro il Signore Dio e contro Ezechia suo servo. p Ora, non vi inganni Ezechia e non vi seduca in questa maniera! Non credetegli, perché nessun dio di qualsiasi popolo o regno ha potuto liberare il suo popolo dalla mia mano e dalle mani dei miei padri. Nemmeno i vostri dei vi libereranno dalla mia mano!". Lo Quale, fra tutti gli dei dei popoli di quei paesi che i miei padri avevano votato allo sterminio, ha potuto liberare il suo popolo dalla mia mano? Potrà il vostro Dio liberarvi dalla mia mano? ;no Non sapete che cosa abbiamo fatto io e i miei padri a tutti i popoli di tutti i paesi? Forse gli dei dei popoli di quei paesi hanno potuto liberare i loro paesi dalla mia mano? Om Egli non è forse lo stesso Ezechia che ha eliminato le sue alture e i suoi altari dicendo a Giuda e a Gerusalemme: Vi prostrerete davanti a un solo altare e su di esso soltanto offrirete incenso? l3 Ezechia non vi inganna forse per farvi morire di fame e di sete quando asserisce: Il Signore nostro Dio ci libererà dalle mani del re di Assiria? jkM "Dice Sennàcherib re d'Assiria: Di chi avete fiducia voi per restare in Gerusalemme assediata? Zj- In seguito Sennàcherib, re d'Assiria, mandò i suoi ministri a Gerusalemme, mentre egli con tutte le forze assaliva Lachis, per dire a Ezechia re di Giuda e a tutti quelli di Giuda che erano in Gerusalemme: Fi Con lui c'è un braccio di carne, con noi c'è il Signore nostro Dio per aiutarci e per combattere le nostre battaglie". Il popolo rimase rassicurato dalle parole di Ezechia, re di Giuda. Eh "Siate forti e coraggiosi! Non temete e non abbattetevi davanti al re d'Assiria e davanti a tutta la moltitudine che l'accompagna, perché con noi c'è uno più grande di chi è con lui. g Designò capi militari sopra il popolo; li radunò presso di sé nella piazza della porta della città e così parlò al loro cuore: Of Ezechia si rafforzò; ricostruì tutta la parte diroccata delle mura, vi innalzò torri, costruì un secondo muro, fortificò il Millo della città di Davide e preparò armi in abbondanza e scudi. Oe Si radunò un popolo numeroso per ostruire tutte le sorgenti e il torrente che attraversava il centro del paese, dicendo: "Perché dovrebbero venire i re d'Assiria e trovare acqua in abbondanza?". d Egli decise con i suoi ufficiali e con i suoi prodi di ostruire le acque sorgive, che erano fuori della città. Essi l'aiutarono. ecC Ezechia vide l'avanzata di Sennàcherib, che si dirigeva verso Gerusalemme per assediarla. 0b [ Dopo questi fatti e queste prove di fedeltà, ci fu l'invasione di Sennàcherib re d'Assiria. Penetrato in Giuda, assediò le città fortificate per forzarne le mura. &aEQuanto aveva intrapreso per il servizio del tempio, per la legge e per i comandi, lo fece cercando il suo Dio con tutto il cuore; per questo ebbe successo. q`[Ezechia fece lo stesso in tutto Giuda; egli fece ciò che è buono e retto davanti al Signore suo Dio. _ Per i figli di Aronne, ossia per i sacerdoti residenti in campagna, nelle zone attorno alle loro città, in ogni città c'erano uomini designati nominalmente per distribuire la parte dovuta a ogni maschio fra i sacerdoti e a ogni registrato fra i leviti. $^AErano registrati con tutti i bambini, le mogli, i figli e le figlie di tutta la comunità, poiché dovevano consacrarsi con fedeltà a ciò che è sacro. %]CLa registrazione dei sacerdoti era fatta secondo i loro casati; quella dei leviti, dai vent'anni in su, secondo le loro funzioni e secondo le loro classi. *\Moltre ai maschi registrati dai tre anni in su; questi entravano ogni giorno nel tempio per il loro servizio, secondo le loro funzioni e secondo le loro classi. A[{Da lui dipendevano Eden, Miniàmin, Giosuè, Semaia, Amaria e Secania nelle città sacerdotali come distributori fedeli tra i loro fratelli, grandi e piccoli, secondo le loro classi, JZ Kore figlio di Imna, levita custode della porta d'oriente, si occupava delle offerte spontanee fatte a Dio; egli distribuiva quanto si prelevava per l'offerta al Signore e le cose santissime. ^Y5 Iechiel, Azaria, Nacat, Asael, Ierimòt, Iozabàd, Eliel, Ismachia, Macat e Benaià erano impiegati sotto la direzione di Conania e di suo fratello Simei per ordine del re Ezechia e di Azaria preposto al tempio. +XO Vi depositarono scrupolosamente le offerte, le decime e le cose consacrate. A tali cose presiedeva il levita Conania, alle cui dipendenze era il fratello Simei. XW) Ezechia allora ordinò che si preparassero stanze nel tempio; le prepararono. $VA e il sommo sacerdote Azaria della casa di Zadòk gli rispose: "Da quando si è cominciato a portare l'offerta nel tempio, noi abbiamo mangiato e ci siamo saziati, ma ne è rimasto in abbondanza, perché il Signore ha benedetto il suo popolo; ne è rimasta questa grande quantità". JU  Ezechia interrogò i sacerdoti e i leviti riguardo agli ammassi fTEVennero Ezechia e i capi; visti gli ammassi, benedissero il Signore e il popolo di Israele. bS=Nel terzo mese si cominciò a fare gli ammassi, che furono completati nel settimo mese. VR%Anche gli Israeliti e i Giudei, che abitavano nelle città di Giuda, portarono la decima degli armenti e dei greggi; portarono la decima dei doni consacrati al Signore loro Dio, facendone grandi ammassi. NQAppena si diffuse quest'ordine, gli Israeliti offrirono in abbondanza le primizie del grano, del mosto, dell'olio, del miele e di ogni altro prodotto agricolo e la decima abbondante di ogni cosa. 0PYEgli ordinò al popolo, agli abitanti di Gerusalemme, di consegnare ai sacerdoti e ai leviti la loro parte perché questi potessero attendere alla legge del Signore. SOIl re determinò quanto dei suoi beni dovesse essere destinato agli olocausti del mattino e della sera, agli olocausti dei sabati, dei noviluni e delle feste, come sta scritto nella legge del Signore. ,NQEzechia ricostituì le classi dei sacerdoti e dei leviti secondo le loro funzioni, assegnando a ognuno, ai sacerdoti e ai leviti, il proprio servizio riguardo all'olocausto e ai sacrifici di comunione per celebrare e lodare con inni e per servire alle porte degli accampamenti del Signore. SM !Quando tutto fu finito, gli Israeliti presenti andarono tutti nelle città di Giuda a infrangere le stele, a tagliare i pali sacri e a distruggere completamente le alture e gli altari in tutto Giuda, nel territorio di Beniamino, di Efraim e di Manàsse. Poi gli Israeliti tornarono nelle loro città, ognuno nella sua proprietà. L3I sacerdoti e i leviti si levarono a benedire il popolo; la loro voce fu ascoltata e la loro preghiera raggiunse la santa dimora di Dio nel cielo. +KOCi fu una gioia straordinaria in Gerusalemme, perché dal tempo di Salomone figlio di Davide, re di Israele, non c'era mai stata una cosa simile in Gerusalemme. 4JaTutta l'assemblea di Giuda, i sacerdoti e i leviti, tutto il gruppo venuto da Israele, gli stranieri venuti dal paese di Israele e gli abitanti di Giuda furono in festa. _I7Difatti il re Ezechia aveva donato alla moltitudine mille giovenchi e settemila pecore; anche i capi avevano donato alla moltitudine mille giovenchi e diecimila pecore. I sacerdoti si purificarono in gran numero. tHaTutta l'assemblea decise di festeggiare altri sette giorni; così passarono ancora sette giorni di gioia. lGQEzechia parlò al cuore di tutti i leviti, che avevano dimostrato un profondo senso del Signore; per sette giorni parteciparono al banchetto solenne, offrirono sacrifici di comunione e lodarono il Signore, Dio dei loro padri. qF[Così gli Israeliti che si trovavano in Gerusalemme celebrarono la festa degli azzimi per sette giorni con grande gioia, mentre i sacerdoti e i leviti lodavano ogni giorno il Signore con gli strumenti che risuonavano in suo onore.   Si riunì in Gerusalemme una grande folla per celebrare la festa degli azzimi nel secondo mese; fu un'assemblea molto numerosa. 5=c In Giuda invece si manifestò la mano di Dio e generò negli uomini un pentimento concorde per eseguire il comando del re e degli ufficiali secondo la parola del Signore. `<9 Solo alcuni di Aser, di Manàsse e di Zàbulon si umiliarono e vennero a Gerusalemme. ;+ I corrieri passarono di città in città nel paese di Efraim e di Manàsse fino a Zàbulon, ma la gente li derideva e si faceva beffe di loro. ,:Q Difatti, se fate ritorno al Signore, i vostri fratelli e i vostri figli troveranno compassione presso coloro che li hanno deportati; ritorneranno in questo paese, poiché il Signore vostro Dio è clemente e misericordioso e non distoglierà lo sguardo da voi, se voi farete ritorno a lui". Z9-Ora non siate di dura cervice come i vostri padri, date la mano al Signore, venite nel santuario che egli ha santificato per sempre. Servite il Signore vostro Dio e si allontanerà da voi la sua ira ardente. -8SNon siate come i vostri padri e i vostri fratelli, infedeli al Signore Dio dei loro padri, che perciò li ha abbandonati alla desolazione, come potete constatare. 17[Partirono i corrieri con lettere da parte del re e dei suoi ufficiali per recarsi in tutto Israele e Giuda. Secondo l'ordine del re dicevano: "Israeliti, fate ritorno al Signore Dio di Abramo, di Isacco e di Israele, ed egli ritornerà a quanti fra voi sono scampati dal pugno dei re d'Assiria. d6AStabilirono di proclamare con bando in tutto Israele, da Bersabea a Dan, che tutti venissero a celebrare in Gerusalemme la pasqua per il Signore Dio di Israele, perché molti non avevano osservato le norme prescritte. :5oLa proposta piacque al re e a tutta l'assemblea. =4sperché non avevano potuto celebrarla nel tempo fissato per il fatto che i sacerdoti non si erano purificati in numero sufficiente e il popolo non si era radunato in Gerusalemme. w3gIl re, i suoi ufficiali e tutta l'assemblea di Gerusalemme decisero di celebrare la pasqua nel secondo mese, N2 Ezechia mandò messaggeri per tutto Israele e Giuda e scrisse anche lettere a Efraim e a Manàsse per convocare tutti nel tempio in Gerusalemme a celebrare la pasqua per il Signore Dio di Israele. ~1u$Ezechia con tutto il popolo gioì perché Dio aveva ben disposto il popolo; tutto infatti si fece senza esitazioni. *0M#Ci fu anche un abbondante olocausto del grasso dei sacrifici di comunione e delle libazioni connesse con l'olocausto. Così fu ristabilito il culto nel tempio. /7"I sacerdoti erano troppo pochi e non bastavano a scuoiare tutti gli olocausti, perciò i loro fratelli i leviti li aiutarono finché non terminò il lavoro e finché i sacerdoti non si furono purificati; difatti i leviti erano stati più zelanti dei sacerdoti nel purificarsi. ?.y!Si consacrarono anche seicento buoi e tremila pecore. -- Il numero degli olocausti offerti dall'assemblea fu: settanta buoi, cento arieti, duecento agnelli, tutti per l'olocausto in onore del Signore. #,?Allora Ezechia presa la parola, disse: "Ora siete incaricati ufficialmente del servizio del Signore. Avvicinatevi e portate qui le vittime e i sacrifici di lode nel tempio". L'assemblea portò le vittime e i sacrifici di lode, mentre quelli dal cuore generoso offrirono olocausti. >+uIl re Ezechia e i suoi capi ordinarono ai leviti di lodare il Signore con le parole di Davide e del veggente Asaf; lo lodarono fino all'entusiasmo, poi si inchinarono e adorarono. _*7Terminato l'olocausto, il re e tutti i presenti si inginocchiarono e si prostrarono. )Tutta l'assemblea si prostrò, mentre si cantavano inni e si suonavano le trombe; tutto questo durò fino alla fine dell'olocausto. Z(-Ezechia ordinò di offrire gli olocausti sull'altare. Quando iniziò l'olocausto, cominciarono anche i canti del Signore al suono delle trombe e con l'accompagnamento degli strumenti di Davide re di Israele. t'aQuando i leviti ebbero preso posto con gli strumenti musicali di Davide e i sacerdoti con le loro trombe, v&eIl re assegnò il loro posto ai leviti nel tempio con cembali, arpe e cetre, secondo le disposizioni di Davide, di Gad veggente del re, e del profeta Natan, poiché si trattava di un comando del Signore dato per mezzo dei suoi profeti. ^%5I sacerdoti li scannarono e ne sparsero il sangue - sacrificio per il peccato - sull'altare in espiazione per tutto Israele, perché il re aveva ordinato l'olocausto e il sacrificio espiatorio per tutto Israele. $Quindi fecero avvicinare i capri per il sacrificio espiatorio, davanti al re e all'assemblea, che imposero loro le mani. _#7Scannarono i giovenchi, quindi i sacerdoti ne raccolsero il sangue e lo sparsero sull'altare. Scannarono gli arieti e ne sparsero il sangue sull'altare. Scannarono gli agnelli e ne sparsero il sangue sull'altare. "Portarono sette giovenchi, sette arieti, sette agnelli e sette capri per offrirli in sacrificio espiatorio per la casa reale, per il santuario e per Giuda. Il re ordinò ai sacerdoti, figli di Aronne, di offrirli in olocausto sull'altare del Signore. _!7Allora il re Ezechia, alzatosi subito, riunì i capi della città e salì al tempio. / WAbbiamo rinnovato e consacrato tutti gli oggetti che il re Acaz con empietà aveva messo da parte durante il suo regno. Ecco stanno davanti all'altare del Signore". Y+Quindi entrarono negli appartamenti reali di Ezechia e gli dissero: "Abbiamo purificato il tempio, l'altare degli olocausti con tutti gli accessori e la tavola dei pani dell'offerta con tutti gli accessori. A{Il primo mese cominciarono la purificazione; nel giorno ottavo del mese entrarono nel vestibolo del Signore, purificarono il tempio in otto giorni; finirono il sedici del primo mese. Y+I sacerdoti entrarono nell'interno del tempio per purificarlo; portarono fuori, nel cortile del tempio, ogni immondezza trovata nella navata. I leviti l'ammucchiarono per portarla fuori nel torrente Cedron. 1Essi riunirono i fratelli e si purificarono; quindi entrarono, secondo il comando del re e le prescrizioni del Signore, per purificare il tempio. T!dei figli di Eman, Iechiel e Simei; dei figli di Idutun, Semaia e Uzziel. X) dei figli di Elizafan, Simri e Ieiel; dei figli di Asaf, Zaccaria e Mattania; kO Si alzarono allora i leviti Macat figlio di Amasai, Gioele figlio di Azaria, dei Keatiti; dei figli di Merari: Kis figlio di Abdi, e Azaria figlio di Ieallelel; dei Ghersoniti: Ioach figlio di Zimma, ed Eden figlio di Ioach; *M Figli miei, non siate negligenti perché il Signore ha scelto voi per stare alla sua presenza, per servirlo, per essere suoi ministri e per offrirgli incenso".  Ora io ho deciso di concludere un'alleanza con il Signore, Dio di Israele, perché si allontani da noi la sua ira ardente.  Ora ecco, i nostri padri sono caduti di spada; i nostri figli, le nostre figlie e le nostre mogli sono andati per questo in prigionia. CPerciò l'ira del Signore si è riversata su Giuda e su Gerusalemme ed egli ha reso gli abitanti oggetto di terrore, di stupore e di scherno, come potete constatare con i vostri occhi. %Han chiuso perfino le porte del vestibolo, spento le lampade, non hanno offerto più incenso né olocausti nel santuario al Dio di Israele. Y+I nostri padri sono stati infedeli e hanno commesso ciò che è male agli occhi del Signore nostro Dio, che essi avevano abbandonato, distogliendo lo sguardo dalla dimora del Signore e voltandole le spalle. 9disse: "Ascoltatemi, leviti! Ora purificatevi e poi purificate il tempio del Signore Dio dei vostri padri, e portate fuori l'impurità dal santuario. eCFece venire i sacerdoti e i leviti, ai quali, dopo averli radunati nella piazza d'oriente, b=Nel primo anno del suo regno, nel primo mese, aprì le porte del tempio e le restaurò. c?Egli fece ciò che è retto agli occhi del Signore come aveva fatto Davide suo antenato.  Ezechia divenne re a venticinque anni; regnò ventinove anni in Gerusalemme. Sua madre si chiamava Abia, figlia di Zaccaria. > uAcaz si addormentò con i suoi padri e lo seppellirono in città, in Gerusalemme, ma non lo collocarono nei sepolcri dei re di Israele. Al suo posto divenne re suo figlio Ezechia. Le altre gesta di lui e tutte le sue azioni, le prime come le ultime, ecco, sono descritte nel libro dei re di Giuda e di Israele.  In tutte le città di Giuda eresse alture per bruciare incenso ad altri dei, provocando così lo sdegno del Signore Dio dei suoi padri.  %Acaz radunò gli arredi del tempio e li fece a pezzi; chiuse le porte del tempio, mentre eresse altari in tutti i crocicchi di Gerusalemme. x iSacrificò agli dei di Damasco, che lo avevano sconfitto, dicendo: "Poiché gli dei dei re di Aram aiutano i loro fedeli, io sacrificherò loro ed essi mi aiuteranno". In realtà, essi provocarono la sua caduta e quella di tutto Israele. hIAnche quando si trovava alle strette, questo re Acaz continuava a essere infedele al Signore. Acaz spogliò il tempio, il palazzo del re e dei principi e consegnò tutto all'Assiria, ma non ne ricevette alcun aiuto. dAAnche Tiglat-Pilèzer, re d'Assiria, venne contro di lui e lo oppresse anziché aiutarlo. 1Poiché il Signore aveva umiliato Giuda a causa di Acaz re di Giuda, che aveva fomentato l'immoralità in Giuda ed era stato infedele al Signore. hIAnche i Filistei si erano sparsi per le città della Sefela e del Negheb di Giuda, occupando Bet-Sèmes, Aialon, Ghederot, Soco con le dipendenze, Timna con le dipendenze e Ghimzo con le dipendenze, vi si erano insediati. b=Gli Idumei erano venuti ancora una volta e avevano sconfitto Giuda e fatto prigionieri. MIn quel tempo il re Acaz mandò a chiedere aiuto al re di Assiria. {Alcuni uomini, designati per nome, si misero a rifocillare i prigionieri; quanti erano nudi li rivestirono e li calzarono con capi di vestiario presi dal bottino; diedero loro da mangiare e da bere, li medicarono con unzioni; quindi, trasportando su asini gli inabili a marciare, li condussero in Gerico, città delle palme, presso i loro fratelli. Poi tornarono in Samaria. hII soldati allora rilasciarono i prigionieri e la preda davanti ai capi e a tutta l'assemblea.  dicendo loro: "Non portate qui i prigionieri, perché su di noi pesa già una colpa nei riguardi del Signore. Voi intendete aumentare il numero dei nostri peccati e delle nostre colpe, mentre la nostra colpa è già grande e su Israele incombe un'ira ardente". Q~ Alcuni capi tra gli efraimiti, cioè Azaria figlio di Giovanni, Berechia figlio di Mesillemòt, Ezechia figlio di Sallùm, e Amasa figlio di Caldài si alzarono contro quanti tornavano dalla guerra, (}I Ora ascoltatemi e rimandate i prigionieri, che avete catturati in mezzo ai vostri fratelli, perché altrimenti l'ira ardente del Signore ricadrà su di voi". 4|a Ora voi dite di soggiogare, come vostri schiavi e schiave, gli abitanti di Giuda e di Gerusalemme. Ma non siete anche voi colpevoli nei confronti del Signore vostro Dio? 4{a C'era là un profeta del Signore, di nome Oded. Costui uscì incontro all'esercito che giungeva in Samaria e disse: "Ecco, a causa dello sdegno contro Giuda, il Signore, Dio dei vostri padri, li ha messi nelle vostre mani; ma voi li avete massacrati con un furore tale che è giunto fino al cielo. Hz Gli Israeliti condussero in prigionia, bottino preso ai propri fratelli, duecentomila persone fra donne, figli e figlie; essi raccolsero anche una preda abbondante che portarono in Samaria. wygZicri, un eroe di Efraim, uccise Maaseia figlio del re e Azrikam maggiordomo, ed Elkana luogotenente del re. &xEPekach, figlio di Romelia, in un giorno uccise centomila uomini in Giuda, tutti uomini valorosi, perché avevano abbandonato il Signore Dio dei loro padri. w}Ma il Signore suo Dio lo mise nelle mani del re degli Aramei, i quali lo vinsero e gli presero un gran numero di prigionieri, che condussero in Damasco. Fu consegnato anche nelle mani del re di Israele, che gli aveva inflitto una grande sconfitta. \v1Sacrificava e bruciava incenso sulle alture, sui colli e sotto ogni albero verde. 9ukEgli bruciò incenso nella valle di Ben-Hinnòn; bruciò i suoi figli nel fuoco, imitando gli abomini delle popolazioni che il Signore aveva scacciate davanti agli Israeliti. Vt%Seguì le strade dei re di Israele; fece perfino fondere statue per i Baal. "s ?Quando Acaz divenne re, aveva vent'anni; regnò sedici anni in Gerusalemme. Non fece ciò che è retto agli occhi del Signore, come Davide suo antenato. r} Iotam si addormentò con i suoi padri; lo seppellirono nella città di Davide. Al suo posto divenne re suo figlio Acaz. Xq)Quando divenne re, aveva venticinque anni; regnò sedici anni in Gerusalemme. pLe altre gesta di Iotam, tutte le sue guerre e la sua condotta, ecco sono descritte nel libro dei re di Israele e di Giuda. \o1Iotam divenne potente, perché aveva sempre camminato davanti al Signore suo Dio. nnUAttaccò il re degli Ammoniti, vincendolo. Gli Ammoniti gli diedero in quell'anno - e anche nel secondo e terzo anno - cento talenti d'argento, diecimila kor di grano e altrettanti di orzo; questo gli consegnarono gli Ammoniti. cm?Ricostruì città sulle montagne di Giuda; costruì castelli e torri nelle zone boscose. cl?Egli restaurò la porta Superiore del tempio; lavorò molto anche per le mura dell'Ofel. k%Egli fece ciò che è retto agli occhi del Signore come agì Ozia suo padre, ma non entrò nel tempio e il popolo continuava a pervertirsi. j Quando Iotam divenne re, aveva venticinque anni; regnò sedici anni in Gerusalemme. Sua madre si chiamava Ierusa figlia di Zadòk. 6ieOzia si addormentò con i suoi padri con i quali fu sepolto nel campo presso le tombe reali, perché si diceva: "È un lebbroso". Al suo posto divenne re suo figlio Iotam. mhSLe altre gesta di Ozia, le prime come le ultime, le ha descritte il profeta Isaia, figlio di Amoz. PgIl re Ozia rimase lebbroso fino al giorno della morte. Egli abitò in una casa di isolamento, come lebbroso, escluso dal tempio. Suo figlio Iotam dirigeva la reggia e governava il popolo del paese. dfAAzaria sommo sacerdote, e tutti i sacerdoti si voltarono verso di lui, che apparve con la lebbra sulla fronte. Lo fecero uscire in fretta di lì; anch'egli si precipitò per uscire, poiché il Signore l'aveva colpito. deAOzia, che teneva in mano il braciere per offrire l'incenso, si adirò. Mentre sfogava la sua collera contro i sacerdoti, gli spuntò la lebbra sulla fronte davanti ai sacerdoti nel tempio presso l'altare dell'incenso. +dOQuesti si opposero al re Ozia, dicendogli: "Non tocca a te, Ozia, offrire l'incenso, ma ai sacerdoti figli di Aronne che sono stati consacrati per offrire l'incenso. Esci dal santuario, perché hai commesso un'infrazione alla legge. Non hai diritto alla gloria che viene dal Signore Dio". fcEDietro a lui entrò il sacerdote Azaria con ottanta sacerdoti del Signore, uomini virtuosi. ;boMa in seguito a tanta potenza si insuperbì il suo cuore fino a rovinarsi. Difatti si mostrò infedele al Signore suo Dio. Penetrò nel tempio per bruciare incenso sull'altare. wagIn Gerusalemme aveva fatto costruire macchine, inventate da un esperto, che collocò sulle torri e sugli angoli per scagliare frecce e grandi pietre. La fama di Ozia giunse in regioni lontane; divenne potente perché fu molto assistito. t`aA loro, cioè a tutto l'esercito, Ozia fornì scudi e lance, elmi, corazze, archi e pietre per le fionde. _ Da loro dipendeva un esercito di trecentosettemilacinquecento guerrieri di grande valore, pronti per aiutare il re contro il nemico. O^ Tutti i capi dei casati di quei prodi ammontavano a duemilaseicento. ]]3 Ozia possedeva un esercito agguerrito e pronto per combattere, diviso in schiere, registrate sotto la sorveglianze dello scriba Ieiel e di Maaseia, commissario agli ordini di Anania, uno degli ufficiali del re. b\= Costruì anche torri nella steppa e scavò molte cisterne perché possedeva numeroso bestiame nella pianura e nell'altipiano; aveva campagnoli e vignaioli sui monti e sulle colline, perché egli amava l'agricoltura. |[q Ozia costruì torri in Gerusalemme alla porta dell'Angolo e alla porta della Valle e sul Cantone e le fortificò. ZGli Ammoniti pagavano un tributo a Ozia, la cui fama giunse sino alla frontiera egiziana, perché egli era divenuto molto potente. eYCDio lo aiutò contro i Filistei, contro gli Arabi abitanti in Gur-Baal e contro i Meuniti. 'XGUscito in guerra contro i Filistei, smantellò le mura di Gat, di Iabne e di Asdòd; costruì piazzeforti nel territorio di Asdòd e in quello dei Filistei. "I~A}||{zzbzyLxxuwwyvuttt s@rGq,pvonndmm9ll;kkgjihh*g|ffdccbas`__I^]]\g[ZYYXrXW+VnUaT=SSQQPOO;NMMLL$KKRJJIgHHkGFF EEDLChBA@@[??><=N!ESecondo le loro forze diedero al tesoro della fabbrica: oro: dramme sessantunmila; argento: mine cinquemila; tuniche da sacerdoti: cento. !=;DAlcuni capifamiglia al loro arrivo al tempio che è in Gerusalemme, fecero offerte volontarie per il tempio, perché fosse ripristinato nel suo stato. [</CI loro cammelli: quattrocentotrentacinque. I loro asini: seimilasettecentoventi. T;!BI loro cavalli: settecentotrentasei. I loro muli: duecentoquarantacinque. :)Ainoltre vi erano i loro schiavi e le loro schiave: questi erano settemilatrecentotrentasette; poi vi erano i cantori e le cantanti: duecento. \91@Tutta la comunità così radunata era di quarantaduemilatrecentosessanta persone; 8 ?Il governatore ordinò loro che non mangiassero le cose santissime, finché non si presentasse un sacerdote con Urim e Tummim. m7S>cercarono il loro registro genealogico, ma non lo trovarono; allora furono esclusi dal sacerdozio. B6}=Tra i sacerdoti i seguenti: figli di Cobaia, figli di Akkoz, figli di Barzillai, il quale aveva preso in moglie una delle figlie di Barzillai il Galaadita e aveva assunto il suo nome, Q5p w"Così dice Ciro re di Persia: Il Signore, Dio del cielo, mi ha concesso tutti i regni della terra; egli mi ha incaricato di costruirgli un tempio in Gerusalemme, che è in Giudea. o Nell'anno primo del regno di Ciro, re di Persia, perché si adempisse la parola che il Signore aveva detto per bocca di Geremia, il Signore destò lo spirito di Ciro re di Persia, il quale fece passare quest'ordine in tutto il suo regno, anche con lettera: n$"Dice Ciro re di Persia: Il Signore, Dio dei cieli, mi ha consegnato tutti i regni della terra. Egli mi ha comandato di costruirgli un tempio in Gerusalemme, che è in Giuda. Chiunque di voi appartiene al suo popolo, il suo Dio sia con lui e parta!". jmM$Nell'anno primo di Ciro, re di Persia, a compimento della parola del Signore predetta per bocca di Geremia, il Signore suscitò lo spirito di Ciro re di Persia, che fece proclamare per tutto il regno, a voce e per iscritto: ^l5$attuandosi così la parola del Signore, predetta per bocca di Geremia: "Finché il paese non abbia scontato i suoi sabati, esso riposerà per tutto il tempo nella desolazione fino al compiersi di settanta anni". k$Il re deportò in Babilonia gli scampati alla spada, che divennero schiavi suoi e dei suoi figli fino all'avvento del regno persiano, %jC$Quindi incendiarono il tempio, demolirono le mura di Gerusalemme e diedero alle fiamme tutti i suoi palazzi e distrussero tutte le sue case più eleganti. i$Quegli portò in Babilonia tutti gli oggetti del tempio, grandi e piccoli, i tesori del tempio e i tesori del re e dei suoi ufficiali. h}$Allora il Signore fece marciare contro di loro il re dei Caldei, che uccise di spada i loro uomini migliori nel santuario, senza pietà per i giovani, per le fanciulle, per gli anziani e per le persone canute. Il Signore mise tutti nelle sue mani. Mg$Ma essi si beffarono dei messaggeri di Dio, disprezzarono le sue parole e schernirono i suoi profeti al punto che l'ira del Signore contro il suo popolo raggiunse il culmine, senza più rimedio. f3$Il Signore Dio dei loro padri mandò premurosamente e incessantemente i suoi messaggeri ad ammonirli, perché amava il suo popolo e la sua dimora. `e9$Anche tutti i capi di Giuda, i sacerdoti e il popolo moltiplicarono le loro infedeltà, imitando in tutto gli abomini degli altri popoli, e contaminarono il tempio, che il Signore si era consacrato in Gerusalemme. Ed$ Si ribellò anche al re Nabucodònosor, che gli aveva fatto giurare fedeltà in nome di Dio. Egli si ostinò e decise fermamente in cuor suo di non far ritorno al Signore Dio di Israele. c$ Egli fece ciò che è male agli occhi del Signore suo Dio. Non si umiliò davanti al profeta Geremia che gli parlava a nome del Signore. \b1$ Quando Sedecìa divenne re, aveva ventun anni; regnò undici anni in Gerusalemme. `a9$ All'inizio del nuovo anno il re Nabucodònosor mandò a imprigionarlo per deportarlo in Babilonia con gli oggetti più preziosi del tempio. Egli nominò re su Giuda e Gerusalemme il fratello di suo padre Sedecìa. `5$ Quando Ioiachìn divenne re, aveva diciotto anni; regnò tre mesi e dieci giorni in Gerusalemme. Egli fece ciò che è male agli occhi del Signore. V_%$Le altre gesta di Ioiakìm, gli abomini da lui commessi e le colpe che risultarono sul suo conto, ecco sono descritti nel libro dei re di Israele e di Giuda. Al suo posto divenne re suo figlio Ioiachìn. w^g$Nabucodònosor portò in Babilonia parte degli oggetti del tempio, che depose in Babilonia nella sua reggia. ]w$Contro di lui marciò Nabucodònosor re di Babilonia, che lo legò con catene di bronzo per deportarlo in Babilonia. \1$Quando Ioiakìm divenne re, aveva venticinque anni; regnò undici anni in Gerusalemme. Egli fece ciò che è male agli occhi del Signore suo Dio. 9[k$Il re d'Egitto nominò re su Giuda e Gerusalemme il fratello Eliakìm, cambiandogli il nome in Ioiakìm. Quanto al fratello di Ioacaz, Necao lo prese e lo deportò in Egitto. Z $Lo spodestò in Gerusalemme il re d'Egitto, che impose al paese un'indennità di cento talenti d'argento e di un talento d'oro. ZY-$Quando Ioacaz divenne re, aveva ventitré anni; regnò tre mesi in Gerusalemme. rX _$Il popolo del paese prese Ioacaz figlio di Giosia e lo proclamò re, al posto del padre, in Gerusalemme. mWS#le sue gesta, le prime come le ultime, ecco sono descritte nel libro dei re di Israele e di Giuda. lVQ#Le altre gesta di Giosia, le sue opere di pietà secondo le prescrizioni della legge del Signore, @Uy#Geremia compose un lamento su Giosia; tutti i cantori e le cantanti lo ripetono ancora nei lamenti su Giosia; è diventata una tradizione in Israele. Esso è inserito fra i lamenti. eTC#I suoi ufficiali lo tolsero dal suo carro, lo misero in un altro carro e lo riportarono in Gerusalemme, ove morì. Fu sepolto nei sepolcri dei suoi padri. Tutti quelli di Giuda e di Gerusalemme fecero lutto per Giosia. S#Gli arcieri tirarono sul re Giosia. Il re diede l'ordine ai suoi ufficiali: "Portatemi via, perché sono ferito gravemente". +RO#Ma Giosia non si ritirò. Deciso ad affrontarlo, non ascoltò le parole di Necao, che venivano dalla bocca di Dio, e attaccò battaglia nella valle di Meghiddo. Q#Quegli mandò messaggeri a dirgli: "Che c'è fra me e te, o re di Giuda? Io non vengo contro di te, ma contro un'altra casa sono in guerra e Dio mi ha imposto di affrettarmi. Pertanto non opporti a Dio che è con me affinché egli non ti distrugga". (PI#Dopo tutto ciò, dopo che Giosia aveva riorganizzato il tempio, Necao re d'Egitto andò a combattere in Carchemis sull'Eufrate. Giosia marciò contro di lui. OO#Questa pasqua fu celebrata nel decimottavo anno del regno di Giosia. $NA#Dal tempo del profeta Samuele non era stata celebrata una pasqua simile in Israele; nessuno dei re di Israele aveva celebrato una pasqua come questa celebrata da Giosia, insieme con i sacerdoti, i leviti, tutti quelli di Giuda, i convenuti da Israele e gli abitanti di Gerusalemme. hMI#Gli Israeliti presenti celebrarono allora la pasqua e la festa degli azzimi per sette giorni. 6Le#Così in quel giorno fu disposto tutto il servizio del Signore per celebrare la pasqua e per offrire gli olocausti sull'altare del Signore, secondo l'ordine del re Giosia. K9#I cantori, figli di Asaf, occupavano il loro posto, secondo le prescrizioni di Davide, di Asaf, di Eman e di Idutun veggente del re; i portieri erano alle varie porte. Costoro non dovettero allontanarsi dal loro posto, perché i leviti loro fratelli prepararono tutto per loro. J #Dopo, prepararono la pasqua per se stessi e per i sacerdoti, poiché i sacerdoti, figli di Aronne, furono occupati fino a notte nell'offrire gli olocausti e le parti grasse; per questo i leviti prepararono per se stessi e per i sacerdoti figli di Aronne. 9Ik# Secondo l'usanza arrostirono l'agnello pasquale sul fuoco; le parti consacrate le cossero in pentole, in caldaie e tegami e le distribuirono sollecitamente a tutto il popolo. WH'# Misero da parte l'olocausto da distribuire ai figli del popolo, secondo le divisioni dei vari casati, perché lo presentassero al Signore, come sta scritto nel libro di Mosè. Lo stesso fecero per i buoi. iGK# Immolarono gli agnelli pasquali: i sacerdoti spargevano il sangue, mentre i leviti scuoiavano. F5# Così tutto fu pronto per il servizio; i sacerdoti si misero al loro posto, così anche i leviti secondo le loro classi, secondo il comando del re. EE# Conania, Semaia e Netaneel suoi fratelli, Casabia, Iechiel e Iozabàd capi dei leviti, diedero ai leviti, per i sacrifici pasquali, cinquemila agnelli e capretti, oltre cinquecento buoi. |Dq#I suoi ufficiali fecero offerte spontanee per il popolo, per i sacerdoti e per i leviti. Chelkia, Zaccaria, Iechiel, preposti al tempio, diedero ai sacerdoti, per i sacrifici pasquali, duemilaseicento agnelli e capretti, oltre trecento buoi. ^C5#Giosia diede ai figli del popolo, a quanti erano lì presenti, del bestiame minuto, cioè tremila agnelli e capretti come vittime pasquali, e in più tremila buoi. Tutto questo bestiame era di proprietà del re. $BA#Immolate gli agnelli pasquali, purificatevi e mettetevi a disposizione dei vostri fratelli, secondo la parola del Signore comunicata per mezzo di Mosè". A'#State nel santuario a disposizione dei casati dei vostri fratelli, dei figli del popolo; per i leviti ci sarà una parte nei singoli casati. *@M#Disponetevi, secondo i vostri casati, secondo le vostre classi, in base alla prescrizione di Davide, re di Israele, e alla prescrizione di Salomone suo figlio. 2?]#Egli disse ai leviti che ammaestravano tutto Israele e che si erano consacrati al Signore: "Collocate l'arca santa nel tempio costruito da Salomone figlio di Davide, re di Israele; essa non costituirà più un peso per le vostre spalle. Ora servite il Signore vostro Dio e il suo popolo Israele. `>9#Il re ristabilì i sacerdoti nei loro uffici e li incoraggiò al servizio del tempio. = #Giosia celebrò in Gerusalemme la pasqua per il Signore. Gli agnelli pasquali furono immolati il quattordici del primo mese. u<c"!Giosia rimosse tutti gli abomini da tutti i territori appartenenti agli Israeliti; costrinse quanti si trovavano in Israele a servire il Signore loro Dio. Finché egli visse non desistettero dal seguire il Signore, Dio dei loro padri. #;?" Fece impegnare quanti si trovavano in Gerusalemme e in Beniamino. Gli abitanti di Gerusalemme agirono secondo l'alleanza di Dio, del Dio dei loro padri. :"Il re, stando in piedi presso la colonna, concluse un'alleanza davanti al Signore, impegnandosi a seguire il Signore, a osservarne i comandi, le leggi e i decreti con tutto il cuore e con tutta l'anima, eseguendo le parole dell'alleanza scritte in quel libro. 9"Il re, insieme con tutti gli uomini di Giuda, con gli abitanti di Gerusalemme, i sacerdoti, i leviti e tutto il popolo, dal più grande al più piccolo, salì al tempio. Egli fece leggere ai loro orecchi tutte le parole del libro dell'alleanza, trovato nel tempio. _87"Allora il re inviò dei messi e radunò tutti gli anziani di Giuda e di Gerusalemme. h7I"Ecco, io ti riunirò con i tuoi padri e sarai deposto nel tuo sepolcro in pace. I tuoi occhi non vedranno tutta la sciagura che io farò piombare su questo luogo e sui suoi abitanti". Quelli riferirono il messaggio al re. 6-"poiché il tuo cuore si è intenerito e ti sei umiliato davanti a Dio, udendo le mie parole contro questo luogo e contro i suoi abitanti; poiché ti sei umiliato davanti a me, ti sei strappate le vesti e hai pianto davanti a me, anch'io ho ascoltato. Oracolo del Signore! 5-"Al re di Giuda, che vi ha inviati a consultare il Signore, riferirete: Dice il Signore, Dio di Israele: A proposito delle parole che hai udito, R4"perché hanno abbandonato me e hanno bruciato incenso ad altri dei provocandomi a sdegno con tutte le opere delle loro mani. La mia collera si accenderà contro questo luogo e non si potrà spegnere. *3M"Dice il Signore: Ecco, io farò piombare una sciagura su questo luogo e sui suoi abitanti, tutte le maledizioni scritte nel libro letto davanti al re di Giuda, l2Q"ed essa rispose loro: "Dice il Signore Dio di Israele: Riferite all'uomo che vi ha inviati da me: s1_"Chelkia insieme con coloro che il re aveva designati si recò dalla profetessa Culda moglie di Sallùm, figlio di Tokat, figlio di Casra, il guardarobiere; essa abitava nel secondo quartiere di Gerusalemme. Le parlarono in tal senso J0 ""Andate, consultate il Signore per me e per quanti sono rimasti in Israele e in Giuda riguardo alle parole di questo libro ora trovato; grande infatti è la collera del Signore, che si è accesa contro di noi, poiché i nostri padri non hanno ascoltato le parole del Signore facendo quanto sta scritto in questo libro". /"e comandò a Chelkia, ad Achikam figlio di Safàn, ad Abdon figlio di Mica, allo scriba Safàn e ad Asaia ministro del re: A.}"Udite le parole della legge, il re si strappò le vesti -"Poi lo scriba Safàn annunziò al re: "Il sacerdote Chelkia mi ha dato un libro". Safàn ne lesse una parte alla presenza del re. v,e"Hanno versato il denaro trovato nel tempio e l'hanno consegnato ai sorveglianti e ai direttori dei lavori". +{"Safàn portò il libro dal re; egli inoltre riferì al re: "Quanto è stato ordinato, i tuoi servitori lo eseguiscono. *"Chelkia prese la parola e disse allo scriba Safàn: "Ho trovato nel tempio il libro della legge". Chelkia diede il libro a Safàn. )%"Mentre si prelevava il denaro depositato nel tempio, il sacerdote Chelkia trovò il libro della legge del Signore, data per mezzo di Mosè. (" sorvegliavano i portatori e dirigevano quanti compivano lavori di qualsiasi genere; altri leviti erano scribi, ispettori e portieri. K'" Quegli uomini lavoravano con fedeltà; erano stati loro preposti per la direzione Iacat e Abdia, leviti dei figli di Merari, Zaccaria e Mesullàm, Keatiti. Leviti esperti di strumenti musicali ,&Q" Lo diedero ai falegnami e ai muratori per l'acquisto di pietre da taglio e di legname per l'armatura e la travatura dei locali lasciati rovinare dai re di Giuda. 2%]" Lo misero in mano ai direttori dei lavori che sovraintendevano al tempio ed essi l'utilizzarono per gli operai che lavoravano nel tempio per restaurarlo e rafforzarlo. $'" Costoro si presentarono al sommo sacerdote Chelkia e gli consegnarono il denaro depositato nel tempio; l'avevano raccolto i leviti custodi della soglia da Manàsse, da Efraim e da tutto il resto di Israele, da tutto Giuda, da Beniamino e dagli abitanti di Gerusalemme. u#c"Nell'anno decimottavo del suo regno, dopo aver purificato il paese e il tempio, affidò a Safàn figlio di Asalia, a Maaseia governatore della città, e a Ioach figlio di Ioacaz, archivista, il restauro del tempio del Signore suo Dio. H" "Demolì gli altari; fece a pezzi i pali sacri e gli idoli in modo da ridurli in polvere; demolì tutti gli altari per l'incenso in tutto il paese di Israele; poi fece ritorno a Gerusalemme. w!g"Lo stesso fece nella città di Manàsse, di Efraim e di Simeone fino a Neftali, nei loro villaggi devastati. a ;"Le ossa dei sacerdoti le bruciò sui loro altari; così purificò Giuda e Gerusalemme.  "Sotto i suoi occhi furono demoliti gli altari di Baal; infranse gli altari per l'incenso, che vi erano sopra; distrusse i pali sacri e gli idoli scolpiti o fusi, riducendoli in polvere che sparse sui sepolcri di coloro che avevano sacrificato a tali cose. wg"Nell'anno ottavo del suo regno, era ancora un ragazzo, cominciò a ricercare il Dio di Davide suo padre. Nell'anno decimosecondo cominciò a purificare Giuda e Gerusalemme, eliminando le alture, i pali sacri e gli idoli scolpiti o fusi. }"Egli fece ciò che è retto agli occhi del Signore e seguì le strade di Davide suo antenato, senza fuorviare in nulla. X +"Quando Giosia divenne re, aveva otto anni; regnò trentun anni in Gerusalemme. 3!ma il popolo del paese uccise quanti avevano congiurato contro Amòn. Lo stesso popolo del paese proclamò re, al posto di lui, suo figlio Giosia. Y+!I suoi ministri ordirono una congiura contro di lui e l'uccisero nella reggia, xi!Non si umiliò davanti al Signore, come si era umiliato Manàsse suo padre; anzi Amòn aumentò le sue colpe. 7g!Egli fece ciò che è male agli occhi del Signore, come l'aveva fatto Manàsse suo padre. Amòn offrì sacrifici a tutti gli idoli eretti da Manàsse suo padre e li servì. X)!Quando Amòn divenne re, aveva ventidue anni; regnò due anni in Gerusalemme. y!Manàsse si addormentò con i suoi padri e lo seppellirono nel suo palazzo. Al suo posto divenne re suo figlio Amòn. Z-!La sua preghiera e come fu esaudito, tutta la sua colpa e la sua infedeltà, le località ove costruì alture, eresse pali sacri e statue prima della sua umiliazione, ecco sono descritte negli atti di Cozai. ?w!Le altre gesta di Manàsse, la sua preghiera a Dio e le parole che i veggenti gli comunicarono a nome del Signore Dio di Israele, ecco sono descritte nelle gesta dei re di Israele. gG!Tuttavia il popolo continuava a sacrificare sulle alture, anche se lo faceva per il Signore. !Restaurò l'altare del Signore e vi offrì sacrifici di comunione e di lode e comandò a Giuda di servire il Signore, Dio di Israele. 8i!Rimosse gli dei stranieri e l'idolo dal tempio insieme con tutti gli altari che egli aveva costruito sul monte del tempio e in Gerusalemme e gettò tutto fuori della città. !In seguito, egli costruì il muro esteriore della città di Davide, a occidente del Ghicon, nella valle fino alla porta dei Pesci, che circondava l'Ofel; Manàsse lo tirò su a notevole altezza. In tutte le fortezze di Giuda egli pose capi militari. 3_! Egli lo pregò e Dio si lasciò commuovere, esaudì la sua supplica e lo fece tornare in Gerusalemme nel suo regno; così Manàsse riconobbe che solo il Signore è Dio. !~}}?|{{JzyxxwVvv uWtt\s>rqq+ponnmfltkjjihggffedyd7cccKbkaa``_t_^7]v\\ ["ZZYXXWWVUTTeSVRR[QQQ7PPP:OOO/NN]N MFLKJJjIIGGG%F@EEDpCCBCA@@?>=<<`;::%98665u4B3;2p10/..#-,,+**+)u((x'&Y%$$b##"""D!!! p .q$hE b<dM"n~B"V 8 ) L ; A` t++OIoiada figlio di Paseach e Mesullam figlio di Besodia, restaurarono la porta Vecchia; ne fecero l'intelaiatura e vi posero i battenti, le serrature e le sbarre. *'accanto a loro lavoravano alle riparazioni quelli di Tekoa; ma i loro notabili non piegarono il collo a lavorare all'opera del loro Signore. x)iAccanto a loro lavorava alle riparazioni Meremot figlio di Uria, figlio di Akkoz; accanto a loro lavorava alle riparazioni Mesullam, figlio di Berechia figlio di Mesezabeel; accanto a loro lavorava alle riparazioni Zadok figlio di Baana; (I figli di Senaà costruirono la porta dei Pesci, ne fecero l'intelaiatura e vi posero i battenti, le serrature e le sbarre. m'SAccanto a Eliasib lavoravano gli uomini di Gerico e accanto a loro lavorava Zaccur figlio di Imri. }& uEliasìb, sommo sacerdote, con i suoi fratelli sacerdoti si misero a costruire la porta delle Pecore; la consacrarono e vi misero i battenti; continuarono a costruire fino alla torre di Mea, che poi consacrarono, e fino alla torre di Cananeel. 6%eAllora io risposi loro: "Il Dio del cielo ci darà successo. Noi, suoi servi, ci metteremo a costruire; ma voi non avete né parte né diritto né ricordo in Gerusalemme". E$Ma quando Sanballàt il Coronita e Tobia lo schiavo ammonita, e Ghesem l'Arabo seppero la cosa, ci schernirono e ci derisero dicendo: "Che state facendo? Volete forse ribellarvi al re?". R#Narrai loro come la mano benefica del mio Dio era stata su di me e anche le parole che il re mi aveva dette. Quelli dissero: "Alziamoci e costruiamo!". E misero mano vigorosamente alla buona impresa. ]"3Allora io dissi loro: "Voi vedete la miseria nella quale ci troviamo; Gerusalemme è in rovina e le sue porte sono consumate dal fuoco. Venite, ricostruiamo le mura di Gerusalemme e non saremo più insultati!". v!eI magistrati non sapevano né dove io fossi andato né che cosa facessi. Fino a quel momento non avevo detto nulla né ai Giudei né ai sacerdoti, né ai notabili, né ai magistrati né ad alcuno di quelli che si occupavano dei lavori.  wAllora risalii di notte la valle, sempre osservando le mura; poi, rientrato per la porta della Valle, tornai a casa. Mi spinsi verso la porta della Fonte e la piscina del re, ma non vi era posto per cui potesse passare il giumento che cavalcavo. Y+ Uscii di notte per la porta della Valle e andai verso la fonte del Drago e alla porta del Letame, osservando le mura di Gerusalemme, come erano piene di brecce e come le sue porte erano consumate dal fuoco. S Poi mi alzai di notte e presi con me pochi uomini senza dir nulla ad alcuno di quello che Dio mi aveva messo in cuore di fare per Gerusalemme e senza aver altro giumento oltre quello che io cavalcavo. 5e Giunto a Gerusalemme, vi rimasi tre giorni. =s Ma quando Sanballàt il Coronita e Tobia lo schiavo ammonita furono informati del mio arrivo, ebbero gran dispiacere che fosse venuto un uomo a procurare il bene degli Israeliti. "= Giunsi presso i governatori dell'Oltrefiume e diedi loro le lettere del re. Il re aveva mandato con me una scorta di capi dell'esercito e di cavalieri. )e una lettera per Asaf, guardiano del parco del re, perché mi dia il legname per costruire le porte della cittadella presso il tempio, per le mura della città e per la casa che io abiterò". Il re mi diede le lettere perché la mano benefica del mio Dio era su di me. 'Poi dissi al re: "Se piace al re, mi si diano le lettere per i governatori dell'Oltrefiume, perché mi lascino passare ed entrare in Giudea, H Il re, che aveva la regina seduta al suo fianco, mi disse: "Quanto durerà il tuo viaggio? Quando ritornerai?". Io gli indicai un termine di tempo. La cosa piacque al re; mi lasciò andare. Ge poi risposi al re: "Se piace al re e se il tuo servo ha trovato grazia ai suoi occhi, mandami in Giudea, nella città dove sono i sepolcri dei miei padri, perché io possa ricostruirla". RIl re mi disse: "Che cosa domandi?". Allora io pregai il Dio del cielo, Le dissi al re: "Viva il re per sempre! Come potrebbe il mio aspetto non esser triste quando la città dove sono i sepolcri dei miei padri è in rovina e le sue porte sono consumate dal fuoco?". (IPerciò il re mi disse: "Perché hai l'aspetto triste? Eppure non sei malato; non può esser altro che un'afflizione del cuore". Allora io ebbi grande timore < sNel mese di Nisan dell'anno ventesimo del re Artaserse, appena il vino fu pronto davanti al re, io presi il vino e glielo versai. Ora io non ero mai stato triste in sua presenza.   Signore, siano i tuoi orecchi attenti alla preghiera del tuo servo e alla preghiera dei tuoi servi, che desiderano temere il tuo nome; concedi oggi buon successo al tuo servo e fagli trovare benevolenza davanti a questo uomo". Io allora ero coppiere del re. i M Ora questi sono tuoi servi e tuo popolo; tu li hai redenti con grande potenza e con mano forte. v g ma se tornerete a me e osserverete i miei comandi e li eseguirete, anche se i vostri esiliati si trovassero all'estremità dell'orizzonte, io di là li raccoglierò e li ricondurrò al luogo che ho scelto per farvi dimorare il mio nome. x kRicordati della parola che hai affidato a Mosè tuo servo: Se sarete infedeli, io vi disperderò fra i popoli;    Ci siamo comportati male con te e non abbiamo osservato i comandi, le leggi e le decisioni che tu hai dato a Mosè tuo servo. %  Esiano i tuoi orecchi attenti, i tuoi occhi aperti per ascoltare la preghiera del tuo servo; io prego ora davanti a te giorno e notte per gli Israeliti, tuoi servi, confessando i peccati, che noi Israeliti abbiamo commesso contro di te; anch'io e la casa di mio padre abbiamo peccato.  ;E dissi: "Signore, Dio del cielo, Dio grande e tremendo, che mantieni l'alleanza e la misericordia con quelli che ti amano e osservano i tuoi comandi,   Udite queste parole, mi sedetti e piansi; feci lutto per parecchi giorni, digiunando e pregando davanti al Dio del cielo. L  Essi mi dissero: "I superstiti della deportazione sono là, nella provincia, in grande miseria e abbattimento; le mura di Gerusalemme restano piene di brecce e le sue porte consumate dal fuoco". H  Canani, uno dei miei fratelli, e alcuni altri uomini arrivarono dalla Giudea. Li interrogai riguardo ai Giudei che erano rimpatriati, superstiti della deportazione, e riguardo a Gerusalemme. x mParole di Neemia figlio di Acalia. Nel mese di Casleu dell'anno ventesimo, mentre ero nella cittadella di Susa, }s ,Tutti questi avevano sposato donne straniere e rimandarono le donne insieme con i figli che avevano avuti da esse. U# +Dei figli di Nebo: Ieiel, Mattitia, Zabad, Zebina, Iaddai, Gioele, Benaia. #A *Sallum, Amaria, Giuseppe. $C )Azareel, Selemia, Semaria, +Q (Dei figli di Azzur: Sasai, Sarai, ; 'Selemia, Natan, Adaia. %E &Dei figli di Binnui: Simei, 1 %Mattenai, Iaasai. "~? $Vania, Meremot, Eliasib, }; #Benaia, Bedia, Cheluu, 0|[ "Dei figli di Bani: Maadai, Amram, Uel, ]{3 !Dei figli di Casum: Mattenai, Mattatta, Zabad, Elifelet, Ieremai, Manasse e Simei. &zG Beniamino, Malluch, Semaria. Jy Dei figli di Carim: Eliezer, Ishshia, Malchia, Semaia, Simeone, gxG Dei figli di Pacat-Moab: Adna, Kelal, Benaia, Maaseia, Mattania, Bezaleel, Binnui e Manasse. Pw Dei figli di Bani: Mesullàm, Malluch, Adaia, Iasub, Seal e Ieramòt. ?vy Dei figli di Bebai: Giovanni, Anania, Zabbai e Atlai. Su Dei figli di Zattu: Elioenai, Eliasib, Mattania, Ieremot, Zabad e Aziza. Qt Dei figli di Elam: Mattania, Zaccaria, Iechiel, Abdi, Ieremot ed Elia. msS Tra gli Israeliti: dei figli di Paros: Ramia, Izzia, Malchia, Miamin, Eleàzaro, Malchia e Benaia. Br Dei cantori: Eliasib. Dei portinai: Sallum, Telem e Uri. rq] Degli appartenenti ai leviti: Iozabad, Simei, Chelaia, chiamato il Chelita, Petachia, Giuda ed Eliezer. Yp+ Dei figli di Pascur: Elioenai, Maaseia, Ismaele, Natanaele, Iozabad ed Eleasa. Fo Dei figli di Carim: Maaseia, Elia, Semaia, Iechiel e Uzzia. 0n[ Dei figli di Immer: Canàni e Zebadia. m} Essi hanno promesso con giuramento di rimandare le loro donne e hanno offerto un ariete in espiazione della loro colpa. =Così abbiamo digiunato e implorato da Dio questo favore ed egli ci è venuto in aiuto. =1Avevo infatti vergogna di domandare al re soldati e cavalieri per difenderci lungo il cammino da un eventuale nemico; anzi, avevamo detto al re: "La mano del nostro Dio è su quanti lo cercano, per il loro bene; invece la sua potenza e la sua ira su quanti lo abbandonano". 8<iLà, presso il canale Aava, ho indetto un digiuno, per umiliarci davanti al Dio nostro e implorare da lui un felice viaggio per noi, i nostri bambini e tutti i nostri averi. ;Degli oblati, che Davide e i principi avevano assegnato al servizio dei leviti: duecentoventi oblati. Furono registrati per nome. k:Oinoltre Casabia e con lui Isaia, dei figli di Merari suo fratello e i loro figli: venti persone. Y9+Poiché la mano benefica del nostro Dio era su di noi, ci hanno mandato un uomo assennato, dei figli di Macli, figlio di Levi, figlio d'Israele, cioè Serebia, con i suoi figli e fratelli: diciotto persone; u8ce ho ordinato loro di andare da Iddo, capo nella località di Casifia, e ho messo loro in bocca le parole da dire a Iddo e ai suoi fratelli oblati nella località di Casifia: di mandarci cioè inservienti per il tempio del nostro Dio. 7!Allora ho mandato a chiamare i capi Eliezer, Ariel, Semaia, Elnatan, Iarib, Natan, Zaccaria, Mesullam e gli istruttori Ioiarib ed Elnatan @6yIo li ho radunati presso il canale che scorre verso Aava. Là siamo stati accampati per tre giorni. Ho fatto una rassegna tra il popolo e i sacerdoti e non ho trovato nessun levita. P5dei figli di Bigvai: Utai figlio di Zaccur e con lui settanta maschi. v4e dei figli di Adonikam: gli ultimi, di cui ecco i nomi: Elifelet, Ieiel e Semaia e con loro sessanta maschi; V3% dei figli di Azgad: Giovanni figlio di Akkatan e con lui centodieci maschi; R2 dei figli di Bebai: Zaccaria figlio di Bebai e con lui ventotto maschi; W1' dei figli di Bani: Selomit figlio di Iosifia e con lui centosessanta maschi; Y0+ dei figli di Ioab: Obadia figlio di Iechiel e con lui duecentodiciotto maschi; T/!dei figli di Sefatia: Zebadia figlio di Michele e con lui ottanta maschi; O.dei figli di Elam: Isaia figlio di Atalia e con lui settanta maschi; Q-dei figli di Adin: Ebed figlio di Giònata e con lui cinquanta maschi; T,!dei figli di Zattu: Secania figlio di Iacaziel e con lui trecento maschi; [+/dei figli di Pacat-Moab: Elioenai figlio di Zerachia, e con lui duecento maschi; l*Qfiglio di Secania; dei figli di Paros: Zaccaria; con lui furono registrati centocinquanta maschi; b)=dei figli di Finees: Ghersom; dei figli di Itamar: Daniele; dei figli di Davide: Cattus ( Questi sono, con le loro indicazioni genealogiche, i capifamiglia che sono partiti con me da Babilonia, sotto il regno del re Artaserse. 'e ha volto verso di me la benevolenza del re, dei suoi consiglieri e di tutti i potenti principi reali. Allora io mi sono sentito incoraggiato, perché la mano del Signore mio Dio era su di me e ho radunato alcuni capi d'Israele, perché partissero con me. &Benedetto il Signore, Dio dei padri nostri, che ha disposto il cuore del re a glorificare la casa del Signore che è a Gerusalemme, A%{A riguardo di chiunque non osserverà la legge del tuo Dio e la legge del re, sia fatta prontamente giustizia o con la morte o con il bando o con ammenda in denaro o con il carcere". )$KQuanto a te, Esdra, con la sapienza del tuo Dio, che ti è stata data, stabilisci magistrati e giudici, ai quali sia affidata l'amministrazione della giustizia per tutto il popolo dell'Oltrefiume, cioè per quanti conoscono la legge del tuo Dio, e istruisci quelli che non la conoscono. 9#kVi rendiamo poi noto che non è permesso riscuotere tributi e diritti di pedaggio su tutti i sacerdoti, leviti, cantori, portieri, oblati e inservienti di questa casa di Dio. -"SQuanto è secondo la volontà del Dio del cielo sia fatto con precisione per la casa del Dio del cielo, perché non venga l'ira sul regno del re e dei suoi figli. v!efino a cento talenti d'argento, cento kor di grano, cento bat di vino, cento bat di olio e sale a volontà. ; oIo, il re Artaserse, ordino a tutti i tesorieri dell'Oltrefiume: Tutto ciò che Esdra, sacerdote e scriba della legge del Dio del cielo, vi domanderà, dateglielo puntualmente,  Per il resto di quanto occorre per la casa del tuo Dio e che spetta a te di procurare, lo procurerai a spese del tesoro reale. ucGli arredi che ti sono stati consegnati per il culto del tuo Dio, rimettili davanti al Dio di Gerusalemme.  Quanto al resto dell'argento e dell'oro farete come sembrerà bene a te e ai tuoi fratelli, secondo la volontà del vostro Dio. gGPerciò con questo argento ti prenderai cura di acquistare tori, arieti, agnelli e ciò che occorre per le offerte e libazioni che vi si uniscono e li offrirai sull'altare della casa del vostro Dio che è in Gerusalemme. De tutto l'argento e l'oro che troverai in tutte le province di Babilonia insieme con le offerte volontarie che il popolo e i sacerdoti offriranno per la casa del loro Dio a Gerusalemme. 3e a portare l'argento e l'oro che il re e i suoi consiglieri inviano come offerta volontaria per devozione al Dio d'Israele che è in Gerusalemme, =sinfatti da parte del re e dei suoi sette consiglieri tu sei inviato a fare inchiesta in Giudea e a Gerusalemme intorno all'osservanza della legge del tuo Dio, che hai nelle mani, E da me è dato questo decreto. Chiunque nel mio regno degli appartenenti al popolo d'Israele, dei sacerdoti e dei leviti ha deciso liberamente di andare a Gerusalemme, può venire con te; q[ "Artaserse, re dei re, al sacerdote Esdra, scriba della legge del Dio del cielo, salute perfetta. Ora: &E Questa è la copia del documento che il re Artaserse consegnò a Esdra sacerdote, scriba esperto nei comandi del Signore e nei suoi statuti dati a Israele: / Infatti Esdra si era dedicato con tutto il cuore a studiare la legge del Signore e a praticarla e ad insegnare in Israele la legge e il diritto. ?w Egli aveva stabilito la partenza da Babilonia per il primo giorno del primo mese e il primo del quinto mese arrivò a Gerusalemme, poiché la mano benevola del suo Dio era con lui. QEgli arrivò a Gerusalemme nel quinto mese: era l'anno settimo del re. Nel settimo anno del re Artaserse anche un gruppo di Israeliti, sacerdoti, leviti, cantori, portieri e oblati partirono per Gerusalemme. \1questo Esdra, partì da Babilonia. Egli era uno scriba abile nella legge di Mosè, data dal Signore Dio d'Israele e, poiché la mano del Signore suo Dio era su di lui, il re aveva aderito a ogni sua richiesta. eCfiglio di Abisua, figlio di Finees, figlio di Eleàzaro, figlio di Aronne sommo sacerdote: >wfiglio di Zerachia, figlio di Uzzi, figlio di Bukki, @{figlio di Amaria, figlio di Azaria, figlio di Meraiot, ? yfiglio di Sallum, figlio di Zadok, figlio di Achitub,  Dopo questi avvenimenti, sotto il regno di Artaserse, re di Persia, Esdra, figlio di Seraia, figlio di Azaria, figlio di Chelkia, v eCelebrarono con gioia la festa degli azzimi per sette giorni poiché il Signore li aveva colmati di gioia, avendo piegato a loro favore il cuore del re di Assiria, per rafforzare le loro mani nel lavoro per il tempio del Dio d'Israele. N Mangiarono la pasqua gli Israeliti che erano tornati dall'esilio e quanti si erano separati dalla contaminazione del popolo del paese e si erano uniti a loro per aderire al Signore Dio d'Israele. S poiché i sacerdoti e i leviti si erano purificati tutti insieme come un sol uomo: tutti erano mondi. Così immolarono la pasqua per tutti i rimpatriati, per i loro fratelli sacerdoti e per se stessi. MI rimpatriati celebrarono la pasqua il quattordici del primo mese, 2]Inoltre stabilirono i sacerdoti divisi secondo le loro classi e i leviti secondo i loro turni per il servizio di Dio a Gerusalemme, come è scritto nel libro di Mosè. [/offrirono per la dedicazione di questa casa di Dio cento tori, duecento arieti, quattrocento agnelli; inoltre dodici capri come sacrifici espiatori per tutto Israele, secondo il numero delle tribù d'Israele.  Allora gli Israeliti, i sacerdoti, i leviti e gli altri rimpatriati celebrarono con gioia la dedicazione di questa casa di Dio; }sSi terminò la costruzione di questo tempio il giorno tre del mese di Adar nell'anno sesto del regno del re Dario. 8iGli anziani dei Giudei continuarono a costruire e fecero progressi con l'incoraggiamento delle parole ispirate del profeta Aggeo e di Zaccaria figlio di Iddo. Portarono a compimento la costruzione secondo il comando del Dio d'Israele e secondo il decreto di Ciro, di Dario e di Artaserse re di Persia. % Allora Tattènai, governatore dell'Oltrefiume, Setar-Boznai e i loro colleghi eseguirono alla lettera quel che aveva comandato il re Dario. nU Il Dio che ha fatto risiedere là il suo nome disperda qualsiasi re o popolo che presuma trasgredire il mio ordine, distruggendo questo tempio che è a Gerusalemme. Io Dario ho emanato questo ordine: sia eseguito alla lettera". 3_ Ordino ancora: se qualcuno trasgredisce questo decreto, si tolga una trave dalla sua casa, la si rizzi ed egli vi sia impiccato. Poi la sua casa sia ridotta a letamaio. wg perché si facciano offerte di odore soave al Dio del cielo e si preghi per la vita del re e dei suoi figli. m~S Ciò che loro occorre, giovenchi, arieti e agnelli, per gli olocausti al Dio del cielo, come anche grano, sale, vino e olio, siano loro forniti ogni giorno senza esitazione, secondo le indicazioni dei sacerdoti di Gerusalemme, } Ecco i miei ordini sull'atteggiamento che dovete tenere con questi anziani dei Giudei per la ricostruzione del tempio: dalle entrate del re, cioè dalla imposta dell'Oltrefiume, saranno rimborsate puntualmente le spese a quegli uomini, senza interruzione. |Lasciate che lavorino a quella casa di Dio il governatore dei Giudei e i loro anziani. Essi ricostruiscano questo tempio al suo posto. {1"Quindi voi Tattènai, governatore d'Oltrefiume e Setar-Boznai, con i vostri colleghi funzionari residenti nell'Oltrefiume, tenetevi in disparte. |zqInoltre gli arredi del tempio fatti d'oro e d'argento, che Nabucodònosor ha portato via dal tempio di Gerusalemme e trasferito a Babilonia, siano restituiti e rimessi al loro posto nel tempio di Gerusalemme e ricollocati nella casa di Dio". pyYVi siano nei muri tre spessori di blocchi di pietra e uno di legno. La spesa sia pagata dalla reggia. x-Nell'anno primo del suo regno, il re Ciro prese questa decisione riguardo al tempio in Gerusalemme: la casa sia ricostruita come luogo in cui si facciano sacrifici; le sue fondamenta siano salde, la sua altezza sia di sessanta cubiti, la sua larghezza di sessanta cubiti. {woe a Ecbàtana, la fortezza che è nella provincia di Media, si trovò un rotolo in cui era scritto: "Promemoria. zv oAllora il re Dario ordinò che si facessero ricerche nell'archivio, là dove si conservano i tesori a Babilonia, EuOra, se piace al re, si cerchi negli archivi del re in Babilonia se vi è un decreto emanato dal re Ciro per ricostruire questo tempio in Gerusalemme: e ci si mandi la decisione del re". "t=Allora questo Sesbassar venne, gettò le fondamenta del tempio in Gerusalemme e da allora fino ad oggi esso è in costruzione, ma non è ancora finito. sCiro gli disse: Prendi questi arredi, portali nel tempio di Gerusalemme e fa' in modo che il tempio sia ricostruito al suo posto. 5rcinoltre gli arredi del tempio, d'oro e d'argento, che Nabucodònosor aveva portato via dal tempio di Gerusalemme e trasferito al tempio di Babilonia, il re Ciro li ha fatti togliere dal tempio di Babilonia e li ha fatti consegnare a un tale di nome Sesbassar, che egli aveva costituito governatore. mqS Ma nel primo anno di Ciro re di Babilonia, il re Ciro ha dato ordine di ricostruire questo tempio; Vp% Ma poiché i nostri padri hanno provocato all'ira il Dio del cielo, egli li ha messi nelle mani di Nabucodònosor re di Babilonia, il Caldeo, che distrusse questo tempio e deportò a Babilonia il popolo. ^o5 Essi hanno risposto: Noi siamo servitori del Dio del cielo e della terra e ricostruiamo il tempio che fu costruito una volta, or sono molti anni. Un grande re d'Israele lo ha costruito e lo ha portato a termine. n Inoltre abbiamo domandato i loro nomi, per farteli conoscere; così abbiamo scritto il nome degli uomini che stanno loro a capo. m5 Allora abbiamo interrogato quegli anziani e abbiamo loro detto: Chi ha dato ordine di ricostruire questo tempio e di rialzare questa cinta di mura? vleSia noto al re che siamo andati nella provincia della Giudea, al tempio del grande Dio: esso viene ricostruito con blocchi di pietra; si mette legname nelle pareti; questo lavoro viene fatto con diligenza e progredisce nelle loro mani. Vk%Gli mandarono un rapporto in cui era scritto: "Al re Dario salute perfetta! j3Copia della lettera che Tattènai, governatore dell'Oltrefiume, Setar-Boznai e i loro colleghi, funzionari dell'Oltrefiume, mandarono al re Dario. eiCMa l'occhio vigile del loro Dio era sugli anziani dei Giudei: quelli non li costrinsero a desistere dai lavori in attesa che fosse portata a Dario una interpellanza e ne venisse in risposta un decreto su questo affare. Uh#Chi sono e come si chiamano gli uomini che costruiscono questo edificio?". [g/In quel tempo Tattènai, governatore della regione d'Oltrefiume, Setar-Boznai e i loro colleghi vennero da loro e dissero: "Chi vi ha dato ordine di ricostruire questa casa e di rialzare questa cinta di mura?  =~v}}]||A{nzyxx wsvv:uu@tts:rrqq pDoonmllOkk4jfjiwhhVggee8dccpbbUa``P__I^^,\\[ZYYeXWVUTT%SRnRQ8POONNMWLLSK;JIIlHH^GjFFBEE&D{CDBAA @e@.???i?.>>>>h>2====\=.<<<figli di Delaia, figli di Tobia, figli di Nekoda: seicentoquarantadue. @?y=Ecco quelli che tornarono da Tel-Melach, da Tel-Carsa, da Cherub-Addon e da Immer e che non avevano potuto stabilire il loro casato per dimostrare che erano della stirpe di Israele: [>/Palal figlio di Uzai lavorò di fronte alla svolta e alla torre sporgente dal piano di sopra della reggia, che dà sul cortile della prigione. Dopo di lui lavorava Pedaia figlio di Pareos. =Dopo di lui Binnui figlio di Chenadad restaurò un'altra parte delle mura, dalla casa di Azaria fino alla svolta, cioè all'angolo. %<CDopo di loro Beniamino e Cassub lavoravano di fronte alla loro casa. Dopo di loro Azaria figlio di Maaseia, figlio di Anania, lavorava presso la sua casa. I; Dopo di lui lavoravano i sacerdoti che abitavano la periferia. *:MDopo di lui Meremot figlio di Uria, figlio di Akkoz, ne restaurava un'altra parte, dalla porta della casa di Eliasib fino all'estremità della casa di Eliasib. 9/Dopo di lui Baruch figlio di Zaccai ne restaurava con impegno un'altra parte dall'angolo fino alla porta della casa di Eliasìb sommo sacerdote. 8%accanto a lui Ezer figlio di Giosuè, capo di Mizpa, restaurava un'altra parte delle mura, di fronte alla salita dell'arsenale, all'angolo. 7Dopo di lui lavoravano alle riparazioni i loro fratelli, sotto Binnui figlio di Chenadàd, capo dell'altra metà del distretto di Keila; 66eDopo di lui lavoravano alle riparazioni i leviti, sotto Recum figlio di Bani; accanto a lui lavorava per il suo distretto Casabia, capo della metà del distretto di Keila. N5Dopo di lui Neemia figlio di Azbuk, capo della metà del distretto di Bet-Zur, lavorò alle riparazioni fin davanti alle tombe di Davide, fino alla piscina artificiale e fino alla casa dei Prodi. 04YSallum figlio di Col-Coze, capo del distretto di Mizpa, restaurò la porta della Fonte; la ricostruì, la coprì, vi pose i battenti, le serrature e le sbarre. Fece inoltre il muro della piscina di Siloe, presso il giardino del re, fino alla scalinata per cui si scende dalla città di Davide. 39Malchia figlio di Recab, capo del distretto di Bet-Kerem, restaurò la porta del Letame; la ricostruì, vi pose i battenti, le serrature e le sbarre. O2 Canun e gli abitanti di Zanoach restaurarono la porta della Valle; la ricostruirono, vi posero i battenti, le serrature e le sbarre. Fecero inoltre mille cubiti di muro fino alla porta del Letame. 1! Accanto a loro lavorava alle riparazioni insieme con le figlie, Sallum figlio di Alloches, capo della metà del distretto di Gerusalemme. 0y Malchia figlio di Carim e Cassùb figlio di Pacat-Moab restaurarono la parte successiva di mura e la torre dei Forni. /- Accanto a loro lavorava alle riparazioni, di fronte alla sua casa, Iedaia figlio di Carumaf e accanto a lui lavorava Cattus figlio di Casabnia. x.i accanto a loro lavorava alle riparazioni Refaia figlio di Cur, capo della metà del distretto di Gerusalemme. C-accanto a loro lavorava alle riparazioni Uzziel figlio di Caraia tra gli orefici e accanto a lui lavorava Anania tra i profumieri. Essi hanno rinforzato Gerusalemme fino al Muro Largo; ?,wAccanto a loro lavoravano alle riparazioni Melatia il Gabaonita, Iadon il Meronotita, e gli uomini di Gabaon e di Mizpa, alle dipendenze della sede del governatore dell'Oltrefiume; }|||q|L|&|{{{z{#zzzzuz1zyyyyyay:yxxxxxiw[vKuttFsArqpzonGml&kjii?hhggag,fee-ddNcbbbGaaa``!_^^^k^5^]W\\\\x\B[[i[D[ZZZZ=YYIXXXWWnW)VVV7UUUcTT5SRRR8Q/PPOONNNrMLL5K~JJ7II;H\G F:EDCC$BB&@@(??>==8<;;%99+876655f4432o1m00U//E..--7,@**('&Y%%/%$$^#u""! Y+.d:9$%xv ! 74q@FQe fu mandato Raffaele a guarire i due: a togliere le macchie bianche dagli occhi di Tobi, perché con gli occhi vedesse la luce di Dio; a dare Sara, figlia di Raguele, in sposa a Tobia, figlio di Tobi, e a liberarla dal cattivo demonio Asmodeo. Di diritto, infatti, spettava a Tobia di sposarla, prima che a tutti gli altri pretendenti. Proprio allora Tobi rientrava dal cortile in casa e Sara, figlia di Raguele, stava scendendo dalla camera. ePCIn quel medesimo momento la preghiera di tutti e due fu accolta davanti alla gloria di Dio O-e che non ho disonorato il mio nome, né quello di mio padre nella terra dell'esilio. Io sono l'unica figlia di mio padre. Egli non ha altri figli che possano ereditare, né un fratello vicino, né un parente, per il quale io possa serbarmi come sposa. Già sette mariti ho perduto: perché dovrei vivere ancora? Se tu non vuoi che io muoia, guardami con benevolenza: che io non senta più insulti". ENTu sai, Signore, che sono pura da ogni disonestà con uomo VM% Di' che io sia tolta dalla terra, perché non abbia a sentire più insulti. .LW Ora a te alzo la faccia e gli occhi. ?Kw In quel momento stese le mani verso la finestra e pregò: "Benedetto sei tu, Dio misericordioso, e benedetto è il tuo nome nei secoli. Ti benedicano tutte le tue opere per sempre. Jw In quel giorno dunque essa soffrì molto, pianse e salì nella stanza del padre con l'intenzione di impiccarsi. Ma tornando a riflettere pensava: "Che non abbiano ad insultare mio padre e non gli dicano: La sola figlia che avevi, a te assai cara, si è impiccata per le sue sventure. Così farei precipitare la vecchiaia di mio padre con angoscia negli inferi. Farò meglio a non impiccarmi e a supplicare il Signore che mi sia concesso di morire, in modo da non sentire più insulti nella mia vita". I Perché vuoi battere noi, se i tuoi mariti sono morti? Vattene con loro e che da te non abbiamo mai a vedere né figlio né figlia". SHBisogna sapere che essa era stata data in moglie a sette uomini e che Asmodeo, il cattivo demonio, glieli aveva uccisi, prima che potessero unirsi con lei come si fa con le mogli. A lei appunto disse la serva: "Sei proprio tu che uccidi i tuoi mariti. Ecco, sei già stata data a sette mariti e neppure di uno hai potuto godere. G/Nello stesso giorno capitò a Sara figlia di Raguele, abitante di Ecbàtana, nella Media, di sentire insulti da parte di una serva di suo padre. uFcAgisci pure ora come meglio ti piace; da' ordine che venga presa la mia vita, in modo che io sia tolto dalla terra e divenga terra, poiché per me è preferibile la morte alla vita. I rimproveri che mi tocca sentire destano in me grande dolore. Signore, comanda che sia tolto da questa prova; fa' che io parta verso l'eterno soggiorno; Signore, non distogliere da me il volto. Per me infatti è meglio morire che vedermi davanti questa grande angoscia e così non sentirmi più insultare!". 9EkOra, nel trattarmi secondo le colpe mie e dei miei padri, veri sono tutti i tuoi giudizi, perché non abbiamo osservato i tuoi decreti, camminando davanti a te nella verità. ~DuViolando i tuoi comandi, abbiamo peccato davanti a te. Tu hai lasciato che ci spogliassero dei beni; ci hai abbandonati alla prigionia, alla morte e ad essere la favola, lo scherno, il disprezzo di tutte le genti, tra le quali ci hai dispersi. {CoOra, Signore, ricordati di me e guardami. Non punirmi per i miei peccati e per gli errori miei e dei miei padri. B "Tu sei giusto, Signore, e giuste sono tutte le tue opere. Ogni tua via è misericordia e verità. Tu sei il giudice del mondo. kA QCon l'animo affranto dal dolore, sospirai e piansi. Poi presi a dire questa preghiera di lamento: /@WElla mi disse: "Mi è stato dato in più del salario". Ma io non le credevo e le ripetevo di restituirlo ai padroni e a causa di ciò arrossivo di lei. Allora per tutta risposta mi disse: "Dove sono le tue elemosine? Dove sono le tue buone opere? Ecco, lo si vede bene dal come sei ridotto!". {?o Quando il capretto entrò in casa mia, si mise a belare. Chiamai allora mia moglie e le dissi: "Da dove viene questo capretto? Non sarà stato rubato? Restituiscilo ai padroni, poiché non abbiamo il diritto di mangiare cosa alcuna rubata". > tessendo la lana che rimandava poi ai padroni e ricevendone la paga. Ora nel settimo giorno del mese di Distro, quando essa tagliò il pezzo che aveva tessuto e lo mandò ai padroni, essi, oltre la mercede completa, le fecero dono di un capretto per il desinare. O= In quel tempo mia moglie Anna lavorava nelle sue stanze a pagamento, q<[ ignorando che sopra di me, nel muro, stavano dei passeri. Caddero sui miei occhi i loro escrementi ancora caldi, che mi produssero macchie bianche, e dovetti andare dai medici per la cura. Più essi però mi applicavano farmachi, più mi si oscuravano gli occhi per le macchie bianche, finché divenni cieco del tutto. Per quattro anni fui cieco e ne soffersero tutti i miei fratelli. Achikar, nei due anni che precedettero la sua partenza per l'Elimaide, provvide al mio sostentamento. 6;e Quella notte, dopo aver seppellito il morto, mi lavai, entrai nel mio cortile e mi addormentai sotto il muro del cortile. Per il caldo che c'era tenevo la faccia scoperta, H: I miei vicini mi deridevano dicendo: "Non ha più paura! Proprio per questo motivo è già stato ricercato per essere ucciso. È dovuto fuggire ed ora eccolo di nuovo a seppellire i morti". [9/E piansi. Quando poi calò il sole, andai a scavare una fossa e ve lo seppellii. 8ricordando le parole del profeta Amos su Betel: "Si cambieranno le vostre feste in lutto, tutti i vostri canti in lamento". =7uRitornai e, lavatomi, presi il pasto con tristezza, &6EIo allora mi alzai, lasciando intatto il pranzo; tolsi l'uomo dalla piazza e lo posi in una camera in attesa del tramonto del sole, per poterlo seppellire. p5YTobia uscì in cerca di un povero tra i nostri fratelli. Di ritorno disse: "Padre!". Gli risposi: "Ebbene, figlio mio". "Padre - riprese - uno della nostra gente è stato strangolato e gettato nella piazza, dove ancora si trova". 4 la tavola era imbandita di molte vivande. Dissi al figlio Tobia: "Figlio mio, va', e se trovi tra i nostri fratelli deportati a Ninive qualche povero, che sia però di cuore fedele, portalo a pranzo insieme con noi. Io resto ad aspettare che tu ritorni". 3 Sotto il regno di Assarhaddon ritornai dunque a casa mia e mi fu restituita la compagnia della moglie Anna e del figlio Tobia. Per la nostra festa di pentecoste, cioè la festa delle settimane, avevo fatto preparare un buon pranzo e mi posi a tavola: F2 Allora Achikar prese a cuore la mia causa e potei così ritornare a Ninive. Al tempo di Sennacherib re degli Assiri, Achikar era stato gran coppiere, ministro della giustizia, amministratore e sovrintendente della contabilità e Assarhaddon l'aveva mantenuto in carica. Egli era mio nipote e uno della mia parentela. *1 ONeanche quaranta giorni dopo, il re fu ucciso da due suoi figli, i quali poi fuggirono sui monti dell'Ararat. Gli successe allora il figlio Assarhaddon. Egli nominò Achikar, figlio di mio fratello Anael, incaricato della contabilità del regno ed ebbe la direzione generale degli affari. ~0 wI miei beni furono confiscati e passarono tutti al tesoro del re. Mi restò solo la moglie Anna con il figlio Tobia. Z/ /Ma un cittadino di Ninive andò ad informare il re che io li seppellivo di nascosto. Quando seppi che il re conosceva il fatto e che mi si cercava per essere messo a morte, colto da paura, mi diedi alla fuga. . /Seppellii anche quelli che aveva uccisi Sennàcherib, quando tornò fuggendo dalla Giudea, al tempo del castigo mandato dal re del cielo sui bestemmiatori. Nella sua collera egli ne uccise molti; io sottraevo i loro corpi per la sepoltura e Sennàcherib invano li cercava. %- Edonavo il pane agli affamati, gli abiti agli ignudi e, se vedevo qualcuno dei miei connazionali morto e gettato dietro le mura di Ninive, io lo seppellivo. V, 'Al tempo di Salmanàssar facevo spesso l'elemosina a quelli della mia gente; + -Quando Salmanàssar morì, gli successe il figlio Sennàcherib. Allora le strade della Media divennero impraticabili e non potei più tornarvi. e* EVenni così nella Media, dove, finché egli visse, conclusi affari per conto suo. Fu allora che a Rage di Media, presso Gabael, un mio parente figlio di Gabri, depositai in sacchetti la somma di dieci talenti d'argento. g) I l'Altissimo mi fece trovare il favore di Salmanàssar, del quale presi a trattare gli affari. 8( m Poiché restai fedele a Dio con tutto il cuore, )' O ma io mi guardai bene dal farlo. +& Q Dopo la deportazione in Assiria, quando fui condotto prigioniero e arrivai a Ninive, tutti i miei fratelli e quelli della mia gente mangiavano i cibi dei pagani; x% k Quando divenni adulto, sposai Anna, una donna della mia parentela, e da essa ebbi un figlio che chiamai Tobia. O$ La terza decima poi era per gli orfani, le vedove e i forestieri che si trovavano con gli Israeliti. La portavo loro ogni tre anni e la si consumava insieme, come vuole la legge di Mosè e secondo le raccomandazioni di Debora moglie di Anàniel, la madre di nostro padre, poiché mio padre, morendo, mi aveva lasciato orfano. I#  Consegnavo tutto ai sacerdoti, figli di Aronne, per l'altare. Davo anche ai leviti che allora erano in funzione a Gerusalemme le decime del grano, del vino, dell'olio, delle melagrane, dei fichi e degli altri frutti. Per sei anni consecutivi convertivo in danaro la seconda decima e la spendevo ogni anno a Gerusalemme. " %Io ero il solo che spesso mi recavo a Gerusalemme nelle feste, per obbedienza ad una legge perenne prescritta a tutto Israele. Correvo a Gerusalemme con le primizie dei frutti e degli animali, con le decime del bestiame e con la prima lana che tosavo alle mie pecore. 9! mTutti i miei fratelli e quelli della tribù del mio antenato Neftali facevano sacrifici sui monti della Galilea al vitello che Geroboàmo re d'Israele aveva fabbricato in Dan. m  UMi trovavo ancora al mio paese, la terra d'Israele, ed ero ancora giovane, quando la tribù del mio antenato Neftali abbandonò la casa di Davide e si staccò da Gerusalemme, la sola città fra tutte le tribù d'Israele scelta per i sacrifici. In essa era stato edificato il tempio, dove abita Dio, ed era stato consacrato per tutte le generazioni future. s aIo, Tobi, passavo i giorni della mia vita seguendo le vie della verità e della giustizia. Ai miei fratelli e ai miei compatrioti, che erano stati condotti con me in prigionia a Ninive, nel paese degli Assiri, facevo molte elemosine. @ {Al tempo di Salmanàssar, re degli Assiri, egli fu condotto prigioniero da Tisbe, che sta a sud di Kades di Neftali, nell'alta Galilea, sopra Casor, verso occidente, a nord di Sefet. $ ELibro della storia di Tobi, figlio di Tòbiel, figlio di Anàniel, figlio di Aduel, figlio di Gàbael, della discendenza di Asiel, della tribù di Neftali. 4c Ricordati di me, mio Dio, per il mio bene! hI Diedi anche disposizioni circa l'offerta della legna ai tempi stabiliti, e circa le primizie. ! Così li purificai da ogni consuetudine straniera e ristabilii i servizi dei sacerdoti e dei leviti, assegnando a ciascuno il suo lavoro. uc Ricordati di loro, mio Dio, poiché hanno profanato il sacerdozio e l'alleanza dei sacerdoti e dei leviti.  Uno dei figli di Ioiada figlio di Eliasib, il sommo sacerdote, era genero di Sanballat il Coronita; io lo cacciai via da me.  Si dovrà dunque dire di voi che commettete questo grande male, che siete infedeli al nostro Dio, prendendo mogli straniere?". ~u Dissi: "Salomone, re d'Israele, non ha forse peccato appunto in questo? Certo fra le molte nazioni non ci fu un re simile a lui; era amato dal suo Dio e Dio l'aveva fatto re di tutto Israele; eppure le donne straniere fecero peccare anche lui.  Io li rimproverai, li maledissi, ne picchiai alcuni, strappai loro i capelli e li feci giurare nel nome di Dio che non avrebbero dato le loro figlie ai figli di costoro e non avrebbero preso come mogli le figlie di quelli per i loro figli né per se stessi.  la metà dei loro figli parlava l'asdodeo, conosceva soltanto la lingua di questo o quest'altro popolo, non sapeva parlare giudaico. r] In quei giorni vidi anche che alcuni Giudei si erano ammogliati con donne di Asdod, di Ammon e di Moab; [/ Ordinai ai leviti che si purificassero e venissero a custodire le porte per santificare il giorno del sabato. Anche per questo ricordati di me, mio Dio, e abbi pietà di me secondo la tua grande misericordia! K Allora io protestai contro di loro e dissi: "Perché passate la notte davanti alle mura? Se lo farete un'altra volta, vi farò arrestare". Da quel momento non vennero più in giorno di sabato. pY Così i mercanti e i venditori di ogni merce una o due volte passarono la notte fuori di Gerusalemme. $A Non appena le porte di Gerusalemme cominciarono a essere nell'ombra della sera, prima del sabato, io ordinai che le porte fossero chiuse e che non si riaprissero fino dopo il sabato; collocai alcuni miei servi alle porte, perché nessun carico entrasse in città durante il sabato. J I nostri padri non hanno fatto così? Il nostro Dio per questo ha fatto cadere su noi e su questa città tutti questi mali. Voi accrescete l'ira accesa contro Israele, profanando il sabato!".  Allora io rimproverai i notabili di Giuda e dissi loro: "Che cosa è mai questo male che fate, profanando il giorno di sabato? 2 ] C'erano anche alcuni di Tiro stabiliti a Gerusalemme che importavano pesce e ogni sorta di merci e le vendevano ai figli di Giuda in giorno di sabato e in Gerusalemme. @ y In quei giorni osservai in Giuda alcuni che pigiavano nei tini in giorno di sabato, altri che trasportavano i covoni e li caricavano sugli asini, e anche vino, uva, fichi e ogni sorta di carichi, che introducevano a Gerusalemme in giorno di sabato; io protestai a causa del giorno in cui vendevano le derrate.   Ricordati per questo di me, Dio mio, e non cancellare le opere di pietà che ho fatte per la casa del mio Dio e per il suo servizio!  - affidai la sorveglianza dei magazzini al sacerdote Selemia, allo scriba Zadok, e a Pedaia, uno dei leviti; ai quali aggiunsi Canan figlio di Zaccur, figlio di Mattania, perché erano reputati uomini fedeli. Il loro ufficio era di fare le ripartizioni tra i loro fratelli. _7 Allora tutto Giuda portò ai magazzini le decime del frumento, del vino e dell'olio; *M Allora rimproverai i magistrati e dissi loro: "Perché la casa di Dio è stata abbandonata?". Poi radunai i leviti e i cantori e li ristabilii nei loro uffici. $A Seppi anche che le porzioni dovute ai leviti non erano state date e che i leviti e i cantori, incaricati del servizio, erano fuggiti ognuno al suo paese. ~u poi ordinai che si purificassero quelle camere e vi feci ricollocare gli arredi del tempio, le offerte e l'incenso. r] La cosa mi dispiacque molto e feci gettare fuori dalla stanza tutte le masserizie appartenenti a Tobia; 9 tornai a Gerusalemme e mi accorsi del male che Eliasib aveva fatto in favore di Tobia, mettendo a sua disposizione una stanza nei cortili del tempio. N Quando si faceva tutto questo, io non ero a Gerusalemme, perché nell'anno trentaduesimo di Artaserse re di Babilonia ero tornato presso il re; ma dopo qualche tempo, ottenuta una licenza dal re, (I aveva messo a disposizione di quest'ultimo una camera grande dove, prima di allora, si riponevano le offerte, l'incenso, gli arredi, la decima del grano, del vino e dell'olio, quanto spettava per legge ai leviti, ai cantori, ai portieri, e la parte che se ne prelevava per i sacerdoti. { Prima di questo il sacerdote Eliasìb, che era preposto alle stanze della casa del nostro Dio ed era parente di Tobia, ve Quando ebbero udito la legge, separarono da Israele tutto l'elemento straniero che vi si trovava mescolato. V~% perché non erano venuti incontro agli Israeliti con il pane e l'acqua e perché avevano prezzolato contro di loro Balaam per maledirli, sebbene il nostro Dio avesse mutato la maledizione in benedizione. -} U In quel tempo si lesse in presenza del popolo il libro di Mosè e vi si trovò scritto che l'Ammonita e il Moabita non dovevano mai entrare nella comunità di Dio, m|S /Tutto Israele, al tempo di Zorobabele e di Neemia, dava ogni giorno le porzioni assegnate ai cantori e ai portieri; dava ai leviti le cose consacrate e i leviti davano ai figli di Aronne le cose consacrate che loro spettavano. {% .Poiché già anticamente, al tempo di Davide e di Asaf, vi erano capi cantori e venivano innalzati canti di lode e di ringraziamento a Dio. Mz -Questi osservavano ciò che si riferiva al servizio del loro Dio e alle purificazioni; come facevano, dal canto loro, i cantori e i portieri, secondo l'ordine di Davide e di Salomone suo figlio. My ,In quel tempo, alcuni uomini furono preposti alle stanze che servivano da magazzini delle offerte, delle primizie, delle decime, perché vi raccogliessero dalle campagne dipendenti dalla città le parti assegnate dalla legge ai sacerdoti e ai leviti; perché i Giudei gioivano vedendo i sacerdoti e i leviti ai loro posti. [x/ +In quel giorno il popolo offrì numerosi sacrifici e si allietò, perché Dio gli aveva concesso una grande gioia. Anche le donne e i fanciulli si rallegrarono e la gioia di Gerusalemme si sentiva di lontano. w *e Maaseia, Semaia, Eleàzaro, Uzzi, Giovanni, Malchia, Elam, Ezer. I cantori facevano sentire la voce e Izrachia ne era il direttore. evC )e i sacerdoti Eliakim, Maaseia, Miniamin, Michea, Elioenai, Zaccaria, Anania con le trombe yuk (I due cori si fermarono nella casa di Dio; così feci io, con la metà dei magistrati che si trovavano con me, Gt 'poi oltre la porta di Efraim, la porta Vecchia, la porta dei Pesci, la torre di Cananeel, la torre di Mea, giunse fino alla porta delle Pecore; il coro si fermò alla porta della Prigione. 3s_ &Il secondo coro si incamminò a sinistra e io lo seguivo, con l'altra metà del popolo, sopra le mura. Passando oltre la torre dei Forni, esso andò fino al muro Largo, @ry %Giunti alla porta della Fonte, salirono davanti a loro per la scalinata della città di Davide sulle mura in salita, oltre la casa di Davide, fino alla porta delle Acque, a oriente. >qu $e i suoi fratelli Semaia, Azareel, Milalai, Ghilalai, Maài, Netaneel, Giuda, Canani, con gli strumenti musicali di Davide, uomo di Dio; Esdra lo scriba camminava alla loro testa. 3p_ #appartenenti al coro dei sacerdoti con le trombe; Zaccaria figlio di Giònata, figlio di Semaia, figlio di Mattania, figlio di Michea, figlio di Zaccur, figlio di Asaf, ,oS "Giuda, Beniamino, Semaia, Geremia, #nA !Azaria, Esdra, Mesullàm, Hm dietro questo coro camminavano Osea, metà dei capi di Giuda, #l? Allora io feci salire sulle mura i capi di Giuda e formai due grandi cori. Il primo s'incamminò dal lato destro, sulle mura, verso la porta del Letame; _k7 I sacerdoti e i leviti si purificarono e purificarono il popolo, le porte e le mura. j da Bet-Gàlgala e dal territorio di Gheba e d'Azmavet; poiché i cantori si erano edificati villaggi nei dintorni di Gerusalemme. iy Gli appartenenti al corpo dei cantori si radunarono dal distretto intorno a Gerusalemme, dai villaggi dei Netofatiti, h Per la dedicazione delle mura di Gerusalemme si mandarono a cercare i leviti da tutti i luoghi dove si trovavano, per farli venire a Gerusalemme, perché la dedicazione si celebrasse con gioia, con inni e cantici e suono di cembali, saltèri e cetre. g' Questi vivevano al tempo di Ioiachim figlio di Giosuè, figlio di Iozadak e al tempo di Neemia il governatore e di Esdra sacerdote e scriba. |fq Mattania, Bakbukia, Abdia, Mesullam, Talmon, Akkub erano portieri e facevano la guardia ai magazzini delle porte. _e7 I capi dei leviti Casabià, Serebia, Giosuè, figlio di Kadmiel, insieme con i loro fratelli, che stavano di fronte a loro, dovevano cantare inni e lodi a turni alternati, secondo l'ordine di Davide, uomo di Dio. |dq I capi dei casati levitici sono registrati nel libro delle Cronache fino al tempo di Giovanni, figlio di Eliasib. +cO I leviti furono registrati, quanto ai capi casato, al tempo di Eliasìb, di Ioiada, di Giovanni e di Iaddua; e i sacerdoti sotto il regno di Dario, il Persiano. Hb di quello di Chelkia, Casabia; di quello di Iedaia, Netaneel. >aw di quello di Sallu, Kallai; di quello di Amok, Eber; E` di quello di Ioiarib, Mattenai; di quello di Iedaia, Uzzi; E_ di quello di Bilga, Sammua; di quello di Semaia, Giònata; [^/ di quello di Abia, Zicri; di quello di Miniamin...; di quello di Moadia, Piltai; I] di quello di Iddo, Zaccaria; di quello di Ghinneton, Mesullam; B\ di quello di Carim, Adna; di quello di Meraiot, Chelkai; I[ di quello di Malluk, Giònata; di quello di Sebania, Giuseppe; GZ di quello di Esdra, Mesullam; di quello di Amaria, Giovanni; $YA Al tempo di Ioiachìm i sacerdoti che erano i capi delle casate sacerdotali erano i seguenti: del casato di Seraia, Meraia; di quello di Geremia, Anania; 1 Gli oblati si sono stabiliti sull'Ofel e Zica e Ghispa erano a capo degli oblati. = Il resto d'Israele, dei sacerdoti e dei leviti si è stabilito in tutte le città di Giuda, ognuno nella sua proprietà. ^<5 I portieri: Akkub, Talmon e i loro fratelli, custodi delle porte: centosettantadue. G; Totale dei leviti nella città santa: duecentottantaquattro. w:g Mattania figlio di Mica, figlio di Zabdi, figlio di Asaf, il capo della salmodia, che intonava le lodi durante la preghiera; Bakbukia che gli veniva secondo tra i suoi fratelli; Abda figlio di Sammua, figlio di Galal, figlio di Ieditun. ^95 Sabbetai e Iozabad, preposti al servizio esterno del tempio, fra i capi dei leviti; f8E Dei leviti: Semaia figlio di Cassub, figlio di Azrikam, figlio di Casabia, figlio di Bunni; s7_ e i loro fratelli uomini valorosi, in numero di centoventotto; Zabdiel figlio di Ghedolim era loro capo. $6A e i suoi fratelli, capi delle casate, in numero di duecentoquarantadue; Amasai figlio di Azareel, figlio di Aczai, figlio di Mesillemot, figlio di Immer, O5 e i loro fratelli addetti al lavoro del tempio, in numero di ottocentoventidue; Adaia figlio di Ierocam, figlio di Pelalia, figlio di Amsi, figlio di Zaccaria, figlio di Pascur, figlio di Malchia, 4y Seraia figlio di Chelkia, figlio di Mesullam, figlio di Zadok, figlio di Meraiot, figlio di Achitub, capo del tempio, 23_ Dei sacerdoti: Iedaia, Ioiarìb, Iachin, l2Q Gioele figlio di Zicri; era loro capo e Giuda figlio di Assenua era il secondo capo della città. D1 dopo di lui, Gabbai, Sallai: in tutto, novecentoventotto. /0W Questi sono i figli di Beniamino: Sallu figlio di Mesullam, figlio di Ioed, figlio di Pedaia, figlio di Kolaia, figlio di Maaseia, figlio di Itiel, figlio di Isaia; r/] Totale dei figli di Perez che si sono stabiliti a Gerusalemme: quattrocentosessantotto uomini valorosi. ".= Maaseia figlio di Baruch, figlio di Col-Coze, figlio di Cazaia, figlio di Adaia, figlio di Ioiarib, figlio di Zaccaria, figlio della famiglia Selanita. b-= A Gerusalemme si sono stabiliti i figli di Giuda e i figli di Beniamino. Dei figli di Giuda: Ataia, figlio di Uzzia, figlio di Zaccaria, figlio di Amaria, figlio di Sefatia, figlio di Macalaleel, dei figli di Perez: s,_ Ecco i capi della provincia che si sono stabiliti a Gerusalemme, mentre nelle città di Giuda ognuno si è stabilito nella sua proprietà, nella sua città: Israeliti, sacerdoti, leviti, oblati e i discendenti dei servi di Salomone. a+; Il popolo benedisse quanti si erano offerti spontaneamente per abitare in Gerusalemme. \* 3 I capi del popolo si sono stabiliti a Gerusalemme; il resto del popolo ha tirato a sorte per far venire uno su dieci a popolare Gerusalemme, la città santa; gli altri nove potevano rimanere nelle altre città. =)s (perché in quelle stanze i figli d'Israele e i figli di Levi devono portare l'offerta prelevata sul frumento, sul vino e sull'olio; in quel luogo stanno gli arredi del santuario, i sacerdoti che prestano il servizio, i portieri e i cantori. Ci siamo impegnati così a non trascurare la casa del nostro Dio. 9(k 'Un sacerdote, figlio di Aronne, sarà con i leviti quando preleveranno le decime; i leviti porteranno un decimo della decima alla casa del nostro Dio nelle stanze del tesoro; r'] &Ci siamo anche impegnati a portare ai sacerdoti nelle stanze della casa del nostro Dio le primizie della nostra pasta, le nostre offerte prelevate, cioè le primizie dei frutti di qualunque albero, del vino e dell'olio, e a dare la decima delle rendite del nostro suolo ai leviti. I leviti stessi preleveranno queste decime in tutti i luoghi da noi coltivati. & %come anche i primogeniti dei nostri figli e del nostro bestiame, secondo quanto sta scritto nella legge, e i primi parti del nostro bestiame grosso e minuto, per presentarli nella casa del nostro Dio ai sacerdoti che prestano servizio nella casa del nostro Dio. % $Ci siamo impegnati a portare ogni anno nel tempio le primizie del nostro suolo e le primizie di ogni frutto di qualunque pianta, $9 #Tirando a sorte, noi sacerdoti, leviti e popolo abbiamo deciso circa l'offerta della legna da portare alla casa del nostro Dio, secondo i nostri casati paterni, a tempi fissi, anno per anno, perché sia bruciata sull'altare del Signore nostro Dio, come sta scritto nella legge. #{ "per i pani dell'offerta, per il sacrificio continuo, per l'olocausto perenne, per i sacrifici dei sabati, dei noviluni, delle feste, per le offerte sacre, per i sacrifici espiatori in favore di Israele e per ogni lavoro della casa del nostro Dio. }"s !Ci siamo anche imposto per legge di dare ogni anno il terzo di un siclo per il servizio della casa del nostro Dio: y!k a non comprar nulla in giorno di sabato o in altro giorno sacro dai popoli che portassero a vendere in giorno di sabato qualunque genere di merci o di derrate; a lasciare in riposo la terra ogni settimo anno e a rinunziare a ogni credito.   E in particolare: a non dare le nostre figlie agli abitanti del paese e a non prendere le loro figlie per i nostri figli;  si unirono ai loro fratelli più ragguardevoli e si impegnarono con giuramento a camminare nella legge di Dio, data per mezzo di Mosè, servo di Dio, ad osservare e mettere in pratica tutti i comandi del Signore, Dio nostro, le sue decisioni e le sue leggi.  Il resto del popolo, i sacerdoti, i leviti, i portieri, i cantori, gli oblati e quanti si erano preparati dai popoli dei paesi stranieri per aderire alla legge di Dio, le loro mogli, i loro figli e le loro figlie, quanti avevano conoscenza e intelligenza, ; Malluch, Carim, Baana. 5 Achia, Canan, Anan, "? Recum, Casabna, Maaseia, != Alloches, Pilca, Sobek, 9 Osea, Anania, Cassub, ; Pelatia, Canan, Anaia, $C Mesezabeel, Zadok, Iaddua, %E Magpias, Mesullam, Chezìr, ; Carif, Anatòt, Nebai, 5 Odia, Casum, Bezai, 9 Ater, Ezechia, Azzur, 9 Adonia, Bigvai, Adin, 7 Bunni, Azgad, Bebai, A} Capi del popolo: Pareos, Pacat-Moab, Elam, Zattu, Bani, 5 Odia, Bani, Beninu. #A Zaccur, Serebia, Sebania, ; Mica, Recob, Casaoià, B  e i loro fratelli Sebania, Odia, Kelita, Pelaia, Canàn, T ! Leviti: Giosuè, figlio di Azania, Binnui dei figli di Chenadad, Kadmiel, : o Maazia, Bilgai, Semaia; questi sono i sacerdoti. ! = Mesullam, Abia, Miamin, %E Daniele, Ghinneton, Baruch, ; Carim, Meremot, Abdia, #A Cattus, Sebania, Malluch, "? Pascur, Amaria, Malchia, "? Seraia, Azaria, Geremia, a; Sul documento sigillato firmarono Neemia il governatore, figlio di Acalia, e Sedecìa, K  "A causa di tutto questo noi vogliamo sancire un impegno stabile e lo mettiamo in iscritto. Sul documento sigillato vi siano le firme dei nostri capi, dei nostri leviti e dei nostri sacerdoti". N $Oggi eccoci schiavi nel paese che tu hai concesso ai nostri padri perché ne mangiassero i frutti e ne godessero i beni. I suoi prodotti abbondanti sono dei re ai quali tu ci hai sottoposti a causa dei nostri peccati e che sono padroni dei nostri corpi e del nostro bestiame a loro piacere, e noi siamo in grande angoscia". a; #Essi mentre godevano del loro regno, del grande benessere che tu largivi loro e del paese vasto e fertile che tu avevi messo a loro disposizione, non ti hanno servito e non hanno abbandonato le loro azioni malvage.  ~~}a||%{{zzpz xEw v&uttitraqq%pon mDlk[jjiff#e3dcb_a`__^]]F]!\O[[ZAYY*XWW VUTRQuPNNLKJJTIIaIHGG^FE'D{BAb@\??E>>;=<< ;:+9o9A98Z77d66g55I4x4!3Y21U100?/c-,6+y+ **l)('l%%$Y#~"L Q}?^[:?To-T # e  !^ {/ Ora contemplate ciò che ha operato con voi e ringraziatelo con tutta la voce; benedite il Signore della giustizia ed esaltate il re dei secoli. .zU Convertitevi a lui con tutto il cuore e con tutta l'anima, per fare la giustizia davanti a Lui, allora Egli si convertirà a voi e non vi nasconderà il suo volto. y! Vi castiga per le vostre ingiustizie, ma userà misericordia a tutti voi. Vi raduna da tutte le genti, fra le quali siete stati dispersi. !x; per proclamare la sua grandezza. Esaltatelo davanti ad ogni vivente; è lui il Signore, il nostro Dio, lui il nostro Padre, il Dio per tutti i secoli. ^w5 Lodatelo, figli d'Israele, davanti alle genti; Egli vi ha disperso in mezzo ad esse Zv- Benedetto Dio che vive in eterno il suo regno dura per tutti i secoli; Egli castiga e usa misericordia, fa scendere negli abissi della terra, fa risalire dalla Grande Perdizione e nulla sfugge alla sua mano. Du  Allora Tobi scrisse questa preghiera di esultanza e disse: t Allora andavano benedicendo e celebrando Dio e lo ringraziavano per queste grandi opere, perché era loro apparso l'angelo di Dio. ;sq Essi si rialzarono, ma non poterono più vederlo. /rW Ora benedite il Signore sulla terra e rendete grazie a Dio. Io ritorno a colui che mi ha mandato. Scrivete tutte queste cose che vi sono accadute". E salì in alto. nqU A voi sembrava di vedermi mangiare, ma io non mangiavo nulla: ciò che vedevate era solo apparenza. p Quando ero con voi, io non stavo con voi per mia iniziativa, ma per la volontà di Dio: lui dovete benedire sempre, a lui cantate inni. eoC Ma l'angelo disse loro: "Non temete; la pace sia con voi. Benedite Dio per tutti i secoli. znm Allora furono riempiti di terrore tutti e due; si prostrarono con la faccia a terra ed ebbero una grande paura. }ms Io sono Raffaele, uno dei sette angeli che sono sempre pronti ad entrare alla presenza della maestà del Signore". Sl ma Dio mi ha inviato nel medesimo tempo per guarire te e Sara tua nuora. :km Quando poi tu non hai esitato ad alzarti e ad abbandonare il tuo pranzo e sei andato a curare la sepoltura di quel morto, allora io sono stato inviato per provare la tua fede, Bj} Sappiate dunque che, quando tu e Sara eravate in preghiera, io presentavo l'attestato della vostra preghiera davanti alla gloria del Signore. Così anche quando tu seppellivi i morti. ?iw Io vi voglio manifestare tutta la verità, senza nulla nascondervi: vi ho già insegnato che è bene nascondere il segreto del re, mentre è cosa gloriosa rivelare le opere di Dio. [h/ Coloro che commettono il peccato e l'ingiustizia sono nemici della propria vita. vge L'elemosina salva dalla morte e purifica da ogni peccato. Coloro che fanno l'elemosina godranno lunga vita. Mf Buona cosa è la preghiera con il digiuno e l'elemosina con la giustizia. Meglio il poco con giustizia che la ricchezza con ingiustizia. Meglio è praticare l'elemosina che mettere da parte oro. $eA È bene tener nascosto il segreto del re, ma è cosa gloriosa rivelare e manifestare le opere di Dio. Fate ciò che è bene e non vi colpirà alcun male. -dS Allora Raffaele li chiamò tutti e due in disparte e disse loro: "Benedite Dio e proclamate davanti a tutti i viventi il bene che vi ha fatto, perché sia benedetto e celebrato il suo nome. Fate conoscere a tutti gli uomini le opere di Dio, come è giusto, e non trascurate di ringraziarlo. c Fece dunque venire l'angelo e gli disse: "Prendi come tuo salario la metà di tutti i beni che tu hai portati e va' in pace". ^b5 Tobi rispose: "È giusto ch'egli riceva la metà di tutti i beni che ha riportati". .aU Egli mi ha condotto sano e salvo, mi ha guarito la moglie, è andato a prendere per me il denaro e infine ha guarito te! Quanto posso ancora dargli come salario?". `7 Gli disse Tobia: "Padre, quanto potrò dargli come salario? Anche se gli lasciassi la metà dei beni che egli ha portati con me, io non ci perderei. a_ = Quando furon terminate le feste nuziali, Tobi chiamò il figlio Tobia e gli disse: "Figlio mio, pensa a dare la ricompensa dovuta a colui che ti ha accompagnato e ad aggiungere qualcosa d'altro alla somma pattuita". K^ E si festeggiarono le nozze di Tobia con gioia per sette giorni. J] e Achikar e Nadab suoi cugini vennero a congratularsi con Tobi. M\ In quel giorno ci fu una grande festa per tutti i Giudei di Ninive V[% Tobi si avvicinò poi a Sara, la sposa di suo figlio Tobia, e la benedisse: "Sii la benvenuta, figlia! Benedetto sia il tuo Dio, perché ti ha condotta da noi, figlia! Benedetto sia tuo padre, benedetto mio figlio Tobia e benedetta tu, o figlia! Entra nella casa che è tua in buona salute e benedizione e gioia; entra, o figlia!". eZC Allora Tobi uscì verso la porta di Ninive incontro alla sposa di lui, lieto e benedicendo Dio. Quando la gente di Ninive lo vide passare e camminare con tutto il vigore di un tempo, senza che alcuno lo conducesse per mano, fu presa da meraviglia; Tobi proclamava davanti a loro che Dio aveva avuto pietà di lui e che gli aveva aperto gli occhi. 4Ya Tobia entrò in casa lieto, benedicendo Dio con quanta voce aveva. Poi Tobia informò suo padre del viaggio che aveva compiuto felicemente, del denaro che aveva riportato, di Sara figlia di Raguele, che aveva presa in moglie e che stava venendo e che si trovava ormai vicina, alla porta di Ninive. X3 E aggiunse: "Benedetto Dio! Benedetto il suo grande nome! Benedetti tutti i suoi angeli santi! Benedetto il suo grande nome su di noi e benedetti i suoi angeli per tutti i secoli. Perché egli mi ha colpito ma poi ha avuto pietà ed ecco, ora io contemplo mio figlio Tobia". bW= Tobi gli si buttò al collo e pianse, dicendo: "Ti vedo, figlio, luce dei miei occhi!". PV poi distaccò con le mani le scaglie bianche dai margini degli occhi. =Us Tobia gli andò incontro, tenendo in mano il fiele del pesce. Soffiò sui suoi occhi e lo trasse vicino, dicendo: "Coraggio, padre!". Spalmò il farmaco che operò come un morso, HT Tobi si alzò e, incespicando, uscì dalla porta del cortile. |Sq Anna corse avanti e si gettò al collo del figlio dicendogli: "Ti rivedo, o figlio. Ora posso morire!". E pianse. O pensò: "Forse sarà stato trattenuto là? O sarà morto Gabael e nessuno gli darà il denaro?". 9= m Ogni giorno intanto Tobi contava le giornate, quante erano necessarie all'andata e quante al ritorno. Quando poi i giorni furono al termine e il figlio non era ancora tornato, 3<_ Partirono insieme di buon mattino per andare alle nozze. Giunti da Raguele, trovarono Tobia adagiato a tavola. Egli saltò in piedi a salutarlo e Gabael pianse e lo benedisse: "Figlio ottimo di un uomo ottimo, giusto e largo di elemosine, conceda il Signore la benedizione del cielo a te, a tua moglie, al padre e alla madre di tua moglie. Benedetto Dio, poiché ho visto mio cugino Tobi, vedendo te che tanto gli somigli!". r;] Partì dunque Raffaele per Rage di Media con quattro servi e due cammelli. Alloggiarono da Gabael. Raffaele gli presentò il documento e insieme lo informò che Tobia, figlio di Tobi, aveva preso moglie e lo invitava alle nozze. Gabael andò subito a prendere i sacchetti, ancora con i loro sigilli e li contò in sua presenza; poi li caricarono sui cammelli. X:) Tu sai infatti che mio padre starà a contare i giorni e, se tarderò anche di un solo giorno, lo farò soffrire troppo. Vedi bene che cosa ha giurato Raguele e io non posso trasgredire il suo giuramento". t9a Va' da Gabael, consegnagli il documento, riporta il denaro e conduci anche lui con te alle feste nuziali. f8E "Fratello Azaria, prendi con te quattro servi e due cammelli e mettiti in viaggio per Rage. 37 c Allora Tobia chiamò Raffaele e gli disse: *6MDi quanto possiedo prenditi la metà e torna sano e salvo da tuo padre. Quando io e mia moglie saremo morti, anche l'altra metà sarà vostra. Coraggio, figlio! Io sono tuo padre ed Edna è tua madre; noi apparteniamo a te come a questa tua sorella da ora per sempre. Coraggio, figlio!". R5Poi chiamò Tobia e sotto giuramento gli disse: "Per quattordici giorni non te ne andrai di qui, ma ti fermerai da me a mangiare e a bere e così allieterai l'anima già tanto afflitta di mia figlia. D4Raguele ordinò alla moglie di fare il pane in abbondanza; andò a prendere dalla mandria due vitelli e quattro montoni; li fece macellare e cominciarono così a preparare il banchetto. T3!Allora ordinò ai servi di riempire la fossa prima che si facesse giorno. M2Tu sei benedetto, perché hai avuto compassione dei due figli unici. Concedi loro, Signore, grazia e salvezza e falli giungere fino al termine della loro vita in mezzo alla gioia e alla grazia". 1Tu sei benedetto, perché mi hai rallegrato e non è avvenuto ciò che temevo, ma ci hai trattato secondo la tua grande misericordia. 0Benedissero allora il Dio del cielo: "Tu sei benedetto, o Dio, con ogni pura benedizione. Ti benedicano per tutti i secoli! [//La serva uscì e riferì loro che era vivo e che non era successo nulla di male. ./ Mandarono avanti la serva, accesero la lampada e aprirono la porta; essa entrò e li trovò che dormivano insieme, immersi in un sonno profondo. - e le disse: "Manda in camera una delle serve a vedere se è vivo; così, se è morto, lo seppelliremo senza che nessuno lo sappia". a,; Quando ebbero terminato di scavare la tomba, Raguele tornò in casa; chiamò la moglie 5+c Ma Raguele si alzò; chiamò i servi e andò con loro a scavare una fossa. Diceva infatti: "Caso mai sia morto, non abbiamo a diventare oggetto di scherno e di ribrezzo". +*Q Poi dormirono per tutta la notte. +)QE dissero insieme: "Amen, amen!". 8(iOra non per lussuria io prendo questa mia parente, ma con rettitudine d'intenzione. Dègnati di aver misericordia di me e di lei e di farci giungere insieme alla vecchiaia". i'KTu hai creato Adamo e hai creato Eva sua moglie, perché gli fosse di aiuto e di sostegno. Da loro due nacque tutto il genere umano. Tu hai detto: non è cosa buona che l'uomo resti solo; facciamogli un aiuto simile a lui. &Essa si alzò e si misero a pregare e a chiedere che venisse su di loro la salvezza, dicendo: "Benedetto sei tu, Dio dei nostri padri, e benedetto per tutte le generazioni è il tuo nome! Ti benedicano i cieli e tutte le creature per tutti i secoli! M%Gli altri intanto erano usciti e avevano chiuso la porta della camera. Tobia si alzò dal letto e disse a Sara: "Sorella, alzati! Preghiamo e domandiamo al Signore che ci dia grazia e salvezza". .$UL'odore del pesce respinse il demonio, che fuggì nelle regioni dell'alto Egitto. Raffaele vi si recò all'istante e in quel luogo lo incatenò e lo mise in ceppi. #!Tobia allora si ricordò delle parole di Raffaele: prese dal suo sacco il fegato e il cuore del pesce e li pose sulla brace dell'incenso. " 'Quando ebbero finito di mangiare e di bere, decisero di andare a dormire. Accompagnarono il giovane e lo introdussero nella camera da letto. m!S"Coraggio, figlia, il Signore del cielo cambi in gioia il tuo dolore. Coraggio, figlia!". E uscì.  3Essa andò a preparare il letto della camera, come le aveva ordinato, e vi condusse la figlia. Pianse per lei, poi si asciugò le lacrime e disse: s_Poi Raguele chiamò la moglie Edna e le disse: "Sorella mia, prepara l'altra camera e conducila dentro". }Chiamò poi la madre di lei e le disse di portare un foglio e stese il documento di matrimonio, secondo il quale concedeva in moglie a Tobia la propria figlia, in base al decreto della legge di Mosè. Dopo di ciò cominciarono a mangiare e a bere. 4a Raguele chiamò la figlia Sara e quando essa venne la prese per mano e l'affidò a Tobia con queste parole: "Prendila; secondo la legge e il decreto scritto nel libro di Mosè ti viene concessa in moglie. Tienila e sana e salva conducila da tuo padre. Il Dio del cielo vi assista con la sua pace". ]3 Ma Tobia disse: "Non mangerò affatto né berrò, prima che tu abbia preso una decisione a mio riguardo". Rispose Raguele: "Lo farò! Essa ti viene data secondo il decreto del libro di Mosè e come dal cielo è stato stabilito che ti sia data. Prendi dunque tua cugina, d'ora in poi tu sei suo fratello e lei tua sorella. Ti viene concessa da oggi per sempre. Il Signore del cielo vi assista questa notte, figlio mio, e vi conceda la sua misericordia e la sua pace". (I L'ho data a sette mariti, scelti tra i nostri fratelli, e tutti sono morti la notte stessa delle nozze. Ora mangia e bevi, figliolo; il Signore provvederà". }s Raguele udì queste parole e disse al giovane: "Mangia, bevi e sta' allegro per questa sera, poiché nessuno all'infuori di te, mio parente, ha il diritto di prendere mia figlia Sara, come del resto neppure io ho la facoltà di darla ad un altro uomo all'infuori di te, poiché tu sei il mio parente più stretto. Però, figlio, vogliono dirti con franchezza la verità. 2] Si lavarono, fecero le abluzioni e, quando si furono messi a tavola, Tobia disse a Raffaele: "Fratello Azaria, domanda a Raguele che mi dia in moglie mia cugina Sara". X)Poi egli macellò un montone del gregge e fece loro una calorosa accoglienza. J Pianse anche la moglie Edna e pianse anche la loro figlia Sara.  Raguele allora balzò in piedi, l'abbracciò e pianse. Poi gli disse: "Sii benedetto, figliolo! Sei il figlio di un ottimo padre. Che sventura per un uomo giusto e largo di elemosine essere diventato cieco!". Si gettò al collo del parente Tobia e pianse. J Risposero: "Vive e sta bene". E Tobia aggiunse: "È mio padre". nUDisse allora: "Conoscete nostro fratello Tobi?". Le dissero: "Lo conosciamo". Riprese: "Come sta?". wEdna domandò loro: "Di dove siete, fratelli?", ed essi risposero: "Siamo dei figli di Neftali, deportati a Ninive". Y+Disse alla moglie Edna: "Quanto somiglia questo giovane a mio fratello Tobi!". 9 mQuando fu entrato in Ecbàtana, Tobia disse: "Fratello Azaria, conducimi diritto da nostro fratello Raguele". Egli lo condusse alla casa di Raguele, che trovarono seduto presso la porta del cortile. Lo salutarono per primi ed egli rispose: "Salute fratelli, siate i benvenuti!". Li fece entrare in casa. CQuando Tobia sentì le parole di Raffaele e seppe che Sara era sua consanguinea della stirpe della famiglia di suo padre, l'amò al punto da non saper più distogliere il cuore da lei. W'Poi, prima di unirti con essa, alzatevi tutti e due a pregare. Supplicate il Signore del cielo perché venga su di voi la sua grazia e la sua salvezza. Non temere: essa ti è stata destinata fin dall'eternità. Sarai tu a salvarla. Ti seguirà e penso che da lei avrai figli che saranno per te come fratelli. Non stare in pensiero". jMQuando però entri nella camera nuziale, prendi il cuore e il fegato del pesce e mettine un poco sulla brace degli incensi. L'odore si spanderà, il demonio lo dovrà annusare e fuggirà e non comparirà più intorno a lei.  %Ma quello gli disse: "Hai forse dimenticato i moniti di tuo padre, che ti ha raccomandato di prendere in moglie una donna del tuo casato? Ascoltami, dunque, o fratello: non preoccuparti di questo demonio e sposala. Sono certo che questa sera ti verrà data in moglie. Z -Per questo ho paura: il demonio è geloso di lei, a lei non fa del male, ma se qualcuno le si vuole accostare, egli lo uccide. Io sono l'unico figlio di mio padre. Ho paura di morire e di condurre così alla tomba la vita di mio padre e di mia madre per l'angoscia della mia perdita. Non hanno un altro figlio che li possa seppellire".  Allora Tobia rispose a Raffaele: "Fratello Azaria, ho sentito dire che essa è già stata data in moglie a sette uomini ed essi sono morti nella stanza nuziale la notte stessa in cui dovevano unirsi a lei. Ho sentito inoltre dire che un demonio le uccide i mariti. P  E aggiunse: "Tu hai il diritto di sposarla. Ascoltami, fratello; io parlerò della fanciulla al padre questa sera, perché la serbi come tua fidanzata. Quando torneremo da Rage, faremo il matrimonio. So che Raguele non potrà rifiutarla a te o prometterla ad altri; egli incorrerebbe nella morte secondo la prescrizione della legge di Mosè, poiché egli sa che prima di ogni altro spetta a te avere sua figlia. Ascoltami, dunque, fratello. Questa sera parleremo della fanciulla e ne domanderemo la mano. Al nostro ritorno da Rage la prenderemo e la condurremo con noi a casa tua".  # e all'infuori di Sara nessun altro figlio o figlia. Tu, come il parente più stretto, hai diritto di sposarla più di qualunque altro uomo e di avere in eredità i beni di suo padre. È una ragazza seria, coraggiosa, molto graziosa e suo padre è una brava persona". F quando Raffaele disse al ragazzo: "Fratello Tobia!". Gli rispose: "Eccomi". Riprese: "Questa notte dobbiamo alloggiare presso Raguele, che è tuo parente. Egli ha una figlia chiamata Sara E Erano entrati nella Media e già erano vicini a Ecbàtana,  Il fiele invece serve per spalmarlo sugli occhi di uno affetto da albugine; si soffia su quelle macchie e gli occhi guariscono". nUGli rispose: "Quanto al cuore e al fegato, ne puoi fare suffumigi in presenza di una persona, uomo o donna, invasata dal demonio o da uno spirito cattivo e cesserà in essa ogni vessazione e non ne resterà più traccia alcuna. -Allora il ragazzo rivolse all'angelo questa domanda: "Azaria, fratello, che rimedio può esserci nel cuore, nel fegato e nel fiele del pesce?". ^5Poi tutti e due insieme ripresero il viaggio, finché non furono vicini alla Media. 2]Il ragazzo squartò il pesce, ne tolse il fiele, il cuore e il fegato; arrostì una porzione del pesce e la mangiò; l'altra parte la mise in serbo dopo averla salata. OGli disse allora l'angelo: "Aprilo e togline il fiele, il cuore e il fegato; mettili in disparte e getta via invece gli intestini. Il fiele, il cuore e il fegato possono essere utili medicamenti".  Ma l'angelo gli disse: "Afferra il pesce e non lasciarlo fuggire". Il ragazzo riuscì ad afferrare il pesce e a tirarlo a riva. )KIl giovane scese nel fiume per lavarsi i piedi, quand'ecco un grosso pesce balzò dall'acqua e tentò di divorare il piede del ragazzo, che si mise a gridare. N~ Il giovane partì insieme con l'angelo e anche il cane li seguì e s'avviò con loro. Camminarono insieme finché li sorprese la prima sera; allora si fermarono a passare la notte sul fiume Tigri. "}?Essa cessò di piangere. "|=Non stare in pensiero, non temere per loro, o sorella. Un buon angelo infatti lo accompagnerà, riuscirà bene il suo viaggio e tornerà sano e salvo". 7{gLe disse: "Non stare in pensiero: nostro figlio farà buon viaggio e tornerà in buona salute da noi. I tuoi occhi lo vedranno il giorno in cui tornerà sano e salvo da te. Wz'Quel genere di vita che ci è stato dato dal Signore è abbastanza per noi". qy[Allora la madre si mise a piangere e disse a Tobi: "Perché hai voluto che mio figlio partisse? Non è lui il bastone della nostra mano, lui, la guida dei nostri passi? Si lasci perdere il denaro e vada in cambio di nostro figlio. xTobia si preparò per il viaggio e, uscito per mettersi in cammino, baciò il padre e la madre. E Tobi gli disse: "Fa' buon viaggio!". PwTobi gli disse: "Sia con te la benedizione, o fratello!". Si rivolse poi al figlio e gli disse: "Figlio, prepara quanto occorre per il viaggio e parti con questo tuo fratello. Dio, che è nei cieli, vi conservi sani fin là e vi restituisca a me sani e salvi; il suo angelo vi accompagni con la sua protezione, o figliuolo!". }vsGli disse: "Farò il viaggio con lui. Non temere; partiremo sani e sani ritorneremo, perché la strada è sicura". -uSContinuò: "Ti do una dramma al giorno, oltre quello che occorre a te e a mio figlio insieme. Fa' dunque il viaggio con mio figlio e poi ti darò ancora di più". GtGli disse allora: "Sii benvenuto e in buona salute, o fratello! Non avertene a male, fratello, se ho voluto sapere la verità sulla tua famiglia. Tu dunque sei mio parente, di bella e buona discendenza! Conoscevo Anania e Natan, i due figli di Semeia il grande. Venivano con me a Gerusalemme e là facevano adorazione insieme con me; non hanno abbandonato la retta via. I tuoi fratelli sono brava gente; tu sei di buona radice: sii benvenuto!". Us# Rispose: "Sono Azaria, figlio di Anania il grande, uno dei tuoi fratelli". lrQ Ed egli: "Che ti serve la famiglia e la tribù? Cerchi una famiglia e una tribù o un mercenario che accompagni tuo figlio nel viaggio?". L'altro gli disse: "Voglio sapere con verità di chi tu sei figlio e il tuo vero nome". ]q3 Tobi a lui: "Fratello, di che famiglia e di che tribù sei? Indicamelo, fratello". py Tobia uscì a chiamarlo: "Quel giovane, mio padre ti chiama". Entrò da lui. Tobi lo salutò per primo e l'altro gli disse: "Possa tu avere molta gioia!". Tobi rispose: "Che gioia posso ancora avere? Sono un uomo cieco; non vedo la luce del cielo; mi trovo nella oscurità come i morti che non contemplano più la luce. Anche se vivo, dimoro con i morti; sento la voce degli uomini, ma non li vedo". Gli rispose: "Fatti coraggio, Dio non tarderà a guarirti, coraggio!". E Tobi: "Mio figlio Tobia vuole andare nella Media. Non potresti accompagnarlo? Io ti pagherò, fratello!". Rispose: "Sì, posso accompagnarlo; conosco tutte le strade. Mi sono recato spesso nella Media. Ho attraversato tutte le sue pianure e i suoi monti e ne conosco tutte le strade". |oq Tobia andò ad informare suo padre Tobi dicendogli: "Ecco, ho trovato un uomo tra i nostri fratelli Israeliti". Gli rispose: "Chiamalo, perché io sappia di che famiglia e di che tribù è e se è persona fidata per venire con te, o figlio". @n{Gli rispose: "Ecco, ti attendo; soltanto non tardare". mE Tobia a lui: "Aspetta, o giovane, che vada ad avvertire mio padre. Ho bisogno che tu venga con me e ti pagherò il tuo salario". +lOGli disse: "Certo, parecchie volte sono stato là e conosco bene tutte le strade. Spesso mi recai nella Media e alloggiai presso Gabael, un nostro fratello che abita a Rage di Media. Ci sono due giorni di cammino da Ecbàtana a Rage. Rage è sulle montagne ed Ecbàtana è nella pianura". 6keGli disse: "Di dove sei, o giovane?". Rispose: "Sono uno dei tuoi fratelli Israeliti, venuto a cercare lavoro". Riprese Tobia: "Conosci la strada per andare nella Media?". Bj}Uscì Tobia in cerca di uno pratico della strada che lo accompagnasse nella Media. Uscì e si trovò davanti l'angelo Raffaele, non sospettando minimamente che fosse un angelo di Dio. FiRispose Tobi al figlio: "Mi ha dato un documento autografo e anch'io gli ho consegnato un documento scritto; lo divisi in due parti e ne prendemmo ciascuno una parte; l'altra parte la lasciai presso di lui con il denaro. Sono ora vent'anni da quando ho depositato quella somma. Cercati dunque, o figlio, un uomo di fiducia che ti faccia da guida. Lo pagheremo per tutto il tempo fino al tuo ritorno. Va' dunque da Gabael a ritirare il denaro". vheMa come potrò riprendere la somma, dal momento che lui non conosce me, né io conosco lui? Che segno posso dargli, perché mi riconosca, mi creda e mi consegni il denaro? Inoltre non sono pratico delle strade della Media per andarvi". Tg #Allora Tobia rispose al padre: "Quanto mi hai comandato io farò, o padre. 2f]Non temere se siamo diventati poveri. Tu avrai una grande ricchezza se avrai il timor di Dio, se rifuggirai da ogni peccato e farai ciò che piace al Signore Dio tuo". e}Ora, figlio, ti faccio sapere che ho depositato dieci talenti d'argento presso Gabael figlio di Gabri, a Rage di Media. d5In ogni circostanza benedici il Signore e domanda che ti sia guida nelle tue vie e che i tuoi sentieri e i tuoi desideri giungano a buon fine, poiché nessun popolo possiede la saggezza, ma è il Signore che elargisce ogni bene. Il Signore esalta o umilia chi vuole fino nella regione sotterranea. Infine, o figlio, conserva nella mente questi comandamenti, non lasciare che si cancellino dal tuo cuore. cc?Chiedi il parere ad ogni persona che sia saggia e non disprezzare nessun buon consiglio. hbIVersa il tuo vino e deponi il tuo pane sulla tomba dei giusti, non darne invece ai peccatori. =<;;E::49e87369544 22`1:00a/R.-,,4++**?)('&%$$H#"!! v#S^|;B H  q Uq- SOra non c'è più nessuno che ci possa aiutare, perché Dio ci ha venduti in balìa di costoro per essere abbattuti davanti a loro dalla sete e da terribili mali.  "Sia giudice il Signore tra voi e noi, perché voi ci avete recato un grave danno rifiutando di proporre la pace agli Assiri. 'GAllora tutto il popolo si radunò presso Ozia e i capi della città, con giovani, donne e fanciulli, e alzarono grida e dissero davanti a tutti gli anziani: V%incominciarono i bambini a cadere sfiniti, le donne e i ragazzi venivano meno per la sete e cadevano nelle piazze della città e nei passaggi delle porte e ormai non rimaneva più in loro alcuna energia. Anche le cisterne erano vuote e non potevano più bere a sazietà un giorno solo, perché distribuivano da bere in quantità razionata. @yIl campo degli Assiri al completo, fanti, carri e cavalli, rimase fermo tutt'attorno per trentaquattro giorni e venne a mancare a tutti gli abitanti di Betulia ogni riserva d'acqua. PAllora gli Israeliti alzarono suppliche al Signore loro Dio, con l'animo in preda all'abbattimento, perché da ogni parte li avevano circondati i nemici e non c'era modo di passare in mezzo a loro. pYA loro volta gli Idumei e gli Ammoniti, con dodicimila Assiri, salirono e si appostarono sulla montagna di fronte a Dotain. Spinsero anche contingenti dei loro a meridione e a oriente di fronte a Egrebel, che si trova vicino a Chus, situata sul torrente Mochmur. Il rimanente esercito degli Assiri restò accampato nella pianura ricoprendo tutta l'estensione del terreno. Le tende e gli equipaggiamenti costituivano una massa imponente, perché essi erano in realtà una turba immensa. -SSi mosse quindi il reparto dei Moabiti e cinquemila Assiri con loro, si accamparono nella valle e occuparono gli acquedotti e le sorgenti d'acqua degli Israeliti. }sPiacque questo discorso ad Oloferne e a tutti i suoi ministri e diede ordine che si facesse come avevano proposto. )Avrai così reso loro un terribile contraccambio perché si sono ribellati e non hanno voluto venire incontro a te con intenzioni pacifiche". $ACosì cadranno sfiniti dalla fame essi, le loro donne, i loro figli e, prima che la spada arrivi su di loro, saranno stesi sulle piazze fra le loro case. +O perché di là attingono tutti gli abitanti di Betulia; vedrai che la sete li farà morire e verranno alla resa della loro città. Noi e la nostra gente saliremo sulle vicine alture dei monti e ci apposteremo su di esse e staremo a guardia per non lasciare uscire dalla città alcun uomo. @y Rimani fermo nel tuo accampamento avendo buona cura di ogni uomo del tuo esercito: intanto i tuoi gregari vadano ad occupare la sorgente dell'acqua che sgorga alla radice del monte, y Quindi, signore, non attaccare costoro come si usa nella battaglia campale e non cadrà un sol uomo del tuo esercito. .U Questo popolo non si affida alle sue lance, ma all'altezza dei monti, sui quali essi si sono appostati, e certo non è facile arrivare sulle creste dei loro monti. oW "Voglia ascoltare il signor nostro una parola, perché siano evitati inconvenienti nel tuo esercito. Allora gli si avvicinarono tutti gli Idumei e tutti i capi del popolo di Moab e gli strateghi della costa e gli dissero: =sosservò le vie di accesso alla loro città, ispezionò le sorgenti d'acqua e le occupò e, dopo avervi posto attorno guarnigioni di uomini armati, fece ritorno tra la sua gente. } sIl giorno seguente Oloferne fece uscire tutta la cavalleria contro il fronte degli Israeliti che erano in Betulia, o WOgnuno prese la sua armatura e, accesi i fuochi sulle torri, stettero in guardia tutta quella notte. z mGli Israeliti, quando videro la loro moltitudine, rimasero molto costernati e si dicevano l'un l'altro: "Ora costoro inghiottiranno tutta la terra, né i monti più alti, né le valli profonde, né i colli potranno resistere al loro peso". I  Essi si accamparono nella valle vicina a Betulia oltre la sorgente, allargandosi dalla zona sopra Dotain fino a Belbaim ed estendendosi da Betulia fino a Kiamon, che è di fronte a Esdrelon.  In quel giorno effettivamente ogni uomo valido fra loro si pose in marcia. Il loro esercito si componeva di centosettantamila fanti e dodicimila cavalieri, senza contare gli addetti ai servizi e molti altri uomini che erano a piedi con loro, in numero ingente.  Il giorno dopo, Oloferne diede ordine a tutto l'esercito e a tutta la moltitudine di coloro che erano venuti come suoi alleati, di iniziare l'azione contro Betulia, occupando le vie d'accesso alla montagna e attaccando battaglia contro gli Israeliti. .UOzia da parte sua lo accolse dopo l'adunanza nella sua casa e offrì un banchetto a tutti gli anziani; per tutta quella notte invocarono l'aiuto del Dio d'Israele. GPoi confortarono Achior e gli rivolsero parole di gran lode; A{"Signore, Dio del cielo, guarda la loro superbia, abbi pietà dell'umiliazione della nostra stirpe e accogli benigno in questo giorno la presenza di coloro che sono consacrati a te". V%Allora tutto il popolo si prostrò ad adorare Dio e alzò queste suppliche: QQuegli riferì loro le parole del consiglio di Oloferne e tutto il discorso che Oloferne aveva pronunziato in mezzo ai capi degli Assiri e quanto aveva detto superbamente contro il popolo d'Israele. I Radunarono subito tutti gli anziani della città e tutti i giovani e le donne accorsero al luogo del raduno. Posero Achior in mezzo a tutta quell'adunanza e Ozia lo interrogò sull'accaduto. che in quel tempo erano Ozia figlio di Mica della tribù di Simeone, Cabri figlio di Gotoniel e Carmi figlio di Melchiel. +Gli Israeliti scesero dalla loro città, si avvicinarono a lui, lo slegarono, lo condussero in Betulia e lo presentarono ai capi della città, %C Quelli ridiscesero al riparo del monte, legarono Achior e lo abbandonarono gettandolo a terra alle falde del monte, quindi fecero ritorno al loro signore. q~[ Quando gli uomini della città li scorsero sulla cresta del monte, presero le armi e uscirono dalla città dirigendosi verso la cresta. Tutti i frombolieri occuparono i sentieri di accesso e si misero a lanciare pietre su di loro. L} I suoi servi lo presero e lo condussero fuori dell'accampamento in aperta campagna, lo menarono dal mezzo della pianura verso la montagna e si trovarono presso le fonti che erano sotto Betulia. 8|i Allora Oloferne diede ordine ai suoi servi, che erano di turno nella sua tenda, di prendere Achior, di esporlo vicino a Betulia e di abbandonarlo nelle mani degli Israeliti. { Ma se speri in cuor tuo che essi non saranno presi, non sia il tuo aspetto così depresso. Ho detto: nessuna mia parola andrà a vuoto". 1Poi invase i paesi della Cilicia, sterminò quanti gli si opponevano e venne nella regione di Iafet verso mezzogiorno alle frontiere dell'Arabia. =/In seguito passò l'Eufrate, attraversò la Mesopotamia e demolì le città che s'innalzavano sul torrente Abrona e nel territorio fino al mare. <Quindi devastò Fud e Lud e depredò i figli di Rassis e gli Ismaeliti, che abitavano lungo il deserto a mezzogiorno di Cheleon. r;]Di là, muovendo tutto il suo esercito, fanti e cavalli e carri, Oloferne si diresse verso la montagna. A:{Mossero da Ninive camminando tre giorni in direzione della pianura di Bectilet e si accamparono a distanza di Bectilet vicino al monte che sta sulla sinistra della Cilicia superiore. *9MSi unì anche a loro una moltitudine varia, numerosa come le cavallette e come la polvere del suolo, che non si poteva affatto contare per la grande quantità. G8Partirono dunque lui e tutte le sue truppe per iniziare la spedizione e precedere il re Nabucodònosor e ricoprire la terra occidentale con i loro carri e i cavalieri e la fanteria scelta. z7mProvvide ancora razioni in abbondanza per ciascun uomo e gran rifornimento d'oro e d'argento dal tesoro del re. 46aPrese poi cammelli e asini e muli in dotazione alle truppe, in numero grandissimo, e ancora pecore e buoi e capre in quantità innumerevole per il loro vettovagliamento. G5e li ordinò come si usa inquadrare la truppa per la guerra. ,4Qquindi scelse e contò gli uomini per le sue formazioni, come gli aveva comandato il suo signore, in numero di centoventimila, più dodicimila arcieri a cavallo, 3}Oloferne uscì dalla corte del suo signore e convocò i comandanti, gli strateghi e gli ufficiali dell'esercito assiro; /2W Da parte tua bada di non trasgredire alcuna parola del tuo signore, ma eseguisci esattamente ciò che ti ho comandato e non indugiare a tradurre in atto i comandi". p1Y Come è vero che vivo io e vive la potenza del mio regno, questo ho detto e questo farò di mia mano. 0 Quanto ai ribelli, non abbia il tuo occhio compassione di destinarli alla morte e alla devastazione in tutto il territorio. /1 Tu dunque va' e occupa per me tutto il loro paese e, quando si saranno arresi a te, li terrai a mia disposizione fino al giorno del loro castigo. O. i loro prigionieri li spingerò fino agli estremi di tutta la terra. -Quelli di loro che cadranno colpiti riempiranno le loro valli e ogni torrente e fiume sarà pieno dei loro cadaveri fino a straripare; H, A costoro ordinerai di preparare la terra e l'acqua, perché con collera piomberò su di loro e coprirò la terra con i piedi del mio esercito e li metterò in suo potere per il saccheggio. v+equindi muoverai contro tutti i paesi di occidente, perché quelle regioni hanno disobbedito al mio comando. ]*3"Questo dice il gran re, il signore di tutta la terra: Ecco tu uscirai come mio luogotenente e prenderai con te uomini valorosi: centoventimila fanti e un contingente di dodicimila cavalli con i loro cavalieri; 9)kQuando ebbe finito la consultazione, Nabucodònosor re degli Assiri chiamò Oloferne, generale supremo del suo esercito, che teneva il secondo posto dopo di lui, e gli disse: |(qEssi decisero che si dovesse punire con la distruzione chiunque non si era allineato con l'ordine da lui emanato. ,'QRadunò tutti i suoi ministri e i suoi dignitari, tenne con loro consiglio segreto ed espose compiutamente con la sua parola tutta la perfidia di quelle regioni. A& }Nell'anno decimottavo, il giorno ventidue del primo mese, nel palazzo di Nabucodònosor re degli Assiri, fu discusso un piano di vendetta contro tutta la terra, come aveva annunziato. X% +Fece quindi ritorno a Ninive con tutto l'esercito eterogeneo, che era una moltitudine infinita di guerrieri e si fermò là, egli e il suo esercito, per centoventi giorni dandosi a divertimenti e banchetti. u$ ePoi sorprese Arpacsàd sui monti di Ragau, lo trafisse con le sue lance e lo tolse di mezzo in quel giorno. # 'S'impadronì delle sue città, giunse fino a Ecbàtana e ne espugnò le torri, ne saccheggiò le piazze e ne mutò lo splendore in ludibrio. Q"  Quindi marciò con l'esercito contro il re Arpacsàd nel diciassettesimo anno, e prevalse su di lui in battaglia, travolgendo l'esercito di Arpacsàd con tutta la sua cavalleria e tutti i suoi carri. x! k Allora Nabucodònosor si accese di sdegno terribile contro tutte queste regioni e giurò per il suo trono e per il suo regno che avrebbe fatto sicura vendetta, devastando con la spada i paesi della Cilicia, di Damasco e della Siria, tutte le popolazioni della terra di Moab, gli Ammoniti, tutta la Giudea e tutti gli abitanti dell'Egitto fino al limite dei due mari. #  A Ma gli abitanti di tutte queste regioni disprezzarono l'invito di Nabucodònosor re degli Assiri e non lo seguirono nella guerra, perché non avevano alcun timore di lui, che agli occhi loro era come un uomo qualunque. Essi respinsero i suoi messaggeri a mani vuote e con disonore.   fino a comprendere la regione al di sopra di Tanis e Menfi, e ancora a tutti gli abitanti dell'Egitto sino ai confini dell'Etiopia. c A a tutti gli abitanti della Samaria e delle sue città, a quelli che stavano oltre il Giordano fino a Gerusalemme, Batane, Chelus e Cades e al torrente d'Egitto, nonché a Tafni, a Ramesse e a tutto il paese di Gessen,  e a quelli che appartenevano alle popolazioni del Carmelo e di Gàlaad, della Galilea superiore e della grande pianura di Esdrelon;  Allora Nabucodònosor re degli Assiri spedì messaggeri a tutti gli abitanti della Persia e a tutti gli abitanti delle regioni occidentali: a quelli della Cilicia e di Damasco, del Libano e dell'Antilibano e a tutti gli abitanti della fascia litoranea   Ma si schierarono a fianco di costui tutti gli abitanti delle montagne e quelli della zona dell'Eufrate, del Tigri e dell'Idaspe e gli abitanti della pianura di Arioch, re degli Elamiti. Così molte genti si trovarono adunate in aiuto ai figli di Cheleud. " ?In quel periodo di tempo il re Nabucodònosor mosse guerra al re Arpacsàd nella grande pianura, cioè nella piana che si trova nel territorio di Ragau. O costruì le porte portandole fino all'altezza di settanta cubiti: la larghezza di ciascuna era di quaranta cubiti, per il passaggio dell'esercito dei suoi forti e l'uscita in parata dei suoi fanti. p [Costruì alle porte della città le torri murali alte cento cubiti e larghe alla base sessanta cubiti; Z /Questi edificò intorno a Ecbàtana mura con pietre tagliate nella misura di tre cubiti di larghezza e sei cubiti di lunghezza, portando l'altezza del muro a settanta cubiti e la larghezza a cinquanta cubiti.  9Nell'anno decimosecondo del regno di Nabucodònosor, che regnava sugli Assiri nella grande città di Ninive, Arpacsàd regnava sui Medi in Ecbàtana. jMPrima di morire sentì parlare della rovina di Ninive e vide i prigionieri che venivano deportati in Media per opera di Achiacar re della Media. Benedisse allora Dio per quanto aveva fatto nei confronti degli abitanti di Ninive e dell'Assiria. Prima di morire potè dunque gioire della sorte di Ninive e benedisse il Signore Dio nei secoli dei secoli. Tobia ereditò il patrimonio di Raguele come ereditò quello del padre Tobi. Morì da tutti stimato all'età di centodiciassette anni. ^5 Curò con onore i suoceri nella loro vecchiaia e li seppellì a Ecbàtana in Media. 'G Quando morì la madre, Tobia la seppellì vicino al padre, poi partì per la Media con la moglie e i figli. Abitò in Ecbàtana, presso Raguele suo suocero. N Così, figli miei, vedete dove conduce l'elemosina e dove conduce l'iniquità: essa conduce alla morte. Ma ecco, mi sfugge il respiro!". Essi lo distesero sul letto; morì e fu sepolto con onore. G Vedi, figlio, quanto ha fatto Nadab al padre adottivo Achikar. Non è stato egli costretto a scendere vivente sotto terra? Ma Dio ha rigettato l'infamia in faccia al colpevole: Achikar ritornò alla luce mentre invece Nadab entrò nelle tenebre eterne, perché aveva cercato di far morire Achikar. Per aver praticato l'elemosina, Achikar sfuggì al laccio mortale che gli aveva teso Nadab, Nadab invece cadde in quel laccio, che lo fece perire.  Tu dunque, figlio, parti da Ninive, non restare più qui. Dopo aver sepolto tua madre presso di me, quel giorno stesso non devi più restare entro i confini di Ninive. Vedo infatti trionfare in essa molta ingiustizia e grande perfidia e neppure se ne vergognano. {Ora, figli, vi comando: servite Dio nella verità e fate ciò che a lui piace. Anche ai vostri figli insegnate l'obbligo di fare la giustizia e l'elemosina, di ricordarsi di Dio, di benedire il suo nome sempre, nella verità e con tutte le forze. o WTutti gli Israeliti che saranno scampati in quei giorni e si ricorderanno di Dio con sincerità, si raduneranno e verranno a Gerusalemme e per sempre abiteranno tranquilli il paese di Abramo, che sarà dato in loro possesso. Coloro che amano Dio nella verità gioiranno; coloro invece che commettono il peccato e l'ingiustizia spariranno da tutta la terra. h ITutte le genti che si trovano su tutta la terra si convertiranno e temeranno Dio nella verità. Tutti abbandoneranno i loro idoli, che li hanno fatti errare nella menzogna, e benediranno il Dio dei secoli nella giustizia. f EPoi di nuovo Dio avrà pietà di loro e li ricondurrà nel paese d'Israele. Essi ricostruiranno il tempio, ma non uguale al primo, finché sarà completo il computo dei tempi. Dopo, torneranno tutti dall'esilio e ricostruiranno Gerusalemme nella sua magnificenza e il tempio di Dio sarà ricostruito, come hanno preannunziato i profeti di Israele. 3 _"Figlio, porta via i tuoi figli e rifugiati in Media, perché io credo alla parola di Dio, che Nahum ha pronunziato su Ninive. Tutto dovrà accadere, tutto si realizzerà sull'Assiria e su Ninive, come hanno predetto i profeti d'Israele, che Dio ha inviati; non una delle loro parole cadrà. Ogni cosa capiterà a suo tempo. Vi sarà maggior sicurezza in Media che in Assiria o in Babilonia. Perché io so e credo che quanto Dio ha detto si compirà e avverrà e non cadrà una sola parola delle profezie. I nostri fratelli che abitano il paese d'Israele saranno tutti dispersi e deportati lontano dal loro bel paese e tutto il paese d'Israele sarà ridotto a un deserto. Anche Samaria e Gerusalemme diventeranno un deserto e il tempio di Dio sarà nell'afflizione e resterà bruciato fino ad un certo tempo. ^ 5Quando stava per morire, fece venire il figlio Tobia e gli diede queste istruzioni: Tobi morì in pace all'età di centododici anni e fu sepolto con onore a Ninive. Egli aveva sessantadue anni quando divenne cieco; dopo la sua guarigione visse nella felicità, praticò l'elemosina e continuò sempre a benedire Dio e a celebrare la sua grandezza. 2 aQui finirono le parole del canto di Tobi. ^5 Le porte di Gerusalemme risuoneranno di canti di esultanza, e in tutte le sue case canteranno: "Alleluia! Benedetto il Dio d'Israele e benedetti coloro che benedicono il suo santo nome per sempre e nei secoli!". S Gerusalemme sarà ricostruita come città della sua residenza per sempre. Beato sarò io, se rimarrà un resto della mia discendenza per vedere la tua gloria e dar lode al re del cielo. Le porte di Gerusalemme saranno ricostruite di zaffiro e di smeraldo e tutte le sue mura di pietre preziose. Le torri di Gerusalemme si costruiranno con l'oro e i loro baluardi con oro finissimo. Le strade di Gerusalemme saranno lastricate con turchese e pietra di Ofir. &E Beati coloro che avranno pianto per le tue sventure: gioiranno per te e vedranno tutta la tua gioia per sempre. Anima mia, benedici il Signore, il gran re, ?w Sorgi ed esulta per i figli dei giusti, tutti presso di te si raduneranno e benediranno il Signore dei secoli. Beati coloro che ti amano beati coloro che gioiscono per la tua pace. Y+ Maledetti coloro che ti malediranno, maledetti saranno quanti ti distruggono, demoliscono le tue mura, rovinano le tue torri e incendiano le tue abitazioni! Ma benedetti sempre quelli che ti ricostruiranno. a; Come luce splendida brillerai sino ai confini della terra; nazioni numerose verranno a te da lontano; gli abitanti di tutti i confini della terra verranno verso la dimora del tuo santo nome, portando in mano i doni per il re del cielo. Generazioni e generazioni esprimeranno in te l'esultanza e il nome della città eletta durerà nei secoli.  per allietare in te tutti i deportati, per far contenti in te tutti gli sventurati, per tutte le generazioni dei secoli. wg Da' lode degnamente al Signore e benedici il re dei secoli; egli ricostruirà in te il suo tempio con gioia, 4~a Tutti ne parlino e diano lode a lui in Gerusalemme. Gerusalemme, città santa, ti ha castigata per le opere dei tuoi figli, e avrà ancora pietà per i figli dei giusti. Y}+ Io esalto il mio Dio e celebro il re del cielo ed esulto per la sua grandezza. h|I Io gli do lode nel paese del mio esilio e manifesto la sua forza e grandezza a un popolo di peccatori. Convertitevi, o peccatori, e operate la giustizia davanti a lui; chi sa che non torni ad amarvi e vi usi misericordia? ~}}!|<{zywxww|vv8umu ssBqqNponnEmll9kjiiEhh&gZfxee>d|ccRbaaaqa!`^]\[[-YXXLWVUUTYSSAR*QIPbOO;NMLL>KsJaIHHXGFEENDDOCyBAA.@??S==<,;3:D9j8-7v66!543b22k100(/.--_,,++*))'&%$$$$##"! oZ_6u.dN J R  l ' V('mwBF}Ozia mandò subito a Betomastaim, a Bebai, a Cobai, a Cola e in tutti i territori d'Israele messaggeri ad annunziare l'accaduto e a invitare tutti a gettarsi sui nemici e annientarli. >EuAnche quelli accampati sulle montagne intorno a Betulia si diedero alla fuga. A questo punto gli Israeliti, cioè quanti tra di loro erano atti alle armi, si buttarono su di essi. D9e furono presi dal panico e nessuno volle più restare vicino al compagno, ma tutti si sparsero in fuga in ogni senso nella pianura e su per i monti. aC =Tutti gli altri che erano nelle tende, appena seppero dell'accaduto, restarono allibiti jBMI comandanti dell'esercito assiro, appena udirono questo annunzio, si stracciarono i mantelli e rimasero terribilmente sconvolti nel loro animo; risuonarono entro l'accampamento altissime le loro grida e gli urli di dolore. 6Ae"Gli schiavi ci hanno traditi! Una sola donna ebrea ha gettato la vergogna sulla casa del re Nabucodònosor! Oloferne eccolo a terra e la testa non è più sul suo busto". @ Poi si precipitò nella tenda dove era alloggiata Giuditta e non ve la trovò. Allora corse fuori davanti al popolo e gridò: r?]Allora diede in alte grida di dolore e di lamento, urlando con tutte le forze e stracciandosi le vesti. =>sMa siccome nessuno rispondeva, aprì ed entrò nella parte più interna della tenda e lo trovò cadavere, steso a terra vicino all'ingresso, con la testa tagliata via dal tronco. j=MBagoa entrò e bussò alle cortine della tenda, poiché pensava che egli dormisse con Giuditta. M< Poi si radunarono davanti alla tenda di Oloferne e dissero al suo attendente: "Sveglia il nostro signore, perché quegli schiavi hanno osato scendere per darci battaglia, a loro estrema rovina". ;% Appena li videro, gli Assiri mandarono in cerca dei loro capi e questi corsero dagli strateghi, dai chiliarchi e da tutti i loro ufficiali. ':G Quando spuntò il mattino, appesero la testa di Oloferne alle mura; poi ogni uomo prese le sue armi e scesero lungo i sentieri del monte divisi in manipoli. ,9Q Allora Achior, vedendo quanto aveva fatto il Dio di Israele, credette fermamente in Dio, si fece circoncidere e fu aggregato definitivamente alla casa d'Israele. t8a Quando finì di parlare, il popolo scoppiò in alte grida di giubilo e riempì la città di voci festose. ;7oMa ora raccontami quanto hai fatto in questi giorni". Giuditta gli narrò in mezzo al popolo quanto aveva compiuto dal giorno in cui era partita fino al momento in cui parlava. t6aQuando l'ebbero sollevato, si gettò ai piedi di Giuditta pieno di riverenza per la sua persona e disse: "Benedetta sei tu in tutto l'accampamento di Giuda e in mezzo a tutti i popoli: quanti udranno il tuo nome si sentiranno scossi. <5qChiamarono subito Achior dalla casa di Ozia ed egli appena giunse e vide la testa di Oloferne in mano ad un uomo in mezzo al popolo radunato, cadde a terra e rimase senza fiato. N4Ma, prima di far questo, chiamatemi Achior l'Ammonita, perché venga a vedere e riconoscere colui che ha disprezzato la casa d'Israele e che l'ha inviato qui tra noi come per votarlo alla morte". o3WAllora inseguiteli voi e quanti abitano l'intero territorio d'Israele e abbatteteli nella loro fuga. 2Quelli prenderanno le loro armi e correranno entro il loro accampamento a svegliare i capi dell'esercito assiro. Poi si raduneranno insieme davanti alla tenda di Oloferne, ma non lo troveranno e così si lasceranno prendere dal terrore e fuggiranno davanti a voi. A1{Attendete poi che sia apparsa la luce del mattino e sia sorto il sole sulla terra: allora, ognuno prenda l'armatura da guerra e ogni uomo valido esca dalla città. Quindi, date inizio all'azione contro di loro come se voleste scendere al piano contro le prime difese degli Assiri, ma in realtà non scenderete. 0 }Giuditta rispose loro: "Ascoltatemi bene, fratelli: prendete questa testa e appendetela sugli spalti delle vostre mura. O/ Dio faccia riuscire questa impresa a tua perenne esaltazione, ricolmandoti di beni, in riconoscimento della prontezza con cui hai esposto la vita di fronte all'umiliazione della nostra stirpe, e hai sollevato il nostro abbattimento, comportandoti rettamente davanti al nostro Dio". E tutto il popolo esclamò: "Amen! Amen!". z.m Davvero il coraggio che hai avuto non cadrà dal cuore degli uomini, che ricorderanno sempre la potenza di Dio. - Ozia a sua volta le disse: "Benedetta sei tu, figlia, davanti al Dio altissimo più di tutte le donne che vivono sulla terra e benedetto il Signore Dio che ha creato il cielo e la terra e ti ha guidato a troncare la testa del capo dei nostri nemici. K, Tutto il popolo era oltremodo fuori di sé e tutti si chinarono ad adorare Dio, esclamando in coro: "Benedetto sei tu, nostro Dio, che hai annientato in questo giorno i nemici del tuo popolo". Z+- Viva dunque il Signore, che mi ha protetto nella mia impresa, perché costui si è lasciato ingannare dal mio volto a sua rovina, ma non ha potuto compiere alcun male con me a mia contaminazione e vergogna". m*S Estrasse allora la testa dalla bisaccia e la mise in mostra dicendo loro: "Ecco la testa di Oloferne, comandante supremo dell'esercito assiro; ecco le cortine sotto le quali giaceva ubriaco; Dio l'ha colpito per mano di donna. M) Giuditta disse loro a gran voce: "Lodate Dio, lodatelo; lodate Dio, perché non ha distolto la sua misericordia dalla casa d'Israele, ma ha colpito i nostri nemici in questa notte per mano mia". =(s Corsero tutti, piccoli e grandi, perché non s'aspettavano il suo arrivo; aprirono dunque la porta, le accolsero dentro e, acceso il fuoco per far chiaro, si fecero loro attorno. ' Non appena gli uomini della sua città sentirono la sua voce, corsero giù in fretta alla porta della città e chiamarono gli anziani. p&Y Giuditta gridò di lontano al corpo di guardia delle porte: "Aprite, aprite subito la porta: è con noi Dio, il nostro Dio, per esercitare ancora la sua forza in Israele e la sua potenza contro i nemici, come ha dimostrato oggi". q%[ la quale la mise nella bisaccia dei viveri e uscirono tutt'e due, secondo il loro uso, per la preghiera; attraversarono il campo, fecero un giro nella valle, poi salirono sul monte verso Betulia e giunsero alle porte della città. '$G Indi ne fece rotolare il corpo giù dal giaciglio e strappò via le cortine dai sostegni. Poco dopo uscì e consegnò la testa di Oloferne alla sua ancella, f#E E con tutta la forza di cui era capace lo colpì due volte al collo e gli staccò la testa. " poi, accostatasi al letto, afferrò la testa di lui per la chioma e disse: "Dammi forza, Signore Dio d'Israele, in questo momento". y!k Avvicinatasi alla colonna del letto che era dalla parte del capo di Oloferne, ne staccò la scimitarra di lui;  # È venuto il momento di pensare alla tua eredità e di far riuscire il mio piano per la rovina dei nemici che sono insorti contro di noi". >u Si erano allontanati tutti dalla loro presenza e nessuno, piccolo o grande, era rimasto nella parte più interna della tenda; Giuditta, fermatasi presso il divano di lui, disse in cuor suo: "Signore, Dio d'ogni potenza, guarda propizio in quest'ora all'opera delle mie mani per l'esaltazione di Gerusalemme. ta Allora Giuditta ordinò all'ancella di stare fuori della sua tenda e di aspettare che uscisse, come aveva fatto ogni giorno; aveva detto infatti che sarebbe uscita per la sua preghiera e anche con Bagoa aveva parlato in questo senso. \1 Rimase solo Giuditta nella tenda e Oloferne buttato sul divano, ubriaco fradicio.   Quando si fece buio, i suoi servi si affrettarono a ritirarsi. Bagoa chiuse dal di fuori la tenda e allontanò le guardie dalla vista del suo signore e ognuno andò al proprio giaciglio; in realtà erano tutti fiaccati, perché il bere era stato eccessivo. !; Oloferne si deliziò della presenza di lei e bevve abbondantemente tanto vino quanto non ne aveva mai bevuto solo in un giorno da quando era al mondo. fE Incominciò quindi a mangiare e a bere davanti a lui ciò che le aveva preparato l'ancella.  Giuditta rispose: "Sì, berrò, signore, perché oggi sento dilatarsi la vita in me, più che tutti i giorni che ho vissuto". I Le disse pertanto Oloferne: "Bevi e datti alla gioia con noi". \1 Giuditta entrò e si adagiò. Il cuore di Oloferne rimase estasiato e si agitò il suo spirito, aumentando molto nel suo cuore la passione per lei; già da quando l'aveva vista, cercava l'occasione di sedurla.  Subito si alzò e si adornò delle vesti e d'ogni altro ornamento muliebre; la sua ancella l'aveva preceduta e aveva steso a terra per lei davanti ad Oloferne le pellicce che aveva ricevuto da Bagoa per suo uso quotidiano, per adagiarvisi sopra e prendere cibo. V% Giuditta rispose a lui: "E chi sono io per osare contraddire il mio signore? Quanto sarà gradito ai suoi occhi, mi affretterò a compierlo e sarà per me motivo di gioia fino al giorno della mia morte". 9k Bagoa, uscito dalla presenza di Oloferne, andò da lei e disse: "Non abbia difficoltà questa bella ragazza a venire presso il mio signore, per essere onorata alla sua presenza e bere con noi il vino in giocondità e divenire oggi come una delle donne assire, che stanno nel palazzo di Nabucodònosor". ;o poiché è cosa disonorevole alla nostra reputazione se lasceremo andare una donna simile senza godere della sua compagnia; se non sapremo conquistarla, si farà beffe di noi". 5c e disse a Bagoa, il funzionario incaricato di tutte le sue cose: "Va' e invita quella donna ebrea che è presso di te a venire con noi, per mangiare e bere assieme a noi, # Ed ecco, al quarto giorno, Oloferne fece preparare un rinfresco riservato ai suoi servi, senza invitare a mensa alcuno dei suoi ufficiali, nU Rientrando purificata, rimaneva nella sua tenda, finché, verso sera, non le si apprestava il cibo.  Risalita dal lavacro, pregava il Signore Dio di Israele di dirigere la sua impresa volta a ristabilire i figli del suo popolo. Q Oloferne comandò alla guardia del corpo di non impedirla. Rimase così al campo tre giorni: usciva di notte nella valle sotto Betulia e si lavava nella zona dell'accampamento alla sorgente d'acqua. q [ Essa fece dire ad Oloferne: "Comandi il mio signore che lascino uscire la tua serva per la preghiera".   Così i servi di Oloferne la condussero alla tenda ed essa riposò fino a mezzanotte; poi si alzò all'ora della veglia del mattino. N  Ma Giuditta rispose: "Per la tua vita, mio signore, ti assicuro che io, tua serva, non finirò le riserve che ho con me, prima che il Signore abbia compiuto per mano mia quello che ha stabilito". > u Oloferne le fece osservare: "Quando verrà a mancare quello che hai con te, dove andremo a rifornirci di cibi uguali per darteli? In mezzo a noi non c'è nessuno della tua gente".  5 Ma disse Giuditta: "Io non toccherò questi cibi, perché non ne venga qualche contaminazione, ma mi saranno serviti quelli che ho portato con me". ? y Ordinò poi che la conducessero dove aveva disposto le sue argenterie e prescrisse pure che le preparassero la tavola con i cibi approntati per lui e le dessero da bere il suo vino. <q Tu sei bella d'aspetto e saggia nelle parole; se farai come hai detto, il tuo Dio sarà mio Dio e tu siederai nel palazzo del re Nabucodònosor e sarai famosa in tutto il mondo. <q E Oloferne le disse: "Bene ha fatto Dio a mandarti avanti al tuo popolo, perché resti nelle vostre mani la forza e coloro che hanno disprezzato il mio signore vadano in rovina. |q "Da un capo all'altro della terra non esiste donna simile, per la bellezza dell'aspetto e il senno della parola". uc Le parole di lei piacquero a Oloferne e ai suoi servi, i quali tutti ammirarono la sua sapienza e dissero: @y Io ti guiderò attraverso la Giudea, finché giungerò davanti a Gerusalemme e vi porrò in mezzo il tuo trono. Tu li potrai condurre via come pecore senza pastore e nemmeno un cane abbaierà davanti a te. Queste cose mi sono state dette prima, io ne ho avuto la rivelazione e l'incarico di annunziarle a te". s_ Allora verrò a riferirti e tu uscirai con tutto l'esercito e nessuno di loro potrà opporti resistenza. { La tua serva è religiosa e serve notte e giorno al Dio del cielo. Ora io intendo restare con te, mio signore, ma uscirà la tua serva di notte nella valle; io pregherò il mio Dio ed egli mi rivelerà quando essi avranno commesso i loro peccati. E Per questo, io tua serva, conscia di tutte queste cose, sono fuggita da loro e Dio mi ha indirizzata a compiere con te un'impresa che farà stupire la terra ovunque ne giungerà la fama.  Ma, quando riceveranno la risposta e la eseguiranno, in quel giorno preciso saranno messi in tuo potere per l'estrema rovina. 3~_ Perciò hanno mandato messaggeri a Gerusalemme, dove anche i cittadini hanno fatto altrettanto, perché riportino loro il permesso da parte del consiglio degli anziani. 9}k Hanno perfino decretato di dar fondo alle primizie del frumento e alle decime del vino e dell'olio che conservavano come diritto sacro dei sacerdoti che stanno in Gerusalemme e fanno servizio alla presenza del nostro Dio, tutte cose che a nessuno del popolo era permesso neppure di toccare con la mano. V|% Siccome sono venuti a mancare loro i viveri e tutta l'acqua è stata consumata, han deciso di mettere le mani sul loro bestiame e deliberato di consumare quanto Dio con leggi ha vietato loro di mangiare. k{O Ora perché il mio signore non resti deluso e a mani vuote, sappia che si avventerà la morte contro di loro, perché li stringe il peccato per il quale provocheranno l'ira del loro Dio appena compiranno un gesto inconsulto. uzc Perciò, signore sovrano, non trascurare le sue parole, ma imprimile bene nella tua memoria perché sono vere: realmente il nostro popolo non sarà punito e non prevarrà la spada contro di lui, se non avrà peccato contro il suo Dio. Qy Quanto al discorso tenuto da Achior nella tua riunione, noi ne abbiamo udito il contenuto, perché gli uomini di Betulia l'hanno risparmiato ed egli ha rivelato loro quanto aveva detto davanti a te. gxG Abbiamo già conosciuto per fama la tua saggezza e le abili astuzie del tuo genio ed è risaputo in tutta la terra che tu sei il migliore in tutto il regno, esperto nelle conoscenze e meraviglioso nelle imprese militari. cw? Perché, per la vita di Nabucodònosor, re di tutta la terra, e per la potenza di lui che ti ha inviato a riordinare ogni essere vivente, non gli uomini soltanto per mezzo tuo lo servono, ma anche le bestie selvatiche e gli armenti e gli uccelli del cielo vivranno in grazia della tua forza per l'onore di Nabucodònosor e di tutta la sua casa. v Certo, se vorrai seguire le parole della tua serva, Dio agirà magnificamente con te e il mio signore non fallirà nei suoi progetti. 9uk Giuditta gli rispose: "Degnati di accogliere le parole della tua serva e possa la tua schiava parlare alla tua presenza. Io non dirò il falso al mio signore in questa notte. t Nessuno ti può fare un torto, ma ti useranno ogni riguardo, come si fa con i servi del mio signore, il re Nabucodònosor". 1s[ Ma ora dimmi per qual motivo sei fuggita da loro e sei venuta da noi. Certamente sei venuta per trovar salvezza. Fatti animo: resterai viva questa notte e in seguito. 1r[ Quanto al tuo popolo che abita su questi monti, se non mi avessero disprezzato, non avrei alzato la lancia contro di loro; essi stessi si sono procurati tutto questo. ]q 5 Allora Oloferne le rivolse la parola: "Sta' tranquilla, o donna, il tuo cuore non abbia timore, perché io non ho mai fatto male ad alcun uomo che abbia accettato di servire Nabucodònosor, re di tutta la terra. Rp Quando Giuditta avanzò alla presenza di lui e dei suoi ministri, stupirono tutti per la bellezza del suo aspetto. Essa si prostrò con la faccia a terra per riverirlo, ma i servi la fecero rialzare. uoc Gli annunziarono la presenza di lei ed egli uscì nel recinto d'ingresso, preceduto da fiaccole d'argento. n Oloferne era adagiato sul suo divano sotto un baldacchino intessuto di porpora, d'oro, di smeraldo e di pietre preziose. nmU Venne fuori la guardia del corpo di Oloferne e tutti gli inservienti e la introdussero nella tenda. l9 Erano ammirati della bellezza di lei e ammirati degli Israeliti a causa di lei e si dicevano l'un l'altro: "Chi disprezzerà un popolo che possiede tali donne? Sarà bene non lasciarne sopravvivere alcun uomo, perché, liberi, potrebbero far perdere la testa a tutto il mondo". ^k5 In tutto il campo ci fu un grande accorrere, essendosi sparsa la voce della sua venuta tra gli attendamenti. La circondarono in massa mentre era fuori della tenda di Oloferne, in attesa che gliela annunziassero. j Scelsero pertanto cento uomini tra di loro, i quali si affiancarono a lei e alla sua ancella e le condussero alla tenda di Oloferne. i Quando poi sarai alla sua presenza, non tremare dentro di te, ma riferisci a lui quanto ci hai detto ed egli ti tratterà bene". \h1 "Hai messo in salvo la tua vita, scendendo in fretta e venendo alla presenza del nostro signore. Vieni dunque alla tenda di lui; alcuni di noi ti accompagneranno, finché non ti abbiano affidato alle sue mani. g% Quegli uomini, quando sentirono queste parole e considerarono l'aspetto di lei, che appariva loro come un miracolo di bellezza, le dissero: f Io quindi vengo alla presenza di Oloferne, comandante supremo dei vostri eserciti, per rivolgergli parole di verità e mettergli sotto gli occhi la strada per cui potrà passare e impadronirsi di tutti questi monti senza che perisca uno solo dei suoi uomini". Ge La presero e la interrogarono: "Di qual popolo sei, donde vieni e dove vai?". Essa rispose: "Sono figlia degli Ebrei e fuggo da loro, perché stanno per essere consegnati in vostra balìa. jdM Esse andavano avanti diritte per la valle, quando si fecero loro incontro le sentinelle assire. _c7 Così fecero e Giuditta uscì: essa sola e l'ancella che aveva con sé. Dalla città gli uomini la seguirono con gli sguardi mentre scendeva il monte, finché attraversò la vallata e non poterono più scorgerla. tba Essa si chinò ad adorare Dio e rispose loro: "Fatemi aprire la porta della città e io uscirò per dar compimento alle parole augurali che mi avete rivolto". Quelli diedero ordine ai giovani di guardia di aprirle come aveva chiesto. 1a[ Il Dio dei padri nostri ti conceda di trovar favore e di portare a termine quello che hai stabilito di fare, a vanto degli Israeliti e ad esaltazione di Gerusalemme". ` Costoro, quando la videro trasformata nell'aspetto e con gli abiti mutati, restarono molto ammirati della sua bellezza e le dissero: " _ Allora uscirono verso la porta della città di Betulia e trovarono pronti sul luogo Ozia e gli anziani della città, Cabri e Carmi. c^? Poi affidò alla sua ancella un otre di vino, un'ampolla di olio; riempì anche una bisaccia di farina tostata, di fichi secchi e di pani puri e, fatto un involto di tutti questi recipienti, glielo mise sulle spalle. ]]3 Si mise i sandali ai piedi, cinse le collane e infilò i braccialetti, gli anelli e gli orecchini e ogni altro ornamento che aveva e si rese molto affascinante agli sguardi di qualunque uomo che l'avesse vista. \ Qui si tolse il sacco di cui era rivestita, depose le vesti di vedova, poi lavò con acqua il corpo e lo unse con profumo denso; spartì i capelli del capo e vi impose il diadema. Poi si mise gli abiti da festa, che aveva usati quando era vivo suo marito Manàsse. [# si alzò dalla prostrazione, chiamò la sua ancella particolare e scese nella casa, dove usava passare i giorni dei sabati e le sue feste. |Z s Quando Giuditta ebbe cessato di supplicare il Dio di Israele ed ebbe terminato di pronunziare tutte queste parole, BY} Da' a tutto il tuo popolo e ad ogni tribù la prova che sei tu il Signore, il Dio d'ogni potere e d'ogni forza e non c'è altri fuori di te, che possa proteggere la stirpe d'Israele". [X/ fa' che la mia parola e l'inganno diventino piaga e flagello di costoro, che fanno progetti crudeli contro la tua alleanza e il tuo tempio consacrato, contro il monte elevato di Sion e la sede dei tuoi figli. /WW Sì, sì, Dio del padre mio e di Israele tua eredità, Signore del cielo e della terra, creatore delle acque, re di tutte le tue creature, ascolta la mia preghiera; sV_ Perché la tua forza non sta nel numero, né sugli armati si regge il tuo regno: tu sei invece il Dio degli umili, sei il soccorritore dei derelitti, il rifugio dei deboli, il protettore degli sfiduciati, il salvatore dei disperati. U9 Con l'inganno delle mie labbra abbatti il servo con il suo padrone e il padrone con il suo ministro; spezza la loro alterigia per mezzo di una donna. T Guarda la loro superbia, fa' scendere la tua ira sulle loro teste; infondi a questa vedova la forza di fare quello che ho deciso. S% Signore è il tuo nome. Abbatti la loro forza con la tua potenza e rovescia la loro violenza con la tua ira: fanno conto di profanare il tuo santuario, di contaminare la Dimora ove riposa il tuo nome e la tua gloria, di abbattere con il ferro il corno del tuo altare. 3R_ Or ecco gli Assiri hanno aumentato la moltitudine dei loro eserciti, vanno in superbia per i loro cavalli e i cavalieri, si vantano della forza dei loro fanti, poggiano la loro speranza sugli scudi e sulle lance, sugli archi e sulle fionde e ignorano che tu sei il Signore che disperdi le guerre; Q7 Le cose da te deliberate si sono presentate e hanno detto: Ecco ci siamo; perché tutte le tue vie sono preparate e i tuoi giudizi sono preordinati. 9Pk Tu hai preordinato ciò che precedette quei fatti e i fatti stessi e ciò che seguì. Tu hai disposto le cose presenti e le future e quello che tu hai pensato si è compiuto. PO Hai destinato le loro mogli alla preda, le loro figlie alla schiavitù, tutte le loro spoglie alla divisione tra i tuoi figli diletti, perché costoro, accesi del tuo zelo, erano rimasti inorriditi della profanazione del loro sangue e a te avevano gridato chiamandoti in aiuto. Dio, Dio mio, ascolta anche me che sono vedova. ON Per questo hai consegnato alla morte i loro capi e al sangue quel loro giaciglio, macchiato del loro inganno, ripagato con l'inganno; hai abbattuto i servi con i loro capi e i capi sui loro troni. ZM- "Signore, Dio del padre mio Simeone, tu hai messo nella sua mano la spada della vendetta contro gli stranieri, contro coloro che avevano sciolto a ignominia la cintura d'una vergine, ne avevano denudato i fianchi a vergogna e ne avevano contaminato il grembo a infamia. Tu avevi detto: non si deve fare tal cosa! ma essi l'hanno fatta. L  Allora Giuditta cadde con la faccia a terra e sparse cenere sul capo e mise allo scoperto il sacco di cui sotto era rivestita e, nell'ora in cui veniva offerto nel tempio di Dio in Gerusalemme l'incenso della sera, Giuditta supplicò a gran voce il Signore: MK$Se ne andarono quindi dalla sua tenda e si recarono ai loro posti. tJa#Le risposero Ozia e i capi: "Va' in pace e il Signore Dio sia con te per far vendetta dei nostri nemici". vIe"Voi però non indagate sul mio piano: non vi dirò niente finché non sarà compiuto quel che voglio fare". mHS!Voi starete di guardia alla porta della città questa notte: io uscirò con la mia ancella ed entro quei giorni dopo i quali avete deciso di consegnare la città ai nostri nemici, il Signore per mia mano provvederà a Israele. G Giuditta rispose loro: "Sentite, voglio compiere un'impresa che passerà di generazione in generazione ai figli del nostro popolo. F#Ma ora prega per noi tu che sei donna pia e il Signore invierà la pioggia a riempire le nostre cisterne e non continueremo a venir meno". >EuMa il popolo soffriva terribilmente la sete e ci ha costretti a comportarci come abbiamo fatto, parlando loro a quel modo e addossandoci un giuramento che non potremo trasgredire. .DUPoiché non da oggi è manifesta la tua saggezza, ma dall'inizio dei tuoi giorni tutto il popolo conosce la tua prudenza, così come l'ottima indole del tuo cuore. CAllora rispose a lei Ozia: "Quanto hai detto, l'hai proferito con cuore retto e nessuno può contraddire alle tue parole. ^B5Certo, come ha passato al crogiuolo costoro non altrimenti che per saggiare il loro cuore, così ora non vuol far vendetta di noi, ma è a fine di correzione che il Signore castiga coloro che gli stanno vicino". HA Ricordatevi quanto ha fatto con Abramo, quali prove ha fatto passare ad Isacco e quanto è avvenuto a Giacobbe in Mesopotamia di Siria, quando pascolava i greggi di Làbano suo zio materno. x@iOltre tutto ringraziamo il Signore Dio nostro che ci mette alla prova, come ha già fatto con i nostri padri. ?9Dunque, fratelli, dimostriamo ai nostri fratelli che la loro vita dipende da noi, che i nostri sacri pegni, il tempio e l'altare, poggiano su di noi. {>oLa nostra schiavitù non ci guadagnerà alcun favore, perché la porrà a nostro disonore il Signore Dio nostro. '=GL'uccisione dei nostri fratelli, l'asservimento della patria, la devastazione della nostra eredità Dio la farà ricadere sul nostro capo in mezzo ai popoli pagani tra i quali ci capiterà di essere schiavi e saremo così motivo di scandalo e di disprezzo di fronte ai nostri padroni. 6<ePerché se noi saremo presi, resterà presa anche tutta la Giudea e sarà saccheggiato il nostro santuario e Dio chiederà ragione di quella profanazione al nostro sangue. ;Noi invece non riconosciamo altro Dio fuori di lui e per questo speriamo che egli non trascurerà noi e neppure la nostra nazione. :Per questo motivo i nostri padri furono abbandonati alla spada e alla devastazione e caddero rovinosamente davanti ai loro nemici. U9#Realmente in questa nostra generazione non c'è mai stata, né esiste oggi una tribù o famiglia o popolo o città tra di noi, che adori gli dei fatti da mano d'uomo, come è avvenuto nei tempi passati. 85Perciò attendiamo fiduciosi la salvezza che viene da lui, supplichiamolo che venga in nostro aiuto e ascolterà il nostro grido se a lui piacerà. 17[E voi non pretendete di impegnare i piani del Signore Dio nostro, perché Dio non è come un uomo che gli si possan fare minacce e pressioni come ad uno degli uomini. +6OSe non vorrà aiutarci in questi cinque giorni, egli ha pieno potere di difenderci nei giorni che vuole o anche di farci distruggere da parte dei nostri nemici. +5OSe non siete capaci di scorgere il fondo del cuore dell'uomo né di afferrare i pensieri della sua mente, come potrete scrutare il Signore, che ha fatto tutte queste cose, e conoscere i suoi pensieri o comprendere i suoi disegni? No, fratelli, non vogliate irritare il Signore nostro Dio. s4_ Certo, voi volete mettere alla prova il Signore onnipotente, ma non ci capirete niente, né ora né mai. 3  Chi siete voi dunque che avete tentato Dio in questo giorno e vi siete posti al di sopra di lui, mentre non siete che uomini? d2A Vennero da lei ed essa disse loro: "Ascoltatemi bene, voi capi dei cittadini di Betulia. Non è stato affatto conveniente il discorso che oggi avete tenuto al popolo, aggiungendo il giuramento che avete pronunziato e interposto tra voi e Dio, di mettere la città in mano ai nostri nemici, se nel frattempo il Signore non vi avrà mandato aiuto. 13 Subito mandò la sua ancella particolare che aveva in cura tutte le sue sostanze a chiamare Cabri e Carmi, che erano gli anziani della sua città. %0C Venne dunque a sapere le parole esasperate rivolte dal popolo alle autorità, perché erano demoralizzati per la mancanza d'acqua, e anche Giuditta seppe di tutte le risposte che aveva date loro Ozia e come avesse giurato loro di consegnare la città agli Assiri dopo cinque giorni. ^/5Né alcuno poteva dire una parola maligna a suo riguardo, perché temeva molto Dio. G.Era bella d'aspetto e molto avvenente nella persona; inoltre suo marito Manàsse le aveva lasciato oro e argento, schiavi e schiave, armenti e terreni ed essa era rimasta padrona di tutto. 3-_Da quando era vedova digiunava tutti i giorni, eccetto le vigilie dei sabati e i sabati, le vigilie dei noviluni e i noviluni, le feste e i giorni di gioia per Israele. , Si era fatta preparare una tenda sul terrazzo della sua casa, si era cinta i fianchi di sacco e portava le vesti delle vedove. s+_Giuditta era rimasta nella sua casa in stato di vedovanza ed erano passati già tre anni e quattro mesi. z*mMentre stava sorvegliando quelli che legavano i covoni nella campagna, il suo capo fu colpito da insolazione. Dovette mettersi a letto e morì in Betulia sua città e lo seppellirono con i suoi padri nel campo che sta tra Dotain e Balamon. )Suo marito era stato Manàsse, della stessa tribù e famiglia di lei; egli era morto al tempo della mietitura dell'orzo. k( QIn quei giorni venne a conoscenza della situazione Giuditta figlia di Merari, figlio di Oks, figlio di Giuseppe, figlio di Oziel, figlio di Elkia, figlio di Anania, figlio di Gedeone, figlio di Rafain, figlio di Achitob, figlio di Elia, figlio di Chelkia, figlio di Eliàb, figlio di Natanael, figlio di Salamiel, figlio di Sarasadai, figlio di Israele. Z'- Così rimandò il popolo ciascuno al proprio posto ed essi tornarono sulle mura e sulle torri della città e rimandarono le donne e i figli alle loro case; ma tutti nella città erano in grande abbattimento. u&cMa se proprio passeranno questi giorni e non ci arriverà alcun aiuto, farò secondo le vostre richieste". a%;Ozia rispose loro: "Coraggio, fratelli, resistiamo ancora cinque giorni e in questo tempo il Signore Dio nostro rivolgerà di nuovo la misericordia su di noi; non è possibile che egli ci abbandoni fino all'ultimo. z$mSuccesse allora un pianto generale in mezzo all'adunanza e gridarono suppliche a gran voce al Signore loro Dio. #Chiamiamo a testimonio contro di voi il cielo e la terra e il nostro Dio, il Signore dei nostri padri, che ci punisce per la nostra iniquità e per le colpe dei nostri padri, perché non ci lasci più in una situazione come questa in cui siamo oggi". V"%È meglio per noi esser loro preda; diventeremo certo loro schiavi, ma potremo vivere e non vedremo con i nostri occhi la morte dei nostri bambini, né le donne e i nostri figli esalare l'ultimo respiro. |!qOrmai chiamateli e consegnate la città intera per il saccheggio al popolo di Oloferne e a tutto il suo esercito. z~V}|{{ z9yx'wKvvuTtssrrfrqq1pnoolnnmilkk4jjiOhQgg^ ]\\2[[ZRYY#XWW:VUUTZSRQPOONN ML]KKYJIHGGFvEzECBBJAr@@H?l>>=[<;;2:A98766553+2*))('&&%%#""x  ~8"m%/ti@K Tuttavia Amàn si trattenne, andò a casa e mandò a chiamare i suoi amici e Zeres sua moglie. 7?g Amàn quel giorno uscì lieto e con il cuore contento, ma quando vide alla porta del re Mardocheo che non si alzava né si muoveva per lui, fu preso d'ira contro Mardocheo. r>]se ho trovato grazia agli occhi del re e se piace al re di concedermi quello che chiedo e di soddisfare il mio desiderio, venga il re con Amàn anche domani al banchetto che io preparerò loro e io risponderò alla domanda del re". E=Ester rispose: "Ecco la mia richiesta e quel che desidero: $<AIl re disse a Ester, mentre si beveva il vino: "Qual è la tua richiesta? Ti sarà concessa. Che desideri? Fosse anche la metà del regno, sarà fatto!". ;'Il re disse: "Convocate subito Amàn, per far ciò che Ester ha detto". Il re andò dunque con Amàn al banchetto che Ester aveva preparato. o:WEster rispose: "Se così piace al re, venga oggi il re con Amàn al banchetto che gli ho preparato". x9iAllora il re le disse: "Che vuoi, Ester, qual è la tua richiesta? Fosse pure metà del mio regno, l'avrai!". 8'Alzato lo scettro d'oro, lo posò sul collo di lei, la baciò e le disse: "Parlami!".
2a Gli disse: "Ti ho visto, signore, come un angelo di Dio e il mio cuore si è agitato davanti alla tua gloria. Perché tu sei meraviglioso, signore, e il tuo volto è pieno d'incanto".
2b Ma mentre parlava, cadde svenuta; il re s'impressionò e tutta la gente del suo seguito cercava di rianimarla. B7 Il terzo giorno, quando ebbe finito di pregare, ella si tolse le vesti da schiava e si coprì di tutto il fasto del suo grado.
1a Divenuta così splendente di bellezza, dopo aver invocato il Dio che veglia su tutti e li salva, prese con sé due ancelle. Su di una si appoggiava con apparente mollezza, mentre l'altra la seguiva tenendo sollevato il mantello di lei.
1b Appariva rosea nello splendore della sua bellezza e il suo viso era gioioso, come pervaso d'amore, ma il suo cuore era stretto dalla paura.
1c Attraversate una dopo l'altra tutte le porte, si trovò alla presenza del re. Egli era seduto sul trono regale, vestito di tutti gli ornamenti maestosi delle sue comparse, tutto splendente di oro e di pietre preziose, e aveva un aspetto molto terribile.
1d Alzò il viso splendente di maestà e guardò in un accesso di collera. La regina si sentì svenire, mutò il suo colore in pallore e poggiò la testa sull'ancella che l'accompagnava.
1e Ma Dio volse a dolcezza lo spirito del re ed egli, fattosi ansioso, balzò dal trono, la prese fra le braccia, sostenendola finché non si fu ripresa, e andava confortandola con parole rasserenanti, dicendole:
1f "Che c'è, Ester? Io sono tuo fratello; fatti coraggio, tu non devi morire. Il nostro ordine riguarda solo la gente comune. Avvicinati!". 6-Mardocheo se ne andò e fece quanto Ester gli aveva ordinato.
17a Poi pregò il Signore, ricordando tutte le sue gesta, e disse:
17b Signore, Signore re, sovrano dell'universo, tutte le cose sono sottoposte al tuo potere e nessuno può opporsi a te nella tua volontà di salvare Israele.
17c Tu hai fatto il cielo e la terra e tutte le meraviglie che si trovano sotto il firmamento. Tu sei il Signore di tutte le cose e nessuno può resistere a te, Signore.
17d Tu conosci tutto; tu sai, Signore, che non per orgoglio, non per superbia né per vanagloria ho fatto il gesto di non prostrarmi davanti al superbo Amàn, perché avrei anche baciato la pianta dei suoi piedi per la salvezza d'Israele.
17e Ma ho fatto ciò per non porre la gloria di un uomo al di sopra della gloria di Dio; non mi prostrerò mai davanti a nessuno se non davanti a te, che sei il mio Signore, e non farò così per superbia.
17f Ora, Signore Dio, Re, Dio di Abramo, risparmia il tuo popolo! Perché mirano a distruggerci e bramano di far perire quella che è la tua eredità dai tempi antichi.
17g Non trascurare la porzione che per te stesso hai liberato dal paese d'Egitto.
17h Ascolta la mia preghiera e sii propizio alla tua eredità; cambia il nostro lutto in gioia, perché vivi possiamo cantare inni al tuo nome, Signore, e non chiudere la bocca di quelli che ti lodano".
17i Tutti gli Israeliti gridavano con tutta la forza, perché la morte stava davanti ai loro occhi.
17k Anche la regina Ester cercò rifugio presso il Signore, presa da un'angoscia mortale. Si tolse le vesti di lusso e indossò gli abiti di miseria e di lutto; invece dei superbi profumi si riempì la testa di ceneri e di immondizie. Umiliò molto il suo corpo e con i capelli sconvolti si muoveva dove prima era abituata agli ornamenti festivi. Poi supplicò il Signore e disse:
17l "Mio Signore, nostro re, tu sei l'unico! Vieni in aiuto a me che sono sola e non ho altro soccorso se non te, perché un grande pericolo mi sovrasta.
17m Io ho sentito fin dalla mia nascita, in seno alla mia famiglia, che tu, Signore, hai scelto Israele da tutte le nazioni e i nostri padri da tutti i loro antenati come tua eterna eredità, e hai fatto loro secondo quanto avevi promesso.
17n Ora abbiamo peccato contro di te e ci hai messi nelle mani dei nostri nemici, per aver noi dato gloria ai loro dei. Tu sei giusto, Signore!
17o Ma ora non si sono accontentati dell'amarezza della nostra schiavitù, hanno anche posto le mani sulle mani dei loro idoli, giurando di abolire l'oracolo della tua bocca, di sterminare la tua eredità, di chiudere la bocca di quelli che ti lodano e spegnere la gloria del tuo tempio e il tuo altare,
17p di aprire invece la bocca delle nazioni a lodare gli idoli vani e a proclamare per sempre la propria ammirazione per un re di carne.
17q Non consegnare, Signore, il tuo scettro a dei che neppure esistono. Non abbiano a ridere della nostra caduta; ma volgi contro di loro questi loro progetti e colpisci con un castigo esemplare il primo dei nostri persecutori.
17r Ricordati, Signore; manifèstati nel giorno della nostra afflizione e a me da' coraggio, o re degli dei e signore di ogni autorità.
17s Metti nella mia bocca una parola ben misurata di fronte al leone e volgi il suo cuore all'odio contro colui che ci combatte, allo sterminio di lui e di coloro che sono d'accordo con lui.
17t Quanto a noi, salvaci con la tua mano e vieni in mio aiuto, perché sono sola e non ho altri che te, Signore!
17u Tu hai conoscenza di tutto e sai che io odio la gloria degli empi e detesto il letto dei non circoncisi e di qualunque straniero.
17v Tu sai che mi trovo nella necessità, che detesto l'emblema della mia fastosa posizione che cinge il mio capo nei giorni in cui devo fare comparsa; lo detesto come un panno immondo e non lo porto nei giorni in cui mi tengo appartata.
17x La tua serva non ha mangiato alla tavola di Amàn né ha onorato il banchetto del re né bevuto il vino delle libazioni.
17y La tua serva da quando ha cambiato condizione fino ad oggi, non ha gioito di nulla, se non di te, Signore, Dio di Abramo.
17z Dio, che su tutti eserciti la forza, ascolta la voce dei disperati e liberaci dalla mano dei malvagi; libera me dalla mia angoscia!". 53"Va', raduna tutti i Giudei che si trovano a Susa: digiunate per me, state senza mangiare e senza bere per tre giorni, notte e giorno; anch'io con le ancelle digiunerò nello stesso modo; dopo entrerò dal re, sebbene ciò sia contro la legge e, se dovrò perire, perirò!". 34aAllora Ester fece rispondere a Mardocheo: 3Perché se tu in questo momento taci, aiuto e liberazione sorgeranno per i Giudei da un altro luogo; ma tu perirai insieme con la casa di tuo padre. Chi sa che tu non sia stata elevata a regina proprio in previsione d'una circostanza come questa?". 21 e Mardocheo fece dare questa risposta a Ester: "Non pensare di salvare solo te stessa fra tutti i Giudei, per il fatto che ti trovi nella reggia. 81k Le parole di Ester furono riferite a Mardocheo 07 "Tutti i ministri del re e il popolo delle sue province sanno che se qualcuno, uomo o donna, entra dal re nell'atrio interno, senza essere stato chiamato, in forza di una legge uguale per tutti, deve essere messo a morte, a meno che il re non stenda verso di lui il suo scettro d'oro, nel qual caso avrà salva la vita. Quanto a me, sono già trenta giorni che non sono stata chiamata per andare dal re". :/o Ester ordinò ad Atàch di riferire a Mardocheo: H.  Atàch ritornò da Ester e le riferì le parole di Mardocheo. - gli diede anche una copia dell'editto promulgato a Susa per il loro sterminio, perché lo mostrasse a Ester, la informasse di tutto e le ordinasse di presentarsi al re per domandargli grazia e per intercedere in favore del suo popolo.
8a Ricordati - le fece dire - dei giorni della tua povertà, quando eri nutrita dalla mia mano; perché Amàn, il secondo in dignità dopo il re, ha parlato contro di noi per farci mettere a morte. Invoca il Signore, parla al re in nostro favore e liberaci dalla morte!". *,MMardocheo gli narrò quanto gli era accaduto e gli indicò la somma di denaro che Amàn aveva promesso di versare al tesoro reale per far distruggere i Giudei; \+1Atàch si recò da Mardocheo sulla piazza della città davanti alla porta del re. I* Allora Ester chiamò Atàch, uno degli eunuchi che il re aveva messo al suo servizio, e lo incaricò di andare da Mardocheo per domandare che cosa era avvenuto e perché si comportava così. Z)-Le ancelle di Ester e i suoi eunuchi vennero a riferire la cosa e la regina ne fu molto angosciata; mandò vesti a Mardocheo, perché se le mettesse e si togliesse di dosso il sacco, ma egli non le accettò. A({In ogni provincia, dovunque giungevano l'ordine del re e il suo editto, ci fu gran desolazione fra i Giudei: digiuno, pianto, lutto e a molti servirono di letto il sacco e la cenere. 'venne fin davanti alla porta del re, ma a nessuno che fosse coperto di sacco era permesso di entrare per la porta del re. )& MQuando Mardocheo seppe quanto era stato fatto, si stracciò le vesti, si coprì di sacco e di cenere e uscì in mezzo alla città, mandando alte e amare grida; M%I corrieri partirono in tutta fretta per ordine del re e il decreto fu promulgato subito nella cittadella di Susa. Mentre il re e Amàn stavano a gozzovigliare, la città di Susa era costernata. $3Una copia dell'editto, che doveva essere promulgato in ogni provincia, fu resa nota a tutti i popoli, perché si tenessero pronti per quel giorno. #/ Questi documenti scritti furono spediti per mezzo di corrieri in tutte le province del re, perché si distruggessero, si uccidessero, si sterminassero tutti i Giudei, giovani e vecchi, bambini e donne, in un medesimo giorno, il tredici del decimosecondo mese, cioè il mese di Adàr, e si saccheggiassero i loro beni.
13a Questa è la copia della lettera: "Il grande re Assuero ai governatori delle centoventisette province dall'India all'Etiopia e ai capidistretto loro subordinati scrive quanto segue:
13b Essendo io alla testa di molte nazioni e avendo l'impero di tutto il mondo, non esaltato dall'orgoglio del potere, ma governando sempre con moderazione e con dolcezza, ho deciso di rendere sempre indisturbata la vita dei sudditi, di assicurare un regno tranquillo e sicuro fino alle frontiere e di far rifiorire la pace sospirata da tutti gli uomini.
13c Avendo io chiesto ai miei consiglieri come tutto questo possa essere attuato, Amàn, distinto presso di noi per prudenza, segnalato per inalterata devozione e sicura fedeltà ed elevato alla seconda dignità del regno,
13d ci ha avvertiti che in mezzo a tutte le stirpi che vi sono nel mondo si è mescolato un popolo ostile, diverso nelle sue leggi da ogni altra nazione, che trascura sempre i decreti del re, così da impedire l'assetto dell'impero da noi irreprensibilmente diretto.
13e Considerando dunque che questa nazione è l'unica ad essere in continuo contrasto con ogni essere umano, differenziandosi per uno strano tenore di leggi, e che, malintenzionata contro i nostri interessi, compie le peggiori malvagità e riesce di ostacolo alla stabilità del regno,
13f abbiamo ordinato che le persone a voi segnalate nei rapporti scritti da Amàn, incaricato dei nostri interessi e per noi un secondo padre, tutte, con le mogli e i figli, siano radicalmente sterminate per mezzo della spada dei loro avversari, senz'alcuna pietà né perdono, il quattordici del decimosecondo mese, cioè Adàr;
13g perché questi nostri oppositori di ieri e di oggi, precipitando violentemente negli inferi in un sol giorno, ci assicurino per l'avvenire un governo completamente stabile e indisturbato". D" Il tredici del primo mese furono chiamati i segretari del re e fu scritto, seguendo in tutto gli ordini di Amàn, ai satrapi del re e ai governatori di ogni provincia secondo il loro modo di scrivere e ad ogni popolo nella sua lingua. Lo scritto fu redatto in nome del re Assuero e sigillato con il sigillo reale. f!E Il re disse ad Amàn: "Il denaro sia per te: al popolo fa' pure quello che ti sembra bene". | q Allora il re si tolse l'anello di mano e lo diede ad Amàn, l'Agaghita, figlio di Hammedàta e nemico dei Giudei. <q Se così piace al re, si ordini che esso sia distrutto; io farò passare diecimila talenti d'argento in mano agli amministratori del re, perché siano versati nel tesoro reale". Allora Amàn disse al re Assuero: "Vi è un popolo segregato e anche disseminato fra i popoli di tutte le province del tuo regno, le cui leggi sono diverse da quelle di ogni altro popolo e che non osserva le leggi del re; non conviene quindi che il re lo tolleri. ykIl primo mese, cioè il mese di Nisan, il decimosecondo anno del re Assuero, si gettò il pur, cioè la sorte, alla presenza di Amàn, per la scelta del giorno e del mese. La sorte cadde sul tredici del decimosecondo mese, chiamato Adàr. {oma disdegnò di metter le mani addosso soltanto a Mardocheo, poiché gli avevano detto a quale popolo Mardocheo apparteneva. Egli si propose di distruggere il popolo di Mardocheo, tutti i Giudei che si trovavano in tutto il regno d'Assuero. kOAmàn vide che Mardocheo non s'inginocchiava né si prostrava davanti a lui e ne fu pieno d'ira; mSMa, sebbene glielo ripetessero tutti i giorni, egli non dava loro ascolto. Allora quelli riferirono la cosa ad Amàn, per vedere se Mardocheo avrebbe insistito nel suo atteggiamento, perché aveva detto loro che era un Giudeo. xiI ministri del re che stavano alla porta del re dissero a Mardocheo: "Perché trasgredisci l'ordine del re?". gGTutti i ministri del re, che stavano alla porta del re, piegavano il ginocchio e si prostravano davanti ad Amàn, perché così aveva ordinato il re a suo riguardo. Ma Mardocheo non piegava il ginocchio né si prostrava. ? yIn seguito, il re Assuero promosse Amàn figlio di Hammedàta, l'Agaghita, alla più alta dignità e pose il suo seggio al di sopra di quelli di tutti i prìncipi che erano con lui. &EFatta investigazione e scoperto il fatto, i due eunuchi furono impiccati a un palo. E la cosa fu registrata nel libro delle cronache, alla presenza del re. xiLa cosa fu risaputa da Mardocheo, che avvertì la regina Ester ed Ester ne parlò al re in nome di Mardocheo. hIIn quei giorni, quando Mardocheo aveva stanza alla porta del re, Bigtàn e Tères, due eunuchi del re e tra i custodi della soglia, irritati contro il re Assuero, cercarono il modo di mettere le mani sulla persona del re. X)Ester, secondo l'ordine che Mardocheo le aveva dato, non aveva detto nulla né della sua famiglia né del suo popolo poiché essa faceva quello che Mardocheo le diceva, come quando era sotto la sua tutela. iKOra la seconda volta che si radunavano le fanciulle, Mardocheo aveva stanza alla porta del re. :mPoi il re fece un gran banchetto a tutti i principi e ai ministri, che fu il banchetto di Ester; concesse un giorno di riposo alle province e fece doni con munificenza regale. T!Il re amò Ester più di tutte le altre donne ed essa trovò grazia e favore agli occhi di lui più di tutte le altre vergini. Egli le pose in testa la corona regale e la fece regina al posto di Vasti. Ester fu dunque condotta presso il re Assuero nella reggia il decimo mese, cioè il mese di Tebèt, il settimo anno del suo regno. /Quando arrivò per Ester figlia di Abicàil, zio di Mardocheo, che l'aveva adottata per figlia, il turno di andare dal re, essa non domandò se non quello che le fu indicato da Egài, eunuco del re e guardiano delle donne. Ester attirava la simpatia di quanti la vedevano.  Vi andava la sera e la mattina seguente passava nella seconda casa delle donne, sotto la sorveglianza di Saasgàz, eunuco del re e guardiano delle concubine. Poi non tornava più dal re a meno che il re la desiderasse ed essa fosse richiamata per nome. r ] la fanciulla andava dal re e poteva portare con sé dalla casa delle donne alla reggia quanto chiedeva. x i Quando veniva il turno per una fanciulla di andare dal re Assuero alla fine dei dodici mesi prescritti alle donne per i loro preparativi, sei mesi per profumarsi con olio di mirra e sei mesi con aromi e altri cosmetici usati dalle donne,  # Mardocheo tutti i giorni passeggiava davanti al cortile della casa delle donne per sapere se Ester stava bene e che cosa succedeva di lei.  } Ester non aveva detto nulla né del suo popolo né della sua famiglia, perché Mardocheo le aveva proibito di parlarne. # La fanciulla piacque a Egài ed entrò nelle buone grazie di lui; egli si preoccupò di darle il necessario per l'abbigliamento e il vitto; le diede sette ancelle scelte nella reggia e assegnò a lei e alle sue ancelle l'appartamento migliore nella casa delle donne. Quando l'ordine del re e il suo editto furono divulgati e un gran numero di fanciulle venivano radunate nella cittadella di Susa sotto la sorveglianza di Egài, anche Ester fu presa e condotta nella reggia, sotto la sorveglianza di Egài, guardiano delle donne. Egli aveva allevato Hadàssa, cioè Ester, figlia di un suo zio, perché essa era orfana di padre e di madre. La fanciulla era di bella presenza e di aspetto avvenente; alla morte del padre e della madre, Mardocheo l'aveva presa come propria figlia. che era stato deportato da Gerusalemme fra quelli condotti in esilio con Ieconìa re di Giuda da Nabucodònosor re di Babilonia. Ora nella cittadella di Susa c'era un Giudeo chiamato Mardocheo, figlio di Iair, figlio di Simei, figlio di un Beniaminita, wgla fanciulla che piacerà al re diventerà regina al posto di Vasti". La cosa piacque al re e così si fece. (Istabilisca il re in tutte le province del suo regno commissari, i quali radunino tutte le fanciulle vergini e belle nella reggia di Susa, nella casa delle donne, sotto la sorveglianza di Egài, eunuco del re e guardiano delle donne, che darà loro quanto è necessario per abbigliarsi; yAllora quelli che stavano al servizio del re dissero: "Si cerchino per il re fanciulle vergini e d'aspetto avvenente; ( KDopo queste cose, quando la collera del re si fu calmata, egli si ricordò di Vasti, di ciò che essa aveva fatto e di quanto era stato deciso a suo riguardo. ` ;mandò lettere a tutte le province del regno, a ogni provincia secondo il suo modo di scrivere e ad ogni popolo secondo la sua lingua; perché ogni marito fosse padrone in casa sua e potesse parlare a suo arbitrio. X~ +La cosa parve buona al re e ai principi. Il re fece come aveva detto Memucàn: 5} eQuando l'editto emanato dal re sarà conosciuto nell'intero suo regno per quanto è vasto, tutte le donne renderanno onore ai loro mariti dal più grande al più piccolo". (| KSe così sembra bene al re, venga da lui emanato un editto reale da scriversi fra le leggi di Persia e di Media, sicché diventi irrevocabile, per il quale Vasti non potrà più comparire alla presenza del re Assuero e il re conferisca la dignità di regina ad un'altra migliore di lei. :{ oDa ora innanzi le principesse di Persia e di Media che sapranno il fatto della regina ne parleranno a tutti i principi del re e ne verranno insolenze e irritazioni all'eccesso. qz ]Perché quello che la regina ha fatto si saprà da tutte le donne e le indurrà a disprezzare i propri mariti; esse diranno: Il re Assuero aveva ordinato che si conducesse alla sua presenza la regina Vasti ed essa non vi è andata. Fy Memucàn rispose alla presenza del re e dei principi: "La regina Vasti ha mancato non solo verso il re, ma anche verso tutti i capi e tutti i popoli che sono nelle province del re Assuero. #x ADomandò dunque: "Secondo la legge, che cosa si deve fare alla regina Vasti che non ha eseguito l'ordine datole dal re Assuero per mezzo degli eunuchi?". Nw e i più vicini a lui erano Carsenà, Setàr, Admàta, Tarsìs, Mères, Marsenà e Memucàn, sette capi della Persia e della Media che erano suoi consiglieri e sedevano ai primi posti nel regno. - 0v [ Allora il re interrogò i sapienti, conoscitori dei tempi. - Poiché gli affari del re si trattavano così, alla presenza di quanti conoscevano la legge e il diritto, /u Y Ma la regina Vasti rifiutò di venire, contro l'ordine che il re aveva dato per mezzo degli eunuchi; il re ne fu assai irritato e la collera si accese dentro di lui. &t G che conducessero davanti a lui la regina Vasti con la corona reale, per mostrare al popolo e ai capi la sua bellezza; essa infatti era di aspetto avvenente. ]s 5 Il settimo giorno, il re che aveva il cuore allegro per il vino, ordinò a Meumàn, a Bizzetà, a Carbonà, a Bigtà, ad Abagtà, a Zetàr e a Carcàs, i sette eunuchi che servivano alla presenza del re Assuero, [r 1 Anche la regina Vasti offrì un banchetto alle donne nella reggia del re Assuero. +q QEra dato l'ordine di non forzare alcuno a bere, poiché il re aveva prescritto a tutti i maggiordomi che lasciassero fare a ciascuno secondo la propria volontà. }p uSi porgeva da bere in vasi d'oro di forme svariate e il vino del re era abbondante, grazie alla liberalità del re. o Vi erano cortine di lino fine e di porpora viola, sospese con cordoni di bisso e di porpora rossa ad anelli d'argento e a colonne di marmo bianco; divani d'oro e d'argento sopra un pavimento di marmo verde, bianco e di madreperla e di pietre a colori. Sn !passati questi giorni il re fece un altro banchetto di sette giorni, nel cortile del giardino della reggia, per tutto il popolo che si trovava nella cittadella di Susa, dal più grande al più piccolo. !m =Dopo aver così mostrato loro le ricchezze e la gloria del suo regno e il fasto magnifico della sua grandezza per molti giorni, per centottanta giorni, Wl )l'anno terzo del suo regno fece un banchetto a tutti i suoi principi e ai suoi ministri. I capi dell'esercito di Persia e di Media, i nobili e i governatori delle province furono riuniti alla sua presenza. kk Qin quel tempo, dunque, il re Assuero che sedeva sul trono del suo regno nella cittadella di Susa, ]j 71a Nel secondo anno del regno del gran re Assuero, il giorno primo di Nisan, Mardocheo figlio di Iair, figlio di Simei, figlio di Kis, della tribù di Beniamino ebbe un sogno.
1b Era un Giudeo che abitava nella città di Susa, uomo grande, che prestava servizio alla corte del re
1c e proveniva dal gruppo degli esuli che Nabucodònosor re di Babilonia aveva deportato da Gerusalemme con Ieconìa re della Giudea.
1d Questo era il suo sogno: ecco grida e tumulto, tuoni e terremoto, agitazione sulla terra.
1e Ecco due enormi draghi avanzarono, pronti tutti e due alla lotta, e risuonò potente il loro sibilo.
1f Al loro sibilo ogni nazione si preparò alla guerra, per combattere contro il popolo dei giusti.
1g Ecco un giorno di tenebre e di caligine, di tribolazione e angustia, di malessere e grande agitazione sulla terra.
1h Tutta la nazione dei giusti fu agitata: essi temevano la propria rovina, si prepararono a perire e gridarono a Dio.
1i Ma dal loro grido sorse, come da una piccola fonte, un grande fiume, acque copiose.
1k Spuntò la luce e il sole: gli umili furono esaltati e divorarono i superbi.
1l Mardocheo allora si svegliò: aveva visto questo sogno e che cosa Dio aveva deciso di fare; continuava a ripensarvi entro il suo cuore e cercava di comprenderlo, in ogni suo particolare, fino a notte.
1m Mardocheo alloggiava alla corte con Bigtàn e Tères, i due eunuchi del re che custodivano la corte,
1n quando udì i loro ragionamenti e, indagando sui loro disegni, venne a sapere che quelli si preparavano a mettere le mani sul re Assuero. Allora ne avvertì il re.
1o Il re sottopose i due eunuchi a un interrogatorio: essi confessarono e furono tolti di mezzo.
1p Poi il re fece scrivere queste cose nelle cronache e anche Mardocheo le mise in iscritto.
1q Il re costituì Mardocheo funzionario della corte e gli fece regali in compenso di queste cose.
1r Ma vi era anche Amàn figlio di Hammedàta, l'Agaghita, che era potente davanti al re e cercò il modo di far del male a Mardocheo e al suo popolo per l'affare dei due eunuchi del re.
Al tempo di Assuero, di quell'Assuero che regnava dall'India fino all'Etiopia sopra centoventisette province, iNé vi fu più nessuno che incutesse timore agli Israeliti finché visse Giuditta e per un lungo periodo dopo la sua morte. Bh}e la casa d'Israele la pianse sette giorni. Prima di morire aveva diviso i suoi beni tra i parenti più stretti di Manàsse suo marito e tra i parenti più stretti della sua famiglia. zgmEssa andò molto avanti negli anni protraendo la vecchiaia nella casa del marito fino a centocinque anni: alla sua ancella preferita aveva concesso la libertà. Morì in Betulia e la seppellirono nella grotta sepolcrale del marito Manàsse -fSMolti ne erano anche invaghiti, ma nessun uomo potè avvicinarla per tutti i giorni della sua vita da quando suo marito Manàsse morì e fu riunito al suo popolo. :emDopo quei giorni, ognuno tornò nella propria sede ereditaria; Giuditta tornò a Betulia e dimorò nella sua proprietà e divenne famosa in tutta la terra durante la sua vita. sd_Il popolo continuò a far festa in Gerusalemme vicino al tempio per tre mesi e Giuditta rimase con loro. 8ciGiuditta dedicò tutti gli oggetti di Oloferne, che il popolo le aveva dati, e anche la cortina che aveva presa direttamente dal letto di lui, come offerta consacrata a Dio. %bCQuando giunsero a Gerusalemme si prostrarono ad adorare Dio e, appena il popolo fu purificato, offrirono i loro olocausti e le offerte spontanee e i doni. LaGuai alle genti che insorgono contro il mio popolo: il Signore onnipotente li punirà nel giorno del giudizio, immettendo fuoco e vermi nelle loro carni, e piangeranno nel tormento per sempre". `-Poca cosa è per te ogni sacrificio in soave odore, non basta quanto è pingue per farti un olocausto; ma chi teme il Signore è sempre grande. +_OI monti sulle loro basi insieme con le acque sussulteranno, davanti a te le rocce si struggeranno come cera; ma a coloro che ti temono tu sarai sempre propizio. 2^]Ti sia sottomessa ogni tua creatura: perché tu dicesti e tutte le cose furon fatte; mandasti il tuo spirito e furono costruite e nessuno può resistere alla tua voce. }]s Innalzerò al mio Dio un canto nuovo: Signore, grande sei tu e glorioso, mirabile nella tua potenza e invincibile. \w Come figli di donnicciuole li trafissero, li trapassarono come disertori, perirono sotto le schiere del mio Signore. ?[w Allora i miei poveri alzarono il grido di guerra e quelli si spaventarono; i miei deboli alzarono il grido e quelli furono sconvolti; gettarono alte grida e quelli volsero in fuga. cZ? I Persiani rabbrividirono per il suo coraggio, per la sua forza raccapricciarono i Medi. zYm I suoi sandali rapirono i suoi occhi la sua bellezza avvinse il suo cuore e la scimitarra gli troncò il collo. OXcinse del diadema i capelli, indossò una veste di lino per sedurlo. mWSEssa depose la veste di vedova per sollievo degli afflitti in Israele, si unse con aroma il volto, IV Poiché non cadde il loro capo contro giovani forti, né figli di titani lo percossero, né alti giganti l'oppressero, ma Giuditta figlia di Merari, con la bellezza del suo volto lo fiaccò. EUIl Signore onnipotente li ha rintuzzati per mano di donna! BT}Affermò di bruciare il mio paese, di stroncare i miei giovani con la spada, di schiacciare al suolo i miei lattanti, di prender come preda i miei fanciulli, di rapire le mie vergini. S7Calò Assur dai monti, giù da settentrione, calò con le torme dei suoi armati, il suo numero ostruì i torrenti, i suoi cavalli coprirono i colli. /RWPoiché il Signore è il Dio che stronca le guerre; egli mi ha riportata nel suo accampamento in mezzo al suo popolo, mi ha salvata dalle mani dei miei persecutori. ,Q SGiuditta disse: "Lodate il mio Dio con i timpani, cantate al Signore con cembali, elevate a lui l'accordo del salmo e della lode; esaltate e invocate il suo nome. PAllora Giuditta intonò questo canto di riconoscenza in mezzo a tutto Israele e tutto il popolo accompagnava a gran voce questa lode. XO) Insieme con esse si incoronò di fronde di ulivo: precedette tutto il popolo, guidando la danza di tutte le donne, mentre ogni Israelita seguiva in armi portando corone; risuonavano inni sulle loro labbra. UN# Intanto si radunarono tutte le donne d'Israele per vederla e la colmavano di elogi e composero tra loro una danza in suo onore. Essa prese in mano dei tirsi e li distribuì alle donne che erano con lei. 5Mc Tutto il popolo continuò per trenta giorni a saccheggiare l'accampamento. A Giuditta diedero la tenda di Oloferne, tutte le argenterie, i divani, i vasi e tutti gli arredi: essa prese tutto in consegna e cominciò a caricarlo sulla sua mula, poi aggiogò i suoi carri e vi accumulò sopra la roba. NL Tutto questo hai compiuto con la tua mano, egregie cose hai operato per Israele, di esse Dio si è compiaciuto. Sii sempre benedetta dall'onnipotente Signore". Tutto il popolo soggiunse: "Amen!". fKE Appena furono entrati in casa sua, tutti insieme le rivolsero parole di benedizione ed esclamarono al suo indirizzo: "Tu sei la gloria di Gerusalemme, tu magnifico vanto d'Israele, tu splendido onore della nostra gente. xJiAllora il sommo sacerdote Ioakìm, e il consiglio degli anziani degli Israeliti, che abitavano in Gerusalemme, vennero a vedere i benefici che il Signore aveva operato per Israele e inoltre per vedere Giuditta e porgerle il loro omaggio. JI Gli Israeliti tornati dalla strage si impadronirono del resto e le borgate e i villaggi del monte e del piano vennero in possesso di grande bottino, poiché ve n'era in grandissima quantità. HI cittadini rimasti in Betulia si gettarono sul campo degli Assiri, si impadronirono delle loro spoglie e ne trassero ingente ricchezza. &GEAppena gli Israeliti udirono ciò, tutti compatti piombarono su di loro e li fecero a pezzi arrivando fino a Coba. Scesero in campo anche quelli di Gerusalemme e di tutta la zona montuosa, perché anche a loro avevano riferito i casi successi nell'accampamento dei loro nemici. Quelli che abitavano in Gàlaad e nella Galilea li colpirono terribilmente aggirandoli, arrivando fino a Damasco e al suo territorio. s-~~ ||D{xzzyxxxwv4ugtssrqqponnlkkCjdihhQgfoedc,b[aPPOVNzN9M(KKJDIIHH~HVH"GG,FEDDD!C.BA@??>R=<<;P:_9588666D5D.8-d- ,Q++***m))$(B('')&&%% $$#""W!!! d\jrjez tYv.-T%[uQ, 6  4 fC[Js p Molti corsero ad inseguirli, li raggiunsero, si accamparono di fronte a loro e si prepararono a dar battaglia in giorno di sabato. Xo)Fu riferito agli uomini del re e alle milizie che stavano in Gerusalemme, nella città di Davide, che si erano raccolti laggiù in luoghi nascosti del deserto uomini che avevano stracciato l'editto del re. gnGcon i loro figli, le loro mogli e i greggi, perché si erano addensati i mali sopra di essi. bm=Allora molti che ricercavano la giustizia e il diritto scesero per dimorare nel deserto Vl%Fuggì con i suoi figli tra i monti, abbandonando in città quanto avevano. zkmLa voce di Mattatia tuonò nella città: "Chiunque ha zelo per la legge e vuol difendere l'alleanza mi segua!". aj;Egli agiva per zelo verso la legge come aveva fatto Finees con Zambri figlio di Salom. oiWuccise nel medesimo tempo il messaggero del re, che costringeva a sacrificare, e distrusse l'altare. h/Ciò vedendo Mattatia arse di zelo; fremettero le sue viscere ed egli ribollì di giusto sdegno. Fattosi avanti di corsa, lo uccise sull'altare; gTerminate queste parole, si avvicinò un Giudeo alla vista di tutti per sacrificare sull'altare in Modin secondo il decreto del re. gfGnon ascolteremo gli ordini del re per deviare dalla nostra religione a destra o a sinistra". Je ci guardi il Signore dall'abbandonare la legge e le tradizioni; Yd+io, i miei figli e i miei fratelli cammineremo nell'alleanza dei nostri padri; CcMa Mattatia rispose a gran voce: "Anche se tutti i popoli nei domini del re lo ascolteranno e ognuno si staccherà dal culto dei suoi padri e vorranno tutti aderire alle sue richieste, b9su, fatti avanti per primo e adempi il comando del re, come hanno fatto tutti i popoli e gli uomini di Giuda e quelli rimasti in Gerusalemme; così passerai tu e i tuoi figli nel numero degli amici del re e tu e i tuoi figli avrete in premio oro e argento e doni in quantità". &aEI messaggeri del re si rivolsero a Mattatia e gli dissero: "Tu sei uomo autorevole e stimato e grande in questa città e sei sostenuto da figli e fratelli; f`EMolti Israeliti andarono da loro; invece Mattatia e i suoi figli si raccolsero in disparte. ~_uOra vennero nella città di Modin i messaggeri del re, incaricati di costringere all'apostasia e a far sacrificare. o^WMattatia e i suoi figli si stracciarono le vesti, si vestirono di sacco e si misero in grande lutto. "]? Perché vivere ancora?". ~\u Ecco, le nostre cose sante, la nostra bellezza, la nostra gloria sono state devastate, le hanno profanate i pagani. Q[ Ogni ornamento le è stato strappato, da padrona è diventata schiava. \Z1 Qual popolo non ha invaso il suo regno e non si è impadronito delle sue spoglie? Y7 gli ornamenti della sua gloria sono stati portati via come preda, sono stati sgozzati i suoi bambini nelle piazze e i giovinetti dalla spada nemica. ;XqIl suo tempio è diventato come un uomo ignobile, SWdisse: "Ohimè! perché mai sono nato per vedere lo strazio del mio popolo e lo strazio della città santa e debbo sedere qui mentre essa è in balìa dei nemici e il santuario in mano agli stranieri? HV Viste le empietà che si commettevano in Giuda e Gerusalemme, =UuEleàzaro chiamato Auaran, Giònata chiamato Affus. "T?Giuda chiamato Maccabeo, !S=Simeone chiamato Tassi, AR}Egli aveva cinque figli: Giovanni chiamato anche Gaddi, Q 7In quei giorni Mattatia figlio di Giovanni, figlio di Simone, sacerdote della stirpe di Ioarìb, partì da Gerusalemme e venne a stabilirsi a Modin. CP @Sopra Israele fu così scatenata un'ira veramente grande. O {?e preferirono morire pur di non contaminarsi con quei cibi e non disonorare la santa alleanza; così appunto morirono. cN A>Tuttavia molti in Israele si fecero forza e animo a vicenda per non mangiare cibi immondi ]M 5=con i bambini appesi al collo e con i familiari e quelli che li avevano circoncisi. fL G a.e di contaminare il santuario e i fedeli, o= Y-di far cessare nel tempio gli olocausti, i sacrifici e le libazioni, di profanare i sabati e le feste < +,Il re spedì ancora decreti per mezzo di messaggeri a Gerusalemme e alle città di Giuda, ordinando di seguire usanze straniere al loro paese, k; Q+Anche molti Israeliti accettarono di servirlo e sacrificarono agli idoli e profanarono il sabato. q: ]*e ciascuno abbandonasse le proprie leggi. Tutti i popoli consentirono a fare secondo gli ordini del re. c9 A)Poi il re prescrisse con decreto a tutto il suo regno, che tutti formassero un sol popolo o8 Y(Quanta era stata la sua gloria altrettanto fu il suo disonore e il suo splendore si cambiò in lutto. 7 'Il suo santuario fu desolato come il deserto, le sue feste si mutarono in lutto, i suoi sabati in vergogna il suo onore in disprezzo. *6 O&Fuggirono gli abitanti di Gerusalemme a causa loro e la città divenne abitazione di stranieri; divenne straniera alla sua gente e i suoi figli l'abbandonarono. W5 )%Versarono sangue innocente intorno al santuario e profanarono il luogo santo. c4 A$questo fu un'insidia per il santuario e un avversario maligno per Israele in ogni momento 3 #vi collocarono armi e vettovaglie e, radunato il bottino di Gerusalemme, lo depositarono colà e divennero come una grande trappola; Y2 -"Vi stabilirono una razza empia, uomini scellerati, che si fortificarono dentro, 1 !Poi costruirono attorno alla città di Davide un muro grande e massiccio, con torri solidissime, e questa divenne per loro una fortezza. U0 % Trassero in schiavitù le donne e i bambini e si impossessarono dei greggi. g/ IMise a sacco la città, la diede alle fiamme e distrusse le sue abitazioni e le mura intorno. :. oe rivolse loro con perfidia parole di pace ed essi gli prestarono fede. Ma all'improvviso piombò sulla città, le inflisse colpi crudeli e mise a morte molta gente in Israele. - Due anni dopo, il re mandò alle città di Giuda un sovrintendente ai tributi. Egli venne in Gerusalemme con ingenti forze `, ;Tremò la terra per i suoi abitanti e tutta la casa di Giacobbe si vestì di vergogna. L+ Ogni sposo levò il suo lamento e la sposa nel talamo fu in lutto. q* ]Gemettero i capi e gli anziani, le vergini e i giovani persero vigore e la bellezza delle donne svanì. K) Allora vi fu lutto grande per gli Israeliti in ogni loro regione. |( squindi, raccolta ogni cosa, fece ritorno nella sua regione. Fece anche molte stragi e parlò con grande arroganza. }' usi impadronì dell'argento e dell'oro e d'ogni oggetto pregiato e asportò i tesori nascosti che riuscì a trovare; 0& [e la tavola dell'offerta e i vasi per le libazioni, le coppe e gli incensieri d'oro, il velo, le corone e i fregi d'oro della facciata del tempio e lo sguarnì tutto; z% oEntrò con arroganza nel santuario e ne asportò l'altare d'oro e il candelabro dei lumi con tutti i suoi arredi #$ ARitornò quindi Antioco dopo aver sconfitto l'Egitto nell'anno centoquarantatré, si diresse contro Israele e mosse contro Gerusalemme con forze ingenti. W# )Espugnarono le fortezze dell'Egitto e Antioco saccheggiò il paese di Egitto. " e venne a battaglia con Tolomeo re di Egitto. Tolomeo fu travolto davanti a lui e dovette fuggire e molti caddero colpiti a morte. t! centrò nell'Egitto con un esercito imponente, con carri ed elefanti, con la cavalleria e una grande flotta t  cQuando il regno fu consolidato in mano di Antioco, egli volle conquistare l'Egitto per dominare due regni:  7e cancellarono i segni della circoncisione e si allontanarono dalla santa alleanza; si unirono alle nazioni pagane e si vendettero per fare il male. S !Essi costruirono una palestra in Gerusalemme secondo le usanze dei pagani   alcuni del popolo presero l'iniziativa e andarono dal re, che diede loro facoltà di introdurre le istituzioni dei pagani. 8 m Parve ottimo ai loro occhi questo ragionamento; ^ 7 In quei giorni sorsero da Israele figli empi che persuasero molti dicendo: "Andiamo e facciamo lega con le nazioni che ci stanno attorno, perché da quando ci siamo separati da loro, ci sono capitati molti mali". : o Uscì da quelli una radice perversa, Antioco Epìfane, figlio del re Antioco che era stato ostaggio a Roma, e assunse il regno nell'anno centotrentasette del dominio dei Greci.    dopo la sua morte tutti cinsero il diadema e dopo di loro i loro figli per molti anni e si moltiplicarono i mali sulla terra. J I suoi subalterni assunsero il potere, ognuno nella sua regione; 6 iRegnò dunque Alessandro dodici anni e morì. ) MAllora chiamò i suoi luogotenenti più importanti, che erano cresciuti con lui fin dalla giovinezza e mentre era ancora vivo divise tra di loro il suo impero. E Dopo questo cadde ammalato e comprese che stava per morire. f GRadunò forze ingenti e conquistò regioni, popoli e principi, che divennero suoi tributari. 5 earrivò sino ai confini della terra e raccolse le spoglie di molti popoli. La terra si ridusse al silenzio davanti a lui; il suo cuore si esaltò e si gonfiò di orgoglio. W )Intraprese molte guerre, si impadronì di fortezze e uccise i re della terra; P Queste cose avvennero dopo che Alessandro il Macedone, figlio di Filippo, uscito dalla regione dei Kittim sconfisse Dario, re dei Persiani e dei Medi, e regnò al suo posto, cominciando dalla Grecia.  Infatti il giudeo Mardocheo era il secondo dopo il re Assuero: grande fra i Giudei e amato dalla moltitudine dei suoi fratelli, cercava il bene del suo popolo e parlava in favore della prosperità di tutta la sua stirpe.
3a Mardocheo disse: "Queste cose sono avvenute per opera di Dio.
3b Mi ricordo infatti del sogno che avevo visto intorno a questi fatti e nessuno di essi è stato tralasciato:
3c la piccola sorgente che divenne un fiume, la luce che spuntò, il sole e l'acqua copiosa. Questo fiume è Ester che il re ha sposata e costituita regina.
3d I due draghi siamo io e Amàn.
3e Le nazioni sono quelle che si sono coalizzate per distruggere il nome dei Giudei.
3f La mia nazione è Israele, quelli cioè che avevano gridato a Dio e furono salvati. Sì, il Signore ha salvato il suo popolo, ci ha liberato da tutti questi mali e Dio ha operato segni e prodigi grandi quali mai erano avvenuti tra le nazioni.
3g In tal modo egli ha stabilito due sorti, una per il popolo di Dio e una per tutte le nazioni.
3h Queste due sorti si sono realizzate nell'ora, nel momento e nel giorno stabilito dal giudizio di Dio e in mezzo a tutte le nazioni.
3i Dio si è allora ricordato del suo popolo e ha reso giustizia alla sua eredità.
3k Questi giorni del mese di Adàr, il quattordici e il quindici del mese, saranno celebrati con adunanza, gioia e letizia davanti a Dio, di generazione in generazione per sempre nel suo popolo Israele".
3l Nell'anno quarto di Tolomeo e di Cleopatra, Dositeo, che diceva di essere sacerdote e levita, e Tolomeo suo figlio, portarono in Egitto la presente lettera sui Purim, affermando che si trattava della lettera autentica tradotta da Lisimaco, figlio di Tolomeo, uno dei residenti in Gerusalemme. |q Quanto poi a tutti i fatti concernenti la potenza e il valore di Mardocheo e quanto alla completa descrizione della sua grandezza e della sua elevazione da parte del re, sono cose scritte nel libro delle cronache dei re di Media e di Persia. N  Il re Assuero impose un tributo al continente e alle isole del mare. _ 7 Un ordine di Ester stabilì le circostanze di questi Purim e fu scritto in un libro.  per stabilire questi giorni di Purim nelle loro date precise, come li avevano ordinati il giudeo Mardocheo e la regina Ester e come essi stessi li avevano stabiliti per sé e per i loro discendenti, in occasione del loro digiuno e della loro invocazione.  Si mandarono lettere a tutti i Giudei nelle centoventisette province del regno di Assuero, con parole di saluto e di fedeltà, 9 La regina Ester figlia di Abicàil e il giudeo Mardocheo scrissero con ogni autorità per dar valore a questa loro seconda lettera relativa ai Purim. & E Questi giorni devono essere commemorati e celebrati di generazione in generazione, in ogni famiglia, in ogni provincia, in ogni città; questi giorni di Purim non devono cessare mai di essere celebrati fra i Giudei e il loro ricordo non dovrà mai cancellarsi fra i loro discendenti. mS i Giudei stabilirono e presero per sé, per la loro stirpe e per quanti si sarebbero aggiunti a loro, l'impegno inviolabile di celebrare ogni anno quei due giorni, secondo le disposizioni di quello scritto e alla data fissata. ?w Perciò quei giorni furono chiamati Purim dalla parola pur. Secondo tutto il contenuto di quella lettera, in seguito a quanto avevano visto a questo proposito ed era loro avvenuto, b= ma quando Ester si fu presentata al re, questi ordinò con documenti scritti che la scellerata trama di Amàn contro i Giudei fosse fatta ricadere sul capo di lui e che egli e i suoi figli fossero impiccati al palo. Q Amàn infatti, il figlio di Hammedàta l'Agaghita, il nemico di tutti i Giudei, aveva tramato contro i Giudei per distruggerli e aveva gettato il pur, cioè la sorte, per confonderli e farli perire; y I Giudei si impegnarono a continuare quello che avevano già cominciato a fare e che Mardocheo aveva loro prescritto. :m perché giorni nei quali i Giudei ebbero tregua dagli attacchi dei nemici e il mese in cui il loro dolore era stato mutato in gioia, il loro lutto in festa, e perché facessero di questi giorni giorni di banchetto e di gioia, nei quali si mandassero regali scambievolmente e si facessero doni ai poveri. c? per stabilire che ogni anno celebrassero il quattordici e il quindici del mese di Adàr,  Mardocheo scrisse questi avvenimenti e mandò lettere a tutti i Giudei che erano in tutte le province del re Assuero, vicini e lontani, kO Perciò i Giudei della campagna, che abitano in città non circondate da mura, fanno del quattordici del mese di Adàr un giorno di gioia, di banchetto e di festa, nel quale si mandano regali gli uni gli altri.
19a Invece gli abitanti delle grandi città celebrano come giorno di allegra festività il quindici di Adàr, mandando regali ai vicini. (I Ma i Giudei che erano a Susa si radunarono il tredici e il quattordici di quel mese; il quindici si riposarono e ne fecero un giorno di banchetto e di gioia. ~ Questo avvenne il tredici del mese di Adàr; il quattordici si riposarono e ne fecero un giorno di banchetto e di gioia. o}W Anche gli altri Giudei che erano nelle province del re si radunarono, difesero la loro vita e si misero al sicuro dagli attacchi dei nemici; uccisero settantacinquemila di quelli che li odiavano, ma non si diedero al saccheggio. |5 I Giudei che erano a Susa si radunarono ancora il quattordici del mese di Adàr e uccisero a Susa trecento uomini; ma non si diedero al saccheggio. ~{u Il re ordinò che così fosse fatto. Il decreto fu promulgato a Susa. I dieci figli di Amàn furono appesi al palo. Kz Allora Ester disse: "Se così piace al re, sia permesso ai Giudei che sono a Susa di fare anche domani quello che era stato decretato per oggi; siano impiccati al palo i dieci figli di Amàn". y# Il re disse alla regina Ester: "Nella cittadella di Susa i Giudei hanno ucciso, hanno sterminato cinquecento uomini e i dieci figli di Amàn; che avranno mai fatto nelle altre province del re? Ora che chiedi di più? Ti sarà dato. Che altro desideri? Sarà fatto!". x{ Quel giorno stesso il numero di quelli che erano stati uccisi nella cittadella di Susa fu portato a conoscenza del re. nwU i dieci figli di Amàn figlio di Hammedàta, il nemico dei Giudei, ma non si diedero al saccheggio. 1v] Parmàsta, Arisài, Aridài e Vaizàta, %uE Poràta, Adalià, Aridàta, 9tm e misero a morte Parsandàta, Dalfòn, Aspàta, Ws' Nella cittadella di Susa i Giudei uccisero e sterminarono cinquecento uomini r I Giudei dunque colpirono tutti i nemici, passandoli a fil di spada, uccidendoli e sterminandoli; fecero dei nemici quello che vollero. q% Perché Mardocheo era grande nella reggia e per tutte le province si diffondeva la fama di quest'uomo; Mardocheo cresceva sempre in potere. @py Tutti i capi delle province, i satrapi, i governatori e quelli che curavano gli affari del re diedero man forte ai Giudei, perché il timore di Mardocheo si era impadronito di essi. noU I Giudei si radunarono nelle loro città, in tutte le province del re Assuero, per aggredire quelli che cercavano di fare loro del male; nessuno potè resistere loro, perché il timore dei Giudei era piombato su tutti i popoli. *n O Il decimosecondo mese, cioè il mese di Adàr, il tredici del mese, quando l'ordine del re e il suo decreto dovevano essere eseguiti, il giorno in cui i nemici dei Giudei speravano di averli in loro potere, avvenne invece tutto il contrario; poiché i Giudei ebbero in mano i loro nemici. mIn ogni provincia, in ogni città, dovunque giungevano l'ordine del re e il suo decreto, vi era per i Giudei gioia ed esultanza, banchetti e feste. Molti appartenenti ai popoli del paese si fecero Giudei, perché il timore dei Giudei era piombato su di loro. >lwPer i Giudei vi era luce, letizia, esultanza, onore. Xk)Mardocheo si allontanò dal re con una veste reale di porpora viola e di lino bianco, con una grande corona d'oro e un manto di bisso e di porpora rossa; la città di Susa gridava di gioia ed era in festa. &jECosì i corrieri sui cavalli reali partirono premurosi e stimolati dal comando del re, mentre il decreto veniva subito promulgato nella cittadella di Susa. Bi} Una copia dell'editto che doveva essere promulgato in ogni provincia, fu resa nota a tutti i popoli, perché i Giudei si tenessero pronti per quel giorno a vendicarsi dei loro nemici. Ih  e ciò in un medesimo giorno in tutte le province del re Assuero: il tredici del decimosecondo mese, cioè il mese di Adàr.
12a Quanto segue è la copia della lettera relativa a queste cose:
12b "Il grande re Assuero ai governatori delle centoventisette satrapie dall'India all'Etiopia e a quelli che hanno a cuore i nostri interessi, salute.
12c Molti uomini, quanto più spesso vengono onorati dalla più larga generosità dei benefattori, tanto più s'inorgogliscono e non solo cercano di fare il male ai nostri sudditi, ma incapaci di frenare la loro superbia, tramano insidie anche contro i loro benefattori.
12d Non solo cancellano la riconoscenza dal cuore degli uomini, ma esaltati dallo strepito spavaldo di chi ignora il bene, si lusingano di sfuggire a Dio, che tutto vede, e alla sua giustizia che odia il male.
12e Spesso poi accadde a molti costituiti in autorità che, per aver affidato a certi amici la responsabilità degli affari pubblici e per aver subìto la loro influenza, divennero con essi responsabili del sangue innocente, con disgrazia senza rimedio;
12f perché i falsi ragionamenti di nature perverse avevano sviato l'incontaminata buona fede dei governanti.
12g Questo si può vedere non tanto nelle storie più antiche a cui abbiamo accennato, quanto piuttosto badando alle iniquità perpetrate da quella peste che sono coloro i quali senza merito esercitano il potere.
12h Provvederemo per l'avvenire ad assicurare a tutti gli uomini un regno indisturbato e pacifico,
12i operando cambiamenti opportuni e giudicando sempre con la più equa fermezza gli affari che ci vengono posti sotto gli occhi.
12k Così è il caso di Amàn figlio di Hammedàta, il Macedone, il quale estraneo, per la verità, al sangue persiano e ben lontano dalla nostra bontà, accolto come ospite presso di noi,
12l aveva tanto approfittato dell'amicizia che professiamo verso qualunque nazione, da essere proclamato nostro padre e da costituire la seconda personalità nel regno, venendo da tutti onorato con la prostrazione.
12m Ma non reggendo al peso della sua superbia, egli si adoperò per privare noi del potere e della vita
12n e con falsi e tortuosi argomenti richiese la pena di morte per il nostro salvatore e in ogni circostanza benefattore Mardocheo, per l'irreprensibile consorte del nostro regno Ester e per tutto il loro popolo.
12o Pensava infatti per questa via di sorprenderci nell'isolamento e di trasferire l'impero dei Persiani ai Macedoni.
12p Ora noi troviamo che questi Giudei, da quell'uomo tre volte scellerato destinati allo sterminio, non sono malfattori, ma si reggono con leggi giustissime,
12q sono figli del Dio altissimo, massimo, vivente, il quale in favore nostro e dei nostri antenati dirige il regno nella migliore floridezza.
12r Farete dunque bene a non tener conto delle lettere scritte mandate da Amàn, figlio di Hammedàta, perché costui, che ha perpetrato tali cose, è stato impiccato ad un palo con tutta la sua famiglia alle porte di Susa, giusto castigo datogli velocemente da Dio, signore di tutti gli eventi.
12s Esposta invece una copia della presente lettera in ogni luogo, permettete ai Giudei di valersi con tutta sicurezza delle loro leggi e prestate loro man forte per respingere coloro che volessero assalirli nel giorno della persecuzione, cioè il tredici del decimosecondo mese chiamato Adàr.
12t Infatti questo giorno, invece di segnare la rovina della stirpe eletta, Dio, signore di ogni cosa, lo ha loro cambiato in giorno di gioia.
12u Quanto a voi, Giudei, tra le vostre feste commemorative celebrate questo giorno insigne con ogni sorta di banchetti, perché, e ora e in avvenire, sia ricordo di salvezza per noi e per i Persiani benevoli, per quelli invece che ci insidiano sia ricordo della loro perdizione.
12v Ogni città e più generalmente ogni località che non agirà secondo queste disposizioni, sarà inesorabilmente messa a ferro e fuoco; non soltanto agli uomini sarà resa inaccessibile, ma anche alle fiere e agli uccelli resterà odiosissima per tutti i tempi". Dg Con questi scritti il re dava facoltà ai Giudei, in qualunque città si trovassero, di radunarsi e di difendere la loro vita, di distruggere, uccidere, sterminare, compresi i bambini e le donne, tutta la gente armata, di qualunque popolo e di qualunque provincia, che li assalisse, e di saccheggiare i loro beni; Mf Fu dunque scritto in nome del re Assuero, si sigillarono i documenti con l'anello reale e si mandarono per mezzo di corrieri a cavallo, che cavalcavano corsieri reali, figli di cavalle di razza. )eK Senza perdere tempo il ventitré del terzo mese, cioè il mese di Sivan, furono convocati i segretari del re e fu scritto, seguendo in tutto l'ordine di Mardocheo, ai Giudei, ai satrapi, ai governatori e ai capi delle centoventisette province, dall'India all'Etiopia, a ogni provincia secondo il suo modo di scrivere, a ogni popolo nella sua lingua e ai Giudei secondo il loro modo di scrivere e nella loro lingua. >duScrivete dunque come vi parrà meglio, nel nome del re, e sigillate con l'anello reale, perché ciò che è scritto in nome del re e sigillato con l'anello reale è irrevocabile". PcAllora il re Assuero disse alla regina Ester e a Mardocheo, il Giudeo: "Ecco, ho dato a Ester la casa di Amàn e questi è stato impiccato al palo, perché aveva voluto stendere la mano sui Giudei. "b=Perché come potrei io resistere al vedere la sventura che colpirebbe il mio popolo? Come potrei resistere al vedere la distruzione della mia stirpe?". 8aie disse: "Se così piace al re, se io ho trovato grazia ai suoi occhi, se la cosa gli par giusta e se io gli sono gradita, si scriva per revocare i documenti scritti, macchinazione di Amàn figlio di Hammedàta, l'Agaghita, in cui si ordina di far perire i Giudei che sono in tutte le province del re. i`KAllora il re stese lo scettro d'oro verso Ester; Ester si alzò, rimase in piedi davanti al re t_aPoi Ester parlò di nuovo alla presenza del re, gli si gettò ai piedi e lo supplicò con le lacrime agli occhi d'impedire gli effetti della malvagità di Amàn l'Agaghita e l'attuazione dei piani che aveva preparato contro i Giudei. +^OIl re si tolse l'anello che aveva fatto ritirare ad Amàn e lo diede a Mardocheo. Ester affidò a Mardocheo l'amministrazione della casa che era stata di Amàn. [] 1In quello stesso giorno il re Assuero diede alla regina Ester la casa di Amàn, nemico dei Giudei. Mardocheo si presentò al re, al quale Ester aveva dichiarato il rapporto di parentela che egli aveva con lei. h\I Così Amàn fu impiccato al palo che aveva preparato per Mardocheo. E l'ira del re si calmò. [ Carbonà, uno degli eunuchi, disse alla presenza del re: "Ecco, è stato perfino rizzato in casa di Amàn un palo alto cinquanta cubiti, che Amàn ha fatto preparare per Mardocheo, il quale aveva parlato per il bene del re". Il re disse: "Impiccatevi lui!". FZPoi tornò dal giardino della reggia nel luogo del banchetto; intanto Amàn si era prostrato sul divano sul quale si trovava Ester. Allora il re esclamò: "Vuole anche far violenza alla regina, davanti a me, in casa mia?". Non appena questa parola fu uscita dalla bocca del re, posero un velo sulla faccia di Amàn. aY;Il re incollerito si alzò dal banchetto e uscì nel giardino della reggia, mentre Amàn rimase per chiedere la grazia della vita alla regina Ester, perché vedeva bene che da parte del re la sua rovina era decisa. X#Ester rispose: "L'avversario, il nemico, è quel malvagio di Amàn". Allora Amàn fu preso da terrore alla presenza del re e della regina. yWkSubito il re Assuero disse alla regina Ester: "Chi è e dov'è colui che ha pensato di fare una cosa simile?". V Perché io e il mio popolo siamo stati venduti per essere distrutti, uccisi, sterminati. Ora, se fossimo stati venduti per diventare schiavi e schiave, avrei taciuto; ma il nostro avversario non potrebbe riparare al danno fatto al re con la nostra morte". VU%Allora la regina Ester rispose: "Se ho trovato grazia ai tuoi occhi, o re, e se così piace al re, la mia richiesta è che mi sia concessa la vita e il mio desiderio è che sia risparmiato il mio popolo. NTIl re anche questo secondo giorno disse a Ester, mentre si beveva il vino: "Qual è la tua richiesta, regina Ester? Ti sarà concessa. Che desideri? Fosse anche la metà del regno, sarà fatto!". IS Il re e Amàn andarono dunque al banchetto con la regina Ester. %RCEssi stavano ancora parlando con lui, quando giunsero gli eunuchi del re, i quali si affrettarono a condurre Amàn al banchetto che Ester aveva preparato. 8Qi Amàn raccontò a sua moglie Zeres e a tutti i suoi amici quanto gli era accaduto. I suoi consiglieri e sua moglie Zeres gli dissero: "Se Mardocheo, davanti al quale tu hai cominciato a decadere, è della stirpe dei Giudei, tu non potrai nulla contro di lui, anzi soccomberai del tutto davanti a lui". wPg Poi Mardocheo tornò alla porta del re, ma Amàn andò subito a casa, tutto aggrondato e con il capo velato. IO  Amàn prese la veste e il cavallo, rivestì della veste Mardocheo, gli fece percorrere a cavallo le vie della città e gridava davanti a lui: "Ciò avviene all'uomo che il re vuole onorare". ON Allora il re disse ad Amàn: "Presto, prendi la veste e il cavallo, come hai detto, e fa' così a Mardocheo il Giudeo che si trova alla porta del re; non tralasciar nulla di quello che hai detto". M si consegni la veste e il cavallo a uno dei principi più nobili del re; si rivesta di quella veste l'uomo che il re vuole onorare, gli si faccia percorrere a cavallo le vie della città e si gridi davanti a lui: Ciò avviene all'uomo che il re vuole onorare". Lsi prenda la veste reale che suole indossare il re e il cavallo che suole cavalcare il re e sulla sua testa sia posta una corona reale; DKAmàn rispose al re: "Per l'uomo che il re vuole onorare, J5Amàn entrò e il re gli disse: "Che si deve fare a un uomo che il re voglia onorare?". Amàn pensò: "Chi mai vorrebbe il re onorare, se non me?". eICI giovani servi del re gli risposero: "Ecco c'è Amàn nell'atrio". Il re disse: "Entri!". 8HiIl re disse: "Chi c'è nell'atrio?". Appunto Amàn era venuto nell'atrio esterno della reggia per dire al re di impiccare Mardocheo al palo che egli aveva preparato per lui. 7GgAllora il re chiese: "Che si è fatto per dare a Mardocheo onore e grandezza in premio di questo?". I giovani che servivano il re risposero: "Non s'è fatto nulla per lui". HF Vi si trovò scritto che Mardocheo aveva denunciato Bigtàn e Tères, i due eunuchi del re tra i custodi della soglia, i quali avevano cercato di porre le mani sulla persona del re Assuero. .E WQuella notte il re non poteva prendere sonno. Allora ordinò che gli si portasse il libro delle memorie, le cronache, e ne fu fatta la lettura alla presenza del re. DAllora sua moglie Zeres e tutti i suoi amici gli dissero: "Si prepari un palo alto cinquanta cubiti e tu domani mattina di' al re che vi sia impiccato Mardocheo; poi va' pure contento al banchetto con il re". La cosa piacque ad Amàn che fece preparare il palo. uCc Ma tutto questo non mi basta, fin quando io vedrò Mardocheo, il Giudeo, restar seduto alla porta del re". 'BG Aggiunse: "Anche la regina Ester non ha invitato con il re nessun altro se non me al banchetto che ha dato; anche per domani sono invitato da lei con il re. OA Amàn parlò loro della magnificenza delle sue ricchezze, del gran numero dei suoi figli, di quanto il re aveva fatto per renderlo grande e come l'aveva innalzato sopra i capi e i ministri del re. :&~~}}^}|={ozzvyy{y xx?wwvv=uutu$ttt$sss rrqqNppYooo5nnimmjm llkkHjj\iih{hgff eeddqccBbbfaaA`H_^^o^]W\\>[}[Z{ZYX/WWV UuTTSSSRRQRQPPOOWNNNMMRLL8KKJJJIIjHHGGFF~F!EDDDCCYBB&AA:@?g>>=<ma essi non erano della stirpe di quei valorosi, per le cui mani era stata compiuta la salvezza in Israele. L=Toccò questa grave sconfitta al popolo, perché non avevano ascoltato Giuda e i suoi fratelli, pensando di compiere gesta eroiche: K-C/Gli abitanti della città avevano chiuso loro il passaggio barricando le porte con pietre. '=G.Arrivarono a Efron, città posta sul percorso, grande e particolarmente forte, che non era possibile evitare da nessuna parte e bisognava passarvi in mezzo. A<{-Giuda radunò tutti gli Israeliti che erano nella regione di Gàlaad dal più piccolo al più grande con le donne e i figli e gli averi, carovana sterminata, per andare nella Giudea. %;C,Conquistarono la città e appiccarono il fuoco al tempio con quanti c'erano dentro. Così Karnàin fu vinta e non potè resistere oltre di fronte a Giuda. *:M+Passò per primo contro i nemici e tutto il popolo dietro di lui. I pagani furono travolti davanti a lui, gettarono le armi e fuggirono nel tempio di Karnàin. >9u*Quando Giuda si avvicinò al corso d'acqua, dispose gli scribi del popolo lungo il torrente con questi ordini: "Non permettete che alcuno si fermi, ma vengano tutti a combattere". 8{)Se invece si mostrerà titubante e porrà il campo al di là del fiume, andremo noi contro di lui e avremo la meglio". _77(Timòteo disse ai comandanti del suo esercito, mentre Giuda e il suo esercito si avvicinavano al torrente: "Se passerà per primo contro di noi, non potremo resistergli, perché sarà molto potente contro di noi. -6S'Anche gli Arabi sono assoldati come suoi ausiliari; sono accampati al di là del torrente e sono pronti a venire a battaglia con te". Giuda andò incontro a loro. 5)&Giuda mandò a esplorare il campo e gli riferirono: "Sono radunati con lui tutti gli stranieri che ci circondano: sono un esercito imponente. x4i%Dopo questi fatti Timòteo raccolse un altro esercito e si accampò di fronte a Rafon al di là del torrente. `39$Tolse il campo di là e conquistò Casfo, Maked e Bozor e le altre città di Gàlaad. u2c#Poi piegò su Alim, l'assalì e la prese; ne uccise tutti i maschi, la saccheggiò e le appiccò il fuoco. E1"Nell'esercito di Timòteo si sparse la notizia che c'era il Maccabeo e fuggirono davanti a lui; egli inflisse loro una grave sconfitta e ne rimasero uccisi in quel giorno circa ottomila. r0]!Irruppero in tre schiere alle loro spalle, diedero fiato alle trombe e innalzarono grida e invocazioni. J/  disse ai suoi soldati: "Combattete oggi per i vostri fratelli". .7Giuda, vedendo che la battaglia era già incominciata e che le grida della città arrivavano al cielo per il suono delle trombe e le urla altissime, --SVerso il mattino alzarono gli occhi ed ecco gran folla che non si poteva contare issava scale e macchine per espugnare la fortezza e già attaccava gli assediati. E,Nella notte partì di là e marciarono fino alla fortezza. Y++Allora Giuda con il suo esercito tornò indietro subito per la via del deserto verso Bozra; prese la città e passò ogni maschio a fil di spada, s'impadronì di tutte le loro spoglie e incendiò la città. L*Ve n'erano pure rinchiusi nelle altre città di Gàlaad e - dicevano - per il giorno dopo era stabilito di dar l'assalto alle fortezze, espugnarle e di eliminare tutti costoro in un sol giorno. )7e che molti di loro erano assediati in Bozra e Bozor, in Alema, in Casfo, in Maked e Karnàin; e che tutte queste città erano fortificate e grandi. (%S'imbatterono nei Nabatei, che vennero loro incontro pacificamente e narrarono tutte le vicende dei loro fratelli nella regione di Gàlaad, ~'uDa parte loro Giuda Maccabeo e il fratello Giònata passarono il Giordano e camminarono per tre giorni nel deserto. &-Prese poi gli Israeliti che erano in Galilea e in Arbatta con le donne e i figli e tutti i loro averi e li condusse in Giudea con grande gioia. %egli li inseguì fino alle porte di Tolemàide. Caddero dei pagani circa tremila uomini e Simone portò via le loro spoglie. y$kSimone si recò in Galilea e sferrò molti attacchi contro i pagani e questi rimasero sconfitti davanti a lui; #Furono assegnati a Simone tremila uomini per la spedizione in Galilea, a Giuda ottomila uomini per la regione di Gàlaad. "dando loro questa consegna: "Governate questo popolo, ma non attaccate battaglia contro i pagani fino al nostro ritorno". y!kLasciò Giuseppe figlio di Zaccaria e Azaria capo del popolo, con il resto delle forze a presidiare la Giudea, 4 aGiuda disse a Simone suo fratello: "Scegliti degli uomini e corri a liberare i tuoi fratelli della Galilea; io e mio fratello Giònata andremo nella regione di Gàlaad". >uQuando Giuda e il popolo ebbero udito queste cose, si raccolse una grande assemblea per decidere che cosa fare per i loro fratelli posti nella tribolazione e attaccati dai pagani. )Dicevano che si erano uniti contro di loro gli abitanti di Tolemàide, Tiro e Sidòne e tutta la parte pagana della Galilea per distruggerli. Stavano ancora leggendo la lettera ed ecco presentarsi altri messaggeri dalla Galilea con le vesti stracciate portando notizie simili. R tutti i nostri fratelli che erano nel territorio di Tobia sono stati messi a morte, sono state condotte in schiavitù le loro mogli con i figli e gli averi e sono periti circa un migliaio di uomini". lQ Su, vieni a liberarci dalle mani di costoro, perché si è precipitata su di noi una moltitudine: uc e si preparano a venire a espugnare la fortezza ove siamo rifugiati; Timòteo è a capo del loro esercito. |q e scrissero questa lettera a Giuda e ai suoi fratelli: "Sono riuniti contro di noi i popoli vicini per eliminarci $A Si allearono allora i pagani di Gàlaad contro gli Israeliti che erano nel loro territorio per eliminarli, ma questi fuggirono a Dàtema, nella fortezza, J Conquistò anche Iazer e i suoi sobborghi e ritornò in Giudea. \1Organizzò contro di loro molte azioni di guerra e furono sconfitti e annientati. wgPoi passò contro gli Ammoniti e vi trovò un forte contingente e un popolo numeroso al comando di Timòteo. 2]Pressati da lui si rinchiusero nelle torri ed egli si accampò contro di loro, li votò allo sterminio e diede fuoco alle torri di quella città con quanti vi stavano. Si ricordò poi della perfidia dei figli di Bean, che erano stati di laccio e inciampo per il popolo tendendo insidie nelle vie. B}Allora Giuda mosse guerra ai figli di Esaù nell'Idumea e nella Acrabattene, perché assediavano Israele; inflisse loro un grave colpo e li umiliò e si impadronì delle loro spoglie. $Ae decisero di eliminare quelli della stirpe di Giacobbe che si trovavano in mezzo a loro e cominciarono a uccidere e sopprimere gente in mezzo al popolo.  I popoli vicini, quando sentirono che era stato ricostruito l'altare e rinnovato il santuario come prima, fremettero di rabbia =Vi stabilì un contingente per presidiarlo e fortificò il presidio di Bet-Zur perché il popolo avesse una difesa contro l'Idumea. %CI(Questi partirono con tutte le truppe e andarono ad accamparsi vicino ad Emmaus nella pianura. ='e spedì ai loro ordini quarantamila uomini e settemila cavalli nel paese di Giuda per devastarlo secondo il comando del re. t<a&Allora Lisia scelse Tolomeo, figlio di Dorìmene, Nicànore e Gorgia, uomini potenti tra gli amici del re =;s%Il re poi prese l'altra metà dell'esercito e partì da Antiochia, la capitale del suo regno, nell'anno centoquarantasette; passò l'Eufrate e percorse le regioni settentrionali. ^:5$di trasferire degli stranieri su tutti i loro monti e di distribuire le loro terre. 49a#gli ordinò di mandare contro di loro milizie per distruggere ed eliminare le forze d'Israele e quanto restava in Gerusalemme e cancellare il loro ricordo dalla regione; 78g"A lui affidò metà dell'esercito e gli elefanti e gli diede istruzioni per tutte le cose che voleva fossero eseguite; riguardo agli abitanti della Giudea e di Gerusalemme, Z7-!e con l'incarico di curare l'educazione del figlio Antioco fino al suo ritorno. 6 Lasciò Lisia, uomo illustre e di stirpe regia, alla direzione degli affari del re dall'Eufrate fino ai confini dell'Egitto $5AAllora si sentì grandemente angustiato e prese la decisione di invadere la Persia, per riscuotere i tributi di quelle province e ammassare molto denaro. #4?temette di non poter disporre, come altre volte in passato, delle risorse per le spese e i doni, che faceva con mano prodiga, superando i re precedenti. u3cMa si accorse che non bastavano le riserve del suo tesoro e che le entrate del paese erano poche a causa delle rivolte e delle rovine che aveva provocato nella regione per estirpare le tradizioni che erano in vigore dai tempi antichi; u2cAprì l'erario e diede alle truppe il soldo per un anno, ordinando loro di star pronti per ogni evenienza. )1KQuando il re Antioco seppe queste cose, si adirò furiosamente e diede ordine di radunare tutte le forze militari del suo regno: un esercito grande e potente. \01La fama di lui giunse fino al re e delle sue imprese militari parlavano le genti. z/mCosì cominciò a diffondersi il timore di Giuda e dei suoi fratelli e le genti intorno furon prese da terrore. .9lo inseguirono nella discesa di Bet-Coròn fino alla pianura. Di essi caddero circa ottocento uomini, gli altri fuggirono nella regione dei Filistei. -Quando ebbe finito di parlare, piombò su di loro all'improvviso e Seron con il suo schieramento fu sgominato davanti a lui; K,Sarà lui a stritolarli davanti a noi. Voi dunque non temeteli". ?+ynoi combattiamo per la nostra vita e le nostre leggi. *Costoro vengono contro di noi pieni d'insolenza e di empietà per eliminare noi, le nostre mogli e i nostri figli e saccheggiarci; v)eperché la vittoria in guerra non dipende dalla moltitudine delle forze, ma è dal Cielo che viene l'aiuto. 4(aGiuda rispose: "Non è impossibile che molti cadano in mano a pochi e non c'è differenza per il Cielo tra il salvare per mezzo di molti e il salvare per mezzo di pochi; ['/Ma come videro lo schieramento avanzare contro di loro, dissero a Giuda: "Come faremo noi così pochi ad attaccar battaglia contro una moltitudine così forte? Oltre tutto, siamo rimasti oggi senza mangiare". c&?Si spinse fino alla salita di Bet-Coròn e Giuda gli andò incontro con piccola schiera. p%YFece i preparativi e si unì a lui un forte gruppo di empi per aiutarlo a vendicarsi degli Israeliti. $disse: "Mi farò un nome e mi coprirò di gloria nel regno combattendo Giuda e i suoi uomini che hanno disprezzato gli ordini del re". ,#Q Quando Seron, comandante delle forze di Siria, seppe che Giuda aveva radunato un contingente e c'era con lui uno stuolo di fedeli e uomini preparati alla guerra, ") Così si impadronirono delle loro spoglie e Giuda si riservò la spada di Apollonio e l'adoperò in guerra per tutto il tempo della sua vita. ! Giuda lo seppe e avanzò contro di lui, lo sconfisse e lo uccise; molti caddero colpiti a morte e i superstiti fuggirono. a ; Apollonio radunò dei pagani e un forte esercito dalla Samaria per combattere Israele. eC Divenne celebre fino all'estremità della terra perché radunò coloro che erano sperduti. a;Egli passò per le città di Giuda e vi disperse gli empi e distolse l'ira da Israele. taInflisse amarezze a molti re, rallegrò con le sue gesta Giacobbe; sempre la sua memoria sarà benedetta. ~uGli empi sbigottirono per paura di lui e tutti i malfattori furono confusi e si avviò la salvezza per mano di lui. [/Inseguì gli empi braccandoli; i perturbatori del popolo distrusse con il fuoco. RNelle sue gesta fu simile a leone, come leoncello ruggente sulla preda. &EEgli accrebbe la gloria del suo popolo, rivestì la corazza come gigante, cinse l'armatura di guerra e impegnò battaglia difendendo il campo con la spada. wlo aiutavano tutti i fratelli e quanti si erano legati al padre e conducevano la battaglia d'Israele con entusiasmo. G Al suo posto sorse il figlio di lui Giuda, chiamato Maccabeo;  FMorì nell'anno centoquarantasei e fu sepolto nella tomba dei suoi padri in Modin; tutto Israele fece grande pianto su di lui. 5eEPoi li benedisse e si riunì ai suoi padri. \1Drendete il meritato castigo ai pagani e applicatevi all'ordinamento della legge". fECVoi, dunque, radunate intorno a voi quanti praticano la legge e vendicate il vostro popolo;  BGiuda Maccabeo, forte guerriero dalla sua gioventù, sarà capo del vostro esercito e condurrà la battaglia contro i pagani. oWAEcco qui vostro fratello Simone, che io so uomo saggio: ascoltatelo sempre, egli sarà vostro padre. [/@Figli, siate valorosi e forti nella legge, perché in questa sarete glorificati. ta?oggi è esaltato, domani non si trova più, perché ritorna alla sua polvere e i suoi calcoli falliscono. r]>Non abbiate paura delle parole dell'empio, perché la sua gloria andrà a finire ai rifiuti e ai vermi; w g=Così, di seguito, considerate di generazione in generazione che quanti hanno fiducia in lui non soccombono. I  >&=}<[ Scrisse e spedì a lui questa lettera: P= e disse: "Troveremo un altro come lui? Facciamocelo amico e alleato". R< Il re Alessandro seppe dell'ambasciata che Demetrio aveva mandato a Giònata; gli narrarono anche le battaglie e gli atti di valore che egli e i suoi fratelli avevano compiuto e le fatiche sopportate t;a solo in Bet-Zur erano rimasti alcuni traditori della legge e dei comandamenti; fu quello il loro rifugio. F: ognuno abbandonò la sua posizione e tornò alla sua terra; U9# Gli stranieri che stavano nelle fortezze edificate da Bàcchide fuggirono; 8 Ordinò ai costruttori di edificare le mura e la cinta muraria del monte Sion con pietre quadrate per fortificazione, e così fecero. g7G Giònata pose la residenza in Gerusalemme e incominciò a ricostruire e rinnovare la città. V6% Quelli dell'Acra restituirono gli ostaggi ed egli li rese ai loro genitori. s5_ Questi ebbero grande timore quando sentirono che il re gli aveva concesso facoltà di arruolare milizie. k4O Giònata venne in Gerusalemme e lesse le lettere davanti a tutto il popolo e a quelli dell'Acra. 31 Gli concesse facoltà di raccogliere milizie, di preparare armi e considerarsi suo alleato e gli fece restituire gli ostaggi che erano nell'Acra. l2Q Si ricorderà certo di tutti i mali che abbiamo causati a lui, ai suoi fratelli e al suo popolo". 11 Diceva infatti: "Preveniamo costoro con la proposta di far pace con noi, prima che Giònata concluda un'alleanza con Alessandro contro tutti noi. ^05 Demetrio mandò anche lettere a Giònata con espressioni di amicizia per esaltarlo. q/[ Quando lo seppe, il re Demetrio radunò un esercito molto grande e gli mosse contro per fargli guerra. . ) Nell'anno centosessanta Alessandro Epìfane, figlio di Antioco, s'imbarcò e occupò Tolemàide; vi fu riconosciuto re e cominciò a regnare. -+ ICosì si riposò la spada in Israele. Giònata risiedeva in Micmas e incominciò a governare il popolo e a far scomparire gli empi da Israele. ;,o Hpoi gli restituì i prigionieri che prima aveva catturati nella Giudea e, messosi sulla via del ritorno, se ne andò nel suo paese e non volle più tornare nel loro territorio. +  GQuegli accettò e fece secondo le sue proposte e gli giurò che non gli avrebbe recato alcun male per il resto dei suoi giorni; n*U FGiònata lo seppe e gli mandò messaggeri per concludere la pace con lui e scambiare i prigionieri. 3)_ ESi rivolse con rabbia contro quei rinnegati che l'avevano consigliato di venire nel paese, e ne mandò a morte molti; poi prese la decisione di ritornare nel suo paese. () DPoi attaccarono Bàcchide, che fu sconfitto, e lo gettarono in grande disappunto, perché il suo piano e la sua impresa erano andati a vuoto. b'= CSimone a sua volta e i suoi fecero una sortita dalla città e incendiarono le macchine. & BBatté Odomera con i suoi fratelli e i figli di Fasiron nel loro attendamento. Cominciarono così a battersi e aumentarono di forze. }%s AGiònata lasciò Simone suo fratello nella città e uscì nella regione, percorrendola con un drappello di armati. h$I @Andò ad accamparsi presso Bet-Basi e la attaccò per molti giorni allestendo anche macchine. S# ?Lo seppe Bàcchide e radunò la sua gente e avvisò quelli della Giudea. "' >Poi Giònata e Simone con i loro uomini si recarono fuori del paese a Bet-Basi nel deserto e ricostruirono le sue rovine e la fortificarono. z!m =Anzi questi presero una cinquantina di uomini, tra i promotori di tale iniquità nel paese e li misero a morte. k O u 2Bàcchide tornò in Gerusalemme ed edificò fortezze in tutta la Giudea: le fortezze di Gerico, Emmaus, Bet-Coròn, Betel, Tamnata, Piraton e Tefon con mura alte, porte e sbarre e T! 1Dalla parte di Bàcchide caddero in quella giornata circa duemila uomini. 5 0Allora Giònata e i suoi uomini si gettarono nel Giordano e raggiunsero a nuoto l'altra sponda; gli altri non passarono il Giordano per inseguirli. {o /E si attaccò battaglia. Giònata stese la mano per colpire Bàcchide, ma questi lo scansò e si tirò indietro. hI .Alzate ora le vostre grida al Cielo, perché possiate scampare dalla mano dei vostri nemici". .U -Ecco abbiamo i nemici di fronte a noi e alle spalle, dall'uno e dall'altro lato l'acqua del Giordano o la palude o la boscaglia, non c'è possibilità di sfuggire. zm ,Giònata disse ai suoi: "Alziamoci e combattiamo per la nostra vita, perché oggi non è come gli altri giorni. uc +Bàcchide ne ebbe notizia e venne in giorno di sabato fin sulle sponde del Giordano con numeroso esercito. a; *Così vendicarono il sangue del loro fratello e ritornarono nelle paludi del Giordano. S  )Le nozze furono mutate in lutto e i suoni delle loro musiche in lamento.  5 (Balzando dal loro appostamento li trucidarono; molti caddero colpiti a morte mentre gli altri ripararono sul monte ed essi presero le loro spoglie. C  'Ed ecco alzando gli occhi videro un corteo numeroso e festante e lo sposo con gli amici e fratelli, che avanzava incontro al corteo, con tamburi e strumenti musicali e grande apparato.  } &Si ricordarono allora del sangue del loro fratello Giovanni, perciò si mossero e si appostarono in un antro del monte. ` 9 %Dopo questo fatto riferirono a Giònata e a Simone suo fratello: "I figli di Iambri hanno una grande festa di nozze e conducono a Nàdabat la sposa, figlia di uno dei grandi magnati di Canaan, con corteo solenne". % $Ma i figli di Iambri che abitavano in Màdaba fecero una razzia e catturarono Giovanni, con tutte le cose che aveva, e portarono via tutto. #? #Giònata inviò suo fratello, capo della turba, a chiedere ai Nabatei suoi amici di custodire presso di sé i loro equipaggiamenti che erano abbondanti. oW "Bàcchide lo seppe in giorno di sabato e si portò con tutto il suo esercito al di là del Giordano. .U !Furono informati anche Giònata e Simone suo fratello e tutti i loro seguaci, ed essi fuggirono nel deserto di Tekòa e si accamparono presso la cisterna di Asfar. @{ Appena Bàcchide ne ebbe notizia, cercò di ucciderlo. b= Giònata assunse il comando in quella occasione e prese il posto di Giuda suo fratello. W' Ora noi ti eleggiamo oggi nostro capo e condottiero nelle nostre battaglie". %C "Da quando è morto tuo fratello Giuda, non c'è uomo simile a lui per condurre l'azione contro i nemici e Bàcchide e gli avversari della nostra nazione. N Allora tutti gli amici di Giuda si radunarono e dissero a Giònata: uc Ci fu grande tribolazione in Israele, come non si verificava da quando fra loro erano scomparsi i profeti. ~ Quelli si diedero a ricercare e braccare gli amici di Giuda e li condussero da Bàcchide, che si vendicava di loro e li scherniva. Q} Bàcchide scelse gli uomini più empi e li fece padroni della regione. h|I In quei giorni sopravvenne una terribile carestia e la terra stessa congiurò in loro favore. {  Dopo la morte di Giuda riapparvero i rinnegati in tutto il territorio d'Israele e risorsero tutti gli operatori di iniquità. >zu Il resto delle imprese di Giuda e delle sue battaglie, degli eroismi di cui diede prova e dei suoi titoli di gloria non è stato scritto, perché troppo grande era il loro numero. 6yg Come è caduto l'eroe che salvava Israele?". gxG Tutto Israele lo pianse: furono in gran lutto e fecero lamenti per molti giorni, esclamando: sw_ Giònata e Simone raccolsero Giuda loro fratello e lo seppellirono nel sepolcro dei suoi padri in Modin. 2v_ cadde anche Giuda e gli altri fuggirono. au; Così si accese la battaglia e caddero feriti a morte molti da una parte e dall'altra; 'tG Ma quelli dell'ala sinistra, vedendo che era stata sconfitta l'ala destra, si volsero sugli stessi passi di Giuda e dei suoi uomini assalendoli alle spalle. _s7 e fu travolta l'ala destra dal loro urto ed egli l'inseguì fino al monte di Asdòd. r Giuda notò che Bàcchide e la parte più forte dell'esercito era a destra: allora si unirono a lui tutti i più coraggiosi uqc La terra fu scossa dal fragore degli eserciti; si scatenò la battaglia che durò dal mattino fino a sera. p La falange si mosse avanzando ai due lati e al suono delle trombe; anche dalla parte di Giuda si diede fiato alle trombe. loQ L'esercito nemico uscì dal campo schierandosi contro i Giudei: la cavalleria si divise in due ali e i frombolieri e gli arcieri precedevano lo schieramento; i più validi erano in prima fila e Bàcchide stava all'ala destra. ?nw Giuda disse: "Non sia mai che facciamo una cosa simile, fuggire da loro; se è giunta la nostra ora, moriamo da eroi per i nostri fratelli e non lasciamo ombra alla nostra gloria". 4ma Ma lo dissuadevano dicendo: "Non riusciremo ora se non a mettere in salvo noi stessi, ma torneremo poi con i nostri fratelli e combatteremo; da soli siamo troppo pochi". }ls e tutto affranto disse ai superstiti: "Alziamoci e andiamo contro i nostri avversari, se mai possiamo debellarli". )kK Giuda vide che il suo esercito si disgregava mentre la battaglia incalzava; si sentì venire meno il cuore, perché non aveva possibilità di radunare i suoi, j3 Quando videro la massa di un esercito così numeroso, ne rimasero sgomentati e molti si dileguarono dal campo e non rimasero che ottocento uomini. Ai} Giuda era accampato in Elasa con tremila uomini scelti. Xh) Poi lo tolsero e si portarono a Berea con ventimila uomini e duemila cavalli. Yg+ Nel primo mese dell'anno centocinquantadue posero il campo contro Gerusalemme. f Seguirono la via di Gàlgala e si accamparono sopra Mesalot in Arbèla; la occuparono prima e vi fecero morire molti uomini. Ie  Demetrio seppe che era morto Nicànore ed era stato distrutto il suo esercito in combattimento e decise di mandare di nuovo Bàcchide e Alcimo in Giudea e l'ala destra dell'esercito con loro. wdg Se dunque si appelleranno contro di te, difenderemo i loro diritti e ti faremo guerra per mare e per terra". c+Riguardo poi ai mali che il re Demetrio compie ai loro danni, gli abbiamo scritto: Perché aggravi il giogo sui Giudei nostri amici e alleati? ;boSe dopo queste decisioni vorranno gli uni o gli altri aggiungere o togliere qualche cosa, lo faranno di comune accordo e quello che avranno aggiunto o tolto sarà obbligatorio. `a9Secondo queste formule i Romani hanno stabilito un'alleanza con il popolo dei Giudei. ` ai nemici non forniranno granaglie, armi, denaro, navi, secondo la decisione di Roma; osserveranno questi impegni senza frode. *_MAllo stesso modo se capiterà prima una guerra al popolo dei Giudei, combatteranno con loro i Romani con tutto l'animo, come permetteranno loro le circostanze; ^7ai nemici non forniranno né procureranno granaglie, armi, denaro, navi, secondo la decisione di Roma, ma manterranno i loro impegni senza compenso. n]Uil popolo dei Giudei combatterà al loro fianco con piena lealtà come suggerirà loro l'occasione; t\aSe verrà mossa guerra prima contro Roma o contro uno qualsiasi dei suoi alleati in tutto il suo dominio, o[W"Salute ai Romani e al popolo dei Giudei per mare e per terra sempre; lungi da loro la spada nemica. 7ZgQuesta è la copia della lettera che trascrissero su tavolette di bronzo e inviarono a Gerusalemme, perché vi rimanesse come documento di amicizia e alleanza per i Giudei. #YAPiacque loro la proposta. LX"Giuda, chiamato anche Maccabeo, e i suoi fratelli e il popolo dei Giudei ci hanno inviati a voi, per concludere con voi alleanza e amicizia e per essere iscritti tra i vostri alleati e amici". fWEAndarono fino a Roma con viaggio lunghissimo, entrarono nel senato e incominciarono a dire: kVOper liberarsi dal giogo, perché vedevano che il regno dei Greci riduceva Israele in schiavitù. #U?Giuda pertanto scelse Eupòlemo, figlio di Giovanni, figlio di Accos, e Giasone, figlio di Eleàzaro, e li inviò a Roma a stringere amicizia e alleanza %TCAffidano il comando e il governo di tutti i loro domìni a uno di loro per un anno e tutti obbediscono a quel solo e non c'è in loro invidia né gelosia. S%Essi hanno costituito un consiglio e ogni giorno trecentoventi consiglieri discutono pienamente riguardo al popolo perché tutto vada bene. wRgCon tutti questi successi nessuno di loro si è imposto il diadema e non vestono la porpora per fregiarsene. Q Quelli che essi vogliono aiutare e far regnare, regnano; quelli che essi vogliono, li depongono, tanto si sono innalzati in potenza. oPW Avevano assoggettato i re vicini e quelli lontani e quanti sentivano il loro nome ne avevano timore. MO Gli altri regni e le isole e quanti per avventura si erano opposti a loro, li distrussero e soggiogarono; con i loro amici invece e con quanti si appoggiavano ad essi avevano mantenuto amicizia. FN ma la cosa fu da loro risaputa e mandarono contro di quelli un solo generale; vennero a battaglia con loro e ne caddero uccisi molti; i Romani condussero in schiavitù le loro mogli e i loro figli e saccheggiarono i loro beni, conquistarono il paese e abbatterono le loro fortezze e li resero soggetti fino ad oggi. ]M3 Gli fu riferito inoltre come i Greci avevano deciso di affrontarli e distruggerli, Lla regione dell'India, la Media, la Lidia, tra le migliori loro province, e che, dopo averle tolte a lui, le avevano date al re Eumene. Kche lo presero vivo e gli imposero di pagare, lui e i suoi successori, un tributo ingente, di consegnare ostaggi e cedere territori: 9,Quando i suoi soldati videro che Nicànore era caduto, gettarono le armi e fuggirono. #=?+Si scontrarono gli eserciti in combattimento il tredici del mese di Adar e fu sconfitto l'esercito di Nicànore, anzi egli cadde in battaglia per primo. @<y*abbatti allo stesso modo questo esercito davanti a noi oggi; sappiano tutti gli altri che egli ha parlato empiamente contro il tuo santuario e tu giudicalo secondo le sue empietà". z;m)"Quando gli ufficiali del re assiro dissero bestemmie, venne il tuo angelo e ne abbatté centottantacinquemila: D:(Giuda pose il campo in Adasa con tremila uomini e pregò: p9Y'Nicànore uscì da Gerusalemme, si accampò a Bet-Coròn e gli andò incontro l'esercito della Siria. 8&Fa' vendetta di questo uomo e delle sue schiere; siano trafitti di spada. Ricòrdati delle loro bestemmie: non lasciarli sopravvivere". 7%"Tu hai scelto questo tempio perché su di esso fosse invocato il tuo nome e fosse casa di orazione e di supplica per il tuo popolo. a6;$I sacerdoti rientrarono e stando davanti all'altare e al tempio dissero tra il pianto: V5%#giurò incollerito: "Se non sarà consegnato subito Giuda e il suo esercito nelle mie mani, vi assicuro che quando tornerò a guerra finita, darò alle fiamme questo tempio"; e se ne andò tutto furioso. U4#"Ma egli li schernì, li derise, anzi li contaminò e parlò con arroganza; W3'!Dopo questi fatti Nicànore salì al monte Sion e gli vennero incontro dal santuario alcuni sacerdoti e anziani del popolo per salutarlo con espressioni di pace e mostrargli l'olocausto offerto per il re. r2] Caddero dalla parte di Nicànore circa cinquecento uomini; gli altri ripararono nella città di Davide. w1gNicànore si accorse che il suo piano era stato scoperto e uscì all'attacco contro Giuda verso Cafarsalama. 0Giuda fu informato che quello era venuto da lui con inganno, ed ebbe timore di lui e non volle più vedere la sua faccia. ~/uVenne da Giuda e si salutarono a vicenda con segni di pace: ma i nemici stavano pronti per metter le mani su Giuda. f.E"Non ci sia battaglia tra me e voi. Verrò con pochi uomini per incontrarmi pacificamente". -%Nicànore venne in Gerusalemme con truppe ingenti e mandò messaggeri a Giuda e ai suoi fratelli con inganno a far queste proposte di pace: ,+Allora il re mandò Nicànore, uno dei suoi capi più illustri, che aveva odio e inimicizia per Israele e gli ordinò di sterminare il popolo. -+SQuando Alcimo vide che Giuda e i suoi si erano rinforzati e che non avrebbe potuto resister loro, ritornò presso il re e mosse contro di loro accuse di misfatti. *-uscì allora nelle regioni intorno alla Giudea, fece vendetta degli uomini che avevano disertato e impedì loro di far scorrerie nella regione. i)KGiuda vide tutti i mali che facevano Alcimo e i suoi fautori agli Israeliti peggio dei pagani, (tutti i perturbatori del popolo si unirono a lui, si impadronirono della Giudea e procurarono grandi sventure a Israele. ='uAlcimo rivendicava con le armi il sommo sacerdozio; v&eAffidò il paese ad Alcimo e gli lasciò soldati che lo sostenessero; quindi Bàcchide fece ritorno dal re. Y%+Bàcchide levò il campo da Gerusalemme e si accampò in Bet-Zait; mandò ad arrestare molti degli uomini che erano passati dalla sua parte e alcuni del popolo e li fece uccidere e gettare nel pozzo grande. I$ Allora la paura e il terrore si sparsero per tutto il popolo, perché tutti dicevano: "Non c'è in loro verità né giustizia, perché hanno trasgredito l'alleanza e il giuramento prestato". q#["Le carni dei tuoi santi e il loro sangue hanno sparso intorno a Gerusalemme e nessuno li seppelliva". "E quelli credettero. Ma egli prese sessanta di loro e li uccise in un sol giorno, proprio secondo la parola che sta scritta: r!]Egli usò con loro parole di pace e giurò loro: "Non faremo alcun male né a voi né ai vostri amici". s _Dicevano infatti: "Un uomo della stirpe di Aronne è venuto con i soldati, non ci farà certo del male". N Gli Asidei furono i primi tra gli Israeliti a chieder loro la pace. xi Si radunò tuttavia presso Alcimo e Bàcchide un gruppo di scribi per chiedere il riconoscimento dei diritti. oW Ma essi non credettero alle sue parole: avevano infatti saputo che era giunto con un forte esercito. "= Così partirono e giunsero in Giudea con forze numerose. Bàcchide mandò messaggeri a Giuda e ai suoi fratelli per portare con inganno parole di pace.   e lo inviò con l'empio Alcimo; attribuì a questi il sommo sacerdozio e gli diede ordine di far vendetta contro gli Israeliti. Il re designò Bàcchide, uno degli amici del re, preposto alla regione dell'Oltrefiume, potente nel regno e fedele al re, COra manda un uomo fidato, che venga e prenda visione della rovina generale da quello procurata a noi e ai domini del re e provveda a punire quella famiglia e tutti i suoi sostenitori". /Essi accusarono il popolo davanti al re dicendo: "Giuda con i suoi fratelli ha sterminato tutti i tuoi amici e ci ha strappato dal nostro paese. {Allora andarono da lui tutti gli uomini perfidi ed empi d'Israele, guidati da Alcimo che aspirava al sommo sacerdozio. T!Perciò i soldati li uccisero e Demetrio sedette sul trono del suo regno. H Informato della cosa, disse: "Non mostratemi la loro faccia". pYQuando rientrò nella reggia dei suoi padri, l'esercito catturò Antioco e Lisia per consegnarglieli.  3Nell'anno centocinquantuno Demetrio, figlio di Selèuco, evase da Roma e sbarcò con pochi uomini in una città della costa e là si proclamò re. 5?Poi partì in fretta e fece ritorno ad Antiochia; vi trovò Filippo padrone della città, gli fece guerra e s'impadronì della città con la forza. 2]>Ma quando il re fece l'ingresso sul monte Sion e vide le fortificazioni del luogo, violò il giuramento che aveva fatto e impose la distruzione delle mura all'intorno. `9=Il re e i capi giurarono davanti a loro ed essi a tali patti uscirono dalla fortezza. pYu1Fece pace con quelli che erano in Bet-Zur, i quali uscirono dalla città, non avendo più vettovaglie per sostenere l'assedio: la terra infatti era nel riposo dell'anno sabbatico. 0Allora i reparti dell'esercito del re salirono per attaccarli a Gerusalemme e il re si accampò contro la Giudea e il monte Sion. eC/Ma vedendo la potenza delle forze del re e l'impeto delle milizie, i Giudei si ritirarono. {.Egli s'introdusse sotto l'elefante, lo infilò con la spada e lo uccise; quello cadde sopra di lui ed Eleàzaro morì. .U-Corse dunque là con coraggio attraverso la falange e colpiva a morte a destra e a sinistra, mentre i nemici si dividevano davanti a lui, ritirandosi sui due lati. ]3,volle allora sacrificarsi per la salvezza del suo popolo e procurarsi nome eterno. ~9+Eleàzaro, chiamato Auaran, vide uno degli elefanti, protetto di corazze regie, sopravanzare tutte le altre bestie e pensò che sopra ci fosse il re; y}k*Giuda con le sue truppe si avvicinò per attaccare lo schieramento e caddero nel campo del re seicento uomini. %|C)Tremavano quanti sentivano il frastuono di quella moltitudine e la marcia di tanta gente e il cozzo delle armi: era veramente un esercito immenso e forte. {(Un distaccamento delle truppe del re si dispose sulle cime dei monti, un altro nella pianura e avanzavano sicuri e ordinati. z'Quando il sole brillava sugli scudi d'oro e di bronzo, ne risplendevano per quei riflessi i monti e brillavano come fiaccole ardenti. y%&Il resto della cavalleria si dispose di qua e di là sui due fianchi dello schieramento, per terrorizzare i nemici e proteggere le falangi. Mx%Sopra ogni elefante vi erano solide torrette di legno, protette dagli attacchi, legate con cinghie, e su ogni torretta stavano quattro soldati, che di là bersagliavano, e un conducente indiano. w$questi in ogni caso si tenevano ai lati della bestia e, quando si muoveva, si spostavano insieme senza allontanarsi da essa. gvG#Distribuirono le bestie tra le falangi e affiancarono a ciascun elefante mille uomini protetti da corazze a maglia e da elmi di bronzo in testa e cinquecento cavalieri scelti disposti in ordine intorno a ciascuna bestia: ^u5"Posero innanzi agli elefanti succo d'uva e di more per stimolarli al combattimento. :tm!Ma il re si mosse alle prime luci del mattino e trasferì lo schieramento con impeto lungo la strada di Bet-Zaccaria; le truppe si disposero a battaglia e suonarono le trombe. isK Giuda allora levò il campo dall'Acra e lo trasferì a Bet-Zaccaria di fronte al campo del re. ;roPassarono per l'Idumea e posero il campo contro Bet-Zur; attaccarono per molti giorni e allestirono macchine; ma quelli uscivano, le incendiavano e contrattaccavano con valore. qGli effettivi del suo esercito assommavano a centomila fanti, ventimila cavalli e trentadue elefanti addestrati alla guerra. Yp+Anche dagli altri regni e dalle isole del mare gli giunsero truppe mercenarie. oyIl re si adirò, quando ebbe sentito ciò, e radunò tutti i suoi amici, comandanti dell'esercito e della cavalleria. dnASe tu non sarai sollecito nel prevenirli, faranno peggio e non li potrai più arrestare". mEd ecco, ora hanno posto il campo contro l'Acra in Gerusalemme per espugnarla e hanno fortificato il santuario e Bet-Zur. _l7E non soltanto contro di noi allungano le mani, ma anche su tutto il tuo territorio. KkA causa di questo i figli del nostro popolo hanno posto assedio alla fortezza e si sono estraniati da noi; inoltre uccidono quanti di noi capitano nelle loro mani e si dividono i nostri averi. {joNoi siamo stati lieti di servire tuo padre e di comportarci secondo i suoi comandi e di obbedire ai suoi editti. niUe andarono dal re e gli dissero: "Fino a quando non farai giustizia e vendetta dei nostri fratelli? ch?Ma alcuni di loro sfuggirono all'assedio e si unirono ad essi alcuni rinnegati d'Israele gSi organizzarono dunque e posero l'assedio attorno all'Acra nell'anno centocinquanta e Giuda fece costruire terrapieni e macchine. jfMGiuda si propose di eliminarli e radunò in assemblea tutto il popolo per stringerli d'assedio. /eWOra coloro che risiedevano nell'Acra impedivano il passaggio degli Israeliti intorno al tempio e cercavano di molestarli continuamente e di sostenere gli stranieri. d5Lisia fu informato che il re era morto e dispose che regnasse Antioco figlio di lui, che egli aveva educato fin da piccolo, e lo chiamò Eupàtore. BcIl re Antioco morì in quel luogo nel centoquarantanove. b}e gli diede il diadema e la veste regia e l'anello con l'incarico di guidare Antioco suo figlio e di educarlo al regno. _a7Poi chiamò Filippo, uno dei suoi amici, lo costituì reggente su tutto il suo regno ` Riconosco che a causa di tali cose mi colpiscono questi mali: ed ecco muoio nella più nera tristezza in paese straniero". 9_k Ora mi ricordo dei mali che ho fatto in Gerusalemme, portando via tutti gli arredi d'oro e d'argento che vi erano e mandando a sopprimere gli abitanti di Giuda senza ragione. N~a}}Z|{{dzyxx+wvv/ukutIstrrrqqHppotnn9mmll%kjjiwhhh@gg#fteddPcbbaaR``@__)^]]{\\\C[ZZ$YXXPWWeVVUUoTTPSS%RR{QQPP{ONNjNMMLhKKKJJ@HH>GG^F8EvDCCFBB;AA,@@0??1>{>"=z<<^<;a::c9~887p766,54433p32T11C00 /p/.o--,+***9))@(''o'"&&J%$$c##?"!!F \ qAcF=c=ns|   ! Jk &l &7 !Simone intanto completò le fortezze della Giudea, le cinse di torri elevate e di mura solide con portoni e sbarre e rifornì le fortezze di viveri. l%Q e si fece re al suo posto, si mise in capo la corona dell'Asia e procurò grandi rovine al paese. _$7 Trifone agiva con perfidia verso Antioco, il re ancora giovinetto, finché lo uccise G# Tale è il mausoleo che eresse in Modin e che esiste ancora. s"_ Le completò con una struttura architettonica, ponendovi attorno grandi colonne; pose sulle colonne trofei di armi a perenne memoria e presso i trofei navi scolpite che si potessero osservare da quanti erano in navigazione sul mare. v!e Poi dispose sette piramidi, l'una di fronte all'altra, per il padre, per la madre e per i quattro fratelli.  { Simone sopraelevò il sepolcro del padre e dei fratelli e lo pose bene in vista con pietre levigate, dietro e davanti. a; Tutto Israele lo pianse con un grande lamento e fece lutto su di lui per molti giorni. ta Simone mandò a prendere le ossa di Giònata suo fratello e lo seppellì in Modin, città dei suoi padri. 1] Poi tornò e partì per la sua regione. P Quando fu vicino a Bascama, uccise Giònata e lo seppellì sul posto. @y Trifone allestì tutta la sua cavalleria per andare, ma in quella notte cadde neve abbondantissima, e così a causa della neve non potè andare. Perciò si mosse e andò in Gàlaad. % Quelli dell'Acra intanto inviarono messaggeri a Trifone sollecitandolo a venire da loro attraverso il deserto e a inviare loro vettovaglie. [/ Fatto questo, Trifone si mosse per entrare nel paese e devastarlo, girando per la via che conduce ad Adòra. Ma Simone con le sue truppe ne seguiva le mosse puntando su tutti i luoghi dove quegli si dirigeva. q[ Perciò gli mandò i cento talenti e i figli; ma quegli non mantenne la parola e non liberò Giònata. `9 che poteva commentare: "È perito perché non gli hai mandato l'argento né i figli". +O Simone si rese conto che gli parlavano con inganno, ma mandò ugualmente a prendere l'argento e i figli, per non attirarsi forte inimicizia da parte del popolo, ;o Ora, mandaci cento talenti d'argento e due dei suoi figli in ostaggio, perché una volta liberato non si allontani per ribellarsi a noi. Con questo lo rimetteremo in libertà". { "Giònata tuo fratello lo tratteniamo a causa del denaro che doveva all'erario del re per gli affari che amministrava. 9 Trifone venne a sapere che Simone era succeduto a Giònata suo fratello e che si accingeva a muovergli guerra, perciò mandò messaggeri a proporgli: J  Simone a sua volta si accampò in Adida di fronte alla pianura.  Intanto Trifone si mosse da Tolemàide con ingenti forze per venire in Giudea e aveva con sé Giònata come prigioniero.   Poi inviò Giònata figlio di Assalonne con un forte esercito a Giaffa; egli ne scacciò gli occupanti e rimase là sul posto.  Egli allora radunò tutti gli uomini atti alle armi e accelerò il completamento delle mura di Gerusalemme e le fortificò tutt'attorno. H  combatti la nostra guerra e quanto ci comanderai noi faremo". ~ u perciò risposero gridando a gran voce: "Tu sei il nostro condottiero al posto di Giuda e di Giònata tuo fratello; F  Lo spirito del popolo si infiammò all'udire queste parole; * M Anzi io difenderò il mio popolo e il santuario e le vostre mogli e i figli vostri, poiché si sono radunati tutti i pagani per sterminarci, spinti dall'odio".   Ebbene, mai risparmierò la vita di fronte a qualunque tribolazione: perché io non sono più importante dei miei fratelli. n U Per questa causa sono morti i miei fratelli, tutti per la causa di Israele, e sono restato io solo. K li confortò e disse loro: "Voi sapete bene quanto io e i miei fratelli e la casa di mio padre abbiamo fatto per le leggi e per il santuario e le guerre e le difficoltà che abbiamo sostenute. `9 vide che il popolo era tremante e impaurito, andò a Gerusalemme e radunò il popolo; l S Simone seppe che Trifone stava radunando un numeroso esercito per venire in Giudea a schiacciarla; \1 5Tutti i popoli intorno a loro cercarono subito di sterminarli, dicendo appunto: "Non hanno più né capo né sostegno: scendiamo ora in guerra contro di loro e cancelleremo anche il loro ricordo dagli uomini". A{ 4Così tutti giunsero senza molestie in Giudea; fecero lutto per Giònata e per quelli della sua scorta e furono presi da grande timore. Tutto Israele si immerse in un lutto profondo. W' 3Gli inseguitori li videro decisi a difendere la loro vita e se ne tornarono. S 2Ma essi avevano sentito dire che Giònata era stato catturato e che era finita per lui e per quelli che erano con lui e, incoraggiatisi l'un l'altro, si presentarono inquadrati, pronti alla battaglia. {o 1Trifone mandò poi fanti e cavalli in Galilea e nella grande pianura per liquidare tutti gli uomini di Giònata. (I 0Ma quando Giònata fu entrato in Tolemàide, i cittadini chiusero le porte e si impadronirono di lui e passarono a fil di spada quanti erano entrati con lui. nU /Fece rimanere tremila uomini, di cui duemila lasciò in Galilea e gli altri mille andarono con lui. n~U .Giònata, fidatosi di lui, fece quanto aveva detto e rimandò le truppe che tornarono nella Giudea. )}K -Su, dovresti rimandarli alle loro case; tu scegli per te pochi uomini che ti accompagnino e vieni con me a Tolemàide e io la consegnerò a te insieme con le altre fortezze e il resto dell'esercito e tutti i funzionari, poi tornerò indietro e partirò: sono venuto appunto per questo". m|S ,Disse a Giònata: "Perché mai hai disturbato tutta questa gente, non essendoci guerra tra di noi? +{O +Anzi lo ricevette con molti onori, lo presentò a tutti i suoi amici, gli offrì doni e ordinò ai suoi amici e alle sue truppe di obbedirgli come a lui stesso. pzY *Trifone, vedendo che era venuto con numeroso esercito, si guardò bene dal mettergli le mani addosso. dyA )Giònata gli uscì incontro con quarantamila uomini scelti e inquadrati e venne a Beisan. 0xY (ma sospettava che Giònata glielo impedisse e, nel caso, gli muovesse guerra. Perciò cercava di averlo nelle mani e di eliminarlo; si mosse dunque e venne a Beisan. xwi 'Intanto Trifone cercava di diventare re dell'Asia, cingere la corona e stendere la mano contro il re Antioco, ivK &Simone a sua volta ricostruì Adida nella Sefela fortificandola e applicandovi porte e sbarre. -uS %Si organizzarono dunque per ricostruire la città e poiché era rovinato parte del muro sul torrente dal lato orientale, Giònata allestì il cosiddetto Kafenata. Zt- $di sopraelevare le mura di Gerusalemme e di alzare una grande barriera tra la città e l'Acra per separare questa dalla città affinché fosse isolata, così che non potessero più né comperare né vendere. s #Quando Giònata fu di ritorno, radunò in assemblea gli anziani del popolo e deliberò con loro di costruire fortezze in Giudea, r3 "aveva sentito infatti che avevano intenzione di consegnare la fortezza ai partigiani di Demetrio; perciò vi pose una guarnigione per presidiarla. q !Anche Simone fece una spedizione, marciando fino ad Ascalòna e ai vicini posti di guarnigione, poi piegò su Giaffa e se ne impadronì; Qp Poi ripartì e andò a Damasco e si diede a percorrere tutto il paese. goG Giònata piegò sugli Arabi chiamati Zabadei, li assalì e si impadronì delle loro spoglie. }ns Allora si diede a inseguire le loro tracce, ma non potè raggiungerli, perché avevano passato il fiume Elèutero. m Giònata e i suoi uomini non si accorsero di nulla fino al mattino, perché continuavano a vedere il bagliore dei fuochi. =ls Ma anche gli avversari seppero che Giònata e i suoi uomini stavano pronti per la battaglia e furon presi da timore ed esitazione d'animo e allora accesero fuochi nel loro campo. ,kQ Quando fu il tramonto, Giònata comandò ai suoi di vegliare tutta la notte e di stare con le armi pronte per la battaglia e dispose sentinelle intorno al campo. j  Mandò nel loro campo delle spie, le quali tornarono annunciando che essi stavano disponendosi per dar loro l'assalto di notte. i Egli si mosse da Gerusalemme e andò loro incontro nella regione di Amat, perché non volle dar loro il tempo di entrare nel suo paese. h Giònata ebbe notizia che i generali di Demetrio erano ritornati con forze più numerose di prima per ritentare la guerra contro di lui. 9gk Noi intanto vi rispondiamo: I vostri armenti e i vostri averi ci appartengono e i nostri appartengono a voi. Abbiamo quindi disposto perché vi sia riferito in questo senso". f Ora, dal momento che siamo venuti a conoscenza di questa cosa, ci farete cosa gradita scrivendoci sui vostri sentimenti di amicizia. e Si è trovato in una scrittura, riguardante gli Spartani e i Giudei, che essi sono fratelli e che discendono dalla stirpe di Abramo. Bd "Areo, re degli Spartani, a Onia sommo sacerdote salute. Jc  Segue ora copia della lettera che essi avevano inviato ad Onia: Tb! Voi dunque farete cosa ottima comunicandoci una risposta su queste cose". Allora quelli di Gaza supplicarono Giònata, il quale diede loro la destra, prelevando i figli dei loro capi come ostaggi e inviandoli a Gerusalemme; poi percorse la regione fino a Damasco. C =Di là passò a Gaza, ma gli abitanti di Gaza gli chiusero le porte; egli la cinse d'assedio e incendiò i sobborghi e li mise a sacco. aB;  8Trifone catturò gli elefanti e si impadronì di Antiochia. =' 7Si raccolsero presso di lui tutte le milizie che Demetrio aveva licenziate e mossero guerra contro di lui ed egli fuggì e rimase sconfitto. ~<u 6Dopo questi fatti, Trifone ritornò con Antioco ancora adolescente, il quale cominciò a regnare e cinse la corona. $;A 5Ma rinnegò quanto aveva detto, cambiò rapporti con Giònata e non corrispose alla benevolenza che questi gli aveva dimostrata e lo fece soffrire molto. V:% 4Demetrio rimase sul trono del suo regno e il paese fu in pace sotto di lui. 29] 3Gettarono le armi e fecero la pace. I Giudei crebbero in fama presso il re e presso quanti erano nel suo regno e fecero ritorno in Gerusalemme portando grande bottino. X8) 2"Stendi a noi la destra e desistano i Giudei dal combattere noi e la città". 79 1I cittadini videro che i Giudei si erano impadroniti della città a loro piacere e si persero d'animo e gridarono verso il re con voce supplichevole: _67 0quindi incendiarono la città, fecero in quel giorno gran bottino e salvarono il re. 5% /Il re chiamò in aiuto i Giudei, i quali accorsero tutti a lui; poi si sparsero per la città e ne uccisero in quel giorno circa centomila; y4k .Il re si rifugiò nel palazzo, ma i cittadini occuparono le vie della città e incominciarono i combattimenti. 3 -I cittadini della capitale si radunarono al centro della città in numero di circa centoventimila uomini e volevano eliminare il re. 2 ,Giònata gli inviò ad Antiochia tremila degli uomini più forti; essi si recarono presso il re, e il re si rallegrò della loro venuta. q1[ +Ora però farai bene a inviarmi uomini che combattano con me, perché si sono ritirate le mie truppe". )0K *Demetrio fece rispondere a Giònata: "Non solo questo farò per te e per il tuo popolo ma colmerò te e il tuo popolo di onori appena ne avrò l'opportunità. 4/a )Giònata intanto mandò a chiedere al re che richiamasse gli occupanti dell'Acra in Gerusalemme e quelli delle altre fortezze, perché erano sempre in lotta con Israele. G. (Egli insistette che glielo cedesse per farlo regnare al posto di suo padre e gli riferì quanto aveva detto Demetrio e l'ostilità che avevano per lui i soldati, e rimase là molti giorni. >-u 'Trifone, che prima stava con Alessandro, vide che tutte le milizie mormoravano contro Demetrio e andò presso l'arabo Imalcue che allevava il piccolo Antioco figlio di Alessandro. ",= &Il re Demetrio, vedendo che il paese era in pace sotto di lui e nessuno gli faceva resistenza, congedò le truppe perché ognuno tornasse a casa sua, eccetto le forze straniere che aveva assoldate dalle isole dei pagani. Allora gli si inimicarono tutte le milizie dei suoi padri. +! %Sia dunque vostra cura preparare una copia della presente e rimetterla a Giònata perché sia esposta sul monte santo in luogo visibile". E* $Nessuna di queste disposizioni sarà mai revocata da oggi. ")= #Da qui innanzi tutte le altre nostre competenze delle decime e delle tasse a noi dovute e le saline e le corone a noi spettanti, tutto condoniamo loro. X() "Abbiamo assegnato a loro il territorio della Giudea; i tre distretti di Afèrema, Lidda e Ramatàim restano trasferiti dalla Samaria alla Giudea con le loro dipendenze in favore di quanti offrono sacrifici in Gerusalemme, in compenso dei diritti che il re prelevava in passato ogni anno da loro sui frutti della terra e degli alberi. ') !Abbiamo deciso di beneficare il popolo dei Giudici nostri amici e rispettosi dei nostri diritti, per la loro benevolenza nei nostri riguardi. 2&_ Re Demetrio a Làstene suo padre salute. % Rimettiamo anche a voi copia della lettera che abbiamo scritta a Làstene nostro parente intorno a voi, perché ne prendiate conoscenza. N$ "Il re Demetrio al fratello Giònata e al popolo dei Giudei salute. l#Q Il re acconsentì e scrisse a Giònata, a proposito di tutto questo, lettere del seguente tenore: "' Gionata ottenne che il re dichiarasse la Giudea esente dai tributi insieme alle tre toparchie e alla Samaria e gli promise trecento talenti. !% lo confermò nella dignità di sommo sacerdote e in tutti gli onori che aveva prima e stabilì che fosse annoverato tra i primi suoi amici. v e ma il re lo trattò come lo avevano trattato i suoi predecessori e lo esaltò davanti a tutti i suoi amici, Q C'erano però alcuni traditori del suo popolo a deporre contro di lui, ~u prese con sé argento e oro, vesti e molti altri doni e si recò dal re a Tolemàide e trovò favore presso di lui. !; Quando Giònata ricevette il messaggio, ordinò di continuare l'assedio e, scelti alcuni anziani e sacerdoti, decise di esporre se stesso al pericolo; gG Sentendo la cosa, quegli si adirò; quando ne ebbe conferma, si mise subito in viaggio, venne a Tolemàide e scrisse a Giònata di sospendere l'assedio e di andargli incontro a Tolemàide al più presto per un colloquio. ve Allora alcuni nemici del popolo, uomini iniqui, corsero dal re ad annunciare che Giònata assediava l'Acra.  In quei giorni Giònata radunò gli uomini della Giudea per espugnare l'Acra in Gerusalemme e allestì molte macchine contro di essa. A} Così Demetrio divenne re nell'anno centosessantasette. +O Ma anche il re Tolomeo morì tre giorni dopo e quelli che egli aveva lasciato nelle fortezze furono sopraffatti da altri che si trovavano sulle fortezze stesse. P L'arabo Zabdiel tagliò la testa ad Alessandro e la mandò a Tolomeo. T! Alessandro fuggì in Arabia per trovarvi scampo e il re Tolomeo trionfò. 1[ Appena seppe la cosa, Alessandro venne contro di lui per combatterlo. Tolomeo condusse l'esercito contro di lui e gli andò incontro con forze ingenti e lo sconfisse. s_ Alessandro in quel frattempo era in Cilicia, perché si erano sollevati gli abitanti di quelle province.  Tolomeo entrò in Antiochia e cinse la corona dell'Asia; si pose in capo due corone, quella dell'Egitto e quella dell'Asia.  quindi, toltagli la figlia, la diede a Demetrio e cambiò atteggiamento verso Alessandro e divenne così manifesta la loro inimicizia. :o Lo calunniò perché egli aspirava al suo regno; X) Mi sono pentito di avergli dato mia figlia, perché ha cercato di uccidermi". H  Mandò un'ambasciata a dire al re Demetrio: "Su, concludiamo un'alleanza fra noi: io ti darò mia figlia, che Alessandro ha in moglie, e la possibilità di rientrare nel regno di tuo padre.  Il re Tolomeo si impadronì di tutte le città della costa fino a Selèucia marittima e covava piani iniqui riguardo ad Alessandro. i K Giònata accompagnò poi il re fino al fiume chiamato Elèutero e fece ritorno in Gerusalemme. | q Giònata andò incontro al re in Giaffa con grande apparato e si salutarono a vicenda e passarono la notte colà. i K Raccontarono al re quanto aveva fatto Giònata, per metterlo in cattiva luce, ma il re tacque. u c Quando giunse ad Asdòd, gli mostrarono il tempio di Dagon bruciato e i villaggi intorno distrutti, i cadaveri buttati qua e là e quelli carbonizzati dagli incendi nella guerra: li avevano appunto accumulati lungo il percorso del re. l Q Ma quando Tolomeo entrava nelle città, stabiliva in ognuna di esse le sue truppe di guarnigione. F Venne in Siria con dimostrazioni pacifiche e tutte le città gli aprivano le porte e gli andavano incontro, perché era ordine del re Alessandro di andargli incontro, essendo suo suocero. I  Il re d'Egitto raccolse forze numerose come la sabbia che è lungo il lido del mare e molte navi e cercava di impadronirsi con inganno del regno di Alessandro per annetterlo al proprio regno.  Ygli inviò la fibbia d'oro che si usa inviare ai parenti del re e gli diede in possesso Ekròn e tutto il suo territorio. R XIl re Alessandro, udendo queste notizie, aumentò gli onori a Giònata; U# WCosì Giònata tornò in Gerusalemme con i suoi uomini carichi di bottino.  VPoi Giònata tolse il campo di là e si accampò di fronte ad Ascalòna e i cittadini gli vennero incontro con grandi onori. [/ UGli uccisi di spada e i morti tra le fiamme assommarono a circa ottomila uomini. 'G TGiònata allora incendiò Asdòd e le città all'intorno, prese le loro spoglie e diede alle fiamme anche il tempio di Dagon e quanti vi si erano rifugiati. !; Si cavalieri si dispersero nella pianura e gli altri si rifugiarono in Asdòd ed entrarono in Bret-Dagon, il tempio del loro idolo, in cerca di scampo. #? RAllora Simone fece uscire le sue riserve e attaccò la falange e poiché la cavalleria ormai era esausta, quelli furono travolti e si diedero alla fuga; m~S QMa le truppe tennero fermo come aveva ordinato Giònata, mentre i cavalli di quelli si stancarono. 6}e PGiònata però si era accorto che c'era un appostamento dietro di lui. Quelli circondarono il suo schieramento e lanciarono frecce contro le truppe da mattina fino a sera. U|# OApollonio aveva lasciato un migliaio di cavalieri nascosti dietro di loro; h{I NGiònata lo inseguì alle spalle in direzione di Asdòd e gli eserciti attaccarono battaglia. jzM MApollonio lo seppe e mise in campo tremila cavalli e molte truppe e si mosse verso Asdòd, come se intendesse fare quel percorso, ma subito si spinse nella pianura, poiché aveva una cavalleria numerosa sulla quale contava. Ky Li cittadini spaventati aprirono e Giònata fu padrone di Giaffa. x' KSi accampò presso Giaffa, ma gli abitanti avevano chiuso la città, perché a Giaffa vi era un presidio di Apollonio. Le diedero l'assalto; 8wi JQuando Giònata intese le parole di Apollonio, ne ebbe l'animo irritato; scelse diecimila uomini e uscì da Gerusalemme. Suo fratello Simone gli venne incontro per aiutarlo. "v= ICosì ora non potrai resistere alla cavalleria e a un esercito come il nostro in pianura, ove non c'è roccia né scoglio né luogo in cui rifugiarsi". au; HInfòrmati e sappi chi sono io e chi sono gli altri miei alleati. Questi ti diranno: Non potrete tener saldo il piede davanti a noi, perché già due volte sono stati da noi sconfitti i tuoi padri nella loro terra. t# GOra, se sei tanto sicuro delle tue forze, scendi contro di noi nella pianura e qui misuriamoci, perché con me c'è la forza delle città. +sO F"Soltanto tu ti sei alzato contro di noi e io sono diventato oggetto di derisione e di scherno a causa tua. Perché ti fai forte contro di noi stando sui monti? :rm EDemetrio affidò il governo della Celesiria ad Apollonio e questi raccolse un grande esercito, si accampò presso Iamnia e inviò al sommo sacerdote Giònata questo messaggio: \q1 DIl re Alessandro, quando lo seppe, ne fu assai preoccupato e tornò in Antiochia. qp[ CNell'anno centosessantacinque Demetrio, figlio di Demetrio, venne da Creta nella terra dei suoi padri. >ow BCosì Giònata tornò a Gerusalemme in pace e gioia. nw AIl re gli conferì onori e lo ascrisse tra i suoi primi amici e lo costituì stratega e governatore della provincia. !m; @Ora, quando i suoi accusatori videro gli onori che riceveva, come proclamava il banditore, e che era stato rivestito di porpora, si dileguarono tutti. ^l5 ?Il re lo fece sedere accanto a sé e disse ai suoi ufficiali: "Attraversate con lui la città e proclamate che nessuno porti accuse contro di lui per qualunque motivo e nessuno gli rechi molestia in alcun modo". k{ >Il re invece diede ordine di far deporre a Giònata le sue vesti e di rivestirlo della porpora e l'ordine fu eseguito. j5 =Si accordarono però contro di lui uomini pestiferi d'Israele, traditori della legge, per deporre contro di lui, ma il re non prestò loro ascolto. &iE >A=/ 'Infatti quando i nostri padri furono deportati in Persia, i sacerdoti fedeli di allora, preso il fuoco dall'altare, lo nascosero con cautela nella cavità di un pozzo che aveva il fondo asciutto e là lo misero al sicuro, in modo che il luogo rimanesse ignoto a tutti. (= KStando noi per celebrare la purificazione del tempio il venticinque di Casleu, abbiamo creduto necessario darvi qualche spiegazione, perché anche voi celebriate la festa delle Capanne e del fuoco, apparso quando Neemia offrì i sacrifici dopo la ricostruzione del tempio e dell'altare. V< 'In tutto sia benedetto il nostro Dio, che ha consegnato alla morte gli empi. :; oe aperta una porta segreta nel soffitto, scagliarono pietre e fulminarono il condottiero e i suoi. Poi fattili a pezzi e tagliate le loro teste, le gettarono a quelli di fuori. $: CDopo che i sacerdoti del tempio di Nanea gliele ebbero mostrate, egli entrò con pochi nel recinto sacro e quelli, chiuso il tempio alle spalle di Antioco 9 9Con il pretesto di celebrare le nozze con lei, Antioco con i suoi amici si era recato sul posto per prelevarne le immense ricchezze a titolo di dote. )8 M Recatosi in Persia, il loro capo e con lui l'esercito creduto invincibile, fu ucciso nel tempio della dea Nanea, per gli inganni orditi dai sacerdoti di Nanea. T7 # Perché egli stesso ha respinto le forze schierate contro la santa città. }6 u Salvati da grandi pericoli per l'intervento di Dio, lo ringraziamo molto per esserci potuti schierare contro il re. 5 y I Giudei residenti in Gerusalemme e nella Giudea, il consiglio degli anziani e Giuda, ad Aristòbulo, maestro del re Tolomeo, appartenente alla stirpe dei sacerdoti consacrati con l'unzione, e ai Giudei dimoranti in Egitto, salute e prosperità. ~4 w Vi scriviamo la presente per esortarvi a celebrare i giorni delle Capanne nel mese di Casleu. L'anno centottantotto. g3 Iincendiando il portone e versando sangue innocente, noi abbiamo pregato il Signore e siamo stati esauditi. Quindi abbiamo preso l'offerta delle vittime e del fior di farina, abbiamo acceso le lampade e presentato i pani". s2 aQuando regnava Demetrio nell'anno centosessantanove, noi Giudei vi abbiamo scritto: "Nelle calamità e angosce che ci hanno colpiti in questi anni da quando Giasone e i suoi partigiani hanno apostatato dalla città santa e dal regno, +1 SNoi qui appunto preghiamo per voi. f0 GEsaudisca le vostre preghiere e vi sia propizio e non vi abbandoni nell'ora dell'avversità. `/ ;vi dia una mente aperta ad intender la sua legge e i suoi comandi, e volontà di pace. s. aconceda a tutti voi volontà di adorarlo e di compiere i suoi desideri con cuore generoso e animo pronto; - {Dio voglia concedervi i suoi benefici e ricordarsi della sua alleanza con Abramo, Isacco e Giacobbe suoi servi fedeli; , #"Ai fratelli giudei sparsi nell'Egitto salute. I fratelli giudei che sono in Gerusalemme e nella regione della Giudea augurano buona pace. +#Le altre azioni di Giovanni, le sue battaglie e gli atti di valore da lui compiuti, la ricostruzione delle mura da lui eseguita e le sue imprese, ecco stanno scritte negli annali del suo sommo sacerdozio, da quando divenne sommo sacerdote dopo la morte di suo padre. 5*cUdendo ciò, Giovanni rimase profondamente costernato; poi catturò gli uomini inviati per sopprimerlo e li mise a morte. Aveva infatti saputo che cercavano di ucciderlo. )3Ma qualcuno corse avanti e informò Giovanni che suo padre e i suoi fratelli erano periti, aggiungendo: "Ha inviato uomini per uccidere anche te". M(altri uomini inviò ad occupare Gerusalemme e il monte del tempio. #'?Inviò altri uomini a Ghezer per eliminare Giovanni e spedì lettere ai suoi comandanti, che venissero da lui, perché doveva loro argento e oro e doni; &!Tolomeo scrisse di questa cosa e spedì al re, perché gli inviasse milizie in aiuto e gli desse in consegna la loro regione e le città. ?%yEgli commise un'enorme perfidia e rese male per bene. X$)Quando Simone e i figli furono inebriati, Tolomeo e i suoi uomini si alzarono, impugnarono le armi, si scagliarono contro Simone nella sala del banchetto e trucidarono lui, i due figli e alcuni suoi servi. ?#wIl figlio di Abùbo, che covava il tradimento, li ricevette nella cittadella, chiamata Dok, che egli aveva costruita, e servì loro un gran banchetto, nascondendo ivi degli armati. m"SSimone era in visita alle città della regione e si interessava delle loro necessità. Venne allora in Gerico insieme con Mattatia e Giuda suoi figli, nell'anno centosettantasette, nell'undicesimo mese, cioè il mese di Sabat. ! Il suo cuore si inorgoglì e si propose di impadronirsi del paese e covava perfidi disegni contro Simone e i suoi figli per eliminarli. 4 c poiché era il genero del sommo sacerdote. y Tolomeo, figlio di Abùbo, era stato costituito stratega della pianura di Gerico. Egli possedeva molto argento e oro, E I nemici fuggirono nelle torri esistenti nelle campagne di Asdòd, ma egli vi appiccò il fuoco. Restarono sul campo circa duemila nemici. Poi Giovanni ritornò in Giudea senza molestie. ! Fu ferito allora anche Giuda, fratello di Giovanni. Giovanni invece li inseguì, finché giunse a Cedron che Cendebèo aveva ricostruito. 7gPoi diedero fiato alle trombe: Cendebèo e il suo schieramento furono respinti; molti della loro parte caddero colpiti a morte e i superstiti si rifugiarono nella fortezza. Egli divise la moltitudine e pose i cavalieri in mezzo ai fanti, perché la cavalleria degli avversari era molto numerosa. ;oGiovanni con la sua gente pose il campo di fronte. Vedendo che il grosso esitava ad attraversare il torrente, passò per primo. Lo videro i suoi uomini e passarono dopo di lui. 7Alzatisi il mattino, proseguirono per la pianura ed ecco venire incontro a loro un esercito ingente, fanti e cavalleria; ma un torrente li separava. #Giovanni arruolò nella regione ventimila uomini esperti nelle armi e cavalieri; partirono contro Cendebèo e passarono la notte in Modin. Sora io sono vecchio e voi, per misericordia del Cielo, siete nell'età buona; prendete il posto mio e di mio fratello e fatevi avanti a combattere per il vostro popolo; l'aiuto del Cielo sia con voi". Simone chiamò i suoi due figli maggiori Giuda e Giovanni e disse loro: "Io e i miei fratelli e la casa di mio padre abbiamo combattuto le battaglie d'Israele dalla gioventù fino ad oggi e riuscì nelle nostre mani l'impresa di salvare Israele ripetutamente; _ 9Allora Giovanni salì da Ghezer e riferì a Simone suo padre quanto faceva Cendebèo. "=)Egli ricostruì Cedron e vi dispose la cavalleria e la truppa perché potessero uscire e battere le strade della Giudea, come gli aveva ordinato il re. (Cendebèo si recò a Iamnia e cominciò a molestare il popolo, a invadere la Giudea, a far prigionieri tra il popolo e metterli a morte. P'Poi gli ordinò di accamparsi in vista della Giudea e gli ordinò di ricostruire Cedron, rinforzando le porte, e di iniziare la guerra contro il popolo. Il re intanto continuò la caccia a Trifone. &Il re allora nominò Cendebèo primo stratega della zona litoranea e mise al suo comando forze di fanteria e cavalleria. @{%Trifone intanto, salito su una nave, fuggì a Ortosia. 9k$Atenobio non gli rispose parola, ma tornò indispettito presso il re, al quale riferì quelle parole e la gloria di Simone e quanto aveva visto. Il re si adirò furiosamente. #Quanto a Giaffa e a Ghezer, che tu reclami, esse causarono rovina grande nel nostro paese: per esse daremo cento talenti". ^ 5"Noi, avendone avuta l'opportunità, abbiamo ricuperato l'eredità dei nostri padri. Z -!Simone gli rispose: "Non abbiamo occupato terra straniera né ci siamo impossessati di beni altrui ma dell'eredità dei nostri padri, che fu posseduta dai nostri nemici senza alcun diritto nel tempo passato. T ! Atenobio, l'amico del re, si recò in Gerusalemme e vide la gloria di Simone, il vasellame con lavori in oro e argento e il suo grande fasto, e ne rimase meravigliato; poi gli riferì le parole del re. H  oppure date in sostituzione cinquecento talenti d'argento e, in compenso dei danni arrecati e dei tributi delle città, altri cinquecento talenti; altrimenti verremo e vi muoveremo guerra".  3Ora, consegnate le città che avete occupate, insieme con i tributi delle località di cui vi siete impadroniti fuori del territorio della Giudea, Avete devastato il loro territorio e avete causato rovina grande nel paese e vi siete impadroniti di molte località nel mio regno. /WPoi gli inviò Atenobio, uno dei suoi amici, a trattare con lui in questi termini: "Voi occupate Giaffa, Ghezer e l'Acra in Gerusalemme, tutte città del mio regno. zmMa Antioco non volle accettare niente, anzi ritirò quanto aveva prima concesso a Simone e si inimicò con lui. wSimone gli inviò duemila uomini scelti per combattere al suo fianco e insieme argento, oro e molti equipaggiamenti. NAntioco dunque teneva il campo contro Dora da due giorni, lanciando continuamente contro di essa le schiere e costruendo macchine; aveva precluso a Trifone ogni possibilità di uscire ed entrare. QCopia di queste lettere avevano trascritto per Simone sommo sacerdote. hIe a tutti i paesi: a Sampsame, agli Spartani, a Delo, a Mindo, a Sicione, alla Caria, a Samo, alla Pamfilia, alla Lidia, ad Alicarnasso, a Rodi, a Faselide, a Coo, a Side, ad Arado, a Gortina, a Cnido, a Cipro e a Cirene. W'Uguali espressioni scrissero al re Demetrio, ad Attalo, ad Ariarate e Arsace !;Se pertanto uomini pestiferi sono fuggiti dalla loro regione presso di voi, consegnateli a Simone, perché ne faccia giustizia secondo la loro legge". 6gCi è parso bene accettare da essi lo scudo. S~È piaciuto a noi di scrivere ai re dei vari paesi, perché non procurino loro del male, né facciano guerra alle loro città o alla loro regione, né prestino alleanza a chi entri in guerra con loro. ;}qEssi hanno portato uno scudo d'oro di mille mine. 5|cGli anziani dei Giudei sono giunti a noi come amici nostri e alleati, a rinnovare l'antica amicizia e alleanza, inviati da Simone sommo sacerdote e dal popolo dei Giudei. 9{m"Lucio console dei Romani al re Tolomeo salute. xziIntanto arrivarono da Roma Numenio e i suo compagni, portando lettere per i re dei vari paesi. Esse dicevano: 5ycEgli circondò la città mentre le navi attaccarono dal mare; fece così pressione contro la città dalla terra e dal mare, non lasciando più entrare né uscire nessuno. fxE Antioco pose il campo contro Dora, avendo con sé centoventimila armati e ottomila cavalli. aw; perché vedeva che i mali si addensavano su di lui, mentre le truppe lo abbandonavano. hvI Antioco si diede ad inseguirlo e quegli dovette fuggire e venne fino a Dora situata sul mare, $uA Nell'anno centosettantaquattro Antioco entrò nella terra dei suoi padri e si schierarono con lui tutte le milizie, così che pochi rimasero con Trifone. 3t_ Quando poi avremo preso possesso del nostro regno, onoreremo te, il tuo popolo e il tempio con grandi onori, così da render chiara la vostra gloria in tutta la terra". qs[Quanto devi al re e i debiti che potrai avere verso il re in avvenire da ora e sempre ti sono rimessi. r9Gerusalemme e il suo santuario siano liberi; tutti gli armamenti che hai preparato e le fortezze che hai costruite e occupi, restino in tuo possesso. MqTi concedo di batter moneta propria con corso legale al tuo paese; pwOra ti confermo tutte le esenzioni che ti hanno concesse i re miei predecessori, e tutti gli altri esoneri dai doni. oÈ mia volontà sbarcare nella regione, per punire coloro che hanno rovinato il nostro paese e desolato molte città nel mio regno. qn[Poiché alcuni uomini pestiferi si sono impadroniti del regno dei nostri padri, voglio rivendicare i miei diritti sul regno, per ricostruirlo com'era prima; ho reclutato un esercito ingente di mercenari e allestito navi da guerra. mil cui contenuto era del seguente tenore: "Il re Antioco a Simone sommo sacerdote ed etnarca e al popolo dei Giudei salute. l !Antioco, figlio del re Demetrio, inviò lettere dalle isole del mare, a Simone sommo sacerdote ed etnarca dei Giudei e a tutto il popolo, mkS1e che se ne depositasse copia nel tesoro, perché fosse a disposizione di Simone e dei suoi figli. j 0Disposero che questa iscrizione fosse riportata su tavole di bronzo da collocarsi nel recinto del santuario in luogo visibile $iA/Simone da parte sua accettò e gradì di esercitare il sommo sacerdozio, di essere anche stratega ed etnarca dei Giudei e dei sacerdoti e capo di tutti". ^h5.Piacque a tutto il popolo sancire che Simone si comportasse secondo questi decreti. cg?-chiunque agisse contro questi decreti o ne respingesse alcuno, fosse ritenuto colpevole. ffE,né doveva essere lecito a nessuno del popolo né dei sacerdoti respingere alcuno di questi diritti o disobbedire ai suoi ordini o convocare riunioni senza suo consenso e vestire di porpora e ornarsi della fibbia aurea; *eM+che, prendendosi cura del santuario, fosse da tutti obbedito; che scrivessero nel suo nome tutti i contratti del paese e vestisse di porpora e ornamenti d'oro; .dU*che fosse loro comandante militare e avesse cura del santuario e fossero nominati da lui i sovrintendenti ai loro lavori, al paese, agli armamenti e alle fortezze; c%)che i Giudei e i sacerdoti avevano approvato che Simone fosse sempre loro condottiero e sommo sacerdote finché sorgesse un profeta fedele, 5bc(Seppe infatti che i Giudei erano considerati amici, alleati e fratelli da parte dei Romani, e che questi erano andati incontro ai messaggeri di Simone con segni di onore; Da'lo ascrisse tra i suoi amici e gli conferì grandi onori. B`&Il re Demetrio quindi gli confermò il sommo sacerdozio; _%Egli vi insediò soldati giudei, la fortificò per la purità della regione e della città ed elevò le mura di Gerusalemme. ^+$Nei suoi giorni si riuscì felicemente per mezzo suo a scacciare dal loro paese i pagani e quelli che erano nella città di Davide e in Gerusalemme, che si erano edificati l'Acra e ne uscivano profanando i dintorni del santuario e recando offesa grande alla sua purità. 4]a#Il popolo ammirò la fede di Simone e la gloria che egli si proponeva di procurare al suo popolo; lo costituirono loro capo e sommo sacerdote per queste sue imprese e per la giustizia e la fede che egli aveva conservate al suo popolo e perché aveva cercato con ogni mezzo di elevare la sua gente. T\!"Fortificò Giaffa, situata sul mare, e Ghezer presso i confini di Asdòd, nelle quali prima risiedevano i nemici, e vi impiantò i Giudei e provvide in esse quanto era necessario al loro sostentamento. /[W!Inoltre fortificò le città della Giudea e Bet-Zur nel territorio della Giudea, dove prima c'era la roccaforte dei nemici, e vi pose un presidio di soldati giudei. #Z? Simone allora si oppose e si battè per il suo popolo e spese molto del suo per dotare di armi le milizie della sua nazione e assegnare loro un salario. _Y7I loro nemici vollero invadere il loro paese e stendere la mano contro il santuario. sX_Giònata riunì la sua nazione e ne divenne il sommo sacerdote, poi andò a raggiungere i suoi antenati. 5WcPoiché più volte erano sorte guerre nel paese, Simone, figlio di Mattatia, sacerdote della stirpe di Ioarìb, e i suoi fratelli si gettarono nella mischia e si opposero agli avversari del loro popolo, perché restassero incolumi il santuario e la legge, e arrecarono gloria grande al loro popolo. V nella grande assemblea dei sacerdoti e del popolo, dei capi della nazione e degli anziani della regione ci è stato reso noto: U1Questo è il testo dell'iscrizione: "Il diciotto di Elul dell'anno centosettantadue, che è il terzo anno di Simone sommo sacerdote, in Asaramel, TEgli infatti e i suoi fratelli e la casa di suo padre sono stati saldi e hanno scacciato da sé con le armi i nemici d'Israele e hanno assicurato la libertà". Poi fecero un'iscrizione su tavole di bronzo, che furono poste su colonne sul monte Sion. kSOQuando il popolo seppe queste cose, disse: "Quale contraccambio daremo a Simone e ai suoi figli? RSuccessivamente Simone mandò a Roma Numenio con un grande scudo d'oro, del peso di mille mine, per concludere l'alleanza con loro. VQ%È piaciuto al popolo di ricevere questi uomini con ogni onore e di inserire il testo del loro discorso nei registri a disposizione del pubblico, perché il popolo degli Spartani ne mantenga il ricordo". kPOAbbiamo registrato le loro dichiarazioni negli atti pubblici, in questi termini: Numenio, figlio di Antioco, e Antìpatro, figlio di Giasone, messaggeri dei Giudei, sono giunti presso di noi per rinnovare l'amicizia con noi. O3I messaggeri inviati al nostro popolo ci hanno riferito intorno alla vostra gloria e al vostro onore e noi ci siamo rallegrati per il loro arrivo. bN=Questa è la copia della lettera che inviarono gli Spartani: "Le autorità e la cittadinanza degli Spartani a Simone sommo sacerdote, agli anziani, ai sacerdoti e al resto del popolo giudaico, loro fratelli, salute. GMI messaggi furono letti davanti all'adunanza in Gerusalemme. L)scrissero a lui su tavolette di bronzo per rinnovare con lui l'amicizia e l'alleanza che avevano concluso con Giuda e Giònata suoi fratelli. &KETuttavia, quando seppero che Simone suo fratello era divenuto sommo sacerdote al suo posto e continuava a mantenere il potere sulla regione e sulle città, jJMSi sparse fino a Roma e a Sparta la notizia che era morto Giònata e se ne rattristarono molto. GIDiede splendore al tempio e lo rifornì di tutti gli arredi. kHOConfortò tutti i derelitti nel suo popolo; ricercò la legge ed eliminò ogni iniquo e maligno. YG+ Scomparve dal paese chi li avversava e i re andarono in rovina in quei giorni. ^F5 Ognuno sedeva sotto la sua vite e sotto il suo fico e nessuno incuteva loro timore. LE Fece regnare sul paese la pace e Israele gioì di grande letizia. D3 Alle città fornì vettovaglie, e le munì con mezzi di difesa; così divenne celebre il suo nome e la sua gloria fino all'estremità della terra. C I vecchi sedevano nelle piazze, tutti s'interessavano al bene i giovani indossavano splendide vesti e armature di guerra. =Bsspazzò via da essa le immondezze, e nessuno gli si oppose. In pace si diedero a coltivare la loro terra; il suolo dava i suoi prodotti e gli alberi della campagna i loro frutti. ^A5Raccolse una turba di prigionieri e s'impadronì di Ghezer, di Bet-Zur e dell'Acra; F@Ampliò i confini del suo popolo e riconquistò la regione. y?kIn aggiunta a tutte le sue glorie egli prese Giaffa per farne un porto e aprì un accesso alle isole del mare. 3>_Ebbe pace la terra di Giuda per tutta la vita di Simone; egli cercò il bene della sua gente e ad essi fu gradito il suo potere e la sua gloria per tutti i suoi giorni. x=iCostui venne, battè l'esercito di Demetrio, lo catturò e lo condusse ad Arsace e questi lo mise in carcere. <9Ma Arsace, re della Persia e della Media, appena seppe che Demetrio era entrato nel suo territorio, mandò uno dei suoi generali per catturarlo vivo. ; Nell'anno centosettantadue il re Demetrio radunò le sue milizie e partì per la Media per raccogliere rinforzi e combattere Trifone. : 5Vedendo poi che suo figlio Giovanni era ormai uomo, Simone lo fece capo di tutte le milizie e questi pose la sua residenza in Ghezer. '9G 4Simone stabilì di celebrare ogni anno questo giorno di festa. Intanto completò la fortificazione del monte del tempio lungo l'Acra; qui abitò con i suoi. p8Y 3Fecero ingresso in quel luogo il ventitré del secondo mese dell'anno centosettantuno, con canti di lode e con palme, con suoni di cetre, cembali e arpe e con inni e canti, perché era stato eliminato un grande nemico da Israele. 27] 2Allora fecero giungere il loro grido a Simone, perché desse loro la destra, e Simone la diede; così li sloggiò di là e purificò l'Acra da tutte le contaminazioni. ?6w 1Ora quelli dell'Acra in Gerusalemme, messi nell'impossibilità di uscire e venire nel paese a comprare e vendere, erano terribilmente affamati e buon numero di essi moriva di fame. %5C 0Egli eliminò da essa ogni contaminazione e vi stabilì uomini che fossero osservanti della legge; poi la fortificò e costruì in essa la propria dimora. X4) /Simone venne a patti con loro e non combattè oltre contro di loro; ma li scacciò dalla città, purificò le case nelle quali c'erano idoli, e così entrò in città con canti di lode e di ringraziamento. ^35 .e dissero: "Non trattarci secondo le nostre iniquità, ma secondo la tua clemenza". (2I -I cittadini salirono sulle mura insieme con le mogli e i bambini, con le vesti stracciate, e supplicarono a gran voce per indurre Simone a dar loro la destra o1W ,I soldati della torre mobile si lanciarono nella città e si produsse in città un grande trambusto. =0s +In quel tempo Simone pose il campo contro Ghezer, la circondò di accampamenti, fece allestire una torre mobile, la spinse contro la città e abbatté una torre impadronendosene. /7 *e il popolo cominciò a scrivere negli atti pubblici e nei contratti: "Anno primo di Simone il grande, sommo sacerdote, stratega e capo dei Giudei". J.  )Nell'anno centosettanta fu tolto il giogo dei pagani da Israele - (Se alcuni di voi sono atti ad essere iscritti al seguito della nostra persona, siano iscritti e regni la pace tra di noi". ,# 'Vi condoniamo le mancanze e le colpe fino ad oggi e la corona che ci dovete; se altro si riscuoteva in Gerusalemme, non sia più riscosso. t+a &quanto stabilimmo con voi resta stabilito e le fortezze che avete costruite restino di vostra proprietà. G* %Abbiamo ricevuto la corona d'oro e la palma che ci avete inviata e siamo pronti a concludere con voi una pace solenne e a scrivere ai sovrintendenti agli affari di concedervi le esenzioni; o)W $"Il re Demetrio a Simone sommo sacerdote e amico del re, agli anziani e al popolo dei Giudei salute. u(c #Il re Demetrio lo assicurò in questo senso, poi gli rispose per iscritto inviandogli la seguente lettera: '- "Poi Simone scelse uomini adatti e li inviò al re Demetrio per ottenere esoneri al paese; perché tutti gli atti di Trifone erano state rapine. ~%}||A{LzzyySx_wwvuujtt`tsqqpoo8n8mylkk,jlj ihhgffqeeGdcc%baa`_w^]]Y\[[ZYXXWpVUU8TTSuRRNQsPOON5MLKJIIHHWGGAFYEEQDDaCBBA@@>>+=<<<;;:\9877>65/43322l100/Y/.:--c,+**)5(j''&&-%$$~#"! MZ UQzb8p`pD \ w xk&P5) &con me invece e con i miei fratelli possa arrestarsi l'ira dell'Onnipotente, giustamente attirata su tutta la nostra stirpe". f(E%Anche io, come già i miei fratelli, sacrifico il corpo e la vita per le patrie leggi, supplicando Dio che presto si mostri placato al suo popolo e che tu fra dure prove e flagelli debba confessare che egli solo è Dio; M'$Già ora i nostri fratelli, che hanno sopportato breve tormento, hanno conseguito da Dio l'eredità della vita eterna. Tu invece subirai per giudizio di Dio il giusto castigo della tua superbia. ]&3#perché non sei ancora al sicuro dal giudizio dell'onnipotente Dio che tutto vede. $%A"Ma tu, o sacrilego e il più empio di tutti gli uomini, non esaltarti invano, alimentando segrete speranze, mentre alzi la mano contro i figli del Cielo; $!Se per nostro castigo e correzione il Signore vivente si adira per breve tempo con noi, presto si volgerà di nuovo verso i suoi servi. -#U Per i nostri peccati noi soffriamo. e"CMa tu, che ti fai autore di tutte le sventure degli Ebrei, non sfuggirai alle mani di Dio. D!Mentre essa finiva di parlare, il giovane disse: "Che aspettate? Non obbedisco al comando del re, ma ascolto il comando della legge che è stata data ai nostri padri per mezzo di Mosè. 9 kNon temere questo carnefice ma, mostrandoti degno dei tuoi fratelli, accetta la morte, perché io ti possa riavere insieme con i tuoi fratelli nel giorno della misericordia". <qTi scongiuro, figlio, contempla il cielo e la terra, osserva quanto vi è in essi e sappi che Dio li ha fatti non da cose preesistenti; tale è anche l'origine del genere umano.  chinatasi verso di lui, beffandosi del crudele tiranno, disse nella lingua paterna: "Figlio, abbi pietà di me che ti ho portato in seno nove mesi, che ti ho allattato per tre anni, ti ho allevato, ti ho condotto a questa età e ti ho dato il nutrimento. Z-Dopo che il re la ebbe esortata a lungo, essa accettò di persuadere il figlio; 5Ma poiché il giovinetto non badava per nulla a queste parole il re, chiamata la madre, la esortava a farsi consigliera di salvezza per il ragazzo. J Antioco, credendosi disprezzato e sospettando che quella voce fosse di scherno, esortava il più giovane che era ancora vivo; e non solo a parole, ma con giuramenti prometteva che l'avrebbe fatto ricco e molto felice se avesse abbandonato gli usi paterni, e che l'avrebbe fatto suo amico e gli avrebbe affidato cariche. wSenza dubbio il creatore del mondo, che ha plasmato alla origine l'uomo e ha provveduto alla generazione di tutti, per la sua misericordia vi restituirà di nuovo lo spirito e la vita, come voi ora per le sue leggi non vi curate di voi stessi". "Non so come siate apparsi nel mio seno; non io vi ho dato lo spirito e la vita, né io ho dato forma alle membra di ciascuno di voi. 5Esortava ciascuno di essi nella lingua paterna, piena di nobili sentimenti e, temprando la tenerezza femminile con un coraggio virile, diceva loro: @ySoprattutto la madre era ammirevole e degna di gloriosa memoria, perché vedendo morire sette figli in un sol giorno, sopportava tutto serenamente per le speranze poste nel Signore. Z-Ma tu non credere di andare impunito dopo aver osato di combattere contro Dio". wgDopo di lui presero il sesto; mentre stava per morire, egli disse: "Non illuderti stoltamente; noi soffriamo queste cose per causa nostra, perché abbiamo peccato contro il nostro Dio; perciò ci succedono cose che muovono a meraviglia. pYQuanto a te, aspetta e vedrai la grandezza della sua forza, come strazierà te e la tua discendenza". 3_Ma egli, guardando il re, diceva: "Tu hai potere sugli uomini, e sebbene mortale, fai quanto ti piace; ma non credere che il nostro popolo sia stato abbandonato da Dio. DSubito dopo, fu condotto avanti il quinto e fu torturato. a;Ridotto in fin di vita, egli diceva: "È bello morire a causa degli uomini, per attendere da Dio l'adempimento delle speranze di essere da lui di nuovo risuscitati; ma per te la risurrezione non sarà per la vita". ^5 Fatto morire anche questo, si misero a straziare il quarto con gli stessi tormenti.  così lo stesso re e i suoi dignitari rimasero colpiti dalla fierezza del giovinetto, che non teneva in nessun conto le torture.  e disse dignitosamente: "Da Dio ho queste membra e, per le sue leggi, le disprezzo, ma da lui spero di riaverle di nuovo";   Dopo costui fu torturato il terzo, che alla loro richiesta mise fuori prontamente la lingua e stese con coraggio le mani D  Giunto all'ultimo respiro, disse: "Tu, o scellerato, ci elimini dalla vita presente, ma il re del mondo, dopo che saremo morti per le sue leggi, ci risusciterà a vita nuova ed eterna". { oEgli rispondendo nella lingua paterna protestava: "No". Perciò anch'egli si ebbe gli stessi tormenti del primo. h IVenuto meno il primo, in egual modo traevano allo scherno il secondo e, strappatagli la pelle del capo con i capelli, gli domandavano: "Sei disposto a mangiare, prima che il tuo corpo venga straziato in ogni suo membro?". < q"Il Signore Dio ci vede dall'alto e in tutta verità ci dà conforto, precisamente come dichiarò Mosè nel canto della protesta: Egli si muoverà a compassione dei suoi servi". !Quando quegli fu mutilato di tutte le membra, comandò di accostarlo al fuoco e di arrostirlo mentre era ancora vivo. Mentre il fumo si spandeva largamente all'intorno della padella, gli altri si esortavano a vicenda con la loro madre a morire da forti, esclamando: SDiventate queste subito roventi, il re comandò di tagliare la lingua, di scorticare e tagliare le estremità a quello che era stato loro portavoce, sotto gli occhi degli altri fratelli e della madre. PAllora il re irritato comandò di mettere al fuoco padelle e caldaie. -SUno di essi, facendosi interprete di tutti, disse: "Che cosa cerchi di indagare o sapere da noi? Siamo pronti a morire piuttosto che trasgredire le patrie leggi". 2 _Ci fu anche il caso di sette fratelli che, presi insieme alla loro madre; il re cercò di costringerli, a forza di flagelli e nerbate a cibarsi di carni suine proibite. -SIn tal modo egli morì, lasciando non solo ai giovani ma anche alla grande maggioranza del popolo, la sua morte come esempio di generosità e ricordo di fortezza. !Mentre stava per morire sotto i colpi, disse tra i gemiti: "Il Signore, cui appartiene la sacra scienza, sa bene che, potendo sfuggire alla morte, soffro nel corpo atroci dolori sotto i flagelli, ma nell'anima sopporto volentieri tutto questo per il timore di lui". 3_Quelli che ve lo trascinavano, cambiarono la benevolenza di poco prima in avversione, ritenendo a loro parere che le parole da lui prima pronunziate fossero una pazzia. Ke lascerò ai giovani nobile esempio, perché sappiano affrontare la morte prontamente e generosamente per le sante e venerande leggi". Dette queste parole, si avviò prontamente al supplizio. \1Perciò, abbandonando ora da forte questa vita, mi mostrerò degno della mia età ~Infatti anche se ora mi sottraessi al castigo degli uomini, non potrei sfuggire né da vivo né da morto alle mani dell'Onnipontente. 4}aa loro volta, per colpa della mia finzione, durante pochi e brevissimi giorni di vita, si perdano per causa mia e io procuri così disonore e macchia alla mia vecchiaia. #|?"Non è affatto degno della nostra età fingere, con il pericolo che molti giovani, pensando che a novant'anni Eleàzaro sia passato agli usi stranieri, 9{kMa egli, facendo un nobile ragionamento, degno della sua età e del prestigio della vecchiaia a cui si aggiungeva la veneranda canizie, e della condotta irreprensibile tenuta fin da fanciullo, e degno specialmente delle sante leggi stabilite da Dio, rispose subito dicendo che lo mandassero alla morte. z5perché, agendo a questo modo, avrebbe sfuggito la morte e approfittato di questo atto di clemenza in nome dell'antica amicizia che aveva con loro. KyQuelli che erano incaricati dell'illecito banchetto sacrificale, in nome della familiarità di antica data che avevano con quest'uomo, lo tirarono in disparte e lo pregarono di prendere la carne di cui era lecito cibarsi, preparata da lui stesso, e fingere di mangiare la porzione delle carni sacrificate imposta dal re, x9sputando il boccone e comportandosi come conviene a coloro che sono pronti ad allontanarsi da quanto non è lecito gustare per brama di sopravvivere. twaMa egli, preferendo una morte gloriosa a una vita ignominiosa, s'incamminò volontariamente al supplizio, EvUn tale Eleàzaro, uno degli scribi più stimati, uomo già avanti negli anni e molto dignitoso nell'aspetto della persona, veniva costretto ad aprire la bocca e ad ingoiare carne suina. luQQuesto sia detto come verità da ricordare. Dopo questa breve parentesi torniamo alla narrazione. ~tuPerciò egli non ci toglie mai la sua misericordia, ma, correggendoci con le sventure, non abbandona il suo popolo. jsMe questo per non dovere alla fine punirci quando fossimo giunti all'estremo delle nostre colpe. 8riPoiché il Signore non si propone di agire con noi come fa con gli altri popoli, attendendo pazientemente il tempo di punirli, quando siano giunti al colmo dei loro peccati; q E veramente il fatto che agli empi è data libertà per poco tempo, e subito incappano nei castighi, è segno di grande benevolenza. Gp Io prego coloro che avranno in mano questo libro di non turbarsi per queste disgrazie e di considerare che i castighi non vengono per la distruzione ma per la correzione del nostro popolo. doA Altri che si erano raccolti insieme nelle vicine caverne per celebrare il sabato, denunciati a Filippo, vi furono bruciati dentro, perché essi avevano riluttanza a difendersi per il rispetto a quel giorno santissimo. Xn) Furono denunziate, per esempio, due donne che avevano circonciso i figli: appesero i loro bambini alle loro mammelle e dopo averle condotte in giro pubblicamente per la città, le precipitarono dalle mura. m e mettessero a morte quanti non accettavano di partecipare alle usanze greche. Si poteva allora capire quale tribolazione incombesse. rl]Fu emanato poi un decreto diretto alle vicine città ellenistiche, per iniziativa dei cittadini di Tolemàide, perché anch'esse seguissero le stesse disposizioni contro i Giudei, li costringessero a mangiare le carni dei sacrifici \k1Si era trascinati con aspra violenza ogni mese nel giorno natalizio del re ad assistere al sacrificio; quando ricorrevano le feste dionisiache, si era costretti a sfilare coronati di edera in onore di Dioniso. j Non era più possibile né osservare il sabato, né celebrare le feste tradizionali, né fare aperta professione di giudaismo. GiL'altare era colmo di cose detestabili, vietate dalle leggi. Th!Il tempio infatti fu pieno di dissolutezze e gozzoviglie da parte dei pagani, che gavazzavano con le prostitute ed entro i sacri portici si univano a donne e vi introducevano le cose più sconvenienti. DgGrave e intollerabile per tutti era il dilagare del male. 4fainoltre per profanare il tempio di Gerusalemme e dedicare questo a Giove Olimpio e quello sul Garizim invece a Giove Ospitale, come si confaceva agli abitanti del luogo. -e UNon molto tempo dopo, il re inviò un vecchio ateniese per costringere i Giudei ad allontanarsi dalle patrie leggi e a non governarsi più secondo le leggi divine, dMa Giuda, chiamato anche Maccabeo, che faceva parte di un gruppo di dieci, si ritirò nel deserto, vivendo tra le montagne alla maniera delle fiere insieme a quelli che erano con lui; e vivevano cibandosi di alimenti erbacei, per non contrarre contaminazione. c!e trucidò quanti uscivano per assistere alla festa; poi, scorrendo con gli armati per la città, mise a morte un gran numero di persone. Bb}Costui, giunto a Gerusalemme e fingendo intenzioni pacifiche, si tenne quieto fino al giorno sacro del sabato. Allora sorpresi i Giudei in riposo, comandò ai suoi una parata militare .aUMandò poi il misarca Apollonio con un esercito di ventiduemila uomini, e con l'ordine di uccidere quanti erano in età adulta e di vendere le donne e i fanciulli. '`Gsul Garizim Andronìco; oltre a loro Menelao, il quale più degli altri era altezzoso con i concittadini, nutrendo una ostilità dichiarata contro i Giudei. _1Egli lasciò sovrintendenti per opprimere la nazione: in Gerusalemme Filippo, frigio di stirpe, ma nei modi più barbaro di chi l'aveva nominato; k^OAntioco dunque portando via dal tempio milleottocento talenti d'argento, fece ritorno in fretta ad Antiochia, convinto nella sua superbia di aver reso navigabile la terra e transitabile il mare, per effetto del suo orgoglio. ]1Perciò anche il luogo, dopo essere stato coinvolto nelle sventure piombate sul popolo, da ultimo ne condivise i benefici; esso, che per l'ira dell'Onnipotente aveva sperimentato l'abbandono, per la riconciliazione del grande Sovrano fu ripristinato in tutta la sua gloria. q\[Ma il Signore aveva eletto non già il popolo a causa di quel luogo, ma quel luogo a causa del popolo. [Se il popolo non si fosse trovato implicato in molti peccati, come era avvenuto per Eliodòro, mandato dal re Seleuco a ispezionare la camera del tesoro, anche costui al suo ingresso sarebbe stato colpito da flagelli e sarebbe stato distolto dalla sua audacia. @ZyAntioco si inorgoglì, non comprendendo che il Signore si era sdegnato per breve tempo a causa dei peccati degli abitanti della città e per questo quel luogo era stato abbandonato. OYe afferrò con empie mani gli arredi sacri; quanto dagli altri re era stato deposto per l'abbellimento e lo splendore del luogo e per segno d'onore, egli lo saccheggiò con le sue mani sacrileghe. 0XYNon sazio di questo, Antioco osò entrare nel tempio più santo di tutta la terra, avendo a guida quel Menelao che si era fatto traditore delle leggi e della patria, #W?Ottantamila in quei tre giorni furono spacciati, quarantamila nel corso della lotta e in numero non inferiore agli uccisi furono quelli venduti schiavi. V{ Vi fu massacro di giovani e di vecchi, sterminio di uomini, di donne e di fanciulli, stragi di fanciulle e di bambini. U e diede ordine ai soldati di colpire senza risparmio quanti capitavano e di uccidere quelli che si rifugiavano nelle case. 8Ti Quando il re venne a conoscenza di questi fatti, concluse che la Giudea stava ribellandosi. Perciò tornando dall'Egitto, furioso come una belva, prese la città con le armi &SE E ancora, colui che aveva lasciato insepolta una moltitudine di gente, finì non pianto da alcuno, privo di esequie ed escluso dal sepolcro dei suoi padri. e'Essendo poi avvenuti molti furti sacrileghi in città da parte di Lisìmaco su istigazione di Menelao ed essendosene sparsa la voce al di fuori, il popolo si ribellò a Lisìmaco, quando già molti arredi d'oro erano stati portati via. =-&subito, acceso di sdegno, tolse la porpora ad Andronìco, ne stracciò le vesti e lo trascinò attraverso tutta la città fino al luogo stesso dove egli aveva sacrilegamente ucciso Onia e là cancellò dal mondo l'assassino. Così il Signore gli rese il meritato castigo. < %Antioco fu profondamente rattristato, colpito da cordoglio e mosso a lacrime per la saggezza e la grande prudenza del defunto; I; $Quando il re tornò dalle località della Cilicia, si presentarono a lui i Giudei della città insieme con i Greci che condividevano l'esecrazione dell'uccisione di Onia contro ogni diritto. :#Per questo fatto non solo i Giudei, ma anche molti altri popoli si rattristarono e si sdegnarono per l'empia uccisione di tanto uomo. D9"Per questo Menelao, incontratosi in segreto con Andronìco, lo pregò di sopprimere Onia. Quegli, recatosi da Onia e ottenutane con inganno la fiducia, dandogli la destra con giuramento lo persuase, sebbene ancora guardato con sospetto, ad uscire dall'asilo e subito lo uccise senza alcun riguardo alla giustizia. 8!Ma Onia lo biasimò, dopo essersi accertato della cosa ed essersi rifugiato in località inviolabile a Dafne situata presso Antiochia. W7' Menelao allora, pensando di aver trovato l'occasione buona, sottrasse alcuni arredi d'oro del tempio e ne fece omaggio ad Andronìco; altri poi si trovò che li aveva venduti a Tiro e nelle città vicine. 6 Il re partì in fretta per riportare all'ordine la situazione, lasciando come luogotenente Andronìco, uno dei suoi dignitari. 5%Mentre così stavano le cose, le città di Tarso e Mallo si ribellarono, perché erano state date in dono ad Antiòchide, concubina del re. 4Menelao lasciò come sostituto nel sommo sacerdozio Lisìmaco suo fratello; Sòstrato lasciò Cratète, comandante dei Ciprioti. L3sebbene gliele avesse fatto richiesta Sòstrato, comandante dell'acròpoli; questi infatti aveva l'incarico della riscossione dei tributi. Per questo motivo tutti e due furono convocati dal re. a2;Menelato si impadronì del potere, ma non s'interessò più del denaro promesso al re, 1)Così Giasone, che aveva tradito il proprio fratello, fu tradito a sua volta da un altro e fu costretto a fuggire nel paese dell'Ammanìtide. F0Munito delle disposizioni del re, si presentò di ritorno, non avendo con sé nulla che fosse degno del sommo sacerdozio, ma avendo le manie di un tiranno unite alla ferocia di una belva. N/Ma quello, fattosi presentare al re e avendolo ossequiato con un portamento da persona autorevole, si accaparrò il sommo sacerdozio, superando l'offerta di Giasone di trecento talenti d'argento. (.ITre anni dopo, Giasone mandò Menelao, fratello del già menzionato Simone, a portare al re denaro e a presentargli un memoriale su alcuni affari importanti. 3-_Fu accolto da Giasone e dalla città con dimostrazioni magnifiche e introdotto con corteo di fiaccole e acclamazioni. Così riprese la marcia militare verso la Fenicia. #,?Antioco, avendo mandato Apollonio, figlio di Menèsteo, in Egitto per l'intronizzazione del re Filomètore, venne a sapere che costui era diventato contrario al suo governo e quindi si preoccupò della sua sicurezza. Perciò si recò a Giaffa, poi mosse alla volta di Gerusalemme. +Così il denaro destinato al sacrificio a Ercole da parte del mandante, servì, grazie ai portatori, per la costruzione delle triremi. *l'empio Giasone inviò come rappresentanti alcuni Antiocheni di Gerusalemme, i quali portavano con sé trecento dramme d'argento per il sacrifico a Ercole; ma questi portatori ritennero non conveniente usarle per il sacrifico, bensì impiegarle per altra spesa. N)Celebrandosi in Tiro i giochi quinquennali con l'intervento del re, (Non resta impunito il comportarsi empiamente contro le leggi divine, come dimostrerà chiaramente il successivo periodo di tempo. Q'Ma appunto a causa di queste li sorprese una grave situazione e si ebbero quali avversari e punitori proprio coloro le cui istituzioni seguivano con zelo e a cui cercavano di rassomigliare in tutto. b&=Così tenendo in poco conto le glorie patrie stimavano nobilissime le glorie elleniche. %Perciò i sacerdoti non erano più premurosi del servizio all'altare, ma, disprezzando il tempio e trascurando i sacrifici, si affrettarono a partecipare agli spettacoli contrari alla legge nella palestra, appena dato il segnale del lancio del disco. ,$Q Così era raggiunto il colmo dell'ellenizzazione e la diserzione verso i costumi stranieri per l'eccessiva corruzione dell'empio e falso sommo sacerdote Giasone. #% Intraprese con zelo a costruire una palestra, proprio ai piedi dell'acròpoli, e nell'indurre i giovani più distinti a portare il pètaso. "} annullando i favori concessi dal re ai Giudei, ad opera di Giovanni, padre di quell'Eupolemo che aveva guidato l'ambasciata presso i Romani per negoziare il patto d'amicizia e di alleanza, e sradicando le leggi cittadine inaugurò usanze perverse. !  Avendo il re acconsentito, egli, ottenuto il potere, si diede subito a trasformare i suoi connazionali secondo i costumi greci, k O Oltre a questi prometteva di versargli altri centocinquanta talenti, se gli fosse stato concesso di stabilire di sua autorità una palestra e un campo d'addestramento e di erigere una corporazione d'Antiocheni a Gerusalemme. e, in un incontro con il re, gli promise trecentosessanta talenti d'argento e altri ottanta talenti riscossi con un'altra entrata. NMa, Selèuco essendo passato all'altra vita e avendo preso le redini del governo Antioco chiamato anche Epìfane, Giasone, fratello di Onia, volle procurarsi con la corruzione il sommo sacerdozio )KVedeva infatti che senza un provvedimento del re era impossibile ristabilire la pace nella vita pubblica e che Simone non avrebbe messo freno alla sua pazzia. 7si recò dal re, non per far la parte di accusatore dei suoi concittadini, ma per provvedere al bene comune del popolo e di ciascuno in particolare. 3_allora Onia, vedendo l'aggravarsi dell'invidia e accorgendosi che Apollonio figlio di Menèsteo, stratega della Celesira e della Fenicia, aizzava la perfidia di Simone, pYL'odio era giunto a tal punto che si compirono delle uccisioni da parte di uno dei gregari di Simone;  osava definire nemico della cosa pubblica il benefattore della città, il protettore dei cittadini, il difensore delle leggi. / YIl suddetto Simone, che si era fatto delatore dei beni e della patria, diffamava Onia, come se avesse percosso Eliodòro e fosse stato l'organizzatore dei disordini; [/(Così dunque si sono svolti i fatti rigurdanti Eliodòro e la difesa del tesoro. -S'Lo stesso che ha la sua dimora nei cieli è custode e difensore di quel luogo ed è pronto a percuotere e abbattere coloro che vi accedono con cattiva intenzione. L&Se hai qualcuno che ti è nemico o insidia il tuo governo, mandalo là e l'avrai indietro flagellato per bene, se pure ne uscirà salvo, perché in quel luogo c'è veramente una potenza divina. yk%Quando poi il re gli domandava chi fosse adatto ad essere inviato ancora una volta in Gerusalemme, rispondeva: ^5$Egli testimoniava a tutti le opere del sommo Dio, che aveva visto con i suoi occhi. <q#Eliodòro offrì un sacrificio al Signore e innalzò grandi preghiere a colui che gli aveva restituito la vita, poi si congedò da Onia e fece ritorno con il suo seguito dal re.  "Tu poi, che hai sperimentato i flagelli del Cielo, annuncia a tutti la grande potenza di Dio". Dette queste parole, disparvero. }!Mentre il sommo sacerdote compiva il rito propiziatorio, apparvero a Eliodòro gli stessi giovani adorni delle stesse vesti, i quali in piedi dissero: "Ringrazia ampiamente il sommo sacerdote Onia, per merito del quale il Signore ti ridà la vita. 5c Il sommo sacerdote, temendo che il re per avventura venisse a sospettare che i Giudei avessero teso un tranello a Eliodòro, offrì un sacrificio per la salute dell'uomo. ;oSubito alcuni compagni di Eliodòro pregarono Onia che supplicasse l'Altissimo e impetrasse la grazia della vita a costui che stava irrimediabilmente esalando l'ultimo respiro. | qgli altri benedicevano il Signore che aveva glorificato il suo luogo santo; il tempio, che poco prima era pieno di trepidazione e confusione, dopo che il Signore onnipotente aveva manifestato il suo intervento, si riempì di gioia e letizia. t aCosì, mentre egli, prostrato dalla forza divina, era là senza voce e privo d'ogni speranza di salvezza, _ 7Egli che era entrato poco prima nella suddetta camera del tesoro con numeroso seguito e con tutta la guardia, fu portato via impotente ad aiutarsi. Dopo aver sperimentato nel modo più evidente la potenza di Dio.  In un attimo fu atterrato e si trovò immerso in una fitta oscurità. Allora i suoi lo afferrarono e lo misero in una barella. V %A lui apparvero inoltre altri due giovani dotati di gran forza, splendidi di bellezza e con vesti meravigliose, i quali, postisi ai due lati, lo flagellavano senza posa, infliggendogli numerose percosse. Infatti apparve loro un cavallo, montato da un cavaliere terribile e rivestito di splendida bardatura, il quale si spinse con impeto contro Eliodòro e lo percosse con gli zoccoli anteriori, mentre il cavaliere appariva rivestito di armatura d'oro. Ma appena fu arrivato sul posto con gli armati, presso il tesoro, il Signore degli spiriti e di ogni potere compì un'apparizione straordinaria, così che tutti i temerari che avevano osato entrare, colpiti dalla potenza di Dio, si trovarono fiaccati e atterriti. GEliodòro metteva ugualmente in esecuzione il suo programma. #Essi supplicavano l'onnipotente Signore che volesse conservare intatti in piena sicurezza i depositi per coloro che li avevano consegnati. nUMuoveva a compassione il pianto confuso della moltitudine e l'ansia tormentosa del sommo sacerdote. Rtutte, con le mani protese verso il Cielo, moltiplicavano le suppliche. PLe donne, cingendo sotto il petto il cilicio, riempivano le strade; anche le fanciulle, di solito ritirate, in parte accorrevano alle porte, in parte sulle mura, altre si sporgevano dalle finestre; Anche dalle case uscivano per accorrere in folla a una pubblica supplica, perché il luogo santo stava per essere violato. +Tutta la sua persona era pervasa da paura e da un tremito del corpo da cui appariva manifesta, a chi osservava, l'angoscia che aveva in cuore. "=Chi guardava l'aspetto del sommo sacerdote riportava uno strazio al cuore, poiché il volto e il cambiamento di colore ne mostravano l'intimo tormento. p~YI sacerdoti, rivestiti degli abiti sacerdotali, si erano prostrati davanti all'altare ed elevavano suppliche al Cielo che aveva sancito la legge dei depositi, perché fossero conservati integri a coloro che li avevano consegnati. } Venne in un giorno da lui stabilito per ordinare l'inventario delle medesime, mentre tutta la città era in grande agitazione. |% Ma Eliodòro, a causa degli ordini ricevuti dal re, rispose recisamente che quelle ricchezze dovevano essere trasferite nell'erario del re. N{ che era assolutamente impossibile permettere che fossero ingannati coloro che si erano fidati della santità del luogo e del carattere sacro e inviolabile di un tempio venerato in tutto il mondo. qz[ che una parte era anche di Ircano, figlio di Tobia, persona di condizione assai elevata; che l'empio Simone andava denunciando la cosa a suo modo, ma complessivamente si trattava di quattrocento talenti d'argento e duecento d'oro; by= Il sommo sacerdote gli spiegò che quelli erano i depositi delle vedove e degli orfani; Xx) Giunto a Gerusalemme e accolto con deferenza dal sommo sacerdote della città, espose le segnalazioni ricevute e disse chiaro il motivo per cui era venuto; domandava poi se le cose stavano realmente così. w7Eliodòro si mise subito in viaggio, in apparenza per visitare le città della Celesiria e della Fenicia, in realtà per compiere l'incarico del re. gvGApollonio si incontrò con il re e gli riferì intorno alle ricchezze a lui denunciate; quegli designò l'incaricato degli affari Eliodòro e lo inviò con l'ordine di effettuare il prelevamento delle suddette ricchezze. luQe gli riferì che il tesoro di Gerusalemme era colmo di ricchezze immense tanto che l'ammontare del capitale era incalcolabile e non serviva per le spese dei sacrifici; era quindi ben possibile ridurre tutto in potere del re. |~~u}}|l{{2zz ywwFvFuuZttsr7qlpoqnnHmll'kjj:ihgghffdccbba`V_n^]\[[PZwYY\XXWVUU#TSSBRQPhOO>{=<<*;::9,88g87655V44;332u110E/..K--),x+**))T((M''&&,%m$###L"" !!| I~~$eD)>h7 N  !{Y3hcI )Perciò tutti, benedicendo l'operato di Dio, giusto giudice che rende palesi le cose occulte, @by (Ma trovarono sotto la tunica di ciascun morto oggetti sacri agli idoli di Iamnia, che la legge proibisce ai Giudei; fu perciò a tutti chiaro il motivo per cui costoro erano caduti. 8ai 'Il giorno dopo, quando ormai la cosa era diventata necessaria, gli uomini di Giuda andarono a raccogliere i cadaveri per deporli con i loro parenti nei sepolcri di famiglia. `9 &Giuda poi radunò l'esercito e venne alla città di Odollam; poiché si compiva la settimana, si purificarono secondo l'uso e vi passarono il sabato. $_A %Poi, intonato nella lingua paterna il grido di guerra che si accompagnava agli inni, diede un assalto improvviso alle truppe di Gorgia e le mise in fuga. '^G $Poiché gli uomini di Esdrin combattevano da lungo tempo ed erano stanchi, Giuda supplicò il Signore che si mostrasse loro alleato e guida nella battaglia. 7]g #Un certo Dosìteo, degli uomini di Bacènore, abile nel cavalcare e valoroso, si attaccò a Gorgia e, afferratolo per la clamide, lo trascinava a gran forza volendo prendere vivo quello scellerato; ma uno dei cavalieri traci si gettò su di lui tagliandogli la spalla e Gorgia potè fuggire a Maresa. M\ "Schieratisi in combattimento, caddero un piccolo numero di Giudei. E[ !Questi avanzò con tremila fanti e quattrocento cavalieri. _Z7 Dopo questa festa, chiamata Pentecoste, mossero contro Gorgia, stratega dell'Idumea. 5 ma fosse un'iniziativa di tutta la cittadinanza. Essi accettarono, desiderosi di rinsaldare la pace, e lontani da ogni sospetto. Ma quando furono al largo, li fecero affondare in numero non inferiore a duecento. x=i Gli abitanti di Giaffa perpetrarono un'empietà di questo genere: invitarono i Giudei che abitavano con loro a salire con le mogli e con i figli su barche allestite da loro, come se non ci fosse alcuna cattiva intenzione a loro riguardo, |<q Ma alcuni dei comandanti dei distretti e precisamente Timòteo e Apollonio, figlio di Gennèo, Ierònimo e Demofonte e, oltre questi, Nicànore, il comandante dei mercenari di Cipro, non li lasciavano vivere tranquilli né procedere in pace. p; [ Conclusi questi accordi, Lisia ritornò presso il re; i Giudei invece si diedero a coltivare la terra. U:# &State bene. L'anno centoquarantotto, il venticinque del mese di Xàntico". U9# %Mandate dunque in fretta alcuni per farci conoscere di quale parere siete. j8M $Riguardo invece a quei punti che egli ha giudicato dover riferire al re, mandate subito uno, dopo aver deliberato tra di voi, perché possiamo esporre le cose in modo conveniente per voi. Noi siamo in viaggio per Antiochia. a7; #Riguardo a ciò che Lisia, parente del re, vi ha accordato, anche noi siamo d'accordo. 6 "Anche i Romani inviarono loro questa lettera: "Quinto Memmio e Tito Manio, legati dei Romani, al popolo dei Giudei salute. U5# !State bene. L'anno centoquarantotto, il venticinque del mese di Xàntico". 44c Ho anche mandato Menelao per rassicurarvi. 83i di usare, come Giudei, delle loro regole alimentari e delle loro leggi come prima e nessuno di loro potrà essere molestato da alcuno per le mancanze commesse per ignoranza. 2{ A quelli che si metteranno in viaggio entro i trenta giorni del mese di Xàntico, sarà garantita sicurezza e facoltà T1! Menelao ci ha rivelato che voi volete tornare a vivere nelle vostre sedi. X0) Se state bene, è appunto come noi vogliamo: anche noi godiamo ottima salute. /) La lettera del re indirizzata al popolo era così concepita: "Il re Antioco al consiglio degli anziani dei Giudei e agli altri Giudei salute. O. Farai quindi cosa opportuna a inviare loro messaggeri e ad offrire loro la destra perché, conosciuta la nostra decisione, si sentano contenti e riprendano a loro agio la cura delle proprie cose". ;-o desiderosi a nostra volta che anche questo popolo sia libero da turbamenti, decretiamo che il tempio sia loro restituito e si governino secondo le tradizioni dei loro antenati. B,} e, avendo sentito che i Giudei, non favorevoli al disegno di ellenizzazione di nostro padre, attaccati invece al loro sistema di vita, chiedono di potersi attenere alle proprie leggi, +5 Dopo che nostro padre è passato tra gli dei, volendo noi che i cittadini del regno possano tranquillamente attendere ai loro interessi particolari Y*+ La lettera del re si esprimeva così: "Il re Antioco al fratello Lisia salute. Z)- State bene. L'anno centoquarantotto, il ventiquattro del mese di Dioscorinzio". r(] Su questi punti e sui particolari ho dato ordine a questi due e ai miei incaricati di trattare con voi. ' Se dunque conserverete il vostro buon impegno per gli interessi del regno, procurerò anche in avvenire di esservi causa di favori. k&O Quanto era necessario riferire al re, l'ho riferito ed egli ha accordato quanto era accettabile. C% "Lisia al popolo dei Giudei salute. Giovanni e Assalonne, inviati da voi, ci hanno consegnato la decisione qui sotto riportata e hanno chiesto la ratifica dei punti in essa dichiarati. Y$+ Il contenuto della lettera scritta da Lisia ai Giudei era del seguente tenore: R# Il Maccabeo, badando a ciò che più conveniva, acconsentì a tutto quanto Lisia chiedeva. Quanto infatti il Maccabeo aveva presentato a Lisia per iscritto a riguardo dei Giudei, fu accordato dal re. 9"k mandò a proporre un accordo su tutto ciò che fosse giusto, assicurando che a questo scopo avrebbe persuaso il re, facendo pressione su di lui perché diventasse loro amico. -!S Ma, non privo di intelligenza, pensando alla sconfitta subìta e constatando che gli Ebrei erano invincibili, perché l'onnipotente Dio combatteva al loro fianco,  Costoro in gran parte riuscirono a salvarsi feriti e spogliati. Anche Lisia per salvarsi fu costretto a fuggire vergognosamente.  Gettatisi come leoni sui nemici, ne stesero al suolo undicimila e milleseicento cavalieri, tutti gli altri li costrinsero a fuggire. zm Procedevano in ordine, con un alleato venuto dal cielo, per la misericordia che il Signore aveva avuto di loro. B} Tutti insieme benedissero Dio misericordioso e si sentirono così rafforzati in cuore, che erano pronti ad assalire non solo gli uomini ma anche le bestie più feroci e mura di ferro. 3_ Mentre si trovavano ancora vicino a Gerusalemme, apparve come condottiero davanti a loro un cavaliere in sella, vestito di bianco, in atto di agitare un'armatura d'oro. 8i Lo stesso Maccabeo, cingendo per primo le armi, esortò gli altri ad esporsi con lui al pericolo per andare in aiuto dei loro fratelli: tutti insieme partirono con coraggio. Q Quando gli uomini del Maccabeo vennero a sapere che quegli assediava le fortezze, tra gemiti e lacrime supplicarono con tutto il popolo il Signore che inviasse il suo angelo buono a salvare Israele. / Entrato nella Giudea e avvicinatosi a Bet-Zur, che era una posizione fortificata distante da Gerusalemme circa venti miglia, la cinse d'assedio. $A Egli non considerava per niente la potenza di Dio, ma si appoggiava sulla potenza di migliaia di fanti e di migliaia di cavalli e sugli ottanta elefanti.   di imporre tasse al tempio come agli altri edifici di culto dei pagani e di mettere in vendita ogni anno il sommo sacerdozio.  raccolti circa ottantamila uomini e tutta la cavalleria, mosse contro i Giudei, calcolando di ridurre la città a dimora dei Greci, ~ w Dopo brevissimo tempo Lisia, tutore e parente del re e incaricato degli affari di stato, mal sopportando l'accaduto, % &Terminata l'impresa, con canti e inni di riconoscenza benedicevano il Signore che aveva tanto favorito Israele e concesso loro la vittoria. a; %Uccisero Timòteo che si era nascosto in una buca, suo fratello Chèrea e Apollòfane. {o $Anche altri, attaccando con una manovra di aggiramento, incendiarono le torri e, accesi dei fuochi, bruciarono vivi i bestemmiatori; altri ancora sfondarono le porte e fatto entrare il resto dell'esercito affrettarono la presa della città. K #Alle prime luci del quinto giorno, venti giovani del Maccabeo, accesi di sdegno per le bestemmie, prese d'assalto le mura coraggiosamente e con selvaggio furore, travolsero chiunque trovarono. zm "Gli assediati, fidando delle fortificazioni del luogo, bestemmiavano in modo orribile e lanciavano empie frasi. _7 !Ma i soldati del Maccabeo assediarono con entusiasmo la fortezza per quattro giorni. yk Lo stesso Timòteo dovette rifugiarsi nella fortezza chiamata Ghezer, ben munita, dove era comandante Chèrea. F  Ne furono uccisi ventimilacinquecento e seicento cavalieri. g G Essi presero in mezzo il Maccabeo e, riparandolo con le loro armature, lo rendevano invulnerabile; contro gli avversari invece scagliavano dardi e folgori ed essi, confusi e accecati, si dispersero in preda al disordine.  % Accesasi una lotta durissima, apparvero dal cielo ai nemici cinque uomini splendidi su cavalli dalle briglie d'oro, che guidavano i Giudei. f E Appena spuntata la luce del mattino, iniziò l'attacco dalle due parti, gli uni avendo a garanzia del successo e della vittoria gloriosa la fiducia nel Signore, gli altri ponendo come guida nel conflitto il loro ardire.  Terminata la preghiera, presero le armi e uscirono dalla città per un bel tratto. Quando furono vicini ai nemici, si fermarono. K si prostrarono sul rialzo davanti all'altare e lo supplicarono che si mostrasse loro propizio e fosse nemico dei loro nemici e avversario dei loro avversari, secondo l'espressione della legge.  Gli uomini del Maccabeo al suo avvicinarsi, si cosparsero il capo di polvere per la preghiera a Dio e, cintisi i fianchi di sacco, mS Timòteo, che prima aveva perduto di fronte ai Giudei, assoldando ora forze straniere in gran numero e radunando la cavalleria dell'Asia, che non era meno numerosa, avanzò con l'intenzione di soggiogare la Giudea con le armi. s_ Essendo riuscito in tutto con le armi in mano, mise a morte nelle due fortezze più di ventimila uomini. s_ Fece giustiziare coloro che si erano resi colpevoli di tradimento e senza indugio espugnò le due torri. -S Quando fu riferito al Maccabeo l'accaduto, radunati i capi del popolo, li accusò di aver venduto per denaro i loro fratelli, mettendo in libertà ai loro nemici. L Ma gli uomini di Simone, vinti dalla prospettiva del guadagno, si lasciarono persuadere per denaro da alcuni che erano nelle torri e, ricevute settantamila dramme, ne lasciarono fuggire alcuni.  Allora il Maccabeo, lasciando Simone e Giuseppe, Zaccheo e i suoi uomini, sufficienti per quell'assedio, si recò in zone più critiche. ! Non meno di novemila tuttavia fuggirono in due torri fortificate a regola d'arte e fornite di tutto l'occorrente per sostenere l'assedio. G e, attaccandole con energia, si impadronirono delle posizioni, respinsero quelli che combattevano sulle mura e uccisero quanti erano venuti a tiro; ne uccisero così non meno di ventimila. ~' Gli uomini del Maccabeo, dopo aver innalzato preghiere e supplicato Dio che si facesse loro alleato, mossero contro le fortezze degli Idumei C} Insieme con lui anche gli Idumei, che occupavano fortezze strategiche, lottavano contro i Giudei e, dando asilo a tutti i fuorusciti da Gerusalemme, cominciarono a fomentare la guerra. p|Y Gorgia, divenuto stratega della regione, assoldava stranieri e teneva viva la guerra contro i Giudei. <{q Per questo motivo fu accusato dagli amici presso l'Eupàtore ed egli, sentendosi spesso chiamare traditore per aver abbandonato Cipro a lui affidata dal Filomètore ed essere passato dalla parte di Antioco Epìfane, né potendo esercitare con onore la carica, preso il veleno, pose fine alla propria vita. Ez Tolomeo, chiamato Macrone, preferendo osservare la giustizia nei riguardi dei Giudei, a causa dei torti che erano stati fatti loro, cercava di svolgere i rapporti con loro pacificamente. y Costui, dunque, succeduto nel regno, nominò capo degli affari politici un certo Lisia, primo stratega della Celesiria e della Fenicia. x- Ora invece esporremo le cose accadute sotto Antioco Eupàtore, figlio di quell'empio, sunteggiando le principali sventure connesse alle guerre. Tw! Tali furono le vicende riguardanti la morte di Antioco chiamato Epìfane. v Stabilirono quindi con pubblico decreto e deliberazione per tutto il popolo dei Giudei, che ogni anno si celebrassero questi giorni. &uE Perciò, tenendo in mano bastoni ornati, rami verdi e palme, innalzavano inni a colui che aveva fatto ben riuscire la purificazione del suo proprio tempio. Mt Con gioia passarono otto giorni come nella festa delle Capanne, ricordando come poco tempo prima avevano passato la feste delle Capanne dispersi sui monti e nelle caverne come animali selvatici. s7 La purificazione del tempio avvenne nello stesso giorno in cui gli stranieri l'avevano profanato, il venticinque dello stesso mese, cioè di Casleu. |rq Fatto questo, prostrati a terra, supplicarono il Signore, che non li facesse più incorrere in quei mali ma, se mai peccassero ancora, venissero da lui corretti con clemenza, ma non abbandonati in mano a un popolo di barbari e bestemmiatori. {qo Purificarono il tempio e vi costruirono un altro altare; poi facendo scintille con le pietre, ne trassero il fuoco e offrirono sacrifici, dopo un'interruzione di due anni; prepararono l'altare degli incensi, le lampade e l'offerta dei pani. Wp' distrussero le are innalzate dagli stranieri sulle piazze e i recinti sacri. go I Il Maccabeo intanto e i suoi uomini, guidati dal Signore, rioccuparono il tempio e la città, *nM Curò il trasporto della salma Filippo, cresciuto insieme a lui, il quale poi, diffidando del figlio di Antioco, si recò in Egitto presso Tolomeo Filomètore. Km Quest'omicida e bestemmiatore dunque, soffrendo crudeli tormenti, come li aveva fatti subire agli altri, finì così la sua vita in terra straniera, in una zona montuosa, con una sorte misera. llQ Ho fiducia che egli si comporterà con voi con moderazione e umanità, secondo le mie direttive". 9kk Vi prego dunque e vi scongiuro di ricordarvi dei benefici ricevuti pubblicamente o privatamente e prego ciascuno di conservare la vostra benevolenza verso di me e mio figlio. aj; e oltre a questo constatando che i sovrani vicini e confinanti con il nostro regno spiano il momento opportuno e attendono gli eventi, ho designato come re mio figlio Antioco, che già più volte, quando intraprendevo i viaggi nei distretti settentrionali, ho raccomandato e affidato a moltissimi di voi. A lui indirizzo la lettera qui unita. Si perché se accadesse qualche cosa di inaspettato o si diffondesse la notizia di qualche grave incidente, gli abitanti del paese, sapendo in mano a chi era stato lasciato il governo, non si agitassero; h- considerando d'altra parte che anche mio padre, quando aveva intrapreso spedizioni nelle province settentrionali, aveva indicato il successore, fgE Pur non disperando del mio stato, ma avendo molta fiducia di poter scampare dalla malattia, jfM mi ricordo con tenerezza del vostro onore e della vostra benevolenza. Ritornando dalle province della Persia e trovandomi colpito da una malattia insopportabile, ho creduto necessario pensare alla comune sicurezza di tutti. e Se voi state bene e i figli e le vostre cose procedono secondo il vostro pensiero, io, riponendo le mie speranze nel Cielo, udc "Ai Giudei, ottimi cittadini, il re e condottiero Antioco augura perfetta salute, benessere e prosperità. ucc Ma poiché i dolori non diminuivano per nulla - era arrivato infatti su di lui il giusto giudizio di Dio - e disperando ormai di sé, scrisse ai Giudei la lettera che riportiamo qui sotto, nello stile di una supplica, così concepita: zbm inoltre che si sarebbe fatto Giudeo e si sarebbe recato in ogni luogo abitato per annunciare la potenza di Dio. yak che avrebbe adornato con magnifici doni votivi il sacro tempio, che prima aveva saccheggiato, e avrebbe restituito in maggior numero tutti gli arredi sacri e avrebbe provveduto con le proprie entrate ai contributi fissati per i sacrifici; =`s che avrebbe reso pari agli Ateniesi tutti i Giudei che prima aveva stabilito di non degnare neppure della sepoltura, ma di gettare in pasto alle fiere insieme con i loro bambini; _  che avrebbe dichiarato libera la città santa, che prima si affrettava a raggiungere per raderla al suolo e farne un cimitero; t^a Quell'empio si mise a pregare quel Signore che ormai non avrebbe più avuto misericordia di lui, e diceva ]9 Non potendo più sopportare il suo proprio fetore, disse: "È giusto sottomettersi a Dio e non pensare di essere uguale a Dio quando si è mortali!". U\# Allora finalmente, malconcio a quel modo, incominciò ad abbassare il colmo della sua superbia e ad avviarsi al ravvedimento per effetto del divino flagello, mentre senza tregua era lacerato dai dolori. [ Colui che poco prima credeva di toccare gli astri del cielo, ora nessuno poteva sopportarlo per l'intollerabile intensità del fetore. \Z1 a tal punto che nel corpo di quell'empio si formavano i vermi e, mentre era ancora vivo, le sue carni fra spasimi e dolori cadevano a brandelli e l'esercito era tutto nauseato dal fetore e dal marciume di lui. |Yq Colui che poco prima pensava di comandare ai flutti del mare, arrogandosi di essere un superuomo e di pesare sulla bilancia le cime dei monti, ora gettato a terra doveva farsi portare in lettiga, rendendo a tutti manifesta la potenza di Dio, 5Xc Ma egli non desisteva affatto dalla sua alterigia, anzi pieno ancora di superbia spirava il fuoco della sua collera contro i Giudei e comandava di accelerare la corsa. Ma gli accadde di cadere dal carro in corsa tumultuosa e per la grave caduta di riportare contusioni in tutte le membra del corpo. mWS ben meritati da colui che aveva straziato le viscere altrui con molti e strani generi di tormenti. dVA Ma il Signore che tutto vede, il Dio d'Israele, lo colpì con piaga insanabile e invisibile. Aveva appena terminato quella frase, quando lo colpì un insopportabile dolore alle viscere e terribili spasimi intestinali, ~Uu Montato in gran furore, pensava di sfogarsi sui Giudei anche per lo smacco inflittogli da coloro che lo avevano messo in fuga. Perciò diede ordine al cocchiere di compiere il viaggio spingendo i cavalli senza sosta; ma incombeva ormai su di lui il giudizio del Cielo. Così diceva nella sua superbia: "Farò di Gerusalemme un cimitero di Giudei, appena vi sarò giunto". T Mentre si trovava presso Ecbàtana, gli giunsero le notizie su ciò che era accaduto a Nicànore e agli uomini di Timòteo. S- Infatti egli era giunto nella città chiamata Persepoli e si era accinto a depredare il tempio e ad impadronirsi della città, ma i cittadini ricorsero in massa alle armi e lo ricacciarono; perciò Antioco, messo in fuga dagli abitanti, dovette ritirarsi vergognosamente. _R 9 Avvenne in quel periodo il ritorno ignominioso di Antioco dalle regioni della Persia. Q$Così chi si riprometteva di assicurare il tributo per i Romani con la vendita dei prigionieri in Gerusalemme, confessava ora che i Giudei avevano un difensore, che i Giudei erano per questa ragione invincibili, perché obbedivano alle leggi stabilite da lui. !P;#umiliato, con l'aiuto di Dio, da coloro che erano da lui ritenuti insignificanti, deposta la splendida veste, fuggiasco come uno schiavo attraverso la campagna e ormai privo di tutto, arrivò ad Antiochia, già troppo fortunato di essere sopravvissuto alla rovina dell'esercito. hOI"Il tristissimo Nicànore, colui che aveva convocato mille mercanti per la vendita dei Giudei, `N9!Mentre si celebrava la vittoria in patria, bruciarono coloro che avevano incendiato le sacre porte, compreso Callìstene, che si era rifugiato in una casupola; ricevette così una degna mercede della sua empietà. M Uccisero anche l'ufficiale preposto alle guardie di Timòteo, uomo scelleratissimo, che aveva fatto soffrire molto i Giudei. LRaccolte le armi dei nemici, con molta cura riposero il tutto in luoghi opportuni; il resto del bottino lo portarono a Gerusalemme. K-Combatterono anche contro gli uomini di Timòteo e di Bàcchide, uccidendone più di ventimila, e divennero padroni di alte fortezze e distribuirono l'abbondante bottino, facendo parti uguali per sé, per i danneggiati, per gli orfani, per le vedove e anche per i vecchi. JCompiute queste cose, alzarono insieme preghiere al Signore misericordioso, scongiurandolo di riconciliarsi pienamente con i suoi servi. IDopo il sabato distribuirono parte delle spoglie ai danneggiati, alle vedove, agli orfani; il resto se lo divisero loro e i loro figli. wHgRaccolte le armi dei nemici e tolte loro le spoglie, passarono il sabato benedicendo incessantemente e ringraziando il Signore che li aveva fatti giungere salvi fino a quel giorno, fissandolo per loro come inizio della sua misericordia. YG+Era la vigilia del sabato e per questa ragione non protrassero l'inseguimento. )FKS'impadronirono anche del denaro dei mercanti convenuti per acquistarli; inseguirono poi i nemici per un pezzo, ma tornarono indietro impediti dall'ora tarda. PEL'Onnipotente si fece in realtà loro alleato ed essi uccisero più di novemila nemici, ferirono e mutilarono nelle membra la maggior parte dell'esercito di Nicànore e costrinsero tutti a fuggire. D1fece inoltre leggere da Eleàzaro il libro sacro e, data la parola d'ordine "Aiuto di Dio", postosi a capo del primo reparto, attaccò Nicànore. C mise al comando di ogni schieramento i suoi fratelli Simone, Giuseppe e Giònata, affidando a ciascuno millecinquecento uomini; B'Con queste parole li rese coraggiosi e pronti a morire per le leggi e per la patria; poi divise in qualche modo l'esercito in quattro parti; KAe quello successo in Babilonia nella battaglia contro i Gàlati, quando vennero nella necessità di battersi, essendo in tutto ottomila insieme con quattromila Macedoni, e mentre i Macedoni soccombevano, gli ottomila sterminarono centoventimila uomini con l'aiuto venuto loro dal Cielo, riportandone un grande vantaggio. (@IRicordò loro distintamente gli interventi divini al tempo degli antenati, quello avvenuto contro Sennàcherib, quando morirono centottantacinquemila uomini, G?"Costoro - disse - confidano nelle armi e insieme nel loro ardire; noi confidiamo nel Dio onnipotente, capace di abbattere quanti vengono contro di lui e il mondo intero con un sol cenno". S>tenendo davanti agli occhi le violenze da essi empiamente perpetrate contro il luogo santo e lo strazio della città messa a ludibrio e ancora la soppressione dell'ordinamento politico degli antenati. =Il Maccabeo poi, radunando i suoi uomini in numero di seimila, li esortava a non scoraggiarsi davanti ai nemici, né a lasciarsi prendere da timore di fronte alla moltitudine dei pagani venuti ingiustamente contro di loro, ma a combattere da forti, <questo, se non per loro merito, almeno per l'alleanza con i loro padri e per riguardo al suo glorioso nome invocato sopra di loro. 0;YAltri vendevano tutte le cose che erano loro rimaste e insieme pregavano il Signore di salvare coloro che l'empio Nicànore aveva venduti prima ancora dello scontro; u:c Allora i paurosi e quanti non confidavano nella giustizia di Dio fuggirono, portandosi lontano dalla zona. q9[ Giuda fu informato della spedizione di Nicànore e annunciò ai suoi uomini la presenza dell'esercito. |8q Anzi spedì senz'altro un avviso alle città della costa, invitandole all'acquisto di schiavi giudei e promettendo di barattare novanta prigionieri per un talento; non immaginava che la vendetta dell'Onnipotente stava per piombare su di lui. 7 Nicànore stabilì di pagare il tributo che il re doveva ai Romani, che era di duemila talenti, con la vendita degli schiavi giudei. >6u Quegli incaricò Nicànore, figlio di Pàtroclo, uno dei primi amici del re, e lo inviò, mettendo ai suoi ordini gente d'ogni nazione in numero non inferiore a ventimila, per sterminare totalmente la stirpe dei Giudei. Gli associò anche Gorgia, un generale di professione ed esperto nelle azioni belliche. j5MFilippo, osservando che quest'uomo a poco a poco otteneva vantaggio e progrediva continuamente nei successi, scrisse a Tolomeo, stratega della Celesiria e della Fenicia, perché intervenisse a favore degli interessi del re. 4}scegliendo di preferenza la notte come tempo favorevole a queste incursioni. La fama del suo valore risuonava dovunque. 37Piombando all'improvviso su città e villaggi, li incendiava e, impadronendosi delle posizioni più opportune, metteva in fuga non pochi dei nemici, 2Il Maccabeo, postosi a capo del gruppo, divenne ormai invincibile per i pagani, mentre l'ira del Signore si volgeva in misericordia. #1?non dimenticasse l'iniquo sterminio di fanciulli innocenti e le bestemmie pronunciate contro il suo nome e mostrasse il suo sdegno contro la malvagità. 0usasse misericordia alla città devastata e prossima ad essere rasa al suolo, porgesse orecchio al sangue che gridava al suo cospetto, /%Alzarono allora suppliche al Signore, perché riguardasse il popolo da tutti calpestato, avesse pietà del tempio profanato da uomini empi, V. 'Intanto Giuda Maccabeo e i suoi compagni, passando di nascosto nei villaggi, invitavano i parenti e, raccogliendo in più coloro che erano rimasti fedeli al giudaismo, misero insieme circa seimila uomini. a-;*Ma ora basti quanto s'è esposto circa i pasti sacrificali e le incredibili crudeltà. A,})Ultima dopo i figli, anche la madre incontrò la morte. \+1(Così anche costui passò all'altra vita puro, confidando pienamente nel Signore. *y'Il re, divenuto furibondo, si sfogò su questo più crudelmente che sugli altri, sentendosi invelenito dallo scherno. )~}}l|S{zz-yGxx(ww%vuut0sVrpqapploovo.nmll6kjiihggfgeddccGbb@am`y__s^^A]]\:[[4ZYXXWVUUTT^SSGRQQ=Della rovina e della fame ti riderai né temerai le bestie selvatiche; Z=-sarai al riparo dal flagello della lingua, né temerai quando giunge la rovina. U<#nella carestia ti scamperà dalla morte e in guerra dal colpo della spada; T;!Da sei tribolazioni ti libererà e alla settima non ti toccherà il male; N:perché egli fa la piaga e la fascia, ferisce e la sua mano risana. i9KFelice l'uomo, che è corretto da Dio: perciò tu non sdegnare la correzione dell'Onnipotente, G8C'è speranza per il misero e l'ingiustizia chiude la bocca. b7=mentre egli salva dalla loro spada l'oppresso, e il meschino dalla mano del prepotente. Q6Di giorno incappano nel buio e brancolano in pieno sole come di notte, f5E coglie di sorpresa i saggi nella loro astuzia e manda in rovina il consiglio degli scaltri. X4) rende vani i pensieri degli scaltri e le loro mani non ne compiono i disegni; J3  Colloca gli umili in alto e gli afflitti solleva a prosperità; I2  che dà la pioggia alla terra e manda le acque sulle campagne. P1 a lui, che fa cose grandi e incomprensibili, meraviglie senza numero, I0 Io, invece, mi rivolgerei a Dio e a Dio esporrei la mia causa: J/ ma è l'uomo che genera pene, come le scintille volano in alto. X.)Non esce certo dalla polvere la sventura né germoglia dalla terra il dolore, O-l'affamato ne divora la messe e gente assetata ne succhia gli averi. ],3I suoi figli sono lungi dal prosperare, sono oppressi alla porta, senza difensore; Y++Io ho visto lo stolto metter radici, ma imputridire la sua dimora all'istante. U*#Poiché allo stolto dà morte lo sdegno e la collera fa morire lo sciocco. [) 1Chiama, dunque! Ti risponderà forse qualcuno? E a chi fra i santi ti rivolgerai? ](3La funicella della loro tenda non viene forse strappata? Muoiono senza saggezza!". `'9annientati fra il mattino e la sera: senza che nessuno ci badi, periscono per sempre. z&mquanto più a chi abita case di fango, che nella polvere hanno il loro fondamento! Come tarlo sono schiacciati, Q%Ecco, dei suoi servi egli non si fida e ai suoi angeli imputa difetti; c$?"Può il mortale essere giusto davanti a Dio o innocente l'uomo davanti al suo creatore? #+Stava là ritto uno, di cui non riconobbi l'aspetto, un fantasma stava davanti ai miei occhi... Un sussurro..., e una voce mi si fece sentire: S"un vento mi passò sulla faccia, e il pelo si drizzò sulla mia carne... G!terrore mi prese e spavento e tutte le ossa mi fece tremare; R  Nei fantasmi, tra visioni notturne, quando grava sugli uomini il sonno, _7 A me fu recata, furtiva, una parola e il mio orecchio ne percepì il lieve sussurro. a; Il leone è perito per mancanza di preda e i figli della leonessa sono stati dispersi. ^5 Il ruggito del leone e l'urlo del leopardo e i denti dei leoncelli sono frantumati. T! A un soffio di Dio periscono e dallo sfogo della sua ira sono annientati. [/Per quanto io ho visto, chi coltiva iniquità, chi semina affanni, li raccoglie. b=Ricordalo: quale innocente è mai perito e quando mai furon distrutti gli uomini retti? a;La tua pietà non era forse la tua fiducia e la tua condotta integra, la tua speranza? RMa ora questo accade a te e ti abbatti; capita a te e ne sei sconvolto. eCle tue parole hanno sorretto chi vacillava e le ginocchia che si piegavano hai rafforzato. J Ecco, tu hai istruito molti e a mani fiacche hai ridato vigore; _7Se si tenta di parlarti, ti sarà forse gravoso? Ma chi può trattenere il discorso? 4 eElifaz il Temanita prese la parola e disse: RNon ho tranquillità, non ho requie, non ho riposo e viene il tormento! Operché ciò che temo mi accade e quel che mi spaventa mi raggiunge. ^5Così, al posto del cibo entra il mio gemito, e i miei ruggiti sgorgano come acqua, Qa un uomo, la cui via è nascosta e che Dio da ogni parte ha sbarrato? X)che godono alla vista di un tumulo, gioiscono se possono trovare una tomba... Y+a quelli che aspettano la morte e non viene, che la cercano più di un tesoro, V %Perché dare la luce a un infelice e la vita a chi ha l'amarezza nel cuore, U #Laggiù è il piccolo e il grande, e lo schiavo è libero dal suo padrone. T !I prigionieri hanno pace insieme, non sentono più la voce dell'aguzzino. W 'Laggiù i malvagi cessano d'agitarsi, laggiù riposano gli sfiniti di forze. d AOppure, come aborto nascosto, più non sarei, o come i bimbi che non hanno visto la luce. I o con i principi, che hanno oro e riempiono le case d'argento. Ocon i re e i governanti della terra, che si sono costruiti mausolei, =u Sì, ora giacerei tranquillo, dormirei e avrei pace Z- Perché due ginocchia mi hanno accolto, e perché due mammelle, per allattarmi? dA E perché non sono morto fin dal seno di mia madre e non spirai appena uscito dal grembo? mS poiché non mi ha chiuso il varco del grembo materno, e non ha nascosto l'affanno agli occhi miei! |q Si oscurino le stelle del suo crepuscolo, speri la luce e non venga; non veda schiudersi le palpebre dell'aurora, \1La maledicano quelli che imprecano al giorno, che sono pronti a evocare Leviatan. FEcco, quella notte sia lugubre e non entri giubilo in essa. mSQuel giorno lo possieda il buio non si aggiunga ai giorni dell'anno, non entri nel conto dei mesi. w~gLo rivendichi tenebra e morte, gli si stenda sopra una nube e lo facciano spaventoso gli uragani del giorno! e}CQuel giorno sia tenebra, non lo ricerchi Dio dall'alto, né brilli mai su di esso la luce. e|CPerisca il giorno in cui nacqui e la notte in cui si disse: "È stato concepito un uomo!". {)prese a dire: ?z {Dopo, Giobbe aprì la bocca e maledisse il suo giorno; 'yG Poi sedettero accanto a lui in terra, per sette giorni e sette notti, e nessuno gli rivolse una parola, perché vedevano che molto grande era il suo dolore. &xE Alzarono gli occhi da lontano ma non lo riconobbero e, dando in grida, si misero a piangere. Ognuno si stracciò le vesti e si cosparse il capo di polvere. w7 Nel frattempo tre amici di Giobbe erano venuti a sapere di tutte le disgrazie che si erano abbattute su di lui. Partirono, ciascuno dalla sua contrada, Elifaz il Temanita, Bildad il Suchita e Zofar il Naamatita, e si accordarono per andare a condolersi con lui e a consolarlo. Fv Ma egli le rispose: "Come parlerebbe una stolta tu hai parlato! Se da Dio accettiamo il bene, perché non dovremo accettare il male?". In tutto questo Giobbe non peccò con le sue labbra. euC Allora sua moglie disse: "Rimani ancor fermo nella tua integrità? Benedici Dio e muori!". Tt!Giobbe prese un coccio per grattarsi e stava seduto in mezzo alla cenere. }ssSatana si allontanò dal Signore e colpì Giobbe con una piaga maligna, dalla pianta dei piedi alla cima del capo. ^r5Il Signore disse a satana: "Eccolo nelle tue mani! Soltanto risparmia la sua vita". nqUMa stendi un poco la mano e toccalo nell'osso e nella carne e vedrai come ti benedirà in faccia!". rp]Satana rispose al Signore: "Pelle per pelle; tutto quanto ha, l'uomo è pronto a darlo per la sua vita. oIl Signore disse a satana: "Hai posto attenzione al mio servo Giobbe? Nessuno è come lui sulla terra: uomo integro e retto, teme Dio ed è alieno dal male. Egli è ancor saldo nella sua integrità; tu mi hai spinto contro di lui, senza ragione, per rovinarlo". |nqIl Signore disse a satana: "Da dove vieni?". Satana rispose al Signore: "Da un giro sulla terra che ho percorsa". m Quando un giorno i figli di Dio andarono a presentarsi al Signore, anche satana andò in mezzo a loro a presentarsi al Signore. Tl #In tutto questo Giobbe non peccò e non attribuì a Dio nulla di ingiusto. k -e disse: "Nudo uscii dal seno di mia madre, e nudo vi ritornerò. Il Signore ha dato, il Signore ha tolto, sia benedetto il nome del Signore!". ej EAllora Giobbe si alzò e si stracciò le vesti, si rase il capo, cadde a terra, si prostrò Mi quand'ecco un vento impetuoso si è scatenato da oltre il deserto: ha investito i quattro lati della casa, che è rovinata sui giovani e sono morti. Sono scampato io solo che ti racconto questo". h 1Mentr'egli ancora parlava, entrò un altro e disse: "I tuoi figli e le tue figlie stavano mangiando e bevendo in casa del loro fratello maggiore, mg UMentr'egli ancora parlava, entrò un altro e disse: "I Caldei hanno formato tre bande: si sono gettati sopra i cammelli e li hanno presi e hanno passato a fil di spada i guardiani. Sono scampato io solo che ti racconto questo". Of Mentr'egli ancora parlava, entrò un altro e disse: "Un fuoco divino è caduto dal cielo: si è attaccato alle pecore e ai guardiani e li ha divorati. Sono scampato io solo che ti racconto questo". e 9quando i Sabei sono piombati su di essi e li hanno predati e hanno passato a fil di spada i guardiani. Sono scampato io solo che ti racconto questo". qd ]un messaggero venne da Giobbe e gli disse: "I buoi stavano arando e le asine pascolando vicino ad essi, c  Ora accadde che un giorno, mentre i suoi figli e le sue figlie stavano mangiando e bevendo in casa del fratello maggiore, b  Il Signore disse a satana: "Ecco, quanto possiede è in tuo potere, ma non stender la mano su di lui". Satana si allontanò dal Signore. ]a 5 Ma stendi un poco la mano e tocca quanto ha e vedrai come ti benedirà in faccia!". ,` S Non hai forse messo una siepe intorno a lui e alla sua casa e a tutto quanto è suo? Tu hai benedetto il lavoro delle sue mani e il suo bestiame abbonda di terra. R_  Satana rispose al Signore e disse: "Forse che Giobbe teme Dio per nulla? '^ IIl Signore disse a satana: "Hai posto attenzione al mio servo Giobbe? Nessuno è come lui sulla terra: uomo integro e retto, teme Dio ed è alieno dal male". }] uIl Signore chiese a satana: "Da dove vieni?". Satana rispose al Signore: "Da un giro sulla terra, che ho percorsa". s\ aUn giorno, i figli di Dio andarono a presentarsi davanti al Signore e anche satana andò in mezzo a loro. ?[ yQuando avevano compiuto il turno dei giorni del banchetto, Giobbe li mandava a chiamare per purificarli; si alzava di buon mattino e offriva olocausti secondo il numero di tutti loro. Giobbe infatti pensava: "Forse i miei figli hanno peccato e hanno offeso Dio nel loro cuore". Così faceva Giobbe ogni volta. :Z oOra i suoi figli solevano andare a fare banchetti in casa di uno di loro, ciascuno nel suo giorno, e mandavano a invitare anche le loro tre sorelle per mangiare e bere insieme. GY  possedeva settemila pecore e tremila cammelli, cinquecento paia di buoi e cinquecento asine, e molto numerosa era la sua servitù. Quest'uomo era il più grande fra tutti i figli d'oriente. 1X _Gli erano nati sette figli e tre figlie; rW aC'era nella terra di Uz un uomo chiamato Giobbe: uomo integro e retto, temeva Dio ed era alieno dal male. "V='Come il bere solo vino e anche il bere solo acqua è dannoso e viceversa come il vino mescolato con acqua è amabile e procura un delizioso piacere, così l'arte di ben disporre l'argomento delizia gli orecchi di coloro a cui capita di leggere la composizione. E qui sia la fine. 4Ua&Se la disposizione dei fatti è riuscita scritta bene e ben composta, era quello che volevo; se invece è riuscita di poco valore e mediocre, questo solo ho potuto fare. T5%Così andarono le cose riguardo a Nicànore e, poiché da quel tempo la città è rimasta in mano agli Ebrei, anch'io chiudo qui la mia narrazione. vSe$Quindi decretarono unanimemente con voto pubblico di non lasciar passare inosservato quel giorno, ma di commemorarlo il tredici del decimosecondo mese - che in lingua siriaca si chiama Adar - il giorno precedente la festa di Mardocheo. R}#Fece poi appendere la testa di Nicànore all'Acra alla vista di tutti, perché fosse segno manifesto dell'aiuto di Dio. Q%"Tutti allora, rivolti verso il cielo, benedissero il Signore glorioso dicendo: "Benedetto colui che ha conservato la sua dimora inviolata". %PC!Tagliata poi la lingua del sacrilego Nicànore, la fece gettare a pezzi agli uccelli e ordinò di appendere davanti al tempio la mercede della sua follia. +OO e mostrò loro la testa dell'empio Nicànore e la mano che quel bestemmiatore aveva steso contro la sacra dimora dell'Onnipotente pronunciando parole arroganti. "N=Quando vi giunse, chiamò a raccolta tutti i connazionali e i sacerdoti davanti all'altare: sostando in mezzo a loro mandò a chiamare quelli dell'Acra ,MQQuindi colui che era stato sempre il primo a combattere per i suoi concittadini con anima e corpo, colui che aveva conservato l'affetto dell'età giovanile verso i suoi connazionali, comandò che tagliassero la testa di Nicànore e la sua mano con il braccio e li portassero a Gerusalemme. nLULevarono alte grida dandosi all'entusiasmo, mentre benedicevano l'Onnipotente nella lingua paterna. ~KuTerminata la battaglia, mentre facevano ritorno pieni di gioia, riconobbero Nicànore caduto con tutte le sue armi. 6JeIn tal modo combattendo con le mani e pregando Dio con il cuore, travolsero non meno di tretacinquemila uomini, rallegrandosi grandemente per la manifesta presenza di Dio. mISInvece gli uomini di Giuda con invocazioni e preghiere si gettarono nella mischia contro i nemici. [H/Gli uomini di Nicànore avanzavano al suono delle trombe e degli inni di guerra. G5Siano atterriti dalla potenza del tuo braccio coloro che bestemmiando sono venuti qui contro il tuo santo tempio". Con queste parole egli terminò. jFMAnche ora, sovrano del cielo, manda un angelo buono davanti a noi per incutere paura e tremore. REInvocando il Signore, si esprimeva in questo modo: "Tu, Signore, inviasti il tuo angelo al tempo di Ezechia re della Giudea ed egli fece perire nel campo di Sennàcherib centottantacinquemila uomini. KDil Maccabeo dopo aver osservato le moltitudini presenti e la svariata attrezzatura delle armi e la ferocia delle bestie, alzò le mani al cielo e invocò il Signore che compie prodigi, convinto che non è possibile vincere con le armi, ma che egli concede la vittoria a coloro che ne sono degni, secondo il suo giudizio. mCSMentre tutti erano in attesa della prova imminente e i nemici già avevano cominciato ad attaccare e l'esercito era in ordine di battaglia e gli elefanti erano piazzati in posizione opportuna e la cavalleria schierata ai lati, BAnche per quelli rimasti in città non era piccola l'angoscia, essendo tutti turbati per l'ansia del combattimento in campo aperto. ,AQMinore era il loro timore per le donne e i figli come pure per i fratelli e i parenti, poiché la prima e principale preoccupazione era per il tempio consacrato. H@ Esortati dalle bellissime parole di Giuda, capaci di spingere all'eroismo e di rendere virile anche l'animo dei giovani, decisero di non restare in campo, ma di intervenire coraggiosamente e decidere la sorte attaccando battaglia con tutto il coraggio, perché la città e le cose sante e il tempio erano in pericolo. ]?3"Prendi la spada sacra come dono da parte di Dio; con questa abbatterai i nemici". t>aE Geremia stendendo la destra consegnò a Giuda una spada d'oro, pronunciando queste parole nel porgerla: =7Onia disse: "Questi è l'amico dei suoi fratelli, colui che innalza molte preghiere per il popolo e per la città santa, Geremia il profeta di Dio". %<C Gli era anche apparso un personaggio che si distingueva per la canizie e la dignità ed era rivestito di una maestà meravigliosa e piena di magnificenza. ;9 La sua visione era questa: Onia, che era stato sommo sacerdote, uomo eccellente, modesto nel portamento, mite nel contegno, dignitoso nel proferir parole, occupato fin dalla fanciullezza in quanto riguardava la virtù, con le mani protese pregava per tutta la nazione giudaica. `:9 Dopo aver armato ciascuno di loro non tanto con la sicurezza degli scudi e delle lance quanto con il conforto delle egregie parole, li riempì di gioia, narrando loro un sogno degno di fede, anzi una vera visione. 9y Avendo così rinfrancato i loro sentimenti, espose e denunziò la malafede dei pagani e la violazione dei giuramenti. 87 Confortandoli così con le parole della legge e dei profeti e ricordando loro le lotte che avevano già condotte a termine, li rese più coraggiosi. j7MEsortava i suoi uomini a non temere l'attacco dei pagani, ma a tener impressi nella mente gli aiuti che in passato erano venuti loro dal Cielo e ad aspettare ora la vittoria che sarebbe stata loro concessa dall'Onnipotente. {6oIl Maccabeo invece era costantemente convinto e pienamente fiducioso di trovare protezione da parte del Signore. 53Nicànore, dunque, alzata la testa con tutta la sua superbia, aveva decretato di erigere un pubblico trofeo per la vittoria sugli uomini di Giuda. K4L'altro ribattè: "E io sono sovrano sulla terra, che comando di prendere le armi e portare a termine le disposizioni del re". Tuttavia non riuscì a mandare ad effetto il suo crudele intento. 3Essi risposero: "C'è il Signore vivente; egli è il sovrano del cielo, che ha comandato di celebrare il settimo giorno". 2quell'uomo tre volte scellerato chiese se c'era in cielo un Signore che aveva comandato di celebrare il giorno del sabato. a1;Poiché i Giudei che l'avevano seguito forzatamente gli dicevano: "Assolutamente non devi ucciderli in modo così crudele e barbaro; rispetta quel giorno che è stato onorato e santificato da colui che tutto vede", 0 7Nicànore, avendo saputo che gli uomini di Giuda si trovavano nella regione della Samaria, decise di assalirli a colpo sicuro nel giorno del riposo. [//.ormai completamente esague; si trappò gli intestini e prendendoli con le mani li gettò contro la folla; morì in tal modo invocando il Signore della vita e dello spirito perché di nuovo glieli restituisse. J. -Poiché respirava ancora, con l'animo infiammato, si alzò, mentre il sangue gli usciva a fiotti e le ferite lo straziavano e, attraversata di corsa la folla, salì su di un tratto di roccia, r-],Essi lo scansarono immediatamente lasciando uno spazio libero ed egli cadde in mezzo allo spazio vuoto. T,!+Non avendo però portato a segno il colpo per la fretta della lotta, mentre la folla premeva fuori delle porte, salì coraggiosamente sulle mura e si gettò a precipizio sulla folla con gesto da prode. ~+u*preferendo morire nobilmente piuttosto che divenire schiavo degli empi e subire insulti indegni della sua nobiltà. d*A)Ma, quando quella truppa stava per occupare la torre e tentava di forzare la porta del cortile e ordinavano di portare il fuoco e di appiccarlo alle porte, egli, accerchiato da ogni lato, si piantò la spada in corpo, W)'(pensava infatti che, prendendo costui, avrebbe arrecato loro un grave colpo. ('Volendo Nicànore far nota a tutti l'ostilità che aveva verso i Giudei, mandò più di cinquecento soldati per arrestarlo; 0'Y&Egli infatti nei giorni precedenti la rivolta si era attirata l'accusa di giudaismo e realmente per il giudaismo aveva impegnato corpo e anima con piena generosità. D&%Fu denunziato a Nicànore un certo Razis degli anziani di Gerusalemme, uomo pieno di amore per la città, che godeva grandissima fama e chiamato per la sua benevolenza padre dei Giudei. %$E ora tu, Santo e Signore di ogni santità, custodisci questa tua casa, appena purificata, per sempre libera da contaminazioni". }$s#"Tu, Signore, che di nulla hai bisogno, ti sei compiaciuto di porre il tempio della tua abitazione in mezzo a noi. #"Dette queste grosse parole, se ne andò. I sacerdoti alzando le mani al cielo, invocarono il protettore sempre vigile del nostro popolo: r"]!ma egli, stendendo la destra contro il tempio, giurò: "Se non mi consegnerete Giuda in catene, farò di questa dimora di Dio una piazza pulita, abbatterò dalle fondamenta l'altare e innalzerò qui uno splendido tempio a Dioniso". _!7 I sacerdoti dichiararono con giuramento che non sapevano dove mai fosse il ricercato Y +Questi, accortosi di essere stato giocato abilmente da quell'uomo, salito al massimo e santo tempio, mentre i sacerdoti stavano compiendo i sacrifici prescritti, ordinò che gli fosse consegnato quell'uomo. nUIl Maccabeo, notando che Nicànore era più freddo nei suoi confronti e aspro nei consueti incontri, arguendo che questa freddezza non presagiva niente di buono, raccolti non pochi dei suoi non si fece più vedere da Nicànore. Ma, poiché non gli era possibile agire contro la volontà del re, cercava l'occasione per effettuare la cosa con qualche stratagemma. %Nicànore, sorpreso da questi ordini, rimase sconcertato ed era riluttante a rompere i patti senza che l'uomo avesse commesso alcuna colpa. s_Il re, contrariato e acceso di sdegno per le calunnie di quel genio malefico, scrisse a Nicànore, dichiarandogli di essere scontento delle alleanze concluse e ordinandogli che gli mandasse subito ad Antiochia il Maccabeo in catene. Ma Alcimo, vedendo la loro reciproca simpatia e procuratosi copia degli accordi intercorsi, andò da Demetrio e gli disse che Nicànore seguiva una linea contraria agli interessi dello stato: aveva infatti nominato suo successore Giuda, il sobillatore del regno. q[L'esortò a sposarsi e ad avere figli; Giuda si sposò, si sistemò e godette della sua parte di vita. kOVoleva che Giuda restasse sempre alla sua presenza e nutriva un affetto cordiale per quel prode. !Nicànore si trattenne in Gerusalemme e non fece alcun gesto fuori luogo; anzi licenziò le turbe raccogliticce che si erano unite a lui. GGiuda tuttavia dispose degli uomini armati nei luoghi opportuni per paura che si verificasse d'improvviso qualche tradimento da parte dei nemici: così in buon accordo tennero il convegno. +Fissarono il giorno nel quale sarebbero venuti a un incontro privato. Dall'una e dall'altra parte avanzò una lettiga e collocarono dei seggi. /La cosa fu discussa lungamente e, quando il comandante ne diede comunicazione alle truppe, il parere risultò unanime e accettarono gli accordi. eCPer questo mandò Posidonio e Teòdoto e Mattatia a dare e ricevere la destra per la pace. FTuttavia Nicànore, sentendo parlare del valore che avevano gli uomini di Giuda e del loro entusiasmo nelle lotte per la patria, non osava decidere la questione con spargimento di sangue. }Simone, fratello di Giuda, aveva già attaccato Nicànore, ma era rimasto battuto per l'improvvisa comparsa dei nemici. }sPoi il comandante, dati gli ordini, mosse rapidamente di là e si scontrò con loro presso il villaggio di Dessau. pYQuando seppero della venuta di Nicànore e dell'aggressione dei pagani, i Giudei cosparsi di polvere, elevarono suppliche a colui che ha stabilito il suo popolo per i secoli e che con segni palesi sempre protegge la sua porzione. OAllora i pagani della Giudea, che erano fuggiti davanti a Giuda, si univano in massa a Nicànore sapendo che le sfortune e le calamità dei Giudei sarebbero state apportatrici di fortuna per loro.   con l'ordine di eliminare prima Giuda, di disperdere i suoi uomini e di costituire Alcimo sommo sacerdote del tempio massimo. x i Questi, designato subito Nicànore, già a capo degli elefanti, e nominatolo stratega della Giudea, lo inviò | q Dopo queste sue parole, gli altri amici, irritati per i successi di Giuda, si affrettarono a infiammare Demetrio. P  Fin quando Giuda è là, la situazione non può mettersi tranquilla". % C Ora che sai queste cose in particolare, tu, re, provvedi al paese e alla nostra stirpe che va decadendo, con quella cortese benevolenza che hai con tutti. ) Kspinto anzitutto da schietta premura per gli interessi del re e dalla preoccupazione della sconsideratezza delle suddette persone, in secondo luogo mirando ai miei concittadini, perché, a causa del disordine della situazione descritta, tutto il nostro popolo viene non poco impoverito. ucPer questo anch'io, privato della dignità ereditaria, intendo dire del sommo sacerdozio, sono venuto qui, &E"I Giudei che si dicono Asidèi, a capo dei quali sta Giuda il Maccabeo, alimentano guerre e ribellioni e non lasciano che il regno trovi la tranquillità. NMa colse l'occasione favorevole alla sua follia, quando fu chiamato da Demetrio al consiglio e fu interrogato in quale disposizione e mentalità si tenessero i Giudei. A questa richiesta rispose: =sandò dal re Demetrio verso l'anno centocinquantuno offrendogli una corona d'oro e una palma oltre ai tradizionali ramoscelli di ulivo del tempio e per quel giorno stette quieto. taUn certo Alcimo, che era stato prima sommo sacerdote, ma che si era volontariamente contaminato nei giorni della secessione, accorgendosi che per nessun verso si apriva a lui una via di salvezza né ulteriore accesso al sacro altare, T!e si era impadronito del paese, eliminando Antioco e il suo tutore Lisia. 6 gDopo un periodo di tre anni, venne all'orecchio degli uomini di Giuda che Demetrio, figlio di Selèuco, era sbarcato nel porto di Tripoli con un grande esercito e la flotta N Salì allora sulla tribuna Lisia, fece la sua difesa meglio che potè, li persuase, li calmò, li rese ragionevoli; poi tornò ad Antiochia. Così si svolse la spedizione del re e il suo ritorno. 3_ Venne a Tolemàide, ma i cittadini di Tolemàide si mostrarono malcontenti per quegli accordi; erano irritati contro coloro che avevano voluto abolire i loro privilegi. s_ Fece accoglienze al Maccabeo e lasciò Egemònide come stratega da Tolemàide fino al paese dei Gerreni. J~  Ricevette poi notizia che Filippo, lasciato in Antiochia a dirigere gli affari, agiva da dissennato e ne rimase sconcertato; invitò i Giudei a trattare, si sottomise, si obbligò con giuramento a rispettare tutte le giuste condizioni, ristabilì l'accordo e offrì un sacrificio, onorò il tempio e beneficò il luogo. %}C Il re tornò a trattare con quelli che erano in Bet-Zur, diede e ricevette la destra di pace e se ne andò. Assalì gli uomini di Giuda ma ebbe la peggio. | Intanto Rodoco, appartenente alle file dei Giudei, aveva rivelato i segreti ai nemici: fu ricercato, preso e tolto di mezzo. E{ mentre Giuda faceva giungere il necessario agli assediati. ~zu Così si spingeva contro Bet-Zur, una ben munita fortezza dei Giudei, ma veniva respinto, aveva sfortuna e falliva; ry] Il re, avuto questo saggio dell'audacia dei Giudei, tentava con l'astuzia la conquista delle posizioni. yxk Quando già spuntava il giorno, la cosa era compiuta, per la protezione del Signore che aveva assistito Giuda. vwe e alla fine riempirono tutto il campo di terrore e confusione; poi se ne tornarono ad impresa ben riuscita. v Data ai suoi uomini la parola d'ordine "Vittoria di Dio", con giovani valorosi ben scelti, piombò di notte sulla tenda del re nell'accampamento, uccise circa tremila uomini e trafisse il più grosso degli elefanti insieme con l'uomo che era nella torretta bu= Affidando poi ogni cura al creatore del mondo, esortò i suoi a combattere da prodi fino alla morte per le leggi, per il tempio, per la città, per la patria, per le loro istituzioni, e pose il campo vicino a Modin. Vt% Tenuto poi un convegno a parte con gli anziani, decise che si dovesse, con l'aiuto di Dio, risolvere le cose uscendo a battaglia prima che l'esercito entrasse nella Giudea e si impadronisse della città. Ts! Quando ebbero fatto ciò tutti insieme ed ebbero supplicato il Signore misericordioso con gemiti e digiuni e prostrazioni per tre giorni continui, Giuda li esortò e comandò loro di tenersi preparati. ry e non permettesse che il popolo, che aveva appena goduto di un breve respiro, cadesse in mano a quegli infami pagani. rq] Quando Giuda seppe queste cose, ordinò al popolo di pregare il Signore giorno e notte, perché, come altre volte, così anche ora aiutasse coloro che erano in pericolo di essere privati della legge, della patria e del tempio santo p7 Il re avanzava con barbari sentimenti e con l'intenzione di far provare ai Giudei trattamenti peggiori di quelli che avevano subiti sotto suo padre. o5 giusto castigo poiché, dopo aver commesso molti delitti attorno all'altare dov'erano il fuoco sacro e la cenere, nella cenere trovò la sua morte. ^n5 In tal modo l'empio Menelao incontrò la morte e non trovò terra per la sepoltura; m} Di lassù chi è reo di sacrilegio o chi ha raggiunto gli estremi in certi altri delitti, tutti lo spingono alla morte. l# Vi è là una torre di cinquanta cubiti piena di cenere. Essa ha un ordigno girevole che da ogni lato fa cadere a precipizio sulla cenere. bk= Ma il Re dei re eccitò l'ira di Antioco contro quello scellerato e, quando Lisia ebbe additato costui come causa di tutti i mali, diede ordine che fosse condotto a Berèa e messo a morte secondo l'usanza del luogo. >>C===F<<<7;;;6:::$99l988Y8 77D666855u5)44r4733622]211c00L//p/.._---0,,,N+++K***-))k) ((^'''8&&&5%%]$$$<##~#!""X!!!7 j Db7HcQP-r^=4d9@-, n  P 4 e  y W>dM<z\1Perché vi accanite contro di me, come Dio, e non siete mai sazi della mia carne? ^5Pietà, pietà di me, almeno voi miei amici, perché la mano di Dio mi ha percosso! Z-Alla pelle si attaccano le mie ossa e non è salva che la pelle dei miei denti. b=Mi hanno in orrore tutti i miei confidenti: quelli che amavo si rivoltano contro di me. V%Anche i monelli hanno ribrezzo di me: se tento d'alzarmi, mi danno la baia. [/Il mio fiato è ripugnante per mia moglie e faccio schifo ai figli di mia madre. W'Chiamo il mio servo ed egli non risponde, devo supplicarlo con la mia bocca. T!da estraneo mi trattano le mie ancelle, un forestiero sono ai loro occhi. W'Scomparsi sono vicini e conoscenti, mi hanno dimenticato gli ospiti di casa; c? I miei fratelli si sono allontanati da me, persino gli amici mi si sono fatti stranieri.  Insieme sono accorse le sue schiere e si sono spianata la strada contro di me; hanno posto l'assedio intorno alla mia tenda. L  Ha acceso contro di me la sua ira e mi considera come suo nemico. d A Mi ha disfatto da ogni parte e io sparisco, mi ha strappato, come un albero, la speranza. M  Mi ha spogliato della mia gloria e mi ha tolto dal capo la corona. _ 7Mi ha sbarrato la strada perché non passi e sul mio sentiero ha disteso le tenebre. c ?Ecco, grido contro la violenza, ma non ho risposta, chiedo aiuto, ma non c'è giustizia! T!Sappiate dunque che Dio mi ha piegato e mi ha avviluppato nella sua rete. b=Non è forse vero che credete di vincere contro di me, rinfacciandomi la mia abiezione? J È poi vero che io abbia mancato e che persista nel mio errore? J Son dieci volte che mi insultate e mi maltrattate senza pudore. OFino a quando mi tormenterete e mi opprimerete con le vostre parole?  ;Giobbe allora rispose: X)Ecco qual è la sorte dell'iniquo: questa è la dimora di chi misconosce Dio. ODella sua fine stupirà l'occidente e l'oriente ne prenderà orrore. jMNon famiglia, non discendenza avrà nel suo popolo, non superstiti nei luoghi della sua dimora. J Lo getteranno dalla luce nel buio e dal mondo lo stermineranno. _~7Il suo ricordo sparirà dalla terra e il suo nome più non si udrà per la contrada. Z}-Al di sotto, le sue radici si seccheranno, sopra, saranno tagliati i suoi rami. a|;Potresti abitare nella tenda che non è più sua; sulla sua dimora si spargerà zolfo. Z{-Sarà tolto dalla tenda in cui fidava, per essere trascinato al re dei terrori! _z7 Un malanno divorerà la sua pelle, roderà le sue membra il primogenito della morte. Yy+ Diventerà carestia la sua opulenza e la rovina è lì in piedi al suo fianco. Px Lo spaventano da tutte le parti terrori e lo inseguono alle calcagna. Vw% Gli è nascosta per terra una fune e gli è tesa una trappola sul sentiero. Rv Un laccio l'afferrerà per il calcagno, un nodo scorsoio lo stringerà. Zu-poiché incapperà in una rete con i suoi piedi e sopra un tranello camminerà. Ut#Il suo energico passo s'accorcerà e i suoi progetti lo faran precipitare, [s/La luce si offuscherà nella sua tenda e la lucerna si estinguerà sopra di lui. hrICertamente la luce del malvagio si spegnerà e più non brillerà la fiamma del suo focolare. q Tu che ti rodi l'anima nel tuo furore, forse per causa tua sarà abbandonata la terra e le rupi si staccheranno dal loro posto? Tp!Perché considerarci come bestie, ci fai passare per bruti ai tuoi occhi? RoQuando porrai fine alle tue chiacchiere? Rifletti bene e poi parleremo. (n MBildad il Suchita prese a dire: QmScenderanno forse con me nella tomba o caleremo insieme nella polvere! DlE la mia speranza dov'è? Il mio benessere chi lo vedrà? ekCAl sepolcro io grido: "Padre mio sei tu!" e ai vermi: "Madre mia, sorelle mie voi siete!". kjO Se posso sperare qualche cosa, la tomba è la mia casa, nelle tenebre distendo il mio giaciglio. Xi) Cambiano la notte in giorno, la luce - dicono - è più vicina delle tenebre. Uh# I miei giorni sono passati, svaniti i miei progetti, i voti del mio cuore. Kg Su, venite di nuovo tutti: io non troverò un saggio fra di voi. cf? Ma il giusto si conferma nella sua condotta e chi ha le mani pure raddoppia il coraggio. ReGli onesti ne rimangono stupiti e l'innocente s'indigna contro l'empio. Ud#Si offusca per il dolore il mio occhio e le mie membra non sono che ombra. Zc-così son diventato ludibrio dei popoli sono oggetto di scherno davanti a loro. ibKCome chi invita gli amici a parte del suo pranzo, mentre gli occhi dei suoi figli languiscono; \a1Poiché hai privato di senno la loro mente, per questo non li lascerai trionfare. Y`+Sii tu la mia garanzia presso di te! Qual altro vorrebbe stringermi la destra? V_%Non sono io in balìa di beffardi? Fra i loro insulti veglia il mio occhio. \^ 3Il mio spirito vien meno, i miei giorni si spengono; non c'è per me che la tomba! Y]+poiché passano i miei anni contati e io me ne vado per una via senza ritorno. U\#perché difenda l'uomo davanti a Dio, come un mortale fa con un suo amico; k[Omiei avvocati presso Dio sono i miei lamenti, mentre davanti a lui sparge lacrime il mio occhio, ZZ-Ma ecco, fin d'ora il mio testimone è nei cieli, il mio mallevadore è lassù; MYO terra, non coprire il mio sangue e non abbia sosta il mio grido! MXNon c'è violenza nelle mie mani e pura è stata la mia preghiera. ^W5La mia faccia è rossa per il pianto e sulle mie palpebre v'è una fitta oscurità. UV#Ho cucito un sacco sulla mia pelle e ho prostrato la fronte nella polvere. LUmi apre ferita su ferita, mi si avventa contro come un guerriero. hTI I suoi arcieri mi circondano; mi trafigge i fianchi senza pietà, versa a terra il mio fiele, S Me ne stavo tranquillo ed egli mi ha rovinato, mi ha afferrato per il collo e mi ha stritolato; ha fatto di me il suo bersaglio. SR Dio mi consegna come preda all'empio, e mi getta nelle mani dei malvagi. lQQ Spalancano la bocca contro di me, mi schiaffeggiano con insulti, insieme si alleano contro di me. }Ps La sua collera mi dilania e mi perseguita; digrigna i denti contro di me, il mio nemico su di me aguzza gli occhi. jOMsi è costituito testimone ed è insorto contro di me: il mio calunniatore mi accusa in faccia. WN'Ora però egli m'ha spossato, fiaccato, tutto il mio vicinato mi è addosso; aM;Ma se parlo, non viene impedito il mio dolore; se taccio, che cosa lo allontana da me? PLVi conforterei con la bocca e il tremito delle mie labbra cesserebbe. KAnch'io sarei capace di parlare come voi, se voi foste al mio posto: vi affogherei con parole e scuoterei il mio capo su di voi. `J9Non avran termine le parole campate in aria? O che cosa ti spinge a rispondere così? RINe ho udite già molte di simili cose! Siete tutti consolatori molesti. H -Allora rispose: PG#Concepisce malizia e genera sventura e nel suo seno alleva delusione. _F7"poiché la stirpe dell'empio è sterile e il fuoco divora le tende dell'uomo venale. hEI!Sarà spogliato come vigna della sua uva ancor acerba e getterà via come ulivo i suoi fiori, ]D3 La sua fronda sarà tagliata prima del tempo e i suoi rami non rinverdiranno più. HC Non confidi in una vanità fallace, perché sarà una rovina. sB_Alle tenebre non sfuggirà, la vampa seccherà i suoi germogli e dal vento sarà involato il suo frutto. XA)Non arricchirà, non durerà la sua fortuna, non metterà radici sulla terra. k@OAvrà dimora in città diroccate, in case dove non si abita più, destinate a diventare macerie. Z?-poiché aveva la faccia coperta di grasso e pinguedine intorno ai suoi fianchi. Z>-correva contro di lui a testa alta, al riparo del curvo spessore del suo scudo; ^=5perché ha steso contro Dio la sua mano, ha osato farsi forte contro l'Onnipotente; n<UUn giorno tenebroso lo spaventa, la miseria e l'angoscia l'assalgono come un re pronto all'attacco, O;Destinato in pasto agli avvoltoi, sa che gli è preparata la rovina. [:/Non crede di potersi sottrarre alle tenebre, egli si sente destinato alla spada. d9AVoci di spavento gli risuonano agli orecchi e in piena pace si vede assalito dal predone. n8UPer tutti i giorni della vita il malvagio si tormenta; sono contati gli anni riservati al violento. b7=a essi soli fu concessa questa terra, né straniero alcuno era passato in mezzo a loro. M6quello che i saggi riferiscono, non celato ad essi dai loro padri; K5Voglio spiegartelo, ascoltami, ti racconterò quel che ho visto, a4;quanto meno un essere abominevole e corrotto, l'uomo, che beve l'iniquità come acqua. ^35Ecco, neppure dei suoi santi egli ha fiducia e i cieli non sono puri ai suoi occhi; ^25Che cos'è l'uomo perché si ritenga puro, perché si dica giusto un nato di donna? Y1+ quando volgi contro Dio il tuo animo e fai uscire tali parole dalla tua bocca? P0 Perché il tuo cuore ti trasporta e perché fanno cenni i tuoi occhi, [// Poca cosa sono per te le consolazioni di Dio e una parola moderata a te rivolta? ^.5 Anche fra di noi c'è il vecchio e c'è il canuto più di tuo padre, carico d'anni. ^-5 Che cosa sai tu che noi non sappiamo? Che cosa capisci che da noi non si comprenda? d,AHai tu avuto accesso ai segreti consigli di Dio e ti sei appropriata tu solo la sapienza? [+/Sei forse tu il primo uomo che è nato, o, prima dei monti, sei venuto al mondo? V*%Non io, ma la tua bocca ti condanna e le tue labbra attestano contro di te. ])3Sì, la tua malizia suggerisce alla tua bocca e scegli il linguaggio degli astuti. P(Tu anzi distruggi la religione e abolisci la preghiera innanzi a Dio. M'Si difende egli con parole senza costrutto e con discorsi inutili? n&UPotrebbe il saggio rispondere con ragioni campate in aria e riempirsi il ventre di vento d'oriente? )% OElifaz il Temanita prese a dire: B$Soltanto i suoi dolori egli sente e piange sopra di sé. T#!Siano pure onorati i suoi figli, non lo sa; siano disprezzati, lo ignora! Z"-Tu lo abbatti per sempre ed egli se ne va, tu sfiguri il suo volto e lo scacci. x!ie le acque consumano le pietre, le alluvioni portano via il terreno: così tu annienti la speranza dell'uomo. ^ 5Ohimè! come un monte finisce in una frana e come una rupe si stacca dal suo posto, \1in un sacchetto, chiuso, sarebbe il mio misfatto e tu cancelleresti la mia colpa. NMentre ora tu conti i miei passi non spieresti più il mio peccato: QMi chiameresti e io risponderei, l'opera delle tue mani tu brameresti. Se l'uomo che muore potesse rivivere, aspetterei tutti i giorni della mia milizia finché arrivi per me l'ora del cambio!  Oh, se tu volessi nascondermi nella tomba, occultarmi, finché sarà passata la tua ira, fissarmi un termine e poi ricordarti di me! y ma l'uomo che giace più non s'alzerà, finché durano i cieli non si sveglierà, né più si desterà dal suo sonno. S Potranno sparire le acque del mare e i fiumi prosciugarsi e disseccarsi, R L'uomo invece, se muore, giace inerte, quando il mortale spira, dov'è? L al sentore dell'acqua rigermoglia e mette rami come nuova pianta. Qse sotto terra invecchia la sua radice e al suolo muore il suo tronco, {Poiché anche per l'albero c'è speranza: se viene tagliato, ancora ributta e i suoi germogli non cessano di crescere; r]distogli lo sguardo da lui e lascialo stare finché abbia compiuto, come un salariato, la sua giornata!  Se i suoi giorni sono contati, se il numero dei suoi mesi dipende da te, se hai fissato un termine che non può oltrepassare, 8kChi può trarre il puro dall'immondo? Nessuno. a;Tu, sopra un tal essere tieni aperti i tuoi occhi e lo chiami a giudizio presso di te? Pcome un fiore spunta e avvizzisce, fugge come l'ombra e mai si ferma. I L'uomo, nato di donna, breve di giorni e sazio di inquietudine, X) Intanto io mi disfò come legno tarlato o come un vestito corroso da tignola. e C tu metti i miei piedi in ceppi, spii tutti i miei passi e ti segni le orme dei miei piedi. \ 1 Poiché scrivi contro di me sentenze amare e mi rinfacci i miei errori giovanili; \ 1 Vuoi spaventare una foglia dispersa dal vento e dar la caccia a una paglia secca? K  Perché mi nascondi la tua faccia e mi consideri come un nemico? g G Quante sono le mie colpe e i miei peccati? Fammi conoscere il mio misfatto e il mio peccato. X) poi interrogami pure e io risponderò oppure parlerò io e tu mi risponderai. M allontana da me la tua mano e il tuo terrore più non mi spaventi; R Solo, assicurami due cose e allora non mi sottrarrò alla tua presenza; W' Chi vuol muover causa contro di me? Perché allora tacerò, pronto a morire. a; Ecco, tutto ho preparato per il giudizio, son convinto che sarò dichiarato innocente. P Ascoltate bene le mie parole e il mio esposto sia nei vostri orecchi. b= Questo mi sarà pegno di vittoria, perché un empio non si presenterebbe davanti a lui. `9 Mi uccida pure, non me ne dolgo; voglio solo difendere davanti a lui la mia condotta! Z- Voglio afferrare la mia carne con i denti e mettere sulle mie mani la mia vita. O Tacete, state lontani da me: parlerò io, mi capiti quel che capiti. W~' Sentenze di cenere sono i vostri moniti, difese di argilla le vostre difese. Y}+ Forse la sua maestà non vi incute spavento e il terrore di lui non vi assale? H| Severamente vi redarguirà, se in segreto gli siete parziali. d{A Sarebbe bene per voi se egli vi scrutasse? Come s'inganna un uomo, credete di ingannarlo? Gz Vorreste trattarlo con parzialità e farvi difensori di Dio? [y/ Volete forse in difesa di Dio dire il falso e in suo favore parlare con inganno? ^x5 Ascoltate dunque la mia riprensione e alla difesa delle mie labbra fate attenzione. Iw Magari taceste del tutto! sarebbe per voi un atto di sapienza! Mv Voi siete raffazzonatori di menzogne, siete tutti medici da nulla. Ou Ma io all'Onnipotente vorrei parlare, a Dio vorrei fare rimostranze. Gt Quel che sapete voi, lo so anch'io; non sono da meno di voi. `s ; Ecco, tutto questo ha visto il mio occhio, l'ha udito il mio orecchio e l'ha compreso. Rr vanno a tastoni per le tenebre, senza luce, e barcollano come ubriachi. Xq) Toglie il senno ai capi del paese e li fa vagare per solitudini senza strade, Tp! Fa grandi i popoli e li lascia perire, estende le nazioni e le abbandona. Lo Strappa dalle tenebre i segreti e porta alla luce le cose oscure. Hn Sui nobili spande il disprezzo e allenta la cintura ai forti. Jm Toglie la favella ai più veraci e priva del senno i vegliardi. } Se sono colpevole, guai a me! Se giusto, non oso sollevare la testa, sazio d'ignominia, come sono, ed ebbro di miseria. N= Tu mi sorvegli, se pecco, e non mi lasci impunito per la mia colpa. Q< Eppure, questo nascondevi nel cuore, so che questo avevi nel pensiero! ^;5 Vita e benevolenza tu mi hai concesso e la tua premura ha custodito il mio spirito. T:! Di pelle e di carne mi hai rivestito, d'ossa e di nervi mi hai intessuto. K9 Non m'hai colato forse come latte e fatto accagliare come cacio? T8! Ricordati che come argilla mi hai plasmato e in polvere mi farai tornare. k7O Le tue mani mi hanno plasmato e mi hanno fatto integro in ogni parte; vorresti ora distruggermi? ^65 pur sapendo ch'io non sono colpevole e che nessuno mi può liberare dalla tua mano? K5 perché tu debba scrutare la mia colpa e frugare il mio peccato, f4E Sono forse i tuoi giorni come i giorni di un uomo, i tuoi anni come i giorni di un mortale, B3 Hai tu forse occhi di carne o anche tu vedi come l'uomo? q2[ È forse bene per te opprimermi, disprezzare l'opera delle tue mani e favorire i progetti dei malvagi? P1 Dirò a Dio: Non condannarmi! Fammi sapere perché mi sei avversario. q0 ] Stanco io sono della mia vita! Darò libero sfogo al mio lamento, parlerò nell'amarezza del mio cuore. W/' #allora io potrò parlare senza temerlo, perché così non sono in me stesso. O. "Allontani da me la sua verga sì che non mi spaventi il suo terrore: H- !Non c'è fra noi due un arbitro che ponga la mano su noi due. i,K Poiché non è uomo come me, che io possa rispondergli: "Presentiamoci alla pari in giudizio". W+' allora tu mi tufferesti in un pantano e in orrore mi avrebbero le mie vesti. M* Anche se mi lavassi con la neve e pulissi con la soda le mie mani, 8)k Se sono colpevole, perché affaticarmi invano? Y(+ mi spavento per tutti i miei dolori; so bene che non mi dichiarerai innocente. ^'5 Se dico: "Voglio dimenticare il mio gemito, cambiare il mio volto ed essere lieto", M& volano come barche di giunchi, come aquila che piomba sulla preda. \%1 I miei giorni passano più veloci d'un corriere, fuggono senza godere alcun bene, |$q La terra è lasciata in balìa del malfattore: egli vela il volto dei suoi giudici; se non lui, chi dunque sarà? Z#- Se un flagello uccide all'improvviso, della sciagura degli innocenti egli ride. X") Per questo io dico: "È la stessa cosa": egli fa perire l'innocente e il reo! E! Sono innocente? Non lo so neppure io, detesto la mia vita! s _ Se avessi ragione, il mio parlare mi condannerebbe; se fossi innocente, egli proverebbe che io sono reo. `9 Se si tratta di forza, è lui che dà il vigore; se di giustizia, chi potrà citarlo? H non mi lascia riprendere il fiato, anzi mi sazia di amarezze. V% Egli con una tempesta mi schiaccia, moltiplica le mie piaghe senza ragione, ^5 Se io lo invocassi e mi rispondesse, non crederei che voglia ascoltare la mia voce. \1 Se avessi anche ragione, non risponderei, al mio giudice dovrei domandare pietà. G Tanto meno io potrei rispondergli, trovare parole da dirgli! [/ Dio non ritira la sua collera: sotto di lui sono fiaccati i sostenitori di Raab. T! Se rapisce qualcosa, chi lo può impedire? Chi gli può dire: "Che fai?". P Ecco, mi passa vicino e non lo vedo, se ne va e di lui non m'accorgo. [/ Fa cose tanto grandi da non potersi indagare, meraviglie da non potersi contare. O Crea l'Orsa e l'Orione, le Pleiadi e i penetrali del cielo australe. E Egli da solo stende i cieli e cammina sulle onde del mare. O Comanda al sole ed esso non sorge e alle stelle pone il suo sigillo. A} Scuote la terra dal suo posto e le sue colonne tremano. N Sposta le montagne e non lo sanno, egli nella sua ira le sconvolge. ]3 Saggio di mente, potente per la forza, chi s'è opposto a lui ed è rimasto salvo? V% Se uno volesse disputare con lui, non gli risponderebbe una volta su mille. Y+ In verità io so che è così: e come può un uomo aver ragione innanzi a Dio?  = Giobbe rispose dicendo: X )I tuoi nemici saran coperti di vergogna e la tenda degli empi più non sarà. N Colmerà di nuovo la tua bocca di sorriso e le tue labbra di gioia. Y +Dunque, Dio non rigetta l'uomo integro, e non sostiene la mano dei malfattori. H  Ecco la gioia del suo destino e dalla terra altri rispuntano. SSe lo si toglie dal suo luogo, questo lo rinnega: "Non t'ho mai visto!". Y+sul terreno sassoso s'intreccino le sue radici, tra le pietre attinga la vita. ]3Rigoglioso sia pure in faccia al sole e sopra il giardino si spandano i suoi rami, Y+si appoggi alla sua casa, essa non resiste, vi si aggrappi, ma essa non regge. Rla sua fiducia è come un filo e una tela di ragno è la sua sicurezza: W' Tale il destino di chi dimentica Dio, così svanisce la speranza dell'empio; Y+ È ancora verde, non buono per tagliarlo, e inaridisce prima d'ogn'altra erba. ^5 Cresce forse il papiro fuori della palude e si sviluppa forse il giunco senz'acqua? U# Essi forse non ti istruiranno e ti parleranno traendo le parole dal cuore? fE perché noi siamo di ieri e nulla sappiamo, come un'ombra sono i nostri giorni sulla terra. _~7Chiedilo infatti alle generazioni passate, poni mente all'esperienza dei loro padri, g}Gpiccola cosa sarà la tua condizione di prima, di fronte alla grandezza che avrà la futura. o|Wse puro e integro tu sei, fin d'ora veglierà su di te e ristabilirà la dimora della tua giustizia; 9{mSe tu cercherai Dio e implorerai l'Onnipotente, cz?Se i tuoi figli hanno peccato contro di lui, li ha messi in balìa della loro iniquità. Uy#Può forse Dio deviare il diritto o l'Onnipotente sovvertire la giustizia? _x7Fino a quando dirai queste cose e vento impetuoso saranno le parole della tua bocca? /w [Allora prese a dire Bildad il Suchita: v#Perché non cancelli il mio peccato e non dimentichi la mia iniquità? Ben presto giacerò nella polvere, mi cercherai, ma più non sarò! uySe ho peccato, che cosa ti ho fatto, o custode dell'uomo? Perché m'hai preso a bersaglio e ti son diventato di peso? `t9Fino a quando da me non toglierai lo sguardo e non mi lascerai inghiottire la saliva? Js e lo scruti ogni mattina e ad ogni istante lo metti alla prova? Yr+Che è quest'uomo che tu nei fai tanto conto e a lui rivolgi la tua attenzione dqAIo mi disfaccio, non vivrò più a lungo. Lasciami, perché un soffio sono i miei giorni. RpPreferirei essere soffocato, la morte piuttosto che questi miei dolori! Kotu allora mi spaventi con sogni e con fantasmi tu mi atterrisci. knO Quando io dico: "Il mio giaciglio mi darà sollievo, il mio letto allevierà la mia sofferenza", am; Son io forse il mare oppure un mostro marino, perché tu mi metta accanto una guardia? l Ma io non terrò chiusa la mia bocca, parlerò nell'angoscia del mio spirito, mi lamenterò nell'amarezza del mio cuore! Pk non tornerà più nella sua casa, mai più lo rivedrà la sua dimora. Uj# Una nube svanisce e se ne va, così chi scende agl'inferi più non risale; liQNon mi scorgerà più l'occhio di chi mi vede: i tuoi occhi saranno su di me e io più non sarò. [h/Ricordati che un soffio è la mia vita: il mio occhio non rivedrà più il bene. Xg)I miei giorni sono stati più veloci d'una spola, sono finiti senza speranza. `f9Ricoperta di vermi e croste è la mia carne, raggrinzita è la mia pelle e si disfà. se_Se mi corico dico: "Quando mi alzerò?". Si allungano le ombre e sono stanco di rigirarmi fino all'alba. ]d3così a me son toccati mesi d'illusione e notti di dolore mi sono state assegnate. Wc'Come lo schiavo sospira l'ombra e come il mercenario aspetta il suo salario, nb WNon ha forse un duro lavoro l'uomo sulla terra e i suoi giorni non sono come quelli d'un mercenario? `a9C'è forse iniquità sulla mia lingua o il mio palato non distingue più le sventure? \`1Su, ricredetevi: non siate ingiusti! Ricredetevi; la mia giustizia è ancora qui! P_Ma ora degnatevi di volgervi verso di me: davanti a voi non mentirò. Y^+Anche sull'orfano gettereste la sorte e a un vostro amico scavereste la fossa. h]IForse voi pensate a confutare parole, e come sparsi al vento stimate i detti di un disperato! c\?Che hanno di offensivo le giuste parole? Ma che cosa dimostra la prova che viene da voi? U[#Istruitemi e allora io tacerò, fatemi conoscere in che cosa ho sbagliato. [Z/o "liberatemi dalle mani di un nemico" o "dalle mani dei violenti riscattatemi"? TY!Vi ho detto forse: "Datemi qualcosa" o "dei vostri beni fatemi un regalo" RXCosì ora voi siete per me: vedete che faccio orrore e vi prende paura. SWma rimangono delusi d'avere sperato, giunti fin là, ne restano confusi. QVle carovane di Tema guardano là, i viandanti di Saba sperano in essi: VU%Deviano dalle loro piste le carovane, avanzano nel deserto e vi si perdono; XT)ma al tempo della siccità svaniscono e all'arsura scompaiono dai loro letti. VS%i quali sono torbidi per lo sgelo, si gonfiano allo sciogliersi della neve, hRII miei fratelli mi hanno deluso come un torrente, sono dileguati come i torrenti delle valli, cQ?A chi è sfinito è dovuta pietà dagli amici, anche se ha abbandonato il timore di Dio. GP Non v'è proprio aiuto per me? Ogni soccorso mi è precluso? MO La mia forza è forza di macigni? La mia carne è forse di bronzo? eNC Qual la mia forza, perché io possa durare, o qual la mia fine, perché prolunghi la vita? M  Ciò sarebbe per me un qualche conforto e gioirei, pur nell'angoscia senza pietà, per non aver rinnegato i decreti del Santo. DL Volesse Dio schiacciarmi, stendere la mano e sopprimermi! TK!Oh, mi accadesse quello che invoco, e Dio mi concedesse quello che spero! LJCiò che io ricusavo di toccare questo è il ributtante mio cibo! ^I5Si mangia forse un cibo insipido, senza sale? O che gusto c'è nell'acqua di malva? ]H3Raglia forse il somaro con l'erba davanti o muggisce il bue sopra il suo foraggio? Gperché le saette dell'Onnipotente mi stanno infitte, sì che il mio spirito ne beve il veleno e terrori immani mi si schierano contro! kFOcerto sarebbe più pesante della sabbia del mare! Per questo temerarie sono state le mie parole, aE;Se ben si pesasse il mio cruccio e sulla stessa bilancia si ponesse la mia sventura... D ;Allora Giobbe rispose: VC%Ecco, questo abbiamo osservato: è così. Ascoltalo e sappilo per tuo bene. ^B5Te ne andrai alla tomba in piena maturità, come si ammucchia il grano a suo tempo. MAVedrai, numerosa, la prole, i tuoi rampolli come l'erba dei prati. e@CConoscerai la prosperità della tua tenda, visiterai la tua proprietà e non sarai deluso. VL~~~}}:}||0{{{/zzlz yyHxxx1wwwIvvv!uuUtt{tss+rrurZrqq`qpphpooPnnnBmmm)llKkkkjjyjiii&hhkgggZffufIee{e1ddjdcczcbbbbaal```1___%^^k^]]k]\\q\[[[LZZZMYYYFXXtXWWhWVVZUUUHTTXT SSQRRR]QQiPP{P OONNMMDLLMKKKnKJJ[JIII+HHH@GGG7FFFAEE8EDDECCCBBIAAA.@@j@??[>>><===F<<&&&(%%K$$h$+##d#""k"!!Y ;/ v :E5k1`@;c%XHHY> + 1 u q z"{/2:JAn}! pone in ceppi i miei piedi e spia tutti i miei passi!". Em! ma egli contro di me trova pretesti e mi stima suo nemico; Dl! "Puro son io, senza peccato, io sono mondo, non ho colpa; Yk+!Non hai fatto che dire ai miei orecchi e ho ben udito il suono dei tuoi detti: Jj !ecco, nulla hai da temere da me, né graverò su di te la mano. Wi'!Ecco, io sono come te di fronte a Dio e anch'io sono stato tratto dal fango: Eh!Se puoi, rispondimi, prepàrati davanti a me, sta' pronto. Sg!Lo spirito di Dio mi ha creato e il soffio dell'Onnipotente mi dà vita. Rf!Il mio cuore dirà sagge parole e le mie labbra parleranno chiaramente. Ke!Ecco, io apro la bocca, parla la mia lingua entro il mio palato. Wd )!Ascolta dunque, Giobbe, i miei discorsi, ad ogni mia parola porgi l'orecchio. Zc- perché io non so adulare: altrimenti il mio creatore in breve mi eliminerebbe. Bb Non guarderò in faccia ad alcuno, non adulerò nessuno, Da Parlerò e mi sfogherò, aprirò le labbra e risponderò. ``9 Ecco, dentro di me c'è come vino senza sfogo, come vino che squarcia gli otri nuovi. U_# mi sento infatti pieno di parole, mi preme lo spirito che è dentro di me. L^ voglio anch'io dire la mia parte, anch'io esporrò il mio parere; U]# Ho atteso, ma poiché non parlano più, poiché stanno lì senza risposta, B\ Sono vinti, non rispondono più, mancano loro le parole. X[) Egli non mi ha rivolto parole, e io non gli risponderò con le vostre parole. TZ! Non dite: Noi abbiamo trovato la sapienza, ma lo confuti Dio, non l'uomo! Y} su di voi fissai l'attenzione. Ma ecco, nessuno ha potuto convincere Giobbe, nessuno tra di voi risponde ai suoi detti. {Xo Ecco, ho atteso le vostre parole, ho teso l'orecchio ai vostri argomenti. Finché andavate in cerca di argomenti OW Per questo io oso dire: Ascoltatemi; anch'io esporrò il mio sapere. gVG Non sono i molti anni a dar la sapienza, né sempre i vecchi distinguono ciò che è giusto. cU? Ma certo essa è un soffio nell'uomo; l'ispirazione dell'Onnipotente lo fa intelligente. HT Pensavo: Parlerà l'età e i canuti insegneranno la sapienza. ES Presa dunque la parola, Eliu, figlio di Barachele il Buzita, disse: Giovane io sono di anni e voi siete già canuti; per questo ho esitato per rispetto a manifestare a voi il mio sapere. }Rs Quando dunque vide che sulla bocca di questi tre uomini non vi era più alcuna risposta, Eliu si accese di sdegno. rQ] Però Eliu aveva aspettato, mentre essi parlavano con Giobbe, perché erano più vecchi di lui in età. P- si accese di sdegno anche contro i suoi tre amici, perché non avevano trovato di che rispondere, sebbene avessero dichiarato Giobbe colpevole. 8Oi Allora si accese lo sdegno di Eliu, figlio di Barachele il Buzita, della tribù di Ram. Si accese di sdegno contro Giobbe, perché pretendeva d'aver ragione di fronte a Dio; \N 3 quei tre uomini cessarono di rispondere a Giobbe, perché egli si riteneva giusto. My(40a in luogo di frumento, getti spine, ed erbaccia al posto dell'orzo.
40b Quando Giobbe ebbe finito di parlare, hLI'se ho mangiato il suo frutto senza pagare e ho fatto sospirare dalla fame i suoi coltivatori, PK&Se contro di me grida la mia terra e i suoi solchi piangono con essa; YJ+%Il numero dei miei passi gli manifesterei e mi presenterei a lui come sovrano. NI$vorrei certo portarlo sulle mie spalle e cingerlo come mio diadema! H#Oh, avessi uno che mi ascoltasse! Ecco qui la mia firma! L'Onnipotente mi risponda! Il documento scritto dal mio avversario G}"come se temessi molto la folla, e il disprezzo delle tribù mi spaventasse, sì da starmene zitto senza uscire di casa. lFQ!Non ho nascosto, alla maniera degli uomini, la mia colpa, tenendo celato il mio delitto in petto, [E/ All'aperto non passava la notte lo straniero e al viandante aprivo le mie porte. hDINon diceva forse la gente della mia tenda: "A chi non ha dato delle sue carni per saziarsi?". fCEio che non ho permesso alla mia lingua di peccare, augurando la sua morte con imprecazioni? gBGHo gioito forse della disgrazia del mio nemico e ho esultato perché lo colpiva la sventura, kAOanche questo sarebbe stato un delitto da tribunale, perché avrei rinnegato Dio che sta in alto. g@Gsi è lasciato sedurre in segreto il mio cuore e con la mano alla bocca ho mandato un bacio, D?se vedendo il sole risplendere e la luna chiara avanzare, U>#se godevo perché grandi erano i miei beni e guadagnava molto la mia mano; c=?Se ho riposto la mia speranza nell'oro e all'oro fino ho detto: "Tu sei la mia fiducia"; b<=perché mi incute timore la mano di Dio e davanti alla sua maestà non posso resistere. R;mi si stacchi la spalla dalla nuca e si rompa al gomito il mio braccio, c:?se contro un innocente ho alzato la mano, perché vedevo alla porta chi mi spalleggiava, m9Sse non hanno dovuto benedirmi i suoi fianchi, o con la lana dei miei agnelli non si è riscaldato; ^85Se mai ho visto un misero privo di vesti o un povero che non aveva di che coprirsi, t7apoiché Dio, come un padre, mi ha allevato fin dall'infanzia e fin dal ventre di mia madre mi ha guidato. Y6+mai da solo ho mangiato il mio tozzo di pane, senza che ne mangiasse l'orfano, d5AMai ho rifiutato quanto brama il povero, né ho lasciato languire gli occhi della vedova; j4MChi ha fatto me nel seno materno, non ha fatto anche lui? Non fu lo stesso a formarci nel seno? Z3-che farei, quando Dio si alzerà, e, quando farà l'inchiesta, che risponderei? Q2 Se ho negato i diritti del mio schiavo e della schiava in lite con me, i1K quello è un fuoco che divora fino alla distruzione e avrebbe consumato tutto il mio raccolto. M0 difatti quello è uno scandalo, un delitto da deferire ai giudici, )mai le mie labbra diranno falsità e la mia lingua mai pronunzierà menzogna! W='finché ci sarà in me un soffio di vita, e l'alito di Dio nelle mie narici, r<]Per la vita di Dio, che mi ha privato del mio diritto, per l'Onnipotente che mi ha amareggiato l'animo, !; ?Giobbe continuò a dire: ':GEcco, questi non sono che i margini delle sue opere; quanto lieve è il sussurro che noi ne percepiamo! Ma il tuono della sua potenza chi può comprenderlo? [9/ Al suo soffio si rasserenano i cieli, la sua mano trafigge il serpente tortuoso. ?8y Con forza agita il mare e con intelligenza doma Raab. U7# Le colonne del cielo si scuotono, sono prese da stupore alla sua minaccia. Y6+ Ha tracciato un cerchio sulle acque, sino al confine tra la luce e le tenebre. F5 Copre la vista del suo trono stendendovi sopra la sua nube. ]43Rinchiude le acque dentro le nubi, e le nubi non si squarciano sotto il loro peso. ]33Egli stende il settentrione sopra il vuoto, tiene sospesa la terra sopra il nulla. B2Nuda è la tomba davanti a lui e senza velo è l'abisso. M1I morti tremano sotto terra, come pure le acque e i loro abitanti. S0A chi hai tu rivolto la parola e qual è lo spirito che da te è uscito? l/QQuanti buoni consigli hai dato all'ignorante e con quanta abbondanza hai manifestato la saggezza! V.%Quanto aiuto hai dato al debole e come hai soccorso il braccio senza forza! - -Giobbe rispose: J, quanto meno l'uomo, questo verme, l'essere umano, questo bruco! Z+-Ecco, la luna stessa manca di chiarore e le stelle non sono pure ai suoi occhi: Z*-Come può giustificarsi un uomo davanti a Dio e apparire puro un nato di donna? V)%Si possono forse contare le sue schiere? E sopra chi non sorge la sua luce? \(1V'è forse dominio e paura presso Colui Che mantiene la pace nell'alto dei cieli? (' MBildad il Suchita prese a dire: R&Non è forse così? Chi può smentirmi e ridurre a nulla le mie parole? %Salgono in alto per un poco, poi non sono più, sono buttati giù come tutti i mortali, falciati come la testa di una spiga. i$KAnche Dio gli concede sicurezza ed egli sta saldo, ma i suoi occhi sono sopra la sua condotta. f#EMa egli con la sua forza trascina i potenti, sorge quando più non può contare sulla vita. R"Egli maltratta la sterile che non genera e non fa del bene alla vedova. !1Il seno che l'ha portato lo dimentica, i vermi ne fanno la loro delizia, non se ne conserva la memoria ed è troncata come un albero l'iniquità. a ;Come siccità e calore assorbono le acque nevose, così la morte rapisce il peccatore. Fuggono veloci di fronte al giorno; maledetta è la loro porzione di campo sulla terra, non si volgono più per la strada delle vigne. oWl'alba è per tutti loro come spettro di morte; quando schiarisce, provano i terrori del buio fondo. kONelle tenebre forzano le case, di giorno se ne stanno nascosti: non vogliono saperne della luce; T!L'occhio dell'adultero spia il buio e pensa: "Nessun occhio mi osserva!". Quando non c'è luce, si alza l'omicida per uccidere il misero e il povero; nella notte si aggira il ladro e si mette un velo sul volto. eC Altri odiano la luce, non ne vogliono riconoscere le vie né vogliono batterne i sentieri.   Dalla città si alza il gemito dei moribondi e l'anima dei feriti grida aiuto: Dio non presta attenzione alle loro preghiere. L Tra i filari frangono le olive, pigiano l'uva e soffrono la sete. G Ignudi se ne vanno, senza vesti e affamati portano i covoni. X) Rapiscono con violenza l'orfano e prendono in pegno ciò che copre il povero. a;Dagli scrosci dei monti sono bagnati, per mancanza di rifugi si aggrappano alle rocce. U#Nudi passan la notte, senza panni, non hanno da coprirsi contro il freddo. H Mietono nel campo non loro; racimolano la vigna del malvagio. Eccoli, come ònagri nel deserto escono per il lavoro; di buon mattino vanno in cerca di vitto; la steppa offre loro cibo per i figli. X)Spingono i poveri fuori strada, tutti i miseri del paese vanno a nascondersi. Sportano via l'asino degli orfani, prendono in pegno il bue della vedova. QI malvagi spostano i confini, rubano le greggi e le menano al pascolo; e EPerché l'Onnipotente non si riserva i suoi tempi e i suoi fedeli non vedono i suoi giorni? o Wnon sono infatti perduto a causa della tenebra, né a causa dell'oscurità che ricopre il mio volto. G Dio ha fiaccato il mio cuore, l'Onnipotente mi ha atterrito; O Per questo davanti a lui sono atterrito, ci penso e ho paura di lui. G Compie, certo, il mio destino e di simili piani ne ha molti. N  Se egli sceglie, chi lo farà cambiare? Ciò che egli vuole, lo fa. nU dai comandi delle sue labbra non mi sono allontanato, nel cuore ho riposto i detti della sua bocca. hI Alle sue orme si è attaccato il mio piede, al suo cammino mi sono attenuto e non ho deviato; dA Poiché egli conosce la mia condotta, se mi prova al crogiuolo, come oro puro io ne esco. P A sinistra lo cerco e non lo scorgo, mi volgo a destra e non lo vedo. OMa se vado in avanti, egli non c'è, se vado indietro, non lo sento. _7Allora un giusto discuterebbe con lui e io per sempre sarei assolto dal mio giudice. OCon sfoggio di potenza discuterebbe con me? Se almeno mi ascoltasse! U#Verrei a sapere le parole che mi risponde e capirei che cosa mi deve dire. REsporrei davanti a lui la mia causa e avrei piene le labbra di ragioni. POh, potessi sapere dove trovarlo, potessi arrivare fino al suo trono! V~%Ancor oggi il mio lamento è amaro e la sua mano grava sopra i miei gemiti. } ;Giobbe allora rispose: T|!Egli libera l'innocente; tu sarai liberato per la purezza delle tue mani. S{Egli umilia l'alterigia del superbo, ma soccorre chi ha gli occhi bassi. RzDeciderai una cosa e ti riuscirà e sul tuo cammino splenderà la luce. LyLo supplicherai ed egli t'esaudirà e tu scioglierai i tuoi voti. Tx!Allora sì, nell'Onnipotente ti delizierai e alzerai a Dio la tua faccia. Qwallora sarà l'Onnipotente il tuo oro e sarà per te argento a mucchi. Rvse stimerai come polvere l'oro e come ciottoli dei fiumi l'oro di Ofir, euCSe ti rivolgerai all'Onnipotente con umiltà, se allontanerai l'iniquità dalla tua tenda, OtAccogli la legge dalla sua bocca e poni le sue parole nel tuo cuore. Ws'Su, riconcìliati con lui e tornerai felice, ne riceverai un gran vantaggio. br="Sì, certo è stata annientata la loro fortuna e il fuoco ne ha divorati gli avanzi!". Jq I giusti ora vedono e ne godono e l'innocente si beffa di loro: qp[Eppure egli aveva riempito le loro case di beni, anche se i propositi degli empi erano lontani da lui. Wo'Dicevano a Dio: "Allontànati da noi! Che cosa ci può fare l'Onnipotente?". jnMche prima del tempo furono portati via, quando un fiume si era riversato sulle loro fondamenta? OmVuoi tu seguire il sentiero d'un tempo, già battuto da uomini empi, PlLe nubi gli fanno velo e non vede e sulla volta dei cieli passeggia". Nk E tu dici: "Che cosa sa Dio? Può giudicare attraverso la caligine? _j7 Ma Dio non è nell'alto dei cieli? Guarda il vertice delle stelle: quanto sono alte! Ui# Tenebra è la tua luce e più non vedi e la piena delle acque ti sommerge. [h/ Ecco perché d'intorno a te ci sono lacci e un improvviso spavento ti sorprende. Tg! Le vedove hai rimandato a mani vuote e le braccia degli orfani hai rotto. Af}la terra l'ha il prepotente e vi abita il tuo favorito. ReNon hai dato da bere all'assetato e all'affamato hai rifiutato il pane, edCSenza motivo infatti hai angariato i tuoi fratelli e delle vesti hai spogliato gli ignudi. \c1O non piuttosto per la tua grande malvagità e per le tue iniquità senza limite? GbForse per la tua pietà ti punisce e ti convoca in giudizio? xaiQuale interesse ne viene all'Onnipotente che tu sia giusto o che vantaggio ha, se tieni una condotta integra? P`Può forse l'uomo giovare a Dio, se il saggio giova solo a se stesso? )_ OElifaz il Temanita prese a dire: b^="Perché dunque mi consolate invano, mentre delle vostre risposte non resta che inganno? }]s!e gli sono lievi le zolle della tomba. Trae dietro di sé tutti gli uomini e innanzi a sé una folla senza numero. B\ Egli sarà portato al sepolcro, sul suo tumulo si veglia ][3Chi gli rimprovera in faccia la sua condotta e di quel che ha fatto chi lo ripaga? iZKche nel giorno della sciagura è risparmiato il malvagio e nel giorno dell'ira egli la scampa. WY'Non avete interrogato quelli che viaggiano? Non potete negare le loro prove, ^X5Infatti, voi dite: "Dov'è la casa del prepotente, dove sono le tende degli empi?". YW+Ecco, io conosco i vostri pensieri e gli iniqui giudizi che fate contro di me! AV}Nella polvere giacciono insieme e i vermi li ricoprono. QUUn altro muore con l'amarezza in cuore senza aver mai gustato il bene. \T1i suoi fianchi sono coperti di grasso e il midollo delle sue ossa è ben nutrito. AS}Uno muore in piena salute, tutto tranquillo e prospero; TR!S'insegna forse la scienza a Dio, a lui che giudica gli esseri di lassù? mQSChe cosa gli importa infatti della sua casa dopo di sé, quando il numero dei suoi mesi è finito? PPVeda con i suoi occhi la sua rovina e beva dell'ira dell'Onnipotente! qO["Dio serba per i loro figli il suo castigo...". Ma lo faccia pagare piuttosto a lui stesso e lo senta! ZN-Diventano essi come paglia di fronte al vento o come pula in preda all'uragano? ~MuQuante volte si spegne la lucerna degli empi, o la sventura piomba su di loro, e infliggerà loro castighi con ira? bL=Non hanno forse in mano il loro benessere? Il consiglio degli empi non è lungi da lui? VK%Chi è l'Onnipotente, perché dobbiamo servirlo? E che ci giova pregarlo?". XJ)Eppure dicevano a Dio: "Allontanati da noi, non vogliamo conoscer le tue vie. TI! Finiscono nel benessere i loro giorni e scendono tranquilli negli inferi. XH) Cantano al suono di timpani e di cetre, si divertono al suono delle zampogne. YG+ Mandano fuori, come un gregge, i loro ragazzi e i loro figli saltano in festa. QF Il loro toro feconda e non falla, la vacca partorisce e non abortisce. ^E5 Le loro case sono tranquille e senza timori; il bastone di Dio non pesa su di loro. `D9La loro prole prospera insieme con essi, i loro rampolli crescono sotto i loro occhi. PCPerché vivono i malvagi, invecchiano, anzi sono potenti e gagliardi? QBSe io ci penso, ne sono turbato e la mia carne è presa da un brivido. NAStatemi attenti e resterete stupiti, mettetevi la mano sulla bocca. S@Forse io mi lamento di un uomo? E perché non dovrei perder la pazienza? J? Tollerate che io parli e, dopo il mio parlare, deridetemi pure. T>!Ascoltate bene la mia parola e sia questo almeno il conforto che mi date. = -Giobbe rispose: a<;Questa è la sorte che Dio riserva all'uomo perverso, la parte a lui decretata da Dio. O;Un'alluvione travolgerà la sua casa, scorrerà nel giorno dell'ira. T:!Riveleranno i cieli la sua iniquità e la terra si alzerà contro di lui. 9tutte le tenebre gli sono riservate. Lo divorerà un fuoco non acceso da uomo, esso consumerà quanto è rimasto nella sua tenda. f8Egli uscirà il dardo dalla schiena, una spada lucente dal fegato. Lo assaliranno i terrori; I7 Se sfuggirà l'arma di ferro, lo trafiggerà l'arco di bronzo: 6 Quando starà per riempire il suo ventre, Dio scaglierà su di lui la fiamma del suo sdegno, e gli farà piovere addosso brace. m5SNel colmo della sua abbondanza si troverà in miseria; ogni sorta di sciagura piomberà su di lui. Y4+Nulla è sfuggito alla sua voracità, per questo non durerà il suo benessere. ^35perché non ha saputo essere pago dei suoi beni, con i suoi tesori non si salverà. [2/perché ha oppresso e abbandonato i miseri, ha rubato case invece di costruirle; f1Erenderà i sudati acquisti senza assaggiarli, come non godrà del frutto del suo commercio, K0Non vedrà più ruscelli d'olio, fiumi di miele e fior di latte; H/ Veleno d'aspide ha succhiato, una lingua di vipera lo uccide. L.I beni divorati ora rivomita, Dio glieli caccia fuori dal ventre. `-9il suo cibo gli si guasterà nelle viscere, veleno d'aspidi gli sarà nell'intestino. U,# assaporandolo senza inghiottirlo, se lo tratteneva in mezzo al suo palato: Y++ Se alla sua bocca fu dolce il male, se lo teneva nascosto sotto la sua lingua, \*1 Le sue ossa erano ancora piene di giovinezza, ma con lui giacciono nella polvere. a); I suoi figli dovranno risarcire i poveri, le loro mani restituiranno le sue ricchezze. ^(5 L'occhio avvezzo a vederlo più non lo vedrà, né più lo scorgerà la sua dimora. _'7Svanirà come un sogno, e non si troverà più, si dileguerà come visione notturna. ^&5come lo sterco sarebbe spazzato per sempre e chi lo aveva visto direbbe: "Dov'è?". [%/Anche se innalzasse fino al cielo la sua statura e il suo capo toccasse le nubi, R$il trionfo degli empi è breve e la gioia del perverso è d'un istante? K#Non sai tu che da sempre, da quando l'uomo fu posto sulla terra, o"WHo ascoltato un rimprovero per me offensivo, ma uno spirito, dal mio interno, mi spinge a replicare. i!KPer questo i miei pensieri mi spingono a rispondere e perciò v'è questa fretta dentro di me. )  OZofar il Naamatita prese a dire: vetemete per voi la spada, poiché punitrice d'iniquità è la spada, affinché sappiate che c'è un giudice. \1Poiché dite: "Come lo perseguitiamo noi, se la radice del suo danno è in lui?", yIo lo vedrò, io stesso, e i miei occhi lo contempleranno non da straniero. le mie viscere si consumano dentro di me. U#Dopo che questa mia pelle sarà distrutta, senza la mia carne, vedrò Dio. [/Io lo so che il mio Vendicatore è vivo e che, ultimo, si ergerà sulla polvere! a;fossero impresse con stilo di ferro sul piombo, per sempre s'incidessero sulla roccia! MOh, se le mie parole si scrivessero, se si fissassero in un libro, X3S ~~@}}}B||w|"{{FzzJyyvy-xxx=wwww2vvvuu}u$ttGsssBrrr8qqappp&oooonnun mm*llkkk>}>==u=<:::N999!88p8#777T666h655f5 44W433U322g211c000P//}/...#--s-%,,,$++~+**b*))f)(((4''u'&&u&%%t%$$$+##"""_"!)]uZ!>SFAIMax) uZ p  c  1  44Gsg[3rF]il nemico m'insegua e mi raggiunga, calpesti a terra la mia vita e trascini nella polvere il mio onore. ]E3se ho ripagato il mio amico con il male, se a torto ho spogliato i miei avversari, PDSignore mio Dio, se così ho agito: se c'è iniquità sulle mie mani, XC)perché non mi sbrani come un leone, non mi sbrani senza che alcuno mi salvi. WB'Signore, mio Dio, in te mi rifugio: salvami e liberami da chi mi perseguita, TA #Lamento che Davide rivolse al Signore per le parole di Cus il Beniaminita. T@! Arrossiscano e tremino i miei nemici, confusi, indietreggino all'istante. T?! Il Signore ascolta la mia supplica, il Signore accoglie la mia preghiera. [>/ Via da me voi tutti che fate il male, il Signore ascolta la voce del mio pianto. U=#I miei occhi si consumano nel dolore, invecchio fra tanti miei oppressori. y<kSono stremato dai lungi lamenti, ogni notte inondo di pianto il mio giaciglio, irroro di lacrime il mio letto. N;Nessuno tra i morti ti ricorda. Chi negli inferi canta le tue lodi? J: Volgiti, Signore, a liberarmi, salvami per la tua misericordia. L9L'anima mia è tutta sconvolta, ma tu, Signore, fino a quando...? U8#Pietà di me, Signore: vengo meno; risanami, Signore: tremano le mie ossa. N7Signore, non punirmi nel tuo sdegno, non castigarmi nel tuo furore. T6 #Al maestro del coro. Per strumenti a corda. Sull'ottava. Salmo. Di Davide. R5 Signore, tu benedici il giusto: come scudo lo copre la tua benevolenza. 4 Gioiscano quanti in te si rifugiano, esultino senza fine. Tu li proteggi e in te si allieteranno quanti amano il tuo nome. |3q Condannali, o Dio, soccombano alle loro trame, per tanti loro delitti disperdili, perché a te si sono ribellati. 21 Non c'è sincerità sulla loro bocca, è pieno di perfidia il loro cuore; la loro gola è un sepolcro aperto, la loro lingua è tutta adulazione. d1A Signore, guidami con giustizia di fronte ai miei nemici; spianami davanti il tuo cammino. w0gMa io per la tua grande misericordia entrerò nella tua casa; mi prostrerò con timore nel tuo santo tempio. N/fai perire i bugiardi. Il Signore detesta sanguinari e ingannatori. O.gli stolti non sostengono il tuo sguardo. Tu detesti chi fa il male, a-;Tu non sei un Dio che si compiace del male; presso di te il malvagio non trova dimora; T,!Al mattino ascolta la mia voce; fin dal mattino t'invoco e sto in attesa. X+)Ascolta la voce del mio grido, o mio re e mio Dio, perché ti prego, Signore. N*Porgi l'orecchio, Signore, alle mie parole: intendi il mio lamento. ;) sAl maestro del coro. Per flauti. Salmo. Di Davide. a(; In pace mi corico e subito mi addormento: tu solo, Signore, al sicuro mi fai riposare. R'Hai messo più gioia nel mio cuore di quando abbondano vino e frumento. m&SMolti dicono: "Chi ci farà vedere il bene?". Risplenda su di noi, Signore, la luce del tuo volto. A%}Offrite sacrifici di giustizia e confidate nel Signore. N$Tremate e non peccate, sul vostro giaciglio riflettete e placatevi. h#ISappiate che il Signore fa prodigi per il suo fedele: il Signore mi ascolta quando lo invoco. h"IFino a quando, o uomini, sarete duri di cuore? Perché amate cose vane e cercate la menzogna? !Quando ti invoco, rispondimi, Dio, mia giustizia: dalle angosce mi hai liberato; pietà di me, ascolta la mia preghiera. G  Al maestro del coro. Per strumenti a corda. Salmo. Di Davide. I  Del Signore è la salvezza: sul tuo popolo la tua benedizione. xiSorgi, Signore, salvami, Dio mio. Hai colpito sulla guancia i miei nemici, hai spezzato i denti ai peccatori. J Non temo la moltitudine di genti che contro di me si accampano. SIo mi corico e mi addormento, mi sveglio perché il Signore mi sostiene. LAl Signore innalzo la mia voce e mi risponde dal suo monte santo. SMa tu, Signore, sei mia difesa, tu sei mia gloria e sollevi il mio capo. =uMolti di me vanno dicendo: "Neppure Dio lo salva!". PSignore, quanti sono i miei oppressori! Molti contro di me insorgono. < uSalmo di Davide quando fuggiva il figlio Assalonne. oW che non si sdegni e voi perdiate la via. Improvvisa divampa la sua ira. Beato chi in lui si rifugia. 8k servite Dio con timore e con tremore esultate; G E ora, sovrani, siate saggi istruitevi, giudici della terra; S Le spezzerai con scettro di ferro, come vasi di argilla le frantumerai". Y+Chiedi a me, ti darò in possesso le genti e in dominio i confini della terra. lQAnnunzierò il decreto del Signore. Egli mi ha detto: "Tu sei mio figlio, io oggi ti ho generato. E"Io l'ho costituito mio sovrano sul Sion mio santo monte". >wEgli parla loro con ira, li spaventa nel suo sdegno: LSe ne ride chi abita i cieli, li schernisce dall'alto il Signore. A }"Spezziamo le loro catene, gettiamo via i loro legami". o WInsorgono i re della terra e i principi congiurano insieme contro il Signore e contro il suo Messia: H  Perché le genti congiurano perché invano cospirano i popoli? Z  /Il Signore veglia sul cammino dei giusti, ma la via degli empi andrà in rovina. b  ?perciò non reggeranno gli empi nel giudizio, né i peccatori nell'assemblea dei giusti. L Non così, non così gli empi: ma come pula che il vento disperde;  +Sarà come albero piantato lungo corsi d'acqua, che darà frutto a suo tempo e le sue foglie non cadranno mai; riusciranno tutte le sue opere. U %ma si compiace della legge del Signore, la sua legge medita giorno e notte.  Beato l'uomo che non segue il consiglio degli empi, non indugia nella via dei peccatori e non siede in compagnia degli stolti; 6g*Poi Giobbe morì, vecchio e sazio di giorni. q[*Dopo tutto questo, Giobbe visse ancora centoquarant'anni e vide figli e nipoti di quattro generazioni. #?*In tutta la terra non si trovarono donne così belle come le figlie di Giobbe e il loro padre le mise a parte dell'eredità insieme con i loro fratelli. U#*A una mise nome Colomba, alla seconda Cassia e alla terza Fiala di stibio. .W* Ebbe anche sette figli e tre figlie. .U* Il Signore benedisse la nuova condizione di Giobbe più della prima ed egli possedette quattordicimila pecore e seimila cammelli, mille paia di buoi e mille asine. ~* Tutti i suoi fratelli, le sue sorelle e i suoi conoscenti di prima vennero a trovarlo e mangiarono pane in casa sua e lo commiserarono e lo consolarono di tutto il male che il Signore aveva mandato su di lui e gli regalarono ognuno una piastra e un anello d'oro. }!* Dio ristabilì Giobbe nello stato di prima, avendo egli pregato per i suoi amici; accrebbe anzi del doppio quanto Giobbe aveva posseduto. |5* Elifaz il Temanita, Bildad il Suchita e Zofar il Naamatita andarono e fecero come loro aveva detto il Signore e il Signore ebbe riguardo di Giobbe. &{E*Prendete dunque sette vitelli e sette montoni e andate dal mio servo Giobbe e offriteli in olocausto per voi; il mio servo Giobbe pregherà per voi, affinché io, per riguardo a lui, non punisca la vostra stoltezza, perché non avete detto di me cose rette come il mio servo Giobbe". dzA*Dopo che il Signore aveva rivolto queste parole a Giobbe, disse a Elifaz il Temanita: "La mia ira si è accesa contro di te e contro i tuoi due amici, perché non avete detto di me cose rette come il mio servo Giobbe. Ky*Perciò mi ricredo e ne provo pentimento sopra polvere e cenere. Kx*Io ti conoscevo per sentito dire, ma ora i miei occhi ti vedono. Jw *"Ascoltami e io parlerò, io t'interrogherò e tu istruiscimi". (vI*Chi è colui che, senza aver scienza, può oscurare il tuo consiglio? Ho esposto dunque senza discernimento cose troppo superiori a me, che io non comprendo. Mu*Comprendo che puoi tutto e che nessuna cosa è impossibile per te. 2t a*Allora Giobbe rispose al Signore e disse: Ys+)Lo teme ogni essere più altero; egli è il re su tutte le fiere più superbe. Gr)Nessuno sulla terra è pari a lui, fatto per non aver paura. Iq )Dietro a sé produce una bianca scia e l'abisso appare canuto. Tp!)Fa ribollire come pentola il gorgo, fa del mare come un vaso da unguenti. No)Al disotto ha cocci acuti e striscia come erpice sul molle terreno. Ln)Come stoppia stima una mazza e si fa beffe del vibrare dell'asta. ^m5)Non lo mette in fuga la freccia, in pula si cambian per lui le pietre della fionda. Dl)stima il ferro come paglia, il bronzo come legno tarlato. `k9)La spada che lo raggiunge non vi si infigge, né lancia, né freccia né giavellotto; Sj)Quando si alza, si spaventano i forti e per il terrore restano smarriti. Xi))Il suo cuore è duro come pietra, duro come la pietra inferiore della macina. ah;)Le giogaie della sua carne son ben compatte, sono ben salde su di lui, non si muovono. Ig )Nel suo collo risiede la forza e innanzi a lui corre la paura. If ) Il suo fiato incendia carboni e dalla bocca gli escono fiamme. Ke) Dalle sue narici esce fumo come da caldaia, che bolle sul fuoco. Id ) Dalla sua bocca partono vampate, sprizzano scintille di fuoco. Yc+) Il suo starnuto irradia luce e i suoi occhi sono come le palpebre dell'aurora. Nb) ognuna aderisce alla vicina, sono compatte e non possono separarsi. La)l'una con l'altra si toccano, sì che aria fra di esse non passa: K`)Il suo dorso è a lamine di scudi, saldate con stretto suggello; [_/)Le porte della sua bocca chi mai ha aperto? Intorno ai suoi denti è il terrore! m^S)Chi gli ha mai aperto sul davanti il manto di pelle e nella sua doppia corazza chi può penetrare? P])Non tacerò la forza delle sue membra: in fatto di forza non ha pari. P\)Chi mai lo ha assalito e si è salvato? Nessuno sotto tutto il cielo. b[=)Nessuno è tanto audace da osare eccitarlo e chi mai potrà star saldo di fronte a lui? JZ )Ecco, la tua speranza è fallita, al solo vederlo uno stramazza. LY( Metti su di lui la mano: al ricordo della lotta, non rimproverai! KX(Crivellerai di dardi la sua pelle e con la fiocina la sua testa? \W1(Lo metteranno in vendita le compagnie di pesca, se lo divideranno i commercianti? NV(Scherzerai con lui come un passero, legandolo per le tue fanciulle? [U/(Stipulerà forse con te un'alleanza, perché tu lo prenda come servo per sempre? GT(Ti farà forse molte suppliche e ti rivolgerà dolci parole? QS(ficcargli un giunco nelle narici e forargli la mascella con un uncino? [R/(Puoi tu pescare il Leviatan con l'amo e tener ferma la sua lingua con una corda, YQ+(Chi potrà afferrarlo per gli occhi, prenderlo con lacci e forargli le narici? tPa(Ecco, si gonfi pure il fiume: egli non trema, è calmo, anche se il Giordano gli salisse fino alla bocca. VO%(Lo ricoprono d'ombra i loti selvatici, lo circondano i salici del torrente. QN(Sotto le piante di loto si sdraia, nel folto del canneto della palude. cM?(I monti gli offrono i loro prodotti e là tutte le bestie della campagna si trastullano. XL)(Esso è la prima delle opere di Dio; il suo creatore lo ha fornito di difesa. OK(le sue vertebre, tubi di bronzo, le sue ossa come spranghe di ferro. TJ!(Rizza la coda come un cedro, i nervi delle sue cosce s'intrecciano saldi, JI (Guarda, la sua forza è nei fianchi e il suo vigore nel ventre. YH+(Ecco, l'ippopotamo, che io ho creato al pari di te, mangia l'erba come il bue. BG(anch'io ti loderò, perché hai trionfato con la destra. [F/( nascondili nella polvere tutti insieme, rinchiudili nella polvere tutti insieme, PE( mira ogni superbo e umilialo, schiaccia i malvagi ovunque si trovino; ND( diffondi i furori della tua collera, mira ogni superbo e abbattilo, VC%( Ornati pure di maestà e di sublimità, rivestiti di splendore e di gloria; VB%( Hai tu un braccio come quello di Dio e puoi tuonare con voce pari alla sua? ZA-(Oseresti proprio cancellare il mio guidizio e farmi torto per avere tu ragione? Q@(Cingiti i fianchi come un prode: io t'interrogherò e tu mi istruirai. J? (Allora il Signore rispose a Giobbe di mezzo al turbine e disse: ^>5(Ho parlato una volta, ma non replicherò. ho parlato due volte, ma non continuerò. Z=-(Ecco, sono ben meschino: che ti posso rispondere? Mi metto la mano sulla bocca. *<O(Giobbe rivolto al Signore disse: _;7(Il censore vorrà ancora contendere con l'Onnipotente? L'accusatore di Dio risponda! -: W(Il Signore riprese e disse a Giobbe: X9)'I suoi aquilotti succhiano il sangue e dove sono cadaveri, là essa si trova. A8}'Di lassù spia la preda, lontano scrutano i suoi occhi. J7 'Abita le rocce e passa la notte sui denti di rupe o sui picchi. O6'O al tuo comando l'aquila s'innalza e pone il suo nido sulle alture? \51'Forse per il tuo senno si alza in volo lo sparviero e spiega le ali verso il sud? y4k'Al primo squillo grida: "Aah!..." e da lontano fiuta la battaglia, gli urli dei capi, il fragor della mischia. ]33'Strepitando, fremendo, divora lo spazio e al suono della tromba più non si tiene. N2'Su di lui risuona la faretra, il luccicar della lancia e del dardo. H1 'Sprezza la paura, non teme, né retrocede davanti alla spada. K0'Scalpita nella valle giulivo e con impeto va incontro alle armi. T/!'Lo fai tu sbuffare come un fumaiolo? Il suo alto nitrito incute spavento. N.'Puoi tu dare la forza al cavallo e vestire di fremiti il suo collo? k-O'Ma quando giunge il saettatore, fugge agitando le ali: si beffa del cavallo e del suo cavaliere. Z,-'perché Dio gli ha negato la saggezza e non gli ha dato in sorte discernimento. g+G'Tratta duramente i figli, come se non fossero suoi, della sua inutile fatica non si affanna, V*%'Dimentica che un piede può schiacciarle, una bestia selvatica calpestarle. U)#'Abbandona infatti alla terra le uova e sulla polvere le lascia riscaldare. T(!' L'ala dello struzzo batte festante, ma è forse penna e piuma di cicogna? M'' Conterai su di lui, che torni e raduni la tua messe sulla tua aia? ^&5' Ti fiderai di lui, perché la sua forza è grande e a lui affiderai le tue fatiche? `%9' Potrai legarlo con la corda per fare il solco o fargli erpicare le valli dietro a te? ^$5' Il bufalo si lascerà piegare a servirti o a passar la notte presso la tua greppia? O#'Gira per le montagne, sua pastura, e va in cerca di quanto è verde. Q"'Del fracasso della città se ne ride e gli urli dei guardiani non ode. O!'al quale ho dato la steppa per casa e per dimora la terra salmastra? T !'Chi lascia libero l'asino selvatico e chi scioglie i legami dell'ònagro, _7'Robusti sono i loro figli, crescono in campagna, partono e non tornano più da esse. H 'Si curvano e depongono i figli, metton fine alle loro doglie. Q'Conti tu i mesi della loro gravidanza e sai tu quando devono figliare? K 'Sai tu quando figliano le camozze e assisti al parto delle cerve? {o&)Chi prepara al corvo il suo pasto, quando i suoi nati gridano verso Dio e vagano qua e là per mancanza di cibo? R&(quando sono accovacciati nelle tane o stanno in agguato fra le macchie? P&'Vai tu a caccia di preda per la leonessa e sazi la fame dei leoncini, S&&quando si fonde la polvere in una massa e le zolle si attaccano insieme? T!&%Chi può con sapienza calcolare le nubi e chi riversa gli otri del cielo, T!&$Chi ha elargito all'ibis la sapienza o chi ha dato al gallo intelligenza? =u&#Scagli tu i fulmini e partono dicendoti: "Eccoci!"? Y+&"Puoi tu alzare la voce fino alle nubi e farti coprire da un rovescio di acqua? L&!Conosci tu le leggi del cielo o ne applichi le norme sulla terra? lQ& Fai tu spuntare a suo tempo la stella del mattino o puoi guidare l'Orsa insieme con i suoi figli? U#&Puoi tu annodare i legami delle Plèiadi o sciogliere i vincoli di Orione? O&Come pietra le acque induriscono e la faccia dell'abisso si raggela. X)&Dal seno di chi è uscito il ghiaccio e la brina del cielo chi l'ha generata? U#&Ha forse un padre la pioggia? O chi mette al mondo le gocce della rugiada? Z -&per dissetare regioni desolate e squallide e far germogliare erbe nella steppa? ] 3&per far piovere sopra una terra senza uomini, su un deserto dove non c'è nessuno, P &Chi ha scavato canali agli acquazzoni e una strada alla nube tonante, X )&Per quali vie si espande la luce, si diffonde il vento d'oriente sulla terra? d A&che io riserbo per il tempo della sciagura, per il giorno della guerra e della battaglia? Z-&Sei mai giunto ai serbatoi della neve, hai mai visto i serbatoi della grandine, a;&Certo, tu lo sai, perché allora eri nato e il numero dei tuoi giorni è assai grande! `9&perché tu le conduca al loro dominio o almeno tu sappia avviarle verso la loro casa? P&Per quale via si va dove abita la luce e dove hanno dimora le tenebre Q&Hai tu considerato le distese della terra? Dillo, se sai tutto questo! _7&Ti sono state indicate le porte della morte e hai visto le porte dell'ombra funerea? \1&Sei mai giunto alle sorgenti del mare e nel fondo dell'abisso hai tu passeggiato? `9&È sottratta ai malvagi la loro luce ed è spezzato il braccio che si alza a colpire. J &Si trasforma come creta da sigillo e si colora come un vestito. J & perché essa afferri i lembi della terra e ne scuota i malvagi? X~)& Da quando vivi, hai mai comandato al mattino e assegnato il posto all'aurora, e}C& e ho detto: "Fin qui giungerai e non oltre e qui s'infrangerà l'orgoglio delle tue onde". K|& Poi gli ho fissato un limite e gli ho messo chiavistello e porte P{& quando lo circondavo di nubi per veste e per fasce di caligine folta? Yz+&Chi ha chiuso tra due porte il mare, quando erompeva uscendo dal seno materno, [y/&mentre gioivano in coro le stelle del mattino e plaudivano tutti i figli di Dio? Ox&Dove sono fissate le sue basi o chi ha posto la sua pietra angolare, [w/&Chi ha fissato le sue dimensioni, se lo sai, o chi ha teso su di essa la misura? bv=&Dov'eri tu quand'io ponevo le fondamenta della terra? Dillo, se hai tanta intelligenza! Qu&Cingiti i fianchi come un prode, io t'interrogherò e tu mi istruirai. Gt&Chi è costui che oscura il consiglio con parole insipienti? 9s o&Il Signore rispose a Giobbe di mezzo al turbine: Xr)%Perciò gli uomini lo temono: a lui la venerazione di tutti i saggi di mente. q%L'Onnipotente noi non lo possiamo raggiungere, sublime in potenza e rettitudine e grande per giustizia: egli non ha da rispondere. Pp%Dal nord giunge un aureo chiarore, intorno a Dio è tremenda maestà. ioK%Ora diventa invisibile la luce, oscurata in mezzo alle nubi: ma tira il vento e le spazza via. ^n5%Gli si può forse ordinare: "Parlerò io?". O un uomo può dire che è sopraffatto? Qm%Insegnaci che cosa dobbiamo dirgli. Noi non parleremo per l'oscurità. \l1%Hai tu forse disteso con lui il firmamento, solido come specchio di metallo fuso? Vk%%Come le tue vesti siano calde quando non soffia l'austro e la terra riposa? Uj#%Conosci tu come la nube si libri in aria, i prodigi di colui che tutto sa? Ii %Sai tu come Dio le diriga e come la sua nube produca il lampo? [h/%Porgi l'orecchio a questo, Giobbe, soffèrmati e considera le meraviglie di Dio. Bg% Le manda o per castigo della terra o in segno di bontà. yfk% Egli le fa vagare dappertutto secondo i suoi ordini, perché eseguiscano quanto comanda loro sul mondo intero. Ke% Carica di umidità le nuvole e le nubi ne diffondono le folgori. Td!% Al soffio di Dio si forma il ghiaccio e la distesa dell'acqua si congela. Ic % Dal mezzogiorno avanza l'uragano e il freddo dal settentrione. Rb%Le fiere si ritirano nei loro ripari e nelle loro tane si accovacciano. ]a3%Rinchiude ogni uomo in casa sotto sigillo, perché tutti riconoscano la sua opera. c`?%Egli infatti dice alla neve: "Cadi sulla terra" e alle piogge dirotte: "Siate violente". X_)%mirabilmente tuona Dio con la sua voce opera meraviglie che non comprendiamo! ^%dietro di esso brontola il tuono, mugghia con il suo fragore maestoso e nulla arresta i fulmini, da quando si è udita la sua voce; c]?%Il lampo si diffonde sotto tutto il cielo e il suo bagliore giunge ai lembi della terra; W\'%Udite, udite, il rumore della sua voce, il fragore che esce dalla sua bocca. H[ %Per questo mi batte forte il cuore e mi balza fuori dal petto. HZ $!Lo annunzia il suo fragore, riserva d'ira contro l'iniquità. DY$ Arma le mani di folgori e le scaglia contro il bersaglio. HX $In tal modo sostenta i popoli e offre alimento in abbondanza. UW#$Ecco, espande sopra di esso il suo vapore e copre le profondità del mare. ZV-$Chi inoltre può comprendere la distesa delle nubi, i fragori della sua dimora? ?Uy$che le nubi riversano e grondano sull'uomo a dirotto. WT'$Egli attrae in alto le gocce dell'acqua e scioglie in pioggia i suoi vapori, hSI$Ecco, Dio è così grande, che non lo comprendiamo: il numero dei suoi anni è incalcolabile. @R{$Ogni uomo la contempla, il mortale la mira da lontano. TQ!$Ricordati che devi esaltare la sua opera, che altri uomini hanno cantato. dPA$Chi mai gli ha imposto il suo modo d'agire o chi mai ha potuto dirgli: "Hai agito male?". LO$Ecco, Dio è sublime nella sua potenza; chi come lui è temibile? bN=$Bada di non volgerti all'iniquità, poiché per questo sei stato provato dalla miseria. KM$Non sospirare quella notte, in cui i popoli vanno al loro luogo. ^L5$Può forse farti uscire dall'angustia il tuo grido, con tutti i tentativi di forza? lKQ$La collera non ti trasporti alla bestemmia, l'abbondanza dell'espiazione non ti faccia fuorviare. YJ+$Ma se colmi la misura con giudizi da empio, giudizio e condanna ti seguiranno. I/$Anche te intende sottrarre dal morso dell'angustia: avrai in cambio un luogo ampio, non ristretto e la tua tavola sarà colma di vivande grasse. WH'$Ma egli libera il povero con l'afflizione, gli apre l'udito con la sventura. WG'$si spegne in gioventù la loro anima, e la loro vita all'età dei dissoluti. eFC$ I perversi di cuore accumulano l'ira; non invocano aiuto, quando Dio li avvince in catene: gEG$ Ma se non vorranno ascoltare, di morte violenta periranno, spireranno senza neppure saperlo. oDW$ Se ascoltano e si sottomettono, chiuderanno i loro giorni nel benessere e i loro anni nelle delizie. _C7$ apre loro gli orecchi per la correzione e ordina che si allontanino dalla iniquità. KB$ fa loro conoscere le opere loro e i loro falli, perché superbi; ^A5$Se talvolta essi sono avvinti in catene, se sono stretti dai lacci dell'afflizione, c@?$Non toglie gli occhi dai giusti, li fa sedere sul trono con i re e li esalta per sempre. A?}$Non lascia vivere l'iniquo e rende giustizia ai miseri. W>'$Ecco, Dio è grande e non si ritratta, egli è grande per fermezza di cuore. c=?$poiché non è certo menzogna il mio parlare: un uomo di perfetta scienza è qui con te. S<$Prenderò da lontano il mio sapere e renderò giustizia al mio creatore, g;G$Abbi un po' di pazienza e io te lo dimostrerò, perché in difesa di Dio c'è altro da dire. : ;$Eliu continuò a dire: _97#Giobbe dunque apre invano la sua bocca e senza cognizione moltiplica le chiacchiere. ^85#così pure quando dici che la sua ira non punisce né si cura molto dell'iniquità. l7Q#più ancora quando tu dici che non lo vedi, che la tua causa sta innanzi a lui e tu in lui speri; X6)# Certo è falso dire: "Dio non ascolta e l'Onnipotente non presta attenzione"; V5%# Si grida, allora, ma egli non risponde di fronte alla superbia dei malvagi. n4U# che ci rende più istruiti delle bestie selvatiche, che ci fa più saggi degli uccelli del cielo?". e3C# ma non si dice: "Dov'è quel Dio che mi ha creato, che concede nella notte canti di gioia; c2?# Si grida per la gravità dell'oppressione, si invoca aiuto sotto il braccio dei potenti, Z1-#Su un uomo come te ricade la tua malizia, su un figlio d'uomo la tua giustizia! O0#Se tu sei giusto, che cosa gli dai o che cosa riceve dalla tua mano? X/)#Se pecchi, che gli fai? Se moltiplichi i tuoi delitti, che danno gli arrechi? Q.#Contempla il cielo e osserva, considera le nubi: sono più alte di te. H- #Risponderò a te con discorsi e ai tuoi amici insieme con te. W,'#O quando hai detto: "Che te ne importa? Che utilità ne ho dal mio peccato"? [+/#Ti pare di aver pensato cosa giusta, quando dicesti: "Ho ragione davanti a Dio"? * 7#Eliu riprese a dire: v)e"%perché aggiunge al suo peccato la rivolta, in mezzo a noi batte le mani e moltiplica le parole contro Dio. W('"$Bene, Giobbe sia esaminato fino in fondo, per le sue risposte da uomo empio, O'"#"Giobbe non parla con sapienza e le sue parole sono prive di senno". K&""Gli uomini di senno mi diranno con l'uomo saggio che mi ascolta: %9"!Forse, secondo le tue idee dovrebbe ricompensare, perché tu rifiuti il suo giudizio? Poiché tu devi scegliere, non io, di', dunque, quello che sai. U$#" se ho peccato, mostramelo; se ho commesso l'iniquità, non lo farò più"? O#"Si può dunque dire a Dio: "Porto la pena, senza aver fatto il male; T"!"perché non regni un uomo perverso, perché il popolo non abbia inciampi. !"Se egli tace, chi lo può condannare? Se vela la faccia, chi lo può vedere? Ma sulle nazioni e sugli individui egli veglia, f E"sì da far giungere fino a lui il grido dell'oppresso e fargli udire il lamento dei poveri. W'"perché si sono allontanati da lui e di tutte le sue vie non si sono curati, E"come malvagi li percuote, li colpisce alla vista di tutti; U#"Poiché conosce le loro opere, li travolge nella notte e sono schiacciati; V%"egli fiacca i potenti, senza fare inchieste, e colloca altri al loro posto. [/"Poiché non si pone all'uomo un termine per comparire davanti a Dio in giudizio: Y+"Non vi è tenebra, non densa oscurità, dove possano nascondersi i malfattori. [/"poiché egli tiene gli occhi sulla condotta dell'uomo e vede tutti i suoi passi. ~u"In un istante muoiono e nel cuore della notte sono colpiti i potenti e periscono; e senza sforzo rimuove i tiranni,  "lui che non usa parzialità con i potenti e non preferisce al povero il ricco, perché tutti costoro sono opera delle sue mani? F"lui che dice ad un re: "Iniquo!" e ai principi: "Malvagi!", V%"Può mai governare chi odia il diritto? E tu osi condannare il Gran Giusto? ^5"Se hai intelletto, ascolta bene questo, porgi l'orecchio al suono delle mie parole. M"ogni carne morirebbe all'istante e l'uomo ritornerebbe in polvere. T!"Se egli richiamasse il suo spirito a sé e a sé ritraesse il suo soffio, N" Chi mai gli ha affidato la terra e chi ha disposto il mondo intero? Z-" In verità, Dio non agisce da ingiusto e l'Onnipotente non sovverte il diritto! lQ" Poiché egli ripaga l'uomo secondo il suo operato e fa trovare ad ognuno secondo la sua condotta. kO" Perciò ascoltatemi, uomini di senno: lungi da Dio l'iniquità e dall'Onnipotente l'ingiustizia! V %" Poiché egli ha detto: "Non giova all'uomo essere in buona grazia con Dio". S "che fa la strada in compagnia dei malfattori, andando con uomini iniqui? ? y"Chi è come Giobbe che beve, come l'acqua, l'insulto, h I"contro il mio diritto passo per menzognero, inguaribile è la mia piaga benché senza colpa". V %"poiché Giobbe ha detto: "Io son giusto, ma Dio mi ha tolto il mio diritto; V%"Esploriamo noi ciò che è giusto, indaghiamo fra di noi quale sia il bene: R"Perché l'orecchio distingue le parole, come il palato assapora i cibi. Q"Ascoltate, saggi, le mie parole e voi, sapienti, porgetemi l'orecchio,  ;"Eliu continuò a dire: =u!!se no, tu ascoltami e io ti insegnerò la sapienza. W'! ma se hai qualcosa da dire, rispondimi, parla, perché vorrei darti ragione; 9m!Attendi, Giobbe, ascoltami, taci e io parlerò: W'!per sottrarre l'anima sua dalla fossa e illuminarla con la luce dei viventi. F!Ecco, tutto questo fa Dio, due volte, tre volte con l'uomo, D!mi ha scampato dalla fossa e la mia vita rivede la luce". ~ !Egli si rivolgerà agli uomini e dirà: "Avevo peccato e violato la giustizia, ma egli non mi ha punito per quel che meritavo; } !supplicherà Dio e questi gli userà benevolenza, gli mostrerà il suo volto in giubilo, e renderà all'uomo la sua giustizia. l|Q!allora la sua carne sarà più fresca che in gioventù, tornerà ai giorni della sua adolescenza: d{A!abbia pietà di lui e dica: "Scampalo dallo scender nella fossa, ho trovato il riscatto", rz]!Ma se vi è un angelo presso di lui, un protettore solo fra mille, per mostrare all'uomo il suo dovere, Ry!quando egli si avvicina alla fossa e la sua vita alla dimora dei morti. pxY!quando la sua carne si consuma a vista d'occhio e le ossa, che non si vedevano prima, spuntano fuori, Uw#!quando il suo senso ha nausea del pane, il suo appetito del cibo squisito; Xv)!Lo corregge con il dolore nel suo letto e con la tortura continua delle ossa; Ru!per preservarne l'anima dalla fossa e la sua vita dalla morte violenta. Kt!per distogliere l'uomo dal male e tenerlo lontano dall'orgoglio, Ms!apre allora l'orecchio degli uomini e con apparizioni li spaventa, vre!Parla nel sogno, visione notturna, quando cade il sopore sugli uomini e si addormentano sul loro giaciglio; Gq!Dio parla in un modo o in un altro, ma non si fa attenzione. Ip ! Perché ti lamenti di lui, se non risponde ad ogni tua parola? ^o5! Ecco, in questo ti rispondo: non hai ragione. Dio è infatti più grande dell'uomo. ?2~~>}}}X}||p|{{nzz^yyy=xxx:wwwIvvvEuuTttt8ssosrr"qq5ppwpoowo!nn[mmmllkkjkjjiijihhggOffjfeegdddGcc=bbzb$aa``y`_^^^(]]k]\\%[[bZZVZYYhXXxXWWYVVVU\UTTSShSRRYRQQXPP6OONN6MMM8LL#KKdKJJ`IIIHHaHGGdGFF`EEETDDDKCCvC&BBoAAA?@@@>g> ==I<66&555?44433,222b211B000*//a..}.--n-,,A+++X+**S)))A(((!''*&&&B%%%_$$B##]""!!! / ~ c*0zya Rfq6^nti 2 H F fZ?mj JwgIl Signore tuona sulle acque, il Dio della gloria scatena il tuono, il Signore, sull'immensità delle acque. ]3Date al Signore la gloria del suo nome, prostratevi al Signore in santi ornamenti. \ 3Salmo. Di Davide. Date al Signore, figli di Dio, date al Signore gloria e potenza. [/ Salva il tuo popolo e la tua eredità benedici, guidali e sostienili per sempre. Y+Il Signore è la forza del suo popolo, rifugio di salvezza del suo consacrato. !;il Signore è la mia forza e il mio scudo, ho posto in lui la mia fiducia; mi ha dato aiuto ed esulta il mio cuore, con il mio canto gli rendo grazie. W'Sia benedetto il Signore, che ha dato ascolto alla voce della mia preghiera; u~cPoiché non hanno compreso l'agire del Signore e le opere delle sue mani, egli li abbatta e non li rialzi. } Ripagali secondo la loro opera e la malvagità delle loro azioni. Secondo le opere delle loro mani, rendi loro quanto meritano. | Non travolgermi con gli empi, con quelli che operano il male. Parlano di pace al loro prossimo, ma hanno la malizia nel cuore. x{iAscolta la voce della mia supplica, quando ti grido aiuto, quando alzo le mie mani verso il tuo santo tempio. z Di Davide. A te grido, Signore; non restare in silenzio, mio Dio, perché, se tu non mi parli, io sono come chi scende nella fossa. Xy)Spera nel Signore, sii forte, si rinfranchi il tuo cuore e spera nel Signore. Sx Sono certo di contemplare la bontà del Signore nella terra dei viventi. uwc Non espormi alla brama dei miei avversari; contro di me sono insorti falsi testimoni che spirano violenza. ]v3 Mostrami, Signore, la tua via, guidami sul retto cammino, a causa dei miei nemici. Tu! Mio padre e mia madre mi hanno abbandonato, ma il Signore mi ha raccolto. t/ Non nascondermi il tuo volto, non respingere con ira il tuo servo. Sei tu il mio aiuto, non lasciarmi, non abbandonarmi, Dio della mia salvezza. `s9Di te ha detto il mio cuore: "Cercate il suo volto"; il tuo volto, Signore, io cerco. RrAscolta, Signore, la mia voce. Io grido: abbi pietà di me! Rispondimi. qE ora rialzo la testa sui nemici che mi circondano; immolerò nella sua casa sacrifici d'esultanza, inni di gioia canterò al Signore. p Egli mi offre un luogo di rifugio nel giorno della sventura. Mi nasconde nel segreto della sua dimora, mi solleva sulla rupe. @oyUna cosa ho chiesto al Signore, questa sola io cerco: abitare nella casa del Signore tutti i giorni della mia vita, per gustare la dolcezza del Signore ed ammirare il suo santuario. n Se contro di me si accampa un esercito, il mio cuore non teme; se contro di me divampa la battaglia, anche allora ho fiducia. wmgQuando mi assalgono i malvagi per straziarmi la carne, sono essi, avversari e nemici, a inciampare e cadere. l Di Davide. Il Signore è mia luce e mia salvezza, di chi avrò paura? Il Signore è difesa della mia vita, di chi avrò timore? Qk Il mio piede sta su terra piana; nelle assemblee benedirò il Signore. Lj Integro è invece il mio cammino; riscattami e abbi misericordia. Ui# perché nelle loro mani è la perfidia, la loro destra è piena di regali. ah; Non travolgermi insieme ai peccatori, con gli uomini di sangue non perder la mia vita, PgSignore, amo la casa dove dimori e il luogo dove abita la tua gloria. Pfper far risuonare voci di lode e per narrare tutte le tue meraviglie. QeLavo nell'innocenza le mie mani e giro attorno al tuo altare, Signore, DdOdio l'alleanza dei malvagi, non mi associo con gli empi. Ic Non siedo con gli uomini mendaci e non frequento i simulatori. Zb-La tua bontà è davanti ai miei occhi e nella tua verità dirigo i miei passi. [a/Scrutami, Signore, e mettimi alla prova, raffinami al fuoco il cuore e la mente. w` iDi Davide. Signore, fammi giustizia: nell'integrità ho camminato, confido nel Signore, non potrò vacillare. 8_kO Dio, libera Israele da tutte le sue angosce. P^Tau Mi proteggano integrità e rettitudine, perché in te ho sperato. K]Sin Proteggimi, dammi salvezza; al tuo riparo io non sia deluso. Q\Res Guarda i miei nemici: sono molti e mi detestano con odio violento. L[Vedi la mia miseria e la mia pena e perdona tutti i miei peccati. IZ Sade Allevia le angosce del mio cuore, liberami dagli affanni. NYPe Volgiti a me e abbi misericordia, perché sono solo ed infelice. ]X3Ain Tengo i miei occhi rivolti al Signore, perché libera dal laccio il mio piede. VW%Samec Il Signore si rivela a chi lo teme, gli fa conoscere la sua alleanza. SV Nun Egli vivrà nella ricchezza, la sua discendenza possederà la terra. LU Mem Chi è l'uomo che teme Dio? Gli indica il cammino da seguire. RT Lamed Per il tuo nome, Signore, perdona il mio peccato anche se grande. qS[ Caf Tutti i sentieri del Signore sono verità e grazia per chi osserva il suo patto e i suoi precetti. OR Iod guida gli umili secondo giustizia, insegna ai poveri le sue vie. NQTet Buono e retto è il Signore, la via giusta addita ai peccatori; PyHet Non ricordare i peccati della mia giovinezza: ricordati di me nella tua misericordia, per la tua bontà, Signore. WO'Zain Ricordati, Signore, del tuo amore, della tua fedeltà che è da sempre. }NsHe Guidami nella tua verità e istruiscimi, perché sei tu il Dio della mia salvezza, Vau in te ho sempre sperato. QMDalet Fammi conoscere, Signore, le tue vie, insegnami i tuoi sentieri. _L7Ghimel Chiunque spera in te non resti deluso, sia confuso chi tradisce per un nulla. ]K3Bet Dio mio, in te confido: non sia confuso! Non trionfino su di me i miei nemici! :J qAlef Di Davide. A te, Signore, elevo l'anima mia, ZI- Chi è questo re della gloria? Il Signore degli eserciti è il re della gloria. eHC Sollevate, porte, i vostri frontali, alzatevi, porte antiche, ed entri il re della gloria. fGEChi è questo re della gloria? Il Signore forte e potente, il Signore potente in battaglia. eFCSollevate, porte, i vostri frontali, alzatevi, porte antiche, ed entri il re della gloria. UE#Ecco la generazione che lo cerca, che cerca il tuo volto, Dio di Giacobbe. KDOtterrà benedizione dal Signore, giustizia da Dio sua salvezza. rC]Chi ha mani innocenti e cuore puro, chi non pronunzia menzogna, chi non giura a danno del suo prossimo. LBChi salirà il monte del Signore, chi starà nel suo luogo santo? HA È lui che l'ha fondata sui mari, e sui fiumi l'ha stabilita. d@ CDi Davide. Salmo. Del Signore è la terra e quanto contiene, l'universo e i suoi abitanti. ? Felicità e grazia mi saranno compagne tutti i giorni della mia vita, e abiterò nella casa del Signore per lunghissimi anni. >Davanti a me tu prepari una mensa sotto gli occhi dei miei nemici; cospargi di olio il mio capo. Il mio calice trabocca. =+Se dovessi camminare in una valle oscura, non temerei alcun male, perché tu sei con me. Il tuo bastone e il tuo vincastro mi danno sicurezza. P<Mi rinfranca, mi guida per il giusto cammino, per amore del suo nome. K;su pascoli erbosi mi fa riposare ad acque tranquille mi conduce. M: Salmo. Di Davide. Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla; g9G annunzieranno la sua giustizia; al popolo che nascerà diranno: "Ecco l'opera del Signore!". ^85lo servirà la mia discendenza. Si parlerà del Signore alla generazione che viene; 7A lui solo si prostreranno quanti dormono sotto terra, davanti a lui si curveranno quanti discendono nella polvere. E io vivrò per lui, L6Poiché il regno è del Signore, egli domina su tutte le nazioni. 5 Ricorderanno e torneranno al Signore tutti i confini della terra, si prostreranno davanti a lui tutte le famiglie dei popoli. z4mI poveri mangeranno e saranno saziati, loderanno il Signore quanti lo cercano: "Viva il loro cuore per sempre". e3CSei tu la mia lode nella grande assemblea, scioglierò i miei voti davanti ai suoi fedeli. 21perché egli non ha disprezzato né sdegnato l'afflizione del misero, non gli ha nascosto il suo volto, ma, al suo grido d'aiuto, lo ha esaudito. z1mLodate il Signore, voi che lo temete, gli dia gloria la stirpe di Giacobbe, lo tema tutta la stirpe di Israele; W0'Annunzierò il tuo nome ai miei fratelli, ti loderò in mezzo all'assemblea. A/}Salvami dalla bocca del leone e dalle corna dei bufali. B.Scampami dalla spada, dalle unghie del cane la mia vita. N-Ma tu, Signore, non stare lontano, mia forza, accorri in mio aiuto. F,si dividono le mie vesti, sul mio vestito gettano la sorte. K+posso contare tutte le mie ossa. Essi mi guardano, mi osservano: s*_Un branco di cani mi circonda, mi assedia una banda di malvagi; hanno forato le mie mani e i miei piedi, ~)uÈ arido come un coccio il mio palato, la mia lingua si è incollata alla gola, su polvere di morte mi hai deposto. (}Come acqua sono versato, sono slogate tutte le mie ossa. Il mio cuore è come cera, si fonde in mezzo alle mie viscere. R'Spalancano contro di me la loro bocca come leone che sbrana e ruggisce. B& Mi circondano tori numerosi, mi assediano tori di Basan. T%! Da me non stare lontano, poiché l'angoscia è vicina e nessuno mi aiuta. X$) Al mio nascere tu mi hai raccolto, dal grembo di mia madre sei tu il mio Dio. ]#3 Sei tu che mi hai tratto dal grembo, mi hai fatto riposare sul petto di mia madre. R" "Si è affidato al Signore, lui lo scampi; lo liberi, se è suo amico". V!%Mi scherniscono quelli che mi vedono, storcono le labbra, scuotono il capo: T !Ma io sono verme, non uomo, infamia degli uomini, rifiuto del mio popolo. Oa te gridarono e furono salvati, sperando in te non rimasero delusi. RIn te hanno sperato i nostri padri, hanno sperato e tu li hai liberati; ?yEppure tu abiti la santa dimora, tu, lode di Israele. W'Dio mio, invoco di giorno e non rispondi, grido di notte e non trovo riposo. }s"Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato? Tu sei lontano dalla mia salvezza": sono le parole del mio lamento. P Al maestro del coro. Sull'aria: "Cerva dell'aurora". Salmo. Di Davide. SAlzati, Signore, in tutta la tua forza; canteremo inni alla tua potenza. Q Hai fatto loro voltare le spalle, contro di essi punterai il tuo arco. b= Perché hanno ordito contro di te il male, hanno tramato insidie, non avranno successo. V% Sterminerai dalla terra la loro prole, la loro stirpe di mezzo agli uomini.  Ne farai una fornace ardente, nel giorno in cui ti mostrerai: il Signore li consumerà nella sua ira, li divorerà il fuoco. a; La tua mano raggiungerà ogni tuo nemico, la tua destra raggiungerà chiunque ti odia. b=Perché il re confida nel Signore: per la fedeltà dell'Altissimo non sarà mai scosso. ]3lo fai oggetto di benedizione per sempre, lo inondi di gioia dinanzi al tuo volto. Y+Grande è la sua gloria per la tua salvezza, lo avvolgi di maestà e di onore; Y+Vita ti ha chiesto, a lui l'hai concessa, lunghi giorni in eterno, senza fine. _7Gli vieni incontro con larghe benedizioni; gli poni sul capo una corona di oro fino. a;Hai soddisfatto il desiderio del suo cuore, non hai respinto il voto delle sue labbra. W 'Signore, il re gioisce della tua potenza, quanto esulta per la tua salvezza! /  [Al maestro del coro. Salmo. Di Davide. D  Salva il re, o Signore, rispondici, quando ti invochiamo. N  Quelli si piegano e cadono, ma noi restiamo in piedi e siamo saldi. e CChi si vanta dei carri e chi dei cavalli, noi siamo forti nel nome del Signore nostro Dio. Ora so che il Signore salva il suo consacrato; gli ha risposto dal suo cielo santo con la forza vittoriosa della sua destra. }Esulteremo per la tua vittoria, spiegheremo i vessilli in nome del nostro Dio; adempia il Signore tutte le tue domande. NTi conceda secondo il tuo cuore, faccia riuscire ogni tuo progetto. FRicordi tutti i tuoi sacrifici e gradisca i tuoi olocausti. NTi mandi l'aiuto dal suo santuario e dall'alto di Sion ti sostenga. a;Ti ascolti il Signore nel giorno della prova, ti protegga il nome del Dio di Giacobbe. / [Al maestro del coro. Salmo. Di Davide. yTi siano gradite le parole della mia bocca, davanti a te i pensieri del mio cuore. Signore, mia rupe e mio redentore. Anche dall'orgoglio salva il tuo servo perché su di me non abbia potere; allora sarò irreprensibile, sarò puro dal grande peccato. O Le inavvertenze chi le discerne? Assolvimi dalle colpe che non vedo. \~1 Anche il tuo servo in essi è istruito, per chi li osserva è grande il profitto. b}= più preziosi dell'oro, di molto oro fino, più dolci del miele e di un favo stillante. h|I Il timore del Signore è puro, dura sempre; i giudizi del Signore sono tutti fedeli e giusti, {y Gli ordini del Signore sono giusti, fanno gioire il cuore; i comandi del Signore sono limpidi, danno luce agli occhi. z{La legge del Signore è perfetta, rinfranca l'anima; la testimonianza del Signore è verace, rende saggio il semplice. wygEgli sorge da un estremo del cielo e la sua corsa raggiunge l'altro estremo: nulla si sottrae al suo calore. zxmLà pose una tenda per il sole che esce come sposo dalla stanza nuziale, esulta come prode che percorre la via. ]w3Per tutta la terra si diffonde la loro voce e ai confini del mondo la loro parola. KvNon è linguaggio e non sono parole, di cui non si oda il suono. au;Il giorno al giorno ne affida il messaggio e la notte alla notte ne trasmette notizia. ]t3I cieli narrano la gloria di Dio, e l'opera delle sue mani annunzia il firmamento. /s [Al maestro del coro. Salmo. Di Davide. r}3Egli concede al suo re grandi vittorie, si mostra fedele al suo consacrato, a Davide e alla sua discendenza per sempre. ]q32Per questo, Signore, ti loderò tra i popoli e canterò inni di gioia al tuo nome. lpQ1mi scampi dai nemici furenti, dei miei avversari mi fai trionfare e mi liberi dall'uomo violento. No0Dio, tu mi accordi la rivincita e sottometti i popoli al mio giogo, [n//Viva il Signore e benedetta la mia rupe, sia esaltato il Dio della mia salvezza. Sm.impallidivano uomini stranieri e uscivano tremanti dai loro nascondigli. Ol-all'udirmi, subito mi obbedivano, stranieri cercavano il mio favore, kw,Mi hai scampato dal popolo in rivolta, mi hai posto a capo delle nazioni. Un popolo che non conoscevo mi ha servito; Tj!+Come polvere al vento li ho dispersi, calpestati come fango delle strade. Qi*Hanno gridato e nessuno li ha salvati, al Signore, ma non ha risposto. Qh)Dei nemici mi hai mostrato le spalle, hai disperso quanti mi odiavano. Yg+(Tu mi hai cinto di forza per la guerra, hai piegato sotto di me gli avversari. Pf'Li ho colpiti e non si sono rialzati, sono caduti sotto i miei piedi. be=&Ho inseguito i miei nemici e li ho raggiunti, non sono tornato senza averli annientati. Od%Hai spianato la via ai miei passi, i miei piedi non hanno vacillato. vce$Tu mi hai dato il tuo scudo di salvezza, la tua destra mi ha sostenuto, la tua bontà mi ha fatto crescere. ^b5#ha addestrato le mie mani alla battaglia, le mie braccia a tender l'arco di bronzo. Sa"mi ha dato agilità come di cerve, sulle alture mi ha fatto stare saldo; M`!Il Dio che mi ha cinto di vigore e ha reso integro il mio cammino; W_' Infatti, chi è Dio, se non il Signore? O chi è rupe, se non il nostro Dio? x^iLa via di Dio è diritta, la parola del Signore è provata al fuoco; egli è scudo per chi in lui si rifugia. U]#Con te mi lancerò contro le schiere, con il mio Dio scavalcherò le mura. W\'Tu, Signore, sei luce alla mia lampada; il mio Dio rischiara le mie tenebre. T[!Perché tu salvi il popolo degli umili, ma abbassi gli occhi dei superbi. FZcon l'uomo puro tu sei puro, con il perverso tu sei astuto. KYCon l'uomo buono tu sei buono con l'uomo integro tu sei integro, rX]Il Signore mi rende secondo la mia giustizia, secondo l'innocenza delle mie mani davanti ai suoi occhi. HW ma integro sono stato con lui e mi sono guardato dalla colpa. VV%I suoi giudizi mi stanno tutti davanti, non ho respinto da me la sua legge; ]U3perché ho custodito le vie del Signore, non ho abbandonato empiamente il mio Dio. gTGIl Signore mi tratta secondo la mia giustizia, mi ripaga secondo l'innocenza delle mie mani; >Swmi portò al largo, mi liberò perché mi vuol bene. ORMi assalirono nel giorno di sventura, ma il Signore fu mio sostegno; \Q1mi liberò da nemici potenti, da coloro che mi odiavano ed eran più forti di me. NPStese la mano dall'alto e mi prese, mi sollevò dalle grandi acque, OAllora apparve il fondo del mare, si scoprirono le fondamenta del mondo, per la tua minaccia, Signore, per lo spirare del tuo furore. NNScagliò saette e li disperse, fulminò con folgori e li sconfisse. gMGIl Signore tuonò dal cielo, l'Altissimo fece udire la sua voce: grandine e carboni ardenti. XL) Davanti al suo fulgore si dissipavano le nubi con grandine e carboni ardenti. XK) Si avvolgeva di tenebre come di velo, acque oscure e dense nubi lo coprivano. KJ Cavalcava un cherubino e volava, si librava sulle ali del vento. II  Abbassò i cieli e discese, fosca caligine sotto i suoi piedi. pHY Dalle sue narici saliva fumo, dalla sua bocca un fuoco divorante; da lui sprizzavano carboni ardenti. sG_La terra tremò e si scosse; vacillarono le fondamenta dei monti, si scossero perché egli era sdegnato. F/Nel mio affanno invocai il Signore, nell'angoscia gridai al mio Dio: dal suo tempio ascoltò la mia voce, al suo orecchio pervenne il mio grido. YE+già mi avvolgevano i lacci degli inferi, già mi stringevano agguati mortali. ODMi circondavano flutti di morte, mi travolgevano torrenti impetuosi; MCInvoco il Signore, degno di lode, e sarò salvato dai miei nemici. BSignore, mia roccia, mia fortezza, mio liberatore; mio Dio, mia rupe, in cui trovo riparo; mio scudo e baluardo, mia potente salvezza. JA e dalla mano di Saul. Disse dunque: Ti amo, Signore, mia forza, .@ WAl maestro del coro. Di Davide, servo del Signore, che rivolse al Signore le parole di questo canto, quando il Signore lo liberò dal potere di tutti i suoi nemici, i?KMa io per la giustizia contemplerò il tuo volto, al risveglio mi sazierò della tua presenza. D>con la tua mano, Signore, dal regno dei morti che non hanno più parte in questa vita. Sazia pure dei tuoi beni il loro ventre se ne sazino anche i figli e ne avanzi per i loro bambini. W=' Sorgi, Signore, affrontalo, abbattilo; con la tua spada scampami dagli empi, Z<- simili a un leone che brama la preda, a un leoncello che si apposta in agguato. M; Eccoli, avanzano, mi circondano, puntano gli occhi per abbattermi; Q: Essi hanno chiuso il loro cuore, le loro bocche parlano con arroganza. N9 di fronte agli empi che mi opprimono, ai nemici che mi accerchiano. U8#Custodiscimi come pupilla degli occhi, proteggimi all'ombra delle tue ali, c7?mostrami i prodigi del tuo amore: tu che salvi dai nemici chi si affida alla tua destra. W6'Io t'invoco, mio Dio: dammi risposta; porgi l'orecchio, ascolta la mia voce, R5Sulle tue vie tieni saldi i miei passi e i miei piedi non vacilleranno. q4[secondo l'agire degli uomini; seguendo la parola delle tue labbra, ho evitato i sentieri del violento. 3{Saggia il mio cuore, scrutalo di notte, provami al fuoco, non troverai malizia. La mia bocca non si è resa colpevole, I2 Venga da te la mia sentenza, i tuoi occhi vedano la giustizia. (1 KPreghiera. Di Davide. Accogli, Signore, la causa del giusto, sii attento al mio grido. Porgi l'orecchio alla mia preghiera: sulle mie labbra non c'è inganno. u0c Mi indicherai il sentiero della vita, gioia piena nella tua presenza, dolcezza senza fine alla tua destra. o/W perché non abbandonerai la mia vita nel sepolcro, né lascerai che il tuo santo veda la corruzione. d.A Di questo gioisce il mio cuore, esulta la mia anima; anche il mio corpo riposa al sicuro, ]-3Io pongo sempre innanzi a me il Signore, sta alla mia destra, non posso vacillare. b,=Benedico il Signore che mi ha dato consiglio; anche di notte il mio cuore mi istruisce. W+'Per me la sorte è caduta su luoghi deliziosi, è magnifica la mia eredità. [*/Il Signore è mia parte di eredità e mio calice: nelle tue mani è la mia vita. )Si affrettino altri a costruire idoli: io non spanderò le loro libazioni di sangue né pronunzierò con le mie labbra i loro nomi. S(Per i santi, che sono sulla terra, uomini nobili, è tutto il mio amore. R'Ho detto a Dio: "Sei tu il mio Signore, senza di te non ho alcun bene". @& }Miktam. Di Davide. Proteggimi, o Dio: in te mi rifugio. %presta denaro senza fare usura, e non accetta doni contro l'innocente. Colui che agisce in questo modo resterà saldo per sempre. y$kAi suoi occhi è spregevole il malvagio, ma onora chi teme il Signore. Anche se giura a suo danno, non cambia; l#Qnon dice calunnia con la lingua, non fa danno al suo prossimo e non lancia insulto al suo vicino. Q"Colui che cammina senza colpa, agisce con giustizia e parla lealmente, e! ESalmo. Di Davide. Signore, chi abiterà nella tua tenda? Chi dimorerà sul tuo santo monte?  }Venga da Sion la salvezza d'Israele! Quando il Signore ricondurrà il suo popolo, esulterà Giacobbe e gioirà Israele. U#Volete confondere le speranze del misero, ma il Signore è il suo rifugio. ]3Non invocano Dio: tremeranno di spavento, perché Dio è con la stirpe del giusto. Z-Non comprendono nulla tutti i malvagi, che divorano il mio popolo come il pane? [/Tutti hanno traviato, sono tutti corrotti; più nessuno fa il bene, neppure uno. q[Il Signore dal cielo si china sugli uomini per vedere se esista un saggio: se c'è uno che cerchi Dio.  Al maestro del coro. Di Davide. Lo stolto pensa: "Non c'è Dio". Sono corrotti, fanno cose abominevoli: nessuno più agisce bene. { Nella tua misericordia ho confidato. Gioisca il mio cuore nella tua salvezza e canti al Signore, che mi ha beneficato. hI perché il mio nemico non dica: "L'ho vinto!" e non esultino i miei avversari quando vacillo. ~u Guarda, rispondimi, Signore mio Dio, conserva la luce ai miei occhi, perché non mi sorprenda il sonno della morte,  Fino a quando nell'anima mia proverò affanni, tristezza nel cuore ogni momento? Fino a quando su di me trionferà il nemico? iK Fino a quando, Signore, continuerai a dimenticarmi? Fino a quando mi nasconderai il tuo volto? / [ Al maestro del coro. Salmo. Di Davide. S Mentre gli empi si aggirano intorno, emergono i peggiori tra gli uomini. Q Tu, o Signore, ci custodirai, ci guarderai da questa gente per sempre. lQ I detti del Signore sono puri, argento raffinato nel crogiuolo, purificato nel fuoco sette volte.  "Per l'oppressione dei miseri e il gemito dei poveri, io sorgerò - dice il Signore - metterò in salvo chi è disprezzato". |q quanti dicono: "Per la nostra lingua siamo forti, ci difendiamo con le nostre labbra: chi sarà nostro padrone?". U# Recida il Signore le labbra bugiarde, la lingua che dice parole arroganti, X ) Si dicono menzogne l'uno all'altro, labbra bugiarde parlano con cuore doppio. j M Salvami, Signore! Non c'è più un uomo fedele; è scomparsa la fedeltà tra i figli dell'uomo. <  u Al maestro del coro. Sull'ottava. Salmo. Di Davide. \ 1 Giusto è il Signore, ama le cose giuste; gli uomini retti vedranno il suo volto. b = Farà piovere sugli empi brace, fuoco e zolfo, vento bruciante toccherà loro in sorte; K Il Signore scruta giusti ed empi, egli odia chi ama la violenza.  Ma il Signore nel tempio santo, il Signore ha il trono nei cieli. I suoi occhi sono aperti sul mondo, le sue pupille scrutano ogni uomo. J Quando sono scosse le fondamenta, il giusto che cosa può fare? r] Ecco, gli empi tendono l'arco, aggiustano la freccia sulla corda per colpire nel buio i retti di cuore.   Al maestro del coro. Di Davide. Nel Signore mi sono rifugiato, come potete dirmi: "Fuggi come un passero verso il monte"? hI per far giustizia all'orfano e all'oppresso; e non incuta più terrore l'uomo fatto di terra. dA Tau Tu accogli, Signore, il desiderio dei miseri, rafforzi i loro cuori, porgi l'orecchio [/ Il Signore è re in eterno, per sempre: dalla sua terra sono scomparse le genti. 9m Sin Punisci il suo peccato e più non lo trovi. G Res Eppure tu vedi l'affanno e il dolore, tutto tu guardi e prendi nelle tue mani. A te si abbandona il misero, dell'orfano tu sei il sostegno. Spezza il braccio dell'empio e del malvagio; K~ Perché l'empio disprezza Dio e pensa: "Non ne chiederà conto"? J} Kof Sorgi, Signore, alza la tua mano, non dimenticare i miseri. O| Egli pensa: "Dio dimentica, nasconde il volto, non vede più nulla". W{' Infierisce di colpo sull'oppresso, cadono gl'infelici sotto la sua violenza. 3z_ Ain I suoi occhi spiano l'infelice, sta in agguato nell'ombra come un leone nel covo. Sta in agguato per ghermire il misero, ghermisce il misero attirandolo nella rete. Ny Sta in agguato dietro le siepi, dai nascondigli uccide l'innocente. qx[ Pe Di spergiuri, di frodi e d'inganni ha piena la bocca, sotto la sua lingua sono iniquità e sopruso. Lw Egli pensa: "Non sarò mai scosso, vivrò sempre senza sventure". wvg Le sue imprese riescono sempre. Son troppo in alto per lui i tuoi giudizi: disprezza tutti i suoi avversari. su_ L'empio insolente disprezza il Signore: "Dio non se ne cura: Dio non esiste"; questo è il suo pensiero. Mt L'empio si vanta delle sue brame, l'avaro maledice, disprezza Dio. Ss Il misero soccombe all'orgoglio dell'empio e cade nelle insidie tramate. Tr # Lamed Perché, Signore, stai lontano, nel tempo dell'angoscia ti nascondi? Mq Riempile di spavento, Signore, sappiano le genti che sono mortali. Vp% Sorgi, Signore, non prevalga l'uomo: davanti a te siano giudicate le genti. goG Caf Perché il povero non sarà dimenticato, la speranza degli afflitti non resterà delusa. Qn Iod Tornino gli empi negli inferi, tutti i popoli che dimenticano Dio. pmY Il Signore si è manifestato, ha fatto giustizia; l'empio è caduto nella rete, opera delle sue mani. wlg Tet Sprofondano i popoli nella fossa che hanno scavata, nella rete che hanno teso si impiglia il loro piede. nkU perché possa annunziare le tue lodi, esultare per la tua salvezza alle porte della città di Sion. j} Het Abbi pietà di me, Signore, vedi la mia miseria, opera dei miei nemici, tu che mi strappi dalle soglie della morte, Si Vindice del sangue, egli ricorda, non dimentica il grido degli afflitti. ^h5 Zain Cantate inni al Signore, che abita in Sion, narrate tra i popoli le sue opere. egC Confidino in te quanti conoscono il tuo nome, perché non abbandoni chi ti cerca, Signore. af; Vau Il Signore sarà un riparo per l'oppresso, in tempo di angoscia un rifugio sicuro. ]e3 giudicherà il mondo con giustizia, con rettitudine deciderà le cause dei popoli. Ud# He Ma il Signore sta assiso in eterno; erige per il giudizio il suo trono: tca Per sempre sono abbattute le fortezze del nemico, è scomparso il ricordo delle città che hai distrutte. wbg Ghimel Hai minacciato le nazioni, hai sterminato l'empio, il loro nome hai cancellato in eterno, per sempre. ^a5 perché hai sostenuto il mio diritto e la mia causa; siedi in trono giudice giusto. U`# Bet Mentre i miei nemici retrocedono, davanti a te inciampano e periscono, H_ Gioisco in te ed esulto, canto inni al tuo nome, o Altissimo. \^1 Alef Loderò il Signore con tutto il cuore e annunzierò tutte le tue meraviglie. ;] s Al maestro del coro. In sordina. Salmo. Di Davide. Q\ O Signore, nostro Dio, quanto è grande il tuo nome su tutta la terra. T[! Gli uccelli del cielo e i pesci del mare, che percorrono le vie del mare. HZ tutti i greggi e gli armenti, tutte le bestie della campagna; ^Y5gli hai dato potere sulle opere delle tue mani, tutto hai posto sotto i suoi piedi; [X/Eppure l'hai fatto poco meno degli angeli, di gloria e di onore lo hai coronato: ]W3che cosa è l'uomo perché te ne ricordi e il figlio dell'uomo perché te ne curi? `V9Se guardo il tuo cielo, opera delle tue dita, la luna e le stelle che tu hai fissate, U Con la bocca dei bimbi e dei lattanti affermi la tua potenza contro i tuoi avversari, per ridurre al silenzio nemici e ribelli. TwO Signore, nostro Dio, quanto è grande il tuo nome su tutta la terra: sopra i cieli si innalza la tua magnificenza. IS Al maestro di coro. Sul canto: "I Torchi...". Salmo. Di Davide. ZR-Loderò il Signore per la sua giustizia e canterò il nome di Dio, l'Altissimo. VQ%la sua malizia ricade sul suo capo, la sua violenza gli piomba sulla testa. HP Egli scava un pozzo profondo e cade nella fossa che ha fatto; VO%Ecco, l'empio produce ingiustizia, concepisce malizia, partorisce menzogna. AN}Si prepara strumenti di morte, arroventa le sue frecce. QM Non torna forse ad affilare la spada, a tendere e puntare il suo arco? GL Dio è giudice giusto, ogni giorno si accende il suo sdegno. EK La mia difesa è nel Signore, egli salva i retti di cuore. gJG Poni fine al male degli empi; rafforza l'uomo retto, tu che provi mente e cuore, Dio giusto. I Il Signore decide la causa dei popoli: giudicami, Signore, secondo la mia giustizia, secondo la mia innocenza, o Altissimo. PHL'assemblea dei popoli ti circondi: dall'alto volgiti contro di essa. xGiSorgi, Signore, nel tuo sdegno, levati contro il furore dei nemici, alzati per il giudizio che hai stabilito. B[~~~}}p} ||t|{{zzCzyyy)xxrx?wwYvvv^vuu;ttssBrrsqqq(ppo|onsmmmBlll(ktjjji~ihhzh$gg~g(ffdfeeadddMcccGbbbEaaaU```@___;^^{^]]`] \\_\ [[LZZZ>?===H<|,acNVG%.Il Signore degli eserciti è con noi, nostro rifugio è il Dio di Giacobbe. XF).Fremettero le genti, i regni si scossero; egli tuonò, si sgretolò la terra. XE).Dio sta in essa: non potrà vacillare; la soccorrerà Dio, prima del mattino. bD=.Un fiume e i suoi ruscelli rallegrano la città di Dio, la santa dimora dell'Altissimo. OC.Fremano, si gonfino le sue acque, tremino i monti per i suoi flutti. YB+.Perciò non temiamo se trema la terra, se crollano i monti nel fondo del mare. MA.Dio è per noi rifugio e forza, aiuto sempre vicino nelle angosce. L@ .Al maestro del coro. Dei figli di Core. Su "Le vergini...". Canto. o?W-Farò ricordare il tuo nome per tutte le generazioni, e i popoli ti loderanno in eterno, per sempre. T>!-Ai tuoi padri succederanno i tuoi figli; li farai capi di tutta la terra. L=-guidate in gioia ed esultanza entrano insieme nel palazzo del re. b<=-È presentata al re in preziosi ricami; con lei le vergini compagne a te sono condotte; X;)-La figlia del re è tutta splendore, gemme e tessuto d'oro è il suo vestito. X:)- Da Tiro vengono portando doni, i più ricchi del popolo cercano il tuo volto. T9!- al re piacerà la tua bellezza. Egli è il tuo Signore: pròstrati a lui. e8C- Ascolta, figlia, guarda, porgi l'orecchio, dimentica il tuo popolo e la casa di tuo padre; _77- Figlie di re stanno tra le tue predilette; alla tua destra la regina in ori di Ofir. c6?- Le tue vesti son tutte mirra, aloe e cassia, dai palazzi d'avorio ti allietano le cetre. 5-Ami la giustizia e l'empietà detesti: Dio, il tuo Dio ti ha consacrato con olio di letizia, a preferenza dei tuoi eguali. Z4--Il tuo trono, Dio, dura per sempre; è scettro giusto lo scettro del tuo regno. 3{-La tua destra ti mostri prodigi: le tue frecce acute colpiscono al cuore i nemici del re; sotto di te cadono i popoli. ;2q-avanza per la verità, la mitezza e la giustizia. f1E-Cingi, prode, la spada al tuo fianco, nello splendore della tua maestà ti arrida la sorte, }0s-Tu sei il più bello tra i figli dell'uomo, sulle tue labbra è diffusa la grazia, ti ha benedetto Dio per sempre. s/_-Effonde il mio cuore liete parole, io canto al re il mio poema. La mia lingua è stilo di scriba veloce. Y. --Al maestro del coro. Su "I gigli...". Dei figli di Core. Maskil. Canto d'amore. *-O,salvaci per la tua misericordia. q,[,Poiché siamo prostrati nella polvere, il nostro corpo è steso a terra. Sorgi, vieni in nostro aiuto; U+#,Perché nascondi il tuo volto, dimentichi la nostra miseria e oppressione? V*%,Svègliati, perché dormi, Signore? Dèstati, non ci respingere per sempre. R),Per te ogni giorno siamo messi a morte, stimati come pecore da macello. V(%,forse che Dio non lo avrebbe scoperto, lui che conosce i segreti del cuore? `'9,Se avessimo dimenticato il nome del nostro Dio e teso le mani verso un dio straniero, _&7,ma tu ci hai abbattuti in un luogo di sciacalli e ci hai avvolti di ombre tenebrose. j%M,Non si era volto indietro il nostro cuore, i nostri passi non avevano lasciato il tuo sentiero; i$K,Tutto questo ci è accaduto e non ti avevamo dimenticato, non avevamo tradito la tua alleanza. X#),per la voce di chi insulta e bestemmia, davanti al nemico che brama vendetta. K",L'infamia mi sta sempre davanti e la vergogna copre il mio volto S!,Ci hai resi la favola dei popoli, su di noi le nazioni scuotono il capo. \ 1,Ci hai resi ludibrio dei nostri vicini, scherno e obbrobrio a chi ci sta intorno. T!, Hai venduto il tuo popolo per niente, sul loro prezzo non hai guadagnato. [/, Ci hai consegnati come pecore da macello, ci hai dispersi in mezzo alle nazioni. ^5, Ci hai fatti fuggire di fronte agli avversari e i nostri nemici ci hanno spogliati. _7, Ma ora ci hai respinti e coperti di vergogna, e più non esci con le nostre schiere. M, In Dio ci gloriamo ogni giorno, celebrando senza fine il tuo nome. R,ma tu ci hai salvati dai nostri avversari, hai confuso i nostri nemici. R,Infatti nel mio arco non ho confidato e non la mia spada mi ha salvato, jM,Per te abbiamo respinto i nostri avversari nel tuo nome abbiamo annientato i nostri aggressori. G,Sei tu il mio re, Dio mio, che decidi vittorie per Giacobbe. .U,Poiché non con la spada conquistarono la terra, né fu il loro braccio a salvarli; ma il tuo braccio e la tua destra e la luce del tuo volto, perché tu li amavi. pY,Tu per piantarli, con la tua mano hai sradicato le genti, per far loro posto, hai distrutto i popoli. ,Dio, con i nostri orecchi abbiamo udito, i nostri padri ci hanno raccontato l'opera che hai compiuto ai loro giorni, nei tempi antichi. 8 m,Al maestro del coro. Dei figli di Core. Maskil. +Perché ti rattristi, anima mia, perché su di me gemi? Spera in Dio: ancora potrò lodarlo, lui, salvezza del mio volto e mio Dio. wg+Verrò all'altare di Dio, al Dio della mia gioia, del mio giubilo. A te canterò con la cetra, Dio, Dio mio. ve+Manda la tua verità e la tua luce; siano esse a guidarmi, mi portino al tuo monte santo e alle tue dimore. oW+Tu sei il Dio della mia difesa; perché mi respingi, perché triste me ne vado, oppresso dal nemico? r _+Fammi giustizia, o Dio, difendi la mia causa contro gente spietata; liberami dall'uomo iniquo e fallace.  * Perché ti rattristi, anima mia, perché su di me gemi? Spera in Dio: ancora potrò lodarlo, lui, salvezza del mio volto e mio Dio. ~ u* Per l'insulto dei miei avversari sono infrante le mie ossa; essi dicono a me tutto il giorno: "Dov'è il tuo Dio?". r ]* Dirò a Dio, mia difesa: "Perché mi hai dimenticato? Perché triste me ne vado, oppresso dal nemico?". } s* Di giorno il Signore mi dona la sua grazia di notte per lui innalzo il mio canto: la mia preghiera al Dio vivente. ~ u*Un abisso chiama l'abisso al fragore delle tue cascate; tutti i tuoi flutti e le tue onde sopra di me sono passati. wg*In me si abbatte l'anima mia; perciò di te mi ricordo dal paese del Giordano e dell'Ermon, dal monte Misar. *Perché ti rattristi, anima mia, perché su di me gemi? Spera in Dio: ancora potrò lodarlo, lui, salvezza del mio volto e mio Dio. 0Y*Questo io ricordo, e il mio cuore si strugge: attraverso la folla avanzavo tra i primi fino alla casa di Dio, in mezzo ai canti di gioia di una moltitudine in festa. b=*Le lacrime sono mio pane giorno e notte, mentre mi dicono sempre: "Dov'è il tuo Dio?". _7*L'anima mia ha sete di Dio, del Dio vivente: quando verrò e vedrò il volto di Dio? U#*Come la cerva anela ai corsi d'acqua, così l'anima mia anela a te, o Dio. 8 m*Al maestro del coro. Maskil. Dei figli di Core. W')Sia benedetto il Signore, Dio d'Israele, da sempre e per sempre. Amen, amen. [/) per la mia integrità tu mi sostieni, mi fai stare alla tua presenza per sempre. P) Da questo saprò che tu mi ami se non trionfa su di me il mio nemico; M~) Ma tu, Signore, abbi pietà e sollevami, che io li possa ripagare. r}]) Anche l'amico in cui confidavo, anche lui, che mangiava il mio pane, alza contro di me il suo calcagno. b|=) "Un morbo maligno su di lui si è abbattuto, da dove si è steso non potrà rialzarsi". W{')Contro di me sussurrano insieme i miei nemici, contro di me pensano il male: dzA)Chi viene a visitarmi dice il falso, il suo cuore accumula malizia e uscito fuori sparla. Qy)I nemici mi augurano il male: "Quando morirà e perirà il suo nome?". Sx)Io ho detto: "Pietà di me, Signore; risanami, contro di te ho peccato". _w7)Il Signore lo sosterrà sul letto del dolore; gli darai sollievo nella sua malattia. xvi)Veglierà su di lui il Signore, lo farà vivere beato sulla terra, non lo abbandonerà alle brame dei nemici. _u7)Beato l'uomo che ha cura del debole, nel giorno della sventura il Signore lo libera. /t [)Al maestro del coro. Salmo. Di Davide. vse(Io sono povero e infelice; di me ha cura il Signore. Tu, mio aiuto e mia liberazione, mio Dio, non tardare. r}(Esultino e gioiscano in te quanti ti cercano, dicano sempre: "Il Signore è grande" quelli che bramano la tua salvezza. Kq(Siano presi da tremore e da vergogna quelli che mi scherniscono. p(Vergogna e confusione per quanti cercano di togliermi la vita. Retrocedano coperti d'infamia quelli che godono della mia sventura. Jo (Degnati, Signore, di liberarmi; accorri, Signore, in mio aiuto. #n?( poiché mi circondano mali senza numero, le mie colpe mi opprimono e non posso più vedere. Sono più dei capelli del mio capo, il mio cuore viene meno. nmU( Non rifiutarmi, Signore, la tua misericordia, la tua fedeltà e la tua grazia mi proteggano sempre, 6le( Non ho nascosto la tua giustizia in fondo al cuore, la tua fedeltà e la tua salvezza ho proclamato. Non ho nascosto la tua grazia e la tua fedeltà alla grande assemblea. wkg( Ho annunziato la tua giustizia nella grande assemblea; vedi, non tengo chiuse le labbra, Signore, tu lo sai. qj[( che io faccia il tuo volere. Mio Dio, questo io desidero, la tua legge è nel profondo del mio cuore". Si(Allora ho detto: "Ecco, io vengo. Sul rotolo del libro di me è scritto, zhm(Sacrificio e offerta non gradisci, gli orecchi mi hai aperto. Non hai chiesto olocausto e vittima per la colpa. >gu(Quanti prodigi tu hai fatto, Signore Dio mio, quali disegni in nostro favore: nessuno a te si può paragonare. Se li voglio annunziare e proclamare sono troppi per essere contati. {fo(Beato l'uomo che spera nel Signore e non si mette dalla parte dei superbi, né si volge a chi segue la menzogna. e}(Mi ha messo sulla bocca un canto nuovo, lode al nostro Dio. Molti vedranno e avranno timore e confideranno nel Signore. d(Mi ha tratto dalla fossa della morte, dal fango della palude; i miei piedi ha stabilito sulla roccia, ha reso sicuri i miei passi. kcO(Ho sperato: ho sperato nel Signore ed egli su di me si è chinato, ha dato ascolto al mio grido. /b [(Al maestro del coro. Di Davide. Salmo. Xa)'Distogli il tuo sguardo, che io respiri, prima che me ne vada e più non sia. 5`c' Ascolta la mia preghiera, Signore, porgi l'orecchio al mio grido, non essere sordo alle mie lacrime, poiché io sono un forestiero, uno straniero come tutti i miei padri. z_m' Castigando il suo peccato tu correggi l'uomo, corrodi come tarlo i suoi tesori. Ogni uomo non è che un soffio. U^#' Allontana da me i tuoi colpi: sono distrutto sotto il peso della tua mano. F]' Sto in silenzio, non apro bocca, perché sei tu che agisci. M\' Liberami da tutte le mie colpe, non rendermi scherno dello stolto. ;[q'Ora, che attendo, Signore? In te la mia speranza. tZa'come ombra è l'uomo che passa; solo un soffio che si agita, accumula ricchezze e non sa chi le raccolga. Y'Vedi, in pochi palmi hai misurato i miei giorni e la mia esistenza davanti a te è un nulla. Solo un soffio è ogni uomo che vive, vXe'"Rivelami, Signore, la mia fine; quale sia la misura dei miei giorni e saprò quanto è breve la mia vita". aW;'Ardeva il cuore nel mio petto, al ripensarci è divampato il fuoco; allora ho parlato: mVS'Sono rimasto quieto in silenzio: tacevo privo di bene, la sua fortuna ha esasperato il mio dolore. U!'Ho detto: "Veglierò sulla mia condotta per non peccare con la mia lingua; porrò un freno alla mia bocca mentre l'empio mi sta dinanzi". 7T k'Al maestro del coro, Idutun. Salmo. Di Davide. 6Sg&accorri in mio aiuto, Signore, mia salvezza. GR&Non abbandonarmi, Signore, Dio mio, da me non stare lontano; IQ &mi pagano il bene col male, mi accusano perché cerco il bene. JP &I miei nemici sono vivi e forti, troppi mi odiano senza motivo, IO &Ecco, confesso la mia colpa, sono in ansia per il mio peccato. EN&Poiché io sto per cadere e ho sempre dinanzi la mia pena. aM;&Ho detto: "Di me non godano, contro di me non si vantino quando il mio piede vacilla". DL&In te spero, Signore; tu mi risponderai, Signore Dio mio. 9Km&sono come un uomo che non sente e non risponde. KJ&Io, come un sordo, non ascolto e come un muto non apro la bocca; yIk& Tende lacci chi attenta alla mia vita, trama insidie chi cerca la mia rovina e tutto il giorno medita inganni. ZH-& Amici e compagni si scostano dalle mie piaghe, i miei vicini stanno a distanza. YG+& Palpita il mio cuore, la forza mi abbandona, si spegne la luce dei miei occhi. YF+& Signore, davanti a te ogni mio desiderio e il mio gemito a te non è nascosto. QE& Afflitto e sfinito all'estremo, ruggisco per il fremito del mio cuore. GD&Sono torturati i miei fianchi, in me non c'è nulla di sano. EC&Sono curvo e accasciato, triste mi aggiro tutto il giorno. KB&Putride e fetide sono le mie piaghe a causa della mia stoltezza. ^A5&Le mie iniquità hanno superato il mio capo, come carico pesante mi hanno oppresso. n@U&Per il tuo sdegno non c'è in me nulla di sano, nulla è intatto nelle mie ossa per i miei peccati. J? &Le tue frecce mi hanno trafitto, su di me è scesa la tua mano. M>&Signore, non castigarmi nel tuo sdegno, non punirmi nella tua ira. &= I&Salmo. Di Davide. In memoria. <}%(il Signore viene in loro aiuto e li scampa, li libera dagli empi e dà loro salvezza, perché in lui si sono rifugiati. `;9%'Tau La salvezza dei giusti viene dal Signore, nel tempo dell'angoscia è loro difesa; ^:5%&Ma tutti i peccatori saranno distrutti, la discendenza degli empi sarà sterminata. [9/%%Sin Osserva il giusto e vedi l'uomo retto, l'uomo di pace avrà una discendenza. P8%$sono passato e più non c'era, l'ho cercato e più non si è trovato. I7 %#Res Ho visto l'empio trionfante ergersi come cedro rigoglioso; |6q%"Kof Spera nel Signore e segui la sua via: ti esalterà e tu possederai la terra e vedrai lo sterminio degli empi. \51%!Il Signore non lo abbandona alla sua mano, nel giudizio non lo lascia condannare. >4w% Sade L'empio spia il giusto e cerca di farlo morire. P3%la legge del suo Dio è nel suo cuore, i suoi passi non vacilleranno. ]23%Pe La bocca del giusto proclama la sapienza, e la sua lingua esprime la giustizia; E1%I giusti possederanno la terra e la abiteranno per sempre. 0-%Perché il Signore ama la giustizia e non abbandona i suoi fedeli; Ain gli empi saranno distrutti per sempre e la loro stirpe sarà sterminata. N/%Samec Sta' lontano dal male e fa' il bene, e avrai sempre una casa. _.7%Egli ha sempre compassione e dà in prestito, per questo la sua stirpe è benedetta. -}%Nun Sono stato fanciullo e ora sono vecchio, non ho mai visto il giusto abbandonato né i suoi figli mendicare il pane. M,%Se cade, non rimane a terra, perché il Signore lo tiene per mano. W+'%Mem Il Signore fa sicuri i passi dell'uomo e segue con amore il suo cammino. ]*3%Chi è benedetto da Dio possederà la terra, ma chi è maledetto sarà sterminato. i)K%Lamed L'empio prende in prestito e non restituisce, ma il giusto ha compassione e dà in dono. (%Caf Poiché gli empi periranno, i nemici del Signore appassiranno come lo splendore dei prati, tutti come fumo svaniranno. `'9%Non saranno confusi nel tempo della sventura e nei giorni della fame saranno saziati. Y&+%Iod Conosce il Signore la vita dei buoni, la loro eredità durerà per sempre. c%?%perché le braccia degli empi saranno spezzate, ma il Signore è il sostegno dei giusti. N$%Tet Il poco del giusto è cosa migliore dell'abbondanza degli empi; R#%La loro spada raggiungerà il loro cuore e i loro archi si spezzeranno. "%Het Gli empi sfoderano la spada e tendono l'arco per abbattere il misero e l'indigente, per uccidere chi cammina sulla retta via. N!% Ma il Signore ride dell'empio, perché vede arrivare il suo giorno. O % Zain L'empio trama contro il giusto, contro di lui digrigna i denti. M% I miti invece possederanno la terra e godranno di una grande pace. Z-% Vau Ancora un poco e l'empio scompare, cerchi il suo posto e più non lo trovi. ^5% poiché i malvagi saranno sterminati, ma chi spera nel Signore possederà la terra. S%He Desisti dall'ira e deponi lo sdegno, non irritarti: faresti del male, %Dalet Sta' in silenzio davanti al Signore e spera in lui; non irritarti per chi ha successo, per l'uomo che trama insidie. V%%farà brillare come luce la tua giustizia, come il meriggio il tuo diritto. Y+%Ghimel Manifesta al Signore la tua via, confida in lui: compirà la sua opera; J %Cerca la gioia del Signore, esaudirà i desideri del tuo cuore. Q%Bet Confida nel Signore e fa' il bene; abita la terra e vivi con fede. H %Come fieno presto appassiranno, cadranno come erba del prato. R %Alef Di Davide. Non adirarti contro gli empi non invidiare i malfattori. L$ Ecco, sono caduti i malfattori, abbattuti, non possono rialzarsi. U#$ Non mi raggiunga il piede dei superbi, non mi disperda la mano degli empi. V%$ Concedi la tua grazia a chi ti conosce, la tua giustizia ai retti di cuore. J $ È in te la sorgente della vita, alla tua luce vediamo la luce. `9$ si saziano dell'abbondanza della tua casa e li disseti al torrente delle tue delizie. dA$Quanto è preziosa la tua grazia, o Dio! Si rifugiano gli uomini all'ombra delle tue ali, y$la tua giustizia è come i monti più alti, il tuo giudizio come il grande abisso: uomini e bestie tu salvi, Signore. O $Signore, la tua grazia è nel cielo, la tua fedeltà fino alle nubi; j M$Iniquità trama sul suo giaciglio, si ostina su vie non buone, via da sé non respinge il male. W '$Inique e fallaci sono le sue parole, rifiuta di capire, di compiere il bene. X )$Poiché egli si illude con se stesso nel ricercare la sua colpa e detestarla. ^ 5$Nel cuore dell'empio parla il peccato, davanti ai suoi occhi non c'è timor di Dio. : q$Al maestro del coro. Di Davide servo del Signore. V%#La mia lingua celebrerà la tua giustizia, canterà la tua lode per sempre. xi#Esulti e gioisca chi ama il mio diritto, dica sempre: "Grande è il Signore che vuole la pace del suo servo". wg#Sia confuso e svergognato chi gode della mia sventura, sia coperto di vergogna e d'ignominia chi mi insulta. ]3#Non pensino in cuor loro: "Siamo soddisfatti!". Non dicano: "Lo abbiamo divorato". ]3#Giudicami secondo la tua giustizia, Signore mio Dio, e di me non abbiano a gioire. W'#Dèstati, svègliati per il mio giudizio, per la mia causa, Signore mio Dio. K#Signore, tu hai visto, non tacere; Dio, da me non stare lontano. jM#Spalancano contro di me la loro bocca; dicono con scherno: "Abbiamo visto con i nostri occhi!". Z-#Poiché essi non parlano di pace, contro gli umili della terra tramano inganni. b~=#Non esultino su di me i nemici bugiardi, non strizzi l'occhio chi mi odia senza motivo. Z}-#Ti loderò nella grande assemblea, ti celebrerò in mezzo a un popolo numeroso. |#Fino a quando, Signore, starai a guardare? Libera la mia vita dalla loro violenza, dalle zanne dei leoni l'unico mio bene. V{%#mi mettono alla prova, scherno su scherno, contro di me digrignano i denti. z#Ma essi godono della mia caduta, si radunano, si radunano contro di me per colpirmi all'improvviso. Mi dilaniano senza posa, oyW#Mi angustiavo come per l'amico, per il fratello, come in lutto per la madre mi prostravo nel dolore. |xq# Io, quand'erano malati, vestivo di sacco, mi affliggevo col digiuno, riecheggiava nel mio petto la mia preghiera. Gw# mi rendevano male per bene: una desolazione per la mia vita. Ov# Sorgevano testimoni violenti, mi interrogavano su ciò che ignoravo, u # Tutte le mie ossa dicano: "Chi è come te, Signore, che liberi il debole dal più forte, il misero e il povero dal predatore?". Kt# Io invece esulterò nel Signore per la gioia della sua salvezza. ksO#Li colga la bufera improvvisa, li catturi la rete che hanno tesa, siano travolti dalla tempesta. `r9#Poiché senza motivo mi hanno teso una rete, senza motivo mi hanno scavato una fossa. Vq%#la loro strada sia buia e scivolosa quando li insegue l'angelo del Signore. Fp#Siano come pula al vento e l'angelo del Signore li incalzi; o!#Siano confusi e coperti di ignominia quelli che attentano alla mia vita; retrocedano e siano umiliati quelli che tramano la mia sventura. ^n5#Vibra la lancia e la scure contro chi mi insegue, dimmi: "Sono io la tua salvezza". 4mc#Afferra i tuoi scudi e sorgi in mio aiuto. Nl #Di Davide. Signore, giudica chi mi accusa, combatti chi mi combatte. bk="Il Signore riscatta la vita dei suoi servi, chi in lui si rifugia non sarà condannato. Kj"Tau La malizia uccide l'empio e chi odia il giusto sarà punito. Fi"Sin Preserva tutte le sue ossa, neppure uno sarà spezzato. Sh"Res Molte sono le sventure del giusto, ma lo libera da tutte il Signore. ^g5"Kof Il Signore è vicino a chi ha il cuore ferito, egli salva gli spiriti affranti. Sf"Sade Gridano e il Signore li ascolta, li salva da tutte le loro angosce. _e7"Pe Il volto del Signore contro i malfattori, per cancellarne dalla terra il ricordo. Wd'"Ain Gli occhi del Signore sui giusti, i suoi orecchi al loro grido di aiuto. Qc"Samec Sta' lontano dal male e fa' il bene, cerca la pace e perseguila. Ib "Nun Preserva la lingua dal male, le labbra da parole bugiarde. \a1" Mem C'è qualcuno che desidera la vita e brama lunghi giorni per gustare il bene? P`" Lamed Venite, figli, ascoltatemi; v'insegnerò il timore del Signore. __7" Caf I ricchi impoveriscono e hanno fame, ma chi cerca il Signore non manca di nulla. Q^" Iod Temete il Signore, suoi santi, nulla manca a coloro che lo temono. _]7" Tet Gustate e vedete quanto è buono il Signore; beato l'uomo che in lui si rifugia. Y\+"Het L'angelo del Signore si accampa attorno a quelli che lo temono e li salva. _[7"Zain Questo povero grida e il Signore lo ascolta, lo libera da tutte le sue angosce. TZ!"He Guardate a lui e sarete raggianti, non saranno confusi i vostri volti. XY)"Dalet Ho cercato il Signore e mi ha risposto e da ogni timore mi ha liberato. MX"Ghimel Celebrate con me il Signore, esaltiamo insieme il suo nome. MW"Bet Io mi glorio nel Signore, ascoltino gli umili e si rallegrino. WV'"Alef Benedirò il Signore in ogni tempo, sulla mia bocca sempre la sua lode. eU E"Di Davide, quando si finse pazzo in presenza di Abimelech e, da lui scacciato, se ne andò. HT !Signore, sia su di noi la tua grazia, perché in te speriamo. JS !In lui gioisce il nostro cuore e confidiamo nel suo santo nome. RR!L'anima nostra attende il Signore, egli è nostro aiuto e nostro scudo. @Q{!per liberarlo dalla morte e nutrirlo in tempo di fame. [P/!Ecco, l'occhio del Signore veglia su chi lo teme, su chi spera nella sua grazia, [O/!Il cavallo non giova per la vittoria, con tutta la sua forza non potrà salvare. ZN-!Il re non si salva per un forte esercito né il prode per il suo grande vigore. TM!!lui che, solo, ha plasmato il loro cuore e comprende tutte le loro opere. LL!Dal luogo della sua dimora scruta tutti gli abitanti della terra, BK! Il Signore guarda dal cielo, egli vede tutti gli uomini. \J1! Beata la nazione il cui Dio è il Signore, il popolo che si è scelto come erede. jIM! Ma il piano del Signore sussiste per sempre, i pensieri del suo cuore per tutte le generazioni. XH)! Il Signore annulla i disegni delle nazioni, rende vani i progetti dei popoli. GG! perché egli parla e tutto è fatto, comanda e tutto esiste. XF)!Tema il Signore tutta la terra, tremino davanti a lui gli abitanti del mondo, UE#!Come in un otre raccoglie le acque del mare, chiude in riserve gli abissi. gDG!Dalla parola del Signore furono fatti i cieli, dal soffio della sua bocca ogni loro schiera. RC!Egli ama il diritto e la giustizia, della sua grazia è piena la terra. JB !Poiché retta è la parola del Signore e fedele ogni sua opera. TA!!Cantate al Signore un canto nuovo, suonate la cetra con arte e acclamate. R@!Lodate il Signore con la cetra, con l'arpa a dieci corde a lui cantate. D? !Esultate, giusti, nel Signore; ai retti si addice la lode. X>) Gioite nel Signore ed esultate, giusti, giubilate, voi tutti, retti di cuore. \=1 Molti saranno i dolori dell'empio, ma la grazia circonda chi confida nel Signore. <' Non siate come il cavallo e come il mulo privi d'intelligenza; si piega la loro fierezza con morso e briglie, se no, a te non si avvicinano. g;G Ti farò saggio, t'indicherò la via da seguire; con gli occhi su di te, ti darò consiglio. e:C Tu sei il mio rifugio, mi preservi dal pericolo, mi circondi di esultanza per la salvezza. 9{ Per questo ti prega ogni fedele nel tempo dell'angoscia. Quando irromperanno grandi acque non lo potranno raggiungere. /8W Ti ho manifestato il mio peccato, non ho tenuto nascosto il mio errore. Ho detto: "Confesserò al Signore le mie colpe" e tu hai rimesso la malizia del mio peccato. h7I Giorno e notte pesava su di me la tua mano, come per arsura d'estate inaridiva il mio vigore. M6 Tacevo e si logoravano le mie ossa, mentre gemevo tutto il giorno. Y5+ Beato l'uomo a cui Dio non imputa alcun male e nel cui spirito non è inganno. \4 3 Di Davide. Maskil. Beato l'uomo a cui è rimessa la colpa, e perdonato il peccato. Q3Siate forti, riprendete coraggio, o voi tutti che sperate nel Signore. x2iAmate il Signore, voi tutti suoi santi; il Signore protegge i suoi fedeli e ripaga oltre misura l'orgoglioso. 1)Io dicevo nel mio sgomento: "Sono escluso dalla tua presenza". Tu invece hai ascoltato la voce della mia preghiera quando a te gridavo aiuto. h0IBenedetto il Signore, che ha fatto per me meraviglie di grazia in una fortezza inaccessibile. /3Tu li nascondi al riparo del tuo volto, lontano dagli intrighi degli uomini; li metti al sicuro nella tua tenda, lontano dalla rissa delle lingue. .#Quanto è grande la tua bontà, Signore! La riservi per coloro che ti temono, ne ricolmi chi in te si rifugia davanti agli occhi di tutti. l-QFa' tacere le labbra di menzogna, che dicono insolenze contro il giusto con orgoglio e disprezzo. s,_Signore, ch'io non resti confuso, perché ti ho invocato; siano confusi gli empi, tacciano negli inferi. U+#fa' splendere il tuo volto sul tuo servo, salvami per la tua misericordia. w*gnelle tue mani sono i miei giorni". Liberami dalla mano dei miei nemici, dalla stretta dei miei persecutori: A)}Ma io confido in te, Signore; dico: "Tu sei il mio Dio, (Se odo la calunnia di molti, il terrore mi circonda; quando insieme contro di me congiurano, tramano di togliermi la vita. H'  Sono caduto in oblio come un morto, sono divenuto un rifiuto. &  Sono l'obbrobrio dei miei nemici, il disgusto dei miei vicini, l'orrore dei miei conoscenti; chi mi vede per strada mi sfugge. %! Si consuma nel dolore la mia vita, i miei anni passano nel gemito; inaridisce per la pena il mio vigore, si dissolvono tutte le mie ossa. ${ Abbi pietà di me, Signore, sono nell'affanno; per il pianto si struggono i miei occhi, la mia anima e le mie viscere. Z#- non mi hai consegnato nelle mani del nemico, hai guidato al largo i miei passi. v"eEsulterò di gioia per la tua grazia, perché hai guardato alla mia miseria, hai conosciuto le mie angosce; G!Tu detesti chi serve idoli falsi, ma io ho fede nel Signore. H  Mi affido alle tue mani; tu mi riscatti, Signore, Dio fedele. PScioglimi dal laccio che mi hanno teso, perché sei tu la mia difesa. W'Tu sei la mia roccia e il mio baluardo, per il tuo nome dirigi i miei passi. yPorgi a me l'orecchio, vieni presto a liberarmi. Sii per me la rupe che mi accoglie, la cinta di riparo che mi salva. ]3In te, Signore, mi sono rifugiato, mai sarò deluso; per la tua giustizia salvami. / [Al maestro del coro. Salmo. Di Davide. X) perché io possa cantare senza posa. Signore, mio Dio, ti loderò per sempre. W' Hai mutato il mio lamento in danza, la mia veste di sacco in abito di gioia, L Ascolta, Signore, abbi misericordia, Signore, vieni in mio aiuto.   Quale vantaggio dalla mia morte, dalla mia discesa nella tomba? Ti potrà forse lodare la polvere e proclamare la tua fedeltà? 7i A te grido, Signore, chiedo aiuto al mio Dio. Nella tua bontà, o Signore, mi hai posto su un monte sicuro; ma quando hai nascosto il tuo volto, io sono stato turbato. GNella mia prosperità ho detto: "Nulla mi farà vacillare!". perché la sua collera dura un istante, la sua bontà per tutta la vita. Alla sera sopraggiunge il pianto e al mattino, ecco la gioia. T!Cantate inni al Signore, o suoi fedeli, rendete grazie al suo santo nome, kOSignore, mi hai fatto risalire dagli inferi, mi hai dato vita perché non scendessi nella tomba. <sSignore Dio mio, a te ho gridato e mi hai guarito. hITi esalterò, Signore, perché mi hai liberato e su di me non hai lasciato esultare i nemici. L Salmo. Canto per la festa della dedicazione del tempio. Di Davide. T ! Il Signore darà forza al suo popolo benedirà il suo popolo con la pace. O  Il Signore è assiso sulla tempesta, il Signore siede re per sempre. g G Il tuono fa partorire le cerve e spoglia le foreste. Nel suo tempio tutti dicono: "Gloria!". L il tuono scuote la steppa, il Signore scuote il deserto di Kades. * OIl tuono saetta fiamme di fuoco, SFa balzare come un vitello il Libano e il Sirion come un giovane bufalo. Y+Il tuono del Signore schianta i cedri, il Signore schianta i cedri del Libano. DIl Signore tuona con forza, tuona il Signore con potenza. L~~b~'}}}+|||.{{{zzyyysy(xxxww3vvvuuu6tttNsssNrrrFqqbpp;ooo:nn{n"mmmll@kkk*jjj(iii-hhihggugff1eee)ddtd(cc*bbzb'aaa.```$__}_^^:^]]F\\\U[[ZZ}YYYIXXXW}VVV/UUTTTkTSS_SRR;QQQOQ PPPPOO!NNNMM{MLLQKKPJJ'IIpI;HH}HGG2FFF:EECDDKD CC BBBBAA/@@@4??x?>>W===><<<;;R; ::*99Z888f8 766p6 55B44g33N222>11100>//{//....---,,e,++|+** ))f(((''&&&%%I$$$<###7""v"C!!!? k Pe+AfO?{(_IeV88~>p 4 K r  N w^Lc H DPer il tuo tempio, in Gerusalemme, a te i re porteranno doni. RDDispiega, Dio, la tua potenza, conferma, Dio, quanto hai fatto per noi. ~uDEcco, Beniamino, il più giovane, guida i capi di Giuda nelle loro schiere, i capi di Zàbulon, i capi di Nèftali. c?D"Benedite Dio nelle vostre assemblee, benedite il Signore, voi della stirpe di Israele". fEDPrecedono i cantori, seguono ultimi i citaredi, in mezzo le fanciulle che battono cèmbali. W'DAppare il tuo corteo, Dio, il corteo del mio Dio, del mio re, nel santuario. q [Dperché il tuo piede si bagni nel sangue, e la lingua dei tuoi cani riceva la sua parte tra i nemici". c ?DHa detto il Signore: "Da Basan li farò tornare, li farò tornare dagli abissi del mare, m SDSì, Dio schiaccerà il capo dei suoi nemici, la testa altèra di chi percorre la via del delitto. P DIl nostro Dio è un Dio che salva; il Signore Dio libera dalla morte. M DBenedetto il Signore sempre; ha cura di noi il Dio della salvezza. DSei salito in alto conducendo prigionieri, hai ricevuto uomini in tributo: anche i ribelli abiteranno presso il Signore Dio. ]3DI carri di Dio sono migliaia e migliaia: il Signore viene dal Sinai nel santuario. }DPerché invidiate, o monti dalle alte cime, il monte che Dio ha scelto a sua dimora? Il Signore lo abiterà per sempre. U#DMonte di Dio, il monte di Basan, monte dalle alte cime, il monte di Basan. GDQuando disperdeva i re l'Onnipotente, nevicava sullo Zalmon. wgDMentre voi dormite tra gli ovili, splendono d'argento le ali della colomba, le sue piume di riflessi d'oro". V%D "Fuggono i re, fuggono gli eserciti, anche le donne si dividono il bottino. Z-D Il Signore annunzia una notizia, le messaggere di vittoria sono grande schiera: Z-D E il tuo popolo abitò il paese che nel tuo amore, o Dio, preparasti al misero. T!D Pioggia abbondante riversavi, o Dio, rinvigorivi la tua eredità esausta. j~MD la terra tremò, stillarono i cieli davanti al Dio del Sinai, davanti a Dio, il Dio di Israele. U}#DDio, quando uscivi davanti al tuo popolo, quando camminavi per il deserto, ||qDAi derelitti Dio fa abitare una casa, fa uscire con gioia i prigionieri; solo i ribelli abbandona in arida terra. U{#DPadre degli orfani e difensore delle vedove è Dio nella sua santa dimora. zDCantate a Dio, inneggiate al suo nome, spianate la strada a chi cavalca le nubi: "Signore" è il suo nome, gioite davanti a lui. Ty!DI giusti invece si rallegrino, esultino davanti a Dio e cantino di gioia. }xsDCome si disperde il fumo, tu li disperdi; come fonde la cera di fronte al fuoco, periscano gli empi davanti a Dio. _w7DSorga Dio, i suoi nemici si disperdano e fuggano davanti a lui quelli che lo odiano. 6v iDAl maestro del coro. Di Davide. Salmo. Canto. BuCci benedica Dio e lo temano tutti i confini della terra. Jt CLa terra ha dato il suo frutto. Ci benedica Dio, il nostro Dio, %? Ma quelli che attentano alla mia vita scenderanno nel profondo della terra, O=? A te si stringe l'anima mia e la forza della tua destra mi sostiene. T<!?a te che sei stato il mio aiuto, esulto di gioia all'ombra delle tue ali. X;)?Quando nel mio giaciglio di te mi ricordo e penso a te nelle veglie notturne, Y:+?Mi sazierò come a lauto convito, e con voci di gioia ti loderà la mia bocca. P9?Così ti benedirò finché io viva, nel tuo nome alzerò le mie mani. Y8+?Poiché la tua grazia vale più della vita, le mie labbra diranno la tua lode. ]73?Così nel santuario ti ho cercato, per contemplare la tua potenza e la tua gloria. 6!?O Dio, tu sei il mio Dio, all'aurora ti cerco, di te ha sete l'anima mia, a te anela la mia carne, come terra deserta, arida, senz'acqua. @5 }?Salmo. Di Davide, quando dimorava nel deserto di Giuda. 44c> secondo le sue opere tu ripaghi ogni uomo. l3Q> Una parola ha detto Dio, due ne ho udite: il potere appartiene a Dio, tua, Signore, è la grazia; 2w> Non confidate nella violenza, non illudetevi della rapina; alla ricchezza, anche se abbonda, non attaccate il cuore. 1y> Sì, sono un soffio i figli di Adamo, una menzogna tutti gli uomini, insieme, sulla bilancia, sono meno di un soffio. f0E> Confida sempre in lui, o popolo, davanti a lui effondi il tuo cuore, nostro rifugio è Dio. d/A>In Dio è la mia salvezza e la mia gloria; il mio saldo rifugio, la mia difesa è in Dio. [./>Lui solo è mia rupe e mia salvezza, mia roccia di difesa: non potrò vacillare. A-}>Solo in Dio riposa l'anima mia, da lui la mia speranza. , >Tramano solo di precipitarlo dall'alto, si compiacciono della menzogna. Con la bocca benedicono, e maledicono nel loro cuore. +{>Fino a quando vi scaglierete contro un uomo, per abbatterlo tutti insieme, come muro cadente, come recinto che crolla? [*/>Lui solo è mia rupe e mia salvezza, mia roccia di difesa: non potrò vacillare. A)}>Solo in Dio riposa l'anima mia; da lui la mia salvezza. =( w>Al maestro del coro. Su "Iduthun". Salmo. Di Davide. _'7= Allora canterò inni al tuo nome, sempre, sciogliendo i miei voti giorno per giorno. V&%=Regni per sempre sotto gli occhi di Dio; grazia e fedeltà lo custodiscano. [%/=Ai giorni del re aggiungi altri giorni, per molte generazioni siano i suoi anni. f$E=perché tu, Dio, hai ascoltato i miei voti, mi hai dato l'eredità di chi teme il tuo nome. Y#+=Dimorerò nella tua tenda per sempre, all'ombra delle tue ali troverò riparo; E"=Tu sei per me rifugio, torre salda davanti all'avversario. n!U=Dai confini della terra io t'invoco; mentre il mio cuore viene meno, guidami su rupe inaccessibile. H  =Ascolta, o Dio, il mio grido, sii attento alla mia preghiera. ? {=Al maestro del coro. Per strumenti a corda. Di Davide. H <Con Dio noi faremo prodigi: egli calpesterà i nostri nemici. X)< Nell'oppressione vieni in nostro aiuto perché vana è la salvezza dell'uomo. c?< Non forse tu, o Dio, che ci hai respinti, e più non esci, o Dio, con le nostre schiere? Y+< Chi mi condurrà alla città fortificata, chi potrà guidarmi fino all'Idumea? q[< Moab è il bacino per lavarmi, sull'Idumea getterò i miei sandali, sulla Filistea canterò vittoria". nU< Mio è Gàlaad, mio è Manasse, Efraim è la difesa del mio capo, Giuda lo scettro del mio comando. ]3<Dio ha parlato nel suo tempio: "Esulto e divido Sichem, misuro la valle di Succot. W'<Perché i tuoi amici siano liberati, salvaci con la destra e a noi rispondi. U#<Hai dato un segnale ai tuoi fedeli perché fuggissero lontano dagli archi. V%<Hai inflitto al tuo popolo dure prove, ci hai fatto bere vino da vertigini. Y+<Hai scosso la terra, l'hai squarciata, risana le sue fratture, perché crolla. T!<Dio, tu ci hai respinti, ci hai dispersi; ti sei sdegnato: ritorna a noi. <q<Quando uscì contro gli Aramei della Valle dei due fiumi e contro gli Aramei di Soba, e quando Gioab, nel ritorno, sconfisse gli Idumei nella Valle del sale: dodici mila uomini. Y -nw9Saldo è il mio cuore, o Dio, saldo è il mio cuore. vme9Hanno teso una rete ai miei piedi, mi hanno piegato, hanno scavato davanti a me una fossa e vi sono caduti. Ml9Innàlzati sopra il cielo, o Dio, su tutta la terra la tua gloria. k9Io sono come in mezzo a leoni, che divorano gli uomini; i loro denti sono lance e frecce, la loro lingua spada affilata. qj[9Mandi dal cielo a salvarmi dalla mano dei miei persecutori, Dio mandi la sua fedeltà e la sua grazia. =iu9Invocherò Dio, l'Altissimo, Dio che mi fa il bene. h9Pietà di me, pietà di me, o Dio, in te mi rifugio; mi rifugio all'ombra delle tue ali finché sia passato il pericolo. lg S9Al maestro del coro. Su "Non distruggere". Di Davide. Miktam. Quando fuggì da Saul nella caverna. f38perché mi hai liberato dalla morte. Hai preservato i miei piedi dalla caduta, perché io cammini alla tua presenza nella luce dei viventi, o Dio. Qe8 Su di me, o Dio, i voti che ti ho fatto: ti renderò azioni di grazie, Kd8 in Dio confido, non avrò timore: che cosa potrà farmi un uomo? 6Fa' ricadere il male sui miei nemici, nella tua fedeltà disperdili. <=s6Ecco, Dio è il mio aiuto, il Signore mi sostiene. <w6poiché sono insorti contro di me gli arroganti e i prepotenti insidiano la mia vita, davanti a sé non pongono Dio. W;'6Dio, ascolta la mia preghiera, porgi l'orecchio alle parole della mia bocca; O:6Dio, per il tuo nome, salvami, per la tua potenza rendimi giustizia. h9I6Dopo che gli Zifei vennero da Saul a dirgli: "Ecco, Davide se ne sta nascosto presso di noi". H8 6Al maestro del coro. Per strumenti a corda. Maskil. Di Davide. 75Chi manderà da Sion la salvezza di Israele? Quando Dio farà tornare i deportati del suo popolo, esulterà Giacobbe, gioirà Israele. 6%5Hanno tremato di spavento, là dove non c'era da temere. Dio ha disperso le ossa degli aggressori, sono confusi perché Dio li ha respinti. i5K5Non comprendono forse i malfattori che divorano il mio popolo come il pane e non invocano Dio? V4%5Tutti hanno traviato, tutti sono corrotti; nessuno fa il bene; neppure uno. f3E5Dio dal cielo si china sui figli dell'uomo per vedere se c'è un uomo saggio che cerca Dio. h2I5Lo stolto pensa: "Dio non esiste". Sono corrotti, fanno cose abominevoli, nessuno fa il bene. >1 y5Al maestro del coro. Su "Macalat". Maskil. Di Davide. 0{4 Voglio renderti grazie in eterno per quanto hai operato; spero nel tuo nome, perché è buono, davanti ai tuoi fedeli. s/_4 Io invece come olivo verdeggiante nella casa di Dio. Mi abbandono alla fedeltà di Dio ora e per sempre. .4 "Ecco l'uomo che non ha posto in Dio la sua difesa, ma confidava nella sua grande ricchezza e si faceva forte dei suoi crimini". F-4Vedendo, i giusti saran presi da timore e di lui rideranno: ,}4Perciò Dio ti demolirà per sempre, ti spezzerà e ti strapperà dalla tenda e ti sradicherà dalla terra dei viventi. ;+q4Ami ogni parola di rovina, o lingua di impostura. I* 4Tu preferisci il male al bene, la menzogna al parlare sincero. a);4Ordisci insidie ogni giorno; la tua lingua è come lama affilata, artefice di inganni. F(4Perché ti vanti del male o prepotente nella tua iniquità? r']4Dopo che l'idumeo Doeg venne da Saul per informarlo e dirgli: "Davide è entrato in casa di Abimelech". 0& ]4Al maestro del coro. Maskil. Di Davide. %3Allora gradirai i sacrifici prescritti, l'olocausto e l'intera oblazione, allora immoleranno vittime sopra il tuo altare. I$ 3Nel tuo amore fa grazia a Sion, rialza le mura di Gerusalemme. i#K3Uno spirito contrito è sacrificio a Dio, un cuore affranto e umiliato, Dio, tu non disprezzi. T"!3poiché non gradisci il sacrificio e, se offro olocausti, non li accetti. K!3Signore, apri le mie labbra e la mia bocca proclami la tua lode; ` 93Liberami dal sangue, Dio, Dio mia salvezza, la mia lingua esalterà la tua giustizia. N3Insegnerò agli erranti le tue vie e i peccatori a te ritorneranno. P3Rendimi la gioia di essere salvato, sostieni in me un animo generoso. S3 Non respingermi dalla tua presenza e non privarmi del tuo santo spirito. M3 Crea in me, o Dio, un cuore puro, rinnova in me uno spirito saldo. M3 Distogli lo sguardo dai miei peccati, cancella tutte le mie colpe. O3 Fammi sentire gioia e letizia, esulteranno le ossa che hai spezzato. V%3 Purificami con issopo e sarò mondo; lavami e sarò più bianco della neve. R3Ma tu vuoi la sincerità del cuore e nell'intimo m'insegni la sapienza. X)3Ecco, nella colpa sono stato generato, nel peccato mi ha concepito mia madre. 33Contro di te, contro te solo ho peccato, quello che è male ai tuoi occhi, io l'ho fatto; perciò sei giusto quando parli, retto nel tuo giudizio. H 3Riconosco la mia colpa, il mio peccato mi sta sempre dinanzi. @{3Lavami da tutte le mie colpe, mondami dal mio peccato. mS3Pietà di me, o Dio, secondo la tua misericordia; nella tua grande bontà cancella il mio peccato. T!3Quando venne da lui il profeta Natan dopo che aveva peccato con Betsabea. / [3Al maestro del coro. Salmo. Di Davide. yk2Chi offre il sacrificio di lode, questi mi onora, a chi cammina per la retta via mostrerò la salvezza di Dio. Z-2Capite questo voi che dimenticate Dio, perché non mi adiri e nessuno vi salvi. y2Hai fatto questo e dovrei tacere? forse credevi ch'io fossi come te! Ti rimprovero: ti pongo innanzi i tuoi peccati". ] 32Ti siedi, parli contro il tuo fratello, getti fango contro il figlio di tua madre. J  2Abbandoni la tua bocca al male e la tua lingua ordisce inganni. N 2Se vedi un ladro, corri con lui; e degli adùlteri ti fai compagno. P 2tu che detesti la disciplina e le mie parole te le getti alle spalle? k O2All'empio dice Dio: "Perché vai ripetendo i miei decreti e hai sempre in bocca la mia alleanza, Q2invocami nel giorno della sventura: ti salverò e tu mi darai gloria". Q2Offri a Dio un sacrificio di lode e sciogli all'Altissimo i tuoi voti; N2 Mangerò forse la carne dei tori, berrò forse il sangue dei capri? P2 Se avessi fame, a te non lo direi: mio è il mondo e quanto contiene. X)2 Conosco tutti gli uccelli del cielo, è mio ciò che si muove nella campagna. P2 Sono mie tutte le bestie della foresta, animali a migliaia sui monti. N2 Non prenderò giovenchi dalla tua casa, né capri dai tuoi recinti. ]32Non ti rimprovero per i tuoi sacrifici; i tuoi olocausti mi stanno sempre davanti. nU2"Ascolta, popolo mio, voglio parlare, testimonierò contro di te, Israele: Io sono Dio, il tuo Dio. ?y2Il cielo annunzi la sua giustizia, Dio è il giudice. l~Q2"Davanti a me riunite i miei fedeli, che hanno sancito con me l'alleanza offrendo un sacrificio". L}2Convoca il cielo dall'alto e la terra al giudizio del suo popolo: }|s2Viene il nostro Dio e non sta in silenzio; davanti a lui un fuoco divorante, intorno a lui si scatena la tempesta. 6{g2Da Sion, splendore di bellezza, Dio rifulge. cz A2Salmo. Di Asaf. Parla il Signore, Dio degli dei, convoca la terra da oriente a occidente. Uy#1L'uomo nella prosperità non comprende, è come gli animali che periscono. Vx%1Andrà con la generazione dei suoi padri che non vedranno mai più la luce. aw;1Nella sua vita si diceva fortunato: "Ti loderanno, perché ti sei procurato del bene". Rv1Quando muore con sé non porta nulla, né scende con lui la sua gloria. Xu)1Se vedi un uomo arricchirsi, non temere, se aumenta la gloria della sua casa. Kt1Ma Dio potrà riscattarmi, mi strapperà dalla mano della morte. 4sa1Come pecore sono avviati agli inferi, sarà loro pastore la morte; scenderanno a precipizio nel sepolcro, svanirà ogni loro parvenza: gli inferi saranno la loro dimora. jrM1Questa è la sorte di chi confida in se stesso, l'avvenire di chi si compiace nelle sue parole. Xq)1 Ma l'uomo nella prosperità non comprende, è come gli animali che periscono. p1 Il sepolcro sarà loro casa per sempre, loro dimora per tutte le generazioni, eppure hanno dato il loro nome alla terra. wog1 Vedrà morire i sapienti; lo stolto e l'insensato periranno insieme e lasceranno ad altri le loro ricchezze. 7ni1 per vivere senza fine, e non vedere la tomba. Nm1 Per quanto si paghi il riscatto di una vita, non potrà mai bastare Il 1Nessuno può riscattare se stesso, o dare a Dio il suo prezzo. Sk1Essi confidano nella loro forza, si vantano della loro grande ricchezza. Xj)1Perché temere nei giorni tristi, quando mi circonda la malizia dei perversi? Ti!1porgerò l'orecchio a un proverbio, spiegherò il mio enigma sulla cetra. Gh1La mia bocca esprime sapienza, il mio cuore medita saggezza; Ag}1voi nobili e gente del popolo, ricchi e poveri insieme. Hf 1Ascoltate, popoli tutti, porgete orecchio abitanti del mondo, 7e k1Al maestro del coro. Dei figli di Core. Salmo. Zd-0Questo è il Signore, nostro Dio in eterno, sempre: egli è colui che ci guida. ocW0Osservate i suoi baluardi, passate in rassegna le sue fortezze, per narrare alla generazione futura: Bb0 Circondate Sion, giratele intorno, contate le sue torri. [a/0 Gioisca il monte di Sion, esultino le città di Giuda a motivo dei tuoi giudizi. `}0 Come il tuo nome, o Dio, così la tua lode si estende sino ai confini della terra; è piena di giustizia la tua destra. E_0 Ricordiamo, Dio, la tua misericordia dentro il tuo tempio. ^#0 Come avevamo udito, così abbiamo visto nella città del Signore degli eserciti, nella città del nostro Dio; Dio l'ha fondata per sempre. D]0simile al vento orientale che squarcia le navi di Tarsis. ?\y0Là sgomento li ha colti, doglie come di partoriente, G[0Essi hanno visto: attoniti e presi dal panico, sono fuggiti. Tw/ Dio regna sui popoli, Dio siede sul suo trono santo. FS/perché Dio è re di tutta la terra, cantate inni con arte. UR#/Cantate inni a Dio, cantate inni; cantate inni al nostro re, cantate inni; JQ /Ascende Dio tra le acclamazioni, il Signore al suono di tromba. RP/La nostra eredità ha scelto per noi, vanto di Giacobbe suo prediletto. VO%/Egli ci ha assoggettati i popoli, ha messo le nazioni sotto i nostri piedi. UN#/perché terribile è il Signore, l'Altissimo, re grande su tutta la terra. EM/Applaudite, popoli tutti, acclamate Dio con voci di gioia; 7L k/Al maestro del coro. Dei figli di Core. Salmo. VK%. Il Signore degli eserciti è con noi, nostro rifugio è il Dio di Giacobbe. [J/. Fermatevi e sappiate che io sono Dio, eccelso tra le genti, eccelso sulla terra. I . Farà cessare le guerre sino ai confini della terra, romperà gli archi e spezzerà le lance, brucerà con il fuoco gli scudi. SH. Venite, vedete le opere del Signore, egli ha fatto portenti sulla terra. PV~~h}}}J}||4{{,zzQyyy?xxwwyvvv:uutttUsssfsrrdr qq[qppRoooInnrn(mm(lllkkejjj4iinihhBggg2ff2eeFedd cc.bbb"aa{a``____N^^^]}\\\[[Y[ZZZZYYTXXX[X WWJVVVKUUUHTTTdTSS?RREQQ"PPYPOOgONN"MMvMLLgLKKTJJJ8IIjIHHXHGG_GFEEENDDD^DCChCBBB(AA[A@@d???=>>>@===+<<<:;;;::A999 88[77#66+5584441333.22|2.11100n0(///'..s.%--N,,,9+++?**^)))C(((R(''^&&k& %%[%$t$ ##^#""j" !!R U `sFyew+P2y"ssU-Q =N $ m  T  N 0<-m*CLWKcSRestino confusi e turbati per sempre, siano umiliati, periscano; PbSCopri di vergogna i loro volti perché cerchino il tuo nome, Signore. QaScosì tu inseguili con la tua bufera e sconvolgili con il tuo uragano. Q`SCome il fuoco che brucia il bosco e come la fiamma che divora i monti, G_SMio Dio, rendili come turbine, come pula dispersa dal vento. D^S essi dicevano: "I pascoli di Dio conquistiamoli per noi". \]1S Rendi i loro principi come Oreb e Zeb, e come Zebee e Sàlmana tutti i loro capi; K\S essi furono distrutti a Endor, diventarono concime per la terra. J[ S Trattali come Madian e Sisara, come Iabin al torrente di Kison: JZ S Anche Assur è loro alleato e ai figli di Lot presta man forte. GYSGebal, Ammon e Amalek la Palestina con gli abitanti di Tiro. ?XySle tende di Edom e gli Ismaeliti, Moab e gli Agareni, SWSHanno tramato insieme concordi, contro di te hanno concluso un'alleanza; eVCSHanno detto: "Venite, cancelliamoli come popolo e più non si ricordi il nome di Israele". TU!SContro il tuo popolo ordiscono trame e congiurano contro i tuoi protetti. JT SVedi: i tuoi avversari fremono e i tuoi nemici alzano la testa. BSSDio, non darti riposo, non restare muto e inerte, o Dio. R ;SCanto. Salmo. Di Asaf. VQ%RSorgi, Dio, a giudicare la terra, perché a te appartengono tutte le genti. HP REppure morirete come ogni uomo, cadrete come tutti i potenti. JO RIo ho detto: "Voi siete dei, siete tutti figli dell'Altissimo". tNaRNon capiscono, non vogliono intendere, avanzano nelle tenebre; vacillano tutte le fondamenta della terra. NMRSalvate il debole e l'indigente, liberatelo dalla mano degli empi". PLRDifendete il debole e l'orfano, al misero e al povero fate giustizia. TK!R"Fino a quando giudicherete iniquamente e sosterrete la parte degli empi? WJ )RSalmo. Di Asaf. Dio si alza nell'assemblea divina, giudica in mezzo agli dei. OIQli nutrirei con fiore di frumento, li sazierei con miele di roccia". dHAQI nemici del Signore gli sarebbero sottomessi e la loro sorte sarebbe segnata per sempre; YG+QSubito piegherei i suoi nemici e contro i suoi avversari porterei la mia mano. PFQSe il mio popolo mi ascoltasse, se Israele camminasse per le mie vie! ZE-Q L'ho abbandonato alla durezza del suo cuore, che seguisse il proprio consiglio. UD#Q Ma il mio popolo non ha ascoltato la mia voce, Israele non mi ha obbedito. xCiQ Sono io il Signore tuo Dio, che ti ho fatto uscire dal paese d'Egitto; apri la tua bocca, la voglio riempire. UB#Q Non ci sia in mezzo a te un altro dio e non prostrarti a un dio straniero. QAQ Ascolta, popolo mio, ti voglio ammonire; Israele, se tu mi ascoltassi! @QHai gridato a me nell'angoscia e io ti ho liberato, avvolto nella nube ti ho dato risposta, ti ho messo alla prova alle acque di Meriba. S?Q"Ho liberato dal peso la sua spalla, le sue mani hanno deposto la cesta. y>kQLo ha dato come testimonianza a Giuseppe, quando usciva dal paese d'Egitto. Un linguaggio mai inteso io sento: K=QQuesta è una legge per Israele, un decreto del Dio di Giacobbe. D<QSuonate la tromba nel plenilunio, nostro giorno di festa. Q;QIntonate il canto e suonate il timpano, la cetra melodiosa con l'arpa. G:QEsultate in Dio, nostra forza, acclamate al Dio di Giacobbe. 89 mQAl maestro del coro. Su "I torchi...". Di Asaf. `89PRialzaci, Signore, Dio degli eserciti, fa' splendere il tuo volto e noi saremo salvi. V7%PDa te più non ci allontaneremo, ci farai vivere e invocheremo il tuo nome. f6EPSia la tua mano sull'uomo della tua destra, sul figlio dell'uomo che per te hai reso forte. ^55PQuelli che l'arsero col fuoco e la recisero, periranno alla minaccia del tuo volto. ^45Pproteggi il ceppo che la tua destra ha piantato, il germoglio che ti sei coltivato. V3%PDio degli eserciti, volgiti, guarda dal cielo e vedi e visita questa vigna, O2PLa devasta il cinghiale del bosco e se ne pasce l'animale selvatico. O1P Perché hai abbattuto la sua cinta e ogni viandante ne fa vendemmia? V0%P Ha esteso i suoi tralci fino al mare e arrivavano al fiume i suoi germogli. L/P La sua ombra copriva le montagne e i suoi rami i più alti cedri. [./P Le hai preparato il terreno, hai affondato le sue radici e ha riempito la terra. S-P Hai divelto una vite dall'Egitto, per trapiantarla hai espulso i popoli. Y,+PRialzaci, Dio degli eserciti, fa' risplendere il tuo volto e noi saremo salvi. X+)PCi hai fatto motivo di contesa per i vicini, e i nostri nemici ridono di noi. N*PTu ci nutri con pane di lacrime, ci fai bere lacrime in abbondanza. l)QPSignore, Dio degli eserciti, fino a quando fremerai di sdegno contro le preghiere del tuo popolo? X()PRialzaci, Signore, nostro Dio, fa' splendere il tuo volto e noi saremo salvi. f'EPdavanti a Efraim, Beniamino e Manasse. Risveglia la tua potenza e vieni in nostro soccorso. m&SPTu, pastore d'Israele, ascolta, tu che guidi Giuseppe come un gregge. Assiso sui cherubini rifulgi H% PAl maestro del coro. Su "Giglio del precetto". Di Asaf. Salmo. $yO E noi, tuo popolo e gregge del tuo pascolo, ti renderemo grazie per sempre; di età in età proclameremo la tua lode. e#CO Fa' ricadere sui nostri vicini sette volte l'affronto con cui ti hanno insultato, Signore. o"WO Giunga fino a te il gemito dei prigionieri; con la potenza della tua mano salva i votati alla morte. !1O Perché i popoli dovrebbero dire: "Dov'è il loro Dio?". Si conosca tra i popoli, sotto i nostri occhi, la vendetta per il sangue dei tuoi servi. yO Aiutaci, Dio, nostra salvezza, per la gloria del tuo nome, salvaci e perdona i nostri peccati per amore del tuo nome. ONon imputare a noi le colpe dei nostri padri, presto ci venga incontro la tua misericordia, poiché siamo troppo infelici. J Operché hanno divorato Giacobbe, hanno devastato la sua dimora. lQORiversa il tuo sdegno sui popoli che non ti riconoscono e sui regni che non invocano il tuo nome, `9OFino a quando, Signore, sarai adirato: per sempre? Arderà come fuoco la tua gelosia? b=OSiamo divenuti l'obbrobrio dei nostri vicini, scherno e ludibrio di chi ci sta intorno. _7OHanno versato il loro sangue come acqua intorno a Gerusalemme, e nessuno seppelliva. OHanno abbandonato i cadaveri dei tuoi servi in pasto agli uccelli del cielo, la carne dei tuoi fedeli agli animali selvaggi.  )OSalmo. Di Asaf. O Dio, nella tua eredità sono entrate le nazioni, hanno profanato il tuo santo tempio, hanno ridotto in macerie Gerusalemme. ONHFu per loro pastore dal cuore integro e li guidò con mano sapiente. nUNGLo chiamò dal seguito delle pecore madri per pascere Giacobbe suo popolo, la sua eredità Israele. MNFEgli scelse Davide suo servo e lo trasse dagli ovili delle pecore. X)NECostruì il suo tempio alto come il cielo e come la terra stabile per sempre. DNDma elesse la tribù di Giuda, il monte Sion che egli ama. I NCRipudiò le tende di Giuseppe, non scelse la tribù di Efraim; ONBColpì alle spalle i suoi nemici, inflisse loro una vergogna eterna. Y+NAMa poi il Signore si destò come da un sonno, come un prode assopito dal vino. QN@I suoi sacerdoti caddero di spada e le loro vedove non fecero lamento. _7N?Il fuoco divorò il fiore dei suoi giovani, le sue vergini non ebbero canti nuziali. \ 1N>Diede il suo popolo in preda alla spada e contro la sua eredità si accese d'ira. T !N=Consegnò in schiavitù la sua forza, la sua gloria in potere del nemico. M N@wMRipenso ai giorni passati, ricordo gli anni lontani. L?MTu trattieni dal sonno i miei occhi, sono turbato e senza parole. H> MMi ricordo di Dio e gemo, medito e viene meno il mio spirito. =MNel giorno dell'angoscia io cerco il Signore, tutta la notte la mia mano è tesa e non si stanca; io rifiuto ogni conforto. \<1MLa mia voce sale a Dio e grido aiuto; la mia voce sale a Dio, finché mi ascolti. :; qMAl maestro del coro. Su "Idutun". Di Asaf. Salmo. U:#L a lui che toglie il respiro ai potenti; è terribile per i re della terra. h9IL Fate voti al Signore vostro Dio e adempiteli, quanti lo circondano portino doni al Terribile, ]83L L'uomo colpito dal tuo furore ti dà gloria, gli scampati dall'ira ti fanno festa. U7#L quando Dio si alza per giudicare, per salvare tutti gli umili della terra. D6L Dal cielo fai udire la sentenza: sbigottita la terra tace I5 LTu sei terribile; chi ti resiste quando si scatena la tua ira? N4LDio di Giacobbe, alla tua minaccia, si arrestarono carri e cavalli. c3?Lfurono spogliati i valorosi, furono colti dal sonno, nessun prode ritrovava la sua mano. =2uLSplendido tu sei, o Potente, sui monti della preda; J1 LQui spezzò le saette dell'arco, lo scudo, la spada, la guerra. G0LÈ in Gerusalemme la sua dimora, la sua abitazione, in Sion. H/ LDio è conosciuto in Giuda, in Israele è grande il suo nome. U. %LAl maestro del coro. Su strumenti a corda con cetre. Salmo. Di Asaf. Canto. ]-3K Annienterò tutta l'arroganza degli empi, allora si alzerà la potenza dei giusti. L,K Io invece esulterò per sempre, canterò inni al Dio di Giacobbe. ,+QK Poiché nella mano del Signore è un calice ricolmo di vino drogato. Egli ne versa: fino alla feccia ne dovranno sorbire, ne berranno tutti gli empi della terra. S*Kma da Dio viene il giudizio: è lui che abbatte l'uno e innalza l'altro. T)!KNon dall'oriente, non dall'occidente, non dal deserto, non dalle montagne G(KNon alzate la testa contro il cielo, non dite insulti a Dio. U'#KDico a chi si vanta: "Non vantatevi". E agli empi: "Non alzate la testa!". Q&KSi scuota la terra con i suoi abitanti, io tengo salde le sue colonne. H% KNel tempo che avrò stabilito io giudicherò con rettitudine. s$_KNoi ti rendiamo grazie, o Dio, ti rendiamo grazie: invocando il tuo nome, raccontiamo le tue meraviglie. K# KAl maestro del coro. Su "Non dimenticare". Salmo. Di Asaf. Canto. h"IJNon dimenticare lo strepito dei tuoi nemici; il tumulto dei tuoi avversari cresce senza fine. ^!5JSorgi, Dio, difendi la tua causa, ricorda che lo stolto ti insulta tutto il giorno. P JL'umile non torni confuso, l'afflitto e il povero lodino il tuo nome. V%JSii fedele alla tua alleanza; gli angoli della terra sono covi di violenza. jMJNon abbandonare alle fiere la vita di chi ti loda, non dimenticare mai la vita dei tuoi poveri. \1JRicorda: il nemico ha insultato Dio, un popolo stolto ha disprezzato il tuo nome. Y+JTu hai fissato i confini della terra, l'estate e l'inverno tu li hai ordinati. RJTuo è il giorno e tua è la notte, la luna e il sole tu li hai creati. PJFonti e torrenti tu hai fatto scaturire, hai inaridito fiumi perenni. U#JAl Leviatàn hai spezzato la testa, lo hai dato in pasto ai mostri marini. ^5J Tu con potenza hai diviso il mare, hai schiacciato la testa dei draghi sulle acque. `9J Eppure Dio è nostro re dai tempi antichi, ha operato la salvezza nella nostra terra. DJ Perché ritiri la tua mano e trattieni in seno la destra? jMJ Fino a quando, o Dio, insulterà l'avversario, il nemico continuerà a disprezzare il tuo nome? pYJ Non vediamo più le nostre insegne, non ci sono più profeti e tra di noi nessuno sa fino a quando... _7Jpensavano: "Distruggiamoli tutti"; hanno bruciato tutti i santuari di Dio nel paese. fEJHanno dato alle fiamme il tuo santuario, hanno profanato e demolito la dimora del tuo nome; ?yJcon l'ascia e con la scure frantumavano le sue porte. A}JCome chi vibra in alto la scure nel folto di una selva, \1JRuggirono i tuoi avversari nel tuo tempio, issarono i loro vessilli come insegna. eCJVolgi i tuoi passi a queste rovine eterne: il nemico ha devastato tutto nel tuo santuario.  1JRicordati del popolo che ti sei acquistato nei tempi antichi. Hai riscattato la tribù che è tuo possesso, il monte Sion, dove hai preso dimora. ~  wJMaskil. Di Asaf. O Dio, perché ci respingi per sempre, perché divampa la tua ira contro il gregge del tuo pascolo?  /IIl mio bene è stare vicino a Dio: nel Signore Dio ho posto il mio rifugio, per narrare tutte le tue opere presso le porte della città di Sion. V %IEcco, perirà chi da te si allontana, tu distruggi chiunque ti è infedele. w gIVengono meno la mia carne e il mio cuore; ma la roccia del mio cuore è Dio, è Dio la mia sorte per sempre. PIChi altri avrò per me in cielo? Fuori di te nulla bramo sulla terra. RIMi guiderai con il tuo consiglio e poi mi accoglierai nella tua gloria. H IMa io sono con te sempre: tu mi hai preso per la mano destra. J Iio ero stolto e non capivo, davanti a te stavo come una bestia. FIQuando si agitava il mio cuore e nell'intimo mi tormentavo, [/ICome un sogno al risveglio, Signore, quando sorgi, fai svanire la loro immagine. QICome sono distrutti in un istante, sono finiti, periscono di spavento! KIEcco, li poni in luoghi scivolosi, li fai precipitare in rovina. SIfinché non entrai nel santuario di Dio e compresi qual è la loro fine. BIRiflettevo per comprendere: ma fu arduo agli occhi miei, ^~5ISe avessi detto: "Parlerò come loro", avrei tradito la generazione dei tuoi figli. W}'Ipoiché sono colpito tutto il giorno, e la mia pena si rinnova ogni mattina. `|9I Invano dunque ho conservato puro il mio cuore e ho lavato nell'innocenza le mie mani, N{I Ecco, questi sono gli empi: sempre tranquilli, ammassano ricchezze. RzI Dicono: "Come può saperlo Dio? C'è forse conoscenza nell'Altissimo?". Jy I Perciò seggono in alto, non li raggiunge la piena delle acque. QxI Levano la loro bocca fino al cielo e la loro lingua percorre la terra. SwIScherniscono e parlano con malizia, minacciano dall'alto con prepotenza. Xv)IEsce l'iniquità dal loro grasso, dal loro cuore traboccano pensieri malvagi. OuIDell'orgoglio si fanno una collana e la violenza è il loro vestito. Xt)INon conoscono l'affanno dei mortali e non sono colpiti come gli altri uomini. Js INon c'è sofferenza per essi, sano e pasciuto è il loro corpo. QrIperché ho invidiato i prepotenti, vedendo la prosperità dei malvagi. Yq+IPer poco non inciampavano i miei piedi, per un nulla vacillavano i miei passi, Zp /ISalmo. Di Asaf. Quanto è buono Dio con i giusti, con gli uomini dal cuore puro! noUHE benedetto il suo nome glorioso per sempre, della sua gloria sia piena tutta la terra. Amen, amen. Jn HBenedetto il Signore, Dio di Israele, egli solo compie prodigi. $mAHIl suo nome duri in eterno, davanti al sole persista il suo nome. In lui saranno benedette tutte le stirpi della terra e tutti i popoli lo diranno beato. l-HAbbonderà il frumento nel paese, ondeggerà sulle cime dei monti; il suo frutto fiorirà come il Libano, la sua messe come l'erba della terra. okWHVivrà e gli sarà dato oro di Arabia; si pregherà per lui ogni giorno, sarà benedetto per sempre. djAHLi riscatterà dalla violenza e dal sopruso, sarà prezioso ai suoi occhi il loro sangue. SiH avrà pietà del debole e del povero e salverà la vita dei suoi miseri. NhH Egli libererà il povero che grida e il misero che non trova aiuto, LgH A lui tutti i re si prostreranno, lo serviranno tutte le nazioni. kfOH Il re di Tarsis e delle isole porteranno offerte, i re degli Arabi e di Saba offriranno tributi. ^e5H A lui si piegheranno gli abitanti del deserto, lambiranno la polvere i suoi nemici. MdHE dominerà da mare a mare, dal fiume sino ai confini della terra. ecCHNei suoi giorni fiorirà la giustizia e abbonderà la pace, finché non si spenga la luna. LbHScenderà come pioggia sull'erba, come acqua che irrora la terra. SaHIl suo regno durerà quanto il sole, quanto la luna, per tutti i secoli. n`UHAi miseri del suo popolo renderà giustizia, salverà i figli dei poveri e abbatterà l'oppressore. E_HLe montagne portino pace al popolo e le colline giustizia. M^Hregga con giustizia il tuo popolo e i tuoi poveri con rettitudine. Y] -HDi Salomone. Dio, da' al re il tuo giudizio, al figlio del re la tua giustizia; \GAnche la mia lingua tutto il giorno proclamerà la tua giustizia, quando saranno confusi e umiliati quelli che cercano la mia rovina. `[9GCantando le tue lodi, esulteranno le mie labbra e la mia vita, che tu hai riscattato. {ZoGAllora ti renderò grazie sull'arpa, per la tua fedeltà, o mio Dio; ti canterò sulla cetra, o santo d'Israele. ?YyGaccrescerai la mia grandezza e tornerai a consolarmi. {XoGMi hai fatto provare molte angosce e sventure: mi darai ancora vita, mi farai risalire dagli abissi della terra, iWKGLa tua giustizia, Dio, è alta come il cielo, tu hai fatto cose grandi: chi è come te, o Dio? V%GE ora, nella vecchiaia e nella canizie, Dio, non abbandonarmi, finché io annunzi la tua potenza, a tutte le generazioni le tue meraviglie. aU;GTu mi hai istruito, o Dio, fin dalla giovinezza e ancora oggi proclamo i tuoi prodigi. NTGDirò le meraviglie del Signore, ricorderò che tu solo sei giusto. nSUGLa mia bocca annunzierà la tua giustizia, proclamerà sempre la tua salvezza, che non so misurare. HR GIo, invece, non cesso di sperare, moltiplicherò le tue lodi. QwG Siano confusi e annientati quanti mi accusano, siano coperti d'infamia e di vergogna quanti cercano la mia sventura. GPG O Dio, non stare lontano: Dio mio, vieni presto ad aiutarmi. ZO-G "Dio lo ha abbandonato, inseguitelo, prendetelo, perché non ha chi lo liberi". WN'G Contro di me parlano i miei nemici, coloro che mi spiano congiurano insieme: gMGG Non mi respingere nel tempo della vecchiaia, non abbandonarmi quando declinano le mie forze. SLGDella tua lode è piena la mia bocca, della tua gloria, tutto il giorno. NKGSono parso a molti quasi un prodigio: eri tu il mio rifugio sicuro. JGSu di te mi appoggiai fin dal grembo materno, dal seno di mia madre tu sei il mio sostegno; a te la mia lode senza fine. UI#GSei tu, Signore, la mia speranza, la mia fiducia fin dalla mia giovinezza. \H1GMio Dio, salvami dalle mani dell'empio, dalle mani dell'iniquo e dell'oppressore. hGIGSii per me rupe di difesa, baluardo inaccessibile, poiché tu sei mio rifugio e mia fortezza. OFGLiberami, difendimi per la tua giustizia, porgimi ascolto e salvami. GE GIn te mi rifugio, Signore, ch'io non resti confuso in eterno. wDgFMa io sono povero e infelice, vieni presto, mio Dio; tu sei mio aiuto e mio salvatore; Signore, non tardare. CyFGioia e allegrezza grande per quelli che ti cercano; dicano sempre: "Dio è grande" quelli che amano la tua salvezza. FBFPer la vergogna si volgano indietro quelli che mi deridono. AFSiano confusi e arrossiscano quanti attentano alla mia vita. Retrocedano e siano svergognati quanti vogliono la mia rovina. H@ FVieni a salvarmi, o Dio, vieni presto, Signore, in mio aiuto. 4? eFAl maestro del coro. Di Davide. In memoria. [>/E%La stirpe dei suoi servi ne sarà erede, e chi ama il suo nome vi porrà dimora. n=UE$Perché Dio salverà Sion, ricostruirà le città di Giuda: vi abiteranno e ne avranno il possesso. P<E#A lui acclamino i cieli e la terra, i mari e quanto in essi si muove. [;/E"poiché il Signore ascolta i poveri e non disprezza i suoi che sono prigionieri. R:E!Vedano gli umili e si rallegrino; si ravvivi il cuore di chi cerca Dio, X9)E che il Signore gradirà più dei tori, più dei giovenchi con corna e unghie. R8ELoderò il nome di Dio con il canto, lo esalterò con azioni di grazie, S7EIo sono infelice e sofferente; la tua salvezza, Dio, mi ponga al sicuro. T6!ESiano cancellati dal libro dei viventi e tra i giusti non siano iscritti. G5EImputa loro colpa su colpa e non ottengano la tua giustizia. [4/Eperché inseguono colui che hai percosso, aggiungono dolore a chi tu hai ferito. B3ELa loro casa sia desolata, senza abitanti la loro tenda; M2ERiversa su di loro il tuo sdegno, li raggiunga la tua ira ardente. T1!ESi offuschino i loro occhi, non vedano; sfibra per sempre i loro fianchi. O0ELa loro tavola sia per essi un laccio, una insidia i loro banchetti. S/EHanno messo nel mio cibo veleno e quando avevo sete mi hanno dato aceto. .yEL'insulto ha spezzato il mio cuore e vengo meno. Ho atteso compassione, ma invano, consolatori, ma non ne ho trovati. o-WETu conosci la mia infamia, la mia vergogna e il mio disonore; davanti a te sono tutti i miei nemici. ?,yEAvvicinati a me, riscattami, salvami dai miei nemici. V+%ENon nascondere il volto al tuo servo, sono in pericolo: presto, rispondimi. c*?ERispondimi, Signore, benefica è la tua grazia; volgiti a me nella tua grande tenerezza. z)mENon mi sommergano i flutti delle acque e il vortice non mi travolga, l'abisso non chiuda su di me la sua bocca. b(=ESalvami dal fango, che io non affondi, liberami dai miei nemici e dalle acque profonde. /'WEMa io innalzo a te la mia preghiera, Signore, nel tempo della benevolenza; per la grandezza della tua bontà, rispondimi, per la fedeltà della tua salvezza, o Dio. U&#E Sparlavano di me quanti sedevano alla porta, gli ubriachi mi dileggiavano. O%E Ho indossato come vestito un sacco e sono diventato il loro scherno. G$E Mi sono estenuato nel digiuno ed è stata per me un'infamia. g#GE Poiché mi divora lo zelo per la tua casa, ricadono su di me gli oltraggi di chi ti insulta. X")E sono un estraneo per i miei fratelli, un forestiero per i figli di mia madre. I! EPer te io sopporto l'insulto e la vergogna mi copre la faccia;  EChi spera in te, a causa mia non sia confuso, Signore, Dio degli eserciti; per me non si vergogni chi ti cerca, Dio d'Israele. PEDio, tu conosci la mia stoltezza e le mie colpe non ti sono nascoste. /WEPiù numerosi dei capelli del mio capo sono coloro che mi odiano senza ragione. Sono potenti i nemici che mi calunniano: quanto non ho rubato, lo dovrei restituire? q[ESono sfinito dal gridare, riarse sono le mie fauci; i miei occhi si consumano nell'attesa del mio Dio. c?EAffondo nel fango e non ho sostegno; sono caduto in acque profonde e l'onda mi travolge. 6gESalvami, o Dio: l'acqua mi giunge alla gola. 6 iEAl maestro del coro. Su "I gigli". Di Davide. wgD$Terribile sei, Dio, dal tuo santuario; il Dio d'Israele dà forza e vigore al suo popolo, sia benedetto Dio. eCD#Riconoscete a Dio la sua potenza, la sua maestà su Israele, la sua potenza sopra le nubi. RD"egli nei cieli cavalca, nei cieli eterni, ecco, tuona con voce potente. ED!Regni della terra, cantate a Dio, cantate inni al Signore; KD Verranno i grandi dall'Egitto, l'Etiopia tenderà le mani a Dio. %CDMinaccia la belva dei canneti, il branco dei tori con i vitelli dei popoli: si prostrino portando verghe d'argento; disperdi i popoli che amano la guerra. NU ~}}}X|||{{-zzZzyyayxx`x wwvvfv uuTtttFsss'rrtqqq5ppkooxonn)mmmllnl%kk\k jjSii[i hhggsg ffcfee[eddhcccFbbbaaR```(__p_^^N]]j]\\|\%[[r[ZZoZYYhYXXtXWWrWVVqVUUYUTTGSSS*RR]R$QQ6PPfP OOcONMMMMLLL.KKIJJJFII{I$HHoHGGkGFF]EEEcEDDwDCCwCBBYBAA5@@@,??T>>s===[=<wwfVeglio e gemo come uccello solitario sopra un tetto. QvfSono simile al pellicano del deserto, sono come un gufo tra le rovine. GufPer il lungo mio gemere aderisce la mia pelle alle mie ossa. Zt-fIl mio cuore abbattuto come erba inaridisce, dimentico di mangiare il mio pane. OsfSi dissolvono in fumo i miei giorni e come brace ardono le mie ossa. r fNon nascondermi il tuo volto; nel giorno della mia angoscia piega verso di me l'orecchio. Quando ti invoco: presto, rispondimi. GqfSignore, ascolta la mia preghiera, a te giunga il mio grido. Wp )fPreghiera di un afflitto che è stanco e sfoga dinanzi a Dio la sua angoscia. |oqeSterminerò ogni mattino tutti gli empi del paese, per estirpare dalla città del Signore quanti operano il male. onWeNon abiterà nella mia casa, chi agisce con inganno, chi dice menzogne non starà alla mia presenza. m eI miei occhi sono rivolti ai fedeli del paese perché restino a me vicino: chi cammina per la via integra sarà mio servitore. leChi calunnia in segreto il suo prossimo io lo farò perire; chi ha occhi altezzosi e cuore superbo non lo potrò sopportare. PkeLontano da me il cuore perverso, il malvagio non lo voglio conoscere. mjSeNon sopporterò davanti ai miei occhi azioni malvage; detesto chi fa il male, non mi sarà vicino. ~iueAgirò con saggezza nella via dell'innocenza: quando verrai a me? Camminerò con cuore integro, dentro la mia casa. bh ?eDi Davide. Salmo. Amore e giustizia voglio cantare, voglio cantare inni a te, o Signore. igKdpoiché buono è il Signore, eterna la sua misericordia, la sua fedeltà per ogni generazione. rf]dVarcate le sue porte con inni di grazie, i suoi atri con canti di lode, lodatelo, benedite il suo nome; uecdRiconoscete che il Signore è Dio; egli ci ha fatti e noi siamo suoi, suo popolo e gregge del suo pascolo. ydkdAcclamate al Signore, voi tutti della terra, servite il Signore nella gioia, presentatevi a lui con esultanza. (c MdSalmo. In rendimento di grazie. {boc Esaltate il Signore nostro Dio, prostratevi davanti al suo monte santo, perché santo è il Signore, nostro Dio. laQcSignore, Dio nostro, tu li esaudivi, eri per loro un Dio paziente, pur castigando i loro peccati. l`QcParlava loro da una colonna di nubi: obbedivano ai suoi comandi e alla legge che aveva loro dato. _}cMosè e Aronne tra i suoi sacerdoti, Samuele tra quanti invocano il suo nome: invocavano il Signore ed egli rispondeva. f^EcEsaltate il Signore nostro Dio, prostratevi allo sgabello dei suoi piedi, perché è santo. |]qcRe potente che ami la giustizia, tu hai stabilito ciò che è retto, diritto e giustizia tu eserciti in Giacobbe. B\cLodino il tuo nome grande e terribile, perché è santo. F[cGrande è il Signore in Sion, eccelso sopra tutti i popoli. VZ 'cIl Signore regna, tremino i popoli; siede sui cherubini, si scuota la terra. Yb davanti al Signore che viene, che viene a giudicare la terra. Giudicherà il mondo con giustizia e i popoli con rettitudine. ?XybI fiumi battano le mani, esultino insieme le montagne HW bFrema il mare e quanto racchiude, il mondo e i suoi abitanti. RVbcon la tromba e al suono del corno acclamate davanti al re, il Signore. PUbCantate inni al Signore con l'arpa, con l'arpa e con suono melodioso; STbAcclami al Signore tutta la terra, gridate, esultate con canti di gioia. S1bEgli si è ricordato del suo amore, della sua fedeltà alla casa di Israele. Tutti i confini della terra hanno veduto la salvezza del nostro Dio. iRKbIl Signore ha manifestato la sua salvezza, agli occhi dei popoli ha rivelato la sua giustizia. Q bSalmo. Cantate al Signore un canto nuovo, perché ha compiuto prodigi. Gli ha dato vittoria la sua destra e il suo braccio santo. OPa Rallegratevi, giusti, nel Signore, rendete grazie al suo santo nome. KOa Una luce si è levata per il giusto, gioia per i retti di cuore. Na Odiate il male, voi che amate il Signore: lui che custodisce la vita dei suoi fedeli li strapperà dalle mani degli empi. fMEa Perché tu sei, Signore, l'Altissimo su tutta la terra, tu sei eccelso sopra tutti gli dei. ^L5aAscolta Sion e ne gioisce, esultano le città di Giuda per i tuoi giudizi, Signore. zKmaSiano confusi tutti gli adoratori di statue e chi si gloria dei propri idoli. Si prostrino a lui tutti gli dei! ZJ-aI cieli annunziano la sua giustizia e tutti i popoli contemplano la sua gloria. ^I5aI monti fondono come cera davanti al Signore, davanti al Signore di tutta la terra. IH aLe sue folgori rischiarano il mondo: vede e sussulta la terra. NGaDavanti a lui cammina il fuoco e brucia tutt'intorno i suoi nemici. WF'aNubi e tenebre lo avvolgono, giustizia e diritto sono la base del suo trono. FE aIl Signore regna, esulti la terra, gioiscano le isole tutte. D` davanti al Signore che viene, perché viene a giudicare la terra. Giudicherà il mondo con giustizia e con verità tutte le genti. WC'` esultino i campi e quanto contengono, si rallegrino gli alberi della foresta PB` Gioiscano i cieli, esulti la terra, frema il mare e quanto racchiude; ~Au` Dite tra i popoli: "Il Signore regna!". Sorregge il mondo, perché non vacilli; giudica le nazioni con rettitudine. Y@+` prostratevi al Signore in sacri ornamenti. Tremi davanti a lui tutta la terra. \?1`date al Signore la gloria del suo nome. Portate offerte ed entrate nei suoi atri, T>!`Date al Signore, o famiglie dei popoli, date al Signore gloria e potenza, X=)`Maestà e bellezza sono davanti a lui, potenza e splendore nel suo santuario. U<#`Tutti gli dei delle nazioni sono un nulla, ma il Signore ha fatto i cieli. T;!`Grande è il Signore e degno di ogni lode, terribile sopra tutti gli dei. _:7`In mezzo ai popoli raccontate la sua gloria, a tutte le nazioni dite i suoi prodigi. d9A`Cantate al Signore, benedite il suo nome, annunziate di giorno in giorno la sua salvezza. R8 `Cantate al Signore un canto nuovo, cantate al Signore da tutta la terra. W7'_ perciò ho giurato nel mio sdegno: Non entreranno nel luogo del mio riposo". 6_ Per quarant'anni mi disgustai di quella generazione e dissi: Sono un popolo dal cuore traviato, non conoscono le mie vie; `59_ dove mi tentarono i vostri padri: mi misero alla prova pur avendo visto le mie opere. s4__Ascoltate oggi la sua voce: "Non indurite il cuore, come a Meriba, come nel giorno di Massa nel deserto, ^35_Egli è il nostro Dio, e noi il popolo del suo pascolo, il gregge che egli conduce. Y2+_Venite, prostràti adoriamo, in ginocchio davanti al Signore che ci ha creati. P1_Suo è il mare, egli l'ha fatto, le sue mani hanno plasmato la terra. S0_Nella sua mano sono gli abissi della terra, sono sue le vette dei monti. K/_Poiché grande Dio è il Signore, grande re sopra tutti gli dei. X.)_Accostiamoci a lui per rendergli grazie, a lui acclamiamo con canti di gioia. W- )_Venite, applaudiamo al Signore, acclamiamo alla roccia della nostra salvezza. , ^egli ritorcerà contro di essi la loro malizia, per la loro perfidia li farà perire, li farà perire il Signore, nostro Dio. P+^Ma il Signore è la mia difesa, roccia del mio rifugio è il mio Dio; T*!^Si avventano contro la vita del giusto, e condannano il sangue innocente. X))^Può essere tuo alleato un tribunale iniquo, che fa angherie contro la legge? M(^Quand'ero oppresso dall'angoscia, il tuo conforto mi ha consolato. Z'-^Quando dicevo: "Il mio piede vacilla", la tua grazia, Signore, mi ha sostenuto. ]&3^Se il Signore non fosse il mio aiuto, in breve io abiterei nel regno del silenzio. W%'^Chi sorgerà per me contro i malvagi? Chi starà con me contro i malfattori? X$)^ma il giudizio si volgerà a giustizia, la seguiranno tutti i retti di cuore. b#=^Perché il Signore non respinge il suo popolo, la sua eredità non la può abbandonare, \"1^ per dargli riposo nei giorni di sventura, finché all'empio sia scavata la fossa. S!^ Beato l'uomo che tu istruisci, Signore, e che ammaestri nella tua legge, K ^ Il Signore conosce i pensieri dell'uomo: non sono che un soffio. T!^ Chi regge i popoli forse non castiga, lui che insegna all'uomo il sapere? b=^ Chi ha formato l'orecchio, forse non sente? Chi ha plasmato l'occhio, forse non guarda? R^Comprendete, insensati tra il popolo, stolti, quando diventerete saggi? L^Dicono: "Il Signore non vede, il Dio di Giacobbe non se ne cura". J ^Uccidono la vedova e il forestiero, danno la morte agli orfani. H ^Signore, calpestano il tuo popolo, opprimono la tua eredità. L^Sparleranno, diranno insolenze, si vanteranno tutti i malfattori? P^Fino a quando gli empi, Signore, fino a quando gli empi trionferanno? G^Alzati, giudice della terra, rendi la ricompensa ai superbi. L ^Dio che fai giustizia, o Signore, Dio che fai giustizia: mostrati! yk]Degni di fede sono i tuoi insegnamenti, la santità si addice alla tua casa per la durata dei giorni, Signore. yk]Ma più potente delle voci di grandi acque, più potente dei flutti del mare, potente nell'alto è il Signore. `9]Alzano i fiumi, Signore, alzano i fiumi la loro voce, alzano i fiumi il loro fragore. E]Saldo è il tuo trono fin dal principio, da sempre tu sei.  ]Il Signore regna, si ammanta di splendore; il Signore si riveste, si cinge di forza; rende saldo il mondo, non sarà mai scosso. ^5\per annunziare quanto è retto il Signore: mia roccia, in lui non c'è ingiustizia. N\Nella vecchiaia daranno ancora frutti, saranno vegeti e rigogliosi, Q\piantati nella casa del Signore, fioriranno negli atri del nostro Dio. J  \ Il giusto fiorirà come palma, crescerà come cedro del Libano; y\ I miei occhi disprezzeranno i miei nemici, e contro gli iniqui che mi assalgono i miei orecchi udranno cose infauste. M \ Tu mi doni la forza di un bùfalo, mi cospargi di olio splendente. n U\ Ecco, i tuoi nemici, o Signore, ecco, i tuoi nemici periranno, saranno dispersi tutti i malfattori. 4 c\ ma tu sei l'eccelso per sempre, o Signore. pY\se i peccatori germogliano come l'erba e fioriscono tutti i malfattori, li attende una rovina eterna: ?y\L'uomo insensato non intende e lo stolto non capisce: S\Come sono grandi le tue opere, Signore, quanto profondi i tuoi pensieri! b=\Poiché mi rallegri, Signore, con le tue meraviglie, esulto per l'opera delle tue mani. G\sull'arpa a dieci corde e sulla lira, con canti sulla cetra. N\annunziare al mattino il tuo amore, la tua fedeltà lungo la notte, K\È bello dar lode al Signore e cantare al tuo nome, o Altissimo, 0 ]\Salmo. Canto. Per il giorno del sabato. H [Lo sazierò di lunghi giorni e gli mostrerò la mia salvezza. ve[Mi invocherà e gli darò risposta; presso di lui sarò nella sventura, lo salverò e lo renderò glorioso. e~C[Lo salverò, perché a me si è affidato; lo esalterò, perché ha conosciuto il mio nome. E}[ Camminerai su aspidi e vipere, schiaccerai leoni e draghi. X|)[ Sulle loro mani ti porteranno perché non inciampi nella pietra il tuo piede. P{[ Egli darà ordine ai suoi angeli di custodirti in tutti i tuoi passi. Rz[ non ti potrà colpire la sventura, nessun colpo cadrà sulla tua tenda. Vy%[ Poiché tuo rifugio è il Signore e hai fatto dell'Altissimo la tua dimora, Mx[Solo che tu guardi, con i tuoi occhi vedrai il castigo degli empi. `w9[Mille cadranno al tuo fianco e diecimila alla tua destra; ma nulla ti potrà colpire. Sv[la peste che vaga nelle tenebre, lo sterminio che devasta a mezzogiorno. yuk[La sua fedeltà ti sarà scudo e corazza; non temerai i terrori della notte né la freccia che vola di giorno, Jt [Ti coprirà con le sue penne sotto le sue ali troverai rifugio. Rs[Egli ti libererà dal laccio del cacciatore, dalla peste che distrugge. Qr[dì al Signore: "Mio rifugio e mia fortezza, mio Dio, in cui confido". Tq #[Tu che abiti al riparo dell'Altissimo e dimori all'ombra dell'Onnipotente, pZSia su di noi la bontà del Signore, nostro Dio: rafforza per noi l'opera delle nostre mani, l'opera delle nostre mani rafforza. QoZSi manifesti ai tuoi servi la tua opera e la tua gloria ai loro figli. fnEZRendici la gioia per i giorni di afflizione, per gli anni in cui abbiamo visto la sventura. am;ZSaziaci al mattino con la tua grazia: esulteremo e gioiremo per tutti i nostri giorni. LlZ Volgiti, Signore; fino a quando? Muoviti a pietà dei tuoi servi. Tk!Z Insegnaci a contare i nostri giorni e giungeremo alla sapienza del cuore. Uj#Z Chi conosce l'impeto della tua ira, tuo sdegno, con il timore a te dovuto? i)Z Gli anni della nostra vita sono settanta, ottanta per i più robusti, ma quasi tutti sono fatica, dolore; passano presto e noi ci dileguiamo. ah;Z Tutti i nostri giorni svaniscono per la tua ira, finiamo i nostri anni come un soffio. _g7ZDavanti a te poni le nostre colpe, i nostri peccati occulti alla luce del tuo volto. RfZPerché siamo distrutti dalla tua ira, siamo atterritti dal tuo furore. LeZal mattino fiorisce, germoglia, alla sera è falciata e dissecca. Yd+ZLi annienti: li sommergi nel sonno; sono come l'erba che germoglia al mattino: uccZAi tuoi occhi, mille anni sono come il giorno di ieri che è passato, come un turno di veglia nella notte. SbZTu fai ritornare l'uomo in polvere e dici: "Ritornate, figli dell'uomo". sa_ZPrima che nascessero i monti e la terra e il mondo fossero generati, da sempre e per sempre tu sei, Dio. s` aZPreghiera. Di Mosè, uomo di Dio. Signore, tu sei stato per noi un rifugio di generazione in generazione. 5_eY5Benedetto il Signore in eterno. Amen, amen. `^9Y4con le quali, Signore, i tuoi nemici insultano, insultano i passi del tuo consacrato. e]CY3Ricorda, Signore, l'oltraggio dei tuoi servi: porto nel cuore le ingiurie di molti popoli, g\GY2Dove sono, Signore, le tue grazie di un tempo, che per la tua fedeltà hai giurato a Davide? O[Y1Quale vivente non vedrà la morte, sfuggirà al potere degli inferi? [Z/Y0Ricorda quant'è breve la mia vita. Perché quasi un nulla hai creato ogni uomo? aY;Y/Fino a quando, Signore, continuerai a tenerti nascosto, arderà come fuoco la tua ira? UX#Y.Hai abbreviato i giorni della sua giovinezza e lo hai coperto di vergogna. PWY-Hai posto fine al suo splendore, hai rovesciato a terra il suo trono. VV%Y,Hai smussato il filo della sua spada e non l'hai sostenuto nella battaglia. _U7Y+Hai fatto trionfare la destra dei suoi rivali, hai fatto gioire tutti i suoi nemici. WT'Y*tutti i passanti lo hanno depredato, è divenuto lo scherno dei suoi vicini. GSY)Hai abbattuto tutte le sue mura e diroccato le sue fortezze; XR)Y(hai rotto l'alleanza con il tuo servo, hai profanato nel fango la sua corona. VQ%Y'Ma tu lo hai respinto e ripudiato, ti sei adirato contro il tuo consacrato; AP}Y&sempre saldo come la luna, testimone fedele nel cielo". ZO-Y%In eterno durerà la sua discendenza, il suo trono davanti a me quanto il sole, [N/Y$Sulla mia santità ho giurato una volta per sempre: certo non mentirò a Davide. EMY#Non violerò la mia alleanza, non muterò la mia promessa. VL%Y"Ma non gli toglierò la mia grazia e alla mia fedeltà non verrò mai meno. MKY!punirò con la verga il loro peccato e con flagelli la loro colpa. JJ Y se violeranno i miei statuti e non osserveranno i miei comandi, WI'YSe i suoi figli abbandoneranno la mia legge e non seguiranno i miei decreti, ZH-YStabilirò per sempre la sua discendenza, il suo trono come i giorni del cielo. RGYGli conserverò sempre la mia grazia, la mia alleanza gli sarà fedele. PFYIo lo costituirò mio primogenito, il più alto tra i re della terra. UE#YEgli mi invocherà: Tu sei mio padre, mio Dio e roccia della mia salvezza. DDYStenderò sul mare la sua mano e sui fiumi la sua destra. gCGYLa mia fedeltà e la mia grazia saranno con lui e nel mio nome si innalzerà la sua potenza. SBYAnnienterò davanti a lui i suoi nemici e colpirò quelli che lo odiano. IA YSu di lui non trionferà il nemico, né l'opprimerà l'iniquo. J@ Yla mia mano è il suo sostegno, il mio braccio è la sua forza. O?YHo trovato Davide, mio servo, con il mio santo olio l'ho consacrato; >YUn tempo parlasti in visione ai tuoi santi dicendo: "Ho portato aiuto a un prode, ho innalzato un eletto tra il mio popolo. U=#YPerché del Signore è il nostro scudo, il nostro re, del Santo d'Israele. a<;YPerché tu sei il vanto della sua forza e con il tuo favore innalzi la nostra potenza. X;)Yesulta tutto il giorno nel tuo nome, nella tua giustizia trova la sua gloria. ]:3YBeato il popolo che ti sa acclamare e cammina, o Signore, alla luce del tuo volto: d9AYGiustizia e diritto sono la base del tuo trono, grazia e fedeltà precedono il tuo volto. L8YÈ potente il tuo braccio, forte la tua mano, alta la tua destra. e7CY il settentrione e il mezzogiorno tu li hai creati, il Tabor e l'Ermon cantano il tuo nome. Y6+Y Tuoi sono i cieli, tua è la terra, tu hai fondato il mondo e quanto contiene; `59Y Tu hai calpestato Raab come un vinto, con braccio potente hai disperso i tuoi nemici. O4Y Tu domini l'orgoglio del mare, tu plachi il tumulto dei suoi flutti. q3[Y Chi è uguale a te, Signore, Dio degli eserciti? Sei potente, Signore, e la tua fedeltà ti fa corona. a2;YDio è tremendo nell'assemblea dei santi, grande e terribile tra quanti lo circondano. _17YChi sulle nubi è uguale al Signore, chi è simile al Signore tra gli angeli di Dio? `09YI cieli cantano le tue meraviglie, Signore, la tua fedeltà nell'assemblea dei santi. \/1Ystabilirò per sempre la tua discendenza, ti darò un trono che duri nei secoli". T.!Y"Ho stretto un'alleanza con il mio eletto, ho giurato a Davide mio servo: f-EYperché hai detto: "La mia grazia rimane per sempre"; la tua fedeltà è fondata nei cieli. n,UYCanterò senza fine le grazie del Signore, con la mia bocca annunzierò la tua fedeltà nei secoli, #+ CYMaskil. Di Etan l'Ezraita. V*%XHai allontanato da me amici e conoscenti, mi sono compagne solo le tenebre. P)Xmi circondano come acqua tutto il giorno, tutti insieme mi avvolgono. R(XSopra di me è passata la tua ira, i tuoi spaventi mi hanno annientato, Z'-XSono infelice e morente dall'infanzia, sono sfinito, oppresso dai tuoi terrori. K&XPerché, Signore, mi respingi, perché mi nascondi il tuo volto? W%'XMa io a te, Signore, grido aiuto, e al mattino giunge a te la mia preghiera. b$=X Nelle tenebre si conoscono forse i tuoi prodigi, la tua giustizia nel paese dell'oblio? U##X Si celebra forse la tua bontà nel sepolcro, la tua fedeltà negli inferi? L"X Compi forse prodigi per i morti? O sorgono le ombre a darti lode? v!eX si consumano i miei occhi nel patire. Tutto il giorno ti chiamo, Signore, verso di te protendo le mie mani. p YX Hai allontanato da me i miei compagni, mi hai reso per loro un orrore. Sono prigioniero senza scampo; MXPesa su di me il tuo sdegno e con tutti i tuoi flutti mi sommergi. T!XMi hai gettato nella fossa profonda, nelle tenebre e nell'ombra di morte. /XÈ tra i morti il mio giaciglio, sono come gli uccisi stesi nel sepolcro, dei quali tu non conservi il ricordo e che la tua mano ha abbandonato. hIXSono annoverato tra quelli che scendono nella fossa, sono come un morto ormai privo di forza. GXIo sono colmo di sventure, la mia vita è vicina alla tomba. NXGiunga fino a te la mia preghiera, tendi l'orecchio al mio lamento. NXSignore, Dio della mia salvezza, davanti a te grido giorno e notte. s aXCanto. Salmo. Dei figli di Core. Al maestro del coro. Su "Macalat". Per canto. Maskil. Di Eman l'Ezraita. EWE danzando canteranno: "Sono in te tutte le mie sorgenti". KWIl Signore scriverà nel libro dei popoli: "Là costui è nato". \1WSi dirà di Sion: "L'uno e l'altro è nato in essa e l'Altissimo la tiene salda". zmWRicorderò Raab e Babilonia fra quelli che mi conoscono; ecco, Palestina, Tiro ed Etiopia: tutti là sono nati. 7iWDi te si dicono cose stupende, città di Dio. OWil Signore ama le porte di Sion più di tutte le dimore di Giacobbe. R WDei figli di Core. Salmo. Canto. Le sue fondamenta sono sui monti santi; {VDammi un segno di benevolenza; vedano e siano confusi i miei nemici, perché tu, Signore, mi hai soccorso e consolato. oWVvolgiti a me e abbi misericordia: dona al tuo servo la tua forza, salva il figlio della tua ancella. fEVMa tu, Signore, Dio di pietà, compassionevole, lento all'ira e pieno di amore, Dio fedele,  VMio Dio, mi assalgono gli arroganti, una schiera di violenti attenta alla mia vita, non pongono te davanti ai loro occhi. d AV perché grande con me è la tua misericordia: dal profondo degli inferi mi hai strappato. ^ 5V Ti loderò, Signore, Dio mio, con tutto il cuore e darò gloria al tuo nome sempre, ~ uV Mostrami, Signore, la tua via, perché nella tua verità io cammini; donami un cuore semplice che tema il tuo nome. < sV grande tu sei e compi meraviglie: tu solo sei Dio. ykV Tutti i popoli che hai creato verranno e si prostreranno davanti a te, o Signore, per dare gloria al tuo nome; ^5VFra gli dei nessuno è come te, Signore, e non c'è nulla che uguagli le tue opere. MVNel giorno dell'angoscia alzo a te il mio grido e tu mi esaudirai. dAVPorgi l'orecchio, Signore, alla mia preghiera e sii attento alla voce della mia supplica. Y+VTu sei buono, Signore, e perdoni, sei pieno di misericordia con chi ti invoca. V%VRallegra la vita del tuo servo, perché a te, Signore, innalzo l'anima mia. <sVPietà di me, Signore, a te grido tutto il giorno. ^5VCustodiscimi perché sono fedele; tu, Dio mio, salva il tuo servo, che in te spera. h KVSupplica. Di Davide. Signore, tendi l'orecchio, rispondimi, perché io sono povero e infelice. X)UDavanti a lui camminerà la giustizia e sulla via dei suoi passi la salvezza. X~)U Quando il Signore elargirà il suo bene, la nostra terra darà il suo frutto. V}%U La verità germoglierà dalla terra e la giustizia si affaccerà dal cielo. Q|U Misericordia e verità s'incontreranno, giustizia e pace si baceranno. \{1U La sua salvezza è vicina a chi lo teme e la sua gloria abiterà la nostra terra. z-U Ascolterò che cosa dice Dio, il Signore: egli annunzia la pace per il suo popolo, per i suoi fedeli, per chi ritorna a lui con tutto il cuore. KyUMostraci, Signore, la tua misericordia e donaci la tua salvezza. SxUNon tornerai tu forse a darci vita, perché in te gioisca il tuo popolo? \w1UForse per sempre sarai adirato con noi, di età in età estenderai il tuo sdegno? MvURialzaci, Dio nostra salvezza, e placa il tuo sdegno verso di noi. LuUHai deposto tutto il tuo sdegno e messo fine alla tua grande ira. Yt+UHai perdonato l'iniquità del tuo popolo, hai cancellato tutti i suoi peccati. ]s3USignore, sei stato buono con la tua terra, hai ricondotto i deportati di Giacobbe. 7r kUAl maestro del coro. Dei figli di Core. Salmo. Aq}T Signore degli eserciti, beato l'uomo che in te confida. p T Poiché sole e scudo è il Signore Dio; il Signore concede grazia e gloria, non rifiuta il bene a chi cammina con rettitudine. o1T Per me un giorno nei tuoi atri è più che mille altrove, stare sulla soglia della casa del mio Dio è meglio che abitare nelle tende degli empi. GnT Vedi, Dio, nostro scudo, guarda il volto del tuo consacrato. dmAT Signore, Dio degli eserciti, ascolta la mia preghiera, porgi l'orecchio, Dio di Giacobbe. Xl)TCresce lungo il cammino il suo vigore, finché compare davanti a Dio in Sion. wkgTPassando per la valle del pianto la cambia in una sorgente, anche la prima pioggia l'ammanta di benedizioni. Vj%TBeato chi trova in te la sua forza e decide nel suo cuore il santo viaggio. @i{TBeato chi abita la tua casa: sempre canta le tue lodi! h+TAnche il passero trova la casa, la rondine il nido, dove porre i suoi piccoli, presso i tuoi altari, Signore degli eserciti, mio re e mio Dio. tgaTL'anima mia languisce e brama gli atri del Signore. Il mio cuore e la mia carne esultano nel Dio vivente. EfTQuanto sono amabili le tue dimore, Signore degli eserciti! Je TAl maestro del coro. Su "I torchi...". Dei figli di Core. Salmo. Yd+Ssappiano che tu hai nome "Signore", tu solo sei l'Altissimo su tutta la terra. hP~~~?}}}T||v|{{szzzTyyyXxxx7www-vvv?uuuLtttZtssfsrrlr"qqiqppjpoo}o-nnsnmmwmllXlkkOkjjXiiiAhhhggffReeebe ddudccabbbLba]a``m`__u_*^^^.]]]P] \x\"[[s[ ZZSYYYXXKWWWVVV#UUdUTT9SSSRRvR$QQxQPPePOO\ONN]NMM=LLLQKKKKJJJ$II~IYHHHdHGG^FFFEE\EDD_CCC>r===!<..Z---W-,,d,(+++6***E))):(((3'''N' &&d&%%z%$$$\$###1"""G!!!9 w;ZDK:Hg`6ean&bL z-6T f  m . )  3;"noci2_w/Gioirò per i tuoi comandi che ho amati. Nw.Davanti ai re parlerò della tua alleanza senza temere la vergogna. Lw-Sarò sicuro nel mio cammino, perché ho ricercato i tuoi voleri. Ew,Custodirò la tua legge per sempre, nei secoli, in eterno. ]3w+Non togliere mai dalla mia bocca la parola vera, perché confido nei tuoi giudizi. T!w*a chi mi insulta darò una risposta, perché ho fiducia nella tua parola. [/w)Vau Venga a me, Signore, la tua grazia, la tua salvezza secondo la tua promessa; Qw(Ecco, desidero i tuoi comandamenti; per la tua giustizia fammi vivere. Rw'Allontana l'insulto che mi sgomenta, poiché i tuoi giudizi sono buoni. T!w&Con il tuo servo sii fedele alla parola che hai data, perché ti si tema. Mw%Distogli i miei occhi dalle cose vane, fammi vivere sulla tua via. Y+w$Piega il mio cuore verso i tuoi insegnamenti e non verso la sete del guadagno. S w#Dirigimi sul sentiero dei tuoi comandi, perché in esso è la mia gioia. b =w"Dammi intelligenza, perché io osservi la tua legge e la custodisca con tutto il cuore. V %w!He Indicami, Signore, la via dei tuoi decreti e la seguirò sino alla fine. U #w Corro per la via dei tuoi comandamenti, perché hai dilatato il mio cuore. N wHo aderito ai tuoi insegnamenti, Signore, che io non resti confuso. MwHo scelto la via della giustizia, mi sono proposto i tuoi giudizi. QwTieni lontana da me la via della menzogna, fammi dono della tua legge. H wIo piango nella tristezza; sollevami secondo la tua promessa. OwFammi conoscere la via dei tuoi precetti e mediterò i tuoi prodigi. SwTi ho manifestato le mie vie e mi hai risposto; insegnami i tuoi voleri. SwDalet Io sono prostrato nella polvere; dammi vita secondo la tua parola. SwAnche i tuoi ordini sono la mia gioia, miei consiglieri i tuoi precetti. SwSiedono i potenti, mi calunniano, ma il tuo servo medita i tuoi decreti. SwAllontana da me vergogna e disprezzo, perché ho osservato le tue leggi. LwTu minacci gli orgogliosi; maledetto chi devìa dai tuoi decreti. G~wIo mi consumo nel desiderio dei tuoi precetti in ogni tempo. I} wIo sono straniero sulla terra, non nascondermi i tuoi comandi. J| wAprimi gli occhi perché io veda le meraviglie della tua legge. T{!wGhimel Sii buono con il tuo servo e avrò vita, custodirò la tua parola. OzwNella tua volontà è la mia gioia; mai dimenticherò la tua parola. GywVoglio meditare i tuoi comandamenti, considerare le tue vie. QxwNel seguire i tuoi ordini è la mia gioia più che in ogni altro bene. Jw w Con le mie labbra ho enumerato tutti i giudizi della tua bocca. QwvLo dica chi teme Dio: eterna è la sua misericordia. DPvLo dica la casa di Aronne: eterna è la sua misericordia. IO vDica Israele che egli è buono: eterna è la sua misericordia. bN ?vAlleluia. Celebrate il Signore, perché è buono; perché eterna è la sua misericordia. ZM-uperché forte è il suo amore per noi e la fedeltà del Signore dura in eterno. XL +uAlleluia. Lodate il Signore, popoli tutti, voi tutte, nazioni, dategli gloria; IK tnegli atri della casa del Signore, in mezzo a te, Gerusalemme. LJtAdempirò i miei voti al Signore e davanti a tutto il suo popolo, LItA te offrirò sacrifici di lode e invocherò il nome del Signore. wHgtSì, io sono il tuo servo, Signore, io sono tuo servo, figlio della tua ancella; hai spezzato le mie catene. GGtPreziosa agli occhi del Signore è la morte dei suoi fedeli. KFtAdempirò i miei voti al Signore, davanti a tutto il suo popolo. MEt Alzerò il calice della salvezza e invocherò il nome del Signore. =Dut Che cosa renderò al Signore per quanto mi ha dato? 8Ckt Ho detto con sgomento: "Ogni uomo è inganno". LBt Alleluia. Ho creduto anche quando dicevo: "Sono troppo infelice". HA t Camminerò alla presenza del Signore sulla terra dei viventi. }@stegli mi ha sottratto dalla morte, ha liberato i miei occhi dalle lacrime, ha preservato i miei piedi dalla caduta. R?tRitorna, anima mia, alla tua pace, poiché il Signore ti ha beneficato; K>tIl Signore protegge gli umili: ero misero ed egli mi ha salvato. I= tBuono e giusto è il Signore, il nostro Dio è misericordioso. K<te ho invocato il nome del Signore: "Ti prego, Signore, salvami". n;UtMi stringevano funi di morte, ero preso nei lacci degli inferi. Mi opprimevano tristezza e angoscia H: tVerso di me ha teso l'orecchio nel giorno in cui lo invocavo. P9 tAlleluia. Amo il Signore perché ascolta il grido della mia preghiera. F8sMa noi, i viventi, benediciamo il Signore ora e per sempre. J7 sNon i morti lodano il Signore, né quanti scendono nella tomba. T6!sI cieli sono i cieli del Signore, ma ha dato la terra ai figli dell'uomo. A5}sSiate benedetti dal Signore che ha fatto cielo e terra. <4ssVi renda fecondi il Signore, voi e i vostri figli. S3s Il Signore benedice quelli che lo temono, benedice i piccoli e i grandi. m2Ss Il Signore si ricorda di noi, ci benedice: benedice la casa d'Israele, benedice la casa di Aronne. R1s Confida nel Signore, chiunque lo teme: egli è loro aiuto e loro scudo. R0s Confida nel Signore la casa di Aronne: egli è loro aiuto e loro scudo. H/ s Israele confida nel Signore: egli è loro aiuto e loro scudo. D.sSia come loro chi li fabbrica e chiunque in essi confida. `-9sHanno mani e non palpano, hanno piedi e non camminano; dalla gola non emettono suoni. @,{shanno orecchi e non odono, hanno narici e non odorano. >+wsHanno bocca e non parlano, hanno occhi e non vedono, P*sGli idoli delle genti sono argento e oro, opera delle mani dell'uomo. G)sIl nostro Dio è nei cieli, egli opera tutto ciò che vuole. B(sPerché i popoli dovrebbero dire: "Dov'è il loro Dio?". k' QsNon a noi, Signore, non a noi, ma al tuo nome da' gloria, per la tua fedeltà, per la tua grazia. F&rche muta la rupe in un lago, la roccia in sorgenti d'acqua. J% rTrema, o terra, davanti al Signore, davanti al Dio di Giacobbe, \$1rPerché voi monti saltellate come arieti e voi colline come agnelli di un gregge? Q#rChe hai tu, mare, per fuggire, e tu, Giordano, perché torni indietro? R"ri monti saltellarono come arieti, le colline come agnelli di un gregge. E!rIl mare vide e si ritrasse, il Giordano si volse indietro, A }rGiuda divenne il suo santuario, Israele il suo dominio. _ 9rAlleluia. Quando Israele uscì dall'Egitto, la casa di Giacobbe da un popolo barbaro, Mq Fa abitare la sterile nella sua casa quale madre gioiosa di figli. J qper farlo sedere tra i principi, tra i principi del suo popolo. OqSolleva l'indigente dalla polvere, dall'immondizia rialza il povero, 8kqe si china a guardare nei cieli e sulla terra? ?yqChi è pari al Signore nostro Dio che siede nell'alto Y+qSu tutti i popoli eccelso è il Signore, più alta dei cieli è la sua gloria. OqDal sorgere del sole al suo tramonto sia lodato il nome del Signore. :oqSia benedetto il nome del Signore, ora e sempre. J qAlleluia. Lodate, servi del Signore, lodate il nome del Signore. s_p Res L'empio vede e si adira, Sin digrigna i denti e si consuma. Tau Ma il desiderio degli empi fallisce. {p Pe Egli dona largamente ai poveri, Sade la sua giustizia rimane per sempre, Kof la sua potenza s'innalza nella gloria. Z-pSamec Sicuro è il suo cuore, non teme, Ain finché trionferà dei suoi nemici. `9pMem Non temerà annunzio di sventura, Nun saldo è il suo cuore, confida nel Signore. U#pCaf Egli non vacillerà in eterno: Lamed il giusto sarà sempre ricordato. c?pTet Felice l'uomo pietoso che dà in prestito, Iod amministra i suoi beni con giustizia. `9pZain Spunta nelle tenebre come luce per i giusti, Het buono, misericordioso e giusto. W'pHe Onore e ricchezza nella sua casa, Vau la sua giustizia rimane per sempre. k OpGhimel Potente sulla terra sarà la sua stirpe, Dalet la discendenza dei giusti sarà benedetta. i  MpAlef Alleluia. Beato l'uomo che teme il Signore Bet e trova grande gioia nei suoi comandamenti. 1 [o Kof Santo e terribile il suo nome. es Principio della saggezza è il timore del Signore, Sin saggio è colui che gli è fedele; Tau la lode del Signore è senza fine. X )o Pe Mandò a liberare il suo popolo, Sade stabilì la sua alleanza per sempre. \ 1oSamec immutabili nei secoli, per sempre, Ain eseguiti con fedeltà e rettitudine. gGoMem Le opere delle sue mani sono verità e giustizia, Nun stabili sono tutti i suoi comandi, hIoCaf Mostrò al suo popolo la potenza delle sue opere, Lamed gli diede l'eredità delle genti. X)oTet Egli dà il cibo a chi lo teme, Iod si ricorda sempre della sua alleanza. ^5oZain Ha lasciato un ricordo dei suoi prodigi: Het pietà e tenerezza è il Signore. \1oHe Le sue opere sono splendore di bellezza, Vau la sua giustizia dura per sempre. X)oGhimel Grandi le opere del Signore, Dalet le contemplino coloro che le amano. u eoAlef Alleluia. Renderò grazie al Signore con tutto il cuore, Bet nel consesso dei giusti e nell'assemblea. KnLungo il cammino si disseta al torrente e solleva alta la testa. \1nGiudicherà i popoli: in mezzo a cadaveri ne stritolerà la testa su vasta terra. T!nIl Signore è alla tua destra, annienterà i re nel giorno della sua ira. f~EnIl Signore ha giurato e non si pente: "Tu sei sacerdote per sempre al modo di Melchisedek". }nA te il principato nel giorno della tua potenza tra santi splendori; dal seno dell'aurora, come rugiada, io ti ho generato". `|9nLo scettro del tuo potere stende il Signore da Sion: "Domina in mezzo ai tuoi nemici. { nDi Davide. Salmo. Oracolo del Signore al mio Signore: "Siedi alla mia destra, finché io ponga i tuoi nemici a sgabello dei tuoi piedi". Zz-mpoiché si è messo alla destra del povero per salvare dai giudici la sua vita. cy?mAlta risuoni sulle mie labbra la lode del Signore, lo esalterò in una grande assemblea; ]x3mSia coperto di infamia chi mi accusa e sia avvolto di vergogna come d'un mantello. owWmMaledicano essi, ma tu benedicimi; insorgano quelli e arrossiscano, ma il tuo servo sia nella gioia. OvmSappiano che qui c'è la tua mano: tu, Signore, tu hai fatto questo. =uumAiutami, Signore mio Dio, salvami per il tuo amore. Ut#mSono diventato loro oggetto di scherno, quando mi vedono scuotono il capo. Ys+mLe mie ginocchia vacillano per il digiuno, il mio corpo è scarno e deperisce. MrmScompaio come l'ombra che declina, sono sbattuto come una locusta. Jq mIo sono povero e infelice e il mio cuore è ferito nell'intimo. jpMmMa tu, Signore Dio, agisci con me secondo il tuo nome: salvami, perché buona è la tua grazia. qo[mSia questa da parte del Signore la ricompensa per chi mi accusa, per chi dice male contro la mia vita. Un#mSia per lui come vestito che lo avvolge, come cintura che sempre lo cinge. mwmSi è avvolto di maledizione come di un mantello: è penetrata come acqua nel suo intimo e come olio nelle sue ossa. hlImHa amato la maledizione: ricada su di lui! Non ha voluto la benedizione: da lui si allontani! k mPerché ha rifiutato di usare misericordia e ha perseguitato il misero e l'indigente, per far morire chi è affranto di cuore. Xj)mSiano davanti al Signore sempre ed egli disperda dalla terra il loro ricordo. oiWmL'iniquità dei suoi padri sia ricordata al Signore, il peccato di sua madre non sia mai cancellato. phYm La sua discendenza sia votata allo sterminio, nella generazione che segue sia cancellato il suo nome. Ngm Nessuno gli usi misericordia, nessuno abbia pietà dei suoi orfani. [f/m L'usuraio divori tutti i suoi averi e gli estranei faccian preda del suo lavoro. ]e3m Vadano raminghi i suoi figli, mendicando, siano espulsi dalle loro case in rovina. #kNell'angoscia gridarono al Signore ed egli li liberò dalle loro angustie. X=)kOndeggiavano e barcollavano come ubriachi, tutta la loro perizia era svanita. `<9kSalivano fino al cielo, scendevano negli abissi; la loro anima languiva nell'affanno. T;!kEgli parlò e fece levare un vento burrascoso che sollevò i suoi flutti. I: kvidero le opere del Signore, i suoi prodigi nel mare profondo. V9%kColoro che solcavano il mare sulle navi e commerciavano sulle grandi acque, M8kOffrano a lui sacrifici di lode, narrino con giubilo le sue opere. d7AkRingrazino il Signore per la sua misericordia e per i suoi prodigi a favore degli uomini. O6kMandò la sua parola e li fece guarire, li salvò dalla distruzione. U5#kNell'angoscia gridarono al Signore ed egli li liberò dalle loro angustie. N4krifiutavano ogni nutrimento e già toccavano le soglie della morte. N3kStolti per la loro iniqua condotta, soffrivano per i loro misfatti; R2kperché ha infranto le porte di bronzo e ha spezzato le barre di ferro. c1?kRingrazino il Signore per la sua misericordia, per i suoi prodigi a favore degli uomini; W0'kLi fece uscire dalle tenebre e dall'ombra di morte e spezzò le loro catene. U/#k Nell'angoscia gridarono al Signore ed egli li liberò dalle loro angustie. V.%k Egli piegò il loro cuore sotto le sventure; cadevano e nessuno li aiutava. i-Kk perché si erano ribellati alla parola di Dio e avevano disprezzato il disegno dell'Altissimo. `,9k Abitavano nelle tenebre e nell'ombra di morte, prigionieri della miseria e dei ceppi, T+!k poiché saziò il desiderio dell'assetato, e l'affamato ricolmò di beni. c*?kRingrazino il Signore per la sua misericordia, per i suoi prodigi a favore degli uomini; [)/kLi condusse sulla via retta, perché camminassero verso una città dove abitare. U(#kNell'angoscia gridarono al Signore ed egli li liberò dalle loro angustie. >'wkErano affamati e assetati, veniva meno la loro vita. d&AkVagavano nel deserto, nella steppa, non trovavano il cammino per una città dove abitare. i%Kke radunò da tutti i paesi, dall'oriente e dall'occidente, dal settentrione e dal mezzogiorno. U$#kLo dicano i riscattati del Signore, che egli liberò dalla mano del nemico a# =kAlleluia. Celebrate il Signore perché è buono, perché eterna è la sua misericordia. a";j0Benedetto il Signore, Dio d'Israele da sempre, per sempre. Tutto il popolo dica: Amen. !j/Salvaci, Signore Dio nostro, e raccoglici di mezzo ai popoli, perché proclamiamo il tuo santo nome e ci gloriamo della tua lode. G j.Fece loro trovare grazia presso quanti li avevano deportati. ^5j-Si ricordò della sua alleanza con loro, si mosse a pietà per il suo grande amore. Kj,Pure, egli guardò alla loro angoscia quando udì il loro grido. zmj+Molte volte li aveva liberati; ma essi si ostinarono nei loro disegni e per le loro iniquità furono abbattuti. Oj*li oppressero i loro nemici e dovettero piegarsi sotto la loro mano. Kj)e li diede in balìa dei popoli, li dominarono i loro avversari, \1j(L'ira del Signore si accese contro il suo popolo, ebbe in orrore il suo possesso; Rj'si contaminarono con le opere loro, si macchiarono con i loro misfatti. j&Versarono sangue innocente, il sangue dei figli e delle figlie sacrificati agli idoli di Canaan; la terra fu profanata dal sangue, Bj%Immolarono i loro figli e le loro figlie agli dei falsi. Gj$Servirono i loro idoli e questi furono per loro un tranello. Gj#ma si mescolarono con le nazioni e impararono le opere loro. Dj"Non sterminarono i popoli come aveva ordinato il Signore, Qj!perché avevano inasprito l'animo suo ed egli disse parole insipienti. U#j Lo irritarono anche alle acque di Meriba e Mosè fu punito per causa loro, J je gli fu computato a giustizia presso ogni generazione, sempre. GjMa Finees si alzò e si fece giudice, allora cessò la peste Njprovocarono Dio con tali azioni e tra essi scoppiò una pestilenza. I jSi asservirono a Baal-Peor e mangiarono i sacrifici dei morti, U #jdi disperdere i loro discendenti tra le genti e disseminarli per il paese. L jEgli alzò la mano su di loro giurando di abbatterli nel deserto, M jMormorarono nelle loro tende, non ascoltarono la voce del Signore. K jRifiutarono un paese di delizie, non credettero alla sua parola.  5jE aveva già deciso di sterminarli, se Mosè suo eletto non fosse stato sulla breccia di fronte a lui, per stornare la sua collera dallo sterminio. H jprodigi nel paese di Cam, cose terribili presso il mar Rosso. [/jDimenticarono Dio che li aveva salvati, che aveva operato in Egitto cose grandi, Pjscambiarono la loro gloria con la figura di un toro che mangia fieno. ^5jSi fabbricarono un vitello sull'Oreb, si prostrarono a un'immagine di metallo fuso; NjDivampò il fuoco nella loro fazione e la fiamma divorò i ribelli. Z-jAllora si aprì la terra e inghiottì Datan, e seppellì l'assemblea di Abiron. `9jDivennero gelosi di Mosè negli accampamenti, e di Aronne, il consacrato del Signore. H jConcesse loro quanto domandavano e saziò la loro ingordigia. Ejarsero di brame nel deserto, e tentarono Dio nella steppa. T!j Ma presto dimenticarono le sue opere, non ebbero fiducia nel suo disegno, E~j Allora credettero alle sue parole e cantarono la sua lode. J} j L'acqua sommerse i loro avversari; nessuno di essi sopravvisse. U|#j li salvò dalla mano di chi li odiava, li riscattò dalla mano del nemico. `{9j Minacciò il mar Rosso e fu disseccato, li condusse tra i flutti come per un deserto; LzjMa Dio li salvò per il suo nome, per manifestare la sua potenza. y1jI nostri padri in Egitto non compresero i tuoi prodigi, non ricordarono tanti tuoi benefici e si ribellarono presso il mare, presso il mar Rosso. Xx)jAbbiamo peccato come i nostri padri, abbiamo fatto il male, siamo stati empi. }wsjperché vediamo la felicità dei tuoi eletti, godiamo della gioia del tuo popolo, ci gloriamo con la tua eredità. ]v3jRicordati di noi, Signore, per amore del tuo popolo, visitaci con la tua salvezza, Xu)jBeati coloro che agiscono con giustizia e praticano il diritto in ogni tempo. StjChi può narrare i prodigi del Signore, far risuonare tutta la sua lode? bs ?jAlleluia. Celebrate il Signore, perché è buono, perché eterna è la sua misericordia. Vr%i-perché custodissero i suoi decreti e obbedissero alle sue leggi. Alleluia. Mqi,Diede loro le terre dei popoli, ereditarono la fatica delle genti, Up#i+Fece uscire il suo popolo con esultanza, i suoi eletti con canti di gioia. Io i*perché ricordò la sua parola santa data ad Abramo suo servo. Un#i)Spaccò una rupe e ne sgorgarono acque, scorrevano come fiumi nel deserto, Xm)i(Alla loro domanda fece scendere le quaglie e li saziò con il pane del cielo. Pli'Distese una nube per proteggerli e un fuoco per illuminarli di notte. `k9i&L'Egitto si rallegrò della loro partenza perché su di essi era piombato il terrore. ^j5i%Fece uscire il suo popolo con argento e oro, fra le tribù non c'era alcun infermo. Ui#i$Colpì nel loro paese ogni primogenito, tutte le primizie del loro vigore. Th!i#divorarono tutta l'erba del paese e distrussero il frutto del loro suolo. Fgi"Diede un ordine e vennero le locuste e bruchi senza numero; Vf%i!Colpì le loro vigne e i loro fichi, schiantò gli alberi della loro terra. Ve%i Invece delle piogge mandò loro la grandine, vampe di fuoco sul loro paese. \d1iDiede un ordine e le mosche vennero a sciami e le zanzare in tutto il loro paese. LciIl loro paese brulicò di rane fino alle stanze dei loro sovrani. @b{iCambiò le loro acque in sangue e fece morire i pesci. MaiMandò le tenebre e si fece buio, ma resistettero alle sue parole. T`!iCompì per mezzo loro i segni promessi e nel paese di Cam i suoi prodigi. <_siMandò Mosè suo servo e Aronne che si era scelto. `^9iMutò il loro cuore e odiarono il suo popolo, contro i suoi servi agirono con inganno W]'iMa Dio rese assai fecondo il suo popolo, lo rese più forte dei suoi nemici. U\#iE Israele venne in Egitto, Giacobbe visse nel paese di Cam come straniero. \[1iper istruire i capi secondo il suo giudizio e insegnare la saggezza agli anziani. FZilo pose signore della sua casa, capo di tutti i suoi averi, KYiIl re mandò a scioglierlo, il capo dei popoli lo fece liberare; [X/ifinché si avverò la sua predizione e la parola del Signore gli rese giustizia. HW iGli strinsero i piedi con ceppi, il ferro gli serrò la gola, IV iDavanti a loro mandò un uomo, Giuseppe, venduto come schiavo. OUiChiamò la fame sopra quella terra e distrusse ogni riserva di pane. PTi"Non toccate i miei consacrati, non fate alcun male ai miei profeti". OSinon permise che alcuno li opprimesse e castigò i re per causa loro: IR i e passavano di paese in paese, da un regno ad un altro popolo, NQi Quando erano in piccolo numero, pochi e forestieri in quella terra, OPi "Ti darò il paese di Cànaan come eredità a voi toccata in sorte". QOi La stabilì per Giacobbe come legge, come alleanza eterna per Israele: GNi l'alleanza stretta con Abramo e il suo giuramento ad Isacco. MMiRicorda sempre la sua alleanza: parola data per mille generazioni, KLiÈ lui il Signore, nostro Dio, su tutta la terra i suoi giudizi. JK ivoi stirpe di Abramo, suo servo, figli di Giacobbe, suo eletto. _J7iRicordate le meraviglie che ha compiute, i suoi prodigi e i giudizi della sua bocca: LIiCercate il Signore e la sua potenza, cercate sempre il suo volto. SHiGloriatevi del suo santo nome: gioisca il cuore di chi cerca il Signore. GGiCantate a lui canti di gioia, meditate tutti i suoi prodigi. cF AiAlleluia. Lodate il Signore e invocate il suo nome, proclamate tra i popoli le sue opere. kEOh#Scompaiano i peccatori dalla terra e più non esistano gli empi. Benedici il Signore, anima mia. GDh"A lui sia gradito il mio canto; la mia gioia è nel Signore. XC)h!Voglio cantare al Signore finché ho vita, cantare al mio Dio finché esisto. QBh Egli guarda la terra e la fa sussultare, tocca i monti ed essi fumano. TA!hLa gloria del Signore sia per sempre; gioisca il Signore delle sue opere. N@hMandi il tuo spirito, sono creati, e rinnovi la faccia della terra. q?[hSe nascondi il tuo volto, vengono meno, togli loro il respiro, muoiono e ritornano nella loro polvere. S>hTu lo provvedi, essi lo raccolgono, tu apri la mano, si saziano di beni. L=hTutti da te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno. X<)hLo solcano le navi, il Leviatàn che hai plasmato perché in esso si diverta. ];3hEcco il mare spazioso e vasto: lì guizzano senza numero animali piccoli e grandi. y:khQuanto sono grandi, Signore, le tue opere! Tutto hai fatto con saggezza, la terra è piena delle tue creature. K9hAllora l'uomo esce al suo lavoro, per la sua fatica fino a sera. B8hSorge il sole, si ritirano e si accovacciano nelle tane. R7hruggiscono i leoncelli in cerca di preda e chiedono a Dio il loro cibo. U6#hStendi le tenebre e viene la notte e vagano tutte le bestie della foresta; [5/hPer segnare le stagioni hai fatto la luna e il sole che conosce il suo tramonto. U4#hPer i camosci sono le alte montagne, le rocce sono rifugio per gli iràci. W3'hLà gli uccelli fanno il loro nido e la cicogna sui cipressi ha la sua casa. Q2hSi saziano gli alberi del Signore, i cedri del Libano da lui piantati. [R~~g~}}o}$||||#{{{*zzz3yyyAxxx6wwwwvvvvuu^u ttJsss=rr|r$qqqppp:ooo6nn{n/mmm(ll{l'kk~k.jjtjiii4hhh&gg{gffmfeeqe ddd0ccc(bbb$aaa/```L___6^^^Y]]]H\\\F[[[7ZZxZ YY[YXXqX!WWuWVVcVUUYUTT6SSSSRRRsRQQsQ$PPtP OOQONNAMMM_MLL`KK'JJaJIIxIDHHkHGGDFFeEEDD{D'CCaBBAAq@@@7??n>>>?===U=<--~-2,,i+++****>)))8(((_(''P&&&I%%%B$$$9###5"""!!w!. C-5Y@PbT/ga j|+YOV" | " B s  O Em }]e xtgGuarda a destra e vedi: nessuno mi riconosce. Non c'è per me via di scampo, nessuno ha cura della mia vita. vscMentre il mio spirito vien meno, tu conosci la mia via. Nel sentiero dove cammino mi hanno teso un laccio. Xr'davanti a lui effondo il mio lamento, al tuo cospetto sfogo la mia angoscia. Xq'Con la mia voce al Signore grido aiuto, con la mia voce supplico il Signore; Ap }Maskil. Di Davide, quando era nella caverna. Preghiera. So Gli empi cadono insieme nelle loro reti, ma io passerò oltre incolume. On Preservami dal laccio che mi tendono, dagli agguati dei malfattori. emAA te, Signore mio Dio, sono rivolti i miei occhi; in te mi rifugio, proteggi la mia vita. cl=Come si fende e si apre la terra, le loro ossa furono disperse alla bocca degli inferi. Xk'Dalla rupe furono gettati i loro capi, che da me avevano udito dolci parole. j/Mi percuota il giusto e il fedele mi rimproveri, ma l'olio dell'empio non profumi il mio capo; tra le loro malvagità continui la mia preghiera. i Non lasciare che il mio cuore si pieghi al male e compia azioni inique con i peccatori: che io non gusti i loro cibi deliziosi. \h/Poni, Signore, una custodia alla mia bocca, sorveglia la porta delle mie labbra. dg?Come incenso salga a te la mia preghiera, le mie mani alzate come sacrificio della sera. lf QSalmo. Di Davide. Signore, a te grido, accorri in mio aiuto; ascolta la mia voce quando t'invoco. Ve#Sì, i giusti loderanno il tuo nome, i retti abiteranno alla tua presenza. Qd So che il Signore difende la causa dei miseri, il diritto dei poveri. Wc% Il maldicente non duri sulla terra, il male spinga il violento alla rovina. `b7 Fa' piovere su di loro carboni ardenti, gettali nel bàratro e più non si rialzino. ba; Alzano la testa quelli che mi circondano, ma la malizia delle loro labbra li sommerge. V`# Signore, non soddisfare i desideri degli empi, non favorire le loro trame. d_?Signore, mio Dio, forza della mia salvezza, proteggi il mio capo nel giorno della lotta. c^=Io dico al Signore: "Tu sei il mio Dio; ascolta, Signore, la voce della mia preghiera". f]CI superbi mi tendono lacci e stendono funi come una rete, pongono agguati sul mio cammino. r\[Proteggimi, Signore, dalle mani degli empi, salvami dall'uomo violento: essi tramano per farmi cadere. V[#Aguzzano la lingua come serpenti; veleno d'aspide è sotto le loro labbra. TZda quelli che tramano sventure nel cuore e ogni giorno scatenano guerre. JY Salvami, Signore, dal malvagio, proteggimi dall'uomo violento, 0X [Al maestro del coro. Salmo. Di Davide. PWvedi se percorro una via di menzogna e guidami sulla via della vita. UV!Scrutami, Dio, e conosci il mio cuore, provami e conosci i miei pensieri: HULi detesto con odio implacabile come se fossero miei nemici. WT%Non odio, forse, Signore, quelli che ti odiano e non detesto i tuoi nemici? TSEssi parlano contro di te con inganno: contro di te insorgono con frode. SRSe Dio sopprimesse i peccatori! Allontanatevi da me, uomini sanguinari. WQ%se li conto sono più della sabbia, se li credo finiti, con te sono ancora. XP'Quanto profondi per me i tuoi pensieri, quanto grande il loro numero, o Dio; O)Ancora informe mi hanno visto i tuoi occhi e tutto era scritto nel tuo libro; i miei giorni erano fissati, quando ancora non ne esisteva uno. yNiNon ti erano nascoste le mie ossa quando venivo formato nel segreto, intessuto nelle profondità della terra. tM_Ti lodo, perché mi hai fatto come un prodigio; sono stupende le tue opere, tu mi conosci fino in fondo. XL' Sei tu che hai creato le mie viscere e mi hai tessuto nel seno di mia madre. yKi nemmeno le tenebre per te sono oscure, e la notte è chiara come il giorno; per te le tenebre sono come luce. OJ Se dico: "Almeno l'oscurità mi copra e intorno a me sia la notte"; FI anche là mi guida la tua mano e mi afferra la tua destra. MH Se prendo le ali dell'aurora per abitare all'estremità del mare, JG Se salgo in cielo, là tu sei, se scendo negli inferi, eccoti. QFDove andare lontano dal tuo spirito, dove fuggire dalla tua presenza? PEStupenda per me la tua saggezza, troppo alta, e io non la comprendo. LDAlle spalle e di fronte mi circondi e poni su di me la tua mano. ZC+la mia parola non è ancora sulla lingua e tu, Signore, già la conosci tutta. TBmi scruti quando cammino e quando riposo. Ti sono note tutte le mie vie; UA!tu sai quando seggo e quando mi alzo. Penetri da lontano i miei pensieri, U@ #Al maestro del coro. Di Davide. Salmo. Signore, tu mi scruti e mi conosci, ?Il Signore completerà per me l'opera sua. Signore, la tua bontà dura per sempre: non abbandonare l'opera delle tue mani. >Se cammino in mezzo alla sventura tu mi ridoni vita; contro l'ira dei miei nemici stendi la mano e la tua destra mi salva. c==eccelso è il Signore e guarda verso l'umile ma al superbo volge lo sguardo da lontano. S<Canteranno le vie del Signore, perché grande è la gloria del Signore; c;=Ti loderanno, Signore, tutti i re della terra quando udranno le parole della tua bocca. ]:1Nel giorno in cui t'ho invocato, mi hai risposto, hai accresciuto in me la forza. (9Gmi prostro verso il tuo tempio santo. Rendo grazie al tuo nome per la tua fedeltà e la tua misericordia: hai reso la tua promessa più grande di ogni fama. 8 #Di Davide. Ti rendo grazie, Signore, con tutto il cuore: hai ascoltato le parole della mia bocca. A te voglio cantare davanti agli angeli, P7 Beato chi afferrerà i tuoi piccoli e li sbatterà contro la pietra. X6'Figlia di Babilonia devastatrice, beato chi ti renderà quanto ci hai fatto. 5Ricordati, Signore, dei figli di Edom, che nel giorno di Gerusalemme, dicevano: "Distruggete, distruggete anche le sue fondamenta". 4mi si attacchi la lingua al palato, se lascio cadere il tuo ricordo, se non metto Gerusalemme al di sopra di ogni mia gioia. E3Se ti dimentico, Gerusalemme, si paralizzi la mia destra; ?2wCome cantare i canti del Signore in terra straniera? 1Là ci chiedevano parole di canto coloro che ci avevano deportato, canzoni di gioia, i nostri oppressori: "Cantateci i canti di Sion!". @0yAi salici di quella terra appendemmo le nostre cetre. M/ Sui fiumi di Babilonia, là sedevamo piangendo al ricordo di Sion. K. Lodate il Dio del cielo: perché eterna è la sua misericordia. T-Egli dà il cibo ad ogni vivente: perché eterna è la sua misericordia. T,ci ha liberati dai nostri nemici: perché eterna è la sua misericordia. c+=Nella nostra umiliazione si è ricordato di noi: perché eterna è la sua misericordia; S*in eredità a Israele suo servo: perché eterna è la sua misericordia. S)Diede in eredità il loro paese; perché eterna è la sua misericordia; B(}Og, re di Basan: perché eterna è la sua misericordia. J' Seon, re degli Amorrei: perché eterna è la sua misericordia. E&uccise re potenti: perché eterna è la sua misericordia. J% Percosse grandi sovrani perché eterna è la sua misericordia; T$Guidò il suo popolo nel deserto: perché eterna è la sua misericordia. g#ETravolse il faraone e il suo esercito nel mar Rosso: perché eterna è la sua misericordia. Q"In mezzo fece passare Israele: perché eterna è la sua misericordia. T! Divise il mar Rosso in due parti: perché eterna è la sua misericordia. S  con mano potente e braccio teso: perché eterna è la sua misericordia. K Da loro liberò Israele: perché eterna è la sua misericordia; Z+ Percosse l'Egitto nei suoi primogeniti: perché eterna è la sua misericordia. ]1 la luna e le stelle per regolare la notte: perché eterna è la sua misericordia. RIl sole per regolare il giorno: perché eterna è la sua misericordia; NHa fatto i grandi luminari: perché eterna è la sua misericordia. U!Ha stabilito la terra sulle acque: perché eterna è la sua misericordia. RHa creato i cieli con sapienza: perché eterna è la sua misericordia. TEgli solo ha compiuto meraviglie: perché eterna è la sua misericordia. QLodate il Signore dei signori: perché eterna è la sua misericordia. K Lodate il Dio degli dei: perché eterna è la sua misericordia. _ 7Alleluia. Lodate il Signore perché è buono: perché eterna è la sua misericordia. PDa Sion sia benedetto il Signore. che abita a Gerusalemme. Alleluia. ^3Benedici il Signore, casa di Levi; voi che temete il Signore, benedite il Signore. U!Benedici il Signore, casa d'Israele; benedici il Signore, casa di Aronne; ESia come loro chi li fabbrica e chiunque in essi confida. I hanno orecchi e non odono; non c'è respiro nella loro bocca. ?wHanno bocca e non parlano; hanno occhi e non vedono; PGli idoli dei popoli sono argento e oro, opera delle mani dell'uomo. M Il Signore guida il suo popolo, si muove a pietà dei suoi servi. ] 1 Signore, il tuo nome è per sempre; Signore, il tuo ricordo per ogni generazione. X ' Diede la loro terra in eredità a Israele, in eredità a Israele suo popolo. Q  Seon, re degli Amorrèi, Og, re di Basan, e tutti i regni di Cànaan. 7 g Colpì numerose nazioni e uccise re potenti: d? Mandò segni e prodigi in mezzo a te, Egitto, contro il faraone e tutti i suoi ministri. PEgli percosse i primogeniti d'Egitto, dagli uomini fino al bestiame. uFa salire le nubi dall'estremità della terra, produce le folgori per la pioggia, dalle sue riserve libera i venti. s]Tutto ciò che vuole il Signore, egli lo compie in cielo e sulla terra, nei mari e in tutti gli abissi. NIo so che grande è il Signore, il nostro Dio sopra tutti gli dei. HIl Signore si è scelto Giacobbe, Israele come suo possesso. a9Lodate il Signore: il Signore è buono; cantate inni al suo nome, perché è amabile. W%voi che state nella casa del Signore, negli atri della casa del nostro Dio. M Alleluia. Lodate il nome del Signore, lodatelo, servi del Signore, GDa Sion ti benedica il Signore, che ha fatto cielo e terra. @~yAlzate le mani verso il tempio e benedite il Signore. } Canto delle ascensioni. Ecco, benedite il Signore, voi tutti, servi del Signore; voi che state nella casa del Signore durante le notti. ~|sÈ come rugiada dell'Ermon, che scende sui monti di Sion. Là il Signore dona la benedizione e la vita per sempre. {yÈ come olio profumato sul capo, che scende sulla barba, sulla barba di Aronne, che scende sull'orlo della sua veste. sz _Canto delle ascensioni. Di Davide. Ecco quanto è buono e quanto è soave che i fratelli vivano insieme! SyCoprirò di vergogna i suoi nemici, ma su di lui splenderà la corona". ax9Là farò germogliare la potenza di Davide, preparerò una lampada al mio consacrato. Xw'Rivestirò di salvezza i suoi sacerdoti, esulteranno di gioia i suoi fedeli. LvBenedirò tutti i suoi raccolti, sazierò di pane i suoi poveri. Wu%"Questo è il mio riposo per sempre; qui abiterò, perché l'ho desiderato. At{ Il Signore ha scelto Sion, l'ha voluta per sua dimora: s! Se i tuoi figli custodiranno la mia alleanza e i precetti che insegnerò ad essi, anche i loro figli per sempre sederanno sul tuo trono". r} Il Signore ha giurato a Davide e non ritratterà la sua parola: "Il frutto delle tue viscere io metterò sul tuo trono! Uq! Per amore di Davide tuo servo non respingere il volto del tuo consacrato. Up! I tuoi sacerdoti si vestano di giustizia, i tuoi fedeli cantino di gioia. Zo+Alzati, Signore, verso il luogo del tuo riposo, tu e l'arca della tua potenza. QnEntriamo nella sua dimora, prostriamoci allo sgabello dei suoi piedi. Ym)Ecco, abbiamo saputo che era in Efrata, l'abbiamo trovata nei campi di Iàar. ^l3finché non trovi una sede per il Signore, una dimora per il Potente di Giacobbe". Lknon concederò sonno ai miei occhi né riposo alle mie palpebre, \j/"Non entrerò sotto il tetto della mia casa, non mi stenderò sul mio giaciglio, Giquando giurò al Signore, al Potente di Giacobbe fece voto: Xh )Canto delle ascensioni. Ricordati, Signore, di Davide, di tutte le sue prove, 3g_Speri Israele nel Signore, ora e sempre. zfkIo sono tranquillo e sereno come bimbo svezzato in braccio a sua madre, come un bimbo svezzato è l'anima mia. >e uCanto delle ascensioni. Di Davide. Signore, non si inorgoglisce il mio cuore e non si leva con superbia il mio sguardo; non vado in cerca di cose grandi, superiori alle mie forze. 8diEgli redimerà Israele da tutte le sue colpe. zckIsraele attenda il Signore, perché presso il Signore è la misericordia e grande presso di lui la redenzione. Kb L'anima mia attende il Signore più che le sentinelle l'aurora. EaIo spero nel Signore, l'anima mia spera nella sua parola. A`{Ma presso di te è il perdono: e avremo il tuo timore. K_ Se consideri le colpe, Signore, Signore, chi potrà sussistere? e^ASignore, ascolta la mia voce. Siano i tuoi orecchi attenti alla voce della mia preghiera. F] Canto delle ascensioni. Dal profondo a te grido, o Signore; y\iI passanti non possono dire: "La benedizione del Signore sia su di voi, vi benediciamo nel nome del Signore". W[%non se ne riempie la mano il mietitore, né il grembo chi raccoglie covoni. KZ Siano come l'erba dei tetti: prima che sia strappata, dissecca; @YySiano confusi e volgano le spalle quanti odiano Sion. AX{Il Signore è giusto: ha spezzato il giogo degli empi. MWSul mio dorso hanno arato gli aratori, hanno fatto lunghi solchi. PVdalla giovinezza molto mi hanno perseguitato, ma non hanno prevalso. dU ACanto delle ascensioni. Dalla giovinezza molto mi hanno perseguitato, - lo dica Israele - CTPossa tu vedere i figli dei tuoi figli. Pace su Israele! |SoTi benedica il Signore da Sion! Possa tu vedere la prosperità di Gerusalemme per tutti i giorni della tua vita. |Il nostro aiuto è nel nome del Signore che ha fatto cielo e terra. }=s|Noi siamo stati liberati come un uccello dal laccio dei cacciatori: il laccio si è spezzato e noi siamo scampati. T<!|Sia benedetto il Signore, che non ci ha lasciati, in preda ai loro denti. 0;[|ci avrebbero travolti acque impetuose. K:|Le acque ci avrebbero travolti; un torrente ci avrebbe sommersi, D9|ci avrebbero inghiottiti vivi, nel furore della loro ira. N8|se il Signore non fosse stato con noi, quando uomini ci assalirono, g7 I|Canto delle ascensioni. Di Davide. Se il Signore non fosse stato con noi, - lo dica Israele - W6'{noi siamo troppo sazi degli scherni dei gaudenti, del disprezzo dei superbi. Z5-{Pietà di noi, Signore, pietà di noi, già troppo ci hanno colmato di scherni, V4%{Ecco, come gli occhi dei servi alla mano dei loro padroni; come gli occhi della schiava, alla mano della sua padrona, così i nostri occhi sono rivolti al Signore nostro Dio, finché abbia pietà di noi. ^3 7{Canto delle ascensioni. Di Davide. A te levo i miei occhi, a te che abiti nei cieli. H2 z Per la casa del Signore nostro Dio, chiederò per te il bene. M1zPer i miei fratelli e i miei amici io dirò: "Su di te sia pace!". ?0yzsia pace sulle tue mura, sicurezza nei tuoi baluardi. J/ zDomandate pace per Gerusalemme: sia pace a coloro che ti amano, M.zLà sono posti i seggi del giudizio, i seggi della casa di Davide. }-szLà salgono insieme le tribù, le tribù del Signore, secondo la legge di Israele, per lodare il nome del Signore. @,{zGerusalemme è costruita come città salda e compatta. G+zE ora i nostri piedi si fermano alle tue porte, Gerusalemme! m* UzCanto delle ascensioni. Di Davide. Quale gioia, quando mi dissero: "Andremo alla casa del Signore". Z)-yIl Signore veglierà su di te, quando esci e quando entri, da ora e per sempre. P(yIl Signore ti proteggerà da ogni male, egli proteggerà la tua vita. B'yDi giorno non ti colpirà il sole, né la luna di notte. f&EyIl Signore è il tuo custode, il Signore è come ombra che ti copre, e sta alla tua destra. K%yNon si addormenterà, non prenderà sonno, il custode d'Israele. T$!yNon lascerà vacillare il tuo piede, non si addormenterà il tuo custode. F#yIl mio aiuto viene dal Signore, che ha fatto cielo e terra. Z" /yCanto delle ascensioni. Alzo gli occhi verso i monti: da dove mi verrà l'aiuto? L!xIo sono per la pace, ma quando ne parlo, essi vogliono la guerra. 8 kxTroppo io ho dimorato con chi detesta la pace. PxMe infelice: abito straniero in Mosoch, dimoro fra le tende di Cedar! ;qxFrecce acute di un prode, con carboni di ginepro. A}xChe ti posso dare, come ripagarti, lingua ingannatrice? [/xSignore, libera la mia vita dalle labbra di menzogna, dalla lingua ingannatrice. b ?xCanto delle ascensioni. Nella mia angoscia ho gridato al Signore ed egli mi ha risposto. r[wCome pecora smarrita vado errando; cerca il tuo servo, perché non ho dimenticato i tuoi comandamenti. CwPossa io vivere e darti lode, mi aiutino i tuoi giudizi. TwDesidero la tua salvezza, Signore, e la tua legge è tutta la mia gioia. MwMi venga in aiuto la tua mano, poiché ho scelto i tuoi precetti. ]1wLa mia lingua canti le tue parole, perché sono giusti tutti i tuoi comandamenti. V#wScaturisca dalle mie labbra la tua lode, poiché mi insegni i tuoi voleri. PwVenga al tuo volto la mia supplica, salvami secondo la tua promessa. `7wTau Giunga il mio grido fino a te, Signore, fammi comprendere secondo la tua parola. ]1wOsservo i tuoi decreti e i tuoi insegnamenti: davanti a te sono tutte le mie vie. GwIo custodisco i tuoi insegnamenti e li amo sopra ogni cosa. LwAspetto da te la salvezza, Signore, e obbedisco ai tuoi comandi. U!wGrande pace per chi ama la tua legge, nel suo cammino non trova inciampo. QwSette volte al giorno io ti lodo per le sentenze della tua giustizia. 8 iwOdio il falso e lo detesto, amo la tua legge. M wIo gioisco per la tua promessa, come uno che trova grande tesoro. [ -wSin I potenti mi perseguitano senza motivo, ma il mio cuore teme le tue parole. i IwLa verità è principio della tua parola, resta per sempre ogni sentenza della tua giustizia. W %wVedi che io amo i tuoi precetti, Signore, secondo la tua grazia dammi vita. `7wHo visto i ribelli e ne ho provato ribrezzo, perché non custodiscono la tua parola. X'wSono molti i persecutori che mi assalgono, ma io non abbandono le tue leggi. Z+wLe tue misericordie sono grandi, Signore, secondo i tuoi giudizi fammi vivere. QwLontano dagli empi è la salvezza, perché non cercano il tuo volere. QwDifendi la mia causa, riscattami, secondo la tua parola fammi vivere. V#wRes Vedi la mia miseria, salvami, perché non ho dimenticato la tua legge. OwDa tempo conosco le tue testimonianze che hai stabilite per sempre. HwMa tu, Signore, sei vicino, tutti i tuoi precetti sono veri. W%wA tradimento mi assediano i miei persecutori, sono lontani dalla tua legge. fCwAscolta la mia voce, secondo la tua grazia; Signore, fammi vivere secondo il tuo giudizio. N~wI miei occhi prevengono le veglie per meditare sulle tue promesse. B}}wPrecedo l'aurora e grido aiuto, spero sulla tua parola. A|{wIo ti chiamo, salvami, e seguirò i tuoi insegnamenti. ]{1wKof T'invoco con tutto il cuore, Signore, rispondimi; custodirò i tuoi precetti. Zz+wGiusti sono i tuoi insegnamenti per sempre, fammi comprendere e avrò la vita. SywAngoscia e affanno mi hanno colto, ma i tuoi comandi sono la mia gioia. Kx wLa tua giustizia è giustizia eterna e verità è la tua legge. Kw wIo sono piccolo e disprezzato, ma non trascuro i tuoi precetti. Av{wPurissima è la tua parola, il tuo servo la predilige. ^u3wMi divora lo zelo della tua casa, perché i miei nemici dimenticano le tue parole. Jt wCon giustizia hai ordinato le tue leggi e con fedeltà grande. As{wSade Tu sei giusto, Signore, e retto nei tuoi giudizi. Yr)wFiumi di lacrime mi scendono dagli occhi, perché non osservano la tua legge. SqwFa' risplendere il volto sul tuo servo e insegnami i tuoi comandamenti. LpwSalvami dall'oppressione dell'uomo e obbedirò ai tuoi precetti. [o-wRendi saldi i miei passi secondo la tua parola e su di me non prevalga il male. Xn'wVolgiti a me e abbi misericordia, tu che sei giusto per chi ama il tuo nome. Im wApro anelante la bocca, perché desidero i tuoi comandamenti. LlwLa tua parola nel rivelarsi illumina, dona saggezza ai semplici. Jk wPe Meravigliosa è la tua alleanza, per questo le sono fedele. NjwPer questo tengo cari i tuoi precetti e odio ogni via di menzogna. MiwPerciò amo i tuoi comandamenti più dell'oro, più dell'oro fino. Ghw~È tempo che tu agisca, Signore; hanno violato la tua legge. Qgw}Io sono tuo servo, fammi comprendere e conoscerò i tuoi insegnamenti. Xf)w|Agisci con il tuo servo secondo il tuo amore e insegnami i tuoi comandamenti. deAw{I miei occhi si consumano nell'attesa della tua salvezza e della tua parola di giustizia. EdwzAssicura il bene al tuo servo; non mi opprimano i superbi. Yc+wyAin Ho agito secondo diritto e giustizia; non abbandonarmi ai miei oppressori. KbwxTu fai fremere di spavento la mia carne, io temo i tuoi giudizi. Xa)wwConsideri scorie tutti gli empi della terra, perciò amo i tuoi insegnamenti. X`)wvTu disprezzi chi abbandona i tuoi decreti, perché la sua astuzia è fallace. O_wuSii tu il mio aiuto e sarò salvo, gioirò sempre nei tuoi precetti. [^/wtSostienimi secondo la tua parola e avrò vita, non deludermi nella mia speranza. L]wsAllontanatevi da me o malvagi, osserverò i precetti del mio Dio. A\}wrTu sei mio rifugio e mio scudo, spero nella tua parola. B[wqSamec Detesto gli animi incostanti, io amo la tua legge. aZ;wpHo piegato il mio cuore ai tuoi comandamenti, in essi è la mia ricompensa per sempre. ^Y5woMia eredità per sempre sono i tuoi insegnamenti, sono essi la gioia del mio cuore. TX!wnGli empi mi hanno teso i loro lacci, ma non ho deviato dai tuoi precetti. LWwmLa mia vita è sempre in pericolo, ma non dimentico la tua legge. SVwlSignore, gradisci le offerte delle mie labbra, insegnami i tuoi giudizi. NUwkSono stanco di soffrire, Signore, dammi vita secondo la tua parola. PTwjHo giurato, e lo confermo, di custodire i tuoi precetti di giustizia. OSwiNun Lampada per i miei passi è la tua parola, luce sul mio cammino. VR%whDai tuoi decreti ricevo intelligenza, per questo odio ogni via di menzogna. ZQ-wgQuanto sono dolci al mio palato le tue parole: più del miele per la mia bocca. JP wfNon mi allontano dai tuoi giudizi, perché sei tu ad istruirmi. WO'weTengo lontano i miei passi da ogni via di male, per custodire la tua parola. HN wdHo più senno degli anziani, perché osservo i tuoi precetti. XM)wcSono più saggio di tutti i miei maestri, perché medito i tuoi insegnamenti. [L/wbIl tuo precetto mi fa più saggio dei miei nemici, perché sempre mi accompagna. SKwaMem Quanto amo la tua legge, Signore; tutto il giorno la vado meditando. TJ!w`Di ogni cosa perfetta ho visto il limite, ma la tua legge non ha confini. QIw_Gli empi mi insidiano per rovinarmi, ma io medito i tuoi insegnamenti. AH}w^Io sono tuo: salvami, perché ho cercato il tuo volere. EGw]Mai dimenticherò i tuoi precetti: per essi mi fai vivere. RFw\Se la tua legge non fosse la mia gioia, sarei perito nella mia miseria. ]E3w[Per tuo decreto tutto sussiste fino ad oggi, perché ogni cosa è al tuo servizio. \D1wZLa tua fedeltà dura per ogni generazione; hai fondato la terra ed essa è salda. AC}wYLamed La tua parola, Signore, è stabile come il cielo. TB!wXSecondo il tuo amore fammi vivere e osserverò le parole della tua bocca. _A7wWPer poco non mi hanno bandito dalla terra, ma io non ho abbandonato i tuoi precetti. Z@-wVVerità sono tutti i tuoi comandi; a torto mi perseguitano: vieni in mio aiuto. M?wUMi hanno scavato fosse gli insolenti che non seguono la tua legge. ^>5wTQuanti saranno i giorni del tuo servo? Quando farai giustizia dei miei persecutori? V=%wSIo sono come un otre esposto al fumo, ma non dimentico i tuoi insegnamenti. f<EwRSi consumano i miei occhi dietro la tua promessa, mentre dico: "Quando mi darai conforto?". Q;wQCaf Mi consumo nell'attesa della tua salvezza, spero nella tua parola. Q:wPSia il mio cuore integro nei tuoi precetti, perché non resti confuso. T9!wOSi volgano a me i tuoi fedeli e quelli che conoscono i tuoi insegnamenti. W8'wNSiano confusi i superbi che a torto mi opprimono; io mediterò la tua legge. a7;wMVenga su di me la tua misericordia e avrò vita, poiché la tua legge è la mia gioia. J6 wLMi consoli la tua grazia, secondo la tua promessa al tuo servo. T5!wKSignore, so che giusti sono i tuoi giudizi e con ragione mi hai umiliato. W4'wJI tuoi fedeli al vedermi avranno gioia, perché ho sperato nella tua parola. ^35wIIod Le tue mani mi hanno fatto e plasmato; fammi capire e imparerò i tuoi comandi. Y2+wHLa legge della tua bocca mi è preziosa più di mille pezzi d'oro e d'argento. K1wGBene per me se sono stato umiliato, perché impari ad obbedirti. U0#wFTorpido come il grasso è il loro cuore, ma io mi diletto della tua legge. _/7wEMi hanno calunniato gli insolenti, ma io con tutto il cuore osservo i tuoi precetti. ?.ywDTu sei buono e fai il bene, insegnami i tuoi decreti. Q-wCPrima di essere umiliato andavo errando, ma ora osservo la tua parola. V,%wBInsegnami il senno e la saggezza, perché ho fiducia nei tuoi comandamenti. N+wATet Hai fatto il bene al tuo servo, Signore, secondo la tua parola. N*w@Del tuo amore, Signore, è piena la terra; insegnami il tuo volere. O)w?Sono amico di coloro che ti sono fedeli e osservano i tuoi precetti. S(w>Nel cuore della notte mi alzo a renderti lode per i tuoi giusti decreti. S'w=I lacci degli empi mi hanno avvinto, ma non ho dimenticato la tua legge. G&w>>2==y= <Io cammino sulla via della giustizia e per i sentieri dell'equità, d=AIl mio frutto val più dell'oro, dell'oro fino, il mio provento più dell'argento scelto. L<Presso di me c'è ricchezza e onore, sicuro benessere ed equità. L;Io amo coloro che mi amano e quelli che mi cercano mi troveranno. M:per mezzo mio i capi comandano e i grandi governano con giustizia. M9Per mezzo mio regnano i re e i magistrati emettono giusti decreti; l8QA me appartiene il consiglio e il buon senso, io sono l'intelligenza, a me appartiene la potenza. }7s Temere il Signore è odiare il male: io detesto la superbia, l'arroganza, la cattiva condotta e la bocca perversa. R6 Io, la Sapienza, possiedo la prudenza e ho la scienza e la riflessione. X5) perché la scienza vale più delle perle e nessuna cosa preziosa l'uguaglia". W4' Accettate la mia istruzione e non l'argento, la scienza anziché l'oro fino, U3# tutte sono leali per chi le comprende e rette per chi possiede la scienza. c2?Tutte le parole della mia bocca sono giuste; niente vi è in esse di fallace o perverso; _17perché la mia bocca proclama la verità e abominio per le mie labbra è l'empietà. ]03Ascoltate, perché dirò cose elevate, dalle mie labbra usciranno sentenze giuste, L/Imparate, inesperti, la prudenza e voi, stolti, fatevi assennati. T.!"A voi, uomini, io mi rivolgo, ai figli dell'uomo è diretta la mia voce. \-1presso le porte, all'ingresso della città, sulle soglie degli usci essa esclama: Z,-In cima alle alture, lungo la via, nei crocicchi delle strade essa si è posta, I+ La Sapienza forse non chiama e la prudenza non fa udir la voce? X*)La sua casa è la strada per gli inferi, che scende nelle camere della morte. \)1perché molti ne ha fatti cadere trafitti ed erano vigorose tutte le sue vittime. Y(+Il tuo cuore non si volga verso le sue vie, non aggirarti per i suoi sentieri, R'Ora, figlio mio, ascoltami, fa' attenzione alle parole della mia bocca. &finché una freccia non gli lacera il fegato; come un uccello che si precipita nella rete e non sa che è in pericolo la sua vita. [%/egli incauto la segue, come un bue va al macello; come un cervo preso al laccio, D$Lo lusinga con tante moine, lo seduce con labbra lascive; a#;ha portato con sé il sacchetto del denaro, tornerà a casa il giorno del plenilunio". N"poiché mio marito non è in casa, è partito per un lungo viaggio, Y!+Vieni, inebriamoci d'amore fino al mattino, godiamoci insieme amorosi piaceri, K ho profumato il mio giaciglio di mirra, di aloe e di cinnamòmo. FHo messo coperte soffici sul mio letto, tela fine d'Egitto; Mper questo sono uscita incontro a te per cercarti e ti ho trovato. O"Dovevo offrire sacrifici di comunione; oggi ho sciolto i miei voti; =u Lo afferra, lo bacia e con sfacciataggine gli dice: R Ora è per la strada, ora per le piazze, ad ogni angolo sta in agguato. I  Essa è audace e insolente, non sa tenere i piedi in casa sua. b= Ecco farglisi incontro una donna, in vesti di prostituta e la dissimulazione nel cuore. V% all'imbrunire, al declinare del giorno, all'apparir della notte e del buio. kOPassava per la piazza, accanto all'angolo della straniera, e s'incamminava verso la casa di lei, Kecco vidi fra gli inesperti, scorsi fra i giovani un dissennato. QMentre dalla finestra della mia casa stavo osservando dietro le grate, `9perché ti preservi dalla donna forestiera, dalla straniera che ha parole di lusinga. RDi' alla sapienza: "Tu sei mia sorella", e chiama amica l'intelligenza, FLègali alle tue dita, scrivili sulla tavola del tuo cuore. dAOsserva i miei precetti e vivrai, il mio insegnamento sia come la pupilla dei tuoi occhi. N Figlio mio, custodisci le mie parole e fa' tesoro dei miei precetti. V%#non vorrà accettare alcun compenso, rifiuterà ogni dono, anche se grande. kO"poiché la gelosia accende lo sdegno del marito, che non avrà pietà nel giorno della vendetta; Q !Incontrerà percosse e disonore, la sua vergogna non sarà cancellata, [ / Ma l'adultero è privo di senno; solo chi vuole rovinare se stesso agisce così. f Eeppure, se è preso, dovrà restituire sette volte, consegnare tutti i beni della sua casa. X )Non si disapprova un ladro, se ruba per soddisfare l'appetito quando ha fame; W 'Così chi si accosta alla donna altrui, chi la tocca, non resterà impunito. :oo camminare sulla brace senza scottarsi i piedi? FSi può portare il fuoco sul petto senza bruciarsi le vesti b=perché, se la prostituta cerca un pezzo di pane, la maritata mira a una vita preziosa. _7Non desiderare in cuor tuo la sua bellezza; non lasciarti adescare dai suoi sguardi, Oper preservarti dalla donna altrui, dalle lusinghe di una straniera. |qpoiché il comando è una lampada e l'insegnamento una luce e un sentiero di vita le correzioni della disciplina, kOQuando cammini ti guideranno, quando riposi veglieranno su di te, quando ti desti ti parleranno; ;qFissali sempre nel tuo cuore, appendili al collo. dAFiglio mio, osserva il comando di tuo padre, non disprezzare l'insegnamento di tua madre. Sfalso testimone che diffonde menzogne e chi provoca litigi tra fratelli. S~cuore che trama iniqui progetti, piedi che corrono rapidi verso il male, L}occhi alteri, lingua bugiarda, mani che versano sangue innocente, E|Sei cose odia il Signore, anzi sette gli sono in abominio: \{1Per questo improvvisa verrà la sua rovina, in un attimo crollerà senza rimedio. Hz Cova propositi malvagi nel cuore, in ogni tempo suscita liti. Ly ammicca con gli occhi, stropiccia i piedi e fa cenni con le dita. =xu Il perverso, uomo iniquo, va con la bocca distorta, bw= e intanto giunge a te la miseria, come un vagabondo, e l'indigenza, come un mendicante. Yv+ Un po' dormire, un po' sonnecchiare, un po' incrociare le braccia per riposare Wu' Fino a quando, pigro, te ne starai a dormire? Quando ti scuoterai dal sonno? [t/eppure d'estate si provvede il vitto, al tempo della mietitura accumula il cibo. >swEssa non ha né capo, né sorvegliante, né padrone, PrVa' dalla formica, o pigro, guarda le sue abitudini e diventa saggio. ^q5lìberatene come la gazzella dal laccio, come un uccello dalle mani del cacciatore. Jp non concedere sonno ai tuoi occhi né riposo alle tue palpebre, o+figlio mio, fa' così per liberartene: poiché sei caduto nelle mani del tuo prossimo, va', gèttati ai suoi piedi, importuna il tuo prossimo; sn_se ti sei legato con le parole delle tue labbra e ti sei lasciato prendere dalle parole della tua bocca, dm CFiglio mio, se hai garantito per il tuo prossimo, se hai dato la tua mano per un estraneo, \l1Egli morirà per mancanza di disciplina, si perderà per la sua grande stoltezza. Zk-L'empio è preda delle sue iniquità, è catturato con le funi del suo peccato. gjGPoiché gli occhi del Signore osservano le vie dell'uomo ed egli vede tutti i suoi sentieri. `i9Perché, figlio mio, invaghirti d'una straniera e stringerti al petto di un'estranea? hcerva amabile, gazzella graziosa, essa s'intrattenga con te; le sue tenerezze ti inebrino sempre; sii tu sempre invaghito del suo amore! Wg'Sia benedetta la tua sorgente; trova gioia nella donna della tua giovinezza: Ffma siano per te solo e non per degli estranei insieme a te. deAperché le tue sorgenti non scorrano al di fuori, i tuoi ruscelli nelle pubbliche piazze, OdBevi l'acqua della tua cisterna e quella che zampilla dal tuo pozzo, _c7Per poco non mi son trovato nel colmo dei mali in mezzo alla folla e all'assemblea". `b9 Non ho ascoltato la voce dei miei maestri, non ho prestato orecchio a chi m'istruiva. daA e dica: "Perché mai ho odiato la disciplina e il mio cuore ha disprezzato la correzione? [`/ e tu non gema sulla tua sorte, quando verranno meno il tuo corpo e la tua carne, r_] perché non si sazino dei tuoi beni gli estranei, non finiscano le tue fatiche in casa di un forestiero g^G per non mettere in balìa di altri il tuo vigore e i tuoi anni in balìa di un uomo crudele, []/Tieni lontano da lei il tuo cammino e non avvicinarti alla porta della sua casa, V\%Ora, figlio mio, ascoltami e non allontanarti dalle parole della mia bocca. n[UPer timore che tu guardi al sentiero della vita, le sue vie volgono qua e là; essa non se ne cura. TZ!I suoi piedi scendono verso la morte, i suoi passi conducono agli inferi. YY+ma ciò che segue è amaro come assenzio, pungente come spada a doppio taglio. ^X5Stillano miele le labbra di una straniera e più viscida dell'olio è la sua bocca; _W7perché tu possa seguire le mie riflessioni e le tue labbra custodiscano la scienza. `V ;Figlio mio, fa' attenzione alla mia sapienza e porgi l'orecchio alla mia intelligenza, TU!Non deviare né a destra né a sinistra, tieni lontano il piede dal male. WT'Bada alla strada dove metti il piede e tutte le tue vie siano ben rassodate. VS%I tuoi occhi guardino diritto e le tue pupille mirino diritto davanti a te. SRTieni lungi da te la bocca perversa e allontana da te le labbra fallaci. IQ Con ogni cura vigila sul cuore perché da esso sgorga la vita. SPperché essi sono vita per chi li trova e salute per tutto il suo corpo. @O{non perderli mai di vista, custodiscili nel tuo cuore, VN%Figlio mio, fa' attenzione alle mie parole, porgi l'orecchio ai miei detti; YM+La via degli empi è come l'oscurità: non sanno dove saranno spinti a cadere. eLCLa strada dei giusti è come la luce dell'alba, che aumenta lo splendore fino al meriggio. JK mangiano il pane dell'empietà e bevono il vino della violenza. uJcEssi non dormono, se non fanno del male; non si lasciano prendere dal sonno, se non fanno cadere qualcuno; II Evita quella strada, non passarvi, sta' lontano e passa oltre. SHNon battere la strada degli empi e non procedere per la via dei malvagi. ]G3 Attieniti alla disciplina, non lasciarla, pràticala, perché essa è la tua vita. \F1 Quando cammini non saranno intralciati i tuoi passi, e se corri, non inciamperai. VE% Ti indico la via della sapienza; ti guido per i sentieri della rettitudine. iDK Ascolta, figlio mio, e accogli le mie parole ed esse moltiplicheranno gli anni della tua vita. [C/ Una corona di grazia porrà sul tuo capo, con un diadema di gloria ti cingerà". OBStimala ed essa ti esalterà, sarà la tua gloria, se l'abbraccerai. vAePrincipio della sapienza: acquista la sapienza; a costo di tutto ciò che possiedi acquista l'intelligenza. N@Non abbandonarla ed essa ti custodirà, amala e veglierà su di te. }?sAcquista la sapienza, acquista l'intelligenza; non dimenticare le parole della mia bocca e non allontanartene mai. p>YEgli mi istruiva dicendomi: "Il tuo cuore ritenga le mie parole; custodisci i miei precetti e vivrai. ]=3Anch'io sono stato un figlio per mio padre, tenero e caro agli occhi di mia madre. T<!poiché io vi do una buona dottrina; non abbandonate il mio insegnamento. b; ?Ascoltate, o figli, l'istruzione di un padre e fate attenzione per conoscere la verità, K:#I saggi possiederanno onore ma gli stolti riceveranno ignominia. H9 "Dei beffardi egli si fa beffe e agli umili concede la grazia. l8Q!La maledizione del Signore è sulla casa del malvagio, mentre egli benedice la dimora dei giusti. a7; perché il Signore ha in abominio il malvagio, mentre la sua amicizia è per i giusti. O6Non invidiare l'uomo violento e non imitare affatto la sua condotta, S5Non litigare senza motivo con nessuno, se non ti ha fatto nulla di male. `49Non tramare il male contro il tuo prossimo mentre egli dimora fiducioso presso di te. f3ENon dire al tuo prossimo: "Va', ripassa, te lo darò domani", se tu hai ciò che ti chiede. U2#Non negare un beneficio a chi ne ha bisogno, se è in tuo potere il farlo. Z1-perché il Signore sarà la tua sicurezza, preserverà il tuo piede dal laccio. _07Non temerai per uno spavento improvviso, né per la rovina degli empi quando verrà, ]/3Se ti coricherai, non avrai da temere; se ti coricherai, il tuo sonno sarà dolce. U.#Allora camminerai sicuro per la tua strada e il tuo piede non inciamperà. 8-ksaranno vita per te e grazia per il tuo collo. e,CFiglio mio, conserva il consiglio e la riflessione, né si allontanino mai dai tuoi occhi: U+#dalla sua scienza sono stati aperti gli abissi e le nubi stillano rugiada. c*?Il Signore ha fondato la terra con la sapienza, ha consolidato i cieli con intelligenza; \)1È un albero di vita per chi ad essa s'attiene e chi ad essa si stringe è beato. X()le sue vie sono vie deliziose e tutti i suoi sentieri conducono al benessere. V'%Lunghi giorni sono nella sua destra e nella sua sinistra ricchezza e onore; W&'Essa è più preziosa delle perle e neppure l'oggetto più caro la uguaglia. l%Qperché il suo possesso è preferibile a quello dell'argento e il suo provento a quello dell'oro. ^$5 Beato l'uomo che ha trovato la sapienza e il mortale che ha acquistato la prudenza, S# perché il Signore corregge chi ama, come un padre il figlio prediletto. e"C Figlio mio, non disprezzare l'istruzione del Signore e non aver a noia la sua esortazione, W!' i tuoi granai si riempiranno di grano e i tuoi tini traboccheranno di mosto. X ) Onora il Signore con i tuoi averi e con le primizie di tutti i tuoi raccolti; I Salute sarà per il tuo corpo e un refrigerio per le tue ossa. QNon credere di essere saggio, temi il Signore e sta' lontano dal male. Pin tutti i tuoi passi pensa a lui ed egli appianerà i tuoi sentieri. [/Confida nel Signore con tutto il cuore e non appoggiarti sulla tua intelligenza; Ne otterrai favore e buon successo agli occhi di Dio e degli uomini. s_Bontà e fedeltà non ti abbandonino; lègale intorno al tuo collo, scrivile sulla tavola del tuo cuore, Eperché lunghi giorni e anni di vita e pace ti porteranno. d CFiglio mio, non dimenticare il mio insegnamento e il tuo cuore custodisca i miei precetti, Z-ma i malvagi saranno sterminati dalla terra, gli infedeli ne saranno strappati. U#perché gli uomini retti abiteranno nel paese e gli integri vi resteranno, `9Per questo tu camminerai sulla strada dei buoni e ti atterrai ai sentieri dei giusti, X)Quanti vanno da lei non fanno ritorno, non raggiungono i sentieri della vita. [/La sua casa conduce verso la morte e verso il regno delle ombre i suoi sentieri. `9che abbandona il compagno della sua giovinezza e dimentica l'alleanza con il suo Dio. X)per salvarti dalla donna straniera, dalla forestiera che ha parole seducenti, Ei cui sentieri sono tortuosi e le cui strade sono oblique, Nche godono nel fare il male, gioiscono dei loro propositi perversi; \1 da coloro che abbandonano i retti sentieri per camminare nelle vie delle tenebre, V % per salvarti dalla via del male, dall'uomo che parla di propositi perversi, L  La riflessione ti custodirà e l'intelligenza veglierà su di te, [ / perché la sapienza entrerà nel tuo cuore e la scienza delizierà il tuo animo. d A Allora comprenderai l'equità e la giustizia, e la rettitudine con tutte le vie del bene, U #vegliando sui sentieri della giustizia e custodendo le vie dei suoi amici. dAEgli riserva ai giusti la sua protezione, è scudo a coloro che agiscono con rettitudine, W'perché il Signore dà la sapienza, dalla sua bocca esce scienza e prudenza. Rallora comprenderai il timore del Signore e troverai la scienza di Dio, Rse la ricercherai come l'argento e per essa scaverai come per i tesori, H se appunto invocherai l'intelligenza e chiamerai la saggezza, Y+tendendo il tuo orecchio alla sapienza, inclinando il tuo cuore alla prudenza, Y -Figlio mio, se tu accoglierai le mie parole e custodirai in te i miei precetti, 1 ] Sì, lo sbandamento degli inesperti li ucciderà e la spensieratezza degli sciocchi li farà perire; ma chi ascolta me vivrà tranquillo e sicuro dal timore del male". f Gmangeranno il frutto della loro condotta e si sazieranno dei risultati delle loro decisioni. \ 3non hanno accettato il mio consiglio e hanno disprezzato tutte le mie esortazioni; S~ !Poiché hanno odiato la sapienza e non hanno amato il timore del Signore; ^} 7Allora mi invocheranno, ma io non risponderò, mi cercheranno, ma non mi troveranno. )| Mquando come una tempesta vi piomberà addosso il terrore, quando la disgrazia vi raggiungerà come un uragano, quando vi colpirà l'angoscia e la tribolazione. a{ =anch'io riderò delle vostre sventure, mi farò beffe quando su di voi verrà la paura, Uz %avete trascurato ogni mio consiglio e la mia esortazione non avete accolto; fy GPoiché vi ho chiamato e avete rifiutato, ho steso la mano e nessuno ci ha fatto attenzione; wx iVolgetevi alle mie esortazioni: ecco, io effonderò il mio spirito su di voi e vi manifesterò le mie parole. w )"Fino a quando, o inesperti, amerete l'inesperienza e i beffardi si compiaceranno delle loro beffe e gli sciocchi avranno in odio la scienza? [v 1dall'alto delle mura essa chiama, pronunzia i suoi detti alle porte della città: Hu  La Sapienza grida per le strade nelle piazze fa udire la voce; kt QTale è la fine di chi si dà alla rapina; la cupidigia toglie di mezzo colui che ne è dominato. \s 3Ma costoro complottano contro il proprio sangue, pongono agguati contro se stessi. ?r {Invano si tende la rete sotto gli occhi degli uccelli. Zq /I loro passi infatti corrono verso il male e si affrettano a spargere il sangue. ^p 7figlio mio, non andare per la loro strada, tieni lontano il piede dai loro sentieri! Qo tu getterai la sorte insieme con noi, una sola borsa avremo in comune", Wn ) troveremo ogni specie di beni preziosi, riempiremo di bottino le nostre case; [m 1 inghiottiamoli vivi come gli inferi, interi, come coloro che scendon nella fossa; ll S Se ti dicono: "Vieni con noi, complottiamo per spargere sangue, insidiamo impunemente l'innocente, Lk  Figlio mio, se i peccatori ti vogliono traviare, non acconsentire! Uj % perché saranno una corona graziosa sul tuo capo e monili per il tuo collo. gi IAscolta, figlio mio, l'istruzione di tuo padre e non disprezzare l'insegnamento di tua madre, qh ]Il timore del Signore è il principio della scienza; gli stolti disprezzano la sapienza e l'istruzione. Ug %per comprendere proverbi e allegorie, le massime dei saggi e i loro enigmi. gf IAscolti il saggio e aumenterà il sapere, e l'uomo accorto acquisterà il dono del consiglio, Te #per dare agli inesperti l'accortezza, ai giovani conoscenza e riflessione. Td #per acquistare un'istruzione illuminata, equità, giustizia e rettitudine, Qc per conoscere la sapienza e la disciplina, per capire i detti profondi, =b yProverbi di Salomone, figlio di Davide, re d'Israele, uaaLodatelo con cembali sonori, lodatelo con cembali squillanti; ogni vivente dia lode al Signore. Alleluia. L`lodatelo con timpani e danze, lodatelo sulle corde e sui flauti. F_Lodatelo con squilli di tromba, lodatelo con arpa e cetra; O^Lodatelo per i suoi prodigi, lodatelo per la sua immensa grandezza. d] AAlleluia. Lodate il Signore nel suo santuario, lodatelo nel firmamento della sua potenza. t\_ per eseguire su di essi il giudizio già scritto: questa è la gloria per tutti i suoi fedeli. Alleluia. Q[per stringere in catene i loro capi, i loro nobili in ceppi di ferro; CZper compiere la vendetta tra i popoli e punire le genti; SYLe lodi di Dio sulla loro bocca e la spada a due tagli nelle loro mani, LXEsultino i fedeli nella gloria, sorgano lieti dai loro giacigli. IW Il Signore ama il suo popolo, incorona gli umili di vittoria. OVLodino il suo nome con danze, con timpani e cetre gli cantino inni. SUGioisca Israele nel suo Creatore, esultino nel loro Re i figli di Sion. ^T 5Alleluia. Cantate al Signore un canto nuovo; la sua lode nell'assemblea dei fedeli. S)Egli ha sollevato la potenza del suo popolo. È canto di lode per tutti i suoi fedeli, per i figli di Israele, popolo che egli ama. Alleluia. }Rq lodino il nome del Signore: perché solo il suo nome è sublime, la sua gloria risplende sulla terra e nei cieli. @Qy i giovani e le fanciulle, i vecchi insieme ai bambini TP I re della terra e i popoli tutti, i governanti e i giudici della terra, @Oy voi fiere e tutte le bestie, rettili e uccelli alati. LN monti e voi tutte, colline, alberi da frutto e tutti voi, cedri, [M-fuoco e grandine, neve e nebbia, vento di bufera che obbedisce alla sua parola, LLLodate il Signore dalla terra, mostri marini e voi tutti abissi, IK Li ha stabiliti per sempre, ha posto una legge che non passa. QJLodino tutti il nome del Signore, perché egli disse e furono creati. GILodatelo, cieli dei cieli, voi acque al di sopra dei cieli. GHLodatelo, sole e luna, lodatelo, voi tutte, fulgide stelle. OGLodatelo, voi tutti, suoi angeli, lodatelo, voi tutte, sue schiere. OF Alleluia. Lodate il Signore dai cieli, lodatelo nell'alto dei cieli. nESCosì non ha fatto con nessun altro popolo, non ha manifestato ad altri i suoi precetti. Alleluia. WD%Annunzia a Giacobbe la sua parola, le sue leggi e i suoi decreti a Israele. _C5Manda una sua parola ed ecco si scioglie, fa soffiare il vento e scorrono le acque. OBGetta come briciole la grandine, di fronte al suo gelo chi resiste? HAFa scendere la neve come lana, come polvere sparge la brina. K@ Manda sulla terra la sua parola, il suo messaggio corre veloce. P?Egli ha messo pace nei tuoi confini e ti sazia con fior di frumento. e>A Perché ha rinforzato le sbarre delle tue porte, in mezzo a te ha benedetto i tuoi figli. O= Alleluia. Glorifica il Signore, Gerusalemme, loda il tuo Dio, Sion. Q< Il Signore si compiace di chi lo teme, di chi spera nella sua grazia. V;# Non fa conto del vigore del cavallo, non apprezza l'agile corsa dell'uomo. Q: Provvede il cibo al bestiame, ai piccoli del corvo che gridano a lui. j9KEgli copre il cielo di nubi, prepara la pioggia per la terra, fa germogliare l'erba sui monti. [8-Cantate al Signore un canto di grazie, intonate sulla cetra inni al nostro Dio. K7 Il Signore sostiene gli umili ma abbassa fino a terra gli empi. N6Grande è il Signore, onnipotente, la sua sapienza non ha confini. I5 egli conta il numero delle stelle e chiama ciascuna per nome. ;4oRisana i cuori affranti e fascia le loro ferite; M3Il Signore ricostruisce Gerusalemme, raduna i dispersi d'Israele. m2 SAlleluia. Lodate il Signore: è bello cantare al nostro Dio, dolce è lodarlo come a lui conviene. R1 Il Signore regna per sempre, il tuo Dio, o Sion, per ogni generazione. q0Y il Signore protegge lo straniero, egli sostiene l'orfano e la vedova, ma sconvolge le vie degli empi. k/Mil Signore ridona la vista ai ciechi, il Signore rialza chi è caduto, il Signore ama i giusti, f.Crende giustizia agli oppressi, dà il pane agli affamati. Il Signore libera i prigionieri, g-Ecreatore del cielo e della terra, del mare e di quanto contiene. Egli è fedele per sempre, U,!Beato chi ha per aiuto il Dio di Giacobbe, chi spera nel Signore suo Dio, b+;Esala lo spirito e ritorna alla terra; in quel giorno svaniscono tutti i suoi disegni. G*Non confidate nei potenti, in un uomo che non può salvare. \)/loderò il Signore per tutta la mia vita, finché vivo canterò inni al mio Dio. /( YAlleluia. Loda il Signore, anima mia: u'aTau Canti la mia bocca la lode del Signore e ogni vivente benedica il suo nome santo, in eterno e sempre. P&Sin Il Signore protegge quanti lo amano, ma disperde tutti gli empi. ^%3Res Appaga il desiderio di quelli che lo temono, ascolta il loro grido e li salva. a$9Kof Il Signore è vicino a quanti lo invocano, a quanti lo cercano con cuore sincero. W#%Sade Giusto è il Signore in tutte le sue vie, santo in tutte le sue opere. A"{Pe Tu apri la tua mano e sazi la fame di ogni vivente. f!CAin Gli occhi di tutti sono rivolti a te in attesa e tu provvedi loro il cibo a suo tempo. W %Samec Il Signore sostiene quelli che vacillano e rialza chiunque è caduto. kM Mem Il tuo regno è regno di tutti i secoli, Nun il tuo dominio si estende ad ogni generazione. a9 Lamed per manifestare agli uomini i tuoi prodigi e la splendida gloria del tuo regno. K Caf Dicano la gloria del tuo regno e parlino della tua potenza, U! Iod Ti lodino, Signore, tutte le tue opere e ti benedicano i tuoi fedeli. b; Tet Buono è il Signore verso tutti, la sua tenerezza si espande su tutte le creature. Y)Het Paziente e misericordioso è il Signore, lento all'ira e ricco di grazia. \/Zain Diffondono il ricordo della tua bontà immensa, acclamano la tua giustizia. MVau Dicono la stupenda tua potenza e parlano della tua grandezza. THe Proclamano lo splendore della tua gloria e raccontano i tuoi prodigi. [-Dalet Una generazione narra all'altra le tue opere, annunzia le tue meraviglie. d?Ghimel Grande è il Signore e degno di ogni lode, la sua grandezza non si può misurare. Z+Bet Ti voglio benedire ogni giorno, lodare il tuo nome in eterno e per sempre. o WAlef Lodi. Di Davide. O Dio, mio re, voglio esaltarti e benedire il tuo nome in eterno e per sempre. _5Beato il popolo che possiede questi beni: beato il popolo il cui Dio è il Signore. pWsiano carichi i nostri buoi. Nessuna breccia, nessuna incursione, nessun gemito nelle nostre piazze.  I nostri granai siano pieni, trabocchino di frutti d'ogni specie; siano a migliaia i nostri greggi, a mirìadi nelle nostre campagne;  I nostri figli siano come piante cresciute nella loro giovinezza; le nostre figlie come colonne d'angolo nella costruzione del tempio. mQ liberami dalla mano degli stranieri; la loro bocca dice menzogne e la loro destra giura il falso. n S a te, che dai vittoria al tuo consacrato, che liberi Davide tuo servo. Salvami dalla spada iniqua, Y ) Mio Dio, ti canterò un canto nuovo, suonerò per te sull'arpa a dieci corde; M La loro bocca dice menzogne e alzando la destra giurano il falso. l OStendi dall'alto la tua mano, scampami e salvami dalle grandi acque, dalla mano degli stranieri. K  Le tue folgori disperdano i nemici, lancia frecce, sconvolgili. RSignore, piega il tuo cielo e scendi, tocca i monti ed essi fumeranno. I L'uomo è come un soffio, i suoi giorni come ombra che passa. hGSignore, che cos'è un uomo perché te ne curi? Un figlio d'uomo perché te ne dia pensiero? yMia grazia e mia fortezza, mio rifugio e mia liberazione, mio scudo in cui confido, colui che mi assoggetta i popoli. y kDi Davide. Benedetto il Signore, mia roccia, che addestra le mie mani alla guerra, le mie dita alla battaglia. mQ Per la tua fedeltà disperdi i miei nemici, fa' perire chi mi opprime, poiché io sono tuo servo. a9 Per il tuo nome, Signore, fammi vivere, liberami dall'angoscia, per la tua giustizia. xg Insegnami a compiere il tuo volere, perché sei tu il mio Dio. Il tuo spirito buono mi guidi in terra piana. <q Salvami dai miei nemici, Signore, a te mi affido. 'Al mattino fammi sentire la tua grazia, poiché in te confido. Fammi conoscere la strada da percorrere, perché a te si innalza l'anima mia. ~Rispondimi presto, Signore, viene meno il mio spirito. Non nascondermi il tuo volto, perché non sia come chi scende nella fossa. K} A te protendo le mie mani, sono davanti a te come terra riarsa. \|/Ricordo i giorni antichi, ripenso a tutte le tue opere, medito sui tuoi prodigi. G{In me languisce il mio spirito, si agghiaccia il mio cuore. {zmIl nemico mi perseguita, calpesta a terra la mia vita, mi ha relegato nelle tenebre come i morti da gran tempo. Yy)Non chiamare in giudizio il tuo servo: nessun vivente davanti a te è giusto. x +Salmo. Di Davide. Signore, ascolta la mia preghiera, porgi l'orecchio alla mia supplica, tu che sei fedele, e per la tua giustizia rispondimi. wStrappa dal carcere la mia vita, perché io renda grazie al tuo nome: i giusti mi faranno corona quando mi concederai la tua grazia. v}Ascolta la mia supplica: ho toccato il fondo dell'angoscia. Salvami dai miei persecutori perché sono di me più forti. muQIo grido a te, Signore; dico: Sei tu il mio rifugio, sei tu la mia sorte nella terra dei viventi. LG~~,}}}<||t|{{j{zzpzyy6xxYwwwOvvvXvuuttbtssOrrrMqqqXpppooXonnPmmm2llakkk=jjj&iimi hhIggg$ffvf eeBdddcc=bbwb aaN```3__f_^^C]]]2\\b\ [[CZZZ#YYeXXX,WWqW VVOUUU(TT{T#SSbS RR%QQiQPP;OOONNUMMMILLLKKgJJJCIII(HHRHGGRFFF3EE~E(DD_DCCaCBBYAAA7@@u@??l? >><==~=<<^<;;?::z: 99D88877c7 66d555<44`333(22Z211J000)//n/ ..B---*,,b+++K**n*))T(((#''`'&&O&%%I$$$.##D""v"!!? 2^U,r Py SQ&ZX-{T.x$b= H $ A ! T9yNwV5RMolti si proclamano gente per bene, ma una persona fidata chi la trova? _7Come acque profonde sono i consigli nel cuore umano, l'uomo accorto le sa attingere. RIl pigro non ara d'autunno, e alla mietitura cerca, ma non trova nulla. d AÈ una gloria per l'uomo astenersi dalle contese, attaccar briga è proprio degli stolti. ` 9La collera del re è simile al ruggito del leone; chiunque lo eccita rischia la vita. ]  5Il vino è rissoso, il liquore è tumultuoso; chiunque se ne inebria non è saggio. X )Per i beffardi sono pronte le verghe e il bastone per le spalle degli stolti. a ;Il testimone iniquo si beffa della giustizia e la bocca degli empi ingoia l'iniquità. nUFiglio mio, cessa pure di ascoltare l'istruzione, se vuoi allontanarti dalle parole della sapienza. V%Chi rovina il padre e fa fuggire la madre è un figlio disonorato e infame. q[Percuoti il beffardo e l'ingenuo diventerà accorto, rimprovera l'intelligente e imparerà la lezione. X)Il pigro tuffa la mano nel piatto, ma stenta persino a riportarla alla bocca. fEIl timore di Dio conduce alla vita e chi ne è pieno riposerà non visitato dalla sventura. RIl pregio dell'uomo è la sua bontà, meglio un povero che un bugiardo. `9Molte sono le idee nella mente dell'uomo, ma solo il disegno del Signore resta saldo. W'Ascolta il consiglio e accetta la correzione, per essere saggio in avvenire. X)Il violento deve essere punito, se lo risparmi, lo diventerà ancora di più. a;Correggi tuo figlio finché c'è speranza, ma non ti trasporti l'ira fino a ucciderlo. d~AChi fa la carità al povero fa un prestito al Signore che gli ripagherà la buona azione. d}AChi custodisce il comando custodisce se stesso, chi trascura la propria condotta morirà. I| La pigrizia fa cadere in torpore, l'indolente patirà la fame. g{GLa casa e il patrimonio si ereditano dai padri, ma una moglie assennata è dono del Signore. sz_ Un figlio stolto è una calamità per il padre e i litigi della moglie sono come stillicidio incessante. hyI Lo sdegno del re è simile al ruggito del leone e il suo favore è come la rugiada sull'erba. cx? È avvedutezza per l'uomo rimandare lo sdegno ed è sua gloria passar sopra alle offese. bw= Allo stolto non conviene una vita agiata, ancor meno a un servo comandare ai prìncipi. Sv Il falso testimone non resterà impunito, chi diffonde menzogne perirà. Tu!Chi acquista senno ama se stesso e chi agisce con prudenza trova fortuna. t)Il povero è disprezzato dai suoi stessi fratelli, tanto più si allontanano da lui i suoi amici. Egli va in cerca di parole, ma non ci sono. Ys+Molti sono gli adulatori dell'uomo generoso e tutti sono amici di chi fa doni. \r1Il falso testimone non resterà impunito, chi diffonde menzogne non avrà scampo. dqALe ricchezze moltiplicano gli amici, ma il povero è abbandonato anche dall'amico che ha. ]p3La stoltezza intralcia il cammino dell'uomo e poi egli si adira contro il Signore. ]o3Lo zelo senza riflessione non è cosa buona, e chi va a passi frettolosi inciampa. Pn Meglio un povero di condotta integra che un ricco di costumi perversi. fmECi sono compagni che conducono alla rovina, ma anche amici più affezionati di un fratello. Hl Il povero parla con suppliche, il ricco risponde con durezza. _k7Chi ha trovato una moglie ha trovato una fortuna, ha ottenuto il favore del Signore. [j/Morte e vita sono in potere della lingua e chi l'accarezza ne mangerà i frutti. `i9Con la bocca l'uomo sazia il suo stomaco, egli si sazia con il prodotto delle labbra. phYUn fratello offeso è più irriducibile d'una roccaforte, le liti sono come le sbarre di un castello. DgLa sorte fa cessar le discussioni e decide fra i potenti. gfGIl primo a parlare in una lite sembra aver ragione, ma viene il suo avversario e lo confuta. MeIl dono fa largo all'uomo e lo introduce alla presenza dei grandi. ]d3La mente intelligente acquista la scienza, l'orecchio dei saggi ricerca il sapere. fcELo spirito dell'uomo lo sostiene nella malattia, ma uno spirito afflitto chi lo solleverà? Wb' Chi risponde prima di avere ascoltato mostra stoltezza a propria confusione. ba= Prima della caduta il cuore dell'uomo si esalta, ma l'umiltà viene prima della gloria. X`) I beni del ricco sono la sua roccaforte, come un'alta muraglia, a suo parere. \_1 Torre fortissima è il nome del Signore: il giusto vi si rifugia ed è al sicuro. B^ Chi è indolente nel lavoro è fratello del dissipatore. c]?Le parole del calunniatore sono come ghiotti bocconi che scendono in fondo alle viscere. a\;La bocca dello stolto è la sua rovina e le sue labbra sono un laccio per la sua vita. U[#Le labbra dello stolto provocano liti e la sua bocca gli provoca percosse. VZ%Non è bene usar riguardi all'empio per far torto al giusto in un giudizio. tYaLe parole della bocca dell'uomo sono acqua profonda, la fonte della sapienza è un torrente che straripa. PXCon l'empietà viene il disprezzo, con il disonore anche l'ignominia. VW%Lo stolto non ama la prudenza, ma vuol solo far mostra dei suoi sentimenti. PV Chi si tiene appartato cerca pretesti e con ogni mezzo attacca brighe. dUAAnche lo stolto, se tace, passa per saggio e, se tien chiuse le labbra, per intelligente. aT;Chi è parco di parole possiede la scienza; uno spirito calmo è un uomo intelligente. US#Non sta bene multare chi ha ragione e peggio ancora colpire gli innocenti. dRAUn figlio stolto è un tormento per il padre e un'amarezza per colei che lo ha partorito. kQOL'uomo prudente ha la sapienza davanti a sé, ma gli occhi dello stolto vagano in capo al mondo. ]P3L'iniquo accetta regali di sotto il mantello per deviare il corso della giustizia. UO#Un cuore lieto fa bene al corpo, uno spirito abbattuto inaridisce le ossa. dNAChi genera uno stolto ne avrà afflizione; non può certo gioire il padre di uno sciocco. ^M5Un cuore perverso non troverà mai felicità, una lingua tortuosa andrà in malora. TL!Chi ama la rissa ama il delitto, chi alza troppo l'uscio cerca la rovina. aK;È privo di senno l'uomo che offre garanzie e si dà come garante per il suo prossimo. TJ!Un amico vuol bene sempre, è nato per essere un fratello nella sventura. hIIA che serve il denaro in mano allo stolto? Forse a comprar la sapienza, se egli non ha senno? XH)Assolvere il reo e condannare il giusto sono due cose in abominio al Signore. `G9Iniziare un litigio è come aprire una diga, prima che la lite si esasperi, troncala. EF Chi rende male per bene vedrà sempre la sventura in casa. [E/ Meglio incontrare un'orsa privata dei figli che uno stolto in preda alla follia. qD[ Il malvagio non cerca altro che la ribellione, ma gli sarà mandato contro un messaggero senza pietà. MC Fa più una minaccia all'assennato che cento percosse allo stolto. YB+ Chi copre la colpa si concilia l'amicizia, ma chi la divulga divide gli amici. [A/Il dono è come un talismano per il proprietario: dovunque si volga ha successo. h@INon conviene all'insensato un linguaggio elevato, ancor meno al principe un linguaggio falso. R?Corona dei vecchi sono i figli dei figli, onore dei figli i loro padri. q>[Chi deride il povero offende il suo creatore, chi gioisce della sciagura altrui non resterà impunito. d=AIl maligno presta attenzione a un labbro maledico, il bugiardo ascolta una lingua nociva. b<=Il crogiuolo è per l'argento e il forno per l'oro, ma chi prova i cuori è il Signore. o;WLo schiavo intelligente prevarrà su un figlio disonorato e avrà parte con i fratelli all'eredità. s: aUn tozzo di pane secco con tranquillità è meglio di una casa piena di banchetti festosi e di discordia. S9!Nel grembo si getta la sorte, ma la decisione dipende tutta dal Signore. f8E Il paziente val più di un eroe, chi domina se stesso val più di chi conquista una città. V7%Corona magnifica è la canizie, ed essa si trova sulla via della giustizia. b6=Chi socchiude gli occhi medita inganni, chi stringe le labbra ha già commesso il male. P5L'uomo violento seduce il prossimo e lo spinge per una via non buona. H4 L'uomo ambiguo provoca litigi, chi calunnia divide gli amici. \31L'uomo perverso produce la sciagura, sulle sue labbra c'è come un fuoco ardente. U2#L'appetito del lavoratore lavora per lui, perché la sua bocca lo stimola. T1!C'è una via che pare diritta a qualcuno, ma sbocca in sentieri di morte. `09Favo di miele sono le parole gentili, dolcezza per l'anima e refrigerio per il corpo. [//Una mente saggia rende prudente la bocca e sulle sue labbra aumenta la dottrina. b.=Fonte di vita è la prudenza per chi la possiede, castigo degli stolti è la stoltezza. g-GSarà chiamato intelligente chi è saggio di mente; il linguaggio dolce aumenta la dottrina. \,1Chi è prudente nella parola troverà il bene e chi confida nel Signore è beato. R+È meglio abbassarsi con gli umili che spartire la preda con i superbi. V*%Prima della rovina viene l'orgoglio e prima della caduta lo spirito altero. f)ELa strada degli uomini retti è evitare il male, conserva la vita chi controlla la sua via. u(cÈ molto meglio possedere la sapienza che l'oro, il possesso dell'intelligenza è preferibile all'argento. `'9Nello splendore del volto del re è la vita, il suo favore è come nube di primavera. N&L'ira del re è messaggera di morte, ma l'uomo saggio la placherà. Q% Delle labbra giuste si compiace il re e ama chi parla con rettitudine. l$Q È in abominio ai re commettere un'azione iniqua, poiché il trono si consolida con la giustizia. m#S La stadera e le bilance giuste appartengono al Signore, sono opera sua tutti i pesi del sacchetto. S" Un oracolo è sulle labbra del re, in giudizio la sua bocca non sbaglia. Z!- La mente dell'uomo pensa molto alla sua via, ma il Signore dirige i suoi passi. G Poco con onestà è meglio di molte rendite senza giustizia. kOQuando il Signore si compiace della condotta di un uomo, riconcilia con lui anche i suoi nemici. eCCon la bontà e la fedeltà si espia la colpa, con il timore del Signore si evita il male. ^5È un abominio per il Signore ogni cuore superbo, certamente non resterà impunito. ]3Il Signore ha fatto tutto per un fine, anche l'empio per il giorno della sventura. LAffida al Signore la tua attività e i tuoi progetti riusciranno. gGTutte le vie dell'uomo sembrano pure ai suoi occhi, ma chi scruta gli spiriti è il Signore. Y -All'uomo appartengono i progetti della mente, ma dal Signore viene la risposta. Y+!Il timore di Dio è una scuola di sapienza, prima della gloria c'è l'umiltà. c? Chi rifiuta la correzione disprezza se stesso, chi ascolta il rimprovero acquista senno. [/L'orecchio che ascolta un rimprovero salutare avrà la dimora in mezzo ai saggi. T!Uno sguardo luminoso allieta il cuore; una notizia lieta rianima le ossa. U#Il Signore è lontano dagli empi, ma egli ascolta la preghiera dei giusti. b=La mente del giusto medita prima di rispondere, la bocca degli empi esprime malvagità. dASconvolge la sua casa chi è avido di guadagni disonesti; ma chi detesta i regali vivrà. b=Sono in abominio al Signore i pensieri malvagi, ma gli sono gradite le parole benevole. W'Il Signore abbatte la casa dei superbi e rende saldi i confini della vedova. s_Per l'uomo assennato la strada della vita è verso l'alto, per salvarlo dagli inferni che sono in basso. kOÈ una gioia per l'uomo saper dare una risposta; quanto è gradita una parola detta a suo tempo! i KFalliscono le decisioni prese senza consultazione, riescono quelle prese da molti consiglieri. ` 9La stoltezza è una gioia per chi è privo di senno; l'uomo prudente cammina diritto. O Il figlio saggio allieta il padre, l'uomo stolto disprezza la madre. m SLa via del pigro è come una siepe di spine, la strada degli uomini retti è una strada appianata. M L'uomo collerico suscita litigi, il lento all'ira seda le contese. RUn piatto di verdura con l'amore è meglio di un bue grasso con l'odio. T!Poco con il timore di Dio è meglio di un gran tesoro con l'inquietudine. Y+Tutti i giorni son brutti per l'afflitto, per un cuore felice è sempre festa. Z-Una mente retta ricerca il sapere, la bocca degli stolti si pasce di stoltezza. fE Un cuore lieto rende ilare il volto, ma, quando il cuore è triste, lo spirito è depresso. T! Lo spavaldo non vuol essere corretto, egli non si accompagna con i saggi. `9 Gl'inferi e l'abisso sono davanti al Signore, tanto più i cuori dei figli dell'uomo. `9 Punizione severa per chi abbandona il retto sentiero, chi odia la correzione morirà. ]3 La condotta perversa è in abominio al Signore; egli ama chi pratica la giustizia. mSIl sacrificio degli empi è in abominio al Signore, la supplica degli uomini retti gli è gradita. V~%Le labbra dei saggi diffondono la scienza, non così il cuore degli stolti. g}GNella casa del giusto c'è abbondanza di beni, sulla rendita dell'empio incombe il dissesto. h|ILo stolto disprezza la correzione paterna; chi tiene conto dell'ammonizione diventa prudente. Y{+Una lingua dolce è un albero di vita, quella malevola è una ferita al cuore. RzIn ogni luogo sono gli occhi del Signore, scrutano i malvagi e i buoni. `y9La lingua dei saggi fa gustare la scienza, la bocca degli stolti esprime sciocchezze. Rx Una risposta gentile calma la collera, una parola pungente eccita l'ira. bw=#Il favore del re è per il ministro intelligente, il suo sdegno è per chi lo disonora. Zv-"La giustizia fa onore a una nazione, ma il peccato segna il declino dei popoli. \u1!In un cuore assennato risiede la sapienza, ma in seno agli stolti può scoprirsi? jtM Dalla propria malvagità è travolto l'empio, il giusto ha un rifugio nella propria integrità. \s1Chi opprime il povero offende il suo creatore, chi ha pietà del misero lo onora. ^r5Un cuore tranquillo è la vita di tutto il corpo, l'invidia è la carie delle ossa. GqIl paziente ha grande prudenza, l'iracondo mostra stoltezza. cp?Un popolo numeroso è la gloria del re; la scarsità di gente è la rovina del principe. SoIl timore del Signore è fonte di vita, per evitare i lacci della morte. bn=Nel timore del Signore è la fiducia del forte; per i suoi figli egli sarà un rifugio. Xm)Salvatore di vite è un testimone vero; chi spaccia menzogne è un impostore. Yl+Corona dei saggi è la loro accortezza, corona degli stolti la loro stoltezza. SkIn ogni fatica c'è un vantaggio, ma la loquacità produce solo miseria. jjMNon errano forse quelli che compiono il male? Benevolenza e favore per quanti compiono il bene. LiChi disprezza il prossimo pecca, beato chi ha pietà degli umili. Uh#Il povero è odioso anche al suo amico, numerosi sono gli amici del ricco. [g/I malvagi si inchinano davanti ai buoni, gli empi davanti alle porte del giusto. Yf+Gli inesperti erediteranno la stoltezza, i prudenti si coroneranno di scienza. BeL'iracondo commette sciocchezze, il riflessivo sopporta. Wd'Il saggio teme e sta lontano dal male, lo stolto è insolente e presuntuoso. OcL'ingenuo crede quanto gli dici, l'accorto controlla i propri passi. rb]Chi è instabile si sazierà dei frutti della sua condotta, l'uomo dabbene si sazierà delle sue opere. Ra Anche fra il riso il cuore prova dolore e la gioia può finire in pena. V`% C'è una via che sembra diritta a qualcuno, ma sbocca in sentieri di morte. W_' La casa degli empi rovinerà, ma la tenda degli uomini retti avrà successo. Z^- Il cuore conosce la propria amarezza e alla sua gioia non partecipa l'estraneo. P] Fra gli stolti risiede la colpa, fra gli uomini retti la benevolenza. i\KLa sapienza dell'accorto sta nel capire la sua via, ma la stoltezza degli sciocchi è inganno. M[Allontànati dall'uomo stolto, e non ignorerai le labbra sapienti. `Z9Il beffardo ricerca la sapienza ma invano, la scienza è cosa facile per il prudente. GYIl testimone vero non mentisce, quello falso spira menzogne. WX'Senza buoi, niente grano, l'abbondanza del raccolto sta nel vigore del toro. wWgNella bocca dello stolto c'è il germoglio della superbia, ma le labbra dei saggi sono la loro salvaguardia. aV;Chi procede con rettitudine teme il Signore, chi si scosta dalle sue vie lo disprezza. _U 9La sapienza di una massaia costruisce la casa, la stoltezza la demolisce con le mani. OT Il giusto mangia a sazietà, ma il ventre degli empi soffre la fame. XS) Chi risparmia il bastone odia suo figlio, chi lo ama è pronto a correggerlo. \R1 Il potente distrugge il podere dei poveri e c'è chi è eliminato senza processo. dQA L'uomo dabbene lascia eredi i nipoti, la proprietà del peccatore è riservata al giusto. PP La sventura perseguita i peccatori, il benessere ripagherà i giusti. XO) Va' con i saggi e saggio diventerai, chi pratica gli stolti ne subirà danno. lNQ Desiderio soddisfatto è una dolcezza al cuore, ma è abominio per gli stolti staccarsi dal male. hMI Povertà e ignominia a chi rifiuta l'istruzione, chi tien conto del rimprovero sarà onorato. RL Un cattivo messaggero causa sciagure, un inviato fedele apporta salute. [K/ L'accorto agisce sempre con riflessione, lo stolto mette in mostra la stoltezza. OJ Un aspetto buono procura favore, ma il contegno dei perfidi è rude. VI% L'insegnamento del saggio è fonte di vita per evitare i lacci della morte. YH+ Chi disprezza la parola si rovinerà, chi rispetta un comando ne avrà premio. dGA Un'attesa troppo prolungata fa male al cuore, un desiderio soddisfatto è albero di vita. cF? Le ricchezze accumulate in fretta diminuiscono, chi le raduna a poco a poco le accresce. kEO L'insolenza provoca soltanto contese, la sapienza si trova presso coloro che prendono consiglio. GD La luce dei giusti allieta, la lucerna degli empi si spegne. iCK Riscatto della vita d'un uomo è la sua ricchezza, ma il povero non si accorge della minaccia. VB% C'è chi fa il ricco e non ha nulla; c'è chi fa il povero e ha molti beni. cA? La giustizia custodisce chi ha una condotta integra, il peccato manda in rovina l'empio. G@ Il giusto odia la parola falsa, l'empio calunnia e disonora. m?S Il pigro brama, ma non c'è nulla per il suo appetito; l'appetito dei diligenti sarà soddisfatto. e>C Chi sorveglia la sua bocca conserva la vita, chi apre troppo le labbra incontra la rovina. x=i Del frutto della sua bocca l'uomo mangia ciò che è buono; l'appetito dei perfidi si soddisfa con i soprusi. T< # Il figlio saggio ama la disciplina, lo spavaldo non ascolta il rimprovero. `;9 Nella strada della giustizia è la vita, il sentiero dei perversi conduce alla morte. Y:+ Il pigro non troverà selvaggina; la diligenza è per l'uomo un bene prezioso. T9! Il giusto è guida per il suo prossimo, ma la via degli empi fa smarrire. M8 L'affanno deprime il cuore dell'uomo, una parola buona lo allieta. X7) La mano operosa ottiene il comando, quella pigra sarà per il lavoro forzato. V6% L'uomo accorto cela il sapere, il cuore degli stolti proclama la stoltezza. r5] Le labbra menzognere sono un abominio per il Signore che si compiace di quanti agiscono con sincerità. S4 Al giusto non può capitare alcun danno, gli empi saranno pieni di mali. Y3+ Amarezza è nel cuore di chi trama il male, gioia hanno i consiglieri di pace. Z2- La bocca verace resta ferma per sempre, la lingua bugiarda per un istante solo. c1? V'è chi parla senza riflettere: trafigge come una spada; ma la lingua dei saggi risana. `09 Chi aspira alla verità proclama la giustizia, il falso testimone proclama l'inganno. S/ Lo stolto manifesta subito la sua collera, l'accorto dissimula l'offesa. ^.5 Lo stolto giudica diritta la sua condotta, il saggio, invece, ascolta il consiglio. g-G Ognuno si sazia del frutto della sua bocca, ma ciascuno sarà ripagato secondo le sue opere. h,I Nel peccato delle sue labbra si impiglia il malvagio, ma il giusto sfuggirà a tale angoscia. Z+- Le brame dell'empio sono una rete di mali, la radice dei giusti produce frutti. \*1 Chi coltiva la sua terra si sazia di pane, chi insegue chimere è privo di senno. X)) Il giusto ha cura del suo bestiame, ma i sentimenti degli empi sono spietati. i(K Un uomo di poco conto che basta a se stesso vale più di un uomo esaltato a cui manca il pane. S' Un uomo è lodato per il senno, chi ha un cuore perverso è disprezzato. Y&+ Gli empi, una volta abbattuti, più non sono, ma la casa dei giusti sta salda. i%K Le parole degli empi sono agguati sanguinari, ma la bocca degli uomini retti vi si sottrarrà. Q$ I pensieri dei giusti sono equità, i propositi degli empi sono frode. m#S La donna perfetta è la corona del marito, ma quella che lo disonora è come carie nelle sue ossa. ["/ Non resta saldo l'uomo con l'empietà, ma la radice dei giusti non sarà smossa. S! Il buono si attira il favore del Signore, ma egli condanna l'intrigante. Q   Chi ama la disciplina ama la scienza, chi odia la correzione è stolto. a; Ecco, il giusto è ripagato sulla terra, tanto più lo saranno l'empio e il peccatore. T! Il frutto del giusto è un albero di vita, il saggio conquista gli animi. b= Chi crea disordine in casa erediterà vento e lo stolto sarà schiavo dell'uomo saggio. a; Chi confida nella propria ricchezza cadrà; i giusti invece verdeggeranno come foglie. V% Chi è sollecito del bene trova il favore, chi ricerca il male, male avrà. oW Chi accaparra il grano è maledetto dal popolo, la benedizione è invocata sul capo di chi lo vende. L La persona benefica avrà successo e chi disseta sarà dissetato. s_ C'è chi largheggia e la sua ricchezza aumenta, c'è chi risparmia oltre misura e finisce nella miseria. P La brama dei giusti è solo il bene, la speranza degli empi svanisce. X) Un anello d'oro al naso d'un porco, tale è la donna bella ma priva di senno. ]3 Certo non resterà impunito il malvagio, ma la discendenza dei giusti si salverà. hI I cuori depravati sono in abominio al Signore che si compiace di chi ha una condotta integra. \1 Chi pratica la giustizia si procura la vita, chi segue il male va verso la morte. b= L'empio realizza profitti fallaci, ma per chi semina la giustizia il salario è sicuro. dA Benefica se stesso l'uomo misericordioso, il crudele invece tormenta la sua stessa carne. [/ Una donna graziosa ottiene gloria, ma gli uomini laboriosi acquistano ricchezza. wg Chi garantisce per un estraneo si troverà male, chi avversa le strette di mano a garanzia, vive tranquillo. `9 Senza una direzione un popolo decade, il successo sta nel buon numero di consiglieri. [ / Chi va in giro sparlando svela il segreto, lo spirito fidato nasconde ogni cosa. X ) Chi disprezza il suo prossimo è privo di senno, l'uomo prudente invece tace. i K Con la benedizione degli uomini retti si innalza una città, la bocca degli empi la demolisce. g G Della prosperità dei giusti la città si rallegra, per la scomparsa degli empi si fa festa. ^ 5 Con la bocca l'empio rovina il suo prossimo, ma i giusti si salvano con la scienza. H Il giusto sfugge all'angoscia, al suo posto subentra l'empio. _7 Con la morte dell'empio svanisce ogni sua speranza, la fiducia dei malvagi scompare. ]3 La giustizia degli uomini retti li salva, nella cupidigia restano presi i perfidi. ]3 La giustizia dell'uomo onesto gli spiana la via; per la sua empietà cade l'empio. _7 Non serve la ricchezza nel giorno della collera, ma la giustizia libera dalla morte. Z- L'integrità degli uomini retti li guida, la perversità dei perfidi li rovina. _7 Viene la superbia, verrà anche l'obbrobrio, mentre la saggezza è presso gli umili. [ 1 La bilancia falsa è in abominio al Signore, ma del peso esatto egli si compiace. V% Le labbra del giusto stillano benevolenza, la bocca degli empi perversità. V% La bocca del giusto esprime la sapienza, la lingua perversa sarà tagliata. O~ Il giusto non vacillerà mai, ma gli empi non dureranno sulla terra. f}E La via del Signore è una fortezza per l'uomo retto, mentre è una rovina per i malfattori. T|! L'attesa dei giusti finirà in gioia, ma la speranza degli empi svanirà. \{1 Il timore del Signore prolunga i giorni, ma gli anni dei malvagi sono accorciati. hzI Come l'aceto ai denti e il fumo agli occhi così è il pigro per chi gli affida una missione. eyC Al passaggio della bufera l'empio cessa di essere, ma il giusto resterà saldo per sempre. dxA Al malvagio sopraggiunge il male che teme, il desiderio dei giusti invece è soddisfatto. owW È un divertimento per lo stolto compiere il male, come il coltivar la sapienza per l'uomo prudente. Sv La benedizione del Signore arricchisce, non le aggiunge nulla la fatica. Pu Le labbra del giusto nutriscono molti, gli stolti muoiono in miseria. Wt' Argento pregiato è la lingua del giusto, il cuore degli empi vale ben poco. Qs Nel molto parlare non manca la colpa, chi frena le labbra è prudente. Tr! Placano l'odio le labbra sincere, chi diffonde la calunnia è uno stolto. fqE È sulla via della vita chi osserva la disciplina, chi trascura la correzione si smarrisce. Yp+ Il salario del giusto serve per la vita, il guadagno dell'empio è per i vizi. \o1 I beni del ricco sono la sua roccaforte, la rovina dei poveri è la loro miseria. an; I saggi fanno tesoro della scienza, ma la bocca dello stolto è un pericolo imminente. pmY Sulle labbra dell'assennato si trova la sapienza, per la schiena di chi è privo di senno il bastone. ffyfeeKdd}dcccbbbaara``w___P_^^<]]Z\\\D[[[,ZZZ;YYY7XXiXWWEVVV>UUPTTT>>==4< C'è gente che maledice suo padre e non benedice sua madre. o=W Non calunniare lo schiavo presso il padrone, perché egli non ti maledica e tu non ne porti la pena. <1 perché, una volta sazio, io non ti rinneghi e dica: "Chi è il Signore?", oppure, ridotto all'indigenza, non rubi e profani il nome del mio Dio. |;qtieni lontano da me falsità e menzogna, non darmi né povertà né ricchezza; ma fammi avere il cibo necessario, D:Io ti domando due cose, non negarmele prima che io muoia: c9?Non aggiungere nulla alle sue parole, perché non ti riprenda e tu sia trovato bugiardo. S8Ogni parola di Dio è appurata; egli è uno scudo per chi ricorre a lui. j7MChi è salito al cielo e ne è sceso? Chi ha raccolto il vento nel suo pugno? Chi ha racchiuso le acque nel suo mantello? Chi ha fissato tutti i confini della terra? Come si chiama? Qual è il nome di suo figlio, se lo sai? E6non ho imparato la sapienza e ignoro la scienza del Santo. V5%perché io sono il più ignorante degli uomini e non ho intelligenza umana; z4 oDetti di Agùr figlio di Iakè, da Massa. Dice quest'uomo: Sono stanco, o Dio, sono stanco, o Dio, e vengo meno, _37L'iniquo è un abominio per i giusti e gli uomini retti sono in abominio ai malvagi. W2'Molti ricercano il favore del principe, ma è il Signore che giudica ognuno. ^15Il temere gli uomini pone in una trappola; ma chi confida nel Signore è al sicuro. g0GChi è complice del ladro, odia se stesso, egli sente l'imprecazione, ma non denuncia nulla. Y/+L'orgoglio dell'uomo ne provoca l'umiliazione, l'umile di cuore ottiene onori. N.Un uomo collerico suscita litigi e l'iracondo commette molte colpe. ]-3Chi accarezza lo schiavo fin dall'infanzia, alla fine costui diventerà insolente. d,AHai visto un uomo precipitoso nel parlare? C'è più da sperare in uno stolto che in lui. U+#Lo schiavo non si corregge a parole, comprende, infatti, ma non obbedisce. W*'Senza la rivelazione il popolo diventa sfrenato; beato chi osserva la legge. O)Correggi il figlio e ti farà contento e ti procurerà consolazioni. ^(5Quando governano i malvagi, i delitti abbondano, ma i giusti ne vedranno la rovina. j'MLa verga e la correzione danno sapienza, ma il giovane lasciato a se stesso disonora sua madre. W&'Un re che giudichi i poveri con equità rende saldo il suo trono per sempre. d%A Il povero e l'usuraio si incontrano; è il Signore che illumina gli occhi di tutti e due. X$) Se un principe dà ascolto alle menzogne, tutti i suoi ministri sono malvagi. Z#- Lo stolto dà sfogo a tutto il suo malanimo, il saggio alla fine lo sa calmare. T"! Gli uomini sanguinari odiano l'onesto, mentre i giusti hanno cura di lui. Z!- Se un saggio discute con uno stolto, si agiti o rida, non vi sarà conclusione. W 'I beffardi mettono sottosopra una città, mentre i saggi placano la collera. [/Il giusto si prende a cuore la causa dei miseri, ma l'empio non intende ragione. b=Sotto i passi del malvagio c'è un trabocchetto, mentre il giusto corre ed è contento. PL'uomo che adula il suo prossimo gli tende una rete per i suoi passi. fEIl re con la giustizia rende prospero il paese, l'uomo che fa esazioni eccessive lo rovina. c?Chi ama la sapienza allieta il padre, ma chi frequenta prostitute dissipa il patrimonio. c?Quando comandano i giusti, il popolo gioisce, quando governano gli empi, il popolo geme. h KL'uomo che, rimproverato, resta di dura cervice sarà spezzato all'improvviso e senza rimedio. a;Se prevalgono gli empi, tutti si nascondono, se essi periscono, sono potenti i giusti. fEPer chi dà al povero non c'è indigenza, ma chi chiude gli occhi avrà grandi maledizioni. _7Chi confida nel suo senno è uno stolto, chi si comporta con saggezza sarà salvato. RL'uomo avido suscita litigi, ma chi confida nel Signore avrà successo. _7Chi deruba il padre o la madre e dice: "Non è peccato", è compagno dell'assassino. ^5Chi corregge un altro troverà in fine più favore di chi ha una lingua adulatrice. r]L'uomo dall'occhio cupido è impaziente di arricchire e non pensa che gli piomberà addosso la miseria. FNon è bene essere parziali, per un pezzo di pane si pecca. kOL'uomo leale sarà colmo di benedizioni, chi si arricchisce in fretta non sarà esente da colpa. c?Chi lavora la sua terra si sazierà di pane, chi insegue chimere si sazierà di miseria. b=Chi procede con rettitudine sarà salvato, chi va per vie tortuose cadrà ad un tratto. [ /Un uomo perseguitato per omicidio fuggirà fino alla tomba: nessuno lo soccorre. q [Un principe privo di senno moltiplica le vessazioni, ma chi odia la rapina prolungherà i suoi giorni. ^ 5Leone ruggente e orso affamato, tale è il malvagio che domina su un popolo povero. P Beato l'uomo che teme sempre, chi indurisce il cuore cadrà nel male. r ] Chi nasconde le proprie colpe non avrà successo; chi le confessa e cessa di farle troverà indulgenza. fE Grande è la gioia quando trionfano i giusti, ma se prevalgono gli empi ognuno si nasconde. N Il ricco si crede saggio, ma il povero intelligente lo scruta bene.  Chi fa traviare gli uomini retti per una cattiva strada, cadrà egli stesso nella fossa, mentre gli integri possederanno fortune. jM Chi volge altrove l'orecchio per non ascoltare la legge, anche la sua preghiera è in abominio. jMChi accresce il patrimonio con l'usura e l'interesse, lo accumula per chi ha pietà dei miseri. hIChi osserva la legge è un figlio intelligente, chi frequenta i crapuloni disonora suo padre. `9Meglio un povero dalla condotta integra che uno dai costumi perversi, anche se ricco. fEI malvagi non comprendono la giustizia, ma quelli che cercano il Signore comprendono tutto. gGQuelli che violano la legge lodano l'empio, ma quanti osservano la legge gli muovono guerra. \1Un uomo empio che opprime i miseri è una pioggia torrenziale che non porta pane. z~mPer i delitti di un paese molti sono i suoi tiranni, ma con un uomo intelligente e saggio l'ordine si mantiene. f} GL'empio fugge anche se nessuno lo insegue, mentre il giusto è sicuro come un giovane leone. p|Yle capre latte abbondante per il cibo e per vitto della tua famiglia. e per mantenere le tue schiave. V{%gli agnelli ti danno le vesti e i capretti il prezzo per comprare un campo, Zz-Si toglie il fieno, apparisce l'erba nuova e si raccolgono i foraggi dei monti; kyOperché non sono perenni le ricchezze, né un tesoro si trasmette di generazione in generazione. DxPreòccupati del tuo gregge, abbi cura delle tue mandrie, {woAnche se tu pestassi lo stolto nel mortaio tra i grani con il pestello, non scuoteresti da lui la sua stoltezza. wvgCome il crogiuolo è per l'argento e il fornello per l'oro, così l'uomo rispetto alla bocca di chi lo loda. guGCome gli inferi e l'abisso non si saziano mai, così non si saziano mai gli occhi dell'uomo. etCCome un volto differisce da un altro, così i cuori degli uomini differiscono fra di loro. fsEIl guardiano di un fico ne mangia i frutti, chi ha cura del suo padrone ne riceverà onori. Vr%Il ferro si aguzza con il ferro e l'uomo aguzza l'ingegno del suo compagno. \q1chi la vuol trattenere, trattiene il vento e raccoglie l'olio con la mano destra. ^p5Il gocciolar continuo in tempo di pioggia e una moglie litigiosa, si rassomigliano: eoCBenedire il prossimo di buon mattino ad alta voce gli sarà imputato come una maledizione. unc Prendigli il vestito perché si è fatto garante per uno straniero e tienilo in pegno per gli sconosciuti. \m1 L'accorto vede il pericolo e si nasconde, gli inesperti vanno avanti e la pagano. nlU Sii saggio, figlio mio, e allieterai il mio cuore e avrò di che rispondere a colui che mi insulta. 7kg Non abbandonare il tuo amico né quello di tuo padre, non entrare nella casa di tuo fratello nel giorno della tua disgrazia. Meglio un amico vicino che un fratello lontano. `j9 Il profumo e l'incenso allietano il cuore, la dolcezza di un amico rassicura l'anima. iiKCome un uccello che vola lontano dal nido così è l'uomo che va errando lontano dalla dimora. QhGola sazia disprezza il miele; per chi ha fame anche l'amaro è dolce. Ig Leali sono le ferite di un amico, fallaci i baci di un nemico. :foMeglio un rimprovero aperto che un amore celato. Ye+La collera è crudele, l'ira è impetuosa; ma chi può resistere alla gelosia? rd]La pietra è greve, la sabbia è pesante, ma più dell'una e dell'altra lo è il fastidio dello stolto. PcTi lodi un altro e non la tua bocca, un estraneo e non le tue labbra. Tb #Non ti vantare del domani, perché non sai neppure che cosa genera l'oggi. Ta!Una lingua bugiarda odia la verità, una bocca adulatrice produce rovina. ^`5Chi scava una fossa vi cadrà dentro e chi rotola una pietra, gli ricadrà addosso. U_#L'odio si copre di simulazione, ma la sua malizia apparirà pubblicamente. f^Eanche se usa espressioni melliflue, non ti fidare, perché egli ha sette abomini nel cuore. T]!Chi odia si maschera con le labbra, ma nel suo intimo cova il tradimento; k\OCome vernice d'argento sopra un coccio di creta sono le labbra lusinghiere con un cuore maligno. c[?Le parole del sussurrone sono come ghiotti bocconi, esse scendono in fondo alle viscere. fZEMantice per il carbone e legna per il fuoco, tale è l'attaccabrighe per rattizzar le liti. bY=Per mancanza di legna il fuoco si spegne; se non c'è il delatore, il litigio si calma. gXGcosì è quell'uomo che inganna il suo prossimo e poi dice: "Ma sì, è stato uno scherzo!". >WwCome un pazzo che scaglia tizzoni e frecce di morte, \V1Prende un cane per le orecchie chi si intromette in una lite che non lo riguarda. SUIl pigro si crede saggio più di sette persone che rispondono con senno. STIl pigro tuffa la mano nel piatto, ma dura fatica a portarla alla bocca. BSLa porta gira sui cardini, così il pigro sul suo letto. [R/ Il pigro dice: "C'è una belva per la strada, un leone si aggira per le piazze". ]Q3 Hai visto un uomo che si crede saggio? È meglio sperare in uno stolto che in lui. UP# Come il cane torna al suo vomito, così lo stolto ripete le sue stoltezze. \O1 Arciere che ferisce tutti i passanti, tale è chi assume uno stolto o un ubriaco. eNC Una spina penetrata nella mano d'un ubriaco, tale è una massima sulla bocca degli stolti. XM)Come chi lega il sasso alla fionda, così chi attribuisce onori a uno stolto. ZL-Malferme sono le gambe dello zoppo, così una massima sulla bocca degli stolti. XK)Si taglia i piedi e beve amarezze chi invia messaggi per mezzo di uno stolto. ZJ-Rispondi allo stolto secondo la sua stoltezza perché egli non si creda saggio. fIENon rispondere allo stolto secondo la sua stoltezza per non divenire anche tu simile a lui. eHCLa frusta per il cavallo, la cavezza per l'asino e il bastone per la schiena degli stolti. sG_Come il passero che svolazza, come la rondine che vola, così una maledizione senza motivo non avverrà. dF CCome la neve d'estate e la pioggia alla mietitura, così l'onore non conviene allo stolto. ]E3Una città smantellata o senza mura tale è l'uomo che non sa dominare la collera. ZD-Mangiare troppo miele non è bene, né lasciarsi prendere da parole adulatrici. cC?Fontana torbida e sorgente inquinata, tale è il giusto che vacilla di fronte all'empio. ZB-Come acqua fresca per una gola riarsa è una buona notizia da un paese lontano. aA;Abitare su un angolo del tetto è meglio di una moglie litigiosa e una casa in comune. ]@3La tramontana porta la pioggia, un parlare in segreto provoca lo sdegno sul volto. _?7perché così ammasserai carboni ardenti sul suo capo e il Signore ti ricompenserà. ]>3Se il tuo nemico ha fame, dagli pane da mangiare, se ha sete, dagli acqua da bere; w=gè togliersi le vesti in un giorno rigido. Aceto su una piaga viva, tali sono i canti per un cuore afflitto. l<QQual dente cariato e piede slogato tale è la fiducia dell'uomo sleale nel giorno della sventura, \;1Mazza, spada e freccia acuta è colui che depone il falso contro il suo prossimo. k:OMetti di rado il piede in casa del tuo vicino, perché non si stanchi di te e ti prenda in odio. g9GSe hai trovato il miele, mangiane quanto ti basta, per non esserne nauseato e poi vomitarlo. \81Con la pazienza il giudice si lascia persuadere, una lingua dolce spezza le ossa. ^75Nuvole e vento, ma senza pioggia, tale è l'uomo che si vanta di regali che non fa. 6  Come fresco di neve al tempo della mietitura, è un messaggero verace per chi lo manda; egli rinfranca l'animo del suo signore. a5; Come anello d'oro e collana d'oro fino è un saggio che ammonisce un orecchio attento. X4) Come frutti d'oro su vassoio d'argento così è una parola detta a suo tempo. ^35 altrimenti chi ti ascolta ti biasimerebbe e il tuo discredito sarebbe irreparabile. U2# Discuti la tua causa con il tuo vicino, ma non rivelare il segreto altrui; |1qnon metterlo subito fuori in un processo; altrimenti che farai alla fine, quando il tuo prossimo ti svergognerà? 0perché è meglio sentirsi dire: "Sali quassù" piuttosto che essere umiliato davanti a uno superiore. Quanto i tuoi occhi hanno visto K/Non darti arie davanti al re e non metterti al posto dei grandi, `.9togli il malvagio dalla presenza del re e il suo trono si stabilirà sulla giustizia. G-Togli le scorie dall'argento e l'orafo ne farà un bel vaso; m,SI cieli per la loro altezza, la terra per la sua profondità e il cuore dei re sono inesplorabili. N+È gloria di Dio nascondere le cose, è gloria dei re investigarle. b* ?Anche questi sono proverbi di Salomone, trascritti dagli uomini di Ezechia, re di Giuda. S)"e intanto viene passeggiando la miseria e l'indigenza come un accattone. Y(+!un po' dormire, un po' sonnecchiare, un po' incrociare le braccia per riposare G' Osservando, riflettevo e, vedendo, ho tratto questa lezione: z&mecco, ovunque erano cresciute le erbacce, il terreno era coperto di cardi e il recinto di pietre era in rovina. U%#Sono passato vicino al campo di un pigro, alla vigna di un uomo insensato: c$?Non dire: "Come ha fatto a me così io farò a lui, renderò a ciascuno come si merita". ^#5Non testimoniare alla leggera contro il tuo prossimo e non ingannare con le labbra. `"9Sistema i tuoi affari di fuori e fatti i lavori dei campi e poi costruisciti la casa. I! Dà un bacio sulle labbra colui che risponde con parole rette. l Qmentre tutto andrà bene a coloro che rendono giustizia, su di loro si riverserà la benedizione. gGSe uno dice all'empio: "Tu sei innocente", i popoli lo malediranno, le genti lo esecreranno, a;Anche queste sono parole dei saggi. Aver preferenze personali in giudizio non è bene. gGperché improvvisa sorgerà la loro vendetta e chi sa quale scempio faranno l'uno e l'altro? Z-Temi il Signore, figlio mio, e il re; non ribellarti né all'uno né all'altro, `9perché non ci sarà avvenire per il malvagio e la lucerna degli empi si estinguerà. ?yNon irritarti per i malvagi e non invidiare gli empi, X)perché il Signore non veda e se ne dispiaccia e allontani da lui la collera. kONon ti rallegrare per la caduta del tuo nemico e non gioisca il tuo cuore, quando egli soccombe, hIperché se il giusto cade sette volte, egli si rialza, ma gli empi soccombono nella sventura. ^5Non insidiare, o malvagio, la dimora del giusto, non distruggere la sua abitazione, xiSappi che tale è la sapienza per te: se l'acquisti, avrai un avvenire e la tua speranza non sarà stroncata. ^5 Mangia, figlio mio, il miele, perché è buono e dolce sarà il favo al tuo palato. 4a Se dici: "Ecco, io non ne so nulla", forse colui che pesa i cuori non lo comprende? Colui che veglia sulla tua vita lo sa; egli renderà a ciascuno secondo le sue opere. fE Libera quelli che sono condotti alla morte e salva quelli che sono trascinati al supplizio. O Se ti avvilisci nel giorno della sventura, ben poca è la tua forza. \1 Il proposito dello stolto è il peccato e lo spavaldo è l'abominio degli uomini. 9mChi trama per fare il male si chiama mestatore. iKÈ troppo alta la sapienza per lo stolto, alla porta della città egli non potrà aprir bocca. j Mperché con le decisioni prudenti si fa la guerra e la vittoria sta nel numero dei consiglieri. _ 7Un uomo saggio vale più di uno forte, un uomo sapiente più di uno pieno di vigore, Z -con la scienza si riempiono le sue stanze di tutti i beni preziosi e deliziosi. U #Con la sapienza si costruisce la casa e con la prudenza la si rende salda; Y +poiché il loro cuore trama rovine e le loro labbra non esprimono che malanni. M Non invidiare gli uomini malvagi, non desiderare di stare con loro; #"Mi hanno picchiato, ma non sento male. Mi hanno bastonato, ma non me ne sono accorto. Quando mi sveglierò? Ne chiederò dell'altro". U#"Ti parrà di giacere in alto mare o di dormire in cima all'albero maestro. X)!Allora i tuoi occhi vedranno cose strane e la tua mente dirà cose sconnesse. O finirà con il morderti come un serpente e pungerti come una vipera. iKNon guardare il vino quando rosseggia, quando scintilla nella coppa e scende giù piano piano; PPer quelli che si perdono dietro al vino e vanno a gustare vino puro. Per chi i guai? Per chi i lamenti? Per chi i litigi? Per chi i gemiti? A chi le percosse per futili motivi? A chi gli occhi rossi? X)Essa si apposta come un ladro e aumenta fra gli uomini il numero dei perfidi. Puna fossa profonda è la prostituta, e un pozzo stretto la straniera. [~/Fa' bene attenzione a me, figlio mio, e tieni fisso lo sguardo ai miei consigli: P}Gioisca tuo padre e tua madre e si rallegri colei che ti ha generato. `|9Il padre del giusto gioirà pienamente e chi ha generato un saggio se ne compiacerà. [{/Acquista il vero bene e non cederlo, la sapienza, l'istruzione e l'intelligenza. ]z3Ascolta tuo padre che ti ha generato, non disprezzare tua madre quando è vecchia. dyAperché l'ubriacone e il ghiottone impoveriranno e il dormiglione si vestirà di stracci. bx=Non essere fra quelli che s'inebriano di vino, né fra coloro che son ghiotti di carne, SwAscolta, figlio mio, e sii saggio e indirizza il cuore per la via retta. Nvperché così avrai un avvenire e la tua speranza non sarà delusa. Wu'Il tuo cuore non invidi i peccatori, ma resti sempre nel timore del Signore, QtEsulteranno le mie viscere, quando le tue labbra diranno parole rette. PsFiglio mio, se il tuo cuore sarà saggio, anche il mio cuore gioirà. Dranzi, se lo batti con la verga, lo salverai dagli inferi. dqA Non risparmiare al giovane la correzione, anche se tu lo batti con la verga, non morirà; Lp Piega il cuore alla correzione e l'orecchio ai discorsi sapienti. \o1 perché il loro vendicatore è forte, egli difenderà la loro causa contro di te. Pn Non spostare il confine antico, e non invadere il campo degli orfani, am; Non parlare agli orecchi di uno stolto, perché egli disprezzerà le tue sagge parole. Yl+Il boccone che hai mangiato rigetterai e avrai sprecato le tue parole gentili. zkmperché come chi calcola fra di sé, così è costui; ti dirà: "Mangia e bevi", ma il suo cuore non è con te. `j9Non mangiare il pane di chi ha l'occhio cattivo e non desiderare le sue ghiottonerie, |iqappena vi fai volare gli occhi sopra, essa già non è più: perché mette ali come aquila e vola verso il cielo. Hh Non affannarti per arricchire, rinunzia a un simile pensiero; DgNon desiderare le sue ghiottonerie, sono un cibo fallace. ?fymettiti un coltello alla gola, se hai molto appetito. Ve 'Quando siedi a mangiare con un potente, considera bene che cosa hai davanti; dHai visto un uomo sollecito nel lavoro? Egli si sistemerà al servizio del re, non resterà al servizio di persone oscure. ?cyNon spostare il confine antico, posto dai tuoi padri. Wb'perché, se poi non avrai da pagare, ti si toglierà il letto di sotto a te. Ya+Non essere di quelli che si fanno garanti o che s'impegnano per debiti altrui, U`#per non imparare i suoi costumi e procurarti una trappola per la tua vita. L_Non ti associare a un collerico e non praticare un uomo iracondo, m^Sperché il Signore difenderà la loro causa e spoglierà della vita coloro che li hanno spogliati. d]ANon depredare il povero, perché egli è povero, e non affliggere il misero in tribunale, k\Operché tu sappia esprimere una parola giusta e rispondere con parole sicure a chi ti interroga? D[Non ti ho scritto forse trenta tra consigli e istruzioni, _Z7Perché la tua fiducia sia riposta nel Signore, voglio indicarti oggi la tua strada. kYOperché ti sarà piacevole custodirle nel tuo intimo e averle tutte insieme pronte sulle labbra. hXIPorgi l'orecchio e ascolta le parole dei sapienti e applica la tua mente alla mia istruzione, ^W5Opprimere il povero non fa che arricchirlo, dare a un ricco non fa che impoverirlo. oVWLa stoltezza è legata al cuore del fanciullo, ma il bastone della correzione l'allontanerà da lui. \U1La bocca delle straniere è una fossa profonda, chi è in ira al Signore vi cade. WT' Il pigro dice: "C'è un leone là fuori: sarei ucciso in mezzo alla strada". ^S5 Gli occhi del Signore proteggono la scienza ed egli confonde le parole del perfido. _R7 Il Signore ama chi è puro di cuore e chi ha la grazia sulle labbra è amico del re. _Q7 Scaccia il beffardo e la discordia se ne andrà e cesseranno i litigi e gli insulti. ^P5 Chi ha l'occhio generoso sarà benedetto, perché egli dona del suo pane al povero. lOQChi semina l'ingiustizia raccoglie la miseria e il bastone a servizio della sua collera svanirà. YN+Il ricco domina sul povero e chi riceve prestiti è schiavo del suo creditore. ^M5Abitua il giovane secondo la via da seguire; neppure da vecchio se ne allontanerà. ^L5Spine e tranelli sono sulla via del perverso; chi ha cura di se stesso sta lontano. VK%Frutti dell'umiltà sono il timore di Dio, la ricchezza, l'onore e la vita. \J1L'accorto vede il pericolo e si nasconde, gli inesperti vanno avanti e la pagano. TI!Il ricco e il povero si incontrano, il Signore ha creato l'uno e l'altro. iH MUn buon nome val più di grandi ricchezze e la benevolenza altrui più dell'argento e dell'oro. dGAIl cavallo è pronto per il giorno della battaglia, ma al Signore appartiene la vittoria. YF+Non c'è sapienza, non c'è prudenza, non c'è consiglio di fronte al Signore. XE)L'empio assume un'aria sfrontata, l'uomo retto controlla la propria condotta. SDIl falso testimone perirà, ma l'uomo che ascolta potrà parlare sempre. aC;Il sacrificio degli empi è un abominio, tanto più se offerto con cattiva intenzione. aB;Tutta la vita l'empio indulge alla cupidigia, mentre il giusto dona senza risparmiare. aA;I desideri del pigro lo portano alla morte, perché le sue mani rifiutano di lavorare. \@1Il superbo arrogante si chiama beffardo, egli agisce nell'eccesso dell'insolenza. Q?Chi custodisce la bocca e la lingua preserva se stesso dai dispiaceri. `>9Il saggio assale una città di guerrieri e abbatte la fortezza in cui essa confidava. K=Chi segue la giustizia e la misericordia troverà vita e gloria. _<7Tesori preziosi e profumi sono nella dimora del saggio, ma lo stolto dilapida tutto. R;Meglio abitare in un deserto che con una moglie litigiosa e irritabile. Y:+Il malvagio serve da riscatto per il giusto e il perfido per gli uomini retti. [9/Diventerà indigente chi ama i piaceri e chi ama vino e profumi non arricchirà. i8KL'uomo che si scosta dalla via della saggezza, riposerà nell'assemblea delle ombre dei morti. e7CÈ una gioia per il giusto che sia fatta giustizia, mentre è un terrore per i malfattori. g6GUn regalo fatto in segreto calma la collera, un dono di sotto mano placa il furore violento. d5A Chi chiude l'orecchio al grido del povero invocherà a sua volta e non otterrà risposta. T4! Il Giusto osserva la casa dell'empio e precipita gli empi nella sventura. |3q Quando il beffardo vien punito, l'inesperto diventa saggio e quando il saggio viene istruito, accresce il sapere. b2= L'anima del malvagio desidera far il male e ai suoi occhi il prossimo non trova pietà. d1A È meglio abitare su un angolo del tetto che avere una moglie litigiosa e casa in comune. Y0+La via dell'uomo criminale è tortuosa, ma l'innocente è retto nel suo agire. [//La violenza degli empi li travolge, perché rifiutano di praticare la giustizia. Z.-Accumular tesori a forza di menzogne è vanità effimera di chi cerca la morte. l-QI piani dell'uomo diligente si risolvono in profitto, ma chi è precipitoso va verso l'indigenza. K,Occhi alteri e cuore superbo, lucerna degli empi, è il peccato. X+)Praticare la giustizia e l'equità per il Signore vale più di un sacrificio. _*7Agli occhi dell'uomo tutte le sue vie sono rette, ma chi pesa i cuori è il Signore. a) =Il cuore del re è un canale d'acqua in mano al Signore: lo dirige dovunque egli vuole. ^(5Le ferite sanguinanti spurgano il male, le percosse purificano i recessi del cuore. R'Vanto dei giovani è la loro forza, ornamento dei vecchi è la canizie. R&Bontà e fedeltà vegliano sul re, sulla bontà è basato il suo trono. i%KLo spirito dell'uomo è una fiaccola del Signore che scruta tutti i segreti recessi del cuore. T$!Un re saggio passa al vaglio i malvagi e ritorna su di loro con la ruota. h#IÈ un laccio per l'uomo esclamare subito: "Sacro!" e riflettere solo dopo aver fatto il voto. c"?Dal Signore sono diretti i passi dell'uomo e come può l'uomo comprender la propria via? X!)Il doppio peso è in abominio al Signore e le bilance false non sono un bene. [ /Non dire: "Voglio ricambiare il male", confida nel Signore ed egli ti libererà. X)I guadagni accumulati in fretta da principio non saranno benedetti alla fine. dAChi maledice il padre e la madre vedrà spegnersi la sua lucerna nel cuore delle tenebre. gGChi va in giro sparlando rivela un segreto, non associarti a chi ha sempre aperte le labbra. ^5Pondera bene i tuoi disegni, consigliandoti, e fa' la guerra con molta riflessione. taÈ piacevole all'uomo il pane procurato con frode, ma poi la sua bocca sarà piena di granelli di sabbia. mSPrendigli il vestito perché si è fatto garante per un altro e tienilo in pegno per gli estranei. \1C'è oro e ci sono molte perle, ma la cosa più preziosa sono le labbra istruite. X)"Robaccia, robaccia" dice chi compra: ma mentre se ne va, allora se ne vanta. gG Non amare il sonno per non diventare povero, tieni gli occhi aperti e avrai pane a sazietà. [/ L'orecchio che ascolta e l'occhio che vede: l'uno e l'altro ha fatto il Signore. ^5 Già con i suoi giochi il fanciullo dimostra se le sue azioni saranno pure e rette. L Doppio peso e doppia misura sono due cose in abominio al Signore. P Chi può dire: "Ho purificato il cuore, sono mondo dal mio peccato?". MIl re che siede in tribunale dissipa ogni male con il suo sguardo. a;Il giusto si regola secondo la sua integrità; beati i figli che lascia dietro di sé! I~~y~}}@||k|{{ezzzDyyy!xxiwwwcvvvCuuuCttt'ssVsrr]rqq-pponnkn*mbllkkjj!ihh|hggftee$dSccRbba\``X__1^i]]D\\h[[,ZZGYYWXXXWWzVV@UUJTT[SSfRyRQPOOnNN*MMMZLeLK{KJJ3II5H}GFFFEDDqCC=BB8AAQ@@/??>`==,<<;B::d99y88z7766Q55S44433X22d11l10o//v/...--H,,o,+f**0))/((H'''&&P%$$%#""S!_ n%%OnB~ARIl* K J p 3'|4Ga e si chiuderanno le porte sulla strada; quando si abbasserà il rumore della mola e si attenuerà il cinguettio degli uccelli e si affievoliranno tutti i toni del canto; MF quando tremeranno i custodi della casa e si curveranno i gagliardi e cesseranno di lavorare le donne che macinano, perché rimaste in poche, e si offuscheranno quelle che guardano dalle finestre iEK prima che si oscuri il sole, la luce, la luna e le stelle e ritornino le nubi dopo la pioggia; ,D S Ricòrdati del tuo creatore nei giorni della tua giovinezza, prima che vengano i giorni tristi e giungano gli anni di cui dovrai dire: "Non ci provo alcun gusto", C Caccia la malinconia dal tuo cuore, allontana dal tuo corpo il dolore, perché la giovinezza e i capelli neri sono un soffio. oBW Sta' lieto, o giovane, nella tua giovinezza, e si rallegri il tuo cuore nei giorni della tua gioventù. Segui pure le vie del tuo cuore e i desideri dei tuoi occhi. Sappi però che su tutto questo Dio ti convocherà in giudizio. A Anche se vive l'uomo per molti anni se li goda tutti, e pensi ai giorni tenebrosi, che saranno molti: tutto ciò che accade è vanità. =@u Dolce è la luce e agli occhi piace vedere il sole. )?K La mattina semina il tuo seme e la sera non dar riposo alle tue mani, perché non sai qual lavoro riuscirà, se questo o quello o se saranno buoni tutt'e due. > Come ignori per qual via lo spirito entra nelle ossa dentro il seno d'una donna incinta, così ignori l'opera di Dio che fa tutto. N= Chi bada al vento non semina mai e chi osserva le nuvole non miete. <y Se le nubi sono piene di acqua, la rovesciano sopra la terra; se un albero cade a sud o a nord, là dove cade rimane. b;= Fanne sette od otto parti, perché non sai quale sciagura potrà succedere sulla terra. L:  Getta il tuo pane sulle acque, perché con il tempo lo ritroverai. ;9o Non dir male del re neppure con il pensiero e nella tua stanza da letto non dir male del potente, perché un uccello del cielo trasporta la voce e un alato riferisce la parola. l8Q Per stare lieti si fanno banchetti e il vino allieta la vita; il denaro risponde a ogni esigenza. V7% Per negligenza il soffitto crolla e per l'inerzia delle mani piove in casa. 6 Felice te, o paese, che per re hai un uomo libero e i cui prìncipi mangiano al tempo dovuto per rinfrancarsi e non per gozzovigliare. g5G Guai a te, o paese, che per re hai un ragazzo e i cui prìncipi banchettano fin dal mattino! U4# La fatica dello stolto lo stanca; poiché non sa neppure andare in città. 3{ L'insensato moltiplica le parole: "Non sa l'uomo quel che avverrà: chi gli manifesterà ciò che sarà dopo di lui?". `29 il principio del suo parlare è sciocchezza, la fine del suo discorso pazzia funesta. r1] Le parole della bocca del saggio procurano benevolenza, ma le labbra dello stolto lo mandano in rovina: d0A Se il serpente morde prima d'essere incantato, non c'è niente da fare per l'incantatore. / Se il ferro è ottuso e non se ne affila il taglio, bisogna raddoppiare gli sforzi; la riuscita sta nell'uso della saggezza. M. Chi spacca le pietre si fa male e chi taglia legna corre pericolo. Z-- Chi scava una fossa ci casca dentro e chi disfà un muro è morso da una serpe. Q, Ho visto schiavi a cavallo e prìncipi camminare a piedi come schiavi. R+ la follia vien collocata in posti elevati e gli abili siedono in basso. d*A C'è un male che io ho osservato sotto il sole: l'errore commesso da parte di un sovrano: )} Se l'ira d'un potente si accende contro di te, non lasciare il tuo posto, perché la calma placa le offese anche gravi. a(; Per qualunque via lo stolto cammini è privo di senno e di ognuno dice: "È un pazzo". U'# La mente del sapiente si dirige a destra e quella dello stolto a sinistra. {& q Una mosca morta guasta l'unguento del profumiere: un po' di follia può contare più della sapienza e dell'onore. _%7 Meglio la sapienza che le armi da guerra, ma uno sbaglio solo annienta un gran bene. ]$3 Le parole calme dei saggi si ascoltano più delle grida di chi domina fra i pazzi. # E io dico: È meglio la sapienza della forza, ma la sapienza del povero è disprezzata e le sue parole non sono ascoltate. "3 Si trovava però in essa un uomo povero ma saggio, il quale con la sua sapienza salvò la città; eppure nessuno si ricordò di quest'uomo povero. ! c'era una piccola città con pochi abitanti. Un gran re si mosse contro di essa, l'assediò e vi costruì contro grandi bastioni. L  Anche questo fatto ho visto sotto il sole e mi parve assai grave: Q Infatti l'uomo non conosce neppure la sua ora: simile ai pesci che sono presi dalla rete fatale e agli uccelli presi al laccio, l'uomo è sorpreso dalla sventura che improvvisa si abbatte su di lui. r] Ho visto anche sotto il sole che non è degli agili la corsa, né dei forti la guerra e neppure dei sapienti il pane e degli accorti la ricchezza e nemmeno degli intelligenti il favore, perché il tempo e il caso raggiungono tutti. ;o Tutto ciò che trovi da fare, fallo finché ne sei in grado, perché non ci sarà né attività, né ragione, né scienza, né sapienza giù negli inferi, dove stai per andare. I Godi la vita con la sposa che ami per tutti i giorni della tua vita fugace, che Dio ti concede sotto il sole, perché questa è la tua sorte nella vita e nelle pene che soffri sotto il sole. Y+ In ogni tempo le tue vesti siano bianche e il profumo non manchi sul tuo capo. yk Va', mangia con gioia il tuo pane, bevi il tuo vino con cuore lieto, perché Dio ha già gradito le tue opere. % Il loro amore, il loro odio e la loro invidia, tutto è ormai finito, non avranno più alcuna parte in tutto ciò che accade sotto il sole.  I vivi sanno che moriranno, ma i morti non sanno nulla; non c'è più salario per loro, perché il loro ricordo svanisce. yk Certo, finché si resta uniti alla società dei viventi c'è speranza: meglio un cane vivo che un leone morto. mS Questo è il male in tutto ciò che avviene sotto il sole: una medesima sorte tocca a tutti e anche il cuore degli uomini è pieno di male e la stoltezza alberga nel loro cuore mentre sono in vita, poi se ne vanno fra i morti. U# Vi è una sorte unica per tutti, per il giusto e l'empio, per il puro e l'impuro, per chi offre sacrifici e per chi non li offre, per il buono e per il malvagio, per chi giura e per chi teme di giurare. H Infatti ho riflettuto su tutto questo e ho compreso che i giusti e i saggi e le loro azioni sono nelle mani di Dio. L'uomo non conosce né l'amore né l'odio; davanti a lui tutto è vanità. }sallora ho osservato tutta l'opera di Dio, e che l'uomo non può scoprire la ragione di quanto si compie sotto il sole; per quanto si affatichi a cercare, non può scoprirla. Anche se un saggio dicesse di conoscerla, nessuno potrebbe trovarla. )KQuando mi sono applicato a conoscere la sapienza e a considerare l'affannarsi che si fa sulla terra - poiché l'uomo non conosce riposo né giorno né notte - lQPerciò approvo l'allegria, perché l'uomo non ha altra felicità, sotto il sole, che mangiare e bere e stare allegro. Sia questa la sua compagnia nelle sue fatiche, durante i giorni di vita che Dio gli concede sotto il sole. oWSulla terra si ha questa delusione: vi sono giusti ai quali tocca la sorte meritata dagli empi con le loro opere, e vi sono empi ai quali tocca la sorte meritata dai giusti con le loro opere. Io dico che anche questo è vanità. oW e non sarà felice l'empio e non allungherà come un'ombra i suoi giorni, perché egli non teme Dio. :m poiché il peccatore, anche se commette il male cento volte, ha lunga vita. Tuttavia so che saranno felici coloro che temono Dio, appunto perché provano timore davanti a lui,  / Poiché non si dà una sentenza immediata contro una cattiva azione, per questo il cuore dei figli dell'uomo è pieno di voglia di fare il male; G  Frattanto ho visto empi venir condotti alla sepoltura; invece, partirsene dal luogo santo ed essere dimenticati nella città coloro che avevano operato rettamente. Anche questo è vanità.   Tutto questo ho visto riflettendo su ogni azione che si compie sotto il sole, quando l'uomo domina sull'altro uomo, a proprio danno. F Nessun uomo è padrone del suo soffio vitale tanto da trattenerlo, né alcuno ha potere sul giorno della sua morte, né c'è scampo dalla lotta; l'iniquità non salva colui che la compie. R Questi ignora che cosa accadrà; chi mai può indicargli come avverrà? lQInfatti, per ogni cosa vi è tempo e giudizio e il male dell'uomo ricade gravemente su chi lo fa. kOChi osserva il comando non prova alcun male; la mente del saggio conosce il tempo e il giudizio. MInfatti, la parola del re è sovrana; chi può dirgli: "Che fai?". nUnon allontanarti in fretta da lui e non persistere nel male; perché egli può fare ciò che vuole. KOsserva gli ordini del re e, a causa del giuramento fatto a Dio,  !Chi è come il saggio? Chi conosce la spiegazione delle cose? La sapienza dell'uomo ne rischiara il volto, ne cambia la durezza del viso. oWVedi, solo questo ho trovato: Dio ha fatto l'uomo retto, ma essi cercano tanti fallaci ragionamenti.  Quello che io cerco ancora e non ho trovato è questo: Un uomo su mille l'ho trovato: ma una donna fra tutte non l'ho trovata. oWVedi, io ho scoperto questo, dice Qoèlet, confrontando una ad una le cose, per trovarne la ragione. >uTrovo che amara più della morte è la donna, la quale è tutta lacci: una rete il suo cuore, catene le sue braccia. Chi è gradito a Dio la sfugge ma il peccatore ne resta preso. *~MMi son applicato di nuovo a conoscere e indagare e cercare la sapienza e il perché delle cose e a conoscere che la malvagità è follia e la stoltezza pazzia. V}%Ciò che è stato è lontano e profondo, profondo: chi lo può raggiungere? z|mTutto questo io ho esaminato con sapienza e ho detto: "Voglio essere saggio!", ma la sapienza è lontana da me! W{'perché il tuo cuore sa che anche tu hai detto tante volte male degli altri. |zqAncora: non fare attenzione a tutte le dicerie che si fanno, per non sentir che il tuo servo ha detto male di te, by=Non c'è infatti sulla terra un uomo così giusto che faccia solo il bene e non pecchi. [x/La sapienza rende il saggio più forte di dieci potenti che governano la città. wÈ bene che tu ti attenga a questo e che non stacchi la mano da quello, perché chi teme Dio riesce in tutte queste cose. \v1Non esser troppo malvagio e non essere stolto. Perché vuoi morire innanzi tempo? Wu'Non esser troppo scrupoloso né saggio oltre misura. Perché vuoi rovinarti? t+Tutto ho visto nei giorni della mia vanità: perire il giusto nonostante la sua giustizia, vivere a lungo l'empio nonostante la sua iniquità. s7Nel giorno lieto sta' allegro e nel giorno triste rifletti: "Dio ha fatto tanto l'uno quanto l'altro, perché l'uomo non trovi nulla da incolparlo". Ur# Osserva l'opera di Dio: chi può raddrizzare ciò che egli ha fatto curvo? q perché si sta all'ombra della saggezza come si sta all'ombra del denaro e il profitto della saggezza fa vivere chi la possiede. dpA È buona la saggezza insieme con un patrimonio ed è utile per coloro che vedono il sole; o  Non domandare: "Come mai i tempi antichi erano migliori del presente?", poiché una tale domanda non è ispirata da saggezza. cn? Non esser facile a irritarti nel tuo spirito, perché l'ira alberga in seno agli stolti. am;Meglio la fine di una cosa che il suo principio; è meglio la pazienza della superbia. OlIl mal tolto rende sciocco il saggio e i regali corrompono il cuore. {koperché com'è il crepitio dei pruni sotto la pentola, tale è il riso degli stolti. Ma anche questo è vanità. Yj+Meglio ascoltare il rimprovero del saggio che ascoltare il canto degli stolti: ci?Il cuore dei saggi è in una casa in lutto e il cuore degli stolti in una casa in festa. bh=È preferibile la mestizia al riso, perché sotto un triste aspetto il cuore è felice. gÈ meglio andare in una casa in pianto che andare in una casa in festa; perché quella è la fine d'ogni uomo e chi vive ci rifletterà. mf UUn buon nome è preferibile all'unguento profumato e il giorno della morte al giorno della nascita. Me Chi sa quel che all'uomo convenga durante la vita, nei brevi giorni della sua vana esistenza che egli trascorre come un'ombra? Chi può indicare all'uomo cosa avverrà dopo di lui sotto il sole? Td! Le molte parole aumentano la delusione e quale vantaggio v'è per l'uomo? c  Ciò che è, già da tempo ha avuto un nome; e si sa che cos'è un uomo: egli non può competere con chi è più forte di lui. ubc Meglio vedere con gli occhi, che vagare con il desiderio. Anche questo è vanità e un inseguire il vento. a{Quale vantaggio ha il saggio sullo stolto? Quale il vantaggio del povero che sa comportarsi bene di fronte ai viventi? U`#Tutta la fatica dell'uomo è per la bocca e la sua brama non è mai sazia. _Se quello vivesse anche due volte mille anni, senza godere dei suoi beni, forse non dovranno andare tutt'e due nel medesimo luogo? o^WNon vide neppure il sole: non conobbe niente; eppure il suo riposo è maggiore di quello dell'altro. g]Gperché questi viene invano e se ne va nella tenebra e il suo nome è coperto dalla tenebra. ;\oSe uno avesse cento figli e vivesse molti anni e molti fossero i suoi giorni, se egli non gode dei suoi beni e non ha neppure una tomba, allora io dico: meglio di lui l'aborto, Q[A uno Dio ha concesso beni, ricchezze, onori e non gli manca niente di quanto desidera; ma Dio non gli concede di poterne godere, perché è un estraneo che ne gode. Ciò è vanità e malanno grave! PZ Un altro male ho visto sotto il sole, che pesa molto sopra gli uomini. ~YuEgli non penserà infatti molto ai giorni della sua vita, poiché Dio lo tiene occupato con la gioia del suo cuore. -XSOgni uomo, a cui Dio concede ricchezze e beni, ha anche facoltà di goderli e prendersene la sua parte e di godere delle sue fatiche: anche questo è dono di Dio. :WmEcco quello che ho concluso: è meglio mangiare e bere e godere dei beni in ogni fatica durata sotto il sole, nei pochi giorni di vita che Dio gli dà: è questa la sua sorte. rV]Inoltre avrà passato tutti i suoi giorni nell'oscurità e nel pianto fra molti guai, malanni e crucci. U#Anche questo è un brutto malanno: che se ne vada proprio come è venuto. Qual vantaggio ricava dall'aver gettato le sue fatiche al vento? T7Come è uscito nudo dal grembo di sua madre, così se ne andrà di nuovo come era venuto, e dalle sue fatiche non ricaverà nulla da portar con sé. zSm Se ne vanno in fumo queste ricchezze per un cattivo affare e il figlio che gli è nato non ha nulla nelle mani. kRO Un altro brutto malanno ho visto sotto il sole: ricchezze custodite dal padrone a proprio danno. tQa Dolce è il sonno del lavoratore, poco o molto che mangi; ma la sazietà del ricco non lo lascia dormire. P{ Con il crescere dei beni i parassiti aumentano e qual vantaggio ne riceve il padrone, se non di vederli con gli occhi? {Oo Chi ama il denaro, mai si sazia di denaro e chi ama la ricchezza, non ne trae profitto. Anche questo è vanità. ONl'interesse del paese in ogni cosa è un re che si occupa dei campi. \M1Se vedi nella provincia il povero oppresso e il diritto e la giustizia calpestati, non ti meravigliare di questo, poiché sopra un'autorità veglia un'altra superiore e sopra di loro un'altra ancora più alta: jLMPoiché dai molti sogni provengono molte delusioni e molte parole. Abbi dunque il timor di Dio. XK)Non permettere alla tua bocca di renderti colpevole e non dire davanti al messaggero che è stata una inavvertenza, perché Dio non abbia ad adirarsi per le tue parole e distrugga il lavoro delle tue mani. AJ}È meglio non far voti, che farli e poi non mantenerli. I Quando hai fatto un voto a Dio, non indugiare a soddisfarlo, perché egli non ama gli stolti: adempi quello che hai promesso. iHKDalle molte preoccupazioni vengono i sogni e dalle molte chiacchiere il discorso dello stolto. GG Non essere precipitoso con la bocca e il tuo cuore non si affretti a proferir parola davanti a Dio, perché Dio è in cielo e tu sei sulla terra; perciò le tue parole siano parche, poiché 1F[Bada ai tuoi passi, quando ti rechi alla casa di Dio. Avvicinarsi per ascoltare vale più del sacrificio offerto dagli stolti che non comprendono neppure di far male. 3E_Era una folla immensa quella di cui egli era alla testa. Ma coloro che verranno dopo non avranno da rallegrarsi di lui. Anche questo è vanità e un inseguire il vento. yDkHo visto tutti i viventi che si muovono sotto il sole, stare con quel ragazzo, il secondo, cioè l'usurpatore. }CsIl ragazzo infatti può uscir di prigione ed esser proclamato re, anche se, mentre quegli regnava, è nato povero. kBO Meglio un ragazzo povero ma accorto, che un re vecchio e stolto che non sa ascoltare i consigli. lAQ Se uno aggredisce, in due gli possono resistere e una corda a tre capi non si rompe tanto presto. e@C Inoltre, se due dormono insieme, si possono riscaldare; ma uno solo come fa a riscaldarsi? ?y Infatti, se vengono a cadere, l'uno rialza l'altro. Guai invece a chi è solo: se cade, non ha nessuno che lo rialzi. a>; Meglio essere in due che uno solo, perché due hanno un miglior compenso nella fatica. p=Yuno è solo, senza eredi, non ha un figlio, non un fratello. Eppure non smette mai di faticare, né il suo occhio è sazio di ricchezza: "Per chi mi affatico e mi privo dei beni?". Anche questo è vanità e un cattivo affannarsi. @<{Inoltre ho considerato un'altra vanità sotto il sole: F;Meglio una manciata con riposo che due manciate con fatica. >:wLo stolto incrocia le braccia e divora la sua carne. /9WHo osservato anche che ogni fatica e tutta l'abilità messe in un lavoro non sono che invidia dell'uno con l'altro. Anche questo è vanità e un inseguire il vento. 8ma ancor più felice degli uni e degli altri chi ancora non è e non ha visto le azioni malvage che si commettono sotto il sole. k7OAllora ho proclamato più felici i morti, ormai trapassati, dei viventi che sono ancora in vita; e6 EHo poi considerato tutte le oppressioni che si commettono sotto il sole. Ecco il pianto degli oppressi che non hanno chi li consoli; da parte dei loro oppressori sta la violenza, mentre per essi non c'è chi li consoli. >5uMi sono accorto che nulla c'è di meglio per l'uomo che godere delle sue opere, perché questa è la sua sorte. Chi potrà infatti condurlo a vedere ciò che avverrà dopo di lui? s4_Chi sa se il soffio vitale dell'uomo salga in alto e se quello della bestia scenda in basso nella terra? t3aTutti sono diretti verso la medesima dimora: tutto è venuto dalla polvere e tutto ritorna nella polvere. h2IInfatti la sorte degli uomini e quella delle bestie è la stessa; come muoiono queste muoiono quelli; c'è un solo soffio vitale per tutti. Non esiste superiorità dell'uomo rispetto alle bestie, perché tutto è vanità. {1oPoi riguardo ai figli dell'uomo mi son detto: Dio vuol provarli e mostrare che essi di per sé sono come bestie. r0]Ho pensato: Dio giudicherà il giusto e l'empio, perché c'è un tempo per ogni cosa e per ogni azione. /{Ma ho anche notato che sotto il sole al posto del diritto c'è l'iniquità e al posto della giustizia c'è l'empietà. e.CCiò che è, già è stato; ciò che sarà, già è; Dio ricerca ciò che è già passato. -7Riconosco che qualunque cosa Dio fa è immutabile; non c'è nulla da aggiungere, nulla da togliere. Dio agisce così perché si abbia timore di lui. N, ma che un uomo mangi, beva e goda del suo lavoro è un dono di Dio. f+E Ho concluso che non c'è nulla di meglio per essi, che godere e agire bene nella loro vita; K* Egli ha fatto bella ogni cosa a suo tempo, ma egli ha messo la nozione dell'eternità nel loro cuore, senza però che gli uomini possano capire l'opera compiuta da Dio dal principio alla fine. a); Ho considerato l'occupazione che Dio ha dato agli uomini, perché si occupino in essa. 9(m Che vantaggio ha chi si dà da fare con fatica? c'?Un tempo per amare e un tempo per odiare, un tempo per la guerra e un tempo per la pace. e&CUn tempo per stracciare e un tempo per cucire, un tempo per tacere e un tempo per parlare. g%GUn tempo per cercare e un tempo per perdere, un tempo per serbare e un tempo per buttar via. $Un tempo per gettare sassi e un tempo per raccoglierli, un tempo per abbracciare e un tempo per astenersi dagli abbracci. c#?Un tempo per piangere e un tempo per ridere, un tempo per gemere e un tempo per ballare. h"IUn tempo per uccidere e un tempo per guarire, un tempo per demolire e un tempo per costruire. u!cC'è un tempo per nascere e un tempo per morire, un tempo per piantare e un tempo per sradicare le piante. [  1Per ogni cosa c'è il suo momento, il suo tempo per ogni faccenda sotto il cielo. X)Egli concede a chi gli è gradito sapienza, scienza e gioia, mentre al peccatore dà la pena di raccogliere e d'ammassare per colui che è gradito a Dio. Ma anche questo è vanità e un inseguire il vento! ;qDifatti, chi può mangiare e godere senza di lui? )Non c'è di meglio per l'uomo che mangiare e bere e godersela nelle sue fatiche; ma mi sono accorto che anche questo viene dalle mani di Dio. Tutti i suoi giorni non sono che dolori e preoccupazioni penose; il suo cuore non riposa neppure di notte. Anche questo è vanità! Allora quale profitto c'è per l'uomo in tutta la sua fatica e in tutto l'affanno del suo cuore con cui si affatica sotto il sole? Cperché chi ha lavorato con sapienza, con scienza e con successo dovrà poi lasciare i suoi beni a un altro che non vi ha per nulla faticato. Anche questo è vanità e grande sventura. lQSono giunto al punto di disperare in cuor mio per tutta la fatica che avevo durato sotto il sole, 2]E chi sa se questi sarà saggio o stolto? Eppure potrà disporre di tutto il mio lavoro, in cui ho speso fatiche e intelligenza sotto il sole. Anche questo è vanità! nUHo preso in odio ogni lavoro da me fatto sotto il sole, perché dovrò lasciarlo al mio successore. Ho preso in odio la vita, perché mi è sgradito quanto si fa sotto il sole. Ogni cosa infatti è vanità e un inseguire il vento. -SInfatti, né del saggio né dello stolto resterà un ricordo duraturo e nei giorni futuri tutto sarà dimenticato. Allo stesso modo muoiono il saggio e lo stolto. 5cAllora ho pensato: "Anche a me toccherà la sorte dello stolto! Allora perché ho cercato d'esser saggio? Dov'è il vantaggio?". E ho concluso: "Anche questo è vanità". Il saggio ha gli occhi in fronte, ma lo stolto cammina nel buio. Ma so anche che un'unica sorte è riservata a tutt'e due. ta Mi sono accorto che il vantaggio della sapienza sulla stoltezza è il vantaggio della luce sulle tenebre:  Ho considerato poi la sapienza, la follia e la stoltezza. "Che farà il successore del re? Ciò che è già stato fatto". L Ho considerato tutte le opere fatte dalle mie mani e tutta la fatica che avevo durato a farle: ecco, tutto mi è apparso vanità e un inseguire il vento: non c'è alcun vantaggio sotto il sole. L Non ho negato ai miei occhi nulla di ciò che bramavano, né ho rifiutato alcuna soddisfazione al mio cuore, che godeva d'ogni mia fatica; questa è stata la ricompensa di tutte le mie fatiche. {o Sono divenuto grande, più potente di tutti i miei predecessori in Gerusalemme, pur conservando la mia sapienza. 9Ho accumulato anche argento e oro, ricchezze di re e di province; mi sono procurato cantori e cantatrici, insieme con le delizie dei figli dell'uomo. 2 ]Ho acquistato schiavi e schiave e altri ne ho avuti nati in casa e ho posseduto anche armenti e greggi in gran numero più di tutti i miei predecessori in Gerusalemme. I  mi sono fatto vasche, per irrigare con l'acqua le piantagioni. [ /Mi sono fatto parchi e giardini e vi ho piantato alberi da frutto d'ogni specie; Y +Ho intrapreso grandi opere, mi sono fabbricato case, mi sono piantato vigneti. ykHo voluto soddisfare il mio corpo con il vino, con la pretesa di dedicarmi con la mente alla sapienza e di darmi alla follia, finché non scoprissi che cosa convenga agli uomini compiere sotto il cielo, nei giorni contati della loro vita. FDel riso ho detto: "Follia!" e della gioia: "A che giova?".  Io ho detto in cuor mio: "Vieni, dunque, ti voglio mettere alla prova con la gioia: Gusta il piacere!". Ma ecco anche questo è vanità. [ 1perché molta sapienza, molto affanno; chi accresce il sapere, aumenta il dolore.  9Ho deciso allora di conoscere la sapienza e la scienza, come anche la stoltezza e la follia, e ho compreso che anche questo è un inseguire il vento, S !Pensavo e dicevo fra me: "Ecco, io ho avuto una sapienza superiore e più vasta di quella che ebbero quanti regnarono prima di me in Gerusalemme. La mia mente ha curato molto la sapienza e la scienza". Z /Ciò che è storto non si può raddrizzare e quel che manca non si può contare. m UHo visto tutte le cose che si fanno sotto il sole ed ecco tutto è vanità e un inseguire il vento. C  Mi sono proposto di ricercare e investigare con saggezza tutto ciò che si fa sotto il cielo. È questa una occupazione penosa che Dio ha imposto agli uomini, perché in essa fatichino. = w Io, Qoèlet, sono stato re d'Israele in Gerusalemme. ~  Non resta più ricordo degli antichi, ma neppure di coloro che saranno si conserverà memoria presso coloro che verranno in seguito. } # C'è forse qualcosa di cui si possa dire: "Guarda, questa è una novità"? Proprio questa è già stata nei secoli che ci hanno preceduto. l| S Ciò che è stato sarà e ciò che si è fatto si rifarà; non c'è niente di nuovo sotto il sole. { -Tutte le cose sono in travaglio e nessuno potrebbe spiegarne il motivo. Non si sazia l'occhio di guardare né mai l'orecchio è sazio di udire. z Tutti i fiumi vanno al mare, eppure il mare non è mai pieno: raggiunta la loro mèta, i fiumi riprendono la loro marcia. sy aIl vento soffia a mezzogiorno, poi gira a tramontana; gira e rigira e sopra i suoi giri il vento ritorna. Zx /Il sole sorge e il sole tramonta, si affretta verso il luogo da dove risorgerà. Ww )Una generazione va, una generazione viene ma la terra resta sempre la stessa. Wv )Quale utilità ricava l'uomo da tutto l'affanno per cui fatica sotto il sole? Wu )Vanità delle vanità, dice Qoèlet, vanità delle vanità, tutto è vanità. ?t }Parole di Qoèlet, figlio di Davide, re di Gerusalemme. hsITau Datele del frutto delle sue mani e le sue stesse opere la lodino alle porte della città. ar;Sin Fallace è la grazia e vana è la bellezza, ma la donna che teme Dio è da lodare. [q/Res "Molte figlie hanno compiuto cose eccellenti, ma tu le hai superate tutte!". Vp%Kof I suoi figli sorgono a proclamarla beata e suo marito a farne l'elogio: _o7Sade Sorveglia l'andamento della casa; il pane che mangia non è frutto di pigrizia. Tn!Pe Apre la bocca con saggezza e sulla sua lingua c'è dottrina di bontà. MmAin Forza e decoro sono il suo vestito e se la ride dell'avvenire. SlSamec Confeziona tele di lino e le vende e fornisce cinture al mercante. bk=Nun Suo marito è stimato alle porte della città dove siede con gli anziani del paese. KjMem Si fa delle coperte, di lino e di porpora sono le sue vesti. giGLamed Non teme la neve per la sua famiglia, perché tutti i suoi di casa hanno doppia veste. DhCaf Apre le sue mani al misero, stende la mano al povero. LgIod Stende la sua mano alla conocchia e mena il fuso con le dita. jfMTet È soddisfatta, perché il suo traffico va bene, neppure di notte si spegne la sua lucerna. ReHet Si cinge con energia i fianchi e spiega la forza delle sue braccia. ^d5Zain Pensa ad un campo e lo compra e con il frutto delle sue mani pianta una vigna. sc_Vau Si alza quando ancora è notte e prepara il cibo alla sua famiglia e dà ordini alle sue domestiche. Yb+He Ella è simile alle navi di un mercante, fa venire da lontano le provviste. Ka Dalet Si procura lana e lino e li lavora volentieri con le mani. \`1 Ghimel Essa gli dà felicità e non dispiacere per tutti i giorni della sua vita. W_' Bet In lei confida il cuore del marito e non verrà a mancargli il profitto. b^= Alef Una donna perfetta chi potrà trovarla? Ben superiore alle perle è il suo valore. Z]- Apri la bocca e giudica con equità e rendi giustizia all'infelice e al povero. N\Apri la bocca in favore del muto in difesa di tutti gli sventurati. R[Beva e dimentichi la sua povertà e non si ricordi più delle sue pene. `Z9Date bevande inebrianti a chi sta per perire e il vino a chi ha l'amarezza nel cuore. mYSper paura che, bevendo, dimentichino i loro decreti e tradiscano il diritto di tutti gli afflitti. tXaNon conviene ai re, Lemuèl, non conviene ai re bere il vino, né ai principi bramare bevande inebrianti, ^W5Non dare il tuo vigore alle donne, né i tuoi costumi a quelle che corrompono i re. [V/E che, figlio mio! E che, figlio delle mie viscere! E che, figlio dei miei voti! EU Parole di Lemuèl, re di Massa, che sua madre gli insegnò. T}!poiché, sbattendo il latte ne esce la panna, premendo il naso ne esce il sangue, spremendo la collera ne esce la lite. bS= Se ti sei esaltato per stoltezza e se poi hai riflettuto, mettiti una mano sulla bocca, MRil gallo pettoruto e il caprone e un re alla testa del suo popolo. ~~a}}}*||A{{zzyzyxxqwvvXv uuquttxt%ssls,rr;qqwq&p|poqonn,mllllkhjjUiihugg}ffeeYddcxbbaa``e__^^K]]d\[ZZZ+YXX,WVVVEUULTT>>==+<;;9::0988|8&77T655F433N222?110///.. --A,,Q,++**@)))%((X''{&&5%%D$##m""{"!!. IT BrDrn kwi!:l: t 6 D  f-ehe]>@wDunque il desiderio della sapienza conduce al regno. 1?]e l'immortalità fa stare vicino a Dio. e>Cl'amore è osservanza delle sue leggi; il rispetto delle leggi è garanzia di immortalità f=ESuo principio assai sincero è il desiderio d'istruzione; la cura dell'istruzione è amore; <Essa medesima va in cerca di quanti sono degni di lei, appare loro ben disposta per le strade, va loro incontro con ogni benevolenza. j;MRiflettere su di essa è perfezione di saggezza, chi veglia per lei sarà presto senza affanni. b:=Chi si leva per essa di buon mattino non faticherà, la troverà seduta alla sua porta. >9w Previene, per farsi conoscere, quanti la desiderano. {8o La sapienza è radiosa e indefettibile, facilmente è contemplata da chi l'ama e trovata da chiunque la ricerca. U7# Desiderate, pertanto, le mie parole; bramatele e ne riceverete istruzione. y6k Chi custodisce santamente le cose sante sarà santificato e chi si è istruito in esse vi troverà una difesa. w5g Pertanto a voi, o sovrani, sono dirette le mie parole, perché impariate la sapienza e non abbiate a cadere. 74iMa sui potenti sovrasta un'indagine rigorosa. /3WIl Signore di tutti non si ritira davanti a nessuno, non ha soggezione della grandezza, perché egli ha creato il piccolo e il grande e si cura ugualmente di tutti. Z2-L'inferiore è meritevole di pietà, ma i potenti saranno esaminati con rigore. 1 Con terrore e rapidamente egli si ergerà contro di voi poiché un giudizio severo si compie contro coloro che stanno in alto. &0Epoiché, pur essendo ministri del suo regno, non avete governato rettamente, né avete osservato la legge né vi siete comportati secondo il volere di Dio. //La vostra sovranità proviene dal Signore; la vostra potenza dall'Altissimo, il quale esaminerà le vostre opere e scruterà i vostri propositi; w.gPorgete l'orecchio, voi che dominate le moltitudini e siete orgogliosi per il gran numero dei vostri popoli. \- 3Ascoltate, o re, e cercate di comprendere; imparate, governanti di tutta la terra. 7,gSi scatenerà contro di loro un vento impetuoso, li disperderà come un uragano. L'iniquità renderà deserta tutta la terra e la malvagità rovescerà i troni dei potenti. "+=dalla fionda saranno scagliati chicchi di grandine colmi di sdegno. Infurierà contro di loro l'acqua del mare e i fiumi li sommergeranno senza pietà. {*oScoccheranno gli infallibili dardi dei fulmini, e come da un arco ben teso, dalle nubi, colpiranno il bersaglio; o)Waffilerà la sua collera inesorabile come spada e il mondo combatterà con lui contro gli insensati. :(oprenderà come scudo una santità inespugnabile; `'9indosserà la giustizia come corazza e si metterà come elmo un giudizio infallibile; ^&5Egli prenderà per armatura il suo zelo e armerà il creato per castigare i nemici; /%WPer questo riceveranno una magnifica corona regale, un bel diadema dalla mano del Signore, perché li proteggerà con la destra, con il braccio farà loro da scudo. z$mI giusti al contrario vivono per sempre, la loro ricompensa è presso il Signore e l'Altissimo ha cura di loro. I# La speranza dell'empio è come pula portata dal vento, come schiuma leggera sospinta dalla tempesta, come fumo dal vento è dispersa, si dilegua come il ricordo dell'ospite di un sol giorno. #"? così anche noi, appena nati, siamo già scomparsi, non abbiamo avuto alcun segno di virtù da mostrare; siamo stati consumati nella nostra malvagità". !1 o come quando, scoccata una freccia al bersaglio, l'aria si divide e ritorna subito su se stessa e così non si può distinguere il suo tragitto:  oppure come un uccello che vola per l'aria e non si trova alcun segno della sua corsa, poiché l'aria leggera, percossa dal tocco delle penne e divisa dall'impeto vigoroso, è attraversata dalle ali in movimento, ma dopo non si trova segno del suo passaggio;  come una nave che solca l'onda agitata, del cui passaggio non si può trovare traccia, né scia della sua carena sui flutti; D Tutto questo è passato come ombra e come notizia fugace, mSChe cosa ci ha giovato la nostra superbia? Che cosa ci ha portato la ricchezza con la spavalderia? )Ci siamo saziati nelle vie del male e della perdizione; abbiamo percorso deserti impraticabili, ma non abbiamo conosciuto la via del Signore. Abbiamo dunque deviato dal cammino della verità; la luce della giustizia non è brillata per noi, né mai per noi si è alzato il sole. X)Perché ora è considerato tra i figli di Dio e condivide la sorte dei santi? 0Y"Ecco colui che noi una volta abbiamo deriso e che stolti abbiam preso a bersaglio del nostro scherno; giudicammo la sua vita una pazzia e la sua morte disonorevole. J Pentiti, diranno fra di loro, gemendo nello spirito tormentato: taCostoro vedendolo saran presi da terribile spavento, saran presi da stupore per la sua salvezza inattesa.  Allora il giusto starà con grande fiducia di fronte a quanti lo hanno oppresso e a quanti han disprezzato le sue sofferenze. {Si presenteranno tremanti al rendiconto dei loro peccati; le loro iniquità si alzeranno contro di essi per accusarli. Infine diventeranno un cadavere spregevole, oggetto di scherno fra i morti per sempre. Dio infatti li precipiterà muti, a capofitto, e li schianterà dalle fondamenta; saranno del tutto rovinati, si troveranno tra dolori e il loro ricordo perirà. @{Vedranno e disprezzeranno, ma il Signore li deriderà. !;Le folle vedranno la fine del saggio, ma non capiranno ciò che Dio ha deciso a suo riguardo né in vista di che cosa il Signore l'ha posto al sicuro. -Il giusto defunto condanna gli empi ancora in vita; una giovinezza, giunta in breve alla perfezione, condanna la lunga vecchiaia dell'ingiusto. c?che la grazia e la misericordia sono per i suoi eletti e la protezione per i suoi santi. 4aLa sua anima fu gradita al Signore; perciò egli lo tolse in fretta da un ambiente malvagio. I popoli vedono senza comprendere; non riflettono nella mente a questo fatto K Giunto in breve alla perfezione, ha compiuto una lunga carriera. v e poiché il fascino del vizio deturpa anche il bene e il turbine della passione travolge una mente semplice. j M Fu rapito, perché la malizia non ne mutasse i sentimenti o l'inganno non ne traviasse l'animo, ^ 5 Divenuto caro a Dio, fu amato da lui e poiché viveva fra peccatori, fu trasferito. g G ma la canizie per gli uomini sta nella sapienza; e un'età senile è una vita senza macchia. Z -Vecchiaia veneranda non è la longevità, né si calcola dal numero degli anni; EIl giusto, anche se muore prematuramente, troverà riposo. nUInfatti i figli nati da unioni illegali attestano la perversità dei genitori nel giudizio di essi. wSi spezzeranno i ramoscelli ancora teneri; il loro frutto sarà inutile, non maturo da mangiare, e a nulla servirà. #Anche se per qualche tempo mette gemme sui rami, i suoi germogli precari saranno scossi dal vento e sradicati dalla violenza delle bufere. (ILa discendenza numerosa degli empi non servirà a nulla; e dalle sue bastarde propaggini non metterà profonde radici né si consoliderà su una base sicura. +Presente è imitata; assente è desiderata; nell'eternità trionfa, cinta di corona, per aver vinto nella gara di combattimenti senza macchia.  9Meglio essere senza figli e avere la virtù, poiché nel ricordo di questa c'è immortalità, per il fatto che è riconosciuta da Dio e dagli uomini. ?ypoiché di una stirpe iniqua è terribile il destino. b=Se poi moriranno presto, non avranno speranza né consolazione nel giorno del giudizio, ucAnche se avranno lunga vita, non saran contati per niente, e, infine, la loro vecchiaia sarà senza onore. u~cI figli di adulteri non giungeranno a maturità; la discendenza di un'unione illegittima sarà sterminata. a};poiché il frutto delle opere buone è glorioso e imperitura la radice della saggezza. \|1Anche l'eunuco, la cui mano non ha commesso iniquità e che non ha pensato cose malvage contro il Signore, riceverà una grazia speciale per la sua fedeltà, una parte più desiderabile nel tempio del Signore; { Beata la sterile non contaminata, la quale non ha conosciuto un letto peccaminoso; avrà il suo frutto alla rassegna delle anime. Zz- Le loro mogli sono insensate, cattivi i loro figli, maledetta la loro progenie. y Chi disprezza la sapienza e la disciplina è infelice. Vana la loro speranza e le loro fatiche senza frutto, inutili le opere loro. x Ma gli empi per i loro pensieri riceveranno il castigo, essi che han disprezzato il giusto e si son ribellati al Signore. 8wi Quanti confidano in lui comprenderanno la verità; coloro che gli sono fedeli vivranno presso di lui nell'amore, perché grazia e misericordia sono riservate ai suoi eletti. jvMGoverneranno le nazioni, avranno potere sui popoli e il Signore regnerà per sempre su di loro. kuONel giorno del loro giudizio risplenderanno; come scintille nella stoppia, correranno qua e là. Stli ha saggiati come oro nel crogiuolo e li ha graditi come un olocausto. rs]Per una breve pena riceveranno grandi benefici, perché Dio li ha provati e li ha trovati degni di sé: jrMAnche se agli occhi degli uomini subiscono castighi, la loro speranza è piena di immortalità. Gqla loro partenza da noi una rovina, ma essi sono nella pace. ^p5Agli occhi degli stolti parve che morissero; la loro fine fu ritenuta una sciagura, \o 3Le anime dei giusti, invece, sono nelle mani di Dio, nessun tormento le toccherà. wngMa la morte è entrata nel mondo per invidia del diavolo; e ne fanno esperienza coloro che gli appartengono. am;Sì, Dio ha creato l'uomo per l'immortalità; lo fece a immagine della propria natura. |lqNon conoscono i segreti di Dio; non sperano salario per la santità né credono alla ricompensa delle anime pure. MkLa pensano così, ma si sbagliano; la loro malizia li ha accecati. cj?Condanniamolo a una morte infame, perché secondo le sue parole il soccorso gli verrà". iMettiamolo alla prova con insulti e tormenti, per conoscere la mitezza del suo carattere e saggiare la sua rassegnazione. jhMSe il giusto è figlio di Dio, egli l'assisterà, e lo libererà dalle mani dei suoi avversari. Xg)Vediamo se le sue parole sono vere; proviamo ciò che gli accadrà alla fine. f9Moneta falsa siam da lui considerati, schiva le nostre abitudini come immondezze. Proclama beata la fine dei giusti e si vanta di aver Dio per padre. heIperché la sua vita è diversa da quella degli altri, e del tutto diverse sono le sue strade. idKÈ diventato per noi una condanna dei nostri sentimenti; ci è insopportabile solo al vederlo, Wc' Proclama di possedere la conoscenza di Dio e si dichiara figlio del Signore. Pb Tendiamo insidie al giusto, perché ci è di imbarazzo ed è contrario alle nostre azioni; ci rimprovera le trasgressioni della legge e ci rinfaccia le mancanze contro l'educazione da noi ricevuta. \a1 La nostra forza sia regola della giustizia, perché la debolezza risulta inutile. `y Spadroneggiamo sul giusto povero, non risparmiamo le vedove, nessun riguardo per la canizie ricca d'anni del vecchio. _1 nessuno di noi manchi alla nostra intemperanza. Lasciamo dovunque i segni della nostra gioia perché questo ci spetta, questa è la nostra parte. A^}coroniamoci di boccioli di rose prima che avvizziscano; g]GInebriamoci di vino squisito e di profumi, non lasciamoci sfuggire il fiore della primavera, [\/Su, godiamoci i beni presenti, facciamo uso delle creature con ardore giovanile! [!La nostra esistenza è il passare di un'ombra e non c'è ritorno alla nostra morte, poiché il sigillo è posto e nessuno torna indietro. hZIIl nostro nome sarà dimenticato con il tempo e nessuno si ricorderà delle nostre opere. La nostra vita passerà come le tracce di una nube, si disperderà come nebbia scacciata dai raggi del sole e disciolta dal calore. nYUUna volta spentasi questa, il corpo diventerà cenere e lo spirito si dissiperà come aria leggera. ,XQSiamo nati per caso e dopo saremo come se non fossimo stati. È un fumo il soffio delle nostre narici, il pensiero è una scintilla nel palpito del nostro cuore. "W ?Dicono fra loro sragionando: "La nostra vita è breve e triste; non c'è rimedio, quando l'uomo muore, e non si conosce nessuno che liberi dagli inferi. 1V ]Gli empi invocano su di sé la morte con gesti e con parole, ritenendola amica si consumano per essa e con essa concludono alleanza, perché son degni di appartenerle. +U Sperché la giustizia è immortale. T 7Egli infatti ha creato tutto per l'esistenza; le creature del mondo sono sane, in esse non c'è veleno di morte, né gli inferi regnano sulla terra, RS  perché Dio non ha creato la morte e non gode per la rovina dei viventi. {R q Non provocate la morte con gli errori della vostra vita, non attiratevi la rovina con le opere delle vostre mani, 7Q i Guardatevi pertanto da un vano mormorare, preservate la lingua dalla maldicenza, perché neppure una parola segreta sarà senza effetto, una bocca menzognera uccide l'anima. uP e poiché un orecchio geloso ascolta ogni cosa, perfino il sussurro delle mormorazioni non gli resta segreto. O  Si indagherà infatti sui propositi dell'empio, il suono delle sue parole giungerà fino al Signore a condanna delle sue iniquità; sN aPer questo non gli sfuggirà chi proferisce cose ingiuste, la giustizia vendicatrice non lo risparmierà. iM MDifatti lo spirito del Signore riempie l'universo e, abbracciando ogni cosa, conosce ogni voce. aL =La sapienza è uno spirito amico degli uomini; ma non lascerà impunito chi insulta con le labbra, perché Dio è testimone dei suoi sentimenti e osservatore verace del suo cuore e ascolta le parole della sua bocca. K /Il santo spirito che ammaestra rifugge dalla finzione, se ne sta lontano dai discorsi insensati, è cacciato al sopraggiungere dell'ingiustizia. hJ KLa sapienza non entra in un'anima che opera il male né abita in un corpo schiavo del peccato. iI MI ragionamenti tortuosi allontanano da Dio; l'onnipotenza, messa alla prova, caccia gli stolti. yH mEgli infatti si lascia trovare da quanti non lo tentano, si mostra a coloro che non ricusano di credere in lui. yG oAmate la giustizia, voi che governate sulla terra, rettamente pensate del Signore, cercatelo con cuore semplice. aF;"Fuggi, mio diletto, simile a gazzella o ad un cerbiatto, sopra i monti degli aromi!". `E9 Tu che abiti nei giardini - i compagni stanno in ascolto - fammi sentire la tua voce. |Dq La vigna mia, proprio mia, mi sta davanti: a te, Salomone, i mille sicli e duecento per i custodi del suo frutto! C) Una vigna aveva Salomone in Baal-Hamòn; egli affidò la vigna ai custodi; ciascuno gli doveva portare come suo frutto mille sicli d'argento. rB] Io sono un muro e i miei seni sono come torri! Così sono ai suoi occhi come colei che ha trovato pace! A} Se fosse un muro, le costruiremmo sopra un recinto d'argento; se fosse una porta, la rafforzeremmo con tavole di cedro. @{Una sorella piccola abbiamo, e ancora non ha seni. Che faremo per la nostra sorella, nel giorno in cui se ne parlerà? 3?_Le grandi acque non possono spegnere l'amore né i fiumi travolgerlo. Se uno desse tutte le ricchezze della sua casa in cambio dell'amore, non ne avrebbe che dispregio. T>!Mettimi come sigillo sul tuo cuore, come sigillo sul tuo braccio; perché forte come la morte è l'amore, tenace come gli inferi è la passione: le sue vampe son vampe di fuoco, una fiamma del Signore! 0=YChi è colei che sale dal deserto, appoggiata al suo diletto? Sotto il melo ti ho svegliata; là, dove ti concepì tua madre, là, dove la tua genitrice ti partorì. v<eIo vi scongiuro, figlie di Gerusalemme, non destate, non scuotete dal sonno l'amata, finché non lo voglia. M;La sua sinistra è sotto il mio capo e la sua destra mi abbraccia. :3Ti condurrei, ti introdurrei nella casa di mia madre; m'insegneresti l'arte dell'amore. Ti farei bere vino aromatico, del succo del mio melograno. 9 Oh se tu fossi un mio fratello, allattato al seno di mia madre! Trovandoti fuori ti potrei baciare e nessuno potrebbe disprezzarmi. 8%Le mandragore mandano profumo; alle nostre porte c'è ogni specie di frutti squisiti, freschi e secchi; mio diletto, li ho serbati per te". 71 Di buon mattino andremo alle vigne; vedremo se mette gemme la vite, se sbocciano i fiori, se fioriscono i melograni: là ti darò le mie carezze! Q6 Vieni, mio diletto, andiamo nei campi, passiamo la notte nei villaggi. D5 Io sono per il mio diletto e la sua brama è verso di me. {4o "Il tuo palato è come vino squisito, che scorre dritto verso il mio diletto e fluisce sulle labbra e sui denti! 39 Ho detto: "Salirò sulla palma, coglierò i grappoli di datteri; mi siano i tuoi seni come grappoli d'uva e il profumo del tuo respiro come di pomi". L2La tua statura rassomiglia a una palma e i tuoi seni ai grappoli. N1Quanto sei bella e quanto sei graziosa, o amore, figlia di delizie! 0Il tuo capo si erge su di te come il Carmelo e la chioma del tuo capo è come la porpora; un re è stato preso dalle tue trecce". E/Il tuo collo come una torre d'avorio; i tuoi occhi sono come i laghetti di Chesbòn, presso la porta di Bat-Rabbìm; il tuo naso come la torre del Libano che fa la guardia verso Damasco. >.wI tuoi seni come due cerbiatti, gemelli di gazzella. -Il tuo ombelico è una coppa rotonda che non manca mai di vino drogato. Il tuo ventre è un mucchio di grano, circondato da gigli. ,"Come son belli i tuoi piedi nei sandali, figlia di principe! Le curve dei tuoi fianchi sono come monili, opera di mani d'artista. + "Volgiti, volgiti, Sulammita, volgiti, volgiti: vogliamo ammirarti". "Che ammirate nella Sulammita durante la danza a due schiere?". O* Non lo so, ma il mio desiderio mi ha posto sui carri di Ammi-nadìb. )) Nel giardino dei noci io sono sceso, per vedere il verdeggiare della valle, per vedere se la vite metteva germogli, se fiorivano i melograni. (  "Chi è costei che sorge come l'aurora, bella come la luna, fulgida come il sole, terribile come schiere a vessilli spiegati?". ]'3 Ma unica è la mia colomba la mia perfetta, ella è l'unica di sua madre, la preferita della sua genitrice. L'hanno vista le giovani e l'hanno detta beata, le regine e le altre spose ne hanno intessuto le lodi. V&%Sessanta sono le regine, ottanta le altre spose, le fanciulle senza numero. J% Come spicchio di melagrana la tua gota, attraverso il tuo velo. $wI tuoi denti come un gregge di pecore che risalgono dal bagno. Tutte procedono appaiate e nessuna è senza compagna. #Distogli da me i tuoi occhi: il loro sguardo mi turba. Le tue chiome sono come un gregge di capre che scendono dal Gàlaad. w"gTu sei bella, amica mia, come Tirza, leggiadra come Gerusalemme, terribile come schiere a vessilli spiegati. e!CIo sono per il mio diletto e il mio diletto è per me; egli pascola il gregge tra i gigli.  Il mio diletto era sceso nel suo giardino fra le aiuole del balsamo a pascolare il gregge nei giardini e a cogliere gigli.  Dov'è andato il tuo diletto, o bella fra le donne? Dove si è recato il tuo diletto, perché noi lo possiamo cercare con te? Dolcezza è il suo palato; egli è tutto delizie! Questo è il mio diletto, questo è il mio amico, o figlie di Gerusalemme. Le sue gambe, colonne di alabastro, posate su basi d'oro puro. Il suo aspetto è quello del Libano, magnifico come i cedri. yLe sue mani sono anelli d'oro, incastonati di gemme di Tarsis. Il suo petto è tutto d'avorio, tempestato di zaffiri. y Le sue guance, come aiuole di balsamo, aiuole di erbe profumate; le sue labbra sono gigli, che stillano fluida mirra. pY I suoi occhi, come colombe su ruscelli di acqua; i suoi denti bagnati nel latte, posti in un castone. _7 Il suo capo è oro, oro puro, i suoi riccioli grappoli di palma, neri come il corvo. Q Il mio diletto è bianco e vermiglio, riconoscibile fra mille e mille. $A Che ha il tuo diletto di diverso da un altro, o tu, la più bella fra le donne? Che ha il tuo diletto di diverso da un altro, perché così ci scongiuri? {Io vi scongiuro, figlie di Gerusalemme, se trovate il mio diletto, che cosa gli racconterete? Che sono malata d'amore! Mi han trovato le guardie che perlustrano la città; mi han percosso, mi hanno ferito, mi han tolto il mantello le guardie delle mura. OHo aperto allora al mio diletto, ma il mio diletto già se n'era andato, era scomparso. Io venni meno, per la sua scomparsa. L'ho cercato, ma non l'ho trovato, l'ho chiamato, ma non m'ha risposto. Mi sono alzata per aprire al mio diletto e le mie mani stillavano mirra, fluiva mirra dalle mie dita sulla maniglia del chiavistello. X)Il mio diletto ha messo la mano nello spiraglio e un fremito mi ha sconvolta. lQ"Mi sono tolta la veste; come indossarla ancora? Mi sono lavata i piedi; come ancora sporcarli?". _7Io dormo, ma il mio cuore veglia. Un rumore! È il mio diletto che bussa: "Aprimi, sorella mia, mia amica, mia colomba, perfetta mia; perché il mio capo è bagnato di rugiada, i miei riccioli di gocce notturne". V 'Son venuto nel mio giardino, sorella mia, sposa, e raccolgo la mia mirra e il mio balsamo; mangio il mio favo e il mio miele, bevo il mio vino e il mio latte. Mangiate, amici, bevete; inebriatevi, o cari. )KLèvati, aquilone, e tu, austro, vieni, soffia nel mio giardino si effondano i suoi aromi. Venga il mio diletto nel suo giardino e ne mangi i frutti squisiti. ] 3Fontana che irrora i giardini, pozzo d'acque vive e ruscelli sgorganti dal Libano.  {nardo e zafferano, cannella e cinnamòmo con ogni specie d'alberi da incenso; mirra e aloe con tutti i migliori aromi. p Y I tuoi germogli sono un giardino di melagrane, con i frutti più squisiti, alberi di cipro con nardo, Z - Giardino chiuso tu sei, sorella mia, sposa, giardino chiuso, fontana sigillata.  1 Le tue labbra stillano miele vergine, o sposa, c'è miele e latte sotto la tua lingua e il profumo delle tue vesti è come il profumo del Libano. "= Quanto sono soavi le tue carezze, sorella mia, sposa, quanto più deliziose del vino le tue carezze. L'odore dei tuoi profumi sorpassa tutti gli aromi.  Tu mi hai rapito il cuore, sorella mia, sposa, tu mi hai rapito il cuore con un solo tuo sguardo, con una perla sola della tua collana! 7gVieni con me dal Libano, o sposa, con me dal Libano, vieni! Osserva dalla cima dell'Amana, dalla cima del Senìr e dell'Ermon, dalle tane dei leoni, dai monti dei leopardi. ?yTutta bella tu sei, amica mia, in te nessuna macchia.  Prima che spiri la brezza del giorno e si allunghino le ombre, me ne andrò al monte della mirra e alla collina dell'incenso. c?I tuoi seni sono come due cerbiatti, gemelli di una gazzella, che pascolano fra i gigli. Come la torre di Davide il tuo collo, costruita a guisa di fortezza. Mille scudi vi sono appesi, tutte armature di prodi. %Come un nastro di porpora le tue labbra e la tua bocca è soffusa di grazia; come spicchio di melagrana la tua gota attraverso il tuo velo.  I tuoi denti come un gregge di pecore tosate, che risalgono dal bagno; tutte procedono appaiate, e nessuna è senza compagna. 4 cCome sei bella, amica mia, come sei bella! Gli occhi tuoi sono colombe, dietro il tuo velo. Le tue chiome sono un gregge di capre, che scendono dalle pendici del Gàlaad. !~; Uscite figlie di Sion, guardate il re Salomone con la corona che gli pose sua madre, nel giorno delle sue nozze, nel giorno della gioia del suo cuore. !}; Le sue colonne le ha fatte d'argento, d'oro la sua spalliera; il suo seggio di porpora, il centro è un ricamo d'amore delle fanciulle di Gerusalemme. J|  Un baldacchino s'è fatto il re Salomone, con legno del Libano. {Tutti sanno maneggiare la spada, sono esperti nella guerra; ognuno porta la spada al fianco contro i pericoli della notte. izKEcco, la lettiga di Salomone: sessanta prodi le stanno intorno, tra i più valorosi d'Israele. yChe cos'è che sale dal deserto come una colonna di fumo, esalando profumo di mirra e d'incenso e d'ogni polvere aromatica? $xAIo vi scongiuro, figlie di Gerusalemme, per le gazzelle e per le cerve dei campi: non destate, non scuotete dal sonno l'amata finché essa non lo voglia. KwDa poco le avevo oltrepassate, quando trovai l'amato del mio cuore. Lo strinsi fortemente e non lo lascerò finché non l'abbia condotto in casa di mia madre, nella stanza della mia genitrice. cv?Mi hanno incontrato le guardie che fanno la ronda: "Avete visto l'amato del mio cuore?". u3"Mi alzerò e farò il giro della città; per le strade e per le piazze; voglio cercare l'amato del mio cuore". L'ho cercato, ma non l'ho trovato. mt USul mio letto, lungo la notte, ho cercato l'amato del mio cuore; l'ho cercato, ma non l'ho trovato. &sEPrima che spiri la brezza del giorno e si allunghino le ombre, ritorna, o mio diletto, somigliante alla gazzella o al cerbiatto, sopra i monti degli aromi. Ur#Il mio diletto è per me e io per lui. Egli pascola il gregge fra i figli. pqYPrendeteci le volpi, le volpi piccoline che guastano le vigne, perché le nostre vigne sono in fiore. FpO mia colomba, che stai nelle fenditure della roccia, nei nascondigli dei dirupi, mostrami il tuo viso, fammi sentire la tua voce, perché la tua voce è soave, il tuo viso è leggiadro". }os Il fico ha messo fuori i primi frutti e le viti fiorite spandono fragranza. Alzati, amica mia, mia bella, e vieni! n i fiori sono apparsi nei campi, il tempo del canto è tornato e la voce della tortora ancora si fa sentire nella nostra campagna. Vm% Perché, ecco, l'inverno è passato, è cessata la pioggia, se n'è andata; Vl% Ora parla il mio diletto e mi dice: "Alzati, amica mia, mia bella, e vieni! !k; Somiglia il mio diletto a un capriolo o ad un cerbiatto. Eccolo, egli sta dietro il nostro muro; guarda dalla finestra, spia attraverso le inferriate. aj;Una voce! Il mio diletto! Eccolo, viene saltando per i monti, balzando per le colline. %iCIo vi scongiuro, figlie di Gerusalemme, per le gazzelle o per le cerve dei campi: non destate, non scuotete dal sonno l'amata, finché essa non lo voglia. MhLa sua sinistra è sotto il mio capo e la sua destra mi abbraccia. ggGSostenetemi con focacce d'uva passa, rinfrancatemi con pomi, perché io sono malata d'amore. Uf#Mi ha introdotto nella cella del vino e il suo vessillo su di me è amore. e3Come un melo tra gli alberi del bosco, il mio diletto fra i giovani. Alla sua ombra, cui anelavo, mi siedo e dolce è il suo frutto al mio palato. KdCome un giglio fra i cardi, così la mia amata tra le fanciulle. ==i Questi spietati uccisori dei loro figli, divoratori di visceri in banchetti di carne umana, iniziati in orgiastici riti, U=# perché compivano delitti ripugnanti, pratiche di magia e riti sacrileghi. ?<y Tu odiavi gli antichi abitanti della tua terra santa, (;I Per questo tu castighi poco alla volta i colpevoli e li ammonisci ricordando loro i propri peccati, perché, rinnegata la malvagità, credano in te, Signore. D:  poiché il tuo spirito incorruttibile è in tutte le cose. X9) Tu risparmi tutte le cose, perché tutte son tue, Signore, amante della vita, v8e Come potrebbe sussistere una cosa, se tu non vuoi? O conservarsi se tu non l'avessi chiamata all'esistenza? 7 Poiché tu ami tutte le cose esistenti e nulla disprezzi di quanto hai creato; se avessi odiato qualcosa, non l'avresti neppure creata. x6i Hai compassione di tutti, perché tutto tu puoi, non guardi ai peccati degli uomini, in vista del pentimento. }5s Tutto il mondo davanti a te, come polvere sulla bilancia, come una stilla di rugiada mattutina caduta sulla terra. g4G Prevalere con la forza ti è sempre possibile; chi potrà opporsi al potere del tuo braccio? =3s Anche senza questo potevan soccombere con un soffio, perseguitati dalla giustizia e dispersi dallo spirito della tua potenza. Ma tu hai tutto disposto con misura, calcolo e peso. l2Q bestie di cui non solo l'assalto poteva sterminarli, ma annientarli anche l'aspetto terrificante. +1O o belve ignote, create apposta, piene di furore, o sbuffanti un alito infuocato o esalanti vapori pestiferi o folgoranti con le terribili scintille degli occhi, ,0Q Certo, non aveva difficoltà la tua mano onnipotente, che aveva creato il mondo da una materia senza forma, a mandare loro una moltitudine di orsi e leoni feroci e/C perché capissero che con quelle stesse cose per cui uno pecca, con esse è poi castigato. D. Per i ragionamenti insensati della loro ingiustizia, da essi ingannati, venerarono rettili senza ragione e vili bestiole. Tu inviasti loro in castigo una massa di animali senza ragione, 7-g poiché colui che avevano una volta esposto e quindi respinto con scherni, lo ammiravano alla fine degli eventi, dopo aver patito una sete ben diversa da quella dei giusti. {,o Quando infatti seppero che dal loro castigo quegli altri ricevevano benefici, sentirono la presenza del Signore; T+! perché un duplice dolore li colse e un pianto per i ricordi del passato. 6*g Lontani o vicini erano ugualmente tribolati, })s perché tu provasti gli uni come un padre che corregge, mentre vagliasti gli altri come un re severo che condanna. ( Difatti, messi alla prova, sebbene puniti con misericordia, compresero quali tormenti avevan sofferto gli empi, giudicati nella collera, O' mostrando per la sete di allora, come avevi punito i loro avversari. c&? in punizione di un decreto infanticida, tu desti loro inaspettatamente acqua abbondante, Q% Invece della corrente di un fiume perenne, sconvolto da putrido sangue ]$3 Ciò che era servito a punire i loro nemici, nel bisogno fu per loro un beneficio. #} Quando ebbero sete, ti invocarono e fu data loro acqua da una rupe scoscesa, rimedio contro la sete da una dura roccia. ;"q resistettero agli avversari, respinsero i nemici. ]!3 attraversarono un deserto inospitale, fissarono le tende in terreni impraticabili, K   Essa fece riuscire le loro imprese per mezzo di un santo profeta: fE perché la sapienza aveva aperto la bocca dei muti e aveva sciolto la lingua degli infanti.   Per questo i giusti spogliarono gli empi e celebrarono, Signore, il tuo nome santo e lodarono concordi la tua mano protettrice, M sommerse invece i loro nemici e li rigettò dal fondo dell'abisso. R Fece loro attraversare il Mar Rosso, guidandoli attraverso molte acque; / Diede ai santi la ricompensa delle loro pene, li guidò per una strada meravigliosa, divenne loro riparo di giorno e luce di stelle nella notte. gG Entro nell'anima di un servo del Signore e si oppose con prodigi e con segni a terribili re. `9 Essa liberò un popolo santo e una stirpe senza macchia da una nazione di oppressori. `9 Scese con lui nella prigione, non lo abbandonò mentre era in catene, finché gli procurò uno scettro regale e potere sui propri avversari, smascherò come mendaci i suoi accusatori e gli diede una gloria eterna. N Essa non abbandonò il giusto venduto, ma lo preservò dal peccato. 'G lo custodì dai nemici, lo protesse da chi lo insidiava, gli assegnò la vittoria in una lotta dura, perché sapesse che la pietà è più potente di tutto. N Lo assistette contro l'avarizia dei suoi avversari e lo fece ricco; jM essa condusse per diritti sentieri il giusto in fuga dall'ira del fratello, gli mostrò il regno di Dio e gli diede la conoscenza delle cose sante; gli diede successo nelle sue fatiche e moltiplicò i frutti del suo lavoro. @{ Ma la sapienza liberò i suoi devoti dalle sofferenze: D Allontanandosi dalla sapienza, non solo ebbero il danno di non conoscere il bene, ma lasciarono anche ai viventi un ricordo di insipienza, perché le loro colpe non rimanessero occulte. T! Quale testimonianza di quella gente malvagia esiste ancora una terra desolata, fumante insieme con alberi che producono frutti immaturi e a memoria di un'anima incredula, s'innalza una colonna di sale. iK E mentre perivano gli empi, salvò un giusto, che fuggiva il fuoco caduto sulle cinque città. R Essa, quando le genti furono confuse, concordi soltanto nella malvagità, riconobbe il giusto e lo conservò davanti a Dio senza macchia e lo mantenne forte nonostante la sua tenerezza per il figlio.  A causa sua la terra fu sommersa, ma la sapienza di nuovo la salvò pilotando il giusto e per mezzo di un semplice legno. f E Ma un ingiusto, allontanatosi da essa nella sua collera perì per il suo furore fratricida. = u e gli diede la forza per dominare su tutte le cose. |  s Essa protesse il padre del mondo, formato per primo da Dio, quando fu creato solo; poi lo liberò dalla sua caduta - S Così furono raddrizzati i sentieri di chi è sulla terra; gli uomini furono ammaestrati in ciò che ti è gradito; essi furono salvati per mezzo della sapienza".   Chi ha conosciuto il tuo pensiero, se tu non gli hai concesso la sapienza e non gli hai inviato il tuo santo spirito dall'alto?  A stento ci raffiguriamo le cose terrestri, scopriamo con fatica quelle a portata di mano; ma chi può rintracciare le cose del cielo? uc perché un corpo corruttibile appesantisce l'anima e la tenda d'argilla grava la mente dai molti pensieri. R I ragionamenti dei mortali sono timidi e incerte le nostre riflessioni, eC Quale uomo può conoscere il volere di Dio? Chi può immaginare che cosa vuole il Signore? y Così le mie opere ti saranno gradite; io giudicherò con equità il tuo popolo e sarò degno del trono di mio padre.   Essa infatti tutto conosce e tutto comprende, e mi guiderà prudentemente nelle mie azioni e mi proteggerà con la sua gloria. - Inviala dai cieli santi, mandala dal tuo trono glorioso, perché mi assista e mi affianchi nella mia fatica e io sappia ciò che ti è gradito. :m Con te è la sapienza che conosce le tue opere, che era presente quando creavi il mondo; essa conosce che cosa è gradito ai tuoi occhi e ciò che è conforme ai tuoi decreti. 4a mi hai detto di costruirti un tempio sul tuo santo monte, un altare nella città della tua dimora, un'imitazione della tenda santa che ti eri preparata fin da principio. b= Tu mi hai prescelto come re del tuo popolo e giudice dei tuoi figli e delle tue figlie; u~c Se anche uno fosse il più perfetto tra gli uomini, mancandogli la tua sapienza, sarebbe stimato un nulla. } perché io sono tuo servo e figlio della tua ancella, uomo debole e di vita breve, incapace di comprendere la giustizia e le leggi. k|O dammi la sapienza, che siede in trono accanto a te e non mi escludere dal numero dei tuoi figli, Z{- e governi il mondo con santità e giustizia e pronunzi giudizi con animo retto, az; che con la tua sapienza hai formato l'uomo, perché domini sulle creature fatte da te, [y 1 "Dio dei padri e Signore di misericordia, che tutto hai creato con la tua parola, Zx-Sapendo che non l'avrei altrimenti ottenuta, se Dio non me l'avesse concessa, - ed era proprio dell'intelligenza sapere da chi viene tale dono - mi rivolsi al Signore e lo pregai, dicendo con tutto il cuore: Mwo piuttosto, essendo buono, ero entrato in un corpo senza macchia. QvEro un fanciullo di nobile indole, avevo avuto in sorte un'anima buona muSe nella sua amicizia grande godimento e nel lavoro delle sue mani una ricchezza inesauribile e nell'assiduità del rapporto con essa prudenza e nella partecipazione ai suoi discorsi fama, andavo cercando come prenderla con me. {toRiflettendo su tali cose in me stesso e pensando in cuor mio che nell'unione con la sapienza c'è l'immortalità s#Ritornato a casa, riposerò vicino a lei, perché la sua compagnia non dà amarezza, né dolore la sua convivenza, ma contentezza e gioia. urcsentendo il mio nome sovrani terribili mi temeranno, tra il popolo apparirò buono e in guerra coraggioso. ?qyGovernerò i popoli e le nazioni mi saranno soggette; \p1 Per essa otterrò l'immortalità e lascerò un ricordo eterno ai miei successori. o Se tacerò, resteranno in attesa; se parlerò, mi presteranno attenzione; se prolungherò il discorso, si porranno la mano sulla bocca. Pn Sarò trovato acuto in giudizio, sarò ammirato di fronte ai potenti. \m1 Per essa avrò gloria fra le folle e, anche se giovane, onore presso gli anziani. l- Ho dunque deciso di prenderla a compagna della mia vita, sapendo che mi sarà consigliera di bene e conforto nelle preoccupazioni e nel dolore. }ksSe uno desidera anche un'esperienza molteplice, essa conosce le cose passate e intravede le future, conosce le sottigliezze dei discorsi e le soluzioni degli enigmi, pronostica segni e portenti, come anche le vicende dei tempi e delle epoche. Uj#Se uno ama la giustizia, le virtù sono il frutto delle sue fatiche. Essa insegna infatti la temperanza e la prudenza, la giustizia e la fortezza, delle quali nulla è più utile agli uomini nella vita. RiSe l'intelligenza opera, chi, tra gli esseri, è più artefice di essa? h}Se la ricchezza è un bene desiderabile in vita, quale ricchezza è più grande della sapienza, la quale tutto produce? OgEssa infatti è iniziata alla scienza di Dio e sceglie le opere sue. ufcEssa manifesta la sua nobiltà, in comunione di vita con Dio, perché il Signore dell'universo l'ha amata. eQuesta ho amato e ricercato fin dalla mia giovinezza, ho cercato di prendermela come sposa, mi sono innamorato della sua bellezza. ed EEssa si estende da un confine all'altro con forza, governa con bontà eccellente ogni cosa. gcGa questa, infatti, succede la notte, ma contro la sapienza la malvagità non può prevalere. byEssa in realtà è più bella del sole e supera ogni costellazione di astri; paragonata alla luce, risulta superiore; @a{Nulla infatti Dio ama se non chi vive con la sapienza. #`?Sebbene unica, essa può tutto; pur rimanendo in se stessa, tutto rinnova e attraverso le età entrando nelle anime sante, forma amici di Dio e profeti. ~_uÈ un riflesso della luce perenne, uno specchio senza macchia dell'attività di Dio e un'immagine della sua bontà. ^)È un'emanazione della potenza di Dio, un effluvio genuino della gloria dell'Onnipotente, per questo nulla di contaminato in essa s'infiltra. o]WLa sapienza è il più agile di tutti i moti; per la sua purezza si diffonde e penetra in ogni cosa. (\Ilibero, benefico, amico dell'uomo, stabile, sicuro, senz'affanni, onnipotente, onniveggente e che pervade tutti gli spiriti intelligenti, puri, sottilissimi. #[?In essa c'è uno spirito intelligente, santo, unico, molteplice, sottile, mobile, penetrante, senza macchia, terso, inoffensivo, amante del bene, acuto, ZTutto ciò che è nascosto e ciò che è palese io lo so, poiché mi ha istruito la sapienza, artefice di tutte le cose. (YIla natura degli animali e l'istinto delle fiere, i poteri degli spiriti e i ragionamenti degli uomini, la varietà delle piante e le proprietà delle radici. 9Xmil ciclo degli anni e la posizione degli astri, qW[il principio, la fine e il mezzo dei tempi, l'alternarsi dei solstizi e il susseguirsi delle stagioni, VEgli mi ha concesso la conoscenza infallibile delle cose, per comprender la struttura del mondo e la forza degli elementi, `U9In suo potere siamo noi e le nostre parole, ogni intelligenza e ogni nostra abilità. 2T]Mi conceda Dio di parlare secondo conoscenza e di pensare in modo degno dei doni ricevuti, perché egli è guida della sapienza e i saggi ricevono da lui orientamento. 'SGEssa è un tesoro inesauribile per gli uomini; quanti se lo procurano si attirano l'amicizia di Dio, sono a lui raccomandati per i doni del suo insegnamento VR% Senza frode imparai e senza invidia io dono, non nascondo le sue ricchezze. nQU Godetti di tutti questi beni, perché la sapienza li guida, ma ignoravo che di tutti essa è madre. gPG Insieme con essa mi sono venuti tutti i beni; nelle sue mani è una ricchezza incalcolabile. O L'amai più della salute e della bellezza, preferii il suo possesso alla stessa luce, perché non tramonta lo splendore che ne promana. /NW non la paragonai neppure a una gemma inestimabile, perché tutto l'oro al suo confronto è un po' di sabbia e come fango sarà valutato di fronte ad essa l'argento. ZM-La preferii a scettri e a troni, stimai un nulla la ricchezza al suo confronto; lLQPer questo pregai e mi fu elargita la prudenza; implorai e venne in me lo spirito della sapienza. ?KySi entra nella vita e se ne esce alla stessa maniera. 8Jknessun re iniziò in modo diverso l'esistenza. 7IiE fui allevato in fasce e circondato di cure; H1Anch'io appena nato ho respirato l'aria comune e sono caduto su una terra uguale per tutti, levando nel pianto uguale a tutti il mio primo grido. qG[durante dieci mesi consolidato nel sangue, frutto del seme d'un uomo e del piacere compagno del sonno. F Anch'io sono un uomo mortale come tutti, discendente del primo essere plasmato di creta. Fui formato di carne nel seno di una madre, QELasciatevi dunque ammaestrare dalle mie parole e ne trarrete profitto. eDCL'abbondanza dei saggi è la salvezza del mondo; un re saggio è la salvezza di un popolo. oCWNon mi accompagnerò con l'invidia che consuma, poiché essa non ha nulla in comune con la sapienza. UB#Esporrò che cos'è la sapienza e come essa nacque; non vi terrò nascosti i suoi segreti. Seguirò le sue tracce fin dall'origine, metterò in luce la sua conoscenza, non mi allontanerò dalla verità. ASe dunque, sovrani dei popoli, vi dilettate di troni e di scettri, onorate la sapienza, perché possiate regnare sempre.  9E~}}m||5{{zzyxx0w}vvJuurttss6rqq~pp oPnn7mll_kpjjiiHhhggffAee dd;ccgbaa5`__L^^H]x\\F[ZZfYYDXXWWGVVQUTTRSSL!KK~KJJbJIIPHHH:GG]FFF@EEODDyD CC4BBYB AAkA @@U???@>>>(=<WuDapprima lo condurrà per luoghi tortuosi, gli incuterà timore e paura, lo tormenterà con la sua disciplina, finché possa fidarsi di lui, e lo abbia provato con i suoi decreti; gVGChi confida in lei la otterrà in eredità; i suoi discendenti ne conserveranno il possesso. YU+Chi l'ascolta giudica con equità; chi le presta attenzione vivrà tranquillo. _T7Coloro che la venerano rendono culto al Santo, e il Signore ama coloro che la amano. dSA Chi la possiede erediterà la gloria, qualunque cosa intraprenda, il Signore lo benedice. YR+ Chi la ama. ama la vita, quanti la cercano solleciti saranno ricolmi di gioia. QQ La sapienza esalta i suoi figli e si prende cura di quanti la cercano. P- Sii come un padre per gli orfani e come un marito per la loro madre e sarai come un figlio dell'Altissimo, ed egli ti amerà più di tua madre. `O9 Strappa l'oppresso dal potere dell'oppressore, non esser pusillanime quando giudichi. NNPorgi l'orecchio al povero e rispondigli al saluto con affabilità. LMFatti amare dalla comunità, davanti a un grande abbassa il capo. _L7perché se uno ti maledice con amarezza, il suo creatore esaudirà la sua preghiera. gKGDa chi ti chiede non distogliere lo sguardo, non offrire a nessuno l'occasione di maledirti, ^J5Non respingere la supplica di un povero, non distogliere lo sguardo dall'indigente. LINon turbare un cuore esasperato, non negare un dono al bisognoso. SHNon rattristare un affamato, non esasperare un uomo già in difficoltà. nG WFiglio, non rifiutare il sostentamento al povero, non essere insensibile allo sguardo dei bisognosi. hFIChi ricambia il bene provvede all'avvenire, al momento della sua caduta troverà un sostegno. GEL'acqua spegne un fuoco acceso, l'elemosina espia i peccati. aD;Una mente saggia medita le parabole, un orecchio attento è quanto desidera il saggio. aC;La sventura non guarisce il superbo, perché la pianta del male si è radicata in lui. cB?Un cuore ostinato sarà oppresso da affanni, il peccatore aggiungerà peccato a peccato. `A9Un cuore ostinato alla fine cadrà nel male; chi ama il pericolo in esso si perderà. j@MMolti ha fatto smarrire la loro presunzione, una misera illusione ha fuorviato i loro pensieri. ?Non sforzarti in ciò che trascende le tue capacità, poiché ti è stato mostrato più di quanto comprende un'intelligenza umana. h>IBada a quello che ti è stato comandato, poiché tu non devi occuparti delle cose misteriose. b==Non cercare le cose troppo difficili per te, non indagare le cose per te troppo grandi. ,<Se dagli umili egli è glorificato. 2;_perché grande è la potenza del Signore b:=Quanto più sei grande, tanto più umìliati; così troverai grazia davanti al Signore; X9)Figlio, nella tua attività sii modesto, sarai amato dall'uomo gradito a Dio. j8MChi abbandona il padre è come un bestemmiatore, chi insulta la madre è maledetto dal Signore. 7Nel giorno della tua tribolazione Dio si ricorderà di te; come fa il calore sulla brina, si scioglieranno i tuoi peccati. k6OPoiché la pietà verso il padre non sarà dimenticata, ti sarà computata a sconto dei peccati. d5A Anche se perdesse il senno, compatiscilo e non disprezzarlo, mentre sei nel pieno vigore. \41 Figlio, soccorri tuo padre nella vecchiaia, non contristarlo durante la sua vita. m3S la gloria di un uomo dipende dall'onore del padre, vergogna per i figli è una madre nel disonore. f2E Non vantarti del disonore di tuo padre, perché il disonore del padre non è gloria per te; t1a La benedizione del padre consolida le case dei figli, la maledizione della madre ne scalza le fondamenta. Z0-Onora tuo padre a fatti e a parole, perché scenda su di te la sua benedizione. Q/Chi teme il Signore rispetta il padre e serve come padroni i genitori. g.GChi riverisce il padre vivrà a lungo; chi obbedisce al Signore dà consolazione alla madre. k-OChi onora il padre avrà gioia dai propri figli e sarà esaudito nel giorno della sua preghiera. =,uchi riverisce la madre è come chi accumula tesori. -+UChi onora il padre espia i peccati; p*YIl Signore vuole che il padre sia onorato dai figli, ha stabilito il diritto della madre sulla prole. Q) Figli, ascoltatemi, sono vostro padre; agite in modo da essere salvati. ()Gettiamoci nelle braccia del Signore e non nelle braccia degli uomini; poiché, quale è la sua grandezza, tale è anche la sua misericordia. j'MColoro che temono il Signore tengono pronti i loro cuori e umiliano l'anima loro davanti a lui. k&OColoro che temono il Signore cercano di piacergli; e coloro che lo amano si saziano della legge. u%cColoro che temono il Signore non disobbediscono alle sue parole; e coloro che lo amano seguono le sue vie. e$CGuai a voi che avete perduto la pazienza; che farete quando il Signore verrà a visitarvi? V#% Guai al cuore indolente perché non ha fede; per questo non sarà protetto. _"7 Guai ai cuori pavidi e alle mani indolenti e al peccatore che cammina su due strade! t!a Perché il Signore è clemente e misericordioso, rimette i peccati e salva al momento della tribolazione. X ) Considerate le generazioni passate e riflettete: chi ha confidato nel Signore ed è rimasto deluso? O chi ha perseverato nel suo timore e fu abbandonato? O chi lo ha invocato ed è stato da lui trascurato? eC Voi che temete il Signore, sperate i suoi benefici, la felicità eterna e la misericordia. Z-Voi che temete il Signore, confidate in lui; il vostro salario non verrà meno. _7Quanti temete il Signore, aspettate la sua misericordia; non deviate per non cadere. SAffidati a lui ed egli ti aiuterà; segui la via diritta e spera in lui. b=perché con il fuoco si prova l'oro, e gli uomini ben accetti nel crogiuolo del dolore. I Accetta quanto ti capita, sii paziente nelle vicende dolorose, ^5Sta' unito a lui senza separartene, perché tu sia esaltato nei tuoi ultimi giorni. Y+Abbi un cuore retto e sii costante, non ti smarrire nel tempo della seduzione. T #Figlio, se ti presenti per servire il Signore, prepàrati alla tentazione. ] 5perché non hai ricercato il timore del Signore e il tuo cuore è pieno di inganno. R il Signore svelerà i tuoi segreti e ti umilierà davanti all'assemblea, G  Non esaltarti per non cadere e per non attirarti il disonore; I  Non essere finto davanti agli uomini e controlla le tue parole. j ONon essere disobbediente al timore del Signore e non avvicinarti ad esso con doppiezza di cuore. i MIl timore del Signore è sapienza e istruzione, si compiace della fiducia e della mansuetudine. ^ 7Se desideri la sapienza, osserva i comandamenti; allora il Signore te la concederà. o YFra i tesori della sapienza sono le massime istruttive, ma per il peccatore la pietà è un abominio. l Sper qualche tempo terrà nascoste le parole e le labbra di molti celebreranno la sua intelligenza. W  )Il paziente sopporterà per qualche tempo; alla fine sgorgherà la sua gioia; w  iLa collera ingiusta non si potrà giustificare, poiché il traboccare della sua passione sarà la sua rovina. R  Radice della sapienza è temere il Signore; i suoi rami sono lunga vita.   'Dio ha visto e misurato la sapienza; ha fatto piovere la scienza e il lume dell'intelligenza; ha esaltato la gloria di quanti la possiedono. Y  -Corona della sapienza è il timore del Signore; fa fiorire la pace e la salute. Y -Tutta la loro casa riempirà di cose desiderabili, i magazzini dei suoi frutti. _ 9Pienezza della sapienza è temere il Signore; essa inebria di frutti i propri devoti. o Y Tra gli uomini essa ha posto il nido, fondamento perenne; resterà fedelmente con i loro discendenti. f G Principio della sapienza è temere il Signore; essa fu creata con i fedeli nel seno materno. d C Per chi teme il Signore andrà bene alla fine, sarà benedetto nel giorno della sua morte. W ) Il timore del Signore allieta il cuore e dà contentezza, gioia e lunga vita. O  Il timore del Signore è gloria e vanto, gioia e corona di esultanza. T #su ogni mortale, secondo la sua generosità, la elargì a quanti lo amano. k QIl Signore ha creato la sapienza; l'ha vista e l'ha misurata, l'ha diffusa su tutte le sue opere, G  Uno solo è sapiente, molto terribile, seduto sopra il trono. Q~ A chi fu rivelata la radice della sapienza? Chi conosce i suoi disegni? U} %Prima di ogni cosa fu creata la sapienza e la saggia prudenza è da sempre. j| OL'altezza del cielo, l'estensione della terra, la profondità dell'abisso chi potrà esplorarle? ^{ 7La sabbia del mare, le gocce della pioggia e i giorni del mondo chi potrà contarli? =z yOgni sapienza viene dal Signore ed è sempre con lui. vyeIn tutti i modi, o Signore, hai magnificato e reso glorioso il tuo popolo e non l'hai trascurato assistendolo in ogni tempo e in ogni luogo. Sir PROLOGO Molti e profondi insegnamenti ci sono stati dati nella Legge, nei Profeti e negli altri Scritti successivi e per essi si deve lodare Israele come popolo istruito e sapiente. Poiché è necessario che i lettori non si accontentino di divenire competenti solo per se stessi, ma che gli studiosi anche ai profani possano rendersi utili con la parola e con gli scritti anche mio nonno Gesù, dedicatosi lungamente alla lettura della Legge, dei Profeti e degli altri libri dei nostri padri e avendovi conseguito una notevole competenza, fu spinto a scrivere qualche cosa riguardo all'insegnamento e alla sapienza, perché gli amanti del sapere, assimilato anche questo, possano progredire sempre più in una condotta secondo la Legge. Siete dunque invitati a farne la lettura con benevolenza e attenzione e a perdonare se, nonostante l'impegno posto nella traduzione, sembrerà che non siamo riusciti a render la forza di certe espressioni. Difatti le cose dette in ebraico non hanno la medesima forza quando sono tradotte in altra lingua. E non solamente questa opera, ma anche la stessa Legge, i Profeti e il resto dei libri conservano un vantaggio non piccolo nel testo originale. Nell'anno trentottesimo del re Evergete, venuto in Egitto e fermatomi ivi alquanto, dopo aver scoperto che lo scritto è di grande valore educativo, anch'io ritenni necessario adoperarmi con diligenza e fatica per tradurlo. Dopo avervi dedicato molte veglie e studi in tutto quel tempo, ho condotto a termine questo libro, che pubblico per coloro che all'estero intendano istruirsi conformando i propri costumi per vivere secondo la Legge. 9xkLe fiamme non consumavano le carni di animali gracili, che vi camminavano dentro, né scioglievano quella specie di cibo celeste, simile alla brina e così facile a fondersi. twaIl fuoco rafforzò nell'acqua la sua potenza e l'acqua dimenticò la sua proprietà naturale di spegnere. ]v3animali terrestri divennero acquatici, quelli che nuotavano passarono sulla terra. iuKDifatti gli elementi scambiavano ordine fra loro, come le note di un'arpa variano la specie del ritmo, pur conservando sempre lo stesso tono. E proprio questo si può dedurre dalla attenta considerazione degli avvenimenti: +tOFurono perciò colpiti da cecità, come lo furono i primi alla porta del giusto, quando avvolti fra tenebre fitte ognuno cercava l'ingresso della propria porta. s ma quelli, dopo averli festosamente accolti, poi, quando già partecipavano ai loro diritti li oppressero con lavori durissimi. cr?Non solo: ci sarà per i primi un giudizio, perché accolsero ostilmente dei forestieri; bq=Altri non accolsero ospiti sconosciuti; ma costoro ridussero schiavi ospiti benemeriti. Rp Sui peccatori invece caddero i castighi non senza segni premonitori di fulmini fragorosi; essi soffrirono giustamente per la loro malvagità, avendo nutrito un odio tanto profondo verso lo straniero. ?oy poiché, per appagarli, salirono dal mare le quaglie. ynk Più tardi videro anche una nuova produzione di uccelli, quando, spinti dall'appetito, chiesero cibi delicati; 'mG Ricordavano ancora i fatti del loro esilio, come la terra, invece di bestiame, produsse zanzare, come il fiume, invece di pesci, riversò una massa di rane. rl] Come cavalli alla pastura, come agnelli esultanti, cantavano inni a te, Signore, che li avevi liberati. jkMper essa passò tutto il tuo popolo, i protetti della tua mano, spettatori di prodigi stupendi. KjSi vide la nube coprire d'ombra l'accampamento, terra asciutta apparire dove prima c'era acqua, una strada libera aprirsi nel Mar Rosso e una verdeggiante pianura in luogo dei flutti violenti; i3Tutta la creazione assumeva da capo, nel suo genere, nuova forma, obbedendo ai tuoi comandi, perché i tuoi figli fossero preservati sani e salvi. sh_e mentre il tuo popolo intraprendeva un viaggio straordinario, essi incorressero in una morte singolare. 6geLi spingeva a questo punto estremo un meritato destino, che li gettò nell'oblio delle cose avvenute, perché colmassero la punizione, che ancora mancava ai loro tormenti, KfMentre infatti erano ancora occupati nei lutti e piangevano sulle tombe dei morti, presero un'altra decisione insensata, e inseguirono come fuggitivi coloro che già avevan pregato di partire. e che cioè, dopo aver loro permesso di andarsene e averli fatti in fretta partire, cambiato proposito, li avrebbero inseguiti. sd aSugli empi si riversò sino alla fine uno sdegno implacabile, perché Dio prevedeva anche il loro futuro, vceDi fronte a questo lo sterminatore indietreggiò, ebbe paura, poiché un solo saggio della collera bastava. ?bwSulla sua veste lunga fino ai piedi vi era tutto il mondo, i nomi gloriosi dei padri intagliati sui quattro ordini di pietre preziose e la tua maestà sulla corona della sua testa. &aEI morti eran caduti a mucchi gli uni sugli altri, quando egli, ergendosi lì in mezzo, arrestò l'ira e le tagliò la strada che conduceva verso i viventi. A`{Egli superò l'ira divina non con la forza del corpo, né con l'efficacia delle armi; ma con la parola placò colui che castigava, ricordandogli i giuramenti e le alleanze dei padri. m_Sperché un uomo incensurabile si affrettò a difenderli: prese le armi del suo ministero, la preghiera e il sacrificio espiatorio dell'incenso; si oppose alla collera e mise fine alla sciagura, mostrando che era tuo servitore. v^eLa prova della morte colpì anche i giusti e nel deserto ci fu strage di molti; ma l'ira non durò a lungo, }]sI loro sogni terrificanti li avevano preavvisati, perché non morissero ignorando il motivo delle loro sofferenze. O\Cadendo mezzi morti qua e là, ognuno mostrava la causa della morte. r[]Allora improvvisi fantasmi di sogni terribili li atterrivano; timori impensabili piombarono su di loro. WZ'Fermatasi, riempì tutto di morte; toccava il cielo e camminava sulla terra. GYla tua parola onnipotente dal cielo, dal tuo trono regale, guerriero implacabile, si lanciò in mezzo a quella terra di sterminio, portando, come spada affilata, il tuo ordine inesorabile. eXCMentre un profondo silenzio avvolgeva tutte le cose, e la notte era a metà del suo corso, W Quelli rimasti increduli a tutto per via delle loro magie, alla morte dei primogeniti confessarono che questo popolo è figlio di Dio. #V? Tutti insieme, nello stesso modo, ebbero innumerevoli morti, e i vivi non bastavano a seppellirli perché in un istante perì la loro più nobile prole. wUg Con la stessa pena lo schiavo era punito insieme con il padrone, il popolano soffriva le stesse pene del re. jTM Faceva eco il grido confuso dei nemici e si diffondeva il lamento di quanti piangevano i figli. [S/ I figli santi dei giusti offrivano sacrifici in segreto e si imposero, concordi, questa legge divina: i santi avrebbero partecipato ugualmente ai beni e ai pericoli, intonando prima i canti di lode dei padri. \R1Difatti come punisti gli avversari, così ci rendesti gloriosi, chiamandoci a te. ZQ-Il tuo popolo si attendeva la salvezza dei giusti come lo sterminio dei nemici. PQuella notte fu preannunziata ai nostri padri, perché sapendo a quali promesse avevano creduto, stessero di buon animo. ]O3Poiché essi avevan deciso di uccidere i neonati dei santi - e un solo bambino fu esposto e salvato - per castigo eliminasti una moltitudine di loro figli e li facesti perire tutti insieme nell'acqua impetuosa. jNMEran degni di essere privati della luce e di essere imprigionati nelle tenebre quelli che avevano tenuto chiusi in carcere i tuoi figli, per mezzo dei quali la luce incorruttibile della legge doveva esser concessa al mondo. M%Invece delle tenebre desti loro una colonna di fuoco, come guida in un viaggio sconosciuto e come un sole innocuo per il glorioso emigrare. Led erano loro grati perché, offesi per primi, non facevano loro del male e imploravano perdono d'essere stati loro nemici. -K UPer i tuoi santi risplendeva una luce vivissima; essi invece, sentendone le voci, senza vederne l'aspetto. li proclamavan beati, ché non avevan come loro sofferto J5Soltanto su di essi si stendeva una notte profonda, immagine della tenebra che li avrebbe avvolti; ma erano a se stessi più gravosi della tenebra. rI]Tutto il mondo era illuminato di luce splendente ed ognuno era dedito ai suoi lavori senza impedimento. 8Hila corsa invisibile di animali imbizzarriti, le urla di crudelissime belve ruggenti, l'eco ripercossa delle cavità dei monti, tutto li paralizzava e li riempiva di terrore. G-Il sibilare del vento, il canto melodioso di uccelli tra folti rami, il mormorio di impetuosa acqua corrente, il cupo fragore di rocce cadenti, MFfosse un agricoltore o un pastore o un operaio impegnato in lavori in luoghi solitari, sorpreso cadeva sotto la necessità ineluttabile, perché tutti eran legati dalla stessa catena di tenebre. iEKCosì chiunque, cadendo là dove si trovava, era custodito chiuso in un carcere senza serrami, +DOora erano agitati da fantasmi mostruosi, ora paralizzati per l'abbattimento dell'anima; poiché un terrore improvviso e inaspettato si era riversato su di loro. C% Ma essi durante tale notte davvero impotente, uscita dai recessi impenetrabili degli inferi senza potere, intorpiditi da un medesimo sonno, B quanto meno nell'intimo ci si aspetta da essi, tanto più grave si stima l'ignoranza della causa che produce il tormento. PA Il timore infatti non è altro che rinunzia agli aiuti della ragione; @  La malvagità condannata dalla propria testimonianza è qualcosa di vile e oppressa dalla coscienza presume sempre il peggio. M? Anche se nulla di spaventoso li atterriva, spaventati al passare delle bestiole e ai sibili dei rettili, morivano di tremore, rifiutando persino di guardare l'aria, a cui nessuno può sottrarsi. y>kPromettevano di cacciare timori e inquietudini dall'anima malata, e cadevano malati per uno spavento ridicolo. W='Fallivano i ritrovati della magia, e la loro baldanzosa pretesa di sapienza. <%Appariva loro solo una massa di fuoco, improvvisa, spaventosa; atterriti da quella fugace visione, credevano ancora peggiori le cose viste. ;Nessun fuoco, per quanto intenso riusciva a far luce, neppure le luci splendenti degli astri riuscivano a rischiarare quella cupa notte. .:UNeppure il nascondiglio in cui si trovavano li preservò dal timore, ma suoni spaventosi rimbombavano intorno a loro, fantasmi lugubri dai volti tristi apparivano. .9UCredendo di restar nascosti con i loro peccati segreti, sotto il velo opaco dell'oblio, furono dispersi, colpiti da spavento terribile e tutti agitati da fantasmi. 58cGli iniqui credendo di dominare il popolo santo, incatenati nelle tenebre e prigionieri di una lunga notte, chiusi nelle case, giacevano esclusi dalla provvidenza eterna. u7 eI tuoi giudizi sono grandi e difficili da spiegare, per questo le anime grossolane furono tratte in errore. ~6upoiché la speranza dell'ingrato si scioglierà come brina invernale e si disperderà come un'acqua inutilizzabile. s5_perché fosse noto che si deve prevenire il sole per renderti grazie e pregarti allo spuntar della luce, w4gCiò che infatti non era stato distrutto dal fuoco si scioglieva appena scaldato da un breve raggio di sole, &3Eperché i tuoi figli, che ami, o Signore, capissero che non le diverse specie di frutti nutrono l'uomo, ma la tua parola conserva coloro che credono in te. 2%Per questo anche allora, adattandosi a tutto, serviva alla tua liberalità che tutti alimenta, secondo il desiderio di chi era nel bisogno, 1)La creazione infatti a te suo creatore obbedendo, si irrigidisce per punire gli ingiusti, ma s'addolcisce a favore di quanti confidano in te. _07Al contrario, perché si nutrissero i giusti, dimenticava perfino la propria virtù. >/uNeve e ghiaccio resistevano al fuoco senza sciogliersi, perché riconoscessero che i frutti dei nemici il fuoco distruggeva ardendo tra la grandine e folgoreggiando tra le piogge. -.SQuesto tuo alimento manifestava la tua dolcezza verso i tuoi figli; esso si adattava al gusto di chi l'inghiottiva e si trasformava in ciò che ognuno desiderava. 6-eInvece sfamasti il tuo popolo con un cibo degli angeli, dal cielo offristi loro un pane già pronto senza fatica, capace di procurare ogni delizia e soddisfare ogni gusto. ,~~~}}x}||&{{p{ zzSyyxx:wwevv@uu-tt\tssHrrr>qq)pdoo_nmmm9llokkkjj5ii[hhxh ggnff$ee[ddd.cc:bbsb aa,````__@^^7]]l\\Q[[[,ZZYY XXhWWW>>!=w<|i1PSb Hai udito una parola? Muoia con te! Sta' sicuro, non ti farà scoppiare. Wa' Altrimenti chi ti ascolta diffiderà di te e all'occasione ti avrà in odio. c`?non parlarne né all'amico né al nemico, e se puoi farlo senza colpa, non svelar nulla. B_Non riferire mai una diceria e non ne avrai alcun danno; 0^[chi odia la loquacità sfugge al male. 4]cChi si compiace del male sarà condannato; _\7Chi si fida con troppa facilità è di animo leggero, chi pecca danneggia se stesso. G[Tarli e vermi lo erediteranno, il temerario sarà eliminato. aZ;Vino e donne traviano anche i saggi, ancor più temerario è chi frequenta prostitute. TY #Un operaio ubriacone non arricchirà; chi disprezza il poco cadrà presto. fXE!Non impoverire scialacquando con denaro preso a prestito, quando non hai nulla nella borsa. RW Non godere una vita di piaceri, sua conseguenza è una doppia povertà. mVSSe ti concedi la soddisfazione della passione, essa ti renderà oggetto di scherno ai tuoi nemici. BUNon seguire le passioni; poni un freno ai tuoi desideri. cT?Quelli istruiti nel parlare anch'essi diventano saggi, fanno piovere massime eccellenti. \S1Ogni uomo assennato conosce la sapienza e a colui che l'ha trovata rende omaggio. eRCUn uomo saggio è circospetto in ogni cosa; nei giorni del peccato si astiene dalla colpa. YQ+Dal mattino alla sera il tempo cambia; e tutto è effimero davanti al Signore. pPYPensa alla carestia nel tempo dell'abbondanza; alla povertà e all'indigenza nei giorni di ricchezza. tOaPensa all'ira del giorno della morte, al tempo della vendetta, quando egli distoglierà lo sguardo da te. _N7Prima di fare un voto prepara te stesso, non fare come un uomo che tenta il Signore. jMMNulla ti impedisca di soddisfare a tempo un voto, non aspettare fino alla morte per sdebitarti. YL+Umìliati, prima di cadere malato, e quando hai peccato, mostra il pentimento. `K9Prima del giudizio esamina te stesso, così al momento del verdetto troverai perdono. EJPrima di parlare, impara; curati ancor prima di ammalarti. ]I3Lo stolto rimprovera senza riguardo, il dono dell'invidioso fa languire gli occhi. fHEEcco, non vale una parola più di un ricco dono? L'uomo caritatevole offre l'una e l'altro. ]G3La rugiada non mitiga forse il calore? Così una parola è più pregiata del dono. XF)Figlio, ai benefici non aggiungere il rimprovero, e a ogni dono parole amare. cE?Ha pietà di quanti accettano la dottrina e di quanti sono zelanti per le sue decisioni. VD% Egli rimprovera, corregge, ammaestra e guida come un pastore il suo gregge. kCO La misericordia dell'uomo riguarda il prossimo, la misericordia del Signore ogni essere vivente. XB) Vede e conosce che la loro sorte è misera, per questo moltiplica il perdono. eAC Per questo il Signore è paziente con gli uomini e riversa su di essi la sua misericordia. u@c Come una goccia d'acqua nel mare e un grano di sabbia così questi pochi anni in un giorno dell'eternità. M?Quanto al numero dei giorni dell'uomo, cento anni sono già molti. Z>-Che è l'uomo? E a che può servire? Qual è il suo bene e qual è il suo male? [=/Quando uno ha finito, allora comincia; quando si ferma, allora rimane perplesso. q<[Non c'è nulla da togliere e nulla da aggiungere; non è possibile indagare le meraviglie del Signore. j;MLa potenza della sua maestà chi potrà misurarla? Chi riuscirà a narrare le sue misericordie? \:1A nessuno è possibile svelare le sue opere e chi può indagare le sue grandezze? 59eIl Signore soltanto è riconosciuto giusto. ?8 {Colui che vive per sempre ha creato l'intero universo. ^75Esso sorveglia le schiere dell'alto cielo, ma gli uomini sono tutti terra e cenere. h6IChe c'è di più luminoso del sole? Anch'esso scompare. Così carne e sangue pensano al male. U5#L'uomo non può avere tutto, poiché un figlio dell'uomo non è immortale. g4GQuanto è grande la misericordia del Signore, il suo perdono per quanti si convertono a lui! f3EDa un morto, che non è più, la riconoscenza si perde, chi è vivo e sano loda il Signore. k2ONegli inferi infatti chi loderà l'Altissimo, al posto dei viventi e di quanti gli rendono lode? h1IFa' ritorno all'Altissimo e volta le spalle all'ingiustizia; detesta interamente l'iniquità. [0/Ritorna al Signore e cessa di peccare, prega davanti a lui e cessa di offendere. _/7Ma a chi si pente egli offre il ritorno, consola quanti vengono meno nella pazienza. f.EAlla fine si leverà e renderà loro la ricompensa, riverserà su di loro il contraccambio. u-cLa beneficenza dell'uomo è per lui come un sigillo, egli serberà la generosità come la propria pupilla. e,CA lui non sono nascoste le loro ingiustizie, tutti i loro peccati sono davanti al Signore. o+WTutte le loro opere sono davanti a lui come il sole, i suoi occhi osservano sempre la loro condotta. N*Su ogni popolo mise un capo, ma Israele è la porzione del Signore. U)# Le loro vie sono sempre davanti a lui, non restano nascoste ai suoi occhi. g(G Disse loro: "Guardatevi da ogni ingiustizia!" e diede a ciascuno precetti verso il prossimo. }'s I loro occhi contemplarono la grandezza della sua gloria, i loro orecchi sentirono la magnificenza della sua voce. U&# Stabilì con loro un'alleanza eterna e fece loro conoscere i suoi decreti. _%7 Inoltre pose davanti a loro la scienza e diede loro in eredità la legge della vita. P$Loderanno il suo santo nome per narrare la grandezza delle sue opere. X#)Pose lo sguardo nei loro cuori per mostrar loro la grandezza delle sue opere. ["/Li riempì di dottrina e d'intelligenza, e indicò loro anche il bene e il male. Y!+Discernimento, lingua, occhi, orecchi e cuore diede loro perché ragionassero. y kEgli infuse in ogni essere vivente il timore dell'uomo, perché l'uomo dominasse sulle bestie e sugli uccelli. RSecondo la sua natura li rivestì di forza, e a sua immagine li formò. wgEgli assegnò agli uomini giorni contati e un tempo fissato, diede loro il dominio di quanto è sulla terra. O Il Signore creò l'uomo dalla terra e ad essa lo fa tornare di nuovo. Z-Ne ricoprì la superficie con ogni genere di viventi e ad essa faranno ritorno. QDopo ciò il Signore riguardò sulla terra e la riempì dei suoi doni. T!Nessuna di loro urta la sua vicina, mai disubbidiranno ad un suo comando. 0YEgli ordinò per l'eternità le sue opere, ne stabilì l'attività per le generazioni future. Non hanno fame né si stancano, eppure non interrompono il loro lavoro. ucNella creazione del Signore le sue opere sono fin dal principio, e dalla loro origine ne separò le parti. W'Manifesterò con esattezza la mia dottrina; con cura annunzierò la scienza. _7Ascoltami, figlio, e impara la scienza; e sii attento nel tuo cuore alle mie parole. c?Tali cose pensa chi ha il cuore perverso; lo stolto, appunto errando, pensa sciocchezze. oW"Chi a Dio annunzierà le opere di giustizia? Ovvero chi le attende? L'alleanza infatti è lontana". gGAnche la bufera che nessuno contempla, e la maggior parte delle sue opere, sono nel mistero. PMa nessuno riflette su queste cose; al suo modo di agire chi ci bada? c?Anche i monti e le fondamenta della terra si scuotono di spavento quando egli li guarda. a;Ecco il cielo e il cielo dei cieli, l'abisso e la terra sussultano quando egli appare. oWNon sarò riconosciuto fra un popolo numeroso, chi sarò io in mezzo a una creazione senza numero?". LNon dire: "Mi terrò celato al Signore! Chi penserà a me lassù? e CEgli farà posto a tutta la sua generosità; ciascuno sarà trattato secondo le sue opere. e CNon sfuggirà il peccatore con la sua rapina, ma neppure la pazienza del pio sarà delusa. z m Tanto grande la sua misericordia, quanto grande la sua severità; egli giudicherà l'uomo secondo le sue opere. a ; poiché misericordia e ira sono in Dio, potente quando perdona e quando riversa l'ira. V % Ci fosse un solo uomo di dura cervice, sarebbe strano se restasse impunito, `9 Così trattò i seicentomila uomini che sono periti per l'ostinazione del loro cuore. ^5 Non ebbe pietà di nazioni di perdizione, che si erano esaltate per i loro peccati. _7Non risparmiò i concittadini di Lot, che egli aveva in orrore per la loro superbia. [/Dio non perdonò agli antichi giganti, che si erano ribellati per la loro forza. iKNell'assemblea dei peccatori un fuoco si accende, contro un popolo ribelle è divampata l'ira. eCIl mio occhio ha visto molte simili cose; il mio orecchio ne ha sentite ancora più gravi. veLa città potrà ripopolarsi per opera di un solo assennato, mentre la stirpe degli iniqui sarà distrutta. 3Non confidare su una loro vita lunga e non fondarti sul loro numero, poiché è preferibile uno a mille e morir senza figli che averne degli empi. SSe aumentano di numero non gioire, se sono privi del timore del Signore. [ 1Non desiderare una moltitudine di figli buoni a nulla, non gioire per figli empi. j~MEgli non ha comandato a nessuno di essere empio e non ha dato a nessuno il permesso di peccare. W}'I suoi occhi su coloro che lo temono, egli conosce ogni azione degli uomini. W|'Grande infatti è la sapienza del Signore, egli è onnipotente e vede tutto. f{EDavanti agli uomini stanno la vita e la morte; a ognuno sarà dato ciò che a lui piacerà. \z1Egli ti ha posto davanti il fuoco e l'acqua; là dove vuoi stenderai la tua mano. ]y3Se vuoi, osserverai i comandamenti; l'essere fedele dipenderà dal tuo buonvolere. Xx)Egli da principio creò l'uomo e lo lasciò in balìa del suo proprio volere. Mw Il Signore odia ogni abominio, esso non è voluto da chi teme Dio. Vv% Non dire: "Egli mi ha sviato", perché egli non ha bisogno di un peccatore. muS Non dire: "Mi son ribellato per colpa del Signore", perché ciò che egli detesta, non devi farlo. Ut# La lode infatti va celebrata con sapienza; è il Signore che la dirigerà. lsQ La sua lode non s'addice alla bocca del peccatore, perché non gli è stata concessa dal Signore. KrEssa sta lontana dalla superbia, i bugiardi non pensano ad essa. bq=Gli insensati non conseguiranno mai la sapienza, i peccatori non la contempleranno mai. Spegli troverà contentezza e una corona di gioia e otterrà fama perenne. bo=Essa l'innalzerà sopra i suoi compagni e gli farà aprir bocca in mezzo all'assemblea; dnAEgli si appoggerà su di lei e non vacillerà, si affiderà a lei e non resterà confuso. am;lo nutrirà con il pane dell'intelligenza, e l'acqua della sapienza gli darà da bere. Yl+Essa gli andrà incontro come una madre, l'accoglierà come una vergine sposa; `k ;Così agirà chi teme il Signore; chi è fedele alla legge otterrà anche la sapienza. \j1da essa sarà protetto contro il caldo, egli abiterà all'ombra della sua gloria. \i1metterà i propri figli sotto la sua protezione e sotto i suoi rami soggiornerà; ]h3alzerà la propria tenda presso di essa e si riparerà in un rifugio di benessere; OgFa sosta vicino alla sua casa e fisserà un chiodo nelle sue pareti; LfEgli spia alle sue finestre e starà ad ascoltare alla sua porta. QeLa insegue come uno che segue una pista, si apposta sui suoi sentieri. Td!che considera nel cuore le sue vie: ne penetrerà con la mente i segreti. OcBeato l'uomo che medita sulla sapienza e ragiona con l'intelligenza, QbOgni opera corruttibile scompare; chi la compie se ne andrà con essa. ' Quando un potente ti chiama, allontànati; egli ti chiamerà sempre di più. V=% Sta' attento a non lasciarti imbrogliare né umiliare per la tua stoltezza. 6<e Ti farà arrossire con i suoi banchetti, finché non ti avrà spremuto due o tre volte. Alla fine ti deriderà; poi vedendoti ti eviterà e scuoterà il capo davanti a te. ;+ Ha bisogno di te? Ti imbroglierà, ti sorriderà e ti darà una speranza, ti rivolgerà belle parole e domanderà: "Di che cosa hai bisogno?". P: Se possiedi, vivrà con te; ti spoglierà e non ne avrà alcuna pena. X9) Se puoi essergli utile, approfitterà di te; se hai bisogno, ti abbandonerà. }8s Il ricco commette ingiustizia e per di più grida forte, il povero riceve ingiustizia e per di più deve scusarsi. J7  Non portare un peso troppo grave, non associarti ad uno più forte e più ricco di te. Come una pentola di coccio farà società con una caldaia? Questa l'urterà e quella andrà in frantumi. X6 + Chi maneggia la pece si sporca, chi frequenta il superbo diviene simile a lui. [5/ Scuoterà il capo e batterà le mani, poi bisbigliando a lungo cambierà faccia. |4q Se ti capiterà il male, egli sarà là per il primo e, con il pretesto di aiutarti, ti prenderà per il tallone. ;3o Il nemico ha il dolce sulle labbra, ma in cuore medita di gettarti in una fossa. Il nemico avrà lacrime agli occhi, ma se troverà l'occasione, non si sazierà del tuo sangue. N2 Per un momento rimarrà con te, ma se cadi, egli non reggerà più. W1' Così capita a chi si associa a un peccatore e s'imbratta dei suoi misfatti. h0I Chi avrà pietà di un incantatore morso da un serpente e di quanti si avvicinano alle belve? p/Y Non metterlo al tuo fianco, perché non ti rovesci e si ponga al tuo posto, non farlo sedere alla tua destra, perché non ricerchi la tua sedia, e alla fine tu conosca la verità delle mie parole e senta rimorso per i miei detti. 9.k Anche se si abbassa e cammina curvo, sta' attento e guardati da lui; compòrtati con lui come chi pulisce uno specchio e ti accorgerai che la sua ruggine non resiste a lungo. l-Q Non fidarti mai del tuo nemico, poiché, come il metallo s'arrugginisce, così la sua malvagità. u,c Quando uno prospera, i suoi nemici sono nel dolore; ma quando uno è infelice, anche l'amico se ne separa. n+U L'amico non si può riconoscere nella prosperità, ma nell'avversità il nemico non si nasconderà. 2*_ Da' al buono e non aiutare il peccatore. S) Poiché anche l'Altissimo odia i peccatori e farà giustizia degli empi. f(E Benefica il misero e non dare all'empio, impedisci che gli diano il pane e tu non dargliene, perché egli non ne usi per dominarti; difatti tu riceverai il male in doppia misura per tutti i benefici che gli avrai fatto. 0'[ Da' al pio e non aiutare il peccatore. [&/ Nessun beneficio a chi si ostina nel male né a chi rifiuta di fare l'elemosina. _%7 Fa' il bene al pio e ne avrai il contraccambio, se non da lui, certo dall'Altissimo. ]$ 5 Se fai il bene, sappi a chi lo fai; così avrai una ricompensa per i tuoi benefici. _#7 "Ospita un estraneo, ti metterà sottosopra ogni cosa e ti renderà estraneo ai tuoi. g"G !Guàrdati dal malvagio, poiché egli il male prepara, che non contamini per sempre anche te. n!U Con una scintilla di fuoco si riempie il braciere, il peccatore sta in agguato per spargere sangue. _ 7 Cambiando il bene in male tende insidie, troverà difetti anche nelle cose migliori. r] Una pernice da richiamo in gabbia, tale il cuore del superbo; come una spia egli attende la tua caduta. `9 Non portare in casa qualsiasi persona, perché sono molte le insidie del fraudolento. _7 Prima della fine non chiamare nessuno beato; un uomo si conosce veramente alla fine. oW L'infelicità di un'ora fa dimenticare il benessere; alla morte di un uomo si rivelano le sue opere. dA È facile per il Signore nel giorno della morte rendere all'uomo secondo la sua condotta. xi Nel tempo della prosperità si dimentica la sventura; nel tempo della sventura non si ricorda la prosperità. V% Non dire: "Ho quanto mi occorre; che cosa potrà ormai capitarmi di male?". W' Non dire: "Di che cosa ho bisogno e di quali beni disporrò d'ora innanzi?". uc La benedizione del Signore è la ricompensa del pio; in un istante Dio farà sbocciare la sua benedizione. #? Non ammirare le opere del peccatore, confida nel Signore e persevera nella fatica, perché è facile per il Signore arricchire un povero all'improvviso. \1 Sta' fermo al tuo impegno e fanne la tua vita, invecchia compiendo il tuo lavoro.  mentre dice: "Ho trovato riposo; ora mi godrò i miei beni", non sa quanto tempo ancora trascorrerà; lascerà tutto ad altri e morirà. iK C'è chi è ricco a forza di attenzione e di risparmio; ed ecco la parte della sua ricompensa: _7 Il dono del Signore è assicurato ai pii e il suo favore li rende felici per sempre. L Errore e tenebre sono per gli empi e il male resta per i malvagi. uc Sapienza, senno e conoscenza della legge vengono dal Signore; carità e rettitudine sono dono del Signore. W' Bene e male, vita e morte, povertà e ricchezza, tutto proviene dal Signore. E e lo fa stare a testa alta, sì che molti ne sono stupiti. + O C'è chi è debole e ha bisogno di soccorso, chi è privo di beni e ricco di miseria: eppure il Signore lo guarda con benevolenza, lo solleva dalla sua bassezza R  C'è chi lavora, fatica e si affanna: eppure resta tanto più indietro. * M Figlio, la tua attività non abbracci troppe cose; se esageri, non sarai esente da colpa; anche se corri, non arriverai e non riuscirai a scampare con la fuga. g G Per una cosa di cui non hai bisogno non litigare, non immischiarti nelle liti dei peccatori. [ / Non rispondere prima di avere ascoltato, in mezzo ai discorsi non intrometterti. S Non biasimare prima di avere indagato, prima rifletti e quindi condanna. kO Molti potenti furono umiliati profondamente; uomini illustri furono consegnati in potere altrui. Y+ Molti sovrani sedettero sulla polvere e uno sconosciuto cinse il loro diadema. 9k Non ti vantare per le vesti che indossi e non insuperbirti nel giorno della gloria, poiché stupende sono le opere del Signore, eppure sono nascoste agli uomini le opere sue. fE L'ape è piccola tra gli esseri alati, ma il suo prodotto ha il primato fra i dolci sapori. ]3 Non lodare un uomo per la sua bellezza e non detestare un uomo per il suo aspetto. h K La sapienza dell'umile gli farà tenere alta la testa, gli permetterà di sedere tra i grandi. ) Chi è onorato nella povertà, quanto più lo sarà nella ricchezza? Chi è disprezzato nella ricchezza, quanto più lo sarà nella povertà? ]3 Un povero è onorato per la sua scienza, un ricco è onorato per la sua ricchezza. ^5 Chi darà ragione a uno che si dà torto da sé? Chi stimerà uno che si disprezza? Y~+ Figlio, con modestia glorifica l'anima tua e rendile onore secondo che merita. b}= Meglio uno che lavora e abbonda di tutto che chi va in giro vantandosi e manca di cibo. b|= Non fare il saccente nel compiere il tuo lavoro e non gloriarti al momento del bisogno. c{? Uomini liberi serviranno un servo sapiente; un uomo intelligente non mormora per questo. uzc Il nobile, il giudice e il potente sono onorati; ma nessuno di loro è più grande di chi teme il Signore. cy? Non è giusto disprezzare un povero assennato e non conviene esaltare un uomo peccatore. Vx% Uno ricco, onorato o povero, ponga il proprio vanto nel timore del Signore. iwK Tra i fratelli è onorato il loro capo, ma coloro che temono il Signore lo sono ai suoi occhi. }vs Quale stirpe è ignobile? La stirpe dell'uomo. Quale stirpe è ignobile? Coloro che trasgrediscono i comandamenti. ouW Quale stirpe è onorata? La stirpe dell'uomo. Quale stirpe è onorata? Coloro che temono il Signore. Xt) Non è fatta per gli uomini la superbia, né per i nati di donna l'arroganza. Ys+ Le ha estirpate e annientate, ha fatto scomparire dalla terra il loro ricordo. prY Il Signore ha sconvolto le regioni delle nazioni, e le ha distrutte fin dalle fondamenta della terra. `q9 Il Signore ha estirpato le radici delle nazioni, al loro posto ha piantato gli umili. ap; Il Signore ha abbattuto il trono dei potenti, al loro posto ha fatto sedere gli umili. Go Principio della superbia infatti è il peccato; chi vi si abbandona diffonde intorno a sé l'abominio. Per questo il Signore rende incredibili i suoi castighi e lo flagella sino a finirlo. znm Principio della superbia umana è allontanarsi dal Signore, tenere il proprio cuore lontano da chi l'ha creato. =mu Quando l'uomo muore eredita insetti, belve e vermi. Vl% La malattia è lunga, il medico se la ride; chi oggi è re, domani morirà. kkO Perché mai si insuperbisce chi è terra e cenere? Anche da vivo le sue viscere sono ripugnanti. njU L'impero passa da un popolo a un altro a causa delle ingiustizie, delle violenze e delle ricchezze. miS Odiosa al Signore e agli uomini è la superbia, all'uno e agli altri è in abominio l'ingiustizia. ehC Non crucciarti con il tuo prossimo per un torto qualsiasi; non far nulla in preda all'ira. mgS Il successo dell'uomo è nelle mani del Signore, che investirà il magistrato della sua autorità. nfU Il governo del mondo è nelle mani del Signore; egli vi susciterà al momento giusto l'uomo adatto. heI Un re senza formazione rovinerà il suo popolo; una città prospererà per il senno dei capi. wdg Quale il governatore del popolo, tali i suoi ministri; quale il capo di una città, tali tutti gli abitanti. ic M Un governatore saggio educa il suo popolo, l'autorità di un uomo assennato sarà ben ordinata. pbY Un uomo linguacciuto è il terrore della sua città, chi non sa controllar le parole sarà detestato. faE Un lavoro per mano di esperti viene lodato, ma il capo del popolo è saggio per il parlare. \`1 Tuoi commensali siano gli uomini giusti, il tuo vanto sia nel timore del Signore. ]_3 Conversa con uomini assennati e ogni tuo colloquio sia sulle leggi dell'Altissimo. E^ Rispondi come puoi al prossimo e consìgliati con i saggi. ]  Tieniti lontano dall'uomo che ha il potere di uccidere e non sperimenterai il timore della morte. Se l'avvicini, sta' attento a non sbagliare perché egli non ti tolga la vita; sappi che cammini in mezzo ai lacci e ti muovi sull'orlo delle mura cittadine. i\K Non compiacerti del benessere degli empi, ricòrdati che non giungeranno agli inferi impuniti. Z[- Non invidiare la gloria del peccatore, perché non sai quale sarà la sua fine. "Z= Non abbandonare un vecchio amico, perché quello recente non è uguale a lui. Vino nuovo, amico nuovo; quando sarà invecchiato, lo berrai con piacere. @Yy Non sederti mai accanto a una donna sposata, non frequentarla per bere insieme con lei perché il tuo cuore non si innamori di lei e per la tua passione tu non scivoli nella rovina. 4Xa Distogli l'occhio da una donna bella, non fissare una bellezza che non ti appartiene. Per la bellezza di una donna molti sono periti; per essa l'amore brucia come fuoco. XW) Non curiosare nelle vie della città, non aggirarti nei suoi luoghi solitari. PV Non dare l'anima tua alle prostitute, per non perderci il patrimonio. aU; Non fissare il tuo sguardo su una vergine, per non essere coinvolto nei suoi castighi. MT Non frequentare una cantante, per non esser preso dalle sue moine. [S/ Non incontrarti con una donna cortigiana, che non abbia a cadere nei suoi lacci. WR' Non dare l'anima tua alla tua donna, sì che essa s'imponga sulla tua forza. VQ ' Non essere geloso della sposa amata, per non inculcarle malizia a tuo danno. dPACon un uomo qualsiasi non aprire il tuo cuore ed egli non abbia a portar via il tuo bene. eOCDavanti a uno straniero non fare nulla di riservato, perché non sai che cosa ne seguirà. SNNon consigliarti con lo stolto, perché non saprà mantenere un segreto. 7MgNon litigare con un irascibile e non traversare con lui un luogo solitario, perché ai suoi occhi il sangue è come nulla, dove non c'è possibilità di aiuto ti assalirà. 7LgCon un avventuriero non metterti in viaggio, per paura che ti diventi insopportabile; egli agirà secondo il suo capriccio e andrai con lui in rovina per la sua insipienza. eKCNon muovere causa a un giudice, perché giudicheranno in suo favore secondo il suo parere. aJ; Non garantire oltre la tua possibilità; se hai garantito, preòccupati di soddisfare. lIQ Non imprestare a un uomo più forte di te; quello che gli hai prestato, consideralo come perduto. eHC Non ritirarti dalla presenza del violento, perché egli non ponga un agguato contro di te. ]G3 Non attizzare le braci del peccatore, per non bruciare nel fuoco della sua fiamma. 'FG Non trascurare i discorsi dei vecchi, perché anch'essi hanno imparato dai loro padri; da essi imparerai l'accorgimento e come rispondere a tempo opportuno. E5Non disdegnare i discorsi dei saggi, medita piuttosto le loro massime, perché da essi imparerai la dottrina e potrai essere a servizio dei grandi. NDNon gioire per la morte di qualcuno; ricòrdati che tutti moriremo. aC;Non disprezzare un uomo quando è vecchio, perché anche di noi alcuni invecchieranno. bB=Non insultare un uomo convertito dal peccato, ricòrdati che siamo tutti degni di pena. XA)Non scherzare con l'ignorante, perché non siano disprezzati i tuoi antenati. V@%Non litigare con un uomo linguacciuto e non aggiungere legna sul suo fuoco. !?;Non litigare con un uomo ricco, perché egli non t'opponga il peso del suo danaro, poiché l'oro ha corrotto molti e ha fatto deviare il cuore dei re. M> Non litigare con un uomo potente per non cadere poi nelle sue mani. W='$In tutte le tue opere ricordati della tua fine e non cadrai mai nel peccato. N<#Non indugiare a visitare un malato, perché per questo sarai amato. Q;"Non evitare coloro che piangono e con gli afflitti mòstrati afflitto. \:1!La tua generosità si estenda a ogni vivente e al morto non negare la tua grazia. Q9 Al povero stendi la tua mano, perché sia perfetta la tua benedizione. O8Temi il Signore e onora il sacerdote, consegna la sua parte, come ti è stato comandato: primizie, sacrifici espiatori, offerta delle spalle, vittima di santificazione e primizie delle cose sante. T7!Ama con tutta la forza chi ti ha creato e non trascurare i suoi ministri. F~~j~}}@||v|{{?zztzyyQxxxxwwFvvmuuu-ttlssWrrrqqNpppoo[nnnQQ{QPPNN6MLLL6K6JiIIHHJGqGFFYEEE'DDuDCCSBB9AAA@@?o? >>K==v=<  Tra gli insensati bada al tempo, tra i saggi fèrmati a lungo. R= Nel discorso del pio c'è sempre saggezza, lo stolto muta come la luna. g<G Il leone sta in agguato della preda, così il peccato di coloro che praticano l'ingiustizia. b;= Gli uccelli sostano presso i loro simili, la lealtà ritorna a quelli che la praticano. a:;Se cerchi la giustizia, la raggiungerai e te ne rivestirai come di un manto di gloria. _97Non lodare un uomo prima che abbia parlato, poiché questa è la prova degli uomini. i8KIl frutto dimostra come è coltivato l'albero, così la parola rivela il sentimento dell'uomo. e7CLa fornace prova gli oggetti del vasaio, la prova dell'uomo si ha nella sua conversazione. t6aQuando si agita un vaglio, restano i rifiuti; così quando un uomo riflette, gli appaiono i suoi difetti. f5ESe uno non si aggrappa in fretta al timor del Signore, la sua casa andrà presto in rovina. p4YFra le giunture delle pietre si conficca un piuolo, tra la compra e la vendita si insinua il peccato. \3 3Per amor del denaro molti peccano, chi cerca di arricchire procede senza scrupoli. g2GA stento un commerciante sarà esente da colpe, un rivenditore non sarà immune dal peccato. c1?Due cose mi serrano il cuore, la terza mi provoca all'ira: un guerriero che languisca nella miseria, uomini saggi trattati con disprezzo, chi passa dalla giustizia al peccato; il Signore lo tiene pronto per la spada. U0#Colonne d'oro su base d'argento, tali sono gambe graziose su solidi piedi. `/9Lampada che arde sul candelabro santo, così la bellezza del volto su giusta statura. n.UIl sole risplende sulle montagne del Signore, la bellezza di una donna virtuosa adorna la sua casa. b-=Grazia su grazia è una donna pudica, non si può valutare il peso di un'anima modesta. `,9È un dono del Signore una donna silenziosa, non c'è compenso per una donna educata. ]+3 La grazia di una donna allieta il marito, la sua scienza gli rinvigorisce le ossa. $*A Come un viandante assetato apre la bocca e beve qualsiasi acqua a lui vicina, così essa siede davanti a ogni palo e apre a qualsiasi freccia la faretra. c)? Guàrdati dal seguire un occhio impudente, non meravigliarti se ti spinge verso il male. d(A Fa' buona guardia a una figlia libertina, perché non ne approfitti, se trova indulgenza. l'Q La scostumatezza di una donna è nell'eccitazione degli sguardi, si riconosce dalle sue occhiate. [&/Gran motivo di sdegno una donna ubriaca, non riuscirà a nascondere la vergogna. r%]Giogo di buoi sconnesso è una donna malvagia, colui che la domina è come chi acchiappa uno scorpione. r$]ma crepacuore e lutto è una donna gelosa di un'altra e il flagello della sua lingua si lega con tutti. 4#aTre cose teme il mio cuore, per la quarta sono spaventato: una calunnia diffusa in città, un tumulto di popolo e una falsa accusa: tutto questo è peggiore della morte; _"7Ricco o povero il cuore di lui ne gioisce, in ogni tempo il suo volto appare sereno. X!)Una donna virtuosa è una buona sorte, viene assegnata a chi teme il Signore. Y +Una brava moglie è la gioia del marito, questi trascorrerà gli anni in pace. X +Beato il marito di una donna virtuosa; il numero dei suoi giorni sarà doppio. NSe non cammina al cenno della tua mano, toglila dalla tua presenza. U#Non dare all'acqua un'uscita né libertà di parlare a una donna malvagia. ODalla donna ha avuto inizio il peccato, per causa sua tutti moriamo. b=mani inerti e ginocchia infiacchite, tale colei che non rende felice il proprio marito. RAnimo abbattuto e volto triste e ferita al cuore è una donna malvagia; mSMotivo di sdegno, di rimprovero e di grande disprezzo è una donna che mantiene il proprio marito. X)Non soccombere al fascino di una donna, per una donna non ardere di passione. oWCome una salita sabbiosa per i piedi di un vecchio, tale la donna linguacciuta per un uomo pacifico. veOgni malizia è nulla, di fronte alla malizia di una donna, possa piombarle addosso la sorte del peccatore! SSuo marito siede in mezzo ai suoi vicini e ascoltandoli geme amaramente. kOLa malvagità di una donna ne àltera l'aspetto, ne rende il volto tetro come quello di un orso. gGPreferirei abitare con un leone e con un drago piuttosto che abitare con una donna malvagia. kONon c'è veleno peggiore del veleno di un serpente, non c'è ira peggiore dell'ira di un nemico. }s qualunque sventura, ma non la sventura causata dagli avversari; qualunque vendetta, ma non la vendetta dei nemici. q[ Qualunque ferita, ma non la ferita del cuore; qualunque malvagità, ma non la malvagità di una donna; eC Il timore del Signore è più di ogni cosa; chi lo possiede a chi potrà esser paragonato? ^5 quanto è grande chi ha trovato la sapienza, ma nessuno supera chi teme il Signore. R  fortunato chi ha trovato la prudenza, chi si rivolge a orecchi attenti;  felice chi vive con una moglie assennata, colui che non pecca con la sua lingua, chi non deve servire a uno indegno di lui; & ENove situazioni io ritengo felici nel mio cuore, la decima la dirò con le parole: un uomo allietato dai figli, chi vede da vivo la caduta dei suoi nemici; [ /Corona dei vecchi è un'esperienza molteplice, loro vanto il timore del Signore. f ECome s'addice la sapienza ai vecchi, il discernimento e il consiglio alle persone eminenti! `9Come s'addice il giudicare ai capelli bianchi, e agli anziani intendersi di consigli! `9Nella giovinezza non hai raccolto; come potresti procurarti qualcosa nella vecchiaia? 3Tre tipi di persone io detesto, la loro vita è per me un grande orrore: un povero superbo, un ricco bugiardo, un vecchio adultero privo di senno. 3 aDi tre cose mi compiaccio e mi faccio bella, di fronte al Signore e agli uomini: concordia di fratelli, amicizia tra vicini, moglie e marito che vivono in piena armonia. R Vedete, non ho lavorato solo per me, ma per quanti cercano la dottrina. eCRiverserò ancora l'insegnamento come una profezia, lo lascerò per le generazioni future. a;Farò ancora splendere la mia dottrina come l'aurora; la farò brillare molto lontano. 5Ho detto: "Innaffierò il mio giardino e irrigherò la mia aiuola". Ed ecco il mio canale è diventato un fiume, il mio fiume è diventato un mare. nUIo sono come un canale derivante da un fiume e come un corso d'acqua sono uscita verso un giardino. dAIl suo pensiero infatti è più vasto del mare e il suo consiglio più del grande abisso. \~1Il primo non ne esaurisce la conoscenza né l'ultimo la può pienamente indagare. W}'espande la dottrina come il Nilo, come il Ghicon nei giorni della vendemmia. e|Cfa traboccare l'intelligenza come l'Eufrate e come il Giordano nei giorni della mietitura; c{?Essa trabocca di sapienza come il Pison e come il Tigri nella stagione dei frutti nuovi; zTutto questo è il libro dell'alleanza del Dio altissimo, la legge che ci ha imposto Mosè, l'eredità delle assemblee di Giacobbe. Wy'Chi mi obbedisce non si vergognerà, chi compie le mie opere non peccherà". bx=Quanti si nutrono di me avranno ancora fame e quanti bevono di me, avranno ancora sete. kwOPoiché il ricordo di me è più dolce del miele, il possedermi è più dolce del favo di miele. SvAvvicinatevi a me, voi che mi desiderate, e saziatevi dei miei prodotti. guGIo come una vite ho prodotto germogli graziosi e i miei fiori, frutti di gloria e ricchezza. ^t5Come un terebinto ho esteso i rami e i miei rami son rami di maestà e di bellezza. &sECome cinnamòmo e balsamo ho diffuso profumo; come mirra scelta ho sparso buon odore; come gàlbano, ònice e storàce, come nuvola di incenso nella tenda. r1Sono cresciuta come una palma in Engaddi, come le piante di rose in Gerico, come un ulivo maestoso nella pianura; sono cresciuta come un platano. Zq- Sono cresciuta come un cedro sul Libano, come un cipresso sui monti dell'Ermon. fpE Ho posto le radici in mezzo a un popolo glorioso, nella porzione del Signore, sua eredità. So Nella città amata mi ha fatto abitare; in Gerusalemme è il mio potere. [n/ Ho officiato nella tenda santa davanti a lui, e così mi sono stabilita in Sion. emC Prima dei secoli, fin dal principio, egli mi creò; per tutta l'eternità non verrò meno. ,lQAllora il creatore dell'universo mi diede un ordine, il mio creatore mi fece posare la tenda e mi disse: Fissa la tenda in Giacobbe e prendi in eredità Israele. Xk)Fra tutti questi cercai un luogo di riposo, in quale possedimento stabilirmi. ^j5Sulle onde del mare e su tutta la terra, su ogni popolo e nazione ho preso dominio. `i9Il giro del cielo da sola ho percorso, ho passeggiato nelle profondità degli abissi. RhHo posto la mia dimora lassù, il mio trono era su una colonna di nubi. Xg)"Io sono uscita dalla bocca dell'Altissimo e ho ricoperto come nube la terra. ^f5Nell'assemblea dell'Altissimo apre la bocca, si glorifica davanti alla sua potenza: Fe La sapienza loda se stessa, si vanta in mezzo al suo popolo. d{I superstiti sapranno che nulla è meglio del timore del Signore, nulla più dolce dell'osservare i suoi comandamenti. Wc'Lascerà il suo ricordo in maledizione, la sua infamia non sarà cancellata. NbI suoi figli non avranno radici, i suoi rami non porteranno frutto. gaGCostei sarà trascinata davanti all'assemblea e si procederà a un'inchiesta sui suoi figli. T`!Prima di tutto ha disobbedito alle leggi dell'Altissimo, in secondo luogo ha commesso un torto verso il marito, in terzo luogo si è macchiata di adulterio e ha introdotto in casa figli di un estraneo. a_;Così della donna che abbandona suo marito, e gli presenta eredi avuti da un estraneo. a^;Quest'uomo sarà punito nelle piazze della città, sarà preso dove meno se l'aspetta. m]STutte le cose, prima che fossero create, gli erano note; allo stesso modo anche dopo la creazione. _\7Il suo timore riguarda solo gli occhi degli uomini; non sa che gli occhi del Signore sono miriadi di volte più luminosi del sole; essi vedono tutte le azioni degli uomini e penetrano fin nei luoghi più segreti. H[ L'uomo infedele al proprio letto dice fra sé: "Chi mi vede? Tenebra intorno a me e le mura mi nascondono; nessuno mi vede, che devo temere? Dei miei peccati non si ricorderà l'Altissimo". {Zouna passione ardente come fuoco acceso non si calmerà finché non sarà consumata; un uomo impudico nel suo corpo non smetterà finché non lo divori il fuoco; per l'uomo impuro ogni pane è appetitoso, non si stancherà finché non muoia. NYDue specie di colpe moltiplicano i peccati, la terza provoca l'ira: ZX-Un uomo abituato a discorsi ingiuriosi non si correggerà in tutta la sua vita. aW;Ricorda tuo padre e tua madre, quando siedi tra i grandi, non dimenticarli mai davanti a costoro, e per abitudine non dire sciocchezze; potresti desiderare di non essere nato e maledire il giorno della tua nascita. fVE La tua bocca non si abitui a volgarità grossolane, in esse infatti c'è motivo di peccato. AU{ C'è un modo di parlare che si può paragonare alla morte; non si trovi nella discendenza di Giacobbe. Dagli uomini pii tutto ciò sia respinto, così non si rotoleranno nei peccati. T' Un uomo dai molti giuramenti si riempie di iniquità; il flagello non si allontanerà dalla sua casa. Se cade in fallo, il suo peccato è su di lui; se non ne tiene conto, pecca due volte. Se giura il falso non sarà giustificato, la sua casa si riempirà di sventure. S Come uno schiavo interrogato di continuo non sarà senza lividure, così chi giura e ha sempre in bocca Dio non sarà esente da peccato. [R/ Non abituare la bocca al giuramento, non abituarti a nominare il nome del Santo. hQIIl peccatore è vittima delle proprie labbra, il maldicente e il superbo vi trovano inciampo. TP!Figli, ascoltate l'educazione della bocca, chi l'osserva non si perderà. gOGSensualità e libidine non s'impadroniscano di me; a desideri vergognosi non mi abbandonare. -NUe allontana da me la concupiscenza. [M/Signore, padre e Dio della mia vita, non mettermi in balìa di sguardi sfrontati ,LQperché non si moltiplichino i miei errori e non aumentino di numero i miei peccati, io non cada davanti ai miei avversari e il nemico non gioisca sul mio conto. 4KaChi applicherà la frusta ai miei pensieri, al mio cuore la disciplina della sapienza? Perché non siano risparmiati i miei errori e i miei peccati non restino impuniti, vJ gSignore, padre e padrone della mia vita, non abbandonarmi al loro volere, non lasciarmi cadere a causa loro. "I=Chi porrà una guardia sulla mia bocca, sulle mie labbra un sigillo prudente, perché io non cada per colpa loro e la mia lingua non sia la mia rovina? `H9Se mi succederà il male a causa sua, chiunque lo venga a sapere si guarderà da lui. WG'Non mi vergognerò di proteggere un amico, non mi nasconderò davanti a lui. jFMPrima del fuoco vapore e fumo nel camino, così prima dello spargimento del sangue le ingiurie. aUna travatura di legno ben connessa in una casa non si scompagina in un terremoto, così un cuore deciso dopo matura riflessione non verrà meno al momento del pericolo. T=!Sabbia, sale, palla di ferro sono più facili a portare che un insensato. Z<-Che c'è di più pesante del piombo? E qual è il suo nome, se non "lo stolto"? $;A guàrdati da lui, per non avere noie e per non contaminarti al suo contatto. Allontànati da lui e troverai pace, non sarai seccato dalla sua insipienza. U:# Con un insensato non prolungare il discorso, non frequentare l'insipiente; f9E Il lutto per un morto, sette giorni; per uno stolto ed empio tutti i giorni della sua vita. r8] Piangi meno tristemente per un morto, ché ora riposa, ma la vita dello stolto è peggiore della morte. o7W Piangi per un morto, poiché ha perduto la luce; piangi per uno stolto, poiché ha perduto il senno. h6IRagiona con un insonnolito chi ragiona con lo stolto; alla fine egli dirà: "Che cosa c'è?". ]53Incolla cocci chi ammaestra uno stolto, sveglia un dormiglione dal sonno profondo. s4_Come musica durante il lutto i discorsi fuori tempo, ma frusta e correzione in ogni tempo sono saggezza. a3;La sfacciata disonora il padre e il marito, e dall'uno e dall'altro sarà disprezzata. r2]Una figlia prudente sarà un tesoro per il marito, quella disonorevole un dolore per chi l'ha generata. j1MVergogna per un padre avere un figlio maleducato, se si tratta di una figlia, è la sua rovina. U0#Il pigro è simile a una palla di sterco, chi la raccoglie scuote la mano. V/ 'Il pigro è simile a una pietra imbrattata, ognuno fischia in suo disprezzo. P.Il maldicente danneggia se stesso e sarà detestato dal suo ambiente. E-Quando un empio maledice l'avversario, maledice se stesso. ^,5Sulla bocca degli stolti è il loro cuore, i saggi invece hanno la bocca nel cuore. j+MLe labbra degli stolti ripetono sciocchezze, le parole dei prudenti sono pesate sulla bilancia. g*GÈ cattiva educazione d'un uomo origliare alla porta; l'uomo prudente ne resterebbe confuso. ^)5Lo stolto spia dalla porta l'interno della casa; l'uomo educato se ne starà fuori. j(MIl piede dello stolto si precipita verso una casa; l'uomo sperimentato si mostrerà rispettoso. a';Ornamento d'oro è la disciplina per l'assennato; è come un monile al braccio destro. [&/Lo stolto alza la voce mentre ride; ma l'uomo saggio sorride appena in silenzio. [%/Ceppi ai piedi è la disciplina per l'insensato e come manette nella sua destra. s$_Come casa in rovina, così la sapienza per lo stolto; scienza dell'insensato i discorsi incomprensibili. k#OLa parola del prudente è ricercata nell'assemblea; si rifletterà seriamente sui suoi discorsi. y"kIl parlare dello stolto è come un fardello nel cammino, ma sulle labbra dell'intelligente si trova la grazia. '!GSe un assennato ascolta un discorso intelligente, l'approverà e lo completerà; se l'ascolta un dissoluto, se ne dispiace e lo getta via dietro la schiena. ] 3L'interno dello stolto è come un vaso rotto, non potrà contenere alcuna scienza. fE La scienza del saggio cresce come una piena; il suo consiglio è come una sorgente di vita. mS Non diventerà educato chi manca di capacità, ma c'è anche una capacità che aumenta l'amarezza. jM Chi osserva la legge domina il suo istinto, il risultato del timore del Signore è la sapienza. lQ La via dei peccatori è appianata e senza pietre; ma al suo termine c'è il baratro degli inferi. ^5 Mucchio di stoppa è una riunione di iniqui; la loro fine è una fiammata di fuoco. fEChi costruisce la sua casa con ricchezze altrui è come chi ammucchia pietre per l'inverno. \1Da lontano si riconosce il linguacciuto, ma l'assennato conosce il suo scivolare. nUChi odia il rimprovero segue le orme del peccatore, ma chi teme il Signore si convertirà di cuore. r]La preghiera del povero va dalla sua bocca agli orecchi di Dio, il giudizio di lui verrà a suo favore. eCSpavento e violenza fanno svanire la ricchezza; così la casa del superbo sarà devastata. `9Ogni trasgressione è come spada a doppio taglio: non c'è rimedio per la sua ferita. -Come alla vista del serpente fuggi il peccato: se ti avvicini, ti morderà. Denti di leone sono i suoi denti, capaci di distruggere vite umane. K Figlio, hai peccato? Non farlo più e prega per le colpe passate. RFa meglio chi nasconde la stoltezza che colui che nasconde la sapienza. PSapienza nascosta e tesoro invisibile: a che servono l'una e l'altro? iKRegali e doni accecano gli occhi dei saggi, come bavaglio sulla bocca, soffocano i rimproveri. jMChi lavora la terra accrescerà il raccolto; chi piace ai grandi si fa perdonare l'ingiustizia. QIl saggio si fa onore con i discorsi, l'uomo prudente piace ai grandi. X )L'abitudine del bugiardo è un disonore, la vergogna lo accompagnerà sempre. ^ 5Meglio un ladro che un mentitore abituale, ma tutti e due condivideranno la rovina. ] 3Brutta macchia nell'uomo la menzogna, si trova sempre sulla bocca degli ignoranti. l QC'è chi per rispetto umano fa promesse a un amico; in tal modo se lo rende gratuitamente nemico. Y +C'è chi si rovina per rispetto umano e si rovina per la faccia di uno stolto. _7C'è chi è impedito di peccare dalla miseria e durante il riposo non avrà rimorsi. eCNon si accetta una massima dalla bocca dello stolto, perché non è mai detta a proposito. a;Un uomo senza grazia è un discorso inopportuno: è sempre sulla bocca dei maleducati. lQMeglio scivolare sul pavimento che con la lingua; per questo la caduta dei cattivi giunge rapida. mSQuelli che mangiano il mio pane sono lingue cattive". Quanto spesso e quanti si burleranno di lui! V%Lo stolto dice: "Non ho un amico, non c'è gratitudine per i miei benefici. 3Egli darà poco, ma rinfaccerà molto; aprirà la sua bocca come un banditore. Oggi darà un prestito e domani richiederà; uomo odioso è costui. oWIl dono di uno stolto non ti gioverà, perché i suoi occhi bramano ricevere più di quanto ha dato. `9 Il saggio si rende amabile con le sue parole, le cortesie degli stolti sono sciupate. Y+ C'è chi compra molte cose con poco, e chi le paga sette volte il loro valore. a~; C'è una umiliazione che viene dalla gloria e c'è chi dall'umiliazione alza la testa. g}G C'è una generosità, che non ti arreca vantaggi e c'è una generosità che rende il doppio. l|Q Nelle disgrazie può trovarsi la fortuna per un uomo, mentre un profitto può essere una perdita. i{KChi abbonda nel parlare si renderà abominevole; chi vuole assolutamente imporsi sarà odiato. hzIL'uomo saggio sta zitto fino al momento opportuno, il millantatore e lo stolto lo trascurano. sy_C'è chi tace, perché non sa che cosa rispondere, e c'è chi tace, perché conosce il momento propizio. [x/C'è chi tace ed è ritenuto saggio, e c'è chi è odiato per la sua loquacità. fwEUn eunuco che vuol deflorare una ragazza, così chi vuol rendere giustizia con la violenza. 8vkChi si confessa colpevole evita l'umiliazione. 9umQuanto è meglio rimproverare che covare l'ira! Nt C'è un rimprovero che è fuori tempo, c'è chi tace ed è prudente. _s7Il vestito di un uomo, la bocca sorridente e la sua andatura rivelano quello che è. PrDall'aspetto si conosce l'uomo; dal volto si conosce l'uomo di senno. hqIE se per mancanza di forza gli è impedito di peccare, all'occasione propizia farà del male. gpGabbassa il volto e finge di essere sordo, ma, quando non è osservato, avrà il sopravvento. \o1C'è il malvagio curvo nella sua tristezza, ma il suo intimo è pieno di inganno; _n7Esiste un'abilità scaltra, ma ingiusta; c'è chi intriga per prevalere in giudizio. qm[Meglio uno di scarsa intelligenza ma timorato, che uno molto intelligente ma trasgressore della legge. [l/V'è un'abilità che è abominevole, c'è uno stolto cui manca solo la saggezza. gkGNon c'è sapienza nella conoscenza del male; non è mai prudenza il consiglio dei peccatori. [j/Tutta la sapienza è timore di Dio e in ogni sapienza è la pratica della legge. diAInterroga il tuo prossimo, prima di minacciarlo; fa' intervenire la legge dell'Altissimo. \h1C'è chi sdrucciola, ma non di proposito; e chi non ha peccato con la sua lingua? ^g5Interroga l'amico, perché spesso si tratta di calunnia; non credere a ogni parola. jfMInterroga il prossimo: forse non ha detto nulla, e se qualcosa ha detto, perché non lo ripeta. jeM Interroga l'amico: forse non ha fatto nulla, e se qualcosa ha fatto, perché non continui più. ^d5 Una freccia confitta nella carne della coscia: tale una parola in seno allo stolto. Tc! Per una parola lo stolto ha i dolori, come la partoriente per un bambino. "k(~~a~}}!||B{{`{zz?yynyxx3ww%vvcuuu*ttAssrrr=qqrqppWoooAnnmm8ll=kkzkjjUiiChh.ggjgfWeee+dwccocbbTaaa``g`__M^^|^]]O\\\f\7[[aZZZYYLXX{XWWEVV4UUTTDSSySRXRQQGPPPOOUNNNOMMM'LL^KKK JJYIII/HHSGGFFaEEwE DD4CCCBlAAA@@D???*>>h===5<66t655F44433m2221111 00N///..S---7,,]+++#*w*)('d'&&$%%u%'$$u$##K"""3!!!' e6"jc V "j.ld ^ & % VHYekT !'Tutte queste cose per i pii sono beni, ma per i peccatori diventano mali. 3'Le cose di prima necessità per la vita dell'uomo sono: acqua, fuoco, ferro, sale, farina di frumento, latte, miele, succo di uva, olio e vestito. ]3'I beni per i buoni furon creati sin da principio, ma anche i mali per i peccatori. R'Le sue vie sono diritte per i santi, ma per gli empi piene di inciampi. a;'Così le genti sperimenteranno la sua ira, come trasformò le acque in deserto salato. ^5'La sua benedizione si diffonde come un fiume e irriga come un'inondazione la terra. r]'Non c'è da dire: "Che è questo? Perché quello?" poiché tutte le cose sono state create per un fine. `9'Il suo sguardo passa da un'eternità all'altra, nulla è straordinario davanti a lui. Z-'Ogni azione umana è davanti a lui, non è possibile nascondersi ai suoi occhi. `9'A un suo comando si realizza quanto egli vuole; nessuno può ostacolare il suo aiuto. lQ'Alla sua parola l'acqua si ferma come un cumulo, a un suo detto si aprono i serbatoi delle acque. O'"Quanto sono magnifiche tutte le opere del Signore! Ogni sua disposizione avrà luogo a suo tempo!". Non c'è da dire: "Che è questo? Perché quello?". Tutte le cose saranno indagate a suo tempo. y'Magnificate il suo nome; proclamate le sue lodi con i vostri canti e le vostre cetre; così direte nella vostra lode: .U'Come incenso spandete un buon profumo, fate fiorire fiori come il giglio, spargete profumo e intonate un canto di lode; benedite il Signore per tutte le opere sue. W'' Ascoltatemi, figli santi, e crescete come una pianta di rose su un torrente. W'' Esporrò ancora le mie riflessioni, ne sono pieno come la luna a metà mese. pY' Finché vive, lascerà un nome più noto di mille, quando muore, avrà già fatto abbastanza per sé. W'' I popoli parleranno della sua sapienza, l'assemblea proclamerà le sue lodi. !;' Molti loderanno la sua intelligenza, egli non sarà mai dimenticato, non scomparirà il suo ricordo, il suo nome vivrà di generazione in generazione. n U'Farà brillare la dottrina del suo insegnamento, si vanterà della legge dell'alleanza del Signore. Z -'Egli dirigerà il suo consiglio e la sua scienza, mediterà sui misteri di Dio. > u'Se questa è la volontà del Signore grande, egli sarà ricolmato di spirito di intelligenza, come pioggia effonderà parole di sapienza, nella preghiera renderà lode al Signore. 9'Di buon mattino rivolge il cuore al Signore, che lo ha creato, prega davanti all'Altissimo, apre la bocca alla preghiera, implora per i suoi peccati. $ A'Svolge il suo compito fra i grandi, è presente alle riunioni dei capi, viaggia fra genti straniere, investigando il bene e il male in mezzo agli uomini. Y+'indaga il senso recondito dei proverbi e s'occupa degli enigmi delle parabole. X)'Conserva i detti degli uomini famosi, penetra le sottigliezze delle parabole, ' I'Differente è il caso di chi si applica e medita la legge dell'Altissimo. Egli indaga la sapienza di tutti gli antichi, si dedica allo studio delle profezie. =s&"Non fanno brillare né l'istruzione né il diritto, non compaiono tra gli autori di proverbi; ma sostengono le cose materiali, e la loro preghiera riguarda i lavori del mestiere. ;o&!Ma essi non sono ricercati nel consiglio del popolo, nell'assemblea non hanno un posto speciale, non siedono sul seggio del giudice, non conoscono le disposizioni del giudizio. xi& Senza di loro sarebbe impossibile costruire una città; gli uomini non potrebbero né abitarvi né circolare. b=&Tutti costoro hanno fiducia nelle proprie mani; ognuno è esperto nel proprio mestiere. 5c&Con il braccio imprime una forma all'argilla, mentre con i piedi ne piega la resistenza; è preoccupato per una verniciatura perfetta, sta sveglio per pulire il fornello. &Così il vasaio seduto al suo lavoro gira con i piedi la ruota, è sempre in ansia per il suo lavoro; tutti i suoi gesti sono calcolati. dA&Così il fabbro siede davanti all'incudine ed è intento ai lavori del ferro: la vampa del fuoco gli strugge le carni, e col calore del fornello deve lottare; il rumore del martello gli assorda gli orecchi, i suoi occhi sono fissi al modello dell'oggetto, è tutto preoccupato per finire il suo lavoro, sta sveglio per rifinirlo alla perfezione. {~o&Così ogni artigiano e ogni artista che passa la notte come il giorno: quelli che incidono incisioni per sigilli e con pazienza cercano di variare l'intaglio; pongono mente a ritrarre bene il disegno e stanno svegli per terminare il lavoro. _}7&Pone la sua mente a tracciare solchi, non dorme per dare il foraggio alle giovenche. )|K&Come potrà divenir saggio chi maneggia l'aratro e si vanta di brandire un pungolo? Spinge innanzi i buoi e si occupa del loro lavoro e parla solo di vitelli? l{Q&La sapienza dello scriba si deve alle sue ore di quiete; chi ha poca attività diventerà saggio. {zo&Nel riposo del morto lascia riposare anche il suo ricordo; consòlati di lui, ora che il suo spirito è partito. Vy%&Ricòrdati della mia sorte che sarà anche la tua: "Ieri a me e oggi a te". mxS&Non dimenticare: non ci sarà infatti ritorno; al morto non gioverai e farai del male a te stesso. Tw!&Non abbandonare il tuo cuore al dolore; scaccialo pensando alla tua fine. Zv-&In una disgrazia resta a lungo il dolore, una vita di miseria è dura al cuore. Su&Difatti il dolore precede la morte, il dolore del cuore logora la forza. .tU&Piangi amaramente e alza il tuo lamento, il lutto sia proporzionato alla sua dignità, un giorno o due, per prevenire le dicerie, quindi consòlati del tuo dolore. .sU&Figlio, versa lacrime sul morto, e come uno che soffre crudelmente inizia il lamento; poi seppelliscine il corpo secondo il suo rito e non trascurare la sua tomba. Kr&Chi pecca contro il proprio creatore cada nelle mani del medico. q&Anch'essi pregano il Signore perché li guidi felicemente ad alleviare la malattia e a risanarla, perché il malato ritorni alla vita. =pu& Ci sono casi in cui il successo è nelle loro mani. wog& Fa' poi passare il medico - il Signore ha creato anche lui - non stia lontano da te, poiché ne hai bisogno. inK& Offri incenso e un memoriale di fior di farina e sacrifici pingui secondo le tue possibilità. Gm& Purìficati, lavati le mani; monda il cuore da ogni peccato. Yl+& Figlio, non avvilirti nella malattia, ma prega il Signore ed egli ti guarirà. Tk!&Non verranno meno le sue opere! Da lui proviene il benessere sulla terra. [j/&Con esse il medico cura ed elimina il dolore e il farmacista prepara le miscele. _i7&Dio ha dato agli uomini la scienza perché potessero gloriarsi delle sue meraviglie. ihK&L'acqua non fu forse resa dolce per mezzo di un legno, per rendere evidente la potenza di lui? [g/&Il Signore ha creato medicamenti dalla terra, l'uomo assennato non li disprezza. cf?&La scienza del medico lo fa procedere a testa alta, egli è ammirato anche tra i grandi. Me&Dall'Altissimo viene la guarigione, anche dal re egli riceve doni. ad =&Onora il medico come si deve secondo il bisogno, anch'egli è stato creato dal Signore. Lc%Molti sono morti per ingordigia, chi si controlla vivrà a lungo. Qb%perché l'abuso dei cibi causa malattie, l'ingordigia provoca coliche. Wa'%Non essere ingordo per qualsiasi ghiottoneria, non ti gettare sulle vivande, N`%Difatti non tutto conviene a tutti e non tutti approvano ogni cosa. [_/%Figlio, nella tua vita prova te stesso, vedi quanto ti nuoce e non concedertelo. W^'%Il saggio otterrà fiducia tra il suo popolo, il suo nome vivrà per sempre. []/%La vita dell'uomo ha i giorni contati; ma i giorni di Israele sono senza numero. Z\-%Un uomo saggio è colmato di benedizioni, quanti lo vedono lo proclamano beato. g[G%Un uomo saggio istruisce il suo popolo, dei frutti della sua intelligenza ci si può fidare. YZ+%C'è chi è saggio solo per se stesso, i frutti della sua scienza sono sicuri. ^Y5%non gli è stato concesso il favore del Signore, poiché è privo di ogni sapienza. `X9%C'è chi posa a saggio nei discorsi ed è odioso, a costui mancherà ogni nutrimento; JW %C'è l'uomo esperto maestro di molti, ma inutile per se stesso. JV %bene e male, vita e morte, ma su tutto domina sempre la lingua. MU%Radice dei pensieri è il cuore, queste quattro parti ne derivano: ZT-%Principio di ogni opera è la ragione, prima di ogni azione è bene riflettere. gSG%Al di sopra di tutto questo prega l'Altissimo perché guidi la tua condotta secondo verità. tRa%La coscienza di un uomo talvolta suole avvertire meglio di sette sentinelle collocate in alto per spiare. YQ+% Segui il consiglio del tuo cuore, perché nessuno ti sarà più fedele di lui. 'PG% Invece frequenta spesso un uomo pio, che tu conosci come osservante dei comandamenti e la cui anima è come la tua anima; se tu inciampi, saprà compatirti. O% Non consigliarti con una donna sulla sua rivale, con un pauroso sulla guerra, con un mercante sul commercio, con un compratore sulla vendita, con un invidioso sulla riconoscenza, con uno spietato sulla bontà di cuore, con un pigro su un'iniziativa qualsiasi, con un mercenario annuale sul raccolto, con uno schiavo pigro su un gran lavoro; non dipendere da costoro per nessun consiglio. jNM% Non consigliarti con chi ti guarda di sbieco, nascondi la tua intenzione a quanti ti invidiano. bM=% e dica: "La tua via è buona", poi si terrà in disparte per vedere quanto ti accadrà. 'LG%Guàrdati da un consigliere, infòrmati quali siano le sue necessità - egli nel consigliare penserà al suo interesse - perché non getti la sorte su di te [K/%Ogni consigliere suggerisce consigli, ma c'è chi consiglia a proprio vantaggio. dJA%Non ti dimenticare dell'amico dell'anima tua, non scordarti di lui nella tua prosperità. oIW%Il compagno soffre con l'amico per ragioni di stomaco, ma di fronte al conflitto prenderà lo scudo. oHW%Il compagno si rallegra con l'amico nella felicità, ma al momento della disgrazia gli sarà ostile. cG?%O inclinazione malvagia, da dove sei balzata, per ricoprire la terra con la tua malizia? YF+%Non è forse un dolore mortale un compagno e un amico trasformatosi in nemico? ]E 5%Ogni amico dice: "Anch'io ti sono amico", ma esiste l'amico che lo è solo di nome. ZD-$Così dell'uomo che non ha un nido e che si corica là dove lo coglie la notte. HC $Chi si fida di un ladro armato che corre di città in città? kBO$Dove non esiste siepe, la proprietà è saccheggiata, ove non c'è moglie, l'uomo geme randagio. pAY$Chi si procura una sposa, possiede il primo dei beni, un aiuto adatto a lui e una colonna d'appoggio. j@M$se vi è poi sulla sua lingua bontà e dolcezza, suo marito non è più uno dei comuni mortali. Z?-$La bellezza di una donna allieta il volto; e sorpassa ogni desiderio dell'uomo; Y>+$Una donna accetterà qualsiasi marito, ma una giovane è migliore di un'altra. ^=5$Un cuore perverso causerà dolore, un uomo dalla molta esperienza saprà ripagarlo. o<W$Il palato distingue al gusto la selvaggina, così una mente assennata distingue i discorsi bugiardi. Q;$Il ventre consuma ogni cibo, eppure un cibo è preferibile a un altro. X:)$Sappiano quanti abitano sulla terra che tu sei il Signore, il Dio dei secoli. j9M$Ascolta, Signore, la preghiera dei tuoi servi, secondo la benedizione di Aronne sul tuo popolo. S8$Ricompensa coloro che sperano in te, i tuoi profeti siano degni di fede. s7_$Rendi testimonianza alle creature che sono tue fin dal principio, adempi le profezie fatte nel tuo nome. H6 $ Riempi Sion della tua maestà il tuo popolo della tua gloria. Q5$ Abbi pietà della tua città santa, di Gerusalemme tua stabile dimora. v4e$ Abbi pietà, Signore, del popolo chiamato con il tuo nome, di Israele che hai trattato come un primogenito. \31$ Raduna tutte le tribù di Giacobbe, rendi loro il possesso come era al principio. Z2-$ Schiaccia le teste dei capi nemici che dicono: "Non c'è nessuno fuori di noi". p1Y$Sia consumato dall'ira del fuoco chi cerca scampo; gli avversari del tuo popolo vadano in perdizione. W0'$Affretta il tempo e ricòrdati del giuramento; si narrino le tue meraviglie. [//$Risveglia lo sdegno e riversa l'ira, distruggi l'avversario e abbatti il nemico. `.9$Rinnova i segni e compi altri prodigi, glorifica la tua mano e il tuo braccio destro. b-=$Ti riconoscano, come noi abbiamo riconosciuto che non c'è un Dio fuori di te, Signore. w,g$Come ai loro occhi ti sei mostrato santo in mezzo a noi, così ai nostri occhi mòstrati grande fra di loro. S+$Alza la tua mano sulle nazioni straniere, perché vedano la tua potenza. h* K$Abbi pietà di noi, Signore Dio di tutto, e guarda, infondi il tuo timore su tutte le nazioni. x)i#Bella è la misericordia al tempo dell'afflizione, come le nubi apportatrici di pioggia in tempo di siccità. l(Q#finché non abbia fatto giustizia al suo popolo e non lo abbia allietato con la sua misericordia. }'s#finché non abbia reso a ognuno secondo le sue azioni e vagliato le opere degli uomini secondo le loro intenzioni; j&M#finché non abbia estirpato la moltitudine dei violenti e frantumato lo scettro degli ingiusti; ]%3#finché non abbia spezzato le reni agli spietati e si sia vendicato delle nazioni; P$#Il Signore non tarderà e non si mostrerà indulgente sul loro conto, z#m#non desiste finché l'Altissimo non sia intervenuto, rendendo soddisfazione ai giusti e ristabilendo l'equità. ^"5#La preghiera dell'umile penetra le nubi, finché non sia arrivata, non si contenta; c!?#Chi venera Dio sarà accolto con benevolenza, la sua preghiera giungerà fino alle nubi.  w#Le lacrime della vedova non scendono forse sulle sue guance e il suo grido non si alza contro chi gliele fa versare? [/#Non trascura la supplica dell'orfano né la vedova, quando si sfoga nel lamento. iK# Non è parziale con nessuno contro il povero, anzi ascolta proprio la preghiera dell'oppresso. X)# perché il Signore è giudice e non v'è presso di lui preferenza di persone. fE# Non cercare di corromperlo con doni, non accetterà, non confidare su una vittima ingiusta, N# perché il Signore è uno che ripaga, e sette volte ti restituirà. lQ# Da' all'Altissimo in base al dono da lui ricevuto, da' di buon animo secondo la tua possibilità, S#In ogni offerta mostra lieto il tuo volto, consacra con gioia la decima. ^5#Glorifica il Signore con animo generoso, non essere avaro nelle primizie che offri. ]3#Il sacrificio dell'uomo giusto è gradito, il suo memoriale non sarà dimenticato. `9#L'offerta del giusto arricchisce l'altare, il suo profumo sale davanti all'Altissimo. gG#Non presentarti a mani vuote davanti al Signore, tutto questo è richiesto dai comandamenti. ve#Cosa gradita al Signore è astenersi dalla malvagità, sacrificio espiatorio è astenersi dall'ingiustizia. eC#Chi serba riconoscenza offre fior di farina, chi pratica l'elemosina fa sacrifici di lode. r _#Chi osserva la legge moltiplica le offerte; chi adempie i comandamenti offre un sacrificio di comunione. "="Così l'uomo che digiuna per i suoi peccati e poi va e li commette di nuovo. Chi ascolterà la sua supplica? Quale utilità c'è nella sua umiliazione? nU"Lavarsi dopo aver toccato un morto, poi toccarlo di nuovo: quale utilità c'è in simile abluzione? S"Uno prega, l'altro maledice: quale delle due voci ascolterà il Signore? T!"Uno edifica, l'altro abbatte: che vantaggio se ne ricava oltre la fatica? l Q"Uccide il prossimo chi gli toglie il nutrimento, versa sangue chi rifiuta il salario all'operaio. e C"Il pane dei bisognosi è la vita dei poveri, toglierlo a loro è commettere un assassinio. f E"Sacrifica un figlio davanti al proprio padre chi offre un sacrificio con i beni dei poveri. t a"L'Altissimo non gradisce le offerte degli empi, e per la moltitudine delle vittime non perdona i peccati. n U"Sacrificare il frutto dell'ingiustizia è un'offerta da burla; i doni dei malvagi non sono graditi. U#"solleva l'anima e illumina gli occhi, concede sanità, vita e benedizione. P"Gli occhi del Signore sono su coloro che lo amano, protezione potente e sostegno di forza, riparo dal vento infuocato e riparo dal sole meridiano, difesa contro gli ostacoli, soccorso nella caduta; [/"Beata l'anima di chi teme il Signore; a chi si appoggia? Chi è il suo sostegno? a;"Chi teme il Signore non ha paura di nulla, e non teme perché egli è la sua speranza. ve" Lo spirito di coloro che temono il Signore vivrà, perché la loro speranza è posta in colui che li salva. ^5" Spesso ho corso pericoli mortali; ma sono stato salvato grazie alla mia esperienza. X)" Ho visto molte cose nei miei viaggi; il mio sapere è più che le mie parole. dA" Chi non ha avuto delle prove, poco conosce; chi ha viaggiato ha accresciuto l'accortezza. b=" Chi ha viaggiato conosce molte cose, chi ha molta esperienza parlerà con intelligenza. `9"Senza menzogna si deve adempiere la legge, la sapienza in bocca verace è perfezione. _~7"I sogni hanno indotto molti in errore, hanno deviato quanti avevano in essi sperato. n}U"Se non sono inviati dall'Altissimo in una sua visita, non permettere che se ne occupi la tua mente. b|="Oracoli, auspici e sogni sono cose vane, come vaneggia la mente di una donna in doglie. b{="Dall'impuro che cosa potrà uscire di puro? E dal falso che cosa potrà uscire di vero? ezC"Questo dopo quello: tale la visione di sogni, di fronte a un volto l'immagine di un volto. \y1"Come uno che afferra le ombre e insegue il vento, così chi si appoggia ai sogni. ex E"Speranze vane e fallaci sono proprie dell'uomo insensato, i sogni danno le ali agli stolti. Uw#!!Se tu lo maltratti ed egli fuggirà, per quale strada andrai a ricercarlo? bv=! Se hai uno schiavo, trattalo come fratello, perché ne avrai bisogno come di te stesso, Zu-!Se hai uno schiavo, sia come te stesso, poiché l'hai acquistato con il sangue. Et!Non esagerare con nessuno; non fare nulla senza giustizia. [s/!Obbligalo al lavoro come gli conviene, e se non obbedisce, stringi i suoi ceppi. \r1!Fallo lavorare perché non stia in ozio, poiché l'ozio insegna molte cattiverie. Vq%!Giogo e redini piegano il collo; per lo schiavo cattivo torture e castighi. ppY!Fa' lavorare il tuo servo, e potrai trovare riposo, lasciagli libere le mani e cercherà la libertà. Wo'!Foraggio, bastone e pesi per l'asino; pane, castigo e lavoro per lo schiavo. enC!Quando finiranno i giorni della tua vita, al momento della morte, assegna la tua eredità. _m7!In tutte le azioni sii sempre superiore, non permettere che si offuschi la tua fama. Rl!È meglio che i figli ti preghino che non rivolgerti tu alle loro mani. Tk!!Finché vivi e c'è respiro in te, non abbandonarti in potere di nessuno. >ju!Al figlio e alla moglie, al fratello e all'amico non dare un potere su di te finché sei in vita. Non dare ad altri le tue ricchezze, perché poi non ti penta e debba richiederle. Zi-!Ascoltatemi, capi del popolo, e voi che dirigete le assemblee, fate attenzione. Xh)!Badate che non ho faticato solo per me, ma per quanti ricercano l'istruzione. kgO!Con la benedizione del Signore ho raggiunto lo scopo, come un vendemmiatore ho riempito il tino. cf?!Io mi sono dedicato per ultimo allo studio, come un racimolatore dietro i vendemmiatori. _e7!Considera perciò tutte le opere dell'Altissimo; due a due, una di fronte all'altra. ndU!Di fronte al male c'è il bene, di fronte alla morte, la vita; così di fronte al pio il peccatore. /cW! Come l'argilla nelle mani del vasaio che la forma a suo piacimento, così gli uomini nelle mani di colui che li ha creati, per retribuirli secondo la sua giustizia. #b?! Alcuni li ha benedetti ed esaltati, altri li ha santificati e avvicinati a sé, altri li ha maledetti e umiliati e li ha scacciati dalle loro posizioni. eaC! Ma il Signore li ha distinti nella sua grande sapienza, ha assegnato loro diversi destini. Y`+! Anche gli uomini provengono tutti dalla polvere e dalla terra fu creato Adamo. m_S! Alcuni giorni li ha nobilitati e santificati, altri li ha lasciati nel numero dei giorni ordinari. d^A!Essi sono distinti secondo il pensiero del Signore che ha variato le stagioni e le feste. s]_!Perché un giorno è più importante d'un altro? Eppure la luce di ogni giorno dell'anno viene dal sole. V\%!Come uno stallone è un amico beffardo, nitrisce sotto chiunque lo cavalca. b[=!Ruota di carro il sentimento dello stolto, il suo ragionamento è come l'asse che gira. aZ;!Prepàrati il discorso, così sarai ascoltato; concatena il tuo sapere e poi rispondi. fYE!L'uomo assennato ha fiducia nella legge, la legge per lui è degna di fede come un oracolo. mXS!Un uomo saggio non detesta la legge, ma l'ipocrita a suo riguardo è come una nave nella tempesta. kW Q!Chi teme il Signore non incorre in alcun male, se subisce tentazioni, ne sarà liberato di nuovo. hVI Chi crede alla legge è attento ai comandamenti, chi confida nel Signore non resterà deluso. fUE In ogni azione abbi fiducia in te stesso, poiché anche questo è osservare i comandamenti. +TQ e guàrdati anche dai tuoi figli. 0S[ Non fidarti di una via senza inciampi, XR) Non camminare in una via piena d'ostacoli, per non inciampare contro i sassi. UQ# Non far nulla senza riflessione, alla fine dell'azione non te ne pentirai. hPI Un uomo assennato non trascura l'avvertimento, quello empio e superbo non prova alcun timore. WO' Un uomo peccatore schiva il rimprovero, trova scuse secondo i suoi capricci. bN= Quanti temono il Signore troveranno la giustizia, le loro virtù brilleranno come luci. _M7 Chi indaga la legge ne sarà appagato, ma l'ipocrita vi troverà motivo di scandalo. jLM Chi teme il Signore accetterà la correzione, coloro che lo ricercano troveranno il suo favore. TK! Per tutto ciò benedici chi ti ha creato, chi ti colma dei suoi benefici. ^J5 Là divèrtiti e fa' quello che desideri, ma non peccare con un discorso arrogante. \I1 All'ora stabilita àlzati e non restare per ultimo, corri a casa e non indugiare. NH Prima del tuono viene la folgore, la grazia precede l'uomo modesto. YG+ Fra i grandi non crederti loro uguale, se un altro parla, non ciarlare troppo. jFM Compendia il tuo discorso, molte cose in poche parole; compòrtati come uno che sa ma che tace. [E/ Parla, giovinetto, se è necessario, ma appena un paio di volte, se interrogato. mDS Sigillo di smeraldo in una guarnizione d'oro è la melodia dei canti unita alla dolcezza del vino. XC) Sigillo di rubino in un anello d'oro è un concerto musicale in un banchetto. ZB- Quando ascolti non effonderti in chiacchiere, non fare fuori luogo il sapiente. ]A3 Parla, o anziano, ciò ti s'addice, ma con discrezione e non disturbare la musica. |@q quando avrai assolto il tuo compito, accòmodati per ricrearti con loro e ricevere la corona per la tua cortesia. ?  Ti hanno fatto capotavola? Non esaltarti; comportati con gli altri come uno di loro. Pensa a loro e poi mettiti a tavola; />WDurante un banchetto non rimproverare il vicino, non deriderlo nella sua letizia. Non dirgli parola di rimprovero e non tormentarlo col chiedergli ciò che ti deve. o=WL'ubriachezza accresce l'ira dello stolto a sua rovina, ne diminuisce le forze e gli procura ferite. [</Amarezza dell'anima è il vino bevuto in quantità, con eccitazione e per sfida. V;%Allegria del cuore e gioia dell'anima è il vino bevuto a tempo e a misura. $:AIl vino è come la vita per gli uomini, purché tu lo beva con misura. Che vita è quella di chi non ha vino? Questo fu creato per la gioia degli uomini. f9ELa fornace prova il metallo nella tempera, così il vino i cuori in una sfida di arroganti. M8Non fare il forte con il vino, perché ha mandato molti in rovina. o7WLa città mormora di chi è tirchio nei banchetti; ed esatta è la testimonianza della sua avarizia. s6_Molte labbra loderanno chi è splendido nei banchetti, e vera è la testimonianza della sua munificenza. 5+Ascoltami, figlio, e non disprezzarmi, alla fine troverai vere le mie parole. In tutte le azioni sii moderato e nessuna malattia ti coglierà. _47Se sei stato forzato a eccedere nei cibi, àlzati, va' a vomitare e sarai sollevato. *3MSonno salubre con uno stomaco ben regolato, al mattino si alza e il suo spirito è libero. Travaglio di insonnia, coliche e vomiti accompagnano l'uomo ingordo. d2AQuanto poco è sufficiente per un uomo educato, una volta a letto non si sente soffocato. O1Se siedi tra molti invitati, non essere il primo a stendere la mano. f0ESii il primo a smettere per educazione, non essere ingordo per non incorrere nel disprezzo. l/QMangia da uomo ciò che ti è posto innanzi; non masticare con voracità per non renderti odioso. O.Giudica le esigenze del prossimo dalle tue; e su ogni cosa rifletti. `-9Dove guarda l'ospite, non stendere la mano; non intingere nel piatto insieme con lui. , Ricòrdati che l'occhio cattivo è un male. Che cosa è stato creato peggiore dell'occhio? Per questo esso lacrima in ogni circostanza. }+s Hai davanti una tavola sontuosa? Non spalancare verso di essa la tua bocca e non dire: "Che abbondanza qua sopra". U*# Si consolideranno i suoi beni e l'assemblea celebrerà le sue beneficenze. 6)e Chi ha subìto la prova, risultando perfetto? Sarà un titolo di gloria per lui. Chi, potendo trasgredire, non ha trasgredito, e potendo compiere il male, non lo ha fatto? p(Y Chi è costui? noi lo proclameremo beato: difatti egli ha compiuto meraviglie in mezzo al suo popolo. U'#Beato il ricco, che si trova senza macchia e che non corre dietro all'oro. X&)È una trappola per quanti ne sono entusiasti, ogni insensato vi resta preso. ]%3Molti sono andati in rovina a causa dell'oro, il loro disastro era davanti a loro. ]$3Chi ama l'oro non sarà esente da colpa, chi insegue il denaro per esso peccherà. Y#+Un povero fatica nelle privazioni della vita e se smette, cade nell'indigenza. Y"+Un ricco fatica nell'accumulare ricchezze e se smette, si ingolfa nei piaceri. f!EL'affanno della veglia tien lontano l'assopirsi, come una grave malattia bandisce il sonno. ]  5L'insonnia per la ricchezza logora il corpo, l'affanno per essa distoglie il sonno. Y+Un cuore sereno è anche felice davanti ai cibi, quello che mangia egli gusta. V%Gelosia e ira accorciano i giorni, la preoccupazione anticipa la vecchiaia. -Distrai la tua anima, consola il tuo cuore, tieni lontana la malinconia. La malinconia ha rovinato molti, da essa non si ricava nulla di buono. V%La gioia del cuore è vita per l'uomo, l'allegria di un uomo è lunga vita. PNon abbandonarti alla tristezza, non tormentarti con i tuoi pensieri. _7Osserva con gli occhi e sospira, come un eunuco che abbraccia una vergine e sospira. {A che serve all'idolo l'offerta di frutti? Esso non mangia né sente il profumo; così è il perseguitato dal Signore. ]3Leccornie versate su una bocca chiusa, tali le offerte cibarie poste su una tomba. Y+Meglio la morte che una vita amara, il riposo eterno che una malattia cronica. wgNon c'è ricchezza migliore della salute del corpo e non c'è contentezza al di sopra della gioia del cuore. dASalute e vigore valgono più di tutto l'oro, un corpo robusto più di un'immensa fortuna. V%Meglio un povero di aspetto sano e forte che un ricco malato nel suo corpo. a; Educa tuo figlio e prenditi cura di lui, così non dovrai affrontare la sua insolenza. $A Piegagli il collo in gioventù e battigli le costole finché è fanciullo, perché poi intestardito non ti disobbedisca e tu ne abbia un profondo dolore. [/ Non concedergli libertà in gioventù, non prendere alla leggera i suoi difetti. nU Non ridere con lui per non doverti con lui rattristare, che non debba digrignare i denti alla fine. fE Coccola il figlio ed egli ti incuterà spavento, scherza con lui, ti procurerà dispiaceri. a;Un cavallo non domato diventa restio, un figlio lasciato a se stesso diventa sventato. h IChi accarezza un figlio ne fascerà poi le ferite, a ogni grido il suo cuore sarà sconvolto. ] 3Di fronte ai nemici lascia un vendicatore, per gli amici uno che sa ricompensarli. \ 1Durante la vita egli gioiva nel contemplarlo, in punto di morte non prova dolore. \ 1Muore il padre? È come se non morisse, perché lascia un suo simile dopo di sé. n UChi ammaestra il proprio figlio renderà geloso il nemico, mentre davanti agli amici potrà gioire. lQChi corregge il proprio figlio ne trarrà vantaggio e se ne potrà vantare con i suoi conoscenti. V 'Chi ama il proprio figlio usa spesso la frusta, per gioire di lui alla fine. yTali cose sono dure per un uomo che abbia intelligenza: i rimproveri per l'ospitalità e gli insulti di un creditore. xi"Vattene, forestiero, cedi il posto a persona onorata; mio fratello sarà mio ospite, ho bisogno della casa". fE"Su, forestiero, apparecchia la tavola, se hai qualche cosa sotto mano, dammi da mangiare". V%Avrai ospiti, mescerai vino senza un grazie, inoltre ascolterai cose amare: a;Triste vita andare di casa in casa, non potrai aprir bocca, dove sarai come straniero. ^5Del poco come del molto sii contento, così non udirai il disprezzo come straniero. kOÈ meglio vivere da povero sotto un tetto di tavole, che godere di cibi sontuosi in case altrui. eCIndispensabili alla vita sono l'acqua, il pane, il vestito e una casa che serva da riparo. kG~~~}}A||p{{zzyyxx6wwwvv4uu^tttss3rrqrqqBppoonmm;llkkJJzIIhHHHFGGGFFlFEElDDuD#CChCBB^AAJ@@H?*>==K<_u.Prima dell'ora del suo eterno sonno, così attestò davanti al Signore e al suo Messia: "Denari e neanche dei sandali, da alcun vivente ho accettato" e nessuno potè contraddirlo. G^.sterminò i capi dei nemici e tutti i principi dei Filistei. N].Il Signore tuonò dal cielo; con grande fragore fece udire la voce, \w.Egli invocò il Signore onnipotente, quando i nemici lo premevano all'intorno, con l'offerta di un agnello da latte. c[?.Per la sua fedeltà si dimostrò profeta, con le parole fu riconosciuto veggente verace. qZ[.Secondo la legge del Signore governò la comunità e il Signore volse lo sguardo benevolo su Giacobbe. zYm. Samuele, amato dal suo Signore, di cui fu profeta, istituì la monarchia e consacrò i principi del suo popolo. zXm. Le loro ossa rifioriscano dalle tombe e il loro nome si perpetui sui figli, poiché essi sono già glorificati. (WI. Quanto ai Giudici, ciascuno con il suo nome, coloro il cui cuore non commise infedeltà né si allontanarono dal Signore, sia il loro ricordo in benedizione! PV. sì che tutti gli Israeliti sapessero che è bene seguire il Signore. 5Uc. Il Signore concesse a Caleb una forza che l'assistette sino alla vecchiaia, perché raggiungesse le alture del paese, che la sua discendenza potè conservare in eredità, T'.Questi due soli si salvarono fra i seicentomila fanti, per introdurre Israele nella sua eredità, nella terra in cui scorrono latte e miele. ]S3.Rimase infatti fedele all'Onnipotente e al tempo di Mosè compì un'azione virtuosa con Caleb, figlio di Iefunne, opponendosi all'assemblea, impedendo che il popolo peccasse e dominando le maligne mormorazioni. &RE.Egli piombò sul popolo nemico e nella discesa distrusse gli avversari, perché le genti conoscessero la sua forza e che il loro avversario era il Signore. ,QQ.Egli invocò l'Altissimo sovrano, mentre i nemici lo premevano da ogni parte; lo esaudì il Signore onnipotente scagliando chicchi di grandine di grande potenza. [P/.Al suo comando non si arrestò forse il sole e un giorno divenne lungo come due? VO%.Chi prima di lui era stato così saldo? Egli guidava le guerre del Signore. [N/.Come era glorioso quando alzava le braccia e brandiva la spada contro le città! M .Valoroso in guerra Giosuè figlio di Nun, successore di Mosè nell'ufficio profetico; egli, secondo il significato del suo nome, fu grande per la salvezza degli eletti di Dio, compiendo la vendetta contro i nemici insorti, per assegnare il possesso a Israele. (LI-Vi infonda Dio sapienza nel cuore per governare il popolo con giustizia, perché non scompaiano le virtù dei padri e la loro gloria nelle varie generazioni. AK{-Ci fu anche un'alleanza con Davide, figlio di Iesse, della tribù di Giuda; la successione reale dal padre a uno solo dei figli, la successione di Aronne, a tutta la sua discendenza. DJ-Per questo fu stabilita con lui un'alleanza di pace, perché presiedesse al santuario e al popolo; così a lui e alla sua discendenza fu riservata la dignità del sacerdozio per sempre. iIK-Finees, figlio di Eleazaro, fu il terzo nella gloria per il suo zelo nel timore del Signore per la sua fermezza quando il popolo si ribellò, egli infatti intervenne con generoso coraggio e placò Dio in favore di Israele. "H=-Tuttavia non ha un patrimonio nel paese del popolo, non c'è porzione per lui in mezzo al popolo, perché il Signore è la sua parte e la sua eredità. uGc-Si nutrono infatti delle vittime offerte al Signore che egli ha assegnato ad Aronne e ai suoi discendenti. F%-E aumentò la gloria di Aronne, gli assegnò un patrimonio, gli riservò le primizie dei frutti, dandogli innanzi tutto pane in abbondanza. 1E[-Il Signore vide e se ne indignò; essi finirono annientati nella furia della sua ira. Egli compì prodigi a loro danno per distruggerli con il fuoco della sua fiamma. .DU-Contro di lui insorsero uomini estranei e furono gelosi di lui nel deserto; erano gli uomini di Datan e di Abiron e quelli della banda di Core, furiosi e violenti. $CA-Gli affidò i suoi comandamenti, il potere sulle prescrizioni del diritto, perché insegnasse a Giacobbe i decreti e illuminasse Israele nella sua legge. 'BG-Il Signore lo scelse tra tutti i viventi perché gli offrisse sacrifici, incenso e profumo come memoriale e perché compisse l'espiazione per il suo popolo. tAa-Mosè lo consacrò e l'unse con l'olio santo. Costituì un'alleanza perenne per lui e per i suoi discendenti, finché dura il cielo: quella di presiedere al culto ed esercitare il sacerdozio e benedire il popolo nel nome del Signore. \@1-I suoi sacrifici vengono tutti bruciati, due volte al giorno, senza interruzione. !?;- Prima di lui non si erano viste cose simili, mai un estraneo le ha indossate; esse sono riservate solo ai suoi figli e ai suoi discendenti per sempre. >-- Sopra il turbante gli pose una corona d'oro con incisa l'iscrizione sacra, insegna d'onore, lavoro stupendo, ornamento delizioso per gli occhi. 2=]- con pietre preziose, incise come sigilli, su castoni d'oro, capolavoro di intagliatore, quale memoriale con le parole incise secondo il numero delle tribù di Israele. J< - L'ornò con una veste sacra, d'oro, violetto e porpora, capolavoro di ricamo; con il pettorale del giudizio, con i segni della verità, e con tessuto di lino scarlatto, capolavoro di artista; U;#- All'orlo della sua veste pose melagrane, e numerosi campanelli d'oro all'intorno, che suonassero al muovere dei suoi passi, diffondendo il tintinnio nel tempio, come richiamo per i figli del suo popolo. m:S-Lo rivestì con tutta la magnificenza, lo adornò con paramenti maestosi: calzoni, tunica e manto. $9A-Stabilì con lui un'alleanza perenne e gli diede il sacerdozio tra il popolo. Lo onorò con splendidi ornamenti e gli fece indossare una veste di gloria. T8!-Egli innalzò Aronne, santo come lui, suo fratello, della tribù di Levi. ]73-Gli fece udire la sua voce; lo introdusse nella nube oscura e gli diede a faccia a faccia i comandamenti, legge di vita e di intelligenza, perché spiegasse a Giacobbe la sua alleanza, i suoi decreti a Israele. \61-Lo santificò nella fedeltà e nella mansuetudine; lo scelse fra tutti i viventi. 57-Per la sua parola fece cessare i prodigi e lo glorificò davanti ai re; gli diede autorità sul suo popolo e gli mostrò una parte della sua gloria. N4-Lo rese glorioso come i santi e lo rese grande a timore dei nemici. 3 /-Da lui fece sorgere un uomo di pietà, che riscosse una stima universale e fu amato da Dio e dagli uomini: Mosè, il cui ricordo è benedizione. e2C,Dio fece posare sulla testa di Giacobbe la benedizione di tutti gli uomini e l'alleanza; lo confermò nelle sue benedizioni, a lui diede il paese in eredità e lo divise in varie parti, assegnandole alle dodici tribù. R1,Anche a Isacco fu fatta la stessa promessa a causa di Abramo suo padre. 0+,Per questo Dio gli promise con giuramento di benedire i popoli nella sua discendenza, di moltiplicarlo come la polvere della terra, di innalzare la sua discendenza come gli astri e di dar loro un'eredità da uno all'altro mare, dal fiume fino all'estremità della terra. //,Egli custodì la legge dell'Altissimo, con lui entrò in alleanza. Stabilì questa alleanza nella propria carne e nella prova fu trovato fedele. ^.5,Abramo fu grande antenato di molti popoli, nessuno ci fu simile a lui nella gloria. m-S,Alleanze eterne furono stabilite con lui, perché non fosse distrutto ogni vivente con il diluvio. ,5,Noè fu trovato perfetto e giusto, al tempo dell'ira fu riconciliazione; per suo mezzo un resto sopravvisse sulla terra, quando avvenne il diluvio. ]+3,Enoch piacque al Signore e fu rapito, esempio istruttivo per tutte le generazioni. Q*,I popoli parlano della loro sapienza, l'assemblea ne proclama le lodi. P),I loro corpi furono sepolti in pace, ma il loro nome vive per sempre. V(%, Per sempre ne rimarrà la discendenza e la loro gloria non sarà offuscata. ]'3, La loro discendenza resta fedele alle promesse e i loro figli in grazia dei padri. N&, Nella loro discendenza dimora una preziosa eredità, i loro nipoti. U%#, Invece questi furono uomini virtuosi, i cui meriti non furono dimenticati. $+, Di altri non sussiste memoria; svanirono come se non fossero esistiti; furono come se non fossero mai stati, loro e i loro figli dopo di essi. O#,Di loro alcuni lasciarono un nome, che ancora è ricordato con lode. Y"+,Tutti costoro furono onorati dai contemporanei, furono un vanto ai loro tempi. L!,Uomini ricchi dotati di forza, vissuti in pace nelle loro dimore. H  ,Inventori di melodie musicali e compositori di canti poetici.  ,Capi del popolo con le loro decisioni e con l'intelligenza della sapienza popolare; saggi discorsi erano nel loro insegnamento. ,Signori nei loro regni, uomini rinomati per la loro potenza; consiglieri per la loro intelligenza e annunziatori nelle profezie. kO,Il Signore ha profuso in essi la gloria, la sua grandezza è apparsa sin dall'inizio dei secoli. ^ 7,Facciamo dunque l'elogio degli uomini illustri, dei nostri antenati per generazione. N+!Il Signore infatti ha creato ogni cosa, ha dato la sapienza ai pii. jM+ Ci sono molte cose nascoste più grandi di queste; noi contempliamo solo poche delle sue opere. V%+Chi lo ha contemplato e lo descriverà? Chi può magnificarlo come egli è? 3_+Nel glorificare il Signore esaltatelo quanto potete, perché ancora più alto sarà. Nell'innalzarlo moltiplicate la vostra forza, non stancatevi, perché mai finirete. T!+Il Signore è terribile e molto grande, e meravigliosa è la sua potenza. hI+Come potremmo avere la forza per lodarlo? Egli, il Grande, al di sopra di tutte le sue opere. X)+Potremmo dir molte cose e mai finiremmo; ma per concludere: "Egli è tutto!". Y++Per lui il messaggero cammina facilmente, tutto procede secondo la sua parola. fE+là ci sono anche cose singolari e stupende, esseri viventi di ogni specie e mostri marini. gG+I naviganti parlano dei pericoli del mare, a sentirli con i nostri orecchi restiamo stupiti; K+Dio con la sua parola ha domato l'abisso e vi ha piantato isole. fE+Il rimedio di tutto, un annuvolamento improvviso, l'arrivo della rugiada ristora dal caldo. O+Inaridisce i monti e brucia il deserto; divora l'erba come un fuoco. +Soffia la gelida tramontana, sull'acqua si condensa il ghiaccio; esso si posa sull'intera massa d'acqua, che si riveste come di corazza. d A+Riversa sulla terra la brina come il sale, che gelandosi forma come tante punte di spine. A {+Fa scendere la neve come uccelli che si posano, come cavallette che si posano è la sua discesa; l'occhio ammira la bellezza del suo candore e il cuore stupisce nel vederla fioccare. j M+Secondo il suo volere soffia lo scirocco, così anche l'uragano del nord e il turbine di vento. [ /+Al suo apparire sussultano i monti; il rumore del suo tuono fa tremare la terra. T !+Con potenza condensa le nubi, che si polverizzano in chicchi di grandine. H +Così si aprono i depositi e le nubi volano via come uccelli. P+ Con un comando invia la neve, fa guizzare i fulmini del suo giudizio. Z-+ Avvolge il cielo con un cerchio di gloria, l'hanno teso le mani dell'Altissimo. a;+ Osserva l'arcobaleno e benedici colui che l'ha fatto, è bellissimo nel suo splendore. c?+ Si comportano secondo gli ordini del Santo, non si stancano al loro posto di sentinelle. dA+ Bellezza del cielo la gloria degli astri, ornamento splendente nelle altezze del Signore. /+Da essa il mese prende nome, mirabilmente crescendo secondo le fasi. È un'insegna per le milizie nell'alto splendendo nel firmamento del cielo. gG+Dalla luna dipende l'indicazione delle feste, luminare che decresce fino alla sua scomparsa. [/+Anche la luna sempre puntuale nelle sue fasi regola i mesi e determina il tempo. \1+Grande è il Signore che l'ha creato e con la parola ne affretta il rapido corso. ,~Q+Si soffia nella fornace per ottenere calore, il sole brucia i monti tre volte tanto; emettendo vampe di fuoco, facendo brillare i suoi raggi, abbaglia gli occhi. Y}++A mezzogiorno dissecca la terra, e di fronte al suo calore chi può resistere? g|G+Il sole mentre appare nel suo sorgere proclama: "Che meraviglia è l'opera dell'Altissimo!". c{ A+Orgoglio dei cieli è il limpido firmamento, spettacolo celeste in una visione di gloria! ]z3*L'una conferma i meriti dell'altra, chi si sazierà nel contemplare la sua gloria? _y7*Tutte sono a coppia, una di fronte all'altra, egli non ha fatto nulla di incompleto. lxQ*Tutte queste cose vivono e resteranno per sempre in tutte le circostanze e tutte gli obbediscono. _w7*Quanto sono amabili tutte le sue opere! E appena una scintilla se ne può osservare. 1v[*Ha ordinato le meraviglie della sua sapienza, poiché egli è da sempre e per sempre. Nulla può essergli aggiunto e nulla tolto, non ha bisogno di alcun consigliere. Ju *Nessun pensiero gli sfugge, neppure una parola gli è nascosta. Xt)*annunziando le cose passate e future e svelando le tracce di quelle nascoste. s*Egli scruta l'abisso e il cuore e penetra tutti i loro segreti. L'Altissimo conosce tutta la scienza e osserva i segni dei tempi, 3r_*Neppure i santi del Signore sono in grado di narrare tutte le sue meraviglie, ciò che il Signore onnipotente ha stabilito perché l'universo stesse saldo a sua gloria. gqG*Il sole con il suo splendore illumina tutto, della gloria del Signore è piena la sua opera. p*Ricorderò ora le opere del Signore e descriverò quanto ho visto. Con le parole del Signore sono state create le sue opere. voe*Meglio la cattiveria di un uomo che la bontà di una donna, una donna che porta vergogna fino allo scherno. Tn!* perché dagli abiti esce fuori la tignola e dalla donna malizia di donna. hmI* Non mostri la sua bellezza a qualsiasi uomo, non segga a ciarlare insieme con le altre donne, Al{* Su una figlia indocile rafforza la vigilanza, perché non ti renda scherno dei nemici, oggetto di chiacchiere in città e favola della gente, sì da farti vergognare davanti a tutti. /kW* Finché è ragazza, si teme che sia sedotta e che resti incinta nella casa paterna; quando è con un marito, che cada in colpa, quando è accasata, che sia sterile. Hj * Una figlia è per il padre un'inquietudine segreta, la preoccupazione per lei allontana il sonno: nella sua giovinezza, perché non sfiorisca, una volta accasata, perché non sia ripudiata. /iW*Non vergognarti di correggere l'insensato e lo stolto e il vecchio decrepito che disputa con i giovani; sarai così veramente assennato e approvato da ogni vivente. _h7*Qualunque cosa depositi, contala e pesala; il dare e l'avere sia tutto per iscritto. cg?*Con una moglie malvagia è opportuno il sigillo, dove ci sono troppe mani usa la chiave. f)*della contrattazione sul prezzo con i commercianti, della frequente correzione dei figli e del far sanguinare i fianchi di uno schiavo pigro. Ye+*dell'esattezza della bilancia e dei pesi, dell'acquisto di molte o poche cose, bd=*dei conti con il socio e con i compagni di viaggio, del dono di un'eredità agli amici, ^c5*della legge dell'Altissimo né dell'alleanza, della sentenza per assolvere l'empio, Qb *Non ti vergognare delle cose seguenti e non peccare per rispetto umano: Ka)Allora sarai veramente pudico e troverai grazia presso chiunque. X`))della ripetizione di quanto hai udito e della rivelazione di notizie segrete. Y_+)delle parole ingiuriose davanti agli amici - dopo aver donato, non offendere - N^)della relazione con la sua schiava, - non accostarti al suo letto - \]1)dell'appropriazione di eredità o donazione, del desiderio per una donna sposata, Q\)dello sguardo su una donna scostumata, del rifiuto fatto a un parente, b[=)del disprezzo di ciò che prendi o che ti è dato, di non rispondere a quanti salutano, TZ!)di venir meno al giuramento e all'alleanza, di piegare i gomiti sul pane, cY?)della slealtà davanti al compagno e all'amico, del furto nell'ambiente in cui ti trovi, nXU)del delitto davanti a un giudice e a un magistrato, dell'empietà davanti all'assemblea del popolo, zWm)Vergognatevi della prostituzione davanti al padre e alla madre della menzogna davanti a un capo e a un potente, &VE)Pertanto provate vergogna in vista della mia parola, perché non è bene arrossire per qualsiasi vergogna; non tutti stimano secondo verità tutte le cose. PU)Meglio chi nasconde la sua stoltezza di chi nasconde la sua sapienza. zTm)Figli, custodite l'istruzione in pace; ma sapienza nascosta e tesoro invisibile, l'una e l'altro a che servono? QS) I giorni di una vita felice sono contati, ma un buon nome dura sempre. ZR-) Abbi cura del nome, perché esso ti resterà più di mille grandi tesori d'oro. lQQ) Il lutto degli uomini riguarda i loro cadaveri, il nome non buono dei peccatori sarà cancellato. jPM) Quanto è dalla terra ritornerà alla terra, così gli empi dalla maledizione alla distruzione. aO;) Quando nascete, nascete per la maledizione; quando morite, erediterete la maledizione. TN!)Guai a voi, uomini empi, che avete abbandonato la legge di Dio altissimo! YM+)Contro un padre empio imprecano i figli, perché sono disprezzati a causa sua. pLY)L'eredità dei figli dei peccatori andrà in rovina, con la loro discendenza continuerà il disonore. fKE)Figli abominevoli sono i figli dei peccatori, una stirpe empia è nella dimora dei malvagi. ;Jo)Questo è il decreto del Signore per ogni uomo; perché ribellarsi al volere dell'Altissimo? Siano dieci, cento, mille anni; negli inferi non ci sono recriminazioni sulla vita. ]I3)Non temere la sentenza della morte, ricòrdati dei tuoi predecessori e successori. $HA)O morte, è gradita la tua sentenza all'uomo indigente e privo di forze, vecchio decrepito e preoccupato di tutto, al ribelle che ha perduto la pazienza! 3G a)O morte, come è amaro il tuo pensiero per l'uomo che vive sereno nella sua agiatezza, per l'uomo senza assilli e fortunato in tutto, ancora in grado di gustare il cibo! hFI(Nella bocca sarà dolce il mendicare per un impudente, ma nel suo ventre brucerà come fuoco. *EM(Un uomo che guarda alla tavola altrui ha una vita che non si può chiamar tale. Si contaminerà con cibi stranieri; l'uomo sapiente ed educato se ne guarderà. LD(Figlio, non vivere da mendicante. È meglio morire che mendicare. {Co(Il timore del Signore è come un giardino di benedizioni; la sua protezione vale più di qualsiasi altra gloria. 7Bg(Ricchezze e potenza sollevano il cuore, ma più ancora di esse il timore del Signore. Con il timore del Signore non manca nulla; con esso non c'è bisogno di cercare aiuto. ]A3(Oro e argento rendono sicuro il piede, ma ancora di più si apprezza un consiglio. ]@3(I fratelli e un aiuto servono nell'afflizione, ma più ancora salverà la carità. i?K(Il compagno e l'amico si incontrano a tempo opportuno, ma più ancora di essi moglie e marito. Z>-(L'occhio desidera grazia e bellezza, ma più ancora di esse il verde dei campi. `=9(Il flauto e l'arpa rendono piacevole il canto, ma più ancora di essi una voce soave. `<9(Vino e musica rallegrano il cuore, ma più ancora lo rallegra l'amore della sapienza. z;m(I figli e la fondazione di una città assicurano un nome, ma più ancora sarà stimata una donna senza macchia. z:m(La vita di chi basta a se stesso e del lavoratore sarà dolce, ma più ancora lo sarà per chi trova un tesoro. U9#(La bontà è come un giardino di benedizioni, la misericordia dura sempre. n8U(Il giunco su ogni corso d'acqua e sugli argini di un fiume sarà tagliato prima di ogni altra erba. k7O(La stirpe degli empi non aumenterà i suoi rami, le radici impure saranno sopra una pietra dura. c6?(Come l'ingiusto aprendo le mani si rallegrerà, così i trasgressori cadranno in rovina. }5s( Le ricchezze degli ingiusti si seccheranno come un torrente, come un grande tuono rimbomba via durante la pioggia. d4A( Ogni regalo per corrompere e l'ingiustizia spariranno, mentre la lealtà resterà sempre. ^35( Quanto è dalla terra alla terra ritorna; quanto è dalle acque rifluisce nel mare. `29( Questi mali sono stati creati per i malvagi, per loro causa si ebbe anche il diluvio. O1( morte, sangue, contese, spada, disgrazie, fame, calamità, flagelli. h0I(È sorte di ogni essere vivente, dall'uomo alla bestia, ma per i peccatori sette volte tanto: \/1(Mentre sta per mettersi in salvo si sveglia, meravigliandosi dell'irreale timore. +.O(Per un poco, un istante, riposa; quindi nel sonno, come in un giorno di guardia, è sconvolto dai fantasmi del suo cuore, come chi è scampato da una battaglia. Q-(Durante il riposo nel letto il sogno notturno turba le sue cognizioni. .,U(da chi indossa porpora e corona fino a chi è ricoperto di panno grossolano, non c'è che sdegno, invidia, spavento, agitazione, paura della morte, contese e liti. a+;(Da chi siede su un trono glorioso fino al misero che giace sulla terra e sulla cenere; * (Materia alle loro riflessioni e ansietà per il loro cuore offrono il pensiero di ciò che li attende e il giorno della fine. ?) y(Una sorte penosa è disposta per ogni uomo, un giogo pesante grava sui figli di Adamo, dal giorno della loro nascita dal grembo materno al giorno del loro ritorno alla madre comune. ](3'#Ora cantate inni con tutto il cuore e con la bocca e benedite il nome del Signore. l'Q'"Non c'è da dire: "Questo è peggiore di quello", a suo tempo ogni cosa sarà riconosciuta buona. W&''!"Tutte le opere del Signore sono buone; egli provvederà tutto a suo tempo". a%;' Per questo ero convinto fin dal principio, vi ho riflettuto e l'ho messo per iscritto: $'Esulteranno al comando divino; sono pronte sulla terra per tutti i bisogni. A tempo opportuno non trasgrediranno la parola. e#C'Denti delle fiere, scorpioni e vipere, e spade vendicatrici sono per la rovina degli empi. N"'Fuoco, grandine, fame e morte son tutte cose create per il castigo. 4!a'Ci sono venti creati per castigo, e nella loro furia rafforzano i loro flagelli; quando verrà la fine, scateneranno violenza, e placheranno lo sdegno del loro creatore. o~~~#}}[|||{wzzyxxSwwFvvuttEss/rr`rqppponmmm;llBkk4j@iipihgggBffBeeFddd5cc~c"bbYaal``T__^Y]] \\[GZZ9YY1XX'WdWVVUTTGSS9RRjQQQPPONMM$LLKKJxIIIAHHHGG"FEEQDDRCCBBgAA@^@?>>==e<<&;;;N;'::999Q877.6V5`44V3~32t11'05/..--b,,++<**b)(((B'&%% $\##"s!!K JtOEf\7iG3Lh45 {  9 Q(!$Lo{ o"attenetevi alla rivelazione, alla testimonianza. Certo, faranno questo discorso che non offre speranza d'aurora. ; o"Quando vi diranno: "Interrogate gli spiriti e gli indovini che bisbigliano e mormorano formule. Forse un popolo non deve consultare i suoi dei? Per i vivi consultare i morti?", +"Ecco, io e i figli che il Signore mi ha dato, siamo segni e presagi per Israele da parte del Signore degli eserciti, che abita sul monte Sion. eC"Io ho fiducia nel Signore, che ha nascosto il volto alla casa di Giacobbe, e spero in lui. fE"Si chiuda questa testimonianza, si sigilli questa rivelazione nel cuore dei miei discepoli. dA"Tra di loro molti inciamperanno, cadranno e si sfracelleranno, saranno presi e catturati. )"Egli sarà laccio e pietra d'inciampo e scoglio che fa cadere per le due case di Israele, laccio e trabocchetto per chi abita in Gerusalemme. xi" Il Signore degli eserciti, lui solo ritenete santo. Egli sia l'oggetto del vostro timore, della vostra paura. }s" "Non chiamate congiura ciò che questo popolo chiama congiura, non temete ciò che esso teme e non abbiate paura". " Poiché così il Signore mi disse, quando mi aveva preso per mano e mi aveva proibito di incamminarmi nella via di questo popolo: r]" Preparate un piano, sarà senza effetti; fate un proclama, non si realizzerà, perché Dio è con noi". |q" Sappiatelo, popoli: sarete frantumati; ascoltate voi tutte, nazioni lontane, cingete le armi e sarete frantumate. $~A"Penetrerà in Giuda, lo inonderà e lo attraverserà fino a giungere al collo. Le sue ali distese copriranno tutta l'estensione del tuo paese, Emmanuele. c}?"per questo, ecco, il Signore gonfierà contro di loro le acque del fiume, impetuose e abbondanti: cioè il re assiro con tutto il suo splendore, irromperà in tutti i suoi canali e strariperà da tutte le sue sponde. |""Poiché questo popolo ha rigettato le acque di Siloe, che scorrono piano, e trema per Rezìn e per il figlio di Romelia, '{I"Il Signore mi disse di nuovo: z5"poiché, prima che il bambino sappia dire babbo e mamma, le ricchezze di Damasco e le spoglie di Samaria saranno portate davanti al re di Assiria". y"Poi mi unii alla profetessa, la quale concepì e partorì un figlio. Il Signore mi disse: "Chiamalo Mahèr-salàl-cash-baz, \x1"Io mi presi testimoni fidati, il sacerdote Uria e Zaccaria figlio di Iebarachìa. {w q"Il Signore mi disse: "Prenditi una grande tavoletta e scrivici con caratteri ordinari: A Mahèr-salàl-cash-baz". 4va"In tutti i monti, che erano vangati con la vanga, non si passerà più per paura delle spine e dei rovi. Serviranno da pascolo per armenti e da luogo battuto dal gregge. `u9"Vi si entrerà armati di frecce e di arco, perché tutta la terra sarà rovi e pruni. t"Avverrà in quel giorno: ogni luogo, dove erano mille viti valutate mille sicli d'argento, sarà preda dei rovi e dei pruni. s"Per l'abbondanza del latte che faranno, si mangerà la panna; di panna e miele si ciberà ogni superstite in mezzo a questo paese. Or"Avverrà in quel giorno: ognuno alleverà una giovenca e due pecore. 'qG"In quel giorno il Signore raderà con rasoio preso in affitto oltre il fiume, cioè il re assiro, il capo e il pelo del corpo, anche la barba toglierà via. p"Esse verranno e si poseranno tutte nelle valli ricche di burroni, nelle fessure delle rocce, su ogni cespuglio e su ogni pascolo. o5"Avverrà in quel giorno: il Signore farà un fischio alle mosche che sono all'estremità dei canali di Egitto e alle api che si trovano in Assiria. ,nQ"Il Signore manderà su di te, sul tuo popolo e sulla casa di tuo padre giorni quali non vennero da quando Efraim si staccò da Giuda: manderà il re di Assiria". m"Poiché prima ancora che il bimbo impari a rigettare il male e a scegliere il bene, sarà abbandonato il paese di cui temi i due re. glG"Egli mangerà panna e miele finché non imparerà a rigettare il male e a scegliere il bene. k"Pertanto il Signore stesso vi darà un segno. Ecco: la vergine concepirà e partorirà un figlio, che chiamerà Emmanuele. %jC" Allora Isaia disse: "Ascoltate, casa di Davide! Non vi basta di stancare la pazienza degli uomini, perché ora vogliate stancare anche quella del mio Dio? Ni" Ma Acaz rispose: "Non lo chiederò, non voglio tentare il Signore". bh=" "Chiedi un segno dal Signore tuo Dio, dal profondo degli inferi oppure lassù in alto". +gQ" Il Signore parlò ancora ad Acaz: zfm" Ancora sessantacinque anni ed Efraim cesserà di essere un popolo. Ma se non crederete, non avrete stabilità". e"Perché capitale di Aram è Damasco e capo di Damasco è Rezìn. Capitale di Efraim è Samaria e capo di Samaria il figlio di Romelia. Dd"Così dice il Signore Dio: Ciò non avverrà e non sarà! icK"Saliamo contro Giuda, devastiamolo e occupiamolo, e vi metteremo come re il figlio di Tabeèl. ibK"Poiché gli Aramei, Efraim e il figlio di Romelia hanno tramato il male contro di te, dicendo: Ia "Tu gli dirai: Fa' attenzione e sta' tranquillo, non temere e il tuo cuore non si abbatta per quei due avanzi di tizzoni fumosi, per la collera di Rezìn degli Aramei e del figlio di Romelia. 0`Y"Il Signore disse a Isaia: "Va' incontro ad Acaz, tu e tuo figlio Seariasùb, fino al termine del canale della piscina superiore sulla strada del campo del lavandaio. I_ "Fu dunque annunziato alla casa di Davide: "Gli Aramei si sono accampati in Efraim". Allora il suo cuore e il cuore del suo popolo si agitarono, come si agitano i rami del bosco per il vento. Z^ /"Nei giorni di Acaz figlio di Iotam, figlio di Ozia, re di Giuda, Rezìn re di Aram e Pekach figlio di Romelia, re di Israele, marciarono contro Gerusalemme per muoverle guerra, ma non riuscirono a espugnarla. >]u" Ne rimarrà una decima parte, ma di nuovo sarà preda della distruzione come una quercia e come un terebinto, di cui alla caduta resta il ceppo. Progenie santa sarà il suo ceppo. N\" Il Signore scaccerà la gente e grande sarà l'abbandono nel paese. 3[_" Io dissi: "Fino a quando, Signore?". Egli rispose: "Finché non siano devastate le città, senza abitanti, le case senza uomini e la campagna resti deserta e desolata". ZZ-" Rendi insensibile il cuore di questo popolo, fallo duro d'orecchio e acceca i suoi occhi e non veda con gli occhi né oda con gli orecchi né comprenda con il cuore né si converta in modo da esser guarito". Y}" Egli disse: "Va' e riferisci a questo popolo: Ascoltate pure, ma senza comprendere, osservate pure, ma senza conoscere. Xw"Poi io udii la voce del Signore che diceva: "Chi manderò e chi andrà per noi?". E io risposi: "Eccomi, manda me!". W-"Egli mi toccò la bocca e mi disse: "Ecco, questo ha toccato le tue labbra, perciò è scomparsa la tua iniquità e il tuo peccato è espiato". V{"Allora uno dei serafini volò verso di me; teneva in mano un carbone ardente che aveva preso con le molle dall'altare. QU"E dissi: "Ohimè! Io sono perduto, perché un uomo dalle labbra impure io sono e in mezzo a un popolo dalle labbra impure io abito; eppure i miei occhi hanno visto il re, il Signore degli eserciti". rT]"Vibravano gli stipiti delle porte alla voce di colui che gridava, mentre il tempio si riempiva di fumo. S"Proclamavano l'uno all'altro: "Santo, santo, santo è il Signore degli eserciti. Tutta la terra è piena della sua gloria". R"Attorno a lui stavano dei serafini, ognuno aveva sei ali; con due si copriva la faccia, con due si copriva i piedi e con due volava. Q "Nell'anno in cui morì il re Ozia, io vidi il Signore seduto su un trono alto ed elevato; i lembi del suo manto riempivano il tempio. P9"Fremerà su di lui in quel giorno come freme il mare; si guarderà la terra: ecco, saranno tenebre, angoscia e la luce sarà oscurata dalla caligine. O-"Il suo ruggito è come quello di una leonessa, ruggisce come un leoncello; freme e afferra la preda, la pone al sicuro, nessuno gliela strappa. N9"Le sue frecce sono acuminate, e ben tesi tutti i suoi archi; gli zoccoli dei suoi cavalli sono come pietre e le ruote dei suoi carri come un turbine. (MI"Nessuno fra essi è stanco o inciampa, nessuno sonnecchia o dorme, non si scioglie la cintura dei suoi fianchi e non si slaccia il legaccio dei suoi sandali. L "Egli alzerà un segnale a un popolo lontano e gli farà un fischio all'estremità della terra; ed ecco verrà veloce e leggero. K"Per questo è divampato lo sdegno del Signore contro il suo popolo, su di esso ha steso la sua mano per colpire; hanno tremato i monti, i loro cadaveri erano come lordura in mezzo alle strade. Con tutto ciò non si calma la sua ira e la sua mano resta ancora tesa. )JK"Perciò, come una lingua di fuoco divora la stoppia e una fiamma consuma la paglia, così le loro radici diventeranno un marciume e la loro fioritura volerà via come polvere, perché hanno rigettato la legge del Signore degli eserciti, hanno disprezzato la parola del Santo di Israele. `I9"a coloro che assolvono per regali un colpevole e privano del suo diritto l'innocente. cH?"Guai a coloro che sono gagliardi nel bere vino, valorosi nel mescere bevande inebrianti, LG"Guai a coloro che si credono sapienti e si reputano intelligenti. +FO"Guai a coloro che chiamano bene il male e male il bene, che cambiano le tenebre in luce e la luce in tenebre, che cambiano l'amaro in dolce e il dolce in amaro. 4Ea"che dicono: "Faccia presto, acceleri pure l'opera sua, perché la vediamo; si facciano più vicini e si compiano i progetti del Santo di Israele, perché li conosciamo". kDO"Guai a coloro che si tirano addosso il castigo con corde da buoi e il peccato con funi da carro, gCG"Allora vi pascoleranno gli agnelli come nei loro prati, sulle rovine brucheranno i capretti. sB_"Sarà esaltato il Signore degli eserciti nel giudizio e il Dio santo si mostrerà santo nella giustizia. dAA"L'uomo sarà umiliato, il mortale sarà abbassato, gli occhi dei superbi si abbasseranno. (@I"Pertanto gli inferi dilatano le fauci, spalancano senza misura la bocca. Vi precipitano dentro la nobiltà e il popolo, il frastuono e la gioia della città. ?#" Perciò il mio popolo sarà deportato senza che neppure lo sospetti. I suoi grandi periranno di fame, il suo popolo sarà arso dalla sete. >'" Ci sono cetre e arpe, timpani e flauti e vino per i loro banchetti; ma non badano all'azione del Signore, non vedono l'opera delle sue mani. =" Guai a coloro che si alzano presto al mattino e vanno in cerca di bevande inebrianti e si attardano alla sera accesi in volto dal vino. e<C" Poiché dieci iugeri di vigna produrranno solo un bat e un comer di seme produrrà un'efa. ;-" Ho udito con gli orecchi il Signore degli eserciti: "Certo, molti palazzi diventeranno una desolazione, grandi e belli saranno senza abitanti". :"Guai a voi, che aggiungete casa a casa e unite campo a campo, finché non vi sia più spazio, e così restate soli ad abitare nel paese. m9S"Ebbene, la vigna del Signore degli eserciti è la casa di Israele; gli abitanti di Giuda la sua piantagione preferita. Egli si aspettava giustizia ed ecco spargimento di sangue, attendeva rettitudine ed ecco grida di oppressi. 8"La renderò un deserto, non sarà potata né vangata e vi cresceranno rovi e pruni; alle nubi comanderò di non mandarvi la pioggia. 47a"Ora voglio farvi conoscere ciò che sto per fare alla mia vigna: toglierò la sua siepe e si trasformerà in pascolo; demolirò il suo muro di cinta e verrà calpestata. 6)"Che cosa dovevo fare ancora alla mia vigna che io non abbia fatto? Perché, mentre attendevo che producesse uva, essa ha fatto uva selvatica? i5K"Or dunque, abitanti di Gerusalemme e uomini di Giuda, siate voi giudici fra me e la mia vigna. S4"Egli l'aveva vangata e sgombrata dai sassi e vi aveva piantato scelte viti; vi aveva costruito in mezzo una torre e scavato anche un tino. Egli aspettò che producesse uva, ma essa fece uva selvatica. 3 "Canterò per il mio diletto il mio cantico d'amore per la sua vigna. Il mio diletto possedeva una vigna sopra un fertile colle. x2i"Una tenda fornirà ombra contro il caldo di giorno e rifugio e riparo contro i temporali e contro la pioggia. q1["allora verrà il Signore su ogni punto del monte Sion e su tutte le sue assemblee come una nube e come fumo di giorno, come bagliore di fuoco e fiamma di notte, perché sopra ogni cosa la gloria del Signore sarà come baldacchino. S0"Quando il Signore avrà lavato le brutture delle figlie di Sion e avrà pulito l'interno di Gerusalemme dal sangue che vi è stato versato con lo spirito di giustizia e con lo spirito dello sterminio, "/="Chi sarà rimasto in Sion e chi sarà superstite in Gerusalemme sarà chiamato santo, cioè quanti saranno iscritti per restare in vita in Gerusalemme. %.C"In quel giorno, il germoglio del Signore crescerà in onore e gloria e il frutto della terra sarà a magnificenza e ornamento per gli scampati di Israele. M- "Sette donne afferreranno un uomo solo, in quel giorno, e diranno: "Ci nutriremo del nostro pane e indosseremo le nostre vesti; soltanto, lasciaci portare il tuo nome. Toglici la nostra vergogna". [,/"Si alzeranno lamenti e gemiti alle tue porte e tu, disabitata, giacerai a terra. K+""I tuoi prodi cadranno di spada, i tuoi guerrieri in battaglia". 1*["Invece di profumo ci sarà marciume, invece di cintura una corda, invece di ricci calvizie, invece di vesti eleganti uno stretto sacco, invece di bellezza bruciatura. 1)]"specchi, tuniche, cappelli e vestaglie. 9(m"vesti preziose e mantelline, scialli, borsette, #'A"anelli, pendenti al naso, K&"bende, catenine ai piedi, cinture, boccette di profumi, amuleti, (%K"orecchini, braccialetti, veli, Y$+"In quel giorno il Signore toglierà l'ornamento di fibbie, fermagli e lunette, t#a"perciò il Signore renderà tignoso il cranio delle figlie di Sion, il Signore denuderà le loro tempie". B"}"Dice il Signore: "Poiché si sono insuperbite le figlie di Sion e procedono a collo teso, ammiccando con gli occhi, e camminano a piccoli passi facendo tintinnare gli anelli ai piedi, ! "Qual diritto avete di opprimere il mio popolo, di pestare la faccia ai poveri?". Oracolo del Signore, Signore degli eserciti. 9"Il Signore inizia il giudizio con gli anziani e i capi del suo popolo: "Voi avete devastato la vigna; le cose tolte ai poveri sono nelle vostre case. ]3" Il Signore appare per muovere causa, egli si presenta per giudicare il suo popolo. -" Il mio popolo! Un fanciullo lo tiranneggia e le donne lo dominano. Popolo mio, le tue guide ti traviano, distruggono la strada che tu percorri. gG" Guai all'empio! Lo colpirà la sventura, secondo i misfatti delle sue mani avrà la mercede. X)" Beato il giusto, perché egli avrà bene, mangerà il frutto delle sue opere. 1[" La loro parzialità verso le persone li condanna ed essi ostentano il peccato come Sòdoma: non lo nascondono neppure; disgraziati! Si preparano il male da se stessi. .U"Certo, Gerusalemme va in rovina e Giuda crolla, perché la loro lingua e le loro opere sono contro il Signore, fino ad offendere la vista della sua maestà divina. /"Ma quegli si alzerà in quel giorno per dire: "Non sono un medico; nella mia casa non c'è pane né mantello; non mi ponete a capo del popolo!". }"Poiché uno afferra l'altro nella casa del padre: "Tu hai un mantello: sii nostro capo; prendi in mano questa rovina!". 7"Il popolo userà violenza: l'uno contro l'altro, individuo contro individuo; il giovane tratterà con arroganza l'anziano, lo spregevole, il nobile. F"Io metterò come loro capi ragazzi, monelli li domineranno. r]"il capo di una cinquantina e il notabile, il consigliere e il mago sapiente e l'esperto di incantesimi. T!"il prode e il guerriero, il giudice e il profeta, l'indovino e l'anziano, " ?"Ecco infatti, il Signore, Dio degli eserciti, toglie a Gerusalemme e a Giuda ogni genere di sostegno, ogni riserva di pane e ogni sostentamento d'acqua, wg"Guardatevi dunque dall'uomo, nelle cui narici non v'è che un soffio, perché in quale conto si può tenere? C"per entrare nei crepacci delle rocce e nelle spaccature delle rupi, di fronte al terrore che desta il Signore e allo splendore della sua maestà, quando si alzerà a scuotere la terra.  "In quel giorno ognuno getterà gli idoli d'argento e gli idoli d'oro, che si era fatto per adorarli, ai topi e ai pipistrelli, @y"Rifugiatevi nelle caverne delle rocce e negli antri sotterranei, di fronte al terrore che desta il Signore e allo splendore della sua maestà, quando si alzerà a scuotere la terra. +Q"e gli idoli spariranno del tutto.  "Sarà piegato l'orgoglio degli uomini, sarà abbassata l'alterigia umana; sarà esaltato il Signore, lui solo in quel giorno R "contro tutte le navi di Tarsis e contro tutte le imbarcazioni di lusso. E "contro ogni torre eccelsa, contro ogni muro inaccessibile, E "contro tutti gli alti monti, contro tutti i colli elevati, ] 3" contro tutti i cedri del Libano alti ed elevati, contro tutte le querce del Basan,  " Poiché ci sarà un giorno del Signore degli eserciti contro ogni superbo e altero, contro chiunque si innalza ad abbatterlo; " L'uomo abbasserà gli occhi orgogliosi, l'alterigia umana si piegherà; sarà esaltato il Signore, lui solo in quel giorno. ,Q" Entra fra le rocce, nasconditi nella polvere, di fronte al terrore che desta il Signore, allo splendore della sua maestà, quando si alzerà a scuotere la terra. \1" Perciò l'uomo sarà umiliato, il mortale sarà abbassato; tu non perdonare loro. q["Il suo paese è pieno di idoli; adorano l'opera delle proprie mani, ciò che hanno fatto le loro dita. %"Il suo paese è pieno di argento e di oro, senza fine sono i suoi tesori; il suo paese è pieno di cavalli, senza numero sono i suoi carri. %C"Tu hai rigettato il tuo popolo, la casa di Giacobbe, perché rigurgitano di maghi orientali e di indovini come i Filistei; agli stranieri battono le mani. F"Casa di Giacobbe, vieni, camminiamo nella luce del Signore. ve"Egli sarà giudice fra le genti e sarà arbitro fra molti popoli. Forgeranno le loro spade in vomeri, le loro lance in falci; un popolo non alzerà più la spada contro un altro popolo, non si eserciteranno più nell'arte della guerra. "Verranno molti popoli e diranno: "Venite, saliamo sul monte del Signore, al tempio del Dio di Giacobbe, perché ci indichi le sue vie e possiamo camminare per i suoi sentieri". Poiché da Sion uscirà la legge e da Gerusalemme la parola del Signore. #~?"Alla fine dei giorni, il monte del tempio del Signore sarà eretto sulla cima dei monti e sarà più alto dei colli; ad esso affluiranno tutte le genti. P} "Ciò che Isaia, figlio di Amoz, vide riguardo a Giuda e a Gerusalemme. || s"Il forte diverrà come stoppa, la sua opera come scintilla; bruceranno tutte e due insieme e nessuno le spegnerà. Y{ -"poiché sarete come quercia dalle foglie avvizzite e come giardino senza acqua. qz ]"Vi vergognerete delle querce di cui vi siete compiaciuti, arrossirete dei giardini che vi siete scelti, py ["Tutti insieme finiranno in rovina ribelli e peccatori e periranno quanti hanno abbandonato il Signore. Wx )"Sion sarà riscattata con la giustizia, i suoi convertiti con la rettitudine. w #"Renderò i tuoi giudici come una volta, i tuoi consiglieri come al principio. Dopo, sarai chiamata città della giustizia, città fedele". qv ]"Stenderò la mano su di te, purificherò nel crogiuolo le tue scorie, eliminerò da te tutto il piombo. "u ?"Perciò, oracolo del Signore, Dio degli eserciti, il Potente di Israele: "Ah, esigerò soddisfazioni dai miei avversari, mi vendicherò dei miei nemici. 7t i"I tuoi capi sono ribelli e complici di ladri; tutti sono bramosi di regali, ricercano mance, non rendono giustizia all'orfano e la causa della vedova fino a loro non giunge. Xs +"Il tuo argento è diventato scoria, il tuo vino migliore è diluito con acqua. r '"Come mai è diventata una prostituta la città fedele? Era piena di rettitudine, la giustizia vi dimorava; ora invece è piena di assassini! rq _"Ma se vi ostinate e vi ribellate, sarete divorati dalla spada, perché la bocca del Signore ha parlato". Ip  "Se sarete docili e ascolterete, mangerete i frutti della terra. >o w""Su, venite e discutiamo" dice il Signore. "Anche se i vostri peccati fossero come scarlatto, diventeranno bianchi come neve. Se fossero rossi come porpora, diventeranno come lana. n "imparate a fare il bene, ricercate la giustizia, soccorrete l'oppresso, rendete giustizia all'orfano, difendete la causa della vedova". pm ["Lavatevi, purificatevi, togliete il male delle vostre azioni dalla mia vista. Cessate di fare il male, l %"Quando stendete le mani, io allontano gli occhi da voi. Anche se moltiplicate le preghiere, io non ascolto. Le vostre mani grondano sangue. jk O"I vostri noviluni e le vostre feste io detesto, sono per me un peso; sono stanco di sopportarli. j ;" Smettete di presentare offerte inutili, l'incenso è un abominio per me; noviluni, sabati, assemblee sacre, non posso sopportare delitto e solennità. ei E" Quando venite a presentarvi a me, chi richiede da voi che veniate a calpestare i miei atri? Mh " "Che m'importa dei vostri sacrifici senza numero?" dice il Signore. "Sono sazio degli olocausti di montoni e del grasso di giovenchi; il sangue di tori e di agnelli e di capri io non lo gradisco. tg c" Udite la parola del Signore, voi capi di Sòdoma; ascoltate la dottrina del nostro Dio, popolo di Gomorra! tf c" Se il Signore degli eserciti non ci avesse lasciato un resto, già saremmo come Sòdoma, simili a Gomorra. e "È rimasta sola la figlia di Sion come una capanna in una vigna, come un casotto in un campo di cocomeri, come una città assediata. 8d k"Il vostro paese è devastato, le vostre città arse dal fuoco. La vostra campagna, sotto i vostri occhi, la divorano gli stranieri; è una desolazione come Sòdoma distrutta. 4c c"Dalla pianta dei piedi alla testa non c'è in esso una parte illesa, ma ferite e lividure e piaghe aperte, che non sono state ripulite, né fasciate, né curate con olio. xb k"perché volete ancora essere colpiti, accumulando ribellioni? La testa è tutta malata, tutto il cuore langue. Aa }"Guai, gente peccatrice, popolo carico di iniquità! Razza di scellerati, figli corrotti! Hanno abbandonato il Signore, hanno disprezzato il Santo di Israele, si sono voltati indietro; ` }"Il bue conosce il proprietario e l'asino la greppia del padrone, ma Israele non conosce e il mio popolo non comprende". _ "Udite, cieli; ascolta, terra, perché il Signore dice: "Ho allevato e fatto crescere figli, ma essi si sono ribellati contro di me. ^ "Visione che Isaia, figlio di Amoz, ebbe su Giuda e su Gerusalemme nei giorni di Ozia, di Iotam, di Acaz e di Ezechia, re di Giuda. Y]+3Compite la vostra opera prima del tempo ed egli a suo tempo vi ricompenserà". i\K3Si diletti l'anima vostra della misericordia del Signore; non vogliate vergognarvi di lodarlo. X[)3Acquistate anche l'istruzione con molto denaro; con essa otterrete molto oro. XZ)3Vedete con gli occhi che poco mi faticai, e vi trovai per me una grande pace. hYI3Sottoponete il collo al suo giogo, accogliete l'istruzione. Essa è vicina e si può trovare. GX3Ho aperto la bocca e ho parlato: "Acquistatela senza denaro. ]W33Fino a quando volete rimanerne privi, mentre la vostra anima ne è tanto assetata? ZV-3Avvicinatevi, voi che siete senza istruzione, prendete dimora nella mia scuola. NU3Il Signore mi ha dato in ricompensa una lingua, con cui lo loderò. dTA3Le mie viscere si commossero nel ricercarla; per questo ottenni il suo prezioso acquisto. S3A lei rivolsi il mio desiderio, e la trovai nella purezza. In essa acquistai senno fin da principio; per questo non la abbandonerò. R3La mia anima si è allenata in essa; fui diligente nel praticare la legge. Ho steso le mani verso l'alto; ho deplorato che la si ignori. dQA3Sì, ho deciso di metterla in pratica; sono stato zelante nel bene, non resterò confuso. UP#3Con essa feci progresso; renderò gloria a chi mi ha concesso la sapienza. YO+3Chinai un poco l'orecchio per riceverla; vi trovai un insegnamento abbondante. (NI3Del suo fiorire, come uva vicina a maturare, il mio cuore si rallegrò. Il mio piede si incamminò per la via retta; dalla giovinezza ho seguito le sue orme. WM'3Davanti al santuario pregando la domandavo, e sino alla fine la ricercherò. lLQ3 Quando ero ancora giovane, prima di viaggiare, ricercai assiduamente la sapienza nella preghiera. RK3 Per questo ti ringrazierò e ti loderò, benedirò il nome del Signore. vJe3 La mia supplica fu esaudita; tu mi salvasti infatti dalla rovina e mi strappasti da una cattiva situazione. oIW3 Esclamai: "Signore, mio padre tu sei e campione della mia salvezza, non mi abbandonare nei giorni dell'angoscia, nel tempo dello sconforto e della desolazione. Io loderò sempre il tuo nome; canterò inni a te con riconoscenza". YH+3 Ed innalzi dalla terra la mia supplica; pregai per la liberazione dalla morte. ,GQ3Allora mi ricordai delle tue misericordie, Signore, e delle tue opere che sono da sempre, perché tu liberi quanti sperano in te, li salvi dalla mano dei nemici. gFG3Mi assalivano dovunque e nessuno mi aiutava; mi rivolsi per soccorso agli uomini, ma invano. E 3Una calunnia di lingua ingiusta era giunta al re. La mia anima era vicina alla morte, la mia vita era alle porte degli inferi. TD!3dal profondo seno degli inferi, dalla lingua impura e dalla parola falsa. WC'3dal soffocamento di una fiamma avvolgente, e dal fuoco che non avevo acceso, @By3secondo la tua grande misericordia e per il tuo nome, dai morsi di chi stava per divorarmi, dalla mano di quanti insidiavano alla mia vita, dalle molte tribolazioni di cui soffrivo, ~Au3perché fosti mio protettore e mio aiuto e hai liberato il mio corpo dalla perdizione, dal laccio di una lingua calunniatrice, dalle labbra che proferiscono menzogne; di fronte a quanti mi circondavano sei stato il mio aiuto e mi hai liberato, e@ E3Ti glorificherò, Signore mio re, ti loderò, Dio mio salvatore; glorificherò il tuo nome, i?K2se le metterà in pratica, sarà forte in tutto, perché la luce del Signore è la sua strada. X>)2Beato chi mediterà queste cose; le fissi bene nel cuore e diventerà saggio; @=y2Una dottrina di sapienza e di scienza ha condensato in questo libro Gesù figlio di Sirach, figlio di Eleàzaro, di Gerusalemme, che ha riversato come pioggia la sapienza dal cuore. ]<32quanti abitano sul monte Seir e i Filistei e lo stolto popolo che abita in Sichem. N;2Contro due popoli sono irritato, il terzo non è neppure un popolo: X:)2La sua misericordia resti fedelmente con noi e ci riscatti nei nostri giorni. o9W2Ci conceda la gioia del cuore e ci sia pace nei nostri giorni in Israele, per tutti i giorni futuri. 98k2Ora benedite il Dio dell'universo, che compie in ogni luogo grandi cose, che ha esaltato i nostri giorni fino dalla nascita, che ha agito con noi secondo la sua misericordia. T7!2Tutti si prostravano di nuovo per ricevere la benedizione dell'Altissimo. /6W2Allora, scendendo, egli alzava le mani su tutta l'assemblea dei figli di Israele per dare con le sue labbra la benedizione del Signore, gloriandosi del nome di lui. /5W2Il popolo supplicava il Signore altissimo in preghiera davanti al Misericordioso, finché fosse compiuto il servizio del Signore e terminasse la funzione liturgica. c4?2I cantori intonavano canti di lodi, il loro canto era addolcito da una musica melodiosa. 32E subito tutto il popolo insieme si prostrava con la faccia a terra, per adorare il Signore, Dio onnipotente e altissimo. $2A2Allora i figli di Aronne alzavano la voce, suonavano le trombe di metallo lavorato e facevano udire un suono potente come richiamo davanti all'Altissimo. 132Egli stendeva la mano sulla coppa e versava succo di uva, lo spargeva alle basi dell'altare come profumo soave all'Altissimo, re di tutte le cose. g0G2egli compiva il rito liturgico sugli altari, preparando l'offerta all'Altissimo onnipotente. /2 mentre tutti i figli di Aronne nella loro gloria, con le offerte del Signore nelle mani, stavano davanti a tutta l'assemblea di Israele, e.C2 Quando riceveva le parti delle vittime dalle mani dei sacerdoti, mentre stava presso il braciere dell'altare, circondato dalla corona dei fratelli come fronde di cedri nel Libano, e lo circondavano come fusti di palme, ;-o2 Quando indossava i paramenti solenni, quando si rivestiva con gli ornamenti più belli, salendo i gradini del santo altare dei sacrifici, riempiva di gloria l'intero santuario. b,=2 come un ulivo verdeggiante pieno di frutti, e come un cipresso svettante tra le nuvole. x+i2 come fuoco e incenso su un braciere, come un vaso d'oro massiccio, ornato con ogni specie di pietre preziose, "*=2come il fiore delle rose nella stagione di primavera, come un giglio lungo un corso d'acqua, come un germoglio d'albero d'incenso nella stagione estiva o)W2come il sole sfolgorante sul tempio dell'Altissimo, come l'arcobaleno splendente fra nubi di gloria, X()2Come un astro mattutino fra le nubi, come la luna nei giorni in cui è piena, j'M2Come era stupendo quando si aggirava fra il popolo, quando usciva dal santuario dietro il velo. b&=2Premuroso di impedire la caduta del suo popolo, fortificò la città contro un assedio. ^%52Ai suoi tempi fu scavato il deposito per le acque, un serbatoio ampio come il mare. j$M2Da lui furon poste le fondamenta del doppio rialzo, l'alto contrafforte della cinta del tempio. # y2Simone, figlio di Onia, sommo sacerdote, nella sua vita riparò il tempio, e nei suoi giorni fortificò il santuario. f"E1Sem e Set furono glorificati fra gli uomini, ma superiore a ogni creatura vivente è Adamo. ~!u1Non nacque un altro uomo come Giuseppe, capo dei fratelli, sostegno del popolo; perfino le sue ossa furono onorate. 5a~}}m||0{zyyxx{xwkwvvAuttUssIrr>qppTp o\nnnmmlDkNjuihhZhgffeevddFcbbbFaaa``__^}]]F\\ [ZZHYbXX'WqVUUiTTSS{SRR)QPPIOO{NN9MLLKKMJJeIIkHHJGGFKELDD9CCLBB[AA@~??S>>>==/5"Gli Egiziani perderanno il senno e io distruggerò il loro consiglio; per questo ricorreranno agli idoli e ai maghi, ai negromanti e agli indovini. ='"Aizzerò gli Egiziani contro gli Egiziani: combatterà fratello contro fratello, uomo contro uomo, città contro città, regno contro regno. 4< c"Oracolo sull'Egitto. Ecco, il Signore cavalca una nube leggera ed entra in Egitto. Crollano gli idoli d'Egitto davanti a lui e agli Egiziani vien meno il cuore nel petto. 0;Y"In quel tempo saranno portate offerte al Signore degli eserciti da un popolo alto e abbronzato, da un popolo temuto ora e sempre, da un popolo potente e vittorioso, il cui paese è solcato da fiumi, saranno portate nel luogo dove è invocato il nome del Signore degli eserciti, sul monte Sion. F:"Saranno abbandonati tutti insieme agli avvoltoi dei monti e alle bestie selvatiche; su di essi gli avvoltoi passeranno l'estate su di essi tutte le bestie selvatiche passeranno l'inverno. <9q"Poiché prima della raccolta, quando la fioritura è finita e il fiore è diventato un grappolo maturo, egli taglierà i tralci con roncole, strapperà e getterà via i pampini. <8q"Poiché questo mi ha detto il Signore: "Io osserverò tranquillo dalla mia dimora, come il calore sereno alla luce del sole, come una nube di rugiada al calore della mietitura". "7="O voi tutti abitanti del mondo, che dimorate sulla terra, appena si alzerà un segnale sui monti, guardatelo! Appena squillerà la tromba, ascoltatela! t6a"che mandi ambasciatori per mare, in canotti di papiro sulle acque: "Andate, messaggeri veloci, verso un popolo alto e abbronzato, verso un popolo temuto ora e sempre, un popolo potente e vittorioso, il cui paese è solcato da fiumi". R5 "Ah! paese dagli insetti ronzanti, che ti trovi oltre i fiumi di Etiopia, &4E"Alla sera, ecco era tutto uno spavento, prima del mattino non è già più. Questo è il destino dei nostri predatori e la sorte dei nostri saccheggiatori. P3" Le nazioni fanno fragore come il fragore di molte acque, ma il Signore le minaccia, esse fuggono lontano; come pula sono disperse sui monti dal vento e come mulinello di polvere dinanzi al turbine. 2" Ah, il rumore di popoli immensi, rumore come il mugghio dei mari, fragore di nazioni come lo scroscio di acque che scorrono veementi. 19" di giorno le pianti, le vedi crescere e al mattino vedi fiorire i tuoi semi, ma svanirà il raccolto in un giorno di malattia e di dolore insanabile. "0=" Perché hai dimenticato Dio tuo salvatore e non ti sei ricordato della Roccia, tua fortezza. Tu pianti perciò piante amene e innesti tralci stranieri; %/C" In quel giorno avverrà alle tue fortezze come alle città abbandonate che l'Eveo e l'Amorreo evacuarono di fronte agli Israeliti e sarà una desolazione. ."Non si volgerà agli altari, lavoro delle sue mani; non guarderà ciò che fecero le sue dita, i pali sacri e gli altari per l'incenso. l-Q"In quel giorno si volgerà l'uomo al suo creatore e i suoi occhi guarderanno al Santo di Israele. =,s"Vi resteranno solo racimoli, come alla bacchiatura degli ulivi: due o tre bacche sulla cima dell'albero, quattro o cinque sui rami da frutto. Oracolo del Signore, Dio di Israele. /+W"Avverrà come quando il mietitore prende una manciata di steli, e con l'altro braccio falcia le spighe, come quando si raccolgono le spighe nella valle dei Rèfaim, k*O"In quel giorno verrà ridotta la gloria di Giacobbe e la pinguedine delle sue membra dimagrirà. 9)k"A Efraim sarà tolta la cittadella, a Damasco la sovranità. Al resto degli Aramei toccherà la stessa sorte della gloria degli Israeliti, oracolo del Signore degli eserciti. (y"Le sue borgate saranno abbandonate per sempre; saranno pascolo dei greggi che vi riposeranno senza esserne scacciati. r' _"Oracolo su Damasco. Ecco, Damasco sarà eliminata dal numero delle città, diverrà un cumulo di rovine. J& "Ma ora il Signore dice: "In tre anni, come gli anni di un salariato, sarà deprezzata la gloria di Moab con tutta la sua numerosa popolazione. Ne rimarrà solo un resto, piccolo e impotente". M%" Questo è il messaggio che pronunziò un tempo il Signore su Moab. s$_" Moab si mostrerà e si stancherà sulle alture, verrà nel suo santuario per pregare, ma senza successo. i#K" Perciò le mie viscere fremono per Moab come una cetra, il mio intimo freme per Kir- Carèset. I" " Sono scomparse gioia e allegria dai frutteti; nelle vigne non si levano più lieti clamori, né si grida più allegramente. Il vino nei tini nessuno lo ammosta, l'evviva di gioia è cessato. W!'" Per questo io piangerò con il pianto di Iazèr sui vigneti di Sibmà. Ti inonderò con le mie lacrime, Chesbòn, Elealè, perché sui tuoi frutti e sulla tua vendemmia è piombato il grido dei vignaioli. m S"Sono squallidi i campi di Chesbòn, languiscono le viti di Sibmà. Signori di popoli ne hanno spezzato i tralci che raggiungevano Iazèr, penetravano fin nel deserto; i loro rami si estendevano liberamente, giungevano al mare. "Per questo i Moabiti innalzano un lamento per Moab, si lamentano tutti; per le focacce di uva di Kir-Carèset gemono tutti costernati. '"Abbiamo udito l'orgoglio di Moab, l'orgogliosissimo, la sua alterigia, la sua superbia, la sua tracotanza, la vanità delle sue chiacchiere. /W"allora sarà stabilito un trono sulla mansuetudine, vi siederà con tutta fedeltà, nella tenda di Davide, un giudice sollecito del diritto e pronto alla giustizia. =s"Siano tuoi ospiti i dispersi di Moab; sii loro rifugio di fronte al devastatore. Quando sarà estinto il tiranno e finita la devastazione, scomparso il distruttore della regione, -"Dacci un consiglio, prendi una decisione! Rendi come la notte la tua ombra in pieno mezzogiorno; nascondi i dispersi, non tradire i fuggiaschi. nU"Come un uccello fuggitivo, come una nidiata dispersa saranno le figlie di Moab ai guadi dell'Arnon. l S"Mandate l'agnello al signore del paese, dalla rupe verso il deserto al monte della figlia di Sion. %" Le acque di Dimòn sono piene di sangue, eppure colpirò Dimòn con altri mali; un leone per i fuggiaschi di Moab e per il resto del paese. zm"Risuonano grida per tutto il territorio di Moab; fino a Eglaim giunge il suo urlo, fino a Bir-Elim il suo urlo. eC"Per questo fanno provviste, le loro riserve trasportano al di là del torrente dei Salici. yk"Le acque di Nimrìm sono un deserto, l'erba si è seccata, finita è la pastura; non c'è più nulla di verde. &E"Il cuore di Moab geme; i suoi fuggiaschi giungono fino a Zoar. Ah, la salita di Luchìt salgono piangendo. Sulla via di Coronàim mandano grida strazianti. "Emettono urla Chesbòn ed Elealè, le loro grida giungono fino a Iàas. Per questo tremano le viscere di Moab, freme la sua anima. "Nelle sue strade si indossa il sacco, sulle sue terrazze si fa il lamento. Nelle sue piazze ognuno si lamenta, si scioglie in lacrime. *M"È salita la gente di Dibon sulle alture, per piangere; su Nebo e su Màdaba Moab innalza un lamento; ogni testa è stata rasata, ogni barba è stata tagliata.  "Oracolo su Moab. È stata devastata di notte, Ar-Moab è stata distrutta; è stata devastata di notte, Kir-Moab è stata distrutta. " Che si risponderà ai messaggeri delle nazioni? "Il Signore ha fondato Sion e in essa si rifugiano gli oppressi del suo popolo". "Urla, porta; grida, città; trema, Filistea tutta, perché dal settentrione si alza il fumo e nessuno si sbanda dalle sue schiere".  #"I poveri pascoleranno sui miei prati e i miseri vi riposeranno tranquilli; ma farò morire di fame la tua stirpe e ucciderò il tuo resto. 5 c""Non gioire, Filistea tutta, perché si è spezzata la verga di chi ti percuoteva. Poiché dalla radice del serpe uscirà una vipera e il suo frutto sarà un drago alato. J  "Nell'anno in cui morì il re Acaz fu comunicato questo oracolo:  "Poiché il Signore degli eserciti lo ha deciso; chi potrà renderlo vano? La sua mano è stesa, chi gliela farà ritirare? g G"Questa è la decisione presa per tutta la terra e questa è la mano stesa su tutte le genti. '"Io spezzerò l'Assiro nella mia terra e sui miei monti lo calpesterò. Allora sparirà da loro il suo giogo, il suo peso dalle loro spalle". s_"Il Signore degli eserciti ha giurato: "In verità come ho pensato, accadrà e succederà come ho deciso. #"Io la ridurrò a dominio dei ricci, a palude stagnante; la scoperò con la scopa della distruzione - oracolo del Signore degli eserciti -. )K"Io insorgerò contro di loro - parola del Signore degli eserciti -, sterminerò il nome di Babilonia e il resto, la prole e la stirpe - oracolo del Signore -. !;"Preparate il massacro dei suoi figli a causa dell'iniquità del loro padre e non sorgano più a conquistare la terra e a riempire il mondo di rovine". $A"tu non sarai unito nella sepoltura, perché hai rovinato il tuo paese, hai assassinato il tuo popolo; non sarà più nominata la discendenza dell'iniquo. U#"Tu, invece, sei stato gettato fuori del tuo sepolcro, come un virgulto spregevole; sei circondato da uccisi trafitti da spada, come una carogna calpestata. A coloro che sono scesi in una tomba di pietre S"Tutti i re dei popoli, tutti riposano con onore, ognuno nella sua tomba. |q"che riduceva il mondo a un deserto, che ne distruggeva le città, che non apriva ai suoi prigionieri la prigione? #"Quanti ti vedono ti guardano fisso, ti osservano attentamente. È questo l'individuo che sconvolgeva la terra, che faceva tremare i regni, V~%"E invece sei stato precipitato negli inferi, nelle profondità dell'abisso! U}#"Salirò sulle regioni superiori delle nubi, mi farò uguale all'Altissimo. &|E" Eppure tu pensavi: Salirò in cielo, sulle stelle di Dio innalzerò il trono, dimorerò sul monte dell'assemblea, nelle parti più remote del settentrione. |{q" Come mai sei caduto dal cielo, Lucifero, figlio dell'aurora? Come mai sei stato steso a terra, signore di popoli? z" Negli inferi è precipitato il tuo fasto, la musica delle tue arpe; sotto di te v'è uno strato di marciume, tua coltre sono i vermi. qy[" Tutti prendono la parola per dirti: Anche tu sei stato abbattuto come noi, sei diventato uguale a noi. Nx" Gli inferi di sotto si agitano per te, per venirti incontro al tuo arrivo; per te essi svegliano le ombre, tutti i dominatori della terra, e fanno sorgere dai loro troni tutti i re delle nazioni. w1"Persino i cipressi gioiscono riguardo a te e anche i cedri del Libano: Da quando tu sei prostrato, non salgono più i tagliaboschi contro di noi. Lv"Riposa ora tranquilla tutta la terra ed erompe in grida di gioia. u"di colui che percuoteva i popoli nel suo furore, con colpi senza fine, che dominava con furia le genti con una tirannia senza respiro. St"Il Signore ha spezzato la verga degli iniqui, il bastone dei dominatori, ~su"Allora intonerai questa canzone sul re di Babilonia e dirai: "Ah, come è finito l'aguzzino, è finita l'arroganza! r"In quel giorno il Signore ti libererà dalle tue pene e dal tuo affanno e dalla dura schiavitù con la quale eri stato asservito. zqm"I popoli li accoglieranno e li ricondurranno nel loro paese e se ne impossesserà la casa di Israele nel paese del Signore come schiavi e schiave; così faranno prigionieri coloro che li avevano resi schiavi e domineranno i loro avversari. Hp "Il Signore infatti avrà pietà di Giacobbe e si sceglierà ancora Israele e li ristabilirà nel loro paese. A loro si uniranno gli stranieri, che saranno incorporati nella casa di Giacobbe. o%" Ululeranno le iene nei loro palazzi, gli sciacalli nei loro edifici lussuosi. La sua ora si avvicina, i suoi giorni non saranno prolungati. n" Ma vi si stabiliranno gli animali del deserto, i gufi riempiranno le loro case, vi faranno dimora gli struzzi, vi danzeranno i sàtiri. "m=" Non sarà abitata mai più né popolata di generazione in generazione. L'Arabo non vi pianterà la sua tenda né i pastori vi faranno sostare i greggi. vle" Babilonia, perla dei regni, splendore orgoglioso dei Caldei, sarà come Sòdoma e Gomorra sconvolte da Dio. k" Con i loro archi abbatteranno i giovani, non avranno pietà dei piccoli appena nati, i loro occhi non avranno pietà dei bambini. ejC" Ecco, io eccito contro di loro i Medi che non pensano all'argento, né si curano dell'oro. i{" I loro piccoli saranno sfracellati davanti ai loro occhi; saranno saccheggiate le loro case, disonorate le loro mogli. ^h5" Quanti saranno trovati, saranno trafitti, quanti saranno presi, periranno di spada. g9" Allora, come una gazzella impaurita e come un gregge che nessuno raduna, ognuno si dirigerà verso il suo popolo, ognuno correrà verso la sua terra. f1" Allora farò tremare i cieli e la terra si scuoterà dalle fondamenta per lo sdegno del Signore degli eserciti, nel giorno della sua ira ardente. Ue#" Renderò l'uomo più raro dell'oro e i mortali più rari dell'oro di Ofir. d%" Io punirò il mondo per il male, gli empi per la loro iniquità; farò cessare la superbia dei protervi e umilierò l'orgoglio dei tiranni. -cS" Poiché le stelle del cielo e la costellazione di Orione non daranno più la loro luce; il sole si oscurerà al suo sorgere e la luna non diffonderà la sua luce. b" Ecco, il giorno del Signore arriva implacabile, con sdegno, ira e furore, per fare della terra un deserto, per sterminare i peccatori. 'aG" sono costernati, spasimi e dolori li prendono, si contorcono come una partoriente; ognuno osserva sgomento il suo vicino; i loro volti sono volti di fiamma. O`" Perciò tutte le braccia sono fiacche, ogni cuore d'uomo viene meno; w_g" Urlate, perché è vicino il giorno del Signore; esso viene come una devastazione da parte dell'Onnipotente. ^" Vengono da un paese lontano, dall'estremo orizzonte, il Signore e gli strumenti della sua collera, per devastare tutto il paese. >]u" Rumore di folla sui monti, simile a quello di un popolo immenso. Rumore fragoroso di regni, di nazioni radunate. Il Signore degli eserciti passa in rassegna un esercito di guerra. \ " Io ho dato un ordine ai miei consacrati; ho chiamato i miei prodi a strumento del mio sdegno, entusiasti della mia grandezza. [ " Su un monte brullo issate un segnale, alzate per essi un grido; fate cenni con la mano perché varchino le porte dei principi. LZ " Oracolo su Babilonia, ricevuto in visione da Isaia figlio di Amoz. pYY" Gridate giulivi ed esultate, abitanti di Sion, perché grande in mezzo a voi è il Santo di Israele". eXC" Cantate inni al Signore, perché ha fatto cose grandiose, ciò sia noto in tutta la terra. W5" In quel giorno direte: "Lodate il Signore, invocate il suo nome; manifestate tra i popoli le sue meraviglie, proclamate che il suo nome è sublime. EV" Attingerete acqua con gioia alle sorgenti della salvezza". U!" Ecco, Dio è la mia salvezza; io confiderò, non temerò mai, perché mia forza e mio canto è il Signore; egli è stato la mia salvezza. T " Tu dirai in quel giorno: "Ti ringrazio, Signore; tu eri in collera con me, ma la tua collera si è calmata e tu mi hai consolato. S7" Si formerà una strada per il resto del suo popolo che sarà superstite dall'Assiria, come ce ne fu una per Israele quando uscì dal paese d'Egitto. OR" Il Signore prosciugherà il golfo del mare d'Egitto e stenderà la mano contro il fiume con la potenza del suo soffio, e lo dividerà in sette bracci così che si possa attraversare con i sandali. 1Q[" Voleranno verso occidente contro i Filistei, saccheggeranno insieme le tribù dell'oriente, stenderanno le mani su Edom e su Moab e gli Ammoniti saranno loro sudditi. P-" Cesserà la gelosia di Efraim e gli avversari di Giuda saranno sterminati; Efraim non invidierà più Giuda e Giuda non osteggerà più Efraim. O'" Egli alzerà un vessillo per le nazioni e raccoglierà gli espulsi di Israele; radunerà i dispersi di Giuda dai quattro angoli della terra. aN;" In quel giorno il Signore stenderà di nuovo la mano per riscattare il resto del suo popolo superstite dall'Assiria e dall'Egitto, da Patròs, dall'Etiopia e dall'Elam, da Sènnaar e da Amat e dalle isole del mare. M" In quel giorno la radice di Iesse si leverà a vessillo per i popoli, le genti la cercheranno con ansia, la sua dimora sarà gloriosa. ,LQ" Non agiranno più iniquamente né saccheggeranno in tutto il mio santo monte, perché la saggezza del Signore riempirà il paese come le acque ricoprono il mare. yKk" Il lattante si trastullerà sulla buca dell'aspide; il bambino metterà la mano nel covo di serpenti velenosi. J" La vacca e l'orsa pascoleranno insieme; si sdraieranno insieme i loro piccoli. Il leone si ciberà di paglia, come il bue. +IO" Il lupo dimorerà insieme con l'agnello, la pantera si sdraierà accanto al capretto; il vitello e il leoncello pascoleranno insieme e un fanciullo li guiderà. ZH-" Fascia dei suoi lombi sarà la giustizia, cintura dei suoi fianchi la fedeltà. TG!" ma giudicherà con giustizia i miseri e prenderà decisioni eque per gli oppressi del paese. La sua parola sarà una verga che percuoterà il violento; con il soffio delle sue labbra ucciderà l'empio. F}" Si compiacerà del timore del Signore. Non giudicherà secondo le apparenze e non prenderà decisioni per sentito dire; 1E[" Su di lui si poserà lo spirito del Signore, spirito di sapienza e di intelligenza, spirito di consiglio e di fortezza, spirito di conoscenza e di timore del Signore. `D ;" Un germoglio spunterà dal tronco di Iesse, un virgulto germoglierà dalle sue radici. `C9" "È reciso con il ferro il folto della selva e il Libano cade con la sua magnificenza. B " !Ecco il Signore, Dio degli eserciti, che strappa i rami con fracasso; le punte più alte sono troncate, le cime sono abbattute. ~Au" Oggi stesso farà sosta a Nob, agiterà la mano verso il monte della figlia di Sion, verso il colle di Gerusalemme. L@" Madmenà è in fuga, e alla fuga si danno gli abitanti di Ghebim. _?7" Grida con tutta la tua voce, Bat-Gallìm, sta' attenta, Làisa, rispondile, Anatòt! Z>-" Attraversano il passo; in Gheba si accampano; Rama trema, fugge Gàbaa di Saul. N=" raggiunge Aiàt, attraversa Migròn, in Micmàs depone il bagaglio. <'" In quel giorno sarà tolto il suo fardello dalla tua spalla e il suo giogo cesserà di pesare sul tuo collo. Il distruttore viene da Rimmon, /;W" Contro di essa il Signore degli eserciti agiterà il flagello, come quando colpì Madian sulla rupe dell'Oreb; alzerà la sua verga sul mare come fece con l'Egitto. d:A" Perché ancora un poco, ben poco, e il mio sdegno avrà fine; la mia ira li annienterà". C9" Pertanto così dice il Signore, Dio degli eserciti: "Popolo mio, che abiti in Sion, non temere l'Assiria che ti percuote con la verga e alza il bastone contro di te come già l'Egitto. f8E" poiché un decreto di rovina eseguirà il Signore, Dio degli eserciti, su tutta la regione. 07Y" Poiché anche se il tuo popolo, o Israele, fosse come la sabbia del mare, solo un suo resto ritornerà; è decretato uno sterminio che farà traboccare la giustizia, @6{" Tornerà il resto, il resto di Giacobbe, al Dio forte. F5" In quel giorno il resto di Israele e i superstiti della casa di Giacobbe non si appoggeranno più su chi li ha percossi, ma si appoggeranno sul Signore, sul Santo di Israele, con lealtà. p4Y" il resto degli alberi nella selva si conterà facilmente, persino un ragazzo potrebbe farne il conto. >3w" a la magnificenza della sua selva e del suo giardino;2" La luce di Israele diventerà un fuoco, il suo santuario una fiamma; essa divorerà e consumerà rovi e pruni in un giorno,11[" Perciò il Signore, Dio degli eserciti, manderà una peste contro le sue più valide milizie; sotto ciò che è sua gloria arderà un bruciore come bruciore di fuoco; V0%" Può forse vantarsi la scure con chi taglia per suo mezzo o la sega insuperbirsi contro chi la maneggia? Come se un bastone volesse brandire chi lo impugna e una verga sollevare ciò che non è di legno! T/!" La mia mano, come in un nido, ha scovato la ricchezza dei popoli. Come si raccolgono le uova abbandonate, così ho raccolto tutta la terra; non vi fu battito d'ala, nessuno apriva il becco o pigolava". q.[" Poiché ha detto: "Con la forza della mia mano ho agito e con la mia sapienza, perché sono intelligente; ho rimosso i confini dei popoli e ho saccheggiato i loro tesori, ho abbattuto come un gigante coloro che sedevano sul trono. M-" Quando il Signore avrà terminato tutta l'opera sua sul monte Sion e a Gerusalemme, punirà l'operato orgoglioso della mente del re di Assiria e ciò di cui si gloria l'alterigia dei suoi occhi. w,g" non posso io forse, come ho fatto a Samaria e ai suoi idoli, fare anche a Gerusalemme e ai suoi simulacri?". + " Come la mia mano ha raggiunto quei regni degli idoli, le cui statue erano più numerose di quelle di Gerusalemme e di Samaria, u*c" Forse come Càrchemis non è anche Calne? Come Arpad non è forse Amat? Come Damasco non è forse Samaria? @){" Anzi dice: "Forse i miei capi non sono altrettanti re? |(q" Essa però non pensa così e così non giudica il suo cuore, ma vuole distruggere e annientare non poche nazioni. *'M" Contro una nazione empia io la mando e la comando contro un popolo con cui sono in collera perché lo saccheggi, lo depredi e lo calpesti come fango di strada. E&" Oh! Assiria, verga del mio furore, bastone del mio sdegno. %+" Non vi resterà che piegarvi tra i prigionieri o cadere tra i morti. Con tutto ciò non si calma la sua ira e ancora la sua mano rimane stesa. #$?" Ma che farete nel giorno del castigo, quando da lontano sopraggiungerà la rovina? A chi ricorrerete per protezione? Dove lascerete la vostra ricchezza? #7" per negare la giustizia ai miseri e per frodare del diritto i poveri del mio popolo, per fare delle vedove la loro preda e per spogliare gli orfani. Z" /" Guai a coloro che fanno decreti iniqui e scrivono in fretta sentenze oppressive, (!I" Manàsse contro Efraim ed Efraim contro Manàsse, tutti e due insieme contro Giuda. Con tutto ciò non si calma la sua ira e ancora la sua mano rimane stesa. y" Dilania a destra, ma è ancora affamato, mangia a sinistra, ma senza saziarsi; ognuno mangia la carne del suo vicino. }" Per l'ira del Signore brucia la terra e il popolo è come un'esca per il fuoco; nessuno ha pietà del proprio fratello. " Brucia l'iniquità come fuoco che divora rovi e pruni, divampa nel folto della selva, da dove si sollevano colonne di fumo. " Perciò il Signore non avrà pietà dei suoi giovani, non si impietosirà degli orfani e delle vedove, perché tutti sono empi e perversi; ogni bocca proferisce parole stolte. Con tutto ciò non si calma la sua ira e ancora la sua mano rimane stesa. T!" Le guide di questo popolo lo hanno fuorviato e i guidati si sono perduti. \1" L'anziano e i notabili sono il capo, il profeta, maestro di menzogna, è la coda. ^5" Pertanto il Signore ha amputato a Israele capo e coda, palma e giunco in un giorno. dA" Il popolo non è tornato a chi lo percuoteva; non ha ricercato il Signore degli eserciti. *M" gli Aramei dall'oriente, da occidente i Filistei che divorano Israele a grandi morsi. Con tutto ciò non si calma la sua ira e ancora la sua mano rimane stesa. ]3" Il Signore suscitò contro questo popolo i suoi nemici, stimolò i suoi avversari: xi" "I mattoni sono caduti, ricostruiremo in pietra; i sicomori sono stati abbattuti, li sostituiremo con cedri". " La conoscerà tutto il popolo, gli Efraimiti e gli abitanti di Samaria, che dicevano nel loro orgoglio e nell'arroganza del loro cuore: O" Una parola mandò il Signore contro Giacobbe, essa cadde su Israele. hI" grande sarà il suo dominio e la pace non avrà fine sul trono di Davide e sul regno, che egli viene a consolidare e rafforzare con il diritto e la giustizia, ora e sempre; questo farà lo zelo del Signore degli eserciti. T!" Poiché un bambino è nato per noi, ci è stato dato un figlio. Sulle sue spalle è il segno della sovranità ed è chiamato: Consigliere ammirabile, Dio potente, Padre per sempre, Principe della pace; " Poiché ogni calzatura di soldato nella mischia e ogni mantello macchiato di sangue sarà bruciato, sarà esca del fuoco. " Poiché il giogo che gli pesava e la sbarra sulle sue spalle, il bastone del suo aguzzino tu hai spezzato come al tempo di Madian. &E" Hai moltiplicato la gioia, hai aumentato la letizia. Gioiscono davanti a te come si gioisce quando si miete e come si gioisce quando si spartisce la preda.  " Il popolo che camminava nelle tenebre vide una grande luce; su coloro che abitavano in terra tenebrosa una luce rifulse. c ?"poiché non ci sarà più oscurità dove ora è angoscia. In passato umiliò la terra di Zàbulon e la terra di Nèftali, ma in futuro renderà gloriosa la via del mare, oltre il Giordano e il territorio dei Gentili. y"e rivolgerà lo sguardo sulla terra ed ecco angustia e tenebre e oscurità desolante. Ma la caligine sarà dissipata,  -"Egli si aggirerà nel paese oppresso e affamato, e, quando sarà affamato e preso dall'ira, maledirà il suo re e il suo dio. Guarderà in alto Pa~~}}|||{xzzTyyjxx$wZvvyuuu#t^ss(rlqqJpp=<5u"Poiché così mi ha parlato il Signore: "Come per la sua preda ruggisce il leone o il leoncello, quando gli si raduna contro tutta la schiera dei pastori, e non teme le loro grida né si preoccupa del loro chiasso, così scenderà il Signore degli eserciti per combattere sul monte Sion e sulla sua collina. G4"L'Egiziano è un uomo e non un dio, i suoi cavalli sono carne e non spirito. Il Signore stenderà la sua mano: inciamperà chi porta aiuto e cadrà chi è aiutato, tutti insieme periranno. #3?"Eppure anch'egli è capace di mandare sciagure e non rinnega le sue parole. Egli si alzerà contro la razza dei malvagi e contro l'aiuto dei malfattori. m2 U"Guai a quanti scendono in Egitto per cercar aiuto, e pongono la speranza nei cavalli, confidano nei carri perché numerosi e sulla cavalleria perché molto potente, senza guardare al Santo di Israele e senza cercare il Signore. F1"!poiché il Tofet è preparato da tempo, esso è pronto anche per il re; profondo e largo è il rogo, fuoco e legna abbondano, lo accenderà, come torrente di zolfo, il soffio del Signore. 70g" Ogni colpo del bastone punitivo, che il Signore le farà piombare addosso, sarà accompagnato con timpani e cetre. Egli combatterà contro di essa con battaglie tumultuose; `/9"Poiché alla voce del Signore tremerà l'Assiria, quando sarà percossa con la verga. 7.g"Il Signore farà udire la sua voce maestosa e mostrerà come colpisce il suo braccio con ira ardente, in mezzo a un fuoco divorante, tra nembi, tempesta e grandine furiosa. O-"Voi innalzerete il vostro canto come nella notte in cui si celebra una festa; avrete la gioia nel cuore come chi parte al suono del flauto, per recarsi al monte del Signore, alla Roccia d'Israele. Q,"Il suo soffio è come un torrente che straripa, che giunge fino al collo. Viene per vagliare i popoli con il vaglio distruttore e per mettere alle mascelle dei popoli una briglia che porta a rovina. 3+_"Ecco il nome del Signore venire da lontano; ardente è la sua ira e gravoso il suo divampare; le sue labbra traboccano sdegno, la sua lingua è come un fuoco divorante. M*"La luce della luna sarà come la luce del sole e la luce del sole sarà sette volte di più, quando il Signore curerà la piaga del suo popolo e guarirà le lividure prodotte dalle sue percosse. )"Su ogni monte e su ogni colle elevato, scorreranno canali e torrenti d'acqua nel giorno della grande strage, quando cadranno le torri. u(c"I buoi e gli asini che lavorano la terra mangeranno biada saporita, ventilata con la pala e con il vaglio. T'!"Allora egli concederà la pioggia per il seme che avrai seminato nel terreno; il pane, prodotto della terra, sarà abbondante e sostanzioso; in quel giorno il tuo bestiame pascolerà su un vasto prato. $&A"Considererai cose immonde le tue immagini ricoperte d'argento; i tuoi idoli rivestiti d'oro getterai via come un oggetto immondo. "Fuori!" tu dirai loro. %"i tuoi orecchi sentiranno questa parola dietro di te: "Questa è la strada, percorretela", caso mai andiate a destra o a sinistra. 8$i"Anche se il Signore ti darà il pane dell'afflizione e l'acqua della tribolazione, tuttavia non si terrà più nascosto il tuo maestro; i tuoi occhi vedranno il tuo maestro, #3"Popolo di Sion che abiti in Gerusalemme, tu non dovrai più piangere; a un tuo grido di supplica ti farà grazia; appena udrà, ti darà risposta. %"C"Eppure il Signore aspetta per farvi grazia, per questo sorge per aver pietà di voi, perché un Dio giusto è il Signore; beati coloro che sperano in lui! L!"Mille si spaventeranno per la minaccia di uno, per la minaccia di cinque vi darete alla fuga, finché resti di voi qualcosa come un palo sulla cima di un monte e come un'asta sopra una collina. & E"anzi avete detto: "No, noi fuggiremo su cavalli". - Ebbene, fuggite! - "Cavalcheremo su destrieri veloci". Ebbene più veloci saranno i vostri inseguitori. >u"Poiché dice il Signore Dio, il Santo di Israele: "Nella conversione e nella calma sta la vostra salvezza, nell'abbandono confidente sta la vostra forza". Ma voi non avete voluto, [/"e si infrange come un vaso di creta, frantumato senza misericordia, così che non si trova tra i suoi frantumi neppure un coccio con cui si possa prendere fuoco dal braciere o attingere acqua dalla cisterna". (I" ebbene questa colpa diventerà per voi come una breccia che minaccia di crollare, che sporge su un alto muro, il cui crollo avviene in un attimo, improvviso, %C" Pertanto dice il Santo di Israele: "Poiché voi rigettate questo avvertimento e confidate nella perversità e nella perfidia, ponendole a vostro sostegno, hI" Scostatevi dalla retta via, uscite dal sentiero, toglieteci dalla vista il Santo di Israele". " Essi dicono ai veggenti: "Non abbiate visioni" e ai profeti: "Non fateci profezie sincere, diteci cose piacevoli, profetateci illusioni! {o" Poiché questo è un popolo ribelle, sono figli bugiardi, figli che non vogliono ascoltare la legge del Signore. '"Su, vieni, scrivi questo su una tavoletta davanti a loro, incidilo sopra un documento, perché resti per il futuro in testimonianza perenne. V%"Vano e inutile è l'aiuto dell'Egitto; per questo lo chiamo: Raab l'ozioso.  "Oracolo sulle bestie del Negheb. In una terra di angoscia e di miseria, adatta a leonesse e leoni ruggenti, a vipere e draghi volanti, essi portano le loro ricchezze sul dorso di asini, i tesori sulla gobba di cammelli a un popolo che non giova a nulla.  "tutti saran delusi di un popolo che non gioverà loro, che non porterà né aiuto né vantaggio ma solo confusione e ignominia. ]3"Quando i suoi capi saranno giunti a Tanis e i messaggeri avranno raggiunto Canès, uc"La protezione del faraone sarà la vostra vergogna e il riparo all'ombra dell'Egitto la vostra confusione. %"Siete partiti per scendere in Egitto senza consultarmi, per mettervi sotto la protezione del faraone e per ripararvi all'ombra dell'Egitto. 6 g"Guai a voi, figli ribelli -oracolo del Signore - che fate progetti da me non suggeriti, vi legate con alleanze che io non ho ispirate così da aggiungere peccato a peccato. a;"Gli spiriti traviati apprenderanno la sapienza e i brontoloni impareranno la lezione". !;"poiché vedendo il lavoro delle mie mani tra di loro, santificheranno il mio nome, santificheranno il Santo di Giacobbe e temeranno il Dio di Israele. %C"Pertanto, dice alla casa di Giacobbe il Signore che riscattò Abramo: "D'ora in poi Giacobbe non dovrà più arrossire, il suo viso non impallidirà più, "quanti con la parola rendono colpevoli gli altri, quanti alla porta tendono tranelli al giudice e rovinano il giusto per un nulla. o W"Perché il tiranno non sarà più, sparirà il beffardo, saranno eliminati quanti tramano iniquità, i K"Gli umili si rallegreranno di nuovo nel Signore, i più poveri gioiranno nel Santo di Israele.   "Udranno in quel giorno i sordi le parole di un libro; liberati dall'oscurità e dalle tenebre, gli occhi dei ciechi vedranno. r ]"Certo, ancora un po' e il Libano si cambierà in un frutteto e il frutteto sarà considerato una selva. <q"Quanto siete perversi! Forse che il vasaio è stimato pari alla creta? Un oggetto può dire del suo autore: "Non mi ha fatto lui"? E un vaso può dire del vasaio: "Non capisce"? .U"Guai a quanti vogliono sottrarsi alla vista del Signore per dissimulare i loro piani, a coloro che agiscono nelle tenebre, dicendo: "Chi ci vede? Chi ci conosce?". 6e"perciò, eccomi, continuerò a operare meraviglie e prodigi con questo popolo; perirà la sapienza dei suoi sapienti e si eclisserà l'intelligenza dei suoi intelligenti". K" Dice il Signore: "Poiché questo popolo si avvicina a me solo a parole e mi onora con le labbra, mentre il suo cuore è lontano da me e il culto che mi rendono è un imparaticcio di usi umani, s_" Oppure si dà il libro a chi non sa leggere dicendogli: "Leggilo", ma quegli risponde: "Non so leggere". 9k" Per voi ogni visione sarà come le parole di un libro sigillato: si dà a uno che sappia leggere dicendogli: "Leggilo", ma quegli risponde: "Non posso, perché è sigillato". }s" Poiché il Signore ha versato su di voi uno spirito di torpore, ha chiuso i vostri occhi, ha velato i vostri capi. 4a" Stupite pure così da restare sbalorditi, chiudete gli occhi in modo da rimanere ciechi; ubriacatevi ma non di vino, barcollate ma non per effetto di bevande inebrianti. "Avverrà come quando un affamato sogna di mangiare, ma si sveglia con lo stomaco vuoto; come quando un assetato sogna di bere, ma si sveglia stanco e con la gola riarsa: così succederà alla folla di tutte le nazioni che marciano contro il monte Sion. /W"E sarà come un sogno, come una visione notturna, la massa di tutte le nazioni che marciano su Arièl, di quanti la attaccano e delle macchine poste contro di essa. ~"dal Signore degli eserciti sarai visitata con tuoni, rimbombi e rumore assordante, con uragano e tempesta e fiamma di fuoco divoratore. } "Sarà come polvere fine la massa dei tuoi oppressori e come pula dispersa la massa dei tuoi tiranni. Ma d'improvviso, subito, H| "Allora prostrata parlerai da terra e dalla polvere saliranno fioche le tue parole; sembrerà di un fantasma la tua voce dalla terra, e dalla polvere la tua parola risuonerà come bisbiglio. s{_"io mi accamperò come Davide contro di te e ti circonderò di trincee, innalzerò contro di te un vallo. mzS"Io metterò alle strette Arièl, ci saranno gemiti e lamenti. Tu sarai per me come un vero Arièl, y y"Guai ad Arièl, ad Arièl, città dove pose il campo Davide! Aggiungete anno ad anno, si avvicendino i cicli festivi. zxm"Anche questo proviene dal Signore degli eserciti: egli si mostra mirabile nel consiglio, grande nella sapienza. w7"Il frumento vien forse schiacciato? Certo, non lo si pesta senza fine, ma vi si spinge sopra il rullo e gli zoccoli delle bestie senza schiacciarlo. v5"Certo, l'anèto non si batte con il tribbio, né si fa girare sul cumino il rullo, ma con una bacchetta si batte l'anèto e con la verga il cumino. Ku"E la sua perizia rispetto alla regola gliela insegna il suo Dio. t!"Forse non ne spiana la superficie, non vi semina l'anèto e non vi sparge il cumino? E non vi pone grano e orzo e spelta lungo i confini? Hs "Ara forse tutti i giorni l'aratore, rompe e sarchia la terra? _r7"Porgete l'orecchio e ascoltate la mia voce, fate attenzione e sentite le mie parole. Oq"Ora cessate di agire con arroganza perché non si stringano di più le vostre catene, perché un decreto di rovina io ho udito, da parte del Signore, Dio degli eserciti, riguardo a tutta la terra. Kp"Poiché come sul monte Perasìm si leverà il Signore; come nella valle di Gàbaon si adirerà per compiere l'opera, la sua opera singolare, e per eseguire il lavoro, il suo lavoro inconsueto. eoC"Troppo corto sarà il letto per distendervisi, troppo stretta la coperta per avvolgervisi. n"Ogni volta che passerà, vi prenderà, poiché passerà ogni mattino, giorno e notte. E solo il terrore farà capire il discorso". "perché egli ha abbattuto coloro che abitavano in alto; la città eccelsa l'ha rovesciata, rovesciata fino a terra, l'ha rasa al suolo. Q="Confidate nel Signore sempre, perché il Signore è una roccia eterna; \<1"Il suo animo è saldo; tu gli assicurerai la pace, pace perché in te ha fiducia. L;"Aprite le porte: entri il popolo giusto che mantiene la fedeltà. : "In quel giorno si canterà questo canto nel paese di Giuda: Abbiamo una città forte; egli ha eretto a nostra salvezza mura e baluardo. ^95" L'eccelsa fortezza delle tue mura egli abbatterà e demolirà, la raderà al suolo. "8=" Là esso stenderà le mani, come le distende il nuotatore per nuotare; ma il Signore abbasserà la sua superbia, nonostante l'annaspare delle sue mani. 7" Poiché la mano del Signore si poserà su questo monte". Moab invece sarà calpestato al suolo, come si pesta la paglia nella concimaia. A6{" E si dirà in quel giorno: "Ecco il nostro Dio; in lui abbiamo sperato perché ci salvasse; questi è il Signore in cui abbiamo sperato; rallegriamoci, esultiamo per la sua salvezza. L5"Eliminerà la morte per sempre; il Signore Dio asciugherà le lacrime su ogni volto; la condizione disonorevole del suo popolo farà scomparire da tutto il paese, poiché il Signore ha parlato. 4}"Egli strapperà su questo monte il velo che copriva la faccia di tutti i popoli e la coltre che copriva tutte le genti. <3q"Preparerà il Signore degli eserciti per tutti i popoli, su questo monte, un banchetto di grasse vivande, un banchetto di vini eccellenti, di cibi succulenti, di vini raffinati. 2"come arsura in terra arida il clamore dei superbi. Tu mitighi l'arsura con l'ombra d'una nube, l'inno dei tiranni si spegne. =1s"Perché tu sei sostegno al misero, sostegno al povero nella sua angoscia, riparo dalla tempesta, ombra contro il caldo; poiché lo sbuffare dei tiranni è come pioggia d'inverno, Z0-"Per questo ti glorifica un popolo forte, la città di genti possenti ti venera. 3/_"Poiché hai ridotto la città ad un mucchio di sassi, la cittadella fortificata ad una rovina, la fortezza dei superbi non è più città, non si ricostruirà mai più. !. ="Signore, tu sei il mio Dio; voglio esaltarti e lodare il tuo nome, perché hai eseguito progetti meravigliosi, concepiti da lungo tempo, fedeli e veri. )-K"Arrossirà la luna, impallidirà il sole, perché il Signore degli eserciti regna sul monte Sion e in Gerusalemme e davanti ai suoi anziani sarà glorificato. {,o"Saranno radunati e imprigionati in una fossa, saranno rinchiusi in un carcere e dopo lungo tempo saranno puniti. j+M"In quel giorno il Signore punirà in alto l'esercito di lassù e qui in terra i re della terra. *"Certo, barcollerà la terra come un ubriaco, vacillerà come una tenda; peserà su di essa la sua iniquità, cadrà e non si rialzerà. c)?"A pezzi andrà la terra, in frantumi si ridurrà la terra, crollando crollerà la terra. 5(c"Chi fugge al grido di terrore cadrà nella fossa, chi risale dalla fossa sarà preso nel laccio. Le cateratte dall'alto si aprono e si scuotono le fondamenta della terra. I' "Terrore, fossa e laccio ti sovrastano, o abitante della terra. D&"Dagli angoli estremi della terra abbiamo udito il canto: Gloria al giusto". Ma io dico: "Guai a me! Guai a me! Ohimè!". I perfidi agiscono perfidamente, i perfidi operano con perfidia. l%Q"Voi in oriente, glorificate il Signore, nelle isole del mare, il nome del Signore, Dio d'Israele. {$o"Quelli alzeranno la voce, acclameranno alla maestà del Signore. Gridano dal mare: "Acclamate, pertanto, popoli! #5" Perché così accadrà nel centro della terra, in mezzo ai popoli, come quando si bacchiano le ulive, come quando si racimola, finita la vendemmia. ^"5" Nella città è rimasta la desolazione; la porta è stata abbattuta, fatta a pezzi. |!q" Per le strade si lamentano, perché non c'è vino; ogni gioia è scomparsa, se ne è andata la letizia dal paese. N " È distrutta la città del caos, è chiuso l'ingresso di ogni casa. `9" Non si beve più il vino tra i canti, la bevanda inebriante è amara per chi la beve. oW"È cessata la gioia dei timpani, è finito il chiasso dei gaudenti, è cessata la gioia della cetra. @{"Lugubre è il mosto, la vigna languisce, gemono tutti. .U"Per questo la maledizione divora la terra, i suoi abitanti ne scontano la pena; per questo sono bruciati gli abitanti della terra e sono rimasti solo pochi uomini. 3"La terra è stata profanata dai suoi abitanti, perché hanno trasgredito le leggi, hanno disobbedito al decreto, hanno infranto l'alleanza eterna. lQ"È in lutto, languisce la terra; è squallido, languisce il mondo, il cielo con la terra perisce. s_"Sarà tutta spaccata la terra sarà tutta saccheggiata, perché il Signore ha pronunziato questa parola. iK"Avverrà lo stesso al popolo come al sacerdote, allo schiavo come al suo padrone, alla schiava come alla sua padrona, al compratore come al venditore, al creditore come al debitore, a chi riceve come a chi dà in prestito. s a"Ecco che il Signore spacca la terra, la squarcia e ne sconvolge la superficie e ne disperde gli abitanti. gG"Il suo salario e il suo guadagno saranno sacri al Signore. Non sarà ammassato né custodito il suo salario, ma andrà a coloro che abitano presso il Signore, perché possano nutrirsi in abbondanza e vestirsi con decoro. 3"Ma alla fine dei settant'anni il Signore visiterà Tiro, che ritornerà ai suoi guadagni; essa trescherà con tutti i regni del mondo sulla terra. !""Prendi la cetra, gira per la città, prostituta dimenticata; suona con abilità, moltiplica i canti, perché qualcuno si ricordi di te". 0Y"In quel giorno Tiro sarà dimenticata per settant'anni, quanti sono gli anni di un re. Alla fine dei settanta anni a Tiro si applicherà la canzone della prostituta: Y+"Fate il lamento, navi di Tarsis, perché è stato distrutto il vostro rifugio. /" Ecco il paese da lui fondato per marinai, che ne avevano innalzato le torri; ne han demoliti i palazzi: egli l'ha ridotto a un cumulo di rovine. ,Q" Egli ha detto: "Non continuerai a far baldoria, tu duramente oppressa, vergine figlia di Sidòne. Alzati, va' pure dai Kittim; neppure là ci sarà pace per te". {" Ha steso la mano verso il mare, ha sconvolto i regni, il Signore ha decretato per Canaan di abbattere le sue fortezze. Y+" Coltiva la tua terra come il Nilo, figlia di Tarsis; il porto non esiste più. " Il Signore degli eserciti lo ha deciso per svergognare l'orgoglio di tutto il suo fasto, per umiliare i più nobili sulla terra. "Chi ha deciso questo contro Tiro l'incoronata, i cui mercanti erano principi, i cui trafficanti erano i più nobili della terra?  %"È questa la vostra città gaudente, le cui origini risalgono a un'antichità remota, i cui piedi la portavano lontano per fissarvi dimore? D "Passate in Tarsis, fate il lamento, abitanti della costa. Q "Appena si saprà in Egitto, saranno addolorati per la notizia di Tiro. ?w"Vergògnati, Sidòne, perché ha parlato il mare, la fortezza marinara, dicendo: "Io non ho avuto doglie, non ho partorito, non ho allevato giovani, non ho fatto crescere ragazze". uc"grandi acque. Il frumento del Nilo, il raccolto del fiume era la sua ricchezza; era il mercato dei popoli. ]3"Ammutolite, abitanti della costa, mercanti di Sidòne, i cui agenti attraversavano ) M"Oracolo su Tiro. Fate il lamento, navi di Tarsis, perché è stato distrutto il vostro rifugio! Mentre tornavano dal paese dei Kittim, ne fu data loro notizia. V%"In quel giorno - oracolo del Signore degli eserciti - cederà il paletto conficcato in luogo solido, si spezzerà, cadrà e andrà in frantumi tutto ciò che vi era appeso, perché il Signore ha parlato. "A lui attaccheranno ogni gloria della casa di suo padre: discendenti e nipoti, ogni vaso anche piccolo, dalle tazze alle anfore". oW"Lo conficcherò come un paletto in luogo solido e sarà un trono di gloria per la casa di suo padre.  "Gli porrò sulla spalla la chiave della casa di Davide; se egli apre, nessuno chiuderà; se egli chiude, nessuno potrà aprire. ;o"lo rivestirò con la tua tunica, lo cingerò della tua sciarpa e metterò il tuo potere nelle sue mani. Sarà un padre per gli abitanti di Gerusalemme e per il casato di Giuda. M"In quel giorno chiamerò il mio servo Eliakìm, figlio di Chelkia; >~w"Ti toglierò la carica, ti rovescerò dal tuo posto. '}G"ti rotolerà ben bene a rotoli come palla, verso un esteso paese. Là morirai e là finiranno i tuoi carri superbi, o ignominia del palazzo del tuo padrone! ^|5"Ecco, il Signore ti scaglierà giù a precipizio, o uomo, ti afferrerà saldamente, ({I"b che si taglia in alto il sepolcro e si scava nella rupe la tomba:
16a Che cosa possiedi tu qui e chi hai tu qui, che ti stai scavando qui un sepolcro? qz["Così dice il Signore, Dio degli eserciti: "Rècati da questo ministro, presso Sebnà, il maggiordomo, 7yg"Ma il Signore degli eserciti si è rivelato ai miei orecchi: "Certo non sarà espiato questo vostro peccato, finché non sarete morti", dice il Signore, Dio degli eserciti. 'xG" Ecco invece si gode e si sta allegri, si sgozzano buoi e si scannano greggi, si mangia carne e si beve vino: "Si mangi e si beva, perché domani moriremo!". w" Vi invitava il Signore, Dio degli eserciti, in quel giorno al pianto e al lamento, a rasarvi il capo e a vestire il sacco. @vy" avete costruito un serbatoio fra i due muri per le acque della piscina vecchia; ma voi non avete guardato a chi ha fatto queste cose, né avete visto chi ha preparato ciò da tempo. [u/" avete contato le case di Gerusalemme e demolito le case per fortificare le mura; xti" le brecce della città di Davide avete visto quante fossero; avete raccolto le acque della piscina inferiore, wsg"Così egli toglie la protezione di Giuda. Voi guardavate in quel giorno alle armi del palazzo della Foresta; jrM"Le migliori tra le tue valli sono piene di carri; i cavalieri si sono disposti contro la porta. oqW"Gli Elamiti hanno preso la faretra; gli Aramei montano i cavalli, Kir ha tolto il fodero allo scudo. Ep"Poiché è un giorno di panico, di distruzione e di smarrimento, voluto dal Signore, Dio degli eserciti. Nella valle della Visione un diroccare di mura e un invocare aiuto verso i monti. o1"Per questo dico: "Stornate lo sguardo da me, che io pianga amaramente; non cercate di consolarmi per la desolazione della figlia del mio popolo". n9"Tutti i tuoi capi sono fuggiti insieme, fatti prigionieri senza un tiro d'arco; tutti i tuoi prodi sono stati catturati insieme, o fuggirono lontano. ~mu"città rumorosa e tumultuante, città gaudente? I tuoi caduti non sono caduti di spada né sono morti in battaglia. dl C"Oracolo sulla valle della Visione. Che hai tu dunque, che sei salita tutta sulle terrazze, |kq"E il numero degli archi dei prodi di Kedàr resterà molto esiguo, perché il Signore Dio di Israele ha parlato". j7"Poiché mi ha detto il Signore: "Ancora un anno, contato alla maniera degli anni di un salariato, e scomparirà tutta la potenza gloriosa di Kedàr. i"Perché essi fuggono di fronte alle spade, di fronte alla spada affilata, di fronte all'arco teso, di fronte al furore della battaglia. h"andando incontro agli assetati, portate acqua. Abitanti del paese di Tema, presentatevi ai fuggiaschi con pane per loro. \g1" Oracolo sull'Arabia. Nel bosco, nell'Arabia, passate la notte, carovane di Dedan; f{" La sentinella risponde: "Viene il mattino, poi anche la notte; se volete domandare, domandate, convertitevi, venite!". e}" Oracolo sull'Idumea. Mi gridano da Seir: "Sentinella, quanto resta della notte? Sentinella, quanto resta della notte?". d)" O popolo mio, calpestato, che ho trebbiato come su un'aia, ciò che ho udito dal Signore degli eserciti, Dio di Israele, a voi ho annunziato. ;co" Ecco, arriva una schiera di cavalieri, coppie di cavalieri". Essi esclamano e dicono: "È caduta, è caduta Babilonia! Tutte le statue dei suoi dèi sono a terra, in frantumi". b-"La vedetta ha gridato: "Al posto di osservazione, Signore, io sto sempre, tutto il giorno, e nel mio osservatorio sto in piedi, tutta la notte. 7~~_}||{{{zzyxxx2ww;vveuuttTsssBrkqqqppoo-nn)mmqmlXkfjj~iiQhmgg=fTeeJdd'cobaaE``T_^^]]F\|[ZZYYwXX~WW#VV.UaTSSnRR7QuPOO_NMLLOKKYJgII?HH GFFKEDCCBB)A@@H??>>==O<<9;; :E9877;6v55c4338211y10R/..#--,,++G*v*))(C''H&&Q%% $###;"!u pu0[I9\ES:6uMFu t   # 0 SOSN9t a")Pianterò cedri nel deserto, acacie, mirti e ulivi; porrò nella steppa cipressi, olmi insieme con abeti;  #")Farò scaturire fiumi su brulle colline, fontane in mezzo alle valli; cambierò il deserto in un lago d'acqua, la terra arida in sorgenti. * M")I miseri e i poveri cercano acqua ma non ce n'è, la loro lingua è riarsa per la sete; io, il Signore, li ascolterò; io, Dio di Israele, non li abbandonerò.  ")Li vaglierai e il vento li porterà via, il turbine li disperderà. Tu, invece, gioirai nel Signore, ti vanterai del Santo di Israele.  #")Ecco, ti rendo come una trebbia acuminata, nuova, munita di molte punte; tu trebbierai i monti e li stritolerai, ridurrai i colli in pula. '")Non temere, vermiciattolo di Giacobbe, larva di Israele; io vengo in tuo aiuto - oracolo del Signore - tuo redentore è il Santo di Israele. wg") Poiché io sono il Signore tuo Dio che ti tengo per la destra e ti dico: "Non temere, io ti vengo in aiuto". ") Cercherai, ma non troverai, coloro che litigavano con te; saranno ridotti a nulla, a zero, coloro che ti muovevano guerra. )") Ecco, saranno svergognati e confusi quanti s'infuriavano contro di te; saranno ridotti a nulla e periranno gli uomini che si opponevano a te. *M") Non temere, perché io sono con te; non smarrirti, perché io sono il tuo Dio. Ti rendo forte e anche ti vengo in aiuto e ti sostengo con la destra vittoriosa. +O") sei tu che io ho preso dall'estremità della terra e ho chiamato dalle regioni più lontane e ti ho detto: "Mio servo tu sei ti ho scelto, non ti ho rigettato". a;")Ma tu, Israele mio servo, tu Giacobbe, che ho scelto, discendente di Abramo mio amico, -")chi leviga con il martello incoraggia chi batte l'incudine, dicendo della saldatura: "Va bene" e fissa l'idolo con chiodi perché non si muova. dA")Si aiutano l'un l'altro; uno dice al compagno: "Coraggio!". Il fabbro incoraggia l'orafo; q[")Le isole vedono e ne hanno timore; tremano le estremità della terra, insieme si avvicinano e vengono. ~+")Chi ha operato e realizzato questo, chiamando le generazioni fin dal principio? Io, il Signore, sono il primo e io stesso sono con gli ultimi. Q}")Li insegue e passa oltre, sicuro; sfiora appena la strada con i piedi. Y|+")Chi ha suscitato dall'oriente colui che chiama la vittoria sui suoi passi? Chi gli ha consegnato i popoli e assoggettato i re? La sua spada li riduce in polvere e il suo arco come paglia dispersa dal vento. { ")Ascoltatemi in silenzio, isole, e voi, nazioni, badate alla mia sfida! Si accostino e parlino; raduniamoci insieme in giudizio. z "(ma quanti sperano nel Signore riacquistano forza, mettono ali come aquile, corrono senza affannarsi, camminano senza stancarsi. Ry"(Anche i giovani faticano e si stancano, gli adulti inciampano e cadono; Kx"(Egli dà forza allo stanco e moltiplica il vigore allo spossato. -wS"(Non lo sai forse? Non lo hai udito? Dio eterno è il Signore, creatore di tutta la terra. Egli non si affatica né si stanca, la sua intelligenza è inscrutabile. v"(Perché dici, Giacobbe, e tu, Israele, ripeti: "La mia sorte è nascosta al Signore e il mio diritto è trascurato dal mio Dio?". fuE"(Levate in alto i vostri occhi e guardate: chi ha creato quegli astri? Egli fa uscire in numero preciso il loro esercito e li chiama tutti per nome; per la sua onnipotenza e il vigore della sua forza non ne manca alcuno. Qt"("A chi potreste paragonarmi quasi che io gli sia pari?" dice il Santo. 4sa"(Sono appena piantati, appena seminati, appena i loro steli hanno messo radici nella terra, egli soffia su di loro ed essi seccano e l'uragano li strappa via come paglia. Jr "(egli riduce a nulla i potenti e annienta i signori della terra. #q?"(Egli siede sopra la volta del mondo, da dove gli abitanti sembrano cavallette. Egli stende il cielo come un velo, lo spiega come una tenda dove abitare; p "(Non lo sapete forse? Non lo avete udito? Non vi fu forse annunziato dal principio? Non avete capito le fondamenta della terra? o"(Chi ha poco da offrire sceglie un legno che non marcisce; si cerca un artista abile, perché gli faccia una statua che non si muova. Zn-"(Il fabbro fonde l'idolo, l'orafo lo riveste di oro e fonde catenelle d'argento. Pm"(A chi potreste paragonare Dio e quale immagine mettergli a confronto? ilK"(Tutte le nazioni sono come un nulla davanti a lui, come niente e vanità sono da lui ritenute. ]k3"(Il Libano non basterebbe per accendere il rogo, né le sue bestie per l'olocausto. j5"(Ecco, le nazioni son come una goccia da un secchio, contano come il pulviscolo sulla bilancia; ecco, le isole pesano quanto un granello di polvere. /iW"(A chi ha chiesto consiglio, perché lo istruisse e gli insegnasse il sentiero della giustizia e lo ammaestrasse nella scienza e gli rivelasse la via della prudenza? ah;"( Chi ha diretto lo spirito del Signore e come suo consigliere gli ha dato suggerimenti? mgS"( Chi ha misurato con il cavo della mano le acque del mare e ha calcolato l'estensione dei cieli con il palmo? Chi ha misurato con il moggio la polvere della terra, ha pesato con la stadera le montagne e i colli con la bilancia? f-"( Come un pastore egli fa pascolare il gregge e con il suo braccio lo raduna; porta gli agnellini sul seno e conduce pian piano le pecore madri". e)"( Ecco, il Signore Dio viene con potenza, con il braccio egli detiene il dominio. Ecco, egli ha con sé il premio e i suoi trofei lo precedono. Vd%"( Sali su un alto monte, tu che rechi liete notizie in Sion; alza la voce con forza, tu che rechi liete notizie in Gerusalemme. Alza la voce, non temere; annunzia alle città di Giuda: "Ecco il vostro Dio! zcm"(Secca l'erba, appassisce il fiore, ma la parola del nostro Dio dura sempre. Veramente il popolo è come l'erba. [b/"(Secca l'erba, il fiore appassisce quando il soffio del Signore spira su di essi. a"(Una voce dice: "Grida" e io rispondo: "Che dovrò gridare?". Ogni uomo è come l'erba e tutta la sua gloria è come un fiore del campo. u`c"(Allora si rivelerà la gloria del Signore e ogni uomo la vedrà, poiché la bocca del Signore ha parlato". _"(Ogni valle sia colmata, ogni monte e colle siano abbassati; il terreno accidentato si trasformi in piano e quello scosceso in pianura. x^i"(Una voce grida: "Nel deserto preparate la via al Signore, appianate nella steppa la strada per il nostro Dio. P]"(Parlate al cuore di Gerusalemme e gridatele che è finita la sua schiavitù, è stata scontata la sua iniquità, perché ha ricevuto dalla mano del Signore doppio castigo per tutti i suoi peccati". A\ "("Consolate, consolate il mio popolo, dice il vostro Dio. ![;"'Ezechia disse a Isaia: "Buona è la parola del Signore, che mi hai riferita". Egli pensava: "Per lo meno vi saranno pace e sicurezza nei miei giorni". ~Zu"'Prenderanno i figli che da te saranno usciti e che tu avrai generati, per farne eunuchi nella reggia di Babilonia". NY"'Ecco, verranno giorni nei quali tutto ciò che si trova nella tua reggia e ciò che hanno accumulato i tuoi antenati fino a oggi sarà portato a Babilonia; non vi resterà nulla, dice il Signore. WX'"'Allora Isaia disse a Ezechia: "Ascolta la parola del Signore degli eserciti: LW"'Isaia disse ancora: "Che hanno visto nella tua reggia?". Ezechia rispose: "Hanno visto quanto si trova nella mia reggia, non c'è cosa alcuna nei miei magazzini che io non abbia mostrata loro". TV!"'Allora il profeta Isaia si presentò al re Ezechia e gli domandò: "Che hanno detto quegli uomini e da dove sono venuti a te?". Ezechia rispose: "Sono venuti a me da una regione lontana, da Babilonia". U!"'Ezechia se ne rallegrò e mostrò agli inviati la stanza del tesoro, l'argento e l'oro, gli aromi e gli unguenti preziosi, tutto il suo arsenale e quanto si trovava nei suoi magazzini; non ci fu nulla che Ezechia non mostrasse loro nella reggia e in tutto il regno. (T K"'In quel tempo Merodach-Bàladan figlio di Bàladan, re di Babilonia, mandò lettere e doni a Ezechia, perché aveva udito che era stato malato ed era guarito. MS"&Ezechia disse: "Qual è il segno per cui io entrerò nel tempio?". eRC"&Isaia disse: "Si prenda un impiastro di fichi e si applichi sulla ferita, così guarirà". Q#"&Il Signore si è degnato di aiutarmi; per questo canteremo sulle cetre tutti i giorni della nostra vita, canteremo nel tempio del Signore. yPk"&Il vivente, il vivente ti rende grazie come io oggi faccio. Il padre farà conoscere ai figli la tua fedeltà. O"&Poiché non gli inferi ti lodano, né la morte ti canta inni; quanti scendono nella fossa non sperano nella tua fedeltà. 7Ng"&Ecco, la mia infermità si è cambiata in salute! Tu hai preservato la mia vita dalla fossa della distruzione, perché ti sei gettato dietro le spalle tutti i miei peccati. fME"&Signore, in te spera il mio cuore; si ravvivi il mio spirito. Guariscimi e rendimi la vita. L "&Che dirò? Sto in pena poiché è lui che mi ha fatto questo. Il sonno si è allontanato da me per l'amarezza dell'anima mia. K"&Come una rondine io pigolo, gemo come una colomba. Sono stanchi i miei occhi di guardare in alto. Signore, io sono oppresso; proteggimi. _J7"& Io ho gridato fino al mattino. Come un leone, così egli stritola tutte le mie ossa. QI"& La mia tenda è stata divelta e gettata lontano da me, come una tenda di pastori. Come un tessitore hai arrotolato la mia vita, mi recidi dall'ordito. In un giorno e una notte mi conduci alla fine". H{"& Dicevo: "Non vedrò più il Signore sulla terra dei viventi, non vedrò più nessuno fra gli abitanti di questo mondo. xGi"& Io dicevo: "A metà della mia vita me ne vado alle porte degli inferi; sono privato del resto dei miei anni". WF'"& Cantico di Ezechia re di Giuda, quando cadde malato e guarì dalla malattia. LE"&Ecco, io faccio tornare indietro di dieci gradi l'ombra sulla meridiana, che è già scesa con il sole sull'orologio di Acaz". E il sole retrocesse di dieci gradi sulla scala che aveva disceso. hDI"&Da parte del Signore questo ti sia come segno che egli manterrà la promessa che ti ha fatto. `C9"&Libererò te e questa città dalla mano del re di Assiria; proteggerò questa città. 9Bk"&"Va' e riferisci a Ezechia: Dice il Signore Dio di Davide tuo padre: Ho ascoltato la tua preghiera e ho visto le tue lacrime; ecco io aggiungerò alla tua vita quindici anni. :Ao"&Allora la parola del Signore fu rivolta a Isaia: 8@i"&Egli disse: "Signore, ricordati che ho passato la vita dinanzi a te con fedeltà e con cuore sincero e ho compiuto ciò che era gradito ai tuoi occhi". Ezechia pianse molto. O?"&Ezechia allora voltò la faccia verso la parete e pregò il Signore. S> !"&In quei giorni Ezechia si ammalò gravemente. Il profeta Isaia figlio di Amoz si recò da lui e gli parlò: "Dice il Signore: Disponi riguardo alle cose della tua casa, perché morirai e non guarirai". p=Y"%&Ora, mentre egli era prostrato in venerazione nel tempio di Nisrok suo dio, i suoi figli Adram-Mèlech e Zarèzer lo uccisero di spada, mettendosi quindi al sicuro nel paese di Ararat. Assarhàddon suo figlio regnò al suo posto. ^<5"%%Sennàcherib re di Assiria levò le tende e partì; tornato a Ninive, rimase colà. 8;i"%$Ora l'angelo del Signore scese e percosse nell'accampamento degli Assiri centottantacinquemila uomini. Quando i superstiti si alzarono al mattino, ecco erano tutti cadaveri. f:E"%#Io proteggerò questa città e la salverò, per riguardo a me stesso e al mio servo Davide. j9M"%"Ritornerà per la strada per cui è venuto; non entrerà in questa città. Oracolo del Signore: D8"%!Pertanto dice il Signore contro il re di Assiria: Non entrerà in questa città né vi lancerà una freccia, non l'affronterà con gli scudi né innalzerà contro di essa un terrapieno. 7"% Poiché da Gerusalemme uscirà un resto, dei superstiti dal monte Sion. Questo farà lo zelo del Signore degli eserciti. q6["%Ciò che scamperà della casa di Giuda continuerà a mettere radici in basso e a fruttificare in alto. _57"%Questo ti serva da segno: si mangerà quest'anno ciò che nascerà dai semi caduti, nell'anno prossimo quanto crescerà da sé, ma nel terzo anno seminerete e mieterete, pianterete vigne e ne mangerete il frutto. M4"%Poiché tu infuri contro di me e la tua insolenza è salita ai miei orecchi, ti metterò il mio anello nelle narici e il mio morso alle labbra; ti farò tornare per la strada per cui sei venuto. c3?"%Io so quando ti alzi o ti metti a sedere, io ti conosco sia che tu esca sia che rientri. '2G"%i loro abitanti impotenti erano spaventati e confusi, erano come l'erba dei campi, come tenera verzura, come l'erba dei tetti, bruciata dal vento d'oriente. @1y"%Non l'hai forse sentito dire? Da tempo ho preparato questo, dai giorni antichi io l'ho progettato; ora lo pongo in atto. Era deciso che tu riducessi in mucchi di rovine le fortezze; 0{"%Io ho scavato e bevuto acque straniere, ho fatto inaridire con la pianta dei miei piedi tutti i torrenti dell'Egitto". 5/c"%Per mezzo dei tuoi ministri hai insultato il Signore e hai detto: "Con la moltitudine dei miei carri sono salito in cima ai monti, sugli estremi gioghi del Libano, ne ho reciso i cedri più alti, i suoi cipressi migliori; sono penetrato nel suo angolo più remoto, nella sua foresta lussureggiante. ."%Chi hai insultato e schernito? Contro chi hai alzato la voce e hai elevato, superbo, gli occhi tuoi? Contro il Santo di Israele! 5-c"%Questa è la sentenza che il Signore ha pronunciato contro di lui: Ti disprezza, ti deride la vergine figlia di Sion. Dietro a te scuote il capo la figlia di Gerusalemme. ?,w"%Allora Isaia, figlio di Amoz mandò a dire a Ezechia: "Così dice il Signore, Dio di Israele: Ho udito quanto hai chiesto nella tua preghiera riguardo a Sennàcherib re di Assiria. +"%Ma ora, Signore nostro Dio, liberaci dalla sua mano perché sappiano tutti i regni della terra che tu sei il Signore, il solo Dio". *)"%hanno gettato i loro dei nel fuoco; quelli però non erano dei, ma solo lavoro delle mani d'uomo, legno e pietra; perciò li hanno distrutti. a);"%È vero, Signore, i re di Assiria hanno devastato tutte le nazioni e i loro territori; ,(Q"%Porgi, Signore, l'orecchio e ascolta; apri, Signore, gli occhi e guarda; ascolta tutte le parole che Sennàcherib ha mandato a dire per insultare il Dio vivente. '1"%"Signore degli eserciti, Dio di Israele, che siedi sui cherubini, tu solo sei Dio per tutti i regni della terra; tu hai fatto i cieli e la terra. &#"%lo pregò: %3"%Ezechia prese la lettera dalla mano dei messaggeri, la lesse, quindi salì al tempio del Signore. Ezechia, spiegato lo scritto davanti al Signore, m$S"% Dove sono il re di Amat e il re di Arpad e il re della città di Sefarvàim, di Enà e di Ivvà?". #/"% Gli dei delle nazioni che i miei padri hanno devastate hanno forse salvato quelli di Gozan, di Carran, di Rezef e la gente di Eden in Telassàr? " "% ecco tu sai quanto hanno fatto i re di Assiria in tutti i paesi che hanno votato alla distruzione; soltanto tu ti salveresti? $!A"% "Direte così a Ezechia, re di Giuda: Non ti illuda il tuo Dio, in cui confidi, dicendoti: Gerusalemme non sarà consegnata nelle mani del re di Assiria;  7"% Appena Sennàcherib sentì dire riguardo a Tiràka, re di Etiopia: "È uscito per muoverti guerra"; inviò di nuovo messaggeri a Ezechia per dirgli: "%Ritornato il gran coppiere, trovò il re di Assiria che assaliva Libna. Egli, infatti, aveva udito che si era allontanato da Lachis. 9"%Ecco io infonderò in lui uno spirito tale che egli, appena udrà una notizia, ritornerà nel suo paese e nel suo paese io lo farò cadere di spada". 2]"%Disse loro Isaia: "Riferite al vostro padrone: Dice il Signore: Non temere per le parole che hai udite e con le quali i ministri del re di Assiria mi hanno ingiuriato. <s"%Così andarono i ministri del re Ezechia da Isaia. /"%Spero che il Signore tuo Dio, udite le parole del gran coppiere che il re di Assiria suo signore ha mandato per insultare il Dio vivente lo voglia castigare per le parole che il Signore tuo Dio ha udito. Innalza ora una preghiera per quel resto che ancora rimane in vita". G"%perché gli dicessero: "Così dice Ezechia: Giorno di angoscia, di castigo e di vergogna è questo, perché i figli sono arrivati fino al punto di nascere, ma manca la forza per partorire. #"%Quindi mandò Eliakìm il maggiordomo, Sebnà lo scrivano e gli anziani dei sacerdoti ricoperti di sacco dal profeta Isaia figlio di Amoz, p ["%Quando udì, il re Ezechia si stracciò le vesti, si ricoprì di sacco e andò nel tempio del Signore. P"$Eliakìm figlio di Chelkìa, il maggiordomo, Sebnà lo scrivano e Ioach figlio di Asaf, l'archivista, si presentarono a Ezechia con le vesti stracciate e gli riferirono le parole del gran coppiere. ta"$Quelli tacquero e non gli risposero neppure una parola, perché l'ordine del re era: "Non rispondetegli". &E"$Quali mai, fra tutti gli dei di quelle regioni, hanno liberato il loro paese dalla mia mano? Potrà forse il Signore liberare Gerusalemme dalla mia mano?". "$Dove sono gli dei di Amat e di Arpad? Dove sono gli dei di Sefarvàim? Hanno essi forse liberato Samaria dalla mia mano? %C"$Non vi illuda Ezechia dicendovi: Il Signore ci libererà. Gli dei delle nazioni hanno forse liberato ognuno il proprio paese dalla mano del re di Assiria? zm"$finché io non venga per condurvi in un paese come il vostro, paese di frumento e di mosto, di pane e di vigne. mS"$Non date ascolto a Ezechia, poiché così dice il re di Assiria: Fate la pace con me e arrendetevi; allora ognuno potrà mangiare i frutti della propria vigna e del proprio fico e ognuno potrà bere l'acqua della sua cisterna, 3"$Ezechia non vi induca a confidare nel Signore dicendo: Certo, il Signore ci libererà; questa città non sarà messa nelle mani del re di Assiria. P"$Dice il re: Non vi inganni Ezechia, poiché egli non potrà salvarvi. q["$ Il gran coppiere allora si alzò e gridò in ebraico: "Udite le parole del gran re, del re di Assiria. "$ Il gran coppiere replicò: "Forse sono stato mandato al tuo signore e a te dal mio signore per dire tali parole o non piuttosto agli uomini che stanno sulle mura, i quali presto saranno ridotti a mangiare i loro escrementi e a bere la loro urina con voi?". O "$ Eliakìm, Sebnà e Ioach risposero al gran coppiere: "Parla ai tuoi servi in aramaico, poiché noi lo comprendiamo; non parlare in ebraico alla portata degli orecchi del popolo che è sulle mura". 2 ]"$ Ora, è forse contro il volere del Signore che io mi sono mosso contro questo paese per distruggerlo? Il Signore mi ha detto: Muovi contro questo paese e distruggilo".  '"$ Come potresti far indietreggiare uno solo dei più piccoli sudditi del mio signore? Eppure tu confidi nell'Egitto per i carri e i cavalieri!  "$Or bene, fa' una scommessa con il mio signore, il re di Assiria; io ti darò duemila cavalli, se puoi procurarti cavalieri per essi. a;"$Se mi dite: Noi confidiamo nel Signore nostro Dio, non è forse lo stesso a cui Ezechia distrusse le alture e gli altari, ordinando alla gente di Giuda e di Gerusalemme: Vi prostrerete solo davanti a questo altare? =s"$Ecco, tu confidi nell'Egitto, in questo sostegno di canna spezzata che penetra la mano e la fora a chi vi si appoggia; tale è il faraone re d'Egitto per chiunque confida in lui. +"$Pensi forse che la semplice parola possa sostituire il consiglio e la forza nella guerra? Ora, in chi confidi tu, che ti ribelli contro di me? !"$Il gran coppiere disse loro: "Riferite a Ezechia: Così dice il grande re, il re di Assiria: Che significa questa sicurezza che dimostri? "$Gli andarono incontro Eliakìm figlio di Chelkìa, il maggiordomo, Sebnà lo scrivano e Ioach figlio di Asaf, l'archivista. \1"$Il re di Assiria mandò poi da Lachis a Gerusalemme contro il re Ezechia il gran coppiere con un grande esercito. Egli fece sosta presso il canale della piscina superiore, sulla strada del campo del lavandaio.  "$Nell'anno decimoquarto del re Ezechia, Sennàcherib re di Assiria assalì e si impadronì di tutte le fortezze di Giuda. H "# Su di essa ritorneranno i riscattati dal Signore e verranno in Sion con giubilo; felicità perenne splenderà sul loro capo; gioia e felicità li seguiranno e fuggiranno tristezza e pianto. gG"# Non ci sarà più il leone, nessuna bestia feroce la percorrerà, vi cammineranno i redenti. "#Ci sarà una strada appianata e la chiameranno Via santa; nessun impuro la percorrerà e gli stolti non vi si aggireranno. .~U"#La terra bruciata diventerà una palude, il suolo riarso si muterà in sorgenti d'acqua. I luoghi dove si sdraiavano gli sciacalli diventeranno canneti e giuncaie. #}?"#Allora lo zoppo salterà come un cervo, griderà di gioia la lingua del muto, perché scaturiranno acque nel deserto, scorreranno torrenti nella steppa. \|1"#Allora si apriranno gli occhi dei ciechi e si schiuderanno gli orecchi dei sordi. {!"#Dite agli smarriti di cuore: "Coraggio! Non temete; ecco il vostro Dio, giunge la vendetta, la ricompensa divina. Egli viene a salvarvi". Nz"#Irrobustite le mani fiacche, rendete salde le ginocchia vacillanti. Zy-"#Come fiore di narciso fiorisca; sì, canti con gioia e con giubilo. Le è data la gloria del Libano, lo splendore del Carmelo e di Saròn. Essi vedranno la gloria del Signore, la magnificenza del nostro Dio. Qx "#Si rallegrino il deserto e la terra arida, esulti e fiorisca la steppa. 8wi""Egli ha distribuito loro la parte in sorte, la sua mano ha diviso loro il paese con tutta esattezza, lo possederanno per sempre, lo abiteranno di generazione in generazione. =vs""b nessuno si farà attendere.
16a Cercate nel libro del Signore e leggete: nessuno di essi vi manca, poiché la bocca del Signore lo ha comandato e il suo spirito li raduna. Eu""Vi si anniderà il serpente saettone, vi deporrà le uova, le farà dischiudere e raccoglierà i piccoli alla sua ombra; vi si raduneranno anche gli sparvieri, l'uno in cerca dell'altro; t9""Gatti selvatici si incontreranno con iene, i satiri si chiameranno l'un l'altro; vi faranno sosta anche le civette e vi troveranno tranquilla dimora. s"" Nei suoi palazzi saliranno le spine, ortiche e cardi sulle sue fortezze; diventerà una tana di sciacalli, un recinto per gli struzzi. vre"" Non ci saranno più i suoi nobili, non si proclameranno più re, tutti i suoi capi saranno ridotti a nulla. 4qa"" Ne prenderanno possesso il pellicano e il riccio, il gufo e il corvo vi faranno dimora. Il Signore stenderà su di essa la corda della solitudine e la livella del vuoto. p/"" Non si spegnerà né di giorno né di notte, sempre salirà il suo fumo; per tutte le generazioni resterà deserta, mai più alcuno vi passerà. zom"" I torrenti di quel paese si cambieranno in pece, la sua polvere in zolfo, la sua terra diventerà pece ardente. onW""Poiché è il giorno della vendetta del Signore, l'anno della retribuzione per l'avversario di Sion. m""Cadono bisonti insieme con essi, giovenchi insieme con tori. La loro terra si imbeve di sangue, la polvere si impingua di grasso. llQ""La spada del Signore è piena di sangue, è imbrattata di grasso, del sangue di agnelli e di capri, delle viscere grasse dei montoni, perché si compie un sacrificio al Signore in Bozra, una grande ecatombe nel paese di Edom. #k?""Poiché nel cielo si è inebriata la spada del Signore, ecco essa si abbatte su Edom, su un popolo che egli ha votato allo sterminio per fare giustizia. 3j_""Tutta la milizia celeste si dissolve, i cieli si arrotolano come un libro, tutti i loro astri cadono come cade il pampino della vite, come le foglie avvizzite del fico. uic""I loro uccisi sono gettati via, si diffonde il fetore dei loro cadaveri; grondano i monti del loro sangue. %hC""Poiché il Signore è adirato contro tutti i popoli ed è sdegnato contro tutti i loro eserciti; li ha votati allo sterminio, li ha destinati al massacro. g ""Avvicinatevi, popoli, per udire, e voi, nazioni, prestate ascolto; ascolti la terra e quanti vi abitano, il mondo e quanto produce! tfa"!Nessuno degli abitanti dirà: "Io sono malato"; il popolo che vi dimora è stato assolto dalle sue colpe. deA"!23a Sono allentate le sue corde,
23b non tengono più l'albero diritto,
23c non spiegano più le vele.
23d Allora anche i ciechi divideranno una preda enorme
23e gli zoppi faranno un ricco bottino. |dq"!Poiché il Signore è nostro giudice, il Signore è nostro legislatore, il Signore è nostro re; egli ci salverà.+cO"!Poiché se là c'è un potente, noi abbiamo il Signore, al posto di fiumi e larghi canali; non ci passerà nave a remi né l'attraverserà naviglio più grosso. _b7"!Guarda Sion, la città delle nostre feste! I tuoi occhi vedranno Gerusalemme, dimora tranquilla, tenda che non sarà più rimossa, i suoi paletti non saranno divelti, nessuna delle sue cordicelle sarà strappata. a "!Non vedrai più quel popolo straniero, popolo dal linguaggio oscuro, incomprensibile, dalla lingua barbara che non si capisce. `-"!Il tuo cuore si chiederà nei suoi terrori: "Dov'è colui che registra? Dov'è colui che pesa il denaro? Dov'è colui che ispeziona le torri?". ]_3"!I tuoi occhi vedranno un re nel suo splendore, contempleranno un paese sconfinato. ^}"!costui abiterà in alto, fortezze sulle rocce saranno il suo rifugio, gli sarà dato il pane, avrà l'acqua assicurata. m]S"!Chi cammina nella giustizia e parla con lealtà, chi rigetta un guadagno frutto di angherie, scuote le mani per non accettare regali, si tura gli orecchi per non udire fatti di sangue e chiude gli occhi per non vedere il male: 7\g"!Hanno paura in Sion i peccatori, lo spavento si è impadronito degli empi. "Chi di noi può abitare presso un fuoco divorante? Chi di noi può abitare tra fiamme perenni?". Y[+"! Sentiranno i lontani quanto ho fatto, sapranno i vicini qual è la mia forza". TZ!"! I popoli saranno fornaci per calce, spini tagliati da bruciare nel fuoco. \Y1"! Avete concepito fieno, partorirete paglia; il mio soffio vi divorerà come fuoco. SX"! "Ora mi alzerò", dice il Signore, "ora mi innalzerò, ora mi esalterò. (WI"! La terra è in lutto e piena di squallore, si scolora il Libano e intristisce; la pianura di Saron è simile a una steppa, brulli sono il Basan e il Carmelo. V"!Sono deserte le strade, non c'è chi passi per la via. Egli ha violato l'alleanza, ha respinto i testimoni, non si è curato di alcuno. VU%"!Ecco gli araldi gridano di fuori, i messaggeri di pace piangono amaramente. yTk"!C'è sicurezza nelle sue leggi, ricchezze salutari sono sapienza e scienza; il timore di Dio è il suo tesoro. dSA"!Eccelso è il Signore poiché dimora lassù; egli riempie Sion di diritto e di giustizia. {Ro"!Si ammucchia la preda come si ammucchiano le cavallette vi si precipita sopra come vi si precipitano le locuste. bQ="!Al rumore della tua minaccia fuggono i popoli, quando ti levi si disperdono le nazioni. Pw"!Signore, pietà di noi, in te speriamo; sii il nostro braccio ogni mattina, nostra salvezza nel tempo dell'angoscia. RO "!Guai a te, che devasti e non sei stato devastato, che saccheggi e non sei stato saccheggiato: sarai devastato, quando avrai finito di devastare, ti saccheggeranno, quando avrai finito di saccheggiare. aN;" Beati voi! Seminerete in riva a tutti i ruscelli e lascerete in libertà buoi e asini. AM}" anche se la selva cadrà e la città sarà sprofondata. dLA" Il mio popolo abiterà in una dimora di pace, in abitazioni tranquille, in luoghi sicuri, [K/" Effetto della giustizia sarà la pace, frutto del diritto una perenne sicurezza. XJ)" Nel deserto prenderà dimora il diritto e la giustizia regnerà nel giardino. I" Ma infine in noi sarà infuso uno spirito dall'alto; allora il deserto diventerà un giardino e il giardino sarà considerato una selva. 9Hk" poiché il palazzo sarà abbandonato, la città rumorosa sarà deserta, l'Ofel e il torrione diventeranno caverne per sempre, gioia degli asini selvatici, pascolo di mandrie. G}" per la terra del mio popolo, nella quale cresceranno spine e pruni, per tutte le case in gioia, per la città gaudente; KF" Battetevi il petto per le campagne amene, per i fertili vigneti, vEe" Temete, o spensierate; tremate, o baldanzose, deponete le vesti, spogliatevi, cingetevi i fianchi di sacco. yDk" Fra un anno e più giorni voi tremerete, o baldanzose, perché finita la vendemmia non ci sarà più raccolto. rC]" Donne spensierate, suvvia ascoltate la mia voce; figlie baldanzose, porgete l'orecchio alle mie parole. PB" Il nobile invece si propone cose nobili e agisce sempre con nobiltà. 4Aa" L'imbroglione - iniqui sono i suoi imbrogli - macchina scelleratezze per rovinare gli oppressi con parole menzognere, anche quando il povero può provare il suo diritto. b@=" poiché l'abietto fa discorsi abietti e il suo cuore trama iniquità, per commettere empietà e affermare errori intorno al Signore, per lasciare vuoto lo stomaco dell'affamato e far mancare la bevanda all'assetato. ]?3" L'abietto non sarà chiamato più nobile né l'imbroglione sarà detto gentiluomo, z>m" Gli animi volubili si applicheranno a comprendere e la lingua dei balbuzienti parlerà spedita e con chiarezza. e=C" Non si chiuderanno più gli occhi di chi vede e gli orecchi di chi sente staranno attenti. *<M" Ognuno sarà come un riparo contro il vento e uno schermo dall'acquazzone, come canali d'acqua in una steppa, come l'ombra di una grande roccia su arida terra. ^; 7" Ecco, un re regnerà secondo giustizia e i principi governeranno secondo il diritto. ,:Q" Essa abbandonerà per lo spavento la sua rocca e i suoi capi tremeranno per un'insegna. Oracolo del Signore che ha un fuoco in Sion e una fornace in Gerusalemme. 49a"Cadrà l'Assiria sotto una spada che non è di uomo; una spada non umana la divorerà; se essa sfugge alla spada, i suoi giovani guerrieri saranno ridotti in schiavitù. }8s"In quel giorno ognuno rigetterà i suoi idoli d'argento e i suoi idoli d'oro, lavoro delle vostre mani peccatrici. S7"Ritornate, Israeliti, a colui al quale vi siete profondamente ribellati. D6"Come gli uccelli proteggono i loro pulcini, così il Signore degli eserciti proteggerà Gerusalemme; egli la proteggerà, ed essa sarà salvata, la risparmierà ed essa sarà liberata". f~~}w}|L{t{ z~zyzy#xxw@vvuutuss~rrJqpp^pocnnmmBlkjj.ihhqgg_gf e*dd;cbbbata`___#^^]]:\\\[[3ZZ%Y{XX1WeVVTUTSSORyQQTPOO8NNM+L_KKJJIH~GGPFF5EDDBCC~=<;;g::!990887Z66d55G443m32f11200a//.v-,,I+** )e(''T&&A%$$z##A""L!!K 3c'x)*rw(Q]3G A ? & @ 4NS|0Y ["3Ascoltatemi, voi che siete in cerca di giustizia, voi che cercate il Signore; guardate alla roccia da cui siete stati tagliati, alla cava da cui siete stati estratti. RX"2 Ecco, voi tutti che accendete il fuoco, e tenete tizzoni accesi, andate alle fiamme del vostro fuoco, tra i tizzoni che avete acceso. Dalla mia mano vi è giunto questo; voi giacerete fra le torture. /WW"2 Chi tra di voi teme il Signore, ascolti la voce del suo servo! Colui che cammina nelle tenebre, senza avere luce, speri nel nome del Signore, si appoggi al suo Dio. V"2 Ecco, il Signore Dio mi assiste: chi mi dichiarerà colpevole? Ecco, come una veste si logorano tutti, la tignola li divora. Uy"2È vicino chi mi rende giustizia; chi oserà venire a contesa con me? Affrontiamoci. Chi mi accusa? Si avvicini a me. T"2Il Signore Dio mi assiste, per questo non resto confuso, per questo rendo la mia faccia dura come pietra, sapendo di non restare deluso. S+"2Ho presentato il dorso ai flagellatori, la guancia a coloro che mi strappavano la barba; non ho sottratto la faccia agli insulti e agli sputi. nRU"2Il Signore Dio mi ha aperto l'orecchio e io non ho opposto resistenza, non mi sono tirato indietro. DQ"2Il Signore Dio mi ha dato una lingua da iniziati, perché io sappia indirizzare allo sfiduciato una parola. Ogni mattina fa attento il mio orecchio perché io ascolti come gli iniziati. HP "2Rivesto i cieli di oscurità, do loro un sacco per mantello". ZO-"2Per qual motivo non c'è nessuno, ora che io sono venuto? Perché, ora che chiamo, nessuno risponde? È forse la mia mano troppo corta per riscattare oppure io non ho la forza per liberare? Ecco, con una minaccia prosciugo il mare, faccio dei fiumi un deserto. I loro pesci, per mancanza d'acqua, restano all'asciutto, muoiono di sete. N "2Dice il Signore: "Dov'è il documento di ripudio di vostra madre, con cui l'ho scacciata? Oppure a quale dei miei creditori io vi ho venduti? Ecco, per le vostre iniquità siete stati venduti, per le vostre scelleratezze è stata scacciata vostra madre. aM;"1Farò mangiare le loro stesse carni ai tuoi oppressori, si ubriacheranno del proprio sangue come di mosto. Allora ogni uomo saprà che io sono il Signore, tuo salvatore, io il tuo redentore e il Forte di Giacobbe". +LO"1Eppure dice il Signore: "Anche il prigioniero sarà strappato al forte, la preda sfuggirà al tiranno. Io avverserò i tuoi avversari; io salverò i tuoi figli. eKC"1Si può forse strappare la preda al forte? Oppure può un prigioniero sfuggire al tiranno? }Js"1I re saranno i tuoi tutori, le loro principesse tue nutrici. Con la faccia a terra essi si prostreranno davanti a te, baceranno la polvere dei tuoi piedi; allora tu saprai che io sono il Signore e che non saranno delusi quanti sperano in me". JI "1Così dice il Signore Dio: "Ecco, io farò cenno con la mano ai popoli, per le nazioni isserò il mio vessillo. Riporteranno i tuoi figli in braccio, le tue figlie saran portate sulle spalle. H7"1Tu penserai: "Chi mi ha generato costoro? Io ero priva di figli e sterile; questi chi li ha allevati? Ecco, ero rimasta sola e costoro dove erano?". G"1Di nuovo ti diranno agli orecchi i figli di cui fosti privata: "Troppo stretto è per me questo posto; scostati, e mi accomoderò". 'FG"1Poiché le tue rovine e le tue devastazioni e il tuo paese desolato saranno ora troppo stretti per i tuoi abitanti, benché siano lontani i tuoi divoratori. QE"1Alza gli occhi intorno e guarda: tutti costoro si radunano, vengono da te. "Com'è vero ch'io vivo - oracolo del Signore - ti vestirai di tutti loro come di ornamento, te ne ornerai come una sposa". fDE"1I tuoi costruttori accorrono, i tuoi distruttori e i tuoi devastatori si allontanano da te. bC="1Ecco, ti ho disegnato sulle palme delle mie mani, le tue mura sono sempre davanti a me. ?Bw"1Si dimentica forse una donna del suo bambino, così da non commuoversi per il figlio delle sue viscere? Anche se queste donne si dimenticassero, io invece non ti dimenticherò mai. WA'"1Sion ha detto: "Il Signore mi ha abbandonato, il Signore mi ha dimenticato". @!"1 Giubilate, o cieli; rallegrati, o terra, gridate di gioia, o monti, perché il Signore consola il suo popolo e ha pietà dei suoi miseri. ?"1 Ecco, questi vengono da lontano, ed ecco, quelli vengono da mezzogiorno e da occidente e quelli dalla regione di Assuan". J> "1 Io trasformerò i monti in strade e le mie vie saranno elevate. .=U"1 Non soffriranno né fame né sete e non li colpirà né l'arsura né il sole, perché colui che ha pietà di loro li guiderà, li condurrà alle sorgenti di acqua. &<E"1 per dire ai prigionieri: Uscite, e a quanti sono nelle tenebre: Venite fuori. Essi pascoleranno lungo tutte le strade, e su ogni altura troveranno pascoli. l;Q"1Dice il Signore: "Al tempo della misericordia ti ho ascoltato, nel giorno della salvezza ti ho aiutato. Ti ho formato e posto come alleanza per il popolo, per far risorgere il paese, per farti rioccupare l'eredità devastata, 8:i"1Dice il Signore, il redentore di Israele, il suo Santo, a colui la cui vita è disprezzata, al reietto delle nazioni, al servo dei potenti: "I re vedranno e si alzeranno in piedi, i principi vedranno e si prostreranno, a causa del Signore che è fedele, a causa del Santo di Israele che ti ha scelto". i9K"1mi disse: "È troppo poco che tu sia mio servo per restaurare le tribù di Giacobbe e ricondurre i superstiti di Israele. Ma io ti renderò luce delle nazioni perché porti la mia salvezza fino all'estremità della terra". K8"1Ora disse il Signore che mi ha plasmato suo servo dal seno materno per ricondurre a lui Giacobbe e a lui riunire Israele, - poiché ero stato stimato dal Signore e Dio era stato la mia forza - 37_"1Io ho risposto: "Invano ho faticato, per nulla e invano ho consumato le mie forze. Ma, certo, il mio diritto è presso il Signore, la mia ricompensa presso il mio Dio". Z6-"1Mi ha detto: "Mio servo tu sei, Israele, sul quale manifesterò la mia gloria". 51"1Ha reso la mia bocca come spada affilata, mi ha nascosto all'ombra della sua mano, mi ha reso freccia appuntita, mi ha riposto nella sua faretra. )4 M"1Ascoltatemi, o isole, udite attentamente, nazioni lontane; il Signore dal seno materno mi ha chiamato, fino dal grembo di mia madre ha pronunziato il mio nome. 73i"0Non c'è pace per i malvagi, dice il Signore. 2"0Non soffrono la sete mentre li conduce per deserti; acqua dalla roccia egli fa scaturire per essi; spacca la roccia, sgorgano le acque. J1 "0Uscite da Babilonia, fuggite dai Caldei; annunziatelo con voce di gioia, diffondetelo, fatelo giungere fino all'estremità della terra. Dite: "Il Signore ha riscattato il suo servo Giacobbe". *0M"0La tua discendenza sarebbe come la sabbia e i nati dalle tue viscere come i granelli d'arena; non sarebbe mai radiato né cancellato il tuo nome davanti a me". / "0Se avessi prestato attenzione ai miei comandi, il tuo benessere sarebbe come un fiume, la tua giustizia come le onde del mare. ).K"0Dice il Signore tuo redentore, il Santo di Israele: "Io sono il Signore tuo Dio che ti insegno per il tuo bene, che ti guido per la strada su cui devi andare. K-"0Avvicinatevi a me per udire questo. Fin dal principio non ho parlato in segreto; dal momento in cui questo è avvenuto io sono là. Ora il Signore Dio ha mandato me insieme con il suo spirito. f,E"0Io, io ho parlato; io l'ho chiamato, l'ho fatto venire e ho dato successo alle sue imprese. )+K"0Radunatevi, tutti voi, e ascoltatemi. Chi di essi ha predetto tali cose? Uno che io amo compirà il mio volere su Babilonia e, con il suo braccio, sui Caldei. *"0 Sì, la mia mano ha posto le fondamenta della terra, la mia destra ha disteso i cieli. Quando io li chiamo, tutti insieme si presentano. e)C"0 Ascoltami, Giacobbe, Israele che ho chiamato: Sono io, io solo, il primo e anche l'ultimo. ( "0 Per riguardo a me, per riguardo a me lo faccio; come potrei lasciar profanare il mio nome? Non cederò ad altri la mia gloria. c'?"0 Ecco, ti ho purificato per me come argento, ti ho provato nel crogiuolo dell'afflizione. u&c"0 Per il mio nome rinvierò il mio sdegno, per il mio onore lo frenerò a tuo riguardo, per non annientarti. ;%o"0No, tu non le avevi mai udite né sapute né il tuo orecchio era già aperto da allora poiché io sapevo che sei davvero perfido e che ti si chiama sleale fin dal seno materno. y$k"0Ora sono create e non da tempo; prima di oggi tu non le avevi udite, perché tu non dicessi: "Già lo sapevo". # "0Tutto questo hai udito e visto; non vorresti testimoniarlo? Ora ti faccio udire cose nuove e segrete che tu nemmeno sospetti. 8"i"0io te le annunziai da tempo, prima che avvenissero te le feci udire, per timore che dicessi: "Il mio idolo le ha fatte, la mia statua e il dio da me fuso le hanno ordinate". t!a"0Poiché sapevo che tu sei ostinato e che la tua nuca è una sbarra di ferro e la tua fronte è di bronzo,  %"0Io avevo annunziato da tempo le cose passate, erano uscite dalla mia bocca, le avevo fatte udire. D'improvviso io ho agito e sono accadute. w"0poiché prendete il nome dalla città santa e vi appoggiate sul Dio di Israele che si chiama Signore degli eserciti. b ?"0Ascoltate ciò, casa di Giacobbe, voi che siete chiamati Israele e che traete origine dalla stirpe di Giuda, voi che giurate nel nome del Signore e invocate il Dio di Israele, ma senza sincerità e senza rettitudine, "="/Così sono diventati per te i tuoi maghi, con i quali ti sei affaticata fin dalla giovinezza; ognuno se ne va per suo conto, nessuno ti viene in aiuto. 6e"/Ecco, essi sono come stoppia: il fuoco li consuma; non salveranno se stessi dal potere delle fiamme. Non ci sarà bracia per scaldarsi, né fuoco dinanzi al quale sedersi. 1["/ Ti sei stancata dei tuoi molti consiglieri: si presentino e ti salvino gli astrologi che osservano le stelle, i quali ogni mese ti pronosticano che cosa ti capiterà. -S"/ Sta' pure ferma nei tuoi incantesimi e nella moltitudine delle magie, per cui ti sei affaticata dalla giovinezza: forse potrai giovartene, forse potrai far paura! <q"/ Ti verrà addosso una sciagura che non saprai scongiurare; ti cadrà sopra una calamità che non potrai evitare. Su di te piomberà improvvisa una catastrofe che non prevederai. *M"/ Confidavi nella tua malizia, dicevi: "Nessuno mi vede". La tua saggezza e il tuo sapere ti hanno sviato. Eppure dicevi in cuor tuo: "Io e nessuno fuori di me". N"/ Ma ti accadranno queste due cose, d'improvviso, in un sol giorno; perdita dei figli e vedovanza piomberanno su di te, nonostante la moltitudine delle tue magie, la forza dei tuoi molti scongiuri. &E"/Ora ascolta questo, o voluttuosa che te ne stavi sicura, che pensavi: "Io e nessuno fuori di me! Non resterò vedova, non conoscerò la perdita dei figli". '"/Tu pensavi: "Sempre io sarò signora, sempre". Non ti sei mai curata di questi avvenimenti, non hai mai pensato quale sarebbe stata la fine. O"/Ero adirato contro il mio popolo, avevo lasciato profanare la mia eredità; perciò lo misi in tuo potere, ma tu non mostrasti loro pietà; perfino sui vecchi facesti gravare il tuo giogo pesante. wg"/Siedi in silenzio e scivola nell'ombra, figlia dei Caldei, perché non sarai più chiamata Signora di regni. ^5"/dice il nostro redentore che si chiama Signore degli eserciti, il Santo di Israele. kO"/Si scopra la tua nudità, si mostri la tua vergogna. "Prenderò vendetta e nessuno interverrà", }"/Prendi la mola e macina la farina, togliti il velo, solleva i lembi della veste, scopriti le gambe, attraversa i fiumi. ( K"/Scendi e siedi sulla polvere, vergine figlia di Babilonia. Siedi a terra, senza trono, figlia dei Caldei, poiché non sarai più chiamata tenera e voluttuosa. $A". Faccio avvicinare la mia giustizia: non è lontana; la mia salvezza non tarderà. Io dispenserò in Sion la salvezza a Israele, oggetto della mia gloria. Z -". Ascoltatemi, voi che vi perdete di coraggio, che siete lontani dalla giustizia. % C". Io chiamo dall'oriente l'uccello da preda, da una terra lontana l'uomo dei miei progetti. Così ho parlato e così avverrà; l'ho progettato, così farò. . U". Io dal principio annunzio la fine e, molto prima, quanto non è stato ancora compiuto; io che dico: "Il mio progetto resta valido, io compirò ogni mia volontà!". y k". Ricordatevi i fatti del tempo antico, perché io sono Dio e non ce n'è altri. Sono Dio, nulla è uguale a me. J  ".Ricordatevelo e agite da uomini; rifletteteci, o prevaricatori. J ".Lo sollevano sulle spalle e lo portano, poi lo ripongono sulla sua base e sta fermo: non si muove più dal suo posto. Ognuno lo invoca, ma non risponde; non libera nessuno dalla sua angoscia. ".Traggono l'oro dal sacchetto e pesano l'argento con la bilancia; pagano un orefice perché faccia un dio, che poi venerano e adorano. ]3".A chi mi paragonate e mi assomigliate? A chi mi confrontate, quasi fossimo simili? (I".Fino alla vostra vecchiaia io sarò sempre lo stesso, io vi porterò fino alla canizie. Come ho già fatto, così io vi sosterrò, vi porterò e vi salverò. 1".Ascoltatemi, casa di Giacobbe e voi tutti, superstiti della casa di Israele; voi, portati da me fin dal seno materno, sorretti fin dalla nascita. ".Sono rovesciati, sono a terra insieme, non hanno potuto salvare chi li portava ed essi stessi se ne vanno in schiavitù.  ".A terra è Bel, rovesciato è Nebo; i loro idoli sono per gli animali e le bestie, caricati come loro fardelli, come peso sfibrante. Z-"-Nel Signore saranno vittoriosi e si glorieranno tutti i discendenti di Israele. +"-Si dirà: "Solo nel Signore si trovano vittoria e potenza!". Verso di lui verranno, coperti di vergogna, quanti fremevano d'ira contro di lui. #?"-Lo giuro su me stesso, dalla mia bocca esce la verità, una parola irrevocabile: davanti a me si piegherà ogni ginocchio, per me giurerà ogni lingua". j~M"-Volgetevi a me e sarete salvi, paesi tutti della terra, perché io sono Dio; non ce n'è altri. }{"-Manifestate e portate le prove, consigliatevi pure insieme! Chi ha fatto sentire quelle cose da molto tempo e predetto ciò fin da allora? Non sono forse io, il Signore? Fuori di me non c'è altro Dio; Dio giusto e salvatore non c'è fuori di me. =|s"-Radunatevi e venite, avvicinatevi tutti insieme, superstiti delle nazioni! Non hanno intelligenza coloro che portano un loro legno scolpito e pregano un dio che non può salvare. \{1"-Io non ho parlato in segreto, in un luogo d'una terra tenebrosa. Non ho detto alla discendenza di Giacobbe: Cercatemi in un'orrida regione! Io sono il Signore, che parlo con giustizia, che annunzio cose rette. yzk"-Poiché così dice il Signore, che ha creato i cieli; egli, il Dio che ha plasmato e fatto la terra e l'ha resa stabile e l'ha creata non come orrida regione, ma l'ha plasmata perché fosse abitata: "Io sono il Signore; non ce n'è altri. {yo"-Israele sarà salvato dal Signore con salvezza perenne. Non patirete confusione o vergogna per i secoli eterni". xw"-Saranno confusi e svergognati quanti s'infuriano contro di lui; se ne andranno con ignominia i fabbricanti di idoli. Gw"-Veramente tu sei un Dio nascosto, Dio di Israele, salvatore. v)"-Così dice il Signore: "Le ricchezze d'Egitto e le merci dell'Etiopia e i Sabei dall'alta statura passeranno a te, saranno tuoi; ti seguiranno in catene, si prostreranno davanti a te, ti diranno supplicanti: Solo in te è Dio; non ce n'è altri; non esistono altri dei. Gu"- Io l'ho stimolato per la giustizia; spianerò tutte le sue vie. Egli ricostruirà la mia città e rimanderà i miei deportati, senza denaro e senza regali", dice il Signore degli eserciti. t"- Io ho fatto la terra e su di essa ho creato l'uomo; io con le mani ho disteso i cieli e do ordini a tutte le loro schiere. s3"- Dice il Signore, il Santo di Israele, che lo ha plasmato: "Volete interrogarmi sul futuro dei miei figli e darmi ordini sul lavoro delle mie mani? `r9"- Chi oserà dire a un padre: "Che cosa generi?" o a una donna: "Che cosa partorisci?". -qS"- Potrà forse discutere con chi lo ha plasmato un vaso fra altri vasi di argilla? Dirà forse la creta al vasaio: "Che fai?" oppure: "La tua opera non ha manichi"? ?pw"-Stillate, cieli, dall'alto e le nubi facciano piovere la giustizia; si apra la terra e produca la salvezza e germogli insieme la giustizia. Io, il Signore, ho creato tutto questo". yok"-Io formo la luce e creo le tenebre, faccio il bene e provoco la sciagura; io, il Signore, compio tutto questo. n"-perché sappiano dall'oriente fino all'occidente che non esiste dio fuori di me. Io sono il Signore e non v'è alcun altro. m"-Io sono il Signore e non v'è alcun altro; fuori di me non c'è dio; ti renderò spedito nell'agire, anche se tu non mi conosci, l"-Per amore di Giacobbe mio servo e di Israele mio eletto io ti ho chiamato per nome, ti ho dato un titolo sebbene tu non mi conosca. k%"-Ti consegnerò tesori nascosti e le ricchezze ben celate, perché tu sappia che io sono il Signore, Dio di Israele, che ti chiamo per nome. j"-Io marcerò davanti a te; spianerò le asperità del terreno, spezzerò le porte di bronzo, romperò le spranghe di ferro. wi i"-Dice il Signore del suo eletto, di Ciro: "Io l'ho preso per la destra, per abbattere davanti a lui le nazioni, per sciogliere le cinture ai fianchi dei re, per aprire davanti a lui i battenti delle porte e nessun portone rimarrà chiuso. .hU",Io dico a Ciro: Mio pastore; ed egli soddisferà tutti i miei desideri, dicendo a Gerusalemme: Sarai riedificata; e al tempio: Sarai riedificato dalle fondamenta". Jg ",Io dico all'oceano: Prosciugati! Faccio inaridire i tuoi fiumi. @fy",confermo la parola dei suoi servi, compio i disegni dei suoi messaggeri. Io dico a Gerusalemme: Sarai abitata, e alle città di Giuda: Sarete riedificate e ne restaurerò le rovine. e",Io svento i presagi degli indovini, dimostro folli i maghi, costringo i sapienti a ritrattarsi e trasformo in follia la loro scienza; Gd",Dice il Signore, che ti ha riscattato e ti ha formato fino dal seno materno: "Sono io, il Signore, che ho fatto tutto, che ho spiegato i cieli da solo, ho disteso la terra; chi era con me? ncU",Esultate, cieli, poiché il Signore ha agito; giubilate, profondità della terra! Gridate di gioia, o monti, o selve con tutti i vostri alberi, perché il Signore ha riscattato Giacobbe, in Israele ha manifestato la sua gloria. |bq",Ho dissipato come nube le tue iniquità e i tuoi peccati come una nuvola. Ritorna a me, poiché io ti ho redento. a#",Ricorda tali cose, o Giacobbe, o Israele, poiché sei mio servo. Io ti ho formato, mio servo sei tu; Israele, non sarai dimenticato da me. `",Si pasce di cenere, ha un cuore illuso che lo travia; egli non sa liberarsene e dire: "Ciò che tengo in mano non è forse falso?". _",Essi non riflettono, non hanno scienza e intelligenza per dire: "Ho bruciato nel fuoco una parte, sulle sue braci ho cotto perfino il pane e arrostito la carne che ho mangiato; col residuo farò un idolo abominevole? Mi prostrerò dinanzi ad un pezzo di legno?". o^W",Non sanno né comprendono; una patina impedisce agli occhi loro di vedere e al loro cuore di capire. t]a",Con il resto fa un dio, il suo idolo; lo venera, lo adora e lo prega: "Salvami, perché sei il mio dio!". (\I",Una metà la brucia al fuoco, sulla brace arrostisce la carne, poi mangia l'arrosto e si sazia. Ugualmente si scalda e dice: "Mi riscaldo; mi godo il fuoco". Q[",Tutto ciò diventa per l'uomo legna da bruciare; ne prende una parte e si riscalda o anche accende il forno per cuocervi il pane o ne fa persino un idolo e lo adora, ne forma una statua e la venera. Z1",Egli si taglia cedri, prende un cipresso o una quercia che lascia crescere robusta nella selva; pianta un frassino che la pioggia farà crescere. JY ", Il falegname stende il regolo, disegna l'immagine con il gesso; la lavora con scalpelli, misura con il compasso, riproducendo una forma umana, una bella figura d'uomo da mettere in un tempio. ZX-", Il fabbro lavora il ferro di una scure, lo elabora sulle braci e gli dà forma con martelli, lo rifinisce con braccio vigoroso; soffre persino la fame, la forza gli viene meno; non beve acqua ed è spossato. 1W[", Ecco, tutti i suoi seguaci saranno svergognati; gli stessi artefici non sono che uomini. Si radunino pure e si presentino tutti; saranno spaventati e confusi insieme. LV", Chi fabbrica un dio e fonde un idolo senza cercarne un vantaggio? "+Così dice il Signore vostro redentore, il Santo di Israele: "Per amor vostro l'ho mandato contro Babilonia e farò scendere tutte le loro spranghe, e quanto ai Caldei muterò i loro clamori in lutto. =w"+ sempre il medesimo dall'eternità. Nessuno può sottrarre nulla al mio potere; chi può cambiare quanto io faccio?". %<C"+ Io ho predetto e ho salvato, mi son fatto sentire e non c'era tra voi alcun dio straniero. Voi siete miei testimoni - oracolo del Signore - e io sono Dio, A;}"+ Io, io sono il Signore, fuori di me non v'è salvatore. ]:3"+ Voi siete i miei testimoni - oracolo del Signore - miei servi, che io mi sono scelto perché mi conosciate e crediate in me e comprendiate che sono io. Prima di me non fu formato alcun dio né dopo ce ne sarà. o9W"+ Si radunino insieme tutti i popoli e si raccolgano le nazioni. Chi può annunziare questo tra di loro e farci udire le cose passate? Presentino i loro testimoni e avranno ragione, ce li facciano udire e avranno detto la verità. [8/"+"Fa' uscire il popolo cieco, che pure ha occhi, i sordi, che pure hanno orecchi. h7I"+quelli che portano il mio nome e che per la mia gloria ho creato e formato e anche compiuto". !6;"+Dirò al settentrione: Restituisci, e al mezzogiorno: Non trattenere; fa' tornare i miei figli da lontano e le mie figlie dall'estremità della terra, w5g"+Non temere, perché io sono con te; dall'oriente farò venire la tua stirpe, dall'occidente io ti radunerò. 4!"+Perché tu sei prezioso ai miei occhi, perché sei degno di stima e io ti amo, do uomini al tuo posto e nazioni in cambio della tua vita. $3A"+poiché io sono il Signore tuo Dio, il Santo di Israele, il tuo salvatore. Io do l'Egitto come prezzo per il tuo riscatto, l'Etiopia e Seba al tuo posto. 02Y"+Se dovrai attraversare le acque, sarò con te, i fiumi non ti sommergeranno; se dovrai passare in mezzo al fuoco, non ti scotterai, la fiamma non ti potrà bruciare; 51 e"+Ora così dice il Signore che ti ha creato, o Giacobbe, che ti ha plasmato, o Israele: "Non temere, perché io ti ho riscattato, ti ho chiamato per nome: tu mi appartieni. ^05"*Egli, perciò, ha riversato su di esso la sua ira ardente e la violenza della guerra. L'ira divina lo ha avvolto nelle sue fiamme senza che egli se ne accorgesse, lo ha bruciato, senza che vi facesse attenzione. =/s"*Chi abbandonò Giacobbe al saccheggio, Israele ai predoni? Non è stato forse il Signore contro cui peccarono, per le cui vie non vollero camminare, la cui legge non osservarono? \.1"*Chi fra di voi porge l'orecchio a ciò, vi fa attenzione e ascolta per il futuro? g-G"*Eppure questo è un popolo saccheggiato e spogliato; sono tutti presi con il laccio nelle caverne, sono rinchiusi in prigioni. Furono saccheggiati e nessuno li liberava; furono spogliati, e nessuno diceva: "Restituisci". h,I"*Il Signore si compiacque, per amore della sua giustizia, di dare una legge grande e gloriosa. e+C"*Hai visto molte cose, ma senza farvi attenzione, hai aperto gli orecchi, ma senza sentire. 0*Y"*Chi è cieco, se non il mio servo? Chi è sordo come colui al quale io mandavo araldi? Chi è cieco come il mio privilegiato? Chi è sordo come il servo del Signore? B)"*Sordi, ascoltate, ciechi, volgete lo sguardo per vedere. y(k"*Retrocedono pieni di vergogna quanti sperano in un idolo, quanti dicono alle statue: "Voi siete i nostri dei". ^'5"*Farò camminare i ciechi per vie che non conoscono, li guiderò per sentieri sconosciuti; trasformerò davanti a loro le tenebre in luce, i luoghi aspri in pianura. Tali cose io ho fatto e non cesserò di farle. &"*Renderò aridi monti e colli, farò seccare tutta la loro erba; trasformerò i fiumi in stagni e gli stagni farò inaridire. %"*Per molto tempo, ho taciuto, ho fatto silenzio, mi sono contenuto; ora griderò come una partoriente, mi affannerò e sbufferò insieme. $'"* Il Signore avanza come un prode, come un guerriero eccita il suo ardore; grida, lancia urla di guerra, si mostra forte contro i suoi nemici. I# "* Diano gloria al Signore e il suo onore divulghino nelle isole. %"C"* Esulti il deserto con le sue città, esultino i villaggi dove abitano quelli di Kedàr; acclamino gli abitanti di Sela, dalla cima dei monti alzino grida. $!A"* Cantate al Signore un canto nuovo, lode a lui fino all'estremità della terra; lo celebri il mare con quanto esso contiene, le isole con i loro abitanti. r ]"* I primi fatti, ecco, sono avvenuti e i nuovi io preannunzio; prima che spuntino, ve li faccio sentire". ve"*Io sono il Signore: questo è il mio nome; non cederò la mia gloria ad altri, né il mio onore agli idoli. "*perché tu apra gli occhi ai ciechi e faccia uscire dal carcere i prigionieri, dalla reclusione coloro che abitano nelle tenebre. 1"*"Io, il Signore, ti ho chiamato per la giustizia e ti ho preso per mano; ti ho formato e stabilito come alleanza del popolo e luce delle nazioni, =s"*Così dice il Signore Dio che crea i cieli e li dispiega, distende la terra con ciò che vi nasce, dà il respiro alla gente che la abita e l'alito a quanti camminano su di essa: #"*non verrà meno e non si abbatterà, finché non avrà stabilito il diritto sulla terra; e per la sua dottrina saranno in attesa le isole. }"*non spezzerà una canna incrinata, non spegnerà uno stoppino dalla fiamma smorta. Proclamerà il diritto con fermezza; S"*Non griderà né alzerà il tono, non farà udire in piazza la sua voce,  /"*Ecco il mio servo che io sostengo, il mio eletto di cui mi compiaccio. Ho posto il mio spirito su di lui; egli porterà il diritto alle nazioni. a;")Ecco, tutti costoro sono niente; nulla sono le opere loro, vento e vuoto i loro idoli. ")Guardai ma non c'era nessuno, tra costoro nessuno era capace di consigliare; nessuno da interrogare per averne una risposta. fE")Per primo io l'ho annunziato a Sion e a Gerusalemme ho inviato un messaggero di cose liete. S")Chi lo ha predetto dal principio, perché noi lo sapessimo, chi dall'antichità, così che dicessimo: "È vero"? Nessuno lo ha predetto, nessuno lo ha fatto sentire, nessuno ha udito le vostre parole. =s")Io ho suscitato uno dal settentrione ed è venuto, dal luogo dove sorge il sole l'ho chiamato per nome; egli calpesterà i potenti come creta, come un vasaio schiaccia l'argilla. eC")Ecco, voi siete un nulla, il vostro lavoro non vale niente, è abominevole chi vi sceglie. +")Annunziate quanto avverrà nel futuro e noi riconosceremo che siete dei. Sì, fate il bene oppure il male e lo sentiremo e lo vedremo insieme. `9")Vengano avanti e ci annunzino ciò che dovrà accadere. Narrate quali furono le cose passate, sicché noi possiamo riflettervi. Oppure fateci udire le cose future, così che possiamo sapere quello che verrà dopo. hI")Presentate la vostra causa, dice il Signore, portate le vostre prove, dice il re di Giacobbe. #")perché vedano e sappiano, considerino e comprendano a un tempo che questo ha fatto la mano del Signore, lo ha creato il Santo di Israele. [x~~}I|:{zz ydxxwvvu`tt'ssrqqAp}poon"mllekk:jjii hDggfPeddOcbb3ao`_^^X]\\:[[:ZYY XXWWVUUTlSS(RRQQPPO6N}MM&L~KK,JIIHGGFtEE7DDJCCHBAAe@??U>>:=u=;;X::999]9#8766H5\43362y110b/\..-l,,+** )~(('&&%$$4#q""U! DMQ,[_;)^@   Y QF[ta"> Li chiameranno popolo santo, redenti del Signore. E tu sarai chiamata Ricercata, Città non abbandonata". I "> Ecco ciò che il Signore fa sentire all'estremità della terra: "Dite alla figlia di Sion: Ecco, arriva il tuo salvatore; ecco, ha con sé la sua mercede, la sua ricompensa è davanti a lui. 9"> Passate, passate per le porte, sgombrate la via al popolo, spianate, spianate la strada, liberatela dalle pietre, innalzate un vessillo per i popoli. /W"> No! Coloro che avranno raccolto il grano lo mangeranno e canteranno inni al Signore, coloro che avranno vendemmiato berranno il vino nei cortili del mio santuario". K">Il Signore ha giurato con la sua destra e con il suo braccio potente: "Mai più darò il tuo grano in cibo ai tuoi nemici, mai più gli stranieri berranno il vino per il quale tu hai faticato. }">e neppure a lui date riposo, finché non abbia ristabilito Gerusalemme e finché non l'abbia resa il vanto della terra. :m">Sulle tue mura, Gerusalemme, ho posto sentinelle; per tutto il giorno e tutta la notte non taceranno mai. Voi, che rammentate le promesse al Signore, non prendetevi mai riposo 1">Sì, come un giovane sposa una vergine, così ti sposerà il tuo architetto; come gioisce lo sposo per la sposa, così il tuo Dio gioirà per te. fE">Nessuno ti chiamerà più Abbandonata, né la tua terra sarà più detta Devastata, ma tu sarai chiamata Mio compiacimento e la tua terra, Sposata, perché il Signore si compiacerà di te e la tua terra avrà uno sposo. hI">Sarai una magnifica corona nella mano del Signore, un diadema regale nella palma del tuo Dio. %">Allora i popoli vedranno la tua giustizia, tutti i re la tua gloria; ti si chiamerà con un nome nuovo che la bocca del Signore indicherà. 1 ]">Per amore di Sion non tacerò, per amore di Gerusalemme non mi darò pace, finché non sorga come stella la sua giustizia e la sua salvezza non risplenda come lampada. 9 k"= Poiché come la terra produce la vegetazione e come un giardino fa germogliare i semi, così il Signore Dio farà germogliare la giustizia e la lode davanti a tutti i popoli. ~ u"= Io gioisco pienamente nel Signore, la mia anima esulta nel mio Dio, perché mi ha rivestito delle vesti di salvezza, mi ha avvolto con il manto della giustizia, come uno sposo che si cinge il diadema e come una sposa che si adorna di gioielli. 9 k"= Sarà famosa tra i popoli la loro stirpe, i loro discendenti tra le nazioni. Coloro che li vedranno ne avranno stima, perché essi sono la stirpe che il Signore ha benedetto. ) K"=Poiché io sono il Signore che amo il diritto e odio la rapina e l'ingiustizia: io darò loro fedelmente il salario, concluderò con loro un'alleanza perenne. 5 c"=Perché il loro obbrobrio fu di doppia misura, vergogna e insulto furono la loro porzione; per questo possiederanno il doppio nel loro paese, avranno una letizia perenne. !;"=Voi sarete chiamati sacerdoti del Signore, ministri del nostro Dio sarete detti. Vi godrete i beni delle nazioni, trarrete vanto dalle loro ricchezze. ta"=Ci saranno stranieri a pascere i vostri greggi e figli di stranieri saranno vostri contadini e vignaioli. "=Ricostruiranno le vecchie rovine, rialzeranno gli antichi ruderi, restaureranno le città desolate, devastate da più generazioni. "=per allietare gli afflitti di Sion, per dare loro una corona invece della cenere, olio di letizia invece dell'abito da lutto, canto di lode invece di un cuore mesto. Essi si chiameranno querce di giustizia, piantagione del Signore per manifestare la sua gloria. "=a promulgare l'anno di misericordia del Signore, un giorno di vendetta per il nostro Dio, per consolare tutti gli afflitti,  "=Lo spirito del Signore Dio è su di me perché il Signore mi ha consacrato con l'unzione; mi ha mandato a portare il lieto annunzio ai miseri, a fasciare le piaghe dei cuori spezzati, a proclamare la libertà degli schiavi, la scarcerazione dei prigionieri, "<Il piccolo diventerà un migliaio, il minimo un immenso popolo; io sono il Signore: a suo tempo, farò ciò speditamente. 2]"<Il tuo popolo sarà tutto di giusti, per sempre avranno in possesso la terra, germogli delle piantagioni del Signore, lavoro delle sue mani per mostrare la sua gloria. 5"<Il tuo sole non tramonterà più né la tua luna si dileguerà, perché il Signore sarà per te luce eterna; saranno finiti i giorni del tuo lutto. 3_"<Il sole non sarà più la tua luce di giorno, né ti illuminerà più il chiarore della luna. Ma il Signore sarà per te luce eterna, il tuo Dio sarà il tuo splendore. 4~a"<Non si sentirà più parlare di prepotenza nel tuo paese, di devastazione e di distruzione entro i tuoi confini. Tu chiamerai salvezza le tue mura e gloria le tue porte. >}u"<Farò venire oro anziché bronzo, farò venire argento anziché ferro, bronzo anziché legno, ferro anziché pietre. Costituirò tuo sovrano la pace, tuo governatore la giustizia. #|?"<Tu succhierai il latte dei popoli, succhierai le ricchezze dei re. Saprai che io sono il Signore tuo salvatore e tuo redentore, io il Forte di Giacobbe. {)"<Dopo essere stata derelitta, odiata, senza che alcuno passasse da te, io farò di te l'orgoglio dei secoli, la gioia di tutte le generazioni. Pz"<Verranno a te in atteggiamento umile i figli dei tuoi oppressori; ti si getteranno proni alle piante dei piedi quanti ti disprezzavano. Ti chiameranno Città del Signore, Sion del Santo di Israele. )yK"< La gloria del Libano verrà a te, cipressi, olmi e abeti insieme, per abbellire il luogo del mio santuario, per glorificare il luogo dove poggio i miei piedi. rx]"< Perché il popolo e il regno che non vorranno servirti periranno e le nazioni saranno tutte sterminate. 4wa"< Le tue porte saranno sempre aperte, non si chiuderanno né di giorno né di notte, per lasciar introdurre da te le ricchezze dei popoli e i loro re che faranno da guida. (vI"< Stranieri ricostruiranno le tue mura, i loro re saranno al tuo servizio, perché nella mia ira ti ho colpito, ma nella mia benevolenza ho avuto pietà di te. Lu"< Sono navi che si radunano per me, le navi di Tarsis in prima fila, per portare i tuoi figli da lontano, con argento e oro, per il nome del Signore tuo Dio, per il Santo di Israele che ti onora. Wt'"<Chi sono quelle che volano come nubi e come colombe verso le loro colombaie? Es"<Tutti i greggi di Kedàr si raduneranno da te, i montoni dei Nabatei saranno a tuo servizio, saliranno come offerta gradita sul mio altare; renderò splendido il tempio della mia gloria. !r;"<Uno stuolo di cammelli ti invaderà, dromedari di Madian e di Efa, tutti verranno da Saba, portando oro e incenso e proclamando le glorie del Signore. +qO"<A quella vista sarai raggiante, palpiterà e si dilaterà il tuo cuore, perché le ricchezze del mare si riverseranno su di te, verranno a te i beni dei popoli. !p;"<Alza gli occhi intorno e guarda: tutti costoro si sono radunati, vengono a te. I tuoi figli vengono da lontano, le tue figlie sono portate in braccio. To!"<Cammineranno i popoli alla tua luce, i re allo splendore del tuo sorgere. n-"<Poiché, ecco, le tenebre ricoprono la terra, nebbia fitta avvolge le nazioni; ma su di te risplende il Signore, la sua gloria appare su di te. im M"hu";Egli si è rivestito di giustizia come di una corazza, e sul suo capo ha posto l'elmo della salvezza. Ha indossato le vesti della vendetta, si è avvolto di zelo come di un manto. "g=";Egli ha visto che non c'era alcuno, si è meravigliato perché nessuno intercedeva. Ma lo ha soccorso il suo braccio, la sua giustizia lo ha sostenuto. $fA";Così la verità è abbandonata, chi disapprova il male viene spogliato. Ha visto questo il Signore ed è male ai suoi occhi che non ci sia più diritto. e";Così è trascurato il diritto e la giustizia se ne sta lontana, la verità incespica in piazza, la rettitudine non può entrarvi. +dO"; prevaricare e rinnegare il Signore, cessare di seguire il nostro Dio, parlare di oppressione e di ribellione, concepire con il cuore e pronunciare parole false. :cm"; Poiché sono molti davanti a te i nostri delitti, i nostri peccati testimoniano contro di noi; poiché i nostri delitti ci stanno davanti e noi conosciamo le nostre iniquità: b"; Noi tutti urliamo come orsi, andiamo gemendo come colombe; speravamo nel diritto ma non c'è, nella salvezza ma essa è lontana da noi. *aM"; Tastiamo come ciechi la parete, come privi di occhi camminiamo a tastoni; inciampiamo a mezzogiorno come al crepuscolo; tra i vivi e vegeti siamo come i morti. .`U"; Per questo il diritto si è allontanato da noi e non ci raggiunge la giustizia. Speravamo la luce ed ecco le tenebre, lo splendore, ma dobbiamo camminare nel buio. _3";Non conoscono la via della pace, non c'è giustizia nel loro procedere; rendono tortuosi i loro sentieri, chiunque vi cammina non conosce la pace. +^O";I loro piedi corrono al male, si affrettano a spargere sangue innocente; i loro pensieri sono pensieri iniqui, desolazione e distruzione sono sulle loro strade. .]U";Le loro tele non servono per vesti, essi non si possono coprire con i loro manufatti; le loro opere sono opere inique, il frutto di oppressioni è nelle loro mani. \";Dischiudono uova di serpenti velenosi, tessono tele di ragno; chi mangia quelle uova morirà, e dall'uovo schiacciato esce una vipera. ([I";Nessuno muove causa con giustizia, nessuno la discute con lealtà. Si confida nel nulla e si dice il falso, si concepisce la malizia e si genera l'iniquità. !Z;";Le vostre palme sono macchiate di sangue e le vostre dita di iniquità; le vostre labbra proferiscono menzogne, la vostra lingua sussurra perversità. %YC";Ma le vostre iniquità hanno scavato un abisso fra voi e il vostro Dio; i vostri peccati gli hanno fatto nascondere il suo volto così che non vi ascolta. X ";Ecco non è troppo corta la mano del Signore da non poter salvare; né tanto duro è il suo orecchio, da non poter udire. 9Wk":allora troverai la delizia nel Signore. Io ti farò calcare le alture della terra, ti farò gustare l'eredità di Giacobbe tuo padre, poiché la bocca del Signore ha parlato. V{": Se tratterrai il piede dal violare il sabato, dallo sbrigare affari nel giorno a me sacro, se chiamerai il sabato delizia e venerando il giorno sacro al Signore, se lo onorerai evitando di metterti in cammino, di sbrigare affari e di contrattare, 8Ui": La tua gente riedificherà le antiche rovine, ricostruirai le fondamenta di epoche lontane. Ti chiameranno riparatore di brecce, restauratore di case in rovina per abitarvi. 4Ta": Ti guiderà sempre il Signore, ti sazierà in terreni aridi, rinvigorirà le tue ossa; sarai come un giardino irrigato e come una sorgente le cui acque non inaridiscono. S1": se offrirai il pane all'affamato, se sazierai chi è digiuno, allora brillerà fra le tenebre la tua luce, la tua tenebra sarà come il meriggio. 8Ri": Allora lo invocherai e il Signore ti risponderà; implorerai aiuto ed egli dirà: "Eccomi!". Se toglierai di mezzo a te l'oppressione, il puntare il dito e il parlare empio, (QI":Allora la tua luce sorgerà come l'aurora, la tua ferita si rimarginerà presto. Davanti a te camminerà la tua giustizia, la gloria del Signore ti seguirà. GP":Non consiste forse nel dividere il pane con l'affamato, nell'introdurre in casa i miseri, senza tetto, nel vestire uno che vedi nudo, senza distogliere gli occhi da quelli della tua carne? (OI":Non è piuttosto questo il digiuno che voglio: sciogliere le catene inique, togliere i legami del giogo, rimandare liberi gli oppressi e spezzare ogni giogo? gNG":È forse come questo il digiuno che bramo, il giorno in cui l'uomo si mortifica? Piegare come un giunco il proprio capo, usare sacco e cenere per letto, forse questo vorresti chiamare digiuno e giorno gradito al Signore? #M?":Ecco, voi digiunate fra litigi e alterchi e colpendo con pugni iniqui. Non digiunate più come fate oggi, così da fare udire in alto il vostro chiasso. 0LY":"Perché digiunare, se tu non lo vedi, mortificarci, se tu non lo sai?". Ecco, nel giorno del vostro digiuno curate i vostri affari, angariate tutti i vostri operai. WK'":Mi ricercano ogni giorno, bramano di conoscere le mie vie, come un popolo che pratichi la giustizia e non abbia abbandonato il diritto del suo Dio; mi chiedono giudizi giusti, bramano la vicinanza di Dio: J 5":Grida a squarciagola, non aver riguardo; come una tromba alza la voce; dichiara al mio popolo i suoi delitti, alla casa di Giacobbe i suoi peccati. 6Ig"9Non v'è pace per gli empi, dice il mio Dio. kHO"9Gli empi sono come un mare agitato che non può calmarsi e le cui acque portan su melma e fango. iGK"9io pongo sulle labbra: "Pace, pace ai lontani e ai vicini", dice il Signore, "io li guarirò". hFI"9Ho visto le sue vie, ma voglio sanarlo, guidarlo e offrirgli consolazioni. E ai suoi afflitti .EU"9Per l'iniquità dei suoi guadagni mi sono adirato, l'ho percosso, mi sono nascosto e sdegnato; eppure egli, voltandosi, se n'è andato per le strade del suo cuore. !D;"9Poiché io non voglio discutere sempre né per sempre essere adirato; altrimenti davanti a me verrebbe meno lo spirito e l'alito vitale che ho creato. C{"9Poiché così parla l'Alto e l'Eccelso, che ha una sede eterna e il cui nome è santo: In un luogo eccelso e santo io dimoro, ma sono anche con gli oppressi e gli umiliati, per ravvivare lo spirito degli umili e rianimare il cuore degli oppressi. mBS"9Si dirà: "Spianate, spianate, preparate la via, rimuovete gli ostacoli sulla via del mio popolo". @Ay"9 Alle tue grida ti salvino i tuoi guadagni. Tutti se li porterà via il vento, un soffio se li prenderà. Chi invece confida in me possederà la terra, erediterà il mio santo monte. [@/"9 Io divulgherò la tua giustizia e le tue opere, che non ti saranno di vantaggio. 7?g"9 Chi hai temuto? Di chi hai avuto paura per farti infedele? E di me non ti ricordi, non ti curi? Non sono io che uso pazienza e chiudo un occhio? Ma tu non hai timore di me. >"9 Ti sei stancata in tante tue vie, ma non hai detto: "È inutile". Hai trovato come ravvivare la mano; per questo non ti senti esausta. ='"9 Ti sei presentata al re con olio, hai moltiplicato i tuoi profumi; hai inviato lontano i tuoi messaggeri, ti sei abbassata fino agli inferi. Y<+"9Dietro la porta e gli stipiti hai posto il tuo emblema. Lontano da me hai scoperto il tuo giaciglio, vi sei salita, lo hai allargato; hai patteggiato con coloro con i quali amavi trescare; guardavi la mano. p;Y"9Su un monte imponente ed elevato hai posto il tuo giaciglio; anche là sei salita per fare sacrifici. ]:3"9Tra le pietre levigate del torrente è la parte che ti spetta: esse sono la porzione che ti è toccata. Anche ad esse hai offerto libazioni, hai portato offerte sacrificali. E di questo dovrei forse consolarmi? 9 "9Voi, che spasimate fra i terebinti, sotto ogni albero verde, che sacrificate bambini nelle valli, tra i crepacci delle rocce. 8%"9Su chi intendete divertirvi? Contro chi allargate la bocca e tirate fuori la lingua? Forse voi non siete figli del peccato, prole bastarda? c7?"9Ora, venite qui, voi, figli della maliarda, progenie di un adultero e di una prostituta. Z6-"9Egli entra nella pace, riposa sul suo giaciglio chi cammina per la via diritta. 5 "9Perisce il giusto, nessuno ci bada. I pii sono tolti di mezzo, nessuno ci fa caso. Il giusto è tolto di mezzo a causa del male. 4 "8 "Venite, io prenderò vino e ci ubriacheremo di bevande inebrianti. Domani sarà come oggi; ce n'è una riserva molto grande". *3M"8 Ma tali cani avidi, che non sanno saziarsi, sono i pastori incapaci di comprendere. Ognuno segue la sua via, ognuno bada al proprio interesse, senza eccezione. #2?"8 I suoi guardiani sono tutti ciechi, non si accorgono di nulla. Sono tutti cani muti, incapaci di abbaiare; sonnecchiano accovacciati, amano appisolarsi. c1?"8 Voi tutte, bestie dei campi, venite a mangiare; voi tutte, bestie della foresta, venite. 0 "8Oracolo del Signore Dio che raduna i dispersi di Israele: "Io ancora radunerò i suoi prigionieri, oltre quelli già radunati". o/W"8li condurrò sul mio monte santo e li colmerò di gioia nella mia casa di preghiera. I loro olocausti e i loro sacrifici saliranno graditi sul mio altare, perché il mio tempio si chiamerà casa di preghiera per tutti i popoli". L."8Gli stranieri, che hanno aderito al Signore per servirlo e per amare il nome del Signore, e per essere suoi servi, quanti si guardano dal profanare il sabato e restano fermi nella mia alleanza, ,-Q"8io concederò nella mia casa e dentro le mie mura un posto e un nome migliore che ai figli e alle figlie; darò loro un nome eterno che non sarà mai cancellato. ,7"8Poiché così dice il Signore: "Agli eunuchi, che osservano i miei sabati, preferiscono le cose di mio gradimento e restan fermi nella mia alleanza, "+="8Non dica lo straniero che ha aderito al Signore: "Certo mi escluderà il Signore dal suo popolo!". Non dica l'eunuco: "Ecco, io sono un albero secco!". &*E"8Beato l'uomo che così agisce e il figlio dell'uomo che a questo si attiene, che osserva il sabato senza profanarlo, che preserva la sua mano da ogni male. #) A"8Così dice il Signore: "Osservate il diritto e praticate la giustizia, perché prossima a venire è la mia salvezza; la mia giustizia sta per rivelarsi". (/"7 Invece di spine cresceranno cipressi, invece di ortiche cresceranno mirti; ciò sarà a gloria del Signore, un segno eterno che non scomparirà. 2']"7 Voi dunque partirete con gioia, sarete condotti in pace. I monti e i colli davanti a voi eromperanno in grida di gioia e tutti gli alberi dei campi batteranno le mani. 4&a"7 così sarà della parola uscita dalla mia bocca: non ritornerà a me senza effetto, senza aver operato ciò che desidero e senza aver compiuto ciò per cui l'ho mandata. S%"7 Come infatti la pioggia e la neve scendono dal cielo e non vi ritornano senza avere irrigato la terra, senza averla fecondata e fatta germogliare, perché dia il seme al seminatore e pane da mangiare, $"7 Quanto il cielo sovrasta la terra, tanto le mie vie sovrastano le vostre vie, i miei pensieri sovrastano i vostri pensieri. w#g"7Perché i miei pensieri non sono i vostri pensieri, le vostre vie non sono le mie vie - oracolo del Signore. !";"7L'empio abbandoni la sua via e l'uomo iniquo i suoi pensieri; ritorni al Signore che avrà misericordia di lui e al nostro Dio che largamente perdona. R!"7Cercate il Signore, mentre si fa trovare, invocatelo, mentre è vicino. 5 c"7Ecco tu chiamerai gente che non conoscevi; accorreranno a te popoli che non ti conoscevano a causa del Signore, tuo Dio, del Santo di Israele, perché egli ti ha onorato. Z-"7Ecco l'ho costituito testimonio fra i popoli, principe e sovrano sulle nazioni. "7Porgete l'orecchio e venite a me, ascoltate e voi vivrete. Io stabilirò per voi un'alleanza eterna, i favori assicurati a Davide. -S"7Perché spendete denaro per ciò che non è pane, il vostro patrimonio per ciò che non sazia? Su, ascoltatemi e mangerete cose buone e gusterete cibi succulenti.  !"7O voi tutti assetati venite all'acqua, chi non ha denaro venga ugualmente; comprate e mangiate senza denaro e, senza spesa, vino e latte. dA"6Nessun'arma affilata contro di te avrà successo, farai condannare ogni lingua che si alzerà contro di te in giudizio. Questa è la sorte dei servi del Signore, quanto spetta a loro da parte mia. Oracolo del Signore. &E"6Ecco, io ho creato il fabbro che soffia sul fuoco delle braci e ne trae gli strumenti per il suo lavoro, e io ho creato anche il distruttore per devastare. dA"6Ecco, se ci sarà un attacco, non sarà da parte mia. Chi ti attacca cadrà contro di te. "6sarai fondata sulla giustizia. Sta' lontana dall'oppressione, perché non dovrai temere, dallo spavento, perché non ti si accosterà. hI"6 Tutti i tuoi figli saranno discepoli del Signore, grande sarà la prosperità dei tuoi figli; |q"6 Farò di rubini la tua merlatura, le tue porte saranno di carbonchi, tutta la tua cinta sarà di pietre preziose. "6 Afflitta, percossa dal turbine, sconsolata, ecco io pongo sulla malachite le tue pietre e sugli zaffiri le tue fondamenta. A{"6 Anche se i monti si spostassero e i colli vacillassero, non si allontanerebbe da te il mio affetto, né vacillerebbe la mia alleanza di pace; dice il Signore che ti usa misericordia. B}"6 Ora è per me come ai giorni di Noè, quando giurai che non avrei più riversato le acque di Noè sulla terra; così ora giuro di non più adirarmi con te e di non farti più minacce. 1"6In un impeto di collera ti ho nascosto per un poco il mio volto; ma con affetto perenne ho avuto pietà di te, dice il tuo redentore, il Signore. W'"6Per un breve istante ti ho abbandonata, ma ti riprenderò con immenso amore. 9"6Come una donna abbandonata e con l'animo afflitto, ti ha il Signore richiamata. Viene forse ripudiata la donna sposata in gioventù? Dice il tuo Dio. 9"6Poiché tuo sposo è il tuo creatore, Signore degli eserciti è il suo nome; tuo redentore è il Santo di Israele, è chiamato Dio di tutta la terra. Y+"6Non temere, perché non dovrai più arrossire; non vergognarti, perché non sarai più disonorata; anzi, dimenticherai la vergogna della tua giovinezza e non ricorderai più il disonore della tua vedovanza.  %"6poiché ti allargherai a destra e a sinistra e la tua discendenza entrerà in possesso delle nazioni, popolerà le città un tempo deserte. "6Allarga lo spazio della tua tenda, stendi i teli della tua dimora senza risparmio, allunga le cordicelle, rinforza i tuoi paletti, ]  5"6Esulta, o sterile che non hai partorito, prorompi in grida di giubilo e di gioia, tu che non hai provato i dolori, perché più numerosi sono i figli dell'abbandonata che i figli della maritata, dice il Signore. p Y"5 Perciò io gli darò in premio le moltitudini, dei potenti egli farà bottino, perché ha consegnato se stesso alla morte ed è stato annoverato fra gli empi, mentre egli portava il peccato di molti e intercedeva per i peccatori. ) K"5 Dopo il suo intimo tormento vedrà la luce e si sazierà della sua conoscenza; il giusto mio servo giustificherà molti, egli si addosserà la loro iniquità. ?w"5 Ma al Signore è piaciuto prostrarlo con dolori. Quando offrirà se stesso in espiazione, vedrà una discendenza, vivrà a lungo, si compirà per mezzo suo la volontà del Signore. +"5 Gli si diede sepoltura con gli empi, con il ricco fu il suo tumulo, sebbene non avesse commesso violenza né vi fosse inganno nella sua bocca. B}"5Con oppressione e ingiusta sentenza fu tolto di mezzo; chi si affligge per la sua sorte? Sì, fu eliminato dalla terra dei viventi, per l'iniquità del mio popolo fu percosso a morte. 2]"5Maltrattato, si lasciò umiliare e non aprì la sua bocca; era come agnello condotto al macello, come pecora muta di fronte ai suoi tosatori, e non aprì la sua bocca. '"5Noi tutti eravamo sperduti come un gregge, ognuno di noi seguiva la sua strada; il Signore fece ricadere su di lui l'iniquità di noi tutti. A{"5Egli è stato trafitto per i nostri delitti, schiacciato per le nostre iniquità. Il castigo che ci dà salvezza si è abbattuto su di lui; per le sue piaghe noi siamo stati guariti. -"5Eppure egli si è caricato delle nostre sofferenze, si è addossato i nostri dolori e noi lo giudicavamo castigato, percosso da Dio e umiliato. 9k"5Disprezzato e reietto dagli uomini, uomo dei dolori che ben conosce il patire, come uno davanti al quale ci si copre la faccia, era disprezzato e non ne avevamo alcuna stima. ?w"5È cresciuto come un virgulto davanti a lui e come una radice in terra arida. Non ha apparenza né bellezza per attirare i nostri sguardi, non splendore per provare in lui diletto. n W"5Chi avrebbe creduto alla nostra rivelazione? A chi sarebbe stato manifestato il braccio del Signore? A~{"4così si meraviglieranno di lui molte genti; i re davanti a lui si chiuderanno la bocca, poiché vedranno un fatto mai ad essi raccontato e comprenderanno ciò che mai avevano udito. }'"4Come molti si stupirono di lui - tanto era sfigurato per essere d'uomo il suo aspetto e diversa la sua forma da quella dei figli dell'uomo - X|)"4 Ecco, il mio servo avrà successo, sarà onorato, esaltato e molto innalzato. ${A"4 Voi non dovrete uscire in fretta né andarvene come uno che fugge, perché davanti a voi cammina il Signore, il Dio di Israele chiude la vostra carovana. z "4 Fuori, fuori, uscite di là! Non toccate niente d'impuro. Uscite da essa, purificatevi, voi che portate gli arredi del Signore! y"4 Il Signore ha snudato il suo santo braccio davanti a tutti i popoli; tutti i confini della terra vedranno la salvezza del nostro Dio. x"4 Prorompete insieme in canti di gioia, rovine di Gerusalemme, perché il Signore ha consolato il suo popolo, ha riscattato Gerusalemme. w "4Senti? Le tue sentinelle alzano la voce, insieme gridano di gioia, poiché vedono con gli occhi il ritorno del Signore in Sion. 4va"4Come sono belli sui monti i piedi del messaggero di lieti annunzi che annunzia la pace, messaggero di bene che annunzia la salvezza, che dice a Sion: "Regna il tuo Dio". qu["4Pertanto il mio popolo conoscerà il mio nome, comprenderà in quel giorno che io dicevo: Eccomi qua". \t1"4Ora, che faccio io qui? - oracolo del Signore - Sì, il mio popolo è stato deportato per nulla! I suoi dominatori trionfavano - oracolo del Signore - e sempre, tutti i giorni il mio nome è stato disprezzato. s+"4Poiché dice il Signore Dio: "In Egitto è sceso il mio popolo un tempo per abitarvi come straniero; poi l'Assiro senza motivo lo ha oppresso. br="4Poiché dice il Signore: "Senza prezzo foste venduti e sarete riscattati senza denaro". rq]"4Scuotiti la polvere, alzati, Gerusalemme schiava! Sciogliti dal collo i legami, schiava figlia di Sion! ?p y"4Svegliati, svegliati, rivestiti della tua magnificenza, Sion; indossa le vesti più belle, Gerusalemme, città santa; perché mai più entrerà in te il non circonciso né l'impuro. +oO"3Lo metterò in mano ai tuoi torturatori che ti dicevano: Cùrvati che noi ti passiamo sopra. Tu facevi del tuo dorso un suolo e come una strada per i passanti". =ns"3Così dice il tuo Signore Dio, il tuo Dio che difende la causa del suo popolo: "Ecco io ti tolgo di mano il calice della vertigine, la coppa della mia ira; tu non lo berrai più. Km"3Perciò ascolta anche questo, o misera, o ebbra, ma non di vino. #l?"3I tuoi figli giacciono privi di forze agli angoli di tutte le strade, come antilope in una rete, pieni dell'ira del Signore, della minaccia del tuo Dio. ykk"3Due mali ti hanno colpito, chi avrà pietà di te? Desolazione e distruzione, fame e spada, chi ti consolerà? j"3Nessuno la guida tra tutti i figli che essa ha partorito; nessuno la prende per mano tra tutti i figli che essa ha allevato. (iI"3Svegliati, svegliati, alzati, Gerusalemme, che hai bevuto dalla mano del Signore il calice della sua ira; la coppa della vertigine hai bevuto, l'hai vuotata. 8hi"3Io ho posto le mie parole sulla tua bocca, ti ho nascosto sotto l'ombra della mia mano, quando ho disteso i cieli e fondato la terra, e ho detto a Sion: "Tu sei mio popolo". gw"3Io sono il Signore tuo Dio, che sconvolge il mare così che ne fremano i flutti, e si chiama Signore degli eserciti. dfA"3Il prigioniero sarà presto liberato; egli non morirà nella fossa né mancherà di pane. e"3 Hai dimenticato il Signore tuo creatore, che ha disteso i cieli e gettato le fondamenta della terra. Avevi sempre paura, tutto il giorno, davanti al furore dell'avversario, perché egli tentava di distruggerti. Ma dove è ora il furore dell'avversario? d "3 Io, io sono il tuo consolatore. Chi sei tu perché tema uomini che muoiono e un figlio dell'uomo che avrà la sorte dell'erba? =cs"3 I riscattati dal Signore ritorneranno e verranno in Sion con esultanza; felicità perenne sarà sul loro capo; giubilo e felicità li seguiranno; svaniranno afflizioni e sospiri. b9"3 Forse non hai prosciugato il mare, le acque del grande abisso e non hai fatto delle profondità del mare una strada, perché vi passassero i redenti? Oa"3 Svegliati, svegliati, rivestiti di forza, o braccio del Signore. Svegliati come nei giorni antichi, come tra le generazioni passate. Non hai tu forse fatto a pezzi Raab, non hai trafitto il drago? 1`["3poiché le tarme li roderanno come una veste e la tignola li roderà come lana, ma la mia giustizia durerà per sempre, la mia salvezza di generazione in generazione. "_="3Ascoltatemi, esperti della giustizia, popolo che porti nel cuore la mia legge. Non temete l'insulto degli uomini, non vi spaventate per i loro scherni; ^ "3Alzate al cielo i vostri occhi e guardate la terra di sotto, poiché i cieli si dissolveranno come fumo, la terra si logorerà come una veste e i suoi abitanti moriranno come larve. Ma la mia salvezza durerà sempre, la mia giustizia non sarà annientata. 2]]"3La mia vittoria è vicina, si manifesterà come luce la mia salvezza; le mie braccia governeranno i popoli. In me spereranno le isole, avranno fiducia nel mio braccio. \"3Ascoltatemi attenti, o popoli; nazioni, porgetemi l'orecchio. Poiché da me uscirà la legge, il mio diritto sarà luce dei popoli. `[9"3Davvero il Signore ha pietà di Sion, ha pietà di tutte le sue rovine, rende il suo deserto come l'Eden, la sua steppa come il giardino del Signore. Giubilo e gioia saranno in essa, ringraziamenti e inni di lode! Z"3Guardate ad Abramo vostro padre, a Sara che vi ha partorito; poiché io chiamai lui solo, lo benedissi e lo moltiplicai.  ~}}||{{%zRyxxixwbvuutssrr%qhpoo]nnsmm`ll?kk9jj7iHhvggPfeedocbbdaaT`f`_^o]]*\z[ZYXXWVV!UTTSRR0QPPJOAN#MMLKK]JIII HH>GGjFF[EEUDCC3BAAYA$@t=~<;;W::!9988 77e655#433>2s110R//;.--,++I**')(M''K&%%f$y##\""!D ((l;=n1n]]N S  a ] j'Op%^},Per questo li azzanna il leone della foresta, il lupo delle steppe ne fa scempio, il leopardo sta in agguato vicino alle loro città quanti ne escono saranno sbranati; perché si sono moltiplicati i loro peccati, sono aumentate le loro ribellioni. ;]o,Mi rivolgerò ai grandi e parlerò loro. Certo, essi conoscono la via del Signore, il diritto del loro Dio". Ahimè, anche questi hanno rotto il giogo, hanno spezzato i legami! \,Io pensavo: "Certo, sono di bassa condizione, agiscono da stolti, perché non conoscono la via del Signore, il diritto del loro Dio. l[Q,Signore, i tuoi occhi non cercano forse la fedeltà? Tu li hai percossi, ma non mostrano dolore; li hai fiaccati, ma rifiutano di comprendere la correzione. Hanno indurito la faccia più di una rupe, non vogliono convertirsi. VZ%,Anche quando esclamano: "Per la vita del Signore!", certo giurano il falso. ZY /,Percorrete le vie di Gerusalemme, osservate bene e informatevi, cercate nelle sue piazze se trovate un uomo, uno solo che agisca giustamente e cerchi di mantenersi fedele, e io le perdonerò, dice il Signore. SX,Sento un grido come di donna nei dolori, un urlo come di donna al primo parto, è il grido della figlia di Sion, che spasima e tende le mani: "Guai a me! Sono affranta, affranta per tutti gli uccisi". dWA,E tu, devastata, che farai? Anche se ti vestissi di scarlatto, ti adornassi di fregi d'oro e ti facessi gli occhi grandi con il bistro, invano ti faresti bella. I tuoi amanti ti disprezzano; essi vogliono la tua vita. 8Vi,Per lo strepito di cavalieri e di arcieri ogni città è in fuga, vanno nella folta boscaglia e salgono sulle rupi. Ogni città è abbandonata, non c'è rimasto un sol uomo. U),Pertanto la terra sarà in lutto e i cieli lassù si oscureranno, perché io l'ho detto e non me ne pento, l'ho stabilito e non ritratterò". _T7,Poiché dice il Signore: "Devastato sarà tutto il paese; io compirò uno sterminio. S,Guardai ed ecco la terra fertile era un deserto e tutte le sue città erano state distrutte dal Signore e dalla sua ira ardente. \R1,Guardai ed ecco non c'era nessuno e tutti gli uccelli dell'aria erano volati via. JQ ,Guardai i monti ed ecco tremavano e tutti i colli ondeggiavano. RP,Guardai la terra ed ecco solitudine e vuoto, i cieli, e non v'era luce. O9,"Stolto è il mio popolo: non mi conoscono, sono figli insipienti, senza intelligenza; sono esperti nel fare il male, ma non sanno compiere il bene". IN ,Fino a quando dovrò vedere segnali e udire squilli di tromba? M,Si annunzia rovina sopra rovina: tutto il paese è devastato. A un tratto sono distrutte le mie tende, in un attimo i miei padiglioni. ?Lw,Le mie viscere, le mie viscere! Sono straziato. Le pareti del mio cuore! Il cuore mi batte forte; non riesco a tacere, perché ho udito uno squillo di tromba, un fragore di guerra. K1,La tua condotta e le tue azioni ti hanno causato tutto ciò. Questo il guadagno della tua malvagità; com'è amaro! Ora ti penetra fino al cuore. qJ[,Come custodi d'un campo l'hanno circondata, perché si è ribellata contro di me. Oracolo del Signore. I#,Annunziatelo alle genti, fatelo sapere a Gerusalemme. Gli assedianti vengono da una terra lontana, mandano urla contro le città di Giuda, cH?,Ecco, una voce reca la notizia da Dan, si annunzia la sventura dalle montagne di Efraim. G!,Purifica il tuo cuore dalla malvagità, Gerusalemme, perché possa uscirne salva. Fino a quando albergheranno in te pensieri d'iniquità? F#, Ecco, egli sale come nubi e come un turbine sono i suoi carri, i suoi cavalli sono più veloci delle aquile. Guai a noi che siamo perduti! sE_, Un vento minaccioso si alza per mio ordine. Ora, anch'io voglio pronunziare contro di essi la condanna". >Du, In quel tempo si dirà a questo popolo e a Gerusalemme: "Il vento ardente delle dune soffia dal deserto verso la figlia del mio popolo, non per vagliare, né per mondare il grano. -CS, Essi diranno: Ah, Signore Dio hai dunque del tutto ingannato questo popolo e Gerusalemme, quando dicevi: Voi avrete pace, mentre una spada giunge fino alla gola". B9, E in quel giorno, dice il Signore, verrà meno il coraggio del re e il coraggio dei capi; i sacerdoti saranno costernati e i profeti saranno stupiti. A,Per questo vestitevi di sacco, lamentatevi e alzate grida, perché non si è allontanata l'ira ardente del Signore da noi. O@,Il leone è balzato dalla boscaglia, il distruttore di nazioni si è mosso dalla sua dimora per ridurre la tua terra a una desolazione: le tue città saranno distrutte, non vi rimarranno abitanti. ?,Alzate un segnale verso Sion; fuggite, non indugiate, perché io mando da settentrione una sventura e una grande rovina. (>I,Annunziatelo in Giuda, fatelo udire a Gerusalemme; suonate la tromba nel paese, gridate a piena voce e dite: Radunatevi ed entriamo nelle città fortificate. r=],Circoncidetevi per il Signore, circoncidete il vostro cuore, uomini di Giuda e abitanti di Gerusalemme, perché la mia ira non divampi come fuoco e non bruci senza che alcuno la possa spegnere, a causa delle vostre azioni perverse. }<s,Dice il Signore agli uomini di Giuda e a Gerusalemme: "Dissodatevi un terreno incolto e non seminate fra le spine. %;C,Il tuo giuramento sarà: Per la vita del Signore, con verità, rettitudine e giustizia. Allora i popoli si diranno benedetti da te e di te si vanteranno". : ',"Se vuoi ritornare, o Israele - dice il Signore - a me dovrai ritornare. Se rigetterai i tuoi abomini, non dovrai più vagare lontano da me. x9i,Avvolgiamoci nella nostra vergogna, la nostra confusione ci ricopra, perché abbiamo peccato contro il Signore nostro Dio, noi e i nostri padri, dalla nostra giovinezza fino ad oggi; non abbiamo ascoltato la voce del Signore nostro Dio". &8E,L'infamia ha divorato fino dalla nostra giovinezza il frutto delle fatiche dei nostri padri, i loro greggi e i loro armenti, i loro figli e le loro figlie. 7,In realtà, menzogna sono le colline, come anche il clamore sui monti; davvero nel Signore nostro Dio è la salvezza di Israele. 6 ,"Ritornate, figli traviati, io risanerò le vostre ribellioni". "Ecco, noi veniamo a te perché tu sei il Signore nostro Dio. 5+,Sui colli si ode una voce, pianto e gemiti degli Israeliti, perché hanno reso tortuose le loro vie, si sono dimenticati del Signore loro Dio. 4,Ma come una donna è infedele al suo amante, così voi, casa di Israele, siete stati infedeli a me". Oracolo del Signore. _37,Io pensavo: Come vorrei considerarti tra i miei figli e darti una terra invidiabile, un'eredità che sia l'ornamento più prezioso dei popoli! Io pensavo: Voi mi direte: Padre mio, e non tralascerete di seguirmi. ?2w,In quei giorni la casa di Giuda andrà verso la casa di Israele e tutte e due torneranno insieme dalla regione settentrionale nel paese che io avevo dato in eredità ai loro padri. 71g,In quel tempo chiameranno Gerusalemme trono del Signore; tutti i popoli vi si raduneranno nel nome del Signore e non seguiranno più la caparbietà del loro cuore malvagio. {0o,Quando poi vi sarete moltiplicati e sarete stati fecondi nel paese, in quei giorni - dice il Signore - non si parlerà più dell'arca dell'alleanza del Signore; nessuno ci penserà né se ne ricorderà; essa non sarà rimpianta né rifatta. c/?,Vi darò pastori secondo il mio cuore, i quali vi guideranno con scienza e intelligenza. 0.Y,Ritornate, figli traviati - dice il Signore - perché io sono il vostro padrone. Io vi prenderò uno da ogni città e due da ciascuna famiglia e vi condurrò a Sion. F-, Su, riconosci la tua colpa, perché sei stata infedele al Signore tuo Dio; hai profuso l'amore agli stranieri sotto ogni albero verde e non hai ascoltato la mia voce. Oracolo del Signore. [,/, Va' e grida tali cose verso il settentrione dicendo: Ritorna, Israele ribelle, dice il Signore. Non ti mostrerò la faccia sdegnata, perché io sono pietoso, dice il Signore. Non conserverò l'ira per sempre. i+K, Allora il Signore mi disse: "Israele ribelle si è dimostrata più giusta della perfida Giuda. *, Ciò nonostante, la perfida Giuda sua sorella non è ritornata a me con tutto il cuore, ma soltanto con menzogna". Parola del Signore. )}, e con il clamore delle sue prostituzioni ha contaminato il paese; ha commesso adulterio davanti alla pietra e al legno. h(I,ha visto che ho ripudiato la ribelle Israele proprio per tutti i suoi adultèri, consegnandole il documento del divorzio, ma la perfida Giuda sua sorella non ha avuto alcun timore. Anzi anch'essa è andata a prostituirsi; ',E io pensavo: Dopo che avrà fatto tutto questo tornerà a me, ma essa non è ritornata. La perfida Giuda sua sorella ha visto ciò, 7&g,Il Signore mi disse al tempo del re Giosia: "Hai visto ciò che ha fatto Israele, la ribelle? Si è recata su ogni luogo elevato e sotto ogni albero verde per prostituirsi. %,Serberà egli rancore per sempre? Conserverà in eterno la sua ira? Così parli, ma intanto ti ostini a commettere il male che puoi". [$/,E ora forse non gridi verso di me: Padre mio, amico della mia giovinezza tu sei! #5,Per questo sono state fermate le piogge e gli scrosci di primavera non sono venuti. Sfrontatezza di prostituta è la tua, ma tu non vuoi arrossire. M",Alza gli occhi sui colli e osserva: dove non ti sei disonorata? Tu sedevi sulle vie aspettandoli, come fa l'Arabo nel deserto. Così anche la terra hai contaminato con impudicizia e perversità. ! ,Se un uomo ripudia la moglie ed essa, allontanatasi da lui, si sposa con un altro uomo, tornerà il primo ancora da lei? Forse una simile donna non è tutta contaminata? Tu ti sei disonorata con molti amanti e osi tornare da me? Oracolo del Signore.  #,%Anche di là tornerai con le mani sul capo, perché il Signore ha rigettato coloro nei quali confidavi; da loro non avrai alcun vantaggio. ,$Perché ti sei ridotta così vile nel cambiare la strada? Anche dall'Egitto sarai delusa come fosti delusa dall'Assiria. 7,#Eppure protesti: Io sono innocente, la sua ira è già lontana da me. Eccomi pronto a entrare in giudizio con te, perché hai detto: Non ho peccato! +,"Perfino sugli orli delle tue vesti si trova il sangue di poveri innocenti, da te non sorpresi nell'atto di scassinare, ma presso ogni quercia. },!Come sai ben scegliere la tua via in cerca di amore! Per questo hai insegnato i tuoi costumi anche alle donne peggiori. -, Si dimentica forse una vergine dei suoi ornamenti, una sposa della sua cintura? Eppure il mio popolo mi ha dimenticato per giorni innumerevoli. b=,O generazione! Proprio voi badate alla parola del Signore! Sono forse divenuto un deserto per Israele o una terra di tenebre densissime? Perché il mio popolo dice: Ci siamo emancipati, più non faremo ritorno a te? 5,Invano ho colpito i vostri figli, voi non avete imparato la lezione. La vostra stessa spada ha divorato i vostri profeti come un leone distruttore. _7,Perché vi lamentate con me? Tutti voi mi siete stati infedeli. Oracolo del Signore. /W,E dove sono gli dei che ti sei costruiti? Si alzino, se posson salvarti nel tempo della tua sventura; poiché numerosi come le tue città sono, o Giuda, i tuoi dei! =s,Dicono a un pezzo di legno: Tu sei mio padre, e a una pietra: Tu mi hai generato. A me essi voltan le spalle e non la fronte; ma al tempo della sventura invocano: Alzati,salvaci! 0Y,Come si vergogna un ladro preso in flagrante così restano svergognati quelli della casa di Israele, essi, i loro re, i loro capi, i loro sacerdoti e i loro profeti. %C,Bada che il tuo piede non resti scalzo e che la tua gola non si inaridisca! Ma tu rispondi: No. È inutile, perché io amo gli stranieri, voglio seguirli. F,asina selvatica abituata al deserto: nell'ardore del suo desiderio aspira l'aria; chi può frenare la sua brama? Quanti la cercano non devono stancarsi: la troveranno sempre nel suo mese. 9k,Perché osi dire: Non mi sono contaminata, non ho seguito i Baal? Considera i tuoi passi là nella valle riconosci quello che hai fatto, giovane cammella leggera e vagabonda, ,Anche se ti lavassi con la soda e usassi molta potassa, davanti a me resterebbe la macchia della tua iniquità. Oracolo del Signore. ,Io ti avevo piantato come vigna scelta, tutta di vitigni genuini; ora, come mai ti sei mutata in tralci degeneri di vigna bastarda? C,Poiché già da tempo hai infranto il tuo giogo, hai spezzato i tuoi legami e hai detto: Non ti servirò! Infatti sopra ogni colle elevato e sotto ogni albero verde ti sei prostituita. mS,La tua stessa malvagità ti castiga e le tue ribellioni ti puniscono. Riconosci e vedi quanto è cosa cattiva e amara l'avere abbandonato il Signore tuo Dio e il non avere più timore di me. Oracolo del Signore degli eserciti.  ,E ora perché corri verso l'Egitto a bere le acque del Nilo? Perché corri verso l'Assiria a bere le acque dell'Eufrate? W ',Tutto ciò, forse, non ti accade perché hai abbandonato il Signore tuo Dio? F ,Perfino i figli di Menfi e di Tafni ti hanno raso la testa.  5,Contro di lui ruggiscono i leoni, fanno udire i loro urli. La sua terra è ridotta a deserto, le sue città sono state bruciate e nessuno vi abita. h I,Israele è forse uno schiavo, o un servo nato in casa? Perché allora è diventato una preda? 3_, Perché il mio popolo ha commesso due iniquità: essi hanno abbandonato me, sorgente di acqua viva, per scavarsi cisterne, cisterne screpolate, che non tengono l'acqua. L, Stupitene, o cieli; inorridite come non mai. Oracolo del Signore. 3, Ha mai un popolo cambiato dèi? Eppure quelli non sono dèi! Ma il mio popolo ha cambiato colui che è la sua gloria con un essere inutile e vano. , Recatevi nelle isole del Kittim e osservate, mandate pure a Kedar e considerate bene; vedete se là è mai accaduta una cosa simile. zm, Per questo intenterò ancora un processo contro di voi, - oracolo del Signore - e farò causa ai vostri nipoti. \1,Neppure i sacerdoti si domandarono: Dov'è il Signore? I detentori della legge non mi hanno conosciuto, i pastori mi si sono ribellati, i profeti hanno predetto nel nome di Baal e hanno seguito esseri inutili. C,Io vi ho condotti in una terra da giardino, perché ne mangiaste i frutti e i prodotti. Ma voi, appena entrati, avete contaminato la mia terra e avete reso il mio possesso un abominio. q[,e non si domandarono: Dov'è il Signore che ci fece uscire dal paese d'Egitto, ci guidò nel deserto, per una terra di steppe e di frane, per una terra arida e tenebrosa, per una terra che nessuno attraversa e dove nessuno dimora? +O,Così dice il Signore: Quale ingiustizia trovarono in me i vostri padri, per allontanarsi da me? Essi seguirono ciò ch'è vano, diventarono loro stessi vanità dA,Udite la parola del Signore, casa di Giacobbe, voi, famiglie tutte della casa di Israele! +~O,Israele era cosa sacra al Signore la primizia del suo raccolto; quanti ne mangiavano dovevano pagarla, la sventura si abbatteva su di loro. Oracolo del Signore. c}?,"Va' e grida agli orecchi di Gerusalemme: Così dice il Signore: Mi ricordo di te, dell'affetto della tua giovinezza, dell'amore al tempo del tuo fidanzamento, quando mi seguivi nel deserto,in una terra non seminata. 1| _,Mi fu rivolta questa parola del signore: o{ Y,Ti muoveranno guerra ma non ti vinceranno, perché io sono con te per salvarti". Oracolo del Signore. :z o,Ed ecco oggi io faccio di te come una fortezza, come un muro di bronzo contro tutto il paese, contro i re di Giuda e i suoi capi, contro i suoi sacerdoti e il popolo del paese. #y A,Tu, dunque, cingiti i fianchi, alzati e di' loro tutto ciò che ti ordinerò; non spaventarti alla loro vista, altrimenti ti farò temere davanti a loro. Bx ,Allora pronunzierò i miei giudizi contro di loro, per tutto il male che hanno commesso abbandonandomi, per sacrificare ad altri dèi e prostrarsi dinanzi al lavoro delle proprie mani. gw I,Poiché, ecco, io sto per chiamare tutti i regni del settentrione. Oracolo del Signore. Essi verranno e ognuno porrà il trono davanti alle porte di Gerusalemme, contro tutte le sue mura e contro tutte le città di Giuda. kv Q,Il Signore mi disse: "Dal settentrione si rovescerà la sventura su tutti gli abitanti del paese. u +, Quindi mi fu rivolta di nuovo questa parola del Signore: "Che cosa vedi?". Risposi: "Vedo una caldaia sul fuoco inclinata verso settentrione". et E, Il Signore soggiunse: "Hai visto bene, poiché io vigilo sulla mia parola per realizzarla". rs _, Mi fu rivolta questa parola del Signore: "Che cosa vedi, Geremia?". Risposi: "Vedo un ramo di mandorlo". r #, Ecco, oggi ti costituisco sopra i popoli e sopra i regni per sradicare e demolire, per distruggere e abbattere, per edificare e piantare". xq k, Il Signore stese la mano, mi toccò la bocca e il Signore mi disse: "Ecco, ti metto le mie parole sulla bocca. Tp #,Non temerli, perché io sono con te per proteggerti". Oracolo del Signore. o ,Ma il Signore mi disse: "Non dire: Sono giovane, ma va' da coloro a cui ti manderò e annunzia ciò che io ti ordinerò. Wn ),Risposi: "Ahimè, Signore Dio, ecco io non so parlare, perché sono giovane". m 1,"Prima di formarti nel grembo materno, ti conoscevo, prima che tu uscissi alla luce, ti avevo consacrato; ti ho stabilito profeta delle nazioni". -l W,Mi fu rivolta la parola del Signore: `k ;,e quindi anche al tempo di Ioiakìm figlio di Giosia, re di Giuda, fino alla fine dell'anno undecimo di Sedecìa figlio di Giosìa, re di Giuda, cioè fino alla deportazione di Gerusalemme avvenuta nel quinto mese. j ,A lui fu rivolta la parola del Signore al tempo di Giosia figlio di Amon, re di Giuda, l'anno decimoterzo del suo regno, wi k,Parole di Geremia figlio di Chelkia, uno dei sacerdoti che dimoravano in Anatòt, nel territorio di Beniamino. M"Ale vostre iniquità e le iniquità dei vostri padri, tutte insieme, dice il Signore. Costoro hanno bruciato incenso sui monti e sui colli mi hanno insultato; così io calcolerò la loro paga e la riverserò nel loro grembo. a=;"AEcco, tutto questo sta scritto davanti a me; io non tacerò finché non avrò ripagato <)"AEssi dicono: "Sta' lontano! Non accostarti a me, che per te sono sacro". Tali cose sono un fumo al mio naso, un fuoco acceso tutto il giorno. |;q"Aabitavano nei sepolcri, passavano la notte in nascondigli, mangiavano carne suina e cibi immondi nei loro piatti. :{"Aun popolo che mi provocava sempre, con sfacciataggine. Essi sacrificavano nei giardini, offrivano incenso sui mattoni, }9s"AHo teso la mano ogni giorno a un popolo ribelle; essi andavano per una strada non buona, seguendo i loro capricci, 8 1"AMi feci ricercare da chi non mi interrogava, mi feci trovare da chi non mi cercava. Dissi: "Eccomi, eccomi" a gente che non invocava il mio nome. k7O"@ Dopo tutto questo, resterai ancora insensibile, o Signore, tacerai e ci umilierai sino in fondo? 67"@ Il nostro tempio, santo e magnifico, dove i nostri padri ti hanno lodato, è divenuto preda del fuoco; tutte le nostre cose preziose sono distrutte. j5M"@ Le tue città sante sono un deserto, un deserto è diventata Sion, Gerusalemme una desolazione. x4i"@Signore, non adirarti troppo, non ricordarti per sempre dell'iniquità. Ecco, guarda: tutti siamo tuo popolo. 3{"@Ma, Signore, tu sei nostro padre; noi siamo argilla e tu colui che ci dà forma, tutti noi siamo opera delle tue mani. 12["@Nessuno invocava il tuo nome, nessuno si riscuoteva per stringersi a te; perché tu avevi nascosto da noi il tuo volto, ci hai messo in balìa della nostra iniquità. J1 "@Siamo divenuti tutti come una cosa impura e come panno immondo sono tutti i nostri atti di giustizia tutti siamo avvizziti come foglie, le nostre iniquità ci hanno portato via come il vento. 80i"@Tu vai incontro a quanti praticano la giustizia e si ricordano delle tue vie. Ecco, tu sei adirato perché abbiamo peccato contro di te da lungo tempo e siamo stati ribelli. '/G"@di cui non si udì parlare da tempi lontani. Orecchio non ha sentito, occhio non ha visto che un Dio, fuori di te, abbia fatto tanto per chi confida in lui. ?.y"@quando tu compivi cose terribili che non attendevamo, ?- y"@Come il fuoco incendia le stoppie e fa bollire l'acqua, così il fuoco distrugga i tuoi avversari, perché si conosca il tuo nome fra i tuoi nemici. Davanti a te tremavano i popoli, D,"?Siamo diventati come coloro su cui tu non hai mai dominato, sui quali il tuo nome non è stato mai invocato. Se tu squarciassi i cieli e scendessi! Davanti a te sussulterebbero i monti. u+c"?Perché gli empi hanno calpestato il tuo santuario, i nostri avversari hanno profanato il tuo luogo santo? C*"?Perché, Signore, ci lasci vagare lontano dalle tue vie e lasci indurire il nostro cuore, così che non ti tema? Ritorna per amore dei tuoi servi, per amore delle tribù, tua eredità. 0)Y"?perché tu sei nostro padre, poiché Abramo non ci riconosce e Israele non si ricorda di noi. Tu, Signore, tu sei nostro padre, da sempre ti chiami nostro redentore. F("?Guarda dal cielo e osserva dalla tua dimora santa e gloriosa. Dove sono il tuo zelo e la tua potenza, il fremito della tua tenerezza e la tua misericordia? Non forzarti all'insensibilità '1"?come armento che scende per la valle: lo spirito del Signore li guidava al riposo. Così tu conducesti il tuo popolo, per farti un nome glorioso. b&="? colui che li fece avanzare tra i flutti come un cavallo sulla steppa? Non inciamparono, %"? colui che fece camminare alla destra di Mosè il suo braccio glorioso, che divise le acque davanti a loro facendosi un nome eterno; P$"? Allora si ricordarono dei giorni antichi, di Mosè suo servo. Dov'è colui che fece uscire dall'acqua del Nilo il pastore del suo gregge? Dov'è colui che gli pose nell'intimo il suo santo spirito; }#s"? Ma essi si ribellarono e contristarono il suo santo spirito. Egli perciò divenne loro nemico e mosse loro guerra. N""? in tutte le angosce. Non un inviato né un angelo, ma egli stesso li ha salvati; con amore e compassione egli li ha riscattati; li ha sollevati e portati su di sé, in tutti i giorni del passato. h!I"?Disse: "Certo, essi sono il mio popolo, figli che non deluderanno" e fu per loro un salvatore l Q"?Voglio ricordare i benefici del Signore, le glorie del Signore, quanto egli ha fatto per noi. Egli è grande in bontà per la casa di Israele. Egli ci trattò secondo il suo amore, secondo la grandezza della sua misericordia. hI"?Calpestai i popoli con sdegno, li stritolai con ira, feci scorrere per terra il loro sangue". "?Guardai: nessuno aiutava; osservai stupito: nessuno mi sosteneva. Allora mi prestò soccorso il mio braccio, mi sostenne la mia ira. b="?poiché il giorno della vendetta era nel mio cuore e l'anno del mio riscatto è giunto. S"?- "Nel tino ho pigiato da solo e del mio popolo nessuno era con me. Li ho pigiati con sdegno, li ho calpestati con ira. Il loro sangue è sprizzato sulle mie vesti e mi sono macchiato tutti gli abiti, \1"?- Perché rossa è la tua veste e i tuoi abiti come quelli di chi pigia nel tino? [ 1"?Chi è costui che viene da Edom, da Bozra con le vesti tinte di rosso? Costui, splendido nella sua veste, che avanza nella pienezza della sua forza? - "Io, che parlo con giustizia, sono grande nel soccorrere". 2~~K}}Z||{zz]ysyxwwHvJuuttsrrrBqpp|ooDnn1m|ll7kTjniiNhggff,efdcckbba``P`_p_^^]k\\.[[ ZZ>p>=!<tu, Al rombo della sua voce rumoreggiano le acque nel cielo. Egli fa salire le nubi dall'estremità della terra, produce lampi per la pioggia e manda fuori il vento dalle sue riserve. wsg, Egli ha formato la terra con potenza, ha fissato il mondo con sapienza, con intelligenza ha disteso i cieli. urc, Direte loro: "Gli dei che non hanno fatto il cielo e la terra scompariranno dalla terra e sotto il cielo". q, Il Signore, invece, è il vero Dio, egli è Dio vivente e re eterno; al suo sdegno trema la terra, i popoli non resistono al suo furore. 8pi, Argento battuto e laminato portato da Tarsìs e oro di Ofir, lavoro di artista e di mano di orafo, di porpora e di scarlatto è la loro veste: tutti lavori di abili artisti. Zo-, Sono allo stesso tempo stolti e testardi; vana la loro dottrina, come un legno. n1, Chi non ti temerà, re delle nazioni? Questo ti conviene, poiché fra tutti i saggi delle nazioni e in tutti i loro regni nessuno è simile a te. Um#, Non sono come te, Signore; tu sei grande e grande la potenza del tuo nome. Wl', Gli idoli sono come uno spauracchio in un campo di cocòmeri, non sanno parlare, bisogna portarli, perché non camminano. Non temeteli, perché non fanno alcun male, come non è loro potere fare il bene". ekC, È ornato di argento e di oro, è fissato con chiodi e con martelli, perché non si muova. j#, Poiché ciò che è il terrore dei popoli è un nulla, non è che un legno tagliato nel bosco, opera delle mani di chi lavora con l'ascia. i#, Così dice il Signore: "Non imitate la condotta delle genti e non abbiate paura dei segni del cielo, perché le genti hanno paura di essi. Ih , Ascoltate la parola che il Signore vi rivolge, casa di Israele. tga, l'Egitto, Giuda, Edom, gli Ammoniti e i Moabiti e tutti coloro che si tagliano i capelli alle estremità delle tempie, i quali abitano nel deserto, perché tutte queste nazioni e tutta la casa di Israele sono incirconcisi nel cuore". |fq, "Ecco, giorni verranno - oracolo del Signore - nei quali punirò tutti i circoncisi che rimangono non circoncisi: jeM, Ma chi vuol gloriarsi si vanti di questo, di avere senno e di conoscere me, perché io sono il Signore che agisce con misericordia, con diritto e con giustizia sulla terra; di queste cose mi compiaccio". Parola del Signore. d9, Così dice il Signore: "Non si vanti il saggio della sua saggezza e non si vanti il forte della sua forza, non si vanti il ricco delle sue ricchezze. c, I cadaveri degli uomini giacciono - dice il Signore - come letame sui campi, come covoni dietro il mietitore e nessuno li raccoglie". b', "La morte è entrata per le nostre finestre, si è introdotta nei nostri palazzi, abbattendo i fanciulli nella via e i giovani nelle piazze. ;ao, Udite, dunque, o donne, la parola del Signore; i vostri orecchi accolgano la parola della sua bocca. Insegnate alle vostre figlie il lamento, l'una all'altra un canto di lutto: /`W, perché una voce di lamento si ode da Sion: "Come siamo rovinati, come profondamente confusi, poiché dobbiamo abbandonare il paese, lasciare le nostre abitazioni". _ , e facciano presto, per intonare su di noi un lamento. Sgorghino lacrime dai nostri occhi, il pianto scorra dalle nostre ciglia, _^7, Attenti, chiamate le lamentatrici, che vengano! Fate venire le più brave! Accorrano D], li disperderò in mezzo a popoli che né loro né i loro padri hanno conosciuto e manderò dietro a loro la spada finché non li abbia sterminati". Così dice il Signore degli eserciti: \, Pertanto così dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele: "Ecco, darò loro in cibo assenzio, farò loro bere acque avvelenate; q[[, ma han seguito la caparbietà del loro cuore e i Baal, che i loro padri avevano fatto loro conoscere". Z1, Ha detto il Signore: "È perché hanno abbandonato la legge che avevo loro posto innanzi e non hanno ascoltato la mia voce e non l'hanno seguita, 7Yg, Chi è tanto saggio da comprendere questo? A chi la bocca del Signore ha parlato perché lo annunzi? Perché il paese è devastato, desolato come un deserto senza passanti? X , "Ridurrò Gerusalemme un cumulo di rovine, rifugio di sciacalli; le città di Giuda ridurrò alla desolazione, senza abitanti". qW[, Sui monti alzerò gemiti e lamenti, un pianto di lutto sui pascoli della steppa, perché sono riarsi, nessuno più vi passa, né più si ode il grido del bestiame. Dagli uccelli dell'aria alle bestie tutti sono fuggiti, scomparsi. yVk, Non dovrei forse punirli per tali cose? Oracolo del Signore. Di un popolo come questo non dovrei vendicarmi?". 'UG, Una saetta micidiale è la loro lingua, inganno le parole della loro bocca. Ognuno parla di pace con il prossimo, mentre nell'intimo gli ordisce un tranello T, Perciò dice il Signore degli eserciti: "Ecco li raffinerò al crogiuolo e li saggerò; come dovrei comportarmi con il mio popolo? ZS-, Angheria sopra angheria, inganno su inganno; rifiutano di conoscere il Signore. R3, Ognuno si beffa del suo prossimo, nessuno dice la verità. Hanno abituato la lingua a dire menzogne, operano l'iniquità, incapaci di convertirsi. Q1, Ognuno si guardi dal suo amico, non fidatevi neppure del fratello, poiché ogni fratello inganna il fratello, e ogni amico va spargendo calunnie. P-, Tendono la loro lingua come un arco; la menzogna e non la verità domina nel paese. Passano da un delitto all'altro e non conoscono il Signore. &O G, Chi mi darà nel deserto un rifugio per viandanti? Io lascerei il mio popolo e mi allontanerei da lui, perché sono tutti adùlteri, una massa di traditori. #N?,Chi farà del mio capo una fonte di acqua, dei miei occhi una sorgente di lacrime, perché pianga giorno e notte gli uccisi della figlia del mio popolo? M,Non v'è forse balsamo in Gàlaad? Non c'è più nessun medico? Perché non si cicatrizza la ferita della figlia del mio popolo? jLM,Per la ferita della figlia del mio popolo sono affranto, sono costernato, l'orrore mi ha preso. aK;,È passata la stagione della messe, è finita l'estate e noi non siamo stati soccorsi. pJY,Ecco odo le grida della figlia del mio popolo da una terra lunga e larga: "Forse il Signore non si trova in Sion, il suo re non vi abita più?". Perché mi hanno provocato all'ira con i loro idoli e con queste nullità straniere? VI%,Cercai di rasserenarmi, superando il mio dolore, ma il mio cuore vien meno. H,"Ecco, io sto per mandarvi serpenti velenosi contro i quali non esiste incantesimo, ed essi vi morderanno" dice il Signore. KG,Da Dan si sente lo sbuffare dei suoi cavalli; al rumore dei nitriti dei suoi destrieri trema tutta la terra. Vengono e divorano il paese e quanto in esso si trova, la città e i suoi abitanti. bF=,Aspettavamo la pace, ma non c'è alcun bene; l'ora della salvezza, ed ecco il terrore". SE,"Perché ce ne stiamo seduti? Riunitevi, entriamo nelle fortezze e moriamo in esse, poiché il Signore nostro Dio ci fa perire. Egli ci fa bere acque avvelenate, perché abbiamo peccato contro di lui. .DU, "Li mieto e li anniento, dice il Signore, non c'è più uva nella vigna né frutti sui fichi; anche le foglie son avvizzite. Ho procurato per loro degli invasori". ZC-, Dovrebbero vergognarsi dei loro atti abominevoli, ma non si vergognano affatto, non sanno neppure arrossire. Per questo cadranno con le altre vittime, nell'ora del castigo saranno prostrati" dice il Signore. jBM, Essi curano la ferita del mio popolo ma solo alla leggera, dicendo: Bene, bene! ma bene non va. AA{, Per questo darò le loro donne ad altri, i loro campi ai conquistatori, perché, dal piccolo al grande, tutti commettono frode; dal profeta al sacerdote, tutti praticano la menzogna. @!, I saggi saranno confusi, sconcertati e presi come in un laccio. Essi hanno rigettato la parola del Signore, quale sapienza possono avere? ? ,Come potete dire: Noi siamo saggi, la legge del Signore è con noi? A menzogna l'ha ridotta la penna menzognera degli scribi! =>s,Anche la cicogna nel cielo conosce i suoi tempi; la tortora, la rondinella e la gru osservano la data del loro ritorno; il mio popolo, invece, non conosce il comando del Signore. b==,Ho fatto attenzione e ho ascoltato; essi non parlano come dovrebbero. Nessuno si pente della sua malizia, dicendo: Che ho fatto? Ognuno segue senza voltarsi la sua corsa come un cavallo che si lanci nella battaglia. <y,Perché allora questo popolo si ribella con continua ribellione? Persistono nella malafede, rifiutano di convertirsi. x;i,Tu dirai loro: "Così dice il Signore: Forse chi cade non si rialza e chi perde la strada non torna indietro? ;:o,Allora la morte sarà preferibile alla vita per tutti quelli che resteranno di questa razza malvagia in ogni luogo, dove li avrò dispersi". Oracolo del Signore degli eserciti. l9Q,Esse saranno sparse in onore del sole, della luna e di tutta la milizia del cielo che essi amarono, servirono, seguirono, consultarono e adorarono. Non saranno più raccolte né sepolte, ma rimarranno come letame sulla terra. =8 u,"In quel tempo - oracolo del Signore - si estrarranno dai loro sepolcri le ossa dei re di Giuda, le ossa dei suoi capi, dei sacerdoti, dei profeti e degli abitanti di Gerusalemme. F7,"Io farò cessare nelle città di Giuda e nelle vie di Gerusalemme le grida di gioia e la voce dell'allegria, la voce dello sposo e della sposa, poiché il paese sarà ridotto un deserto". |6q,!I cadaveri di questo popolo saranno pasto agli uccelli dell'aria e alle bestie selvatiche e nessuno li scaccerà. Q5, Perciò verranno giorni - oracolo del Signore - nei quali non si chiamerà più Tofet né valle di Ben-Innom, ma valle della Strage. Allora si seppellirà in Tofet, perché non ci sarà altro luogo. 94k,Hanno costruito l'altare di Tofet, nella valle di Ben-Innom, per bruciare nel fuoco i figli e le figlie, cosa che io non ho mai comandato e che non mi è mai venuta in mente. 93k,Perché i figli di Giuda hanno commesso ciò che è male ai miei occhi, oracolo del Signore. Hanno posto i loro abomini nel tempio che prende il nome da me, per contaminarlo. 02Y,Taglia la tua chioma e gettala via e intona sulle alture un canto lugubre, perché il Signore ha rigettato e abbandonato la generazione che è oggetto della sua ira. 31_,Allora dirai loro: Questo è il popolo che non ascolta la voce del Signore suo Dio né accetta la correzione. La fedeltà è sparita, è stata bandita dalla loro bocca. o0W,Tu dirai loro tutte queste cose, ma essi non ti ascolteranno; li chiamerai, ma non ti risponderanno. /,eppure essi non li ascoltarono e non prestarono orecchio. Resero dura la loro cervice, divennero peggiori dei loro padri. .!,da quando i loro padri uscirono dal paese d'Egitto fino ad oggi. Io inviai a voi tutti i miei servitori, i profeti, con premura e sempre; 4-a,Ma essi non ascoltarono né prestarono orecchio; anzi procedettero secondo l'ostinazione del loro cuore malvagio e invece di voltarmi la faccia mi han voltato le spalle, ?,w,Ma questo comandai loro: Ascoltate la mia voce! Allora io sarò il vostro Dio e voi sarete il mio popolo; e camminate sempre sulla strada che vi prescriverò, perché siate felici. +,In verità io non parlai né diedi comandi sull'olocausto e sul sacrificio ai vostri padri, quando li feci uscire dal paese d'Egitto. * ,Dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele: "Aggiungete pure i vostri olocausti ai vostri sacrifici e mangiatene la carne! Q),Pertanto, dice il Signore Dio: "Ecco il mio furore, la mia ira si riversa su questo luogo, sugli uomini e sul bestiame, sugli alberi dei campi e sui frutti della terra e brucerà senza estinguersi". m(S,Ma forse costoro offendono me - oracolo del Signore - o non piuttosto se stessi a loro vergogna?". E',I figli raccolgono la legna, i padri accendono il fuoco e le donne impastano la farina per preparare focacce alla Regina del cielo; poi si compiono libazioni ad altri dei per offendermi. W&',Non vedi che cosa fanno nelle città di Giuda e nelle strade di Gerusalemme? %#,Tu poi, non pregare per questo popolo, non innalzare per esso suppliche e preghiere né insistere presso di me, perché non ti ascolterò. o$W,Vi scaccerò davanti a me come ho scacciato tutti i vostri fratelli, tutta la discendenza di Efraim. #9,io tratterò questo tempio che porta il mio nome e nel quale confidate e questo luogo che ho concesso a voi e ai vostri padri, come ho trattato Silo. G", Ora, poiché avete compiuto tutte queste azioni - parola del Signore - e, quando vi ho parlato con premura e sempre, non mi avete ascoltato e, quando vi ho chiamato, non mi avete risposto, yw,È forse simile a un tenero prato la figlia di Sion? Px ,Mettetevi in salvo, figli di Beniamino, fuori di Gerusalemme. In Tekoa date fiato alle trombe; innalzate segnali su Bet-Cherem, perché dal settentrione si affaccia una sventura e una grande rovina. *wM,I profeti predicono in nome della menzogna e i sacerdoti governano al loro cenno; eppure il mio popolo è contento di questo. Che farete quando verrà la fine? 9vm,Cose spaventose e orribili avvengono nel paese. uuc,Non dovrei forse punire queste colpe? Oracolo del Signore. Di un popolo come questo non dovrei vendicarmi? "t=,Sono grassi e pingui, oltrepassano i limiti del male; non difendono la giustizia, non si curano della causa dell'orfano, non fanno giustizia ai poveri. ysk,Come una gabbia piena di uccelli, così le loro case sono piene di inganni; perciò diventano grandi e ricchi. r{,poiché tra il mio popolo vi sono malvagi che spiano come cacciatori in agguato, pongono trappole per prendere uomini. rq],Le vostre iniquità hanno sconvolto queste cose e i vostri peccati tengono lontano da voi il benessere; Kp,e non dicono in cuor loro: "Temiamo il Signore nostro Dio che elargisce la pioggia d'autunno e quella di primavera a suo tempo, ha fissato le settimane per la messe e ce le mantiene costanti". ^o5,Ma questo popolo ha un cuore indocile e ribelle; si voltano indietro e se ne vanno, ynk,Voi non mi temerete? Oracolo del Signore. Non tremerete dinanzi a me, che ho posto la sabbia per confine al mare, come barriera perenne che esso non varcherà? Le sue onde si agitano ma non prevalgono, rumoreggiano ma non l'oltrepassano". {mo,"Questo dunque ascoltate, o popolo stolto e privo di senno, che ha occhi ma non vede, che ha orecchi ma non ode. Nl,Annunziatelo nella casa di Giacobbe, fatelo udire in Giuda dicendo: |kq,Allora, se diranno: "Perché il Signore nostro Dio ci fa tutte queste cose?", tu risponderai: "Come voi avete abbandonato il Signore e avete servito divinità straniere nel vostro paese, così servirete gli stranieri in un paese non vostro". Uj#,Ma anche in quei giorni, dice il Signore, non farò di voi uno sterminio". eiC,Divorerà le tue messi e il tuo pane; divorerà i tuoi figli e le tue figlie; divorerà i greggi e gli armenti; divorerà le tue vigne e i tuoi fichi; distruggerà le città fortificate nelle quali riponevi la fiducia. Lh,La sua faretra è come un sepolcro aperto. Essi sono tutti prodi. ^g5,Ecco manderò contro di voi una nazione da lontano, o casa di Israele. Oracolo del Signore. È una nazione valorosa, è una nazione antica! Una nazione di cui non conosci la lingua e non comprendi che cosa dice. kfO,Perciò dice il Signore, Dio degli eserciti: "Questo sarà fatto loro, poiché hanno pronunziato questo discorso: Ecco io farò delle mie parole come un fuoco sulla tua bocca. Questo popolo sarà la legna che esso divorerà. Ge, I profeti sono come il vento, la sua parola non è in essi". d , Hanno rinnegato il Signore, hanno proclamato: "Non è lui! Non verrà sopra di noi la sventura, non vedremo né spada né fame. lcQ, Poiché, certo, mi si sono ribellate la casa di Israele e la casa di Giuda". Oracolo del Signore. }bs, Salite sui suoi filari e distruggeteli, compite uno sterminio; strappatene i tralci, perché non sono del Signore. vae, Non dovrei forse punirli per questo? Oracolo del Signore. E di un popolo come questo non dovrei vendicarmi? i`K,Sono come stalloni ben pasciuti e focosi; ciascuno nitrisce dietro la moglie del suo prossimo. I_ ,Perché ti dovrei perdonare? I tuoi figli mi hanno abbandonato, hanno giurato per chi non è Dio. Io li ho saziati ed essi hanno commesso adulterio, si affollano nelle case di prostituzione. ~~k}}||E|{zyxww?vuu<==;<{<;M::99|88*7667543211~1"00 //.---++M**%)M((*''&&%;$u#x""[![ uZ- M-5q FKe= G *  mh$Z Pd#,Io vi punirò come meritano le vostre opere - dice il Signore - e accenderò il fuoco nel suo bosco, che divorerà tutti i suoi dintorni". %cC, Eccomi a te, o abitatrice della valle, roccia nella pianura, dice il Signore. Voi che dite: Chi scenderà contro di noi? Chi entrerà nelle nostre dimore? b , Casa di Davide, così dice il Signore: Amministrate la giustizia ogni mattina e liberate l'oppresso dalla mano dell'oppressore, se no la mia ira divamperà come fuoco, si accenderà e nessuno potrà spegnerla, a causa della malvagità delle vostre azioni. Ma, Alla casa del re di Giuda dirai: "Ascoltate la parola del Signore! E`, Poiché io ho volto la faccia contro questa città a suo danno e non a suo bene. Oracolo del Signore. Essa sarà messa nelle mani del re di Babilonia, il quale la brucerà con il fuoco". C_, Chi rimane in questa città morirà di spada, di fame e di peste; chi uscirà e si consegnerà ai Caldei che vi cingono d'assedio, vivrà e gli sarà lasciata la vita come suo bottino. x^i,Riferirai a questo popolo: Dice il Signore: Ecco, io vi metto davanti la via della vita e la via della morte. ],Dopo ciò - dice il Signore - io consegnerò Sedecìa, re di Giuda, i suoi ministri e il popolo, che saranno scampati in questa città dalla peste, dalla spada e dalla fame, in potere di Nabucodònosor, re di Babilonia, in potere dei loro nemici e in potere di coloro che attentano alla loro vita. Egli li passerà a fil di spada; non avrà pietà di loro, non li perdonerà né risparmierà. i\K,Percuoterò gli abitanti di questa città, uomini e bestie; essi moriranno di una grave peste. t[a,Io stesso combatterò contro di voi con mano tesa e con braccio potente, con ira, furore e grande sdegno. yZk,Così dice il Signore, Dio di Israele: Ecco io farò rientrare le armi di guerra, che sono nelle vostre mani, con le quali combattete il re di Babilonia e i Caldei che vi assediano fuori delle mura e le radunerò in mezzo a questa città. 5Ye,Geremia rispose loro: "Riferite a Sedecìa: ZX-,"Intercedi per noi presso il Signore perché Nabucodònosor re di Babilonia ci muove guerra; forse il Signore compirà a nostro vantaggio qualcuno dei suoi tanti prodigi, così che egli si allontani da noi". +W Q,Questa parola fu rivolta a Geremia dal Signore quando il re Sedecìa gli mandò il sacerdote Pascur figlio di Malchìa, e Sofonìa figlio di Maasìa, per dirgli: {Vo,Perché mai sono uscito dal seno materno per vedere tormenti e dolore e per finire i miei giorni nella vergogna? U},perché non mi fece morire nel grembo materno; mia madre sarebbe stata la mia tomba e il suo grembo gravido per sempre. T,Quell'uomo sia come le città che il Signore ha demolito senza compassione. Ascolti grida al mattino e rumori di guerra a mezzogiorno, |Sq,Maledetto l'uomo che portò la notizia a mio padre, dicendo: "Ti è nato un figlio maschio", colmandolo di gioia. rR],Maledetto il giorno in cui nacqui; il giorno in cui mia madre mi diede alla luce non sia mai benedetto. xQi, Cantate inni al Signore, lodate il Signore, perché ha liberato la vita del povero dalle mani dei malfattori. 'PG, Signore degli eserciti, che provi il giusto e scruti il cuore e la mente, possa io vedere la tua vendetta su di essi; poiché a te ho affidato la mia causa! aO;, Ma il Signore è al mio fianco come un prode valoroso, per questo i miei persecutori cadranno e non potranno prevalere; saranno molto confusi perché non riusciranno, la loro vergogna sarà eterna e incancellabile. vNe, Sentivo le insinuazioni di molti: "Terrore all'intorno! Denunciatelo e lo denunceremo". Tutti i miei amici spiavano la mia caduta: "Forse si lascerà trarre in inganno, così noi prevarremo su di lui, ci prenderemo la nostra vendetta". ?Mw, Mi dicevo: "Non penserò più a lui, non parlerò più in suo nome!". Ma nel mio cuore c'era come un fuoco ardente, chiuso nelle mie ossa; mi sforzavo di contenerlo, ma non potevo. /LW,Quando parlo, devo gridare, devo proclamare: "Violenza! Oppressione!". Così la parola del Signore è diventata per me motivo di obbrobrio e di scherno ogni giorno. .KU,Mi hai sedotto, Signore, e io mi sono lasciato sedurre; mi hai fatto forza e hai prevalso. Sono diventato oggetto di scherno ogni giorno; ognuno si fa beffe di me. ?Jw,Tu, Pascur, e tutti gli abitanti della tua casa andrete in schiavitù; andrai a Babilonia, là morirai e là sarai sepolto, tu e tutti i tuoi cari, ai quali hai predetto menzogne". sI_,Consegnerò tutte le ricchezze di questa città e tutti i suoi prodotti, tutti gli oggetti preziosi e tutti i tesori dei re di Giuda in mano ai suoi nemici, i quali li saccheggeranno e li prenderanno e li trasporteranno a Babilonia. H/,Perché così dice il Signore: "Ecco io darò in preda al terrore te e tutti i tuoi cari; essi cadranno per la spada dei loro nemici e i tuoi occhi lo vedranno. Metterò tutto Giuda nelle mani del re di Babilonia, il quale li deporterà a Babilonia e li colpirà di spada. G5,Quando poi il giorno dopo Pascur fece liberare dai ceppi Geremia, questi gli disse: "Il Signore non ti chiama più Pascur, ma Terrore all'intorno". +FO,Pascur fece fustigare il profeta Geremia e quindi lo mise in ceppi nella prigione che si trovava presso la porta superiore di Beniamino, nel tempio del Signore. uE e,Pascur figlio di Immer, sacerdote e sovrintendente-capo del tempio, udì Geremia predire tutte queste cose. kDO,"Dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele: Ecco io manderò su questa città e su tutte le sue borgate tutto il male che le ho preannunziato, perché essi si sono intestarditi, rifiutandosi di ascoltare le mie parole". !C;,Quando Geremia tornò da Tofet dove il Signore lo aveva mandato a profetizzare, si fermò nell'atrio del tempio del Signore e disse a tutto il popolo: fBE, Le case di Gerusalemme e le case dei re di Giuda saranno impure come il luogo di Tofet; cioè tutte le case, sui tetti delle quali essi bruciavano incenso a tutta la milizia del cielo e facevano libazioni ad altri dei". yAk, Così farò - dice il Signore - riguardo a questo luogo e ai suoi abitanti, rendendo questa città come Tofet. @, e riferirai loro: Così dice il Signore degli eserciti: Spezzerò questo popolo e questa città, così come si spezza un vaso di terracotta, che non si può più accomodare. Allora si seppellirà perfino in Tofet, perché non ci sarà più spazio per seppellire. ]?3, Tu poi, spezzerai la brocca sotto gli occhi degli uomini che saranno venuti con te G>, Farò loro mangiare la carne dei figli e la carne delle figlie; si divoreranno tra di loro durante l'assedio e l'angoscia in cui li stringeranno i nemici e quanti attentano alla loro vita. (=I,Ridurrò questa città a una desolazione e a oggetto di scherno; quanti le passeranno vicino resteranno stupiti e fischieranno davanti a tutte le sue ferite. <,Io renderò vani i piani di Giuda e di Gerusalemme in questo luogo. Li farò cadere di spada davanti ai loro nemici e per mezzo di coloro che attentano alla loro vita e darò i loro cadaveri in pasto agli uccelli dell'aria e alle bestie selvatiche. ';G,Perciò, ecco, verranno giorni - dice il Signore - nei quali questo luogo non si chiamerà più Tofet e valle di Ben-Innon, ma piuttosto valle della Strage. 5:c,hanno edificato alture a Baal per bruciare nel fuoco i loro figli come olocausti a Baal. Questo io non ho comandato, non ne ho mai parlato, non mi è mai venuto in mente. a9;,poiché mi hanno abbandonato e hanno destinato ad altro questo luogo per sacrificarvi ad altri dei, che né essi né i loro padri né i re di Giuda conoscevano. Essi hanno riempito questo luogo di sangue innocente; {8o,Riferirai: Ascoltate la parola del Signore, o re di Giuda e abitanti di Gerusalemme. Così dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele: Ecco io manderò su questo luogo una sventura tale che risuonerà negli orecchi di chiunque la udrà, 7},ed esci nella valle di Ben-Innon, che è all'ingresso della Porta dei cocci. Là proclamerai le parole che io ti dirò. 6 ,Così disse il Signore a Geremia: "Va' a comprarti una brocca di terracotta; prendi alcuni anziani del popolo e alcuni sacerdoti con te x5i,Ma tu conosci, Signore, ogni loro progetto di morte contro di me; non lasciare impunita la loro iniquità e non cancellare il loro peccato dalla tua presenza. Inciampino alla tua presenza; al momento del tuo sdegno agisci contro di essi! A4{,Si odano grida dalle loro case, quando improvvisa tu farai piombare su di loro una torma di briganti, poiché hanno scavato una fossa per catturarmi e hanno teso lacci ai miei piedi. Y3+,Abbandona perciò i loro figli alla fame, gettali in potere della spada; le loro donne restino senza figli e vedove, i loro uomini siano colpiti dalla morte e i loro giovani uccisi dalla spada in battaglia. >2u,Si rende forse male per bene? Poiché essi hanno scavato una fossa alla mia vita. Ricordati quando mi presentavo a te, per parlare in loro favore, per stornare da loro la tua ira. G1,Prestami ascolto, Signore, e odi la voce dei miei avversari. ~0u,Ora essi dissero: "Venite e tramiamo insidie contro Geremia, poiché la legge non verrà meno ai sacerdoti, né il consiglio ai saggi, né l'oracolo ai profeti. Venite, colpiamolo a motivo della sua lingua e non badiamo a tutte le sue parole". /%,Come fa il vento d'oriente io li disperderò davanti al loro nemico. Mostrerò loro le spalle e non il volto nel giorno della loro rovina". .,Il loro paese è una desolazione, un oggetto di scherno perenne. Chiunque passa ne rimarrà stupito e scuoterà il capo. S-,Eppure il mio popolo mi ha dimenticato; essi offrono incenso a un idolo vano. Così hanno inciampato nelle loro strade, nei sentieri di una volta, per camminare su viottoli, per una via non appianata. ,{,Scompare forse dalle alte rocce la neve del Libano? Forse si inaridiscono le acque delle montagne che scorrono gelide? +3, Perciò così dice il Signore: "Informatevi tra le nazioni: chi ha mai udito cose simili? Enormi, orribili cose ha commesso la vergine di Israele. *#, Ma essi diranno: "È inutile, noi vogliamo seguire i nostri progetti; ognuno di noi agirà secondo la caparbietà del suo cuore malvagio". )!, Ora annunzia, dunque, agli uomini di Giuda e agli abitanti di Gerusalemme: Dice il Signore: Ecco preparo contro di voi una calamità e medito contro di voi un progetto. Su, abbandonate la vostra condotta perversa, migliorate le vostre abitudini e le vostre azioni". (, ma se esso compie ciò che è male ai miei occhi non ascoltando la mia voce, io mi pentirò del bene che avevo promesso di fargli. d'A, Altra volta nei riguardi di un popolo o di un regno io decido di edificare e di piantare; &,ma se questo popolo, contro il quale avevo parlato, si converte dalla sua malvagità, io mi pento del male che avevo pensato di fargli. r%],Talvolta nei riguardi di un popolo o di un regno io decido di sradicare, di abbattere e di distruggere; E$,"Forse non potrei agire con voi, casa di Israele, come questo vasaio? Oracolo del Signore. Ecco, come l'argilla è nelle mani del vasaio, così voi siete nelle mie mani, casa di Israele. 5#e,Allora mi fu rivolta la parola del Signore: 5"c,Ora, se si guastava il vaso che egli stava modellando, come capita con la creta in mano al vasaio, egli rifaceva con essa un altro vaso, come ai suoi occhi pareva giusto. Z!-,Io sono sceso nella bottega del vasaio ed ecco, egli stava lavorando al tornio. X ),"Prendi e scendi nella bottega del vasaio; là ti farò udire la mia parola". A ,Questa parola fu rivolta a Geremia da parte del Signore: ),Ma se non ascolterete il mio comando di santificare il giorno di sabato, di non trasportare pesi e di non introdurli entro le porte di Gerusalemme in giorno di sabato, io accenderò un fuoco alle sue porte; esso divorerà i palazzi di Gerusalemme e mai si estinguerà". lQ,Verranno dalle città di Giuda e dai dintorni di Gerusalemme, dalla terra di Beniamino e dalla Sefèla, dai monti e dal meridione presentando olocausti, sacrifici, offerte e incenso e sacrifici di lode nel tempio del Signore. hI,entreranno per le porte di questa città i re, che siederanno sul trono di Davide, su carri e su cavalli, essi e i loro ufficiali, gli uomini di Giuda e gli abitanti di Gerusalemme. Questa città sarà abitata per sempre. \1,Ora, se mi ascolterete sul serio - dice il Signore - se non introdurrete nessun peso entro le porte di questa città in giorno di sabato e santificherete il giorno di sabato non eseguendo in esso alcun lavoro, ,Ma essi non vollero ascoltare né prestare orecchio, anzi indurirono la loro cervice per non ascoltarmi e per non accogliere la lezione. 0Y,Non portate alcun peso fuori dalle vostre case in giorno di sabato e non fate alcun lavoro, ma santificate il giorno di sabato, come io ho comandato ai vostri padri. #?,Così dice il Signore: Per amore della vostra vita guardatevi dal trasportare un peso in giorno di sabato e dall'introdurlo per le porte di Gerusalemme. ,Dirai loro: Ascoltate la parola del Signore, o re di Giuda e voi tutti Giudei e abitanti di Gerusalemme, che entrate per queste porte. !;,Il Signore mi disse: "Va' a metterti alla porta dei Figli del popolo, per la quale entrano ed escono i re di Giuda, e a tutte le porte di Gerusalemme. 'G,Siano confusi i miei avversari ma non io, si spaventino essi, ma non io. Manda contro di loro il giorno della sventura, distruggili, distruggili per sempre. _7,Non essere per me causa di spavento, tu, mio solo rifugio nel giorno della sventura. 5,Io non ho insistito presso di te nella sventura né ho desiderato il giorno funesto, tu lo sai. Ciò che è uscito dalla mia bocca è innanzi a te. W',Ecco, essi mi dicono: "Dov'è la parola del Signore? Si compia finalmente!". lQ,Guariscimi, Signore, e io sarò guarito, salvami e io sarò salvato, poiché tu sei il mio vanto. M, O speranza di Israele, Signore, quanti ti abbandonano resteranno confusi; quanti si allontanano da te saranno scritti nella polvere, perché hanno abbandonato la fonte di acqua viva, il Signore. X), Trono di gloria, eccelso fin dal principio, è il luogo del nostro santuario! ;o, Come una pernice che cova uova da lei non deposte è chi accumula ricchezze, ma senza giustizia. A metà dei suoi giorni dovrà lasciarle e alla sua fine apparirà uno stolto".  , Io, il Signore, scruto la mente e saggio i cuori, per rendere a ciascuno secondo la sua condotta, secondo il frutto delle sue azioni. h I, Più fallace di ogni altra cosa è il cuore e difficilmente guaribile; chi lo può conoscere? l Q,Egli è come un albero piantato lungo l'acqua, verso la corrente stende le radici; non teme quando viene il caldo, le sue foglie rimangono verdi; nell'anno della siccità non intristisce, non smette di produrre i suoi frutti. P ,Benedetto l'uomo che confida nel Signore e il Signore è sua fiducia. 3 _,Egli sarà come un tamerisco nella steppa; quando viene il bene non lo vede. Dimorerà in luoghi aridi nel deserto, in una terra di salsedine, dove nessuno può vivere. ~u,"Maledetto l'uomo che confida nell'uomo, che pone nella carne il suo sostegno e dal Signore allontana il suo cuore. ]3,Tu dovrai ritirare la mano dall'eredità che ti avevo data; ti farò schiavo dei tuoi nemici in un paese che non conosci, perché avete acceso il fuoco della mia ira, che arderà sempre". Così dice il Signore: 5c,sui monti e in aperta campagna. "I tuoi averi e tutti i tuoi tesori li abbandonerò al saccheggio, a motivo di tutti i peccati che hai commessi in tutti i tuoi territori. yk,come per ricordare ai loro figli i loro altari e i loro pali sacri presso gli alberi verdi, sui colli elevati,  ;,Il peccato di Giuda è scritto con uno stilo di ferro, con una punta di diamante è inciso sulla tavola del loro cuore e sugli angoli dei loro altari, ,Perciò, ecco io mostrerò loro, rivolgerò loro questa volta la mia mano e la mia forza. Essi sapranno che il mio nome è Signore. E,Può forse l'uomo fabbricarsi dei? Ma questi non sono dei! fE,Signore, mia forza e mia difesa, mio rifugio nel giorno della tribolazione, a te verranno i popoli dalle estremità della terra e diranno: "I nostri padri ereditarono soltanto menzogna, vanità che non giovano a nulla". K,Innanzi tutto ripagherò due volte la loro iniquità e il loro peccato, perché hanno profanato il mio paese con i cadaveri dei loro idoli e hanno riempito la mia eredità con i loro abomini". "=,poiché i miei occhi osservano le loro vie che non possono restar nascoste dinanzi a me, né si può occultare la loro iniquità davanti ai miei occhi. P~,Ecco, io invierò numerosi pescatori - dice il Signore - che li pescheranno; quindi invierò numerosi cacciatori che daranno loro la caccia su ogni monte, su ogni colle e nelle fessure delle rocce; i}K,ma piuttosto si dirà: Per la vita del Signore che ha fatto uscire gli Israeliti dal paese del settentrione e da tutte le regioni dove li aveva dispersi. E io li ricondurrò nel loro paese che avevo concesso ai loro padri. -|S,Pertanto, ecco, verranno giorni - oracolo del Signore - nei quali non si dirà più: Per la vita del Signore che ha fatto uscire gli Israeliti dal paese d'Egitto; N{, Perciò vi scaccerò da questo paese verso un paese che né voi né i vostri padri avete conosciuto e là servirete divinità straniere giorno e notte, poiché io non vi userò più misericordia. z+, Voi però avete agito peggio dei vostri padri; ognuno di voi, infatti, segue la caparbietà del suo cuore malvagio rifiutandosi di ascoltarmi. Oy, Tu allora risponderai loro: Perché i vostri padri mi abbandonarono - parola del Signore - seguirono altri dei, li servirono e li adorarono, mentre abbandonarono me e non osservarono la mia legge. gxG, Quando annunzierai a questo popolo tutte queste cose, ti diranno: Perché il Signore ha decretato contro di noi questa sventura così grande? Quali iniquità e quali peccati abbiamo commesso contro il Signore nostro Dio? Xw), poiché così dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele: Ecco, sotto i vostri occhi e nei vostri giorni farò cessare da questo luogo le voci di gioia e di allegria, la voce dello sposo e della sposa. fvE,Non entrare nemmeno in una casa dove si banchetta per sederti a mangiare e a bere con loro, u9,Non si spezzerà il pane all'afflitto per consolarlo del morto e non gli si darà da bere il calice della consolazione per suo padre e per sua madre. t9,Moriranno in questo paese grandi e piccoli; non saranno sepolti né si farà lamento per essi; nessuno si farà incisioni né si taglierà i capelli. |sq,Poiché così dice il Signore: "Non entrare in una casa dove si fa un banchetto funebre, non piangere con loro né commiserarli, perché io ho ritirato da questo popolo la mia pace - dice il Signore - la mia benevolenza e la mia compassione. drA,Moriranno di malattie strazianti, non saranno rimpianti né sepolti, ma saranno come letame sulla terra. Periranno di spada e di fame; i loro cadaveri saranno pasto degli uccelli dell'aria e delle bestie della terra". 4qa,perché dice il Signore riguardo ai figli e alle figlie che nascono in questo luogo e riguardo alle madri che li partoriscono e ai padri che li generano in questo paese: Kp,"Non prendere moglie, non aver figli né figlie in questo luogo, 1o _,Mi fu rivolta questa parola del Signore: Yn+,Ti libererò dalle mani dei malvagi e ti riscatterò dalle mani dei violenti". Sm,ed io, per questo popolo, ti renderò come un muro durissimo di bronzo; combatteranno contro di te ma non potranno prevalere, perché io sarò con te per salvarti e per liberarti. Oracolo del Signore. l,Ha risposto allora il Signore: "Se tu ritornerai a me, io ti riprenderò e starai alla mia presenza; se saprai distinguere ciò che è prezioso da ciò che è vile, sarai come la mia bocca. Essi torneranno a te, mentre tu non dovrai tornare a loro, k5,Perché il mio dolore è senza fine e la mia piaga incurabile non vuol guarire? Tu sei diventato per me un torrente infido, dalle acque incostanti. j-,Non mi sono seduto per divertirmi nelle brigate di buontemponi, ma spinto dalla tua mano sedevo solitario, poiché mi avevi riempito di sdegno. @iy,Quando le tue parole mi vennero incontro, le divorai con avidità; la tua parola fu la gioia e la letizia del mio cuore, perché io portavo il tuo nome, Signore, Dio degli eserciti. /hW,Tu lo sai, Signore, ricordati di me e aiutami, vendicati per me dei miei persecutori. Nella tua clemenza non lasciarmi perire, sappi che io sopporto insulti per te. g#,Ti renderò schiavo dei tuoi nemici in una terra che non conosci, perché si è acceso il fuoco della mia ira, che arderà contro di voi". f/, "I tuoi averi e i tuoi tesori li abbandonerò al saccheggio, non come pagamento, per tutti i peccati che hai commessi in tutti i tuoi territori. Pe, Potrà forse il ferro spezzare il ferro del settentrione e il bronzo? *dM, Forse, Signore, non ti ho servito del mio meglio, non mi sono rivolto a te con preghiere per il mio nemico, nel tempo della sventura e nel tempo dell'angoscia? ;co, Me infelice, madre mia, che mi hai partorito oggetto di litigio e di contrasto per tutto il paese! Non ho preso prestiti, non ho prestato a nessuno, eppure tutti mi maledicono. qb[, È abbattuta la madre di sette figli, esala il suo respiro; il suo sole tramonta quando è ancor giorno, è coperta di vergogna e confusa. Io consegnerò i loro superstiti alla spada, in preda ai loro nemici". Oracolo del Signore. Ra,Le loro vedove sono diventate più numerose della sabbia del mare. Ho mandato sulle madri e sui giovani un devastatore in pieno giorno; d'un tratto ho fatto piombare su di loro turbamento e spavento. 0`Y,Io li ho dispersi al vento con la pala nelle città della contrada. Ho reso senza figli e ho fatto perire il mio popolo, perché non abbandonarono le loro abitudini. _#,Tu mi hai respinto, dice il Signore, mi hai voltato le spalle e io ho steso la mano su di te per annientarti; sono stanco di avere pietà. n^U,Chi avrà pietà di te, Gerusalemme, chi ti compiangerà? Chi si volterà per domandarti come stai? &]E,Li renderò oggetto di spavento per tutti i regni della terra a causa di Manasse figlio di Ezechia, re di Giuda, per ciò che egli ha fatto in Gerusalemme. M\,Io manderò contro di loro quattro specie di mali - parola del Signore -: la spada per ucciderli, i cani per sbranarli, gli uccelli dell'aria e le bestie selvatiche per divorarli e distruggerli. V[%,Se ti domanderanno: "Dove andremo?" dirai loro: Così dice il Signore: Chi è destinato alla peste, alla peste, Chi alla spada, alla spada, chi alla fame, alla fame, chi alla schiavitù, alla schiavitù. "Z ?,Il Signore mi disse: "Anche se Mosè e Samuele si presentassero davanti a me, io non mi piegherei verso questo popolo. Allontanali da me, se ne vadano!" UY#,Forse fra i vani idoli delle nazioni c'è chi fa piovere? O forse i cieli mandan rovesci da sé? Non sei piuttosto tu, Signore nostro Dio? In te abbiamo fiducia, perché tu hai fatto tutte queste cose". X,Ma per il tuo nome non abbandonarci, non render spregevole il trono della tua gloria. Ricordati! Non rompere la tua alleanza con noi. rW],Riconosciamo, Signore, la nostra iniquità, l'iniquità dei nostri padri: abbiamo peccato contro di te. _V7,Hai forse rigettato completamente Giuda, oppure ti sei disgustato di Sion? Perché ci hai colpito, e non c'è rimedio per noi? Aspettavamo la pace, ma non c'è alcun bene, l'ora della salvezza ed ecco il terrore! GU,Se esco in aperta campagna, ecco i trafitti di spada; se percorro la città, ecco gli orrori della fame. Anche il profeta e il sacerdote si aggirano per il paese e non sanno che cosa fare. BT},Tu riferirai questa parola: "I miei occhi grondano lacrime notte e giorno, senza cessare, perché da grande calamità è stata colpita la figlia del mio popolo, da una ferita mortale. tSa,Gli uomini ai quali essi predicono saranno gettati per le strade di Gerusalemme in seguito alla fame e alla spada e nessuno seppellirà loro, le loro donne, i loro figli e le loro figlie. Io rovescerò su di essi la loro malvagità". UR#,Perciò così dice il Signore: "I profeti che predicono in mio nome, senza che io li abbia inviati, e affermano: Spada e fame non ci saranno in questo paese, questi profeti finiranno di spada e di fame. [Q/,Il Signore mi ha detto: "I profeti hanno predetto menzogne in mio nome; io non li ho inviati, non ho dato ordini né ho loro parlato. Vi annunziano visioni false, oracoli vani e suggestioni della loro mente". *PM, Allora ho soggiunto: "Ahimè, Signore Dio, dicono i profeti: Non vedrete la spada, non soffrirete la fame, ma vi concederò una pace perfetta in questo luogo". .OU, Anche se digiuneranno, non ascolterò la loro supplica; se offriranno olocausti e sacrifici, non li gradirò; ma li distruggerò con la spada, la fame e la peste". dNA, Il Signore mi ha detto: "Non intercedere a favore di questo popolo, per il suo benessere. MM, Così dice il Signore di questo popolo: "Piace loro andare vagando, non fermano i loro passi". Per questo il Signore non li gradisce. Ora egli ricorda la loro iniquità e punisce i loro peccati. ;Lo, Perché vuoi essere come un uomo sbigottito, come un forte incapace di aiutare? Eppure tu sei in mezzo a noi, Signore, e noi siamo chiamati con il tuo nome, non abbandonarci!". *KM,O speranza di Israele, suo salvatore al tempo della sventura, perché vuoi essere come un forestiero nel paese e come un viandante che si ferma solo una notte? %JC,"Se le nostre iniquità testimoniano contro di noi, Signore, agisci per il tuo nome! Certo, sono molte le nostre infedeltà, abbiamo peccato contro di te. I,Gli ònagri si fermano sui luoghi elevati e aspirano l'aria come sciacalli; i loro occhi languiscono, perché non si trovano erbaggi. UH#,La cerva partorisce nei campi e abbandona il parto, perché non c'è erba. G,Per il terreno screpolato, perché non cade pioggia nel paese, gli agricoltori sono delusi e confusi e si coprono il capo. 6Fe,I ricchi mandano i loro servi in cerca d'acqua; essi si recano ai pozzi, ma non ve la trovano e tornano con i recipienti vuoti. Sono delusi e confusi e si coprono il capo. ~Eu,Giuda è in lutto, le sue città languiscono, sono a terra nello squallore; il gemito di Gerusalemme sale al cielo. ND ,Parola che il Signore rivolse a Geremia in occasione della siccità: ZC-, i tuoi adultèri e i tuoi richiami d'amore, l'ignominia della tua prostituzione! Sulle colline e per i piani ho visto i tuoi orrori. Guai a te, Gerusalemme, perché non ti purifichi! Per quanto tempo ancora? ZB-, Anch'io solleverò le tue vesti fino al volto, così si vedrà la tua vergogna, A), Questa è la tua sorte, la parte che ti è destinata da me - oracolo del Signore - perché mi hai dimenticato e hai confidato nella menzogna. P@, Perciò vi disperderò come paglia portata via dal vento del deserto. ?3, Cambia forse un Etiope la sua pelle o un leopardo la sua picchiettatura? Allo stesso modo, potrete fare il bene anche voi abituati a fare il male? 5>c, Se dirai in cuor tuo: "Perché mi capita tutto ciò?". Per l'enormità delle tue iniquità sono stati strappati i lembi della tua veste, il tuo corpo ha subìto violenza. .=U, Che dirai quando saranno posti sopra di te come capi coloro che tu stessa hai abituato a essere tuoi amici? Non ti prenderanno forse i dolori come una partoriente? <, Alza gli occhi e osserva coloro che vengono dal settentrione; dov'è il gregge che ti è stato consegnato, le tue pecore magnifiche? ;}, Le città del mezzogiorno sono bloccate, nessuno le libera. Tutto Giuda è stato deportato con una deportazione totale. ~:u, Dite al re e alla regina madre: "Sedete giù in basso, poiché vi è caduta dalla testa la vostra preziosa corona". 09Y, Se voi non ascolterete, io piangerò in segreto dinanzi alla vostra superbia; il mio occhio si scioglierà in lacrime, perché sarà deportato il gregge del Signore. h8I, Date gloria al Signore vostro Dio, prima che venga l'oscurità e prima che inciampino i vostri piedi sui monti, al cadere della notte. Voi aspettate la luce, ma egli la ridurrà in tenebre e la muterà in densa oscurità! ]73, Ascoltate e porgete l'orecchio, non montate in superbia, perché il Signore parla. 56c, Poi fracasserò, gli uni contro gli altri, i padri e i figli insieme - dice il Signore -; non avrò pietà, non li risparmierò né userò misericordia nel distruggerli". W5', tu risponderai loro: Così parla il Signore: Ecco io renderò tutti ubriachi gli abitanti di questo paese, i re che siedono sul trono di Davide, i sacerdoti, i profeti e tutti gli abitanti di Gerusalemme. B4}, Ora, tu riferirai a questo popolo: Così dice il Signore Dio di Israele: Ogni boccale va riempito di vino. Se essi ti diranno: Forse non sappiamo che ogni boccale va riempito di vino? 3, Poiché, come questa cintura aderisce ai fianchi di un uomo, così io volli che aderisse a me tutta la casa di Israele e tutta la casa di Giuda - parola del Signore - perché fossero mio popolo, mia fama, mia lode e mia gloria, ma non mi ascoltarono. m2S, Questo popolo malvagio, che rifiuta di ascoltare le mie parole, che si comporta secondo la caparbietà del suo cuore e segue altri dei per servirli e per adorarli, diventerà come questa cintura, che non è più buona a nulla. l1Q, "Dice il Signore: In questo modo ridurrò in marciume la grande gloria di Giuda e di Gerusalemme. 90m, Allora mi fu rivolta questa parola del Signore: /5, Io andai verso l'Eufrate, cercai e presi la cintura dal luogo in cui l'avevo nascosta; ed ecco, la cintura era marcita, non era più buona a nulla. ., Ora, dopo molto tempo, il Signore mi disse: "Alzati, va' all'Eufrate e prendi di là la cintura che ti avevo comandato di nascondervi". V-%, Io andai e la nascosi presso l'Eufrate, come mi aveva comandato il Signore. ,, "Prendi la cintura che hai comprato e che porti ai fianchi e va' subito verso l'Eufrate e nascondila nella fessura di una pietra". E+, Poi la parola del Signore mi fu rivolta una seconda volta: X*), Io comprai la cintura secondo il comando del Signore e me la misi ai fianchi. ) y, Il Signore mi parlò così: "Va' a comprarti una cintura di lino e mettitela ai fianchi senza immergerla nell'acqua". i(K, Se invece non ascoltano, estirperò tutto questo popolo ed esso perirà". Oracolo del Signore. ~~}2|{{azzFyxxwwLvvusttsrrq{pp%ooqnn]msmkk3jxiihZgcfee7dTcbaa`___H^^D]]3\\)[ZZ.YYr>E===F<K, Farò cessare in mezzo a loro le grida di gioia e le voci di allegria, la voce dello sposo e quella della sposa, il rumore della mola e il lume della lampada. =, ecco manderò a prendere tutte le tribù del settentrione, le manderò contro questo paese, contro i suoi abitanti e contro tutte le nazioni confinanti, voterò costoro allo sterminio e li ridurrò a oggetto di orrore, a scherno e a obbrobrio perenne. `<9,Per questo dice il Signore degli eserciti: Poiché non avete ascoltato le mie parole, ;,Ma voi non mi avete ascoltato - dice il Signore - e mi avete provocato con l'opera delle vostre mani per vostra disgrazia. :,Non seguite altri dei per servirli e adorarli e non provocatemi con le opere delle vostre mani e io non vi farò del male. N9,quando vi diceva: Ognuno abbandoni la sua condotta perversa e le sue opere malvage; allora potrete abitare nel paese che il Signore ha dato a voi e ai vostri padri dai tempi antichi e per sempre. 83,Il Signore vi ha inviato con assidua premura tutti i suoi servi, i profeti, ma voi non avete ascoltato e non avete prestato orecchio per ascoltare i7K,"Dall'anno decimoterzo di Giosia figlio di Amon, re di Giuda, fino ad oggi sono ventitré anni che mi è stata rivolta la parola del Signore e io ho parlato a voi premurosamente e continuamente, ma voi non avete ascoltato. s6_,Il profeta Geremia l'annunciò a tutto il popolo di Giuda e a tutti gli abitanti di Gerusalemme dicendo: >5 w,Questa parola fu rivolta a Geremia per tutto il popolo di Giuda nel quarto anno di Ioiakim figlio di Giosia, re di Giuda - cioè nel primo anno di Nabucodònosor re di Babilonia -. 4 , Manderò contro di loro la spada, la fame e la peste finché non scompariranno dal paese che io diedi a loro e ai loro padri". #3?, Li renderò oggetto di spavento per tutti i regni della terra, l'obbrobrio, la favola, lo zimbello e la maledizione in tutti i luoghi dove li scaccerò. !2;,Come invece si trattano i fichi cattivi, che non si possono mangiare tanto sono cattivi - così parla il Signore - così io farò di Sedecìa re di Giuda, dei suoi capi e del resto di Gerusalemme, ossia dei superstiti in questo paese, e di coloro che abitano nel paese d'Egitto. *1M,Darò loro un cuore capace di conoscermi, perché io sono il Signore; essi saranno il mio popolo e io sarò il loro Dio, se torneranno a me con tutto il cuore. ;0o,Io poserò lo sguardo sopra di loro per il loro bene; li ricondurrò in questo paese, li ristabilirò fermamente e non li demolirò; li pianterò e non li sradicherò mai più. R/,"Dice il Signore Dio di Israele: Come si ha riguardo di questi fichi buoni, così io avrò riguardo, per il loro bene, dei deportati di Giuda che ho fatto andare da questo luogo nel paese dei Caldei. 9.m,Allora mi fu rivolta questa parola del Signore: 8-i,Il Signore mi disse: "Che cosa vedi, Geremia?". Io risposi: "Fichi; i fichi buoni sono molto buoni, i cattivi sono molto cattivi, tanto cattivi che non si possono mangiare". /,W,Un canestro era pieno di fichi molto buoni, come i fichi primaticci, mentre l'altro canestro era pieno di fichi cattivi, così cattivi che non si potevano mangiare. + ,Il Signore mi mostrò due canestri di fichi posti davanti al tempio, dopo che Nabucodònosor re di Babilonia aveva deportato da Gerusalemme Ieconia figlio di Ioiakìm re di Giuda, i capi di Giuda, gli artigiani e i fabbri e li aveva condotti a Babilonia. d*A,(Vi coprirò di obbrobrio perenne e di confusione perenne, che non sarà mai dimenticata". ")=,'ecco, proprio per questo, io mi caricherò di voi come di un peso e getterò lontano dal mio volto voi e la città che ho dato a voi e ai vostri padri. ,(Q,&Ma se direte "Peso del Signore", allora così parla il Signore: "Poiché ripetete: Peso del Signore, mentre vi avevo ordinato di non dire più: Peso del Signore, l'Q,%Così dirai al profeta: "Che cosa ti ha risposto il Signore?" e: "Che cosa ha detto il Signore?". V&%,$Non farete più menzione di peso del Signore, altrimenti per chiunque la sua stessa parola sarà considerata un peso per avere travisato le parole del Dio vivente, del Signore degli eserciti, nostro Dio. i%K,#Direte l'uno all'altro: "Che cosa ha risposto il Signore?" e: "Che cosa ha detto il Signore?". $w,"E il profeta o il sacerdote o il popolo che dica: "Peso del Signore!", io lo punirò nella persona e nella famiglia. Y#+,!Quando dunque questo popolo o un profeta o un sacerdote ti domanderà: "Qual è il peso del messaggio del Signore?", tu riferirai loro: "Voi siete il peso del Signore! Io vi rigetterò". Parola del Signore. "}, Eccomi contro i profeti di sogni menzogneri - dice il Signore - che li raccontano e traviano il mio popolo con menzogne e millanterie. Io non li ho inviati né ho dato alcun ordine; essi non gioveranno affatto a questo popolo". Parola del Signore. b!=,Eccomi contro i profeti - oracolo del Signore - che muovono la lingua per dare oracoli. v e,Perciò, eccomi contro i profeti - oracolo del Signore - i quali si rubano gli uni gli altri le mie parole. ta,La mia parola non è forse come il fuoco - oracolo del Signore - e come un martello che spacca la roccia? B},Il profeta che ha avuto un sogno racconti il suo sogno; chi ha udito la mia parola annunzi fedelmente la mia parola. Che cosa ha in comune la paglia con il grano? Oracolo del Signore. ,Q,Essi credono di far dimenticare il mio nome al mio popolo con i loro sogni, che si raccontano l'un l'altro, come i loro padri dimenticarono il mio nome per Baal! w,Fino a quando ci saranno nel mio popolo profeti che predicono la menzogna e profetizzano gli inganni del loro cuore? zm,Ho sentito quanto affermano i profeti che predicono in mio nome menzogne: Ho avuto un sogno, ho avuto un sogno. ,Può forse nascondersi un uomo nei nascondigli senza che io lo veda? Non riempio io il cielo e la terra? Parola del Signore. [/,Sono io forse Dio solo da vicino - dice il Signore - e non anche Dio da lontano? -S,Se hanno assistito al mio consiglio, facciano udire le mie parole al mio popolo e li distolgano dalla loro condotta perversa e dalla malvagità delle loro azioni. hI,Io non ho inviato questi profeti ed essi corrono; non ho parlato a loro ed essi profetizzano. ,Non cesserà l'ira del Signore, finché non abbia compiuto e attuato i progetti del suo cuore. Alla fine dei giorni comprenderete tutto! |q,Ecco la tempesta del Signore, il suo furore si scatena, una tempesta travolgente si abbatte sul capo dei malvagi. ,Ma chi ha assistito al consiglio del Signore, chi l'ha visto e ha udito la sua parola? Chi ha ascoltato la sua parola e vi ha obbedito? 1[,Essi dicono a coloro che disprezzano la parola del Signore: Voi avrete la pace! e a quanti seguono la caparbietà del loro cuore dicono: Non vi coglierà la sventura. a;,Così dice il Signore degli eserciti: "Non ascoltate le parole dei profeti che profetizzano per voi; essi vi fanno credere cose vane, vi annunziano fantasie del loro cuore, non quanto viene dalla bocca del Signore. N,Perciò dice il Signore degli eserciti contro i profeti: "Ecco farò loro ingoiare assenzio e bere acque avvelenate, perché dai profeti di Gerusalemme l'empietà si è sparsa su tutto il paese". {o,Ma tra i profeti di Gerusalemme ho visto cose nefande: commettono adultèri e praticano la menzogna, danno mano ai malfattori, sì che nessuno si converte dalla sua malvagità; per me sono tutti come Sòdoma e i suoi abitanti come Gomorra". {, Tra i profeti di Samaria io ho visto cose stolte. Essi profetavano in nome di Baal e traviavano il mio popolo Israele. ^5, Perciò la loro strada sarà per essi come sentiero sdrucciolevole, saranno sospinti nelle tenebre e cadranno in esse, poiché io manderò su di essi la sventura, nell'anno del loro castigo. Oracolo del Signore.  , Perfino il profeta, perfino il sacerdote sono empi, perfino nella mia casa ho trovato la loro malvagità. Oracolo del Signore. M , "Poiché il paese è pieno di adùlteri; a causa della maledizione tutto il paese è in lutto, si sono inariditi i pascoli della steppa. Il loro fine è il male e la loro forza è l'ingiustizia. G , Contro i profeti. Mi si spezza il cuore nel petto, tremano tutte le mie membra, sono come un ubriaco e come chi è inebetito dal vino, a causa del Signore e a causa delle sue sante parole. r ],ma piuttosto: Per la vita del Signore che ha fatto uscire e che ha ricondotto la discendenza della casa di Israele dalla terra del settentrione e da tutte le regioni dove li aveva dispersi; costoro dimoreranno nella propria terra". ) K,Pertanto, ecco, verranno giorni - dice il Signore - nei quali non si dirà più: Per la vita del Signore che ha fatto uscire gli Israeliti dal paese d'Egitto, !;,Nei suoi giorni Giuda sarà salvato e Israele starà sicuro nella sua dimora; questo sarà il nome con cui lo chiameranno: 'Signore-nostra-giustizia'. E,"Ecco, verranno giorni - dice il Signore - nei quali susciterò a Davide un germoglio giusto, che regnerà da vero re e sarà saggio ed eserciterà il diritto e la giustizia sulla terra. 6e,Costituirò sopra di esse pastori che le faranno pascolare, così che non dovranno più temere né sgomentarsi; di esse non ne mancherà neppure una". Oracolo del Signore. 5c,Radunerò io stesso il resto delle mie pecore da tutte le regioni dove le ho lasciate scacciare e le farò tornare ai loro pascoli; saranno feconde e si moltiplicheranno. !,Perciò dice il Signore, Dio di Israele, contro i pastori che devono pascere il mio popolo: "Voi avete disperso le mie pecore, le avete scacciate e non ve ne siete preoccupati; ecco io mi occuperò di voi e della malvagità delle vostre azioni. Oracolo del Signore. i M,"Guai ai pastori che fanno perire e disperdono il gregge del mio pascolo". Oracolo del Signore. eC,Dice il Signore: "Registrate quest'uomo come uno senza figli, un uomo che non ha successo nella sua vita, perché nessuno della sua stirpe avrà la fortuna di sedere sul trono di Davide né di regnare ancora su Giuda". =u,Terra, terra, terra! Ascolta la parola del Signore! N,È forse questo Conìa un vaso spregevole, rotto, oppure un vaso che non piace più a nessuno? Perché sono dunque scacciati, egli e la sua discendenza, e gettati in un paese che non conoscono?". F,Ma nel paese in cui brameranno tornare, là non torneranno. f~E,Sbalzerò te e tua madre che ti ha generato in un paese dove non siete nati e là morirete. '}G,Ti metterò nelle mani di chi attenta alla tua vita, nelle mani di coloro che tu temi, nelle mani di Nabucodònosor re di Babilonia e nelle mani dei Caldei. %|C,"Per la mia vita - oracolo del Signore - anche se Conìa figlio di Ioiakim, re di Giuda, fosse un anello da sigillo nella mia destra, io me lo strapperei. {!,Tu che dimori sul Libano, che ti sei fatta il nido tra i cedri, come gemerai quando ti coglieranno le doglie, dolori come di partoriente! -zS,Tutti i tuoi pastori saranno pascolo del vento e i tuoi amanti andranno schiavi. Allora ti dovrai vergognare ed essere confusa, a causa di tutte le tue iniquità. >}==),!Dice il Signore: "Se non sussiste più la mia alleanza con il giorno e con la notte, se io non ho stabilito le leggi del cielo e della terra, Q=,!"Non hai osservato ciò che questo popolo va dicendo: Il Signore ha rigettato le due famiglie che si era scelte! e così disprezzano il mio popolo quasi che non sia più una nazione ai loro occhi?". <<s,!La parola del Signore fu ancora rivolta a Geremia: 2;],!Come non si può contare la milizia del cielo né numerare la sabbia del mare, così io moltiplicherò la discendenza di Davide, mio servo, e i leviti che mi servono". 1:[,!così sarà rotta anche la mia alleanza con Davide mio servo, in modo che non abbia un figlio che regni sul suo trono, e quella con i leviti sacerdoti che mi servono. -9S,!"Dice il Signore: Se voi potete spezzare la mia alleanza con il giorno e la mia alleanza con la notte, in modo che non vi siano più giorno e notte al tempo loro, =8u,!Questa parola del Signore fu poi rivolta a Geremia: %7C,!ai sacerdoti leviti non mancherà mai chi stia davanti a me per offrire olocausti, per bruciare l'incenso in offerta e compiere sacrifici tutti i giorni". y6k,!Così dice il Signore: Davide non sarà mai privo di un discendente che sieda sul trono della casa di Israele; ~5u,!In quei giorni Giuda sarà salvato e Gerusalemme vivrà tranquilla. Così sarà chiamata: Signore-nostra-giustizia. 4-,!In quei giorni e in quel tempo farò germogliare per Davide un germoglio di giustizia; egli eserciterà il giudizio e la giustizia sulla terra. 31,!Ecco verranno giorni - oracolo del Signore - nei quali io realizzerò le promesse di bene che ho fatto alla casa di Israele e alla casa di Giuda. v2e,! Nelle città dei monti, nelle città della Sefèla, nelle città del mezzogiorno, nella terra di Beniamino, nei dintorni di Gerusalemme e nelle città di Giuda passeranno ancora le pecore sotto la mano di chi le conta, dice il Signore. H1 ,! Così dice il Signore degli eserciti: In questo luogo desolato, senza uomini e senza bestiame, e in tutte le sue città ci saranno ancora luoghi di pastori che vi faranno riposare i greggi. [0/,! grida di gioia e grida di allegria, la voce dello sposo e quella della sposa e il canto di coloro che dicono: Lodate il Signore degli eserciti, perché è buono, perché la sua grazia dura sempre, portando sacrifici di ringraziamento nel tempio del Signore, perché ristabilirò la sorte di questo paese come era prima, dice il Signore. w/g,! Dice il Signore: In questo luogo, di cui voi dite: Esso è desolato, senza uomini e senza bestiame; nelle città di Giuda e nelle strade di Gerusalemme, che sono desolate, senza uomini, senza abitanti e senza bestiame, si udranno ancora f.E,! Ciò sarà per me titolo di gioia, di lode e di gloria tra tutti i popoli della terra, quando sapranno tutto il bene che io faccio loro e temeranno e tremeranno per tutto il bene e per tutta la pace che concederò loro. 9-k,!Li purificherò da tutta l'iniquità con cui hanno peccato contro di me e perdonerò tutte le iniquità che han commesso verso di me e per cui si sono ribellati contro di me. a,;,!Cambierò la sorte di Giuda e la sorte di Israele e li ristabilirò come al principio. +{,!Ecco io farò rimarginare la loro piaga, li curerò e li risanerò; procurerò loro abbondanza di pace e di sicurezza. d*A,!dei Caldei venuti a far guerra e a riempirle dei cadaveri degli uomini che io ho colpito nella mia ira e nel mio furore, poiché ho nascosto il volto distornandolo da questa città a causa di tutta la loro malvagità: E),!Poiché dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele, riguardo alle case di questa città e alle case dei re di Giuda, che saranno diroccate di fronte alle opere di assedio e alle armi i(K,!Invocami e io ti risponderò e ti annunzierò cose grandi e impenetrabili, che tu non conosci. v'e,!"Così dice il Signore, che ha fatto la terra e l'ha formata per renderla stabile e il cui nome è Signore: & {,!La parola del Signore fu rivolta una seconda volta a Geremia, mentre egli era ancora chiuso nell'atrio della prigione: S%, ,Essi si compreranno campi con denaro, stenderanno contratti e li sigilleranno e si chiameranno testimoni nella terra di Beniamino e nei dintorni di Gerusalemme, nelle città di Giuda e nelle città della montagna e nelle città della Sefèla e nelle città del mezzogiorno, perché cambierò la loro sorte". Oracolo del Signore. $, +E compreranno campi in questo paese, di cui voi dite: È una desolazione, senza uomini e senza bestiame, lasciato in mano ai Caldei. &#E, *Poiché così dice il Signore: "Come ho mandato su questo popolo tutto questo grande male, così io manderò su di loro tutto il bene che ho loro promesso. t"a, )Godrò nel beneficarli, li fisserò stabilmente in questo paese, con tutto il cuore e con tutta l'anima". /!W, (Concluderò con essi un'alleanza eterna e non mi allontanerò più da loro per beneficarli; metterò nei loro cuori il mio timore, perché non si distacchino da me.  3, 'Darò loro un solo cuore e un solo modo di comportarsi perché mi temano tutti i giorni per il loro bene e per quello dei loro figli dopo di essi. <s, &Essi saranno il mio popolo e io sarò il loro Dio. ?w, %"Ecco, li radunerò da tutti i paesi nei quali li ho dispersi nella mia ira, nel mio furore e nel mio grande sdegno; li farò tornare in questo luogo e li farò abitare tranquilli. 1[, $Ora così dice il Signore Dio di Israele, riguardo a questa città che voi dite sarà data in mano al re di Babilonia per mezzo della spada, della fame e della peste: , #e costruirono le alture di Baal nella valle di Ben-Innon per far passare per il fuoco i loro figli e le loro figlie in onore di Moloch - cosa che io non avevo comandato, anzi neppure avevo pensato di istituire un abominio simile -, per indurre a peccare Giuda". nU, "Essi collocarono i loro idoli abominevoli perfino nel tempio che porta il mio nome per contaminarlo +, !Essi mi voltarono la schiena invece della faccia; io li istruivo con continua premura, ma essi non ascoltarono e non impararono la correzione. V%, a causa di tutto il male che gli Israeliti e i figli di Giuda commisero per provocarmi, essi, i loro re, i loro capi, i loro sacerdoti e i loro profeti, gli uomini di Giuda e gli abitanti di Gerusalemme. &E, Poiché causa della mia ira e del mio sdegno è stata questa città da quando la edificarono fino ad oggi; così io la farò scomparire dalla mia presenza, Z-, Gli Israeliti e i figli di Giuda non hanno fatto che quanto è male ai miei occhi fin dalla loro giovinezza; gli Israeliti hanno soltanto saputo offendermi con il lavoro delle loro mani. Oracolo del Signore. nU, Vi entreranno i Caldei che combattono contro questa città, bruceranno questa città con il fuoco e daranno alle fiamme le case sulle cui terrazze si offriva incenso a Baal e si facevano libazioni agli altri dei per provocarmi. , Pertanto dice il Signore: Ecco io darò questa città in mano ai Caldei e a Nabucodònosor re di Babilonia, il quale la prenderà. fE, "Ecco, io sono il Signore Dio di ogni essere vivente; qualcosa è forse impossibile per me? 9m, Allora mi fu rivolta questa parola del Signore:  , E tu, Signore Dio, mi dici: Comprati il campo con denaro e chiama i testimoni, mentre la città sarà messa in mano ai Caldei". Y+, Ecco, le opere di assedio hanno raggiunto la città per occuparla; la città sarà data in mano ai Caldei che l'assediano con la spada, la fame e la peste. Ciò che tu avevi detto avviene; ecco, tu lo vedi. ]3, Essi vennero e ne presero possesso, ma non ascoltarono la tua voce, non camminarono secondo la tua legge, non fecero quanto avevi comandato loro di fare; perciò tu hai mandato su di loro tutte queste sciagure. wg, Hai dato loro questo paese, che avevi giurato ai loro padri di dare loro, terra in cui scorre latte e miele. 3, Tu hai fatto uscire dall'Egitto il tuo popolo Israele con segni e con miracoli, con mano forte e con braccio possente e incutendo grande spavento.  ), Tu hai operato segni e miracoli nel paese di Egitto e fino ad oggi in Israele e fra tutti gli uomini e ti sei fatto un nome come appare oggi. @ y, Tu sei grande nei pensieri e potente nelle opere, tu, i cui occhi sono aperti su tutte le vie degli uomini, per dare a ciascuno secondo la sua condotta e il merito delle sue azioni. , Q, Tu usi misericordia con mille e fai subire la pena dell'iniquità dei padri ai loro figli dopo di essi, Dio grande e forte, che ti chiami Signore degli eserciti. ~ u, "Ah, Signore Dio, tu hai fatto il cielo e la terra con grande potenza e con braccio forte; nulla ti è impossibile. b =, Pregai il Signore, dopo aver consegnato il contratto di compra a Baruc figlio di Neria: ~u, Poiché dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele: Ancora si compreranno case, campi e vigne in questo paese". 9k, "Dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele: Prendi i contratti di compra, quello sigillato e quello aperto, e mettili in un vaso di terra, perché si conservino a lungo. )M, Diedi poi a Baruc quest'ordine: 7, Diedi il contratto di compra a Baruc figlio di Neria, figlio di Macsia, sotto gli occhi di Canamel figlio di mio zio e sotto gli occhi dei testimoni che avevano sottoscritto il contratto di compra e sotto gli occhi di tutti i Giudei che si trovavano nell'atrio della prigione. ve, Quindi presi il documento di compra, quello sigillato e quello aperto, secondo le prescrizioni della legge. nU, Stesi il documento del contratto, lo sigillai, chiamai i testimoni e pesai l'argento sulla stadera. pY, e comprai il campo da Canamel, figlio di mio zio, e gli pagai il prezzo: diciassette sicli d'argento. 6e, Venne dunque da me Canamel, figlio di mio zio, secondo la parola del Signore, nell'atrio della prigione e mi disse: "Compra il mio campo che si trova in Anatot, perché a te spetta il diritto di acquisto e a te tocca il riscatto. Compratelo!". Allora riconobbi che questa era la volontà del Signore 6e, "Ecco Canamel, figlio di Sallum tuo zio, viene da te per dirti: Comprati il mio campo, che si trova in Anatot, perché a te spetta il diritto di riscatto per acquistarlo". A}, Geremia disse: Mi fu rivolta questa parola del Signore: 1~[, egli condurrà Sedecìa in Babilonia dove egli resterà finché io non lo visiterò - oracolo del Signore -; se combatterete contro i Caldei, non riuscirete a nulla"? /}W, Sedecìa re di Giuda non scamperà dalle mani dei Caldei, ma sarà dato in mano del re di Babilonia e parlerà con lui faccia a faccia e si guarderanno negli occhi; K|, e ve lo aveva rinchiuso Sedecìa re di Giuda, dicendo: "Perché profetizzi con questa minaccia: Dice il Signore: Ecco metterò questa città in potere del re di Babilonia ed egli la occuperà; "{=, L'esercito del re di Babilonia assediava allora Gerusalemme e il profeta Geremia era rinchiuso nell'atrio della prigione, nella reggia del re di Giuda, z , Parola che fu rivolta a Geremia dal Signore nell'anno decimo di Sedecìa re di Giuda, cioè nell'anno decimo ottavo di Nabucodònosor. by=,(Tutta la valle dei cadaveri e delle ceneri e tutti i campi fino al torrente Cedron, fino all'angolo della porta dei Cavalli a oriente, saranno consacrati al Signore; non sarà più sconvolta né distrutta mai più". pxY,'La corda per misurare si stenderà in linea retta fino alla collina di Gareb, volgendo poi verso Goa. w5,&"Ecco verranno giorni - dice il Signore - nei quali la città sarà riedificata per il Signore dalla torre di Cananeel fino alla porta dell'Angolo. Zv-,%Così dice il Signore: "Se si possono misurare i cieli in alto ed esplorare in basso le fondamenta della terra, anch'io rigetterò tutta la progenie di Israele per ciò che ha commesso". Oracolo del Signore. )uK,$"Quando verranno meno queste leggi dinanzi a me - dice il Signore - allora anche la progenie di Israele cesserà di essere un popolo davanti a me per sempre". Ot,#Così dice il Signore che ha fissato il sole come luce del giorno, la luna e le stelle come luce della notte, che solleva il mare e ne fa mugghiare le onde e il cui nome è Signore degli eserciti: sw,"Non dovranno più istruirsi gli uni gli altri, dicendo: Riconoscete il Signore, perché tutti mi conosceranno, dal più piccolo al più grande, dice il Signore; poiché io perdonerò la loro iniquità e non mi ricorderò più del loro peccato". cr?,!Questa sarà l'alleanza che io concluderò con la casa di Israele dopo quei giorni, dice il Signore: Porrò la mia legge nel loro animo, la scriverò sul loro cuore. Allora io sarò il loro Dio ed essi il mio popolo. Vq%, Non come l'alleanza che ho conclusa con i loro padri, quando li presi per mano per farli uscire dal paese d'Egitto, una alleanza che essi hanno violato, benché io fossi loro Signore. Parola del Signore. p,"Ecco verranno giorni - dice il Signore - nei quali con la casa di Israele e con la casa di Giuda io concluderò una alleanza nuova. zom,Ma ognuno morirà per la sua propria iniquità; a ogni persona che mangi l'uva acerba si allegheranno i denti". sn_,"In quei giorni non si dirà più: I padri han mangiato uva acerba e i denti dei figli si sono allegati! Um#,Allora, come ho vegliato su di essi per sradicare e per demolire, per abbattere e per distruggere e per affliggere con mali, così veglierò su di essi per edificare e per piantare". Parola del Signore. l-,"Ecco verranno giorni - dice il Signore - nei quali renderò feconda la casa di Israele e la casa di Giuda per semenza di uomini e di bestiame. Uk#,A questo punto mi sono destato e ho guardato; il mio sonno mi parve soave. _j7,Poiché ristorerò copiosamente l'anima stanca e sazierò ogni anima che languisce". ai;,Vi abiteranno insieme Giuda e tutte le sue città, agricoltori e allevatori di greggi. ghG,Così dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele: "Si dirà ancora questa parola nel paese di Giuda e nelle sue città, quando avrò cambiato la loro sorte: Il Signore ti benedica, o dimora di giustizia, monte santo. g,Fino a quando andrai vagando, figlia ribelle? Poiché il Signore crea una cosa nuova sulla terra: la donna cingerà l'uomo! #f?,Pianta dei cippi, metti pali indicatori, sta' bene attenta alla strada, alla via che hai percorso. Ritorna, vergine di Israele, ritorna alle tue città. ey,Non è forse Efraim un figlio caro per me, un mio fanciullo prediletto? Infatti dopo averlo minacciato, me ne ricordo sempre più vivamente. Per questo le mie viscere si commuovono per lui, provo per lui profonda tenerezza". Oracolo del Signore. ,Così dice il Signore: "Si ode un grido di spavento, terrore, non pace. S=,Queste sono le parole che il Signore pronunziò per Israele e per Giuda: h<I,perché, ecco, verranno giorni - dice il Signore - nei quali cambierò la sorte del mio popolo, di Israele e di Giuda - dice il Signore -; li ricondurrò nel paese che ho concesso ai loro padri e ne prenderanno possesso". ];3,Dice il Signore, Dio di Israele: "Scriviti in un libro tutte le cose che ti dirò, >: y,Parola che fu rivolta a Geremia da parte del Signore: 9 , per questo dice il Signore: Ecco punirò Semaia il Nechelamita e la sua discendenza; nessuno dei suoi dimorerà in mezzo a questo popolo, né vedrà il bene che farò al mio popolo - dice il Signore - perché ha predicato la ribellione contro il Signore". b8=,"Invia questo messaggio a tutti i deportati: Così dice il Signore riguardo a Semaia il Nechelamita: Poiché Semaia ha parlato a voi come profeta mentre io non l'avevo mandato e vi ha fatto confidare nella menzogna, <7s,Allora la parola del Signore fu rivolta a Geremia: U6#,Il sacerdote Sofonia lesse questa lettera in presenza del profeta Geremia. 5,Infatti egli ci ha mandato a dire in Babilonia: Sarà lunga la cosa! Edificate case e abitatele, piantate orti e mangiatene i frutti!". U4#,Orbene, perché non reprimi Geremia da Anatot, che fa profezie fra di voi? a3;,Il Signore ti ha costituito sacerdote al posto del sacerdote Ioiada, perché fossi sovrintendente nel tempio del Signore, per reprimere qualunque forsennato che vuol fare il profeta, ponendolo in ceppi e in catene. V2%,"Così dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele: Perché hai mandato in tuo nome lettere a tutto il popolo di Gerusalemme e a Sofonia figlio di Maasia, il sacerdote, e a tutti i sacerdoti, dicendo: =1u,A Semaia il Nechelamita tu riferirai queste parole: 0,Poiché essi hanno operato cose nefande in Gerusalemme, hanno commesso adulterio con le mogli del prossimo, hanno proferito in mio nome parole senza che io avessi dato loro alcun ordine. Io stesso lo so bene e ne sono testimone. Oracolo del Signore". V/%,Da essi si trarrà una formula di maledizione in uso presso tutti i deportati di Giuda in Babilonia e si dirà: Il Signore ti tratti come Sedecìa e Acab, che il re di Babilonia fece arrostire sul fuoco! .,Così dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele, riguardo ad Acab figlio di Kolaia, e a Sedecìa figlio di Maasia, che vi predicono menzogne in mio nome: Ecco, li darò in mano a Nabucodònosor re di Babilonia, il quale li ucciderà sotto i vostri occhi. x-i,Voi però ascoltate la parola del Signore, voi deportati tutti, che io ho mandato da Gerusalemme a Babilonia. A,{,perché non hanno ascoltato le mie parole - dice il Signore - quando mandavo loro i miei servi, i profeti, con continua premura, eppure essi non hanno ascoltato. Oracolo del Signore. e+C,Li perseguiterò con la spada, la fame e la peste; li farò oggetto di orrore per tutti i regni della terra, oggetto di maledizione, di stupore, di scherno e di obbrobrio in tutte le nazioni nelle quali li ho dispersi, ;*o,dice il Signore degli eserciti: Ecco, io manderò contro di essi la spada, la fame e la peste e li renderò come i fichi guasti, che non si possono mangiare tanto sono cattivi. G),Ebbene, queste le parole del Signore al re che siede sul trono di Davide e a tutto il popolo che abita in questa città, ai vostri fratelli che non sono partiti con voi nella deportazione; K(,Certo voi dite: Il Signore ci ha suscitato profeti in Babilonia. }'s,mi lascerò trovare da voi - dice il Signore - cambierò in meglio la vostra sorte e vi radunerò da tutte le nazioni e da tutti i luoghi dove vi ho disperso - dice il Signore - vi ricondurrò nel luogo da dove vi ho fatto condurre in esilio. R&, mi cercherete e mi troverete, perché mi cercherete con tutto il cuore; ~}|a{zyy xwvv?utss_rqqpqoo~nqnmvmll/kjjiiihgg fedcbb>a``__^^I]\\[[ZYYXXWVUU)ToSRRmQoPPOO NKMM8LkKKJI@HHGFEEDDCFBBCA@??>k>=<=,'Ma i soldati caldei li inseguirono e raggiunsero Sedecìa nelle steppe di Gerico, lo presero e lo condussero da Nabucodònosor re di Babilonia a Ribla nel paese di Camat, dove il re pronunziò la sentenza su di lui. I= ,'Appena videro ciò, Sedecìa re di Giuda e tutti i suoi guerrieri fuggirono uscendo di notte per la via del giardino del re, attraverso la porta fra le due mura, e presero la via dell'Araba. <},'entrarono tutti i generali del re di Babilonia e si stabilirono alla Porta di mezzo; Nergal-Sarezer di Sin-Magir, Nebosar-Sechim, capo dei funzionari, Nergal- Sarezer, comandante delle truppe di fontiera e tutti gli altri capi del re di Babilonia. p;Y,'Nel quarto mese dell'anno undecimo di Sedecìa, il nove del mese, fu aperta una breccia nella città, : 1,'Nel decimo mese del nono anno di Sedecìa re di Giuda, Nabucodònosor re di Babilonia mosse con tutto l'esercito contro Gerusalemme e l'assediò. _97,&Geremia rimase nell'atrio della prigione fino al giorno in cui fu presa Gerusalemme. Q8,&Ora tutti i dignitari vennero da Geremia e lo interrogarono; egli rispose proprio come il re gli aveva ordinato, così che lo lasciarono tranquillo, poiché la conversazione non era stata ascoltata. 7,&tu risponderai loro: Ho presentato la supplica al re perché non mi mandasse di nuovo nella casa di Giònata a morirvi". Z6-,&Se i dignitari sentiranno che ho parlato con te e verranno da te e ti domanderanno: Riferiscici quanto hai detto al re, non nasconderci nulla, altrimenti ti uccideremo; raccontaci che cosa ti ha detto il re, ]53,&Sedecìa disse a Geremia: "Nessuno sappia di questi discorsi perché tu non muoia. M4,&Tutte le donne e tutti i tuoi figli saranno condotti ai Caldei e tu non sfuggirai alle loro mani, ma sarai tenuto prigioniero in mano del re di Babilonia e questa città sarà data alle fiamme". {3o,&Ecco, tutte le donne rimaste nella reggia di Giuda saranno condotte ai generali del re di Babilonia e diranno: Ti hanno abbindolato e ingannato gli uomini di tua fiducia. I tuoi piedi si sono affondati nella melma, mentre essi sono spariti. K2,&se, invece, rifiuti di uscire, questo il Signore mi ha rivelato: 1,&Ma Geremia disse: "Non ti consegneranno a loro. Ascolta la voce del Signore riguardo a ciò che ti dico; ti andrà bene e tu vivrai; "0=,&Il re Sedecìa rispose a Geremia: "Ho paura dei Giudei che sono passati ai Caldei; temo di essere consegnato in loro potere e che essi mi maltrattino". B/},&se invece non uscirai incontro ai generali del re di Babilonia, allora questa città sarà messa in mano ai Caldei, i quali la daranno alle fiamme e tu non scamperai dalle loro mani". y.k,&Geremia allora disse a Sedecìa: "Dice il Signore, Dio degli eserciti, Dio di Israele: Se uscirai incontro ai generali del re di Babilonia, allora avrai salva la vita e questa città non sarà data in fiamme; tu e la tua famiglia vivrete; [-/,&Allora il re Sedecìa giurò in segreto a Geremia: "Com'è vero che vive il Signore che ci ha dato questa vita, non ti farò morire né ti consegnerò in balìa di quegli uomini che attentano alla tua vita!". ,{,&Geremia rispose a Sedecìa: "Se te la dico, non mi farai forse morire? E se ti do un consiglio, non mi darai ascolto". H+ ,&Il re Sedecìa mandò a prendere il profeta Geremia e, fattolo venire presso di sé al terzo ingresso del tempio del Signore, il re gli disse: "Ti domando una cosa, non nascondermi nulla!". *y,& Allora tirarono su Geremia con le corde, facendolo uscire dalla cisterna, e Geremia rimase nell'atrio della prigione. ) ,& Ebed-Mèlech disse a Geremia: "Su, mettiti i pezzi dei cenci e degli stracci alle ascelle sotto le corde". Geremia fece così. :(m,& Ebed-Mèlech prese con sé gli uomini, andò nella reggia, nel guardaroba del tesoro e, presi di là pezzi di cenci e di stracci, li gettò a Geremia nella cisterna con corde. ''G,& Allora il re diede quest'ordine a Ebed-Mèlech l'Etiope: "Prendi con te da qui tre uomini e fa' risalire il profeta Geremia dalla cisterna prima che muoia". N&,& "Re mio signore, quegli uomini hanno agito male facendo quanto hanno fatto al profeta Geremia, gettandolo nella cisterna. Egli morirà di fame sul posto, perché non c'è più pane nella città". 8%k,&Ebed-Mèlech uscì dalla reggia e disse al re: %$C,&Ebed-Mèlech l'Etiope, un eunuco che era nella reggia, sentì che Geremia era stato messo nella cisterna. Ora, mentre il re stava alla porta di Beniamino, y#k,&Essi allora presero Geremia e lo gettarono nella cisterna di Malchia, principe regale, la quale si trovava nell'atrio della prigione. Calarono Geremia con corde. Nella cisterna non c'era acqua ma fango, e così Geremia affondò nel fango. p"Y,&Il re Sedecìa rispose: "Ecco, egli è nelle vostre mani; il re infatti non ha poteri contro di voi". !,&I capi allora dissero al re: "Si metta a morte questo uomo, appunto perché egli scoraggia i guerrieri che sono rimasti in questa città e scoraggia tutto il popolo dicendo loro simili parole, poiché questo uomo non cerca il benessere del popolo, ma il male". v e,&Dice il Signore: Certo questa città sarà data in mano all'esercito del re di Babilonia che la prenderà". 5c,&"Dice il Signore: Chi rimane in questa città morirà di spada, di fame e di peste, mentre chi passerà ai Caldei vivrà: per lui la sua vita sarà come bottino e vivrà. 4 c,&Sefatià figlio di Mattàn, Godolia figlio di Pascùr, Iucàl figlio di Selemia e Pascùr figlio di Malchia udirono queste parole che Geremia rivolgeva a tutto il popolo: ,%Il re Sedecìa comandò di custodire Geremia nell'atrio della prigione e gli fu data ogni giorno una focaccia di pane proveniente dalla via dei Fornai, finché non fu esaurito tutto il pane in città. Così Geremia rimase nell'atrio della prigione. %,%Ora, ascolta, re mio signore; la mia supplica ti giunga gradita. Non rimandarmi nella casa di Giònata lo scriba, perché io non vi muoia". w,%E dove sono i vostri profeti, che vi predicevano: Il re di Babilonia non verrà contro di voi e contro questo paese? !;,%Geremia poi disse al re Sedecìa: "Quale colpa ho commesso contro di te, i tuoi ministri e contro questo popolo, perché mi abbiate messo in prigione? R,%Il re Sedecìa mandò a prenderlo e lo interrogò in casa sua, di nascosto: "C'è qualche parola da parte del Signore?". Geremia rispose: "Sì" e precisò: "Tu sarai dato in mano al re di Babilonia". X),%Geremia entrò in una cisterna sotterranea a volta e rimase là molti giorni. "=,%I capi erano sdegnati contro Geremia, lo percossero e lo gettarono in prigione nella casa di Giònata lo scriba, che avevano trasformato in un carcere. ,%Geremia rispose: "È falso! Io non passo ai Caldei"; ma egli non gli diede retta. E così Ieria prese Geremia e lo condusse dai capi. W',% Ma, quando fu alla porta di Beniamino, dove era un incaricato del servizio di guardia chiamato Ieria figlio di Selemia, figlio di Anania, costui arrestò il profeta Geremia dicendo: "Tu passi ai Caldei!". {,% Geremia uscì da Gerusalemme per andare nella terra di Beniamino a prendervi una parte di eredità tra i suoi parenti. gG,% Quando l'esercito dei Caldei si allontanò da Gerusalemme a causa dell'esercito del faraone, \1,% Anche se riusciste a battere tutto l'esercito dei Caldei che combattono contro di voi, e ne rimanessero solo alcuni feriti, costoro sorgerebbero ciascuno dalla sua tenda e darebbero alle fiamme questa città". zm,% Dice il Signore: "Non illudetevi pensando: Certo i Caldei si allontaneranno da noi, perché non se ne andranno. oW,%i Caldei ritorneranno, combatteranno contro questa città, la prenderanno e la daranno alle fiamme". E,%"Dice il Signore Dio di Israele: Riferite al re di Giuda, che vi ha mandati da me per consultarmi: Ecco l'esercito del faraone, uscito in vostro aiuto, ritornerà nel suo paese d'Egitto; F,%Allora la parola del Signore fu rivolta al profeta Geremia: - S,%Però l'esercito del faraone era uscito dall'Egitto e i Caldei, che assediavano Gerusalemme, appena ne avevano avuto notizia, si erano allontanati da Gerusalemme. g G,%Geremia intanto andava e veniva in mezzo al popolo e non era stato ancora messo in prigione. 0 Y,%Il re Sedecìa inviò allora Iucàl figlio di Selemia e il sacerdote Sofonia figlio di Maasià dal profeta Geremia per dirgli: "Prega per noi il Signore nostro Dio".  ',%Ma né lui né i suoi ministri né il popolo del paese ascoltarono le parole che il Signore aveva pronunziate per mezzo del profeta Geremia.   ',%Sedecìa figlio di Giosia divenne re al posto di Conìa figlio di Ioiakìm; Nabucodònosor re di Babilonia lo nominò re nel paese di Giuda. !,$ Geremia prese un altro rotolo e lo consegnò a Baruc figlio di Neria, lo scriba, il quale vi scrisse, sotto la dettatura di Geremia, tutte le parole del libro che Ioiakim re di Giuda aveva bruciato nel fuoco; inoltre vi furono aggiunte molte parole simili a quelle. hI,$Io punirò lui, la sua discendenza e i suoi ministri per le loro iniquità e manderò su di loro, sugli abitanti di Gerusalemme e sugli uomini di Giuda, tutto il male che ho minacciato, senza che mi abbiano dato ascolto". :m,$Per questo dice il Signore contro Ioiakim re di Giuda: Egli non avrà un erede sul trono di Davide; il suo cadavere sarà esposto al calore del giorno e al freddo della notte. s_,$Contro Ioiakim re di Giuda dichiarerai: "Dice il Signore: Hai bruciato quel rotolo, dicendo: Perché vi hai scritto queste parole: Certo verrà il re di Babilonia e devasterà questo paese e farà scomparire da esso uomini e bestie? ,$Prendi di nuovo un rotolo e scrivici tutte le parole di prima, che erano nel primo rotolo bruciato da Ioiakim re di Giuda. %C,$Questa parola del Signore fu rivolta a Geremia dopo che il re ebbe bruciato il rotolo con le parole che Baruc aveva scritte sotto la dettatura di Geremia: D,$Anzi ordinò a Ieracmeel, un principe regale, a Seraia figlio di Azriel e a Selemia figlio di Abdeel, di arrestare Baruc lo scriba e il profeta Geremia, ma il Signore li aveva nascosti. y,$Eppure Elnatan, Delaia e Ghemaria avevano supplicato il re di non bruciare il rotolo, ma egli non diede loro ascolto. oW,$Il re e tutti i suoi ministri non tremarono né si strapparono le vesti all'udire tutte quelle cose. Y+,$Ora, quando Iudi aveva letto tre o quattro colonne, il re le lacerava con il temperino da scriba e le gettava nel fuoco sul braciere, finché non fu distrutto l'intero rotolo nel fuoco che era sul braciere. e~C,$Il re sedeva nel palazzo d'inverno - si era al nono mese - con un braciere acceso davanti. -}S,$Allora il re mandò Iudi a prendere il rotolo. Iudi lo prese dalla stanza di Elisama lo scriba e lo lesse davanti al re e a tutti i capi che stavano presso il re. &|E,$Essi poi si recarono dal re nell'appartamento interno, dopo aver riposto il rotolo nella stanza di Elisama lo scriba, e riferirono al re tutte queste cose. e{C,$I capi dissero a Baruc: "Va' e nasconditi insieme con Geremia; nessuno sappia dove siete". |zq,$Baruc rispose: "Di sua bocca Geremia mi dettava tutte queste parole e io le scrivevo nel libro con l'inchiostro". Zy-,$Poi interrogarono Baruc: "Dicci come hai fatto a scrivere tutte queste parole". x),$Allora, quando udirono tutte quelle parole, ebbero paura e si dissero l'un l'altro: "Dobbiamo senz'altro riferire al re tutte queste parole". Zw-,$Ed essi gli dissero: "Siedi e leggi davanti a noi". Baruc lesse davanti a loro. v ,$Allora tutti i capi inviarono da Baruc Iudi figlio di Natania, figlio di Selemia, figlio dell'Etiope, per dirgli: "Prendi nelle mani il rotolo che leggevi ad alta voce al popolo e vieni". Baruc figlio di Neria prese il rotolo in mano e si recò da loro. su_,$ Michea riferì loro tutte le parole che aveva udite quando Baruc leggeva nel libro al popolo in ascolto. t ,$ scese alla reggia nella stanza dello scriba; ed ecco là si trovavano in seduta tutti i capi dignitari: Elisama lo scriba e Delaia figlio di Semaia, Elnatan figlio di Acbor, Ghemaria figlio di Safan, e Sedecìa figlio di Anania, insieme con tutti i capi. isK,$ Michea figlio di Ghemaria, figlio di Safan, udite tutte le parole del Signore lette dal libro, |rq,$ Baruc dunque lesse nel libro facendo udire a tutto il popolo le parole di Geremia, nel tempio del Signore, nella stanza di Ghemaria, figlio di Safan lo scriba, nel cortile superiore presso l'ingresso della Porta Nuova del tempio del Signore. iqK,$ Nel quinto anno di Ioiakim figlio di Giosia, re di Giuda, nel nono mese, fu indetto un digiuno davanti al Signore per tutto il popolo di Gerusalemme e per tutto il popolo che era venuto dalle città di Giuda a Gerusalemme. p ,$Baruc figlio di Neria fece quanto gli aveva comandato il profeta Geremia, leggendo sul rotolo le parole del Signore nel tempio. Io ,$Forse si umilieranno con suppliche dinanzi al Signore e abbandoneranno ciascuno la sua condotta perversa, perché grande è l'ira e il furore che il Signore ha espresso verso questo popolo". n,$Andrai dunque tu a leggere, nel rotolo che hai scritto sotto la mia dettatura, le parole del Signore, facendole udire al popolo nel tempio del Signore in un giorno di digiuno; le leggerai anche ad alta voce a tutti quelli di Giuda che vengono dalle loro città. jmM,$Quindi Geremia ordinò a Baruc: "Io ne sono impedito e non posso andare nel tempio del Signore. (lI,$Geremia chiamò Baruc figlio di Neria e Baruc scrisse, sotto la dettatura di Geremia, tutte le cose che il Signore gli aveva detto su un rotolo per scrivere. Kk,$Forse quelli della casa di Giuda, sentendo tutto il male che mi propongo di fare loro, abbandoneranno ciascuno la sua condotta perversa e allora perdonerò le loro iniquità e i loro peccati". Hj ,$"Prendi un rotolo da scrivere e scrivici tutte le cose che ti ho detto riguardo a Gerusalemme, a Giuda e a tutte le nazioni, da quando cominciai a parlarti dal tempo di Giosia fino ad oggi. |i s,$Nel quarto anno di Ioiakim figlio di Giosia, re di Giuda, fu rivolta a Geremia da parte del Signore questa parola: %hC,#per questo dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele: a Ionadab figlio di Recab non verrà mai a mancare qualcuno che stia sempre alla mia presenza". qg[,#Geremia riferì alla famiglia dei Recabiti: "Dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele: Poiché avete ascoltato il comando di Ionadab vostro padre e avete osservato tutti i suoi decreti e avete fatto quanto vi aveva ordinato, f,#Perciò dice il Signore, Dio degli eserciti e Dio di Israele: Ecco, io manderò su Giuda e su tutti gli abitanti di Gerusalemme tutto il male che ho annunziato contro di essi, perché ho parlato loro e non mi hanno ascoltato, li ho chiamati e non hanno risposto". e1,#Così i figli di Ionadab figlio di Recab hanno eseguito il comando che il loro padre aveva dato loro; questo popolo, invece, non mi ha ascoltato. Nd,#Vi ho inviato tutti i miei servi, i profeti, con viva sollecitudine per dirvi: Abbandonate ciascuno la vostra condotta perversa, emendate le vostre azioni e non seguite altri dei per servirli, per poter abitare nel paese che ho concesso a voi e ai vostri padri, ma voi non avete prestato orecchio e non mi avete dato retta. -cS,#Sono state messe in pratica le parole di Ionadàb figlio di Recàb, il quale aveva comandato ai suoi figli di non bere vino. Essi infatti non lo hanno bevuto fino a oggi, perché hanno obbedito al comando del loro padre. Io vi ho parlato con continua premura, ma voi non mi avete ascoltato! Qb,# "Così dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele: Va' e riferisci agli uomini di Giuda e agli abitanti di Gerusalemme: Non accetterete la lezione, ascoltando le mie parole? Oracolo del Signore. @a{,# Allora questa parola del Signore fu rivolta a Geremia: Z~}|{{zGyxgwvuuqtsHrXqponn8lkjii8h,gIg f|ee)dccc4bba``Z_#^]]i\\\[[SZZYXX2WWNVUTSS\RhQPPKOOHNMMM8LLhKKJJI*HHGGFFEhDDqD CCC7BB`AA,@@?>>*=a<3,2Perciò, dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele: Ecco, io punirò il re di Babilonia e il suo paese, come già ho punito il re di Assiria, &=E,2Una pecora smarrita è Israele, i leoni le hanno dato la caccia; per primo l'ha divorata il re di Assiria, poi il re di Babilonia ne ha stritolato le ossa. ?<w,2Sterminate in Babilonia chi semina e chi impugna la falce al momento della messe. Di fronte alla spada micidiale ciascuno ritorni al suo popolo e ciascuno fugga verso il suo paese. o;W,2Alzate il grido di guerra contro di essa, da ogni parte. Essa tende la mano, crollano le sue torri, rovinano le sue mura, poiché questa è la vendetta del Signore. Vendicatevi di lei, trattatela come essa ha trattato gli altri! &:E,2Disponetevi intorno a Babilonia, voi tutti che tendete l'arco; tirate contro di essa, non risparmiate le frecce, poiché essa ha peccato contro il Signore. >9u,2 A causa dell'ira del Signore non sarà più abitata, sarà tutta una desolazione. Chiunque passerà vicino a Babilonia rimarrà stupito e fischierà davanti a tutte le sue piaghe. -8S,2 La vostra madre è piena di confusione, e coperta di vergogna colei che vi ha partorito. Ecco è l'ultima delle nazioni, un deserto, un luogo riarso e una steppa. 7 ,2 Gioite pure e tripudiate, saccheggiatori della mia eredità! Saltate pure come giovenchi su un prato e nitrite come destrieri! i6K,2 La Caldea sarà saccheggiata, tutti i suoi saccheggiatori saranno saziati. Parola del Signore. }5s,2 Poiché, ecco io suscito e mando contro Babilonia una massa di grandi nazioni dal paese del settentrione; queste le si schiereranno contro, di là essa sarà presa. Le loro frecce sono come quelle di un abile arciere, nessuna ritorna a vuoto. h4I,2Fuggite da Babilonia, dalla regione dei Caldei, uscite e siate come capri in testa al gregge. E3,2Quanti le trovavano, le divoravano e i loro nemici dicevano: Non commettiamo nessun delitto, perché essi hanno peccato contro il Signore, pascolo di giustizia e speranza dei loro padri. D2,2Gregge di pecore sperdute era il mio popolo, i loro pastori le avevano sviate, le avevano fatte smarrire per i monti; esse andavano di monte in colle, avevano dimenticato il loro ovile. 1!,2Domanderanno di Sion, verso cui sono fissi i loro volti: Venite, uniamoci al Signore con un'alleanza eterna, che non sia mai dimenticata. ,0Q,2In quei giorni e in quel tempo - dice il Signore - verranno gli Israeliti insieme con i figli di Giuda; cammineranno piangendo e cercheranno il Signore loro Dio. ./U,2Poiché dal settentrione sale contro di essa un popolo che ridurrà la sua terra a un deserto, non vi abiterà più nessuno; uomini e animali fuggono, se ne vanno. N.,2"Proclamatelo fra i popoli e fatelo sapere, non nascondetelo, dite: Babilonia è presa, Bel è coperto di confusione, è infranto Marduch; sono confusi i suoi idoli, sono sgomenti i suoi feticci. w- i,2Parola che il Signore pronunziò contro Babilonia, contro il paese dei Caldei, per mezzo del profeta Geremia. T,!,1'Ma negli ultimi giorni cambierò la sorte dell'Elam". Parola del Signore. \+1,1&Porrò il mio trono sull'Elam e farò morire il re e i capi. Oracolo del Signore. x*i,1%Incuterò terrore negli Elamiti davanti ai loro nemici e davanti a coloro che vogliono la loro vita; manderò su di essi la sventura, la mia ira ardente. Parola del Signore. Manderò la spada a inseguirli finché non li avrò sterminati. A){,1$Manderò contro l'Elam i quattro venti dalle quattro estremità del cielo e li sparpaglierò davanti a questi venti; non ci sarà nazione in cui non giungeranno i profughi dell'Elam. k(O,1#"Dice il Signore degli eserciti: Ecco io spezzerò l'arco dell'Elam, il nerbo della sua potenza. {'o,1"Parola che il Signore rivolse al profeta Geremia riguardo all'Elam all'inizio del regno di Sedecìa re di Giuda. &,1!Azor diventerà rifugio di sciacalli, una desolazione per sempre; nessuno vi dimorerà più, non vi abiterà più un figlio d'uomo". k%O,1 I suoi cammelli saranno portati via come preda e la massa dei suoi greggi come bottino. Disperderò a tutti i venti coloro che si tagliano i capelli alle tempie, da ogni parte farò venire la loro rovina. Parola del Signore. $,1Su, marciate contro la nazione tranquilla, che vive in sicurezza. Oracolo del Signore. Essa non ha né porte né sbarre e vive isolata. Y#+,1Fuggite, andate lontano, nascondetevi in luoghi segreti o abitanti di Azor - dice il Signore - perché ha ideato un disegno contro di voi. Nabucodònosor re di Babilonia ha preparato un piano contro di voi. 2"],1Prendete le loro tende e le loro pecore, i loro teli da tenda, tutti i loro attrezzi; portate via i loro cammelli; un grido si leverà su di loro: Terrore all'intorno! ,!Q,1Su Kedar e sui regni di Azor, che Nabucodònosor re di Babilonia sconfisse. Così dice il Signore: "Su, marciate contro Kedar, saccheggiate i figli dell'oriente. X ),1Appiccherò il fuoco alle mura di Damasco e divorerà i palazzi di Ben-Adad".  ,1Cadranno i suoi giovani nelle sue piazze e tutti i suoi guerrieri periranno in quel giorno. Oracolo del Signore degli eserciti. J ,1Come fu abbandonata la città gloriosa, la città del tripudio? y,1Spossata è Damasco, si volge per fuggire; un tremito l'ha colta, angoscia e dolori l'assalgono come una partoriente. 2],1Su Damasco. "Camat e Arpad sono piene di confusione, perché hanno sentito una cattiva notizia; esse sono agitate come il mare, sono in angoscia, non possono calmarsi. 0Y,1Ecco, come l'aquila, egli sale e si libra, espande le ali su Bozra. In quel giorno il cuore dei prodi di Edom sarà come il cuore di una donna nei dolori del parto". hI,1Al fragore della loro caduta tremerà la terra. Un grido! Fino al Mare Rosso se ne ode l'eco. q[,1Per questo ascoltate il progetto che il Signore ha fatto contro Edom e le decisioni che egli ha prese contro gli abitanti di Teman. Certo, trascineranno via anche i più piccoli del gregge, e per loro sarà desolato il loro prato. +,1Ecco, come un leone sale dalla boscaglia del Giordano verso i prati sempre verdi, così in un baleno io lo scaccerò di là e il mio eletto porrò su di esso; poiché chi è come me? Chi può citarmi in giudizio? Chi è dunque il pastore che può resistere davanti a me? 1[,1Come nello sconvolgimento di Sòdoma e Gomorra e delle città vicine - dice il Signore - non vi abiterà più uomo né vi fisserà la propria dimora un figlio d'uomo. ,1Edom sarà oggetto di orrore; chiunque passerà lì vicino ne resterà attonito e fischierà davanti a tutte le sue piaghe. ,1La tua arroganza ti ha indotto in errore, la superbia del tuo cuore; tu che abiti nelle caverne delle rocce, che ti aggrappi alle cime dei colli, anche se ponessi, come l'aquila, in alto il tuo nido, di lassù ti farò precipitare. Oracolo del Signore. W',1Poiché ecco, ti renderò piccolo fra i popoli e disprezzato fra gli uomini. $A,1Ho udito un messaggio da parte del Signore, un messaggero è stato inviato fra le nazioni: Adunatevi e marciate contro di lui! Alzatevi per la battaglia. D,1 poiché io ho giurato per me stesso - dice il Signore - che Bozra diventerà un orrore, un obbrobrio, un deserto, una maledizione e tutte le sue città saranno ridotte a rovine perenni. 9k,1 Poiché così dice il Signore: Ecco, coloro che non erano obbligati a bere il calice lo devono bere e tu pretendi di rimanere impunito? Non resterai impunito, ma dovrai berlo S,1 Lascia i tuoi orfani, io li farò vivere, le tue vedove confidino in me! ;o,1 Poiché io intendo spogliare Esaù, rivelo i suoi nascondigli ed egli non ha dove nascondersi. La sua stirpe, i suoi fratelli, i suoi vicini sono distrutti ed egli non è più. ,1 Se vendemmiatori verranno da te, non lasceranno nulla da racimolare. Se ladri notturni verranno da te, saccheggeranno quanto loro piace.  !,1Fuggite, partite, nascondetevi in un luogo segreto, abitanti di Dedan, poiché io mando su Esaù la sua rovina, il tempo del suo castigo.  3,1Su Edom. Così dice il Signore degli eserciti: "Non c'è più sapienza in Teman? È scomparso il consiglio dei saggi? È svanita la loro sapienza? J  ,1Ma dopo cambierò la sorte degli Ammoniti". Parola del Signore. K ,1Ecco io manderò su di te il terrore - parola del Signore Dio degli eserciti - da tutti i dintorni. Voi sarete scacciati, ognuno per la sua via, e non vi sarà nessuno che raduni i fuggiaschi. z m,1Perché ti vanti delle tue valli, figlia ribelle? Confidi nelle tue scorte ed esclami: Chi verrà contro di me? gG,1Urla, Chesbon, arriva il devastatore; gridate, borgate di Rabba, cingetevi di sacco, innalzate lamenti e andate raminghe con tagli sulla pelle, perché Milcom andrà in esilio, insieme con i suoi sacerdoti e i suoi capi.  ,1Perciò ecco, verranno giorni - dice il Signore - nei quali io farò udire a Rabba degli Ammoniti fragore di guerra; essa diventerà un cumulo di rovine, le sue borgate saranno consumate dal fuoco, Israele spoglierà i suoi spogliatori, dice il Signore. 6 g,1Sugli Ammoniti. Dice il Signore: "Israele non ha forse figli, non ha egli alcun erede? Perché Milcom ha ereditato la terra di Gad e il suo popolo ne ha occupate le città? wg,0/Ma io cambierò la sorte di Moab negli ultimi giorni. Oracolo del Signore". Qui finisce il giudizio su Moab. ,0.Guai a te, Moab, sei perduto, popolo di Camos, poiché i tuoi figli sono condotti schiavi, le tue figlie portate in esilio. <q,0-All'ombra di Chesbòn si fermano spossati i fuggiaschi, ma un fuoco esce da Chesbon, una fiamma dal palazzo di Sicon e divora le tempie di Moab e il cranio di uomini turbolenti. M,0,Chi sfugge al terrore cadrà nel trabocchetto; chi risale dal trabocchetto sarà preso nel tranello, perché io manderò sui Moabiti tutto questo nell'anno del loro castigo. Oracolo del Signore. dA,0+Terrore, trabocchetto, tranello cadranno su di te, abitante di Moab. Oracolo del Signore. fE,0*Moab è distrutto, ha cessato d'essere popolo, perché si è insuperbito contro il Signore. ',0)Le città son prese, le fortezze sono occupate. In quel giorno il cuore dei prodi di Moab sarà come il cuore di donna nei dolori del parto. j~M,0(Poiché così dice il Signore: Ecco, come l'aquila egli spicca il volo e spande le ali su Moab. }7,0'Come è rovinato! Gridate! Come Moab ha voltato vergognosamente le spalle! Moab è diventato oggetto di scherno e di orrore per tutti i suoi vicini. |3,0&Sopra tutte le terrazze di Moab e nelle sue piazze è tutto un lamento, perché io ho spezzato Moab come un vaso senza valore. Parola del Signore. {,0%Poiché ogni testa è rasata, ogni barba è tagliata; ci sono incisioni su tutte le mani e tutti hanno i fianchi cinti di sacco. z5,0$Perciò il mio cuore per Moab geme come i flauti, il mio cuore geme come i flauti per gli uomini di Kir-Cheres, essendo venute meno le loro scorte. ry],0#Io farò scomparire in Moab - dice il Signore - chi sale sulle alture e chi brucia incenso ai suoi dei. Dx,0"Delle grida di Chesbon e di Eleale si diffonde l'eco fino a Iacaz; da Zoar si odono grida fino a Coronàim e a Eglat-Selisia, poiché le acque di Nimrim son diventate una zona desolata. =ws,0!Sono scomparse la gioia e l'allegria dai frutteti e dalla regione di Moab. È sparito il vino nei tini, non pigia più il pigiatore, il canto di gioia non è più canto di gioia. },. Sali in Gàlaad e prendi il balsamo, vergine, figlia d'Egitto. Invano moltiplichi i rimedi, non c'è guarigione per te. 2=],. Ma quel giorno per il Signore Dio degli eserciti, è un giorno di vendetta, per vendicarsi dei suoi nemici. La sua spada divorerà, si sazierà e si inebrierà del loro sangue; poiché sarà un sacrificio per il Signore, Dio degli eserciti, nella terra del settentrione, presso il fiume Eufrate. <',. Caricate, cavalli, avanzate, carri! Avanti o prodi! uomini di Etiopia e di Put, voi che impugnate lo scudo, e voi di Lud che tendete l'arco. /;W,.È l'Egitto che trabocca come il Nilo, come un torrente dalle acque turbolente. Esso dice: "Salirò, ricoprirò la terra, distruggerò la città e i suoi abitanti". U:#,.Chi è che trabocca come il Nilo, come un torrente dalle acque turbolente? 9,.Il più agile non scamperà né il più prode si salverà. A settentrione, sulla riva dell'Eufrate, inciampano e cadono. $8A,.Che vedo? Sono sbigottito, retrocedono! I loro prodi sono sconfitti, fuggono a precipizio senza voltarsi; il terrore è tutt'intorno. Parola del Signore. x7i,.Attaccate i cavalli, montate, o cavalieri. Schieratevi con gli elmi, lucidate le lance, indossate le corazze! H6 ,.Preparate scudo grande e piccolo e avanzate per la battaglia. W5',.Per l'Egitto. Sull'esercito del faraone Necao re d'Egitto, a Càrchemis presso il fiume Eufrate, esercito che Nabucodònosor re di Babilonia vinse nel quarto anno di Ioiakim figlio di Giosia, re di Giuda. M4 ,.Parola del Signore che fu rivolta al profeta Geremia sulle nazioni. M3,-E tu vai cercando grandi cose per te? Non cercarle, poiché io manderò la sventura su ogni uomo. Oracolo del Signore. A te farò dono della vita come bottino, in tutti i luoghi dove tu andrai". }2s,-Dice il Signore: Ecco io demolisco ciò che ho edificato e sradico ciò che ho piantato; così per tutta la terra. 1 ,-Tu hai detto: Guai a me poiché il Signore aggiunge tristezza al mio dolore. Io sono stanco dei miei gemiti e non trovo pace. <0s,-"Dice il Signore, Dio di Israele, su di te, Baruc: ^/ 7,-Questa è la parola che il profeta Geremia comunicò a Baruc figlio di Neria, quando egli scriveva queste parole in un libro sotto la dettatura di Geremia nel quarto anno di Ioiakim figlio di Giosia, re di Giuda: .,,Così dice il Signore: Ecco io metterò il faraone Cofrà re di Egitto in mano ai suoi nemici e a coloro che attentano alla sua vita, come ho messo Sedecìa re di Giuda in mano a Nabucodònosor re di Babilonia, suo nemico, che attentava alla sua vita". =-s,,Questo sarà per voi il segno - dice il Signore - che io vi punirò in questo luogo, perché sappiate che le mie parole si avverano sul serio contro di voi, per vostra disgrazia. v,e,,Gli scampati dalla spada torneranno dal paese d'Egitto nella terra di Giuda molto scarsi di numero. Tutto il resto di Giuda, coloro che sono andati a dimorare nel paese d'Egitto, sapranno quale parola si avvererà, se la mia o la loro. >+u,,Ecco, veglierò su di essi per loro disgrazia e non per loro bene. Tutti gli uomini di Giuda che si trovano nel paese d'Egitto periranno di spada e di fame fino al loro sterminio. 5*c,,Tuttavia ascoltate la parola del Signore, voi tutti di Giuda che abitate nel paese di Egitto. Ecco, io giuro per il mio grande nome - dice il Signore - che mai più il mio nome sarà pronunciato in tutto il paese d'Egitto dalla bocca di un uomo di Giuda che possa dire: Per la vita del Signore Dio! A){,,Dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele: Voi donne lo avete affermato con la bocca e messo in atto con le vostre mani, affermando: Noi adempiremo tutti i voti che abbiamo fatto di offrire incenso alla Regina del cielo e di offrirle libazioni! Adempite pure i vostri voti e fate pure le vostre libazioni. (,,Geremia disse a tutto il popolo e a tutte le donne: "Ascoltate la parola del Signore, voi tutti di Giuda che siete nel paese d'Egitto. ',,Per il fatto che voi avete bruciato incenso e avete peccato contro il Signore, non avete ascoltato la voce del Signore e non avete camminato secondo la sua legge, i suoi decreti e i suoi statuti, per questo vi è capitata questa sventura, come oggi si vede". {&o,,Il Signore non ha più potuto sopportare la malvagità delle vostre azioni né le cose abominevoli che avete commesse. Per questo il vostro paese è divenuto un deserto, oggetto di orrore e di esecrazione, senza abitanti, come oggi si vede. b%=,,"Forse che il Signore non si ricorda e non ha più in mente l'incenso che voi bruciavate nelle città di Giuda e per le strade di Gerusalemme, voi e i vostri padri, i vostri re e i vostri capi e il popolo del paese? $,,Allora così parlò Geremia a tutto il popolo, agli uomini e alle donne e a tutta la gente che gli avevano risposto in quel modo: k#O,,E le donne aggiunsero: "Quando noi donne bruciamo incenso alla Regina del cielo e le offriamo libazioni, forse che senza il consenso dei nostri mariti prepariamo per lei focacce con la sua immagine e le offriamo libazioni?". A"{,,ma da quando abbiamo cessato di bruciare incenso alla Regina del cielo e di offrirle libazioni, abbiamo sofferto carestia di tutto e siamo stati sterminati dalla spada e dalla fame". ^!5,,anzi decisamente eseguiremo tutto ciò che abbiamo promesso, cioè bruceremo incenso alla Regina del cielo e le offriremo libazioni come abbiamo già fatto noi, i nostri padri, i nostri re e i nostri capi nelle città di Giuda e per le strade di Gerusalemme. Allora avevamo pane in abbondanza, eravamo felici e non vedemmo alcuna sventura; j M,,"Quanto all'ordine che ci hai comunicato in nome del Signore, noi non ti vogliamo dare ascolto; |q,,Allora tutti gli uomini che sapevano che le loro donne avevano bruciato incenso a divinità straniere, e tutte le donne che erano presenti, una grande folla, e tutto il popolo che dimorava nel paese d'Egitto e in Patros, risposero a Geremia:  ,,Nessuno scamperà né sfuggirà fra il resto di Giuda che è venuto a dimorare qui nel paese d'Egitto con la speranza di tornare nella terra di Giuda, dove essi desiderano ritornare ad abitare; essi non vi ritorneranno mai, eccettuati pochi fuggiaschi". ve,, Punirò coloro che dimorano nel paese d'Egitto come ho punito Gerusalemme con la spada, la fame e la peste. :m,, Abbatterò il resto di Giuda, che ha deciso di andare a dimorare nel paese d'Egitto; essi periranno tutti nel paese d'Egitto; cadranno di spada e periranno di fame, dal più piccolo al più grande; moriranno di spada e di fame e saranno oggetto di maledizione e di orrore, di esecrazione e di obbrobrio. 1,, Perciò dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele: "Ecco, io rivolgo la faccia verso di voi a vostra sventura e per distruggere tutto Giuda. 4a,, Fino ad oggi essi non ne hanno sentito rimorso, non hanno provato timore e non hanno agito secondo la legge e i decreti che io ho posto davanti a voi e ai vostri padri". jM,, Avete forse dimenticato le iniquità dei vostri padri, le iniquità dei re di Giuda, le iniquità dei vostri capi, le vostre iniquità e quelle delle vostre mogli, compiute nel paese di Giuda e per le strade di Gerusalemme?  ,,Perché mi provocate con l'opera delle vostre mani, offrendo incenso a divinità straniere nel paese d'Egitto dove siete venuti a dimorare, in modo da farvi sterminare e da divenire oggetto di esecrazione e di obbrobrio tra tutte le nazioni della terra? }s,,Dice dunque il Signore, Dio degli eserciti, Dio di Israele: Perché voi fate un male così grave contro voi stessi tanto da farvi sterminare di mezzo a Giuda uomini e donne, bambini e lattanti, in modo che non rimanga di voi neppure un resto? >u,,Perciò la mia ira e il mio furore divamparono come fuoco nelle città di Giuda e nelle strade di Gerusalemme ed esse divennero un deserto e una desolazione, come sono ancor oggi. !,,Ma essi non mi ascoltarono e non prestarono orecchio in modo da abbandonare la loro iniquità cessando dall'offrire incenso ad altri dei. !;,,Eppure, io vi avevo premurosamente inviato tutti i miei servi, i profeti, con l'incarico di dirvi: Non fate questa cosa abominevole che io ho in odio! .~}]|j{{zz>yyCxsww"vmutt srrgqpppoo*nn mll%kjqihhLggf;eddrdc_cbyb a``x_^^d]]S\\[c[ZiYXWWVnUU3TTSS'R`QmQPONNeMMLLbKKUJJ IUHHGF=EWDDYCBB.AAQ@??>==Sin i discorsi dei miei oppositori e le loro ostilità contro di me tutto il giorno. T%!6=Sin Hai udito, Signore, i loro insulti, tutte le loro trame contro di me, R$6du6Sade Grida dal tuo cuore al Signore, vergine figlia di Sion; fa' scorrere come torrente le tue lacrime, giorno e notte! Non darti pace, non abbia tregua la pupilla del tuo occhio. dcA6Ain Il Signore ha compiuto quanto aveva decretato, ha adempiuto la sua parola decretata dai giorni antichi, ha distrutto senza pietà, ha dato modo al nemico di gioire di te, ha esaltato la potenza dei tuoi avversari. @by6Pe Spalancano contro di te la bocca tutti i tuoi nemici, fischiano e digrignano i denti, dicono: "L'abbiamo divorata! Questo è il giorno che aspettavamo, siamo arrivati a vederlo". Ra6Samec Contro di te battono le mani quanti passano per la via; fischiano, scrollano il capo sulla figlia di Gerusalemme: "È questa la città che dicevano bellezza perfetta, gioia di tutta la terra?". B`}6Nun I tuoi profeti hanno avuto per te visioni di cose vane e insulse, non hanno svelato le tue iniquità per cambiare la tua sorte; ma ti han vaticinato lusinghe, vanità e illusioni. k_O6 Mem Con che cosa ti metterò a confronto? A che cosa ti paragonerò, figlia di Gerusalemme? Che cosa eguaglierò a te per consolarti, vergine figlia di Sion? Poiché è grande come il mare la tua rovina; chi potrà guarirti? 9^k6 Lamed Alle loro madri dicevano: "Dov'è il grano e il vino?". Intanto venivan meno come feriti nelle piazze della città; esalavano il loro respiro in grembo alle loro madri. k]O6 Caf Si son consunti per le lacrime i miei occhi, le mie viscere sono sconvolte; si riversa per terra la mia bile per la rovina della figlia del mio popolo; mentre vien meno il bambino e il lattante nelle piazze della città. 7\g6 Iod Siedono a terra in silenzio gli anziani della figlia di Sion, han cosparso di cenere il capo, si sono cinti di sacco; curvano a terra il capo le vergini di Gerusalemme. [[/6 Tet Sono affondate nella terra le sue porte; egli ne ha rovinato e spezzato le sbarre; il suo re e i suoi capi sono tra le genti; non c'è più legge e neppure i suoi profeti han ricevuto visioni dal Signore. ZZ-6Het Il Signore ha deciso di demolire le mura della figlia di Sion; egli ha steso la corda per le misure, non ritrarrà la mano dalla distruzione; ha reso desolati bastione e baluardo; ambedue sono in rovina. aY;6Zain Il Signore ha abbandonato il suo altare, ha rigettato il suo santuario; ha consegnato in balìa del nemico le mura delle sue fortezze. Essi alzarono grida nel tempio del Signore quasi fosse un giorno di festa. UX#6Vau Ha devastato come un giardino la sua dimora, ha demolito il luogo della riunione. Il Signore ha fatto dimenticare in Sion la festa e il sabato e ha rigettato nel furore della sua ira re e sacerdoti. EW6He Il Signore è divenuto come un nemico, ha distrutto Israele; ha distrutto tutti i suoi palazzi, ha abbattuto le sue fortezze, ha moltiplicato alla figlia di Giuda lamento e cordoglio. QV6Dalet Ha teso il suo arco come un nemico, ha tenuto ferma la destra come un avversario, ha ucciso quanto è delizia dell'occhio. Sulla tenda della figlia di Sion ha rovesciato la sua ira come fuoco. JU 6Ghimel Con ira ardente egli ha infranto tutta la potenza di Israele. Ha tratto indietro la destra davanti al nemico; ha acceso Giacobbe come una fiamma di fuoco, che divora tutto all'intorno. GT6Bet Il Signore ha distrutto senza pietà tutte le dimore di Giacobbe; ha abbattuto con ira le fortezze della figlia di Giuda; ha prostrato a terra, ha profanato il suo regno e i suoi capi. SS !6Alef Come il Signore ha oscurato nella sua ira la figlia di Sion! Egli ha scagliato dal cielo in terra la gloria di Israele. Non si è ricordato dello sgabello dei suoi piedi nel giorno del suo furore. GR  6Tau Ti sia presente tutta la loro malvagità e trattali duramente come hai trattato me, a causa di tutte le mie prevaricazioni. Molti sono infatti i miei sospiri e il mio cuore si consuma". QQ 6Sin Senti come sospiro, nessuno mi consola. Tutti i miei nemici han saputo della mia sventura, ne hanno gioito, perché tu hai fatto ciò. Manda il giorno che hai decretato ed essi siano simili a me! \P 36Res Guarda, Signore, quanto sono in angoscia; le mie viscere si agitano, il mio cuore è sconvolto dentro di me, poiché sono stata veramente ribelle. Di fuori la spada mi priva dei figli, dentro c'è la morte. ,O S6Kof Ho chiamato i miei amanti, ma essi mi hanno tradita; i miei sacerdoti e i miei anziani nella città sono spirati mentre cercavano cibo per sostenersi in vita. IN  6Sade "Giusto è il Signore, poiché mi sono ribellata alla sua parola. Ascoltate, vi prego, popoli tutti, e osservate il mio dolore! Le mie vergini e i miei giovani sono andati in schiavitù. :M o6Pe Sion protende le mani, nessuno la consola. Il Signore ha inviato contro Giacobbe i suoi nemici da tutte le parti. Gerusalemme è divenuta come panno immondo in mezzo a loro. GL  6Ain Per tali cose io piango, dal mio occhio scorrono lacrime, perché lontano da me è chi consola, chi potrebbe ridarmi la vita; i miei figli sono desolati, perché il nemico ha prevalso". SK !6Samec Ha ripudiato tutti i miei prodi il Signore in mezzo a me. Egli ha chiamato a raccolta contro di me per fiaccare i miei giovani; il Signore ha pigiato come uva nel tino la vergine figlia di Giuda. RJ 6Nun S'è aggravato il giogo delle mie colpe, nella sua mano esse sono annodate; il loro giogo è sul mio collo ed ha fiaccato la mia forza; il Signore mi ha messo nelle loro mani, non posso rialzarmi. QI 6 Mem Dall'alto egli ha scagliato un fuoco e nelle mie ossa lo ha fatto penetrare; ha teso una rete ai miei piedi, mi ha fatto cadere all'indietro; mi ha reso desolata, affranta da languore per sempre. TH #6 Lamed Voi tutti che passate per la via, considerate e osservate se c'è un dolore simile al mio dolore, al dolore che ora mi tormenta, e con cui il Signore mi ha punito nel giorno della sua ira ardente.   6Bet Essa piange amaramente nella notte, le sue lacrime scendono sulle guance; nessuno le reca conforto, fra tutti i suoi amanti; tutti i suoi amici l'hanno tradita, le sono divenuti nemici. 9= o6Alef Ah! come sta solitaria la città un tempo ricca di popolo! È divenuta come una vedova, la grande fra le nazioni; un tempo signora tra le province è sottoposta a tributo. 1<[,4"Il suo sostentamento, come sostentamento abituale, gli era fornito dal re di Babilonia ogni giorno, fino al giorno della sua morte, per tutto il tempo della sua vita. ; ,4!Gli cambiò le vesti da prigioniero e Ioiachin mangiò sempre il cibo alla presenza di lui per tutti i giorni della sua vita. :y,4 Gli parlò con benevolenza e pose il seggio di lui al di sopra dei seggi dei re che si trovavano con lui a Babilonia. 9,4Ora, nell'anno trentasettesimo della deportazione di Ioiachin re di Giuda, nel decimosecondo mese, il venticinque del mese, Evil-Merodach re di Babilonia, nell'anno della sua ascesa al regno, fece grazia a Ioiachin re di Giuda e lo fece uscire dalla prigione. $8A,4nell'anno ventitreesimo di Nabucodònosor, Nabuzaradan capo delle guardie deportò settecentoquarantacinque Giudei: in tutto quattromilaseicento persone. p7Y,4nell'anno decimo ottavo di Nabucodònosor furono deportati da Gerusalemme ottocentotrentadue persone; e6C,4Questa è la gente che Nabucodònosor deportò: nell'anno settimo tremilaventitré Giudei; 5y,4Il re di Babilonia li fece percuotere e uccidere a Ribla, nel paese di Camat. Così fu deportato Giuda dal suo paese. f4E,4Nabuzaradan, capo delle guardie, li prese e li condusse presso il re di Babilonia, a Ribla. 73g,4Dalla città egli fece prigionieri un funzionario, che era a capo dei soldati, e sette uomini fra i più familiari del re, i quali furono trovati in città, e l'aiutante del capo dell'esercito che arruolava la gente del paese, e sessanta uomini della gente del paese, che furono trovati nella città. 2,4Il capo delle guardie fece prigioniero Seraia, sacerdote capo, e il secondo sacerdote Sofonia insieme con tre custodi della soglia. g1G,4Le melagrane erano novantasei; tutte le melagrane intorno al reticolato ammontavano a cento. a0;,4Su di essa c'era un capitello di bronzo e l'altezza di un capitello era di cinque cùbiti; tutto intorno al capitello c'erano un reticolato per lato e melagrane, il tutto di bronzo; così era anche l'altra colonna. E/,4Delle colonne poi una sola era alta diciotto cubiti e ci voleva un filo di dodici cùbiti per misurarne la circonferenza; il suo spessore era di quattro dita, essendo vuota nell'interno. .,4Quanto alle due colonne, all'unico mare, ai dodici buoi di bronzo che erano sotto di esso e alle basi a ruote, cose che aveva fatto il re Salomone per il tempio del Signore, non si poteva calcolare quale fosse il peso del bronzo di tutti questi arredi. -3,4Il capo delle guardie prese ancora i bicchieri, i bracieri, i bacini, le caldaie, i candelabri, le coppe e i calici, quanto era d'oro e d'argento. ,/,4Essi presero ancora le caldaie, le palette, i coltelli, i bacini per l'aspersione, le coppe e tutti gli arredi di bronzo che servivano al culto. 1+[,4I Caldei fecero a pezzi le colonne di bronzo che erano nel tempio, le basi a ruote e il mare di bronzo che era nel tempio e ne portarono tutto il bronzo in Babilonia. {*o,4dei più poveri del paese Nabuzaradan, capo delle guardie ne lasciò una parte come vignaioli e come campagnoli. F),4Il resto del popolo che era stato lasciato in città, i disertori che erano passati al re di Babilonia e quanti eran rimasti degli artigiani, Nabuzaradan, capo delle guardie, li deportò: w(g,4Tutto l'esercito dei Caldei, che era con il capo delle guardie, demolì tutte le mura intorno a Gerusalemme. ',4 Egli incendiò il tempio del Signore e la reggia e tutte le case di Gerusalemme, diede alle fiamme anche tutte le case dei nobili. e&C,4 Nel quinto mese, il dieci del mese, essendo l'anno decimonono del regno di Nabucodònosor re di Babilonia, Nabuzaradan, capo delle guardie, che prestava servizio alla presenza del re di Babilonia, entrò a Gerusalemme. %,4 cavò gli occhi a Sedecìa e lo fece legare con catene e condurre a Babilonia, dove lo tenne in carcere fino alla sua morte. $ ,4 Il re di Babilonia fece sgozzare i figli di Sedecìa sotto i suoi occhi e fece sgozzare anche tutti i capi di Giuda in Ribla; #,4 Il re fu catturato e condotto a Ribla nel paese di Camat presso il re di Babilonia che pronunziò la sentenza contro di lui. "9,4Le truppe dei Caldei però inseguirono il re e raggiunsero Sedecìa nelle steppe di Gerico; allora tutto il suo esercito lo abbandonò e si disperse. !{,4fu aperta una breccia nella città. Allora tutti i soldati fuggirono, uscendo dalla città di notte per la via della porta fra le due mura, che era presso il giardino del re e, mentre i Caldei erano intorno alla città, presero la via dell'Araba. | q,4Nel quarto mese, il nove del mese, mentre la fame dominava nella città e non c'era più pane per la popolazione, M,4La città rimase assediata fino all'undecimo anno del re Sedecìa. nU,4Allora nel decimo mese dell'anno nono del suo regno, il dieci del mese, venne Nabucodònosor re di Babilonia con tutto l'esercito contro Gerusalemme. Costoro si accamparono intorno ad essa e costruirono attorno opere d'assedio. B},4Ma, a causa dell'ira del Signore, in Gerusalemme e in Giuda le cose arrivarono a tal punto che il Signore li scacciò dalla sua presenza. Sedecìa si era ribellato al re di Babilonia. T!,4Egli fece ciò che dispiace al Signore, proprio come aveva fatto Ioiakim.  1,4Sedecìa aveva ventun'anni quando divenne re e regnò undici anni a Gerusalemme; sua madre si chiamava Camital figlia di Geremia ed era di Libna. !,3@dicendo: Così affonderà Babilonia e non risorgerà più dalla sventura che io le farò piombare addosso". Fin qui le parole di Geremia. wg,3?Ora, quando avrai finito di leggere questo rotolo, vi legherai una pietra e lo getterai in mezzo all'Eufrate 5c,3>e dirai: Signore, tu hai dichiarato di distruggere questo luogo così che non ci sia più chi lo abiti, né uomo né animale, ma sia piuttosto una desolazione per sempre. }s,3=Geremia quindi disse a Seraia: "Quando giungerai a Babilonia, abbi cura di leggere in pubblico tutte queste parole !,3ju,3Al rombo della sua voce rumoreggiano le acque nel cielo. Egli fa salire le nubi dall'estremità della terra, produce lampi per la pioggia e manda fuori il vento dalle sue riserve. i,3Egli ha formato la terra con la sua potenza, ha fissato il mondo con la sua sapienza, con la sua intelligenza ha disteso i cieli. h/,3Il Signore degli eserciti lo ha giurato per se stesso: "Ti ho gremito di uomini come cavallette, che intoneranno su di te il canto di vittoria". ngU,3 Tu che abiti lungo acque abbondanti, ricca di tesori, è giunta la tua fine, il momento del taglio. nfU,3 Alzate un vessillo contro il muro di Babilonia, rafforzate le guardie, collocate sentinelle, preparate gli agguati, poiché il Signore si era proposto un piano e ormai compie quanto aveva detto contro gli abitanti di Babilonia. jeM,3 Aguzzate le frecce, riempite le faretre! Il Signore suscita lo spirito del re di Media, perché il suo piano riguardo a Babilonia è di distruggerla; perché questa è la vendetta del Signore, la vendetta per il suo tempio. }ds,3 Il Signore ha fatto trionfare la nostra giusta causa, venite, raccontiamo in Sion l'opera del Signore nostro Dio". 0cY,3 "Abbiamo curato Babilonia, ma non è guarita. Lasciatela e andiamo ciascuno al proprio paese; poiché la sua punizione giunge fino al cielo e si alza fino alle nubi. b3,3All'improvviso Babilonia è caduta, è stata infranta; alzate lamenti su di essa; prendete balsamo per il suo dolore, forse potrà essere guarita. *aM,3Babilonia era una coppa d'oro in mano del Signore, con la quale egli inebriava tutta la terra; del suo vino hanno bevuto i popoli, perciò sono divenuti pazzi. K`,3Fuggite da Babilonia, ognuno ponga in salvo la sua vita; non vogliate perire per la sua iniquità, poiché questo è il tempo della vendetta del Signore; egli la ripaga per quanto ha meritato. (_I,35b perché la loro terra è piena di delitti davanti al Santo di Israele.
5a Ma Israele e Giuda non sono vedove del loro Dio, il Signore degli eserciti. J^ ,3Cadano trafitti nel paese dei Caldei e feriti nelle sue piazze, ] ,3Non deponga l'arciere l'arco e non si spogli della corazza. Non risparmiate i suoi giovani, sterminate tutto il suo esercito. /\W,3io invierò in Babilonia spulatori che la spuleranno e devasteranno la sua regione, poiché le piomberanno addosso da tutte le parti nel giorno della tribolazione". {[ q,3Così dice il Signore: "Ecco susciterò contro Babilonia e contro gli abitanti della Caldea un vento distruttore; hZI,2.Al fragore della presa di Babilonia trema la terra, ne risuonerà il clamore fra le nazioni". nYU,2-Per questo ascoltate il progetto che il Signore ha fatto contro Babilonia e le decisioni che ha prese contro il paese dei Caldei. Certo, trascineranno via anche i più piccoli del gregge e per loro sarà desolato il loro prato. 1X[,2,Ecco, come un leone sale dalla boscaglia del Giordano verso i prati sempre verdi, così in un batter d'occhio io li farò fuggire al di là e vi metterò sopra colui che mi piacerà. Poiché chi è come me? Chi può citarmi in giudizio? Chi è dunque il pastore che può resistere davanti a me? W%,2+Il re di Babilonia ha sentito parlare di loro e le sue braccia sono senza forza; lo ha colto l'angoscia, un dolore come di donna nel parto. MV,2*Impugnano arco e dardo, sono crudeli, non hanno pietà; il loro tumulto è come il mugghio del mare. Montano cavalli, sono pronti come un sol uomo a combattere contro di te, figlia di Babilonia. U~~5}||,{{zjyy7xx w`vuuett&sysrrsrqqhqppRooo2nn~n!mmXm llQkkjjViihh^gffefdcc!b~aala=`_^^d]\\I[[;ZZ4YYeXX_WWVUUUTT6SS RyQQPOO.NN M{LL0KKmJJIcHHHfGrGFEDDD5CCC9BB7AA.@@o??f?>.==='<<<2;;:::F99988'77{7$66U554441332111[000E//.--,,7++V+**G))f((''X&&&;%w$$6##J""-!!9 ak+-@k+r}DhjK}/a M J d ;TC7N2$_@AEssi non maledicono né benedicono i re; ;#q@@Conoscendo dunque che non sono dei, non temeteli! " @?Perciò non si deve ritenere né dichiarare che siano dei, poiché non possono né rendere giustizia né beneficare gli uomini. `!9@>Gli idoli invece non assomigliano né per l'aspetto né per la potenza a queste cose. 2 ]@=Quando alle nubi è ordinato da Dio di percorrere tutta la terra, eseguiscono l'ordine; il fuoco, inviato dall'alto per consumare monti e boschi, eseguisce il comando. jM@@ Essa ha visto piombare su di voi l'ira divina e ha esclamato: Ascoltate, città vicine di Sion, Dio mi ha mandato un grande dolore. t=a@Avete dimenticato chi vi ha allevati, il Dio eterno, avete afflitto colei che vi ha nutriti, Gerusalemme. R<@Avete irritato il vostro creatore, sacrificando ai dèmoni e non a Dio. ;@Siete stati venduti alle genti non per essere annientati, ma perché avete provocato lo sdegno di Dio siete stati consegnati ai nemici. 4:c@Coraggio, popolo mio, tu, resto d'Israele! S9@Beati noi, o Israele, perché ciò che piace a Dio ci è stato rivelato. S8@Non dare ad altri la tua gloria, né i tuoi privilegi a gente straniera. Q7@Ritorna, Giacobbe, e accoglila, cammina allo splendore della sua luce. 6 ;@Essa è il libro dei decreti di Dio, è la legge che sussiste nei secoli; quanti si attengono ad essa avranno la vita, quanti l'abbandonano moriranno. I5 @&Per questo è apparsa sulla terra e ha vissuto fra gli uomini. w4g@%Egli ha scrutato tutta la via della sapienza e ne ha fatto dono a Giacobbe suo servo, a Israele suo diletto. I3 @$Egli è il nostro Dio e nessun altro può essergli paragonato. a2;@#egli le chiama e rispondono: "Eccoci!" e brillano di gioia per colui che le ha create. <1s@"Le stelle brillano dalle loro vedette e gioiscono; [0/@!lui che invia la luce ed essa va, che la richiama ed essa obbedisce con tremore. !/;@ Ma colui che sa tutto, la conosce e l'ha scrutata con l'intelligenza. È lui che nel volger dei tempi ha stabilito la terra e l'ha riempita d'animali; E.@Nessuno conosce la sua via, nessuno pensa al suo sentiero. Z--@Chi ha attraversato il mare e l'ha trovata e l'ha comprata a prezzo d'oro puro? L,@Chi è salito al cielo per prenderla e farla scendere dalle nubi? Q+@perirono perché non ebbero saggezza, perirono per la loro insipienza. L*@ma Dio non scelse costoro e non diede loro la via della sapienza: b)=@Là nacquero i famosi giganti dei tempi antichi, alti di statura, esperti nella guerra; ;(q@È grande e non ha fine, è alto e non ha misura! ^'5@Israele, quanto è grande la casa di Dio, quanto è vasto il luogo del suo dominio! d&A@I figli di Agar, che cercano sapienza terrena, i mercanti di Merra e di Teman, i narratori di favole, i ricercatori dell'intelligenza non hanno conosciuto la via della sapienza, non si son ricordati dei suoi sentieri. K%@Non se n'è sentito parlare in Canaan, non si è vista in Teman. ~$u@non hanno appreso i suoi sentieri; neppure i loro figli l'hanno raggiunta, anzi, si sono allontanati dalla sua via. #}@Nuove generazioni hanno visto la luce e sono venute ad abitare il paese, ma non hanno conosciuto la via della sapienza, U"#@Sono scomparsi, sono scesi negli inferi e altri hanno preso il loro posto. b!=@Coloro che lavorano l'argento e lo cesellano senza rivelare il segreto dei loro lavori? # ?@Coloro che si divertono con gli uccelli del cielo, quelli che ammassano argento e oro, in cui confidano gli uomini, e non pongono fine ai loro possessi? ]3@Dove sono i capi delle nazioni, quelli che dominano le belve che sono sulla terra? P@Ma chi ha scoperto la sua dimora, chi è penetrato nei suoi forzieri? )K@Impara dov'è la prudenza, dov'è la forza, dov'è l'intelligenza, per comprendere anche dov'è la longevità e la vita, dov'è la luce degli occhi e la pace. V%@ Se tu avessi camminato nei sentieri di Dio, saresti vissuto sempre in pace. 5e@ Tu hai abbandonato la fonte della sapienza! eC@ Perché ti contamini con i cadaveri e sei annoverato fra coloro che scendono negli inferi? \1@ Perché, Israele, perché ti trovi in terra nemica e invecchi in terra straniera? b=@ Ascolta, Israele, i comandamenti della vita, porgi l'orecchio per intender la prudenza. ?w@Ecco, siamo ancor oggi esiliati e dispersi, oggetto di obbrobrio, di maledizione e di condanna per tutte le iniquità dei nostri padri, che si sono ribellati al Signore nostro Dio. r]@Per questo tu hai riempito i nostri cuori del tuo timore perché invocassimo il tuo nome. Noi ti lodiamo ora nell'esilio, poiché abbiamo allontanato dal cuore tutta l'iniquità dei nostri padri, i quali hanno peccato contro di te. K@poiché tu sei il Signore nostro Dio e noi ti loderemo, Signore. iK@Non ricordare l'iniquità dei nostri padri, ma ricordati ora della tua potenza e del tuo nome, oW@Signore onnipotente, Dio d'Israele, ascolta dunque la supplica dei morti d'Israele, dei figli di coloro che hanno peccato contro di te: essi non hanno ascoltato la voce del Signore loro Dio e a noi si sono attaccati questi mali. 6g@Tu domini sempre, noi continuamente periamo. O@Ascolta, Signore, abbi pietà, perché abbiamo peccato contro di te. l S@Signore onnipotente, Dio d'Israele, un'anima angosciata, uno spirito tormentato grida verso di te. ,Q@#farò con loro un'alleanza perenne: io sarò Dio per loro ed essi saranno popolo per me, né scaccerò mai più il mio popolo Israele dal paese che gli ho dato". D@"Io li ricondurrò nella terra promessa con giuramento ai loro padri, ad Abramo, a Isacco, a Giacobbe; essi ne avranno di nuovo il dominio e io li moltiplicherò e non diminuiranno più; @!e ripensando alla sorte subìta dai loro padri che peccarono contro di me, abbandoneranno la loro caparbietà e la loro malizia. R @ nella terra del loro esilio mi loderanno e si ricorderanno del mio nome i K@e riconosceranno che io sono il Signore loro Dio. Darò loro un cuore e orecchi che ascoltano; @poiché io so che non mi ascolterà, perché è un popolo di dura cervice. Però nella terra del loro esilio ritorneranno in sé 6 e@"Se voi non darete ascolto alla mia voce, questa moltitudine che ora è così grande sarà ridotta a un piccolo resto in mezzo alle nazioni fra le quali io la disperderò;  @come avevi detto per mezzo del tuo servo Mosè, quando gli ordinasti di scrivere la tua legge davanti agli Israeliti, dicendo:  @Tuttavia tu hai agito verso di noi, Signore Dio nostro, secondo tutta la tua bontà e secondo tutta la tua grande misericordia, @il tempio che porta il tuo nome tu lo hai ridotto nello stato in cui oggi si trova, per la malvagità della casa d'Israele e di Giuda. @Ed eccole abbandonate al calore del giorno e al gelo della notte. Essi son morti fra atroci dolori, di fame, di spada e di peste; ta@Noi non abbiamo dato ascolto alla tua voce di servire il re di Babilonia, perciò tu hai eseguito la minaccia, fatta per mezzo dei tuoi servi i profeti, che le ossa dei nostri re e dei nostri padri sarebbero rimosse dalla loro tomba. J @farò cessare nelle città di Giuda e per le vie di Gerusalemme il grido di gioia e di letizia, il canto dello sposo e della sposa e tutto il territorio diventerà un deserto senza abitanti". dA@Ma se non darete ascolto alla voce del Signore che comanda di servire il re di Babilonia, @"Ecco, dice il Signore: Curvate le spalle, servite il re di Babilonia e dimorerete nella terra da me data ai vostri padri. @ma perché tu hai mandato sopra di noi la tua collera e il tuo sdegno, come avevi dichiarato per mezzo dei tuoi servi i profeti: ta@Non per i meriti dei nostri padri e dei nostri re ti presentiamo le nostre suppliche, Signore Dio nostro, 0~Y@ma chi geme sotto il peso, chi se ne va curvo e spossato, chi ha gli occhi languenti, chi è affamato, questi sono coloro che ti rendono gloria e giustizia, Signore. (}I@apri, Signore, gli occhi e osserva: non i morti che sono negli inferi, il cui spirito se n'è andato dalle loro viscere, danno gloria e giustizia al Signore, n|U@Guarda, Signore, dalla tua santa dimora e pensa a noi; inclina il tuo orecchio, Signore, e ascolta; {@perché tutta la terra sappia che tu sei il Signore nostro Dio e che il tuo nome è stato invocato su Israele e su tutta la sua stirpe. z5@Ascolta, Signore, la nostra preghiera, la nostra supplica, liberaci per il tuo amore e facci trovar grazia davanti a coloro che ci hanno deportati, }ys@ Allontana da noi lo sdegno, poiché siamo rimasti molto pochi in mezzo alle genti fra le quali tu ci hai dispersi. oxW@ noi abbiamo peccato, siamo stati empi, abbiamo trasgredito, Signore Dio nostro, i tuoi comandamenti. Ww'@ Ora, Signore Dio d'Israele, che hai fatto uscire il tuo popolo dall'Egitto con mano forte, con segni e prodigi, con grande potenza e braccio possente e ti sei fatto un nome glorioso come oggi lo possiedi, mvS@ mentre noi non abbiamo dato ascolto alla sua voce, eseguendo i decreti che ci aveva posti davanti. u@ Così il Signore, che è pronto al castigo, lo ha mandato sopra di noi, poiché egli è giusto in tutte le opere che ci ha comandate, ntU@Ma noi non abbiamo placato lo sdegno del Signore, rinunziando ai perversi affetti del nostro cuore. Ys+@Tutte le calamità che il Signore ci aveva minacciate, ci sono venute addosso. vre@Al Signore nostro Dio la giustizia, a noi e ai padri nostri il disonore sul volto, come avviene ancor oggi. q @Così ci ha reso schiavi invece di padroni, perché abbiamo offeso il Signore nostro Dio e non abbiamo ascoltato la sua voce. (pI@Il Signore li mise in potere di tutti i regni vicini e li rese oggetto di vituperio e di disprezzo per tutti quei popoli in mezzo ai quali li aveva dispersi. ]o3@fino al punto di mangiarsi uno le carni del figlio e un altro quelle della figlia. n@Non era mai avvenuto sotto la volta del cielo quello che egli ha compiuto in Gerusalemme, come sta scritto nella legge di Mosè, Zm /@Per questo il Signore ha adempiuto le sue parole pronunziate contro di noi, contro i nostri giudici che governano Israele, contro i nostri re e contro i nostri principi, contro ogni uomo d'Israele e di Giuda. 'l I@ma ciascuno di noi ha seguito le perverse inclinazioni del suo cuore, ha servito dei stranieri e ha fatto ciò che è male agli occhi del Signore nostro Dio. uk e@Non abbiamo ascoltato la voce del Signore nostro Dio, secondo le parole dei profeti che egli ci ha mandato: j @Così, come oggi costatiamo, ci son venuti addosso tanti mali insieme con la maledizione che il Signore aveva minacciata per mezzo di Mosè suo servo, quando fece uscire i nostri padri dall'Egitto per concederci un paese in cui scorre latte e miele. 0i [@Da quando il Signore fece uscire i nostri padri dall'Egitto fino ad oggi noi ci siamo ribellati al Signore nostro Dio e ci siamo ostinati a non ascoltare la sua voce. h 7@gli abbiamo disobbedito, non abbiamo ascoltato la voce del Signore nostro Dio per camminare secondo i decreti che il Signore ci aveva messi dinanzi. +g S@perché abbiamo offeso il Signore, rf _@per i nostri re e per i nostri principi, per i nostri sacerdoti e i nostri profeti e per i nostri padri, e )@Direte dunque: Al Signore nostro Dio la giustizia; a noi il disonore sul volto, come oggi avviene per i Giudei e gli abitanti di Gerusalemme, d 7@Leggete perciò questo libro che vi abbiamo mandato per fare pubblica confessione nel tempio del Signore, in giorno di festa e nei giorni opportuni. c %@ Pregate il Signore nostro Dio anche per noi che lo abbiamo offeso e fino ad oggi il suo sdegno e la sua ira non si sono allontanati da noi. fb G@ Pregate perché il Signore ci dia forza e illumini i nostri occhi e si possa vivere all'ombra di Nabucodònosor, re di Babilonia, e all'ombra del figlio Baldassàr e servirli per molti anni e trovar grazia ai loro occhi. ;a q@ Pregate per la vita di Nabucodònosor re di Babilonia e per la vita di suo figlio Baldassàr, perché i loro giorni sulla terra siano lunghi come i giorni del cielo sulla terra. *` O@ Mandarono a dire loro: Ecco, vi mandiamo il denaro per comprare olocausti, sacrifici espiatori e incenso e offrire oblazioni sull'altare del Signore nostro Dio. _ 9@ dopo che Nabucodònosor re di Babilonia aveva deportato da Gerusalemme in Babilonia Ieconia, i principi, gli schiavi, i nobili e il popolo del paese. y^ m@Era il dieci del mese di Sivan, quando Baruc ricevette, per portarli in Giuda, i vasi della casa del Signore, che erano stati portati via dal tempio. Erano quei vasi d'argento che Sedecìa figlio di Giosia, re di Giuda, aveva fatto rifare, "] ?@lo mandarono a Gerusalemme al sacerdote Ioakim figlio di Chelkìa, figlio di Salòm e agli altri sacerdoti e al popolo che erano con lui in Gerusalemme. N\ @poi, raccolto un po' di denaro, secondo quel che ognuno poteva dare, L[ @Ascoltata la lettura, piansero, digiunarono, pregarono il Signore, +Z Q@erano presenti i nobili, i figli del re, gli anziani, tutto il popolo dal più piccolo al più grande, quanti insomma abitavano in Babilonia presso il fiume Sud. !Y =@Baruc lesse le parole di questo libro alla presenza di Ieconia, figlio di Ioiakìm, re di Giuda e di tutto il popolo, accorso per ascoltare la lettura: X {@nell'anno quinto, il sette del mese, nella ricorrenza di quando i Caldei presero Gerusalemme e la diedero alle fiamme. %W G@Queste sono le parole del libro che Baruc figlio di Neria, figlio di Maasià, figlio di Sedecìa, figlio di Asadia, figlio di Chelkìa, scrisse in Babilonia `V96poiché non ci hai rigettati per sempre, né senza limite sei sdegnato contro di noi. dUA6Facci ritornare a te, Signore, e noi ritorneremo; rinnova i nostri giorni come in antico, YT+6Perché ci vuoi dimenticare per sempre? Ci vuoi abbandonare per lunghi giorni? YS+6Ma tu, Signore, rimani per sempre, il tuo trono di generazione in generazione. IR 6perché il monte di Sion è desolato; le volpi vi scorrazzano. jQM6Per questo è diventato mesto il nostro cuore, per tali cose si sono annebbiati i nostri occhi: WP'6È caduta la corona dalla nostra testa; guai a noi, perché abbiamo peccato! YO+6La gioia si è spenta nei nostri cuori, si è mutata in lutto la nostra danza. TN!6Gli anziani hanno disertato la porta, i giovani i loro strumenti a corda. XM)6 I giovani han girato la mola; i ragazzi son caduti sotto il peso della legna. hLI6 I capi sono stati impiccati dalle loro mani, i volti degli anziani non sono stati rispettati. MK6 Han disonorato le donne in Sion, le vergini nelle città di Giuda. _J76 La nostra pelle si è fatta bruciante come un forno a causa degli ardori della fame. \I16 A rischio della nostra vita ci procuriamo il pane davanti alla spada nel deserto. OH6Schiavi comandano su di noi, non c'è chi ci liberi dalle loro mani. _G76I nostri padri peccarono e non sono più, noi portiamo la pena delle loro iniquità. MF6All'Egitto abbiamo teso la mano, all'Assiria per saziarci di pane. \E16Con un giogo sul collo siamo perseguitati siamo sfiniti, non c'è per noi riposo. VD%6L'acqua nostra beviamo per denaro, la nostra legna si acquista a pagamento. KC6Orfani siam diventati, senza padre; le nostre madri come vedove. PB6La nostra eredità è passata a stranieri, le nostre case a estranei. _A 96Ricordati, Signore, di quanto ci è accaduto, guarda e considera il nostro obbrobrio. (@I6Tau È completa la tua punizione, figlia di Sion, egli non ti manderà più in esilio; ma punirà la tua iniquità, figlia di Edom, scoprirà i tuoi peccati. ?/6Sin Esulta pure, gioisci, figlia di Edom, che abiti nella terra di Uz; anche a te arriverà il calice, ti inebrierai ed esporrai la tua nudità. >-6Res Il nostro respiro, l'unto del Signore, è stato preso nei loro trabocchetti, lui, di cui dicevamo: "Alla sua ombra vivremo fra le nazioni". =6Kof I nostri inseguitori erano più veloci delle aquile del cielo; sui monti ci hanno inseguiti, nel deserto ci hanno teso agguati. ><u6Sade Han dato la caccia ai nostri passi, impedendoci di andare per le nostre piazze. "Prossima è la nostra fine; son compiuti i nostri giorni! Certo, è arrivata la nostra fine". ;96Ain Ancora si consumavano i nostri occhi, in cerca di un vano soccorso. Dal nostro osservatorio scrutavamo verso una nazione che non poteva salvarci. ':G6Pe La faccia del Signore li ha dispersi, egli non gli volgerà più lo sguardo; non si è avuto riguardo dei sacerdoti, non si è usata pietà agli anziani. #9?6Samec "Scostatevi! Un impuro!", si gridava per loro, "Scostatevi! Non toccate!". Fuggivano e andavano randagi tra le genti, non potevano trovare dimora. 8w6Nun Costoro vagavano come ciechi per le strade, insozzati di sangue, così che non si potevan toccare le loro vesti. 76 Mem Fu per i peccati dei suoi profeti, per le iniquità dei suoi sacerdoti, che versarono in mezzo ad essa il sangue dei giusti. 656 Lamed Non credevano i re della terra e tutti gli abitanti del mondo che l'avversario e il nemico sarebbero penetrati entro le porte di Gerusalemme. 56 Caf Il Signore ha esaurito la sua collera, ha rovesciato l'ira ardente; ha acceso in Sion un fuoco, che ha divorato le sue fondamenta. 4)6 Iod Mani di donne, già inclini a pietà, hanno cotto i loro bambini, che sono serviti loro di cibo nel disastro della figlia del mio popolo. 3 6 Tet Sono più fortunati gli uccisi di spada che i morti per fame, che son caduti estenuati per mancanza dei prodotti del campo. :2m6Het Ora il loro aspetto s'è fatto più scuro della fuliggine, non si riconoscono più per le strade; si è raggrinzita la loro pelle sulle ossa, è divenuta secca come legno. 156Zain I suoi giovani erano più splendenti della neve, più candidi del latte; avevano il corpo più roseo dei coralli, era zaffìro la loro figura. "0=6Vau Grande è stata l'iniquità della figlia del mio popolo, maggiore del peccato di Sòdoma, la quale fu distrutta in un attimo, senza fatica di mani. / 6He Coloro che si cibavano di leccornìe languono lungo le strade; coloro che erano allevati sulla porpora abbracciano letame. .6Dalet La lingua del lattante si è attaccata al palato per la sete; i bambini chiedevano il pane e non c'era chi lo spezzasse loro. &-E6Ghimel Perfino gli sciacalli porgono le mammelle e allattano i loro cuccioli, ma la figlia del mio popolo è divenuta crudele come gli struzzi nel deserto. !~~3}s||y{{uzyyzy>xx(wvvduu3ttssqrrRqpp3onn[mlkkk?j~j ihhgffEfeRddqcc-bb2aa#`__I^^]\\ZZ0YYXXWiVV UTTSfRR7QPPROOoNNMLLkKJJQII&HOGOFFYEDCCBA@@??d>>=<IJMi disse: "Figlio dell'uomo, sfonda la parete". Sfondai la parete, ed ecco apparve una porta. S=JMi condusse allora all'ingresso del cortile e vidi un foro nella parete. @<yJMi disse: "Figlio dell'uomo, vedi che fanno costoro? Guarda i grandi abomini che la casa d'Israele commette qui per allontanarmi dal mio santuario! Ne vedrai altri ancora peggiori". (;IJMi disse: "Figlio dell'uomo, alza gli occhi verso settentrione!". Ed ecco a settentrione della porta dell'altare l'idolo della gelosia, proprio all'ingresso. d:AJEd ecco là era la gloria del Dio d'Israele, simile a quella che avevo visto nella valle. 9JStese come una mano e mi afferrò per i capelli: uno spirito mi sollevò fra terra e cielo e mi portò in visioni divine a Gerusalemme, all'ingresso del cortile interno, che guarda a settentrione, dove era collocato l'idolo della gelosia, che provocava la gelosia. 98kJe vidi qualcosa dall'aspetto d'uomo: da ciò che sembravano i suoi fianchi in giù, appariva come di fuoco e dai fianchi in su appariva come uno splendore simile all'elettro. ,7 SJAl quinto giorno del sesto mese dell'anno sesto, mentre mi trovavo in casa e dinanzi a me sedevano gli anziani di Giuda, la mano del Signore Dio si posò su di me e6CJIl re sarà in lutto, il principe ammantato di desolazione, tremeranno le mani del popolo del paese. Li tratterò secondo la loro condotta, li giudicherò secondo i loro giudizi: così sapranno che io sono il Signore". '5GJSventura seguirà a sventura, allarme seguirà ad allarme: ai profeti chiederanno responsi, ai sacerdoti verrà meno la dottrina, agli anziani il consiglio. I4 JGiungerà l'angoscia e cercheranno pace, ma pace non vi sarà. 3JIo manderò i popoli più feroci e s'impadroniranno delle loro case, abbatterò la superbia dei potenti, i santuari saranno profanati. j2MJPrepàrati una catena, poiché il paese è pieno di assassini e la città è piena di violenza. t1aJRivolgerò da loro la mia faccia, sarà profanato il mio tesoro, vi entreranno i ladri e lo profaneranno. a0;Jli darò in preda agli stranieri e in bottino alla feccia del paese e lo profaneranno. ,/QJDella bellezza dei loro gioielli fecero oggetto d'orgoglio e fabbricarono con essi le abominevoli statue dei loro idoli: per questo li tratterò come immondizia, =.sJGetteranno l'argento per le strade e il loro oro si cambierà in immondizia, con esso non si sfameranno, non si riempiranno il ventre, perché è stato per loro causa di peccato. -wJVestiranno il sacco e lo spavento li avvolgerà. Su tutti i volti sarà la vergogna e tutte le teste saranno rasate. S,JTutte le mani cadranno e tutte le ginocchia si scioglieranno come acqua. |+qJChi di loro potrà fuggire e salvarsi sui monti gemerà come le colombe delle valli, ognuno per la sua iniquità. !*;JLa spada all'esterno, la peste e la fame di dentro: chi è per la campagna perirà di spada, chi è in città sarà divorato dalla fame e dalla peste. ) JSi suona la tromba e tutto è pronto; ma nessuno muove a battaglia, perché il mio furore è contro tutta quella moltitudine. d(AJ Chi ha venduto non tornerà in possesso di ciò che ha venduto anche se rimarrà in vita, perché la condanna contro il loro fasto non sarà revocata e nessuno nella sua perversità potrà preservare la sua esistenza. 'J È giunto il tempo, è vicino il giorno: chi ha comprato non si allieti, chi ha venduto non rimpianga; perché l'ira pende su tutti! 6&gJ e la violenza si leva a scettro d'iniquità. r%]J Ecco il giorno, eccolo che arriva. È giunta la tua sorte. L'ingiustizia fiorisce, germoglia l'orgoglio _$7J Né s'impietosirà il mio occhio e non avrò compassione, ma ti terrò responsabile della tua condotta e saranno palesi in mezzo a te le tue nefandezze: saprete allora che sono io, il Signore, colui che colpisce. 7#gJOra, fra breve, rovescerò il mio furore su di te e su di te darò sfogo alla mia ira. Ti giudicherò secondo le tue opere e ti domanderò conto di tutte le tue nefandezze. "JSopraggiunge il tuo destino, o abitante del paese: arriva il tempo, è prossimo il giorno terribile e non di tripudio sui monti. =!uJViene la fine, la fine viene su di te; ecco, viene. I  JCosì dice il Signore Dio: Sventura su sventura, ecco, arriva. SJNon s'impietosirà per te il mio occhio e non avrò compassione, anzi ti terrò responsabile della tua condotta e saranno palesi in mezzo a te le tue nefandezze; saprete allora che io sono il Signore. +JOra che su di te pende la fine, io scaglio contro di te la mia ira per giudicarti delle tue opere e per domandarti conto delle tue nefandezze. /J"Ora, figlio dell'uomo riferisci: Così dice il Signore Dio al paese d'Israele: La fine! Giunge la fine per i quattro punti cardinali del paese. 1 _JQuesta parola del Signore mi fu rivolta: #?JStenderò la mano su di loro e renderò la terra desolata e brulla dal deserto fino a Ribla, dovunque dimorino; sapranno allora che io sono il Signore". J Saprete allora che io sono il Signore, quando i loro cadaveri giaceranno fra i loro idoli, intorno ai loro altari, su ogni colle elevato, su ogni cima di monte, sotto ogni albero verde e ogni quercia frondosa, dovunque hanno bruciato profumi soavi ai loro idoli. J Chi è lontano morirà di peste, chi è vicino cadrà di spada, chi è assediato morirà di fame: sfogherò su di loro il mio sdegno. 2]J Così dice il Signore Dio: Batti le mani, pesta i piedi in terra e di': Oh, per tutti i loro orribili abomini il popolo d'Israele perirà di spada, di fame e di peste! pYJ Sapranno allora che io sono il Signore e che non invano ho minacciato di infliggere loro questi mali. ?wJ i vostri scampati si ricorderanno di me fra le genti in mezzo alle quali saranno deportati; perché io avrò spezzato il loro cuore infedele che si è allontanato da me e i loro occhi che si sono prostituiti ai loro idoli; avranno orrore di se stessi per le iniquità commesse e per tutte le loro nefandezze. |qJTuttavia lascerò alcuni di voi scampati alla spada in mezzo alle genti, quando vi avrò dispersi nei vari paesi: U#JTrafitti a morte cadranno in mezzo a voi e saprete che io sono il Signore. yJSu tutto il vostro suolo le vostre città saranno rovinate, le vostre alture demolite, distrutte, e i vostri altari spariranno. Saranno frantumati e scompariranno i vostri idoli, spezzati i vostri altari per l'incenso, periranno le vostre opere. A}Je disseminerò le vostre ossa intorno ai vostri altari.  Ji vostri altari saranno devastati e infranti i vostri altari per l'incenso; getterò i vostri cadaveri davanti ai vostri idoli MJMonti d'Israele, udite la parola del Signore Dio. Così dice il Signore Dio ai monti e alle colline, alle gole e alle valli: Ecco, manderò sopra di voi la spada e distruggerò le vostre alture; b=J"Figlio dell'uomo, volgi la faccia verso i monti d'Israele e profetizza contro di essi: 8 mJMi fu quindi rivolta questa parola del Signore: R JAllora manderò contro di voi la fame e le belve che ti distruggeranno i figli; in mezzo a te passeranno la peste e la strage, mentre farò piombare sopra di te la spada. Io, il Signore, ho parlato". H  Jquando scoccherò contro di voi le terribili saette della fame, che portano distruzione e che lancerò per distruggervi, e aumenterò la fame contro di voi, togliendovi la riserva del pane. P JSarai un obbrobrio e un vituperio, un esempio e un orrore per le genti che ti circondano, quando in mezzo a te farò giustizia, con sdegno e furore, con terribile vendetta - io, il Signore, parlo - JTi ridurrò a un deserto, a un obbrobrio in mezzo alle nazioni che ti stanno all'intorno, sotto gli sguardi di tutti i passanti. H  J Allora darò sfogo alla mia ira, sazierò su di loro il mio furore e mi vendicherò; allora sapranno che io, il Signore, avevo parlato con sdegno, quando sfogherò su di loro il mio furore. NJ Un terzo dei tuoi morirà di peste e perirà di fame in mezzo a te; un terzo cadrà di spada nei tuoi dintorni e l'altro terzo lo disperderò a tutti i venti e sguainerò la spada dietro di essi. r]J Com'è vero ch'io vivo, dice il Signore Dio, poiché tu hai profanato il mio santuario con tutte le tue nefandezze e con tutte le tue cose abominevoli, anch'io raderò tutto, il mio occhio non s'impietosirà, non avrò compassione. .UJ Perciò in mezzo a te i padri divoreranno i figli e i figli divoreranno i padri. Compirò in te i miei giudizi e disperderò ad ogni vento quel che resterà di te. q[J Farò in mezzo a te quanto non ho mai fatto e non farò mai più, a causa delle tue colpe abominevoli. }sJebbene, così dice il Signore Dio: Ecco anche me contro di te: farò in mezzo a te giustizia di fronte alle genti. {oJPerciò, dice il Signore Dio: Poiché voi siete più ribelli delle genti che vi circondano, non avete seguito i miei comandamenti, non avete osservato i miei decreti e neppure avete agito secondo i costumi delle genti che vi stanno intorno, RJEssa si è ribellata con empietà alle mie leggi più delle genti e ai miei statuti più dei paesi che la circondano: hanno disprezzato i miei decreti e non han camminato secondo i miei comandamenti. JCosì dice il Signore Dio: Questa è Gerusalemme! Io l'avevo collocata in mezzo alle genti e circondata di paesi stranieri. /Jne prenderai ancora una piccola parte e li getterai sul fuoco e li brucerai e da essi si sprigionerà il fuoco. A tutti gli Israeliti riferirai: \1JDi questi ne prenderai un piccolo numero e li legherai al lembo del tuo mantello; ~}JUn terzo lo brucerai sul fuoco in mezzo alla città al termine dei giorni dell'assedio; prenderai un altro terzo e lo taglierai con la spada intorno alla città e l'altro terzo lo disperderai al vento, mentre io sguainerò la spada dietro ad essi. .} WJE tu, figlio dell'uomo, prendi una spada affilata, usala come un rasoio da barbiere e raditi i capelli e la barba; poi prendi una bilancia e dividi i peli tagliati. j|MJcosì, mancando pane e acqua, languiranno tutti insieme e si consumeranno nella loro iniquità. ;{oJPoi soggiunse: "Figlio dell'uomo, ecco io tolgo a Gerusalemme la riserva del pane; mangeranno il pane a razione e con angoscia e berranno l'acqua a misura in preda all'affanno; zzmJEgli mi rispose: "Ebbene, invece di escrementi umani ti concedo sterco di bue; lì sopra cuocerai il tuo pane". ?ywJIo esclamai: "Ah, Signore Dio, mai mi sono contaminato! Dall'infanzia fino ad ora mai ho mangiato carne di bestia morta o sbranata, né mai è entrato nella mia bocca cibo impuro". xJ In tal maniera, mi disse il Signore, mangeranno gli Israeliti il loro pane impuro, in mezzo alle genti fra le quali li disperderò". ~wuJ Mangerai questo cibo in forma di una schiacciata d'orzo, che cuocerai sopra escrementi umani davanti ai loro occhi. ]v3J Anche l'acqua che berrai sarà razionata: un sesto di hin, nelle ventiquattro ore. qu[J Il cibo che ti prenderai sarà del peso di venti sicli al giorno: lo consumerai nelle ventiquattr'ore. \t1J Prendi intanto grano, orzo, fave, lenticchie, miglio e spelta, mettili in un recipiente e fattene del pane: ne mangerai durante tutti i giorni che tu rimarrai disteso sul fianco, cioè per centonovanta giorni. s Jin modo che tu non potrai voltarti né da una parte né dall'altra finché tu non abbia compiuto i giorni della tua reclusione. r!JTerrai fisso lo sguardo contro il muro di Gerusalemme, terrai il braccio disteso e profeterai contro di essa. Ecco ti ho cinto di catene, qJTerminati questi, giacerai sul fianco destro e sconterai l'iniquità di Giuda per quaranta giorni, computando un giorno per ogni anno. p+Jio ho computato a te gli anni della sua espiazione come un numero di giorni. Per centonovanta giorni tu espierai le iniquità degli Israeliti. /oWJMettiti poi a giacere sul fianco sinistro e sconta su di esso la iniquità d'Israele. Per il numero di giorni in cui giacerai su di esso, espierai le sue iniquità: Tn!JPoi prendi una teglia di ferro e mettila come muro di ferro fra te e la città, e tieni fisso lo sguardo su di essa, che sarà assediata, anzi tu la assedierai! Questo sarà un segno per gli Israeliti. m Je disponi intorno ad essa l'assedio: rizza torri, costruisci terrapieni, schiera gli accampamenti e colloca intorno gli arieti. l yJ"Tu, figlio dell'uomo, prendi una tavoletta d'argilla, mettila dinanzi a te, disegnaci sopra una città, Gerusalemme, Ak{JMa quando poi ti parlerò, ti aprirò la bocca e tu riferirai loro: Dice il Signore Dio: chi vuole ascoltare ascolti e chi non vuole non ascolti; perché sono una genìa di ribelli". j+JTi farò aderire la lingua al palato e resterai muto; così non sarai più per loro uno che li rimprovera, perché sono una genìa di ribelli. i{JEd ecco, figlio dell'uomo, ti saranno messe addosso delle funi, sarai legato e non potrai più uscire in mezzo a loro. rh]JAllora uno spirito entrò in me e mi fece alzare in piedi ed egli mi disse: "Va' e rinchiuditi in casa. %gCJMi alzai e andai nella valle; ed ecco la gloria del Signore era là, simile alla gloria che avevo vista sul canale Chebàr, e caddi con la faccia a terra. fwJAnche là venne sopra di me la mano del Signore ed egli mi disse: "Alzati e va' nella valle; là ti voglio parlare". e'JSe tu invece avrai avvertito il giusto di non peccare ed egli non peccherà, egli vivrà, perché è stato avvertito e tu ti sarai salvato". 4daJCosì, se il giusto si allontana dalla sua giustizia e commette l'iniquità, io porrò un ostacolo davanti a lui ed egli morirà; poiché tu non l'avrai avvertito, morirà per il suo peccato e le opere giuste da lui compiute non saranno più ricordate; ma della morte di lui domanderò conto a te. /cWJMa se tu ammonisci il malvagio ed egli non si allontana dalla sua malvagità e dalla sua perversa condotta, egli morirà per il suo peccato, ma tu ti sarai salvato. lbQJSe io dico al malvagio: Tu morirai! e tu non lo avverti e non parli perché il malvagio desista dalla sua condotta perversa e viva, egli, il malvagio, morirà per la sua iniquità, ma della sua morte io domanderò conto a te. Ya+JQuando sentirai dalla mia bocca una parola, tu dovrai avvertirli da parte mia. `)JAl termine di questi sette giorni mi fu rivolta questa parola del Signore: "Figlio dell'uomo, ti ho posto per sentinella alla casa d'Israele. _9JGiunsi dai deportati di Tel-Avìv, che abitano lungo il canale Chebàr, dove hanno preso dimora, e rimasi in mezzo a loro sette giorni come stordito. ^JUno spirito dunque mi sollevò e mi portò via; io ritornai triste e con l'animo eccitato, mentre la mano del Signore pesava su di me. ,]QJ Era il rumore delle ali degli esseri viventi che le battevano l'una contro l'altra e contemporaneamente il rumore delle ruote e il rumore di un grande frastuono. \J Allora uno spirito mi sollevò e dietro a me udii un grande fragore: "Benedetta la gloria del Signore dal luogo della sua dimora!". [J poi va', recati dai deportati, dai figli del tuo popolo, e parla loro. Dirai: Così dice il Signore, ascoltino o non ascoltino". {ZoJ Mi disse ancora: "Figlio dell'uomo, tutte le parole che ti dico accoglile nel cuore e ascoltale con gli orecchi: YJ Come diamante, più dura della selce ho reso la tua fronte. Non li temere, non impaurirti davanti a loro; sono una genìa di ribelli". aX;JEcco io ti do una faccia tosta quanto la loro e una fronte dura quanto la loro fronte. W#Jma gli Israeliti non vogliono ascoltar te, perché non vogliono ascoltar me: tutti gli Israeliti sono di dura cervice e di cuore ostinato. %VCJnon a grandi popoli dal linguaggio astruso e di lingua barbara, dei quali tu non comprendi le parole: se a loro ti avessi inviato, ti avrebbero ascoltato; mUSJpoiché io non ti mando a un popolo dal linguaggio astruso e di lingua barbara, ma agli Israeliti: lTQJPoi egli mi disse: "Figlio dell'uomo, va', recati dagli Israeliti e riferisci loro le mie parole, )SKJdicendomi: "Figlio dell'uomo, nutrisci il ventre e riempi le viscere con questo rotolo che ti porgo". Io lo mangiai e fu per la mia bocca dolce come il miele. AR}JIo aprii la bocca ed egli mi fece mangiare quel rotolo, Q yJMi disse: "Figlio dell'uomo, mangia ciò che hai davanti, mangia questo rotolo, poi va' e parla alla casa d'Israele". 4PaJ Io guardai ed ecco, una mano tesa verso di me teneva un rotolo. Lo spiegò davanti a me; era scritto all'interno e all'esterno e vi erano scritti lamenti, pianti e guai. O+JE tu, figlio dell'uomo, ascolta ciò che ti dico e non esser ribelle come questa genìa di ribelli; apri la bocca e mangia ciò che io ti do". _N7JTu riferirai loro le mie parole, ascoltino o no, perché sono una genìa di ribelli. yMkJMa tu, figlio dell'uomo non li temere, non aver paura delle loro parole; saranno per te come cardi e spine e ti troverai in mezzo a scorpioni; ma tu non temere le loro parole, non t'impressionino le loro facce, sono una genìa di ribelli. LJAscoltino o non ascoltino - perché sono una genìa di ribelli - sapranno almeno che un profeta si trova in mezzo a loro. qK[JQuelli ai quali ti mando sono figli testardi e dal cuore indurito. Tu dirai loro: Dice il Signore Dio.  GJQuando quegli esseri viventi si muovevano, anche le ruote si muovevano accanto a loro e, quando gli esseri si alzavano da terra, anche le ruote si alzavano. p= [JLa loro circonferenza era assai grande e i cerchi di tutt'e quattro erano pieni di occhi tutt'intorno. ]< 5JPotevano muoversi in quattro direzioni, senza aver bisogno di voltare nel muoversi. 8; kJLe ruote avevano l'aspetto e la struttura come di topazio e tutt'e quattro la medesima forma, il loro aspetto e la loro struttura era come di ruota in mezzo a un'altra ruota. e: EJIo guardavo quegli esseri ed ecco sul terreno una ruota al loro fianco, di tutti e quattro. 79 kJGli esseri andavano e venivano come un baleno. )8 MJ Tra quegli esseri si vedevano come carboni ardenti simili a torce che si muovevano in mezzo a loro. Il fuoco risplendeva e dal fuoco si sprigionavano bagliori. 7 yJ Ciascuno si muoveva davanti a sé; andavano là dove lo spirito li dirigeva e, muovendosi, non si voltavano indietro. x6 kJ Le loro ali erano spiegate verso l'alto; ciascuno aveva due ali che si toccavano e due che coprivano il corpo. 45 cJ Quanto alle loro fattezze, ognuno dei quattro aveva fattezze d'uomo; poi fattezze di leone a destra, fattezze di toro a sinistra e, ognuno dei quattro, fattezze d'aquila. 4 J e queste ali erano unite l'una all'altra. Mentre avanzavano, non si volgevano indietro, ma ciascuno andava diritto avanti a sé. }3 uJSotto le ali, ai quattro lati, avevano mani d'uomo; tutti e quattro avevano le medesime sembianze e le proprie ali, 2 JLe loro gambe erano diritte e gli zoccoli dei loro piedi erano come gli zoccoli dei piedi d'un vitello, splendenti come lucido bronzo. 81 mJe avevano ciascuno quattro facce e quattro ali. x0 kJAl centro apparve la figura di quattro esseri animati, dei quali questo era l'aspetto: avevano sembianza umana K/ JIo guardavo ed ecco un uragano avanzare dal settentrione, una grande nube e un turbinìo di fuoco, che splendeva tutto intorno, e in mezzo si scorgeva come un balenare di elettro incandescente. *. OJla parola del Signore fu rivolta al sacerdote Ezechiele figlio di Buzì, nel paese dei Caldei, lungo il canale Chebàr. Qui fu sopra di lui la mano del Signore. V- 'JIl cinque del mese - era l'anno quinto della deportazione del re Ioiachìn - %, GJIl cinque del quarto mese dell'anno trentesimo, mentre mi trovavo fra i deportati sulle rive del canale Chebàr, i cieli si aprirono ed ebbi visioni divine. ^+5@HÈ migliore un uomo giusto che non abbia idoli, poiché sarà lontano dal disonore. *@GDalla porpora e dal bisso che si logorano su di loro saprete che non sono dei; infine saranno divorati e nel paese saranno una vergogna. ;)o@Fancora, i loro idoli di legno indorati e argentati si possono paragonare a un ramo nell'orto, su cui si posa ogni sorta di uccelli, o anche a un cadavere gettato nelle tenebre. (}@ECome infatti uno spauracchio che in un cocomeraio nulla protegge, tali sono i loro idoli di legno indorati e argentati; c'?@DDunque, in nessuna maniera è chiaro per noi che essi sono dei; per questo non temeteli! i&K@CLe belve sono migliori di loro, perché possono fuggire in un riparo e provvedere a se stesse. n%U@Bnon mostrano alle genti segni nel cielo, né risplendono come il sole, né illuminano come la luna. ~}}||{UzzUyyJIIHGUG FFq>%==X<<;:::988C77S6665x44U33Q22b100/..Z--,q+**P)e('']&&=%f$R##"=!! g~#fh#Z94FzXb v o  ^ Jo1:_(@IJMa se il malvagio si ritrae da tutti i peccati che ha commessi e osserva tutti i miei decreti e agisce con giustizia e rettitudine, egli vivrà, non morirà. W?'JColui che ha peccato e non altri deve morire; il figlio non sconta l'iniquità del padre, né il padre l'iniquità del figlio. Al giusto sarà accreditata la sua giustizia e al malvagio la sua malvagità. Z>-JVoi dite: Perché il figlio non sconta l'iniquità del padre? Perché il figlio ha agito secondo giustizia e rettitudine, ha osservato tutti i miei comandamenti e li ha messi in pratica, perciò egli vivrà. =JSuo padre invece, che ha oppresso e derubato il suo prossimo, che non ha agito bene in mezzo al popolo, morirà per la sua iniquità. ><uJdesiste dall'iniquità, non presta a usura né a interesse, osserva i miei decreti, cammina secondo le mie leggi, costui non morirà per l'iniquità di suo padre, ma certo vivrà. ;wJnon opprime alcuno, non trattiene il pegno, non commette rapina, dà il pane all'affamato e copre di vesti l'ignudo, r:]Jnon mangia sulle alture, non volge gli occhi agli idoli di Israele, non disonora la donna del prossimo, }9sJMa, se uno ha generato un figlio che vedendo tutti i peccati commessi dal padre, sebbene li veda, non li commette, '8GJ presta a usura ed esige gli interessi, egli non vivrà; poiché ha commesso queste azioni abominevoli, costui morirà e dovrà a se stesso la propria morte. 7J opprime il povero e l'indigente, commette rapine, non restituisce il pegno, volge gli occhi agli idoli, compie azioni abominevoli, l6QJ mentre egli non le commette, e questo figlio mangia sulle alture, disonora la donna del prossimo, g5GJ Ma se uno ha generato un figlio violento e sanguinario che commette qualcuna di tali azioni, 4 J se cammina nei miei decreti e osserva le mie leggi agendo con fedeltà, egli è giusto ed egli vivrà, parola del Signore Dio. 3{Jse non presta a usura e non esige interesse, desiste dall'iniquità e pronunzia retto giudizio fra un uomo e un altro, 2Jse non opprime alcuno, restituisce il pegno al debitore, non commette rapina, divide il pane con l'affamato e copre di vesti l'ignudo, F1Jse non mangia sulle alture e non alza gli occhi agli idoli della casa d'Israele, se non disonora la moglie del suo prossimo e non si accosta a una donna durante il suo stato di impurità, ?0yJSe uno è giusto e osserva il diritto e la giustizia, i/KJEcco, tutte le vite sono mie: la vita del padre e quella del figlio è mia; chi pecca morirà. l.QJCom'è vero ch'io vivo, dice il Signore Dio, voi non ripeterete più questo proverbio in Israele. -J"Perché andate ripetendo questo proverbio sul paese d'Israele: I padri han mangiato l'uva acerba e i denti dei figli si sono allegati? 1, _JMi fu rivolta questa parola del Signore: a+;JSapranno tutti gli alberi della foresta che io sono il Signore, che umilio l'albero alto e innalzo l'albero basso; faccio seccare l'albero verde e germogliare l'albero secco. Io, il Signore, ho parlato e lo farò". L*Jlo pianterò sul monte alto d'Israele. Metterà rami e farà frutti e diventerà un cedro magnifico. Sotto di lui tutti gli uccelli dimoreranno, ogni volatile all'ombra dei suoi rami riposerà. ()IJDice il Signore Dio: Anch'io prenderò dalla cima del cedro, dalle punte dei suoi rami coglierò un ramoscello e lo pianterò sopra un monte alto, massiccio; (5JTutti i migliori delle sue schiere cadranno di spada e i superstiti saranno dispersi a tutti i venti: così saprete che io, il Signore, ho parlato. !';JStenderò su di lui la mia rete e rimarrà preso nel mio laccio. Lo porterò in Babilonia e là lo giudicherò per l'infedeltà commessa contro di me. 5&cJPerciò così dice il Signore Dio: Com'è vero ch'io vivo, il mio giuramento che egli ha disprezzato, la mia alleanza che ha infranta li farò ricadere sopra il suo capo. %JHa disprezzato un giuramento, ha infranto un'alleanza: ecco, aveva dato la mano e poi ha agito in tal modo. Non potrà trovare scampo. M$JIl faraone con le sue grandi forze e il suo ingente esercito non gli sarà di valido aiuto in guerra, quando si eleveranno terrapieni e si costruiranno baluardi per distruggere tante vite umane. G#JPer la mia vita, dice il Signore Dio, proprio nel paese del re che gli aveva dato il trono, di cui ha disprezzato il giuramento e infranto l'alleanza, presso di lui, morirà, in Babilonia. i"KJMa questi gli si è ribellato e ha mandato messaggeri in Egitto, perché gli fossero dati cavalli e molti soldati. Potrà prosperare, potrà scampare chi ha agito così? Chi ha infranto un patto potrà uscirne senza danno? u!cJperché il regno fosse debole e non potesse innalzarsi ed egli osservasse e mantenesse l'alleanza con lui.  J Si è scelto uno di stirpe reale e ha fatto un patto con lui, obbligandolo con giuramento. Ha deportato i potenti del paese, _7J "Parla dunque a quella genìa di ribelli: Non sapete che cosa significa questo? Di' ancora: Ecco, il re di Babilonia è giunto a Gerusalemme, ha preso il re e i prìncipi e li ha trasportati con sé in Babilonia. 9mJ Mi fu rivolta ancora questa parola del Signore: :mJ Ecco, essa è piantata: riuscirà a prosperare? O non seccherà del tutto non appena l'avrà sfiorata il vento d'oriente? Proprio nell'aiuola dove è germogliata, seccherà!". J Riferisci loro: Dice il Signore Dio: Riuscirà a prosperare? O non svellerà forse l'aquila le sue radici e vendemmierà il suo frutto e seccheranno tutti i tralci che ha messo? Non ci vorrà un grande sforzo o molta gente per svellerla dalle radici. JIn un campo fertile, lungo il corso di grandi acque, essa era piantata, per metter rami e dar frutto e diventare una vite magnifica. SJMa c'era un'altra aquila grande, larga di ali, folta di penne. Ed ecco quella vite rivolse verso di lei le radici e tese verso di lei i suoi tralci, perché la irrigasse dall'aiuola dove era piantata. T!Jperché germogliasse e diventasse una vite estesa, poco elevata, che verso l'aquila volgesse i rami e le radici crescessero sotto di essa. Divenne una vite, che fece crescere i tralci e distese i rami. JScelse un germoglio del paese e lo depose in un campo da seme; lungo il corso di grandi acque, lo piantò come un salice, q[Jstroncò il ramo più alto e lo portò in un paese di mercanti, lo depose in una città di negozianti. 8iJTu dirai: Dice il Signore Dio: Un'aquila grande dalle grandi ali e dalle lunghe penne, folta di piume dal colore variopinto, venne sul Libano e portò via la cima del cedro; W'J"Figlio dell'uomo, proponi un enigma e racconta una parabola agli Israeliti. 8 mJMi fu rivolta ancora questa parola del Signore: (IJ?perché te ne ricordi e ti vergogni e, nella tua confusione, tu non apra più bocca, quando ti avrò perdonato quello che hai fatto. Parola del Signore Dio". U#J>io ratificherò la mia alleanza con te e tu saprai che io sono il Signore, PJ=Allora ti ricorderai della tua condotta e ne sarai confusa, quando riceverai le tue sorelle maggiori insieme a quelle più piccole e io le darò a te per figlie, ma non in forza della tua alleanza; JWJ Se un profeta si lascia sedurre e fa una profezia, io, il Signore, ho sedotto quel profeta: stenderò la mano contro di lui e lo cancellerò dal mio popolo Israele. =)JDistoglierò la faccia da costui e ne farò un esempio e un proverbio, e lo sterminerò dal mio popolo: saprete così che io sono il Signore. <3Jpoiché a qualunque Israelita e a qualunque straniero abitante in Israele, che si allontana da me e innalza nel suo cuore i suoi idoli e rivolge lo sguardo all'occasione della propria iniquità e poi viene dal profeta a consultarmi, risponderò io, il Signore, da me stesso. ';GJRiferisci pertanto al popolo d'Israele: Dice il Signore Dio: Convertitevi, abbandonate i vostri idoli e distogliete la faccia da tutte le vostre immondezze, o:WJper raggiungere al cuore gli Israeliti, che si sono allontanati da me a causa di tutti i loro idoli. 91JParla quindi e di' loro: Dice il Signore Dio: Qualunque Israelita avrà innalzato i suoi idoli nel proprio cuore e avrà rivolto lo sguardo all'occasione della propria iniquità e verrà dal profeta, gli risponderò io, il Signore, riguardo alla moltitudine dei suoi idoli, =8sJ"Figlio dell'uomo, questi uomini hanno posto idoli nel loro cuore e tengono fisso lo sguardo all'occasione della loro iniquità appena si mostri. Mi lascerò interrogare da loro? 97mJMi fu rivolta allora questa parola del Signore: O6 JVennero a trovarmi alcuni anziani d'Israele e sedettero dinanzi a me. "5=J Per questo non avrete più visioni false, né più spaccerete incantesimi: libererò il mio popolo dalle vostre mani e saprete che io sono il Signore". E4J Voi infatti avete rattristato con menzogne il cuore del giusto, mentre io non l'avevo rattristato e avete rafforzato il malvagio perché non desistesse dalla sua vita malvagia e vivesse. 39J Straccerò i vostri veli e libererò il mio popolo dalle vostre mani e non sarà più una preda in mano vostra; saprete così che io sono il Signore. d2AJ Perciò dice il Signore Dio: Eccomi contro i vostri nastri magici con i quali voi date la caccia alla gente come a uccelli; li strapperò dalle vostre braccia e libererò la gente che voi avete catturato come uccelli. j1MJ Voi mi avete disonorato presso il mio popolo per qualche manciata d'orzo e per un tozzo di pane, facendo morire chi non doveva morire e facendo vivere chi non doveva vivere, ingannando il mio popolo che crede alle menzogne. 0J Dirai loro: Dice il Signore Dio: Guai a quelle che cuciono nastri magici a ogni polso e preparano veli per le teste di ogni grandezza per dar la caccia alle persone. Pretendete forse di dare la caccia alla gente del mio popolo e salvare voi stesse? /J Ora tu, figlio dell'uomo, rivolgiti alle figlie del tuo popolo che profetizzano secondo i loro desideri e profetizza contro di loro. .J i profeti d'Israele che profetavano su Gerusalemme e vedevano per essa una visione di pace, mentre non vi era pace. Oracolo del Signore. -9J Quando avrò sfogato l'ira contro il muro e contro coloro che lo intonacarono di mota, io vi dirò: Il muro non c'è più e neppure gli intonacatori, B,}J demolirò il muro che avete intonacato di mota, lo atterrerò e le sue fondamenta rimarranno scoperte; esso crollerà e voi perirete insieme con esso e saprete che io sono il Signore. 8+iJ Perciò dice il Signore Dio: Con ira scatenerò un uragano, per la mia collera cadrà una pioggia torrenziale, nel mio furore per la distruzione cadrà grandine come pietre; *wJ ed ecco, il muro è abbattuto. Allora non vi sarà forse domandato: Dov'è la calcina con cui lo avevate intonacato? )J Di' a quegli intonacatori di mota: Cadrà! Scenderà una pioggia torrenziale, una grandine grossa, si scatenerà un uragano (J poiché ingannano il mio popolo dicendo: Pace! e la pace non c'è; mentre egli costruisce un muro, ecco essi lo intonacano di mota. |'qJ La mia mano sarà sopra i profeti dalle false visioni e dai vaticini bugiardi; non avranno parte nell'assemblea del mio popolo, non saranno scritti nel libro d'Israele e non entreranno nel paese d'Israele: saprete che io sono il Signore Dio, &#J Pertanto dice il Signore Dio: Poiché voi avete detto il falso e avuto visioni bugiarde, eccomi dunque contro di voi, dice il Signore Dio. %J Non avete forse avuto una falsa visione e preannunziato vaticini bugiardi, quando dite: Parola del Signore, mentre io non vi ho parlato? 5$cJ Hanno avuto visioni false, vaticini menzogneri coloro che dicono: Oracolo del Signore, mentre il Signore non li ha inviati. Eppure confidano che si avveri la loro parola! 1#[J Voi non siete saliti sulle brecce e non avete costruito alcun baluardo in difesa degli Israeliti, perché potessero resistere al combattimento nel giorno del Signore. L"J Come sciacalli fra le macerie, tali sono i tuoi profeti, Israele. t!aJ Così dice il Signore Dio: Guai ai profeti stolti, che seguono il loro spirito senza avere avuto visioni. ' GJ "Figlio dell'uomo, profetizza contro i profeti d'Israele, profetizza e di' a coloro che profetizzano secondo i propri desideri: Udite la parola del Signore: 8 mJ Mi fu rivolta ancora questa parola del Signore: $AJ Ebbene, riferisci loro: Dice il Signore Dio: Non sarà ritardata più a lungo ogni mia parola: la parola che dirò l'eseguirò. Oracolo del Signore Dio". #J "Figlio dell'uomo, ecco, gli Israeliti van dicendo: La visione che costui vede è per i giorni futuri; costui predice per i tempi lontani. 9mJ Mi fu rivolta ancora questa parola del Signore: H J perché io, il Signore, parlerò e attuerò senza indugio la parola che ho detta. Anzi, ai vostri giorni, o genìa di ribelli, pronunzierò una parola e l'attuerò: parola del Signore Dio". c?J Infatti non ci sarà più visione falsa, né predizione fallace in mezzo agli Israeliti, V%J Ebbene, riferisci loro: Così dice il Signore Dio: Farò cessare questo proverbio e non si sentirà più ripetere in Israele; anzi riferisci loro: Si avvicinano i giorni in cui si avvererà ogni visione. J "Figlio dell'uomo, che cos'è questo proverbio che si va ripetendo nel paese di Israele: Passano i giorni e ogni visione svanisce? 9mJ Mi fu ancora rivolta questa parola del Signore: taJ Le città popolose saranno distrutte e la campagna ridotta a un deserto: saprete che io sono il Signore". 'GJ Al popolo del paese dirai: Così dice il Signore Dio agli abitanti di Gerusalemme, al paese d'Israele: Mangeranno il loro pane nell'angoscia e berranno la loro acqua nella desolazione, perché la loro terra sarà spogliata della sua abbondanza per l'empietà di tutti i suoi abitanti. fEJ "Figlio dell'uomo, mangia il pane con paura e bevi l'acqua con trepidazione e con angoscia. 9mJ Mi fu rivolta ancora questa parola del Signore: X)J Tuttavia ne risparmierò alcuni, superstiti alla spada, alla fame e alla peste, perché raccontino tutte le loro scelleratezze alle genti fra le quali andranno e anch'esse sappiano che io sono il Signore". J Allora sapranno che io sono il Signore, quando li avrò dispersi fra le genti e li avrò disseminati in paesi stranieri.  J Disperderò ad ogni vento quanti sono intorno a lui, le sue guardie e tutte le sue truppe, e snuderò dietro a loro la spada. 0YJ Ma io tenderò la mia rete contro di lui ed egli rimarrà preso nei miei lacci: lo condurrò in Babilonia, nel paese dei Caldei, ma egli non la vedrà e là morirà. hIJ Il principe, che è in mezzo a loro si caricherà il bagaglio sulle spalle, nell'oscurità, e uscirà per la breccia che verrà fatta nel muro per farlo partire; si coprirà il viso, per non vedere con gli occhi il paese.  J Tu dirai: Io sono un simbolo per voi; infatti quello che ho fatto a te, sarà fatto a loro; saranno deportati e andranno in schiavitù.  J Rispondi loro: Così dice il Signore Dio: Quest'oracolo è per il principe di Gerusalemme e per tutti gli Israeliti che vi abitano. t aJ "Figlio dell'uomo, non t'ha chiesto il popolo d'Israele, quella genìa di ribelli, che cosa stai facendo? = uJ Al mattino mi fu rivolta questa parola del Signore: o WJ Io feci come mi era stato comandato: preparai di giorno il mio bagaglio come il bagaglio d'un esiliato e sul tramonto feci un foro nel muro con le mani, uscii nell'oscurità e mi misi il bagaglio sulle spalle sotto i loro occhi. EJ Mettiti alla loro presenza il bagaglio sulle spalle ed esci nell'oscurità: ti coprirai la faccia in modo da non vedere il paese, perché io ho fatto di te un simbolo per gli Israeliti". FJ Fa' alla loro presenza un'apertura nel muro ed esci di lì. ,QJ Prepara di giorno il tuo bagaglio, come il bagaglio d'un esiliato, davanti ai loro occhi; uscirai però al tramonto, davanti a loro, come partirebbe un esiliato. |qJ Tu, figlio dell'uomo, fa' il tuo bagaglio da deportato e, di giorno davanti ai loro occhi, prepàrati a emigrare; emigrerai dal luogo dove stai verso un altro luogo, davanti ai loro occhi: forse comprenderanno che sono una genìa di ribelli. :mJ "Figlio dell'uomo, tu abiti in mezzo a una genìa di ribelli, che hanno occhi per vedere e non vedono, hanno orecchi per udire e non odono, perché sono una genìa di ribelli. 2 aJ Questa parola del Signore mi fu riferita: KJ E io raccontai ai deportati quanto il Signore mi aveva mostrato. 5J E uno spirito mi sollevò e mi portò in Caldea fra i deportati, in visione, in spirito di Dio, e la visione che avevo visto disparve davanti a me. J Quindi dal centro della città la gloria del Signore si alzò e andò a fermarsi sul monte che è ad oriente della città. J I cherubini allora alzarono le ali e le ruote si mossero insieme con loro mentre la gloria del Dio d'Israele era in alto su di loro. ~J Ma su coloro che seguono con il cuore i loro idoli e le loro nefandezze farò ricadere le loro opere, dice il Signore Dio". } J perché seguano i miei decreti e osservino le mie leggi e li mettano in pratica; saranno il mio popolo e io sarò il loro Dio. |3J Darò loro un cuore nuovo e uno spirito nuovo metterò dentro di loro; toglierò dal loro petto il cuore di pietra e darò loro un cuore di carne, Z{-J Essi vi entreranno e vi elimineranno tutti i suoi idoli e tutti i suoi abomini. -zSJ Riferisci: Così dice il Signore Dio: Vi raccoglierò in mezzo alle genti e vi radunerò dalle terre in cui siete stati dispersi e a voi darò il paese d'Israele. Iy J Di' loro dunque: Dice il Signore Dio: Se li ho mandati lontano fra le genti, se li ho dispersi in terre straniere, sarò per loro un santuario per poco tempo nelle terre dove hanno emigrato. \x1J "Figlio dell'uomo, ai tuoi fratelli, ai deportati con te, a tutta la casa d'Israele gli abitanti di Gerusalemme vanno dicendo: Voi andate pure lontano dal Signore: a noi è stata data in possesso questa terra. 9wmJ Allora mi fu rivolta questa parola del Signore: ^v5J Non avevo finito di profetizzare quando Pelatìa figlio di Benaià cadde morto. Io mi gettai con la faccia a terra e gridai con tutta la voce: "Ah! Signore Dio, vuoi proprio distruggere quanto resta d'Israele?". 'uGJ allora saprete che io sono il Signore, di cui non avete eseguito i comandi né osservate le leggi, mentre avete agito secondo i costumi delle genti vicine". ztmJ La città non sarà per voi la pentola e voi non ne sarete la carne! Sulla frontiera di Israele vi giudicherò: }}.||{zzyyxxgww}vv~uuyttRsrrqqfq0p`oonWmlkkzkjziFhgg7ff,ee,ccFbba``>_^]\\[~ZZuYYXWVVUpTSSSQQQPPbOO+NNJMHMLLcKK(JJIXIHHtGGFeEgDCC8BA@@E??>>V==<;;I::~9998K77W66x6B554O33=32100@/}..-f-1,,I++**)K(('&&&%%&$z##T""b! n-3)60jci]% $ ? . X Qfg"]j5OJ"Figlio dell'uomo, rivolgiti agli Ammoniti e predici contro di loro. 1 _JMi fu rivolta questa parola del Signore: .UJIn quel giorno la tua bocca si aprirà per parlare con il profugo, parlerai e non sarai più muto e sarai per loro un segno: essi sapranno che io sono il Signore". <sJallora verrà a te un profugo per dartene notizia. @yJTu, figlio dell'uomo, il giorno in cui toglierò loro la loro fortezza, la gioia della loro gloria, l'amore dei loro occhi, la brama delle loro anime, i loro figli e le loro figlie,  JEzechiele sarà per voi un segno: quando ciò avverrà, voi farete in tutto come ha fatto lui e saprete che io sono il Signore. 1[JAvrete i vostri turbanti in capo e i sandali ai piedi: non farete il lamento e non piangerete: ma vi consumerete per le vostre iniquità e gemerete l'uno con l'altro. iKJVoi farete come ho fatto io: non vi velerete fino alla bocca, non mangerete il pane del lutto. veJAnnunzia agli Israeliti: Così dice il Signore Dio: Ecco, io faccio profanare il mio santuario, orgoglio della vostra forza, delizia dei vostri occhi e amore delle vostre anime. I figli e le figlie che avete lasciato cadranno di spada. 0[JIo risposi: "Il Signore mi ha parlato: _ 7Je la gente mi domandava: "Non vuoi spiegarci che cosa significa quello che tu fai?". z mJLa mattina avevo parlato al popolo e la sera mia moglie morì. La mattina dopo feci come mi era stato comandato < qJSospira in silenzio e non fare il lutto dei morti: avvolgiti il capo con il turbante, mettiti i sandali ai piedi, non ti velare fino alla bocca, non mangiare il pane del lutto". ' GJ"Figlio dell'uomo ecco, io ti tolgo all'improvviso colei che è la delizia dei tuoi occhi: ma tu non fare il lamento, non piangere, non versare una lacrima. 2 _JMi fu rivolta questa parola del Signore: LJIo, il Signore, ho parlato! Questo avverrà, lo compirò senza revoca; non avrò né pietà, né compassione. Ti giudicherò secondo la tua condotta e i tuoi misfatti". Oracolo del Signore Dio. QJ La tua immondezza è esecrabile: ho cercato di purificarti, ma tu non ti sei lasciata purificare. Perciò dalla tua immondezza non sarai purificata finché non avrò sfogato su di te la mia collera. oWJ Quanta fatica! Ma l'abbondante sua ruggine non si stacca, non scompare da essa neppure con il fuoco. +J Vuota la pentola sulla brace, perché si riscaldi e il rame si arroventi; si distrugga la sozzura che c'è dentro e si consumi la sua ruggine. zmJ Ammassa la legna, fa' divampare il fuoco, fa' consumare la carne, riducila in poltiglia e le ossa siano riarse. c?J Perciò dice il Signore Dio: Guai alla città sanguinaria! Anch'io farò grande il rogo. xiJPer provocare la mia collera, per farne vendetta, ha posto il suo sangue sulla nuda roccia, senza ricoprirlo. yJpoiché il suo sangue è dentro, lo ha versato sulla nuda roccia, non l'ha sparso in terra per ricoprirlo di polvere. .UJPoiché dice il Signore Dio: Guai alla città sanguinaria, alla pentola arrugginita, da cui non si stacca la ruggine! Vuotala pezzo per pezzo, senza fare le parti, yJprendi il meglio del gregge. Mettici sotto la legna e falla bollire molto, sì che si cuociano dentro anche gli ossi. r~]JMettici dentro i pezzi di carne, tutti i pezzi buoni, la coscia e la spalla, e riempila di ossi scelti; }JProponi una parabola a questa genìa di ribelli dicendo loro: Così dice il Signore Dio: Metti su la pentola, mettila e versavi acqua. |#J"Figlio dell'uomo, metti per iscritto la data di oggi, di questo giorno, perché proprio oggi il re di Babilonia punta contro Gerusalemme. \{ 3JIl dieci del decimo mese, dell'anno nono, mi fu rivolta questa parola del Signore: zJ1Faranno ricadere la vostra infamia su di voi e sconterete i vostri peccati di idolatria: saprete così che io sono il Signore Dio". pyYJ0Eliminerò così un'infamia dalla terra e tutte le donne impareranno a non commettere infamie simili. xwJ/La folla le lapiderà e le farà a pezzi con le spade; ne ucciderà i figli e le figlie e darà alle fiamme le case. wJ.Dice infatti il Signore Dio: "Si farà venire contro di loro una folla ed esse saranno abbandonate alle malversazioni e al saccheggio. }vsJ-Ma uomini retti le giudicheranno come si giudicano le adultere e le assassine. Le loro mani sono lorde di sangue". uyJ,Infatti entrarono da lei, come si entra da una prostituta: così entrarono da Oolà e da Oolibà, donne di malaffare. rt]J+Io pensavo di costei, abituata agli adultèri: Ora costoro si faranno complici delle sue prostituzioni. +sOJ*Si udiva lo strepito di una moltitudine festante di uomini venuti dal deserto, i quali avevano messo braccialetti ai polsi e una corona di gloria sul loro capo. }rsJ)ti sei stesa su un magnifico divano davanti ad una tavola imbandita, su cui hai posto il mio olio, i miei profumi. LqJ(Si rivolsero anche a uomini di paesi lontani, invitandoli per mezzo di messaggeri, ed essi giunsero. Per loro ti sei lavata, ti sei dipinta gli occhi, ti sei adornata dei tuoi vestiti preziosi, /pWJ'dopo avere immolato i loro figli ai loro idoli, sono venute in quel medesimo giorno al mio santuario per profanarlo: ecco quello che hanno fatto dentro la mia casa! }osJ&Ancor questo mi hanno fatto: in quello stesso giorno hanno contaminato il mio santuario e profanato i miei sabati; KnJ%Sono state adultere e le loro mani sono lorde di sangue, hanno commesso adulterio con i loro idoli; perfino i figli che mi avevano partorito, li hanno fatti passare per il fuoco in loro pasto. |mqJ$Il Signore mi disse: "Figlio dell'uomo, non giudicherai tu Oolà e Oolibà? Non mostrerai ad esse i loro abomini? l5J#Perciò dice il Signore Dio: "Poiché tu mi hai dimenticato e mi hai voltato le spalle, sconterai dunque la tua disonestà e le tue dissolutezze!". kJ"Anche tu la berrai, la vuoterai, ne succhierai i cocci, ti lacererai il seno, poiché io ho parlato". Parola del Signore. }jsJ!Tu sarai colma d'ubriachezza e d'affanno, coppa di desolazione e di sterminio era la coppa di tua sorella Samaria. i7J Dice il Signore Dio: "Berrai la coppa di tua sorella, profonda e larga, sarai oggetto di derisione e di scherno; la coppa sarà di grande capacità. RhJHai seguito la via di tua sorella, la sua coppa porrò nelle tue mani". tgaJCosì sarai trattata perché tu mi hai tradito con le genti, perché ti sei contaminata con i loro idoli. DfJTi tratteranno con odio e si impadroniranno di tutti i tuoi beni, lasciandoti nuda e scoperta; sarà svelata la turpitudine delle tue scelleratezze, la tua libidine e la tua disonestà. eJPerché così dice il Signore Dio: Ecco, io ti consegno in mano a coloro che tu odii, in mano a coloro di cui sei nauseata. $dAJMetterò fine alle tue scelleratezze e alle tue prostituzioni commesse in Egitto: non alzerai più gli occhi verso di loro, non ricorderai più l'Egitto. PcJTi spoglieranno delle tue vesti e s'impadroniranno dei tuoi gioielli. pbYJScatenerò la mia gelosia contro di te e ti tratteranno con furore: ti taglieranno il naso e gli orecchi e i superstiti cadranno di spada; deporteranno i tuoi figli e le tue figlie e ciò che rimarrà di te sarà preda del fuoco. }asJverranno contro di te dal settentrione con cocchi e carri e con una moltitudine di popolo e si schiereranno contro di te da ogni parte con scudi grandi e piccoli ed elmi. A loro ho rimesso il giudizio e ti giudicheranno secondo le loro leggi. C`Ji figli di Babilonia e di tutti i Caldei, quelli di Pekòd, di Soa e di Koa e con loro tutti gli Assiri, tutti i giovani attraenti, prìncipi e capi, tutti capitani e cavalieri famosi; (_IJPer questo, Oolibà, così dice il Signore Dio: Ecco, io suscito contro di te gli amanti di cui mi sono disgustato e li condurrò contro di te da ogni parte, ^Je così rinnovò l'infamia della sua giovinezza, quando in Egitto veniva profanato il suo petto, oppresso il suo seno verginale. ^]5JArse di libidine per quegli amanti lussuriosi come asini, libidinosi come stalloni, \JMa essa continuò a moltiplicare prostituzioni, ricordando il tempo della sua gioventù, quando si prostituiva in Egitto. [)JPoiché aveva messo in pubblico le sue tresche e scoperto la sua nudità, anch'io mi allontanai da lei come mi ero allontanato dalla sorella. 'ZGJI figli di Babilonia andarono da lei al letto degli amori e la contaminarono con le loro fornicazioni ed essa si contaminò con loro finché ne fu nauseata. VY%Jessa se ne innamorò non appena li vide e inviò loro messaggeri in Caldea. XJcon cinture ai fianchi, ampi turbanti in capo, dall'aspetto di grandi capi, rappresentanti i figli di Babilonia, originari di Caldea: WwJMa essa moltiplicò le prostituzioni. Vide uomini effigiati su una parete, figure di Caldei, disegnati con il minio, SVJ Io vidi che si era contaminata e che tutt'e due seguivano la stessa via. UJ Spasimò per gli Assiri suoi vicini, prìncipi e capi, vestiti di porpora, cavalieri montati su cavalli, tutti giovani attraenti. TJ Sua sorella Oolibà la vide e si corruppe più di lei nei suoi amoreggiamenti; con le sue infedeltà superò la sorella. QSJ Essi scoprirono la sua nudità, presero i suoi figli e le sue figlie e la uccisero di spada. Divenne così come un monito fra le donne, per la condanna esemplare che essi avevano eseguita su di lei. iRKJ Per questo l'ho data in mano ai suoi amanti, in mano agli Assiri, dei quali si era innamorata. HQ JNon rinunciò alle sue relazioni amorose con gli Egiziani, i quali avevano abusato di lei nella sua giovinezza, avevano profanato il suo seno verginale, sfogando su di lei la loro libidine. PJConcesse loro i suoi favori, al fiore degli Assiri, e si contaminò con gli idoli di coloro dei quali si era innamorata. nOUJvestiti di porpora, prìncipi e governatori, tutti giovani attraenti, cavalieri montati su cavalli. rN]JOolà mentre era mia si dimostrò infedele: arse d'amore per i suoi spasimanti, gli Assiri suoi vicini, FuJI suoi profeti hanno come intonacato tutti questi delitti con false visioni e oracoli fallaci e vanno dicendo: Così parla il Signore Dio, mentre invece il Signore non ha parlato. EJI suoi capi in mezzo ad essa sono come lupi che dilaniano la preda, versano il sangue, fanno perire la gente per turpi guadagni. lDQJI suoi sacerdoti violano la mia legge, profanano le cose sante. Non fanno distinzione fra il sacro e il profano, non insegnano a distinguere fra puro e impuro, non osservano i miei sabati e io sono disonorato in mezzo a loro. ;CoJDentro di essa i suoi prìncipi, come un leone ruggente che sbrana la preda, divorano la gente, s'impadroniscono di tesori e ricchezze, moltiplicano le vedove in mezzo ad essa. B{J"Figlio dell'uomo, di' a Gerusalemme: Tu sei una terra non purificata, non lavata da pioggia in un giorno di tempesta. 2A_JMi fu rivolta questa parola del Signore: @1JCome si fonde l'argento nel crogiuolo, così sarete fusi in mezzo ad essa: saprete che io, il Signore, ho riversato il mio sdegno contro di voi". m?SJvi radunerò, contro di voi soffierò nel fuoco del mio sdegno e vi fonderò in mezzo alla città. K>JCome si mette insieme argento, rame, ferro, piombo, stagno dentro un crogiuolo e si soffia nel fuoco per fonderli, così io, con ira e con sdegno, vi metterò tutti insieme e vi farò fondere; x=iJPerciò così dice il Signore: Poiché vi siete tutti cambiati in scoria, io vi radunerò dentro Gerusalemme. "<=J"Figlio dell'uomo, gli Israeliti si son cambiati in scoria per me; sono tutti rame, stagno, ferro e piombo dentro un crogiuolo: sono scoria di argento. 2;_JMi fu rivolta questa parola del Signore: c:?Jpoi ti riprenderò in eredità davanti alle nazioni e tu saprai che io sono il Signore". t9aJti disperderò fra le nazioni e ti disseminerò in paesi stranieri; ti purificherò della tua immondezza, 8wJReggerà il tuo cuore e saranno forti le mani per i giorni che io ti preparo? Io, il Signore, l'ho detto e lo farò; m7SJ Ecco, io batto le mani per le frodi che hai commesse e per il sangue che è versato in mezzo a te. 16[J In te si ricevono doni per spargere il sangue, tu presti a interesse e a usura, spogli con la violenza il tuo prossimo e di me ti dimentichi. Oracolo del Signore Dio. 5 J Uno reca oltraggio alla donna del prossimo, l'altro contamina con incesto la nuora, altri viola la sorella, figlia del padre. k4OJ In te si hanno rapporti col proprio padre, in te si giace con la donna in stato di mestruazione. }3sJ Vi sono in te calunniatori che versano il sangue. C'è in te chi banchetta sui monti e chi commette scelleratezze. H2 JHai disprezzato i miei santuari, hai profanato i miei sabati. {1oJIn te si disprezza il padre e la madre, in te si maltratta il forestiero, in te si opprime l'orfano e la vedova. e0CJEcco in te i prìncipi d'Israele, ognuno secondo il suo potere, intenti a spargere sangue. \/1JI vicini e i lontani si faran beffe di te o città infamata e piena di disordini. .JPer il sangue che hai sparso, ti sei resa colpevole e ti sei contaminata con gli idoli che hai fabbricato: hai affrettato il tuo giorno, sei giunta al termine dei tuoi anni. Ti renderò perciò l'obbrobrio dei popoli e lo scherno di tutta la terra. 1-[JTu riferirai: Dice il Signore Dio: O città che sparge il sangue in mezzo a se stessa, perché giunga il suo tempo, e fabbrica a suo danno idoli con cui contaminarsi! ,{J"Tu, figlio dell'uomo, forse non giudicherai, non giudicherai tu la città sanguinaria? Mostrale tutti i suoi abomini. 1+ _JMi fu rivolta questa parola del Signore: *J%Sarai preda del fuoco, del tuo sangue sarà intrisa la terra, non ti si ricorderà più perché io, il Signore, ho parlato". $)AJ$rovescerò su di te il mio sdegno, contro di te soffierò nel fuoco della mia ira e ti abbandonerò in mano di uomini violenti, portatori di distruzione. (yJ#Rimettila nel fodero. Nel luogo stesso in cui tu fosti creato, nella terra stessa in cui sei nato, io ti giudicherò; 5'cJ"mentre tu hai false visioni e ti si predicono sorti bugiarde, la spada sarà messa alla gola degli empi perversi, il cui giorno è venuto, al colmo della loro malvagità. d&AJ!Tu, figlio dell'uomo, profetizza e annunzia: "Così dice il Signore Dio agli Ammoniti e riguardo ai loro insulti. Di' dunque: La spada, la spada è sguainata per la strage, è affilata per sterminare, per lampeggiare, %7J In rovina, in rovina, in rovina la ridurrò e non si rialzerà più finché non giunga colui al quale appartiene di diritto e al quale io la darò". '$GJcosì dice il Signore Dio: Deponi il turbante e togliti la corona: tutto sarà cambiato: ciò che è basso sarà elevato e ciò che è alto sarà abbassato. {#oJA te, sconsacrato, empio principe d'Israele, di cui è giunto il giorno con il tempo della tua iniquità finale, x"iJPerciò dice il Signore: "Poiché voi avete fatto ricordare le vostre iniquità, rendendo manifeste le vostre trasgressioni e palesi i vostri peccati in tutto il vostro modo di agire, poiché ve ne vantate, voi resterete presi al laccio. .!UJMa questo non è che un vano presagio agli occhi di quelli che hanno fatto loro solenni giuramenti. Egli però ricorda loro l'iniquità per cui saranno catturati". y kJNella sua destra è uscito il responso: Gerusalemme, per porre contro di essa gli arieti, per farle udire l'ordine del massacro, echeggiare grida di guerra, disporre gli arieti contro le sue porte, innalzare terrapieni, costruire trincee. 0YJInfatti il re di Babilonia è fermo al bivio, all'inizio delle due strade, per interrogare le sorti: agita le frecce, interroga gli dei domestici, osserva il fegato. yJTraccia la strada per cui la spada giunga a Rabbà degli Ammoniti e in Giuda, a Gerusalemme nella città fortificata. PJ"Figlio dell'uomo, traccia due strade per il passaggio della spada del re di Babilonia; proverranno tutte e due dallo stesso paese; tu metti un segnale a capo della strada che conduce nella città. 2_JMi fu rivolta questa parola del Signore: W'JAnch'io batterò le mani e sazierò la mia ira. Io, il Signore, ho parlato". OJVolgiti a destra, volgiti a sinistra, ovunque si diriga la tua lama. $AJPerché i cuori si struggano e si moltiplichino le vittime, ho messo ad ogni porta la punta della spada, fatta per lampeggiare, affilata per il massacro. (IJTu, o figlio dell'uomo, predici e batti le mani: la spada si raddoppi e si triplichi, è la spada dei massacri, la grande spada del massacro che li circonda. veJperché è una prova: che cosa accadrebbe se nemmeno un bastone sprezzante ci fosse Parola del Signore Dio. A{JGrida e lamèntati, o figlio dell'uomo, perché essa pesa sul mio popolo, su tutti i prìncipi d'Israele: essi cadranno di spada insieme con il mio popolo. Perciò battiti il fianco, q[JL'ha fatta affilare perché la si impugni, l'ha aguzzata e affilata per darla in mano al massacratore! 8kJaguzza per scannare, affilata per lampeggiare! oWJ"Figlio dell'uomo, profetizza e di' loro: Così dice il Signore Dio: Spada, spada aguzza e affilata, 2_J Mi fu rivolta questa parola del Signore: }sJ Quando ti domanderanno: Perché piangi?, risponderai: Perché è giunta la notizia che il cuore verrà meno, le mani s'indeboliranno, lo spirito sarà costernato, le ginocchia vacilleranno. Ecco è giunta e si compie". Parola del Signore Dio. hIJ Tu, figlio dell'uomo, piangi: piangi davanti a loro con il cuore infranto e pieno d'amarezza. q[J Così ogni vivente saprà che io, il Signore, ho sguainato la spada ed essa non rientrerà nel fodero. J Se ucciderò in te il giusto e il peccatore, significa che la spada sguainata sarà contro ogni carne, dal mezzogiorno al settentrione.  /JTu riferirai al paese d'Israele: Così dice il Signore Dio: Eccomi contro di te. Sguainerò la spada e ucciderò in te il giusto e il peccatore.  }J"Figlio dell'uomo, volgi la faccia verso Gerusalemme e parla contro i suoi santuari, predici contro il paese d'Israele. 2 _JMi fu rivolta questa parola del Signore: u cJIo dissi: "Ah! Signore Dio, essi vanno dicendo di me: Non è forse costui uno che racconta delle favole?". W 'JOgni vivente vedrà che io, il Signore, l'ho incendiato e non si spegnerà". "=JDirai alla selva del mezzogiorno: Ascolta la parola del Signore: Dice il Signore Dio: Ecco, io accenderò in te un fuoco che divorerà in te ogni albero verde e ogni albero secco: la fiamma ardente non si spegnerà e ogni sembiante sarà bruciato dal mezzogiorno al settentrione.  J"Figlio dell'uomo, volgi la faccia verso il mezzogiorno, parla alla regione australe e predici contro la selva del mezzogiorno. 1 _JMi fu rivolta questa parola del Signore: RJ,Allora saprete che io sono il Signore, quando agirò con voi per l'onore del mio nome e non secondo la vostra malvagia condotta e i vostri costumi corrotti, uomini d'Israele". Parola del Signore Dio. 6eJ+Là vi ricorderete della vostra condotta, di tutti i misfatti dei quali vi siete macchiati, e proverete disgusto di voi stessi, per tutte le malvagità che avete commesse. 9J*Allora voi saprete che io sono il Signore, quando vi condurrò nel paese d'Israele, nel paese che alzando la mia mano giurai di dare ai vostri padri. =sJ)Io vi accetterò come soave profumo, quando vi avrò liberati dai popoli e vi avrò radunati dai paesi nei quali foste dispersi: mi mostrerò santo in voi agli occhi delle genti. 5J(poiché sul mio monte santo, sull'alto monte d'Israele - oracolo del Signore Dio - mi servirà tutta la casa d'Israele, tutta riunita in quel paese; là mi saranno graditi e là richiederò le vostre offerte, le primizie dei vostri doni in qualunque forma me li consacrerete. W'J'A voi, uomini d'Israele, così dice il Signore Dio: Andate, servite pure ognuno i vostri idoli, ma infine mi ascolterete e il mio santo nome non profanerete più con le vostre offerte, con i vostri idoli; B}J&Separerò da voi i ribelli e quelli che si sono staccati da me; li farò uscire dal paese in cui dimorano, ma non entreranno nel paese d'Israele: così saprete che io sono il Signore. ]~3J%Vi farò passare sotto il mio bastone e vi condurrò sotto il giogo dell'alleanza. s}_J$Come giudicai i vostri padri nel deserto del paese di Egitto così giudicherò voi, dice il Signore Dio. X|)J#e vi condurrò nel deserto dei popoli e lì a faccia a faccia vi giudicherò. ({IJ"Poi vi farò uscire di mezzo ai popoli e vi radunerò da quei territori dove foste dispersi con mano forte, con braccio possente e con la mia ira traboccante zJ!Com'è vero ch'io vivo - parola del Signore Dio - io regnerò su di voi con mano forte, con braccio possente e rovesciando la mia ira. mlkk=jihhShggff*eddccTbbaa6`__r^^c^']]\\[[!ZYY8XX$WVV`UUgU2TSSORRSQQSPPPPOcNTMMWLKJJIJIHH+GFEEODD C5B]AA@@ ?`?>=<<\;;/: 98777W66)5444"3\22#1q00{0//.H--,,)++*&))C(()'d&%%j$##J"!!m ('\#{".#TL'oU9 +.+:Bb}J!Se io dico all'empio: Empio tu morirai, e tu non parli per distoglier l'empio dalla sua condotta, egli, l'empio, morirà per la sua iniquità; ma della sua morte chiederò conto a te. a'J!O figlio dell'uomo, io ti ho costituito sentinella per gli Israeliti; ascolterai una parola dalla mia bocca e tu li avvertirai da parte mia. t`aJ!Se invece la sentinella vede giunger la spada e non suona la tromba e il popolo non è avvertito e la spada giunge e sorprende qualcuno, questi sarà sorpreso per la sua iniquità: ma della sua morte domanderò conto alla sentinella. _J!Aveva udito il suono della tromba, ma non ci ha badato: sarà responsabile della sua rovina; se ci avesse badato, si sarebbe salvato. ^J!se colui che ben sente il suono della tromba non ci bada e la spada giunge e lo sorprende, egli dovrà a se stesso la propria rovina. j]MJ!e questa, vedendo sopraggiungere la spada sul paese, suona la tromba e dà l'allarme al popolo: C\J!"Figlio dell'uomo, parla ai figli del tuo popolo e di' loro: Se mando la spada contro un paese e il popolo di quella terra prende un uomo del suo territorio e lo pone quale sentinella, 1[ _J!Mi fu rivolta questa parola del Signore: HZ J Perché aveva sparso il terrore nella terra dei viventi, ecco giace in mezzo ai non circoncisi, con i trafitti di spada, egli il faraone e tutta la sua moltitudine". Parola del Signore Dio. .YUJ Il faraone li vedrà e si consolerà alla vista di tutta questa moltitudine; il faraone e tutto il suo esercito saranno trafitti di spada. Oracolo del Signore Dio. XJ Là sono tutti i prìncipi del settentrione, tutti quelli di Sidòne, che scesero con i trafitti, nonostante il terrore sparso dalla loro potenza; giacciono i non circoncisi con i trafitti di spada e portano la loro ignominia con quelli che scendono nella fossa. DWJ Là è Edom, i suoi re e tutti i suoi prìncipi che, nonostante il loro valore, sono posti con i trafitti di spada: giacciono con i non circoncisi e con quelli che scendono nella fossa. LVJ Così tu giacerai fra i non circoncisi e con i trafitti di spada. vUeJ Non giaceranno al fianco degli eroi caduti da secoli, che scesero negli inferi con le armi di guerra, con le spade disposte sotto il loro capo e con gli scudi sulle loro ossa, perché tali eroi erano un terrore nella terra dei viventi. .TUJ Là è Mesech, Tubal e tutta la sua gente, intorno al suo sepolcro: tutti non circoncisi, trafitti di spada, perché incutevano il terrore nella terra dei viventi. ?J Ti getterò sulla terraferma e ti abbandonerò al suolo. Farò posare su di te tutti gli uccelli del cielo e sazierò di te tutte le bestie della terra. = J Dice il Signore Dio: "Tenderò contro di te la mia rete con una grande assemblea di popoli e ti tireranno su con la mia rete. r<]J "Figlio dell'uomo, intona un lamento sul faraone re d'Egitto dicendo: Leone fra le genti eri considerato; ma eri come un coccodrillo nelle acque, erompevi nei tuoi fiumi e agitavi le acque con le tue zampe, intorbidandone i corsi". o; YJ Il primo giorno del dodicesimo mese dell'anno decimosecondo, mi fu rivolta questa parola del Signore: =:sJA chi credi di essere simile per gloria e per grandezza fra gli alberi dell'Eden? Anche tu sarai precipitato insieme con gli alberi dell'Eden nella regione sotterranea; giacerai fra i non circoncisi insieme con i trafitti di spada. Tale sarà il faraone e tutta la sua moltitudine". Parola del Signore Dio. !9;JAnch'essi con lui erano scesi negli inferi fra i trafitti di spada, quelli che in mezzo alle nazioni erano il suo braccio e dimoravano alla sua ombra. 89JAl rumore della sua caduta feci tremare le nazioni, quando lo feci scendere negli inferi con quelli che scendono nella fossa. Si consolarono nella regione sotterranea tutti gli alberi dell'Eden, la parte più scelta e più bella del Libano, tutti quelli abbeverati dalle acque. |7qJCosì dice il Signore Dio: "Quando scese negli inferi io feci far lutto: coprii per lui l'abisso, arrestai i suoi fiumi e le grandi acque si fermarono; per lui feci vestire il Libano a lutto e tutti gli alberi del campo si seccarono per lui. @6yJperché nessun albero irrigato dalle acque si esalti nella sua altezza ed elevi la cima fra le nubi, né per la propria altezza confidi in sé nessun albero che beve le acque. Poiché tutti sono destinati alla morte, alla regione sotterranea, in mezzo ai figli dell'uomo, fra coloro che scendono nella fossa". h5IJ Sui suoi resti si posano tutti gli uccelli del cielo e fra i suoi rami ogni bestia selvatica, 4J Popoli stranieri, fra i più barbari, lo tagliarono e lo distesero sui monti. Per ogni valle caddero i suoi rami e su ogni pendice della terra furono spezzate le sue fronde. Tutti i popoli del paese si allontanarono dalla sua ombra e lo abbandonarono. b3=J io lo diedi in balìa di un principe di popoli; lo rigettai a causa della sua empietà. $2AJ Perciò dice il Signore Dio: "Poiché si era elevato in altezza e aveva messo la cima fra le nubi e il suo cuore si era inorgoglito per la sua grandezza, 1 J Bello lo aveva fatto nella moltitudine dei suoi rami, perciò lo invidiavano tutti gli alberi dell'Eden nel giardino di Dio". e0CJI cedri non l'uguagliavano nel giardino di Dio, i cipressi non gli assomigliavano con le loro fronde, i platani non erano neppure come uno dei suoi rami: nessun albero nel giardino di Dio lo pareggiava in magnificenza. t/aJEra bello nella sua altezza e nell'ampiezza dei suoi rami, poiché la sua radice era presso grandi acque. 4.aJFra i suoi rami fecero il nido tutti gli uccelli del cielo, sotto le sue fronde partorirono tutte le bestie selvatiche, alla sua ombra sedettero tutte le grandi nazioni. D-JPer questo aveva superato in altezza tutti gli alberi dei campi: i suoi rami si erano moltiplicati, le sue fronde si erano distese per l'abbondanza delle acque, durante la sua crescita. @,yJLe acque lo avevano nutrito, l'abisso lo aveva fatto innalzare inviando i suoi fiumi attorno al suolo dov'era piantato e mandando i suoi ruscelli anche a tutti gli alberi dei campi. +{JEcco, l'Assiria era un cedro del Libano, bello di rami e folto di fronde, alto di tronco; fra le nubi era la sua cima. *J"Figlio dell'uomo, di' al faraone re d'Egitto e alla moltitudine dei suoi sudditi: A chi credi di essere simile nella tua grandezza? e) EJIl primo giorno del terzo mese dell'undecimo anno, mi fu rivolta questa parola del Signore: v(eJDisperderò gli Egiziani fra le genti e li disperderò in altre regioni: si saprà che io sono il Signore". g'GJFortificherò le braccia del re di Babilonia, mentre le braccia del faraone cadranno. Si saprà che io sono il Signore, quando porrò la mia spada nella mano del re di Babilonia ed egli la stenderà sulla terra d'Egitto. ;&oJInvece rafforzerò le braccia del re di Babilonia e nella sua mano porrò la mia spada: spezzerò le braccia del faraone che gemerà davanti a lui come geme uno ferito a morte. S%JDisperderò gli Egiziani fra le genti e li disperderò in altre regioni. $-JPerciò dice il Signore Dio: "Eccomi contro il faraone re d'Egitto: gli spezzerò il braccio ancora valido e gli farò cadere la spada di mano. @#yJ"Figlio dell'uomo, ho spezzato il braccio del faraone re d'Egitto; egli non è stato curato con medicamenti né fasciato con bende per fargli riprender forza e maneggiare la spada". h"IJAl settimo giorno del primo mese dell'undecimo anno, mi fu rivolta questa parola del Signore: K!JFarò giustizia dell'Egitto e si saprà che io sono il Signore". N JIn Tafni si oscurerà il giorno, quando vi spezzerò i gioghi imposti dall'Egitto e verrà meno in lei l'orgoglio della sua potenza; una nube la coprirà e le sue figlie saranno condotte schiave. iKJI giovani di Eliòpoli e di Bubàste cadranno di spada e queste città andranno in schiavitù. JMetterò a fuoco l'Egitto: Sin si torcerà dal dolore, Tebe sarà squassata, Menfi sarà smantellata dai nemici in pieno giorno. _7JScatenerò l'ira su Sin, la roccaforte d'Egitto, sterminerò la moltitudine di Tebe. LJdevasterò Patròs, darò fuoco a Tanis, farò giustizia su Tebe. !;J Dice il Signore Dio: "Distruggerò gli idoli e farò sparire gli dei da Menfi. Non ci sarà più principe nel paese d'Egitto, vi spanderò il terrore, -SJ Farò seccare i fiumi e darò il paese in mano a genti barbare, devasterò il territorio e ciò che contiene, per mezzo di stranieri: io, il Signore, l'ho detto". 5cJ Egli e il suo popolo, il più violento dei popoli, saranno inviati a devastare il paese e sguaineranno la loro spada contro l'Egitto e riempiranno il terreno di cadaveri. {oJ Così dice il Signore Dio: "Farò cessare il tumultuare dell'Egitto per mezzo di Nabucodònosor re di Babilonia. A{J In quel giorno partiranno da me messaggeri su navi a spargere il terrore in Etiopia che si crede sicura, e in essa vi sarà spavento nel giorno dell'Egitto, poiché ecco già viene". xiJSapranno che io sono il Signore quando darò fuoco all'Egitto e tutti i suoi sostenitori saranno schiacciati. T!JSarà un deserto fra terre devastate e le sue città fra città desolate. /WJDice il Signore: Cadranno gli alleati dell'Egitto e sarà abbattuto l'orgoglio della sua forza: da Migdòl fino ad Assuan cadranno di spada. Parola del Signore Dio. {oJEtiopia, Put e Lud e stranieri d'ogni specie e Cub e i figli del paese dell'alleanza cadranno con loro di spada. /WJLa spada verrà sull'Egitto e ci sarà l'angoscia in Etiopia, quando cadranno in Egitto i trafitti, le sue ricchezze saranno asportate e le sue fondamenta disfatte. veJPerché il giorno è vicino, vicino è il giorno del Signore, giorno di nubi sarà il giorno delle nazioni. \1J"Figlio dell'uomo, predici dicendo: Dice il Signore Dio: Gemete: Ah, quel giorno! 1 _JMi fu rivolta questa parola del Signore: 1JIn quel giorno io farò spuntare un potente per la casa d'Israele e a te farò aprire la bocca in mezzo a loro: sapranno che io sono il Signore". ~ uJPer l'impresa compiuta contro Tiro io gli consegno l'Egitto, poiché l'ha compiuta per me. Oracolo del Signore Dio. x iJPerciò così dice il Signore Dio: Ecco, io consegno a Nabucodònosor re di Babilonia il territorio d'Egitto; porterà via le sue ricchezze, si impadronirà delle sue spoglie, lo saccheggerà; questa sarà la mercede per il suo esercito.  5J"Figlio dell'uomo, Nabucodònosor re di Babilonia ha fatto compiere al suo esercito una grave impresa contro Tiro: ogni testa è diventata calva e ogni spalla è piagata, ma il re e il suo esercito non hanno ricevuto da Tiro il compenso per l'impresa compiuta contro di essa. q [JOra, il primo giorno del primo mese dell'anno ventisettesimo, mi fu rivolta questa parola del Signore: 3 _JNon costituiranno più una speranza per gli Israeliti, anzi ricorderanno loro l'iniquità di quando si rivolgevano ad essi: sapranno allora che io sono il Signore Dio". /Jsarà il più modesto fra gli altri regni e non si ergerà più sugli altri popoli: li renderò piccoli e non domineranno più le altre nazioni. Jmuterò la loro sorte e li ricondurrò nel paese di Patròs, nella loro terra d'origine, e lì formeranno un piccolo regno; J Perché dice il Signore Dio: "Al termine dei quarant'anni io radunerò gli Egiziani dai popoli in mezzo ai quali li avevo dispersi: b=J Ridurrò l'Egitto una terra desolata fra le terre assolate e le sue città saranno distrutte, rimarranno una desolazione per quarant'anni e disperderò gli Egiziani fra le genti e li disseminerò fra altre regioni". [/J Piede d'uomo o d'animale non vi transiterà e rimarrà deserto per quarant'anni. %CJ Ebbene eccomi contro di te e contro il tuo fiume. Io farò dell'Egitto, da Migdòl ad Assuan, fino alla frontiera d'Etiopia, una terra deserta e desolata. %J L'Egitto diventerà un luogo desolato e deserto e sapranno che io sono il Signore. Perché egli ha detto: Il fiume è mio, è mia creatura. veJPerciò dice il Signore Dio: "Ecco, io manderò contro di te una spada ed eliminerò da te uomini e bestie. -SJQuando questi ti vollero afferrare ti rompesti lacerando loro tutta la spalla e quando si appoggiarono a te, ti spezzasti facendo vacillare loro tutti i fianchi". JTutti gli abitanti dell'Egitto sapranno che io sono il Signore, poiché tu sei stato un sostegno di canna per gli Israeliti. S~Jgetterò nel deserto te e tutti i pesci dei tuoi fiumi e andrai a cadere in mezzo alla campagna e non sarai né raccolto né sepolto: ti darò in pasto alle bestie selvatiche e agli uccelli del cielo. Q}JMetterò ganci alle tue mascelle e farò sì che i pesci dei tuoi fiumi ti si attacchino alle squame e ti farò uscire dalle tue acque insieme con tutti i pesci dei tuoi fiumi attaccati alle squame; B|}JParla dunque dicendo: Così dice il Signore Dio: Eccomi contro di te, faraone re d'Egitto; grande coccodrillo, sdraiato in mezzo al fiume, hai detto: Il fiume è mio, è mia creatura. y{kJ"Figlio dell'uomo, rivolgiti contro il faraone re d'Egitto e profetizza contro di lui e contro tutto l'Egitto. Zz /JIl dodici del decimo mese, anno decimo, mi fu rivolta questa parola del Signore: cy?Jvi abiteranno tranquilli, costruiranno case e pianteranno vigne; vi abiteranno tranquilli, quando avrò eseguito i miei giudizi su tutti coloro che intorno li disprezzano: e sapranno che io sono il Signore loro Dio". ixKJCosì dice il Signore Dio; "Quando avrò radunato gli Israeliti di mezzo ai popoli fra i quali sono dispersi, io manifesterò in essi la mia santità davanti alle genti: abiteranno il paese che diedi al mio servo Giacobbe, #w?JNon ci sarà più per gli Israeliti un aculeo pungente, una spina dolorosa tra tutti i suoi vicini che la disprezzano: sapranno che io sono il Signore". :vmJManderò contro di essa la peste e il sangue scorrerà per le sue vie: cadranno in essa i trafitti di spada e questa da ogni parte graverà; e sapranno che io sono il Signore. PuJAnnunziale: Dice il Signore Dio: Eccomi contro di te, Sidòne, e mostrerò la mia gloria in mezzo a te. Si saprà che io sono il Signore quando farò giustizia di te e manifesterò la mia santità. PtJ"Figlio dell'uomo, volgiti verso Sidòne e profetizza contro di essa: 2s_JMi fu rivolta questa parola del Signore: rJQuanti fra i popoli ti hanno conosciuto sono rimasti attoniti per te, sei divenuto oggetto di terrore, finito per sempre". }qsJCon la gravità dei tuoi delitti, con la disonestà del tuo commercio hai profanato i tuoi santuari; perciò in mezzo a te ho fatto sprigionare un fuoco per divorarti. Ti ho ridotto in cenere sulla terra sotto gli occhi di quanti ti guardano. ;poJIl tuo cuore si era inorgoglito per la tua bellezza, la tua saggezza si era corrotta a causa del tuo splendore: ti ho gettato a terra e ti ho posto davanti ai re che ti vedano. =osJCrescendo i tuoi commerci ti sei riempito di violenza e di peccati; io ti ho scacciato dal monte di Dio e ti ho fatto perire, cherubino protettore, in mezzo alle pietre di fuoco. pnYJPerfetto tu eri nella tua condotta, da quando sei stato creato, finché fu trovata in te l'iniquità. mJEri come un cherubino ad ali spiegate a difesa; io ti posi sul monte santo di Dio e camminavi in mezzo a pietre di fuoco. l J in Eden, giardino di Dio, tu eri coperto d'ogni pietra preziosa: rubini, topazi, diamanti, crisòliti, ònici e diaspri, zaffìri, carbonchi e smeraldi; e d'oro era il lavoro dei tuoi castoni e delle tue legature, preparato nel giorno in cui fosti creato. 2k]J "Figlio dell'uomo, intona un lamento sul principe di Tiro e digli: Così dice il Signore Dio: Tu eri un modello di perfezione, pieno di sapienza, perfetto in bellezza; 2j_J Mi fu rivolta questa parola del Signore: yikJ Della morte dei non circoncisi morirai per mano di stranieri, perché io l'ho detto". Oracolo del Signore Dio. h{J Ripeterai ancora: "Io sono un dio", di fronte ai tuo uccisori? Ma sei un uomo e non un dio in balìa di chi ti uccide. ]g3JTi precipiteranno nella fossa e morirai della morte degli uccisi in mezzo ai mari. f-Jecco, io manderò contro di te i più feroci popoli stranieri; snuderanno le spade contro la tua bella saggezza, profaneranno il tuo splendore. be=JPerciò così dice il Signore Dio: Poiché hai uguagliato la tua mente a quella di Dio, dJcon la tua grande accortezza e i tuoi traffici hai accresciuto le tue ricchezze e per le tue ricchezze si è inorgoglito il tuo cuore. zcmJCon la tua saggezza e il tuo accorgimento hai creato la tua potenza e ammassato oro e argento nei tuoi scrigni; NbJecco, tu sei più saggio di Daniele, nessun segreto ti è nascosto. aJ"Figlio dell'uomo, parla al principe di Tiro: Dice il Signore Dio: Poiché il tuo cuore si è insuperbito e hai detto: Io sono un dio, siedo su un seggio divino in mezzo ai mari, mentre tu sei un uomo e non un dio, hai uguagliato la tua mente a quella di Dio, 1` _JMi fu rivolta questa parola del Signore: m_SJ$I mercanti dei popoli fischiano su di te, tu sei divenuta oggetto di spavento, finita per sempre". ^J#Tutti gli abitanti delle isole sono rimasti spaventati per te e i loro re, colpiti dal terrore, hanno il viso sconvolto. ] J"Ora tu giaci travolta dai flutti nelle profondità delle acque: il tuo carico e tutto il tuo equipaggio sono affondati con te. !\;J!Quando dai mari uscivano le tue mercanzie, saziavi tanti popoli; con l'abbondanza delle tue ricchezze e del tuo commercio arricchivi i re della terra. [J Nel loro pianto intoneranno su di te un lamento, su di te comporranno elegie: Chi era come Tiro, ora distrutta in mezzo al mare? ZyJsi raderanno i capelli per te e vestiranno di sacco; per te piangeranno nell'amarezza dell'anima con amaro cordoglio. Y JFaranno sentire il lamento su di te e grideranno amaramente, si getteranno sulla testa la polvere, si rotoleranno nella cenere; zXmJScenderanno dalle loro navi quanti maneggiano il remo: i marinai, e tutti i piloti del mare resteranno a terra. GWJAll'udire il grido dei tuoi nocchieri tremeranno le spiagge. V/JLe tue ricchezze, i tuoi beni e il tuo traffico, i tuoi marinai e i tuoi piloti, i riparatori delle tue avarie i trafficanti delle tue merci, tutti i guerrieri che sono in te e tutta la turba che è in mezzo a te piomberanno nel fondo dei mari, il giorno della tua caduta. mUSJIn alto mare ti condussero i tuoi rematori, ma il vento d'oriente ti ha travolto in mezzo ai mari. xTiJLe navi di Tarsìs viaggiavano, portando le tue mercanzie. Così divenisti ricca e gloriosa in mezzo ai mari. S)JScambiavano con te vesti di lusso, mantelli di porpora e di broccato, tappeti tessuti a vari colori, funi ritorte e robuste, sul tuo mercato. YR+JCarran, Cannè, Eden, i mercanti di Saba, Assur, Kilmàd commerciavano con te. Q5JI mercanti di Saba e di Raemà trafficavano con te, scambiando le tue merci con i più squisiti aromi, con ogni sorta di pietre preziose e con oro. xPiJL'Arabia e tutti i prìncipi di Kedàr mercanteggiavano con te: trafficavano con te agnelli, montoni e capri. 8OkJDedan trafficava con te in coperte di cavalli. xNiJVedàn e Iavàn da Uzàl ti rifornivano ferro lavorato, cassia e canna aromatica in cambio dei tuoi prodotti. MJDamasco trafficava con te per i tuoi numerosi prodotti, per i tuoi beni di ogni specie scambiando vino di Chelbòn e lana di Zacar. L{JCon te commerciavano Giuda e il paese d'Israele. Ti davano in cambio grano di Minnìt, profumo, miele, olio e balsamo. K1JAram commerciava con te per la moltitudine dei tuoi prodotti e pagava le tue merci con pietre preziose, porpora, ricami, bisso, coralli e rubini. J)JGli abitanti di Dedan trafficavano con te; il commercio delle molte isole era nelle tue mani: ti davano in pagamento corni d'avorio ed ebano. VI%JQuelli di Togarmà ti fornivano in cambio cavalli da tiro, da corsa e muli. zHmJ Anche la Grecia, Tubal e Mesech commerciavano con te e scambiavan le tue merci con schiavi e oggetti di bronzo. GJ Tarsìs commerciava con te, per le tue ricchezze d'ogni specie, scambiando le tue merci con argento, ferro, stagno e piombo. 5FcJ I figli di Arvad e il loro esercito erano intorno alle tue mura vigilando sui tuoi bastioni, tutti appendevano intorno alle tue mura gli scudi, coronando la tua bellezza. E}J Guerrieri di Persia, di Lud e di Put erano nelle tue schiere, appendevano in te lo scudo e l'elmo, ti davano splendore. !D;J Gli anziani di Biblos e i suoi esperti erano in te per riparare le tue falle. Tutte le navi del mare e i loro marinai erano in te per scambiare merci. wCgJGli abitanti di Sidòne e d'Arvad erano i tuoi rematori, gli esperti di Semer erano in te, come tuoi piloti. BJDi lino ricamato d'Egitto era la tua vela che ti servisse d'insegna; di giacinto scarlatto delle isole di Elisà era il tuo padiglione. AJi tuoi remi li hanno fatti con le querce di Basan; il ponte te lo hanno fatto d'avorio, intarsiato nel bòssolo delle isole di Chittim. @Jcon cipressi del Senìr hanno costruito tutte le tue fiancate, hanno preso il cedro del Libano per farti l'albero maestro; [?/JIn mezzo ai mari è il tuo dominio. I tuoi costruttori ti hanno reso bellissima: D>JDi' a Tiro, alla città situata all'approdo del mare, che commercia con i popoli e con le molte isole: Così dice il Signore Dio: Tiro, tu dicevi: Io sono una nave di perfetta bellezza. >=wJ"Orsù, figlio dell'uomo, intona un lamento su Tiro. 1< _JMi fu rivolta questa parola del Signore: ; JTi renderò oggetto di spavento e più non sarai, ti si cercherà ma né ora né mai sarai ritrovata". Oracolo del Signore Dio. :)Jallora ti farò scendere nella fossa, verso le generazioni del passato, e ti farò abitare nelle regioni sotterranee, in luoghi desolati da secoli, con quelli che sono scesi nella fossa, perché tu non sia più abitata: allora io darò splendore alla terra dei viventi. D9JPoiché dice il Signore Dio: "Quando avrò fatto di te una città deserta, come sono le città disabitate, e avrò fatto salire su di te l'abisso e le grandi acque ti avranno ricoperto, q8[JOra le isole tremano, nel giorno della tua caduta, le isole del mare sono spaventate per la tua fine". ;7oJSu di te alzeranno un lamento e diranno: Perché sei scomparsa dai mari, città famosa, potente sui mari? Essa e i suoi abitanti, che incutevano terrore su tutta la terraferma. X6)JTutti i prìncipi del mare scenderanno dai loro troni, deporranno i loro manti, si spoglieranno delle vesti ricamate, si vestiranno a lutto e seduti per terra tremeranno ad ogni istante, spaventati per te. *5MJCosì dice a Tiro il Signore Dio: "Al fragore della tua caduta, al gemito dei feriti, quando la strage infierirà in mezzo a te, le isole forse non tremeranno? 04YJTi renderò simile a un arido scoglio, a un luogo dove stendere le reti; tu non sarai più ricostruita, poiché io, il Signore, ho parlato". Oracolo del Signore Dio. d3AJ Farò cessare lo strepito delle tue canzoni e non si udrà più il suono delle tue cetre. Z2-J Saccheggeranno le tue ricchezze, faran bottino delle tue mercanzie. Abbatteranno le tue mura, demoliranno i tuoi splendidi palazzi: getteranno in mezzo al mare le tue pietre, i tuoi legnami e la tua polvere. 1-J Con gli zoccoli dei suoi cavalli calpesterà tutte le tue strade, passerà il tuo popolo a fil di spada, abbatterà le tue colonne protettrici. o0WJ La moltitudine dei suoi cavalli sarà tale che ti coprirà con la sua polvere, per lo strepito dei cavalieri, delle ruote e dei carri tremeranno le tue mura, quando entrerà dalle tue porte come si entra in una città espugnata. Z/-J Con gli arieti colpirà le tue mura, demolirà le tue torri con i suoi ordigni. .JLe tue figlie, in terra ferma, ucciderà di spada, contro di te costruirà bastioni, alzerà terrapieni, disporrà un tetto di scudi. 9-kJPerché dice il Signore Dio: Io mando da settentrione contro Tiro Nabucodònosor re di Babilonia, il re dei re, con cavalli, carri e cavalieri e una folla, un popolo immenso. m,SJe le sue figlie in piena campagna saranno uccise di spada; allora sapranno che io sono il Signore. +/JEssa diverrà, in mezzo al mare, un luogo dove stendere le reti, poiché io ho parlato - oracolo del Signore. Essa sarà data in preda ai popoli *Je distruggeranno le mura di Tiro, e demoliranno le sue torri: spazzerò via da essa anche la polvere e la ridurrò a un arido scoglio. ) JEbbene, così dice il Signore Dio: Eccomi contro di te, Tiro. Manderò contro di te molti popoli, come il mare solleva le onde, -(SJ"Figlio dell'uomo, poiché Tiro ha detto di Gerusalemme: Ah, Ah! eccola infranta la porta delle nazioni; verso di me essa si volge, la sua ricchezza è devastata. `' ;JIl primo giorno del mese, dell'anno undecimo, mi fu rivolta questa parola del Signore: &JFarò su di loro terribili vendette, castighi furiosi, e sapranno che io sono il Signore, quando eseguirò su di loro la vendetta". %1Jper questo, così dice il Signore Dio: Ecco, io stendo la mano sui Filistei, sterminerò i Cretei e annienterò il resto degli abitanti sul mare. $JDice il Signore Dio: "Poiché i Filistei si son vendicati con animo pieno di odio e si son dati a sterminare, mossi da antico rancore, G#JLa mia vendetta su Edom la compirò per mezzo del mio popolo, Israele, che tratterà Edom secondo la mia ira e il mio sdegno. Si conoscerà così la mia vendetta". Oracolo del Signore Dio. ="sJ per questo, così dice il Signore Dio: Anch'io stenderò la mano su Edom, sterminerò in esso uomini e bestie e lo ridurrò a un deserto. Da Teman fino a Dedan cadranno di spada. !/J Dice il Signore Dio: "Poiché Edom ha sfogato crudelmente la sua vendetta contro la casa di Giuda e s'è reso colpevole vendicandosi su di essa, L J Così farò giustizia di Moab e sapranno che io sono il Signore". wJ e le do in possesso ai figli d'oriente, come diedi loro gli Ammoniti, perché non siano più ricordati fra i popoli. )J ebbene, io apro il fianco di Moab, in tutto il suo territorio anniento le sue città, decoro del paese, Bet-Iesimòt, Baal-Meòn, Kiriatàim, xiJDice il Signore Dio: "Poiché Moab e Seir hanno detto: Ecco, la casa di Giuda è come tutti gli altri popoli, V%Jper questo, eccomi: Io stendo la mano su di te e ti darò in preda alle genti; ti sterminerò dai popoli e ti cancellerò dal numero delle nazioni. Ti annienterò e allora saprai che io sono il Signore". 'GJPerché dice il Signore Dio: "Siccome hai battuto le mani, hai pestato i piedi in terra e hai gioito in cuor tuo con pieno disprezzo per il paese d'Israele, JFarò di Rabbà una stalla da cammelli e delle città di Ammòn un ovile per pecore. Allora saprete che io sono il Signore". DJper questo: Ecco, io ti do in mano ai figli d'oriente. Metteranno in te i loro accampamenti, e in mezzo a te pianteranno le loro tende: mangeranno i tuoi frutti e berranno il tuo latte. &EJAnnunzierai agli Ammoniti: Udite la parola del Signore Dio. Dice il Signore Dio: Poiché tu hai esclamato: Ah! Ah! riguardo al mio santuario poiché è stato profanato, riguardo al paese di Israele perché è stato devastato, e riguardo alla casa di Giuda perché condotta in esilio, W~}|{{szzWyybxxgwvvuutystrr/qmpoooJnhmlll"kjjvijihg9ffeMddccbbaa`c_^^$]\\\T[[WZZ6Y~YXXWVUUrU T.SS0R@QWP_OxNNtNMLLKK JTJIDHHGTFEDDDCrBBiAAW@@?V>>;=k<<;:::988766+5i44$3o392e1100I/.--6,F++-**o))((Q''.&%h$$<#l"s!! $)1=Lw( @ < xR7Q<)qJ( Le stanze della porta a oriente erano tre da una parte e tre dall'altra, tutt'e tre della stessa grandezza, come di una stessa misura erano i pilastri da una parte e dall'altra. M(J( i pilastri di due cubiti. L'atrio della porta era verso l'interno. :'oJ(Misurò l'atrio della porta: era di otto cubiti; a&;J(Ogni stanza misurava una canna di lunghezza e una di larghezza, da una stanza all'altra vi erano cinque cubiti: anche la soglia del portico dal lato dell'atrio della porta stessa, verso l'interno, era di una canna. %}J(Poi andò alla porta che guarda a oriente, salì i gradini e misurò la soglia della porta; era una canna di larghezza. g$GJ(Ed ecco il tempio era tutto recinto da un muro. La canna per misurare che l'uomo teneva in mano era di sei cubiti, d'un cubito e un palmo ciascuno. Egli misurò lo spessore del muro: era una canna, e l'altezza una canna. w#gJ(Quell'uomo mi disse: "Figlio dell'uomo: osserva e ascolta attentamente e fa' attenzione a quanto io sto per mostrarti, perché tu sei stato condotto qui perché io te lo mostri e tu manifesti alla casa d'Israele quello che avrai visto". '"GJ(Egli mi condusse là: ed ecco un uomo, il cui aspetto era come di bronzo, in piedi sulla porta, con una cordicella di lino in mano e una canna per misurare. #!?J(In visione divina mi condusse nella terra d'Israele e mi pose sopra un monte altissimo sul quale sembrava costruita una città, dal lato di mezzogiorno. i  MJ(Al principio dell'anno venticinquesimo della nostra deportazione, il dieci del mese, quattordici anni da quando era stata presa la città, in quel medesimo giorno, la mano del Signore fu sopra di me ed egli mi condusse là. J'Allora non nasconderò più loro il mio volto, perché diffonderò il mio spirito sulla casa d'Israele". Parola del Signore Dio. ?wJ'allora sapranno che io, il Signore, sono il loro Dio, poiché dopo averli condotti in schiavitù fra le genti, li ho radunati nel loro paese e non ne ho lasciato fuori neppure uno. )KJ'Quando io li avrò ricondotti dalle genti e li avrò radunati dalle terre dei loro nemici e avrò mostrato in loro la mia santità, davanti a numerosi popoli, %CJ'Quando essi abiteranno nella loro terra tranquilli, senza che alcuno li spaventi, si vergogneranno di tutte le ribellioni che hanno commesse contro di me. 'GJ'Perciò così dice il Signore Dio: Ora io ristabilirò la sorte di Giacobbe, avrò compassione di tutta la casa d'Israele e sarò geloso del mio santo nome. ^5J'Secondo le loro nefandezze e i loro peccati io li trattai e nascosi loro la faccia. wgJ'Le genti sapranno che la casa d'Israele per la sua iniquità era stata condotta in schiavitù, perché si era ribellata a me e io avevo nascosto loro il mio volto e li avevo dati in mano ai loro nemici, perché tutti cadessero di spada. _7J'La casa d'Israele da quel giorno in poi saprà che io, il Signore, sono il loro Dio. J'Fra le genti manifesterò la mia gloria e tutte le genti vedranno la giustizia che avrò fatta e la mano che avrò posta su di voi. |qJ'Alla mia tavola vi sazierete di cavalli e cavalieri, di eroi e di guerrieri d'ogni razza. Parola del Signore Dio. pYJ'Mangerete grasso a sazietà e berrete fino all'ebbrezza il sangue del sacrificio che preparo per voi. {J'mangerete carne d'eroi, berrete sangue di prìncipi del paese: montoni, agnelli, capri e tori grassi di Basàn, tutti. #J'A te, figlio dell'uomo, dice il Signore Dio: Annunzia agli uccelli d'ogni specie e a tutte le bestie selvatiche: Radunatevi, venite; raccoglietevi da ogni parte sul sacrificio che offro a voi, sacrificio grande, sui monti d'Israele. Mangerete carne e berrete sangue; KJ'Hamonà sarà chiamata la città. Così purificheranno il paese. !;J'Quando percorrendo il paese vedranno ossa umane, vi porranno un segnale, finché i becchini non le seppelliscano nella valle della moltitudine di Gog: `9J'Saranno scelti uomini che percorreranno di continuo il paese per seppellire con l'aiuto dei viandanti quelli che son rimasti a fior di terra, per renderla pura; cominceranno le ricerche alla fine del settimo mese. J' Lì seppellirà tutto il popolo del paese e sarà per loro glorioso il giorno in cui manifesterò la mia gloria. Parola del Signore Dio. Z-J' La casa di Israele darà loro sepoltura per sette mesi per purificare il paese. J' In quel giorno assegnerò a Gog come sepolcro un luogo famoso in Israele, la valle di Abarìm, a oriente del mare: essa chiude il passo ai viandanti. Lì sarà sepolto Gog e tutta la sua moltitudine e quel luogo si chiamerà Valle della moltitudine di Gog. t aJ' Non andranno a prendere la legna nei campi e neppure a tagliarla nei boschi perché faranno il fuoco con le armi: spoglieranno coloro che li avevano spogliati e deprederanno coloro che li avevano saccheggiati. Parola del Signore Dio. T !J' Gli abitanti delle città d'Israele usciranno e per accendere il fuoco bruceranno armi, scudi grandi e piccoli e archi e frecce e mazze e giavellotti e con quelle alimenteranno il fuoco per sette anni. n UJ'Ecco, questo avviene e si compie - parola del Signore Dio -: è questo il giorno di cui ho parlato. ? wJ'Farò conoscere il mio nome santo in mezzo al mio popolo Israele, e non permetterò che il mio santo nome sia profanato; le genti sapranno che io sono il Signore, santo in Israele. wgJ'Manderò un fuoco su Magòg e sopra quelli che abitano tranquilli le isole: sapranno che io sono il Signore. a;J'Tu sarai abbattuto in aperta campagna, perché io l'ho detto. Oracolo del Signore Dio. 2]J'Tu cadrai sui monti d'Israele con tutte le tue schiere e i popoli che sono con te: ti ho destinato in pasto agli uccelli rapaci d'ogni specie e alle bestie selvatiche. c?J'Spezzerò l'arco nella tua mano sinistra e farò cadere le frecce dalla tua mano destra.  J'Io ti sospingerò e ti condurrò e dagli estremi confini del settentrione ti farò salire e ti condurrò sui monti d'Israele.  5J'"E tu, figlio dell'uomo, profetizza contro Gog e annunzia: Così dice il Signore Dio: Eccomi contro di te, Gog, principe capo di Mesech e di Tubal. J&Io mostrerò la mia potenza e la mia santità e mi rivelerò davanti a genti numerose e sapranno che io sono il Signore". B}J&Farò giustizia di lui con la peste e con il sangue: farò piovere su di lui e le sue schiere, sopra i popoli numerosi che sono con lui, torrenti di pioggia e grandine, fuoco e zolfo. 7J&Contro di lui, per tutti i monti d'Israele, chiamerò la spada. Parola del Signore Dio. La spada di ognuno di essi sarà contro il proprio fratello. s_J&davanti a me tremeranno i pesci del mare, gli uccelli del cielo, gli animali selvatici, tutti i rettili che strisciano sul terreno e ogni uomo che è sulla terra: i monti franeranno, le rocce cadranno e ogni muro rovinerà al suolo. ~J&Nella mia gelosia e nel mio furore ardente io vi dichiaro: In quel giorno ci sarà un gran terremoto nel paese di Israele: m}SJ&Ma, quando Gog giungerà nel paese d'Israele - parola del Signore Dio - divamperà la mia collera. f|EJ&Così dice il Signore Dio: Non sei tu quegli di cui parlai nei tempi antichi per mezzo dei miei servi, i profeti d'Israele, i quali, in quei tempi e per molti anni, profetizzarono che io ti avrei mandato contro di loro? w{gJ&Verrai contro il mio popolo Israele, come un nembo per coprire la terra. Sul finire dei giorni io ti manderò sulla mia terra perché le genti mi conoscano quando per mezzo tuo, o Gog, manifesterò la mia santità davanti ai loro occhi. ,zQJ&verrai dalla tua dimora, dagli estremi confini del settentrione, tu e i popoli numerosi che sono con te, tutti su cavalli, una turba grande, un esercito potente. 2y]J&Perciò predici, figlio dell'uomo, e annunzia a Gog: Così dice il Signore Dio: In quel giorno, quando il mio popolo Israele dimorerà del tutto sicuro, tu ti leverai, txaJ& Saba, Dedan, i commercianti di Tarsis e tutti i suoi leoncelli ti domanderanno: Vieni per saccheggiare? Hai radunato la tua gente per venir a depredare e portar via argento e oro, per rapire armenti e averi e per fare grosso bottino? KwJ& per depredare, saccheggiare, metter la mano su rovine ora ripopolate e sopra un popolo che si è riunito dalle nazioni, dedito agli armenti e ai propri affari, che abita al centro della terra. 4vaJ& Tu dirai: Andrò contro una terra indifesa, assalirò genti tranquille che si tengono sicure, che abitano tutte in luoghi senza mura, che non hanno né sbarre né porte, ouWJ& Dice il Signore Dio: In quel giorno ti verranno in mente dei pensieri e concepirai progetti malvagi. &tEJ& Tu vi salirai, vi giungerai come un uragano: sarai come un nembo che avvolge la terra, tu con tutte le tue schiere e con i popoli numerosi che sono con te. s%J&Dopo molto tempo ti sarà dato l'ordine: sul finire degli anni tu andrai contro una nazione che è sfuggita alla spada, che in mezzo a molti popoli si è radunata sui monti d'Israele, rimasti lungamente deserti. Essa rimpatriò dalle genti e tutti abitano tranquilli. rJ&Sta' pronto, fa' i preparativi insieme con tutta la moltitudine che si è radunata intorno a te: sii a mia disposizione. q%J&Gomer e tutte le sue schiere, la gente di Togarmà, le estreme regioni del settentrione e tutte le loro forze, popoli numerosi sono con te. MpJ&La Persia, l'Etiopia e Put sono con loro, tutti con scudi ed elmi. Xo)J&io ti aggirerò, ti metterò ganci alle mascelle e ti farò uscire con tutto il tuo esercito, cavalli e cavalieri tutti ben equipaggiati, truppa immensa con scudi grandi e piccoli, e tutti muniti di spada. Yn+J&Dice il Signore Dio: Eccomi contro di te Gog, principe capo di Mesech e Tubal, mJ&"Figlio dell'uomo, volgiti verso Gog nel paese di Magòg, principe capo di Mesech e Tubal, e profetizza contro di lui. Annunzierai: 1l _J&Mi fu rivolta questa parola del Signore: kJ%Le genti sapranno che io sono il Signore che santifico Israele quando il mio santuario sarà in mezzo a loro per sempre". cj?J%In mezzo a loro sarà la mia dimora: io sarò il loro Dio ed essi saranno il mio popolo. -iSJ%Farò con loro un'alleanza di pace, che sarà con loro un'alleanza eterna. Li stabilirò e li moltiplicherò e porrò il mio santuario in mezzo a loro per sempre. khOJ%Abiteranno nella terra che ho dato al mio servo Giacobbe. In quella terra su cui abitarono i loro padri, abiteranno essi, i loro figli e i figli dei loro figli, attraverso i secoli; Davide mio servo sarà loro re per sempre. 4gaJ%Il mio servo Davide sarà su di loro e non vi sarà che un unico pastore per tutti; seguiranno i miei comandamenti, osserveranno le mie leggi e le metteranno in pratica. dfAJ%Non si contamineranno più con i loro idoli, con i loro abomini e con tutte le loro iniquità; li libererò da tutte le ribellioni con cui hanno peccato; li purificherò e saranno il mio popolo e io sarò il loro Dio. 4eaJ%farò di loro un solo popolo nella mia terra, sui monti d'Israele; un solo re regnerà su tutti loro e non saranno più due popoli, né più saranno divisi in due regni. 3d_J%dì loro: Così dice il Signore Dio: Ecco, io prenderò gli Israeliti dalle genti fra le quali sono andati e li radunerò da ogni parte e li ricondurrò nel loro paese: KcJ%Tieni in mano sotto i loro occhi i legni sui quali hai scritto e nbUJ%tu dirai loro: Dice il Signore Dio: Ecco, io prendo il legno di Giuseppe, che è in mano d'Efraim e le tribù d'Israele unite a lui, e lo metto sul legno di Giuda per farne un legno solo; diventeranno una cosa sola in mano mia. ca?J%Quando i figli del tuo popolo ti diranno: Ci vuoi spiegare che significa questo per te?, o`WJ%e accostali l'uno all'altro in modo da fare un legno solo, che formino una cosa sola nella tua mano. O_J%"Figlio dell'uomo, prendi un legno e scrivici sopra: Giuda e gli Israeliti uniti a lui, poi prendi un altro legno e scrivici sopra: Giuseppe, legno di Efraim e tutta la casa d'Israele unita a lui, 2^_J%Mi fu rivolta questa parola del Signore: 0]YJ%Farò entrare in voi il mio spirito e rivivrete; vi farò riposare nel vostro paese; saprete che io sono il Signore. L'ho detto e lo farò". Oracolo del Signore Dio. \J% Riconoscerete che io sono il Signore, quando aprirò le vostre tombe e vi risusciterò dai vostri sepolcri, o popolo mio. 7[gJ% Perciò profetizza e annunzia loro: Dice il Signore Dio: Ecco, io apro i vostri sepolcri, vi risuscito dalle vostre tombe, o popolo mio, e vi riconduco nel paese d'Israele. =ZsJ% Mi disse: "Figlio dell'uomo, queste ossa sono tutta la gente d'Israele. Ecco, essi vanno dicendo: Le nostre ossa sono inaridite, la nostra speranza è svanita, noi siamo perduti. !Y;J% Io profetizzai come mi aveva comandato e lo spirito entrò in essi e ritornarono in vita e si alzarono in piedi; erano un esercito grande, sterminato. KXJ% Egli aggiunse: "Profetizza allo spirito, profetizza figlio dell'uomo e annunzia allo spirito: Dice il Signore Dio: Spirito, vieni dai quattro venti e soffia su questi morti, perché rivivano". zWmJ%Guardai ed ecco sopra di esse i nervi, la carne cresceva e la pelle le ricopriva, ma non c'era spirito in loro. CVJ%Io profetizzai come mi era stato ordinato; mentre io profetizzavo, sentii un rumore e vidi un movimento fra le ossa, che si accostavano l'uno all'altro, ciascuno al suo corrispondente. 4UaJ%Metterò su di voi i nervi e farò crescere su di voi la carne, su di voi stenderò la pelle e infonderò in voi lo spirito e rivivrete: Saprete che io sono il Signore". dTAJ%Dice il Signore Dio a queste ossa: Ecco, io faccio entrare in voi lo spirito e rivivrete. uScJ%Egli mi replicò: "Profetizza su queste ossa e annunzia loro: Ossa inaridite, udite la parola del Signore. nRUJ%Mi disse: "Figlio dell'uomo, potranno queste ossa rivivere?". Io risposi: "Signore Dio, tu lo sai". QJ%mi fece passare tutt'intorno accanto ad esse. Vidi che erano in grandissima quantità sulla distesa della valle e tutte inaridite. P J%La mano del Signore fu sopra di me e il Signore mi portò fuori in spirito e mi depose nella pianura che era piena di ossa; 6OeJ$&come greggi consacrati, come un gregge di Gerusalemme nelle sue solennità. Allora le città rovinate saran ripiene di greggi di uomini e sapranno che io sono il Signore". N1J$%Dice il Signore Dio: "Permetterò ancora che la gente d'Israele mi preghi di intervenire in suo favore. Io moltiplicherò gli uomini come greggi, KMJ$$I popoli che saranno rimasti attorno a voi sapranno che io, il Signore, ho ricostruito ciò che era distrutto e ricoltivato la terra che era un deserto. Io, il Signore, l'ho detto e lo farò". )LKJ$#e si dirà: La terra, che era desolata, è diventata ora come il giardino dell'Eden, le città rovinate, desolate e sconvolte, ora sono fortificate e abitate. iKKJ$"Quella terra desolata, che agli occhi di ogni viandante appariva un deserto, sarà ricoltivata +JOJ$!Così dice il Signore Dio: "Quando vi avrò purificati da tutte le vostre iniquità, vi farò riabitare le vostre città e le vostre rovine saranno ricostruite. IJ$ Non per riguardo a voi, io agisco - dice il Signore Dio - sappiatelo bene. Vergognatevi e arrossite della vostra condotta, o Israeliti". 4HaJ$Vi ricorderete della vostra cattiva condotta e delle vostre azioni che non erano buone e proverete disgusto di voi stessi per le vostre iniquità e le vostre nefandezze. G J$Moltiplicherò i frutti degli alberi e il prodotto dei campi, perché non soffriate più la vergogna della fame fra le genti. FyJ$Vi libererò da tutte le vostre impurità: chiamerò il grano e lo moltiplicherò e non vi manderò più la carestia. qE[J$Abiterete nella terra che io diedi ai vostri padri; voi sarete il mio popolo e io sarò il vostro Dio. DJ$Porrò il mio spirito dentro di voi e vi farò vivere secondo i miei statuti e vi farò osservare e mettere in pratica le mie leggi. CJ$vi darò un cuore nuovo, metterò dentro di voi uno spirito nuovo, toglierò da voi il cuore di pietra e vi darò un cuore di carne. BJ$Vi aspergerò con acqua pura e sarete purificati; io vi purificherò da tutte le vostre sozzure e da tutti i vostri idoli; `A9J$Vi prenderò dalle genti, vi radunerò da ogni terra e vi condurrò sul vostro suolo. q@[J$Santificherò il mio nome grande, disonorato fra le genti, profanato da voi in mezzo a loro. Allora le genti sapranno che io sono il Signore - parola del Signore Dio - quando mostrerò la mia santità in voi davanti ai loro occhi. [?/J$Annunzia alla casa d'Israele: Così dice il Signore Dio: Io agisco non per riguardo a voi, gente d'Israele, ma per amore del mio nome santo, che voi avete disonorato fra le genti presso le quali siete andati. >J$Ma io ho avuto riguardo del mio nome santo, che gli Israeliti avevano disonorato fra le genti presso le quali sono andati. C=J$Giunsero fra le nazioni dove erano spinti e disonorarono il mio nome santo, perché di loro si diceva: Costoro sono il popolo del Signore e tuttavia sono stati scacciati dal suo paese. <J$Li ho dispersi fra le genti e sono stati dispersi in altri territori: li ho giudicati secondo la loro condotta e le loro azioni. ;J$Perciò ho riversato su di loro la mia ira per il sangue che avevano sparso nel paese e per gli idoli con i quali l'avevano contaminato. U:#J$"Figlio dell'uomo, la casa d'Israele, quando abitava il suo paese, lo rese impuro con la sua condotta e le sue azioni. Come l'impurità di una donna nel suo tempo è stata la loro condotta davanti a me. 29_J$Mi fu rivolta questa parola del Signore: 28]J$Non ti farò più sentire gli insulti delle nazioni e non ti farò più subire lo scherno dei popoli; non priverai più di figli la tua gente". Parola del Signore Dio. t7aJ$ebbene, tu non divorerai più gli uomini, non priverai più di figli la nazione. Oracolo del Signore Dio. 6yJ$ Così parla il Signore Dio: Poiché si va dicendo di te: Tu divori gli uomini, tu hai privato di figli il tuo popolo, 51J$ Ricondurrò su di voi degli uomini, il mio popolo Israele: essi vi possederanno e sarete la loro eredità e non li priverete più dei loro figli. ^45J$ Moltiplicherò su di voi gli uomini e gli armenti e cresceranno e saranno fecondi: farò sì che siate popolati come prima e vi elargirò i miei benefici più che per il passato e saprete che io sono il Signore. 3J$ Moltiplicherò sopra di voi gli uomini, tutta la gente d'Israele, e le città saranno ripopolate e le rovine ricostruite. [2/J$ Ecco infatti a voi, a voi io mi volgo; sarete ancora lavorati e sarete seminati. w1gJ$E voi, monti d'Israele, mettete rami e producete frutti per il mio popolo d'Israele perché sta per tornare. 0J$ebbene, dice il Signore Dio, io alzo la mano e giuro: anche le genti che vi stanno d'intorno subiranno il loro vituperio. b/=J$Per questo profetizza al paese d'Israele e annunzia ai monti, alle colline, alle pendici e alle valli: Dice il Signore Dio: Ecco, io parlo con gelosia e con furore: Poiché voi avete portato l'obbrobrio delle genti, s._J$ebbene, così dice il Signore Dio: Sì, con gelosia ardente io parlo contro gli altri popoli e contro tutto Edom, che con la gioia del cuore, con il disprezzo dell'anima, hanno fatto del mio paese il loro possesso per saccheggiarlo. d-AJ$ebbene, monti d'Israele, udite la parola del Signore Dio: Dice il Signore Dio ai monti, alle colline, alle pendici e alle valli, alle rovine desolate e alle città deserte che furono preda e scherno dei popoli vicini: k,OJ$ebbene, profetizza e annunzia: Dice il Signore Dio: Poiché siete stati devastati e perseguitati dai vicini per renderci possesso delle altre nazioni e poiché siete stati fatti oggetto di maldicenza e d'insulto della gente, +{J$Così dice il Signore Dio: Poiché il nemico ha detto di voi: Ah! Ah! I colli eterni son diventati il nostro possesso, t* cJ$"Ora, figlio dell'uomo, profetizza ai monti d'Israele e di': Monti d'Israele, udite la parola del Signore. X))J#poiché tu hai gioito per l'eredità della casa d'Israele che era devastata, così io tratterò te: sarai ridotto a una solitudine, o monte Seir, e tu Edom, tutto intero; si saprà che io sono il Signore". c(?J#Così dice il Signore Dio: Poiché tutto il paese ha gioito, farò di te una solitudine: r']J# Contro di me avete fatto discorsi insolenti, contro di me avete moltiplicato le parole: ho udito tutto. .&UJ# saprai allora che io sono il Signore. Ho udito tutti gli insulti che tu hai proferiti contro i monti d'Israele: Sono deserti; son dati a noi perché vi pascoliamo. _%7J# Per questo, com'è vero ch'io vivo - oracolo del Signore Dio - io agirò secondo quell'ira e quel furore che tu hai dimostrato nell'odio contro di loro e mi rivelerò in mezzo a loro quando farò giustizia di te: $J# Poiché hai detto: Questi due popoli, questi due territori saranno miei, noi li possiederemo, anche se là è il Signore. v#eJ# In solitudine perenne ti ridurrò e le tue città non saranno più abitate: saprete che io sono il Signore. " J#Riempirò di cadaveri i tuoi monti; sulle tue alture, per le tue pendici, in tutte le tue valli cadranno i trafitti di spada. k!OJ#Farò del monte Seir una solitudine e un deserto e vi eliminerò chiunque su di esso va e viene. 3 _J#per questo, com'è vero ch'io vivo - dice il Signore Dio - ti abbandonerò al sangue e il sangue ti perseguiterà; tu hai odiato il sangue e il sangue ti perseguiterà. *MJ#Tu hai mantenuto un odio secolare contro gli Israeliti e li hai consegnati alla spada nel giorno della loro sventura, quando ho posto fine alla loro iniquità; nUJ#Ridurrò le tue città in macerie, e tu diventerai un deserto; così saprai che io sono il Signore. 5J#Annunzierai: Dice il Signore Dio: Eccomi a te, monte Seir, anche su di te stenderò il mio braccio e farò di te una solitudine, un luogo desolato. V%J#"Figlio dell'uomo, volgiti verso il monte Seir e profetizza contro di esso. 1 _J#Mi fu rivolta questa parola del Signore: nUJ"Voi, mie pecore, siete il gregge del mio pascolo e io sono il vostro Dio". Oracolo del Signore Dio. yJ"Sapranno che io, il Signore, sono il loro Dio e loro, la gente d'Israele, sono il mio popolo. Parola del Signore Dio. 7J"Farò germogliare per loro una florida vegetazione; non saranno più consumati dalla fame nel paese e non soffriranno più il disprezzo delle genti. J"Non saranno più preda delle genti, né li divoreranno le fiere selvatiche, ma saranno al sicuro e nessuno li spaventerà. 'J"Gli alberi del campo daranno i loro frutti e la terra i suoi prodotti; essi abiteranno in piena sicurezza nella loro terra. Sapranno che io sono il Signore, quando avrò spezzato le spranghe del loro giogo e li avrò liberati dalle mani di coloro che li tiranneggiano. !J"Farò di loro e delle regioni attorno al mio colle una benedizione: manderò la pioggia a tempo opportuno e sarà pioggia di benedizione. /WJ"Stringerò con esse un'alleanza di pace e farò sparire dal paese le bestie nocive, cosicché potranno dimorare tranquille anche nel deserto e riposare nelle selve. {oJ"io, il Signore, sarò il loro Dio e Davide mio servo sarà principe in mezzo a loro: io, il Signore, ho parlato. {J"Susciterò per loro un pastore che le pascerà, Davide mio servo. Egli le condurrà al pascolo, sarà il loro pastore; nUJ"io salverò le mie pecore e non saranno più oggetto di preda: farò giustizia fra pecora e pecora. J"Poiché voi avete spinto con il fianco e con le spalle e cozzato con le corna le più deboli fino a cacciarle e disperderle, nUJ"Perciò dice il Signore Dio a loro riguardo: Ecco, io giudicherò fra pecora grassa e pecora magra. }J"Le mie pecore devono brucare ciò che i vostri piedi hanno calpestato e bere ciò che i vostri piedi hanno intorbidato. A {J"Non vi basta pascolare in buone pasture, volete calpestare con i piedi il resto della vostra pastura; non vi basta bere acqua chiara, volete intorbidare con i piedi quella che resta. p YJ"A te, mio gregge, dice il Signore Dio: Ecco, io giudicherò fra pecora e pecora, fra montoni e capri. J  J"Andrò in cerca della pecora perduta e ricondurrò all'ovile quella smarrita; fascerò quella ferita e curerò quella malata, avrò cura della grassa e della forte; le pascerò con giustizia. h IJ"Io stesso condurrò le mie pecore al pascolo e io le farò riposare. Oracolo del Signore Dio. , QJ"Le condurrò in ottime pasture e il loro ovile sarà sui monti alti d'Israele; là riposeranno in un buon ovile e avranno rigogliosi pascoli sui monti d'Israele. B}J" Le ritirerò dai popoli e le radunerò da tutte le regioni. Le ricondurrò nella loro terra e le farò pascolare sui monti d'Israele, nelle valli e in tutte le praterie della regione. {J" Come un pastore passa in rassegna il suo gregge quando si trova in mezzo alle sue pecore che erano state disperse, così io passerò in rassegna le mie pecore e le radunerò da tutti i luoghi dove erano disperse nei giorni nuvolosi e di caligine. `9J" Perché dice il Signore Dio: Ecco, io stesso cercherò le mie pecore e ne avrò cura. J" Dice il Signore Dio: Eccomi contro i pastori: chiederò loro conto del mio gregge e non li lascerò più pascolare il mio gregge, così i pastori non pasceranno più se stessi, ma strapperò loro di bocca le mie pecore e non saranno più il loro pasto. 7iJ" udite quindi, pastori, la parola del Signore: ,QJ"Com'è vero ch'io vivo, - parla il Signore Dio - poiché il mio gregge è diventato una preda e le mie pecore il pasto d'ogni bestia selvatica per colpa del pastore e poiché i miei pastori non sono andati in cerca del mio gregge - hanno pasciuto se stessi senza aver cura del mio gregge - <sJ"Perciò, pastori, ascoltate la parola del Signore: jMJ"Vanno errando tutte le mie pecore in tutto il paese e nessuno va in cerca di loro e se ne cura. kOJ"Per colpa del pastore si sono disperse e son preda di tutte le bestie selvatiche: sono sbandate. nUJ"Non avete reso la forza alle pecore deboli, non avete curato le inferme, non avete fasciato quelle ferite, non avete riportato le disperse. Non siete andati in cerca delle smarrite, ma le avete guidate con crudeltà e violenza. r~]J"Vi nutrite di latte, vi rivestite di lana, ammazzate le pecore più grasse, ma non pascolate il gregge. ]}3J""Figlio dell'uomo, profetizza contro i pastori d'Israele, predici e riferisci ai pastori: Dice il Signore Dio: Guai ai pastori d'Israele, che pascono se stessi! I pastori non dovrebbero forse pascere il gregge? 1| _J"Mi fu rivolta questa parola del Signore: b{=J!!Ma quando ciò avverrà ed ecco avviene, sapranno che c'è un profeta in mezzo a loro". /zWJ! Ecco, tu sei per loro come una canzone d'amore: bella è la voce e piacevole l'accompagnamento musicale. Essi ascoltano le tue parole, ma non le mettono in pratica. OyJ!In folla vengono da te, si mettono a sedere davanti a te e ascoltano le tue parole, ma poi non le mettono in pratica, perché si compiacciono di parole, mentre il loro cuore va dietro al guadagno. =xsJ!Figlio dell'uomo, i figli del tuo popolo parlano di te lungo le mura e sulle porte delle case e si dicono l'un l'altro: Andiamo a sentire qual è la parola che viene dal Signore. w!J!Sapranno che io sono il Signore quando farò del loro paese una solitudine e un deserto, a causa di tutti gli abomini che hanno commessi. 'vGJ!Ridurrò il paese ad una solitudine e a un deserto e l'orgoglio della sua forza cesserà. I monti d'Israele saranno devastati, non ci passerà più nessuno. uyJ!Annunzierai loro: Dice il Signore Dio: Com'è vero ch'io vivo, quelli che stanno fra le rovine periranno di spada; darò in pasto alle belve quelli che sono per la campagna e quelli che sono nelle fortezze e dentro le caverne moriranno di peste. t5J!Voi vi appoggiate sulle vostre spade, compite cose nefande, ognuno di voi disonora la donna del suo prossimo e vorreste avere in possesso il paese? =ssJ!Perciò dirai loro: Così dice il Signore Dio: Voi mangiate la carne con il sangue, sollevate gli occhi ai vostri idoli, versate il sangue, e vorreste avere in possesso il paese? Ur#J!"Figlio dell'uomo, gli abitanti di quelle rovine, nel paese d'Israele, vanno dicendo: Abramo era uno solo ed ebbe in possesso il paese e noi siamo molti: a noi dunque è stato dato in possesso il paese! 2q_J!Mi fu rivolta questa parola del Signore: PpJ!La sera prima dell'arrivo del fuggiasco, la mano del Signore fu su di me e al mattino, quando il fuggiasco giunse, il Signore mi aprì la bocca. La mia bocca dunque si aprì e io non fui più muto. o7J!Il cinque del decimo mese dell'anno decimosecondo della nostra deportazione arrivò da me un fuggiasco da Gerusalemme per dirmi: La città è presa. nJ!Voi andate dicendo: Non è retto il modo di agire del Signore. Giudicherò ciascuno di voi secondo il suo modo di agire, Israeliti". cm?J!Se l'empio desiste dall'empietà e compie ciò che è retto e giusto, per questo vivrà. Wl'J!Se il giusto desiste dalla giustizia e fa il male, per questo certo morirà. k#J!Eppure, i figli del tuo popolo vanno dicendo: Il modo di agire del Signore non è retto. È invece il loro modo di agire che non è retto! jJ!nessuno dei peccati che ha commessi sarà più ricordato: egli ha praticato ciò che è retto e giusto e certamente vivrà. iJ!rende il pegno, restituisce ciò che ha rubato, osserva le leggi della vita, senza commettere il male, egli vivrà e non morirà; ohWJ!Se dico all'empio: Morirai, ed egli desiste dalla sua iniquità e compie ciò che è retto e giusto, KgJ! Se io dico al giusto: Vivrai, ed egli, confidando sulla sua giustizia commette l'iniquità, nessuna delle sue azioni buone sarà più ricordata e morirà nella malvagità che egli ha commesso. rf]J! Figlio dell'uomo, di' ancora ai figli del tuo popolo: La giustizia del giusto non lo salva se pecca, e l'empio non cade per la sua iniquità se desiste dall'iniquità, come il giusto non potrà vivere per la sua giustizia se pecca. neUJ! Di' loro: Com'è vero ch'io vivo - oracolo del Signore Dio - io non godo della morte dell'empio, ma che l'empio desista dalla sua condotta e viva. Convertitevi dalla vostra condotta perversa! Perché volete perire, o Israeliti? 2d]J! Tu, figlio dell'uomo, annunzia agli Israeliti: Voi dite: I nostri delitti e i nostri peccati sono sopra di noi e in essi noi ci consumiamo! In che modo potremo vivere? $cAJ! Ma se tu avrai ammonito l'empio della sua condotta perché si converta ed egli non si converte, egli morirà per la sua iniquità. Tu invece sarai salvo. ~~g}}g|{{[zzJyxx/wvvIuutHssIrqqLppPoo0nmmghff'eddncbb.aa<`__ ^]]$\\K[[i[Z=YYsXXYWW$VUUdTTSRRQQ ONNMM-LLuKKJJ II==<<<&;; :99w88<766 44j33261U003/".--E,O++**<)((t''9&%%.$C##"-! 6yhRBEF<teV   T  bsmj {J/Mi condusse poi all'ingresso del tempio e vidi che sotto la soglia del tempio usciva acqua verso oriente, poiché la facciata del tempio era verso oriente. Quell'acqua scendeva sotto il lato destro del tempio, dalla parte meridionale dell'altare. liQJ.Egli mi disse: "Queste sono le cucine dove i servi del tempio cuoceranno i sacrifici del popolo". khOJ.Un muro girava intorno a tutt'e quattro e dei fornelli erano costruiti in basso intorno al muro. gJ.quindi ai quattro angoli dell'atrio vi erano quattro piccoli cortili lunghi quaranta cubiti e larghi trenta, tutti d'una stessa misura. fJ.Mi condusse nell'atrio esterno e mi fece passare presso i quattro angoli dell'atrio e a ciascun angolo dell'atrio vi era un cortile; e}J.Mi disse: "Questo è il luogo dove i sacerdoti cuoceranno le carni dei sacrifici di riparazione e di espiazione e dove cuoceranno le oblazioni, senza portarle fuori nell'atrio esterno e correre il rischio di comunicare la consacrazione al popolo". Yd+J.Poi egli mi condusse, per il corridoio che sta sul fianco del portico, alle stanze del santuario destinate ai sacerdoti, dalla parte di settentrione: ed ecco alla estremità di occidente un posto riservato. sc_J.Il principe non prenderà niente dell'eredità del popolo, privandolo, con esazioni, del suo possesso; egli lascerà in eredità ai suoi figli parte di quanto possiede, perché nessuno del mio popolo sia scacciato dal suo possesso". Vb%J.Se invece egli farà sulla sua eredità un dono a uno dei suoi servi, il dono apparterrà al servo fino all'anno dell'affrancamento, poi ritornerà al principe: ma la sua eredità resterà ai suoi figli. a5J.Dice il Signore Dio: "Se il principe darà in dono ad uno dei suoi figli qualcosa della sua eredità, il dono rimarrà ai suoi figli come eredità. h`IJ.Si offrirà dunque l'agnello, l'oblazione e l'olio, ogni mattina: è l'olocausto quotidiano". K_J.Su di esso farai ogni mattina un'oblazione di un sesto di efa; di olio offrirai un terzo di hin per intridere il fior di farina: è un'oblazione al Signore, la legge dell'olocausto quotidiano. y^kJ. Ogni giorno tu offrirai in olocausto al Signore un agnello di un anno, senza difetti; l'offrirai ogni mattina. 4]aJ. Quando il principe vorrà offrire volontariamente al Signore un olocausto o sacrifici di comunione, gli sarà aperto il portico che guarda ad oriente e offrirà l'olocausto e il sacrificio di comunione come li offre nei giorni di sabato; poi uscirà e il portico verrà chiuso appena sarà uscito. >\uJ. Nelle feste e nelle solennità l'oblazione sarà di un'efa per il giovenco e di un'efa per il montone; per gli agnelli quello che potrà dare; l'olio sarà di un hin per ogni efa. d[AJ. Il principe sarà in mezzo a loro; entrerà come entrano loro e uscirà come escono loro. dZAJ. Quando verrà il popolo del paese davanti al Signore nelle solennità, coloro che saranno entrati dalla porta di settentrione per adorare, usciranno dal portico di mezzogiorno; quelli che saranno entrati dal portico di mezzogiorno usciranno dal portico di settentrione. Nessuno uscirà dal portico da cui è entrato ma uscirà da quello opposto. jYMJ.Quando il principe entrerà, dovrà entrare passando per l'atrio del portico e da esso uscirà. X J.in oblazione, un'efa per il giovenco e un'efa per il montone e per gli agnelli quanto potrà dare; d'olio, un hin per ogni efa. |WqJ.Nel giorno del novilunio offrirà in olocausto un giovenco senza difetti, sei agnelli e un montone senza difetti; VJ.come oblazione offrirà un'efa per il montone, per gli agnelli quell'offerta che potrà dare; di olio un hin per ogni efa. UyJ.L'olocausto che il principe offrirà al Signore nel giorno di sabato sarà di sei agnelli e un montone senza difetti; TyJ.Il popolo del paese si prostrerà nei sabati e nei giorni del novilunio all'ingresso del portico, davanti al Signore. >SuJ.Il principe entrerà dal di fuori passando dal vestibolo del portico esterno e si fermerà presso lo stipite del portico, mentre i sacerdoti offriranno il suo olocausto e il suo sacrificio di comunione. Egli si prostrerà sulla soglia del portico, poi uscirà e il portico non sarà chiuso fino al tramonto. /R YJ.Dice il Signore Dio: "Il portico dell'atrio interno che guarda a oriente rimarrà chiuso nei sei giorni di lavoro; sarà aperto il sabato e nei giorni del novilunio. Q/J-Il quindici del settimo mese farà per la festa come in quei sette giorni, per i sacrifici espiatori, per gli olocausti, le oblazioni e l'olio". kPOJ-In oblazione offrirà un'efa per giovenco e un'efa per montone, con un hin di olio per ogni efa. JO J-nei sette giorni della festa offrirà in olocausto al Signore sette giovenchi e sette montoni, senza difetti, in ognuno dei sette giorni, e un capro in sacrificio per il peccato, ogni giorno. tNaJ-In quel giorno il principe offrirà, per sé e per tutto il popolo del paese, un giovenco per il peccato; zMmJ-Il quattordici del primo mese sarà per voi la pasqua, festa d'una settimana di giorni: mangeranno pane azzimo. }LsJ-Lo stesso farà il sette del mese per chi abbia peccato per errore o per ignoranza: così purificherete il tempio. NKJ-Il sacerdote prenderà il sangue della vittima per il peccato e lo metterà sugli stipiti del tempio e sui quattro angoli dello zoccolo dell'altare e sugli stipiti delle porte dell'atrio interno. J{J-Dice il Signore Dio: "Il primo giorno del primo mese, prenderai un giovenco senza difetti e purificherai il santuario. 7IgJ-A carico del principe saranno gli olocausti, le oblazioni e le libazioni nelle solennità, nei noviluni e nei sabati, in tutte le feste della gente d'Israele. Egli provvederà per il sacrificio espiatorio, l'oblazione, l'olocausto e il sacrificio di comunione per l'espiazione della gente d'Israele". dHAJ-Tutta la popolazione del paese sarà tenuta a questa offerta verso il principe d'Israele. RGJ-Dal gregge, una pecora ogni duecento, dai prati fertili d'Israele. Questa sarà data per le oblazioni, per gli olocausti, per i sacrifici di comunione, in espiazione per loro. Parola del Signore Dio. $FAJ-Norma per l'olio - che si misura con il bat - è un decimo del bat per ogni kor. Dieci bat corrispondono ad un comer, perché dieci bat formano un comer. EJ- Questa sarà l'offerta che voi preleverete: un sesto di efa per ogni comer di frumento e un sesto di efa per ogni comer di orzo. qD[J- Il siclo sarà di venti ghere: venti sicli, venticinque sicli e quindici sicli saranno la vostra mina. C1J- L'efa e il bat saranno della medesima misura così che il bat e l'efa contengano un decimo del comer, la loro misura sarà in relazione al comer. 9BmJ- Abbiate bilance giuste, efa giusta, bat giusto. OAJ- Dice il Signore Dio: "Basta, prìncipi d'Israele, basta con le violenze e le rapine! Agite secondo il diritto e la giustizia; eliminate le vostre estorsioni dal mio popolo. Parola del Signore Dio. 8@iJ-Questa sarà la sua terra, il suo possesso in Israele e così i miei prìncipi non opprimeranno il mio popolo, ma lasceranno la terra alla gente d'Israele, alle sue tribù". k?OJ-Al principe sarà assegnato un possesso di qua e di là della parte sacra e del territorio dalle città, al fianco della parte sacra e al fianco del territorio della città, a occidente fino all'estremità occidentale e a oriente sino al confine orientale, per una lunghezza uguale a ognuna delle parti, dal confine occidentale sino a quello orientale. X>)J-Come possesso poi delle città assegnerete un tratto di cinquemila cubiti di larghezza per venticinquemila di lunghezza, parallelo alla parte assegnata al santuario: apparterrà a tutta la gente d'Israele. %=CJ-Uno spazio di venticinquemila cubiti di lunghezza per diecimila di larghezza sarà il possesso dei leviti che servono nel tempio, con città dove abitare. S<J-Esso sarà la parte sacra del paese, sarà per i sacerdoti ministri del santuario, che si avvicinano per servire il Signore: questo luogo servirà per le loro case e come luogo sacro per il santuario. #;?J-In quella superficie misurerai un tratto di venticinquemila cubiti di lunghezza per diecimila di larghezza, dove sarà il santuario, il Santo dei santi. :J-Di essa sarà per il santuario un quadrato di cinquecento cubiti per cinquecento, con una zona libera all'intorno di cinquanta cubiti. f9 GJ-"Quando voi spartirete a sorte la regione, in eredità, preleverete dal territorio, in offerta al Signore, una porzione sacra, lunga venticinquemila cubiti e larga ventimila: essa sarà santa per tutta la sua estensione. 8J,I sacerdoti non mangeranno la carne di alcun animale morto di morte naturale o sbranato, di uccelli o di altri animali". Y7+J,La parte migliore di tutte le vostre primizie e ogni specie di offerta apparterranno ai sacerdoti: così darete al sacerdote le primizie dei vostri macinati, per far posare la benedizione sulla vostra casa. 69J,Saranno loro cibo le oblazioni, i sacrifici espiatori, i sacrifici di riparazione; apparterrà loro quanto è stato votato allo sterminio in Israele. 5J,Essi non avranno alcuna eredità. Io sarò la loro eredità: non sarà dato loro alcun possesso in Israele; io sono il loro possesso. !4;J,e quando egli rientrerà nel luogo santo, nell'atrio interno per servire nel santuario, offrirà il suo sacrificio espiatorio. Parola del Signore Dio. A3}J,dopo essersi purificato, gli si conteranno sette giorni G2J,Nessuno di essi si avvicinerà a un cadavere per non rendersi immondo, ma potrà rendersi immondo per il padre, la madre, un figlio, una figlia, un fratello o per una sorella non maritata: 21]J,Nelle liti essi saranno i giudici e decideranno secondo le mie leggi. In tutte le mie feste osserveranno le mie leggi e i miei statuti e santificheranno i miei sabati. 0 J,Indicheranno al mio popolo ciò che è santo e ciò che è profano e gli insegneranno ciò che è mondo e ciò che è immondo. 2/]J,Non prenderanno in sposa una vedova, né una ripudiata, ma solo una vergine della stirpe d'Israele: potranno sposare però una vedova, se è la vedova di un sacerdote. Q.J,Nessun sacerdote berrà vino quando dovrà entrare nell'atrio interno. u-cJ,Non si raderanno il capo, né si lasceranno crescere la chioma, ma avranno i capelli normalmente tagliati. q,[J,Quando usciranno nell'atrio esterno verso il popolo, si toglieranno le vesti con le quali hanno ufficiato e le deporranno nelle stanze del santuario: indosseranno altre vesti per non comunicare con esse la consacrazione al popolo. |+qJ,Porteranno in capo turbanti di lino e avranno mutande ai fianchi: non si cingeranno di quanto provochi il sudore. S*J,Quando entreranno dalle porte dell'atrio interno, indosseranno vesti di lino; non porteranno alcun indumento di lana, quando essi eserciteranno il ministero alle porte dell'atrio interno e nel tempio. )yJ,Essi entreranno nel mio santuario e si avvicineranno alla mia tavola per servirmi e custodiranno le mie prescrizioni. (J,I sacerdoti leviti figli di Zadòk, che hanno osservato le prescrizioni del mio santuario quando gli Israeliti si erano allontanati da me, si avvicineranno a me per servirmi e staranno davanti a me per offrirmi il grasso e il sangue. Parola del Signore Dio. g'GJ,Affido loro la custodia del tempio e ogni suo servizio e qualunque cosa da compiere in esso. 2&]J, Non si avvicineranno più a me per servirmi come sacerdoti e toccare tutte le mie cose sante e santissime, ma sconteranno la vergogna degli abomini che hanno compiuti. \%1J, Poiché l'hanno servito davanti ai suoi idoli e sono stati per la gente d'Israele occasione di peccato, perciò io ho alzato la mano su di loro - parola del Signore Dio - ed essi sconteranno la loro iniquità. I$ J, serviranno nel mio santuario come guardie delle porte del tempio e come servi del tempio; sgozzeranno gli olocausti e le vittime del popolo e staranno davanti ad esso pronti al suo servizio. #J, Anche i leviti, che si sono allontanati da me nel traviamento d'Israele e hanno seguito i loro idoli, sconteranno la propria iniquità; J" J, Così dice il Signore Dio: Nessuno straniero, non circonciso di cuore, non circonciso nella carne, entrerà nel mio santuario, nessuno di tutti gli stranieri che sono in mezzo agli Israeliti. !J,Non vi siete presi voi la cura delle mie cose sante ma avete affidato loro, al vostro posto, la custodia del mio santuario.  J,Avete introdotto figli stranieri, non circoncisi di cuore e non circoncisi di carne, perché stessero nel mio santuario e profanassero il mio tempio, mentre mi offrivate il mio cibo, il grasso e il sangue, rompendo così la mia alleanza con tutti i vostri abomini.  J,Riferirai a quei ribelli, alla gente d'Israele: Così dice il Signore Dio: Troppi sono stati per voi gli abomini, o Israeliti! wgJ,e il Signore mi disse: "Figlio dell'uomo, sta' attento, osserva bene e ascolta quanto io ti dirò sulle prescrizioni riguardo al tempio e su tutte le sue leggi; sta' attento a come si entra nel tempio da tutti gli accessi del santuario. 9J,Poi mi condusse per la porta settentrionale, davanti al tempio. Guardai ed ecco la gloria del Signore riempiva il tempio. Caddi con la faccia a terra J,Ma il principe, il principe siederà in essa per cibarsi davanti al Signore; entrerà dal vestibolo della porta e di lì uscirà". $AJ,Mi disse: "Questa porta rimarrà chiusa: non verrà aperta, nessuno vi passerà, perché c'è passato il Signore, Dio d'Israele. Perciò resterà chiusa. c AJ,Mi condusse poi alla porta esterna del santuario dalla parte di oriente; essa era chiusa. A{J+Finiti questi giorni, dall'ottavo in poi, i sacerdoti immoleranno sopra l'altare i vostri olocausti, i vostri sacrifici di comunione e io vi sarò propizio". Oracolo del Signore Dio. a;J+Per sette giorni si farà l'espiazione dell'altare e lo si purificherà e consacrerà. #J+Per sette giorni sacrificherai per il peccato un capro al giorno e verrà offerto anche un giovenco e un montone del gregge senza difetti. wJ+Tu li presenterai al Signore e i sacerdoti getteranno il sale su di loro, poi li offriranno in olocausto al Signore. {oJ+Terminato il rito della purificazione, offrirai un giovenco senza difetti e un montone del gregge senza difetti. J+Il secondo giorno offrirai, per il peccato, un capro senza difetto e farai la purificazione dell'altare come hai fatto con il giovenco. J+Prenderai poi il giovenco del sacrificio espiatorio e lo brucerai in un luogo appartato del tempio, fuori del santuario. 9kJ+Prenderai di quel sangue e lo spanderai sui quattro corni dell'altare, sui quattro angoli della piattaforma e intorno all'orlo. Così lo purificherai e ne farai l'espiazione. 9J+Ai sacerdoti leviti della stirpe di Zadòk, che si avvicineranno a me per servirmi, tu darai - parola del Signore Dio - un giovenco per l'espiazione. -J+Egli mi parlò: "Figlio dell'uomo, dice il Signore Dio: Queste sono le leggi dell'altare, quando verrà costruito per offrirvi sopra il sangue. gGJ+La piattaforma superiore era un quadrato di quattordici cubiti di lunghezza per quattordici cubiti di larghezza, con un orlo intorno di mezzo cubito, e la base, intorno, di un cubito: i suoi gradini guardavano a oriente. ^5J+Il focolare era dodici cubiti di lunghezza per dodici di larghezza, cioè quadrato. S J+Il focolare era di quattro cubiti e sul focolare vi erano quattro corni. u cJ+Dalla base che posava a terra fino alla piattaforma inferiore vi erano due cubiti di altezza e un cubito di larghezza: dalla piattaforma piccola alla piattaforma più grande vi erano quattro cubiti di altezza e un cubito di larghezza. Y +J+ Queste sono le misure dell'altare in cubiti, di un cubito e un palmo ciascuno. La base era di un cubito di altezza per un cubito di larghezza: il suo bordo intorno era un palmo. Tale lo zoccolo dell'altare.  -J+ Questa è la legge del tempio: alla sommità del monte, tutto il territorio che lo circonda è santissimo; ecco, questa è la legge del tempio. u cJ+ e, se si vergogneranno di quanto hanno fatto, manifesta loro la forma di questo tempio, la sua disposizione, le sue uscite, i suoi ingressi, tutti i suoi aspetti, tutti i suoi regolamenti, tutte le sue forme e tutte le sue leggi: mettili per iscritto davanti ai loro occhi, perché osservino tutte queste norme e tutti questi regolamenti e li mettano in pratica. J+ Tu, figlio dell'uomo, descrivi questo tempio alla casa d'Israele, perché arrossiscano delle loro iniquità; ne misurino la pianta J+ Ma d'ora in poi essi allontaneranno da me le loro prostituzioni e i cadaveri dei loro re e io abiterò in mezzo a loro per sempre. yJ+collocando la loro soglia accanto alla mia soglia e i loro stipiti accanto ai miei stipiti, così che fra me e loro vi era solo il muro, hanno profanato il mio santo nome con tutti gli abomini che hanno commessi, perciò li ho distrutti con ira. FJ+e mi diceva: "Figlio dell'uomo, questo è il luogo del mio trono e il luogo dove posano i miei piedi, dove io abiterò in mezzo agli Israeliti, per sempre. E la casa d'Israele, il popolo e i suoi re, non profaneranno più il mio santo nome con le loro prostituzioni e con i cadaveri dei loro re e con le loro stele, hIJ+Mentre quell'uomo stava in piedi accanto a me, sentii che qualcuno entro il tempio mi parlava pYJ+Lo spirito mi prese e mi condusse nell'atrio interno: ecco, la gloria del Signore riempiva il tempio. U#J+La gloria del Signore entrò nel tempio per la porta che guarda a oriente. H J+La visione che io vidi era simile a quella che avevo vista quando andai per distruggere la città e simile a quella che avevo vista presso il canale Chebàr. Io caddi con la faccia a terra. .UJ+ed ecco che la gloria del Dio d'Israele giungeva dalla via orientale e il suo rumore era come il rumore delle grandi acque e la terra risplendeva della sua gloria. ? {J+Mi condusse allora verso la porta che guarda a oriente $~AJ*Da quattro lati egli misurò il tempio; aveva intorno un muro lungo cinquecento canne e largo cinquecento, per separare il luogo sacro da quello profano. Z}-J*Si volse al lato occidentale: misurò cinquecento canne con la canna da misura. V|%J*Misurò il lato meridionale: era cinquecento canne, con la canna da misura. b{=J*Misurò il lato settentrionale: era cinquecento canne, in canne da misura, all'intorno. wzgJ*Misurò il lato orientale con la canna per misurare: era cinquecento canne, in canne da misura, all'intorno. yJ*Terminato ch'egli ebbe di misurare l'interno del tempio mi condusse fuori per la porta che guarda a oriente, e misurò la cinta intorno. x%J*Quando i sacerdoti vi saranno entrati, non usciranno dal luogo santo verso l'atrio esterno, ma deporranno là le loro vesti con le quali hanno prestato servizio, perché esse sono sante: indosseranno altre vesti e così si avvicineranno al luogo destinato al popolo". GwJ* Egli mi disse: "Le stanze a settentrione e quelle a mezzogiorno, di fronte allo spazio libero, sono le stanze sacre, dove i sacerdoti che si accostano al Signore mangeranno le cose santissime: ivi riporranno le cose santissime, le oblazioni e le vittime di espiazione e di riparazione, perché santo è questo luogo. 'vGJ* così erano le porte delle stanze che davano a mezzogiorno; una porta era al principio dell'ambulacro, lungo il muro corrispondente, a oriente di chi entra. ]u3J* e, davanti ad esse, un passaggio simile a quello delle stanze poste a settentrione: la lunghezza e la larghezza erano uguali a quelle, come anche le varie uscite e le loro disposizioni; come le porte di quelle, _t7J* A mezzogiorno, di fronte allo spazio libero e alla muraglia di cinta, c'erano stanze s J* In basso le stanze avevano l'ingresso rivolto verso oriente, entrando dall'atrio esterno, sulla larghezza del muro dell'atrio. r J*Infatti la lunghezza delle stanze dell'atrio esterno era di cinquanta cubiti, mentre dal lato del tempio era di cento cubiti. qJ*Il muro esterno parallelo alle stanze, dal lato del corridoio esterno, aveva, davanti alle stanze, una lunghezza di cinquanta cubiti. 1p[J*Erano a tre piani, ma non avevano colonne come quelle degli altri, e perciò le stanze superiori erano più strette rispetto a quelle intermedie e a quelle inferiori. o}J*Le stanze superiori erano più strette delle inferiori e intermedie, perché i porticati occupavano parte dello spazio. n'J*davanti alle stanze c'era un corridoio di dieci cubiti di larghezza per cento di lunghezza: le porte delle stanze guardavano a settentrione. m)J*Di fronte ai venti cubiti dell'atrio interno e di fronte al lastricato esterno, vi era un porticato davanti a un altro porticato a tre piani; sl_J*Nella facciata aveva una lunghezza di cento cubiti, verso settentrione, e cinquanta cubiti di larghezza. 9k mJ*Allora mi fece uscire nell'atrio esterno dal lato settentrionale e mi condusse all'appartamento che sta di fronte allo spazio libero prospicente l'edificio verso settentrione. j J)Finestre e grate e palme erano da tutt'e due le parti, ai lati del vestibolo, alle celle annesse al tempio e agli architravi. i J)Sulle porte erano dipinti cherubini e palme come sulle pareti: un portale di legno era sulla facciata dell'atrio all'esterno. zhmJ)Ogni porta aveva due battenti e ogni battente si ripiegava in due pezzi: due per un battente e due per l'altro. Hg J)Il santuario e il Santo dei santi avevano due porte ciascuno. DfJ)un altare di legno, alto tre cubiti, due cubiti di lunghezza e due di larghezza. Gli angoli, la base e i lati erano di legno. Mi disse: "Questa è la tavola che sta davanti al Signore". _e7J)Gli stipiti del santuario erano quadrangolari. Davanti al Santo dei santi c'era come ddAJ)Da terra fino sopra la porta erano disposti cherubini e palme sulle pareti del santuario. vceJ)aspetto d'uomo verso una palma e aspetto di leone verso l'altra palma, effigiati intorno a tutto il tempio. jbMJ)cherubini e palme. Fra cherubino e cherubino c'era una palma; ogni cherubino aveva due aspetti: gaGJ)Dalla porta, dentro e fuori del tempio e su tutte le pareti interne ed esterne erano dipinti Q`J)gli stipiti, le finestre a grate e le gallerie attorno a tutti e tre, a cominciare dalla soglia, erano rivestiti di tavole di legno, tutt'intorno, dal pavimento fino alle finestre, che erano velate. H_ J)Misurò ancora la larghezza dell'edificio di fronte allo spazio libero nella parte retrostante, con le gallerie di qua e di là: era cento cubiti. L'interno del santuario, il suo vestibolo, U^#J)La larghezza della facciata del tempio con lo spazio libero, cento cubiti. x]iJ) Poi misurò il tempio: lunghezza cento cubiti; lo spazio libero, edificio e sue mura, anch'essi cento cubiti. h\IJ) La costruzione che era di fronte allo spazio libero sul lato d'occidente, aveva settanta cubiti di larghezza; il muro della costruzione era tutt'intorno dello spessore di cinque cubiti; la sua lunghezza di novanta cubiti. .[UJ) Le porte dell'edificio laterale rimanevano sullo spazio libero; una porta dava a settentrione e una a mezzogiorno. Lo spazio libero era cinque cubiti tutt'intorno. MZJ) e le stanze c'era una larghezza di venti cubiti intorno al tempio. Y1J) La larghezza del muro esterno dell'edificio laterale era di cinque cubiti, come quella dello spazio rimanente. Fra l'edificio laterale del tempio X{J)Io vidi intorno al tempio una elevazione. I fondamenti dell'edificio laterale erano di una canna intera di sei cubiti. UW#J)Salendo da un piano all'altro l'ampiezza delle celle aumentava, perciò la costruzione era più larga verso l'alto. Dal piano inferiore si poteva salire al piano di mezzo e da questo a quello più alto. [V/J)Le celle laterali erano una sull'altra, trenta per tre piani. Per le celle all'intorno, c'erano, nel muro del tempio, rientranze in modo che fossero collegate fra di loro, ma non collegate al muro del tempio. U}J)Misurò poi il muro del tempio, sei cubiti; poi la larghezza dell'edificio laterale, quattro cubiti, intorno al tempio. T+J)Ne misurò ancora la lunghezza, venti cubiti e la larghezza, davanti al santuario, venti cubiti, poi mi disse: "Questo è il Santo dei santi". SJ)Andò poi nell'interno e misurò i pilastri della porta, due cubiti, e la porta, sei cubiti; la larghezza della porta, sette cubiti. #J(Il suo vestibolo era rivolto verso l'atrio esterno; sui pilastri c'erano ornamenti di palme; i gradini per i quali si accedeva erano otto. a=;J(Intorno vi erano vestiboli di venticinque cubiti di lunghezza per cinque di larghezza. O<J(Le stanze, i pilastri e l'atrio avevano le medesime misure. Intorno al portico, come intorno all'atrio, vi erano finestre. Esso misurava cinquanta cubiti di lunghezza per venticinque di larghezza. ;J(Allora mi introdusse nell'atrio interno, per il portico meridionale, e misurò questo portico; aveva le stesse dimensioni. :5J(Il cortile interno aveva un portico verso mezzogiorno; egli misurò la distanza fra porta e porta in direzione del mezzogiorno; erano cento cubiti. 9%J(Vi si accedeva per sette gradini: il vestibolo stava verso l'interno. Sui pilastri, da una parte e dall'altra, vi erano ornamenti di palme. .8UJ(Intorno al portico, come intorno all'atrio, vi erano finestre uguali alle altre finestre. Esso misurava cinquanta cubiti di lunghezza per venticinque di larghezza. 7J(Mi condusse poi verso mezzogiorno: ecco un portico rivolto a mezzogiorno. Ne misurò i pilastri e l'atrio; avevano le stesse dimensioni. &6EJ(Di fronte al portico di settentrione vi era la porta, come di fronte a quello di oriente; misurò la distanza fra portico e portico: vi erano cento cubiti. *5MJ(Le finestre, l'atrio e le palme avevano le stesse dimensioni di quelle della porta che guarda a oriente. Vi si accedeva per sette scalini: l'atrio era davanti. <4qJ(Le sue stanze, tre da una parte e tre dall'altra, i pilastri, l'atrio avevano le stesse dimensioni della prima porta: cinquanta cubiti di lunghezza per venticinque di larghezza. v3eJ(Poi misurò la lunghezza e la larghezza della porta che guarda a settentrione e conduce al cortile esterno. 2J(Misurò lo spazio dalla facciata della porta inferiore da oriente a settentrione alla facciata della porta interna, erano cento cubiti. 1J(Il lastricato si estendeva ai lati delle porte per una estensione uguale alla larghezza delle porte stesse: era il lastricato inferiore. 01J(Poi mi condusse nel cortile esterno e vidi delle stanze e un lastricato costruito intorno al cortile; trenta erano le stanze lungo il lastricato. N/J(Le stanze e i pilastri avevano finestre con grate verso l'interno, intorno alla porta, come anche vi erano finestre intorno che davano sull'interno dell'atrio. Sui pilastri erano disegnate palme. .J(Dalla facciata della porta d'ingresso alla facciata dell'atrio della porta interna vi era uno spazio di cinquanta cubiti. s-_J(i pilastri li calcolò alti sessanta cubiti, dai pilastri cominciava il cortile che circondava la porta. ,J( Misurò poi il portico dal tetto di una stanza al suo opposto; la larghezza era di venticinque cubiti; da un'apertura all'altra; +J( Davanti alle stanze vi era un parapetto di un cubito, da un lato e dall'altro; ogni stanza misurava sei cubiti per lato. }*sJ( Misurò la larghezza dell'apertura del portico: era di dieci cubiti; l'ampiezza della porta era di tredici cubiti. K~}}2||A{zz yxww=vvugttssNrKqpp_ooonn;m2lkjj:i`hhgfaee]dcEbbaa1``I_^^]]?\\[[ Z4YXX#WWOVV6U9TT^SS_RR;QQPiOOkNN8MM:L~KKlJIHHeGGgFF8EETDDCCBA@@/?>==J)TUBenedite, o servi del Signore, il Signore, lodatelo ed esaltatelo nei secoli. Z=-TTBenedite, sacerdoti del Signore, il Signore, lodatelo ed esaltatelo nei secoli. G<TSBenedica Israele il Signore, lo lodi e lo esalti nei secoli. T;!TRBenedite, figli dell'uomo, il Signore, lodatelo ed esaltatelo nei secoli. h:ITQBenedite, animali tutti, selvaggi e domestici, il Signore, lodatelo ed esaltatelo nei secoli. \91TPBenedite, uccelli tutti dell'aria, il Signore, lodatelo ed esaltatelo nei secoli. o8WTOBenedite, mostri marini e quanto si muove nell'acqua, il Signore, lodatelo ed esaltatelo nei secoli. Q7TNBenedite, mari e fiumi, il Signore, lodatelo ed esaltatelo nei secoli. M6TMBenedite, sorgenti, il Signore, lodatelo ed esaltatelo nei secoli. m5STLBenedite, creature tutte che germinate sulla terra, il Signore, lodatelo ed esaltatelo nei secoli. T4!TKBenedite, monti e colline, il Signore, lodatelo ed esaltatelo nei secoli. H3 TJBenedica la terra il Signore, lo lodi e lo esalti nei secoli. S2TIBenedite, folgori e nubi, il Signore, lodatelo ed esaltatelo nei secoli. S1THBenedite, luce e tenebre, il Signore, lodatelo ed esaltatelo nei secoli. S0TGBenedite, notti e giorni, il Signore, lodatelo ed esaltatelo nei secoli. S/TFBenedite, ghiacci e nevi, il Signore, lodatelo ed esaltatelo nei secoli. R.TEBenedite, gelo e freddo, il Signore, lodatelo ed esaltatelo nei secoli. T-!TDBenedite, rugiada e brina, il Signore, lodatelo ed esaltatelo nei secoli. S,TCBenedite, freddo e caldo, il Signore, lodatelo ed esaltatelo nei secoli. S+TBBenedite, fuoco e calore, il Signore, lodatelo ed esaltatelo nei secoli. R*TABenedite, o venti tutti, il Signore, lodatelo ed esaltatelo nei secoli. U)#T@Benedite, piogge e rugiade, il Signore, lodatelo ed esaltatelo nei secoli. U(#T?Benedite, stelle del cielo, il Signore, lodatelo ed esaltatelo nei secoli. P'T>Benedite, sole e luna, il Signore, lodatelo ed esaltatelo nei secoli. ^&5T=Benedite, potenze tutte del Signore, il Signore, lodatelo ed esaltatelo nei secoli. i%KTETSe invece mi rivelerete il sogno e me ne darete la spiegazione, riceverete da me doni, regali e grandi onori. Ditemi dunque il sogno e la sua spiegazione". 7=gTRispose il re ai caldei: "Questa è la mia decisione: se voi non mi rivelate il sogno e la sua spiegazione sarete fatti a pezzi e le vostre case saranno ridotte in letamai. < TI caldei risposero al re (aramaico): "Re, vivi per sempre. Racconta il sogno ai tuoi servi e noi te ne daremo la spiegazione". l;QTEgli disse loro: "Ho fatto un sogno e il mio animo si è tormentato per trovarne la spiegazione". %:CTAllora il re ordinò che fossero chiamati i maghi, gli astrologi, gli incantatori e i caldei a spiegargli i sogni. Questi vennero e si presentarono al re. 9 TNel secondo anno del suo regno, Nabucodònosor fece un sogno e il suo animo ne fu tanto agitato da non poter più dormire. @8 }TCosì Daniele vi rimase fino al primo anno del re Ciro. 57 eTin qualunque affare di sapienza e intelligenza su cui il re li interrogasse, li trovò dieci volte superiori a tutti i maghi e astrologi che c'erano in tutto il suo regno. 6 TIl re parlò con loro, ma fra tutti non si trovò nessuno pari a Daniele, Anania, Misaele e Azaria, i quali rimasero al servizio del re; 5 )TTerminato il tempo stabilito dal re entro il quale i giovani dovevano essergli presentati, il capo dei funzionari li portò a Nabucodònosor. 4 /TDio concesse a questi quattro giovani di conoscere e comprendere ogni scrittura e ogni sapienza e rese Daniele interprete di visioni e di sogni. 3 yTD'allora in poi il sovrintendente fece togliere l'assegnazione delle vivande e del vino e diede loro soltanto legumi. 2 3Tterminati questi, si vide che le loro facce erano più belle e più floride di quelle di tutti gli altri giovani che mangiavano le vivande del re. ;1 sTEgli acconsentì e fece la prova per dieci giorni; ;0 qT poi si confrontino, alla tua presenza, le nostre facce con quelle dei giovani che mangiano le vivande del re; quindi deciderai di fare con noi tuoi servi come avrai constatato". [/ 1T "Mettici alla prova per dieci giorni, dandoci da mangiare legumi e da bere acqua, x. kT Ma Daniele disse al custode, al quale il capo dei funzionari aveva affidato Daniele, Anania, Misaele e Azaria: x- kT Però egli disse a Daniele: "Io temo che il re mio signore, che ha stabilito quello che dovete mangiare e bere, trovi le vostre facce più magre di quelle degli altri giovani della vostra età e così io mi renda colpevole davanti al re". d, CT Dio fece sì che Daniele incontrasse la benevolenza e la simpatia del capo dei funzionari. ,+ STMa Daniele decise in cuor suo di non contaminarsi con le vivande del re e con il vino dei suoi banchetti e chiese al capo dei funzionari di non farlo contaminare. |* sTperò il capo dei funzionari di corte chiamò Daniele Baltazzar; Anania Sadrach; Misaele Mesach e Azaria Abdenego. P) TFra di loro vi erano alcuni Giudei: Daniele, Anania, Misaele e Azaria; <( sTIl re assegnò loro una razione giornaliera di vivande e di vino della sua tavola; dovevano esser educati per tre anni, al termine dei quali sarebbero entrati al servizio del re. :' oTsenza difetti, di bell'aspetto, dotati di ogni scienza, educati, intelligenti e tali da poter stare nella reggia, per essere istruiti nella scrittura e nella lingua dei Caldei. & TIl re ordinò ad Asfenàz, capo dei suoi funzionari di corte, di condurgli giovani israeliti di stirpe reale o di famiglia nobile, P% TIl Signore mise Ioiakìm re di Giuda nelle sue mani, insieme con una parte degli arredi del tempio di Dio, ed egli li trasportò in Sennaàr e depositò gli arredi nel tesoro del tempio del suo dio. $ TL'anno terzo del regno di Ioiakìm re di Giuda, Nabucodònosor re di Babilonia marciò su Gerusalemme e la cinse d'assedio. r#]J0#Perimetro totale: diciottomila cubiti. La città si chiamerà da quel giorno in poi: Là è il Signore. "J0"Sul lato occidentale: quattromilacinquecento cubiti e tre porte: la porta di Gad, una; la porta di Aser, una; la porta di Nèftali, una. !-J0!Sul lato meridionale: quattromilacinquecento cubiti e tre porte: la porta di Simeone, una; la porta di Issacar, una; la porta di Zàbulon, una.  %J0 Sul lato orientale: quattromilacinquecento cubiti e tre porte: la porta di Giuseppe, una; la porta di Beniamino, una; la porta di Dan, una. +OJ0Le porte della città porteranno i nomi delle tribù d'Israele. Tre porte a settentrione: la porta di Ruben, una; la porta di Giuda, una; la porta di Levi, una. iKJ0Queste saranno le uscite della città: sul lato settentrionale: quattromilacinquecento cubiti. J0Questo è il territorio che voi dividerete a sorte in eredità alle tribù d'Israele e queste le loro parti, dice il Signore Dio. <qJ0Al lato del territorio di Gad, dalla frontiera meridionale verso mezzogiorno, la frontiera andrà da Tamàr alle acque di Meriba-Kadès e al torrente che va al Mar Mediterraneo. nUJ0Al lato del territorio di Zàbulon, dalla frontiera orientale a quella occidentale: Gad, una parte. r]J0Al lato del territorio di Issacar, dalla frontiera orientale a quella occidentale: Zàbulon, una parte. q[J0Al lato del territorio di Simeone, dalla frontiera orientale a quella occidentale: Issacar, una parte. s_J0Al lato del territorio di Beniamino, dalla frontiera orientale a quella occidentale: Simeone, una parte. eCJ0Per le altre tribù, dalla frontiera orientale a quella occidentale: Beniamino, una parte. :mJ0fra il possesso dei leviti e il possesso della città, e fra ciò che spetta al principe; quel che si trova tra la frontiera di Giuda e quella di Beniamino sarà del principe. |qJ0Il resto, da una parte e dall'altra della zona sacra e del possesso della città, su un fronte di venticinquemila cubiti della zona sacra a oriente, verso il confine orientale, e a ponente, su un fronte di venticinquemila cubiti verso il confine occidentale, parallelamente alle parti, sarà per il principe. La zona sacra e il santuario del tempio rimarranno in mezzo, J0Tutta la zona sarà di venticinquemila cubiti per venticinquemila. Preleverete, come possesso della città, un quarto della zona sacra. =uJ0i quali saranno presi da tutte le tribù d'Israele. >uJ0Rimarrà accanto alla parte sacra un terreno lungo diecimila cubiti a oriente e diecimila a occidente, i cui prodotti saranno il cibo per coloro che prestan servizio nella città, /WJ0I dintorni della città saranno duecentocinquanta cubiti a settentrione, duecentocinquanta a mezzogiorno, duecentocinquanta a oriente e duecentocinquanta a ponente. }J0Le sue misure saranno le seguenti: il lato settentrionale avrà quattromilacinquecento cubiti; il lato meridionale, quattromilacinquecento cubiti; il lato orientale quattromilacinquecento cubiti e il lato occidentale quattromilacinquecento cubiti. +OJ0I cinquemila cubiti di lunghezza che restano sui venticinquemila, saranno terreno profano per la città, per abitazioni e dintorni; in mezzo sorgerà la città. J0Essi non ne potranno vendere né permutare, né potrà essere alienata questa parte migliore del paese, perché è sacra al Signore. U #J0 I leviti, lungo il territorio dei sacerdoti, avranno venticinquemila cubiti di lunghezza per diecimila di larghezza: tutta la lunghezza sarà di venticinquemila cubiti e tutta la larghezza di diecimila.  )J0 Sarà per loro come una parte sacra prelevata sulla parte consacrata del paese, cosa santissima, a fianco del territorio assegnato ai leviti. < qJ0 Essa apparterrà ai sacerdoti consacrati, ai figli di Zadòk, che furono fedeli alla mia osservanza e non si traviarono nel traviamento degli Israeliti come traviarono i leviti.  #J0 Ai sacerdoti apparterrà la parte sacra del territorio, venticinquemila cubiti a settentrione e diecimila di larghezza a ponente, diecimila cubiti di larghezza a oriente e venticinquemila cubiti di lunghezza a mezzogiorno. In mezzo sorgerà il santuario del Signore. | qJ0 La parte che voi preleverete per il Signore avrà venticinquemila cubiti di lunghezza per ventimila di larghezza. J0Sulla frontiera di Giuda, dal limite orientale fino al limite occidentale, starà la porzione che preleverete, larga venticinquemila cubiti e lunga come una delle parti dal limite orientale fino al limite occidentale: in mezzo sorgerà il santuario. gGJ0Sulla frontiera di Ruben, dal limite orientale fino al limite occidentale: Giuda, una parte. hIJ0Sulla frontiera di Efraim, dal limite orientale fino al limite occidentale: Ruben, una parte. kOJ0Sulla frontiera di Manàsse, dal limite orientale fino al limite occidentale: Efraim, una parte. mSJ0Sulla frontiera di Nèftali, dal limite orientale fino al limite occidentale: Manàsse, una parte. iKJ0Sulla frontiera di Aser, dal limite orientale fino al limite occidentale: Nèftali, una parte. _7J0Sulla frontiera di Dan, dal limite orientale al limite occidentale: Aser, una parte.  J0Questi sono i nomi delle tribù: dal confine settentrionale, lungo la via di Chetlòn che conduce ad Amat, fino a Cazer-Enòn, con a settentrione la frontiera di Damasco e lungo il confine di Amat, dal lato d'oriente fino al mare, sarà assegnata a Dan una parte. oWJ/Nella tribù in cui lo straniero è stabilito, là gli darete la sua parte". Parola del Signore Dio. ~uJ/Lo dividerete in eredità fra voi e i forestieri che abitano con voi, i quali hanno generato figli in mezzo a voi; questi saranno per voi come indigeni fra gli Israeliti e tireranno a sorte con voi la loro parte in mezzo alle tribù d'Israele. G~J/Vi spartirete questo territorio secondo le tribù d'Israele. w}gJ/A occidente, il Mar Mediterraneo, dal confine sino davanti all'ingresso di Amat. Questo il lato occidentale. |3J/A mezzogiorno, da Tamàr fino alle acque di Meriba-Kadès, fino al torrente verso il Mar Mediterraneo. Questo il lato meridionale verso il Negheb. ,{QJ/A oriente, fra l'Hauràn, Damasco e Gàlaad e il paese d'Israele, sarà di confine il Giordano, fino al mare orientale, e verso Tamàr. Questo il lato orientale. &zEJ/Quindi la frontiera si estenderà dal mare fino a Cazer-Enòn, con il territorio di Damasco e quello di Amat a settentrione. Questo il lato settentrionale. y/J/il territorio di Amat, Berotà, Sibràim, che è fra il territorio di Damasco e quello di Amat, Cazer-Ticòn, che è sulla frontiera di Hauràn. xJ/Ecco dunque quali saranno i confini del paese. A settentrione, dal Mar Mediterraneo lungo la via di Chetlòn fino a Zedàd; )wKJ/Ognuno di voi possederà come l'altro la parte di territorio che io alzando la mano ho giurato di dare ai vostri padri: questa terra sarà in vostra eredità. vJ/ Dice il Signore Dio: "Questi saranno i confini della terra che spartirete fra le dodici tribù d'Israele, dando a Giuseppe due parti. !u;J/ Lungo il fiume, su una riva e sull'altra, crescerà ogni sorta di alberi da frutto, le cui fronde non appassiranno: i loro frutti non cesseranno e ogni mese matureranno, perché le loro acque sgorgano dal santuario. I loro frutti serviranno come cibo e le foglie come medicina". at;J/ Però le sue paludi e le sue lagune non saranno risanate: saranno abbandonate al sale. =ssJ/ Sulle sue rive vi saranno pescatori: da Engàddi a En-Eglàim vi sarà una distesa di reti. I pesci, secondo le loro specie, saranno abbondanti come i pesci del Mar Mediterraneo. NrJ/ Ogni essere vivente che si muove dovunque arriva il fiume, vivrà: il pesce vi sarà abbondantissimo, perché quelle acque dove giungono, risanano e là dove giungerà il torrente tutto rivivrà. q1J/Mi disse: "Queste acque escono di nuovo nella regione orientale, scendono nell'Araba ed entrano nel mare: sboccate in mare, ne risanano le acque. {poJ/voltandomi, vidi che sulla sponda del fiume vi era un grandissima quantità di alberi da una parte e dall'altra. noUJ/Allora egli mi disse: "Hai visto, figlio dell'uomo?". Poi mi fece ritornare sulla sponda del fiume; /nWJ/Ne misurò altri mille: era un fiume che non potevo attraversare, perché le acque erano cresciute, erano acque navigabili, un fiume da non potersi passare a guado. >=@oTVolli poi sapere la verità intorno alla quarta bestia, che era diversa da tutte le altre e molto terribile, che aveva denti di ferro e artigli di bronzo, che mangiava e stritolava e il rimanente se lo metteva sotto i piedi e lo calpestava; a=;Tma i santi dell'Altissimo riceveranno il regno e lo possederanno per secoli e secoli". Z<-T"Le quattro grandi bestie rappresentano quattro re, che sorgeranno dalla terra; ; Tmi accostai ad uno dei vicini e gli domandai il vero significato di tutte queste cose ed egli me ne diede questa spiegazione: k:OTIo, Daniele, mi sentii venir meno le forze, tanto le visioni della mia mente mi avevano turbato; L9Tche gli diede potere, gloria e regno; tutti i popoli, nazioni e lingue lo servivano; il suo potere è un potere eterno, che non tramonta mai, e il suo regno è tale che non sarà mai distrutto. *8MT Guardando ancora nelle visioni notturne, ecco apparire, sulle nubi del cielo, uno, simile ad un figlio di uomo; giunse fino al vegliardo e fu presentato a lui, s7_T Alle altre bestie fu tolto il potere e la durata della loro vita fu fissata fino a un termine stabilito. .6UT Continuai a guardare a causa delle parole superbe che quel corno proferiva, e vidi che la bestia fu uccisa e il suo corpo distrutto e gettato a bruciare sul fuoco. 55T Un fiume di fuoco scendeva dinanzi a lui, mille migliaia lo servivano e diecimila miriadi lo assistevano. La corte sedette e i libri furono aperti. 4{T Io continuavo a guardare, quand'ecco furono collocati troni e un vegliardo si assise. La sua veste era candida come la neve e i capelli del suo capo erano candidi come la lana; il suo trono era come vampe di fuoco con le ruote come fuoco ardente. 3TStavo osservando queste corna, quand'ecco spuntare in mezzo a quelle un altro corno più piccolo, davanti al quale tre delle prime corna furono divelte: vidi che quel corno aveva occhi simili a quelli di un uomo e una bocca che parlava con alterigia. -2STStavo ancora guardando nelle visioni notturne ed ecco una quarta bestia, spaventosa, terribile, d'una forza eccezionale, con denti di ferro; divorava, stritolava e il rimanente se lo metteva sotto i piedi e lo calpestava: era diversa da tutte le altre bestie precedenti e aveva dieci corna. 31_TMentre stavo guardando, eccone un'altra simile a un leopardo, la quale aveva quattro ali d'uccello sul dorso; quella bestia aveva quattro teste e le fu dato il dominio. /0WTPoi ecco una seconda bestia, simile ad un orso, la quale stava alzata da un lato e aveva tre costole in bocca, fra i denti, e le fu detto: "Su, divora molta carne". Q/TLa prima era simile ad un leone e aveva ali di aquila. Mentre io stavo guardando, le furono tolte le ali e fu sollevata da terra e fatta stare su due piedi come un uomo e le fu dato un cuore d'uomo. S.Te quattro grandi bestie, differenti l'una dall'altra, salivano dal mare. -TIo, Daniele, guardavo nella mia visione notturna ed ecco, i quattro venti del cielo si abbattevano impetuosamente sul Mar Mediterraneo 4, cTNel primo anno di Baldassàr re di Babilonia, Daniele, mentre era a letto, ebbe un sogno e visioni nella sua mente. Egli scrisse il sogno e ne fece la relazione che dice: ]+3TQuesto Daniele prosperò durante il regno di Dario e il regno di Ciro il Persiano. {*oTEgli salva e libera, fa prodigi e miracoli in cielo e in terra: egli ha liberato Daniele dalle fauci dei leoni". ) TPer mio comando viene promulgato questo decreto: In tutto l'impero a me soggetto si onori e si tema il Dio di Daniele, perché egli è il Dio vivente, che dura in eterno; il suo regno è tale che non sarà mai distrutto e il suo dominio non conosce fine. z(mTAllora il re Dario scrisse a tutti i popoli, nazioni e lingue, che abitano tutta la terra: "Pace e prosperità. '/TQuindi, per ordine del re, fatti venire quegli uomini che avevano accusato Daniele, furono gettati nella fossa dei leoni insieme con i figli e le mogli. Non erano ancor giunti al fondo della fossa, che i leoni si avventarono contro di loro e ne stritolarono tutte le ossa. ;&oTIl re fu pieno di gioia e comandò che Daniele fosse tirato fuori dalla fossa. Appena uscito, non si riscontrò in lui lesione alcuna, poiché egli aveva confidato nel suo Dio. b%=TIl mio Dio ha mandato il suo angelo che ha chiuso le fauci dei leoni ed essi non mi hanno fatto alcun male, perché sono stato trovato innocente davanti a lui; ma neppure contro di te, o re, ho commesso alcun male". 0$[TDaniele rispose: "Re, vivi per sempre. #TQuando fu vicino, chiamò: "Daniele, servo del Dio vivente, il tuo Dio che tu servi con perseveranza ti ha potuto salvare dai leoni?". v"eTLa mattina dopo il re si alzò di buon'ora e sullo spuntar del giorno andò in fretta alla fossa dei leoni. ! TQuindi il re ritornò alla reggia, passò la notte digiuno, non gli fu introdotta alcuna donna e anche il sonno lo abbandonò. C TPoi fu portata una pietra e fu posta sopra la bocca della fossa: il re la sigillò con il suo anello e con l'anello dei suoi grandi, perché niente fosse mutato sulla sorte di Daniele. @yTAllora il re ordinò che si prendesse Daniele e si gettasse nella fossa dei leoni. Il re, rivolto a Daniele, gli disse: "Quel Dio, che tu servi con perseveranza, ti possa salvare!". 8iTMa quegli uomini si riunirono di nuovo presso il re e gli dissero: "Sappi, re, che i Medi e i Persiani hanno per legge che qualunque decreto firmato dal re è irrevocabile". "=TIl re, all'udir queste parole, ne fu molto addolorato e si mise in animo di salvare Daniele e fino al tramonto del sole fece ogni sforzo per liberarlo. 2]T"Ebbene - replicarono al re - Daniele, quel deportato dalla Giudea, non ha alcun rispetto né di te, re, né del tuo decreto: tre volte al giorno fa le sue preghiere". U#T Subito si recarono dal re e gli dissero riguardo al suo divieto: "Non hai tu scritto un decreto che chiunque, da ora a trenta giorni, rivolga supplica a qualsiasi dio o uomo, all'infuori di te, re, sia gettato nella fossa dei leoni?". Il re rispose: "Sì. Il decreto è irrevocabile come lo sono le leggi dei Medi e dei Persiani". jMT Allora quegli uomini accorsero e trovarono Daniele che stava pregando e supplicando il suo Dio. {oT Daniele, quando venne a sapere del decreto del re, si ritirò in casa. Le finestre della sua stanza si aprivano verso Gerusalemme e tre volte al giorno si metteva in ginocchio a pregare e lodava il suo Dio, come era solito fare anche prima. 6gT Allora il re Dario fece scrivere il decreto. #?T Ora, o re, emana il decreto e fallo mettere per iscritto, perché sia irrevocabile, come sono le leggi di Media e di Persia, che non si possono mutare". 6eTTutti i governatori del regno, i magistrati, i sàtrapi, i consiglieri e i capi sono del parere che venga pubblicato un severo decreto del re secondo il quale chiunque, da ora a trenta giorni, rivolga supplica alcuna a qualsiasi dio o uomo all'infuori di te, o re, sia gettato nella fossa dei leoni. veTPerciò quei governatori e i sàtrapi si radunarono presso il re e gli dissero: "Re Dario, vivi per sempre! Tquegli uomini allora pensarono: "Non possiamo trovare altro pretesto per accusare Daniele, se non nella legge del suo Dio". TMa non potendo trovare nessun motivo di accusa né colpa, perché egli era fedele e non aveva niente da farsi rimproverare, TPerciò tanto i governatori che i sàtrapi cercavano il modo di trovar qualche pretesto contro Daniele nell'amministrazione del regno. 7gTOra Daniele era superiore agli altri governatori e ai sàtrapi, perché possedeva uno spirito eccezionale, tanto che il re pensava di metterlo a capo di tutto il suo regno. 5TA capo dei sàtrapi mise tre governatori, di cui uno fu Daniele, ai quali i sàtrapi dovevano render conto perché nessun danno ne soffrisse il re. f GTVolle Dario costituire nel suo regno centoventi sàtrapi e ripartirli per tutte le province. PTDario il Medo ricevette il regno, all'età di circa sessantadue anni. E TIn quella stessa notte Baldassàr re dei Caldei fu ucciso: ' GTAllora, per ordine di Baldassàr, Daniele fu vestito di porpora, ebbe una collana d'oro al collo e con bando pubblico fu dichiarato terzo signore del regno. G TPeres: il tuo regno è diviso e dato ai Medi e ai Persiani". Q TTekel: tu sei stato pesato sulle bilance e sei stato trovato mancante. e CTe questa ne è l'interpretazione: Mene: Dio ha computato il tuo regno e gli ha posto fine. :oTdi cui la lettura è questa: MENE, TEKEL, PERES, PTDa lui fu allora mandata quella mano che ha tracciato quello scritto, )KTAnzi tu hai insolentito contro il Signore del cielo e sono stati portati davanti a te i vasi del suo tempio e in essi avete bevuto tu, i tuoi dignitari, le tue mogli, le tue concubine: tu hai reso lode agli dei d'oro, d'argento, di bronzo, di ferro, di legno, di pietra, i quali non vedono, non odono e non comprendono e non hai glorificato Dio, nelle cui mani è la tua vita e a cui appartengono tutte le tue vie. s_TTu, Baldassàr suo figlio, non hai umiliato il tuo cuore, sebbene tu fossi a conoscenza di tutto questo. 6eTFu cacciato dal consorzio umano e il suo cuore divenne simile a quello delle bestie; la sua dimora fu con gli ònagri e mangiò l'erba come i buoi; il suo corpo fu bagnato dalla rugiada del cielo, finché riconobbe che il Dio altissimo domina sul regno degli uomini, sul quale innalza chi gli piace. TMa, quando il suo cuore si insuperbì e il suo spirito si ostinò nell'alterigia, fu deposto dal trono e gli fu tolta la sua gloria. KTPer questa grandezza che aveva ricevuto, tutti i popoli, nazioni e lingue lo temevano e tremavano davanti a lui: egli uccideva chi voleva, innalzava chi gli piaceva e abbassava chi gli pareva. pYTO re, il Dio altissimo aveva dato a Nabucodònosor tuo padre regno, grandezza, gloria e magnificenza. %CTDaniele rispose al re: "Tieni pure i tuoi doni per te e da' ad altri i tuoi regali: tuttavia io leggerò la scrittura al re e gliene darò la spiegazione.  TOra, mi è stato detto che tu sei esperto nel dare spiegazioni e sciogliere enigmi. Se quindi potrai leggermi questa scrittura e darmene la spiegazione, tu sarai vestito di porpora, porterai al collo una collana d'oro e sarai il terzo signore del regno". !~;TPoco fa sono stati condotti alla mia presenza i saggi e gli astrologi per leggere questa scrittura e darmene la spiegazione, ma non sono stati capaci. }THo inteso dire che tu possiedi lo spirito degli dei santi e che si trova in te luce, intelligenza e sapienza straordinaria. *|MT Fu allora introdotto Daniele alla presenza del re ed egli gli disse: "Sei tu Daniele un deportato dei Giudei, che il re mio padre ha condotto qua dalla Giudea? v{eT Fu riscontrato in questo Daniele, che il re aveva chiamato Baltazzar, uno spirito superiore e tanto accorgimento da interpretare sogni, spiegare detti oscuri, sciogliere enigmi. Si convochi dunque Daniele ed egli darà la spiegazione". z/T C'è nel tuo regno un uomo, in cui è lo spirito degli dei santi. Al tempo di tuo padre si trovò in lui luce, intelligenza e sapienza pari alla sapienza degli dei. Il re Nabucodònosor tuo padre lo aveva fatto capo dei maghi, degli astrologi, dei caldei e degli indovini. Vy%T La regina, alle parole del re e dei suoi grandi, entrò nella sala del banchetto e, rivolta al re, gli disse: "Re, vivi per sempre! I tuoi pensieri non ti spaventino né si cambi il colore del tuo volto. mxST Il re Baldassàr rimase molto turbato e cambiò colore; anche i suoi grandi restarono sconcertati. wTAllora entrarono nella sala tutti i saggi del re, ma non poterono leggere quella scrittura né darne al re la spiegazione. GvTAllora il re si mise a gridare, ordinando che si convocassero gli astrologi, i caldei e gli indovini. Appena vennero, il re disse ai saggi di Babilonia: "Chiunque leggerà quella scrittura e me ne darà la spiegazione sarà vestito di porpora, porterà una collana d'oro al collo e sarà il terzo signore del regno". "u=Til re cambiò d'aspetto: spaventosi pensieri lo assalirono, le giunture dei suoi fianchi si allentarono, i ginocchi gli battevano l'uno contro l'altro. 3t_TIn quel momento apparvero le dita di una mano d'uomo, le quali scrivevano sulla parete della sala reale, di fronte al candelabro. Nel vedere quelle dita che scrivevano, qs[Tmentre bevevano il vino, lodavano gli dei d'oro, d'argento, di bronzo, di ferro, di legno e di pietra. 0rYTFurono quindi portati i vasi d'oro, che erano stati asportati dal tempio di Gerusalemme, e il re, i suoi grandi, le sue mogli e le sue concubine li usarono per bere; q}TQuando Baldassàr ebbe molto bevuto comandò che fossero portati i vasi d'oro e d'argento che Nabucodònosor suo padre aveva asportati dal tempio, che era in Gerusalemme, perché vi bevessero il re e i suoi grandi, le sue mogli e le sue concubine. yp mTIl re Baldassàr imbandì un gran banchetto a mille dei suoi dignitari e insieme con loro si diede a bere vino. =osT"Ora io, Nabucodònosor, lodo, esalto e glorifico il Re del cielo: tutte le sue opere sono verità e le sue vie giustizia; egli può umiliare coloro che camminano nella superbia". nT!In quel tempo tornò in me la conoscenza e con la gloria del regno mi fu restituita la mia maestà e il mio splendore: i miei ministri e i miei prìncipi mi ricercarono e io fui ristabilito nel mio regno e mi fu concesso un potere anche più grande. Vm%T Tutti gli abitanti della terra sono, davanti a lui, come un nulla; egli dispone come gli piace delle schiere del cielo e degli abitanti della terra. Nessuno può fermargli la mano e dirgli: Che cosa fai? ~luT"Ma finito quel tempo, io Nabucodònosor alzai gli occhi al cielo e la ragione tornò in me e benedissi l'Altissimo; lodai e glorificai colui che vive in eterno, la cui potenza è potenza eterna e il cui regno è di generazione in generazione. kTIn quel momento stesso si adempì la parola sopra Nabucodònosor. Egli fu cacciato dal consorzio umano, mangiò l'erba come i buoi e il suo corpo fu bagnato dalla rugiada del cielo: il pelo gli crebbe come le penne alle aquile e le unghie come agli uccelli. jTSarai cacciato dal consorzio umano e la tua dimora sarà con le bestie della terra; ti pascerai d'erba come i buoi e passeranno sette tempi su di te, finché tu riconosca che l'Altissimo domina sul regno degli uomini e che egli lo dà a chi vuole". i!TQueste parole erano ancora sulle labbra del re, quando una voce venne dal cielo: "A te io parlo, re Nabucodònosor: il regno ti è tolto! $hATil re prese a dire: "Non è questa la grande Babilonia che io ho costruito come reggia per la gloria della mia maestà, con la forza della mia potenza?". Vg%TDodici mesi dopo, passeggiando sopra la terrazza della reggia di Babilonia, ;fqTTutte queste cose avvennero al re Nabucodònosor. CeTPerciò, re, accetta il mio consiglio: sconta i tuoi peccati con l'elemosina e le tue iniquità con atti di misericordia verso gli afflitti, perché tu possa godere lunga prosperità". CdTL'ordine che è stato dato di lasciare il ceppo con le radici dell'albero significa che il tuo regno ti sarà ristabilito, quando avrai riconosciuto che al Cielo appartiene il dominio. ,cQTTu sarai cacciato dal consorzio umano e la tua dimora sarà con le bestie della terra; ti pascerai d'erba come i buoi e sarai bagnato dalla rugiada del cielo; sette tempi passeranno su di te, finché tu riconosca che l'Altissimo domina sul regno degli uomini e che egli lo dà a chi vuole. bTquesta, o re, ne è la spiegazione e questo è il decreto dell'Altissimo, che deve essere eseguito sopra il re, mio signore: paYTChe il re abbia visto un vigilante, un santo che scendeva dal cielo e diceva: Tagliate l'albero, spezzatelo, però lasciate nella terra il ceppo delle sue radici legato con catene di ferro e di bronzo fra l'erba della campagna e sia bagnato dalla rugiada del cielo e abbia sorte comune con le bestie della terra, finché sette tempi siano passati su di lui, %`CTsei tu, re, che sei diventato grande e forte; la tua grandezza è cresciuta, è giunta al cielo e il tuo dominio si è esteso sino ai confini della terra. O_Te le cui foglie erano belle e i suoi frutti abbondanti e in cui c'era da mangiare per tutti e sotto il quale dimoravano le bestie della terra e sui cui rami facevano il nido gli uccelli del cielo, ^wTL'albero che tu hai visto, grande e robusto, la cui cima giungeva fino al cielo e si poteva vedere da tutta la terra 2]]TAllora Daniele, chiamato Baltazzar, rimase per qualche tempo confuso e turbato dai suoi pensieri. Ma il re gli si rivolse: "Baltazzar, il sogno non ti turbi e neppure la sua spiegazione". Rispose Baltazzar: "Signor mio, valga il sogno per i tuoi nemici e la sua spiegazione per i tuoi avversari. y\kTQuesto è il sogno, che io, re Nabucodònosor, ho fatto. Ora tu, Baltazzar, dammene la spiegazione. Tu puoi darmela, perché, mentre fra tutti i saggi del mio regno nessuno me ne spiega il significato, in te è lo spirito degli dei santi. q[[TCosì è deciso per sentenza dei vigilanti e secondo la parola dei santi. Così i viventi sappiano che l'Altissimo domina sul regno degli uomini e che egli lo può dare a chi vuole e insediarvi anche il più piccolo degli uomini". }ZsT Si muti il suo cuore e invece di un cuore umano gli sia dato un cuore di bestia: sette tempi passeranno su di lui. WY'T Lasciate però nella terra il ceppo con le radici, legato con catene di ferro e di bronzo fra l'erba della campagna. Sia bagnato dalla rugiada del cielo e la sua sorte sia insieme con le bestie sui prati. /XWT e gridò a voce alta: "Tagliate l'albero e stroncate i suoi rami: scuotete le foglie, disperdetene i frutti: fuggano le bestie di sotto e gli uccelli dai suoi rami. WT Mentre nel mio letto stavo osservando le visioni che mi passavano per la mente, ecco un vigilante, un santo, scese dal cielo rV]T I suoi rami erano belli e i suoi frutti abbondanti e vi era in esso da mangiare per tutti. Le bestie della terra si riparavano alla sua ombra e gli uccelli del cielo facevano il nido fra i suoi rami; di lui si nutriva ogni vivente. ~UuTQuell'albero era grande, robusto, la sua cima giungeva al cielo e si poteva vedere fin dall'estremità della terra. $TATLe visioni che mi passarono per la mente, mentre stavo a letto, erano queste: Io stavo guardando ed ecco un albero di grande altezza in mezzo alla terra. RSTdicendo: "Baltazzar, principe dei maghi, poiché io so che lo spirito degli dei santi è in te e che nessun segreto ti è difficile, ecco le visioni che ho avuto in sogno: tu dammene la spiegazione". R-TInfine mi si presentò Daniele, chiamato Baltazzar dal nome del mio dio, un uomo in cui è lo spirito degli dei santi, e gli raccontai il sogno QTAllora vennero i maghi, gli astrologi, i caldei e gli indovini, ai quali esposi il sogno, ma non me ne potevano dare la spiegazione. P'TFeci un decreto con cui ordinavo che tutti i saggi di Babilonia fossero condotti davanti a me, per farmi conoscere la spiegazione del sogno. #O?Tquando ebbi un sogno che mi spaventò. Le immaginazioni che mi vennero mentre ero nel mio letto e le visioni che mi passarono per la mente mi turbarono. IN TIo Nabucodònosor ero tranquillo in casa e felice nella reggia, &METdQuanto sono grandi i suoi prodigi e quanto straordinarie le sue meraviglie! Il suo regno è un regno eterno e il suo dominio di generazione in generazione. mLSTcM'è parso opportuno rendervi noti i prodigi e le meraviglie che il Dio altissimo ha fatto per me. vKeTbIl re Nabucodònosor a tutti i popoli, nazioni e lingue, che abitano in tutta la terra: Pace e prosperità! pJYTaDa allora il re promosse Sadrach, Mesach e Abdenego a cariche pubbliche nella provincia di Babilonia. I-T`Perciò io decreto che chiunque, a qualsiasi popolo, nazione o lingua appartenga, proferirà offesa contro il Dio di Sadrach, Mesach e Abdenego, sia tagliato a pezzi e la sua casa sia ridotta a un mucchio di rovine, poiché nessun altro dio può in tal maniera liberare". 0HYT_Nabucodònosor prese a dire: "Benedetto il Dio di Sadrach, Mesach e Abdenego, il quale ha mandato il suo angelo e ha liberato i servi che hanno confidato in lui; hanno trasgredito il comando del re e hanno esposto i loro corpi per non servire e per non adorare alcun altro dio che il loro Dio. OGT^Quindi i satrapi, i prefetti, i governatori e i ministri del re si radunarono e, guardando quegli uomini, videro che sopra i loro corpi il fuoco non aveva avuto nessun potere; che neppure un capello del loro capo era stato bruciato e i loro mantelli non erano stati toccati e neppure l'odore del fuoco era penetrato in essi. kFOT]Allora Nabucodònosor si accostò alla bocca della fornace con il fuoco acceso e prese a dire: "Sadrach, Mesach, Abdenego, servi del Dio altissimo, uscite, venite fuori". Allora Sadrach, Mesach e Abdenego uscirono dal fuoco. EEE%DD3CBBB>V>=~<<5;;7::19998k770666#555,4y4 332211 00]0 // .---,q++E**)((m''*&q&!%%_$$#h""U!i VTePON%uEp:u;>^lJ 9 .  . 9n8c@5Mc^Devasterò le sue viti e i suoi fichi, di cui essa diceva: "Ecco il dono che mi han dato i miei amanti". La ridurrò a una sterpaglia e a un pascolo di animali selvatici. eLC^ Farò cessare tutte le sue gioie, le feste, i noviluni, i sabati, tutte le sue solennità. mKS^ Scoprirò allora le sue vergogne agli occhi dei suoi amanti e nessuno la toglierà dalle mie mani. 1J[^ Perciò anch'io tornerò a riprendere il mio grano, a suo tempo, il mio vino nuovo nella sua stagione; ritirerò la lana e il lino che dovevan coprire le sue nudità. wIg^ Non capì che io le davo grano, vino nuovo e olio e le prodigavo l'argento e l'oro che hanno usato per Baal. +HO^ Inseguirà i suoi amanti, ma non li raggiungerà, li cercherà senza trovarli. Allora dirà: "Ritornerò al mio marito di prima perché ero più felice di ora". Gw^Perciò ecco, ti sbarrerò la strada di spine e ne cingerò il recinto di barriere e non ritroverà i suoi sentieri. bF=^La loro madre si è prostituita, la loro genitrice si è coperta di vergogna. Essa ha detto: "Seguirò i miei amanti, che mi danno il mio pane e la mia acqua, la mia lana, il mio lino, il mio olio e le mie bevande". KE^I suoi figli non li amerò, perché sono figli di prostituzione. D1^altrimenti la spoglierò tutta nuda e la renderò come quando nacque e la ridurrò a un deserto, come una terra arida, e la farò morire di sete. QC^Accusate vostra madre, accusatela, perché essa non è più mia moglie e io non sono più suo marito! Si tolga dalla faccia i segni delle sue prostituzioni e i segni del suo adulterio dal suo petto; PB^Dite ai vostri fratelli: "Popolo mio" e alle vostre sorelle: "Amata". -AS^I figli di Giuda e i figli d'Israele si riuniranno insieme, si daranno un unico capo e saliranno dal proprio territorio, perché grande sarà il giorno di Izreel! A@ }^Il numero degli Israeliti sarà come la sabbia del mare, che non si può misurare né contare. Invece di sentirsi dire: "Non siete mio popolo", saranno chiamati figli del Dio vivente. y? m^ E il Signore disse a Osea: "Chiamalo Non-mio-popolo, perché voi non siete mio popolo e io non esisto per voi". M> ^Dopo aver divezzato Non-amata, Gomer concepì e partorì un figlio. *= O^Invece io amerò la casa di Giuda e saranno salvati dal Signore loro Dio; non li salverò con l'arco, con la spada, con la guerra, né con cavalli o cavalieri". 4< c^La donna concepì di nuovo e partorì una figlia e il Signore disse a Osea: "Chiamala Non-amata, perché non amerò più la casa d'Israele, non ne avrò più compassione. N; ^In quel giorno io spezzerò l'arco d'Israele nella valle di Izreel". &: G^E il Signore disse a Osea: "Chiamalo Izreel, perché tra poco vendicherò il sangue di Izreel sulla casa di Ieu e porrò fine al regno della casa d'Israele. b9 ?^Egli andò a prendere Gomer, figlia di Diblàim: essa concepì e gli partorì un figlio. O8 ^Quando il Signore cominciò a parlare a Osea, gli disse: "Va', prenditi in moglie una prostituta e abbi figli di prostituzione, poiché il paese non fa che prostituirsi allontanandosi dal Signore". /7 [^Parola del Signore rivolta a Osea figlio di Beeri, al tempo di Ozia, di Iotam, di Acaz, di Ezechia, re di Giuda, e al tempo di Geroboamo figlio di Ioas, re d'Israele. 6#T*Poi fece uscire Daniele dalla fossa e vi fece gettare coloro che volevano la sua rovina ed essi furono subito divorati sotto i suoi occhi. z5mT)Allora esclamò ad alta voce: "Grande tu sei, Signore Dio di Daniele, e non c'è altro dio all'infuori di te!". p4YT(Il settimo giorno il re andò per piangere Daniele e giunto alla fossa guardò e vide Daniele seduto. s3_T'Alzatosi, Daniele si mise a mangiare, mentre l'angelo di Dio riportava subito Abacuc nel luogo di prima. e2CT&Daniele esclamò: "Dio, ti sei ricordato di me e non hai abbandonato coloro che ti amano". S1T%Gridò Abacuc: "Daniele, Daniele, prendi il cibo che Dio ti ha mandato". !0;T$Allora l'angelo del Signore lo prese per i capelli e con la velocità del vento lo trasportò in Babilonia e lo posò sull'orlo della fossa dei leoni. `/9T#Ma Abacuc rispose: "Signore, Babilonia non l'ho mai vista e la fossa non la conosco". l.QT"L'angelo del Signore gli disse: "Porta questo cibo a Daniele in Babilonia nella fossa dei leoni". --ST!Si trovava allora in Giudea il profeta Abacuc il quale aveva fatto una minestra e spezzettato il pane in un recipiente e andava a portarlo nel campo ai mietitori. /,WT Nella fossa vi erano sette leoni, ai quali venivano dati ogni giorno due cadaveri e due pecore: ma quella volta non fu dato loro niente perché divorassero Daniele. N+TEd essi lo gettarono nella fossa dei leoni, dove rimase sei giorni. o*WTQuando il re vide che lo assalivano con violenza, costretto dalla necessità consegnò loro Daniele. e)CTAndarono da lui dicendo: "Consegnaci Daniele, altrimenti uccidiamo te e la tua famiglia!". H( TQuando i Babilonesi lo seppero, ne furono molto indignati e insorsero contro il re, dicendo: "Il re è diventato Giudeo: ha distrutto Bel, ha ucciso il drago, ha messo a morte i sacerdoti". P'TDaniele prese allora pece, grasso e peli e li fece cuocere insieme, poi ne preparò focacce e le gettò in bocca al drago che le inghiottì e scoppiò; quindi soggiunse: "Ecco che cosa adoravate!". ,&STSoggiunse il re: "Te lo permetto". +%OTDaniele rispose: "Io adoro il Signore mio Dio, perché egli è il Dio vivente; se tu me lo permetti, o re, io, senza spada e senza bastone, ucciderò il drago". f$ETIl re disse a Daniele: "Non potrai dire che questo non è un dio vivente; adoralo, dunque". <#sTVi era un gran drago e i Babilonesi lo veneravano. {"oTQuindi il re li fece mettere a morte, consegnò Bel in potere di Daniele che lo distrusse insieme con il tempio. 3!_TAcceso d'ira, fece arrestare i sacerdoti con le mogli e i figli; gli furono mostrate le porte segrete per le quali entravano a consumare quanto si trovava sulla tavola. E TIl re disse: "Vedo orme d'uomini, di donne e di ragazzi!". TDaniele sorrise e, trattenendo il re perché non entrasse, disse: "Guarda il pavimento ed esamina di chi sono quelle orme". r]TAperta la porta, il re guardò la tavola ed esclamò: "Tu sei grande, Bel, e nessun inganno è in te!". U#TIl re domandò: "Sono intatti i sigilli, Daniele?". "Intatti, re" rispose. =uTDi buon mattino il re si alzò, come anche Daniele. wgTI sacerdoti vennero di notte, secondo il loro consueto, con le mogli, i figli, e mangiarono e bevvero tutto. jMTDaniele ordinò ai servi del re di portare un po' di cenere e la sparsero su tutto il pavimento del tempio alla presenza soltanto del re; poi uscirono, chiusero la porta, la sigillarono con l'anello del re e se ne andarono. T!T Dopo che essi se ne furono andati, il re fece porre i cibi davanti a Bel: %CT Essi però non se ne preoccuparono perché avevano praticato un passaggio segreto sotto la tavola per il quale passavano abitualmente e consumavano tutto. ET e i sacerdoti di Bel gli dissero: "Ecco, noi usciamo di qui e tu, re, disponi le vivande e mesci il vino temperato; poi chiudi la porta e sigillala con il tuo anello. Se domani mattina, venendo, tu riscontrerai che tutto non è stato mangiato da Bel, moriremo noi, altrimenti morirà Daniele che ci ha calunniati". =uT Il re si recò insieme con Daniele al tempio di Bel T Daniele disse al re: "Sia fatto come tu hai detto". I sacerdoti di Bel erano settanta, senza contare le mogli e i figli. gGTIl re s'indignò e convocati i sacerdoti di Bel, disse loro: "Se voi non mi dite chi è che mangia tutto questo cibo, morirete; se invece mi proverete che è Bel che lo mangia, morirà Daniele, perché ha insultato Bel". +TRispose Daniele ridendo: "Non t'ingannare, o re: quell'idolo di dentro è d'argilla e di fuori è di bronzo e non ha mai mangiato né bevuto". q[T"Non credi tu - aggiunse il re - che Bel sia un dio vivo? Non vedi quanto beve e mangia ogni giorno?". (ITDaniele rispose: "Io non adoro idoli fatti da mani d'uomo, ma soltanto il Dio vivo che ha fatto il cielo e la terra e che è signore di ogni essere vivente". $ATAnche il re venerava questo idolo e andava ogni giorno ad adorarlo. Daniele però adorava il suo Dio e perciò il re gli disse: "Perché non adori Bel?". 1TI Babilonesi avevano un idolo chiamato Bel, al quale offrivano ogni giorno dodici sacchi di fior di farina, quaranta pecore e sei barili di vino. ^5TOra Daniele viveva accanto al re, ed era il più onorato di tutti gli amici del re. \  3TIl re Astiage si riunì ai suoi padri e gli succedette nel regno Ciro il Persiano. L T @Da quel giorno in poi Daniele divenne grande di fronte al popolo. 4 aT ?Chelkìa e sua moglie resero grazie a Dio per la figlia Susanna insieme con il marito Ioakim e tutti i suoi parenti, per non aver trovato in lei nulla di men che onesto. h IT >e applicando la legge di Mosè li fece morire. In quel giorno fu salvato il sangue innocente. R T =Poi insorgendo contro i due anziani, ai quali Daniele aveva fatto confessare con la loro bocca di aver deposto il falso, fece loro subire la medesima pena alla quale volevano assoggettare il prossimo pYT T ,Ma notizie dall'oriente e dal settentrione lo turberanno: egli partirà con grande ira per distruggere e disperdere molti. =T +S'impadronirà di tesori d'oro e d'argento e di tutte le cose preziose d'Egitto: i Libi e gli Etiopi saranno al suo seguito. M<T *Metterà così la mano su molti paesi; neppure l'Egitto scamperà. !;;T )Entrerà anche in quella magnifica terra e molti paesi soccomberanno. Questi però scamperanno dalla sua mano: Edom, Moab e gran parte degli Ammoniti. X:)T (Al tempo della fine il re del mezzogiorno si scontrerà con lui e il re del settentrione gli piomberà addosso, come turbine, con carri, con cavalieri e molte navi; entrerà nel suo territorio invadendolo. :9mT 'Nel nome di quel dio straniero attaccherà le fortezze e colmerà di onori coloro che lo riconosceranno: darà loro il potere su molti e distribuirà loro terre in ricompensa. 87T &Onorerà invece il dio delle fortezze: onorerà, con oro e argento, con gemme e con cose preziose, un dio che i suoi padri non hanno mai conosciuto. 73T %Egli non si curerà neppure delle divinità dei suoi padri né del dio amato dalle donne, né di altro dio, poiché egli si esalterà sopra tutti. q6[T $Il re dunque farà ciò che vuole, s'innalzerà, si magnificherà sopra ogni dio e proferirà cose inaudite contro il Dio degli dei e avrà successo finché non sarà colma l'ira; poiché ciò che è stato determinato si compirà. +5OT #Alcuni saggi cadranno perché fra di loro ve ne siano di quelli purificati, lavati, resi candidi fino al tempo della fine, che dovrà venire al tempo stabilito. r4]T "Mentre così cadranno, riceveranno un po' di aiuto: molti però si uniranno a loro ma senza sincerità. #3?T !I più saggi tra il popolo ammaestreranno molti, ma cadranno di spada, saranno dati alle fiamme, condotti in schiavitù e saccheggiati per molti giorni. 2%T Con lusinghe egli sedurrà coloro che avranno apostatato dall'alleanza, ma quanti riconoscono il proprio Dio si fortificheranno e agiranno. )1KT Forze da lui armate si muoveranno a profanare il santuario della cittadella, aboliranno il sacrificio quotidiano e vi metteranno l'abominio della desolazione. v0eT Verranno contro lui navi dei Kittìm ed egli si sentirà scoraggiato e tornerà indietro. Si volgerà infuriato e agirà contro la santa alleanza, e nel suo ritorno se la intenderà con coloro che avranno abbandonato la santa alleanza. /T Al tempo determinato verrà di nuovo contro il paese del mezzogiorno, ma quest'ultima impresa non riuscirà come la prima. *.MT Egli ritornerà nel suo paese con grandi ricchezze e con in cuore l'avversione alla santa alleanza: agirà secondo i suoi piani e poi ritornerà nel suo paese. R-T I due re non penseranno che a farsi del male a vicenda e seduti alla stessa tavola parleranno con finzione, ma senza riuscire nei reciproci intenti, perché li attenderà la fine, al tempo stabilito. {,oT i suoi stessi commensali saranno causa della sua rovina; il suo esercito sarà travolto e molti cadranno uccisi. +wT La sua potenza e il suo ardire lo spingeranno contro il re del mezzogiorno con un grande esercito e il re del mezzogiorno verrà a battaglia con un grande e potente esercito, ma non potrà resistere, perché si ordiranno congiure contro di lui: *T Entrerà di nascosto nei luoghi più fertili della provincia e farà cose che né i suoi padri né i padri dei suoi padri osarono fare; distribuirà alla sua gente preda, spoglie e ricchezze e ordirà progetti contro le fortezze, ma ciò fino ad un certo tempo. )T Non appena sarà stata stipulata un'alleanza con lui, egli agirà con la frode, crescerà e si consoliderà con poca gente. j(MT Le forze armate saranno annientate davanti a lui e sarà stroncato anche il capo dell'alleanza. 'wT Gli succederà poi un uomo abbietto, privo di dignità regale: verrà di nascosto e occuperà il regno con la frode. 6&eT Sorgerà quindi al suo posto uno che manderà esattori nella terra perla del suo regno, ma in pochi giorni sarà stroncato, non nel furore di una rivolta né in battaglia. d%AT Si volgerà poi verso le fortezze del proprio paese, ma inciamperà, cadrà, scomparirà. $1T Poi volgerà le mire alle isole e ne prenderà molte, ma un comandante straniero farà cessare la sua arroganza, facendola ricadere sopra di lui. M#T Quindi si proporrà di occupare tutto il regno del re del mezzogiorno, stipulerà un'alleanza con lui e gli darà sua figlia per rovinarlo, ma ciò non riuscirà e non raggiungerà il suo scopo. "-T L'invasore farà ciò che vuole e nessuno gli si potrà opporre; si stabilirà in quella magnifica terra e la distruzione sarà nelle sue mani. \!1T Il re del settentrione verrà, costruirà terrapieni e occuperà una città ben fortificata. Le forze del mezzogiorno, con truppe scelte, non potranno resistere, mancherà loro la forza per opporre resistenza.  3T In quel tempo molti si alzeranno contro il re del mezzogiorno e uomini violenti del tuo popolo insorgeranno per adempiere la visione, ma cadranno. ;oT Il re del settentrione di nuovo metterà insieme un grande esercito, più grande di quello di prima, e dopo qualche anno avanzerà con un grande esercito e con grande apparato. /T il quale dopo aver disfatto quell'esercito si gonfierà d'orgoglio, ma pur avendo abbattuto decine di migliaia, non per questo sarà più forte. :mT Il re del mezzogiorno, inasprito, uscirà per combattere con il re del settentrione, che si muoverà con un grande esercito, ma questo cadrà in potere del re del mezzogiorno, lQT Poi suo figlio si preparerà alla guerra, raccogliendo una moltitudine di grandi eserciti, con i quali avanzerà come una inondazione: attraverserà il paese per attaccare di nuovo battaglia e giungere sino alla sua fortezza. [/T Questi muoverà contro il re del mezzogiorno, ma se ne ritornerà nel suo paese. MT Condurrà in Egitto i loro dei con le loro immagini e i loro preziosi oggetti d'oro e d'argento, come preda di guerra, poi per qualche anno si asterrà dal contendere con il re del settentrione. PT In quel tempo, da un germoglio delle sue radici sorgerà uno, al posto di costui, e verrà con un esercito e avanzerà contro le fortezze del re del settentrione, le assalirà e se ne impadronirà. /WT Dopo qualche anno faranno alleanza e la figlia del re del mezzogiorno verrà al re del settentrione per fare la pace, ma non potrà mantenere la forza del suo braccio e non resisterà né lei né la sua discendenza e sarà condannata a morte insieme con i suoi seguaci, il figlio e il marito. wT Il re del mezzogiorno diverrà potente e uno dei suoi capitani sarà più forte di lui e il suo impero sarà grande.  T ma appena si sarà affermato, il suo regno verrà smembrato e diviso ai quattro venti del cielo, ma non fra i suoi discendenti né con la stessa forza che egli possedeva; il suo regno sarà infatti smembrato e dato ad altri anziché ai suoi discendenti. veT Sorgerà quindi un re potente e valoroso, il quale dominerà sopra un grande impero e farà ciò che vuole; }sT Ed ora io ti manifesterò la verità. Ecco, vi saranno ancora tre re in Persia: poi il quarto acquisterà ricchezze superiori a tutti gli altri e dopo essersi reso potente con le ricchezze, muoverà con tutti i suoi contro il regno di Grecia. ` ;T e io, nell'anno primo di Dario, mi tenni presso di lui per dargli rinforzo e sostegno. T Io ti dichiarerò ciò che è scritto nel libro della verità. Nessuno mi aiuta in questo se non Michele, il vostro principe .UT Allora mi disse: "Sai tu perché io sono venuto da te? Ora tornerò di nuovo a lottare con il principe di Persia, poi uscirò ed ecco verrà il principe di Grecia. Y+T e mi disse: "Non temere, uomo prediletto, pace a te, riprendi forza, rinfrancati". Mentre egli parlava con me, io mi sentii ritornare le forze e dissi: "Parli il mio signore perché tu mi hai ridato forza". KT Allora di nuovo quella figura d'uomo mi toccò, mi rese le forze "=T Come potrebbe questo servo del mio signore parlare con il mio signore, dal momento che non è rimasto in me alcun vigore e mi manca anche il respiro?". i KT Ed ecco uno con sembianze di uomo mi toccò le labbra: io aprii la bocca e parlai e dissi a colui che era in piedi davanti a me: "Signor mio, nella visione i miei dolori sono tornati su di me e ho perduto tutte le energie. ^ 5T Mentre egli parlava con me in questa maniera, chinai la faccia a terra e ammutolii.  %T ora sono venuto per farti intendere ciò che avverrà al tuo popolo alla fine dei giorni, poiché c'è ancora una visione per quei giorni". K T Ma il principe del regno di Persia mi si è opposto per ventun giorni: però Michele, uno dei primi prìncipi, mi è venuto in aiuto e io l'ho lasciato là presso il principe del re di Persia; S T Egli mi disse: "Non temere, Daniele, poiché fin dal primo giorno in cui ti sei sforzato di intendere, umiliandoti davanti a Dio, le tue parole sono state ascoltate e io sono venuto per le tue parole. V%T Poi egli mi disse: "Daniele, uomo prediletto, intendi le parole che io ti rivolgo, alzati in piedi, poiché ora sono stato mandato a te". Quando mi ebbe detto questo, io mi alzai in piedi tutto tremante. zmT Ed ecco, una mano mi toccò e tutto tremante mi fece alzare sulle ginocchia, appoggiato sulla palma delle mani. |qT Udii il suono delle sue parole, ma, appena udito il suono delle sue parole, caddi stordito con la faccia a terra. )T Io rimasi solo a contemplare quella grande visione, mentre mi sentivo senza forze; il mio colorito si fece smorto e mi vennero meno le forze. 'GT Soltanto io, Daniele, vidi la visione, mentre gli uomini che erano con me non la videro, ma un gran terrore si impadronì di loro e fuggirono a nascondersi. }sT il suo corpo somigliava a topazio, la sua faccia aveva l'aspetto della folgore, i suoi occhi erano come fiamme di fuoco, le sue braccia e le gambe somigliavano a bronzo lucente e il suono delle sue parole pareva il clamore di una moltitudine. pYT alzai gli occhi e guardai ed ecco un uomo vestito di lino, con ai fianchi una cintura d'oro di Ufàz; kOT Il giorno ventiquattro del primo mese, mentre stavo sulla sponda del gran fiume, cioè il Tigri, !T non mangiai cibo prelibato, non mi entrò in bocca né carne né vino e non mi unsi d'unguento finché non furono compiute tre settimane. GT In quel tempo io, Daniele, feci penitenza per tre settimane, K~ T L'anno terzo di Ciro re dei Persiani, fu rivelata una parola a Daniele, chiamato Baltazzar. Vera è la parola e la lotta è grande. Egli comprese la parola e gli fu dato d'intendere la visione. }#T Egli stringerà una forte alleanza con molti per una settimana e, nello spazio di metà settimana, farà cessare il sacrificio e l'offerta; sull'ala del tempio porrà l'abominio della desolazione e ciò sarà sino alla fine, fino al termine segnato sul devastatore". w|gT Dopo sessantadue settimane, un consacrato sarà soppresso senza colpa in lui; il popolo di un principe che verrà distruggerà la città e il santuario; la sua fine sarà un'inondazione e, fino alla fine, guerra e desolazioni decretate. {T Sappi e intendi bene, da quando uscì la parola sul ritorno e la ricostruzione di Gerusalemme fino a un principe consacrato, vi saranno sette settimane. Durante sessantadue settimane saranno restaurati, riedificati piazze e fossati, e ciò in tempi angosciosi. z{T Settanta settimane sono fissate per il tuo popolo e per la tua santa città per mettere fine all'empietà, mettere i sigilli ai peccati, espiare l'iniquità, portare una giustizia eterna, suggellare visione e profezia e ungere il Santo dei santi. ?ywT Fin dall'inizio delle tue suppliche è uscita una parola e io sono venuto per annunziartela, poiché tu sei un uomo prediletto. Ora sta' attento alla parola e comprendi la visione: dxAT Egli mi rivolse questo discorso: "Daniele, sono venuto per istruirti e farti comprendere. C~~)}}Q||{{;zzDyzy!xwwMv~vuUttssusrqqqponymmmTll!kkWjj7ii+hhNggjgfMee ddc`bb-aaqa)``L__*^^?]]#\\[["ZZ'YXX6WWVV3UU@TT|=<uhDavanti a lui un fuoco divora e dietro a lui brucia una fiamma. Come il giardino dell'Eden è la terra davanti a lui e dietro a lui è un deserto desolato, non resta alcun avanzo. fEhgiorno di tenebra e di caligine, giorno di nube e di oscurità. Come l'aurora, si spande sui monti un popolo grande e forte; come questo non ce n'è stato mai e non ce ne sarà dopo, per gli anni futuri di età in età. * OhSuonate la tromba in Sion e date l'allarme sul mio santo monte! Tremino tutti gli abitanti della regione perché viene il giorno del Signore, perché è vicino,   hAnche le bestie della terra sospirano a te, perché sono secchi i corsi d'acqua e il fuoco ha divorato i pascoli della steppa.  hA te, Signore, io grido perché il fuoco ha divorato i pascoli della steppa e la vampa ha bruciato tutti gli alberi della campagna.  hCome geme il bestiame! Vanno errando le mandrie dei buoi, perché non hanno più pascoli; anche i greggi di pecore vanno in rovina.   hSono marciti i semi sotto le loro zolle, i granai sono vuoti, distrutti i magazzini, perché è venuto a mancare il grano. s  ahNon è forse scomparso il cibo davanti ai nostri occhi e la letizia e la gioia dalla casa del nostro Dio? s  ahAhimè, quel giorno! È infatti vicino il giorno del Signore e viene come uno sterminio dall'Onnipotente. (  KhProclamate un digiuno, convocate un'assemblea, adunate gli anziani e tutti gli abitanti della regione nella casa del Signore vostro Dio, e gridate al Signore: K h Cingete il cilicio e piangete, o sacerdoti, urlate, ministri dell'altare, venite, vegliate vestiti di sacco, ministri del mio Dio, poiché priva d'offerta e libazione è la casa del vostro Dio. & Gh La vite è seccata, il fico inaridito, il melograno, la palma, il melo, tutti gli alberi dei campi sono secchi, è inaridita la gioia tra i figli dell'uomo.  h Affliggetevi, contadini, alzate lamenti, vignaiuoli, per il grano e per l'orzo, perché il raccolto dei campi è perduto.  )h Devastata è la campagna, piange la terra, perché il grano è devastato, è venuto a mancare il vino nuovo, è esaurito il succo dell'olivo. s ah Sono scomparse offerta e libazione dalla casa del Signore; fanno lutto i sacerdoti, ministri del Signore. b ?hPiangi, come una vergine che si è cinta di sacco per il fidanzato della sua giovinezza.  +hHa fatto delle mie viti una desolazione e tronconi delle piante di fico; li ha tutti scortecciati e abbandonati, i loro rami appaiono bianchi.  yhPoiché è venuta contro il mio paese una nazione potente, senza numero, che ha denti di leone, mascelle di leonessa. z ohSvegliatevi, ubriachi, e piangete, voi tutti che bevete vino, urlate per il vino nuovo che vi è tolto di bocca.  +hL'avanzo della cavalletta l'ha divorato la locusta, l'avanzo della locusta l'ha divorato il bruco, l'avanzo del bruco l'ha divorato il grillo. o~ YhRaccontatelo ai vostri figli e i figli vostri ai loro figli e i loro figli alla generazione seguente. } 5hUdite questo, anziani, porgete l'orecchio, voi tutti abitanti della regione. Accadde mai cosa simile ai giorni vostri o ai giorni dei vostri padri? ?| }hParola del Signore, rivolta a Gioele figlio di Petuèl. 3{_^ Chi è saggio comprenda queste cose, chi ha intelligenza le comprenda; poiché rette sono le vie del Signore, i giusti camminano in esse, mentre i malvagi v'inciampano. z7^ Efraim, che ha ancora in comune con gl'idoli? Io l'esaudisco e veglio su di lui; io sono come un cipresso sempre verde, grazie a me si trova frutto. y^Ritorneranno a sedersi alla mia ombra, faranno rivivere il grano, coltiveranno le vigne, famose come il vino del Libano. cx?^si spanderanno i suoi germogli e avrà la bellezza dell'olivo e la fragranza del Libano. twa^Sarò come rugiada per Israele; esso fiorirà come un giglio e metterà radici come un albero del Libano, wvg^Io li guarirò dalla loro infedeltà, li amerò di vero cuore, poiché la mia ira si è allontanata da loro. 0uY^Assur non ci salverà, non cavalcheremo più su cavalli, né chiameremo più dio nostro l'opera delle nostre mani, poiché presso di te l'orfano trova misericordia". #t?^Preparate le parole da dire e tornate al Signore; ditegli: "Togli ogni iniquità: accetta ciò che è bene e ti offriremo il frutto delle nostre labbra. as;^Torna dunque, Israele, al Signore tuo Dio, poiché hai inciampato nella tua iniquità. r ^Samaria espierà, perché si è ribellata al suo Dio. Periranno di spada, saranno sfracellati i bambini; le donne incinte sventrate. mqS^ Efraim prosperi pure in mezzo ai fratelli: verrà il vento d'oriente, si alzerà dal deserto il soffio del Signore e farà inaridire le sue sorgenti, farà seccare le sue fonti, distruggerà il tesoro di tutti i vasi preziosi. 9pk^ Li strapperò di mano agli inferi, li riscatterò dalla morte? Dov'è, o morte, la tua peste? Dov'è, o inferi, il vostro sterminio? La compassione è nascosta ai miei occhi. o%^ Dolori di partoriente lo sorprenderanno, ma egli è figlio privo di senno, poiché non si presenta a suo tempo all'uscire dal seno materno. \n1^ L'iniquità di Efraim è chiusa in luogo sicuro, il suo peccato è ben custodito. Fm^ Ti ho dato un re nella mia ira e con sdegno te lo riprendo. l%^ Dov'è ora il tuo re, che ti possa salvare? Dove sono i capi in tutte le tue città e i governanti di cui dicevi: "Dammi un re e dei capi"? Fk^ Io ti distruggerò, Israele, e chi potrà venirti in aiuto? "j=^ li assalirò come un'orsa privata dei figli, spezzerò l'involucro del loro cuore, li divorerò come una leonessa; li sbraneranno le bestie selvatiche. [i/^ Perciò io sarò per loro come un leone, come un leopardo li spierò per la via, hy^ Nel loro pascolo si sono saziati, si sono saziati e il loro cuore si è inorgoglito, per questo mi hanno dimenticato. >gw^ Io ti ho protetto nel deserto, in quell'arida terra. f^ Eppure io sono il Signore tuo Dio fin dal paese d'Egitto, non devi conoscere altro Dio fuori di me, non c'è salvatore fuori di me. e3^ Perciò saranno come nube del mattino, come rugiada che all'alba svanisce, come pula lanciata lontano dall'aia, come fumo che esce dalla finestra. Hd ^ Tuttavia continuano a peccare e con il loro argento si sono fatti statue fuse, idoli di loro invenzione, tutti lavori di artigiani. Dicono: "Offri loro sacrifici" e mandano baci ai vitelli. c y^ Quando Efraim parlava, incuteva terrore, era un principe in Israele. Ma si è reso colpevole con Baal ed è decaduto. b^ Efraim provocò Dio amaramente, il Signore gli farà cadere addosso il sangue versato e lo ripagherà del suo vituperio. taa^ Per mezzo di un profeta il Signore fece uscire Israele dall'Egitto e per mezzo di un profeta lo custodì. ` ^ Giacobbe fuggì nella regione di Aram, Israele prestò servizio per una donna e per una moglie fece il guardiano di bestiame. +_O^ Se Gàlaad è una colpa, essi non sono che menzogna; in Gàlgala si sacrifica ai tori, perciò i loro altari saranno come mucchi di pietre nei solchi dei campi. k^O^ Io parlerò ai profeti, moltiplicherò le visioni e per mezzo dei profeti parlerò con parabole. ] ^ Eppure io sono il Signore tuo Dio fin dal paese d'Egitto. Ti farò ancora abitare sotto le tende come ai giorni del convegno. \^ Efraim ha detto: "Sono ricco, mi son fatto una fortuna; malgrado tutti i miei guadagni non troveranno motivo di peccato per me". :[o^ Canaan tiene in mano bilance false, ama frodare. nZU^ Tu ritorna al tuo Dio, osserva la bontà e la giustizia e nel tuo Dio poni la tua speranza, sempre. @Y{^ "Signore, Dio degli eserciti, Signore" è il suo nome. iXK^ lottò con l'angelo e vinse, pianse e domandò grazia. Ritrovò Dio in Betel e là gli parlò. UW#^ Egli nel grembo materno soppiantò il fratello e da adulto lottò con Dio, }Vs^ Il Signore è in lite con Giuda e tratterà Giacobbe secondo la sua condotta, lo ripagherà secondo le sue azioni. $UA^ Efraim si pasce di vento e insegue il vento d'oriente; ogni giorno moltiplica menzogne e violenze; fanno alleanze con l'Assiria e portano olio in Egitto. oT Y^ Efraim mi raggira con menzogne e la casa d'Israele con frode. Giuda è ribelle a Dio al Santo fedele. S^ accorreranno come uccelli dall'Egitto, come colombe dall'Assiria e li farò abitare nelle loro case. Oracolo del Signore. {Ro^ Seguiranno il Signore ed egli ruggirà come un leone: quando ruggirà, accorreranno i suoi figli dall'occidente, ,QQ^ Non darò sfogo all'ardore della mia ira, non tornerò a distruggere Efraim, perché sono Dio e non uomo; sono il Santo in mezzo a te e non verrò nella mia ira. `P9^ Come potrei abbandonarti, Efraim, come consegnarti ad altri, Israele? Come potrei trattarti al pari di Adma, ridurti allo stato di Zeboim? Il mio cuore si commuove dentro di me, il mio intimo freme di compassione. lOQ^ Il mio popolo è duro a convertirsi: chiamato a guardare in alto nessuno sa sollevare lo sguardo. iNK^ La spada farà strage nelle loro città, sterminerà i loro figli, demolirà le loro fortezze. eMC^ Ritornerà al paese d'Egitto, Assur sarà il suo re, perché non hanno voluto convertirsi. (LI^ Io li traevo con legami di bontà, con vincoli d'amore; ero per loro come chi solleva un bimbo alla sua guancia; mi chinavo su di lui per dargli da mangiare. pKY^ Ad Efraim io insegnavo a camminare tenendolo per mano, ma essi non compresero che avevo cura di loro. wJg^ Ma più li chiamavo, più si allontanavano da me; immolavano vittime ai Baal, agli idoli bruciavano incensi. \I 3^ Quando Israele era giovinetto, io l'ho amato e dall'Egitto ho chiamato mio figlio. Hw^ così sarà fatto a te, gente d'Israele, per l'enormità della tua malizia. All'alba sarà la fine del re d'Israele. OG^ un rumore di guerra si alzerà contro le tue città e tutte le tue fortezze saranno distrutte. Come Salmàn devastò Bet-Arbèl nel giorno della battaglia in cui la madre fu sfracellata sui figli, 2F]^ Avete arato empietà e mietuto ingiustizia, avete mangiato il frutto della menzogna. Poiché hai riposto fiducia nei tuoi carri e nella moltitudine dei tuoi guerrieri, CE^ Seminate per voi secondo giustizia e mieterete secondo bontà; dissodatevi un campo nuovo, perché è tempo di cercare il Signore, finché egli venga e diffonda su di voi la giustizia. .DU^ Efraim è una giovenca addestrata cui piace trebbiare il grano. Ma io farò pesare il giogo sul suo bel collo; attaccherò Efraim all'aratro e Giacobbe all'erpice. wCg^ Io verrò a colpirli: si raduneranno i popoli contro di loro perché sono attaccati alla loro duplice colpa. B9^ Fin dai giorni di Gàbaa tu hai peccato, Israele. Là si fermarono, e la battaglia non li raggiungerà forse in Gàbaa contro i figli dell'iniquità? 2A]^ Le alture dell'iniquità, peccato d'Israele, saranno distrutte, spine e rovi cresceranno sui loro altari; diranno ai monti: "Copriteci" e ai colli: "Cadete su di noi". ?@y^ Perirà il re di Samaria come un fuscello sull'acqua. ?^ Sarà portato anch'esso in Assiria come offerta al gran re. Efraim ne avrà vergogna, Israele arrossirà del suo consiglio. 0>Y^ Gli abitanti di Samaria trepidano per il vitello di Bet-Aven, ne fa lutto il suo popolo e i suoi sacerdoti ne fanno lamento, perché la sua gloria sta per andarsene. }=s^ Dicono parole vane, giurano il falso, concludono alleanze: la giustizia fiorisce come cicuta nei solchi dei campi. |<q^ Allora diranno: "Non abbiamo più re, perché non temiamo il Signore. Ma anche il re che potrebbe fare per noi?". ;y^ Il loro cuore è falso; orbene, sconteranno la pena! Egli stesso demolirà i loro altari, distruggerà le loro stele. ?: y^ Rigogliosa vite era Israele, che dava frutto abbondante; ma più abbondante era il suo frutto, più moltiplicava gli altari; più ricca era la terra, più belle faceva le sue stele. e9C^ Il mio Dio li rigetterà perché non gli hanno obbedito; andranno raminghi fra le nazioni. 8+^ Efraim è stato percosso, la loro radice è inaridita, non daranno più frutto. Anche se generano, farò perire i cari frutti del loro grembo. L7^ Tutta la loro malizia s'è manifestata a Gàlgala, è là che ho preso a odiarli. Per i loro misfatti li scaccerò dalla mia casa, non avrò più amore per loro; tutti i loro capi sono ribelli. O6^ Signore, da' loro... Che darai? Un grembo infecondo e un seno arido! ~5u^ Efraim, lo vedo, ha fatto dei figli una preda su luoghi verdeggianti. Efraim tuttavia condurrà i figli al macello. c4?^ Anche se allevano figli, io li eliminerò dagli uomini; guai a loro, se io li abbandono. o3W^ La gloria di Efraim volerà via come un uccello, non più nascite, né gravidanze, né concepimenti. f2E^ Trovai Israele come uva nel deserto, riguardai i vostri padri come fichi primaticci al loro inizio; ma essi appena arrivati a Baal-Peor si consacrarono a quell'infamia e divennero abominevoli come ciò che essi amavano. 1^ Sono corrotti fino in fondo, come ai giorni di Gàbaa: ma egli si ricorderà della loro iniquità, farà il conto dei loro peccati. 0^ Sentinella di Efraim è il profeta con il suo Dio; ma un laccio gli è teso su tutti i sentieri, ostilità fin nella casa del suo Dio. ^/5^ Sono venuti i giorni del castigo, sono giunti i giorni del rendiconto, - Israele lo sappia: un pazzo è il profeta, l'uomo ispirato vaneggia - a causa delle tue molte iniquità, per la gravità del tuo affronto. 6.e^ Ecco sono sfuggiti alla rovina, l'Egitto li accoglierà, Menfi sarà la loro tomba. I loro tesori d'argento passeranno alle ortiche e nelle loro tende cresceranno i pruni. V-%^ Che farete nei giorni delle solennità, nei giorni della festa del Signore? z,m^ Non faranno più libazioni di vino al Signore, i loro sacrifici non gli saranno graditi. Pane di lutto sarà il loro pane, coloro che ne mangiano diventano immondi. Il loro pane sarà tutto per loro, ma non entrerà nella casa del Signore. }+s^ Non potranno restare nella terra del Signore, ma Efraim ritornerà in Egitto e in Assiria mangeranno cibi immondi. S*^ L'aia e il tino non li nutriranno e il vino nuovo verrà loro a mancare. O) ^ Non darti alla gioia, Israele, non far festa con gli altri popoli, perché hai praticato la prostituzione, abbandonando il tuo Dio, hai amato il prezzo della prostituzione su tutte le aie da grano. <(q^Israele ha dimenticato il suo creatore, si è costruito palazzi; Giuda ha moltiplicato le sue fortezze. Ma io manderò il fuoco sulle loro città e divorerà le loro cittadelle. 1'[^ Essi offrono sacrifici e ne mangiano le carni, ma il Signore non li gradisce; si ricorderà della loro iniquità e punirà i loro peccati: dovranno tornare in Egitto. ^&5^ Ho scritto numerose leggi per lui, ma esse son considerate come una cosa straniera. k%O^ Efraim ha moltiplicato gli altari, ma gli altari sono diventati per lui un'occasione di peccato. {$o^ Se ne acquistino pure fra le nazioni, io li metterò insieme e fra poco cesseranno di eleggersi re e governanti. z#m^ Essi sono saliti fino ad Assur, asino selvaggio, che si aggira solitario; Efraim si è acquistato degli amanti. d"A^Israele è stato inghiottito: si trova ora in mezzo alle nazioni come un vaso spregevole. 1![^E poiché hanno seminato vento raccoglieranno tempesta. Il loro grano sarà senza spiga, se germoglia non darà farina, e se ne produce, la divoreranno gli stranieri.  }^i figli di Israele? Esso è opera di un artigiano, esso non è un dio: sarà ridotto in frantumi il vitello di Samaria. yk^Ripudio il tuo vitello, o Samaria! La mia ira divampa contro di loro; fino a quando non si potranno purificare #?^Hanno creato dei re che io non ho designati; hanno scelto capi a mia insaputa. Con il loro argento e il loro oro si sono fatti idoli ma per loro rovina. G^Ma Israele ha rigettato il bene: il nemico lo perseguiterà. J ^Essi gridano verso di me: "Noi ti riconosciamo Dio d'Israele!".  ^Da' fiato alla tromba! Come un'aquila sulla casa del Signore... perché hanno trasgredito la mia alleanza e rigettato la mia legge. ;o^Si sono rivolti ma non a colui che è in alto, sono stati come un arco fallace. I loro capi cadranno di spada per l'insolenza della loro lingua e nell'Egitto rideranno di loro. _7^Eppure io ho rafforzato il loro braccio, ma essi hanno tramato il male contro di me. 7^Non gridano a me con il loro cuore quando gridano sui loro giacigli. Si fanno incisioni per il grano e il mosto e intanto si ribellano contro di me. .U^ Guai a costoro, ormai lontani da me! Distruzione per loro, perché hanno agito male contro di me! Li volevo salvare, ma essi hanno proferito menzogne contro di me. #^ Dovunque si rivolgeranno stenderò la mia rete contro di loro e li abbatterò come gli uccelli dell'aria, li punirò nelle loro assemblee. pY^ Efraim è come un'ingenua colomba, priva d'intelligenza; ora chiamano l'Egitto, ora invece l'Assiria. }^ L'arroganza d'Israele testimonia contro di loro, non ritornano al Signore loro Dio e, malgrado tutto, non lo ricercano. ^ Gli stranieri divorano la sua forza ed egli non se ne accorge; la canizie gli ricopre la testa ed egli non se ne accorge. U#^Efraim si mescola con le genti, Efraim è come una focaccia non rivoltata. !^Tutti ardono come un forno e divorano i loro governanti. Così sono caduti tutti i loro sovrani e nessuno si preoccupa di ricorrere a me. {^Il loro cuore è un forno nelle loro trame, tutta la notte sonnecchia il loro furore e la mattina divampa come fiamma. uc^Nel giorno del nostro re i capi lo sommergono negli ardori del vino, ed egli si compromette con i ribelli. 5^Tutti bruciano d'ira, ardono come un forno quando il fornaio cessa di rattizzare il fuoco, dopo che, preparata la pasta, aspetta che sia lievitata. [ /^Con la loro malvagità rallegrano il re, rallegrano i capi con le loro finzioni.  ^Non pensano dunque che io ricordo tutte le loro malvagità? Ora sono circondati dalle loro azioni: esse stanno davanti a me. ?  y^Mentre sto per guarire Israele, si scopre l'iniquità di Efraim e la malvagità di Samaria, poiché si pratica la menzogna: il ladro entra nelle case e fuori saccheggia il brigante. Z -^ Anche a te, Giuda, io riserbo una mietitura, quando ristabilirò il mio popolo. d A^ Orribili cose ho visto in Betel; là si è prostituito Efraim, si è contaminato Israele. q[^ Come banditi in agguato una ciurma di sacerdoti assale sulla strada di Sichem, commette scelleratezze. D^Gàlaad è una città di malfattori, macchiata di sangue. S^Ma essi come Adamo hanno violato l'alleanza, ecco dove mi hanno tradito. a;^poiché voglio l'amore e non il sacrificio, la conoscenza di Dio più degli olocausti. ^Per questo li ho colpiti per mezzo dei profeti, li ho uccisi con le parole della mia bocca e il mio giudizio sorge come la luce: 5^Che dovrò fare per te, Efraim, che dovrò fare per te, Giuda? Il vostro amore è come una nube del mattino, come la rugiada che all'alba svanisce. 5c^Affrettiamoci a conoscere il Signore, la sua venuta è sicura come l'aurora. Verrà a noi come la pioggia di autunno, come la pioggia di primavera, che feconda la terra". kO^Dopo due giorni ci ridarà la vita e il terzo ci farà rialzare e noi vivremo alla sua presenza. | s^"Venite, ritorniamo al Signore: egli ci ha straziato ed egli ci guarirà. Egli ci ha percosso ed egli ci fascerà. ^Me ne ritornerò alla mia dimora finché non avranno espiato e cercheranno il mio volto, e ricorreranno a me nella loro angoscia. .~U^perché io sarò come un leone per Efraim, come un leoncello per la casa di Giuda. Io farò strage e me ne andrò, porterò via la preda e nessuno me la toglierà. <}q^ Efraim ha visto la sua infermità e Giuda la sua piaga. Efraim è ricorso all'Assiria e Giuda si è rivolto al gran re; ma egli non potrà curarvi, non guarirà la vostra piaga, X|)^ Ma io sarò come una tignola per Efraim e come un tarlo per la casa di Giuda. c{?^ Efraim è un oppressore, un violatore del diritto, ha cominciato a inseguire le vanità. yzk^ I capi di Giuda sono diventati come quelli che spostano i confini e su di essi come acqua verserò la mia ira. kyO^ Efraim sarà devastato nel giorno del castigo: per le tribù d'Israele annunzio una cosa sicura. jxM^Suonate il corno in Gàbaa e la tromba in Rama, date l'allarme a Bet-Aven, all'erta, Beniamino! wy^Sono stati sleali verso il Signore, generando figli bastardi: un conquistatore li divorerà insieme con i loro campi. v}^Con i loro greggi e i loro armenti andranno in cerca del Signore, ma non lo troveranno: egli si è allontanato da loro. u^L'arroganza d'Israele testimonia contro di lui, Israele ed Efraim cadranno per le loro colpe e Giuda soccomberà con loro. t^Non dispongono le loro opere per far ritorno al loro Dio, poiché uno spirito di prostituzione è fra loro e non conoscono il Signore. osW^Io conosco Efraim e non mi è ignoto Israele. Ti sei prostituito, Efraim! Si è contaminato Israele. Sr^e una fossa profonda a Sittim; ma io sarò una frusta per tutti costoro. Rq ^Ascoltate questo, o sacerdoti, state attenti, gente d'Israele, o casa del re, porgete l'orecchio, poiché contro di voi si fa il giudizio. Voi foste infatti un laccio in Mizpa, una rete tesa sul Tabor Xp)^Un vento li travolgerà con le sue ali e si vergogneranno dei loro sacrifici. noU^si accompagna ai beoni; si son dati alla prostituzione, han preferito il disonore alla loro gloria. *nO^Si è alleato agli idoli Efraim, my^E poiché come giovenca ribelle si ribella Israele, forse potrà pascolarlo il Signore come agnello in luoghi aperti? l-^Se ti prostituisci tu, Israele, non si renda colpevole Giuda. Non andate a Gàlgala, non salite a Bet-Aven, non giurate per il Signore vivente. ykk^Non punirò le vostre figlie se si prostituiscono, né le vostre nuore se commettono adulterio; poiché essi stessi si appartano con le prostitute e con le prostitute sacre offrono sacrifici; un popolo, che non comprende, va a precipizio. ijK^ Sulla cima dei monti fanno sacrifici e sui colli bruciano incensi sotto la quercia, i pioppi e i terebinti, perché buona è la loro ombra. Perciò si prostituiscono le vostre figlie e le vostre nuore commettono adulterio. eeddHccbmaaa `x__U^^&]]\=[[5ZYY3XX(W~VUUXTSRRZQQPPOONN/MMLLKJJJItH~HGGFFBEETDDDCBB*AAA@@W??4>==d<|wDal ventre del pesce Giona pregò il Signore suo Dio { }Ma il Signore dispose che un grosso pesce inghiottisse Giona; Giona restò nel ventre del pesce tre giorni e tre notti. jz OQuegli uomini ebbero un grande timore del Signore, offrirono sacrifici al Signore e fecero voti. My Presero Giona e lo gettarono in mare e il mare placò la sua furia. Nx Allora implorarono il Signore e dissero: "Signore, fa' che noi non periamo a causa della vita di questo uomo e non imputarci il sangue innocente poiché tu, Signore, agisci secondo il tuo volere". w 9 Quegli uomini cercavano a forza di remi di raggiungere la spiaggia, ma non ci riuscivano perché il mare andava sempre più crescendo contro di loro. /v Y Egli disse loro: "Prendetemi e gettatemi in mare e si calmerà il mare che ora è contro di voi, perché io so che questa grande tempesta vi ha colto per causa mia". u  Essi gli dissero: "Che cosa dobbiamo fare di te perché si calmi il mare, che è contro di noi?". Infatti il mare infuriava sempre più. Jt  Quegli uomini furono presi da grande timore e gli domandarono: "Che cosa hai fatto?". Quegli uomini infatti erano venuti a sapere che egli fuggiva il Signore, perché lo aveva loro raccontato. ms U Egli rispose: "Sono Ebreo e venero il Signore Dio del cielo, il quale ha fatto il mare e la terra". 0r [Gli domandarono: "Spiegaci dunque per causa di chi abbiamo questa sciagura. Qual è il tuo mestiere? Da dove vieni? Qual è il tuo paese? A quale popolo appartieni?". )q MQuindi dissero fra di loro: "Venite, gettiamo le sorti per sapere per colpa di chi ci è capitata questa sciagura". Tirarono a sorte e la sorte cadde su Giona. /p YGli si avvicinò il capo dell'equipaggio e gli disse: "Che cos'hai così addormentato? Alzati, invoca il tuo Dio! Forse Dio si darà pensiero di noi e non periremo". `o ;I marinai impauriti invocavano ciascuno il proprio dio e gettarono a mare quanto avevano sulla nave per alleggerirla. Intanto Giona, sceso nel luogo più riposto della nave, si era coricato e dormiva profondamente. n yMa il Signore scatenò sul mare un forte vento e ne venne in mare una tempesta tale che la nave stava per sfasciarsi. _m 9Giona però si mise in cammino per fuggire a Tarsis, lontano dal Signore. Scese a Giaffa, dove trovò una nave diretta a Tarsis. Pagato il prezzo del trasporto, s'imbarcò con loro per Tarsis, lontano dal Signore. ml U"Alzati, va' a Ninive la grande città e in essa proclama che la loro malizia è salita fino a me". Hk Fu rivolta a Giona figlio di Amittai questa parola del Signore: kj Q|Saliranno vittoriosi sul monte Sion per governare il monte di Esaù e il regno sarà del Signore. -i U|Gli esuli di questo esercito degli Israeliti occuperanno Canaan fino a Sarèfta e gli esuli di Gerusalemme, che sono in Sefaràd, occuperanno le città del Negheb. 1h ]|Quelli del Negheb possederanno il monte d'Esaù e quelli della Sefèla il paese dei Filistei; possederanno il territorio di Efraim e di Samaria e Beniamino il Gàlaad. ]g 5|La casa di Giacobbe sarà un fuoco e la casa di Giuseppe una fiamma, la casa di Esaù sarà come paglia: la bruceranno e la consumeranno, non scamperà nessuno della casa di Esaù, poiché il Signore ha parlato. xf k|Ma sul monte Sion vi saranno superstiti e saranno santi e la casa di Giacobbe avrà in mano i suoi possessori. $e C|Poiché come avete bevuto sul mio monte santo così berranno tutte le genti senza fine, berranno e tracanneranno: e saranno come se non fossero mai stati. (d K|Perché è vicino il giorno del Signore contro tutte le genti. Come hai fatto tu, così a te sarà fatto, ciò che hai fatto agli altri ricadrà sul tuo capo. c #|Non appostarti ai crocicchi delle strade, per massacrare i suoi fuggiaschi; non far mercato dei suoi superstiti, nel giorno dell'angoscia. >b w| Non varcare la soglia del mio popolo nel giorno della sua sventura, non guardare con compiacenza la sua calamità; non stendere la mano sui suoi beni nel giorno della sua sventura. Ma | Non guardare con gioia al giorno di tuo fratello, al giorno della sua sventura. Non gioire dei figli di Giuda nel giorno della loro rovina. Non spalancare la bocca nel giorno della loro angoscia. P` | Poiché tu eri presente quando gli stranieri ne deportavano le ricchezze, quando i forestieri entravano per le sue porte e gettavano le sorti su Gerusalemme, anzi ti sei comportato come uno di loro. k_ Q| e la violenza contro Giacobbe tuo fratello la vergogna ti coprirà e sarai sterminato per sempre. u^ e| Saranno fiaccati i tuoi prodi, o Teman, e sarà sterminato ogni uomo dal monte di Esaù. Per la carneficina u] e|Forse in quel giorno, dice il Signore, non disperderò i saggi da Edom e l'intelligenza dal monte di Esaù? G\  |Ti hanno cacciato fino alla frontiera, tutti i tuoi alleati ti hanno ingannato, i tuoi amici ti hanno vinto, quelli che mangiavano il tuo pane ti hanno teso tranelli: in lui non c'è senno! U[ %|Come è stato perquisito Esaù, come sono stati scovati i suoi nascondigli! OZ |Se entrassero da te ladri o predoni di notte, - come sarebbe finita per te! - non ruberebbero quanto basta loro? Se vendemmiatori venissero da te, non ti lascerebbero forse se non qualche grappolo? Y  |Anche se t'innalzassi come un'aquila e collocassi il tuo nido fra le stelle, di lassù ti farei precipitare, dice il Signore. )X M|L'orgoglio del tuo cuore ti ha esaltato, tu che abiti nei crepacci rocciosi, delle alture fai la tua dimora e dici in cuor tuo: "Chi potrà gettarmi a terra?". JW |Ecco, ti faccio piccolo fra le nazioni, tu sei molto spregevole. AV |Visione di Abdia. Così dice il Signore Dio per Edom: Udimmo un messaggio da parte del Signore e un araldo è stato inviato fra le genti: "Alzatevi, marciamo contro Edom in battaglia". U}r Li pianterò nella loro terra e non saranno mai divelti da quel suolo che io ho concesso loro, dice il Signore tuo Dio. JT r Farò tornare gli esuli del mio popolo Israele, e ricostruiranno le città devastate e vi abiteranno; pianteranno vigne e ne berranno il vino; coltiveranno giardini e ne mangeranno il frutto. JS r Ecco, verranno giorni, - dice il Signore - in cui chi ara s'incontrerà con chi miete e chi pigia l'uva con chi getta il seme; dai monti stillerà il vino nuovo e colerà giù per le colline. R%r perché conquistino il resto di Edom e tutte le nazioni sulle quali è stato invocato il mio nome, dice il Signore, che farà tutto questo. Q7r In quel giorno rialzerò la capanna di Davide, che è caduta; ne riparerò le brecce, ne rialzerò le rovine, la ricostruirò come ai tempi antichi, Pr Di spada periranno tutti i peccatori del mio popolo, essi che dicevano: "Non si avvicinerà, non giungerà fino a noi la sventura". O+r Ecco infatti, io darò ordini e scuoterò, fra tutti i popoli, la casa d'Israele come si scuote il setaccio e non cade un sassolino per terra. 7Ngr Ecco, lo sguardo del Signore Dio è rivolto contro il regno peccatore: io lo sterminerò dalla terra, ma non sterminerò del tutto la casa di Giacobbe, oracolo del Signore. ,MQr Non siete voi per me come gli Etiopi, Israeliti? Parola del Signore. Non io ho fatto uscire Israele dal paese d'Egitto, i Filistei da Caftor e gli Aramei da Kir? $LAr Egli costruisce nel cielo il suo soglio e fonda la sua volta sulla terra; egli chiama le acque del mare e le riversa sulla terra; Signore è il suo nome. @Kyr Il Signore, Dio degli eserciti, colpisce la terra ed essa si fonde e tutti i suoi abitanti prendono il lutto; essa si solleva tutta come il Nilo e si abbassa come il fiume d'Egitto. "J=r se vanno in schiavitù davanti ai loro nemici, là comanderò alla spada di ucciderli. Io volgerò gli occhi su di loro per il male e non per il bene". ,IQr se si nascondono in vetta al Carmelo, di là li scoverò e li prenderò; se si occultano al mio sguardo in fondo al mare, là comanderò al serpente di morderli; zHmr Anche se penetrano negli inferi, di là li strapperà la mia mano; se salgono al cielo, di là li tirerò giù; uG er Vidi il Signore che stava presso l'altare e mi diceva: "Percuoti il capitello e siano scossi gli architravi, spezza la testa di tutti e io ucciderò il resto con la spada; nessuno di essi riuscirà a fuggire, nessuno di essi scamperà. 2F]rQuelli che giurano per il peccato di Samaria e dicono: "Per la vita del tuo dio, Dan!" oppure: "Per la vita del tuo diletto, Bersabea!", cadranno senza più rialzarsi! REr In quel giorno appassiranno le belle fanciulle e i giovani per la sete. D)r Allora andranno errando da un mare all'altro e vagheranno da settentrione a oriente, per cercare la parola del Signore, ma non la troveranno. 'CGr Ecco, verranno giorni, - dice il Signore Dio - in cui manderò la fame nel paese, non fame di pane, né sete di acqua, ma d'ascoltare la parola del Signore. lBQr Cambierò le vostre feste in lutto e tutti i vostri canti in lamento: farò vestire ad ogni fianco il sacco, renderò calva ogni testa: ne farò come un lutto per un figlio unico e la sua fine sarà come un giorno d'amarezza. Awr In quel giorno - oracolo del Signore Dio - farò tramontare il sole a mezzodì e oscurerò la terra in pieno giorno! #@?rNon forse per questo trema la terra, sono in lutto tutti i suoi abitanti, si solleva tutta come il Nilo, si agita e si riabbassa come il fiume d'Egitto? c??rIl Signore lo giura per il vanto di Giacobbe: certo non dimenticherò mai le loro opere. z>mrper comprare con denaro gli indigenti e il povero per un paio di sandali? Venderemo anche lo scarto del grano". Q=rvoi che dite: "Quando sarà passato il novilunio e si potrà vendere il grano? E il sabato, perché si possa smerciare il frumento, diminuendo le misure e aumentando il siclo e usando bilance false, [</rAscoltate questo, voi che calpestate il povero e sterminate gli umili del paese, ;rIn quel giorno urleranno le cantanti del tempio, oracolo del Signore Dio. Numerosi i cadaveri, gettati dovunque. Silenzio! 5:crEgli domandò: "Che vedi Amos?". Io risposi: "Un canestro di frutta matura". Il Signore mi disse: È maturata la fine per il mio popolo, Israele; non gli perdonerò più. X9 +rEcco ciò che mi fece vedere il Signore Dio: era un canestro di frutta matura. 8yrEbbene, dice il Signore: Tua moglie si prostituirà nella città, i tuoi figli e le tue figlie cadranno di spada, la tua terra sarà spartita con la corda, tu morirai in terra immonda e Israele sarà deportato in esilio lontano dalla sua terra". 7wrOra ascolta la parola del Signore: Tu dici: Non profetizzare contro Israele, né predicare contro la casa di Isacco. r6]rIl Signore mi prese di dietro al bestiame e il Signore mi disse: Va', profetizza al mio popolo Israele. v5erAmos rispose ad Amasia: "Non ero profeta, né figlio di profeta; ero un pastore e raccoglitore di sicomori; n4Ur ma a Betel non profetizzare più, perché questo è il santuario del re ed è il tempio del regno". 3 r Amasia disse ad Amos: "Vattene, veggente, ritirati verso il paese di Giuda; là mangerai il tuo pane e là potrai profetizzare, y2kr poiché così dice Amos: Di spada morirà Geroboamo e Israele sarà condotto in esilio lontano dal suo paese". 71gr Amasia, sacerdote di Betel, mandò a dire a Geroboàmo re di Israele: "Amos congiura contro di te in mezzo alla casa di Israele; il paese non può sopportare le sue parole, 09r Saranno demolite le alture d'Isacco e i santuari d'Israele saranno ridotti in rovine, quando io mi leverò con la spada contro la casa di Geroboamo". 7/grIl Signore mi disse: "Che cosa vedi, Amos?". Io risposi: "Un piombino". Il Signore mi disse: "Io pongo un piombino in mezzo al mio popolo, Israele; non gli perdonerò più. .{rEcco ciò che mi fece vedere il Signore Dio: il Signore stava sopra un muro tirato a piombo e con un piombino in mano. P-rIl Signore se ne pentì: "Neanche questo avverrà", disse il Signore. ^,5rIo dissi: "Signore Dio, desisti! Come potrà resistere Giacobbe? È tanto piccolo". +5rEcco ciò che mi fece vedere il Signore Dio: il Signore Dio chiamava per il castigo il fuoco che consumava il grande abisso e divorava la campagna. M*rIl Signore si impietosì: "Questo non avverrà", disse il Signore. !);rQuando quelle stavano per finire di divorare l'erba della regione, io dissi: "Signore Dio, perdona, come potrà resistere Giacobbe? È tanto piccolo". :( orEcco ciò che mi fece vedere il Signore Dio: egli formava uno sciame di cavallette quando cominciava a germogliare la seconda erba, quella che spunta dopo la falciatura del re. >'urOra ecco, io susciterò contro di voi, gente d'Israele, - oracolo del Signore, Dio degli eserciti - un popolo che vi opprimerà dall'ingresso di Camat fino al torrente dell'Araba. j&Mr Voi vi compiacete di Lo-debar dicendo: "Non è per il nostro valore che abbiam preso Karnaim?". %5r Corrono forse i cavalli sulle rocce e si ara il mare con i buoi? Poiché voi cambiate il diritto in veleno e il frutto della giustizia in assenzio. s$_r Poiché ecco: il Signore comanda di fare a pezzi la casa grande e quella piccola di ridurla in frantumi. #wr Lo prenderà il suo parente e chi prepara il rogo, portando via le ossa dalla casa, egli dirà a chi è in fondo alla casa: "Ce n'è ancora con te?". L'altro risponderà: "No". Quegli dirà: "Zitto!": non si deve menzionare il nome del Signore. Q"r Se sopravviveranno in una sola casa dieci uomini, anch'essi moriranno. ;!orHa giurato il Signore Dio, per se stesso! Oracolo del Signore, Dio degli eserciti. Detesto l'orgoglio di Giacobbe, odio i suoi palazzi, consegnerò la città e quanto contiene. _ 7rPerciò andranno in esilio in testa ai deportati e cesserà l'orgia dei buontemponi. rbevono il vino in larghe coppe e si ungono con gli unguenti più raffinati, ma della rovina di Giuseppe non si preoccupano. [/rCanterellano al suono dell'arpa, si pareggiano a David negli strumenti musicali; yrEssi su letti d'avorio e sdraiati sui loro divani mangiano gli agnelli del gregge e i vitelli cresciuti nella stalla. `9rVoi credete di ritardare il giorno fatale e affrettate il sopravvento della violenza. <qrPassate a Calne e guardate, andate di lì a Camat la grande e scendete a Gat dei Filistei: siete voi forse migliori di quei regni o è più grande il vostro territorio del loro? 5 erGuai agli spensierati di Sion e a quelli che si considerano sicuri sulla montagna di Samaria! Questi notabili della prima tra le nazioni, ai quali si recano gli Israeliti! r]rOra, io vi manderò in esilio al di là di Damasco, dice il Signore, il cui nome è Dio degli eserciti. s_rVoi avete innalzato Siccut vostro re e Chiion vostro idolo, la stella dei vostri dei che vi siete fatti. `9rMi avete forse offerto vittime e oblazioni nel deserto per quarant'anni, o Israeliti? Z-rPiuttosto scorra come acqua il diritto e la giustizia come un torrente perenne. a;rLontano da me il frastuono dei tuoi canti: il suono delle tue arpe non posso sentirlo! ranche se voi mi offrite olocausti, io non gradisco i vostri doni e le vittime grasse come pacificazione io non le guardo. RrIo detesto, respingo le vostre feste e non gradisco le vostre riunioni; hIrNon sarà forse tenebra e non luce il giorno del Signore, e oscurità senza splendore alcuno?  rCome quando uno fugge davanti al leone e s'imbatte in un orso; entra in casa, appoggia la mano sul muro e un serpente lo morde. yrGuai a coloro che attendono il giorno del Signore! Che sarà per voi il giorno del Signore? Sarà tenebre e non luce. b=rIn tutte le vigne vi sarà lamento, perché io passerò in mezzo a te, dice il Signore. q[rPerciò così dice il Signore, Dio degli eserciti, il Signore: In tutte le piazze vi sarà lamento, in tutte le strade si dirà: Ah! ah! Si chiamerà l'agricoltore a fare il lutto e a fare il lamento quelli che conoscono la nenia.  /rOdiate il male e amate il bene e ristabilite nei tribunali il diritto; forse il Signore, Dio degli eserciti, avrà pietà del resto di Giuseppe.  wrCercate il bene e non il male, se volete vivere, e così il Signore, Dio degli eserciti, sia con voi, come voi dite. [ /r Perciò il prudente in questo tempo tacerà, perché sarà un tempo di sventura. 3 _r perché so che numerosi sono i vostri misfatti, enormi i vostri peccati. Essi sono oppressori del giusto, incettatori di ricompense e respingono i poveri nel tribunale. R r Poiché voi schiacciate l'indigente e gli estorcete una parte del grano, voi che avete costruito case in pietra squadrata, non le abiterete; vigne deliziose avete piantato, ma non ne berrete il vino, ^5r Essi odiano chi ammonisce alla porta e hanno in abominio chi parla secondo verità. b=r Egli fa cadere la rovina sulle fortezze e fa giungere la devastazione sulle cittadelle. ]3rColui che ha fatto le Pleiadi e Orione, cambia il buio in chiarore del mattino e stende sul giorno l'oscurità della notte; colui che comanda alle acque del mare e le spande sulla terra, Signore è il suo nome. PrEssi trasformano il diritto in veleno e gettano a terra la giustizia.  rCercate il Signore e vivrete, perché egli non irrompa come fuoco sulla casa di Giuseppe e la consumi e nessuno spenga Betel! -rNon rivolgetevi a Betel, non andate a Gàlgala, non passate a Bersabea, perché Gàlgala andrà tutta in esilio e Betel sarà ridotta al nulla. SrPoiché così dice il Signore alla casa d'Israele: Cercate me e vivrete! %CrPoiché così dice il Signore Dio: La città che usciva con mille uomini resterà con cento e la città di cento resterà con dieci, nella casa d'Israele. kOrÈ caduta, non si alzerà più, la vergine d'Israele; è stesa al suolo, nessuno la fa rialzare. ` ;rAscoltate queste parole, questo lamento che io pronunzio su di voi, o casa di Israele! R~r Ecco colui che forma i monti e crea i venti, che manifesta all'uomo qual è il suo pensiero, che fa l'alba e le tenebre e cammina sulle alture della terra, Signore, Dio degli eserciti è il suo nome. }}r Perciò ti tratterò così, Israele! Poiché questo devo fare di te, prepàrati all'incontro con il tuo Dio, o Israele! "|=r Vi ho travolti come Dio aveva travolto Sòdoma e Gomorra; eravate come un tizzone strappato da un incendio: e non siete ritornati a me dice il Signore. {r Ho mandato contro di voi la peste, come un tempo contro l'Egitto; ho ucciso di spada i vostri giovani, mentre i vostri cavalli diventavano preda; ho fatto salire il fetore dei vostri campi fino alle vostre narici: e non siete ritornati a me, dice il Signore. 9zkr Vi ho colpiti con ruggine e carbonchio, vi ho inaridito i giardini e le vigne; i fichi, gli oliveti li ha divorati la cavalletta: e non siete ritornati a me, dice il Signore. y5rdue, tre città si muovevano titubanti verso un'altra città per bervi acqua, senza potersi dissetare: e non siete ritornati a me, dice il Signore. MxrVi ho pure rifiutato la pioggia tre mesi prima della mietitura; facevo piovere sopra una città e non sopra l'altra; un campo era bagnato di pioggia, mentre l'altro, su cui non pioveva, seccava; ,wQrEppure, vi ho lasciato a denti asciutti in tutte le vostre città e con mancanza di pane in tutti i vostri villaggi: e non siete ritornati a me, dice il Signore. %vCrOffrite anche sacrifici di grazie con lievito e proclamate ad alta voce le offerte spontanee perché così vi piace di fare, o Israeliti, dice il Signore. u+rAndate pure a Betel e peccate! A Galgala e peccate ancora di più! Offrite ogni mattina i vostri sacrifici e ogni tre giorni le vostre decime. itKrUscirete per le brecce, una dopo l'altra e sarete cacciate oltre l'Ermon, oracolo del Signore. s9rIl Signore Dio ha giurato per la sua santità: Ecco, verranno per voi giorni, in cui sarete prese con ami e le rimanenti di voi con arpioni da pesca. /r YrAscoltate queste parole, o vacche di Basan, che siete sul monte di Samaria, che opprimete i deboli, schiacciate i poveri e dite ai vostri mariti: Porta qua, beviamo! $qArDemolirò la casa d'inverno insieme con al sua casa d'estate e andranno in rovina le case d'avorio e scompariranno i grandi palazzi. Oracolo del Signore. p1rQuando farò giustizia dei misfatti d'Israele, io infierirò contro gli altari di Betel; saranno spezzati i corni dell'altare e cadranno a terra. co?r Ascoltate e attestatelo nella casa di Giacobbe, dice il Signore Dio, Dio degli eserciti: ]n3r Così dice il Signore: Come il pastore strappa dalla bocca del leone due zampe o il lobo d'un orecchio, così scamperanno gli Israeliti che abitano a Samaria su un cantuccio di divano o su una coperta da letto. mr Perciò così dice il Signore Dio: Il nemico circonderà il paese, sarà abbattuta la tua potenza e i tuoi palazzi saranno saccheggiati. klOr Non sanno agire con rettitudine, dice il Signore, violenza e rapina accumulano nei loro palazzi. Ckr Fatelo udire nei palazzi di Asdod e nei palazzi del paese d'Egitto e dite: Adunatevi sui monti di Samaria e osservate quanti disordini sono in essa, e quali violenze sono nel suo seno. cj?rRuggisce il leone: chi mai non trema? Il Signore Dio ha parlato: chi può non profetare? wigrIn verità, il Signore non fa cosa alcuna senza aver rivelato il suo consiglio ai suoi servitori, i profeti. #h?rRisuona forse la tromba nella città, senza che il popolo si metta in allarme? Avviene forse nella città una sventura, che non sia causata dal Signore? grCade forse l'uccello a terra, se non gli è stata tesa un'insidia? Scatta forse la tagliola dal suolo, se non ha preso qualche cosa? frRuggisce forse il leone nella foresta, se non ha qualche preda? Il leoncello manda un grido dalla sua tana se non ha preso nulla? LerCamminano forse due uomini insieme senza essersi messi d'accordo? |dqr"Soltanto voi ho eletto tra tutte le stirpi della terra; perciò io vi farò scontare tutte le vostre iniquità". c rAscoltate questa parola che il Signore ha detto riguardo a voi, Israeliti, e riguardo a tutta la stirpe che ho fatto uscire dall'Egitto: 2b]rné l'arciere resisterà; non scamperà il corridore, né si salverà il cavaliere. Il più coraggioso fra i prodi fuggirà nudo in quel giorno!". Oracolo del Signore. a rAllora nemmeno l'uomo agile potrà più fuggire, né l'uomo forte usare la sua forza; il prode non potrà salvare la sua vita g`Gr Ebbene, io vi affonderò nella terra come affonda un carro quando è tutto carico di paglia. __7r "Ma voi avete fatto bere vino ai nazirei e ai profeti avete ordinato: Non profetate! ^r Ho fatto sorgere profeti tra i vostri figli e nazirei fra i vostri giovani. Non è forse così, o Israeliti?". Oracolo del Signore. ]r Io vi ho fatti uscire dal paese di Egitto e vi ho condotti per quarant'anni nel deserto, per darvi in possesso il paese dell'Amorreo. I\ r Eppure io ho sterminato davanti a loro l'Amorreo, la cui statura era come quella dei cedri, e la forza come quella della quercia; ho strappato i suoi frutti in alto e le sue radici di sotto. [rSu vesti prese come pegno si stendono presso ogni altare e bevono il vino confiscato come ammenda nella casa del loro Dio. FZressi che calpestano come la polvere della terra la testa dei poveri e fanno deviare il cammino dei miseri; e padre e figlio vanno dalla stessa ragazza, profanando così il mio santo nome. 9YkrCosì dice il Signore: "Per tre misfatti d'Israele e per quattro non revocherò il mio decreto, perché hanno venduto il giusto per denaro e il povero per un paio di sandali; NXrappiccherò il fuoco a Giuda e divorerà i palazzi di Gerusalemme". WrCosì dice il Signore: "Per tre misfatti di Giuda e per quattro non revocherò il mio decreto, perché hanno disprezzato la legge del Signore e non ne hanno osservato i decreti; si son lasciati traviare dai loro idoli che i loro padri avevano seguito; kVOrfarò sparire da lui il giudice e tutti i suoi capi ucciderò insieme con lui", dice il Signore. U rappiccherò il fuoco a Moab e divorerà i palazzi di Keriot e Moab morirà nel tumulto, al grido di guerra, al suono del corno; (T KrCosì dice il Signore: "Per tre misfatti di Moab e per quattro non revocherò il mio decreto, perché ha bruciato le ossa del re di Edom per ridurle in calce; SS !ril loro re andrà in esilio, egli insieme ai suoi capi", dice il Signore. R 9rappiccherò il fuoco alle mura di Rabba e divorerà i suoi palazzi tra il fragore di un giorno di battaglia, fra il turbine di un giorno di tempesta; @Q {r Così dice il Signore: "Per tre misfatti degli Ammoniti e per quattro non revocherò il mio decreto, perché hanno sventrato le donne incinte di Galaad per allargare il loro confine; GP  r appiccherò il fuoco a Teman e divorerà i palazzi di Bozra". O r Così dice il Signore: "Per tre misfatti di Edom e per quattro non revocherò il mio decreto, perché ha inseguito con la spada suo fratello e ha soffocato la pietà verso di lui, perché ha continuato l'ira senza fine e ha conservato lo sdegno per sempre; MN r appiccherò il fuoco alle mura di Tiro e divorerà i suoi palazzi". ?M yr Così dice il Signore: "Per tre misfatti di Tiro e per quattro non revocherò il mio decreto, perché hanno deportato popolazioni intere a Edom, senza ricordare l'alleanza fraterna; 4L crestirperò da Asdod chi siede sul trono e da Ascalòna chi vi tiene lo scettro; rivolgerò la mano contro Accaron e così perirà il resto dei Filistei", dice il Signore. LK rappiccherò il fuoco alle mura di Gaza e divorerà i suoi palazzi, *J OrCosì dice il Signore: "Per tre misfatti di Gaza e per quattro non revocherò il mio decreto, perché hanno deportato popolazioni intere per consegnarle a Edom; 6I grspezzerò il catenaccio di Damasco, sterminerò gli abitanti di Bikeat-Aven e chi detiene lo scettro di Bet-Eden e il popolo di Aram andrà schiavo a Kir", dice il Signore. MH rAlla casa di Cazaèl darò fuoco e divorerà i palazzi di Ben-Adad; G 7rCosì dice il Signore: "Per tre misfatti di Damasco e per quattro non revocherò il mio decreto, perché hanno trebbiato con trebbie ferrate Galaad. F ;rEgli disse: "Il Signore ruggisce da Sion e da Gerusalemme fa udir la sua voce; sono desolate le steppe dei pastori, è inaridita la cima del Carmelo". UE 'rParole di Amos, che era pecoraio di Tekoa, il quale ebbe visioni riguardo a Israele, al tempo di Ozia re della Giudea, e al tempo di Geroboàmo figlio di Ioas, re di Israele, due anni prima del terremoto. _D7hVendicherò il loro sangue, non lo lascerò impunito e il Signore dimorerà in Sion. YC+hmentre Giuda sarà sempre abitato e Gerusalemme di generazione in generazione. #B?hL'Egitto diventerà una desolazione e l'Idumea un brullo deserto per la violenza contro i figli di Giuda, per il sangue innocente sparso nel loro paese, `A9hIn quel giorno le montagne stilleranno vino nuovo e latte scorrerà per le colline; in tutti i ruscelli di Giuda scorreranno le acque. Una fonte zampillerà dalla casa del Signore e irrigherà la valle di Sittìm. (@IhVoi saprete che io sono il Signore vostro Dio che abito in Sion, mio monte santo e luogo santo sarà Gerusalemme; per essa non passeranno più gli stranieri. 6?ehIl Signore ruggisce da Sion e da Gerusalemme fa sentire la sua voce; tremano i cieli e la terra. Ma il Signore è un rifugio al suo popolo, una fortezza per gli Israeliti. J> hIl sole e la luna si oscurano e le stelle perdono lo splendore. z=mhFolle e folle nella Valle della decisione, poiché il giorno del Signore è vicino nella Valle della decisione. !<;h Date mano alla falce, perché la messe è matura; venite, pigiate, perché il torchio è pieno e i tini traboccano... tanto grande è la loro malizia! ;h Si affrettino e salgano le genti alla valle di Giòsafat, poiché lì siederò per giudicare tutte le genti all'intorno. l:Qh Svelte, venite, o genti tutte, dai dintorni e radunatevi là! Signore, fa' scendere i tuoi prodi! y9kh Con le vostre zappe fatevi spade e lance con le vostre falci; anche il più debole dica: io sono un guerriero! |8qh Proclamate questo fra le genti: chiamate alla guerra santa, incitate i prodi, vengano, salgano tutti i guerrieri. 73hVenderò i vostri figli e le vostre figlie per mezzo dei figli di Giuda, i quali li venderanno ai Sabei, un popolo lontano. Il Signore ha parlato. 6hEcco, io li richiamo dalle città, dal luogo dove voi li avete venduti e farò ricadere sulle vostre teste il male che avete fatto. s5_havete venduto ai Greci i figli di Giuda e i figli di Gerusalemme per mandarli lontano dalla loro patria. x4ihVoi infatti avete rubato il mio oro e il mio argento, avete portato nei vostri templi i miei tesori preziosi; V3%hAnche voi, Tiro e Sidòne, e voi tutte contrade della Filistea, che siete per me? Vorreste prendervi la rivincita e vendicarvi di me? Io ben presto farò ricadere sul vostro capo il male che avete fatto. 29hHanno tirato a sorte il mio popolo e hanno dato un fanciullo in cambio di una prostituta, han venduto una fanciulla in cambio di vino e hanno bevuto. p~~W}||}{{|zbzyxx)wvv*uVtxss,rr?qspooannmmm;llkjj]ihggrffeqddncbb*aa2`__^e]](\\E[OZZY X WhVVLUUTdSvRRcQyPP OaNMMLIKpKJJ,II^IHHCGG,FEE,DlCC\BBB4AA>@??9>==<;;::19u98v87R76n5544332e11M00T//S/..-,,+**@))0((i''|&&Y%$$$5#"".!!H B[edY?pSFC11(<!C  r > 6 3Hw/$fa`; Tu estrai il tuo arco e ne sazi di saette la corda. Fai erompere la terra in torrenti; 9_kForse contro i fiumi, Signore, contro i fiumi si accende la tua ira o contro il mare è il tuo furore, quando tu monti sopra i tuoi cavalli, sopra i carri della tua vittoria? _^7Ho visto i padiglioni di Cusan in preda a spavento, sono agitate le tende di Madian. #]?Si arresta e scuote la terra, guarda e fa tremare le genti; le montagne eterne s'infrangono, e i colli antichi si abbassano: i suoi sentieri nei secoli. O\Davanti a lui avanza la peste, la febbre ardente segue i suoi passi. s[_Il suo splendore è come la luce, bagliori di folgore escono dalle sue mani: là si cela la sua potenza. zZmDio viene da Teman, il Santo dal monte Paran. La sua maestà ricopre i cieli, delle sue lodi è piena la terra. LYSignore, ho ascoltato il tuo annunzio, Signore, ho avuto timore della tua opera. Nel corso degli anni manifestala falla conoscere nel corso degli anni. Nello sdegno ricordati di avere clemenza. ?X {Preghiera del profeta Abacuc, in tono di lamentazione. ZW-Il Signore risiede nel suo santo tempio. Taccia, davanti a lui, tutta la terra! V%Guai a chi dice al legno: "Svegliati", e alla pietra muta: "Alzati". Ecco, è ricoperta d'oro e d'argento ma dentro non c'è soffio vitale. *UMA che giova un idolo perché l'artista si dia pena di scolpirlo? O una statua fusa o un oracolo falso, perché l'artista confidi in essi, scolpendo idoli muti? `T9poiché lo scempio fatto al Libano ricadrà su di te e il massacro degli animali ti colmerà di spavento, a causa del sangue umano versato, della violenza fatta alla regione, alla città e a tutti i suoi abitanti. /SWTi sei saziato di vergogna, non di gloria. Bevi, e ti colga il capogiro. Si riverserà su di te il calice della destra del Signore e la vergogna sopra il tuo onore, fREGuai a chi fa bere i suoi vicini versando veleno per ubriacarli e scoprire le loro nudità. zQmPoiché, come le acque colmano il mare, così la terra dovrà riempirsi di conoscenza della gloria del Signore. P Non è forse volere del Signore degli eserciti che i popoli fatichino per il fuoco e le nazioni si stanchino per un nulla? ZO- Guai a chi costruisce una città sul sangue e fonda un castello sull'iniquità. WN' La pietra infatti griderà dalla parete e dal tavolato risponderà la trave. wMg Hai decretato il disonore alla tua casa; hai soppresso popoli numerosi, hai fatto del male contro te stesso. L Guai a chi è avido di lucro, sventura per la sua casa, per mettere il nido in luogo alto, e sfuggire alla stretta della sventura. 7KgPoiché tu hai spogliato molte genti, gli altri popoli spoglieranno te, a causa del sangue umano versato, della violenza fatta alla regione, alla città e ai suoi abitanti. JwForse che non sorgeranno a un tratto i tuoi creditori, non si sveglieranno i tuoi esattori e tu diverrai loro preda? *IMForse che tutti non lo canzoneranno, non faranno motteggi per lui? Diranno: Guai a chi accumula ciò che non è suo, - e fino a quando? - e si carica di pegni! DHLa ricchezza rende malvagi; il superbo non sussisterà; spalanca come gli inferi le sue fauci e, come la morte, non si sazia, attira a sé tutti i popoli, raduna per sé tutte le genti. bG=Ecco, soccombe colui che non ha l'animo retto, mentre il giusto vivrà per la sua fede. F!È una visione che attesta un termine, parla di una scadenza e non mentisce; se indugia, attendila, perché certo verrà e non tarderà". ~EuIl Signore rispose e mi disse: "Scrivi la visione e incidila bene sulle tavolette perché la si legga speditamente. D Mi metterò di sentinella, in piedi sulla fortezza, a spiare, per vedere che cosa mi dirà, che cosa risponderà ai miei lamenti. XC +Continuerà dunque a vuotare il giacchio e a massacrare le genti senza pietà? B Perciò offre sacrifici alla sua rete e brucia incenso al suo giacchio, perché fanno grassa la sua parte e succulente le sue vivande. pA [Egli li prende tutti all'amo, li tira su con il giacchio, li raccoglie nella rete, e contento ne gode. U@ %Tu tratti gli uomini come pesci del mare, come un verme che non ha padrone. "? ? Tu dagli occhi così puri che non puoi vedere il male e non puoi guardare l'iniquità, perché, vedendo i malvagi, taci mentre l'empio ingoia il giusto? 3> a Non sei tu fin da principio, Signore, il mio Dio, il mio Santo? Noi non moriremo, Signore. Tu lo hai scelto per far giustizia, l'hai reso forte, o Roccia, per castigare. V= ' Poi muta corso il vento: passa e paga il fio. Questa la potenza del mio Dio! v< g Egli dei re si fa beffe, e dei capi si ride; si fa gioco di ogni fortezza, assale una città e la conquista. ;  Tutti avanzano per la rapina. La loro faccia è infuocata come il vento d'oriente, ammassano i prigionieri come la sabbia. 0: [Più veloci dei leopardi sono i suoi cavalli, più agili dei lupi della sera. Balzano i suoi destrieri, venuti da lontano, volano come aquila che piomba per divorare. T9 #Egli è feroce e terribile, da lui esce il suo diritto e la sua grandezza. |8 sEcco, io faccio sorgere i Caldei, popolo feroce e impetuoso, che percorre ampie regioni per occupare sedi non sue. 7 +Guardate fra i popoli e osservate, inorridite e ammutolite: c'è chi compirà ai vostri giorni una cosa che a raccontarla non sarebbe creduta. 6  Non ha più forza la legge, né mai si afferma il diritto. L'empio infatti raggira il giusto e il giudizio ne esce stravolto. 5 Perché mi fai vedere l'iniquità e resti spettatore dell'oppressione? Ho davanti rapina e violenza e ci sono liti e si muovono contese. n4 WFino a quando, Signore, implorerò e non ascolti, a te alzerò il grido: "Violenza!" e non soccorri? 63 kOracolo che ebbe in visione il profeta Abacuc. <2qNon c'è rimedio per la tua ferita, incurabile è la tua piaga. Chiunque sentirà tue notizie batterà le mani. Perché su chi non si è riversata senza tregua la tua crudeltà? 1Re d'Assur, i tuoi pastori dormono, si riposano i tuoi eroi! Il tuo popolo vaga sbandato per i monti e nessuno lo raduna. K0I tuoi prìncipi sono come le locuste, i tuoi capi come sciami di cavallette, che si annidano fra le siepi quand'è freddo, ma quando spunta il sole si dileguano e non si sa dove siano andate. m/Se moltiplicassi i tuoi mercenari più che le stelle del cielo. La locusta mette le ali e vola via! .#Eppure il fuoco ti divorerà, ti sterminerà la spada, anche se ti moltiplicassi come le cavallette, se diventassi numerosa come i bruchi, r-]Attingi acqua per l'assedio, rinforza le tue difese, pesta l'argilla, impasta mattoni, prendi la forma. , Ecco il tuo popolo: in te vi sono solo donne, spalancano la porta della tua terra ai nemici, il fuoco divora le tue sbarre. + Tutte le tue fortezze sono come fichi carichi di frutti primaticci: appena scossi, cadono i fichi in bocca a chi li vuol mangiare. `*9 Anche tu berrai fino alla feccia e verrai meno, anche tu cercherai scampo dal nemico. b)= Eppure anch'essa fu deportata, andò schiava in esilio. Anche i suoi bambini furono sfracellati ai crocicchi di tutte le strade. Sopra i suoi nobili si gettarono le sorti e tutti i suoi grandi furon messi in catene. k(O L'Etiopia e l'Egitto erano la sua forza che non aveva limiti. Put e i Libi erano i suoi alleati. 'Sei forse più forte di Tebe, seduta fra i canali del Nilo, circondata dalle acque? Per baluardo aveva il mare e per bastione le acque. & Allora chiunque ti vedrà, fuggirà da te e dirà: "Ninive è distrutta!". Chi la compiangerà? Dove cercherò chi la consoli? T%!Ti getterò addosso immondezze, ti svergognerò, ti esporrò al ludibrio. "$=Eccomi a te, oracolo del Signore degli eserciti. Alzerò le tue vesti fin sulla faccia e mostrerò alle genti la tua nudità, ai regni le tue vergogne. 6#ePer le tante seduzioni della prostituta, della bella maliarda, della maestra d'incanti, che faceva mercato dei popoli con le sue tresche e delle nazioni con le sue malìe. "9cavalieri incalzanti, lampeggiare di spade, scintillare di lance, feriti in quantità, cumuli di morti, cadaveri senza fine, s'inciampa nei cadaveri. W!'Sibilo di frusta, fracasso di ruote, scalpitio di cavalli, cigolio di carri, g  IGuai alla città sanguinaria, piena di menzogne, colma di rapine, che non cessa di depredare! REccomi a te, dice il Signore degli eserciti, manderò in fumo i tuoi carri e la spada divorerà i tuoi leoncelli. Porrò fine alle tue rapine nel paese, non si udrà più la voce dei tuoi messaggeri. } Il leone rapiva per i suoi piccoli, sbranava per le sue leonesse; riempiva i suoi covi di preda, le sue tane di rapina. { Dov'è la tana dei leoni, la caverna dei leoncelli? Là si rifugiavano il leone e i leoncelli e nessuno li disturbava. ) Devastazione, spogliazione, desolazione; cuori scoraggiati, ginocchia vacillanti, in tutti i cuori è lo spasimo su tutti i volti il pallore. kO Saccheggiate l'argento, saccheggiate l'oro, ci sono tesori infiniti, ammassi d'oggetti preziosi. zm Ninive è come una vasca d'acqua agitata da cui sfuggono le acque. "Fermatevi! Fermatevi!" ma nessuno si volta. r]La regina è condotta in esilio, le sue ancelle gemono come con voce di colombe percuotendosi il petto. MLe porte dei fiumi si aprono, la reggia è in preda allo spavento. Si fa l'appello dei più coraggiosi che accorrendo si urtano: essi si slanciano verso le mura, la copertura di scudi è formata. |qPer le vie tumultuano i carri, scorazzano per le piazze, il loro aspetto è come di fiamma, guizzano come saette. &ELo scudo dei suoi prodi rosseggia, i guerrieri sono vestiti di scarlatto, come fuoco scintillano i carri di ferro pronti all'attacco; le lance lampeggiano. !Contro di te avanza un distruttore: montare la guardia alla fortezza, sorvegliare le vie, cingerti i fianchi, raccogliere tutte le forze. Il Signore restaura la vigna di Giacobbe, come la vigna d'Israele; i briganti l'avevano depredata, ne avevano strappato i tralci. C Ecco sui monti i passi d'un messaggero, un araldo di pace! Celebra le tue feste, Giuda, sciogli i tuoi voti, poiché non ti attraverserà più il malvagio: egli è del tutto annientato. M Ma contro di te ecco il decreto del Signore: Nessuna discendenza porterà il tuo nome, dal tempio dei tuoi dei farò sparire le statue scolpite e quelle fuse, farò del tuo sepolcro un'ignominia. P  Ora, infrangerò il suo giogo che ti opprime, spezzerò le tue catene.  ) Così dice il Signore: Siano pure potenti, siano pure numerosi, saranno falciati e spariranno. Ma se ti ho afflitto, non ti affliggerò più. ] 5 Da te è uscito colui che trama il male contro il Signore, il consigliere malvagio. O   poiché come un mucchio di pruni saranno consunti, come paglia secca. d  C Che tramate voi contro il Signore? Egli distrugge: non sopravverrà due volte la sciagura,   #conosce quelli che confidano in lui quando l'inondazione avanza. Stermina chi insorge contro di lui e i suoi nemici insegue nelle tenebre. H   Buono è il Signore, un asilo sicuro nel giorno dell'angoscia: (  KDavanti al suo sdegno chi può resistere e affrontare il furore della sua ira? La sua collera si spande come il fuoco e alla sua presenza le rupi si spezzano. ~ wDavanti a lui tremano i monti, ondeggiano i colli; si leva la terra davanti a lui, il mondo e tutti i suoi abitanti.  Minaccia il mare e il mare si secca, prosciuga tutti i ruscelli. Basàn e il Carmelo inaridiscono, anche il fiore del Libano languisce. . WIl Signore è lento all'ira, ma grande in potenza e nulla lascia impunito. Nell'uragano e nella tempesta è il suo cammino e le nubi sono la polvere dei suoi passi. & GUn Dio geloso e vendicatore è il Signore, vendicatore è il Signore, pieno di sdegno. Il Signore si vendica degli avversari e serba rancore verso i nemici. @ Oracolo su Ninive. Libro della visione di Naum da Elcos.  Conserverai a Giacobbe la tua fedeltà, ad Abramo la tua benevolenza, come hai giurato ai nostri padri fino dai tempi antichi. {Egli tornerà ad aver pietà di noi, calpesterà le nostre colpe. Tu getterai in fondo al mare tutti i nostri peccati. ,QQual dio è come te, che toglie l'iniquità e perdona il peccato al resto della sua eredità; che non serba per sempre l'ira, ma si compiace d'usar misericordia? 3Leccheranno la polvere come il serpente, come i rettili della terra; usciranno tremanti dai loro nascondigli, trepideranno e di te avranno timore. Vedranno le genti e resteranno deluse di tutta la loro potenza. Si porranno la mano sulla bocca, i loro orecchi ne resteranno assorditi. H~ Come quando sei uscito dall'Egitto, mostraci cose prodigiose. ;}oPasci il tuo popolo con la tua verga, il gregge della tua eredità, che sta solitario nella foresta in mezzo ai giardini; pascolino in Basan e in Galaad come nei tempi antichi. `|9 La terra diventerà un deserto a causa dei suoi abitanti, a motivo delle loro azioni. { in quel giorno si verrà a te dall'Assiria fino all'Egitto, dall'Egitto fino all'Eufrate, da mare a mare, da monte a monte. pzY È il giorno in cui le tue mura saranno riedificate; in quel giorno più ampi saranno i tuoi confini; 7yg La mia nemica lo vedrà e sarà coperta di vergogna, lei che mi diceva: "Dov'è il Signore tuo Dio?". I miei occhi gioiranno nel vederla calpestata come fango della strada. Bx} Sopporterò lo sdegno del Signore perché ho peccato contro di lui, finché egli tratti la mia causa e mi renda ragione, finché mi faccia uscire alla luce e io veda la sua giustizia. w Non gioire della mia sventura, o mia nemica! Se son caduta, mi rialzerò; se siedo nelle tenebre, il Signore sarà la mia luce. gvGMa io volgo lo sguardo al Signore, spero nel Dio della mia salvezza, il mio Dio m'esaudirà. u%Il figlio insulta suo padre, la figlia si rivolta contro la madre, la nuora contro la suocera e i nemici dell'uomo sono quelli di casa sua. t Non credete all'amico, non fidatevi del compagno. Custodisci le porte della tua bocca davanti a colei che riposa vicino a te. 9skIl migliore di loro non è che un pruno, il più retto una siepe di spine. Il giorno predetto dalle tue sentinelle, il giorno del castigo è giunto, adesso è la loro rovina. %rCLe loro mani son pronte per il male; il principe avanza pretese, il giudice si lascia comprare, il grande manifesta la cupidigia e così distorcono tutto. 2q]L'uomo pio è scomparso dalla terra, non c'è più un giusto fra gli uomini: tutti stanno in agguato per spargere sangue; ognuno dà la caccia con la rete al fratello. #p AAhimè! Sono diventato come uno spigolatore d'estate, come un racimolatore dopo la vendemmia! Non un grappolo da mangiare, non un fico per la mia voglia. Xo)Tu osservi gli statuti di Omri e tutte le pratiche della casa di Acab, e segui i loro propositi, perciò io farò di te una desolazione, i tuoi abitanti oggetto di scherno e subirai l'obbrobrio dei popoli. |nqSeminerai, ma non mieterai, frangerai le olive, ma non ti ungerai d'olio; produrrai mosto, ma non berrai il vino. m9Mangerai, ma non ti sazierai, e la tua fame rimarrà in te; metterai da parte, ma nulla salverai e se qualcuno salverai io lo consegnerò alla spada. Ml Anch'io ho cominciato a colpirti, a devastarti per i tuoi peccati. Zk- I ricchi della città sono pieni di violenza e i suoi abitanti dicono menzogna. Pj Potrò io giustificare le false bilance e il sacchetto di pesi falsi? ri] Ci sono ancora nella casa dell'empio i tesori ingiustamente acquistati e le misure scarse, detestabili? \h1 La voce del Signore grida alla città! Ascoltate tribù e convenuti della città: +gOUomo, ti è stato insegnato ciò che è buono e ciò che richiede il Signore da te: praticare la giustizia, amare la pietà, camminare umilmente con il tuo Dio. ;foGradirà il Signore le migliaia di montoni e torrenti di olio a miriadi? Gli offrirò forse il mio primogenito per la mia colpa, il frutto delle mie viscere per il mio peccato? eCon che cosa mi presenterò al Signore, mi prostrerò al Dio altissimo? Mi presenterò a lui con olocausti, con vitelli di un anno? PdPopolo mio, ricorda le trame di Balak re di Moab, e quello che gli rispose Balaam, figlio di Beor. Ricordati di quello che è avvenuto da Sittim a Gàlgala, per riconoscere i benefici del Signore". cForse perché ti ho fatto uscire dall'Egitto, ti ho riscattato dalla casa di schiavitù e ho mandato davanti a te Mosè, Aronne e Maria? Tb!Popolo mio, che cosa ti ho fatto? In che cosa ti ho stancato? Rispondimi. :amAscoltate, o monti, il processo del Signore e porgete l'orecchio, o perenni fondamenta della terra, perché il Signore è in lite con il suo popolo, intenta causa con Israele. o` YAscoltate dunque ciò che dice il Signore: "Su, fa' lite con i monti e i colli ascoltino la tua voce! W_'Con ira e furore, farò vendetta delle genti, che non hanno voluto obbedire. I^  Estirperò da te i tuoi pali sacri, distruggerò i tuoi idoli. ]w Distruggerò in mezzo a te le tue sculture e le tue stele, né più ti prostrerai davanti a un'opera delle tue mani. G\ Ti strapperò di mano i sortilegi e non avrai più indovini. T[! distruggerò le città della tua terra e demolirò tutte le tue fortezze. zZm In quel giorno - dice il Signore - distruggerò i tuoi cavalli in mezzo a te e manderò in rovina i tuoi carri; jYMLa tua mano si alzerà contro tutti i tuoi nemici, e tutti i tuoi avversari saranno sterminati. TX!Allora il resto di Giacobbe sarà, in mezzo a popoli numerosi, come un leone tra le belve della foresta, come un leoncello tra greggi di pecore, il quale, se entra, calpesta e sbrana e non c'è scampo. FWIl resto di Giacobbe sarà, in mezzo a molti popoli, come rugiada mandata dal Signore e come pioggia che cade sull'erba, che non attende nulla dall'uomo e nulla spera dai figli dell'uomo. KVche governeranno la terra di Assur con la spada, il paese di Nimròd con il suo stesso pugnale. Ci libereranno da Assur, se entrerà nella nostra terra e metterà piede entro i nostri confini. .UUe tale sarà la pace: se Assur entrerà nella nostra terra e metterà il piede sul nostro suolo, noi schiereremo contro di lui sette pastori e otto capi di uomini, ETEgli starà là e pascerà con la forza del Signore, con la maestà del nome del Signore suo Dio. Abiteranno sicuri perché egli allora sarà grande fino agli estremi confini della terra #S?Perciò Dio li metterà in potere altrui fino a quando colei che deve partorire partorirà; e il resto dei tuoi fratelli ritornerà ai figli di Israele. TR #E tu, Betlemme di Efrata così piccola per essere fra i capoluoghi di Giuda, da te mi uscirà colui che deve essere il dominatore in Israele; le sue origini sono dall'antichità, dai giorni più remoti. QOra fatti incisioni, o figlia dell'orda, han posto l'assedio intorno a noi, con la verga percuotono sulla guancia il giudice d'Israele. ePC Alzati e trebbia, figlia di Sion, perché renderò di ferro il tuo corno e di bronzo le tue unghie e tu stritolerai molti popoli: consacrerai al Signore i loro guadagni e le loro ricchezze al padrone di tutta la terra. O  Ma esse non conoscono i pensieri del Signore e non comprendono il suo consiglio, poiché le ha radunate come covoni sull'aia. N{ Ora si sono adunate contro di te molte nazioni che dicono: "Sia profanata e godano i nostri occhi alla vista di Sion". iMK Spasima e gemi, figlia di Sion, come una partoriente, perché presto uscirai dalla città e dimorerai per la campagna e andrai fino a Babilonia. Là sarai liberata, là il Signore ti riscatterà dalla mano dei tuoi nemici. )LK Ora perché gridi così forte? Non c'è forse nelle tue mura alcun re? I tuoi consiglieri sono forse periti, perché ti prendono i dolori come di partoriente? K1E a te, Torre del gregge, colle della figlia di Sion, a te verrà, ritornerà a te la sovranità di prima, il regno della figlia di Gerusalemme". J!Degli zoppi io farò un resto, degli sbandati una nazione forte. E il Signore regnerà su di loro sul monte Sion, da allora e per sempre. I{"In quel giorno - dice il Signore - radunerò gli zoppi, raccoglierò gli sbandati e coloro che ho trattato duramente. HTutti gli altri popoli camminino pure ognuno nel nome del suo dio, noi cammineremo nel nome del Signore Dio nostro, in eterno, sempre. G1Siederanno ognuno tranquillo sotto la vite e sotto il fico e più nessuno li spaventerà, poiché la bocca del Signore degli eserciti ha parlato! }FsEgli sarà arbitro tra molti popoli e pronunzierà sentenza fra numerose nazioni; dalle loro spade forgeranno vomeri, dalle loro lame, falci. Nessuna nazione alzerà la spada contro un'altra nazione e non impareranno più l'arte della guerra. ~Euverranno molte genti e diranno: "Venite, saliamo al monte del Signore e al tempio del Dio di Giacobbe; egli ci indicherà le sue vie e noi cammineremo sui suoi sentieri", poiché da Sion uscirà la legge e da Gerusalemme la parola del Signore. D 9Alla fine dei giorni il monte del tempio del Signore resterà saldo sulla cima dei monti e s'innalzerà sopra i colli e affluiranno ad esso i popoli; C) Perciò, per causa vostra, Sion sarà arata come un campo e Gerusalemme diverrà un mucchio di rovine, il monte del tempio un'altura selvosa. qB[ i suoi capi giudicano in vista dei regali, i suoi sacerdoti insegnano per lucro, i suoi profeti danno oracoli per denaro. Osano appoggiarsi al Signore dicendo: "Non è forse il Signore in mezzo a noi? Non ci coglierà alcun male". FA che costruite Sion sul sangue e Gerusalemme con il sopruso; @! Udite questo, dunque, capi della casa di Giacobbe, governanti della casa d'Israele, che aborrite la giustizia e storcete quanto è retto, !?;Mentre io son pieno di forza con lo spirito del Signore, di giustizia e di coraggio, per annunziare a Giacobbe le sue colpe, a Israele il suo peccato. >I veggenti saranno ricoperti di vergogna e gli indovini arrossiranno; si copriranno tutti il labbro, perché non hanno risposta da Dio. *=MQuindi per voi sarà notte invece di visioni, tenebre per voi invece di responsi. Il sole tramonterà su questi profeti e oscuro si farà il giorno su di essi. R<Così dice il Signore contro i profeti che fanno traviare il mio popolo, che annunziano la pace se hanno qualcosa tra i denti da mordere, ma a chi non mette loro niente in bocca dichiarano la guerra. ;Allora grideranno al Signore, ma egli non risponderà; nasconderà loro la faccia, in quel tempo, perché hanno compiuto cattive azioni. *:MDivorano la carne del mio popolo e gli strappano la pelle di dosso, ne rompono le ossa e lo fanno a pezzi come carne in una pentola, come lesso in una caldaia. j9MNemici del bene e amanti del male, voi strappate loro la pelle di dosso e la carne dalle ossa". 8 Io dissi: "Ascoltate, capi di Giacobbe, voi governanti della casa d'Israele: Non spetta forse a voi conoscere la giustizia? 17[ Chi ha aperto la breccia li precederà; forzeranno e varcheranno la porta e usciranno per essa; marcerà il loro re innanzi a loro e il Signore sarà alla loro testa. Y6+ Certo ti radunerò tutto, o Giacobbe, certo ti raccoglierò, resto di Israele. Li metterò insieme come pecore in un sicuro recinto, come una mandria in mezzo al pascolo, dove muggisca lontano dagli uomini. +5O Se uno che insegue il vento e spaccia menzogne dicesse: "Ti profetizzo in virtù del vino e di bevanda inebriante", questo sarebbe un profeta per questo popolo. v4e Su, andatevene, perché questo non è più luogo di riposo. Per una inezia esigete un pegno insopportabile. 3 Cacciate le donne del mio popolo fuori dalla casa delle loro delizie, e togliete ai loro bambini il mio onore per sempre. 2)Ma voi come nemici insorgete contro il mio popolo. Da chi è senza mantello esigete una veste, dai passanti tranquilli, un bottino di guerra. K1È forse già cosa detta, o casa di Giacobbe? È forse stanca la pazienza del Signore, o questo è il suo modo di agire? Non sono forse benefiche le sue parole per chi cammina con rettitudine? 0"Non profetizzate!" - "Ma devono profetizzare". "Non profetizzate riguardo a queste cose!" - "Ma non si terrà lontano l'obbrobrio". m/SPerciò non ci sarà nessuno che tiri la corda per te, per il sorteggio nell'adunanza del Signore. .In quel tempo si comporrà su di voi un proverbio e si canterà una lamentazione: "È finita!", e si dirà: "Siamo del tutto rovinati! Ad altri egli passa l'eredità del mio popolo; - Ah, come mi è stata sottratta! - al nemico egli spartisce i nostri campi". L-Perciò così dice il Signore: "Ecco, io medito contro questa genìa una sciagura da cui non potran sottrarre il collo e non andranno più a testa alta, perché sarà quello tempo di calamità. ,Sono avidi di campi e li usurpano, di case, e se le prendono. Così opprimono l'uomo e la sua casa, il proprietario e la sua eredità. + -Guai a coloro che meditano l'iniquità e tramano il male sui loro giacigli; alla luce dell'alba lo compiono, perché in mano loro è il potere. * /Tagliati i capelli, rasati la testa per via dei tuoi figli, tue delizie; renditi calva come un avvoltoio, perché vanno in esilio lontano da te. {) qTi farò ancora giungere un conquistatore, o abitante di Maresa, egli giungerà fino a Adullam, gloria d'Israele. n( WPerciò sarai data in dote a Moreset-Gat, le case di Aczib saranno una delusione per i re d'Israele. +' Q Attacca i destrieri al carro, o abitante di Lachis! Essa fu l'inizio del peccato per la figlia di Sion, poiché in te sono state trovate le infedeltà d'Israele. &  Si attendeva il benessere la popolazione di Marot, invece è scesa la sciagura da parte del Signore fino alle porte di Gerusalemme. % 1 Emigra, popolazione di Safir, nuda, nella vergogna; non è uscita la popolazione di Zaanan. In lutto è Bet-Ezel; egli vi ha tolto la sua difesa. d$ C Non l'annunziate in Gat, non piangete in Acri, a Bet-le-Afrà avvoltolatevi nella polvere. #   perché la sua piaga è incurabile ed è giunta fino a Giuda, si estende fino alle soglie del mio popolo, fino a Gerusalemme. " Perciò farò lamenti e griderò, me ne andrò scalzo e nudo, manderò ululati come gli sciacalli, urli lamentosi come gli struzzi, S! !Tutte le sue statue saranno frantumate, tutti i suoi doni andranno bruciati, di tutti i suoi idoli farò scempio perché messi insieme a prezzo di prostituzione e in prezzo di prostituzione torneranno. #  ARidurrò Samaria a un mucchio di rovine in un campo, a un luogo per piantarvi la vigna. Rotolerò le sue pietre nella valle, scoprirò le sue fondamenta. G  Tutto ciò per l'infedeltà di Giacobbe e per i peccati della casa di Israele. Qual è l'infedeltà di Giacobbe? Non è forse Samaria? Qual è il peccato di Giuda? Non è forse Gerusalemme?  }si sciolgono i monti sotto di lui e le valli si squarciano come cera davanti al fuoco, come acque versate su un pendio. c APoiché ecco, il Signore esce dalla sua dimora e scende e cammina sulle alture del paese;  -Udite, popoli tutti! Fa' attenzione, o terra, con quanto contieni! Il Signore Dio sia testimone contro di voi, il Signore dal suo santo tempio. ) OParola del Signore, rivolta a Michea di Moreset, al tempo di Iotam, di Acaz e di Ezechia, re di Giuda. Visione che egli ebbe riguardo a Samaria e a Gerusalemme. Y+ e io non dovrei aver pietà di Ninive, quella grande città, nella quale sono più di centoventimila persone, che non sanno distinguere fra la mano destra e la sinistra, e una grande quantità di animali?". O Ma il Signore gli rispose: "Tu ti dai pena per quella pianta di ricino per cui non hai fatto nessuna fatica e che tu non hai fatto spuntare, che in una notte è cresciuta e in una notte è perita: 2] Dio disse a Giona: "Ti sembra giusto essere così sdegnato per una pianta di ricino?". Egli rispose: "Sì, è giusto; ne sono sdegnato al punto da invocare la morte!". OQuando il sole si fu alzato, Dio fece soffiare un vento d'oriente, afoso. Il sole colpì la testa di Giona, che si sentì venir meno e chiese di morire, dicendo: "Meglio per me morire che vivere". pYMa il giorno dopo, allo spuntar dell'alba, Dio mandò un verme a rodere il ricino e questo si seccò. @yAllora il Signore Dio fece crescere una pianta di ricino al di sopra di Giona per fare ombra sulla sua testa e liberarlo dal suo male. Giona provò una grande gioia per quel ricino. :mGiona allora uscì dalla città e sostò a oriente di essa. Si fece lì un riparo di frasche e vi si mise all'ombra in attesa di vedere ciò che sarebbe avvenuto nella città. PMa il Signore gli rispose: "Ti sembra giusto essere sdegnato così?". ]3Or dunque, Signore, toglimi la vita, perché meglio è per me morire che vivere!". #Pregò il Signore: "Signore, non era forse questo che dicevo quand'ero nel mio paese? Per ciò mi affrettai a fuggire a Tarsis; perché so che tu sei un Dio misericordioso e clemente, longanime, di grande amore e che ti lasci impietosire riguardo al male minacciato. D Ma Giona ne provò grande dispiacere e ne fu indispettito. 4a Dio vide le loro opere, che cioè si erano convertiti dalla loro condotta malvagia, e Dio si impietosì riguardo al male che aveva minacciato di fare loro e non lo fece. nU Chi sa che Dio non cambi, si impietosisca, deponga il suo ardente sdegno sì che noi non moriamo?". * MUomini e bestie si coprano di sacco e si invochi Dio con tutte le forze; ognuno si converta dalla sua condotta malvagia e dalla violenza che è nelle sue mani. 4 aPoi fu proclamato in Ninive questo decreto, per ordine del re e dei suoi grandi: "Uomini e animali, grandi e piccoli, non gustino nulla, non pascolino, non bevano acqua.  Giunta la notizia fino al re di Ninive, egli si alzò dal trono, si tolse il manto, si coprì di sacco e si mise a sedere sulla cenere. ~ uI cittadini di Ninive credettero a Dio e bandirono un digiuno, vestirono il sacco, dal più grande al più piccolo. Giona cominciò a percorrere la città, per un giorno di cammino e predicava: "Ancora quaranta giorni e Ninive sarà distrutta". Tk~~}}d}|4{_{zhyywxx ww"vluupttLsrrYqqOpoodnnmllkkiiBhhBgffee5dd-cba``7_^^]]E\\@[[ZTYXWWW"VUU_TSShRQPOOO#NMLLKJJIIYHHGiFFEXDDCkCBA@@7??1>=<;;8::988S77 6?5t5744b3R32o2#1u00e0//(.---,++d*))(('/&&L%%^$$##=#"k!!- h Gwvry_v]7@RMF 6 1 + }J0[ZmT'3G È un seme di pace: la vite produrrà il suo frutto, la terra darà i suoi prodotti, i cieli daranno la rugiada: darò tutto ciò al resto di questo popolo. 2{ Ora invece verso il resto di questo popolo io non sarò più come sono stato prima - dice il Signore degli eserciti -. b1= Ma prima di questi giorni non c'era salario per l'uomo, né salario per l'animale; non c'era sicurezza alcuna per chi andava e per chi veniva a causa degli invasori: io stesso mettevo gli uomini l'un contro l'altro. h0I Dice il Signore degli eserciti: "Riprendano forza le vostre mani. Voi in questi giorni ascoltate queste parole dalla bocca dei profeti; oggi vien fondata la casa del Signore degli eserciti con la ricostruzione del tempio. /li ricondurrò ad abitare in Gerusalemme; saranno il mio popolo e io sarò il loro Dio, nella fedeltà e nella giustizia". s._Così dice il Signore degli eserciti: "Ecco, io salvo il mio popolo dalla terra d'oriente e d'occidente: P-Dice il Signore degli eserciti: "Se questo sembra impossibile agli occhi del resto di questo popolo in quei giorni, sarà forse impossibile anche ai miei occhi?" - dice il Signore degli eserciti -. p,YLe piazze della città formicoleranno di fanciulli e di fanciulle, che giocheranno sulle sue piazze". !+;Dice il Signore degli eserciti: "Vecchi e vecchie siederanno ancora nelle piazze di Gerusalemme, ognuno con il bastone in mano per la loro longevità. ,*QDice il Signore: Tornerò a Sion e dimorerò in Gerusalemme. Gerusalemme sarà chiamata Città della fedeltà e il monte del Signore degli eserciti Monte santo". ~)u"Così dice il Signore degli eserciti: Sono acceso di grande gelosia per Sion, un grande ardore m'infiamma per lei. @( }Questa parola del Signore degli eserciti mi fu rivolta: O'"Io li ho dispersi fra tutte quelle nazioni che essi non conoscevano e il paese si è desolato dietro di loro, senza che alcuno lo percorresse; la terra di delizie è stata ridotta a desolazione". & Come al suo chiamare essi non vollero dare ascolto, così quand'essi grideranno, io non li ascolterò, dice il Signore degli eserciti. %{ Indurirono il cuore come un diamante per non udire la legge e le parole che il Signore degli eserciti rivolgeva loro mediante il suo spirito, per mezzo dei profeti del passato. Così si accese un grande sdegno da parte del Signore degli eserciti. y$k Ma essi hanno rifiutato di ascoltarmi, mi hanno voltato le spalle, hanno indurito gli orecchi per non sentire. # Non frodate la vedova, l'orfano, il pellegrino, il misero e nessuno nel cuore trami il male contro il proprio fratello". &"E "Ecco ciò che dice il Signore degli eserciti: Praticate la giustizia e la fedeltà; esercitate la pietà e la misericordia ciascuno verso il suo prossimo. :!oQuesta parola del Signore fu rivolta a Zaccaria: V %Non è questa forse la parola che vi proclamava il Signore per mezzo dei profeti del passato, quando Gerusalemme era ancora abitata e in pace ed erano abitate le città vicine e il Negheb e la pianura?". H Quando avete mangiato e bevuto non lo facevate forse per voi? E"Parla a tutto il popolo del paese e a tutti i sacerdoti e di' loro: Quando avete fatto digiuni e lamenti nel quinto e nel settimo mese per questi settant'anni, lo facevate forse per me? 9mAllora mi fu rivolta questa parola del Signore: Ee a domandare ai sacerdoti addetti al tempio del Signore degli eserciti e ai profeti: "Devo io continuare a far lutto e astinenza nel quinto mese, come ho fatto in questi anni passati?". fEBetel aveva inviato Sarezer alto ufficiale del re con i suoi uomini a supplicare il Signore | sL'anno quarto di Dario, il quarto giorno del nono mese, detto Casleu, la parola del Signore fu rivolta a Zaccaria. OAnche da lontano verranno a riedificare il tempio del Signore. Così riconoscerete che il Signore degli eserciti mi ha inviato a voi. Ciò avverrà, se ascolterete la voce del Signore vostro Dio". ykLa corona per Cheldai, Tobia, Iedaia e Giosia, figlio di Sofonìa, resterà di ricordo nel tempio del Signore. E Sì, egli ricostruirà il tempio del Signore, egli riceverà la gloria, egli siederà da sovrano sul suo trono. Un sacerdote sarà alla sua destra e fra i due regnerà una pace perfetta. % Gli riferirai: Dice il Signore degli eserciti: Ecco un uomo che si chiama Germoglio: spunterà da sé e ricostruirà il tempio del Signore.  Prendi quell'argento e quell'oro e ne farai una corona che porrai sul capo di Giosuè figlio di Iozedak, sommo sacerdote. <q "Prendi fra i deportati, fra quelli di Cheldai, di Tobia e di Iedaia, oro e argento e va' nel medesimo giorno a casa di Giosia figlio di Sofonìa, che è ritornato da Babilonia. 2_ Mi fu rivolta questa parola del Signore: !Poi mi chiamò e mi disse: "Ecco, quelli che muovono verso la terra del settentrione hanno fatto calmare il mio spirito su quella terra".  Essi fremono di percorrere la terra". Egli disse loro: "Andate, percorrete la terra". Essi partirono per percorrere la terra; )I cavalli neri vanno verso la terra del settentrione, seguiti da quelli bianchi; i pezzati invece si dirigono verso la terra del mezzogiorno. xiE l'angelo: "Sono i quattro venti del cielo che partono dopo essersi presentati al Signore di tutta la terra. Y+Domandai all'angelo che parlava con me: "Che significano quelli, signor mio?". ? yil terzo cavalli bianchi e il quarto cavalli pezzati. E Il primo carro aveva cavalli bai, il secondo cavalli neri,   Alzai ancora gli occhi per osservare ed ecco quattro carri uscire in mezzo a due montagne e le montagne erano di bronzo.   Mi rispose: "Vanno nella terra di Sènnaar per costruirle un tempio. Appena costruito, l'efa sarà posta sopra il suo piedistallo". Q  Domandai all'angelo che parlava con me: "Dove portano l'efa costoro?". D Alzai di nuovo gli occhi per osservare e vidi venire due donne: il vento agitava le loro ali, poiché avevano ali come quelle delle cicogne, e sollevarono l'efa fra la terra e il cielo. zmDisse: "Questa è l'empietà!". Poi la ricacciò dentro l'efa e ricoprì l'apertura con il coperchio di piombo. Y+Fu quindi alzato un coperchio di piombo; ecco dentro all'efa vi era una donna. E io: "Che cosa è quella?". Mi rispose: "È un'efa che avanza". Poi soggiunse: "Questa è la loro corruzione in tutta la terra". oWPoi l'angelo che parlava con me si avvicinò e mi disse: "Alza gli occhi e osserva ciò che appare". |qIo scatenerò la maledizione, dice il Signore degli eserciti, in modo che essa penetri nella casa del ladro e nella casa dello spergiuro riguardo al mio nome; rimarrà in quella casa e la consumerà insieme con le sue travi e le sue pietre". KEgli soggiunse: "Questa è la maledizione che si diffonde su tutta la terra: ogni ladro sarà scacciato via di qui come quel rotolo; ogni spergiuro sarà scacciato via di qui come quel rotolo. xiL'angelo mi domandò: "Che cosa vedi?". E io: "Vedo un rotolo che vola: è lungo venti cubiti e largo dieci". 9 oPoi alzai gli occhi e vidi un rotolo che volava. dA"Questi, soggiunse, sono i due consacrati che assistono il dominatore di tutta la terra". e~C Mi rispose: "Non comprendi dunque il significato di queste cose?". E io: "No, signor mio". X}) E quelle due ciocche d'olivo che stillano oro dentro i due canaletti d'oro?". e|C Quindi gli domandai: "Che significano quei due olivi a destra e a sinistra del candelabro? P{ Chi oserà disprezzare il giorno di così modesti inizi? Si gioirà vedendo il filo a piombo in mano a Zorobabele. Le sette lucerne rappresentano gli occhi del Signore che scrutano tutta la terra". z' "Le mani di Zorobabele hanno fondato questa casa: le sue mani la compiranno e voi saprete che il Signore degli eserciti mi ha inviato a voi. 2y_Mi fu rivolta questa parola del Signore: "x=Chi sei tu, o grande monte? Davanti a Zorobabele diventa pianura! Egli estrarrà la pietra, quella del vertice, fra le acclamazioni: Quanto è bella!". &wEEgli mi rispose: "Questa è la parola del Signore a Zorobabele: Non con la potenza né con la forza, ma con il mio spirito, dice il Signore degli eserciti! `v9Egli mi rispose: "Non comprendi dunque il loro significato?". E io: "No, signor mio". guGAllora domandai all'angelo che mi parlava: "Che cosa significano, signor mio, queste cose?". GtDue olivi gli stanno vicino, uno a destra e uno a sinistra". s5e mi disse: "Che cosa vedi?". Risposi: "Vedo un candelabro tutto d'oro; in cima ha un recipiente con sette lucerne e sette beccucci per le lucerne. Pr L'angelo che mi parlava venne a destarmi, come si desta uno dal sonno, q  In quel giorno - oracolo del Signore degli eserciti - ogni uomo inviterà il suo vicino sotto la sua vite e sotto il suo fico". ipK Ecco la pietra che io pongo davanti a Giosuè: sette occhi sono su quest'unica pietra; io stesso inciderò la sua iscrizione - oracolo del Signore degli eserciti - e rimuoverò in un sol giorno l'iniquità da questo paese. .oUAscolta dunque, Giosuè sommo sacerdote, tu e i tuoi compagni che siedono davanti a te, poiché essi servono da presagio: ecco, io manderò il mio servo Germoglio. Sn"Dice il Signore degli eserciti: Se camminerai nelle mie vie e osserverai le mie leggi, tu avrai il governo della mia casa, sarai il custode dei miei atri e ti darò accesso fra questi che stanno qui. 7miPoi l'angelo del Signore dichiarò a Giosuè: 0lYPoi soggiunse: "Mettetegli sul capo un diadema mondo". E gli misero un diadema mondo sul capo, lo rivestirono di candide vesti alla presenza dell'angelo del Signore. Gkil quale prese a dire a coloro che gli stavano intorno: "Toglietegli quelle vesti immonde". Poi disse a Giosuè: "Ecco, io ti tolgo di dosso il peccato; fatti rivestire di abiti da festa". ^j5Giosuè infatti era rivestito di vesti immonde e stava in piedi davanti all'angelo, @iyL'angelo del Signore disse a satana: "Ti rimprovera il Signore, o satana! Ti rimprovera il Signore che si è eletto Gerusalemme! Non è forse costui un tizzone sottratto al fuoco?". h Poi mi fece vedere il sommo sacerdote Giosuè, ritto davanti all'angelo del Signore, e satana era alla sua destra per accusarlo. fgETaccia ogni mortale davanti al Signore, poiché egli si è destato dalla sua santa dimora". lfQIl Signore si terrà Giuda come eredità nella terra santa, Gerusalemme sarà di nuovo prescelta. 6eeNazioni numerose aderiranno in quel giorno al Signore e diverranno suo popolo ed egli dimorerà in mezzo a te e tu saprai che il Signore degli eserciti mi ha inviato a te. udcGioisci, esulta, figlia di Sion, perché, ecco, io vengo ad abitare in mezzo a te - oracolo del Signore -. c Ecco, io stendo la mano sopra di esse e diverranno preda dei loro schiavi e voi saprete che il Signore degli eserciti mi ha inviato. Nb Dice il Signore degli eserciti alle nazioni che vi hanno spogliato: Sa A Sion mettiti in salvo, tu che abiti ancora con la figlia di Babilonia! ` Su, su, fuggite dal paese del settentrione - parola del Signore - voi che ho dispersi ai quattro venti del cielo - parola del Signore. v_e Io stesso - parola del Signore - le farò da muro di fuoco all'intorno e sarò una gloria in mezzo ad essa. )^Kche gli disse: "Corri, va' a parlare a quel giovane e digli: Gerusalemme sarà priva di mura, per la moltitudine di uomini e di animali che dovrà accogliere. H] L'angelo che parlava con me uscì e incontrò un altro angelo \Gli domandai: "Dove vai?". Ed egli: "Vado a misurare Gerusalemme per vedere qual è la sua larghezza e qual è la sua lunghezza". N[Alzai gli occhi ed ecco un uomo con una corda in mano per misurare. ZDomandai: "Che cosa vengono a fare costoro?". Mi rispose: "Le corna hanno disperso Giuda a tal segno che nessuno osa più alzare la testa e costoro vengono a demolire e abbattere le corna delle nazioni che cozzano contro il paese di Giuda per disperderlo". 7YiPoi il Signore mi fece vedere quattro operai. X#Domandai all'angelo che parlava con me: "Che cosa sono queste?". Ed egli: "Sono le corna che hanno disperso Giuda, Israele e Gerusalemme". 9W oPoi alzai gli occhi ed ecco, vidi quattro corna. FV Fa' sapere anche questo: Così dice il Signore degli eserciti: Le mie città avranno sovrabbondanza di beni, il Signore avrà ancora compassione di Sion ed eleggerà di nuovo Gerusalemme". \U 3Perciò dice il Signore: Io di nuovo mi volgo con compassione a Gerusalemme: la mia casa vi sarà riedificata - parola del Signore degli eserciti - e la corda del muratore sarà tesa di nuovo sopra Gerusalemme. |T sma ardo di sdegno contro le nazioni superbe, poiché mentre io ero un poco sdegnato, esse cooperarono al disastro. .S WPoi l'angelo che parlava con me mi disse: "Fa' sapere questo: Così dice il Signore degli eserciti: Io sono ingelosito per Gerusalemme e per Sion di gelosia grande; ]R 5 E all'angelo che parlava con me il Signore rivolse parole buone, piene di conforto. NQ  Allora l'angelo del Signore disse: "Signore degli eserciti, fino a quando rifiuterai di aver pietà di Gerusalemme e delle città di Giuda, contro le quali sei sdegnato? Sono ormai settant'anni!". P  Si rivolsero infatti all'angelo del Signore che stava fra i mirti e gli dissero: "Abbiamo percorso la terra: è tutta tranquilla". O y Allora l'uomo che stava fra i mirti prese a dire: "Essi sono coloro che il Signore ha inviati a percorrere la terra". N + Io domandai: "Mio signore, che significano queste cose?". L'angelo che parlava con me mi rispose: "Io t'indicherò ciò che esse significano". 2M _Io ebbi una visione di notte. Un uomo, in groppa a un cavallo rosso, stava fra i mirti in una valle profonda; dietro a lui stavano altri cavalli rossi, sauri e bianchi. +L QIl ventiquattro dell'undecimo mese, cioè il mese di Sebat, l'anno secondo di Dario, questa parola del Signore si manifestò al profeta Zaccaria, figlio di Iddo. -K ULe parole e i decreti che io avevo comunicato ai miei servi, i profeti, non si sono forse adempiuti sui padri vostri? Essi si sono convertiti e hanno detto: Quanto il Signore degli eserciti ci aveva minacciato a causa dei nostri traviamenti e delle nostre colpe, l'ha eseguito sopra di noi". DJ Dove sono i vostri padri? I profeti forse vivranno sempre? I !Non siate come i vostri padri, ai quali i profeti di un tempo andavan gridando: Dice il Signore degli eserciti: Tornate indietro dal vostro cammino perverso e dalle vostre opere malvage. Ma essi non vollero ascoltare e non mi prestarono attenzione, dice il Signore. =H uTu dunque riferirai loro: Così parla il Signore degli eserciti: Convertitevi a me - oracolo del Signore degli eserciti - e io mi rivolgerò a voi, dice il Signore degli eserciti. @G }"Il Signore si è molto sdegnato contro i vostri padri. F 5Nell'ottavo mese dell'anno secondo del regno di Dario, fu rivolta questa parola del Signore al profeta Zaccaria figlio di Barachia, figlio di Iddo: cE?In quel giorno - oracolo del Signore degli eserciti - io ti prenderò, Zorobabele figlio di Sealtièl mio servo, dice il Signore, e ti porrò come un sigillo, perché io ti ho eletto, dice il Signore degli eserciti". YD+abbatterò il trono dei regni e distruggerò la potenza dei regni delle nazioni, rovescerò i carri e i loro equipaggi: cadranno cavalli e cavalieri; ognuno verrà trafitto dalla spada del proprio fratello. aC;"Parla a Zorobabele, governatore della Giudea, e digli: Scuoterò il cielo e la terra, dBAIl ventiquattro del mese questa parola del Signore fu rivolta una seconda volta ad Aggeo: A5se il grano verrà a mancare nei granai, se la vite, il fico, il melograno, l'olivo non daranno più i loro frutti. Da oggi in poi io vi benedirò! @!Considerate bene da oggi in poi (dal ventiquattro del nono mese, cioè dal giorno in cui si posero le fondamenta del tempio del Signore), ,?QIo vi ho colpiti con la ruggine, con il carbonchio e con la grandine in tutti i lavori delle vostre mani, ma voi non siete ritornati a me - parola del Signore -. ;>ocome andavano le vostre cose? Si andava a un mucchio da cui si attendevano venti misure di grano e ce n'erano dieci; si andava a un tino da cinquanta barili e ce n'erano venti. =wOra, pensate, da oggi e per l'avvenire: prima che si cominciasse a porre pietra sopra pietra nel tempio del Signore, I< Ora riprese Aggeo: "Tale è questo popolo, tale è questa nazione davanti a me - oracolo del Signore - e tale è ogni lavoro delle loro mani; anzi, anche ciò che qui mi offrono è immondo". 0;Y Aggeo soggiunse: "Se uno che è contaminato per il contatto di un cadavere tocca una di quelle cose, sarà essa immonda?" "Sì", risposero i sacerdoti, "è immonda". P: Se uno in un lembo del suo vestito porta carne consacrata e con il lembo tocca il pane, il companatico, il vino, l'olio o qualunque altro cibo, questo verrà santificato? No, risposero i sacerdoti. b9= Dice il Signore degli eserciti: Interroga i sacerdoti intorno alla legge e chiedi loro: 8 Il ventiquattro del nono mese, secondo anno di Dario, questa parola del Signore fu rivelata per mezzo del profeta Aggeo: ;7o La gloria futura di questa casa sarà più grande di quella di una volta, dice il Signore degli eserciti; in questo luogo porrò la pace - oracolo del Signore degli eserciti -. K6L'argento è mio e mio è l'oro, dice il Signore degli eserciti. 57Scuoterò tutte le nazioni e affluiranno le ricchezze di tutte le genti e io riempirò questa casa della mia gloria, dice il Signore degli eserciti. 4Dice infatti il Signore degli eserciti: Ancora un po' di tempo e io scuoterò il cielo e la terra, il mare e la terraferma. 3secondo la parola dell'alleanza che ho stipulato con voi quando siete usciti dall'Egitto; il mio spirito sarà con voi, non temete. r2]Ora, coraggio, Zorobabele - oracolo del Signore - coraggio, Giosuè figlio di Iozedàk, sommo sacerdote; coraggio, popolo tutto del paese, dice il Signore, e al lavoro, perché io sono con voi - oracolo del Signore degli eserciti - R1Chi di voi è ancora in vita che abbia visto questa casa nel suo primitivo splendore? Ma ora in quali condizioni voi la vedete? In confronto a quella, non è forse ridotta a un nulla ai vostri occhi? 05Su, parla a Zorobabele figlio di Sealtièl, governatore della Giudea, a Giosuè figlio di Iozedàk, sommo sacerdote, e a tutto il resto del popolo: i/ MIl ventuno del settimo mese, questa parola del Signore fu rivelata per mezzo del profeta Aggeo: W. )Questo avvenne il ventiquattro del sesto mese dell'anno secondo del re Dario. -  E il Signore destò lo spirito di Zorobabele figlio di Sealtièl governatore della Giudea e di Giosuè figlio di Iozedàk, sommo sacerdote, e di tutto il resto del popolo ed essi si mossero e intrapresero i lavori per la casa del Signore degli eserciti. ,  Aggeo, messaggero del Signore, rivolto al popolo, disse secondo la missione del Signore: "Io sono con voi, oracolo del Signore". + 7 Zorobabele figlio di Sealtièl, e Giosuè figlio di Iozedàk, sommo sacerdote, e tutto il resto del popolo ascoltarono la parola del Signore loro Dio e le parole del profeta Aggeo, secondo la volontà del Signore che lo aveva loro inviato, e il popolo ebbe timore del Signore. :* o Ho chiamato la siccità sulla terra e sui monti, sul grano e sul vino nuovo, sull'olio e su quanto la terra produce, sugli uomini e sugli animali, su ogni prodotto delle mani". j) O Perciò su di voi i cieli hanno chiuso la rugiada e anche la terra ha diminuito il suo prodotto. q( ] Facevate assegnamento sul molto e venne il poco: ciò che portavate in casa io lo disperdevo. E perché? - dice il Signore degli eserciti -. Perché la mia casa è in rovina, mentre ognuno di voi si dà premura per la propria casa. ' Salite sul monte, portate legname, ricostruite la mia casa. In essa mi compiacerò e manifesterò la mia gloria - dice il Signore -. X& +Così dice il Signore degli eserciti: Riflettete bene al vostro comportamento! % }Avete seminato molto, ma avete raccolto poco; avete mangiato, ma non da togliervi la fame; avete bevuto, ma non fino a inebriarvi; vi siete vestiti, ma non vi siete riscaldati; l'operaio ha avuto il salario, ma per metterlo in un sacchetto forato. ]$ 5Ora, così dice il Signore degli eserciti: riflettete bene al vostro comportamento. # }"Vi sembra questo il tempo di abitare tranquilli nelle vostre case ben coperte, mentre questa casa è ancora in rovina? S" !Allora questa parola del Signore fu rivelata per mezzo del profeta Aggeo: !  Così parla il Signore degli eserciti: Questo popolo dice: "Non è ancora venuto il tempo di ricostruire la casa del Signore!". s  cL'anno secondo del re Dario, il primo giorno del sesto mese, questa parola del Signore fu rivolta per mezzo del profeta Aggeo a Zorobabele figlio di Sealtièl, governatore della Giudea, e a Giosuè figlio di Iozedàk, sommo sacerdote. J In quel tempo io vi guiderò, in quel tempo vi radunerò e vi darò fama e lode fra tutti i popoli della terra, quando, davanti ai vostri occhi, ristabilirò le vostre sorti, dice il Signore. FEcco, in quel tempo io sterminerò tutti i tuoi oppressori. Soccorrerò gli zoppicanti, radunerò i dispersi, li porrò in lode e fama dovunque sulla terra sono stati oggetto di vergogna. oWcome nei giorni di festa". Ho allontanato da te il male, perché tu non abbia a subirne la vergogna. )KIl Signore tuo Dio in mezzo a te è un salvatore potente. Esulterà di gioia per te, ti rinnoverà con il suo amore, si rallegrerà per te con grida di gioia, eCIn quel giorno si dirà a Gerusalemme: "Non temere, Sion, non lasciarti cadere le braccia! 'Il Signore ha revocato la tua condanna, ha disperso il tuo nemico. Re d'Israele è il Signore in mezzo a te, tu non vedrai più la sventura. lQGioisci, figlia di Sion, esulta, Israele, e rallegrati con tutto il cuore, figlia di Gerusalemme! U# il resto d'Israele. Non commetteranno più iniquità e non proferiranno menzogna; non si troverà più nella loro bocca una lingua fraudolenta. Potranno pascolare e riposare senza che alcuno li molesti. `9 Farò restare in mezzo a te un popolo umile e povero; confiderà nel nome del Signore L In quel giorno non avrai vergogna di tutti i misfatti commessi contro di me, perché allora eliminerò da te tutti i superbi millantatori e tu cesserai di inorgoglirti sopra il mio santo monte. oW Da oltre i fiumi di Etiopia fino all'estremo settentrione, i miei supplicanti mi porteranno offerte.   Allora io darò ai popoli un labbro puro perché invochino tutti il nome del Signore e lo servano tutti sotto lo stesso giogo. 1Perciò aspettatemi - parola del Signore - quando mi leverò per accusare, perché ho decretato di adunare le genti, di convocare i regni, per riversare su di essi la mia collera, tutta la mia ira ardente: poiché dal fuoco della mia gelosia sarà consumata tutta la terra. Z-Io pensavo: "Almeno ora mi temerà! Accoglierà la correzione. Non si cancelleranno dai suoi occhi tutte le punizioni che le ho inflitte". Ma invece si sono affrettati a pervertire di nuovo ogni loro azione. NHo sterminato le nazioni, le loro torri d'angolo sono state distrutte; ho reso deserte le loro strade sì che non c'è alcun passante; sono state depredate le loro città e nessuno più le abita. In mezzo ad essa il Signore è giusto, non commette iniquità; ogni mattino dà il suo giudizio, come la luce che non viene mai meno. wgI suoi profeti sono boriosi, uomini fraudolenti. I suoi sacerdoti profanano le cose sacre, violano la legge.  I suoi capi in mezzo ad essa sono leoni ruggenti, i suoi giudici sono lupi della sera, che non hanno rosicchiato dal mattino. yNon ha ascoltato la voce, non ha accettato la correzione. Non ha confidato nel Signore, non si è rivolta al suo Dio. I  Guai alla città ribelle e contaminata, alla città prepotente! [ /È questa la città gaudente che si sentiva sicura e che pensava: "Io e non altri all'infuori di me"? Come mai è diventata un deserto, un rifugio di animali? Chiunque le passa vicino fischia e agita la mano. Q Alloggeranno in mezzo a lei, a branchi, tutti gli animali della valle. Anche il pellicano, anche il riccio albergheranno nei suoi capitelli; il gufo striderà sulle finestre e il corvo sulle soglie. y Stenderà la mano anche al settentrione e distruggerà Assur, farà di Ninive una desolazione, arida come il deserto. ?y "Anche voi, Etiopi, sarete trafitti dalla mia spada". 8i Terribile sarà il Signore con loro, poiché annienterà tutti gli idoli della terra, mentre a lui si prostreranno, ognuno sul proprio suolo, i popoli di tutti i continenti. zm Questo accadrà ad essi per la loro superbia, perché hanno insultato, hanno disprezzato il popolo del Signore. >u Perciò, com'è vero ch'io vivo, - parola del Signore degli eserciti Dio d'Israele - Moab diventerà come Sòdoma e gli Ammoniti come Gomorra: un luogo invaso dai pruni, una cava di sale, un deserto per sempre. I rimasti del mio popolo li saccheggeranno e i superstiti della mia gente ne saranno gli eredi". "Ho udito l'insulto di Moab e gli oltraggi degli Ammoniti, con i quali hanno insultato il mio popolo gloriandosi del loro territorio. fELa costa del mare apparterrà al resto della casa di Giuda; in quei luoghi pascoleranno e a sera nelle case di Ascalòna prenderanno riposo, quando il Signore loro Dio li avrà visitati e avrà restaurato le loro sorti. ;qDiverrai pascoli di pastori e recinti di greggi". >uGuai agli abitanti della costa del mare, alla gente dei Cretei! La parola del Signore è contro di te, Canaan, paese dei Filistei: "Io ti distruggerò privandoti di ogni abitante. #Gaza infatti sarà desolata e Ascalòna ridotta a un deserto. Asdòd in pieno giorno sarà deportata ed Ekròn distrutta dalle fondamenta. 8iCercate il Signore voi tutti, umili della terra, che eseguite i suoi ordini; cercate la giustizia, cercate l'umiltà, per trovarvi al riparo nel giorno dell'ira del Signore. ~prima di essere travolti come pula che scompare in un giorno; prima che piombi su di voi la collera furiosa del Signore. 6} iRadunatevi, raccoglietevi, o gente spudorata, o| YNeppure il loro argento, neppure il loro oro potranno salvarli". Nel giorno dell'ira del Signore e al fuoco della sua gelosia tutta la terra sarà consumata, poiché farà improvvisa distruzione di tutti gli abitanti della terra. 8{ kMetterò gli uomini in angoscia e cammineranno come ciechi, perché han peccato contro il Signore; il loro sangue sarà sparso come polvere e le loro viscere come escrementi. Xz +giorno di squilli di tromba e d'allarme sulle fortezze e sulle torri d'angolo. )y M"Giorno d'ira quel giorno, giorno di angoscia e di afflizione, giorno di rovina e di sterminio, giorno di tenebre e di caligine, giorno di nubi e di oscurità, x %È vicino il gran giorno del Signore, è vicino e avanza a grandi passi. Una voce: Amaro è il giorno del Signore! anche un prode lo grida. w ; I loro beni saranno saccheggiati e le loro case distrutte. Hanno costruito case ma non le abiteranno, hanno piantato viti, ma non ne berranno il vino. /v Y In quel tempo perlustrerò Gerusalemme con lanterne e farò giustizia di quegli uomini che riposando sulle loro fecce pensano: "Il Signore non fa né bene né male". u  Urlate, abitanti del Mortaio, poiché tutta la turba dei trafficanti è finita, tutti i pesatori d'argento sono sterminati. t % In quel giorno - parola del Signore - grida d'aiuto verranno dalla Porta dei pesci, ululati dal quartiere nuovo e grande fragore dai colli. ws i punirò in quel giorno chiunque salta la soglia, chi riempie di rapine e di frodi il palazzo del suo padrone. }r uNel giorno del sacrificio del Signore, io punirò i prìncipi e i figli di re e quanti vestono alla moda straniera; 1q ]Silenzio, alla presenza del Signore Dio, perché il giorno del Signore è vicino, perché il Signore ha preparato un sacrificio, ha mandato a chiamare i suoi invitati. ep Equelli che si allontanano dal seguire il Signore, che non lo cercano, né si curano di lui. o quelli che sui tetti si prostrano davanti alla milizia celeste e quelli che si prostrano davanti al Signore, e poi giurano per Milcom; &n GStenderò la mano su Giuda e su tutti gli abitanti di Gerusalemme; sterminerò da questo luogo gli avanzi di Baal e il nome stesso dei suoi falsi sacerdoti; 'm IDistruggerò uomini e bestie; sterminerò gli uccelli del cielo e i pesci del mare, abbatterò gli empi; sterminerò l'uomo dalla terra. Oracolo del Signore. >l yTutto farò sparire dalla terra. Oracolo del Signore. *k QParola del Signore rivolta a Sofonìa figlio dell'Etiope, figlio di Godolia, figlio di Amaria, figlio di Ezechia, al tempo di Giosia figlio di Amon, re di Giuda. )jKIl Signore Dio è la mia forza, egli rende i miei piedi come quelli delle cerve e sulle alture mi fa camminare. Per il maestro del coro. Su strumenti a corda. EiMa io gioirò nel Signore, esulterò in Dio mio salvatore. PhIl fico infatti non germoglierà, nessun prodotto daranno le viti, cesserà il raccolto dell'olivo, i campi non daranno più cibo, i greggi spariranno dagli ovili e le stalle rimarranno senza buoi. [g/Ho udito e fremette il mio cuore, a tal voce tremò il mio labbro, la carie entra nelle mie ossa e sotto di me tremano i miei passi. Sospiro al giorno dell'angoscia che verrà contro il popolo che ci opprime. LfHai affogato nel mare i suoi cavalli nella melma di grandi acque. e#Con i tuoi dardi hai trafitto il capo dei suoi guerrieri che irrompevano per disperdermi con la gioia di chi divora il povero di nascosto. d9 Sei uscito per salvare il tuo popolo, per salvare il tuo consacrato. Hai demolito la cima della casa dell'empio, l'hai scalzata fino alle fondamenta. Bc Sdegnato attraversi la terra, adirato calpesti le genti. ~bu e la luna resta nella sua dimora, fuggono al bagliore delle tue saette, allo splendore folgorante della tua lancia. a i monti ti vedono e tremano, un uragano di acque si riversa, l'abisso fa sentire la sua voce. In alto il sole tralascia di mostrarsi, 5~w}}I||X{z{zyyx_xww"v`vuEtss rrq~ppovo nRmtllHkjiihhWgg=ffLeeWdccbyaaQ``,_g^^]\\[tZYYAXEWVVTUBTSSmSRQPPONN+MLLJKFJIHH@GGFEEDCnBBRA@@*?>==<!Fin dai tempi dei vostri padri vi siete allontanati dai miei precetti, non li avete osservati. Ritornate a me e io tornerò a voi, dice il Signore degli eserciti. Ma voi dite: "Come dobbiamo tornare?". _=7Io sono il Signore, non cambio; voi, figli di Giacobbe, non siete ancora al termine. G<Io mi accosterò a voi per il giudizio e sarò un testimone pronto contro gli incantatori, contro gli adùlteri, contro gli spergiuri, contro chi froda il salario all'operaio, contro gli oppressori della vedova e dell'orfano e contro chi fa torto al forestiero. Costoro non mi temono, dice il Signore degli eserciti. ;yAllora l'offerta di Giuda e di Gerusalemme sarà gradita al Signore come nei giorni antichi, come negli anni lontani. /:WSiederà per fondere e purificare; purificherà i figli di Levi, li affinerà come oro e argento, perché possano offrire al Signore un'oblazione secondo giustizia. 9-Chi sopporterà il giorno della sua venuta? Chi resisterà al suo apparire? Egli è come il fuoco del fonditore e come la lisciva dei lavandai. b8 ?Ecco, io manderò un mio messaggero a preparare la via davanti a me e subito entrerà nel suo tempio il Signore, che voi cercate; l'angelo dell'alleanza, che voi sospirate, ecco viene, dice il Signore degli eserciti. 7Voi avete stancato il Signore con le vostre parole; eppure chiedete: Come lo abbiamo stancato? Quando affermate: Chiunque fa il male è come se fosse buono agli occhi del Signore e in lui si compiace; o quando esclamate: Dov'è il Dio della giustizia? U6#Perché io detesto il ripudio, dice il Signore Dio d'Israele, e chi copre d'iniquità la propria veste, dice il Signore degli eserciti. Custodite la vostra vita dunque e non vogliate agire con perfidia. d5ANon fece egli un essere solo dotato di carne e soffio vitale? Che cosa cerca quest'unico essere, se non prole da parte di Dio? Custodite dunque il vostro soffio vitale e nessuno tradisca la donna della sua giovinezza. G4E chiedete: Perché? Perché il Signore è testimone fra te e la donna della tua giovinezza, che ora perfidamente tradisci, mentr'essa è la tua consorte, la donna legata a te da un patto. B3} Un'altra cosa fate ancora; voi coprite di lacrime, di pianti e di sospiri l'altare del Signore, perché egli non guarda all'offerta, né la gradisce con benevolenza dalle vostre mani. 27 Elimini il Signore chi ha agito così dalle tende di Giacobbe, il testimone e il mallevadore, e colui che offre l'offerta al Signore degli eserciti. E1 Giuda è stato sleale e l'abominio è stato commesso in Israele e in Gerusalemme. Giuda infatti ha osato profanare il santuario caro al Signore e ha sposato le figlie d'un dio straniero! 90k Non abbiamo forse tutti noi un solo Padre? Forse non ci ha creati un unico Dio? Perché dunque agire con perfidia l'uno contro l'altro profanando l'alleanza dei nostri padri? 5/c Perciò anch'io vi ho reso spregevoli e abbietti davanti a tutto il popolo, perché non avete osservato le mie disposizioni e avete usato parzialità riguardo alla legge. 7.gVoi invece vi siete allontanati dalla retta via e siete stati d'inciampo a molti con il vostro insegnamento; avete rotto l'alleanza di Levi, dice il Signore degli eserciti. (-IInfatti le labbra del sacerdote devono custodire la scienza e dalla sua bocca si ricerca l'istruzione, perché egli è messaggero del Signore degli eserciti. ,,QUn insegnamento fedele era sulla sua bocca, né c'era falsità sulle sue labbra; con pace e rettitudine ha camminato davanti a me e ha trattenuto molti dal male. "+=La mia alleanza con lui era alleanza di vita e di benessere e io glieli concessi; alleanza di timore ed egli mi temette ed ebbe riverenza del mio nome. *Così saprete che io ho diretto a voi questo monito, perché c'è anche un'alleanza fra me e Levi, dice il Signore degli eserciti. G)Ecco, io spezzerò il vostro braccio e spanderò sulla vostra faccia escrementi, gli escrementi delle vittime immolate nelle vostre solennità, perché siate spazzati via insieme con essi. ('Se non mi ascolterete e non vi prenderete a cuore di dar gloria al mio nome, dice il Signore degli eserciti, manderò su di voi la maledizione e cambierò in maledizione le vostre benedizioni. Anzi le ho già maledette, perché nessuno tra di voi se la prende a cuore. .' YOra a voi questo monito, o sacerdoti. ]& 5Maledetto il fraudolento che ha nel gregge un maschio, ne fa voto e poi mi sacrifica una bestia difettosa. Poiché io sono un re grande, dice il Signore degli eserciti, e il mio nome è terribile fra le nazioni. U% % Voi aggiungete: "Ah! che pena!". Voi mi disprezzate, dice il Signore degli eserciti, e offrite animali rubati, zoppi, malati e li portate in offerta! Posso io gradirla dalle vostre mani? Dice il Signore. $ { Ma voi lo profanate quando dite: "La tavola del Signore è contaminata e spregevole ciò che v'è sopra, il suo cibo". `# ; Poiché dall'oriente all'occidente grande è il mio nome fra le genti e in ogni luogo è offerto incenso al mio nome e una oblazione pura, perché grande è il mio nome fra le genti, dice il Signore degli eserciti. E"  Oh, ci fosse fra di voi chi chiude le porte, perché non arda più invano il mio altare! Non mi compiaccio di voi, dice il Signore degli eserciti, non accetto l'offerta delle vostre mani! ! ' Ora supplicate pure Dio perché abbia pietà di voi! Se fate tali cose, dovrebbe mostrarsi favorevole a voi? Dice il Signore degli eserciti.   e offrite un animale cieco in sacrificio, non è forse un male? Quando voi offrite un animale zoppo o malato, non è forse un male? Offritelo pure al vostro governatore: pensate che l'accetterà o che vi sarà grato? Dice il Signore degli eserciti.  !Offrite sul mio altare un cibo contaminato e dite: "Come ti abbiamo contaminato?". Quando voi dite: "La tavola del Signore è spregevole" ) MIl figlio onora suo padre e il servo rispetta il suo padrone. Se io sono padre, dov'è l'onore che mi spetta? Se sono il padrone, dov'è il timore di me? Dice il Signore degli eserciti a voi, sacerdoti, che disprezzate il mio nome. Voi domandate: "Come abbiamo disprezzato il tuo nome?". p [I vostri occhi lo vedranno e voi direte: "Grande è il Signore anche al di là dei confini d'Israele". y mSe Edom dicesse: "Siamo stati distrutti, ma ci rialzeremo dalle nostre rovine!", il Signore degli eserciti dichiara: Essi ricostruiranno: ma io demolirò. Saranno chiamati Regione empia e Popolo contro cui il Signore è adirato per sempre. u ee ho odiato Esaù. Ho fatto dei suoi monti un deserto e ho dato la sua eredità agli sciacalli del deserto. $ CVi ho amati, dice il Signore. E voi dite: "Come ci hai amati?". Non era forse Esaù fratello di Giacobbe? - oracolo del Signore - Eppure ho amato Giacobbe E Oracolo. Parola del Signore a Israele per mezzo di Malachia. Anzi, tutte le caldaie di Gerusalemme e di Giuda saranno sacre al Signore, re degli eserciti; quanti vorranno sacrificare verranno e le adopereranno per cuocere le carni. In quel giorno non vi sarà neppure un Cananeo nella casa del Signore degli eserciti. :mIn quel tempo anche sopra i sonagli dei cavalli si troverà scritto: "Sacro al Signore", e le caldaie nel tempio del Signore saranno come i bacini che sono davanti all'altare. zmQuesto sarà il castigo per l'Egitto e per tutte le genti che non saliranno a celebrare la festa delle capanne. ?wSe la stirpe d'Egitto non salirà e non vorrà venire, sarà colpita dalla stessa pena che il Signore ha inflitta alle genti che non sono salite a celebrare la festa delle capanne. Se qualche stirpe della terra non andrà a Gerusalemme per adorare il re, il Signore degli eserciti, su di essa non ci sarà pioggia. J Allora fra tutte le genti che avranno combattuto contro Gerusalemme, i superstiti andranno ogni anno per adorare il re, il Signore degli eserciti, e per celebrare la solennità delle capanne. ykDi piaga simile saranno colpiti i cavalli, i muli, i cammelli, gli asini e tutte le bestie degli accampamenti. -Anche Giuda combatterà in Gerusalemme e là si ammasseranno le ricchezze di tutte le nazioni vicine: oro, argento e vesti in grande quantità. (I In quel giorno vi sarà per opera del Signore un grande tumulto tra di loro: uno afferrerà la mano dell'altro e alzerà la mano sopra la mano del suo amico. yk Questa sarà la piaga con cui il Signore colpirà tutti i popoli che avranno mosso guerra a Gerusalemme: imputridiranno le loro carni, mentre saranno ancora in piedi; i loro occhi marciranno nelle orbite; la lingua marcirà loro in bocca. fE Ivi abiteranno: non vi sarà più sterminio e Gerusalemme se ne starà tranquilla e sicura.  7 Tutto il paese si trasformerà in pianura da Gabaa fino a Rimmon nel Negheb; Gerusalemme si eleverà e sarà abitata nel luogo dov'è, dalla porta di Beniamino fino al posto della prima porta, cioè fino alla porta dell'Angolo, e dalla torre di Cananeel fino ai torchi del re. h I Il Signore sarà re di tutta la terra e ci sarà il Signore soltanto, e soltanto il suo nome. ( IIn quel giorno acque vive sgorgheranno da Gerusalemme e scenderanno parte verso il mare orientale, parte verso il Mar Mediterraneo, sempre, estate e inverno. | qsarà un unico giorno, il Signore lo conosce; non ci sarà né giorno né notte; verso sera risplenderà la luce. F In quel giorno, non vi sarà né luce né freddo, né gelo: Sarà ostruita la valle fra i monti, poiché la nuova valle fra i monti giungerà fino ad Asal; sarà ostruita come fu ostruita durante il terremoto, avvenuto al tempo di Ozia re di Giuda. Verrà allora il Signore mio Dio e con lui tutti i suoi santi. 4aIn quel giorno i suoi piedi si poseranno sopra il monte degli Ulivi che sta di fronte a Gerusalemme verso oriente, e il monte degli Ulivi si fenderà in due, da oriente a occidente, formando una valle molto profonda; una metà del monte si ritirerà verso settentrione e l'altra verso mezzogiorno. taIl Signore uscirà e combatterà contro quelle nazioni, come quando combattè nel giorno della battaglia. wIl Signore radunerà tutte le genti contro Gerusalemme per la battaglia; la città sarà presa, le case saccheggiate, le donne violate, una metà della cittadinanza partirà per l'esilio, ma il resto del popolo non sarà strappato dalla città. e EEcco, viene un giorno per il Signore; allora le tue spoglie saranno spartite in mezzo a te. uc Farò passare questo terzo per il fuoco e lo purificherò come si purifica l'argento; lo proverò come si prova l'oro. Invocherà il mio nome e io l'ascolterò; dirò: "Questo è il mio popolo". Esso dirà: "Il Signore è il mio Dio". zm In tutto il paese, - oracolo del Signore - due terzi saranno sterminati e periranno; un terzo sarà conservato. M Insorgi, spada, contro il mio pastore, contro colui che è mio compagno. Oracolo del Signore degli eserciti. Percuoti il pastore e sia disperso il gregge, allora volgerò la mano sopra i deboli.  E se gli si dirà: "Perché quelle piaghe in mezzo alle tue mani?", egli risponderà: "Queste le ho ricevute in casa dei miei amici".  Ma ognuno dirà: "Non sono un profeta: sono un lavoratore della terra, ad essa mi sono dedicato fin dalla mia giovinezza". ~' In quel giorno ogni profeta si vergognerà della visione che avrà annunziata, né indosserà più il mantello di pelo per raccontare bugie. }w Se qualcuno oserà ancora fare il profeta, il padre e la madre che l'hanno generato, gli diranno: "Tu morirai, perché proferisci menzogne nel nome del Signore", e il padre e la madre che l'hanno generato lo trafiggeranno perché fa il profeta. B|} In quel giorno - dice il Signore degli eserciti - io estirperò dal paese i nomi degli idoli, né più saranno ricordati: anche i profeti e lo spirito immondo farò sparire dal paese. { ) In quel giorno vi sarà per la casa di Davide e per gli abitanti di Gerusalemme una sorgente zampillante per lavare il peccato e l'impurità. Jz  così tutte le altre famiglie a parte e le loro donne a parte". y la famiglia della casa di Levi a parte e le loro donne a parte; la famiglia della casa di Simeì a parte e le loro donne a parte; =xs Farà il lutto il paese, famiglia per famiglia: la famiglia della casa di Davide a parte e le loro donne a parte; la famiglia della casa di Natan a parte e le loro donne a parte; ~wu In quel giorno grande sarà il lamento in Gerusalemme simile al lamento di Adad- Rimmon nella pianura di Meghìddo. v Riverserò sopra la casa di Davide e sopra gli abitanti di Gerusalemme uno spirito di grazia e di consolazione: guarderanno a colui che hanno trafitto. Ne faranno il lutto come si fa il lutto per un figlio unico, lo piangeranno come si piange il primogenito. guG In quel giorno io m'impegnerò a distruggere tutte le genti che verranno contro Gerusalemme. Gt In quel giorno il Signore farà da scudo agli abitanti di Gerusalemme e chi tra di loro vacilla diverrà come Davide e la casa di Davide come Dio, come l'angelo del Signore davanti a loro. 5sc Il Signore salverà in primo luogo le tende di Giuda; perché la gloria della casa di Davide e la gloria degli abitanti di Gerusalemme non cresca più di quella di Giuda. wrg In quel giorno farò dei capi di Giuda come un braciere acceso in mezzo a una catasta di legna e come una torcia ardente fra i covoni; essi divoreranno a destra e a sinistra tutti i popoli vicini. Solo Gerusalemme resterà al suo posto. }qs Allora i capi di Giuda penseranno: La forza dei cittadini di Gerusalemme sta nel Signore degli eserciti, loro Dio. Zp- In quel giorno - parola del Signore - colpirò di terrore tutti i cavalli e i loro cavalieri di pazzia; mentre sulla casa di Giuda terrò aperti i miei occhi, colpirò di cecità tutti i cavalli delle genti. No In quel giorno io farò di Gerusalemme come una pietra da carico per tutti i popoli: quanti vorranno sollevarla ne resteranno sgraffiati; contro di essa si raduneranno tutte le genti della terra. &nE "Ecco, io farò di Gerusalemme come una coppa che dà le vertigini a tutti i popoli vicini e anche Giuda sarà in angoscia nell'assedio contro Gerusalemme. m 1 Oracolo. Parola del Signore su Israele. Dice il Signore che ha steso i cieli e fondato la terra, che ha formato lo spirito nell'intimo dell'uomo: Gl Guai al pastore stolto che abbandona il gregge! Una spada sta sopra il suo braccio e sul suo occhio destro. Tutto il suo braccio si inaridisca e tutto il suo occhio destro resti accecato". k poiché ecco, io susciterò nel paese un pastore, che non avrà cura di quelle che si perdono, non cercherà le disperse, non curerà le malate, non nutrirà le affamate; mangerà invece le carni delle più grasse e strapperà loro perfino le unghie. Vj% Quindi il Signore mi disse: "Prenditi gli attrezzi di un pastore insensato, tia Poi feci a pezzi il secondo bastone chiamato Unione per rompere così la fratellanza fra Giuda e Israele. @hy Ma il Signore mi disse: "Getta nel tesoro questa bella somma, con cui sono stato da loro valutato!". Io presi i trenta sicli d'argento e li gettai nel tesoro della casa del Signore. g# Poi dissi loro: "Se vi pare giusto, datemi la mia paga; se no, lasciate stare". Essi allora pesarono trenta sicli d'argento come mia paga. f Lo ruppi in quel medesimo giorno; i mercanti di pecore che mi osservavano, riconobbero che quello era l'ordine del Signore. yek Presi il bastone chiamato Benevolenza e lo spezzai: ruppi così l'alleanza da me stabilita con tutti i popoli. &dE Perciò io dissi: "Non sarò più il vostro pastore. Chi vuol morire, muoia; chi vuol perire, perisca; quelle che rimangono si divorino pure fra di loro!". c Nel volgere d'un sol mese eliminai tre pastori. Ma io mi irritai contro di esse, perché anch'esse si erano tediate di me. >bu Io dunque mi misi a pascolare le pecore da macello da parte dei mercanti di pecore. Presi due bastoni: uno lo chiamai Benevolenza e l'altro Unione e condussi al pascolo le pecore. laQ Neppur io perdonerò agli abitanti del paese. Oracolo del Signore. Ecco, io abbandonerò gli uomini l'uno in balìa dell'altro, in balìa del loro re, perché devastino il paese - non mi curerò di liberarli dalle loro mani". `/ che i compratori sgozzano impunemente, e i venditori dicono: Sia benedetto il Signore, mi sono arricchito, e i pastori non se ne curano affatto. J_  Così parla il Signore mio Dio: "Pasci quelle pecore da macello "^= Si ode il lamento dei pastori, perché la loro gloria è distrutta! Si ode il ruggito dei leoncelli, perché è devastata la magnificenza del Giordano! #]? Urla, cipresso, perché il cedro è caduto, gli splendidi alberi sono distrutti. Urlate, querce di Basan, perché la foresta impenetrabile è abbattuta! E\  Apri, Libano, le tue porte, e il fuoco divori i tuoi cedri. [[/ Li renderò forti nel Signore e del suo nome si glorieranno. Parola del Signore. 6Ze Attraverseranno il mare verso Tiro, percuoteranno le onde del mare, saranno inariditi i gorghi del Nilo. Sarà abbattuto l'orgoglio di Assur e rimosso lo scettro d'Egitto. Y5 Li farò ritornare dall'Egitto, li raccoglierò dall'Assiria, per ricondurli nella terra di Gàlaad e del Libano e non basterà per loro lo spazio. X} Dopo essere stati dispersi fra i popoli, nelle regioni remote, si ricorderanno di me, alleveranno i figli e torneranno. kWO Con un fischio li chiamerò a raccolta quando li avrò riscattati e saranno numerosi come prima. )VK Saranno come un eroe quelli di Efraim, gioirà il loro cuore come inebriato dal vino, vedranno i loro figli e gioiranno e il loro cuore esulterà nel Signore. lUQ Io rafforzerò la casa di Giuda e renderò vittoriosa la casa di Giuseppe: li ricondurrò in patria, poiché ne ho avuto pietà; saranno come se non li avessi mai ripudiati, poiché io sono il Signore loro Dio e li esaudirò. 4Ta Saranno come prodi che calpestano il fango delle strade in battaglia. Combatteranno perché il Signore è con loro e rimarranno confusi coloro che cavalcano i destrieri. {So Da lui uscirà la pietra d'angolo, da lui il chiodo, da lui l'arco di guerra, da lui tutti quanti i condottieri. (RI Contro i pastori divampa il mio sdegno e contro i montoni dirigo lo sguardo, poiché il Signore visiterà il suo gregge e ne farà come un cavallo da parata. YQ+ Poiché gli strumenti divinatori dicono menzogne, gli indovini vedono il falso, raccontano sogni fallaci, danno vane consolazioni: per questo vanno vagando come pecore, sono oppressi, perché senza pastore. 4P c Chiedete al Signore la pioggia tardiva di primavera; è il Signore che forma i nembi, egli riversa pioggia abbondante, dà il pane agli uomini, a ognuno l'erba dei campi. gOG Quali beni, quale bellezza! Il grano darà vigore ai giovani e il vino nuovo alle fanciulle. N  Il Signore loro Dio in quel giorno salverà come un gregge il suo popolo, come gemme di un diadema brilleranno sulla sua terra. CM Il Signore degli eserciti li proteggerà: divoreranno e calpesteranno le pietre della fionda, berranno il loro sangue come vino, ne saranno pieni come bacini, come i corni dell'altare. ,LQ Allora il Signore comparirà contro di loro, come fulmine guizzeranno le sue frecce; il Signore darà fiato alla tromba e marcerà fra i turbini del mezzogiorno. K- Tendo Giuda come mio arco, Efraim come un arco teso; ecciterò i tuoi figli, Sion, contro i tuoi figli, Grecia, ti farò come spada di un eroe. vJe Ritornate alla cittadella, prigionieri della speranza! Ve l'annunzio fino da oggi: vi ripagherò due volte. nIU Quanto a te, per il sangue dell'alleanza con te, estrarrò i tuoi prigionieri dal pozzo senz'acqua. OH Farà sparire i carri da Efraim e i cavalli da Gerusalemme, l'arco di guerra sarà spezzato, annunzierà la pace alle genti, il suo dominio sarà da mare a mare e dal fiume ai confini della terra. :Gm Esulta grandemente figlia di Sion, giubila, figlia di Gerusalemme! Ecco, a te viene il tuo re. Egli è giusto e vittorioso, umile, cavalca un asino, un puledro figlio d'asina. $FA Mi porrò come sentinella per la mia casa contro chi va e chi viene, non vi passerà più l'oppressore, perché ora io stesso sorveglio con i miei occhi. EE Toglierò il sangue dalla sua bocca e i suoi abomini dai suoi denti. Diventerà anche lui un resto per il nostro Dio, sarà come una famiglia in Giuda ed Accaron sarà simile al Gebuseo. MD Bastardi dimoreranno in Asdod, abbatterò l'orgoglio del Filisteo. =Cs Ascalona vedrà e ne sarà spaventata, Gaza sarà in grandi dolori, come anche Accaron, perché svanirà la sua fiducia; scomparirà il re da Gaza e Ascalona rimarrà disabitata. yBk Ecco, il Signore se ne impossesserà, sprofonderà nel mare le sue ricchezze ed essa sarà divorata dal fuoco. sA_ Tiro si è costruita una fortezza e vi ha accumulato argento come polvere e oro come fango delle strade. E@ anche Camat sua confinante e Sidòne, che è tanto saggia. $? C Oracolo. La parola del Signore è sulla terra di Cadrach e si posa su Damasco, poiché al Signore appartiene la perla di Aram e tutte le tribù d'Israele; n>UDice il Signore degli eserciti: "In quei giorni, dieci uomini di tutte le lingue delle genti afferreranno un Giudeo per il lembo del mantello e gli diranno: Vogliamo venire con voi, perché abbiamo compreso che Dio è con voi". =Così popoli numerosi e nazioni potenti verranno a Gerusalemme a consultare il Signore degli eserciti e a supplicare il Signore". <ye si diranno l'un l'altro: Su, andiamo a supplicare il Signore, a trovare il Signore degli eserciti; ci vado anch'io. e;CDice il Signore degli eserciti: "Anche popoli e abitanti di numerose città si raduneranno Y:+"Così dice il Signore degli eserciti: Il digiuno del quarto, quinto, settimo e decimo mese si cambierà per la casa di Giuda in gioia, in giubilo e in giorni di festa, purché amiate la verità e la pace". I9 Mi fu ancora rivolta questa parola del Signore degli eserciti: 87Nessuno trami nel cuore il male contro il proprio fratello; non amate il giuramento falso, poiché io detesto tutto questo" - oracolo del Signore -. +7OEcco ciò che voi dovrete fare: parlate con sincerità ciascuno con il suo prossimo; veraci e sereni siano i giudizi che terrete alle porte delle vostre città. z6mcosì invece mi darò premura in questi giorni di fare del bene a Gerusalemme e alla casa di Giuda; non temete. 95kCosì dice il Signore degli eserciti: "Come decisi di affliggervi quando i vostri padri mi provocarono all'ira - dice il Signore degli eserciti - e non mi lasciai commuovere, F4 Come foste oggetto di maledizione fra le genti, o casa di Giuda e d'Israele, così quando vi avrò salvati, diverrete una benedizione. Non temete dunque: riprendano forza le vostre mani". ~}}A||{{Ozzyyyxwwvv:uu tt2sserr}qq@pp\ooo#nnPmmAllkkjjiihhgggJgffof5ee~ddacc6bba`__?^]]k\\[[lZZ+YbY XeWWW VV9UUmUTTXSSRRRQQP OOLNgMMELL]LKKvK3JJVII2HH%GGTFF?EDDCC)BB%AAF@@J@??>>=W<<Q Ma Gesù, conoscendo i loro pensieri, disse: "Perché mai pensate cose malvagie nel vostro cuore? K= Allora alcuni scribi cominciarono a pensare: "Costui bestemmia". (<I Ed ecco, gli portarono un paralitico steso su un letto. Gesù, vista la loro fede, disse al paralitico: "Coraggio, figliolo, ti sono rimessi i tuoi peccati". U; % Salito su una barca, Gesù passò all'altra riva e giunse nella sua città. z:m"Tutta la città allora uscì incontro a Gesù e, vistolo, lo pregarono che si allontanasse dal loro territorio. q9[!I mandriani allora fuggirono ed entrati in città raccontarono ogni cosa e il fatto degli indemoniati. <8q Egli disse loro: "Andate!". Ed essi, usciti dai corpi degli uomini, entrarono in quelli dei porci: ed ecco tutta la mandria si precipitò dal dirupo nel mare e perì nei flutti. a7;e i demòni presero a scongiurarlo dicendo: "Se ci scacci, mandaci in quella mandria". V6%A qualche distanza da loro c'era una numerosa mandria di porci a pascolare; 5 Cominciarono a gridare: "Che cosa abbiamo noi in comune con te, Figlio di Dio? Sei venuto qui prima del tempo a tormentarci?". >4uGiunto all'altra riva, nel paese dei Gadarèni, due indemoniati, uscendo dai sepolcri, gli vennero incontro; erano tanto furiosi che nessuno poteva più passare per quella strada. v3eI presenti furono presi da stupore e dicevano: "Chi è mai costui al quale i venti e il mare obbediscono?". 2!Ed egli disse loro: "Perché avete paura, uomini di poca fede?" Quindi levatosi, sgridò i venti e il mare e si fece una grande bonaccia. a1;Allora, accostatisi a lui, lo svegliarono dicendo: "Salvaci, Signore, siamo perduti!". z0mEd ecco scatenarsi nel mare una tempesta così violenta che la barca era ricoperta dalle onde; ed egli dormiva. J/ Essendo poi salito su una barca, i suoi discepoli lo seguirono. T.!Ma Gesù gli rispose: "Seguimi e lascia i morti seppellire i loro morti". k-OE un altro dei discepoli gli disse: "Signore, permettimi di andar prima a seppellire mio padre". ,Gli rispose Gesù: "Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell'uomo non ha dove posare il capo". d+AAllora uno scriba si avvicinò e gli disse: "Maestro, io ti seguirò dovunque tu andrai". Y*+Vedendo Gesù una gran folla intorno a sé, ordinò di passare all'altra riva. )5perché si adempisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta Isaia: Egli ha preso le nostre infermità e si è addossato le nostre malattie. (}Venuta la sera, gli portarono molti indemoniati ed egli scacciò gli spiriti con la sua parola e guarì tutti i malati, ['/Le toccò la mano e la febbre scomparve; poi essa si alzò e si mise a servirlo. h&IEntrato Gesù nella casa di Pietro, vide la suocera di lui che giaceva a letto con la febbre. q%[ E Gesù disse al centurione: "Va', e sia fatto secondo la tua fede". In quell'istante il servo guarì. p$Y mentre i figli del regno saranno cacciati fuori nelle tenebre, ove sarà pianto e stridore di denti". # Ora vi dico che molti verranno dall'oriente e dall'occidente e siederanno a mensa con Abramo, Isacco e Giacobbe nel regno dei cieli, $"A All'udire ciò, Gesù ne fu ammirato e disse a quelli che lo seguivano: "In verità vi dico, in Israele non ho trovato nessuno con una fede così grande. 9!k Perché anch'io, che sono un subalterno, ho soldati sotto di me e dico a uno: Va', ed egli va; e a un altro; Vieni, ed egli viene, e al mio servo: Fa' questo, ed egli lo fa".  %Ma il centurione riprese: "Signore, io non son degno che tu entri sotto il mio tetto, di' soltanto una parola e il mio servo sarà guarito. 6gGesù gli rispose: "Io verrò e lo curerò". T!"Signore, il mio servo giace in casa paralizzato e soffre terribilmente". T!Entrato in Cafarnao, gli venne incontro un centurione che lo scongiurava: 4aPoi Gesù gli disse: "Guardati dal dirlo a qualcuno, ma va' a mostrarti al sacerdote e presenta l'offerta prescritta da Mosè, e ciò serva come testimonianza per loro". pYE Gesù stese la mano e lo toccò dicendo: "Lo voglio, sii sanato". E subito la sua lebbra scomparve. fEEd ecco venire un lebbroso e prostrarsi a lui dicendo: "Signore, se vuoi, tu puoi sanarmi". A Quando Gesù fu sceso dal monte, molta folla lo seguiva. Z-egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità e non come i loro scribi. eCQuando Gesù ebbe finito questi discorsi, le folle restarono stupite del suo insegnamento: Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa cadde, e la sua rovina fu grande". Chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica, è simile a un uomo stolto che ha costruito la sua casa sulla sabbia. 5Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa non cadde, perché era fondata sopra la roccia. Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, è simile a un uomo saggio che ha costruito la sua casa sulla roccia. pYIo però dichiarerò loro: Non vi ho mai conosciuti; allontanatevi da me, voi operatori di iniquità. ,QMolti mi diranno in quel giorno: Signore, Signore, non abbiamo noi profetato nel tuo nome e cacciato demòni nel tuo nome e compiuto molti miracoli nel tuo nome? Non chiunque mi dice: Signore, Signore, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli. 8kDai loro frutti dunque li potrete riconoscere. W'Ogni albero che non produce frutti buoni viene tagliato e gettato nel fuoco. i Kun albero buono non può produrre frutti cattivi, né un albero cattivo produrre frutti buoni. e CCosì ogni albero buono produce frutti buoni e ogni albero cattivo produce frutti cattivi; b =Dai loro frutti li riconoscerete. Si raccoglie forse uva dalle spine, o fichi dai rovi? h IGuardatevi dai falsi profeti che vengono a voi in veste di pecore, ma dentro son lupi rapaci.  wquanto stretta invece è la porta e angusta la via che conduce alla vita, e quanto pochi sono quelli che la trovano! / Entrate per la porta stretta, perché larga è la porta e spaziosa la via che conduce alla perdizione, e molti sono quelli che entrano per essa; w Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro: questa infatti è la Legge ed i Profeti. /W Se voi dunque che siete cattivi sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro che è nei cieli darà cose buone a quelli che gliele domandano! 4c O se gli chiede un pesce, darà una serpe? L Chi tra di voi al figlio che gli chiede un pane darà una pietra? X)perché chiunque chiede riceve, e chi cerca trova e a chi bussa sarà aperto. T!Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete; bussate e vi sarà aperto; %CNon date le cose sante ai cani e non gettate le vostre perle davanti ai porci, perché non le calpestino con le loro zampe e poi si voltino per sbranarvi. Ipocrita, togli prima la trave dal tuo occhio e poi ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall'occhio del tuo fratello. O come potrai dire al tuo fratello: permetti che tolga la pagliuzza dal tuo occhio, mentre nell'occhio tuo c'è la trave? ~wPerché osservi la pagliuzza nell'occhio del tuo fratello, mentre non ti accorgi della trave che hai nel tuo occhio? z}mperché col giudizio con cui giudicate sarete giudicati, e con la misura con la quale misurate sarete misurati. 1| _Non giudicate, per non essere giudicati; {"Non affannatevi dunque per il domani, perché il domani avrà già le sue inquietudini. A ciascun giorno basta la sua pena. mzS!Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta. qy[ Di tutte queste cose si preoccupano i pagani; il Padre vostro celeste infatti sa che ne avete bisogno. fxENon affannatevi dunque dicendo: Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo? w%Ora se Dio veste così l'erba del campo, che oggi c'è e domani verrà gettata nel forno, non farà assai più per voi, gente di poca fede? evCEppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. wugE perché vi affannate per il vestito? Osservate come crescono i gigli del campo: non lavorano e non filano. ^t5E chi di voi, per quanto si dia da fare, può aggiungere un'ora sola alla sua vita? ,sQGuardate gli uccelli del cielo: non seminano, né mietono, né ammassano nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non contate voi forse più di loro? ]r3Perciò vi dico: per la vostra vita non affannatevi di quello che mangerete o berrete, e neanche per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita forse non vale più del cibo e il corpo più del vestito? !q;Nessuno può servire a due padroni: o odierà l'uno e amerà l'altro, o preferirà l'uno e disprezzerà l'altro: non potete servire a Dio e a mammona. p)ma se il tuo occhio è malato, tutto il tuo corpo sarà tenebroso. Se dunque la luce che è in te è tenebra, quanto grande sarà la tenebra! toaLa lucerna del corpo è l'occhio; se dunque il tuo occhio è chiaro, tutto il tuo corpo sarà nella luce; FnPerché là dov'è il tuo tesoro, sarà anche il tuo cuore. m}accumulatevi invece tesori nel cielo, dove né tignola né ruggine consumano, e dove ladri non scassinano e non rubano. rl]Non accumulatevi tesori sulla terra, dove tignola e ruggine consumano e dove ladri scassinano e rubano; kperché la gente non veda che tu digiuni, ma solo tuo Padre che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà. KjTu invece, quando digiuni, profumati la testa e lavati il volto, PiE quando digiunate, non assumete aria malinconica come gli ipocriti, che si sfigurano la faccia per far vedere agli uomini che digiunano. In verità vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. ehCma se voi non perdonerete agli uomini, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe. pgYSe voi infatti perdonerete agli uomini le loro colpe, il Padre vostro celeste perdonerà anche a voi; ?fy e non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male. Ue# e rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori, /dY Dacci oggi il nostro pane quotidiano, Wc' venga il tuo regno; sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra. ab; Voi dunque pregate così: Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome; awNon siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno ancor prima che gliele chiediate. r`]Pregando poi, non sprecate parole come i pagani, i quali credono di venire ascoltati a forza di parole. '_GTu invece, quando preghi, entra nella tua camera e, chiusa la porta, prega il Padre tuo nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà. `^9Quando pregate, non siate simili agli ipocriti che amano pregare stando ritti nelle sinagoghe e negli angoli delle piazze, per essere visti dagli uomini. In verità vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. j]Mperché la tua elemosina resti segreta; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà. b\=Quando invece tu fai l'elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, `[9Quando dunque fai l'elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e nelle strade per essere lodati dagli uomini. In verità vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. 3Z aGuardatevi dal praticare le vostre buone opere davanti agli uomini per essere da loro ammirati, altrimenti non avrete ricompensa presso il Padre vostro che è nei cieli. NY0Siate voi dunque perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste. {Xo/E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani? kWO.Infatti se amate quelli che vi amano, quale merito ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? &VE-perché siate figli del Padre vostro celeste, che fa sorgere il suo sole sopra i malvagi e sopra i buoni, e fa piovere sopra i giusti e sopra gli ingiusti. SU,ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per i vostri persecutori, UT#+Avete inteso che fu detto: Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico; YS+*Da' a chi ti domanda e a chi desidera da te un prestito non volgere le spalle. KR)E se uno ti costringerà a fare un miglio, tu fanne con lui due. eQC(e a chi ti vuol chiamare in giudizio per toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello. zPm'ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi se uno ti percuote la guancia destra, tu porgigli anche l'altra; JO &Avete inteso che fu detto: Occhio per occhio e dente per dente; WN'%Sia invece il vostro parlare sì, sì; no, no; il di più viene dal maligno. tMa$Non giurare neppure per la tua testa, perché non hai il potere di rendere bianco o nero un solo capello. |Lq#né per la terra, perché è lo sgabello per i suoi piedi; né per Gerusalemme, perché è la città del gran re. \K1"ma io vi dico: non giurate affatto: né per il cielo, perché è il trono di Dio; uJc!Avete anche inteso che fu detto agli antichi: Non spergiurare, ma adempi con il Signore i tuoi giuramenti; "I= ma io vi dico: chiunque ripudia sua moglie, eccetto il caso di concubinato, la espone all'adulterio e chiunque sposa una ripudiata, commette adulterio. RHFu pure detto: Chi ripudia la propria moglie, le dia l'atto di ripudio; DGE se la tua mano destra ti è occasione di scandalo, tagliala e gettala via da te: conviene che perisca uno dei tuoi membri, piuttosto che tutto il tuo corpo vada a finire nella Geenna. BF}Se il tuo occhio destro ti è occasione di scandalo, cavalo e gettalo via da te: conviene che perisca uno dei tuoi membri, piuttosto che tutto il tuo corpo venga gettato nella Geenna. vEema io vi dico: chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel suo cuore. >DwAvete inteso che fu detto: Non commettere adulterio; hCIIn verità ti dico: non uscirai di là finché tu non abbia pagato fino all'ultimo spicciolo! ?BwMettiti presto d'accordo con il tuo avversario mentre sei per via con lui, perché l'avversario non ti consegni al giudice e il giudice alla guardia e tu venga gettato in prigione. A lascia lì il tuo dono davanti all'altare e va' prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna ad offrire il tuo dono. x@iSe dunque presenti la tua offerta sull'altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, a?;Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello, sarà sottoposto a giudizio. Chi poi dice al fratello: stupido, sarà sottoposto al sinedrio; e chi gli dice: pazzo, sarà sottoposto al fuoco della Geenna. n>UAvete inteso che fu detto agli antichi: Non uccidere; chi avrà ucciso sarà sottoposto a giudizio. = Poiché io vi dico: se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli. <Chi dunque trasgredirà uno solo di questi precetti, anche minimi, e insegnerà agli uomini a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli. Chi invece li osserverà e li insegnerà agli uomini, sarà considerato grande nel regno dei cieli. ;9In verità vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà neppure un iota o un segno dalla legge, senza che tutto sia compiuto. }:sNon pensate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non son venuto per abolire, ma per dare compimento. 9%Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al vostro Padre che è nei cieli. 8né si accende una lucerna per metterla sotto il moggio, ma sopra il lucerniere perché faccia luce a tutti quelli che sono nella casa. f7EVoi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città collocata sopra un monte, <6q Voi siete il sale della terra; ma se il sale perdesse il sapore, con che cosa lo si potrà render salato? A null'altro serve che ad essere gettato via e calpestato dagli uomini. 5 Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. Così infatti hanno perseguitato i profeti prima di voi. 4 Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. a3; Beati i perseguitati per causa della giustizia, perché di essi è il regno dei cieli. N2 Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio. 61gBeati i puri di cuore, perché vedranno Dio. B0Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia. W/'Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati. 6.gBeati i miti, perché erediteranno la terra. 8-kBeati gli afflitti, perché saranno consolati. M,"Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli. =+uPrendendo allora la parola, li ammaestrava dicendo: q* ]Vedendo le folle, Gesù salì sulla montagna e, messosi a sedere, gli si avvicinarono i suoi discepoli. )E grandi folle cominciarono a seguirlo dalla Galilea, dalla Decàpoli, da Gerusalemme, dalla Giudea e da oltre il Giordano. =(sLa sua fama si sparse per tutta la Siria e così condussero a lui tutti i malati, tormentati da varie malattie e dolori, indemoniati, epilettici e paralitici; ed egli li guariva. 2']Gesù percorreva tutta la Galilea, insegnando nelle loro sinagoghe e predicando la buona novella del regno e curando ogni sorta di malattie e di infermità nel popolo. F&Ed essi subito, lasciata la barca e il padre, lo seguirono. 6%eAndando oltre, vide altri due fratelli, Giacomo di Zebedèo e Giovanni suo fratello, che nella barca insieme con Zebedèo, loro padre, riassettavano le reti; e li chiamò. 9$mEd essi subito, lasciate le reti, lo seguirono. B#E disse loro: "Seguitemi, vi farò pescatori di uomini". /"WMentre camminava lungo il mare di Galilea vide due fratelli, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello, che gettavano la rete in mare, poiché erano pescatori. p!YDa allora Gesù cominciò a predicare e a dire: "Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino".  il popolo immerso nelle tenebre ha visto una grande luce; su quelli che dimoravano in terra e ombra di morte una luce si è levata. xiIl paese di Zàbulon e il paese di Nèftali, sulla via del mare, al di là del Giordano, Galilea delle genti; U#perché si adempisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta Isaia: ve e, lasciata Nazaret, venne ad abitare a Cafarnao, presso il mare, nel territorio di Zàbulon e di Nèftali, a; Avendo intanto saputo che Giovanni era stato arrestato, Gesù si ritirò nella Galilea Y+ Allora il diavolo lo lasciò ed ecco angeli gli si accostarono e lo servivano. s_ Ma Gesù gli rispose: "Vattene, satana! Sta scritto: Adora il Signore Dio tuo e a lui solo rendi culto". J  "Tutte queste cose io ti darò, se, prostrandoti, mi adorerai". Di nuovo il diavolo lo condusse con sé sopra un monte altissimo e gli mostrò tutti i regni del mondo con la loro gloria e gli disse: RGesù gli rispose: "Sta scritto anche: Non tentare il Signore Dio tuo". b=e gli disse: "Se sei Figlio di Dio, gettati giù, poiché sta scritto: Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo, ed essi ti sorreggeranno con le loro mani, perché non abbia a urtare contro un sasso il tuo piede". gGAllora il diavolo lo condusse con sé nella città santa, lo depose sul pinnacolo del tempio ykMa egli rispose: "Sta scritto: Non di solo pane vivrà l'uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio". xiIl tentatore allora gli si accostò e gli disse: "Se sei Figlio di Dio, di' che questi sassi diventino pane". ME dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti, ebbe fame. [ 1Allora Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto per esser tentato dal diavolo. ucEd ecco una voce dal cielo che disse: "Questi è il Figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto". 7Appena battezzato, Gesù uscì dall'acqua: ed ecco, si aprirono i cieli ed egli vide lo Spirito di Dio scendere come una colomba e venire su di lui. Ma Gesù gli disse: "Lascia fare per ora, poiché conviene che così adempiamo ogni giustizia". Allora Giovanni acconsentì. v eGiovanni però voleva impedirglielo, dicendo: "Io ho bisogno di essere battezzato da te e tu vieni da me?". g G In quel tempo Gesù dalla Galilea andò al Giordano da Giovanni per farsi battezzare da lui.  ' Egli ha in mano il ventilabro, pulirà la sua aia e raccoglierà il suo grano nel granaio, ma brucerà la pula con un fuoco inestinguibile". L  Io vi battezzo con acqua per la conversione; ma colui che viene dopo di me è più potente di me e io non son degno neanche di portargli i sandali; egli vi battezzerà in Spirito santo e fuoco.    Già la scure è posta alla radice degli alberi: ogni albero che non produce frutti buoni viene tagliato e gettato nel fuoco.  e non crediate di poter dire fra voi: Abbiamo Abramo per padre. Vi dico che Dio può far sorgere figli di Abramo da queste pietre. 2_Fate dunque frutti degni di conversione, 1Vedendo però molti farisei e sadducei venire al suo battesimo, disse loro: "Razza di vipere! Chi vi ha suggerito di sottrarvi all'ira imminente? [/e, confessando i loro peccati, si facevano battezzare da lui nel fiume Giordano. jMAllora accorrevano a lui da Gerusalemme, da tutta la Giudea e dalla zona adiacente il Giordano; Giovanni portava un vestito di peli di cammello e una cintura di pelle attorno ai fianchi; il suo cibo erano locuste e miele selvatico. (IEgli è colui che fu annunziato dal profeta Isaia quando disse: Voce di uno che grida nel deserto: Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri! J dicendo: "Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino!". \ 3In quei giorni comparve Giovanni il Battista a predicare nel deserto della Giudea, #?e, appena giunto, andò ad abitare in una città chiamata Nazaret, perché si adempisse ciò che era stato detto dai profeti: "Sarà chiamato Nazareno". 3~_Avendo però saputo che era re della Giudea Archelào al posto di suo padre Erode, ebbe paura di andarvi. Avvertito poi in sogno, si ritirò nelle regioni della Galilea _}7Egli, alzatosi, prese con sé il bambino e sua madre, ed entrò nel paese d'Israele. |9e gli disse: "Alzati, prendi con te il bambino e sua madre e va' nel paese d'Israele; perché sono morti coloro che insidiavano la vita del bambino". S{Morto Erode, un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe in Egitto :~~[~}}||0{{h{zzDyxx\ww|w$vlv2uttssNrrwr+rqhppooCnVmmlkkkjjii7hh6ggff0eeeddcc?bbb`aa]```/__H^^8]](\\,[ZZ+YY&XXJWW:VUTTT S7RRMQQtPPPOO-NNPMMM_LLLKKJIIHHGFFCEEDD?CCBAA#@T??/>===%<<0;;?::99_88`777Z66g55,446333 2q2)11T000//p/.`--/,,,[+i+**))((/''~'&&!%%o%0$$C##P""f!!b!" o ,+8BBt$^pj !As Hb$S! >  s @tMqJ~ Ed ecco apparvero loro Mosè ed Elia, che conversavano con lui. }}sE fu trasfigurato davanti a loro; il suo volto brillò come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce. | Sei giorni dopo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni suo fratello e li condusse in disparte, su un alto monte. {In verità vi dico: vi sono alcuni tra i presenti che non morranno finché non vedranno il Figlio dell'uomo venire nel suo regno". z Poiché il Figlio dell'uomo verrà nella gloria del Padre suo, con i suoi angeli, e renderà a ciascuno secondo le sue azioni. ,yQQual vantaggio infatti avrà l'uomo se guadagnerà il mondo intero, e poi perderà la propria anima? O che cosa l'uomo potrà dare in cambio della propria anima? xwPerché chi vorrà salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia, la troverà. w Allora Gesù disse ai suoi discepoli: "Se qualcuno vuol venire dietro a me rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. v!Ma egli, voltandosi, disse a Pietro: "Lungi da me, satana! Tu mi sei di scandalo, perché non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini!". uMa Pietro lo trasse in disparte e cominciò a protestare dicendo: "Dio te ne scampi, Signore; questo non ti accadrà mai". etCDa allora Gesù cominciò a dire apertamente ai suoi discepoli che doveva andare a Gerusalemme e soffrire molto da parte degli anziani, dei sommi sacerdoti e degli scribi, e venire ucciso e risuscitare il terzo giorno. Ts!Allora ordinò ai discepoli di non dire ad alcuno che egli era il Cristo. 5rcA te darò le chiavi del regno dei cieli, e tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli". qE io ti dico: Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia chiesa e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa. pE Gesù: "Beato te, Simone figlio di Giona, perché né la carne né il sangue te l'hanno rivelato, ma il Padre mio che sta nei cieli. OoRispose Simon Pietro: "Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente". 1n]Disse loro: "Voi chi dite che io sia?". fmERisposero: "Alcuni Giovanni il Battista, altri Elia, altri Geremia o qualcuno dei profeti". l Essendo giunto Gesù nella regione di Cesarèa di Filippo, chiese ai suoi discepoli: "La gente chi dice che sia il Figlio dell'uomo?". k Allora essi compresero che egli non aveva detto che si guardassero dal lievito del pane, ma dalla dottrina dei farisei e dei sadducei. j Come mai non capite ancora che non alludevo al pane quando vi ho detto: Guardatevi dal lievito dei farisei e dei sadducei?". Si E neppure i sette pani per i quattromila e quante sporte avete raccolto? mhS Non capite ancora e non ricordate i cinque pani per i cinquemila e quante ceste avete portato via? jgMAccortosene, Gesù chiese: "Perché, uomini di poca fede, andate dicendo che non avete il pane? OfMa essi parlavano tra loro e dicevano: "Non abbiamo preso il pane!". heIGesù disse loro: "Fate bene attenzione e guardatevi dal lievito dei farisei e dei sadducei". ad;Nel passare però all'altra riva, i discepoli avevano dimenticato di prendere il pane. cUna generazione perversa e adultera cerca un segno, ma nessun segno le sarà dato se non il segno di Giona". E lasciatili, se ne andò. "b=e al mattino: Oggi burrasca, perché il cielo è rosso cupo. Sapete dunque interpretare l'aspetto del cielo e non sapete distinguere i segni dei tempi? `a9Ma egli rispose: "Quando si fa sera, voi dite: Bel tempo, perché il cielo rosseggia; ~` wI farisei e i sadducei si avvicinarono per metterlo alla prova e gli chiesero che mostrasse loro un segno dal cielo. Y_+'Congedata la folla, Gesù salì sulla barca e andò nella regione di Magadàn. d^A&Quelli che avevano mangiato erano quattromila uomini, senza contare le donne e i bambini. b]=%Tutti mangiarono e furono saziati. Dei pezzi avanzati portarono via sette sporte piene. \ $Gesù prese i sette pani e i pesci, rese grazie, li spezzò, li dava ai discepoli, e i discepoli li distribuivano alla folla. =[u#Dopo aver ordinato alla folla di sedersi per terra, [Z/"Ma Gesù domandò: "Quanti pani avete?". Risposero: "Sette, e pochi pesciolini". }Ys!E i discepoli gli dissero: "Dove potremo noi trovare in un deserto tanti pani da sfamare una folla così grande?". cX? Allora Gesù chiamò a sé i discepoli e disse: "Sento compassione di questa folla: ormai da tre giorni mi vengono dietro e non hanno da mangiare. Non voglio rimandarli digiuni, perché non svengano lungo la strada". 7WgE la folla era piena di stupore nel vedere i muti che parlavano, gli storpi raddrizzati, gli zoppi che camminavano e i ciechi che vedevano. E glorificava il Dio di Israele. V9Attorno a lui si radunò molta folla recando con sé zoppi, storpi, ciechi, sordi e molti altri malati; li deposero ai suoi piedi, ed egli li guarì. kUOAllontanatosi di là, Gesù giunse presso il mare di Galilea e, salito sul monte, si fermò là. TAllora Gesù le replicò: "Donna, davvero grande è la tua fede! Ti sia fatto come desideri". E da quell'istante sua figlia fu guarita. S"È vero, Signore, disse la donna, ma anche i cagnolini si cibano delle briciole che cadono dalla tavola dei loro padroni". _R7Ed egli rispose: "Non è bene prendere il pane dei figli per gettarlo ai cagnolini". [Q/Ma quella si avvicinò e si prostrò dinanzi a lui dicendo: "Signore, aiutami!". cP?Ma egli rispose: "Non sono stato inviato che alle pecore perdute della casa di Israele". OMa egli non le rivolse neppure una parola. Allora i discepoli gli si accostarono implorando: "Esaudiscila, vedi come ci grida dietro". 5NcEd ecco una donna Cananea, che veniva da quelle regioni, si mise a gridare: "Pietà di me, Signore, figlio di Davide. Mia figlia è crudelmente tormentata da un demonio". LMPartito di là, Gesù si diresse verso le parti di Tiro e Sidone. zLmQueste sono le cose che rendono immondo l'uomo, ma il mangiare senza lavarsi le mani non rende immondo l'uomo". K/Dal cuore, infatti, provengono i propositi malvagi, gli omicidi, gli adultèri, le prostituzioni, i furti, le false testimonianze, le bestemmie. \J1Invece ciò che esce dalla bocca proviene dal cuore. Questo rende immondo l'uomo. gIGNon capite che tutto ciò che entra nella bocca, passa nel ventre e va a finire nella fogna? EHEd egli rispose: "Anche voi siete ancora senza intelletto? >GwPietro allora gli disse: "Spiegaci questa parabola". F{Lasciateli! Sono ciechi e guide di ciechi. E quando un cieco guida un altro cieco, tutti e due cadranno in un fosso!". iEK Ed egli rispose: "Ogni pianta che non è stata piantata dal mio Padre celeste sarà sradicata. D} Allora i discepoli gli si accostarono per dirgli: "Sai che i farisei si sono scandalizzati nel sentire queste parole?". vCe Non quello che entra nella bocca rende impuro l'uomo, ma quello che esce dalla bocca rende impuro l'uomo!". ?By Poi, riunita la folla, disse: "Ascoltate e intendete! ZA- Invano essi mi rendono culto, insegnando dottrine che sono precetti di uomini". Q@Questo popolo mi onora con le labbra ma il suo cuore è lontano da me. non è più tenuto a onorare suo padre o sua madre. Così avete annullato la parola di Dio in nome della vostra tradizione. u=cInvece voi asserite: Chiunque dice al padre o alla madre: Ciò con cui ti dovrei aiutare è offerto a Dio, q<[Dio ha detto: Onora il padre e la madre e inoltre: Chi maledice il padre e la madre sia messo a morte. q;[Ed egli rispose loro: "Perché voi trasgredite il comandamento di Dio in nome della vostra tradizione? :"Perché i tuoi discepoli trasgrediscono la tradizione degli antichi? Poiché non si lavano le mani quando prendono cibo!". d9 CIn quel tempo vennero a Gesù da Gerusalemme alcuni farisei e alcuni scribi e gli dissero: k8O$e lo pregavano di poter toccare almeno l'orlo del suo mantello. E quanti lo toccavano guarivano. z7m#E la gente del luogo, riconosciuto Gesù, diffuse la notizia in tutta la regione; gli portarono tutti i malati, ;6q"Compiuta la traversata, approdarono a Genèsaret. u5c!Quelli che erano sulla barca gli si prostrarono davanti, esclamando: "Tu sei veramente il Figlio di Dio!". 54e Appena saliti sulla barca, il vento cessò. m3SE subito Gesù stese la mano, lo afferrò e gli disse: "Uomo di poca fede, perché hai dubitato?". m2SMa per la violenza del vento, s'impaurì e, cominciando ad affondare, gridò: "Signore, salvami!". w1gEd egli disse: "Vieni!". Pietro, scendendo dalla barca, si mise a camminare sulle acque e andò verso Gesù. Z0-Pietro gli disse: "Signore, se sei tu, comanda che io venga da te sulle acque". O/Ma subito Gesù parlò loro: "Coraggio, sono io, non abbiate paura". .I discepoli, nel vederlo camminare sul mare, furono turbati e dissero: "È un fantasma" e si misero a gridare dalla paura. R-Verso la fine della notte egli venne verso di loro camminando sul mare. x,iLa barca intanto distava già qualche miglio da terra ed era agitata dalle onde, a causa del vento contrario. u+cCongedata la folla, salì sul monte, solo, a pregare. Venuta la sera, egli se ne stava ancora solo lassù. *Subito dopo ordinò ai discepoli di salire sulla barca e di precederlo sull'altra sponda, mentre egli avrebbe congedato la folla. i)KQuelli che avevano mangiato erano circa cinquemila uomini, senza contare le donne e i bambini. c(?Tutti mangiarono e furono saziati; e portarono via dodici ceste piene di pezzi avanzati. m'SE dopo aver ordinato alla folla di sedersi sull'erba, prese i cinque pani e i due pesci e, alzati gli occhi al cielo, pronunziò la benedizione, spezzò i pani e li diede ai discepoli e i discepoli li distribuirono alla folla. +&QEd egli disse: "Portatemeli qua". E%Gli risposero: "Non abbiamo che cinque pani e due pesci!". X$)Ma Gesù rispose: "Non occorre che vadano; date loro voi stessi da mangiare". 9#kSul far della sera, gli si accostarono i discepoli e gli dissero: "Il luogo è deserto ed è ormai tardi; congeda la folla perché vada nei villaggi a comprarsi da mangiare". o"WEgli, sceso dalla barca, vide una grande folla e sentì compassione per loro e guarì i loro malati. !1 Udito ciò, Gesù partì di là su una barca e si ritirò in disparte in un luogo deserto. Ma la folla, saputolo, lo seguì a piedi dalle città. k O I suoi discepoli andarono a prendere il cadavere, lo seppellirono e andarono a informarne Gesù. lQ La sua testa venne portata su un vassoio e fu data alla fanciulla, ed ella la portò a sua madre. 5e e mandò a decapitare Giovanni nel carcere. hI Il re ne fu contristato, ma a causa del giuramento e dei commensali ordinò che le fosse data nUEd essa, istigata dalla madre, disse: "Dammi qui, su un vassoio, la testa di Giovanni il Battista". Y+che egli le promise con giuramento di darle tutto quello che avesse domandato. kOVenuto il compleanno di Erode, la figlia di Erodìade danzò in pubblico e piacque tanto a Erode b=Benché Erode volesse farlo morire, temeva il popolo perché lo considerava un profeta. DGiovanni infatti gli diceva: "Non ti è lecito tenerla!". Erode aveva arrestato Giovanni e lo aveva fatto incatenare e gettare in prigione per causa di Erodìade, moglie di Filippo suo fratello. Egli disse ai suoi cortigiani: "Costui è Giovanni il Battista risuscitato dai morti; per ciò la potenza dei miracoli opera in lui". K In quel tempo il tetrarca Erode ebbe notizia della fama di Gesù. E :E non fece molti miracoli a causa della loro incredulità.   9E si scandalizzavano per causa sua. Ma Gesù disse loro: "Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria e in casa sua". c? 8E le sue sorelle non sono tutte fra noi? Da dove gli vengono dunque tutte queste cose?".   7Non è egli forse il figlio del carpentiere? Sua madre non si chiama Maria e i suoi fratelli Giacomo, Giuseppe, Simone e Giuda? 'G 6e venuto nella sua patria insegnava nella loro sinagoga e la gente rimaneva stupita e diceva: "Da dove mai viene a costui questa sapienza e questi miracoli? 8k 5Terminate queste parabole, Gesù partì di là 2] 4Ed egli disse loro: "Per questo ogni scriba divenuto discepolo del regno dei cieli è simile a un padrone di casa che estrae dal suo tesoro cose nuove e cose antiche". A } 3Avete capito tutte queste cose?". Gli risposero: "Sì". X ) 2e li getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti. a ; 1Così sarà alla fine del mondo. Verranno gli angeli e separeranno i cattivi dai buoni    0Quando è piena, i pescatori la tirano a riva e poi, sedutisi, raccolgono i pesci buoni nei canestri e buttano via i cattivi. n U /Il regno dei cieli è simile anche a una rete gettata nel mare, che raccoglie ogni genere di pesci. X) .trovata una perla di grande valore, va, vende tutti i suoi averi e la compra. X) -Il regno dei cieli è simile a un mercante che va in cerca di perle preziose; 8i ,Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto in un campo; un uomo lo trova e lo nasconde di nuovo, poi va, pieno di gioia, vende tutti i suoi averi e compra quel campo. gG +Allora i giusti splenderanno come il sole nel regno del Padre loro. Chi ha orecchi, intenda! W' *e li getteranno nella fornace ardente dove sarà pianto e stridore di denti.  )Il Figlio dell'uomo manderà i suoi angeli, i quali raccoglieranno dal suo regno tutti gli scandali e tutti gli operatori di iniquità jM (Come dunque si raccoglie la zizzania e si brucia nel fuoco, così avverrà alla fine del mondo. } 'e il nemico che l'ha seminata è il diavolo. La mietitura rappresenta la fine del mondo, e i mietitori sono gli angeli. lQ &Il campo è il mondo. Il seme buono sono i figli del regno; la zizzania sono i figli del maligno, R %Ed egli rispose: "Colui che semina il buon seme è il Figlio dell'uomo. ~+ $Poi Gesù lasciò la folla ed entrò in casa; i suoi discepoli gli si accostarono per dirgli: "Spiegaci la parabola della zizzania nel campo". !}; #perché si adempisse ciò che era stato detto dal profeta: Aprirò la mia bocca in parabole, proclamerò cose nascoste fin dalla fondazione del mondo. i|K "Tutte queste cose Gesù disse alla folla in parabole e non parlava ad essa se non in parabole, 3{_ !Un'altra parabola disse loro: "Il regno dei cieli si può paragonare al lievito, che una donna ha preso e impastato con tre misure di farina perché tutta si fermenti". Jz  Esso è il più piccolo di tutti i semi ma, una volta cresciuto, è più grande degli altri legumi e diventa un albero, tanto che vengono gli uccelli del cielo e si annidano fra i suoi rami". y% Un'altra parabola espose loro: "Il regno dei cieli si può paragonare a un granellino di senapa, che un uomo prende e semina nel suo campo. kxO Lasciate che l'una e l'altro crescano insieme fino alla mietitura e al momento della mietitura dirò ai mietitori: Cogliete prima la zizzania e legatela in fastelli per bruciarla; il grano invece riponetelo nel mio granaio". lwQ No, rispose, perché non succeda che, cogliendo la zizzania, con essa sradichiate anche il grano. zvm Ed egli rispose loro: Un nemico ha fatto questo. E i servi gli dissero: Vuoi dunque che andiamo a raccoglierla? u5 Allora i servi andarono dal padrone di casa e gli dissero: Padrone, non hai seminato del buon seme nel tuo campo? Da dove viene dunque la zizzania? Tt! Quando poi la messe fiorì e fece frutto, ecco apparve anche la zizzania. ksO Ma mentre tutti dormivano venne il suo nemico, seminò zizzania in mezzo al grano e se ne andò. r Un'altra parabola espose loro così: "Il regno dei cieli si può paragonare a un uomo che ha seminato del buon seme nel suo campo. &qE Quello seminato nella terra buona è colui che ascolta la parola e la comprende; questi dà frutto e produce ora il cento, ora il sessanta, ora il trenta". .pU Quello seminato tra le spine è colui che ascolta la parola, ma la preoccupazione del mondo e l'inganno della ricchezza soffocano la parola ed essa non dà frutto. o3 ma non ha radice in sé ed è incostante, sicché appena giunge una tribolazione o persecuzione a causa della parola, egli ne resta scandalizzato. znm Quello che è stato seminato nel terreno sassoso è l'uomo che ascolta la parola e subito l'accoglie con gioia, ?mw tutte le volte che uno ascolta la parola del regno e non la comprende, viene il maligno e ruba ciò che è stato seminato nel suo cuore: questo è il seme seminato lungo la strada. :lo Voi dunque intendete la parabola del seminatore: (kI In verità vi dico: molti profeti e giusti hanno desiderato vedere ciò che voi vedete, e non lo videro, e ascoltare ciò che voi ascoltate, e non l'udirono! Uj# Ma beati i vostri occhi perché vedono e i vostri orecchi perché sentono. kiO Perché il cuore di questo popolo si è indurito, son diventati duri di orecchi, e hanno chiuso gli occhi, per non vedere con gli occhi, non sentire con gli orecchi e non intendere con il cuore e convertirsi, e io li risani. h E così si adempie per loro la profezia di Isaia che dice: Voi udrete, ma non comprenderete, guarderete, ma non vedrete. wgg Per questo parlo loro in parabole: perché pur vedendo non vedono, e pur udendo non odono e non comprendono. mfS Così a chi ha sarà dato e sarà nell'abbondanza; e a chi non ha sarà tolto anche quello che ha. re] Egli rispose: "Perché a voi è dato di conoscere i misteri del regno dei cieli, ma a loro non è dato. cd? Gli si avvicinarono allora i discepoli e gli dissero: "Perché parli loro in parabole?". "c? Chi ha orecchi intenda". rb] Un'altra parte cadde sulla terra buona e diede frutto, dove il cento, dove il sessanta, dove il trenta. Qa Un'altra parte cadde sulle spine e le spine crebbero e la soffocarono. O` Ma, spuntato il sole, restò bruciata e non avendo radici si seccò. _ Un'altra parte cadde in luogo sassoso, dove non c'era molta terra; subito germogliò, perché il terreno non era profondo. i^K E mentre seminava una parte del seme cadde sulla strada e vennero gli uccelli e la divorarono. f]E Egli parlò loro di molte cose in parabole. E disse: "Ecco, il seminatore uscì a seminare. %\C Si cominciò a raccogliere attorno a lui tanta folla che dovette salire su una barca; là si pose a sedere, mentre tutta la folla rimaneva sulla spiaggia. G[  Quel giorno Gesù uscì di casa e si sedette in riva al mare. wZg 2perché chiunque fa la volontà del Padre mio che è nei cieli, questi è per me fratello, sorella e madre". gYG 1Poi stendendo la mano verso i suoi discepoli disse: "Ecco mia madre ed ecco i miei fratelli; jXM 0Ed egli, rispondendo a chi lo informava, disse: "Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?". aW; /Qualcuno gli disse: "Ecco di fuori tua madre e i tuoi fratelli che vogliono parlarti". Vy .Mentre egli parlava ancora alla folla, sua madre e i suoi fratelli, stando fuori in disparte, cercavano di parlargli. PU -Allora va, si prende sette altri spiriti peggiori ed entra a prendervi dimora; e la nuova condizione di quell'uomo diventa peggiore della prima. Così avverrà anche a questa generazione perversa". xTi ,Allora dice: Ritornerò alla mia abitazione, da cui sono uscito. E tornato la trova vuota, spazzata e adorna. sS_ +Quando lo spirito immondo esce da un uomo, se ne va per luoghi aridi cercando sollievo, ma non ne trova. SR *La regina del sud si leverà a giudicare questa generazione e la condannerà, perché essa venne dall'estremità della terra per ascoltare la sapienza di Salomone; ecco, ora qui c'è più di Salomone! 7Qg )Quelli di Nìnive si alzeranno a giudicare questa generazione e la condanneranno, perché essi si convertirono alla predicazione di Giona. Ecco, ora qui c'è più di Giona! "P= (Come infatti Giona rimase tre giorni e tre notti nel ventre del pesce, così il Figlio dell'uomo resterà tre giorni e tre notti nel cuore della terra. O '"Una generazione perversa e adultera pretende un segno! Ma nessun segno le sarà dato, se non il segno di Giona profeta. N &Allora alcuni scribi e farisei lo interrogarono: "Maestro, vorremmo che tu ci facessi vedere un segno". Ed egli rispose: jMM %poiché in base alle tue parole sarai giustificato e in base alle tue parole sarai condannato". jLM $Ma io vi dico che di ogni parola infondata gli uomini renderanno conto nel giorno del giudizio; |Kq #L'uomo buono dal suo buon tesoro trae cose buone, mentre l'uomo cattivo dal suo cattivo tesoro trae cose cattive. Jy "Razza di vipere, come potete dire cose buone, voi che siete cattivi? Poiché la bocca parla dalla pienezza del cuore. 2I] !Se prendete un albero buono, anche il suo frutto sarà buono; se prendete un albero cattivo, anche il suo frutto sarà cattivo: dal frutto infatti si conosce l'albero. 0HY A chiunque parlerà male del Figlio dell'uomo sarà perdonato; ma la bestemmia contro lo Spirito, non gli sarà perdonata né in questo secolo, né in quello futuro. G Perciò io vi dico: Qualunque peccato e bestemmia sarà perdonata agli uomini, ma la bestemmia contro lo Spirito non sarà perdonata. SF Chi non è con me è contro di me, e chi non raccoglie con me, disperde. E9 Come potrebbe uno penetrare nella casa dell'uomo forte e rapirgli le sue cose, se prima non lo lega? Allora soltanto gli potrà saccheggiare la casa. oDW Ma se io scaccio i demòni per virtù dello Spirito di Dio, è certo giunto fra voi il regno di Dio. C) E se io scaccio i demòni in nome di Beelzebùl, i vostri figli in nome di chi li scacciano? Per questo loro stessi saranno i vostri giudici. sB_ Ora, se satana scaccia satana, egli è discorde con se stesso; come potrà dunque reggersi il suo regno? A! Ma egli, conosciuto il loro pensiero, disse loro: "Ogni regno discorde cade in rovina e nessuna città o famiglia discorde può reggersi. @w Ma i farisei, udendo questo, presero a dire: "Costui scaccia i demòni in nome di Beelzebùl, principe dei demòni". `?9 E tutta la folla era sbalordita e diceva: "Non è forse costui il figlio di Davide?". z>m In quel tempo gli fu portato un indemoniato, cieco e muto, ed egli lo guarì, sicché il muto parlava e vedeva. +=Q nel suo nome spereranno le genti. }<s La canna infranta non spezzerà, non spegnerà il lucignolo fumigante, finché abbia fatto trionfare la giustizia; P; Non contenderà, né griderà, né si udrà sulle piazze la sua voce. *:M Ecco il mio servo che io ho scelto; il mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto. Porrò il mio spirito sopra di lui e annunzierà la giustizia alle genti. K9 perché si adempisse ciò che era stato detto dal profeta Isaia: +8Q ordinando loro di non divulgarlo, ]73 Ma Gesù, saputolo, si allontanò di là. Molti lo seguirono ed egli guarì tutti, [6/ I farisei però, usciti, tennero consiglio contro di lui per toglierlo di mezzo. o5W E rivolto all'uomo, gli disse: "Stendi la mano". Egli la stese, e quella ritornò sana come l'altra. r4] Ora, quanto è più prezioso un uomo di una pecora! Perciò è permesso fare del bene anche di sabato". 3  Ed egli disse loro: "Chi tra voi, avendo una pecora, se questa gli cade di sabato in una fossa, non l'afferra e la tira fuori? 2' Ed ecco, c'era un uomo che aveva una mano inaridita, ed essi chiesero a Gesù: "È permesso curare di sabato?". Dicevano ciò per accusarlo. :1o Allontanatosi di là, andò nella loro sinagoga. =0u Perché il Figlio dell'uomo è signore del sabato". / Se aveste compreso che cosa significa: Misericordia io voglio e non sacrificio, non avreste condannato persone senza colpa. G. Ora io vi dico che qui c'è qualcosa più grande del tempio. -  O non avete letto nella Legge che nei giorni di sabato i sacerdoti nel tempio infrangono il sabato e tuttavia sono senza colpa? ,1 Come entrò nella casa di Dio e mangiarono i pani dell'offerta, che non era lecito mangiare né a lui né ai suoi compagni, ma solo ai sacerdoti? n+U Ed egli rispose: "Non avete letto quello che fece Davide quando ebbe fame insieme ai suoi compagni? *  Ciò vedendo, i farisei gli dissero: "Ecco, i tuoi discepoli stanno facendo quello che non è lecito fare in giorno di sabato". ) ) In quel tempo Gesù passò tra le messi in giorno di sabato, e i suoi discepoli ebbero fame e cominciarono a cogliere spighe e le mangiavano. A(} Il mio giogo infatti è dolce e il mio carico leggero". '  Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per le vostre anime. W&' Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò. 6%e Tutto mi è stato dato dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio lo voglia rivelare. 7$i Sì, o Padre, perché così è piaciuto a te. C# In quel tempo Gesù disse: "Ti benedico, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai tenuto nascoste queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli. \"1 Ebbene io vi dico: Nel giorno del giudizio avrà una sorte meno dura della tua!". ?!w E tu, Cafarnao, sarai forse innalzata fino al cielo? Fino agli inferi precipiterai! Perché, se in Sòdoma fossero avvenuti i miracoli compiuti in te, oggi ancora essa esisterebbe! p Y Ebbene io ve lo dico: Tiro e Sidone nel giorno del giudizio avranno una sorte meno dura della vostra. hI "Guai a te, Corazin! Guai a te, Betsàida. Perché, se a Tiro e a Sidone fossero stati compiuti i miracoli che sono stati fatti in mezzo a voi, già da tempo avrebbero fatto penitenza, ravvolte nel cilicio e nella cenere.  Allora si mise a rimproverare le città nelle quali aveva compiuto il maggior numero di miracoli, perché non si erano convertite: D È venuto il Figlio dell'uomo, che mangia e beve, e dicono: Ecco un mangione e un beone, amico dei pubblicani e dei peccatori. Ma alla sapienza è stata resa giustizia dalle sue opere". W' È venuto Giovanni, che non mangia e non beve, e hanno detto: Ha un demonio. kO Vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato, abbiamo cantato un lamento e non avete pianto. + Ma a chi paragonerò io questa generazione? Essa è simile a quei fanciulli seduti sulle piazze che si rivolgono agli altri compagni e dicono: != Chi ha orecchi intenda. H  E se lo volete accettare, egli è quell'Elia che deve venire. N La Legge e tutti i Profeti infatti hanno profetato fino a Giovanni. y Dai giorni di Giovanni il Battista fino ad ora, il regno dei cieli soffre violenza e i violenti se ne impadroniscono. ,Q In verità vi dico: tra i nati di donna non è sorto uno più grande di Giovanni il Battista; tuttavia il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui.  Egli è colui, del quale sta scritto: Ecco, io mando davanti a te il mio messaggero che preparerà la tua via davanti a te. hI E allora, che cosa siete andati a vedere? Un profeta? Sì, vi dico, anche più di un profeta.  Che cosa dunque siete andati a vedere? Un uomo avvolto in morbide vesti? Coloro che portano morbide vesti stanno nei palazzi dei re! #? Mentre questi se ne andavano, Gesù si mise a parlare di Giovanni alle folle: "Che cosa siete andati a vedere nel deserto? Una canna sbattuta dal vento? 6g e beato colui che non si scandalizza di me". 3_ I ciechi ricuperano la vista, gli storpi camminano, i lebbrosi sono guariti, i sordi riacquistano l'udito, i morti risuscitano, ai poveri è predicata la buona novella, T! Gesù rispose: "Andate e riferite a Giovanni ciò che voi udite e vedete: J   "Sei tu colui che deve venire o dobbiamo attenderne un altro?".  Giovanni intanto, che era in carcere, avendo sentito parlare delle opere del Cristo, mandò a dirgli per mezzo dei suoi discepoli:   # Quando Gesù ebbe terminato di dare queste istruzioni ai suoi dodici discepoli, partì di là per insegnare e predicare nelle loro città. . U *E chi avrà dato anche solo un bicchiere di acqua fresca a uno di questi piccoli, perché è mio discepolo, in verità io vi dico: non perderà la sua ricompensa".  ' )Chi accoglie un profeta come profeta, avrà la ricompensa del profeta, e chi accoglie un giusto come giusto, avrà la ricompensa del giusto. \1 (Chi accoglie voi accoglie me, e chi accoglie me accoglie colui che mi ha mandato. r] 'Chi avrà trovato la sua vita, la perderà: e chi avrà perduto la sua vita per causa mia, la troverà. J  &chi non prende la sua croce e non mi segue, non è degno di me. } %Chi ama il padre o la madre più di me non è degno di me; chi ama il figlio o la figlia più di me non è degno di me; =u $e i nemici dell'uomo saranno quelli della sua casa. mS #Sono venuto infatti a separare il figlio dal padre, la figlia dalla madre, la nuora dalla suocera: s_ "Non crediate che io sia venuto a portare pace sulla terra; non sono venuto a portare pace, ma una spada. wg !chi invece mi rinnegherà davanti agli uomini, anch'io lo rinnegherò davanti al Padre mio che è nei cieli. yk Chi dunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anch'io lo riconoscerò davanti al Padre mio che è nei cieli; G non abbiate dunque timore: voi valete più di molti passeri! N~ Quanto a voi, perfino i capelli del vostro capo sono tutti contati; }  Due passeri non si vendono forse per un soldo? Eppure neanche uno di essi cadrà a terra senza che il Padre vostro lo voglia. A|{ E non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo, ma non hanno potere di uccidere l'anima; temete piuttosto colui che ha il potere di far perire e l'anima e il corpo nella Geenna. Q~~}}x||`|{\{zz yyxx/wIvv\uuStt8sfrrrqqIpwoo n8mm8llkkjii3hh4gg5ff`ee+dd.cc>bb+aaG``N` _`^^w]]\\l[[ZZ!YYmXXZWWW!VV)UU)TT>SRQQQ0PPrPOONNMM)LLMKKeJJJJII/HHGFFmEEaED}D7CC BBsB A@@g@??->>6=z=<;;s;#:z99h9#8s77665{4493322j10///..E--x- ,++=**))s) (T''',&&Y%%n% $$D#"""4!!! 0"GcX Oc \LA%S4Ge S E W , 3 H $*a;molti verranno nel mio nome, dicendo: Io sono il Cristo, e trarranno molti in inganno. :oGesù rispose: "Guardate che nessuno vi inganni; W~'Sedutosi poi sul monte degli Ulivi, i suoi discepoli gli si avvicinarono e, in disparte, gli dissero: "Dicci quando accadranno queste cose, e quale sarà il segno della tua venuta e della fine del mondo". }Gesù disse loro: "Vedete tutte queste cose? In verità vi dico, non resterà qui pietra su pietra che non venga diroccata". | Mentre Gesù, uscito dal tempio, se ne andava, gli si avvicinarono i suoi discepoli per fargli osservare le costruzioni del tempio. x{i'Vi dico infatti che non mi vedrete più finché non direte: Benedetto colui che viene nel nome del Signore!". 9zm&Ecco: la vostra casa vi sarà lasciata deserta! Zy-%Gerusalemme, Gerusalemme, che uccidi i profeti e lapidi quelli che ti sono inviati, quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli, come una gallina raccoglie i pulcini sotto le ali, e voi non avete voluto! Rx$In verità vi dico: tutte queste cose ricadranno su questa generazione. Pw#perché ricada su di voi tutto il sangue innocente versato sopra la terra, dal sangue del giusto Abele fino al sangue di Zaccaria, figlio di Barachìa, che avete ucciso tra il santuario e l'altare. Gv"Perciò ecco, io vi mando profeti, sapienti e scribi; di questi alcuni ne ucciderete e crocifiggerete, altri ne flagellerete nelle vostre sinagoghe e li perseguiterete di città in città; Xu)!Serpenti, razza di vipere, come potrete scampare dalla condanna della Geenna? 5te Ebbene, colmate la misura dei vostri padri! _s7e così testimoniate, contro voi stessi, di essere figli degli uccisori dei profeti. re dite: Se fossimo vissuti al tempo dei nostri padri, non ci saremmo associati a loro per versare il sangue dei profeti; uqcGuai a voi, scribi e farisei ipocriti, che innalzate i sepolcri ai profeti e adornate le tombe dei giusti, |pqCosì anche voi apparite giusti all'esterno davanti agli uomini, ma dentro siete pieni d'ipocrisia e d'iniquità. ;ooGuai a voi, scribi e farisei ipocriti, che rassomigliate a sepolcri imbiancati: essi all'esterno son belli a vedersi, ma dentro sono pieni di ossa di morti e di ogni putridume. gnGFariseo cieco, pulisci prima l'interno del bicchiere, perché anche l'esterno diventi netto! m/Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che pulite l'esterno del bicchiere e del piatto mentre all'interno sono pieni di rapina e d'intemperanza. Jl Guide cieche, che filtrate il moscerino e ingoiate il cammello! k Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che pagate la decima della menta, dell'anèto e del cumìno, e trasgredite le prescrizioni più gravi della legge: la giustizia, la misericordia e la fedeltà. Queste cose bisognava praticare, senza omettere quelle. \j1E chi giura per il cielo, giura per il trono di Dio e per Colui che vi è assiso. Rie chi giura per il tempio, giura per il tempio e per Colui che l'abita. Xh)Ebbene, chi giura per l'altare, giura per l'altare e per quanto vi sta sopra; [g/Ciechi! Che cosa è più grande, l'offerta o l'altare che rende sacra l'offerta? fwE dite ancora: Se si giura per l'altare non vale, ma se si giura per l'offerta che vi sta sopra, si resta obbligati. ]e3Stolti e ciechi: che cosa è più grande, l'oro o il tempio che rende sacro l'oro? dGuai a voi, guide cieche, che dite: Se si giura per il tempio non vale, ma se si giura per l'oro del tempio si è obbligati. .cUGuai a voi, scribi e farisei ipocriti, che percorrete il mare e la terra per fare un solo proselito e, ottenutolo, lo rendete figlio della Geenna il doppio di voi. b[] Ea Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che chiudete il regno dei cieli davanti agli uomini; perché così voi non vi entrate, e non lasciate entrare nemmeno quelli che vogliono entrarci. X`) chi invece si innalzerà sarà abbassato e chi si abbasserà sarà innalzato. 2__ Il più grande tra voi sia vostro servo; ]^3 E non fatevi chiamare "maestri", perché uno solo è il vostro Maestro, il Cristo. m]S E non chiamate nessuno "padre" sulla terra, perché uno solo è il Padre vostro, quello del cielo. q\[Ma voi non fatevi chiamare "rabbì", perché uno solo è il vostro maestro e voi siete tutti fratelli. V[%e i saluti nelle piazze, come anche sentirsi chiamare "rabbì" dalla gente. IZ amano posti d'onore nei conviti, i primi seggi nelle sinagoghe |YqTutte le loro opere le fanno per essere ammirati dagli uomini: allargano i loro filattèri e allungano le frange; XLegano infatti pesanti fardelli e li impongono sulle spalle della gente, ma loro non vogliono muoverli neppure con un dito. qW[Quanto vi dicono, fatelo e osservatelo, ma non fate secondo le loro opere, perché dicono e non fanno. JV "Sulla cattedra di Mosè si sono seduti gli scribi e i farisei. IU Allora Gesù si rivolse alla folla e ai suoi discepoli dicendo: kTO.Nessuno era in grado di rispondergli nulla; e nessuno, da quel giorno in poi, osò interrogarlo. MS-Se dunque Davide lo chiama Signore, come può essere suo figlio?". R},Ha detto il Signore al mio Signore: Siedi alla mia destra, finché io non abbia posto i tuoi nemici sotto i tuoi piedi? bQ=+Ed egli a loro: "Come mai allora Davide, sotto ispirazione, lo chiama Signore, dicendo: VP%*"Che ne pensate del Messia? Di chi è figlio?". Gli risposero: "Di Davide". BO)Trovandosi i farisei riuniti insieme, Gesù chiese loro: LN(Da questi due comandamenti dipendono tutta la Legge e i Profeti". RM'E il secondo è simile al primo: Amerai il prossimo tuo come te stesso. ?Ly&Questo è il più grande e il primo dei comandamenti. wKg%Gli rispose: "Amerai il Signore Dio tuo con tutto il cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente. GJ$"Maestro, qual è il più grande comandamento della legge?". XI)#e uno di loro, un dottore della legge, lo interrogò per metterlo alla prova: cH?"Allora i farisei, udito che egli aveva chiuso la bocca ai sadducei, si riunirono insieme DG!Udendo ciò, la folla era sbalordita per la sua dottrina. uFc Io sono il Dio di Abramo e il Dio di Isacco e il Dio di Giacobbe? Ora, non è Dio dei morti, ma dei vivi". gEGQuanto poi alla risurrezione dei morti, non avete letto quello che vi è stato detto da Dio: iDKAlla risurrezione infatti non si prende né moglie né marito, ma si è come angeli nel cielo. jCME Gesù rispose loro: "Voi vi ingannate, non conoscendo né le Scritture né la potenza di Dio. aB;Alla risurrezione, di quale dei sette essa sarà moglie? Poiché tutti l'hanno avuta". 6AgAlla fine, dopo tutti, morì anche la donna. >@wCosì anche il secondo, e il terzo, fino al settimo. ? Ora, c'erano tra noi sette fratelli; il primo appena sposato morì e, non avendo discendenza, lasciò la moglie a suo fratello. >+"Maestro, Mosè ha detto: Se qualcuno muore senza figli, il fratello ne sposerà la vedova e così susciterà una discendenza al suo fratello. =wIn quello stesso giorno vennero a lui dei sadducei, i quali affermano che non c'è risurrezione, e lo interrogarono: K<A queste parole rimasero sorpresi e, lasciatolo, se ne andarono. ; Gli risposero: "Di Cesare". Allora disse loro: "Rendete dunque a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio". K:Egli domandò loro: "Di chi è questa immagine e l'iscrizione?". Q9Mostratemi la moneta del tributo". Ed essi gli presentarono un denaro. X8)Ma Gesù, conoscendo la loro malizia, rispose: "Ipocriti, perché mi tentate? S7Dicci dunque il tuo parere: È lecito o no pagare il tributo a Cesare?". f6EMandarono dunque a lui i propri discepoli, con gli erodiani, a dirgli: "Maestro, sappiamo che sei veritiero e insegni la via di Dio secondo verità e non hai soggezione di nessuno perché non guardi in faccia ad alcuno. n5UAllora i farisei, ritiratisi, tennero consiglio per vedere di coglierlo in fallo nei suoi discorsi. 84kPerché molti sono chiamati, ma pochi eletti". 3 Allora il re ordinò ai servi: Legatelo mani e piedi e gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti. _27 gli disse: Amico, come hai potuto entrare qui senz'abito nuziale? Ed egli ammutolì. d1A Il re entrò per vedere i commensali e, scorto un tale che non indossava l'abito nuziale, 0w Usciti nelle strade, quei servi raccolsero quanti ne trovarono, buoni e cattivi, e la sala si riempì di commensali. d/A andate ora ai crocicchi delle strade e tutti quelli che troverete, chiamateli alle nozze. g.GPoi disse ai suoi servi: Il banchetto nuziale è pronto, ma gli invitati non ne erano degni; y-kAllora il re si indignò e, mandate le sue truppe, uccise quegli assassini e diede alle fiamme la loro città. D,altri presero i suoi servi, li insultarono e li uccisero. _+7Ma costoro non se ne curarono e andarono chi al proprio campo, chi ai propri affari; 1*[Di nuovo mandò altri servi a dire: Ecco ho preparato il mio pranzo; i miei buoi e i miei animali ingrassati sono già macellati e tutto è pronto; venite alle nozze. e)CEgli mandò i suoi servi a chiamare gli invitati alle nozze, ma questi non vollero venire. _(7"Il regno dei cieli è simile a un re che fece un banchetto di nozze per suo figlio. 9' oGesù riprese a parlar loro in parabole e disse: 3&_-Udite queste parabole, i sommi sacerdoti e i farisei capirono che parlava di loro e cercavano di catturarlo; ma avevano paura della folla che lo considerava un profeta. n%U,Chi cadrà sopra questa pietra sarà sfracellato; e qualora essa cada su qualcuno, lo stritolerà". q$[+Perciò io vi dico: vi sarà tolto il regno di Dio e sarà dato a un popolo che lo farà fruttificare. R#*E Gesù disse loro: "Non avete mai letto nelle Scritture: La pietra che i costruttori hanno scartata è diventata testata d'angolo; dal Signore è stato fatto questo ed è mirabile agli occhi nostri? ")Gli rispondono: "Farà morire miseramente quei malvagi e darà la vigna ad altri vignaioli che gli consegneranno i frutti a suo tempo". T!!(Quando dunque verrà il padrone della vigna che farà a quei vignaioli?". D 'E, presolo, lo cacciarono fuori della vigna e l'uccisero. y&Ma quei vignaioli, visto il figlio, dissero tra sé: Costui è l'erede; venite, uccidiamolo, e avremo noi l'eredità. [/%Da ultimo mandò loro il proprio figlio dicendo: Avranno rispetto di mio figlio! lQ$Di nuovo mandò altri servi più numerosi dei primi, ma quelli si comportarono nello stesso modo. nU#Ma quei vignaioli presero i servi e uno lo bastonarono, l'altro lo uccisero, l'altro lo lapidarono. gG"Quando fu il tempo dei frutti, mandò i suoi servi da quei vignaioli a ritirare il raccolto. G!Ascoltate un'altra parabola: C'era un padrone che piantò una vigna e la circondò con una siepe, vi scavò un frantoio, vi costruì una torre, poi l'affidò a dei vignaioli e se ne andò. jM È venuto a voi Giovanni nella via della giustizia e non gli avete creduto; i pubblicani e le prostitute invece gli hanno creduto. Voi, al contrario, pur avendo visto queste cose, non vi siete nemmeno pentiti per credergli. 9kChi dei due ha compiuto la volontà del padre?". Dicono: "L'ultimo". E Gesù disse loro: "In verità vi dico: I pubblicani e le prostitute vi passano avanti nel regno di Dio. ucRivoltosi al secondo, gli disse lo stesso. Ed egli rispose: Non ne ho voglia; ma poi, pentitosi, ci andò. 6gEd egli rispose: Sì, signore; ma non andò. wg"Che ve ne pare? Un uomo aveva due figli; rivoltosi al primo disse: Figlio, va' oggi a lavorare nella vigna. 1Rispondendo perciò a Gesù, dissero: "Non lo sappiamo". Allora anch'egli disse loro: "Neanch'io vi dico con quale autorità faccio queste cose". q[se diciamo 'dagli uomini', abbiamo timore della folla, perché tutti considerano Giovanni un profeta". H Il battesimo di Giovanni da dove veniva? Dal cielo o dagli uomini?". Ed essi riflettevano tra sé dicendo: "Se diciamo: "dal Cielo", ci risponderà: "perché dunque non gli avete creduto?"; {Gesù rispose: "Vi farò anch'io una domanda e se voi mi rispondete, vi dirò anche con quale autorità faccio questo. A{Entrato nel tempio, mentre insegnava gli si avvicinarono i sommi sacerdoti e gli anziani del popolo e gli dissero: "Con quale autorità fai questo? Chi ti ha dato questa autorità?". QE tutto quello che chiederete con fede nella preghiera, lo otterrete". ]3Rispose Gesù: "In verità vi dico: Se avrete fede e non dubiterete, non solo potrete fare ciò che è accaduto a questo fico, ma anche se direte a questo monte: Levati di lì e gettati nel mare, ciò avverrà. q [Vedendo ciò i discepoli rimasero stupiti e dissero: "Come mai il fico si è seccato immediatamente?". + OVedendo un fico sulla strada, gli si avvicinò, ma non vi trovò altro che foglie, e gli disse: "Non nasca mai più frutto da te". E subito quel fico si seccò. A }La mattina dopo, mentre rientrava in città, ebbe fame. ] 3E, lasciatili, uscì fuori dalla città, verso Betània, e là trascorse la notte. , Qe gli dissero: "Non senti quello che dicono?". Gesù rispose loro: "Sì, non avete mai letto: Dalla bocca dei bambini e dei lattanti ti sei procurata una lode?". $AMa i sommi sacerdoti e gli scribi, vedendo le meraviglie che faceva e i fanciulli che acclamavano nel tempio: "Osanna al figlio di Davide", si sdegnarono LGli si avvicinarono ciechi e storpi nel tempio ed egli li guarì. y e disse loro: "La Scrittura dice: La mia casa sarà chiamata casa di preghiera ma voi ne fate una spelonca di ladri". ,Q Gesù entrò poi nel tempio e scacciò tutti quelli che vi trovò a comprare e a vendere; rovesciò i tavoli dei cambiavalute e le sedie dei venditori di colombe V% E la folla rispondeva: "Questi è il profeta Gesù, da Nazaret di Galilea". s_ Entrato Gesù in Gerusalemme, tutta la città fu in agitazione e la gente si chiedeva: "Chi è costui?". 7g La folla che andava innanzi e quella che veniva dietro, gridava: Osanna al figlio di Davide! Benedetto colui che viene nel nome del Signore! Osanna nel più alto dei cieli!  La folla numerosissima stese i suoi mantelli sulla strada mentre altri tagliavano rami dagli alberi e li stendevano sulla via. eCcondussero l'asina e il puledro, misero su di essi i mantelli ed egli vi si pose a sedere. NI discepoli andarono e fecero quello che aveva ordinato loro Gesù: ~}Dite alla figlia di Sion: Ecco, il tuo re viene a te mite, seduto su un'asina, con un puledro figlio di bestia da soma. ]}3Ora questo avvenne perché si adempisse ciò che era stato annunziato dal profeta: s|_Se qualcuno poi vi dirà qualche cosa, risponderete: Il Signore ne ha bisogno, ma li rimanderà subito". {3dicendo loro: "Andate nel villaggio che vi sta di fronte: subito troverete un'asina legata e con essa un puledro. Scioglieteli e conduceteli a me. z Quando furono vicini a Gerusalemme e giunsero presso Bètfage, verso il monte degli Ulivi, Gesù mandò due dei suoi discepoli by="Gesù si commosse, toccò loro gli occhi e subito ricuperarono la vista e lo seguirono. Bx!Gli risposero: "Signore, che i nostri occhi si aprano!". Pw Gesù, fermatosi, li chiamò e disse: "Che volete che io vi faccia?". v La folla li sgridava perché tacessero; ma essi gridavano ancora più forte: "Signore, figlio di Davide, abbi pietà di noi!". u'Ed ecco che due ciechi, seduti lungo la strada, sentendo che passava, si misero a gridare: "Signore, abbi pietà di noi, figlio di Davide!". BtMentre uscivano da Gerico, una gran folla seguiva Gesù. sappunto come il Figlio dell'uomo, che non è venuto per essere servito, ma per servire e dare la sua vita in riscatto per molti". Ore colui che vorrà essere il primo tra voi, si farà vostro schiavo; pqYNon così dovrà essere tra voi; ma colui che vorrà diventare grande tra voi, si farà vostro servo, pma Gesù, chiamatili a sé, disse: "I capi delle nazioni, voi lo sapete, dominano su di esse e i grandi esercitano su di esse il potere. KoGli altri dieci, udito questo, si sdegnarono con i due fratelli; In Ed egli soggiunse: "Il mio calice lo berrete; però non sta a me concedere che vi sediate alla mia destra o alla mia sinistra, ma è per coloro per i quali è stato preparato dal Padre mio". mRispose Gesù: "Voi non sapete quello che chiedete. Potete bere il calice che io sto per bere?". Gli dicono: "Lo possiamo". l'Egli le disse: "Che cosa vuoi?". Gli rispose: "Di' che questi miei figli siedano uno alla tua destra e uno alla tua sinistra nel tuo regno". zkmAllora gli si avvicinò la madre dei figli di Zebedèo con i suoi figli, e si prostrò per chiedergli qualcosa. zjme lo consegneranno ai pagani perché sia schernito e flagellato e crocifisso; ma il terzo giorno risusciterà". i)"Ecco, noi stiamo salendo a Gerusalemme e il Figlio dell'uomo sarà consegnato ai sommi sacerdoti e agli scribi, che lo condanneranno a morte ch?Mentre saliva a Gerusalemme, Gesù prese in disparte i dodici e lungo la via disse loro: BgCosì gli ultimi saranno i primi, e i primi gli ultimi". jfMNon posso fare delle mie cose quello che voglio? Oppure tu sei invidioso perché io sono buono? We'Prendi il tuo e vattene; ma io voglio dare anche a quest'ultimo quanto a te. d  Ma il padrone, rispondendo a uno di loro, disse: Amico, io non ti faccio torto. Non hai forse convenuto con me per un denaro? c Questi ultimi hanno lavorato un'ora soltanto e li hai trattati come noi, che abbiamo sopportato il peso della giornata e il caldo. Fb Nel ritirarlo però, mormoravano contro il padrone dicendo: ay Quando arrivarono i primi, pensavano che avrebbero ricevuto di più. Ma anch'essi ricevettero un denaro per ciascuno. U`# Venuti quelli delle cinque del pomeriggio, ricevettero ciascuno un denaro. _'Quando fu sera, il padrone della vigna disse al suo fattore: Chiama gli operai e dà loro la paga, incominciando dagli ultimi fino ai primi. w^gGli risposero: Perché nessuno ci ha presi a giornata. Ed egli disse loro: Andate anche voi nella mia vigna. ]Uscito ancora verso le cinque, ne vide altri che se ne stavano là e disse loro: Perché ve ne state qui tutto il giorno oziosi? N\Uscì di nuovo verso mezzogiorno e verso le tre e fece altrettanto. n[Ue disse loro: Andate anche voi nella mia vigna; quello che è giusto ve lo darò. Ed essi andarono. cZ?Uscito poi verso le nove del mattino, ne vide altri che stavano sulla piazza disoccupati SYAccordatosi con loro per un denaro al giorno, li mandò nella sua vigna. X "Il regno dei cieli è simile a un padrone di casa che uscì all'alba per prendere a giornata lavoratori per la sua vigna. ?WyMolti dei primi saranno ultimi e gli ultimi i primi". 3V_Chiunque avrà lasciato case, o fratelli, o sorelle, o padre, o madre, o figli, o campi per il mio nome, riceverà cento volte tanto e avrà in eredità la vita eterna. uUcE Gesù disse loro: "In verità vi dico: voi che mi avete seguito, nella nuova creazione, quando il Figlio dell'uomo sarà seduto sul trono della sua gloria, siederete anche voi su dodici troni a giudicare le dodici tribù di Israele. TAllora Pietro prendendo la parola disse: "Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito; che cosa dunque ne otterremo?". |SqE Gesù, fissando su di loro lo sguardo, disse: "Questo è impossibile agli uomini, ma a Dio tutto è possibile". gRGA queste parole i discepoli rimasero costernati e chiesero: "Chi si potrà dunque salvare?". ~QuVe lo ripeto: è più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno dei cieli". zPmGesù allora disse ai suoi discepoli: "In verità vi dico: difficilmente un ricco entrerà nel regno dei cieli. VO%Udito questo, il giovane se ne andò triste; poiché aveva molte ricchezze. N+Gli disse Gesù: "Se vuoi essere perfetto, va', vendi quello che possiedi, dàllo ai poveri e avrai un tesoro nel cielo; poi vieni e seguimi". _M7Il giovane gli disse: "Ho sempre osservato tutte queste cose; che mi manca ancora?". JL onora il padre e la madre, ama il prossimo tuo come te stesso". KEd egli chiese: "Quali?". Gesù rispose: "Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non testimoniare il falso, JEgli rispose: "Perché mi interroghi su ciò che è buono? Uno solo è buono. Se vuoi entrare nella vita, osserva i comandamenti". }IsEd ecco un tale gli si avvicinò e gli disse: "Maestro, che cosa devo fare di buono per ottenere la vita eterna?". :HoE dopo avere imposto loro le mani, se ne partì. rG]Gesù però disse loro: "Lasciate che i bambini vengano a me, perché di questi è il regno dei cieli". yFk Allora gli furono portati dei bambini perché imponesse loro le mani e pregasse; ma i discepoli li sgridavano. gEG Vi sono infatti eunuchi che sono nati così dal ventre della madre; ve ne sono alcuni che sono stati resi eunuchi dagli uomini, e vi sono altri che si sono fatti eunuchi per il regno dei cieli. Chi può capire, capisca". dDA Egli rispose loro: "Non tutti possono capirlo, ma solo coloro ai quali è stato concesso. vCe Gli dissero i discepoli: "Se questa è la condizione dell'uomo rispetto alla donna, non conviene sposarsi". B  Perciò io vi dico: Chiunque ripudia la propria moglie, se non in caso di concubinato, e ne sposa un'altra commette adulterio". ARispose loro Gesù: "Per la durezza del vostro cuore Mosè vi ha permesso di ripudiare le vostre mogli, ma da principio non fu così. j@MGli obiettarono: "Perché allora Mosè ha ordinato di darle l'atto di ripudio e mandarla via?". u?cCosì che non sono più due, ma una carne sola. Quello dunque che Dio ha congiunto, l'uomo non lo separi". t>aPer questo l'uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due saranno una carne sola? m=SEd egli rispose: "Non avete letto che il Creatore da principio li creò maschio e femmina e disse: &<EAllora gli si avvicinarono alcuni farisei per metterlo alla prova e gli chiesero: "È lecito ad un uomo ripudiare la propria moglie per qualsiasi motivo?". ?;yE lo seguì molta folla e colà egli guarì i malati. |: sTerminati questi discorsi, Gesù partì dalla Galilea e andò nel territorio della Giudea, al di là del Giordano. u9c#Così anche il mio Padre celeste farà a ciascuno di voi, se non perdonerete di cuore al vostro fratello". u8c"E, sdegnato, il padrone lo diede in mano agli aguzzini, finché non gli avesse restituito tutto il dovuto. g7G!Non dovevi forse anche tu aver pietà del tuo compagno, così come io ho avuto pietà di te? 6 Allora il padrone fece chiamare quell'uomo e gli disse: Servo malvagio, io ti ho condonato tutto il debito perché mi hai pregato. }5sVisto quel che accadeva, gli altri servi furono addolorati e andarono a riferire al loro padrone tutto l'accaduto. s4_Ma egli non volle esaudirlo, andò e lo fece gettare in carcere, fino a che non avesse pagato il debito. u3cIl suo compagno, gettatosi a terra, lo supplicava dicendo: Abbi pazienza con me e ti rifonderò il debito. 2-Appena uscito, quel servo trovò un altro servo come lui che gli doveva cento denari e, afferratolo, lo soffocava e diceva: Paga quel che devi! Z1-Impietositosi del servo, il padrone lo lasciò andare e gli condonò il debito. y0kAllora quel servo, gettatosi a terra, lo supplicava: Signore, abbi pazienza con me e ti restituirò ogni cosa. 3/_Non avendo però costui il denaro da restituire, il padrone ordinò che fosse venduto lui con la moglie, con i figli e con quanto possedeva, e saldasse così il debito. a.;Incominciati i conti, gli fu presentato uno che gli era debitore di diecimila talenti. l-QA questo proposito, il regno dei cieli è simile a un re che volle fare i conti con i suoi servi. Z,-E Gesù gli rispose: "Non ti dico fino a sette, ma fino a settanta volte sette. +1Allora Pietro gli si avvicinò e gli disse: "Signore, quante volte dovrò perdonare al mio fratello, se pecca contro di me? Fino a sette volte?". V*%Perché dove sono due o tre riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro". )9In verità vi dico ancora: se due di voi sopra la terra si accorderanno per domandare qualunque cosa, il Padre mio che è nei cieli ve la concederà. 1([In verità vi dico: tutto quello che legherete sopra la terra sarà legato anche in cielo e tutto quello che scioglierete sopra la terra sarà sciolto anche in cielo. '-Se poi non ascolterà neppure costoro, dillo all'assemblea; e se non ascolterà neanche l'assemblea, sia per te come un pagano e un pubblicano. &se non ti ascolterà, prendi con te una o due persone, perché ogni cosa sia risolta sulla parola di due o tre testimoni. % Se il tuo fratello commette una colpa, va' e ammoniscilo fra te e lui solo; se ti ascolterà, avrai guadagnato il tuo fratello; c$?Così il Padre vostro celeste non vuole che si perda neanche uno solo di questi piccoli. #  Se gli riesce di trovarla, in verità vi dico, si rallegrerà per quella più che per le novantanove che non si erano smarrite. "3 Che ve ne pare? Se un uomo ha cento pecore e ne smarrisce una, non lascerà forse le novantanove sui monti, per andare in cerca di quella perduta? R! [È venuto infatti il Figlio dell'uomo a salvare ciò che era perduto]. % C Guardatevi dal disprezzare uno solo di questi piccoli, perché vi dico che i loro angeli nel cielo vedono sempre la faccia del Padre mio che è nei cieli. L E se il tuo occhio ti è occasione di scandalo, cavalo e gettalo via da te; è meglio per te entrare nella vita con un occhio solo, che avere due occhi ed essere gettato nella Geenna del fuoco. Y+Se la tua mano o il tuo piede ti è occasione di scandalo, taglialo e gettalo via da te; è meglio per te entrare nella vita monco o zoppo, che avere due mani o due piedi ed essere gettato nel fuoco eterno. Guai al mondo per gli scandali! È inevitabile che avvengano scandali, ma guai all'uomo per colpa del quale avviene lo scandalo! MChi invece scandalizza anche uno solo di questi piccoli che credono in me, sarebbe meglio per lui che gli fosse appesa al collo una macina girata da asino, e fosse gettato negli abissi del mare. T!E chi accoglie anche uno solo di questi bambini in nome mio, accoglie me. mSPerciò chiunque diventerà piccolo come questo bambino, sarà il più grande nel regno dei cieli. {o"In verità vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli. RAllora Gesù chiamò a sé un bambino, lo pose in mezzo a loro e disse: { qIn quel momento i discepoli si avvicinarono a Gesù dicendo: "Chi dunque è il più grande nel regno dei cieli?". MMa perché non si scandalizzino, va' al mare, getta l'amo e il primo pesce che viene prendilo, aprigli la bocca e vi troverai una moneta d'argento. Prendila e consegnala a loro per me e per te". KRispose: "Dagli estranei". E Gesù: "Quindi i figli sono esenti. GRispose: "Sì". Mentre entrava in casa, Gesù lo prevenne dicendo: "Che cosa ti pare, Simone? I re di questa terra da chi riscuotono le tasse e i tributi? Dai propri figli o dagli altri?". "=Venuti a Cafarnao, si avvicinarono a Pietro gli esattori della tassa per il tempio e gli dissero: "Il vostro maestro non paga la tassa per il tempio?". ^5e lo uccideranno, ma il terzo giorno risorgerà". Ed essi furono molto rattristati.  Mentre si trovavano insieme in Galilea, Gesù disse loro: "Il Figlio dell'uomo sta per esser consegnato nelle mani degli uomini Z-[Questa razza di demòni non si scaccia se non con la preghiera e il digiuno]". a;Ed egli rispose: "Per la vostra poca fede. In verità vi dico: se avrete fede pari a un granellino di senapa, potrete dire a questo monte: spostati da qui a là, ed esso si sposterà, e niente vi sarà impossibile. {oAllora i discepoli, accostatisi a Gesù in disparte, gli chiesero: "Perché noi non abbiamo potuto scacciarlo?". m SE Gesù gli parlò severamente, e il demonio uscì da lui e da quel momento il ragazzo fu guarito.  E Gesù rispose: "O generazione incredula e perversa! Fino a quando starò con voi? Fino a quando dovrò sopportarvi? Portatemelo qui". O l'ho già portato dai tuoi discepoli, ma non hanno potuto guarirlo". + Oche, gettatosi in ginocchio, gli disse: "Signore, abbi pietà di mio figlio. Egli è epilettico e soffre molto; cade spesso nel fuoco e spesso anche nell'acqua; I  Appena ritornati presso la folla, si avvicinò a Gesù un uomo R Allora i discepoli compresero che egli parlava di Giovanni il Battista. 4a Ma io vi dico: Elia è già venuto e non l'hanno riconosciuto; anzi, l'hanno trattato come hanno voluto. Così anche il Figlio dell'uomo dovrà soffrire per opera loro". G Ed egli rispose: "Sì, verrà Elia e ristabilirà ogni cosa. nU Allora i discepoli gli domandarono: "Perché dunque gli scribi dicono che prima deve venire Elia?". !; E mentre discendevano dal monte, Gesù ordinò loro: "Non parlate a nessuno di questa visione, finché il Figlio dell'uomo non sia risorto dai morti". KSollevando gli occhi non videro più nessuno, se non Gesù solo. NMa Gesù si avvicinò e, toccatili, disse: "Alzatevi e non temete". eCAll'udire ciò, i discepoli caddero con la faccia a terra e furono presi da grande timore. J Egli stava ancora parlando quando una nube luminosa li avvolse con la sua ombra. Ed ecco una voce che diceva: "Questi è il Figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto. Ascoltatelo". *MPietro prese allora la parola e disse a Gesù: "Signore, è bello per noi restare qui; se vuoi, farò qui tre tende, una per te, una per Mosè e una per Elia". ~\~~~/}}}?||\{{{7zzzCyy*xx+xww%vvu=ttssJrrnrq}pppGooMnnDmmm8ll{kkkHjjjXjiiDhhggng#ff2eepddcc1baaF``l___&^^;]]_\\[[ ZZLYYXXWfVVeVUUTTcTS~S&RR\RQQ PP7OOSNNNNMMHLL+KKJJ>IIVHHWGGmFFSEEDD4CC%BBNAAP@@0??Q>>)==LIl giorno seguente, quello dopo la Parasceve, si riunirono presso Pilato i sommi sacerdoti e i farisei, dicendo: Md=Erano lì, davanti al sepolcro, Maria di Màgdala e l'altra Maria. c)5Ed egli aggiunse: "Ma che male ha fatto?". Essi allora urlarono: "Sia crocifisso!". v=eDisse loro Pilato: "Che farò dunque di Gesù chiamato il Cristo?". Tutti gli risposero: "Sia crocifisso!". n<UAllora il governatore domandò: "Chi dei due volete che vi rilasci?". Quelli risposero: "Barabba!". l;QMa i sommi sacerdoti e gli anziani persuasero la folla a richiedere Barabba e a far morire Gesù. ):KMentre egli sedeva in tribunale, sua moglie gli mandò a dire: "Non avere a che fare con quel giusto; perché oggi fui molto turbata in sogno, per causa sua". I9 Sapeva bene infatti che glielo avevano consegnato per invidia. 8Mentre quindi si trovavano riuniti, Pilato disse loro: "Chi volete che vi rilasci: Barabba o Gesù chiamato il Cristo?". F7Avevano in quel tempo un prigioniero famoso, detto Barabba. w6gIl governatore era solito, per ciascuna festa di Pasqua, rilasciare al popolo un prigioniero, a loro scelta. ^55Ma Gesù non gli rispose neanche una parola, con grande meraviglia del governatore. T4! Allora Pilato gli disse: "Non senti quante cose attestano contro di te?". X3) E mentre lo accusavano i sommi sacerdoti e gli anziani, non rispondeva nulla. 2) Gesù intanto comparve davanti al governatore, e il governatore l'interrogò dicendo: "Sei tu il re dei Giudei?". Gesù rispose "Tu lo dici". S1 e li diedero per il campo del vasaio, come mi aveva ordinato il Signore. 10[ Allora si adempì quanto era stato detto dal profeta Geremia: E presero trenta denari d'argento, il prezzo del venduto, che i figli di Israele avevano mercanteggiato, T/!Perciò quel campo fu denominato "Campo di sangue" fino al giorno d'oggi. h.IE tenuto consiglio, comprarono con esso il Campo del vasaio per la sepoltura degli stranieri. -{Ma i sommi sacerdoti, raccolto quel denaro, dissero: "Non è lecito metterlo nel tesoro, perché è prezzo di sangue". `,9Ed egli, gettate le monete d'argento nel tempio, si allontanò e andò ad impiccarsi. z+mdicendo: "Ho peccato, perché ho tradito sangue innocente". Ma quelli dissero: "Che ci riguarda? Veditela tu!". *9Allora Giuda, il traditore, vedendo che Gesù era stato condannato, si pentì e riportò le trenta monete d'argento ai sommi sacerdoti e agli anziani V)%Poi, messolo in catene, lo condussero e consegnarono al governatore Pilato. ( yVenuto il mattino, tutti i sommi sacerdoti e gli anziani del popolo tennero consiglio contro Gesù, per farlo morire. '-KE Pietro si ricordò delle parole dette da Gesù: "Prima che il gallo canti, mi rinnegherai tre volte". E uscito all'aperto, pianse amaramente. n&UJAllora egli cominciò a imprecare e a giurare: "Non conosco quell'uomo!". E subito un gallo cantò. %IDopo un poco, i presenti gli si accostarono e dissero a Pietro: "Certo anche tu sei di quelli; la tua parlata ti tradisce!". E$HMa egli negò di nuovo giurando: "Non conosco quell'uomo". x#iGMentre usciva verso l'atrio, lo vide un'altra serva e disse ai presenti: "Costui era con Gesù, il Nazareno". P"FEd egli negò davanti a tutti: "Non capisco che cosa tu voglia dire". !EPietro intanto se ne stava seduto fuori, nel cortile. Una serva gli si avvicinò e disse: "Anche tu eri con Gesù, il Galileo!". B Ddicendo: "Indovina, Cristo! Chi è che ti ha percosso?". V%CAllora gli sputarono in faccia e lo schiaffeggiarono; altri lo bastonavano, DBche ve ne pare?". E quelli risposero: "È reo di morte!". %CAAllora il sommo sacerdote si stracciò le vesti dicendo: "Ha bestemmiato! Perché abbiamo ancora bisogno di testimoni? Ecco, ora avete udito la bestemmia; $A@"Tu l'hai detto, gli rispose Gesù, anzi io vi dico: d'ora innanzi vedrete il Figlio dell'uomo seduto alla destra di Dio, e venire sulle nubi del cielo". /?Ma Gesù taceva. Allora il sommo sacerdote gli disse: "Ti scongiuro, per il Dio vivente, perché ci dica se tu sei il Cristo, il Figlio di Dio". ta>Alzatosi il sommo sacerdote gli disse: "Non rispondi nulla? Che cosa testimoniano costoro contro di te?". '=Finalmente se ne presentarono due, che affermarono: "Costui ha dichiarato: Posso distruggere il tempio di Dio e ricostruirlo in tre giorni". a;MColui che aveva ricevuto cinque talenti, andò subito a impiegarli e ne guadagnò altri cinque. u=cA uno diede cinque talenti, a un altro due, a un altro uno, a ciascuno secondo la sua capacità, e partì. t<aAvverrà come di un uomo che, partendo per un viaggio, chiamò i suoi servi e consegnò loro i suoi beni. G; Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno né l'ora. >:w Ma egli rispose: In verità vi dico: non vi conosco. j9M Più tardi arrivarono anche le altre vergini e incominciarono a dire: Signore, signore, aprici! 85 Ora, mentre quelle andavano per comprare l'olio, arrivò lo sposo e le vergini che erano pronte entrarono con lui alle nozze, e la porta fu chiusa. 7w Ma le sagge risposero: No, che non abbia a mancare per noi e per voi; andate piuttosto dai venditori e compratevene. i6KE le stolte dissero alle sagge: Dateci del vostro olio, perché le nostre lampade si spengono. R5Allora tutte quelle vergini si destarono e prepararono le loro lampade. M4A mezzanotte si levò un grido: Ecco lo sposo, andategli incontro! E3Poiché lo sposo tardava, si assopirono tutte e dormirono. Z2-le sagge invece, insieme alle lampade, presero anche dell'olio in piccoli vasi. E1le stolte presero le lampade, ma non presero con sé olio; 50eCinque di esse erano stolte e cinque sagge; p/ [Il regno dei cieli è simile a dieci vergini che, prese le loro lampade, uscirono incontro allo sposo. .{3lo punirà con rigore e gli infliggerà la sorte che gli ipocriti si meritano: e là sarà pianto e stridore di denti. W-'2arriverà il padrone quando il servo non se l'aspetta e nell'ora che non sa, ^,51e cominciasse a percuotere i suoi compagni e a bere e a mangiare con gli ubriaconi, Z+-0Ma se questo servo malvagio dicesse in cuor suo: Il mio padrone tarda a venire, T*!/In verità vi dico: gli affiderà l'amministrazione di tutti i suoi beni. R).Beato quel servo che il padrone al suo ritorno troverà ad agire così! (#-Qual è dunque il servo fidato e prudente che il padrone ha preposto ai suoi domestici con l'incarico di dar loro il cibo al tempo dovuto? k'O,Perciò anche voi state pronti, perché nell'ora che non immaginate, il Figlio dell'uomo verrà. &++Questo considerate: se il padrone di casa sapesse in quale ora della notte viene il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe scassinare la casa. X%)*Vegliate dunque, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà. O$)Due donne macineranno alla mola: una sarà presa e l'altra lasciata. S#(Allora due uomini saranno nel campo: uno sarà preso e l'altro lasciato. "'e non si accorsero di nulla finché venne il diluvio e inghiottì tutti, così sarà anche alla venuta del Figlio dell'uomo. !'&Infatti, come nei giorni che precedettero il diluvio mangiavano e bevevano, prendevano moglie e marito, fino a quando Noè entrò nell'arca, Q %Come fu ai giorni di Noè, così sarà la venuta del Figlio dell'uomo.  $Quanto a quel giorno e a quell'ora, però, nessuno lo sa, neanche gli angeli del cielo e neppure il Figlio, ma solo il Padre. K#Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno. ]3"In verità vi dico: non passerà questa generazione prima che tutto questo accada. fE!Così anche voi, quando vedrete tutte queste cose, sappiate che Egli è proprio alle porte.   Dal fico poi imparate la parabola: quando ormai il suo ramo diventa tenero e spuntano le foglie, sapete che l'estate è vicina. !Egli manderà i suoi angeli con una grande tromba e raduneranno tutti i suoi eletti dai quattro venti, da un estremo all'altro dei cieli. \1Allora comparirà nel cielo il segno del Figlio dell'uomo e allora si batteranno il petto tutte le tribù della terra, e vedranno il Figlio dell'uomo venire sopra le nubi del cielo con grande potenza e gloria. 7gSubito dopo la tribolazione di quei giorni, il sole si oscurerà, la luna non darà più la sua luce, gli astri cadranno dal cielo e le potenze dei cieli saranno sconvolte. GDovunque sarà il cadavere, ivi si raduneranno gli avvoltoi. r]Come la folgore viene da oriente e brilla fino a occidente, così sarà la venuta del Figlio dell'uomo. dASe dunque vi diranno: Ecco, è nel deserto, non ci andate; o: È in casa, non ci credete. $CEcco, io ve l'ho predetto. 1Sorgeranno infatti falsi cristi e falsi profeti e faranno grandi portenti e miracoli, così da indurre in errore, se possibile, anche gli eletti. Z-Allora se qualcuno vi dirà: Ecco, il Cristo è qui, o: È là, non ci credete.  E se quei giorni non fossero abbreviati, nessun vivente si salverebbe; ma a causa degli eletti quei giorni saranno abbreviati. Poiché vi sarà allora una tribolazione grande, quale mai avvenne dall'inizio del mondo fino a ora, né mai più ci sarà. KPregate perché la vostra fuga non accada d'inverno o di sabato. NGuai alle donne incinte e a quelle che allatteranno in quei giorni. O e chi si trova nel campo non torni indietro a prendersi il mantello. M chi si trova sulla terrazza non scenda a prendere la roba di casa, < sallora quelli che sono in Giudea fuggano ai monti,  Quando dunque vedrete l'abominio della desolazione, di cui parlò il profeta Daniele, stare nel luogo santo - chi legge comprenda -,  5Frattanto questo vangelo del regno sarà annunziato in tutto il mondo, perché ne sia resa testimonianza a tutte le genti; e allora verrà la fine. <s Ma chi persevererà sino alla fine, sarà salvato. L per il dilagare dell'iniquità, l'amore di molti si raffredderà. >w Sorgeranno molti falsi profeti e inganneranno molti; Z- Molti ne resteranno scandalizzati, ed essi si tradiranno e odieranno a vicenda. xi Allora vi consegneranno ai supplizi e vi uccideranno, e sarete odiati da tutti i popoli a causa del mio nome. 6gma tutto questo è solo l'inizio dei dolori. s_Si solleverà popolo contro popolo e regno contro regno; vi saranno carestie e terremoti in vari luoghi; 7Sentirete poi parlare di guerre e di rumori di guerre. Guardate di non allarmarvi; è necessario che tutto questo avvenga, ma non è ancora la fine.  <~~B~}|||{{OzzzyyJyxxwwNwvv(u@ttatsFrrr-qqpp?oo)nmm laktjjuii=hhRgfffXeeeKddcc.baas```O`__a^^r^8]]B\\<[[[Z|YYY;XXRWWW2VZVUU]TTT#SSNRRFQQNQ!PwOO:NN&MYLL@LKcKJJDIIbHH`GGEFFFEEDD:CCSBBrAAdA@@7??f?>==a<))((d''L&&%%)$x##{""o"!~! ehDLl*E-b=,:^ e E o  ww>c} 2<s_"Sento compassione di questa folla, perché già da tre giorni mi stanno dietro e non hanno da mangiare. { qIn quei giorni, essendoci di nuovo molta folla che non aveva da mangiare, chiamò a sé i discepoli e disse loro: kO%e, pieni di stupore, dicevano: "Ha fatto bene ogni cosa; fa udire i sordi e fa parlare i muti!". gG$E comandò loro di non dirlo a nessuno. Ma più egli lo raccomandava, più essi ne parlavano mS#E subito gli si aprirono gli orecchi, si sciolse il nodo della sua lingua e parlava correttamente. a;"guardando quindi verso il cielo, emise un sospiro e disse: "Effatà" cioè: "Apriti!". }s!E portandolo in disparte lontano dalla folla, gli pose le dita negli orecchi e con la saliva gli toccò la lingua; I  E gli condussero un sordomuto, pregandolo di imporgli la mano.  Di ritorno dalla regione di Tiro, passò per Sidone, dirigendosi verso il mare di Galilea in pieno territorio della Decàpoli. ]3Tornata a casa, trovò la bambina coricata sul letto e il demonio se n'era andato. \1Allora le disse: "Per questa tua parola va', il demonio è uscito da tua figlia". taMa essa replicò: "Sì, Signore, ma anche i cagnolini sotto la tavola mangiano delle briciole dei figli". Ed egli le disse: "Lascia prima che si sfamino i figli; non è bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini". taOra, quella donna che lo pregava di scacciare il demonio dalla figlia era greca, di origine siro-fenicia. Subito una donna che aveva la sua figlioletta posseduta da uno spirito immondo, appena lo seppe, andò e si gettò ai suoi piedi.  +Partito di là, andò nella regione di Tiro e di Sidone. Ed entrato in una casa, voleva che nessuno lo sapesse, ma non potè restare nascosto. W 'Tutte queste cose cattive vengono fuori dal di dentro e contaminano l'uomo". j Madultèri, cupidigie, malvagità, inganno, impudicizia, invidia, calunnia, superbia, stoltezza. { oDal di dentro infatti, cioè dal cuore degli uomini, escono le intenzioni cattive: fornicazioni, furti, omicidi, S Quindi soggiunse: "Ciò che esce dall'uomo, questo sì contamina l'uomo. yperché non gli entra nel cuore ma nel ventre e va a finire nella fogna?". Dichiarava così mondi tutti gli alimenti. %E disse loro: "Siete anche voi così privi di intelletto? Non capite che tutto ciò che entra nell'uomo dal di fuori non può contaminarlo, zmQuando entrò in una casa lontano dalla folla, i discepoli lo interrogarono sul significato di quella parabola. [] non c'è nulla fuori dell'uomo che, entrando in lui, possa contaminarlo; sono invece le cose che escono dall'uomo a contaminarlo". X)Chiamata di nuovo la folla, diceva loro: "Ascoltatemi tutti e intendete bene: yk annullando così la parola di Dio con la tradizione che avete tramandato voi. E di cose simili ne fate molte". I  non gli permettete più di fare nulla per il padre e la madre,   Voi invece dicendo: Se uno dichiara al padre o alla madre: È Korbàn, cioè offerta sacra, quello che ti sarebbe dovuto da me, r] Mosè infatti disse: Onora tuo padre e tua madre, e chi maledice il padre e la madre sia messo a morte. x~i E aggiungeva: "Siete veramente abili nell'eludere il comandamento di Dio, per osservare la vostra tradizione. Y}+Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate la tradizione degli uomini". Y|+Invano essi mi rendono culto, insegnando dottrine che sono precetti di uomini. %{CEd egli rispose loro: "Bene ha profetato Isaia di voi, ipocriti, come sta scritto: Questo popolo mi onora con le labbra, ma il suo cuore è lontano da me. (zIquei farisei e scribi lo interrogarono: "Perché i tuoi discepoli non si comportano secondo la tradizione degli antichi, ma prendono cibo con mani immonde?". 4yae tornando dal mercato non mangiano senza aver fatto le abluzioni, e osservano molte altre cose per tradizione, come lavature di bicchieri, stoviglie e oggetti di rame - xi farisei infatti e tutti i Giudei non mangiano se non si sono lavate le mani fino al gomito, attenendosi alla tradizione degli antichi, jwMAvendo visto che alcuni dei suoi discepoli prendevano cibo con mani immonde, cioè non lavate - bv ?Allora si riunirono attorno a lui i farisei e alcuni degli scribi venuti da Gerusalemme. Fu8E dovunque giungeva, in villaggi o città o campagne, ponevano gli infermi nelle piazze e lo pregavano di potergli toccare almeno la frangia del mantello; e quanti lo toccavano guarivano. t7e accorrendo da tutta quella regione cominciarono a portargli sui lettucci gli ammalati, dovunque udivano che si trovasse. :so6Appena scesi dalla barca, la gente lo riconobbe, Lr5Compiuta la traversata, approdarono e presero terra a Genèsaret. Xq)4perché non avevano capito il fatto dei pani, essendo il loro cuore indurito. jpM3Quindi salì con loro sulla barca e il vento cessò. E sempre più dentro di loro si stupivano, o!2perché tutti lo avevano visto ed erano rimasti turbati. Ma egli subito rivolse loro la parola e disse: "Coraggio, sono io, non temete!". enC1Essi, vedendolo camminare sul mare, pensarono: "È un fantasma", e cominciarono a gridare, Bm}0Vedendoli però tutti affaticati nel remare, poiché avevano il vento contrario, già verso l'ultima parte della notte andò verso di loro camminando sul mare, e voleva oltrepassarli. Nl/Venuta la sera, la barca era in mezzo al mare ed egli solo a terra. >kw.Appena li ebbe congedati, salì sul monte a pregare. j-Ordinò poi ai discepoli di salire sulla barca e precederlo sull'altra riva, verso Betsàida, mentre egli avrebbe licenziato la folla. Fi,Quelli che avevano mangiato i pani erano cinquemila uomini. Qh+e portarono via dodici ceste piene di pezzi di pane e anche dei pesci. *gO*Tutti mangiarono e si sfamarono, Df)Presi i cinque pani e i due pesci, levò gli occhi al cielo, pronunziò la benedizione, spezzò i pani e li diede ai discepoli perché li distribuissero; e divise i due pesci fra tutti. Je (E sedettero tutti a gruppi e gruppetti di cento e di cinquanta. Zd-'Allora ordinò loro di farli mettere tutti a sedere, a gruppi, sull'erba verde. }cs&Ma egli replicò loro: "Quanti pani avete? Andate a vedere". E accertatisi, riferirono: "Cinque pani e due pesci". b5%Ma egli rispose: "Voi stessi date loro da mangiare". Gli dissero: "Dobbiamo andar noi a comprare duecento denari di pane e dare loro da mangiare?". wag$congedali perciò, in modo che, andando per le campagne e i villaggi vicini, possano comprarsi da mangiare". ~`u#Essendosi ormai fatto tardi, gli si avvicinarono i discepoli dicendo: "Questo luogo è solitario ed è ormai tardi; _"Sbarcando, vide molta folla e si commosse per loro, perché erano come pecore senza pastore, e si mise a insegnare loro molte cose. ^}!Molti però li videro partire e capirono, e da tutte le città cominciarono ad accorrere là a piedi e li precedettero. N] Allora partirono sulla barca verso un luogo solitario, in disparte. @\yEd egli disse loro: "Venite in disparte, in un luogo solitario, e riposatevi un po'". Era infatti molta la folla che andava e veniva e non avevano più neanche il tempo di mangiare. q[[Gli apostoli si riunirono attorno a Gesù e gli riferirono tutto quello che avevano fatto e insegnato. oZWI discepoli di Giovanni, saputa la cosa, vennero, ne presero il cadavere e lo posero in un sepolcro. YLa guardia andò, lo decapitò in prigione e portò la testa su un vassoio, la diede alla ragazza e la ragazza la diede a sua madre. YX+E subito il re mandò una guardia con l'ordine che gli fosse portata la testa. uWcIl re ne fu rattristato; tuttavia, a motivo del giuramento e dei commensali, non volle opporle un rifiuto. VEd entrata di corsa dal re fece la richiesta dicendo: "Voglio che tu mi dia subito su un vassoio la testa di Giovanni il Battista". ~UuLa ragazza uscì e disse alla madre: "Che cosa devo chiedere?". Quella rispose: "La testa di Giovanni il Battista". wTgE le fece questo giuramento: "Qualsiasi cosa mi chiederai, te la darò, fosse anche la metà del mio regno". ,SQEntrata la figlia della stessa Erodìade, danzò e piacque a Erode e ai commensali. Allora il re disse alla ragazza: "Chiedimi quello che vuoi e io te lo darò". 'RGVenne però il giorno propizio, quando Erode per il suo compleanno fece un banchetto per i grandi della sua corte, gli ufficiali e i notabili della Galilea. /QWperché Erode temeva Giovanni, sapendolo giusto e santo, e vigilava su di lui; e anche se nell'ascoltarlo restava molto perplesso, tuttavia lo ascoltava volentieri. cP?Per questo Erodìade gli portava rancore e avrebbe voluto farlo uccidere, ma non poteva, XO)Giovanni diceva a Erode: "Non ti è lecito tenere la moglie di tuo fratello". "N=Erode infatti aveva fatto arrestare Giovanni e lo aveva messo in prigione a causa di Erodìade, moglie di suo fratello Filippo, che egli aveva sposata. mMSMa Erode, al sentirne parlare, diceva: "Quel Giovanni che io ho fatto decapitare è risuscitato!". jLMAltri invece dicevano: "È Elia"; altri dicevano ancora: "È un profeta, come uno dei profeti". NKIl re Erode sentì parlare di Gesù, poiché intanto il suo nome era diventato famoso. Si diceva: "Giovanni il Battista è risuscitato dai morti e per questo il potere dei miracoli opera in lui". TJ! scacciavano molti demòni, ungevano di olio molti infermi e li guarivano. =Iu E partiti, predicavano che la gente si convertisse, H5 Se in qualche luogo non vi riceveranno e non vi ascolteranno, andandovene, scuotete la polvere di sotto ai vostri piedi, a testimonianza per loro". bG= E diceva loro: "Entrati in una casa, rimanetevi fino a che ve ne andiate da quel luogo. DF ma, calzati solo i sandali, non indossassero due tuniche. EE ordinò loro che, oltre al bastone, non prendessero nulla per il viaggio: né pane, né bisaccia, né denaro nella borsa; tDaAllora chiamò i Dodici, ed incominciò a mandarli a due a due e diede loro potere sugli spiriti immondi. 4CcE si meravigliava della loro incredulità. gBGE non vi potè operare nessun prodigio, ma solo impose le mani a pochi ammalati e li guarì. wAgMa Gesù disse loro: "Un profeta non è disprezzato che nella sua patria, tra i suoi parenti e in casa sua". ;@oNon è costui il carpentiere, il figlio di Maria, il fratello di Giacomo, di Ioses, di Giuda e di Simone? E le sue sorelle non stanno qui da noi?". E si scandalizzavano di lui. v?eVenuto il sabato, incominciò a insegnare nella sinagoga. E molti ascoltandolo rimanevano stupiti e dicevano: "Donde gli vengono queste cose? E che sapienza è mai questa che gli è stata data? E questi prodigi compiuti dalle sue mani? S> !Partito quindi di là, andò nella sua patria e i discepoli lo seguirono. n=U+Gesù raccomandò loro con insistenza che nessuno venisse a saperlo e ordinò di darle da mangiare. v<e*Subito la fanciulla si alzò e si mise a camminare; aveva dodici anni. Essi furono presi da grande stupore. q;[)Presa la mano della bambina, le disse: "Talità kum", che significa: "Fanciulla, io ti dico, alzati!". -:S(Ed essi lo deridevano. Ma egli, cacciati tutti fuori, prese con sé il padre e la madre della fanciulla e quelli che erano con lui, ed entrò dove era la bambina. l9Q'Entrato, disse loro: "Perché fate tanto strepito e piangete? La bambina non è morta, ma dorme". k8O&Giunsero alla casa del capo della sinagoga ed egli vide trambusto e gente che piangeva e urlava. j7M%E non permise a nessuno di seguirlo fuorché a Pietro, Giacomo e Giovanni, fratello di Giacomo. t6a$Ma Gesù, udito quanto dicevano, disse al capo della sinagoga: "Non temere, continua solo ad aver fede!". 5#Mentre ancora parlava, dalla casa del capo della sinagoga vennero a dirgli: "Tua figlia è morta. Perché disturbi ancora il Maestro?". f4E"Gesù rispose: "Figlia, la tua fede ti ha salvata. Va' in pace e sii guarita dal tuo male". 3 !E la donna impaurita e tremante, sapendo ciò che le era accaduto, venne, gli si gettò davanti e gli disse tutta la verità. R2 Egli intanto guardava intorno, per vedere colei che aveva fatto questo. l1QI discepoli gli dissero: "Tu vedi la folla che ti si stringe attorno e dici: Chi mi ha toccato?". 0Ma subito Gesù, avvertita la potenza che era uscita da lui, si voltò alla folla dicendo: "Chi mi ha toccato il mantello?". u/cE all'istante le si fermò il flusso di sangue, e sentì nel suo corpo che era stata guarita da quel male. N."Se riuscirò anche solo a toccare il suo mantello, sarò guarita". q-[udito parlare di Gesù, venne tra la folla, alle sue spalle, e gli toccò il mantello. Diceva infatti: ,e aveva molto sofferto per opera di molti medici, spendendo tutti i suoi averi senza nessun vantaggio, anzi peggiorando, D+Or una donna, che da dodici anni era affetta da emorragia R*Gesù andò con lui. Molta folla lo seguiva e gli si stringeva intorno. ){e lo pregava con insistenza: "La mia figlioletta è agli estremi; vieni a imporle le mani perché sia guarita e viva". s(_Si recò da lui uno dei capi della sinagoga, di nome Giàiro, il quale, vedutolo, gli si gettò ai piedi z'mEssendo passato di nuovo Gesù all'altra riva, gli si radunò attorno molta folla, ed egli stava lungo il mare. &}Egli se ne andò e si mise a proclamare per la Decàpoli ciò che Gesù gli aveva fatto, e tutti ne erano meravigliati. %3Non glielo permise, ma gli disse: "Va' nella tua casa, dai tuoi, annunzia loro ciò che il Signore ti ha fatto e la misericordia che ti ha usato". u$cMentre risaliva nella barca, quello che era stato indemoniato lo pregava di permettergli di stare con lui. I# Ed essi si misero a pregarlo di andarsene dal loro territorio. v"eQuelli che avevano visto tutto, spiegarono loro che cosa era accaduto all'indemoniato e il fatto dei porci. !)Giunti che furono da Gesù, videro l'indemoniato seduto, vestito e sano di mente, lui che era stato posseduto dalla Legione, ed ebbero paura.  I mandriani allora fuggirono, portarono la notizia in città e nella campagna e la gente si mosse a vedere che cosa fosse accaduto. <q Glielo permise. E gli spiriti immondi uscirono ed entrarono nei porci e il branco si precipitò dal burrone nel mare; erano circa duemila e affogarono uno dopo l'altro nel mare. ]3 E gli spiriti lo scongiurarono: "Mandaci da quei porci, perché entriamo in essi". L Ora c'era là, sul monte, un numeroso branco di porci al pascolo. b= E prese a scongiurarlo con insistenza perché non lo cacciasse fuori da quella regione. gG E gli domandò: "Come ti chiami?". "Mi chiamo Legione, gli rispose, perché siamo in molti". GGli diceva infatti: "Esci, spirito immondo, da quest'uomo!". 'e urlando a gran voce disse: "Che hai tu in comune con me, Gesù, Figlio del Dio altissimo? Ti scongiuro, in nome di Dio, non tormentarmi!". BVisto Gesù da lontano, accorse, gli si gettò ai piedi, iKContinuamente, notte e giorno, tra i sepolcri e sui monti, gridava e si percuoteva con pietre. 1perché più volte era stato legato con ceppi e catene, ma aveva sempre spezzato le catene e infranto i ceppi, e nessuno più riusciva a domarlo. mSEgli aveva la sua dimora nei sepolcri e nessuno più riusciva a tenerlo legato neanche con catene, lQCome scese dalla barca, gli venne incontro dai sepolcri un uomo posseduto da uno spirito immondo. P Intanto giunsero all'altra riva del mare, nella regione dei Gerasèni. )E furono presi da grande timore e si dicevano l'un l'altro: "Chi è dunque costui, al quale anche il vento e il mare obbediscono?". Q(Poi disse loro: "Perché siete così paurosi? Non avete ancora fede?". r]'Destatosi, sgridò il vento e disse al mare: "Taci, calmati!". Il vento cessò e vi fu grande bonaccia.  &Egli se ne stava a poppa, sul cuscino, e dormiva. Allora lo svegliarono e gli dissero: "Maestro, non t'importa che moriamo?". yk%Nel frattempo si sollevò una gran tempesta di vento e gettava le onde nella barca, tanto che ormai era piena. s _$E lasciata la folla, lo presero con sé, così com'era, nella barca. C'erano anche altre barche con lui. V %#In quel medesimo giorno, verso sera, disse loro: "Passiamo all'altra riva". a ;"Senza parabole non parlava loro; ma in privato, ai suoi discepoli, spiegava ogni cosa. o W!Con molte parabole di questo genere annunziava loro la parola secondo quello che potevano intendere. # ? ma appena seminato cresce e diviene più grande di tutti gli ortaggi e fa rami tanto grandi che gli uccelli del cielo possono ripararsi alla sua ombra". Esso è come un granellino di senapa che, quando viene seminato per terra, è il più piccolo di tutti semi che sono sulla terra; mSDiceva: "A che cosa possiamo paragonare il regno di Dio o con quale parabola possiamo descriverlo? hIQuando il frutto è pronto, subito si mette mano alla falce, perché è venuta la mietitura". r]Poiché la terra produce spontaneamente, prima lo stelo, poi la spiga, poi il chicco pieno nella spiga. hIdorma o vegli, di notte o di giorno, il seme germoglia e cresce; come, egli stesso non lo sa. RDiceva: "Il regno di Dio è come un uomo che getta il seme nella terra; Y+Poiché a chi ha, sarà dato e a chi non ha, sarà tolto anche quello che ha". 7Diceva loro: "Fate attenzione a quello che udite: Con la stessa misura con la quale misurate, sarete misurati anche voi; anzi vi sarà dato di più. 5eSe uno ha orecchi per intendere, intenda!". Non c'è nulla infatti di nascosto che non debba essere manifestato e nulla di segreto che non debba essere messo in luce. ~ Diceva loro: "Si porta forse la lampada per metterla sotto il moggio o sotto il letto? O piuttosto per metterla sul lucerniere? H} Quelli poi che ricevono il seme su un terreno buono, sono coloro che ascoltano la parola, l'accolgono e portano frutto nella misura chi del trenta, chi del sessanta, chi del cento per uno". !|;ma sopraggiungono le preoccupazioni del mondo e l'inganno della ricchezza e tutte le altre bramosie, soffocano la parola e questa rimane senza frutto. j{MAltri sono quelli che ricevono il seme tra le spine: sono coloro che hanno ascoltato la parola, *zMma non hanno radice in se stessi, sono incostanti e quindi, al sopraggiungere di qualche tribolazione o persecuzione a causa della parola, subito si abbattono. y Similmente quelli che ricevono il seme sulle pietre sono coloro che, quando ascoltano la parola, subito l'accolgono con gioia, %xCQuelli lungo la strada sono coloro nei quali viene seminata la parola; ma quando l'ascoltano, subito viene satana, e porta via la parola seminata in loro. )wMIl seminatore semina la parola. tva Continuò dicendo loro: "Se non comprendete questa parabola, come potrete capire tutte le altre parabole? |uq perché: guardino, ma non vedano, ascoltino, ma non intendano, perché non si convertano e venga loro perdonato". {to "A voi è stato confidato il mistero del regno di Dio; a quelli di fuori invece tutto viene esposto in parabole, s Quando poi fu solo, quelli che erano intorno a lui insieme ai Dodici lo interrogavano sulle parabole. Ed egli disse loro: DuCome entrò nella casa di Dio, sotto il sommo sacerdote Abiatàr, e mangiò i pani dell'offerta, che soltanto ai sacerdoti è lecito mangiare, e ne diede anche ai suoi compagni?". CMa egli rispose loro: "Non avete mai letto che cosa fece Davide quando si trovò nel bisogno ed ebbe fame, lui e i suoi compagni? aB;I farisei gli dissero: "Vedi, perché essi fanno di sabato quel che non è permesso?". A{In giorno di sabato Gesù passava per i campi di grano, e i discepoli, camminando, cominciarono a strappare le spighe. @!E nessuno versa vino nuovo in otri vecchi, altrimenti il vino spaccherà gli otri e si perdono vino e otri, ma vino nuovo in otri nuovi". ?-Nessuno cuce una toppa di panno grezzo su un vestito vecchio; altrimenti il rattoppo nuovo squarcia il vecchio e si forma uno strappo peggiore. W>'Ma verranno i giorni in cui sarà loro tolto lo sposo e allora digiuneranno. =7Gesù disse loro: "Possono forse digiunare gli invitati a nozze quando lo sposo è con loro? Finché hanno lo sposo con loro, non possono digiunare. h<IOra i discepoli di Giovanni e i farisei stavano facendo un digiuno. Si recarono allora da Gesù e gli dissero: "Perché i discepoli di Giovanni e i discepoli dei farisei digiunano, mentre i tuoi discepoli non digiunano?". %;CAvendo udito questo, Gesù disse loro: "Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati; non sono venuto per chiamare i giusti, ma i peccatori". P:Allora gli scribi della setta dei farisei, vedendolo mangiare con i peccatori e i pubblicani, dicevano ai suoi discepoli: "Come mai egli mangia e beve in compagnia dei pubblicani e dei peccatori?". 79gMentre Gesù stava a mensa in casa di lui, molti pubblicani e peccatori si misero a mensa insieme con Gesù e i suoi discepoli; erano molti infatti quelli che lo seguivano. 8 Nel passare, vide Levi, il figlio di Alfeo, seduto al banco delle imposte, e gli disse: "Seguimi". Egli, alzatosi, lo seguì. \71 Uscì di nuovo lungo il mare; tutta la folla veniva a lui ed egli li ammaestrava. 16[ Quegli si alzò, prese il suo lettuccio e se ne andò in presenza di tutti e tutti si meravigliarono e lodavano Dio dicendo: "Non abbiamo mai visto nulla di simile!". _57 ti ordino - disse al paralitico - alzati, prendi il tuo lettuccio e va' a casa tua". i4K Ora, perché sappiate che il Figlio dell'uomo ha il potere sulla terra di rimettere i peccati, 3 Che cosa è più facile: dire al paralitico: Ti sono rimessi i peccati, o dire: Alzati, prendi il tuo lettuccio e cammina? 2Ma Gesù, avendo subito conosciuto nel suo spirito che così pensavano tra sé, disse loro: "Perché pensate così nei vostri cuori? b1="Perché costui parla così? Bestemmia! Chi può rimettere i peccati se non Dio solo?". E0Erano là seduti alcuni scribi che pensavano in cuor loro: f/EGesù, vista la loro fede, disse al paralitico: "Figliolo, ti sono rimessi i tuoi peccati". G.Non potendo però portarglielo innanzi, a causa della folla, scoperchiarono il tetto nel punto dov'egli si trovava e, fatta un'apertura, calarono il lettuccio su cui giaceva il paralitico. K-Si recarono da lui con un paralitico portato da quattro persone. ,}e si radunarono tante persone, da non esserci più posto neanche davanti alla porta, ed egli annunziava loro la parola. T+ #Ed entrò di nuovo a Cafarnao dopo alcuni giorni. Si seppe che era in casa c* A-Ma quegli, allontanatosi, cominciò a proclamare e a divulgare il fatto, al punto che Gesù non poteva più entrare pubblicamente in una città, ma se ne stava fuori, in luoghi deserti, e venivano a lui da ogni parte. )) M,"Guarda di non dir niente a nessuno, ma va', presentati al sacerdote, e offri per la tua purificazione quello che Mosè ha ordinato, a testimonianza per loro". =( w+E, ammonendolo severamente, lo rimandò e gli disse: 3' c*Subito la lebbra scomparve ed egli guarì. \& 3)Mosso a compassione, stese la mano, lo toccò e gli disse: "Lo voglio, guarisci!". m% U(Allora venne a lui un lebbroso: lo supplicava in ginocchio e gli diceva: "Se vuoi, puoi guarirmi!". _$ 9'E andò per tutta la Galilea, predicando nelle loro sinagoghe e scacciando i demòni. #  &Egli disse loro: "Andiamocene altrove per i villaggi vicini, perché io predichi anche là; per questo infatti sono venuto!". 8" m%e, trovatolo, gli dissero: "Tutti ti cercano!". I!  $Ma Simone e quelli che erano con lui si misero sulle sue tracce u  e#Al mattino si alzò quando ancora era buio e, uscito di casa, si ritirò in un luogo deserto e là pregava.  '"Guarì molti che erano afflitti da varie malattie e scacciò molti demòni; ma non permetteva ai demòni di parlare, perché lo conoscevano. 8 m!Tutta la città era riunita davanti alla porta. d C Venuta la sera, dopo il tramonto del sole, gli portavano tutti i malati e gli indemoniati. o YEgli, accostatosi, la sollevò prendendola per mano; la febbre la lasciò ed essa si mise a servirli. W )La suocera di Simone era a letto con la febbre e subito gli parlarono di lei. | sE, usciti dalla sinagoga, si recarono subito in casa di Simone e di Andrea, in compagnia di Giacomo e di Giovanni. L La sua fama si diffuse subito dovunque nei dintorni della Galilea. D Tutti furono presi da timore, tanto che si chiedevano a vicenda: "Che è mai questo? Una dottrina nuova insegnata con autorità. Comanda persino agli spiriti immondi e gli obbediscono!". L E lo spirito immondo, straziandolo e gridando forte, uscì da lui. 8 mE Gesù lo sgridò: "Taci! Esci da quell'uomo". k Q"Che c'entri con noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci! Io so chi tu sei: il santo di Dio". e EAllora un uomo che era nella sinagoga, posseduto da uno spirito immondo, si mise a gridare: x kEd erano stupiti del suo insegnamento, perché insegnava loro come uno che ha autorità e non come gli scribi. f GAndarono a Cafarnao e, entrato proprio di sabato nella sinagoga, Gesù si mise ad insegnare. p(~~}}+|||{g{zz!yyGxxfwwwOvv,uuVtt;ssrrAqppaoonn5mmllkk+jjiiRhh#ggXgfeeSddPccrcbbaaa``0_c^^^]]?\\[}[KZZYmY]XXXWWVVFUUuUTTjT SSS$RRjRQTPPOOrNNaMMDLLKKNJJfIIHGGFEEE7D{CCvC BkBAA/@??~>>>4=='y Per questo vi dico: tutto quello che domandate nella preghiera, abbiate fede di averlo ottenuto e vi sarà accordato. 1=[ In verità vi dico: se uno dice a questo monte: Lèvati e gettati nel mare, senza dubitare in cuor suo ma credendo che quanto dice avverrà, ciò gli sarà accordato. 3<a E Gesù disse loro: "Abbiate fede in Dio! m;S Allora Pietro, ricordatosi, gli disse: "Maestro, guarda: il fico che hai maledetto si è seccato". R: La mattina seguente, passando, videro il fico seccato fin dalle radici. 59e Quando venne la sera uscirono dalla città. 18[ L'udirono i sommi sacerdoti e gli scribi e cercavano il modo di farlo morire. Avevano infatti paura di lui, perché tutto il popolo era ammirato del suo insegnamento. 17[ Ed insegnava loro dicendo: "Non sta forse scritto: La mia casa sarà chiamata casa di preghiera per tutte le genti? Voi invece ne avete fatto una spelonca di ladri!". H6  e non permetteva che si portassero cose attraverso il tempio. L5 Andarono intanto a Gerusalemme. Ed entrato nel tempio, si mise a scacciare quelli che vendevano e comperavano nel tempio; rovesciò i tavoli dei cambiavalute e le sedie dei venditori di colombe a4; E gli disse: "Nessuno possa mai più mangiare i tuoi frutti". E i discepoli l'udirono. ]33 E avendo visto di lontano un fico che aveva delle foglie, si avvicinò per vedere se mai vi trovasse qualche frutto; ma giuntovi sotto, non trovò altro che foglie. Non era infatti quella la stagione dei fichi. G2 La mattina seguente, mentre uscivano da Betània, ebbe fame. 1+ Ed entrò a Gerusalemme, nel tempio. E dopo aver guardato ogni cosa attorno, essendo ormai l'ora tarda, uscì con i Dodici diretto a Betània. a0; Benedetto il regno che viene, del nostro padre Davide! Osanna nel più alto dei cieli! / Quelli poi che andavano innanzi, e quelli che venivano dietro gridavano: Osanna! Benedetto colui che viene nel nome del Signore! r.] E molti stendevano i propri mantelli sulla strada e altri delle fronde, che avevano tagliate dai campi. n-U Essi condussero l'asinello da Gesù, e vi gettarono sopra i loro mantelli, ed egli vi montò sopra. T,! Ed essi risposero come aveva detto loro il Signore. E li lasciarono fare. c+? E alcuni dei presenti però dissero loro: "Che cosa fate, sciogliendo questo asinello?". j*M Andarono e trovarono un asinello legato vicino a una porta, fuori sulla strada, e lo sciolsero. |)q E se qualcuno vi dirà: Perché fate questo?, rispondete: Il Signore ne ha bisogno, ma lo rimanderà qui subito". 9(k e disse loro: "Andate nel villaggio che vi sta di fronte, e subito entrando in esso troverete un asinello legato, sul quale nessuno è mai salito. Scioglietelo e conducetelo. '  Quando si avvicinarono a Gerusalemme, verso Bètfage e Betània, presso il monte degli Ulivi, mandò due dei suoi discepoli &w 4E Gesù gli disse: "Va', la tua fede ti ha salvato". E subito riacquistò la vista e prese a seguirlo per la strada. x%i 3Allora Gesù gli disse: "Che vuoi che io ti faccia?". E il cieco a lui: "Rabbunì, che io riabbia la vista!". K$ 2Egli, gettato via il mantello, balzò in piedi e venne da Gesù. {#o 1Allora Gesù si fermò e disse: "Chiamatelo!". E chiamarono il cieco dicendogli: "Coraggio! Alzati, ti chiama!". t"a 0Molti lo sgridavano per farlo tacere, ma egli gridava più forte: "Figlio di Davide, abbi pietà di me!". ! /Costui, al sentire che c'era Gesù Nazareno, cominciò a gridare e a dire: "Figlio di Davide, Gesù, abbi pietà di me!". + O .E giunsero a Gerico. E mentre partiva da Gerico insieme ai discepoli e a molta folla, il figlio di Timèo, Bartimèo, cieco, sedeva lungo la strada a mendicare.  -Il Figlio dell'uomo infatti non è venuto per essere servito, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti". F ,e chi vuol essere il primo tra voi sarà il servo di tutti. c? +Fra voi però non è così; ma chi vuol essere grande tra voi si farà vostro servitore, 0Y *Allora Gesù, chiamatili a sé, disse loro: "Voi sapete che coloro che sono ritenuti capi delle nazioni le dominano, e i loro grandi esercitano su di esse il potere. R )All'udire questo, gli altri dieci si sdegnarono con Giacomo e Giovanni. y (Ma sedere alla mia destra o alla mia sinistra non sta a me concederlo; è per coloro per i quali è stato preparato". |q 'E Gesù disse: "Il calice che io bevo anche voi lo berrete, e il battesimo che io ricevo anche voi lo riceverete. 7g &Gesù disse loro: "Voi non sapete ciò che domandate. Potete bere il calice che io bevo, o ricevere il battesimo con cui io sono battezzato?". Gli risposero: "Lo possiamo". ^5 %"Concedici di sedere nella tua gloria uno alla tua destra e uno alla tua sinistra". P $Egli disse loro: "Cosa volete che io faccia per voi?". Gli risposero: ) #E gli si avvicinarono Giacomo e Giovanni, i figli di Zebedèo, dicendogli: "Maestro, noi vogliamo che tu ci faccia quello che ti chiederemo". xi "lo scherniranno, gli sputeranno addosso, lo flagelleranno e lo uccideranno; ma dopo tre giorni risusciterà". *M !"Ecco, noi saliamo a Gerusalemme e il Figlio dell'uomo sarà consegnato ai sommi sacerdoti e agli scribi: lo condanneranno a morte, lo consegneranno ai pagani,  Mentre erano in viaggio per salire a Gerusalemme, Gesù camminava davanti a loro ed essi erano stupiti; coloro che venivano dietro erano pieni di timore. Prendendo di nuovo in disparte i Dodici, cominciò a dir loro quello che gli sarebbe accaduto: A} E molti dei primi saranno ultimi e gli ultimi i primi". 'G che non riceva già al presente cento volte tanto in case e fratelli e sorelle e madri e figli e campi, insieme a persecuzioni, e nel futuro la vita eterna. 3_ Gesù gli rispose: "In verità vi dico: non c'è nessuno che abbia lasciato casa o fratelli o sorelle o madre o padre o figli o campi a causa mia e a causa del vangelo, \1 Pietro allora gli disse: "Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito".   Ma Gesù, guardandoli, disse: "Impossibile presso gli uomini, ma non presso Dio! Perché tutto è possibile presso Dio". Y + Essi, ancora più sbigottiti, dicevano tra loro: "E chi mai si può salvare?". m S È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio".   I discepoli rimasero stupefatti a queste sue parole; ma Gesù riprese: "Figlioli, com'è difficile entrare nel regno di Dio!  ' Gesù, volgendo lo sguardo attorno, disse ai suoi discepoli: "Quanto difficilmente coloro che hanno ricchezze entreranno nel regno di Dio!". dA Ma egli, rattristatosi per quelle parole, se ne andò afflitto, poiché aveva molti beni. 0Y Allora Gesù, fissatolo, lo amò e gli disse: "Una cosa sola ti manca: va', vendi quello che hai e dàllo ai poveri e avrai un tesoro in cielo; poi vieni e seguimi". hI Egli allora gli disse: "Maestro, tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia giovinezza". 9 Tu conosci i comandamenti: Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non dire falsa testimonianza, non frodare, onora il padre e la madre". X) Gesù gli disse: "Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, se non Dio solo. C Mentre usciva per mettersi in viaggio, un tale gli corse incontro e, gettandosi in ginocchio davanti a lui, gli domandò: "Maestro buono, che cosa devo fare per avere la vita eterna?". O E prendendoli fra le braccia e imponendo loro le mani li benediceva. gG In verità vi dico: Chi non accoglie il regno di Dio come un bambino, non entrerà in esso". /W Gesù, al vedere questo, s'indignò e disse loro: "Lasciate che i bambini vengano a me e non glielo impedite, perché a chi è come loro appartiene il regno di Dio. ^5 Gli presentavano dei bambini perché li accarezzasse, ma i discepoli li sgridavano. R~ se la donna ripudia il marito e ne sposa un altro, commette adulterio". `}9 "Chi ripudia la propria moglie e ne sposa un'altra, commette adulterio contro di lei; f|E Rientrati a casa, i discepoli lo interrogarono di nuovo su questo argomento. Ed egli disse: >{w L'uomo dunque non separi ciò che Dio ha congiunto". 7zi Sicché non sono più due, ma una sola carne. [y/ per questo l'uomo lascerà suo padre e sua madre e i due saranno una carne sola. Hx  Ma all'inizio della creazione Dio li creò maschio e femmina; `w9 Gesù disse loro: "Per la durezza del vostro cuore egli scrisse per voi questa norma. Wv' Dissero: "Mosè ha permesso di scrivere un atto di ripudio e di rimandarla". Au} Ma egli rispose loro: "Che cosa vi ha ordinato Mosè?". t E avvicinatisi dei farisei, per metterlo alla prova, gli domandarono: "È lecito ad un marito ripudiare la propria moglie?". (s K Partito di là, si recò nel territorio della Giudea e oltre il Giordano. La folla accorse di nuovo a lui e di nuovo egli l'ammaestrava, come era solito fare. r7 2Buona cosa il sale; ma se il sale diventa senza sapore, con che cosa lo salerete? Abbiate sale in voi stessi e siate in pace gli uni con gli altri". 5qe 1Perché ciascuno sarà salato con il fuoco. Bp 0dove il loro verme non muore e il fuoco non si estingue. o9 /Se il tuo occhio ti scandalizza, cavalo: è meglio per te entrare nel regno di Dio con un occhio solo, che essere gettato con due occhi nella Geenna, n .[] m -Se il tuo piede ti scandalizza, taglialo: è meglio per te entrare nella vita zoppo, che esser gettato con due piedi nella Geenna. l ,[] k5 +Se la tua mano ti scandalizza, tagliala: è meglio per te entrare nella vita monco, che con due mani andare nella Geenna, nel fuoco inestinguibile. j/ *Chi scandalizza uno di questi piccoli che credono, sarebbe meglio per lui che gli passassero al collo una mola da asino e lo buttassero in mare. i% )Chiunque vi darà da bere un bicchiere d'acqua nel mio nome perché siete di Cristo, vi dico in verità che non perderà la sua ricompensa. .hW (Chi non è contro di noi è per noi. g# 'Ma Gesù disse: "Non glielo proibite, perché non c'è nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito dopo possa parlare male di me. f% &Giovanni gli disse: "Maestro, abbiamo visto uno che scacciava i demòni nel tuo nome e glielo abbiamo vietato, perché non era dei nostri". e  %"Chi accoglie uno di questi bambini nel mio nome, accoglie me; chi accoglie me, non accoglie me, ma colui che mi ha mandato". Md $E, preso un bambino, lo pose in mezzo e abbracciandolo disse loro: c #Allora, sedutosi, chiamò i Dodici e disse loro: "Se uno vuol essere il primo, sia l'ultimo di tutti e il servo di tutti". cb? "Ed essi tacevano. Per la via infatti avevano discusso tra loro chi fosse il più grande. yak !Giunsero intanto a Cafarnao. E quando fu in casa, chiese loro: "Di che cosa stavate discutendo lungo la via?". a`; Essi però non comprendevano queste parole e avevano timore di chiedergli spiegazioni. H_  Istruiva infatti i suoi discepoli e diceva loro: "Il Figlio dell'uomo sta per esser consegnato nelle mani degli uomini e lo uccideranno; ma una volta ucciso, dopo tre giorni, risusciterà". _^7 Partiti di là, attraversavano la Galilea, ma egli non voleva che alcuno lo sapesse. w]g Ed egli disse loro: "Questa specie di demòni non si può scacciare in alcun modo, se non con la preghiera". v\e Entrò poi in una casa e i discepoli gli chiesero in privato: "Perché noi non abbiamo potuto scacciarlo?". M[ Ma Gesù, presolo per mano, lo sollevò ed egli si alzò in piedi. Z E gridando e scuotendolo fortemente, se ne uscì. E il fanciullo diventò come morto, sicché molti dicevano: "È morto". 'YG Allora Gesù, vedendo accorrere la folla, minacciò lo spirito immondo dicendo: "Spirito muto e sordo, io te l'ordino, esci da lui e non vi rientrare più". `X9 Il padre del fanciullo rispose ad alta voce: "Credo, aiutami nella mia incredulità". KW Gesù gli disse: "Se tu puoi! Tutto è possibile per chi crede". V  anzi, spesso lo ha buttato persino nel fuoco e nell'acqua per ucciderlo. Ma se tu puoi qualcosa, abbi pietà di noi e aiutaci". lUQ Gesù interrogò il padre: "Da quanto tempo gli accade questo?". Ed egli rispose: "Dall'infanzia; T E glielo portarono. Alla vista di Gesù lo spirito scosse con convulsioni il ragazzo ed egli, caduto a terra, si rotolava spumando. S/ Egli allora in risposta, disse loro: "O generazione incredula! Fino a quando starò con voi? Fino a quando dovrò sopportarvi? Portatelo da me". 'RG Quando lo afferra, lo getta al suolo ed egli schiuma, digrigna i denti e si irrigidisce. Ho detto ai tuoi discepoli di scacciarlo, ma non ci sono riusciti". mQS Gli rispose uno della folla: "Maestro, ho portato da te mio figlio, posseduto da uno spirito muto. DP Ed egli li interrogò: "Di che cosa discutete con loro?". RO Tutta la folla, al vederlo, fu presa da meraviglia e corse a salutarlo. qN[ E giunti presso i discepoli, li videro circondati da molta folla e da scribi che discutevano con loro. Mw Orbene, io vi dico che Elia è già venuto, ma hanno fatto di lui quello che hanno voluto, come sta scritto di lui". 'LG Egli rispose loro: "Sì, prima viene Elia e ristabilisce ogni cosa; ma come sta scritto del Figlio dell'uomo? Che deve soffrire molto ed essere disprezzato. WK' E lo interrogarono: "Perché gli scribi dicono che prima deve venire Elia?". kJO Ed essi tennero per sé la cosa, domandandosi però che cosa volesse dire risuscitare dai morti. )IK Mentre scendevano dal monte, ordinò loro di non raccontare a nessuno ciò che avevano visto, se non dopo che il Figlio dell'uomo fosse risuscitato dai morti. ]H3 E subito guardandosi attorno, non videro più nessuno, se non Gesù solo con loro. G Poi si formò una nube che li avvolse nell'ombra e uscì una voce dalla nube: "Questi è il Figlio mio prediletto: ascoltatelo!". VF% Non sapeva infatti che cosa dire, poiché erano stati presi dallo spavento. "E= Prendendo allora la parola, Pietro disse a Gesù: "Maestro, è bello per noi stare qui; facciamo tre tende, una per te, una per Mosè e una per Elia!". ED E apparve loro Elia con Mosè, che discorrevano con Gesù. {Co e le sue vesti divennero splendenti, bianchissime: nessun lavandaio sulla terra potrebbe renderle così bianche. +BO Dopo sei giorni, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e li portò sopra un monte alto, in un luogo appartato, loro soli. Si trasfigurò davanti a loro A  E diceva loro: "In verità vi dico: vi sono alcuni qui presenti, che non morranno senza aver visto il regno di Dio venire con potenza". [@/&Chi si vergognerà di me e delle mie parole davanti a questa generazione adultera e peccatrice, anche il Figlio dell'uomo si vergognerà di lui, quando verrà nella gloria del Padre suo con gli angeli santi". N?%E che cosa potrebbe mai dare un uomo in cambio della propria anima? `>9$Che giova infatti all'uomo guadagnare il mondo intero, se poi perde la propria anima? =#Perché chi vorrà salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia e del vangelo, la salverà. <5"Convocata la folla insieme ai suoi discepoli, disse loro: "Se qualcuno vuol venire dietro di me rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. &;E!Ma egli, voltatosi e guardando i discepoli, rimproverò Pietro e gli disse: "Lungi da me, satana! Perché tu non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini". s:_ Gesù faceva questo discorso apertamente. Allora Pietro lo prese in disparte, e si mise a rimproverarlo. O9E cominciò a insegnar loro che il Figlio dell'uomo doveva molto soffrire, ed essere riprovato dagli anziani, dai sommi sacerdoti e dagli scribi, poi venire ucciso e, dopo tre giorni, risuscitare. E8E impose loro severamente di non parlare di lui a nessuno. b7=Ma egli replicò: "E voi chi dite che io sia?". Pietro gli rispose: "Tu sei il Cristo". a6;Ed essi gli risposero: "Giovanni il Battista, altri poi Elia e altri uno dei profeti". 15[Poi Gesù partì con i suoi discepoli verso i villaggi intorno a Cesarèa di Filippo; e per via interrogava i suoi discepoli dicendo: "Chi dice la gente che io sia?". M4E lo rimandò a casa dicendo: "Non entrare nemmeno nel villaggio". 3yAllora gli impose di nuovo le mani sugli occhi ed egli ci vide chiaramente e fu sanato e vedeva a distanza ogni cosa. m2SQuegli, alzando gli occhi, disse: "Vedo gli uomini; infatti vedo come degli alberi che camminano". -1SAllora preso il cieco per mano, lo condusse fuori del villaggio e, dopo avergli messo della saliva sugli occhi, gli impose le mani e gli chiese: "Vedi qualcosa?". U0#Giunsero a Betsàida, dove gli condussero un cieco pregandolo di toccarlo. -/UE disse loro: "Non capite ancora?". . "E quando ho spezzato i sette pani per i quattromila, quante sporte piene di pezzi avete portato via?". Gli dissero: "Sette". -quando ho spezzato i cinque pani per i cinquemila, quante ceste colme di pezzi avete portato via?". Gli dissero: "Dodici". S,Avete occhi e non vedete, avete orecchi e non udite? E non vi ricordate, +)Ma Gesù, accortosi di questo, disse loro: "Perché discutete che non avete pane? Non intendete e non capite ancora? Avete il cuore indurito? 9*mE quelli dicevano fra loro: "Non abbiamo pane". z)mAllora egli li ammoniva dicendo: "Fate attenzione, guardatevi dal lievito dei farisei e dal lievito di Erode!". v(eMa i discepoli avevano dimenticato di prendere dei pani e non avevano con sé sulla barca che un pane solo. J'  E lasciatili, risalì sulla barca e si avviò all'altra sponda. &&E Ma egli, con un profondo sospiro, disse: "Perché questa generazione chiede un segno? In verità vi dico: non sarà dato alcun segno a questa generazione". % Allora vennero i farisei e incominciarono a discutere con lui, chiedendogli un segno dal cielo, per metterlo alla prova. X$) Salì poi sulla barca con i suoi discepoli e andò dalle parti di Dalmanùta. 1#] Erano circa quattromila. E li congedò. `"9Così essi mangiarono e si saziarono; e portarono via sette sporte di pezzi avanzati. ~!uAvevano anche pochi pesciolini; dopo aver pronunziata la benedizione su di essi, disse di distribuire anche quelli. G Gesù ordinò alla folla di sedersi per terra. Presi allora quei sette pani, rese grazie, li spezzò e li diede ai discepoli perché li distribuissero; ed essi li distribuirono alla folla. GE domandò loro: "Quanti pani avete?". Gli dissero: "Sette". `9Gli risposero i discepoli: "E come si potrebbe sfamarli di pane qui, in un deserto?". pYSe li rimando digiuni alle proprie case, verranno meno per via; e alcuni di loro vengono di lontano".  ~~}}|\{{)zz>.==|=7<Allora domandavano con cenni a suo padre come voleva che si chiamasse. [` 1=Le dissero: "Non c'è nessuno della tua parentela che si chiami con questo nome". >_ yQ y.Allora Maria disse: "L'anima mia magnifica il Signore RP -E beata colei che ha creduto nell'adempimento delle parole del Signore". xO k,Ecco, appena la voce del tuo saluto è giunta ai miei orecchi, il bambino ha esultato di gioia nel mio grembo. =N w+A che debbo che la madre del mio Signore venga a me? cM A*ed esclamò a gran voce: "Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! L )Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino le sussultò nel grembo. Elisabetta fu piena di Spirito Santo  ma una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, chiamato Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. l= SNel sesto mese, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nazaret, < }"Ecco che cosa ha fatto per me il Signore, nei giorni in cui si è degnato di togliere la mia vergogna tra gli uomini". i; MDopo quei giorni Elisabetta, sua moglie, concepì e si tenne nascosta per cinque mesi e diceva: ;: sCompiuti i giorni del suo servizio, tornò a casa. 9 Quando poi uscì e non poteva parlare loro, capirono che nel tempio aveva avuto una visione. Faceva loro dei cenni e restava muto. k8 QIntanto il popolo stava in attesa di Zaccaria, e si meravigliava per il suo indugiare nel tempio. 07 [Ed ecco, sarai muto e non potrai parlare fino al giorno in cui queste cose avverranno, perché non hai creduto alle mie parole, le quali si adempiranno a loro tempo". 6 L'angelo gli rispose: "Io sono Gabriele che sto al cospetto di Dio e sono stato mandato a parlarti e a portarti questo lieto annunzio. x5 kZaccaria disse all'angelo: "Come posso conoscere questo? Io sono vecchio e mia moglie è avanzata negli anni". G4  Gli camminerà innanzi con lo spirito e la forza di Elia, per ricondurre i cuori dei padri verso i figli e i ribelli alla saggezza dei giusti e preparare al Signore un popolo ben disposto". A3 e ricondurrà molti figli d'Israele al Signore loro Dio. 2 'poiché egli sarà grande davanti al Signore; non berrà vino né bevande inebrianti, sarà pieno di Spirito Santo fin dal seno di sua madre N1 Avrai gioia ed esultanza e molti si rallegreranno della sua nascita, 0 7 Ma l'angelo gli disse: "Non temere, Zaccaria, la tua preghiera è stata esaudita e tua moglie Elisabetta ti darà un figlio, che chiamerai Giovanni. A/  Quando lo vide, Zaccaria si turbò e fu preso da timore. _. 9 Allora gli apparve un angelo del Signore, ritto alla destra dell'altare dell'incenso. K-  Tutta l'assemblea del popolo pregava fuori nell'ora dell'incenso. , y secondo l'usanza del servizio sacerdotale, gli toccò in sorte di entrare nel tempio per fare l'offerta dell'incenso. R+ Mentre Zaccaria officiava davanti al Signore nel turno della sua classe, e* EMa non avevano figli, perché Elisabetta era sterile e tutti e due erano avanti negli anni. n) WErano giusti davanti a Dio, osservavano irreprensibili tutte le leggi e le prescrizioni del Signore. +( QAl tempo di Erode, re della Giudea, c'era un sacerdote chiamato Zaccaria, della classe di Abìa, e aveva in moglie una discendente di Aronne chiamata Elisabetta. ]' 5perché ti possa rendere conto della solidità degli insegnamenti che hai ricevuto. & 9così ho deciso anch'io di fare ricerche accurate su ogni circostanza fin dagli inizi e di scriverne per te un resoconto ordinato, illustre Teòfilo, w% icome ce li hanno trasmessi coloro che ne furono testimoni fin da principio e divennero ministri della parola, c$ CPoiché molti han posto mano a stendere un racconto degli avvenimenti successi tra di noi, !#;Allora essi partirono e predicarono dappertutto, mentre il Signore operava insieme con loro e confermava la parola con i prodigi che l'accompagnavano. j"MIl Signore Gesù, dopo aver parlato con loro, fu assunto in cielo e sedette alla destra di Dio. !!prenderanno in mano i serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno, imporranno le mani ai malati e questi guariranno".   E questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno i demòni, parleranno lingue nuove, ]3Chi crederà e sarà battezzato sarà salvo, ma chi non crederà sarà condannato. _7Gesù disse loro: "Andate in tutto il mondo e predicate il vangelo ad ogni creatura. FAlla fine apparve agli undici, mentre stavano a mensa, e li rimproverò per la loro incredulità e durezza di cuore, perché non avevano creduto a quelli che lo avevano visto risuscitato. ^5 Anch'essi ritornarono ad annunziarlo agli altri; ma neanche a loro vollero credere. kO Dopo ciò, apparve a due di loro sotto altro aspetto, mentre erano in cammino verso la campagna. V% Ma essi, udito che era vivo ed era stato visto da lei, non vollero credere. V% Questa andò ad annunziarlo ai suoi seguaci che erano in lutto e in pianto.  Risuscitato al mattino nel primo giorno dopo il sabato, apparve prima a Maria di Màgdala, dalla quale aveva cacciato sette demòni. -Ed esse, uscite, fuggirono via dal sepolcro perché erano piene di timore e di spavento. E non dissero niente a nessuno, perché avevano paura. {oOra andate, dite ai suoi discepoli e a Pietro che egli vi precede in Galilea. Là lo vedrete, come vi ha detto". /Ma egli disse loro: "Non abbiate paura! Voi cercate Gesù Nazareno, il crocifisso. È risorto, non è qui. Ecco il luogo dove l'avevano deposto. veEntrando nel sepolcro, videro un giovane, seduto sulla destra, vestito d'una veste bianca, ed ebbero paura. fEMa, guardando, videro che il masso era già stato rotolato via, benché fosse molto grande. _7Esse dicevano tra loro: "Chi ci rotolerà via il masso dall'ingresso del sepolcro?". b=Di buon mattino, il primo giorno dopo il sabato, vennero al sepolcro al levar del sole.  Passato il sabato, Maria di Màgdala, Maria di Giacomo e Salome comprarono oli aromatici per andare a imbalsamare Gesù. eC/Intanto Maria di Màgdala e Maria madre di Ioses stavano ad osservare dove veniva deposto. K.Egli allora, comprato un lenzuolo, lo calò giù dalla croce e, avvoltolo nel lenzuolo, lo depose in un sepolcro scavato nella roccia. Poi fece rotolare un masso contro l'entrata del sepolcro. A }-Informato dal centurione, concesse la salma a Giuseppe. w g,Pilato si meravigliò che fosse già morto e, chiamato il centurione, lo interrogò se fosse morto da tempo. ) K+Giuseppe d'Arimatèa, membro autorevole del sinedrio, che aspettava anche lui il regno di Dio, andò coraggiosamente da Pilato per chiedere il corpo di Gesù. ^ 5*Sopraggiunta ormai la sera, poiché era la Parascève, cioè la vigilia del sabato, { o)che lo seguivano e servivano quando era ancora in Galilea, e molte altre che erano salite con lui a Gerusalemme. "=(C'erano anche alcune donne, che stavano ad osservare da lontano, tra le quali Maria di Màgdala, Maria madre di Giacomo il minore e di ioses, e Salome,  'Allora il centurione che gli stava di fronte, vistolo spirare in quel modo, disse: "Veramente quest'uomo era Figlio di Dio!". F&Il velo del tempio si squarciò in due, dall'alto in basso. 1]%Ma Gesù, dando un forte grido, spirò. $A$Uno corse a inzuppare di aceto una spugna e, postala su una canna, gli dava da bere, dicendo: "Aspettate, vediamo se viene Elia a toglierlo dalla croce". K#Alcuni dei presenti, udito ciò, dicevano: "Ecco, chiama Elia!". "Alle tre Gesù gridò con voce forte: Eloì, Eloì, lemà sabactàni?, che significa: Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato? \1!Venuto mezzogiorno, si fece buio su tutta la terra, fino alle tre del pomeriggio. 3 Il Cristo, il re d'Israele, scenda ora dalla croce, perché vediamo e crediamo". E anche quelli che erano stati crocifissi con lui lo insultavano. Ugualmente anche i sommi sacerdoti con gli scribi, facendosi beffe di lui, dicevano: "Ha salvato altri, non può salvare se stesso! 2~_salva te stesso scendendo dalla croce!". }I passanti lo insultavano e, scuotendo il capo, esclamavano: "Ehi, tu che distruggi il tempio e lo riedifichi in tre giorni, |[] [{/Con lui crocifissero anche due ladroni, uno alla sua destra e uno alla sinistra. PzE l'iscrizione con il motivo della condanna diceva: Il re dei Giudei. ;yqErano le nove del mattino quando lo crocifissero. {xoPoi lo crocifissero e si divisero le sue vesti, tirando a sorte su di esse quello che ciascuno dovesse prendere. Jw e gli offrirono vino mescolato con mirra, ma egli non ne prese. Yv+Condussero dunque Gesù al luogo del Gòlgota, che significa luogo del cranio, u'Allora costrinsero un tale che passava, un certo Simone di Cirene che veniva dalla campagna, padre di Alessandro e Rufo, a portare la croce. tDopo averlo schernito, lo spogliarono della porpora e gli rimisero le sue vesti, poi lo condussero fuori per crocifiggerlo. zsmE gli percuotevano il capo con una canna, gli sputavano addosso e, piegando le ginocchia, si prostravano a lui. @r{Cominciarono poi a salutarlo: "Salve, re dei Giudei!". jqMLo rivestirono di porpora e, dopo aver intrecciato una corona di spine, gliela misero sul capo. opWAllora i soldati lo condussero dentro il cortile, cioè nel pretorio, e convocarono tutta la coorte. #o?E Pilato, volendo dar soddisfazione alla moltitudine, rilasciò loro Barabba e, dopo aver fatto flagellare Gesù, lo consegnò perché fosse crocifisso. jnMMa Pilato diceva loro: "Che male ha fatto?". Allora essi gridarono più forte: "Crocifiggilo!". 6mg Ed essi di nuovo gridarono: "Crocifiggilo!". \l1 Pilato replicò: "Che farò dunque di quello che voi chiamate il re dei Giudei?". ekC Ma i sommi sacerdoti sobillarono la folla perché egli rilasciasse loro piuttosto Barabba. Vj% Sapeva infatti che i sommi sacerdoti glielo avevano consegnato per invidia. Qi Allora Pilato rispose loro: "Volete che vi rilasci il re dei Giudei?". Uh#La folla, accorsa, cominciò a chiedere ciò che sempre egli le concedeva. zgmUn tale chiamato Barabba si trovava in carcere insieme ai ribelli che nel tumulto avevano commesso un omicidio. QfPer la festa egli era solito rilasciare un carcerato a loro richiesta. ReMa Gesù non rispose più nulla, sicché Pilato ne restò meravigliato. ad;Pilato lo interrogò di nuovo: "Non rispondi nulla? Vedi di quante cose ti accusano!". Ac}I sommi sacerdoti frattanto gli muovevano molte accuse. ibKAllora Pilato prese a interrogarlo: "Sei tu il re dei Giudei?". Ed egli rispose: "Tu lo dici". 6a gAl mattino i sommi sacerdoti, con gli anziani, gli scribi e tutto il sinedrio, dopo aver tenuto consiglio, misero in catene Gesù, lo condussero e lo consegnarono a Pilato. P`HPer la seconda volta un gallo cantò. Allora Pietro si ricordò di quella parola che Gesù gli aveva detto: "Prima che il gallo canti due volte, mi rinnegherai per tre volte". E scoppiò in pianto. \_1GMa egli cominciò a imprecare e a giurare: "Non conosco quell'uomo che voi dite". ^FMa egli negò di nuovo. Dopo un poco i presenti dissero di nuovo a Pietro: "Tu sei certo di quelli, perché sei Galileo". X])EE la serva, vedendolo, ricominciò a dire ai presenti: "Costui è di quelli". x\iDMa egli negò: "Non so e non capisco quello che vuoi dire". Uscì quindi fuori del cortile e il gallo cantò. u[cCe, vedendo Pietro che stava a scaldarsi, lo fissò e gli disse: "Anche tu eri con il Nazareno, con Gesù". RZBMentre Pietro era giù nel cortile, venne una serva del sommo sacerdote Y/AAllora alcuni cominciarono a sputargli addosso, a coprirgli il volto, a schiaffeggiarlo e a dirgli: "Indovina". I servi intanto lo percuotevano. `X9@Avete udito la bestemmia; che ve ne pare?". Tutti sentenziarono che era reo di morte. nWU?Allora il sommo sacerdote, stracciandosi le vesti, disse: "Che bisogno abbiamo ancora di testimoni? V>Gesù rispose: "Io lo sono! E vedrete il Figlio dell'uomo seduto alla destra della Potenza e venire con le nubi del cielo". U)=Ma egli taceva e non rispondeva nulla. Di nuovo il sommo sacerdote lo interrogò dicendogli: "Sei tu il Cristo, il Figlio di Dio benedetto?". #T?M&Vegliate e pregate per non entrare in tentazione; lo spirito è pronto, ma la carne è debole". ~=u%Tornato indietro, li trovò addormentati e disse a Pietro: "Simone, dormi? Non sei riuscito a vegliare un'ora sola? <$E diceva: "Abbà, Padre! Tutto è possibile a te, allontana da me questo calice! Però non ciò che io voglio, ma ciò che vuoi tu". v;e#Poi, andato un po' innanzi, si gettò a terra e pregava che, se fosse possibile, passasse da lui quell'ora. ^:5"Gesù disse loro: "La mia anima è triste fino alla morte. Restate qui e vegliate". [9/!Prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e cominciò a sentire paura e angoscia. ~8u Giunsero intanto a un podere chiamato Getsèmani, ed egli disse ai suoi discepoli: "Sedetevi qui, mentre io prego". 7Ma egli, con grande insistenza, diceva: "Se anche dovessi morire con te, non ti rinnegherò". Lo stesso dicevano anche tutti gli altri. 6)Gesù gli disse: "In verità ti dico: proprio tu oggi, in questa stessa notte, prima che il gallo canti due volte, mi rinnegherai tre volte". \51Allora Pietro gli disse: "Anche se tutti saranno scandalizzati, io non lo sarò". B4Ma, dopo la mia risurrezione, vi precederò in Galilea". 3Gesù disse loro: "Tutti rimarrete scandalizzati, poiché sta scritto: Percuoterò il pastore e le pecore saranno disperse. K2E dopo aver cantato l'inno, uscirono verso il monte degli Ulivi. 1In verità vi dico che io non berrò più del frutto della vite fino al giorno in cui lo berrò nuovo nel regno di Dio". X0)E disse: "Questo è il mio sangue, il sangue dell'alleanza versato per molti. O/Poi prese il calice e rese grazie, lo diede loro e ne bevvero tutti. .Mentre mangiavano prese il pane e, pronunziata la benedizione, lo spezzò e lo diede loro, dicendo: "Prendete, questo è il mio corpo". /-WIl Figlio dell'uomo se ne va, come sta scritto di lui, ma guai a quell'uomo dal quale il Figlio dell'uomo è tradito! Meglio per quell'uomo se non fosse mai nato!". T,!Ed egli disse loro: "Uno dei Dodici, colui che intinge con me nel piatto. \+1Allora cominciarono a rattristarsi e a dirgli uno dopo l'altro: "Sono forse io?". *Ora, mentre erano a mensa e mangiavano, Gesù disse: "In verità vi dico, uno di voi, colui che mangia con me, mi tradirà". 3)aVenuta la sera, egli giunse con i Dodici. r(]I discepoli andarono e, entrati in città, trovarono come aveva detto loro e prepararono per la Pasqua. s'_Egli vi mostrerà al piano superiore una grande sala con i tappeti, già pronta; là preparate per noi". &/e là dove entrerà dite al padrone di casa: Il Maestro dice: Dov'è la mia stanza, perché io vi possa mangiare la Pasqua con i miei discepoli? % Allora mandò due dei suoi discepoli dicendo loro: "Andate in città e vi verrà incontro un uomo con una brocca d'acqua; seguitelo .$U Il primo giorno degli Azzimi, quando si immolava la Pasqua, i suoi discepoli gli dissero: "Dove vuoi che andiamo a preparare perché tu possa mangiare la Pasqua?". #{ Quelli all'udirlo si rallegrarono e promisero di dargli denaro. Ed egli cercava l'occasione opportuna per consegnarlo. k"O Allora Giuda Iscariota, uno dei Dodici, si recò dai sommi sacerdoti, per consegnare loro Gesù. !' In verità vi dico che dovunque, in tutto il mondo, sarà annunziato il vangelo, si racconterà pure in suo ricordo ciò che ella ha fatto". f EEssa ha fatto ciò ch'era in suo potere, ungendo in anticipo il mio corpo per la sepoltura. vei poveri infatti li avete sempre con voi e potete beneficarli quando volete, me invece non mi avete sempre. xiAllora Gesù disse: "Lasciatela stare; perché le date fastidio? Ella ha compiuto verso di me un'opera buona; TP~}}=||W|{uzz5yyiyxx8wwiwvv+uuctttEssLrrrqq[pprp ooOnnZn mmlkkNjj-izi4hh%ggMffbfeeKdd3cc@bb*a``,__l_^q]]k\\[[IZZ$YY8XXWWBVeUU*TT3SS]RR QQPPHOO_O NdMMLL"KK~JJJIjI HHGNFF>EEcDDD1CC BBAA2@{??|>>t>==8<<<0;;:B99z88@77[6F55U44I322119002/..x-,,,0++.**U))j((''Z&Q&%P$$9##"" ! {*%YocdO~CY T q d /#X.Tn)U&L'uomo dal quale erano usciti i demòni gli chiese di restare con lui, ma egli lo congedò dicendo: 5(c%Allora tutta la popolazione del territorio dei Gerasèni gli chiese che si allontanasse da loro, perché avevano molta paura. Gesù, salito su una barca, tornò indietro. ]'3$Quelli che erano stati spettatori riferirono come l'indemoniato era stato guarito. K&#La gente uscì per vedere l'accaduto, arrivarono da Gesù e trovarono l'uomo dal quale erano usciti i demòni vestito e sano di mente, che sedeva ai piedi di Gesù; e furono presi da spavento. y%k"Quando videro ciò che era accaduto, i mandriani fuggirono e portarono la notizia nella città e nei villaggi. $ !I demòni uscirono dall'uomo ed entrarono nei porci e quel branco corse a gettarsi a precipizio dalla rupe nel lago e annegò. #' Vi era là un numeroso branco di porci che pascolavano sul monte. Lo pregarono che concedesse loro di entrare nei porci; ed egli lo permise. M"E lo supplicavano che non ordinasse loro di andarsene nell'abisso. v!eGesù gli domandò: "Qual è il tuo nome?". Rispose: "Legione", perché molti demòni erano entrati in lui.  Gesù infatti stava ordinando allo spirito immondo di uscire da quell'uomo. Molte volte infatti s'era impossessato di lui; allora lo legavano con catene e lo custodivano in ceppi, ma egli spezzava i legami e veniva spinto dal demonio in luoghi deserti. !;Alla vista di Gesù gli si gettò ai piedi urlando e disse a gran voce: "Che vuoi da me, Gesù, Figlio del Dio Altissimo? Ti prego, non tormentarmi!". 4aEra appena sceso a terra, quando gli venne incontro un uomo della città posseduto dai demòni. Da molto tempo non portava vestiti, né abitava in casa, ma nei sepolcri. SApprodarono nella regione dei Gerasèni, che sta di fronte alla Galilea. ?wAllora disse loro: "Dov'è la vostra fede?". Essi intimoriti e meravigliati si dicevano l'un l'altro: "Chi è dunque costui che dà ordini ai venti e all'acqua e gli obbediscono?". 6eAccostatisi a lui, lo svegliarono dicendo: "Maestro, maestro, siamo perduti!". E lui, destatosi, sgridò il vento e i flutti minacciosi; essi cessarono e si fece bonaccia.  Ora, mentre navigavano, egli si addormentò. Un turbine di vento si abbatté sul lago, imbarcavano acqua ed erano in pericolo. {oUn giorno salì su una barca con i suoi discepoli e disse: "Passiamo all'altra riva del lago". Presero il largo. {oMa egli rispose: "Mia madre e miei fratelli sono coloro che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica". `9Gli fu annunziato: "Tua madre e i tuoi fratelli sono qui fuori e desiderano vederti". pYUn giorno andarono a trovarlo la madre e i fratelli, ma non potevano avvicinarlo a causa della folla. Fate attenzione dunque a come ascoltate; perché a chi ha sarà dato, ma a chi non ha sarà tolto anche ciò che crede di avere". Non c'è nulla di nascosto che non debba essere manifestato, nulla di segreto che non debba essere conosciuto e venire in piena luce. )Nessuno accende una lampada e la copre con un vaso o la pone sotto un letto; la pone invece su un lampadario, perché chi entra veda la luce. 3_Il seme caduto sulla terra buona sono coloro che, dopo aver ascoltato la parola con cuore buono e perfetto, la custodiscono e producono frutto con la loro perseveranza. V%Il seme caduto in mezzo alle spine sono coloro che, dopo aver ascoltato, strada facendo si lasciano sopraffare dalle preoccupazioni, dalla ricchezza e dai piaceri della vita e non giungono a maturazione. <q Quelli sulla pietra sono coloro che, quando ascoltano, accolgono con gioia la parola, ma non hanno radice; credono per un certo tempo, ma nell'ora della tentazione vengono meno. 4a I semi caduti lungo la strada sono coloro che l'hanno ascoltata, ma poi viene il diavolo e porta via la parola dai loro cuori, perché non credano e così siano salvati. P Il significato della parabola è questo: Il seme è la parola di Dio. ! ; Ed egli disse: "A voi è dato conoscere i misteri del regno di Dio, ma agli altri solo in parabole, perché vedendo non vedano e udendo non intendano. L  I suoi discepoli lo interrogarono sul significato della parabola.  'Un'altra cadde sulla terra buona, germogliò e fruttò cento volte tanto". Detto questo, esclamò: "Chi ha orecchi per intendere, intenda!". e CUn'altra cadde in mezzo alle spine e le spine, cresciute insieme con essa, la soffocarono. d AUn'altra parte cadde sulla pietra e appena germogliata inaridì per mancanza di umidità. 7"Il seminatore uscì a seminare la sua semente. Mentre seminava, parte cadde lungo la strada e fu calpestata, e gli uccelli del cielo la divorarono. mSPoiché una gran folla si radunava e accorreva a lui gente da ogni città, disse con una parabola: xiGiovanna, moglie di Cusa, amministratore di Erode, Susanna e molte altre, che li assistevano con i loro beni. )KC'erano con lui i Dodici e alcune donne che erano state guarite da spiriti cattivi e da infermità: Maria di Màgdala, dalla quale erano usciti sette demòni, ~ wIn seguito egli se ne andava per le città e i villaggi, predicando e annunziando la buona novella del regno di Dio. O2Ma egli disse alla donna: "La tua fede ti ha salvata; va' in pace!". mS1Allora i commensali cominciarono a dire tra sé: "Chi è quest'uomo che perdona anche i peccati?". >w0Poi disse a lei: "Ti sono perdonati i tuoi peccati". /Per questo ti dico: le sono perdonati i suoi molti peccati, poiché ha molto amato. Invece quello a cui si perdona poco, ama poco". fE.Tu non mi hai cosparso il capo di olio profumato, ma lei mi ha cosparso di profumo i piedi. m~S-Tu non mi hai dato un bacio, lei invece da quando sono entrato non ha cessato di baciarmi i piedi. f}E,E volgendosi verso la donna, disse a Simone: "Vedi questa donna? Sono entrato nella tua casa e tu non m'hai dato l'acqua per i piedi; lei invece mi ha bagnato i piedi con le lacrime e li ha asciugati con i suoi capelli. o|W+Simone rispose: "Suppongo quello a cui ha condonato di più". Gli disse Gesù: "Hai giudicato bene". s{_*Non avendo essi da restituire, condonò il debito a tutti e due. Chi dunque di loro lo amerà di più?". dzA)"Un creditore aveva due debitori: l'uno gli doveva cinquecento denari, l'altro cinquanta. `y9(Gesù allora gli disse: "Simone, ho una cosa da dirti". Ed egli: "Maestro, di' pure". 4xa'A quella vista il fariseo che l'aveva invitato pensò tra sé. "Se costui fosse un profeta, saprebbe chi e che specie di donna è colei che lo tocca: è una peccatrice". .wU&e stando dietro, presso i suoi piedi, piangendo cominciò a bagnarli di lacrime, poi li asciugava con i suoi capelli, li baciava e li cospargeva di olio profumato. v!%Ed ecco una donna, una peccatrice di quella città, saputo che si trovava nella casa del fariseo, venne con un vasetto di olio profumato; ouW$Uno dei farisei lo invitò a mangiare da lui. Egli entrò nella casa del fariseo e si mise a tavola. Kt#Ma alla sapienza è stata resa giustizia da tutti i suoi figli". s "È venuto il Figlio dell'uomo che mangia e beve, e voi dite: Ecco un mangione e un beone, amico dei pubblicani e dei peccatori. qr[!È venuto infatti Giovanni il Battista che non mangia pane e non beve vino, e voi dite: Ha un demonio. :qm Sono simili a quei bambini che stando in piazza gridano gli uni agli altri: Vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato; vi abbiamo cantato un lamento e non avete pianto! Xp)A chi dunque paragonerò gli uomini di questa generazione, a chi sono simili? {ooMa i farisei e i dottori della legge non facendosi battezzare da lui hanno reso vano per loro il disegno di Dio. nTutto il popolo che lo ha ascoltato, e anche i pubblicani, hanno riconosciuto la giustizia di Dio ricevendo il battesimo di Giovanni. mIo vi dico, tra i nati di donna non c'è nessuno più grande di Giovanni, e il più piccolo nel regno di Dio è più grande di lui. l}Egli è colui del quale sta scritto: Ecco io mando davanti a te il mio messaggero, egli preparerà la via davanti a te. ck?Allora, che cosa siete andati a vedere? Un profeta? Sì, vi dico, e più che un profeta. +jOE allora, che cosa siete andati a vedere? Un uomo avvolto in morbide vesti? Coloro che portano vesti sontuose e vivono nella lussuria stanno nei palazzi dei re. :imQuando gli inviati di Giovanni furono partiti, Gesù cominciò a dire alla folla riguardo a Giovanni: "Che cosa siete andati a vedere nel deserto? Una canna agitata dal vento? >hwE beato è chiunque non sarà scandalizzato di me!". gPoi diede loro questa risposta: "Andate e riferite a Giovanni ciò che avete visto e udito: i ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi vengono sanati, i sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri è annunziata la buona novella. fIn quello stesso momento Gesù guarì molti da malattie, da infermità, da spiriti cattivi e donò la vista a molti ciechi. "e=Venuti da lui, quegli uomini dissero: "Giovanni il Battista ci ha mandati da te per domandarti: Sei tu colui che viene o dobbiamo aspettare un altro?". cd?e li mandò a dire al Signore: "Sei tu colui che viene, o dobbiamo aspettare un altro?". sc_Anche Giovanni fu informato dai suoi discepoli di tutti questi avvenimenti. Giovanni chiamò due di essi Xb)La fama di questi fatti si diffuse in tutta la Giudea e per tutta la regione. a Tutti furono presi da timore e glorificavano Dio dicendo: "Un grande profeta è sorto tra noi e Dio ha visitato il suo popolo". [`/Il morto si levò a sedere e incominciò a parlare. Ed egli lo diede alla madre. v_eE accostatosi toccò la bara, mentre i portatori si fermarono. Poi disse: "Giovinetto, dico a te, alzati!". Q^ Vedendola, il Signore ne ebbe compassione e le disse: "Non piangere!". (]I Quando fu vicino alla porta della città, ecco che veniva portato al sepolcro un morto, figlio unico di madre vedova; e molta gente della città era con lei. s\_ In seguito si recò in una città chiamata Nain e facevano la strada con lui i discepoli e grande folla. N[ E gli inviati, quando tornarono a casa, trovarono il servo guarito. (ZI All'udire questo Gesù restò ammirato e rivolgendosi alla folla che lo seguiva disse: "Io vi dico che neanche in Israele ho trovato una fede così grande!". MYAnch'io infatti sono uomo sottoposto a un'autorità, e ho sotto di me dei soldati; e dico all'uno: Va' ed egli va, e a un altro: Vieni, ed egli viene, e al mio servo: Fa' questo, ed egli lo fa". X{per questo non mi sono neanche ritenuto degno di venire da te, ma comanda con una parola e il mio servo sarà guarito. XW)Gesù si incamminò con loro. Non era ormai molto distante dalla casa quando il centurione mandò alcuni amici a dirgli: "Signore, non stare a disturbarti, io non son degno che tu entri sotto il mio tetto; SVperché ama il nostro popolo, ed è stato lui a costruirci la sinagoga". wUgCostoro giunti da Gesù lo pregavano con insistenza: "Egli merita che tu gli faccia questa grazia, dicevano, TPerciò, avendo udito parlare di Gesù, gli mandò alcuni anziani dei Giudei a pregarlo di venire e di salvare il suo servo. gSGIl servo di un centurione era ammalato e stava per morire. Il centurione l'aveva molto caro. tR cQuando ebbe terminato di rivolgere tutte queste parole al popolo che stava in ascolto, entrò in Cafarnao. PQ1Chi invece ascolta e non mette in pratica, è simile a un uomo che ha costruito una casa sulla terra, senza fondamenta. Il fiume la investì e subito crollò; e la rovina di quella casa fu grande". iPK0è simile a un uomo che, costruendo una casa, ha scavato molto profondo e ha posto le fondamenta sopra la roccia. Venuta la piena, il fiume irruppe contro quella casa, ma non riuscì a smuoverla perché era costruita bene. fOE/Chi viene a me e ascolta le mie parole e le mette in pratica, vi mostrerò a chi è simile: ON.Perché mi chiamate: Signore, Signore, e poi non fate ciò che dico? 4Ma-L'uomo buono trae fuori il bene dal buon tesoro del suo cuore; l'uomo cattivo dal suo cattivo tesoro trae fuori il male, perché la bocca parla dalla pienezza del cuore. L{,Ogni albero infatti si riconosce dal suo frutto: non si raccolgono fichi dalle spine, né si vendemmia uva da un rovo. gKG+Non c'è albero buono che faccia frutti cattivi, né albero cattivo che faccia frutti buoni. J*Come puoi dire al tuo fratello: Permetti che tolga la pagliuzza che è nel tuo occhio, mentre tu non vedi la trave che è nel tuo? Ipocrita, togli prima la trave dal tuo occhio e allora potrai vederci bene nel togliere la pagliuzza dall'occhio del tuo fratello. wIg)Perché guardi la pagliuzza che è nell'occhio del tuo fratello, e non t'accorgi della trave che è nel tuo? fHE(Il discepolo non è da più del maestro; ma ognuno ben preparato sarà come il suo maestro. {Go'Disse loro anche una parabola: "Può forse un cieco guidare un altro cieco? Non cadranno tutt'e due in una buca? 6Fe&date e vi sarà dato; una buona misura, pigiata, scossa e traboccante vi sarà versata nel grembo, perché con la misura con cui misurate, sarà misurato a voi in cambio". xEi%Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e vi sarà perdonato; HD $Siate misericordiosi, come è misericordioso il Padre vostro. MC#Amate invece i vostri nemici, fate del bene e prestate senza sperarne nulla, e il vostro premio sarà grande e sarete figli dell'Altissimo; perché egli è benevolo verso gl'ingrati e i malvagi. B3"E se prestate a coloro da cui sperate ricevere, che merito ne avrete? Anche i peccatori concedono prestiti ai peccatori per riceverne altrettanto. vAe!E se fate del bene a coloro che vi fanno del bene, che merito ne avrete? Anche i peccatori fanno lo stesso. a@; Se amate quelli che vi amano, che merito ne avrete? Anche i peccatori fanno lo stesso. N?Ciò che volete gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro. M>Da' a chiunque ti chiede; e a chi prende del tuo, non richiederlo. t=aA chi ti percuote sulla guancia, porgi anche l'altra; a chi ti leva il mantello, non rifiutare la tunica. T<!benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi maltrattano. h;IMa a voi che ascoltate, io dico: Amate i vostri nemici, fate del bene a coloro che vi odiano, :yGuai quando tutti gli uomini diranno bene di voi. Allo stesso modo infatti facevano i loro padri con i falsi profeti. 9wGuai a voi che ora siete sazi, perché avrete fame. Guai a voi che ora ridete, perché sarete afflitti e piangerete. L8Ma guai a voi, ricchi, perché avete già la vostra consolazione. *7MRallegratevi in quel giorno ed esultate, perché, ecco, la vostra ricompensa è grande nei cieli. Allo stesso modo infatti facevano i loro padri con i profeti. 26]Beati voi quando gli uomini vi odieranno e quando vi metteranno al bando e v'insulteranno e respingeranno il vostro nome come scellerato, a causa del Figlio dell'uomo. n5UBeati voi che ora avete fame, perché sarete saziati. Beati voi che ora piangete, perché riderete. w4gAlzati gli occhi verso i suoi discepoli, Gesù diceva: "Beati voi poveri, perché vostro è il regno di Dio. `39Tutta la folla cercava di toccarlo, perché da lui usciva una forza che sanava tutti. 2)che erano venuti per ascoltarlo ed esser guariti dalle loro malattie; anche quelli che erano tormentati da spiriti immondi, venivano guariti. F1Disceso con loro, si fermò in un luogo pianeggiante. C'era gran folla di suoi discepoli e gran moltitudine di gente da tutta la Giudea, da Gerusalemme e dal litorale di Tiro e di Sidone, B0Giuda di Giacomo e Giuda Iscariota, che fu il traditore. J/ Matteo, Tommaso, Giacomo d'Alfeo, Simone soprannominato Zelota, i.KSimone, che chiamò anche Pietro, Andrea suo fratello, Giacomo, Giovanni, Filippo, Bartolomeo, s-_ Quando fu giorno, chiamò a sé i suoi discepoli e ne scelse dodici, ai quali diede il nome di apostoli: c,? In quei giorni Gesù se ne andò sulla montagna a pregare e passò la notte in orazione. p+Y Ma essi furono pieni di rabbia e discutevano fra di loro su quello che avrebbero potuto fare a Gesù. {*o E volgendo tutt'intorno lo sguardo su di loro, disse all'uomo: "Stendi la mano!". Egli lo fece e la mano guarì. ) Poi Gesù disse loro: "Domando a voi: È lecito in giorno di sabato fare del bene o fare del male, salvare una vita o perderla?". 1([Ma Gesù era a conoscenza dei loro pensieri e disse all'uomo che aveva la mano inaridita: "Alzati e mettiti nel mezzo!". L'uomo, alzatosi, si mise nel punto indicato. 'Gli scribi e i farisei lo osservavano per vedere se lo guariva di sabato, allo scopo di trovare un capo di accusa contro di lui. &Un altro sabato egli entrò nella sinagoga e si mise a insegnare. Ora c'era là un uomo, che aveva la mano destra inaridita. F%E diceva loro: "Il Figlio dell'uomo è signore del sabato". +$OCome entrò nella casa di Dio, prese i pani dell'offerta, ne mangiò e ne diede ai suoi compagni, sebbene non fosse lecito mangiarli se non ai soli sacerdoti?". s#_Gesù rispose: "Allora non avete mai letto ciò che fece Davide, quando ebbe fame lui e i suoi compagni? V"%Alcuni farisei dissero: "Perché fate ciò che non è permesso di sabato?". ! Un giorno di sabato passava attraverso campi di grano e i suoi discepoli coglievano e mangiavano le spighe, sfregandole con le mani. e C'E nessuno che beve il vino vecchio desidera il nuovo, perché dice: Il vecchio è buono!". 7i&Il vino nuovo bisogna metterlo in otri nuovi.  %E nessuno mette vino nuovo in otri vecchi; altrimenti il vino nuovo spacca gli otri, si versa fuori e gli otri vanno perduti. T!$Diceva loro anche una parabola: "Nessuno strappa un pezzo da un vestito nuovo per attaccarlo a un vestito vecchio; altrimenti egli strappa il nuovo, e la toppa presa dal nuovo non si adatta al vecchio. r]#Verranno però i giorni in cui lo sposo sarà strappato da loro; allora, in quei giorni, digiuneranno". b="Gesù rispose: "Potete far digiunare gli invitati a nozze, mentre lo sposo è con loro? !;!Allora gli dissero: "I discepoli di Giovanni digiunano spesso e fanno orazioni; così pure i discepoli dei farisei; invece i tuoi mangiano e bevono!". Q io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori a convertirsi". U#Gesù rispose: "Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati; I farisei e i loro scribi mormoravano e dicevano ai suoi discepoli: "Perché mangiate e bevete con i pubblicani e i peccatori?". Poi Levi gli preparò un grande banchetto nella sua casa. C'era una folla di pubblicani e d'altra gente seduta con loro a tavola. 6gEgli, lasciando tutto, si alzò e lo seguì. ykDopo ciò egli uscì e vide un pubblicano di nome Levi seduto al banco delle imposte, e gli disse: "Seguimi!". xiTutti rimasero stupiti e levavano lode a Dio; pieni di timore dicevano: "Oggi abbiamo visto cose prodigiose". ~uSubito egli si alzò davanti a loro, prese il lettuccio su cui era disteso e si avviò verso casa glorificando Dio. J Ora, perché sappiate che il Figlio dell'uomo ha il potere sulla terra di rimettere i peccati: io ti dico - esclamò rivolto al paralitico - alzati, prendi il tuo lettuccio e va' a casa tua". c?Che cosa è più facile, dire: Ti sono rimessi i tuoi peccati, o dire: Alzati e cammina? kOMa Gesù, conosciuti i loro ragionamenti, rispose: "Che cosa andate ragionando nei vostri cuori? 9Gli scribi e i farisei cominciarono a discutere dicendo: "Chi è costui che pronuncia bestemmie? Chi può rimettere i peccati, se non Dio soltanto?". N Veduta la loro fede, disse: "Uomo, i tuoi peccati ti sono rimessi". 5 cNon trovando da qual parte introdurlo a causa della folla, salirono sul tetto e lo calarono attraverso le tegole con il lettuccio davanti a Gesù, nel mezzo della stanza. } sEd ecco alcuni uomini, portando sopra un letto un paralitico, cercavano di farlo passare e metterlo davanti a lui. X )Un giorno sedeva insegnando. Sedevano là anche farisei e dottori della legge, venuti da ogni villaggio della Galilea, della Giudea e da Gerusalemme. E la potenza del Signore gli faceva operare guarigioni. < sMa Gesù si ritirava in luoghi solitari a pregare. ~uLa sua fama si diffondeva ancor più; folle numerose venivano per ascoltarlo e farsi guarire dalle loro infermità. 7gGli ingiunse di non dirlo a nessuno: "Va', mostrati al sacerdote e fa' l'offerta per la tua purificazione, come ha ordinato Mosè, perché serva di testimonianza per essi". ta Gesù stese la mano e lo toccò dicendo: "Lo voglio, sii risanato!". E subito la lebbra scomparve da lui. 5 Un giorno Gesù si trovava in una città e un uomo coperto di lebbra lo vide e gli si gettò ai piedi pregandolo: "Signore, se vuoi, puoi sanarmi". E Tirate le barche a terra, lasciarono tutto e lo seguirono. "= così pure Giacomo e Giovanni, figli di Zebedèo, che erano soci di Simone. Gesù disse a Simone: "Non temere; d'ora in poi sarai pescatore di uomini". zm Grande stupore infatti aveva preso lui e tutti quelli che erano insieme con lui per la pesca che avevano fatto;  Al veder questo, Simon Pietro si gettò alle ginocchia di Gesù, dicendo: "Signore, allontanati da me che sono un peccatore". 'GAllora fecero cenno ai compagni dell'altra barca, che venissero ad aiutarli. Essi vennero e riempirono tutte e due le barche al punto che quasi affondavano. Z-E avendolo fatto, presero una quantità enorme di pesci e le reti si rompevano. ~Simone rispose: "Maestro, abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla; ma sulla tua parola getterò le reti". j}MQuando ebbe finito di parlare, disse a Simone: "Prendi il largo e calate le reti per la pesca". |Salì in una barca, che era di Simone, e lo pregò di scostarsi un poco da terra. Sedutosi, si mise ad ammaestrare le folle dalla barca. "{=e la folla gli faceva ressa intorno per ascoltare la parola di Dio, vide due barche ormeggiate alla sponda. I pescatori erano scesi e lavavano le reti. Pz Un giorno, mentre, levato in piedi, stava presso il lago di Genèsaret ;yq,E andava predicando nelle sinagoghe della Giudea. }xs+Egli però disse: "Bisogna che io annunzi il regno di Dio anche alle altre città; per questo sono stato mandato". *wM*Sul far del giorno uscì e si recò in un luogo deserto. Ma le folle lo cercavano, lo raggiunsero e volevano trattenerlo perché non se ne andasse via da loro. v7)Da molti uscivano demòni gridando: "Tu sei il Figlio di Dio!". Ma egli li minacciava e non li lasciava parlare, perché sapevano che era il Cristo. &uE(Al calar del sole, tutti quelli che avevano infermi colpiti da mali di ogni genere li condussero a lui. Ed egli, imponendo su ciascuno le mani, li guariva. t{'Chinatosi su di lei, intimò alla febbre, e la febbre la lasciò. Levatasi all'istante, la donna cominciò a servirli. s&Uscito dalla sinagoga entrò nella casa di Simone. La suocera di Simone era in preda a una grande febbre e lo pregarono per lei. =ru%E si diffondeva la fama di lui in tutta la regione. -qS$Tutti furono presi da paura e si dicevano l'un l'altro: "Che parola è mai questa, che comanda con autorità e potenza agli spiriti immondi ed essi se ne vanno?". p#Gesù gli intimò: "Taci, esci da costui!". E il demonio, gettatolo a terra in mezzo alla gente, uscì da lui, senza fargli alcun male. }os""Basta! Che abbiamo a che fare con te, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? So bene chi sei: il Santo di Dio!". [n/!Nella sinagoga c'era un uomo con un demonio immondo e cominciò a gridare forte: Rm Rimanevano colpiti dal suo insegnamento, perché parlava con autorità. ^l5Poi discese a Cafarnao, una città della Galilea, e il sabato ammaestrava la gente. 9kmMa egli, passando in mezzo a loro, se ne andò. )jKsi levarono, lo cacciarono fuori della città e lo condussero fin sul ciglio del monte sul quale la loro città era situata, per gettarlo giù dal precipizio. NiAll'udire queste cose, tutti nella sinagoga furono pieni di sdegno; h{C'erano molti lebbrosi in Israele al tempo del profeta Eliseo, ma nessuno di loro fu risanato se non Naaman, il Siro". Zg-ma a nessuna di esse fu mandato Elia, se non a una vedova in Sarepta di Sidone. ,fQVi dico anche: c'erano molte vedove in Israele al tempo di Elia, quando il cielo fu chiuso per tre anni e sei mesi e ci fu una grande carestia in tutto il paese; BePoi aggiunse: "Nessun profeta è bene accetto in patria. .dUMa egli rispose: "Di certo voi mi citerete il proverbio: Medico, cura te stesso. Quanto abbiamo udito che accadde a Cafarnao, fàllo anche qui, nella tua patria!". #c?Tutti gli rendevano testimonianza ed erano meravigliati delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca e dicevano: "Non è il figlio di Giuseppe?". ubcAllora cominciò a dire: "Oggi si è adempiuta questa Scrittura che voi avete udita con i vostri orecchi". a Poi arrotolò il volume, lo consegnò all'inserviente e sedette. Gli occhi di tutti nella sinagoga stavano fissi sopra di lui. 4`ce predicare un anno di grazia del Signore. _Lo Spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l'unzione, e mi ha mandato per annunziare ai poveri un lieto messaggio, per proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; per rimettere in libertà gli oppressi, ^^5Gli fu dato il rotolo del profeta Isaia; apertolo trovò il passo dove era scritto: ] Si recò a Nazaret, dove era stato allevato; ed entrò, secondo il suo solito, di sabato nella sinagoga e si alzò a leggere. J\ Insegnava nelle loro sinagoghe e tutti ne facevano grandi lodi. u[cGesù ritornò in Galilea con la potenza dello Spirito Santo e la sua fama si diffuse in tutta la regione. xZi Dopo aver esaurito ogni specie di tentazione, il diavolo si allontanò da lui per ritornare al tempo fissato. PY Gesù gli rispose: "È stato detto: Non tenterai il Signore Dio tuo". fXE e anche: essi ti sosterranno con le mani, perché il tuo piede non inciampi in una pietra". aW; sta scritto infatti: Ai suoi angeli darà ordine per te, perché essi ti custodiscano; {Vo Lo condusse a Gerusalemme, lo pose sul pinnacolo del tempio e gli disse: "Se tu sei Figlio di Dio, buttati giù; fUEGesù gli rispose: "Sta scritto: Solo al Signore Dio tuo ti prostrerai, lui solo adorerai". 6TgSe ti prostri dinanzi a me tutto sarà tuo". S"Ti darò tutta questa potenza e la gloria di questi regni, perché è stata messa nelle mie mani e io la do a chi voglio. mRSIl diavolo lo condusse in alto e, mostrandogli in un istante tutti i regni della terra, gli disse: LQGesù gli rispose: "Sta scritto: Non di solo pane vivrà l'uomo". hPIAllora il diavolo gli disse: "Se tu sei Figlio di Dio, di' a questa pietra che diventi pane". Odove, per quaranta giorni, fu tentato dal diavolo. Non mangiò nulla in quei giorni; ma quando furono terminati ebbe fame. kN QGesù, pieno di Spirito Santo, si allontanò dal Giordano e fu condotto dallo Spirito nel deserto IM &figlio di Enos, figlio di Set, figlio di Adamo, figlio di Dio. hLI%figlio di Matusalemme, figlio di Enoch, figlio di Iaret, figlio di Malleel, figlio di Cainam, aK;$figlio di Cainam, figlio di Arfacsad, figlio di Sem, figlio di Noè, figlio di Lamech, ]J3#figlio di Seruk, figlio di Ragau, figlio di Falek, figlio di Eber, figlio di Sala, cI?"figlio di Giacobbe, figlio di Isacco, figlio di Abramo, figlio di Tare, figlio di Nacor, rH]!figlio di Aminadab, figlio di Admin, figlio di Arni, figlio di Esrom, figlio di Fares, figlio di Giuda, ^G5 figlio di Iesse, figlio di Obed, figlio di Booz, figlio di Sala, figlio di Naasson, bF=figlio di Melea, figlio di Menna, figlio di Mattata, figlio di Natam, figlio di Davide, fEEfiglio di Simeone, figlio di Giuda, figlio di Giuseppe, figlio di Ionam, figlio di Eliacim, aD;figlio di Gesù, figlio di Eliezer, figlio di Iorim, figlio di Mattat, figlio di Levi, ^C5figlio di Melchi, figlio di Addi, figlio di Cosam, figlio di Elmadam, figlio di Er, fBEfiglio di Ioanan, figlio di Resa, figlio di Zorobabele, figlio di Salatiel, figlio di Neri, aA;figlio di Maat, figlio di Mattatia, figlio di Semein, figlio di Iosek, figlio di Ioda, a@;figlio di Mattatìa, figlio di Amos, figlio di Naum, figlio di Esli, figlio di Naggai, c??figlio di Mattat, figlio di Levi, figlio di Melchi, figlio di Innai, figlio di Giuseppe, >Gesù quando incominciò il suo ministero aveva circa trent'anni ed era figlio, come si credeva, di Giuseppe, figlio di Eli, /=We scese su di lui lo Spirito Santo in apparenza corporea, come di colomba, e vi fu una voce dal cielo: "Tu sei il mio figlio prediletto, in te mi sono compiaciuto". <Quando tutto il popolo fu battezzato e mentre Gesù, ricevuto anche lui il battesimo, stava in preghiera, il cielo si aprì S;aggiunse alle altre anche questa: fece rinchiudere Giovanni in prigione. :Ma il tetrarca Erode, biasimato da lui a causa di Erodìade, moglie di suo fratello, e per tutte le scelleratezze che aveva commesso, M9Con molte altre esortazioni annunziava al popolo la buona novella. 85Egli ha in mano il ventilabro per ripulire la sua aia e per raccogliere il frumento nel granaio; ma la pula, la brucerà con fuoco inestinguibile". f7EGiovanni rispose a tutti dicendo: "Io vi battezzo con acqua; ma viene uno che è più forte di me, al quale io non son degno di sciogliere neppure il legaccio dei sandali: costui vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco. 6yPoiché il popolo era in attesa e tutti si domandavano in cuor loro, riguardo a Giovanni, se non fosse lui il Cristo, +5OLo interrogavano anche alcuni soldati: "E noi che dobbiamo fare?". Rispose: "Non maltrattate e non estorcete niente a nessuno, contentatevi delle vostre paghe".  a~~m}}r||f|{zz4yy;xxx0wwGvvzuuttmss\rrqpoobo nnnmYll[l kUjjYiiPhh^ggg.fee]ddkdcrbbaaC``5__'^]];\\Q[[kZZZoZYwXXX WVVbVUUqTTaSSS1RR&QMPPPOOGNNMLQKKGJJqIItIHgGGG7FEExEDDC\BBAAPA@@??>|>==<<*;;/::Y9988@77[66|55'433p2{110j0'//..--Y,,++E**:))-(( 'f&&x%%L$$'## "" !! (bbud _(,`F'r #jR O  =  z%0<\ #+ Il Signore replicò: "Ipocriti, non scioglie forse, di sabato, ciascuno di voi il bue o l'asino dalla mangiatoia, per condurlo ad abbeverarsi? v"e Ma il capo della sinagoga, sdegnato perché Gesù aveva operato quella guarigione di sabato, rivolgendosi alla folla disse: "Ci sono sei giorni in cui si deve lavorare; in quelli dunque venite a farvi curare e non in giorno di sabato". N! e le impose le mani. Subito quella si raddrizzò e glorificava Dio. ` 9 Gesù la vide, la chiamò a sé e le disse: "Donna, sei libera dalla tua infermità",  C'era là una donna che aveva da diciotto anni uno spirito che la teneva inferma; era curva e non poteva drizzarsi in nessun modo. J  Una volta stava insegnando in una sinagoga il giorno di sabato. M e vedremo se porterà frutto per l'avvenire; se no, lo taglierai". ta Ma quegli rispose: Padrone, lascialo ancora quest'anno finché io gli zappi attorno e vi metta il concime !; Allora disse al vignaiolo: Ecco, son tre anni che vengo a cercare frutti su questo fico, ma non ne trovo. Taglialo. Perché deve sfruttare il terreno? y Disse anche questa parabola: "Un tale aveva un fico piantato nella vigna e venne a cercarvi frutti, ma non ne trovò. R No, vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo". - O quei diciotto, sopra i quali rovinò la torre di Sìloe e li uccise, credete che fossero più colpevoli di tutti gli abitanti di Gerusalemme? Q No, vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo.  Prendendo la parola, Gesù rispose: "Credete che quei Galilei fossero più peccatori di tutti i Galilei, per aver subito tale sorte?  3 In quello stesso tempo si presentarono alcuni a riferirgli circa quei Galilei, il cui sangue Pilato aveva mescolato con quello dei loro sacrifici. [/ ;Ti assicuro, non ne uscirai finché non avrai pagato fino all'ultimo spicciolo". b= :Quando vai con il tuo avversario davanti al magistrato, lungo la strada procura di accordarti con lui, perché non ti trascini davanti al giudice e il giudice ti consegni all'esecutore e questi ti getti in prigione. D 9E perché non giudicate da voi stessi ciò che è giusto? uc 8Ipocriti! Sapete giudicare l'aspetto della terra e del cielo, come mai questo tempo non sapete giudicarlo? M 7E quando soffia lo scirocco, dite: Ci sarà caldo, e così accade. y 6Diceva ancora alle folle: "Quando vedete una nuvola salire da ponente, subito dite: Viene la pioggia, e così accade. >u 5si divideranno tre contro due e due contro tre; padre contro figlio e figlio contro padre, madre contro figlia e figlia contro madre, suocera contro nuora e nuora contro suocera". 5 e 4D'ora innanzi in una casa di cinque persone a ; 3Pensate che io sia venuto a portare la pace sulla terra? No, vi dico, ma la divisione. a ; 2C'è un battesimo che devo ricevere; e come sono angosciato, finché non sia compiuto! [ / 1Sono venuto a portare il fuoco sulla terra; e come vorrei che fosse già acceso! S  0quello invece che, non conoscendola, avrà fatto cose meritevoli di percosse, ne riceverà poche. A chiunque fu dato molto, molto sarà chiesto; a chi fu affidato molto, sarà richiesto molto di più.   /Il servo che, conoscendo la volontà del padrone, non avrà disposto o agito secondo la sua volontà, riceverà molte percosse; +O .il padrone di quel servo arriverà nel giorno in cui meno se l'aspetta e in un'ora che non sa, e lo punirà con rigore, assegnandogli il posto fra gli infedeli. 3 -Ma se quel servo dicesse in cuor suo: Il padrone tarda a venire, e cominciasse a percuotere i servi e le serve, a mangiare, a bere e a ubriacarsi, H  ,In verità vi dico, lo metterà a capo di tutti i suoi averi. N +Beato quel servo che il padrone, arrivando, troverà al suo lavoro. 4a *Il Signore rispose: "Qual è dunque l'amministratore fedele e saggio, che il Signore porrà a capo della sua servitù, per distribuire a tempo debito la razione di cibo? ^5 )Allora Pietro disse: "Signore, questa parabola la dici per noi o anche per tutti?". c? (Anche voi tenetevi pronti, perché il Figlio dell'uomo verrà nell'ora che non pensate". ~u 'Sappiate bene questo: se il padrone di casa sapesse a che ora viene il ladro, non si lascerebbe scassinare la casa. b= &E se, giungendo nel mezzo della notte o prima dell'alba, li troverà così, beati loro! 0~Y %Beati quei servi che il padrone al suo ritorno troverà ancora svegli; in verità vi dico, si cingerà le sue vesti, li farà mettere a tavola e passerà a servirli. }w $siate simili a coloro che aspettano il padrone quando torna dalle nozze, per aprirgli subito, appena arriva e bussa. G| #Siate pronti, con la cintura ai fianchi e le lucerne accese; M{ "Perché dove è il vostro tesoro, là sarà anche il vostro cuore. 0zY !Vendete ciò che avete e datelo in elemosina; fatevi borse che non invecchiano, un tesoro inesauribile nei cieli, dove i ladri non arrivano e la tignola non consuma. ay; Non temere, piccolo gregge, perché al Padre vostro è piaciuto di darvi il suo regno. Xx) Cercate piuttosto il regno di Dio, e queste cose vi saranno date in aggiunta. lwQ di tutte queste cose si preoccupa la gente del mondo; ma il Padre vostro sa che ne avete bisogno. ^v5 Non cercate perciò che cosa mangerete e berrete, e non state con l'animo in ansia: u Se dunque Dio veste così l'erba del campo, che oggi c'è e domani si getta nel forno, quanto più voi, gente di poca fede? t7 Guardate i gigli, come crescono: non filano, non tessono: eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. gsG Se dunque non avete potere neanche per la più piccola cosa, perché vi affannate del resto? Xr) Chi di voi, per quanto si affanni, può aggiungere un'ora sola alla sua vita? q Guardate i corvi: non seminano e non mietono, non hanno ripostiglio né granaio, e Dio li nutre. Quanto più degli uccelli voi valete! Ap} La vita vale più del cibo e il corpo più del vestito. 'oG Poi disse ai discepoli: "Per questo io vi dico: Non datevi pensiero per la vostra vita, di quello che mangerete; né per il vostro corpo, come lo vestirete. Un# Così è di chi accumula tesori per sé, e non arricchisce davanti a Dio". m{ Ma Dio gli disse: Stolto, questa notte stessa ti sarà richiesta la tua vita. E quello che hai preparato di chi sarà? l Poi dirò a me stesso: Anima mia, hai a disposizione molti beni, per molti anni; riposati, mangia, bevi e datti alla gioia. k  E disse: Farò così: demolirò i miei magazzini e ne costruirò di più grandi e vi raccoglierò tutto il grano e i miei beni. Zj- Egli ragionava tra sé: Che farò, poiché non ho dove riporre i miei raccolti? ]i3 Disse poi una parabola: "La campagna di un uomo ricco aveva dato un buon raccolto. h- E disse loro: "Guardatevi e tenetevi lontano da ogni cupidigia, perché anche se uno è nell'abbondanza la sua vita non dipende dai suoi beni". ]g3 Ma egli rispose: "O uomo, chi mi ha costituito giudice o mediatore sopra di voi?". af; Uno della folla gli disse: "Maestro, di' a mio fratello che divida con me l'eredità". Ye+ perché lo Spirito Santo vi insegnerà in quel momento ciò che bisogna dire". d Quando vi condurranno davanti alle sinagoghe, ai magistrati e alle autorità, non preoccupatevi come discolparvi o che cosa dire; c  Chiunque parlerà contro il Figlio dell'uomo gli sarà perdonato, ma chi bestemmierà lo Spirito Santo non gli sarà perdonato. `b9 ma chi mi rinnegherà davanti agli uomini sarà rinnegato davanti agli angeli di Dio. a Inoltre vi dico: Chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anche il Figlio dell'uomo lo riconoscerà davanti agli angeli di Dio; l`Q Anche i capelli del vostro capo sono tutti contati. Non temete, voi valete più di molti passeri. v_e Cinque passeri non si vendono forse per due soldi? Eppure nemmeno uno di essi è dimenticato davanti a Dio. ^/ Vi mostrerò invece chi dovete temere: temete Colui che, dopo aver ucciso, ha il potere di gettare nella Geenna. Sì, ve lo dico, temete Costui. m]S A voi miei amici, dico: Non temete coloro che uccidono il corpo e dopo non possono far più nulla. /\W Pertanto ciò che avrete detto nelle tenebre, sarà udito in piena luce; e ciò che avrete detto all'orecchio nelle stanze più interne, sarà annunziato sui tetti. e[C Non c'è nulla di nascosto che non sarà svelato, né di segreto che non sarà conosciuto. >Z w Nel frattempo, radunatesi migliaia di persone che si calpestavano a vicenda, Gesù cominciò a dire anzitutto ai discepoli: "Guardatevi dal lievito dei farisei, che è l'ipocrisia. aY; 6tendendogli insidie, per sorprenderlo in qualche parola uscita dalla sua stessa bocca. X 5Quando fu uscito di là, gli scribi e i farisei cominciarono a trattarlo ostilmente e a farlo parlare su molti argomenti, W5 4Guai a voi, dottori della legge, che avete tolto la chiave della scienza. Voi non siete entrati, e a quelli che volevano entrare l'avete impedito". V9 3dal sangue di Abele fino al sangue di Zaccaria, che fu ucciso tra l'altare e il santuario. Sì, vi dico, ne sarà chiesto conto a questa generazione. {Uo 2perché sia chiesto conto a questa generazione del sangue di tutti i profeti, versato fin dall'inizio del mondo, Tw 1Per questo la sapienza di Dio ha detto: Manderò a loro profeti e apostoli ed essi li uccideranno e perseguiteranno; S 0Così voi date testimonianza e approvazione alle opere dei vostri padri: essi li uccisero e voi costruite loro i sepolcri. ^R5 /Guai a voi, che costruite i sepolcri dei profeti, e i vostri padri li hanno uccisi. $QA .Egli rispose: "Guai anche a voi, dottori della legge, che caricate gli uomini di pesi insopportabili, e quei pesi voi non li toccate nemmeno con un dito! `P9 -Uno dei dottori della legge intervenne: "Maestro, dicendo questo, offendi anche noi". rO] ,Guai a voi perché siete come quei sepolcri che non si vedono e la gente vi passa sopra senza saperlo". eNC +Guai a voi, farisei, che avete cari i primi posti nelle sinagoghe e i saluti sulle piazze. LM *Ma guai a voi, farisei, che pagate la decima della menta, della ruta e di ogni erbaggio, e poi trasgredite la giustizia e l'amore di Dio. Queste cose bisognava curare senza trascurare le altre. `L9 )Piuttosto date in elemosina quel che c'è dentro, ed ecco, tutto per voi sarà mondo. SK (Stolti! Colui che ha fatto l'esterno non ha forse fatto anche l'interno? J/ 'Allora il Signore gli disse: "Voi farisei purificate l'esterno della coppa e del piatto, ma il vostro interno è pieno di rapina e di iniquità. XI) &Il fariseo si meravigliò che non avesse fatto le abluzioni prima del pranzo. kHO %Dopo che ebbe finito di parlare, un fariseo lo invitò a pranzo. Egli entrò e si mise a tavola. #G? $Se il tuo corpo è tutto luminoso senza avere alcuna parte nelle tenebre, tutto sarà luminoso, come quando la lucerna ti illumina con il suo bagliore". ?Fy #Bada dunque che la luce che è in te non sia tenebra. (EI "La lucerna del tuo corpo è l'occhio. Se il tuo occhio è sano, anche il tuo corpo è tutto nella luce; ma se è malato, anche il tuo corpo è nelle tenebre. D# !Nessuno accende una lucerna e la mette in luogo nascosto o sotto il moggio, ma sopra il lucerniere, perché quanti entrano vedano la luce. EC Quelli di Nìnive sorgeranno nel giudizio insieme con questa generazione e la condanneranno; perché essi alla predicazione di Giona si convertirono. Ed ecco, ben più di Giona c'è qui. pBY La regina del sud sorgerà nel giudizio insieme con gli uomini di questa generazione e li condannerà; perché essa venne dalle estremità della terra per ascoltare la sapienza di Salomone. Ed ecco, ben più di Salomone c'è qui. A{ Poiché come Giona fu un segno per quelli di Nìnive, così anche il Figlio dell'uomo lo sarà per questa generazione. F@ Mentre le folle si accalcavano, Gesù cominciò a dire: "Questa generazione è una generazione malvagia; essa cerca un segno, ma non le sarà dato nessun segno fuorché il segno di Giona. b?= Ma egli disse: "Beati piuttosto coloro che ascoltano la parola di Dio e la osservano!". >7 Mentre diceva questo, una donna alzò la voce di mezzo alla folla e disse: "Beato il grembo che ti ha portato e il seno da cui hai preso il latte!". ,=Q Allora va, prende con sé altri sette spiriti peggiori di lui ed essi entrano e vi alloggiano e la condizione finale di quell'uomo diventa peggiore della prima". -<U Venuto, la trova spazzata e adorna. );K Quando lo spirito immondo esce dall'uomo, si aggira per luoghi aridi in cerca di riposo e, non trovandone, dice: Ritornerò nella mia casa da cui sono uscito. T:! Chi non è con me, è contro di me; e chi non raccoglie con me, disperde. 9  Ma se arriva uno più forte di lui e lo vince, gli strappa via l'armatura nella quale confidava e ne distribuisce il bottino. o8W Quando un uomo forte, bene armato, fa la guardia al suo palazzo, tutti i suoi beni stanno al sicuro. e7C Se invece io scaccio i demòni con il dito di Dio, è dunque giunto a voi il regno di Dio. 6- Ma se io scaccio i demòni in nome di Beelzebùl, i vostri discepoli in nome di chi li scacciano? Perciò essi stessi saranno i vostri giudici. 5+ Ora, se anche satana è diviso in se stesso, come potrà stare in piedi il suo regno? Voi dite che io scaccio i demòni in nome di Beelzebùl. |4q Egli, conoscendo i loro pensieri, disse: "Ogni regno diviso in se stesso va in rovina e una casa cade sull'altra. R3 Altri poi, per metterlo alla prova, gli domandavano un segno dal cielo. g2G Ma alcuni dissero: "È in nome di Beelzebùl, capo dei demòni, che egli scaccia i demòni". 1 Gesù stava scacciando un demonio che era muto. Uscito il demonio, il muto cominciò a parlare e le folle rimasero meravigliate. /0W Se dunque voi, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro celeste darà lo Spirito Santo a coloro che glielo chiedono!". ;/q O se gli chiede un uovo, gli darà uno scorpione? .) Quale padre tra voi, se il figlio gli chiede un pane, gli darà una pietra? O se gli chiede un pesce, gli darà al posto del pesce una serpe? S- Perché chi chiede ottiene, chi cerca trova, e a chi bussa sarà aperto. g,G Ebbene io vi dico: Chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. +% vi dico che, se anche non si alzerà a darglieli per amicizia, si alzerà a dargliene quanti gliene occorrono almeno per la sua insistenza. !*; e se quegli dall'interno gli risponde: Non m'importunare, la porta è già chiusa e i miei bambini sono a letto con me, non posso alzarmi per darteli; ^)5 perché è giunto da me un amico da un viaggio e non ho nulla da mettergli davanti; p(Y Poi aggiunse: "Se uno di voi ha un amico e va da lui a mezzanotte a dirgli: Amico, prestami tre pani, 'w e perdonaci i nostri peccati, perché anche noi perdoniamo ad ogni nostro debitore, e non ci indurre in tentazione". 6&g dacci ogni giorno il nostro pane quotidiano, m%S Ed egli disse loro: "Quando pregate, dite: Padre, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno; @$ { Un giorno Gesù si trovava in un luogo a pregare e quando ebbe finito uno dei discepoli gli disse: "Signore, insegnaci a pregare, come anche Giovanni ha insegnato ai suoi discepoli". u#c *ma una sola è la cosa di cui c'è bisogno. Maria si è scelta la parte migliore, che non le sarà tolta". Y"+ )Ma Gesù le rispose: "Marta, Marta, tu ti preoccupi e ti agiti per molte cose, Ma Gesù gli rispose: "Nessuno che ha messo mano all'aratro e poi si volge indietro, è adatto per il regno di Dio". gxG =Un altro disse: "Ti seguirò, Signore, ma prima lascia che io mi congedi da quelli di casa". nwU Jw Così fecero e li invitarono a sedersi tutti quanti. uIc C'erano infatti circa cinquemila uomini. Egli disse ai discepoli: "Fateli sedere per gruppi di cinquanta". AH{ Gesù disse loro: "Dategli voi stessi da mangiare". Ma essi risposero: "Non abbiamo che cinque pani e due pesci, a meno che non andiamo noi a comprare viveri per tutta questa gente". `G9 Il giorno cominciava a declinare e i Dodici gli si avvicinarono dicendo: "Congeda la folla, perché vada nei villaggi e nelle campagne dintorno per alloggiare e trovar cibo, poiché qui siamo in una zona deserta". F Ma le folle lo seppero e lo seguirono. Egli le accolse e prese a parlar loro del regno di Dio e a guarire quanti avevan bisogno di cure. 'EG Al loro ritorno, gli apostoli raccontarono a Gesù tutto quello che avevano fatto. Allora li prese con sé e si ritirò verso una città chiamata Betsàida. D Ma Erode diceva: "Giovanni l'ho fatto decapitare io; chi è dunque costui, del quale sento dire tali cose?". E cercava di vederlo. \C1 altri: "È apparso Elia", e altri ancora: "È risorto uno degli antichi profeti". ,BQ Intanto il tetrarca Erode sentì parlare di tutti questi avvenimenti e non sapeva che cosa pensare, perché alcuni dicevano: "Giovanni è risuscitato dai morti", A Allora essi partirono e passavano di villaggio in villaggio, annunziando dovunque la buona novella e operando guarigioni. @% Quanto a coloro che non vi accolgono, nell'uscire dalla loro città, scuotete la polvere dai vostri piedi, a testimonianza contro di essi". W?' In qualunque casa entriate, là rimanete e di là poi riprendete il cammino. >  Disse loro: "Non prendete nulla per il viaggio, né bastone, né bisaccia, né pane, né denaro, né due tuniche per ciascuno. M= E li mandò ad annunziare il regno di Dio e a guarire gli infermi. x< k Egli allora chiamò a sé i Dodici e diede loro potere e autorità su tutti i demòni e di curare le malattie. w;g8I genitori ne furono sbalorditi, ma egli raccomandò loro di non raccontare a nessuno ciò che era accaduto. j:M7Il suo spirito ritornò in lei ed ella si alzò all'istante. Egli ordinò di darle da mangiare. R96ma egli, prendendole la mano, disse ad alta voce: "Fanciulla, alzati!". 48c5Essi lo deridevano, sapendo che era morta, y7k4Tutti piangevano e facevano il lamento su di lei. Gesù disse: "Non piangete, perché non è morta, ma dorme". 63Giunto alla casa, non lasciò entrare nessuno con sé, all'infuori di Pietro, Giovanni e Giacomo e il padre e la madre della fanciulla. ^552Ma Gesù che aveva udito rispose: "Non temere, soltanto abbi fede e sarà salvata". 4#1Stava ancora parlando quando venne uno della casa del capo della sinagoga a dirgli: "Tua figlia è morta, non disturbare più il maestro". L30Egli le disse: "Figlia, la tua fede ti ha salvata, va' in pace!". a2;/Allora la donna, vedendo che non poteva rimanere nascosta, si fece avanti tremando e, gettatasi ai suoi piedi, dichiarò davanti a tutto il popolo il motivo per cui l'aveva toccato, e come era stata subito guarita. ^15.Ma Gesù disse: "Qualcuno mi ha toccato. Ho sentito che una forza è uscita da me". 0-Gesù disse: "Chi mi ha toccato?". Mentre tutti negavano, Pietro disse: "Maestro, la folla ti stringe da ogni parte e ti schiaccia". t/a,gli si avvicinò alle spalle e gli toccò il lembo del mantello e subito il flusso di sangue si arrestò. d.A+Una donna che soffriva di emorragia da dodici anni, e che nessuno era riuscito a guarire, -*perché aveva un'unica figlia, di circa dodici anni, che stava per morire. Durante il cammino, le folle gli si accalcavano attorno. ,)Ed ecco venne un uomo di nome Giàiro, che era capo della sinagoga: gettatosi ai piedi di Gesù, lo pregava di recarsi a casa sua, ^+5(Al suo ritorno, Gesù fu accolto dalla folla, poiché tutti erano in attesa di lui. *-'"Torna a casa tua e racconta quello che Dio ti ha fatto". L'uomo se ne andò, proclamando per tutta la città quello che Gesù gli aveva fatto.  j~~f}}c|||1{zz`yyKxx`ww?vuutt_sssrrzqqapp;o;nn^mmm>ll%kjjjii_hhQgg:ff/eeme dd9ccc bbCaa``__S^^4]]H\\N[[DZZ&YYLXXWWVVYUUbTT)SSRRQPP=OO\ONKMM0LL9KK2JJZIImHGGJFF}F3EEUDD?CC`C2BgAA1@@5??k?>>N===%<<;;\; ::99'88@77I766=555.44p33t222'11300//.}.-X,,,+++@**4))=(((3''3&&4%%V$$${$ ##""b!!!\ rP0|rAEq;,{jOwN! ` v Z  D =ubFA-{Postisi in osservazione, mandarono informatori, che si fingessero persone oneste, per coglierlo in fallo nelle sue parole e poi consegnarlo all'autorità e al potere del governatore. /,WGli scribi e i sommi sacerdoti cercarono allora di mettergli addosso le mani, ma ebbero paura del popolo. Avevano capito che quella parabola l'aveva detta per loro. d+AChiunque cadrà su quella pietra si sfracellerà e a chi cadrà addosso, lo stritolerà". )*KAllora egli si volse verso di loro e disse: "Che cos'è dunque ciò che è scritto: La pietra che i costruttori hanno scartata, è diventata testata d'angolo? ) Verrà e manderà a morte quei coltivatori, e affiderà ad altri la vigna". Ma essi, udito ciò, esclamarono: "Non sia mai!". r(]E lo cacciarono fuori della vigna e l'uccisero. Che cosa farà dunque a costoro il padrone della vigna? ' Quando lo videro, i coltivatori discutevano fra loro dicendo: Costui è l'erede. Uccidiamolo e così l'eredità sarà nostra. {&o Disse allora il padrone della vigna: Che devo fare? Manderò il mio unico figlio; forse di lui avranno rispetto. R% Ne mandò ancora un terzo, ma anche questo lo ferirono e lo cacciarono. p$Y Mandò un altro servo, ma essi percossero anche questo, lo insultarono e lo rimandarono a mani vuote. 1#[ A suo tempo, mandò un servo da quei coltivatori perché gli dessero una parte del raccolto della vigna. Ma i coltivatori lo percossero e lo rimandarono a mani vuote. "+ Poi cominciò a dire al popolo questa parabola: "Un uomo piantò una vigna, l'affidò a dei coltivatori e se ne andò lontano per molto tempo. [!/E Gesù disse loro: "Nemmeno io vi dico con quale autorità faccio queste cose". * ORisposero quindi di non saperlo. veE se diciamo "dagli uomini", tutto il popolo ci lapiderà, perché è convinto che Giovanni è un profeta". taAllora essi discutevano fra loro: "Se diciamo "dal Cielo", risponderà: "Perché non gli avete creduto?". FIl battesimo di Giovanni veniva dal Cielo o dagli uomini?". PE Gesù disse loro: "Vi farò anch'io una domanda e voi rispondetemi: ^5"Dicci con quale autorità fai queste cose o chi è che t'ha dato quest'autorità". 5 eUn giorno, mentre istruiva il popolo nel tempio e annunziava la parola di Dio, si avvicinarono i sommi sacerdoti e gli scribi con gli anziani e si rivolsero a lui dicendo: W'0ma non sapevano come fare, perché tutto il popolo pendeva dalle sue parole.  /Ogni giorno insegnava nel tempio. I sommi sacerdoti e gli scribi cercavano di farlo perire e così anche i notabili del popolo; uc.dicendo: "Sta scritto: La mia casa sarà casa di preghiera. Ma voi ne avete fatto una spelonca di ladri!". D-Entrato poi nel tempio, cominciò a cacciare i venditori, !;,abbatteranno te e i tuoi figli dentro di te e non lasceranno in te pietra su pietra, perché non hai riconosciuto il tempo in cui sei stata visitata". }+Giorni verranno per te in cui i tuoi nemici ti cingeranno di trincee, ti circonderanno e ti stringeranno da ogni parte; wg*"Se avessi compreso anche tu, in questo giorno, la via della pace. Ma ormai è stata nascosta ai tuoi occhi. Q)Quando fu vicino, alla vista della città, pianse su di essa, dicendo: U#(Ma egli rispose: "Vi dico che, se questi taceranno, grideranno le pietre". [/'Alcuni farisei tra la folla gli dissero: "Maestro, rimprovera i tuoi discepoli". uc&"Benedetto colui che viene, il re, nel nome del Signore. Pace in cielo e gloria nel più alto dei cieli!". D%Era ormai vicino alla discesa del monte degli Ulivi, quando tutta la folla dei discepoli, esultando, cominciò a lodare Dio a gran voce, per tutti i prodigi che avevano veduto, dicendo: N $Via via che egli avanzava, stendevano i loro mantelli sulla strada. h I#Lo condussero allora da Gesù; e gettati i loro mantelli sul puledro, vi fecero salire Gesù. 5 e"Essi risposero: "Il Signore ne ha bisogno". h I!Mentre scioglievano il puledro, i proprietari dissero loro: "Perché sciogliete il puledro?". B  Gli inviati andarono e trovarono tutto come aveva detto. gGE se qualcuno vi chiederà: Perché lo sciogliete?, direte così: Il Signore ne ha bisogno". "Andate nel villaggio di fronte; entrando, troverete un puledro legato, sul quale nessuno è mai salito; scioglietelo e portatelo qui. ucQuando fu vicino a Bètfage e a Betània, presso il monte detto degli Ulivi, inviò due discepoli dicendo: Z-Dette queste cose, Gesù proseguì avanti agli altri salendo verso Gerusalemme. r]E quei miei nemici che non volevano che diventassi loro re, conduceteli qui e uccideteli davanti a me". ^5Vi dico: A chiunque ha sarà dato; ma a chi non ha sarà tolto anche quello che ha. 5eGli risposero: Signore, ha già dieci mine! V%Disse poi ai presenti: Toglietegli la mina e datela a colui che ne ha dieci zmperché allora non hai consegnato il mio denaro a una banca? Al mio ritorno l'avrei riscosso con gli interessi. >uGli rispose: Dalle tue stesse parole ti giudico, servo malvagio! Sapevi che sono un uomo severo, che prendo quello che non ho messo in deposito e mieto quello che non ho seminato: ~avevo paura di te che sei un uomo severo e prendi quello che non hai messo in deposito, mieti quello che non hai seminato. n}UVenne poi anche l'altro e disse: Signore, ecco la tua mina, che ho tenuta riposta in un fazzoletto; G|Anche a questo disse: Sarai tu pure a capo di cinque città. d{APoi si presentò il secondo e disse: La tua mina, signore, ha fruttato altre cinque mine. zzmGli disse: Bene, bravo servitore; poiché ti sei mostrato fedele nel poco, ricevi il potere sopra dieci città. \y1Si presentò il primo e disse: Signore, la tua mina ha fruttato altre dieci mine. -xSQuando fu di ritorno, dopo aver ottenuto il titolo di re, fece chiamare i servi ai quali aveva consegnato il denaro, per vedere quanto ciascuno avesse guadagnato. w Ma i suoi cittadini lo odiavano e gli mandarono dietro un'ambasceria a dire: Non vogliamo che costui venga a regnare su di noi. evC Chiamati dieci servi, consegnò loro dieci mine, dicendo: Impiegatele fino al mio ritorno. }us Disse dunque: "Un uomo di nobile stirpe partì per un paese lontano per ricevere un titolo regale e poi ritornare. Mt Mentre essi stavano ad ascoltare queste cose, Gesù disse ancora una parabola perché era vicino a Gerusalemme ed essi credevano che il regno di Dio dovesse manifestarsi da un momento all'altro. ]s3 il Figlio dell'uomo infatti è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto". qr[ Gesù gli rispose: "Oggi la salvezza è entrata in questa casa, perché anch'egli è figlio di Abramo; &qEMa Zaccheo, alzatosi, disse al Signore: "Ecco, Signore, io do la metà dei miei beni ai poveri; e se ho frodato qualcuno, restituisco quattro volte tanto". Wp'Vedendo ciò, tutti mormoravano: "È andato ad alloggiare da un peccatore!". 6ogIn fretta scese e lo accolse pieno di gioia. n Quando giunse sul luogo, Gesù alzò lo sguardo e gli disse: "Zaccheo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua". jmMAllora corse avanti e, per poterlo vedere, salì su un sicomoro, poiché doveva passare di là. xlicercava di vedere quale fosse Gesù, ma non gli riusciva a causa della folla, poiché era piccolo di statura. Hk Ed ecco un uomo di nome Zaccheo, capo dei pubblicani e ricco, 3j cEntrato in Gerico, attraversava la città. iw+Subito ci vide di nuovo e cominciò a seguirlo lodando Dio. E tutto il popolo, alla vista di ciò, diede lode a Dio. Rh*E Gesù gli disse: "Abbi di nuovo la vista! La tua fede ti ha salvato". ^g5)"Che vuoi che io faccia per te?". Egli rispose: "Signore, che io riabbia la vista". hfI(Gesù allora si fermò e ordinò che glielo conducessero. Quando gli fu vicino, gli domandò: e#'Quelli che camminavano avanti lo sgridavano, perché tacesse; ma lui continuava ancora più forte: "Figlio di Davide, abbi pietà di me!". Wd'&Allora incominciò a gridare: "Gesù, figlio di Davide, abbi pietà di me!". 4cc%Gli risposero: "Passa Gesù il Nazareno!". Ab}$Sentendo passare la gente, domandò che cosa accadesse. Za-#Mentre si avvicinava a Gerico, un cieco era seduto a mendicare lungo la strada. `}"Ma non compresero nulla di tutto questo; quel parlare restava oscuro per loro e non capivano ciò che egli aveva detto. S_!e, dopo averlo flagellato, lo uccideranno e il terzo giorno risorgerà". O^ Sarà consegnato ai pagani, schernito, oltraggiato, coperto di sputi ']GPoi prese con sé i Dodici e disse loro: "Ecco, noi andiamo a Gerusalemme, e tutto ciò che fu scritto dai profeti riguardo al Figlio dell'uomo si compirà. b\=che non riceva molto di più nel tempo presente e la vita eterna nel tempo che verrà". [#Ed egli rispose: "In verità vi dico, non c'è nessuno che abbia lasciato casa o moglie o fratelli o genitori o figli per il regno di Dio, aZ;Pietro allora disse: "Noi abbiamo lasciato tutte le nostre cose e ti abbiamo seguito". NYRispose: "Ciò che è impossibile agli uomini, è possibile a Dio". OXQuelli che ascoltavano dissero: "Allora chi potrà essere salvato?". uWcÈ più facile per un cammello passare per la cruna di un ago che per un ricco entrare nel regno di Dio!". zVmQuando Gesù lo vide, disse: "Quant'è difficile, per coloro che possiedono ricchezze entrare nel regno di Dio. YU+Ma quegli, udite queste parole, divenne assai triste, perché era molto ricco. *TMUdito ciò, Gesù gli disse: "Una cosa ancora ti manca: vendi tutto quello che hai, distribuiscilo ai poveri e avrai un tesoro nei cieli; poi vieni e seguimi". PSCostui disse: "Tutto questo l'ho osservato fin dalla mia giovinezza". RTu conosci i comandamenti: Non commettere adulterio, non uccidere, non rubare, non testimoniare il falso, onora tuo padre e tua madre". ]Q3Gesù gli rispose: "Perché mi dici buono? Nessuno è buono, se non uno solo, Dio. bP=Un notabile lo interrogò: "Maestro buono, che devo fare per ottenere la vita eterna?". bO=In verità vi dico: Chi non accoglie il regno di Dio come un bambino, non vi entrerà". 'NGAllora Gesù li fece venire avanti e disse: "Lasciate che i bambini vengano a me, non glielo impedite perché a chi è come loro appartiene il regno di Dio. uMcGli presentavano anche i bambini perché li accarezzasse, ma i discepoli, vedendo ciò, li rimproveravano. L1Io vi dico: questi tornò a casa sua giustificato, a differenza dell'altro, perché chi si esalta sarà umiliato e chi si umilia sarà esaltato". 'KG Il pubblicano invece, fermatosi a distanza, non osava nemmeno alzare gli occhi al cielo, ma si batteva il petto dicendo: O Dio, abbi pietà di me peccatore. NJ Digiuno due volte la settimana e pago le decime di quanto possiedo. 4Ia Il fariseo, stando in piedi, pregava così tra sé: O Dio, ti ringrazio che non sono come gli altri uomini, ladri, ingiusti, adùlteri, e neppure come questo pubblicano. ZH- "Due uomini salirono al tempio a pregare: uno era fariseo e l'altro pubblicano. mGS Disse ancora questa parabola per alcuni che presumevano di esser giusti e disprezzavano gli altri: FwVi dico che farà loro giustizia prontamente. Ma il Figlio dell'uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?". xEiE Dio non farà giustizia ai suoi eletti che gridano giorno e notte verso di lui? Li farà a lungo aspettare? SDE il Signore soggiunse: "Avete udito ciò che dice il giudice disonesto. vCepoiché questa vedova è così molesta le farò giustizia, perché non venga continuamente a importunarmi". wBgPer un certo tempo egli non volle; ma poi disse tra sé: Anche se non temo Dio e non ho rispetto di nessuno, }AsIn quella città c'era anche una vedova, che andava da lui e gli diceva: Fammi giustizia contro il mio avversario. `@9"C'era in una città un giudice, che non temeva Dio e non aveva riguardo per nessuno. V? 'Disse loro una parabola sulla necessità di pregare sempre, senza stancarsi: >%Allora i discepoli gli chiesero: "Dove, Signore?". Ed egli disse loro: "Dove sarà il cadavere, là si raduneranno anche gli avvoltoi". =$[] d<A#due donne staranno a macinare nello stesso luogo: l'una verrà presa e l'altra lasciata". n;U"Vi dico: in quella notte due si troveranno in un solo letto: l'uno verrà preso e l'altro lasciato; h:I!Chi cercherà di salvare la propria vita la perderà, chi invece l'avrà perduta la salverà. *9O Ricordatevi della moglie di Lot. $8AIn quel giorno, chi si troverà sulla terrazza, se le sue cose sono in casa, non scenda a prenderle; così chi si troverà nel campo, non torni indietro. J7 Così sarà nel giorno in cui il Figlio dell'uomo si rivelerà. k6Oma nel giorno in cui Lot uscì da Sòdoma piovve fuoco e zolfo dal cielo e li fece perire tutti. t5aCome avvenne anche al tempo di Lot: mangiavano, bevevano, compravano, vendevano, piantavano, costruivano; 4)mangiavano, bevevano, si ammogliavano e si maritavano, fino al giorno in cui Noè entrò nell'arca e venne il diluvio e li fece perire tutti. V3%Come avvenne al tempo di Noè, così sarà nei giorni del Figlio dell'uomo: `29Ma prima è necessario che egli soffra molto e venga ripudiato da questa generazione. 1Perché come il lampo, guizzando, brilla da un capo all'altro del cielo, così sarà il Figlio dell'uomo nel suo giorno. N0Vi diranno: Eccolo là, o: eccolo qua; non andateci, non seguiteli. /!Disse ancora ai discepoli: "Verrà un tempo in cui desidererete vedere anche uno solo dei giorni del Figlio dell'uomo, ma non lo vedrete. .9"Il regno di Dio non viene in modo da attirare l'attenzione, e nessuno dirà: Eccolo qui, o: eccolo là. Perché il regno di Dio è in mezzo a voi!". N-Interrogato dai farisei: "Quando verrà il regno di Dio?", rispose: 5,e"Alzati e va'; la tua fede ti ha salvato!". p+YNon si è trovato chi tornasse a render gloria a Dio, all'infuori di questo straniero?". E gli disse: `*9Ma Gesù osservò: "Non sono stati guariti tutti e dieci? E gli altri nove dove sono? M)e si gettò ai piedi di Gesù per ringraziarlo. Era un Samaritano. S(Uno di loro, vedendosi guarito, tornò indietro lodando Dio a gran voce; s'_Appena li vide, Gesù disse: "Andate a presentarvi ai sacerdoti". E mentre essi andavano, furono sanati. K& alzarono la voce, dicendo: "Gesù maestro, abbi pietà di noi!". g%G Entrando in un villaggio, gli vennero incontro dieci lebbrosi i quali, fermatisi a distanza, [$/ Durante il viaggio verso Gerusalemme, Gesù attraversò la Samaria e la Galilea. #% Così anche voi, quando avrete fatto tutto quello che vi è stato ordinato, dite: Siamo servi inutili. Abbiamo fatto quanto dovevamo fare". ]"3 Si riterrà obbligato verso il suo servo, perché ha eseguito gli ordini ricevuti? !9Non gli dirà piuttosto: Preparami da mangiare, rimboccati la veste e servimi, finché io abbia mangiato e bevuto, e dopo mangerai e berrai anche tu? Chi di voi, se ha un servo ad arare o a pascolare il gregge, gli dirà quando rientra dal campo: Vieni subito e mettiti a tavola? F"Aumenta la nostra fede!". Il Signore rispose: "Se aveste fede quanto un granellino di senapa, potreste dire a questo gelso: Sii sradicato e trapiantato nel mare, ed esso vi ascolterebbe. *OGli apostoli dissero al Signore: mSE se pecca sette volte al giorno contro di te e sette volte ti dice: Mi pento, tu gli perdonerai". jMState attenti a voi stessi! Se un tuo fratello pecca, rimproveralo; ma se si pente, perdonagli. +È meglio per lui che gli sia messa al collo una pietra da mulino e venga gettato nel mare, piuttosto che scandalizzare uno di questi piccoli. t cDisse ancora ai suoi discepoli: "È inevitabile che avvengano scandali, ma guai a colui per cui avvengono. ykAbramo rispose: Se non ascoltano Mosè e i Profeti, neanche se uno risuscitasse dai morti sarebbero persuasi". ]3E lui: No, padre Abramo, ma se qualcuno dai morti andrà da loro, si ravvederanno. FMa Abramo rispose: Hanno Mosè e i Profeti; ascoltino loro. oWperché ho cinque fratelli. Li ammonisca, perché non vengano anch'essi in questo luogo di tormento. V%E quegli replicò: Allora, padre, ti prego di mandarlo a casa di mio padre, *MPer di più, tra noi e voi è stabilito un grande abisso: coloro che di qui vogliono passare da voi non possono, né di costì si può attraversare fino a noi. 8iMa Abramo rispose: Figlio, ricordati che hai ricevuto i tuoi beni durante la vita e Lazzaro parimenti i suoi mali; ora invece lui è consolato e tu sei in mezzo ai tormenti. 2]Allora gridando disse: Padre Abramo, abbi pietà di me e manda Lazzaro a intingere nell'acqua la punta del dito e bagnarmi la lingua, perché questa fiamma mi tortura. pYStando nell'inferno tra i tormenti, levò gli occhi e vide di lontano Abramo e Lazzaro accanto a lui. ucUn giorno il povero morì e fu portato dagli angeli nel seno di Abramo. Morì anche il ricco e fu sepolto. {obramoso di sfamarsi di quello che cadeva dalla mensa del ricco. Perfino i cani venivano a leccare le sue piaghe. U#Un mendicante, di nome Lazzaro, giaceva alla sua porta, coperto di piaghe, j MC'era un uomo ricco, che vestiva di porpora e di bisso e tutti i giorni banchettava lautamente.  !Chiunque ripudia la propria moglie e ne sposa un'altra, commette adulterio; chi sposa una donna ripudiata dal marito, commette adulterio. k OÈ più facile che abbiano fine il cielo e la terra, anziché cada un solo trattino della Legge.  La Legge e i Profeti fino a Giovanni; da allora in poi viene annunziato il regno di Dio e ognuno si sforza per entrarvi. ) KEgli disse: "Voi vi ritenete giusti davanti agli uomini, ma Dio conosce i vostri cuori: ciò che è esaltato fra gli uomini è cosa detestabile davanti a Dio. iKI farisei, che erano attaccati al denaro, ascoltavano tutte queste cose e si beffavano di lui. 2] Nessun servo può servire a due padroni: o odierà l'uno e amerà l'altro oppure si affezionerà all'uno e disprezzerà l'altro. Non potete servire a Dio e a mammona". V% E se non siete stati fedeli nella ricchezza altrui, chi vi darà la vostra? a; Se dunque non siete stati fedeli nella iniqua ricchezza, chi vi affiderà quella vera? xi Chi è fedele nel poco, è fedele anche nel molto; e chi è disonesto nel poco, è disonesto anche nel molto.  Ebbene, io vi dico: Procuratevi amici con la iniqua ricchezza, perché, quand'essa verrà a mancare, vi accolgano nelle dimore eterne. ;oIl padrone lodò quell'amministratore disonesto, perché aveva agito con scaltrezza. I figli di questo mondo, infatti, verso i loro pari sono più scaltri dei figli della luce. Poi disse a un altro: Tu quanto devi? Rispose: Cento misure di grano. Gli disse: Prendi la tua ricevuta e scrivi ottanta. !Tu quanto devi al mio padrone? Quello rispose: Cento barili d'olio. Gli disse: Prendi la tua ricevuta, siediti e scrivi subito cinquanta. GChiamò uno per uno i debitori del padrone e disse al primo: ~ So io che cosa fare perché, quando sarò stato allontanato dall'amministrazione, ci sia qualcuno che mi accolga in casa sua. }'L'amministratore disse tra sé: Che farò ora che il mio padrone mi toglie l'amministrazione? Zappare, non ho forza, mendicare, mi vergogno. |-Lo chiamò e gli disse: Che è questo che sento dire di te? Rendi conto della tua amministrazione, perché non puoi più essere amministratore. { %Diceva anche ai discepoli: "C'era un uomo ricco che aveva un amministratore, e questi fu accusato dinanzi a lui di sperperare i suoi averi. z ma bisognava far festa e rallegrarsi, perché questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato". ]y3Gli rispose il padre: Figlio, tu sei sempre con me e tutto ciò che è mio è tuo; xMa ora che questo tuo figlio che ha divorato i tuoi averi con le prostitute è tornato, per lui hai ammazzato il vitello grasso. 4waMa lui rispose a suo padre: Ecco, io ti servo da tanti anni e non ho mai trasgredito un tuo comando, e tu non mi hai dato mai un capretto per far festa con i miei amici. Tv!Egli si indignò, e non voleva entrare. Il padre allora uscì a pregarlo. uIl servo gli rispose: È tornato tuo fratello e il padre ha fatto ammazzare il vitello grasso, perché lo ha riavuto sano e salvo. Etchiamò un servo e gli domandò che cosa fosse tutto ciò. ss_Il figlio maggiore si trovava nei campi. Al ritorno, quando fu vicino a casa, udì la musica e le danze; rperché questo mio figlio era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato. E cominciarono a far festa. MqPortate il vitello grasso, ammazzatelo, mangiamo e facciamo festa, pMa il padre disse ai servi: Presto, portate qui il vestito più bello e rivestitelo, mettetegli l'anello al dito e i calzari ai piedi. oIl figlio gli disse: Padre, ho peccato contro il Cielo e contro di te; non sono più degno di esser chiamato tuo figlio. !n;Partì e si incamminò verso suo padre. Quando era ancora lontano, il padre lo vide e commosso gli corse incontro, gli si gettò al collo e lo baciò. `m9non sono più degno di esser chiamato tuo figlio. Trattami come uno dei tuoi garzoni. jlMMi leverò e andrò da mio padre e gli dirò: Padre, ho peccato contro il Cielo e contro di te; kAllora rientrò in se stesso e disse: Quanti salariati in casa di mio padre hanno pane in abbondanza e io qui muoio di fame! aj;Avrebbe voluto saziarsi con le carrube che mangiavano i porci; ma nessuno gliene dava. i}Allora andò e si mise a servizio di uno degli abitanti di quella regione, che lo mandò nei campi a pascolare i porci. uhcQuando ebbe speso tutto, in quel paese venne una grande carestia ed egli cominciò a trovarsi nel bisogno. !g; Dopo non molti giorni, il figlio più giovane, raccolte le sue cose, partì per un paese lontano e là sperperò le sue sostanze vivendo da dissoluto. f Il più giovane disse al padre: Padre, dammi la parte del patrimonio che mi spetta. E il padre divise tra loro le sostanze. 1e] Disse ancora: "Un uomo aveva due figli. hdI Così, vi dico, c'è gioia davanti agli angeli di Dio per un solo peccatore che si converte". c E dopo averla trovata, chiama le amiche e le vicine, dicendo: Rallegratevi con me, perché ho ritrovato la dramma che avevo perduta. bO quale donna, se ha dieci dramme e ne perde una, non accende la lucerna e spazza la casa e cerca attentamente finché non la ritrova? a#Così, vi dico, ci sarà più gioia in cielo per un peccatore convertito, che per novantanove giusti che non hanno bisogno di conversione. `{va a casa, chiama gli amici e i vicini dicendo: Rallegratevi con me, perché ho trovato la mia pecora che era perduta. <_sRitrovatala, se la mette in spalla tutto contento, ^#"Chi di voi se ha cento pecore e ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e va dietro a quella perduta, finché non la ritrova? 1]]Allora egli disse loro questa parabola: ]\3I farisei e gli scribi mormoravano: "Costui riceve i peccatori e mangia con loro". P[ Si avvicinavano a lui tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo. xZi#Non serve né per la terra né per il concime e così lo buttano via. Chi ha orecchi per intendere, intenda". `Y9"Il sale è buono, ma se anche il sale perdesse il sapore, con che cosa lo si salerà? bX=!Così chiunque di voi non rinunzia a tutti i suoi averi, non può essere mio discepolo. XW) Se no, mentre l'altro è ancora lontano, gli manda un'ambasceria per la pace. ,VQOppure quale re, partendo in guerra contro un altro re, non siede prima a esaminare se può affrontare con diecimila uomini chi gli viene incontro con ventimila? VU%Costui ha iniziato a costruire, ma non è stato capace di finire il lavoro. TPer evitare che, se getta le fondamenta e non può finire il lavoro, tutti coloro che vedono comincino a deriderlo, dicendo: SChi di voi, volendo costruire una torre, non si siede prima a calcolarne la spesa, se ha i mezzi per portarla a compimento? bR=Chi non porta la propria croce e non viene dietro di me, non può essere mio discepolo. #Q?"Se uno viene a me e non odia suo padre, sua madre, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle e perfino la propria vita, non può essere mio discepolo. FPSiccome molta gente andava con lui, egli si voltò e disse: fOEPerché vi dico: Nessuno di quegli uomini che erano stati invitati assaggerà la mia cena". NIl padrone allora disse al servo: Esci per le strade e lungo le siepi, spingili a entrare, perché la mia casa si riempia. [M/Il servo disse: Signore, è stato fatto come hai ordinato, ma c'è ancora posto. ZL-Al suo ritorno il servo riferì tutto questo al padrone. Allora il padrone di casa, irritato, disse al servo: Esci subito per le piazze e per le vie della città e conduci qui poveri, storpi, ciechi e zoppi. FKUn altro disse: Ho preso moglie e perciò non posso venire. qJ[Un altro disse: Ho comprato cinque paia di buoi e vado a provarli; ti prego, considerami giustificato. I7Ma tutti, all'unanimità, cominciarono a scusarsi. Il primo disse: Ho comprato un campo e devo andare a vederlo; ti prego, considerami giustificato. [H/All'ora della cena, mandò il suo servo a dire agli invitati: Venite, è pronto. MGGesù rispose: "Un uomo diede una grande cena e fece molti inviti. lFQUno dei commensali, avendo udito ciò, gli disse: "Beato chi mangerà il pane nel regno di Dio!". }Ese sarai beato perché non hanno da ricambiarti. Riceverai infatti la tua ricompensa alla risurrezione dei giusti". XD) Al contrario, quando dài un banchetto, invita poveri, storpi, zoppi, ciechi; {Co Disse poi a colui che l'aveva invitato: "Quando offri un pranzo o una cena, non invitare i tuoi amici, né i tuoi fratelli, né i tuoi parenti, né i ricchi vicini, perché anch'essi non ti invitino a loro volta e tu abbia il contraccambio. VB% Perché chiunque si esalta sarà umiliato, e chi si umilia sarà esaltato". GA Invece quando sei invitato, va' a metterti all'ultimo posto, perché venendo colui che ti ha invitato ti dica: Amico, passa più avanti. Allora ne avrai onore davanti a tutti i commensali. @y e colui che ha invitato te e lui venga a dirti: Cedigli il posto! Allora dovrai con vergogna occupare l'ultimo posto. ?"Quando sei invitato a nozze da qualcuno, non metterti al primo posto, perché non ci sia un altro invitato più ragguardevole di te _>7Osservando poi come gli invitati sceglievano i primi posti, disse loro una parabola: :=oE non potevano rispondere nulla a queste parole. ~<uPoi disse: "Chi di voi, se un asino o un bue gli cade nel pozzo, non lo tirerà subito fuori in giorno di sabato?". M;Ma essi tacquero. Egli lo prese per mano, lo guarì e lo congedò. m:SRivolgendosi ai dottori della legge e ai farisei, Gesù disse: "È lecito o no curare di sabato?". *9ODavanti a lui stava un idropico. p8 [Un sabato era entrato in casa di uno dei capi dei farisei per pranzare e la gente stava ad osservarlo. 87i #Ecco, la vostra casa sta per esservi lasciata deserta! Vi dico infatti che non mi vedrete più fino al tempo in cui direte: Benedetto colui che viene nel nome del Signore!". T6! "Gerusalemme, Gerusalemme, che uccidi i profeti e lapidi coloro che sono mandati a te, quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli come una gallina la sua covata sotto le ali e voi non avete voluto! #5? !Però è necessario che oggi, domani e il giorno seguente io vada per la mia strada, perché non è possibile che un profeta muoia fuori di Gerusalemme. 4# Egli rispose: "Andate a dire a quella volpe: Ecco, io scaccio i demòni e compio guarigioni oggi e domani; e il terzo giorno avrò finito. 3} In quel momento si avvicinarono alcuni farisei a dirgli: "Parti e vattene via di qui, perché Erode ti vuole uccidere". m2S Ed ecco, ci sono alcuni tra gli ultimi che saranno primi e alcuni tra i primi che saranno ultimi". v1e Verranno da oriente e da occidente, da settentrione e da mezzogiorno e siederanno a mensa nel regno di Dio. 0% Là ci sarà pianto e stridore di denti, quando vedrete Abramo, Isacco e Giacobbe e tutti i profeti nel regno di Dio, e voi cacciati fuori. v/e Ma egli dichiarerà: Vi dico che non so di dove siete. Allontanatevi da me voi tutti operatori d'iniquità! w.g Allora comincerete a dire: Abbiamo mangiato e bevuto in tua presenza e tu hai insegnato nelle nostre piazze. N- Quando il padrone di casa si alzerà e chiuderà la porta, rimasti fuori, comincerete a bussare alla porta, dicendo: Signore, aprici. Ma egli vi risponderà: Non vi conosco, non so di dove siete. ,w "Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché molti, vi dico, cercheranno di entrarvi, ma non ci riusciranno. U+# Un tale gli chiese: "Signore, sono pochi quelli che si salvano?". Rispose: Y*+ Passava per città e villaggi, insegnando, mentre camminava verso Gerusalemme. x)i È simile al lievito che una donna ha preso e nascosto in tre staia di farina, finché sia tutta fermentata". ?(y E ancora: "A che cosa rassomiglierò il regno di Dio? ;'o È simile a un granellino di senapa, che un uomo ha preso e gettato nell'orto; poi è cresciuto e diventato un arbusto, e gli uccelli del cielo si sono posati tra i suoi rami". `&9 Diceva dunque: "A che cosa è simile il regno di Dio, e a che cosa lo rassomiglierò? %/ Quando egli diceva queste cose, tutti i suoi avversari si vergognavano, mentre la folla intera esultava per tutte le meraviglie da lui compiute. $ E questa figlia di Abramo, che satana ha tenuto legata diciott'anni, non doveva essere sciolta da questo legame in giorno di sabato?". !T~~~}}%|i|{{{Wzzzyzxxx6www4vvvOuuttltsusrrqupp{oo"nnnmm`m$lljkkZjjihhhggNfff1eedlcccWbbbaaW```D__&^^h^]]I\\r[[7ZZuZYY4XXWWfVVV UU"TTSRRRRZ====1<< 7Questo avvenne in Betània, al di là del Giordano, dove Giovanni stava battezzando. e= Euno che viene dopo di me, al quale io non son degno di sciogliere il legaccio del sandalo". i< MGiovanni rispose loro: "Io battezzo con acqua, ma in mezzo a voi sta uno che voi non conoscete, w; iLo interrogarono e gli dissero: "Perché dunque battezzi se tu non sei il Cristo, né Elia, né il profeta?". 7: kEssi erano stati mandati da parte dei farisei. z9 oRispose: "Io sono voce di uno che grida nel deserto: Preparate la via del Signore, come disse il profeta Isaia". 8  Gli dissero dunque: "Chi sei? Perché possiamo dare una risposta a coloro che ci hanno mandato. Che cosa dici di te stesso?". y7 mAllora gli chiesero: "Che cosa dunque? Sei Elia?". Rispose: "Non lo sono". "Sei tu il profeta?". Rispose: "No". K6 Egli confessò e non negò, e confessò: "Io non sono il Cristo". 5 E questa è la testimonianza di Giovanni, quando i Giudei gli inviarono da Gerusalemme sacerdoti e leviti a interrogarlo: "Chi sei tu?". q4 ]Dio nessuno l'ha mai visto: proprio il Figlio unigenito, che è nel seno del Padre, lui lo ha rivelato. p3 [Perché la legge fu data per mezzo di Mosè, la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo. K2 Dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto e grazia su grazia. 1 3Giovanni gli rende testimonianza e grida: "Ecco l'uomo di cui io dissi: Colui che viene dopo di me mi è passato avanti, perché era prima di me". $0 CE il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi; e noi vedemmo la sua gloria, gloria come di unigenito dal Padre, pieno di grazia e di verità. n/ W i quali non da sangue, né da volere di carne, né da volere di uomo, ma da Dio sono stati generati. v. g A quanti però l'hanno accolto, ha dato potere di diventare figli di Dio: a quelli che credono nel suo nome, ?- { Venne fra la sua gente, ma i suoi non l'hanno accolto. e, E Egli era nel mondo, e il mondo fu fatto per mezzo di lui, eppure il mondo non lo riconobbe. G+   Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo. I*  Egli non era la luce, ma doveva render testimonianza alla luce. s) aEgli venne come testimone per rendere testimonianza alla luce, perché tutti credessero per mezzo di lui. A( Venne un uomo mandato da Dio e il suo nome era Giovanni. K' la luce splende nelle tenebre, ma le tenebre non l'hanno accolta. ?& {In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini; o% Ytutto è stato fatto per mezzo di lui, e senza di lui niente è stato fatto di tutto ciò che esiste. *$ QEgli era in principio presso Dio: O# In principio era il Verbo, il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio. 2"_5e stavano sempre nel tempio lodando Dio. R!4Ed essi, dopo averlo adorato, tornarono a Gerusalemme con grande gioia; P 3Mentre li benediceva, si staccò da loro e fu portato verso il cielo. P2Poi li condusse fuori verso Betània e, alzate le mani, li benedisse. !1E io manderò su di voi quello che il Padre mio ha promesso; ma voi restate in città, finché non siate rivestiti di potenza dall'alto". (K0Di questo voi siete testimoni. {/e nel suo nome saranno predicati a tutte le genti la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. ^5."Così sta scritto: il Cristo dovrà patire e risuscitare dai morti il terzo giorno O-Allora aprì loro la mente all'intelligenza delle Scritture e disse: <q,Poi disse: "Sono queste le parole che vi dicevo quando ero ancora con voi: bisogna che si compiano tutte le cose scritte su di me nella Legge di Mosè, nei Profeti e nei Salmi". 4c+egli lo prese e lo mangiò davanti a loro. 8k*Gli offrirono una porzione di pesce arrostito; {)Ma poiché per la grande gioia ancora non credevano ed erano stupefatti, disse: "Avete qui qualche cosa da mangiare?". 9m(Dicendo questo, mostrò loro le mani e i piedi. 'Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io! Toccatemi e guardate; un fantasma non ha carne e ossa come vedete che io ho". [/&Ma egli disse: "Perché siete turbati, e perché sorgono dubbi nel vostro cuore? ?y%Stupiti e spaventati credevano di vedere un fantasma. q[$Mentre essi parlavano di queste cose, Gesù in persona apparve in mezzo a loro e disse: "Pace a voi!". wg#Essi poi riferirono ciò che era accaduto lungo la via e come l'avevano riconosciuto nello spezzare il pane. T!"i quali dicevano: "Davvero il Signore è risorto ed è apparso a Simone". !E partirono senz'indugio e fecero ritorno a Gerusalemme, dove trovarono riuniti gli Undici e gli altri che erano con loro, " = Ed essi si dissero l'un l'altro: "Non ci ardeva forse il cuore nel petto mentre conversava con noi lungo il cammino, quando ci spiegava le Scritture?". _ 7Ed ecco si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero. Ma lui sparì dalla loro vista. h IQuando fu a tavola con loro, prese il pane, disse la benedizione, lo spezzò e lo diede loro.  Ma essi insistettero: "Resta con noi perché si fa sera e il giorno già volge al declino". Egli entrò per rimanere con loro. n UQuando furon vicini al villaggio dove erano diretti, egli fece come se dovesse andare più lontano. ucE cominciando da Mosè e da tutti i profeti spiegò loro in tutte le Scritture ciò che si riferiva a lui. dANon bisognava che il Cristo sopportasse queste sofferenze per entrare nella sua gloria?". \1Ed egli disse loro: "Stolti e tardi di cuore nel credere alla parola dei profeti! {oAlcuni dei nostri sono andati al sepolcro e hanno trovato come avevan detto le donne, ma lui non l'hanno visto". e non avendo trovato il suo corpo, son venute a dirci di aver avuto anche una visione di angeli, i quali affermano che egli è vivo. ]3Ma alcune donne, delle nostre, ci hanno sconvolti; recatesi al mattino al sepolcro Noi speravamo che fosse lui a liberare Israele; con tutto ciò son passati tre giorni da quando queste cose sono accadute. |qcome i sommi sacerdoti e i nostri capi lo hanno consegnato per farlo condannare a morte e poi l'hanno crocifisso. )KDomandò: "Che cosa?". Gli risposero: "Tutto ciò che riguarda Gesù Nazareno, che fu profeta potente in opere e in parole, davanti a Dio e a tutto il popolo; -uno di loro, di nome Clèopa, gli disse: "Tu solo sei così forestiero in Gerusalemme da non sapere ciò che vi è accaduto in questi giorni?". ~ Ed egli disse loro: "Che sono questi discorsi che state facendo fra voi durante il cammino?". Si fermarono, col volto triste; 9}mMa i loro occhi erano incapaci di riconoscerlo. h|IMentre discorrevano e discutevano insieme, Gesù in persona si accostò e camminava con loro. :{oe conversavano di tutto quello che era accaduto. z! Ed ecco in quello stesso giorno due di loro erano in cammino per un villaggio distante circa sette miglia da Gerusalemme, di nome Emmaus, }ys Pietro tuttavia corse al sepolcro e chinatosi vide solo le bende. E tornò a casa pieno di stupore per l'accaduto. Ux# Quelle parole parvero loro come un vaneggiamento e non credettero ad esse. wy Erano Maria di Màgdala, Giovanna e Maria di Giacomo. Anche le altre che erano insieme lo raccontarono agli apostoli. ^v5 E, tornate dal sepolcro, annunziarono tutto questo agli Undici e a tutti gli altri. 2u_Ed esse si ricordarono delle sue parole. t#dicendo che bisognava che il Figlio dell'uomo fosse consegnato in mano ai peccatori, che fosse crocifisso e risuscitasse il terzo giorno". _s7Non è qui, è risuscitato. Ricordatevi come vi parlò quando era ancora in Galilea, rEssendosi le donne impaurite e avendo chinato il volto a terra, essi dissero loro: "Perché cercate tra i morti colui che è vivo? dqAMentre erano ancora incerte, ecco due uomini apparire vicino a loro in vesti sfolgoranti. @p{ma, entrate, non trovarono il corpo del Signore Gesù. 8okTrovarono la pietra rotolata via dal sepolcro; n Il primo giorno dopo il sabato, di buon mattino, si recarono alla tomba, portando con sé gli aromi che avevano preparato. m 8poi tornarono indietro e prepararono aromi e oli profumati. Il giorno di sabato osservarono il riposo secondo il comandamento. l%7Le donne che erano venute con Gesù dalla Galilea seguivano Giuseppe; esse osservarono la tomba e come era stato deposto il corpo di Gesù, Pk6Era il giorno della parascève e già splendevano le luci del sabato. j'5Lo calò dalla croce, lo avvolse in un lenzuolo e lo depose in una tomba scavata nella roccia, nella quale nessuno era stato ancora deposto. ;iq4Si presentò a Pilato e chiese il corpo di Gesù. h3Non aveva aderito alla decisione e all'operato degli altri. Egli era di Arimatèa, una città dei Giudei, e aspettava il regno di Dio. Wg'2C'era un uomo di nome Giuseppe, membro del sinedrio, persona buona e giusta. f1Tutti i suoi conoscenti assistevano da lontano e così le donne che lo avevano seguito fin dalla Galilea, osservando questi avvenimenti. e0Anche tutte le folle che erano accorse a questo spettacolo, ripensando a quanto era accaduto, se ne tornavano percuotendosi il petto. idK/Visto ciò che era accaduto, il centurione glorificava Dio: "Veramente quest'uomo era giusto". tca.Gesù, gridando a gran voce, disse: "Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito". Detto questo spirò. 4bc-Il velo del tempio si squarciò nel mezzo. {ao,Era verso mezzogiorno, quando il sole si eclissò e si fece buio su tutta la terra fino alle tre del pomeriggio. M`+Gli rispose: "In verità ti dico, oggi sarai con me nel paradiso". N_*E aggiunse: "Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno". v^e)Noi giustamente, perché riceviamo il giusto per le nostre azioni, egli invece non ha fatto nulla di male". j]M(Ma l'altro lo rimproverava: "Neanche tu hai timore di Dio, benché condannato alla stessa pena? s\_'Uno dei malfattori appesi alla croce lo insultava: "Non sei tu il Cristo? Salva te stesso e anche noi!". R[&C'era anche una scritta, sopra il suo capo: Questi è il re dei Giudei. 8Zk%"Se tu sei il re dei Giudei, salva te stesso". eYC$Anche i soldati lo schernivano, e gli si accostavano per porgergli dell'aceto, e dicevano: X-#Il popolo stava a vedere, i capi invece lo schernivano dicendo: "Ha salvato gli altri, salvi se stesso, se è il Cristo di Dio, il suo eletto". W"Gesù diceva: "Padre, perdonali, perché non sanno quello che fanno". Dopo essersi poi divise le sue vesti, le tirarono a sorte. }Vs!Quando giunsero al luogo detto Cranio, là crocifissero lui e i due malfattori, uno a destra e l'altro a sinistra. YU+ Venivano condotti insieme con lui anche due malfattori per essere giustiziati. TT!Perché se trattano così il legno verde, che avverrà del legno secco?". XS)Allora cominceranno a dire ai monti: Cadete su di noi! e ai colli: Copriteci! REcco, verranno giorni nei quali si dirà: Beate le sterili e i grembi che non hanno generato e le mammelle che non hanno allattato. QMa Gesù, voltandosi verso le donne, disse: "Figlie di Gerusalemme, non piangete su di me, ma piangete su voi stesse e sui vostri figli. qP[Lo seguiva una gran folla di popolo e di donne che si battevano il petto e facevano lamenti su di lui. O/Mentre lo conducevano via, presero un certo Simone di Cirène che veniva dalla campagna e gli misero addosso la croce da portare dietro a Gesù. NRilasciò colui che era stato messo in carcere per sommossa e omicidio e che essi richiedevano, e abbandonò Gesù alla loro volontà. EMPilato allora decise che la loro richiesta fosse eseguita. lLQEssi però insistevano a gran voce, chiedendo che venisse crocifisso; e le loro grida crescevano. 3K_Ed egli, per la terza volta, disse loro: "Ma che male ha fatto costui? Non ho trovato nulla in lui che meriti la morte. Lo castigherò severamente e poi lo rilascerò". :JoMa essi urlavano: "Crocifiggilo, crocifiggilo!". @I{Pilato parlò loro di nuovo, volendo rilasciare Gesù. aH;Questi era stato messo in carcere per una sommossa scoppiata in città e per omicidio. ^G5Ma essi si misero a gridare tutti insieme: "A morte costui! Dacci libero Barabba!". F[] FEPerciò, dopo averlo severamente castigato, lo rilascerò". iDKe neanche Erode, infatti ce l'ha rimandato. Ecco, egli non ha fatto nulla che meriti la morte. 4Cadisse: "Mi avete portato quest'uomo come sobillatore del popolo; ecco, l'ho esaminato davanti a voi, ma non ho trovato in lui nessuna colpa di quelle di cui lo accusate; GB Pilato, riuniti i sommi sacerdoti, le autorità e il popolo, jAM In quel giorno Erode e Pilato diventarono amici; prima infatti c'era stata inimicizia tra loro. @ Allora Erode, con i suoi soldati, lo insultò e lo schernì, poi lo rivestì di una splendida veste e lo rimandò a Pilato. \?1 C'erano là anche i sommi sacerdoti e gli scribi, e lo accusavano con insistenza. K> Lo interrogò con molte domande, ma Gesù non gli rispose nulla. +=OVedendo Gesù, Erode si rallegrò molto, perché da molto tempo desiderava vederlo per averne sentito parlare e sperava di vedere qualche miracolo fatto da lui. <e, saputo che apparteneva alla giurisdizione di Erode, lo mandò da Erode che in quei giorni si trovava anch'egli a Gerusalemme. 4;cUdito ciò, Pilato domandò se era Galileo : Ma essi insistevano: "Costui solleva il popolo, insegnando per tutta la Giudea, dopo aver cominciato dalla Galilea fino a qui". a9;Pilato disse ai sommi sacerdoti e alla folla: "Non trovo nessuna colpa in quest'uomo". [8/Pilato lo interrogò: "Sei tu il re dei Giudei?". Ed egli rispose: "Tu lo dici". &7Ee cominciarono ad accusarlo: "Abbiamo trovato costui che sobillava il nostro popolo, impediva di dare tributi a Cesare e affermava di essere il Cristo re". <6 uTutta l'assemblea si alzò, lo condussero da Pilato p5YGRisposero: "Che bisogno abbiamo ancora di testimonianza? L'abbiamo udito noi stessi dalla sua bocca". }4sFAllora tutti esclamarono: "Tu dunque sei il Figlio di Dio?". Ed egli disse loro: "Lo dite voi stessi: io lo sono". d3AEMa da questo momento starà il Figlio dell'uomo seduto alla destra della potenza di Dio". /2YDse vi interrogo, non mi risponderete. a1;C"Se tu sei il Cristo, diccelo". Gesù rispose: "Anche se ve lo dico, non mi crederete; "0=BAppena fu giorno, si riunì il consiglio degli anziani del popolo, con i sommi sacerdoti e gli scribi; lo condussero davanti al sinedrio e gli dissero: 7/iAE molti altri insulti dicevano contro di lui. G.@lo bendavano e gli dicevano: "Indovina: chi ti ha colpito?". _-7?Frattanto gli uomini che avevano in custodia Gesù lo schernivano e lo percuotevano, ',I>E, uscito, pianse amaramente. 5+c=Allora il Signore, voltatosi, guardò Pietro, e Pietro si ricordò delle parole che il Signore gli aveva detto: "Prima che il gallo canti, oggi mi rinnegherai tre volte". y*ko ySi avvicinava la festa degli Azzimi, chiamata Pasqua, Tn!&E tutto il popolo veniva a lui di buon mattino nel tempio per ascoltarlo. wmg%Durante il giorno insegnava nel tempio, la notte usciva e pernottava all'aperto sul monte detto degli Ulivi. l9$Vegliate e pregate in ogni momento, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che deve accadere, e di comparire davanti al Figlio dell'uomo". kkO#come un laccio esso si abbatterà sopra tutti coloro che abitano sulla faccia di tutta la terra. ,jQ"State bene attenti che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita e che quel giorno non vi piombi addosso improvviso; Ki!Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno. _h7 In verità vi dico: non passerà questa generazione finché tutto ciò sia avvenuto. ggGCosì pure, quando voi vedrete accadere queste cose, sappiate che il regno di Dio è vicino. bf=quando già germogliano, guardandoli capite da voi stessi che ormai l'estate è vicina. Je E disse loro una parabola: "Guardate il fico e tutte le piante; |dqQuando cominceranno ad accadere queste cose, alzatevi e levate il capo, perché la vostra liberazione è vicina". ^c5Allora vedranno il Figlio dell'uomo venire su una nube con potenza e gloria grande. b/mentre gli uomini moriranno per la paura e per l'attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra. Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte. aVi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti, (`ICadranno a fil di spada e saranno condotti prigionieri tra tutti i popoli; Gerusalemme sarà calpestata dai pagani finché i tempi dei pagani siano compiuti. _Guai alle donne che sono incinte e allattano in quei giorni, perché vi sarà grande calamità nel paese e ira contro questo popolo. a^;saranno infatti giorni di vendetta, perché tutto ciò che è stato scritto si compia. &]EAllora coloro che si trovano nella Giudea fuggano ai monti, coloro che sono dentro la città se ne allontanino, e quelli in campagna non tornino in città; s\_Ma quando vedrete Gerusalemme circondata da eserciti, sappiate allora che la sua devastazione è vicina. ?[yCon la vostra perseveranza salverete le vostre anime. 8ZkMa nemmeno un capello del vostro capo perirà. 8Yksarete odiati da tutti per causa del mio nome. |XqSarete traditi perfino dai genitori, dai fratelli, dai parenti e dagli amici, e metteranno a morte alcuni di voi; sW_io vi darò lingua e sapienza, a cui tutti i vostri avversari non potranno resistere, né controbattere. KVMettetevi bene in mente di non preparare prima la vostra difesa; =%Che poi i morti risorgono, lo ha indicato anche Mosè a proposito del roveto, quando chiama il Signore: Dio di Abramo, Dio di Isacco e Dio di Giacobbe. ={$e nemmeno possono più morire, perché sono uguali agli angeli e, essendo figli della risurrezione, sono figli di Dio. ~<u#ma quelli che sono giudicati degni dell'altro mondo e della risurrezione dai morti, non prendono moglie né marito; U;#"Gesù rispose: "I figli di questo mondo prendono moglie e prendono marito; x:i!Questa donna dunque, nella risurrezione, di chi sarà moglie? Poiché tutti e sette l'hanno avuta in moglie". )9M Da ultimo anche la donna morì. W8'e poi il terzo e così tutti e sette; e morirono tutti senza lasciare figli. $7CAllora la prese il secondo ^65C'erano dunque sette fratelli: il primo, dopo aver preso moglie, morì senza figli. 75g"Maestro, Mosè ci ha prescritto: Se a qualcuno muore un fratello che ha moglie, ma senza figli, suo fratello si prenda la vedova e dia una discendenza al proprio fratello. {4oGli si avvicinarono poi alcuni sadducei, i quali negano che vi sia la risurrezione, e gli posero questa domanda: p3YCosì non poterono coglierlo in fallo davanti al popolo e, meravigliati della sua risposta, tacquero. e2CEd egli disse: "Rendete dunque a Cesare ciò che è di Cesare e a Dio ciò che è di Dio". `19"Mostratemi un denaro: di chi è l'immagine e l'iscrizione?". Risposero: "Di Cesare". ,0SConoscendo la loro malizia, disse: ;/qÈ lecito che noi paghiamo il tributo a Cesare?". '.GCostoro lo interrogarono: "Maestro, sappiamo che parli e insegni con rettitudine e non guardi in faccia a nessuno, ma insegni secondo verità la via di Dio. RS~~P}}U||B{{{1zzzyyKxwwYvvsvuVttwt ssrr?qqoppoo`nn4mmlllekkJjjlj*iih|gggffbeee'd]ccbbaaa,``}__l_^^^]]!\\ [SZZ7YY1XX[WWW:VV1UUTT4SS@RR}R@QQQIPP!OOYNN:MMLLL,K]JJIIcHHvGGXFFF2EEDDeCC^BBhAAA@v@??d>==L<<<;>::993877766R554n43w393 22?11,00r0 //`/(.x.--9,,B++,**))J((o'''7&c%%$$#Z#"",!! n?0yB;b:_zz1 25gm. O : @ & X9J|R\1Molti della folla invece credettero in lui, e dicevano: "Il Cristo, quando verrà, potrà fare segni più grandi di quelli che ha fatto costui?". [Allora cercarono di arrestarlo, ma nessuno riuscì a mettergli le mani addosso, perché non era ancora giunta la sua ora. LZIo però lo conosco, perché vengo da lui ed egli mi ha mandato". IY Gesù allora, mentre insegnava nel tempio, esclamò: "Certo, voi mi conoscete e sapete di dove sono. Eppure io non sono venuto da me e chi mi ha mandato è veritiero, e voi non lo conoscete. fXEMa costui sappiamo di dov'è; il Cristo invece, quando verrà, nessuno saprà di dove sia". WEcco, egli parla liberamente, e non gli dicono niente. Che forse i capi abbiano riconosciuto davvero che egli è il Cristo? aV;Intanto alcuni di Gerusalemme dicevano: "Non è costui quello che cercano di uccidere? RUNon giudicate secondo le apparenze, ma giudicate con giusto giudizio!". 9TkOra se un uomo riceve la circoncisione di sabato perché non sia trasgredita la Legge di Mosè, voi vi sdegnate contro di me perché ho guarito interamente un uomo di sabato? SMosè vi ha dato la circoncisione - non che essa venga da Mosè, ma dai patriarchi - e voi circoncidete un uomo anche di sabato. ORRispose Gesù: "Un'opera sola ho compiuto, e tutti ne siete stupiti. JQ Rispose la folla: "Tu hai un demonio! Chi cerca di ucciderti?". }PsNon è stato forse Mosè a darvi la Legge? Eppure nessuno di voi osserva la Legge! Perché cercate di uccidermi?". O+Chi parla da se stesso, cerca la propria gloria; ma chi cerca la gloria di colui che l'ha mandato è veritiero, e in lui non c'è ingiustizia. qN[Chi vuol fare la sua volontà, conoscerà se questa dottrina viene da Dio, o se io parlo da me stesso. UM#Gesù rispose: "La mia dottrina non è mia, ma di colui che mi ha mandato. oLWI Giudei ne erano stupiti e dicevano: "Come mai costui conosce le Scritture, senza avere studiato?". YK+Quando ormai si era a metà della festa, Gesù salì al tempio e vi insegnava. FJ Nessuno però ne parlava in pubblico, per paura dei Giudei. I' E si faceva sommessamente un gran parlare di lui tra la folla; gli uni infatti dicevano: "È buono!". Altri invece: "No, inganna la gente!". ZH- I Giudei intanto lo cercavano durante la festa e dicevano: "Dov'è quel tale?". oGW Ma andati i suoi fratelli alla festa, allora vi andò anche lui; non apertamente però: di nascosto. 7Fi Dette loro queste cose, restò nella Galilea. cE?Andate voi a questa festa; io non ci vado, perché il mio tempo non è ancora compiuto". mDSIl mondo non può odiare voi, ma odia me, perché di lui io attesto che le sue opere sono cattive. jCMGesù allora disse loro: "Il mio tempo non è ancora venuto, il vostro invece è sempre pronto. ;BqNeppure i suoi fratelli infatti credevano in lui. ANessuno infatti agisce di nascosto, se vuole venire riconosciuto pubblicamente. Se fai tali cose, manifèstati al mondo!". @i suoi fratelli gli dissero: "Parti di qui e va' nella Giudea perché anche i tuoi discepoli vedano le opere che tu fai. J? Si avvicinava intanto la festa dei Giudei, detta delle Capanne; > %Dopo questi fatti Gesù se ne andava per la Galilea; infatti non voleva più andare per la Giudea, perché i Giudei cercavano di ucciderlo. I= FRispose Gesù: "Non ho forse scelto io voi, i Dodici? Eppure uno di voi è un diavolo!". Egli parlava di Giuda, figlio di Simone Iscariota: questi infatti stava per tradirlo, uno dei Dodici. H< Enoi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dio". \;1DGli rispose Simon Pietro: "Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna; M:CDisse allora Gesù ai Dodici: "Forse anche voi volete andarvene?". _97BDa allora molti dei suoi discepoli si tirarono indietro e non andavano più con lui. t8aAE continuò: "Per questo vi ho detto che nessuno può venire a me, se non gli è concesso dal Padre mio". '7G@Ma vi sono alcuni tra voi che non credono". Gesù infatti sapeva fin da principio chi erano quelli che non credevano e chi era colui che lo avrebbe tradito. t6a?È lo Spirito che dà la vita, la carne non giova a nulla; le parole che vi ho dette sono spirito e vita. E5>E se vedeste il Figlio dell'uomo salire là dov'era prima? 4}=Gesù, conoscendo dentro di sé che i suoi discepoli proprio di questo mormoravano, disse loro: "Questo vi scandalizza? u3c3,Ma Gesù stesso aveva dichiarato che un profeta non riceve onore nella sua patria. E=+Trascorsi due giorni, partì di là per andare in Galilea. 2<]*e dicevano alla donna: "Non è più per la tua parola che noi crediamo; ma perché noi stessi abbiamo udito e sappiamo che questi è veramente il salvatore del mondo". 4;c)Molti di più credettero per la sua parola q:[(E quando i Samaritani giunsero da lui, lo pregarono di fermarsi con loro ed egli vi rimase due giorni. 9'Molti Samaritani di quella città credettero in lui per le parole della donna che dichiarava: "Mi ha detto tutto quello che ho fatto". 8&Io vi ho mandati a mietere ciò che voi non avete lavorato; altri hanno lavorato e voi siete subentrati nel loro lavoro". D7%Qui infatti si realizza il detto: uno semina e uno miete. |6q$E chi miete riceve salario e raccoglie frutto per la vita eterna, perché ne goda insieme chi semina e chi miete. 15[#Non dite voi: Ci sono ancora quattro mesi e poi viene la mietitura? Ecco, io vi dico: Levate i vostri occhi e guardate i campi che già biondeggiano per la mietitura. n4U"Gesù disse loro: "Mio cibo è fare la volontà di colui che mi ha mandato e compiere la sua opera. c3?!E i discepoli si domandavano l'un l'altro: "Qualcuno forse gli ha portato da mangiare?". K2 Ma egli rispose: "Ho da mangiare un cibo che voi non conoscete". =1uIntanto i discepoli lo pregavano: "Rabbì, mangia". 90mUscirono allora dalla città e andavano da lui. i/K"Venite a vedere un uomo che mi ha detto tutto quello che ho fatto. Che sia forse il Messia?". R.La donna intanto lasciò la brocca, andò in città e disse alla gente: 9-kIn quel momento giunsero i suoi discepoli e si meravigliarono che stesse a discorrere con una donna. Nessuno tuttavia gli disse: "Che desideri?", o: "Perché parli con lei?". 2,_Le disse Gesù: "Sono io, che ti parlo". +yGli rispose la donna: "So che deve venire il Messia (cioè il Cristo): quando egli verrà, ci annunzierà ogni cosa". Y*+Dio è spirito, e quelli che lo adorano devono adorarlo in spirito e verità". )-Ma è giunto il momento, ed è questo, in cui i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità; perché il Padre cerca tali adoratori. x(iVoi adorate quel che non conoscete, noi adoriamo quello che conosciamo, perché la salvezza viene dai Giudei. '}Gesù le dice: "Credimi, donna, è giunto il momento in cui né su questo monte, né in Gerusalemme adorerete il Padre. ~&uI nostri padri hanno adorato Dio sopra questo monte e voi dite che è Gerusalemme il luogo in cui bisogna adorare". G%Gli replicò la donna: "Signore, vedo che tu sei un profeta. p$Yinfatti hai avuto cinque mariti e quello che hai ora non è tuo marito; in questo hai detto il vero". ^#5Rispose la donna: "Non ho marito". Le disse Gesù: "Hai detto bene "non ho marito"; B"Le disse: "Va' a chiamare tuo marito e poi ritorna qui". !"Signore, gli disse la donna, dammi di quest'acqua, perché non abbia più sete e non continui a venire qui ad attingere acqua". 1 [ma chi beve dell'acqua che io gli darò, non avrà mai più sete, anzi, l'acqua che io gli darò diventerà in lui sorgente di acqua che zampilla per la vita eterna". L Rispose Gesù: "Chiunque beve di quest'acqua avrà di nuovo sete;  Sei tu forse più grande del nostro padre Giacobbe, che ci diede questo pozzo e ne bevve lui con i suoi figli e il suo gregge?".  Gli disse la donna: "Signore, tu non hai un mezzo per attingere e il pozzo è profondo; da dove hai dunque quest'acqua viva? 1[ Gesù le rispose: "Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è colui che ti dice: "Dammi da bere!", tu stessa gliene avresti chiesto ed egli ti avrebbe dato acqua viva". <q Ma la Samaritana gli disse: "Come mai tu, che sei Giudeo, chiedi da bere a me, che sono una donna samaritana?". I Giudei infatti non mantengono buone relazioni con i Samaritani. SI suoi discepoli infatti erano andati in città a far provvista di cibi. dAArrivò intanto una donna di Samaria ad attingere acqua. Le disse Gesù: "Dammi da bere". {oqui c'era il pozzo di Giacobbe. Gesù dunque, stanco del viaggio, sedeva presso il pozzo. Era verso mezzogiorno.  Giunse pertanto ad una città della Samaria chiamata Sicàr, vicina al terreno che Giacobbe aveva dato a Giuseppe suo figlio: 1]Doveva perciò attraversare la Samaria. Dlasciò la Giudea e si diresse di nuovo verso la Galilea. V%- sebbene non fosse Gesù in persona che battezzava, ma i suoi discepoli -,  }Quando il Signore venne a sapere che i farisei avevan sentito dire: Gesù fa più discepoli e battezza più di Giovanni $Chi crede nel Figlio ha la vita eterna; chi non obbedisce al Figlio non vedrà la vita, ma l'ira di Dio incombe su di lui". A}#Il Padre ama il Figlio e gli ha dato in mano ogni cosa. fE"Infatti colui che Dio ha mandato proferisce le parole di Dio e dà lo Spirito senza misura. Q!chi però ne accetta la testimonianza, certifica che Dio è veritiero. _7 Egli attesta ciò che ha visto e udito, eppure nessuno accetta la sua testimonianza; / WColui che viene dall'alto è al di sopra di tutti; ma chi viene dalla terra, appartiene alla terra e parla della terra. Chi viene dal cielo è al di sopra di tutti. 3 aEgli deve crescere e io invece diminuire. + OChi possiede la sposa è lo sposo; ma l'amico dello sposo, che è presente e l'ascolta, esulta di gioia alla voce dello sposo. Ora questa mia gioia è compiuta. u cVoi stessi mi siete testimoni che ho detto: Non sono io il Cristo, ma io sono stato mandato innanzi a lui. a ;Giovanni rispose: "Nessuno può prendersi qualcosa se non gli è stato dato dal cielo. EAndarono perciò da Giovanni e gli dissero: "Rabbì, colui che era con te dall'altra parte del Giordano, e al quale hai reso testimonianza, ecco sta battezzando e tutti accorrono a lui". kONacque allora una discussione tra i discepoli di Giovanni e un Giudeo riguardo la purificazione. ?yGiovanni, infatti, non era stato ancora imprigionato. Anche Giovanni battezzava a Ennòn, vicino a Salìm, perché c'era là molta acqua; e la gente andava a farsi battezzare. Dopo queste cose, Gesù andò con i suoi discepoli nella regione della Giudea; e là si trattenne con loro, e battezzava. xiMa chi opera la verità viene alla luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio. r]Chiunque infatti fa il male, odia la luce e non viene alla luce perché non siano svelate le sue opere. -E il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno preferito le tenebre alla luce, perché le loro opere erano malvagie. 'Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell'unigenito Figlio di Dio. xiDio non ha mandato il Figlio nel mondo per giudicare il mondo, ma perché il mondo si salvi per mezzo di lui. ~Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna. >}wperché chiunque crede in lui abbia la vita eterna". n|UE come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell'uomo, h{I Eppure nessuno è mai salito al cielo, fuorché il Figlio dell'uomo che è disceso dal cielo. ozW Se vi ho parlato di cose della terra e non credete, come crederete se vi parlerò di cose del cielo? #y? In verità, in verità ti dico, noi parliamo di quel che sappiamo e testimoniamo quel che abbiamo veduto; ma voi non accogliete la nostra testimonianza. Ox Gli rispose Gesù: "Tu sei maestro in Israele e non sai queste cose? ;wq Replicò Nicodèmo: "Come può accadere questo?". v Il vento soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai di dove viene e dove va: così è di chiunque è nato dallo Spirito". Iu Non ti meravigliare se t'ho detto: dovete rinascere dall'alto. ]t3Quel che è nato dalla carne è carne e quel che è nato dallo Spirito è Spirito. s Gli rispose Gesù: "In verità, in verità ti dico, se uno non nasce da acqua e da Spirito, non può entrare nel regno di Dio. r+Gli disse Nicodèmo: "Come può un uomo nascere quando è vecchio? Può forse entrare una seconda volta nel grembo di sua madre e rinascere?". ~quGli rispose Gesù: "In verità, in verità ti dico, se uno non rinasce dall'alto, non può vedere il regno di Dio". 0pYEgli andò da Gesù, di notte, e gli disse: "Rabbì, sappiamo che sei un maestro venuto da Dio; nessuno infatti può fare i segni che tu fai, se Dio non è con lui". Mo C'era tra i farisei un uomo chiamato Nicodèmo, un capo dei Giudei. n}e non aveva bisogno che qualcuno gli desse testimonianza su un altro, egli infatti sapeva quello che c'è in ogni uomo. Im Gesù però non si confidava con loro, perché conosceva tutti lwMentre era a Gerusalemme per la Pasqua, durante la festa molti, vedendo i segni che faceva, credettero nel suo nome. !k;Quando poi fu risuscitato dai morti, i suoi discepoli si ricordarono che aveva detto questo, e credettero alla Scrittura e alla parola detta da Gesù. 3jaMa egli parlava del tempio del suo corpo. iGli dissero allora i Giudei: "Questo tempio è stato costruito in quarantasei anni e tu in tre giorni lo farai risorgere?". ^h5Rispose loro Gesù: "Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere". jgMAllora i Giudei presero la parola e gli dissero: "Quale segno ci mostri per fare queste cose?". Yf+I discepoli si ricordarono che sta scritto: Lo zelo per la tua casa mi divora. ~eue ai venditori di colombe disse: "Portate via queste cose e non fate della casa del Padre mio un luogo di mercato". ,dQFatta allora una sferza di cordicelle, scacciò tutti fuori del tempio con le pecore e i buoi; gettò a terra il denaro dei cambiavalute e ne rovesciò i banchi, hcITrovò nel tempio gente che vendeva buoi, pecore e colombe, e i cambiavalute seduti al banco. Rb Si avvicinava intanto la Pasqua dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme. a Dopo questo fatto, discese a Cafarnao insieme con sua madre, i fratelli e i suoi discepoli e si fermarono là solo pochi giorni. ` Così Gesù diede inizio ai suoi miracoli in Cana di Galilea, manifestò la sua gloria e i suoi discepoli credettero in lui. '_G e gli disse: "Tutti servono da principio il vino buono e, quando sono un po' brilli, quello meno buono; tu invece hai conservato fino ad ora il vino buono". 5^c E come ebbe assaggiato l'acqua diventata vino, il maestro di tavola, che non sapeva di dove venisse (ma lo sapevano i servi che avevano attinto l'acqua), chiamò lo sposo k]ODisse loro di nuovo: "Ora attingete e portatene al maestro di tavola". Ed essi gliene portarono. Z\-E Gesù disse loro: "Riempite d'acqua le giare"; e le riempirono fino all'orlo. r[]Vi erano là sei giare di pietra per la purificazione dei Giudei, contenenti ciascuna due o tre barili. =ZuLa madre dice ai servi: "Fate quello che vi dirà". ^Y5E Gesù rispose: "Che ho da fare con te, o donna? Non è ancora giunta la mia ora". gXGNel frattempo, venuto a mancare il vino, la madre di Gesù gli disse: "Non hanno più vino". BWFu invitato alle nozze anche Gesù con i suoi discepoli. \V 3Tre giorni dopo, ci fu uno sposalizio a Cana di Galilea e c'era la madre di Gesù. U 3Poi gli disse: "In verità, in verità vi dico: vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sul Figlio dell'uomo". |T s2Gli rispose Gesù: "Perché ti ho detto che ti avevo visto sotto il fico, credi? Vedrai cose maggiori di queste!". ^S 71Gli replicò Natanaèle: "Rabbì, tu sei il Figlio di Dio, tu sei il re d'Israele!". R #0Natanaèle gli domandò: "Come mi conosci?". Gli rispose Gesù: "Prima che Filippo ti chiamasse, io ti ho visto quando eri sotto il fico". Q /Gesù intanto, visto Natanaèle che gli veniva incontro, disse di lui: "Ecco davvero un Israelita in cui non c'è falsità". tP c.Natanaèle esclamò: "Da Nazaret può mai venire qualcosa di buono?". Filippo gli rispose: "Vieni e vedi". (O K-Filippo incontrò Natanaèle e gli disse: "Abbiamo trovato colui del quale hanno scritto Mosè nella Legge e i Profeti, Gesù, figlio di Giuseppe di Nazaret". 0\~~}}\||e{{FzzTzyy;xxxBwww3vvvPuufu ttsvs?rrDqq0pooo@nnhmm!llkkjjii hhbggfff.eedddgcccbbQa/```__J_^]]l\\'[[XZZZPYYIXX}X WVViVUKUTTNSRR9QQPPOKNNdMMLLL-KK&JJnJIICHHGGFF`FEEDDCC3BB1AA)@@@.??!>q>,==<<<;;a;"::d999x88e77w66655H4443s32s2)11y1 0s0//L...+--^-,,N+++V+ **L))R)(''F&&b&;%%x$$V##"""!!: $7E :?'njn7LRT g  j n"~/{`!0pnY Gesù sapendo che il Padre gli aveva dato tutto nelle mani e che era venuto da Dio e a Dio ritornava, ymk Mentre cenavano, quando già il diavolo aveva messo in cuore a Giuda Iscariota, figlio di Simone, di tradirlo, 7l i Prima della festa di Pasqua Gesù, sapendo che era giunta la sua ora di passare da questo mondo al Padre, dopo aver amato i suoi che erano nel mondo, li amò sino alla fine. kw 2E io so che il suo comandamento è vita eterna. Le cose dunque che io dico, le dico come il Padre le ha dette a me". j 1Perché io non ho parlato da me, ma il Padre che mi ha mandato, egli stesso mi ha ordinato che cosa devo dire e annunziare. i 0Chi mi respinge e non accoglie le mie parole, ha chi lo condanna: la parola che ho annunziato lo condannerà nell'ultimo giorno. h1 /Se qualcuno ascolta le mie parole e non le osserva, io non lo condanno; perché non sono venuto per condannare il mondo, ma per salvare il mondo. fgE .Io come luce sono venuto nel mondo, perché chiunque crede in me non rimanga nelle tenebre. 4fc -chi vede me, vede colui che mi ha mandato. meS ,Gesù allora gridò a gran voce: "Chi crede in me, non crede in me, ma in colui che mi ha mandato; Kd +amavano infatti la gloria degli uomini più della gloria di Dio. c7 *Tuttavia, anche tra i capi, molti credettero in lui, ma non lo riconoscevano apertamente a causa dei farisei, per non essere espulsi dalla sinagoga; Hb  )Questo disse Isaia quando vide la sua gloria e parlò di lui. &aE (Ha reso ciechi i loro occhi e ha indurito il loro cuore, perché non vedano con gli occhi e non comprendano con il cuore, e si convertano e io li guarisca! M` 'E non potevano credere, per il fatto che Isaia aveva detto ancora: _9 &perché si adempisse la parola detta dal profeta Isaia: Signore, chi ha creduto alla nostra parola? E il braccio del Signore a chi è stato rivelato? T^! %Sebbene avesse compiuto tanti segni davanti a loro, non credevano in lui; ] $Mentre avete la luce credete nella luce, per diventare figli della luce". Gesù disse queste cose, poi se ne andò e si nascose da loro. ?\w #Gesù allora disse loro: "Ancora per poco tempo la luce è con voi. Camminate mentre avete la luce, perché non vi sorprendano le tenebre; chi cammina nelle tenebre non sa dove va. K[ "Allora la folla gli rispose: "Noi abbiamo appreso dalla Legge che il Cristo rimane in eterno; come dunque tu dici che il Figlio dell'uomo deve essere elevato? Chi è questo Figlio dell'uomo?". AZ} !Questo diceva per indicare di qual morte doveva morire. DY Io, quando sarò elevato da terra, attirerò tutti a me". cX? Ora è il giudizio di questo mondo; ora il principe di questo mondo sarà gettato fuori. HW  Rispose Gesù: "Questa voce non è venuta per me, ma per voi. }Vs La folla che era presente e aveva udito diceva che era stato un tuono. Altri dicevano: "Un angelo gli ha parlato". {Uo Padre, glorifica il tuo nome". Venne allora una voce dal cielo: "L'ho glorificato e di nuovo lo glorificherò!". {To Ora l'anima mia è turbata; e che devo dire? Padre, salvami da quest'ora? Ma per questo sono giunto a quest'ora! Sy Se uno mi vuol servire mi segua, e dove sono io, là sarà anche il mio servo. Se uno mi serve, il Padre lo onorerà. qR[ Chi ama la sua vita la perde e chi odia la sua vita in questo mondo la conserverà per la vita eterna. Q In verità, in verità vi dico: se il chicco di grano caduto in terra non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto. SP Gesù rispose: "È giunta l'ora che sia glorificato il Figlio dell'uomo. \O1 Filippo andò a dirlo ad Andrea, e poi Andrea e Filippo andarono a dirlo a Gesù. Nw Questi si avvicinarono a Filippo, che era di Betsàida di Galilea, e gli chiesero: "Signore, vogliamo vedere Gesù". aM; Tra quelli che erano saliti per il culto durante la festa, c'erano anche alcuni Greci. |Lq I farisei allora dissero tra di loro: "Vedete che non concludete nulla? Ecco che il mondo gli è andato dietro!". kKO Anche per questo la folla gli andò incontro, perché aveva udito che aveva compiuto quel segno. J Intanto la gente che era stata con lui quando chiamò Lazzaro fuori dal sepolcro e lo risuscitò dai morti, gli rendeva testimonianza. 2I] Sul momento i suoi discepoli non compresero queste cose; ma quando Gesù fu glorificato, si ricordarono che questo era stato scritto di lui e questo gli avevano fatto. ^H5 Non temere, figlia di Sion! Ecco, il tuo re viene, seduto sopra un puledro d'asina. IG  Gesù, trovato un asinello, vi montò sopra, come sta scritto: F prese dei rami di palme e uscì incontro a lui gridando: Osanna! Benedetto colui che viene nel nome del Signore, il re d'Israele! oEW Il giorno seguente, la gran folla che era venuta per la festa, udito che Gesù veniva a Gerusalemme, SD perché molti Giudei se ne andavano a causa di lui e credevano in Gesù. KC I sommi sacerdoti allora deliberarono di uccidere anche Lazzaro, 3B_ Intanto la gran folla di Giudei venne a sapere che Gesù si trovava là, e accorse non solo per Gesù, ma anche per vedere Lazzaro che egli aveva risuscitato dai morti. MA I poveri infatti li avete sempre con voi, ma non sempre avete me". e@C Gesù allora disse: "Lasciala fare, perché lo conservi per il giorno della mia sepoltura. ?1 Questo egli disse non perché gl'importasse dei poveri, ma perché era ladro e, siccome teneva la cassa, prendeva quello che vi mettevano dentro. i>K "Perché quest'olio profumato non si è venduto per trecento denari per poi darli ai poveri?". Z=- Allora Giuda Iscariota, uno dei suoi discepoli, che doveva poi tradirlo, disse: L< Maria allora, presa una libbra di olio profumato di vero nardo, assai prezioso, cosparse i piedi di Gesù e li asciugò con i suoi capelli, e tutta la casa si riempì del profumo dell'unguento. U;# E qui gli fecero una cena: Marta serviva e Lazzaro era uno dei commensali. : y Sei giorni prima della Pasqua, Gesù andò a Betània, dove si trovava Lazzaro, che egli aveva risuscitato dai morti. 9/ 9Intanto i sommi sacerdoti e i farisei avevano dato ordine che chiunque sapesse dove si trovava lo denunziasse, perché essi potessero prenderlo. x8i 8Essi cercavano Gesù e stando nel tempio dicevano tra di loro: "Che ve ne pare? Non verrà egli alla festa?". {7o 7Era vicina la Pasqua dei Giudei e molti dalla regione andarono a Gerusalemme prima della Pasqua per purificarsi. L6 6Gesù pertanto non si faceva più vedere in pubblico tra i Giudei; egli si ritirò di là nella regione vicina al deserto, in una città chiamata Efraim, dove si trattenne con i suoi discepoli. 65g 5Da quel giorno dunque decisero di ucciderlo. i4K 4e non per la nazione soltanto, ma anche per riunire insieme i figli di Dio che erano dispersi. 3y 3Questo però non lo disse da se stesso, ma essendo sommo sacerdote profetizzò che Gesù doveva morire per la nazione s2_ 2e non considerate come sia meglio che muoia un solo uomo per il popolo e non perisca la nazione intera". r1] 1Ma uno di loro, di nome Caifa, che era sommo sacerdote in quell'anno, disse loro: "Voi non capite nulla 0 0Se lo lasciamo fare così, tutti crederanno in lui e verranno i Romani e distruggeranno il nostro luogo santo e la nostra nazione". /w /Allora i sommi sacerdoti e i farisei riunirono il sinedrio e dicevano: "Che facciamo? Quest'uomo compie molti segni. W.' .Ma alcuni andarono dai farisei e riferirono loro quel che Gesù aveva fatto. u-c -Molti dei Giudei che erano venuti da Maria, alla vista di quel che egli aveva compiuto, credettero in lui. ,- ,Il morto uscì, con i piedi e le mani avvolti in bende, e il volto coperto da un sudario. Gesù disse loro: "Scioglietelo e lasciatelo andare". H+  +E, detto questo, gridò a gran voce: "Lazzaro, vieni fuori!". * *Io sapevo che sempre mi dai ascolto, ma l'ho detto per la gente che mi sta attorno, perché credano che tu mi hai mandato". u)c )Tolsero dunque la pietra. Gesù allora alzò gli occhi e disse: "Padre, ti ringrazio che mi hai ascoltato. U(# (Le disse Gesù: "Non ti ho detto che, se credi, vedrai la gloria di Dio?". '- 'Disse Gesù: "Togliete la pietra!". Gli rispose Marta, la sorella del morto: "Signore, già manda cattivo odore, poiché è di quattro giorni". &w &Intanto Gesù, ancora profondamente commosso, si recò al sepolcro; era una grotta e contro vi era posta una pietra. %{ %Ma alcuni di loro dissero: "Costui che ha aperto gli occhi al cieco non poteva anche far sì che questi non morisse?". 9$m $Dissero allora i Giudei: "Vedi come lo amava!". ##A #Gesù scoppiò in pianto. J"  ""Dove l'avete posto?". Gli dissero: "Signore, vieni a vedere!". ! !Gesù allora quando la vide piangere e piangere anche i Giudei che erano venuti con lei, si commosse profondamente, si turbò e disse: " = Maria, dunque, quando giunse dov'era Gesù, vistolo si gettò ai suoi piedi dicendo: "Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto!". ,Q Allora i Giudei che erano in casa con lei a consolarla, quando videro Maria alzarsi in fretta e uscire, la seguirono pensando: "Va al sepolcro per piangere là". lQ Gesù non era entrato nel villaggio, ma si trovava ancora là dove Marta gli era andata incontro. @{ Quella, udito ciò, si alzò in fretta e andò da lui. ~u Dopo queste parole se ne andò a chiamare di nascosto Maria, sua sorella, dicendo: "Il Maestro è qui e ti chiama". ta Gli rispose: "Sì, o Signore, io credo che tu sei il Cristo, il Figlio di Dio che deve venire nel mondo". P chiunque vive e crede in me, non morrà in eterno. Credi tu questo?". gG Gesù le disse: "Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà; G Gli rispose Marta: "So che risusciterà nell'ultimo giorno". 6g Gesù le disse: "Tuo fratello risusciterà". V% Ma anche ora so che qualunque cosa chiederai a Dio, egli te la concederà". `9 Marta disse a Gesù: "Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto! lQ Marta dunque, come seppe che veniva Gesù, gli andò incontro; Maria invece stava seduta in casa. \1 e molti Giudei erano venuti da Marta e Maria per consolarle per il loro fratello. <s Betània distava da Gerusalemme meno di due miglia [/ Venne dunque Gesù e trovò Lazzaro che era già da quattro giorni nel sepolcro. jM Allora Tommaso, chiamato Dìdimo, disse ai condiscepoli: "Andiamo anche noi a morire con lui!". mS e io sono contento per voi di non essere stato là, perché voi crediate. Orsù, andiamo da lui!". @{ Allora Gesù disse loro apertamente: "Lazzaro è morto h I Gesù parlava della morte di lui, essi invece pensarono che si riferisse al riposo del sonno. U # Gli dissero allora i discepoli: "Signore, se s'è addormentato, guarirà". s _ Così parlò e poi soggiunse loro: "Il nostro amico Lazzaro s'è addormentato; ma io vado a svegliarlo". S  ma se invece uno cammina di notte, inciampa, perché gli manca la luce".   Gesù rispose: "Non sono forse dodici le ore del giorno? Se uno cammina di giorno, non inciampa, perché vede la luce di questo mondo; lQ I discepoli gli dissero: "Rabbì, poco fa i Giudei cercavano di lapidarti e tu ci vai di nuovo?". A} Poi, disse ai discepoli: "Andiamo di nuovo in Giudea!". gG Quand'ebbe dunque sentito che era malato, si trattenne due giorni nel luogo dove si trovava. F Gesù voleva molto bene a Marta, a sua sorella e a Lazzaro. 5 All'udire questo, Gesù disse: "Questa malattia non è per la morte, ma per la gloria di Dio, perché per essa il Figlio di Dio venga glorificato". Y+ Le sorelle mandarono dunque a dirgli: "Signore, ecco, il tuo amico è malato". 5 Maria era quella che aveva cosparso di olio profumato il Signore e gli aveva asciugato i piedi con i suoi capelli; suo fratello Lazzaro era malato. g I Era allora malato un certo Lazzaro di Betània, il villaggio di Maria e di Marta sua sorella. 2_ *E in quel luogo molti credettero in lui.  )Molti andarono da lui e dicevano: "Giovanni non ha fatto nessun segno, ma tutto quello che Giovanni ha detto di costui era vero". m~S (Ritornò quindi al di là del Giordano, nel luogo dove prima Giovanni battezzava, e qui si fermò. S} 'Cercavano allora di prenderlo di nuovo, ma egli sfuggì dalle loro mani. |3 &ma se le compio, anche se non volete credere a me, credete almeno alle opere, perché sappiate e conosciate che il Padre è in me e io nel Padre". >{w %Se non compio le opere del Padre mio, non credetemi; zw $a colui che il Padre ha consacrato e mandato nel mondo, voi dite: Tu bestemmi, perché ho detto: Sono Figlio di Dio? yy #Ora, se essa ha chiamato dèi coloro ai quali fu rivolta la parola di Dio (e la Scrittura non può essere annullata), exC "Rispose loro Gesù: "Non è forse scritto nella vostra Legge: Io ho detto: voi siete dèi? w !Gli risposero i Giudei: "Non ti lapidiamo per un'opera buona, ma per la bestemmia e perché tu, che sei uomo, ti fai Dio". v Gesù rispose loro: "Vi ho fatto vedere molte opere buone da parte del Padre mio; per quale di esse mi volete lapidare?". Au} I Giudei portarono di nuovo delle pietre per lapidarlo. -tU Io e il Padre siamo una cosa sola". rs] Il Padre mio che me le ha date è più grande di tutti e nessuno può rapirle dalla mano del Padre mio. drA Io do loro la vita eterna e non andranno mai perdute e nessuno le rapirà dalla mia mano. Rq Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono. ;pq ma voi non credete, perché non siete mie pecore. o  Gesù rispose loro: "Ve l'ho detto e non credete; le opere che io compio nel nome del Padre mio, queste mi danno testimonianza; n3 Allora i Giudei gli si fecero attorno e gli dicevano: "Fino a quando terrai l'animo nostro sospeso? Se tu sei il Cristo, dillo a noi apertamente". Fm Gesù passeggiava nel tempio, sotto il portico di Salomone. \l1 Ricorreva in quei giorni a Gerusalemme la festa della Dedicazione. Era d'inverno. k{ Altri invece dicevano: "Queste parole non sono di un indemoniato; può forse un demonio aprire gli occhi dei ciechi?". fjE Molti di essi dicevano: "Ha un demonio ed è fuori di sé; perché lo state ad ascoltare?". Ai} Sorse di nuovo dissenso tra i Giudei per queste parole. +hO Nessuno me la toglie, ma la offro da me stesso, poiché ho il potere di offrirla e il potere di riprenderla di nuovo. Questo comando ho ricevuto dal Padre mio". bg= Per questo il Padre mi ama: perché io offro la mia vita, per poi riprenderla di nuovo. "f= E ho altre pecore che non sono di quest'ovile; anche queste io devo condurre; ascolteranno la mia voce e diventeranno un solo gregge e un solo pastore. Ye+ come il Padre conosce me e io conosco il Padre; e offro la vita per le pecore. Wd' Io sono il buon pastore, conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me, ?cy egli è un mercenario e non gli importa delle pecore. /bW Il mercenario invece, che non è pastore e al quale le pecore non appartengono, vede venire il lupo, abbandona le pecore e fugge e il lupo le rapisce e le disperde; Pa Io sono il buon pastore. Il buon pastore offre la vita per le pecore. `  Il ladro non viene se non per rubare, uccidere e distruggere; io sono venuto perché abbiano la vita e l'abbiano in abbondanza. o_W Io sono la porta: se uno entra attraverso di me, sarà salvo; entrerà e uscirà e troverà pascolo. p^Y Tutti coloro che sono venuti prima di me, sono ladri e briganti; ma le pecore non li hanno ascoltati. l]Q Allora Gesù disse loro di nuovo: "In verità, in verità vi dico: io sono la porta delle pecore. p\Y Questa similitudine disse loro Gesù; ma essi non capirono che cosa significava ciò che diceva loro. y[k Un estraneo invece non lo seguiranno, ma fuggiranno via da lui, perché non conoscono la voce degli estranei". Z  E quando ha condotto fuori tutte le sue pecore, cammina innanzi a loro, e le pecore lo seguono, perché conoscono la sua voce. }Ys Il guardiano gli apre e le pecore ascoltano la sua voce: egli chiama le sue pecore una per una e le conduce fuori. EX Chi invece entra per la porta, è il pastore delle pecore. W + "In verità, in verità vi dico: chi non entra nel recinto delle pecore per la porta, ma vi sale da un'altra parte, è un ladro e un brigante. V )Gesù rispose loro: "Se foste ciechi, non avreste alcun peccato; ma siccome dite: Noi vediamo, il vostro peccato rimane". uUc (Alcuni dei farisei che erano con lui udirono queste parole e gli dissero: "Siamo forse ciechi anche noi?". T+ 'Gesù allora disse: "Io sono venuto in questo mondo per giudicare, perché coloro che non vedono vedano e quelli che vedono diventino ciechi". JS  &Ed egli disse: "Io credo, Signore!". E gli si prostrò innanzi. TR! %Gli disse Gesù: "Tu l'hai visto: colui che parla con te è proprio lui". GQ $Egli rispose: "E chi è, Signore, perché io creda in lui?". pPY #Gesù seppe che l'avevano cacciato fuori, e incontratolo gli disse: "Tu credi nel Figlio dell'uomo?". hOI "Gli replicarono: "Sei nato tutto nei peccati e vuoi insegnare a noi?". E lo cacciarono fuori. EN !Se costui non fosse da Dio, non avrebbe potuto far nulla". kMO Da che mondo è mondo, non s'è mai sentito dire che uno abbia aperto gli occhi a un cieco nato. L{ Ora, noi sappiamo che Dio non ascolta i peccatori, ma se uno è timorato di Dio e fa la sua volontà, egli lo ascolta. }Ks Rispose loro quell'uomo: "Proprio questo è strano, che voi non sapete di dove sia, eppure mi ha aperto gli occhi. `J9 Noi sappiamo infatti che a Mosè ha parlato Dio; ma costui non sappiamo di dove sia". dIA Allora lo insultarono e gli dissero: "Tu sei suo discepolo, noi siamo discepoli di Mosè! H+ Rispose loro: "Ve l'ho già detto e non mi avete ascoltato; perché volete udirlo di nuovo? Volete forse diventare anche voi suoi discepoli?". ]G3 Allora gli dissero di nuovo: "Che cosa ti ha fatto? Come ti ha aperto gli occhi?". hFI Quegli rispose: "Se sia un peccatore, non lo so; una cosa so: prima ero cieco e ora ci vedo". E Allora chiamarono di nuovo l'uomo che era stato cieco e gli dissero: "Da' gloria a Dio! Noi sappiamo che quest'uomo è un peccatore". ND Per questo i suoi genitori dissero: "Ha l'età, chiedetelo a lui!". GC Questo dissero i suoi genitori, perché avevano paura dei Giudei; infatti i Giudei avevano già stabilito che, se uno lo avesse riconosciuto come il Cristo, venisse espulso dalla sinagoga. B! come poi ora ci veda, non lo sappiamo, né sappiamo chi gli ha aperto gli occhi; chiedetelo a lui, ha l'età, parlerà lui di se stesso". ^A5 I genitori risposero: "Sappiamo che questo è il nostro figlio e che è nato cieco; r@] E li interrogarono: "È questo il vostro figlio, che voi dite esser nato cieco? Come mai ora ci vede?". ,?Q Ma i Giudei non vollero credere di lui che era stato cieco e aveva acquistato la vista, finché non chiamarono i genitori di colui che aveva ricuperato la vista. > Allora dissero di nuovo al cieco: "Tu, che dici di lui, dal momento che ti ha aperto gli occhi?". Egli rispose: "È un profeta!". K= Allora alcuni dei farisei dicevano: "Quest'uomo non viene da Dio, perché non osserva il sabato". Altri dicevano: "Come può un peccatore compiere tali prodigi?". E c'era dissenso tra di loro. /<W Anche i farisei dunque gli chiesero di nuovo come avesse acquistato la vista. Ed egli disse loro: "Mi ha posto del fango sopra gli occhi, mi sono lavato e ci vedo". h;I era infatti sabato il giorno in cui Gesù aveva fatto del fango e gli aveva aperto gli occhi. E: Intanto condussero dai farisei quello che era stato cieco: D9 Gli dissero: "Dov'è questo tale?". Rispose: "Non lo so". K8 Egli rispose: "Quell'uomo che si chiama Gesù ha fatto del fango, mi ha spalmato gli occhi e mi ha detto: Va' a Sìloe e lavati! Io sono andato e, dopo essermi lavato, ho acquistato la vista". J7  Allora gli chiesero: "Come dunque ti furono aperti gli occhi?". j6M Alcuni dicevano: "È lui"; altri dicevano: "No, ma gli assomiglia". Ed egli diceva: "Sono io!". #5? Allora i vicini e quelli che lo avevano visto prima, poiché era un mendicante, dicevano: "Non è egli quello che stava seduto a chiedere l'elemosina?". 4 e gli disse: "Va' a lavarti nella piscina di Sìloe (che significa Inviato)". Quegli andò, si lavò e tornò che ci vedeva. n3U Detto questo sputò per terra, fece del fango con la saliva, spalmò il fango sugli occhi del cieco :2o Finché sono nel mondo, sono la luce del mondo". 1  Dobbiamo compiere le opere di colui che mi ha mandato finché è giorno; poi viene la notte, quando nessuno può più operare. 0y Rispose Gesù: "Né lui ha peccato né i suoi genitori, ma è così perché si manifestassero in lui le opere di Dio. ~/u e i suoi discepoli lo interrogarono: "Rabbì, chi ha peccato, lui o i suoi genitori, perché egli nascesse cieco?". 2. a Passando vide un uomo cieco dalla nascita i-K;Allora raccolsero pietre per scagliarle contro di lui; ma Gesù si nascose e uscì dal tempio. a,;:Rispose loro Gesù: "In verità, in verità vi dico: prima che Abramo fosse, Io Sono". [+/9Gli dissero allora i Giudei: "Non hai ancora cinquant'anni e hai visto Abramo?". l*Q8Abramo, vostro padre, esultò nella speranza di vedere il mio giorno; lo vide e se ne rallegrò". )-7e non lo conoscete. Io invece lo conosco. E se dicessi che non lo conosco, sarei come voi, un mentitore; ma lo conosco e osservo la sua parola. !(;6Rispose Gesù: "Se io glorificassi me stesso, la mia gloria non sarebbe nulla; chi mi glorifica è il Padre mio, del quale voi dite: "È nostro Dio!", z'm5Sei tu più grande del nostro padre Abramo, che è morto? Anche i profeti sono morti; chi pretendi di essere?". -&S4Gli dissero i Giudei: "Ora sappiamo che hai un demonio. Abramo è morto, come anche i profeti, e tu dici: "Chi osserva la mia parola non conoscerà mai la morte". b%=3In verità, in verità vi dico: se uno osserva la mia parola, non vedrà mai la morte". D$2Io non cerco la mia gloria; vi è chi la cerca e giudica. [#/1Rispose Gesù: "Io non ho un demonio, ma onoro il Padre mio e voi mi disonorate. i"K0Gli risposero i Giudei: "Non diciamo con ragione noi che sei un Samaritano e hai un demonio?". n!U/Chi è da Dio ascolta le parole di Dio: per questo voi non le ascoltate, perché non siete da Dio". ^ 5.Chi di voi può convincermi di peccato? Se dico la verità, perché non mi credete? A}-A me, invece, voi non credete, perché dico la verità. 3,voi che avete per padre il diavolo, e volete compiere i desideri del padre vostro. Egli è stato omicida fin da principio e non ha perseverato nella verità, perché non vi è verità in lui. Quando dice il falso, parla del suo, perché è menzognero e padre della menzogna. fE+Perché non comprendete il mio linguaggio? Perché non potete dare ascolto alle mie parole, #?*Disse loro Gesù: "Se Dio fosse vostro Padre, certo mi amereste, perché da Dio sono uscito e vengo; non sono venuto da me stesso, ma lui mi ha mandato. )Voi fate le opere del padre vostro". Gli risposero: "Noi non siamo nati da prostituzione, noi abbiamo un solo Padre, Dio!". uc(Ora invece cercate di uccidere me, che vi ho detto la verità udita da Dio; questo, Abramo non l'ha fatto. yk'Gli risposero: "Il nostro padre è Abramo". Rispose Gesù: "Se siete figli di Abramo, fate le opere di Abramo! |q&Io dico quello che ho visto presso il Padre; anche voi dunque fate quello che avete ascoltato dal padre vostro!". |q%So che siete discendenza di Abramo. Ma intanto cercate di uccidermi perché la mia parola non trova posto in voi. F$se dunque il Figlio vi farà liberi, sarete liberi davvero. X)#Ora lo schiavo non resta per sempre nella casa, ma il figlio vi resta sempre; oW"Gesù rispose: "In verità, in verità vi dico: chiunque commette il peccato è schiavo del peccato. !Gli risposero: "Noi siamo discendenza di Abramo e non siamo mai stati schiavi di nessuno. Come puoi tu dire: Diventerete liberi?". ?y conoscerete la verità e la verità vi farà liberi". Gesù allora disse a quei Giudei che avevano creduto in lui: "Se rimanete fedeli alla mia parola, sarete davvero miei discepoli; 7iA queste sue parole, molti credettero in lui. wColui che mi ha mandato è con me e non mi ha lasciato solo, perché io faccio sempre le cose che gli sono gradite". :mDisse allora Gesù: "Quando avrete innalzato il Figlio dell'uomo, allora saprete che Io Sono e non faccio nulla da me stesso, ma come mi ha insegnato il Padre, così io parlo. 7 iNon capirono che egli parlava loro del Padre.  7Avrei molte cose da dire e da giudicare sul vostro conto; ma colui che mi ha mandato è veritiero, ed io dico al mondo le cose che ho udito da lui". Z -Gli dissero allora: "Tu chi sei?". Gesù disse loro: "Proprio ciò che vi dico. y kVi ho detto che morirete nei vostri peccati; se infatti non credete che Io Sono, morirete nei vostri peccati". | qE diceva loro: "Voi siete di quaggiù, io sono di lassù; voi siete di questo mondo, io non sono di questo mondo. veDicevano allora i Giudei: "Forse si ucciderà, dal momento che dice: Dove vado io, voi non potete venire?".  Di nuovo Gesù disse loro: "Io vado e voi mi cercherete, ma morirete nel vostro peccato. Dove vado io, voi non potete venire". 7Queste parole Gesù le pronunziò nel luogo del tesoro mentre insegnava nel tempio. E nessuno lo arrestò, perché non era ancora giunta la sua ora. 5Gli dissero allora: "Dov'è tuo padre?". Rispose Gesù: "Voi non conoscete né me né il Padre; se conosceste me, conoscereste anche il Padre mio". zmorbene, sono io che do testimonianza di me stesso, ma anche il Padre, che mi ha mandato, mi dà testimonianza". V%Nella vostra Legge sta scritto che la testimonianza di due persone è vera: r]E anche se giudico, il mio giudizio è vero, perché non sono solo, ma io e il Padre che mi ha mandato. A}Voi giudicate secondo la carne; io non giudico nessuno. =sGesù rispose: "Anche se io rendo testimonianza di me stesso, la mia testimonianza è vera, perché so da dove vengo e dove vado. Voi invece non sapete da dove vengo o dove vado. oW Gli dissero allora i farisei: "Tu dai testimonianza di te stesso; la tua testimonianza non è vera". ~ Di nuovo Gesù parlò loro: "Io sono la luce del mondo; chi segue me, non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita". }w Ed essa rispose: "Nessuno, Signore". E Gesù le disse: "Neanch'io ti condanno; va' e d'ora in poi non peccare più". Y|+ Alzatosi allora Gesù le disse: "Donna, dove sono? Nessuno ti ha condannata?". {+ Ma quelli, udito ciò, se ne andarono uno per uno, cominciando dai più anziani fino agli ultimi. Rimase solo Gesù con la donna là in mezzo. 3zaE chinatosi di nuovo, scriveva per terra. y)E siccome insistevano nell'interrogarlo, alzò il capo e disse loro: "Chi di voi è senza peccato, scagli per primo la pietra contro di lei". xQuesto dicevano per metterlo alla prova e per avere di che accusarlo. Ma Gesù, chinatosi, si mise a scrivere col dito per terra. cw?Ora Mosè, nella Legge, ci ha comandato di lapidare donne come questa. Tu che ne dici?". Wv'gli dicono: "Maestro, questa donna è stata sorpresa in flagrante adulterio. luQAllora gli scribi e i farisei gli conducono una donna sorpresa in adulterio e, postala nel mezzo, vteMa all'alba si recò di nuovo nel tempio e tutto il popolo andava da lui ed egli, sedutosi, li ammaestrava. ;s sGesù si avviò allora verso il monte degli Ulivi. *rO5E tornarono ciascuno a casa sua. rq]4Gli risposero: "Sei forse anche tu della Galilea? Studia e vedrai che non sorge profeta dalla Galilea". fpE3"La nostra Legge giudica forse un uomo prima di averlo ascoltato e di sapere ciò che fa?". Xo)2Disse allora Nicodèmo, uno di loro, che era venuto precedentemente da Gesù: En1Ma questa gente, che non conosce la Legge, è maledetta!". Em0Forse gli ha creduto qualcuno fra i capi, o fra i farisei? Wl'/Ma i farisei replicarono loro: "Forse vi siete lasciati ingannare anche voi? Qk.Risposero le guardie: "Mai un uomo ha parlato come parla quest'uomo!". j{-Le guardie tornarono quindi dai sommi sacerdoti e dai farisei e questi dissero loro: "Perché non lo avete condotto?". Si,Alcuni di loro volevano arrestarlo, ma nessuno gli mise le mani addosso. 8hk+E nacque dissenso tra la gente riguardo a lui. {go*Non dice forse la Scrittura che il Cristo verrà dalla stirpe di Davide e da Betlemme, il villaggio di Davide?". ofW)Altri dicevano: "Questi è il Cristo!". Altri invece dicevano: "Il Cristo viene forse dalla Galilea? be=(All'udire queste parole, alcuni fra la gente dicevano: "Questi è davvero il profeta!". 4da'Questo egli disse riferendosi allo Spirito che avrebbero ricevuto i credenti in lui: infatti non c'era ancora lo Spirito, perché Gesù non era stato ancora glorificato. cc?&chi crede in me. Come dice la Scrittura: fiumi di acqua viva sgorgheranno dal suo seno". b%Nell'ultimo giorno, il grande giorno della festa, Gesù levatosi in piedi esclamò ad alta voce: "Chi ha sete venga a me e beva, yak$Che discorso è questo che ha fatto: Mi cercherete e non mi troverete e dove sono io voi non potrete venire?". 8`i#Dissero dunque tra loro i Giudei: "Dove mai sta per andare costui, che noi non potremo trovarlo? Andrà forse da quelli che sono dispersi fra i Greci e ammaestrerà i Greci? Z_-"Voi mi cercherete, e non mi troverete; e dove sono io, voi non potrete venire". d^A!Gesù disse: "Per poco tempo ancora rimango con voi, poi vado da colui che mi ha mandato. ]7 I farisei intanto udirono che la gente sussurrava queste cose di lui e perciò i sommi sacerdoti e i farisei mandarono delle guardie per arrestarlo. ~~C}}]||o{{{zz,yy,xx,wwKvvv'uuttsssrrquq pxpowonnmmwmllQkkjiiiLihgggJffRee>dd~ccIbbKaaBa`z`2__^^]]M\\X[[[VZYYY;XWWMVVUUxTT}T2SScRRXQQAPPPCOONNiMMLLkKK J==S<bw I discepoli intanto se ne tornarono di nuovo a casa. iaK Non avevano infatti ancora compreso la Scrittura, che egli cioè doveva risuscitare dai morti. j`MAllora entrò anche l'altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette. v_ee il sudario, che gli era stato posto sul capo, non per terra con le bende, ma piegato in un luogo a parte. m^SGiunse intanto anche Simon Pietro che lo seguiva ed entrò nel sepolcro e vide le bende per terra, <]sChinatosi, vide le bende per terra, ma non entrò. z\mCorrevano insieme tutti e due, ma l'altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro. \[1Uscì allora Simon Pietro insieme all'altro discepolo, e si recarono al sepolcro. =ZsCorse allora e andò da Simon Pietro e dall'altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: "Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l'hanno posto!". *Y ONel giorno dopo il sabato, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di buon mattino, quand'era ancora buio, e vide che la pietra era stata ribaltata dal sepolcro. lXQ*Là dunque deposero Gesù, a motivo della Parasceve dei Giudei, poiché quel sepolcro era vicino. W#)Ora, nel luogo dove era stato crocifisso, vi era un giardino e nel giardino un sepolcro nuovo, nel quale nessuno era stato ancora deposto. V(Essi presero allora il corpo di Gesù, e lo avvolsero in bende insieme con oli aromatici, com'è usanza seppellire per i Giudei. U)'Vi andò anche Nicodèmo, quello che in precedenza era andato da lui di notte, e portò una mistura di mirra e di aloe di circa cento libbre. eTC&Dopo questi fatti, Giuseppe d'Arimatèa, che era discepolo di Gesù, ma di nascosto per timore dei Giudei, chiese a Pilato di prendere il corpo di Gesù. Pilato lo concesse. Allora egli andò e prese il corpo di Gesù. jSM%E un altro passo della Scrittura dice ancora: Volgeranno lo sguardo a colui che hanno trafitto. gRG$Questo infatti avvenne perché si adempisse la Scrittura: Non gli sarà spezzato alcun osso. Q#Chi ha visto ne dà testimonianza e la sua testimonianza è vera e egli sa che dice il vero, perché anche voi crediate. cP?"ma uno dei soldati gli colpì il costato con la lancia e subito ne uscì sangue e acqua. [O/!Venuti però da Gesù e vedendo che era già morto, non gli spezzarono le gambe, |Nq Vennero dunque i soldati e spezzarono le gambe al primo e poi all'altro che era stato crocifisso insieme con lui. hMIEra il giorno della Parasceve e i Giudei, perché i corpi non rimanessero in croce durante il sabato (era infatti un giorno solenne quel sabato), chiesero a Pilato che fossero loro spezzate le gambe e fossero portati via. gLGE dopo aver ricevuto l'aceto, Gesù disse: "Tutto è compiuto!". E, chinato il capo, spirò. KVi era lì un vaso pieno d'aceto; posero perciò una spugna imbevuta di aceto in cima a una canna e gliela accostarono alla bocca. {JoDopo questo, Gesù, sapendo che ogni cosa era stata ormai compiuta, disse per adempiere la Scrittura: "Ho sete". pIYPoi disse al discepolo: "Ecco la tua madre!". E da quel momento il discepolo la prese nella sua casa. H Gesù allora, vedendo la madre e lì accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: "Donna, ecco il tuo figlio!". uGcStavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria di Clèofa e Maria di Màgdala. eFCPerciò dissero tra loro: Non stracciamola, ma tiriamo a sorte a chi tocca. Così si adempiva la Scrittura: Si son divise tra loro le mie vesti e sulla mia tunica han gettato la sorte. E i soldati fecero proprio così. _E7I soldati poi, quando ebbero crocifisso Gesù, presero le sue vesti e ne fecero quattro parti, una per ciascun soldato, e la tunica. Ora quella tunica era senza cuciture, tessuta tutta d'un pezzo da cima a fondo. sAllora lo consegnò loro perché fosse crocifisso. ;=oMa quelli gridarono: "Via, via, crocifiggilo!". Disse loro Pilato: "Metterò in croce il vostro re?". Risposero i sommi sacerdoti: "Non abbiamo altro re all'infuori di Cesare". j<MEra la Parasceve della Pasqua, verso mezzogiorno. Pilato disse ai Giudei: "Ecco il vostro re!". ; Udite queste parole, Pilato fece condurre fuori Gesù e sedette nel tribunale, nel luogo chiamato Litòstroto, in ebraico Gabbatà. -:S Da quel momento Pilato cercava di liberarlo; ma i Giudei gridarono: "Se liberi costui, non sei amico di Cesare! Chiunque infatti si fa re si mette contro Cesare". 19[ Rispose Gesù: "Tu non avresti nessun potere su di me, se non ti fosse stato dato dall'alto. Per questo chi mi ha consegnato nelle tue mani ha una colpa più grande". 8 Gli disse allora Pilato: "Non mi parli? Non sai che ho il potere di metterti in libertà e il potere di metterti in croce?". k7O ed entrato di nuovo nel pretorio disse a Gesù: "Di dove sei?". Ma Gesù non gli diede risposta. ?6yAll'udire queste parole, Pilato ebbe ancor più paura 5{Gli risposero i Giudei: "Noi abbiamo una legge e secondo questa legge deve morire, perché si è fatto Figlio di Dio". 74gAl vederlo i sommi sacerdoti e le guardie gridarono: "Crocifiggilo, crocifiggilo!". Disse loro Pilato: "Prendetelo voi e crocifiggetelo; io non trovo in lui nessuna colpa". y3kAllora Gesù uscì, portando la corona di spine e il mantello di porpora. E Pilato disse loro: "Ecco l'uomo!". 2Pilato intanto uscì di nuovo e disse loro: "Ecco, io ve lo conduco fuori, perché sappiate che non trovo in lui nessuna colpa". 91m"Salve, re dei Giudei!". E gli davano schiaffi. (0IE i soldati, intrecciata una corona di spine, gliela posero sul capo e gli misero addosso un mantello di porpora; quindi gli venivano davanti e gli dicevano: @/ }Allora Pilato fece prendere Gesù e lo fece flagellare. ^.5(Allora essi gridarono di nuovo: "Non costui, ma Barabba!". Barabba era un brigante. x-i'Vi è tra voi l'usanza che io vi liberi uno per la Pasqua: volete dunque che io vi liberi il re dei Giudei?". ,!&Gli dice Pilato: "Che cos'è la verità?". E detto questo uscì di nuovo verso i Giudei e disse loro: "Io non trovo in lui nessuna colpa. u+c%Allora Pilato gli disse: "Dunque tu sei re?". Rispose Gesù: "Tu lo dici; io sono re. Per questo io sono nato e per questo sono venuto nel mondo: per rendere testimonianza alla verità. Chiunque è dalla verità, ascolta la mia voce". Y*+$Rispose Gesù: "Il mio regno non è di questo mondo; se il mio regno fosse di questo mondo, i miei servitori avrebbero combattuto perché non fossi consegnato ai Giudei; ma il mio regno non è di quaggiù". )}#Pilato rispose: "Sono io forse Giudeo? La tua gente e i sommi sacerdoti ti hanno consegnato a me; che cosa hai fatto?". [(/"Gesù rispose: "Dici questo da te oppure altri te l'hanno detto sul mio conto?". l'Q!Pilato allora rientrò nel pretorio, fece chiamare Gesù e gli disse: "Tu sei il re dei Giudei?". f&E Così si adempivano le parole che Gesù aveva detto indicando di quale morte doveva morire. (%IAllora Pilato disse loro: "Prendetelo voi e giudicatelo secondo la vostra legge!". Gli risposero i Giudei: "A noi non è consentito mettere a morte nessuno". T$!Gli risposero: "Se non fosse un malfattore, non te l'avremmo consegnato". a#;Uscì dunque Pilato verso di loro e domandò: "Che accusa portate contro quest'uomo?". )"KAllora condussero Gesù dalla casa di Caifa nel pretorio. Era l'alba ed essi non vollero entrare nel pretorio per non contaminarsi e poter mangiare la Pasqua. :!oPietro negò di nuovo, e subito un gallo cantò. 9Ma uno dei servi del sommo sacerdote, parente di quello a cui Pietro aveva tagliato l'orecchio, disse: "Non ti ho forse visto con lui nel giardino?". Intanto Simon Pietro stava là a scaldarsi. Gli dissero: "Non sei anche tu dei suoi discepoli?". Egli lo negò e disse: "Non lo sono". @{Allora Anna lo mandò legato a Caifa, sommo sacerdote. {oGli rispose Gesù: "Se ho parlato male, dimostrami dov'è il male; ma se ho parlato bene, perché mi percuoti?". Aveva appena detto questo, che una delle guardie presenti diede uno schiaffo a Gesù, dicendo: "Così rispondi al sommo sacerdote?". wPerché interroghi me? Interroga quelli che hanno udito ciò che ho detto loro; ecco, essi sanno che cosa ho detto". <qGesù gli rispose: "Io ho parlato al mondo apertamente; ho sempre insegnato nella sinagoga e nel tempio, dove tutti i Giudei si riuniscono, e non ho mai detto nulla di nascosto. eCAllora il sommo sacerdote interrogò Gesù riguardo ai suoi discepoli e alla sua dottrina. Intanto i servi e le guardie avevano acceso un fuoco, perché faceva freddo, e si scaldavano; anche Pietro stava con loro e si scaldava. {E la giovane portinaia disse a Pietro: "Forse anche tu sei dei discepoli di quest'uomo?". Egli rispose: "Non lo sono". 4aPietro invece si fermò fuori, vicino alla porta. Allora quell'altro discepolo, noto al sommo sacerdote, tornò fuori, parlò alla portinaia e fece entrare anche Pietro. =sIntanto Simon Pietro seguiva Gesù insieme con un altro discepolo. Questo discepolo era conosciuto dal sommo sacerdote e perciò entrò con Gesù nel cortile del sommo sacerdote; r]Caifa poi era quello che aveva consigliato ai Giudei: "È meglio che un uomo solo muoia per il popolo". s_ e lo condussero prima da Anna: egli era infatti suocero di Caifa, che era sommo sacerdote in quell'anno. kO Allora il distaccamento con il comandante e le guardie dei Giudei afferrarono Gesù, lo legarono } Gesù allora disse a Pietro: "Rimetti la tua spada nel fodero; non devo forse bere il calice che il Padre mi ha dato?". )K Allora Simon Pietro, che aveva una spada, la trasse fuori e colpì il servo del sommo sacerdote e gli tagliò l'orecchio destro. Quel servo si chiamava Malco. r] Perché s'adempisse la parola che egli aveva detto: "Non ho perduto nessuno di quelli che mi hai dato". mSGesù replicò: "Vi ho detto che sono io. Se dunque cercate me, lasciate che questi se ne vadano". S Domandò loro di nuovo: "Chi cercate?". Risposero: "Gesù, il Nazareno". F Appena disse "Sono io", indietreggiarono e caddero a terra. | qGli risposero: "Gesù, il Nazareno". Disse loro Gesù: "Sono io!". Vi era là con loro anche Giuda, il traditore. w gGesù allora, conoscendo tutto quello che gli doveva accadere, si fece innanzi e disse loro: "Chi cercate?".  5Giuda dunque, preso un distaccamento di soldati e delle guardie fornite dai sommi sacerdoti e dai farisei, si recò là con lanterne, torce e armi. ucAnche Giuda, il traditore, conosceva quel posto, perché Gesù vi si ritirava spesso con i suoi discepoli.  1Detto questo, Gesù uscì con i suoi discepoli e andò di là dal torrente Cèdron, dove c'era un giardino nel quale entrò con i suoi discepoli. E io ho fatto conoscere loro il tuo nome e lo farò conoscere, perché l'amore con il quale mi hai amato sia in essi e io in loro". s_Padre giusto, il mondo non ti ha conosciuto, ma io ti ho conosciuto; questi sanno che tu mi hai mandato. H Padre, voglio che anche quelli che mi hai dato siano con me dove sono io, perché contemplino la mia gloria, quella che mi hai dato; poiché tu mi hai amato prima della creazione del mondo. Io in loro e tu in me, perché siano perfetti nell'unità e il mondo sappia che tu mi hai mandato e li hai amati come hai amato me. gGE la gloria che tu hai dato a me, io l'ho data a loro, perché siano come noi una cosa sola. 'Gperché tutti siano una sola cosa. Come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anch'essi in noi una cosa sola, perché il mondo creda che tu mi hai mandato. b=Non prego solo per questi, ma anche per quelli che per la loro parola crederanno in me; \1per loro io consacro me stesso, perché siano anch'essi consacrati nella verità. M~Come tu mi hai mandato nel mondo, anch'io li ho mandati nel mondo; =}uConsacrali nella verità. La tua parola è verità. >|wEssi non sono del mondo, come io non sono del mondo. R{Non chiedo che tu li tolga dal mondo, ma che li custodisca dal maligno. zwIo ho dato a loro la tua parola e il mondo li ha odiati perché essi non sono del mondo, come io non sono del mondo. y  Ma ora io vengo a te e dico queste cose mentre sono ancora nel mondo, perché abbiano in se stessi la pienezza della mia gioia. Lx Quand'ero con loro, io conservavo nel tuo nome coloro che mi hai dato e li ho custoditi; nessuno di loro è andato perduto, tranne il figlio della perdizione, perché si adempisse la Scrittura. 7wg Io non sono più nel mondo; essi invece sono nel mondo, e io vengo a te. Padre santo, custodisci nel tuo nome coloro che mi hai dato, perché siano una cosa sola, come noi. bv= Tutte le cose mie sono tue e tutte le cose tue sono mie, e io sono glorificato in loro. guG Io prego per loro; non prego per il mondo, ma per coloro che mi hai dato, perché sono tuoi. )tKperché le parole che hai dato a me io le ho date a loro; essi le hanno accolte e sanno veramente che sono uscito da te e hanno creduto che tu mi hai mandato. Js Ora essi sanno che tutte le cose che mi hai dato vengono da te, r#Ho fatto conoscere il tuo nome agli uomini che mi hai dato dal mondo. Erano tuoi e li hai dati a me ed essi hanno osservato la tua parola. uqcE ora, Padre, glorificami davanti a te, con quella gloria che avevo presso di te prima che il mondo fosse. Zp-Io ti ho glorificato sopra la terra, compiendo l'opera che mi hai dato da fare. ooWQuesta è la vita eterna: che conoscano te, l'unico vero Dio, e colui che hai mandato, Gesù Cristo. nPoiché tu gli hai dato potere sopra ogni essere umano, perché egli dia la vita eterna a tutti coloro che gli hai dato. m /Così parlò Gesù. Quindi, alzati gli occhi al cielo, disse: "Padre, è giunta l'ora, glorifica il Figlio tuo, perché il Figlio glorifichi te. l!Vi ho detto queste cose perché abbiate pace in me. Voi avrete tribolazione nel mondo, ma abbiate fiducia; io ho vinto il mondo!". +kO Ecco, verrà l'ora, anzi è già venuta, in cui vi disperderete ciascuno per conto proprio e mi lascerete solo; ma io non sono solo, perché il Padre è con me. .jWRispose loro Gesù: "Adesso credete? ~iuOra conosciamo che sai tutto e non hai bisogno che alcuno t'interroghi. Per questo crediamo che sei uscito da Dio". khOGli dicono i suoi discepoli: "Ecco, adesso parli chiaramente e non fai più uso di similitudini. igKSono uscito dal Padre e sono venuto nel mondo; ora lascio di nuovo il mondo, e vado al Padre". ifKil Padre stesso vi ama, poiché voi mi avete amato, e avete creduto che io sono venuto da Dio. be=In quel giorno chiederete nel mio nome e io non vi dico che pregherò il Padre per voi: d%Queste cose vi ho dette in similitudini; ma verrà l'ora in cui non vi parlerò più in similitudini, ma apertamente vi parlerò del Padre. pcYFinora non avete chiesto nulla nel mio nome. Chiedete e otterrete, perché la vostra gioia sia piena. Hb nessuno vi potrà togliere la vostra gioia. In quel giorno non mi domanderete più nulla. In verità, in verità vi dico: Se chiederete qualche cosa al Padre nel mio nome, egli ve la darà. paYCosì anche voi, ora, siete nella tristezza; ma vi vedrò di nuovo e il vostro cuore si rallegrerà e K`La donna, quando partorisce, è afflitta, perché è giunta la sua ora; ma quando ha dato alla luce il bambino, non si ricorda più dell'afflizione per la gioia che è venuto al mondo un uomo. -_SIn verità, in verità vi dico: voi piangerete e vi rattristerete, ma il mondo si rallegrerà. Voi sarete afflitti, ma la vostra afflizione si cambierà in gioia. (^IGesù capì che volevano interrogarlo e disse loro: "Andate indagando tra voi perché ho detto: Ancora un poco e non mi vedrete e un po' ancora e mi vedrete? s]_Dicevano perciò: "Che cos'è mai questo "un poco" di cui parla? Non comprendiamo quello che vuol dire". ?\wDissero allora alcuni dei suoi discepoli tra loro: "Che cos'è questo che ci dice: Ancora un poco e non mi vedrete, e un po' ancora e mi vedrete, e questo: Perché vado al Padre?". H[ Ancora un poco e non mi vedrete; un po' ancora e mi vedrete". sZ_Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà del mio e ve l'annunzierà. OYEgli mi glorificherà, perché prenderà del mio e ve l'annunzierà. CX Quando però verrà lo Spirito di verità, egli vi guiderà alla verità tutta intera, perché non parlerà da sé, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annunzierà le cose future. aW; Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. VV% quanto al giudizio, perché il principe di questo mondo è stato giudicato. OU quanto alla giustizia, perché vado dal Padre e non mi vedrete più; 7Ti Quanto al peccato, perché non credono in me; lSQE quando sarà venuto, egli convincerà il mondo quanto al peccato, alla giustizia e al giudizio. 3R_Ora io vi dico la verità: è bene per voi che io me ne vada, perché, se non me ne vado, non verrà a voi il Consolatore; ma quando me ne sarò andato, ve lo manderò. [Q/Anzi, perché vi ho detto queste cose, la tristezza ha riempito il vostro cuore. [P/Ora però vado da colui che mi ha mandato e nessuno di voi mi domanda: Dove vai? 'OGMa io vi ho detto queste cose perché, quando giungerà la loro ora, ricordiate che ve ne ho parlato. Non ve le ho dette dal principio, perché ero con voi. LNE faranno ciò, perché non hanno conosciuto né il Padre né me. {MoVi scacceranno dalle sinagoghe; anzi, verrà l'ora in cui chiunque vi ucciderà crederà di rendere culto a Dio. GL Vi ho detto queste cose perché non abbiate a scandalizzarvi. `K9e anche voi mi renderete testimonianza, perché siete stati con me fin dal principio. JQuando verrà il Consolatore che io vi manderò dal Padre, lo Spirito di verità che procede dal Padre, egli mi renderà testimonianza; iIKQuesto perché si adempisse la parola scritta nella loro Legge: Mi hanno odiato senza ragione. )HKSe non avessi fatto in mezzo a loro opere che nessun altro mai ha fatto, non avrebbero alcun peccato; ora invece hanno visto e hanno odiato me e il Padre mio. /GYChi odia me, odia anche il Padre mio. F}Se non fossi venuto e non avessi parlato loro, non avrebbero alcun peccato; ma ora non hanno scusa per il loro peccato. jEMMa tutto questo vi faranno a causa del mio nome, perché non conoscono colui che mi ha mandato. VD%Ricordatevi della parola che vi ho detto: Un servo non è più grande del suo padrone. Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi; se hanno osservato la mia parola, osserveranno anche la vostra. C9Se foste del mondo, il mondo amerebbe ciò che è suo; poiché invece non siete del mondo, ma io vi ho scelti dal mondo, per questo il mondo vi odia. GBSe il mondo vi odia, sappiate che prima di voi ha odiato me. 7AiQuesto vi comando: amatevi gli uni gli altri. R@Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda. 9?kNon vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamati amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre l'ho fatto conoscere a voi. A>}Voi siete miei amici, se farete ciò che io vi comando. V=% Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici. _<7 Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri, come io vi ho amati. Z;- Questo vi ho detto perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena. : Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. Y9+ Come il Padre ha amato me, così anch'io ho amato voi. Rimanete nel mio amore. h8IIn questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli. h7ISe rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quel che volete e vi sarà dato. 6Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e si secca, e poi lo raccolgono e lo gettano nel fuoco e lo bruciano. 5}Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me e io in lui, fa molto frutto, perché senza di me non potete far nulla. 4)Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può far frutto da se stesso se non rimane nella vite, così anche voi se non rimanete in me. D3Voi siete già mondi, per la parola che vi ho annunziato. 2{Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo toglie e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto. >1 y"Io sono la vera vite e il Padre mio è il vignaiolo. 0 ma bisogna che il mondo sappia che io amo il Padre e faccio quello che il Padre mi ha comandato. Alzatevi, andiamo via di qui". v/eNon parlerò più a lungo con voi, perché viene il principe del mondo; egli non ha nessun potere su di me, Z.-Ve l'ho detto adesso, prima che avvenga, perché quando avverrà, voi crediate. -/Avete udito che vi ho detto: Vado e tornerò a voi; se mi amaste, vi rallegrereste che io vado dal Padre, perché il Padre è più grande di me. ,Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi. Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore. +3Ma il Consolatore, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, egli v'insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto. <*sQueste cose vi ho detto quando ero ancora tra voi. |)qChi non mi ama non osserva le mie parole; la parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato. (%Gli rispose Gesù: "Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui. u'cGli disse Giuda, non l'Iscariota: "Signore, come è accaduto che devi manifestarti a noi e non al mondo?". &/Chi accoglie i miei comandamenti e li osserva, questi mi ama. Chi mi ama sarà amato dal Padre mio e anch'io lo amerò e mi manifesterò a lui". T%!In quel giorno voi saprete che io sono nel Padre e voi in me e io in voi. n$UAncora un poco e il mondo non mi vedrà più; voi invece mi vedrete, perché io vivo e voi vivrete. 4#cNon vi lascerò orfani, ritornerò da voi. *"Mlo Spirito di verità che il mondo non può ricevere, perché non lo vede e non lo conosce. Voi lo conoscete, perché egli dimora presso di voi e sarà in voi. j!MIo pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Consolatore perché rimanga con voi per sempre, 7 iSe mi amate, osserverete i miei comandamenti. BSe mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò. iK Qualunque cosa chiederete nel nome mio, la farò, perché il Padre sia glorificato nel Figlio. % In verità, in verità vi dico: anche chi crede in me, compirà le opere che io compio e ne farà di più grandi, perché io vado al Padre. iK Credetemi: io sono nel Padre e il Padre è in me; se non altro, credetelo per le opere stesse. / Non credi che io sono nel Padre e il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico da me; ma il Padre che è con me compie le sue opere. %C Gli rispose Gesù: "Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me ha visto il Padre. Come puoi dire: Mostraci il Padre? FGli disse Filippo: "Signore, mostraci il Padre e ci basta". c?Se conoscete me, conoscerete anche il Padre: fin da ora lo conoscete e lo avete veduto". q[Gli disse Gesù: "Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. a;Gli disse Tommaso: "Signore, non sappiamo dove vai e come possiamo conoscere la via?". :oE del luogo dove io vado, voi conoscete la via". quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, ritornerò e vi prenderò con me, perché siate anche voi dove sono io. pYNella casa del Padre mio vi sono molti posti. Se no, ve l'avrei detto. Io vado a prepararvi un posto; [ 1"Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me. - &Rispose Gesù: "Darai la tua vita per me? In verità, in verità ti dico: non canterà il gallo, prima che tu non m'abbia rinnegato tre volte". ^5 %Pietro disse: "Signore, perché non posso seguirti ora? Darò la mia vita per te!".  $Simon Pietro gli dice: "Signore, dove vai?". Gli rispose Gesù: "Dove io vado per ora tu non puoi seguirmi; mi seguirai più tardi". eC #Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli, se avrete amore gli uni per gli altri".    "Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri; come io vi ho amato, così amatevi anche voi gli uni gli altri. # ? !Figlioli, ancora per poco sono con voi; voi mi cercherete, ma come ho già detto ai Giudei, lo dico ora anche a voi: dove vado io voi non potete venire. q [ Se Dio è stato glorificato in lui, anche Dio lo glorificherà da parte sua e lo glorificherà subito.   Quand'egli fu uscito, Gesù disse: "Ora il Figlio dell'uomo è stato glorificato, e anche Dio è stato glorificato in lui. < s Preso il boccone, egli subito uscì. Ed era notte. 5c alcuni infatti pensavano che, tenendo Giuda la cassa, Gesù gli avesse detto: "Compra quello che ci occorre per la festa", oppure che dovesse dare qualche cosa ai poveri. G Nessuno dei commensali capì perché gli aveva detto questo; } E allora, dopo quel boccone, satana entrò in lui. Gesù quindi gli disse: "Quello che devi fare fallo al più presto". -S Rispose allora Gesù: "È colui per il quale intingerò un boccone e glielo darò". E intinto il boccone, lo prese e lo diede a Giuda Iscariota, figlio di Simone. X) Ed egli reclinandosi così sul petto di Gesù, gli disse: "Signore, chi è?". _7 Simon Pietro gli fece un cenno e gli disse: "Di', chi è colui a cui si riferisce?". a; Ora uno dei discepoli, quello che Gesù amava, si trovava a tavola al fianco di Gesù. T! I discepoli si guardarono gli uni gli altri, non sapendo di chi parlasse.  Dette queste cose, Gesù si commosse profondamente e dichiarò: "In verità, in verità vi dico: uno di voi mi tradirà".  In verità, in verità vi dico: Chi accoglie colui che io manderò, accoglie me; chi accoglie me, accoglie colui che mi ha mandato". h~I Ve lo dico fin d'ora, prima che accada, perché, quando sarà avvenuto, crediate che Io Sono. /}W Non parlo di tutti voi; io conosco quelli che ho scelto; ma si deve adempiere la Scrittura: Colui che mangia il pane con me, ha levato contro di me il suo calcagno. H|  Sapendo queste cose, sarete beati se le metterete in pratica. { In verità, in verità vi dico: un servo non è più grande del suo padrone, né un apostolo è più grande di chi lo ha mandato. Vz% Vi ho dato infatti l'esempio, perché come ho fatto io, facciate anche voi. yw Se dunque io, il Signore e il Maestro, ho lavato i vostri piedi, anche voi dovete lavarvi i piedi gli uni gli altri. Jx  Voi mi chiamate Maestro e Signore e dite bene, perché lo sono. w} Quando dunque ebbe lavato loro i piedi e riprese le vesti, sedette di nuovo e disse loro: "Sapete ciò che vi ho fatto? Tv! Sapeva infatti chi lo tradiva; per questo disse: "Non tutti siete mondi". u Soggiunse Gesù: "Chi ha fatto il bagno, non ha bisogno di lavarsi se non i piedi ed è tutto mondo; e voi siete mondi, ma non tutti". \t1 Gli disse Simon Pietro: "Signore, non solo i piedi, ma anche le mani e il capo!". s{ Gli disse Simon Pietro: "Non mi laverai mai i piedi!". Gli rispose Gesù: "Se non ti laverò, non avrai parte con me". \r1 Rispose Gesù: "Quello che io faccio, tu ora non lo capisci, ma lo capirai dopo". ]q3 Venne dunque da Simon Pietro e questi gli disse: "Signore, tu lavi i piedi a me?". p Poi versò dell'acqua nel catino e cominciò a lavare i piedi dei discepoli e ad asciugarli con l'asciugatoio di cui si era cinto. foE si alzò da tavola, depose le vesti e, preso un asciugatoio, se lo cinse attorno alla vita. ~~I}}}}|&{tzzzyy xxwLvvvuttQssrr`qqpp%o.nEmlllEknjjiihggMffKee(dcc7b]aaE`{`_p^^6]\\\[%ZZ-YY0XXDWWyVVV UUVTTSRRRQQFPdOO'NNMM6LLKK:JJ II/HGGHFFXEEfDDCCCVBB AAF@@]???D>==&&Per quanto riguarda il caso presente, ecco ciò che vi dico: Non occupatevi di questi uomini e lasciateli andare. Se infatti questa dottrina o questa attività è di origine umana, verrà distrutta; 9=k%Dopo di lui sorse Giuda il Galileo, al tempo del censimento, e indusse molta gente a seguirlo, ma anch'egli perì e quanti s'erano lasciati persuadere da lui furono dispersi. T<!$Qualche tempo fa venne Teuda, dicendo di essere qualcuno, e a lui si aggregarono circa quattrocento uomini. Ma fu ucciso, e quanti s'erano lasciati persuadere da lui si dispersero e finirono nel nulla. a;;#disse: "Uomini di Israele, badate bene a ciò che state per fare contro questi uomini. 2:]"Si alzò allora nel sinedrio un fariseo, di nome Gamaliele, dottore della legge, stimato presso tutto il popolo. Dato ordine di far uscire per un momento gli accusati, P9!All'udire queste cose essi si irritarono e volevano metterli a morte. y8k E di questi fatti siamo testimoni noi e lo Spirito Santo, che Dio ha dato a coloro che si sottomettono a lui". 7#Dio lo ha innalzato con la sua destra facendolo capo e salvatore, per dare a Israele la grazia della conversione e il perdono dei peccati. h6IIl Dio dei nostri padri ha risuscitato Gesù, che voi avevate ucciso appendendolo alla croce. j5MRispose allora Pietro insieme agli apostoli: "Bisogna obbedire a Dio piuttosto che agli uomini. N4"Vi avevamo espressamente ordinato di non insegnare più nel nome di costui, ed ecco voi avete riempito Gerusalemme della vostra dottrina e volete far ricadere su di noi il sangue di quell'uomo". m3SLi condussero e li presentarono nel sinedrio; il sommo sacerdote cominciò a interrogarli dicendo: 2Allora il capitano uscì con le sue guardie e li condusse via, ma senza violenza, per timore di esser presi a sassate dal popolo. 1quando arrivò un tale ad annunziare: "Ecco, gli uomini che avete messo in prigione si trovano nel tempio a insegnare al popolo". 0Udite queste parole, il capitano del tempio e i sommi sacerdoti si domandavano perplessi che cosa mai significasse tutto questo, )/K"Abbiamo trovato il carcere scrupolosamente sbarrato e le guardie ai loro posti davanti alla porta, ma, dopo aver aperto, non abbiamo trovato dentro nessuno". g.GMa gli incaricati, giunti sul posto, non li trovarono nella prigione e tornarono a riferire: -Udito questo, entrarono nel tempio sul far del giorno e si misero a insegnare. Quando arrivò il sommo sacerdote con quelli della sua parte, convocarono il sinedrio e tutti gli anziani dei figli d'Israele; mandarono quindi a prelevare gli apostoli nella prigione. ^,5"Andate, e mettetevi a predicare al popolo nel tempio tutte queste parole di vita". n+UMa durante la notte un angelo del Signore aprì le porte della prigione, li condusse fuori e disse: R*fatti arrestare gli apostoli li fecero gettare nella prigione pubblica. w)gSi alzò allora il sommo sacerdote con quelli della sua parte, cioè la setta dei sadducei; pieni di livore, ()Anche la folla delle città vicine a Gerusalemme accorreva, portando malati e persone tormentate da spiriti immondi e tutti venivano guariti. 6'efino al punto che portavano gli ammalati nelle piazze, ponendoli su lettucci e giacigli, perché, quando Pietro passava, anche solo la sua ombra coprisse qualcuno di loro. c&?Intanto andava aumentando il numero degli uomini e delle donne che credevano nel Signore R% degli altri, nessuno osava associarsi a loro, ma il popolo li esaltava. $ Molti miracoli e prodigi avvenivano fra il popolo per opera degli apostoli. Tutti erano soliti stare insieme nel portico di Salomone; f#E E un grande timore si diffuse in tutta la Chiesa e in quanti venivano a sapere queste cose. #"? D'improvviso cadde ai piedi di Pietro e spirò. Quando i giovani entrarono, la trovarono morta e, portatala fuori, la seppellirono accanto a suo marito. D! Allora Pietro le disse: "Perché vi siete accordati per tentare lo Spirito del Signore? Ecco qui alla porta i passi di coloro che hanno seppellito tuo marito e porteranno via anche te". d APietro le chiese: "Dimmi: avete venduto il campo a tal prezzo?". Ed essa: "Sì, a tanto". dAAvvenne poi che, circa tre ore più tardi, entrò anche sua moglie, ignara dell'accaduto. oWSi alzarono allora i più giovani e, avvoltolo in un lenzuolo, lo portarono fuori e lo seppellirono. ykAll'udire queste parole, Anania cadde a terra e spirò. E un timore grande prese tutti quelli che ascoltavano. V%Prima di venderlo, non era forse tua proprietà e, anche venduto, il ricavato non era sempre a tua disposizione? Perché hai pensato in cuor tuo a quest'azione? Tu non hai mentito agli uomini, ma a Dio". :mMa Pietro gli disse: "Anania, perché mai satana si è così impossessato del tuo cuore che tu hai mentito allo Spirito Santo e ti sei trattenuto parte del prezzo del terreno?  e, tenuta per sé una parte dell'importo d'accordo con la moglie, consegnò l'altra parte deponendola ai piedi degli apostoli. M Un uomo di nome Anania con la moglie Saffira vendette un suo podere q[%che era padrone di un campo, lo vendette e ne consegnò l'importo deponendolo ai piedi degli apostoli.  $Così Giuseppe, soprannominato dagli apostoli Barnaba, che significa "figlio dell'esortazione", un levita originario di Cipro, kO#e lo deponevano ai piedi degli apostoli; e poi veniva distribuito a ciascuno secondo il bisogno. -"Nessuno infatti tra loro era bisognoso, perché quanti possedevano campi o case li vendevano, portavano l'importo di ciò che era stato venduto !Con grande forza gli apostoli rendevano testimonianza della risurrezione del Signore Gesù e tutti essi godevano di grande stima. ?w La moltitudine di coloro che eran venuti alla fede aveva un cuore solo e un'anima sola e nessuno diceva sua proprietà quello che gli apparteneva, ma ogni cosa era fra loro comune. +OQuand'ebbero terminato la preghiera, il luogo in cui erano radunati tremò e tutti furono pieni di Spirito Santo e annunziavano la parola di Dio con franchezza. q[Stendi la mano perché si compiano guarigioni, miracoli e prodigi nel nome del tuo santo servo Gesù".  Ed ora, Signore, volgi lo sguardo alle loro minacce e concedi ai tuoi servi di annunziare con tutta franchezza la tua parola. a;per compiere ciò che la tua mano e la tua volontà avevano preordinato che avvenisse. -Sdavvero in questa città si radunarono insieme contro il tuo santo servo Gesù, che hai unto come Cristo, Erode e Ponzio Pilato con le genti e i popoli d'Israele, x iSi sollevarono i re della terra e i principi si radunarono insieme, contro il Signore e contro il suo Cristo; & Etu che per mezzo dello Spirito Santo dicesti per bocca del nostro padre, il tuo servo Davide: Perché si agitarono le genti e i popoli tramarono cose vane? " =All'udire ciò, tutti insieme levarono la loro voce a Dio dicendo: "Signore, tu che hai creato il cielo, la terra, il mare e tutto ciò che è in essi,  Appena rimessi in libertà, andarono dai loro fratelli e riferirono quanto avevano detto i sommi sacerdoti e gli anziani. i KL'uomo infatti sul quale era avvenuto il miracolo della guarigione aveva più di quarant'anni. 4aQuelli allora, dopo averli ulteriormente minacciati, non trovando motivi per punirli, li rilasciarono a causa del popolo, perché tutti glorificavano Dio per l'accaduto. I noi non possiamo tacere quello che abbiamo visto e ascoltato". yMa Pietro e Giovanni replicarono: "Se sia giusto innanzi a Dio obbedire a voi più che a lui, giudicatelo voi stessi; lQE, richiamatili, ordinarono loro di non parlare assolutamente né di insegnare nel nome di Gesù. }sMa perché la cosa non si divulghi di più tra il popolo, diffidiamoli dal parlare più ad alcuno in nome di lui". =s"Che dobbiamo fare a questi uomini? Un miracolo evidente è avvenuto per opera loro; esso è diventato talmente noto a tutti gli abitanti di Gerusalemme che non possiamo negarlo. T!Li fecero uscire dal sinedrio e si misero a consultarsi fra loro dicendo: s_quando poi videro in piedi vicino a loro l'uomo che era stato guarito, non sapevano che cosa rispondere. 9k Vedendo la franchezza di Pietro e di Giovanni e considerando che erano senza istruzione e popolani, rimanevano stupefatti riconoscendoli per coloro che erano stati con Gesù; 1 In nessun altro c'è salvezza; non vi è infatti altro nome dato agli uomini sotto il cielo nel quale sia stabilito che possiamo essere salvati". f~E Questo Gesù è la pietra che, scartata da voi, costruttori, è diventata testata d'angolo. M} la cosa sia nota a tutti voi e a tutto il popolo d'Israele: nel nome di Gesù Cristo il Nazareno, che voi avete crocifisso e che Dio ha risuscitato dai morti, costui vi sta innanzi sano e salvo. | visto che oggi veniamo interrogati sul beneficio recato ad un uomo infermo e in qual modo egli abbia ottenuto la salute, Y{+Allora Pietro, pieno di Spirito Santo, disse loro: "Capi del popolo e anziani, wzgFattili comparire davanti a loro, li interrogavano: "Con quale potere o in nome di chi avete fatto questo?". uycil sommo sacerdote Anna, Caifa, Giovanni, Alessandro e quanti appartenevano a famiglie di sommi sacerdoti. Xx)Il giorno dopo si radunarono in Gerusalemme i capi, gli anziani e gli scribi, wMolti però di quelli che avevano ascoltato il discorso credettero e il numero degli uomini raggiunse circa i cinquemila. bv=Li arrestarono e li portarono in prigione fino al giorno dopo, dato che era ormai sera. ru]irritati per il fatto che essi insegnavano al popolo e annunziavano in Gesù la risurrezione dai morti. tt cStavano ancora parlando al popolo, quando sopraggiunsero i sacerdoti, il capitano del tempio e i sadducei, &sEDio, dopo aver risuscitato il suo servo, l'ha mandato prima di tutto a voi per portarvi la benedizione e perché ciascuno si converta dalle sue iniquità".  Allora chiunque invocherà il nome del Signore sarà salvato. =yIl sole si muterà in tenebra e la luna in sangue, prima che giunga il giorno del Signore, giorno grande e splendido. h<IFarò prodigi in alto nel cielo e segni in basso sulla terra, sangue, fuoco e nuvole di fumo. r;]E anche sui miei servi e sulle mie serve in quei giorni effonderò il mio Spirito ed essi profeteranno. X:)Negli ultimi giorni, dice il Signore, Io effonderò il mio Spirito sopra ogni persona; i vostri figli e le vostre figlie profeteranno, i vostri giovani avranno visioni e i vostri anziani faranno dei sogni. >9wAccade invece quello che predisse il profeta Gioele: c8?Questi uomini non sono ubriachi come voi sospettate, essendo appena le nove del mattino. R7Allora Pietro, levatosi in piedi con gli altri Undici, parlò a voce alta così: "Uomini di Giudea, e voi tutti che vi trovate a Gerusalemme, vi sia ben noto questo e fate attenzione alle mie parole: O6 Altri invece li deridevano e dicevano: "Si sono ubriacati di mosto". ^55 Tutti erano stupiti e perplessi, chiedendosi l'un l'altro: "Che significa questo?". r4] Ebrei e prosèliti, Cretesi e Arabi e li udiamo annunziare nelle nostre lingue le grandi opere di Dio". t3a della Frigia e della Panfilia, dell'Egitto e delle parti della Libia vicino a Cirène, stranieri di Roma, |2q Siamo Parti, Medi, Elamìti e abitanti della Mesopotamia, della Giudea, della Cappadòcia, del Ponto e dell'Asia, M1E com'è che li sentiamo ciascuno parlare la nostra lingua nativa? v0eErano stupefatti e fuori di sé per lo stupore dicevano: "Costoro che parlano non sono forse tutti Galilei? ~/uVenuto quel fragore, la folla si radunò e rimase sbigottita perché ciascuno li sentiva parlare la propria lingua. f.ESi trovavano allora in Gerusalemme Giudei osservanti di ogni nazione che è sotto il cielo. -ed essi furono tutti pieni di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue come lo Spirito dava loro il potere d'esprimersi. c,?Apparvero loro lingue come di fuoco che si dividevano e si posarono su ciascuno di loro; +Venne all'improvviso dal cielo un rombo, come di vento che si abbatte gagliardo, e riempì tutta la casa dove si trovavano. i* MMentre il giorno di Pentecoste stava per finire, si trovavano tutti insieme nello stesso luogo. f) Ga prendere il posto in questo ministero e apostolato che Giuda ha abbandonato per andarsene al posto da lui scelto". Gettarono quindi le sorti su di loro e la sorte cadde su Mattia, che fu associato agli undici apostoli. ( {Allora essi pregarono dicendo: "Tu, Signore, che conosci il cuore di tutti, mostraci quale di questi due hai designato c' ANe furono proposti due, Giuseppe detto Barsabba, che era soprannominato Giusto, e Mattia. ,& Sincominciando dal battesimo di Giovanni fino al giorno in cui è stato di tra noi assunto in cielo, uno divenga, insieme a noi, testimone della sua risurrezione". % Bisogna dunque che tra coloro che ci furono compagni per tutto il tempo in cui il Signore Gesù ha vissuto in mezzo a noi, $ Infatti sta scritto nel libro dei Salmi: La sua dimora diventi deserta, e nessuno vi abiti, e, il suo incarico lo prenda un altro. $# CLa cosa è divenuta così nota a tutti gli abitanti di Gerusalemme, che quel terreno è stato chiamato nella loro lingua Akeldamà, cioè Campo di sangue. %" EGiuda comprò un pezzo di terra con i proventi del suo delitto e poi precipitando in avanti si squarciò in mezzo e si sparsero fuori tutte le sue viscere. ]! 5Egli era stato del nostro numero e aveva avuto in sorte lo stesso nostro ministero. E  "Fratelli, era necessario che si adempisse ciò che nella Scrittura fu predetto dallo Spirito Santo per bocca di Davide riguardo a Giuda, che fece da guida a quelli che arrestarono Gesù. ~ wIn quei giorni Pietro si alzò in mezzo ai fratelli (il numero delle persone radunate era circa centoventi) e disse:  Tutti questi erano assidui e concordi nella preghiera, insieme con alcune donne e con Maria, la madre di Gesù e con i fratelli di lui. U % Entrati in città salirono al piano superiore dove abitavano. C'erano Pietro e Giovanni, Giacomo e Andrea, Filippo e Tommaso, Bartolomeo e Matteo, Giacomo di Alfeo e Simone lo Zelòta e Giuda di Giacomo.   Allora ritornarono a Gerusalemme dal monte detto degli Ulivi, che è vicino a Gerusalemme quanto il cammino permesso in un sabato. H   "Uomini di Galilea, perché state a guardare il cielo? Questo Gesù, che è stato di tra voi assunto fino al cielo, tornerà un giorno allo stesso modo in cui l'avete visto andare in cielo".   E poiché essi stavano fissando il cielo mentre egli se n'andava, ecco due uomini in bianche vesti si presentarono a loro e dissero: f G Detto questo, fu elevato in alto sotto i loro occhi e una nube lo sottrasse al loro sguardo. 4 cma avrete forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi e mi sarete testimoni a Gerusalemme, in tutta la Giudea e la Samaria e fino agli estremi confini della terra". u eMa egli rispose: "Non spetta a voi conoscere i tempi e i momenti che il Padre ha riservato alla sua scelta,  Così venutisi a trovare insieme gli domandarono: "Signore, è questo il tempo in cui ricostituirai il regno di Israele?". q ]Giovanni ha battezzato con acqua, voi invece sarete battezzati in Spirito Santo, fra non molti giorni". A }Mentre si trovava a tavola con essi, ordinò loro di non allontanarsi da Gerusalemme, ma di attendere che si adempisse la promessa del Padre "quella, disse, che voi avete udito da me:  Egli si mostrò ad essi vivo, dopo la sua passione, con molte prove, apparendo loro per quaranta giorni e parlando del regno di Dio.   fino al giorno in cui, dopo aver dato istruzioni agli apostoli che si era scelti nello Spirito Santo, egli fu assunto in cielo. q _Nel mio primo libro ho già trattato, o Teofilo, di tutto quello che Gesù fece e insegnò dal principio ;oVi sono ancora molte altre cose compiute da Gesù, che, se fossero scritte una per una, penso che il mondo stesso non basterebbe a contenere i libri che si dovrebbero scrivere. Questo è il discepolo che rende testimonianza su questi fatti e li ha scritti; e noi sappiamo che la sua testimonianza è vera. RSi diffuse perciò tra i fratelli la voce che quel discepolo non sarebbe morto. Gesù però non gli aveva detto che non sarebbe morto, ma: "Se voglio che rimanga finché io venga, che importa a te?". j MGesù gli rispose: "Se voglio che egli rimanga finché io venga, che importa a te? Tu seguimi". E Pietro dunque, vedutolo, disse a Gesù: "Signore, e lui?". F Pietro allora, voltatosi, vide che li seguiva quel discepolo che Gesù amava, quello che nella cena si era chinato sul suo petto e gli aveva domandato: "Signore, chi è che ti tradisce?". z mQuesto gli disse per indicare con quale morte egli avrebbe glorificato Dio. E detto questo aggiunse: "Seguimi". d AIn verità, in verità ti dico: quando eri più giovane ti cingevi la veste da solo, e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio tenderai le tue mani, e un altro ti cingerà la veste e ti porterà dove tu non vuoi". r]Gli disse per la terza volta: "Simone di Giovanni, mi ami?". Pietro rimase addolorato che per la terza volta gli dicesse: Mi ami?, e gli disse: "Signore, tu sai tutto; tu sai che ti amo". Gli rispose Gesù: "Pasci le mie pecorelle. 'Gli disse di nuovo: "Simone di Giovanni, mi ami?". Gli rispose: "Certo, Signore, tu lo sai che ti amo". Gli disse: "Pasci le mie pecorelle". GQuand'ebbero mangiato, Gesù disse a Simon Pietro: "Simone di Giovanni, mi ami tu più di costoro?". Gli rispose: "Certo, Signore, tu lo sai che ti amo". Gli disse: "Pasci i miei agnelli". nUQuesta era la terza volta che Gesù si manifestava ai discepoli, dopo essere risuscitato dai morti. ]3 Allora Gesù si avvicinò, prese il pane e lo diede a loro, e così pure il pesce.  Gesù disse loro: "Venite a mangiare". E nessuno dei discepoli osava domandargli: "Chi sei?", poiché sapevano bene che era il Signore. $A Allora Simon Pietro salì nella barca e trasse a terra la rete piena di centocinquantatré grossi pesci. E benché fossero tanti, la rete non si spezzò. O Disse loro Gesù: "Portate un po' del pesce che avete preso or ora". Z- Appena scesi a terra, videro un fuoco di brace con del pesce sopra, e del pane. 9Gli altri discepoli invece vennero con la barca, trascinando la rete piena di pesci: infatti non erano lontani da terra se non un centinaio di metri. O~Allora quel discepolo che Gesù amava disse a Pietro: "È il Signore!". Simon Pietro appena udì che era il Signore, si cinse ai fianchi la sopravveste, poiché era spogliato, e si gettò in mare. '}GAllora disse loro: "Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete". La gettarono e non potevano più tirarla su per la gran quantità di pesci. [|/Gesù disse loro: "Figlioli, non avete nulla da mangiare?". Gli risposero: "No". s{_Quando già era l'alba Gesù si presentò sulla riva, ma i discepoli non si erano accorti che era Gesù. /zWDisse loro Simon Pietro: "Io vado a pescare". Gli dissero: "Veniamo anche noi con te". Allora uscirono e salirono sulla barca; ma in quella notte non presero nulla. ysi trovavano insieme Simon Pietro, Tommaso detto Dìdimo, Natanaèle di Cana di Galilea, i figli di Zebedèo e altri due discepoli. ux eDopo questi fatti, Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli sul mare di Tiberìade. E si manifestò così: wQuesti sono stati scritti, perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio e perché, credendo, abbiate la vita nel suo nome. rv]Molti altri segni fece Gesù in presenza dei suoi discepoli, ma non sono stati scritti in questo libro. tuaGesù gli disse: "Perché mi hai veduto, hai creduto: beati quelli che pur non avendo visto crederanno!". 4tcRispose Tommaso: "Mio Signore e mio Dio!". &sEPoi disse a Tommaso: "Metti qua il tuo dito e guarda le mie mani; stendi la tua mano, e mettila nel mio costato; e non essere più incredulo ma credente!". -rSOtto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c'era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, si fermò in mezzo a loro e disse: "Pace a voi!". tqaGli dissero allora gli altri discepoli: "Abbiamo visto il Signore!". Ma egli disse loro: "Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il dito nel posto dei chiodi e non metto la mia mano nel suo costato, non crederò". Zp-Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù. koOa chi rimetterete i peccati saranno rimessi e a chi non li rimetterete, resteranno non rimessi". Yn+Dopo aver detto questo, alitò su di loro e disse: "Ricevete lo Spirito Santo; cm?Gesù disse loro di nuovo: "Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anch'io mando voi". hlIDetto questo, mostrò loro le mani e il costato. E i discepoli gioirono al vedere il Signore. _k7La sera di quello stesso giorno, il primo dopo il sabato, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, si fermò in mezzo a loro e disse: "Pace a voi!". q{$~i}}V|{{czzFyy xx)wwRvv>F=b<<<;f:::9988 76l555M44x33>22z111009//~/..@-m-,,I+**D))R)(''K&& %y$$>##1"!!= W? >4z%UTNW>l?r K `  B {  HC(+qh@I Fattosi giorno, c'era non poco scompiglio tra i soldati: che cosa mai era accaduto di Pietro? Z?- Egli allora, fatto segno con la mano di tacere, narrò come il Signore lo aveva tratto fuori del carcere, e aggiunse: "Riferite questo a Giacomo e ai fratelli". Poi uscì e s'incamminò verso un altro luogo. k>O Questi intanto continuava a bussare e quando aprirono la porta e lo videro, rimasero stupefatti. {=o "Tu vaneggi!" le dissero. Ma essa insisteva che la cosa stava così. E quelli dicevano: "È l'angelo di Pietro". z<m Riconosciuta la voce di Pietro, per la gioia non aprì la porta, ma corse ad annunziare che fuori c'era Pietro. o;W Appena ebbe bussato alla porta esterna, una fanciulla di nome Rode si avvicinò per sentire chi era. #:? Dopo aver riflettuto, si recò alla casa di Maria, madre di Giovanni detto anche Marco, dove si trovava un buon numero di persone raccolte in preghiera. R9 Pietro allora, rientrato in sé, disse: "Ora sono veramente certo che il Signore ha mandato il suo angelo e mi ha strappato dalla mano di Erode e da tutto ciò che si attendeva il popolo dei Giudei". h8I Essi oltrepassarono la prima guardia e la seconda e arrivarono alla porta di ferro che conduce in città: la porta si aprì da sé davanti a loro. Uscirono, percorsero una strada e a un tratto l'angelo si dileguò da lui. /7W Pietro uscì e prese a seguirlo, ma non si era ancora accorto che era realtà ciò che stava succedendo per opera dell'angelo: credeva infatti di avere una visione. 6  E l'angelo a lui: "Mettiti la cintura e legati i sandali". E così fece. L'angelo disse: "Avvolgiti il mantello, e seguimi!". I5  Ed ecco gli si presentò un angelo del Signore e una luce sfolgorò nella cella. Egli toccò il fianco di Pietro, lo destò e disse: "Alzati, in fretta!". E le catene gli caddero dalle mani. d4A E in quella notte, quando poi Erode stava per farlo comparire davanti al popolo, Pietro piantonato da due soldati e legato con due catene stava dormendo, mentre davanti alla porta le sentinelle custodivano il carcere. x3i Pietro dunque era tenuto in prigione, mentre una preghiera saliva incessantemente a Dio dalla Chiesa per lui. B2} Fattolo catturare, lo gettò in prigione, consegnandolo in custodia a quattro picchetti di quattro soldati ciascuno, col proposito di farlo comparire davanti al popolo dopo la Pasqua. z1m Vedendo che questo era gradito ai Giudei, decise di arrestare anche Pietro. Erano quelli i giorni degli Azzimi. A0} e fece uccidere di spada Giacomo, fratello di Giovanni. W/ ) In quel tempo il re Erode cominciò a perseguitare alcuni membri della Chiesa T.! questo fecero, indirizzandolo agli anziani, per mezzo di Barnaba e Saulo. - Allora i discepoli si accordarono, ciascuno secondo quello che possedeva, di mandare un soccorso ai fratelli abitanti nella Giudea; P, E uno di loro, di nome Agabo, alzatosi in piedi, annunziò per impulso dello Spirito che sarebbe scoppiata una grave carestia su tutta la terra. Ciò che di fatto avvenne sotto l'impero di Claudio. N+ In questo tempo alcuni profeti scesero ad Antiochia da Gerusalemme. *7 Rimasero insieme un anno intero in quella comunità e istruirono molta gente; ad Antiochia per la prima volta i discepoli furono chiamati Cristiani. i)K Barnaba poi partì alla volta di Tarso per cercare Saulo e trovatolo lo condusse ad Antiochia. 7(g da uomo virtuoso qual era e pieno di Spirito Santo e di fede, esortava tutti a perseverare con cuore risoluto nel Signore. E una folla considerevole fu condotta al Signore. M' Quando questi giunse e vide la grazia del Signore, si rallegrò e, l&Q La notizia giunse agli orecchi della Chiesa di Gerusalemme, la quale mandò Barnaba ad Antiochia. h%I E la mano del Signore era con loro e così un gran numero credette e si convertì al Signore. *$M Ma alcuni fra loro, cittadini di Cipro e di Cirène, giunti ad Antiochia, cominciarono a parlare anche ai Greci, predicando la buona novella del Signore Gesù. Y#+ Intanto quelli che erano stati dispersi dopo la persecuzione scoppiata al tempo di Stefano, erano arrivati fin nella Fenicia, a Cipro e ad Antiochia e non predicavano la parola a nessuno fuorché ai Giudei. &"E All'udir questo si calmarono e cominciarono a glorificare Dio dicendo: "Dunque anche ai pagani Dio ha concesso che si convertano perché abbiano la vita!". !# Se dunque Dio ha dato a loro lo stesso dono che a noi per aver creduto nel Signore Gesù Cristo, chi ero io per porre impedimento a Dio?".   Mi ricordai allora di quella parola del Signore che diceva: Giovanni battezzò con acqua, voi invece sarete battezzati in Spirito Santo. }s Avevo appena cominciato a parlare quando lo Spirito Santo scese su di loro, come in principio era sceso su di noi. _7 egli ti dirà parole per mezzo delle quali sarai salvato tu e tutta la tua famiglia.  Egli ci raccontò che aveva visto un angelo presentarsi in casa sua e dirgli: Manda a Giaffa e fa' venire Simone detto anche Pietro;  Lo Spirito mi disse di andare con loro senza esitare. Vennero con me anche questi sei fratelli ed entrammo in casa di quell'uomo. q[ Ed ecco, in quell'istante, tre uomini giunsero alla casa dove eravamo, mandati da Cesarèa a cercarmi. V% Questo avvenne per tre volte e poi tutto fu risollevato di nuovo nel cielo. lQ Ribattè nuovamente la voce dal cielo: Quello che Dio ha purificato, tu non considerarlo profano. oW Risposi: Non sia mai, Signore, poiché nulla di profano e di immondo è entrato mai nella mia bocca. M E sentii una voce che mi diceva: Pietro, àlzati, uccidi e mangia! oW Fissandolo con attenzione, vidi in esso quadrupedi, fiere e rettili della terra e uccelli del cielo. K "Io mi trovavo in preghiera nella città di Giaffa e vidi in estasi una visione: un oggetto, simile a una grande tovaglia, scendeva come calato dal cielo per i quattro capi e giunse fino a me. Q Allora Pietro raccontò per ordine come erano andate le cose, dicendo: [/ "Sei entrato in casa di uomini non circoncisi e hai mangiato insieme con loro!". W' E quando Pietro salì a Gerusalemme, i circoncisi lo rimproveravano dicendo:   Gli apostoli e i fratelli che stavano nella Giudea vennero a sapere che anche i pagani avevano accolto la parola di Dio. w 0E ordinò che fossero battezzati nel nome di Gesù Cristo. Dopo tutto questo lo pregarono di fermarsi alcuni giorni. + /Allora Pietro disse: "Forse che si può proibire che siano battezzati con l'acqua questi che hanno ricevuto lo Spirito Santo al pari di noi?". @{ .li sentivano infatti parlare lingue e glorificare Dio.  ! -E i fedeli circoncisi, che erano venuti con Pietro, si meravigliavano che anche sopra i pagani si effondesse il dono dello Spirito Santo;  { ,Pietro stava ancora dicendo queste cose, quando lo Spirito Santo scese sopra tutti coloro che ascoltavano il discorso.  +Tutti i profeti gli rendono questa testimonianza: chiunque crede in lui ottiene la remissione dei peccati per mezzo del suo nome".  { *E ci ha ordinato di annunziare al popolo e di attestare che egli è il giudice dei vivi e dei morti costituito da Dio.   )non a tutto il popolo, ma a testimoni prescelti da Dio, a noi, che abbiamo mangiato e bevuto con lui dopo la sua risurrezione dai morti. J  (ma Dio lo ha risuscitato al terzo giorno e volle che apparisse, ' 'E noi siamo testimoni di tutte le cose da lui compiute nella regione dei Giudei e in Gerusalemme. Essi lo uccisero appendendolo a una croce, G &cioè come Dio consacrò in Spirito Santo e potenza Gesù di Nazaret, il quale passò beneficando e risanando tutti coloro che stavano sotto il potere del diavolo, perché Dio era con lui.  %Voi conoscete ciò che è accaduto in tutta la Giudea, incominciando dalla Galilea, dopo il battesimo predicato da Giovanni; "= $Questa è la parola che egli ha inviato ai figli d'Israele, recando la buona novella della pace, per mezzo di Gesù Cristo, che è il Signore di tutti. b= #ma chi lo teme e pratica la giustizia, a qualunque popolo appartenga, è a lui accetto. q[ "Pietro prese la parola e disse: "In verità sto rendendomi conto che Dio non fa preferenze di persone, A{ !Subito ho mandato a cercarti e tu hai fatto bene a venire. Ora dunque tutti noi, al cospetto di Dio, siamo qui riuniti per ascoltare tutto ciò che dal Signore ti è stato ordinato".  Manda dunque a Giaffa e fa' venire Simone chiamato anche Pietro; egli è ospite nella casa di Simone il conciatore, vicino al mare. q[ e mi disse: Cornelio, sono state esaudite le tue preghiere e ricordate le tue elemosine davanti a Dio. E~ Cornelio allora rispose: "Quattro giorni or sono, verso quest'ora, stavo recitando la preghiera delle tre del pomeriggio nella mia casa, quando mi si presentò un uomo in splendida veste }% Per questo sono venuto senza esitare quando mi avete mandato a chiamare. Vorrei dunque chiedere: per quale ragione mi avete fatto venire?". 1|[ "Voi sapete che non è lecito per un Giudeo unirsi o incontrarsi con persone di altra razza; ma Dio mi ha mostrato che non si deve dire profano o immondo nessun uomo. d{A Poi, continuando a conversare con lui, entrò e trovate riunite molte persone disse loro: Jz  Ma Pietro lo rialzò, dicendo: "Alzati: anch'io sono un uomo!". nyU Mentre Pietro stava per entrare, Cornelio andandogli incontro si gettò ai suoi piedi per adorarlo. |xq Il giorno dopo arrivò a Cesarèa. Cornelio stava ad aspettarli ed aveva invitato i congiunti e gli amici intimi. w! Pietro allora li fece entrare e li ospitò. Il giorno seguente si mise in viaggio con loro e alcuni fratelli di Giaffa lo accompagnarono. ^v5 Risposero: "Il centurione Cornelio, uomo giusto e timorato di Dio, stimato da tutto il popolo dei Giudei, è stato avvertito da un angelo santo di invitarti nella sua casa, per ascoltare ciò che hai da dirgli". u Pietro scese incontro agli uomini e disse: "Eccomi, sono io quello che cercate. Qual è il motivo per cui siete venuti?". Ut# alzati, scendi e va' con loro senza esitazione, perché io li ho mandati". rs] Pietro stava ancora ripensando alla visione, quando lo Spirito gli disse: "Ecco, tre uomini ti cercano; Qr Chiamarono e chiesero se Simone, detto anche Pietro, alloggiava colà. Nq Mentre Pietro si domandava perplesso tra sé e sé che cosa significasse ciò che aveva visto, gli uomini inviati da Cornelio, dopo aver domandato della casa di Simone, si fermarono all'ingresso. _p7 Questo accadde per tre volte; poi d'un tratto quell'oggetto fu risollevato al cielo. ao; E la voce di nuovo a lui: "Ciò che Dio ha purificato, tu non chiamarlo più profano". rn] Ma Pietro rispose: "No davvero, Signore, poiché io non ho mai mangiato nulla di profano e di immondo". Wm' Allora risuonò una voce che gli diceva: "Alzati, Pietro, uccidi e mangia!". \l1 In essa c'era ogni sorta di quadrupedi e rettili della terra e uccelli del cielo. xki Vide il cielo aperto e un oggetto che discendeva come una tovaglia grande, calata a terra per i quattro capi. djA Gli venne fame e voleva prendere cibo. Ma mentre glielo preparavano, fu rapito in estasi. i Il giorno dopo, mentre essi erano per via e si avvicinavano alla città, Pietro salì verso mezzogiorno sulla terrazza a pregare. 6hg spiegata loro ogni cosa, li mandò a Giaffa. g Quando l'angelo che gli parlava se ne fu andato, Cornelio chiamò due dei suoi servitori e un pio soldato fra i suoi attendenti e, _f7 Egli è ospite presso un tal Simone conciatore, la cui casa è sulla riva del mare". ]e3 E ora manda degli uomini a Giaffa e fa' venire un certo Simone detto anche Pietro. 'dG Egli lo guardò e preso da timore disse: "Che c'è, Signore?". Gli rispose: "Le tue preghiere e le tue elemosine sono salite, in tua memoria, innanzi a Dio. c  Un giorno verso le tre del pomeriggio vide chiaramente in visione un angelo di Dio venirgli incontro e chiamarlo: "Cornelio!". wbg uomo pio e timorato di Dio con tutta la sua famiglia; faceva molte elemosine al popolo e pregava sempre Dio. Va ' C'era in Cesarèa un uomo di nome Cornelio, centurione della coorte Italica, U`# +Pietro rimase a Giaffa parecchi giorni, presso un certo Simone conciatore. N_ *La cosa si riseppe in tutta Giaffa, e molti credettero nel Signore. p^Y )Egli le diede la mano e la fece alzare, poi chiamò i credenti e le vedove, e la presentò loro viva. +]O (Pietro fece uscire tutti e si inginocchiò a pregare; poi rivolto alla salma disse: "Tabità, alzati!". Ed essa aprì gli occhi, vide Pietro e si mise a sedere. h\I 'E Pietro subito andò con loro. Appena arrivato lo condussero al piano superiore e gli si fecero incontro tutte le vedove in pianto che gli mostravano le tuniche e i mantelli che Gazzella confezionava quando era fra loro. [' &E poiché Lidda era vicina a Giaffa i discepoli, udito che Pietro si trovava là, mandarono due uomini ad invitarlo: "Vieni subito da noi!". qZ[ %Proprio in quei giorni si ammalò e morì. La lavarono e la deposero in una stanza al piano superiore. Y! $A Giaffa c'era una discepola chiamata Tabità, nome che significa "Gazzella", la quale abbondava in opere buone e faceva molte elemosine. [X/ #Lo videro tutti gli abitanti di Lidda e del Saròn e si convertirono al Signore. lWQ "Pietro gli disse: "Enea, Gesù Cristo ti guarisce; alzati e rifatti il letto". E subito si alzò. gVG !Qui trovò un uomo di nome Enea, che da otto anni giaceva su un lettuccio ed era paralitico. uUc E avvenne che mentre Pietro andava a far visita a tutti, si recò anche dai fedeli che dimoravano a Lidda. /TW La Chiesa era dunque in pace per tutta la Giudea, la Galilea e la Samaria; essa cresceva e camminava nel timore del Signore, colma del conforto dello Spirito Santo. fSE Venutolo però a sapere i fratelli, lo condussero a Cesarèa e lo fecero partire per Tarso. aR; e parlava e discuteva con gli Ebrei di lingua greca; ma questi tentarono di ucciderlo. uQc Così egli potè stare con loro e andava e veniva a Gerusalemme, parlando apertamente nel nome del Signore _P7 Allora Barnaba lo prese con sé, lo presentò agli apostoli e raccontò loro come durante il viaggio aveva visto il Signore che gli aveva parlato, e come in Damasco aveva predicato con coraggio nel nome di Gesù. O Venuto a Gerusalemme, cercava di unirsi con i discepoli, ma tutti avevano paura di lui, non credendo ancora che fosse un discepolo. mNS ma i suoi discepoli di notte lo presero e lo fecero discendere dalle mura, calandolo in una cesta. M% ma i loro piani vennero a conoscenza di Saulo. Essi facevano la guardia anche alle porte della città di giorno e di notte per sopprimerlo; ZL- Trascorsero così parecchi giorni e i Giudei fecero un complotto per ucciderlo; K Saulo frattanto si rinfrancava sempre più e confondeva i Giudei residenti a Damasco, dimostrando che Gesù è il Cristo. tJa Tutti quelli che lo ascoltavano si meravigliavano e dicevano: "Ma costui non è quel tale che a Gerusalemme infieriva contro quelli che invocano questo nome ed era venuto qua precisamente per condurli in catene dai sommi sacerdoti?". BI e subito nelle sinagoghe proclamava Gesù Figlio di Dio. tHa poi prese cibo e le forze gli ritornarono. Rimase alcuni giorni insieme ai discepoli che erano a Damasco, rG] E improvvisamente gli caddero dagli occhi come delle squame e ricuperò la vista; fu subito battezzato, xFi Allora Anania andò, entrò nella casa, gli impose le mani e disse: "Saulo, fratello mio, mi ha mandato a te il Signore Gesù, che ti è apparso sulla via per la quale venivi, perché tu riacquisti la vista e sia colmo di Spirito Santo". FE e io gli mostrerò quanto dovrà soffrire per il mio nome". D+ Ma il Signore disse: "Va', perché egli è per me uno strumento eletto per portare il mio nome dinanzi ai popoli, ai re e ai figli di Israele; oCW Inoltre ha l'autorizzazione dai sommi sacerdoti di arrestare tutti quelli che invocano il tuo nome". B Rispose Anania: "Signore, riguardo a quest'uomo ho udito da molti tutto il male che ha fatto ai tuoi fedeli in Gerusalemme. oAW e ha visto in visione un uomo, di nome Anania, venire e imporgli le mani perché ricuperi la vista". @- E il Signore a lui: "Su, va' sulla strada chiamata Diritta, e cerca nella casa di Giuda un tale che ha nome Saulo, di Tarso; ecco sta pregando, ?  Ora c'era a Damasco un discepolo di nome Anania e il Signore in una visione gli disse: "Anania!". Rispose: "Eccomi, Signore!". U># dove rimase tre giorni senza vedere e senza prendere né cibo né bevanda. =w Saulo si alzò da terra ma, aperti gli occhi, non vedeva nulla. Così, guidandolo per mano, lo condussero a Damasco, {<o Gli uomini che facevano il cammino con lui si erano fermati ammutoliti, sentendo la voce ma non vedendo nessuno. T;! Orsù, alzati ed entra nella città e ti sarà detto ciò che devi fare". X:) Rispose: "Chi sei, o Signore?". E la voce: "Io sono Gesù, che tu perseguiti! b9= e cadendo a terra udì una voce che gli diceva: "Saulo, Saulo, perché mi perseguiti?". 8w E avvenne che, mentre era in viaggio e stava per avvicinarsi a Damasco, all'improvviso lo avvolse una luce dal cielo B7} e gli chiese lettere per le sinagoghe di Damasco al fine di essere autorizzato a condurre in catene a Gerusalemme uomini e donne, seguaci della dottrina di Cristo, che avesse trovati. |6 s Saulo frattanto, sempre fremente minaccia e strage contro i discepoli del Signore, si presentò al sommo sacerdote 5}(Quanto a Filippo, si trovò ad Azoto e, proseguendo, predicava il vangelo a tutte le città, finché giunse a Cesarèa. 4''Quando furono usciti dall'acqua, lo Spirito del Signore rapì Filippo e l'eunuco non lo vide più e proseguì pieno di gioia il suo cammino. n3U&Fece fermare il carro e discesero tutti e due nell'acqua, Filippo e l'eunuco, ed egli lo battezzò. 2%[] "1=$Proseguendo lungo la strada, giunsero a un luogo dove c'era acqua e l'eunuco disse: "Ecco qui c'è acqua; che cosa mi impedisce di essere battezzato?". z0m#Filippo, prendendo a parlare e partendo da quel passo della Scrittura, gli annunziò la buona novella di Gesù. /"E rivoltosi a Filippo l'eunuco disse: "Ti prego, di quale persona il profeta dice questo? Di se stesso o di qualcun altro?". #.?!Nella sua umiliazione il giudizio gli è stato negato, ma la sua posterità chi potrà mai descriverla? Poiché è stata recisa dalla terra la sua vita. ?-w Il passo della Scrittura che stava leggendo era questo: Come una pecora fu condotto al macello e come un agnello senza voce innanzi a chi lo tosa, così egli non apre la sua bocca. },sQuegli rispose: "E come lo potrei, se nessuno mi istruisce?". E invitò Filippo a salire e a sedere accanto a lui. w+gFilippo corse innanzi e, udito che leggeva il profeta Isaia, gli disse: "Capisci quello che stai leggendo?". S*Disse allora lo Spirito a Filippo: "Va' avanti, e raggiungi quel carro". W)'se ne ritornava, seduto sul suo carro da viaggio, leggendo il profeta Isaia. D(Egli si alzò e si mise in cammino, quand'ecco un Etiope, un eunuco, funzionario di Candàce, regina di Etiopia, sovrintendente a tutti i suoi tesori, venuto per il culto a Gerusalemme, "'=Un angelo del Signore parlò intanto a Filippo: "Alzati, e va' verso il mezzogiorno, sulla strada che discende da Gerusalemme a Gaza; essa è deserta". &#Essi poi, dopo aver testimoniato e annunziato la parola di Dio, ritornavano a Gerusalemme ed evangelizzavano molti villaggi della Samaria. p%YRispose Simone: "Pregate voi per me il Signore, perché non mi accada nulla di ciò che avete detto". I$ Ti vedo infatti chiuso in fiele amaro e in lacci d'iniquità". j#MPentiti dunque di questa tua iniquità e prega il Signore che ti sia perdonato questo pensiero. r"]Non v'è parte né sorte alcuna per te in questa cosa, perché il tuo cuore non è retto davanti a Dio. !Ma Pietro gli rispose: "Il tuo denaro vada con te in perdizione, perché hai osato pensare di acquistare con denaro il dono di Dio. x idicendo: "Date anche a me questo potere perché a chiunque io imponga le mani, egli riceva lo Spirito Santo". ~uSimone, vedendo che lo Spirito veniva conferito con l'imposizione delle mani degli apostoli, offrì loro del denaro OAllora imponevano loro le mani e quelli ricevevano lo Spirito Santo. }snon era infatti ancora sceso sopra nessuno di loro, ma erano stati soltanto battezzati nel nome del Signore Gesù. T!Essi discesero e pregarono per loro perché ricevessero lo Spirito Santo;  Frattanto gli apostoli, a Gerusalemme, seppero che la Samaria aveva accolto la parola di Dio e vi inviarono Pietro e Giovanni. + Anche Simone credette, fu battezzato e non si staccava più da Filippo. Era fuori di sé nel vedere i segni e i grandi prodigi che avvenivano. &E Ma quando cominciarono a credere a Filippo, che recava la buona novella del regno di Dio e del nome di Gesù Cristo, uomini e donne si facevano battezzare. c? Gli davano ascolto, perché per molto tempo li aveva fatti strabiliare con le sue magie. }s A lui aderivano tutti, piccoli e grandi, esclamando: "Questi è la potenza di Dio, quella che è chiamata Grande". -S V'era da tempo in città un tale di nome Simone, dedito alla magia, il quale mandava in visibilio la popolazione di Samaria, spacciandosi per un gran personaggio. 0[E vi fu grande gioia in quella città. {oDa molti indemoniati uscivano spiriti immondi, emettendo alte grida e molti paralitici e storpi furono risanati. {E le folle prestavano ascolto unanimi alle parole di Filippo sentendolo parlare e vedendo i miracoli che egli compiva. \1Filippo, sceso in una città della Samaria, cominciò a predicare loro il Cristo. gGQuelli però che erano stati dispersi andavano per il paese e diffondevano la parola di Dio. Saulo intanto infuriava contro la Chiesa ed entrando nelle case prendeva uomini e donne e li faceva mettere in prigione. MPersone pie seppellirono Stefano e fecero un grande lutto per lui. t cSaulo era fra coloro che approvarono la sua uccisione. In quel giorno scoppiò una violenta persecuzione contro la Chiesa di Gerusalemme e tutti, ad eccezione degli apostoli, furono dispersi nelle regioni della Giudea e della Samaria. s _AA @@@??G?7>===<<&;;?::999:88,77`66V55$4Z322V100]0/}/.. -Z,,g+++C**U))m(''b&&y&%$$]#i""6!!k cU-1C_ ._5GP - R i , _v8&*D<' }Mentre Apollo era a Corinto, Paolo, attraversate le regioni dell'altopiano, giunse a Efeso. Qui trovò alcuni discepoli ~&uconfutava infatti vigorosamente i Giudei, dimostrando pubblicamente attraverso le Scritture che Gesù è il Cristo. a%;Poiché egli desiderava passare nell'Acaia, i fratelli lo incoraggiarono e scrissero ai discepoli di fargli buona accoglienza. Giunto là, fu molto utile a quelli che per opera della grazia erano divenuti credenti; 8$iEgli intanto cominciò a parlare francamente nella sinagoga. Priscilla e Aquila lo ascoltarono, poi lo presero con sé e gli esposero con maggiore accuratezza la via di Dio. D#Questi era stato ammaestrato nella via del Signore e pieno di fervore parlava e insegnava esattamente ciò che si riferiva a Gesù, sebbene conoscesse soltanto il battesimo di Giovanni. r"]Arrivò a Efeso un Giudeo, chiamato Apollo, nativo di Alessandria, uomo colto, versato nelle Scritture. %!CTrascorso colà un po' di tempo, partì di nuovo percorrendo di seguito le regioni della Galazia e della Frigia, confermando nella fede tutti i discepoli. d AGiunto a Cesarèa, si recò a salutare la Chiesa di Gerusalemme e poi scese ad Antiochia. r]Tuttavia prese congedo dicendo: "Ritornerò di nuovo da voi, se Dio lo vorrà", quindi partì da Efeso. LQuesti lo pregavano di fermarsi più a lungo, ma non acconsentì. taGiunsero a Efeso, dove lasciò i due coniugi, ed entrato nella sinagoga si mise a discutere con i Giudei. dAPaolo si trattenne ancora parecchi giorni, poi prese congedo dai fratelli e s'imbarcò diretto in Siria, in compagnia di Priscilla e Aquila. A Cencre si era fatto tagliare i capelli a causa di un voto che aveva fatto. +Allora tutti afferrarono Sòstene, capo della sinagoga, e lo percossero davanti al tribunale, ma Gallione non si curava affatto di tutto ciò. +QE li fece cacciare dal tribunale. Ma se sono questioni di parole o di nomi o della vostra legge, vedetevela voi; io non voglio essere giudice di queste faccende". (IPaolo stava per rispondere, ma Gallione disse ai Giudei: "Se si trattasse di un delitto o di un'azione malvagia, o Giudei, io vi ascolterei, come di ragione. \1 "Costui persuade la gente a rendere un culto a Dio in modo contrario alla legge".  Mentre era proconsole dell'Acaia Gallione, i Giudei insorsero in massa contro Paolo e lo condussero al tribunale dicendo: W' Così Paolo si fermò un anno e mezzo, insegnando fra loro la parola di Dio. |q perché io sono con te e nessuno cercherà di farti del male, perché io ho un popolo numeroso in questa città". pY E una notte in visione il Signore disse a Paolo: "Non aver paura, ma continua a parlare e non tacere, *MCrispo, capo della sinagoga, credette nel Signore insieme a tutta la sua famiglia; e anche molti dei Corinzi, udendo Paolo, credevano e si facevano battezzare. E andatosene di là, entrò nella casa di un tale chiamato Tizio Giusto, che onorava Dio, la cui abitazione era accanto alla sinagoga. <qMa poiché essi gli si opponevano e bestemmiavano, scuotendosi le vesti, disse: "Il vostro sangue ricada sul vostro capo: io sono innocente; da ora in poi io andrò dai pagani". /Quando giunsero dalla Macedonia Sila e Timòteo, Paolo si dedicò tutto alla predicazione, affermando davanti ai Giudei che Gesù era il Cristo. [/Ogni sabato poi discuteva nella sinagoga e cercava di persuadere Giudei e Greci.  e poiché erano del medesimo mestiere, si stabilì nella loro casa e lavorava. Erano infatti di mestiere fabbricatori di tende. \ 1Qui trovò un Giudeo chiamato Aquila, oriundo del Ponto, arrivato poco prima dall'Italia con la moglie Priscilla, in seguito all'ordine di Claudio che allontanava da Roma tutti i Giudei. Paolo si recò da loro E  Dopo questi fatti Paolo lasciò Atene e si recò a Corinto.  '"Ma alcuni aderirono a lui e divennero credenti, fra questi anche Dionigi membro dell'Areòpago, una donna di nome Dàmaris e altri con loro. / Y!Così Paolo uscì da quella riunione.  Quando sentirono parlare di risurrezione di morti, alcuni lo deridevano, altri dissero: "Ti sentiremo su questo un'altra volta". Fpoiché egli ha stabilito un giorno nel quale dovrà giudicare la terra con giustizia per mezzo di un uomo che egli ha designato, dandone a tutti prova sicura col risuscitarlo dai morti". wDopo esser passato sopra ai tempi dell'ignoranza, ora Dio ordina a tutti gli uomini di tutti i luoghi di ravvedersi, <qEssendo noi dunque stirpe di Dio, non dobbiamo pensare che la divinità sia simile all'oro, all'argento e alla pietra, che porti l'impronta dell'arte e dell'immaginazione umana. In lui infatti viviamo, ci muoviamo ed esistiamo, come anche alcuni dei vostri poeti hanno detto: Poiché di lui stirpe noi siamo. {perché cercassero Dio, se mai arrivino a trovarlo andando come a tentoni, benché non sia lontano da ciascuno di noi. 9kEgli creò da uno solo tutte le nazioni degli uomini, perché abitassero su tutta la faccia della terra. Per essi ha stabilito l'ordine dei tempi e i confini del loro spazio, /né dalle mani dell'uomo si lascia servire come se avesse bisogno di qualche cosa, essendo lui che dà a tutti la vita e il respiro e ogni cosa. 5Il Dio che ha fatto il mondo e tutto ciò che contiene, che è signore del cielo e della terra, non dimora in templi costruiti dalle mani dell'uomo :mPassando infatti e osservando i monumenti del vostro culto, ho trovato anche un'ara con l'iscrizione: Al Dio ignoto. Quello che voi adorate senza conoscere, io ve lo annunzio. ~Allora Paolo, alzatosi in mezzo all'Areòpago, disse: "Cittadini ateniesi, vedo che in tutto siete molto timorati degli dei. }Tutti gli Ateniesi infatti e gli stranieri colà residenti non avevano passatempo più gradito che parlare e sentir parlare. l|QCose strane per vero ci metti negli orecchi; desideriamo dunque conoscere di che cosa si tratta". { Presolo con sé, lo condussero sull'Areòpago e dissero: "Possiamo dunque sapere qual è questa nuova dottrina predicata da te? yzkAnche certi filosofi epicurei e stoici discutevano con lui e alcuni dicevano: "Che cosa vorrà mai insegnare questo ciarlatano?". E altri: "Sembra essere un annunziatore di divinità straniere"; poiché annunziava Gesù e la risurrezione. y%Discuteva frattanto nella sinagoga con i Giudei e i pagani credenti in Dio e ogni giorno sulla piazza principale con quelli che incontrava. jxMMentre Paolo li attendeva ad Atene, fremeva nel suo spirito al vedere la città piena di idoli. w/Quelli che scortavano Paolo lo accompagnarono fino ad Atene e se ne ripartirono con l'ordine per Sila e Timòteo di raggiungerlo al più presto. vyAllora i fratelli fecero partire subito Paolo per la strada verso il mare, mentre Sila e Timòteo rimasero in città. 7ug Ma quando i Giudei di Tessalonica vennero a sapere che anche a Berèa era stata annunziata da Paolo la parola di Dio, andarono anche colà ad agitare e sobillare il popolo. bt= Molti di loro credettero e anche alcune donne greche della nobiltà e non pochi uomini. Is  Questi erano di sentimenti più nobili di quelli di Tessalonica ed accolsero la parola con grande entusiasmo, esaminando ogni giorno le Scritture per vedere se le cose stavano davvero così. r Ma i fratelli subito, durante la notte, fecero partire Paolo e Sila verso Berèa. Giunti colà entrarono nella sinagoga dei Giudei. `q9 tuttavia, dopo avere ottenuto una cauzione da Giasone e dagli altri, li rilasciarono. cp?Così misero in agitazione la popolazione e i capi della città che udivano queste cose; ioKTutti costoro vanno contro i decreti dell'imperatore, affermando che c'è un altro re, Gesù". An{Ma non avendoli trovati, trascinarono Giasone e alcuni fratelli dai capi della città gridando: "Quei tali che mettono il mondo in agitazione sono anche qui e Giasone li ha ospitati. omWMa i Giudei, ingelositi, trassero dalla loro parte alcuni pessimi individui di piazza e, radunata gente, mettevano in subbuglio la città. Presentatisi alla casa di Giasone, cercavano Paolo e Sila per condurli davanti al popolo. l1Alcuni di loro furono convinti e aderirono a Paolo e a Sila, come anche un buon numero di Greci credenti in Dio e non poche donne della nobiltà. kspiegandole e dimostrando che il Cristo doveva morire e risuscitare dai morti; il Cristo, diceva, è quel Gesù che io vi annunzio. rj]Come era sua consuetudine Paolo vi andò e per tre sabati discusse con loro sulla base delle Scritture, ni WSeguendo la via di Anfipoli e Apollonia, giunsero a Tessalonica, dove c'era una sinagoga dei Giudei. yhk(Usciti dalla prigione, si recarono a casa di Lidia dove, incontrati i fratelli, li esortarono e poi partirono. hgI'vennero e si scusarono con loro; poi li fecero uscire e li pregarono di partire dalla città. vfe&E le guardie riferirono ai magistrati queste parole. All'udire che erano cittadini romani, si spaventarono; neU%Ma Paolo disse alle guardie: "Ci hanno percosso in pubblico e senza processo, sebbene siamo cittadini romani, e ci hanno gettati in prigione; e ora ci fanno uscire di nascosto? No davvero! Vengano di persona a condurci fuori!". d+$Il carceriere annunziò a Paolo questo messaggio: "I magistrati hanno ordinato di lasciarvi andare! Potete dunque uscire e andarvene in pace". ]c3#Fattosi giorno, i magistrati inviarono le guardie a dire: "Libera quegli uomini!". b}"poi li fece salire in casa, apparecchiò la tavola e fu pieno di gioia insieme a tutti i suoi per avere creduto in Dio. a!Egli li prese allora in disparte a quella medesima ora della notte, ne lavò le piaghe e subito si fece battezzare con tutti i suoi; V`% E annunziarono la parola del Signore a lui e a tutti quelli della sua casa. U_#Risposero: "Credi nel Signore Gesù e sarai salvato tu e la tua famiglia". W^'poi li condusse fuori e disse: "Signori, cosa devo fare per esser salvato?". l]QQuegli allora chiese un lume, si precipitò dentro e tremando si gettò ai piedi di Paolo e Sila; L\Ma Paolo gli gridò forte: "Non farti del male, siamo tutti qui". [5Il carceriere si svegliò e vedendo aperte le porte della prigione, tirò fuori la spada per uccidersi, pensando che i prigionieri fossero fuggiti. +ZOD'improvviso venne un terremoto così forte che furono scosse le fondamenta della prigione; subito tutte le porte si aprirono e si sciolsero le catene di tutti. wYgVerso mezzanotte Paolo e Sila, in preghiera, cantavano inni a Dio, mentre i carcerati stavano ad ascoltarli. {XoEgli, ricevuto quest'ordine, li gettò nella cella più interna della prigione e strinse i loro piedi nei ceppi. uWce dopo averli caricati di colpi, li gettarono in prigione e ordinarono al carceriere di far buona guardia. VyLa folla allora insorse contro di loro, mentre i magistrati, fatti strappare loro i vestiti, ordinarono di bastonarli WU'e predicano usanze che a noi Romani non è lecito accogliere né praticare". tTapresentandoli ai magistrati dissero: "Questi uomini gettano il disordine nella nostra città; sono Giudei 1S[Ma vedendo i padroni che era partita anche la speranza del loro guadagno, presero Paolo e Sila e li trascinarono nella piazza principale davanti ai capi della città; FRQuesto fece per molti giorni finché Paolo, mal sopportando la cosa, si volse e disse allo spirito: "In nome di Gesù Cristo ti ordino di partire da lei". E lo spirito partì all'istante. Q{Essa seguiva Paolo e noi gridando: "Questi uomini sono servi del Dio Altissimo e vi annunziano la via della salvezza". 6PeMentre andavamo alla preghiera, venne verso di noi una giovane schiava, che aveva uno spirito di divinazione e procurava molto guadagno ai suoi padroni facendo l'indovina. >OuDopo esser stata battezzata insieme alla sua famiglia, ci invitò: "Se avete giudicato ch'io sia fedele al Signore, venite ad abitare nella mia casa". E ci costrinse ad accettare. ENC'era ad ascoltare anche una donna di nome Lidia, commerciante di porpora, della città di Tiàtira, una credente in Dio, e il Signore le aprì il cuore per aderire alle parole di Paolo. &ME il sabato uscimmo fuori della porta lungo il fiume, dove ritenevamo che si facesse la preghiera, e sedutici rivolgevamo la parola alle donne colà riunite. L} di qui a Filippi, colonia romana e città del primo distretto della Macedonia. Restammo in questa città alcuni giorni; \K1 Salpati da Troade, facemmo vela verso Samotracia e il giorno dopo verso Neapoli e %JC Dopo che ebbe avuto questa visione, subito cercammo di partire per la Macedonia, ritenendo che Dio ci aveva chiamati ad annunziarvi la parola del Signore. I  Durante la notte apparve a Paolo una visione: gli stava davanti un Macedone e lo supplicava: "Passa in Macedonia e aiutaci!". ;Hqcosì, attraversata la Misia, discesero a Troade. jGMRaggiunta la Misia, si dirigevano verso la Bitinia, ma lo Spirito di Gesù non lo permise loro; F/Attraversarono quindi la Frigia e la regione della Galazia, avendo lo Spirito Santo vietato loro di predicare la parola nella provincia di Asia. gEGLe comunità intanto si andavano fortificando nella fede e crescevano di numero ogni giorno. DPercorrendo le città, trasmettevano loro le decisioni prese dagli apostoli e dagli anziani di Gerusalemme, perché le osservassero. 7CgPaolo volle che partisse con lui, lo prese e lo fece circoncidere per riguardo ai Giudei che si trovavano in quelle regioni; tutti infatti sapevano che suo padre era greco. FBegli era assai stimato dai fratelli di Listra e di Icònio. A Paolo si recò a Derbe e a Listra. C'era qui un discepolo chiamato Timòteo, figlio di una donna giudea credente e di padre greco; R@)E attraversando la Siria e la Cilicia, dava nuova forza alle comunità. `?9(Paolo invece scelse Sila e partì, raccomandato dai fratelli alla grazia del Signore. z>m'Il dissenso fu tale che si separarono l'uno dall'altro; Barnaba, prendendo con sé Marco, s'imbarcò per Cipro. =-&ma Paolo riteneva che non si dovesse prendere uno che si era allontanato da loro nella Panfilia e non aveva voluto partecipare alla loro opera. G<%Barnaba voleva prendere insieme anche Giovanni, detto Marco, ;;o$Dopo alcuni giorni Paolo disse a Barnaba: "Ritorniamo a far visita ai fratelli in tutte le città nelle quali abbiamo annunziato la parola del Signore, per vedere come stanno". :y#Paolo invece e Barnaba rimasero ad Antiochia, insegnando e annunziando, insieme a molti altri, la parola del Signore. 9"[] ~8u!Dopo un certo tempo furono congedati con auguri di pace dai fratelli, per tornare da quelli che li avevano inviati. s7_ Giuda e Sila, essendo anch'essi profeti, parlarono molto per incoraggiare i fratelli e li fortificarono. V6%Quando l'ebbero letta, si rallegrarono per l'incoraggiamento che infondeva. k5OEssi allora, congedatisi, discesero ad Antiochia e riunita la comunità consegnarono la lettera. /4Wastenervi dalle carni offerte agli idoli, dal sangue, dagli animali soffocati e dalla impudicizia. Farete quindi cosa buona a guardarvi da queste cose. State bene". }3sAbbiamo deciso, lo Spirito Santo e noi, di non imporvi nessun altro obbligo al di fuori di queste cose necessarie: g2GAbbiamo mandato dunque Giuda e Sila, che vi riferiranno anch'essi queste stesse cose a voce. X1)uomini che hanno votato la loro vita al nome del nostro Signore Gesù Cristo. 0 Abbiamo perciò deciso tutti d'accordo di eleggere alcune persone e inviarle a voi insieme ai nostri carissimi Barnaba e Paolo, (/IAbbiamo saputo che alcuni da parte nostra, ai quali non avevamo dato nessun incarico, sono venuti a turbarvi con i loro discorsi sconvolgendo i vostri animi. ".=E consegnarono loro la seguente lettera: "Gli apostoli e gli anziani ai fratelli di Antiochia, di Siria e di Cilicia che provengono dai pagani, salute! n-UAllora gli apostoli, gli anziani e tutta la Chiesa decisero di eleggere alcuni di loro e di inviarli ad Antiochia insieme a Paolo e Barnaba: Giuda chiamato Barsabba e Sila, uomini tenuti in grande considerazione tra i fratelli. ,Mosè infatti, fin dai tempi antichi, ha chi lo predica in ogni città, poiché viene letto ogni sabato nelle sinagoghe". +}ma solo si ordini loro di astenersi dalle sozzure degli idoli, dalla impudicizia, dagli animali soffocati e dal sangue. j*MPer questo io ritengo che non si debba importunare quelli che si convertono a Dio tra i pagani, O)dice il Signore che fa queste cose da lui conosciute dall'eternità. y(kperché anche gli altri uomini cerchino il Signore e tutte le genti sulle quali è stato invocato il mio nome, 'yDopo queste cose ritornerò e riedificherò la tenda di Davide che era caduta; ne riparerò le rovine e la rialzerò, K&Con questo si accordano le parole dei profeti, come sta scritto: %'"Fratelli, ascoltatemi. Simone ha riferito come fin da principio Dio ha voluto scegliere tra i pagani un popolo per consacrarlo al suo nome. @${ Quand'essi ebbero finito di parlare, Giacomo aggiunse: $#A Tutta l'assemblea tacque e stettero ad ascoltare Barnaba e Paolo che riferivano quanti miracoli e prodigi Dio aveva compiuto tra i pagani per mezzo loro. j"M Noi crediamo che per la grazia del Signore Gesù siamo salvati e nello stesso modo anche loro". #!? Or dunque, perché continuate a tentare Dio, imponendo sul collo dei discepoli un giogo che né i nostri padri, né noi siamo stati in grado di portare? d A e non ha fatto nessuna discriminazione tra noi e loro, purificandone i cuori con la fede. {E Dio, che conosce i cuori, ha reso testimonianza in loro favore concedendo anche a loro lo Spirito Santo, come a noi; c?Dopo lunga discussione, Pietro si alzò e disse: "Fratelli, voi sapete che già da molto tempo Dio ha fatto una scelta fra voi, perché i pagani ascoltassero per bocca mia la parola del vangelo e venissero alla fede. X)Allora si riunirono gli apostoli e gli anziani per esaminare questo problema. .UMa si alzarono alcuni della setta dei farisei, che erano diventati credenti, affermando: è necessario circonciderli e ordinar loro di osservare la legge di Mosè. 9Giunti poi a Gerusalemme, furono ricevuti dalla Chiesa, dagli apostoli e dagli anziani e riferirono tutto ciò che Dio aveva compiuto per mezzo loro. ;oEssi dunque, scortati per un tratto dalla comunità, attraversarono la Fenicia e la Samaria raccontando la conversione dei pagani e suscitando grande gioia in tutti i fratelli. lQPoiché Paolo e Barnaba si opponevano risolutamente e discutevano animatamente contro costoro, fu stabilito che Paolo e Barnaba e alcuni altri di loro andassero a Gerusalemme dagli apostoli e dagli anziani per tale questione. ! =Ora alcuni, venuti dalla Giudea, insegnavano ai fratelli questa dottrina: "Se non vi fate circoncidere secondo l'uso di Mosè, non potete esser salvi". A}E si fermarono per non poco tempo insieme ai discepoli. 0YNon appena furono arrivati, riunirono la comunità e riferirono tutto quello che Dio aveva compiuto per mezzo loro e come aveva aperto ai pagani la porta della fede. di qui fecero vela per Antiochia là dove erano stati affidati alla grazia del Signore per l'impresa che avevano compiuto. Pe dopo avere predicato la parola di Dio a Perge, scesero ad Attalìa; >wAttraversata poi la Pisidia, raggiunsero la Panfilia 5Costituirono quindi per loro in ogni comunità alcuni anziani e dopo avere pregato e digiunato li affidarono al Signore, nel quale avevano creduto. *Mrianimando i discepoli ed esortandoli a restare saldi nella fede poiché, dicevano, è necessario attraversare molte tribolazioni per entrare nel regno di Dio. Dopo aver predicato il vangelo in quella città e fatto un numero considerevole di discepoli, ritornarono a Listra, Icònio e Antiochia, Allora gli si fecero attorno i discepoli ed egli, alzatosi, entrò in città. Il giorno dopo partì con Barnaba alla volta di Derbe. GMa giunsero da Antiochia e da Icònio alcuni Giudei, i quali trassero dalla loro parte la folla; essi presero Paolo a sassate e quindi lo trascinarono fuori della città, credendolo morto. i KE così dicendo, riuscirono a fatica a far desistere la folla dall'offrire loro un sacrificio. 4 ama non ha cessato di dar prova di sé beneficando, concedendovi dal cielo piogge e stagioni ricche di frutti, fornendovi il cibo e riempiendo di letizia i vostri cuori". _ 7Egli, nelle generazioni passate, ha lasciato che ogni popolo seguisse la sua strada; m S"Cittadini, perché fate questo? Anche noi siamo esseri umani, mortali come voi, e vi predichiamo di convertirvi da queste vanità al Dio vivente che ha fatto il cielo, la terra, il mare e tutte le cose che in essi si trovano. y kSentendo ciò, gli apostoli Barnaba e Paolo si strapparono le vesti e si precipitarono tra la folla, gridando: (I Intanto il sacerdote di Zeus, il cui tempio era all'ingresso della città, recando alle porte tori e corone, voleva offrire un sacrificio insieme alla folla. W' E chiamavano Barnaba Zeus e Paolo Hermes, perché era lui il più eloquente. - La gente allora, al vedere ciò che Paolo aveva fatto, esclamò in dialetto licaonio e disse: "Gli dei sono scesi tra di noi in figura umana!". c? disse a gran voce: "Alzati diritto in piedi!". Egli fece un balzo e si mise a camminare. ~u Egli ascoltava il discorso di Paolo e questi, fissandolo con lo sguardo e notando che aveva fede di esser risanato, q[C'era a Listra un uomo paralizzato alle gambe, storpio sin dalla nascita, che non aveva mai camminato. 4ce là continuavano a predicare il vangelo. hIessi se ne accorsero e fuggirono nelle città della Licaònia, Listra e Derbe e nei dintorni, mSMa quando ci fu un tentativo dei pagani e dei Giudei con i loro capi per maltrattarli e lapidarli, E la popolazione della città si divise, schierandosi gli uni dalla parte dei Giudei, gli altri dalla parte degli apostoli. R~Rimasero tuttavia colà per un certo tempo e parlavano fiduciosi nel Signore, che rendeva testimonianza alla predicazione della sua grazia e concedeva che per mano loro si operassero segni e prodigi. i}KMa i Giudei rimasti increduli eccitarono e inasprirono gli animi dei pagani contro i fratelli. | 1Anche ad Icònio essi entrarono nella sinagoga dei Giudei e vi parlarono in modo tale che un gran numero di Giudei e di Greci divennero credenti. F{ 4mentre i discepoli erano pieni di gioia e di Spirito Santo. Wz' 3Allora essi, scossa contro di loro la polvere dei piedi, andarono a Icònio, 3y_ 2Ma i Giudei sobillarono le donne pie di alto rango e i notabili della città e suscitarono una persecuzione contro Paolo e Barnaba e li scacciarono dal loro territorio. >xw 1La parola di Dio si diffondeva per tutta la regione. w7 0Nell'udir ciò, i pagani si rallegravano e glorificavano la parola di Dio e abbracciarono la fede tutti quelli che erano destinati alla vita eterna. v+ /Così infatti ci ha ordinato il Signore: Io ti ho posto come luce per le genti, perché tu porti la salvezza sino all'estremità della terra". luQ .Allora Paolo e Barnaba dichiararono con franchezza: "Era necessario che fosse annunziata a voi per primi la parola di Dio, ma poiché la respingete e non vi giudicate degni della vita eterna, ecco noi ci rivolgiamo ai pagani. t -Quando videro quella moltitudine, i Giudei furono pieni di gelosia e contraddicevano le affermazioni di Paolo, bestemmiando. ^s5 ,Il sabato seguente quasi tutta la città si radunò per ascoltare la parola di Dio. :rm +Sciolta poi l'assemblea, molti Giudei e proseliti credenti in Dio seguirono Paolo e Barnaba ed essi, intrattenendosi con loro, li esortavano a perseverare nella grazia di Dio. ^q5 *E, mentre uscivano, li pregavano di esporre ancora queste cose nel prossimo sabato. p) )Mirate, beffardi, stupite e nascondetevi, poiché un'opera io compio ai vostri giorni, un'opera che non credereste, se vi fosse raccontata!". So (Guardate dunque che non avvenga su di voi ciò che è detto nei Profeti: n' 'e che per lui chiunque crede riceve giustificazione da tutto ciò da cui non vi fu possibile essere giustificati mediante la legge di Mosè. kmO &Vi sia dunque noto, fratelli, che per opera di lui vi viene annunziata la remissione dei peccati Il  %Ma colui che Dio ha risuscitato, non ha subìto la corruzione. k $Ora Davide, dopo aver eseguito il volere di Dio nella sua generazione, morì e fu unito ai suoi padri e subì la corruzione. kjO #Per questo anche in un altro luogo dice: Non permetterai che il tuo santo subisca la corruzione. @iy "E che Dio lo ha risuscitato dai morti, in modo che non abbia mai più a tornare alla corruzione, è quanto ha dichiarato: Darò a voi le cose sante promesse a Davide, quelle sicure. h5 !poiché Dio l'ha attuata per noi, loro figli, risuscitando Gesù, come anche sta scritto nel salmo secondo: Mio figlio sei tu, oggi ti ho generato. ^g5 E noi vi annunziamo la buona novella che la promessa fatta ai padri si è compiuta, #f? ed egli è apparso per molti giorni a quelli che erano saliti con lui dalla Galilea a Gerusalemme, e questi ora sono i suoi testimoni davanti al popolo. ,eS Ma Dio lo ha risuscitato dai morti vde Dopo aver compiuto tutto quanto era stato scritto di lui, lo deposero dalla croce e lo misero nel sepolcro. rc] e, pur non avendo trovato in lui nessun motivo di condanna a morte, chiesero a Pilato che fosse ucciso. 'bG Gli abitanti di Gerusalemme infatti e i loro capi non l'hanno riconosciuto e condannandolo hanno adempiuto le parole dei profeti che si leggono ogni sabato; a Fratelli, figli della stirpe di Abramo, e quanti fra voi siete timorati di Dio, a noi è stata mandata questa parola di salvezza. 6`e Diceva Giovanni sul finire della sua missione: Io non sono ciò che voi pensate che io sia! Ecco, viene dopo di me uno, al quale io non sono degno di sciogliere i sandali. s__ Giovanni aveva preparato la sua venuta predicando un battesimo di penitenza a tutto il popolo d'Israele. e^C Dalla discendenza di lui, secondo la promessa, Dio trasse per Israele un salvatore, Gesù. U]# E, dopo averlo rimosso dal regno, suscitò per loro come re Davide, al quale rese questa testimonianza: Ho trovato Davide, figlio di Iesse, uomo secondo il mio cuore; egli adempirà tutti i miei voleri. y\k Allora essi chiesero un re e Dio diede loro Saul, figlio di Cis, della tribù di Beniamino, per quaranta anni. m[S per circa quattrocentocinquanta anni. Dopo questo diede loro dei Giudici, fino al profeta Samuele. _Z7 distrusse sette popoli nel paese di Canaan e concesse loro in eredità quelle terre, VY% Quindi, dopo essersi preso cura di loro per circa quarant'anni nel deserto, .XU Il Dio di questo popolo d'Israele scelse i nostri padri ed esaltò il popolo durante il suo esilio in terra d'Egitto, e con braccio potente li condusse via di là. oWW Si alzò Paolo e fatto cenno con la mano disse: "Uomini di Israele e voi timorati di Dio, ascoltate. .VU Dopo la lettura della Legge e dei Profeti, i capi della sinagoga mandarono a dire loro: "Fratelli, se avete qualche parola di esortazione per il popolo, parlate!". U Essi invece proseguendo da Perge, arrivarono ad Antiochia di Pisidia ed entrati nella sinagoga nel giorno di sabato, si sedettero. T Salpati da Pafo, Paolo e i suoi compagni giunsero a Perge di Panfilia. Giovanni si separò da loro e ritornò a Gerusalemme. ^S5 Quando vide l'accaduto, il proconsole credette, colpito dalla dottrina del Signore. IR  Ecco la mano del Signore è sopra di te: sarai cieco e per un certo tempo non vedrai il sole". Di colpo piombò su di lui oscurità e tenebra, e brancolando cercava chi lo guidasse per mano. "Q= "O uomo pieno di ogni frode e di ogni malizia, figlio del diavolo, nemico di ogni giustizia, quando cesserai di sconvolgere le vie diritte del Signore? gPG Allora Saulo, detto anche Paolo, pieno di Spirito Santo, fissò gli occhi su di lui e disse: O Ma Elimas, il mago, - ciò infatti significa il suo nome - faceva loro opposizione cercando di distogliere il proconsole dalla fede. N1 al seguito del proconsole Sergio Paolo, persona di senno, che aveva fatto chiamare a sé Barnaba e Saulo e desiderava ascoltare la parola di Dio. xMi Attraversata tutta l'isola fino a Pafo, vi trovarono un tale, mago e falso profeta giudeo, di nome Bar-Iesus, L Giunti a Salamina cominciarono ad annunziare la parola di Dio nelle sinagoghe dei Giudei, avendo con loro anche Giovanni come aiutante. jKM Essi dunque, inviati dallo Spirito Santo, discesero a Selèucia e di qui salparono verso Cipro. [J/ Allora, dopo aver digiunato e pregato, imposero loro le mani e li accomiatarono. .IU Mentre essi stavano celebrando il culto del Signore e digiunando, lo Spirito Santo disse: "Riservate per me Barnaba e Saulo per l'opera alla quale li ho chiamati". 3H a C'erano nella comunità di Antiochia profeti e dottori: Barnaba, Simeone soprannominato Niger, Lucio di Cirène, Manaèn, compagno d'infanzia di Erode tetrarca, e Saulo. G Barnaba e Saulo poi, compiuta la loro missione, tornarono da Gerusalemme prendendo con loro Giovanni, detto anche Marco. ihlggIffWeddcc:bbpaaW``__ ^]]]\[[KZZlYYw===<<=;::~9y888$7766544l333 21110//M.._--++g+*e*)(('&%%$c$#d"" !{ 3a\WAm*v$>-QJ- |  l  m jz=ndA Se dunque sono in colpa e ho commesso qualche cosa che meriti la morte, non rifiuto di morire; ma se nelle accuse di costoro non c'è nulla di vero, nessuno ha il potere di consegnarmi a loro. Io mi appello a Cesare". "= Paolo rispose: "Mi trovo davanti al tribunale di Cesare, qui mi si deve giudicare. Ai Giudei non ho fatto alcun torto, come anche tu sai perfettamente. #? Ma Festo volendo fare un favore ai Giudei, si volse a Paolo e disse: "Vuoi andare a Gerusalemme per essere là giudicato di queste cose, davanti a me?". Paolo a sua difesa disse: "Non ho commesso alcuna colpa, né contro la legge dei Giudei, né contro il tempio, né contro Cesare". Appena giunse, lo attorniarono i Giudei discesi da Gerusalemme, imputandogli numerose e gravi colpe, senza però riuscire a provarle. 0YDopo essersi trattenuto fra loro non più di otto o dieci giorni, discese a Cesarèa e il giorno seguente, sedendo in tribunale, ordinò che gli si conducesse Paolo. ~"Quelli dunque che hanno autorità tra voi, disse, vengano con me e se vi è qualche colpa in quell'uomo, lo denuncino". o}WFesto rispose che Paolo stava sotto custodia a Cesarèa e che egli stesso sarebbe partito fra breve. |3chiedendo come un favore, in odio a Paolo, che lo facesse venire a Gerusalemme; e intanto disponevano un tranello per ucciderlo lungo il percorso. s{_I sommi sacerdoti e i capi dei Giudei gli si presentarono per accusare Paolo e cercavano di persuaderlo, `z ;Festo dunque, raggiunta la provincia, tre giorni dopo salì da Cesarèa a Gerusalemme. y3Trascorsi due anni, Felice ebbe come successore Porcio Festo; ma Felice, volendo dimostrare benevolenza verso i Giudei, lasciò Paolo in prigione. x Sperava frattanto che Paolo gli avrebbe dato del denaro; per questo abbastanza spesso lo faceva chiamare e conversava con lui. NwMa quando egli si mise a parlare di giustizia, di continenza e del giudizio futuro, Felice si spaventò e disse: "Per il momento puoi andare; ti farò chiamare di nuovo quando ne avrò il tempo". &vEDopo alcuni giorni Felice arrivò in compagnia della moglie Drusilla, che era giudea; fatto chiamare Paolo, lo ascoltava intorno alla fede in Cristo Gesù. )uKE ordinò al centurione di tenere Paolo sotto custodia, concedendogli però una certa libertà e senza impedire a nessuno dei suoi amici di dargli assistenza. !t;Allora Felice, che era assai bene informato circa la nuova dottrina, li rimandò dicendo: "Quando verrà il tribuno Lisia, esaminerò il vostro caso". s#se non questa sola frase che gridai stando in mezzo a loro: A motivo della risurrezione dei morti io vengo giudicato oggi davanti a voi!". rr]oppure dicano i presenti stessi quale colpa han trovato in me quando sono comparso davanti al sinedrio, q5Furono dei Giudei della provincia d'Asia a trovarmi, e loro dovrebbero comparire qui davanti a te ad accusarmi, se hanno qualche cosa contro di me; p in occasione di questi essi mi hanno trovato nel tempio dopo che avevo compiuto le purificazioni. Non c'era folla né tumulto. goGOra, dopo molti anni, sono venuto a portare elemosine al mio popolo e per offrire sacrifici; nwPer questo mi sforzo di conservare in ogni momento una coscienza irreprensibile davanti a Dio e davanti agli uomini. }msnutrendo in Dio la speranza, condivisa pure da costoro, che ci sarà una risurrezione dei giusti e degli ingiusti. 8liAmmetto invece che adoro il Dio dei miei padri, secondo quella dottrina che essi chiamano setta, credendo in tutto ciò che è conforme alla Legge e sta scritto nei Profeti, Pk e non possono provare nessuna delle cose delle quali ora mi accusano. j+ Essi non mi hanno mai trovato nel tempio a discutere con qualcuno o a incitare il popolo alla sommossa, né nelle sinagoghe, né per la città {io Tu stesso puoi accertare che non sono più di dodici giorni da quando mi sono recato a Gerusalemme per il culto. #h? Quando il governatore fece cenno a Paolo di parlare, egli rispose: "So che da molti anni sei giudice di questo popolo e parlo in mia difesa con fiducia. [g/ Si associarono nell'accusa anche i Giudei, affermando che i fatti stavano così. ufcInterrogandolo personalmente, potrai renderti conto da lui di tutte queste cose delle quali lo accusiamo". e[] OdHa perfino tentato di profanare il tempio e noi l'abbiamo arrestato. c/Abbiamo scoperto che quest'uomo è una peste, fomenta continue rivolte tra tutti i Giudei che sono nel mondo ed è capo della setta dei Nazorei. mbSMa per non trattenerti troppo a lungo, ti prego di darci ascolto brevemente nella tua benevolenza. aa;"La lunga pace di cui godiamo grazie a te e le riforme che ci sono state in favore di questo popolo grazie alla tua provvidenza, le accogliamo in tutto e per tutto, eccellentissimo Felice, con profonda gratitudine. N`Quando questi fu fatto venire, Tertullo cominciò l'accusa dicendo: /_ YCinque giorni dopo arrivò il sommo sacerdote Anania insieme con alcuni anziani e a un avvocato di nome Tertullo e si presentarono al governatore per accusare Paolo. z^m#"Ti ascolterò quando saranno qui anche i tuoi accusatori". E diede ordine di custodirlo nel pretorio di Erode. o]W"Dopo averla letta, domandò a Paolo di quale provincia fosse e, saputo che era della Cilicia, disse: k\O!I cavalieri, giunti a Cesarèa, consegnarono la lettera al governatore e gli presentarono Paolo. r[] Il mattino dopo, lasciato ai cavalieri il compito di proseguire con lui, se ne tornarono alla fortezza. iZKSecondo gli ordini ricevuti, i soldati presero Paolo e lo condussero di notte ad Antipàtride. OYSono stato però informato di un complotto contro quest'uomo da parte loro, e così l'ho mandato da te, avvertendo gli accusatori di deporre davanti a te quello che hanno contro di lui. Sta bene". +XOHo trovato che lo si accusava per questioni relative alla loro legge, ma che in realtà non c'erano a suo carico imputazioni meritevoli di morte o di prigionia. bW=Desideroso di conoscere il motivo per cui lo accusavano, lo condussi nel loro sinedrio. 3V_Quest'uomo è stato assalito dai Giudei e stava per essere ucciso da loro; ma sono intervenuto con i soldati e l'ho liberato, perché ho saputo che è cittadino romano. IU "Claudio Lisia all'eccellentissimo governatore Felice, salute. 6TgScrisse anche una lettera in questi termini: S}Siano pronte anche delle cavalcature e fatevi montare Paolo, perché sia condotto sano e salvo dal governatore Felice". 8RiFece poi chiamare due dei centurioni e disse: "Preparate duecento soldati per andare a Cesarèa insieme con settanta cavalieri e duecento lancieri, tre ore dopo il tramonto. Q}Il tribuno congedò il giovanetto con questa raccomandazione: "Non dire a nessuno che mi hai dato queste informazioni". P3Tu però non lasciarti convincere da loro, poiché più di quaranta dei loro uomini hanno ordito un complotto, facendo voto con giuramento esecratorio di non prendere cibo né bevanda finché non l'abbiano ucciso; e ora stanno pronti, aspettando che tu dia il tuo consenso". +OORispose: "I Giudei si sono messi d'accordo per chiederti di condurre domani Paolo nel sinedrio, col pretesto di informarsi più accuratamente nei suoi riguardi. zNmIl tribuno lo prese per mano, lo condusse in disparte e gli chiese: "Che cosa è quello che hai da riferirmi?". EMIl centurione lo prese e lo condusse dal tribuno dicendo: "Il prigioniero Paolo mi ha fatto chiamare e mi ha detto di condurre da te questo giovanetto, perché ha da dirti qualche cosa". LQuesti allora chiamò uno dei centurioni e gli disse: "Conduci questo giovane dal tribuno, perché ha qualche cosa da riferirgli". KyMa il figlio della sorella di Paolo venne a sapere del complotto; si recò alla fortezza, entrò e ne informò Paolo. MJVoi dunque ora, insieme al sinedrio, fate dire al tribuno che ve lo riporti, col pretesto di esaminare più attentamente il suo caso; noi intanto ci teniamo pronti a ucciderlo prima che arrivi". 2I]Si presentarono ai sommi sacerdoti e agli anziani e dissero: "Ci siamo obbligati con giuramento esecratorio di non assaggiare nulla sino a che non avremo ucciso Paolo. DH Erano più di quaranta quelli che fecero questa congiura. -GS Fattosi giorno, i Giudei ordirono una congiura e fecero voto con giuramento esecratorio di non toccare né cibo né bevanda, sino a che non avessero ucciso Paolo. >Fu La notte seguente gli venne accanto il Signore e gli disse: "Coraggio! Come hai testimoniato per me a Gerusalemme, così è necessario che tu mi renda testimonianza anche a Roma". FE La disputa si accese a tal punto che il tribuno, temendo che Paolo venisse linciato da costoro, ordinò che scendesse la truppa a portarlo via di mezzo a loro e ricondurlo nella fortezza. eDC Ne nacque allora un grande clamore e alcuni scribi del partito dei farisei, alzatisi in piedi, protestavano dicendo: "Non troviamo nulla di male in quest'uomo. E se uno spirito o un angelo gli avesse parlato davvero?". C I sadducei infatti affermano che non c'è risurrezione, né angeli, né spiriti; i farisei invece professano tutte queste cose. pBYAppena egli ebbe detto ciò, scoppiò una disputa tra i farisei e i sadducei e l'assemblea si divise. sA_Paolo sapeva che nel sinedrio una parte era di sadducei e una parte di farisei; disse a gran voce: "Fratelli, io sono un fariseo, figlio di farisei; io sono chiamato in giudizio a motivo della speranza nella risurrezione dei morti". @ Rispose Paolo: "Non sapevo, fratelli, che è il sommo sacerdote; sta scritto infatti: Non insulterai il capo del tuo popolo". L?E i presenti dissero: "Osi insultare il sommo sacerdote di Dio?". >/Paolo allora gli disse: "Dio percuoterà te, muro imbiancato! Tu siedi a giudicarmi secondo la legge e contro la legge comandi di percuotermi?". ^=5Ma il sommo sacerdote Anania ordinò ai suoi assistenti di percuoterlo sulla bocca. < Con lo sguardo fisso al sinedrio Paolo disse: "Fratelli, io ho agito fino ad oggi davanti a Dio in perfetta rettitudine di coscienza". ;Il giorno seguente, volendo conoscere la realtà dei fatti, cioè il motivo per cui veniva accusato dai Giudei, gli fece togliere le catene e ordinò che si riunissero i sommi sacerdoti e tutto il sinedrio; vi fece condurre Paolo e lo presentò davanti a loro. >:uE subito si allontanarono da lui quelli che dovevano interrogarlo. Anche il tribuno ebbe paura, rendendosi conto che Paolo era cittadino romano e che lui lo aveva messo in catene. 9Replicò il tribuno: "Io questa cittadinanza l'ho acquistata a caro prezzo". Paolo disse: "Io, invece, lo sono di nascita!". q8[Allora il tribuno si recò da Paolo e gli domandò: "Dimmi, tu sei cittadino romano?". Rispose: "Sì". u7cUdito ciò, il centurione corse a riferire al tribuno: "Che cosa stai per fare? Quell'uomo è un romano!". )6KMa quando l'ebbero legato con le cinghie, Paolo disse al centurione che gli stava accanto: "Potete voi flagellare un cittadino romano, non ancora giudicato?". /5Wil tribuno ordinò di portarlo nella fortezza, prescrivendo di interrogarlo a colpi di flagello al fine di sapere per quale motivo gli gridavano contro in tal modo. `49E poiché continuavano a urlare, a gettar via i mantelli e a lanciar polvere in aria, 3 Fino a queste parole erano stati ad ascoltarlo, ma allora alzarono la voce gridando: "Toglilo di mezzo; non deve più vivere!". O2Allora mi disse: Va', perché io ti manderò lontano, tra i pagani". 1#quando si versava il sangue di Stefano, tuo testimone, anch'io ero presente e approvavo e custodivo i vestiti di quelli che lo uccidevano. z0mE io dissi: Signore, essi sanno che facevo imprigionare e percuotere nella sinagoga quelli che credevano in te; /e vidi Lui che mi diceva: Affrettati ed esci presto da Gerusalemme, perché non accetteranno la tua testimonianza su di me. ].3Dopo il mio ritorno a Gerusalemme, mentre pregavo nel tempio, fui rapito in estasi o-WE ora perché aspetti? Alzati, ricevi il battesimo e lavati dai tuoi peccati, invocando il suo nome. c,?perché gli sarai testimone davanti a tutti gli uomini delle cose che hai visto e udito. '+GEgli soggiunse: Il Dio dei nostri padri ti ha predestinato a conoscere la sua volontà, a vedere il Giusto e ad ascoltare una parola dalla sua stessa bocca, * venne da me, mi si accostò e disse: Saulo, fratello, torna a vedere! E in quell'istante io guardai verso di lui e riebbi la vista. z)m Un certo Anania, un devoto osservante della legge e in buona reputazione presso tutti i Giudei colà residenti, (} E poiché non ci vedevo più, a causa del fulgore di quella luce, guidato per mano dai miei compagni, giunsi a Damasco. -'S Io dissi allora: Che devo fare, Signore? E il Signore mi disse: Alzati e prosegui verso Damasco; là sarai informato di tutto ciò che è stabilito che tu faccia. W&' Quelli che erano con me videro la luce, ma non udirono colui che mi parlava. _%7Risposi: Chi sei, o Signore? Mi disse: Io sono Gesù il Nazareno, che tu perseguiti. ^$5caddi a terra e sentii una voce che mi diceva: Saulo, Saulo, perché mi perseguiti? #Mentre ero in viaggio e mi avvicinavo a Damasco, verso mezzogiorno, all'improvviso una gran luce dal cielo rifulse attorno a me; "ycome può darmi testimonianza il sommo sacerdote e tutto il collegio degli anziani. Da loro ricevetti lettere per i nostri fratelli di Damasco e partii allo scopo di condurre anche quelli di là come prigionieri a Gerusalemme, per essere puniti. j!MIo perseguitai a morte questa nuova dottrina, arrestando e gettando in prigione uomini e donne, i KEd egli continuò: "Io sono un Giudeo, nato a Tarso di Cilicia, ma cresciuto in questa città, formato alla scuola di Gamaliele nelle più rigide norme della legge paterna, pieno di zelo per Dio, come oggi siete tutti voi. _7Quando sentirono che parlava loro in lingua ebraica, fecero silenzio ancora di più. D "Fratelli e padri, ascoltate la mia difesa davanti a voi". 3_(Avendo egli acconsentito, Paolo, stando in piedi sui gradini, fece cenno con la mano al popolo e, fattosi un grande silenzio, rivolse loro la parola in ebraico dicendo: 0Y'Rispose Paolo: "Io sono un Giudeo di Tarso di Cilicia, cittadino di una città non certo senza importanza. Ma ti prego, lascia che rivolga la parola a questa gente". y&Allora non sei quell'Egiziano che in questi ultimi tempi ha sobillato e condotto nel deserto i quattromila ribelli?". %Sul punto di esser condotto nella fortezza, Paolo disse al tribuno: "Posso dirti una parola?". "Conosci il greco?, disse quello, K$La massa della gente infatti veniva dietro, urlando: "A morte!". ta#Quando fu alla gradinata, dovette essere portato a spalla dai soldati a causa della violenza della folla. 4a"Tra la folla però chi diceva una cosa, chi un'altra. Nell'impossibilità di accertare la realtà dei fatti a causa della confusione, ordinò di condurlo nella fortezza. )!Allora il tribuno si avvicinò, lo arrestò e ordinò che fosse legato con due catene; intanto s'informava chi fosse e che cosa avesse fatto. 1[ Immediatamente egli prese con sé dei soldati e dei centurioni e si precipitò verso i rivoltosi. Alla vista del tribuno e dei soldati, cessarono di percuotere Paolo. wStavano già cercando di ucciderlo, quando fu riferito al tribuno della coorte che tutta Gerusalemme era in rivolta. .UAllora tutta la città fu in subbuglio e il popolo accorse da ogni parte. Impadronitisi di Paolo, lo trascinarono fuori del tempio e subito furono chiuse le porte. )Avevano infatti veduto poco prima Tròfimo di Efeso in sua compagnia per la città, e pensavano che Paolo lo avesse fatto entrare nel tempio. c?"Uomini d'Israele, aiuto! Questo è l'uomo che va insegnando a tutti e dovunque contro il popolo, contro la legge e contro questo luogo; ora ha introdotto perfino dei Greci nel tempio e ha profanato il luogo santo!". -SStavano ormai per finire i sette giorni, quando i Giudei della provincia d'Asia, vistolo nel tempio, aizzarono tutta la folla e misero le mani su di lui gridando: {Allora Paolo prese con sé quegli uomini e il giorno seguente, fatta insieme con loro la purificazione, entrò nel tempio per comunicare il compimento dei giorni della purificazione, quando sarebbe stata presentata l'offerta per ciascuno di loro. NQuanto ai pagani che sono venuti alla fede, noi abbiamo deciso ed abbiamo loro scritto che si astengano dalle carni offerte agli idoli, dal sangue, da ogni animale soffocato e dalla impudicizia".  /Prendili con te, compi la purificazione insieme con loro e paga tu la spesa per loro perché possano radersi il capo. Così tutti verranno a sapere che non c'è nulla di vero in ciò di cui sono stati informati, ma che invece anche tu ti comporti bene osservando la legge. h IFa' dunque quanto ti diciamo: vi sono fra noi quattro uomini che hanno un voto da sciogliere. I  Che facciamo? Senza dubbio verranno a sapere che sei arrivato. R Ora hanno sentito dire di te che vai insegnando a tutti i Giudei sparsi tra i pagani che abbandonino Mosè, dicendo di non circoncidere più i loro figli e di non seguire più le nostre consuetudini. I  Quand'ebbero ascoltato, essi davano gloria a Dio; quindi dissero a Paolo: "Tu vedi, o fratello, quante migliaia di Giudei sono venuti alla fede e tutti sono gelosamente attaccati alla legge. Dopo aver rivolto loro il saluto, egli cominciò a esporre nei particolari quello che Dio aveva fatto tra i pagani per mezzo suo. c?L'indomani Paolo fece visita a Giacomo insieme con noi: c'erano anche tutti gli anziani. H Arrivati a Gerusalemme, i fratelli ci accolsero festosamente. .UVennero con noi anche alcuni discepoli da Cesarèa, i quali ci condussero da un certo Mnasone di Cipro, discepolo della prima ora, dal quale ricevemmo ospitalità. NDopo questi giorni, fatti i preparativi, salimmo verso Gerusalemme. veE poiché non si lasciava persuadere, smettemmo di insistere dicendo: "Sia fatta la volontà del Signore!". F Ma Paolo rispose: "Perché fate così, continuando a piangere e a spezzarmi il cuore? Io sono pronto non soltanto a esser legato, ma a morire a Gerusalemme per il nome del Signore Gesù". hI All'udir queste cose, noi e quelli del luogo pregammo Paolo di non andare più a Gerusalemme.  Egli venne da noi e, presa la cintura di Paolo, si legò i piedi e le mani e disse: "Questo dice lo Spirito Santo: l'uomo a cui appartiene questa cintura sarà legato così dai Giudei a Gerusalemme e verrà quindi consegnato nelle mani dei pagani". ]3 Eravamo qui da alcuni giorni, quando giunse dalla Giudea un profeta di nome Agabo. P~ Egli aveva quattro figlie nubili, che avevano il dono della profezia. }3Ripartiti il giorno seguente, giungemmo a Cesarèa; ed entrati nella casa dell'evangelista Filippo, che era uno dei Sette, sostammo presso di lui. |Terminata la navigazione, da Tiro approdammo a Tolemàide, dove andammo a salutare i fratelli e restammo un giorno con loro. B{noi salimmo sulla nave ed essi tornarono alle loro case. ^z5Ma quando furon passati quei giorni, uscimmo e ci mettemmo in viaggio, accompagnati da tutti loro con le mogli e i figli sin fuori della città. Inginocchiati sulla spiaggia pregammo, poi ci salutammo a vicenda; yAvendo ritrovati i discepoli, rimanemmo colà una settimana, ed essi, mossi dallo Spirito, dicevano a Paolo di non andare a Gerusalemme. x-Giunti in vista di Cipro, ce la lasciammo a sinistra e, continuando a navigare verso la Siria, giungemmo a Tiro, dove la nave doveva scaricare. iwKTrovata qui una nave che faceva la traversata per la Fenicia, vi salimmo e prendemmo il largo. v Appena ci fummo separati da loro, salpammo e per la via diretta giungemmo a Cos, il giorno seguente a Rodi e di qui a Pàtara. u&addolorati soprattutto perché aveva detto che non avrebbero più rivisto il suo volto. E lo accompagnarono fino alla nave. [t/%Tutti scoppiarono in un gran pianto e gettandosi al collo di Paolo lo baciavano, @s{$Detto questo, si inginocchiò con tutti loro e pregò. Hr #In tutte le maniere vi ho dimostrato che lavorando così si devono soccorrere i deboli, ricordandoci delle parole del Signore Gesù, che disse: Vi è più gioia nel dare che nel ricevere!". lqQ"Voi sapete che alle necessità mie e di quelli che erano con me hanno provveduto queste mie mani. Kp!Non ho desiderato né argento, né oro, né la veste di nessuno. o% Ed ora vi affido al Signore e alla parola della sua grazia che ha il potere di edificare e di concedere l'eredità con tutti i santificati. n Per questo vigilate, ricordando che per tre anni, notte e giorno, io non ho cessato di esortare fra le lacrime ciascuno di voi. wmgperfino di mezzo a voi sorgeranno alcuni a insegnare dottrine perverse per attirare discepoli dietro di sé. klOIo so che dopo la mia partenza entreranno fra voi lupi rapaci, che non risparmieranno il gregge; 3Un tale, chiamato Demetrio, argentiere, che fabbricava tempietti di Artèmide in argento e procurava in tal modo non poco guadagno agli artigiani, R=Verso quel tempo scoppiò un gran tumulto riguardo alla nuova dottrina. <Inviati allora in Macedonia due dei suoi aiutanti, Timòteo ed Erasto, si trattenne ancora un po' di tempo nella provincia di Asia. /;WDopo questi fatti, Paolo si mise in animo di attraversare la Macedonia e l'Acaia e di recarsi a Gerusalemme dicendo: "Dopo essere stato là devo vedere anche Roma". ?:yCosì la parola del Signore cresceva e si rafforzava. q9[e un numero considerevole di persone che avevano esercitato le arti magiche portavano i propri libri e li bruciavano alla vista di tutti. Ne fu calcolato il valore complessivo e trovarono che era di cinquantamila dramme d'argento. u8cMolti di quelli che avevano abbracciato la fede venivano a confessare in pubblico le loro pratiche magiche 75Il fatto fu risaputo da tutti i Giudei e dai Greci che abitavano a Efeso e tutti furono presi da timore e si magnificava il nome del Signore Gesù. 06YE l'uomo che aveva lo spirito cattivo, slanciatosi su di loro, li afferrò e li trattò con tale violenza che essi fuggirono da quella casa nudi e coperti di ferite. d5AMa lo spirito cattivo rispose loro: "Conosco Gesù e so chi è Paolo, ma voi chi siete?". T4!Facevano questo sette figli di un certo Sceva, un sommo sacerdote giudeo. H3  Alcuni esorcisti ambulanti giudei si provarono a invocare anch'essi il nome del Signore Gesù sopra quanti avevano spiriti cattivi, dicendo: "Vi scongiuro per quel Gesù che Paolo predica". &2E al punto che si mettevano sopra i malati fazzoletti o grembiuli che erano stati a contatto con lui e le malattie cessavano e gli spiriti cattivi fuggivano. E1 Dio intanto operava prodigi non comuni per opera di Paolo, 0) Questo durò due anni, col risultato che tutti gli abitanti della provincia d'Asia, Giudei e Greci, poterono ascoltare la parola del Signore. h/I Ma poiché alcuni si ostinavano e si rifiutavano di credere dicendo male in pubblico di questa nuova dottrina, si staccò da loro separando i discepoli e continuò a discutere ogni giorno nella scuola di un certo Tiranno. .1Entrato poi nella sinagoga, vi potè parlare liberamente per tre mesi, discutendo e cercando di persuadere gli ascoltatori circa il regno di Dio. --UErano in tutto circa dodici uomini. ,ye, non appena Paolo ebbe imposto loro le mani, scese su di loro lo Spirito Santo e parlavano in lingue e profetavano. R+Dopo aver udito questo, si fecero battezzare nel nome del Signore Gesù **MDisse allora Paolo: "Giovanni ha amministrato un battesimo di penitenza, dicendo al popolo di credere in colui che sarebbe venuto dopo di lui, cioè in Gesù". c)?Ed egli disse: "Quale battesimo avete ricevuto?". "Il battesimo di Giovanni", risposero. *(Me disse loro: "Avete ricevuto lo Spirito Santo quando siete venuti alla fede?". Gli risposero: "Non abbiamo nemmeno sentito dire che ci sia uno Spirito Santo". S~l}}||{dzzyxww!vJuuVtt5ssrqqq3p^oonmm}llykkGjrji8hhggffoeeFddRcbb[baa1`\__1^^];\\$[[(Z\YYXX WyWV|VUUTzSS-RRrQQ7PPP4OO&NtMMRLLKKJII~HHGIFFuEEE+DCCB|BAa@@?>>5=<;;t;d::T999<8877/6555433M22U11>00 /,..M--,+**"))p((''&f%%}%$$%##""H! ]z_c z Elw5be,^ = ] Z  ( Lr$wPaS k Eredi quindi si diventa per la fede, perché ciò sia per grazia e così la promessa sia sicura per tutta la discendenza, non soltanto per quella che deriva dalla legge, ma anche per quella che deriva dalla fede di Abramo, il quale è padre di tutti noi. mjSLa legge infatti provoca l'ira; al contrario, dove non c'è legge, non c'è nemmeno trasgressione. zimpoiché se diventassero eredi coloro che provengono dalla legge, sarebbe resa vana la fede e nulla la promessa. 2h] Non infatti in virtù della legge fu data ad Abramo o alla sua discendenza la promessa di diventare erede del mondo, ma in virtù della giustizia che viene dalla fede; =gs e fosse padre anche dei circoncisi, di quelli che non solo hanno la circoncisione, ma camminano anche sulle orme della fede del nostro padre Abramo prima della sua circoncisione. $fA Infatti egli ricevette il segno della circoncisione quale sigillo della giustizia derivante dalla fede che aveva già ottenuta quando non era ancora circonciso; questo perché fosse padre di tutti i non circoncisi che credono e perché anche a loro venisse accreditata la giustizia ey Come dunque gli fu accreditata? Quando era circonciso o quando non lo era? Non certo dopo la circoncisione, ma prima. (dI Orbene, questa beatitudine riguarda chi è circonciso o anche chi non è circonciso? Noi diciamo infatti che la fede fu accreditata ad Abramo come giustizia. Jc beato l'uomo al quale il Signore non mette in conto il peccato! _b7Beati quelli le cui iniquità sono state perdonate e i peccati sono stati ricoperti; sa_Così anche Davide proclama beato l'uomo a cui Dio accredita la giustizia indipendentemente dalle opere: `wa chi invece non lavora, ma crede in colui che giustifica l'empio, la sua fede gli viene accreditata come giustizia. U_#A chi lavora, il salario non viene calcolato come un dono, ma come debito; m^SOra, che cosa dice la Scrittura? Abramo ebbe fede in Dio e ciò gli fu accreditato come giustizia. q][Se infatti Abramo è stato giustificato per le opere, certo ha di che gloriarsi, ma non davanti a Dio. H\ Che diremo dunque di Abramo, nostro antenato secondo la carne? m[STogliamo dunque ogni valore alla legge mediante la fede? Nient'affatto, anzi confermiamo la legge. ZPoiché non c'è che un solo Dio, il quale giustificherà per la fede i circoncisi, e per mezzo della fede anche i non circoncisi. eYCForse Dio è Dio soltanto dei Giudei? Non lo è anche dei pagani? Certo, anche dei pagani! sX_Noi riteniamo infatti che l'uomo è giustificato per la fede, indipendentemente dalle opere della legge. W{Dove sta dunque il vanto? Esso è stato escluso! Da quale legge? Da quella delle opere? No, ma dalla legge della fede. V%nel tempo della divina pazienza. Egli manifesta la sua giustizia nel tempo presente, per essere giusto e giustificare chi ha fede in Gesù. IU Dio lo ha prestabilito a servire come strumento di espiazione per mezzo della fede, nel suo sangue, al fine di manifestare la sua giustizia, dopo la tolleranza usata verso i peccati passati, wTgma sono giustificati gratuitamente per la sua grazia, in virtù della redenzione realizzata da Cristo Gesù. ?Sytutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio, wRggiustizia di Dio per mezzo della fede in Gesù Cristo, per tutti quelli che credono. E non c'è distinzione: QOra invece, indipendentemente dalla legge, si è manifestata la giustizia di Dio, testimoniata dalla legge e dai profeti; &PEInfatti in virtù delle opere della legge nessun uomo sarà giustificato davanti a lui, perché per mezzo della legge si ha solo la conoscenza del peccato. DOOra, noi sappiamo che tutto ciò che dice la legge lo dice per quelli che sono sotto la legge, perché sia chiusa ogni bocca e tutto il mondo sia riconosciuto colpevole di fronte a Dio. 7NiNon c'è timore di Dio davanti ai loro occhi. ,MSe la via della pace non conoscono. -LUstrage e rovina è sul loro cammino 3KaI loro piedi corrono a versare il sangue; >Jwla loro bocca è piena di maledizione e di amarezza. I} La loro gola è un sepolcro spalancato, tramano inganni con la loro lingua, veleno di serpenti è sotto le loro labbra, jHM Tutti hanno traviato e si son pervertiti; non c'è chi compia il bene, non ce n'è neppure uno. 5Ge non c'è sapiente, non c'è chi cerchi Dio! @F{ come sta scritto: Non c'è nessun giusto, nemmeno uno, 1E[ Che dunque? Dobbiamo noi ritenerci superiori? Niente affatto! Abbiamo infatti dimostrato precedentemente che Giudei e Greci, tutti, sono sotto il dominio del peccato, !D;Perché non dovremmo fare il male affinché venga il bene, come alcuni - la cui condanna è ben giusta - ci calunniano, dicendo che noi lo affermiamo? CMa se per la mia menzogna la verità di Dio risplende per sua gloria, perché dunque sono ancora giudicato come peccatore? IB Impossibile! Altrimenti, come potrà Dio giudicare il mondo? - 2A]Se però la nostra ingiustizia mette in risalto la giustizia di Dio, che diremo? Forse è ingiusto Dio quando riversa su di noi la sua ira? Parlo alla maniera umana. - ;@oImpossibile! Resti invece fermo che Dio è verace e ogni uomo mentitore, come sta scritto: Perché tu sia riconosciuto giusto nelle tue parole e trionfi quando sei giudicato. - s?_Che dunque? Se alcuni non hanno creduto, la loro incredulità può forse annullare la fedeltà di Dio? - l>QGrande, sotto ogni aspetto. Anzitutto perché a loro sono state affidate le rivelazioni di Dio. - ^= 7Qual è dunque la superiorità del Giudeo? O quale l'utilità della circoncisione? - 0<Yma Giudeo è colui che lo è interiormente e la circoncisione è quella del cuore, nello spirito e non nella lettera; la sua gloria non viene dagli uomini ma da Dio. u;cInfatti, Giudeo non è chi appare tale all'esterno, e la circoncisione non è quella visibile nella carne; 6:eE così, chi non è circonciso fisicamente, ma osserva la legge, giudicherà te che, nonostante la lettera della legge e la circoncisione, sei un trasgressore della legge. 9+Se dunque chi non è circonciso osserva le prescrizioni della legge, la sua non circoncisione non gli verrà forse contata come circoncisione? 8La circoncisione è utile, sì, se osservi la legge; ma se trasgredisci la legge, con la tua circoncisione sei come uno non circonciso. a7;Infatti il nome di Dio è bestemmiato per causa vostra tra i pagani, come sta scritto. J6 Tu che ti glori della legge, offendi Dio trasgredendo la legge? d5ATu che proibisci l'adulterio, sei adultero? Tu che detesti gli idoli, ne derubi i templi? u4cebbene, come mai tu, che insegni agli altri, non insegni a te stesso? Tu che predichi di non rubare, rubi? 3 educatore degli ignoranti, maestro dei semplici, perché possiedi nella legge l'espressione della sapienza e della verità... [2/e sei convinto di esser guida dei ciechi, luce di coloro che sono nelle tenebre, m1Sdel quale conosci la volontà e, istruito come sei dalla legge, sai discernere ciò che è meglio, n0UOra, se tu ti vanti di portare il nome di Giudeo e ti riposi sicuro sulla legge, e ti glori di Dio, /Così avverrà nel giorno in cui Dio giudicherà i segreti degli uomini per mezzo di Gesù Cristo, secondo il mio vangelo. J. essi dimostrano che quanto la legge esige è scritto nei loro cuori come risulta dalla testimonianza della loro coscienza e dai loro stessi ragionamenti, che ora li accusano ora li difendono. -Quando i pagani, che non hanno la legge, per natura agiscono secondo la legge, essi, pur non avendo legge, sono legge a se stessi; , Perché non coloro che ascoltano la legge sono giusti davanti a Dio, ma quelli che mettono in pratica la legge saranno giustificati. %+C Tutti quelli che hanno peccato senza la legge, periranno anche senza la legge; quanti invece hanno peccato sotto la legge, saranno giudicati con la legge. 2*_ perché presso Dio non c'è parzialità. e)C gloria invece, onore e pace per chi opera il bene, per il Giudeo prima e poi per il Greco, k(O Tribolazione e angoscia per ogni uomo che opera il male, per il Giudeo prima e poi per il Greco; o'Wsdegno ed ira contro coloro che per ribellione resistono alla verità e obbediscono all'ingiustizia. r&]la vita eterna a coloro che perseverando nelle opere di bene cercano gloria, onore e incorruttibilità; <%sil quale renderà a ciascuno secondo le sue opere: $$ATu, però, con la tua durezza e il tuo cuore impenitente accumuli collera su di te per il giorno dell'ira e della rivelazione del giusto giudizio di Dio, ,#QO ti prendi gioco della ricchezza della sua bontà, della sua tolleranza e della sua pazienza, senza riconoscere che la bontà di Dio ti spinge alla conversione? " Pensi forse, o uomo che giudichi quelli che commettono tali azioni e intanto le fai tu stesso, di sfuggire al giudizio di Dio? p!YEppure noi sappiamo che il giudizio di Dio è secondo verità contro quelli che commettono tali cose. /  YSei dunque inescusabile, chiunque tu sia, o uomo che giudichi; perché mentre giudichi gli altri, condanni te stesso; infatti, tu che giudichi, fai le medesime cose.  7 E pur conoscendo il giudizio di Dio, che cioè gli autori di tali cose meritano la morte, non solo continuano a farle, ma anche approvano chi le fa. < uinsensati, sleali, senza cuore, senza misericordia. n Wmaldicenti, nemici di Dio, oltraggiosi, superbi, fanfaroni, ingegnosi nel male, ribelli ai genitori, 2 _colmi come sono di ogni sorta di ingiustizia, di malvagità, di cupidigia, di malizia; pieni d'invidia, di omicidio, di rivalità, di frodi, di malignità; diffamatori, ! =E poiché hanno disprezzato la conoscenza di Dio, Dio li ha abbandonati in balìa d'una intelligenza depravata, sicché commettono ciò che è indegno,  Egualmente anche gli uomini, lasciando il rapporto naturale con la donna, si sono accesi di passione gli uni per gli altri, commettendo atti ignominiosi uomini con uomini, ricevendo così in se stessi la punizione che s'addiceva al loro traviamento.   Per questo Dio li ha abbandonati a passioni infami; le loro donne hanno cambiato i rapporti naturali in rapporti contro natura. ( Kpoiché essi hanno cambiato la verità di Dio con la menzogna e hanno venerato e adorato la creatura al posto del creatore, che è benedetto nei secoli. Amen.  Perciò Dio li ha abbandonati all'impurità secondo i desideri del loro cuore, sì da disonorare fra di loro i propri corpi,  )e hanno cambiato la gloria dell'incorruttibile Dio con l'immagine e la figura dell'uomo corruttibile, di uccelli, di quadrupedi e di rettili. ? {Mentre si dichiaravano sapienti, sono diventati stolti Y -essi sono dunque inescusabili, perché, pur conoscendo Dio, non gli hanno dato gloria né gli hanno reso grazie come a Dio, ma hanno vaneggiato nei loro ragionamenti e si è ottenebrata la loro mente ottusa. B Infatti, dalla creazione del mondo in poi, le sue perfezioni invisibili possono essere contemplate con l'intelletto nelle opere da lui compiute, come la sua eterna potenza e divinità; i Mpoiché ciò che di Dio si può conoscere è loro manifesto; Dio stesso lo ha loro manifestato.  In realtà l'ira di Dio si rivela dal cielo contro ogni empietà e ogni ingiustizia di uomini che soffocano la verità nell'ingiustizia, | sÈ in esso che si rivela la giustizia di Dio di fede in fede, come sta scritto: Il giusto vivrà mediante la fede.  Io infatti non mi vergogno del vangelo, poiché è potenza di Dio per la salvezza di chiunque crede, del Giudeo prima e poi del Greco. _ 9sono quindi pronto, per quanto sta in me, a predicare il vangelo anche a voi di Roma. l  SPoiché sono in debito verso i Greci come verso i barbari, verso i dotti come verso gli ignoranti: Z  / Non voglio pertanto che ignoriate, fratelli, che più volte mi sono proposto di venire fino a voi - ma finora ne sono stato impedito - per raccogliere qualche frutto anche tra voi, come tra gli altri Gentili. h  K o meglio, per rinfrancarmi con voi e tra voi mediante la fede che abbiamo in comune, voi e io. w  i Ho infatti un vivo desiderio di vedervi per comunicarvi qualche dono spirituale perché ne siate fortificati, s  a chiedendo sempre nelle mie preghiere che per volontà di Dio mi si apra una strada per venire fino a voi.   Quel Dio, al quale rendo culto nel mio spirito annunziando il vangelo del Figlio suo, mi è testimone che io mi ricordo sempre di voi,  1Anzitutto rendo grazie al mio Dio per mezzo di Gesù Cristo riguardo a tutti voi, perché la fama della vostra fede si espande in tutto il mondo.   A quanti sono in Roma amati da Dio e santi per vocazione, grazia a voi e pace da Dio, Padre nostro, e dal Signore Gesù Cristo. @ }e tra queste siete anche voi, chiamati da Gesù Cristo.  3Per mezzo di lui abbiamo ricevuto la grazia dell'apostolato per ottenere l'obbedienza alla fede da parte di tutte le genti, a gloria del suo nome;  %costituito Figlio di Dio con potenza secondo lo Spirito di santificazione mediante la risurrezione dai morti, Gesù Cristo, nostro Signore. O riguardo al Figlio suo, nato dalla stirpe di Davide secondo la carne, S !che egli aveva promesso per mezzo dei suoi profeti nelle sacre Scritture, j QPaolo, servo di Cristo Gesù, apostolo per vocazione, prescelto per annunziare il vangelo di Dio,  annunziando il regno di Dio e insegnando le cose riguardanti il Signore Gesù Cristo, con tutta franchezza e senza impedimento. }~sPaolo trascorse due anni interi nella casa che aveva preso a pigione e accoglieva tutti quelli che venivano a lui, }[] q|[Sia dunque noto a voi che questa salvezza di Dio viene ora rivolta ai pagani ed essi l'ascolteranno!". {Perché il cuore di questo popolo si è indurito: e hanno ascoltato di mala voglia con gli orecchi; hanno chiuso i loro occhi per non vedere con gli occhi non ascoltare con gli orecchi, non comprendere nel loro cuore e non convertirsi, perché io li risani. zVa' da questo popolo e di' loro: Udrete con i vostri orecchi, ma non comprenderete; guarderete con i vostri occhi, ma non vedrete. $yAe se ne andavano discordi tra loro, mentre Paolo diceva questa sola frase: "Ha detto bene lo Spirito Santo, per bocca del profeta Isaia, ai nostri padri: PxAlcuni aderirono alle cose da lui dette, ma altri non vollero credere wE fissatogli un giorno, vennero in molti da lui nel suo alloggio; egli dal mattino alla sera espose loro accuratamente, rendendo la sua testimonianza, il regno di Dio, cercando di convincerli riguardo a Gesù, in base alla Legge di Mosè e ai Profeti. vCi sembra bene tuttavia ascoltare da te quello che pensi; di questa setta infatti sappiamo che trova dovunque opposizione". 'uGEssi gli risposero: "Noi non abbiamo ricevuto nessuna lettera sul tuo conto dalla Giudea né alcuno dei fratelli è venuto a riferire o a parlar male di te. tEcco perché vi ho chiamati, per vedervi e parlarvi, poiché è a causa della speranza d'Israele che io sono legato da questa catena". s/Ma continuando i Giudei ad opporsi, sono stato costretto ad appellarmi a Cesare, senza intendere con questo muovere accuse contro il mio popolo. wrgQuesti, dopo avermi interrogato, volevano rilasciarmi, non avendo trovato in me alcuna colpa degna di morte. qDopo tre giorni, egli convocò a sé i più in vista tra i Giudei e venuti che furono, disse loro: "Fratelli, senza aver fatto nulla contro il mio popolo e contro le usanze dei padri, sono stato arrestato a Gerusalemme e consegnato in mano dei Romani. cp?Arrivati a Roma, fu concesso a Paolo di abitare per suo conto con un soldato di guardia. /oWI fratelli di là, avendo avuto notizie di noi, ci vennero incontro fino al Foro di Appio e alle Tre Taverne. Paolo, al vederli, rese grazie a Dio e prese coraggio. nQui trovammo alcuni fratelli, i quali ci invitarono a restare con loro una settimana. Partimmo quindi alla volta di Roma. m e di qui, costeggiando, giungemmo a Reggio. Il giorno seguente si levò lo scirocco e così l'indomani arrivammo a Pozzuoli. :lo Approdammo a Siracusa, dove rimanemmo tre giorni |kq Dopo tre mesi salpammo su una nave di Alessandria che aveva svernato nell'isola, recante l'insegna dei Diòscuri. cj? ci colmarono di onori e al momento della partenza ci rifornirono di tutto il necessario. iiK Dopo questo fatto, anche gli altri isolani che avevano malattie accorrevano e venivano sanati; 3h_Avvenne che il padre di Publio dovette mettersi a letto colpito da febbri e da dissenteria; Paolo l'andò a visitare e dopo aver pregato gli impose le mani e lo guarì. -gSNelle vicinanze di quel luogo c'era un terreno appartenente al "primo" dell'isola, chiamato Publio; questi ci accolse e ci ospitò con benevolenza per tre giorni. FfQuella gente si aspettava di vederlo gonfiare e cadere morto sul colpo, ma, dopo avere molto atteso senza vedere succedergli nulla di straodinario, cambiò parere e diceva che era un dio. GeMa egli scosse la serpe nel fuoco e non ne patì alcun male. 8diAl vedere la serpe pendergli dalla mano, gli indigeni dicevano tra loro: "Certamente costui è un assassino, se, anche scampato dal mare, la Giustizia non lo lascia vivere". c Mentre Paolo raccoglieva un fascio di sarmenti e lo gettava sul fuoco, una vipera, risvegliata dal calore, lo morse a una mano. *bMGli indigeni ci trattarono con rara umanità; ci accolsero tutti attorno a un gran fuoco, che avevano acceso perché era sopraggiunta la pioggia ed era freddo. Ma Una volta in salvo, venimmo a sapere che l'isola si chiamava Malta. {`o,poi gli altri, chi su tavole, chi su altri rottami della nave. E così tutti poterono mettersi in salvo a terra. 9_k+ma il centurione, volendo salvare Paolo, impedì loro di attuare questo progetto; diede ordine che si gettassero per primi quelli che sapevano nuotare e raggiunsero la terra; n^U*I soldati pensarono allora di uccidere i prigionieri, perché nessuno sfuggisse gettandosi a nuoto, +]O)Ma incapparono in una secca e la nave vi si incagliò; mentre la prua arenata rimaneva immobile, la poppa minacciava di sfasciarsi sotto la violenza delle onde. -\S(Levarono le ancore e le lasciarono andare in mare; al tempo stesso allentarono i legami dei timoni e spiegata al vento la vela maestra, mossero verso la spiaggia. ([I'Fattosi giorno non riuscivano a riconoscere quella terra, ma notarono un'insenatura con spiaggia e decisero, se possibile, di spingere la nave verso di essa. ]Z3&Quando si furono rifocillati, alleggerirono la nave, gettando il frumento in mare. KY%Eravamo complessivamente sulla nave duecentosettantasei persone. AX}$Tutti si sentirono rianimati, e anch'essi presero cibo. kWO#Ciò detto, prese il pane, rese grazie a Dio davanti a tutti, lo spezzò e cominciò a mangiare. V "Per questo vi esorto a prender cibo; è necessario per la vostra salvezza. Neanche un capello del vostro capo andrà perduto". (UI!Finché non spuntò il giorno, Paolo esortava tutti a prendere cibo: "Oggi è il quattordicesimo giorno che passate digiuni nell'attesa, senza prender nulla. _T7 Allora i soldati recisero le gòmene della scialuppa e la lasciarono cadere in mare. TS!"Se costoro non rimangono sulla nave, voi non potrete mettervi in salvo". @RyMa poiché i marinai cercavano di fuggire dalla nave e già stavano calando la scialuppa in mare, col pretesto di gettare le ancore da prora, Paolo disse al centurione e ai soldati: QNel timore di finire contro gli scogli, gettarono da poppa quattro ancore, aspettando con ansia che spuntasse il giorno. P Gettato lo scandaglio, trovarono venti braccia; dopo un breve intervallo, scandagliando di nuovo, trovarono quindici braccia. 3O_Come giunse la quattordicesima notte da quando andavamo alla deriva nell'Adriatico, verso mezzanotte i marinai ebbero l'impressione che una qualche terra si avvicinava. DNMa è inevitabile che andiamo a finire su qualche isola". qM[Perciò non perdetevi di coraggio, uomini; ho fiducia in Dio che avverrà come mi è stato annunziato. L!dicendomi: Non temere, Paolo; tu devi comparire davanti a Cesare ed ecco, Dio ti ha fatto grazia di tutti i tuoi compagni di navigazione. `K9Mi è apparso infatti questa notte un angelo del Dio al quale appartengo e che servo, JTuttavia ora vi esorto a non perdervi di coraggio, perché non ci sarà alcuna perdita di vite in mezzo a voi, ma solo della nave. OIDa molto tempo non si mangiava, quando Paolo, alzatosi in mezzo a loro, disse: "Sarebbe stato bene, o uomini, dar retta a me e non salpare da Creta; avreste evitato questo pericolo e questo danno. ,HQDa vari giorni non comparivano più né sole, né stelle e la violenta tempesta continuava a infuriare, per cui ogni speranza di salvarci sembrava ormai perduta. WG'il terzo giorno con le proprie mani buttarono via l'attrezzatura della nave. mFSSbattuti violentemente dalla tempesta, il giorno seguente cominciarono a gettare a mare il carico; GEla tirarono a bordo e adoperarono gli attrezzi per fasciare di gòmene la nave. Quindi, per timore di finire incagliati nelle Sirti, calarono il galleggiante e si andava così alla deriva. pDYMentre passavamo sotto un isolotto chiamato Càudas, a fatica riuscimmo a padroneggiare la scialuppa; CLa nave fu travolta nel turbine e, non potendo più resistere al vento, abbandonati in sua balìa, andavamo alla deriva. nBUMa dopo non molto tempo si scatenò contro l'isola un vento d'uragano, detto allora "Euroaquilone". A9 Appena cominciò a soffiare un leggero scirocco, convinti di potere ormai realizzare il progetto, levarono le ancore e costeggiavano da vicino Creta. V@% E poiché quel porto era poco adatto a trascorrervi l'inverno, i più furono del parere di salpare di là nella speranza di andare a svernare a Fenice, un porto di Creta esposto a libeccio e a maestrale. m?S Il centurione però dava più ascolto al pilota e al capitano della nave che alle parole di Paolo. %>C "Vedo, o uomini, che la navigazione comincia a essere di gran rischio e di molto danno non solo per il carico e per la nave, ma anche per le nostre vite". !=; Essendo trascorso molto tempo ed essendo ormai pericolosa la navigazione poiché era già passata la festa dell'Espiazione, Paolo li ammoniva dicendo: <ye costeggiandola a fatica giungemmo in una località chiamata Buoni Porti, vicino alla quale era la città di Lasèa. P;Navigammo lentamente parecchi giorni, giungendo a fatica all'altezza di Cnido. Poi, siccome il vento non ci permetteva di approdare, prendemmo a navigare al riparo di Creta, dalle parti di Salmone, n:UQui il centurione trovò una nave di Alessandria in partenza per l'Italia e ci fece salire a bordo. ]93e, attraversato il mare della Cilicia e della Panfilia, giungemmo a Mira di Licia. S8Salpati di là, navigammo al riparo di Cipro a motivo dei venti contrari 7!Il giorno dopo facemmo scalo a Sidone e Giulio, con gesto cortese verso Paolo, gli permise di recarsi dagli amici e di riceverne le cure. *6MSalimmo su una nave di Adramitto, che stava per partire verso i porti della provincia d'Asia e salpammo, avendo con noi Aristarco, un Macèdone di Tessalonica. *5 OQuando fu deciso che ci imbarcassimo per l'Italia, consegnarono Paolo, insieme ad alcuni altri prigionieri, a un centurione di nome Giulio della coorte Augusta. s4_ E Agrippa disse a Festo: "Costui poteva essere rimesso in libertà, se non si fosse appellato a Cesare". y3ke avviandosi conversavano insieme e dicevano: "Quest'uomo non ha fatto nulla che meriti la morte o le catene". r2]Si alzò allora il re e con lui il governatore, Berenìce, e quelli che avevano preso parte alla seduta .1UE Paolo: "Per poco o per molto, io vorrei supplicare Dio che non soltanto tu, ma quanti oggi mi ascoltano diventassero così come sono io, eccetto queste catene!". L0E Agrippa a Paolo: "Per poco non mi convinci a farmi cristiano!". =/uCredi, o re Agrippa, nei profeti? So che ci credi". 0.YIl re è al corrente di queste cose e davanti a lui parlo con franchezza. Penso che niente di questo gli sia sconosciuto, poiché non sono fatti accaduti in segreto. f-EE Paolo: "Non sono pazzo, disse, eccellentissimo Festo, ma sto dicendo parole vere e sagge. , Mentr'egli parlava così in sua difesa, Festo a gran voce disse: "Sei pazzo, Paolo; la troppa scienza ti ha dato al cervello!". +che cioè il Cristo sarebbe morto, e che, primo tra i risorti da morte, avrebbe annunziato la luce al popolo e ai pagani". [*/Ma l'aiuto di Dio mi ha assistito fino a questo giorno, e posso ancora rendere testimonianza agli umili e ai grandi. Null'altro io affermo se non quello che i profeti e Mosè dichiararono che doveva accadere, V)%Per queste cose i Giudei mi assalirono nel tempio e tentarono di uccidermi. P(ma prima a quelli di Damasco, poi a quelli di Gerusalemme e in tutta la regione della Giudea e infine ai pagani, predicavo di convertirsi e di rivolgersi a Dio, compiendo opere di vera conversione. N'Pertanto, o re Agrippa, io non ho disobbedito alla visione celeste; [&/ad aprir loro gli occhi, perché passino dalle tenebre alla luce e dal potere di satana a Dio e ottengano la remissione dei peccati e l'eredità in mezzo a coloro che sono stati santificati per la fede in me. M%Per questo ti libererò dal popolo e dai pagani, ai quali ti mando .$USu, alzati e rimettiti in piedi; ti sono apparso infatti per costituirti ministro e testimone di quelle cose che hai visto e di quelle per cui ti apparirò ancora. b#=E io dissi: Chi sei, o Signore? E il Signore rispose: Io sono Gesù, che tu perseguiti. +"OTutti cademmo a terra e io udii dal cielo una voce che mi diceva in ebraico: Saulo, Saulo, perché mi perseguiti? Duro è per te ricalcitrare contro il pungolo. ~!u vidi sulla strada, o re, una luce dal cielo, più splendente del sole, che avvolse me e i miei compagni di viaggio.   In tali circostanze, mentre stavo andando a Damasco con autorizzazione e pieni poteri da parte dei sommi sacerdoti, verso mezzogiorno /W In tutte le sinagoghe cercavo di costringerli con le torture a bestemmiare e, infuriando all'eccesso contro di loro, davo loro la caccia fin nelle città straniere. P come in realtà feci a Gerusalemme; molti dei fedeli li rinchiusi in prigione con l'autorizzazione avuta dai sommi sacerdoti e, quando venivano condannati a morte, anch'io ho votato contro di loro. kO Anch'io credevo un tempo mio dovere di lavorare attivamente contro il nome di Gesù il Nazareno, U#Perché è considerato inconcepibile fra di voi che Dio risusciti i morti? +Oe che le nostre dodici tribù sperano di vedere compiuta, servendo Dio notte e giorno con perseveranza. Di questa speranza, o re, sono ora incolpato dai Giudei! mSEd ora mi trovo sotto processo a causa della speranza nella promessa fatta da Dio ai nostri padri, )essi sanno pure da tempo, se vogliono renderne testimonianza, che, come fariseo, sono vissuto nella setta più rigida della nostra religione. xiLa mia vita fin dalla mia giovinezza, vissuta tra il mio popolo e a Gerusalemme, la conoscono tutti i Giudei; }che conosci a perfezione tutte le usanze e questioni riguardanti i Giudei. Perciò ti prego di ascoltarmi con pazienza. #"Mi considero fortunato, o re Agrippa, di potermi discolpare da tutte le accuse di cui sono incriminato dai Giudei, oggi qui davanti a te, x kAgrippa disse a Paolo: "Ti è concesso di parlare a tua difesa". Allora Paolo, stesa la mano, si difese così: taMi sembra assurdo infatti mandare un prigioniero, senza indicare le accuse che si muovono contro di lui". RMa sul suo conto non ho nulla di preciso da scrivere al sovrano; per questo l'ho condotto davanti a voi e soprattutto davanti a te, o re Agrippa, per avere, dopo questa udienza, qualcosa da scrivere. 7Io però mi sono convinto che egli non ha commesso alcuna cosa meritevole di morte ed essendosi appellato all'imperatore ho deciso di farlo partire. Allora Festo disse: "Re Agrippa e cittadini tutti qui presenti con noi, voi avete davanti agli occhi colui sul conto del quale tutto il popolo dei Giudei si è appellato a me, in Gerusalemme e qui, per chiedere a gran voce che non resti più in vita. U#Il giorno dopo, Agrippa e Berenìce vennero con gran pompa ed entrarono nella sala dell'udienza, accompagnati dai tribuni e dai cittadini più in vista; per ordine di Festo fu fatto entrare anche Paolo. mSE Agrippa a Festo: "Vorrei anch'io ascoltare quell'uomo!". "Domani, rispose, lo potrai ascoltare". :mMa Paolo si appellò perché la sua causa fosse riservata al giudizio dell'imperatore, e così ordinai che fosse tenuto sotto custodia fino a quando potrò inviarlo a Cesare".  Perplesso di fronte a simili controversie, gli chiesi se voleva andare a Gerusalemme ed esser giudicato là di queste cose. ' Gavevano solo con lui alcune questioni inerenti la loro particolare religione e riguardanti un certo Gesù, morto, che Paolo sosteneva essere ancora in vita. x iGli accusatori gli si misero attorno, ma non addussero nessuna delle imputazioni criminose che io immaginavo; Allora essi convennero qui e io senza indugi il giorno seguente sedetti in tribunale e ordinai che vi fosse condotto quell'uomo. 5 cRisposi che i Romani non usano consegnare una persona, prima che l'accusato sia stato messo a confronto con i suoi accusatori e possa aver modo di difendersi dall'accusa. durante la mia visita a Gerusalemme, si presentarono con accuse i sommi sacerdoti e gli anziani dei Giudei per reclamarne la condanna. 3E poiché si trattennero parecchi giorni, Festo espose al re il caso di Paolo: "C'è un uomo, lasciato qui prigioniero da Felice, contro il quale, uc Erano trascorsi alcuni giorni, quando arrivarono a Cesarèa il re Agrippa e Berenìce, per salutare Festo. uc Allora Festo, dopo aver conferito con il consiglio, rispose: "Ti sei appellato a Cesare, a Cesare andrai". 71~~}}'||{{|{ z\yyxxwwswv@uttgsrqppoenn)mmell kjjjFiiGhhtgg4fee:dccabbAaa2`_^^#]e\[[z[ ZZ;Y6XXBWWWVVGUUTTSSSRQPP~OONN[MMLLKeKJiIIxHHZGG:FF.EIDD,CpBBmAAA$@@??(>>==B<<<;;?::B9988w877A66L55C44 33211d10N//:..--D,,W++D**V)).((H'';&&%%%$G##7"!!D W\T8OQmt#J!; F ? B 3 m kP1M 7QS poiché essa è al servizio di Dio per il tuo bene. Ma se fai il male, allora temi, perché non invano essa porta la spada; è infatti al servizio di Dio per la giusta condanna di chi opera il male. #R? I governanti infatti non sono da temere quando si fa il bene, ma quando si fa il male. Vuoi non aver da temere l'autorità? Fa' il bene e ne avrai lode, Q Quindi chi si oppone all'autorità, si oppone all'ordine stabilito da Dio. E quelli che si oppongono si attireranno addosso la condanna. P ! Ciascuno stia sottomesso alle autorità costituite; poiché non c'è autorità se non da Dio e quelle che esistono sono stabilite da Dio. HO  Non lasciarti vincere dal male, ma vinci con il bene il male. 'NG Al contrario, se il tuo nemico ha fame, dagli da mangiare; se ha sete, dagli da bere: facendo questo, infatti, ammasserai carboni ardenti sopra il suo capo. +MO Non fatevi giustizia da voi stessi, carissimi, ma lasciate fare all'ira divina. Sta scritto infatti: A me la vendetta, sono io che ricambierò, dice il Signore. TL! Se possibile, per quanto questo dipende da voi, vivete in pace con tutti. gKG Non rendete a nessuno male per male. Cercate di compiere il bene davanti a tutti gli uomini. 1J[ Abbiate i medesimi sentimenti gli uni verso gli altri; non aspirate a cose troppo alte, piegatevi invece a quelle umili. Non fatevi un'idea troppo alta di voi stessi. aI; Rallegratevi con quelli che sono nella gioia, piangete con quelli che sono nel pianto. HH  Benedite coloro che vi perseguitano, benedite e non maledite. PG solleciti per le necessità dei fratelli, premurosi nell'ospitalità. ^F5 Siate lieti nella speranza, forti nella tribolazione, perseveranti nella preghiera, _E7 Non siate pigri nello zelo; siate invece ferventi nello spirito, servite il Signore. _D7 amatevi gli uni gli altri con affetto fraterno, gareggiate nello stimarvi a vicenda. ZC- La carità non abbia finzioni: fuggite il male con orrore, attaccatevi al bene; ,BQ chi l'esortazione, all'esortazione. Chi dà, lo faccia con semplicità; chi presiede, lo faccia con diligenza; chi fa opere di misericordia, le compia con gioia. ZA- chi ha un ministero attenda al ministero; chi l'insegnamento, all'insegnamento; @- Abbiamo pertanto doni diversi secondo la grazia data a ciascuno di noi. Chi ha il dono della profezia la eserciti secondo la misura della fede; ?  così anche noi, pur essendo molti, siamo un solo corpo in Cristo e ciascuno per la sua parte siamo membra gli uni degli altri. t>a Poiché, come in un solo corpo abbiamo molte membra e queste membra non hanno tutte la medesima funzione, p=Y Per la grazia che mi è stata concessa, io dico a ciascuno di voi: non valutatevi più di quanto è conveniente, ma valutatevi in maniera da avere di voi un giusto concetto, ciascuno secondo la misura di fede che Dio gli ha dato. @<y Non conformatevi alla mentalità di questo secolo, ma trasformatevi rinnovando la vostra mente, per poter discernere la volontà di Dio, ciò che è buono, a lui gradito e perfetto. 1; ] Vi esorto dunque, fratelli, per la misericordia di Dio, ad offrire i vostri corpi come sacrificio vivente, santo e gradito a Dio; è questo il vostro culto spirituale. g:G $Poiché da lui, grazie a lui e per lui sono tutte le cose. A lui la gloria nei secoli. Amen. \91 #O chi gli ha dato qualcosa per primo, sì che abbia a riceverne il contraccambio? l8Q "Infatti, chi mai ha potuto conoscere il pensiero del Signore? O chi mai è stato suo consigliere? 7' !O profondità della ricchezza, della sapienza e della scienza di Dio! Quanto sono imperscrutabili i suoi giudizi e inaccessibili le sue vie! ^65 Dio infatti ha rinchiuso tutti nella disobbedienza, per usare a tutti misericordia! 5# così anch'essi ora sono diventati disobbedienti in vista della misericordia usata verso di voi, perché anch'essi ottengano misericordia. y4k Come voi un tempo siete stati disobbedienti a Dio e ora avete ottenuto misericordia per la loro disobbedienza, @3{ perché i doni e la chiamata di Dio sono irrevocabili! }2s Quanto al vangelo, essi sono nemici, per vostro vantaggio; ma quanto alla elezione, sono amati, a causa dei padri, T1! Sarà questa la mia alleanza con loro quando distruggerò i loro peccati. 0 Allora tutto Israele sarà salvato come sta scritto: Da Sion uscirà il liberatore, egli toglierà le empietà da Giacobbe. A/{ Non voglio infatti che ignoriate, fratelli, questo mistero, perché non siate presuntuosi: l'indurimento di una parte di Israele è in atto fino a che saranno entrate tutte le genti. t.a Se tu infatti sei stato reciso dall'oleastro che eri secondo la tua natura e contro natura sei stato innestato su un olivo buono, quanto più essi, che sono della medesima natura, potranno venire di nuovo innestati sul proprio olivo! - Quanto a loro, se non persevereranno nell'infedeltà, saranno anch'essi innestati; Dio infatti ha la potenza di innestarli di nuovo! _,7 Considera dunque la bontà e la severità di Dio: severità verso quelli che sono caduti; bontà di Dio invece verso di te, a condizione però che tu sia fedele a questa bontà. Altrimenti anche tu verrai reciso. h+I Se infatti Dio non ha risparmiato quelli che erano rami naturali, tanto meno risparmierà te! *1 Bene; essi però sono stati tagliati a causa dell'infedeltà, mentre tu resti lì in ragione della fede. Non montare dunque in superbia, ma temi! Y)+ Dirai certamente: Ma i rami sono stati tagliati perché vi fossi innestato io! ( non menar tanto vanto contro i rami! Se ti vuoi proprio vantare, sappi che non sei tu che porti la radice, ma è la radice che porta te. 0'Y Se però alcuni rami sono stati tagliati e tu, essendo oleastro, sei stato innestato al loro posto, diventando così partecipe della radice e della linfa dell'olivo, t&a Se le primizie sono sante, lo sarà anche tutta la pasta; se è santa la radice, lo saranno anche i rami. %7 Se infatti il loro rifiuto ha segnato la riconciliazione del mondo, quale potrà mai essere la loro riammissione, se non una risurrezione dai morti? `$9 nella speranza di suscitare la gelosia di quelli del mio sangue e di salvarne alcuni. t#a Pertanto, ecco che cosa dico a voi, Gentili: come apostolo dei Gentili, io faccio onore al mio ministero, "7 Se pertanto la loro caduta è stata ricchezza del mondo e il loro fallimento ricchezza dei pagani, che cosa non sarà la loro partecipazione totale! 0!Y Ora io domando: Forse inciamparono per cadere per sempre? Certamente no. Ma a causa della loro caduta la salvezza è giunta ai pagani, per suscitare la loro gelosia. c ? Siano oscurati i loro occhi sì da non vedere, e fa' loro curvare la schiena per sempre! s_ E Davide dice: Diventi la lor mensa un laccio, un tranello e un inciampo e serva loro di giusto castigo!  come sta scritto: Dio ha dato loro uno spirito di torpore, occhi per non vedere e orecchi per non sentire, fino al giorno d'oggi.  Che dire dunque? Israele non ha ottenuto quello che cercava; lo hanno ottenuto invece gli eletti; gli altri sono stati induriti, gG E se lo è per grazia, non lo è per le opere; altrimenti la grazia non sarebbe più grazia. T! Così anche al presente c'è un resto, conforme a un'elezione per grazia.  Cosa gli risponde però la voce divina? Mi sono riservato settemila uomini, quelli che non hanno piegato il ginocchio davanti a Baal. } Signore, hanno ucciso i tuoi profeti, hanno rovesciato i tuoi altari e io sono rimasto solo e ora vogliono la mia vita. 6e Dio non ha ripudiato il suo popolo, che egli ha scelto fin da principio. O non sapete forse ciò che dice la Scrittura, nel passo in cui Elia ricorre a Dio contro Israele? , S Io domando dunque: Dio avrebbe forse ripudiato il suo popolo? Impossibile! Anch'io infatti sono Israelita, della discendenza di Abramo, della tribù di Beniamino. lQ mentre di Israele dice: Tutto il giorno ho steso le mani verso un popolo disobbediente e ribelle! / Isaia poi arriva fino ad affermare: Sono stato trovato da quelli che non mi cercavano, mi sono manifestato a quelli che non si rivolgevano a me, L E dico ancora: Forse Israele non ha compreso? Già per primo Mosè dice: Io vi renderò gelosi di un popolo che non è popolo; contro una nazione senza intelligenza susciterò il vostro sdegno.  Ora io dico: Non hanno forse udito? Tutt'altro: per tutta la terra è corsa la loro voce, e fino ai confini del mondo le loro parole. ta La fede dipende dunque dalla predicazione e la predicazione a sua volta si attua per la parola di Cristo. s_ Ma non tutti hanno obbedito al vangelo. Lo dice Isaia: Signore, chi ha creduto alla nostra predicazione? - E come lo annunzieranno, senza essere prima inviati? Come sta scritto: Quanto son belli i piedi di coloro che recano un lieto annunzio di bene! :m Ora, come potranno invocarlo senza aver prima creduto in lui? E come potranno credere, senza averne sentito parlare? E come potranno sentirne parlare senza uno che lo annunzi? J  Infatti: Chiunque invocherà il nome del Signore sarà salvato.   Poiché non c'è distinzione fra Giudeo e Greco, dato che lui stesso è il Signore di tutti, ricco verso tutti quelli che l'invocano. M  Dice infatti la Scrittura: Chiunque crede in lui non sarà deluso.   Con il cuore infatti si crede per ottenere la giustizia e con la bocca si fa la professione di fede per avere la salvezza.  + Poiché se confesserai con la tua bocca che Gesù è il Signore, e crederai con il tuo cuore che Dio lo ha risuscitato dai morti, sarai salvo.   Che dice dunque? Vicino a te è la parola, sulla tua bocca e nel tuo cuore: cioè la parola della fede che noi predichiamo. _7 oppure: Chi discenderà nell'abisso? Questo significa far risalire Cristo dai morti. ) Invece la giustizia che viene dalla fede parla così: Non dire nel tuo cuore: Chi salirà al cielo? Questo significa farne discendere Cristo; r] Mosè infatti descrive la giustizia che viene dalla legge così: L'uomo che la pratica vivrà per essa. a; Ora, il termine della legge è Cristo, perché sia data la giustizia a chiunque crede.  poiché, ignorando la giustizia di Dio e cercando di stabilire la propria, non si sono sottomessi alla giustizia di Dio. hI Rendo infatti loro testimonianza che hanno zelo per Dio, ma non secondo una retta conoscenza; b ? Fratelli, il desiderio del mio cuore e la mia preghiera sale a Dio per la loro salvezza.   !come sta scritto: Ecco che io pongo in Sion una pietra di scandalo e un sasso d'inciampo; ma chi crede in lui non sarà deluso.  E perché mai? Perché non la ricercava dalla fede, ma come se derivasse dalle opere. Hanno urtato così contro la pietra d'inciampo, ve mentre Israele, che ricercava una legge che gli desse la giustizia, non è giunto alla pratica della legge. ~# Che diremo dunque? Che i pagani, che non ricercavano la giustizia, hanno raggiunto la giustizia: la giustizia però che deriva dalla fede; 0}Y E ancora secondo ciò che predisse Isaia: Se il Signore degli eserciti non ci avesse lasciato una discendenza, saremmo divenuti come Sòdoma e resi simili a Gomorra. ]|3 perché con pienezza e rapidità il Signore compirà la sua parola sopra la terra. { E quanto a Israele, Isaia esclama: Se anche il numero dei figli d'Israele fosse come la sabbia del mare, sarà salvato solo il resto; z E avverrà che nel luogo stesso dove fu detto loro: "Voi non siete mio popolo", là saranno chiamati figli del Dio vivente. y Esattamente come dice Osea: Chiamerò mio popolo quello che non era mio popolo e mia diletta quella che non era la diletta. sx_ cioè verso di noi, che egli ha chiamati non solo tra i Giudei ma anche tra i pagani, che potremmo dire? ww e questo per far conoscere la ricchezza della sua gloria verso vasi di misericordia, da lui predisposti alla gloria, ,vQ Se pertanto Dio, volendo manifestare la sua ira e far conoscere la sua potenza, ha sopportato con grande pazienza vasi di collera, già pronti per la perdizione, u Forse il vasaio non è padrone dell'argilla, per fare con la medesima pasta un vaso per uso nobile e uno per uso volgare? t O uomo, tu chi sei per disputare con Dio? Oserà forse dire il vaso plasmato a colui che lo plasmò: "Perché mi hai fatto così?". rs] Mi potrai però dire: "Ma allora perché ancora rimprovera? Chi può infatti resistere al suo volere?". Kr Dio quindi usa misericordia con chi vuole e indurisce chi vuole. !q; Dice infatti la Scrittura al faraone: Ti ho fatto sorgere per manifestare in te la mia potenza e perché il mio nome sia proclamato in tutta la terra. hpI Quindi non dipende dalla volontà né dagli sforzi dell'uomo, ma da Dio che usa misericordia. noU Egli infatti dice a Mosè: Userò misericordia con chi vorrò, e avrò pietà di chi vorrò averla. Tn! Che diremo dunque? C'è forse ingiustizia da parte di Dio? No certamente! @m{ come sta scritto: Ho amato Giacobbe e ho odiato Esaù. Dl le fu dichiarato: Il maggiore sarà sottomesso al minore, Tk! quando essi ancora non eran nati e nulla avevano fatto di bene o di male - perché rimanesse fermo il disegno divino fondato sull'elezione non in base alle opere, ma alla volontà di colui che chiama - bj= E non è tutto; c'è anche Rebecca che ebbe figli da un solo uomo, Isacco nostro padre: jiM Queste infatti sono le parole della promessa: Io verrò in questo tempo e Sara avrà un figlio. h  cioè: non sono considerati figli di Dio i figli della carne, ma come discendenza sono considerati solo i figli della promessa. g né per il fatto di essere discendenza di Abramo sono tutti suoi figli. No, ma: in Isacco ti sarà data una discendenza, qf[ Tuttavia la parola di Dio non è venuta meno. Infatti non tutti i discendenti di Israele sono Israele, ew i patriarchi; da essi proviene Cristo secondo la carne, egli che è sopra ogni cosa, Dio benedetto nei secoli. Amen. dw Essi sono Israeliti e possiedono l'adozione a figli, la gloria, le alleanze, la legislazione, il culto, le promesse, c  Vorrei infatti essere io stesso anàtema, separato da Cristo a vantaggio dei miei fratelli, miei consanguinei secondo la carne. Bb ho nel cuore un grande dolore e una sofferenza continua. ra _ Dico la verità in Cristo, non mentisco, e la mia coscienza me ne dà testimonianza nello Spirito Santo: `%'né potenze, né altezza né profondità, né alcun'altra creatura potrà mai separarci dall'amore di Dio, in Cristo Gesù, nostro Signore. q_[&Io sono infatti persuaso che né morte né vita, né angeli né principati, né presente né avvenire, d^A%Ma in tutte queste cose noi siamo più che vincitori per virtù di colui che ci ha amati. ~]u$Proprio come sta scritto: Per causa tua siamo messi a morte tutto il giorno, siamo trattati come pecore da macello. \)#Chi ci separerà dunque dall'amore di Cristo? Forse la tribolazione, l'angoscia, la persecuzione, la fame, la nudità, il pericolo, la spada? }[s"Chi condannerà? Cristo Gesù, che è morto, anzi, che è risuscitato, sta alla destra di Dio e intercede per noi? :Zo!Chi accuserà gli eletti di Dio? Dio giustifica. Y Egli che non ha risparmiato il proprio Figlio, ma lo ha dato per tutti noi, come non ci donerà ogni cosa insieme con lui? VX%Che diremo dunque in proposito? Se Dio è per noi, chi sarà contro di noi? $WAquelli poi che ha predestinati li ha anche chiamati; quelli che ha chiamati li ha anche giustificati; quelli che ha giustificati li ha anche glorificati. 7VgPoiché quelli che egli da sempre ha conosciuto li ha anche predestinati ad essere conformi all'immagine del Figlio suo, perché egli sia il primogenito tra molti fratelli; UDel resto, noi sappiamo che tutto concorre al bene di coloro che amano Dio, che sono stati chiamati secondo il suo disegno. Te colui che scruta i cuori sa quali sono i desideri dello Spirito, poiché egli intercede per i credenti secondo i disegni di Dio. `S9Allo stesso modo anche lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza, perché nemmeno sappiamo che cosa sia conveniente domandare, ma lo Spirito stesso intercede con insistenza per noi, con gemiti inesprimibili; QRMa se speriamo quello che non vediamo, lo attendiamo con perseveranza. 2Q]Poiché nella speranza noi siamo stati salvati. Ora, ciò che si spera, se visto, non è più speranza; infatti, ciò che uno già vede, come potrebbe ancora sperarlo? ,PQessa non è la sola, ma anche noi, che possediamo le primizie dello Spirito, gemiamo interiormente aspettando l'adozione a figli, la redenzione del nostro corpo. kOOSapppiamo bene infatti che tutta la creazione geme e soffre fino ad oggi nelle doglie del parto; Ndi essere lei pure liberata dalla schiavitù della corruzione, per entrare nella libertà della gloria dei figli di Dio. Messa infatti è stata sottomessa alla caducità - non per suo volere, ma per volere di colui che l'ha sottomessa - e nutre la speranza VL%La creazione stessa attende con impazienza la rivelazione dei figli di Dio; KIo ritengo, infatti, che le sofferenze del momento presente non sono paragonabili alla gloria futura che dovrà essere rivelata in noi. %JCE se siamo figli, siamo anche eredi: eredi di Dio, coeredi di Cristo, se veramente partecipiamo alle sue sofferenze per partecipare anche alla sua gloria. NILo Spirito stesso attesta al nostro spirito che siamo figli di Dio. 3H_E voi non avete ricevuto uno spirito da schiavi per ricadere nella paura, ma avete ricevuto uno spirito da figli adottivi per mezzo del quale gridiamo: "Abbà, Padre!". aG;Infatti tutti quelli che sono guidati dallo Spirito di Dio, costoro sono figli di Dio. F poiché se vivete secondo la carne, voi morirete; se invece con l'aiuto dello Spirito voi fate morire le opere del corpo, vivrete. hEI Così dunque fratelli, noi siamo debitori, ma non verso la carne per vivere secondo la carne; VD% E se lo Spirito di colui che ha risuscitato Gesù dai morti abita in voi, colui che ha risuscitato Cristo dai morti darà la vita anche ai vostri corpi mortali per mezzo del suo Spirito che abita in voi. C E se Cristo è in voi, il vostro corpo è morto a causa del peccato, ma lo spirito è vita a causa della giustificazione. ;Bo Voi però non siete sotto il dominio della carne, ma dello Spirito, dal momento che lo Spirito di Dio abita in voi. Se qualcuno non ha lo Spirito di Cristo, non gli appartiene. HA Quelli che vivono secondo la carne non possono piacere a Dio. @ Infatti i desideri della carne sono in rivolta contro Dio, perché non si sottomettono alla sua legge e neanche lo potrebbero. w?gMa i desideri della carne portano alla morte, mentre i desideri dello Spirito portano alla vita e alla pace. >/Quelli infatti che vivono secondo la carne, pensano alle cose della carne; quelli invece che vivono secondo lo Spirito, alle cose dello Spirito. {=operché la giustizia della legge si adempisse in noi, che non camminiamo secondo la carne ma secondo lo Spirito. <wInfatti ciò che era impossibile alla legge, perché la carne la rendeva impotente, Dio lo ha reso possibile: mandando il proprio Figlio in una carne simile a quella del peccato e in vista del peccato, egli ha condannato il peccato nella carne, |;qPoiché la legge dello Spirito che dà vita in Cristo Gesù ti ha liberato dalla legge del peccato e della morte. T: #Non c'è dunque più nessuna condanna per quelli che sono in Cristo Gesù. &9ESiano rese grazie a Dio per mezzo di Gesù Cristo nostro Signore! Io dunque, con la mente, servo la legge di Dio, con la carne invece la legge del peccato. S8Sono uno sventurato! Chi mi libererà da questo corpo votato alla morte? #7?ma nelle mie membra vedo un'altra legge, che muove guerra alla legge della mia mente e mi rende schiavo della legge del peccato che è nelle mie membra. >6wInfatti acconsento nel mio intimo alla legge di Dio, c5?Io trovo dunque in me questa legge: quando voglio fare il bene, il male è accanto a me. i4KOra, se faccio quello che non voglio, non sono più io a farlo, ma il peccato che abita in me. O3infatti io non compio il bene che voglio, ma il male che non voglio. 2Io so infatti che in me, cioè nella mia carne, non abita il bene; c'è in me il desiderio del bene, ma non la capacità di attuarlo; J1 quindi non sono più io a farlo, ma il peccato che abita in me. T0!Ora, se faccio quello che non voglio, io riconosco che la legge è buona; z/mIo non riesco a capire neppure ciò che faccio: infatti non quello che voglio io faccio, ma quello che detesto. r.]Sappiamo infatti che la legge è spirituale, mentre io sono di carne, venduto come schiavo del peccato. -y Ciò che è bene è allora diventato morte per me? No davvero! È invece il peccato: esso per rivelarsi peccato mi ha dato la morte servendosi di ciò che è bene, perché il peccato apparisse oltre misura peccaminoso per mezzo del comandamento. O, Così la legge è santa e santo e giusto e buono è il comandamento. {+o Il peccato infatti, prendendo occasione dal comandamento, mi ha sedotto e per mezzo di esso mi ha dato la morte. i*K e io sono morto; la legge, che doveva servire per la vita, è divenuta per me motivo di morte. l)Q e io un tempo vivevo senza la legge. Ma, sopraggiunto quel comandamento, il peccato ha preso vita (1Prendendo pertanto occasione da questo comandamento, il peccato scatenò in me ogni sorta di desideri. Senza la legge infatti il peccato è morto U'#Che diremo dunque? Che la legge è peccato? No certamente! Però io non ho conosciuto il peccato se non per la legge, né avrei conosciuto la concupiscenza, se la legge non avesse detto: Non desiderare. 9&kOra però siamo stati liberati dalla legge, essendo morti a ciò che ci teneva prigionieri, per servire nel regime nuovo dello Spirito e non nel regime vecchio della lettera. )%KQuando infatti eravamo nella carne, le passioni peccaminose, stimolate dalla legge, si scatenavano nelle nostre membra al fine di portare frutti per la morte. s$_Alla stessa maniera, fratelli miei, anche voi, mediante il corpo di Cristo, siete stati messi a morte quanto alla legge, per appartenere ad un altro, cioè a colui che fu risuscitato dai morti, affinché noi portiamo frutti per Dio. C#Essa sarà dunque chiamata adultera se, mentre vive il marito, passa a un altro uomo, ma se il marito muore, essa è libera dalla legge e non è più adultera se passa a un altro uomo. "1La donna sposata, infatti, è legata dalla legge al marito finché egli vive; ma se il marito muore, è libera dalla legge che la lega al marito. ! O forse ignorate, fratelli - parlo a gente esperta di legge - che la legge ha potere sull'uomo solo per il tempo in cui egli vive? z mPerché il salario del peccato è la morte; ma il dono di Dio è la vita eterna in Cristo Gesù nostro Signore. !;Ora invece, liberati dal peccato e fatti servi di Dio, voi raccogliete il frutto che vi porta alla santificazione e come destino avete la vita eterna. veMa quale frutto raccoglievate allora da cose di cui ora vi vergognate? Infatti il loro destino è la morte. oWQuando infatti eravate sotto la schiavitù del peccato, eravate liberi nei riguardi della giustizia. Parlo con esempi umani, a causa della debolezza della vostra carne. Come avete messo le vostre membra a servizio dell'impurità e dell'iniquità a pro dell'iniquità, così ora mettete le vostre membra a servizio della giustizia per la vostra santificazione. Pe così, liberati dal peccato, siete diventati servi della giustizia. !Rendiamo grazie a Dio, perché voi eravate schiavi del peccato, ma avete obbedito di cuore a quell'insegnamento che vi è stato trasmesso _7Non sapete voi che, se vi mettete a servizio di qualcuno come schiavi per obbedirgli, siete schiavi di colui al quale servite: sia del peccato che porta alla morte, sia dell'obbedienza che conduce alla giustizia? ykChe dunque? Dobbiamo commettere peccati perché non siamo più sotto la legge, ma sotto la grazia? È assurdo! ucIl peccato infatti non dominerà più su di voi poiché non siete più sotto la legge, ma sotto la grazia. B} non offrite le vostre membra come strumenti di ingiustizia al peccato, ma offrite voi stessi a Dio come vivi, tornati dai morti e le vostre membra come strumenti di giustizia per Dio. lQ Non regni più dunque il peccato nel vostro corpo mortale, sì da sottomettervi ai suoi desideri; _7 Così anche voi consideratevi morti al peccato, ma viventi per Dio, in Cristo Gesù.  Per quanto riguarda la sua morte, egli morì al peccato una volta per tutte; ora invece per il fatto che egli vive, vive per Dio. jM sapendo che Cristo risuscitato dai morti non muore più; la morte non ha più potere su di lui. LMa se siamo morti con Cristo, crediamo che anche vivremo con lui, <sInfatti chi è morto, è ormai libero dal peccato. *MSappiamo bene che il nostro uomo vecchio è stato crocifisso con lui, perché fosse distrutto il corpo del peccato, e noi non fossimo più schiavi del peccato. Se infatti siamo stati completamente uniti a lui con una morte simile alla sua, lo saremo anche con la sua risurrezione. ] 3Per mezzo del battesimo siamo dunque stati sepolti insieme a lui nella morte, perché come Cristo fu risuscitato dai morti per mezzo della gloria del Padre, così anche noi possiamo camminare in una vita nuova. r ]O non sapete che quanti siamo stati battezzati in Cristo Gesù, siamo stati battezzati nella sua morte? c ?È assurdo! Noi che già siamo morti al peccato, come potremo ancora vivere nel peccato? Y  -Che diremo dunque? Continuiamo a restare nel peccato perché abbondi la grazia? ) Kperché come il peccato aveva regnato con la morte, così regni anche la grazia con la giustizia per la vita eterna, per mezzo di Gesù Cristo nostro Signore.  La legge poi sopraggiunse a dare piena coscienza della caduta, ma laddove è abbondato il peccato, ha sovrabbondato la grazia, -SSimilmente, come per la disobbedienza di uno solo tutti sono stati costituiti peccatori, così anche per l'obbedienza di uno solo tutti saranno costituiti giusti. QCome dunque per la colpa di uno solo si è riversata su tutti gli uomini la condanna, così anche per l'opera di giustizia di uno solo si riversa su tutti gli uomini la giustificazione che dà vita. lQInfatti se per la caduta di uno solo la morte ha regnato a causa di quel solo uomo, molto di più quelli che ricevono l'abbondanza della grazia e del dono della giustizia regneranno nella vita per mezzo del solo Gesù Cristo. H E non è accaduto per il dono di grazia come per il peccato di uno solo: il giudizio partì da un solo atto per la condanna, il dono di grazia invece da molte cadute per la giustificazione. {oMa il dono di grazia non è come la caduta: se infatti per la caduta di uno solo morirono tutti, molto di più la grazia di Dio e il dono concesso in grazia di un solo uomo, Gesù Cristo, si sono riversati in abbondanza su tutti gli uomini. 7gla morte regnò da Adamo fino a Mosè anche su quelli che non avevano peccato con una trasgressione simile a quella di Adamo, il quale è figura di colui che doveva venire. { Fino alla legge infatti c'era peccato nel mondo e, anche se il peccato non può essere imputato quando manca la legge, ;o Quindi, come a causa di un solo uomo il peccato è entrato nel mondo e con il peccato la morte, così anche la morte ha raggiunto tutti gli uomini, perché tutti hanno peccato.  Non solo, ma ci gloriamo pure in Dio, per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo, dal quale ora abbiamo ottenuto la riconciliazione. ?~w Se infatti, quand'eravamo nemici, siamo stati riconciliati con Dio per mezzo della morte del Figlio suo, molto più ora che siamo riconciliati, saremo salvati mediante la sua vita. k}O A maggior ragione ora, giustificati per il suo sangue, saremo salvati dall'ira per mezzo di lui. w|gMa Dio dimostra il suo amore verso di noi perché, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi. {#Ora, a stento si trova chi sia disposto a morire per un giusto; forse ci può essere chi ha il coraggio di morire per una persona dabbene. gzGInfatti, mentre noi eravamo ancora peccatori, Cristo morì per gli empi nel tempo stabilito. y#La speranza poi non delude, perché l'amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato. *xOe la virtù provata la speranza. w1E non soltanto questo: noi ci vantiamo anche nelle tribolazioni, ben sapendo che la tribolazione produce pazienza, la pazienza una virtù provata (vIper suo mezzo abbiamo anche ottenuto, mediante la fede, di accedere a questa grazia nella quale ci troviamo e ci vantiamo nella speranza della gloria di Dio. ou YGiustificati dunque per la fede, noi siamo in pace con Dio per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo; vteil quale è stato messo a morte per i nostri peccati ed è stato risuscitato per la nostra giustificazione. sma anche per noi, ai quali sarà egualmente accreditato: a noi che crediamo in colui che ha risuscitato dai morti Gesù nostro Signore, Yr+E non soltanto per lui è stato scritto che gli fu accreditato come giustizia, 9qmEcco perché gli fu accreditato come giustizia. hpIpienamente convinto che quanto egli aveva promesso era anche capace di portarlo a compimento. ooWPer la promessa di Dio non esitò con incredulità, ma si rafforzò nella fede e diede gloria a Dio, n Egli non vacillò nella fede, pur vedendo già come morto il proprio corpo - aveva circa cento anni - e morto il seno di Sara. m)Egli ebbe fede sperando contro ogni speranza e così divenne padre di molti popoli, come gli era stato detto: Così sarà la tua discendenza. Jl Infatti sta scritto: Ti ho costituito padre di molti popoli; (è nostro padre) davanti al Dio nel quale credette, che dà vita ai morti e chiama all'esistenza le cose che ancora non esistono. f~V}||{{czz^zyyx[wvvuuott8sshrrqqLpppoonkmmmlkk jjieihh2gff1eledccbb4a```_F^^r]]H\\^[[,ZZNZY}YDXXXWW7VVeUUUTTSS)RRRIQPPPO+NN^MMMLL7K\JJOIIoIHGGfFFJEE3DD[CC3BBAA<@@X??>>==N<< ;::H988p77\66@55%44w3322`11?00_0// .q.%--d-,,,u++s*)((N''&&%%%B$$^##("{".!! }_C'd,.xG%<, f " K  v  *^0SSCfoFWTi trovi legato a una donna? Non cercare di scioglierti. Sei libero da donna? Non andare a cercarla. fEEPenso dunque che sia bene per l'uomo, a causa della presente necessità, di rimanere così. D+Quanto alle vergini, non ho alcun comando dal Signore, ma do un consiglio, come uno che ha ottenuto misericordia dal Signore e merita fiducia. nCUCiascuno, fratelli, rimanga davanti a Dio in quella condizione in cui era quando è stato chiamato. OBSiete stati comprati a caro prezzo: non fatevi schiavi degli uomini! (AIPerché lo schiavo che è stato chiamato nel Signore, è un liberto affrancato del Signore! Similmente chi è stato chiamato da libero, è schiavo di Cristo. @ Sei stato chiamato da schiavo? Non ti preoccupare; ma anche se puoi diventare libero, profitta piuttosto della tua condizione! K?Ciascuno rimanga nella condizione in cui era quando fu chiamato. >La circoncisione non conta nulla, e la non circoncisione non conta nulla; conta invece l'osservanza dei comandamenti di Dio. =3Qualcuno è stato chiamato quando era circonciso? Non lo nasconda! È stato chiamato quando non era ancora circonciso? Non si faccia circoncidere! 4<aFuori di questi casi, ciascuno continui a vivere secondo la condizione che gli ha assegnato il Signore, così come Dio lo ha chiamato; così dispongo in tutte le chiese. d;AE che sai tu, donna, se salverai il marito? O che ne sai tu, uomo, se salverai la moglie? &:EMa se il non credente vuol separarsi, si separi; in queste circostanze il fratello o la sorella non sono soggetti a servitù; Dio vi ha chiamati alla pace! U9#perché il marito non credente viene reso santo dalla moglie credente e la moglie non credente viene resa santa dal marito credente; altrimenti i vostri figli sarebbero impuri, mentre invece sono santi. n8U e una donna che abbia il marito non credente, se questi consente a rimanere con lei, non lo ripudi: 7 Agli altri dico io, non il Signore: se un nostro fratello ha la moglie non credente e questa consente a rimanere con lui, non la ripudi; w6g e qualora si separi, rimanga senza sposarsi o si riconcili con il marito - e il marito non ripudi la moglie. _57 Agli sposati poi ordino, non io, ma il Signore: la moglie non si separi dal marito - [4/ ma se non sanno vivere in continenza, si sposino; è meglio sposarsi che ardere. [3/Ai non sposati e alle vedove dico: è cosa buona per loro rimanere come sono io; t2aVorrei che tutti fossero come me; ma ciascuno ha il proprio dono da Dio, chi in un modo, chi in un altro. @1{Questo però vi dico per concessione, non per comando. A0{Non astenetevi tra voi se non di comune accordo e temporaneamente, per dedicarvi alla preghiera, e poi ritornate a stare insieme, perché satana non vi tenti nei momenti di passione. !/;La moglie non è arbitra del proprio corpo, ma lo è il marito; allo stesso modo anche il marito non è arbitro del proprio corpo, ma lo è la moglie. f.EIl marito compia il suo dovere verso la moglie; ugualmente anche la moglie verso il marito. x-ituttavia, per il pericolo dell'incontinenza, ciascuno abbia la propria moglie e ogni donna il proprio marito. c, AQuanto poi alle cose di cui mi avete scritto, è cosa buona per l'uomo non toccare donna; _+7Infatti siete stati comprati a caro prezzo. Glorificate dunque Dio nel vostro corpo! *O non sapete che il vostro corpo è tempio dello Spirito Santo che è in voi e che avete da Dio, e che non appartenete a voi stessi? )5Fuggite la fornicazione! Qualsiasi peccato l'uomo commetta, è fuori del suo corpo; ma chi si dà alla fornicazione, pecca contro il proprio corpo. E(Ma chi si unisce al Signore forma con lui un solo spirito. 'O non sapete voi che chi si unisce alla prostituta forma con essa un corpo solo? I due saranno, è detto, un corpo solo. &%Non sapete che i vostri corpi sono membra di Cristo? Prenderò dunque le membra di Cristo e ne farò membra di una prostituta? Non sia mai! ]%3Dio poi, che ha risuscitato il Signore, risusciterà anche noi con la sua potenza. <$q "I cibi sono per il ventre e il ventre per i cibi!". Ma Dio distruggerà questo e quelli; il corpo poi non è per l'impudicizia, ma per il Signore, e il Signore è per il corpo. u#c "Tutto mi è lecito!". Ma non tutto giova. "Tutto mi è lecito!". Ma io non mi lascerò dominare da nulla. 3"_ E tali eravate alcuni di voi; ma siete stati lavati, siete stati santificati, siete stati giustificati nel nome del Signore Gesù Cristo e nello Spirito del nostro Dio! ! né effeminati, né sodomiti, né ladri, né avari, né ubriaconi, né maldicenti, né rapaci erediteranno il regno di Dio.   O non sapete che gli ingiusti non erediteranno il regno di Dio? Non illudetevi: né immorali, né idolàtri, né adùlteri, V%Siete voi invece che commettete ingiustizia e rubate, e questo ai fratelli! :mE dire che è già per voi una sconfitta avere liti vicendevoli! Perché non subire piuttosto l'ingiustizia? Perché non lasciarvi piuttosto privare di ciò che vi appartiene? jMNo, anzi, un fratello viene chiamato in giudizio dal fratello e per di più davanti a infedeli! 1Lo dico per vostra vergogna! Cosicché non vi sarebbe proprio nessuna persona saggia tra di voi che possa far da arbitro tra fratello e fratello? taSe dunque avete liti per cose di questo mondo, voi prendete a giudici gente senza autorità nella Chiesa? V%Non sapete che giudicheremo gli angeli? Quanto più le cose di questa vita! 7O non sapete che i santi giudicheranno il mondo? E se è da voi che verrà giudicato il mondo, siete dunque indegni di giudizi di minima importanza? u eV'è tra voi chi, avendo una questione con un altro, osa farsi giudicare dagli ingiusti anziché dai santi? S Quelli di fuori li giudicherà Dio. Togliete il malvagio di mezzo a voi! dA Spetta forse a me giudicare quelli di fuori? Non sono quelli di dentro che voi giudicate? >u Vi ho scritto di non mescolarvi con chi si dice fratello, ed è impudico o avaro o idolàtra o maldicente o ubriacone o ladro; con questi tali non dovete neanche mangiare insieme.  Non mi riferivo però agli impudichi di questo mondo o agli avari, ai ladri o agli idolàtri: altrimenti dovreste uscire dal mondo! V% Vi ho scritto nella lettera precedente di non mescolarvi con gli impudichi. )Celebriamo dunque la festa non con il lievito vecchio, né con lievito di malizia e di perversità, ma con azzimi di sincerità e di verità. Togliete via il lievito vecchio, per essere pasta nuova, poiché siete azzimi. E infatti Cristo, nostra Pasqua, è stato immolato! pYNon è una bella cosa il vostro vanto. Non sapete che un po' di lievito fa fermentare tutta la pasta? #?questo individuo sia dato in balìa di satana per la rovina della sua carne, affinché il suo spirito possa ottenere la salvezza nel giorno del Signore. nel nome del Signore nostro Gesù, essendo radunati insieme voi e il mio spirito, con il potere del Signore nostro Gesù,  Orbene, io, assente col corpo ma presente con lo spirito, ho già giudicato come se fossi presente colui che ha compiuto tale azione:  E voi vi gonfiate di orgoglio, piuttosto che esserne afflitti, in modo che si tolga di mezzo a voi chi ha compiuto una tale azione! 5  eSi sente dovunque parlare di immoralità tra voi, e di una immoralità tale che non si riscontra neanche tra i pagani, al punto che uno convive con la moglie di suo padre. ` 9Che volete? Debbo venire a voi con il bastone, o con amore e con spirito di dolcezza? I  perché il regno di Dio non consiste in parole, ma in potenza. (IMa verrò presto, se piacerà al Signore, e mi renderò conto allora non già delle parole di quelli, gonfi di orgoglio, ma di ciò che veramente sanno fare, `9Come se io non dovessi più venire da voi, alcuni hanno preso a gonfiarsi d'orgoglio. MPer questo appunto vi ho mandato Timòteo, mio figlio diletto e fedele nel Signore: egli vi richiamerà alla memoria le vie che vi ho indicato in Cristo, come insegno dappertutto in ogni Chiesa. 2_Vi esorto dunque, fatevi miei imitatori! )KPotreste infatti avere anche diecimila pedagoghi in Cristo, ma non certo molti padri, perché sono io che vi ho generato in Cristo Gesù, mediante il vangelo. gGNon per farvi vergognare vi scrivo queste cose, ma per ammonirvi, come figli miei carissimi. ta calunniati, confortiamo; siamo diventati come la spazzatura del mondo, il rifiuto di tutti, fino ad oggi. kO ci affatichiamo lavorando con le nostre mani. Insultati, benediciamo; perseguitati, sopportiamo;  Fino a questo momento soffriamo la fame, la sete, la nudità, veniamo schiaffeggiati, andiamo vagando di luogo in luogo, uc Noi stolti a causa di Cristo, voi sapienti in Cristo; noi deboli, voi forti; voi onorati, noi disprezzati. 4~a Ritengo infatti che Dio abbia messo noi, gli apostoli, all'ultimo posto, come condannati a morte, poiché siamo diventati spettacolo al mondo, agli angeli e agli uomini. #}?Già siete sazi, già siete diventati ricchi; senza di noi già siete diventati re. Magari foste diventati re! Così anche noi potremmo regnare con voi. )|KChi dunque ti ha dato questo privilegio? Che cosa mai possiedi che tu non abbia ricevuto? E se l'hai ricevuto, perché te ne vanti come non l'avessi ricevuto? k{OQueste cose, fratelli, le ho applicate a modo di esempio a me e ad Apollo per vostro profitto perché impariate nelle nostre persone a stare a ciò che è scritto e non vi gonfiate d'orgoglio a favore di uno contro un altro. Zz-Non vogliate perciò giudicare nulla prima del tempo, finché venga il Signore. Egli metterà in luce i segreti delle tenebre e manifesterà le intenzioni dei cuori; allora ciascuno avrà la sua lode da Dio. yyperché anche se non sono consapevole di colpa alcuna non per questo sono giustificato. Il mio giudice è il Signore! yxkA me però, poco importa di venir giudicato da voi o da un consesso umano; anzi, io neppure giudico me stesso, Uw#Ora, quanto si richiede negli amministratori è che ognuno risulti fedele. Zv /Ognuno ci consideri come ministri di Cristo e amministratori dei misteri di Dio. 4ucMa voi siete di Cristo e Cristo è di Dio. etCPaolo, Apollo, Cefa, il mondo, la vita, la morte, il presente, il futuro: tutto è vostro! Ts!Quindi nessuno ponga la sua gloria negli uomini, perché tutto è vostro: Hr E ancora: Il Signore sa che i disegni dei sapienti sono vani. q!perché la sapienza di questo mondo è stoltezza davanti a Dio. Sta scritto infatti: Egli prende i sapienti per mezzo della loro astuzia. pyNessuno si illuda. Se qualcuno tra voi si crede un sapiente in questo mondo, si faccia stolto per diventare sapiente; uocSe uno distrugge il tempio di Dio, Dio distruggerà lui. Perché santo è il tempio di Dio, che siete voi. SnNon sapete che siete tempio di Dio e che lo Spirito di Dio abita in voi? sm_ma se l'opera finirà bruciata, sarà punito: tuttavia egli si salverà, però come attraverso il fuoco. elCSe l'opera che uno costruì sul fondamento resisterà, costui ne riceverà una ricompensa; (kI l'opera di ciascuno sarà ben visibile: la farà conoscere quel giorno che si manifesterà col fuoco, e il fuoco proverà la qualità dell'opera di ciascuno. pjY E se, sopra questo fondamento, si costruisce con oro, argento, pietre preziose, legno, fieno, paglia, piY Infatti nessuno può porre un fondamento diverso da quello che già vi si trova, che è Gesù Cristo.  perché nessuno possa dire che siete stati battezzati nel mio nome. T= #Ringrazio Dio di non aver battezzato nessuno di voi, se non Crispo e Gaio, <  Cristo è stato forse diviso? Forse Paolo è stato crocifisso per voi, o è nel nome di Paolo che siete stati battezzati? ;  Mi riferisco al fatto che ciascuno di voi dice: "Io sono di Paolo", "Io invece sono di Apollo", "E io di Cefa", "E io di Cristo!". x: k Mi è stato segnalato infatti a vostro riguardo, fratelli, dalla gente di Cloe, che vi sono discordie tra voi. V9 ' Vi esorto pertanto, fratelli, per il nome del Signore nostro Gesù Cristo, ad essere tutti unanimi nel parlare, perché non vi siano divisioni tra voi, ma siate in perfetta unione di pensiero e d'intenti. s8 a fedele è Dio, dal quale siete stati chiamati alla comunione del Figlio suo Gesù Cristo, Signore nostro! h7 KEgli vi confermerà sino alla fine, irreprensibili nel giorno del Signore nostro Gesù Cristo: v6 gche nessun dono di grazia più vi manca, mentre aspettate la manifestazione del Signore nostro Gesù Cristo. V5 'La testimonianza di Cristo si è infatti stabilita tra voi così saldamente, l4 Sperché in lui siete stati arricchiti di tutti i doni, quelli della parola e quelli della scienza. x3 kRingrazio continuamente il mio Dio per voi, a motivo della grazia di Dio che vi è stata data in Cristo Gesù, M2 grazia a voi e pace da Dio Padre nostro e dal Signore Gesù Cristo. o1 Yalla Chiesa di Dio che è in Corinto, a coloro che sono stati santificati in Cristo Gesù, chiamati ad essere santi insieme a tutti quelli che in ogni luogo invocano il nome del Signore nostro Gesù Cristo, Signore nostro e loro: h0 MPaolo, chiamato ad essere apostolo di Gesù Cristo per volontà di Dio, e il fratello Sòstene, h/Ia Dio che solo è sapiente, per mezzo di Gesù Cristo, la gloria nei secoli dei secoli. Amen. .#ma rivelato ora e annunziato mediante le scritture profetiche, per ordine dell'eterno Dio, a tutte le genti perché obbediscano alla fede, 3-_A colui che ha il potere di confermarvi secondo il vangelo che io annunzio e il messaggio di Gesù Cristo, secondo la rivelazione del mistero taciuto per secoli eterni, L,Vi salutano Erasto, tesoriere della città, e il fratello Quarto. =+uVi saluta Gaio, che ospita me e tutta la comunità. K*Vi saluto nel Signore anch'io, Terzo, che ho scritto la lettera. d)AVi saluta Timòteo mio collaboratore, e con lui Lucio, Giasone, Sosìpatro, miei parenti. (Il Dio della pace stritolerà ben presto satana sotto i vostri piedi. La grazia del Signor nostro Gesù Cristo sia con voi. 'La fama della vostra obbedienza è giunta dovunque; mentre quindi mi rallegro di voi, voglio che siate saggi nel bene e immuni dal male. &1Costoro, infatti, non servono Cristo nostro Signore, ma il proprio ventre e con un parlare solenne e lusinghiero ingannano il cuore dei semplici. %%CMi raccomando poi, fratelli, di ben guardarvi da coloro che provocano divisioni e ostacoli contro la dottrina che avete appreso: tenetevi lontani da loro. b$=Salutatevi gli uni gli altri con il bacio santo. Vi salutano tutte le chiese di Cristo. l#QSalutate Filòlogo e Giulia, Nèreo e sua sorella e Olimpas e tutti i credenti che sono con loro. ^"5Salutate Asìncrito, Flegonte, Erme, Pàtroba, Erma e i fratelli che sono con loro. U!# Salutate Rufo, questo eletto nel Signore, e la madre sua che è anche mia.   Salutate Trifèna e Trifòsa che hanno lavorato per il Signore. Salutate la carissima Pèrside che ha lavorato per il Signore. gG Salutate Erodione, mio parente. Salutate quelli della casa di Narcìso che sono nel Signore. b= Salutate Apelle che ha dato buona prova in Cristo. Salutate i familiari di Aristòbulo. Q Salutate Urbano, nostro collaboratore in Cristo, e il mio caro Stachi. 5eSalutate Ampliato, mio diletto nel Signore. Salutate Andronìco e Giunia, miei parenti e compagni di prigionia; sono degli apostoli insigni che erano in Cristo già prima di me. 8kSalutate Maria, che ha faticato molto per voi. salutate anche la comunità che si riunisce nella loro casa. Salutate il mio caro Epèneto, primizia dell'Asia per Cristo. Pe ad essi non io soltanto sono grato, ma tutte le Chiese dei Gentili; {Salutate Prisca e Aquila, miei collaboratori in Cristo Gesù; per salvarmi la vita essi hanno rischiato la loro testa, 'Gricevetela nel Signore, come si conviene ai credenti, e assistetela in qualunque cosa abbia bisogno; anch'essa infatti ha protetto molti, e anche me stesso. P Vi raccomando Febe, nostra sorella, diaconessa della Chiesa di Cencre:  sicché io possa venire da voi nella gioia, se così vuole Dio, e riposarmi in mezzo a voi. Il Dio della pace sia con tutti voi. Amen. yperché io sia liberato dagli infedeli della Giudea e il mio servizio a Gerusalemme torni gradito a quella comunità, 9Vi esorto perciò, fratelli, per il Signore nostro Gesù Cristo e l'amore dello Spirito, a lottare con me nelle preghiere che rivolgete per me a Dio, a;E so che, giungendo presso di voi, verrò con la pienezza della benedizione di Cristo. kOFatto questo e presentato ufficialmente ad essi questo frutto, andrò in Spagna passando da voi. CL'hanno voluto perché sono ad essi debitori: infatti, avendo i pagani partecipato ai loro beni spirituali, sono in debito di rendere un servizio sacro nelle loro necessità materiali. la Macedonia e l'Acaia infatti hanno voluto fare una colletta a favore dei poveri che sono nella comunità di Gerusalemme. W 'Per il momento vado a Gerusalemme, a rendere un servizio a quella comunità; ) Kquando andrò in Spagna spero, passando, di vedervi, e di esser da voi aiutato per recarmi in quella regione, dopo avere goduto un poco della vostra presenza.  Ora però, non trovando più un campo d'azione in queste regioni e avendo già da parecchi anni un vivo desiderio di venire da voi, G Per questo appunto fui impedito più volte di venire da voi.  ma come sta scritto: Lo vedranno coloro ai quali non era stato annunziato e coloro che non ne avevano udito parlare, comprenderanno. *MMa mi sono fatto un punto di onore di non annunziare il vangelo se non dove ancora non era giunto il nome di Cristo, per non costruire su un fondamento altrui, <qcon la potenza di segni e di prodigi, con la potenza dello Spirito. Così da Gerusalemme e dintorni fino all'Illiria, ho portato a termine la predicazione del vangelo di Cristo. non oserei infatti parlare di ciò che Cristo non avesse operato per mezzo mio per condurre i pagani all'obbedienza, con parole e opere, MQuesto è in realtà il mio vanto in Gesù Cristo di fronte a Dio; @ydi essere un ministro di Gesù Cristo tra i pagani, esercitando l'ufficio sacro del vangelo di Dio perché i pagani divengano una oblazione gradita, santificata dallo Spirito Santo. 4aTuttavia vi ho scritto con un po' di audacia, in qualche parte, come per ricordarvi quello che già sapete, a causa della grazia che mi è stata concessa da parte di Dio -SFratelli miei, sono anch'io convinto, per quel che vi riguarda, che voi pure siete pieni di bontà, colmi di ogni conoscenza e capaci di correggervi l'un l'altro.  Il Dio della speranza vi riempia di ogni gioia e pace nella fede, perché abbondiate nella speranza per la virtù dello Spirito Santo.  E a sua volta Isaia dice: Spunterà il rampollo di Iesse, colui che sorgerà a giudicare le nazioni: in lui le nazioni spereranno. U# E di nuovo: Lodate, nazioni tutte, il Signore; i popoli tutti lo esaltino. D~ E ancora: Rallegratevi, o nazioni, insieme al suo popolo. +}O le nazioni pagane invece glorificano Dio per la sua misericordia, come sta scritto: Per questo ti celebrerò tra le nazioni pagane, e canterò inni al tuo nome. |Dico infatti che Cristo si è fatto servitore dei circoncisi in favore della veracità di Dio, per compiere le promesse dei padri; `{9Accoglietevi perciò gli uni gli altri come Cristo accolse voi, per la gloria di Dio. rz]perché con un solo animo e una voce sola rendiate gloria a Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo. y+E il Dio della perseveranza e della consolazione vi conceda di avere gli uni verso gli altri gli stessi sentimenti ad esempio di Cristo Gesù, _x7Ora, tutto ciò che è stato scritto prima di noi, è stato scritto per nostra istruzione, perché in virtù della perseveranza e della consolazione che ci vengono dalle Scritture teniamo viva la nostra speranza. wCristo infatti non cercò di piacere a se stesso, ma come sta scritto: gli insulti di coloro che ti insultano sono caduti sopra di me. Uv#Ciascuno di noi cerchi di compiacere il prossimo nel bene, per edificarlo. uu eNoi che siamo i forti abbiamo il dovere di sopportare l'infermità dei deboli, senza compiacere noi stessi. tMa chi è nel dubbio, mangiando si condanna, perché non agisce per fede; tutto quello, infatti, che non viene dalla fede è peccato. }ssLa fede che possiedi, conservala per te stesso davanti a Dio. Beato chi non si condanna per ciò che egli approva. rwPerciò è bene non mangiare carne, né bere vino, né altra cosa per la quale il tuo fratello possa scandalizzarsi. qNon distruggere l'opera di Dio per una questione di cibo! Tutto è mondo, d'accordo; ma è male per un uomo mangiare dando scandalo. PpDiamoci dunque alle opere della pace e alla edificazione vicendevole. \o1chi serve il Cristo in queste cose, è bene accetto a Dio e stimato dagli uomini. |nqIl regno di Dio infatti non è questione di cibo o di bevanda, ma è giustizia, pace e gioia nello Spirito Santo: >mwNon divenga motivo di biasimo il bene di cui godete! 9lkOra se per il tuo cibo il tuo fratello resta turbato, tu non ti comporti più secondo carità. Guardati perciò dal rovinare con il tuo cibo uno per il quale Cristo è morto! k'Io so, e ne sono persuaso nel Signore Gesù, che nulla è immondo in se stesso; ma se uno ritiene qualcosa come immondo, per lui è immondo. j Cessiamo dunque di giudicarci gli uni gli altri; pensate invece a non esser causa di inciampo o di scandalo al fratello. Di Quindi ciascuno di noi renderà conto a Dio di se stesso. h) poiché sta scritto: Come è vero che io vivo, dice il Signore, ogni ginocchio si piegherà davanti a me e ogni lingua renderà gloria a Dio. g# Ma tu, perché giudichi il tuo fratello? E anche tu, perché disprezzi il tuo fratello? Tutti infatti ci presenteremo al tribunale di Dio, tfa Per questo infatti Cristo è morto ed è ritornato alla vita: per essere il Signore dei morti e dei vivi. e5perché se noi viviamo, viviamo per il Signore, se noi moriamo, moriamo per il Signore. Sia che viviamo, sia che moriamo, siamo dunque del Signore. Ud#Nessuno di noi, infatti, vive per se stesso e nessuno muore per se stesso, Wc'Chi si preoccupa del giorno, se ne preoccupa per il Signore; chi mangia, mangia per il Signore, dal momento che rende grazie a Dio; anche chi non mangia, se ne astiene per il Signore e rende grazie a Dio. b'C'è chi distingue giorno da giorno, chi invece li giudica tutti uguali; ciascuno però cerchi di approfondire le sue convinzioni personali. 6aeChi sei tu per giudicare un servo che non è tuo? Stia in piedi o cada, ciò riguarda il suo padrone; ma starà in piedi, perché il Signore ha il potere di farcelo stare. `}Colui che mangia non disprezzi chi non mangia; chi non mangia, non giudichi male chi mangia, perché Dio lo ha accolto. c_?Uno crede di poter mangiare di tutto, l'altro invece, che è debole, mangia solo legumi. V^ 'Accogliete tra voi chi è debole nella fede, senza discuterne le esitazioni. `]9 Rivestitevi invece del Signore Gesù Cristo e non seguite la carne nei suoi desideri. \1 Comportiamoci onestamente, come in pieno giorno: non in mezzo a gozzoviglie e ubriachezze, non fra impurità e licenze, non in contese e gelosie. [} La notte è avanzata, il giorno è vicino. Gettiamo via perciò le opere delle tenebre e indossiamo le armi della luce. +ZO Questo voi farete, consapevoli del momento: è ormai tempo di svegliarvi dal sonno, perché la nostra salvezza è più vicina ora di quando diventammo credenti. [Y/ L'amore non fa nessun male al prossimo: pieno compimento della legge è l'amore. GX Infatti il precetto: Non commettere adulterio, non uccidere, non rubare, non desiderare e qualsiasi altro comandamento, si riassume in queste parole: Amerai il prossimo tuo come te stesso. W Non abbiate alcun debito con nessuno, se non quello di un amore vicendevole; perché chi ama il suo simile ha adempiuto la legge. &VE Rendete a ciascuno ciò che gli è dovuto: a chi il tributo, il tributo; a chi le tasse le tasse; a chi il timore il timore; a chi il rispetto il rispetto. }Us Per questo dunque dovete pagare i tributi, perché quelli che sono dediti a questo compito sono funzionari di Dio. zTm Perciò è necessario stare sottomessi, non solo per timore della punizione, ma anche per ragioni di coscienza. -P~~(}}'|{{z8ysyxhwwwvv?utts[rr3qqXppCoo~o9nnXmmKlkkjjihhpggFfee dd.ccbaara!``O__l^^E]]s\\[[f[ZSYYJXX4WWDVVV2UUATSSiRRQQQ?PPUOONNJNMM3LLUKKoJJXIINHHcGFFqEEDD,CCRBB~BAA#@??u?+>>f==J%,si semina un corpo animale, risorge un corpo spirituale. Se c'è un corpo animale, vi è anche un corpo spirituale, poiché sta scritto che \=1+si semina ignobile e risorge glorioso, si semina debole e risorge pieno di forza; b<=*Così anche la risurrezione dei morti: si semina corruttibile e risorge incorruttibile; ';G)Altro è lo splendore del sole, altro lo splendore della luna e altro lo splendore delle stelle: ogni stella infatti differisce da un'altra nello splendore. :(Vi sono corpi celesti e corpi terrestri, ma altro è lo splendore dei corpi celesti, e altro quello dei corpi terrestri. 9''Non ogni carne è la medesima carne; altra è la carne di uomini e altra quella di animali; altra quella di uccelli e altra quella di pesci. W8'&E Dio gli dà un corpo come ha stabilito, e a ciascun seme il proprio corpo. {7o%e quello che semini non è il corpo che nascerà, ma un semplice chicco, di grano per esempio o di altro genere. J6 $Stolto! Ciò che tu semini non prende vita, se prima non muore; T5!#Ma qualcuno dirà: "Come risuscitano i morti? Con quale corpo verranno?". 4 "Ritornate in voi, come conviene, e non peccate! Alcuni infatti dimostrano di non conoscere Dio; ve lo dico a vostra vergogna. W3'!Non lasciatevi ingannare: "Le cattive compagnie corrompono i buoni costumi". 22] Se soltanto per ragioni umane io avessi combattuto a Efeso contro le belve, a che mi gioverebbe? Se i morti non risorgono, mangiamo e beviamo, perché domani moriremo. 1wOgni giorno io affronto la morte, come è vero che voi siete il mio vanto, fratelli, in Cristo Gesù nostro Signore! ?0yE perché noi ci esponiamo al pericolo continuamente? /1Altrimenti, che cosa farebbero quelli che vengono battezzati per i morti? Se davvero i morti non risorgono, perché si fanno battezzare per loro? %.CE quando tutto gli sarà stato sottomesso, anche lui, il Figlio, sarà sottomesso a Colui che gli ha sottomesso ogni cosa, perché Dio sia tutto in tutti. 6-eperché ogni cosa ha posto sotto i suoi piedi. Però quando dice che ogni cosa è stata sottoposta, è chiaro che si deve eccettuare Colui che gli ha sottomesso ogni cosa. >,wL'ultimo nemico ad essere annientato sarà la morte, d+ABisogna infatti che egli regni finché non abbia posto tutti i nemici sotto i suoi piedi. *poi sarà la fine, quando egli consegnerà il regno a Dio Padre, dopo aver ridotto al nulla ogni principato e ogni potestà e potenza. |)qCiascuno però nel suo ordine: prima Cristo, che è la primizia; poi, alla sua venuta, quelli che sono di Cristo; T(!e come tutti muoiono in Adamo, così tutti riceveranno la vita in Cristo. s'_Poiché se a causa di un uomo venne la morte, a causa di un uomo verrà anche la risurrezione dei morti; [&/Ora, invece, Cristo è risuscitato dai morti, primizia di coloro che sono morti. ~%uSe poi noi abbiamo avuto speranza in Cristo soltanto in questa vita, siamo da compiangere più di tutti gli uomini. ?$yE anche quelli che sono morti in Cristo sono perduti. e#Cma se Cristo non è risorto, è vana la vostra fede e voi siete ancora nei vostri peccati. G"Se infatti i morti non risorgono, neanche Cristo è risorto; C!Noi, poi, risultiamo falsi testimoni di Dio, perché contro Dio abbiamo testimoniato che egli ha risuscitato Cristo, mentre non lo ha risuscitato, se è vero che i morti non risorgono. r ]Ma se Cristo non è risuscitato, allora è vana la nostra predicazione ed è vana anche la vostra fede. O Se non esiste risurrezione dai morti, neanche Cristo è risuscitato!   Ora, se si predica che Cristo è risuscitato dai morti, come possono dire alcuni tra voi che non esiste risurrezione dei morti? N Pertanto, sia io che loro, così predichiamo e così avete creduto. 7g Per grazia di Dio però sono quello che sono, e la sua grazia in me non è stata vana; anzi ho faticato più di tutti loro, non io però, ma la grazia di Dio che è con me.  Io infatti sono l'infimo degli apostoli, e non sono degno neppure di essere chiamato apostolo, perché ho perseguitato la Chiesa di Dio. ?yUltimo fra tutti apparve anche a me come a un aborto. DInoltre apparve a Giacomo, e quindi a tutti gli apostoli. In seguito apparve a più di cinquecento fratelli in una sola volta: la maggior parte di essi vive ancora, mentre alcuni sono morti. 2_e che apparve a Cefa e quindi ai Dodici. Mfu sepolto ed è risuscitato il terzo giorno secondo le Scritture, Vi ho trasmesso dunque, anzitutto, quello che anch'io ho ricevuto: che cioè Cristo morì per i nostri peccati secondo le Scritture, e dal quale anche ricevete la salvezza, se lo mantenete in quella forma in cui ve l'ho annunziato. Altrimenti, avreste creduto invano! u eVi rendo noto, fratelli, il vangelo che vi ho annunziato e che voi avete ricevuto, nel quale restate saldi, 6g(Ma tutto avvenga decorosamente e con ordine. wg'Dunque, fratelli miei, aspirate alla profezia e, quanto al parlare con il dono delle lingue, non impeditelo. E&se qualcuno non lo riconosce, neppure lui è riconosciuto. %Chi ritiene di essere profeta o dotato di doni dello Spirito, deve riconoscere che quanto scrivo è comando del Signore; P$Forse la parola di Dio è partita da voi? O è giunta soltanto a voi? #Se vogliono imparare qualche cosa, interroghino a casa i loro mariti, perché è sconveniente per una donna parlare in assemblea. - S"Come in tutte le comunità dei fedeli, le donne nelle assemblee tacciano perché non è loro permesso parlare; stiano invece sottomesse, come dice anche la legge. = u!perché Dio non è un Dio di disordine, ma di pace. M  Ma le ispirazioni dei profeti devono essere sottomesse ai profeti, m Stutti infatti potete profetare, uno alla volta, perché tutti possano imparare ed essere esortati. T!Se uno di quelli che sono seduti riceve una rivelazione, il primo taccia: @{I profeti parlino in due o tre e gli altri giudichino. pYSe non vi è chi interpreta, ciascuno di essi taccia nell'assemblea e parli solo a se stesso e a Dio. Quando si parla con il dono delle lingue, siano in due o al massimo in tre a parlare, e per ordine; uno poi faccia da interprete. NChe fare dunque, fratelli? Quando vi radunate ognuno può avere un salmo, un insegnamento, una rivelazione, un discorso in lingue, il dono di interpretarle. Ma tutto si faccia per l'edificazione. sarebbero manifestati i segreti del suo cuore, e così prostrandosi a terra adorerebbe Dio, proclamando che veramente Dio è fra voi. 9Se invece tutti profetassero e sopraggiungesse qualche non credente o un non iniziato, verrebbe convinto del suo errore da tutti, giudicato da tutti; DSe, per esempio, quando si raduna tutta la comunità, tutti parlassero con il dono delle lingue e sopraggiungessero dei non iniziati o non credenti, non direbbero forse che siete pazzi? Quindi le lingue non sono un segno per i credenti ma per i non credenti, mentre la profezia non è per i non credenti ma per i credenti. -Sta scritto nella Legge: Parlerò a questo popolo in altre lingue e con labbra di stranieri, ma neanche così mi ascolteranno, dice il Signore. ~Fratelli, non comportatevi da bambini nei giudizi; siate come bambini quanto a malizia, ma uomini maturi quanto ai giudizi. '}Gma in assemblea preferisco dire cinque parole con la mia intelligenza per istruire anche gli altri, piuttosto che diecimila parole con il dono delle lingue. S|Grazie a Dio, io parlo con il dono delle lingue molto più di tutti voi; N{Tu puoi fare un bel ringraziamento, ma l'altro non viene edificato. ?zwAltrimenti se tu benedici soltanto con lo spirito, colui che assiste come non iniziato come potrebbe dire l'Amen al tuo ringraziamento, dal momento che non capisce quello che dici? y/Che fare dunque? Pregherò con lo spirito, ma pregherò anche con l'intelligenza; canterò con lo spirito, ma canterò anche con l'intelligenza. {xoQuando infatti prego con il dono delle lingue, il mio spirito prega, ma la mia intelligenza rimane senza frutto. Vw% Perciò chi parla con il dono delle lingue, preghi di poterle interpretare. v  Quindi anche voi, poiché desiderate i doni dello Spirito, cercate di averne in abbondanza, per l'edificazione della comunità. u ma se io non conosco il valore del suono, sono come uno straniero per colui che mi parla, e chi mi parla sarà uno straniero per me. ftE Nel mondo vi sono chissà quante varietà di lingue e nulla è senza un proprio linguaggio; s Così anche voi, se non pronunziate parole chiare con la lingua, come si potrà comprendere ciò che andate dicendo? Parlerete al vento! Vr%E se la tromba emette un suono confuso, chi si preparerà al combattimento? oqWÈ quanto accade per gli oggetti inanimati che emettono un suono, come il flauto o la cetra; se non si distinguono con chiarezza i suoni, come si potrà distinguere ciò che si suona col flauto da ciò che si suona con la cetra? KpE ora, fratelli, supponiamo che io venga da voi parlando con il dono delle lingue; in che cosa potrei esservi utile, se non vi parlassi in rivelazione o in scienza o in profezia o in dottrina? !o;Vorrei vedervi tutti parlare con il dono delle lingue, ma preferisco che abbiate il dono della profezia; in realtà è più grande colui che profetizza di colui che parla con il dono delle lingue, a meno che egli anche non interpreti, perché l'assemblea ne riceva edificazione. dnAChi parla con il dono delle lingue edifica se stesso, chi profetizza edifica l'assemblea. cm?Chi profetizza, invece, parla agli uomini per loro edificazione, esortazione e conforto. $lAChi infatti parla con il dono delle lingue non parla agli uomini, ma a Dio, giacché nessuno comprende, mentre egli dice per ispirazione cose misteriose. ek ERicercate la carità. Aspirate pure anche ai doni dello Spirito, soprattutto alla profezia. }js Queste dunque le tre cose che rimangono: la fede, la speranza e la carità; ma di tutte più grande è la carità! Gi Ora vediamo come in uno specchio, in maniera confusa; ma allora vedremo a faccia a faccia. Ora conosco in modo imperfetto, ma allora conoscerò perfettamente, come anch'io sono conosciuto. h) Quand'ero bambino, parlavo da bambino, pensavo da bambino, ragionavo da bambino. Ma, divenuto uomo, ciò che era da bambino l'ho abbandonato. Wg' Ma quando verrà ciò che è perfetto, quello che è imperfetto scomparirà. Nf La nostra conoscenza è imperfetta e imperfetta la nostra profezia. yek La carità non avrà mai fine. Le profezie scompariranno; il dono delle lingue cesserà e la scienza svanirà. @d{ Tutto copre, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta. Bc non gode dell'ingiustizia, ma si compiace della verità. nbU non manca di rispetto, non cerca il suo interesse, non si adira, non tiene conto del male ricevuto, sa_ La carità è paziente, è benigna la carità; non è invidiosa la carità, non si vanta, non si gonfia, ` E se anche distribuissi tutte le mie sostanze e dessi il mio corpo per esser bruciato, ma non avessi la carità, niente mi giova. N_ E se avessi il dono della profezia e conoscessi tutti i misteri e tutta la scienza, e possedessi la pienezza della fede così da trasportare le montagne, ma non avessi la carità, non sono nulla. ^ ) Se anche parlassi le lingue degli uomini e degli angeli, ma non avessi la carità, sono come un bronzo che risuona o un cembalo che tintinna. X]) Aspirate ai carismi più grandi! E io vi mostrerò una via migliore di tutte. `\9 Tutti possiedono doni di far guarigioni? Tutti parlano lingue? Tutti le interpretano? `[9 Sono forse tutti apostoli? Tutti profeti? Tutti maestri? Tutti operatori di miracoli? xZi Alcuni perciò Dio li ha posti nella Chiesa in primo luogo come apostoli, in secondo luogo come profeti, in terzo luogo come maestri; poi vengono i miracoli, poi i doni di far guarigioni, i doni di assistenza, di governare, delle lingue. QY Ora voi siete corpo di Cristo e sue membra, ciascuno per la sua parte. X Quindi se un membro soffre, tutte le membra soffrono insieme; e se un membro è onorato, tutte le membra gioiscono con lui. nWU perché non vi fosse disunione nel corpo, ma anzi le varie membra avessero cura le une delle altre. V mentre quelle decenti non ne hanno bisogno. Ma Dio ha composto il corpo, conferendo maggior onore a ciò che ne mancava, U/ e quelle parti del corpo che riteniamo meno onorevoli le circondiamo di maggior rispetto, e quelle indecorose sono trattate con maggior decenza, VT% Anzi quelle membra del corpo che sembrano più deboli sono più necessarie; tSa Non può l'occhio dire alla mano: "Non ho bisogno di te"; né la testa ai piedi: "Non ho bisogno di voi". ?Ry Invece molte sono le membra, ma uno solo è il corpo. DQ Se poi tutto fosse un membro solo, dove sarebbe il corpo? bP= Ora, invece, Dio ha disposto le membra in modo distinto nel corpo, come egli ha voluto. fOE Se il corpo fosse tutto occhio, dove sarebbe l'udito? Se fosse tutto udito, dove l'odorato? N E se l'orecchio dicesse: "Poiché io non sono occhio, non appartengo al corpo", non per questo non farebbe più parte del corpo. M Se il piede dicesse: "Poiché io non sono mano, non appartengo al corpo", non per questo non farebbe più parte del corpo. JL  Ora il corpo non risulta di un membro solo, ma di molte membra. 7Kg E in realtà noi tutti siamo stati battezzati in un solo Spirito per formare un solo corpo, Giudei o Greci, schiavi o liberi; e tutti ci siamo abbeverati a un solo Spirito. J Come infatti il corpo, pur essendo uno, ha molte membra e tutte le membra, pur essendo molte, sono un corpo solo, così anche Cristo. tIa Ma tutte queste cose è l'unico e il medesimo Spirito che le opera, distribuendole a ciascuno come vuole. QH a uno il potere dei miracoli; a un altro il dono della profezia; a un altro il dono di distinguere gli spiriti; a un altro le varietà delle lingue; a un altro infine l'interpretazione delle lingue. {Go a uno la fede per mezzo dello stesso Spirito; a un altro il dono di far guarigioni per mezzo dell'unico Spirito; F) a uno viene concesso dallo Spirito il linguaggio della sapienza; a un altro invece, per mezzo dello stesso Spirito, il linguaggio di scienza; cE? E a ciascuno è data una manifestazione particolare dello Spirito per l'utilità comune: ZD- vi sono diversità di operazioni, ma uno solo è Dio, che opera tutto in tutti. FC vi sono diversità di ministeri, ma uno solo è il Signore; HB  Vi sono poi diversità di carismi, ma uno solo è lo Spirito; RA Ebbene, io vi dichiaro: come nessuno che parli sotto l'azione dello Spirito di Dio può dire "Gesù è anàtema", così nessuno può dire "Gesù è Signore" se non sotto l'azione dello Spirito Santo. @ Voi sapete infatti che, quando eravate pagani, vi lasciavate trascinare verso gli idoli muti secondo l'impulso del momento. [? 1 Riguardo ai doni dello Spirito, fratelli, non voglio che restiate nell'ignoranza. > "E se qualcuno ha fame, mangi a casa, perché non vi raduniate a vostra condanna. Quanto alle altre cose, le sistemerò alla mia venuta. a=; !Perciò, fratelli miei, quando vi radunate per la cena, aspettatevi gli uni gli altri. v<e quando poi siamo giudicati dal Signore, veniamo ammoniti per non esser condannati insieme con questo mondo. V;% Se però ci esaminassimo attentamente da noi stessi, non saremmo giudicati; c:? È per questo che tra voi ci sono molti ammalati e infermi, e un buon numero sono morti. o9W perché chi mangia e beve senza riconoscere il corpo del Signore, mangia e beve la propria condanna. d8A Ciascuno, pertanto, esamini se stesso e poi mangi di questo pane e beva di questo calice; 7 Perciò chiunque in modo indegno mangia il pane o beve il calice del Signore, sarà reo del corpo e del sangue del Signore. 6 Ogni volta infatti che mangiate di questo pane e bevete di questo calice, voi annunziate la morte del Signore finché egli venga. <5q Allo stesso modo, dopo aver cenato, prese anche il calice, dicendo: "Questo calice è la nuova alleanza nel mio sangue; fate questo, ogni volta che ne bevete, in memoria di me". 4y e, dopo aver reso grazie, lo spezzò e disse: "Questo è il mio corpo, che è per voi; fate questo in memoria di me". 3/ Io, infatti, ho ricevuto dal Signore quello che a mia volta vi ho trasmesso: il Signore Gesù, nella notte in cui veniva tradito, prese del pane H2  Non avete forse le vostre case per mangiare e per bere? O volete gettare il disprezzo sulla chiesa di Dio e far vergognare chi non ha niente? Che devo dirvi? Lodarvi? In questo non vi lodo! 1w Ciascuno infatti, quando partecipa alla cena, prende prima il proprio pasto e così uno ha fame, l'altro è ubriaco. d0A Quando dunque vi radunate insieme, il vostro non è più un mangiare la cena del Signore. /  È necessario infatti che avvengano divisioni tra voi, perché si manifestino quelli che sono i veri credenti in mezzo a voi. y.k Innanzi tutto sento dire che, quando vi radunate in assemblea, vi sono divisioni tra voi, e in parte lo credo. - E mentre vi do queste istruzioni, non posso lodarvi per il fatto che le vostre riunioni non si svolgono per il meglio, ma per il peggio. {,o Se poi qualcuno ha il gusto della contestazione, noi non abbiamo questa consuetudine e neanche le Chiese di Dio. n+U mentre è una gloria per la donna lasciarseli crescere? La chioma le è stata data a guisa di velo. p*Y Non è forse la natura stessa a insegnarci che è indecoroso per l'uomo lasciarsi crescere i capelli, g)G Giudicate voi stessi: è conveniente che una donna faccia preghiera a Dio col capo scoperto? o(W come infatti la donna deriva dall'uomo, così l'uomo ha vita dalla donna; tutto poi proviene da Dio. ]'3 Tuttavia, nel Signore, né la donna è senza l'uomo, né l'uomo è senza la donna; i&K Per questo la donna deve portare sul capo un segno della sua dipendenza a motivo degli angeli. E% né l'uomo fu creato per la donna, ma la donna per l'uomo. J$  E infatti non l'uomo deriva dalla donna, ma la donna dall'uomo; {#o L'uomo non deve coprirsi il capo, poiché egli è immagine e gloria di Dio; la donna invece è gloria dell'uomo. #"? Se dunque una donna non vuol mettersi il velo, si tagli anche i capelli! Ma se è vergogna per una donna tagliarsi i capelli o radersi, allora si copra. ! Ma ogni donna che prega o profetizza senza velo sul capo, manca di riguardo al proprio capo, poiché è lo stesso che se fosse rasata. c ? Ogni uomo che prega o profetizza con il capo coperto, manca di riguardo al proprio capo. w Voglio però che sappiate che di ogni uomo il capo è Cristo, e capo della donna è l'uomo, e capo di Cristo è Dio. xi Vi lodo poi perché in ogni cosa vi ricordate di me e conservate le tradizioni così come ve le ho trasmesse. : q Fatevi miei imitatori, come io lo sono di Cristo.  !così come io mi sforzo di piacere a tutti in tutto, senza cercare l'utile mio ma quello di molti, perché giungano alla salvezza. [/ Non date motivo di scandalo né ai Giudei, né ai Greci, né alla Chiesa di Dio; {o Sia dunque che mangiate sia che beviate, sia che facciate qualsiasi altra cosa, fate tutto per la gloria di Dio. w Se io con rendimento di grazie partecipo alla mensa, perché dovrei essere biasimato per quello di cui rendo grazie? %C della coscienza, dico, non tua, ma dell'altro. Per qual motivo, infatti, questa mia libertà dovrebbe esser sottoposta al giudizio della coscienza altrui? &E Ma se qualcuno vi dicesse: "È carne immolata in sacrificio", astenetevi dal mangiarne, per riguardo a colui che vi ha avvertito e per motivo di coscienza; 5 Se qualcuno non credente vi invita e volete andare, mangiate tutto quello che vi viene posto davanti, senza fare questioni per motivo di coscienza. J  perché del Signore è la terra e tutto ciò che essa contiene. lQ Tutto ciò che è in vendita sul mercato, mangiatelo pure senza indagare per motivo di coscienza, ;q Nessuno cerchi l'utile proprio, ma quello altrui. _7 "Tutto è lecito!". Ma non tutto è utile! "Tutto è lecito!". Ma non tutto edifica. V% O vogliamo provocare la gelosia del Signore? Siamo forse più forti di lui?  non potete bere il calice del Signore e il calice dei demòni; non potete partecipare alla mensa del Signore e alla mensa dei demòni.  No, ma dico che i sacrifici dei pagani sono fatti a demòni e non a Dio. Ora, io non voglio che voi entriate in comunione con i demòni; zm Che cosa dunque intendo dire? Che la carne immolata agli idoli è qualche cosa? O che un idolo è qualche cosa?  } Guardate Israele secondo la carne: quelli che mangiano le vittime sacrificali non sono forse in comunione con l'altare? ~ u Poiché c'è un solo pane, noi, pur essendo molti, siamo un corpo solo: tutti infatti partecipiamo dell'unico pane. 7 g il calice della benedizione che noi benediciamo, non è forse comunione con il sangue di Cristo? E il pane che noi spezziamo, non è forse comunione con il corpo di Cristo? S  Parlo come a persone intelligenti; giudicate voi stessi quello che dico: 4 c Perciò, o miei cari, fuggite l'idolatria. b= Nessuna tentazione vi ha finora sorpresi se non umana; infatti Dio è fedele e non permetterà che siate tentati oltre le vostre forze, ma con la tentazione vi darà anche la via d'uscita e la forza per sopportarla. E Quindi, chi crede di stare in piedi, guardi di non cadere. 9 Tutte queste cose però accaddero a loro come esempio, e sono state scritte per ammonimento nostro, di noi per i quali è arrivata la fine dei tempi. `9 Non mormorate, come mormorarono alcuni di essi, e caddero vittime dello sterminatore. jM Non mettiamo alla prova il Signore, come fecero alcuni di essi, e caddero vittime dei serpenti.  Non abbandoniamoci alla fornicazione, come vi si abbandonarono alcuni di essi e ne caddero in un solo giorno ventitremila. ) Non diventate idolàtri come alcuni di loro, secondo quanto sta scritto: Il popolo sedette a mangiare e a bere e poi si alzò per divertirsi. ta Ora ciò avvenne come esempio per noi, perché non desiderassimo cose cattive, come essi le desiderarono. gG Ma della maggior parte di loro Dio non si compiacque e perciò furono abbattuti nel deserto. ! tutti bevvero la stessa bevanda spirituale: bevevano infatti da una roccia spirituale che li accompagnava, e quella roccia era il Cristo. 5~e tutti mangiarono lo stesso cibo spirituale, M} tutti furono battezzati in rapporto a Mosè nella nube e nel mare, |  Non voglio infatti che ignoriate, o fratelli, che i nostri padri furono tutti sotto la nube, tutti attraversarono il mare, {9 anzi tratto duramente il mio corpo e lo trascino in schiavitù perché non succeda che dopo avere predicato agli altri, venga io stesso squalificato. mzS Io dunque corro, ma non come chi è senza mèta; faccio il pugilato, ma non come chi batte l'aria, y Però ogni atleta è temperante in tutto; essi lo fanno per ottenere una corona corruttibile, noi invece una incorruttibile. x Non sapete che nelle corse allo stadio tutti corrono, ma uno solo conquista il premio? Correte anche voi in modo da conquistarlo! Mw Tutto io faccio per il vangelo, per diventarne partecipe con loro. v Mi sono fatto debole con i deboli, per guadagnare i deboli; mi sono fatto tutto a tutti, per salvare ad ogni costo qualcuno. Lu Con coloro che non hanno legge sono diventato come uno che è senza legge, pur non essendo senza la legge di Dio, anzi essendo nella legge di Cristo, per guadagnare coloro che sono senza legge. qt[ mi sono fatto Giudeo con i Giudei, per guadagnare i Giudei; con coloro che sono sotto la legge sono diventato come uno che è sotto la legge, pur non essendo sotto la legge, allo scopo di guadagnare coloro che sono sotto la legge. psY Infatti, pur essendo libero da tutti, mi sono fatto servo di tutti per guadagnarne il maggior numero: r  Qual è dunque la mia ricompensa? Quella di predicare gratuitamente il vangelo senza usare del diritto conferitomi dal vangelo. q% Se lo faccio di mia iniziativa, ho diritto alla ricompensa; ma se non lo faccio di mia iniziativa, è un incarico che mi è stato affidato. |pq Non è infatti per me un vanto predicare il vangelo; è per me un dovere: guai a me se non predicassi il vangelo! HH GG*FEE`DD6CqCBAAA@@u@ ?Q>==Y<8807z76w655C44W33j321100/..f--<,,.+B*|))''?&w%% $$^##8""@! Y\W:N!T,XOii/ , F & _ CV$c<#q Temo però che, come il serpente nella sua malizia sedusse Eva, così i vostri pensieri vengano in qualche modo traviati dalla loro semplicità e purezza nei riguardi di Cristo. " Io provo infatti per voi una specie di gelosia divina, avendovi promessi a un unico sposo, per presentarvi quale vergine casta a Cristo. _! 9 Oh se poteste sopportare un po' di follia da parte mia! Ma, certo, voi mi sopportate. j M perché non colui che si raccomanda da sé viene approvato, ma colui che il Signore raccomanda. 6g Pertanto chi si vanta, si vanti nel Signore;   per evangelizzare le regioni più lontane della vostra, senza vantarci alla maniera degli altri delle cose già fatte da altri. =s Né ci vantiamo indebitamente di fatiche altrui, ma abbiamo la speranza, col crescere della vostra fede, di crescere ancora nella vostra considerazione, secondo la nostra misura,  né ci innalziamo in maniera indebita, come se non fossimo arrivati fino a voi, perché fino a voi siamo giunti col vangelo di Cristo.  Noi invece non ci vanteremo oltre misura, ma secondo la norma della misura che Dio ci ha assegnato, sì da poter arrivare fino a voi; O Certo noi non abbiamo l'audacia di uguagliarci o paragonarci ad alcuni di quelli che si raccomandano da sé; ma mentre si misurano su di sé e si paragonano con se stessi, mancano di intelligenza.  Questo tale rifletta però che quali noi siamo a parole per lettera, assenti, tali saremo anche con i fatti, di presenza. wg Perché "le lettere - si dice - sono dure e forti, ma la sua presenza fisica è debole e la parola dimessa". @{ Non sembri che io vi voglia spaventare con le lettere! B} In realtà, anche se mi vantassi di più a causa della nostra autorità, che il Signore ci ha dato per vostra edificazione e non per vostra rovina, non avrò proprio da vergognarmene. &E Guardate le cose bene in faccia: se qualcuno ha in se stesso la persuasione di appartenere a Cristo, si ricordi che se lui è di Cristo lo siamo anche noi. q[ Perciò siamo pronti a punire qualsiasi disobbedienza, non appena la vostra obbedienza sarà perfetta. 7 distruggendo i ragionamenti e ogni baluardo che si leva contro la conoscenza di Dio, e rendendo ogni intelligenza soggetta all'obbedienza al Cristo. >w ma hanno da Dio la potenza di abbattere le fortezze,   In realtà, noi viviamo nella carne ma non militiamo secondo la carne. Infatti le armi della nostra battaglia non sono carnali, N vi supplico di far in modo che non avvenga che io debba mostrare, quando sarò tra voi, quell'energia che ritengo di dover adoperare contro alcuni che pensano che noi camminiamo secondo la carne.  3 Ora io stesso, Paolo, vi esorto per la dolcezza e la mansuetudine di Cristo, io davanti a voi così meschino, ma di lontano così animoso con voi; 6g Grazie a Dio per questo suo ineffabile dono! { o e pregando per voi manifesteranno il loro affetto a causa della straordinaria grazia di Dio effusa sopra di voi. P  A causa della bella prova di questo servizio essi ringrazieranno Dio per la vostra obbedienza e accettazione del vangelo di Cristo, e per la generosità della vostra comunione con loro e con tutti; ' G Perché l'adempimento di questo servizio sacro non provvede soltanto alle necessità dei santi, ma ha anche maggior valore per i molti ringraziamenti a Dio.  w Così sarete ricchi per ogni generosità, la quale poi farà salire a Dio l'inno di ringraziamento per mezzo nostro. = s Colui che somministra il seme al seminatore e il pane per il nutrimento, somministrerà e moltiplicherà anche la vostra semente e farà crescere i frutti della vostra giustizia. a; come sta scritto: ha largheggiato, ha dato ai poveri; la sua giustizia dura in eterno. .U Del resto, Dio ha potere di far abbondare in voi ogni grazia perché, avendo sempre il necessario in tutto, possiate compiere generosamente tutte le opere di bene,  Ciascuno dia secondo quanto ha deciso nel suo cuore, non con tristezza né per forza, perché Dio ama chi dona con gioia.  Tenete a mente che chi semina scarsamente, scarsamente raccoglierà e chi semina con larghezza, con larghezza raccoglierà. U# Ho quindi ritenuto necessario invitare i fratelli a recarsi da voi prima di me, per organizzare la vostra offerta già promessa, perché essa sia pronta come una vera offerta e non come una spilorceria. 7 non avvenga che, venendo con me alcuni Macèdoni, vi trovino impreparati e noi dobbiamo arrossire, per non dire anche voi, di questa nostra fiducia. (I I fratelli poi li ho mandati perché il nostro vanto per voi su questo punto non abbia a dimostrarsi vano, ma siate realmente pronti, come vi dicevo, perché B} Conosco infatti bene la vostra buona volontà, e ne faccio vanto con i Macèdoni dicendo che l'Acaia è pronta fin dallo scorso anno e già molti sono stati stimolati dal vostro zelo. \ 3 Riguardo poi a questo servizio in favore dei santi, è superfluo che ve ne scriva. }Date dunque a loro la prova del vostro affetto e della legittimità del nostro vanto per voi davanti a tutte le Chiese. ~1Quanto a Tito, egli è mio compagno e collaboratore presso di voi; quanto ai nostri fratelli, essi sono delegati delle Chiese e gloria di Cristo. H} Con loro abbiamo inviato anche il nostro fratello, di cui abbiamo più volte sperimentato lo zelo in molte circostanze; egli è ora più zelante che mai per la grande fiducia che ha in voi. u|cCi preoccupiamo infatti di comportarci bene non soltanto davanti al Signore, ma anche davanti agli uomini. y{kCon ciò intendiamo evitare che qualcuno possa biasimarci per questa abbondanza che viene da noi amministrata. Fzegli è stato designato dalle Chiese come nostro compagno in quest'opera di carità, alla quale ci dedichiamo per la gloria del Signore, e per dimostrare anche l'impulso del nostro cuore. hyICon lui abbiamo inviato pure il fratello che ha lode in tutte le Chiese a motivo del vangelo; xxiEgli infatti ha accolto il mio invito e ancor più pieno di zelo è partito spontaneamente per venire da voi. lwQSiano pertanto rese grazie a Dio che infonde la medesima sollecitudine per voi nel cuore di Tito! ]v3Colui che raccolse molto non abbondò, e colui che raccolse poco non ebbe di meno. 7ugPer il momento la vostra abbondanza supplisca alla loro indigenza, perché anche la loro abbondanza supplisca alla vostra indigenza, e vi sia uguaglianza, come sta scritto: tta Qui non si tratta infatti di mettere in ristrettezza voi per sollevare gli altri, ma di fare uguaglianza. s  Se infatti c'è la buona volontà, essa riesce gradita secondo quello che uno possiede e non secondo quello che non possiede. r  Ora dunque realizzatela, perché come vi fu la prontezza del volere, così anche vi sia il compimento, secondo i vostri mezzi. 4qa E a questo riguardo vi do un consiglio: si tratta di cosa vantaggiosa per voi, che fin dall'anno passato siete stati i primi, non solo a intraprenderla ma a desiderarla. 1p[ Conoscete infatti la grazia del Signore nostro Gesù Cristo: da ricco che era, si è fatto povero per voi, perché voi diventaste ricchi per mezzo della sua povertà. oNon dico questo per farvene un comando, ma solo per mettere alla prova la sincerità del vostro amore con la premura verso gli altri. ?nwE come vi segnalate in ogni cosa, nella fede, nella parola, nella scienza, in ogni zelo e nella carità che vi abbiamo insegnato, così distinguetevi anche in quest'opera generosa. m cosicché abbiamo pregato Tito di portare a compimento fra voi quest'opera generosa, dato che lui stesso l'aveva incominciata. lSuperando anzi le nostre stesse speranze, si sono offerti prima di tutto al Signore e poi a noi, secondo la volontà di Dio; hkIdomandandoci con insistenza la grazia di prendere parte a questo servizio a favore dei santi. {joPosso testimoniare infatti che hanno dato secondo i loro mezzi e anche al di là dei loro mezzi, spontaneamente, "i=nonostante la lunga prova della tribolazione, la loro grande gioia e la loro estrema povertà si sono tramutate nella ricchezza della loro generosità. ch AVogliamo poi farvi nota, fratelli, la grazia di Dio concessa alle Chiese della Macedonia: Ag}Mi rallegro perché posso contare totalmente su di voi. fE il suo affetto per voi è cresciuto, ricordando come tutti gli avete obbedito e come lo avete accolto con timore e trepidazione. Ve%Cosicché se in qualche cosa mi ero vantato di voi con lui, non ho dovuto vergognarmene, ma come abbiamo detto a voi ogni cosa secondo verità, così anche il nostro vanto con Tito si è dimostrato vero. Cd Ecco quello che ci ha consolati. A questa nostra consolazione si è aggiunta una gioia ben più grande per la letizia di Tito, poiché il suo spirito è stato rinfrancato da tutti voi. 0cY Così se anche vi ho scritto, non fu tanto a motivo dell'offensore o a motivo dell'offeso, ma perché apparisse chiara la vostra sollecitudine per noi davanti a Dio. b' Ecco, infatti, quanta sollecitudine ha prodotto in voi proprio questo rattristarvi secondo Dio; anzi quante scuse, quanta indignazione, quale timore, quale desiderio, quale affetto, quale punizione! Vi siete dimostrati innocenti sotto ogni riguardo in questa faccenda. a' perché la tristezza secondo Dio produce un pentimento irrevocabile che porta alla salvezza, mentre la tristezza del mondo produce la morte. K` ora ne godo; non per la vostra tristezza, ma perché questa tristezza vi ha portato a pentirvi. Infatti vi siete rattristati secondo Dio e così non avete ricevuto alcun danno da parte nostra; A_{Se anche vi ho rattristati con la mia lettera, non me ne dispiace. E se me ne è dispiaciuto - vedo infatti che quella lettera, anche se per breve tempo soltanto, vi ha rattristati - g^Ge non solo con la sua venuta, ma con la consolazione che ha ricevuto da voi. Egli ci ha annunziato infatti il vostro desiderio, il vostro dolore, il vostro affetto per me; cosicché la mia gioia si è ancora accresciuta. Q]Ma Dio che consola gli afflitti ci ha consolati con la venuta di Tito, 4\aInfatti, da quando siamo giunti in Macedonia, la nostra carne non ha avuto sollievo alcuno, ma da ogni parte siamo tribolati: battaglie all'esterno, timori al di dentro. [Sono molto franco con voi e ho molto da vantarmi di voi. Sono pieno di consolazione, pervaso di gioia in ogni nostra tribolazione. ZNon dico questo per condannare qualcuno; infatti vi ho già detto sopra che siete nel nostro cuore, per morire insieme e insieme vivere. YFateci posto nei vostri cuori! A nessuno abbiamo fatto ingiustizia, nessuno abbiamo danneggiato, nessuno abbiamo sfruttato. :X oIn possesso dunque di queste promesse, carissimi, purifichiamoci da ogni macchia della carne e dello spirito, portando a compimento la nostra santificazione, nel timore di Dio. kWOe sarò per voi come un padre, e voi mi sarete come figli e figlie, dice il Signore onnipotente. yVkPerciò uscite di mezzo a loro e riparatevi, dice il Signore, non toccate nulla d'impuro. E io vi accoglierò, dUAQuale accordo tra il tempio di Dio e gli idoli? Noi siamo infatti il tempio del Dio vivente, come Dio stesso ha detto: Abiterò in mezzo a loro e con loro camminerò e sarò il loro Dio, ed essi saranno il mio popolo. `T9Quale intesa tra Cristo e Beliar, o quale collaborazione tra un fedele e un infedele? 1S[Non lasciatevi legare al giogo estraneo degli infedeli. Quale rapporto infatti ci può essere tra la giustizia e l'iniquità, o quale unione tra la luce e le tenebre? _R7 Io parlo come a figli: rendeteci il contraccambio, aprite anche voi il vostro cuore! dQA Non siete davvero allo stretto in noi; è nei vostri cuori invece che siete allo stretto. lPQ La nostra bocca vi ha parlato francamente, Corinzi, e il nostro cuore si è tutto aperto per voi. yOk afflitti, ma sempre lieti; poveri, ma facciamo ricchi molti; gente che non ha nulla e invece possediamo tutto! iNK sconosciuti, eppure siamo notissimi; moribondi, ed ecco viviamo; puniti, ma non messi a morte; {Monella gloria e nel disonore, nella cattiva e nella buona fama. Siamo ritenuti impostori, eppure siamo veritieri; kLOcon parole di verità, con la potenza di Dio; con le armi della giustizia a destra e a sinistra; \K1con purezza, sapienza, pazienza, benevolenza, spirito di santità, amore sincero; aJ;nelle percosse, nelle prigioni, nei tumulti, nelle fatiche, nelle veglie, nei digiuni; Ima in ogni cosa ci presentiamo come ministri di Dio, con molta fermezza nelle tribolazioni, nelle necessità, nelle angosce, sH_Da parte nostra non diamo motivo di scandalo a nessuno, perché non venga biasimato il nostro ministero; 1G[Egli dice infatti: Al momento favorevole ti ho esaudito e nel giorno della salvezza ti ho soccorso. Ecco ora il momento favorevole, ecco ora il giorno della salvezza! dF CE poiché siamo suoi collaboratori, vi esortiamo a non accogliere invano la grazia di Dio. !E;Colui che non aveva conosciuto peccato, Dio lo trattò da peccato in nostro favore, perché noi potessimo diventare per mezzo di lui giustizia di Dio. &DENoi fungiamo quindi da ambasciatori per Cristo, come se Dio esortasse per mezzo nostro. Vi supplichiamo in nome di Cristo: lasciatevi riconciliare con Dio. #C?È stato Dio infatti a riconciliare a sé il mondo in Cristo, non imputando agli uomini le loro colpe e affidando a noi la parola della riconciliazione. BTutto questo però viene da Dio, che ci ha riconciliati con sé mediante Cristo e ha affidato a noi il ministero della riconciliazione. wAgQuindi se uno è in Cristo, è una creatura nuova; le cose vecchie sono passate, ecco ne sono nate di nuove. %@CCosicché ormai noi non conosciamo più nessuno secondo la carne; e anche se abbiamo conosciuto Cristo secondo la carne, ora non lo conosciamo più così. ?Ed egli è morto per tutti, perché quelli che vivono non vivano più per se stessi, ma per colui che è morto e risuscitato per loro. r>]Poiché l'amore del Cristo ci spinge, al pensiero che uno è morto per tutti e quindi tutti sono morti. ^=5 Se infatti siamo stati fuori di senno, era per Dio; se siamo assennati, è per voi. C< Non ricominciamo a raccomandarci a voi, ma è solo per darvi occasione di vanto a nostro riguardo, perché abbiate di che rispondere a coloro il cui vanto è esteriore e non nel cuore. I;  Consapevoli dunque del timore del Signore, noi cerchiamo di convincere gli uomini; per quanto invece riguarda Dio, gli siamo ben noti. E spero di esserlo anche davanti alle vostre coscienze. 4:a Tutti infatti dobbiamo comparire davanti al tribunale di Cristo, ciascuno per ricevere la ricompensa delle opere compiute finché era nel corpo, sia in bene che in male. g9G Perciò ci sforziamo, sia dimorando nel corpo sia esulando da esso, di essere a lui graditi. g8GSiamo pieni di fiducia e preferiamo andare in esilio dal corpo ed abitare presso il Signore. 87kcamminiamo nella fede e non ancora in visione. 6Così, dunque, siamo sempre pieni di fiducia e sapendo che finché abitiamo nel corpo siamo in esilio lontano dal Signore, S5È Dio che ci ha fatti per questo e ci ha dato la caparra dello Spirito. 94kIn realtà quanti siamo in questo corpo, sospiriamo come sotto un peso, non volendo venire spogliati ma sopravvestiti, perché ciò che è mortale venga assorbito dalla vita. F3a condizione però di esser trovati già vestiti, non nudi. h2IPerciò sospiriamo in questo nostro stato, desiderosi di rivestirci del nostro corpo celeste: @1 {Sappiamo infatti che quando verrà disfatto questo corpo, nostra abitazione sulla terra, riceveremo un'abitazione da Dio, una dimora eterna, non costruita da mani di uomo, nei cieli. 07perché noi non fissiamo lo sguardo sulle cose visibili, ma su quelle invisibili. Le cose visibili sono d'un momento, quelle invisibili sono eterne. /{Infatti il momentaneo, leggero peso della nostra tribolazione, ci procura una quantità smisurata ed eterna di gloria, .Per questo non ci scoraggiamo, ma se anche il nostro uomo esteriore si va disfacendo, quello interiore si rinnova di giorno in giorno. -1Tutto infatti è per voi, perché la grazia, ancora più abbondante ad opera di un maggior numero, moltiplichi l'inno di lode alla gloria di Dio. ,convinti che colui che ha risuscitato il Signore Gesù, risusciterà anche noi con Gesù e ci porrà accanto a lui insieme con voi. +' Animati tuttavia da quello stesso spirito di fede di cui sta scritto: Ho creduto, perciò ho parlato, anche noi crediamo e perciò parliamo, ?*y Di modo che in noi opera la morte, ma in voi la vita. $)A Sempre infatti, noi che siamo vivi, veniamo esposti alla morte a causa di Gesù, perché anche la vita di Gesù sia manifesta nella nostra carne mortale. ( portando sempre e dovunque nel nostro corpo la morte di Gesù, perché anche la vita di Gesù si manifesti nel nostro corpo. D' perseguitati, ma non abbandonati; colpiti, ma non uccisi, h&ISiamo infatti tribolati da ogni parte, ma non schiacciati; siamo sconvolti, ma non disperati; %Però noi abbiamo questo tesoro in vasi di creta, perché appaia che la potenza straordinaria viene da Dio e non da noi. +$OE Dio che disse: Rifulga la luce dalle tenebre, rifulse nei nostri cuori, per far risplendere la conoscenza della gloria divina che rifulge sul volto di Cristo. #Noi infatti non predichiamo noi stessi, ma Cristo Gesù Signore; quanto a noi, siamo i vostri servitori per amore di Gesù. !";ai quali il dio di questo mondo ha accecato la mente incredula, perché non vedano lo splendore del glorioso vangelo di Cristo che è immagine di Dio. Q!E se il nostro vangelo rimane velato, lo è per coloro che si perdono, f Eal contrario, rifiutando le dissimulazioni vergognose, senza comportarci con astuzia né falsificando la parola di Dio, ma annunziando apertamente la verità, ci presentiamo davanti a ogni coscienza, al cospetto di Dio. t cPerciò, investiti di questo ministero per la misericordia che ci è stata usata, non ci perdiamo d'animo; RE noi tutti, a viso scoperto, riflettendo come in uno specchio la gloria del Signore, veniamo trasformati in quella medesima immagine, di gloria in gloria, secondo l'azione dello Spirito del Signore. U#Il Signore è lo Spirito e dove c'è lo Spirito del Signore c'è libertà. Oma quando ci sarà la conversione al Signore, quel velo sarà tolto. PFino ad oggi, quando si legge Mosè, un velo è steso sul loro cuore; =sMa le loro menti furono accecate; infatti fino ad oggi quel medesimo velo rimane, non rimosso, alla lettura dell'Antico Testamento, perché è in Cristo che esso viene eliminato. % e non facciamo come Mosè che poneva un velo sul suo volto, perché i figli di Israele non vedessero la fine di ciò che era solo effimero. F Forti di tale speranza, ci comportiamo con molta franchezza a; Se dunque ciò che era effimero fu glorioso, molto più lo sarà ciò che è duraturo.   Anzi sotto quest'aspetto, quello che era glorioso non lo è più a confronto della sovraeminente gloria della Nuova Alleanza. yk Se già il ministero della condanna fu glorioso, molto di più abbonda di gloria il ministero della giustizia. @{quanto più sarà glorioso il ministero dello Spirito? X)Se il ministero della morte, inciso in lettere su pietre, fu circonfuso di gloria, al punto che i figli d'Israele non potevano fissare il volto di Mosè a causa dello splendore pure effimero del suo volto, !che ci ha resi ministri adatti di una Nuova Alleanza, non della lettera ma dello Spirito; perché la lettera uccide, lo Spirito dà vita. Non però che da noi stessi siamo capaci di pensare qualcosa come proveniente da noi, ma la nostra capacità viene da Dio, OQuesta è la fiducia che abbiamo per mezzo di Cristo, davanti a Dio. RÈ noto infatti che voi siete una lettera di Cristo composta da noi, scritta non con inchiostro, ma con lo Spirito del Dio vivente, non su tavole di pietra, ma sulle tavole di carne dei vostri cuori. q[La nostra lettera siete voi, lettera scritta nei nostri cuori, conosciuta e letta da tutti gli uomini.   3Cominciamo forse di nuovo a raccomandare noi stessi? O forse abbiamo bisogno, come altri, di lettere di raccomandazione per voi o da parte vostra? * MNoi non siamo infatti come quei molti che mercanteggiano la parola di Dio, ma con sincerità e come mossi da Dio, sotto il suo sguardo, noi parliamo in Cristo.  per gli uni odore di morte per la morte e per gli altri odore di vita per la vita. E chi è mai all'altezza di questi compiti? v eNoi siamo infatti dinanzi a Dio il profumo di Cristo fra quelli che si salvano e fra quelli che si perdono; % CSiano rese grazie a Dio, il quale ci fa partecipare al suo trionfo in Cristo e diffonde per mezzo nostro il profumo della sua conoscenza nel mondo intero!  non ebbi pace nello spirito perché non vi trovai Tito, mio fratello; perciò, congedatomi da loro, partii per la Macedonia. ve Giunto pertanto a Troade per annunziare il vangelo di Cristo, sebbene la porta mi fosse aperta nel Signore, U# per non cadere in balìa di satana, di cui non ignoriamo le macchinazioni. 5 A chi voi perdonate, perdono anch'io; perché quello che io ho perdonato, se pure ebbi qualcosa da perdonare, l'ho fatto per voi, davanti a Cristo, oW e anche per questo vi ho scritto, per vedere alla prova se siete effettivamente obbedienti in tutto. I Vi esorto quindi a far prevalere nei suoi riguardi la carità; cosicché voi dovreste piuttosto usargli benevolenza e confortarlo, perché egli non soccomba sotto un dolore troppo forte. Y+Per quel tale però è già sufficiente il castigo che gli è venuto dai più, wSe qualcuno mi ha rattristato, non ha rattristato me soltanto, ma in parte almeno, senza voler esagerare, tutti voi. ;oVi ho scritto in un momento di grande afflizione e col cuore angosciato, tra molte lacrime, però non per rattristarvi, ma per farvi conoscere l'affetto immenso che ho per voi. p~YPerciò vi ho scritto in quei termini che voi sapete, per non dovere poi essere rattristato alla mia venuta da quelli che dovrebbero rendermi lieto, persuaso come sono riguardo a voi tutti che la mia gioia è quella di tutti voi. g}GPerché se io rattristo voi, chi mi rallegrerà se non colui che è stato da me rattristato? O| Ritenni pertanto opportuno non venire di nuovo fra voi con tristezza. { +Noi non intendiamo far da padroni sulla vostra fede; siamo invece i collaboratori della vostra gioia, perché nella fede voi siete già saldi. mz UIo chiamo Dio a testimone sulla mia vita, che solo per risparmiarvi non sono più venuto a Corinto. ay =ci ha impresso il sigillo e ci ha dato la caparra dello Spirito Santo nei nostri cuori. _x 9È Dio stesso che ci conferma, insieme a voi, in Cristo, e ci ha conferito l'unzione, w 1E in realtà tutte le promesse di Dio in lui sono divenute "sì". Per questo sempre attraverso lui sale a Dio il nostro "Amen" per la sua gloria. v Il Figlio di Dio, Gesù Cristo che abbiamo predicato tra voi, io, Silvano e Timoteo, non fu "sì" e "no", ma in lui c'è stato il "sì". Qu Dio è testimone che la nostra parola verso di voi non è "sì" e "no". 0t [Forse in questo progetto mi sono comportato con leggerezza? O quello che decido lo decido secondo la carne, in maniera da dire allo stesso tempo "sì,sì" e "no,no,"? s e da voi passare in Macedonia, per ritornare nuovamente dalla Macedonia in mezzo a voi ed avere da voi il commiato per la Giudea. wr iCon questa convinzione avevo deciso in un primo tempo di venire da voi, perché riceveste una seconda grazia, q come ci avete già compresi in parte, che noi siamo il vostro vanto, come voi sarete il nostro, nel giorno del Signore nostro Gesù. p } Non vi scriviamo in maniera diversa da quello che potete leggere o comprendere; spero che comprenderete sino alla fine, ?o y Questo infatti è il nostro vanto: la testimonianza della coscienza di esserci comportati nel mondo, e particolarmente verso di voi, con la santità e sincerità che vengono da Dio. +n Q grazie alla vostra cooperazione nella preghiera per noi, affinché per il favore divino ottenutoci da molte persone, siano rese grazie per noi da parte di molti. m   Da quella morte però egli ci ha liberato e ci libererà, per la speranza che abbiamo riposto in lui, che ci libererà ancora, l - Abbiamo addirittura ricevuto su di noi la sentenza di morte per imparare a non riporre fiducia in noi stessi, ma nel Dio che risuscita i morti. Ck Non vogliamo infatti che ignoriate, fratelli, come la tribolazione che ci è capitata in Asia ci ha colpiti oltre misura, al di là delle nostre forze, sì da dubitare anche della vita. j /La nostra speranza nei vostri riguardi è ben salda, convinti che come siete partecipi delle sofferenze così lo siete anche della consolazione. ci AQuando siamo tribolati, è per la vostra consolazione e salvezza; quando siamo confortati, è per la vostra consolazione, la quale si dimostra nel sopportare con forza le medesime sofferenze che anche noi sopportiamo. h Infatti, come abbondano le sofferenze di Cristo in noi, così, per mezzo di Cristo, abbonda anche la nostra consolazione. Ug %il quale ci consola in ogni nostra tribolazione perché possiamo anche noi consolare quelli che si trovano in qualsiasi genere di afflizione con la consolazione con cui siamo consolati noi stessi da Dio. tf cSia benedetto Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo, Padre misericordioso e Dio di ogni consolazione, Me grazia a voi e pace da Dio Padre nostro e dal Signore Gesù Cristo. d ;Paolo, apostolo di Gesù Cristo per volontà di Dio, e il fratello Timòteo, alla chiesa di Dio che è in Corinto e a tutti i santi dell'intera Acaia: _c7La grazia del Signore Gesù sia con voi. Il mio amore con tutti voi in Cristo Gesù! Vb%Se qualcuno non ama il Signore sia anàtema. Maranà tha: vieni, o Signore! -aUIl saluto è di mia mano, di Paolo. Q`Vi salutano i fratelli tutti. Salutatevi a vicenda con il bacio santo. _Le comunità dell'Asia vi salutano. Vi salutano molto nel Signore Aquila e Prisca, con la comunità che si raduna nella loro casa. t^aessi hanno allietato il mio spirito e allieteranno anche il vostro. Sappiate apprezzare siffatte persone. y]kIo mi rallegro della visita di Stefana, di Fortunato e di Acàico, i quali hanno supplito alla vostra assenza; g\Gsiate anche voi deferenti verso di loro e verso quanti collaborano e si affaticano con loro. [9Una raccomandazione ancora, o fratelli: conoscete la famiglia di Stefana, che è primizia dell'Acaia; hanno dedicato se stessi a servizio dei fedeli; 0Z[Tutto si faccia tra voi nella carità. QY Vigilate, state saldi nella fede, comportatevi da uomini, siate forti. OX Quanto poi al fratello Apollo, l'ho pregato vivamente di venire da voi con i fratelli, ma non ha voluto assolutamente saperne di partire ora; verrà tuttavia quando gli si presenterà l'occasione. W Nessuno dunque gli manchi di riguardo; al contrario, accomiatatelo in pace, perché ritorni presso di me: io lo aspetto con i fratelli. V Quando verrà Timòteo, fate che non si trovi in soggezione presso di voi, giacché anche lui lavora come me per l'opera del Signore. bU= perché mi si è aperta una porta grande e propizia, anche se gli avversari sono molti. 9TmMi fermerò tuttavia a Efeso fino a Pentecoste, SwNon voglio vedervi solo di passaggio, ma spero di trascorrere un po' di tempo con voi, se il Signore lo permetterà. R{ma forse mi fermerò da voi o anche passerò l'inverno, perché siate voi a predisporre il necessario per dove andrò. nQUVerrò da voi dopo aver attraversato la Macedonia, poiché la Macedonia intendo solo attraversarla; BPE se converrà che vada anch'io, essi partiranno con me. O%Quando poi giungerò, manderò con una mia lettera quelli che voi avrete scelto per portare il dono della vostra liberalità a Gerusalemme. +NOOgni primo giorno della settimana ciascuno metta da parte ciò che gli è riuscito di risparmiare, perché non si facciano le collette proprio quando verrò io. uM eQuanto poi alla colletta in favore dei fratelli, fate anche voi come ho ordinato alle Chiese della Galazia. -LS:Perciò, fratelli miei carissimi, rimanete saldi e irremovibili, prodigandovi sempre nell'opera del Signore, sapendo che la vostra fatica non è vana nel Signore. dKA9Siano rese grazie a Dio che ci dà la vittoria per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo! WJ'8Il pungiglione della morte è il peccato e la forza del peccato è la legge. QI7Dov'è, o morte, la tua vittoria? Dov'è, o morte, il tuo pungiglione? NH6Quando poi questo corpo corruttibile si sarà vestito d'incorruttibilità e questo corpo mortale d'immortalità, si compirà la parola della Scrittura: La morte è stata ingoiata per la vittoria. G5È necessario infatti che questo corpo corruttibile si vesta di incorruttibilità e questo corpo mortale si vesta di immortalità. $FA4in un istante, in un batter d'occhio, al suono dell'ultima tromba; suonerà infatti la tromba e i morti risorgeranno incorrotti e noi saremo trasformati. cE?3Ecco io vi annunzio un mistero: non tutti, certo, moriremo, ma tutti saremo trasformati, #D?2Questo vi dico, o fratelli: la carne e il sangue non possono ereditare il regno di Dio, né ciò che è corruttibile può ereditare l'incorruttibilità. nCU1E come abbiamo portato l'immagine dell'uomo di terra, così porteremo l'immagine dell'uomo celeste. rB]0Quale è l'uomo fatto di terra, così sono quelli di terra; ma quale il celeste, così anche i celesti. YA+/Il primo uomo tratto dalla terra è di terra, il secondo uomo viene dal cielo. W@'.Non vi fu prima il corpo spirituale, ma quello animale, e poi lo spirituale. m?S-il primo uomo, Adamo, divenne un essere vivente, ma l'ultimo Adamo divenne spirito datore di vita. ~~}}g|{{h{&zzyy'xxww_vv>uu tts,rr[qqq9ppbooPnnn*mrll>k^jii7hggffGe\dcbb=av``9__<^^:]]\;[[pZZZ1YYfXX[WW>VcUUTT\SSpRRyRQQQ/PPrOONNMoLLKJJFIIHvGfG EE6DDCC3BBAAJ@@L??C>==u<<\;;::9z87766A55+444-33)22'11M00V//w..h.--9,+++"**@))M((o''$&%%%$s$##,""#!!) u 8   b:,M0:s:8^ y  6 e /T_4}$A0nei quali un tempo viveste alla maniera di questo mondo, seguendo il principe delle potenze dell'aria, quello spirito che ora opera negli uomini ribelli. I 0Anche voi eravate morti per le vostre colpe e i vostri peccati, f G0la quale è il suo corpo, la pienezza di colui che si realizza interamente in tutte le cose. l S0Tutto infatti ha sottomesso ai suoi piedi e lo ha costituito su tutte le cose a capo della Chiesa, 6  g0al di sopra di ogni principato e autorità, di ogni potenza e dominazione e di ogni altro nome che si possa nominare non solo nel secolo presente ma anche in quello futuro. s  a0che egli manifestò in Cristo, quando lo risuscitò dai morti e lo fece sedere alla sua destra nei cieli, z  o0e qual è la straordinaria grandezza della sua potenza verso di noi credenti secondo l'efficacia della sua forza 8  k0Possa egli davvero illuminare gli occhi della vostra mente per farvi comprendere a quale speranza vi ha chiamati, quale tesoro di gloria racchiude la sua eredità fra i santi )  M0perché il Dio del Signore nostro Gesù Cristo, il Padre della gloria, vi dia uno spirito di sapienza e di rivelazione per una più profonda conoscenza di lui. O 0non cesso di render grazie per voi, ricordandovi nelle mie preghiere,  y0Perciò anch'io, avendo avuto notizia della vostra fede nel Signore Gesù e dell'amore che avete verso tutti i santi,  %0il quale è caparra della nostra eredità, in attesa della completa redenzione di coloro che Dio si è acquistato, a lode della sua gloria. I  0 In lui anche voi, dopo aver ascoltato la parola della verità, il vangelo della vostra salvezza e avere in esso creduto, avete ricevuto il suggello dello Spirito Santo che era stato promesso, d C0 perché noi fossimo a lode della sua gloria, noi, che per primi abbiamo sperato in Cristo.  90 In lui siamo stati fatti anche eredi, essendo stati predestinati secondo il piano di colui che tutto opera efficacemente, conforme alla sua volontà,  )0 per realizzarlo nella pienezza dei tempi: il disegno cioè di ricapitolare in Cristo tutte le cose, quelle del cielo come quelle della terra.  0 poiché egli ci ha fatto conoscere il mistero della sua volontà, secondo quanto, nella sua benevolenza, aveva in lui prestabilito Y -0Egli l'ha abbondantemente riversata su di noi con ogni sapienza e intelligenza,  0nel quale abbiamo la redenzione mediante il suo sangue, la remissione dei peccati secondo la ricchezza della sua grazia. ~ 0secondo il beneplacito della sua volontà. E questo a lode e gloria della sua grazia, che ci ha dato nel suo Figlio diletto; Q} 0predestinandoci a essere suoi figli adottivi per opera di Gesù Cristo, {| q0In lui ci ha scelti prima della creazione del mondo, per essere santi e immacolati al suo cospetto nella carità, { 0Benedetto sia Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo, che ci ha benedetti con ogni benedizione spirituale nei cieli, in Cristo. Oz 0grazia a voi e pace da Dio, Padre nostro, e dal Signore Gesù Cristo. sy c0Paolo, apostolo di Gesù Cristo per volontà di Dio, ai santi che sono in Efeso, credenti in Cristo Gesù: _x7&La grazia del Signore nostro Gesù Cristo sia con il vostro spirito, fratelli. Amen. iwK&D'ora innanzi nessuno mi procuri fastidi: difatti io porto le stigmate di Gesù nel mio corpo. gvG&E su quanti seguiranno questa norma sia pace e misericordia, come su tutto l'Israele di Dio. kuO&Non è infatti la circoncisione che conta, né la non circoncisione, ma l'essere nuova creatura. 6te&Quanto a me invece non ci sia altro vanto che nella croce del Signore nostro Gesù Cristo, per mezzo della quale il mondo per me è stato crocifisso, come io per il mondo. s& Infatti neanche gli stessi circoncisi osservano la legge, ma vogliono la vostra circoncisione per trarre vanto dalla vostra carne. "r=& Quelli che vogliono fare bella figura nella carne, vi costringono a farvi circoncidere, solo per non essere perseguitati a causa della croce di Cristo. Gq& Vedete con che grossi caratteri vi scrivo, ora, di mia mano. xpi& Poiché dunque ne abbiamo l'occasione, operiamo il bene verso tutti, soprattutto verso i fratelli nella fede. `o9& E non stanchiamoci di fare il bene; se infatti non desistiamo, a suo tempo mieteremo. n&Chi semina nella sua carne, dalla carne raccoglierà corruzione; chi semina nello Spirito, dallo Spirito raccoglierà vita eterna. xmi&Non vi fate illusioni; non ci si può prendere gioco di Dio. Ciascuno raccoglierà quello che avrà seminato. al;&Chi viene istruito nella dottrina, faccia parte di quanto possiede a chi lo istruisce. 8kk&ciascuno infatti porterà il proprio fardello. }js&Ciascuno esamini invece la propria condotta e allora solo in se stesso e non negli altri troverà motivo di vanto: Zi-&Se infatti uno pensa di essere qualcosa mentre non è nulla, inganna se stesso. Sh&Portate i pesi gli uni degli altri, così adempirete la legge di Cristo. 2g _&Fratelli, qualora uno venga sorpreso in qualche colpa, voi che avete lo Spirito correggetelo con dolcezza. E vigila su te stesso, per non cadere anche tu in tentazione. Vf%&Non cerchiamo la vanagloria, provocandoci e invidiandoci gli uni gli altri. Re&Se pertanto viviamo dello Spirito, camminiamo anche secondo lo Spirito. tda&Ora quelli che sono di Cristo Gesù hanno crocifisso la loro carne con le sue passioni e i suoi desideri. ,cS&contro queste cose non c'è legge. b}&Il frutto dello Spirito invece è amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé; a5&invidie, ubriachezze, orge e cose del genere; circa queste cose vi preavviso, come già ho detto, che chi le compie non erediterà il regno di Dio. ``9&idolatria, stregonerie, inimicizie, discordia, gelosia, dissensi, divisioni, fazioni, `_9&Del resto le opere della carne sono ben note: fornicazione, impurità, libertinaggio, R^&Ma se vi lasciate guidare dallo Spirito, non siete più sotto la legge. 9]k&la carne infatti ha desideri contrari allo Spirito e lo Spirito ha desideri contrari alla carne; queste cose si oppongono a vicenda, sicché voi non fate quello che vorreste. q\[&Vi dico dunque: camminate secondo lo Spirito e non sarete portati a soddisfare i desideri della carne; r[]&Ma se vi mordete e divorate a vicenda, guardate almeno di non distruggervi del tutto gli uni gli altri! sZ_&Tutta la legge infatti trova la sua pienezza in un solo precetto: amerai il prossimo tuo come te stesso. LY& Voi infatti, fratelli, siete stati chiamati a libertà. Purché questa libertà non divenga un pretesto per vivere secondo la carne, ma mediante la carità siate a servizio gli uni degli altri. :Xo& Dovrebbero farsi mutilare coloro che vi turbano. W)& Quanto a me, fratelli, se io predico ancora la circoncisione, perché sono tuttora perseguitato? È dunque annullato lo scandalo della croce? V& Io sono fiducioso per voi nel Signore che non penserete diversamente; ma chi vi turba, subirà la sua condanna, chiunque egli sia. 9Um& Un po' di lievito fa fermentare tutta la pasta. KT&Questa persuasione non viene sicuramente da colui che vi chiama! aS;&Correvate così bene; chi vi ha tagliato la strada che non obbedite più alla verità? R &Poiché in Cristo Gesù non è la circoncisione che conta o la non circoncisione, ma la fede che opera per mezzo della carità. gQG&Noi infatti per virtù dello Spirito, attendiamo dalla fede la giustificazione che speriamo. P}&Non avete più nulla a che fare con Cristo voi che cercate la giustificazione nella legge; siete decaduti dalla grazia. ~Ou&E dichiaro ancora una volta a chiunque si fa circoncidere che egli è obbligato ad osservare tutta quanta la legge. YN+&Ecco, io Paolo vi dico: se vi fate circoncidere, Cristo non vi gioverà nulla. M &Cristo ci ha liberati perché restassimo liberi; state dunque saldi e non lasciatevi imporre di nuovo il giogo della schiavitù. WL'&Così, fratelli, noi non siamo figli di una schiava, ma di una donna libera. "K=&Però, che cosa dice la Scrittura? Manda via la schiava e suo figlio, perché il figlio della schiava non avrà eredità col figlio della donna libera. J{&E come allora colui che era nato secondo la carne perseguitava quello nato secondo lo spirito, così accade anche ora. QI&Ora voi, fratelli, siete figli della promessa, alla maniera di Isacco. [H/&Sta scritto infatti: Rallègrati, sterile, che non partorisci, grida nell'allegria tu che non conosci i dolori del parto, perché molti sono i figli dell'abbandonata, più di quelli della donna che ha marito. KG&Invece la Gerusalemme di lassù è libera ed è la nostra madre. F &- il Sinai è un monte dell'Arabia -; essa corrisponde alla Gerusalemme attuale, che di fatto è schiava insieme ai suoi figli. 7Eg&Ora, tali cose sono dette per allegoria: le due donne infatti rappresentano le due Alleanze; una, quella del monte Sinai, che genera nella schiavitù, rappresentata da Agar qD[&Ma quello dalla schiava è nato secondo la carne; quello dalla donna libera, in virtù della promessa. eCC&Sta scritto infatti che Abramo ebbe due figli, uno dalla schiava e uno dalla donna libera. ^B5&Ditemi, voi che volete essere sotto la legge: non sentite forse cosa dice la legge? A&Vorrei essere vicino a voi in questo momento e poter cambiare il tono della mia voce, perché non so cosa fare a vostro riguardo. f@E&figlioli miei, che io di nuovo partorisco nel dolore finché non sia formato Cristo in voi! t?a&È bello invece essere circondati di premure nel bene sempre e non solo quando io mi trovo presso di voi, z>m&Costoro si danno premura per voi, ma non onestamente; vogliono mettervi fuori, perché mostriate zelo per loro. D=&Sono dunque diventato vostro nemico dicendovi la verità? <+&Dove sono dunque le vostre felicitazioni? Vi rendo testimonianza che, se fosse stato possibile, vi sareste cavati anche gli occhi per darmeli. .;U&e quella che nella mia carne era per voi una prova non l'avete disprezzata né respinta, ma al contrario mi avete accolto come un angelo di Dio, come Cristo Gesù. f:E& Sapete che fu a causa di una malattia del corpo che vi annunziai la prima volta il vangelo; s9_& Siate come me, ve ne prego, poiché anch'io sono stato come voi, fratelli. Non mi avete offeso in nulla. J8 & Temo per voi che io mi sia affaticato invano a vostro riguardo. >7w& Voi infatti osservate giorni, mesi, stagioni e anni! H6 & ora invece che avete conosciuto Dio, anzi da lui siete stati conosciuti, come potete rivolgervi di nuovo a quei deboli e miserabili elementi, ai quali di nuovo come un tempo volete servire? s5_&Ma un tempo, per la vostra ignoranza di Dio, eravate sottomessi a divinità, che in realtà non lo sono; d4A&Quindi non sei più schiavo, ma figlio; e se figlio, sei anche erede per volontà di Dio. 3&E che voi siete figli ne è prova il fatto che Dio ha mandato nei nostri cuori lo Spirito del suo Figlio che grida: Abbà, Padre! b2=&per riscattare coloro che erano sotto la legge, perché ricevessimo l'adozione a figli. o1W&Ma quando venne la pienezza del tempo, Dio mandò il suo Figlio, nato da donna, nato sotto la legge, c0?&Così anche noi quando eravamo fanciulli, eravamo come schiavi degli elementi del mondo. V/%&ma dipende da tutori e amministratori, fino al termine stabilito dal padre. #. A&Ecco, io faccio un altro esempio: per tutto il tempo che l'erede è fanciullo, non è per nulla differente da uno schiavo, pure essendo padrone di tutto; d-A&E se appartenete a Cristo, allora siete discendenza di Abramo, eredi secondo la promessa. ,'&Non c'è più Giudeo né Greco; non c'è più schiavo né libero; non c'è più uomo né donna, poiché tutti voi siete uno in Cristo Gesù. Y++&poiché quanti siete stati battezzati in Cristo, vi siete rivestiti di Cristo. L*&Tutti voi infatti siete figli di Dio per la fede in Cristo Gesù, M)&Ma appena è giunta la fede, noi non siamo più sotto un pedagogo. |(q&Così la legge è per noi come un pedagogo che ci ha condotto a Cristo, perché fossimo giustificati per la fede. '&Prima però che venisse la fede, noi eravamo rinchiusi sotto la custodia della legge, in attesa della fede che doveva essere rivelata. &-&la Scrittura invece ha rinchiuso ogni cosa sotto il peccato, perché ai credenti la promessa venisse data in virtù della fede in Gesù Cristo. =%s&La legge è dunque contro le promesse di Dio? Impossibile! Se infatti fosse stata data una legge capace di conferire la vita, la giustificazione scaturirebbe davvero dalla legge; K$&Ora non si dà mediatore per una sola persona e Dio è uno solo. T#!&Perché allora la legge? Essa fu aggiunta per le trasgressioni, fino alla venuta della discendenza per la quale era stata fatta la promessa, e fu promulgata per mezzo di angeli attraverso un mediatore. +"O&Se infatti l'eredità si ottenesse in base alla legge, non sarebbe più in base alla promessa; Dio invece concesse il suo favore ad Abramo mediante la promessa. ;!o&Ora io dico: un testamento stabilito in precedenza da Dio stesso, non può dichiararlo nullo una legge che è venuta quattrocentotrenta anni dopo, annullando così la promessa. ` 9&Ora è appunto ad Abramo e alla sua discendenza che furon fatte le promesse. Non dice la Scrittura: "e ai tuoi discendenti", come se si trattasse di molti, ma e alla tua discendenza, come a uno solo, cioè Cristo. &E&Fratelli, ecco, vi faccio un esempio comune: un testamento legittimo, pur essendo solo un atto umano, nessuno lo dichiara nullo o vi aggiunge qualche cosa. &perché in Cristo Gesù la benedizione di Abramo passasse alle genti e noi ricevessimo la promessa dello Spirito mediante la fede. 3& Cristo ci ha riscattati dalla maledizione della legge, diventando lui stesso maledizione per noi, come sta scritto: Maledetto chi pende dal legno, s_& Ora la legge non si basa sulla fede; al contrario dice che chi praticherà queste cose, vivrà per esse. & E che nessuno possa giustificarsi davanti a Dio per la legge risulta dal fatto che il giusto vivrà in virtù della fede. W'& Quelli invece che si richiamano alle opere della legge, stanno sotto la maledizione, poiché sta scritto: Maledetto chiunque non rimane fedele a tutte le cose scritte nel libro della legge per praticarle. eC& Di conseguenza, quelli che hanno la fede vengono benedetti insieme ad Abramo che credette. .U&E la Scrittura, prevedendo che Dio avrebbe giustificato i pagani per la fede, preannunziò ad Abramo questo lieto annunzio: In te saranno benedette tutte le genti. R&Sappiate dunque che figli di Abramo sono quelli che vengono dalla fede. T!&Fu così che Abramo ebbe fede in Dio e gli fu accreditato come giustizia. !;&Colui che dunque vi concede lo Spirito e opera portenti in mezzo a voi, lo fa grazie alle opere della legge o perché avete creduto alla predicazione? J &Tante esperienze le avete fatte invano? Se almeno fosse invano! wg&Siete così privi d'intelligenza che, dopo aver incominciato con lo Spirito, ora volete finire con la carne? &Questo solo io vorrei sapere da voi: è per le opere della legge che avete ricevuto lo Spirito o per aver creduto alla predicazione?  &O stolti Gàlati, chi mai vi ha ammaliati, proprio voi agli occhi dei quali fu rappresentato al vivo Gesù Cristo crocifisso? xi&Non annullo dunque la grazia di Dio; infatti se la giustificazione viene dalla legge, Cristo è morto invano. L&Sono stato crocifisso con Cristo e non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me. Questa vita nella carne, io la vivo nella fede del Figlio di Dio, che mi ha amato e ha dato se stesso per me. U#&In realtà mediante la legge io sono morto alla legge, per vivere per Dio. Y +&Infatti se io riedifico quello che ho demolito, mi denuncio come trasgressore. 9&Se pertanto noi che cerchiamo la giustificazione in Cristo siamo trovati peccatori come gli altri, forse Cristo è ministro del peccato? Impossibile! @ y&sapendo tuttavia che l'uomo non è giustificato dalle opere della legge ma soltanto per mezzo della fede in Gesù Cristo, abbiamo creduto anche noi in Gesù Cristo per essere giustificati dalla fede in Cristo e non dalle opere della legge; poiché dalle opere della legge non verrà mai giustificato nessuno". B &Noi che per nascita siamo Giudei e non pagani peccatori, &Ora quando vidi che non si comportavano rettamente secondo la verità del vangelo, dissi a Cefa in presenza di tutti: "Se tu, che sei Giudeo, vivi come i pagani e non alla maniera dei Giudei, come puoi costringere i pagani a vivere alla maniera dei Giudei?  & E anche gli altri Giudei lo imitarono nella simulazione, al punto che anche Barnaba si lasciò attirare nella loro ipocrisia. L& Infatti, prima che giungessero alcuni da parte di Giacomo, egli prendeva cibo insieme ai pagani; ma dopo la loro venuta, cominciò a evitarli e a tenersi in disparte, per timore dei circoncisi. nU& Ma quando Cefa venne ad Antiochia, mi opposi a lui a viso aperto perché evidentemente aveva torto. hI& Soltanto ci pregarono di ricordarci dei poveri: ciò che mi sono proprio preoccupato di fare. b=& e riconoscendo la grazia a me conferita, Giacomo, Cefa e Giovanni, ritenuti le colonne, diedero a me e a Barnaba la loro destra in segno di comunione, perché noi andassimo verso i pagani ed essi verso i circoncisi. ~u&poiché colui che aveva agito in Pietro per farne un apostolo dei circoncisi aveva agito anche in me per i pagani - {o&Anzi, visto che a me era stato affidato il vangelo per i non circoncisi, come a Pietro quello per i circoncisi - P&Da parte dunque delle persone più ragguardevoli - quali fossero allora non m'interessa, perché Dio non bada a persona alcuna - a me, da quelle persone ragguardevoli, non fu imposto nulla di più. &Ad essi però non cedemmo, per riguardo, neppure un istante, perché la verità del vangelo continuasse a rimanere salda tra di voi. 9&E questo proprio a causa dei falsi fratelli che si erano intromessi a spiare la libertà che abbiamo in Cristo Gesù, allo scopo di renderci schiavi. d~A&Ora neppure Tito, che era con me, sebbene fosse greco, fu obbligato a farsi circoncidere. g}G&vi andai però in seguito ad una rivelazione. Esposi loro il vangelo che io predico tra i pagani, ma lo esposi privatamente alle persone più ragguardevoli, per non trovarmi nel rischio di correre o di aver corso invano. r| _&Dopo quattordici anni, andai di nuovo a Gerusalemme in compagnia di Barnaba, portando con me anche Tito: ){ O&E glorificavano Dio a causa mia. z &soltanto avevano sentito dire: "Colui che una volta ci perseguitava, va ora annunziando la fede che un tempo voleva distruggere". Wy )&Ma ero sconosciuto personalmente alle Chiese della Giudea che sono in Cristo; @x }&Quindi andai nelle regioni della Siria e della Cilicia. Kw &In ciò che vi scrivo, io attesto davanti a Dio che non mentisco. Xv +&degli apostoli non vidi nessun altro, se non Giacomo, il fratello del Signore. tu c&In seguito, dopo tre anni andai a Gerusalemme per consultare Cefa, e rimasi presso di lui quindici giorni; {t q&senza andare a Gerusalemme da coloro che erano apostoli prima di me, mi recai in Arabia e poi ritornai a Damasco. vs g&di rivelare a me suo Figlio perché lo annunziassi in mezzo ai pagani, subito, senza consultare nessun uomo, nr W&Ma quando colui che mi scelse fin dal seno di mia madre e mi chiamò con la sua grazia si compiacque q &superando nel giudaismo la maggior parte dei miei coetanei e connazionali, accanito com'ero nel sostenere le tradizioni dei padri. p 9& Voi avete certamente sentito parlare della mia condotta di un tempo nel giudaismo, come io perseguitassi fieramente la Chiesa di Dio e la devastassi, go I& infatti io non l'ho ricevuto né l'ho imparato da uomini, ma per rivelazione di Gesù Cristo. cn A& Vi dichiaro dunque, fratelli, che il vangelo da me annunziato non è modellato sull'uomo; Vm '& Infatti, è forse il favore degli uomini che intendo guadagnarmi, o non piuttosto quello di Dio? Oppure cerco di piacere agli uomini? Se ancora io piacessi agli uomini, non sarei più servitore di Cristo! l & L'abbiamo già detto e ora lo ripeto: se qualcuno vi predica un vangelo diverso da quello che avete ricevuto, sia anàtema! k &Orbene, se anche noi stessi o un angelo dal cielo vi predicasse un vangelo diverso da quello che vi abbiamo predicato, sia anàtema! j &In realtà, però, non ce n'è un altro; soltanto vi sono alcuni che vi turbano e vogliono sovvertire il vangelo di Cristo. }i u&Mi meraviglio che così in fretta da colui che vi ha chiamati con la grazia di Cristo passiate ad un altro vangelo. 9h o&al quale sia gloria nei secoli dei secoli. Amen. g  &che ha dato se stesso per i nostri peccati, per strapparci da questo mondo perverso, secondo la volontà di Dio e Padre nostro, Vf '&Grazia a voi e pace da parte di Dio Padre nostro e dal Signore Gesù Cristo, He  &e tutti i fratelli che sono con me, alle Chiese della Galazia. d %&Paolo, apostolo non da parte di uomini, né per mezzo di uomo, ma per mezzo di Gesù Cristo e di Dio Padre che lo ha risuscitato dai morti, ucc La grazia del Signore Gesù Cristo, l'amore di Dio e la comunione dello Spirito Santo siano con tutti voi. Nb Salutatevi a vicenda con il bacio santo. Tutti i santi vi salutano. Aa{ Per il resto, fratelli, state lieti, tendete alla perfezione, fatevi coraggio a vicenda, abbiate gli stessi sentimenti, vivete in pace e il Dio dell'amore e della pace sarà con voi. 6`e Per questo vi scrivo queste cose da lontano: per non dover poi, di presenza, agire severamente con il potere che il Signore mi ha dato per edificare e non per distruggere. z_m perciò ci rallegriamo quando noi siamo deboli e voi siete forti. Noi preghiamo anche per la vostra perfezione. Q^ Non abbiamo infatti alcun potere contro la verità, ma per la verità; (]I Noi preghiamo Dio che non facciate alcun male, e non per apparire noi superiori nella prova, ma perché voi facciate il bene e noi restiamo come senza prova. J\  Spero tuttavia che riconoscerete che essa non è contro di noi. *[M Esaminate voi stessi se siete nella fede, mettetevi alla prova. Non riconoscete forse che Gesù Cristo abita in voi? A meno che la prova non sia contro di voi! >Zu Infatti egli fu crocifisso per la sua debolezza, ma vive per la potenza di Dio. E anche noi che siamo deboli in lui, saremo vivi con lui per la potenza di Dio nei vostri riguardi. vYe dal momento che cercate una prova che Cristo parla in me, lui che non è debole, ma potente in mezzo a voi. BX} L'ho detto prima e lo ripeto ora, allora presente per la seconda volta e ora assente, a tutti quelli che hanno peccato e a tutti gli altri: quando verrò di nuovo non perdonerò più, |W s Questa è la terza volta che vengo da voi. Ogni questione si deciderà sulla dichiarazione di due o tre testimoni. gVG e che, alla mia venuta, il mio Dio mi umilii davanti a voi e io abbia a piangere su molti che hanno peccato in passato e non si sono convertiti dalle impurità, dalla fornicazione e dalle dissolutezze che hanno commesso. qU[ Temo infatti che, venendo, non vi trovi come desidero e che a mia volta venga trovato da voi quale non mi desiderate; che per caso non vi siano contese, invidie, animosità, dissensi, maldicenze, insinuazioni, superbie, disordini, 8Ti Certo, da tempo vi immaginate che stiamo facendo la nostra difesa davanti a voi. Ma noi parliamo davanti a Dio, in Cristo, e tutto, carissimi, è per la vostra edificazione. fSE Ho vivamente pregato Tito di venire da voi e ho mandato insieme con lui quell'altro fratello. Forse Tito vi ha sfruttato in qualche cosa? Non abbiamo forse noi due camminato con lo stesso spirito, sulle medesime tracce? XR) Vi ho forse sfruttato per mezzo di qualcuno di quelli che ho inviato tra voi? kQO Ma sia pure che io non vi sono stato di peso; però, scaltro come sono, vi ho preso con inganno. !P; Per conto mio mi prodigherò volentieri, anzi consumerò me stesso per le vostre anime. Se io vi amo più intensamente, dovrei essere riamato di meno? WO' Ecco, è la terza volta che sto per venire da voi, e non vi sarò di peso, perché non cerco i vostri beni, ma voi. Infatti non spetta ai figli mettere da parte per i genitori, ma ai genitori per i figli. N5 In che cosa infatti siete stati inferiori alle altre Chiese, se non in questo, che io non vi sono stato d'aggravio? Perdonatemi questa ingiustizia! M  Certo, in mezzo a voi si sono compiuti i segni del vero apostolo, in una pazienza a tutta prova, con segni, prodigi e miracoli. QL Sono diventato pazzo; ma siete voi che mi ci avete costretto. Infatti avrei dovuto essere raccomandato io da voi, perché non sono per nulla inferiore a quei "superapostoli", anche se sono un nulla. =Ks Perciò mi compiaccio nelle mie infermità, negli oltraggi, nelle necessità, nelle persecuzioni, nelle angosce sofferte per Cristo: quando sono debole, è allora che sono forte. [J/ Ed egli mi ha detto: "Ti basta la mia grazia; la mia potenza infatti si manifesta pienamente nella debolezza". Mi vanterò quindi ben volentieri delle mie debolezze, perché dimori in me la potenza di Cristo. ^I5 A causa di questo per ben tre volte ho pregato il Signore che l'allontanasse da me. MH Perché non montassi in superbia per la grandezza delle rivelazioni, mi è stata messa una spina nella carne, un inviato di satana incaricato di schiaffeggiarmi, perché io non vada in superbia. 3G_ Certo, se volessi vantarmi, non sarei insensato, perché direi solo la verità; ma evito di farlo, perché nessuno mi giudichi di più di quello che vede o sente da me. cF? Di lui io mi vanterò! Di me stesso invece non mi vanterò fuorché delle mie debolezze. bE= fu rapito in paradiso e udì parole indicibili che non è lecito ad alcuno pronunziare. UD# E so che quest'uomo - se con il corpo o senza corpo non lo so, lo sa Dio - C' Conosco un uomo in Cristo che, quattordici anni fa - se con il corpo o fuori del corpo non lo so, lo sa Dio - fu rapito fino al terzo cielo. rB _ Bisogna vantarsi? Ma ciò non conviene! Pur tuttavia verrò alle visioni e alle rivelazioni del Signore. aA; !ma da una finestra fui calato per il muro in una cesta e così sfuggii dalle sue mani. n@U A Damasco, il governatore del re Areta montava la guardia alla città dei Damasceni per catturarmi, _?7 Dio e Padre del Signore Gesù, lui che è benedetto nei secoli, sa che non mentisco. \>1 Se è necessario vantarsi, mi vanterò di quanto si riferisce alla mia debolezza. [=/ Chi è debole, che anch'io non lo sia? Chi riceve scandalo, che io non ne frema? d<A E oltre a tutto questo, il mio assillo quotidiano, la preoccupazione per tutte le Chiese. e;C fatica e travaglio, veglie senza numero, fame e sete, frequenti digiuni, freddo e nudità. b:= Viaggi innumerevoli, pericoli di fiumi, pericoli di briganti, pericoli dai miei connazionali, pericoli dai pagani, pericoli nella città, pericoli nel deserto, pericoli sul mare, pericoli da parte di falsi fratelli; ,9Q tre volte sono stato battuto con le verghe, una volta sono stato lapidato, tre volte ho fatto naufragio, ho trascorso un giorno e una notte in balìa delle onde. A8} Cinque volte dai Giudei ho ricevuto i trentanove colpi; T7! Sono ministri di Cristo? Sto per dire una pazzia, io lo sono più di loro: molto di più nelle fatiche, molto di più nelle prigionie, infinitamente di più nelle percosse, spesso in pericolo di morte. X6) Sono Ebrei? Anch'io! Sono Israeliti? Anch'io! Sono stirpe di Abramo? Anch'io! 5 Lo dico con vergogna; come siamo stati deboli! Però in quello in cui qualcuno osa vantarsi, lo dico da stolto, oso vantarmi anch'io. 4 In realtà sopportate chi vi riduce in servitù, chi vi divora, chi vi sfrutta, chi è arrogante, chi vi colpisce in faccia. N3 Infatti voi, che pur siete saggi, sopportate facilmente gli stolti. \21 Dal momento che molti si vantano da un punto di vista umano, mi vanterò anch'io. ~1u Quello che dico, però, non lo dico secondo il Signore, ma come da stolto, nella fiducia che ho di potermi vantare. 0 Lo dico di nuovo: nessuno mi consideri come un pazzo, o se no ritenetemi pure come un pazzo, perché possa anch'io vantarmi un poco. / Non è perciò gran cosa se anche i suoi ministri si mascherano da ministri di giustizia; ma la loro fine sarà secondo le loro opere. V.% Ciò non fa meraviglia, perché anche satana si maschera da angelo di luce. h-I Questi tali sono falsi apostoli, operai fraudolenti, che si mascherano da apostoli di Cristo. ,5 Lo faccio invece, e lo farò ancora, per troncare ogni pretesto a quelli che cercano un pretesto per apparire come noi in quello di cui si vantano. >+w Questo perché? Forse perché non vi amo? Lo sa Dio! p*Y Com'è vero che c'è la verità di Cristo in me, nessuno mi toglierà questo vanto in terra di Acaia! )% E trovandomi presso di voi e pur essendo nel bisogno, non sono stato d'aggravio a nessuno, perché alle mie necessità hanno provveduto i fratelli giunti dalla Macedonia. In ogni circostanza ho fatto il possibile per non esservi di aggravio e così farò in avvenire. l(Q Ho spogliato altre Chiese accettando da loro il necessario per vivere, allo scopo di servire voi. '  O forse ho commesso una colpa abbassando me stesso per esaltare voi, quando vi ho annunziato gratuitamente il vangelo di Dio? &7 E se anche sono un profano nell'arte del parlare, non lo sono però nella dottrina, come vi abbiamo dimostrato in tutto e per tutto davanti a tutti. T%! Ora io ritengo di non essere in nulla inferiore a questi "superapostoli"! $ Se infatti il primo venuto vi predica un Gesù diverso da quello che vi abbiamo predicato noi o se si tratta di ricevere uno spirito diverso da quello che avete ricevuto o un altro vangelo che non avete ancora sentito, voi siete ben disposti ad accettarlo. L~~;}}M|||{]zz#yxxOwwtvv|vuuSttmss@rqq]pp9oo~onn~mmmlkkkjjFiizihhgg>ffIeddc:bb0aa^``_`__8^^^]d\\}[[[ZYYjXXX5WWWBVVTUUqU$TT_SScSRRSQQnQPmOOZO)NNUMMuMLLKKK8JJ\IxI HGG7FFkEEDDOCCBBBrBA~A+@@@2?>>L==V<Ju:Per il momento ho creduto necessario mandarvi Epafrodìto, questo nostro fratello che è anche mio compagno di lavoro e di lotta, vostro inviato per sovvenire alle mie necessità; QI:Ma ho la convinzione nel Signore che presto verrò anch'io di persona. aH;:Spero quindi di mandarvelo presto, non appena avrò visto chiaro nella mia situazione. |Gq:Ma voi conoscete la buona prova da lui data, poiché ha servito il vangelo con me, come un figlio serve il padre. PF:perché tutti cercano i propri interessi, non quelli di Gesù Cristo. qE[:Infatti, non ho nessuno d'animo uguale al suo e che sappia occuparsi così di cuore delle cose vostre, D:Ho speranza nel Signore Gesù di potervi presto inviare Timòteo, per essere anch'io confortato nel ricevere vostre notizie. EC:Allo stesso modo anche voi godetene e rallegratevi con me. B3:E anche se il mio sangue deve essere versato in libagione sul sacrificio e sull'offerta della vostra fede, sono contento, e ne godo con tutti voi. A :tenendo alta la parola di vita. Allora nel giorno di Cristo, io potrò vantarmi di non aver corso invano né invano faticato. .@U:perché siate irreprensibili e semplici, figli di Dio immacolati in mezzo a una generazione perversa e degenere, nella quale dovete splendere come astri nel mondo, 9?m:Fate tutto senza mormorazioni e senza critiche, c>?: È Dio infatti che suscita in voi il volere e l'operare secondo i suoi benevoli disegni. 0=Y: Quindi, miei cari, obbedendo come sempre, non solo come quando ero presente, ma molto più ora che sono lontano, attendete alla vostra salvezza con timore e tremore. X<): e ogni lingua proclami che Gesù Cristo è il Signore, a gloria di Dio Padre. c;?: perché nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi nei cieli, sulla terra e sotto terra; d:A: Per questo Dio l'ha esaltato e gli ha dato il nome che è al di sopra di ogni altro nome; X9):umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte e alla morte di croce. z8m:ma spogliò se stesso, assumendo la condizione di servo e divenendo simile agli uomini; apparso in forma umana, n7U:il quale, pur essendo di natura divina, non considerò un tesoro geloso la sua uguaglianza con Dio; K6:Abbiate in voi gli stessi sentimenti che furono in Cristo Gesù, Q5:Non cerchi ciascuno il proprio interesse, ma anche quello degli altri. 4!:Non fate nulla per spirito di rivalità o per vanagloria, ma ognuno di voi, con tutta umiltà, consideri gli altri superiori a se stesso. x3i:rendete piena la mia gioia con l'unione dei vostri spiriti, con la stessa carità, con i medesimi sentimenti. ;2 q:Se c'è pertanto qualche consolazione in Cristo, se c'è conforto derivante dalla carità, se c'è qualche comunanza di spirito, se ci sono sentimenti di amore e di compassione, j1 O:sostenendo la stessa lotta che mi avete veduto sostenere e che ora sentite dire che io sostengo. p0 [:perché a voi è stata concessa la grazia non solo di credere in Cristo; ma anche di soffrire per lui, / ;:senza lasciarvi intimidire in nulla dagli avversari. Questo è per loro un presagio di perdizione, per voi invece di salvezza, e ciò da parte di Dio; p. [:Soltanto però comportatevi da cittadini degni del vangelo, perché nel caso che io venga e vi veda o che di lontano senta parlare di voi, sappia che state saldi in un solo spirito e che combattete unanimi per la fede del vangelo, r- _:perché il vostro vanto nei miei riguardi cresca sempre più in Cristo, con la mia nuova venuta tra voi. , :Per conto mio, sono convinto che resterò e continuerò a essere d'aiuto a voi tutti, per il progresso e la gioia della vostra fede, O+ :d'altra parte, è più necessario per voi che io rimanga nella carne. (* K:Sono messo alle strette infatti tra queste due cose: da una parte il desiderio di essere sciolto dal corpo per essere con Cristo, il che sarebbe assai meglio; k) Q:Ma se il vivere nel corpo significa lavorare con frutto, non so davvero che cosa debba scegliere. E( :Per me infatti il vivere è Cristo e il morire un guadagno. P' :secondo la mia ardente attesa e speranza che in nulla rimarrò confuso; anzi nella piena fiducia che, come sempre, anche ora Cristo sarà glorificato nel mio corpo, sia che io viva sia che io muoia. &  :So infatti che tutto questo servirà alla mia salvezza, grazie alla vostra preghiera e all'aiuto dello Spirito di Gesù Cristo, #% A:Ma questo che importa? Purché in ogni maniera, per ipocrisia o per sincerità, Cristo venga annunziato, io me ne rallegro e continuerò a rallegrarmene. $ :quelli invece predicano Cristo con spirito di rivalità, con intenzioni non pure, pensando di aggiungere dolore alle mie catene. \# 3:Questi lo fanno per amore, sapendo che sono stato posto per la difesa del vangelo; r" _:Alcuni, è vero, predicano Cristo anche per invidia e spirito di contesa, ma altri con buoni sentimenti. -! U:in tal modo la maggior parte dei fratelli, incoraggiati nel Signore dalle mie catene, ardiscono annunziare la parola di Dio con maggior zelo e senza timore alcuno. [  1: al punto che in tutto il pretorio e dovunque si sa che sono in catene per Cristo; n W: Desidero che sappiate, fratelli, che le mie vicende si sono volte piuttosto a vantaggio del vangelo, q ]: ricolmi di quei frutti di giustizia che si ottengono per mezzo di Gesù Cristo, a gloria e lode di Dio. s a: perché possiate distinguere sempre il meglio ed essere integri e irreprensibili per il giorno di Cristo, { q: E perciò prego che la vostra carità si arricchisca sempre più in conoscenza e in ogni genere di discernimento, l S:Infatti Dio mi è testimonio del profondo affetto che ho per tutti voi nell'amore di Cristo Gesù. f G:È giusto, del resto, che io pensi questo di tutti voi, perché vi porto nel cuore, voi che siete tutti partecipi della grazia che mi è stata concessa sia nelle catene, sia nella difesa e nel consolidamento del vangelo.  :e sono persuaso che colui che ha iniziato in voi quest'opera buona, la porterà a compimento fino al giorno di Cristo Gesù. k Q:a motivo della vostra cooperazione alla diffusione del vangelo dal primo giorno fino al presente, A :pregando sempre con gioia per voi in ogni mia preghiera, A :Ringrazio il mio Dio ogni volta ch'io mi ricordo di voi, O :Grazia a voi e pace da Dio, Padre nostro, e dal Signore Gesù Cristo.  {:Paolo e Timoteo, servi di Cristo Gesù, a tutti i santi in Cristo Gesù che sono a Filippi, con i vescovi e i diaconi. mS0La grazia sia con tutti quelli che amano il Signore nostro Gesù Cristo, con amore incorruttibile. _70Pace ai fratelli, e carità e fede da parte di Dio Padre e del Signore Gesù Cristo. iK0Ve lo mando proprio allo scopo di farvi conoscere mie notizie e per confortare i vostri cuori. +0Desidero che anche voi sappiate come sto e ciò che faccio; di tutto vi informerà Tìchico, fratello carissimo e fedele ministro nel Signore. kO0del quale sono ambasciatore in catene, e io possa annunziarlo con franchezza come è mio dovere. y0e anche per me, perché quando apro la bocca mi sia data una parola franca, per far conoscere il mistero del vangelo, 1 [0Pregate inoltre incessantemente con ogni sorta di preghiere e di suppliche nello Spirito, vigilando a questo scopo con ogni perseveranza e pregando per tutti i santi, a ;0prendete anche l'elmo della salvezza e la spada dello Spirito, cioè la parola di Dio. x i0Tenete sempre in mano lo scudo della fede, con il quale potrete spegnere tutti i dardi infuocati del maligno; X )0e avendo come calzatura ai piedi lo zelo per propagare il vangelo della pace. l Q0State dunque ben fermi, cinti i fianchi con la verità, rivestiti con la corazza della giustizia, 0 Prendete perciò l'armatura di Dio, perché possiate resistere nel giorno malvagio e restare in piedi dopo aver superato tutte le prove. nU0 La nostra battaglia infatti non è contro creature fatte di sangue e di carne, ma contro i Principati e le Potestà, contro i dominatori di questo mondo di tenebra, contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti. Z-0 Rivestitevi dell'armatura di Dio, per poter resistere alle insidie del diavolo. T!0 Per il resto, attingete forza nel Signore e nel vigore della sua potenza. _70 Anche voi, padroni, comportatevi allo stesso modo verso di loro, mettendo da parte le minacce, sapendo che per loro come per voi c'è un solo Signore nel cielo, e che non v'è preferenza di persone presso di lui. {0Voi sapete infatti che ciascuno, sia schiavo sia libero, riceverà dal Signore secondo quello che avrà fatto di bene. R0prestando servizio di buona voglia come al Signore e non come a uomini.  0e non servendo per essere visti, come per piacere agli uomini, ma come servi di Cristo, compiendo la volontà di Dio di cuore, y0Schiavi, obbedite ai vostri padroni secondo la carne con timore e tremore, con semplicità di spirito, come a Cristo, ta0E voi, padri, non inasprite i vostri figli, ma allevateli nell'educazione e nella disciplina del Signore. I~ 0perché tu sia felice e goda di una vita lunga sopra la terra. a};0Onora tuo padre e tua madre: è questo il primo comandamento associato a una promessa: S| !0Figli, obbedite ai vostri genitori nel Signore, perché questo è giusto. {0!Quindi anche voi, ciascuno da parte sua, ami la propria moglie come se stesso, e la donna sia rispettosa verso il marito. Sz0 Questo mistero è grande; lo dico in riferimento a Cristo e alla Chiesa! yyk0Per questo l'uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà alla sua donna e i due formeranno una carne sola. -xU0poiché siamo membra del suo corpo. wy0Nessuno mai infatti ha preso in odio la propria carne; al contrario la nutre e la cura, come fa Cristo con la Chiesa, v 0Così anche i mariti hanno il dovere di amare le mogli come il proprio corpo, perché chi ama la propria moglie ama se stesso. u0al fine di farsi comparire davanti la sua Chiesa tutta gloriosa, senza macchia né ruga o alcunché di simile, ma santa e immacolata. htI0per renderla santa, purificandola per mezzo del lavacro dell'acqua accompagnato dalla parola, lsQ0E voi, mariti, amate le vostre mogli, come Cristo ha amato la Chiesa e ha dato se stesso per lei, qr[0E come la Chiesa sta sottomessa a Cristo, così anche le mogli siano soggette ai loro mariti in tutto. q{0il marito infatti è capo della moglie, come anche Cristo è capo della Chiesa, lui che è il salvatore del suo corpo. >pw0Le mogli siano sottomesse ai mariti come al Signore; Do0Siate sottomessi gli uni agli altri nel timore di Cristo. mnS0rendendo continuamente grazie per ogni cosa a Dio Padre, nel nome del Signore nostro Gesù Cristo. m0intrattenendovi a vicenda con salmi, inni, cantici spirituali, cantando e inneggiando al Signore con tutto il vostro cuore, flE0E non ubriacatevi di vino, il quale porta alla sfrenatezza, ma siate ricolmi dello Spirito, Wk'0Non siate perciò inconsiderati, ma sappiate comprendere la volontà di Dio. Ij 0profittando del tempo presente, perché i giorni sono cattivi. oiW0Vigilate dunque attentamente sulla vostra condotta, comportandovi non da stolti, ma da uomini saggi; lhQ0Per questo sta scritto: "Svègliati, o tu che dormi, dèstati dai morti e Cristo ti illuminerà". g 0 Tutte queste cose che vengono apertamente condannate sono rivelate dalla luce, perché tutto quello che si manifesta è luce. ]f30 poiché di quanto viene fatto da costoro in segreto è vergognoso perfino parlare. ieK0 e non partecipate alle opere infruttuose delle tenebre, ma piuttosto condannatele apertamente, 1d]0 Cercate ciò che è gradito al Signore, Mc0 il frutto della luce consiste in ogni bontà, giustizia e verità. qb[0Se un tempo eravate tenebra, ora siete luce nel Signore. Comportatevi perciò come i figli della luce; 7ai0Non abbiate quindi niente in comune con loro. `y0Nessuno vi inganni con vani ragionamenti: per queste cose infatti piomba l'ira di Dio sopra coloro che gli resistono. _0Perché, sappiatelo bene, nessun fornicatore, o impuro, o avaro - che è roba da idolàtri - avrà parte al regno di Cristo e di Dio. ^0lo stesso si dica per le volgarità, insulsaggini, trivialità: cose tutte sconvenienti. Si rendano invece azioni di grazie! ]}0Quanto alla fornicazione e a ogni specie di impurità o cupidigia, neppure se ne parli tra voi, come si addice a santi; \'0e camminate nella carità, nel modo che anche Cristo vi ha amato e ha dato se stesso per noi, offrendosi a Dio in sacrificio di soave odore. ?[ {0Fatevi dunque imitatori di Dio, quali figli carissimi, Z0 Siate invece benevoli gli uni verso gli altri, misericordiosi, perdonandovi a vicenda come Dio ha perdonato a voi in Cristo. iYK0Scompaia da voi ogni asprezza, sdegno, ira, clamore e maldicenza con ogni sorta di malignità. vXe0E non vogliate rattristare lo Spirito Santo di Dio, col quale foste segnati per il giorno della redenzione. /WW0Nessuna parola cattiva esca più dalla vostra bocca; ma piuttosto, parole buone che possano servire per la necessaria edificazione, giovando a quelli che ascoltano. V50Chi è avvezzo a rubare non rubi più, anzi si dia da fare lavorando onestamente con le proprie mani, per farne parte a chi si trova in necessità. *UO0e non date occasione al diavolo. KT0Nell'ira, non peccate; non tramonti il sole sopra la vostra ira, Sy0Perciò, bando alla menzogna: dite ciascuno la verità al proprio prossimo; perché siamo membra gli uni degli altri. ^R50e rivestire l'uomo nuovo, creato secondo Dio nella giustizia e nella santità vera. 0Un solo corpo, un solo spirito, come una sola è la speranza alla quale siete stati chiamati, quella della vostra vocazione; Z=-0cercando di conservare l'unità dello spirito per mezzo del vincolo della pace. X<)0con ogni umiltà, mansuetudine e pazienza, sopportandovi a vicenda con amore, }; u0Vi esorto dunque io, il prigioniero nel Signore, a comportarvi in maniera degna della vocazione che avete ricevuto, p:Y0a lui la gloria nella Chiesa e in Cristo Gesù per tutte le generazioni, nei secoli dei secoli! Amen. 90A colui che in tutto ha potere di fare molto più di quanto possiamo domandare o pensare, secondo la potenza che già opera in noi, y8k0e conoscere l'amore di Cristo che sorpassa ogni conoscenza, perché siate ricolmi di tutta la pienezza di Dio. z7m0siate in grado di comprendere con tutti i santi quale sia l'ampiezza, la lunghezza, l'altezza e la profondità, f6E0Che il Cristo abiti per la fede nei vostri cuori e così, radicati e fondati nella carità, 50perché vi conceda, secondo la ricchezza della sua gloria, di essere potentemente rafforzati dal suo Spirito nell'uomo interiore. I4 0dal quale ogni paternità nei cieli e sulla terra prende nome, D30Per questo, dico, io piego le ginocchia davanti al Padre, g2G0 Vi prego quindi di non perdervi d'animo per le mie tribolazioni per voi; sono gloria vostra. `190 il quale ci dà il coraggio di avvicinarci in piena fiducia a Dio per la fede in lui. S00 secondo il disegno eterno che ha attuato in Cristo Gesù nostro Signore, /0 perché sia manifestata ora nel cielo, per mezzo della Chiesa, ai Principati e alle Potestà la multiforme sapienza di Dio, .!0 e di far risplendere agli occhi di tutti qual è l'adempimento del mistero nascosto da secoli nella mente di Dio, creatore dell'universo, -%0A me, che sono l'infimo fra tutti i santi, è stata concessa questa grazia di annunziare ai Gentili le imperscrutabili ricchezze di Cristo, ,0del quale sono divenuto ministro per il dono della grazia di Dio a me concessa in virtù dell'efficacia della sua potenza. 9+k0che i Gentili cioè sono chiamati, in Cristo Gesù, a partecipare alla stessa eredità, a formare lo stesso corpo, e ad essere partecipi della promessa per mezzo del vangelo, 8*i0Questo mistero non è stato manifestato agli uomini delle precedenti generazioni come al presente è stato rivelato ai suoi santi apostoli e profeti per mezzo dello Spirito: l)Q0Dalla lettura di ciò che ho scritto potete ben capire la mia comprensione del mistero di Cristo. m(S0come per rivelazione mi è stato fatto conoscere il mistero di cui sopra vi ho scritto brevemente. q'[0penso che abbiate sentito parlare del ministero della grazia di Dio, a me affidato a vostro beneficio: K& 0Per questo, io Paolo, il prigioniero di Cristo per voi Gentili... w%g0in lui anche voi insieme con gli altri venite edificati per diventare dimora di Dio per mezzo dello Spirito. [$/0In lui ogni costruzione cresce ben ordinata per essere tempio santo nel Signore; |#q0edificati sopra il fondamento degli apostoli e dei profeti, e avendo come pietra angolare lo stesso Cristo Gesù. t"a0Così dunque voi non siete più stranieri né ospiti, ma siete concittadini dei santi e familiari di Dio, c!?0Per mezzo di lui possiamo presentarci, gli uni e gli altri, al Padre in un solo Spirito. p Y0Egli è venuto perciò ad annunziare pace a voi che eravate lontani e pace a coloro che erano vicini. }0e per riconciliare tutti e due con Dio in un solo corpo, per mezzo della croce, distruggendo in se stesso l'inimicizia. %C0annullando, per mezzo della sua carne, la legge fatta di prescrizioni e di decreti, per creare in se stesso, dei due, un solo uomo nuovo, facendo la pace, 50Egli infatti è la nostra pace, colui che ha fatto dei due un popolo solo, abbattendo il muro di separazione che era frammezzo, cioè l'inimicizia, w0 Ora invece, in Cristo Gesù, voi che un tempo eravate i lontani siete diventati i vicini grazie al sangue di Cristo. 2]0 ricordatevi che in quel tempo eravate senza Cristo, esclusi dalla cittadinanza d'Israele, estranei ai patti della promessa, senza speranza e senza Dio in questo mondo. -S0 Perciò ricordatevi che un tempo voi, pagani per nascita, chiamati incirconcisi da quelli che si dicono circoncisi perché tali sono nella carne per mano di uomo, {0 Siamo infatti opera sua, creati in Cristo Gesù per le opere buone che Dio ha predisposto perché noi le praticassimo. B0 né viene dalle opere, perché nessuno possa vantarsene. nU0Per questa grazia infatti siete salvi mediante la fede; e ciò non viene da voi, ma è dono di Dio;  0per mostrare nei secoli futuri la straordinaria ricchezza della sua grazia mediante la sua bontà verso di noi in Cristo Gesù. [/0Con lui ci ha anche risuscitati e ci ha fatti sedere nei cieli, in Cristo Gesù, wg0da morti che eravamo per i peccati, ci ha fatti rivivere con Cristo: per grazia infatti siete stati salvati. W'0Ma Dio, ricco di misericordia, per il grande amore con il quale ci ha amati, jM0Nel numero di quei ribelli, del resto, siamo vissuti anche tutti noi, un tempo, con i desideri della nostra carne, seguendo le voglie della carne e i desideri cattivi; ed eravamo per natura meritevoli d'ira, come gli altri. 7d~i}}5||9{{AzyyNyxMwwvvvu:tss>k===G<ZSXi/SFq}3T_ q2^ s ( 1 ;\GAt79mb Perché prima è stato formato Adamo e poi Eva; b Non concedo a nessuna donna di insegnare, né di dettare legge all'uomo; piuttosto se ne stia in atteggiamento tranquillo. ?yb La donna impari in silenzio, con tutta sottomissione. T!b ma di opere buone, come conviene a donne che fanno professione di pietà. )Kb Alla stessa maniera facciano le donne, con abiti decenti, adornandosi di pudore e riservatezza, non di trecce e ornamenti d'oro, di perle o di vesti sontuose, |~qbVoglio dunque che gli uomini preghino, dovunque si trovino, alzando al cielo mani pure senza ira e senza contese. }be di essa io sono stato fatto banditore e apostolo - dico la verità, non mentisco - , maestro dei pagani nella fede e nella verità. p|Ybche ha dato se stesso in riscatto per tutti. Questa testimonianza egli l'ha data nei tempi stabiliti, g{GbUno solo, infatti, è Dio e uno solo il mediatore fra Dio e gli uomini, l'uomo Cristo Gesù, fzEbil quale vuole che tutti gli uomini siano salvati e arrivino alla conoscenza della verità. SybQuesta è una cosa bella e gradita al cospetto di Dio, nostro salvatore, xbper i re e per tutti quelli che stanno al potere, perché possiamo trascorrere una vita calma e tranquilla con tutta pietà e dignità. w bTi raccomando dunque, prima di tutto, che si facciano domande, suppliche, preghiere e ringraziamenti per tutti gli uomini, lv Sbtra essi Imenèo e Alessandro, che ho consegnato a satana perché imparino a non più bestemmiare. lu Sbcon fede e buona coscienza, poiché alcuni che l'hanno ripudiata hanno fatto naufragio nella fede; >t wbQuesto è l'avvertimento che ti do, figlio mio Timòteo, in accordo con le profezie che sono state fatte a tuo riguardo, perché, fondato su di esse, tu combatta la buona battaglia ns WbAl Re dei secoli incorruttibile, invisibile e unico Dio, onore e gloria nei secoli dei secoli. Amen. Wr )bMa appunto per questo ho ottenuto misericordia, perché Gesù Cristo ha voluto dimostrare in me, per primo, tutta la sua longanimità, a esempio di quanti avrebbero creduto in lui per avere la vita eterna. q 3bQuesta parola è sicura e degna di essere da tutti accolta: Cristo Gesù è venuto nel mondo per salvare i peccatori e di questi il primo sono io. vp gbcosì la grazia del Signore nostro ha sovrabbondato insieme alla fede e alla carità che è in Cristo Gesù. ,o Sb io che per l'innanzi ero stato un bestemmiatore, un persecutore e un violento. Ma mi è stata usata misericordia, perché agivo senza saperlo, lontano dalla fede; n %b Rendo grazie a colui che mi ha dato la forza, Cristo Gesù Signore nostro, perché mi ha giudicato degno di fiducia chiamandomi al mistero: Qm b secondo il vangelo della gloria del beato Dio che mi è stato affidato. l b i fornicatori, i pervertiti, i trafficanti di uomini, i falsi, gli spergiuri e per ogni altra cosa che è contraria alla sana dottrina, Ok b sono convinto che la legge non è fatta per il giusto, ma per gli iniqui e i ribelli, per gli empi e i peccatori, per i sacrileghi e i profanatori, per i parricidi e i matricidi, per gli assassini, Nj bCerto, noi sappiamo che la legge è buona, se uno ne usa legalmente; i bpretendendo di essere dottori della legge mentre non capiscono né quello che dicono, né alcuna di quelle cose che dànno per sicure. Th #bProprio deviando da questa linea, alcuni si sono volti a fatue verbosità, g bIl fine di questo richiamo è però la carità, che sgorga da un cuore puro, da una buona coscienza e da una fede sincera. f 'be a non badare più a favole e a genealogie interminabili, che servono più a vane discussioni che al disegno divino manifestato nella fede. e bPartendo per la Macedonia, ti raccomandai di rimanere in Efeso, perché tu invitassi alcuni a non insegnare dottrine diverse |d sba Timòteo, mio vero figlio nella fede: grazia, misericordia e pace da Dio Padre e da Cristo Gesù Signore nostro. pc ]bPaolo, apostolo di Cristo Gesù, per comando di Dio nostro salvatore e di Cristo Gesù nostra speranza, GbXLa grazia del Signore nostro Gesù Cristo sia con tutti voi. }asXQuesto saluto è di mia mano, di Paolo; ciò serve come segno di autenticazione per ogni lettera; io scrivo così. p`YXIl Signore della pace vi dia egli stesso la pace sempre e in ogni modo. Il Signore sia con tutti voi. O_Xnon trattatelo però come un nemico, ma ammonitelo come un fratello. ^XSe qualcuno non obbedisce a quanto diciamo per lettera, prendete nota di lui e interrompete i rapporti, perché si vergogni; F]X Voi, fratelli, non lasciatevi scoraggiare nel fare il bene. x\iX A questi tali ordiniamo, esortandoli nel Signore Gesù Cristo, di mangiare il proprio pane lavorando in pace. t[aX Sentiamo infatti che alcuni fra di voi vivono disordinatamente, senza far nulla e in continua agitazione. qZ[X E infatti, quando eravamo presso di voi, vi demmo questa regola: chi non vuol lavorare, neppure mangi. \Y1X Non che non ne avessimo diritto, ma per darvi noi stessi come esempio da imitare. X9Xné abbiamo mangiato gratuitamente il pane di alcuno, ma abbiamo lavorato con fatica e sforzo notte e giorno per non essere di peso ad alcuno di voi. dWAXSapete infatti come dovete imitarci: poiché noi non abbiamo vissuto oziosamente fra voi, WV'XVi ordiniamo pertanto, fratelli, nel nome del Signore nostro Gesù Cristo, di tenervi lontani da ogni fratello che si comporta in maniera indisciplinata e non secondo la tradizione che ha ricevuto da noi. YU+XIl Signore diriga i vostri cuori nell'amore di Dio e nella pazienza di Cristo. TyXE riguardo a voi, abbiamo questa fiducia nel Signore, che quanto vi ordiniamo già lo facciate e continuiate a farlo. TS!XMa il Signore è fedele; egli vi confermerà e vi custodirà dal maligno. _R7Xe veniamo liberati dagli uomini perversi e malvagi. Non di tutti infatti è la fede. Q XPer il resto, fratelli, pregate per noi, perché la parola del Signore si diffonda e sia glorificata come lo è anche tra voi PPXconforti i vostri cuori e li confermi in ogni opera e parola di bene. "O=XE lo stesso Signore nostro Gesù Cristo e Dio Padre nostro, che ci ha amati e ci ha dato, per sua grazia, una consolazione eterna e una buona speranza, N XPerciò, fratelli, state saldi e mantenete le tradizioni che avete apprese così dalla nostra parola come dalla nostra lettera. tMaXchiamandovi a questo con il nostro vangelo, per il possesso della gloria del Signore nostro Gesù Cristo. _L7X Noi però dobbiamo rendere sempre grazie a Dio per voi, fratelli amati dal Signore, perché Dio vi ha scelti come primizia per la salvezza, attraverso l'opera santificatrice dello Spirito e la fede nella verità, yKkX e così siano condannati tutti quelli che non hanno creduto alla verità, ma hanno acconsentito all'iniquità. _J7X E per questo Dio invia loro una potenza d'inganno perché essi credano alla menzogna IX e con ogni sorta di empio inganno per quelli che vanno in rovina perché non hanno accolto l'amore della verità per essere salvi. vHeX la cui venuta avverrà nella potenza di satana, con ogni specie di portenti, di segni e prodigi menzogneri, (GIXSolo allora sarà rivelato l'empio e il Signore Gesù lo distruggerà con il soffio della sua bocca e lo annienterà all'apparire della sua venuta, l'iniquo, vFeXIl mistero dell'iniquità è già in atto, ma è necessario che sia tolto di mezzo chi finora lo trattiene. ]E3XE ora sapete ciò che impedisce la sua manifestazione, che avverrà nella sua ora. TD!XNon ricordate che, quando ancora ero tra voi, venivo dicendo queste cose? +COXcolui che si contrappone e s'innalza sopra ogni essere che viene detto Dio o è oggetto di culto, fino a sedere nel tempio di Dio, additando se stesso come Dio. B+XNessuno vi inganni in alcun modo! Prima infatti dovrà avvenire l'apostasia e dovrà esser rivelato l'uomo iniquo, il figlio della perdizione, NAXdi non lasciarvi così facilmente confondere e turbare, né da pretese ispirazioni, né da parole, né da qualche lettera fatta passare come nostra, quasi che il giorno del Signore sia imminente. z@ oXOra vi preghiamo, fratelli, riguardo alla venuta del Signore nostro Gesù Cristo e alla nostra riunione con lui, ? #X perché sia glorificato il nome del Signore nostro Gesù in voi e voi in lui, secondo la grazia del nostro Dio e del Signore Gesù Cristo. U> %X Anche per questo preghiamo di continuo per voi, perché il nostro Dio vi renda degni della sua chiamata e porti a compimento, con la sua potenza, ogni vostra volontà di bene e l'opera della vostra fede; g= IX quando egli verrà per esser glorificato nei suoi santi ed esser riconosciuto mirabile in tutti quelli che avranno creduto, perché è stata creduta la nostra testimonianza in mezzo a voi. Questo accadrà, in quel giorno. }< uX Costoro saranno castigati con una rovina eterna, lontano dalla faccia del Signore e dalla gloria della sua potenza, }; uXin fuoco ardente, a far vendetta di quanti non conoscono Dio e non obbediscono al vangelo del Signore nostro Gesù. : %Xe a voi, che ora siete afflitti, sollievo insieme a noi, quando si manifesterà il Signore Gesù dal cielo con gli angeli della sua potenza Y9 -XÈ proprio della giustizia di Dio rendere afflizione a quelli che vi affliggono 8 XQuesto è un segno del giusto giudizio di Dio, che vi proclamerà degni di quel regno di Dio, per il quale ora soffrite. &7 GXcosì noi possiamo gloriarci di voi nelle Chiese di Dio, per la vostra fermezza e per la vostra fede in tutte le persecuzioni e tribolazioni che sopportate. %6 EXDobbiamo sempre ringraziare Dio per voi, fratelli, ed è ben giusto. La vostra fede infatti cresce rigogliosamente e abbonda la vostra carità vicendevole; F5 Xgrazia a voi e pace da Dio Padre e dal Signore Gesù Cristo. w4 kXPaolo, Silvano e Timòteo alla Chiesa dei Tessalonicesi che è in Dio Padre nostro e nel Signore Gesù Cristo: @3{NLa grazia del Signore nostro Gesù Cristo sia con voi. X2)NVi scongiuro, per il Signore, che si legga questa lettera a tutti i fratelli. 71iNSalutate tutti i fratelli con il bacio santo. *0ONFratelli, pregate anche per noi. =/uNColui che vi chiama è fedele e farà tutto questo! @.yNIl Dio della pace vi santifichi fino alla perfezione, e tutto quello che è vostro, spirito, anima e corpo, si conservi irreprensibile per la venuta del Signore nostro Gesù Cristo. ,-SNAstenetevi da ogni specie di male. 8,kNesaminate ogni cosa, tenete ciò che è buono. &+GNnon disprezzate le profezie; "*?NNon spegnete lo Spirito, j)MNin ogni cosa rendete grazie; questa è infatti la volontà di Dio in Cristo Gesù verso di voi. "(?Npregate incessantemente, '5NState sempre lieti, i&KNGuardatevi dal rendere male per male ad alcuno; ma cercate sempre il bene tra voi e con tutti. % NVi esortiamo, fratelli: correggete gli indisciplinati, confortate i pusillanimi, sostenete i deboli, siate pazienti con tutti. e$CN trattateli con molto rispetto e carità, a motivo del loro lavoro. Vivete in pace tra voi. #N Vi preghiamo poi, fratelli, di aver riguardo per quelli che faticano tra di voi, che vi sono preposti nel Signore e vi ammoniscono; Y"+N Perciò confortatevi a vicenda edificandovi gli uni gli altri, come già fate. j!MN il quale è morto per noi, perché, sia che vegliamo sia che dormiamo, viviamo insieme con lui.  N Poiché Dio non ci ha destinati alla sua collera ma all'acquisto della salvezza per mezzo del Signor nostro Gesù Cristo, 'GNNoi invece, che siamo del giorno, dobbiamo essere sobrii, rivestiti con la corazza della fede e della carità e avendo come elmo la speranza della salvezza. lQNQuelli che dormono, infatti, dormono di notte; e quelli che si ubriacano, sono ubriachi di notte. QNNon dormiamo dunque come gli altri, ma restiamo svegli e siamo sobrii. ucNvoi tutti infatti siete figli della luce e figli del giorno; noi non siamo della notte, né delle tenebre. mSNMa voi, fratelli, non siete nelle tenebre, così che quel giorno possa sorprendervi come un ladro: NE quando si dirà: "Pace e sicurezza", allora d'improvviso li colpirà la rovina, come le doglie una donna incinta; e nessuno scamperà. a;Ninfatti voi ben sapete che come un ladro di notte, così verrà il giorno del Signore. [ 1NRiguardo poi ai tempi e ai momenti, fratelli, non avete bisogno che ve ne scriva; :oNConfortatevi dunque a vicenda con queste parole. (INquindi noi, i vivi, i superstiti, saremo rapiti insieme con loro tra le nubi, per andare incontro al Signore nell'aria, e così saremo sempre con il Signore. *MNPerché il Signore stesso, a un ordine, alla voce dell'arcangelo e al suono della tromba di Dio, discenderà dal cielo. E prima risorgeranno i morti in Cristo; .UNQuesto vi diciamo sulla parola del Signore: noi che viviamo e saremo ancora in vita per la venuta del Signore, non avremo alcun vantaggio su quelli che sono morti. +NNoi crediamo infatti che Gesù è morto e risuscitato; così anche quelli che sono morti, Dio li radunerà per mezzo di Gesù insieme con lui. *MN Non vogliamo poi lasciarvi nell'ignoranza, fratelli, circa quelli che sono morti, perché non continuiate ad affliggervi come gli altri che non hanno speranza. jMN al fine di condurre una vita decorosa di fronte agli estranei e di non aver bisogno di nessuno. N e a farvi un punto di onore: vivere in pace, attendere alle cose vostre e lavorare con le vostre mani, come vi abbiamo ordinato, |qN e questo voi fate verso tutti i fratelli dell'intera Macedonia. Ma vi esortiamo, fratelli, a farlo ancora di più N Riguardo all'amore fraterno, non avete bisogno che ve ne scriva; voi stessi infatti avete imparato da Dio ad amarvi gli uni gli altri, u cNPerciò chi disprezza queste norme non disprezza un uomo, ma Dio stesso, che vi dona il suo Santo Spirito. H  NDio non ci ha chiamati all'impurità, ma alla santificazione. + ONche nessuno offenda e inganni in questa materia il proprio fratello, perché il Signore è vindice di tutte queste cose, come già vi abbiamo detto e attestato. X )Nnon come oggetto di passioni e libidine, come i pagani che non conoscono Dio; R Nche ciascuno sappia mantenere il proprio corpo con santità e rispetto, nUNPerché questa è la volontà di Dio, la vostra santificazione: che vi asteniate dalla impudicizia, X)NVoi conoscete infatti quali norme vi abbiamo dato da parte del Signore Gesù. k QNPer il resto, fratelli, vi preghiamo e supplichiamo nel Signore Gesù: avete appreso da noi come comportarvi in modo da piacere a Dio, e così già vi comportate; cercate di agire sempre così per distinguervi ancora di più. 1[N per rendere saldi e irreprensibili i vostri cuori nella santità, davanti a Dio Padre nostro, al momento della venuta del Signore nostro Gesù con tutti i suoi santi. N Il Signore poi vi faccia crescere e abbondare nell'amore vicendevole e verso tutti, come è il nostro amore verso di voi, nUN Voglia Dio stesso, Padre nostro, e il Signore nostro Gesù dirigere il nostro cammino verso di voi! %N noi che con viva insistenza, notte e giorno, chiediamo di poter vedere il vostro volto e completare ciò che ancora manca alla vostra fede? N Quale ringraziamento possiamo rendere a Dio riguardo a voi, per tutta la gioia che proviamo a causa vostra davanti al nostro Dio, I Nora, sì, ci sentiamo rivivere, se rimanete saldi nel Signore. Nci sentiamo consolati, fratelli, a vostro riguardo, di tutta l'angoscia e tribolazione in cui eravamo per la vostra fede; \~1NMa ora che è tornato Timòteo, e ci ha portato il lieto annunzio della vostra fede, della vostra carità e del ricordo sempre vivo che conservate di noi, desiderosi di vederci come noi lo siamo di vedere voi, 7}gNPer questo, non potendo più resistere, mandai a prendere notizie sulla vostra fede, per timore che il tentatore vi avesse tentati e così diventasse vana la nostra fatica. |Ngià quando eravamo tra voi, vi preannunziavamo che avremmo dovuto subire tribolazioni, come in realtà è accaduto e voi ben sapete. }{sNperché nessuno si lasci turbare in queste tribolazioni. Voi stessi, infatti, sapete che a questo siamo destinati; z!Ne abbiamo inviato Timòteo, nostro fratello e collaboratore di Dio nel vangelo di Cristo, per confermarvi ed esortarvi nella vostra fede, Yy -NPer questo, non potendo più resistere, abbiamo deciso di restare soli ad Atene 7xiNSiete voi la nostra gloria e la nostra gioia. FwNChi infatti, se non proprio voi, potrebbe essere la nostra speranza, la nostra gioia e la corona di cui ci possiamo vantare, davanti al Signore nostro Gesù, nel momento della sua venuta? v{NPerciò abbiamo desiderato una volta, anzi due volte, proprio io Paolo, di venire da voi, ma satana ce lo ha impedito. EuNQuanto a noi, fratelli, dopo poco tempo che eravamo separati da voi, di persona ma non col cuore, eravamo nell'impazienza di rivedere il vostro volto, tanto il nostro desiderio era vivo. 9tkNimpedendo a noi di predicare ai pagani perché possano essere salvati. In tal modo essi colmano la misura dei loro peccati! Ma ormai l'ira è arrivata al colmo sul loro capo. 'sGNi quali hanno perfino messo a morte il Signore Gesù e i profeti e hanno perseguitato anche noi; essi non piacciono a Dio e sono nemici di tutti gli uomini, Xr)NVoi infatti, fratelli, siete diventati imitatori delle Chiese di Dio in Gesù Cristo, che sono nella Giudea, perché avete sofferto anche voi da parte dei vostri connazionali come loro da parte dei Giudei, q{N Proprio per questo anche noi ringraziamo Dio continuamente, perché, avendo ricevuto da noi la parola divina della predicazione, l'avete accolta non quale parola di uomini, ma, come è veramente, quale parola di Dio, che opera in voi che credete. pN incoraggiandovi e scongiurandovi a comportarvi in maniera degna di quel Dio che vi chiama al suo regno e alla sua gloria. goGN e sapete anche che, come fa un padre verso i propri figli, abbiamo esortato ciascuno di voi, n#N Voi siete testimoni, e Dio stesso è testimone, come è stato santo, giusto, irreprensibile il nostro comportamento verso di voi credenti; 6meN Voi ricordate infatti, fratelli, la nostra fatica e il nostro travaglio: lavorando notte e giorno per non essere di peso ad alcuno vi abbiamo annunziato il vangelo di Dio. lNCosì affezionati a voi, avremmo desiderato darvi non solo il vangelo di Dio, ma la nostra stessa vita, perché ci siete diventati cari. mkSNInvece siamo stati amorevoli in mezzo a voi come una madre nutre e ha cura delle proprie creature. jNE neppure abbiamo cercato la gloria umana, né da voi né da altri, pur potendo far valere la nostra autorità di apostoli di Cristo. iNMai infatti abbiamo pronunziato parole di adulazione, come sapete, né avuto pensieri di cupidigia: Dio ne è testimone. !h;Nma come Dio ci ha trovati degni di affidarci il vangelo così lo predichiamo, non cercando di piacere agli uomini, ma a Dio, che prova i nostri cuori. gyNE il nostro appello non è stato mosso da volontà di inganno, né da torbidi motivi, né abbiamo usato frode alcuna; 8fiNMa dopo avere prima sofferto e subìto oltraggi a Filippi, come ben sapete, abbiamo avuto nel nostro Dio il coraggio di annunziarvi il vangelo di Dio in mezzo a molte lotte. je ONVoi stessi infatti, fratelli, sapete bene che la nostra venuta in mezzo a voi non è stata vana. xd kN e attendere dai cieli il suo Figlio, che egli ha risuscitato dai morti, Gesù, che ci libera dall'ira ventura. 7c iN Sono loro infatti a parlare di noi, dicendo come noi siamo venuti in mezzo a voi e come vi siete convertiti a Dio, allontanandovi dagli idoli, per servire al Dio vivo e vero \b 3NInfatti la parola del Signore riecheggia per mezzo vostro non soltanto in Macedonia e nell'Acaia, ma la fama della vostra fede in Dio si è diffusa dappertutto, di modo che non abbiamo più bisogno di parlarne. ^a 7Ncosì da diventare modello a tutti i credenti che sono nella Macedonia e nell'Acaia. ` 9NE voi siete diventati imitatori nostri e del Signore, avendo accolto la parola con la gioia dello Spirito Santo anche in mezzo a grande tribolazione, n_ WNIl nostro vangelo, infatti, non si è diffuso fra voi soltanto per mezzo della parola, ma anche con potenza e con Spirito Santo e con profonda convinzione, e ben sapete come ci siamo comportati in mezzo a voi per il vostro bene. Q^ NNoi ben sappiamo, fratelli amati da Dio, che siete stati eletti da lui. 4] cNmemori davanti a Dio e Padre nostro del vostro impegno nella fede, della vostra operosità nella carità e della vostra costante speranza nel Signore nostro Gesù Cristo. b\ ?NRingraziamo sempre Dio per tutti voi, ricordandovi nelle nostre preghiere, continuamente [ NPaolo, Silvano e Timòteo alla Chiesa dei Tessalonicesi che è in Dio Padre e nel Signore Gesù Cristo: grazia a voi e pace! oZWDIl saluto è di mia propria mano, di me, Paolo. Ricordatevi delle mie catene. La grazia sia con voi. lYQDDite ad Archippo: "Considera il ministero che hai ricevuto nel Signore e vedi di compierlo bene". #X?DE quando questa lettera sarà stata letta da voi, fate che venga letta anche nella Chiesa dei Laodicesi e anche voi leggete quella inviata ai Laodicesi. bW=DSalutate i fratelli di Laodicèa e Ninfa con la comunità che si raduna nella sua casa. 3VaDVi salutano Luca, il caro medico, e Dema. oUWD Gli rendo testimonianza che si impegna a fondo per voi, come per quelli di Laodicèa e di Geràpoli. CTD Vi saluta Epafra, servo di Cristo Gesù, che è dei vostri, il quale non cessa di lottare per voi nelle sue preghiere, perché siate saldi, perfetti e aderenti a tutti i voleri di Dio. #S?D e Gesù, chiamato Giusto. Di quelli venuti dalla circoncisione questi soli hanno collaborato con me per il regno di Dio e mi sono stati di consolazione. 5RcD Vi salutano Aristarco, mio compagno di carcere, e Marco, il cugino di Barnaba, riguardo al quale avete ricevuto istruzioni - se verrà da voi, fategli buona accoglienza - QD Con lui verrà anche Onèsimo, il fedele e caro fratello, che è dei vostri. Essi vi informeranno su tutte le cose di qui. pPYDche io mando a voi, perché conosciate le nostre condizioni e perché rechi conforto ai vostri cuori. O DTutto quanto mi riguarda ve lo riferirà Tìchico, il caro fratello e ministro fedele, mio compagno nel servizio del Signore, oNWDIl vostro parlare sia sempre con grazia, condito di sapienza, per sapere come rispondere a ciascuno. XM)DComportatevi saggiamente con quelli di fuori; approfittate di ogni occasione. ?LyDche possa davvero manifestarlo, parlandone come devo. K5DPregate anche per noi, perché Dio ci apra la porta della predicazione e possiamo annunziare il mistero di Cristo, per il quale mi trovo in catene: KJDPerseverate nella preghiera e vegliate in essa, rendendo grazie. yI mDVoi, padroni, date ai vostri servi ciò che è giusto ed equo, sapendo che anche voi avete un padrone in cielo. zHmDChi commette ingiustizia infatti subirà le conseguenze del torto commesso, e non v'è parzialità per nessuno. dGADsapendo che quale ricompensa riceverete dal Signore l'eredità. Servite a Cristo Signore. ]F3DQualunque cosa facciate, fatela di cuore come per il Signore e non per gli uomini, BE}DVoi, servi, siate docili in tutto con i vostri padroni terreni; non servendo solo quando vi vedono, come si fa per piacere agli uomini, ma con cuore semplice e nel timore del Signore. PDDVoi, padri, non esasperate i vostri figli, perché non si scoraggino. QCDVoi, figli, obbedite ai genitori in tutto; ciò è gradito al Signore. IB DVoi, mariti, amate le vostre mogli e non inaspritevi con esse. PADVoi, mogli, state sottomesse ai mariti, come si conviene nel Signore. @DE tutto quello che fate in parole ed opere, tutto si compia nel nome del Signore Gesù, rendendo per mezzo di lui grazie a Dio Padre. 8?iDLa parola di Cristo dimori tra voi abbondantemente; ammaestratevi e ammonitevi con ogni sapienza, cantando a Dio di cuore e con gratitudine salmi, inni e cantici spirituali. >DE la pace di Cristo regni nei vostri cuori, perché ad essa siete stati chiamati in un solo corpo. E siate riconoscenti! Z=-DAl di sopra di tutto poi vi sia la carità, che è il vincolo della perfezione. 7<gD sopportandovi a vicenda e perdonandovi scambievolmente, se qualcuno abbia di che lamentarsi nei riguardi degli altri. Come il Signore vi ha perdonato, così fate anche voi. ;#D Rivestitevi dunque, come eletti di Dio, santi e amati, di sentimenti di misericordia, di bontà, di umiltà, di mansuetudine, di pazienza; :D Qui non c'è più Greco o Giudeo, circoncisione o incirconcisione, barbaro o Scita, schiavo o libero, ma Cristo è tutto in tutti. n9UD e avete rivestito il nuovo, che si rinnova, per una piena conoscenza, ad immagine del suo Creatore. j8MD Non mentitevi gli uni gli altri. Vi siete infatti spogliati dell'uomo vecchio con le sue azioni 7}DOra invece deponete anche voi tutte queste cose: ira, passione, malizia, maldicenze e parole oscene dalla vostra bocca. ^65DAnche voi un tempo eravate così, quando la vostra vita era immersa in questi vizi. M5Dcose tutte che attirano l'ira di Dio su coloro che disobbediscono. 04YDMortificate dunque quella parte di voi che appartiene alla terra: fornicazione, impurità, passioni, desideri cattivi e quella avarizia insaziabile che è idolatria, s3_DQuando si manifesterà Cristo, la vostra vita, allora anche voi sarete manifestati con lui nella gloria. X2)DVoi infatti siete morti e la vostra vita è ormai nascosta con Cristo in Dio! @1{Dpensate alle cose di lassù, non a quelle della terra. x0 kDSe dunque siete risorti con Cristo, cercate le cose di lassù, dove si trova Cristo assiso alla destra di Dio; :/mDQueste cose hanno una parvenza di sapienza, con la loro affettata religiosità e umiltà e austerità riguardo al corpo, ma in realtà non servono che per soddisfare la carne. k.ODTutte cose destinate a scomparire con l'uso: sono infatti prescrizioni e insegnamenti di uomini! 3-aD"Non prendere, non gustare, non toccare"? ,%DSe pertanto siete morti con Cristo agli elementi del mondo, perché lasciarvi imporre, come se viveste ancora nel mondo, dei precetti quali @+yDsenza essere stretto invece al capo, dal quale tutto il corpo riceve sostentamento e coesione per mezzo di giunture e legami, realizzando così la crescita secondo il volere di Dio. W*'DNessuno v'impedisca di conseguire il premio, compiacendosi in pratiche di poco conto e nella venerazione degli angeli, seguendo le proprie pretese visioni, gonfio di vano orgoglio nella sua mente carnale, Y)+Dtutte cose queste che sono ombra delle future; ma la realtà invece è Cristo! t(aDNessuno dunque vi condanni più in fatto di cibo o di bevanda, o riguardo a feste, a noviluni e a sabati: 'Davendo privato della loro forza i Principati e le Potestà ne ha fatto pubblico spettacolo dietro al corteo trionfale di Cristo. &+Dannullando il documento scritto del nostro debito, le cui condizioni ci erano sfavorevoli. Egli lo ha tolto di mezzo inchiodandolo alla croce; !%;D Con lui Dio ha dato vita anche a voi, che eravate morti per i vostri peccati e per l'incirconcisione della vostra carne, perdonandoci tutti i peccati, 5$cD Con lui infatti siete stati sepolti insieme nel battesimo, in lui siete anche stati insieme risuscitati per la fede nella potenza di Dio, che lo ha risuscitato dai morti. D#D In lui voi siete stati anche circoncisi, di una circoncisione però non fatta da mano di uomo, mediante la spogliazione del nostro corpo di carne, ma della vera circoncisione di Cristo. y"kD e voi avete in lui parte alla sua pienezza, di lui cioè che è il capo di ogni Principato e di ogni Potestà. R!D È in Cristo che abita corporalmente tutta la pienezza della divinità, & EDBadate che nessuno vi inganni con la sua filosofia e con vuoti raggiri ispirati alla tradizione umana, secondo gli elementi del mondo e non secondo Cristo. xiDben radicati e fondati in lui, saldi nella fede come vi è stato insegnato, abbondando nell'azione di grazie. LDCamminate dunque nel Signore Gesù Cristo, come l'avete ricevuto, .UDperché, anche se sono lontano con il corpo, sono tra voi con lo spirito e gioisco al vedere la vostra condotta ordinata e la saldezza della vostra fede in Cristo. J DDico questo perché nessuno vi inganni con argomenti seducenti, QDnel quale sono nascosti tutti i tesori della sapienza e della scienza. q[Dperché i loro cuori vengano consolati e così, strettamente congiunti nell'amore, essi acquistino in tutta la sua ricchezza la piena intelligenza, e giungano a penetrare nella perfetta conoscenza del mistero di Dio, cioè Cristo, # ADVoglio infatti che sappiate quale dura lotta io devo sostenere per voi, per quelli di Laodicèa e per tutti coloro che non mi hanno mai visto di persona, g IDPer questo mi affatico e lotto, con la forza che viene da lui e che agisce in me con potenza.   DÈ lui infatti che noi annunziamo, ammonendo e istruendo ogni uomo con ogni sapienza, per rendere ciascuno perfetto in Cristo.  Dai quali Dio volle far conoscere la gloriosa ricchezza di questo mistero in mezzo ai pagani, cioè Cristo in voi, speranza della gloria. a =Dcioè il mistero nascosto da secoli e da generazioni, ma ora manifestato ai suoi santi, | sDDi essa sono diventato ministro, secondo la missione affidatami da Dio presso di voi: di realizzare la sua parola, / YDPerciò sono lieto delle sofferenze che sopporto per voi e completo nella mia carne quello che manca ai patimenti di Cristo, a favore del suo corpo che è la Chiesa. v gDpurché restiate fondati e fermi nella fede e non vi lasciate allontanare dalla speranza promessa nel vangelo che avete ascoltato, il quale è stato annunziato ad ogni creatura sotto il cielo e di cui io, Paolo, sono diventato ministro.  )Dora egli vi ha riconciliati per mezzo della morte del suo corpo di carne, per presentarvi santi, immacolati e irreprensibili al suo cospetto: ~~}}},||7{{zzUyyyxxwwvqvuOttnss~rrqqppoosnnpnmmlmlkk*jiiAhh+ggJfeeTddpccTbbqaaG`O_^^x^#]]d\[[VZYYcXX-W\VVVUU?TT0SS!RREQxPOONN?MM|LLKKJJII~IHH0GGFF\EEBDDCCB]AA@}@?? >>8==J<]v Esorta gli schiavi a esser sottomessi in tutto ai loro padroni; li accontentino e non li contraddicano, =vlinguaggio sano e irreprensibile, perché il nostro avversario resti confuso, non avendo nulla di male da dire sul conto nostro. i<Kvoffrendo te stesso come esempio in tutto di buona condotta, con purezza di dottrina, dignità, :;ovEsorta ancora i più giovani a essere assennati, :9vad essere prudenti, caste, dedite alla famiglia, buone, sottomesse ai propri mariti, perché la parola di Dio non debba diventare oggetto di biasimo. B9vper formare le giovani all'amore del marito e dei figli, )8KvUgualmente le donne anziane si comportino in maniera degna dei credenti; non siano maldicenti né schiave di molto vino; sappiano piuttosto insegnare il bene, e7Cvi vecchi siano sobri, dignitosi, assennati, saldi nella fede, nell'amore e nella pazienza. ?6 {vTu però insegna ciò che è secondo la sana dottrina: 5  vDichiarano di conoscere Dio, ma lo rinnegano con i fatti, abominevoli come sono, ribelli e incapaci di qualsiasi opera buona. 4 vTutto è puro per i puri; ma per i contaminati e gli infedeli nulla è puro; sono contaminate la loro mente e la loro coscienza. d3 Cve non diano più retta a favole giudaiche e a precetti di uomini che rifiutano la verità. n2 Wv Questa testimonianza è vera. Perciò correggili con fermezza, perché rimangano nella sana dottrina ~1 wv Uno dei loro, proprio un loro profeta, già aveva detto: "I Cretesi son sempre bugiardi, male bestie, ventri pigri". 10 ]v A questi tali bisogna chiudere la bocca, perché mettono in scompiglio intere famiglie, insegnando per amore di un guadagno disonesto cose che non si devono insegnare. / 1v Vi sono infatti, soprattutto fra quelli che provengono dalla circoncisione, molti spiriti insubordinati, chiacchieroni e ingannatori della gente. .. Wv attaccato alla dottrina sicura, secondo l'insegnamento trasmesso, perché sia in grado di esortare con la sua sana dottrina e di confutare coloro che contraddicono. O- vma ospitale, amante del bene, assennato, giusto, pio, padrone di sé, 4, cvIl vescovo infatti, come amministratore di Dio, dev'essere irreprensibile: non arrogante, non iracondo, non dedito al vino, non violento, non avido di guadagno disonesto, &+ Gvil candidato deve essere irreprensibile, sposato una sola volta, con figli credenti e che non possano essere accusati di dissolutezza o siano insubordinati. +* QvPer questo ti ho lasciato a Creta perché regolassi ciò che rimane da fare e perché stabilissi presbiteri in ogni città, secondo le istruzioni che ti ho dato: t) cva Tito, mio vero figlio nella fede comune: grazia e pace da Dio Padre e da Cristo Gesù, nostro salvatore. ( ve manifestata poi con la sua parola mediante la predicazione che è stata a me affidata per ordine di Dio, nostro salvatore, v' gved è fondata sulla speranza della vita eterna, promessa fin dai secoli eterni da quel Dio che non mentisce, & )vPaolo, servo di Dio, apostolo di Gesù Cristo per chiamare alla fede gli eletti di Dio e per far conoscere la verità che conduce alla pietà J% lIl Signore Gesù sia con il tuo spirito. La grazia sia con voi! s$_lAffrettati a venire prima dell'inverno. Ti salutano Eubùlo, Pudènte, Lino, Claudia e tutti i fratelli. S#lEràsto è rimasto a Corinto; Tròfimo l'ho lasciato ammalato a Milèto. ="ulSaluta Prisca e Aquila e la famiglia di Onesìforo. !lIl Signore mi libererà da ogni male e mi salverà per il suo regno eterno; a lui la gloria nei secoli dei secoli. Amen. U #lIl Signore però mi è stato vicino e mi ha dato forza, perché per mio mezzo si compisse la proclamazione del messaggio e potessero sentirlo tutti i Gentili: e così fui liberato dalla bocca del leone.  lNella mia prima difesa in tribunale nessuno mi ha assistito; tutti mi hanno abbandonato. Non se ne tenga conto contro di loro. c?lguàrdatene anche tu, perché è stato un accanito avversario della nostra predicazione. kOlAlessandro, il ramaio, mi ha procurato molti mali. Il Signore gli renderà secondo le sue opere; |ql Venendo, portami il mantello che ho lasciato a Troade in casa di Carpo e anche i libri, soprattutto le pergamene. &Gl Ho inviato Tìchico a Efeso. gGl Solo Luca è con me. Prendi Marco e portalo con te, perché mi sarà utile per il ministero. 5l perché Dema mi ha abbandonato avendo preferito il secolo presente ed è partito per Tessalonica; Crescente è andato in Galazia, Tito in Dalmazia. 'Il Cerca di venire presto da me, J lOra mi resta solo la corona di giustizia che il Signore, giusto giudice, mi consegnerà in quel giorno; e non solo a me, ma anche a tutti coloro che attendono con amore la sua manifestazione. ^5lHo combattuto la buona battaglia, ho terminato la mia corsa, ho conservato la fede. wglQuanto a me, il mio sangue sta per essere sparso in libagione ed è giunto il momento di sciogliere le vele. lTu però vigila attentamente, sappi sopportare le sofferenze, compi la tua opera di annunziatore del vangelo, adempi il tuo ministero. Llrifiutando di dare ascolto alla verità per volgersi alle favole. ;olVerrà giorno, infatti, in cui non si sopporterà più la sana dottrina, ma, per il prurito di udire qualcosa, gli uomini si circonderanno di maestri secondo le proprie voglie, lannunzia la parola, insisti in ogni occasione opportuna e non opportuna, ammonisci, rimprovera, esorta con ogni magnanimità e dottrina.  lTi scongiuro davanti a Dio e a Cristo Gesù che verrà a giudicare i vivi e i morti, per la sua manifestazione e il suo regno: I lTutta la Scrittura infatti è ispirata da Dio e utile per insegnare, convincere, correggere e formare alla giustizia, perché l'uomo di Dio sia completo e ben preparato per ogni opera buona. 3le che fin dall'infanzia conosci le sacre Scritture: queste possono istruirti per la salvezza, che si ottiene per mezzo della fede in Cristo Gesù. o WlTu però rimani saldo in quello che hai imparato e di cui sei convinto, sapendo da chi l'hai appreso v el Ma i malvagi e gli impostori andranno sempre di male in peggio, ingannatori e ingannati nello stesso tempo. e Cl Del resto, tutti quelli che vogliono vivere piamente in Cristo Gesù saranno perseguitati. E l nelle persecuzioni, nelle sofferenze, come quelle che incontrai ad Antiochia, a Icònio e a Listri. Tu sai bene quali persecuzioni ho sofferto. Eppure il Signore mi ha liberato da tutte. ( Il Tu invece mi hai seguito da vicino nell'insegnamento, nella condotta, nei propositi, nella fede, nella magnanimità, nell'amore del prossimo, nella pazienza, wl Costoro però non progrediranno oltre, perché la loro stoltezza sarà manifestata a tutti, come avvenne per quelli. ,QlSull'esempio di Iannes e di Iambres che si opposero a Mosè, anche costoro si oppongono alla verità: uomini dalla mente corrotta e riprovati in materia di fede. jMlche stanno sempre lì ad imparare, senza riuscire mai a giungere alla conoscenza della verità. +lAl loro numero appartengono certi tali che entrano nelle case e accalappiano donnicciole cariche di peccati, mosse da passioni di ogni genere, pYlcon la parvenza della pietà, mentre ne hanno rinnegata la forza interiore. Guardati bene da costoro! ]3ltraditori, sfrontati, accecati dall'orgoglio, attaccati ai piaceri più che a Dio, X)lsenza amore, sleali, maldicenti, intemperanti, intrattabili, nemici del bene, lGli uomini saranno egoisti, amanti del denaro, vanitosi, orgogliosi, bestemmiatori, ribelli ai genitori, ingrati, senza religione, N lDevi anche sapere che negli ultimi tempi verranno momenti difficili. |qle ritornino in sé sfuggendo al laccio del diavolo, che li ha presi nella rete perché facessero la sua volontà. ~ldolce nel riprendere gli oppositori, nella speranza che Dio voglia loro concedere di convertirsi, perché riconoscano la verità |}qlUn servo del Signore non dev'essere litigioso, ma mite con tutti, atto a insegnare, paziente nelle offese subite, _|7lEvita inoltre le discussioni sciocche e non educative, sapendo che generano contese. {lFuggi le passioni giovanili; cerca la giustizia, la fede, la carità, la pace, insieme a quelli che invocano il Signore con cuore puro. zlChi si manterrà puro astenendosi da tali cose, sarà un vaso nobile, santificato, utile al padrone, pronto per ogni opera buona. 3y_lIn una casa grande però non vi sono soltanto vasi d'oro e d'argento, ma anche di legno e di coccio; alcuni sono destinati ad usi nobili, altri per usi più spregevoli. 8xilTuttavia il fondamento gettato da Dio sta saldo e porta questo sigillo: Il Signore conosce i suoi, e ancora: Si allontani dall'iniquità chiunque invoca il nome del Signore. wli quali hanno deviato dalla verità, sostenendo che la risurrezione è già avvenuta e così sconvolgono la fede di alcuni. ovWlla parola di costoro infatti si propagherà come una cancrena. Fra questi ci sono Imenèo e Filèto, guGlEvita le chiacchiere profane, perché esse tendono a far crescere sempre più nell'empietà; :tmlSfòrzati di presentarti davanti a Dio come un uomo degno di approvazione, un lavoratore che non ha di che vergognarsi, uno scrupoloso dispensatore della parola della verità. -sSlRichiama alla memoria queste cose, scongiurandoli davanti a Dio di evitare le vane discussioni, che non giovano a nulla, se non alla perdizione di chi le ascolta. drAl se noi manchiamo di fede, egli però rimane fedele, perché non può rinnegare se stesso. iqKl se con lui perseveriamo, con lui anche regneremo; se lo rinneghiamo, anch'egli ci rinnegherà; Mpl Certa è questa parola: Se moriamo con lui, vivremo anche con lui; ol Perciò sopporto ogni cosa per gli eletti, perché anch'essi raggiungano la salvezza che è in Cristo Gesù, insieme alla gloria eterna. znml a causa del quale io soffro fino a portare le catene come un malfattore; ma la parola di Dio non è incatenata! pmYlRicordati che Gesù Cristo, della stirpe di Davide, è risuscitato dai morti, secondo il mio vangelo, plYlCerca di comprendere ciò che voglio dire; il Signore certamente ti darà intelligenza per ogni cosa. bk=lL'agricoltore poi che si affatica, dev'essere il primo a cogliere i frutti della terra. djAlAnche nelle gare atletiche, non riceve la corona se non chi ha lottato secondo le regole. i!lNessuno però, quando presta servizio militare, s'intralcia nelle faccende della vita comune, se vuol piacere a colui che l'ha arruolato. khOlInsieme con me prendi anche tu la tua parte di sofferenze, come un buon soldato di Cristo Gesù. 'gGle le cose che hai udito da me in presenza di molti testimoni, trasmettile a persone fidate, le quali siano in grado di ammaestrare a loro volta anche altri. Yf -lTu dunque, figlio mio, attingi sempre forza nella grazia che è in Cristo Gesù e lGli conceda il Signore di trovare misericordia presso Dio in quel giorno. E quanti servizi egli ha reso in Efeso, lo sai meglio di me. Pd lanzi, venuto a Roma, mi ha cercato con premura, finché mi ha trovato. c )lIl Signore conceda misericordia alla famiglia di Onesìforo, perché egli mi ha più volte confortato e non s'è vergognato delle mie catene; db ClTu sai che tutti quelli dell'Asia, tra i quali Fìgelo ed Ermègene, mi hanno abbandonato. Wa )lCustodisci il buon deposito con l'aiuto dello Spirito santo che abita in noi. t` cl Prendi come modello le sane parole che hai udito da me, con la fede e la carità che sono in Cristo Gesù. M_ l È questa la causa dei mali che soffro, ma non me ne vergogno: so infatti a chi ho creduto e son convinto che egli è capace di conservare fino a quel giorno il deposito che mi è stato affidato. H^  l del quale io sono stato costituito araldo, apostolo e maestro. :] ol ma è stata rivelata solo ora con l'apparizione del salvatore nostro Cristo Gesù. Egli ha vinto la morte e ha fatto risplendere la vita e l'immortalità per mezzo del vangelo, _\ 9l Egli infatti ci ha salvati e ci ha chiamati con una vocazione santa, non già in base alle nostre opere, ma secondo il suo proposito e la sua grazia; grazia che ci è stata data in Cristo Gesù fin dall'eternità, H[  lNon vergognarti dunque della testimonianza da rendere al Signore nostro, né di me, che sono in carcere per lui; ma soffri anche tu insieme con me per il vangelo, aiutato dalla forza di Dio. cZ AlDio infatti non ci ha dato uno Spirito di timidezza, ma di forza, di amore e di saggezza. qY ]lPer questo motivo ti ricordo di ravvivare il dono di Dio che è in te per l'imposizione delle mie mani. X 1lMi ricordo infatti della tua fede schietta, fede che fu prima nella tua nonna Lòide, poi in tua madre Eunìce e ora, ne sono certo, anche in te. kW Qlmi tornano alla mente le tue lacrime e sento la nostalgia di rivederti per essere pieno di gioia. V lRingrazio Dio, che io servo con coscienza pura come i miei antenati, ricordandomi sempre di te nelle mie preghiere, notte e giorno; yU mlal diletto figlio Timòteo: grazia, misericordia e pace da parte di Dio Padre e di Cristo Gesù Signore nostro. tT elPaolo, apostolo di Cristo Gesù per volontà di Dio, per annunziare la promessa della vita in Cristo Gesù, WS'bprofessando la quale taluni hanno deviato dalla fede. La grazia sia con voi! tRabO Timòteo, custodisci il deposito; evita le chiacchiere profane e le obiezioni della cosiddetta scienza, bQ=bmettendosi così da parte un buon capitale per il futuro, per acquistarsi la vita vera. hPIbdi fare del bene, di arricchirsi di opere buone, di essere pronti a dare, di essere generosi, LObAi ricchi in questo mondo raccomanda di non essere orgogliosi, di non riporre la speranza sull'incertezza delle ricchezze, ma in Dio, che tutto ci dà con abbondanza perché ne possiamo godere; 2N]bil solo che possiede l'immortalità, che abita una luce inaccessibile; che nessuno fra gli uomini ha mai visto né può vedere. A lui onore e potenza per sempre. Amen. {Mobche al tempo stabilito sarà a noi rivelata dal beato e unico Sovrano, il Re dei regnanti e Signore dei signori, Lbti scongiuro di conservare senza macchia e irreprensibile il comandamento, fino alla manifestazione del Signore nostro Gesù Cristo, Kb Al cospetto di Dio che dà vita a tutte le cose e di Gesù Cristo che ha dato la sua bella testimonianza davanti a Ponzio Pilato, IJ b Combatti la buona battaglia della fede, cerca di raggiungere la vita eterna alla quale sei stato chiamato e per la quale hai fatto la tua bella professione di fede davanti a molti testimoni. I b Ma tu, uomo di Dio, fuggi queste cose; tendi alla giustizia, alla pietà, alla fede, alla carità, alla pazienza, alla mitezza. ;Hob L'attaccamento al denaro infatti è la radice di tutti i mali; per il suo sfrenato desiderio alcuni hanno deviato dalla fede e si sono da se stessi tormentati con molti dolori. :Gmb Al contrario coloro che vogliono arricchire, cadono nella tentazione, nel laccio e in molte bramosie insensate e funeste, che fanno affogare gli uomini in rovina e perdizione. \F1bQuando dunque abbiamo di che mangiare e di che coprirci, contentiamoci di questo. [E/bInfatti non abbiamo portato nulla in questo mondo e nulla possiamo portarne via. QDbCerto, la pietà è un grande guadagno, congiunta però a moderazione! ~Cubi conflitti di uomini corrotti nella mente e privi della verità, che considerano la pietà come fonte di guadagno. DBbcostui è accecato dall'orgoglio, non comprende nulla ed è preso dalla febbre di cavilli e di questioni oziose. Da ciò nascono le invidie, i litigi, le maldicenze, i sospetti cattivi, AbSe qualcuno insegna diversamente e non segue le sane parole del Signore nostro Gesù Cristo e la dottrina secondo la pietà, s@_bQuelli poi che hanno padroni credenti, non manchino loro di riguardo perché sono fratelli, ma li servano ancora meglio, proprio perché sono credenti e amati coloro che ricevono i loro servizi. Questo devi insegnare e raccomandare. )? MbQuelli che si trovano sotto il giogo della schiavitù, trattino con ogni rispetto i loro padroni, perché non vengano bestemmiati il nome di Dio e la dottrina. x>ibcosì anche le opere buone vengono alla luce e quelle stesse che non sono tali non possono rimanere nascoste. X=)bDi alcuni uomini i peccati si manifestano prima del giudizio e di altri dopo; <}bSmetti di bere soltanto acqua, ma fa' uso di un po' di vino a causa dello stomaco e delle tue frequenti indisposizioni. t;abNon aver fretta di imporre le mani ad alcuno, per non farti complice dei peccati altrui. Conservati puro! :7bTi scongiuro davanti a Dio, a Cristo Gesù e agli angeli eletti, di osservare queste norme con imparzialità e di non far mai nulla per favoritismo. {9obQuelli poi che risultino colpevoli riprendili alla presenza di tutti, perché anche gli altri ne abbiano timore. a8;bNon accettare accuse contro un presbitero senza la deposizione di due o tre testimoni. ~7ubDice infatti la Scrittura: Non metterai la museruola al bue che trebbia e: Il lavoratore ha diritto al suo salario. '6GbI presbiteri che esercitano bene la presidenza siano trattati con doppio onore, soprattutto quelli che si affaticano nella predicazione e nell'insegnamento. C5bSe qualche donna credente ha con sé delle vedove, provveda lei a loro e non ricada il peso sulla Chiesa, perché questa possa così venire incontro a quelle che sono veramente vedove. ?4ybGià alcune purtroppo si sono sviate dietro a satana. 3+bDesidero quindi che le più giovani si risposino, abbiano figli, governino la loro casa, per non dare all'avversario nessun motivo di biasimo. /2Wb Inoltre, trovandosi senza far niente, imparano a girare qua e là per le case e sono non soltanto oziose, ma pettegole e curiose, parlando di ciò che non conviene. ^15b e si attirano così un giudizio di condanna per aver trascurato la loro prima fede. 0b Le vedove più giovani non accettarle perché, non appena vengono prese da desideri indegni di Cristo, vogliono sposarsi di nuovo J/ b abbia la testimonianza di opere buone: abbia cioè allevato figli, praticato l'ospitalità, lavato i piedi ai santi, sia venuta in soccorso agli afflitti, abbia esercitato ogni opera di bene. .b Una vedova sia iscritta nel catalogo delle vedove quando abbia non meno di sessant'anni, sia andata sposa una sola volta, !-;bSe poi qualcuno non si prende cura dei suoi cari, soprattutto di quelli della sua famiglia, costui ha rinnegato la fede ed è peggiore di un infedele. B,bProprio questo raccomanda, perché siano irreprensibili. S+bal contrario quella che si dà ai piaceri, anche se vive, è già morta. *%bLa donna veramente vedova e che sia rimasta sola, ha riposto la speranza in Dio e si consacra all'orazione e alla preghiera giorno e notte; G)bma se una vedova ha figli o nipoti, questi imparino prima a praticare la pietà verso quelli della propria famiglia e a rendere il contraccambio ai loro genitori, poiché è gradito a Dio. <(sbOnora le vedove, quelle che sono veramente vedove; X')ble donne anziane come madri e le più giovani come sorelle, in tutta purezza. u& ebNon essere aspro nel riprendere un anziano, ma esortalo come fosse tuo padre; i più giovani come fratelli; %bVigila su te stesso e sul tuo insegnamento e sii perseverante: così facendo salverai te stesso e coloro che ti ascoltano. l$QbAbbi premura di queste cose, dèdicati ad esse interamente perché tutti vedano il tuo progresso. 5#cbNon trascurare il dono spirituale che è in te e che ti è stato conferito, per indicazioni di profeti, con l'imposizione delle mani da parte del collegio dei presbiteri. Z"-b Fino al mio arrivo, dèdicati alla lettura, all'esortazione e all'insegnamento. !#b Nessuno disprezzi la tua giovane età, ma sii esempio ai fedeli nelle parole, nel comportamento, nella carità, nella fede, nella purezza. 0 [b Questo tu devi proclamare e insegnare. =sb Noi infatti ci affatichiamo e combattiamo perché abbiamo posto la nostra speranza nel Dio vivente, che è il salvatore di tutti gli uomini, ma soprattutto di quelli che credono. /Yb Certo questa parola è degna di fede. ;obEsèrcitati nella pietà, perché l'esercizio fisico è utile a poco, mentre la pietà è utile a tutto, portando con sé la promessa della vita presente come di quella futura. A}bRifiuta invece le favole profane, roba da vecchierelle. &EbProponendo queste cose ai fratelli sarai un buon ministro di Cristo Gesù, nutrito come sei dalle parole della fede e della buona dottrina che hai seguito. Pbperché esso viene santificato dalla parola di Dio e dalla preghiera.  bInfatti tutto ciò che è stato creato da Dio è buono e nulla è da scartarsi, quando lo si prende con rendimento di grazie, ?wbCostoro vieteranno il matrimonio, imporranno di astenersi da alcuni cibi che Dio ha creato per essere mangiati con rendimento di grazie dai fedeli e da quanti conoscono la verità. Z-bsedotti dall'ipocrisia di impostori, già bollati a fuoco nella loro coscienza.  9bLo Spirito dichiara apertamente che negli ultimi tempi alcuni si allontaneranno dalla fede, dando retta a spiriti menzogneri e a dottrine diaboliche, a;bDobbiamo confessare che grande è il mistero della pietà: Egli si manifestò nella carne, fu giustificato nello Spirito, apparve agli angeli, fu annunziato ai pagani, fu creduto nel mondo, fu assunto nella gloria. 5bma se dovessi tardare, voglio che tu sappia come comportarti nella casa di Dio, che è la Chiesa del Dio vivente, colonna e sostegno della verità. I bTi scrivo tutto questo, nella speranza di venire presto da te;  b Coloro infatti che avranno ben servito, si acquisteranno un grado onorifico e una grande sicurezza nella fede in Cristo Gesù. wgb I diaconi non siano sposati che una sola volta, sappiano dirigere bene i propri figli e le proprie famiglie. ]3b Allo stesso modo le donne siano dignitose, non pettegole, sobrie, fedeli in tutto. wgb Perciò siano prima sottoposti a una prova e poi, se trovati irreprensibili, siano ammessi al loro servizio. Db e conservino il mistero della fede in una coscienza pura.  bAllo stesso modo i diaconi siano dignitosi, non doppi nel parlare, non dediti al molto vino né avidi di guadagno disonesto,  bÈ necessario che egli goda buona reputazione presso quelli di fuori, per non cadere in discredito e in qualche laccio del diavolo.  bInoltre non sia un neofita, perché non gli accada di montare in superbia e di cadere nella stessa condanna del diavolo. i Kbperché se uno non sa dirigere la propria famiglia, come potrà aver cura della Chiesa di Dio? _ 7bSappia dirigere bene la propria famiglia e abbia figli sottomessi con ogni dignità, `9bnon dedito al vino, non violento ma benevolo, non litigioso, non attaccato al denaro. !bMa bisogna che il vescovo sia irreprensibile, non sposato che una sola volta, sobrio, prudente, dignitoso, ospitale, capace di insegnare, c AbÈ degno di fede quanto vi dico: se uno aspira all'episcopato, desidera un nobile lavoro. bEssa potrà essere salvata partorendo figli, a condizione di perseverare nella fede, nella carità e nella santificazione, con modestia. q[be non fu Adamo ad essere ingannato, ma fu la donna che, ingannata, si rese colpevole di trasgressione. ~~~Q}k||`{{ozyxxDwwgvv$uttTss;rr#qppoooonn'mmlkkKjjyihggbgf\ee#ddacbbYaa`a__ ^^3]]&\r\&[[cZZYXX,WWrVVUU!TT STRR9QQ{Q5PPON~MMKLKKwJJIILHHjGEFFPEE6DDGCC=BB7AApA@x?>>.=y=<|;::5998716f65z544)3Q221b00+/..$-x,++F**))G((S'&&@%Y$$ # "V!!! >^$Z[*tgb[Bp$Bm~* - @ NTkMgUG Per fede Mosè, divenuto adulto, rifiutò di esser chiamato figlio della figlia del faraone, *TM Per fede Mosè, appena nato, fu tenuto nascosto per tre mesi dai suoi genitori, perché videro che il bambino era bello; e non ebbero paura dell'editto del re. S Per fede Giuseppe, alla fine della vita, parlò dell'esodo dei figli d'Israele e diede disposizioni circa le proprie ossa. R  Per fede Giacobbe, morente, benedisse ciascuno dei figli di Giuseppe e si prostrò, appoggiandosi all'estremità del bastone. TQ! Per fede Isacco benedisse Giacobbe ed Esaù anche riguardo a cose future. ~Pu Egli pensava infatti che Dio è capace di far risorgere anche dai morti: per questo lo riebbe e fu come un simbolo. cO? del quale era stato detto: In Isacco avrai una tua discendenza che porterà il tuo nome. N Per fede Abramo, messo alla prova, offrì Isacco e proprio lui, che aveva ricevuto le promesse, offrì il suo unico figlio, (MI ora invece essi aspirano a una migliore, cioè a quella celeste. Per questo Dio non disdegna di chiamarsi loro Dio: ha preparato infatti per loro una città. hLI Se avessero pensato a quella da cui erano usciti, avrebbero avuto possibilità di ritornarvi; RK Chi dice così, infatti, dimostra di essere alla ricerca di una patria. DJ Nella fede morirono tutti costoro, pur non avendo conseguito i beni promessi, ma avendoli solo veduti e salutati di lontano, dichiarando di essere stranieri e pellegrini sopra la terra. JI  Per questo da un uomo solo, e inoltre già segnato dalla morte, nacque una discendenza numerosa come le stelle del cielo e come la sabbia innumerevole che si trova lungo la spiaggia del mare. H3 Per fede anche Sara, sebbene fuori dell'età, ricevette la possibilità di diventare madre perché ritenne fedele colui che glielo aveva promesso. rG] Egli aspettava infatti la città dalle salde fondamenta, il cui architetto e costruttore è Dio stesso. *FM Per fede soggiornò nella terra promessa come in una regione straniera, abitando sotto le tende, come anche Isacco e Giacobbe, coeredi della medesima promessa. E Per fede Abramo, chiamato da Dio, obbedì partendo per un luogo che doveva ricevere in eredità, e partì senza sapere dove andava. hDI Per fede Noè, avvertito divinamente di cose che ancora non si vedevano, costruì con pio timore un'arca a salvezza della sua famiglia; e per questa fede condannò il mondo e divenne erede della giustizia secondo la fede. %CC Senza la fede però è impossibile essergli graditi; chi infatti s'accosta a Dio deve credere che egli esiste e che egli ricompensa coloro che lo cercano. eBC Per fede Enoch fu trasportato via, in modo da non vedere la morte; e non lo si trovò più, perché Dio lo aveva portato via. Infatti, prima che fosse portato via, ricevette testimonianza di essere stato gradito a Dio. MA Per fede Abele offrì a Dio un sacrificio migliore di quello di Caino e in base ad essa fu dichiarato giusto, attestando Dio stesso di gradire i suoi doni; per essa, benché morto, parla ancora. @ Per fede noi sappiamo che i mondi furono formati dalla parola di Dio, sì che da cose non visibili ha preso origine quello che si vede. P? Per mezzo di questa fede gli antichi ricevettero buona testimonianza. ^> 7 La fede è fondamento delle cose che si sperano e prova di quelle che non si vedono. =  'Noi però non siamo di quelli che indietreggiano a loro perdizione, bensì uomini di fede per la salvezza della nostra anima. j<M &Il mio giusto vivrà mediante la fede; ma se indietreggia, la mia anima non si compiace in lui. c;? %Ancora un poco, infatti, un poco appena, e colui che deve venire, verrà e non tarderà. w:g $Avete solo bisogno di costanza, perché dopo aver fatto la volontà di Dio possiate raggiungere la promessa. c9? #Non abbandonate dunque la vostra fiducia, alla quale è riservata una grande ricompensa. <8q "Infatti avete preso parte alle sofferenze dei carcerati e avete accettato con gioia di esser spogliati delle vostre sostanze, sapendo di possedere beni migliori e più duraturi. 7 !ora esposti pubblicamente a insulti e tribolazioni, ora facendovi solidali con coloro che venivano trattati in questo modo. 6 Richiamate alla memoria quei primi giorni nei quali, dopo essere stati illuminati, avete dovuto sopportare una grande e penosa lotta, 95m È terribile cadere nelle mani del Dio vivente! 4 Conosciamo infatti colui che ha detto: A me la vendetta! Io darò la retribuzione! E ancora: Il Signore giudicherà il suo popolo. 3y Pensate quanto maggiore sarà il castigo di cui sarà ritenuto meritevole chi avrà calpestato il Figlio di Dio e considerato profano quel sangue dell'alleanza dal quale è stato un giorno santificato e avrà disprezzato lo Spirito della grazia? ~2u Quando qualcuno ha violato la legge di Mosè, viene messo a morte senza pietà sulla parola di due o tre testimoni. n1U ma soltanto una terribile attesa del giudizio e la vampa di un fuoco che dovrà divorare i ribelli. 0 Infatti, se pecchiamo volontariamente dopo aver ricevuto la conoscenza della verità, non rimane più alcun sacrificio per i peccati, '/G non disertando le nostre riunioni, come alcuni hanno l'abitudine di fare, ma esortandoci a vicenda; tanto più che potete vedere come il giorno si avvicina. U.# Cerchiamo anche di stimolarci a vicenda nella carità e nelle opere buone, t-a Manteniamo senza vacillare la professione della nostra speranza, perché è fedele colui che ha promesso. , accostiamoci con cuore sincero in pienezza di fede, con il cuore purificato dalla cattiva coscienza e il corpo lavato con acqua pura. >+w avendo noi un sacerdote grande sopra la casa di Dio, p*Y per questa via nuova e vivente che egli ha inaugurato per noi attraverso il velo, cioè la sua carne; i)K Avendo dunque, fratelli, piena fiducia di entrare nel santuario per mezzo del sangue di Gesù, e(C Ora, dove c'è il perdono di queste cose, non c'è più bisogno di offerta per il peccato. W'' soggiunge: E non mi ricorderò più dei loro peccati e delle loro iniquità. %&C Questa è l'alleanza che io stipulerò con loro dopo quei giorni, dice il Signore: io porrò le mie leggi nei loro cuori e le imprimerò nella loro mente, Q% Questo ce lo attesta anche lo Spirito Santo. Infatti, dopo aver detto: j$M Poiché con un'unica oblazione egli ha reso perfetti per sempre quelli che vengono santificati. X#) aspettando ormai soltanto che i suoi nemici vengano posti sotto i suoi piedi. " Egli al contrario, avendo offerto un solo sacrificio per i peccati una volta per sempre si è assiso alla destra di Dio, -!S Ogni sacerdote si presenta giorno per giorno a celebrare il culto e ad offrire molte volte gli stessi sacrifici, perché essi non possono mai eliminare i peccati.  / Ed è appunto per quella volontà che noi siamo stati santificati, per mezzo dell'offerta del corpo di Gesù Cristo, fatta una volta per sempre. } soggiunge: Ecco, io vengo a fare la tua volontà. Così egli abolisce il primo ordine di cose per stabilire il secondo. 4a Dopo aver detto: Non hai voluto e non hai gradito né sacrifici né offerte, né olocausti né sacrifici per il peccato, cose tutte che vengono offerte secondo la legge, w Allora ho detto: Ecco, io vengo - poiché di me sta scritto nel rotolo del libro - per fare, o Dio, la tua volontà. F Non hai gradito né olocausti né sacrifici per il peccato.  Per questo, entrando nel mondo, Cristo dice: Tu non hai voluto né sacrificio né offerta, un corpo invece mi hai preparato. W' poiché è impossibile eliminare i peccati con il sangue di tori e di capri. `9 Invece per mezzo di quei sacrifici si rinnova di anno in anno il ricordo dei peccati, 0Y Altrimenti non si sarebbe forse cessato di offrirli, dal momento che i fedeli, purificati una volta per tutte, non avrebbero ormai più alcuna coscienza dei peccati? | s Poiché la legge possiede solo un'ombra dei beni futuri e non la realtà stessa delle cose, non ha il potere di condurre alla perfezione, per mezzo di quei sacrifici che si offrono continuamente di anno in anno, coloro che si accostano a Dio. \1 così Cristo, dopo essersi offerto una volta per tutte allo scopo di togliere i peccati di molti, apparirà una seconda volta, senza alcuna relazione col peccato, a coloro che l'aspettano per la loro salvezza. hI E come è stabilito che gli uomini che muoiano una sola volta, dopo di che viene il giudizio, b= In questo caso, infatti, avrebbe dovuto soffrire più volte dalla fondazione del mondo. E invece una volta sola ora, nella pienezza dei tempi, è apparso per annullare il peccato mediante il sacrificio di se stesso. w e non per offrire se stesso più volte, come il sommo sacerdote che entra nel santuario ogni anno con sangue altrui. L Cristo infatti non è entrato in un santuario fatto da mani d'uomo, figura di quello vero, ma nel cielo stesso, allo scopo di presentarsi, per comparire ora al cospetto di Dio in nostro favore, :m Era dunque necessario che le figure delle realtà celesti fossero purificate con tali mezzi; le stesse realtà celesti però dovevano esserlo con sacrifici superiori a questi.   Secondo la legge, infatti, quasi tutte le cose vengono purificate con il sangue e senza spargimento di sangue non c'è perdono. a; Alla stessa maniera asperse con il sangue anche la Tenda e tutti gli arredi del culto. S dicendo: Questo è il sangue dell'alleanza che Dio ha stabilito per voi. a ; Infatti dopo che Mosè ebbe proclamato a tutto il popolo ogni comandamento secondo la legge, preso il sangue dei vitelli e dei capri con acqua, lana scarlatta e issopo, ne asperse il libro stesso e tutto il popolo, K  Per questo neanche la prima alleanza fu inaugurata senza sangue. o W perché un testamento ha valore solo dopo la morte e rimane senza effetto finché il testatore vive. c ? Dove infatti c'è un testamento, è necessario che sia accertata la morte del testatore, y Per questo egli è mediatore di una nuova alleanza, perché, essendo ormai intervenuta la sua morte per la rendenzione delle colpe commesse sotto la prima alleanza, coloro che sono stati chiamati ricevano l'eredità eterna che è stata promessa. A{ quanto più il sangue di Cristo, il quale con uno Spirito eterno offrì se stesso senza macchia a Dio, purificherà la nostra coscienza dalla opere morte, per servire il Dio vivente? 'G Infatti, se il sangue dei capri e dei vitelli e la cenere di una giovenca, sparsi su quelli che sono contaminati, li santificano, purificandoli nella carne, 9 non con sangue di capri e di vitelli, ma con il proprio sangue entrò una volta per sempre nel santuario, dopo averci ottenuto una redenzione eterna. B} Cristo invece, venuto come sommo sacerdote dei beni futuri, attraverso una Tenda più grande e più perfetta, non costruita da mano di uomo, cioè non appartenente a questa creazione, % trattandosi solo di cibi, di bevande e di varie abluzioni, tutte prescrizioni umane, valide fino al tempo in cui sarebbero state riformate. &E Essa infatti è una figura del tempo presente: conforme ad essa si offrono doni e sacrifici che non possono rendere perfetto, nella coscienza, l'offerente,  Lo Spirito Santo intendeva così mostrare che non era ancora aperta la via del santuario, finché sussisteva la prima Tenda. 6e nella seconda invece solamente il sommo sacerdote, una volta all'anno, e non senza portare del sangue, che egli offre per se stesso e per i peccati d'ignoranza del popolo. uc Disposte in tal modo le cose, nella prima tenda entrano in ogni tempo i sacerdoti per celebrarvi il culto; 6e E sopra l'arca stavano i cherubini della gloria, che stendevano l'ombra sopra il luogo dell'espiazione. Di tutte queste cose non è necessario ora parlare nei particolari. S~ l'altare d'oro per l'incenso e l'arca dell'alleanza tutta ricoperta d'oro, nella quale si trovavano un'urna d'oro contenente la manna, la verga di Aronne che era germogliata e le tavole dell'alleanza. S} Dietro il secondo velo poi c'era una Tenda, detta "Santo dei Santi", con |) Fu costruita infatti una Tenda: la prima, nella quale vi erano il candelabro, la tavola e i pani dell'offerta: essa veniva chiamata il Santo. Y{ - Certo, anche la prima alleanza aveva norme per il culto e un santuario terreno. z Dicendo alleanza nuova, Dio ha dichiarato antiquata la prima; e ciò che diventa antico e invecchia, è prossimo a sparire. ]y3 Perché io perdonerò le loro iniquità e non mi ricorderò più dei loro peccati. Fx Né alcuno avrà più da istruire il suo concittadino, né alcuno il proprio fratello, dicendo: Conosci il Signore! Tutti infatti mi conosceranno, dal più piccolo al più grande di loro. bw= E questa è l'alleanza che io stipulerò con la casa d'Israele dopo quei giorni, dice il Signore: porrò le mie leggi nella loro mente e le imprimerò nei loro cuori; sarò il loro Dio ed essi saranno il mio popolo. sv_ non sarà come l'alleanza che feci con i loro padri, nel giorno in cui li presi per mano per farli uscire dalla terra d'Egitto; poiché essi non rimasero fedeli alla mia alleanza, anch'io non ebbi più cura di loro, dice il Signore. 5ucDio infatti, biasimando il suo popolo, dice: Ecco vengono giorni, dice il Signore, nei quali io stipulerò con la casa d'Israele e con la casa di Giuda un'alleanza nuova; gtGSe la prima alleanza fosse stata perfetta, non sarebbe stato il caso di stabilirne un'altra. +sOOra invece egli ha conseguito un ministero tanto più eccellente quanto migliore è l'alleanza di cui è mediatore, essendo questa fondata su migliori promesse. rQuesti però attendono a un servizio che è una copia e un'ombra delle realtà celesti, secondo quanto fu detto da Dio a Mosè, quando stava per costruire la Tenda: Guarda, disse, di fare ogni cosa secondo il modello che ti è stato mostrato sul monte. qSe Gesù fosse sulla terra, egli non sarebbe neppure sacerdote, poiché vi sono quelli che offrono i doni secondo la legge. p!Ogni sommo sacerdote infatti viene costituito per offrire doni e sacrifici: di qui la necessità che anch'egli abbia qualcosa da offrire. `o9ministro del santuario e della vera tenda che ha costruito il Signore, e non un uomo. 0n [Il punto capitale delle cose che stiamo dicendo è questo: noi abbiamo un sommo sacerdote così grande che si è assiso alla destra del trono della maestà nei cieli, LmLa legge infatti costituisce sommi sacerdoti uomini soggetti all'umana debolezza, ma la parola del giuramento, posteriore alla legge, costituisce il Figlio che è stato reso perfetto in eterno. ]l3che non ha bisogno ogni giorno, come gli altri sommi sacerdoti, di offrire sacrifici prima per i propri peccati e poi per quelli del popolo, poiché egli ha fatto questo una volta per tutte, offrendo se stesso. kTale era infatti il sommo sacerdote che ci occorreva: santo, innocente, senza macchia, separato dai peccatori ed elevato sopra i cieli; j#Perciò può salvare perfettamente quelli che per mezzo di lui si accostano a Dio, essendo egli sempre vivo per intercedere a loro favore. Zi-egli invece, poiché resta per sempre, possiede un sacerdozio che non tramonta. uhcInoltre, quelli sono diventati sacerdoti in gran numero, perché la morte impediva loro di durare a lungo; Jg Per questo, Gesù è diventato garante di un'alleanza migliore. fcostui al contrario con un giuramento di colui che gli ha detto: Il Signore ha giurato e non si pentirà: tu sei sacerdote per sempre. leQInoltre ciò non avvenne senza giuramento. Quelli infatti diventavano sacerdoti senza giuramento; d#poiché la legge non ha portato nulla alla perfezione - e l'introduzione di una speranza migliore, grazie alla quale ci avviciniamo a Dio. lcQSi ha così l'abrogazione di un ordinamento precedente a causa della sua debolezza e inutilità - mbSGli è resa infatti questa testimonianza: Tu sei sacerdote in eterno alla maniera di Melchìsedek. zamche non è diventato tale per ragione di una prescrizione carnale, ma per la potenza di una vita indefettibile. y`kCiò risulta ancor più evidente dal momento che sorge, a somiglianza di Melchìsedek, un sacerdote differente _)È noto infatti che il Signore nostro è germogliato da Giuda e che riferendosi a questa tribù Mosè non disse nulla riguardo al sacerdozio. ^} Ora l'individuo di cui si dicono tali cose è membro di un'altra tribù, della quale nessuno mai fu addetto all'altare. j]M Infatti, se viene mutato il sacerdozio, avviene necessariamente anche un mutamento della legge. \9 Or dunque, se la perfezione ci fosse stata per mezzo del sacerdozio levitico - sotto di esso infatti il popolo ha ricevuto la legge - che bisogno c'era che sorgesse un sacerdote differente, alla maniera di Melchìsedek, e che non venisse detto sacerdote alla maniera di Aronne? l[Q egli si trovava infatti ancora nei lombi del suo antenato quando gli venne incontro Melchìsedek. nZU Anzi, per così dire, lo stesso Levi, che pur riceve le decime, ha versato la sua decima in Abramo: sY_Inoltre, qui riscuotono le decime uomini mortali; là invece le riscuote uno di cui si attesta che vive. LXOra, senza dubbio, è l'inferiore che è benedetto dal superiore. W Egli invece, pur non essendo della loro stirpe, prese la decima da Abramo e benedisse colui che era depositario della promessa. PVAnche quelli dei figli di Levi, che assumono il sacerdozio, hanno il mandato di riscuotere, secondo la legge, la decima dal popolo, cioè dai loro fratelli, benché essi pure discendenti da Abramo. U{Considerate pertanto quanto sia grande costui, al quale persino Abramo, il patriarca, diede la decima del suo bottino. %TCEgli è senza padre, senza madre, senza genealogia, senza principio di giorni né fine di vita, fatto simile al Figlio di Dio, rimane sacerdote in eterno. S7a lui Abramo diede la decima di ogni cosa. Anzitutto il suo nome tradotto significa re di giustizia; inoltre è anche re di Salem, cioè re di pace. &R GQuesto Melchìsedek, re di Salem, sacerdote del Dio Altissimo, è colui che andò incontro ad Abramo mentre ritornava dalla sconfitta dei re e lo benedisse; Qdove Gesù è entrato per noi come precursore, essendo divenuto sommo sacerdote per sempre alla maniera di Melchìsedek. PIn essa infatti noi abbiamo come un'àncora della nostra vita, sicura e salda, la quale penetra fin nell'interno del velo del santuario, iOKperché grazie a due atti irrevocabili, nei quali è impossibile che Dio mentisca, noi che abbiamo cercato rifugio in lui avessimo un grande incoraggiamento nell'afferrarci saldamente alla speranza che ci è stata offerta. N'Perciò Dio, volendo mostrare più chiaramente agli eredi della promessa l'irrevocabilità della sua decisione, intervenne con un giuramento MGli uomini infatti giurano per qualcuno maggiore di loro e per loro il giuramento è una garanzia che pone fine ad ogni controversia. BLCosì, avendo perseverato, Abramo conseguì la promessa. :Kodicendo: Ti benedirò e ti moltiplicherò molto. |Jq Quando infatti Dio fece la promessa ad Abramo, non potendo giurare per uno superiore a sé, giurò per se stesso, I perché non diventiate pigri, ma piuttosto imitatori di coloro che con la fede e la perseveranza divengono eredi delle promesse. H Soltanto desideriamo che ciascuno di voi dimostri il medesimo zelo perché la sua speranza abbia compimento sino alla fine, 4Ga Dio infatti non è ingiusto da dimenticare il vostro lavoro e la carità che avete dimostrato verso il suo nome, con i servizi che avete reso e rendete tuttora ai santi. F Quanto a voi però, carissimi, anche se parliamo così, siamo certi che ci sono in voi condizioni migliori e che portano alla salvezza. yEkma se produce pruni e spine, non ha alcun valore ed è prossima alla maledizione: sarà infine arsa dal fuoco! !D;Infatti quando una terra imbevuta dalla pioggia abbondante produce erbe utili a quanti la coltivano, viene a godere della benedizione da parte di Dio; KCtuttavia sono caduti, è impossibile rinnovarli una seconda volta portandoli alla conversione, dal momento che per loro conto crocifiggono di nuovo il Figlio di Dio e lo espongono all'infamia. TB!e gustarono la buona parola di Dio e le meraviglie del mondo futuro e che AwQuelli infatti che furono una volta illuminati, gustarono il dono celeste, diventarono partecipi dello Spirito Santo 9@mQuesto noi intendiamo fare, se Dio lo permette. y?kdella dottrina dei battesimi, dell'imposizione delle mani, della risurrezione dei morti e del giudizio eterno. E> Perciò, lasciata da parte l'istruzione iniziale su Cristo, passiamo a ciò che è più completo, senza gettare di nuovo le fondamenta della rinunzia alle opere morte e della fede in Dio, =Il nutrimento solido invece è per gli adulti, che per la pratica hanno le facoltà esercitate a distinguere il buono dal cattivo. t<a Ora, chi si nutre ancora di latte è ignaro della dottrina della giustizia, perché è ancora un bambino. a;; Infatti, mentre dovreste essere ormai maestri per ragioni di tempo, avete di nuovo bisogno che qualcuno insegni a voi i primi elementi degli oracoli di Dio e siete diventati bisognosi di latte e non di cibo solido. y:k Su questo argomento abbiamo molte cose da dire, difficili da spiegare, perché siete diventati lenti a capire. X9) essendo stato proclamato da Dio sommo sacerdote alla maniera di Melchìsedek. c8? e, reso perfetto, divenne causa di salvezza eterna per tutti coloro che gli obbediscono, H7 Pur essendo Figlio, imparò l'obbedienza dalle cose che patì /6WEgli nei giorni della sua vita terrena offrì preghiere e suppliche con forti grida e lacrime a colui che poteva liberarlo da morte e fu esaudito per la sua pietà. b5=Come in un altro passo dice: Tu sei sacerdote per sempre, alla maniera di Melchìsedek. "4=Nello stesso modo Cristo non si attribuì la gloria di sommo sacerdote, ma gliela conferì colui che gli disse: Mio figlio sei tu, oggi ti ho generato. ]33Nessuno può attribuirsi questo onore, se non chi è chiamato da Dio, come Aronne. s2_a motivo della quale deve offrire anche per se stesso sacrifici per i peccati, come lo fa per il popolo. !1;In tal modo egli è in grado di sentire giusta compassione per quelli che sono nell'ignoranza e nell'errore, essendo anch'egli rivestito di debolezza; +0 QOgni sommo sacerdote, scelto fra gli uomini, viene costituito per il bene degli uomini nelle cose che riguardano Dio, per offrire doni e sacrifici per i peccati. /-Accostiamoci dunque con piena fiducia al trono della grazia, per ricevere misericordia e trovare grazia ed essere aiutati al momento opportuno. -.SInfatti non abbiamo un sommo sacerdote che non sappia compatire le nostre infermità, essendo stato lui stesso provato in ogni cosa, come noi, escluso il peccato. "-=Poiché dunque abbiamo un grande sommo sacerdote, che ha attraversato i cieli, Gesù, Figlio di Dio, manteniamo ferma la professione della nostra fede. , Non v'è creatura che possa nascondersi davanti a lui, ma tutto è nudo e scoperto agli occhi suoi e a lui noi dobbiamo rendere conto. v+e Infatti la parola di Dio è viva, efficace e più tagliente di ogni spada a doppio taglio; essa penetra fino al punto di divisione dell'anima e dello spirito, delle giunture e delle midolla e scruta i sentimenti e i pensieri del cuore. s*_ Affrettiamoci dunque ad entrare in quel riposo, perché nessuno cada nello stesso tipo di disobbedienza. k)O Chi è entrato infatti nel suo riposo, riposa egli pure dalle sue opere, come Dio dalle proprie. O( È dunque riservato ancora un riposo sabbatico per il popolo di Dio. {'oSe Giosuè infatti li avesse introdotti in quel riposo, Dio non avrebbe parlato, in seguito, di un altro giorno. 5&cegli fissa di nuovo un giorno, un oggi, dicendo per mezzo di Davide dopo tanto tempo come è stato già riferito: Oggi, se udite la sua voce, non indurite i vostri cuori! 6%ePoiché dunque risulta che alcuni debbono ancora entrare in quel riposo e quelli che per primi ricevettero la buona novella non entrarono a causa della loro disobbedienza, G$E ancora nel passo del Salmo: Non entreranno nel mio riposo! #Si dice infatti in qualche luogo a proposito del settimo giorno: E Dio si riposò nel settimo giorno da tutte le opere sue. "Infatti possiamo entrare in quel riposo [solo] noi che abbiamo creduto, secondo ciò che egli ha detto: Sicché ho giurato nella mia ira: Non entreranno nel mio riposo! Questo, benché le opere di Dio fossero compiute fin dalla fondazione del mondo. d!APoiché anche a noi, al pari di quelli, è stata annunziata una buona novella: purtroppo però a quelli la parola udita non giovò in nulla, non essendo rimasti uniti grazie alla fede con coloro che avevano ascoltato.   %Dobbiamo dunque temere che, mentre ancora rimane in vigore la promessa di entrare nel suo riposo, qualcuno di voi ne sia giudicato escluso. ^5In realtà vediamo che non vi poterono entrare a causa della loro mancanza di fede. lQE a chi giurò che non sarebbero entrati nel suo riposo, se non a quelli che non avevano creduto? E chi furono coloro di cui si è disgustato per quarant'anni? Non furono quelli che avevano peccato e poi caddero cadaveri nel deserto? 1chi furono quelli che, dopo aver udita la sua voce, si ribellarono? Non furono tutti quelli che erano usciti dall'Egitto sotto la guida di Mosè? }sQuando pertanto si dice: Oggi, se udite la sua voce, non indurite i vostri cuori come nel giorno della ribellione, Siamo diventati infatti partecipi di Cristo, a condizione di mantenere salda sino alla fine la fiducia che abbiamo avuta da principio.   Esortatevi piuttosto a vicenda ogni giorno, finché dura quest'oggi, perché nessuno di voi si indurisca sedotto dal peccato.   Guardate perciò, fratelli, che non si trovi in nessuno di voi un cuore perverso e senza fede che si allontani dal Dio vivente. I  Così ho giurato nella mia ira: Non entreranno nel mio riposo. }s Perciò mi disgustai di quella generazione e dissi: Hanno sempre il cuore sviato. Non hanno conosciuto le mie vie. r] dove mi tentarono i vostri padri mettendomi alla prova, pur avendo visto per quarant'anni le mie opere. q[non indurite i vostri cuori come nel giorno della ribellione, nel giorno della tentazione nel deserto, NPer questo, come dice lo Spirito Santo: Oggi, se udite la sua voce, @yCristo, invece, lo fu in qualità di figlio costituito sopra la sua propria casa. E la sua casa siamo noi, a condizione che conserviamo la libertà e la speranza di cui ci vantiamo. )In verità Mosè fu fedele in tutta la casa di lui come servitore, per rendere testimonianza di ciò che doveva essere annunziato più tardi; a;Ogni casa infatti viene costruita da qualcuno; ma colui che ha costruito tutto è Dio. .UMa in confronto a Mosè, egli è stato giudicato degno di una gloria tanto maggiore, quanto di un maggiore onore gode il costruttore in confronto alla casa stessa. mSil quale è stato fedele a colui che l'ha costituito, così come lo fu Mosè in tutta la sua casa. #  APerciò, fratelli santi, partecipi di una vocazione celeste, fissate bene la mente in Gesù, l'apostolo e sommo sacerdote della fede che noi professiamo,  3Infatti proprio per essere stato messo alla prova ed avere sofferto personalmente, è in grado di venire in aiuto a quelli che subiscono la prova. C Perciò doveva rendersi in tutto simile ai fratelli, per diventare un sommo sacerdote misericordioso e fedele nelle cose che riguardano Dio, allo scopo di espiare i peccati del popolo. b =Egli infatti non si prende cura degli angeli, ma della stirpe di Abramo si prende cura. k Oe liberare così quelli che per timore della morte erano tenuti in schiavitù per tutta la vita. OPoiché dunque i figli hanno in comune il sangue e la carne, anch'egli ne è divenuto partecipe, per ridurre all'impotenza, mediante la morte, colui che della morte ha il potere, cioè il diavolo, kO e ancora: Io metterò la mia fiducia in lui; e inoltre: Eccoci, io e i figli che Dio mi ha dato. jM dicendo: Annunzierò il tuo nome ai miei fratelli, in mezzo all'assemblea canterò le tue lodi; # Infatti, colui che santifica e coloro che sono santificati provengono tutti da uno solo; per questo non si vergogna di chiamarli fratelli, G Ed era ben giusto che colui, per il quale e del quale sono tutte le cose, volendo portare molti figli alla gloria, rendesse perfetto mediante la sofferenza il capo che guida alla salvezza. iK Però quel Gesù, che fu fatto di poco inferiore agli angeli, lo vediamo ora coronato di gloria e di onore a causa della morte che ha sofferto, perché per la grazia di Dio egli sperimentasse la morte a vantaggio di tutti. Re hai posto ogni cosa sotto i suoi piedi. Avendogli assoggettato ogni cosa, nulla ha lasciato che non gli fosse sottomesso. Tuttavia al presente non vediamo ancora che ogni cosa sia a lui sottomessa. Y+Di poco l'hai fatto inferiore agli angeli, di gloria e di onore l'hai coronato Anzi, qualcuno in un passo ha testimoniato: Che cos'è l'uomo perché ti ricordi di lui o il figlio dell'uomo perché tu te ne curi? ]3Non certo a degli angeli egli ha assoggettato il mondo futuro, del quale parliamo. %~Cmentre Dio convalidava la loro testimonianza con segni e prodigi e miracoli d'ogni genere e doni dello Spirito Santo, distribuiti secondo la sua volontà. a};come potremo noi sottrarci al castigo se trascuriamo una salvezza così grande? Questa infatti, dopo essere stata promulgata all'inizio dal Signore, è stata confermata in mezzo a noi da quelli che l'avevano udita, !|;Se, infatti, la parola trasmessa per mezzo degli angeli si è dimostrata salda, e ogni trasgressione e disobbedienza ha ricevuto una giusta punizione, { Proprio per questo bisogna che ci applichiamo con maggiore impegno alle cose udite, per non essere sospinti fuori rotta. ~z wNon sono essi tutti spiriti incaricati di un ministero, inviati per servire coloro che devono ereditare la salvezza? ~}}`||{{[zyyxxvww{vuu)ttss rqqpOpoonYmllgkk_jj]iiUh\gff@feekdd>C==<;;,::Q9988877;66!54433t22211?0S//E..[---T-!,+S**))-((<'E&x&)%%$`##l# "l!! RP}#ADD%sr)yr & \ N n  _O7m}@E finalmente siate tutti concordi, partecipi delle gioie e dei dolori degli altri, animati da affetto fraterno, misericordiosi, umili; k?OE ugualmente voi, mariti, trattate con riguardo le vostre mogli, perché il loro corpo è più debole, e rendete loro onore perché partecipano con voi della grazia della vita: così non saranno impedite le vostre preghiere. %>Ccome Sara che obbediva ad Abramo, chiamandolo signore. Di essa siete diventate figlie, se operate il bene e non vi lasciate sgomentare da alcuna minaccia. s=_Così una volta si ornavano le sante donne che speravano in Dio; esse stavano sottomesse ai loro mariti, $<Acercate piuttosto di adornare l'interno del vostro cuore con un'anima incorruttibile piena di mitezza e di pace: ecco ciò che è prezioso davanti a Dio. s;_Il vostro ornamento non sia quello esteriore - capelli intrecciati, collane d'oro, sfoggio di vestiti -; =:uconsiderando la vostra condotta casta e rispettosa. I9 Ugualmente voi, mogli, state sottomesse ai vostri mariti perché, anche se alcuni si rifiutano di credere alla parola, vengano dalla condotta delle mogli, senza bisogno di parole, conquistati 8dalle sue piaghe siete stati guariti. Eravate erranti come pecore, ma ora siete tornati al pastore e guardiano delle vostre anime. 7Egli portò i nostri peccati nel suo corpo sul legno della croce, perché, non vivendo più per il peccato, vivessimo per la giustizia; 6#oltraggiato non rispondeva con oltraggi, e soffrendo non minacciava vendetta, ma rimetteva la sua causa a colui che giudica con giustizia. L5egli non commise peccato e non si trovò inganno sulla sua bocca, 4 A questo infatti siete stati chiamati, poiché anche Cristo patì per voi, lasciandovi un esempio, perché ne seguiate le orme: .3Uche gloria sarebbe infatti sopportare il castigo se avete mancato? Ma se facendo il bene sopporterete con pazienza la sofferenza, ciò sarà gradito davanti a Dio. X2)È una grazia per chi conosce Dio subire afflizioni, soffrendo ingiustamente; 1 Domestici, state soggetti con profondo rispetto ai vostri padroni, non solo a quelli buoni e miti, ma anche a quelli difficili. M0Onorate tutti, amate i vostri fratelli, temete Dio, onorate il re. /Comportatevi come uomini liberi, non servendovi della libertà come di un velo per coprire la malizia, ma come servitori di Dio. z.mPerché questa è la volontà di Dio: che, operando il bene, voi chiudiate la bocca all'ignoranza degli stolti. ^-5sia ai governatori come ai suoi inviati per punire i malfattori e premiare i buoni. d,A State sottomessi ad ogni istituzione umana per amore del Signore: sia al re come sovrano, @+y La vostra condotta tra i pagani sia irreprensibile, perché mentre vi calunniano come malfattori, al vedere le vostre buone opere giungano a glorificare Dio nel giorno del giudizio. *} Carissimi, io vi esorto, come stranieri e pellegrini, ad astenervi dai desideri della carne che fanno guerra all'anima. %)C voi, che un tempo eravate non-popolo, ora invece siete il popolo di Dio; voi, un tempo esclusi dalla misericordia, ora invece avete ottenuto misericordia. ](3 Ma voi siete la stirpe eletta, il sacerdozio regale, la nazione santa, il popolo che Dio si è acquistato perché proclami le opere meravigliose di lui che vi ha chiamato dalle tenebre alla sua ammirabile luce; 'sasso d'inciampo e pietra di scandalo. Loro v'inciampano perché non credono alla parola; a questo sono stati destinati. & Onore dunque a voi che credete; ma per gli increduli la pietra che i costruttori hanno scartato è divenuta la pietra angolare, %Si legge infatti nella Scrittura: Ecco io pongo in Sion una pietra angolare, scelta, preziosa e chi crede in essa non resterà confuso. H$ anche voi venite impiegati come pietre vive per la costruzione di un edificio spirituale, per un sacerdozio santo, per offrire sacrifici spirituali graditi a Dio, per mezzo di Gesù Cristo. g#GStringendovi a lui, pietra viva, rigettata dagli uomini, ma scelta e preziosa davanti a Dio, A"}se davvero avete già gustato come è buono il Signore. n!Ucome bambini appena nati bramate il puro latte spirituale, per crescere con esso verso la salvezza: ]  5Deposta dunque ogni malizia e ogni frode e ipocrisia, le gelosie e ogni maldicenza, r _ma la parola del Signore rimane in eterno. E questa è la parola del vangelo che vi è stato annunziato.  }Poiché tutti i mortali sono come l'erba e ogni loro splendore è come fiore d'erba. L'erba inaridisce, i fiori cadono, w iessendo stati rigenerati non da un seme corruttibile, ma immortale, cioè dalla parola di Dio viva ed eterna. - UDopo aver santificato le vostre anime con l'obbedienza alla verità, per amarvi sinceramente come fratelli, amatevi intensamente, di vero cuore, gli uni gli altri,  ;E voi per opera sua credete in Dio, che l'ha risuscitato dai morti e gli ha dato gloria e così la vostra fede e la vostra speranza sono fisse in Dio. v gEgli fu predestinato già prima della fondazione del mondo, ma si è manifestato negli ultimi tempi per voi. ] 5ma con il sangue prezioso di Cristo, come di agnello senza difetti e senza macchia.  /Voi sapete che non a prezzo di cose corruttibili, come l'argento e l'oro, foste liberati dalla vostra vuota condotta ereditata dai vostri padri, - UE se pregando chiamate Padre colui che senza riguardi personali giudica ciascuno secondo le sue opere, comportatevi con timore nel tempo del vostro pellegrinaggio. G  poiché sta scritto: Voi sarete santi, perché io sono santo. m Uma ad immagine del Santo che vi ha chiamati, diventate santi anche voi in tutta la vostra condotta; h KCome figli obbedienti, non conformatevi ai desideri d'un tempo, quando eravate nell'ignoranza, . W Perciò, dopo aver preparato la vostra mente all'azione, siate vigilanti, fissate ogni speranza in quella grazia che vi sarà data quando Gesù Cristo si rivelerà.   E fu loro rivelato che non per se stessi, ma per voi, erano ministri di quelle cose che ora vi sono state annunziate da coloro che vi hanno predicato il vangelo nello Spirito Santo mandato dal cielo; cose nelle quali gli angeli desiderano fissare lo sguardo. J  cercando di indagare a quale momento o a quali circostanze accennasse lo Spirito di Cristo che era in loro, quando prediceva le sofferenze destinate a Cristo e le glorie che dovevano seguirle. n W Su questa salvezza indagarono e scrutarono i profeti che profetizzarono sulla grazia a voi destinata V ' mentre conseguite la mèta della vostra fede, cioè la salvezza delle anime.  voi lo amate, pur senza averlo visto; e ora senza vederlo credete in lui. Perciò esultate di gioia indicibile e gloriosa, P  perché il valore della vostra fede, molto più preziosa dell'oro, che, pur destinato a perire, tuttavia si prova col fuoco, torni a vostra lode, gloria e onore nella manifestazione di Gesù Cristo: q  ]Perciò siete ricolmi di gioia, anche se ora dovete essere per un po' di tempo afflitti da varie prove,   che dalla potenza di Dio siete custoditi mediante la fede, per la vostra salvezza, prossima a rivelarsi negli ultimi tempi. t  cper una eredità che non si corrompe, non si macchia e non marcisce. Essa è conservata nei cieli per voi, D  Sia benedetto Dio e Padre del Signore nostro Gesù Cristo; nella sua grande misericordia egli ci ha rigenerati, mediante la risurrezione di Gesù Cristo dai morti, per una speranza viva, ; qsecondo la prescienza di Dio Padre, mediante la santificazione dello Spirito, per obbedire a Gesù Cristo e per essere aspersi del suo sangue: grazia e pace a voi in abbondanza.  Pietro, apostolo di Gesù Cristo, ai fedeli dispersi nel Ponto, nella Galazia, nella Cappadòcia, nell'Asia e nella Bitinia, eletti +costui sappia che chi riconduce un peccatore dalla sua via di errore, salverà la sua anima dalla morte e coprirà una moltitudine di peccati. ^5Fratelli miei, se uno di voi si allontana dalla verità e un altro ve lo riconduce, ]3Poi pregò di nuovo e il cielo diede la pioggia e la terra produsse il suo frutto. Elia era un uomo della nostra stessa natura: pregò intensamente che non piovesse e non piovve sulla terra per tre anni e sei mesi. .UConfessate perciò i vostri peccati gli uni agli altri e pregate gli uni per gli altri per essere guariti. Molto vale la preghiera del giusto fatta con insistenza. E la preghiera fatta con fede salverà il malato: il Signore lo rialzerà e se ha commesso peccati, gli saranno perdonati. Chi è malato, chiami a sé i presbiteri della Chiesa e preghino su di lui, dopo averlo unto con olio, nel nome del Signore. K Chi tra voi è nel dolore, preghi; chi è nella gioia, salmeggi. H~  Soprattutto, fratelli miei, non giurate, né per il cielo, né per la terra, né per qualsiasi altra cosa; ma il vostro "sì" sia sì, e il vostro "no" no, per non incorrere nella condanna. r}] Ecco, noi chiamiamo beati quelli che hanno sopportato con pazienza. Avete udito parlare della pazienza di Giobbe e conoscete la sorte finale che gli riserbò il Signore, perché il Signore è ricco di misericordia e di compassione. u|c Prendete, o fratelli, a modello di sopportazione e di pazienza i profeti che parlano nel nome del Signore. t{a Non lamentatevi, fratelli, gli uni degli altri, per non essere giudicati; ecco, il giudice è alle porte. izKSiate pazienti anche voi, rinfrancate i vostri cuori, perché la venuta del Signore è vicina. `y9Siate dunque pazienti, fratelli, fino alla venuta del Signore. Guardate l'agricoltore: egli aspetta pazientemente il prezioso frutto della terra finché abbia ricevuto le piogge d'autunno e le piogge di primavera. SxAvete condannato e ucciso il giusto ed egli non può opporre resistenza. ywkAvete gozzovigliato sulla terra e vi siete saziati di piaceri, vi siete ingrassati per il giorno della strage. 6veEcco, il salario da voi defraudato ai lavoratori che hanno mietuto le vostre terre grida; e le proteste dei mietitori sono giunte alle orecchie del Signore degli eserciti. ule vostre vesti sono state divorate dalle tarme; il vostro oro e il vostro argento sono consumati dalla ruggine, la loro ruggine si leverà a testimonianza contro di voi e divorerà le vostre carni come un fuoco. Avete accumulato tesori per gli ultimi giorni! /tYLe vostre ricchezze sono imputridite, Ts #E ora a voi, ricchi: piangete e gridate per le sciagure che vi sovrastano! Hr Chi dunque sa fare il bene e non lo compie, commette peccato. _q7Ora invece vi vantate nella vostra arroganza; ogni vanto di questo genere è iniquo. Xp)Dovreste dire invece: Se il Signore vorrà, vivremo e faremo questo o quello. o mentre non sapete cosa sarà domani! Ma che è mai la vostra vita? Siete come vapore che appare per un istante e poi scompare. }ns E ora a voi, che dite: "Oggi o domani andremo nella tal città e vi passeremo un anno e faremo affari e guadagni", m  Ora, uno solo è legislatore e giudice, Colui che può salvare e rovinare; ma chi sei tu che ti fai giudice del tuo prossimo? glG Non sparlate gli uni degli altri, fratelli. Chi sparla del fratello o giudica il fratello, parla contro la legge e giudica la legge. E se tu giudichi la legge non sei più uno che osserva la legge, ma uno che la giudica. =ku Umiliatevi davanti al Signore ed egli vi esalterà. j{ Gemete sulla vostra miseria, fate lutto e piangete; il vostro riso si muti in lutto e la vostra allegria in tristezza. iAvvicinatevi a Dio ed egli si avvicinerà a voi. Purificate le vostre mani, o peccatori, e santificate i vostri cuori, o irresoluti. Vh%Sottomettetevi dunque a Dio; resistete al diavolo, ed egli fuggirà da voi. |gqCi dà anzi una grazia più grande; per questo dice: Dio resiste ai superbi; agli umili invece dà la sua grazia. f}O forse pensate che la Scrittura dichiari invano: fino alla gelosia ci ama lo Spirito che egli ha fatto abitare in noi? eGente infedele! Non sapete che amare il mondo è odiare Dio? Chi dunque vuole essere amico del mondo si rende nemico di Dio. \d1chiedete e non ottenete perché chiedete male, per spendere per i vostri piaceri. c+Bramate e non riuscite a possedere e uccidete; invidiate e non riuscite ad ottenere, combattete e fate guerra! Non avete perché non chiedete; b )Da che cosa derivano le guerre e le liti che sono in mezzo a voi? Non vengono forse dalle vostre passioni che combattono nelle vostre membra? _a7Un frutto di giustizia viene seminato nella pace per coloro che fanno opera di pace. 2`]La sapienza che viene dall'alto invece è anzitutto pura; poi pacifica, mite, arrendevole, piena di misericordia e di buoni frutti, senza parzialità, senza ipocrisia. i_Kpoiché dove c'è gelosia e spirito di contesa, c'è disordine e ogni sorta di cattive azioni. Y^+Non è questa la sapienza che viene dall'alto: è terrena, carnale, diabolica; z]mMa se avete nel vostro cuore gelosia amara e spirito di contesa, non vantatevi e non mentite contro la verità. p\Y Chi è saggio e accorto tra voi? Mostri con la buona condotta le sue opere ispirate a saggia mitezza. [ Può forse, miei fratelli, un fico produrre olive o una vite produrre fichi? Neppure una sorgente salata può produrre acqua dolce. VZ% Forse la sorgente può far sgorgare dallo stesso getto acqua dolce e amara? iYK È dalla stessa bocca che esce benedizione e maledizione. Non dev'essere così, fratelli miei! pXY Con essa benediciamo il Signore e Padre e con essa malediciamo gli uomini fatti a somiglianza di Dio. cW?ma la lingua nessun uomo la può domare: è un male ribelle, è piena di veleno mortale. VInfatti ogni sorta di bestie e di uccelli, di rettili e di esseri marini sono domati e sono stati domati dalla razza umana, DUAnche la lingua è un fuoco, è il mondo dell'iniquità, vive inserita nelle nostre membra e contamina tutto il corpo e incendia il corso della vita, traendo la sua fiamma dalla Geenna. T!Così anche la lingua: è un piccolo membro e può vantarsi di grandi cose. Vedete un piccolo fuoco quale grande foresta può incendiare! %SCEcco, anche le navi, benché siano così grandi e vengano spinte da venti gagliardi, sono guidate da un piccolissimo timone dovunque vuole chi le manovra. |RqQuando mettiamo il morso in bocca ai cavalli perché ci obbediscano, possiamo dirigere anche tutto il loro corpo. Q-poiché tutti quanti manchiamo in molte cose. Se uno non manca nel parlare, è un uomo perfetto, capace di tenere a freno anche tutto il corpo. jP OFratelli miei, non vi fate maestri in molti, sapendo che noi riceveremo un giudizio più severo, hOIInfatti come il corpo senza lo spirito è morto, così anche la fede senza le opere è morta. 'NGCosì anche Raab, la meretrice, non venne forse giustificata in base alle opere per aver dato ospitalità agli esploratori e averli rimandati per altra via? dMAVedete che l'uomo viene giustificato in base alle opere e non soltanto in base alla fede. Le si compì la Scrittura che dice: E Abramo ebbe fede in Dio e gli fu accreditato a giustizia, e fu chiamato amico di Dio. jKMVedi che la fede cooperava con le opere di lui, e che per le opere quella fede divenne perfetta wJgAbramo, nostro padre, non fu forse giustificato per le opere, quando offrì Isacco, suo figlio, sull'altare? TI!Ma vuoi sapere, o insensato, come la fede senza le opere è senza calore? YH+Tu credi che c'è un Dio solo? Fai bene; anche i demòni lo credono e tremano! "G=Al contrario uno potrebbe dire: Tu hai la fede ed io ho le opere; mostrami la tua fede senza le opere, ed io con le mie opere ti mostrerò la mia fede. JF Così anche la fede: se non ha le opere, è morta in se stessa. E e uno di voi dice loro: "Andatevene in pace, riscaldatevi e saziatevi", ma non date loro il necessario per il corpo, che giova? [D/Se un fratello o una sorella sono senza vestiti e sprovvisti del cibo quotidiano zCmChe giova, fratelli miei, se uno dice di avere la fede ma non ha le opere? Forse che quella fede può salvarlo? B il giudizio sarà senza misericordia contro chi non avrà usato misericordia; la misericordia invece ha sempre la meglio nel giudizio. jAM Parlate e agite come persone che devono essere giudicate secondo una legge di libertà, perché .@U infatti colui che ha detto: Non commettere adulterio, ha detto anche: Non uccidere. Ora se tu non commetti adulterio, ma uccidi, ti rendi trasgressore della legge. z?m Poiché chiunque osservi tutta la legge, ma la trasgredisca anche in un punto solo, diventa colpevole di tutto; s>_ ma se fate distinzione di persone, commettete un peccato e siete accusati dalla legge come trasgressori. = Certo, se adempite il più importante dei comandamenti secondo la Scrittura: amerai il prossimo tuo come te stesso, fate bene; X<)Non sono essi che bestemmiano il bel nome che è stato invocato sopra di voi? ;Voi invece avete disprezzato il povero! Non sono forse i ricchi che vi tiranneggiano e vi trascinano davanti ai tribunali? 0:YAscoltate, fratelli miei carissimi: Dio non ha forse scelto i poveri nel mondo per farli ricchi con la fede ed eredi del regno che ha promesso a quelli che lo amano? V9%non fate in voi stessi preferenze e non siete giudici dai giudizi perversi? H8 Se voi guardate a colui che è vestito splendidamente e gli dite: "Tu siediti qui comodamente", e al povero dite: "Tu mettiti in piedi lì", oppure: "Siediti qui ai piedi del mio sgabello", $7ASupponiamo che entri in una vostra adunanza qualcuno con un anello d'oro al dito, vestito splendidamente, ed entri anche un povero con un vestito logoro. 6 Fratelli miei, non mescolate a favoritismi personali la vostra fede nel Signore nostro Gesù Cristo, Signore della gloria. *5 OReligione pura e senza macchia davanti a Dio nostro Padre è questa: soccorrere gli orfani e le vedove nelle loro afflizioni e conservarsi puri da questo mondo. 4 ySe qualcuno pensa di essere religioso, ma non frena la lingua e inganna così il suo cuore, la sua religione è vana. _3 9Chi invece fissa lo sguardo sulla legge perfetta, la legge della libertà, e le resta fedele, non come un ascoltatore smemorato ma come uno che la mette in pratica, questi troverà la sua felicità nel praticarla. F2 appena s'è osservato, se ne va, e subito dimentica com'era. 1 Perché se uno ascolta soltanto e non mette in pratica la parola, somiglia a un uomo che osserva il proprio volto in uno specchio: l0 SSiate di quelli che mettono in pratica la parola e non soltanto ascoltatori, illudendo voi stessi. &/ GPerciò, deposta ogni impurità e ogni resto di malizia, accogliete con docilità la parola che è stata seminata in voi e che può salvare le vostre anime. N. Perché l'ira dell'uomo non compie ciò che è giusto davanti a Dio. m- ULo sapete, fratelli miei carissimi: sia ognuno pronto ad ascoltare, lento a parlare, lento all'ira. , Di sua volontà egli ci ha generati con una parola di verità, perché noi fossimo come una primizia delle sue creature. + +ogni buon regalo e ogni dono perfetto viene dall'alto e discende dal Padre della luce, nel quale non c'è variazione né ombra di cambiamento. :* qNon andate fuori strada, fratelli miei carissimi; r) _poi la concupiscenza concepisce e genera il peccato, e il peccato, quand'è consumato, produce la morte. ^( 7Ciascuno piuttosto è tentato dalla propria concupiscenza che lo attrae e lo seduce; '  Nessuno, quando è tentato, dica: "Sono tentato da Dio"; perché Dio non può essere tentato dal male e non tenta nessuno al male. '& I Beato l'uomo che sopporta la tentazione, perché una volta superata la prova riceverà la corona della vita che il Signore ha promesso a quelli che lo amano. ,% S Si leva il sole col suo ardore e fa seccare l'erba e il suo fiore cade, e la bellezza del suo aspetto svanisce. Così anche il ricco appassirà nelle sue imprese. O$  e il ricco della sua umiliazione, perché passerà come fiore d'erba. J#  Il fratello di umili condizioni si rallegri della sua elevazione O" un uomo che ha l'animo oscillante e instabile in tutte le sue azioni. 5! ge non pensi di ricevere qualcosa dal Signore {  qLa domandi però con fede, senza esitare, perché chi esita somiglia all'onda del mare mossa e agitata dal vento;   Se qualcuno di voi manca di sapienza, la domandi a Dio, che dona a tutti generosamente e senza rinfacciare, e gli sarà data. n WE la pazienza completi l'opera sua in voi, perché siate perfetti e integri, senza mancare di nulla. E sapendo che la prova della vostra fede produce la pazienza. Y -Considerate perfetta letizia, miei fratelli, quando subite ogni sorta di prove, i OGiacomo, servo di Dio e del Signore Gesù Cristo, alle dodici tribù disperse nel mondo, salute. r] Salutate tutti i vostri capi e tutti i santi. Vi salutano quelli d'Italia. La grazia sia con tutti voi. |q Sappiate che il nostro fratello Timòteo è stato messo in libertà; se arriva presto, vi vedrò insieme con lui. |q Ve lo raccomando, fratelli: accogliete questa parola di esortazione; proprio per questo vi ho scritto brevemente. K vi renda perfetti in ogni bene, perché possiate compiere la sua volontà, operando in voi ciò che a lui è gradito per mezzo di Gesù Cristo, al quale sia gloria nei secoli dei secoli. Amen. 9 Il Dio della pace che ha fatto tornare dai morti il Pastore grande delle pecore, in virtù del sangue di un'alleanza eterna, il Signore nostro Gesù, fE Con maggiore insistenza poi vi esorto a farlo, perché io vi sia restituito al più presto. q[ Pregate per noi, poiché crediamo di avere una buona coscienza, volendo comportarci bene in ogni cosa. fE Obbedite ai vostri capi e state loro sottomessi, perché essi vegliano per le vostre anime, come chi ha da renderne conto; obbedite, perché facciano questo con gioia e non gemendo: ciò non sarebbe vantaggioso per voi.  Non dimenticatevi della beneficenza e di far parte dei vostri beni agli altri, perché di tali sacrifici il Signore si compiace.  Per mezzo di lui dunque offriamo a Dio continuamente un sacrificio di lode, cioè il frutto di labbra che confessano il suo nome. a; perché non abbiamo quaggiù una città stabile, ma andiamo in cerca di quella futura. Z- Usciamo dunque verso di lui fuori dell'accampamento, portando il suo obbrobrio, ve Perciò anche Gesù, per santificare il popolo con il proprio sangue, patì fuori della porta della città. " = Infatti i corpi degli animali, il cui sangue per l'espiazione vien portato nel santuario dal sommo sacerdote, vengono bruciati fuori dell'accampamento. { o Noi abbiamo un altare del quale non hanno alcun diritto di mangiare quelli che sono al servizio del Tabernacolo. N  Non lasciatevi sviare da dottrine varie e peregrine, perché è bene che il cuore venga rinsaldato per mezzo della grazia, non di cibi che non hanno mai recato giovamento a coloro che ne usarono. 8 k Gesù Cristo è lo stesso ieri, oggi e sempre! # ? Ricordatevi dei vostri capi, i quali vi hanno annunziato la parola di Dio; considerando attentamente l'esito del loro tenore di vita, imitatene la fede. oW Così possiamo dire con fiducia: Il Signore è il mio aiuto, non temerò. Che mi potrà fare l'uomo? + La vostra condotta sia senza avarizia; accontentatevi di quello che avete, perché Dio stesso ha detto: Non ti lascerò e non ti abbandonerò.  Il matrimonio sia rispettato da tutti e il talamo sia senza macchia. I fornicatori e gli adùlteri saranno giudicati da Dio. 5 Ricordatevi dei carcerati, come se foste loro compagni di carcere, e di quelli che sono maltrattati, in quanto anche voi siete in un corpo mortale. iK Non dimenticate l'ospitalità; alcuni, praticandola, hanno accolto degli angeli senza saperlo. ) O Perseverate nell'amore fraterno. 7i perché il nostro Dio è un fuoco divoratore. 5c Perciò, poiché noi riceviamo in eredità un regno incrollabile, conserviamo questa grazia e per suo mezzo rendiamo a Dio un culto gradito a lui, con riverenza e timore; 3_ La parola ancora una volta sta a indicare che le cose che vengono scosse son destinate a passare, in quanto cose create, perché rimangano quelle che sono incrollabili. %C La sua voce infatti un giorno scosse la terra; adesso invece ha fatto questa promessa: Ancora una volta io scuoterò non solo la terra, ma anche il cielo. t~a Guardatevi perciò di non rifiutare Colui che parla; perché se quelli non trovarono scampo per aver rifiutato colui che promulgava oracoli sulla terra, molto meno lo troveremo noi, se volteremo le spalle a Colui che parla dai cieli. v}e al Mediatore della Nuova Alleanza e al sangue dell'aspersione dalla voce più eloquente di quello di Abele. |  e all'assemblea dei primogeniti iscritti nei cieli, al Dio giudice di tutti e agli spiriti dei giusti portati alla perfezione, {- Voi vi siete invece accostati al monte Sion e alla città del Dio vivente, alla Gerusalemme celeste e a miriadi di angeli, all'adunanza festosa _z7 Lo spettacolo, in realtà, era così terrificante che Mosè disse: Ho paura e tremo. oyW poiché non potevano sopportare l'intimazione data: Se anche una bestia tocca il monte sia lapidata. x né a squillo di tromba e a suono di parole, mentre quelli che lo udivano scongiuravano che Dio non rivolgesse più a loro la parola; w Voi infatti non vi siete accostati a qualche cosa di tangibile, né a fuoco ardente, né a oscurità, tenebra e tempesta, Sv E voi ben sapete che in seguito, quando volle ottenere in eredità la benedizione, fu respinto, perché non trovò possibilità che il padre mutasse sentimento, sebbene glielo richiedesse con lacrime. u non vi sia nessun fornicatore o nessun profanatore, come Esaù, che in cambio di una sola pietanza vendette la sua primogenitura. 6te vigilando che nessuno venga meno alla grazia di Dio. Non spunti né cresca alcuna radice velenosa in mezzo a voi, che provochi torbidi, così che molti ne siano infettati; gsG Cercate la pace con tutti e la santificazione, senza la quale nessuno vedrà mai il Signore, rw e fate passi diritti con i vostri piedi, perché il piede zoppicante non abbia a storpiarsi, ma piuttosto a guarire. Iq  Perciò rinfrancate le mani cadenti e le ginocchia infiacchite Ep In verità, ogni correzione, sul momento, non sembra causa di gioia, ma di tristezza; dopo però arreca un frutto di pace e di giustizia a quelli che per suo mezzo sono stati addestrati. ,oQ Costoro infatti ci correggevano per pochi giorni, come loro sembrava bene; Dio invece lo fa per il nostro bene, allo scopo di farci partecipi della sua santità. Gn Del resto, noi come correttori abbiamo avuto i nostri padri secondo la carne e li abbiamo rispettati; non ci sottometteremo perciò molto di più al Padre degli spiriti, per avere la vita? m Se invece non subite correzione, mentre tutti ne hanno avuto la loro parte, allora siete degli illegittimi, non dei figli! l È per la vostra correzione che voi soffrite! Dio vi tratta come figli; e qual è il figlio che non è corretto dal padre? bk= perché il Signore corregge colui che egli ama e sferza chiunque riconosce come figlio. 7jg e avete già dimenticato l'esortazione a voi rivolta come a figli: Figlio mio, non disprezzare la correzione del Signore e non ti perdere d'animo quando sei ripreso da lui; Yi+ Non avete ancora resistito fino al sangue nella vostra lotta contro il peccato (hI Pensate attentamente a colui che ha sopportato contro di sé una così grande ostilità da parte dei peccatori, perché non vi stanchiate perdendovi d'animo. ggG tenendo fisso lo sguardo su Gesù, autore e perfezionatore della fede. Egli in cambio della gioia che gli era posta innanzi, si sottopose alla croce, disprezzando l'ignominia, e si è assiso alla destra del trono di Dio. 4f c Anche noi dunque, circondati da un così gran numero di testimoni, deposto tutto ciò che è di peso e il peccato che ci intralcia, corriamo con perseveranza nella corsa, vee (avendo Dio predisposto qualcosa di meglio per noi, perché essi non ottenessero la perfezione senza di noi. }ds 'Eppure, tutti costoro, pur avendo ricevuto per la loro fede una buona testimonianza, non conseguirono la promessa, c &di loro il mondo non era degno! -, andarono vagando per i deserti, sui monti, tra le caverne e le spelonche della terra. "b= %Furono lapidati, torturati, segati, furono uccisi di spada, andarono in giro coperti di pelli di pecora e di capra, bisognosi, tribolati, maltrattati - Ja  $Altri, infine, subirono scherni e flagelli, catene e prigionia. /`W #Alcune donne riebbero per risurrezione i loro morti. Altri poi furono torturati, non accettando la liberazione loro offerta, per ottenere una migliore risurrezione. /_W "spensero la violenza del fuoco, scamparono al taglio della spada, trassero forza dalla loro debolezza, divennero forti in guerra, respinsero invasioni di stranieri. ^} !i quali per fede conquistarono regni, esercitarono la giustizia, conseguirono le promesse, chiusero le fauci dei leoni, ]/ E che dirò ancora? Mi mancherebbe il tempo, se volessi narrare di Gedeone, di Barak, di Sansone, di Iefte, di Davide, di Samuele e dei profeti, t\a Per fede Raab, la prostituta, non perì con gl'increduli, avendo accolto con benevolenza gli esploratori. b[= Per fede caddero le mura di Gerico, dopo che ne avevano fatto il giro per sette giorni. Z Per fede attraversarono il Mare Rosso come per una terra asciutta; mentre avendo tentato questo anche gli Egiziani, furono inghiottiti. Y Per fede celebrò la pasqua e fece l'aspersione del sangue, perché lo sterminatore dei primogeniti non toccasse quelli degli Israeliti. tXa Per fede lasciò l'Egitto, senza temere l'ira del re; rimase infatti saldo, come se vedesse l'invisibile. W{ Questo perché stimava l'obbrobrio di Cristo ricchezza maggiore dei tesori d'Egitto; guardava infatti alla ricompensa. oVW preferendo essere maltrattato con il popolo di Dio piuttosto che godere per breve tempo del peccato. #E~~n}}s||-{|{zbyyx-wvvquutsssrr-q%pooInnmmbll*kk*jjiiLhhFggQff'ee dcbb~baa7``%__(^^6]\\,[ZZiYXXWWTVVUUTSSFRQQPPONNmMLL3KKJhIHHGGeFEEFDD+CBBA[@??>`>==QE tuttavia è un comandamento nuovo quello di cui vi scrivo, il che è vero in lui e in voi, perché le tenebre stanno diradandosi e la vera luce già risplende. /=WCarissimi, non vi scrivo un nuovo comandamento, ma un comandamento antico, che avete ricevuto fin da principio. Il comandamento antico è la parola che avete udito. V<%Chi dice di dimorare in Cristo, deve comportarsi come lui si è comportato. |;qma chi osserva la sua parola, in lui l'amore di Dio è veramente perfetto. Da questo conosciamo di essere in lui. l:QChi dice: "Lo conosco" e non osserva i suoi comandamenti, è bugiardo e la verità non è in lui; U9#Da questo sappiamo d'averlo conosciuto: se osserviamo i suoi comandamenti. 8yEgli è vittima di espiazione per i nostri peccati; non soltanto per i nostri, ma anche per quelli di tutto il mondo. 7 /Figlioli miei, vi scrivo queste cose perché non pecchiate; ma se qualcuno ha peccato, abbiamo un avvocato presso il Padre: Gesù Cristo giusto. h6 K Se diciamo che non abbiamo peccato, facciamo di lui un bugiardo e la sua parola non è in noi. 5 { Se riconosciamo i nostri peccati, egli che è fedele e giusto ci perdonerà i peccati e ci purificherà da ogni colpa. _4 9Se diciamo che siamo senza peccato, inganniamo noi stessi e la verità non è in noi. (3 KMa se camminiamo nella luce, come egli è nella luce, siamo in comunione gli uni con gli altri, e il sangue di Gesù, suo Figlio, ci purifica da ogni peccato. ~2 wSe diciamo che siamo in comunione con lui e camminiamo nelle tenebre, mentiamo e non mettiamo in pratica la verità. |1 sQuesto è il messaggio che abbiamo udito da lui e che ora vi annunziamo: Dio è luce e in lui non ci sono tenebre. I0  Queste cose vi scriviamo, perché la nostra gioia sia perfetta. 9/ mquello che abbiamo veduto e udito, noi lo annunziamo anche a voi, perché anche voi siate in comunione con noi. La nostra comunione è col Padre e col Figlio suo Gesù Cristo. <. s(poiché la vita si è fatta visibile, noi l'abbiamo veduta e di ciò rendiamo testimonianza e vi annunziamo la vita eterna, che era presso il Padre e si è resa visibile a noi), W- +Ciò che era fin da principio, ciò che noi abbiamo udito, ciò che noi abbiamo veduto con i nostri occhi, ciò che noi abbiamo contemplato e ciò che le nostre mani hanno toccato, ossia il Verbo della vita ,/ma crescete nella grazia e nella conoscenza del Signore nostro e salvatore Gesù Cristo. A lui la gloria, ora e nel giorno dell'eternità. Amen! "+=Voi dunque, carissimi, essendo stati preavvisati, state in guardia per non venir meno nella vostra fermezza, travolti anche voi dall'errore degli empi; f*Ecosì egli fa in tutte le lettere, in cui tratta di queste cose. In esse ci sono alcune cose difficili da comprendere e gli ignoranti e gli instabili le travisano, al pari delle altre Scritture, per loro propria rovina. 0)YLa magnanimità del Signore nostro giudicatela come salvezza, come anche il nostro carissimo fratello Paolo vi ha scritto, secondo la sapienza che gli è stata data; (Perciò, carissimi, nell'attesa di questi eventi, cercate d'essere senza macchia e irreprensibili davanti a Dio, in pace. ' E poi, secondo la sua promessa, noi aspettiamo nuovi cieli e una terra nuova, nei quali avrà stabile dimora la giustizia. & attendendo e affrettando la venuta del giorno di Dio, nel quale i cieli si dissolveranno e gli elementi incendiati si fonderanno! % Poiché dunque tutte queste cose devono dissolversi così, quali non dovete essere voi, nella santità della condotta e nella pietà, D$ Il giorno del Signore verrà come un ladro; allora i cieli con fragore passeranno, gli elementi consumati dal calore si dissolveranno e la terra con quanto c'è in essa sarà distrutta. <#q Il Signore non ritarda nell'adempiere la sua promessa, come certuni credono; ma usa pazienza verso di voi, non volendo che alcuno perisca, ma che tutti abbiano modo di pentirsi. "Una cosa però non dovete perdere di vista, carissimi: davanti al Signore un giorno è come mille anni e mille anni come un giorno solo. !-Ora, i cieli e la terra attuali sono conservati dalla medesima parola, riservati al fuoco per il giorno del giudizio e della rovina degli empi. X )e che per queste stesse cause il mondo di allora, sommerso dall'acqua, perì. FMa costoro dimenticano volontariamente che i cieli esistevano già da lungo tempo e che la terra, uscita dall'acqua e in mezzo all'acqua, ricevette la sua forma grazie alla parola di Dio; 9e diranno: "Dov'è la promessa della sua venuta? Dal giorno in cui i nostri padri chiusero gli occhi tutto rimane come al principio della creazione". %Questo anzitutto dovete sapere, che verranno negli ultimi giorni schernitori beffardi, i quali si comporteranno secondo le proprie passioni perché teniate a mente le parole già dette dai santi profeti, e il precetto del Signore e salvatore, trasmessovi dagli apostoli.  -Questa, o carissimi, è già la seconda lettera che vi scrivo, e in tutte e due cerco di ridestare con ammonimenti la vostra sana intelligenza, Si è verificato per essi il proverbio: Il cane è tornato al suo vomito e la scrofa lavata è tornata ad avvoltolarsi nel brago. 7gMeglio sarebbe stato per loro non aver conosciuto la via della giustizia, piuttosto che, dopo averla conosciuta, voltar le spalle al santo precetto che era stato loro dato. hISe infatti, dopo aver fuggito le corruzioni del mondo per mezzo della conoscenza del Signore e salvatore Gesù Cristo, ne rimangono di nuovo invischiati e vinti, la loro ultima condizione è divenuta peggiore della prima. {Promettono loro libertà, ma essi stessi sono schiavi della corruzione. Perché uno è schiavo di ciò che l'ha vinto. %CCon discorsi gonfiati e vani adescano mediante le licenziose passioni della carne coloro che si erano appena allontanati da quelli che vivono nell'errore. ~uCostoro sono come fonti senz'acqua e come nuvole sospinte dal vento: a loro è riserbata l'oscurità delle tenebre. zmma fu ripreso per la sua malvagità: un muto giumento, parlando con voce umana, impedì la demenza del profeta. }sAbbandonata la retta via, si sono smarriti seguendo la via di Balaàm di Bosòr, che amò un salario di iniquità, +Ohan gli occhi pieni di disonesti desideri e sono insaziabili di peccato, adescano le anime instabili, hanno il cuore rotto alla cupidigia, figli di maledizione! B} subendo il castigo come salario dell'iniquità. Essi stimano felicità il piacere d'un giorno; sono tutta sporcizia e vergogna; si dilettano dei loro inganni mentre fan festa con voi; ,Q Ma costoro, come animali irragionevoli nati per natura a essere presi e distrutti, mentre bestemmiano quel che ignorano, saranno distrutti nella loro corruzione,  mentre gli angeli, a loro superiori per forza e potenza, non portano contro di essi alcun giudizio offensivo davanti al Signore. 8i soprattutto coloro che nelle loro impure passioni vanno dietro alla carne e disprezzano il Signore. Temerari, arroganti, non temono d'insultare gli esseri gloriosi decaduti, n U Il Signore sa liberare i pii dalla prova e serbare gli empi per il castigo nel giorno del giudizio, 9Quel giusto infatti, per ciò che vedeva e udiva mentre abitava in mezzo a loro, si tormentava ogni giorno nella sua anima giusta per tali ignominie. d ALiberò invece il giusto Lot, angustiato dal comportamento immorale di quegli scellerati.  %condannò alla distruzione le città di Sòdoma e Gomorra, riducendole in cenere, ponendo un esempio a quanti sarebbero vissuti empiamente. " =non risparmiò il mondo antico, ma tuttavia con altri sette salvò Noè, banditore di giustizia, mentre faceva piombare il diluvio su un mondo di empi; 'Dio infatti non risparmiò gli angeli che avevano peccato, ma li precipitò negli abissi tenebrosi dell'inferno, serbandoli per il giudizio; Nella loro cupidigia vi sfrutteranno con parole false; ma la loro condanna è già da tempo all'opera e la loro rovina è in agguato. s_Molti seguiranno le loro dissolutezze e per colpa loro la via della verità sarà coperta di impropèri. ] 5Ci sono stati anche falsi profeti tra il popolo, come pure ci saranno in mezzo a voi falsi maestri che introdurranno eresie perniciose, rinnegando il Signore che li ha riscattati e attirandosi una pronta rovina.  poiché non da volontà umana fu recata mai una profezia, ma mossi da Spirito Santo parlarono quegli uomini da parte di Dio. c ASappiate anzitutto questo: nessuna scrittura profetica va soggetta a privata spiegazione, o YE così abbiamo conferma migliore della parola dei profeti, alla quale fate bene a volgere l'attenzione, come a lampada che brilla in un luogo oscuro, finché non spunti il giorno e la stella del mattino si levi nei vostri cuori. d CQuesta voce noi l'abbiamo udita scendere dal cielo mentre eravamo con lui sul santo monte. : oEgli ricevette infatti onore e gloria da Dio Padre quando dalla maestosa gloria gli fu rivolta questa voce: "Questi è il Figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto". d CInfatti, non per essere andati dietro a favole artificiosamente inventate vi abbiamo fatto conoscere la potenza e la venuta del Signore nostro Gesù Cristo, ma perché siamo stati testimoni oculari della sua grandezza. ^~ 7E procurerò che anche dopo la mia partenza voi abbiate a ricordarvi di queste cose. } ysapendo che presto dovrò lasciare questa mia tenda, come mi ha fatto intendere anche il Signore nostro Gesù Cristo. k| Q Io credo giusto, finché sono in questa tenda del corpo, di tenervi desti con le mie esortazioni, z{ o Perciò penso di rammentarvi sempre queste cose, benché le sappiate e stiate saldi nella verità che possedete. {z q Così infatti vi sarà ampiamente aperto l'ingresso nel regno eterno del Signore nostro e salvatore Gesù Cristo. y  Quindi, fratelli, cercate di render sempre più sicura la vostra vocazione e la vostra elezione. Se farete questo non inciamperete mai. xx k Chi invece non ha queste cose è cieco e miope, dimentico di essere stato purificato dai suoi antichi peccati. w 'Se queste cose si trovano in abbondanza in voi, non vi lasceranno oziosi né senza frutto per la conoscenza del Signore nostro Gesù Cristo. Fv alla pietà l'amore fraterno, all'amore fraterno la carità. ^u 7alla conoscenza la temperanza, alla temperanza la pazienza, alla pazienza la pietà, ot YPer questo mettete ogni impegno per aggiungere alla vostra fede la virtù, alla virtù la conoscenza, is MCon queste ci ha donato i beni grandissimi e preziosi che erano stati promessi, perché diventaste per loro mezzo partecipi della natura divina, essendo sfuggiti alla corruzione che è nel mondo a causa della concupiscenza. 6r gLa sua potenza divina ci ha fatto dono di ogni bene per quanto riguarda la vita e la pietà, mediante la conoscenza di colui che ci ha chiamati con la sua gloria e potenza. kq Qgrazia e pace sia concessa a voi in abbondanza nella conoscenza di Dio e di Gesù Signore nostro. 7p kSimon Pietro, servo e apostolo di Gesù Cristo, a coloro che hanno ricevuto in sorte con noi la stessa preziosa fede per la giustizia del nostro Dio e salvatore Gesù Cristo: ^o5Salutatevi l'un l'altro con bacio di carità. Pace a voi tutti che siete in Cristo! pnY Vi saluta la comunità che è stata eletta come voi e dimora in Babilonia; e anche Marco, figlio mio. 1m[ Vi ho scritto, come io ritengo, brevemente per mezzo di Silvano, fratello fedele, per esortarvi e attestarvi che questa è la vera grazia di Dio. In essa state saldi! ,lS A lui la potenza nei secoli. Amen! @ky E il Dio di ogni grazia, il quale vi ha chiamati alla sua gloria eterna in Cristo, egli stesso vi ristabilirà, dopo una breve sofferenza vi confermerà e vi renderà forti e saldi. j} Resistetegli saldi nella fede, sapendo che i vostri fratelli sparsi per il mondo subiscono le stesse sofferenze di voi. {ioSiate temperanti, vigilate. Il vostro nemico, il diavolo, come leone ruggente va in giro, cercando chi divorare. Shgettando in lui ogni vostra preoccupazione, perché egli ha cura di voi. `g9Umiliatevi dunque sotto la potente mano di Dio, perché vi esalti al tempo opportuno, 3f_Ugualmente, voi, giovani, siate sottomessi agli anziani. Rivestitevi tutti di umiltà gli uni verso gli altri, perché Dio resiste ai superbi, ma dà grazia agli umili. geGE quando apparirà il pastore supremo, riceverete la corona della gloria che non appassisce. ]d3non spadroneggiando sulle persone a voi affidate, ma facendovi modelli del gregge. c-pascete il gregge di Dio che vi è affidato, sorvegliandolo non per forza ma volentieri, secondo Dio; non per vile interesse, ma di buon animo; b 3Esorto gli anziani che sono tra voi, quale anziano come loro, testimone delle sofferenze di Cristo e partecipe della gloria che deve manifestarsi: aPerciò anche quelli che soffrono secondo il volere di Dio, si mettano nelle mani del loro Creatore fedele e continuino a fare il bene. X`)E se il giusto a stento si salverà, che ne sarà dell'empio e del peccatore? C_È giunto infatti il momento in cui ha inizio il giudizio a partire dalla casa di Dio; e se incomincia da noi, quale sarà la fine di coloro che rifiutano di credere al vangelo di Dio? c^?Ma se uno soffre come cristiano, non ne arrossisca; glorifichi anzi Dio per questo nome. X])Nessuno di voi abbia a soffrire come omicida o ladro o malfattore o delatore. \Beati voi, se venite insultati per il nome di Cristo, perché lo Spirito della gloria e lo Spirito di Dio riposa su di voi. )[K Ma nella misura in cui partecipate alle sofferenze di Cristo, rallegratevi, perché anche nella rivelazione della sua gloria possiate rallegrarvi ed esultare. Z5 Carissimi, non siate sorpresi per l'incendio di persecuzione che si è acceso in mezzo a voi per provarvi, come se vi accadesse qualcosa di strano. Y Chi parla, lo faccia come con parole di Dio; chi esercita un ufficio, lo compia con l'energia ricevuta da Dio, perché in tutto venga glorificato Dio per mezzo di Gesù Cristo, al quale appartiene la gloria e la potenza nei secoli dei secoli. Amen! X Ciascuno viva secondo la grazia ricevuta, mettendola a servizio degli altri, come buoni amministratori di una multiforme grazia di Dio. LW Praticate l'ospitalità gli uni verso gli altri, senza mormorare. rV]Soprattutto conservate tra voi una grande carità, perché la carità copre una moltitudine di peccati. kUOLa fine di tutte le cose è vicina. Siate dunque moderati e sobri, per dedicarvi alla preghiera. HT infatti è stata annunziata la buona novella anche ai morti, perché pur avendo subìto, perdendo la vita del corpo, la condanna comune a tutti gli uomini, vivano secondo Dio nello spirito. RSMa renderanno conto a colui che è pronto a giudicare i vivi e i morti; RyPer questo trovano strano che voi non corriate insieme con loro verso questo torrente di perdizione e vi oltraggiano. KQBasta col tempo trascorso nel soddisfare le passioni del paganesimo, vivendo nelle dissolutezze, nelle passioni, nelle crapule, nei bagordi, nelle ubriachezze e nel culto illecito degli idoli. }Psper non servire più alle passioni umane ma alla volontà di Dio, nel tempo che gli rimane in questa vita mortale. $O CPoiché dunque Cristo soffrì nella carne, anche voi armatevi degli stessi sentimenti; chi ha sofferto nel suo corpo ha rotto definitivamente col peccato, Nil quale è alla destra di Dio, dopo essere salito al cielo e aver ottenuto la sovranità sugli angeli, i Principati e le Potenze. bM=Figura, questa, del battesimo, che ora salva voi; esso non è rimozione di sporcizia del corpo, ma invocazione di salvezza rivolta a Dio da parte di una buona coscienza, in virtù della risurrezione di Gesù Cristo, ^L5essi avevano un tempo rifiutato di credere quando la magnanimità di Dio pazientava nei giorni di Noè, mentre si fabbricava l'arca, nella quale poche persone, otto in tutto, furono salvate per mezzo dell'acqua. gKGE in spirito andò ad annunziare la salvezza anche agli spiriti che attendevano in prigione; *JMAnche Cristo è morto una volta per sempre per i peccati, giusto per gli ingiusti, per ricondurvi a Dio; messo a morte nella carne, ma reso vivo nello spirito. gIGÈ meglio infatti, se così vuole Dio, soffrire operando il bene piuttosto che fare il male. ,HQcon una retta coscienza, perché nel momento stesso in cui si parla male di voi rimangano svergognati quelli che malignano sulla vostra buona condotta in Cristo. EGma adorate il Signore, Cristo, nei vostri cuori, pronti sempre a rispondere a chiunque vi domandi ragione della speranza che è in voi. Tuttavia questo sia fatto con dolcezza e rispetto, xFiE se anche doveste soffrire per la giustizia, beati voi! Non vi sgomentate per paura di loro, né vi turbate, FE E chi vi potrà fare del male, se sarete ferventi nel bene? ,DQ perché gli occhi del Signore sono sopra i giusti e le sue orecchie sono attente alle loro preghiere; ma il volto del Signore è contro coloro che fanno il male. EC eviti il male e faccia il bene, cerchi la pace e la segua, B  Infatti: Chi vuole amare la vita e vedere giorni felici, trattenga la sua lingua dal male e le sue labbra da parole d'inganno; 6Ae non rendete male per male, né ingiuria per ingiuria, ma, al contrario, rispondete benedicendo; poiché a questo siete stati chiamati per avere in eredità la benedizione. ~~~}} ||:{>_==/<;;:29887l66}65Z4w43>2d11F0//[..-,,+j*))0({'&&O%% $$2#q""!n +hf|g I=pT  g $ & fC =4ua Nei giorni in cui il settimo angelo farà udire la sua voce e suonerà la tromba, allora si compirà il mistero di Dio come egli ha annunziato ai suoi servi, i profeti". t e giurò per Colui che vive nei secoli dei secoli; che ha creato cielo, terra, mare, e quanto è in essi: "Non vi sarà più indugio! wsg Allora l'angelo che avevo visto con un piede sul mare e un piede sulla terra, alzò la destra verso il cielo Tr! Dopoché i sette tuoni ebbero fatto udire la loro voce, io ero pronto a scrivere quando udii una voce dal cielo che mi disse: "Metti sotto sigillo quello che hanno detto i sette tuoni e non scriverlo". vqe gridò a gran voce come leone che ruggisce. E quando ebbe gridato, i sette tuoni fecero udire la loro voce. vpe Nella mano teneva un piccolo libro aperto. Avendo posto il piede destro sul mare e il sinistro sulla terra, 9o m Vidi poi un altro angelo, possente, discendere dal cielo, avvolto in una nube, la fronte cinta di un arcobaleno; aveva la faccia come il sole e le gambe come colonne di fuoco. mnS non rinunziò nemmeno agli omicidi, né alle stregonerie, né alla fornicazione, né alle ruberie. m Il resto dell'umanità che non perì a causa di questi flagelli, non rinunziò alle opere delle sue mani; non cessò di prestar culto ai demòni e agli idoli d'oro, d'argento, di bronzo, di pietra e di legno, che non possono né vedere, né udire, né camminare; l' La potenza dei cavalli infatti sta nella loro bocca e nelle loro code; le loro code sono simili a serpenti, hanno teste e con esse nuociono. k  Da questo triplice flagello, dal fuoco, dal fumo e dallo zolfo che usciva dalla loro bocca, fu ucciso un terzo dell'umanità. Pj Così mi apparvero i cavalli e i cavalieri: questi avevano corazze di fuoco, di giacinto, di zolfo. Le teste dei cavalli erano come le teste dei leoni e dalla loro bocca usciva fuoco, fumo e zolfo. Zi- Il numero delle truppe di cavalleria era duecento milioni; ne intesi il numero. hw Furono sciolti i quattro angeli pronti per l'ora, il giorno, il mese e l'anno per sterminare un terzo dell'umanità. wgg E diceva al sesto angelo che aveva la tromba: "Sciogli i quattro angeli incatenati sul gran fiume Eufràte". xfi Il sesto angelo suonò la tromba. Allora udii una voce dai lati dell'altare d'oro che si trova dinanzi a Dio. Te! Il primo "guai" è passato. Rimangono ancora due "guai" dopo queste cose. kdO Il loro re era l'angelo dell'Abisso, che in ebraico si chiama Perdizione, in greco Sterminatore. {co Avevano code come gli scorpioni, e aculei. Nelle loro code il potere di far soffrire gli uomini per cinque mesi. b! Avevano il ventre simile a corazze di ferro e il rombo delle loro ali come rombo di carri trainati da molti cavalli lanciati all'assalto. _a7 Avevano capelli, come capelli di donne, ma i loro denti erano come quelli dei leoni. /`W Queste cavallette avevano l'aspetto di cavalli pronti per la guerra. Sulla testa avevano corone che sembravano d'oro e il loro aspetto era come quello degli uomini. |_q In quei giorni gli uomini cercheranno la morte, ma non la troveranno; brameranno morire, ma la morte li fuggirà. ^5 Però non fu concesso loro di ucciderli, ma di tormentarli per cinque mesi, e il tormento è come il tormento dello scorpione quando punge un uomo. ]% E fu detto loro di non danneggiare né erba né arbusti né alberi, ma soltanto gli uomini che non avessero il sigillo di Dio sulla fronte. \ Dal fumo uscirono cavallette che si sparsero sulla terra e fu dato loro un potere pari a quello degli scorpioni della terra. [ egli aprì il pozzo dell'Abisso e salì dal pozzo un fumo come il fumo di una grande fornace, che oscurò il sole e l'atmosfera. Z  Il quinto angelo suonò la tromba e vidi un astro caduto dal cielo sulla terra. Gli fu data la chiave del pozzo dell'Abisso; UY# Vidi poi e udii un'aquila che volava nell'alto del cielo e gridava a gran voce: "Guai, guai, guai agli abitanti della terra al suono degli ultimi squilli di tromba che i tre angeli stanno per suonare!". DX Il quarto angelo suonò la tromba e un terzo del sole, un terzo della luna e un terzo degli astri fu colpito e si oscurò: il giorno perse un terzo della sua luce e la notte ugualmente. W- La stella si chiama Assenzio; un terzo delle acque si mutò in assenzio e molti uomini morirono per quelle acque, perché erano divenute amare. V9 Il terzo angelo suonò la tromba e cadde dal cielo una grande stella, ardente come una torcia, e colpì un terzo dei fiumi e le sorgenti delle acque. cU? un terzo delle creature che vivono nel mare morì e un terzo delle navi andò distrutto. TIl secondo angelo suonò la tromba: come una gran montagna di fuoco fu scagliata nel mare. Un terzo del mare divenne sangue, JS Appena il primo suonò la tromba, grandine e fuoco mescolati a sangue scrosciarono sulla terra. Un terzo della terra fu arso, un terzo degli alberi andò bruciato e ogni erba verde si seccò. NRI sette angeli che avevano le sette trombe si accinsero a suonarle. 1Q[Poi l'angelo prese l'incensiere, lo riempì del fuoco preso dall'altare e lo gettò sulla terra: ne seguirono scoppi di tuono, clamori, fulmini e scosse di terremoto. pPYE dalla mano dell'angelo il fumo degli aromi salì davanti a Dio, insieme con le preghiere dei santi. mOSPoi venne un altro angelo e si fermò all'altare, reggendo un incensiere d'oro. Gli furono dati molti profumi perché li offrisse insieme con le preghiere di tutti i santi bruciandoli sull'altare d'oro, posto davanti al trono. QNVidi che ai sette angeli ritti davanti a Dio furono date sette trombe. bM ?Quando l'Agnello aprì il settimo sigillo, si fece silenzio in cielo per circa mezz'ora. *LMperché l'Agnello che sta in mezzo al trono sarà il loro pastore e li guiderà alle fonti delle acque della vita. E Dio tergerà ogni lacrima dai loro occhi". fKENon avranno più fame, né avranno più sete, né li colpirà il sole, né arsura di sorta, 0JYPer questo stanno davanti al trono di Dio e gli prestano servizio giorno e notte nel suo santuario; e Colui che siede sul trono stenderà la sua tenda sopra di loro. FIGli risposi: "Signore mio, tu lo sai". E lui: "Essi sono coloro che sono passati attraverso la grande tribolazione e hanno lavato le loro vesti rendendole candide col sangue dell'Agnello. |Hq Uno dei vegliardi allora si rivolse a me e disse: "Quelli che sono vestiti di bianco, chi sono e donde vengono?". ~Gu "Amen! Lode, gloria, sapienza, azione di grazie, onore, potenza e forza al nostro Dio nei secoli dei secoli. Amen". >Fu Allora tutti gli angeli che stavano intorno al trono e i vegliardi e i quattro esseri viventi, si inchinarono profondamente con la faccia davanti al trono e adorarono Dio dicendo: jEM E gridavano a gran voce: "La salvezza appartiene al nostro Dio seduto sul trono e all'Agnello". rD] Dopo ciò, apparve una moltitudine immensa, che nessuno poteva contare, di ogni nazione, razza, popolo e lingua. Tutti stavano in piedi davanti al trono e davanti all'Agnello, avvolti in vesti candide, e portavano palme nelle mani. zCmdalla tribù di Zàbulon dodicimila; dalla tribù di Giuseppe dodicimila; dalla tribù di Beniamino dodicimila. sB_dalla tribù di Simeone dodicimila; dalla tribù di Levi dodicimila; dalla tribù di Issacar dodicimila; sA_dalla tribù di Aser dodicimila; dalla tribù di Neftali dodicimila; dalla tribù di Manasse dodicimila; n@Udalla tribù di Giuda dodicimila; dalla tribù di Ruben dodicimila; dalla tribù di Gad dodicimila; ?Poi udii il numero di coloro che furon segnati con il sigillo: centoquarantaquattromila, segnati da ogni tribù dei figli d'Israele: >)"Non devastate né la terra, né il mare, né le piante, finché non abbiamo impresso il sigillo del nostro Dio sulla fronte dei suoi servi". M=Vidi poi un altro angelo che saliva dall'oriente e aveva il sigillo del Dio vivente. E gridò a gran voce ai quattro angeli ai quali era stato concesso il potere di devastare la terra e il mare: << sDopo ciò, vidi quattro angeli che stavano ai quattro angoli della terra, e trattenevano i quattro venti, perché non soffiassero sulla terra, né sul mare, né su alcuna pianta. T;!perché è venuto il gran giorno della loro ira, e chi vi può resistere? :e dicevano ai monti e alle rupi: Cadete sopra di noi e nascondeteci dalla faccia di Colui che siede sul trono e dall'ira dell'Agnello, 09YAllora i re della terra e i grandi, i capitani, i ricchi e i potenti, e infine ogni uomo, schiavo o libero, si nascosero tutti nelle caverne e fra le rupi dei monti; v8eIl cielo si ritirò come un volume che si arrotola e tutti i monti e le isole furono smossi dal loro posto. 7  le stelle del cielo si abbatterono sopra la terra, come quando un fico, sbattuto dalla bufera, lascia cadere i fichi immaturi. ,6Q Quando l'Agnello aprì il sesto sigillo, vidi che vi fu un violento terremoto. Il sole divenne nero come sacco di crine, la luna diventò tutta simile al sangue, h5I Allora venne data a ciascuno di essi una veste candida e fu detto loro di pazientare ancora un poco, finché fosse completo il numero dei loro compagni di servizio e dei loro fratelli che dovevano essere uccisi come loro. 04Y E gridarono a gran voce: "Fino a quando, Sovrano, tu che sei santo e verace, non farai giustizia e non vendicherai il nostro sangue sopra gli abitanti della terra?". 73g Quando l'Agnello aprì il quinto sigillo, vidi sotto l'altare le anime di coloro che furono immolati a causa della parola di Dio e della testimonianza che gli avevano resa. 2Ed ecco, mi apparve un cavallo verdastro. Colui che lo cavalcava si chiamava Morte e gli veniva dietro l'Inferno. Fu dato loro potere sopra la quarta parte della terra per sterminare con la spada, con la fame, con la peste e con le fiere della terra. p1YQuando l'Agnello aprì il quarto sigillo, udii la voce del quarto essere vivente che diceva: "Vieni". -0SE udii gridare una voce in mezzo ai quattro esseri viventi: "Una misura di grano per un danaro e tre misure d'orzo per un danaro! Olio e vino non siano sprecati". ?/wQuando l'Agnello aprì il terzo sigillo, udii il terzo essere vivente che gridava: "Vieni". Ed ecco, mi apparve un cavallo nero e colui che lo cavalcava aveva una bilancia in mano. E.Allora uscì un altro cavallo, rosso fuoco. A colui che lo cavalcava fu dato potere di togliere la pace dalla terra perché si sgozzassero a vicenda e gli fu consegnata una grande spada. j-MQuando l'Agnello aprì il secondo sigillo, udii il secondo essere vivente che gridava: "Vieni". ,5Ed ecco mi apparve un cavallo bianco e colui che lo cavalcava aveva un arco, gli fu data una corona e poi egli uscì vittorioso per vincere ancora. + 1Quando l'Agnello sciolse il primo dei sette sigilli, vidi e udii il primo dei quattro esseri viventi che gridava come con voce di tuono: "Vieni". c*?E i quattro esseri viventi dicevano: "Amen". E i vegliardi si prostrarono in adorazione. c)? Tutte le creature del cielo e della terra, sotto la terra e nel mare e tutte le cose ivi contenute, udii che dicevano: "A Colui che siede sul trono e all'Agnello lode, onore, gloria e potenza, nei secoli dei secoli". (' e dicevano a gran voce: "L'Agnello che fu immolato è degno di ricevere potenza e ricchezza, sapienza e forza, onore, gloria e benedizione". 1'[ Durante la visione poi intesi voci di molti angeli intorno al trono e agli esseri viventi e ai vegliardi. Il loro numero era miriadi di miriadi e migliaia di migliaia d&A e li hai costituiti per il nostro Dio un regno di sacerdoti e regneranno sopra la terra". U%# Cantavano un canto nuovo: "Tu sei degno di prendere il libro e di aprirne i sigilli, perché sei stato immolato e hai riscattato per Dio con il tuo sangue uomini di ogni tribù, lingua, popolo e nazione R$E quando l'ebbe preso, i quattro esseri viventi e i ventiquattro vegliardi si prostrarono davanti all'Agnello, avendo ciascuno un'arpa e coppe d'oro colme di profumi, che sono le preghiere dei santi. ^#5E l'Agnello giunse e prese il libro dalla destra di Colui che era seduto sul trono. ^"5Poi vidi ritto in mezzo al trono circondato dai quattro esseri viventi e dai vegliardi un Agnello, come immolato. Egli aveva sette corna e sette occhi, simbolo dei sette spiriti di Dio mandati su tutta la terra. 7!gUno dei vegliardi mi disse: "Non piangere più; ecco, ha vinto il leone della tribù di Giuda, il Germoglio di Davide; egli dunque aprirà il libro e i suoi sette sigilli". c ?Io piangevo molto perché non si trovava nessuno degno di aprire il libro e di leggerlo. pYMa nessuno né in cielo, né in terra, né sotto terra era in grado di aprire il libro e di leggerlo. wgVidi un angelo forte che proclamava a gran voce: "Chi è degno di aprire il libro e scioglierne i sigilli?". + QE vidi nella mano destra di Colui che era assiso sul trono un libro a forma di rotolo, scritto sul lato interno e su quello esterno, sigillato con sette sigilli. 6e "Tu sei degno, o Signore e Dio nostro, di ricevere la gloria, l'onore e la potenza, perché tu hai creato tutte le cose, e per la tua volontà furono create e sussistono". =s i ventiquattro vegliardi si prostravano davanti a Colui che siede sul trono e adoravano Colui che vive nei secoli dei secoli e gettavano le loro corone davanti al trono, dicendo: ! E ogni volta che questi esseri viventi rendevano gloria, onore e grazie a Colui che è seduto sul trono e che vive nei secoli dei secoli, dAI quattro esseri viventi hanno ciascuno sei ali, intorno e dentro sono costellati di occhi; giorno e notte non cessano di ripetere: Santo, santo, santo il Signore Dio, l'Onnipotente, Colui che era, che è e che viene! J Il primo vivente era simile a un leone, il secondo essere vivente aveva l'aspetto di un vitello, il terzo vivente aveva l'aspetto d'uomo, il quarto vivente era simile a un'aquila mentre vola. 7gDavanti al trono vi era come un mare trasparente simile a cristallo. In mezzo al trono e intorno al trono vi erano quattro esseri viventi pieni d'occhi davanti e di dietro. Dal trono uscivano lampi, voci e tuoni; sette lampade accese ardevano davanti al trono, simbolo dei sette spiriti di Dio. "=Attorno al trono, poi, c'erano ventiquattro seggi e sui seggi stavano seduti ventiquattro vegliardi avvolti in candide vesti con corone d'oro sul capo. Colui che stava seduto era simile nell'aspetto a diaspro e cornalina. Un arcobaleno simile a smeraldo avvolgeva il trono. hISubito fui rapito in estasi. Ed ecco, c'era un trono nel cielo, e sul trono uno stava seduto. G Dopo ciò ebbi una visione: una porta era aperta nel cielo. La voce che prima avevo udito parlarmi come una tromba diceva: Sali quassù, ti mostrerò le cose che devono accadere in seguito. H Chi ha orecchi, ascolti ciò che lo Spirito dice alle Chiese.  Il vincitore lo farò sedere presso di me, sul mio trono, come io ho vinto e mi sono assiso presso il Padre mio sul suo trono. Ecco, sto alla porta e busso. Se qualcuno ascolta la mia voce e mi apre la porta, io verrò da lui, cenerò con lui ed egli con me. c?Io tutti quelli che amo li rimprovero e li castigo. Mostrati dunque zelante e ravvediti. R Ti consiglio di comperare da me oro purificato dal fuoco per diventare ricco, vesti bianche per coprirti e nascondere la vergognosa tua nudità e collirio per ungerti gli occhi e ricuperare la vista.  )Tu dici: "Sono ricco, mi sono arricchito; non ho bisogno di nulla", ma non sai di essere un infelice, un miserabile, un povero, cieco e nudo. i KMa poiché sei tiepido, non sei cioè né freddo né caldo, sto per vomitarti dalla mia bocca. a ;Conosco le tue opere: tu non sei né freddo né caldo. Magari tu fossi freddo o caldo!  All'angelo della Chiesa di Laodicèa scrivi: Così parla l'Amen, il Testimone fedele e verace, il Principio della creazione di Dio: H  Chi ha orecchi, ascolti ciò che lo Spirito dice alle Chiese. # Il vincitore lo porrò come una colonna nel tempio del mio Dio e non ne uscirà mai più. Inciderò su di lui il nome del mio Dio e il nome della città del mio Dio, della nuova Gerusalemme che discende dal cielo, da presso il mio Dio, insieme con il mio nome nuovo. Y+ Verrò presto. Tieni saldo quello che hai, perché nessuno ti tolga la corona. C Poiché hai osservato con costanza la mia parola, anch'io ti preserverò nell'ora della tentazione che sta per venire sul mondo intero, per mettere alla prova gli abitanti della terra. ]3 Ebbene, ti faccio dono di alcuni della sinagoga di satana - di quelli che si dicono Giudei, ma mentiscono perché non lo sono -: li farò venire perché si prostrino ai tuoi piedi e sappiano che io ti ho amato. >uConosco le tue opere. Ho aperto davanti a te una porta che nessuno può chiudere. Per quanto tu abbia poca forza, pure hai osservato la mia parola e non hai rinnegato il mio nome. :mAll'angelo della Chiesa di Filadelfia scrivi: Così parla il Santo, il Verace, Colui che ha la chiave di Davide: quando egli apre nessuno chiude, e quando chiude nessuno apre. H Chi ha orecchi, ascolti ciò che lo Spirito dice alle Chiese. 2]Il vincitore sarà dunque vestito di bianche vesti, non cancellerò il suo nome dal libro della vita, ma lo riconoscerò davanti al Padre mio e davanti ai suoi angeli. Tuttavia a Sardi vi sono alcuni che non hanno macchiato le loro vesti; essi mi scorteranno in vesti bianche, perché ne sono degni. 3~_Ricorda dunque come hai accolto la parola, osservala e ravvediti, perché se non sarai vigilante, verrò come un ladro senza che tu sappia in quale ora io verrò da te. }Svegliati e rinvigorisci ciò che rimane e sta per morire, perché non ho trovato le tue opere perfette davanti al mio Dio. 6| gAll'angelo della Chiesa di Sardi scrivi: Così parla Colui che possiede i sette spiriti di Dio e le sette stelle: Conosco le tue opere; ti si crede vivo e invece sei morto. H{ Chi ha orecchi, ascolti ciò che lo Spirito dice alle Chiese. fzEcon la stessa autorità che a me fu data dal Padre mio e darò a lui la stella del mattino. Wy'le pascolerà con bastone di ferro e le frantumerà come vasi di terracotta, gxGAl vincitore che persevera sino alla fine nelle mie opere, darò autorità sopra le nazioni; Fwma quello che possedete tenetelo saldo fino al mio ritorno. $vAA voi di Tiàtira invece che non seguite questa dottrina, che non avete conosciuto le profondità di satana - come le chiamano - non imporrò altri pesi; ;uoColpirò a morte i suoi figli e tutte le Chiese sapranno che io sono Colui che scruta gli affetti e i pensieri degli uomini, e darò a ciascuno di voi secondo le proprie opere. 8tiEbbene, io getterò lei in un letto di dolore e coloro che commettono adulterio con lei in una grande tribolazione, se non si ravvederanno dalle opere che ha loro insegnato. dsAIo le ho dato tempo per ravvedersi, ma essa non si vuol ravvedere dalla sua dissolutezza. RrMa ho da rimproverarti che lasci fare a Iezabèle, la donna che si spaccia per profetessa e insegna e seduce i miei servi inducendoli a darsi alla fornicazione e a mangiare carni immolate agli idoli. qConosco le tue opere, la carità, la fede, il servizio e la costanza e so che le tue ultime opere sono migliori delle prime. *pMAll'angelo della Chiesa di Tiàtira scrivi: Così parla il Figlio di Dio, Colui che ha gli occhi fiammeggianti come fuoco e i piedi simili a bronzo splendente. ]o3Chi ha orecchi, ascolti ciò che lo Spirito dice alle Chiese: Al vincitore darò la manna nascosta e una pietruzza bianca sulla quale sta scritto un nome nuovo, che nessuno conosce all'infuori di chi la riceve. vneRavvediti dunque; altrimenti verrò presto da te e combatterò contro di loro con la spada della mia bocca. KmCosì pure hai di quelli che seguono la dottrina dei Nicolaìti. ~luMa ho da rimproverarti alcune cose: hai presso di te seguaci della dottrina di Balaàm, il quale insegnava a Balak a provocare la caduta dei figli d'Israele, spingendoli a mangiare carni immolate agli idoli e ad abbandonarsi alla fornicazione. jkM So che abiti dove satana ha il suo trono; tuttavia tu tieni saldo il mio nome e non hai rinnegato la mia fede neppure al tempo in cui Antìpa, il mio fedele testimone, fu messo a morte nella vostra città, dimora di satana. njU All'angelo della Chiesa di Pèrgamo scrivi: Così parla Colui che ha la spada affilata a due tagli: |iq Chi ha orecchi, ascolti ciò che lo Spirito dice alle Chiese: Il vincitore non sarà colpito dalla seconda morte. lhQ Non temere ciò che stai per soffrire: ecco, il diavolo sta per gettare alcuni di voi in carcere, per mettervi alla prova e avrete una tribolazione per dieci giorni. Sii fedele fino alla morte e ti darò la corona della vita. @gy Conosco la tua tribolazione, la tua povertà - tuttavia sei ricco - e la calunnia da parte di quelli che si proclamano Giudei e non lo sono, ma appartengono alla sinagoga di satana. |fqAll'angelo della Chiesa di Smirne scrivi: Così parla il Primo e l'Ultimo, che era morto ed è tornato alla vita: e1Chi ha orecchi, ascolti ciò che lo Spirito dice alle Chiese: Al vincitore darò da mangiare dell'albero della vita, che sta nel paradiso di Dio. bd=Tuttavia hai questo di buono, che detesti le opere dei Nicolaìti, che anch'io detesto. #c?Ricorda dunque da dove sei caduto, ravvediti e compi le opere di prima. Se non ti ravvederai, verrò da te e rimuoverò il tuo candelabro dal suo posto. RbHo però da rimproverarti che hai abbandonato il tuo amore di un tempo. PaSei costante e hai molto sopportato per il mio nome, senza stancarti. K`Conosco le tue opere, la tua fatica e la tua costanza, per cui non puoi sopportare i cattivi; li hai messi alla prova - quelli che si dicono apostoli e non lo sono - e li hai trovati bugiardi. _ 5All'angelo della Chiesa di Efeso scrivi: Così parla Colui che tiene le sette stelle nella sua destra e cammina in mezzo ai sette candelabri d'oro: Z^ /Questo è il senso recondito delle sette stelle che hai visto nella mia destra e dei sette candelabri d'oro, eccolo: le sette stelle sono gli angeli delle sette Chiese e le sette lampade sono le sette Chiese. \] 3Scrivi dunque le cose che hai visto, quelle che sono e quelle che accadranno dopo. k\ Qe il Vivente. Io ero morto, ma ora vivo per sempre e ho potere sopra la morte e sopra gli inferi. [ Appena lo vidi, caddi ai suoi piedi come morto. Ma egli, posando su di me la destra, mi disse: Non temere! Io sono il Primo e l'Ultimo -Z UNella destra teneva sette stelle, dalla bocca gli usciva una spada affilata a doppio taglio e il suo volto somigliava al sole quando splende in tutta la sua forza. Y i piedi avevano l'aspetto del bronzo splendente purificato nel crogiuolo. La voce era simile al fragore di grandi acque. zX oI capelli della testa erano candidi, simili a lana candida, come neve. Aveva gli occhi fiammeggianti come fuoco, W  e in mezzo ai candelabri c'era uno simile a figlio di uomo, con un abito lungo fino ai piedi e cinto al petto con una fascia d'oro. dV C Ora, come mi voltai per vedere chi fosse colui che mi parlava, vidi sette candelabri d'oro U 5 Quello che vedi, scrivilo in un libro e mandalo alle sette Chiese: a Efeso, a Smirne, a Pèrgamo, a Tiàtira, a Sardi, a Filadèlfia e a Laodicèa. sT a Rapito in estasi, nel giorno del Signore, udii dietro di me una voce potente, come di tromba, che diceva: XS + Io, Giovanni, vostro fratello e vostro compagno nella tribolazione, nel regno e nella costanza in Gesù, mi trovavo nell'isola chiamata Patmos a causa della parola di Dio e della testimonianza resa a Gesù. jR OIo sono l'Alfa e l'Omega, dice il Signore Dio, Colui che è, che era e che viene, l'Onnipotente! Q 5Ecco, viene sulle nubi e ognuno lo vedrà; anche quelli che lo trafissero e tutte le nazioni della terra si batteranno per lui il petto. Sì, Amen! P che ha fatto di noi un regno di sacerdoti per il suo Dio e Padre, a lui la gloria e la potenza nei secoli dei secoli. Amen. 6O ge da Gesù Cristo, il testimone fedele, il primogenito dei morti e il principe dei re della terra. A Colui che ci ama e ci ha liberati dai nostri peccati con il suo sangue, #N AGiovanni alle sette Chiese che sono in Asia: grazia a voi e pace da Colui che è, che era e che viene, dai sette spiriti che stanno davanti al suo trono, !M =Beato chi legge e beati coloro che ascoltano le parole di questa profezia e mettono in pratica le cose che vi sono scritte. Perché il tempo è vicino. jL OQuesti attesta la parola di Dio e la testimonianza di Gesù Cristo, riferendo ciò che ha visto.  % come onde selvagge del mare, che schiumano le loro brutture; come astri erranti, ai quali è riservata la caligine della tenebra in eterno. ^= 7 Sono la sozzura dei vostri banchetti sedendo insieme a mensa senza ritegno, pascendo se stessi; come nuvole senza pioggia portate via dai venti, o alberi di fine stagione senza frutto, due volte morti, sradicati; 5< e Guai a loro! Perché si sono incamminati per la strada di Caino e, per sete di lucro, si sono impegolati nei traviamenti di Balaàm e sono periti nella ribellione di Kore. (; K Costoro invece bestemmiano tutto ciò che ignorano; tutto ciò che essi conoscono per mezzo dei sensi, come animali senza ragione, questo serve a loro rovina. ,: S L'arcangelo Michele quando, in contesa con il diavolo, disputava per il corpo di Mosè, non osò accusarlo con parole offensive, ma disse: Ti condanni il Signore! 9 9Ugualmente, anche costoro, come sotto la spinta dei loro sogni, contaminano il proprio corpo, disprezzano il Signore e insultano gli esseri gloriosi. Q8 Così Sòdoma e Gomorra e le città vicine, che si sono abbandonate all'impudicizia allo stesso modo e sono andate dietro a vizi contro natura, stanno come esempio subendo le pene di un fuoco eterno. 17 ]e che gli angeli che non conservarono la loro dignità ma lasciarono la propria dimora, egli li tiene in catene eterne, nelle tenebre, per il giudizio del gran giorno. F6 Ora io voglio ricordare a voi, che già conoscete tutte queste cose, che il Signore dopo aver salvato il popolo dalla terra d'Egitto, fece perire in seguito quelli che non vollero credere, 5  Si sono infiltrati infatti tra voi alcuni individui - i quali sono già stati segnati da tempo per questa condanna - empi che trovano pretesto alla loro dissolutezza nella grazia del nostro Dio, rinnegando il nostro unico padrone e signore Gesù Cristo. R4 Carissimi, avevo un gran desiderio di scrivervi riguardo alla nostra salvezza, ma sono stato costretto a farlo per esortarvi a combattere per la fede, che fu trasmessa ai credenti una volta per tutte. ;3 smisericordia a voi e pace e carità in abbondanza. 2 %Giuda, servo di Gesù Cristo, fratello di Giacomo, agli eletti che vivono nell'amore di Dio Padre e sono stati preservati per Gesù Cristo: T1 #La pace sia con te. Gli amici ti salutano. Saluta gli amici ad uno ad uno. ?0 {Spero però di vederti presto e parleremo a viva voce. T/ # Molte cose avrei da scriverti, ma non voglio farlo con inchiostro e penna. *. O Quanto a Demetrio, tutti gli rendono testimonianza, anche la stessa verità; anche noi ne diamo testimonianza e tu sai che la nostra testimonianza è veritiera. q- ] Carissimo, non imitare il male, ma il bene. Chi fa il bene è da Dio; chi fa il male non ha veduto Dio. y, m Per questo, se verrò, gli rinfaccerò le cose che va facendo, sparlando contro di noi con voci maligne. Non contento di questo, non riceve personalmente i fratelli e impedisce di farlo a quelli che lo vorrebbero e li scaccia dalla Chiesa. {+ q Ho scritto qualche parola alla Chiesa ma Diòtrefe, che ambisce il primo posto tra loro, non ci vuole accogliere. c* ANoi dobbiamo perciò accogliere tali persone per cooperare alla diffusione della verità. ^) 7perché sono partiti per amore del nome di Cristo, senza accettare nulla dai pagani. ( Essi hanno reso testimonianza della tua carità davanti alla Chiesa, e farai bene a provvederli nel viaggio in modo degno di Dio, p' [Carissimo, tu ti comporti fedelmente in tutto ciò che fai in favore dei fratelli, benché forestieri. ^& 7Non ho gioia più grande di questa, sapere che i miei figli camminano nella verità. % 7Molto infatti mi sono rallegrato quando sono giunti alcuni fratelli e hanno reso testimonianza che tu sei verace in quanto tu cammini nella verità. q$ ]Carissimo, faccio voti che tutto vada bene e che tu sia in buona salute, come va bene per la tua anima. \~}}y||{{{ziygxxwdvvuuttIs{rrHqEpooonImm lql'kajFihhLgpffPepe>dcc6baa]``3` _[^^]\[[iZZEYXWW!VV#U^TT SZRR)Q^POOyO NMLLSKqJIItHHSGGF>G=<<;; :998z77H6)55433u22%1|00d/..,--,++ *Z))6(f''A&&,%r$$7#"!! ;AWFF O0i; K A hTYUy 0;Y La città è cinta da un grande e alto muro con dodici porte: sopra queste porte stanno dodici angeli e nomi scritti, i nomi delle dodici tribù dei figli d'Israele. n:U Il suo splendore è simile a quello di una gemma preziosissima, come pietra di diaspro cristallino. 79g L'angelo mi trasportò in spirito su di un monte grande e alto, e mi mostrò la città santa, Gerusalemme, che scendeva dal cielo, da Dio, risplendente della gloria di Dio. ,8Q Poi venne uno dei sette angeli che hanno le sette coppe piene degli ultimi sette flagelli e mi parlò: "Vieni, ti mostrerò la fidanzata, la sposa dell'Agnello". W7'Ma per i vili e gl'increduli, gli abietti e gli omicidi, gl'immorali, i fattucchieri, gli idolàtri e per tutti i mentitori è riservato lo stagno ardente di fuoco e di zolfo. È questa la seconda morte". e6CChi sarà vittorioso erediterà questi beni; io sarò il suo Dio ed egli sarà mio figlio. 5%Ecco sono compiute! Io sono l'Alfa e l'Omega, il Principio e la Fine. A colui che ha sete darò gratuitamente acqua della fonte della vita. 4%E Colui che sedeva sul trono disse: "Ecco, io faccio nuove tutte le cose"; e soggiunse: "Scrivi, perché queste parole sono certe e veraci. 3/E tergerà ogni lacrima dai loro occhi; non ci sarà più la morte, né lutto, né lamento, né affanno, perché le cose di prima sono passate". ;2oUdii allora una voce potente che usciva dal trono: "Ecco la dimora di Dio con gli uomini! Egli dimorerà tra di loro ed essi saranno suo popolo ed egli sarà il "Diocon- loro". 1Vidi anche la città santa, la nuova Gerusalemme, scendere dal cielo, da Dio, pronta come una sposa adorna per il suo sposo. 0 Vidi poi un nuovo cielo e una nuova terra, perché il cielo e la terra di prima erano scomparsi e il mare non c'era più. W/'E chi non era scritto nel libro della vita fu gettato nello stagno di fuoco. z.mPoi la morte e gli inferi furono gettati nello stagno di fuoco. Questa è la seconda morte, lo stagno di fuoco. !-; Il mare restituì i morti che esso custodiva e la morte e gli inferi resero i morti da loro custoditi e ciascuno venne giudicato secondo le sue opere. v,e Poi vidi i morti, grandi e piccoli, ritti davanti al trono. Furono aperti libri e fu aperto anche un altro libro, quello della vita. I morti vennero giudicati in base a ciò che era scritto in quei libri, ciascuno secondo le sue opere. +5 Vidi poi un grande trono bianco e Colui che sedeva su di esso. Dalla sua presenza erano scomparsi la terra e il cielo senza lasciar traccia di sé. A*{ E il diavolo, che li aveva sedotti, fu gettato nello stagno di fuoco e zolfo, dove sono anche la bestia e il falso profeta: saranno tormentati giorno e notte per i secoli dei secoli. $)A Marciarono su tutta la superficie della terra e cinsero d'assedio l'accampamento dei santi e la città diletta. Ma un fuoco scese dal cielo e li divorò. (9e uscirà per sedurre le nazioni ai quattro punti della terra, Gog e Magog, per adunarli per la guerra: il loro numero sarà come la sabbia del mare. W''Quando i mille anni saranno compiuti, satana verrà liberato dal suo carcere C&Beati e santi coloro che prendon parte alla prima risurrezione. Su di loro non ha potere la seconda morte, ma saranno sacerdoti di Dio e del Cristo e regneranno con lui per mille anni. {%ogli altri morti invece non tornarono in vita fino al compimento dei mille anni. Questa è la prima risurrezione. o$WPoi vidi alcuni troni e a quelli che vi si sedettero fu dato il potere di giudicare. Vidi anche le anime dei decapitati a causa della testimonanza di Gesù e della parola di Dio, e quanti non avevano adorato la bestia e la sua statua e non ne avevano ricevuto il marchio sulla fronte e sulla mano. Essi ripresero vita e regnarono con Cristo per mille anni; W#'lo gettò nell'Abisso, ve lo rinchiuse e ne sigillò la porta sopra di lui, perché non seducesse più le nazioni, fino al compimento dei mille anni. Dopo questi dovrà essere sciolto per un po' di tempo. n"UAfferrò il dragone, il serpente antico - cioè il diavolo, satana - e lo incatenò per mille anni; h! KVidi poi un angelo che scendeva dal cielo con la chiave dell'Abisso e una gran catena in mano.  Tutti gli altri furono uccisi dalla spada che usciva di bocca al Cavaliere; e tutti gli uccelli si saziarono delle loro carni. 9Ma la bestia fu catturata e con essa il falso profeta che alla sua presenza aveva operato quei portenti con i quali aveva sedotto quanti avevan ricevuto il marchio della bestia e ne avevano adorato la statua. Ambedue furono gettati vivi nello stagno di fuoco, ardente di zolfo. $AVidi allora la bestia e i re della terra con i loro eserciti radunati per muover guerra contro colui che era seduto sul cavallo e contro il suo esercito. jM"Venite, radunatevi al grande banchetto di Dio. Mangiate le carni dei re, le carni dei capitani, le carni degli eroi, le carni dei cavalli e dei cavalieri e le carni di tutti gli uomini, liberi e schiavi, piccoli e grandi". xiVidi poi un angelo, ritto sul sole, che gridava a gran voce a tutti gli uccelli che volano in mezzo al cielo: \1Un nome porta scritto sul mantello e sul femore: Re dei re e Signore dei signori. :mDalla bocca gli esce una spada affilata per colpire con essa le genti. Egli le governerà con scettro di ferro e pigerà nel tino il vino dell'ira furiosa del Dio onnipotente. _7Gli eserciti del cielo lo seguono su cavalli bianchi, vestiti di lino bianco e puro. U# È avvolto in un mantello intriso di sangue e il suo nome è Verbo di Dio.  I suoi occhi sono come una fiamma di fuoco, ha sul suo capo molti diademi; porta scritto un nome che nessuno conosce all'infuori di lui. 5 Poi vidi il cielo aperto, ed ecco un cavallo bianco; colui che lo cavalcava si chiamava "Fedele" e "Verace": egli giudica e combatte con giustizia. {o Allora mi prostrai ai suoi piedi per adorarlo, ma egli mi disse: "Non farlo! Io sono servo come te e i tuoi fratelli, che custodiscono la testimonianza di Gesù. È Dio che devi adorare". La testimonianza di Gesù è lo spirito di profezia. / Allora l'angelo mi disse: "Scrivi: Beati gli invitati al banchetto delle nozze dell'Agnello!". Poi aggiunse: "Queste sono parole veraci di Dio". mSle hanno dato una veste di lino puro splendente". La veste di lino sono le opere giuste dei santi. wRallegriamoci ed esultiamo, rendiamo a lui gloria, perché son giunte le nozze dell'Agnello; la sua sposa è pronta, X)Udii poi come una voce di una immensa folla simile a fragore di grandi acque e a rombo di tuoni possenti, che gridavano: "Alleluia. Ha preso possesso del suo regno il Signore, il nostro Dio, l'Onnipotente. Partì dal trono una voce che diceva: "Lodate il nostro Dio, voi tutti, suoi servi, voi che lo temete, piccoli e grandi!". Allora i ventiquattro vegliardi e i quattro esseri viventi si prostrarono e adorarono Dio, seduto sul trono, dicendo: "Amen, alleluia". _7E per la seconda volta dissero: "Alleluia! Il suo fumo sale nei secoli dei secoli!". ? wperché veri e giusti sono i suoi giudizi, egli ha condannato la grande meretrice che corrompeva la terra con la sua prostituzione, vendicando su di lei il sangue dei suoi servi!".   %Dopo ciò, udii come una voce potente di una folla immensa nel cielo che diceva: "Alleluia! Salvezza, gloria e potenza sono del nostro Dio; q [In essa fu trovato il sangue dei profeti e dei santi e di tutti coloro che furono uccisi sulla terra". f Ee la luce della lampada non brillerà più in te; e la voce dello sposo e della sposa non si udrà più in te. Perché i tuoi mercanti erano i grandi della terra; perché tutte le nazioni dalle tue malìe furon sedotte. c ?Il suono degli arpisti e dei musici, dei flautisti e dei suonatori di tromba, non si udrà più in te; ed ogni artigiano di qualsiasi mestiere non si troverà più in te; e la voce della mola non si udrà più in te; J Un angelo possente prese allora una pietra grande come una mola, e la gettò nel mare esclamando: "Con la stessa violenza sarà precipitata Babilonia, la grande città e più non riapparirà. }Esulta, o cielo, su di essa, e voi, santi, apostoli, profeti, perché condannando Babilonia Dio vi ha reso giustizia!". CGettandosi sul capo la polvere gridano, piangono e gemono: "Guai, guai, immensa città, del cui lusso arricchirono quanti avevano navi sul mare! In un'ora sola fu ridotta a un deserto! oWe gridano guardando il fumo del suo incendio: "Quale città fu mai somigliante all'immensa città?". 5cIn un'ora sola è andata dispersa sì grande ricchezza!". Tutti i comandanti di navi e l'intera ciurma, i naviganti e quanti commerciano per mare se ne stanno a distanza,  "Guai, guai, immensa città, tutta ammantata di bisso, di porpora e di scarlatto, adorna d'oro, di pietre preziose e di perle! }I mercanti divenuti ricchi per essa, si terranno a distanza per timore dei suoi tormenti; piangendo e gemendo, diranno: }"I frutti che ti piacevano tanto, tutto quel lusso e quello splendore sono perduti per te, mai più potranno trovarli". + cinnamòmo, amòmo, profumi, unguento, incenso, vino, olio, fior di farina, frumento, bestiame, greggi, cavalli, cocchi, schiavi e vite umane. K carichi d'oro, d'argento e di pietre preziose, di perle, di lino, di porpora, di seta e di scarlatto; legni profumati di ogni specie, oggetti d'avorio, di legno, di bronzo, di ferro, di marmo; p~Y Anche i mercanti della terra piangono e gemono su di lei, perché nessuno compera più le loro merci: +}O tenendosi a distanza per paura dei suoi tormenti e diranno: "Guai, guai, immensa città, Babilonia, possente città; in un'ora sola è giunta la tua condanna!". ,|Q I re della terra che si sono prostituiti e han vissuto nel fasto con essa piangeranno e si lamenteranno a causa di lei, quando vedranno il fumo del suo incendio, 1{[per questo, in un solo giorno, verranno su di lei questi flagelli: morte, lutto e fame; sarà bruciata dal fuoco, poiché potente Signore è Dio che l'ha condannata". FzTutto ciò che ha speso per la sua gloria e il suo lusso, restituiteglielo in tanto tormento e afflizione. Poiché diceva in cuor suo: Io seggo regina, vedova non sono e lutto non vedrò; yPagatela con la sua stessa moneta, retribuitele il doppio dei suoi misfatti. Versatele doppia misura nella coppa con cui mesceva. mxSPerché i suoi peccati si sono accumulati fino al cielo e Dio si è ricordato delle sue iniquità. w+Poi udii un'altra voce dal cielo: "Uscite, popolo mio, da Babilonia per non associarvi ai suoi peccati e non ricevere parte dei suoi flagelli. NvPerché tutte le nazioni hanno bevuto del vino della sua sfrenata prostituzione, i re della terra si sono prostituiti con essa e i mercanti della terra si sono arricchiti del suo lusso sfrenato". `u9Gridò a gran voce: "È caduta, è caduta Babilonia la grande ed è diventata covo di demòni, carcere di ogni spirito immondo, carcere d'ogni uccello impuro e aborrito e carcere di ogni bestia immonda e aborrita. |t sDopo ciò, vidi un altro angelo discendere dal cielo con grande potere e la terra fu illuminata dal suo splendore. esCLa donna che hai vista simboleggia la città grande, che regna su tutti i re della terra". *rMDio infatti ha messo loro in cuore di realizzare il suo disegno e di accordarsi per affidare il loro regno alla bestia, finché si realizzino le parole di Dio. $qALe dieci corna che hai viste e la bestia odieranno la prostituta, la spoglieranno e la lasceranno nuda, ne mangeranno le carni e la bruceranno col fuoco. pPoi l'angelo mi disse: "Le acque che hai viste, presso le quali siede la prostituta, simboleggiano popoli, moltitudini, genti e lingue. 4oaEssi combatteranno contro l'Agnello, ma l'Agnello li vincerà, perché è il Signore dei signori e il Re dei re e quelli con lui sono i chiamati, gli eletti e i fedeli". `n9 Questi hanno un unico intento: consegnare la loro forza e il loro potere alla bestia. +mO Le dieci corna che hai viste sono dieci re, i quali non hanno ancora ricevuto un regno, ma riceveranno potere regale, per un'ora soltanto insieme con la bestia. ulc Quanto alla bestia che era e non è più, è ad un tempo l'ottavo re e uno dei sette, ma va in perdizione. k I primi cinque sono caduti, ne resta uno ancora in vita, l'altro non è ancora venuto e quando sarà venuto, dovrà rimanere per poco. j Qui ci vuole una mente che abbia saggezza. Le sette teste sono i sette colli sui quali è seduta la donna; e sono anche sette re. i-La bestia che hai visto era ma non è più, salirà dall'Abisso, ma per andare in perdizione. E gli abitanti della terra, il cui nome non è scritto nel libro della vita fin dalla fondazione del mondo, stupiranno al vedere che la bestia era e non è più, ma riapparirà. h/Ma l'angelo mi disse: "Perché ti meravigli? Io ti spiegherò il mistero della donna e della bestia che la porta, con sette teste e dieci corna. gE vidi che quella donna era ebbra del sangue dei santi e del sangue dei martiri di Gesù. Al vederla, fui preso da grande stupore. fSulla fronte aveva scritto un nome misterioso: "Babilonia la grande, la madre delle prostitute e degli abomini della terra". Ie La donna era ammantata di porpora e di scarlatto, adorna d'oro, di pietre preziose e di perle, teneva in mano una coppa d'oro, colma degli abomini e delle immondezze della sua prostituzione. (dIL'angelo mi trasportò in spirito nel deserto. Là vidi una donna seduta sopra una bestia scarlatta, coperta di nomi blasfemi, con sette teste e dieci corna. cCon lei si sono prostituiti i re della terra e gli abitanti della terra si sono inebriati del vino della sua prostituzione". =b uAllora uno dei sette angeli che hanno le sette coppe mi si avvicinò e parlò con me: "Vieni, ti farò vedere la condanna della grande prostituta che siede presso le grandi acque. Ia E grandine enorme del peso di mezzo quintale scrosciò dal cielo sopra gli uomini, e gli uomini bestemmiarono Dio a causa del flagello della grandine, poiché era davvero un grande flagello. 8`kOgni isola scomparve e i monti si dileguarono. =_sLa grande città si squarciò in tre parti e crollarono le città delle nazioni. Dio si ricordò di Babilonia la grande, per darle da bere la coppa di vino della sua ira ardente. '^GNe seguirono folgori, clamori e tuoni, accompagnati da un grande terremoto, di cui non vi era mai stato l'uguale da quando gli uomini vivono sopra la terra. ] Il settimo versò la sua coppa nell'aria e uscì dal tempio, dalla parte del trono, una voce potente che diceva: "È fatto!". L\E radunarono i re nel luogo che in ebraico si chiama Armaghedòn. [Ecco, io vengo come un ladro. Beato chi è vigilante e conserva le sue vesti per non andar nudo e lasciar vedere le sue vergogne. Z9sono infatti spiriti di demòni che operano prodigi e vanno a radunare tutti i re di tutta la terra per la guerra del gran giorno di Dio onnipotente. Y Poi dalla bocca del drago e dalla bocca della bestia e dalla bocca del falso profeta vidi uscire tre spiriti immondi, simili a rane: X# Il sesto versò la sua coppa sopra il gran fiume Eufràte e le sue acque furono prosciugate per preparare il passaggio ai re dell'oriente. rW] bestemmiarono il Dio del cielo a causa dei dolori e delle piaghe, invece di pentirsi delle loro azioni. V- Il quinto versò la sua coppa sul trono della bestia e il suo regno fu avvolto dalle tenebre. Gli uomini si mordevano la lingua per il dolore e )UK E gli uomini bruciarono per il terribile calore e bestemmiarono il nome di Dio che ha in suo potere tali flagelli, invece di ravvedersi per rendergli omaggio. hTIIl quarto versò la sua coppa sul sole e gli fu concesso di bruciare gli uomini con il fuoco. ~SuUdii una voce che veniva dall'altare e diceva: "Sì, Signore, Dio onnipotente; veri e giusti sono i tuoi giudizi!". tRaEssi hanno versato il sangue di santi e di profeti, tu hai dato loro sangue da bere: ne sono ben degni!". QAllora udii l'angelo delle acque che diceva: "Sei giusto, tu che sei e che eri, tu, il Santo, poiché così hai giudicato. ePCIl terzo versò la sua coppa nei fiumi e nelle sorgenti delle acque, e diventarono sangue. OIl secondo versò la sua coppa nel mare che diventò sangue come quello di un morto e perì ogni essere vivente che si trovava nel mare. DNPartì il primo e versò la sua coppa sopra la terra; e scoppiò una piaga dolorosa e maligna sugli uomini che recavano il marchio della bestia e si prostravano davanti alla sua statua. M Udii poi una gran voce dal tempio che diceva ai sette angeli: "Andate e versate sulla terra le sette coppe dell'ira di Dio". >LuIl tempio si riempì del fumo che usciva dalla gloria di Dio e dalla sua potenza: nessuno poteva entrare nel tempio finché non avessero termine i sette flagelli dei sette angeli. KUno dei quattro esseri viventi diede ai sette angeli sette coppe d'oro colme dell'ira di Dio che vive nei secoli dei secoli. Jdal tempio uscirono i sette angeli che avevano i sette flagelli, vestiti di lino puro, splendente, e cinti al petto di cinture d'oro. `I9Dopo ciò vidi aprirsi nel cielo il tempio che contiene la Tenda della Testimonianza; NHChi non temerà, o Signore, e non glorificherà il tuo nome? Poiché tu solo sei santo. Tutte le genti verranno e si prostreranno davanti a te, perché i tuoi giusti giudizi si sono manifestati". AG{cantavano il cantico di Mosè, servo di Dio, e il cantico dell'Agnello: "Grandi e mirabili sono le tue opere, o Signore Dio onnipotente; giuste e veraci le tue vie, o Re delle genti! ]F3Vidi pure come un mare di cristallo misto a fuoco e coloro che avevano vinto la bestia e la sua immagine e il numero del suo nome, stavano ritti sul mare di cristallo. Accompagnando il canto con le arpe divine, 'E IPoi vidi nel cielo un altro segno grande e meraviglioso: sette angeli che avevano sette flagelli; gli ultimi, poiché con essi si deve compiere l'ira di Dio. D Il tino fu pigiato fuori della città e dal tino uscì sangue fino al morso dei cavalli, per una distanza di duecento miglia. CL'angelo gettò la sua falce sulla terra, vendemmiò la vigna della terra e gettò l'uva nel grande tino dell'ira di Dio. qB[E un altro angelo, che ha potere sul fuoco, uscì dall'altare e gridò a gran voce a quello che aveva la falce affilata: "Getta la tua falce affilata e vendemmia i grappoli della vigna della terra, perché le sue uve sono mature". jAMAllora un altro angelo uscì dal tempio che è nel cielo, anch'egli tenendo una falce affilata. e@CE colui che era seduto sulla nuvola gettò la sua falce sulla terra e la terra fu mietuta. F?Un altro angelo uscì dal tempio, gridando a gran voce a colui che era seduto sulla nube: "Getta la tua falce e mieti; è giunta l'ora di mietere, perché la messe della terra è matura". ,>QIo guardai ancora ed ecco una nube bianca e sulla nube uno stava seduto, simile a un Figlio d'uomo; aveva sul capo una corona d'oro e in mano una falce affilata. F= Poi udii una voce dal cielo che diceva: "Scrivi: Beati fin d'ora, i morti che muoiono nel Signore. Sì, dice lo Spirito, riposeranno dalle loro fatiche, perché le loro opere li seguono". d<A Qui appare la costanza dei santi, che osservano i comandamenti di Dio e la fede in Gesù. D; Il fumo del loro tormento salirà per i secoli dei secoli, e non avranno riposo né giorno né notte quanti adorano la bestia e la sua statua e chiunque riceve il marchio del suo nome". *:M berrà il vino dell'ira di Dio che è versato puro nella coppa della sua ira e sarà torturato con fuoco e zolfo al cospetto degli angeli santi e dell'Agnello. 9/ Poi, un terzo angelo li seguì gridando a gran voce: "Chiunque adora la bestia e la sua statua e ne riceve il marchio sulla fronte o sulla mano, 08YUn secondo angelo lo seguì gridando: "È caduta, è caduta Babilonia la grande, quella che ha abbeverato tutte le genti col vino del furore della sua fornicazione". @7yEgli gridava a gran voce: "Temete Dio e dategli gloria, perché è giunta l'ora del suo giudizio. Adorate colui che ha fatto il cielo e la terra, il mare e le sorgenti delle acque". -6SPoi vidi un altro angelo che volando in mezzo al cielo recava un vangelo eterno da annunziare agli abitanti della terra e ad ogni nazione, razza, lingua e popolo. H5 Non fu trovata menzogna sulla loro bocca; sono senza macchia. 84iQuesti non si sono contaminati con donne, sono infatti vergini e seguono l'Agnello dovunque va. Essi sono stati redenti tra gli uomini come primizie per Dio e per l'Agnello. S3Essi cantavano un cantico nuovo davanti al trono e davanti ai quattro esseri viventi e ai vegliardi. E nessuno poteva comprendere quel cantico se non i centoquarantaquattromila, i redenti della terra. W2'Udii una voce che veniva dal cielo, come un fragore di grandi acque e come un rimbombo di forte tuono. La voce che udii era come quella di suonatori di arpa che si accompagnano nel canto con le loro arpe. .1 WPoi guardai ed ecco l'Agnello ritto sul monte Sion e insieme centoquarantaquattromila persone che recavano scritto sulla fronte il suo nome e il nome del Padre suo. 0) Qui sta la sapienza. Chi ha intelligenza calcoli il numero della bestia: essa rappresenta un nome d'uomo. E tal cifra è seicentosessantasei. /} e che nessuno potesse comprare o vendere senza avere tale marchio, cioè il nome della bestia o il numero del suo nome. . Faceva sì che tutti, piccoli e grandi, ricchi e poveri, liberi e schiavi ricevessero un marchio sulla mano destra e sulla fronte; >-u Le fu anche concesso di animare la statua della bestia sicché quella statua perfino parlasse e potesse far mettere a morte tutti coloro che non adorassero la statua della bestia. e,C Per mezzo di questi prodigi, che le era permesso di compiere in presenza della bestia, sedusse gli abitanti della terra dicendo loro di erigere una statua alla bestia che era stata ferita dalla spada ma si era riavuta. h+I Operava grandi prodigi, fino a fare scendere fuoco dal cielo sulla terra davanti agli uomini. 1*[ Essa esercita tutto il potere della prima bestia in sua presenza e costringe la terra e i suoi abitanti ad adorare la prima bestia, la cui ferita mortale era guarita. ) Vidi poi salire dalla terra un'altra bestia, che aveva due corna, simili a quelle di un agnello, che però parlava come un drago. -(S Colui che deve andare in prigionia, andrà in prigionia; colui che deve essere ucciso di spada di spada sia ucciso. In questo sta la costanza e la fede dei santi. "'? Chi ha orecchi, ascolti: &1 L'adorarono tutti gli abitanti della terra, il cui nome non è scritto fin dalla fondazione del mondo nel libro della vita dell'Agnello immolato. % Le fu permesso di far guerra contro i santi e di vincerli; le fu dato potere sopra ogni stirpe, popolo, lingua e nazione. $+ Essa aprì la bocca per proferire bestemmie contro Dio, per bestemmiare il suo nome e la sua dimora, contro tutti quelli che abitano in cielo. #} Alla bestia fu data una bocca per proferire parole d'orgoglio e bestemmie, con il potere di agire per quarantadue mesi. /"W e gli uomini adorarono il drago perché aveva dato il potere alla bestia e adorarono la bestia dicendo: "Chi è simile alla bestia e chi può combattere con essa?". !9 Una delle sue teste sembrò colpita a morte, ma la sua piaga mortale fu guarita. Allora la terra intera presa d'ammirazione, andò dietro alla bestia I   La bestia che io vidi era simile a una pantera, con le zampe come quelle di un orso e la bocca come quella di un leone. Il drago le diede la sua forza, il suo trono e la sua potestà grande.   Vidi salire dal mare una bestia che aveva dieci corna e sette teste, sulle corna dieci diademi e su ciascuna testa un titolo blasfemo. .W E si fermò sulla spiaggia del mare. [/ Allora il drago si infuriò contro la donna e se ne andò a far guerra contro il resto della sua discendenza, contro quelli che osservano i comandamenti di Dio e sono in possesso della testimonianza di Gesù.  Ma la terra venne in soccorso alla donna, aprendo una voragine e inghiottendo il fiume che il drago aveva vomitato dalla propria bocca.  Allora il serpente vomitò dalla sua bocca come un fiume d'acqua dietro alla donna, per farla travolgere dalle sue acque. W' Ma furono date alla donna le due ali della grande aquila, per volare nel deserto verso il rifugio preparato per lei per esservi nutrita per un tempo, due tempi e la metà di un tempo lontano dal serpente. { Or quando il drago si vide precipitato sulla terra, si avventò contro la donna che aveva partorito il figlio maschio. G Esultate, dunque, o cieli, e voi che abitate in essi. Ma guai a voi, terra e mare, perché il diavolo è precipitato sopra di voi pieno di grande furore, sapendo che gli resta poco tempo". #? Ma essi lo hanno vinto per mezzo del sangue dell'Agnello e grazie alla testimonianza del loro martirio, poiché hanno disprezzato la vita fino a morire. % Allora udii una gran voce nel cielo che diceva: "Ora si è compiuta la salvezza, la forza e il regno del nostro Dio e la potenza del suo Cristo, poiché è stato precipitato l'accusatore dei nostri fratelli, colui che li accusava davanti al nostro Dio giorno e notte. A{ Il grande drago, il serpente antico, colui che chiamiamo il diavolo e satana e che seduce tutta la terra, fu precipitato sulla terra e con lui furono precipitati anche i suoi angeli. F ma non prevalsero e non ci fu più posto per essi in cielo. # Scoppiò quindi una guerra nel cielo: Michele e i suoi angeli combattevano contro il drago. Il drago combatteva insieme con i suoi angeli,  La donna invece fuggì nel deserto, ove Dio le aveva preparato un rifugio perché vi fosse nutrita per milleduecentosessanta giorni. %C Essa partorì un figlio maschio, destinato a governare tutte le nazioni con scettro di ferro, e il figlio fu subito rapito verso Dio e verso il suo trono. E la sua coda trascinava giù un terzo delle stelle del cielo e le precipitava sulla terra. Il drago si pose davanti alla donna che stava per partorire per divorare il bambino appena nato.  Allora apparve un altro segno nel cielo: un enorme drago rosso, con sette teste e dieci corna e sulle teste sette diademi; H  Era incinta e gridava per le doglie e il travaglio del parto.   - Nel cielo apparve poi un segno grandioso: una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e sul suo capo una corona di dodici stelle. 9 k Allora si aprì il santuario di Dio nel cielo e apparve nel santuario l'arca dell'alleanza. Ne seguirono folgori, voci, scoppi di tuono, terremoto e una tempesta di grandine. ~ u Le genti fremettero, ma è giunta l'ora della tua ira, il tempo di giudicare i morti, di dare la ricompensa ai tuoi servi, ai profeti e ai santi e a quanti temono il tuo nome, piccoli e grandi, e di annientare coloro che distruggono la terra".  5 "Noi ti rendiamo grazie, Signore Dio onnipotente, che sei e che eri, perché hai messo mano alla tua grande potenza, e hai instaurato il tuo regno.  Allora i ventiquattro vegliardi seduti sui loro troni al cospetto di Dio, si prostrarono faccia a terra e adorarono Dio dicendo: I  Il settimo angelo suonò la tromba e nel cielo echeggiarono voci potenti che dicevano: "Il regno del mondo appartiene al Signore nostro e al suo Cristo: egli regnerà nei secoli dei secoli". P Così passò il secondo "guai"; ed ecco viene subito il terzo "guai". S In quello stesso momento ci fu un grande terremoto che fece crollare un decimo della città: perirono in quel terremoto settemila persone; i superstiti presi da terrore davano gloria al Dio del cielo.   Allora udirono un grido possente dal cielo: "Salite quassù" e salirono al cielo in una nube sotto gli sguardi dei loro nemici. 'G Ma dopo tre giorni e mezzo, un soffio di vita procedente da Dio entrò in essi e si alzarono in piedi, con grande terrore di quelli che stavano a guardarli. /W Gli abitanti della terra faranno festa su di loro, si rallegreranno e si scambieranno doni, perché questi due profeti erano il tormento degli abitanti della terra. 2] Uomini di ogni popolo, tribù, lingua e nazione vedranno i loro cadaveri per tre giorni e mezzo e non permetteranno che i loro cadaveri vengano deposti in un sepolcro. +O I loro cadaveri rimarranno esposti sulla piazza della grande città, che simbolicamente si chiama Sòdoma ed Egitto, dove appunto il loro Signore fu crocifisso. ' E quando poi avranno compiuto la loro testimonianza, la bestia che sale dall'Abisso farà guerra contro di loro, li vincerà e li ucciderà. }s Essi hanno il potere di chiudere il cielo, perché non cada pioggia nei giorni del loro ministero profetico. Essi hanno anche potere di cambiar l'acqua in sangue e di colpire la terra con ogni sorta di flagelli tutte le volte che lo vorranno. +~O Se qualcuno pensasse di far loro del male, uscirà dalla loro bocca un fuoco che divorerà i loro nemici. Così deve perire chiunque pensi di far loro del male. ^}5 Questi sono i due olivi e le due lampade che stanno davanti al Signore della terra. | Ma farò in modo che i miei due Testimoni, vestiti di sacco, compiano la loro missione di profeti per milleduecentosessanta giorni". >{u Ma l'atrio che è fuori del santuario, lascialo da parte e non lo misurare, perché è stato dato in balìa dei pagani, i quali calpesteranno la città santa per quarantadue mesi. "z ? Poi mi fu data una canna simile a una verga e mi fu detto: "Alzati e misura il santuario di Dio e l'altare e il numero di quelli che vi stanno adorando. Xy) Allora mi fu detto: "Devi profetizzare ancora su molti popoli, nazioni e re". 5xc Presi quel piccolo libro dalla mano dell'angelo e lo divorai; in bocca lo sentii dolce come il miele, ma come l'ebbi inghiottito ne sentii nelle viscere tutta l'amarezza. Hw  Allora mi avvicinai all'angelo e lo pregai di darmi il piccolo libro. Ed egli mi disse: "Prendilo e divoralo; ti riempirà di amarezza le viscere, ma in bocca ti sarà dolce come il miele". v7 Poi la voce che avevo udito dal cielo mi parlò di nuovo: "Va', prendi il libro aperto dalla mano dell'angelo che sta ritto sul mare e sulla terra". #l! ~}}/|{{+zzywy xx`wwJvpuutt.ss#r[qq4ppkoohnnm\ll!^#Colui che attesta queste cose dice: "Sì, verrò presto!". Amen. Vieni, Signore Gesù. La grazia del Signore Gesù sia con tutti voi. Amen!]1e chi toglierà qualche parola di questo libro profetico, Dio lo priverà dell'albero della vita e della città santa, descritti in questo libro. 2\]Dichiaro a chiunque ascolta le parole profetiche di questo libro: a chi vi aggiungerà qualche cosa, Dio gli farà cadere addosso i flagelli descritti in questo libro; [+Lo Spirito e la sposa dicono: "Vieni!". E chi ascolta ripeta: "Vieni!". Chi ha sete venga; chi vuole attinga gratuitamente l'acqua della vita. 2Z]Io, Gesù, ho mandato il mio angelo, per testimoniare a voi queste cose riguardo alle Chiese. Io sono la radice della stirpe di Davide, la stella radiosa del mattino". wYgFuori i cani, i fattucchieri, gli immorali, gli omicidi, gli idolàtri e chiunque ama e pratica la menzogna! XBeati coloro che lavano le loro vesti: avranno parte all'albero della vita e potranno entrare per le porte nella città. QW Io sono l'Alfa e l'Omega, il Primo e l'Ultimo, il principio e la fine. pVY Ecco, io verrò presto e porterò con me il mio salario, per rendere a ciascuno secondo le sue opere. )UK Il perverso continui pure a essere perverso, l'impuro continui ad essere impuro e il giusto continui a praticare la giustizia e il santo si santifichi ancora. uTc Poi aggiunse: "Non mettere sotto sigillo le parole profetiche di questo libro, perché il tempo è vicino. CS Ma egli mi disse: "Guardati dal farlo! Io sono un servo di Dio come te e i tuoi fratelli, i profeti, e come coloro che custodiscono le parole di questo libro. È Dio che devi adorare". $RASono io, Giovanni, che ho visto e udito queste cose. Udite e vedute che le ebbi, mi prostrai in adorazione ai piedi dell'angelo che me le aveva mostrate. ^Q5Ecco, io verrò presto. Beato chi custodisce le parole profetiche di questo libro". ;PoPoi mi disse: "Queste parole sono certe e veraci. Il Signore, il Dio che ispira i profeti, ha mandato il suo angelo per mostrare ai suoi servi ciò che deve accadere tra breve. 0OYNon vi sarà più notte e non avranno più bisogno di luce di lampada, né di luce di sole, perché il Signore Dio li illuminerà e regneranno nei secoli dei secoli. HN vedranno la sua faccia e porteranno il suo nome sulla fronte. }MsE non vi sarà più maledizione. Il trono di Dio e dell'Agnello sarà in mezzo a lei e i suoi servi lo adoreranno; UL#In mezzo alla piazza della città e da una parte e dall'altra del fiume si trova un albero di vita che dà dodici raccolti e produce frutti ogni mese; le foglie dell'albero servono a guarire le nazioni. uK eMi mostrò poi un fiume d'acqua viva limpida come cristallo, che scaturiva dal trono di Dio e dell'Agnello. J)Non entrerà in essa nulla d'impuro, né chi commette abominio o falsità, ma solo quelli che sono scritti nel libro della vita dell'Agnello. ?IyE porteranno a lei la gloria e l'onore delle nazioni. bH=Le sue porte non si chiuderanno mai durante il giorno, poiché non vi sarà più notte. jGMLe nazioni cammineranno alla sua luce e i re della terra a lei porteranno la loro magnificenza. F%La città non ha bisogno della luce del sole, né della luce della luna perché la gloria di Dio la illumina e la sua lampada è l'Agnello. oEWNon vidi alcun tempio in essa perché il Signore Dio, l'Onnipotente, e l'Agnello sono il suo tempio. !D;E le dodici porte sono dodici perle; ciascuna porta è formata da una sola perla. E la piazza della città è di oro puro, come cristallo trasparente. IC il quinto di sardònice, il sesto di cornalina, il settimo di crisòlito, l'ottavo di berillo, il nono di topazio, il decimo di crisopazio, l'undecimo di giacinto, il dodicesimo di ametista. JB Le fondamenta delle mura della città sono adorne di ogni specie di pietre preziose. Il primo fondamento è di diaspro, il secondo di zaffìro, il terzo di calcedònio, il quarto di smeraldo, cA?Le mura sono costruite con diaspro e la città è di oro puro, simile a terso cristallo. @Ne misurò anche le mura: sono alte centoquarantaquattro braccia, secondo la misura in uso tra gli uomini adoperata dall'angelo. N?La città è a forma di quadrato, la sua lunghezza è uguale alla larghezza. L'angelo misurò la città con la canna: misura dodici mila stadi; la lunghezza, la larghezza e l'altezza sono eguali. v>eColui che mi parlava aveva come misura una canna d'oro, per misurare la città, le sue porte e le sue mura. =yLe mura della città poggiano su dodici basamenti, sopra i quali sono i dodici nomi dei dodici apostoli dell'Agnello. k<O A oriente tre porte, a settentrione tre porte, a mezzogiorno tre porte e ad occidente tre porte. {ri`WNE<3*!~~~~~~~~~~~~~~~~t~j~`~V~L~B~8~.~$~~~}}}}}}}}}}}}}}{}q}g}]}S}I}?}5}+}!}} }||||||||||||||x|n|d|Z|P|F|<|2|(||| |{{{{{{{{{{{{{{u{k{a{W{M{C{9{/{${{{zzzzzzzzzzzzzuzjz_zTzIz>z3z(zzzyyyyyyyyyyyyyyynycyXyMyBy7y,y!yy yxxxxxxxxxxxx}xrxgx\xQxFx;x0x%xxxwwwwwwwwwwwwwvwkw`wUwJw?w4w)wwwvvvvvvvvvvvvvzvovdvYvNvCv8v-v"vv vuuuuuuuuuuuu}urugu\uQuFu;u0u&uuutttttttttttttvtkt`tUtJt?t4t)tttssssssssssssszsosdsYsNsCs8s-s"ss srrrrrrrrrrrr~rsrhr]rRrGro3o(ooonnnnnnnnnnnnnxnmncnXnMnBn7n,n!nn nmmmmmmmmmmmm|mqmfm[mPmEm:m/m$mmmllllllllllllluljl_lTlIl>l3l(lllkkkkkkkkkkkkkxkmkbkXkMkBk7k,k!kk kjjjjjjjjjjjj}jrjgj\jQjFj;j0j%jjjiiiiiiiiiiiiiuiji_iTiIi>i3i(iiihhhhhhhhhhhhhyhnhchXhMhBh7h,h!hh hgggggggggggg}grggg\gQgFgc3c(cccbbbbbbbbbbbbbybnbcbXbMbBb7b,b!bb baaaaaaaaaaaa|aqaga\aQaFa;a0a%aaa`````````````u`j`_`T`I`>`3`(```_____________x_n_c_X_M_B_7_,_!__ _^^^^^^^^^^^^}^r^g^\^Q^F^;^0^%^^^]]]]]]]]]]]]]u]j]_]T]I]>]3](]]]\\\\\\\\\\\\\y\n\c\X\M\B\7\,\!\\ \[[[[[[[[[[[[|[q[f[[[P[E[:[/[%[[[ZZZZZZZZZZZZZuZjZ_ZTZIZ>Z3Z(ZZZYYYYYYYYYYYYYxYmYbYWYLYAY6Y+Y YY XXXXXXXXXXXXX|XqXfX[XPXEX:X/X$XXXWWWWWWWWWWWWWtWjW_WTWIW>W3W(WWWVVVVVVVVVVVVVyVnVcVXVMVBV7V,V!VV VUUUUUUUUUUUU|UqUfU[UPUEU;U0U%UUUTTTTTTTTTTTTTuTjT_TTTIT>T3T(TTTSSSSSSSSSSSSSySnScSXSMSBS7S,S!SS SRRRRRRRRRRRR|RqRfR[RPRER:R/R%RRRQQQQQQQQQQQQQuQjQ_QTQIQ>Q3Q(QQQPPPPPPPPPPPPPyPnPcPXPMPBP7P,P!PP POOOOOOOOOOOO|OqOfO[OQOFO;O0O%OOONNNNNNNNNNNNNuNjN_NUNJN?N4N)NNNMMMMMMMMMMMMMyMnMcMYMNMCM8M-M"MM MLLLLLLLLLLLL}LrLgL\LQLFL;L0L%LLLKKKKKKKKKKKKKuKjK_KTKIK>K3K(KKKJJJJJJJJJJJJJyJnJcJXJMJBJ7J,J!JJ JIIIIIIIIIIII|IqIfI[IPIFI;I0I%IIIHHHHHHHHHHHHHuHjH_HTHIH>H3H(HHHGGGGGGGGGGGGGyGnGcGXGMGBG7G,G!GG GFFFFFFFFFFFF|FqFfF\FQFFF;F0F%FFFEEEEEEEEEEEEEuEjE_ETEIE>E3E)EEEDDDDDDDDDDDDDyDnDcDXDMDBD7D,D!DD DCCCCCCCCCCCC}CrCgC\CQCFC;C0C%CCCBBBBBBBBBBBBBuBjB`BUBJB?B4B)BBBAAAAAAAAAAAAAyAoAdAYANACA8A-A"AA A@@@@@@@@@@@@}@r@g@\@Q@F@;@0@%@@@?????????????v?k?`?U?J???4?)???>>>>>>>>>>>>>>{>q>g>]>S>I>?>5>+>!>> >============~=s=h=]=R=G=<=1=&===<<<<<<<<<<<<434(4443333333333333x3m3b3W3L3B373,3!33 3222222222222}2r2g2\2Q2F2;202%2221111111111111u1j1_1T1I1>131(1110000000000000y0n0c0X0M0B070,0!00 0////////////}/r/g/\/Q/F/;/0/%///.............u.j.`.U.J.?.4.)...-------------y-n-c-X-M-B-8---"-- -,,,,,,,,,,,,},r,g,\,Q,F,;,0,%,,,+++++++++++++v+k+`+U+J+?+4+)+++*************z*o*d*Y*N*C*8*-*"** *))))))))))))~)s)h)])R)G)<)1)&)))(((((((((((((w(l(a(V(K(@(5(*((( '''''''''''''{'p'e'Z'O'D'9'.'#'' '&&&&&&&&&&&&~&s&h&]&R&G&<&1&&&&&%%%%%%%%%%%%%w%l%a%V%K%@%5%*%%% $$$$$$$$$$$$${$p$e$Z$O$D$9$.$#$$ $############~#s#h#^#S#H#=#2#'###"""""""""""""x"m"b"W"L"A"6"+" "" !!!!!!!!!!!!!{!p!e!Z!O!D!9!.!#!! !  t i ^ S H = 2 '   wlaVLA6+  {pf[PE:/$ti^SH=2'xmbWLA6+  {peZOD9.# ti^SH=2'wlaVK@5* {peZOD9/$ti^SH=2'xmbWLA6+  |qf[PE:/$ti^SH=3( # # # # # # #  # "# "" "! " " " " " " " " " " " " " " " " " " " " " " " " " " " " " " "  " ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! !  !  #  "  !                                                                      ~  }  |  {  z  y  x  w   v & u % t $ s # r " q ! p  o  n  m  l  k  j  i  h  g  f  e  d  c  b  a  `  _  ^  ]  \  [  Z  Y  X  W  V  U  T  S  R  Q   P . O - N , M + L * K ) J ( I ' H & G % F $ E # D " C ! B  A  @  ?  >  =  <  ;  :  9  8  7  6  5  4  3  2  1  0  /  .  -  ,  +  *  )  (  '  &  %  $  #   " + ! * )  (  '  &  %  $  #  "  !                                                                                % $ # " !                                        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